LA GUIDA domestica al risparmio energetico - © copyright 2010
edizione 2010
a cura di: IL TETTO s.r.l.
Campagna informativa sostenuta da ITenergia ®
divisione Risparmio Energetico di IL TETTO s.r.l.
Indice
Perchè risparmiare energia.................................................. pag.1
Lo spreco energetico in Italia............................................... pag.2
Da dove incominciare.......................................................... pag.3
Isolamento delle pareti......................................................... pag.4
Isolamento del tetto.............................................................. pag.5
Isolamento dei serramenti.................................................... pag.6
La convenienza degli interventi...........................................
pag.7
La caldaia ed il combustibile................................................ pag.8
La giusta temperatura.......................................................... pag.9
L’impianto solare termico..................................................... pag.10
Convenienza del solare termico..........................................
pag.11
Illuminazione........................................................................ pag.12
Elettrodomestici.................................................................... pag.13
Il fornitore di energia elettrica............................................... pag.14
L’impianto fotovoltaico.......................................................... pag.15
Convenienza di un impianto fotovoltaico............................. pag.16
Come scegliere un impianto fotovoltaico............................. pag.17-19
Iniziamo subito a risparmiare............................................... pag.20-23
Risparmio energetico e futuro.............................................. pag.24
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IL TETTO s.r.l. sede legale: Via E. Mattei, 18 Lugo (RA)
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I testi, consigli, ed ogni dato contenuto in questa guida devono intendersi come consigli o informazioni generali in
materia di “risparmio energetico” e ci si aspetta che il lettore valuti propriamente l’utilizzo e l’applicazione degli stessi
sulla base di buon senso e quanto previsto dalle normative vigenti.
0
Perchè risparmiare energia ?
L’energia consumata nel residenziale per riscaldare gli ambienti e per l’acqua
calda sanitaria rappresenta circa il 30% dei consumi energetici nel nostro Paese, e
rappresenta circa il 25% delle emissioni totali di anidride carbonica, una delle cause
principali dell’effetto serra e del conseguente innalzamento della temperatura del pianeta.
Intraprendere interventi di risparmio energetico significa:
• Consumare meno energia, ridurre subito le spese di riscaldamento, acqua, condizionamento, elettricità e gas
• Migliorare le condizioni di vita dell’abitazione migliorando il suo livello di comfort
ed il benessere di chi ci abita
• Partecipare allo sforzo nazionale ed europeo per ridurre sensibilmente i consumi
di combustibile da fonti fossili
• Proteggere l’ambiente in cui viviamo e contribuire alla riduzione dell’inquinamento
del nostro paese e dell’intero pianeta
• Investire in modo intelligente e produttivo i nostri risparmi
In questi ultimi anni, sono state emanate a livello nazionale, regionale e locale diverse
leggi e norme che indicano requisiti e criteri sia per la progettazione delle nuove costruzioni che per gli interventi di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente,
possiamo applicare alcuni suggerimenti per migliorare il livello di comfort del nostro appartamento e per ridurre i costi di riscaldamento, condizionamento e produzione di acqua
calda sanitaria, tenendo però presente che alcuni interventi devono essere effettuati con
cura, previa consultazione di un tecnico specializzato.
Le nostre abitazioni sprecano quotidianamente molta energia e le nostre bollette continuano ad aumentare, perché non fare qualcosa al riguardo ?
Se interveniamo oggi le nostre spese di riscaldamento, acqua,
condizionamento, elettricità e gas sicuramente diminuiranno
1
Lo spreco energetico in Italia
Nel residenziale spreco energetico da 8 miliardi l’anno
Nel settore residenziale il costo annuo dello spreco energetico è di oltre 8 miliardi di euro,
l’equivalente di una finanziaria, che si ripete puntualmente ogni anno.
Lo rivela il VI rapporto annuale “Strategie e scelte quotidiane per la sicurezza energetica”,
realizzato dal Consiglio nazionale dei periti industriali (Cnpi) in
collaborazione con il Censis e presentato a Roma il 05/03/2010.
Dove intervenire
Secondo l’indagine, commissionata dal Cnpi al Censis, nel breve
periodo
occorre intervenire sul risparmio energetico realizzato attraverso l’attribuzione di maggiore
efficienza agli impianti esistenti.
Il
Censis,
sulla
base
di
dati
forniti
dai
periti
industriali,
stima
che
un
immobile di 100 mq, che all’acquisto presenti un impianto energetico tradizionale,
quindi ricadente nella classificazione tradizionale E/D, adottando un impianto
di classe B/A, aumenterebbe il suo valore del 20%.
Se poi venissero effettuati in tale immobile interventi estesi e radicali di risparmio
energetico, fino a prefigurare un consumo energetico nullo, il valore potrebbe aumentare
del 50%.
Secondo uno studio effettuato dall’Enea, gli effetti di un intervento sul 35% del patrimonio
edilizio costituito da uffici direzionali e scuole, sarebbero 150.000 nuovi posti di lavoro
nella sola fase di cantiere e un impatto complessivo sull’economia di circa 28 mld. di euro,
mentre, a fronte di un investimento di circa 8 mld di euro, si otterrebbe un risparmio annuo
sulla bolletta petrolifera di circa 450 mln. di euro.
Risparmiare energia conviene sempre a tutti
2
Da dove cominciare
Cominciamo dal nostro appartamento o dalla nostra casa
Per iniziare a risparmiare ogni anno tanto combustibile dobbiamo:
1- ridurre le dispersioni di calore in inverno e le rientrate di calore in estate attraverso le
pareti, il pavimento ed il tetto della casa
2- limitare le fughe di aria calda attraverso i vetri e gli infissi delle finestre
3- abbassare la temperatura di riscaldamento nei locali non utilizzati
4- sfruttare al meglio l’energia contenuta nel combustibile progettando,
mantenendo e regolando bene il riscaldamento e condizionamento
Tutto questo significa spendere del denaro; ma questo investimento, a sua volta, porta ad
un risparmio immediato sulle nostre bollette. Occorre solo decidere di sostenere queste
spese. Proponiamo questi interventi nelle riunioni di condominio, per il miglioramento di
tutto l’immobile, oppure affrontiamo il problema del risparmio energetico da soli, nel nostro
appartamento. Sicuramente migliorerà il nostro livello di comfort.
Scegliamo gli interventi più convenienti
Per guidare nella scelta del tipo di intervento più conveniente per noi, l’ENEA ha realizzato
una tabella in cui ha attribuito dei “punti di convenienza” a ciascun intervento in funzione
del tempo di rientro dell’investimento, calcolato tenendo conto del prezzo del combustibile, del costo medio di ogni materiale impiegato e del risparmio di energia ottenuto, tale
punteggio era espresso in valori numerici (20%=1, 40%=2, 60%=3...) abbiamo preferito
trasformarlo in percentuale per rendere meglio l’idea della differenza. Perché non fare
qualcosa contro questo spreco di energia visto che sappiamo da cosa è provocato ?
Tabella ENEA “Punti di convenienza degli interventi”
Tempo di rimborso dell’investimento
punti %
meno di 2 anni
100%
meno di 4 anni
80%
meno di 6 anni e mezzo
60%
meno di 12 anni
40%
più di 12 anni
20%
3
Isolamento delle pareti
Isolamento delle pareti
1. Isolamento dall’esterno
è senza dubbio la soluzione più efficace per isolare bene un edificio, risulta conveniente quando è comunque
previsto un rifacimento della facciata.
Per questo particolare tipo di intervento si consiglia di affidarsi ad un’
impresa esperta.
2. Isolamento dall’interno
È un intervento non eccessivamente costoso che può essere realizzato anche “da soli”
provoca una leggera diminuzione dello spazio abitabile e può necessitare della risistemazione dei radiatori, delle prese e degli interruttori elettrici.
3. Isolamento nell’intercapedine
Quando la parete contiene un’intercapedine è possibile riempirla con degli opportuni materiali isolanti. La spesa è modesta e l’intervento è conveniente.
Per conseguire un effettivo risparmio energetico, ad ogni intervento di isolamento deve
corrispondere una nuova regolazione dell’impianto di riscaldamento e condizionamento.
Viceversa si rischia di surriscaldare o raffrescare eccessivamente l’edificio, perdendo i
risparmi energetici ed economici apportati dall’intervento.
4. Isolamenti di solai su locali non riscaldati
Gli appartamenti i costruiti sopra porticati disperdono calore attraverso il pavimento essendo a
diretto contatto con l’ambiente esterno più freddo.
Anche le cantine ed i garage beneficiano inutilmente degli apporti di calore provenienti dai locali superiori abitati e riscaldati.
Per evitare questi inconvenienti basta isolare il
soffitto dei locali non riscaldati e dei porticati.
L’isolamento delle pareti è la soluzione più efficace
4
Isolamento del tetto
Isolamento della copertura
Tra tutte le superfici esterne di un edificio, spesso, il tetto è l’elemento che disperde più
calore durante la stagione invernale e provoca surriscaldamento nei mesi estivi, a causa
del basso livello di isolamento.
Isolarlo non è difficile, l’importante è individuare la
soluzione più adatta alle nostre esigenze.
Se la copertura non è mai stata isolata è consigliabile
intervenire immediatamente.
Se la copertura è stata isolata più di 10 anni fa è consigliabile verificare lo stato dell’isolante:
deve essere perfettamente asciutto, e non lacerato, coprire tutta la superficie del tetto e aver conservato il suo spessore iniziale. Nel caso
contrario è meglio provvedere ad un nuovo isolamento.
Copertura piana
Se la copertura dell’edificio è piana (terrazzato) è possibile intervenire dall’interno oppure
dall’esterno. L’isolamento esterno è un intervento delicato perché il terrazzo necessita di
un’accurata impermeabilizzazione e, se è praticabile, anche di un’adeguata pavimentazione. Si consiglia, pertanto, di rivolgersi a personale esperto.
Sottotetto non praticabile
Conviene posare l’isolante sul pavimento del sottotetto. Isolare la parte inclinata porterebbe solo a riscaldare inutilmente il volume del sottotetto con il calore che sale dagli ambienti
sottostanti.
Sottotetto praticabile
Conviene isolare dall’interno, fissando l’isolante parallelamente alla pendenza del tetto.
Ricordiamo che se interveniamo dall’interno, nel soffitto dell’ultimo piano, generalmente
non sono richieste decisioni condominiali.
Mansarda
Se la mansarda è abitata conviene posizionare l’isolante all’esterno, sotto i coppi o le
tegole, in modo da non ridurre la superficie utile, altrimenti è possibile isolare dall’interno.
Il tetto spesso è l’elemento che ha maggior dispersione
5
Isolamento dei serramenti
Serramenti
Controlliamo la tenuta dei serramenti
Le infiltrazioni provenienti dalle finestre provocano dei rinnovi d’aria eccessivi, con relative
dispersioni di calore. E’ buona norma controllare periodicamente lo stato delle guarnizioni poste sulle battute delle ante e sostituirle se necessario. Naturalmente, se abbiamo vecchi modelli di
serramenti che non hanno le guarnizioni provvedere all’installazione.
Inoltre, piccole infiltrazioni d’aria
dal telaio possono essere eliminate
usando il silicone.
Isoliamo le superfici vetrate
Quando le nostre finestre hanno un solo vetro possiamo:
• sostituire il singolo vetro con un doppio vetro dove possibile
• aggiungere un secondo serramento dietro o davanti al vecchio
• sostituire tutto il serramento con un altro già predisposto con vetrocamera
• applicare tendaggi pesanti davanti alle finestre (non davanti ai termosifoni!)
• installare una pellicola solare riflettente sulle superfici dei vetri delle finestre.
La Pellicola oltre a fare stare più caldi in inverno e più freschi in estate, garantisce la
privacy durante le ore diurne, trattiene le schegge in caso di frantumazione del vetro, ed
evita il passaggio della radiazione ultravioletta.
Controlliamo le dispersioni di calore dal cassonetto
Il cassonetto è uno dei punti di notevole dispersione di calore perché spesso non è isolato; poiché isolarlo è un intervento piuttosto semplice e poco costoso, laddove c’è lo spazio
sufficiente, almeno 2cm, applicare un pannello isolante.
Ricordiamo che dopo aver intrapreso qualsiasi intervento di risanamento energetico bisogna regolare l’impianto di riscaldamento e condizionamento.
Le infiltrazioni dalle finestre provocano rinnovi d’aria eccessivi con
relative dispersioni di calore, assicuriamoci un buon isolamento
6
La convenienza degli interventi
Convenienza degli interventi di isolamento realizzabili (tabella ENEA Nord Italia)
Isolamento a
cappotto
delle pareti
perimetrali
Isolamento
dall’interno
delle pareti
perimetrali
Isolamento
della
copertura
Installazione
di serramenti con
maggiori
proprietà
isolanti
Isolamento
primo solaio
(su ambiente non
riscaldato)
8
6+1
10
/
8
20-30
11-15
21-51
300
24
Costo Medio
manodopera
(euro/mq)
25
15-25
5-20
20-30
25
Risparmio
energetico
ottenibile
(%,rispetto a
prima dell’intervento)
15-20
15-20
40-45
3-5
10-15
Convenienza
40%
40%
80%
20%
40%
Spessore
medio
isolante da
impiegare
COSTO Medio
Materiale
(euro/mq)
Convenienza degli interventi su serramenti realizzabili
INTERVENTI
zona climatica
A, B, C
Interventi sulle finestre
Controllo
infiltrazioni
Guarnizioni
supplemen.
controllo
dispersioni
dal cassonetto
isolamento
costi
risparmio conveindicativi energetico nienza
Euro/mq. %
D
E
F
convenienza
convenienza
convenienza
6,20
10-15
40%
80%
100%
100%
9
5-10
40%
60%
80%
100%
7
La caldaia ed il combustibile
Sfruttiamo meglio il combustibile
Il nostro impianto di riscaldamento, per essere efficiente e consumare poco, deve essere
ben tenuto e perfettamente regolato. Spesso, invece, le nostre caldaie sfruttano poco o
male l’energia contenuta nel combustibile, proprio per questo il D.P.R. 412 del 26.8.93 ed
il Dlgs 19 agosto 2005 N. 192 hanno reso obbligatori i controlli sull’efficienza degli impianti
termici. Su tutti gli impianti, sia centralizzati che autonomi, dobbiamo far effettuare almeno
una manutenzione all’anno, secondo regole precise. La manutenzione deve essere effettuata da tecnici specializzati che riportano i risultati dei controlli effettuati su un “libretto”
che ogni impianto deve avere.
La manutenzione obbligatoria prevede:
Il controllo della temperatura ed analisi dei fumi che fuoriescono dal camino, una temperatura dei fumi troppo elevata indica la probabile presenza di incrostazioni all’interno della
caldaia, che si traducono in un minor rendimento dell’impianto.
La pulizia della caldaia:
Anche un piccolo spessore di fuliggine nei canali che portano il fumo causa una sensibile
riduzione del rendimento dell’impianto.
La regolazione della combustione del bruciatore:
Un bruciatore mal regolato oppure non perfettamente adeguato alla caldaia è causa di
notevole spreco di energia. Inoltre, parte del combustibile non viene totalmente bruciato,
con la conseguenza che parte delle particelle incombuste si depositano sulle superfici
interne della caldaia e del camino, e altre fuoriescono dal camino inquinando l’ambiente
circostante.
La sostituzione del generatore di calore obbligatoria:
Se, dagli accertamenti effettuati durante le operazioni di manutenzione, si riscontra che
non è possibile migliorare il rendimento della caldaia per adeguarlo ai valori minimi imposti
dalla legge. Nel caso di caldaie molto vecchie (15 anni) è obbligatoria una diagnosi energetica da parte di personale qualificato e, generalmente, è conveniente sostituire la caldaia
con una ad alta efficienza.
Affidiamo l’impianto in buone mani:
Chi si deve occupare della buona conduzione e della manutenzione del nostro impianto di riscaldamento? secondo la legge l’Amministratore è il solo responsabile della conduzione, del controllo e della manutenzione ordinaria e straordinaria dell’impianto centralizzato, mentre il proprietario o l’occupante lo sono per gli impianti autonomi.
Per risparmiare sul gas il nostro impianto di riscaldamento deve
essere efficiente
8
La giusta temperatura
Assicuriamo ad ogni ambiente la temperatura più giusta
In molte abitazioni condominiali, le condizioni termiche, tra piano e piano e tra appartamenti con diverse esposizioni, sono fortemente disomogenee.
Perché tutto ciò accade?
Spesso l’impianto è stato realizzato in maniera poco corretta e quindi, per assicurare una
temperatura accettabile in uno o più appartamenti, di solito quelli esposti a nord o all’ultimo piano, viene aumentata la temperatura ambiente in tutti gli alloggi. Inoltre, gli apporti
gratuiti di energia, dovuti alla presenza di persone, elettrodomestici e computer, e quelli
che provengono dal sole, possono essere molto rilevanti e surriscaldare gli ambienti. In
questi casi, il rimedio più semplice consiste nell’applicare, ad ogni radiatore, una valvola
termostatica.
Si tratta di un dispositivo che regola automaticamente l’afflusso di acqua calda ai radiatori.
La valvola si chiude automaticamente a mano a
mano che la temperatura ambiente, misurata da
un sensore incorporato nella manopola, si avvicina a quella desiderata.
Le valvole termostatiche vanno installate al posto della vecchia valvola manuale.
Il loro costo dipende dal tipo di radiatore. Nei modelli più recenti, la valvola è giàpredisposta
per ricevere una “testa” termostatica. In questo caso l’installazione è più semplice e costa
circa 30,00 Euro a radiatore. Se invece è necessario sostituire l’intera valvola, il costo si
aggira sui 60,00 Euro, mano d’opera compresa.
Con questo sistema si riesce a riequilibrare sia la temperatura all’interno del singolo
appartamento che fra i diversi alloggi, risparmiando sui consumi energetici fino al 20%,
perché si evitano i disagi dovuti all’eccessivo surriscaldamento di alcuni locali e si sfruttano
adeguatamente gli apporti gratuiti di energia solare.
Negli impianti individuali è possibile regolare la temperatura dell’ambiente mediante un
termostato che accende e spegne automaticamente la caldaia in base alla temperatura
ambiente scelta o in base alla temperatura ambiente e ad orari prefissati (cronotermostato). Ciò consente di scegliere orari di accensione più adatti alle esigenze di chi occupa l’alloggio, naturalmente, sempre nel rispetto degli orari e delle temperature fissate dalla legge.
Le valvole termostatiche vanno installate al posto delle vecchie
manuali con queste si può risparmiare fino al 20%
9
L’impianto solare termico
Installiamo dei collettori solari
Gli impianti solari termici consentono di produrre acqua calda sfruttando il calore del sole.
Possono sostituire del tutto o in parte lo scaldacqua elettrico o a gas.
Consentono di ridurre notevolmente i consumi di energia per il riscaldamento dell’acqua
sanitaria, e una volta ammortizzata la spesa dell’impianto si avrà a disposizione acqua
calda gratuita.
Installare un impianto solare è più conveniente se con questo sostituiamo uno scaldabagno elettrico.
La convenienza diminuisce se già ne possediamo uno a gas.
E’ consigliabile rivolgersi ad un tecnico esperto che saprà certamente indicare l’impianto
più adatto alle nostre esigenze.
Teniamo presente che è importante non sovradimensionare l’impianto, non deve produrre
più del 75% del fabbisogno di acqua calda, in quanto il costo aumenterebbe sensibilmente
senza un corrispondente risparmio di energia.
Tra le opere soggette ad incentivi , vi sono tutti gli interventi di risparmio energetico previsti in questo opuscolo, tra cui il miglioramento dell’isolamento termico, le sostituzioni dei
generatori di calore con altri ad alto rendimento e la installazione dei pannelli solari per la
produzione di acqua calda sanitaria.
Gli impianti solari termici producono acqua calda sfruttando il calore
del sole e consentono di ridurre notevolmente i consumi di energia
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Convenienza del solare termico
Covenienza di un impianto solare termico
Impianto solare termico per la produzione di acqua calda sanitaria (famiglia media 4
persone)
tipologia scaldacqua
consumi energetici (*)
elettrico
gas metano
2.850 kWh/anno
315 mc./anno
costo indicativo dell’impianto
solare termico
2.800 Euro
finanziamento (detrazione IRPEF
55%)
1.540 Euro
costo residuo a carico dell’utente
1.260 Euro
risparmio economico
annuale (**)
tempo di ritorno dell’
investimento residuo (***)
emissioni evitate
(*) per 200 l/giorno (4 persone) di
acqua riscaldata da 15°C a 45°C
385 Euro/anno
177 Euro/anno
3,3 anni
7,1 anni
1,6 t di CO2/a
0,6 t di CO2/a
3,6 kg di NOx/a
0,6 kg di NOx/a
(**) per un fattore di copertura dei consumi del 75%
(***) con l’esclusione di eventuali oneri finanziari
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Illuminazione
Illuminazione
Lampadine elettriche
La maggior parte di lampadine che abbiamo in casa sono ad incandescenza, ovvero hanno
un filamento che percorso dalla corrente si riscalda emettendo luce, queste oltre ad essere
di vecchia concezione devono venir sostituite con frequenza (ogni 1.000 ore circa), ma
hanno il pregio di costare poco, circa 1 Euro.
Da qualche anno si trovano sul mercato altri tipi di lampadine generalmente denominate
“a basso consumo” o a “fluorescenza compatta”, queste sono più costose (circa 20 Euro
l’una) ma hanno il pregio di durare molto più a lungo fino a 10-12 volte e risparmiare fino al
75% in meno di energia elettrica.
Solo per la durata sarebbe un affare sostituire le vecchie lampadine “ad incandescenza”
con le nuove “a basso consumo” se poi sommiamo l’ulteriore vantaggio del ritorno economico per il minor consumo ed il vantaggio ambientale diventa svantaggioso non farlo.
L’unica pecca di queste lampade è il ritardo nell’accensione dovuto al “tempo di riscaldamento” infatti impiegano dai 4 ai 12 minuti per raggiungere il massimo della luminosità
prevista, il costo determina spesso questo e le dimensioni.
Vi consigliamo di impiegare queste lampade anche per le zone d’ingresso, campanelli e
dove la luce rimane accesa tutta la notte.
Nei condomini, in esterno, parcheggi, giardini, strade e tutte le zone in esterno vi consigliamo lampade “al sodio” le quali consentono di risparmiare fino al 90% rispetto le tradizionali.
Munirsi di lampade a basso consumo energetico è molto importante
quanto lo è spegnere la luce quando non serve
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Elettrodomestici
Elettrodomestici
Quando spegniamo la tv, videoregistratore, stereo, console giochi, computer o altri simili
spesso questi entrano in “stand-by” ovvero rimangono alimentati e rimane visibile una spia
che ci indica ciò, questa generalmente assorbe 4 watt ma può raggiungere i 12 ed oltre,
se sommiamo tutti gli apparecchi che abbiamo in casa che sono in “stand-by” 24 ore su
24 e che assorbono senza alcun uso e facciamo una semplice moltiplicazione ci possiamo
rendere facilmente conto che mediamente una bolletta all’anno serve solo per pagare questi, infatti se tutti gli italiani spegnessero tutte queste apparecchiature invece di lasciarle in
stand-by potrebbero venir disattivate 3 centrali elettriche di media potenza.
Attualmente gli elettrodomestici vengono suddivisi in classi dalla “A “alla “G” (quelli in classe “A” si distinguono dal colore verde fino alla “G” di colore rosso), quelli in classe “A” sono
quelli meno inquinanti sia per la qualità dei materiali impiegati che per l’uso nella produttività di materiali di riciclati, vengono realizzati con tecnologie più moderne, sono più durevoli
ed ovviamente consumano meno.
Valutiamo in modo intelligente i nostri consumi, al giorno d’oggi gli apparecchi elettrici in
un’abitazione possono essere molti, quindi analizziamo i nostri consumi e rendiamoci conto se conviene sostituirne qualcuno come per esempio la vecchia lavatrice che “finchè va
non la cambio”, spesso sostituirla con una nuova di attuale tecnologia in classe A può far
recuperare la spessa in breve tempo.
Vi elenchiamo in ordine di consumo medio i principali elettrodomestici che dovreste passare in rassegna e valutarne l’utilizzo e le caratteristiche:
elettrodomestico
consumo medio stimato (kW)
forno elettrico
1 - 2,2
asciugatrice
1,8 - 2
lavatrice
1,5 - 2
stufa elettrica o thermo elettrico
1-2
boiler elettrico
1 - 1,5
forno a micro-onde
0,5-1,2
computer (con stampante e accessori)
0,8-1
Utilizzate gli elettrodomestici in modo intelligente e sostituite quelli
che consumano troppo con nuovi in classe A
13
Il fornitore di energia elettrica
Il fornitore di energia elettrica
Oggi il mercato ci offre la possibilità di scegliere tra diversi fornitori di energia elettrica a
differenza del passato e possiamo trovare trattamenti diversi dalle svariate compagnie,
queste sono le principali caratteristiche per cui si possono differenziare le offerte per la
fornitura di energia elettrica:
• costo al kwh
• tipo di tariffazione (a fascia oraria, per soglie di consumo, fissa)
• spese fisse per la fornitura
• fatturazione mensile o bimestrale
Elenchiamo di seguito i principali fornitori di energia elettrica di cui potrete consultare le
offerte per la vostra fornitura:
Fornitore
indirizzo web
tel. n° verde
Enel
www.enelenergia.it
800 900 860
A2A
www.miservi.it
800 199 955
Acea
www.aceaelectrabel.it/latuacasa
800 130 330
Eni
www.eni.it
800 900 700
Edison
www.edisoncasa.it
800 141 414
E. on
www.eon.it
800 999 777
Sorgenia
www.sorgenia.it
800 294 333
Energit (Atel)
www.energit.it
800 19 22 22
Mpe
www.emmepie.it
800 071 775
Analizzate ed ottimizzate i vostri consumi in rapporto alla migliore
offerta disponibile per la fornitura di energia elettrica
14
L’impianto fotovoltaico
Installiamo un impianto fotovoltaico
Un impianto fotovoltaico consente di produrre energia elettrica sfruttando la luce naturale
e gratuita del sole, questo è costituito da un insieme di apparecchiature che consentono di
trasformare direttamente l’energia solare in energia elettrica, grazie ad un principio fisico
conosciuto fin dagli anni ’50 .
Esistono fondamentalmente due tipi di impianti:
• autonomi funzionanti in isola (stand-alone)
• collegati in parallelo alla rete elettrica pubblica (grid connected)
Negli impianti stand-alone l’energia elettrica prodotta alimenta direttamente un carico elettrico, e la produzione eccedente viene generalmente accumulata in apposite batterie di
accumulatori, che la renderanno disponibile all’utenza nelle ore in cui manca l’insolazione,
tali impianti non sono oggetto delle incentivazioni previste dal Nuovo Conto Energia, a
differenza di quelli grid-connected, il cui schema di principio è il seguente:
Oggi giorno realizzare un impianto fotovoltaico è un vero investimento e rende sia in termini
economici che energetici facendo anche qualcosa di veramente importante per l’ambiente.
Realizzando un impianto di questo tipo si può arrivare ad una rendita sull’investimento dal
5 al 15% riducendo così a zero i costi di realizzazione, dell’energia elettrica, diventando
più indipendenti dagli aumenti dei costi della stessa e godendo inoltre di un buon ritorno
economico.
L’Europa e molti altri governi stanno investendo sulle rinnovabili come il fotovoltaico,
in Italia l’ente responsabile delle incentivazioni è il GSE (Gestore dei Servizi Elettrici)
www.gse.it allo stesso indirizzo troverete il nuovo decreto ministeriale e le modalità di incentivazione.
Realizzare un impianto fotovoltaico oggi è un vero investimento
15
convenienza di un impianto FV
Covenienza di un impianto fotovoltaico
Impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica (consumo ipotizzato per una
famiglia di 4 persone 5.000 kWh/anno)
tipologia impianto
4,26 Kwp SCHUECO®
(garanzia 10 anni)
consumi energetici
5.000 kWh/anno
costo indicativo dell’impianto
fotovoltaico
23.200 Euro (iva comp.)
• incentivo statale +
• risparmio sull’elettricità
in 20 anni
(G.S.E. conto energia
D.M.19/02/2007 e AEEG
n°74/08) (*)
63.000 Euro
costi di manutenzione in 20
anni
4.000 Euro
utile rimanente all’utente
in 20 anni
35.800 Euro
risparmio/ricavo economico
annuale (**)
1.790 Euro
tempo di ritorno dell’
investimento residuo (**)
emissioni evitate
carburanti evitati
8,2 anni
15,7 ton. di CO2/anno
0,98 ton. di petrolio/anno
(*) è stata inclusa la perdita economica per il decadimento naturale dell’impianto secondo i dati forniti dal produttore
(**) con l’esclusione di eventuali oneri finanziari
Stime calcolate su irragiamento provincia di Ravenna secondo mappe e dati ENEA.
Dati produzione impianto forniti da Schueco® Italia.
Il presente prospetto è una stima indicativa di un impianto integrato architettonicamente esposto
a Sud con inclinazione di 20°, gli oneri calcolati per il costo dell’impianto equivalgono alla stessa
condizione considerando costi medi di installazione con servizio “tutto incluso”.
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Come scegliere un impianto FV
Come scegliere un impianto fotovoltaico
Qualità dei moduli
Richiedete moduli (pannelli FV) di qualità certificata, provenienti da produttori specializzati
consolidati nel mercato, ricordate che il vostro impianto deve durare nel tempo, un prodotto
di qualità medio-alte può durare tranquillamente 30-40 anni e nei primi 25 non richiedere
manutenzioni se non la pulizia della superficie, un produttore non affidabile potrebbe non
rispondere della garanzia ed in seguito potreste dovervi sobbarcare di spese che potrebbero compromettere il vostro investimento.
Garanzia dei moduli
Generalmente viene confusa la garanzia del modulo con la garanzia sulla produttività, per
legge un modulo FV per essere certificato e commercializzato in Italia deve garantire una
produzione minima di non meno di un 80% in 20 anni, ciò significa che la produzione del
vostro impianto non deve perdere più di un 20% in 20 anni, questo non ha niente a che fare
con la garanzia sul prodotto, sui difetti di fabbricazione o altri aspetti della stessa.
La maggior parte dei moduli vengono garantiti dai 2 ai 5 anni dal produttore, altri arrivano a
10, questo non sempre determina un costo d’acquisto eccessivo e visto il margine dell’investimento và considerato che spendere un 1-4% in più può valerne la pena, diversamente
scaduto il termine della garanzia dovremmo provvedere noi stessi all’acquisto dei moduli
ed ai relativi costi di sostituzione.
Con una garanzia di 10 anni (periodo che solitamente rientra il nostro investimento) e qualche euro in più il suo investimento sarà al sicuro sotto questo aspetto e non avrà bisogno
di assicurazioni più costose.
Preferite la qualità con il giusto rapporto al prezzo e valutate
correttamente le garanzie
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Come scegliere un impianto FV
Qualità e garanzia dell’inverter
L’inverter è il componente del vostro impianto che trasforma la corrente continua dei moduli
in corrente alternata da mettere in rete oltre che a regolare e monitorare l’impianto, anche
in questo caso per la valutazione di un impianto si deve tener conto per gli inverter degli
stessi criteri con cui scegliere i moduli, qualità, produttore e garanzie.
In genere le garanzie vanno dai 2 ai 3 anni, alcuni 5 e pochissimi arrivano a 10, il costo
degli inverter di solito varia dai 700 a 900 Euro/kwp dell’impianto (per piccoli impianti) ed
anche in questo caso sarà bene valutare la garanzia e ciò che essa prevede.
Esaminate bene cosa viene compreso nell’offerta/preventivo, prediligete il
“chiavi in mano”
Nella scelta dell’offerta più vantaggiosa per il vostro impianto fotovoltaico valutate correttamente cosa viene incluso nell’offerta, lavori edili correlati, sistemazione o modifiche del
tetto (soprattutto nel caso di impianti integrati), modifiche o realizzazione dell’impiantio
elettrico, relazione tecnica e pratica GSE, pratica con il fornitore di energia elettrica per la
cessione in rete, permessi comunali o altri enti se previsti, oneri per la sicurezza, spese di
trasporto, installazione ed il rilascio della conformità dell’impianto.
Un consiglio è di prediligere le offerte “chiavi in mano”, questo viene definito come “un
prodotto o servizio che possa essere attuato o utilizzati senza alcun lavoro supplementare
richiesto dal compratore ed anche se a volte potrebbe sembrare leggermente più oneroso
eviterete la possibilità di avere brutte sorprese durante o alla fine dei lavori in quanto normalmente in questa condizione l’azienda si assume la responsabilità completa dell’opera
realizzata entro termini prestabiliti.
Preferite una soluzione “chiavi in mano” per evitare brutte sorprese
ed assicuratevi delle condizioni di garanzia
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Come scegliere un impianto FV
Scegliete un’azienda specializzata
Nella valutazione del vostro impianto affidatevi ad un’azienda specializzata con esperienza
e referenze nel settore comprovate, oggi è possibile trovare aziende specializzate che vi
potranno fornire servizi “chiavi in mano”, garanzie e tutto il necessario.
Esaminate accuratamente l’investimento e la produttività dell’impianto
Nell’esaminare l’offerta e l’investimento assicuratevi che i dati stimati della produzione
dell’impianto comprendano la perdita per il naturale decadimento dei moduli (potete trovare questo dato nella propria scheda tecnica), che i valori calcolati dell’irragiamento sul
vostro sito provengano dalle tabelle dell’ENEA (http://www.enea.it) e che la stima della
produzione di energia elettrica e relativo equivalente in Euro sia stata svolta da un tecnico
qualificato contattabile nel caso sorgano dubbi in merito.
Servizi aggiuntivi
Inoltre valutate eventuali servizi aggiuntivi che vi vengono proposti, costi di manutenzione
ordinaria per la pulizia dei moduli, questa soprattutto in certe zone dove le piogge sono più
“sporche” o in presenza di alberi a quota moduli o per la frequente presenza di volatili sul
tetto può essere interessante.
In aggiunta possono esserci polizze assicurative particolari comprendenti la mancata produzione, il furto, il danneggiamento o altro, generalmente il nostro consiglio è di valutare il
rischio e prendere le necessarie misure come in caso di furto o atti vandalici, negli altri casi
a nostro avviso non risulta quasi mai conveniente una polizza assicurativa.
Scegliete un’azienda specializzata ed accertatevi della produttività
dell’impianto per un vantaggioso investimento
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Iniziamo subito a risparmiare
Iniziamo subito a risparmiare
Come avrete potuto constatare di cose per poter risparmiare energia ne possono essere
fatte, da dove incominciare ?
Nella tabella a pag.3 potete vedere l’ordine di convenienza per gli investimenti di risparmio
energetico dove viene data maggior convenienza al periodo più breve di rimborso, come
vedete un investimento che si ripaga in 2 anni viene considerato un investimento al 100%
fino a scendere al 20% in un’investimento che si ripagherà in più di 12 anni.
Di seguito abbiamo elencato in ordine di convenienza vari interventi possibili di miglioramento energetico del vostro edificio, i nostri consigli derivano dall’attuazione delle linee
guida dell’ENEA e dalla nostra esperienza lavorativa, a voi il compito di adeguarli alle
vostre necessità tenendo presente che questi sono consigli generali.
Passate ora attraverso ad ogni punto della seguente tabella, mettete una spunta nella casella “ok” quando questo punto è stato completato, informatevi e valutate opere ed offerte
secondo quanto consigliato ed alle vostre necessità.
Il primo consiglio è di rimanete sempre aggiornati, visitate il sito internet della vostra regione, provincia e comune ,degli enti statali come l’ASL, l’ENEA, Agenzia delle Entrate il GSE
ed i principali portali in materia di risparmio energetico in modo da cogliere agevolazioni.
­n°
1-
Interventi
controllo dei serramenti:
se la vostra finestra è di vecchia generazione con vetri non isolati valutate la
sostituzione dei vetri o delle finestre intere
controllate le infiltrazioni d’aria e sostituite le guarnizioni se necessario
controllate se il cassonetto è isolato, in caso isolatelo
2-
pareti esterne:
se le pareti esterne dell’edificio non sono isolate valutatene l’opera oppure
fate il possibile per isolarle dall’interno o nell’intercapedine
3-
tetto:
se il tetto e/o il sottotetto non sono isolati valutatene l’opera in caso potete voi
stessi isolare il sottotetto applicando dei pannelli o altro isolante
in assenza di sottotetto e di isolamento nel tetto è molto raccomandato prevedere tale opera
4-
consumo di combustibile:
controllate e verificate i vostri consumi dalle bollette del gas e se necessario
valutate le offerte di più gestori
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ok
Iniziamo subito a risparmiare
controllate se la vostra caldaia è a condensazione in caso valutatene la sostituzione
assicuratevi che il controllo periodico della caldaia e fumi sia aggiornato (una
temperatura troppo elevata dei fumi porta a minor rendimento dell’impianto,
lo stesso vale in caso di presenza di fuliggine dei canali del bruciatore)
in caso di riscaldamento a termosifoni assicuriamoci di avere installato valvole termostatiche, in caso provvediamo
in caso di riscaldamento a termosifoni assicuriamoci di aver isolato la parete
interna dietro di esso in caso provvediamo
chiudete le persiane o le avvolgibili di notte e quando non siete a casa e non
coprite con tendaggi o altro i termosifoni
quando voltete arieggiare la casa fatelo spalancando per poco tempo tutte le
finestre, è controproducente lasciarle socchiuse per ore
in inverno regoliamo la giusta temperatura di ogni stanza in base all’utilizzo
che ne facciamo in caso cambiamo le nostre abitudini
in inverno non risulta quasi mai conveniente spegnere o abbassare eccessivamente il riscaldamento nei periodi in cui siamo assenti, lasciamo sempre
una temperatura minima di almeno 17-18° nel cronotermostato e facciamo
regolare da un tecnico la temperatura di mandata della caldaia
la temperatura ideale in inverno è 18°-20°, una persona che entra in una
stanza f salire la temperatura di 1-2 gradi quindi regolando il termostato a 1718 gradi in poco tempo verrà raggiunta la temperatura ideale, ricordate che
un grado in meno equivale ad un 7% circa risparmiato
se non è presente valutiamo l’installazione di un impianto solare termico per
acqua calda sanitaria e nel caso di riscaldamento a pavimento può essere
ancor più vantaggioso in supporto alla caldaia
valutate la possibilità di una caldaia o stufa a pallets in alcune zone risulta
particolarmente vantaggioso
se abbiamo il riscaldamento a pavimento ed il nostro edificio è in classe A, B
o C può essere conveniente valutare un impianto geotermico
5-
illuminazione:
sostituiamo le vecchie lampadine con nuove a basso consumo
abituiamoci a spegnere la luce quando non serve
6-
elettrodomestici:
esaminiamo lo stato ed il consumo dei nostri elettrodomestici come forno
elettrico, lavatrice, asciugatrice, ecc.. in paragone ai nuovi in classe A e valutiamo se è il caso o meno di sostituirli
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Iniziamo subito a risparmiare
abituiamoci a spegnere gli elettrodomestici che non usiamo invece di lasciarli
in stand-by
7-
consumo di energia elettrica:
esaminiamo i nostri consumi, l’offerta del nostro fornitore e paragoniamolo
a ciò che offre il mercato, valutiamo anche le nostre abitudini con qualche
piccolo accorgimento potremmo ottimizzare notevolmente la “bolletta”
se non è presente valutate l’installazione di un impianto fotovoltaico oltre ad
azzerarvi i costi dell’energia e ripagarsi completamente vi darà anche una
certa rendita economica
installando un impianto fotovoltaico oltre al vantaggio dell’investimento potrete non aver più costi di energia, potrete sfruttare la vostra energia prodotta
sostituendo lo scaldacqua a gas con l’elettrico, i fornelli della cucina con
quelli ad induzione elettrica e dove possibile sotituire anche la caldaia per
il riscaldamento a gas con quella elettrica, questo vi darebbe un enorme
risparmio oltre che un ritorno economico
dove non fosse possibile l’installazione di un impianto fotovoltaico per ragioni
di spazio od esposizione si può valutare la sostituzione della caldaia (se è il
caso) con una nuova combinata ad un generatore di corrente, le più convenienti
di queste nuove caldaie offrono oltre che la funzione tradizionale una produzione di corrente elettrica costante di 1-3 kwh ed oltre, valutatene la possibilità
8-
condizionamento:
il condizionatore consuma grosse quantità di energia elettrica, per climatizzare una stanza di 20 mq. occorre poco meno di 1 kwh di corrente, il nostro
consiglio per la vostra salute e portafogli è di tenere una regolazione del
termostato di 4 al massimo 6 gradi inferiore alla temperatura esterna
ricordate di pulire o sostituire spesso i filtri, questo evita consumi maggiori e
odori sgradevoli
oltre al consumo elevato del condizionatore lo sbalzo termico che si crea
quando entrate in casa non fà bene alla vostra salute, una buona alternativa
in zone dove il clima è molto umido è l’impiego di deumidificatori d’aria, questi hanno un consumo molto inferiore e non nuociono alla salute, ricordate
sempre di pulirne o sostituirne i filtri quando è necessario
se state valutando la realizzazione di un impianto di climatizzazione assicuratevi dei consumi, della classe energetica di appartenenza (megli se “A” o
superiore) e della funzione i deumidificazione che al giorno d’oggi è presente
quasi in ogni impianto. Anche in questo caso valutate in contemporanea l’installazione di un impianto fotovoltaico, potrebbe azzerarvi i costi di corrente
impiegata dall’impianto
un consiglio per la salute è di spegnete il condizionatore mezz’ora prima di
uscire questo vi causerà meno impatto con il clima esterno
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Iniziamo subito a risparmiare
9-
consumo di acqua:
l’acqua non rappresenta un costo eccessivo e l’emissione di CO2 nell’ambiente per il suo utilizzo è notevolmente inferiore rispetto alle altre fonti di
energia ( per 1 mc. di acqua equivale un’emissione di CO2 di 0,36 kg) ciò
nonostante un impiego intelligente produrrà un minimo risparmio al nostro
portafogli e all’ambiente. Non tenete il rubinetto sempre aperto quando vi lavate i denti, quando fate la barba, non state per “ore” sotto la doccia, riempite
la lavastoviglie invece di fare mezzi carichi e lo stesso vale per la lavatrice
installate dei frangiflusso, sono rubinetti che miscelano aria al normale flusso
dell’acqua dando la sensazione tattile e visiva al normale flusso d’acqua consumando però anche fino al 25% in meno ad un costo poco superiore di un
normale rubinetto, questi sono applicabili ovunque dal lavandino alla doccia
valutate l’installazione o la sostituzione degli sciacquoni con quelli a due serbatoi uno più grande ed uno più piccolo a secondo del bisogno e danno la
possibilità di risparmiare fino al 30% rispetto i tradizionali ad un costo uguale
o poco superiore degli altri.
se non volete sostituire gli sciacquoni potete con un pò di fantasia inserire
nella cassetta una piccola bottiglia d’acqua chiusa in modo da ridurre il contenuto della cassetta e l’uso dell’acqua, fate però attenzione a non impedire
il funzionamento del galleggiante
per ridurre il consumo d’acqua potete anche chiudere un pò la valvola generale dell’impianto attenzione però a non esagerare
10- fonti rinnovabili ed incentivi:
attualmente lo stato incentiva gli impianti da fonti rinnovabili come il fotovoltaico, solare termico, cogenerazione, geotermia ed altro, inoltre vi sono
incentivi sotto forma di sgravio fiscale per la maggior parte delle opere e
ristrutturazione come la sostituzione dei serramenti, realizzazione di termocappotto, isolamento del tetto, impianti di riscaldamento ecc... il nostro consiglio è di tenervi aggiornati e di consultare tecnici del settore quando è il caso
è quasi sempre possibile sfruttare le fonti rinnovabili come negli impianti solari se si dispone di un tetto proprio o nella realizzazione di un impianto geotermico o di cogenerazione se ve ne è la possibilità, il nostro consiglio è di
valutare questa possibilità finchè vi sono gli incentivi
informatevi e tenetevi aggiornati, dedicate un pò di tempo di tanto in tanto
nelle novità del settore, legislatura, incentivazioni così da poter cogliere l’opportunità quando si presenta, cercate di essere il più liberi possibile dai costi
dell’energia e di autoprodurvi quello che vi serve, questo vi renderà indipendenti dai costi e oscillazioni del mercato dei costi energetici
I nostri 41 consigli per risparmiare
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Risparmio energetico e futuro
Cominciate subito a darvi da fare per risparmiare e migliorare la
vostra salute ed il vostro ambiente
Risparmio energetico non significa solo consumare meno o avere più soldi, significa anche
pensare al futuro, alla salute ed al proprio ambiente, significa pensare in termini di “miglior
vita” ed impiego intelligente delle risorse disponibili.
Il risparmio energetico è una meta, mentre l’utilizzo razionale dell’energia (e quindi l’applicazione delle tecnologie efficienti) è il mezzo o il metodo: è ciò che permette, nella pratica,
di ridurre il consumo di risorse energetiche altrimenti utilizzabili.
Un esempio di impiego razionale dell’energia potrebbe essere di coibentare meglio la casa
ottenendo un minor consumo di combustibili, (risparmio energetico passivo).
Un altro esempio potrebbe essere di investire per produrre e installare sistemi di riscaldamento o per generazione di energia elettrica tramite sistemi quali impianti fotovoltaici o termici si avrà ancora una riduzione del consumo di combustibili (risparmio energetico attivo).
+ Risparmio energetico - Sprechi = futuro migliore
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“La guida domestica al risparmio energetico”
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