P. Vincenzo Cimmino (1918-1982) – Italia.
Dopo alcuni mesi di dolorosa malattia, il giorno 17 agosto, a Giugliano, presso la propria famiglia, è
morto il P. Vincenzo Cimmino.
Con mirabile forza aveva sopportato i dolori della malattia, con perfetta rassegnazione aveva
accettato la notizia della irreversibilità del suo male. È stato sepolto a Giugliano, nel sepolcro di
famiglia, accanto alla mamma come aveva espressamente desiderato.
Il P. Vincenzo Cimmino di Antonio e Carmela Basile era nato a Giugliano (NA) il 9 marzo 1918.
Compiuti gli studi medi e ginnasiali veniva ammesso al Noviziato e, il 29 settembre 1935, a Ciorani,
emetteva la professione religiosa. Il 26 luglio 1941, a S. Angelo a Cupolo, veniva ordinato sacerdote
da Mons. Agostino Mancinelli, arcivescovo di Benevento. Poiché non aveva ancora raggiunto l’età
richiesta era stato necessario concedergli per l’ordinazione la dispensa di un anno.
Dopo il secondo noviziato, fatto sotto la direzione del P. Di Coste Salvatore, incominciò a lavorare nel
campo delle missioni. È stato nelle Comunità di S. Andrea, Teano e Pagani; per un triennio è stato
superiore della Comunità di Napoli.
Arricchito dal Signore di molti doni, li ha messi a frutto nei vari impegni apostolici. Capace,
preparato, gran lavoratore ha predicato numerose missioni, tridui, corsi di esercizi, settimane
liturgiche. Anzi la dimensione liturgica ha sempre più attirato il suo interesse fino a divenire
l’aspetto fondamentale della sua spiritualità e del suo apostolato.
Lo studio della liturgia, benché fatto privatamente, sfociò nella stesura degli schemi di predicazione
per le missioni e le settimane liturgiche; e questi schemi, per la loro chiarezza, per il contenuto
dottrinale e per la loro praticità, sono stati utilizzati da molti Confratelli nelle loro predicazioni.
A Pagani, dove ha trascorso gli ultimi anni della sua vita, è vivo il ricordo della sua assiduità al
ministero della confessione che ne faceva un maestro di spiritualità molto ascoltato e seguito. Degno
di menzione è il suo apostolato tra i bambini; li incontrava nelle scuole, li cercava, li preparava alla
comunione o alla celebrazione del precetto pasquale, li conduceva alla Basilica di S. Alfonso, alla
visita dei ricordi alfonsiani.
Di lui si ricordano anche numerosi scritti, anche se non pubblicati; prima di tutto i suoi quaderni di
predicazione, frutto di una preparazione continua e rigorosa, e poi le poesie che componeva e gli
piaceva leggere in occasione di feste di Comunità. Ha scritto anche un dramma su S. Gerardo e testi
per recite; l’ultima sua opera è l’opuscolo sulla Basilica di S. Alfonso in Pagani e i ricordi ivi
conservati.
Religioso di convinzioni salde, attaccato alla propria vocazione, fornito di una spiritualità
essenzialmente liturgica, culturalmente preparato, esperto nell’aggiornamento teologico, dovunque
è stato ha lasciato un’immagine seria e onorata del missionario Redentorista.
P. Giuseppe Capone
Superiore Provinciale
_______________
Profilo tratto da
Nella luce di Dio, Redentoristi di ieri.
del P. Francesco Minervino, Pompei 1985
Il P. Vincenzo Cimmino fu arricchito dal Signore di molti doni che egli
ha messo a frutto nei vari e numerosi impegni apostolici.
_________________
Il P. Vincenzo Cimmino (indicato dal rechio) nel parziale della foto di
gruppo durante la visita del P. Generale G. Gaudreau (primo seduto da
sinistra) a Pagani nel 1957 (foto.in AGHR).
________________________
Vai alla pagina delle Biografie di Redentoristi
Scarica

Cimmino Vincenzo redentorista