Sede legale e direzione : via Colleoni, 5 –20022 Castano Primo (MI) Tel. 0331/880356 - Fax 0331/880669 www.fondazionecolleoni.it - email: [email protected] 2 INDICE INTRODUZIONE CAPITOLO 1 PRESENTAZIONE DELLA FONDAZIONE COLLEONI Un secolo di storia pag. 5 CAPITOLO 2 CONNOTAZIONI DELLA STRUTTURA Caratteristiche della Residenza camere, spazi comuni, palestra, corridoi, ascensore, bagni ,mezziperl amobi l i zzazi onedel l ’ ospi t e,cappel l a, climatizzazione pag. 6 CAPITOLO 3 Operatori della Residenza Organico pag. 7 CAPITOLO 4 Servizi offerti agli Ospiti Attività assistenziale, il servizio infermieristico. Servizio fisioterapico, il servizio medico. L’ at t i vi t àsoci o-ani mat i va,ser vi zigener al ial l ’ ospi t e. Menù tipo, ed inoltre… pag. 8 CAPITOLO 5 Sicurezza sul lavoro e sorveglianza sanitaria. pag. 11 CAPITOLO 6 Notizie utili per famigliari e visitatori pag. 12 Giornali e biblioteca. Il volontariato. Professione del culto Le visite agli ospiti. Divieto di fumo. Personalizzazione delle camere. Tutela delle persone. Rispetto al trattamento dei dati personali. Denaro e oggetti di valore. Operatori geriatrici CAPITOLO 7 Giornata " tipo " degli Ospiti Planing giornata tipo. pag. 14 CAPITOLO 8 Modalità di accoglienza in Rsa pag. 16 CAPITOLO 9 Costi del servizio Retta per camera, deposito cauzionale. pag. 17 CAPITOLO 10 Regolamento Articoli 1>20 Decesso ospiti pag. 18 CAPITOLO 11 Carta dei Diritti Carta dei diritti della persona anziana. La persona anziana al centro dei diritti e dei doveri la persona anziana ha il diritto.. la società e le istituzioni hanno il dovere.. pag. 21 CAPITOLO 12 Per raggiungerci Da Milano In treno pag. 25 CAPITOLO 13 Questionario di soddisfazione Allegato pag. 26 3 INTRODUZIONE Gentile utente nel salutarLa cordialmente, assicuriamo a Lei e al Suo famigliare la piena disponibilità dei nostri operatori geriatrici nel soddisfare ogni Sua necessità di supporto e aiuto per affrontare il difficile momento che ha accompagnato la Sua scelta e determinato la richiesta dei nostri servizi assistenziali. La nost r a Fondazi one“ F.Col l eoniDeMaest r i ”o. n. l . u. s. ,è i mpegnat aad of f r i r ei nsi eme ad una moderna ed efficace assistenza medica, infermieristica e assistenziale, anche un soggiorno per quanto possibile sereno e ricco di rapporti umani. Alo scopo di facilitarLe la degenza, questo opuscolo Le potrà fornire in modo semplice ed efficace alcune informazioni essenziali sul funzionamento e sull'organizzazione della nostra Residenza. Le saremo riconoscenti, inoltre, se vorrà comunicare tramite il questionario di soddisfazione allegato le Sue eventuali osservazioni, critiche, o proposte, che saranno tenute nella giusta considerazione. E' con questo proposito ed impegno che le porgiamo il nostro cordiale benvenuto. La Direzione 4 CAPITOLO 1 PRESENTAZIONE DELLA FONDAZIONE COLLEONI La contessa Francesca De Maestri vedova del nobile Federico Colleoni, donna assai impegnata nelle opere caritative a beneficio della comunità, nel 1896 acquistò un terreno in prossimità della chiesa di San Rocco, ove nel 1902 fece costruire un ospedal e dest i nat o aimal at icast anesimeno abbi ent i , del l ’ uno e del l ’ al t r o sesso, sebbene con preferenza per i coloni delle sue terre, tra i quali gli abitanti della Cascina Malpaga. Per prendersi cura dei malati, vennero chiamate tre Suor edel l ’ Or di nedel l aCar i t àodi Maria Bambina, ed il 26 novembre del 1903 si poté accogliere il primo gruppo di sei degenti. I n aggi unt a al l ’ edi f i ci o or i gi nar i o, dove t r ovavano post o anche una cappel l a e l ’ abi t azi one del l e Suor e, nel1907 venne cost r ui t a una nuova ala che permise di aument ar el acapaci t àdel l ’ ospedal ea40post i .Disegui t oanchei lnumer odel l eSuor e fu aumentato a cinque e ad esse si aggiunsero anche due infermiere laiche. Il 23 marzo del 1907 la Contessa dispose nel suo testamento che alla sua morte venisse fondata una Opera Pia (alla quale lasciava in eredità una certa parte dei suoi beni ) che avr ebbe dovut of or ni r e imezzidisost ent ament o al l ’ ospedal e,cur andone l ’ ammi ni st r azi one. La pia nobildonna morì il 2 ottobre del 1910, dopo una“ l ungavi t a spesaperoper edi Fede e diCar i t à” ,come r i por t ai nol t r el al api de post a sul l a sua t omba nelCi mi t er o Monumentale di Milano. Nelpi eno r i spet t o del l e sue vol ont à venne per t ant oi st i t ui t al ’" Opera Pia Francesca Colleoni De Maestri” ,successivamente trasformata in Ente morale con regio decreto del 17 marzo 1910. Le at t i vi t à del l ’ ent e venner o di sci pl i nat e da uno St at ut o, basat o sul l e di sposi zi oni testamentarie della Fondatrice, che è rimasto in vigore sostanzialmente inalterato sino ad oggi. Nel 1994 la Regione Lombardia ha riconosciuto alla Fondazione la qualifica di “o. n. l . u. s. ”(organizzazione non lucrativa di utilità sociale). Difatti nel corso degli anni l'originario ospedale si è poi trasformato in una Casa di riposo, riservata ad ospiti di sesso femminile. L’ at t ual e edi f i ci oèf r ut t o diun consi st ent ei nt er vent o edi l i zi ot er mi nat o al l af i ne del 2000, in grado di ospitare 108 ospiti in ambienti funzionali, luminosi e rispondenti alle più recenti e moderne prescrizioni in tema di residenze per ospiti anziani non autosufficienti e/o con patologia cronico-degenerativa. Negli ultimi anni la Fondazione Colleoni onlus, alla residenza di Castano ha affiancato al t r icent r idieccel l enza perl ’ assi st enzaalpazi ent eger i at r i co,cheadessof annoparte i nt egr ant edel l eat t i vi t àdel l ’ ent e: Il Centro Riabilitativo Geriatrico e R.S.A. sede ad Asso ( Co). La “CasaOspi t al i t àAnzi ani ”, R.S.A. di Rescaldina (Mi). La “Car di nalCol ombo”, R.S.A. sita a Morosolo di Casciago (VA). Dal settembre 2005 inoltre, alla lungodegenza si è aggiunto un servizio di assistenza specifica, il Centro Diurno Integrato che offre assistenza diurna a ospiti anziani in fase iniziale per le condizioni di non autosufficienza. A questo, è seguito nel 2006 l ’ ambul at or i oi nf er mi eristico aperto al territorio, iniziativa nuova e di rilievo per le usual icompet enzer esi denzi al idel l ’ ent e. La Fondazione, con lo stesso impegno profuso dagli Amministratori del passato provvede alla loro gestione mantenendo fede non solo alle " disposizioni testamentarie " della Contessa Francesca De Maestri vedova Colleoni, ma ai nobili principi e ideali su cui si appoggia la natura stessa non lucrativa della Fondazione. 5 CAPITOLO 2 CONNOTAZIONI DELLA STRUTTURA Le caratteristiche della residenza R.S.A. (Residenza Sanitaria Assistenziale) per anziani non autosufficienti 110 posti letto 2.1 Le Camere I 110 posti letto sono accolti in camere singole, doppie e triple, modernamente arredate, complete di servizi dotate d'impianto per rinfrescamento e il ricambio dell'aria. 2.2 Gli spazi comuni Gli ampi soggiorni e locali destinati al pranzo e alle attività occupazionali e ricreative ai piani e nel seminterrato permettono il tranquillo svolgersi della vita quotidiana. L'impianto di video diffusione da la possibilità di seguire le funzioni religiose officiate nella cappella. La residenza è frutto di un recente grande intervento edilizio articolato su due parti che hanno permesso la realizzazione di un nuovo edificio in grado di ospitare 90 persone suddivise su due piani, più una parte esistente ristrutturata che può ospitare ulteriori 20 persone. 2.3 Palestra attrezzata Nella palestra attrezzata, dotata di apparecchiature per fisiokinesiterapia, si esercita la riabilitazione e il mantenimento delle residue capacità fisiche e motorie. 2.4 Corridoi I corridoi sono ampi e luminosi, privi di barriere architettoniche, muniti di corrimano (di diverso colore a seconda del piano), e collegano tra loro i vari ambienti in cui vivono gli ospiti, sulla base di nuclei composti. 2.5 Ascensore e montalettighe L' edificio è dotato di ascensore e montalettighe che permettono di raggiungere agevolmente i vari nuclei e gli ambienti adibiti ai servizi assistenziali. 2.6 Bagni attrezzati I bagni attrezzati, presenti in ogni nucleo, oltre ai servizi igienici provvisti di maniglioni di appoggio, sono dotati di vasca da bagno dotate di miscelatori con temperatura d'erogazione programmata e dispositivi automatici di sanificazione, provvista di accorgimenti ergonomici che tengono presente sia l'esigenza dell'ospite che le difficoltà dell'operatore. 2.7 Sollevatori e carrelli di trasferimento ospiti Ogni piano di degenza è dotato di "sollevatore di persona" a funzionamento elettrico e munito di idonea imbracatura per gli ospiti che presentano i più severi deficit motori. 2.8 Cappella Si accede dal luminoso e ampio ingresso principale della residenza. È dotata di arredi semplici, ma i marmi del pavimento e il legno della balconata piegato in luce curva producono un grande effetto. Pregevoli sono le vetrate recuperate dalla vecchia cappella e restaurate sapientemente, insieme all' edicola contenente la "Maria Bambina" contribuiscono a creare un' atmosfera carica di spiritualità e misticismo. 2.9 Impianto di ricambio e raffrescamento Il quale consente il mantenimento delle adeguate condizioni di climatizzazione e aerazione in ogniper i ododel l ’ anno. 6 CAPITOLO 3 STRUTTURA ORGANIZZATIVA E ORGANIGRAMMA PERSONALE IMPIEGATO Organico personale di assistenza: n. 1 Medico Responsabile della R.S.A. n. 2 Medici di supporto e continuità + medici specialisti consulenti (fisiatra, geriatra). n. 1 Capoinfermiera responsabile della R.S.A. n. 1 Addetto ai servizi amministrativi / ufficio ospiti della residenza n. 12 Infermieri professionali di nucleo (copertura 24 h) n. 41 Operatori dei servizi socio-assistenziali n. 3 Fisioterapisti della riabilitazione n. 2 Animatori n. 4 Servizi di pulizia della residenza n. 1 Manutentore 7 CAPITOLO 4 SERVIZI OFFERTI AGLI OSPITI 4. 1 L’ at t i vi t àassi st enzi al e I l r uol o del l ’ oper at or e sani t ar i o si decl i na non sol o at t r aver so l ’ ai ut o al l ’ ospi t e nel l ’ espl et ament o deibi sogniquot i di ani ,con f unzi one disuper vi si one,vi gi l anza e controllo, ma soprattutto si traduce in capacità relazionali, di ascolto e di attenzione, con disponibilità al l ’ i nt er azi one at t i va e al l a gest i one delt empo l i ber o del l ’ anzi ano con at t ivi t à d’ i ni zi at i va autonoma (lettura del giornale, giochi, passeggiate in giardino, canti, balli, giorno della bellezza, ecc. ) o pr oget t ual i condi vi se ( l abor at or i a pr oget t o con l ’ educat r i ce o l a fisioterapista, o momenti di integrazione con le attività della Residenza Assistenziale). L’ oper at or er i ceve ed esegue l ei ndi cazi onidelmedi co e del l ’ i nf er mi er e pr of essi onale per quanto attiene le problematiche sanitario-igieniche ed alimentari. 4.2 Il servizio infermieristico Svol t o da oper at or ipr of essi onal i , quel l o del l ’i nf er mi er e sipone come r uol o dit r ami t e pr i nci pal e t r a i bi sogni assi st enzi al i del l ’ ospi t e e l e evi denze sanitarie. Comprende i procedimenti più propriamente assistenziali, quali la preparazione e somministrazione delle terapie prescritte dal medico di base, la rilevazi oneper i odi cadeipar amet r ivi t al i ,l ’ i nt er vent o in caso di malori e/o problematiche di evidente natura sanitaria, ed effettua gli eventuali prelievi per esami diagnostici. 4.3 Il servizio di fisiokinesiterapia Il servizio mira a contrastare il decadimento generale considerando le capacità residue del l ’ ospi t e.Le at t i vi t à vengono svol t el ungo t ut t ol ’ ar co del l a set t i mana,sulla base delle prescrizioni mediche specialistiche e secondo quanto stabilito dal piano riabilitativo di ciascun ospite. Tra le attività, quelle di tipo rieducativo e di riattivazione funzionale vengono svolte in palestra, e altre quali le attività ludico-psicomotoria e psicosensoriale e la ginnastica di grande gruppo vengono effettuate al piano. 4.4 Il servizio medico Assi cur al apr evenzi one,l adi agnosi ,l at er api ael ar i abi l i t azi onedel l ’ ospi t eanzi ano,af f et t oi l più delle volte da polipatologie a decorso cronico, deficit cognitivi e neurologici con rilevanti risvolti sociali, relazionali, comportamentali. L’ at t i vi t à pr event i va occupa ancor a nel l ’ anzi ano uno spazi o dir i l i evo,essendo r i vol t a al l a pr of i l assidel l ’ i nf l uenza, il monitoraggio del diabete mellito, degli abusi alimentari, della denut r i zi one e del l a di si dr at azi one, al l a pr evenzi one deidecubi t i , del l ’ost eopor osi , del diabete e alla conservazione di una adeguata attività mentale er el azi onal e.L’ at t i vi t à di agnost i ca e t er apeut i ca siar t i col a sul l a vi si t a medi ca al l ’ i ngr esso e per i odi ca,sul l a val ut azi one f unzi onal e,l ’ aggi or nament o del l a car t el l a cl i ni ca,l e ev.vi si t e specialistiche (condizionate da esigenze cliniche particolari), sugli esami ematochimici e strumentali (sistematici ed al bisogno), sui vari interventi diagnostici e sui provvedimenti terapeutici che si rendessero necessari durante la degenza. 4.5 Il servizio socio-animativo Responsabi l edeipr oget t ièl ’ educat r i cedelcent r o.I lser vi zi omi r aavalorizzare la persona in quanto tale, ancor prima di scoprire capacità residue e abilità. Pertanto la storia personale passat a e pr esent e sono f ondament al ipunt idipar t enza perun’ adeguat a accogl i enza e una serena permanenza futura al cent r o. L’ educat r i ce provvede alla compilazione e al l ’ aggi or nament o del l a scheda psi co-soci al ei n col l abor azi one con l ’ ospi t e( se è possi bi l e)e con la famiglia. 8 PROGETTI INDIVIDUALI DI TIPO OCCUPAZIONALE: Considerando la storia per sonal eel e at t i vi t à svol t e pr i ma del l ’ i ngr esso si cercherà, quando possibile, di garantire una certa continuità di abitudini e abilità. Rientrano nei progetti individuali i laboratori (cucito, cucina, orto e giardinaggio, pittura), il riordino degli spazi e le piccole collaborazioni con gli operatori del nucleo. PROGETTI INDIVIDUALI MIRATI: Considerando le problematiche specifiche si attivano campi specifici di attività (es. laboratorio di musicoterapica-contatto, laboratorio cognitivo, laboratorio di scrittura, cambio del calendario, ecc.) PROGETTI GENERALI E PERIODICI: Sono attività che hanno implicitamente funzione terapeutica e di stimolo. Rientrano in questa categoria tutti i laboratori creativi(taglio, decoro, pittura, disegni, decoupage, tecniche artistiche, manipolazione), i laboratori musicali (coro, ascolto di brani e loro storia, canti legati alle festività), i laboratori stagionali e legati alle festività (preparazione addobbi, ricorrenze, caratterizzazione degli ambienti in base alla stagione) SERVIZIO DI ANIMAZIONE RSA –CDI: Gli ospiti del centro diurno integrato possono i nol t r e par t eci par e a moment iani mat i vior gani zzat ial l ’ i nt er no del l a Rsa.( Mensi l ment e tombolata, festa in musica, festa dei compleanni, settimanalmente laboratorio cucito, periodicamente, per lo più durante la stagione estiva laboratorio di pet therapy ecc.) 4.5. SERVIZI GENERALIALL’ OSPITE 4.5.1 La cucina A particolari esigenze nutrizionali della persona viene data risposta con specifiche diete. Qualora non siano presenti restrizioni alimentari dovute a malattie, allergie o intolleranze,i lmenùpr evedeal cunescel t el i ber ament eef f et t uabi l idal l ’ ospi t e. La giornata alimentare prevede prima colazione, spuntino, pranzo, merenda e cena. I past i vengono consumat i nel l ’ apposi t a sal a da pr anzo. Il porzionamento e la distribuzione dei pasti deve essere eseguito solo dal personale incaricato, in rispetto e salvaguardia delle normative sanitarie vigenti. I menù proposti prevedono una rotazione stagionale e sono supervisionati anche con il medico e la caposala della Residenza. La società che eroga il servizio di cucina mette eventualmente a disposizione una dietologa per particolari esigenze. Colazione Spuntino Pranzo Merenda Cena Ore 8.30 Ore 10.30-10.45 Ore 12.00 Ore 15.20 Ore 18.00 9 Menu Tipo invernale Pranzo Lunedì Passato di verdura Pastina in brodo Cassuola Misto di affettati e formaggi Polenta Verdura cotta di stagione Frutta di stagione / frutta cotta Minestrone con crostino Bastoncini di pesce Verdura cotta di stagione Frutta di stagione / frutta cotta Minestra di verdure con pasta Tortino di patate Verdura cotta di stagione Frutta di stagione / frutta cotta Frutta di stagione Martedì Risotto alle verdure Coniglio in umido Macedonia di verdure Frutta di stagione Mercoledì Maccheroni al ragu’ Frittata con verdure Insalata verde Frutta di stagione Giovedì Risotto con funghi Bollito misto con salsa verde Zucchine trifolate Frutta di stagione Venerdì Ravioli burro e salvia Filetto di pesce al forno Patate al forno Frutta di stagione Sabato Pasta al pesto Polpette al forno Finocchi alla parmigiana Pasta e patate Verdura cotta di stagione Frutta di stagione / frutta cotta Minestrone primavera Involtini di prosciutto e formaggio Verdura cotta di stagione Frutta di stagione / frutta cotta Passato di verdura Wurstel Lunedì Patate fritte Prosciutto cotto Frutta di stagione Verdura cotta di stagione Frutta di stagione / frutta cotta Pranzo Pasta pomodoro e piselli Arrosto di maiale al forno Puré di patate Frutta di stagione Martedì Risotto alle verdure Petti di pollo al marsala Macedonia di verdure Frutta di stagione Mercoledì Maccheroncini al ragu’ Tonnato Insalata verde Frutta di stagione Giovedì Insalata di riso Scaloppa vitellone al vino bianco Coste lessate Frutta di stagione Venerdì Gnocchi al pomodoro Filetto di platessa alla milanese Carote cotte Sabato Misto di affettati Verdura cotta di stagione Frutta di stagione / frutta cotta Minestrone con riso Tortino di patate Verdura cotta di stagione Frutta di stagione / frutta cotta Quadrucci in brodo Torta pasqualina Verdura cotta di stagione Frutta di stagione / frutta cotta Passato di verdura con riso Panzarotti Verdura cotta di stagione Frutta di stagione / frutta cotta Zuppa di verdure Mozzarella alla caprese Penneal l ’ or t ol ana Polpettone dello chef Finocchi alla parmigiana Verdura cotta di stagione Frutta di stagione Domenica Cena Pancotto Verdura cotta di stagione Frutta di stagione / frutta cotta Riso e prezzemolo Pizza Frutta di stagione Verdura cotta di stagione Lasagne al forno Pollo al forno Dolce Menu Tipo estivo Pizza Frutta di stagione / frutta cotta Pancotto Bresaola Frutta di stagione Domenica Cena Antipasto assortito Risotto con funghi Pollo al forno con patate fritte Frutta di stagione Dolce Frutta di stagione / frutta cotta Crema di legumi Affettati e formaggio Prosciutto cotto Verdura cotta di stagione Frutta di stagione / frutta cotta 4.5.2 ALTRI SERVIZI E’at t i voun ser vi zi odidi st r i buzi oneaut omatica di bevande calde, bibite e pasticceria varia in un locale destinato. E' garantito e gratuito il servizio di parrucchiera e pedicure. L’ uf f i ci oospi t isi t uat oal l ’ i ngr essosvol get r al ’ al t r oat t i vi t àdii nf or mazi oneedismi st ament o delle eventuali telefonate. Magazzino: il servizio è preposto al ricevimento delle merci al loro controllo ed alla distribuzione dei prodotti ai singoli reparti. La cura delle pulizie degli spazi collettivi, delle camere e dei relativi servizi è assicurata da personale incaricato della residenza. Manutenzione stabili ed impianti: il servizio è assicurato da una squadra di addetti preposti alla manutenzione ordinaria di immobili, aree verdi, impianti elettrici ed idro-termo sanitari nonché alla conduzione della centrale termica. 10 CAPITOLO 5 SICUREZZA SUL LAVORO E SORVEGLIANZA SANITARIA La legislazione Con il decreto legislativo 626/94 insieme agli articoli della 2 16/9 del D. Lsg 494/96, è stato completato il quadro legislativo che impegna le amministrazioni pubbliche e private alla rigorosa e vigile attenzione delle normative, migliorare il grado di tutela e della salute dei lavoratori mediante un sistema organico di i ndi vi duazi one,val ut azi one ed el i mi nazi one o r i duzi one deir i schinel l ’ ambi ent e di lavoro. Sono state i ndi vi duat e e nomi nat e per sone r esponsabi l iper l ’ at t uazi one,l a gestione ed il controllo delle norme 626/94, e precisamente: il responsabile dei lavoratori per la sicurezza (RSL); il responsabile per la struttura sanitaria (RSPP); il medico competente per la salute dei lavoratori, che ha predisposto il piano sanitario per i rischi specifici del personale (MC). 11 CAPITOLO 6 NOTIZIE UTILI PER FAMIGLIARI E VISITATORI Giornali e biblioteca Per chi lo desidera, sono a disposizione degli ospiti giornali e riviste. Esiste inoltre una biblioteca interna alla quale è possibile accedere rivolgendosi alle educatrici professionali. Il volontariato La legge 1/86 della Regione Lombardia definisce volontariato i l“ ser vi zi or esodaici t t adini in modo continuativo, senza fini di lucro, attraverso prestazioni personali, volontarie e gratuite, i ndi vi dual ment eoi ngr uppo,nel l ’ ambi t odel l est r ut t ur epubbl i cheopr ivate di assistenza o in pr opr i o” .L’ Ammi ni st r azi one pr omuove e val or i zza l ’ at t i vi t à delvol ont ar i ato che fornisce un val i do suppor t o agl i educat or i pr of essi onal i nel l ’ or gani zzazi one di momenti ricreativi al l ’ i nt er no del la residenza, o dur ant el a bel l a st agi one al l ’ est er no con gi t e, usci t e, ecc. Specificatamente, nella struttura operano volontari iscritti all’ associazione "Amici del Colleoni ". Professione del culto Viene garantito ad ogni ospite libertà di culto: per chi professa la religione cattolica è di sponi bi l e un’ ampi a e conf or t evol e cappel l a, i sacer dot i del l a par r occhi a assi cur ano l ’ assi st enza e l ef unzioni di culto. Ogni giovedì pomeriggio, alle ore 16.00, è possibile assistere alla funzione della Santa Messa. Per chi professa altre religioni è possibile contattare i ministri dei vari culti. Le visite agli ospiti I famigliari di norma hanno libero accesso durante tutta la giornata,ment r el ’ accesso è regolamentato dalle ore 20.00 alle ore 8.00. Per motivi igienici e sanitari è vietato sedersi sui letti, affollare le camere e usare i servizi igienici riservati agli ospiti. I visitatori devono astenersi nel portare generi alimentari perché potrebbero essere controindicati rispetto alla dieta personale o al trattamento farmacologico in corso. Dur ant el e vi si t e medi che e i n occasi one del l ’ i gi ene del l ’ ospi t e,ipar ent ie ivi si t at or i ,sono tenuti a non presenziare in camera. È possi bi l e ef f et t uar e vi si t e gui dat eal l a st r ut t ur a alf i ne dipr ender e vi si one del l ’ ambi ent ee dei servizi offerti; tali visite dovranno essere concordate con la Direzione, che provvederà perl ’ accompagnament o. Si ricorda che è severo il: DIVIETO DI FUMARE In tutti i locali della struttura Legge n°3 art.51 del 16/01/2003 12 Personalizzazione delle camere La Direzione permette e incoraggia la personalizzazione delle camere, purché siano abbellite in modo dignitoso e vengano rispettate le norme di sicurezza. È vietato introdurre e utilizzare apparecchiature elettriche non autorizzate o a gas perché potrebbero causare incidenti. Tutela delle persone rispetto al trattamento dei dati personali In adempimento della legge n.675 del 31.12.96, la Fondazione garantisce il trattamento dei dati personali nel rispetto dei diritti, delle libertà fondamentali, nonché della dignità delle persone fisiche, con particolare riferimento all ar i ser vat ezzaeal l ’ i dent i t àper sonal e. Denaro e oggetti di valore Si consiglia vivamente di non tenere presso di sé somme di denaro e oggetti di valore, sidecl i na ognit i po dir esponsabi l i t à da par t e delper sonal e e del l ’ ammi ni st r azi one per lo smarrimento o il furto degli eventuali valori. Operatori geriatrici Tutto il personale dipendente è riconoscibile dalla divisa e dal tesserino riportante foto, generalità e qualifica professionale. 13 CAPITOLO 7 GIORNATA " TIPO " DEGLI OSPITI La giornata del l ’ ospi t eal t er naper i odidii mpegnosani t ar i o-assistenziale, sociale e ludico a periodi di riposo. L’ al i ment azi one è par t i col ar ment e cur at a,perassi cur ar e al l ’ anzi ano inut r i ment ie l e calorie necessarie, mantenendo una certa varietà degli alimenti e considerando nei limiti delle esigenze dietetiche, i gusti particolari legati alle tradizioni culinarie dei singoli anziani. Le prevalenti attività giornaliere sono: 07.00 al zat agr adual eedi gi eneper sonal edel l ’ ospi t e 08.30 colazione e momento di socializzazione 09.30 momento religioso facoltativo 10.00 attività di animazione e/o fisioterapia secondo il programma prestabilito 10.45 idratazione 11.30 preparazione pranzo 12.00 pranzo 12.45 accompagnamento ospiti per il riposo pomeridiano 14.15 levata 15.20 animazione pomeridiana secondo lo schema settimanale merenda e idratazione 18.00 cena 19.00 inizio allettamento per la notte 20.45 giro di controllo e camomilla 14 CAPITOLO 8 MODALITÀ PER L’ ACCOGLIENZA IN R. S. A. Le domande perl ’ i nser i ment oi nl i st a d’ at t esa sono disponibili sul sito della Fondazione oppur edi r et t ament epr essol ’ uf f i ci oospi t idel l ar esi denza. Sono costituite da una parte amministrativa e da un parte sanitaria, che una volta compilate in ogni loro parte e complete di tutte le firme richieste, devono essere r i consegnat eal l ’ uf f i ci o ospiti. Ladat adiconsegnadel l adomanda,l af r agi l i t àdel l ’ ospi t eel acr i t i ci t àsoci al e( ar t . 3)sonol e condizioni di priorità che andranno a determinare la graduatoria per l ’ i ngr esso i n lungodegenza. Quandosir endedi sponi bi l eun post oi n R. S. A. ,l ’ uf f i ci oospi t ioir esponsabi l idel l ar esi denza comuni canoalpr i mor i chi edent ei nl i st ad’ at t esal adi sponi bi l i t àdelpost oat t i vando: 1° incontro tra famigliari/ospite con equipe geriatrica (medico di nucleo, I.P., educatore/animatore, ev. FKT), al fine di contestualizzare le condizioni sia cliniche che assi st enzi al idelf ami gl i ar e peri lqual e è st at or i chi est ol ’ i nser i ment oi n R. S. A.( ospi t e)con presentazione dei servizi preposti, degli spazi, degli ambienti. 2° organizzazione, una volta che la fase 1 è completata, si provvede alla definizione del l ’ i ngr esso i n R. S. A. del l ’ ospi t e, sist abi l i sce i lgi or no, l ’ or ael e modal i t à diar r i vo, l ’ event ual epr esenzadiaccompagnat ori/famigliari, gli eventuali documentazioni mancanti. 3° arrivo i nr esi denza eaccogl i enza da par t edegl ioper at or idel l ’ equi pedinucl eochedopo averf at t oconoscenzaef ami l i ar i zzat ocon l ’ ospi t e,l oaccompagnanopr essoi lpr opr i onucl eo di appartenenza ove è collocata la camera ove soggiornerà mostrandogli in seguito gli ambienti di servizio e i luoghi comuni. 4° ambientamento con ospiti e personale stesso del nucleo, approfondita conoscenza dei l uoghie degl ispazi ,suppor t o per l ’ or i ent ament oei lriconoscimento dei vari operatori, supporto per gli orari (pasti, merende, messa, etc.). 5° visita medica da parte del sanitario del nucleo, che valuterà unitamente alla document azi one i n possesso, l ’ event ual e per cor so dicur a e/ o disuppor t o assi st enzi ale, il quale verrà in seguito definito anche attraverso il Piano di Assistenza Individuale (P.A.I.) el abor at odal l ’ equi pedelnucl eo. 15 CAPITOLO 9 COSTI DEL SERVIZIO - ANNO 2011 Camera singola Dal 01/01/2011: €1. 895,00 Camera due letti Dal 01/01/2011: €1.735,00 Camera tre letti Dal 01/01/2011 €1. 650,00 Pagamento mensile anticipato NO Preavviso di dimissione NO Deposito cauzionale (infruttifero a rendere) Specifiche economiche particolari posticipato SI Giorni di preavviso X 10 SI Importo X una mensilità In caso di ricovero ospedaliero con degenza superiore a 7 giorni consecutivi, la retta di degenza mensile in RSA subisce una riduzione del 20%. In caso di dimissione e/o decesso dell ’ ospi t e ent r o ipr i mi15 gi or nidelmese,l ar et t a mensile viene ridotta del 50%. Nessuna riduzione in caso di dimissione e/o decesso dal 16esimo giorno in poi. La retta comprende: Pedicure professionale Acqua, Vino e caffè ai pasti Bibite, succhi di frutta, te, caffè fuori pasto, Spuntini e merende Uscite Riscaldamento La retta NON comprende: Lavaggio biancheria personale Le rette sono a scadenza mensile e sono complessivamente in regime di accreditamento regionale. DEPOSITO CAUZIONALE INFRUTTIFERO Importo da versarsi in misura pari alla retta mensile di competenza. Entro la fine di febbraio di ciascun anno, viene ril asci at oaci ascunospi t e,l ’ apposi t ocedolino attestante le spese sostenute suddivise tra prestazioni sanitarie ed alberghiere, allo scopo di per met t er eun’ adeguat acompi l azi onedel l edi chi ar azi onif i scal idicompet enza. ( Vedi art.5 - art.6 - art.7 - art.8 del seguente regolamento) 16 CAPITOLO 10 REGOLAMENTO ART. 1 Possono essere ammessi alla R.S.A. persone adulte di sesso femminile per le quali esistano pr esuppost ispeci f i cial l ’ i ngr essoenecessi t àdiassi st enzacont i nua,al t r i ment inoni ngr adodi provvedere ad una serena e decorosa esistenza, inoltre che si trovino nelle condizioni previste dal presente Regolamento. ART. 2 Per essere ammessi alla residenza le ospiti devono aver compiuto, al momento della domanda, il sessantacinquesimo anno di età. ART. 3 Ladomandadiammi ssi onei nr egi med’ accr edi t ament or egi onal edeveesser ecompi l at ai nogni sua parte, nonché corredata di tutta la documentazione richiesta, e di seguito consegnata o i ndi r i zzat aal l ’ Ufficio Ospiti della struttura per la quale si richiede la degenza. L’ Ammi ni st r azi oneconsi der al acompl et ezzadeidat iedel l adocument azi onef or ni t acondizione essenziale ai fini del l ’ aut or i zzazi oneal l ’ i nser i ment onel l al i st ad’ at t esaeal l ’ event ual e,successi va ammi ssi onedel l ’ ospi t eal l ar esi denza. ( dat adiconsegnadel l adomanda,f r agi l i t àdel l ’ ospi t e,cr i t i ci t àsoci al e)i nser i scel ar i chi est ai nuna l i st ad’ i ngr essochedef i ni r àl agr aduat or i ad’ ammi ssi onedef i ni t i va. ART. 4 L’ accet t azi onedef i ni t i vadel l adomandaèsot t ol ’ egi dadel l aDi r ezi oneammi ni st r at i vaesani t ar i a della RSA; comunque è subordinata ai requisiti di idoneità previsti dai responsabili sanitari e alla dichi ar azi onescr i t t adel l ’ ospi t eodiunpar ent echesiassumel ar esponsabi l i t àdiconoscer ee impegnarsi ad osservare le disposizioni del seguente Regolamento, nonché ogni altra norma che, a modifica od integrazione, dovesse essere successivamente emanata. ART. 5 L’ ent i t àdel l ar et t amensi l eèst abi l i t adal l aammi ni st r azi onedel l aFondazi onei nr appor t oalcost o del vitto e dei vari servizi, determinata sulla base di 365 giorni anno. Il versamento della retta deve essere effettuato entro il 15° giorno di inizio di ogni mese tramite bonifico bancario. ART. 6 Il pagamento della retta è mensilizzato. Qual or al ’ ospi t er i t ar dassel ’ i ngr essor i spet t oal l adat adi ammi ssi onest abi l i t a,l ’ obbl i godelpagament odel l ar et t adecor r edal l adat ad’ ammi ssi one concordata. In caso di ricovero giornaliero con degenza superiore a sette giorni la retta mensile verrà ridotta del 20%. In caso di dimissioni del l ’ ospi t edur ant eipr i miqui ndi cigi or nidelmese,l a retta mensile verrà ridotta del 50%. Dal sedicesimo giorno in poi, la retta non subirà riduzioni. ART. 7 L’ ammi ssi one/ r i cover odel l ’ ospi t ei nr esi denzaassi st enzi al eècondi zi onat a,gi àal l ’ i ngr esso,dalver sament odi undeposi t ocauzi onal ei nf r ut t i f er o,par ial l ’ ammont ar edel l ar et t amensi l edicompet enza,i nr agi oneeat itolo dicoper t ur anel l ’ event ual i t àdidannipr ocur at iomor osi t àdel l ’ ospi t e. Laconsegnai ncopi adel l ’ avvenut over sament odeldeposi t ocauzi onal eècondizione essenziale per l ’ aut or i zzazi oneal l ’ ammi ssi onenel l ast r ut t ur amedesi madapar t edel l ’ Ammi ni strazione centrale. ART. 8 La retta comprende le seguenti prestazioni: 1. godimento di una camera ammobiliata ad uno o più posti e dei normali servizi compl ement ar idel l ’ ospi t al i t à. 2. erogazione dei pasti secondo quanto previsto dalla tabella dietetica stabilita dalla direzione della residenza, incluse diete speciali. 3. assistenza sanitaria, infermieristica e fisioterapica a cura del personale della R.S.A. 4. pedicure professionale ART. 9 Salvo casi di malattia invalidante, il vitto è uguale per tutti gli ospiti e i pasti, qualora non sia stata concessa dispensa specifica ad personam, sono consumati nelle apposite sale. ART. 10 L’ assegnazi onedel l a camer a vi ene st abi l i t a dal l a di r ezi one del l ar esi denza sani t ar i a,t enut o cont o,nei limiti delle possibilità, della eventual e pr ef er enza espr essa dal l ’ ospi t e e/ o dai suoi f ami gl i ar i .È assolutamente vietato qualsiasi cambio arbitrario delle camere fra gli ospiti. È facoltà della direzione disporre tali cambi in rapporto alle esigenze di ospitalità dello stesso. 17 ART. 11 La residenza garantisce la fornitura ed il servizio di lavanderia solo per la biancheria da letto e da bagno. I familiari degli ospiti dovranno, in modo sollecito garantire la fornitura ed il lavaggio della biancheria personale. ART. 12 Le cure sanitarie, i medicinali e gli eventuali trattamenti fisioterapici sono a carico della RSA, restano a car i co del l ’ ospi t el e event ual ivi si t e e gl iesamispeci al i st i ci .Ipar ent isono t enut iad accompagnar ei l famigliare in caso di uscita per visite ed esami sanitari e/o in caso di ricovero ospedaliero. Qualora fossero impossibilitati, sono tenuti a provvedere in merito affidando tale compito a persona di loro fiducia. ART. 13 I n caso dimal at t i a gr ave o i ndi sposi zi one del l ’ ospi t ei lmedi co,qual or al or i t enga necessar i o,di spone l ’ i mmedi at or i cover o nel l ’ ospedal e compet ent e.Qual or a siver i f i casse l a necessi t à,dur ant ei lr i cover o ospedal i er o,diassi st enzadi ur nao not t ur na del l ’ ospi t e,if ami gl i ar idovr anno pr ovveder eal l ’ assi st enza a propria cura e spese.Imedi cidel l ’ Ente sono disponibili, secondo orari e modalità prefissati, per eventuali colloqui con i famigliari. ART. 14 Tutti gli ospiti hanno diritto di partecipare alle attività di animazione e terapia occupazionale organizzate dalla residenza. ART. 15 L’ assi st enza e la pratica religiosa sono assicurate, agli ospiti che intendessero giovarsene, presso la Cappella interna della residenza, fermo restando la libertà di culto. ART. 16 Le assenze per una o più giornate, debbono essere preventivamente autorizzate dalla direzione, pr evi a segnal azi one del l a dur at a del l ’ assenza nonché dell uogo e del l e per sone pr esso cuil ’ ospi t e intende recarsi. L’ al l ont anament o ar bi t r ar i ooi lpr ol ungament o del l ’ assenza dal l a st r ut t ur a didegenza saranno considerati quale tacita rinunzia al posto. In tal caso, la direzione provvederà, in quanto possi bi l e,adi nvi t ar el ’ ospi t eochidir agi onear ender ei mmedi at ament edi sponi bi l el acamer a. ART. 17 I n qual si asimoment ol ’ ospi t e può chi eder el a di mi ssi one dandone comuni cazi one al l a di r ezione con preavviso di giorni dieci (10).Ladi r ezi one,i nol t r e,puòdi met t er ed’ uf f i ci o,con medesi mopr eavvi so digi or nidi eci( 10) ,l ’ ospi t e che non r i sul t asse pi ùi n possesso deir i chi est ir equi si t idii donei t à e non fosse in regola col versamento degli importi dovuti per rette od altre prestazioni, salva - i nquest ’ ul t i mo caso -ogni procedura od azione coattiva di rivalsa. ART. 18 Gl iospi t iche r i sul t asser o dedi t ial l ’ al col i smo o che con i ll or o compor t ament o dovesser o nuocer e al l ’ or di ne, al l a mor al i t à o albuon nome del l ’ Ent e, possono esser e espul sidal l ar esi denza con l e modalità previste dal presente Regolamento. ART. 19 Gli ospiti possono ricevere le visite di parenti, amici o conoscenti in ogni momento della giornata, fermo restando il rispetto degli orari di visita suggeriti. Ivi si t at or idovr anno l asci ar el ’ ospi t ealmoment o del riposo serale. ART. 20 È fatto assoluto divieto agli ospiti di usare nelle camere apparecchi elettrici o fornelli di qualunque genere. Sono altresì tassativamente esclusi dalle camer e ani mal io cose pr egi udi zi evol ial l ’ i gi ene,al l a sicurezza ed al buon ordine della residenza. DECESSO OSPITI In caso di decesso di un ospite si esige la massima trasparenza con le imprese di pompe funebri. Lascel t adel l ’ i mpr esaèdiescl usi vacompet enzadeif ami gl i ar idel l ’ ospi t est esso. La spesa relativa alle onoranze funebri, incluso il servizio religioso, qualora richiesto, é a totale carico dei famigliari. La legge regionale 18/11/2003 n°22, disciplina con precisione la normativa in tema di attività funebri e regolamentazione delle camere mortuarie nelle strutture sociosanitarie, con separazione netta e severa delle attività funerarie di qualsivoglia tipo dalla gestione delle residenze socio-assistenziali. 18 CAPITOLO 11 CARTA DEI DIRITTI DELLA PERSONA ANZIANA I n occasi one del l ’ Anno I nt er nazi onal e del l ’ Anzi ano e i n ar moni a con l ar i sol uzi one del l ’ Assembl ea del l e Nazi oniUni t e,l a Regi one Lombar di a of f r e al l eI st i t uzi onie al l a società lombarda la Carta dei Diritti della Persona Anziana. Gli anziani rappresentano un patrimonio di valore inestimabile per la società, non solo perché in essi si identifica la memoria storica e culturale di una popolazione, ma anche perché in misura sempre crescente, costituiscono una risorsa umana attiva, un patrimonio di energie e di esperienze del quale la società dispone, sia a supporto di molteplici attività di carattere strettamente economico, sia per il diretto impiego in attività di tipo culturale e sociale. Tale riconoscimento emerge dalla ricerca scientifica e sociologica più recente e dalla const at azi one di un numer o sempr e maggi or e di per sone che r aggi ungono un’ et à anagrafica avanzata in buone condizioni psico-fisiche, tanto da poter fornire contributi a carattere innovativo. Tut t avi al ’ anzi ano é anche,i n certe condizioni, una persona fragile sia fisicamente che psichicamente, per cui la sua dignità necessita di maggiore tutela. Perciò, certi principi, validi per la generalità dei cittadini, devono essere ribaditi ed integrati. Lasal vaguar di adel l ’ anzi anoedel l asuacul t ur acompor t al ’ educazi onedel l apopol azi one alr i spet t o deisuoidi r i t t i :essa i mpl i ca l ’ adempi ment o diuna ser i e didover ida par t e del l asoci et à,pr i mof r aiqual il ’ i ndi vi duazi onedipol i t i chechegar ant i scanol ’ i nt egr azi one sociale e la valorizzazione dei rapporti fra generazioni diverse nonché la partecipazione del l ’ anzi anoal l avi t asoci al e,ci vi l eecul t ur ale della comunità. I n par t i col ar ei lpr esent e document o sir i t i ene debba i spi r ar el ’ azi one diquant ioper ano direttamente o indirettamente a favore di persone anziane: istituzioni pubbliche responsabili della realizzazione del bene comune; agenzie educative e di informazione; enti gestori di servizi sia di diritto pubblico che privato; la famiglia e le formazioni sociali; singoli cittadini. Ad essié r i vol t ol ’ auspi ci o che ipr i nci piquienunci at it r ovi no l a gi ust a col l ocazione al l ’ i nt er no del l al or o at t i vi t à,i n par t i col ar e negl iat t ir egol at i vidiessa quali statuti, regolamenti, carte dei servizi, nei loro indirizzi programmatici e nelle conseguenti prassi gestionali, assicurando una parità tra soggetto erogatore dei servizi e soggetto fruitore, giuridicamente garantita. Prima di entrare nel vivo di una declinazione dei diritti della persona anziana e dei corrispondenti doveri della società e delle istituzioni nei suoi confronti, é opportuno r i chi amar e br evement e al cuni dei pr i nci pi f ondament al i del l ’ or di nament o gi ur i di co italiano che, essendo validi per la generalità dei cittadini, trovano la loro applicazione anche nei confronti della persona anziana. I nnanzi t ut t o, i l pr i nci pi o det t o di gi ust i zi a soci al e, enunci at o dal l ’ ar t i col o 3, secondocommadel l aCost i t uzi one,i nquest it er mi ni :“ E’compi t odel l aRepubbl i ca rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la liber t àel ’ eguagl i anza deici t t adi ni ,i mpedi scono i lpi eno svi l uppo del l a per sona 19 umana e l ’ ef f et t i va par t eci pazi one dit ut t iil avor at or ial l ’ or gani zzazi one pol i t i ca, economica e sociale del Paese” . Le scienze psicologiche e pedagogiche hanno ampiamente dimostrato che lo sviluppo pieno della persona umana é un processo continuo, non specifico di una classe di età particolare, ma che si estende dalla nascita alla morte; pertanto l ’ obbl i gof at t oal l aRepubbl i ca,edat t r aver sodiessa,at ut t ala società italiana, di rimuovere gli ostacoli che potrebbero impedire od arrestare tale processo, copre t ut t ol ’ ar co del l a vi t a e non può subi r er est r i zi onil egat e al l ’ et à del l a si ngol a persona. In secondo luogo, occorre richiamare il principio di solidarietà, enunciato dal l ’ ar t i col o 2 del l a Cost i t uzi one neiseguent it er mi ni :“ LaRepubbl i car i conoscee gar ant i sceidi r i t t ii nvi ol abi l idel l ’ uomosi acomesi ngol osi anel l ef or mazi onisoci al i ove sisvol ge l a sua per sonal i t àer i chi ede l ’ adempi ment o deidoveri inderogabili di solidarietà politica, economicaesoci al e” . Va quindi ricordato che tutte le espressioni di solidarietà, siano esse inderogabili e quindi rese obbligatorie dalle leggi della Repubblica, siano esse derogabili – ossia volontarie e riconducibili alla libera partecipazione del cittadino al buon funzionamento della società ed alla realizzazione del bene comune -, sono tutte finalizzate alla garanzia della effettiva realizzazione dei diritti della persona. Le istituzioni pubbliche, titolari della responsabilità effettiva ditale garanzia, non possono quindi che essere favorevoli allo sviluppo massimo di una cultura della solidarietà nella società italiana. Infine, è opportuno ricordare il principio di salute come diritto fondamentale del l ’ uomo,r i chi amat o dal l ’ ar t i col o 32 i n quest it er mi ni :“ La Repubbl i ca t ut el al a sal ut e come f ondament al e di r i t t o del l ’ i ndi vi duo e i nt er esse del l a col l et t i vi t àe garantiscecur egr at ui t eagl ii ndi gent i . . . ” . Va ricordato, in merito, che il concetto di salute affer mat o dal l ’ Or gani zzazi one Mondiale della Sanità (OMS) comprende non soltanto il benessere psicofisico ma anche quello sociale, il che fa della salute uno stato di benessere globale della persona. L’ at t enzi one va,i nol t r e,at t i r at a sulf at t o che i lconcet t o di indigenza, che secondo il testo costituzionale - apre il diritto alle cure gratuite, non può più oggi - se mai è stato legittimo farlo essere ricondotto a parametri costruiti sul concetto di minimo vitale; parimenti, non risulta adeguato un parametro fissato in termini esclusivi di reddito personale, che non fosse messo in stretta relazione con il bisogno effettivo di salute della singola persona considerata, valutato sulla base di parametri obiettivi di costo, pur restando comunque fermo l ’ obbl i go della solidarietà familiare. 20 LA PERSONA ANZIANA AL CENTRO DI DIRITTI E DI DOVERI Non viè cont r addi zi one t r al ’ averr i cor dat o che l a per sona anzi ana gode,pert ut t o l ’ ar codel l asuavi t a,dit ut t iidi r i t t idici t t adi nanzar i conosci ut ial l aper sona umana dal nost r oor di nament ogi ur i di co,ei lpr opor r el adecl i nazi oneel ’ adozi onediunacar t adei di r i t t idel l a per sona anzi ana che ha come f i nal i t à diser vi r e da suppor t o al l ’ azi one di educazione e di sviluppo delle politiche sociali auspicata in premessa. La persona anziana ha il diritto: Di sviluppare e di conservare la propria individualità e libertà. Di conservare e veder rispettare, in osservanza dei principi costituzionali, le proprie credenze, opinioni e sentimenti, anche quando essi dovessero apparire anacronistici o i ncont r ast oconl acul t ur adomi nant edel l ’ ambi ent eumano di cui fa parte. Di conservare le proprie modalità di condotta compatibili con le regole della convivenza sociale, anche quando esse dovessero apparire in contrasto coi comportamenti dominanti del suo ambiente di appartenenza. Di conservare la libertà di scegliere se continuare a vivere nel proprio domicilio. La società e le istituzioni hanno il dovere: Dir i spet t ar el ’ i ndi vi dual i t à di ogni per sona anzi ana, r i conoscendone i bisogni ed evitando, nei suoi confronti, interventi decisi solo in funzione della sua età anagrafica. Di rispettare credenze, opinioni e sentimenti delle persone anziane, sforzandosi di cogl i er nei lsi gni f i cat o nel l ’ evol uzi one del l a cul t ur ae del l ast oria del popolo di cui esse sono parte integrante. Di rispettare le modalità di condotta delle persone anziane, riconoscendo il loro valore ed evi t andodi“ cor r egger l e”odi“ der i der l e” ,senzaperquest oveni r emenoal l ’ obbl i go di aiuto. Di rispettare la libera scelta della persona anziana di continuare a vivere nel proprio domicilio, garantendo il sostegno necessario, nonché in caso di assoluta impossibilità condi zi onid’ accogl i enza che per met t ano diconser var e al cuniaspet t idel l ’ ambi ent e di vita forzatamente abbandonato. Di essere accudita e curata, quando necessario, al proprio domicilio, giovandosi dei più aggiornati mezzi terapeutici. Di continuare a vivere coi propri familiari ove ne sussistano le condizioni. Di conservare relazioni con persone di ogni età. Di essere messa in condizione di conservare le proprie attitudini personali e professionali e di poter esprimere la propria originalità e creatività. Di usufruire, se necessario, delle forme più aggiornate ed opportune di riabilitazione e risocializzazione senza discr i mi nazi onibasat esul l ’ et à. 21 Di essere salvaguardata da ogni forma di violenza fisica e/o morale, ivi compresa l ’ omi ssi one di i nt er vent i che possano mi gl i or ar e l e sue condi zi oni di vi t a ed aumentare il desiderio e il piacere di vivere Di accudi r e e cur ar el ’ anzi ano f i n dove è possi bi l e a domi ci l i o, f or nendo ogni prestazione sanitaria e sociale ritenuta utile ed opportuna. Garant endo al l ’ anzi ano malato il diritto al ricovero in struttura ospedaliera o riabilitativa per tutto il periodo necessario alla effettiva tutela della sua salute. Di contrastare, nelle famiglie e nelle istituzioni, ogni forma di sopraffazione e prevaricazione a danno degli anziani, verificando in particolare che ad essi siano garantiti tutti gli interventi che possano attenuare la loro sofferenza e migliorare la loro condizione esistenziale. 22 CAPITOLO 12 COME RAGGIUNGERCI DA MILANO Autostrada Milano - Torino uscita a Boffalora sul Ticino seguire indicazioni per Castano Primo. IN TRENO Ferrovie Nord Linea Milano-Novara stazione a Castano Primo. 23 CAPITOLO 13 QUESTIONARIO DI SODDISFAZIONE Gent.mo utente, per verificare e monitorare la qualità del lavoro espresso e al fine di perseguire e mant ener e el evat al a qual i t à del l ’ i mpegno profuso verso i nostri ospiti, Le chiediamo di aiutarci in questo percorso, attraverso la compilazione di un questionario che vuole offrire la possibilità ad ogni parente, di evidenziare i punti critici e soprattutto, di suggerire utili soluzioni ai diversi problemi che, eventualmente, sono stati incontrati. Vi preghiamo di apporre una sola crocetta per ogni domanda ed eventualmente segnalarci iVs.sugger i ment i ,disegui t or i t or nar cii lquest i onar i o,consegnandol oal l ’ uf f i ci oospi t idel l a R.S.A. o inserendol onel l ’ apposi t acasset t i nadir accol t asi t anel l ’ at r i o. I risultati del presente questionario, una volta elaborati, saranno consultabili in forma cartacea da chiunque volesse farne richiesta, e sono comunque disponibili in presa visione Grazie per la collaborazione. 24