UNIONE EUROPEA REGIONE SICILIANA Club Alpino Italiano Sicilia PIANO DI GESTIONE COMPLESSI GESSOSI (ENTELLA) SIC/ZPS ITA040042 FASE III IDENTIFICAZIONE DEGLI OBIETTIVI E DELLE STRATEGIE DI GESTIONE Palermo 18 Dicembre 2008 Il Responsabile del procedimento Dr. Giovanni Mento Il Presidente Dr. Mario Vaccarella PIANO DI GESTIONE COMPLESSI GESSOSI (ENTELLA) GRUPPO DI LAVORO DR. GIANNI MENTO – responsabile del procedimento PROF. LORENZO GIANGUZZI – botanico (responsabile scientifico) PROF. MAURIZIO SARÀ – zoologo (responsabile scientifico) ARCH. LAURA COBELLO – aspetti socio-economici, paesaggio e beni culturali (responsabile scientifico) DR. VINCENZA MESSANA – geologa (responsabile scientifico), referente tecnico DR. FEDERICA LA MORELLA – esperta in Scienza della Comunicazione (responsabile scientifico) DR. AGOSTINO D’AMICO – botanico, aspetti cartografici (GiS) DR. ORAZIO CALDARELLA – botanico DR. GIANLUCA CHIAPPA – naturalista SIG. VINCENZO BIANCONE – referente tecnico DR. FABIO GRILLO – zoologo naturalista SIG. ENRICO BELLIA – tecnico faunistico DR. GIANDOMENICO NARDONE – esperto GIS DR. IVY DI SALVO – zoologa naturalista Collaboratori alla parte zoologica SIG. MATHIA COCO - entomologo DR. MASSIMILIANO DI VITTORIO – zoologo naturalista DR. GABRIELE MASTRILLI – naturalista e fotografo DR. ANDREA MILAZZO – zoologo naturalista Collaboratori alla redazione del Piano DR. CLAUDIA RUBINO - esperto GIS e pianificazione del paesaggio Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III 1 PIANO DI GESTIONE COMPLESSI GESSOSI (ENTELLA) SIC/ZPS ITA020042 FASE III IDENTIFICAZIONE DEGLI OBIETTIVI E DELLE STRATEGIE DI GESTIONE INDICE A) IDENTIFICAZIONE DEGLI OBIETTIVI DEL PDG A.1 INDIVIDUAZIONE DI OBIETTIVI GESTIONALI GENERALI AI SENSI DELLE DIR. 92/43/CEE E 79/409/CEE A.2 INDIVIDUAZIONE DI OBIETTIVI DI DETTAGLIO IN COERENZA CON LE ESIGENZE ECOLOGICHE DEL SITO NATURA 2000 A.2.1 Tutela delle risorse naturali e dell’equilibrio ecologico A.2.2 Tutela delle specie rare e minacciate e della biodiversità A.2.3 Sviluppo economico sostenibile A.2.4 Rafforzamento della capacità di gestione del SIC A.3 INDIVIDUAZIONE DI OBIETTIVI CONFLITTUALI A.4 INDIVIDUAZIONE DELLE PRIORITÀ D’INTERVENTO B) STRATEGIE GESTIONALI B.1 STRATEGIE DI CONSERVAZIONE DEGLI HABITAT B.1.1 Tutela e ripristino del grado di naturalità B.1.2 Protezione dei suoli B.1.3 Ripristino di aspetti forestali naturali B.1.4 Mantenere e/o migliorare il pascolo B.1.5 Conservazione delle risorse idriche B.2 STRATEGIE PER LA TUTELA DELLE SPECIE RARE E MINACCIATE E DELLA BIODIVERSITÀ B.2.1 Flora e vegetazione B.2.2 Fauna B.3 STRATEGIA PER LO SVILUPPO ECONOMICO SOSTENIBILE B.3.1 Agricoltura B.3.2 Allevamento zootecnico B.3.3 Turismo B.3.4 Beni culturali, architettonici e archeologici B.3.5 Infrastrutture e viabilità C) INTERVENTI DI GESTIONE C.1 AZIONI DI TUTELA E DI CONSERVAZIONE C.1.1 Interventi attivi C.1.2 Interventi di regolamentazione C.1.3 Incentivazioni C.1.4 Programma di monitoraggio e ricerca C.1.5 Programmi didattici C.2 SCHEDE DELLE AZIONI PROGRAMMATE (IN ALL. ) 2 Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III C.3 Norme gestionali specifiche per gli habitat e i corridoi ecologici interni C.4 Regolamento Generale riguardante le attività vietate, da regolamentare, da incentivare e da promuover per evitare il degrado del sito D) PIANO DI AZIONE E CRONOPROGRAMMA E) PIANO DI COMUNICAZIONE C.1 ANALISI DELLO SCENARIO C.1 DEFINIZIONE DEL PUBBLICO-OBIETTIVO C.1 DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI DI COMUNICAZIONE C.1 DEFINIZIONE DELLE AZIONI DI COMUNICAZIONE C.1 STRATEGIA MEZZI C.1 BUDGET PREVISIONALE F) PROPOSTA DI NORME PER UNA MIGLIORE DEFINIZIONE DELLA PROCEDURA DI VALUTAZIONEDI INCIDENZA BIBLIOGRAFIA Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III 3 FASE 3 – IDENTIFICAZIONE DEGLI OBIETTIVI E DELLE STRATEGIE DI GESTIONE La valutazione delle esigenze ecologiche e l’individuazione dei fattori di maggior impatto nell’area del SIC permettono di identificare gli obiettivi gestionali, generali e di dettaglio, nonché eventuali obiettivi conflittuali con il contesto socio-economico, pervenendo in tal modo alla definizione delle priorità di intervento. A) IDENTIFICAZIONE DEGLI OBIETTIVI DEL PIANO DI GESTIONE In questo capitolo vengono analizzati gli obiettivi generali del Piano di Gestione. Questi tendono ad assicurare la tutela degli habitat e delle specie vegetali e animali di interesse comunitario (prioritari e non) presenti nel sito garantendo, con le diverse azioni programmate, il mantenimento e/o il ripristino degli equilibri ecologici che li caratterizzano e che sottendono alla loro conservazione. A.1 INDIVIDUAZIONE DI OBIETTIVI GESTIONALI GENERALI AI SENSI DELLE DIR. 92/43/CEE e79/409/CEE L'attuazione delle disposizioni delle direttive Habitat e Uccelli per la gestione dei siti Natura 2000 si traduce, prioritariamente, nel conservare la stessa “ragion d'essere di ciascun sito”, ovvero nel salvaguardare la struttura e la funzione degli habitat e/o nel garantire la persistenza, a lungo termine, delle specie alle quali ciascun sito è “dedicato”1. Elemento di carattere innovativo è l'attenzione rivolta dalle due direttive alla valorizzazione della funzionalità degli habitat e dei sistemi naturali che hanno dato origine al sito stesso. Si valuta, infatti, non solo la qualità attuale del sito ma anche la potenzialità che hanno gli habitat di raggiungere un livello di maggiore complessità. La Direttiva Habitat prende in considerazione anche siti attualmente degradati – come ad esempio il sito di Entella – in cui tuttavia alcuni habitat hanno conservato l'efficienza funzionale e che pertanto possono ritornare verso forme più evolute mediante l'eliminazione delle ragioni di degrado. In generale, per tutte le misure di conservazione e, dunque, anche per i piani di gestione, lo scopo fondamentale è quello di permettere la realizzazione della finalità della direttiva, che è quella “di contribuire a salvaguardare la biodiversità mediante la conservazione degli habitat naturali nonché della flora e della fauna selvatiche nel territorio europeo degli Stati membri al quale si applica 1 Le linee guida definite dal Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio del 3 settembre 2002 indicano il percorso metodologico per la costruzione della rete europea denominata Natura 2000. 4 Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III il Trattato”. Più specificamente, per “misure di conservazione” si intende “quel complesso di misure necessarie per ripristinare o mantenere in uno stato di conservazione soddisfacente gli habitat naturali e le popolazioni di specie di fauna e flora selvatiche”. Il mantenimento o il restauro di uno “stato di conservazione favorevole” è l’obiettivo generale e di base per tutti gli habitat e specie di interesse comunitario, ossia quelle elencate negli allegati delle due Direttive – ed alcune altre individuate per ciascun SIC – attraverso il percorso di aggiornamento ed implementazione della Scheda Natura e la selezione delle specie sensibili e del gruppo degli indicatori ecologici rappresentativi del SIC. Perciò l’obbligo degli Stati membri e delle amministrazioni periferiche e locali dello Stato membro2 è quello di attivare tutte le misure e procedure per raggiungere e/o mantenere uno “stato di conservazione favorevole” in tutti i siti della Rete Natura 2000. Si tratta cioè di determinare una situazione in cui ogni habitat e specie abbiano uno status di salute ecologica buono (sia in termini qualitativi che quantitativi) e, quindi, una buona probabilità di permanere in questo status nel futuro. Com’è noto, la Direttiva Habitat si articola su due pilastri principali: il primo (artt. 3-10) che focalizza sulla conservazione degli habitat attraverso Natura 2000; il secondo (artt. 12-16) che si concentra sulla protezione delle specie animali e vegetali. La stessa riconosce che una buona conoscenza scientifica (distribuzione, frequenza e densità, biologia, ecologia, minacce e fragilità, bisogni di tutela, ecc.) rappresenta la conditio sine qua non per attivare una significativa e concreta serie di azioni di conservazione (artt. 18-19). Oltre alla conoscenza precisa su una specie, è prevista una sorveglianza ed un monitoraggio per tracciare, nel tempo, l’andamento dello stato di conservazione delle specie (art. 11). La Rocca di Entella, sede di una Riserva Naturale Integrale che tutela una delle maggiori grotte conosciute nei gessi messiniani, ospita anche un importante sito archeologico dell’interno siciliano. Il paesaggio, apparentemente brullo e denudato, presenta comunque un certo interesse naturalistico per gli aspetti di vegetazione rupicola, subrupicola e steppica, tipici delle aree gessose della Serie evaporitica del Messiniano che caratterizzano la parte pù xerica dell’interno siciliano. Infatti, pur essendo privo di aspetti forestali di rilievo – in buona parte distrutti a seguito della forte antropiz2 Il D.P.R. 357/97, così come modificato e integrato dal DPR 120/2003, affida alle Regioni e Province autonome il compito di adottare le misure necessarie a salvaguardare e tutelare i siti di interesse comunitario. Infatti, l'articolo 4 specifica che esse debbano sia individuare le misure più opportune per evitare l'alterazione dei proposti siti di importanza comunitaria (art. 4, comma 1) sia attivare le necessarie misure di conservazione nelle zone speciali di conservazione (art. 4, comma 2). L'articolo 7, inoltre, stabilisce che le regioni e le province autonome adottino idonee misure per garantire il monitoraggio sullo stato di conservazione delle specie e degli habitat dandone comunicazione al Ministero dell'Ambiente. Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III 5 zazione, sin da epoche remote, del territorio – il biotopo costituisce un’oasi di rifugio importante per alcuni habitat e per alcuni elementi della flora e della fauna (anche perché posto a ridosso dell’invaso della Diga Garcia) pur gravitando all’interno di un’area interessata da un’agricoltura, in parte anche intensiva. Il SIC Rocche di Entella, in futuro, potrebbe svolgere un ruolo centrale nell’ambito dello sviluppo dei comuni che gravitano nell’area di questa parte dell’interno siciliano - in particolare l’agro di Contessa Entellina - ponendosi all’attenzione come polo di attrazione per un turismo di tipo naturalistico ed escursionistico. La tutela delle caratteristiche del SIC, quindi, tende a garantire, nel medio periodo, anche la conservazione delle potenzialità turistiche, offrendo nuove opportunità di impiego e quindi di reddito (attività di turismo durevole legate alla fruizione del sito archeologico e delle risorse naturali, sviluppo delle arti tradizionali e dell’artigianato, valorizzazione dei prodotti tipici, organizzazione di attività culturali/ricreative, ecc.). Nello sviluppare le prospettive future del Piano è però necessario valutare anche i possibili elementi di disturbo, ai fini di limitare gli elementi pregiudizievoli per l’equilibrio ecologico e situazioni socialmente non desiderabili (perdita delle tradizioni, ecc.). Uno degli obiettivi di gestione si identifica quindi nello sviluppo sostenibile del SIC, tendente a bilanciare il peso della componente di tutela - come appunto richiesto dalla Direttiva Habitat - con quello della componente sociale ed economica. Su questa base, infatti, si ritiene necessario aumentare il grado di consapevolezza della popolazione locale, da un lato sull’importanza di preservare l’ambiente naturale, dall’altro sulle opportunità di sviluppo che la fruizione sostenibile del sito potrebbe offrire. A.2 INDIVIDUAZIONE DI SITO NATURA 2000 OBIETTIVI DI DETTAGLIO IN COERENZA CON LE ESIGENZE ECOLOGICHE DEL Coerentemente con quanto indicato con le Linee Guida del 3/09/2002, relative alla redazione dei Piani di Gestione dei Siti di Importanza Comunitaria, una volta individuati i fattori di maggiore impatto, e quindi i problemi, vengono formulati gli obiettivi gestionali generali, indicando anche le priorità di intervento. In particolare, gli obiettivi di pianificazione del sito, di seguito riportati e specificati, adempiono ai contenuti degli artt. 1, 2, 3 della Direttiva 93/42CEE e mirano a: - mantenere e migliorare il livello di biodiversità degli habitat e delle specie di interesse comunitario presenti nel sito; Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III 6 - prevedere misure di conservazione conformi alle esigenze ecologiche dei tipi di habitat naturali (Allegato I) e delle specie (all’Allegato II della Direttiva Habitat) presenti nel sito, oltre a garantire la necessaria protezione alle altre specie di cui all’Allegato IV della Direttiva, nonché al loro habitat. - modificare ed eventualmente limitare le attività che incidono sull’integrità ecologica degli ecosistemi; - determinare e attivare i processi necessari per promuovere lo sviluppo di attività economiche compatibili con gli obiettivi di conservazione dell’area, armonizzando anche eventuali piani e progetti di sviluppo già previsti; - partecipare alla creazione di meccanismi socio-economici e travasarli in azioni politicoamministrative in grado di garantire una gestione attiva ed omogenea del sito Natura 2000; - individuare azioni di comunicazione per accrescere e diffondere sensibilità e conoscenze ambientali sui SIC. Gli obiettivi di dettaglio individuati per la pianificazione gestionale del SIC riguardano i seguenti punti: - tutela delle risorse naturali e dell’equilibrio ecologico; - tutela delle specie rare e minacciate e della biodiversità; - sviluppo economico sostenibile; - rafforzamento della capacità di gestione del sito. A.2.1 Tutela delle risorse naturali e dell’equilibrio ecologico Questo tipo di tutela è intesa sia come prevenzione di qualunque azione che possa portare ad un qualsiasi degrado dell’equilibrio ecologico oppure ad un impoverimento delle risorse naturali del sito, sia come ripristino delle aree degradate o in corso di degrado. Nel presente PdG sono previste varie forme di tutela, specifiche per le diversi componenti: - vegetazione e flora: prevenzione della perdita delle fitocenosi (nonché habitat) rappresentati nel territorio, soprattutto di quelle maggiormente strutturate, relativamente alle diverse dinamiche seriali; - flora: prevenzione della perdita delle specie vegetali minacciate; - fauna: prevenzione della riduzione o scomparsa delle specie animali più sensibili; - suoli: prevenzione o interruzione dei processi di erosione e d’impoverimento; - risorse idriche: prevenzione dell’impoverimento e dell’inquinamento, nonché di alterazioni del regime delle acque; Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III 7 - aria: mantenimento della qualità dell’aria e prevenzione di fattori di inquinamento atmosferico. A.2.2 Tutela delle specie rare e minacciate e della biodiversità L’obiettivo è quello di migliorare e/o mantenere lo status attuale delle specie prevenendo il rischio di estinzione di specie endemiche e/o rare e minacciate. Questo in particolare per la fauna, per la quale si ritiene necessario prevenire le azioni di disturbo e raggiungere un livello ottimale delle popolazioni delle specie più sensibili ed a rischio, dell’equilibrio ecosistemico e della variabilità genetica. A.2.3 Sviluppo economico sostenibile Le azioni proposte mirano a favorire lo sviluppo ottimale delle attività economiche sostenibili e compatibili con gli obiettivi di conservazione, nonché a prevenire il degrado dell’equilibrio ecologico a causa di attività antropiche incompatibili con la conservazione, ovviamente garantendo allo stesso tempo reddito ed occupazione alla popolazione locale. In particolare: − l’attività agricola, benché ridotta, dovrebbe conciliarsi con pratiche agronomiche compatibili, come l’agricoltura biologica, da certificare con un marchio di tutela/qualità; − l’attività zootecnica deve qualificarsi come “sostenibile”, ossia nel rispetto delle risorse (vegetazione e suolo); − l’attività venatoria difficilmente può conciliarsi con le esigenze di tutela della biodiversità faunistica; − il bracconaggio va combattuto con determinazione; − l’attività turistica deve conciliarsi con la conservazione degli habitat e delle specie prioritarie e la fruizione del sito deve tendere a garantire benefici economici ed occupazionali nell’ambito del turismo naturalistico e culturale, puntando al ripristino e alla ristrutturazione di edifici rurali esistenti all’esterno; devono essere previste attività di recupero, riqualificazione e valorizzazione del patrimonio storico-culturale, finalizzate alla creazione di processi di sviluppo capaci di tutelare le identità locali; devono essere privilegiate le attività di ripristino e di manutenzione dei percorsi esistenti, evitando la costruzione di nuove infrastrutture stradali. A.2.4 Rafforzamento della capacità di gestione del SIC Al fine del raggiungimento degli obiettivi di medio e lungo periodo proposti dal PdG è necessaria una gestione congiunta del territorio, onde attivare lo sviluppo di sinergie che coinvolgano le capacità tecniche, materiali e finanziarie di più amministrazioni (Riserva Grotta di Entella, Comune di 8 Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III Contessa Entellina, Azienda Foreste Demaniali della Regione Siciliana, Provincia di Palermo, ecc.). E’ cioè necessario favorire il dialogo tra gli enti e gli stessi e la società civile. E' fondamentale che la gestione del sito proceda in modo parallelo con lo sviluppo di una coscienza ambientale e nello stesso tempo con il senso di responsabilità di tutti. Infatti, il PdG non può prescindere in nessun modo dall’elemento sociale e sarà pertanto fondamentale innescare meccanismi di informazione, di motivazione e di partecipazione, mediante programmi di sensibilizzazione ambientale, coinvolgendo in maniera attiva anche la popolazione locale. A.3 INDIVIDUAZIONE DI OBIETTIVI CONFLITTUALI Una buona parte dei terreni del sito di Entella è di proprietà privata. Alcuni obiettivi del presente PdG potrebbero andare in conflitto con gli interessi relativi alla loro stessa utilizzazione (coltivazioni, pascolo, ecc.). Questi aspetti potrebbero pertanto risultare conflittuali rispetto ad interventi relativi alle seguenti strategie di conservazione proposte: a) “tutela delle risorse naturali e dell’equilibrio ecologico”, nel caso della prevenzione incendi, attività di mantenimento e recupero (formazioni naturali di gariga, macchia e boscaglia, praterie xerofile secondarie) e rinaturalizzazione (impianti forestali); b) “tutela delle specie rare e minacciate e della biodiversità”, nel caso di attività di recupero (pozza temporanea della Zotta della Quadara), ecc. A.4 INDIVIDUAZIONE DELLE PRIORITÀ D’INTERVENTO Nel prospetto seguente è ricostruito il percorso logico per l’individuazione delle priorità relative alle principali azioni finalizzate alla conservazione naturalistica all’interno del SIC, evidenziando: a) le minacce, ossia le principali pressioni antropiche o naturali rilevate nel territorio (cfr. § C.1 della Fase 2); b) gli obiettivi di dettaglio configurati per ciascuna criticità (cfr. § A.2 della Fase 3); c) le azioni volte alla regressione e\o al contenimento della minaccia (cfr. § C.1 della Fase 3); d) le priorità di intervento, valutate secondo una scala di tre valori (alta, media, bassa). Per ulteriori considerazioni si rimanda alla terza colonna dei vari prospetti delle singole azioni programmate (cfr. § C1 della Fase 3) e alle rispettive schede (cfr. § C2 della Fase 3). Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III MINACCIA OBIETTIVI DI DETTAGLIO AZIONI DI TUTELA E DI 9 PRIORITÀ CONSERVAZIONE - tutela e ripristino del grado di naturalità - protezione dei suoli - mantenimento e/o miglioramento della copertura vegetale - ripristino di aspetti forestali naturali - conservazione delle risorse idriche - tutela delle specie rare di flora e fauna - tutela dell’allevamento zootecnico Incendi - mantenimento e/o miglioramento della copertura vegetale - protezione dei suoli - ripristino di aspetti forestali naturali - tutela delle specie rare di flora e fauna - tutela dell’allevamento zootecnico Pascolo Bracconaggio - tutela delle specie rare di flora e fauna Turismo Erosione logica Agricoltura - tutela delle specie rare della fauna - tutela e ripristino del grado di naturalità pedo- - protezione dei suoli - tutela e ripristino del grado di naturalità - mantenimento e/o miglioramento della copertura vegetale - conservazione delle risorse idriche - tutela delle specie rare di flora e fauna - conservazione delle risorse IA.01_TRN - Prevenzione incendi IA.3_TRN - Interventi per il mantenimento delle praterie xerofile secondarie (6220* e 5332) IA.12_TSR - Realizzazione di muretti a secco per antincendio e difesa del suolo RE.04_Divieto di bruciatura delle stoppie MR.01_AMB - Azioni di monitoraggio ambientale MR.02_IEF - Monitoraggio degli indicatori ecologici e della fauna del SIC MR.03_HAB - Monitoraggio degli habitat MR.07_MIN – Monitoraggio degli incendi riguardanti il sito e le aree circostanti con elaborazione annuale della cartografia della superficie percorsa dal fuoco PD.05_IEA - Iniziative di educazione ambientale IA.02_TRN - Interventi per il mantenimento, il recupero e la valorizzazione delle formazioni naturali di gariga, macchia e boscaglia IA.01_TRN - Prevenzione incendi RE.01_PCZ - Regolamentazione delle pratiche colturali RE.05_Divieto della conversione ad altri usi della superficie a pascolo permanente RE.06 – Rispetto del carico massimo e minimo di bestiame IA.16_TSR – Servizio antibracconaggio MR.02_IEF - Monitoraggio degli indicatori ecologici e della fauna del SIC PD.05_IEA – Iniziative di educazione ambientale IA.04_Tabellazione del perimetro del sito RE.03_AEG – Regolamentazione delle attività escursionistiche e della fruizione delle grotte IA.01_TRN - Prevenzione incendi IA.02_TRN - Interventi per il mantenimento, il recupero e la valorizzazione delle formazioni naturali di gariga, macchia e boscaglia IA.03.TRN - Interventi per il mantenimento delle praterie xerofile secondarie (6220* e 5332) IA.14_TSR - Realizzazione di recinzioni per la delimitazione di aree di particolare pregio RE.01_PCZ - Regolamentazione delle pratiche colturali RE.01_PCZ - Regolamentazione delle alta alta alta Alta media Alta media Alta Alta alta alta alta Alta Alta Alta alta Alta Alta media alta alta Alta Alta bassa Alta 10 Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III idriche - tutela e ripristino del grado di naturalità Scavi Interventi di riforestazione con specie alloctone Disturbo antropico Realizzazione di infrastrutture Scarsa consapevolezza delle comunità locali dei valori ambientali dell’area Mancanza o insufficienza di informazioni scientifiche - protezione dei suoli - tutela delle specie rare di flora e fauna - tutela e ripristino del grado di naturalità - tutela e ripristino del grado di naturalità - protezione dei suoli - mantenimento e/o miglioramento della copertura vegetale - ripristino di aspetti forestali naturali - conservazione delle risorse idriche - tutela delle specie rare di flora e fauna - tutela delle specie rare di flora e fauna - tutela e ripristino del grado di naturalità - protezione dei suoli - tutela delle specie rare di flora e fauna - tutela e ripristino del grado di naturalità - tutela delle specie rare di flora e fauna - mantenimento e/o miglioramento della copertura vegetale - tutela dell’allevamento zootecnico - tutela delle specie rare di flora e fauna - tutela e ripristino del grado di naturalità - protezione dei suoli - mantenimento e/o miglioramento della copertura vegetale pratiche colturali RE.08_RDC – Regolamentazione del diserbo chimico e del pirodiserbo RE.09_ Divieto di eliminazione dei terrazzamenti esistenti RE.10_DEL – Divieto di realizzazione di livellamenti non autorizzati MR.01_AMB - Azioni di monitoraggio ambientale Interventi da sottoporre a procedura di Valutazione di incidenza IA.05_TRN - Interventi per la rinaturalizzazione degli impianti forestali artificiali MR.03_HAB – Monitoraggio degli habitat RE.01_PCZ - Regolamentazione delle pratiche colturali Interventi da sottoporre a procedura di Valutazione di incidenza IA.21_RCG - Completamento e funzionalizzazione del Centro Visitatori IA.20_SES - Certificazione e creazione di un marchio delle produzioni agricole e zootecniche locali PD.01_MIW - Realizzazione di materiale informativo-divulgativo PD.02_FPG - Formazione del personale coinvolto nella gestione PD.03_ABI – Attività di sensibilizzazione all’agricoltura biologica e/0 integrata PD.04_CRS – Promozione di attività e ricerche scientifiche PD.05_IEA - Iniziative di educazione ambientale PD.06_TCC – Coinvolgimento degli attori locali MR.01_AMB - Azioni di monitoraggio ambientale MR.02_IEF - Monitoraggio degli indicatori ecologici e della fauna del SIC MR.03_HAB - Monitoraggio degli habitat MR.04_SFV - Studio della flora e della vegetazione MR.05_IPO – Ricerca e rilevamento di tutti gli ipogei minori del SIC alta alta Alta Media Alta alta media Alta media Alta media alta alta media alta media media MEDIA Alta Media Media Media Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III - ripristino di aspetti forestali naturali - conservazione delle risorse idriche Impatti nelle aree esterne al SIC - tutela delle specie rare di flora e fauna - tutela e ripristino del grado di naturalità MR.07_MIN – Monitoraggio degli incendi riguardanti il sito e le aree circostanti con elaborazione annuale della cartografia della superficie percorsa dal fuoco PD.03_ABI – Attività di sensibilizzazione all’agricoltura biologica e/o integrata PD.01_MIW - Realizzazione di materiale informativo-divulgativo PD.04_MAP - Promozione di attività e ricerche scientifiche PD.05_IEA - Iniziative di educazione ambientale 11 Alta Media Alta Alta Media B) STRATEGIE GESTIONALI Gli obiettivi generali e di dettaglio individuati e citati nel prospetto precedente sono raggruppabili in tre diverse linee strategiche d’intervento (cfr. § B.1-B.3). B.1 – STRATEGIE DI CONSERVAZIONE DEGLI HABITAT B.1.1 Tutela e ripristino del grado di naturalità Il grado di naturalità di un determinato territorio è evidentemente connesso con la sua conservazione. Preservare le aree ad alta naturalità è fondamentale per garantire la presenza di ecosistemi in perfetto equilibrio e di ambienti non antropizzati, per consentire la protezione delle specie e contribuire alla salvaguardia della ricchezza e della diversità del paesaggio. Nell’area di Rocca di Entella sono presenti ambiti territoriali favorevoli alla sopravvivenza di specie considerate “emergenti”, in funzione del grado di idoneità ambientale dell’area. Di contro sono altresì presenti altre aree con idoneità medio-bassa, spesso legata alle caratteristiche intrinseche del territorio, nonché al degrado ambientale causato da fattori antropici. Da un’analisi attenta del territorio è emersa la necessità di conservare le aree a maggiore idoneità, oltre che prevedere azioni atte al ripristino ecologico-ambientale di quelle zone degradate (idonetà medio-bassa), attraverso interventi mirati sia alla vegetazione sia alle diverse specie faunistiche: – tutela delle pareti rocciose con la regolamentazione delle attività escursionistiche; – conservazione dei lembi di macchia e di boscaglia, per favorire il rinnovamento naturale delle specie autoctone; – previsione di azioni antincendio per salvaguardare le superfici di macchia e boscaglia a maggiore idoneità ambientale; – ripristino naturale delle zone colpite da incendi per favorire l’insediamento delle successioni vegetazionali evolute, con il fine di renderle più idonee alle specie presenti; – protezione delle cavità naturali dal disturbo antropico, soprattutto nei periodi di riproduzione e svernamento degli animali autoctoni; 12 Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III – aumento della copertura vegetale, sia cespugliosa sia arborea, per ampliare la distribuzione delle specie, con il miglioramento delle zone a idoneità medio-bassa; – tutela delle boscaglie presenti nel territorio. Queste strategie gestionali possono essere realizzate concretamente con i seguenti interventi: CODICE Titolo Intervento CATEGORIA AZIONE IA.01_TRN Prevenzione incendi IA.02.TRN Interventi per il mantenimento, il recupero e la valorizzazione delle formazioni naturali di gariga, macchia e boscaglia IA.03.TRN Interventi per il mantenimento delle praterie xerofile secondarie (6220* e 5332) IA.4_TRN Tabellazione del perimetro del sito IA.05_TRN Interventi per la rinaturalizzazione degli impianti forestali artificiali IA.08_TSR Tutela e recupero pozze per anfibi IA.10_TSR Investimenti non produttivi in aziende agricole, aree a pascolo e seminativi IA.11_TSR Conservazione del germoplasma delle specie botaniche di maggior interesse IA.14_TSR Realizzazione di recinzioni per la delimitazione di aree di particolare pregio IA.15_TSR Creazione di siti di riproduzione della fauna nei boschi artificiali RE.01_PCZ Regolamentazione delle pratiche colturali PD.02_FPG Formazione del personale coinvolto nella gestione PD.04_CRS Promozione di attività e ricerche scientifiche B.1.2 Protezione dei suoli Le pratiche agro-zootecniche, o anche forestali, non sostenibili possono arrecare danni importanti al suolo. L’erosione costituisce un fenomeno circoscritto riconducibile sia ad un sovraccarico animale, sia ad un uso agricolo inadeguato, ma anche ad attività di riforestazione che prevedono gradonamenti, nonché agli incendi, che portano a continui denudamenti del terreno, poi esposto agli effetti degli agenti meteorici. Le verifiche in campo e su base cartografica hanno evidenziato la presenza di aree scoscese sottoposte al fenomeno e quindi a rischio di erosione; è dunque necessario prevedere misure appropriate di ripristino o di protezione da mettere in atto con adeguate strategie: – studio della “capacità di carico” di bestiame nel SIC, con il coinvolgimento degli allevatori e dei tecnici, valutando l’eventuale trasformazione del sistema produttivo mediante la razionalizzazione dell’alimentazione; – attuazione di un sistema di monitoraggio per le aree a rischio; Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III 13 – attuazione di interventi anti-erosione (costruzione di muretti di pietra a secco, inserimento siepi, ecc.). Questa strategia gestionale può essere realizzata concretamente con questi interventi: CODICE Titolo Intervento CATEGORIA AZIONE IA.01_TRN Prevenzione incendi IA.10_TSR Investimenti non produttivi in aziende agricole, aree a pascolo e seminativi IA.29_TRN Riduzione dell’erosione e del rischio di desertificazione attraverso interventi silvoculturali RE.01_PCZ Regolamentazione delle pratiche colturali B.1.3 Ripristino di aspetti forestali naturali La copertura boschiva del territorio risulta in pessime condizioni, per cui si ritiene utile il ripristino di alcune formazioni vegetali anche al fine di tutelare l’ambiente, diversificare gli ecosistemi presenti ed evitare l’erosione del suolo. La ricostituzione boschiva deve essere effettuata utilizzando specie autoctone idonee a fare evolvere le serie di vegetazione del sito. La strategia prevede principalmente: – la conservazione degli aspetti maggiormente strutturati della copertura vegetale attuale; – la ricostituzione boschiva in alcune aree del SIC, dove la copertura è assente o insufficiente; – interventi atti a favorire l’evoluzione degli aspetti di macchia, boscaglia o di bosco naturale, come ad esempio l’introduzione e la messa a dimora di specie volte a migliorare la componente floristica degli stessi aspetti vegetali; – la vigilanza e il monitoraggio dell’area; – la stretta collaborazione con l’Azienda Regionale Foreste Demaniali. Gli interventi che perseguono questa strategia sono: CODICE Titolo Intervento CATEGORIA AZIONE IA.01_TRN Prevenzione incendi IA.02.TRN Interventi per il mantenimento, il recupero e la valorizzazione delle formazioni naturali di gariga, macchia e boscaglia IA.05_TRN Interventi per la rinaturalizzazione degli impianti forestali artificiali IA.18_SES Manutenzione della viabilità di accesso B.1.4 Mantenere e/o migliorare il pascolo Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III 14 L’attività di pascolo riveste una certa importanza nel territorio, sia sotto l’aspetto economicosociale, sia per il mantenimento di praterie congeniali alla sopravvivenza di specie animali e vegetali. Si tratta, comunque, di formazioni secondarie a carattere sub-naturale, mantenute dall’uomo attraverso l’incendio periodico che tende a bloccare l’evoluzione della vegetazione verso aspetti maggiormente strutturati di macchia o di bosco. Nell’ottica di mantenere la varietà di queste formazioni vegetali nell’area del sito si propone di consentire l’allevamento laddove l’orografia è meno accidentata, in modo da impedire fenomeni di erosione del suolo. La tutela di questi pascoli va attuata con forme razionali, non superando la “capacità di carico” che potrebbe causare l’erosione e la stessa compattazione pedologica. Si ritiene utile il coinvolgimento degli Enti Regionali per garantire un’assistenza tecnica atta a stabilire un equilibrio ottimale di convivenza tra il pascolo e le formazioni vegetali. E’ perciò fondamentale stabilire il carico di bestiame che l’area può sostenere, anche al fine di non compromettere la produttività dei terreni. Questa strategia è basata su: – l’individuazione e l’applicazione di misure atte ad impedire azioni destinate alla perturbazione dell’equilibrio pascolo naturale-carico sostenibile; – la valutazione della “capacità di carico” di bestiame nel territorio del SIC, con il coinvolgimento degli allevatori e dei tecnici e la valutazione della possibilità di trasformare il sistema produttivo mediante la razionalizzazione dell’alimentazione; – la determinazione di produttività, fertilità e presenza di fenomeni degenerativi ed erosivi dei terreni; – la individuazione delle aree che potenzialmente potrebbero essere convertite in pascolo utilizzabile anche dagli allevamenti zootecnici); – la conversione di alcuni seminativi in aree a pascolo. Gli interventi che perseguono questa strategia sono: CODICE Titolo Intervento CATEGORIA AZIONE IA.01_TRN Prevenzione incendi IA.03.TRN Interventi per il mantenimento delle praterie xerofile secondarie (6220* e 5332) IA.10_TSR Investimenti non produttivi in aziende agricole, aree a pascolo e seminativi RE.01_PCZ Regolamentazione delle pratiche colturali RE.05_DCU Divieto della conversione ad altri usi della superficie a pascolo permanente B.1.5 Conservazione delle risorse idriche Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III 15 Il sito di Entella costituisce un’area carsica di particolare rilevanza, nel cui ambito la conservazione delle risorse idriche è un fattore essenziale per il mantenimento dell’equilibrio ecologico sia all’interno, sia all’esterno del sito. Ciò è ancor più evidente in queste aree dell’interno siciliano dove è palese la scarsità d’acqua ed il cosiddetto processo di desertificazione. La presente strategia ha lo scopo della tutela quantitativa e qualitativa delle risorse idriche nel sito, migliorando eventualmente la capacità di ritenzione delle acque da parte del suolo tramite il ripristino di alcuni aspetti della copertura vegetale ed interventi di micro-idraulica ove opportuno. La strategia si integra con le altre individuate e prevede: – tutela e ripristino della copertura vegetale arbustiva ed arborea in alcuni ambiti del sito; – tutela delle falde contro l’inquinamento, attraverso la regolamentazione di pratiche agricole verso un indirizzo biologico, che escluda l’adozione di sostanze chimiche (diserbanti, anticrittogamici, ecc.); – tutela delle falde contro l’impoverimento, valutando attentamente ogni proposta di prelievo; – protezione delle acque superficiali tramite il ripristino della naturalità della pozza temporanea di Zotta della Quadara; – manutenzione e miglioramento degli abbeveratoi naturali ed artificiali. Gli interventi che perseguono questa strategia sono: CODICE Titolo Intervento CATEGORIA AZIONE IA.01_TRN Prevenzione incendi IA.02.TRN Interventi per il mantenimento, il recupero e la valorizzazione delle formazioni naturali di gariga, macchia e boscaglia IA.05_TRN Interventi per la rinaturalizzazione degli impianti forestali artificiali IA.08_TSR Tutela e recupero pozze per anfibi IA.10_TSR Investimenti non produttivi in aziende agricole, aree a pascolo e seminativi RE.01_PCZ Regolamentazione delle pratiche colturali MR.01_AMB Azioni di monitoraggio ambientale B.2 STRATEGIE PER LA TUTELA DELLE SPECIE RARE E MINACCIATE E DELLA BIODIVERSITÀ La tutela della biodiversità tende ad esaltare la varietà e la complessità strutturale degli ecosistemi, per cui la sua valutazione scientifica è considerata come uno strumento analitico qualiquantitativo per il monitoraggio dell’ambiente e la gestione del territorio. Essendo una risorsa potenzialmente rinnovabile, questo aspetto è ritenuto di estrema importanza nell’ottica del mantenimento delle relazioni all’interno dell’ecosistema. Tuttavia, essendo la biodiversità influenzata dalla forte antropizzazione del territorio, nonché dallo sfruttamento agricolo intensivo, è necessario prevedere degli interventi volti alla sua conservazione. Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III 16 B.2.1 Flora e vegetazione La strategia per la salvaguardia delle specie di maggiore importanza che necessitano di tutela si basa su: – sensibilizzazione della popolazione locale e dei visitatori del sito; – monitoraggio continuo delle specie vegetali presenti; – predisposizione di percorsi naturalistici guidati; – vigilanza costante dell’area (prevenzione di incendi, taglio e raccolta non controllata); – valutazione dell’ipotesi di reintroduzione di specie autoctone estinte; – mantenimento e/o miglioramento della copertura vegetale; – aggiornamento continuo della cartografia (carta della vegetazione, degli habitat, ecc.); – rinnovamento naturale e, se necessario, artificiale di quelle specie in uno stato di conservazione non ottimale; – predisposizione di interventi selvicolturali per il miglioramento degli ecosistemi. Gli interventi che perseguono questa strategia sono: CODICE Titolo Intervento CATEGORIA AZIONE IA.01_TRN Prevenzione incendi IA.02.TRN Interventi per il mantenimento, il recupero e la valorizzazione delle formazioni naturali di gariga, macchia e boscaglia IA.05_TRN Interventi per la rinaturalizzazione degli impianti forestali artificiali IA.10_TSR Investimenti non produttivi in aziende agricole, aree a pascolo e seminativi IA.11_TSR Conservazione del germoplasma delle specie botaniche di maggior interesse RE.01_PCZ Regolamentazione delle pratiche colturali MR.01_AMB Azioni di monitoraggio ambientale MR.04_SFV Studio della flora e della vegetazione MR.07_MIN Monitoraggio degli incendi riguardanti il sito e le aree circostanti con elaborazione annuale della cartografia della superficie percorsa dal fuoco B.2.2 Fauna Le strategie di tutela della fauna si ricollegano innanzi tutto alla protezione ed al ripristino degli habitat, a partire da quelli prioritari delle praterie xerofile secondarie che ospitano la maggiore ricchezza faunistica del SIC. Un altro habitat da salvaguardare è la pozza temporanea che ospita popolamenti di anfibi. Nel complesso le strategie di tutela della fauna riguardano: a) Mantenimento degli habitat − diminuzione del disturbo/impatto di lavori agricoli meccanici; Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III 17 − divieto di spietramenti, di apertura cave, di dissodamenti agricoli per trasformazioni irrigue e vigneto; − incentivazioni di maggesi e rotazione colturale, divieto o basso carico di diserbanti, ormoni e presidii fitosanitari; − controllo del carico di pascolo presente che deve essere compreso tra 0,2-2 UBA; − esclusione dei nuovi impianti forestali dai terreni incolti e nelle praterie xerofile secondarie. b) Controllo e regolamentazione del territorio − prevenzione degli incendi; − protezione dei margini (siepi, filari, macchie, ecc.) e delle linee di impluvio; − protezione dei siti di nidificazione di Rapaci; − controllo del bracconaggio; − controllo e calendarizzazione, secondo le stagioni biologiche della fauna, del flusso di visitatori negli ipogei e nel territorio del SIC. c) Riconversione e rinaturalizzazione degli habitat − creazione di fasce tampone della pozza temporanea di Zotta della Quadara; − creazione di nuovi margini con buone estensioni lineari e copertura di filari, siepi e macchie; − diradamento e mantenimento di sesti distanziati e di struttura disetanea dell’impianto forestale artificiale che favoriscano la penetrazione di specie-preda; − creazione di siti di riproduzione nell’impianto forestale artificiale; − riconversione forestale naturalistica. Gli interventi per la tutela delle specie rare e minacciate riguardano: CODICE Titolo Intervento CATEGORIA AZIONE IA.01_TRN Prevenzione incendi IA.02.TRN Interventi per il mantenimento, il recupero e la valorizzazione delle formazioni naturali di gariga, macchia e boscaglia IA.03.TRN Interventi per il mantenimento delle praterie xerofile secondarie (6220* e 5332) IA.04_TRN Tabellazione del perimetro del sito IA.05_TRN Interventi per la rinaturalizzazione degli impianti forestali artificiali IA.08_TSR Tutela e recupero pozze per anfibi IA.10_TSR Investimenti non produttivi in aziende agricole, aree a pascolo e seminativi IA.14_TSR Realizzazione di recinzioni per la delimitazione di aree di particolare pregio IA.15_TSR Creazione di siti di riproduzione della fauna nei boschi artificiali 18 Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III IA.16_TSR IA.21_RCG RE.01_PCZ RE.03_AEG MR.01_AMB MR.02_IEF MR.03_HAB MR.04_SFV MR.05_IPO MR.07_MIN PD.01_MIW PD.02_FPG PD.04_CRS Servizio antibracconaggio Completamento e funzionalizzazione del Centro visitatori Regolamentazione delle pratiche colturali Regolamentazione delle attività escursionistiche e della fruizione delle grotte Azioni di monitoraggio ambientale Monitoraggio degli indicatori ecologici e della fauna del SIC Monitoraggio degli habitat Studio della flora e della vegetazione Ricerca e rilevamento degli ipogei minori del SIC Monitoraggio degli incendi riguardanti il sito e le aree circostanti con elaborazione annuale della cartografia della superficie percorsa dal fuoco Realizzazione di materiale informativo-divulgativo Formazione del personale coinvolto nella gestione Promozione di attività e ricerche scientifiche B.3 STRATEGIA PER LO SVILUPPO ECONOMICO SOSTENIBILE In questo paragrafo vengono prese in rassegna le varie attività che possono interferire con uno sviluppo economico compatibile e con la salvaguardia ambientale del territorio. B.3.1 Agricoltura Nel territorio del SIC l’attività agricola è attualmente limitata a pochi ettari di seminativi. Le tendenze in atto non indicano intenzioni di espansione dell’attività. Tenendo conto degli obiettivi di aumento del grado di naturalità del territorio, le azioni previste dal PdG sono prevalentemente orientate a prevenire l’introduzione di pratiche nocive ed alla sensibilizzazione degli agricoltori nei confronti dell’agricoltura biologica e/o integrata. L’intervento è mirato a diminuire la stessa estensione della superficie agricola nell’area del sito, oltre ad introdurre un programma di sensibilizzazione e supporto all’uso di un’agricoltura biologica e/o integrata. Attraverso l’associazione tra i comuni e gli imprenditori locali si potrebbe costituire un marchio di qualità che identifichi e promuova i prodotti della zona, in particolare quelli zootecnici, coinvolgendo anche appezzamenti al di fuori del SIC. Tale strategia si articola in diverse azioni: − predisposizione di un regolamento e di una campagna informativa rivolta agli agricoltori in riferimento alle pratiche di agricoltura sostenibile; − messa a punto di un programma di sensibilizzazione all’agricoltura biologica e/o integrata con il coinvolgimento delle associazioni di categoria e degli enti agricoli regionali; Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III 19 − assistenza tecnica agli agricoltori e individuazione delle incentivazioni economiche e finanziarie per coloro che intendono adottare metodi di coltivazione a basso o bassissimo impatto ambientale; − adozione di un marchio di qualità; − promozione dei prodotti certificati e commercializzazione dei prodotti nei punti di vendita. CODICE Titolo Intervento CATEGORIA AZIONE IA.11_TSR Conservazione del germoplasma delle specie botaniche di maggior interesse IA.18_SES Manutenzione della viabilità di accesso al sito IA.20_SES Creazione e certificazione e di un marchio delle produzioni agricole e zootecniche locali IA.21_RCG Completamento e funzionalizzazione del Centro visitatori RE.01_PCZ Regolamentazione delle pratiche colturali IN.01_PGS Pagamenti agroambientali per gestione sostenibile Implementazione di sistemi di qualità nelle aziende agricole IN.02_ISQ IN.03_PSM Promozione e sviluppo di micro-imprese PD.01_MIW Realizzazione di materiale informativo-divulgativo PD.02_FPG Formazione del personale coinvolto nella gestione PD.03_ABI Attività di sensibilizzazione all’agricoltura biologica e/o integrata B.3.2 Allevamento zootecnico Nell’ottica di preservare ed incrementare le forme di reddito e le tradizioni culturali si intendono favorire forme di allevamento con carichi sostenibili ed ecocompatibili, promuovendo anche l’adozione di un marchio di qualità. Si tratta di ottimizzare l’attività pastorale in modo da non compromettere l’equilibrio ecologico e nello stesso tempo di mantenere e/o innalzare i livelli di reddito della popolazione, valorizzando la produzione e promuovendo l’adozione di un marchio di qualità per i prodotti provenienti dall’area del SIC e dalle zone circostanti. Questa strategia è tesa, inoltre, alla specializzazione ed alla valorizzazione delle specie autoctone. Si prevede dunque: – lo studio della “capacità di carico” del bestiame nelle aree del SIC, con il coinvolgimento degli allevatori e dei tecnici, e lo studio dell’eventuale trasformazione del sistema produttivo mediante la razionalizzazione dell’alimentazione; – l’elaborazione delle norme e delle pratiche di pastorizia sostenibile; – la realizzazione di campagne informative rivolte agli agricoltori riguardanti le pratiche di allevamento sostenibile; – la messa a punto di un programma di sensibilizzazione all’agricoltura biologica o integrata con il coinvolgimento delle associazioni di categorie e gli enti agricoli regionali; Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III 20 – l’assistenza tecnica agli allevatori e l’individuazione delle incentivazioni economiche e finanziarie per coloro che intendono adottare metodi di coltivazione a basso o bassissimo impatto ambientale; – l’accordo sull’adozione di un marchio di qualità; – la promozione dei prodotti certificati e commercializzazione degli stessi nei punti di vendita. CODICE Titolo Intervento CATEGORIA AZIONE IA.01_TRN Prevenzione incendi IA.10_TSR Investimenti non produttivi in aziende agricole, aree a pascolo e seminativi IA.11_TSR Conservazione del germoplasma delle specie botaniche di maggior interesse IA.18_SES Manutenzione della viabilità di accesso al sito IA.20_SES Creazione e certificazione di un marchio delle produzioni agricole e zootecniche locali IA.21_RCG Completamento e funzionalizzazione del Centro visitatori RE.01_PCZ Regolamentazione delle pratiche colturali IN.01_PGS Pagamenti agroambientali per gestione sostenbile IN.03_PSM Promozione e sviluppo di micro-imprese IN.07_MZT Mantenimento della zootecnia tradizionale PD.01_MIW Realizzazione di materiale informativo-divulgativo PD.02_MAP Formazione del personale coinvolto nella gestione B.3.3 Turismo Nel territorio è ipotizzabile uno sviluppo incentrato su un turismo di tipo naturalistico di alta qualità, in cui il ruolo del SIC e della Riserva Naturale sia quello di polo di attrazione. In ogni caso si deve privilegiare uno sviluppo turistico che coinvolga in maniera attiva la popolazione locale, nel rispetto della cultura, della tutela della biodiversità e dell’ambiente. Il pernottamento e la ricettività dovranno concentrarsi negli agriturismi o nei centri abitati del comprensorio, in modo che il visitatore che visita il SIC possa portare dell’indotto nel territorio. La fruizione del SIC è sicuramente compatibile con l’escursionismo a piedi o a cavallo. Si è ritenuto anche di diversificare l’offerta escursionistica con la predisposizione di sentieri a bassa difficoltà rivolti a persone inesperte e, in particolare, a categorie disagiate (anziani e portatori di handicap). Sono state previste attività di guida e di accompagnamento all’interno del SIC, da personalizzare per target di domanda. Le escursioni speleologiche dovranno essere consentite unicamente previa autorizzazione e accompagnamento dell’Ente Gestore della Riserva naturale. Nei periodi di alto afflusso si potrà prevedere la regolamentazione degli accessi in maniera tale da scaglionare i gruppi di visitatori. Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III 21 L’accesso al sito a scopo escursionistico deve essere possibile esclusivamente attraverso i punti d’ingresso previsti, e da qui lungo i sentieri opportunamente segnalati. A tal fine riveste una notevole importanza la pianificazione dettagliata dei servizi di informazione per i fruitori e la realizzazione delle infrastrutture di supporto (Centri visitatori e di Educazione ambientale). CODICE CATEGORIA AZIONE IA.18_SES IA.19_SES IA.21_RCG IA.23_RCG IA.24_RCG RE.03_AEG PD.01_MIW PD.07_PTN PD.08_AIA Titolo Intervento Manutenzione della viabilità di accesso al sito Manutenzione della rete senti eristica Completamento e funzionalizzazione del Centro visitatori Acquisizione di aree ed immobili Recupero e valorizzazione delle emergenze di interesse archeologico Regolamentazione delle attività escursionistiche e della fruizione delle grotte Realizzazione di materiale informativo-divulgativo Progetto di turismo integrato “La Via delle Grotte” Promozione delle aree di interesse archeologico B.3.4 Beni culturali, architettonici e archeologici La presenza nel territorio dei resti dell’insediamento elimo di Entella obbliga a delineare delle strategie per le campagne di scavo e per il recupero integrato dei manufatti presenti. Per gli edifici tradizionali, come vecchi ovili e case rurali, è possibile pensare al recupero e al riuso per attività culturali e sociali (musei ambientali, centri educazione ambientale e centri di accoglienza). CODICE CATEGORIA AZIONE IA.18_SES IA.19_SES IA.21_RCG IA.24_RCG Titolo Intervento Manutenzione della viabilità di accesso al sito Manutenzione della rete sentieristica Completamento e funzionalizzazione del Centro visitatori Recupero e valorizzazione delle emergenze di interesse archeologico B.3.5 Infrastrutture e viabilità La viabilità del sito andrà gestita in funzione di due obiettivi: a) garantire l’accesso al SIC per la fruizione turistica prevista, per l’accesso dei mezzi di soccorso e per garantire le altre attività economiche contemplate dal PdG; b) mantenere al minimo l’impatto ambientale e paesaggistico. In questa ottica si prevede la manutenzione delle strade di accesso; da esse si dirama una viabilità secondaria funzionale allo sviluppo del turismo naturalistico (che deve consentire la fruizione del Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III 22 SIC anche a portatori di handicap ed anziani, a bordo dei veicoli degli operatori autorizzati). Anche per la viabilità secondaria si prevedono interventi di manutenzione. CODICE Titolo Intervento CATEGORIA AZIONE IA.18_SES Manutenzione della viabilità di accesso al sito IA.19_SES Manutenzione della rete sentieristica IA.21_RCG Completamento e funzionalizzazione del Centro visitatori C) INTERVENTI DI GESTIONE Il presente Piano di Gestione, sulla base degli obiettivi e delle strategie gestionali evidenziati, individua le azioni concrete di tutela per la conservazione, di ripristino e di valorizzazione delle componenti ambientali, ai fini di una gestione sostenibile del SIC. I diversi interventi che vengono proposti sono di seguito sintetizzati in schede e raggruppati secondo le strategie che perseguono. Le schede focalizzano gli obiettivi e le strategie, contengono la descrizione delle azioni, i costi prospettati e i tempi di realizzazione, tutti dati che dovranno essere utilizzati nella fase di attuazione; contengono, inoltre, le informazioni necessarie a chiarire le modalità per l’attuazione degli interventi. E’ tuttavia importante precisare che gli interventi programmati potranno avere successo solo attraverso il coinvolgimento della popolazione legata al territorio del SIC (allevatori, agricoltori, cacciatori, associazioni ambientaliste e operatori turistici). Si tratta infatti di soggetti che hanno una conoscenza adeguata del territorio, un interesse diretto alla tutela dell’area, interessi economici di varia natura e frequentano abitualmente l’area. Una modalità con la quale possono essere coinvolti direttamente questi soggetti è la stipula di contratti di responsabilità che prevedono l’erogazione di un contributo in funzione dei risultati conseguiti. Le azioni di possibile intervento sono: – prevenzione incendi (pulizia fasce parafuoco e pertinenze stradali, vigilanza antincendio); – azioni di manutenzione e controllo di tutte le opere utili alla conservazione delle specie e degli habitat (manutenzione e controllo delle pozze per anfibi, dei punti di abbeverata per gli animali, mantenimento delle strutture naturali, come gli alberi morti, e artificiali per il ricovero degli animali, pulizia area dai rifiuti, ecc.); – azioni di monitoraggio faunistico (censimento visivo e acustico degli uccelli, monitoraggio dell'entomofauna, dell’avifauna e dei mammiferi); – azioni tendenti a dissuadere il bracconaggio; – azioni di monitoraggio della flora e della vegetazione. Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III 23 C.1 AZIONI DI TUTELA E DI CONSERVAZIONE Le diverse tipologie di azione messe a punto nell’ambito del presente Piano di gestione sono suddivise come segue: – interventi attivi (IA); – regolamentazioni (RE); – incentivazioni (IN); – programmi di monitoraggio e/o ricerca (MR); – programmi didattici/divulgativi (PD). C.1.1 Interventi attivi Questa tipologia di interventi è finalizzata a rimuovere/ridurre i fattori di disturbo per habitat e/o specie. Gli interventi prospettati sono elencati nello schema che segue e descritti nelle relative schede, riportate a fine paragrafo. INTERVENTI ATTIVI CODICE CATEGORIA AZIONE IA.01_TRN Prevenzione incendi IA.02.TRN Interventi per il mantenimento, il recupero e la valorizzazione delle formazioni naturali di gariga, macchia e boscaglia IA.03.TRN Interventi per il mantenimento delle praterie xerofile secondarie (6220* e 5332) IA.04_TRN Tabellazione del perimetro del sito IA.05_TRN Interventi per la rinaturalizzazione degli impianti forestali artificiali IA.08_TSR Tutela e recupero pozze per anfibi IA.10_TSR Investimenti non produttivi in aziende agricole, aree apascolo e seminativi IA.11_TSR Conservazione del germoplasma delle specie botaniche di maggior interesse IA.12_TSR Realizzazione di muretti a secco per difesa antincendio e difesa del suolo IA.14_TSR Realizzazione di recinzioni per la delimitazione di aree di particolare pregio IA.15_TSR Creazione di siti di riproduzione della fauna nei boschi artificiali IA.16_TSR Servizio antibracconaggio IA.18_SES Manutenzione della viabilità di accesso al sito PRIORITÀ Alta Alta Alta Alta Alta Alta Media media Alta Alto Alta Alta Alta 24 Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III IA.19_SES IA.20_SES IA.21_RCG IA.23_RCG IA.24_RCG Manutenzione della rete sentieristica Certificazione e creazione di un marchio delle produzioni agricole e zootecniche locali Completamento e funzionalizzazione del Centro visitatori Acquisizione di aree ed immobili Recupero e valorizzazione delle emergenze di interesse archeologico media media Alta media Bassa C.1.2 Interventi di regolamentazione Questa tipologia di interventi riguarda azioni di gestione i cui effetti sullo stato favorevole di conservazione degli habitat e delle specie sono frutto di scelte programmatiche che suggeriscano e/o raccomandino comportamenti da adottare in determinate circostanze e luoghi. CODICE INTERVENTI DI REGOLAMENTAZIONE PRIORITÀ CATEGORIA AZIONE RE.01_PCZ Regolamentazione delle pratiche colturali alta RE.02_CGM Regolamentazione per la conservazione dei lembi di gariga, alta macchia e boscaglia RE.03_AEG Regolamentazione delle attività escursionistiche e della fruizione media delle grotte Divieto di bruciatura delle stoppie RE.04_DBS alta RE.05_DCU Divieto della conversione ad altri usi della superficie a pascolo alta permanente RE.06_RMM Rispetto del carico massimo e minimo di bestiame alta Regolamentazione del diserbo chimico e del pirodiserbo RE.08_RDC alta Divieto di eliminazione dei terrazzamenti esistenti RE.09_DET alta Divieto di realizzazione di livellamenti non autorizzati RE.10_DEL alta Rispetto dei provvedimenti regionali di tutela degli elementi caRE.11_RPR alta ratteristici del paesaggio, secondo quanto previsto dalle norme attuative del piano paesaggistico regionale vigente secondo le prescrizioni previste dal sub-allegato 2/A del DA n. 3220 del 28/12/07 C.1.3 Incentivazioni Tali azioni hanno le finalità di sollecitare la promozione di sistemi di produzione agricola o di specifiche tecniche colturali e di allevamento orientati alla gestione sostenibile delle risorse naturali ed alla salvaguardia della biodiversità e del paesaggio agricolo. Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III CODICE CATEGORIA AZIONE IN.01_PGS IN.02_ISQ IN.03_PSM IN.04_PDE IN.05_RCE IN.07_MZT INTERVENTI DI INCENTICAZIONE Pagamenti agroambientali per gestione sostenbile Implementazione di sistemi di qualità nelle aziende agricole Promozione e sviluppo di micro-imprese Utilizzo di energia da fonti rinnovabili ad uso familiare Proposta di ampliamento dei corridoi ecologici Mantenimento della zootecnia tradizionale 25 PRIORITÀ media media media bassa alta media C.1.4 Programma di monitoraggio e ricerca Il monitoraggio e la ricerca hanno la finalità di misurare lo stato di conservazione di habitat e specie, oltre che di verificare il successo delle azioni proposte dal Piano di Gestione; tra tali programmi sono stati inseriti anche gli approfondimenti conoscitivi necessari a definire più precisamente gli indirizzi di gestione e a tarare la strategia individuata. CODICE CATEGORIA AZIONE MR.01_AMB MR.02_IEF MR.03_HAB MR.04_SFV MR.05_IPO MR.07_MIN PROGRAMMA DI MONITORAGGIO E/O RICERCA Azioni di monitoraggio ambientale Monitoraggio degli indicatori ecologici e della fauna del SIC Monitoraggio degli habitat Studio della flora e della vegetazione Ricerca e rilevamento di tutti gli ipogei minori del SIC Monitoraggio degli incendi riguardanti il sito e le aree circostanti con elaborazione annuale della cartografia della superficie percorsa dal fuoco PRIORITÀ media alta media media Media Alta C.1.5 Programmi didattici/divulgativi Si tratta di programmi orientati alla diffusione di conoscenze e modelli di comportamenti sostenibili e che mirano, attraverso il coinvolgimento delle popolazioni locali, alla tutela dei valori del sito. CODICE CATEGORIA AZIONE PD.01_MIW PD.02_FPG PD.03_ABI PD.04_CRS PD.05_IEA PD.06_TCC PROGRAMMA DIDATTICO PRIORITÀ Realizzazione di materiale informativo-divulgativo Formazione del personale coinvolto nella gestione Attività di sensibilizzazione all’agricoltura biologica e/o integrata Promozione di attività e ricerche scientifiche Iniziative di educazione ambientale Coinvolgimento degli attori locali alta alta media alta alta alta 26 PD.07_PTN PD.08_AIA Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III Progetto di turismo integrato “La Via delle Grotte” Promozione delle aree di interesse archeologico media media Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III C.2 – SCHEDE DELLE AZIONI PROGRAMMATE (vedi allegato) 27 Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III 28 C.3 - NORME GESTIONALI SPECIFICHE PER GLI HABITAT DI INTERESSE COMUNITARIO E I CORRIDOI ECOLOGICI INTERNI Nelle Schede descrittive relative agli habitat di interesse comunitario (§ A.1.1 della Fase 2) sono state evidenziate le rispettive esigenze ecologiche, lo status, nonché gli aspetti critici e gli obiettivi gestionali. In particolare, si tratta dei seguenti: – 3170* Stagni temporanei mediterranei; – 5331 Formazioni ad Euphorbia dendroides; – 5332 Formazioni ad Ampelodesmos mauritanicus; – 6220* Percorsi substeppici di graminacee e piante annue (Thero-Brachypodietea); – 8214 Rupi calcaree dell’Italia meridionale (Dianthion rupicolae); – 8310 Grotte non ancora sfruttate a livello turistico; – 92D0 Foreste riparie a galleria termomediterranea (Nerio-Tamaricetea); – 9320 Foreste di Olea e Ceratonia. Nei prospetti seguenti, per ciascuno di essi, vengono proposte le norme gestionali specifiche valide anche per i corridoi ecologici interni, volte a garantirne uno stato di conservazione soddisfacente all’interno del SIC/ZPS. 3170* – Stagni temporanei mediterranei ELEMENTI DI CRITICITÀ MINACCIA ATTUALE E/O NORME GESTIONALI PRINCIPALE Interramento, da pratiche agro-zootecniche Compattazione, dovuta al calpestìo Pascolo Incendi Alterazione floristicostrutturale dell’habitat Diminuzione degli indicatori e della diversità faunistica Monitoraggio degli aspetti floristici e distributivi e delle tendenze dinamiche in atto Monitoraggio dei fattori abiotici Monitoraggio degli aspetti faunistici Controllo e pianificazione delle attività agricole e di pascolo all’interno delle aree a protezione integrale e di rispetto Controllo e pianificazione dei prodotti chimici ad uso agricolo (diserbanti, anticrittogamici, ecc.) all’interno del bacino imbrifero Circolazione di mezzi meccanici Captazioni idriche all’interno del bacino imbrifero Divieto assoluto Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III 29 5331 – Formazioni ad Euphorbia dendroides ELEMENTI DI CRITICITÀ MINACCIA ATTUALE E/O PRINCIPALE NORME GESTIONALI Incendi Alterazione floristicostrutturale dell’habitat Diminuzione degli indicatori e della diversità faunistica Monitoraggio degli aspetti floristici e distributivi e delle tendenze dinamiche in atto Monitoraggio degli aspetti faunistici Sovrapascolo Compattazione, dovuta al calpestìo Definizione di un piano di gestione zootecnica con particolare riguardo alla conservazione della biodiversità, alla definizione della capacità di carico, alla durata del pascolo Introduzione specie alloctone Controllo e pianificazione dei prodotti chimici ad uso agricolo (diserbanti, anticrittogamici, ecc.) all’interno del SIC Riforestazione Divieto assoluto di riforestazione con specie alloctone e che comunque prevedano attività di scasso o gradonamento Taglio di particolari essenze Attività turisticoricreative Insediamento di manufatti antropici a fini agrozootecnici o turisticoricreativi Costruzioni antropiche [strade, edifici, impianti industriali a fini energetici (eolico, solare, ecc.), cave, ecc.] Circolazione di mezzi meccanici al di fuori della sentieristica esistente Sono consentite solo attività di riforestazione puntuali (a buche) e comunque volte al reinserimento di specie tipiche della serie di vegetazione di pertinenza Divieto assoluto Vanno a valutazione di incidenza tutte le attività, esclusi l’escursionismo in percorsi esistenti, raccolta di chiocciole, funghi e piante ad uso tradizionale (verdure spontanee, asparagi, ecc.). La caccia non è consentita L’addestramento dei cani da caccia non è consentito Valutazione di incidenza per ogni attività, che modifichi lo stato attuale di conduzione agro-zootecnica delle aree interne del sito e/o che alteri o incida sul suolo (escavazione, asportazione, compressione). Divieto assoluto 30 Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III 6220* – Percorsi substeppici di graminacee e piante annue (Thero-Brachypodietea) ELEMENTI DI CRITICITÀ MINACCIA ATTUALE E/O NORME GESTIONALI PRINCIPALE Sovrapascolamento/diminuzione Alterazione floristicodel pascolo strutturale dell’habitat Diminuzione degli indiIncendi ripetuti catori e della diversità faunistica Dissodamento, scavi Incespugliamento Riforestazione Localizzati fenomeni di degradazione del suolo per erosione (idrica incanalata) o per compattazione dovuta al calpestio ed al sentieramento Attività turistico-ricreative Insediamento di manufatti antropici a fini agro-zootecnici o turistico-ricreativi Costruzioni antropiche [strade, edifici, impianti industriali a fini energetici (eolico, solare, ecc.), cave, ecc.] Circolazione di mezzi meccanici al di fuori della sentieristica esistente Monitoraggio degli aspetti floristici e distributivi e delle tendenze dinamiche in atto Monitoraggio degli aspetti faunistici Definizione di un piano di gestione zootecnica, con particolare riguardo alla conservazione della biodiversità, alla definizione della capacità di carico, alla durata del pascolo Pianificazione di interventi periodici volti a conservare l’habitat, controllando le dinamiche in atto (sfalcio periodico, riduzione del pascolo in alcune fasi stagionali, incendio controllato, ecc.) Controllo e pianificazione dei prodotti chimici ad uso agricolo (diserbanti, anticrittogamici, ecc.) all’interno del SIC Divieto assoluto di riforestazione con specie alloctone e che comunque prevedono attività di scasso o gradonamento. Sono consentite solo attività di riforestazione puntuali (a buche) e comunque volte al reinserimento di specie tipiche della serie di vegetazione di pertinenza Vanno a valutazione di incidenza tutte le attività, esclusi l’escursionismo in percorsi esistenti, raccolta di chiocciole, funghi e piante ad uso tradizionale (verdure spontanee, asparagi, ecc.), La caccia non è consentita L’addestramento dei cani da caccia non è consentito Valutazione di incidenza per ogni attività che modifichi lo stato attuale di conduzione agro-zootecnica delle aree interne del sito e/o che alteri o incida sul suolo (escavazione, asportazione, compressione). Divieto assoluto Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III 31 Pratiche di miglioramento pascoli (trasemine) 8214 – Rupi calcaree dell’Italia meridionale (Dianthion rupicolae) ELEMENTI DI CRITICITÀ MINACCIA ATTUALE E/O NORME GESTIONALI PRINCIPALE Incendi Localizzati fenomeni di erosione del suolo Introduzione e/o spontaneizzazione di specie alloctone Costruzioni [strade, impianti industriali a fini energetici (eolico, solare, ecc.), cave, ecc.] Attività turisticoricreative Arrampicate, alpinismo, deltaplano, parapendio, ecc Alterazione floristicostrutturale dell’habitat Diminuzione degli indicatori e della diversità faunistica Monitoraggio degli aspetti floristici e distributivi e delle tendenze dinamiche in atto Monitoraggio degli aspetti faunistici Divieto assoluto di riforestazione con specie alloctone Divieto assoluto Vanno a valutazione di incidenza tutte le attività, esclusi l’escursionismo in percorsi esistenti, la raccolta di chiocciole, funghi e piante ad uso tradizionale (verdure spontanee, asparagi, ecc.) La caccia è vietata L’addestramento dei cani da caccia è vietato Disturbo alla nidificazione Divieto assoluto dell’avifauna 8310 – Grotte non ancora sfruttate a livello turistico ELEMENTI DI CRITICITÀ MINACCIA ATTUALE E/O PRINCIPALE NORME GESTIONALI Inquinamento delle acque, legato ad esempio all’eccessivo uso di sostanze chimiche di uso agricolo (diserbanti, anticrittogamici, ecc.) nelle aree epigee sovrastanti eccessiva frequentazione Diminuzione degli indicatori e della diversità faunistica Alterazione delle caratteristiche di pregio naturalistico-ambientale Monitoraggio di fattori biotici ed abiotici dell’habitat Localizzati fenomeni di erosione del suolo Monitoraggio degli aspetti faunistici Controllo e pianificazione delle attività agricole e di pascolo nelle aree soprastanti Controllo e pianificazione dei prodotti chimici ad uso agricolo (diserbanti, anticrittogamici, ecc.) nelle aree soprastanti Controllo e pianificazione della frequentazione antropica 32 Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III Insediamento di manufatti antropici a fini agrozootecnici o turisticoricreativi Valutazione di incidenza per ogni attività, che modifichi lo stato attuale dell’habitat 92D0 – Foreste riparie a galleria termomediterranea (Nerio-Tamaricetea) ELEMENTI DI CRITICITÀ MINACCIA ATTUALE E/O NORME GESTIONALI PRINCIPALE Incendi Frammentazione dell’habitat Erosione Riforestazione con specie alloctone Estrema rarefazione di Tamarix africana Alterazione floristicostrutturale dell’habitat Diminuzione degli indicatori e della diversità faunistica Monitoraggio degli aspetti floristici e distributivi e delle tendenze dinamiche in atto Monitoraggio degli aspetti faunistici La gestione forestale deve tendere al recupero ed alla riqualificazione ambientale Definizione di un piano di gestione zootecnica, con particolare riguardo alla conservazione della biodiversità, alla definizione della capacità di carico, alla durata del pascolo Controllo e pianificazione dei prodotti chimici ad uso agricolo (diserbanti, anticrittogamici, ecc.) all’interno del SIC Divieto assoluto di riforestazione con specie alloctone e che comunque prevedono attività di scasso o gradonamento. Sono consentite solo attività di riforestazione puntuali (a buche) e comunque volte al reinserimento di specie tipiche della serie di vegetazione di pertinenza Taglio di essenze legnose Circolazione di mezzi meccanici al di fuori della sentieristica esistente Attività turistico-ricreative Insediamento di manufatti antropici a fini agro-zootecnici o turistico-ricreativi Divieto assoluto Vanno a valutazione di incidenza tutte le attività, esclusi l’escursionismo in percorsi esistenti, raccolta di chiocciole, funghi e piante ad uso tradizionale (verdure spontanee, asparagi, ecc.). La caccia è vietata. L’addestramento dei cani da caccia è vietato Valutazione di incidenza per ogni attività che modifichi lo stato attuale di conduzione agro-zootecnica delle aree interne del sito e/o che alteri o incida sul suolo (escavazione, asportazione, compressio- Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III 33 ne). 9320 – Foreste di Olea e Ceratonia ELEMENTI DI CRITICITÀ MINACCIA ATTUALE E/O PRINCIPALE NORME GESTIONALI Incendi Alterazione floristicostrutturale dell’habitat Diminuzione degli indicatori e della diversità faunistica Monitoraggio degli aspetti floristici e distributivi e delle tendenze dinamiche in atto Frammentazione dell’habitat Erosione Riforestazione con specie alloctone Estrema rarefazione di elementi legnosi Monitoraggio degli aspetti faunistici La gestione forestale deve tendere al recupero ed alla riqualificazione della formazione Definizione di un piano di gestione zootecnica, con particolare riguardo alla conservazione della biodiversità, alla definizione della capacità di carico, alla durata del pascolo Controllo e pianificazione dei prodotti chimici ad uso agricolo (diserbanti, anticrittogamici, ecc.) all’interno del SIC Divieto assoluto di riforestazione con specie alloctone e che comunque prevedono attività di scasso o gradonamento. Sono consentite solo attività di riforestazione puntuali (a buche) e comunque volte al reinserimento di specie tipiche della serie di vegetazione di pertinenza Taglio di essenze legnose Circolazione di mezzi meccanici al di fuori della sentieristica esistente Attività turistico-ricreative Insediamento di manufatti antropici a fini agro-zootecnici o turistico-ricreativi Divieto assoluto Vanno a valutazione di incidenza tutte le attività, esclusi l’escursionismo in percorsi esistenti, raccolta di chiocciole, funghi e piante ad uso tradizionale (verdure spontanee, asparagi, ecc.). La caccia non è consentita L’addestramento dei cani da caccia non è consentito Valutazione di incidenza per ogni attività che modifichi lo stato attuale di conduzione agro-zootecnica delle aree interne 34 Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III Costruzioni [strade, impianti industriali a fini energetici (eolico, solare, ecc.), cave, ecc.] del sito e/o che alteri o incida sul suolo (escavazione, asportazione, compressione). Divieto assoluto Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III 35 C.4 REGOLAMENTO GENERALE RIGUARDANTE LE ATTIVITÀ VIETATE, DA REGOLAMENTARE, DA INCENTIVARE E DA PROMUOVERE PER EVITARE IL DECRADO DEL SITO DIVIETI 1) Divieto di bruciatura delle stoppie e delle paglie, nonché della vegetazione presente al termine dei cicli produttivi di prati naturali o seminati, sulle superfici specificate ai punti seguenti: a) superfici a seminativo ai sensi dell’art. 2 punto 1 del regolamento (CE) n. 796/04, comprese quelle investite a colture consentite dai paragrafi a) e b) dell’art. 55 del regolamento (CE) n. 1782/03 ed escluse le superfici di cui al successivo punto 2); b) superfici a seminativo soggette all’obbligo del ritiro dalla produzione (set-aside) e non coltivate durante tutto l’anno e altre superfici ritirate dalla produzione ammissibili all’aiuto diretto, mantenute in buone condizioni agronomiche e ambientali a norma dell’art. 5 del regolamento (CE) n. 1782/03. Sono fatti salvi interventi di bruciatura connessi ad emergenze di carattere fitosanitario prescritti dall’autorità competente o a superfici investite a riso e salvo diversa prescrizione della competente autorità di gestione; 2) Divieto di conversione della superficie a pascolo permanente ai sensi dell’art. 2 punto 2 del regolamento (CE) n. 796/04 ad altri usi; 3) Divieto di eliminazione degli elementi naturali e seminaturali caratteristici del paesaggio agrario con alta valenza ecologica individuati dalla Regione con appositi provvedimenti; 4) Divieto di eliminazione dei terrazzamenti esistenti, delimitati a valle da muretto a secco oppure da una scarpata inerbita; sono fatti salvi i casi regolarmente autorizzati di rimodellamento dei terrazzamenti eseguiti allo scopo di assicurare una gestione economicamente sostenibile; 5) Divieto di esecuzione di livellamenti non autorizzati dall’ente gestore; sono fatti salvi i livellamenti ordinari per la preparazione del letto di semina; 6) Divieto dell’esercizio dell'attività venatoria (anche al di fuori dell’area SIC, per una distanza di 2 km dal confine); 7) Divieto dell’effettuazione di ripopolamenti faunistici a scopo venatorio (anche al di fuori dell’area SIC, per una distanza di 2 km dal confine); 8) Divieto di svolgimento dell’attività di addestramento di cani da caccia e di costituzione di zone cinologiche (anche al di fuori dell’area SIC, per una distanza di 2 km dal confine) 9) Divieto di costituzione di nuove zone per l'allenamento e l'addestramento dei cani e per le gare cinofile, nonché ampliamento di quelle esistenti (anche al di fuori dell’area SIC, per una distanza di 2 km dal confine) ; 10) Divieto di distruzione o danneggiamento di nidi e ricoveri di uccelli (anche al di fuori dell’area SIC, per una distanza di 2 km dal confine) ; 36 Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III 11) Divieto di realizzazione di nuove discariche o nuovi impianti di trattamento e smaltimento di fanghi e rifiuti nonché ampliamento di quelli esistenti in termine di superficie, 12) Divieto di realizzazione di impianti eolici, fatti salvi gli impianti per autoproduzione con potenza complessiva non superiore a 10 kw. (anche al di fuori dell’area SIC, per una distanza di 2 km dal confine) ; 13) Divieto di apertura di nuove cave e ampliamento di quelle esistenti; 14) Divieto di svolgimento di attività di circolazione motorizzata al di fuori delle strade, fatta eccezione per i mezzi agricoli e forestali, per i mezzi di soccorso, controllo e sorveglianza, nonché ai fini dell'accesso al fondo e all'azienda da parte degli aventi diritto, in qualità di proprietari, lavoratori e gestori; 15) Divieto di conversione della superficie a pascolo permanente ai sensi dell’art. 2 punto 2 del regolamento (CE) n. 796/04 ad altri usi; 16) divieto di eliminazione dei muretti a secco funzionali alle esigenze ecologiche delle specie di interesse comunitario; 17) Divieto di arrampicata, deltaplano, parapendio nel periodo di riproduzione dell’avifauna; 18) Divieto di apertura di nuove strade; 19) Divieto di esercizio di attività industriali. L’Ente Gestore, in collaborazione con AGEA e/o con gli Organismi Pagatori regionali, provvede a individuare, e ove necessario ad aggiornare, i precisi riferimenti catastali dell’area SIC/ZPS, anche al fine di una corretta attuazione del regolamento (CE) n. 1782/03 e del regolamento (CE) n. 1698/05. Obblighi : a) messa in sicurezza, rispetto al rischio di elettrocuzione e impatto degli uccelli, di elettrodotti e linee aeree ad alta e media tensione di nuova realizzazione o in manutenzione straordinaria o in ristrutturazione; b) garanzia (sulle superfici a seminativo soggette all’obbligo del ritiro dalla produzione, setaside, e non coltivate durante tutto l’anno e altre superfici ritirate dalla produzione ammissibili all’aiuto diretto, mantenute in buone condizioni agronomiche e ambientali a norma dell’art. 5 del regolamento (CE) n. 1782/03) della presenza di una copertura vegetale, naturale o artificiale, durante tutto l’anno e di attuare pratiche agronomiche consistenti esclusivamente in operazioni di sfalcio, trinciatura della vegetazione erbacea, o pascolamento sui terreni ritirati dalla produzione sui quali non vengono fatti valere titoli di ritiro, ai sensi del regolamento (CE) 1782/03. Dette operazioni devono essere effettuate almeno una volta all’anno, fatto salvo il periodo di divieto annuale di intervento compreso fra l’1 marzo e il 31 luglio di ogni anno, ove non diversamente disposto dalle regioni e dalle province autonome. Il periodo di divieto annuale di sfalcio o trinciatura non può comunque essere inferiore a 150 giorni consecutivi compresi fra il 15 febbraio e il 30 settembre di ogni anno. Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III 37 E’ fatto comunque obbligo di sfalci e/o lavorazioni del terreno per la realizzazione di fasce antincendio, conformemente a quanto previsto dalle normative in vigore. In deroga all’obbligo della presenza di una copertura vegetale, naturale o artificiale, durante tutto l’anno sono ammesse lavorazioni meccaniche sui terreni ritirati dalla produzione nei seguenti casi: 1. pratica del sovescio, in presenza di specie da sovescio o piante biocide; 2. terreni interessati da interventi di ripristino di habitat e biotopi; 3. colture a perdere per la fauna, ai sensi dell’art. 1 lettera c) del decreto del Ministero delle politiche agricole e forestali del 7 marzo 2002; 4. nel caso in cui le lavorazioni siano funzionali all’esecuzione di interventi di miglioramento fondiario; 5. sui terreni a seminativo ritirati dalla produzione per un solo anno o, limitatamente all’annata agraria precedente all’entrata in produzione, nel caso di terreni a seminativo ritirati per due o più anni, lavorazioni del terreno allo scopo di ottenere una produzione agricola nella successiva annata agraria, comunque da effettuarsi non prima del 15 luglio dell’annata agraria precedente all’entrata in produzione; Sono fatte salve diverse prescrizioni della competente autorità di gestione; c) monitoraggio delle popolazioni delle specie ornitiche protette dalla Direttiva 79/409/CEE e in particolare quelle dell’Allegato I della medesima direttiva o comunque a priorità di conservazione. Attività da promuovere ed incentivare a) la repressione del bracconaggio; b) la rimozione dei cavi sospesi di elettrodotti dismessi; c) l’informazione e la sensibilizzazione della popolazione locale e dei maggiori fruitori del territorio sulla rete Natura 2000; d) l’agricoltura biologica e integrata con riferimento ai Programmi di Sviluppo Rurale (anche al di fuori dell’area SIC); e) le forme di allevamento e agricoltura estensive tradizionali; f) il ripristino di habitat naturali quali ad esempio zone umide, temporanee e permanenti, e prati tramite la messa a riposo dei seminativi; g) il mantenimento, quanto più a lungo possibile, delle stoppie e delle paglie, nonché della vegetazione presente al termine dei cicli produttivi dei terreni seminati; h) conservazione, manutenzione e ripristino, senza rifacimento totale, dei muretti a secco esistenti e realizzazione di nuovi attraverso tecniche costruttive tradizionali e manufatti in pietra; i) creazione di filari arborei-arbustivi con specie autoctone lungo i confini degli appezzamenti coltivati; j) conservazione e ripristino degli elementi naturali e seminaturali dell’agroecosistema come siepi, filari, laghetti, boschetti, stagni; k) conservazione di una struttura disetanea dei soprassuoli e di aree aperte all'interno del bosco anche di media e piccola estensione e di pascoli ed aree agricole, anche a struttura complessa, nei pressi delle aree forestali; l) mantenimento di una presenza adeguata di piante morte, annose o deperienti, utili alla nidificazione ovvero all’alimentazione dell’avifauna; m) mantenimento degli elementi forestali di bosco non ceduato, anche di parcelle di ridotta estensione, nei pressi di bacini idrici naturali e artificiali e negli impluvi naturali; n) mantenimento ovvero promozione di una struttura delle compagini forestali caratterizzata dall’alternanza di diversi tipi di governo del bosco (ceduo, ceduo sotto fustaia, fustaia disetanea); o) controllo della vegetazione arbustiva nei prati e pascoli aridi; Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III 38 p) q) r) s) t) u) v) w) x) y) z) ripristino di prati pascoli e prati aridi a partire da seminativi in rotazione; ripristino di prati e pascoli mediante la messa a riposo dei seminativi; conservazione del sottobosco; conservazione ovvero ripristino degli elementi naturali e seminaturali dell’agroecosistema tra cui alberi isolati, pozze di abbeverata, piccoli stagni; manutenzione, senza rifacimento totale, dei muretti a secco esistenti e realizzazione di nuovi attraverso tecniche costruttive tradizionali e manufatti in pietra; mantenimento ovvero ripristino di piccole raccolte d’acqua e pozze stagionali; controllo della vegetazione arbustiva infestante nei prati e pascoli aridi; ripristino di pascoli e prati aridi mediante la messa a riposo di seminativi; pratiche pastorali tradizionali evitando il sovrapascolo; pratiche pastorali tradizionali estensive; realizzazione di sistemi per la fitodepurazione (anche al di fuori dell’area SIC) ATTIVITA’ DA REGOLAMENTARE a) circolazione su strade ad uso forestale e loro gestione, evitandone l’asfaltatura salvo che per ragioni di sicurezza e incolumità pubblica ovvero di stabilità dei versanti; b) avvicinamento a pareti occupate per la nidificazione mediante elicottero, deltaplano, parapendio, arrampicata libera o attrezzata e qualunque altra modalità; c) tagli selvicolturali nelle aree che interessano i siti di nidificazione delle specie caratteristiche della tipologia ambientale, in connessione alle epoche e alle metodologie degli interventi e al fine di non arrecare disturbo o danno alla loro riproduzione; d) pascolo al fine di ridurre fenomeni di eccessivo sfruttamento del cotico erboso; e) circolazione sulle strade ad uso silvo-pastorale; f) costruzione di fisse; g) dissodamento con successiva macinazione delle pietre nelle aree coperte da vegetazione naturale. ALTRE NORME In tutta l’area del SIC/ZPS si applicano le prescrizioni attuative di tutela del paesaggio regionale individuate nel sub-allegato 2/A al DDG del Dipartimento Regionale Interventi Strutturali dell’Assessorato Regionale Agricoltura e Foreste n.3220 del 28 dicembre 07. Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III 39 D) PIANO DI AZIONE E CRONOPROGRAMMA Le azioni indicate nelle schede dovranno essere programmate tenendo conto della loro importanza, dell’urgenza, della durata e della loro fattibilità (sotto l’aspetto tecnico-economico). Le azioni previste sono state organizzate temporaneamente, suddividendole come segue: – a breve termine: ossia quelle che dovranno essere attivate entro 12 mesi (indicate come B); – a medio termine: che potranno avere tempi di attivazione più lunghi, compresi tra 24 e 36 mesi (M); – a lungo termine: che verranno attivate e svolte nel tempo, in alcuni casi anche dopo molti anni (L). Viene di seguito riportato il prospetto degli interventi previsti ripartiti secondo i tre termini temporali considerati. CODICE 1) INTERVENTI ATTIVI TEMPI COSTI AZIONE IA.01_TRN IA.02.TRN Prevenzione incendi B € 20.000/anno Interventi per il mantenimento, il recupero e la valorizzazione delle formazioni naturali di gariga, mac- M € 40.000/anno chia e boscaglia IA.03.TRN Interventi per il mantenimento delle praterie xerofile B € 15.000/anno secondarie (6220* e 5332) IA.04_TRN Tabellazione del perimetro del sito B € 30.000 IA.05_TRN Interventi per la rinaturalizzazione degli impianti M € 50.000/anno forestali artificiali IA.08_TSR Tutela e recupero pozze per anfibi B € 25.000 IA.10_TSR Investimenti non produttivi in aziende agricole, aree M € 30.000 a pascolo e seminativi IA.11_TSR Conservazione del germoplasma delle specie botaniM/L € 20.000/anno che di maggior interesse IA.12_TSR Realizzazione di muretti a secco per antincendio e M € 40.000 difesa del suolo IA.14_TSR Realizzazione di recinzioni per la delimitazione di B € 8.000 aree di particolare pregio IA.15_TSR Creazione di siti di riproduzione della fauna nei boM € 40.000 schi artificiali IA.16_TSR Servizio antibracconaggio B € 20.000/anno IA.18_SES Manutenzione della viabilità di accesso al sito M/L € 5.000.000 IA.19_SES Manutenzione della rete sentieristica M/L € 200.000 IA.20_SES Certificazione e creazione di un marchio delle proM € 20.000 duzioni agricole e zootecniche locali IA.21_RCG Completamento e funzionalizzazione del Centro ViM € 200.000 sitatori IA.23_RCG Acquisizione di aree ed immobili ? € ??? IA.24_RCG Recupero e valorizzazione delle emergenze di inteB € 400.000 resse archeologico 2) INTERVENTI DI REGOLAMENTAZIONE 40 Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III RE.01_PCZ Regolamentazione delle pratiche colturali RE.02_CGM Regolamentazione per la conservazione dei lembi di gariga, macchia e boscaglia RE.03_AEG Regolamentazione delle attività escursionistiche e della fuizione delle grotte RE.04_DBS Divieto di bruciatura delle stoppie RE.05_DCU Divieto della conversione ad altri usi della superficie a pascolo permanente RE.06_RMM Rispetto del carico massimo e minimo di bestiame RE.08_RDC Regolamentazione del diserbo chimico e del pirodiserbo RE.09_DET Divieto di eliminazione dei terrazzamenti esistenti RE.10_DEL Divieto di realizzazione di livellamenti non autorizzati RE.11_RPR Rispetto dei provvedimenti regionali di tutela degli elementi caratteristici del paesaggio, secondo quanto previsto dalle norme attuative del piano paesaggistico regionale vigente secondo le prescrizioni previste dal sub-allegato 2/A del DA n. 3220 del 28/12/07 3) INCENTIVAZIONI IN.01_PGS Pagamenti agroambientali per gestione sostenibile IN.02_ISQ Implementazione di sistemi di qualità nelle aziende agricole IN.03_PSM Promozione e sviluppo di micro-imprese IN.04_PDE Utilizzo di energia da fonti rinnovabili ad uso familiare IN.05_RCE Proposta di ampliamento dei corridoi ecologici IN.07_MZT Mantenimento della zootecnia tradizionale 4) PROGRAMMA DI MONITORAGGIO E/O RICERCA MR.01_AMB Azioni di monitoraggio ambientale MR.02_IEF Monitoraggio degli indicatori ecologici e della fauna del SIC MR.03_HAB Monitoraggio degli habitat MR.04_SFV Studio della flora e della vegetazione MR.05_IPO Ricerca e rilevamento degli ipogei minori del SIC MR.07_MIN Monitoraggio degli incendi riguardanti il sito e le aree circostanti con elaborazione annuale della cartografia della superficie percorsa dal fuoco 5) PROGRAMMA DIDATTICO PD.01_MIW Realizzazione di materiale informativo-divulgativo PD.02_FPG Formazione del personale coinvolto nella gestione PD.03_ABI Attività di sensibilizzazione all’agricoltura biologica e/o integrata PD.04_CRS Promozione di attività e ricerche scientifiche PD.05_IEA Iniziative di educazione ambientale PD.06_TCC Coinvolgimento degli attori locali PD.07_PTN Progetto di turismo integrato “La Via delle Grotte” PD.08_AIA Promozione di aree di interesse archeologico M ----- M ----- B/M € 10.000 B/M ------ B/M -------- B/M ------ B/M ----- B/M ----- B/M ----- B ----- B € 100.000 B/M € 200.000 M € 200.000 M € 500.000 B/M € 300.000 M/L € 80.000 M/L € 50.000 M/L L € 15.000 € 40.000 € 30.000 B B/M € 10.000/anno B/M L € 63.000 € 40.000 L € 20.000 B € 20.000 B € 20.000 B/M € 5.000/anno M € 70.000 M € 30.000 Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III 41 Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III 42 E) PIANO DI COMUNICAZIONE Indice Premessa 1. Analisi dello scenario 1.1. Analisi del contesto esterno: Contessa Entellina 1.1.a La popolazione 1.1.b Le attività economiche e l’occupazione 1.2. Analisi del contesto interno 1.2.a Il SIC/ZPS ITA 020042 “Complessi Gessosi Entella” 1.2.b La R.N.I. “Grotta di Entella” : programmi didattici e attività di comunicazione esterna 1.3. Analisi SWOT 2. Definizione degli obiettivi di comunicazione 3. Definizione del pubblico-obiettivo (Target-group) 4. Definizione delle azioni di comunicazione e strategia mezzi 5. Cronoprogramma Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III 43 1. Analisi dello scenario 3 Analizzare il contesto in cui è inserito un SIC equivale a circoscrivere un preciso campo d’indagine che deve essere osservato a 360°: ciò significa che bisogna quantificare e qualificare tutti quegli elementi (sociali, economici, culturali, storici) che, a livello sia endogeno che esogeno, caratterizzano, contraddistinguono, influenzano o minacciano quel sito e l’area che lo circonda. L’obiettivo di questa complessa attività di ricerca risiede nel capire quali e quanti sono i punti di forza o di debolezza del nostro campo d’indagine, nell’individuare i problemi che maggiormente l’affliggono, le risorse che questo stesso offre. In questo modo, si possono identificare informazioni di contesto utili su cui la comunicazione può lavorare anche per migliorare lo sviluppo socio-economico e il livello attrattivo del territorio interessato dal Sito. In virtù di quanto appena affermato, l’analisi è stata articolata in due parti: 1) una parte in cui verrà descritto il contesto esterno del SIC/ZPS ITA 020042 “Complessi gessosi Entella”: nella fattispecie, il Comune di Contessa Entellina (PA) e i rispettivi andamenti demografici e socio-economici dominanti, in quanto il sito ricade al suo interno; 2) una parte in cui verrà esaminato il contesto interno: al quadro sintetico4 delle peculiarità naturalistiche, geologiche e paesaggistiche del nostro SIC/ZPS verrà affiancata una parte dedicata alla Riserva Naturale Integrale “Grotta di Entella”, istituita ai sensi delle LL.RR. 98/81 e 14/88 (D.A.ARTA 293/44 DEL 16/05/1995) e la cui gestione è stata affidata ed è attualmente affidata al CAI-SICILIA (Club Alpino Italiano-Sicilia) ed in particolare verranno esaminate le attività di comunicazione, di promozione e di educazione ambientale promosse e attuate nel corso degli anni dall’Ente Gestore della stessa. Alla fine di tale quadro conoscitivo, abbiamo reputato opportuno costruire la cosiddetta matrice SWOT - acronimo di Strenght (forza), Weakness (debolezza), Opportunities (opportunità) e Threats (minacce) – in quanto strumento efficace a mettere in luce, in modo sintetico ma completo ed esauriente, i punti di forza e punti di debolezza interni del contesto analizzato e le opportunità e le minacce esterne che possono agevolare e/o condizionare e/o minacciare il raggiungimento degli obiettivi di comunicazione. 3 Per l’analisi relativa alla descrizione del comune di Contessa Entellina e delle sue dinamiche demografiche, sociali ed economiche abbiamo fatto ricorso a studi e censimenti Istat, all’ Atlante delle competitività delle Province e delle Regioni dell’Unioncamere, al database Infocamere-Movimprese, alla Camera di Commercio di Palermo e all’Osservatorio Turistico Regionale - U.O.B. “Analisi e Statistica. Per la descrizione degli aspetti paesaggistici, naturalistici e archeologici dell’area SIC/ZPS si è fatto appello alle relazioni contenute nella Fase I del Piano di Gestione e precisamente alla “Descrizione dei valori archeologici, architettonici e culturali” e alla “Descrizione del paesaggio”. 4 Per l’analisi scientifica e dettagliata degli aspetti legati alla flora, alla fauna, alla vegetazione, alla geologia e al paesaggio dell’area del SIC, si rimanda al “Quadro Conoscitivo” – “Fase I” del Piano di Gestione. 44 Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III 1.1. Analisi del contesto esterno: Contessa Entellina (PA) In questa prima parte ci occuperemo di analizzare l’andamento demografico, economico, sociale ed occupazionale del Comune di Contessa Entellina, all’interno del quale ricade il SIC/ZPS “Complessi Gessosi Entella”, al fine di estrapolare i dati statistici corrispondenti più salienti e significativi ed evincere (se esistenti) i principali problemi che affliggono l’area in questione o le opportunità che questa stessa offre. 1.1.a La popolazione La popolazione che complessivamente risiede nel Comune di Contessa Entellina è di 1.949 abitanti con una densità territoriale totale di 14 ab/kmq e risulta così articolata: Tab.1 Popolazione complessiva residente al 1 gennaio 2008 nel Comune di Contessa Entellina (PA), comparata con la popolazione complessiva residente in tutta la Provincia di Palermo [Elaborazione su dati ISTAT] Comune Contessa Entelli- Maschi Femmine Totale 945 1.004 1.949 598.061 645.324 1.243.385 na Totale Prov. di Palermo Incidenza Contessa Entellina/ PA 0,15% Tab.2 Popolazione residente al 1 gennaio 2008 per genere e fascia di età nel Comune di Contessa Entellina (PA). [Elaborazione su dati ISTAT] Età 0-9 Maschi Femmine Totale %Totale 82 79 161 8,26 % 10-19 116 110 226 11,59 % 20-29 120 114 234 12,0 % 30-39 108 120 228 11,69 % 40-49 137 136 273 14,00 % 50-59 130 131 261 13,39 % 60-69 91 96 187 9,59 % 70-79 92 132 224 11,49 % 80-89 61 74 135 6,92 % 90-99 8 11 19 0,97 % 100+ 0 1 1 0,05 % 945 1004 1.949 Totale Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III 45 Tab.3 Indice di vecchiaia al 1 gennaio 2008 del Comune di Contessa Entellina (PA) comparata con quello della Prov.di Palermo [Elaborazione su dati ISTAT]. Comune Dati Fascia età Anno 2008 0-14 anni 65 e oltre 135 211 0-14 anni Da 65 e oltre 128 272 Somma maschi Contessa Entellina Somma femmine Indice di vecchiaia totale (M+F) 2008 183,65 % Indice di vecchiaia totale della Provincia di Palermo 2008 108,18% Tab.4 Variazione della popolazione residente nel Comuni di Contessa Entellina (PA): serie storica dal 1991 al 2008 [Elaborazione su dati ISTAT]. Anno di riferimento Popolazione residente Contessa Entellina 1991 2.052 2001 1.985 2008 (al 31.11.08) 1.966 Variazione % 1991/2008 -4,19% Tab.5 Bilancio demografico:saldo naturale e saldo migratorio 2008 del Comune di Contessa Entellina (PA) Comune Contessa Entellina Pop. Res. al 01.01.08 NATI VIVI dal 01.01.08 al 31.11.08 MORTI dal 01.01.08 al 31.11.08 SALDO NATUR. ISCRITTI dal 01.01.08 al 31.11.08 CANCELLATI dal 01.01.08 al 31.11.08 SALDO MIGRAT. Pop. Res. al 31.11.08 1.949 14 15 -1 46 28 18 1.966 Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III 46 Dalle Tab.1 e 2 si evince chiaramente come la popolazione residente nel Comune di Contessa Entellina sia costituita maggiormente dalla componente femminile (1004 donne contro i 945 uomini) e da coloro che hanno dai 40 ai 59 anni. Le fasce d’età giovanili ( dai 10 ai 29 anni) incidono sul totale della popolazione residente con il 23,60% , un dato non negativo se paragonato ad altre piccole realtà comunali del territorio siciliano, ma comunque inferiore al 29,04% rappresentato dalla popolazione con un’età superiore ai 60 anni. Inoltre, rapportando il numero complessivo di coloro che hanno più di 65 anni con il numero complessivo dei bambini da 0 a 14 anni residenti nel nostro comune, si ottiene un indice di vecchiaia pari al 184,65%: una percentuale questa superiore sia agli anni precedenti (nel 2006 era uguale al 167,01%) sia alla media provinciale (108,18%). Tali cifre dimostrano, dunque, un progressivo invecchiamento della popolazione residente la cui causa potrebbe essere rintracciata nella poca propensione alle nascite (14 nascite dal gennaio al novembre 2008) e nel movimento migratorio di coloro che sono in età feconda, ossia dei giovani che sempre più spesso fuggono verso luoghi in cui trovare una migliore condizione economica e lavorativa. Entrambi gli orientamenti demografici riscontrabili nel nostro comune (calo delle nascite ed emigrazione) sono comunque in linea con una tendenza che interessa tutto il territorio non solo regionale ma soprattutto nazionale. Tuttavia, tali trend, associati alla diminuzione della popolazione residente (-4,19% di residenti rispetto al 1991), assumono una connotazione ancor più negativa nella misura in cui vanno a minacciare e a ledere le prospettive di sviluppo di questo piccolo comune. Dunque, i maggiori andamenti demografici che caratterizzano il comune di Contessa Entellina sono: • Discreta percentuale delle fasce d’età giovani residenti (dai 10 ai 29 anni); • Progressivo invecchiamento della popolazione residente; • Indice di vecchiaia superiore alla media provinciale; • Minaccia di un aumento dell’emigrazione da parte delle risorse umane giovani Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III 47 1.1.b Le attività economiche e l’occupazione Il quadro della situazione economica ed occupazionale che interessa il Comune di Contessa Entellina è stato ricavato sulla base di alcuni dati offerti dalla Camera di Commercio di Palermo oppure desunti dal sito Movimprese-Infocamere e dall’Atlante delle competitività delle Province e delle Regioni, redatto nel 2008 dall’Istituto Guglielmo Tagliacarne e dall’Unioncamere. Inoltre, al fine di assicurare una descrizione quanto più esaustiva possibile e di capire in quale macro-contesto economico è inserito il nostro comune, abbiamo reputato opportuno inserire alcune tabelle riportanti i dati relativi all’attuale struttura imprenditoriale e alla situazione occupazionale dell’intera Provincia di Palermo. • ATTIVITA’ ECONOMICHE, DENSITA’ E STRUTTURA IMPRENDITORIALE In base ai dati statistici desunti dall’ “Atlante delle competitività delle Provincie e delle Regioni”, nel Comune di Contessa Entellina, sono presenti 285 unità locali con una densità imprenditoriale pari al 14,67 %. Il tessuto imprenditoriale è interessato dalla prevalenza di imprese di piccola e piccolissima dimensione e dall’assenza di imprese di grandi dimensioni. Grafico 1 Imprese suddivise per macro-settori di attività a Contessa Entellina (2007). [Elaborazione su dati Camera di Commercio] Dal “Grafico1” si può notare facilmente come i due terzi del tessuto imprenditoriale locale è completamento dedito all’Agricoltura, coprendo il 66% del totale e mostrando un ulteriore im- Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III 48 pulso rispetto al 2006 (Tab. 6). Gli altri due rami economici appaiono esigui, se paragonati alla forte vocazione agricola del territorio: il 13,29% è essenzialmente costituito da imprese attive nel “Commercio” (in diminuzione rispetto l’anno precedente) e il 6,64% da quelle del settore “Costruzioni” (6,64%). Limitato il numero delle rimanenti unità locali legate al ramo del Terziario. Ciò che inoltre si può notare è una sostanziale assenza di particolari variazioni nella nascita o morte di nuove imprese durante l’ultimo quinquennio: quasi tutti i settori, si sono mantenuti costanti nel numero di unità locali. Ciò si potrebbe attribuire alle difficoltà delle imprese locali di trovare quelle risorse economiche su cui investire per creare nuove attività, per crescere ed per entrare così attivamente nel mercato competitivo. Tab.6 Imprese per settore di attività nel Comune di Contessa Entellina durante il periodo 2003-2007. [Elaborazione su dati Camera di Commercio] Settore 2003 2004 2005 2006 2007 Agricoltura 65,60% 65,73% 63,48% 64,08% 65,73% Estrazione di minerali 0,35% 0,35% 0,35% 0,35% 0,35% Attività manifatturiere 3,55% 3,85% 3,90% 4,23% 4,20% Costruzioni 6,03% 5,94% 6,74% 6,69% 6,64% Commercio 13,83% 13,64% 14,54% 14,79% 13,29% Alberghi e ristoranti 2,13% 2,10% 2,13% 2,11% 2,45% Trasporti 0,71% 0,70% 0,71% 0,70% 0,70% Intermediazione monetaria e finanziaria 0,35% 0,35% 0,71% 0,70% 0,70% Attività immobiliari,noleggio,informatica e 0,71% 1,05% 1,06% 1,06% 1,05% Altri servizi pubblici sociali e personali 1,77% 1,75% 2,13% 2,11% 2,10% Imprese non classificate 4,96% 4,55% 4,26% 3,17% 2,80% ricerca Per capire se e quanto il Comune di Contessa Entellina possa pesare a livello imprenditoriale, cerchiamo di confrontarlo da una parte con la densità imprenditoriale di tutti gli altri singoli comuni della Provincia di Palermo (Tab.7) e dall’altra con la distribuzione delle imprese per settori di attività a livello provinciale (Grafico 2). Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III 49 Tab.7 La densità imprenditoriale nei comuni della Provincia di Palermo (2007) [Fonte: Atlante delle competitività della Province e delle Regioni] Cod. ISTAT 82061 82019 82076 82039 82069 82016 82063 82033 82065 82034 82025 82055 82078 82036 82064 82010 82037 82026 82060 82024 82008 82029 82066 82051 82074 82068 82062 82027 82054 82002 82015 82003 82028 82058 82075 82045 82044 82040 82001 82032 82014 82007 82057 82030 82053 82012 82077 82056 82047 82017 Comune ROCCAMENA CAMPOREALE VALLEDOLMO GIULIANA SCLAFANI BAGNI CAMPOFELICE DI FITALIA SAN CIPIRELLO CONTESSA ENTELLINA SAN MAURO CASTELVERDE CORLEONE CASTRONUOVO DI SICILIA PETRALIA SOPRANA VICARI GANGI SAN GIUSEPPE JATO BISACQUINO GERACI SICULO CEFALA' DIANA PRIZZI CASTELLANA SICULA BAUCINA CHIUSA SCLAFANI SANTA CRISTINA GELA MONTEMAGGIORE BELSITO TRAPPETO SCIARA ROCCAPALUMBA CEFALU' PARTINICO ALIMENA CALTAVUTURO ALIMINUSA CERDA POLIZZI GENEROSA USTICA LERCARA FRIDDI LASCARI GODRANO ALIA COLLESANO CACCAMO BALESTRATE PIANA DEGLI ALBANESI CIMINNA PALERMO BOMPIETRO VENTIMIGLIA DI SICILIA PETRALIA SOTTANA MEZZOJUSO CAMPOFELICE DI ROCCELLA Popolazione Numero di unità locali5 registrate 1.618 3.556 3.882 2.155 481 576 5.322 1.949 1.952 11.358 3.279 3.530 2.959 7.266 8.697 5.005 1.972 1.032 5.295 3.677 1.996 3.122 927 3.710 3.090 2.860 2.687 13.799 31.698 2.272 4.323 1.345 5.320 3.795 1.325 7.099 3.349 1.121 3.975 4.122 8.390 6.216 5.996 3.927 663.173 1.538 2.105 3.109 3.012 6.418 323 698 734 351 78 86 787 286 286 1.640 462 495 401 938 1.091 620 239 125 641 440 238 371 109 431 354 325 303 1.556 3.433 246 468 145 571 406 140 744 338 113 385 395 800 581 550 359 60.014 139 187 272 263 551 Densità imprenditoriale6 (u.l. per 100 abitanti) 19,96 19,63 18,91 16,29 16,22 14,93 14,79 14,67 14,65 14,44 14,09 14,02 13,55 12,91 12,54 12,39 12,12 12,11 12,11 11,97 11,92 11,88 11,76 11,62 11,46 11,36 11,28 11,28 10,83 10,83 10,83 10,78 10,73 10,70 10,57 10,48 10,09 10,08 9,69 9,58 9,54 9,35 9,17 9,14 9,05 9,04 8,88 8,75 8,73 8,59 5 Con il termine unità locale si intende il luogo variamente denominato (stabilimento, laboratorio, negozio, officina, ristorante, albergo, bar, ufficio, agenzia, magazzino, studio professionale, abitazione, scuola, ospedale, dogana, intendenza, ecc.) in cui si realizza la produzione di beni o nel quale si svolge o si organizza la prestazione di servizi destinabili o non destinabili alla vendita. 6 La densità imprenditoriale è data dal rapporto fra il numero di imprese registrate (dato di fonte Infocamere) e la popolazione residente. 50 Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III 82013 82071 82011 82082 82022 82070 82081 82006 82042 82080 82052 82018 82043 82023 82046 82067 82079 82059 82041 82020 82021 82038 82009 82050 82004 82031 82048 82073 82035 82049 82072 82005 BORGETTO TERRASINI BOLOGNETTA BLUFI CASTELBUONO TERMINI IMERESE SCILLATO BAGHERIA ISNELLO VILLAFRATI PALAZZO ADRIANO CAMPOFIORITO ISOLA DELLE FEMMINE CASTELDACCIA MARINEO SANTA FLAVIA VILLABATE POLLINA GRATTERI CAPACI CARINI GIARDINELLO BELMONTE MEZZAGNO MONTELEPRE ALTAVILLA MILICIA CINISI MISILMERI TRABIA FICARAZZI MONREALE TORRETTA ALTOFONTE 6.859 11.184 3.890 1.137 9.291 27.502 668 55.537 1.741 3.406 2.354 1.379 7.015 10.609 6.872 10.491 20.062 3.111 1.024 10.389 32.917 2.171 10.737 6.354 6.432 11.456 26.733 9.292 11.081 36.273 4.007 10.031 588 958 322 94 768 2.273 55 4.535 140 273 188 108 535 789 506 759 1.451 222 73 729 2.251 143 703 403 379 675 1.540 533 583 1.894 195 465 8,57 8,57 8,28 8,27 8,27 8,26 8,23 8,17 8,04 8,02 7,99 7,83 7,63 7,44 7,36 7,23 7,23 7,14 7,13 7,02 6,84 6,59 6,55 6,34 5,89 5,89 5,76 5,74 5,26 5,22 4,87 4,64 Grafico 2 Imprese suddivise per macro-settori di attività in Provincia di Palermo (2007) [Elaborazione su dati Camera di Commercio]. Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III 51 Tab.8 Incidenza delle imprese attive a Contessa Entellina sul totale della Provincia di Palermo per l’anno 2007 [Elaborazione su dati Unioncamere-Infocamere] Anno 2007 Contessa Entellina 299 Provincia di Palermo 78.122 Incidenza Contessa Entellina/Palermo 0,38% Come si evince dalla Tab. 7 e dalla Tab.8, il Comune di Contessa Entellina si colloca in ottava posizione per densità imprenditoriale e ciò significa che ha una buona concentrazione di imprese se si tiene conto che si tratta di un territorio la cui popolazione non supera i duemila abitanti. Tuttavia, se calcoliamo l’incidenza delle imprese attive di Contessa Entellina sul totale del contesto provinciale questa non va oltre all’ 1% (0,38%); di conseguenza, il nostro comune non ricopre una ruolo trainante e determinante per l’economia della provincia. Inoltre, guardando il Grafico 2 e confrontandolo con il Grafico 1, noteremo una precisa diversità per ciò che concerne la distribuzione delle imprese per settore di attività economica a Contessa Entellina: nel contesto provinciale, a differenza del nostro Comune (dove, come abbiamo detto, il maggior numero di imprese sono attive nel settore agricolo), si ha una netta prevalenza delle unità locali attive nel “Commercio” (36,28%) mentre quelle legate all’”Agricoltura” incidono sul totale con il 12,75%. Il Grafico 2, infine, mostra chiaramente come la Provincia di Palermo sia un territorio ad alta vocazione terziaria: quello dei Servizi7 è il ramo di attività prevalente dell’economia provinciale, coprendo complessivamente il 69% del totale del tessuto imprenditoriale provinciale. Meno rilevanti sono i servizi alle imprese e soprattutto gli esercizi alberghieri ( 606 esercizi ricettivi su 78.122 imprese attive nel territorio, con un incidenza del 0,77% sul totale), sebbene il turismo (scheda approfondimento) rappresenti una cospicua voce di entrata. 7 Il ramo dei Servizi comprende i seguenti settori di attività : Commercio e riparazioni; Alberghi e ristoranti; Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni; Intermediazione monetaria e finanziaria; Attività immobiliari,noleggio,informatica e ricerca; Istruzione; Sanità e altri servizi sociali; Altri servizi pubblici sociali e personali; Imprese non classificate. 52 Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III Il turismo Nel 2007, secondo l’Osservatorio Nazionale sul Turismo Unioncamere-Isnart, la Sicilia si è collocata in quarta posizione, tra tutte le regioni italiane, per percentuale di presenze turistiche straniere, dopo il Friuli, il Trentino e il Veneto e in settima posizione per presenze complessive nell’estate 2007. La Provincia di Palermo, con 1.206.441 arrivi e 3.406.197 presenze, ha conquistato la seconda posizione nella graduatoria 2007 dei principali capoluoghi di provincia in base al numero degli arrivi e delle presenze italiani e stranieri registrati, preceduta da Messina (1.069.202 arrivi e 4.226.116 presenze). Il primato della provincia palermitana potrebbe essere ascritto ad alcuni fattori: alla presenza al suo interno di attrattori turistici di rilievo (Cefalù, Monreale e Bagheria), al disporre del maggior numero di musei e siti archeologici a livello regionale, al suo essere centro di gran parte del turismo congressuale che affluisce nel territorio. Le potenzialità attrattive della Provincia di Palermo sono, dunque, elevate. Tuttavia, esistono ulteriori risorse presenti nel territorio, ovvero le risorse naturali (riserve,aree protette) che, se valorizzate adeguatamente e rese disponibili alla fruizione, possono diventare ulteriori catalizzatori d’interesse, beni di consumo responsabile capaci di esercitare un ulteriore influsso attrattivo ed un maggiore incremento della domanda turistica. Ciò vale anche e soprattutto per l’area SIC/ZPS oggetto di questo piano perché potrebbe ricoprire, all’interno della Provincia, un ruolo preciso e legato non solo al turismo culturale (in virtù delle aree archeologiche presenti al suo interno), ma anche ad un tipo di turismo che, negli ultimi anni, sta facendo registrare una continua crescita soprattutto in termini di domanda: il turismo naturalistico (e tutte le sue ulteriori articolazioni: turismo verde, geoturismo, turismo responsabile, etc.). L’offerta ricettiva turistica della Provincia di Palermo Attualmente operano in Sicilia, tra esercizi alberghieri e esercizi complementari, circa 3000 strutture ricettive per una disponibilità totale di 180.159 posti letto, di queste 6068 sono localizzate nella Provincia di Palermo e risultano così articolate: Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III 53 Tab.9 Capacità ricettiva nella Provincia di Palermo: esercizi alberghieri e complementari (Elaborazione su dati Istat 2006) Esercizi alberghieri nella Provincia di Palermo 5 stelle 4 stelle 3 stelle 2 33 71 38 30 25 199 371 9.322 12.442 1.441 783 2.256 26.615 Esercizi Letti 2 stelle 1stella Residence Totale Esercizi complementari nella Provincia di Palermo Esercizi Letti Alloggi in affitto 113 Campeg. Agritur Case per Ferie 7 Ostel. B&B 67 Rifugi alpini 6 16 2 196 407 1.157 4.997 1.305 334 284 235 1.264 9.576 Tot. Nell’area comunale di Contessa Entellina, interessata dal SIC/ZPS “Complessi Gessosi Entella” e ricadente nell’ambito amministrativo della Provincia di Palermo, sono presenti, al 2008, solo 3 strutture ricettive complementari e precisamente: • n. 2 Bed and Breakfast con n.16 posti letto totali • n.1 Agriturimo con n.10 posti letto Appare evidente che l’offerta ricettiva turistica di Contessa Entellina oltre ad essere piuttosto limitata appare anche insufficiente ad accogliere possibili e corposi flussi turistici diretti verso la zona del SIC/ZPS di Entella, perché potenzialmente il pernottamento sarebbe garantito solo per 26 persone. Sebbene questo piano di comunicazione non possa risolvere concretamente il problema di tale insufficienza ricettiva, si è tentato, durante l’elaborazione delle azioni di comunicazione, di trovare una possibile soluzione capace di evitare il fenomeno del turismo di transito (causato in questo caso anche dalla difficoltà di un numero corposo di posti letto) e di invogliare così la presenza turistica nell’area tanto di Contessa Entellina quanto dei comuni limitrofi. • IL MERCATO DEL LAVORO Nella Provincia di Palermo, gli occupati ammontano a 365.940 unità (contro i 357.364 del 2006) dei quali, a conferma della vocazione terziaria del territorio, più dei tre quarti risultano impiegati nel settore dei Servizi (291.650 unità) e registrati come lavoratori dipendenti. L’occupazione industriale appare molto esigua e colloca la provincia al penultimo posto a livello nazionale, erosa in eguale misura nell’agricoltura (solo il 4,22% di occupati). Per quanto concerne gli indicatori occupazionali, dalla Tab.10 si evince che il tasso di attività lavorativa è modesto (52,1%) mentre il tasso di disoc- 54 Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III cupazione è pari al 15,50%, in diminuzione rispetto al 2006 ( 18,5%) ma che comunque risulta essere il quarto valore più elevato di tutto il territorio nazionale. Inoltre, osservando la distribuzione nella provincia dei disoccupati distinti per sesso (Grafico 3) si notano precise differenze di genere, con un indice di disoccupazione femminile pari al 19,9% e superiore di 6 punti percentuali rispetto a quello maschile. Tab.10 Forze lavoro, persone in cerca di occupazione e situazione occupazionale 2007 della Provincia di Palermo [Fonte: Istat – Elaborazione Unioncamere] Anno 2007 Popolazione maggiore 15 anni Forze lavoro 9 433.110 Non forze lavoro 600.420 Occupati in agricoltura 15.430 Occupati in Industria 58.860 Occupati nei Servizi 291.650 Totale occupati Persone in cerca di occupazione10 Tasso di attività11 Tasso di occupazione12 52,10% 1.033.530 43,90% 365.940 67.180 Tasso di disoccupazione13 15,50% Grafico 3 Tassi di disoccupazione maschile e femminile, per l’anno 2007, nella Provincia di Palermo comparati con quelli della Sicilia, del Mezzogiorno e dell’Italia [Fonte: Atlante delle competitività delle Province e delle Regioni]. Se volgiamo l’attenzione alle forze lavoro occupate nel Comune di Contessa Entellina noteremo (Grafico 4) che il numero dei lavoratori nel settore agricolo è pari al 27% del totale: un dato che di- Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III 55 mostra ancora una volta l’attitudine agricola dell’area. In linea, comunque, con la tendenza provinciale, l’alta percentuale degli impiegati nel Terziario, ed in particolare nel settore del Commercio. Se osserviamo invece gli indicatori occupazionali (Tab.11) noteremo come il livello di disoccupazione è piuttosto consistente (33,22%) e superiore alla media provinciale. Le difficoltà di accesso al mondo del lavoro riguardano, analogamente al trend del territorio provinciale ma in un modo più piccato, soprattutto il mondo femminile. Una minaccia quindi per lo sviluppo di questo territorio è costituita dal rischio di depauperamento del capitale umano, perché i giovani, soprattutto le donne ed in generale quelli a più alto grado di scolarizzazione, tenderanno a fuggire via e ad emigrare in luoghi che possano garantir loro una migliore condizione di vita. Grafico 4 Occupati per settore di attività economica nel Comune di Contessa Entellina (2001). [Elaborazione su Dati ISTAT] Occupati per settore di attività (2001) 57% Comune di Contessa Entellina 16 % 27% 0% 10% 20% 30% Agricoltura 40% 50% 60% 70% Industria 80% 90% 100% Servizi Tab.11 Situazione occupazionale nel Comune di Contessa Entellina (2001) [Elaborazione su dati ISTAT] Contessa Entellina (2001) Tasso di occupazione Tasso di disoccupazione Tasso di disoccupazione giovanile 23,42% % 33,22% 67,11% Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III 56 Volendo riassumere quanto è stato fino ad ora esposto, possiamo concludere affermando che nel territorio comunale in oggetto si può riscontrare, da un punto di vista economico-occupazionale: • un tessuto imprenditoriale in cui prevalgono le piccole imprese a conduzione individuale e dominato da unità locali attive nel settore agricolo e in quello del commercio; • una significativa vocazione agricola; • una limitata propensione allo sviluppo industriale • un livello di disoccupazione piuttosto elevato, con differenze sostanziali tra uomini e donne residenti. Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III 57 1.2. Analisi del contesto interno In questa seconda parte ci dedicheremo all’analisi del SIC/ZPS “Complessi Gessosi Entella” al fine di individuare proprio quegli elementi interni all’area (i cosiddetti “punti di forza”- risorse di diversa natura da sfruttare al meglio per raggiungere gli obiettivi prefissati - e “punti di debolezza” – ovvero limiti interni da superare ) su alcuni dei quali andremo a costruire talune delle nostre strategie di comunicazione. 1.2.a Il SIC/ZPS ITA 020042 “Complessi Gessosi Entella” Il Sito Natura 2000 “Complessi Gessosi Entella” si estende complessivamente per 178 ettari, ricade nell’ambito amministrativo del Comune di Contessa Entellina e include la R.N.I. “Grotta di Entella”. Dal punto di vista geologico, l’area si compone di due parti distinte: la prima è rappresentata dal rilievo gessoso della Rocca di Entella che sorge ad Est del Fiume Belice Sinistro ed occupa quasi tutta l’estensione dell’area tutelata; l’altra, molto più limitata in estensione, è rappresentata dai versanti argillosi-marnosi che la contornano. Alla base della parete Ovest della Rocca si apre l’ingresso di uno degli elementi distintivi e peculiari di tutta l’area naturale: la Grotta di Entella che, oltre ad essere tra le principali grotte del sistema carsico della Sicilia, è sede di esplorazioni speleologiche e scientifiche. Altro fattore di rilievo del SIC/ZPS e di tutto il suo paesaggio è l’area archeologica14 dell’antica città di Entella la quale, con Erice e Segesta, rappresenta una delle tre città siciliane di origine Elima. All’interno di tale area, localizzata sull’ampio pianoro sommitale della Rocca e che copre lo 0,35% della superficie complessiva del SIC, sono presenti numerose testimonianze dell’antico abitato: i tratti dell’antica cinta muraria databili al VI secolo a.C. che aveva la funzione di proteggere il versante Nord della Rocca, più facilmente accessibile; un granaio risalente all’epoca ellenistica la cui origine si fa risalire agli ultimi decenni del IV secolo a.C. e che si ipotizza fosse usato come grande magazzino di uso pubblico; i resti di un castello medioevale; alcune parti di un Palazzo fortificato – torre fortificata, due cortili interni e un bagno; i resti di tre necropoli). L’area, oltre ad essere segnata dai ritrovamenti archeologici, è vivacizzata da attività di tipo agricolo (coltivazioni cerealicole e leguminose, alcune delle quali intensive), concentrate nella parte sommitale della Rocca e dall’unica azienda agricola a conduzione individuale presente all’interno del SIC. In prossimità del perimetro del Sito si possono notare altre testimonianze legate all’attività antropica sia recente che passata: alcuni manufatti di edilizia rurale storica ( la casa Vaccara, casa Colletti e casa Petraro), abbeveratoi sorti in seguito alla riforma agraria e la masseria (o “castello”) di Vaccarizzo15, sorta all’inizio del 1600 attorno ad una torre di origine medioevale come centro di un enorme latifondo, smembrato in seguito alla riforma agraria e oggi sede di due moderne aziende 58 Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III vinicole. L’area in oggetto, dunque, è stata oggetto di una continua e forte antropizzazione sin dalle epoche remote che ha peraltro distrutto le cenosi naturali boschive una volta esistenti; pur tuttavia, regala interessanti aspetti di vegetazione naturale, in particolare la prateria steppica dominata dal Tagliamani (Ampelodesmos mauritanicus) e vanta la presenza di specie animali come il Gruccione, il Grillaio, il Falco Pellegrino, la Coturnice di Sicilia e l’Upupa. In più occasioni studiosi e gli esperti hanno sottolineato come i maggiori fattori di minaccia per la sopravvivenza di queste specie (alcune in declino), per la vegetazione naturale ed in generale per la tutela della biodiversità sono: l’uso di pesticidi, l’inquinamento, gli incendi, le attività venatorie e il bracconaggio. Per queste due ultimi in particolare va puntualizzato che, anche sono stati rilevati talvolta cacciatori e bracconieri all’interno dell’area protetta, caccia e bracconaggio non hanno mai avuto una dimensione rilevante. Non si è al corrente, inoltre, dell’uso di pesticidi nell’area SIC. In sintesi, gli elementi di contesto rilevanti sono: • La Grotta di Entella come attrattore naturalistico e speleologico; • La Rocca di Entella e l’area archeologica dell’antica città elima come importanti attrattori turistico-culturali; • Attività agricole e azienda agricola in alcune parti limitate del SIC; • Presenza di manufatti rurali; • Uso di pesticidi, attività venatoria e bracconaggi, incendi e inquinamento come principali minacce per la conservazione dell’ambiente naturale nella sua integrità e la tutela della biodiversità. Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III 59 1.2.b La R.N.I. “Grotta di Entella”: programmi didattici e attività di comunicazione esterna Il perimetro del SIC/ZPS in oggetto ingloba al suo interno la Riserva Naturale Integrale “Grotta di Entella”, istituita nel 1995 dalla Regione Sicilia ed affidata in gestione al Club Alpino Italiano- Sicilia con il compito di salvaguardare l’integrità della grotta e promuovere la ricerca scientifica e le iniziative tendenti a diffondere la conoscenza dei beni naturali presenti nell’area protetta. Proprio quest’ultimo aspetto verrà analizzato in questo paragrafo: si cercherà, cioè,di capire se e quanto l’Ente Gestore sia stato un promotore attivo di iniziative e, soprattutto, quali e quante attività di educazione/promozione ambientale e di fruizione turistica abbia avviato in questi ultimi anni, al fine di programmare azioni di comunicazione e di promozione simili a quelle già promosse oppure nuove e diverse per mezzo, tipologia e target. Quanto segue è un elenco delle principali attività di educazione ambientale e di promozione turistica svolte nel corso degli anni di gestione: a) Progetti didattici di Educazione Ambientale 1. “La Grotta di Entella: una storia scritta dall’acqua” (2006-2007-20082009): destinato agli alunni delle ultime classi della scuola elementare di Contessa Entellina, con lo scopo di sensibilizzare alla conoscenza della R.N.I. “Grotta di Entella”, di far conoscere i fenomeni carsici superficiali e il mondo delle grotte; 2. “Lo sviluppo sostenibile” (2008-2009): destinato agli alunni delle ultime classi della Scuola Medie Inferiore di Contessa Entellina e il cui obiettivo è stato sensibilizzare ed informare sul concetto di sviluppo sostenibile e turismo durevole e favorire nei ragazzi la consapevolezza di essere loro i futuri custodi e gestori dell’ambiente naturale che ci circonda; 3. “Diverso è meglio” (2007-2008): destinato agli alunni delle ultime classi delle scuole elementari di Contessa Entellina, Poggioreale e Salaparuta. Scopo: sensibilizzare e informare le nuove generazioni in merito all’importanza dell’impegno individuale nella salvaguardia della biodiversità vegetale e animale; 4. “Leggere le rocce” ( 2007-2008): rivolto agli alunni delle ultime classi della Scuola Media Inferiore di Contessa Entellina al fine di fornire le conoscenze di base della geologia del territorio, offrir loro gli strumenti elementari per riconoscere i vari tipi di rocce e aiutarli a fare un “campionamento geologico”; 60 Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III 5. “La terra trema” ( 2006-2007-2008-2009): destinato agli alunni delle ultime classi della Scuola Media Inferiore di Contessa Entellina, di San Vito Lo Capo, di Poggioreale e di Salaparuta. Scopo far comprendere agli alunni i meccanismi di una scossa sismica e favorire in loro l’acquisizione di metodi e tecniche di difesa personale dai terremoti; 6. “Le energie rinnovabili” (2006-2007): rivolto agli alunni delle ultime classi della Scuola Elementare di Contessa Entellina, al fine di sensibilizzarli alle problematiche ambientali connesse allo spreco delle risorse naturali e di far conoscere le tecnologie di energia rinnovabile come possibile soluzione al contenimento dei livelli dei gas serra, responsabili del riscaldamento globale della Terra. 7. “Il pianeta delle meraviglie” (2005) : rivolto agli alunni delle ultime classi della scuola elementare di Contessa Entellina. b) Attività di comunicazione esterna: 1. “Festa dell’Ambiente”: organizzata dal 2001 e giunta alla sua 7°edizione, nasce su iniziativa dell’Ente gestore della Riserva, con lo scopo di sensibilizzare la popolazione contessiota sui temi ambientali, sulle ricchezze del territorio e per fare lavorare in sinergia tutte le realtà locali. I destinatari sono gli stessi abitanti di Contessa anche se i veri attori sono gli alunni delle scuole. In genere, ogni anno, la festa si sviluppa su una tematica affrontata in quell’anno durante i progetti di educazione ambientale. La manifestazione prevede una serie di attività e giochi destinati ai bambini della Scuola Materna e ai ragazzi delle Elementari e delle Medie. Chiudono la manifestazione canti e balli della cultura Arbereshe e una degustazione di prodotti locali. 2. Materiale divulgativo-informativo: opuscoli informativi bilingui pubblicati nel corso degli anni di gestione; c) Visite guidate ed escursionistiche per studenti di ogni ordine e grado, corsisti e gruppi organizzati (a causa dell’inagibilità della grotta di Entella dal 2003, non sono disponibili dati recenti sul flusso di visitatori). Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III 61 d) Iniziative e/o programmi di promozione turistica 1. Progetto “Viaggio faunistico nelle Terre del Gattopardo”, realizzato dall’Ente Gestore della Riserva e cofinanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Programma Leade+ 2000-2006. Il progetto ha avuto lo scopo di promuovere lo sviluppo sostenibile e aumentare la competitività ambientale e culturale dei territori delle seguenti aree pilota: SIC/ZPS Rocche di Entella, SIC “Monte Genuardo e Santa Maria del Bosco” e SIC/ZPS Monte Triona e Monte Colomba. Articolato in più fasi: studio del territorio e relativo programma; studio ed elaborazione di un progetto di sviluppo turistico integrato e sostenibile; iniziative di fruizione delle risorse naturali (itinerari pilota); ideazione di pacchetti turistici pilota. Dall’elenco delle attività si può evincere quanto segue: 1) costanza e impegno della Direzione della R.N.I. “Grotta di Entella” a promuovere iniziative diversificate di educazione ambientale; 2) i programmi didattici sono stati rivolti esclusivamente agli alunni delle ultime classi delle scuole elementari e medie di Contessa Entellina16 e in parte a quelli dei Comuni di Poggioreale17 e Salaparuta18; 3) attivismo nell’organizzazione di manifestazioni a tema; 4) volontà di creare rapporti di collaborazione e programmi integrati con altri Enti Locali e altre Riserve Naturali nell’ottica di uno sviluppo turistico e socio-economico sostenibile. Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III 62 1.3. Analisi SWOT PUNTI DI FORZA • • • • • • Nel SIC elevato valore in termini di ricchezza faunistica, floristica e geologica La presenza nel SIC di un’area di rilevante interesse archeologico La “Grotta di Entella” come attrattore naturalistico di rilievo e come laboratorio naturale per le ricerche scientifiche e le esplorazioni speleologiche Le origini, la storia e la cultura del comune di Contessa Entellina La R.N.I. “Grotta di Entella” come una realtà attiva nella promozione di iniziative di educazione ambientale e capace di instaurare dei buoni rapporti di collaborazione con gli Enti locali,le Scuole e le alcune delle altre Riserve Naturali presenti nel territorio Attivismo della R.N.I. “Grotta di Entella” nelle iniziative di marketing territoriale PUNTI DI DEBOLEZZA • • • • • • • OPPORTUNITA’ • • • • • • • • La rete di collaborazioni instaurata dall’Ente Gestore con gli Enti comunali e con la popolazione locale Intensificare la cooperazione con gli Enti provinciali e regionali e con i soggetti pubblici e privati operanti in campo ambientale Il centro universitario di Palermo La Rete Natura 2000 Le incentivazioni economiche a favore dell’agricoltura biologica e sostenibile La disponibilità di risorse finanziare comunitarie da destinare alla valorizzazione del patrimonio culturale, naturale e paesaggistico del Mezzogiorno per poter così accrescerne l’attrattività turistica Espansione del geoturismo Ascesa della domanda nazionale ed internazione di turismo culturale. Progressivo invecchiamento della popolazione residente Depauperamento delle giovani risorse umane locali Tessuto imprenditoriale in cui prevalgono le piccole imprese a conduzione individuale Limitata propensione allo sviluppo e turistico Insufficienza di servizi e strutture ricettive Alto tasso di disoccupazione, soprattutto femminile Rispetto all’impegno educativo-ambientale verso le scuole elementari e medie di Contessa Entellina, Poggioreale e Salaparuta, risultano deboli le attività rivolte tanto agli studenti degli istituti superiori degli stessi comuni quanto quelle rivolte ad altri comuni altrettanto limitrofi MINACCE • • • • • Indice di vecchiaia superiore alla media provinciale Livello di disoccupazione piuttosto elevato e conseguente rischio di aumento dell’emigrazione da parte delle risorse umane giovani Isolamento economico e sociale Turismo di transito Incendi, inquinamento derivante dall’uso di prodotti agricoli nocivi, pascolo, attività venatoria e bracconaggio come principali minacce per la conservazione dell’ambiente naturale del SIC e per la tutela della biodiversità. Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III 2. Definizione degli obiettivi di comunicazione Gli obiettivi che il Piano di Comunicazione intende perseguire sono stati individuati in base ad un percorso logico legato a 4 fattori: 1. l’obiettivo primario del Piano di Gestione: assicurare la tutela degli habitat e delle specie vegetali e animali di interesse comunitario (prioritari e non), garantendo, con le diverse azioni gestionali programmate, il mantenimento e/o il ripristino degli equilibri ecologici che li caratterizzano e che sottendono alla loro conservazione; 2. i quattro obiettivi specifici di gestione che l’Ente beneficiario si è proposto di perseguire: a) tutelare le risorse naturali e l’equilibrio ecologico; b) tutelare le specie rare e minacciate e la biodiversità animale; c) favorire lo sviluppo economico sostenibile; d) rafforzare le capacità di gestione del SIC 3. le linee strategiche d’intervento19 atte a raggiungere tali obiettivi gestionali: a) strategie di conservazione degli habitat; b) strategie per la tutela delle specie rare e minacciate e della biodiversità; c) strategie per lo sviluppo economico sostenibile; 4. l’analisi dello scenario e la matrice SWOT: che hanno permesso di evidenziare le criticità dell’area interessata e di mettere in luce le opportunità e i punti di forza che bisogna sfruttare o intensificare per raggiungere efficacemente i nostri scopi. 63 64 Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III Tenendo conto di tali fattori abbiamo elaborato i nostri obiettivi di comunicazione che sono stati poi distinti in due tipologie: 1) obiettivo strategico di comunicazione 2) obiettivo operativo di comunicazione Nelle pagine a seguire, si riporta la griglia di questi obiettivi. Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III Obiettivi strategici del Piano di Gestione Ob.1) Tutela delle risorse naturali e dell’equilibrio ecologico Ob.2) Tutela delle specie rare e minacciate della biodiversità animale Analisi SWOT PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA Nel SIC elevato valore in termini di ricchezza faunistica, floristica e geologica Depauperamento delle giovani risorse umane locali La presenza nel SIC di un’area di rilevante interesse archeologico Rispetto all’impegno educativo-ambientale verso le scuole elementari e medie di Contessa Entellina, Poggioreale e Salaparuta, risultano deboli le attività rivolte tanto agli studenti degli istituti superiori degli stessi comuni quanto quelle rivolte ad altri comuni altrettanto limitrofi La “Grotta di Entella” come attrattore naturalistico di rilievo e come laboratorio naturale per le ricerche scientifiche e le esplorazioni speleologiche Limitata propensione allo sviluppo turistico La R.N.I. “Grotta di Entella” come una realtà attiva nella promozione di iniziative di educazione ambientale e capace di instaurare dei buoni rapporti di collaborazione con gli Enti locali,le Scuole e le alcune delle altre Riserve Naturali presenti nel territorio OPPORTUNITA’ La rete di collaborazioni instaurata dall’Ente Gestore con gli Enti comunali e con la popolazione locale Intensificare la cooperazione con gli Enti provinciali e regionali e con i soggetti pubblici e privati operanti in campo ambientale MINACCE Isolamento economico e sociale Incendi, inquinamento derivante dall’uso di prodotti agricoli nocivi, pascolo, attività venatoria e bracconaggio come principali minacce per la conservazione dell’ambiente naturale del SIC e per la tutela della biodiversità. Il centro universitario di Palermo Le incentivazioni economiche a dell’agricoltura biologica e sostenibile favore La disponibilità di risorse finanziare comunitarie da destinare alla valorizzazione del patrimonio culturale, naturale e paesaggistico del Mezzogiorno per poter così accrescerne l’attrattività turistica Una delle principali criticità che possono compromettere l’obiettivo di tutela e di salvaguardia della biodiversità animale e vegetale è la mancanza di una coscienza ambientale attiva, rispettosa,responsabile e dalla conseguente assunzione di comportamenti scorretti che possono danneggiare il patrimonio naturale e naturalistico nel suo complesso. Una tale consapevolezza si può garantire solo attraverso l’impiego di uno strumento pedagogico ben preciso: la comunicazione. Infatti, comunicando posso render nota l’esistenza di aree ad alta naturalità che devono essere protette e favorire la co- 65 66 Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III noscenza delle tematiche legate alla tutela ambientale; comunicando posso sensibilizzare la popolazione locale ed educare al rispetto della natura. Quindi la comunicazione, in tutte le sue forme e con tutti i suoi diversi mezzi, può contribuire l’adozione di comportamenti corretti e coerenti con gli obiettivi di conservazione dei siti. Di conseguenza, gli obiettivi di comunicazione saranno: Obiettivo strategico di comunicazione A) Interiorizzare la risorsa naturale e il suo patrimonio Obiettivo operativo di comunicazione 1. Favorire la diffusione di informazioni che possano render nota ad un largo pubblico l’esistenza del Sito Natura 2000 2. Potenziare la sensibilità naturalistica e stimolare l’adozione di comportamenti e atteggiamenti responsabili e rispettosi nei confronti delle risorse ambientali e naturali B) Comunicare per incentivare a produrre senza danneggiare 1. Incoraggiare l’adozione di pratiche colturali ecocompatibili Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III Obiettivo strategico del Piano di Gestione Ob.3) Incoraggiare lo sviluppo economico sostenibile ANALISI SWOT PUNTI DI FORZA Nel SIC elevato valore in termini di ricchezza faunistica, floristica e geologica La presenza nel SIC di un’area di rilevante interesse archeologico PUNTI DI DEBOLEZZA Depauperamento delle giovani risorse umane locali Tessuto imprenditoriale in cui prevalgono le piccole imprese a conduzione individuale Limitata propensione allo sviluppo turistico La “Grotta di Entella” come attrattore naturalistico di rilievo e come laboratorio naturale per le ricerche scientifiche e le esplorazioni speleologiche Insufficienza di servizi e strutture ricettive Turismo di transito. Le origini, la storia e la cultura del comune di Contessa Entellina OPPORTUNITA’ MINACCE La disponibilità di risorse finanziare comunitarie da destinare alla valorizzazione del patrimonio culturale, naturale e paesaggistico del Mezzogiorno per poter così accrescerne l’attrattività turistica Livello di disoccupazione piuttosto elevato e conseguente rischio di aumento dell’emigrazione da parte delle risorse umane giovani Isolamento economico e sociale Turismo di transito La Rete Natura 2000 La rete di collaborazioni instaurata dall’Ente Gestore con gli Enti comunali e con la popolazione locale Incendi, inquinamento derivante dall’uso di prodotti agricoli nocivi, pascolo, attività venatoria e bracconaggio come principali minacce per la conservazione dell’ambiente naturale del SIC e per la tutela della biodiversità Intensificare la cooperazione con gli Enti provinciali e regionali e con i soggetti pubblici e privati operanti in campo ambientale Attivismo della R.N.I. “Grotta di Entella” nelle iniziative di marketing territoriale Il centro universitario di Palermo Espansione del geoturismo Ascesa della domanda nazionale ed internazione di turismo culturale Tra le finalità gestionali proposte dal Piano di Gestione vi è la volontà di incoraggiare la creazione di attività socio-economiche che, compatibilmente ed in sintonia con gli obiettivi di conservazione e protezione dell’area naturale e dei suoi habitat, riescano a creare reddito, a offrire occupazione alla popolazione loca- 67 68 Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III le e a promuovere l’attrattività di questa area ad alta naturalità. Una strategia complementare a tale obiettivo può essere rappresentata dalla promozione di un turismo di tipo naturalistico e culturale che, facendo leva su un’azione integrata tra Ente Gestore e soggetti pubblici e privati operanti nel territorio, può stimolare la partecipazione attiva di tutta la popolazione locale favorendo da un lato, la creazione di reddito e occupazione e dall’altro la valorizzazione delle risorse del SIC e di tutto il territorio nel pieno rispetto della biodiversità e dell’ambiente. Pertanto, l’obiettivo di comunicazione sarà: Obiettivo strategico di comunicazione C) Sviluppare un turismo integrato e sostenibile Obiettivo operativo di comunicazione Favorire la fruizione naturalistica e rafforzare il valore culturale e ambientale dell’area SIC/ZPS Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III Obiettivo strategico del Piano di Gestione Ob.4) Rafforzare le capacità di gestione del SIC ANALISI SWOT PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA Nel SIC elevato valore in termini di ricchezza faunistica, floristica e geologica Progressivo invecchiamento della popolazione residente; La R.N.I. “Grotta di Entella” come una realtà attiva nella promozione di iniziative di educazione ambientale e capace di instaurare dei buoni rapporti di collaborazione con gli Enti locali,le Scuole e le alcune delle altre Riserve Naturali presenti nel territorio Depauperamento delle giovani risorse umane locali OPPORTUNITA’ MINACCE La rete di collaborazioni instaurata dall’Ente Gestore con gli Enti comunali e con la popolazione locale Livello di disoccupazione piuttosto elevato e conseguente rischio di aumento dell’emigrazione da parte delle risorse umane giovani Intensificare la cooperazione con gli Enti provinciali e regionali e con i soggetti pubblici e privati operanti in campo ambientale Isolamento economico e sociale Incendi, inquinamento derivante dall’uso di prodotti agricoli nocivi, pascolo, attività venatoria e bracconaggio come principali minacce per la conservazione dell’ambiente naturale del SIC e per la tutela della biodiversità Per poter raggiungere efficacemente alcuni obiettivi previsti dal Piano di Gestione è necessario attivare una rete di collaborazione tra l’Ente gestore del SIC e i principali attori locali, coinvolgerli nella gestione dell’area naturale e provare a trovare insieme soluzioni adeguate a risolvere i problemi legati anche alla sua tutela. In questo modo si può garantire una governance partecipata e condivisa. Obiettivo strategico di comunica- Obiettivo operativo di comunicazione zione D) Favorire partnership per la gestione e la tutela Attivare sinergie tra l’Ente gestore e i soggetti pubblici e privati operanti nel territorio 69 70 Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III 3. Definizione del pubblico-obiettivo (target-group) Per identificare esattamente un target-group a cui rivolgere le nostre azioni di comunicazione occorre segmentare il nostro pubblico-obiettivo (reale e potenziale) mediante variabili e criteri di diversa natura (variabili geografiche, socio-demografiche, psicografiche e comportamentali oppure attraverso il criterio della macro-segmentazione che divide i pubblici di riferimento in quattro categorie: beneficiari, istituzioni, media e influenti). Attraverso questa scomposizione possiamo rendere più efficaci le nostre azioni di comunicazione perché verranno calibrate non solo in base all’obiettivo che ci siamo prefissati ma anche in base alle caratteristiche del segmento individuat. OBIETTIVI STRATEGICI DEL PIANO DI GESTIONE Ob.1) Tutela delle risorse naturali e dell’equilibrio geologico Ob.2) Tutela delle specie rare e minacciate e della biodiversità animale OBIETTIVO STRATEGICO DI COMUNICAZIONE A) Interiorizzare la risorsa naturale e il suo patrimonio OBIETTIVO OPERATIVO DI COMUNICAZIONE TARGET-GROUP Istituzioni: - Comune di Contessa Entellina - Comuni del comprensorio - Provincia Regionale di Palermo - Soprintendenza BB.CC.AA. di Palermo Scuole e Università: 1. Favorire la diffusione di informazioni che possano render nota ad un largo pubblico l’esistenza del Sito Natura 2000 - studenti delle scuole medie e superiori dei comuni del comprensorio - docenti, ricercatori e studenti universitari appartenenti ai corsi di laurea in Ingegneria ambientale, Scienze dell’educazione, Scienze Forestali ed Ambientali, Scienze Biologiche, Lettere classiche indirizzo archeologico, Scienze Geologiche dell’Università di Palermo, del Consorzio Universitario della Provincia di Trapani, dell’Università di Catania e dell’Università Kore di Enna; Media: - periodici e riviste specializzati nel settore Ambiente, Natura, Biologia, Geologia, Speleologia Influenti20: Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III - Associazioni operanti in Sicilia nel campo della salvaguardia ambientale (Legambiente, Lega Italiana Protezione Uccelli, Ente Nazionale Protezione Animali,Associazione Nazionale per la Tutela dell’Ambiente, WWF, Italia Nostra, Cai, Associazione Mediterranea per la Natura, Mountain Wilderness) Turisti e visitatori reali e potenziali interessati a conoscere le peculiarità dell’area naturale 2. Potenziare la sensibilità naturalistica e stimolare l’adozione di comportamenti e atteggiamenti responsabili e rispettosi nei confronti delle risorse ambientali e naturali Studenti delle scuole di ogni ordine e grado dei comuni del comprensorio [Contessa Entellina (PA), Poggioreale (TP), Salaparuta(TP), Bisacquino (PA), Campofiorito (PA) e Roccamena (PA)] 71 72 Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III OBIETTIVI STRATEGICI DEL PIANO DI GESTIONE Ob.1) Tutela delle risorse naturali e dell’equilibrio geologico Ob.2) Tutela delle specie rare e minacciate e della biodiversità animale OBIETTIVO STRATEGICO DI COMUNICAZIONE B) Comunicare per incentivare a produrre senza danneggiare OBIETTIVO OPERATIVO DI COMUNICAZIONE 1. Incoraggiare l’adozione di pratiche colturali ecocompatibili TARGET-GROUP Istituzioni: - Comune di Contessa Entellina - Comuni del comprensorio Pubblici interni ed esterni: - agricoltori e allevatori operanti nell’area del SIC; - azienda agricola attiva nelle aree interna al SIC - aziende agricole operanti nel Comune di Contessa Entellina Influenti: - Centri di Educazione Ambientale - Associazioni ambientaliste - Associazioni di categoria (Confederazione Nazionale Coltivatori Diretti – Federazione regionale di Sicilia; Confederazione Italiana Agricoltori - Comitato Regionale Siciliano; Confederazione Generale Agricoltura Italiana – Federazione regionale agricoltori; Associazione Siciliana Produttori e Allevatori Selvaggina; Federazione Orticoltori Italiani) - Consorzi per la tutela e la promozione dei prodotti di qualità, tipici e a denominazione d’origine - Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III 73 OBIETTIVI STRATEGICI DEL PIANO DI GESTIONE Ob.3) Incoraggiare lo sviluppo economico sostenibile OBIETTIVO STRATEGICO DI COMUNICAZIONE C) Sviluppare un turismo integrato e sostenibile OBIETTIVO OPERATIVO DI COMUNICAZIONE Favorire la fruizione naturalistica e rafforzare il valore culturale e ambientale dell’area SIC/ZPS TARGET-GROUP Istituzioni: - Comune di Contessa Entellina - Comuni del comprensorio - Soprintendenza BB.CC.AA. di Palermo - Provincia Regionale di Palermo Scuole e Università: - scuole di ogni ordine e grado a livello regionale - Università di Palermo, Università Kore di Enna, Consorzio Universitario di Trapani, Università di Catania Pubblici interni ed esterni: - popolazione locale di Contessa Entellica - popolazione locale dei comuni del comprensorio - Turisti italiani e stranieri Influenti: - Scuola Normale Superiore di Pisa - l'Antiquarium dì Entella - Centri di Educazione Ambientale operanti in Sicilia ‐ associazioni artistico-culturali locali - Società e associazioni speleologiche - Tour-operator, agenzie di viaggio e altri operatori locali della filiera del turismo 74 Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III OBIETTIVI STRATEGICI DEL PIANO DI GESTIONE Ob.4) Rafforzare le capacità di gestione del SIC OBIETTIVO STRATEGICO DI COMUNICAZIONE D) Favorire partnership per la gestione e la tutela OBIETTIVO OPERATIVO DI COMUNICAZIONE Attivare sinergie tra l’Ente gestore e i soggetti pubblici e privati operanti nel territorio TARGET-GROUP • Istituzioni: - Comune di Contessa Entellina - Provincia Regionale di Caltanissetta - Azienda Regionale Foreste Demaniali Palermo - Sovrintendenza BB.CC.AA di Palermo • Università: - docenti e ricercatori dell’Università di Palermo • Pubblici interni e/o esterni: - privati residenti all’interno dell’area SIC ; - agricoltori ed allevatori operanti all’interno dell’area SIC; - popolazione locale - associazioni artistico culturali locali - operatori turistici locali • Influenti: - Scuola Normale Superiore di Pisa - Associazioni ambientaliste operanti in Sicilia - ORSA ( Scuola di Alta Formazione Ambientale, sede Palermo) Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III 75 4. Definizione delle azioni di comunicazione e strategia mezzi In rapporto agli obiettivi di comunicazione (strategici ed operativi) e ai segmenti di pubblicoobiettivo individuati, sono state definite le azioni di comunicazione e i relativi strumenti che dovranno concretizzare gli scopi che ci siamo prefissati Per rendere più agevole la lettura della nostra strategia comunicativa, si è reputato opportuno stilare delle “Schede di Azione Comunicazione”, ognuna delle quali è numerata ed articolata in diverse sezioni riferite a : 1. obiettivo strategico di comunicazione 2. obiettivo operativo di comunicazione 3. azione/i di comunicazione che dovrà/anno rendere operativi gli obiettivi; 4. descrizione sintetica dell’azione di comunicazione 5. mezzo/i di comunicazione da impiegare per realizzare l’azione; 6. Target-group a cui è rivolta l’azione 7. Possibili altri soggetti da coinvolgere per realizzare l’azione di comunicazione e renderla più efficace e completa 8. Stima del costo dell’azione 76 Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III Scheda Azione di Comunicazione n.1 (Codice Categoria Azione: PD.01_MIW ) OBIETTIVO STRATEGICO DI COMUNICAZIONE A. Interiorizzare la risorsa naturale e il suo patrimonio OBIETTIVO OPERATIVO DI COMUNICAZIONE Favorire la diffusione di informazioni che possano render nota ad un largo pubblico l’esistenza del Sito Natura 2000 AZIONE DI COMUNICAZIONE Realizzazione di materiale informativo-divulgativo (a mezzo stampa e multimediale) DESCRIZIONE AZIONE L’azione nasce da un’equivalenza: se informo faccio conoscere; se conosco sono portato a capire meglio; se capisco meglio interiorizzo il concetto, lo faccio mio e dunque lo animo. In questo caso, animare equivale ad amare, a proteggere. Di conseguenza, l’azione prevede la realizzazione di varie tipologie di prodotti informativi al fine di far conoscere l’esistenza di un’area ad alta naturalità e la cui fauna e flora devono essere tutelate e salvaguardate. MEZZO/I 1) Opuscoli informativi - questi opuscoli devono descrivere con un linguaggio semplice ed accessibile il SIC/ZPS, i sui suoi aspetti naturalistici (Flora, Fauna, Geologia), paesaggistici e archeologici peculiari. Ad essi devono essere associate delle foto policrome, capaci di rendere visibile e apprezzabile ciò che si descrive con le parole. Gli opuscoli devono anche prevedere una parte dedicata alla Rete Natura 2000 (spiegando il perché della sua istituzione) e, infine, un elenco di indirizzi web a cui collegarsi per avere ulteriori informazioni o per approfondire alcune tematiche legate all’Ambiente. - Potranno essere pubblicate 2 tipologie di opuscoli: - Opuscoli informativi dedicati alle Scuole = oltre le caratteristiche contenutistiche già enumerate, in questi opuscoli, bisogna inserire i possibili progetti didattici di educazione ambientale che verranno programmati dall’Ente Gestore; -Opuscoli informativi destinati a potenziali turisti (da destinare, previo accordo e consenso, a tutte le strutture ricettive presenti nel territorio al fine di stimolare la curiosità di potenziali visitatori) = oltre ai contenuti descritti in prima istanza, in questi opuscoli bisogna inserire schede sugli itinerari previsti, schede sulle attività escursionistiche o sportive previste, schede su possibili servizi offerti, schede su ristoranti, alberghi, agriturismi dove poter mangiare o pernottare. 2) Sito Internet dedicato Il sito dovrà contenere tutte le informazioni necessarie sull’area, schede storiche e ambientali, pagine specifiche e approfondite sulle sue peculiarità faunistiche, vegetazionali, geologiche e floristiche; schede sulle attività di educazione ambientale svolte nel corso dell’anno. Risulta strategica la traduzione dello stesso in inglese e francese in modo da raggiungere nuovi potenziali visitatori stranieri e far conoscere loro queste aree. Si deve inoltre arricchire il sito di opportune cartografie divulgative legate a quegli studi che potrebbero interessare alcuni utenti della rete. Gli utenti interessati potranno anche avere la possibilità di visionare foto, scaricare dati, documenti e studi scientifici. Una parte del sito dovrà essere dedicata a fornire informazioni in tempo reale circa l’eventuale svolgimento di eventi, iniziative e manifestazioni collegate all’area protetta o, più in generale, finalizzate alla tutela e valorizzazione delle risorse ambientali presenti nel territorio. Dal sito dovrà essere possibile, infine, accedere tramite links specifici, ad informazioni sulle storia, cultura e tradizioni locali e sulle emergenze di interesse naturalistico, archeologico, storico-archittetoniche presenti nel territorio. 3) Cortometraggio: All’interno del Sito Natura esiste un’area archeologica di notevole importanza: Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III 77 l’antica città di Entella, una delle tre città siciliane di origine elima. Sarà utile provvedere alla realizzazione di un cortometraggio che racconti e descriva la storia, la cultura, lo stile di vita degli abitanti di questa antica città; nelle sue vicinanze fu combattuta la battaglia di Timoleone, nel 342 a.C. e in tarda epoca medioevale costituì, insieme al Castello di Jato, l’ultimo baluardo di difesa e il centro più vivace di resistenza della potenza saracena contro Federico II, che la distrusse nel 1246. La progettazione potrà essere affidata ad una equipe di studiosi, archeologi, ricercatori, tecnici locali e non, mentre la realizzazione pratica di questo cortometraggio potrà essere affidata a professionisti del settore insieme ad un gruppo di studenti di Contessa Entellina, in modo da coinvolgere anche i giovani e stimolarli a conoscere maggiormente le origini della città in cui vivono. Ovviamente, durante le fasi di realizzazione, coloro che entreranno nel sito dovranno lavorare nel pieno rispetto dell’ambiente. Alla fine del lavoro, il prodotto così realizzato potrà essere distribuito gratuitamente alle scuole, ai Musei e all’Università della Provincia di Palermo. TARGET-GROUP ATTORI DA COINVOLGERE COSTO 1) Opuscoli informativi - studenti delle scuole medie e superiori dei comuni interessati dal SIC/ ZPS e di quelli limitrofi; - turisti e visitatori 2) Sito Internet dedicato - tutti i navigatori web; - coloro che sono interessati a conoscere i Siti della Rete Ecologica Natura 2000; - Turisti e visitatori reali e potenziali alla ricerca di luoghi naturali in cui compiere escursioni o interessati a conoscere le iniziative ambientali, culturali e turistiche promosse nel tempo o le peculiarità dell’ area naturale 3) Cortometraggio - scuole di ogni ordine e grado della Provincia di Palermo - Università di Palermo (in particolare il Corso di Laurea in Lettere classiche) - associazioni artistiche-culturali attive nel territorio - Musei archeologici della Provincia di Palermo 1) Opuscoli informativi: - Ente Gestore della R.N.I. “Grotta di Entella ” - Comune di Contessa Entellina - Provincia Regionale di Palermo - Esperti in comunicazione ambientale - Fotografi - Presidi o Professori delle Scuole e dei Corsi di Laurea; - Soggetti operanti nel settore della ricettività alberghiera ed extralberghiera 2) Sito Internet dedicato - Ente Gestore della R.N.I. “Grotta di Entella ” - Esperti in comunicazione ambientale e multimediale - Grafici e web designer 3) Cortometraggio - Ente Gestore della R.N.I. “Grotta di Entella ” - Scuola Normale Superiore di Pisa - Soprintendenza BB.CC.AA. di Palermo - ARTA - Comune di Contessa Entellina - Gruppi scolastici di Contessa Entellina - Telecineoperatori professionisti Per la realizzazione e pubblicazione degli opuscoli informativi (di entrambe le tipologie indicate) : € 15.000, 00 Per la grafica e progettazione dei contenuti del Sito Internet dedicato: € 8.000,00 Per l’ideazione, produzione e post-produzione del cortometraggio: € 40.000,00 78 Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III Scheda Azione di Comunicazione, n.2 Codice Categoria azione: PD.04_CRS, OBIETTIVO STRATEGICO DI COMUNICAZIONE _ A. Interiorizzare la risorsa naturale e il suo patrimonio OBIETTIVO OPERATIVO DI COMUNICAZIONE Favorire la diffusione di informazioni che possano render nota ad un largo pubblico l’esistenza del Sito Natura 2000 AZIONE DI COMUNICAZIONE Promozione di attività e ricerche scientifiche DESCRIZIONE AZIONE L’azione mira a promuovere collaborazioni, progetti di ricerca e di studio dell’area e per l’area SIC/ZPS al fine di incrementare ed aggiornare l’attuale stato di conoscenza sulle sue peculiarità faunistiche, vegetazionali, geologiche e paesaggistiche. In tal modo si favorirà la ricerca in campo ambientale e culturale e si amplieranno quegli orizzonti che permetteranno all’area di essere conosciuta anche al di fuori della sua sfera territoriale. In particolare, l’azione prevede due mezzi: - l’attivazione di convenzioni; - la pubblicazione di lavori a carattere scientifico e culturale. MEZZO/I 1) Convenzioni Attivare convenzioni tra l’Ente Gestore del SIC e Università, Scuole di Specializzazione, Centri di Ricerca e Centri di Educazione Ambientale a livello regionale per creare una rete di relazioni positive e costruttive capace di offrire la possibilità agli studenti (laureandi, specializzandi) di svolgere degli stage all’interno del SIC/ZPS, redigere tesi di laurea che abbiano come oggetto quest’area ad alta naturalità e dar vita a nuovi progetti di studio e di ricerca. 2) Pubblicazioni divulgative a carattere scientifico - il mezzo individuato consiste in una serie di pubblicazioni tematiche (con cadenza almeno biennale) da destinare agli ambienti accademici e scientifici a livello regionale e nazionale e derivanti da progetti (di cui sopra) e da attività di ricerca scientifica condotte sull’area da specialisti, studiosi e ricercatori nel corso degli anni. - rientra all’interno di tale mezzo anche la pubblicazione di una Sintesi finale del Piano di Gestione, ovvero un documento che riassuma i contenuti del Piano di Gestione (gli studi condotti, le esigenze ecologiche, le problematiche che affliggono l’area, le proposte di gestione). In tal modo non solo si informerà sul lavoro di ricerca condotto in questi anni ma si stimolerà la collaborazione alla gestione del SIC. TARGET-GROUP 1) Convenzioni - laureandi e ricercatori dell’Università di Palermo, del Consorzio Universitario di Trapani, del Consorzio Universitario di Caltanissetta, dell’Università di Catania e dell’Università di Enna; - studenti delle Scuole di Specializzazione a livello regionale - Centri di Educazione Ambientale 2) Pubblicazioni divulgative a carattere scientifico - docenti e dottorandi di ricerca appartenenti ai corsi di laurea in Ingegneria ambientale, Scienze dell’educazione, Scienze Forestali ed Ambientali, Scienze Biologiche Scienze Geologiche, Lettere classiche indirizzo archeologico dell’Università di Palermo, del Consorzio Universitario della Provincia di Trapani, dell’Università di Catania e dell’Università Kore di Enna - Associazioni operanti in Sicilia nel campo della salvaguardia ambientale (Legambiente, Lega Italiana Protezione Uccelli, Ente Na- Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III 79 zionale Protezione Animali,Associazione Nazionale per la Tutela dell’Ambiente, WWF, Cai, Italia Nostra, Associazione Mediterranea per la Natura, Mountain Wilderness); - Centri di Educazione Ambientale in Sicilia ATTORI DA COINVOLGERE COSTO 1) Convenzioni - Ente Gestore della R.N.I. “Grotta di Entella ” - Comune di Contessa Entellina - Tutor didattici delle Università e dei Centri di Specializzazione con le quali attivare le convenzioni 2) Pubblicazioni divulgative a carattere scientifico - Ente Gestore della R.N.I. “Grotta di Entella ” - Comune di Contessa Entellina - Studiosi, ricercatori delle aree SIC - ARPA Sicilia - ARTA Sicilia - esponenti delle Associazioni ambientaliste - Fotografi - Case Editrici o Tipografie Convenzioni: nullo Realizzazione e pubblicazione delle opere divulgative scientifiche: € 20.000,00 (con cadenza biennale) 80 Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III Scheda Azione di Comunicazione, n.3 Codice Categoria Azione: PD.05_IEA) OBIETTIVO STRATEGICO DI COMUNICAZIONE A. Interiorizzare la risorsa naturale e il suo patrimonio OBIETTIVO OPERATIVO DI COMUNICAZIONE Potenziare la sensibilità naturalistica e stimolare l’adozione di comportamenti e atteggiamenti responsabili e rispettosi nei confronti delle risorse ambientali e naturali. Iniziative di Educazione Ambientale AZIONE DI COMUNICAZIONE DESCRIZIONE AZIONE L’intervento prevede l’elaborazione di attività didattiche finalizzate a favorire l’educazione e la formazione ecologica dei ragazzi: attraverso laboratori ludicicreativi e l’esperienza diretta della natura e delle sue forme, infatti, si possono attivare comportamenti a favore della salvaguardia dell’ambiente. L’azione andrà ad integrarsi alle attività di sensibilizzazione già svolte nel corso degli anni dalla R.N.I. “Grotta di Entella” la quale, grazie a tale impegno, ha creato nelle scuole e nella popolazione dei Comuni di Contessa Entellina, Poggioreale e Salaparuta un terreno fertile e ricettivo per la formazione di una condivisa coscienza ambientale. Ciò che si prevede, infatti, è : potenziare ciò che è stato fatto in queste tre aree, estendere la strategia di sensibilizzazione agli altri comuni limitrofi al SIC per ampliare così una rete di contatti/relazioni che non può che favorire anche una maggiore conoscenza e fruizione dell’area. Infine, per garantire pienamente l’efficacia dell’azione, tali attività dovrebbero essere svolte all’interno di un apposito Centro di Educazione Ambientale MEZZO/I • Progetti didattici di Educazione all’Ambiente e alla Terra Si prevedono tre tipologie di progetti didattici: TARGET-GROUP ATTORI DA COINVOLGERE COSTO 1a) Progetti e laboratori didattici da rivolgere agli alunni delle scuole elementari e medie di Contessa Entellina (PA), Poggioreale (TP), Salaparuta(TP), incentrati su questi temi: § Inquinamento, riciclaggio e stili di vita § Raccontare l’ecosistema con i fumetti § il Quaderno della Natura 2°) Progetti e laboratori didattici da rivolgere agli alunni delle scuole elementari e medie di Bisacquino (PA), Campofiorito (PA) e Roccamena (PA) e incentrati su questi temi: § sviluppo sostenibile § biodiversità § la vita delle Grotte § le risorse Acqua e Terra § le Rocce in lungo e in largo § la Terra Trema 3°) Concorso di grafica e fotografia naturalistica - riservato agli studenti delle scuole superiori di tutti i sei comuni - cadenza annuale - consistente nella realizzazione di disegni o fotografie capaci di descrivere o riprodurre gli aspetti paesaggistici, archeologici e geologici più suggestivi dell’area, le valenze semantiche legate al mondo animale e vegetale. Studenti delle scuole di ogni ordine e grado dei comuni di Contessa Entellina (PA), Poggioreale (TP), Salaparuta(TP), Bisacquino (PA), Campofiorito (PA) e Roccamena (PA) Ente Gestore della R.N.I. “Grotta di Entella ” Direttori e docenti delle scuole dei sei comuni menzionati € 20.000,00 Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III 81 Scheda Azione di Comunicazione, n.4 (Codice Categoria Azione PD.03_AIA) OBIETTIVO STRATEGICO DI COMUNICAZIONE B. Comunicare per incentivare a produrre senza danneggiare OBIETTIVO OPERATIVO DI COMUNICAZIONE Incoraggiare l’adozione di pratiche colturali ecocompatibili AZIONE DI COMUNICAZIONE Attività di sensibilizzazione all’agricoltura biologica e/o integrata DESCRIZIONE AZIONE Nel territorio del SIC l’attività agricola è attualmente limitata a pochi ettari di seminativo e le analisi condotte sul campo hanno evidenziato che non esistono possibili tentativi di espansione dell’attività. Tuttavia, tenendo conto dell’obiettivo gestionale di tutela e aumento del grado di naturalità dell’area e tenendo altresì conto della volontà di sostenere lo sviluppo di attività economiche e sociali compatibili con l’esigenza di salvaguardia ambientale, si ritiene necessaria un’attività di comunicazione diretta, articolata in più fasi e rivolta specificamente agli agricoltori e allevatori dell’area e all’aziende agricole operanti nel territorio (di cui una attiva all’interno del SIC) al fine di sensibilizzarli nei confronti dell’agricoltura biologica e di fornire loro gli strumenti adeguati (conoscitivi e di supporto) per incentivarli a produrre prodotti biologici di qualità senza compromettere l’equilibrio ecologico. 1) Meeting graduali : MEZZO/I Fase 1°: Incontri di “Informazione e confronto”] Appuntamenti periodici (cadenzati nell’arco di un mese), con gli operatori agricoli, gli allevatori, i proprietari terrieri e l’azienda agricola residenti ed operanti all’interno e all’intorno dell’area SIC/ZPS, durante i quali si dovranno fornire informazioni (anche attraverso l’ausilio e la collaborazione di esperti in materia) circa l’Agricoltura biologica e le diverse pratiche esistenti di gestione colturale compatibili, illustrare il ruolo ecologico ed ambientale dei margini, degli ecotoni, degli habitat prioritari. Questi incontri sono funzionali anche perché favoriscono il confronto diretto e costruttivo tra tutti i soggetti interessati a questa azione (ivi compresi l’Ente Gestore del SIC/ZPS e l’Ente Gestore della R.N.I. “Grotta di Entella”) al fine di trovare soluzioni condivise e legate anche alla regolamentazione delle pratiche colturali in loco. Fase 2°: Incontri di “Incoraggiamento”] Riunioni con tutti gli operatori agricoli, gli allevatori, i proprietari terrieri e l’azienda agricola residenti ed operanti all’interno e nell’intorno dell’area SIC/ZPS al fine di incentivarli concretamente a convertire le loro tecniche e pratiche agricole in sistemi produttivi biologici. L’”incoraggiamento” consisterà nell’illustrare in modo completo ed esauriente tutti gli incentivi economici e le fonti di finanziamento previste dal PSR Sicilia 2007-2013 (Asse 2, Misura 214“Pagamenti agroambientali” e Misura 216 “Investimenti non produttivi connessi ad impegni agroambientali e per la pubblica utilità”) e dal PO FESR Sicilia 2007-2013 (Asse 3) a cui potranno accedere adottando sistemi e tecniche colturali caratterizzati da una maggiore sostenibilità ambientale. In tale direzione, devono essere coinvolte anche le associazioni di categoria e le aziende agricole del territorio anche al fine di elaborare una strategia condivisa capace di condurre alla certificazione e creazione di un marchio di qualità per i prodotti agroalimentari ottenuti mediante queste tecniche colturali ecocompatibili (vedere in tal senso la scheda intervento IA.20_SES). Fase 3: Attività di sostegno] Dopo l’informazione e l’incentivazione a livello teorico, sarà necessario far seguire una fase operativa di sostegno: 82 Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III ciò significa che l’Ente Gestore del SIC/ZPS dovrà assicurare il proprio aiuto e mettere le proprie conoscenze e competenze a disposizione di coloro che adotteranno le pratiche colturali biologiche. In tal modo si garantirà la creazione di un rapporto di reciproca collaborazione che non potrà che produrre vantaggi in ambo le direzioni. Fase 4: Promozione locale ] I prodotti biologici nati con queste pratiche e tecniche compatibili, potranno poi essere apprezzati, commercializzati e degustati in occasione della “Festa dell’Ambiente” che annualmente viene organizzata dalla Riserva in collaborazione con il Comune di Contessa Entellina, la Pro Loco locale e la Protezione Civile. 2) Manuale di “Pratiche e tecniche agricole eco-compatibili”: questo mezzo supporterà l’attività di informazione da svolgere verso gli agricoltori e allevatori dell’area in quanto si presterà ad essere una guida pratica a cui attingere personalmente per ricordare il come, il dove, il quando e con quali limiti praticare le tecniche colturali sostenibili all’interno del SIC. Il manuale potrà essere articolato in piccole sezioni dedicate a: - introduzione all’agricoltura e zootecnica biologica; - tecniche di produzione biologiche ed eco-compatibili; - metodi produttivi biologici; - cenni di pedologia - politiche comunitarie, nazionali e regionali a favore dell’agricoltura biologica, della protezione dell’ambiente e della preservazione delle zone rurali. TARGET-GROUP ATTORI DA COINVOLGERE COSTO - agricoltori e allevatori operanti nell’area e nell’intorno del SIC; - azienda agricola attiva nelle aree interne al SIC - aziende agricole operanti nel Comune di Contessa Entellina • Per entrambi i mezzi: Ente Gestore R.N.I. “Grotta di Entella” ARPA ARTA Associazioni di categoria (Confederazione Nazionale Coltivatori Diretti – Federazione regionale di Sicilia; Confederazione Italiana Agricoltori - Comitato Regionale Siciliano; Confederazione Generale Agricoltura Italiana – Federazione regionale agricoltori; Associazione Siciliana Produttori e Allevatori Selvaggina; Federazione Orticoltori Italiani) - Consorzi per la tutela e la promozione dei prodotti di qualità, tipici e a denominazione d’origine - Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica - Centro di istruzione professionale e assistenza tecnica agli agricoltori 1)Meeting: costo nullo 2) Ideazione, progettazione e stampa del Manuale: € 20.000,00 Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III 83 Scheda Azione di Comunicazione, n.5 (Codice Categoria Azione: PD.08_AIA) OBIETTIVO STRATEGICO DI COMUNICAZIONE C. Sviluppare un turismo integrato e sostenibile OBIETTIVO OPERATIVO DI COMUNICAZIONE Favorire la fruizione naturalistica e rafforzare il valore culturale e ambientale dell’area SIC/ZPS AZIONE DI COMUNICAZIONE Promozione delle aree di interesse archeologico DESCRIZIONE AZIONE Il Sito Natura comprende al suo interno l’area archeologica della città di Entella (VI sec. a.C.) che, con Erice e Segesta, fu fondata dagli Elimi, un popolo proveniente dall’Anatolia. All’interno dell’area sono presenti numerose testimonianze dell’antico abitato di Entella: le porte e le mura della città, un grande granaio ellenistico, un santuario extra murato e i resti di un castello e di tre necropoli, scoperti grazie ad una campagna sistematica di scavi (avviata nel 1983 e tutt’oggi attiva) condotta dalla Scuola Normale Superiore di Pisa in collaborazione con la Soprintendenza BB.CC.AA. di Palermo. Oltre ad auspicare e a prevedere la prosecuzione degli scavi archeologici per recuperare gli altri resti della città (Scheda Intervento IA.24_RCG) e il completamento dei sentieri di accesso, risulta necessaria un’azione volta a valorizzare quest’area e a favorirne la fruizione. MEZZO/I 1) Viaggio tematico culturale: Jato-Entella-Maranfusa Organizzare un viaggio guidato, della durata di un giorno e/o due, articolato in tre tappe: visita all’area archeologica di Monte Jato (San Cipirello); visita all’area archeologica della città di Entella (Contessa Entellina) e visita all'area archeologica di Maranfusa (Roccamena). Un viaggio questo tematico e culturale che garantisce non solo la fruizione dell’area di Entella, ma anche la la conoscenza della storia antica di queste aree archeologiche, arricchendo così il background conoscitivo ed esperienziale dei visitatori e soprattutto di coloro che amano consumare “prodotti culturali”; favorisce anche la fruizione dell’identità naturalistica del sito nella sua totalità. Per la concretizzazione dell’iniziativa risulta propedeutica la predisposizione di una strategia di marketing territoriale: la creazione di rapporti di collaborazione e/o di convenzione con gli Enti preposti alla gestione e alla tutela delle altre due aree archeologiche, con le agenzie di viaggio della Provincia (per creare ad esempio dei pacchetti turistici), con i servizi di trasporto locale e con gli esercizi di ristorazione e di ricezione presenti nei tre comuni. 2) Cortometraggio (questo mezzo già descritto nella Scheda 1 si presta ad essere sia un mezzo informativo che un mezzo di promozione dell’area. In particolar modo, divulgando il cortometraggio presso le scuole non solo della Provincia di Palermo ma anche della Provincia di Trapani e di Agrigento si potranno attrarre nuovi flussi scolastici, garantendo sia la promozione dell’area archeologica e dell’area SIC/ZPS nel suo complesso sia la conoscenza diretta delle emergenze naturalistiche presenti nel sito). 3) Tabellazione didattica-informativa, ove mancante, o da integrare a quella realizzata, con uniformazione alle tipologie esistenti TARGET-GROUP 1) Viaggio tematico culturale: Jato-Entella-Maranfusa - turisti amanti del consumo di beni culturali - scuole di ogni ordine e grado a livello regionale 2) Cortometraggio - scuole di ogni ordine e grado della Provincia di Palermo,di Trapani e di Agrigento 84 Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III - Università di Palermo (in particolare il Corso di Laurea in Lettere classiche) - Musei archeologici della Provincia di Palermo ATTORI DA COINVOLGERE 1) Viaggio tematico culturale: Jato-Entella-Maranfusa - Soprintendenza BB.CC.AA. di Palermo - Comuni di Contessa Entellina, di San Cipirello e di Roccamena - Enti preposti alla gestione e alla tutele delle aree archeologiche di Entella, Monte Jato e Maranfusa; - Scuola Normale Superiore di Pisa - l'Antiquarium dì Entella - operatori locali della filiera del turismo - agenzie di trasporto 2) Cortometraggio: - Ente Gestore della R.N.I. “Grotta di Entella ” - Scuola Normale Superiore di Pisa - Soprintendenza BB.CC.AA. di Palermo - ARTA - Comune di Contessa Entellina - Gruppi scolastici di Contessa Entellina - Telecineoperatori professionisti COSTO 1) “Viaggio tematico culturale: Jato-Entella-Maranfusa” - € 30.000 Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III 85 Scheda Azione di Comunicazione, n.6 (Codice Categoria Azione PD.07_PTN) OBIETTIVO STRATEGICO DI COMUNICAZIONE C. Sviluppare un turismo integrato e sostenibile OBIETTIVO OPERATIVO DI COMUNICAZIONE Favorire la fruizione naturalistica e rafforzare il valore culturale e ambientale dell’area SIC/ZPS AZIONE DI COMUNICAZIONE “La via delle grotte” : progetto di sviluppo turistico integrato di quattro Siti della rete Natura 2000 DESCRIZIONE AZIONE All’interno della Rete Natura 2000 i seguenti Siti: - ITA010015 Complesso Monti di Castellammare del Golfo (TP) - ITA010022 Complesso Monti di S.Ninfa – Gibellina e Grotta di S.Ninfa (TP) - ITA050006 Complessi Gessosi M. Conca (CL) - ITA/ZPS 020042 Complessi Gessosi di Entella (PA) hanno un comun denominatore: la presenza di grotte accessibili e fruibili. Il presente intervento prevede l’avvio di una serie di azioni integrate che mirino a creare un sistema, ad unire attivamente e concretamente questi quattro SIC attraverso la “Via delle grotte”. E’ un intervento ad ampio raggio che richiede la cooperazione e la partecipazione di tutti i soggetti pubblici e privati interessati dal progetto al fine di dar vita ad una programmazione efficace e duratura nel tempo. La fruizione delle grotte sarà programmata e realizzata nel rispetto rigoroso della disciplina di accesso alle varie cavità ed ambienti. MEZZO/I 1) Itinerari tematici Predisposizione di itinerari tematici per la fruizione integrata delle emergenze naturalistiche del sistema in questione, come ad esempio: Itinerario geologico, idrogeologico e speleologico; Itinerario faunistico e vegetazionale; Itinerario storico e culturale. Gli itinerari potranno essere ulteriormente articolati al loro interno in base alle attività escursionistiche da svolgere o in base al tipo di visitatori. Sarà utile pubblicare tali itinerari (mappe e descrizioni delle aree; schede con approfondimenti sugli aspetti del percorso di maggior rilievo) e inserirli, ad esempio, all’interno di un cofanetto da destinare gratuitamente alle scuole del comprensorio, alle agenzie di viaggio, ai tour operator, alle associazioni ambientaliste e alle associazioni speleologiche presenti nel territorio regionale. 2) Pacchetti turistici: Ideare 3 pacchetti turistici sulla base di ogni singolo itinerario tematico definito. Per tale mezzo bisognerà coinvolgere tutti i soggetti del comprensorio ed operanti nella filiera del turismo (agenzie di viaggio, strutture ricettive alberghiere e complementari; ristoranti; esercizi che commercializzano prodotti enogastronomici locali; servizi di trasporto) e specifici tecnici, studiosi, professionisti di settore in base al tipo di itinerario previsto (ad esempio, per l’itinerario geologico, idrogeologico e speleologico sarà necessaria la presenza di geologi e di speleologi professionisti; bisognerà fornire ai potenziali visitatori l’abbigliamento e le attrezzature adatte ad un’esperienza sia escursionistica che speleologica). 86 Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III TARGET-GROUP ATTORI DA COINVOLGERE COSTO Popolazione locale di tutti i comuni su cui ricadono le quattro aree SIC Turisti italiani e stranieri Centri di Educazione Ambientale operanti in Sicilia - ARTA - ARPA - Enti gestori delle quattro aree SIC - Comuni di Santa Ninfa, di Gibellina, di Contessa Entellina, di Campofranco, di Milena, di Castellammare del Golfo; - associazioni ambientaliste a livello regionale - associazioni artistico-culturali locali - docenti e ricercatori universitari - professionisti che hanno lavorato alla redazione dei piani di gestione - esperti in marketing strategico e territoriale - Tour-operator - agenzie di viaggio - strutture ricettive alberghiere e complementari (Agriturismi e B§B) - ristoranti - esercizi che commercializzano prodotti enogastronomici locali; - servizi di trasporto € 70.000,00 Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III 87 Scheda Azione di Comunicazione, n.7 (Codice Categoria Azione: PD.06_TCC) OBIETTIVO STRATEGICO DI COMUNICAZIONE D. Favorire partnership per la gestione e la tutela OBIETTIVO OPERATIVO DI COMUNICAZIONE Attivare sinergie tra l’Ente gestore i soggetti pubblici e privati operanti nel territorio AZIONE DI COMUNICAZIONE Coinvolgimento degli attori locali DESCRIZIONE AZIONE Al fine di raggiungere gli obiettivi di medio e lungo periodo proposti dal Piano di Gestione è necessario coinvolgere la popolazione locale, gli Enti locali e soprattutto coloro che vivono e operano all’interno dell’area naturale. Ciò significa dialogare con loro, renderli partecipi delle decisioni da prendere, confrontarsi con le loro opinioni ed esperienze per trovare soluzioni adeguate a risolvere i problemi legati alla gestione di un bene che appartiene alla comunità. MEZZO/I 1) Tavolo di confronto con i tecnici delle amministrazioni locali (attivazione di un tavolo di consultazione e di confronto con i tecnici e i funzionari delle amministrazioni al fine di verificare e armonizzare gli strumenti di pianificazione e di programmazione vigenti o futuri con i programmi e le proposte dell’Ente Gestore per il raggiungimento degli obiettivi del piano); 2) Comitato tecnico-scientifico (costituzione di un organo interno all’Ente Gestore, con funzione consultiva, composto da docenti, ricercatori, naturalisti, ambientalisti, geologi, biologi, botanici, etc., Tale organo potrà coadiuvare l’attività dell’Ente Gestore nella corretta gestione e risoluzione delle problematiche ambientali che interessano il SIC) . TARGET-GROUP ATTORI DA COINVOLGERE COSTO Popolazione locale Enti pubblici competenti - Comune di Contessa Entellina - Azienda Foreste Demaniali della Regione Siciliana - Ente Gestore R.N.I. “Grotta di Entella” - agricoltori e allevatori residenti e/o operanti nel SIC - privati aventi immobili di proprietà all’interno dell’area SIC - azienda agricola attiva all’interno del SIC - Associazioni culturali locali - Operatori turistici locali - Studiosi, ricercatori, docenti universitari - Associazioni Ambientaliste operanti in Sicilia € 5.000 anno 88 Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III Scheda Azione Comunicazione, n.8 ( Codice Categoria Azione: PD.02_09) OBIETTIVO STRATEGICO DI COMUNICAZIONE D. Favorire partnership per la gestione e la tutela OBIETTIVO OPERATIVO DI COMUNICAZIONE Attivare sinergie tra l’Ente gestore i soggetti pubblici e privati operanti nel territorio AZIONE DI COMUNICAZIONE Formazione del personale coinvolto nella gestione DESCRIZIONE AZIONE Si ritiene necessaria l’attivazione di corsi di formazione finalizzati a implementare le competenze tecniche e professionali di coloro che, a vario titolo, saranno coinvolti nelle attività di conservazione, valorizzazione e gestione del sito. I corsi saranno in particolare rivolti a: addetti alle attività di accompagnamento dei visitatori, vigilanza e di controllo, agli operatori turistici, al personale amministrativo, al personale addetto al mantenimento dello stato di conservazione del sito, a tecnici e funzionari dei Comuni interessati, agli agricoltori ecc.. In tal modo si raggiungeranno due scopi: mobilitare risorse umane giovani a rischio di emigrazione e creare figure professionali competenti nella gestione e valorizzazione delle aree naturali. MEZZO/I • Corsi di formazione: Attivazione e organizzazione di corsi di formazione destinati ai giovani residenti nel comune di Contessa Entellina e limitrofi al fine di implementare le loro competenze tecniche e professionali, fornire loro opportunità di impiego e garantire all’Ente Gestore la presenza di personale qualificato nella gestione, valorizzazione e conservazione del sito. In particolare si prevedono: § Modalità di gestione dei Siti Rete Natura 2000; § Sviluppo sostenibile; § Tecniche di vigilanza e controllo; § degrado ambientale e possibili soluzioni; § Valorizzazione e promozione delle aree ad alta naturalità. TARGET-GROUP ATTORI DA COINVOLGERE COSTO - giovani diplomati/laureati (19-30 anni), residenti nel territorio e motivati, in cerca di opportunità di qualificazione professionale; - cittadini diplomati/laureati disoccupati residenti nel territorio - Ente Gestore della R.N.I. “Grotta di Entella ” - Provincia Regionale di Palermo - Comune di Contessa Entellina - Corpo Forestale - Enti di Formazione professionale - Università di Palermo € 40.000,00 Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III 89 90 Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III F) PROPOSTA DI NORME PER UNA MIGLIORE DEFINIZIONE DELLA PROCEDURA DI VALUTAZIONEDI INCIDENZA La Valutazione d’incidenza è uno strumento di valutazione preventiva, introdotta dall’art. 6 della Direttiva Habitat e dall’art. 6 del D.P.R. 12 marzo 2003 n.120 (il quale ultimo ha sostituito l’art. 5 del D.P.R. 8 settembre 1995, n. 357). Si tratta di una misura significativa per la realizzazione di Natura 2000 poichè, se opportunamente interpretata ed effettuata, costituisce uno strumento finalizzato a garantire il raggiungimento di uno sviluppo equilibrato tra la conservazione soddisfacente degli habitat e delle specie e l’uso sostenibile del territorio. Essa ha scopo di salvaguardare l’integrità dei siti, attraverso l’esame degli effetti di piani e progetti non direttamente connessi alla conservazione degli habitat e delle specie. Come precisato dal Manuale delle linee guida per la redazione dei piani di gestione dei siti Natura 2000, “la valutazione d’incidenza si applica a tutti gli interventi che ricadono all’interno delle aree Natura 2000 (o in siti proposti per diventarlo), sia a quelli che, pur sviluppandosi all’esterno, possono comportare delle ripercussioni sullo stato di conservazione dei valori naturali del sito. La valutazione d’incidenza rappresenta, dunque, uno strumento tecnico di prevenzione che analizza gli effetti di interventi che, seppur localizzati, vanno collocati in un contesto ecologico dinamico. Ciò in considerazione delle correlazioni esistenti tra i vari siti e del contributo che essi portano alla coerenza complessiva ed alla funzionalità della rete Natura 2000, sia a livello nazionale che comunitario. La valutazione d’incidenza si qualifica, pertanto, come strumento di salvaguardia, che si cala nel particolare contesto di ciascun sito, ma che lo inquadra nella funzionalità dell’intera area... ...Il giudizio relativo al grado di funzionalità della rete è legato anche alla possibilità di individuare nuovi siti in cui sono presenti o in cui possano essere sviluppati gli habitat e gli habitat di specie la cui conservazione non è sufficientemente garantita. E’ chiaro che il riconoscimento e lo sviluppo di tali relazioni funzionali, migliora anche la possibilità di conservazione de quegli habitat e quelle specie, e rafforza i processi positivi nell’ambito degli ecosistemi. La rappresentatività di determinate specie o habitat per un sito, d’altra parte, costituisce il riferimento per valutare l significatività dell’incidenza di eventuali interventi, oltre che l’orientamento per l’individuazione delle misure di mitigazione e compensazione possibili. Se si valuta che l’incidenza ha conseguenze negative, le autorità competenti autorizzano la realizzazione del piano o del progetto solo dopo avere avuto la certezza che non verrà pregiudicata l’integrità del sito.” Lo Stato Italiano h recepito la Direttiva Habitat con il D.P.R. 8 settembre 1997, n. 357, il cui decreto è stato oggetto di una procedura di infrazione da parte della Commissione Europea che ha portato alla sua modifica ed integrazione tramite il D.P.R. 12 marzo 2003 n. 120. Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III 91 Il comma 1 dell’art.6 stabilisce che nella pianificazione e programmazione territoriale si deve tenere conto della valenza naturalistico-ambientale dei proposti siti di importanza comunitaria (pSIC), dei siti di importanza comunitaria (SIC)e delle Zone di Protezione Speciale. Il comma 2 dello stesso art. 6 stabilisce che vanno sottoposti a valutazione d’incidenza tutti i piani territoriali, urbanistici e di settore, ivi compresi i piani agricoli e faunistico-venatori e le loro varianti. Gli indirizzi della Direttiva Habitat devono quindi essere recepiti dai vari strumenti di pianificazione, a qualsiasi livello territoriale, al fine di garantire il coordinamento delle finalità di conservazione ai sensi della stessa direttiva, con gli obiettivi perseguiti da ciascun piano. Essi devono cioè tenere conto della presenza dei siti Natura 2000 ed indicarne la localizzazione, lo stato di conservazione, il quadro conoscitivo di habitat e specie, nonché le relative prescrizioni finalizzate alle esigenze di tutela. Il comma 3 dell’art. 6 stabilisce che è da sottoporre a valutazione d’incidenza “qualsiasi progetto o piano”, che possa avere incidenze significative sul sito stesso, singolarmente o congiuntamente ad altri interventi. Vanno quindi sottoposti alla medesima procedura anche tutti gli interventi non direttamente connessi e necessari al mantenimento in uno stato di conservazione soddisfacente delle specie e degli habitat presenti all’interno di un sito Natura 2000. Lo studio per la Valutazione d’incidenza di piani e progetti deve essere redatto secondo gli indirizzi dell’allegato G del DPR 357/97, il quale prevede i seguenti contenuti: - una descrizione puntuale del piano o del progetto che illustri la tipologia delle azioni e/o delle opere, la dimensione, la complementarietà con altri piani e/o progetti, l’uso delle risorse naturali, la produzione di rifiuti, l’inquinamento ed il disturbo ambientale, il rischio di incidenti per quel che concerne le sostanze e le tecnologie impiegate; - un’analisi delle interferenze del piano o del progetto con il sistema ambientale relativo al sito Natura 2000, tenendo conto delle peculiarità biologiche, ma anche degli aspetti abitotici e le connessioni ecologiche. In questa analisi bisogna altresì evidenziare la qualità, la capacità di rigenerazione delle risorse naturali e la capacità di carico dell’ambiente. In Sicilia la Valutazione di Incidenza viene effettuata dal 2002 per i progetti, mentre è ben più tardivo l’avvio per piani e programmi, anche se nel 2003 il D.P.R. 120 ha eliminato qualunque dubbio sull’obbligo di sottoporre a valutazione l’intera pianificazione. Nel 2007 la l.r. 13 ha attribuito ai comuni competenti per territorio la determinazione sulla Valutazione di Incidenza per l’esame dei progetti, lasciando all’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente la titolarità sulle valutazioni relative alla pianificazione. Club Alpino Italiano Sicilia – Piano di Gestione Complessi Gessosi (Entella) – Fase III 92 Ancor oggi però, sono pochissimi i comuni che hanno attivato un servizio idoneo per una così complessa determinazione. Nella maggior parte dei casi il compito è stato attribuito al personale degli uffici tecnici, a prescindere dalle qualifiche professionali. D’altra parte va riconosciuta l’enorme difficoltà che incontrano i piccoli comuni, che non hanno certo la possibilità di mantenere un naturalista nella pianta organica. Non è stato migliore, sino a questo momento, il comportamento dei Comuni di dimensioni non piccole e va sottolineato ancora che non viene rispettata la previsione normativa che impone all’ente locale di trasmettere al Servizio 2 dell’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente copia del provvedimento adottato. La Valutazione di Incidenza è perciò diventata per lo più una certificazione al seguito, vanificando totalmente lo spirito della Direttiva Habitat da cui tra origine. In tali condizioni l’unica innovazione che può proporsi, nell’attuale quadro normativo, è la trasformazione del parere non vincolante, previsto oggi per l’Ente Gestore del Sito, in parere vincolante, ovviamente accompagnato ovviamente dalla cogenza delle previsioni del PdG, una volta approvato. 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