a n n o V I I I - n u m e r o 7 9 - M a r z o 2 0 1 0 - p o s t e i t a l i a n e . s p e d i z i o n e i n a . p . 7 0 % d . c . / d . c . i . To r i n o - t a s s a p a g a t a / t a x e p e r ç u e / o r d i n a r i o
la rivista
79 del cinema
MARZO 2010
Sous le soleil de Pialat Omaggio a Maurice Pialat
Jean-Luc Godard Compositore di cinema - II parte
X Piemonte Movie gLocal Film Festival
Magnifiche visioni Festival Permanente del Film Restaurato
L’ultimo spettacolo/Schermi americani
Il cinema USA degli ultimi 40 anni
Anteprima Burma VJ di Anders Østergaard
Corti d’autore Eric Rohmer, un “conteur moral”
La voce segreta delle parole Il grande cinema in lingua originale
Ecce Homo L’immagine di Gesù nella storia del cinema
Ai nostri amori (1983)
Sous le soleil de Pialat
Omaggio a Maurice Pialat
di Grazia Paganelli
I
primi film di Maurice Pialat (nato nel 1925 a Auvergne,
nella Francia centro-meridionale) sono brevi documentari
girati con una macchina da presa 16mm acquistata nel
1951 con scopi puramente amatoriali. Eppure il risultato è fin
da subito personale, capace di rivelare l’ispirazione intima di
un regista che stava costruendo la sua poetica. Esce dall’anonimato proprio grazie a questi lavori: in particolare è con
L’amour existe (1960), sulla vita ai margini della città di Parigi,
che il mondo del cinema si accorge di lui alla Mostra del Cinema di Venezia. Dovranno tuttavia trascorrere ben otto anni
prima dell’esordio vero e proprio nel lungometraggio, durante
i quali realizza una manciata di cortometraggi (che lo portano
a viaggiare tra Francia, Italia e Turchia) mentre a teatro interpreta drammi e commedie. Il primo film di finzione risente
di chiara influenza autobiografica. L’enfance nue ricostruisce
la difficile storia di un bambino e della sua faticosa ricerca di
una famiglia e di una forma di stabilità emotiva, stesso tema
affrontato due anni più tardi nell’episodio televisivo della serie
La maison du bois che lo stesso Pialat considera una tra le sue
opere più riuscite.
Seguono film diversi tra loro per le tematiche affrontate ma
sostanzialmente vicini nella ruvidità e nell’essenzialità della
messa in scena: prevalgono il piano sequenza, il montaggio
secco e apparentemente disordinato, l’uso di inserti documentari che, all’interno della finzione propria del film, creano cortocircuiti di forte impatto anche nell’analisi psicologica legata
ai personaggi di volta in volta raccontati. Su questa scia si col-
locano L’amante giovane, storia di
una coppia piccolo-borghese devastata dalla gelosia e invischiata
in un rapporto masochistico, La
gueule ouverte, abitato dal fantasma della madre, e Passe ton bac
d’abord su un gruppo di giovani
proletari annoiati. Negli anni Ottanta Pialat ottiene budget
più ricchi per i suoi film, ma le sue tematiche esistenziali e intimiste restano le stesse. A lui interessa solo il cinema “dove
avviene qualcosa di umano” e per proporre le sue storie scopre
una particolare affinità con l’attore Gérard Depardieu che dirige in Loulou, dove recita insieme a Isabelle Huppert, a fianco
di Sandrine Bonnaire in Sotto il sole di Satana, Palma d’Oro a
Cannes, con Sophie Marceau in Police e, infine, nel più recente
Le garçu. Proverbialmente difficile era il suo rapporto con gli
attori (che fossero esordienti, affermati o non professionisti)
dai quali esigeva la perfezione, plasmandoli a sua immagine e
mettendoli di fronte alla necessità di rappresentare il conflitto
inteso nella sua forma più estrema e graffiante, perché Pialat
filma i rapporti umani come se fossero ferite, racconta l’esclusione e la marginalità, la malattia, la morte, la crisi, la crudeltà
come passi necessari della vita dell’uomo.
Descritto da Alain Bergala come il vero erede di Renoir, Pialat
(che ha più volte ammesso il suo debito nei confronti dello stesso
Renoir e di Pagnol) si colloca sulla scia del cinema francese degli
anni Trenta, tra Feyder e Grémillon, senza dimenticare l’adesione ai temi e ai modi del cinema a lui contemporaneo (Godard,
Resnais, Varda), pur sempre in opposizione rispetto all’industria
cinematografica francese.
L’omaggio dedicato a
Maurice Pialat è un progetto
dell’Académie de France à Rome
- Villa Medici, curato da
Francesca Bolognesi e realizzato
con la collaborazione di Museo
Nazionale del Cinema, Cineteca
del Comune di Bologna e
Délégation Culturelle de Turin
(Ambassade de France en Italie).
Si ringraziano il Ministère des
Affaires Étrangères e Gaumont
per la cortese collaborazione.
la rivista
del cinema
ø primo piano
1-12 marzo
Sous le soleil de Pialat.
Omaggio
a Maurice Pialat
L e
R a s s e g n e
d e l
considerato un santo dai suoi parrocchiani e, in
cambio della salvezza della sua anima, compie un
miracolo. Poco dopo, Menou-Segrais lo trova morto
nel confessionale. Palma d’oro al festival di Cannes.
M a s s i m o
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p r o g r a m m a
M a r z o
vivere con Roger, per non lasciarlo solo, ma questi
rifiuta, desiderando perdersi nella sua solitudine.
Sc.: M. Pialat; Fot.: Néstor Almendros; Int.: Hubert
Deschamps, Monique Mélinand, Philippe Léotard.
MAR 2, h. 18.30, VEN 5, h. 18.15
Sc.: Sylvie Danton, M. Pialat, dal romanzo di Georges
Bernanos; Fot.: Willy Kurant; Int.: Gérard Depardieu,
Sandrine Bonnaire, M. Pialat.
LUN 1, h. 20.30, VEN 12, h. 16.30
Maurice Pialat
Van Gogh
Maurice Pialat
Loulou
Francia 1980, 110’, col., v.o. sott. it.
Loulou, il nome del protagonista, è il diminutivo di
“Louis” e soprattutto un’abbreviazione di “Loubard”.
Così sono chiamati, nel linguaggio parigino, i
“vitelloni” o “perditempo” della periferia.
Nelly, moglie inquieta di André, impiegata nella ditta
pubblicitaria del marito, incontra in una discoteca
Loulou, un giovane perditempo di cui diventa
l’amante.
Nelly abbandona il marito e si trasferisce con Loulou
in un appartamentino, finché si ritrova incinta e in
crisi per la paura di mettere al mondo un figlio con un
uomo completamente allergico al lavoro.
Loulou promette che con un figlio la sua vita
cambierà, ma Nelly non crede alle promesse e
abortisce.
Maurice Pialat
Maurice Pialat
L’enfance nue
Police
Francia 1968, 83’, col., v.o. sott. it.
Rimbalzato di famiglia in famiglia, François è un
bambino considerato difficile dagli assistenti sociali
che si occupano di lui. I suoi gesti sono sempre
estremi e violenti fino a quando non trova stabilità
presso una famiglia che lo accoglie con amore e
disponibilità. Qui si affeziona alla vecchia nonna che,
però, presto muore lasciandolo di nuovo disorientato
di fronte alla vita. Dopo aver provocato un incidente
stradale, infine, viene rimandato indietro ai servizi
sociali.
Francia 1985, 113’, col., v.o. sott.it.
Il commissario di polizia Mangin è in lotta contro
corrieri e spacciatori di droga. Nel corso di una
irruzione nella casa di un tunisino sospettato, Mangin
lo arresta e con lui ferma Noria, la sua compagna
diciannovenne. In lei, sempre ostinata e grintosa
e sempre recisa nel negare ogni complicità, Mangin
incontra un avversario tenace. Lasciata libera Noria,
contro la quale non sussistono in definitiva prove
sufficiente, Mangin continua instancabile il suo lavoro,
tra prostitute e malviventi, ma è sempre più attirato
dal fascino della ragazza, la quale tuttavia non solo si
fa beffe di lui, ma imbroglia e tradisce impunemente
anche il clan dei tunisini, a cui ruba i soldi. Presto,
però anche i tunisini iniziano a diffidare della ragazza
che viene a trovarsi in pericolo. Mangin recupera
il malloppo e lo consegna loro, affinché Noria si salvi.
Sc.: M. Pialat; Fot.: Claude Beausoleil; Int.: Raoul
Billerey, Henri Puff, Michel Tarrazon.
LUN 1, h. 22.30, VEN 12, h. 18.30
Sc.: Arlette Lagmann; Fot.: Pierre-William Glenn,
Jacques Loiseleux; Int.: Gérard Depardieu, Isabelle
Huppert, Humbert Balsan.
LUN 1, h. 16.30, VEN 12, h. 20.30
Francia 1991, 158’, col., v.o. sott.it.
Gli ultimi tre mesi di vita del pittore olandese Vincent
Van Gogh, trascorsi in una casa di campagna ad
Auvers-sur-Oise in compagnia del dottor Gachet,
suo medico curante e generoso ammiratore.
Dipinge con quieto accanimento e, negli intervalli,
fa la corte alla precoce Marguerite, figlia del suo
protettore. Ma la salute minata, il cupo rancore verso
il fratello Theo che non riesce a vendere i suoi quadri,
le intermittenti incursioni nella sregolatezza in cui
frequenta bordelli e si abbandona all’alcol, lo fanno
passare da depressioni a scatti di ira violenta. Il 27
luglio del 1890 tenta
il suicidio. La ferita non è grave, ma muore
per mancanza di cure tempestive.
Sc.: M. Pialat; Fot.: Gilles Henry, Emmanuel Machuel;
Int.: Jacques Dutronc, Alexandra London, Bernard Le
Coq.
SAB 6, h. 16.30, DOM 7, h. 20.30
Sc.: Jacques Fieschi, M. Pialat, Catherine Breillat, S.
Danton; Fot.: Luciano Tovoli; Int.: G. Depardieu, Sophie
Marceau, Richard Anconina.
MER 3, h. 16.15, VEN 5, h. 22.30
Maurice Pialat
Passe ton bac d’abord
Francia 1979, 86’, col., v.o. sott. it.
In una città del nord della Francia, un gruppo di
adolescenti violenti e inquieti affrontano il loro
diploma con ansia e indifferenza al tempo stesso. Per
loro è questo l’anno dei conflitti con gli adulti e gli
insegnanti, che considerano l’esame come un
lasciapassare verso il mondo del lavoro. Dal loro
punto di vista cinico, invece, l’esame di maturità altro
non è se non il primo passo verso la disoccupazione.
Maurice Pialat
Ai nostri amori
À nos amours
Maurice Pialat
L’amante giovane
Nous ne vieillirons pas ensemble
Francia 1972, 107’, col., v.o. sott. it.
Jean, sposato con Françoise da undici anni, da sei è
l’amante di Catherine. Egoista e brutale, ha un
carattere impossibile. Catherine, invece, è piena di
discreta abnegazione.
Un giorno, Jean la conduce con sé a Marsiglia per
aiutarlo in riprese cinematografiche: la rimprovera
per la sua inettitudine e la scaccia, ma poi va a
riprenderla.
Episodi del genere si susseguono sempre più
numerosi, sino a che Catherine, stanca di questa
burrascosa relazione che i suoi genitori non vedono
di buon occhio e che Françoise finge di tollerare,
essendone invece profondamente ferita, decide di
sposarsi con un altro.
Jean scopre sempre più il vuoto lasciato in lui dalla
ragazza e tenta di riconquistarla con la promessa di
matrimonio. Ma Catherine si è resa conto che il
legame finirebbe per distruggerla.
Francia 1983, 102’, col., v.o. sott.it.
Suzanne, adolescente di quindici anni, vive in famiglia
mentre segue gli studi con disordinato interesse.
Preferisce, in maniera spontanea ma ugualmente
confusa, intrecciare rapporti sentimentali con i suoi
coetanei, facendosene quasi riparo contro il pesante
clima familiare. Proprio la famiglia infatti la mette in
difficoltà. Il padre e la madre sono in lite continua e il
fratello inutilmente cerca di smussare i dissidi. Un
giorno il padre, dopo un serrato colloquio con la
figlia, decide di andarsene. La madre, rimasta sola,
sfoga la sua rabbia contro Suzanne, che trova un
nemico anche nel fratello, manesco e isterico. Così la
ragazza continua a coltivare i suoi amori, con uno dei
quali, tra la sorpresa generale, arriva a sposarsi. Ma il
matrimonio ha breve durata. Suzanne infine prende
una decisione: lasciato il marito, parte per gli Stati
Uniti in compagnia di un altro ragazzo.
Sc.: M. Pialat; Fot.: Pierre-William Glenn, Jean-Paul
Janssen; Int.: Sabine Haudepin, Philippe Marlaud,
Annick Alane.
SAB 6, h. 20.30, DOM 7, h. 16.30
Maurice Pialat
Le garçu
Francia 1995, 95’, col., v.o. sott.it.
Gérard, Sophie e il loro figlio Antoine. Codardo,
lagnoso e egoista, Gérard adora suo figlio, ma non è in
grado di occuparsene e sfugge spesso ai suoi doveri
famigliari.
Con questo film Maurice Pialat ritrova la sua vena
autobiografica che lo aveva ispirato per i precedenti
Nous ne vieillirons pas ensemble e La guele ouvert.
La paternità è qui il soggetto attorno al quale si
consuma la vicenda. Filmando suo figlio, Pialat
realizza il suo autoritratto, quello di un uomo che sta
invecchiando e che analizza le sue stesse paure, le
contraddizioni le frustrazioni, ma anche una sorte di
serenità in cui si mescolano tristezza e rassegnazione.
Depardieu, attore feticcio di Pialat, è perfetto nel
rappresentare l’aspetto così intimo del cineasta
francese.
Sc.: Arlette Langmann, M. Pialat; Fot.: Jacques
Loiseleux; Int.: Sandrine Bonnaire, Evelyn Ker,
Dominique Basnehard.
MAR 2, h. 16.30, VEN 5, h. 20.30
Sc.: M. Pialat; Fot.: Luciano Tovoli; Int.: Marlène Jobert,
Jean Yanne, Macha Méril.
LUN 1, h. 18.30, VEN 12, h. 22.30
Sc.: M. Pialat; Fot.: Jean-Claude Laurrieu, Myriam Touzè.
Int.: Gérard Depardieu, Géraldine Pailhas, Antoine
Pialat.
MER 3, h. 18.30, VEN 5, 16.30
Maurice Pialat
Maurice Pialat
Sotto il sole di Satana
Sous le soleil de Pialat
Francia 1987, 103’, col., v.o. sott. it.
Nonostante l’aiuto dell’abate Menou-Segrais, l’abate
Donissan dubita della sua vocazione. Quando la
giovane Mouchette, che ha appena ucciso il suo
amante, si rivolge a lui, la condanna e la spinge
al suicidio. Una sera, su una strada di campagna,
incrocia un mercante di cavalli in cui riconosce
Satana. Nominato curato di Lumbres, viene
La gueule ouverte
Francia 1974, 85’, v.o. sott. it.
Monique ha sessant’anni ed è affetta da una malattia
giunta allo stadio terminale. Attorno a lei gravitano
il figlio Philippe, la nuora Nathalie, e il marito Roger,
con cui la donna ha lavorato tutta la vita in una
merceria. Roger, però, non è stato un buon marito:
dedito al bere, ha ripetutamente tradito e lasciato
Monique e ora, di fronte all’imminente morte della
moglie, sente il peso del suo comportamento.
Lo stesso la donna osserva nel figlio. Dopo la morte
di Monique, Philippe e Nathalie si offrono di andare a
2
Maurice Pialat
Cortometraggi turchi
Francia 1963-1964, 73’, col., v.o. sott. it.
Tra il 1963 e il 1964 Maurice Pialat realizza per la
Como Films una serie di cortometraggi conosciuti
come “cronache turche” in quanto ambientati e girati
in Turchia.
Fanno parte di questo ciclo i film: La Corne d’or,
Istanbul, Maître Galip, Byzance, Pehlivan,
Bosphore. La fotografia è di Willy Kurant.
SAB 6, h. 22.30, DOM 7, h. 18.15
la rivista
del cinema
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R a s s e g n e
d e l
M a s s i m o
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p r o g r a m m a
Jean-Luc Godard.
se non condizionate o condizionanti, crescono in un
mondo di chiacchiere che non dicono verità. Il ruolo
della menzogna nella società pesa su tutti, specialmente
su Paul
Compositore di cinema - II parte
Sc.: J-L. Godard, da due racconti di Guy de Maupassant;
Fot.: Willy Kurant; Int.: Jean-Pierre Léaud, Chantal Goya,
Brigitte Bardot;
MER 24, h. 18.15, VEN 26, h. 20.30
Jean-Luc Godard
Week-end, un uomo e una donna
dal sabato alla domenica
La retrospettiva dedicata a Jean-Luc Godard in occasione del suo ottantesimo compleanno, a cura di Jean
Douchet, è un progetto della Cineteca del Comune di Bologna realizzato con Regione Emilia-Romagna,
Angelica Festival, Museo Nazionale del Cinema, Cinémathèque Suisse e Lo Sguardo dei Maestri (Udine) in
collaborazione con Ambasciata di Francia, Alliance Française di Bologna e con il supporto di Gaumont
Archives, Studio Canal, Tamasa Distribution, Cinémathèque de Toulouse, Cinémathèque Française,
Ministère des Affaires Étrangères, Cine Classics, Cinemateca Portuguesa e Suomen Elokuva Arkisto. Un
ringraziamento particolare a Sylvie Pras (Centre Pompidou).
Week end
Francia/Italia 1967, 105’, col., v.o. sott. it
Mireille, giovane donna sposata, racconta ad un suo
amico tutti i particolari di un convegno amoroso avuto
in precedenza, poi assieme al marito parte per un
week-end. Sulla strada sono costretti a interminabili
soste causate da continui e mortali incidenti; infine
giungono alla casa di campagna dove abita la madre di
Mireille. Con questa hanno una violenta discussione
per motivi di interesse e alla fine la uccidono. I due
riprendono la strada del ritorno fra altri orrori e
violenze stradali. Alla fine vengono catturati da un
gruppo di giovani armati, che simboleggiano coloro
che, nella clandestinità e a contatto con la natura,
mantengono vivi gli ultimi residui di un’umanità
primitiva. L’uomo è ucciso e Mireille rimane
prigioniera.
La rassegna – che mostra tutte le opere del regista in ordine cronologico – si sviluppa mensilmente fino a
giugno. La seconda parte presenta i lavori di Godard dal 1965 al 1969 insieme ad un’ampia selezione di film
amati e recensiti dal Godard critico dei Cahiers du Cinéma.
La copia di Il bandito delle undici è un restauro realizzato da Cinémathèque Française e Canal Plus con il
sostegno del Franco-American Cultural Fund - DGA MPA SACEM WGA.
ø protagonisti
13-31 marzo
Jean-Luc Godard.
Compositore di cinema
II parte
Sc.: J-Luc Godard; Fot.: R. Coutard; Int.: Mireille Darc,
Jean Yanne, Jean-Pierre Kalfon.
VEN 26, h. 16.30, SAB 27, h. 22.30
questo figlio. Dopo essersi rivolta, ma inutilmente, ad
un medico per cercare di capire chi sia il padre,
Charlotte, indecisa, prima che l’amante parla per
Marsiglia, lo raggiunge ancora una volta in una camera
d’albergo
Jean-Luc Godard
One Plus One - Sympathy for the
Devil
Sc.: J-L. Godard; Fot.: R. Coutard; Int.: Macha Méril,
Philippe Leroy, Bernard Noel.
MER 17, h. 20.45, DOM 21, h. 22.50, MAR 23, h. 16.40
Gran Bretagna 1968, 110’, col., v.o. sott. it.
Nell’estate del 1968, Jean-Luc Godard si reca in
Inghilterra per filmare i Rolling Stones, simbolo di una
nuova generazione di origine piccolo borghese che sta
scardinando il modo di pensare e il modo di vivere e
sta preparando le basi per una nuova cultura e un
nuovo linguaggio. Alle prove musicali degli Stones in
studio, si alternano riprese in esterni. Anne Wiazemsky
“imbratta” i muri londinesi con le sue scritte
contestatrici, simbolo della lotta di emancipazione
delle donne. I militanti di Black Power spiegano le
ragioni della loro ribellione.
Jean-Luc Godard
Agente Lemmy Caution,
missione Alphaville
Alphaville, une étrange aventure
de Lemmy Caution
Francia/Italia 1965, 98’, b/n, v.o. sott. it.
L’agente Lemmy Caution viene inviato in missione in
una città extraterrestre per liberare il professor Von
Braun e far luce sulla scomparsa degli agenti che
l’hanno preceduto. Presentatosi come inviato di un
giornale e riuscito a stento a liberarsi di alcuni
individui che tentavano di ucciderlo, Lemmy scopre,
con l’aiuto di Natacha, figlia di Von Braun, che
Alphaville è guidata dittatorialmente da un cervello
elettronico, l’Alpha 60, in base ad una ferrea logica di
formule che toglie agli abitanti qualsiasi autonomia di
giudizio e di azione sotto pena di morte. Lemmy
Caution avvicina Von Braun e, al suo rifiuto di
seguirlo, lo uccide. Privato del suo inventore e guida,
l’Alpha 60 impazzisce e gli abitanti della città muoiono
o restano privi d’ogni capacità d’azione.
Sc.: J-L. Godard; Fot.: Raoul Coutard; Int.: Eddie
Constantine, Anna Karina, Akim Tamiroff.
SAB 13, h. 18.30, DOM 14, h. 20.30, SAB 20, h. 16.30
Jean-Luc Godard
Anticipation ou L’amour
en l’an 2000
Francia 1967, 20’, b/n, v.o. sott. it.
Episodio del film collettivo L’amore attraverso i secoli,
cui hanno preso parte anche Franco Indovina, Mauro
Bolognini, Philippe de Broca, Michel Pfleghaar e
Claude Autant-Lara. Il tema dell’episodio di Godard
(che prevedeva un alternarsi di colori ottenuti virando
le immagini in diversi colori, ma che fu poi virata tutta
in giallo) è ancora una volta la prostituzione in
un’ambientazione futurista, simile a quella di
Alphaville.
Sc.: J-L. Godard; Fot.: Pierre Lhomme; Int.: Jacques
Charrier, Anna Karina, J-P. Léaud.
MER 17, h. 20.20, DOM 21, h. 22.30, MAR 23, h. 16.15
Sc.: J-L. Godard; Fot.: Colin Corby, Anthony B. Richmond;
Int.: Mick Jagger, Anne Wiazemsky, Anita Pallenberg.
VEN 26, h. 18.30, SAB 27, h. 20.30
Jean-Luc Godard
La gaia scienza
Jean-Luc Godard
Il bandito delle undici
Le gai savoir
Pierrot le fou
Francia/Germania 1968, 95’, col., v.o. sott. it.
L’operaia Patricia e lo studente Emile si trovano
insieme per diverse serate a discutere liberamente sui
più disparati problemi politici, sociali, morali,
linguistici, artistici. Le loro conversazioni prendono lo
spunto dal materiale preparato per un servizio
televisivo che dovrebbe articolarsi in tre anni: il primo
anno di raccolta disordinata di immagini e suoni colti
nel vivo della realtà attuale; il secondo anno, di ritorno
sulla medesima realtà per una attenta analisi critica; il
terzo anno, per un tentativo di sintesi audiovisiva.
Quello di Emile e di Patricia finisce per essere un
pellegrinaggio, senza una meta evidente e senza soste
sicure, nel contraddittorio mondo della conoscenza,
dove non ci sono idee evidenti.
Sc.: J-L. Godard; Fot.: Jean Leclerc; Int.: Juliette Berto, J.-P.
Léaud.
SAB 27, h. 16.30, DOM 28, h. 22.30
Francia/Italia 1965, 110’, col., v.o. sott.it.
Copia restaurata da Cinémathèque Française e Studio
Canal con il sostegno del Franco-American Cultural
Fund - DGA MPA SACEM WGA.
Ferdinand, uomo sposato stanco della famiglia e degli
amici borghesi, e Marianne, membro di una banda di
delinquenti capitanata dal misterioso fratello, si
ritrovano dopo cinque anni e dopo aver ucciso un
mercante d’armi e si rifugiano su una spiaggia solitaria
della Costa Azzurra. La coppia vive di caccia e pesca,
Ferdinand si dedica alla lettura mentre la donna
escogita trovate per sfogare la sua smania di vivere.
Ma questa vita non fa per Marianne che presto lascia
Ferdinand, salvo poi tornare per chiedere all’uomo di
aiutarla per un colpo. Ferdinand accetta ma scopre che
la donna ha un nuovo compagno. Accecato dalla
gelosia li uccide entrambi e, dopo essere sfuggito alla
reazione degli altri sicari, si suicida.
J-L. Godard, D.A Pennebaker
Sc.: J-L. Godard; Fot.: R. Coutard; Int.: Jean-Paul
Belmondo, Anna Karina, Graziella Galvani.
VEN 19, h. 16.30, DOM 21, h. 20.30, MAR 23, h. 20.30
One P. M.
Usa 1968, 90’, col., v.o. sott. it.
Nel 1969 Godard accettò di collaborare con due
filmaker americani, Leacock e Pennebaker, alla
realizzazione di un progetto dal titolo provvisorio One
American Movie da girarsi negli Stati Uniti. Il progetto
che prevedeva la regia solo di Godard non andò a buon
fine e i due cineasti riuscirono a portarlo a termine solo
nel 1972 con il titolo One Parallel Movie o One P.M.
Jean-Luc Godard
Una storia americana
Made in Usa
Francia 1966, 90’, col., v.o. sott. it.
Paula Nelson, giovane giornalista francese, giunge ad
Atlantic City alla ricerca del suo ex fidanzato Richard e
ben presto scopre che è stato assassinato. In città entra
in contatto con tre uomini, che in realtà la sorvegliano
per evitare che lei scopra la verità su Richard. Paula
sospetta che l’assassinio sia avvenuto per motivi
politici. Accusata a sua volta di omicidio, Paula viene
scagionata dai suoi stessi avversari e riconosciuta
innocente dal commissario che conduce le indagini.
Alla fine, comprendendo che i tre uomini che la
seguono sono legati all’assassinio del suo amico, Paula
li uccide uno ad uno.
Une femme mariée
Francia 1964, 98’, b/n, v.o. sott. it.
Charlotte, redattrice in una rivista di moda, benché
sposata, si incontra sovente con un attore in una
camera d’albergo. È questo il modo in cui
abitualmente occupa le ore libere in assenza del
marito, e sia con questo sia con l’amante la donna
divide con equanimità il suo amore. Alla richiesta
dell’amante di abbandonare il marito per legarsi a lui,
Charlotte prende tempo. È incinta e non sa di chi sia
Un film comme les autres
Francia 1968, 100’, col., v.o. sott. it.
Godard sperimenta l’esaurimento e la distruzione del
cinema dall’interno. Si tratta della registrazione
prolungata per due ore di un dialogo tra tre studenti di
Nanterre e due operai della Renault reduci dagli
avvenimenti del maggio e che discutono sulle
prospettive del movimento. Tutto si svolge nello stesso
luogo, un prato alla periferia di Parigi, con la macchina
da presa quasi sempre immobile, con inquadrature
lunghissime che sembrano voler evitare i dettagli e i
volti.
DOM 28, h. 18.15, MAR 30, h. 22.30
Jean-Luc Godard
L’amore
Francia/Italia 1967, 26’, col., v.o. sott. it.
Episodio tratto dal film collettivo Amore e rabbia,
diretto, oltre a Godard, da Carlo Lizzani, Bernardo
Bertolucci, Pier Paolo Pasolini e Marco Bellocchio.
Un regista italiano, sul set di un suo film, si innamora
di un’attrice francese. I due immaginano un film
sull’impossibile amore fra la Rivoluzione e la
Democrazia e alla fine decidono di rinunciare anche al
loro di amore.
Sc.: J-L. Godard; Fot.: Alain Levent; Int.: Nino
Castelnuovo, Christine Gueho, Catherine Jourdan.
LUN 29, h. 22.15, MAR 30, h. 18.15
Gruppo Dziga Vertov
British Sounds
Gran Bretagna 1969, 52’, col., v.o. sott. it.
Un’indagine sui gruppi minoritari della sinistra
rivoluzionaria inglese condotta sostanzialmente da
Godard e Jean-Henri Roger. Inchiesta politico-sociale
suddiviso in sei sequenze autonome che compongono
il film, in cui sono presenti tutti i motivi e le
contraddizioni messe in evidenza da Godard negli
ultimi tempi: la dissacrazione dell’autorità costituita e
la ricerca di una base di classe su cui fondare i propri
discorsi.
LUN 29, h. 22.40, MAR 30, h. 18.40
Autori Vari
Ciné-tracts
Francia 1968, 90’, col., v.o. sott. it.
I Cinétracts sono dei brevi film non firmati e realizzati
nel periodo compresi tra il maggio e il giugno 1968 per
documentare gli avvenimenti che si stavano
consumando a Parigi in quelle settimane. Al progetto
hanno preso parte, tra gli altri, Jean-Luc Godard,
Chris Marker, Alain Resnais con il loro
particolarissimo punto di vista.
MAR 30, h. 16.30, MER 31, h. 18.30
Jean-Luc Godard
Camera-oeil
Francia 1967, 15’, col., v.o. sott. it.
Episodio del film collettivo Loin du Vietnam, nato con
lo scopo non di realizzare un documentario sulla
guerra in Vietnam bensì di aprire una riflessione su
questa guerra imperialista. I registi Alain Resnais,
William Klein, Claude Lelouch, Joris Ivens, Agnès
Varda, Jean-Luc Godard hanno così realizzato
individualmente ognuno un segmento del film per
avere molti punti messi poi insieme da Chris Marker
per una riflessione collettiva sul conflitto.
Fot.: Jean Boffety, Denys Clerval, Ghislan Cloquet, Wily
Kurant, Alain Levent, Theo Robichet, Kieu Tham,
Bernard Zitzermann; Int.: Anne Bellec, Karen
Blanguernon, Maurice Garrel.
MAR 30, h. 20.30, MER 31, h. 16.30
Jean-Luc Godard
La cinese
La chinoise
Jean-Luc Godard
Una donna sposata
Jean-Luc Godard
Sc.: J-L. Godard, D.A Pennebaker; Fot.: R. Leacock; D.A.
Pennebaker.
SAB 27, h. 18.30, DOM 28, h. 20.30
Sc.: J.L. Godard; Fot.: R. Coutard; Int.: Anna Karina, JeanPierre Lèaud, László Szabó.
MER 24, h. 16.30, VEN 26, h. 22.30
Jean-Luc Godard
M a r z o
Il maschio e la femmina
Masculin féminin
Francia 1966, 110’, col., v.o. sott. it.
Diviso in 15 capitoli, ma narrativamente destrutturato,
è un film sui giovani, “i figli di Marx e della CocaCola”: Paul cerca lavoro, ha interessi sociopolitici ma
non è militante come il suo amico Robert. Conosce
Madeleine che vorrebbe diventare una cantante e le
sue amiche Catherine ed Elizabeth. Intessuto di gag
spesso buffe, ma anche tragiche o allucinanti, coglie
dei giovani la solitudine o l’alienazione, soprattutto
femminile, nella società dei consumi. Non hanno scelte
3
Francia 1967, 90’, col., v.o. sott.it.
Tre giovani e due ragazze cercando di applicare alla
propria vita il pensiero di Mao Tse Tung, si dedicano allo
studio e alla discussione. Dopo qualche tempo, una delle
ragazze, Veronique, propone di uccidere un’alta
personalità del mondo culturale francese, come primo di
una serie di atti terroristici. Henry, che è l’unico ad
opporsi in nome della coesistenza pacifica, viene tacciato
di revisionismo e espulso dal gruppo, mentre Kirilov si
uccide poiché non può compiere la missione stabilita. A
portarla a compimento è Veronique, ma il significato
dell’atto compiuto viene sminuito da un colloquio che la
ragazza ha con un suo amico letterato. Alla fine, i
superstiti del gruppo ritornano alle loro consuete
occupazioni. Veronique prende consapevolezza di aver
compiuto solo il primo passo di una lotta estenuante.
Francia 1967, 95’, col., v.o. sott. it.
La protagonista del film, Juliette, è una giovane donna,
sposata e madre di tre figli, che si prostituisce consenziente il marito - per poter procurare a se stessa
e alla famiglia quei beni, superflui e indispensabili, che
ci offre la civiltà “occidentale”. Attraverso il
personaggio di Juliette, il regista condanna la corsa al
benessere e gli altri “miti” di tale civiltà.
Sc.: J-L. Godard; Fot.: R. Coutard: Int.: Juliette Berto, JeanPierre Léaud, A. Wiazemsky.
DOM 28, h. 16.30, LUN 29, h. 20.30
Sc.: J-L. Godard; Fot.: R. Coutard; Int.: Marina Vlady, Anny
Duperey, Roger Montsoret.
MAR 30, h. 20.45, MER 31, h. 16.45
Jean-Luc Godard
Due o tre cose che so di lei
Deux ou trois choses que je sais d’elle
la rivista
del cinema
I film amati da
Godard critico
L e
R a s s e g n e
d e l
M a s s i m o
in agguato. Da un romanzo di Erich Maria Remarque.
Douglas Sirk, raffinato inventore di forme, riesce a
comporre un quadro dell’ultimo atto hitleriano di
ammirevole concretezza e di sinistra efficacia, non
privo di una sommessa pietas per le vittime della guerra.
Les quatre-cents coups
Francia 1959, 94’, b/n, v.o. sott.it.
Copia ristampata proveniente da Fondazione Cineteca
Italiana
Antoine Doinel vive con la madre e il padre adottivo in
un piccolo appartamento di un quartiere popolare di
Parigi. I suoi atteggiamenti di rivolta sono determinati
dall’ostilità e dall’incomprensione dell’ambiente in cui
vive, per cui marinare la scuola, rubare i soldi della
spesa, mentire a genitori e insegnanti, diventa una
pratica quotidiana per evadere dalla propria realtà.
Per gli insegnanti Antoine è un ragazzo troppo
indisciplinato che andrebbe solo punito; per i genitori,
troppo presi dai loro problemi, è solo un ingombro.
Un giorno, accusato di aver copiato il compito, ruba
una macchina da scrivere dall’ufficio del padre e, una
volta scoperto, è consegnato dagli stessi genitori alla
polizia. Dopo una notte in cella, viene trasferito in un
centro di osservazione per minori.
Evade e, attraversando la campagna, arriva al mare che
non aveva mai visto.
Boris Barnet
Jacques Demy
La casa sulla piazza Trubnaja
Le bel indifférent
Francia 1957, 29’, b/n, v.o. sott. it.
Un lungo monologo, d’impianto teatrale, in cui in una
camera d’albergo, una donna grida tutto il suo
disperato bisogno d’amore al suo amante che non
l’ascolta e che lei, nonostante tutto, decide di
continuare ad attendere. Il monologo di Jean Cocteau
dal titolo La voce umana era già stato portato al cinema
da Roberto Rossellini nell’episodio Amore interpretato
da Anna Magnani nel 1948.
Urss 1928, 64’, b/n, v.o. sott. it.
Una casa sulla piazza Trubnaja a Mosca è abitata da
piccoli borghesi arricchiti. Il parrucchiere Golikov
decide di assumere una domestica purché non sia
iscritta al sindacato. Trova Paracha Pitunova, una
giovane appena trasferitasi a Mosca dalla campagna.
La ragazza viene sfruttata senza vergogna da Golikov e
sua moglie, ma presto viene eletta nel Consiglio della
Città (si scoprirà che invece sarebbe dovuta essere
eletta un’altra donna dallo stesso nome).
I Golikov la cacciano dalla casa, e il sindacato cercherà
di difendere la ragazza.
Sc.: Jean Cocteau; Fot.: Marcel Fradetal; Int.: Jeanne
Allard, Angelo Bellini.
LUN 15, h. 22.30, MER 17, h. 16.00
Sc.: Nikolay Erdman, Anatoli Marienhof, Vadim
Shershenevich, Viktor Shklovsky, Bella Zorich; Fot.:
Yevgeni Alekseyev; Int.: Vera Maretskaya, Vladimir
Fogel, Yelena Tyapkina.
SAB 13, h. 23.00, DOM 14, h. 19.00
A Time to Leave and a Time to Die
Usa 1957, 132’, col., v.o. sott. it.
Durante la seconda guerra mondiale, un soldato
tedesco, con tre settimane di vacanza, arriva in una città
dallo squallore apocalittico.
Si sposa, è felice. Torna al fronte russo dove la morte è
Sc.: R. Rossellini, Fereydoun Hoveyda, Sonali Senroy Das
Gupta; Fot.: Aldo Tonti.
LUN 15, h. 23.00, MER 17, h. 16.30
Raoul Walsh
I ruggenti anni Venti
The Roaring Twenties
Usa 1939, 104’, b/n, v.o. sott. it.
Ala fine della prima guerra mondiale, tornano a casa tre
reduci. Eddie e George durante gli anni del
proibizionismo si mettono su una cattiva strada mentre
Danny porta a termine gli studi interrotti dalla guerra e
diventa avvocato. Toccherà a Eddie difenderlo dagli
attacchi del cinico George.Ultimo ruolo da
comprimario di Bogart che sarebbe passato a ruoli di
protagonista.
Anthony Mann
Dove la terra scotta
The Man of the West
Roberto Rossellini
India Matri Mhumi
Italia 1957, 90’, b/n, v.o. sott. it.
Un’ampia panoramica che mette in luce particolari
aspetti geografico-turistici dell’India e illustra usi e
costumi di alcune comunità.
Il documentario si sofferma a lungo sull’utilizzo degli
elefanti nel lavoro quotidiano, poi descrive Benares, la
città sacra, e l’enorme diga di Hirakud.
Seguono le immagini di un rogo funebre e la
descrizione della vita di un villaggio ai margini della
giungla.
Dopo aver accennato alle particolari difficoltà
conseguenti alla siccità, lo sguardo indugia su alcuni
elementi folkloristici di questo misterioso ed
Jean Cocteau
Tempo di vivere
affascinante paese.
Sc.: Jerry Wald, Richard Macaulay, Robert Rossen, dal
romanzo di Mark Hellinger; Fot.: Ernest Haller; Int.:
James Cagney, Priscilla Lane, Humprey Bogart.
MER 17, h. 22.30, MAR 23, h. 18.30
Sc.: F. Truffaut, Marcel Moussy; Fot.: Henri Decaë; Int.:
Jean-Pierre Léaud, Albert Rémy, Claire Maurier.
SAB 13, h. 16.30, DOM 14, h. 22.30, SAB 20, 18.30
Douglas Sirk
F e b b r a i o
Sc.: J. Cocteau; Fot.: Nicolas Hayer; Int.: Jean Marais,
Maria Casares, Juliette Gréco.
LUN 15, h. 20.30, MAR 16, h. 16.00, MER 17, h. 18.15
Dom na Troubnoi
I quattrocento colpi
p r o g r a m m a
e riportare in vita Euridice, a condizione di non
guardarsi mai più. Ma uno sguardo da uno specchietto
retrovisore fa sparire nuovamente Euridice.
Lo specchio che permette il passaggio nell’altra
dimensione è stato realizzato con una vasca di
mercurio, nella quale gli attori si immergevano.
Sc.: Orin Jannings; Fot.: Russell Metty; Int.: John Gavin,
Liselotte Pulver, Dieter Borsche.
SAB 13, h. 20.30, DOM 14, h. 16.30, MAR 16, h. 18.00, LUN
22, h. 16.30
François Truffaut
3
Orfeo
Orphee
Francia 1949, 112’, b/n, v.o. sott. it.
Orfeo, un poeta, conosce al Cafè des Artistes la
Principessa (la Morte) e ne diviene ossessionato.
Quando la moglie di Orfeo, Euridice, perde la vita in
un incidente causato da motociclisti, Orfeo accetta un
patto con la Principessa: potrà scendere all’oltretomba
Usa 1956, 100’, col., v.o. sott. it.
L’ex bandito Link Jones parte alla ricerca di una maestra
che vada ad insegnare nella scuola del suo paese. Sul
treno conosce la cantante Billie Ellis e l’uomo che
l’accompagna, Sam Beaseley. Improvvisamente, lungo la
strada, il treno viene attaccato dai banditi e Jones viene
catturato insieme alla donna. Ultimo western di Anthony
Mann che, ancora una volta, usa il Cinemascope come
strumento espressivo di raffinata forza.
Sc.: Reginald Rose, dal romanzo di Will C. Brown; Fot.:
Ernest Haller; Int.: Gary Cooper, Julie London, Lee J.
Cobb.
VEN 19, h. 18.45, DOM 21, h. 18.30, MAR 23, h. 22.30
Francisco tra la fine degli anni Sessanta e la fine degli anni
Settanta. Il film sarà proiettato nella versione in 2K restaurata
Warner Bros.
Don Siegel
ø percorsi
2 e 24 marzo
Prosegue a marzo Magnifiche visioni. Festival Permanente del
Film Restaurato con un doppio appuntamento di eccezionale
rilevanza.
Martedì 2 marzo in programma il restauro di Playtime, il più
costoso dei film di Tati, che girò in 70mm con audio stereofonico.
Per questo film fece ricostruire in studio un’autentica città del
futuro. Francois Truffaut lo definì “Un film che viene da un’altro
pianeta... l’Europa del 1968 filmata da un Lumière marziano”.
La proiezione sarà introdotta da Carlo Verdone.
Mercoledì 24 marzo, invece il programma prevede il film Dirty
Harry, primo film della serie dedicata all’ispettore della polizia di
San Francisco Harry Callahan, interpretato da Clint Eastwood e
diretto da Don Siegel. Il film è considerato una pietra miliare del
genere cinematografico poliziesco, ed è liberamente tratto dalla
vicenda del serial killer Zodiac che terrorizzò la baia di San
Jacques Tati
Ispettore Callaghan: Il caso Scorpio è tuo!
Playtime
Dirty Harry
Francia 1967, 126’, col., v.o. sott.it.
Copia restaurata da Les Films de Mon Oncle. La proiezione è organizzata
per gentile concessione di Mikado Film.
Strutturato in sei sequenze, connesse da due personaggi che si incontrano
più volte del corso della giornata: Barbara, una giovane turista americana
in visita a Parigi con un gruppo di donne americane per lo più di mezza
età, e Monsieur Hulot, un francese un po’ stordito e sperso nella nuova
modernità di Parigi
Sc.: Jacques Tati, Jacques Lagrange, Art Buchwald; Fot.: Jean Badal, Andréas
Winding; Int.: J. Tati, Barbara Dennek, Jack Gautier.
MAR 2, h. 20.45
Usa 1071, 102’, col., v.o. sott. it.
Copia restaurata da Warner Bros e proiettata in digitale 2K.
L’ispettore Callaghan viene incaricato del caso Scorpio, killer psicopatico
che minaccia l’intera città con omicidi raccapriccianti. A causa di una
giustizia impotente, Callaghan decide di agire al di fuori della legalità per
fermarlo.
Sc.: Harry Julian Fink, Rita M. Fink, Dean Riesner; Fot.: Bruce Surtees; Int.:
Clint Eastwood, Harry Guardino, Reni Santoni.
MER 24, h. 20.45
Il film sarà presentato da Carlo Verdone
I prossimi appuntamenti
Martedì 13 aprile, h. 20.45
Martedì 11 maggio, h. 20.45
Sciacalli nell’ombra (The Prowler)
Margherita fra i tre di Ivo Perilli
Mercoledì 26 maggio, h. 20.30
Lawrence d’Arabia (Lawrence of Arabia)
di Joseph Losey (Usa 1951, 92’, b/n)
(Italia 1942, 66’, b/n)
di David Lean (Gran Bretagna 1962, 222’, col.)
Mercoledì 28 aprile, h. 20.45
Uno tra la folla di Ennio Cerlesi
Martedì 15 giugno, h. 20.30
Rotaie di Mario Camerini
Touki Bouki – Il viaggio della iena
e Piero Tellini (Italia 1946, 86’, b/n)
(Italia/Germania 1929, 74’, b/n)
di Djibril Diop Mambéty (Senegal 1973, 110’, col.)
4
Come Back, Africa di Lionel Rogosin
(Usa 1959, 81’, b/n)
Mercoledì 30 giugno, h. 20.45
Senso di Luchino Visconti
(Italia 1954, 123’, col.)
la rivista
del cinema
L e
R a s s e g n e
d e l
Ecce Homo.
3
M a s s i m o
p r o g r a m m a
M a r z o
Prosegue nella Sala Tre del Cinema Massimo la rassegna La voce
segreta delle parole – Il grande cinema in lingua originale. In
programma quattro grandi film in versione originale con sottotitoli
in italiano.
LA
VOCE
SEGRE
TADEL
LEPA
ROLE I film di marzo
L’immagine di Gesù nella storia del cinema
Come sempre è possibile organizzare proiezioni mattutine per le scuole.
Per informazioni: 011/8138516-517, e-mail: [email protected].
Le proiezioni in lingua francese sono organizzate in
collaborazione con Délégation d’Action Culturelle
de Turin (Ambassade de France en Italie).
Nel quadro delle manifestazioni culturali collegate
all’ostensione della Santa Sindone, il Museo Nazionale del
Cinema propone un suggestivo itinerario iconografico fra le
diverse rappresentazioni di Gesù Cristo nella storia del cinema.
Attraverso un’accurata selezione di fotografie di scena e di
lavorazione, manifesti, locandine, fotosoggetti, riviste, libri,
partiture e dischi, provenienti dalle collezioni del Museo,
dagli archivi della Fondation Jérôme Seydoux-Pathé e dalla
Cinémathèque Française, la mostra offre l’opportunità di
un’approfondita riflessione visiva, dalle origini del cinema
fino ai giorni nostri.
Gli oltre duecentocinquanta pezzi della mostra sono esposti
lungo due percorsi di allestimento tra loro profondamente
correlati. La cancellata esterna della Mole presenta, attraverso
trenta fotografie di grande formato, una selezione cronologica
dei film cristologici più significativi, dalle prime Passioni del
cinema muto, ancora legate alla tradizione teatrale, al recente
e discusso La passione di Cristo di Mel Gibson: si passa così dalla
grande stagione del kolossal americano (per esempio con Il Re
dei re, nelle versione muta di Cecil B. DeMille, 1927, e in quella sonora di Nicholas Ray, 1961) alle
originali riletture degli anni Settanta e Ottanta (Jesus Christ Superstar, di Norman Jewison, 1973,
L’ultima tentazione di Cristo, di Martin Scorsese, 1988), senza naturalmente trascurare il contributo
dei grandi registi italiani (Pier Paolo Pasolini, Roberto Rossellini, Franco Zeffirelli).
All’interno della Mole Antonelliana, invece, saranno messe a confronto le differenti
rappresentazioni dei principali eventi della vita di Gesù, dalla Natività alla Resurrezione,
documentando le diverse messe in scena di episodi fondamentali della tradizione evangelica come la
Chiamata degli Apostoli, i Miracoli, l’Incontro con la Maddalena, la Domenica delle Palme, il Bacio
di Giuda, il Calvario, la Resurrezione.
Il percorso proporrà una suggestiva tessitura di comparazioni visive. Lungo il percorso espositivo
si confrontano gli splendidi manifesti dipinti del cinema muto italiano e francese e le fotografie di
scena scattate da Angelo Frontoni sul set di Gesù di Nazareth di Franco Zeffirelli (1977); le solenni
immagini, di una raffinatezza quasi pittorica, di Christus (1916), di Giulio Antamoro e Enrico
Guazzoni e le inquadrature sobrie di Rossellini; la Domenica delle Palme in bianco e nero di Dalla
mangiatoia alla croce, di Sidney Olcott (1912) e quella in Technicolor de La più grande storia mai
raccontata, di George Stevens (1965); l’Ultima Cena di Quo Vadis, di Mervyn LeRoy (1951), quasi
un tableaux vivant del Cenacolo leonardesco, e quella decisamente più informale e conviviale di
Jesus Christ Superstar. A conclusione di questo percorso, una serie d’immagini tratte da film non
direttamente legati alla vita di Gesù (da Il Cristo proibito di Curzio Malaparte, 1951, a Luci d’inverno
di Ingmar Bergman, 1961, da Andrej Rubliov, 1966, di Andrej Tarkovskij a Francesco di Liliana
Cavani, 1989) cercherà invece di evidenziare la presenza dell’immagine del Crocefisso nel cinema
come elemento non semplicemente decorativo, ma fortemente emotivo o simbolico del rapporto
fra Dio e l’uomo.
Un’ulteriore proposta della mostra, infine, è costituita da una vetrina, dove sono esposti numerosi
prodotti a stampa (brochure, pressbook, calendari, album di figurine, libri e riviste) variamente
legati ai film documentati nel percorso o, più ampiamente, al cinema d’ispirazione evangelica.
Ingresso
Intero € 7,00 - Ridotto Aiace, militari, under18 e studenti universitari
€ 5,00 - Ridotto over60 € 3,50 / Abbonamento 10 ingressi € 30,00
Welcome
di Philippe Lioret
(Francia 2009, 110’, col.) v.o. francese, sott. it.
Giovedì 4 marzo h. 16.30/18.30/20.30/22.30
Il giovane iracheno Bilal ha attraversato l’Europa da clandestino nella
speranza di raggiungere la sua ragazza, da poco emigrata in Gran Bretagna.
Arrivato nel nord della Francia, diventa amico di Simon, istruttore di nuoto,
con cui inizia ad allenarsi per un obiettivo apparentemente irrealizzabile:
attraversare la Manica a nuoto.
Segreti di famiglia / Tetro
di Francis Ford Coppola
(Usa 2009, 127’, col.) v.o. inglese, sott. it.
Giovedì 11 marzo, h. 15.30/17.50/20.10/22.30
L’ingenuo diciassettenne Bennie si reca a Buenos Aires per cercare il fratello
maggiore che è scomparso da più di dieci anni e che ha giurato di non vedere
più nessuno dei suoi familiari. Quando Bennie ritrova il fratello Tetro,
brillante ma melanconico poeta, scopre che l’uomo è molto diverso da
come si aspettava.
A Serious Man
di Joel e Ethan Coen
(Usa 2009, 105’, col.) v.o. inglese, sott. it.
Giovedì 18 marzo, h. 16.30/18.30/20.30/22.30
Nel 1967 Larry Gopnik, professore di fisica in una tranquilla università
del Mid West, ha appena saputo che sua moglie Judith ha deciso di lasciarlo
perché si è innamorata di un uomo a suo avviso molto più concreto e
importante dell’inetto Larry.
Gli abbracci spezzati / Los abrazos rotos
di Pedro Almodovar
(Spagna 2009, 129’, col.) v.o. spagnola, sott. it.
Giovedì 25 marzo, h. 15.30/17.50/20.10/22.30
In occasione dell’ostensione della Sindone, il Museo Nazionale del Cinema organizza alla Mole Antonelliana
la mostra Ecce homo. L’immagine di Gesù nella storia del cinema, curata da Silvio Alovisio, Nicoletta
Pacini e Tamara Sillo. La mostra s’inaugurerà il 26 marzo e rimarrà aperta fino al 6 giugno 2010. Per
l’occasione sarà pubblicato anche un catalogo.
Un uomo scrive, vive e ama nell’oscurità. 14 anni prima è stato vittima di un
incidente di macchina sull’isola di Lanzarote che lo ha reso cieco e gli ha
portato via Lena, la donna della sua vita. Quest’uomo ha due nomi: Harry
Caine, pseudonimo per lo scrittore, e Matteo Blanco, suo vero nome.
Prenotazioni gruppi e singoli: tel. 011/2178540 (da lunedì a venerdì 10.00 - 17.00), [email protected].
La Sindone, per la prima volta dopo l’intervento di conservazione del 2002, sarà esposta nel Duomo
di Torino dal 10 aprile al 23 maggio. Il 2 maggio sarà a Torino il Papa: dopo la visita al Telo
celebrerà la Messa in piazza S. Carlo. Le visite si prenotano su internet: www.sindone.org oppure
telefonando al numero verde internazionale 0080007463663 (per chiamate da rete fissa dall’Italia
e dall’estero).
ø cult!
ø percorsi
15 e 31 marzo
L’ultimo spettacolo / Schermi americani
Immagini degli Stati Uniti dal cinema degli
ultimi quarant’anni
3 marzo
In memoria di Sergio Sablich
Prosegue, con un doppio appuntamento, la retrospettiva nata dalla collaborazione tra il Dams e il
Museo Nazionale del Cinema, e in particolare da un collettivo universitario, “Gli Ultracorpi”, in
collegamento con il Corso di Storia del cinema Nordamericano e il Laboratorio Multimediale
“G. Quazza”. L’ultimo spettacolo / Schermi americani fa riferimento a una serie di iniziative e incontri
che intendono riflettere sul cinema, ma anche sulla storia, sulla cultura e sulla società americana,
attraverso una serie di film chiave, compresi tra il 1971 de L’ultimo spettacolo (The Last Picture Show)
di Peter Bogdanovich, e il 2008 di The Wrestler di Darren Aronofsky. Gli incontri, già avviati dal
mese di ottobre 2009 al Laboratorio “G. Quazza” del DAMS di Torino, proseguiranno fino al mese
di maggio, mentre le proiezioni al Cinema Massimo (ingresso euro 4,00; studenti universitari euro
3,00) sono programmate il 15 marzo (Il petroliere, 2007, di Paul Thomas Anderson) e il 31
marzo (Taxi Driver, 1976, di Martin Scorsese). Il programma degli incontri, delle proiezioni e
in generale dell’iniziativa, curato dal collettivo “Gli Ultracorpi” (Riccardo Fassone, Andrea
Mattacheo, Attilio Palmieri e Hamilton Santià), è coordinato da Giulia Carluccio e, per le attività
al Laboratorio “G. Quazza”, da Nello Rassu.
Nei giorni 3, 4 e 5 marzo si terrà a Torino un ampio omaggio alla memoria di Sergio Sablich,
musicologo e importante collezionista bergmaniano, prematuramente scomparso il 7 marzo 2005.
La famiglia Sablich ha di recente donato al Museo Nazionale del Cinema la collezione Bergman,
attualmente oggetto di catalogazione e schedatura, in collaborazione con il Centro Studi Spettacolo
Nordico del DAMS di Torino. La collezione Sablich si configura come uno dei fondi bergmaniani più
articolati e completi a livello internazionale, un patrimonio di eccezionale ricchezza e rilevanza per lo
studio dell’opera dell’autore svedese. L’evento in memoria di Sergio Sablich, organizzato da Museo
Nazionale del Cinema, DAMS di Torino e Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, comprende:
Mercoledì 3 marzo, Cinema Massimo
Proiezione di Luci d’inverno
Il Museo Nazionale del Cinema, in collaborazione con Svenska Filminstitutet-Cinemateket, presenta, alle
ore 20.30, la copia restaurata di Luci d’inverno di Ingmar Bergman.
Il film sarà introdotto da Franco Prono - ingresso euro 4,00
Paul Thomas Anderson
Il petroliere
Mercoledì 3 e giovedì 4 marzo, Università di Torino
Dietro lo specchio. Studi bergmaniani in memoria
di Sergio Sablich
There Will Be Blood
Usa 2007, 158’, col., v.o. sott.it.
Stati Uniti, a cavallo tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento. La scalata al successo economico di
Daniel Plainview, un ambizioso minatore che, dopo aver acquisito un prezioso giacimento petrolifero, diviene
uno spietato mercante di oro nero. Premiato a Berlino con due Orsi d’argento e dall’Academy con due Oscar, il
film è liberamente tratto dal romanzo Petrolio! di Upton Sinclair ed è arricchito da una straordinaria partitura
musicale composta da Jonny Greenwood dei Radiohead.
Sc.: P.T. Anderson, da un romanzo di Upton Sinclair; Fot.: Robert Elswit; Int.: Daniel Day-Lewis, Paul Dano, Kevin J.
O’Connor.
LUN 15, h. 16.30 – ingresso: euro 4,00, studenti universitari: euro: 3,00
Due giornate di studi dedicate a Ingmar Bergman. Il convegno è curato
dal DAMS in collaborazione con il Centro Regionale Universitario per
il Cinema e l’Audiovisivo “Mario Soldati”, il Centro Studi Spettacolo
Nordico e la Scuola di Dottorato in Discipline Artistiche, Musicali e
dello Spettacolo e il Laboratorio Multimediale G. Quazza, e si propone
come momento di riflessione e ricerca sull’opera cinematografica e
teatrale di Bergman. Parteciperanno al convegno: Lucilla Albano
(Università di Roma 3), Gian Paolo Caprettini (Università di Torino),
Luciano De Giusti (Università di Trieste), Maurizio Del Ministro
(Università di Genova), Andrea Martini (Università di Siena), Andrea
Minuz (Università di Roma “La Sapienza”), Francesco Netto (Università
di Padova), Franco Perrelli (Università di Torino), Fabio Pezzetti Tonion
(Università di Torino), Arianna Salatino (Università di Roma 3),
Rosamaria Salvatore (Università di Padova), Alberto Scandola (Università di Verona), Birgitta Steene (University
of Washington), Egil Törnqvist (University of Amsterdam), Silvia Vincis (Università di Padova) e Andrea Valle
(Università di Torino). La sessione pomeridiana del 3 marzo inizierà alle ore 14.30; il 4 marzo la sessione
mattutina inizierà alle 9.30 e quella pomeridiana alle 14.30. Tutte le sessioni del convegno si svolgeranno presso
l’auditorium del Laboratorio Multimediale “G. Quazza” , in via Sant’Ottavio 20. Per informazioni: Centro
Regionale Universitario per il Cinema e l’Audiovisivo “Mario Soldati”, [email protected].
Presentazione a cura di Paolo Parachini e Andrea Chimento
Martin Scorsese
Taxi Driver
Copia proveniente da Park Circus
Usa 1976, 113’, col., v.o. sott.it.
Travis Bickle, reduce dal Vietnam e solitario ospite di New York, soffrendo di insonnia si fa assumere come
tassista per i turni di notte. Girovagando nota l’appariscente bionda Betsy, impegnata nella campagna politica del
senatore Palantine; l’avvicina e quasi la strappa al brillante Tom ma, dopo un’offensiva gaffe, viene abbandonato.
Confidatosi inutilmente con un collega, acquista diverse pistole e matura confusamente l’idea di uccidere
Palantine… Palma d’oro al Festival di Cannes 1976.
Sc.: Paul Schrader; Fot.: Michael Chapman, Steve Shapiro; Int.: Robert De Niro, Cybill Shepherd, Jodie Foster.
MER 31, h. 20.30 - ingresso: euro 4,00, studenti universitari: euro: 3,00
Giovedì 4 e venerdì 5 marzo, Auditorium Rai “Arturo Toscanini”
Concerto dedicato alla memoria di Sergio Sablich
L’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, diretta da Jeffrey Tate, esegue Elias di Felix Mendelssohn-Bartholdy,
oratorio in due parti op. 70 per soli, doppio coro e orchestra su testi biblici. Per maggiori informazioni e
prenotazioni: www.orchestrasinfonica.rai.it.
Presentazione a cura di Alberto Pezzotta e Gianni Rondolino
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la rivista
del cinema
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R a s s e g n e
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ø in breve 19 marzo
Il Festival Piemonte Movie compie 10 anni e diventa Piemonte Movie - gLocal Film Festival
per sintetizzare il nuovo spirito di una manifestazione local, vetrina della produzione regionale di
ieri e di oggi, ma sempre più global nel suo progetto di costruzione di una rete di festival regionali
ed europei. Il Festival, organizzato dall’Associazione Piemonte Movie in collaborazione con
Film Commission Torino Piemonte, Museo Nazionale del Cinema e Torino Film Festival
con il sostegno della Regione Piemonte, della Città di Moncalieri, della Fondazione CRT e
con il patrocinio della Città di Torino si svolgerà a Torino e Moncalieri dal 4 al 12 marzo 2010
con un cartellone ricco di proiezioni e di eventi, tra cui molti omaggi. In programma oltre 280
opere tra lungometraggi, documentari, cortometraggi e lavori di animazione che confluiranno tutti
nell’Annuario del Cinema in Piemonte, catalogo del Festival e numero speciale della rivista
Mondo Niovo dell’Associazione Museo Nazionale del Cinema.
Magdalena, film diretto dal regista Alejandro de la Fuente che vede la partecipazione di Ettore
Scola e Diego Novelli, aprirà il festival in anteprima assoluta nella serata inaugurale di giovedì 4
marzo 2010 presso la sala 1 del Cinema Massimo. Il film si ispira a Trevico-Torino (1973) di
Scola e affronta, attraverso gli occhi della protagonista Magdalena Lupu, i problemi dell’integrazione e le morti bianche all’interno della comunità romena di Torino. Alla serata sarà presente il
cast tecnico ed artistico del film di de la Fuente, il regista Ettore Scola, Diego Novelli; sono stati
invitati inoltre Don Luigi Ciotti e la giornalista de La Stampa Monica Perosino, entrambi attori
in Magdalena. La serata è in collaborazione con l’Associazione Stampa Subalpina e l’Ordine
Giornalisti Piemonte. Non poteva che essere stranger, estranea, sconosciuta, straniera l’apertura del festival, come il filo rosso che si dipana lungo tutta la manifestazione. Una ricerca cinematografica e umana
attraverso tutto ciò che è “invisibile”, quindi temuto ed evitato, ma che una volta conosciuto non è poi così diverso da noi. Alessandro Gaido e Vittorio Sclaverani, curatori artistici ed organizzativi di Piemonte
Movie gLocal Film Festival.
Il festival si articola in 5 sezioni: Spazio Piemonte, concorso di cortometraggi realizzati nel corso
del 2009 giunto alla terza edizione; quest’anno nella sezione si inserisce un omaggio dedicato a due
giovani e promettenti registi torinesi che proprio dal mondo del cortometraggio, e da Anteprima
Spazio Torino, hanno iniziato la loro carriera: i fratelli Gianluca e Massimiliano De Serio che, già
giovanissimi, hanno vinto numerosi premi a livello nazionale e internazionale; la personale, curata
da Massimiliano Nardulli, si articolerà in quattro programmi, tutti al Cinema Massimo 3, con una
serata speciale alla presenza degli autori fissata per martedì 9 marzo alle ore 20,30. Panoramica
Film: la consueta rassegna dei lungometraggi realizzati in Piemonte nel 2009, propone diverse pellicole di successo ed un omaggio, curato da Alessandro Rota, al poliedrico attore torinese George
Ardisson che, scoperto dai registi di film di genere negli anni ‘50, ha lavorato con grandi autori
come Bava, Margheriti, Squitieri, Corbucci, Sollima ma anche con il grande Federico Fellini in
Giulietta degli Spiriti; Ardisson presente a Torino racconterà la vita di attore di film di genere, tra
lavoro e curiosità. Panoramica Doc: organizzata in stretta collaborazione con Film Commission
Torino Piemonte. La sezione comprende un omaggio, curato da Emanuele Tealdi, al documentarista italo-argentino, torinese d’adozione, Alberto Signetto, formatosi con grandi cineasti come
Theo Anghelopoulos e Jean Rouch, che si è occupato di cinema e comunicazione dagli anni ’70
e vanta un’eterogenea produzione di lavori in cui spesso ritorna uno stretto rapporto col Piemonte
e la sua identità culturale; la serata inaugurale dell’omaggio è fissata per lunedì 8 marzo. Terre di
cinema: sezione dedicata ai lavori premiati ai festival cinematografici piemontesi e ai lavori presentati in alcuni festival europei nel corso del 2009, promuove la costruzione di una rete festivaliera
dentro e fuori i confini regionali con l’obiettivo di valorizzare e mettere in contatto la vivace realtà
piemontese con festival e iniziative sul Cinema di altri paesi europei. Il cinema massimo quest’anno
ospiterà due programmi rispettivamente dal Festival Européen du Film Court de Brest (Francia) in collaborazione con la Délégation culturelle de Turin (Ambasciata di Francia in Italia) e dal
Festival Comedy Cluj (Romania) rappresentato da Horatiu Dan che farà parte della Giuria Ufficiale, dalla Filmakademie Baden-Wuerttemberg rappresentata a Torino da Eva Steegmayer, coordinatrice dei Festival per la prestigiosa scuola tedesca, e dal Festival Centovalli. Nella sezione sarà
dedicato un omaggio all’artista, giornalista, scrittore e “anti-intellettuale” torinese Guido Hess
Seborga (1909 – 1990) che, da vero precursore, ha immaginato una rete di realtà culturali locali
che dialogassero tra di loro in una prospettiva europea; l’appuntamento è fissato per mercoledì 10
con la proiezione di L’anarchia del mio sangue marino, documentario ritratto sulla figura di Seborga a cura del giovane Gabriele Nugara e del rarissimo Il Bivio di Fernando Cerchio con Raf
Vallone, alla presenza di Elena Varzi. Area 31: spazio dedicato al Centro di produzione Rai di
Torino, a cura di Claudio Di Minno, per valorizzare le storiche e le nuove produzioni realizzate
negli studi torinesi. La sezione propone un omaggio “ai gialli realizzati a Torino” con lo sceneggiato Philo Vance del 1974 interpretato da un magistrale Giorgio Albertazzi, in programma
martedì 9 marzo alle ore 18,00, alla presenza di Ezio Torta e Claudio de Pasqualis, curatore
della retrospettiva del Roma Fiction Fest, Il giallo in bianco e nero. Inoltre la sezione prevede un
omaggio al regista torinese Davide De Michelis con i suoi documentari realizzati per la trasmissione Rai Timbuctu e un omaggio a Mike Bongiorno, venerdì 5 marzo 2010, ricordato dalle parole del figlio Nicolò Bongiorno e della giornalista Alessandra Comazzi, che proprio a Torino
intraprese i primi passi della sua lunga e brillante carriera professionale.
Il programma
Eric Rohmer, un “conteur moral”
Venerdì 19 marzo,
h. 20.45 (sala Tre), ingresso euro 3
di Jacques Rivette (Francia 1957, 29’)
La carrière de Suzanne
Viva l’Italia
di Eric Rohmer (Francia 1964, 52’)
Charlotte et son steak
di Eric Rohmer (Francia-Svizzera 1951, 9’)
M a r z o
Torino e Moncalieri, 4-12 marzo 2010
Rohmer, morto pochi mesi fa quasi novantenne, è stato un
padre della nouvelle vague. Un padre lo è stato per ruolo
(era il redattore capo dei mitici “Cahiers du Cinéma” gialli),
per età (lui era del 1920, mentre i “giovani turchi” della
critica e poi del cinema francese erano tutti nati intorno al
1930), per cultura (era stato davvero professore di letteratura
francese), per rigore di stile e di visione. Rohmer era un
moralista cristiano che aveva letto Pascal e i libertini
settecenteschi. Non a caso dedicherà un decennio a
realizzare i Sei racconti morali (con lo stesso gusto della serie
chiamerà i suoi film degli anni Ottanta Comédies et proverbes).
La boulangère de Monceau (1963) e La carrière de Suzanne
(1964) sono i primi due “racconti morali”, cui seguiranno La
collezionista (1967), La mia notte con Maud (1969), Le genou de
Claire (1970), L’amour l’après-midi (1972), corti assieme ai
lunghi, perché un film è un film, qualsiasi sia la sua durata.
Concepiti come novelle di una stessa raccolta, i sei film, tutti
film di idee, ruotano attorno a uno stesso nucleo: la scelta
morale di un uomo di fronte a due donne, una scelta di
fedeltà e di possibile tradimento lungo un percorso di attrazione, conflitto con il proprio codice
morale, narrato dalla voce fuori campo del protagonista, sempre assai autoriflessivo.
«Perché scrivere una storia quando la si può filmare?», si chiedeva Rohmer. Le storie, poi, se le è
scritte, «nella forma in cui vanno lette», precisava, «ma solo per poterle filmare». Sin da questi due
mediometraggi, il cinema di Rohmer è un gioco verbale. La parola è azione, ha un ruolo autonomo,
integrata all’immagine, mai da essa riassorbita. Ed è un gioco comportamentistico, quella di Rohmer
è una cinepresa che non distorce mai e tende a cancellare la propria presenza all’insegna di un
linguaggio, di una trasparenza che sfida l’analisi. Gli intrighi possono apparire insignificanti: in La
fornaia di Monceau seguiamo uno studente introverso alla ricerca di una giovane, misteriosa gallerista e
alla scoperta di una Parigi minore e di una gentile panettiera; in La carriera di Suzanne, un altro
studente timido, che ha il suo contraltare nell’amico libertino, si ritrova diviso tra un’amica reale e
un’immagine idealizzata di ragazza straniera. Tutto è geometria di percorsi, gioco di malintesi, di
false interpretazioni, di ribaltamenti. Le storie sono complicate da sottili varianti, da interni giochi di
rapporti e di scambio, da quello che «la gente pensa mentre fa una cosa».
Charlotte et son steak è un vero e proprio incunabolo, risale al ’51. Si tratta di una sorta di breve,
bizzarro incontro sulle nevi svizzere. Lei si cucina una bistecca, lui parla d’amore. Prima, c’è stata
una fugace apparizione di un’amica. Se si vuole, ci sono già due donne e un uomo. Lui, sorpresa, è
un giovanissimo Jean-Luc Godard. Qualche anno dopo Godard riappare, assieme a Truffaut e
Chabrol, nella festa che chiude Le coup du berger (1957) di Jacques Rivette, a riprova della “copinérie”,
nel senso del sotegno reciproco, che legava gli autori della nouvelle vague. Il corto prende il titolo da
una mossa degli scacchi, ed è già uno dei perfetti intrighi di Rivette, cioè è già la storia di una messa
in scena. Anzi, di più messe in scena. Una moglie riceve in regalo dall’amante (che è Jean-Claude
Brialy, poi attore feticcio di tutto un filone nouvellevaguista) una pelliccia. Per portarla a casa senza
insospettire il marito (che è Jacques Doniol-Valcroze, altro redattore dei ”Cahiers” alla vigilia del
passaggio alla regia), lei imbastisce tutta una finzione che, a sua volta, innescherà un’altra, beffarda
messa in scena da parte del marito. A Rivette si potrebbe applicare un’osservazione di Henry James:
«Chissà perché le cose più straordinarie capitano sempre a chi le sa raccontare...». In questa storia
Rivette si riserva anche il ruolo del “narratore”.
Infine per il ciclo “Viva l’Italia”, sarà presentato SE-RA-TE di Paolo De Lucia (2009), che è stata la
vera sorpresa dei festival di questo autunno. L’autore non viene da nessuna “scuola”, è un vero
autodidatta; lo spunto viene da Calvino, ed è reso del tutto personale. Quasi una limpida ipotesi di
racconto. Ciò a cui assistiamo è una “chiamata” notturna, sotto una finestra spenta, a una ragazza che
forse dorme, forse non c’è, forse non abita neppure lì, forse ha un altro nome. Le chiamate si
susseguono via via diversamente modulate, via via più urlate, via via più corali per l’arrivo di altri
perditempo. Senza esito. E se è stato tutto uno scherzo? E se quella ragazza non esiste? Ognuno se
ne va nella notte per la sua strada, in una Cesenatico deserta di luminarie sbattute dal vento.
Le coup du berger
p r o g r a m m a
gLocal Film Festival - The stranger edition
di Gianni Volpi
di Eric Rohmer (Francia 1963, 23’)
3
X PIEMONTE MOVIE
Corti d’autore.
Eric Rohmer, un “conteur moral”
La boulangère de Monceau
M a s s i m o
Da segnalare infine un’importante mostra fotografica, che si aprirà alla Biblioteca Civica “A. Arduino” di Moncalieri (via Cavour 31) durante i giorni del festival, dedicata alla fondatrice del
Museo del Cinema Maria Adriana Prolo, organizzata con il Museo Nazionale del Cinema per celebrare i suoi primi 10 anni di attività presso la Mole Antonelliana di Torino. La mostra è a cura di
Matteo Pollone, Caterina Taricano ed il giovanissimo Moritz Ceste.
SE-RA-TE
Per maggiori informazioni: www.piemontemovie.com • [email protected]
di Paolo De Lucia (Italia 2009, 8’)
ø percorsi 22 marzo
ø non fiction
Colpi di genio. Scienziati e inventori nel cinema
20 e 21 marzo
Burma VJ
Prosegue a marzo la rassegna cinematografica Colpi di genio. Scienziati e inventori nel cinema. Il
ciclo di proiezioni, nato dalla collaborazione tra il Museo Nazionale del Cinema, il Dams e il corso di
Laurea di Scienze della Comunicazione dell’Università di Torino, fa parte di una più ampia serie di eventi
(conferenze, seminari, spettacoli, attività per le scuole) dedicati al rapporto tra scienza e cinema: le
iniziative si succederanno fino a luglio, quando Torino, in occasione dell’Esof (European Science Open
Forum, 2-7 luglio 2010), sarà la capitale internazionale della ricerca e della sperimentazione scientifica.
Il Museo Nazionale del Cinema, in collaborazione con CineAgenzia e GA&A Group, presenta in
anteprima per l’Italia (dopo la proiezione a Ferrara durante il Festival di Internazionale) lo
straordinario documentario di Anders Østergaard Burma VJ, entrato nella prestigiosa cinquina dei
documentary features nominati agli Oscar 2010.
Il film, prodotto in Danimarca e di prossima uscita nelle sale di molti paesi, è stato mostrato nei
principali festival internazionali, dal Sundance a Berlino, da Amsterdam a Boulder, facendo incetta
di premi e attirando su di sé un ampio interesse non soltanto da parte della critica cinematografica.
William Dieterle
La vita del dottor Pasteur - The Story of Louis Pasteur
Anders Østergaard
Burma VJ
Usa 1935, 85’, b/n, v.o. sott.it.
Il grande scienziato si incomincia a far notare per alcuni opuscoli sulla asepsi e sui germi, che gli procurano
l’ostilità del Collegio Medico. Il contrasto giunge fino a Napoleone III e Pasteur viene diffidato ad insistere nelle
sue teorie. Ritiratosi in campagna, prosegue nelle ricerche e identifica il germe del carbonchio, immunizzandone
molte greggi con il vaccino. La cosa fa rumore, specialmente dopo una sfida lanciata dall’Accademia, che viene
vinta dal grande chimico. Ritornato a Parigi, inizia i suoi studi contro l’idrofobia. Grandi lotte contro la natura che
sembra gelosa dei propri misteri e contro l’invidia dei medici e l’ignoranza del pubblico. Alla fine prova sull’uomo
il suo vaccino antirabbico e trionfa. Gli stessi nemici riconoscono la sua gloria e la patria lo onora pubblicamente.
Alla Mostra di Venezia del 1936, la Coppa Volpi per il miglior attore andò all’attore Paul Muni.
Sc.: Pierre Collings, Sheridan Gibney; Fot.: Tony Gaudio; Int.: Paul Muni, Josephine Hutchinson, Anita Louise.
LUN 22, h. 20.30 – ingresso euro 3,00
Danimarca 2008, 84’, col., v.o. sott.it.
Armati di telecamere amatoriali e telefoni cellulari, alcuni videoreporter birmani difendono la libertà
d’informazione del loro paese – dove i giornalisti stranieri non hanno più accesso – rischiando torture e carcere
a vita. I loro video circolano di nascosto e sono trasmessi via satellite da un gruppo di attivisti coordinato da
“Joshua”, 27 anni.
Grazie a questi giornalisti indipendenti, nel settembre 2007 il mondo ha potuto vedere le terribili immagini
della rivolta dei monaci buddisti appoggiata dalla leader dell’opposizione Aung San Suu Kyi. Quando i servizi
segreti birmani si sono resi conto del potere di questi video, è cominciata la caccia ai “vj” che li distribuiscono.
SAB 20, h. 21.00, DOM 21, h. 16.30
Presentazione del film a cura di Andrea Graziani (docente di Biochimica, Dipartimento Medicina Clinica e Sperimentale,
Università del Piemonte Orientale A. Avogadro, Novara)
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la rivista
del cinema
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ø percorsi 16 e 29 marzo
PROGRAMMA BIBLIOMEDIATECA MARIO GROMO
Terza rassegna biennale del cinema laico
MARZO 2010
Organizzata dalla Consulta Torinese per la Laicità delle Istituzioni in collaborazione con il
Museo Nazionale del Cinema, e curata dal critico cinematografico Gabriele Barrera, la rassegna
intende proporre al pubblico torinese - attraverso il linguaggio estetico e gli stimoli culturali
dell’arte cinematografica - una riflessione sul metodo della laicità e sull’etica laica di fronte agli
interrogativi e alle sfide individuali e collettive che il mondo contemporaneo pone. I dieci film in
programmazione, nel periodo da marzo a maggio, affrontano alcuni significativi temi della società
odierna, sempre più multiculturale, multietnica e multireligiosa. Ne emergono nel complesso,
attraverso situazioni esistenziali e vicende differenti, taluni degli aspetti di un’etica laica, per
definizione non dogmatica, né assolutista, di libertà e di tolleranza positiva, di rispetto e di
confronto fra eguali e diversi, nella prospettiva – che gli organizzatori della rassegna vivamente
auspicano – di una più civile convivenza tra individui e tra gruppi nella comunità umana.
Con il patrocinio di Circoscrizione 3. In collaborazione con
Due interessanti rassegne di film caratterizzano l’ormai consueto appuntamento del lunedì pomeriggio
in Bibliomediateca. Si conclude a metà mese il ciclo di proiezioni L’Uomo con la valigia. Cinema e viaggio
realizzato in collaborazione Fondazione Torino Musei - Borgo e Rocca Medievale. A seguire si apre un
nuovo ciclo incentrato sulla figura di Cristo nel cinema, proposta in occasione della mostra Ecce
Homo. L’immagine di Gesù nella storia del cinema alla Mole Antonelliana. Per Dialoghi in corso
si segnalano due appuntamenti dedicati al cosiddetto post-cinema, ossia alle più recenti forme di
rilocazione e rimediazione dell’immagine filmica (videofonino, urban screen, dvd): un’occasione per
provare a riflettere su come sta cambiando il modo di produrre e di guardare il cinema.
Per ulteriori informazioni vi consigliamo di consultare il sito www.museocinema.it o di scrivere a
[email protected].
L’UOMO CON LA VALIGIA. CINEMA E VIAGGIO
Vittorio Moroni
Eva e Adamo
Italia 2009, 77’, col.
Lo stile asciutto, rigorosamente etico di Vittorio Moroni (suo è Le ferie di Licu, 2007, racconto d’immigrazione
dal Bangladesh all’Italia con una riflessione inedita sul concetto di razzismo) ritorna in questa storia di Tre donne
(Altman 1977) diverse in tutto, uguali nelle loro relazioni sentimentali fuori-schema. La matura Erika, che ha
sposato un ragazzo senegalese; mamma Deborah, passata dal fare la pornostar a una vita più ordinata e ordinaria
dell’ordinato e ordinario; l’oblativa Veronica, che ha sposato un invalido per sclerosi multipla. Interviste che si
rivelano piano, con il pensiero femminile in evidenza. Eva e Adamo, prima di tutto Eva.
La felicità (a sprazzi) è raccontata con occhio attento quanto mai a registrare la complessità dell’esistenza. Il film
stesso tiene ben stretta la sua forma complessa, di documentario aperto. Una eccezionale normalità di storie che
potrebbero invece fare di eccezione e anticonformismo una bandiera: un’eccezionalità che arriverà – nel finale –
al concetto anomalo di sacrificio laico. Ed è anche la rivendicazione “laica” del diritto all’affettività, alla sessualità
ed al rapporto di coppia, da parte di persone “irregolari” ed in qualche modo “trasgressive. Uno spaccato
attualissimo sulla molteplicità e variegatezza delle nuove “forme di famiglia” presenti nella società italiana.
(Gabriele Barrera)
Sc.: V. Moroni, Marco Piccarreda; Fot.: M. Piccarreda.
MAR 16, h. 20.30 – ingresso euro 4,00
Il film sarà presentato dal regista Vittorio Moroni con Gabriele Barrera (curatore della rassegna) e Tullio Monti
(coordinatore Consulta Torinese per la Laicità delle Istituzioni)
Vittorio Moroni
Tu devi essere il lupo
Italia 2004, 95’, col.
Una famiglia anomala è al centro della lente di Vittorio Moroni, in quest’opera del 2005: da una parte c’è
Valentina (Valentina Merizzi) che vive i suoi 14 anni persuasa che sua madre sia morta e legatissima al padre
Carlo (Ignazio Oliva). A Lisbona – città resa in maniera convincente nella sua saudade – è fuggita anni prima
un’altra Valentina (Valentina Carnelutti), cioè la madre dell’adolescente, ed ora sta per ritornare a Sondrio per
conoscere la figlia e provare a fare ciò che la terrorizzò: prendersene cura. Non tutto può cambiare. Soprattutto
non il rapporto esclusivo, quasi pre-incestuoso – a voler esagerare – o sicuramente da innamorati sui generis, che
è sorto fra padre e figlia come scudo difensivo psicologico da tutto quello che, là fuori nel bosco del mondo,
significa abbandono, solitudine, mancanza d’amore. Il melodramma viene evitato da Moroni con maestria.
Consueti, per il regista, i toni sospesi, la cura maniacale affinché l’obiettivo del suo far cinema sia raggiunto: il
rispetto (rispetto del personaggio da intendersi come exemplum fictum del rispetto dell’altro). L’etica sottesa al
film, sia nel rapporto padre-figlia, che nel rapporto padre-madre, che in quello padre-amante, è di matrice
europea più che mediterranea o latina, più calvinista che cattolica, più laica e secolarizzata che religiosa.
(Gabriele Barrera)
Sc.: V. Moroni, Alessandro Lombardi; Fot.: Saverio Guarna; Int.: Ignazio Oliva, Valentina Carnelutti, Valentina
Merizzi.
LUN 29, h. 16.30 - ingresso euro 3,00 (valido per entrambe le proiezioni)
In collaborazione con Fondazione Torino
Musei - Borgo e Rocca Medievale, DAMS di
Torino, gruppo ‘Sperduti nel buio’, e in
occasione della mostra L’uomo con la valigia.
Piccola storia del bagaglio (Borgo e Rocca
Medievale, fino al 10 maggio,
www.borgomedievaletorino.it).
Lunedì 1 marzo - Ore 15.30
Una storia vera
di David Lynch,
Usa/Canada 1999,112’, col.
Interpreti: Sissy Spacek, Harry Dean Stanton,
Richard Farnsworth.
Introduce: Andrea Mattacheo.
Lunedì 8 marzo - Ore 15.30
I diari della motocicletta
di Walter Salles,
Argentina/Cile 2004, 128’, col.
Interpreti: Gael García Bernal, Mercedes
Morán, Jean Pierre Noher.
Introduce: Andrea Mattacheo.
ECCE HOMO. L’immagine di Gesù nella storia
del cinema
In occasione della mostra che si terrà alla Mole
Antonelliana, rassegna e presentazione dei film
in collaborazione con il DAMS di Torino,
gruppo ‘Sperduti nel buio’.
Lunedì 15 marzo - Ore 15.30
Il vangelo secondo Matteo
di Pier Paolo Pasolini,
Italia 1964, 142’, col.
Interpreti: Enrique Irazoqui, Margherita
Caruso, Susanna Pasolini.
Introduce: Attilio Palmieri.
Lunedì 22 marzo - Ore 15.30
Il Messia
Cesare Lanza
La perfezionista
Italia 2008, 88’, col.
Cesare Lanza, noto autore di Domenica In, di Buona Domenica e di alcune edizioni del Festival di Sanremo, è un
giornalista, scrittore, opinionista. Ha pubblicato anche un romanzo, Nené, intreccio di educazioni sentimentali,
scoperte sessuali da parte adolescenziale e note politiche di sottofondo trasformato in film da Salvatore Samperi
(1977): la critica lodò il film, in parte lo accusò di essere pruriginoso. La (in piccola parte) stessa critica ora si
divide di fronte alla Perfezionista, passaggio repentino di Lanza alla macchina da presa. L’ossessiva Giselda
(Aurora Mascheretti) è la perfezionista del titolo: suo marito è colpito d’un tratto, senza perfezione, da un cancro
che in breve evolve allo stadio terminale. La prospettiva dell’eutanasia – di cui Lanza è un sostenitore, già
definitosi «liberale assoluto» – non è estranea alla mentalità della coppia.
E di coppie anomale, sia etero che omosessuali, si disquisisce per tutto il film, quasi alla ricerca di una benefica
tolleranza totale. Tutto ciò senza mélo, senza lacrime facili e senza quella sensazione di fiction patinata che affligge
il cinema italiano. Il film, autoprodotto da Lanza con l’aiuto di Lucio Presta, ha incontrato problemi e censure e
difficoltà di distribuzione, pur avendo ricevuto alcuni premi: “è un modesto contributo – dice Lanza – alla
commovente battaglia di Beppino Englaro e di altri come lui. Una società civile deve tutelare il diritto
all’autodeterminazione”. (Gabriele Barrera)
Sc.: C. Lanza, Giuliano Caputi; Fot.: Fabrizio Bracci; Int.: Aurora Mascheretti, Rinaldo Rocco, Alessandra Ventimiglia.
LUN 29, h. 18.30
Il film sarà presentato dal regista Cesare Lanza con Gabriele Barrera (curatore della rassegna) e Tullio Monti (coordinatore
Consulta Torinese per la Laicità delle Istituzioni)
di Roberto Rossellini,
Italia 1975, 145’, col.
Interpreti: Pier Maria Rossi, Vittorio Caprioli,
Tina Aumont.
Introduce: Gabriele Rigola.
Lunedì 29 marzo - Ore 15.30
Nazarin
di Luis Buñuel, Messico 1959, 96’, b/n.
Interpreti: Francisco Rabal, Ignacio Lopez
Tarso, Rita Macedo.
Introduce: Andrea Mataccheo.
DIALOGHI IN CORSO. NOVITÀ LIBRARIE,
DVD E READING
Venerdì 12 marzo - Ore 20.30
Oltre il cinema. Metropoli e media
di Simone Arcagni, Edizioni Kaplan, 2010.
“I film in tasca. Videofonino, cinema e
televisione”
di Maurizio Ambrosini, Giovanna Maina, Elena
Marcheschi, Felici Editore, collana Cinema &
New Media, 2009.
Intervengono con gli autori: Alessandro
Amaducci (Univ. di Torino), Enrico Terrone
(critico cinematografico), Federico Zecca (Univ.
di Udine). Introduce: Sonia Del Secco (MNC).
Proiezione del film Redacted di Brian De
Palma (Usa 2007, 90’, col.). Interpreti: I. Diaz,
R. Devaney, Ty Jones.
Venerdì 26 marzo - Ore 20.30
“Singolari pluralità.
Il cinema ri-visto dal DVD”
Speciale della rivista “Bianco & Nero” e
presentazione del cofanetto Dvd Fantasma Le finanze del Granduca.
Intervengono: Giulia Carluccio (Univ. di
Torino), Federica Villa (Univ. di Torino), Silvio
Alovisio (Univ. di Torino).
Introduce: Marco Grifo (MNC).
Proiezione del film Le finanze del Granduca
di Friedrich Wilhelm Murnau (Germania 1924,
78’, b/n, v.o. sott. ingl.). Interpreti: A. Abel, M.
Schreck, H. Block
Ingresso libero fino ad esaurimento posti, previo
tesseramento gratuito alla Bibliomediateca e
presentazione di un documento d’identità.
BIBLIOMEDIATECA “MARIO GROMO”
Via Matilde Serao 8/A, 10141 Torino - Italia
Tel. +39 011 8138.599 - Fax +39 011 8138.595
[email protected]
www.museocinema.it
www.comune.torino.it/circ3
EDUC.a
Le news dei Servizi Educativi
Serata a tema “Gli anni della Dolce Vita”
Sabato 20 marzo 2010, dalle ore 19.00 alle 23.00
In occasione della grande mostra Gli anni della Dolce Vita, il Museo Nazionale del Cinema e Abbonamento Musei
Torino Piemonte organizzano un evento speciale dedicato agli abbonati e al pubblico. A partire dalle ore 19.00, si
potrà godere di un gustoso aperitivo al Cabiria Cafè e di visite guidate gratuite per conoscere da vicino tutti i
protagonisti di quegli anni. Per l’occasione verrà allestito nell’Aula del Tempio un set fotografico dove gli ospiti
potranno posare gratuitamente per alcuni scatti indossando accessori forniti dal Museo che rievocano gli anni della
Dolce Vita.
Ingresso al Museo del Cinema: € 2,00; gratuito per gli abbonati.
Aperitivo al Cabiria Cafè: € 10,00 per abbonati e non abbonati.
Visite guidate gratuite solo su prenotazione e fino ad esaurimento posti.
La prenotazione è obbligatoria chiamando il n.verde 800.329.329 entro il 18 marzo p.v.
la rivista
del cinema
Mensile del Museo Nazionale del Cinema
Anno VIII - Numero 79 - Marzo 2010
Reg. Trib. Torino n. 5560 del 17/12/2001
Hanno collaborato a questo numero
Alessandra Aimar, Tullio Monti
Maria Riccobene, Serena Santoro,
Vittorio Sclaverani e Gianni Volpi
Redazione
Via Montebello 22 - 10124 Torino
Tel. 011.81.38.520 - Fax 011.81.38.530
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Ricerche Iconografiche
Grazia Paganelli
Museo Nazionale del Cinema
Fondazione Maria Adriana Prolo
Archivi di cinema, fotografia ed immagine
Via Montebello 22 - 10124 Torino
Tel. 011.81.38.511 - Fax 011.81.38.558
Comunicazione e promozione
Maria Grazia Girotto
Ringraziamenti
Ufficio Stampa
Veronica Geraci
www.museocinema.it
Direttore Responsabile
Alberto Barbera
Progetto grafico
Studio Cantono
Presidente
Alessandro Casazza
Resp. Programmazione e Coord. Redazionale
Stefano Boni
Grazia Paganelli
Layout esecutivi
Emanuele Grindatto
Direttore
Alberto Barbera
Stampa
Editrice La Stampa S.p.A.
Sponsor tecnici
Mole Antonelliana
La pubblicazione è realizzata con il contributo del Ministero per i Beni
e le Attività Culturali - Direzione Generale per il Cinema
(Promozione per la Cultura Cinematografica)
50 Notturno, Sondrio • Académie de France à Rome - Villa Medici • Gabriele Barrera, Torino • Centro
Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale, Roma • Andrea Chimento, Torino •
CineAgenzia, Padova • Ciné Classic, Paris • Cinemateca Portuguesa, Lisboa • Cinémathèque de
Toulouse • Cinémathèque Française, Paris • Cineteca del Comune di Bologna • CNC – Centro
Nazionale del Cortometraggio, Torino • Consulta Torinese per la Laicità delle Istituzioni • DAMS –
Università degli Studi di Torino • Alejandro De La Fuente, Torino • Délégation Culturelle de Turin
(Ambassade de France en Italie) • Gianluca e Massimiliano De Serio, Torino • Ditta Amerigo Cadeddu,
Torino • Jean Douchet, Paris • Les Films de Mon Oncle, Paris • Fondazione Cineteca Italiana, Milano •
Gaumont, Paris • Andrea Graziani, Novara • Hollywood Classics, London • Cesare Lanza, Roma •
Mikado Film, Milano • Vittorio Moroni, Sondrio • MultiServizi, Torino • NeonVideo, Borgo d’Ale (VC)
• N.I.P., Torino • Paolo Parachini, Torino • Park Circus, Glasgow • Alberto Pezzotta, Milano • Sylvie
Pras, Paris • Gianni Rondolino, Torino • Marina Sablich, Firenze • Ettore Scola, Roma • Svenska
Filminstitutet – Cinemateket, Stockholm • Tamasa Distribution, Paris • Carlo Verdone, Roma • Walt
Disney Studios Motion Pictures Italia, Roma • Warner Bros. Italia, Milano • Warner Bros. UK, London
Cineteca del Museo Nazionale del Cinema / Personale della Multisala Massimo
Un ringraziamento particolare a La Stampa – Torino Sette per il contributo alla diffusione della rivista.
la rivista
del cinema
L e
R a s s e g n e
LUNEDÌ 1 MARZO
h. 16.30 Loulou di M. Pialat (F 1980, 110’, v.o. sott.it.)
h. 18.30 L’amante giovane di M. Pialat (F 1972, 107’, v.o. sott.it.)
h. 20.30 Sotto il sole di Satana di M. Pialat
(F 1987, 103’, v.o. sott.it.)
h. 22.30 L’enfance nue di M. Pialat (F 1968, 83’, v.o. sott.it.)
MARTEDÌ 2 MARZO
h. 16.30 Ai nostri amori di M. Pialat (F 1983, 102’, v.o. sott.it.)
h. 18.30 La gueule ouverte di M. Pialat (F 1974, 85’, v.o. sott.it.)
h. 20.45 Playtime di J. Tati (F 1967, 126’, v.o. sott.it.)
Il film sarà presentato da Carlo Verdone
MERCOLEDÌ 3 MARZO
h. 16.15 Police di M. Pialat (F 1985, 113’, v.o. sott.it.)
h. 18.30 Le garçu di M. Pialat (F 1995, 95’, v.o. sott.it.)
h. 20.30 Luci d’inverno di I. Bergman (S 1962, 81’, v.o. sott.it.) #
Il film sarà presentato da Franco Prono
GIOVEDÌ 4 MARZO
h. 16.30/18.30/20.30/22.30 Welcome di P. Lioret
(F 2009, 110’, v.o. sott.it.) §
h. 20.45 – Sala Uno Magdalena di A. De La Fuente (I 2010, 77’) °
Intervengono Alejandro de la Fuente, Magdalena Lupu, Ettore Scola,
Diego Novelli e i curatori di Piemonte Movie Alessandro Gaido e
Vittorio Sclaverani
VENERDÌ 5 MARZO
h. 16.30 Le garçu di M. Pialat (F 1995, 95’, v.o. sott.it.)
h. 18.15 La gueule ouverte di M. Pialat (F 1974, 85’, v.o. sott.it.)
h. 20.30 Ai nostri amori di M. Pialat (F 1983, 102’, v.o. sott.it.)
h. 22.30 Police di M. Pialat (F 1985, 113’, v.o. sott.it.)
SABATO 6 MARZO
h. 16.30 Van Gogh di M. Pialat (F 1991, 158’, v.o. sott.it.)
h. 20.30 Passe ton bac d’abord di M. Pialat
(F 1979, 86’, v.o. sott.it.)
h. 22.30 I cortometraggi turchi di M. Pialat
(F 1963-64, 73’, v.o. sott.it.)
DOMENICA 7 MARZO
h. 16.30 Passe ton bac d’abord di M. Pialat
(F 1979, 86’, v.o. sott.it.)
h. 18.15 I cortometraggi turchi di M. Pialat
(F 1963-64, 73’, v.o. sott.it.)
h. 20.30 Van Gogh di M. Pialat (F 1991, 158’, v.o. sott.it.)
LUNEDÌ 8 MARZO
h. 15.45 Omaggio Signetto - Dalla nube alla Resistenza
di J-M. Straub/D. Huillet (I 1979, 105’) *
h. 18.00 Omaggio De Serio - L’esame di Xhodi
di G. e M. De Serio (I 2007, 62’) *
h. 19.15 Terre di Cinema – Corti dal Festival Européen du Film
Court de Brest (F 2009, 90’) *
h. 21.00 Inaugurazione Omaggio Signetto - Incontro con
l’autore e proiezione di Weltgenie (1988, 5’)
e Fish Eyes (1990, 55’) #
segue L’uomo che bruciava i cadaveri
di Juraj Herz (Cs 1969, 95’)
MARTEDÌ 9 MARZO
h. 15.30 Omaggio Signetto - I maestri di A. Signetto
(I 1986 – 2003, 120’) *
h. 18.00 Area 31 - Rai – Philo Vance di M. Leto (I 1974, 110’) *
Intervengono Claudio De Pasqualis ed Ezio Torta.
h. 20.30 Inaugurazione Omaggio De Serio - Incontro con gli
autori e proiezioni (I 2002 – 2007, 75’) #
h. 22.30 Omaggio De Serio - L’ultimo tuffo di J. C. Monteiro
(P 1992, 88’) #
d e l
M a s s i m o
GIOVEDÌ 11 MARZO
h. 15.30/17.50/20.10/22.30 Segreti di famiglia di F. Ford Coppola
(Usa 2009, 127’, v.o. sott.it.) §
VENERDÌ 12 MARZO
h. 16.30 Sotto il sole di Satana di M. Pialat
(F 1987, 103’, v.o. sott.it.)
h. 18.30 L’enfance nue di M. Pialat (F 1968, 83’, v.o. sott.it.)
h. 20.30 Loulou di M. Pialat (F 1980, 110’, v.o. sott.it.)
h. 22.30 L’amante giovane di M. Pialat (F 1972, 107’, v.o. sott.it.)
SABATO 13 MARZO
h. 16.30 I quattrocento colpi di F. Truffaut
(F 1958, 99’, v.o. sott.it.)
h. 18.30 Agente Lemmy Caution, missione Alphaville
di J-L. Godard (F/I 1965, 98’, v.o. sott.it.)
h. 20.30 Tempo di vivere di D. Sirk (Usa 1957, 132’, v.o. sott.it.)
h. 23.00 La casa sulla piazza Trubnaja di B. Barnet
(Urss 1928, 64’, v.o. sott.it.)
DOMENICA 14 MARZO
h. 16.30 Tempo di vivere di D. Sirk (Usa 1957, 132’, v.o. sott.it.)
h. 19.00 La casa sulla piazza Trubnaja di B. Barnet
(Urss 1928, 64’, v.o. sott.it.)
h. 20.30 Agente Lemmy Caution, missione Alphaville
di J-L. Godard (F/I 1965, 98’, v.o. sott.it.)
h. 22.30 I quattrocento colpi di F. Truffaut (F 1958, 99’, v.o. sott.it.)
LUNEDÌ 15 MARZO
h. 16.30 Il petroliere di P.T. Anderson (Usa 2007, 158’, v.o. sott.it.) #
Il film sarà presentato da Paolo Parachini e Andrea Chimento
h. 20.30 Orfeo di J. Cocteau (F 1949, 112’, v.o. sott.it.)
h. 22.30 Le bel indifférent di J. Demy (F 1957, 29’, v.o. sott.it.)
segue India Matri Bhumi di R. Rossellini (I 1957, 90’, v.o. sott.it.)
MARTEDÌ 16 MARZO
h. 16.00 Orfeo di J. Cocteau (F 1949, 112’, v.o. sott.it.)
h. 18.30 Tempo di vivere di D. Sirk (Usa 1957, 132’, v.o. sott.it.)
h. 20.30 Eva e Adamo di V. Moroni (I 2009, 77’) #
Prima del film, incontro con il regista Vittorio Moroni
MERCOLEDÌ 17 MARZO
h. 16.00 Le bel indifférent di J. Demy (F 1957, 29’, v.o. sott.it.)
segue India Matri Bhumi di R. Rossellini (I 1957, 90’, v.o. sott.it.)
h. 18.15 Orfeo di J. Cocteau (F 1949, 112’, v.o. sott.it.)
h. 20.20 Anticipation ou L’amour en l’an 2000 di J-L. Godard
(F 1967, 20’, v.o. sott.it.)
segue Una donna sposata di J-L. Godard
(F 1964, 98’, v.o. sott.it.)
h. 22.30 I ruggenti anni Venti di R. Walsh
(Usa 1939, 104’, v.o. sott.it.)
GIOVEDÌ 18 MARZO
h. 16.30/18.30/20.30/22.30 A Serious Man di E. e J. Coen
(Usa 2009, 105’, v.o. sott.it.) §
VENERDÌ 19 MARZO
h. 16.30 Il bandito delle undici di J-L. Godard
(F/I 1965, 110’, v.o. sott.it.)
h. 18.45 Dove la terra scotta di A. Mann
(Usa 1958, 100’, v.o. sott.it.)
h. 20.45 Corti d’autore. Eric Rohmer, un “conteur moral” *
SABATO 20 MARZO
h. 16.30 Agente Lemmy Caution, missione Alphaville
di J-L. Godard (F/I 1965, 98’, v.o. sott.it.)
h. 18.30 I quattrocento colpi di F. Truffaut
(F 1958, 99’, v.o. sott.it.)
h. 21.00 Burma VJ di A. Ostergaard (Dk 2008, 84’, v.o. sott.it.)
MERCOLEDÌ 10 MARZO
h. 15.30 Omaggio Signetto – Il cinema industriale di A. Signetto
(I 1989–99, 90’) *
h. 17.15 Omaggio De Serio - I corti di G. e M. De Serio
(I 2000 – 2008, 76’) *
h. 18.30 Terre di Cinema - Cortometraggi dal Festival Comedy
Cluj (Rom 2005-2010, 100’) *
h. 20.30 Terre di Cinema – Omaggio a Guido Hess Seborga °
Intervengono Elena Varzi, Laura Hess Seborga, Massimo Novelli e
Claudio Panella
segue L’anarchia del mio sangue marino di G. Nugara (I 2009,
15’)
segue Il bivio di F. Cerchio (I 1950, 100’)
segue Terre di Cinema - Cortometraggi dalla Filmakademie
Baden-Wuerttemberg e dal Festival Centovalli
(G/Ch 2008-9, 70’) °
DOMENICA 21 MARZO
h. 16.30 Burma VJ di A. Ostergaard (Dk 2008, 84’, v.o. sott.it.)
h. 18.30 Dove la terra scotta di A. Mann
(Usa 1958, 100’, v.o. sott.it.)
h. 20.30 Il bandito delle undici di J-L. Godard
(F/I 1965, 110’, v.o. sott.it.)
h. 22.30 Anticipation ou L’amour en l’an 2000 di J-L. Godard
(F 1967, 20’, v.o. sott.it.)
segue Una donna sposata di J-L. Godard
(F 1964, 98’, v.o. sott.it.)
Gli Eventi del Mese
Info
CARLO VERDONE PRESENTA
PLAYTIME
Martedì 2 marzo, h. 20.45
Sala Tre - Ingresso euro 5,50/4,00/3,00
FRANCO PRONO PRESENTA
LUCI D’INVERNO
Mercoledì 3 marzo, h. 20.30
Sala Tre - Ingresso euro 4,00
INAUGURAZIONE PIEMONTE MOVIE MAGDALENA
Giovedì 4 marzo, h. 20.45
Sala Uno - Ingresso libero
PIEMONTE MOVIE - INCONTRO CON
ALBERTO SIGNETTO
Lunedì 8 marzo, h. 21.00
Sala Tre - Ingresso euro 4,00
PIEMONTE MOVIE - INCONTRO CON
GIANLUCA E MASSIMILIANO DE SERIO
Martedì 9 marzo, h. 20.30
Sala Tre - Ingresso euro 4,00
PIEMONTE MOVIE - OMAGGIO A
GUIDO HESS SEBORGA
Mercoledì 10 marzo, h. 20.30
Sala Tre - Ingresso libero
PAOLO PARACHINI E ANDREA
CHIMENTO PRESENTANO IL PETROLIERE
Lunedì 15 marzo, h. 16.30
Sala Tre - Ingresso euro 4,00/3,00
VITTORIO MORONI PRESENTA
EVA E ADAMO
Martedì 16 marzo, h. 20.30
Sala Tre - Ingresso euro 4,00
CORTI D’AUTORE. ERIC ROHMER, UN
“CONTEUR MORAL”
Venerdì 19 marzo, h. 20.45
Sala Tre - Ingresso euro 3,00
BURMA VJ
Sabato 20 marzo, h. 21.00
Domenica 21 marzo, h. 16.30
Sala Tre - Ingresso euro 5,50/4,00/3,00
ANDREA GRAZIANI PRESENTA
LA VITA DEL DOTTOR PASTEUR
Lunedì 22 marzo, h. 20.30
Sala Tre - Ingresso euro 3,00
MAGNIFICHE VISIONI - ISPETTORE
CALLAGHAN: IL CASO SCORPIO È TUO!
Mercoledì 24 marzo, h. 20.45
Sala Tre - Ingresso euro 5,50/4,00/3,00
CESARE LANZA PRESENTA
LA PERFEZIONISTA
Lunedì 29 marzo, h. 18.30
Sala Tre - Ingresso euro 3,00
ALBERTO PEZZOTTA E GIANNI
RONDOLINO PRESENTANO TAXI DRIVER
Martedì 31 marzo, h. 20.30
Sala Tre - Ingresso euro 4,00/3,00
LUNEDÌ 22 MARZO
h. 16.30 Tempo di vivere di D. Sirk (Usa 1957, 132’, v.o. sott.it.)
h. 20.30 La vita del dottor Pasteur di W. Dieterle
(Usa 1936, 87’, v.o. sott.it.) *
Il film sarà presentato da Andrea Graziani
MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA
Mole Antonelliana
Via Montebello, 20 - Torino
www.museocinema.it
Infoline 27 ore su 24
Tel. +39 011 2178 540
Info orari e biglietteria
Tel. +39 011 8138 560/561
Orari
Da martedì a venerdì e domenica: 9.00-20.00
sabato: 9.00-23.00 / lunedì chiuso
TARIFFE
MUSEO
Intero, euro 7,00
Ridotto, euro 5,00
studenti universitari fino a 26 anni;
over 65; gruppi min. 15 persone
Giovani e scuole, euro 2,00
da 6 a 18 anni; gruppi scolastici
Gratuito, fino a 5 anni;
disabili e accompagnatore
MUSEO + ASCENSORE PANORAMICO
Intero, euro 9,00
Ridotto, euro 7,00
studenti universitari fino a 26 anni;
over 65; gruppi min. 15 persone
Giovani e scuole, euro 4,50
da 11 a 18 anni; gruppi scolastici
Gratuito, fino a 5 anni;
disabili e accompagnatore
ASCENSORE PANORAMICO
Intero, euro 5,00
Ridotto, euro 3,50
da 11 a 18 anni;
studenti universitari fino a 26 anni;
over 65; gruppi min. 15 persone
Gratuito, fino a 10 anni;
disabili e accompagnatore
VISITE GUIDATE
Visite guidate gruppi scolastici
Prenotazione obbligatoria,
max 25 persone / gruppo
In italiano
euro 60,00 / gruppo + biglietto ridotto
In inglese, francese, tedesco, spagnolo
euro 60,00 / gruppo + biglietto ridotto
Tel. +39 011 8138 564 / 565
(da lunedì a venerdì 9.00 – 16.00)
Visite guidate gruppi
Prenotazione obbligatoria,
max 25 persone / gruppo,
diritto di prenotazione € 1,50 / biglietto
In italiano
euro 80,00 / gruppo + biglietto ridotto
3
p r o g r a m m a
M a r z o
MARTEDÌ 23 MARZO
h. 16.15 Anticipation ou L’amour en l’an 2000 di J-L. Godard
(F 1967, 20’, v.o. sott.it.)
segue Una donna sposata di J-L. Godard
(F 1964, 98’, v.o. sott.it.)
h. 18.30 I ruggenti anni Venti di R. Walsh
(Usa 1939, 104’, v.o. sott.it.)
h. 20.30 Il bandito delle undici di J-L. Godard
(F/I 1965, 110’, v.o. sott.it.)
h. 22.30 Dove la terra scotta di A. Mann
(Usa 1958, 100’, v.o. sott.it.)
MERCOLEDÌ 24 MARZO
h. 16.30 Una storia americana di J-L. Godard
(F 1966, 90’, v.o. sott.it.)
h. 18.15 Il maschio e la femmina di J-L. Godard
(F 1966, 110’, v.o. sott.it.)
h. 20.45 Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo!
di D. Siegel (Usa 1971, 102’, v.o. sott.it.)
GIOVEDÌ 25 MARZO
h. 15.30/17.50/20.10/22.30 Gli abbracci spezzati di P. Almodovar
(E 2009, 129’, v.o. sott.it.) §
VENERDÌ 26 MARZO
h. 16.30 Week-end, un uomo e una donna dal sabato
alla domenica di J-L. Godard (F/I 1967, 105’, v.o. sott.it.)
h. 18.30 One Plus One di J-L. Godard (Gb 1968, 110’, v.o. sott.it.)
h. 20.30 Il maschio e la femmina di J-L. Godard
(F 1966, 110’, v.o. sott.it.)
h. 22.30 Una storia americana di J-L. Godard
(F 1966, 90’, v.o. sott.it.)
SABATO 27 MARZO
h. 16.30 La gaia scienza di J-L. Godard (F/G 1968, 95’, v.o. sott.it.)
h. 18.30 One P.M. di AA.VV. (Usa 1968, 90’, v.o. sott.it.)
h. 20.30 One Plus One di J-L. Godard (Gb 1968, 110’, v.o. sott.it.)
h. 22.30 Week-end, un uomo e una donna dal sabato
alla domenica di J-L. Godard (F/I 1967, 105’, v.o. sott.it.)
DOMENICA 28 MARZO
h. 16.30 La cinese di J-L. Godard (F 1967, 90’, v.o. sott.it.)
h. 18.15 Un film comme les autres di J-L. Godard
(F 1968, 100’, v.o. sott.it.)
h. 20.30 One P.M. di AA.VV. (Usa 1968, 90’, v.o. sott.it.)
h. 22.30 La gaia scienza di J-L. Godard (F/G 1968, 95’, v.o. sott.it.)
LUNEDÌ 29 MARZO
h. 16.30 Tu devi essere il lupo di V. Moroni (I 2004, 95’) *
h. 18.30 La perfezionista di C. Lanza (I 2008, 88’) *
Prima del film, incontro con il regista Cesare Lanza
h. 20.30 La cinese di J-L. Godard (F 1967, 90’, v.o. sott.it.)
h. 22.15 L’amore di J-L. Godard (F/I 1967, 26’, v.o. sott.it.)
segue British Sounds di Gruppo Dziga Vertov
(Gb 1969, 52’, v.o. sott.it.)
LUNEDÌ 30 MARZO
h. 16.30 Ciné-tracts di AA.VV. (F 1968, 90’, v.o. sott.it.)
h. 18.15 L’amore di J-L. Godard (F/I 1967, 26’, v.o. sott.it.)
segue British Sounds di Gruppo Dziga Vertov
(Gb 1969, 52’, v.o. sott.it.)
h. 20.30 Camera-oeil di J-L. Godard (F 1967, 15’, v.o. sott.it.)
segue Due o tre cose che so di lei di J-L. Godard
(F 1967, 95’, v.o. sott.it.)
h. 22.30 Un film comme les autres di J-L. Godard
(F 1968, 100’, v.o. sott.it.)
MARTEDÌ 31 MARZO
h. 16.30 Camera-oeil di J-L. Godard (F 1967, 15’, v.o. sott.it.)
segue Due o tre cose che so di lei di J-L. Godard
(F 1967, 95’, v.o. sott.it.)
h. 18.30 Ciné-tracts di AA.VV. (F 1968, 90’, v.o. sott.it.)
h. 20.30 Taxi Driver di M. Scorsese (Usa 1976, 113’, v.o. sott.it.) #
Il film sarà presentato da Alberto Pezzotta e Gianni Rondolino
°
*
ingresso libero
ingresso euro 3,00
# ingresso euro 4,00
§ ingresso euro 7,00/5,00/3,50
In inglese, francese, tedesco, spagnolo
euro 90,00 / gruppo + biglietto ridotto
Tel. +39 011 2178 540,
[email protected]
(da lunedì a venerdì 10.00 - 17.00)
Visite guidate con interprete LIS
Ogni primo venerdì del mese
alle 18.00 su prenotazione
Tel. +39 011 8138 517,
[email protected]
CINEMA MASSIMO
Via Verdi, 18 - Torino - Tel. +39 011 8138 574
Sala 1 e 2
Intero, euro 7,00
Ridotto:
- Aiace, militari, under18
e studenti universitari, euro 5,00
- Over 60, euro 3,50
BIBLIOMEDIATECA “Mario Gromo”
Via Matilde Serao, 8/A - Torino
Tel. +39 011 8138 599 - Fax +39 011 8138 595
[email protected]
Biblioteca e videoteca
lun. e ven. 9.00 - 13.00
mar. e gio. 9.00 - 13.00, 13.30 - 17.30
mer., sab. e dom. chiuso
Per vedere in sede i film della videoteca
è necessaria la prenotazione
Archivio
mar. 9.30 - 13.00, 13.30 - 17.30
(previo appuntamento)
L’archivio è consultabile su prenotazione:
[email protected]
Tel. +39 011 8138 596 (solo martedì)
Abbonamento sale 1 e 2 (5 ingr.), euro 20,00
MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA
Al mercoledì (esclusi festivi e pre-festivi)
biglietto ridotto per tutti, euro 3,50
Fondazione Maria Adriana Prolo
Archivi di cinema, fotografia ed immagine
Uffici: Via Montebello, 22 - 10124 Torino
Tel. +39 011 8138 511
Fax +39 011 8138 506
[email protected]
www.museocinema.it
Sala 3
Intero, euro 5,50
Ridotto:
- Aiace, militari, under18 e studenti
universitari (spett. serali), euro 4,00
- Over 60 e studenti universitari
(spett. pomeridiani), euro 3,00
Abbonamento sala 3 (10 ingr.), euro 30,00
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