L’ENTE PARCO E’ BENEFICIARIO DEL PROGETTO LIFE NATURA
“CILENTO IN RETE”
GESTIONE DELLA RETE DEI SIC E ZPS NEL PARCO NAZIONALE
DEL CILENTO E VALLO DI DIANO
DURATA: GENNAIO 2007 – DICEMBRE 2010
COSTO TOTALE: € 1.598.932,00
CONTRIBUTO CE: 1.039.306,00
AREA DEL PROGETTO: 118.515 HA
PARI AL 65% TERRITORIO DEL PARCO
PARTNER: TEMI srl
S O WEB: www.lifecilentoinrete.eu
SITO
f
AZIONI DI PIANIFICAZIONE
ELABORAZIONE ED APPROVAZIONE DEI PIANI DI GESTIONE
DEI SIC E ZPS COMPRESI NEL TERRITORIO DEL PARCO,
ACCORPATI IN BASE ALLA TIPOLOGIA AMBIENTALE
PREVALENTE.
PREVALENTE
INFATTI, I SITI SONO STATI IN ALCUN I CASI RAGGRUPPATI
SECONDO LE LORO CARATTERISTICHE ECOLOGICHE E LA
LORO DISPOSIZIONE GEOGRAFICA PER REALIZZARE PIANI DI
GESTIONE UNICI
AZIONI DI PIANIFICAZIONE
.
LA SCELTA DI REDIGERE PIANI DI GESTIONE PER GRUPPI DI
SIC/ZPS
ACCORPATI
PER
TIPOLOGIA
AMBIENTALE
PREVALENTE RIFLETTE, DA UN LATO L’OMOGENEITÀ
À
ECOLOGICA DEI SIC E ZPS, DALL’ALTRA LA NECESSITÀ DI
DOTARE IL PARCO DI UNO STRUMENTO GESTIONALE UNICO,
CHE CONSIDERI I VARI SIC E ZPS IN UN’OTTICA DI RETE
ECOLOGICA E DI CONSERVAZIONE COMPLESSIVA DEGLI
HABITAT E DELLE SPECIE DI INTERESSE COMUNITARIO
AZIONI DI PIANIFICAZIONE
IL PROGETTO LIFE NATURA “CILENTO IN RETE” PREVEDE LA
REDAZIONE E ADOZIONE DI PIANI DI GESTIONE PER GRUPPI
DI SIC E ZPS:
• A CARATTERE PREVALENTEMENTE FLUVIALE
• A CARATTERE PREVALENTEMENTE COLLINARE–MONTANO
• A CARATTERE MARINO-COSTIERO
1 PDG PER 6 SIC/ZPS FLUVIALI
8 PDG PER 13 SIC/ZPS MONTANO-COLLINARI
MONTANO COLLINARI
7 PDG PER 14 SIC/ZPS MARINO-COSTIERI
PER UN TOTALE DI 16 PDG
10.372 HA
91 500 HA
91.500
6.444 HA
•I
PIANI DI GESTIONE SARANNO ELABORATI SECONDO LE
LINEE GUIDA INDIVIDUATE A LIVELLO COMUNITARIO
(INDICAZIONI DEL SEMINARIO DI GALWAY) E NAZIONALE
(LINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DEI PIANI DI GESTIONE
ELABORATE DAL MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA
TUTELA DEL TERRITORIO NELL’AMBITO DEL PROGETTO LIFE
99 NAT/IT/006279)
•I
PIANI DI GESTIONE SARANNO ELABORATI ATTRAVERSO
UN PROCESSO PARTECIPATIVO
•I
PIANI DI GESTIONE SARANNO CORREDATI DI
REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE ED INTEGRATI NEL PIANO
DEL PARCO
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
8
9.
10.
11.
12.
MONTE TRESINO E DINTORNI (IT8050032, 1.339 HA)
MONTE LICOSA E DINTORNI ((IT8050026,, 1.096 HA))
ISOLA DI LICOSA (IT8050017, 5 HA)
PARCO MARINO S. MARIA DI CASTELLABATE (IT8050036, 5.014 HA)
STAZIONE A GENISTA CILENTANA DI ASCEA” (IT8050042, 5 HA)
CAPO PALINURO (IT8050008, 156 HA) *
SCOGLIO DEL MINGARDO E SPIAGGIA DI CALA DEL CEFALO” (IT
8050041, 71 HA)
PARETI ROCCIOSE DI CALA DEL CEFALO(IT8050038
CEFALO(IT8050038, 38 HA)
PINETA DI SANT’ICONIO (IT8050039, 358 HA)
RUPI COSTIERE DELLA COSTA DEGLI INFRESCHI E DELLA
MASSETA”(IT8050040,
(
273 HA),
)
FASCIA INTERNA COSTA DEGLI INFRESCHI E DELLA MASSETA
(IT8050011, 701 HA)
PARCO MARINO DI PUNTA DEGLI INFRESCHI (IT8050037, 4.913 HA)
1.
COSTA TRA PUNTA TRESINO E RIPE ROSSE (IT8050048, 2.841 HA)
2.
PARCO MARINO S. MARIA DI CASTELLABATE (IT8050036, 5.014 HA)
3.
PARCO MARINO DI PUNTA DEGLI INFRESCHI”(IT8050037, 4.914 HA)
4.
CAPO PALINURO (IT8050008, 156 HA)
5.
COSTA TRA MARINA DI CAMEROTA E POLICASTRO
BUSSENTINO”(IT8050047, 3.276 HA)
AZIONI DI PIANIFICAZIONE
1 PIANO DI GESTIONE PER IL SIC/ZPS PARCO MARINO DI PUNTA
INFRESCHI
1 PIANO DI GESTIONE PER IL SIC/ZPS PARCO MARINO SANTA
MARIA DI CASTELLABATE
INTERVENTI URGENTI PER LA TUTELA DEGLI HABITAT
•NEI
PARCHI MARINI DI PUNTA DEGLI INFRESCHI E DI S.
MARIA DI CASTELLABATE (PER LA TUTELA DELLA PRATERIE
DI POSIDONIA OCEANICA)
L’HABITAT
PRATERIE DI POSIDONIE (POSIDONION
OC
OCEANICAE)
C ) E’ INSERITO
S
O NELL’ALLEGATO
G O I DELLA
DIRETTIVA HABITAT (92/43/CE) COME PRIORITARIO,
OSSIA E’ UN HABITAT NATURALE CHE RISCHIA DI
SCOMPARIRE NEL TERRITORIO DELLA COMUNITA’
EUROPEA
E
PER
LA
CUI
CONSERVAZIONE
LA
COMUNITÀ HA UNA RESPONSABILITÀ PARTICOLARE.
LA POSIDONIA CEANICA E’ ENDEMICA DEL MAR
MEDITERRANEO
NELL’ECOSISTEMA COSTIERO LA PARATIERIE DI POSIDONIA OCEANICA
RIVESTENO UN RUOLO FONDAMENTALE PER DIVERSI MOTIVI:
• GRAZIE AL SUO SVILUPPO FOGLIARE LIBERA NELL'AMBIENTE
FINO A 20 LITRI DI OSSIGENO AL GIORNO PER OGNI MQ DI
PRATERIA
• PRODUCE ED ESPORTA BIOMASSASIA NEGLI ECOSISTEMI
LIMITROFI SIA IN PROFONDITÀ
• OFFRE RIPARO ED È AREA DI RIPRODUZIONE PER MOLTI PESCI,
PESCI
CEFALOPODI, BIVALVE, ECC.
• CONSOLIDA IL FONDALE SOTTOCOSTA CONTRIBUENDO A
CONTRASTARE UN ECCESSIVO TRASPORTO DI SEDIMENTI
SOTTILI DALLE CORRENTI COSTIERE
• AGISCE DA BARRIERA SOFFOLTA CHE SMORZA LA FORZA
DELLE CORRENTI E DELLE ONDE PREVENENDO L'EROSIONE
COSTIERA
• LO SMORZAMENTO DEL MOTO ONDOSO OPERATO DALLO
STRATO DI FOGLIE MORTE SULLE SPIAGGE LE PROTEGGE
DALL'EROSIONE, SOPRATTUTTO NEL PERIODO DELLE
MAREGGIATE INVERNALI.
INVERNALI
.
LA POSIDONIA OCEANICA È
MOLTO SENSIBILE AGLI
APPORTI DI ACQUE DOLCI,
ALL’INQUINAMENTO,
ALL’ANCORAGGIO DI NATANTI,
ALLA POSA DI CAVI
SOTTOMARINI, ALL’INVASIONE DI
SPECIE ALIENE (CAULERPA
RACEMOSA)) E
ALL’ALTERAZIONE DEL REGIME
SEDIMENTARIO.
PER QUESTO ESSA
RAPPRESENTA UN OTTIMO
INDICATORE DELLA QUALITÀ
DELL'AMBIENTE MARINO NEL
SUO COMPLESSO
TRA I MOLLUSCHI, ABITATORE
ABITUALE E QUASI ESCLUSIVO
DELLE PRATERIE DI POSIDONIA
OCEANICA È LA PINNA NOBILIS,
IL BIVALVE PIÙ GRANDE DEL
MEDITERRANEO ,ANCH’ESSA
SPECIE PROTETTA A LIVELLO
COMUNITARIO E FORTEMENTE
MINACCIATO DALLA PESCA DEI
COLLEZIONISTI E
DALL INQUINAMENTO.
DALL'INQUINAMENTO
E’ DA SEGNALARE LA
PRESENZA NELLA PARTE DI
LEVANTE ALL’INTERNO DI
PORTO DEGLI INFRESCHI DI UN
CAMPO PARTICOLARMENTE
“CAMPO”
DENSO DI PINNA NOBILIS
AZIONE C11 – INSTALLAZIONE DI BOE PER
LA TUTELA DELL’HABITAT PRATERIE DI POSIDONIA
PARCO MARINO DI PUNTA INFRESCHI
AZIONE C11 – INSTALLAZIONE DI BOE PER
LA TUTELA DELL’HABITAT PRATERIE DI POSIDONIA
PARCO MARINO DI S. MARIA DI CASTELLABATE
AZIONE E5 – REALIZZAZIONE DI UN PERCORSO
SUBACQUEO DI OSSERVAZIONE MARINA
PARCO MARINO DI S. MARIA DI CASTELLABATE
E’ STATO
REALIZZATO UN
OPUSCOLO
I USTRATIVO E
ILLUSTRATIVO
PROMOZIONALE
DEL PERCORSO
SUBACQUEO
INTERVENTI URGENTI PER LA TUTELA DEGLI HABITAT
NEL SIC “SCOGLIO DEL MINGARDO E SPIAGGIA DI CALA
DEL CEFALO (PER LA TUTELA DEGLI HABITA DUNALI)
LA DUNA DI CALA DEL CEFALO HA UNA STRAORDINARIA
IMPORTANZA ECOLOGICA IN QUANTO È UNA DELLE POCHE RIMASTE
IN ITALIA OVE È POSSIBILE OSSERVARE ANCORA TUTTI I
MICROAMBIENTI CHE CARATTERIZZANO UN SISTEMA DUNALE
INTEGRO.
ESSA È FONDAMENTALE ANCHE NELLA DINAMICA COSTIERA
PROTEGGENDO LA SPIAGGIA DALL’EROSIONE, ED È COSTITUITA DA
IMPORTANTI HABITAT CHE ACCOLGONO UNA VARIETÀ DI SPECIE DI
FLORA E FAUNA TRA LE QUALI SPECIE RARE E PROTETTE.
NEL SIC SONO PRESENTI I SEGUENTI HABITAT TUTELATI
COD. 1210 “VEGETAZIONE ANNUA DELLE LINEE DI DEPOSITO
MARINE .
MARINE”.
COD . 2110 “DUNE MOBILI EMBRIONALI”
COD. 2250* “DUNE COSTIERE CON JUNIPERUS SPP”
COD. 2270* “DUNE BOSCATE CON PINUS PINEA E/O PINUS
PINASTER”
COD. 1240 “SCOGLIERE CON VEGETAZIONE DELLE COSTE
MEDITERRANEE CON LIMONIUM spp. ENDEMICI
COD. 9540 “PINETE MEDITERRANEE A PINI ENDEMICI MESOGENI”
* habitat prioritari
AZIONE C2 - REALIZZAZIONE DI RECINZIONI PER LA
TUTELA DEGLI HABITAT DI INTERESSE COMUNITARIO
Lo status di conservazione degli habitat dunali non è
soddisfacente in quanto risente dell’impatto
dell impatto dovuto
all’utilizzo della spiaggia ai fini turistico-ricreativi
(danneggiamento diretto per calpestio e degrado da parte
g
)
delle strutture balneari e dei bagnanti)
E’ stata realizzata una recinzione
per 2.315 m
della duna fronte mare p
E’ stata realizzata una recinzione della duna
per 690 m
alla base del rilevato stradale p
E’ stata realizzata una recinzione
lungo la strada provinciale per 680 m
AZIONE C3 - REALIZZAZIONE INTERVENTI PER LA
DELIMITAZIONE E SISTEMAZIONE DEI PARCHEGGI
Tra i principali fattori di criticità che determinano l’attuale
degrado degli habitat dunali, in particolare della macchia
mediterranea, si rileva l’entrata delle automobili nelle aree
limitrofe ai parcheggi. Si riscontra, quindi, la necessità di
delimitare con dei recinti invalicabili le aree adibite a
parcheggio, impedendo così il passaggio delle macchine
sugli habitat di interesse comunitario)
Sono stati realizzati 666,20
666 20 m di staccionate a
delimitazione di 3 parcheggi
AZIONE C4 - REALIZZAZIONE DI CANCELLATE PER LA
CHIUSURA DELLE GROTTE
All’interno del SIC è segnalata la presenza dei pipistrelli della
Direttiva Habitat Rinolofo maggiore (Rhinolophus
ferrumequinum) e Rinolofo minore (Rhinolophus
hipposideros), presenti nelle grotte che si estendono da Capo
Palinuro a Infreschi.
Queste due specie, ad ampia diffusione in Italia, sono in forte
calo numerico, principalmente a causa dell’elevato disturbo
antropico all’interno dei loro rifugi.
Tre grotte sono state bonificate dai rifiuti e
chiuse con cancellate
AZIONE C8 - REALIZZAZIONE DEGLI ACCESSI AL SIC
Lo status di conservazione degli habitat dunali non è
soddisfacente in quanto risente, in particolar modo, del
passaggio dei turisti dalla strada verso la spiaggia, sia a piedi
sia con mezzi motorizzati. E’ indispensabile, quindi,
regolamentare la fruizione turistica razionalizzando il numero
p g degli
g accessi alla spiaggia,
p gg , evitando in
e la tipologia
particolare l’accesso indiscriminato di mezzi motorizzati.
.
.
Tre accessi carrabili presenti nel SIC sono stati chiusi con
sbarre antisfondamento, apribili solo dagli addetti per
ragioni
g
di servizio o di sicurezza. Gli altri accessi sono stati
chiusi con staccionate e dissausori
Sono state realizzate 9 passerelle rialzate in legno per
attraversare la duna
Nella pineta l’accesso pedonale esistente
è stato delimitato con una staccionata
AZIONE C9 - REALIZZAZIONE DI SENTIERI NATURALISTICI
L’intervento è finalizzato alla valorizzazione delle risorse
naturalistiche del sito e alla sensibilizzazione del visitatore
alla sua tutela.
.
.
Nella duna è sato realizzato un sentiero
passerelle in legno
g
naturalistico su p
rialzate per una lunghezza di 360 m e
con pannelli didattici
Nella pineta è stato realizzato un
sentiero naturalistico in terra
battuta con recinzione per una
lunghezza di 760 m. Devono ancora
essere montati
t ti i pannelli
lli didattici
did tti i
SONO IN CORSO DI REALIZZAZIONE ……..
AZIONE C5 – GESTIONE SELVICOLTURALE DELLA PINETA
Attraverso una idonea gestione forestale si incrementerà la
pineta a Pino d’Aleppo
pp su sabbia,, favorendo la
naturalità della p
disetaneizzazione degli individui arborei.
Contemporaneamente è necessario promuovere la rimozione
dei rifiuti e del materiale secco dai p
pressi delle aree più
p
frequentate per ridurre i fenomeni di innesco di incendio.
La gestione forestale, che coprirà una porzione di territorio
pari a circa 8 ettari, dovrà necessariamente tener conto
dell’esigenza di mantenere le piccole radure caratterizzate da
una colonizzazione di muschi e licheni del genere Cladonia
.
.
SONO IN CORSO DI REALIZZAZIONE ……..
AZIONE 6 – INTERVENTI DI RIPRISTINO DELLA
VEGETAZIONE DUNALE
Gli habitat di interesse comunitario legati
g alla fascia dunale
sono in stato di progressivo degrado dovuto all’accesso di
mezzi motorizzati e di turisti e bagnanti a piedi.
Verranno realizzati interventi di recupero
p
della vegetazione
g
dunale con tecniche di ingegneria naturalistica (viminate)
anche allo scopo di rallentare i fenomeni erosivi in atto, e con
messa a dimora di specie autoctone appartenenti alla
vegetazione dunale tipica del luogo.
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azioni di pianificazione il progetto life natura “cilento in - wise