INDICE
pag.
1.
2.
3.
INDICE
4.
5.
6.
7.
8.
9.
3
Presentazione
Sportello Energia
Energie rinnovabili
2.1
Biomassa
2.2
Biogas
2.3
Pannelli solari
2.4
Energia fotovoltaica
2.5
Energia eolica
2.6
Energia idroelettrica
2.7
Energia geotermica
Riscaldamento|Condizionamento
3.1
Caldaia
3.2
Pompa di calore
3.3
Caminetti termici
3.4
Condizionatore
Efficienza energetica
4.1
Etichette energetiche
4.2
Disgiuntore
4.3
Passivhaus
4.4
Ventilazione naturale e meccanica
4.5
Climatizzazione radiante
Risparmio energetico
5.1
Risparmio energetico nella casa
5.2
Acqua calda
5.3
Lavastoviglie
5.4
Frigorifero e congelatore
5.5
Lavatrice e asciugatrice
5.6
Illuminazione
Mobilità
Contributi|Pubblicazioni|Procedure autorizzatorie
Normative
8.1
Controlli impianti termici
8.2
Certificazione energetica edifici
8.3
Cogenerazione
8.4
Fonti rinnovabili
8.5
Fotovoltaico e solare termico
8.6
Biocarburanti
8.7
Risparmio energetico edilizia
8.8
Detrazione fiscale
Suggerimenti
INDICE
5
7
9
10
11
13
14
15
16
19
21
22
23
29
30
31
32
33
35
38
39
40
41
43
47
49
51
52
52
53
53
53
54
54
56
61
PRESENTAZIONE
Assessorato all’Energia
Assessorât ae Energjie
L’Amministrazione Provinciale di Udine da anni
opera con un impegno e un lavoro costante sul
tema del risparmio energetico, sensibilizzando i
cittadini con campagne di promozione ed elargendo
contributi per interventi di razionalizzazione
energetica sul nostro territorio.
Con la sottoscrizione del protocollo di Kyoto la gran
parte dei paesi industrializzati ha assunto l’impegno
di ridurre, nel periodo 2008-2012, di almeno
il 5% rispetto ai livelli del 1990, le emissioni di
gas a effetto serra responsabili del riscaldamento
del pianeta. Per raggiungere tali obiettivi le nazioni
firmatarie hanno ritenuto opportuno istituire
politiche nazionali di riduzione delle emissioni.
L’utilizzo delle fonti di energia così dette
“non rinnovabili”, in quanto destinate a esaurirsi,
negli ultimi anni ha peggiorato notevolmente lo
stato di salute dell’ambiente e oggi la necessità
di ricorrere a fonti alternative non inquinanti
rappresenta l’unica possibilità per arrestare il lento
degrado ambientale del nostro territorio.
Su questa linea l’Amministrazione Provinciale si
sta adoperando al fine di rendere possibile questi
propositi, offrendo anche ai cittadini le informazioni
e le linee guida necessarie per l’applicazione delle
normative con un intento di semplificazione dei
percorsi burocratici.
La Provincia di Udine ha ritenuto inoltre utile
istituire, grazie a un Bando Europeo,
l’Agenzia Provinciale per l’Energia (APE),
ente che promuove lo sviluppo sostenibile aiutando
le comunità locali a conseguire miglioramenti
significativi e misurabili nell’utilizzo razionale
dell’energia e delle sue fonti rinnovabili.
Lo spirito di questa pubblicazione e della
presenza dell’Amministrazione Provinciale a una
manifestazione come la Fiera della Casa Moderna,
è quello di voler sensibilizzare l’opinione pubblica
su queste tematiche ed in particolare di voler creare
un contatto diretto con il cittadino informandolo e
dandogli le possibilità di raggiungere questi rilevanti
e strategici obiettivi.
La pubblicazione fornisce un ampio panorama
degli interventi che si possono attuare per evitare
inutili sprechi e migliorare la qualità della vita e
dell’ambiente, fornisce indicazioni per la sicurezza
e il risparmio energetico negli usi domestici e
offre informazioni relative all’applicazione delle
tecnologie ecocompatibili presenti sul mercato.
Ci auguriamo che questa brochure possa
rappresentare per tutti i cittadini uno strumento
utile e un mezzo volto a stimolare la scoperta e la
conoscenza del tema del risparmio energetico e a
sviluppare una coscienza energetica comune.
L’Assessore all’Energia
Stefano Teghil
5
PRESENTAZIONE
1. SPORTELLO ENERGIA
2. ENERGIE RINNOVABILI
3. RISCALDAMENTO | CONDIZIONAMENTO
È attivo lo Sportello energia un servizio a favore dei
cittadini, delle imprese, dei professionisti e degli enti volto
a dare risposte e soluzioni sui temi del risparmio energetico
e del miglioramento della qualità dell’ambiente.
4. EFFICIENZA ENERGETICA
Lo sportello è strutturato per dare informazioni
in materia di:
• regole e indicazioni per la sicurezza e il risparmio
energetico negli usi domestici;
• applicazioni e tecnologie ecocompatibili offerte
dal mercato;
• modalità di accesso a fondi, contributi e finanziamenti
mirati al risparmio energetico e all’ambiente;
• normative e regolamenti.
5. RISPARMIO ENERGETICO
6. MOBILITÀ
Il cittadino può rivolgersi direttamente agli addetti
dello Sportello energia:
7. CONTRIBUTI | PUBBLICAZIONI
PROCEDURE AUTORIZZATORIE
• con l’invio di e-mail:
[email protected]
• telefonando al numero 0432 279814
orari: martedì, giovedì e venerdì 9.00 - 13.00
lunedì e mercoledì
9.00 - 13.00 | 15.30 - 17.30
8. NORMATIVE
9. SUGGERIMENTI
Sportello Energia
33100 Udine - Piazza Patriarcato, 2
dal link:
http://www.provincia.udine.it/italiano/Ente/Uffici/Ristecnol/Energia/Progr/Sportello/Info/index.aspx
si accede alle schede
informative (formato pdf)
relative agli argomenti trattati
in questo opuscolo.
7
SPORTELLO ENERGIA
1. SPORTELLO ENERGIA
2. ENERGIE RINNOVABILI
3. RISCALDAMENTO | CONDIZIONAMENTO
2. ENERGIE RINNOVABILI
Le energie rinnovabili sono quelle forme di energia
generate da fonti che per loro caratteristica intrinseca si
rigenerano o non sono “esauribili” nella scala dei tempi
“umani” e, per estensione, il cui utilizzo non pregiudica
le risorse naturali per le generazioni future.
4. EFFICIENZA ENERGETICA
Sono dunque considerate “rinnovabili” il sole, il vento,
il mare, il cui utilizzo attuale non ne pregiudica la
disponibilità nel futuro, mentre sono considerate
“non rinnovabili”, sia quelle che hanno lunghi periodi di
formazione di molto superiori a quelli di consumo attuale
(in particolare fonti fossili quali petrolio, carbone, gas
naturale), sia quelle presenti in riserve (in particolare
l’isotopo 235 dell’uranio, l’elemento più utilizzato per
produrre energia nucleare), che sono limitate nel futuro.
5. RISPARMIO ENERGETICO
6. MOBILITÀ
2.1 BIOMASSA
Cos’è la biomassa?
Il D.L.vo del 29 dicembre 2003 n. 387 definisce con il
termine biomassa la parte biodegradabile dei prodotti,
rifiuti e residui provenienti dall’agricoltura (comprendente
sostanze vegetali e animali) e dalla silvicoltura e dalle
industrie connesse, nonché la parte biodegradabile dei
rifiuti industriali e urbani.
7. CONTRIBUTI | PUBBLICAZIONI
PROCEDURE AUTORIZZATORIE
8. NORMATIVE
Come viene utilizzata?
Direttamente come combustibile o come materia prima
per la produzione di combustibili
Come funziona?
La biomassa tramite vari tipi di processi di trasformazione
(digestione anaerobica, fermentazione alcolica, digestione
aerobica, pirolisi ecc.) diventa combustibile (biodiesel,
9. SUGGERIMENTI
link:
http://www.provincia.udine.it/italiano/Ente/Uffici/Ristecnol/Energia/Progr/Sportello/
Temiricorrenti/File-Biomassa.doc
2.1 Biomassa
9
ENERGIE RINNOVABILI
bioetanolo, metano ecc.) che verrà successivamente
utilizzato in impianti per la produzione di energia
elettrica e/o energia termica. Il legno vergine, i residui
della lavorazione del legno o la paglia vengono bruciati
direttamente per ricavarne calore.
vengono trattati rifiuti come verdure, siero del latte,
residui di macellazione ecc.
Il biogas viene prodotto e sfruttato a livello energetico
anche durante il trattamento delle acque reflue industriali
o la stabilizzazione dei fanghi di depurazione all‘interno
di serbatoi di digestione.
Come sono fatti gli impianti per lo sfruttamento
della biomassa?
Dipende dalla tecnologia impiegata e dall’utilizzo finale
(sfruttamento dei gas in motori a combustione interna
o turbine a gas ecc.). All’esterno il cuore dell’impianto
sembra una semplice caldaia, ma le reazioni e le
configurazioni all’interno sono svariate. Alcune tecnologie,
le più usate sono: la Gassificazione nei gasogeni (che si
suddivide a sua volta in diverse tipologie), la Pirolisi,
Digestioni aerobica e anaerobica, la Carbonizzazione.
Tecnologie più svariate, che prevedono però sempre
un processo di fermentazione, permettono di ottenere
i combustibili utilizzabili direttamente nei motori a
combustione interna (nei normali motori diesel,
con leggeri adattamenti).
Produzione di energia da biogas.
Il biogas può essere sfruttato sia direttamente, a scopo
di riscaldamento, che tramite un cogeneratore per la
produzione combinata di energia elettrica e calore.
In futuro le celle a combustibile, che registrano il massimo
rendimento elettrico (attualmente del 55%), potranno
essere sempre più utilizzate anche per la combustione
diretta di biogas, gas di depurazione biologica o gas
di discarica RSU. Dopo essere stato opportunamente
pretrattato, il biogas può anche essere immesso nella rete
di distribuzione o essere impiegato come combustibile per
veicoli con motori a ciclo Otto o “dual fuel”.
I veicoli alimentati a biogas vantano emissioni allo scarico,
inferiori di circa il 50% rispetto a quelle dei motori a
benzina (come risulta dalla prova di guida CEE).
Sul mercato esistono aziende specializzate che forniscono
sistemi per convertire l‘alimentazione di autovetture,
camion o autocarri a biogas o a impianti “dual fuel”.
Quali sono vantaggi provenienti dall’utilizzo
della biomassa?
Utilizzare i sottoprodotti di altri processi di produzione
e trasformazione come materia prima per la generazione
di combustibili.
2.3 PANNELLI SOLARI
2.2 BIOGAS
Il biogas si ricava dalla fermentazione di sostanze
organiche. Con il termine di “fermentazione” s‘intende
la decomposizione di materiale biogeno a opera di
microrganismi in assenza di ossigeno, cioè in ambiente
anaerobico. Molteplici gruppi di batteri trasformano il
materiale biogeno in biogas. Esso è composto per circa
2/3 da metano e per circa 1/3 da anidride carbonica.
Gli impianti agricoli a biogas utilizzano come materiale di
base il liquame o il letame. Per aumentare la produzione
di biogas si ricorre frequentemente all‘uso di cofermentati
come colture energetiche dedicate (silomais, erba medica
ecc.) o scarti dell‘industria alimentare. Il materiale organico
fermentato può essere utilizzato in agricoltura come
concime di ottima qualità. Economicamente vantaggioso,
in particolare in impianti di grande taglia,
è il processo di cofermentazione in cui insieme al liquame
2.2 Biogas
10
ENERGIE RINNOVABILI
I pannelli solari termici utilizzano l’energia solare per
trasformarla in calore per riscaldare l’acqua sanitaria;
si dividono in due tipi:
• a circolazione naturale-termosifonica;
• a circolazione forzata.
I primi sfruttano il principio detto termosifonico secondo
il quale l’acqua calda tende ad andare verso l’alto e quindi,
senza bisogno di pompe elettriche, si riesce a fare circolare
il liquido all’interno dei pannelli solari, facendola confluire
nel serbatoio che serve per conservare l’acqua calda.
Gli unici inconvenienti di questo tipo di impianto sono di
tipo estetico (serbatoio visibile sul tetto) o di robustezza
richiesta dal sottotetto per ospitare un serbatoio che ha un
link:
http://www.provincia.udine.it/italiano/Ente/Uffici/Ristecnol/Energia/Progr/Sportello/
Temiricorrenti/Pannelli-Solari.doc
2.3 Pannelli solari
11
ENERGIE RINNOVABILI
peso, una volta riempito, tra i 300 e i 500 kg.
I pannelli a circolazione forzata, invece, utilizzano una
pompa per fare circolare il fluido riscaldato dai raggi solari.
Il fatto che la circolazione avvenga in maniera forzata fa
si che il serbatoio possa essere posizionato in qualunque
punto all’interno dell’abitazione, senza alcun problema
estetico e senza che sia necessaria una particolare
robustezza del tetto o del sottotetto.
D’altro canto vi è un costo di acquisto più elevato,
necessità di assistenza in caso di guasto e un moderato
consumo di energia elettrica per la pompa.
I vantaggi dei pannelli solari termici sono molteplici.
In primo luogo, i pannelli solari termici permettono
di riscaldare l’acqua sanitaria per l’uso quotidiano
senza utilizzare gas o elettricità (nel caso dei pannelli a
circolazione naturale).
Sono pertanto un sostituto dello scaldabagno elettrico
e della caldaia a gas per ottenere acqua calda per lavare
piatti, fare la doccia, il bagno ecc.
In secondo luogo è indubbio un vantaggio economico
nell’abbattimento della spesa in bolletta. In Italia godiamo
di un’insolazione media di 1500 kWh/m² ogni anno.
Anche ipotizzando un rendimento medio dei pannelli
solari termici, con 160.000 m² di pannelli solari
installati in una qualsiasi regione italiana le famiglie
risparmierebbero in bolletta circa 8 milioni di m3 di
metano per il riscaldamento dell’acqua sanitaria tramite la
caldaia a gas o circa 80 GWh di energia elettrica altrimenti
utilizzata dagli scaldabagno elettrici.
La moderna tecnologia, inoltre, ha superato le difficoltà
legate a situazioni di livelli di insolazione minori
(ad es. in caso di pioggia, di nuvolosità ecc.) rendendone
l’utilizzo ancora più conveniente.
I pannelli solari, o collettori termici, sono diventati una
realtà di tutti i giorni. La crescita del mercato europeo del
solare sta contribuendo a un rapido abbattimento dei prezzi
d’acquisto dei pannelli tramite la spinta della concorrenza
tra imprese produttrici e installatrici. Dal lato tecnologico
i rendimenti d’uso dei pannelli sono fortemente migliorati
rispetto al passato per effetto dei crescenti investimenti dei
produttori nella ricerca di innovazioni.
Installare i pannelli solari termici è una scelta privata.
Ogni proprietario di un’immobile può valutare
l’installazione dei collettori solari e verificare il vantaggio
economico che ne conseguirà.
Una scelta privata che sgrava però lo Stato
2.3 Pannelli solari
12
ENERGIE RINNOVABILI
dalla dipendenza energetica e riduce l’importazione del
gas o di petrolio. L’uso dei pannelli solari termici riduce
anche le spese pubbliche sanitarie o ambientali per riparare
i danni provocati l’inquinamento.
È per questo che lo Stato periodicamente incentiva
l’acquisto dei pannelli solari con contributi di sostegno
e defiscalizzazioni della spesa privata.
Si rimanda al capitolo
8.8 Detrazione fiscale del 55%
2.4 ENERGIA FOTOVOLTAICA
La tecnologia fotovoltaica consente di trasformare
direttamente la luce del sole in energia elettrica.
È una tecnologia abbastanza costosa, ma l’investimento
può essere recuperato grazie alla lunga durata degli
impianti, alla gratuità della fonte e all’inesistente
impatto ambientale.
Tale tecnologia sfrutta il cosiddetto effetto fotovoltaico,
cioè la capacità che hanno alcuni materiali semiconduttori
opportunamente trattati, “drogati”, di generare elettricità se
esposti alla radiazione luminosa.
Un sistema fotovoltaico è costituito da un generatore, da un
sistema di condizionamento e controllo della potenza e da
un eventuale accumulatore di energia (la batteria).
L’elemento base del sistema fotovoltaico è la cella.
Un insieme di celle costituisce un modulo; più moduli
collegati in serie formano un pannello (= struttura rigida
ancorabile all’edificio). Un insieme di pannelli costituisce
una stringa e, infine, più stringhe in parallelo costituiscono
il generatore fotovoltaico.
Il generatore, dunque, è costituito da un insieme di moduli
fotovoltaici collegati tra di loro in modo da ottenere i valori
di potenza e tensione desiderati.
Il sistema di condizionamento e controllo della potenza
è costituito da un inverter (che trasforma la corrente
continua prodotta dai moduli in corrente alternata), da un
trasformatore e da un sistema di rifasamento e filtraggio
(che garantisce la qualità della potenza in uscita).
Di solito trasformatore e sistema di filtraggio sono inseriti
all’interno dell’inverter.
link:
http://www.provincia.udine.it/italiano/Ente/Uffici/Ristecnol/Energia/Progr/Sportello/
Temiricorrenti/FileFotovoltaico.doc
2.4 Energia fotovoltaica
13
ENERGIE RINNOVABILI
Un cenno sulle celle fotovoltaiche.
Abbiamo già detto che la cella è il componente elementare
del sistema. È costituita da uno strato di un materiale
semiconduttore (solitamente silicio), che viene attivato
mediante l’inserimento su una “faccia” di atomi di boro e
sull’altra faccia con piccole quantità di fosforo.
Nella zona di contatto tra i due strati a diverso drogaggio
si determina un campo elettrico; quando la cella è esposta
alla luce, per effetto fotovoltaico, si generano delle cariche
elettriche, e se le due celle sono collegate a un utilizzatore,
si avrà un flusso di elettroni sotto forma di corrente
elettrica continua.
Il costo delle celle è elevato poiché il silicio
è molto costoso.
Applicazioni fotovoltaiche sono:
• i sistemi isolati (non collegati alla rete elettrica),
con annesso un sistema di batterie;
• i sistemi collegati alla rete (muniti di contatori per
contabilizzare gli scambi tra l’utente e la rete).
Questi ultimi sono molto efficaci perché quando il
generatore non riesce a produrre l’energia necessaria
a coprire la domanda di elettricità, la rete fornisce
l’energia richiesta, viceversa, se il sistema produce
energia in più, la cede alla rete e viene contabilizzato.
Gli elevati costi di questa tecnologia possono essere
abbattuti tramite le forme di incentivazione da parte
dello Stato.
proprie centrali elettriche. Poi ci sono gli impianti offshore,
che sono delle wind-farm costruite in mare.
Pur essendo una fonte rinnovabile e pulita, l’energia eolica
ha alcuni effetti indesiderati, che sono l’occupazione
del territorio, l’impatto visivo, il rumore, alcuni lievi
effetti sulla flora e sulla fauna e una certa interferenza
sulle telecomunicazioni, ma il grande vantaggio di tale
tecnologia è che si evitano notevoli quantità di emissioni
di sostanze inquinanti nell’atmosfera.
In Italia tale tecnologia è ancora poco sfruttata; c’è qualche
applicazione solo nel Sud e nelle isole.
2.6 ENERGIA IDROELETTRICA
L‘energia idroelettrica rientra tra le fonti energetiche
rinnovabili ed è anch’essa di origine solare.
L‘acqua infatti, per effetto del calore del sole, evapora
salendo nell‘atmosfera sotto forma di vapore acqueo e
precipita nuovamente sulla superficie terrestre.
In un impianto idroelettrico l‘acqua viene convogliata
all‘interno di condotte o canali fino a raggiungere una
turbina. Quando la turbina inizia a girare, il generatore
a essa collegato produce corrente elettrica.
L‘energia idroelettrica si ottiene trasformando un flusso
d‘acqua in energia meccanica rotatoria attraverso
la girante di una turbina.
2.5 ENERGIA EOLICA
La potenza di una centrale idroelettrica dipende soprattutto
dalla portata volumetrica e dall‘altezza del salto compiuto
dall‘acqua. Rispetto all‘altezza del salto si possono
distinguere impianti a bassa pressione (con salto di 15 m),
e impianti a media o alta pressione (oltre 50 m di salto).
Lo sfruttamento dell‘energia idroelettrica può essere inoltre
di tre tipi: centrali idroelettriche ad acqua fluente, centrali
idroelettriche a bacino di accumulo (dighe di sbarramento,
laghi di sbarramento) e centrali idroelettriche ad accumulo
mediante pompaggio.
Le centrali ad acqua fluente, dotate per lo più di turbine
Kaplan, trasformano la forza dell‘acqua corrente in energia
elettrica. Per la centrale a bacino di accumulo è invece
necessaria la presenza di un lago di sbarramento dal quale
poter convogliare l‘acqua accumulata fino alla centrale. Di
regola in questo tipo di centrale si utilizza la turbina Pelton
L’energia eolica è l’energia posseduta dal vento.
Il principio di funzionamento degli aerogeneratori è che il
vento spinge le pale, e il movimento di rotazione delle pale
viene trasmesso a un generatore che produce elettricità.
Il tipo più diffuso è l’aerogeneratore di taglia media, alto
oltre 50 m, con due o tre pale lunghe circa 20 m. È in
grado di erogare una potenza di 500-600 kW e soddisfa il
fabbisogno elettrico giornaliero di circa 500 famiglie.
Di solito più aerogeneratori sono collegati a formare le
wind-farm (“fattorie del vento”), che sono delle vere e
link:
http://www.provincia.udine.it/italiano/Ente/Uffici/Ristecnol/Energia/Progr/Sportello/
Temiricorrenti/FileEolica.doc
2.5 Energia eolica
14
ENERGIE RINNOVABILI
2.6 Energia idroelettrica
15
ENERGIE RINNOVABILI
o Francis. Le centrali idroelettriche a bacino di accumulo
possono essere avviate e disattivate nel giro di pochi
minuti e dunque sono particolarmente adatte per coprire il
fabbisogno nei momenti di massimo consumo. La centrale
idroelettrica ad accumulo mediante pompaggio è una
centrale idroelettrica la cui funzione principale consiste
nell‘erogare alla rete corrente elettrica, durante i momenti
di massimo consumo. L‘acqua viene pompata in un bacino
idroelettrico artificiale posto ad altezza elevata e viene
successivamente utilizzata per far funzionare le turbine
della centrale.
Interessante è anche l‘utilizzo della geotermia per
la produzione di corrente elettrica, opzione tuttavia che
può essere realizzata unicamente costruendo gli impianti
in contesti caratterizzati da particolari condizioni
geofisiche. Si tratta di particolari zone nelle quali la
temperatura del sottosuolo è più alta della media,
in seguito a fenomeni di tipo vulcanico o tettonico.
Dalla produzione di corrente elettrica geotermica
scaturiscono inoltre grandi quantità di calore.
Nella maggior parte dei casi, tuttavia, tale calore è
utilizzabile solamente se gli edifici circostanti vengono
riscaldati attraverso una rete di riscaldamento
a corto raggio.
2.7 ENERGIA GEOTERMICA
La geotermia è il calore che dal nucleo fuso del sottosuolo
giunge fino alla superficie terrestre. In questo suo percorso
verso l‘alto esso riscalda sia gli strati di terreno che le
riserve d‘acqua sotterranee. In alcuni punti della croste
terrestre l‘acqua fuoriesce dalla superficie già sottoforma
di sorgente calda o geyser. Più si penetra in profondità,
maggiore è il calore all‘interno della terra.
Parte del calore che ogni giorno fuoriesce dai meandri del
nostro pianeta si disperde nello spazio, diventando così
inutilizzabile per coprire il fabbisogno mondiale di energia.
Il nucleo interno della terra è molto caldo, come
dimostrano i vulcani e i geyser. L’obiettivo della geotermia
è di sfruttare questo calore.
Questa risorsa energetica, in pratica, è utilizzabile
ovunque. Per poter estrarre il calore dal sottosuolo, è
necessario usare un fluido vettore. Il principio di base
è semplice: o il mezzo di trasporto è già presente nel
sottosuolo, sotto forma di vapore o di acqua calda (e in
questo caso esso viene trasferito in superficie, raffreddato
e normalmente ricondotto nel sottosuolo), oppure si può
pompare dell‘acqua in profondità mediante l’infissione di
apposite sonde geotermiche e riportarla nuovamente in
superficie una volta che si è riscaldata. Il calore estratto si
può impiegare direttamente per riscaldare gli edifici.
La geotermia superficiale e profonda è una delle fonti
energetiche rinnovabili che nel futuro acquisterà sempre
maggiore importanza. Il calore della terra può essere
utilizzato per produrre corrente elettrica (geotermia
profonda) ed energia termica.
2.7 Energia geotermica
16
ENERGIE RINNOVABILI
2.7 Energia geotermica
17
ENERGIE RINNOVABILI
1. SPORTELLO ENERGIA
2. ENERGIE RINNOVABILI
3. RISCALDAMENTO | CONDIZIONAMENTO
3.1 CALDAIA
La caldaia è un apparato atto a riscaldare un fluido
utilizzando il calore ottenuto dalla combustione di
opportuni combustibili o dalla trasformazione di energia.
La caldaia si compone di un primo apparato nel quale
viene generato il calore e di un secondo apparato costituito
generalmente da scambiatori termici che determinano il
passaggio del calore dall’apparato termogeno al fluido da
riscaldare ed eventualmente da evaporare.
La classificazione delle caldaie può basarsi su diversi
criteri, per esempio a seconda che l’impianto sia fisso,
semifisso, da locomotiva o navale, o anche in funzione del
sistema di riscaldamento (caldaie a carbone, a nafta, a gas,
a ricupero, elettriche o nucleari).
4. EFFICIENZA ENERGETICA
5. RISPARMIO ENERGETICO
6. MOBILITÀ
Nella classificazione in base alla capacità si hanno caldaie
a grande, a medio e a piccolo volume d’acqua.
Dal punto di vista costruttivo si distinguono caldaie a tubi
di fumo o di fiamma, caldaie a tubi d’acqua.
In base all’installazione, si hanno caldaie fisse, semifisse,
locomobili, caldaie per locomotive e caldaie navali.
Nei riguardi della trasmissione del calore si hanno caldaie
a convezione e caldaie a radiazione. Le caldaie possono
essere poi a riscaldamento diretto o a riscaldamento
indiretto (Fonte: www.sapere.it).
7. CONTRIBUTI | PUBBLICAZIONI
PROCEDURE AUTORIZZATORIE
Poi esistono tecnologie di combustione ad alto rendimento
che consentono di recuperare il calore latente tramite
la condensazione.
Infatti in una caldaia tradizionale buona parte del calore
va perso sotto forma di vapore acqueo. Le caldaie a
condensazione, riutilizzando il calore del processo
d’evaporazione, raffreddano i fumi sino a circa 40-55°C.
Questo processo consente al vapore acqueo di condensare
e liberare l’energia latente del vapore.
8. NORMATIVE
9. SUGGERIMENTI
link:
http://www.provincia.udine.it/italiano/Ente/Uffici/Ristecnol/Energia/Progr/Sportello/
Temiricorrenti/Caldaie.doc
3.1 Caldaia
19
RISCALDAMENTO | CONDIZIONAMENTO
Le caldaie murali a condensazione offrono un grosso
vantaggio, disporre di una tecnica avanzata all’interno di
uno spazio molto ridotto. Nonostante la condensazione
richieda alla caldaia grandi superfici di scambio
per raffreddare opportunamente i fumi, l’utilizzo
dell’alluminio ha reso possibile l’applicazione della
condensazione anche sulle caldaie murali. I rendimenti
di combustione del 90%, ottenuti sulle caldaie murali
moderne tradizionali appartengono già al passato, superati
dai rendimenti del 100% che si raggiungono sulle caldaie a
condensazione. Con questo tipo di caldaia il risparmio
è elevatissimo.
Per fare una valutazione corretta è necessario esaminare
i rendimenti della caldaia tradizionale sulla quale si
determineranno poi gli effettivi risparmi.
Fatte queste doverose premesse, si può in ogni modo
affermare che con impianti a radiatori si possono
raggiungere risparmi del 20-30% rispetto a caldaie
tradizionali, mentre in impianti a pavimento il risparmio
può superare anche il 40%.
Il maggior costo della caldaia diventa quindi un
investimento che si ammortizza in pochi anni.
3.2 POMPA DI CALORE
È una macchina in grado di trasferire calore da un ambiente
a temperatura più bassa a un altro a temperatura più alta.
Opera con lo stesso principio del frigorifero e del
condizionatore d’aria.
La pompa di calore è costituita da un circuito chiuso,
percorso da uno speciale fluido chiamato “frigorigeno”.
Durante il funzionamento tale fluido, proveniente
dall’evaporatore e quindi allo stato gassoso, viene
dapprima compresso (per cui si riscalda assorbendo una
certa quantità di calore), poi fatto passare nel condensatore
(dove i gas caldi cedono calore all’acqua dell’impianto di
riscaldamento condensando), da qui in forma liquida viene
fatto passare attraverso una valvola di espansione e quindi
si trasforma parzialmente in vapore e si raffredda.
Infine il liquido viene fatto passare nell’evaporatore
ed evapora completamente.
L
Qc
QF
= Lavoro;
= Calore trasferito al corpo caldo;
= Calore trasferito al corpo caldo.
In sintesi la pompa di calore:
• consuma energia elettrica nel compressore;
• assorbe calore nell’evaporatore dal mezzo circostante,
che può essere aria o acqua;
• cede calore al mezzo da riscaldare nel condensatore
(aria o acqua).
Altro particolare da non trascurare relativamente alla
convenienza di questo tipo di caldaie è quello relativo
alle emissioni inquinanti.
Diventa sempre più importante ridurre le emissioni
inquinanti nell’atmosfera, infatti, nello stesso summit di
Kyoto nel 1997, circa 150 paesi hanno deciso di tagliare
le emissioni di gas provocanti l’effetto serra nella misura
del 8% entro il 2010.
Nello specifico l’Italia si è impegnata a raggiungere una
riduzione del 6,5%.
Nel settore del riscaldamento le caldaie a condensazione
assolvono appieno questa funzione poiché hanno
rendimenti sino al 100%. Le caldaie a condensazione non
riducono solo le emissioni di CO2 ed il conseguente effetto
serra che ne scaturisce, ma riducono anche le emissioni
inquinanti in generale, per cui risultano essere, sotto tutti
gli aspetti, un investimento estremamente conveniente.
Il vantaggio nell’uso della pompa di calore consiste nel
fatto che fornisce più energia (ovvero più calore) di quella
elettrica impiegata per il suo funzionamento in quanto
estrae calore dall’ambiente esterno (aria-acqua).
La pompa di calore è molto utilizzata nel settore civile,
anche perché, mediante una semplice valvola, è in grado
di scambiare tra loro le funzioni dell’evaporatore e del
condensatore, fornendo così calore in inverno e freddo
in estate (inverter).
Le pompe di calore, a seconda dell’utilizzo,
ovvero di grandezza dell’ambiente, si dividono in:
• piccola potenza (fino a circa 2 kW);
• media potenza (fino a 20 kW);
• grande potenza (oltre 20 kW).
link:
http://www.provincia.udine.it/italiano/Ente/Uffici/Ristecnol/Energia/Progr/Sportello/
Temiricorrenti/La-pompa-di-calore.doc
3.1 Caldaia
20
RISCALDAMENTO | CONDIZIONAMENTO
3.2 Pompa di calore
21
RISCALDAMENTO | CONDIZIONAMENTO
La scelta della pompa di calore sarà determinata, oltre
che dalle caratteristiche tipologiche dell’edificio, anche
da quelle climatiche (soprattutto se la sorgente fredda è
l’aria esterna e c’è il rischio del formarsi di brina) e delle
condizioni di impiego (residenziale o lavorativo) in assenza
o meno di rumore.
• integrativi (se funzionano in aggiunta o in parallelo
ad altri apparecchi di combustione);
• di supplenza o di emergenza (se funzionano nelle mezze
stagioni o, viceversa, nei periodi più freddi).
Infine, rispetto al mezzo con il quale il calore viene
distribuito, possiamo parlare di:
Infine, per quanto concerne la manutenzione, è necessaria
una pulizia periodica dell’evaporatore, del condensatore,
dei filtri e del tubo di scarico della condensa.
• sistemi radianti (o a irraggiamento), come il caminetto
tradizionale aperto o la stufa in ceramica;
• sistemi ad aria, in cui l’aria calda prodotta viene
poi soffiata anche negli ambienti adiacenti.
3.3 CAMINETTITERMICI
La legna da ardere è uno dei combustibili più utilizzati
in Italia.
Gli apparecchi di combustione a legna (caminetti,
termocaminetti e stufe con tiraggio naturale e potenzialità
inferiore ai 35 kW) si dividono, a seconda della struttura
del focolare, in:
3.4 CONDIZIONATORE
Il condizionatore d’aria è uno degli elettrodomestici che
più incide sulla spesa energetica di un’abitazione.
Un modello medio da 1,5 kW di potenza tenuto acceso
per 10 ore in una giornata molto calda comporta una spesa
di circa 202/206 Euro se usato giornalmente nei tre
mesi estivi.
È consigliabile, pertanto, utilizzare il condizionatore solo
nei casi di effettiva necessità e solo nelle ore più calde
della giornata.
Vi sono vari tipi di condizionatori. Molto diffusi sono
i sistemi Split e Multisplit. Questi sono ideali per il
raffrescamento e la deumidificazione estiva, nonché, nelle
versioni a pompa di calore, per il riscaldamento invernale.
Sono costituiti da una o più unità interne e da un’unità
esterna. Poi ci sono i portatili, che sono climatizzatori per
la casa e per piccole applicazioni in ambito commerciale.
Risultano ideali per il raffrescamento e la deumidificazione
estiva. Sono comodamente trasportabili per mezzo
di rotelle.
Ci sono poi altre categorie che possiamo annoverare tra
quelle che migliorano il nostro benessere fisico, ad esempio
i deumidificatori, che sono ideali per eliminare l’umidità in
eccesso in zone a clima particolarmente umido e in locali
ad alto tasso di umidità. Contrastano la proliferazione dei
batteri e tengono asciutte le pareti preservandole dalla
comparsa di muffe. Di solito sono portatili, compatti e su
rotelle, e si integrano a qualsiasi ambiente
• aperti (ovvero senza alcuna chiusura della bocca, ma
solo con un portello parascintille);
• chiusi (con ante o portelli a chiusura della bocca, e
quindi con separazione del flusso d’aria necessario alla
combustione e conseguente aumento del rendimento
dell’apparecchio).
In base alla frequenza con cui vengono usati, gli impianti
a legno si dividono in:
• impianti continui (quando lavorano per tutto il periodo
del riscaldamento);
• impianti discontinui o intermittenti (se il calore viene
utilizzato in modo irregolare e/o per periodi saltuari).
Ancora, in base alla modalità di utilizzo, gli impianti di
riscaldamento a legna si suddividono in:
• principali (se soddisfano da soli il fabbisogno di
riscaldamento ed eventualmente di acqua calda sanitaria
di un’unità abitativa);
link:
http://www.provincia.udine.it/italiano/Ente/Uffici/Ristecnol/Energia/Progr/Sportello/
Temiricorrenti/Caminetti-termici.doc
3.3 Caminetti termici
22
RISCALDAMENTO | CONDIZIONAMENTO
link:
http://www.provincia.udine.it/italiano/Ente/Uffici/Ristecnol/Energia/Progr/Sportello/
Temiricorrenti/Condizionatori.doc
3.4 Condizionatore
23
RISCALDAMENTO | CONDIZIONAMENTO
I depuratori d’aria invece sono costituiti da un ventilatore
e da un’unità filtrante composta da un filtro meccanico, un
filtro elettrostatico e uno ionizzatore. Il depuratore d’aria
abbatte l’inquinamento presente all’interno dei locali:
fumo, polveri ecc.
Lo ionizzatore presente all’interno della macchina
ristabilisce un equo rapporto tra gli ioni positivi e negativi
producendo un flusso di ioni negativi identico a quelli
generati naturalmente ad esempio dalla cascata di un
torrente. È dimostrato che gli ioni negativi hanno un
benefico effetto sulla salute e sulla sensazione di benessere.
progettato per spingere l’aria all’interno di canalizzazioni
attraverso le quali si immette l’aria trattata in più locali
contemporaneamente. Vanno collegati alla rete idrica
(acquedotto, pozzo ecc) essendo macchine raffreddate
ad acqua.
I ventilconvettori sono costituiti da un ventilatore, da un
elemento di scambio di calore e da un filtro.
Sono macchine ideali per la climatizzazione estiva e il
riscaldamento invernale della casa e di qualsiasi locale.
Alimentati con acqua refrigerata proveniente da un
refrigeratore rendono l’aria del locale fresca, asciutta
e pulita in brevissimo tempo e con grande efficienza
energetica; alimentati con acqua calda proveniente da una
pompa di calore o da una comunissima caldaia forniscono
il caldo pulito ed economico durante la stagione invernale.
1) Usare il condizionatore solo nei casi di effettiva
necessità e solo nelle ore più calde della giornata.
I condizionatori, infatti, sono i più “energivori” tra gli
elettrodomestici: un condizionatore medio divora in
un’ora tanto quanto un frigo da 300 litri.
Il WWF ha stilato alcuni consigli per usare il condizionatore
in modo intelligente, risparmiando energia e guadagnando
anche in salute.
2) Installare il condizionatore in modo che l’aria circoli
liberamente davanti alle prese di entrata e d’uscita.
3) Collocare l’apparecchio in una posizione non soleggiata.
Un condizionatore esposto direttamente al sole
consuma il 5% in più di energia di quello collocato
in una posizione d’ombra.
I termoconvettori sono costituiti da un elemento di scambio
di calore e da un filtro.
Sono macchine ideali per il riscaldamento invernale della
casa e di qualsiasi locale.
Un sistema autonomo è un refrigeratore d’acqua
concepito per la climatizzazione della casa. Abbinato ai
ventilconvettori fornisce il benessere estivo a tutti i locali
in modo rapido, efficiente ed ecologico.
I refrigeratori aria-acqua sono macchine per la produzione
di acqua refrigerata o, nelle versioni a pompa di calore,
riscaldata. L’acqua fredda prodotta va a climatizzare i locali
oppure a sottrarre il calore sviluppato nei diversi processi
industriali. Le macchine sono per installazione all’esterno
e sono raffreddate ad aria.
I refrigeratori acqua-acqua sono macchine per la
produzione di acqua refrigerata o, nelle versioni a pompa
di calore, riscaldata. L’acqua fredda prodotta andrà a
climatizzare i locali oppure a sottrarre il calore sviluppato
nei diversi processi industriali. Queste macchine sono per
installazione all’interno e sono raffreddate ad acqua.
Infine, i condizionatori monoblocco sono climatizzatori
per tutte le applicazioni in ambito commerciale. Ideali
per il raffrescamento e la deumidificazione estiva e per
il riscaldamento invernale. Sono costituiti da un’unità
da installare all’interno. Il gruppo di ventilazione è
3.4 Condizionatore
24
RISCALDAMENTO | CONDIZIONAMENTO
4) Accertarsi che porte esterne e finestre siano ben chiuse,
in modo che il fresco rimanga dentro la casa (se la casa
è vuota per più di 24 ore spegnere i condizionatori).
5) Schermare, se possibile, i vetri con parasole o pellicole
antisole; l’ambiente richiederà meno potenza per
essere refrigerato. I doppi vetri rendono più efficace il
climatizzatore e fanno risparmiare in consumo di energia.
6) Garantire un corretto smaltimento dell’acqua
di condensa.
7) Regolare il termostato non al massimo ma in modo da
mantenere tra interno ed esterno una modesta differenza
di temperatura (non più di 6 gradi).
Non è, infatti, soltanto la diminuzione di temperatura
che contribuisce al refrigerio, ma anche la diminuzione
dell’umidità dovuta alla condensazione del vapore
d’acqua contenuto nell’aria sulle serpentine di
raffreddamento del condizionatore.
Da un punto di vista medico, inoltre, numerosi studi
hanno dimostrato come temperature troppo basse
3.4 Condizionatore
25
RISCALDAMENTO | CONDIZIONAMENTO
possano causare forme di artrite e influenze. 26-27 gradi
sono la temperatura “ideale” sia per quanto riguarda
il risparmio energetico sia per quanto riguarda
la salute umana.
8) Utilizzare la funzione Deumidificazione.
Questa è una caratteristica poco conosciuta del
condizionatore, ma importantissima. Sottraendo l’umidità
è infatti possibile ottenere il benessere senza raffreddare
pesantemente l’ambiente. I valori di umidità ideali
variano dal 40% al 60%.
9) Controllare costantemente che i filtri siano sempre puliti.
Filtri sporchi, infatti producono un maggior dispendio di
energia. Alcuni di essi, inoltre, trattengono polvere, acari,
pollini, sostanze inquinanti.
10) Isolare l’ambiente climatizzato rispetto agli altri locali
non climatizzati.
11) Evitare di usare elettrodomestici che producono calore,
quali forno e lavastoviglie, durante le ore più calde.
Nel settore dei condizionatori ci sono stati negli ultimi
anni interessanti sviluppi: il primo è stato la progressiva
sostituzione dei CFC, nocivi per la fascia di ozono,
con altri gas via via sempre meno dannosi; la seconda
importante innovazione è stata la produzione di nuovi
condizionatori dotati di tecnologia inverter che, sebbene
renda l’acquisto della macchina un po’ più oneroso, offre
una resa energetica molto superiore. Grazie a essa è
infatti possibile mantenere il gas refrigerante in circolo
anche quando il compressore non è attivo rendendo
necessaria molta meno energia per ripartire.
Con questo tipo di tecnologia “il climatizzatore raggiunge
le temperature desiderate in tempi più brevi (...) e si
ottiene un risparmio del 30% circa di energia su otto ore
di condizionamento continuo”.
(“A mente fresca. Piccola guida a un uso intelligente
del condizionatore”; AceaElectrabel in collaborazione con
ISES ITALIA).
3.4 Condizionatore
26
RISCALDAMENTO | CONDIZIONAMENTO
27
1. SPORTELLO ENERGIA
2. ENERGIE RINNOVABILI
3. RISCALDAMENTO | CONDIZIONAMENTO
4.1 ETICHETTE ENERGETICHE
Sono nate nel 1992 con la direttiva 92/75/CE, che è stata
recepita in Italia a partire dal 1998.
La finalità dell’etichettatura energetica degli
elettrodomestici è quella di informare i consumatori
circa il consumo di energia degli apparecchi, allo scopo
di consentire un impiego più razionale dell’energia
e di favorire il risparmio energetico e la riduzione
dell’inquinamento atmosferico.
In più l’etichetta energetica, orientando i consumatori
nella scelta al momento dell’acquisto, favorisce lo sviluppo
tecnologico dei prodotti con consumi contenuti.
L’etichetta energetica consta di una serie di frecce di
lunghezza crescente, ognuna di colore diverso.
A ogni freccia è associata una lettera dell’alfabeto
(dalla A alla G).
La lunghezza delle frecce è legata ai consumi
(i consumi più bassi sono indicati dalle frecce più corte,
quelli più alti dalle frecce più lunghe).
In sintesi più alta è l’efficienza energetica e più corta
è la freccia.
4. EFFICIENZA ENERGETICA
5. RISPARMIO ENERGETICO
6. MOBILITÀ
7. CONTRIBUTI | PUBBLICAZIONI
PROCEDURE AUTORIZZATORIE
La normativa prevede che oltre l’etichetta energetica
vi debba essere una scheda informativa relativa
all’apparecchio posto in vendita.
In tale scheda deve essere riportato: il marchio del
costruttore, il nome del modello, la classe di efficienza
energetica su una classe da A (efficienza massima)
a G (efficienza minima), il consumo di energia, l’eventuale
8. NORMATIVE
9. SUGGERIMENTI
link:
http://www.provincia.udine.it/italiano/Ente/Uffici/Ristecnol/Energia/Progr/Sportello/
Temiricorrenti/Etichette-Energetiche.doc
4.1 Etichette energetiche
29
EFFICIENZA ENERGETICA
assegnazione del marchio comunitario di qualità ecologica
(Ecolabel), le principali caratteristiche tecniche del
modello e in particolare quelle che possono incidere sui
consumi di energia, altre informazioni aggiuntive.
4.3 PASSIVHAUS
Letteralmente Casa Passiva, in realtà una costruzione di
derivazione tedesca, nella concezione di autosufficienza
termica. Si tratta di un esperimento nel campo del
risparmio energetico e nell’utilizzo di nuove tecnologie
per diminuire le esalazioni dannose nell’atmosfera.
In definitiva per il consumatore attento e consapevole
la scheda informativa si configura, accanto all’etichetta
energetica, come un’ulteriore fonte di informazione.
Già adottata da parecchie nazioni nordiche,
la Passivhaus, fonda i sui principi nel soleggiamento e
nel raffrescamento, attraverso sistemi naturali e sistemi
con ricircolo dell’energia. In particolare si tratta di una
casa perfettamente isolata termicamente, dove l’energia
per il riscaldamento deriva dal soleggiamento, curato
assieme all’esposizione, e da pannelli fotovoltaiche oltre
ad assolvere alla funzione per cui sono progettati, fungono
anche da pensilina per ombreggiamento.
4.2 DISGIUNTORE AUTOMATICO DI RETE
Al giorno d’oggi siamo ormai esposti continuamente a
un bombardamento continuo di tipo elettromagnetico;
l’esistenza di possibili interazioni biologiche con il nostro
organismo è tale da giustificare l’utilizzo di strumenti
di difesa a ogni livello.
Mentre l’energia per il raffrescamento è derivante, oltre
che dall’orientamento, come per il soleggiamento, anche
dall’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici. Il consumo
di energia è stato stimato entro i 15 kWh/m2, con un
notevole abbassamento delle emissioni nell’ambiente.
In oltre anche alcune parti dell’edificio sono realizzate
con materiali, che oltre ad avere un notevole risparmio
nella fase di cantiere, hanno un completo riutilizzo dei
componenti utilizzati.
In definitiva di una casa passiva sono molteplici ma
i principali possono essere riassunti:
Il disgiuntore di rete consente di eliminare lo
“smog elettrico” favorendo così un riposo più sano.
Infatti il disgiuntore è un particolare dispositivo che
interrompe automaticamente la tensione della rete elettrica
(220V) appena non si utilizza più la corrente, mantenendo
una bassa tensione continua pari a circa 5 volt (la stessa
riscontrabile nella pila di un telecomando) che permette di
ripristinare automaticamente la tensione nel momento in
cui c’è richiesta di nuovo carico.
• Drastica riduzione dei consumi energetici (un edificio
normale consuma circa 30 litri di combustibile/anno
per ogni mq mentre una casa passiva solo 1,5 litri
esempio: riscaldare una casa passiva di 100 m2
vuol dire utilizzare 150 litri di gasolio all’anno);
• Comfort abitativo (La tecnologia impiegata fa sì che
non si trasmettano i rumori, ci sia un assorbimento di
umidità in eccesso da parte dei rivestimenti grazie al
solfato di Calcio biidrato, ed un rilascio dell’umidità
catturata nel momento in cui l’ambiente diventa secco,
in più il mantenimento del comfort ideale in
ogni stagione);
• Resistenza antisismica (Una Passivhaus pesa
complessivamente dalle 5 alle 7 volte di meno
di una casa tradizionale, consentendo di essere
elastica in modo da assorbire le onde sismiche in
maniera più funzionale).
In questo modo durante la notte quando non è in funzione
alcun apparecchio elettrico, nessun cavo della rete
elettrica risulterà in tensione e conseguentemente si
otterrà una riduzione totale dei campi elettrici e magnetici
perturbativi. Sarà sufficiente, per ripristinare la tensione
nominale di 220V, che un solo apparecchio collegato alla
rete faccia richiesta di corrente.
Il disgiuntore automatico di rete aiuta a risparmiare energia
e denaro, in quanto:
• permette di verificare a distanza che tutte le luci e
gli apparecchi siano spenti e così non si possono
dimenticare apparecchi accesi;
• evita il consumo dovuto a correnti disperse e inutili.
link:
http://www.provincia.udine.it/italiano/Ente/Uffici/Ristecnol/Energia/Progr/Sportello/
Temiricorrenti/Disgiuntore-automatico-di-rete.doc
4.2 Disgiuntore
30
EFFICIENZA ENERGETICA
link:
http://www.provincia.udine.it/italiano/Ente/Uffici/Ristecnol/Energia/Progr/Sportello/
Temiricorrenti/La-casa-Passiva--Passivhaus-.doc
4.3 Passivhaus
31
EFFICIENZA ENERGETICA
4.4 VENTILAZIONE NATURALE E MECCANICA
Tra i requisiti delle costruzioni in rapporto agli spazi
fruibili sicuramente il più importante è quello della qualità
dell’aria, che deve essere igienicamente sicura,
libera da agenti inquinanti e con una sufficiente umidità.
4.5 CLIMATIZZAZIONE RADIANTE
La climatizzazione radiante elimina definitivamente
gli inconvenienti peculiari degli impianti tradizionali
(temperatura e umidità disomogenee, flussi d’aria
fastidiosissimi e pericolosi, antiestetici termosifoni o
convettori d’aria, spazio sottratto all’abitabilità
o all’arredamento).
Infatti, utilizzando una qualsiasi delle strutture
dell’ambiente, non importa se parete, pavimento
o soffitto, la temperatura richiesta si irradia
avvolgendoci uniformemente.
Ciò comporta un’economia di gestione impensabile con
gli altri tipi di impianto. Ad esempio si può arrivare a
utilizzare acqua a temperatura molto bassa d’inverno
(27-30°C invece dei classici 70-80°C) e alta d’estate
(15-20°C contro i consueti 7-12°C): un benessere non solo
psico-fisico, ma anche economico.
Risulta decisamente più naturale e conveniente raggiungere
le condizioni ideali di comfort cercando di mantenere in
equilibrio le modalità di scambio termico privilegiando
innanzitutto il mantenimento della temperatura media
radiante dell’ambiente e trattando la componente
termoigrometrica dell’aria nella sua sola componente di
rinnovo e deumidificazione.
Il processo di abbassamento della temperatura di una delle
superfici componenti la struttura edile permette di tenere
bassa la temperatura media delle altre superfici in quanto
il meccanismo di scambio radiante è immediato e tanto
maggiore quanto maggiore è la differenza di temperatura,
inoltre il processo avviene molto velocemente, senza
movimentare aria né rumore ed è indifferente che venga
attivato da un pavimento, una parete o un soffitto.
Infatti il risultato finale, a regime, trova praticamente
uniformi le varie temperature superficiali (per ambienti
uniformemente coibentati) con effetto di massima
omogeneità e benessere per gli occupanti.
La situazione che si viene a creare, in estate, è quella tipica
delle case di montagna dove, anche se la temperatura
dell’aria esterna è elevata, le superfici interne mantengono
una temperatura più bassa e rendono molto comfortevole
il soggiorno. In questo caso si comprende anche che la
condizione di comfort si realizza con temperature dell’aria
più alte della temperatura effettivamente percepita dalle
persone. Lo stesso procedimento avviene in inverno, anche
se inverso, per cui la temperatura avvertita dagli occupanti
è maggiore della temperatura dell’aria.
La qualità dell’aria è influenzata dalle eventuali emissioni
dei materiali impiegati nella costruzione, dalle condizioni
di effettivo utilizzo di tali spazi e, ovviamente, dalle
condizioni dell’inquinamento atmosferico al contorno
dovute alle significative differenze fra le diverse zone
dei contesti urbani.
La natura, seppure ostacolata dalla presenza di sostanze
inquinanti, rinnova l’aria esterna in molti modi: con
l’azione batterica del sole, con l’eliminazione del biossido
di carbonio e la restituzione dell’ossigeno da parte delle
piante e con l’effetto di lavaggio della pioggia che è l’unica
in grado di far cadere le sostanze inquinanti più pesanti.
L’introduzione controllata di aria esterna può aiutare a
difendere la nostra casa dal troppo caldo
a costo praticamente nullo.
L’effetto raffrescante avviene essenzialmente in due modi:
realizzando condizioni di benessere termico individuali
(raffreddamento della pelle ed evaporazione del sudore)
e raffreddando le strutture dell’ambiente interno attraverso
scambi termici tra le pareti e l’aria.
Quindi l’utilizzo della ventilazione naturale può
essere considerato elemento sufficiente in relazione
all’ottenimento di idonee condizioni di qualità dell’aria.
Per perseguire tale obiettivo, però, sarebbe consigliato
effettuare un ricambio completo di aria ogni 2 ore.
Dal momento che ciò non è sempre possibile, a
integrazione e/o sostituzione della ventilazione naturale
possono essere adottati sistemi meccanici di attivazione
della ventilazione con riferimento alle specifiche
destinazioni funzionali dei fabbricati.
link:
http://www.provincia.udine.it/italiano/Ente/Uffici/Ristecnol/Energia/Progr/Sportello/
Temiricorrenti/Ventilazione-Naturale--Meccanica.doc
4.4 Ventilazione naturale e meccanica
32
EFFICIENZA ENERGETICA
link:
http://www.provincia.udine.it/italiano/Ente/Uffici/Ristecnol/Energia/Progr/Sportello/
Temiricorrenti/Climatizzazione-Radiante.doc
4.5 Climatizzazione radiante
33
EFFICIENZA ENERGETICA
In generale tali sistemi consentono di ottenere
un notevole risparmio energetico.
1. SPORTELLO ENERGIA
2. ENERGIE RINNOVABILI
3. RISCALDAMENTO | CONDIZIONAMENTO
5.1 RISPARMIO ENERGETICO NELLA CASA
Il risparmio energetico nel settore residenziale è
fondamentale per ridurre le spese di riscaldamento e
quindi consumare meno energia, migliorare il comfort,
ridurre i consumi di combustibile da fonti tradizionali
e ridurre l’inquinamento.
Intervenendo sugli edifici possiamo risparmiare energia
in vari modi:
4. EFFICIENZA ENERGETICA
• Riducendo le dispersioni di calore attraverso le pareti
ed il tetto della casa;
• Limitando le fughe di aria calda dalle finestre;
• Abbassando la temperatura degli ambienti e nei locali
non utilizzati;
• Regolando correttamente l’impianto di riscaldamento.
5. RISPARMIO ENERGETICO
6. MOBILITÀ
È chiaro che tutto ciò comporta degli investimenti, ma
questi vengono rimborsati nel corso degli anni, anche
perché alcuni interventi possono essere fatti da sé, altri
tramite ditte specializzate. Una delle cose più importanti
è l’isolamento dei muri. Può essere realizzato dall’interno,
dall’esterno o nell’intercapedine; la scelta dipende dallo
stato di degrado dell’edificio e dalla somma di denaro
disponibile per la sua realizzazione.
L’isolamento più efficace è quello dall’esterno, che però è
anche il più costoso.
7. CONTRIBUTI | PUBBLICAZIONI
PROCEDURE AUTORIZZATORIE
8. NORMATIVE
L’isolamento nell’intercapedine può essere effettuato
quando la parete contiene un’intercapedine ed è possibile
riempirla con opportuni materiali isolanti.
Anche l’isolamento del tetto è fondamentale e va
controllato periodicamente per eseguire un effettivo
risparmio energetico.
Un altro intervento molto efficace da poter realizzare è
l’isolamento delle finestre, mediante le guarnizioni per
9. SUGGERIMENTI
link:
http://www.provincia.udine.it/italiano/Ente/Uffici/Ristecnol/Energia/Progr/Sportello/
Temiricorrenti/Risparmio-Casa.doc
5.1 Risparmio energetico nella casa
35
RISPARMIO ENERGETICO
serramenti, il silicone, i doppi vetri, l’applicazione di
tendaggi pesanti davanti alle finestre e la sostituzione
dei serramenti con altri già predisposti con vetrocamera.
da letto intorno ai 16°, la sala da pranzo, il salotto e la
camera dei bambini dai 18° ai 21°. Il bagno deve essere
caldo solo al mattino e la sera.
Un altro elemento su cui agire è l’impianto di
riscaldamento. Il D.P.R. 412/93 ha reso obbligatori
i controlli sull’efficienza degli impianti termici, la
manutenzione deve essere effettuata almeno una volta
l’anno, con l’effettuazione del controllo della temperatura
e l’analisi dei fumi che fuoriescono dal camino, la pulizia
della caldaia (una caldaia non pulita causa una sensibile
riduzione del rendimento dell’impianto) e la regolazione
della combustione del bruciatore. Ove necessario,
soprattutto nel caso di caldaie molto vecchie, è sicuramente
conveniente anche sostituire il generatore di calore con
uno più attuale.
5.
Arieggiate bene i locali: più volte al giorno a finestre
spalancate e per pochi minuti. Avrete sempre aria fresca,
ma pareti e pavimento caldi.
6.
Non mettete mobili vicino ai termosifoni, né coprite
questi ultimi con tende. Solo così il termostato potrà
registrare correttamente la temperatura.
7.
Finestre e porte isolate male possono causare importanti
perdite di calore. Grazie a una candela accesa potrete
individuare tutti gli spifferi.
8.
Potete incollare da soli guarnizioni isolanti non solo alle
finestre, ma anche alle fessure sotto le porte.
9.
Utilizzate i “paraspifferi“ di stoffa davanti alle porte per
evitare freddo indesiderato.
La manutenzione deve essere affidata a una ditta che
possieda i requisiti previsti dalla normativa vigente.
Come ultimo accorgimento, è necessario che ogni ambiente
sia riscaldato alla giusta temperatura.
Onde evitare surriscaldamenti inutili, conviene applicare a
ogni radiatore una valvola termostatica. Questo dispositivo
regola automaticamente l’afflusso di acqua calda ai
radiatori, in base alla temperatura impostata su un’apposita
manopola graduata.
La valvola si chiude man mano che la temperatura
ambiente (misurata da un sensore incorporato nella
manopola) si avvicina a quella desiderata, consentendo
di dirottare ulteriore acqua calda verso quei radiatori
che sono aperti non avendo ancora raggiunto la
temperatura impostata.
5.1 Risparmio energetico nella casa
36
1.
Una camera a una temperatura inferiore di un grado
permette un risparmio energetico del 6%. Indossiamo un
maglione caldo ed evitiamo di alzare il riscaldamento.
2.
La notte la temperatura può essere abbassata anche di
5°. Il calo può iniziare già due ore prima di andare a letto.
3.
Anche di giorno alcuni spazi possono essere riscaldati
di meno: tenete le porte verso questi ambienti sempre
chiuse. Non tenete a lungo gli spazi troppo freddi,
potrebbe subentrare l’umidità.
4.
Ogni ambiente ha la sua temperatura ideale: le camere
RISPARMIO ENERGETICO
10. Le persiane aiutano a mantenere il calore.
Chiudetele nelle ore notturne.
11. Riscaldate le singole stanze singolarmente.
Con termostati elettronici potete controllare le
temperature di ogni singolo ambiente.
Nelle ore notturne e in caso di assenza prolungata potete
abbassare la temperatura. Potete anche montare questo
tipo di termostati da soli senza fatica.
5.1 Risparmio energetico nella casa
37
RISPARMIO ENERGETICO
5.2 L’ACQUA CALDA
L’acqua calda in bagno e in cucina rappresenta, dopo
il riscaldamento, il secondo ambito in cui viene consumata
più energia elettrica in casa. È quindi importante saperla
utilizzare al meglio.
1.
Fare la doccia anziché il bagno fa risparmiare molta
energia. La stessa acqua calda impiegata per un bagno
completo può servire per tre docce.
2.
Potete risparmiare acqua calda grazie a miscelatori o
miscelatori termostatici, con i quali potete scegliere
la temperatura.
3.
Utilizzate gli erogatori doccia a basso flusso d’acqua:
potrete risparmiare fino al 50% di acqua e quindi
di energia.
5.3 LAVASTOVIGLIE
La lavastoviglie è un elettrodomestico in fase di espansione
nelle famiglie italiane.
Non lasciate scorrere inutilmente l’acqua calda, per
esempio quando vi lavate i denti e insegnatelo ai vostri
bambini sin dall’inizio!
I nuovi apparecchi hanno minori consumi di energia
elettrica, di acqua (si è passati da 45 a 25 litri)
e di detersivo.
5.
Se utilizzate un boiler, spegnetene la produzione di acqua
calda prima di partire per le vacanze.
Inoltre, quelle con i cicli “rapidi” permettono di
risparmiare tempo (fino al 60%) e quindi energia.
6.
Evitate di sciacquare le stoviglie a fondo con l’acqua
calda prima di metterle nella lavastoviglie: basta togliere
i resti di cibo grossolanamente.
7.
Avviate la lavastoviglie solo a pieno carico. Quasi sempre
basta il programma a ciclo economico, che lava a 55°.
L’acqua sarà così meno calda e potrete risparmiare fino
al 25% di corrente.
Molto importante in fase di acquisto è scegliere una
lavastoviglie con un numero di coperti congruente con le
nostre necessità, onde evitare di utilizzare una lavastoviglie
semivuota o, viceversa, doverne fare più di una perché
non è sufficiente.
9.
In entrambi i casi sprecheremo acqua ed energia.
Anche in questo caso l’etichetta energetica ci dice quanto
consumiamo per ciclo di lavaggio e ci aiuta nella scelta
dell’acquisto.
Quando acquistate una lavastoviglie, date un’occhiata
all’etichetta di consumo energetico: apparecchi di classe
A risparmiano acqua ed energia elettrica.
Alcuni consumi per un uso intelligente della lavastoviglie:
Basta con acqua troppo calda o troppo fredda nel
lavandino o nella doccia, risparmierete cosi fino al 20%
di energia elettrica. Caldaie elettroniche forniscono
immediatamente l’acqua alla temperatura desiderata.
Risparmierete così acqua, perché non dovrete aspettare
che diventi calda.
10. Uno scarico del WC che perde spreca circa 50 litri di
acqua ogni giorno. Riparate subito rubinetti o scarichi
che perdono.
38
12. Lavate la macchina nei moderni lavaggi auto ecologici.
Risparmierete così tempo e denaro.
4.
8.
5.2 L’acqua calda
11. Utilizzate acqua piovana per il giardino e il WC:
coprirete così il 30% del fabbisogno idrico. L’acqua è
raccolta attraverso l’intera superficie del tetto, filtrata e
immagazzinata sotto terra. In caso di nuove costruzioni
è possibile installare un sistema di raccolta di acqua
piovana per il WC e la lavatrice.
RISPARMIO ENERGETICO
1.
Mettere regolarmente il sale nell’apposito contenitore
(consente di evitare la formazione del calcare che,
depositandosi sulle resistenze, provoca un aumento
dei consumi).
2.
Usare prevalentemente il lavaggio rapido.
link:
http://www.provincia.udine.it/italiano/Ente/Uffici/Ristecnol/Energia/Progr/Sportello/
Temiricorrenti/documento.aspx?DocID=19263
5.3 Lavastoviglie
39
RISPARMIO ENERGETICO
3.
Far funzionare la lavastoviglie a pieno carico.
4.
Pulire spesso il filtro.
5.
Staccare i collegamenti elettrici ed idraulici in caso
di lunghi periodi di inattività della lavastoviglie.
Anche in questo caso l’etichetta energetica ci aiuta
nell’acquisto di un prodotto più efficiente.
Vi sono alcuni accorgimenti che permettono di utilizzare
meglio i frigoriferi ed i congelatori:
5.4 FRIGORIFERO E CONGELATORE
Vediamo alcuni consigli pratici e suggerimenti relativi
all’acquisto, all’installazione, all’utilizzo e alla
manutenzione di frigoriferi e congelatori.
Per quanto riguarda l’acquisto, si va dal frigorifero ad una
sola porta (consigliato a chi preferisce acquistare giorno
per giorno gli alimenti freschi) a quello a più porte (con
possibilità di scegliere tra diversi climi quello più adatto ai
cibi che si intendono conservare).
Questi ultimi permettono di risparmiare energia in quanto,
con l’apertura delle singole porte, la perdita di freddo è
ridotta al minimo.
Poi ci sono i frigocongelatori “no-frost” (senza brina),
i quali, grazie a una speciale ventilazione forzata, evitano
la formazione della brina o umidità sulla superficie degli
alimenti, mantenendoli freschi più a lungo.
Consumano di più per la presenza della ventola ma si
risparmia perché, non formandosi ghiaccio, le prestazioni
dell’apparecchio rimangono costanti.
RISPARMIO ENERGETICO
Lasciare uno spazio di almeno 10 cm tra la parete
e l’apparecchio.
3.
Regolare il termostato secondo la temperatura ambiente.
4.
Posizionare gli alimenti secondo le loro esigenze
di conservazione.
5.
Evitare di riempire eccessivamente il frigo, di metterci
cibi caldi e di tenere aperta l’anta.
6.
Infine, come manutenzione è sufficiente controllare le
guarnizioni di gomma delle porte, pulire il condensatore
e sbrinare periodicamente l’apparecchio.
Diminuendo la quantità di acqua è necessaria meno energia
per portarla alla temperatura prescelta per il lavaggio ed è
anche sufficiente una minore quantità di detersivo.
Diminuendo il detersivo si limita anche l’inquinamento
delle acque.
Molto importante è anche la “durezza” dell’acqua, che è
determinata dalla presenza di calcio e magnesio.
Più dura è l’acqua, più detersivo occorre, per cui
è opportuno, per limitare i consumi, installare un
“addolcitore” che trattenga il calcare alle tubature di
Molto importante è aprire e tenere aperto il meno possibile
lo sportello di un congelatore, perché ogni volta riparte il
compressore dell’apparecchio e, quindi, il consumo
di energia.
40
2.
La lavatrice è uno degli elettrodomestici più diffusi.
I nuovi modelli sono in grado di lavare il bucato
utilizzando una minore quantità di acqua, di detersivo
e di energia elettrica.
Stesso discorso vale per i congelatori. Questi possono
essere verticali (o “ad armadio”) o orizzontali (o “a pozzo”),
ma l’importante è sceglierne un tipo con un forte strato
di isolante alle pareti (poliuretano 9-10 cm).
5.4 Frigorifero e congelatore
Posizionare gli apparecchi nel punto più fresco
della cucina.
5.5 LAVATRICE E ASCIUGATRICE
Un altro indicatore utile al momento dell’acquisto è la
“capacità” del frigorifero, da scegliere in base all’entità del
nucleo familiare (per una persona bastano 100 litri, per
quattro 300) con conseguente aumento dei consumi.
link:
http://www.provincia.udine.it/italiano/Ente/Uffici/Ristecnol/Energia/Progr/Sportello/
Temiricorrenti/Risparmio-Frigorifero.doc
1.
link:
http://www.provincia.udine.it/italiano/Ente/Uffici/Ristecnol/Energia/Progr/Sportello/
Temiricorrenti/Risparmio-Lavatrice.doc
5.5 Lavatrice e asciugatrice
41
RISPARMIO ENERGETICO
adduzione, oppure, più semplicemente, utilizzare
un prodotto anticalcare.
5.6 ILLUMINAZIONE
L’obiettivo è una migliore illuminazione con un minore
consumo di energia.
Le lampade si dividono in due tipi:
I consigli per un corretto utilizzo, manutenzione
e risparmio sono:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
•
•
Limitare le temperature (per il bucato bastano 60°).
Utilizzare la lavatrice solo a pieno carico.
Usare la quantità esatta di detersivo.
Pulire frequentemente il filtro.
Usare prodotti decalcificanti insieme al detersivo.
In caso di assenza prolungata da casa staccare
i collegamenti.
Tenere pulito il cassetto del detersivo.
Le lampade ad incandescenza sono costituite da un bulbo
in vetro dal quale è stata tolta l’aria e successivamente
riempito con un gas inerte; al suo interno, un filamento
di tungsteno attraversato dalla corrente elettrica diventa
incandescente, emettendo una certa quantità di luce.
L’efficienza luminosa di tali lampade è modesta, perché
l’energia elettrica è trasformata in gran parte in calore e
solo in minima parte in luce. Appartengono a tale tipologia
le lampade alogene, che hanno una maggiore durata e una
tonalità di luce più bianca.
Il problema delle asciugatrici è che per riscaldare l’aria
necessaria all’asciugatura occorre molta energia,
e quindi aumentano i costi ed i consumi.
È dunque opportuno usarla il minimo indispensabile.
Per quanto riguarda le asciugatrici, ne esistono di due tipi:
1.
Con scarico d’aria (adatto a locali ben aerati).
2.
Con condensazione del vapore (per locali non aerati).
In queste ultime i vapori si raccolgono in un apposito
contenitore da svuotare a fine ciclo, o direttamente
in uno scarico.
ad incandescenza;
a scarica in gas.
Le lampade a scarica in gas sfruttano il principio per cui
se tra due elettrodi immersi in un gas o in vapori metallici
viene applicata una differenza di potenziale opportuna,
si genera una scarica a cui è associata l’emissione di
radiazioni visibili.
Queste lampade hanno un’efficienza luminosa di gran
lunga superiore (da 4 a 10 volte) rispetto a quella delle
lampade ad incandescenza. Non possono, però, essere
collegate direttamente alla rete di alimentazione (come
quelle a incandescenza), ma richiedono l’impiego di
un’apparecchiatura di alimentazione (reattore) che ha il
compito di limitare al giusto valore la corrente di scarica e,
in generale, di un accessorio per facilitare l’innesco della
scarica (starter o accenditore).
Un tipico esempio sono le lampade “al neon”. Queste
ultime sono più costose di quelle ad incandescenza ma il
risparmio che ne deriva è molto elevato.
Il problema delle asciugatrici è che per riscaldare l’aria
necessaria all’asciugatura occorre molta energia,
e quindi aumentano i costi ed i consumi.
È dunque opportuno usarla il minimo indispensabile.
Ecco alcuni consigli per ridurre i consumi:
1.
Una lampadina a basso consumo energetico utilizza l‘80%
in meno di corrente. In caso di 10.000 ore di luce con una
lampadina a basso consumo di 20 watt (che equivale a
una lampadina normale di 100 watt), questo significa
un risparmio di almeno 70 Euro. Contemporaneamente
l’ambiente sopporta 288 kg di CO2 in meno.
link:
http://www.provincia.udine.it/italiano/Ente/Uffici/Ristecnol/Energia/Progr/Sportello/
Temiricorrenti/Risparmio-Illuminazione.doc
5.5 Lavatrice e asciugatrice
42
RISPARMIO ENERGETICO
5.6 Illuminazione
43
RISPARMIO ENERGETICO
5.6 Illuminazione
44
2.
Se opportuno, dovreste sostituire una lampadina normale
difettosa con una lampadina a basso consumo.
È particolarmente consigliato quando si tratta di
lampadine che sono continuamente accese e spente.
3.
I tubi fluorescenti (praticamente sono la forma più grande
delle lampadine a basso consumo) rappresentano il
massimo del risparmio energetico. Possono durare molto
tempo e sono particolarmente consigliati per ambienti di
lavoro molto utilizzati.
4.
Posizionate le fonti di luce in grandi ambienti in modo che
i singoli spazi possano essere illuminati singolarmente.
5.
Lampade alogene o a basso voltaggio non sono lampade
a risparmio energetico, ma fanno luce subito.
Se il trasformatore di queste lampade non viene spento
con l’interruttore, consuma sempre corrente.
6.
Le lampade alogene rappresentano il massimo del
consumo energetico: lo si può notare già dal calore che
emanano. E anche quando sono spente, il trasformatore
continua a caricare corrente.
7.
Un ambiente chiaro ha bisogno di meno luce:
un suggerimento in caso di ristrutturazioni con effetti
di lunga durata per il risparmio.
8.
Potete rilevare la corrente utilizzata dai vostri
elettrodomestici grazie a un misuratore di corrente.
Li potete acquistare in Internet o in negozi specializzati.
RISPARMIO ENERGETICO
45
1. SPORTELLO ENERGIA
2. ENERGIE RINNOVABILI
3. RISCALDAMENTO | CONDIZIONAMENTO
È innegabile: viaggiare in macchina è comodo.
Ma l’automobile è causa di ingorghi, inquinamento
acustico, emissioni nocive (CO2 e polveri sottili)
e pregiudica la qualità della vita. Ciò nonostante
l’automobile viene sempre assolta e nei suoi confronti si
dimostra un’indulgenza che altrove viene negata.
Sebbene i veicoli di nuova generazione presentino
consumi molto inferiori, il consumo energetico imputabile
al traffico individuale è notevolmente aumentato per
la preferenza data ai veicoli di grandi dimensioni
(fuoristrada, monovolume ecc.) e per il numero di veicoli
in circolazione sempre in aumento.
4. EFFICIENZA ENERGETICA
5. RISPARMIO ENERGETICO
Passare all’azione.
Risparmiare energia significa modificare stili di vita e
abitudini e interrogarsi sul mezzo di trasporto più adeguato
nelle varie situazioni.
Nel traffico individuale, la ripartizione dei chilometri pro
capite, ossia il totale delle distanze coperte dalle persone
con i vari mezzi di trasporto, attesta che un buon
50% interessa le vacanze e il tempo libero.
6. MOBILITÀ
7. CONTRIBUTI | PUBBLICAZIONI
PROCEDURE AUTORIZZATORIE
Usando la macchina anche nei tragitti brevi, come spesso
accade, non facciamo sempre la scelta migliore: di norma
per distanze fino a 1 chilometro siamo più veloci andando
a piedi. Spesso tendiamo a sopravvalutare la velocità
media dell’automobile nei centri urbani che in realtà non
supera i 20 km orari.
Per coprire distanze fino a 5 km la bicicletta è il mezzo di
trasporto più adeguato.
Se i collegamenti sono buoni, i mezzi pubblici sono
indubbiamente preferibili all’auto. Optare per questi mezzi
di trasporto risolve a monte tutta una serie di problemi: la
ricerca di un posto macchina, il pagamento del parcheggio,
il rischio di contravvenzione. L’automobile è preferibile per
le distanze più lunghe e in assenza di buoni collegamenti
con i mezzo pubblici.
8. NORMATIVE
9. SUGGERIMENTI
47
MOBILITÀ
1. SPORTELLO ENERGIA
2. ENERGIE RINNOVABILI
3. RISCALDAMENTO | CONDIZIONAMENTO
CONTRIBUTI
Nell’anno 2007 sono stati stanziati contributi a favore dei
privati per la realizzazione di impianti di riscaldamento a
biomasse legnose per un importo totale di € 196.020,00.
Nell’anno 2008 è stato predisposto un bando di
finanziamento per un totale di € 250.982,95 a favore delle
Aziende Agricole che intendono realizzare impianti di
riscaldamento a biomasse legnose (legno, cippato).
Sono attualmente allo studio bandi per l’incentivazione del
risparmio energetico e delle fonti rinnovabili previsti per
gli anni dal 2009 al 2013.
4. EFFICIENZA ENERGETICA
5. RISPARMIO ENERGETICO
6. MOBILITÀ
7. CONTRIBUTI | PUBBLICAZIONI
PROCEDURE AUTORIZZATORIE
PUBBLICAZIONI
da questo link:
http://www.provincia.udine.it/italiano/Ente/Uffici/Ristecnol/Energia/Progr/Sportello/
Pubblicazioni/index.aspx
si accede alle seguenti pubblicazioni
(scaricabili in formato pdf).
Consigli di risparmio energetico per gli edifici esistenti
A cura dell’ arch. Michelantonio Rizzi (CFR associati)
http://www.provincia.udine.it/italiano/Ente/Uffici/Ristecnol/Energia/Progr/Sportello/
Pubblicazioni/libro_risparmio_energetico_bassa_risoluzione_web.pdf
Impianti alimentati a fonti rinnovabili
Guida tecnico-amministrativa sulle procedure
di autorizzazione
8. NORMATIVE
http://www.provincia.udine.it/italiano/Ente/Uffici/Ristecnol/Energia/Progr/Sportello/
Pubblicazioni/2007-11-22-IAFR-Guida-biogas-pdf.pdf
9. SUGGERIMENTI
PROCEDURE AUTORIZZATORIE
Linee guida autorizzazioni impianti a fonti rinnovabili
Diagrammi di flusso - Procedura
http://www.provincia.udine.it/italiano/Ente/Uffici/Ristecnol/Energia/Progr/Sportello/
Pubblicazioni/Linee-Guida-DiagrFlux1.ppt
49
CONTRIBUTI | PUBBLICAZIONI | PROCEDURE AUTORIZZATORIE
1. SPORTELLO ENERGIA
2. ENERGIE RINNOVABILI
3. RISCALDAMENTO | CONDIZIONAMENTO
4. EFFICIENZA ENERGETICA
5. RISPARMIO ENERGETICO
In questa sezione del sito è possibile consultare
la normativa di settore inerente a:
link:
http://www.provincia.udine.it/italiano/Ente/Uffici/Ristecnol/Energia/Progr/Sportello/Normativa/
index.aspx
• controllo impianti termici
• certificazione energetica degli edifici
• cogenerazione
• fonti rinnovabili
• veicoli elettrici
• biocarburanti
• risparmio energetico in edilizia
D.Lgs. 30 maggio 2008 n. 115
Attuazione della direttiva 2006/32/CE relativa all’efficienza
degli usi finali dell’energia e i servizi energetici e
abrogazione della direttiva 93/76/CEE.
Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze
del 07/04/2008.
Disposizioni in materia di detrazioni per le spese
di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio
esistente, ai sensi dell’art.1, c. 349 della Legge 296/2006
Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico
del 11/03/2008.
Aggiornamento valori dei parametri tecnici contenuti nella
Legge 244/2007 (“Finanziaria 2008”)
Circolare dell’Agenzia delle Entrate 12/E del 19/02/2008
Applicazione delle disposizioni contenute nella Legge
244/2007 (“Finanziaria 2008”)
FINANZIARIA 2008.
FINANZIARIA 2007.
Finanziaria 2007: Art. 344-387
6. MOBILITÀ
7. CONTRIBUTI | PUBBLICAZIONI
PROCEDURE AUTORIZZATORIE
8. NORMATIVE
9. SUGGERIMENTI
51
NORMATIVE
8.1 NORMATIVA: CONTROLLI IMPIANTITERMICI
La presente normativa è scaricabile in formato pdf.
La visualizzazione e la stampa dei pdf richiede
Adobe® Acrobat Reader®.
I testi non hanno valore legale. Rimane inalterata l’efficacia
degli atti legislativi originari.
Si rammenta che, vista la frequenza con cui le norme
vengono sostituite, modificate o integrate dallo Stato o
dalla Regione, quanto pubblicato ha valore meramente
indicativo, in quanto i testi potrebbero aver subito
variazioni successive alla loro pubblicazione in questo sito.
L’attività di controllo degli impianti termici viene svolta
dalla società U.C.I.T. S.r.l.
DPR. 26-08-1993 n. 412
Legge 09-01-1991 n. 10
Regolamento Provinciale
8.3 NORMATIVA: COGENERAZIONE
La presente normativa è scaricabile in formato pdf.
La visualizzazione e la stampa dei pdf richiede
Adobe® Acrobat Reader®.
I testi non hanno valore legale. Rimane inalterata l’efficacia
degli atti legislativi originari.
Si rammenta che, vista la frequenza con cui le norme
vengono sostituite, modificate o integrate dallo Stato o
dalla Regione, quanto pubblicato ha valore meramente
indicativo, in quanto i testi potrebbero aver subito
variazioni successive alla loro pubblicazione in questo sito.
Direttiva Ce 11-02-04 n. 8
link.
http://www.provincia.udine.it/italiano/Ente/Uffici/Ristecnol/Energia/Progr/Sportello/Normativa/
Cogenerazione/index.aspx
link.
http://www.provincia.udine.it/italiano/Ente/Uffici/Ristecnol/Energia/Progr/Sportello/Normativa/
Contrimptermic/index.aspx
8.2 NORMATIVA: CERTIFICAZIONE ENERGETICA EDIFICI
La presente normativa è scaricabile in formato pdf.
La visualizzazione e la stampa dei pdf richiede
Adobe® Acrobat Reader®.
I testi non hanno valore legale. Rimane inalterata l’efficacia
degli atti legislativi originari.
Si rammenta che, vista la frequenza con cui le norme
vengono sostituite, modificate o integrate dallo Stato o
dalla Regione, quanto pubblicato ha valore meramente
indicativo, in quanto i testi potrebbero aver subito
variazioni successive alla loro pubblicazione in questo sito.
D.Lgs. 29 dicembre 2006 n. 311
D.Lgs. 19 agosto 2005 n. 192
Bozza Decreto Rettifica 192-05
Schema di decreto legislativo recante “Disposizioni
correttive ed integrative al decreto legislativo 19 agosto
2005, n. 192, recante attuazione della direttiva 2002/91/CE
relativa al rendimento energetico in edilizia”.
8.4 NORMATIVA: FONTI RINNOVABILI
link.
http://www.provincia.udine.it/italiano/Ente/Uffici/Ristecnol/Energia/Progr/Sportello/Normativa/
Rinnovabili/index.aspx
D.Lgs. 29-12-2003 n. 387
Direttiva Ce 27-09-01 n. 77
8.5 NORMATIVA: FOTOVOLTAICO E SOLARETERMICO
link.
http://www.provincia.udine.it/italiano/Ente/Uffici/Ristecnol/Energia/Progr/Sportello/Normativa/
Rinnovabili/Fotovoltaicoesolaretermico/index.aspx
Decreto 19 febbraio 2007 n. 47
Decreto del Presidente della Regione 15-09-2005 n. 0311
Conto energia Nuovo (2207) norme-9894
Direttiva Ce 16-12-02 n. 91
link.
http://www.provincia.udine.it/italiano/Ente/Uffici/Ristecnol/Energia/Progr/Sportello/Normativa/
certificazione/index.aspx
8. Normativa impianti termici
52
NORMATIVE
8. Normativa cogenerazione
53
NORMATIVE
8.6 NORMATIVA: BIOCARBURANTI
Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del
11/03/2008
Aggiornamento valori dei parametri tecnici contenuti
nella Legge 244/2007 (“Finanziaria 2008”).
Circolare dell’Agenzia delle Entrate 12/E del 19/02/2008
Applicazione delle disposizioni contenute nella
Legge 244/2007 (“Finanziaria 2008”).
link.
http://www.provincia.udine.it/italiano/Ente/Uffici/Ristecnol/Energia/Progr/Sportello/Normativa/
Biocarburanti1/index.aspx
La presente normativa è scaricabile in formato pdf.
La visualizzazione e la stampa dei pdf richiede
Adobe® Acrobat Reader®.
I testi non hanno valore legale. Rimane inalterata l’efficacia
degli atti legislativi originari.
Si rammenta che, vista la frequenza con cui le norme
vengono sostituite, modificate o integrate dallo Stato o
dalla Regione, quanto pubblicato ha valore meramente
indicativo, in quanto i testi potrebbero aver subito
variazioni successive alla loro pubblicazione in questo sito.
FINANZIARIA 2008
Finanziaria 2007, art. 22-23
Finanziaria 2007: Sgravio fiscale 55% - testo della Legge
Risparmio Energetico
Finanziaria 2007: Sintesi interventi a sostegno
del risparmio energetico
D. Lgs. 19-08-05 n. 192
L. R. 18-08-05
Disposizioni in materia di edilizia sostenibile
Direttiva CE 08-05-05 n. 30
D.Lgs 30-05-05 n. 128
8.7 NORMATIVA: RISPARMIO ENERGETICO IN EDILIZIA
link.
http://www.provincia.udine.it/italiano/Ente/Uffici/Ristecnol/Energia/Progr/Sportello/Normativa/
Risparmioenerg/index.aspx
La presente normativa è scaricabile in formato pdf.
La visualizzazione e la stampa dei pdf richiede
Adobe® Acrobat Reader®.
I testi non hanno valore legale. Rimane inalterata l’efficacia
degli atti legislativi originari.
Si rammenta che, vista la frequenza con cui le norme
vengono sostituite, modificate o integrate dallo Stato o
dalla Regione, quanto pubblicato ha valore meramente
indicativo, in quanto i testi potrebbero aver subito
variazioni successive alla loro pubblicazione in questo sito.
Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze
del 07/04/2008
Disposizioni in materia di detrazioni per le spese
di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio
esistente, ai sensi dell’art. 1, c. 349 della Legge 296/2006
8. Normativa biocarburanti
54
NORMATIVE
8. Normativa in edilizia
55
NORMATIVE
8.8 DETRAZIONE FISCALE
DISPOSIZIONI PREVISTE NELLA “FINANZIARIA 2008”
A FAVORE DEL RISPARMIO ENERGETICO E DELLE
FONTI RINNOVABILI
La manovra finanziaria 2008 (Legge 244/2007) prevede
varie disposizioni a sostegno del risparmio
energetico e dell’approvvigionamento di energia attraverso
le fonti rinnovabili.
Le iniziative in tal senso si possono così sintetizzare:
a. RIDUZIONE ALIQUOTA ICI NEL CASO DI
PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA DA FONTI
RINNOVABILI (art. 1, c. 6).
Dal 01/01/2009 i Comuni possono applicare un’aliquota
ICI agevolata (inferiore al 4 per mille) per gli edifici al
cui servizio è installato un impianto a fonte rinnovabile
per la produzione di energia elettrica; la riduzione si
applica per 3 anni nel caso di impianti solari termici
(pannelli solari per la produzione di acqua calda)
e di 5 anni per gli impianti che usano altre tecnologie
a fonte rinnovabile.
b. SOSTITUZIONE DI INFISSI E SUPERFICI VETRATE
(art. 1, c. 20-24).
Fino al 31/12/2010 è prorogata la detrazione fiscale
IRPEF del 55% prevista nella “Finanziaria” 2007
(art. 1, c. 344-347), a condizione che i nuovi
infissi/superfici vetrate rispettino i valori di trasmittanza
termica U previsti negli allegati alla legge e fino ad una
detrazione massima totale di 60.000 Euro.
c. ISOLAMENTO TERMICO DELL’INVOLUCRO
(PARETI ESTERNE E COPERTURE) (art. 1, c. 20-24).
Fino al 31/12/2010 è prorogata la detrazione sull’IRPEF
del 55% prevista nella “Finanziaria” 2007
(art. 1, c. 344-347), a condizione che pareti ed coperture,
una volta isolate, rispettino i valori di trasmittanza
termica U previsti negli allegati alla legge e fino ad una
detrazione massima totale di 60.000 Euro.
d. INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI
(art. 1, c. 20-24).
Fino al 31/12/2010 è prorogata la detrazione fiscale
del 55% prevista nella “Finanziaria” 2007 (art. 1, c.
344- 347) per l’installazione di pannelli solari per la
produzione di acqua calda ad uso civile o industriale
(compresi i fabbisogni di acqua calda di piscine, istituti
di cura e di ricovero, istituti scolastici e università) fino
ad una detrazione massima totale di 60.000 Euro.
e. SOSTITUZIONE DI IMPIANTI DI RISCALDAMENTO
(art. 1, c. 20-24).
Fino al 31/12/2010 è prorogata la detrazione sull’IRPEF
del 55% prevista nella “Finanziaria” 2007
(art. 1, c. 344-347) per la sostituzione di impianti di
riscaldamento non a condensazione con sistemi che
facciano uso di caldaie a condensazione fino ad una
detrazione massima totale di 30.000 Euro.
f. RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA (art. 1, c. 20-24)
Fino al 31/12/2010 è prorogata la detrazione fiscale del
55% prevista nella “Finanziaria” 2007
(art. 1, c. 344-347). Le spese sostenute si possono
detrarre dall’imposta solo nel caso di riqualificazione
energetica dell’intero edificio (interventi realizzati nel
rispetto di criteri eco-efficienti) fino ad una detrazione
massima totale di 100.000 Euro.
g. SOSTITUZIONE DI IMPIANTI DI RISCALDAMENTO
(art. 1, c. 286).
Fino al 31/12/2010 è prorogata la detrazione sull’IRPEF
del 55% prevista nella “Finanziaria” 2007
(art. 1, c. 344-347) per la sostituzione di impianti di
riscaldamento non a condensazione con sistemi che
facciano uso di pompe di calore ad alta efficienza.
h. SOSTITUZIONE DI IMPIANTI DI RISCALDAMENTO
(art. 1, c. 286).
Fino al 31/12/2010 è prorogata la detrazione fiscale del
55% prevista nella “Finanziaria” 2007
(art. 1, c. 344- 347) per la sostituzione di sistemi di
riscaldamento non a condensazione con impianti
geotermici “a bassa entalpia”.
i. IMPIANTI FOTOVOLTAICI (art. 2, c. 173, 174).
Agli impianti fotovoltaici di cui sono titolari enti locali
si applica automaticamente una tariffa incentivante del
Conto Energia pari a quella prevista per gli impianti
fotovoltaici con pannelli integrati architettonicamente
alla copertura.
j. GASOLIO E GPL IMPIEGATI IN ZONE MONTANE
(art. 1, c. 240).
Proroga fino al 31/12/2008 delle agevolazioni fiscali
(riduzione minima di costo così come indicato
dall’ art. 5 del Decreto Legge 356/2001
del 1° ottobre 2001).
k. RETI DI RISCALDAMENTO ALIMENTATE A
BIOMASSA O CON ENERGIA GEOTERMICA
(art. 1, c. 240).
Proroga fino al 31/12/2008 delle agevolazioni fiscali
in base ai chilowattora (kWh) di calore fornito
Link:
http://www.provincia.udine.it/italiano/Ente/Uffici/Ristecnol/Energia/Progr/Sportello/
Temiricorrenti/Detrazione fiscale del 55%.doc
8.1 Detrazione fiscale
56
NORMATIVE
8.1 Detrazione fiscale
57
NORMATIVE
(così come indicato dall’ art. 6 del Decreto Legge
356/2001 del 1° ottobre 2001).
l. FRIGORIFERI, CONGELATORI E LORO
COMBINAZIONI (art. 1, c. 353).
Per la sostituzione di frigoriferi, congelatori e loro
combinazioni con analoghi apparecchi di classe
energetica non inferiore ad A+ è prevista una detrazione
fiscale del 20% fino al 31/12/2010 fino alla soglia
massima di detrazione pari a 200 Euro per ciascun
apparecchio (cfr. Circolare n. 24 del 27/04/2007).
m. MOTORI ELETTRICI AD ALTA EFFICIENZA
(art. 1, c. 358).
Per l’installazione di motori elettrici ad alta efficienza
di potenza elettrica tra 5 e 90 kW è prevista una
detrazione fiscale del 20% per i costi sostenuti entro il
31/12/2010 e fino alla soglia massima di detrazione pari
a 1.500 Euro per ciascun motore (cfr. Circolare n. 24 del
27/04/2007).
n. VARIATORI DI VELOCITÀ - INVERTER (art. 1, c. 359).
Per l’installazione di inverter su impianti con potenza
elettrica tra 7,5 e 90 kW è prevista una detrazione fiscale
del 20% per i costi sostenuti entro il 31/12/2010 e fino
alla soglia massima di detrazione pari a 1.500 Euro per
ciascun inverter (cfr. Circolare n. 24 del 27/04/2007).
o. ALTRE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI ENERGIA
PRESENTI NELLA “FINANZIARIA 2008”.
1. Istituzione di un fondo per la razionalizzazione
nell’uso dell’energia: finanziamento di campagne
informative per diffusione delle lampadine a basso
consumo, incremento dell’efficienza della pubblica
illuminazione, spegnimento degli elettrodomestici
invece dell’uso della modalità stand by
(art. 2, c. 158-163).
2. Divieto di vendita dal 2010 di elettrodomestici con
classificazione energetica inferiore alla classe A
e di motori elettrici di classe 3 per gli interni
degli appartamenti.
3. Divieto di importazione dal 2011 di lampadine
ad incandescenza e di elettrodomestici privi di
dispositivo in grado di interrompere il collegamento
alla rete elettrica.
4. Dal 01/01/2009 il permesso di costruire nuovi edifici
civili/industriali è subordinato alla realizzazione di
impianti per la produzione di energia elettrica da
fonti rinnovabili: la potenza di tali impianti deve
essere pari almeno ad 1 kW per le abitazioni e di
5 kW nel caso di fabbricati industriali con superfici
pari o superiori a 100 m2 (art. 1, c. 289).
8.1 Detrazione fiscale
58
NORMATIVE
5. Dal 01/01/2009 il permesso di costruire nuovi
edifici è subordinato alla certificazione energetica
dell’edificio (art. 2, c. 282).
6. Dal 01/01/2009 il permesso di costruire nuovi
edifici è subordinato alle caratteristiche strutturali
dell’immobile che devono essere tali da consentire
il risparmio idrico ed il reimpiego delle acque
meteoriche (art. 1, c. 288).
7. Istituzione di un fondo di 10 milioni di Euro a
supporto della ricerca sulla produzione di idrogeno
da fonti rinnovabili (art. 2, c. 176).
8.1 Detrazione fiscale
59
NORMATIVE
1. SPORTELLO ENERGIA
2. ENERGIE RINNOVABILI
3. RISCALDAMENTO | CONDIZIONAMENTO
Sostituite frigorifero e congelatore.
Potenziale di risparmio del 60%.
In caso di acquisto tenete conto degli apparecchi di classe
di efficienza energetica A+ o A++. Attualmente i frigoriferi
e i congelatori di classe A e B sono da considerarsi
superati. Un modello di tipo A oggi consuma il 25%
di corrente in più rispetto a un apparecchio “A+” e anche
il 45% in più rispetto a un apparecchio “A++”.
4. EFFICIENZA ENERGETICA
5. RISPARMIO ENERGETICO
Utilizzate bollitori, tostapane e simili.
Potenziale di risparmio del 70%.
Per brevi cotture non utilizzate il fornello.
Bollitori, tostapane ecc. offrono ottime prestazioni e
risparmiano molta energia. Risparmierete il 70% di energia
se, per esempio, riscaldate i vostri panini nel tostapane
e non nel forno.
6. MOBILITÀ
Spegnete la modalità stand by.
Potenziale di risparmio del 50%.
Impianti stereo, televisori ecc. in stand by consumano
molta corrente, anche se sembrano spenti.
Risparmierete fino al 50% di energia se spegnerete
completamente questi apparecchi oppure utilizzate
una ciabatta di alimentazione con interruttore.
7. CONTRIBUTI | PUBBLICAZIONI
PROCEDURE AUTORIZZATORIE
Utilizzate le modalità di risparmio energetico
del vostro computer.
Potenziale di risparmio del 51%.
Le funzioni di risparmio energetico fanno in modo che solo
l’hardware che sta effettivamente lavorando ricevi energia.
Così risparmierete la corrente per il vostro computer
fino al 49%.
8. NORMATIVE
9. SUGGERIMENTI
61
SUGGERIMENTI
Utilizzati gli erogatori doccia a basso flusso d‘acqua
per fare la doccia.
Potenziale di risparmio del 50%.
Grazie a questo tipo di erogatore si utilizza il 50%
di acqua in meno. Sarete comunque puliti e avrete fornito
un prezioso contributo al risparmio idrico.
Docce brevi, bagni meno frequenti.
Potenziale di risparmio del 50%.
Se la vostra doccia dura solo tre minuti in meno, potrete
risparmiare, in una famiglia di tre persone, fino a
150 Euro in un anno. Inoltre: fare il bagno è molto più
costoso che fare la doccia! Un bagno completo consuma il
triplo di corrente e di acqua che una doccia. Per esempio:
con l’energia elettrica di cui ha bisogno un bagno caldo
(ca. 120 litri di acqua) potete guardare la televisione
per 120 ore di seguito.
Dotate la vostra toilette di un tasto risparmio.
Potenziale di risparmio del 50%,
WC vecchi consumano per ogni scarico dai nove ai 12 litri
di acqua. Con la possibilità dello scarico parziale potrete
diminuirne il consumo fino al 50%.
Lasciate lavare le stoviglie alla vostra lavastoviglie.
Potenziale di risparmio: 75% di acqua e 47,5%
di energia elettrica.
Lavare a mano dura a lungo e consuma molta corrente e
acqua. La lavastoviglie, invece, compie lo stesso lavoro
risparmiando e in modo igienico: 10 litri di acqua e
1,05 kWh di energia elettrica puliscono e igienizzano fino a
140 stoviglie. Un esempio: lavare a mano la stessa quantità
di stoviglie comporta un utilizzo di 40 litri di acqua e
2,0 kWh di corrente.
Utilizzate lampadine a risparmio energetico.
Potenziale di risparmio dell’80%.
Sostituite tutte le normali lampadine che rimangono
accese almeno un’ora ogni giorno con quelle a risparmio
energetico. Risparmierete l’80% di energia elettrica
e avrete cinque volte più luce.
Mobilità
Utilizzate i mezzi pubblici per andare al lavoro o viaggiate
in più persone con la stessa macchina. Comprate un’auto
che non consumi troppo e viaggiate risparmiando benzina.
Percorrete le brevi distanze a piedi oppure in bicicletta.
Assessorato all’Energia
Assessorât ae Energjie
Progetto grafico: rem S.p.A. - Udine
62
SUGGERIMENTI
Stampa: La Tipografica - Udine
080232 | Risparmiare energia
Assessorato all’Energia
Assessorât ae Energjie
RISPARMIARE
ENERGIA
Scarica

INDICE - Provincia di Udine