INDICE pag. 1. 2. 3. INDICE 4. 5. 6. 7. 8. 9. 3 Presentazione Sportello Energia Energie rinnovabili 2.1 Biomassa 2.2 Biogas 2.3 Pannelli solari 2.4 Energia fotovoltaica 2.5 Energia eolica 2.6 Energia idroelettrica 2.7 Energia geotermica Riscaldamento|Condizionamento 3.1 Caldaia 3.2 Pompa di calore 3.3 Caminetti termici 3.4 Condizionatore Efficienza energetica 4.1 Etichette energetiche 4.2 Disgiuntore 4.3 Passivhaus 4.4 Ventilazione naturale e meccanica 4.5 Climatizzazione radiante Risparmio energetico 5.1 Risparmio energetico nella casa 5.2 Acqua calda 5.3 Lavastoviglie 5.4 Frigorifero e congelatore 5.5 Lavatrice e asciugatrice 5.6 Illuminazione Mobilità Contributi|Pubblicazioni|Procedure autorizzatorie Normative 8.1 Controlli impianti termici 8.2 Certificazione energetica edifici 8.3 Cogenerazione 8.4 Fonti rinnovabili 8.5 Fotovoltaico e solare termico 8.6 Biocarburanti 8.7 Risparmio energetico edilizia 8.8 Detrazione fiscale Suggerimenti INDICE 5 7 9 10 11 13 14 15 16 19 21 22 23 29 30 31 32 33 35 38 39 40 41 43 47 49 51 52 52 53 53 53 54 54 56 61 PRESENTAZIONE Assessorato all’Energia Assessorât ae Energjie L’Amministrazione Provinciale di Udine da anni opera con un impegno e un lavoro costante sul tema del risparmio energetico, sensibilizzando i cittadini con campagne di promozione ed elargendo contributi per interventi di razionalizzazione energetica sul nostro territorio. Con la sottoscrizione del protocollo di Kyoto la gran parte dei paesi industrializzati ha assunto l’impegno di ridurre, nel periodo 2008-2012, di almeno il 5% rispetto ai livelli del 1990, le emissioni di gas a effetto serra responsabili del riscaldamento del pianeta. Per raggiungere tali obiettivi le nazioni firmatarie hanno ritenuto opportuno istituire politiche nazionali di riduzione delle emissioni. L’utilizzo delle fonti di energia così dette “non rinnovabili”, in quanto destinate a esaurirsi, negli ultimi anni ha peggiorato notevolmente lo stato di salute dell’ambiente e oggi la necessità di ricorrere a fonti alternative non inquinanti rappresenta l’unica possibilità per arrestare il lento degrado ambientale del nostro territorio. Su questa linea l’Amministrazione Provinciale si sta adoperando al fine di rendere possibile questi propositi, offrendo anche ai cittadini le informazioni e le linee guida necessarie per l’applicazione delle normative con un intento di semplificazione dei percorsi burocratici. La Provincia di Udine ha ritenuto inoltre utile istituire, grazie a un Bando Europeo, l’Agenzia Provinciale per l’Energia (APE), ente che promuove lo sviluppo sostenibile aiutando le comunità locali a conseguire miglioramenti significativi e misurabili nell’utilizzo razionale dell’energia e delle sue fonti rinnovabili. Lo spirito di questa pubblicazione e della presenza dell’Amministrazione Provinciale a una manifestazione come la Fiera della Casa Moderna, è quello di voler sensibilizzare l’opinione pubblica su queste tematiche ed in particolare di voler creare un contatto diretto con il cittadino informandolo e dandogli le possibilità di raggiungere questi rilevanti e strategici obiettivi. La pubblicazione fornisce un ampio panorama degli interventi che si possono attuare per evitare inutili sprechi e migliorare la qualità della vita e dell’ambiente, fornisce indicazioni per la sicurezza e il risparmio energetico negli usi domestici e offre informazioni relative all’applicazione delle tecnologie ecocompatibili presenti sul mercato. Ci auguriamo che questa brochure possa rappresentare per tutti i cittadini uno strumento utile e un mezzo volto a stimolare la scoperta e la conoscenza del tema del risparmio energetico e a sviluppare una coscienza energetica comune. L’Assessore all’Energia Stefano Teghil 5 PRESENTAZIONE 1. SPORTELLO ENERGIA 2. ENERGIE RINNOVABILI 3. RISCALDAMENTO | CONDIZIONAMENTO È attivo lo Sportello energia un servizio a favore dei cittadini, delle imprese, dei professionisti e degli enti volto a dare risposte e soluzioni sui temi del risparmio energetico e del miglioramento della qualità dell’ambiente. 4. EFFICIENZA ENERGETICA Lo sportello è strutturato per dare informazioni in materia di: • regole e indicazioni per la sicurezza e il risparmio energetico negli usi domestici; • applicazioni e tecnologie ecocompatibili offerte dal mercato; • modalità di accesso a fondi, contributi e finanziamenti mirati al risparmio energetico e all’ambiente; • normative e regolamenti. 5. RISPARMIO ENERGETICO 6. MOBILITÀ Il cittadino può rivolgersi direttamente agli addetti dello Sportello energia: 7. CONTRIBUTI | PUBBLICAZIONI PROCEDURE AUTORIZZATORIE • con l’invio di e-mail: [email protected] • telefonando al numero 0432 279814 orari: martedì, giovedì e venerdì 9.00 - 13.00 lunedì e mercoledì 9.00 - 13.00 | 15.30 - 17.30 8. NORMATIVE 9. SUGGERIMENTI Sportello Energia 33100 Udine - Piazza Patriarcato, 2 dal link: http://www.provincia.udine.it/italiano/Ente/Uffici/Ristecnol/Energia/Progr/Sportello/Info/index.aspx si accede alle schede informative (formato pdf) relative agli argomenti trattati in questo opuscolo. 7 SPORTELLO ENERGIA 1. SPORTELLO ENERGIA 2. ENERGIE RINNOVABILI 3. RISCALDAMENTO | CONDIZIONAMENTO 2. ENERGIE RINNOVABILI Le energie rinnovabili sono quelle forme di energia generate da fonti che per loro caratteristica intrinseca si rigenerano o non sono “esauribili” nella scala dei tempi “umani” e, per estensione, il cui utilizzo non pregiudica le risorse naturali per le generazioni future. 4. EFFICIENZA ENERGETICA Sono dunque considerate “rinnovabili” il sole, il vento, il mare, il cui utilizzo attuale non ne pregiudica la disponibilità nel futuro, mentre sono considerate “non rinnovabili”, sia quelle che hanno lunghi periodi di formazione di molto superiori a quelli di consumo attuale (in particolare fonti fossili quali petrolio, carbone, gas naturale), sia quelle presenti in riserve (in particolare l’isotopo 235 dell’uranio, l’elemento più utilizzato per produrre energia nucleare), che sono limitate nel futuro. 5. RISPARMIO ENERGETICO 6. MOBILITÀ 2.1 BIOMASSA Cos’è la biomassa? Il D.L.vo del 29 dicembre 2003 n. 387 definisce con il termine biomassa la parte biodegradabile dei prodotti, rifiuti e residui provenienti dall’agricoltura (comprendente sostanze vegetali e animali) e dalla silvicoltura e dalle industrie connesse, nonché la parte biodegradabile dei rifiuti industriali e urbani. 7. CONTRIBUTI | PUBBLICAZIONI PROCEDURE AUTORIZZATORIE 8. NORMATIVE Come viene utilizzata? Direttamente come combustibile o come materia prima per la produzione di combustibili Come funziona? La biomassa tramite vari tipi di processi di trasformazione (digestione anaerobica, fermentazione alcolica, digestione aerobica, pirolisi ecc.) diventa combustibile (biodiesel, 9. SUGGERIMENTI link: http://www.provincia.udine.it/italiano/Ente/Uffici/Ristecnol/Energia/Progr/Sportello/ Temiricorrenti/File-Biomassa.doc 2.1 Biomassa 9 ENERGIE RINNOVABILI bioetanolo, metano ecc.) che verrà successivamente utilizzato in impianti per la produzione di energia elettrica e/o energia termica. Il legno vergine, i residui della lavorazione del legno o la paglia vengono bruciati direttamente per ricavarne calore. vengono trattati rifiuti come verdure, siero del latte, residui di macellazione ecc. Il biogas viene prodotto e sfruttato a livello energetico anche durante il trattamento delle acque reflue industriali o la stabilizzazione dei fanghi di depurazione all‘interno di serbatoi di digestione. Come sono fatti gli impianti per lo sfruttamento della biomassa? Dipende dalla tecnologia impiegata e dall’utilizzo finale (sfruttamento dei gas in motori a combustione interna o turbine a gas ecc.). All’esterno il cuore dell’impianto sembra una semplice caldaia, ma le reazioni e le configurazioni all’interno sono svariate. Alcune tecnologie, le più usate sono: la Gassificazione nei gasogeni (che si suddivide a sua volta in diverse tipologie), la Pirolisi, Digestioni aerobica e anaerobica, la Carbonizzazione. Tecnologie più svariate, che prevedono però sempre un processo di fermentazione, permettono di ottenere i combustibili utilizzabili direttamente nei motori a combustione interna (nei normali motori diesel, con leggeri adattamenti). Produzione di energia da biogas. Il biogas può essere sfruttato sia direttamente, a scopo di riscaldamento, che tramite un cogeneratore per la produzione combinata di energia elettrica e calore. In futuro le celle a combustibile, che registrano il massimo rendimento elettrico (attualmente del 55%), potranno essere sempre più utilizzate anche per la combustione diretta di biogas, gas di depurazione biologica o gas di discarica RSU. Dopo essere stato opportunamente pretrattato, il biogas può anche essere immesso nella rete di distribuzione o essere impiegato come combustibile per veicoli con motori a ciclo Otto o “dual fuel”. I veicoli alimentati a biogas vantano emissioni allo scarico, inferiori di circa il 50% rispetto a quelle dei motori a benzina (come risulta dalla prova di guida CEE). Sul mercato esistono aziende specializzate che forniscono sistemi per convertire l‘alimentazione di autovetture, camion o autocarri a biogas o a impianti “dual fuel”. Quali sono vantaggi provenienti dall’utilizzo della biomassa? Utilizzare i sottoprodotti di altri processi di produzione e trasformazione come materia prima per la generazione di combustibili. 2.3 PANNELLI SOLARI 2.2 BIOGAS Il biogas si ricava dalla fermentazione di sostanze organiche. Con il termine di “fermentazione” s‘intende la decomposizione di materiale biogeno a opera di microrganismi in assenza di ossigeno, cioè in ambiente anaerobico. Molteplici gruppi di batteri trasformano il materiale biogeno in biogas. Esso è composto per circa 2/3 da metano e per circa 1/3 da anidride carbonica. Gli impianti agricoli a biogas utilizzano come materiale di base il liquame o il letame. Per aumentare la produzione di biogas si ricorre frequentemente all‘uso di cofermentati come colture energetiche dedicate (silomais, erba medica ecc.) o scarti dell‘industria alimentare. Il materiale organico fermentato può essere utilizzato in agricoltura come concime di ottima qualità. Economicamente vantaggioso, in particolare in impianti di grande taglia, è il processo di cofermentazione in cui insieme al liquame 2.2 Biogas 10 ENERGIE RINNOVABILI I pannelli solari termici utilizzano l’energia solare per trasformarla in calore per riscaldare l’acqua sanitaria; si dividono in due tipi: • a circolazione naturale-termosifonica; • a circolazione forzata. I primi sfruttano il principio detto termosifonico secondo il quale l’acqua calda tende ad andare verso l’alto e quindi, senza bisogno di pompe elettriche, si riesce a fare circolare il liquido all’interno dei pannelli solari, facendola confluire nel serbatoio che serve per conservare l’acqua calda. Gli unici inconvenienti di questo tipo di impianto sono di tipo estetico (serbatoio visibile sul tetto) o di robustezza richiesta dal sottotetto per ospitare un serbatoio che ha un link: http://www.provincia.udine.it/italiano/Ente/Uffici/Ristecnol/Energia/Progr/Sportello/ Temiricorrenti/Pannelli-Solari.doc 2.3 Pannelli solari 11 ENERGIE RINNOVABILI peso, una volta riempito, tra i 300 e i 500 kg. I pannelli a circolazione forzata, invece, utilizzano una pompa per fare circolare il fluido riscaldato dai raggi solari. Il fatto che la circolazione avvenga in maniera forzata fa si che il serbatoio possa essere posizionato in qualunque punto all’interno dell’abitazione, senza alcun problema estetico e senza che sia necessaria una particolare robustezza del tetto o del sottotetto. D’altro canto vi è un costo di acquisto più elevato, necessità di assistenza in caso di guasto e un moderato consumo di energia elettrica per la pompa. I vantaggi dei pannelli solari termici sono molteplici. In primo luogo, i pannelli solari termici permettono di riscaldare l’acqua sanitaria per l’uso quotidiano senza utilizzare gas o elettricità (nel caso dei pannelli a circolazione naturale). Sono pertanto un sostituto dello scaldabagno elettrico e della caldaia a gas per ottenere acqua calda per lavare piatti, fare la doccia, il bagno ecc. In secondo luogo è indubbio un vantaggio economico nell’abbattimento della spesa in bolletta. In Italia godiamo di un’insolazione media di 1500 kWh/m² ogni anno. Anche ipotizzando un rendimento medio dei pannelli solari termici, con 160.000 m² di pannelli solari installati in una qualsiasi regione italiana le famiglie risparmierebbero in bolletta circa 8 milioni di m3 di metano per il riscaldamento dell’acqua sanitaria tramite la caldaia a gas o circa 80 GWh di energia elettrica altrimenti utilizzata dagli scaldabagno elettrici. La moderna tecnologia, inoltre, ha superato le difficoltà legate a situazioni di livelli di insolazione minori (ad es. in caso di pioggia, di nuvolosità ecc.) rendendone l’utilizzo ancora più conveniente. I pannelli solari, o collettori termici, sono diventati una realtà di tutti i giorni. La crescita del mercato europeo del solare sta contribuendo a un rapido abbattimento dei prezzi d’acquisto dei pannelli tramite la spinta della concorrenza tra imprese produttrici e installatrici. Dal lato tecnologico i rendimenti d’uso dei pannelli sono fortemente migliorati rispetto al passato per effetto dei crescenti investimenti dei produttori nella ricerca di innovazioni. Installare i pannelli solari termici è una scelta privata. Ogni proprietario di un’immobile può valutare l’installazione dei collettori solari e verificare il vantaggio economico che ne conseguirà. Una scelta privata che sgrava però lo Stato 2.3 Pannelli solari 12 ENERGIE RINNOVABILI dalla dipendenza energetica e riduce l’importazione del gas o di petrolio. L’uso dei pannelli solari termici riduce anche le spese pubbliche sanitarie o ambientali per riparare i danni provocati l’inquinamento. È per questo che lo Stato periodicamente incentiva l’acquisto dei pannelli solari con contributi di sostegno e defiscalizzazioni della spesa privata. Si rimanda al capitolo 8.8 Detrazione fiscale del 55% 2.4 ENERGIA FOTOVOLTAICA La tecnologia fotovoltaica consente di trasformare direttamente la luce del sole in energia elettrica. È una tecnologia abbastanza costosa, ma l’investimento può essere recuperato grazie alla lunga durata degli impianti, alla gratuità della fonte e all’inesistente impatto ambientale. Tale tecnologia sfrutta il cosiddetto effetto fotovoltaico, cioè la capacità che hanno alcuni materiali semiconduttori opportunamente trattati, “drogati”, di generare elettricità se esposti alla radiazione luminosa. Un sistema fotovoltaico è costituito da un generatore, da un sistema di condizionamento e controllo della potenza e da un eventuale accumulatore di energia (la batteria). L’elemento base del sistema fotovoltaico è la cella. Un insieme di celle costituisce un modulo; più moduli collegati in serie formano un pannello (= struttura rigida ancorabile all’edificio). Un insieme di pannelli costituisce una stringa e, infine, più stringhe in parallelo costituiscono il generatore fotovoltaico. Il generatore, dunque, è costituito da un insieme di moduli fotovoltaici collegati tra di loro in modo da ottenere i valori di potenza e tensione desiderati. Il sistema di condizionamento e controllo della potenza è costituito da un inverter (che trasforma la corrente continua prodotta dai moduli in corrente alternata), da un trasformatore e da un sistema di rifasamento e filtraggio (che garantisce la qualità della potenza in uscita). Di solito trasformatore e sistema di filtraggio sono inseriti all’interno dell’inverter. link: http://www.provincia.udine.it/italiano/Ente/Uffici/Ristecnol/Energia/Progr/Sportello/ Temiricorrenti/FileFotovoltaico.doc 2.4 Energia fotovoltaica 13 ENERGIE RINNOVABILI Un cenno sulle celle fotovoltaiche. Abbiamo già detto che la cella è il componente elementare del sistema. È costituita da uno strato di un materiale semiconduttore (solitamente silicio), che viene attivato mediante l’inserimento su una “faccia” di atomi di boro e sull’altra faccia con piccole quantità di fosforo. Nella zona di contatto tra i due strati a diverso drogaggio si determina un campo elettrico; quando la cella è esposta alla luce, per effetto fotovoltaico, si generano delle cariche elettriche, e se le due celle sono collegate a un utilizzatore, si avrà un flusso di elettroni sotto forma di corrente elettrica continua. Il costo delle celle è elevato poiché il silicio è molto costoso. Applicazioni fotovoltaiche sono: • i sistemi isolati (non collegati alla rete elettrica), con annesso un sistema di batterie; • i sistemi collegati alla rete (muniti di contatori per contabilizzare gli scambi tra l’utente e la rete). Questi ultimi sono molto efficaci perché quando il generatore non riesce a produrre l’energia necessaria a coprire la domanda di elettricità, la rete fornisce l’energia richiesta, viceversa, se il sistema produce energia in più, la cede alla rete e viene contabilizzato. Gli elevati costi di questa tecnologia possono essere abbattuti tramite le forme di incentivazione da parte dello Stato. proprie centrali elettriche. Poi ci sono gli impianti offshore, che sono delle wind-farm costruite in mare. Pur essendo una fonte rinnovabile e pulita, l’energia eolica ha alcuni effetti indesiderati, che sono l’occupazione del territorio, l’impatto visivo, il rumore, alcuni lievi effetti sulla flora e sulla fauna e una certa interferenza sulle telecomunicazioni, ma il grande vantaggio di tale tecnologia è che si evitano notevoli quantità di emissioni di sostanze inquinanti nell’atmosfera. In Italia tale tecnologia è ancora poco sfruttata; c’è qualche applicazione solo nel Sud e nelle isole. 2.6 ENERGIA IDROELETTRICA L‘energia idroelettrica rientra tra le fonti energetiche rinnovabili ed è anch’essa di origine solare. L‘acqua infatti, per effetto del calore del sole, evapora salendo nell‘atmosfera sotto forma di vapore acqueo e precipita nuovamente sulla superficie terrestre. In un impianto idroelettrico l‘acqua viene convogliata all‘interno di condotte o canali fino a raggiungere una turbina. Quando la turbina inizia a girare, il generatore a essa collegato produce corrente elettrica. L‘energia idroelettrica si ottiene trasformando un flusso d‘acqua in energia meccanica rotatoria attraverso la girante di una turbina. 2.5 ENERGIA EOLICA La potenza di una centrale idroelettrica dipende soprattutto dalla portata volumetrica e dall‘altezza del salto compiuto dall‘acqua. Rispetto all‘altezza del salto si possono distinguere impianti a bassa pressione (con salto di 15 m), e impianti a media o alta pressione (oltre 50 m di salto). Lo sfruttamento dell‘energia idroelettrica può essere inoltre di tre tipi: centrali idroelettriche ad acqua fluente, centrali idroelettriche a bacino di accumulo (dighe di sbarramento, laghi di sbarramento) e centrali idroelettriche ad accumulo mediante pompaggio. Le centrali ad acqua fluente, dotate per lo più di turbine Kaplan, trasformano la forza dell‘acqua corrente in energia elettrica. Per la centrale a bacino di accumulo è invece necessaria la presenza di un lago di sbarramento dal quale poter convogliare l‘acqua accumulata fino alla centrale. Di regola in questo tipo di centrale si utilizza la turbina Pelton L’energia eolica è l’energia posseduta dal vento. Il principio di funzionamento degli aerogeneratori è che il vento spinge le pale, e il movimento di rotazione delle pale viene trasmesso a un generatore che produce elettricità. Il tipo più diffuso è l’aerogeneratore di taglia media, alto oltre 50 m, con due o tre pale lunghe circa 20 m. È in grado di erogare una potenza di 500-600 kW e soddisfa il fabbisogno elettrico giornaliero di circa 500 famiglie. Di solito più aerogeneratori sono collegati a formare le wind-farm (“fattorie del vento”), che sono delle vere e link: http://www.provincia.udine.it/italiano/Ente/Uffici/Ristecnol/Energia/Progr/Sportello/ Temiricorrenti/FileEolica.doc 2.5 Energia eolica 14 ENERGIE RINNOVABILI 2.6 Energia idroelettrica 15 ENERGIE RINNOVABILI o Francis. Le centrali idroelettriche a bacino di accumulo possono essere avviate e disattivate nel giro di pochi minuti e dunque sono particolarmente adatte per coprire il fabbisogno nei momenti di massimo consumo. La centrale idroelettrica ad accumulo mediante pompaggio è una centrale idroelettrica la cui funzione principale consiste nell‘erogare alla rete corrente elettrica, durante i momenti di massimo consumo. L‘acqua viene pompata in un bacino idroelettrico artificiale posto ad altezza elevata e viene successivamente utilizzata per far funzionare le turbine della centrale. Interessante è anche l‘utilizzo della geotermia per la produzione di corrente elettrica, opzione tuttavia che può essere realizzata unicamente costruendo gli impianti in contesti caratterizzati da particolari condizioni geofisiche. Si tratta di particolari zone nelle quali la temperatura del sottosuolo è più alta della media, in seguito a fenomeni di tipo vulcanico o tettonico. Dalla produzione di corrente elettrica geotermica scaturiscono inoltre grandi quantità di calore. Nella maggior parte dei casi, tuttavia, tale calore è utilizzabile solamente se gli edifici circostanti vengono riscaldati attraverso una rete di riscaldamento a corto raggio. 2.7 ENERGIA GEOTERMICA La geotermia è il calore che dal nucleo fuso del sottosuolo giunge fino alla superficie terrestre. In questo suo percorso verso l‘alto esso riscalda sia gli strati di terreno che le riserve d‘acqua sotterranee. In alcuni punti della croste terrestre l‘acqua fuoriesce dalla superficie già sottoforma di sorgente calda o geyser. Più si penetra in profondità, maggiore è il calore all‘interno della terra. Parte del calore che ogni giorno fuoriesce dai meandri del nostro pianeta si disperde nello spazio, diventando così inutilizzabile per coprire il fabbisogno mondiale di energia. Il nucleo interno della terra è molto caldo, come dimostrano i vulcani e i geyser. L’obiettivo della geotermia è di sfruttare questo calore. Questa risorsa energetica, in pratica, è utilizzabile ovunque. Per poter estrarre il calore dal sottosuolo, è necessario usare un fluido vettore. Il principio di base è semplice: o il mezzo di trasporto è già presente nel sottosuolo, sotto forma di vapore o di acqua calda (e in questo caso esso viene trasferito in superficie, raffreddato e normalmente ricondotto nel sottosuolo), oppure si può pompare dell‘acqua in profondità mediante l’infissione di apposite sonde geotermiche e riportarla nuovamente in superficie una volta che si è riscaldata. Il calore estratto si può impiegare direttamente per riscaldare gli edifici. La geotermia superficiale e profonda è una delle fonti energetiche rinnovabili che nel futuro acquisterà sempre maggiore importanza. Il calore della terra può essere utilizzato per produrre corrente elettrica (geotermia profonda) ed energia termica. 2.7 Energia geotermica 16 ENERGIE RINNOVABILI 2.7 Energia geotermica 17 ENERGIE RINNOVABILI 1. SPORTELLO ENERGIA 2. ENERGIE RINNOVABILI 3. RISCALDAMENTO | CONDIZIONAMENTO 3.1 CALDAIA La caldaia è un apparato atto a riscaldare un fluido utilizzando il calore ottenuto dalla combustione di opportuni combustibili o dalla trasformazione di energia. La caldaia si compone di un primo apparato nel quale viene generato il calore e di un secondo apparato costituito generalmente da scambiatori termici che determinano il passaggio del calore dall’apparato termogeno al fluido da riscaldare ed eventualmente da evaporare. La classificazione delle caldaie può basarsi su diversi criteri, per esempio a seconda che l’impianto sia fisso, semifisso, da locomotiva o navale, o anche in funzione del sistema di riscaldamento (caldaie a carbone, a nafta, a gas, a ricupero, elettriche o nucleari). 4. EFFICIENZA ENERGETICA 5. RISPARMIO ENERGETICO 6. MOBILITÀ Nella classificazione in base alla capacità si hanno caldaie a grande, a medio e a piccolo volume d’acqua. Dal punto di vista costruttivo si distinguono caldaie a tubi di fumo o di fiamma, caldaie a tubi d’acqua. In base all’installazione, si hanno caldaie fisse, semifisse, locomobili, caldaie per locomotive e caldaie navali. Nei riguardi della trasmissione del calore si hanno caldaie a convezione e caldaie a radiazione. Le caldaie possono essere poi a riscaldamento diretto o a riscaldamento indiretto (Fonte: www.sapere.it). 7. CONTRIBUTI | PUBBLICAZIONI PROCEDURE AUTORIZZATORIE Poi esistono tecnologie di combustione ad alto rendimento che consentono di recuperare il calore latente tramite la condensazione. Infatti in una caldaia tradizionale buona parte del calore va perso sotto forma di vapore acqueo. Le caldaie a condensazione, riutilizzando il calore del processo d’evaporazione, raffreddano i fumi sino a circa 40-55°C. Questo processo consente al vapore acqueo di condensare e liberare l’energia latente del vapore. 8. NORMATIVE 9. SUGGERIMENTI link: http://www.provincia.udine.it/italiano/Ente/Uffici/Ristecnol/Energia/Progr/Sportello/ Temiricorrenti/Caldaie.doc 3.1 Caldaia 19 RISCALDAMENTO | CONDIZIONAMENTO Le caldaie murali a condensazione offrono un grosso vantaggio, disporre di una tecnica avanzata all’interno di uno spazio molto ridotto. Nonostante la condensazione richieda alla caldaia grandi superfici di scambio per raffreddare opportunamente i fumi, l’utilizzo dell’alluminio ha reso possibile l’applicazione della condensazione anche sulle caldaie murali. I rendimenti di combustione del 90%, ottenuti sulle caldaie murali moderne tradizionali appartengono già al passato, superati dai rendimenti del 100% che si raggiungono sulle caldaie a condensazione. Con questo tipo di caldaia il risparmio è elevatissimo. Per fare una valutazione corretta è necessario esaminare i rendimenti della caldaia tradizionale sulla quale si determineranno poi gli effettivi risparmi. Fatte queste doverose premesse, si può in ogni modo affermare che con impianti a radiatori si possono raggiungere risparmi del 20-30% rispetto a caldaie tradizionali, mentre in impianti a pavimento il risparmio può superare anche il 40%. Il maggior costo della caldaia diventa quindi un investimento che si ammortizza in pochi anni. 3.2 POMPA DI CALORE È una macchina in grado di trasferire calore da un ambiente a temperatura più bassa a un altro a temperatura più alta. Opera con lo stesso principio del frigorifero e del condizionatore d’aria. La pompa di calore è costituita da un circuito chiuso, percorso da uno speciale fluido chiamato “frigorigeno”. Durante il funzionamento tale fluido, proveniente dall’evaporatore e quindi allo stato gassoso, viene dapprima compresso (per cui si riscalda assorbendo una certa quantità di calore), poi fatto passare nel condensatore (dove i gas caldi cedono calore all’acqua dell’impianto di riscaldamento condensando), da qui in forma liquida viene fatto passare attraverso una valvola di espansione e quindi si trasforma parzialmente in vapore e si raffredda. Infine il liquido viene fatto passare nell’evaporatore ed evapora completamente. L Qc QF = Lavoro; = Calore trasferito al corpo caldo; = Calore trasferito al corpo caldo. In sintesi la pompa di calore: • consuma energia elettrica nel compressore; • assorbe calore nell’evaporatore dal mezzo circostante, che può essere aria o acqua; • cede calore al mezzo da riscaldare nel condensatore (aria o acqua). Altro particolare da non trascurare relativamente alla convenienza di questo tipo di caldaie è quello relativo alle emissioni inquinanti. Diventa sempre più importante ridurre le emissioni inquinanti nell’atmosfera, infatti, nello stesso summit di Kyoto nel 1997, circa 150 paesi hanno deciso di tagliare le emissioni di gas provocanti l’effetto serra nella misura del 8% entro il 2010. Nello specifico l’Italia si è impegnata a raggiungere una riduzione del 6,5%. Nel settore del riscaldamento le caldaie a condensazione assolvono appieno questa funzione poiché hanno rendimenti sino al 100%. Le caldaie a condensazione non riducono solo le emissioni di CO2 ed il conseguente effetto serra che ne scaturisce, ma riducono anche le emissioni inquinanti in generale, per cui risultano essere, sotto tutti gli aspetti, un investimento estremamente conveniente. Il vantaggio nell’uso della pompa di calore consiste nel fatto che fornisce più energia (ovvero più calore) di quella elettrica impiegata per il suo funzionamento in quanto estrae calore dall’ambiente esterno (aria-acqua). La pompa di calore è molto utilizzata nel settore civile, anche perché, mediante una semplice valvola, è in grado di scambiare tra loro le funzioni dell’evaporatore e del condensatore, fornendo così calore in inverno e freddo in estate (inverter). Le pompe di calore, a seconda dell’utilizzo, ovvero di grandezza dell’ambiente, si dividono in: • piccola potenza (fino a circa 2 kW); • media potenza (fino a 20 kW); • grande potenza (oltre 20 kW). link: http://www.provincia.udine.it/italiano/Ente/Uffici/Ristecnol/Energia/Progr/Sportello/ Temiricorrenti/La-pompa-di-calore.doc 3.1 Caldaia 20 RISCALDAMENTO | CONDIZIONAMENTO 3.2 Pompa di calore 21 RISCALDAMENTO | CONDIZIONAMENTO La scelta della pompa di calore sarà determinata, oltre che dalle caratteristiche tipologiche dell’edificio, anche da quelle climatiche (soprattutto se la sorgente fredda è l’aria esterna e c’è il rischio del formarsi di brina) e delle condizioni di impiego (residenziale o lavorativo) in assenza o meno di rumore. • integrativi (se funzionano in aggiunta o in parallelo ad altri apparecchi di combustione); • di supplenza o di emergenza (se funzionano nelle mezze stagioni o, viceversa, nei periodi più freddi). Infine, rispetto al mezzo con il quale il calore viene distribuito, possiamo parlare di: Infine, per quanto concerne la manutenzione, è necessaria una pulizia periodica dell’evaporatore, del condensatore, dei filtri e del tubo di scarico della condensa. • sistemi radianti (o a irraggiamento), come il caminetto tradizionale aperto o la stufa in ceramica; • sistemi ad aria, in cui l’aria calda prodotta viene poi soffiata anche negli ambienti adiacenti. 3.3 CAMINETTITERMICI La legna da ardere è uno dei combustibili più utilizzati in Italia. Gli apparecchi di combustione a legna (caminetti, termocaminetti e stufe con tiraggio naturale e potenzialità inferiore ai 35 kW) si dividono, a seconda della struttura del focolare, in: 3.4 CONDIZIONATORE Il condizionatore d’aria è uno degli elettrodomestici che più incide sulla spesa energetica di un’abitazione. Un modello medio da 1,5 kW di potenza tenuto acceso per 10 ore in una giornata molto calda comporta una spesa di circa 202/206 Euro se usato giornalmente nei tre mesi estivi. È consigliabile, pertanto, utilizzare il condizionatore solo nei casi di effettiva necessità e solo nelle ore più calde della giornata. Vi sono vari tipi di condizionatori. Molto diffusi sono i sistemi Split e Multisplit. Questi sono ideali per il raffrescamento e la deumidificazione estiva, nonché, nelle versioni a pompa di calore, per il riscaldamento invernale. Sono costituiti da una o più unità interne e da un’unità esterna. Poi ci sono i portatili, che sono climatizzatori per la casa e per piccole applicazioni in ambito commerciale. Risultano ideali per il raffrescamento e la deumidificazione estiva. Sono comodamente trasportabili per mezzo di rotelle. Ci sono poi altre categorie che possiamo annoverare tra quelle che migliorano il nostro benessere fisico, ad esempio i deumidificatori, che sono ideali per eliminare l’umidità in eccesso in zone a clima particolarmente umido e in locali ad alto tasso di umidità. Contrastano la proliferazione dei batteri e tengono asciutte le pareti preservandole dalla comparsa di muffe. Di solito sono portatili, compatti e su rotelle, e si integrano a qualsiasi ambiente • aperti (ovvero senza alcuna chiusura della bocca, ma solo con un portello parascintille); • chiusi (con ante o portelli a chiusura della bocca, e quindi con separazione del flusso d’aria necessario alla combustione e conseguente aumento del rendimento dell’apparecchio). In base alla frequenza con cui vengono usati, gli impianti a legno si dividono in: • impianti continui (quando lavorano per tutto il periodo del riscaldamento); • impianti discontinui o intermittenti (se il calore viene utilizzato in modo irregolare e/o per periodi saltuari). Ancora, in base alla modalità di utilizzo, gli impianti di riscaldamento a legna si suddividono in: • principali (se soddisfano da soli il fabbisogno di riscaldamento ed eventualmente di acqua calda sanitaria di un’unità abitativa); link: http://www.provincia.udine.it/italiano/Ente/Uffici/Ristecnol/Energia/Progr/Sportello/ Temiricorrenti/Caminetti-termici.doc 3.3 Caminetti termici 22 RISCALDAMENTO | CONDIZIONAMENTO link: http://www.provincia.udine.it/italiano/Ente/Uffici/Ristecnol/Energia/Progr/Sportello/ Temiricorrenti/Condizionatori.doc 3.4 Condizionatore 23 RISCALDAMENTO | CONDIZIONAMENTO I depuratori d’aria invece sono costituiti da un ventilatore e da un’unità filtrante composta da un filtro meccanico, un filtro elettrostatico e uno ionizzatore. Il depuratore d’aria abbatte l’inquinamento presente all’interno dei locali: fumo, polveri ecc. Lo ionizzatore presente all’interno della macchina ristabilisce un equo rapporto tra gli ioni positivi e negativi producendo un flusso di ioni negativi identico a quelli generati naturalmente ad esempio dalla cascata di un torrente. È dimostrato che gli ioni negativi hanno un benefico effetto sulla salute e sulla sensazione di benessere. progettato per spingere l’aria all’interno di canalizzazioni attraverso le quali si immette l’aria trattata in più locali contemporaneamente. Vanno collegati alla rete idrica (acquedotto, pozzo ecc) essendo macchine raffreddate ad acqua. I ventilconvettori sono costituiti da un ventilatore, da un elemento di scambio di calore e da un filtro. Sono macchine ideali per la climatizzazione estiva e il riscaldamento invernale della casa e di qualsiasi locale. Alimentati con acqua refrigerata proveniente da un refrigeratore rendono l’aria del locale fresca, asciutta e pulita in brevissimo tempo e con grande efficienza energetica; alimentati con acqua calda proveniente da una pompa di calore o da una comunissima caldaia forniscono il caldo pulito ed economico durante la stagione invernale. 1) Usare il condizionatore solo nei casi di effettiva necessità e solo nelle ore più calde della giornata. I condizionatori, infatti, sono i più “energivori” tra gli elettrodomestici: un condizionatore medio divora in un’ora tanto quanto un frigo da 300 litri. Il WWF ha stilato alcuni consigli per usare il condizionatore in modo intelligente, risparmiando energia e guadagnando anche in salute. 2) Installare il condizionatore in modo che l’aria circoli liberamente davanti alle prese di entrata e d’uscita. 3) Collocare l’apparecchio in una posizione non soleggiata. Un condizionatore esposto direttamente al sole consuma il 5% in più di energia di quello collocato in una posizione d’ombra. I termoconvettori sono costituiti da un elemento di scambio di calore e da un filtro. Sono macchine ideali per il riscaldamento invernale della casa e di qualsiasi locale. Un sistema autonomo è un refrigeratore d’acqua concepito per la climatizzazione della casa. Abbinato ai ventilconvettori fornisce il benessere estivo a tutti i locali in modo rapido, efficiente ed ecologico. I refrigeratori aria-acqua sono macchine per la produzione di acqua refrigerata o, nelle versioni a pompa di calore, riscaldata. L’acqua fredda prodotta va a climatizzare i locali oppure a sottrarre il calore sviluppato nei diversi processi industriali. Le macchine sono per installazione all’esterno e sono raffreddate ad aria. I refrigeratori acqua-acqua sono macchine per la produzione di acqua refrigerata o, nelle versioni a pompa di calore, riscaldata. L’acqua fredda prodotta andrà a climatizzare i locali oppure a sottrarre il calore sviluppato nei diversi processi industriali. Queste macchine sono per installazione all’interno e sono raffreddate ad acqua. Infine, i condizionatori monoblocco sono climatizzatori per tutte le applicazioni in ambito commerciale. Ideali per il raffrescamento e la deumidificazione estiva e per il riscaldamento invernale. Sono costituiti da un’unità da installare all’interno. Il gruppo di ventilazione è 3.4 Condizionatore 24 RISCALDAMENTO | CONDIZIONAMENTO 4) Accertarsi che porte esterne e finestre siano ben chiuse, in modo che il fresco rimanga dentro la casa (se la casa è vuota per più di 24 ore spegnere i condizionatori). 5) Schermare, se possibile, i vetri con parasole o pellicole antisole; l’ambiente richiederà meno potenza per essere refrigerato. I doppi vetri rendono più efficace il climatizzatore e fanno risparmiare in consumo di energia. 6) Garantire un corretto smaltimento dell’acqua di condensa. 7) Regolare il termostato non al massimo ma in modo da mantenere tra interno ed esterno una modesta differenza di temperatura (non più di 6 gradi). Non è, infatti, soltanto la diminuzione di temperatura che contribuisce al refrigerio, ma anche la diminuzione dell’umidità dovuta alla condensazione del vapore d’acqua contenuto nell’aria sulle serpentine di raffreddamento del condizionatore. Da un punto di vista medico, inoltre, numerosi studi hanno dimostrato come temperature troppo basse 3.4 Condizionatore 25 RISCALDAMENTO | CONDIZIONAMENTO possano causare forme di artrite e influenze. 26-27 gradi sono la temperatura “ideale” sia per quanto riguarda il risparmio energetico sia per quanto riguarda la salute umana. 8) Utilizzare la funzione Deumidificazione. Questa è una caratteristica poco conosciuta del condizionatore, ma importantissima. Sottraendo l’umidità è infatti possibile ottenere il benessere senza raffreddare pesantemente l’ambiente. I valori di umidità ideali variano dal 40% al 60%. 9) Controllare costantemente che i filtri siano sempre puliti. Filtri sporchi, infatti producono un maggior dispendio di energia. Alcuni di essi, inoltre, trattengono polvere, acari, pollini, sostanze inquinanti. 10) Isolare l’ambiente climatizzato rispetto agli altri locali non climatizzati. 11) Evitare di usare elettrodomestici che producono calore, quali forno e lavastoviglie, durante le ore più calde. Nel settore dei condizionatori ci sono stati negli ultimi anni interessanti sviluppi: il primo è stato la progressiva sostituzione dei CFC, nocivi per la fascia di ozono, con altri gas via via sempre meno dannosi; la seconda importante innovazione è stata la produzione di nuovi condizionatori dotati di tecnologia inverter che, sebbene renda l’acquisto della macchina un po’ più oneroso, offre una resa energetica molto superiore. Grazie a essa è infatti possibile mantenere il gas refrigerante in circolo anche quando il compressore non è attivo rendendo necessaria molta meno energia per ripartire. Con questo tipo di tecnologia “il climatizzatore raggiunge le temperature desiderate in tempi più brevi (...) e si ottiene un risparmio del 30% circa di energia su otto ore di condizionamento continuo”. (“A mente fresca. Piccola guida a un uso intelligente del condizionatore”; AceaElectrabel in collaborazione con ISES ITALIA). 3.4 Condizionatore 26 RISCALDAMENTO | CONDIZIONAMENTO 27 1. SPORTELLO ENERGIA 2. ENERGIE RINNOVABILI 3. RISCALDAMENTO | CONDIZIONAMENTO 4.1 ETICHETTE ENERGETICHE Sono nate nel 1992 con la direttiva 92/75/CE, che è stata recepita in Italia a partire dal 1998. La finalità dell’etichettatura energetica degli elettrodomestici è quella di informare i consumatori circa il consumo di energia degli apparecchi, allo scopo di consentire un impiego più razionale dell’energia e di favorire il risparmio energetico e la riduzione dell’inquinamento atmosferico. In più l’etichetta energetica, orientando i consumatori nella scelta al momento dell’acquisto, favorisce lo sviluppo tecnologico dei prodotti con consumi contenuti. L’etichetta energetica consta di una serie di frecce di lunghezza crescente, ognuna di colore diverso. A ogni freccia è associata una lettera dell’alfabeto (dalla A alla G). La lunghezza delle frecce è legata ai consumi (i consumi più bassi sono indicati dalle frecce più corte, quelli più alti dalle frecce più lunghe). In sintesi più alta è l’efficienza energetica e più corta è la freccia. 4. EFFICIENZA ENERGETICA 5. RISPARMIO ENERGETICO 6. MOBILITÀ 7. CONTRIBUTI | PUBBLICAZIONI PROCEDURE AUTORIZZATORIE La normativa prevede che oltre l’etichetta energetica vi debba essere una scheda informativa relativa all’apparecchio posto in vendita. In tale scheda deve essere riportato: il marchio del costruttore, il nome del modello, la classe di efficienza energetica su una classe da A (efficienza massima) a G (efficienza minima), il consumo di energia, l’eventuale 8. NORMATIVE 9. SUGGERIMENTI link: http://www.provincia.udine.it/italiano/Ente/Uffici/Ristecnol/Energia/Progr/Sportello/ Temiricorrenti/Etichette-Energetiche.doc 4.1 Etichette energetiche 29 EFFICIENZA ENERGETICA assegnazione del marchio comunitario di qualità ecologica (Ecolabel), le principali caratteristiche tecniche del modello e in particolare quelle che possono incidere sui consumi di energia, altre informazioni aggiuntive. 4.3 PASSIVHAUS Letteralmente Casa Passiva, in realtà una costruzione di derivazione tedesca, nella concezione di autosufficienza termica. Si tratta di un esperimento nel campo del risparmio energetico e nell’utilizzo di nuove tecnologie per diminuire le esalazioni dannose nell’atmosfera. In definitiva per il consumatore attento e consapevole la scheda informativa si configura, accanto all’etichetta energetica, come un’ulteriore fonte di informazione. Già adottata da parecchie nazioni nordiche, la Passivhaus, fonda i sui principi nel soleggiamento e nel raffrescamento, attraverso sistemi naturali e sistemi con ricircolo dell’energia. In particolare si tratta di una casa perfettamente isolata termicamente, dove l’energia per il riscaldamento deriva dal soleggiamento, curato assieme all’esposizione, e da pannelli fotovoltaiche oltre ad assolvere alla funzione per cui sono progettati, fungono anche da pensilina per ombreggiamento. 4.2 DISGIUNTORE AUTOMATICO DI RETE Al giorno d’oggi siamo ormai esposti continuamente a un bombardamento continuo di tipo elettromagnetico; l’esistenza di possibili interazioni biologiche con il nostro organismo è tale da giustificare l’utilizzo di strumenti di difesa a ogni livello. Mentre l’energia per il raffrescamento è derivante, oltre che dall’orientamento, come per il soleggiamento, anche dall’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici. Il consumo di energia è stato stimato entro i 15 kWh/m2, con un notevole abbassamento delle emissioni nell’ambiente. In oltre anche alcune parti dell’edificio sono realizzate con materiali, che oltre ad avere un notevole risparmio nella fase di cantiere, hanno un completo riutilizzo dei componenti utilizzati. In definitiva di una casa passiva sono molteplici ma i principali possono essere riassunti: Il disgiuntore di rete consente di eliminare lo “smog elettrico” favorendo così un riposo più sano. Infatti il disgiuntore è un particolare dispositivo che interrompe automaticamente la tensione della rete elettrica (220V) appena non si utilizza più la corrente, mantenendo una bassa tensione continua pari a circa 5 volt (la stessa riscontrabile nella pila di un telecomando) che permette di ripristinare automaticamente la tensione nel momento in cui c’è richiesta di nuovo carico. • Drastica riduzione dei consumi energetici (un edificio normale consuma circa 30 litri di combustibile/anno per ogni mq mentre una casa passiva solo 1,5 litri esempio: riscaldare una casa passiva di 100 m2 vuol dire utilizzare 150 litri di gasolio all’anno); • Comfort abitativo (La tecnologia impiegata fa sì che non si trasmettano i rumori, ci sia un assorbimento di umidità in eccesso da parte dei rivestimenti grazie al solfato di Calcio biidrato, ed un rilascio dell’umidità catturata nel momento in cui l’ambiente diventa secco, in più il mantenimento del comfort ideale in ogni stagione); • Resistenza antisismica (Una Passivhaus pesa complessivamente dalle 5 alle 7 volte di meno di una casa tradizionale, consentendo di essere elastica in modo da assorbire le onde sismiche in maniera più funzionale). In questo modo durante la notte quando non è in funzione alcun apparecchio elettrico, nessun cavo della rete elettrica risulterà in tensione e conseguentemente si otterrà una riduzione totale dei campi elettrici e magnetici perturbativi. Sarà sufficiente, per ripristinare la tensione nominale di 220V, che un solo apparecchio collegato alla rete faccia richiesta di corrente. Il disgiuntore automatico di rete aiuta a risparmiare energia e denaro, in quanto: • permette di verificare a distanza che tutte le luci e gli apparecchi siano spenti e così non si possono dimenticare apparecchi accesi; • evita il consumo dovuto a correnti disperse e inutili. link: http://www.provincia.udine.it/italiano/Ente/Uffici/Ristecnol/Energia/Progr/Sportello/ Temiricorrenti/Disgiuntore-automatico-di-rete.doc 4.2 Disgiuntore 30 EFFICIENZA ENERGETICA link: http://www.provincia.udine.it/italiano/Ente/Uffici/Ristecnol/Energia/Progr/Sportello/ Temiricorrenti/La-casa-Passiva--Passivhaus-.doc 4.3 Passivhaus 31 EFFICIENZA ENERGETICA 4.4 VENTILAZIONE NATURALE E MECCANICA Tra i requisiti delle costruzioni in rapporto agli spazi fruibili sicuramente il più importante è quello della qualità dell’aria, che deve essere igienicamente sicura, libera da agenti inquinanti e con una sufficiente umidità. 4.5 CLIMATIZZAZIONE RADIANTE La climatizzazione radiante elimina definitivamente gli inconvenienti peculiari degli impianti tradizionali (temperatura e umidità disomogenee, flussi d’aria fastidiosissimi e pericolosi, antiestetici termosifoni o convettori d’aria, spazio sottratto all’abitabilità o all’arredamento). Infatti, utilizzando una qualsiasi delle strutture dell’ambiente, non importa se parete, pavimento o soffitto, la temperatura richiesta si irradia avvolgendoci uniformemente. Ciò comporta un’economia di gestione impensabile con gli altri tipi di impianto. Ad esempio si può arrivare a utilizzare acqua a temperatura molto bassa d’inverno (27-30°C invece dei classici 70-80°C) e alta d’estate (15-20°C contro i consueti 7-12°C): un benessere non solo psico-fisico, ma anche economico. Risulta decisamente più naturale e conveniente raggiungere le condizioni ideali di comfort cercando di mantenere in equilibrio le modalità di scambio termico privilegiando innanzitutto il mantenimento della temperatura media radiante dell’ambiente e trattando la componente termoigrometrica dell’aria nella sua sola componente di rinnovo e deumidificazione. Il processo di abbassamento della temperatura di una delle superfici componenti la struttura edile permette di tenere bassa la temperatura media delle altre superfici in quanto il meccanismo di scambio radiante è immediato e tanto maggiore quanto maggiore è la differenza di temperatura, inoltre il processo avviene molto velocemente, senza movimentare aria né rumore ed è indifferente che venga attivato da un pavimento, una parete o un soffitto. Infatti il risultato finale, a regime, trova praticamente uniformi le varie temperature superficiali (per ambienti uniformemente coibentati) con effetto di massima omogeneità e benessere per gli occupanti. La situazione che si viene a creare, in estate, è quella tipica delle case di montagna dove, anche se la temperatura dell’aria esterna è elevata, le superfici interne mantengono una temperatura più bassa e rendono molto comfortevole il soggiorno. In questo caso si comprende anche che la condizione di comfort si realizza con temperature dell’aria più alte della temperatura effettivamente percepita dalle persone. Lo stesso procedimento avviene in inverno, anche se inverso, per cui la temperatura avvertita dagli occupanti è maggiore della temperatura dell’aria. La qualità dell’aria è influenzata dalle eventuali emissioni dei materiali impiegati nella costruzione, dalle condizioni di effettivo utilizzo di tali spazi e, ovviamente, dalle condizioni dell’inquinamento atmosferico al contorno dovute alle significative differenze fra le diverse zone dei contesti urbani. La natura, seppure ostacolata dalla presenza di sostanze inquinanti, rinnova l’aria esterna in molti modi: con l’azione batterica del sole, con l’eliminazione del biossido di carbonio e la restituzione dell’ossigeno da parte delle piante e con l’effetto di lavaggio della pioggia che è l’unica in grado di far cadere le sostanze inquinanti più pesanti. L’introduzione controllata di aria esterna può aiutare a difendere la nostra casa dal troppo caldo a costo praticamente nullo. L’effetto raffrescante avviene essenzialmente in due modi: realizzando condizioni di benessere termico individuali (raffreddamento della pelle ed evaporazione del sudore) e raffreddando le strutture dell’ambiente interno attraverso scambi termici tra le pareti e l’aria. Quindi l’utilizzo della ventilazione naturale può essere considerato elemento sufficiente in relazione all’ottenimento di idonee condizioni di qualità dell’aria. Per perseguire tale obiettivo, però, sarebbe consigliato effettuare un ricambio completo di aria ogni 2 ore. Dal momento che ciò non è sempre possibile, a integrazione e/o sostituzione della ventilazione naturale possono essere adottati sistemi meccanici di attivazione della ventilazione con riferimento alle specifiche destinazioni funzionali dei fabbricati. link: http://www.provincia.udine.it/italiano/Ente/Uffici/Ristecnol/Energia/Progr/Sportello/ Temiricorrenti/Ventilazione-Naturale--Meccanica.doc 4.4 Ventilazione naturale e meccanica 32 EFFICIENZA ENERGETICA link: http://www.provincia.udine.it/italiano/Ente/Uffici/Ristecnol/Energia/Progr/Sportello/ Temiricorrenti/Climatizzazione-Radiante.doc 4.5 Climatizzazione radiante 33 EFFICIENZA ENERGETICA In generale tali sistemi consentono di ottenere un notevole risparmio energetico. 1. SPORTELLO ENERGIA 2. ENERGIE RINNOVABILI 3. RISCALDAMENTO | CONDIZIONAMENTO 5.1 RISPARMIO ENERGETICO NELLA CASA Il risparmio energetico nel settore residenziale è fondamentale per ridurre le spese di riscaldamento e quindi consumare meno energia, migliorare il comfort, ridurre i consumi di combustibile da fonti tradizionali e ridurre l’inquinamento. Intervenendo sugli edifici possiamo risparmiare energia in vari modi: 4. EFFICIENZA ENERGETICA • Riducendo le dispersioni di calore attraverso le pareti ed il tetto della casa; • Limitando le fughe di aria calda dalle finestre; • Abbassando la temperatura degli ambienti e nei locali non utilizzati; • Regolando correttamente l’impianto di riscaldamento. 5. RISPARMIO ENERGETICO 6. MOBILITÀ È chiaro che tutto ciò comporta degli investimenti, ma questi vengono rimborsati nel corso degli anni, anche perché alcuni interventi possono essere fatti da sé, altri tramite ditte specializzate. Una delle cose più importanti è l’isolamento dei muri. Può essere realizzato dall’interno, dall’esterno o nell’intercapedine; la scelta dipende dallo stato di degrado dell’edificio e dalla somma di denaro disponibile per la sua realizzazione. L’isolamento più efficace è quello dall’esterno, che però è anche il più costoso. 7. CONTRIBUTI | PUBBLICAZIONI PROCEDURE AUTORIZZATORIE 8. NORMATIVE L’isolamento nell’intercapedine può essere effettuato quando la parete contiene un’intercapedine ed è possibile riempirla con opportuni materiali isolanti. Anche l’isolamento del tetto è fondamentale e va controllato periodicamente per eseguire un effettivo risparmio energetico. Un altro intervento molto efficace da poter realizzare è l’isolamento delle finestre, mediante le guarnizioni per 9. SUGGERIMENTI link: http://www.provincia.udine.it/italiano/Ente/Uffici/Ristecnol/Energia/Progr/Sportello/ Temiricorrenti/Risparmio-Casa.doc 5.1 Risparmio energetico nella casa 35 RISPARMIO ENERGETICO serramenti, il silicone, i doppi vetri, l’applicazione di tendaggi pesanti davanti alle finestre e la sostituzione dei serramenti con altri già predisposti con vetrocamera. da letto intorno ai 16°, la sala da pranzo, il salotto e la camera dei bambini dai 18° ai 21°. Il bagno deve essere caldo solo al mattino e la sera. Un altro elemento su cui agire è l’impianto di riscaldamento. Il D.P.R. 412/93 ha reso obbligatori i controlli sull’efficienza degli impianti termici, la manutenzione deve essere effettuata almeno una volta l’anno, con l’effettuazione del controllo della temperatura e l’analisi dei fumi che fuoriescono dal camino, la pulizia della caldaia (una caldaia non pulita causa una sensibile riduzione del rendimento dell’impianto) e la regolazione della combustione del bruciatore. Ove necessario, soprattutto nel caso di caldaie molto vecchie, è sicuramente conveniente anche sostituire il generatore di calore con uno più attuale. 5. Arieggiate bene i locali: più volte al giorno a finestre spalancate e per pochi minuti. Avrete sempre aria fresca, ma pareti e pavimento caldi. 6. Non mettete mobili vicino ai termosifoni, né coprite questi ultimi con tende. Solo così il termostato potrà registrare correttamente la temperatura. 7. Finestre e porte isolate male possono causare importanti perdite di calore. Grazie a una candela accesa potrete individuare tutti gli spifferi. 8. Potete incollare da soli guarnizioni isolanti non solo alle finestre, ma anche alle fessure sotto le porte. 9. Utilizzate i “paraspifferi“ di stoffa davanti alle porte per evitare freddo indesiderato. La manutenzione deve essere affidata a una ditta che possieda i requisiti previsti dalla normativa vigente. Come ultimo accorgimento, è necessario che ogni ambiente sia riscaldato alla giusta temperatura. Onde evitare surriscaldamenti inutili, conviene applicare a ogni radiatore una valvola termostatica. Questo dispositivo regola automaticamente l’afflusso di acqua calda ai radiatori, in base alla temperatura impostata su un’apposita manopola graduata. La valvola si chiude man mano che la temperatura ambiente (misurata da un sensore incorporato nella manopola) si avvicina a quella desiderata, consentendo di dirottare ulteriore acqua calda verso quei radiatori che sono aperti non avendo ancora raggiunto la temperatura impostata. 5.1 Risparmio energetico nella casa 36 1. Una camera a una temperatura inferiore di un grado permette un risparmio energetico del 6%. Indossiamo un maglione caldo ed evitiamo di alzare il riscaldamento. 2. La notte la temperatura può essere abbassata anche di 5°. Il calo può iniziare già due ore prima di andare a letto. 3. Anche di giorno alcuni spazi possono essere riscaldati di meno: tenete le porte verso questi ambienti sempre chiuse. Non tenete a lungo gli spazi troppo freddi, potrebbe subentrare l’umidità. 4. Ogni ambiente ha la sua temperatura ideale: le camere RISPARMIO ENERGETICO 10. Le persiane aiutano a mantenere il calore. Chiudetele nelle ore notturne. 11. Riscaldate le singole stanze singolarmente. Con termostati elettronici potete controllare le temperature di ogni singolo ambiente. Nelle ore notturne e in caso di assenza prolungata potete abbassare la temperatura. Potete anche montare questo tipo di termostati da soli senza fatica. 5.1 Risparmio energetico nella casa 37 RISPARMIO ENERGETICO 5.2 L’ACQUA CALDA L’acqua calda in bagno e in cucina rappresenta, dopo il riscaldamento, il secondo ambito in cui viene consumata più energia elettrica in casa. È quindi importante saperla utilizzare al meglio. 1. Fare la doccia anziché il bagno fa risparmiare molta energia. La stessa acqua calda impiegata per un bagno completo può servire per tre docce. 2. Potete risparmiare acqua calda grazie a miscelatori o miscelatori termostatici, con i quali potete scegliere la temperatura. 3. Utilizzate gli erogatori doccia a basso flusso d’acqua: potrete risparmiare fino al 50% di acqua e quindi di energia. 5.3 LAVASTOVIGLIE La lavastoviglie è un elettrodomestico in fase di espansione nelle famiglie italiane. Non lasciate scorrere inutilmente l’acqua calda, per esempio quando vi lavate i denti e insegnatelo ai vostri bambini sin dall’inizio! I nuovi apparecchi hanno minori consumi di energia elettrica, di acqua (si è passati da 45 a 25 litri) e di detersivo. 5. Se utilizzate un boiler, spegnetene la produzione di acqua calda prima di partire per le vacanze. Inoltre, quelle con i cicli “rapidi” permettono di risparmiare tempo (fino al 60%) e quindi energia. 6. Evitate di sciacquare le stoviglie a fondo con l’acqua calda prima di metterle nella lavastoviglie: basta togliere i resti di cibo grossolanamente. 7. Avviate la lavastoviglie solo a pieno carico. Quasi sempre basta il programma a ciclo economico, che lava a 55°. L’acqua sarà così meno calda e potrete risparmiare fino al 25% di corrente. Molto importante in fase di acquisto è scegliere una lavastoviglie con un numero di coperti congruente con le nostre necessità, onde evitare di utilizzare una lavastoviglie semivuota o, viceversa, doverne fare più di una perché non è sufficiente. 9. In entrambi i casi sprecheremo acqua ed energia. Anche in questo caso l’etichetta energetica ci dice quanto consumiamo per ciclo di lavaggio e ci aiuta nella scelta dell’acquisto. Quando acquistate una lavastoviglie, date un’occhiata all’etichetta di consumo energetico: apparecchi di classe A risparmiano acqua ed energia elettrica. Alcuni consumi per un uso intelligente della lavastoviglie: Basta con acqua troppo calda o troppo fredda nel lavandino o nella doccia, risparmierete cosi fino al 20% di energia elettrica. Caldaie elettroniche forniscono immediatamente l’acqua alla temperatura desiderata. Risparmierete così acqua, perché non dovrete aspettare che diventi calda. 10. Uno scarico del WC che perde spreca circa 50 litri di acqua ogni giorno. Riparate subito rubinetti o scarichi che perdono. 38 12. Lavate la macchina nei moderni lavaggi auto ecologici. Risparmierete così tempo e denaro. 4. 8. 5.2 L’acqua calda 11. Utilizzate acqua piovana per il giardino e il WC: coprirete così il 30% del fabbisogno idrico. L’acqua è raccolta attraverso l’intera superficie del tetto, filtrata e immagazzinata sotto terra. In caso di nuove costruzioni è possibile installare un sistema di raccolta di acqua piovana per il WC e la lavatrice. RISPARMIO ENERGETICO 1. Mettere regolarmente il sale nell’apposito contenitore (consente di evitare la formazione del calcare che, depositandosi sulle resistenze, provoca un aumento dei consumi). 2. Usare prevalentemente il lavaggio rapido. link: http://www.provincia.udine.it/italiano/Ente/Uffici/Ristecnol/Energia/Progr/Sportello/ Temiricorrenti/documento.aspx?DocID=19263 5.3 Lavastoviglie 39 RISPARMIO ENERGETICO 3. Far funzionare la lavastoviglie a pieno carico. 4. Pulire spesso il filtro. 5. Staccare i collegamenti elettrici ed idraulici in caso di lunghi periodi di inattività della lavastoviglie. Anche in questo caso l’etichetta energetica ci aiuta nell’acquisto di un prodotto più efficiente. Vi sono alcuni accorgimenti che permettono di utilizzare meglio i frigoriferi ed i congelatori: 5.4 FRIGORIFERO E CONGELATORE Vediamo alcuni consigli pratici e suggerimenti relativi all’acquisto, all’installazione, all’utilizzo e alla manutenzione di frigoriferi e congelatori. Per quanto riguarda l’acquisto, si va dal frigorifero ad una sola porta (consigliato a chi preferisce acquistare giorno per giorno gli alimenti freschi) a quello a più porte (con possibilità di scegliere tra diversi climi quello più adatto ai cibi che si intendono conservare). Questi ultimi permettono di risparmiare energia in quanto, con l’apertura delle singole porte, la perdita di freddo è ridotta al minimo. Poi ci sono i frigocongelatori “no-frost” (senza brina), i quali, grazie a una speciale ventilazione forzata, evitano la formazione della brina o umidità sulla superficie degli alimenti, mantenendoli freschi più a lungo. Consumano di più per la presenza della ventola ma si risparmia perché, non formandosi ghiaccio, le prestazioni dell’apparecchio rimangono costanti. RISPARMIO ENERGETICO Lasciare uno spazio di almeno 10 cm tra la parete e l’apparecchio. 3. Regolare il termostato secondo la temperatura ambiente. 4. Posizionare gli alimenti secondo le loro esigenze di conservazione. 5. Evitare di riempire eccessivamente il frigo, di metterci cibi caldi e di tenere aperta l’anta. 6. Infine, come manutenzione è sufficiente controllare le guarnizioni di gomma delle porte, pulire il condensatore e sbrinare periodicamente l’apparecchio. Diminuendo la quantità di acqua è necessaria meno energia per portarla alla temperatura prescelta per il lavaggio ed è anche sufficiente una minore quantità di detersivo. Diminuendo il detersivo si limita anche l’inquinamento delle acque. Molto importante è anche la “durezza” dell’acqua, che è determinata dalla presenza di calcio e magnesio. Più dura è l’acqua, più detersivo occorre, per cui è opportuno, per limitare i consumi, installare un “addolcitore” che trattenga il calcare alle tubature di Molto importante è aprire e tenere aperto il meno possibile lo sportello di un congelatore, perché ogni volta riparte il compressore dell’apparecchio e, quindi, il consumo di energia. 40 2. La lavatrice è uno degli elettrodomestici più diffusi. I nuovi modelli sono in grado di lavare il bucato utilizzando una minore quantità di acqua, di detersivo e di energia elettrica. Stesso discorso vale per i congelatori. Questi possono essere verticali (o “ad armadio”) o orizzontali (o “a pozzo”), ma l’importante è sceglierne un tipo con un forte strato di isolante alle pareti (poliuretano 9-10 cm). 5.4 Frigorifero e congelatore Posizionare gli apparecchi nel punto più fresco della cucina. 5.5 LAVATRICE E ASCIUGATRICE Un altro indicatore utile al momento dell’acquisto è la “capacità” del frigorifero, da scegliere in base all’entità del nucleo familiare (per una persona bastano 100 litri, per quattro 300) con conseguente aumento dei consumi. link: http://www.provincia.udine.it/italiano/Ente/Uffici/Ristecnol/Energia/Progr/Sportello/ Temiricorrenti/Risparmio-Frigorifero.doc 1. link: http://www.provincia.udine.it/italiano/Ente/Uffici/Ristecnol/Energia/Progr/Sportello/ Temiricorrenti/Risparmio-Lavatrice.doc 5.5 Lavatrice e asciugatrice 41 RISPARMIO ENERGETICO adduzione, oppure, più semplicemente, utilizzare un prodotto anticalcare. 5.6 ILLUMINAZIONE L’obiettivo è una migliore illuminazione con un minore consumo di energia. Le lampade si dividono in due tipi: I consigli per un corretto utilizzo, manutenzione e risparmio sono: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. • • Limitare le temperature (per il bucato bastano 60°). Utilizzare la lavatrice solo a pieno carico. Usare la quantità esatta di detersivo. Pulire frequentemente il filtro. Usare prodotti decalcificanti insieme al detersivo. In caso di assenza prolungata da casa staccare i collegamenti. Tenere pulito il cassetto del detersivo. Le lampade ad incandescenza sono costituite da un bulbo in vetro dal quale è stata tolta l’aria e successivamente riempito con un gas inerte; al suo interno, un filamento di tungsteno attraversato dalla corrente elettrica diventa incandescente, emettendo una certa quantità di luce. L’efficienza luminosa di tali lampade è modesta, perché l’energia elettrica è trasformata in gran parte in calore e solo in minima parte in luce. Appartengono a tale tipologia le lampade alogene, che hanno una maggiore durata e una tonalità di luce più bianca. Il problema delle asciugatrici è che per riscaldare l’aria necessaria all’asciugatura occorre molta energia, e quindi aumentano i costi ed i consumi. È dunque opportuno usarla il minimo indispensabile. Per quanto riguarda le asciugatrici, ne esistono di due tipi: 1. Con scarico d’aria (adatto a locali ben aerati). 2. Con condensazione del vapore (per locali non aerati). In queste ultime i vapori si raccolgono in un apposito contenitore da svuotare a fine ciclo, o direttamente in uno scarico. ad incandescenza; a scarica in gas. Le lampade a scarica in gas sfruttano il principio per cui se tra due elettrodi immersi in un gas o in vapori metallici viene applicata una differenza di potenziale opportuna, si genera una scarica a cui è associata l’emissione di radiazioni visibili. Queste lampade hanno un’efficienza luminosa di gran lunga superiore (da 4 a 10 volte) rispetto a quella delle lampade ad incandescenza. Non possono, però, essere collegate direttamente alla rete di alimentazione (come quelle a incandescenza), ma richiedono l’impiego di un’apparecchiatura di alimentazione (reattore) che ha il compito di limitare al giusto valore la corrente di scarica e, in generale, di un accessorio per facilitare l’innesco della scarica (starter o accenditore). Un tipico esempio sono le lampade “al neon”. Queste ultime sono più costose di quelle ad incandescenza ma il risparmio che ne deriva è molto elevato. Il problema delle asciugatrici è che per riscaldare l’aria necessaria all’asciugatura occorre molta energia, e quindi aumentano i costi ed i consumi. È dunque opportuno usarla il minimo indispensabile. Ecco alcuni consigli per ridurre i consumi: 1. Una lampadina a basso consumo energetico utilizza l‘80% in meno di corrente. In caso di 10.000 ore di luce con una lampadina a basso consumo di 20 watt (che equivale a una lampadina normale di 100 watt), questo significa un risparmio di almeno 70 Euro. Contemporaneamente l’ambiente sopporta 288 kg di CO2 in meno. link: http://www.provincia.udine.it/italiano/Ente/Uffici/Ristecnol/Energia/Progr/Sportello/ Temiricorrenti/Risparmio-Illuminazione.doc 5.5 Lavatrice e asciugatrice 42 RISPARMIO ENERGETICO 5.6 Illuminazione 43 RISPARMIO ENERGETICO 5.6 Illuminazione 44 2. Se opportuno, dovreste sostituire una lampadina normale difettosa con una lampadina a basso consumo. È particolarmente consigliato quando si tratta di lampadine che sono continuamente accese e spente. 3. I tubi fluorescenti (praticamente sono la forma più grande delle lampadine a basso consumo) rappresentano il massimo del risparmio energetico. Possono durare molto tempo e sono particolarmente consigliati per ambienti di lavoro molto utilizzati. 4. Posizionate le fonti di luce in grandi ambienti in modo che i singoli spazi possano essere illuminati singolarmente. 5. Lampade alogene o a basso voltaggio non sono lampade a risparmio energetico, ma fanno luce subito. Se il trasformatore di queste lampade non viene spento con l’interruttore, consuma sempre corrente. 6. Le lampade alogene rappresentano il massimo del consumo energetico: lo si può notare già dal calore che emanano. E anche quando sono spente, il trasformatore continua a caricare corrente. 7. Un ambiente chiaro ha bisogno di meno luce: un suggerimento in caso di ristrutturazioni con effetti di lunga durata per il risparmio. 8. Potete rilevare la corrente utilizzata dai vostri elettrodomestici grazie a un misuratore di corrente. Li potete acquistare in Internet o in negozi specializzati. RISPARMIO ENERGETICO 45 1. SPORTELLO ENERGIA 2. ENERGIE RINNOVABILI 3. RISCALDAMENTO | CONDIZIONAMENTO È innegabile: viaggiare in macchina è comodo. Ma l’automobile è causa di ingorghi, inquinamento acustico, emissioni nocive (CO2 e polveri sottili) e pregiudica la qualità della vita. Ciò nonostante l’automobile viene sempre assolta e nei suoi confronti si dimostra un’indulgenza che altrove viene negata. Sebbene i veicoli di nuova generazione presentino consumi molto inferiori, il consumo energetico imputabile al traffico individuale è notevolmente aumentato per la preferenza data ai veicoli di grandi dimensioni (fuoristrada, monovolume ecc.) e per il numero di veicoli in circolazione sempre in aumento. 4. EFFICIENZA ENERGETICA 5. RISPARMIO ENERGETICO Passare all’azione. Risparmiare energia significa modificare stili di vita e abitudini e interrogarsi sul mezzo di trasporto più adeguato nelle varie situazioni. Nel traffico individuale, la ripartizione dei chilometri pro capite, ossia il totale delle distanze coperte dalle persone con i vari mezzi di trasporto, attesta che un buon 50% interessa le vacanze e il tempo libero. 6. MOBILITÀ 7. CONTRIBUTI | PUBBLICAZIONI PROCEDURE AUTORIZZATORIE Usando la macchina anche nei tragitti brevi, come spesso accade, non facciamo sempre la scelta migliore: di norma per distanze fino a 1 chilometro siamo più veloci andando a piedi. Spesso tendiamo a sopravvalutare la velocità media dell’automobile nei centri urbani che in realtà non supera i 20 km orari. Per coprire distanze fino a 5 km la bicicletta è il mezzo di trasporto più adeguato. Se i collegamenti sono buoni, i mezzi pubblici sono indubbiamente preferibili all’auto. Optare per questi mezzi di trasporto risolve a monte tutta una serie di problemi: la ricerca di un posto macchina, il pagamento del parcheggio, il rischio di contravvenzione. L’automobile è preferibile per le distanze più lunghe e in assenza di buoni collegamenti con i mezzo pubblici. 8. NORMATIVE 9. SUGGERIMENTI 47 MOBILITÀ 1. SPORTELLO ENERGIA 2. ENERGIE RINNOVABILI 3. RISCALDAMENTO | CONDIZIONAMENTO CONTRIBUTI Nell’anno 2007 sono stati stanziati contributi a favore dei privati per la realizzazione di impianti di riscaldamento a biomasse legnose per un importo totale di € 196.020,00. Nell’anno 2008 è stato predisposto un bando di finanziamento per un totale di € 250.982,95 a favore delle Aziende Agricole che intendono realizzare impianti di riscaldamento a biomasse legnose (legno, cippato). Sono attualmente allo studio bandi per l’incentivazione del risparmio energetico e delle fonti rinnovabili previsti per gli anni dal 2009 al 2013. 4. EFFICIENZA ENERGETICA 5. RISPARMIO ENERGETICO 6. MOBILITÀ 7. CONTRIBUTI | PUBBLICAZIONI PROCEDURE AUTORIZZATORIE PUBBLICAZIONI da questo link: http://www.provincia.udine.it/italiano/Ente/Uffici/Ristecnol/Energia/Progr/Sportello/ Pubblicazioni/index.aspx si accede alle seguenti pubblicazioni (scaricabili in formato pdf). Consigli di risparmio energetico per gli edifici esistenti A cura dell’ arch. Michelantonio Rizzi (CFR associati) http://www.provincia.udine.it/italiano/Ente/Uffici/Ristecnol/Energia/Progr/Sportello/ Pubblicazioni/libro_risparmio_energetico_bassa_risoluzione_web.pdf Impianti alimentati a fonti rinnovabili Guida tecnico-amministrativa sulle procedure di autorizzazione 8. NORMATIVE http://www.provincia.udine.it/italiano/Ente/Uffici/Ristecnol/Energia/Progr/Sportello/ Pubblicazioni/2007-11-22-IAFR-Guida-biogas-pdf.pdf 9. SUGGERIMENTI PROCEDURE AUTORIZZATORIE Linee guida autorizzazioni impianti a fonti rinnovabili Diagrammi di flusso - Procedura http://www.provincia.udine.it/italiano/Ente/Uffici/Ristecnol/Energia/Progr/Sportello/ Pubblicazioni/Linee-Guida-DiagrFlux1.ppt 49 CONTRIBUTI | PUBBLICAZIONI | PROCEDURE AUTORIZZATORIE 1. SPORTELLO ENERGIA 2. ENERGIE RINNOVABILI 3. RISCALDAMENTO | CONDIZIONAMENTO 4. EFFICIENZA ENERGETICA 5. RISPARMIO ENERGETICO In questa sezione del sito è possibile consultare la normativa di settore inerente a: link: http://www.provincia.udine.it/italiano/Ente/Uffici/Ristecnol/Energia/Progr/Sportello/Normativa/ index.aspx • controllo impianti termici • certificazione energetica degli edifici • cogenerazione • fonti rinnovabili • veicoli elettrici • biocarburanti • risparmio energetico in edilizia D.Lgs. 30 maggio 2008 n. 115 Attuazione della direttiva 2006/32/CE relativa all’efficienza degli usi finali dell’energia e i servizi energetici e abrogazione della direttiva 93/76/CEE. Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 07/04/2008. Disposizioni in materia di detrazioni per le spese di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente, ai sensi dell’art.1, c. 349 della Legge 296/2006 Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 11/03/2008. Aggiornamento valori dei parametri tecnici contenuti nella Legge 244/2007 (“Finanziaria 2008”) Circolare dell’Agenzia delle Entrate 12/E del 19/02/2008 Applicazione delle disposizioni contenute nella Legge 244/2007 (“Finanziaria 2008”) FINANZIARIA 2008. FINANZIARIA 2007. Finanziaria 2007: Art. 344-387 6. MOBILITÀ 7. CONTRIBUTI | PUBBLICAZIONI PROCEDURE AUTORIZZATORIE 8. NORMATIVE 9. SUGGERIMENTI 51 NORMATIVE 8.1 NORMATIVA: CONTROLLI IMPIANTITERMICI La presente normativa è scaricabile in formato pdf. La visualizzazione e la stampa dei pdf richiede Adobe® Acrobat Reader®. I testi non hanno valore legale. Rimane inalterata l’efficacia degli atti legislativi originari. Si rammenta che, vista la frequenza con cui le norme vengono sostituite, modificate o integrate dallo Stato o dalla Regione, quanto pubblicato ha valore meramente indicativo, in quanto i testi potrebbero aver subito variazioni successive alla loro pubblicazione in questo sito. L’attività di controllo degli impianti termici viene svolta dalla società U.C.I.T. S.r.l. DPR. 26-08-1993 n. 412 Legge 09-01-1991 n. 10 Regolamento Provinciale 8.3 NORMATIVA: COGENERAZIONE La presente normativa è scaricabile in formato pdf. La visualizzazione e la stampa dei pdf richiede Adobe® Acrobat Reader®. I testi non hanno valore legale. Rimane inalterata l’efficacia degli atti legislativi originari. Si rammenta che, vista la frequenza con cui le norme vengono sostituite, modificate o integrate dallo Stato o dalla Regione, quanto pubblicato ha valore meramente indicativo, in quanto i testi potrebbero aver subito variazioni successive alla loro pubblicazione in questo sito. Direttiva Ce 11-02-04 n. 8 link. http://www.provincia.udine.it/italiano/Ente/Uffici/Ristecnol/Energia/Progr/Sportello/Normativa/ Cogenerazione/index.aspx link. http://www.provincia.udine.it/italiano/Ente/Uffici/Ristecnol/Energia/Progr/Sportello/Normativa/ Contrimptermic/index.aspx 8.2 NORMATIVA: CERTIFICAZIONE ENERGETICA EDIFICI La presente normativa è scaricabile in formato pdf. La visualizzazione e la stampa dei pdf richiede Adobe® Acrobat Reader®. I testi non hanno valore legale. Rimane inalterata l’efficacia degli atti legislativi originari. Si rammenta che, vista la frequenza con cui le norme vengono sostituite, modificate o integrate dallo Stato o dalla Regione, quanto pubblicato ha valore meramente indicativo, in quanto i testi potrebbero aver subito variazioni successive alla loro pubblicazione in questo sito. D.Lgs. 29 dicembre 2006 n. 311 D.Lgs. 19 agosto 2005 n. 192 Bozza Decreto Rettifica 192-05 Schema di decreto legislativo recante “Disposizioni correttive ed integrative al decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, recante attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico in edilizia”. 8.4 NORMATIVA: FONTI RINNOVABILI link. http://www.provincia.udine.it/italiano/Ente/Uffici/Ristecnol/Energia/Progr/Sportello/Normativa/ Rinnovabili/index.aspx D.Lgs. 29-12-2003 n. 387 Direttiva Ce 27-09-01 n. 77 8.5 NORMATIVA: FOTOVOLTAICO E SOLARETERMICO link. http://www.provincia.udine.it/italiano/Ente/Uffici/Ristecnol/Energia/Progr/Sportello/Normativa/ Rinnovabili/Fotovoltaicoesolaretermico/index.aspx Decreto 19 febbraio 2007 n. 47 Decreto del Presidente della Regione 15-09-2005 n. 0311 Conto energia Nuovo (2207) norme-9894 Direttiva Ce 16-12-02 n. 91 link. http://www.provincia.udine.it/italiano/Ente/Uffici/Ristecnol/Energia/Progr/Sportello/Normativa/ certificazione/index.aspx 8. Normativa impianti termici 52 NORMATIVE 8. Normativa cogenerazione 53 NORMATIVE 8.6 NORMATIVA: BIOCARBURANTI Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 11/03/2008 Aggiornamento valori dei parametri tecnici contenuti nella Legge 244/2007 (“Finanziaria 2008”). Circolare dell’Agenzia delle Entrate 12/E del 19/02/2008 Applicazione delle disposizioni contenute nella Legge 244/2007 (“Finanziaria 2008”). link. http://www.provincia.udine.it/italiano/Ente/Uffici/Ristecnol/Energia/Progr/Sportello/Normativa/ Biocarburanti1/index.aspx La presente normativa è scaricabile in formato pdf. La visualizzazione e la stampa dei pdf richiede Adobe® Acrobat Reader®. I testi non hanno valore legale. Rimane inalterata l’efficacia degli atti legislativi originari. Si rammenta che, vista la frequenza con cui le norme vengono sostituite, modificate o integrate dallo Stato o dalla Regione, quanto pubblicato ha valore meramente indicativo, in quanto i testi potrebbero aver subito variazioni successive alla loro pubblicazione in questo sito. FINANZIARIA 2008 Finanziaria 2007, art. 22-23 Finanziaria 2007: Sgravio fiscale 55% - testo della Legge Risparmio Energetico Finanziaria 2007: Sintesi interventi a sostegno del risparmio energetico D. Lgs. 19-08-05 n. 192 L. R. 18-08-05 Disposizioni in materia di edilizia sostenibile Direttiva CE 08-05-05 n. 30 D.Lgs 30-05-05 n. 128 8.7 NORMATIVA: RISPARMIO ENERGETICO IN EDILIZIA link. http://www.provincia.udine.it/italiano/Ente/Uffici/Ristecnol/Energia/Progr/Sportello/Normativa/ Risparmioenerg/index.aspx La presente normativa è scaricabile in formato pdf. La visualizzazione e la stampa dei pdf richiede Adobe® Acrobat Reader®. I testi non hanno valore legale. Rimane inalterata l’efficacia degli atti legislativi originari. Si rammenta che, vista la frequenza con cui le norme vengono sostituite, modificate o integrate dallo Stato o dalla Regione, quanto pubblicato ha valore meramente indicativo, in quanto i testi potrebbero aver subito variazioni successive alla loro pubblicazione in questo sito. Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 07/04/2008 Disposizioni in materia di detrazioni per le spese di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente, ai sensi dell’art. 1, c. 349 della Legge 296/2006 8. Normativa biocarburanti 54 NORMATIVE 8. Normativa in edilizia 55 NORMATIVE 8.8 DETRAZIONE FISCALE DISPOSIZIONI PREVISTE NELLA “FINANZIARIA 2008” A FAVORE DEL RISPARMIO ENERGETICO E DELLE FONTI RINNOVABILI La manovra finanziaria 2008 (Legge 244/2007) prevede varie disposizioni a sostegno del risparmio energetico e dell’approvvigionamento di energia attraverso le fonti rinnovabili. Le iniziative in tal senso si possono così sintetizzare: a. RIDUZIONE ALIQUOTA ICI NEL CASO DI PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA DA FONTI RINNOVABILI (art. 1, c. 6). Dal 01/01/2009 i Comuni possono applicare un’aliquota ICI agevolata (inferiore al 4 per mille) per gli edifici al cui servizio è installato un impianto a fonte rinnovabile per la produzione di energia elettrica; la riduzione si applica per 3 anni nel caso di impianti solari termici (pannelli solari per la produzione di acqua calda) e di 5 anni per gli impianti che usano altre tecnologie a fonte rinnovabile. b. SOSTITUZIONE DI INFISSI E SUPERFICI VETRATE (art. 1, c. 20-24). Fino al 31/12/2010 è prorogata la detrazione fiscale IRPEF del 55% prevista nella “Finanziaria” 2007 (art. 1, c. 344-347), a condizione che i nuovi infissi/superfici vetrate rispettino i valori di trasmittanza termica U previsti negli allegati alla legge e fino ad una detrazione massima totale di 60.000 Euro. c. ISOLAMENTO TERMICO DELL’INVOLUCRO (PARETI ESTERNE E COPERTURE) (art. 1, c. 20-24). Fino al 31/12/2010 è prorogata la detrazione sull’IRPEF del 55% prevista nella “Finanziaria” 2007 (art. 1, c. 344-347), a condizione che pareti ed coperture, una volta isolate, rispettino i valori di trasmittanza termica U previsti negli allegati alla legge e fino ad una detrazione massima totale di 60.000 Euro. d. INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI (art. 1, c. 20-24). Fino al 31/12/2010 è prorogata la detrazione fiscale del 55% prevista nella “Finanziaria” 2007 (art. 1, c. 344- 347) per l’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda ad uso civile o industriale (compresi i fabbisogni di acqua calda di piscine, istituti di cura e di ricovero, istituti scolastici e università) fino ad una detrazione massima totale di 60.000 Euro. e. SOSTITUZIONE DI IMPIANTI DI RISCALDAMENTO (art. 1, c. 20-24). Fino al 31/12/2010 è prorogata la detrazione sull’IRPEF del 55% prevista nella “Finanziaria” 2007 (art. 1, c. 344-347) per la sostituzione di impianti di riscaldamento non a condensazione con sistemi che facciano uso di caldaie a condensazione fino ad una detrazione massima totale di 30.000 Euro. f. RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA (art. 1, c. 20-24) Fino al 31/12/2010 è prorogata la detrazione fiscale del 55% prevista nella “Finanziaria” 2007 (art. 1, c. 344-347). Le spese sostenute si possono detrarre dall’imposta solo nel caso di riqualificazione energetica dell’intero edificio (interventi realizzati nel rispetto di criteri eco-efficienti) fino ad una detrazione massima totale di 100.000 Euro. g. SOSTITUZIONE DI IMPIANTI DI RISCALDAMENTO (art. 1, c. 286). Fino al 31/12/2010 è prorogata la detrazione sull’IRPEF del 55% prevista nella “Finanziaria” 2007 (art. 1, c. 344-347) per la sostituzione di impianti di riscaldamento non a condensazione con sistemi che facciano uso di pompe di calore ad alta efficienza. h. SOSTITUZIONE DI IMPIANTI DI RISCALDAMENTO (art. 1, c. 286). Fino al 31/12/2010 è prorogata la detrazione fiscale del 55% prevista nella “Finanziaria” 2007 (art. 1, c. 344- 347) per la sostituzione di sistemi di riscaldamento non a condensazione con impianti geotermici “a bassa entalpia”. i. IMPIANTI FOTOVOLTAICI (art. 2, c. 173, 174). Agli impianti fotovoltaici di cui sono titolari enti locali si applica automaticamente una tariffa incentivante del Conto Energia pari a quella prevista per gli impianti fotovoltaici con pannelli integrati architettonicamente alla copertura. j. GASOLIO E GPL IMPIEGATI IN ZONE MONTANE (art. 1, c. 240). Proroga fino al 31/12/2008 delle agevolazioni fiscali (riduzione minima di costo così come indicato dall’ art. 5 del Decreto Legge 356/2001 del 1° ottobre 2001). k. RETI DI RISCALDAMENTO ALIMENTATE A BIOMASSA O CON ENERGIA GEOTERMICA (art. 1, c. 240). Proroga fino al 31/12/2008 delle agevolazioni fiscali in base ai chilowattora (kWh) di calore fornito Link: http://www.provincia.udine.it/italiano/Ente/Uffici/Ristecnol/Energia/Progr/Sportello/ Temiricorrenti/Detrazione fiscale del 55%.doc 8.1 Detrazione fiscale 56 NORMATIVE 8.1 Detrazione fiscale 57 NORMATIVE (così come indicato dall’ art. 6 del Decreto Legge 356/2001 del 1° ottobre 2001). l. FRIGORIFERI, CONGELATORI E LORO COMBINAZIONI (art. 1, c. 353). Per la sostituzione di frigoriferi, congelatori e loro combinazioni con analoghi apparecchi di classe energetica non inferiore ad A+ è prevista una detrazione fiscale del 20% fino al 31/12/2010 fino alla soglia massima di detrazione pari a 200 Euro per ciascun apparecchio (cfr. Circolare n. 24 del 27/04/2007). m. MOTORI ELETTRICI AD ALTA EFFICIENZA (art. 1, c. 358). Per l’installazione di motori elettrici ad alta efficienza di potenza elettrica tra 5 e 90 kW è prevista una detrazione fiscale del 20% per i costi sostenuti entro il 31/12/2010 e fino alla soglia massima di detrazione pari a 1.500 Euro per ciascun motore (cfr. Circolare n. 24 del 27/04/2007). n. VARIATORI DI VELOCITÀ - INVERTER (art. 1, c. 359). Per l’installazione di inverter su impianti con potenza elettrica tra 7,5 e 90 kW è prevista una detrazione fiscale del 20% per i costi sostenuti entro il 31/12/2010 e fino alla soglia massima di detrazione pari a 1.500 Euro per ciascun inverter (cfr. Circolare n. 24 del 27/04/2007). o. ALTRE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI ENERGIA PRESENTI NELLA “FINANZIARIA 2008”. 1. Istituzione di un fondo per la razionalizzazione nell’uso dell’energia: finanziamento di campagne informative per diffusione delle lampadine a basso consumo, incremento dell’efficienza della pubblica illuminazione, spegnimento degli elettrodomestici invece dell’uso della modalità stand by (art. 2, c. 158-163). 2. Divieto di vendita dal 2010 di elettrodomestici con classificazione energetica inferiore alla classe A e di motori elettrici di classe 3 per gli interni degli appartamenti. 3. Divieto di importazione dal 2011 di lampadine ad incandescenza e di elettrodomestici privi di dispositivo in grado di interrompere il collegamento alla rete elettrica. 4. Dal 01/01/2009 il permesso di costruire nuovi edifici civili/industriali è subordinato alla realizzazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili: la potenza di tali impianti deve essere pari almeno ad 1 kW per le abitazioni e di 5 kW nel caso di fabbricati industriali con superfici pari o superiori a 100 m2 (art. 1, c. 289). 8.1 Detrazione fiscale 58 NORMATIVE 5. Dal 01/01/2009 il permesso di costruire nuovi edifici è subordinato alla certificazione energetica dell’edificio (art. 2, c. 282). 6. Dal 01/01/2009 il permesso di costruire nuovi edifici è subordinato alle caratteristiche strutturali dell’immobile che devono essere tali da consentire il risparmio idrico ed il reimpiego delle acque meteoriche (art. 1, c. 288). 7. Istituzione di un fondo di 10 milioni di Euro a supporto della ricerca sulla produzione di idrogeno da fonti rinnovabili (art. 2, c. 176). 8.1 Detrazione fiscale 59 NORMATIVE 1. SPORTELLO ENERGIA 2. ENERGIE RINNOVABILI 3. RISCALDAMENTO | CONDIZIONAMENTO Sostituite frigorifero e congelatore. Potenziale di risparmio del 60%. In caso di acquisto tenete conto degli apparecchi di classe di efficienza energetica A+ o A++. Attualmente i frigoriferi e i congelatori di classe A e B sono da considerarsi superati. Un modello di tipo A oggi consuma il 25% di corrente in più rispetto a un apparecchio “A+” e anche il 45% in più rispetto a un apparecchio “A++”. 4. EFFICIENZA ENERGETICA 5. RISPARMIO ENERGETICO Utilizzate bollitori, tostapane e simili. Potenziale di risparmio del 70%. Per brevi cotture non utilizzate il fornello. Bollitori, tostapane ecc. offrono ottime prestazioni e risparmiano molta energia. Risparmierete il 70% di energia se, per esempio, riscaldate i vostri panini nel tostapane e non nel forno. 6. MOBILITÀ Spegnete la modalità stand by. Potenziale di risparmio del 50%. Impianti stereo, televisori ecc. in stand by consumano molta corrente, anche se sembrano spenti. Risparmierete fino al 50% di energia se spegnerete completamente questi apparecchi oppure utilizzate una ciabatta di alimentazione con interruttore. 7. CONTRIBUTI | PUBBLICAZIONI PROCEDURE AUTORIZZATORIE Utilizzate le modalità di risparmio energetico del vostro computer. Potenziale di risparmio del 51%. Le funzioni di risparmio energetico fanno in modo che solo l’hardware che sta effettivamente lavorando ricevi energia. Così risparmierete la corrente per il vostro computer fino al 49%. 8. NORMATIVE 9. SUGGERIMENTI 61 SUGGERIMENTI Utilizzati gli erogatori doccia a basso flusso d‘acqua per fare la doccia. Potenziale di risparmio del 50%. Grazie a questo tipo di erogatore si utilizza il 50% di acqua in meno. Sarete comunque puliti e avrete fornito un prezioso contributo al risparmio idrico. Docce brevi, bagni meno frequenti. Potenziale di risparmio del 50%. Se la vostra doccia dura solo tre minuti in meno, potrete risparmiare, in una famiglia di tre persone, fino a 150 Euro in un anno. Inoltre: fare il bagno è molto più costoso che fare la doccia! Un bagno completo consuma il triplo di corrente e di acqua che una doccia. Per esempio: con l’energia elettrica di cui ha bisogno un bagno caldo (ca. 120 litri di acqua) potete guardare la televisione per 120 ore di seguito. Dotate la vostra toilette di un tasto risparmio. Potenziale di risparmio del 50%, WC vecchi consumano per ogni scarico dai nove ai 12 litri di acqua. Con la possibilità dello scarico parziale potrete diminuirne il consumo fino al 50%. Lasciate lavare le stoviglie alla vostra lavastoviglie. Potenziale di risparmio: 75% di acqua e 47,5% di energia elettrica. Lavare a mano dura a lungo e consuma molta corrente e acqua. La lavastoviglie, invece, compie lo stesso lavoro risparmiando e in modo igienico: 10 litri di acqua e 1,05 kWh di energia elettrica puliscono e igienizzano fino a 140 stoviglie. Un esempio: lavare a mano la stessa quantità di stoviglie comporta un utilizzo di 40 litri di acqua e 2,0 kWh di corrente. Utilizzate lampadine a risparmio energetico. Potenziale di risparmio dell’80%. Sostituite tutte le normali lampadine che rimangono accese almeno un’ora ogni giorno con quelle a risparmio energetico. Risparmierete l’80% di energia elettrica e avrete cinque volte più luce. Mobilità Utilizzate i mezzi pubblici per andare al lavoro o viaggiate in più persone con la stessa macchina. Comprate un’auto che non consumi troppo e viaggiate risparmiando benzina. Percorrete le brevi distanze a piedi oppure in bicicletta. Assessorato all’Energia Assessorât ae Energjie Progetto grafico: rem S.p.A. - Udine 62 SUGGERIMENTI Stampa: La Tipografica - Udine 080232 | Risparmiare energia Assessorato all’Energia Assessorât ae Energjie RISPARMIARE ENERGIA