a n n o V I I I - n u m e r o 7 9 - M a r z o 2 0 1 0 - p o s t e i t a l i a n e . s p e d i z i o n e i n a . p . 7 0 % d . c . / d . c . i . To r i n o - t a s s a p a g a t a / t a x e p e r ç u e / o r d i n a r i o la rivista 79 del cinema MARZO 2010 Sous le soleil de Pialat Omaggio a Maurice Pialat Jean-Luc Godard Compositore di cinema - II parte X Piemonte Movie gLocal Film Festival Magnifiche visioni Festival Permanente del Film Restaurato L’ultimo spettacolo/Schermi americani Il cinema USA degli ultimi 40 anni Anteprima Burma VJ di Anders Østergaard Corti d’autore Eric Rohmer, un “conteur moral” La voce segreta delle parole Il grande cinema in lingua originale Ecce Homo L’immagine di Gesù nella storia del cinema Ai nostri amori (1983) Sous le soleil de Pialat Omaggio a Maurice Pialat di Grazia Paganelli I primi film di Maurice Pialat (nato nel 1925 a Auvergne, nella Francia centro-meridionale) sono brevi documentari girati con una macchina da presa 16mm acquistata nel 1951 con scopi puramente amatoriali. Eppure il risultato è fin da subito personale, capace di rivelare l’ispirazione intima di un regista che stava costruendo la sua poetica. Esce dall’anonimato proprio grazie a questi lavori: in particolare è con L’amour existe (1960), sulla vita ai margini della città di Parigi, che il mondo del cinema si accorge di lui alla Mostra del Cinema di Venezia. Dovranno tuttavia trascorrere ben otto anni prima dell’esordio vero e proprio nel lungometraggio, durante i quali realizza una manciata di cortometraggi (che lo portano a viaggiare tra Francia, Italia e Turchia) mentre a teatro interpreta drammi e commedie. Il primo film di finzione risente di chiara influenza autobiografica. L’enfance nue ricostruisce la difficile storia di un bambino e della sua faticosa ricerca di una famiglia e di una forma di stabilità emotiva, stesso tema affrontato due anni più tardi nell’episodio televisivo della serie La maison du bois che lo stesso Pialat considera una tra le sue opere più riuscite. Seguono film diversi tra loro per le tematiche affrontate ma sostanzialmente vicini nella ruvidità e nell’essenzialità della messa in scena: prevalgono il piano sequenza, il montaggio secco e apparentemente disordinato, l’uso di inserti documentari che, all’interno della finzione propria del film, creano cortocircuiti di forte impatto anche nell’analisi psicologica legata ai personaggi di volta in volta raccontati. Su questa scia si col- locano L’amante giovane, storia di una coppia piccolo-borghese devastata dalla gelosia e invischiata in un rapporto masochistico, La gueule ouverte, abitato dal fantasma della madre, e Passe ton bac d’abord su un gruppo di giovani proletari annoiati. Negli anni Ottanta Pialat ottiene budget più ricchi per i suoi film, ma le sue tematiche esistenziali e intimiste restano le stesse. A lui interessa solo il cinema “dove avviene qualcosa di umano” e per proporre le sue storie scopre una particolare affinità con l’attore Gérard Depardieu che dirige in Loulou, dove recita insieme a Isabelle Huppert, a fianco di Sandrine Bonnaire in Sotto il sole di Satana, Palma d’Oro a Cannes, con Sophie Marceau in Police e, infine, nel più recente Le garçu. Proverbialmente difficile era il suo rapporto con gli attori (che fossero esordienti, affermati o non professionisti) dai quali esigeva la perfezione, plasmandoli a sua immagine e mettendoli di fronte alla necessità di rappresentare il conflitto inteso nella sua forma più estrema e graffiante, perché Pialat filma i rapporti umani come se fossero ferite, racconta l’esclusione e la marginalità, la malattia, la morte, la crisi, la crudeltà come passi necessari della vita dell’uomo. Descritto da Alain Bergala come il vero erede di Renoir, Pialat (che ha più volte ammesso il suo debito nei confronti dello stesso Renoir e di Pagnol) si colloca sulla scia del cinema francese degli anni Trenta, tra Feyder e Grémillon, senza dimenticare l’adesione ai temi e ai modi del cinema a lui contemporaneo (Godard, Resnais, Varda), pur sempre in opposizione rispetto all’industria cinematografica francese. L’omaggio dedicato a Maurice Pialat è un progetto dell’Académie de France à Rome - Villa Medici, curato da Francesca Bolognesi e realizzato con la collaborazione di Museo Nazionale del Cinema, Cineteca del Comune di Bologna e Délégation Culturelle de Turin (Ambassade de France en Italie). Si ringraziano il Ministère des Affaires Étrangères e Gaumont per la cortese collaborazione. la rivista del cinema ø primo piano 1-12 marzo Sous le soleil de Pialat. Omaggio a Maurice Pialat L e R a s s e g n e d e l considerato un santo dai suoi parrocchiani e, in cambio della salvezza della sua anima, compie un miracolo. Poco dopo, Menou-Segrais lo trova morto nel confessionale. Palma d’oro al festival di Cannes. M a s s i m o 3 p r o g r a m m a M a r z o vivere con Roger, per non lasciarlo solo, ma questi rifiuta, desiderando perdersi nella sua solitudine. Sc.: M. Pialat; Fot.: Néstor Almendros; Int.: Hubert Deschamps, Monique Mélinand, Philippe Léotard. MAR 2, h. 18.30, VEN 5, h. 18.15 Sc.: Sylvie Danton, M. Pialat, dal romanzo di Georges Bernanos; Fot.: Willy Kurant; Int.: Gérard Depardieu, Sandrine Bonnaire, M. Pialat. LUN 1, h. 20.30, VEN 12, h. 16.30 Maurice Pialat Van Gogh Maurice Pialat Loulou Francia 1980, 110’, col., v.o. sott. it. Loulou, il nome del protagonista, è il diminutivo di “Louis” e soprattutto un’abbreviazione di “Loubard”. Così sono chiamati, nel linguaggio parigino, i “vitelloni” o “perditempo” della periferia. Nelly, moglie inquieta di André, impiegata nella ditta pubblicitaria del marito, incontra in una discoteca Loulou, un giovane perditempo di cui diventa l’amante. Nelly abbandona il marito e si trasferisce con Loulou in un appartamentino, finché si ritrova incinta e in crisi per la paura di mettere al mondo un figlio con un uomo completamente allergico al lavoro. Loulou promette che con un figlio la sua vita cambierà, ma Nelly non crede alle promesse e abortisce. Maurice Pialat Maurice Pialat L’enfance nue Police Francia 1968, 83’, col., v.o. sott. it. Rimbalzato di famiglia in famiglia, François è un bambino considerato difficile dagli assistenti sociali che si occupano di lui. I suoi gesti sono sempre estremi e violenti fino a quando non trova stabilità presso una famiglia che lo accoglie con amore e disponibilità. Qui si affeziona alla vecchia nonna che, però, presto muore lasciandolo di nuovo disorientato di fronte alla vita. Dopo aver provocato un incidente stradale, infine, viene rimandato indietro ai servizi sociali. Francia 1985, 113’, col., v.o. sott.it. Il commissario di polizia Mangin è in lotta contro corrieri e spacciatori di droga. Nel corso di una irruzione nella casa di un tunisino sospettato, Mangin lo arresta e con lui ferma Noria, la sua compagna diciannovenne. In lei, sempre ostinata e grintosa e sempre recisa nel negare ogni complicità, Mangin incontra un avversario tenace. Lasciata libera Noria, contro la quale non sussistono in definitiva prove sufficiente, Mangin continua instancabile il suo lavoro, tra prostitute e malviventi, ma è sempre più attirato dal fascino della ragazza, la quale tuttavia non solo si fa beffe di lui, ma imbroglia e tradisce impunemente anche il clan dei tunisini, a cui ruba i soldi. Presto, però anche i tunisini iniziano a diffidare della ragazza che viene a trovarsi in pericolo. Mangin recupera il malloppo e lo consegna loro, affinché Noria si salvi. Sc.: M. Pialat; Fot.: Claude Beausoleil; Int.: Raoul Billerey, Henri Puff, Michel Tarrazon. LUN 1, h. 22.30, VEN 12, h. 18.30 Sc.: Arlette Lagmann; Fot.: Pierre-William Glenn, Jacques Loiseleux; Int.: Gérard Depardieu, Isabelle Huppert, Humbert Balsan. LUN 1, h. 16.30, VEN 12, h. 20.30 Francia 1991, 158’, col., v.o. sott.it. Gli ultimi tre mesi di vita del pittore olandese Vincent Van Gogh, trascorsi in una casa di campagna ad Auvers-sur-Oise in compagnia del dottor Gachet, suo medico curante e generoso ammiratore. Dipinge con quieto accanimento e, negli intervalli, fa la corte alla precoce Marguerite, figlia del suo protettore. Ma la salute minata, il cupo rancore verso il fratello Theo che non riesce a vendere i suoi quadri, le intermittenti incursioni nella sregolatezza in cui frequenta bordelli e si abbandona all’alcol, lo fanno passare da depressioni a scatti di ira violenta. Il 27 luglio del 1890 tenta il suicidio. La ferita non è grave, ma muore per mancanza di cure tempestive. Sc.: M. Pialat; Fot.: Gilles Henry, Emmanuel Machuel; Int.: Jacques Dutronc, Alexandra London, Bernard Le Coq. SAB 6, h. 16.30, DOM 7, h. 20.30 Sc.: Jacques Fieschi, M. Pialat, Catherine Breillat, S. Danton; Fot.: Luciano Tovoli; Int.: G. Depardieu, Sophie Marceau, Richard Anconina. MER 3, h. 16.15, VEN 5, h. 22.30 Maurice Pialat Passe ton bac d’abord Francia 1979, 86’, col., v.o. sott. it. In una città del nord della Francia, un gruppo di adolescenti violenti e inquieti affrontano il loro diploma con ansia e indifferenza al tempo stesso. Per loro è questo l’anno dei conflitti con gli adulti e gli insegnanti, che considerano l’esame come un lasciapassare verso il mondo del lavoro. Dal loro punto di vista cinico, invece, l’esame di maturità altro non è se non il primo passo verso la disoccupazione. Maurice Pialat Ai nostri amori À nos amours Maurice Pialat L’amante giovane Nous ne vieillirons pas ensemble Francia 1972, 107’, col., v.o. sott. it. Jean, sposato con Françoise da undici anni, da sei è l’amante di Catherine. Egoista e brutale, ha un carattere impossibile. Catherine, invece, è piena di discreta abnegazione. Un giorno, Jean la conduce con sé a Marsiglia per aiutarlo in riprese cinematografiche: la rimprovera per la sua inettitudine e la scaccia, ma poi va a riprenderla. Episodi del genere si susseguono sempre più numerosi, sino a che Catherine, stanca di questa burrascosa relazione che i suoi genitori non vedono di buon occhio e che Françoise finge di tollerare, essendone invece profondamente ferita, decide di sposarsi con un altro. Jean scopre sempre più il vuoto lasciato in lui dalla ragazza e tenta di riconquistarla con la promessa di matrimonio. Ma Catherine si è resa conto che il legame finirebbe per distruggerla. Francia 1983, 102’, col., v.o. sott.it. Suzanne, adolescente di quindici anni, vive in famiglia mentre segue gli studi con disordinato interesse. Preferisce, in maniera spontanea ma ugualmente confusa, intrecciare rapporti sentimentali con i suoi coetanei, facendosene quasi riparo contro il pesante clima familiare. Proprio la famiglia infatti la mette in difficoltà. Il padre e la madre sono in lite continua e il fratello inutilmente cerca di smussare i dissidi. Un giorno il padre, dopo un serrato colloquio con la figlia, decide di andarsene. La madre, rimasta sola, sfoga la sua rabbia contro Suzanne, che trova un nemico anche nel fratello, manesco e isterico. Così la ragazza continua a coltivare i suoi amori, con uno dei quali, tra la sorpresa generale, arriva a sposarsi. Ma il matrimonio ha breve durata. Suzanne infine prende una decisione: lasciato il marito, parte per gli Stati Uniti in compagnia di un altro ragazzo. Sc.: M. Pialat; Fot.: Pierre-William Glenn, Jean-Paul Janssen; Int.: Sabine Haudepin, Philippe Marlaud, Annick Alane. SAB 6, h. 20.30, DOM 7, h. 16.30 Maurice Pialat Le garçu Francia 1995, 95’, col., v.o. sott.it. Gérard, Sophie e il loro figlio Antoine. Codardo, lagnoso e egoista, Gérard adora suo figlio, ma non è in grado di occuparsene e sfugge spesso ai suoi doveri famigliari. Con questo film Maurice Pialat ritrova la sua vena autobiografica che lo aveva ispirato per i precedenti Nous ne vieillirons pas ensemble e La guele ouvert. La paternità è qui il soggetto attorno al quale si consuma la vicenda. Filmando suo figlio, Pialat realizza il suo autoritratto, quello di un uomo che sta invecchiando e che analizza le sue stesse paure, le contraddizioni le frustrazioni, ma anche una sorte di serenità in cui si mescolano tristezza e rassegnazione. Depardieu, attore feticcio di Pialat, è perfetto nel rappresentare l’aspetto così intimo del cineasta francese. Sc.: Arlette Langmann, M. Pialat; Fot.: Jacques Loiseleux; Int.: Sandrine Bonnaire, Evelyn Ker, Dominique Basnehard. MAR 2, h. 16.30, VEN 5, h. 20.30 Sc.: M. Pialat; Fot.: Luciano Tovoli; Int.: Marlène Jobert, Jean Yanne, Macha Méril. LUN 1, h. 18.30, VEN 12, h. 22.30 Sc.: M. Pialat; Fot.: Jean-Claude Laurrieu, Myriam Touzè. Int.: Gérard Depardieu, Géraldine Pailhas, Antoine Pialat. MER 3, h. 18.30, VEN 5, 16.30 Maurice Pialat Maurice Pialat Sotto il sole di Satana Sous le soleil de Pialat Francia 1987, 103’, col., v.o. sott. it. Nonostante l’aiuto dell’abate Menou-Segrais, l’abate Donissan dubita della sua vocazione. Quando la giovane Mouchette, che ha appena ucciso il suo amante, si rivolge a lui, la condanna e la spinge al suicidio. Una sera, su una strada di campagna, incrocia un mercante di cavalli in cui riconosce Satana. Nominato curato di Lumbres, viene La gueule ouverte Francia 1974, 85’, v.o. sott. it. Monique ha sessant’anni ed è affetta da una malattia giunta allo stadio terminale. Attorno a lei gravitano il figlio Philippe, la nuora Nathalie, e il marito Roger, con cui la donna ha lavorato tutta la vita in una merceria. Roger, però, non è stato un buon marito: dedito al bere, ha ripetutamente tradito e lasciato Monique e ora, di fronte all’imminente morte della moglie, sente il peso del suo comportamento. Lo stesso la donna osserva nel figlio. Dopo la morte di Monique, Philippe e Nathalie si offrono di andare a 2 Maurice Pialat Cortometraggi turchi Francia 1963-1964, 73’, col., v.o. sott. it. Tra il 1963 e il 1964 Maurice Pialat realizza per la Como Films una serie di cortometraggi conosciuti come “cronache turche” in quanto ambientati e girati in Turchia. Fanno parte di questo ciclo i film: La Corne d’or, Istanbul, Maître Galip, Byzance, Pehlivan, Bosphore. La fotografia è di Willy Kurant. SAB 6, h. 22.30, DOM 7, h. 18.15 la rivista del cinema L e R a s s e g n e d e l M a s s i m o 3 p r o g r a m m a Jean-Luc Godard. se non condizionate o condizionanti, crescono in un mondo di chiacchiere che non dicono verità. Il ruolo della menzogna nella società pesa su tutti, specialmente su Paul Compositore di cinema - II parte Sc.: J-L. Godard, da due racconti di Guy de Maupassant; Fot.: Willy Kurant; Int.: Jean-Pierre Léaud, Chantal Goya, Brigitte Bardot; MER 24, h. 18.15, VEN 26, h. 20.30 Jean-Luc Godard Week-end, un uomo e una donna dal sabato alla domenica La retrospettiva dedicata a Jean-Luc Godard in occasione del suo ottantesimo compleanno, a cura di Jean Douchet, è un progetto della Cineteca del Comune di Bologna realizzato con Regione Emilia-Romagna, Angelica Festival, Museo Nazionale del Cinema, Cinémathèque Suisse e Lo Sguardo dei Maestri (Udine) in collaborazione con Ambasciata di Francia, Alliance Française di Bologna e con il supporto di Gaumont Archives, Studio Canal, Tamasa Distribution, Cinémathèque de Toulouse, Cinémathèque Française, Ministère des Affaires Étrangères, Cine Classics, Cinemateca Portuguesa e Suomen Elokuva Arkisto. Un ringraziamento particolare a Sylvie Pras (Centre Pompidou). Week end Francia/Italia 1967, 105’, col., v.o. sott. it Mireille, giovane donna sposata, racconta ad un suo amico tutti i particolari di un convegno amoroso avuto in precedenza, poi assieme al marito parte per un week-end. Sulla strada sono costretti a interminabili soste causate da continui e mortali incidenti; infine giungono alla casa di campagna dove abita la madre di Mireille. Con questa hanno una violenta discussione per motivi di interesse e alla fine la uccidono. I due riprendono la strada del ritorno fra altri orrori e violenze stradali. Alla fine vengono catturati da un gruppo di giovani armati, che simboleggiano coloro che, nella clandestinità e a contatto con la natura, mantengono vivi gli ultimi residui di un’umanità primitiva. L’uomo è ucciso e Mireille rimane prigioniera. La rassegna – che mostra tutte le opere del regista in ordine cronologico – si sviluppa mensilmente fino a giugno. La seconda parte presenta i lavori di Godard dal 1965 al 1969 insieme ad un’ampia selezione di film amati e recensiti dal Godard critico dei Cahiers du Cinéma. La copia di Il bandito delle undici è un restauro realizzato da Cinémathèque Française e Canal Plus con il sostegno del Franco-American Cultural Fund - DGA MPA SACEM WGA. ø protagonisti 13-31 marzo Jean-Luc Godard. Compositore di cinema II parte Sc.: J-Luc Godard; Fot.: R. Coutard; Int.: Mireille Darc, Jean Yanne, Jean-Pierre Kalfon. VEN 26, h. 16.30, SAB 27, h. 22.30 questo figlio. Dopo essersi rivolta, ma inutilmente, ad un medico per cercare di capire chi sia il padre, Charlotte, indecisa, prima che l’amante parla per Marsiglia, lo raggiunge ancora una volta in una camera d’albergo Jean-Luc Godard One Plus One - Sympathy for the Devil Sc.: J-L. Godard; Fot.: R. Coutard; Int.: Macha Méril, Philippe Leroy, Bernard Noel. MER 17, h. 20.45, DOM 21, h. 22.50, MAR 23, h. 16.40 Gran Bretagna 1968, 110’, col., v.o. sott. it. Nell’estate del 1968, Jean-Luc Godard si reca in Inghilterra per filmare i Rolling Stones, simbolo di una nuova generazione di origine piccolo borghese che sta scardinando il modo di pensare e il modo di vivere e sta preparando le basi per una nuova cultura e un nuovo linguaggio. Alle prove musicali degli Stones in studio, si alternano riprese in esterni. Anne Wiazemsky “imbratta” i muri londinesi con le sue scritte contestatrici, simbolo della lotta di emancipazione delle donne. I militanti di Black Power spiegano le ragioni della loro ribellione. Jean-Luc Godard Agente Lemmy Caution, missione Alphaville Alphaville, une étrange aventure de Lemmy Caution Francia/Italia 1965, 98’, b/n, v.o. sott. it. L’agente Lemmy Caution viene inviato in missione in una città extraterrestre per liberare il professor Von Braun e far luce sulla scomparsa degli agenti che l’hanno preceduto. Presentatosi come inviato di un giornale e riuscito a stento a liberarsi di alcuni individui che tentavano di ucciderlo, Lemmy scopre, con l’aiuto di Natacha, figlia di Von Braun, che Alphaville è guidata dittatorialmente da un cervello elettronico, l’Alpha 60, in base ad una ferrea logica di formule che toglie agli abitanti qualsiasi autonomia di giudizio e di azione sotto pena di morte. Lemmy Caution avvicina Von Braun e, al suo rifiuto di seguirlo, lo uccide. Privato del suo inventore e guida, l’Alpha 60 impazzisce e gli abitanti della città muoiono o restano privi d’ogni capacità d’azione. Sc.: J-L. Godard; Fot.: Raoul Coutard; Int.: Eddie Constantine, Anna Karina, Akim Tamiroff. SAB 13, h. 18.30, DOM 14, h. 20.30, SAB 20, h. 16.30 Jean-Luc Godard Anticipation ou L’amour en l’an 2000 Francia 1967, 20’, b/n, v.o. sott. it. Episodio del film collettivo L’amore attraverso i secoli, cui hanno preso parte anche Franco Indovina, Mauro Bolognini, Philippe de Broca, Michel Pfleghaar e Claude Autant-Lara. Il tema dell’episodio di Godard (che prevedeva un alternarsi di colori ottenuti virando le immagini in diversi colori, ma che fu poi virata tutta in giallo) è ancora una volta la prostituzione in un’ambientazione futurista, simile a quella di Alphaville. Sc.: J-L. Godard; Fot.: Pierre Lhomme; Int.: Jacques Charrier, Anna Karina, J-P. Léaud. MER 17, h. 20.20, DOM 21, h. 22.30, MAR 23, h. 16.15 Sc.: J-L. Godard; Fot.: Colin Corby, Anthony B. Richmond; Int.: Mick Jagger, Anne Wiazemsky, Anita Pallenberg. VEN 26, h. 18.30, SAB 27, h. 20.30 Jean-Luc Godard La gaia scienza Jean-Luc Godard Il bandito delle undici Le gai savoir Pierrot le fou Francia/Germania 1968, 95’, col., v.o. sott. it. L’operaia Patricia e lo studente Emile si trovano insieme per diverse serate a discutere liberamente sui più disparati problemi politici, sociali, morali, linguistici, artistici. Le loro conversazioni prendono lo spunto dal materiale preparato per un servizio televisivo che dovrebbe articolarsi in tre anni: il primo anno di raccolta disordinata di immagini e suoni colti nel vivo della realtà attuale; il secondo anno, di ritorno sulla medesima realtà per una attenta analisi critica; il terzo anno, per un tentativo di sintesi audiovisiva. Quello di Emile e di Patricia finisce per essere un pellegrinaggio, senza una meta evidente e senza soste sicure, nel contraddittorio mondo della conoscenza, dove non ci sono idee evidenti. Sc.: J-L. Godard; Fot.: Jean Leclerc; Int.: Juliette Berto, J.-P. Léaud. SAB 27, h. 16.30, DOM 28, h. 22.30 Francia/Italia 1965, 110’, col., v.o. sott.it. Copia restaurata da Cinémathèque Française e Studio Canal con il sostegno del Franco-American Cultural Fund - DGA MPA SACEM WGA. Ferdinand, uomo sposato stanco della famiglia e degli amici borghesi, e Marianne, membro di una banda di delinquenti capitanata dal misterioso fratello, si ritrovano dopo cinque anni e dopo aver ucciso un mercante d’armi e si rifugiano su una spiaggia solitaria della Costa Azzurra. La coppia vive di caccia e pesca, Ferdinand si dedica alla lettura mentre la donna escogita trovate per sfogare la sua smania di vivere. Ma questa vita non fa per Marianne che presto lascia Ferdinand, salvo poi tornare per chiedere all’uomo di aiutarla per un colpo. Ferdinand accetta ma scopre che la donna ha un nuovo compagno. Accecato dalla gelosia li uccide entrambi e, dopo essere sfuggito alla reazione degli altri sicari, si suicida. J-L. Godard, D.A Pennebaker Sc.: J-L. Godard; Fot.: R. Coutard; Int.: Jean-Paul Belmondo, Anna Karina, Graziella Galvani. VEN 19, h. 16.30, DOM 21, h. 20.30, MAR 23, h. 20.30 One P. M. Usa 1968, 90’, col., v.o. sott. it. Nel 1969 Godard accettò di collaborare con due filmaker americani, Leacock e Pennebaker, alla realizzazione di un progetto dal titolo provvisorio One American Movie da girarsi negli Stati Uniti. Il progetto che prevedeva la regia solo di Godard non andò a buon fine e i due cineasti riuscirono a portarlo a termine solo nel 1972 con il titolo One Parallel Movie o One P.M. Jean-Luc Godard Una storia americana Made in Usa Francia 1966, 90’, col., v.o. sott. it. Paula Nelson, giovane giornalista francese, giunge ad Atlantic City alla ricerca del suo ex fidanzato Richard e ben presto scopre che è stato assassinato. In città entra in contatto con tre uomini, che in realtà la sorvegliano per evitare che lei scopra la verità su Richard. Paula sospetta che l’assassinio sia avvenuto per motivi politici. Accusata a sua volta di omicidio, Paula viene scagionata dai suoi stessi avversari e riconosciuta innocente dal commissario che conduce le indagini. Alla fine, comprendendo che i tre uomini che la seguono sono legati all’assassinio del suo amico, Paula li uccide uno ad uno. Une femme mariée Francia 1964, 98’, b/n, v.o. sott. it. Charlotte, redattrice in una rivista di moda, benché sposata, si incontra sovente con un attore in una camera d’albergo. È questo il modo in cui abitualmente occupa le ore libere in assenza del marito, e sia con questo sia con l’amante la donna divide con equanimità il suo amore. Alla richiesta dell’amante di abbandonare il marito per legarsi a lui, Charlotte prende tempo. È incinta e non sa di chi sia Un film comme les autres Francia 1968, 100’, col., v.o. sott. it. Godard sperimenta l’esaurimento e la distruzione del cinema dall’interno. Si tratta della registrazione prolungata per due ore di un dialogo tra tre studenti di Nanterre e due operai della Renault reduci dagli avvenimenti del maggio e che discutono sulle prospettive del movimento. Tutto si svolge nello stesso luogo, un prato alla periferia di Parigi, con la macchina da presa quasi sempre immobile, con inquadrature lunghissime che sembrano voler evitare i dettagli e i volti. DOM 28, h. 18.15, MAR 30, h. 22.30 Jean-Luc Godard L’amore Francia/Italia 1967, 26’, col., v.o. sott. it. Episodio tratto dal film collettivo Amore e rabbia, diretto, oltre a Godard, da Carlo Lizzani, Bernardo Bertolucci, Pier Paolo Pasolini e Marco Bellocchio. Un regista italiano, sul set di un suo film, si innamora di un’attrice francese. I due immaginano un film sull’impossibile amore fra la Rivoluzione e la Democrazia e alla fine decidono di rinunciare anche al loro di amore. Sc.: J-L. Godard; Fot.: Alain Levent; Int.: Nino Castelnuovo, Christine Gueho, Catherine Jourdan. LUN 29, h. 22.15, MAR 30, h. 18.15 Gruppo Dziga Vertov British Sounds Gran Bretagna 1969, 52’, col., v.o. sott. it. Un’indagine sui gruppi minoritari della sinistra rivoluzionaria inglese condotta sostanzialmente da Godard e Jean-Henri Roger. Inchiesta politico-sociale suddiviso in sei sequenze autonome che compongono il film, in cui sono presenti tutti i motivi e le contraddizioni messe in evidenza da Godard negli ultimi tempi: la dissacrazione dell’autorità costituita e la ricerca di una base di classe su cui fondare i propri discorsi. LUN 29, h. 22.40, MAR 30, h. 18.40 Autori Vari Ciné-tracts Francia 1968, 90’, col., v.o. sott. it. I Cinétracts sono dei brevi film non firmati e realizzati nel periodo compresi tra il maggio e il giugno 1968 per documentare gli avvenimenti che si stavano consumando a Parigi in quelle settimane. Al progetto hanno preso parte, tra gli altri, Jean-Luc Godard, Chris Marker, Alain Resnais con il loro particolarissimo punto di vista. MAR 30, h. 16.30, MER 31, h. 18.30 Jean-Luc Godard Camera-oeil Francia 1967, 15’, col., v.o. sott. it. Episodio del film collettivo Loin du Vietnam, nato con lo scopo non di realizzare un documentario sulla guerra in Vietnam bensì di aprire una riflessione su questa guerra imperialista. I registi Alain Resnais, William Klein, Claude Lelouch, Joris Ivens, Agnès Varda, Jean-Luc Godard hanno così realizzato individualmente ognuno un segmento del film per avere molti punti messi poi insieme da Chris Marker per una riflessione collettiva sul conflitto. Fot.: Jean Boffety, Denys Clerval, Ghislan Cloquet, Wily Kurant, Alain Levent, Theo Robichet, Kieu Tham, Bernard Zitzermann; Int.: Anne Bellec, Karen Blanguernon, Maurice Garrel. MAR 30, h. 20.30, MER 31, h. 16.30 Jean-Luc Godard La cinese La chinoise Jean-Luc Godard Una donna sposata Jean-Luc Godard Sc.: J-L. Godard, D.A Pennebaker; Fot.: R. Leacock; D.A. Pennebaker. SAB 27, h. 18.30, DOM 28, h. 20.30 Sc.: J.L. Godard; Fot.: R. Coutard; Int.: Anna Karina, JeanPierre Lèaud, László Szabó. MER 24, h. 16.30, VEN 26, h. 22.30 Jean-Luc Godard M a r z o Il maschio e la femmina Masculin féminin Francia 1966, 110’, col., v.o. sott. it. Diviso in 15 capitoli, ma narrativamente destrutturato, è un film sui giovani, “i figli di Marx e della CocaCola”: Paul cerca lavoro, ha interessi sociopolitici ma non è militante come il suo amico Robert. Conosce Madeleine che vorrebbe diventare una cantante e le sue amiche Catherine ed Elizabeth. Intessuto di gag spesso buffe, ma anche tragiche o allucinanti, coglie dei giovani la solitudine o l’alienazione, soprattutto femminile, nella società dei consumi. Non hanno scelte 3 Francia 1967, 90’, col., v.o. sott.it. Tre giovani e due ragazze cercando di applicare alla propria vita il pensiero di Mao Tse Tung, si dedicano allo studio e alla discussione. Dopo qualche tempo, una delle ragazze, Veronique, propone di uccidere un’alta personalità del mondo culturale francese, come primo di una serie di atti terroristici. Henry, che è l’unico ad opporsi in nome della coesistenza pacifica, viene tacciato di revisionismo e espulso dal gruppo, mentre Kirilov si uccide poiché non può compiere la missione stabilita. A portarla a compimento è Veronique, ma il significato dell’atto compiuto viene sminuito da un colloquio che la ragazza ha con un suo amico letterato. Alla fine, i superstiti del gruppo ritornano alle loro consuete occupazioni. Veronique prende consapevolezza di aver compiuto solo il primo passo di una lotta estenuante. Francia 1967, 95’, col., v.o. sott. it. La protagonista del film, Juliette, è una giovane donna, sposata e madre di tre figli, che si prostituisce consenziente il marito - per poter procurare a se stessa e alla famiglia quei beni, superflui e indispensabili, che ci offre la civiltà “occidentale”. Attraverso il personaggio di Juliette, il regista condanna la corsa al benessere e gli altri “miti” di tale civiltà. Sc.: J-L. Godard; Fot.: R. Coutard: Int.: Juliette Berto, JeanPierre Léaud, A. Wiazemsky. DOM 28, h. 16.30, LUN 29, h. 20.30 Sc.: J-L. Godard; Fot.: R. Coutard; Int.: Marina Vlady, Anny Duperey, Roger Montsoret. MAR 30, h. 20.45, MER 31, h. 16.45 Jean-Luc Godard Due o tre cose che so di lei Deux ou trois choses que je sais d’elle la rivista del cinema I film amati da Godard critico L e R a s s e g n e d e l M a s s i m o in agguato. Da un romanzo di Erich Maria Remarque. Douglas Sirk, raffinato inventore di forme, riesce a comporre un quadro dell’ultimo atto hitleriano di ammirevole concretezza e di sinistra efficacia, non privo di una sommessa pietas per le vittime della guerra. Les quatre-cents coups Francia 1959, 94’, b/n, v.o. sott.it. Copia ristampata proveniente da Fondazione Cineteca Italiana Antoine Doinel vive con la madre e il padre adottivo in un piccolo appartamento di un quartiere popolare di Parigi. I suoi atteggiamenti di rivolta sono determinati dall’ostilità e dall’incomprensione dell’ambiente in cui vive, per cui marinare la scuola, rubare i soldi della spesa, mentire a genitori e insegnanti, diventa una pratica quotidiana per evadere dalla propria realtà. Per gli insegnanti Antoine è un ragazzo troppo indisciplinato che andrebbe solo punito; per i genitori, troppo presi dai loro problemi, è solo un ingombro. Un giorno, accusato di aver copiato il compito, ruba una macchina da scrivere dall’ufficio del padre e, una volta scoperto, è consegnato dagli stessi genitori alla polizia. Dopo una notte in cella, viene trasferito in un centro di osservazione per minori. Evade e, attraversando la campagna, arriva al mare che non aveva mai visto. Boris Barnet Jacques Demy La casa sulla piazza Trubnaja Le bel indifférent Francia 1957, 29’, b/n, v.o. sott. it. Un lungo monologo, d’impianto teatrale, in cui in una camera d’albergo, una donna grida tutto il suo disperato bisogno d’amore al suo amante che non l’ascolta e che lei, nonostante tutto, decide di continuare ad attendere. Il monologo di Jean Cocteau dal titolo La voce umana era già stato portato al cinema da Roberto Rossellini nell’episodio Amore interpretato da Anna Magnani nel 1948. Urss 1928, 64’, b/n, v.o. sott. it. Una casa sulla piazza Trubnaja a Mosca è abitata da piccoli borghesi arricchiti. Il parrucchiere Golikov decide di assumere una domestica purché non sia iscritta al sindacato. Trova Paracha Pitunova, una giovane appena trasferitasi a Mosca dalla campagna. La ragazza viene sfruttata senza vergogna da Golikov e sua moglie, ma presto viene eletta nel Consiglio della Città (si scoprirà che invece sarebbe dovuta essere eletta un’altra donna dallo stesso nome). I Golikov la cacciano dalla casa, e il sindacato cercherà di difendere la ragazza. Sc.: Jean Cocteau; Fot.: Marcel Fradetal; Int.: Jeanne Allard, Angelo Bellini. LUN 15, h. 22.30, MER 17, h. 16.00 Sc.: Nikolay Erdman, Anatoli Marienhof, Vadim Shershenevich, Viktor Shklovsky, Bella Zorich; Fot.: Yevgeni Alekseyev; Int.: Vera Maretskaya, Vladimir Fogel, Yelena Tyapkina. SAB 13, h. 23.00, DOM 14, h. 19.00 A Time to Leave and a Time to Die Usa 1957, 132’, col., v.o. sott. it. Durante la seconda guerra mondiale, un soldato tedesco, con tre settimane di vacanza, arriva in una città dallo squallore apocalittico. Si sposa, è felice. Torna al fronte russo dove la morte è Sc.: R. Rossellini, Fereydoun Hoveyda, Sonali Senroy Das Gupta; Fot.: Aldo Tonti. LUN 15, h. 23.00, MER 17, h. 16.30 Raoul Walsh I ruggenti anni Venti The Roaring Twenties Usa 1939, 104’, b/n, v.o. sott. it. Ala fine della prima guerra mondiale, tornano a casa tre reduci. Eddie e George durante gli anni del proibizionismo si mettono su una cattiva strada mentre Danny porta a termine gli studi interrotti dalla guerra e diventa avvocato. Toccherà a Eddie difenderlo dagli attacchi del cinico George.Ultimo ruolo da comprimario di Bogart che sarebbe passato a ruoli di protagonista. Anthony Mann Dove la terra scotta The Man of the West Roberto Rossellini India Matri Mhumi Italia 1957, 90’, b/n, v.o. sott. it. Un’ampia panoramica che mette in luce particolari aspetti geografico-turistici dell’India e illustra usi e costumi di alcune comunità. Il documentario si sofferma a lungo sull’utilizzo degli elefanti nel lavoro quotidiano, poi descrive Benares, la città sacra, e l’enorme diga di Hirakud. Seguono le immagini di un rogo funebre e la descrizione della vita di un villaggio ai margini della giungla. Dopo aver accennato alle particolari difficoltà conseguenti alla siccità, lo sguardo indugia su alcuni elementi folkloristici di questo misterioso ed Jean Cocteau Tempo di vivere affascinante paese. Sc.: Jerry Wald, Richard Macaulay, Robert Rossen, dal romanzo di Mark Hellinger; Fot.: Ernest Haller; Int.: James Cagney, Priscilla Lane, Humprey Bogart. MER 17, h. 22.30, MAR 23, h. 18.30 Sc.: F. Truffaut, Marcel Moussy; Fot.: Henri Decaë; Int.: Jean-Pierre Léaud, Albert Rémy, Claire Maurier. SAB 13, h. 16.30, DOM 14, h. 22.30, SAB 20, 18.30 Douglas Sirk F e b b r a i o Sc.: J. Cocteau; Fot.: Nicolas Hayer; Int.: Jean Marais, Maria Casares, Juliette Gréco. LUN 15, h. 20.30, MAR 16, h. 16.00, MER 17, h. 18.15 Dom na Troubnoi I quattrocento colpi p r o g r a m m a e riportare in vita Euridice, a condizione di non guardarsi mai più. Ma uno sguardo da uno specchietto retrovisore fa sparire nuovamente Euridice. Lo specchio che permette il passaggio nell’altra dimensione è stato realizzato con una vasca di mercurio, nella quale gli attori si immergevano. Sc.: Orin Jannings; Fot.: Russell Metty; Int.: John Gavin, Liselotte Pulver, Dieter Borsche. SAB 13, h. 20.30, DOM 14, h. 16.30, MAR 16, h. 18.00, LUN 22, h. 16.30 François Truffaut 3 Orfeo Orphee Francia 1949, 112’, b/n, v.o. sott. it. Orfeo, un poeta, conosce al Cafè des Artistes la Principessa (la Morte) e ne diviene ossessionato. Quando la moglie di Orfeo, Euridice, perde la vita in un incidente causato da motociclisti, Orfeo accetta un patto con la Principessa: potrà scendere all’oltretomba Usa 1956, 100’, col., v.o. sott. it. L’ex bandito Link Jones parte alla ricerca di una maestra che vada ad insegnare nella scuola del suo paese. Sul treno conosce la cantante Billie Ellis e l’uomo che l’accompagna, Sam Beaseley. Improvvisamente, lungo la strada, il treno viene attaccato dai banditi e Jones viene catturato insieme alla donna. Ultimo western di Anthony Mann che, ancora una volta, usa il Cinemascope come strumento espressivo di raffinata forza. Sc.: Reginald Rose, dal romanzo di Will C. Brown; Fot.: Ernest Haller; Int.: Gary Cooper, Julie London, Lee J. Cobb. VEN 19, h. 18.45, DOM 21, h. 18.30, MAR 23, h. 22.30 Francisco tra la fine degli anni Sessanta e la fine degli anni Settanta. Il film sarà proiettato nella versione in 2K restaurata Warner Bros. Don Siegel ø percorsi 2 e 24 marzo Prosegue a marzo Magnifiche visioni. Festival Permanente del Film Restaurato con un doppio appuntamento di eccezionale rilevanza. Martedì 2 marzo in programma il restauro di Playtime, il più costoso dei film di Tati, che girò in 70mm con audio stereofonico. Per questo film fece ricostruire in studio un’autentica città del futuro. Francois Truffaut lo definì “Un film che viene da un’altro pianeta... l’Europa del 1968 filmata da un Lumière marziano”. La proiezione sarà introdotta da Carlo Verdone. Mercoledì 24 marzo, invece il programma prevede il film Dirty Harry, primo film della serie dedicata all’ispettore della polizia di San Francisco Harry Callahan, interpretato da Clint Eastwood e diretto da Don Siegel. Il film è considerato una pietra miliare del genere cinematografico poliziesco, ed è liberamente tratto dalla vicenda del serial killer Zodiac che terrorizzò la baia di San Jacques Tati Ispettore Callaghan: Il caso Scorpio è tuo! Playtime Dirty Harry Francia 1967, 126’, col., v.o. sott.it. Copia restaurata da Les Films de Mon Oncle. La proiezione è organizzata per gentile concessione di Mikado Film. Strutturato in sei sequenze, connesse da due personaggi che si incontrano più volte del corso della giornata: Barbara, una giovane turista americana in visita a Parigi con un gruppo di donne americane per lo più di mezza età, e Monsieur Hulot, un francese un po’ stordito e sperso nella nuova modernità di Parigi Sc.: Jacques Tati, Jacques Lagrange, Art Buchwald; Fot.: Jean Badal, Andréas Winding; Int.: J. Tati, Barbara Dennek, Jack Gautier. MAR 2, h. 20.45 Usa 1071, 102’, col., v.o. sott. it. Copia restaurata da Warner Bros e proiettata in digitale 2K. L’ispettore Callaghan viene incaricato del caso Scorpio, killer psicopatico che minaccia l’intera città con omicidi raccapriccianti. A causa di una giustizia impotente, Callaghan decide di agire al di fuori della legalità per fermarlo. Sc.: Harry Julian Fink, Rita M. Fink, Dean Riesner; Fot.: Bruce Surtees; Int.: Clint Eastwood, Harry Guardino, Reni Santoni. MER 24, h. 20.45 Il film sarà presentato da Carlo Verdone I prossimi appuntamenti Martedì 13 aprile, h. 20.45 Martedì 11 maggio, h. 20.45 Sciacalli nell’ombra (The Prowler) Margherita fra i tre di Ivo Perilli Mercoledì 26 maggio, h. 20.30 Lawrence d’Arabia (Lawrence of Arabia) di Joseph Losey (Usa 1951, 92’, b/n) (Italia 1942, 66’, b/n) di David Lean (Gran Bretagna 1962, 222’, col.) Mercoledì 28 aprile, h. 20.45 Uno tra la folla di Ennio Cerlesi Martedì 15 giugno, h. 20.30 Rotaie di Mario Camerini Touki Bouki – Il viaggio della iena e Piero Tellini (Italia 1946, 86’, b/n) (Italia/Germania 1929, 74’, b/n) di Djibril Diop Mambéty (Senegal 1973, 110’, col.) 4 Come Back, Africa di Lionel Rogosin (Usa 1959, 81’, b/n) Mercoledì 30 giugno, h. 20.45 Senso di Luchino Visconti (Italia 1954, 123’, col.) la rivista del cinema L e R a s s e g n e d e l Ecce Homo. 3 M a s s i m o p r o g r a m m a M a r z o Prosegue nella Sala Tre del Cinema Massimo la rassegna La voce segreta delle parole – Il grande cinema in lingua originale. In programma quattro grandi film in versione originale con sottotitoli in italiano. LA VOCE SEGRE TADEL LEPA ROLE I film di marzo L’immagine di Gesù nella storia del cinema Come sempre è possibile organizzare proiezioni mattutine per le scuole. Per informazioni: 011/8138516-517, e-mail: [email protected]. Le proiezioni in lingua francese sono organizzate in collaborazione con Délégation d’Action Culturelle de Turin (Ambassade de France en Italie). Nel quadro delle manifestazioni culturali collegate all’ostensione della Santa Sindone, il Museo Nazionale del Cinema propone un suggestivo itinerario iconografico fra le diverse rappresentazioni di Gesù Cristo nella storia del cinema. Attraverso un’accurata selezione di fotografie di scena e di lavorazione, manifesti, locandine, fotosoggetti, riviste, libri, partiture e dischi, provenienti dalle collezioni del Museo, dagli archivi della Fondation Jérôme Seydoux-Pathé e dalla Cinémathèque Française, la mostra offre l’opportunità di un’approfondita riflessione visiva, dalle origini del cinema fino ai giorni nostri. Gli oltre duecentocinquanta pezzi della mostra sono esposti lungo due percorsi di allestimento tra loro profondamente correlati. La cancellata esterna della Mole presenta, attraverso trenta fotografie di grande formato, una selezione cronologica dei film cristologici più significativi, dalle prime Passioni del cinema muto, ancora legate alla tradizione teatrale, al recente e discusso La passione di Cristo di Mel Gibson: si passa così dalla grande stagione del kolossal americano (per esempio con Il Re dei re, nelle versione muta di Cecil B. DeMille, 1927, e in quella sonora di Nicholas Ray, 1961) alle originali riletture degli anni Settanta e Ottanta (Jesus Christ Superstar, di Norman Jewison, 1973, L’ultima tentazione di Cristo, di Martin Scorsese, 1988), senza naturalmente trascurare il contributo dei grandi registi italiani (Pier Paolo Pasolini, Roberto Rossellini, Franco Zeffirelli). All’interno della Mole Antonelliana, invece, saranno messe a confronto le differenti rappresentazioni dei principali eventi della vita di Gesù, dalla Natività alla Resurrezione, documentando le diverse messe in scena di episodi fondamentali della tradizione evangelica come la Chiamata degli Apostoli, i Miracoli, l’Incontro con la Maddalena, la Domenica delle Palme, il Bacio di Giuda, il Calvario, la Resurrezione. Il percorso proporrà una suggestiva tessitura di comparazioni visive. Lungo il percorso espositivo si confrontano gli splendidi manifesti dipinti del cinema muto italiano e francese e le fotografie di scena scattate da Angelo Frontoni sul set di Gesù di Nazareth di Franco Zeffirelli (1977); le solenni immagini, di una raffinatezza quasi pittorica, di Christus (1916), di Giulio Antamoro e Enrico Guazzoni e le inquadrature sobrie di Rossellini; la Domenica delle Palme in bianco e nero di Dalla mangiatoia alla croce, di Sidney Olcott (1912) e quella in Technicolor de La più grande storia mai raccontata, di George Stevens (1965); l’Ultima Cena di Quo Vadis, di Mervyn LeRoy (1951), quasi un tableaux vivant del Cenacolo leonardesco, e quella decisamente più informale e conviviale di Jesus Christ Superstar. A conclusione di questo percorso, una serie d’immagini tratte da film non direttamente legati alla vita di Gesù (da Il Cristo proibito di Curzio Malaparte, 1951, a Luci d’inverno di Ingmar Bergman, 1961, da Andrej Rubliov, 1966, di Andrej Tarkovskij a Francesco di Liliana Cavani, 1989) cercherà invece di evidenziare la presenza dell’immagine del Crocefisso nel cinema come elemento non semplicemente decorativo, ma fortemente emotivo o simbolico del rapporto fra Dio e l’uomo. Un’ulteriore proposta della mostra, infine, è costituita da una vetrina, dove sono esposti numerosi prodotti a stampa (brochure, pressbook, calendari, album di figurine, libri e riviste) variamente legati ai film documentati nel percorso o, più ampiamente, al cinema d’ispirazione evangelica. Ingresso Intero € 7,00 - Ridotto Aiace, militari, under18 e studenti universitari € 5,00 - Ridotto over60 € 3,50 / Abbonamento 10 ingressi € 30,00 Welcome di Philippe Lioret (Francia 2009, 110’, col.) v.o. francese, sott. it. Giovedì 4 marzo h. 16.30/18.30/20.30/22.30 Il giovane iracheno Bilal ha attraversato l’Europa da clandestino nella speranza di raggiungere la sua ragazza, da poco emigrata in Gran Bretagna. Arrivato nel nord della Francia, diventa amico di Simon, istruttore di nuoto, con cui inizia ad allenarsi per un obiettivo apparentemente irrealizzabile: attraversare la Manica a nuoto. Segreti di famiglia / Tetro di Francis Ford Coppola (Usa 2009, 127’, col.) v.o. inglese, sott. it. Giovedì 11 marzo, h. 15.30/17.50/20.10/22.30 L’ingenuo diciassettenne Bennie si reca a Buenos Aires per cercare il fratello maggiore che è scomparso da più di dieci anni e che ha giurato di non vedere più nessuno dei suoi familiari. Quando Bennie ritrova il fratello Tetro, brillante ma melanconico poeta, scopre che l’uomo è molto diverso da come si aspettava. A Serious Man di Joel e Ethan Coen (Usa 2009, 105’, col.) v.o. inglese, sott. it. Giovedì 18 marzo, h. 16.30/18.30/20.30/22.30 Nel 1967 Larry Gopnik, professore di fisica in una tranquilla università del Mid West, ha appena saputo che sua moglie Judith ha deciso di lasciarlo perché si è innamorata di un uomo a suo avviso molto più concreto e importante dell’inetto Larry. Gli abbracci spezzati / Los abrazos rotos di Pedro Almodovar (Spagna 2009, 129’, col.) v.o. spagnola, sott. it. Giovedì 25 marzo, h. 15.30/17.50/20.10/22.30 In occasione dell’ostensione della Sindone, il Museo Nazionale del Cinema organizza alla Mole Antonelliana la mostra Ecce homo. L’immagine di Gesù nella storia del cinema, curata da Silvio Alovisio, Nicoletta Pacini e Tamara Sillo. La mostra s’inaugurerà il 26 marzo e rimarrà aperta fino al 6 giugno 2010. Per l’occasione sarà pubblicato anche un catalogo. Un uomo scrive, vive e ama nell’oscurità. 14 anni prima è stato vittima di un incidente di macchina sull’isola di Lanzarote che lo ha reso cieco e gli ha portato via Lena, la donna della sua vita. Quest’uomo ha due nomi: Harry Caine, pseudonimo per lo scrittore, e Matteo Blanco, suo vero nome. Prenotazioni gruppi e singoli: tel. 011/2178540 (da lunedì a venerdì 10.00 - 17.00), [email protected]. La Sindone, per la prima volta dopo l’intervento di conservazione del 2002, sarà esposta nel Duomo di Torino dal 10 aprile al 23 maggio. Il 2 maggio sarà a Torino il Papa: dopo la visita al Telo celebrerà la Messa in piazza S. Carlo. Le visite si prenotano su internet: www.sindone.org oppure telefonando al numero verde internazionale 0080007463663 (per chiamate da rete fissa dall’Italia e dall’estero). ø cult! ø percorsi 15 e 31 marzo L’ultimo spettacolo / Schermi americani Immagini degli Stati Uniti dal cinema degli ultimi quarant’anni 3 marzo In memoria di Sergio Sablich Prosegue, con un doppio appuntamento, la retrospettiva nata dalla collaborazione tra il Dams e il Museo Nazionale del Cinema, e in particolare da un collettivo universitario, “Gli Ultracorpi”, in collegamento con il Corso di Storia del cinema Nordamericano e il Laboratorio Multimediale “G. Quazza”. L’ultimo spettacolo / Schermi americani fa riferimento a una serie di iniziative e incontri che intendono riflettere sul cinema, ma anche sulla storia, sulla cultura e sulla società americana, attraverso una serie di film chiave, compresi tra il 1971 de L’ultimo spettacolo (The Last Picture Show) di Peter Bogdanovich, e il 2008 di The Wrestler di Darren Aronofsky. Gli incontri, già avviati dal mese di ottobre 2009 al Laboratorio “G. Quazza” del DAMS di Torino, proseguiranno fino al mese di maggio, mentre le proiezioni al Cinema Massimo (ingresso euro 4,00; studenti universitari euro 3,00) sono programmate il 15 marzo (Il petroliere, 2007, di Paul Thomas Anderson) e il 31 marzo (Taxi Driver, 1976, di Martin Scorsese). Il programma degli incontri, delle proiezioni e in generale dell’iniziativa, curato dal collettivo “Gli Ultracorpi” (Riccardo Fassone, Andrea Mattacheo, Attilio Palmieri e Hamilton Santià), è coordinato da Giulia Carluccio e, per le attività al Laboratorio “G. Quazza”, da Nello Rassu. Nei giorni 3, 4 e 5 marzo si terrà a Torino un ampio omaggio alla memoria di Sergio Sablich, musicologo e importante collezionista bergmaniano, prematuramente scomparso il 7 marzo 2005. La famiglia Sablich ha di recente donato al Museo Nazionale del Cinema la collezione Bergman, attualmente oggetto di catalogazione e schedatura, in collaborazione con il Centro Studi Spettacolo Nordico del DAMS di Torino. La collezione Sablich si configura come uno dei fondi bergmaniani più articolati e completi a livello internazionale, un patrimonio di eccezionale ricchezza e rilevanza per lo studio dell’opera dell’autore svedese. L’evento in memoria di Sergio Sablich, organizzato da Museo Nazionale del Cinema, DAMS di Torino e Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, comprende: Mercoledì 3 marzo, Cinema Massimo Proiezione di Luci d’inverno Il Museo Nazionale del Cinema, in collaborazione con Svenska Filminstitutet-Cinemateket, presenta, alle ore 20.30, la copia restaurata di Luci d’inverno di Ingmar Bergman. Il film sarà introdotto da Franco Prono - ingresso euro 4,00 Paul Thomas Anderson Il petroliere Mercoledì 3 e giovedì 4 marzo, Università di Torino Dietro lo specchio. Studi bergmaniani in memoria di Sergio Sablich There Will Be Blood Usa 2007, 158’, col., v.o. sott.it. Stati Uniti, a cavallo tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento. La scalata al successo economico di Daniel Plainview, un ambizioso minatore che, dopo aver acquisito un prezioso giacimento petrolifero, diviene uno spietato mercante di oro nero. Premiato a Berlino con due Orsi d’argento e dall’Academy con due Oscar, il film è liberamente tratto dal romanzo Petrolio! di Upton Sinclair ed è arricchito da una straordinaria partitura musicale composta da Jonny Greenwood dei Radiohead. Sc.: P.T. Anderson, da un romanzo di Upton Sinclair; Fot.: Robert Elswit; Int.: Daniel Day-Lewis, Paul Dano, Kevin J. O’Connor. LUN 15, h. 16.30 – ingresso: euro 4,00, studenti universitari: euro: 3,00 Due giornate di studi dedicate a Ingmar Bergman. Il convegno è curato dal DAMS in collaborazione con il Centro Regionale Universitario per il Cinema e l’Audiovisivo “Mario Soldati”, il Centro Studi Spettacolo Nordico e la Scuola di Dottorato in Discipline Artistiche, Musicali e dello Spettacolo e il Laboratorio Multimediale G. Quazza, e si propone come momento di riflessione e ricerca sull’opera cinematografica e teatrale di Bergman. Parteciperanno al convegno: Lucilla Albano (Università di Roma 3), Gian Paolo Caprettini (Università di Torino), Luciano De Giusti (Università di Trieste), Maurizio Del Ministro (Università di Genova), Andrea Martini (Università di Siena), Andrea Minuz (Università di Roma “La Sapienza”), Francesco Netto (Università di Padova), Franco Perrelli (Università di Torino), Fabio Pezzetti Tonion (Università di Torino), Arianna Salatino (Università di Roma 3), Rosamaria Salvatore (Università di Padova), Alberto Scandola (Università di Verona), Birgitta Steene (University of Washington), Egil Törnqvist (University of Amsterdam), Silvia Vincis (Università di Padova) e Andrea Valle (Università di Torino). La sessione pomeridiana del 3 marzo inizierà alle ore 14.30; il 4 marzo la sessione mattutina inizierà alle 9.30 e quella pomeridiana alle 14.30. Tutte le sessioni del convegno si svolgeranno presso l’auditorium del Laboratorio Multimediale “G. Quazza” , in via Sant’Ottavio 20. Per informazioni: Centro Regionale Universitario per il Cinema e l’Audiovisivo “Mario Soldati”, [email protected]. Presentazione a cura di Paolo Parachini e Andrea Chimento Martin Scorsese Taxi Driver Copia proveniente da Park Circus Usa 1976, 113’, col., v.o. sott.it. Travis Bickle, reduce dal Vietnam e solitario ospite di New York, soffrendo di insonnia si fa assumere come tassista per i turni di notte. Girovagando nota l’appariscente bionda Betsy, impegnata nella campagna politica del senatore Palantine; l’avvicina e quasi la strappa al brillante Tom ma, dopo un’offensiva gaffe, viene abbandonato. Confidatosi inutilmente con un collega, acquista diverse pistole e matura confusamente l’idea di uccidere Palantine… Palma d’oro al Festival di Cannes 1976. Sc.: Paul Schrader; Fot.: Michael Chapman, Steve Shapiro; Int.: Robert De Niro, Cybill Shepherd, Jodie Foster. MER 31, h. 20.30 - ingresso: euro 4,00, studenti universitari: euro: 3,00 Giovedì 4 e venerdì 5 marzo, Auditorium Rai “Arturo Toscanini” Concerto dedicato alla memoria di Sergio Sablich L’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, diretta da Jeffrey Tate, esegue Elias di Felix Mendelssohn-Bartholdy, oratorio in due parti op. 70 per soli, doppio coro e orchestra su testi biblici. Per maggiori informazioni e prenotazioni: www.orchestrasinfonica.rai.it. Presentazione a cura di Alberto Pezzotta e Gianni Rondolino 5 la rivista del cinema L e R a s s e g n e d e l ø in breve 19 marzo Il Festival Piemonte Movie compie 10 anni e diventa Piemonte Movie - gLocal Film Festival per sintetizzare il nuovo spirito di una manifestazione local, vetrina della produzione regionale di ieri e di oggi, ma sempre più global nel suo progetto di costruzione di una rete di festival regionali ed europei. Il Festival, organizzato dall’Associazione Piemonte Movie in collaborazione con Film Commission Torino Piemonte, Museo Nazionale del Cinema e Torino Film Festival con il sostegno della Regione Piemonte, della Città di Moncalieri, della Fondazione CRT e con il patrocinio della Città di Torino si svolgerà a Torino e Moncalieri dal 4 al 12 marzo 2010 con un cartellone ricco di proiezioni e di eventi, tra cui molti omaggi. In programma oltre 280 opere tra lungometraggi, documentari, cortometraggi e lavori di animazione che confluiranno tutti nell’Annuario del Cinema in Piemonte, catalogo del Festival e numero speciale della rivista Mondo Niovo dell’Associazione Museo Nazionale del Cinema. Magdalena, film diretto dal regista Alejandro de la Fuente che vede la partecipazione di Ettore Scola e Diego Novelli, aprirà il festival in anteprima assoluta nella serata inaugurale di giovedì 4 marzo 2010 presso la sala 1 del Cinema Massimo. Il film si ispira a Trevico-Torino (1973) di Scola e affronta, attraverso gli occhi della protagonista Magdalena Lupu, i problemi dell’integrazione e le morti bianche all’interno della comunità romena di Torino. Alla serata sarà presente il cast tecnico ed artistico del film di de la Fuente, il regista Ettore Scola, Diego Novelli; sono stati invitati inoltre Don Luigi Ciotti e la giornalista de La Stampa Monica Perosino, entrambi attori in Magdalena. La serata è in collaborazione con l’Associazione Stampa Subalpina e l’Ordine Giornalisti Piemonte. Non poteva che essere stranger, estranea, sconosciuta, straniera l’apertura del festival, come il filo rosso che si dipana lungo tutta la manifestazione. Una ricerca cinematografica e umana attraverso tutto ciò che è “invisibile”, quindi temuto ed evitato, ma che una volta conosciuto non è poi così diverso da noi. Alessandro Gaido e Vittorio Sclaverani, curatori artistici ed organizzativi di Piemonte Movie gLocal Film Festival. Il festival si articola in 5 sezioni: Spazio Piemonte, concorso di cortometraggi realizzati nel corso del 2009 giunto alla terza edizione; quest’anno nella sezione si inserisce un omaggio dedicato a due giovani e promettenti registi torinesi che proprio dal mondo del cortometraggio, e da Anteprima Spazio Torino, hanno iniziato la loro carriera: i fratelli Gianluca e Massimiliano De Serio che, già giovanissimi, hanno vinto numerosi premi a livello nazionale e internazionale; la personale, curata da Massimiliano Nardulli, si articolerà in quattro programmi, tutti al Cinema Massimo 3, con una serata speciale alla presenza degli autori fissata per martedì 9 marzo alle ore 20,30. Panoramica Film: la consueta rassegna dei lungometraggi realizzati in Piemonte nel 2009, propone diverse pellicole di successo ed un omaggio, curato da Alessandro Rota, al poliedrico attore torinese George Ardisson che, scoperto dai registi di film di genere negli anni ‘50, ha lavorato con grandi autori come Bava, Margheriti, Squitieri, Corbucci, Sollima ma anche con il grande Federico Fellini in Giulietta degli Spiriti; Ardisson presente a Torino racconterà la vita di attore di film di genere, tra lavoro e curiosità. Panoramica Doc: organizzata in stretta collaborazione con Film Commission Torino Piemonte. La sezione comprende un omaggio, curato da Emanuele Tealdi, al documentarista italo-argentino, torinese d’adozione, Alberto Signetto, formatosi con grandi cineasti come Theo Anghelopoulos e Jean Rouch, che si è occupato di cinema e comunicazione dagli anni ’70 e vanta un’eterogenea produzione di lavori in cui spesso ritorna uno stretto rapporto col Piemonte e la sua identità culturale; la serata inaugurale dell’omaggio è fissata per lunedì 8 marzo. Terre di cinema: sezione dedicata ai lavori premiati ai festival cinematografici piemontesi e ai lavori presentati in alcuni festival europei nel corso del 2009, promuove la costruzione di una rete festivaliera dentro e fuori i confini regionali con l’obiettivo di valorizzare e mettere in contatto la vivace realtà piemontese con festival e iniziative sul Cinema di altri paesi europei. Il cinema massimo quest’anno ospiterà due programmi rispettivamente dal Festival Européen du Film Court de Brest (Francia) in collaborazione con la Délégation culturelle de Turin (Ambasciata di Francia in Italia) e dal Festival Comedy Cluj (Romania) rappresentato da Horatiu Dan che farà parte della Giuria Ufficiale, dalla Filmakademie Baden-Wuerttemberg rappresentata a Torino da Eva Steegmayer, coordinatrice dei Festival per la prestigiosa scuola tedesca, e dal Festival Centovalli. Nella sezione sarà dedicato un omaggio all’artista, giornalista, scrittore e “anti-intellettuale” torinese Guido Hess Seborga (1909 – 1990) che, da vero precursore, ha immaginato una rete di realtà culturali locali che dialogassero tra di loro in una prospettiva europea; l’appuntamento è fissato per mercoledì 10 con la proiezione di L’anarchia del mio sangue marino, documentario ritratto sulla figura di Seborga a cura del giovane Gabriele Nugara e del rarissimo Il Bivio di Fernando Cerchio con Raf Vallone, alla presenza di Elena Varzi. Area 31: spazio dedicato al Centro di produzione Rai di Torino, a cura di Claudio Di Minno, per valorizzare le storiche e le nuove produzioni realizzate negli studi torinesi. La sezione propone un omaggio “ai gialli realizzati a Torino” con lo sceneggiato Philo Vance del 1974 interpretato da un magistrale Giorgio Albertazzi, in programma martedì 9 marzo alle ore 18,00, alla presenza di Ezio Torta e Claudio de Pasqualis, curatore della retrospettiva del Roma Fiction Fest, Il giallo in bianco e nero. Inoltre la sezione prevede un omaggio al regista torinese Davide De Michelis con i suoi documentari realizzati per la trasmissione Rai Timbuctu e un omaggio a Mike Bongiorno, venerdì 5 marzo 2010, ricordato dalle parole del figlio Nicolò Bongiorno e della giornalista Alessandra Comazzi, che proprio a Torino intraprese i primi passi della sua lunga e brillante carriera professionale. Il programma Eric Rohmer, un “conteur moral” Venerdì 19 marzo, h. 20.45 (sala Tre), ingresso euro 3 di Jacques Rivette (Francia 1957, 29’) La carrière de Suzanne Viva l’Italia di Eric Rohmer (Francia 1964, 52’) Charlotte et son steak di Eric Rohmer (Francia-Svizzera 1951, 9’) M a r z o Torino e Moncalieri, 4-12 marzo 2010 Rohmer, morto pochi mesi fa quasi novantenne, è stato un padre della nouvelle vague. Un padre lo è stato per ruolo (era il redattore capo dei mitici “Cahiers du Cinéma” gialli), per età (lui era del 1920, mentre i “giovani turchi” della critica e poi del cinema francese erano tutti nati intorno al 1930), per cultura (era stato davvero professore di letteratura francese), per rigore di stile e di visione. Rohmer era un moralista cristiano che aveva letto Pascal e i libertini settecenteschi. Non a caso dedicherà un decennio a realizzare i Sei racconti morali (con lo stesso gusto della serie chiamerà i suoi film degli anni Ottanta Comédies et proverbes). La boulangère de Monceau (1963) e La carrière de Suzanne (1964) sono i primi due “racconti morali”, cui seguiranno La collezionista (1967), La mia notte con Maud (1969), Le genou de Claire (1970), L’amour l’après-midi (1972), corti assieme ai lunghi, perché un film è un film, qualsiasi sia la sua durata. Concepiti come novelle di una stessa raccolta, i sei film, tutti film di idee, ruotano attorno a uno stesso nucleo: la scelta morale di un uomo di fronte a due donne, una scelta di fedeltà e di possibile tradimento lungo un percorso di attrazione, conflitto con il proprio codice morale, narrato dalla voce fuori campo del protagonista, sempre assai autoriflessivo. «Perché scrivere una storia quando la si può filmare?», si chiedeva Rohmer. Le storie, poi, se le è scritte, «nella forma in cui vanno lette», precisava, «ma solo per poterle filmare». Sin da questi due mediometraggi, il cinema di Rohmer è un gioco verbale. La parola è azione, ha un ruolo autonomo, integrata all’immagine, mai da essa riassorbita. Ed è un gioco comportamentistico, quella di Rohmer è una cinepresa che non distorce mai e tende a cancellare la propria presenza all’insegna di un linguaggio, di una trasparenza che sfida l’analisi. Gli intrighi possono apparire insignificanti: in La fornaia di Monceau seguiamo uno studente introverso alla ricerca di una giovane, misteriosa gallerista e alla scoperta di una Parigi minore e di una gentile panettiera; in La carriera di Suzanne, un altro studente timido, che ha il suo contraltare nell’amico libertino, si ritrova diviso tra un’amica reale e un’immagine idealizzata di ragazza straniera. Tutto è geometria di percorsi, gioco di malintesi, di false interpretazioni, di ribaltamenti. Le storie sono complicate da sottili varianti, da interni giochi di rapporti e di scambio, da quello che «la gente pensa mentre fa una cosa». Charlotte et son steak è un vero e proprio incunabolo, risale al ’51. Si tratta di una sorta di breve, bizzarro incontro sulle nevi svizzere. Lei si cucina una bistecca, lui parla d’amore. Prima, c’è stata una fugace apparizione di un’amica. Se si vuole, ci sono già due donne e un uomo. Lui, sorpresa, è un giovanissimo Jean-Luc Godard. Qualche anno dopo Godard riappare, assieme a Truffaut e Chabrol, nella festa che chiude Le coup du berger (1957) di Jacques Rivette, a riprova della “copinérie”, nel senso del sotegno reciproco, che legava gli autori della nouvelle vague. Il corto prende il titolo da una mossa degli scacchi, ed è già uno dei perfetti intrighi di Rivette, cioè è già la storia di una messa in scena. Anzi, di più messe in scena. Una moglie riceve in regalo dall’amante (che è Jean-Claude Brialy, poi attore feticcio di tutto un filone nouvellevaguista) una pelliccia. Per portarla a casa senza insospettire il marito (che è Jacques Doniol-Valcroze, altro redattore dei ”Cahiers” alla vigilia del passaggio alla regia), lei imbastisce tutta una finzione che, a sua volta, innescherà un’altra, beffarda messa in scena da parte del marito. A Rivette si potrebbe applicare un’osservazione di Henry James: «Chissà perché le cose più straordinarie capitano sempre a chi le sa raccontare...». In questa storia Rivette si riserva anche il ruolo del “narratore”. Infine per il ciclo “Viva l’Italia”, sarà presentato SE-RA-TE di Paolo De Lucia (2009), che è stata la vera sorpresa dei festival di questo autunno. L’autore non viene da nessuna “scuola”, è un vero autodidatta; lo spunto viene da Calvino, ed è reso del tutto personale. Quasi una limpida ipotesi di racconto. Ciò a cui assistiamo è una “chiamata” notturna, sotto una finestra spenta, a una ragazza che forse dorme, forse non c’è, forse non abita neppure lì, forse ha un altro nome. Le chiamate si susseguono via via diversamente modulate, via via più urlate, via via più corali per l’arrivo di altri perditempo. Senza esito. E se è stato tutto uno scherzo? E se quella ragazza non esiste? Ognuno se ne va nella notte per la sua strada, in una Cesenatico deserta di luminarie sbattute dal vento. Le coup du berger p r o g r a m m a gLocal Film Festival - The stranger edition di Gianni Volpi di Eric Rohmer (Francia 1963, 23’) 3 X PIEMONTE MOVIE Corti d’autore. Eric Rohmer, un “conteur moral” La boulangère de Monceau M a s s i m o Da segnalare infine un’importante mostra fotografica, che si aprirà alla Biblioteca Civica “A. Arduino” di Moncalieri (via Cavour 31) durante i giorni del festival, dedicata alla fondatrice del Museo del Cinema Maria Adriana Prolo, organizzata con il Museo Nazionale del Cinema per celebrare i suoi primi 10 anni di attività presso la Mole Antonelliana di Torino. La mostra è a cura di Matteo Pollone, Caterina Taricano ed il giovanissimo Moritz Ceste. SE-RA-TE Per maggiori informazioni: www.piemontemovie.com • [email protected] di Paolo De Lucia (Italia 2009, 8’) ø percorsi 22 marzo ø non fiction Colpi di genio. Scienziati e inventori nel cinema 20 e 21 marzo Burma VJ Prosegue a marzo la rassegna cinematografica Colpi di genio. Scienziati e inventori nel cinema. Il ciclo di proiezioni, nato dalla collaborazione tra il Museo Nazionale del Cinema, il Dams e il corso di Laurea di Scienze della Comunicazione dell’Università di Torino, fa parte di una più ampia serie di eventi (conferenze, seminari, spettacoli, attività per le scuole) dedicati al rapporto tra scienza e cinema: le iniziative si succederanno fino a luglio, quando Torino, in occasione dell’Esof (European Science Open Forum, 2-7 luglio 2010), sarà la capitale internazionale della ricerca e della sperimentazione scientifica. Il Museo Nazionale del Cinema, in collaborazione con CineAgenzia e GA&A Group, presenta in anteprima per l’Italia (dopo la proiezione a Ferrara durante il Festival di Internazionale) lo straordinario documentario di Anders Østergaard Burma VJ, entrato nella prestigiosa cinquina dei documentary features nominati agli Oscar 2010. Il film, prodotto in Danimarca e di prossima uscita nelle sale di molti paesi, è stato mostrato nei principali festival internazionali, dal Sundance a Berlino, da Amsterdam a Boulder, facendo incetta di premi e attirando su di sé un ampio interesse non soltanto da parte della critica cinematografica. William Dieterle La vita del dottor Pasteur - The Story of Louis Pasteur Anders Østergaard Burma VJ Usa 1935, 85’, b/n, v.o. sott.it. Il grande scienziato si incomincia a far notare per alcuni opuscoli sulla asepsi e sui germi, che gli procurano l’ostilità del Collegio Medico. Il contrasto giunge fino a Napoleone III e Pasteur viene diffidato ad insistere nelle sue teorie. Ritiratosi in campagna, prosegue nelle ricerche e identifica il germe del carbonchio, immunizzandone molte greggi con il vaccino. La cosa fa rumore, specialmente dopo una sfida lanciata dall’Accademia, che viene vinta dal grande chimico. Ritornato a Parigi, inizia i suoi studi contro l’idrofobia. Grandi lotte contro la natura che sembra gelosa dei propri misteri e contro l’invidia dei medici e l’ignoranza del pubblico. Alla fine prova sull’uomo il suo vaccino antirabbico e trionfa. Gli stessi nemici riconoscono la sua gloria e la patria lo onora pubblicamente. Alla Mostra di Venezia del 1936, la Coppa Volpi per il miglior attore andò all’attore Paul Muni. Sc.: Pierre Collings, Sheridan Gibney; Fot.: Tony Gaudio; Int.: Paul Muni, Josephine Hutchinson, Anita Louise. LUN 22, h. 20.30 – ingresso euro 3,00 Danimarca 2008, 84’, col., v.o. sott.it. Armati di telecamere amatoriali e telefoni cellulari, alcuni videoreporter birmani difendono la libertà d’informazione del loro paese – dove i giornalisti stranieri non hanno più accesso – rischiando torture e carcere a vita. I loro video circolano di nascosto e sono trasmessi via satellite da un gruppo di attivisti coordinato da “Joshua”, 27 anni. Grazie a questi giornalisti indipendenti, nel settembre 2007 il mondo ha potuto vedere le terribili immagini della rivolta dei monaci buddisti appoggiata dalla leader dell’opposizione Aung San Suu Kyi. Quando i servizi segreti birmani si sono resi conto del potere di questi video, è cominciata la caccia ai “vj” che li distribuiscono. SAB 20, h. 21.00, DOM 21, h. 16.30 Presentazione del film a cura di Andrea Graziani (docente di Biochimica, Dipartimento Medicina Clinica e Sperimentale, Università del Piemonte Orientale A. Avogadro, Novara) 6 la rivista del cinema L e R a s s e g n e d e l M a s s i m o 3 p r o g r a m m a M a r z o ø percorsi 16 e 29 marzo PROGRAMMA BIBLIOMEDIATECA MARIO GROMO Terza rassegna biennale del cinema laico MARZO 2010 Organizzata dalla Consulta Torinese per la Laicità delle Istituzioni in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema, e curata dal critico cinematografico Gabriele Barrera, la rassegna intende proporre al pubblico torinese - attraverso il linguaggio estetico e gli stimoli culturali dell’arte cinematografica - una riflessione sul metodo della laicità e sull’etica laica di fronte agli interrogativi e alle sfide individuali e collettive che il mondo contemporaneo pone. I dieci film in programmazione, nel periodo da marzo a maggio, affrontano alcuni significativi temi della società odierna, sempre più multiculturale, multietnica e multireligiosa. Ne emergono nel complesso, attraverso situazioni esistenziali e vicende differenti, taluni degli aspetti di un’etica laica, per definizione non dogmatica, né assolutista, di libertà e di tolleranza positiva, di rispetto e di confronto fra eguali e diversi, nella prospettiva – che gli organizzatori della rassegna vivamente auspicano – di una più civile convivenza tra individui e tra gruppi nella comunità umana. Con il patrocinio di Circoscrizione 3. In collaborazione con Due interessanti rassegne di film caratterizzano l’ormai consueto appuntamento del lunedì pomeriggio in Bibliomediateca. Si conclude a metà mese il ciclo di proiezioni L’Uomo con la valigia. Cinema e viaggio realizzato in collaborazione Fondazione Torino Musei - Borgo e Rocca Medievale. A seguire si apre un nuovo ciclo incentrato sulla figura di Cristo nel cinema, proposta in occasione della mostra Ecce Homo. L’immagine di Gesù nella storia del cinema alla Mole Antonelliana. Per Dialoghi in corso si segnalano due appuntamenti dedicati al cosiddetto post-cinema, ossia alle più recenti forme di rilocazione e rimediazione dell’immagine filmica (videofonino, urban screen, dvd): un’occasione per provare a riflettere su come sta cambiando il modo di produrre e di guardare il cinema. Per ulteriori informazioni vi consigliamo di consultare il sito www.museocinema.it o di scrivere a [email protected]. L’UOMO CON LA VALIGIA. CINEMA E VIAGGIO Vittorio Moroni Eva e Adamo Italia 2009, 77’, col. Lo stile asciutto, rigorosamente etico di Vittorio Moroni (suo è Le ferie di Licu, 2007, racconto d’immigrazione dal Bangladesh all’Italia con una riflessione inedita sul concetto di razzismo) ritorna in questa storia di Tre donne (Altman 1977) diverse in tutto, uguali nelle loro relazioni sentimentali fuori-schema. La matura Erika, che ha sposato un ragazzo senegalese; mamma Deborah, passata dal fare la pornostar a una vita più ordinata e ordinaria dell’ordinato e ordinario; l’oblativa Veronica, che ha sposato un invalido per sclerosi multipla. Interviste che si rivelano piano, con il pensiero femminile in evidenza. Eva e Adamo, prima di tutto Eva. La felicità (a sprazzi) è raccontata con occhio attento quanto mai a registrare la complessità dell’esistenza. Il film stesso tiene ben stretta la sua forma complessa, di documentario aperto. Una eccezionale normalità di storie che potrebbero invece fare di eccezione e anticonformismo una bandiera: un’eccezionalità che arriverà – nel finale – al concetto anomalo di sacrificio laico. Ed è anche la rivendicazione “laica” del diritto all’affettività, alla sessualità ed al rapporto di coppia, da parte di persone “irregolari” ed in qualche modo “trasgressive. Uno spaccato attualissimo sulla molteplicità e variegatezza delle nuove “forme di famiglia” presenti nella società italiana. (Gabriele Barrera) Sc.: V. Moroni, Marco Piccarreda; Fot.: M. Piccarreda. MAR 16, h. 20.30 – ingresso euro 4,00 Il film sarà presentato dal regista Vittorio Moroni con Gabriele Barrera (curatore della rassegna) e Tullio Monti (coordinatore Consulta Torinese per la Laicità delle Istituzioni) Vittorio Moroni Tu devi essere il lupo Italia 2004, 95’, col. Una famiglia anomala è al centro della lente di Vittorio Moroni, in quest’opera del 2005: da una parte c’è Valentina (Valentina Merizzi) che vive i suoi 14 anni persuasa che sua madre sia morta e legatissima al padre Carlo (Ignazio Oliva). A Lisbona – città resa in maniera convincente nella sua saudade – è fuggita anni prima un’altra Valentina (Valentina Carnelutti), cioè la madre dell’adolescente, ed ora sta per ritornare a Sondrio per conoscere la figlia e provare a fare ciò che la terrorizzò: prendersene cura. Non tutto può cambiare. Soprattutto non il rapporto esclusivo, quasi pre-incestuoso – a voler esagerare – o sicuramente da innamorati sui generis, che è sorto fra padre e figlia come scudo difensivo psicologico da tutto quello che, là fuori nel bosco del mondo, significa abbandono, solitudine, mancanza d’amore. Il melodramma viene evitato da Moroni con maestria. Consueti, per il regista, i toni sospesi, la cura maniacale affinché l’obiettivo del suo far cinema sia raggiunto: il rispetto (rispetto del personaggio da intendersi come exemplum fictum del rispetto dell’altro). L’etica sottesa al film, sia nel rapporto padre-figlia, che nel rapporto padre-madre, che in quello padre-amante, è di matrice europea più che mediterranea o latina, più calvinista che cattolica, più laica e secolarizzata che religiosa. (Gabriele Barrera) Sc.: V. Moroni, Alessandro Lombardi; Fot.: Saverio Guarna; Int.: Ignazio Oliva, Valentina Carnelutti, Valentina Merizzi. LUN 29, h. 16.30 - ingresso euro 3,00 (valido per entrambe le proiezioni) In collaborazione con Fondazione Torino Musei - Borgo e Rocca Medievale, DAMS di Torino, gruppo ‘Sperduti nel buio’, e in occasione della mostra L’uomo con la valigia. Piccola storia del bagaglio (Borgo e Rocca Medievale, fino al 10 maggio, www.borgomedievaletorino.it). Lunedì 1 marzo - Ore 15.30 Una storia vera di David Lynch, Usa/Canada 1999,112’, col. Interpreti: Sissy Spacek, Harry Dean Stanton, Richard Farnsworth. Introduce: Andrea Mattacheo. Lunedì 8 marzo - Ore 15.30 I diari della motocicletta di Walter Salles, Argentina/Cile 2004, 128’, col. Interpreti: Gael García Bernal, Mercedes Morán, Jean Pierre Noher. Introduce: Andrea Mattacheo. ECCE HOMO. L’immagine di Gesù nella storia del cinema In occasione della mostra che si terrà alla Mole Antonelliana, rassegna e presentazione dei film in collaborazione con il DAMS di Torino, gruppo ‘Sperduti nel buio’. Lunedì 15 marzo - Ore 15.30 Il vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini, Italia 1964, 142’, col. Interpreti: Enrique Irazoqui, Margherita Caruso, Susanna Pasolini. Introduce: Attilio Palmieri. Lunedì 22 marzo - Ore 15.30 Il Messia Cesare Lanza La perfezionista Italia 2008, 88’, col. Cesare Lanza, noto autore di Domenica In, di Buona Domenica e di alcune edizioni del Festival di Sanremo, è un giornalista, scrittore, opinionista. Ha pubblicato anche un romanzo, Nené, intreccio di educazioni sentimentali, scoperte sessuali da parte adolescenziale e note politiche di sottofondo trasformato in film da Salvatore Samperi (1977): la critica lodò il film, in parte lo accusò di essere pruriginoso. La (in piccola parte) stessa critica ora si divide di fronte alla Perfezionista, passaggio repentino di Lanza alla macchina da presa. L’ossessiva Giselda (Aurora Mascheretti) è la perfezionista del titolo: suo marito è colpito d’un tratto, senza perfezione, da un cancro che in breve evolve allo stadio terminale. La prospettiva dell’eutanasia – di cui Lanza è un sostenitore, già definitosi «liberale assoluto» – non è estranea alla mentalità della coppia. E di coppie anomale, sia etero che omosessuali, si disquisisce per tutto il film, quasi alla ricerca di una benefica tolleranza totale. Tutto ciò senza mélo, senza lacrime facili e senza quella sensazione di fiction patinata che affligge il cinema italiano. Il film, autoprodotto da Lanza con l’aiuto di Lucio Presta, ha incontrato problemi e censure e difficoltà di distribuzione, pur avendo ricevuto alcuni premi: “è un modesto contributo – dice Lanza – alla commovente battaglia di Beppino Englaro e di altri come lui. Una società civile deve tutelare il diritto all’autodeterminazione”. (Gabriele Barrera) Sc.: C. Lanza, Giuliano Caputi; Fot.: Fabrizio Bracci; Int.: Aurora Mascheretti, Rinaldo Rocco, Alessandra Ventimiglia. LUN 29, h. 18.30 Il film sarà presentato dal regista Cesare Lanza con Gabriele Barrera (curatore della rassegna) e Tullio Monti (coordinatore Consulta Torinese per la Laicità delle Istituzioni) di Roberto Rossellini, Italia 1975, 145’, col. Interpreti: Pier Maria Rossi, Vittorio Caprioli, Tina Aumont. Introduce: Gabriele Rigola. Lunedì 29 marzo - Ore 15.30 Nazarin di Luis Buñuel, Messico 1959, 96’, b/n. Interpreti: Francisco Rabal, Ignacio Lopez Tarso, Rita Macedo. Introduce: Andrea Mataccheo. DIALOGHI IN CORSO. NOVITÀ LIBRARIE, DVD E READING Venerdì 12 marzo - Ore 20.30 Oltre il cinema. Metropoli e media di Simone Arcagni, Edizioni Kaplan, 2010. “I film in tasca. Videofonino, cinema e televisione” di Maurizio Ambrosini, Giovanna Maina, Elena Marcheschi, Felici Editore, collana Cinema & New Media, 2009. Intervengono con gli autori: Alessandro Amaducci (Univ. di Torino), Enrico Terrone (critico cinematografico), Federico Zecca (Univ. di Udine). Introduce: Sonia Del Secco (MNC). Proiezione del film Redacted di Brian De Palma (Usa 2007, 90’, col.). Interpreti: I. Diaz, R. Devaney, Ty Jones. Venerdì 26 marzo - Ore 20.30 “Singolari pluralità. Il cinema ri-visto dal DVD” Speciale della rivista “Bianco & Nero” e presentazione del cofanetto Dvd Fantasma Le finanze del Granduca. Intervengono: Giulia Carluccio (Univ. di Torino), Federica Villa (Univ. di Torino), Silvio Alovisio (Univ. di Torino). Introduce: Marco Grifo (MNC). Proiezione del film Le finanze del Granduca di Friedrich Wilhelm Murnau (Germania 1924, 78’, b/n, v.o. sott. ingl.). Interpreti: A. Abel, M. Schreck, H. Block Ingresso libero fino ad esaurimento posti, previo tesseramento gratuito alla Bibliomediateca e presentazione di un documento d’identità. BIBLIOMEDIATECA “MARIO GROMO” Via Matilde Serao 8/A, 10141 Torino - Italia Tel. +39 011 8138.599 - Fax +39 011 8138.595 [email protected] www.museocinema.it www.comune.torino.it/circ3 EDUC.a Le news dei Servizi Educativi Serata a tema “Gli anni della Dolce Vita” Sabato 20 marzo 2010, dalle ore 19.00 alle 23.00 In occasione della grande mostra Gli anni della Dolce Vita, il Museo Nazionale del Cinema e Abbonamento Musei Torino Piemonte organizzano un evento speciale dedicato agli abbonati e al pubblico. A partire dalle ore 19.00, si potrà godere di un gustoso aperitivo al Cabiria Cafè e di visite guidate gratuite per conoscere da vicino tutti i protagonisti di quegli anni. Per l’occasione verrà allestito nell’Aula del Tempio un set fotografico dove gli ospiti potranno posare gratuitamente per alcuni scatti indossando accessori forniti dal Museo che rievocano gli anni della Dolce Vita. Ingresso al Museo del Cinema: € 2,00; gratuito per gli abbonati. Aperitivo al Cabiria Cafè: € 10,00 per abbonati e non abbonati. Visite guidate gratuite solo su prenotazione e fino ad esaurimento posti. La prenotazione è obbligatoria chiamando il n.verde 800.329.329 entro il 18 marzo p.v. la rivista del cinema Mensile del Museo Nazionale del Cinema Anno VIII - Numero 79 - Marzo 2010 Reg. Trib. Torino n. 5560 del 17/12/2001 Hanno collaborato a questo numero Alessandra Aimar, Tullio Monti Maria Riccobene, Serena Santoro, Vittorio Sclaverani e Gianni Volpi Redazione Via Montebello 22 - 10124 Torino Tel. 011.81.38.520 - Fax 011.81.38.530 [email protected] Ricerche Iconografiche Grazia Paganelli Museo Nazionale del Cinema Fondazione Maria Adriana Prolo Archivi di cinema, fotografia ed immagine Via Montebello 22 - 10124 Torino Tel. 011.81.38.511 - Fax 011.81.38.558 Comunicazione e promozione Maria Grazia Girotto Ringraziamenti Ufficio Stampa Veronica Geraci www.museocinema.it Direttore Responsabile Alberto Barbera Progetto grafico Studio Cantono Presidente Alessandro Casazza Resp. Programmazione e Coord. Redazionale Stefano Boni Grazia Paganelli Layout esecutivi Emanuele Grindatto Direttore Alberto Barbera Stampa Editrice La Stampa S.p.A. Sponsor tecnici Mole Antonelliana La pubblicazione è realizzata con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per il Cinema (Promozione per la Cultura Cinematografica) 50 Notturno, Sondrio • Académie de France à Rome - Villa Medici • Gabriele Barrera, Torino • Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale, Roma • Andrea Chimento, Torino • CineAgenzia, Padova • Ciné Classic, Paris • Cinemateca Portuguesa, Lisboa • Cinémathèque de Toulouse • Cinémathèque Française, Paris • Cineteca del Comune di Bologna • CNC – Centro Nazionale del Cortometraggio, Torino • Consulta Torinese per la Laicità delle Istituzioni • DAMS – Università degli Studi di Torino • Alejandro De La Fuente, Torino • Délégation Culturelle de Turin (Ambassade de France en Italie) • Gianluca e Massimiliano De Serio, Torino • Ditta Amerigo Cadeddu, Torino • Jean Douchet, Paris • Les Films de Mon Oncle, Paris • Fondazione Cineteca Italiana, Milano • Gaumont, Paris • Andrea Graziani, Novara • Hollywood Classics, London • Cesare Lanza, Roma • Mikado Film, Milano • Vittorio Moroni, Sondrio • MultiServizi, Torino • NeonVideo, Borgo d’Ale (VC) • N.I.P., Torino • Paolo Parachini, Torino • Park Circus, Glasgow • Alberto Pezzotta, Milano • Sylvie Pras, Paris • Gianni Rondolino, Torino • Marina Sablich, Firenze • Ettore Scola, Roma • Svenska Filminstitutet – Cinemateket, Stockholm • Tamasa Distribution, Paris • Carlo Verdone, Roma • Walt Disney Studios Motion Pictures Italia, Roma • Warner Bros. Italia, Milano • Warner Bros. UK, London Cineteca del Museo Nazionale del Cinema / Personale della Multisala Massimo Un ringraziamento particolare a La Stampa – Torino Sette per il contributo alla diffusione della rivista. la rivista del cinema L e R a s s e g n e LUNEDÌ 1 MARZO h. 16.30 Loulou di M. Pialat (F 1980, 110’, v.o. sott.it.) h. 18.30 L’amante giovane di M. Pialat (F 1972, 107’, v.o. sott.it.) h. 20.30 Sotto il sole di Satana di M. Pialat (F 1987, 103’, v.o. sott.it.) h. 22.30 L’enfance nue di M. Pialat (F 1968, 83’, v.o. sott.it.) MARTEDÌ 2 MARZO h. 16.30 Ai nostri amori di M. Pialat (F 1983, 102’, v.o. sott.it.) h. 18.30 La gueule ouverte di M. Pialat (F 1974, 85’, v.o. sott.it.) h. 20.45 Playtime di J. Tati (F 1967, 126’, v.o. sott.it.) Il film sarà presentato da Carlo Verdone MERCOLEDÌ 3 MARZO h. 16.15 Police di M. Pialat (F 1985, 113’, v.o. sott.it.) h. 18.30 Le garçu di M. Pialat (F 1995, 95’, v.o. sott.it.) h. 20.30 Luci d’inverno di I. Bergman (S 1962, 81’, v.o. sott.it.) # Il film sarà presentato da Franco Prono GIOVEDÌ 4 MARZO h. 16.30/18.30/20.30/22.30 Welcome di P. Lioret (F 2009, 110’, v.o. sott.it.) § h. 20.45 – Sala Uno Magdalena di A. De La Fuente (I 2010, 77’) ° Intervengono Alejandro de la Fuente, Magdalena Lupu, Ettore Scola, Diego Novelli e i curatori di Piemonte Movie Alessandro Gaido e Vittorio Sclaverani VENERDÌ 5 MARZO h. 16.30 Le garçu di M. Pialat (F 1995, 95’, v.o. sott.it.) h. 18.15 La gueule ouverte di M. Pialat (F 1974, 85’, v.o. sott.it.) h. 20.30 Ai nostri amori di M. Pialat (F 1983, 102’, v.o. sott.it.) h. 22.30 Police di M. Pialat (F 1985, 113’, v.o. sott.it.) SABATO 6 MARZO h. 16.30 Van Gogh di M. Pialat (F 1991, 158’, v.o. sott.it.) h. 20.30 Passe ton bac d’abord di M. Pialat (F 1979, 86’, v.o. sott.it.) h. 22.30 I cortometraggi turchi di M. Pialat (F 1963-64, 73’, v.o. sott.it.) DOMENICA 7 MARZO h. 16.30 Passe ton bac d’abord di M. Pialat (F 1979, 86’, v.o. sott.it.) h. 18.15 I cortometraggi turchi di M. Pialat (F 1963-64, 73’, v.o. sott.it.) h. 20.30 Van Gogh di M. Pialat (F 1991, 158’, v.o. sott.it.) LUNEDÌ 8 MARZO h. 15.45 Omaggio Signetto - Dalla nube alla Resistenza di J-M. Straub/D. Huillet (I 1979, 105’) * h. 18.00 Omaggio De Serio - L’esame di Xhodi di G. e M. De Serio (I 2007, 62’) * h. 19.15 Terre di Cinema – Corti dal Festival Européen du Film Court de Brest (F 2009, 90’) * h. 21.00 Inaugurazione Omaggio Signetto - Incontro con l’autore e proiezione di Weltgenie (1988, 5’) e Fish Eyes (1990, 55’) # segue L’uomo che bruciava i cadaveri di Juraj Herz (Cs 1969, 95’) MARTEDÌ 9 MARZO h. 15.30 Omaggio Signetto - I maestri di A. Signetto (I 1986 – 2003, 120’) * h. 18.00 Area 31 - Rai – Philo Vance di M. Leto (I 1974, 110’) * Intervengono Claudio De Pasqualis ed Ezio Torta. h. 20.30 Inaugurazione Omaggio De Serio - Incontro con gli autori e proiezioni (I 2002 – 2007, 75’) # h. 22.30 Omaggio De Serio - L’ultimo tuffo di J. C. Monteiro (P 1992, 88’) # d e l M a s s i m o GIOVEDÌ 11 MARZO h. 15.30/17.50/20.10/22.30 Segreti di famiglia di F. Ford Coppola (Usa 2009, 127’, v.o. sott.it.) § VENERDÌ 12 MARZO h. 16.30 Sotto il sole di Satana di M. Pialat (F 1987, 103’, v.o. sott.it.) h. 18.30 L’enfance nue di M. Pialat (F 1968, 83’, v.o. sott.it.) h. 20.30 Loulou di M. Pialat (F 1980, 110’, v.o. sott.it.) h. 22.30 L’amante giovane di M. Pialat (F 1972, 107’, v.o. sott.it.) SABATO 13 MARZO h. 16.30 I quattrocento colpi di F. Truffaut (F 1958, 99’, v.o. sott.it.) h. 18.30 Agente Lemmy Caution, missione Alphaville di J-L. Godard (F/I 1965, 98’, v.o. sott.it.) h. 20.30 Tempo di vivere di D. Sirk (Usa 1957, 132’, v.o. sott.it.) h. 23.00 La casa sulla piazza Trubnaja di B. Barnet (Urss 1928, 64’, v.o. sott.it.) DOMENICA 14 MARZO h. 16.30 Tempo di vivere di D. Sirk (Usa 1957, 132’, v.o. sott.it.) h. 19.00 La casa sulla piazza Trubnaja di B. Barnet (Urss 1928, 64’, v.o. sott.it.) h. 20.30 Agente Lemmy Caution, missione Alphaville di J-L. Godard (F/I 1965, 98’, v.o. sott.it.) h. 22.30 I quattrocento colpi di F. Truffaut (F 1958, 99’, v.o. sott.it.) LUNEDÌ 15 MARZO h. 16.30 Il petroliere di P.T. Anderson (Usa 2007, 158’, v.o. sott.it.) # Il film sarà presentato da Paolo Parachini e Andrea Chimento h. 20.30 Orfeo di J. Cocteau (F 1949, 112’, v.o. sott.it.) h. 22.30 Le bel indifférent di J. Demy (F 1957, 29’, v.o. sott.it.) segue India Matri Bhumi di R. Rossellini (I 1957, 90’, v.o. sott.it.) MARTEDÌ 16 MARZO h. 16.00 Orfeo di J. Cocteau (F 1949, 112’, v.o. sott.it.) h. 18.30 Tempo di vivere di D. Sirk (Usa 1957, 132’, v.o. sott.it.) h. 20.30 Eva e Adamo di V. Moroni (I 2009, 77’) # Prima del film, incontro con il regista Vittorio Moroni MERCOLEDÌ 17 MARZO h. 16.00 Le bel indifférent di J. Demy (F 1957, 29’, v.o. sott.it.) segue India Matri Bhumi di R. Rossellini (I 1957, 90’, v.o. sott.it.) h. 18.15 Orfeo di J. Cocteau (F 1949, 112’, v.o. sott.it.) h. 20.20 Anticipation ou L’amour en l’an 2000 di J-L. Godard (F 1967, 20’, v.o. sott.it.) segue Una donna sposata di J-L. Godard (F 1964, 98’, v.o. sott.it.) h. 22.30 I ruggenti anni Venti di R. Walsh (Usa 1939, 104’, v.o. sott.it.) GIOVEDÌ 18 MARZO h. 16.30/18.30/20.30/22.30 A Serious Man di E. e J. Coen (Usa 2009, 105’, v.o. sott.it.) § VENERDÌ 19 MARZO h. 16.30 Il bandito delle undici di J-L. Godard (F/I 1965, 110’, v.o. sott.it.) h. 18.45 Dove la terra scotta di A. Mann (Usa 1958, 100’, v.o. sott.it.) h. 20.45 Corti d’autore. Eric Rohmer, un “conteur moral” * SABATO 20 MARZO h. 16.30 Agente Lemmy Caution, missione Alphaville di J-L. Godard (F/I 1965, 98’, v.o. sott.it.) h. 18.30 I quattrocento colpi di F. Truffaut (F 1958, 99’, v.o. sott.it.) h. 21.00 Burma VJ di A. Ostergaard (Dk 2008, 84’, v.o. sott.it.) MERCOLEDÌ 10 MARZO h. 15.30 Omaggio Signetto – Il cinema industriale di A. Signetto (I 1989–99, 90’) * h. 17.15 Omaggio De Serio - I corti di G. e M. De Serio (I 2000 – 2008, 76’) * h. 18.30 Terre di Cinema - Cortometraggi dal Festival Comedy Cluj (Rom 2005-2010, 100’) * h. 20.30 Terre di Cinema – Omaggio a Guido Hess Seborga ° Intervengono Elena Varzi, Laura Hess Seborga, Massimo Novelli e Claudio Panella segue L’anarchia del mio sangue marino di G. Nugara (I 2009, 15’) segue Il bivio di F. Cerchio (I 1950, 100’) segue Terre di Cinema - Cortometraggi dalla Filmakademie Baden-Wuerttemberg e dal Festival Centovalli (G/Ch 2008-9, 70’) ° DOMENICA 21 MARZO h. 16.30 Burma VJ di A. Ostergaard (Dk 2008, 84’, v.o. sott.it.) h. 18.30 Dove la terra scotta di A. Mann (Usa 1958, 100’, v.o. sott.it.) h. 20.30 Il bandito delle undici di J-L. Godard (F/I 1965, 110’, v.o. sott.it.) h. 22.30 Anticipation ou L’amour en l’an 2000 di J-L. Godard (F 1967, 20’, v.o. sott.it.) segue Una donna sposata di J-L. Godard (F 1964, 98’, v.o. sott.it.) Gli Eventi del Mese Info CARLO VERDONE PRESENTA PLAYTIME Martedì 2 marzo, h. 20.45 Sala Tre - Ingresso euro 5,50/4,00/3,00 FRANCO PRONO PRESENTA LUCI D’INVERNO Mercoledì 3 marzo, h. 20.30 Sala Tre - Ingresso euro 4,00 INAUGURAZIONE PIEMONTE MOVIE MAGDALENA Giovedì 4 marzo, h. 20.45 Sala Uno - Ingresso libero PIEMONTE MOVIE - INCONTRO CON ALBERTO SIGNETTO Lunedì 8 marzo, h. 21.00 Sala Tre - Ingresso euro 4,00 PIEMONTE MOVIE - INCONTRO CON GIANLUCA E MASSIMILIANO DE SERIO Martedì 9 marzo, h. 20.30 Sala Tre - Ingresso euro 4,00 PIEMONTE MOVIE - OMAGGIO A GUIDO HESS SEBORGA Mercoledì 10 marzo, h. 20.30 Sala Tre - Ingresso libero PAOLO PARACHINI E ANDREA CHIMENTO PRESENTANO IL PETROLIERE Lunedì 15 marzo, h. 16.30 Sala Tre - Ingresso euro 4,00/3,00 VITTORIO MORONI PRESENTA EVA E ADAMO Martedì 16 marzo, h. 20.30 Sala Tre - Ingresso euro 4,00 CORTI D’AUTORE. ERIC ROHMER, UN “CONTEUR MORAL” Venerdì 19 marzo, h. 20.45 Sala Tre - Ingresso euro 3,00 BURMA VJ Sabato 20 marzo, h. 21.00 Domenica 21 marzo, h. 16.30 Sala Tre - Ingresso euro 5,50/4,00/3,00 ANDREA GRAZIANI PRESENTA LA VITA DEL DOTTOR PASTEUR Lunedì 22 marzo, h. 20.30 Sala Tre - Ingresso euro 3,00 MAGNIFICHE VISIONI - ISPETTORE CALLAGHAN: IL CASO SCORPIO È TUO! Mercoledì 24 marzo, h. 20.45 Sala Tre - Ingresso euro 5,50/4,00/3,00 CESARE LANZA PRESENTA LA PERFEZIONISTA Lunedì 29 marzo, h. 18.30 Sala Tre - Ingresso euro 3,00 ALBERTO PEZZOTTA E GIANNI RONDOLINO PRESENTANO TAXI DRIVER Martedì 31 marzo, h. 20.30 Sala Tre - Ingresso euro 4,00/3,00 LUNEDÌ 22 MARZO h. 16.30 Tempo di vivere di D. Sirk (Usa 1957, 132’, v.o. sott.it.) h. 20.30 La vita del dottor Pasteur di W. Dieterle (Usa 1936, 87’, v.o. sott.it.) * Il film sarà presentato da Andrea Graziani MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA Mole Antonelliana Via Montebello, 20 - Torino www.museocinema.it Infoline 27 ore su 24 Tel. +39 011 2178 540 Info orari e biglietteria Tel. +39 011 8138 560/561 Orari Da martedì a venerdì e domenica: 9.00-20.00 sabato: 9.00-23.00 / lunedì chiuso TARIFFE MUSEO Intero, euro 7,00 Ridotto, euro 5,00 studenti universitari fino a 26 anni; over 65; gruppi min. 15 persone Giovani e scuole, euro 2,00 da 6 a 18 anni; gruppi scolastici Gratuito, fino a 5 anni; disabili e accompagnatore MUSEO + ASCENSORE PANORAMICO Intero, euro 9,00 Ridotto, euro 7,00 studenti universitari fino a 26 anni; over 65; gruppi min. 15 persone Giovani e scuole, euro 4,50 da 11 a 18 anni; gruppi scolastici Gratuito, fino a 5 anni; disabili e accompagnatore ASCENSORE PANORAMICO Intero, euro 5,00 Ridotto, euro 3,50 da 11 a 18 anni; studenti universitari fino a 26 anni; over 65; gruppi min. 15 persone Gratuito, fino a 10 anni; disabili e accompagnatore VISITE GUIDATE Visite guidate gruppi scolastici Prenotazione obbligatoria, max 25 persone / gruppo In italiano euro 60,00 / gruppo + biglietto ridotto In inglese, francese, tedesco, spagnolo euro 60,00 / gruppo + biglietto ridotto Tel. +39 011 8138 564 / 565 (da lunedì a venerdì 9.00 – 16.00) Visite guidate gruppi Prenotazione obbligatoria, max 25 persone / gruppo, diritto di prenotazione € 1,50 / biglietto In italiano euro 80,00 / gruppo + biglietto ridotto 3 p r o g r a m m a M a r z o MARTEDÌ 23 MARZO h. 16.15 Anticipation ou L’amour en l’an 2000 di J-L. Godard (F 1967, 20’, v.o. sott.it.) segue Una donna sposata di J-L. Godard (F 1964, 98’, v.o. sott.it.) h. 18.30 I ruggenti anni Venti di R. Walsh (Usa 1939, 104’, v.o. sott.it.) h. 20.30 Il bandito delle undici di J-L. Godard (F/I 1965, 110’, v.o. sott.it.) h. 22.30 Dove la terra scotta di A. Mann (Usa 1958, 100’, v.o. sott.it.) MERCOLEDÌ 24 MARZO h. 16.30 Una storia americana di J-L. Godard (F 1966, 90’, v.o. sott.it.) h. 18.15 Il maschio e la femmina di J-L. Godard (F 1966, 110’, v.o. sott.it.) h. 20.45 Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo! di D. Siegel (Usa 1971, 102’, v.o. sott.it.) GIOVEDÌ 25 MARZO h. 15.30/17.50/20.10/22.30 Gli abbracci spezzati di P. Almodovar (E 2009, 129’, v.o. sott.it.) § VENERDÌ 26 MARZO h. 16.30 Week-end, un uomo e una donna dal sabato alla domenica di J-L. Godard (F/I 1967, 105’, v.o. sott.it.) h. 18.30 One Plus One di J-L. Godard (Gb 1968, 110’, v.o. sott.it.) h. 20.30 Il maschio e la femmina di J-L. Godard (F 1966, 110’, v.o. sott.it.) h. 22.30 Una storia americana di J-L. Godard (F 1966, 90’, v.o. sott.it.) SABATO 27 MARZO h. 16.30 La gaia scienza di J-L. Godard (F/G 1968, 95’, v.o. sott.it.) h. 18.30 One P.M. di AA.VV. (Usa 1968, 90’, v.o. sott.it.) h. 20.30 One Plus One di J-L. Godard (Gb 1968, 110’, v.o. sott.it.) h. 22.30 Week-end, un uomo e una donna dal sabato alla domenica di J-L. Godard (F/I 1967, 105’, v.o. sott.it.) DOMENICA 28 MARZO h. 16.30 La cinese di J-L. Godard (F 1967, 90’, v.o. sott.it.) h. 18.15 Un film comme les autres di J-L. Godard (F 1968, 100’, v.o. sott.it.) h. 20.30 One P.M. di AA.VV. (Usa 1968, 90’, v.o. sott.it.) h. 22.30 La gaia scienza di J-L. Godard (F/G 1968, 95’, v.o. sott.it.) LUNEDÌ 29 MARZO h. 16.30 Tu devi essere il lupo di V. Moroni (I 2004, 95’) * h. 18.30 La perfezionista di C. Lanza (I 2008, 88’) * Prima del film, incontro con il regista Cesare Lanza h. 20.30 La cinese di J-L. Godard (F 1967, 90’, v.o. sott.it.) h. 22.15 L’amore di J-L. Godard (F/I 1967, 26’, v.o. sott.it.) segue British Sounds di Gruppo Dziga Vertov (Gb 1969, 52’, v.o. sott.it.) LUNEDÌ 30 MARZO h. 16.30 Ciné-tracts di AA.VV. (F 1968, 90’, v.o. sott.it.) h. 18.15 L’amore di J-L. Godard (F/I 1967, 26’, v.o. sott.it.) segue British Sounds di Gruppo Dziga Vertov (Gb 1969, 52’, v.o. sott.it.) h. 20.30 Camera-oeil di J-L. Godard (F 1967, 15’, v.o. sott.it.) segue Due o tre cose che so di lei di J-L. Godard (F 1967, 95’, v.o. sott.it.) h. 22.30 Un film comme les autres di J-L. Godard (F 1968, 100’, v.o. sott.it.) MARTEDÌ 31 MARZO h. 16.30 Camera-oeil di J-L. Godard (F 1967, 15’, v.o. sott.it.) segue Due o tre cose che so di lei di J-L. Godard (F 1967, 95’, v.o. sott.it.) h. 18.30 Ciné-tracts di AA.VV. (F 1968, 90’, v.o. sott.it.) h. 20.30 Taxi Driver di M. Scorsese (Usa 1976, 113’, v.o. sott.it.) # Il film sarà presentato da Alberto Pezzotta e Gianni Rondolino ° * ingresso libero ingresso euro 3,00 # ingresso euro 4,00 § ingresso euro 7,00/5,00/3,50 In inglese, francese, tedesco, spagnolo euro 90,00 / gruppo + biglietto ridotto Tel. +39 011 2178 540, [email protected] (da lunedì a venerdì 10.00 - 17.00) Visite guidate con interprete LIS Ogni primo venerdì del mese alle 18.00 su prenotazione Tel. +39 011 8138 517, [email protected] CINEMA MASSIMO Via Verdi, 18 - Torino - Tel. +39 011 8138 574 Sala 1 e 2 Intero, euro 7,00 Ridotto: - Aiace, militari, under18 e studenti universitari, euro 5,00 - Over 60, euro 3,50 BIBLIOMEDIATECA “Mario Gromo” Via Matilde Serao, 8/A - Torino Tel. +39 011 8138 599 - Fax +39 011 8138 595 [email protected] Biblioteca e videoteca lun. e ven. 9.00 - 13.00 mar. e gio. 9.00 - 13.00, 13.30 - 17.30 mer., sab. e dom. chiuso Per vedere in sede i film della videoteca è necessaria la prenotazione Archivio mar. 9.30 - 13.00, 13.30 - 17.30 (previo appuntamento) L’archivio è consultabile su prenotazione: [email protected] Tel. +39 011 8138 596 (solo martedì) Abbonamento sale 1 e 2 (5 ingr.), euro 20,00 MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA Al mercoledì (esclusi festivi e pre-festivi) biglietto ridotto per tutti, euro 3,50 Fondazione Maria Adriana Prolo Archivi di cinema, fotografia ed immagine Uffici: Via Montebello, 22 - 10124 Torino Tel. +39 011 8138 511 Fax +39 011 8138 506 [email protected] www.museocinema.it Sala 3 Intero, euro 5,50 Ridotto: - Aiace, militari, under18 e studenti universitari (spett. serali), euro 4,00 - Over 60 e studenti universitari (spett. pomeridiani), euro 3,00 Abbonamento sala 3 (10 ingr.), euro 30,00