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ita
n.23
- 2013
NUOVE PROFESSIONI
CERTIFICATORI ENERGETICI
LARGO AI GIOVANI
PAGANELLO 2013
FRISBEE E SOSTENIBILITA’
FORMULA DI SUCCESSO
A VISERBELLA
L’HOTEL FESTIVAL
SCEGLIE IL VERDE
UBISOL ED EXPOAREA
EFFICIENZA IN EDILIZIA
ECCO L’INFO POINT
VILLA GREEN A SAN GIULIANO
ALLA DARSENA DI RIMINI
SBARCA LA NUOVA EDILIZIA
Al via la casa a consumi zero, un’alleanza tra Trentino e Romagna
Quattro settimane per la realizzazione, visite guidate sul cantiere
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ED
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ia pulit
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ed- energia pulita e dintorni
n.23, marzo - aprile 2013
direttore responsabile
Giuseppe Musilli
direttore editoriale
Marco Polazzi
realizzazione editoriale
Riminimedia
progetto grafico e impaginazione
inèditart - rimini
fotografie: Marco Polazzi, Elisabetta Angeli, Michela
Costa, Mauro Baratti e autori vari.
Rendering di copertina e della storia di copertina
Architetto Massimo Morandi
stampa
PressUp
ed - energia pulita e dintorni
bimensile sui temi delle energie rinnovabili,
ambiente, ecologia, politiche energetiche
e ambientali.
Iscritto al Tribunale di Rimini reg. stampa n.18
del 29/09/2009
Edito da Ubisol s.r.l.
via dello Stambecco, 6/F
47923 Rimini
L’edilizia è un malato grave
Scegliamo la cura giusta
U
n pò tutti siamo abituati a curarci da soli, soprattutto quando i nostri malanni sono lievi e passeggeri. Un mal di gola? Bastano le pilloline che
il medico ci aveva prescritto un paio di anni fa.
E così via per tutta una serie di piccoli problemi di salute. Quando il malato è grave, invece, sappiamo bene che
serve uno specialista che intervenga dopo qualche esame
accurato e con una cura appropriata. Ecco, una banale metafora come questa potrebbe servire a delineare il quadro
del settore edile italiano. L’edilizia è uno di quei casi gravi, uno di quei pazienti
con una salute cagionevole per mille motivi pregressi, che ora sta pagando anche le conseguenze di una crisi di mercato e finanziaria. Quali aiuti possono
arrivare dalle politiche statali? Forse non si dovrebbe incorrere nell’errore di
intervenire senza una strategia di lungo respiro. La visione può essere una sola:
le scelte devono andare nella direzione dell’efficienza energetica, un modo per
costringere le imprese ad adattarsi a un nuovo mercato e a una nuova cultura.
Il cambio epocale per il settore dell’edilizia è uno degli argomenti che trattiamo
in questo numero di ED, approfittando anche dell’occasione che ci viene fornita
dalla nuova abitazione indipendente che Ubisol sta realizzando alla darsena
di Rimini. Di efficienza energetica si parla anche nell’articolo che annuncia i
nuovi certificatori accreditati in Emilia Romagna (con gli auguri della redazione ai quattro giovani protagonisti). Uno sguardo viene poi lanciato verso quel
che succede all’estero, dove le rinnovabili sono diventate la scelta strategica
di governi di destra e sinistra, progressisti e conservatori, dagli Usa al Giappone. Perché le scelte intelligenti non hanno un’unica patria o un unico colore.
Buona lettura.
Francesco Rinaldi
ad Gruppo Ubisol
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Questo numero è stato chiuso in redazione
il 28 marzo 2013
CONTATTA LA REDAZIONE DI “ED”
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3
storia di copertina
Sulla darsena di Rimini
arriva l’edilizia del futuro
Giuseppe Musilli
Una casa indipendente in Classe A+ costruita in poche settimane
“Vi aspettiamo per le visite sul cantiere a partire da giugno”
M
a cos’è questa efficienza energetica? E,
soprattutto, se non abito in Germania e
nemmeno in Trentino Alto Adige, dove
posso vedere una casa costruita con questi nuovi criteri? Sono queste le domande che si pongono le famiglie e le imprese che stanno per affrontare la costruzione o la ristrutturazione di un immobile.
Domande per le quali adesso c’è una risposta, almeno
in Romagna: basta arrivare alla darsena di Rimini. Qui
sta nascendo la prima vera realizzazione di questo genere in regione.
Ma la notizia ancora più significativa è che questa
possono letteralmente toccare con mano le pareti e i
materiali isolanti, vedere da vicino tutti gli impianti,
scoprire tutte le caratteristiche del progetto e i sistemi per l’autoproduzione di energia. Ci farà piacere far
vedere quello che c’è ma, soprattutto, quello che non
c’è: ad esempio manca il tubo del gas”.
In effetti, alla darsena di Rimini sta nascendo un
esempio di quella nuova edilizia di cui tanto si parla.
Quella, per intenderci, che ci permetterà di abitare in
case che sono più confortevoli e che ci costano meno.
La green economy non è materia per qualche folle
ambientalista votato a una vita ascetica, come a volte
casa (non una show house da fiera, ma una vera e propria villa indipendente) è visitabile: basta rivolgersi
all’azienda che ne sta curando il progetto e la realizzazione, il Gruppo Ubisol di Rimini.
“Basta contattare i nostri uffici via mail o per telefono – spiega Marco Polazzi, responsabile commerciale Ubisol – e si può prenotare una visita guidata
dell’abitazione. In questa primavera 2013 c’è il cantiere aperto, quindi l’opportunità è davvero unica: si
si presume. Anzi, è esattamente il contrario.
Per risparmiare energia e vivere in maniera sostenibile
non bisogna abbassare gli standard cui siamo abituati, ma alzare l’asticella del comfort e porsi l’obiettivo
del miglioramento della propria esistenza. Un piccolo
esempio: climatizzare una casa di cento metri quadri, riscaldarla in inverno e raffrescarla in estate, non
deve costare duemila euro all’anno ma meno di un
decimo. O addirittura nulla. Basta autoprodursi ener4
“Insomma, il giorno in cui nessuno rimarrà stupito
quando dico che sto costruendo una casa dove non ci
sono i tubi del gas, allora quello sarà il giorno in cui
potremo affermare che la green economy è diventata
una materia ‘domestica’”, sorride il direttore commerciale del Gruppo Ubisol. E intanto risponde al telefono per registrare un altro appuntamento per una visita
guidata. La strada per divulgare il verbo della green
economy è lunga, ma Marco Polazzi sembra averne
percorso già un bel pezzo. D’altra parte, quale posto è simbolicamente più adatto di quello affacciato
su una darsena per mollare gli ormeggi e far partire
l’affascinante avventura dell’efficienza energetica in
Romagna?
gia e utilizzarla al meglio, senza sprecarla. A questo
punto il comfort di casa aumenterà e si realizzerà una
splendida equazione: si vivrà molto meglio spendendo
molto meno. Ma questo assunto diventa ancora più
interessante se si aggiunge un altro elemento fondamentale: costruire una casa a bollette zero non costa
di più che realizzarla in maniera tradizionale. C’è solo
uno scoglio da superare: trovare un’azienda che possa assumersi tutto l’onere progettuale e che abbia la
competenza per costruire immobili in Classe A+.
“A dir la verità – sorride Marco Polazzi – un altro scoglio c’è, ed è quello rappresentato dal nostro bagaglio
culturale. Mi spiego: l’architettura, le nostre case, i
nostri immobili, sono il portato di secoli di tradizioni e di storia. Non è facile fare un passo in avanti e
scoprire le nuove forme di edilizia. Si, è vero, è solo
il settore edile italiano a essere rimasto così indietro
rispetto agli altri paesi europei. Ma non basta aver
fatto una vacanza in Danimarca o in Germania per
comprendere quello che sta succedendo, non è sufficiente una gita in Trentino per digerire un cambio
epocale come quello che questo settore ha vissuto.
Occorre che la nuova edilizia e l’efficienza energetica
permeino la nostra cultura. Tra qualche anno anche
qui da noi certe scelte che oggi sembrano portarci
nel futuro, saranno vissute per quello che sono: normalissimi progetti edili, conditi da una buona dose
di intelligenza e da un pizzico di consapevolezza”.
Tour guidati per scoprire la bioedilizia
Ecco come si prenota una visita
Abbiamo pensato che visitare il cantiere di una casa prefabbricata sia un’occasione unica, almeno per i
nostri territori. Per questo vogliamo condividere questa operazione con i professionisti e con le famiglie
interessate. La maniera più semplice è potervi accompagnare sull’area, perché possiate vedere da vicino
quali sono le fasi del lavoro, come si monta una casa prefabbricata realizzata su progetto, come si tagliano
i tempi di realizzazione. Un modo per toccare con mano i materiali utilizzati e per rendersi conto di tutti
gli impianti che vengono installati.
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della nuova darsena di San Giuliano.
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5
impresa e dintorni
Ecovisioni
Una spiaggia in festa
tra musica e sport
Annalisa Angeli
SOGNI D’IMMONDIZIA
In archivio il Paganello 2013
Da tutto il mondo per il frisbee
Regia: Mai Iskander
Paese: Usa, Egitto
Anno: 2009
É
uno degli appuntamenti che davvero danno
il senso dell’internazionalizzazione di Rimini, forse uno dei pochi eventi di questo genere rimasti in piedi, seppur tra mille difficoltà: il Paganello, ossia l’appuntamento mondiale
per gli amanti del frisbee. Anche per l’edizione 2013
le giornate delle gare e della festa sono state quelle
di pasqua, dal 28 marzo al primo aprile. Milleduecento le ragazze e i ragazzi arrivati da mezzo mondo
e sbarcati per cinque giorni sulla spiaggia di Marina
Centro, dove è stato allestito il villaggio dell’evento
sportivo. Si diceva di un’organizzazione che in questi
ultimi anni ha incontrato qualche difficoltà, subendo
le conseguenze di una crisi che ha messo alle strette amministrazioni pubbliche e imprese. Come spesso succede, le ristrettezze economiche di enti locali
e aziende private vengono scaricate sui fondi destinati al settore della cultura e dello sport. La scelta più
semplice e, al contempo, quella meno lungimirante.
I
l Cairo, la più grande città
africana con una popolazione
di diciotto milioni di abitanti,
non ha un servizio di raccolta di rifiuti. Per questo gli abitanti
della metropoli si servono degli appartenenti all’etnia degli Zaballen che raccolgono circa tre tonnellate di materiale di scarto al giorno e vivono in una
bindoville, che hanno reso la più grande discarica
a cielo aperto del mondo e la loro principale fonte di reddito. Il film ha richiesto quattro anni di
lavorazione e ha seguito da vicino le storie di tre
giovani Zaballen, la loro quotidianità, i loro sogni
e le loro speranze, affrontando un tema di sempre
più drammatica attualità.
POLVERE - IL GRANDE
PROCESSO DELL’AMIANTO
Regia: Niccolò Bruna, Andrea Prandstraller
Paese: Italia
Anno: 2011
G
razie al suo ingente consumo in paesi come Cina,
Russia e india la produzione di amianto nel mondo
ha ripreso a crescere, e ancora oggi il settanta per
cento della popolazione mondiale è esposta a questa fibra altamente nociva. A partire dalle prime
udienze del processo tenutosi a Torino contro la
multinazionale Eternit, che con il suo stabilimento
a Casale Monferrato è stata responsabile di quasi
tremila morti tra operai e cittadini, il documentario
si spinge fino all’India e al Brasile per constatare
come, intorno a una sostanza dalle caratteristiche
letali, si sia sviluppato un business milionario gestito da lobby in grado di influenzare le politiche di
molti paesi.
Il Gruppo Ubisol ha deciso di sostenere il Paganello
anche per quest’edizione. Così, nei giorni della manifestazione, sulla spiaggia di Rimini è stato realizzato un
punto informativo tutto dedicato all’efficienza energetica e alle energie rinnovabili, un modo per poter toccare con mano tutte le soluzioni dell’edilizia del futuro.
“Per un’azienda che lavora nel settore dell’energia pulita, una manifestazione come il Paganello rappresenta
l’occasione ideale per una sponsorizzazione - spiega
Marco Polazzi, direttore commerciale del Gruppo Ubisol - Il campionato mondiale di frisbee di Rimini è l’esempio di come si possa organizzare un grande evento
tenendo in debito conto il suo impatto ambientale”.
6
impresa e dintorni
Un nuovo punto informativo
per scoprire la green economy
Marco Polazzi
E’ partita l’attività dell’info point Ubisol
ospitato nell’eco struttura ExpoArea
L
a green economy è una materia di cui tutti parlano ma di cui, in effetti, pochi conoscono le mille sfaccettature e le enormi
opportunità. In questi ultimi anni pronunciare quelle due paroline magiche – economia verde –
sembra dare un tono profondo e moderno a qualsiasi
discorso si faccia, che riguardi le scelte politiche o
quelle amministrative. Insomma, a volte si abusa di
una materia per piegarla a fini personali, senza però
apprezzarne i reali vantaggi. Una moda più che un
vero indirizzo strategico. Anche per questo il Gruppo Ubisol ha deciso di aprire un info point e, per
farlo, ha scelto di collocare la sua struttura negli
spazi di ExpoArea, la nuova eco-struttura, prima in
Italia, nata a Cerasolo, affacciata sulla superstrada
fra Rimini e San Marino. Lo spazio Ubisol si rivolge
in particolare a chi vuol costruire o ristrutturare un
immobile. Progettisti e famiglie sono le due grandi
categorie che possono approfittare dell’info point per
scoprire i servizi Ubisol legati alle energie rinnovabili
e all’efficienza energetica. Dal fotovoltaico alle pompe di calore, dalla climatizzazione estiva e invernale
degli immobili al loro isolamento termico. Un mondo
di soluzioni che portano a tagliare le bollette di gas e
luce e, nel contempo, ad aumentare il comfort delle
nostre abitazioni. La maniera più semplice per fare
un passo nel futuro e scoprire la nuova edilizia.
UBISOL
Filo diretto con i clienti
specialisti del sole
Accedere al portale del Gse
Il servizio gratuito per i clienti
a cura di Luca Zamagni
responsabile pratiche Gse Gruppo Ubisol
e “leggere” correttamente i dati.
Così nei mesi scorsi ci siamo attivati per raggiungere telefonicamente i nostri 1.500 clienti e
metterci a disposizione per andare a casa loro e spiegargli come
si fa per accedere al portale. Non
siamo riusciti ad entrare in contatto con tutti e, per
questo, vi rinnoviamo un invito: se avete necessità di
assistenza – gratuita, sia chiaro – noi siamo a vostra
disposizione.
Chiamateci al numero verde 800 131 147.
Come va il mio impianto fotovoltaico? Quanto sta producendo? Come si fa per accedere online ai miei dati?
Sono queste alcune delle domande che i titolari di
un impianto si pongono. L’obiettivo è quello di tenere sotto controllo la produzione di energia pulita e il
versamento degli incentivi. La maniera più immediata
per avere la “radiografia” del proprio impianto è quella di mettersi davanti al computer e accedere al portale del Gse (il Gestore dei servizi energetici) nella sezione che riporta tutte le informazioni su produzione
e incentivi. Ma sappiamo anche, per esperienza, che
non è sempre così semplice ricordarsi i vari passaggi
7
emilia romagna e dintorni
Carta d’identità degli edifici
Ubisol riparte da quattro
Accreditati all’albo dei certificatori dell’Emilia Romagna
Mattia Fantini, Giulia Marcacci , Matteo Sarti e Luca Zamagni
É
proprio vero che gli esami non
finiscono mai. Il vecchio adagio popolare ben si attaglia
ai progettisti del Gruppo Ubisol. Ad aprile 2013, dopo cinque mesi
di lezioni, sono stati accreditati quattro
nuovi certificatori energetici della regione Emilia Romagna. Gli ingegneri Matteo Sarti, Mattia Fantini, Luca Zamagni
e il geometra Giulia Marcacci sono stati
accreditati nell’apposito albo regionale.
“La Regione Emilia Romagna ha una
normativa di riferimento, quella della
delibera 156 del 2008, più stringente
rispetto alle regole nazionali - spiegano i quattro progettisti Ubisol - Per poter eseguire le certificazioni energetiche
nella nostra regione occorre essere iscritti a un albo,
un attestato che si ottiene solo grazie a corsi come
quelli che abbiamo frequentato in questi mesi. Abbia-
mo diviso il nostro tempo tra il lavoro in ufficio durante la giornata e lo studio nelle ore serali. E’ stato
un po’ come tornare sui banchi, un tuffo all’indietro
Internet e opuscoli
per la regione “efficiente”
Oltre il 40% del consumo finale di energia della
Comunità europea è dovuto all’uso e costruzione
degli edifici.
Certificazione
Energetica
degli Edifici
Il 68% per il riscaldamento degli ambienti; l’11% per
la produzione di acqua calda sanitaria; il 5% per usi
cucina; il 16% per usi elettrici obbligati.
Al fine di contenere i consumi energetici negli
edifici è stata emanata la Direttiva 2002/91/CE sul
rendimento energetico nell’edilizia.
L’Attestato di Certificazione Energetica
degli Edifici È OBBLIGATORIO in caso di:
nuova costruzione
demolizione e ricostruzione o ristrutturazione
integrale con superficie utile maggiore di 1000 m2
in questi casi il COSTRUTTORE deve consegnare al
proprietario l’Attestato di Certificazione Energetica al
termine dei lavori
L’Emilia Romagna è considerata una delle regioni italiane più
attive sul versante dell’efficienza energetica. Per saperne di
più su questo argomento basta andare sul sito istituzionale e
consultare il materiale messo a disposizione degli utenti. Tra
in caso di nuovi edifici
i documenti, va segnalata per la sua semplicità e chiarezza
e per l’acquisto,
la vendita o la
la brochure “La certificazione energetica degli edifici”, una
locazione degli
immobili
“guida per il cittadino” che spiega quali sono gli aspetti fondamentali di questo tipo di documenti, a cosa servono e quali
sono le procedure. Tra le altre cose, l’opuscolo illustra con un
scegliere un edificio con una classe energetica migliore
ti fa risparmiare e rispetti l’ambiente
esempio l’importanza di conoscere le prestazioni energetiche
di una casa: “Ad esempio se abiti in un alloggio di circa 80 m2 in Classe G puoi arrivare a consumare oltre 1700
m3 di gas metano l’anno, con una spesa superiore a 1200 €/anno, sei responsabile dell’emissione in atmosfera
di più di 5000 kg di CO2 / anno. Se scegli un alloggio di Classe C puoi risparmiare circa il 50%. Se scegli un
alloggio di Classe A puoi risparmiare anche più dell’80%!”.
La Regione Emilia-Romagna ha recepito la direttiva
con Delibera dell’Assemblea legislativa n. 156/2008,
in vigore dal 1° luglio 2008, che prevede:
i requisiti minimi di prestazione energetica
degli edifici;
l’Attestato di Certificazione Energetica degli
edifici in caso di compravendita o di locazione.
compravendita di edifici o singole unità immobiliari
in questi casi, il VENDITORE deve consegnare
all’acquirente l’Attestato di Certificazione Energetica
ed allegarlo all’atto di compravendita
dal 1° luglio 2010 l’obbligo è stato esteso alla
locazione (affitto)
in questi casi, il LOCATORE dece consegnare al
LOCATARIO l’Attestato di Certificazione Energetica in
copia conforme all’originale
guida per il cittadino
accesso ad incentivi o agevolazioni di qualsiasi
natura
se prevedono la certificazione energetica
per ottenere il beneficio.
8
L’Attestato di Certificazione Energetica
degli Edifici NON È OBBLIGATORIO in caso di:
L’ATTESTATO DI CERTIFICAZIONE ENERGETICA
riporta la Classe Energetica dell’immobile e
le opportunità di riduzione dei costi mediante
soluzioni per il miglioramento dell’efficienza
energetica del sistema edificio/impianto.
immobili e impianti ricadenti nell’ambito della
disciplina del TU 42/2004 codice dei beni culturali e
del paesaggio
fabbricati industriali, artigianali e agricoli non
residenziali quando riscaldati per esigenze del
processo produttivo
fabbricati isolati con superficie utile totale inferiore
a 50m2.
Brevi
Bando in scadenza a giugno
Marche, 2.7 milioni
per alloggi sostenibili
Le Marche spingono l’acceleratore sull’efficienza energetica. La Regione concede tempo fino al 13 giugno 2013
per partecipare al bando che mette sul piatto 2 milioni e
755 mila euro per realizzare alloggi a elevata sostenibilità
energetica e ambientale. Il bando è rivolto alle imprese di costruzione o loro consorzi, alle cooperative edilizie
d’abitazione e all’Erap Marche (Ente regionale per l’abitazione pubblica). Una bella iniezione di liquidità per un
settore come quello dell’edilizia residenziale.
Studio del politecnico di Milano
Solare, senza incentivi
mercato da 900 MW
di qualche anno. Ma la soddisfazione di questo nuovo attestato professionale ci ripaga delle fatiche”.
Il corso superato dai quattro progettisti è quello da
“Certificatore energetico in edilizia”, con materie
che hanno spaziato dalle prestazioni dell’involucro in
inverno e in estate alla diagnosi energetica, per arrivare alle valutazioni economiche degli investimenti.
Ma a cosa serve l’attestato di certificazione energetica?
Si tratta, in pratica, della carta d’identità di un edificio,
un modo per sapere quali sono i suoi consumi, i suoi costi
energetici e quelli ambientali. Insomma, è un po’ come
sapere quanto consuma l’auto che stiamo per comperare, quanto inquinerà e quanto ci costerà di manutenzione. Dati importanti, fondamentali per chi sta per
costruire o ristrutturare casa o per chi deve comperare
o affittare un immobile. Per questo l’Emilia Romagna
ha voluto porre delle regole certe per l’albo dei certificatori: un modo per garantire i cittadini, tutelare seriamente l’ambiente e spingere sull’efficienza in edilizia.
Per quest’anno l'Italia conterà
su un mercato del fotovoltaico che potrà oscillare tra 1,5
e 2,2 gigawatt installati, una
forbice che dipende dall'evoluzione delle misure di supporto,
leggasi estensione o meno delle detrazioni fiscali. Nel 2014,
senza incentivi, si viaggerà invece attorno ai 900 megawatt. Le previsioni sono quelle del Solar Energy Report
dell'Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano. Per
il 2014 si prevede quindi una riduzione delle installazioni
di oltre il 70% rispetto al 2012, un calo che, stante la
convenienza economica del fotovoltaico anche in assenza di incentivi, viene individuata soprattutto negli ostacoli
burocratici.
Rapporto Legambiente
Rinnovabili: disponibili
250mila posti di lavoro
In un momento di crisi occupazionale come quello che l’Italia
sta vivendo, c'è un settore che
nel 2020 potrebbe arrivare a
creare 250mila posti di lavoro, più altri 600mila nei settori
collegati e nell’indotto. Si tratta del settore delle energie rinnovabili che, in base al rapporto Comuni rinnovabili 2013 di Legambiente, realizzato
con il contributo del Gse (il Gestore dei servizi energetici),
potrebbe dare lavoro a 250mila persone. Altri 600mila
posti arriverebbero inoltre dall’edilizia, grazie al comparto
dell’efficienza energetica e della riqualificazione.
9
emilia romagna e dintorni
A Bologna spunta il sole
sopra i tetti in amianto
Marco Polazzi
Progetti del Comune e incentivi per famiglie e imprese
Via materiali nocivi e spinta all’efficienza energetica
S
ono partiti a marzo i progetti del Comune di Bologna per rendere la città più
sostenibile. Si punta in particolare su
due iniziative: la sostituzione dei tetti in
amianto con impianti fotovoltaici e i progetti per
l’efficienza energetica di
case e imprese. Il progetto bolognese rientra
appieno tra gli obiettivi
del Paes, Piano d’azione
per l'energia sostenibile,
primo fra tutti quello di
far muovere la città verso una svolta energetica.
Un modo per far risparmiare soldi a famiglie e
imprese ma anche per
rimettere in moto un settore fondamentale come
quello dell’edilizia. Per
quel che riguarda la sostituzione dell’amianto,
si potrebbe arrivare, secondo le stime del Paes,
all'installazione di 2,2
megawatt picco di fotovoltaico, corrispondenti a
circa 18.000 metri quadrati di superficie per un
totale di 13.500.000 euro di investimenti. Oltre al
beneficio economico, derivante dal risparmio energetico e dall’energia autoprodotta, i privati che vorranno approfittare del “pacchetto” potranno contare sul fatto che le aziende aderenti al progetto sono
garantite qualitativamente. Il Comune si impegna
a mettere in atto azioni di agevolazione e semplificazione amministrativa oltre alla promozione attraverso i propri canali istituzionali ed il sito del Paes.
“Cna e Unindustria - sottolinea l'assessore bolognese all’Ambiente Patrizia Gabellini - hanno raccolto la
sfida di tenere insieme un progetto di sviluppo delle
fonti rinnovabili e la rimozione di un elemento fortemente inquinante come l'amianto, che è un obbligo
di legge, la diffusione dell'energia fotovoltaica e il miglioramento dell'efficienza energetica degli edifici'”.
“Gli investimenti - ha spiegato il Comune - non saranno solo del settore pubblico, ma mirano a creare una sinergia tra le istituzioni, le associazioni
di categoria e l’iniziativa dei privati. Progetti che
coinvolgono in pieno privati e istituzioni sono quelli
che mirano a rendere più efficienti le nostre case
migliorando il rendimento energetico. Il tutto vedrà
uno spiegamento finanziario pari a 70 milioni di
euro. Oppure il piano per rimuovere l’amianto dai
tetti sostituendolo con pannelli fotovoltaici. Anche
in tal caso è prevista una strettissima collaborazione pubblico-privata che porterà a un impegno per
13,5 milioni”.
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Un Festival sui toni del verde
per i turisti di Viserbella
L’albergo della famiglia Tiraferri punta sul comfort dei clienti
Pompe di calore e fotovoltaico per scaldare e raffrescare l’hotel
S
embra proprio che la zona nord di Rimini voglia porsi alla testa di quella rivoluzione verde che il movimento turistico
sta attuando. Roberto Tiraferri, titolare
dell’Hotel Festival di Viserbella, la frazione a
nord di Rimini, ha investito sul cambiamento:
“Abbiamo installato delle pompe di calore, un
sistema che ci consente due vantaggi per una
climatizzazione economica: possiamo raffrescare le camere e le sale durante l’estate, mentre
durante l’inverno riscaldiamo i nostri ambienti.
Il tutto senza bruciare gas o petrolio: le pompe di
calore, infatti, vengono alimentate dalla corrente
elettrica prodotta dai pannelli fotovoltaici che abbiamo
sul tetto, così da tagliare le spese di corrente elettrica,
aria condizionata e riscaldamento. Si tratta di una scelta economica, l’ultima che abbiamo fatto in ordine di
tempo. E’ stata una decisione importante per la gestione di una struttura turistica. In questa maniera pen-
una migliore accoglienza, così come da tradizione per
il nostro territorio. Infatti va chiarito che se è vero che
pompe di calore e fotovoltaico tagliano le spese di gestione, è altrettanto vero che l’albergo aumenta il suo
comfort. Una buona climatizzazione è un requisito essenziale per chi soggiorna in hotel. Occorre avere degli
siamo di andare incontro al futuro del nostro settore”.
In effetti la costa dell’Emilia Romagna sta puntando
ormai da qualche anno sulla riconversione delle sue
strutture, per poter così andare incontro a un nuovo
modello turistico che da una parte aumenti il benessere dei clienti e, dall’altra, tagli i costi di gestione degli
alberghi. “Vogliamo che il nostro hotel lavori in maniera
ecocompatibile, una strada che il settore turistico di
Rimini ha già imboccato e che va nella direzione di
impianti che lavorino al meglio in estate, assicurando
la giusta temperatura e il giusto grado di umidità. Stesso discorso per l’inverno, quando gli stessi macchinari
che in estate ci hanno assicurato il fresco, nella stagione fredda ci danno un buon tepore e degli ambienti
caldi e confortevoli. Se poi a tutto questo si aggiunge
anche il fatto che le spese di gestione vengono tagliate,
allora noi albergatori abbiamo trovato la quadratura del
cerchio”.
11
italia e dintorni
Marco Polazzi
Lezioni di efficienza dal Trentino
con i certificati ClimaHotel
A una struttura di Madonna di Campiglio la prima targa
“Il nostro è un hotel che guarda al futuro dell’edilizia”
Q
uella della sostenibilità
è la carta che l’Italia può
giocarsi per dare forza a
uno dei suoi settori economici più importanti: il
turismo. L’industria della
vacanza si sta rapidamente trasformando e le testimonianze più interessanti
arrivano da quelle aree
del Paese dove il rispetto
dell’ambiente è parte integrante della cultura e della
società. Trentino e Alto Adige sono territori che hanno
preso sul serio la sfida del
nuovo turismo. Punto di riferimento per progettisti e
albergatori è l’Agenzia CasaClima
di Bolzano. E’ negli uffici di questa struttura pubblica della Provincia autonoma che qualche anno fa
sono state dettate le linee per la
certificazione energetica degli edifici, criteri che sono stati adottati in
seguito dal resto delle regioni italiane. Insomma, si tratta di un ente
pubblico che ormai da un paio di
decenni è un passo avanti rispetto
alle altre istituzioni del Belpaese
per quel che riguarda l’efficienza
energetica. Un vantaggio che CasaClima conserva anche per quel
che riguarda il turismo sostenibile, grazie al sistema ClimaHotel.
La certificazione ClimaHotel si
basa sui tre pilastri portanti della
sostenibilità: ecologia, economia e
aspetti socio-culturali. Come si valuta un progetto? Uno degli esami
più importanti è quello dell’indice
di efficienza energetica dell’involu-
cro edilizio e dell’indice di efficienza complessiva dell’edificio. Altro
punto focale è il rapporto della struttura con il benessere degli ospiti.
C’è poi un altro criterio fondamentale: i costi di costruzione e quelli
di gestione, un modo per valutare
la concretezza dell’investimento
già in fase di pianificazione. Infine,
spiega CasaClima, è importante l’area della comunicazione: “Occorre
dare risalto alla comunicazione dei
valori di sostenibilità dell´hotel,
sia nei confronti dei collaboratori
che degli ospiti”. Proprio all’inizio
del 2012 è stata assegnata la prima targa ClimaHotel nel Trentino.
Il riconoscimento è andato a una
struttura di Madonna di Campiglio,
l'hotel Campiglio Bellavista. All’atto della ristrutturazione del complesso, i proprietari hanno voluto
seguire i criteri dell’Agenza CasaClima: “Siamo partiti dal risparmio
nel ciclo dell’acqua e dal riscaldamento a pavimento. Rinunciamo al
gasolio e ne guadagniamo in emissioni e inquinamento ridotti. E' un
12
hotel che guarda al futuro nel senso che, secondo noi, è un esempio
di quella che sarà l'edilizia prossima, non solo alberghiera”. Quando
si è trattato di individuare la
ditta costruttrice, la scelta è
ricaduta sulla Rasom, l’azienda di Pozza di Fassa protagonista nella costruzione di case,
alberghi ed edifici in legno ad
alte prestazioni energetiche.
“L’hotel Campiglio Bellavista
è uno dei tanti alberghi che
abbiamo realizzato in questi
anni - ricordano dalla Rasom
- Gli albergatori puntano a costi di gestione contenuti, soprattutto per riscaldamento e
raffrescamento. I clienti, dal canto
loro, sono sempre più alla ricerca
di strutture progettate per garantire
benessere”.
Obiettivi anche per l’Italia
Europa, parte la strategia
per le auto green
Parte bene il 2013 per la mobilità sostenibile. La Commissione europea ha
varato infatti la nuova strategia per favorire la diffusione di carburanti verdi
in Europa. L’Italia dovrebbe passare da
1.350 stazioni per la ricarica dei veicoli elettrici presenti nel paese nel 2011
a 125.000 entro il 2020, secondo gli
obiettivi vincolanti stabiliti dall’Esecutivo Ue. Un unico scoglio, non da poco:
i provvedimenti europei necessitano
dell’approvazione degli Stati membri.
Quello delle stazioni di rifornimento è
stato individuato come uno dei problemi che ostacolano la diffusione di auto
green, insieme al costo elevato dei veicoli elettrici.
italia e dintorni
La nuvola della Apple
è sempre più verde
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I data center per ICloud alimentati solo con le rinnovabili
E così arriva il plauso di Greenpeace alle scelte eco
uando un’azienda come
Apple spinge sulla strada
dell’energia rinnovabile,
le scelte hanno un valore doppio. Da una parte l’apporto
dell’impresa alla lotta contro le
emissioni inquinanti, dall’altra il
valore simbolico del gesto. E’ questo il parere di Greenpeace sull’annuncio della casa della mela riguardo l’energia utilizzata nei suoi
enormi data center, migliaia di metri quadri che custodiscono i server e le installazioni per il servizio
di archiviazione legato ad ICloud.
La Apple, infatti, ha spiegato che
si sta avvicinando al traguardo
dell’utilizzo di sola energia rinnovabile, ossia energia prodotta con
fonti non inquinanti come quella
che arriva dal solare e dall’eolico.
Attualmente per far funzionare la
“macchina” della società viene
sfruttata energia verde per il 75%.
Ma L’obiettivo annunciato è quello
di arrivare al 100% di sostenibilità. Per un marchio che da sempre
basa le sue fortune anche su un’immagine innovativa e politicamente
corretta, spiegare che si sta facendo del tutto per inquinare quanto
meno possibile è anche una mossa
dall’innegabile valore commerciale.
Ma questo, sembra di capire dalle
dichiarazioni di Greenpeace, non
inficia le decisioni di sostenibilità
prese dal colosso dell’alta tecnologia. In particolare viene evidenziato come l’esempio di Apple abbia
un valore anche per i suoi clienti
e per le amministrazioni pubbliche
americane. Il primo riferimento è
proprio quello del North Carolina,
lo stato che ospita i data center
della mela. Ebbene, sembra che
la società elettrica di quell’area
stia cercando di contrastare la diffusione delle energie rinnovabili
con azioni di lobby, per continuare a produrre energia da centrali
alimentate a carbone e petrolio.
Vedersela con Apple e con le sue
scelte green potrà ora avere un
peso anche sugli indirizzi strategici
della North Carolina Duke Energy.
Le scelte dopo Fukushima
La svolta del 2013
Usa, è rinnovabile l’82%
della nuova potenza elettrica
Giappone, impianti fotovoltaici
e un futuro tutto solare
Negli Stati Uniti l'82% della nuova potenza elettrica installata nei primi 3 mesi di quest’anno è venuta da fonti rinnovabili. In testa l'eolico, segue il fotovoltaico, che ha raddoppiato la crescita rispetto allo stesso periodo del 2012.
Tra le fossili solo il gas dà segni di vita. Tacciono invece
carbone e nucleare.I dati sul primo trimestre 2013 che arrivano dagli Stati Uniti tramite la Federal Energy Regulatory
Commission's Office parlano di una transizione energetica
ormai avviata anche negli States inebriati dallo shale gas.
Da gennaio a marzo, solare, eolico, idroelettrico, biomasse e
geotermia hanno portato 1.546 MW di nuove installazioni.
Dal nucleare non è venuto un singolo chilowatt aggiuntivo.
Il Giappone si è ormai lasciato alle spalle il nucleare e vive il boom del fotovoltaico, uno dei cardini della ripresa economica del paese. Quest’anno verranno installati impianti per 5 gigawatt, una quota che
porterà la nazione del Sol levante a diventare il secondo
mercato mondiale, superando Germania, Italia e Usa.
Tra le novità di questo inizio 2013, il via libera a un mega
parco su un’isola con una potenza di 400 megawatt, per
un investimento da 804 milioni di euro. Sarà realizzato da
Photovolt Development Partners GmbH e l'elettricità verrà
acquistata dalla Kyushu Electric Power Co. e trasmessa alle
città tramite un cavo sottomarino.
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ENERGIA EOLICA
Il vento è una fonte di energia pulita e gratuita. Le
pale eoliche per uso domestico sono di dimensioni ridotte e firmate da grandi designer. Piccole
sculture che producono elettricità.
POMPA DI CALORE
E’ una delle soluzioni per ottenere veri risparmi. Basta seguire l’esempio del nord
Europa: caldaie tradizionali vietate per legge, largo alle pompe di calore.
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ingegneri del Gruppo Ubisol sono certificatori energetici accreditati.
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La sicurezza è un requisito essenziale del luogo in cui viviamo e lavoriamo. Per questo progettiamo
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E’ il sistema che fa interagire gli impianti di casa per facilitarci la vita.
Ad esempio accendendo un elettrodomestico quando la produzione di energia solare è ottimale.
ENERGIA FOTOVOLTAICA
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tagliare le bollette. E’ la specialità Ubisol: sono
più di 1.500 le famiglie che hanno un nostro
impianto fotovoltaico sulla testa.
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pensare più al gas che stiamo consumando:
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Il principio è quello
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un bene ci arriva dal
cielo gratis, perché
non sfruttarlo? Un risparmio vero per le
nostre tasche e per
l’ambiente.
ENERGIA GEOTERMICA
Se sulla testa abbiamo l’energia del sole, sotto i piedi abbiamo
quella della terra. Una cosa le accomuna: sono fonti gratuite e
pulite. Per questo possiamo decidere di riscaldare e raffrescare casa con la geotermia.
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