PROGETTO LIFE + NATURA E BIODIVERSITA’ LIFE08/NAT/IT/000316 AZIONE A.8.b. Progettazione per la fruizione dei siti in particolare riguardante la bonifica dell’area ex So.Te.Mi. Comune di Manziana PROGETTO LIFE + NATURA E BIODIVERSITA’ LIFE08/NAT/IT/000316 AZIONE A.8.b. Progettazione per la fruizione dei siti in particolare riguardante la bonifica dell’area ex So.Te.Mi. Indagini preliminari ed interventi di messa in sicurezza Ing. Edoardo Robortella Stacul Studio Tecnico Associato Ingegna Cronistoria del Sito Minerario Anni Minerali estratti ‘30-’40 ‘40-’50 ‘50-’60 ‘60-’70 Minerali solfiferi Zolfo Anidride carbonica Anidride carbonica Terre refrattarie Terre refrattarie Solfuri di Ferro Solfuri di Ferro Montecatini Aldo Motosi So.Te.Mi. Minerali Alluminiferi Caolino Società Enti Concessionari Ditta Bousquet Soc.A. Galluzzo Terre refrattarie Solfuri di ferro M.A.R. ‘70-’80 Zolfo importato Aldo Motosi Area Oggetto di Interventi Prioritari Descrizione del Sito Aree Stabilimento L’area stabilimento si può suddividere in due macro aree. La prima area di circa 900 m2 (denominata Corpo N) è periferica rispetto allo sviluppo centrale dell’industria mineraria. In tale corpo si trovano alcuni fabbricati uffici e spogliatoio, l’impianto di frantumazione, i bacini di flottazione ed i laboratori. La seconda area di circa 5100 m2 (denominata Corpo A, Corpo B e Corpo C) consiste nei corpi centrali dell’industria (magazzini lavorazione materiale, forni, bacini di decantazione, silos) oltre alle unità di servizio del personale e ricovero mezzi. Limitrofa a questa seconda area si sviluppa la “Struttura G”, consistente in quattro bacini contigui legati al processo arricchimento dei materiali. Sono inoltre presenti alcuni piccoli edifici/capannoni con funzione di guardiania e/o locali elettrici. Descrizione del Sito Area discarica mineraria Si può suddividere in due sotto aree: - la prima denominata “Bacino di Scavo” un’estensione pari a circa 8.000 m2; - la seconda denominata “Bacini di Scarti” un’estensione pari a circa 2.000 m2. ha ha Area vasta boschiva Limitrofa e contigua alle precedenti aree è presente una zona boschiva vasta, naturale prosecuzione del bosco “Macchia Grande”, che in assenza di attività produttiva sta ampliandosi a scapito delle strutture industriali abbandonate con formazione di cespugli e roveti. Fonti Note di Contaminazione Le fonti note di contaminazione primaria sono principalmente i “fusti ammalorati” presenti nel capannone della ex mensa, unitamente ai trasformatori elettrici dismessi. Le sostanze ivi contenute sono composti chimici di sintesi di natura principalmente organica oltre ai PCB. Progetti ed Interventi Eseguiti Progetto preliminare degli interventi Approvato da Comune ed Università in data 17 settembre 2010 Presentato al Convegno il 25 settembre 2010 Indagini propedeutiche alla messa in sicurezza Specifiche Tecniche approvate con Atto n. 51 del 21.04.2011 Procedura di selezione Data inizio attività di campo: 23.08.2011 Data fine attività di campo: 26.08.2011 Data fine lavori: 28.09.2011 Messa in sicurezza - Rimozione dei fusti ammalorati Progetto esecutivo approvato con Atto n. 83 del 15.11.2012 Acquisizione pareri dagli enti interessati Regione Lazio – Ass. Urb. e Copianificazione prot. n. 326562 del 01.08.12 Regione Lazio – Ass. Amb. e Svil. Sost. prot. n. 037950 del 27.01.12 ARPA Lazio – prot. n. 56861 del 31.07.12 Procedura di selezione Data inizio lavori: Data fine attività di campo: Data fine lavori: 07.05.2013 13.06.2013 20.06.2013 Ubicazione Fusti Ammalorati Indagini Ambientali Preliminari Al fine di definire lo stato e la tipologia di contaminazione delle matrici ambientali interessate (terreno ed acque di falda) è prevista come azione prioritaria una investigazione preliminare attraverso sondaggi e campionamenti ambientali mirati nelle zone dell’impianto con contaminazione storica. Ubicazione Punti di Campionamento Esecuzione Indagini Ambientali Preliminari Risultati Indagini Ambientali Preliminari Matrice terreno e acque Sondaggio S1 – rifiuto non pericoloso Sondaggio S2 – rifiuto non pericoloso Sondaggio S3 – rifiuto non pericoloso Acque da piezometro S2 - (al di sotto dei limiti di legge tranne per Ferro, Manganese e «Zolfo») La soletta di cemento del capannone contenente i fusti non ha presentato rotture e pertanto i rifiuti pericolosi non hanno contaminato i terreni e le acque Risultati Indagini Ambientali Preliminari Matrice Rifiuti Vari Materiale solido capannone A Materiale solido capannone C rifiuto non pericoloso da inviare a discarica per non pericolosi Materiale liquido capannone C rifiuto pericoloso da inviare a discarica per non pericolosi rifiuto non pericoloso da inviare a trattamento Materiale coibentanti – assenza di amianto Materiale solido/liquido fusti ammalorati rifiuto pericoloso da inviare a trattamento Messa in Sicurezza mediante rimozione Fusti Ammalorati Rimozione ed Insaccamento dei Rifiuti Pericolosi Demolizione Controllata Capannone - Elementi Strutturali - Demolizione Controllata Capannone - Pavimento di Fondazione - Controlli in fase esecutiva ASL RMF – UOC S.Pre.S.A.L. Approvato Piano di Lavoro per rimozione materiali contenenti amianto Controlli ed ispezioni durante i lavori ARPA Lazio Acquisizione pareri Campionamento ed analisi del fondo scavo e delle pareti per validazione Campionamento ARPA Lazio Progettazione Ulteriori Interventi di Bonifica Bonifica Materiali Contenenti Amianto •Incapsulamento, carico, trasporto e smaltimento onduline in Eternit sia in quota che a terra •Cantierizzazione settembre 2013 Rimozione materiali ferrosi e ulteriori rifiuti sparsi •Sezionamento, carico, trasporto e recupero macchinari in ferro, previa bonifica •Insacchettamento, carico, trasporto e smaltimento rifiuti vari sparsi •Cantierizzazione dicembre 2013 Informazioni Tecniche Ing. Edoardo Robortella Stacul [email protected]