rr3- "Rcjvjjyvc^ \^^\ HARVARD UNIVERSITY LIBRARY MUSEUM OF COMPARATIVE ZOOLOGIT •'\A>\fiUV\jrXjQ_ iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimiimiiiimiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiinmimiimiiiiiiiiimiiiiiimiiiiiiiiiiiiii Novembre 1900. Fascicolo LXV. BOLLETTINO DELLE SEDUTE DELLA ACCADEMIA GIOENIA DI SCIENZE NATURALI IN CATANIA col RESOCONTO DELLE SEDUTE ORDINARIE E STRAORDINARIE memorie e sunto delle ( in esse presentate. NUOVA SERIE ) CATANIA TIPOGRAFIA DI C SALATOLA 1901. iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiimiiiiiiniiiiiniiimiiiiinimiinniiiinjiniiii i INDICE DELLE MATERIE CONTENUTE NEL PRESENTE FASCICOLO Rendiconti Accademici Verbale dell' atlimauza del 24 novembre 1900 pag. 1 Note presentate Prof. A. Bieco Ing. L. Franco e — Stabilità del suolo all' Osservatorio Etneo « 4 . » 12 . » 14 Sunti di Memorie D.r L. Mendola di e — F. Eredia temperatura fra Andamento annnale astrotìsico della R. Università degli stndj in Prof. A. Pètrone Prof. A. Petrone — — del j)irogallolo Prof. A. Petrone — della differenza gli Osservatori meteorici degl' Istituti iisico e Catania . . L' apparenza di cellula nel Globulo rosso Valore del nuovo reperto . . . . . neil' . emasia per . . Sui granuli e globuli tingibili del sangue . 1' azione . . » 16 . . » 18 » 22 Elenco delle pubblicazioni xjerveuute in cambio e in dono, presentate nella seduta del 24 novembre 1900 Novembre Fascicolo 1900. AGGADElIi LXV. GIOENIA DI Seduta Presidente - Segretario — Sono presenti i Novembre 24 del 1900. Prof. A. RlCCÒ Prof. G. P. Grimaldi Soci effettivi Eiccò, Oafìci, Ardiiii, Clementi, Basile, Aradas, Feletti, Pennacchietti, Petrone, Grassi, Lauricella, Grimaldi. Viene approvato letto e il processo verbale della seduta pre- cedente. Il Presidente seguente discorso , Nel rivederci per animo aperta dichiarata l' adunanza , pronunzia il : lieto dirigo a la Voi ripresa dei nostri lavori accademici, con esimi e cari Colleghi, un affettuoso tutti, saluto. Ma alla gioia di incontrarci giunto un mesto e penoso ricordo cui fu vittima giorno rigi, il 1' : nuovo, questa volta va conquello del truce assassinio di amato nostro Sovrano Umberto Presidente ed il e si recarono subito le loro di I. In quel triste Segretario dell' Accademia erano in Paall' condoglianze, anche a Ambasciata italiana per presentare nome dell' Accademia Gioenia, e per mettersi a disposizione dell'ambasciatore per quelle dimostrazioni di lutto e di esacrazione per l' infame delitto, che credute necessarie e convenienti di fare per parte italiana in Parigi. si sarebbero della colonia Fra di noi fortunatamente non abbiamo a dolerci che fatale ci abbia tolto alcuno dei Soci ; ha superiori di Firenze, come Professore lasciati, queir importante Orto Botanico di Botanica e Direttore talché ; il , allo Istituto degli studi chiamato Prof. P. Baccarini, ci Tarca la però un Socio valoroso il di dispiacere di averlo per- duto come socio effettivo è in parte compensato dalla compiacenza di saperlo trasferito ad un ufficio così importante, ed in residenza a perchè più vicina lui gradita, al suo paese nativo : per questo mandiamo le nostre vive congratulazioni. Pur troppo sappiamo che egli appena arrivato in Firenze ha sofferto un lutto dolorosissimo colla perdita del suo diletto figliuo- gli minore letto nome abbiamo partecipato vivamente noi tutti vi : di tutti esprimo al Baccarini prof. le piti sentite , ed a condo- glianze. Anche Socio effettivo prof. Chizzoni il care vantaggio alla sua salute nel clima ha lasciato per cer- ci ])iù tonico di Modeua nella prossimità dei parenti. I proff'. Baccarini e Chizzoni Catania, passeranno nel Abbiamo Abbiamo prof. II numero inoltre le fuori di ora residenti perchè , dei Soci corrispondenti. come nuovi Soci Onorari: poi acquistato Capellini, Eilhard relli, e » Schiapa- Wiedemann, Righi. seguenti nomine : Umberto Zanetti insegnante cliimica farmaceutica nella nostra Università, nominato socio effettivo. pure Il prof. Eutilio Staderini, insegnante Anatomia generale nel nostro Ateneo, nominato socio corrispondente in mancanza di posto di' I Socio effettivo nella sezione di scienze naturali. nuovi Soci hanno diretto all' Accademia cortesi lettere di ringraziamento. Si va distribuendo ora nostri Atti, il LXXIV il volume XIII di tutta la della quarta serie dei importante serie delle pubbli- cazioni di questa Accademia. È riuscito un bel volume di 460 pagine, con 6 Tavole fuori 1' edizione molto forbita, testo e 6 illustrazioni inserite nel testo : devesi alle diligenti cure del Cav. Galàtola. za , all' Ma la alla cura del 3 - composizione del volume devesi allo zelo, alla Consiglio di Amministrazione , pruden- specialmente e affettuoso studio del nostro esimio Segretario, prof. Grimaldi. Abbiamo ricevuto lettere gentili di ringraziamento dai nostri corripoudenti che hanno ricevuto volume il in dono fra cui deb- : bo ricordare quelle del Presidente della deputazione provinciale e quella del Sindaco, che sono i rappresentanti degli Enti, alla generosità dei quali la nostra Non ho bisogno stro Sodalizio pure i ; di Accademia deve quattro pingui mezzi per alla luce parla volume ora venuto il i la sua vita. dir molto della attività notevole del no- Bollettini pubblicati nel se, come dell' anno da corso accademico. Vi sono nel volume 6 memorie di Soci e 15 di altri scienziati e studiosi, ^ei BoUettini oltre ai riassunti , , delle pre- dette memorie, vi sono parecchie note succinte, di cui alcune an- che illustrate da figure inserite nel testo. La nostra bondanza e la pervengono preziosa biblioteca continua a prosperare per l'ab- Accademia tra : doni di pubblicazioni cambi e ricchezza dei all' le quali citerò il Volume che delle Opere di Galileo. Se ne è continuato etficacemente l' secondo le Bibliotecario Prof. Lauricella , ordinamento norme dal Socio delle biblioteche governative, e se ne è fatto lo schedario per materia. L' dunque tifico : Accademia Gioenia, nelle sue varie esplicazioni , continua felicemente nella sua alta missione di attivo focolare scien- che auguriamoci e confidiamo sempre maggiore nell' il suo jjrogresso Si passa quindi allo svolgimento dell' ordine del reca le seguenti comunicazioni Prof. A. Eiccò si faccia avvenire. e ing. L. giorno che : Franco — Stabilità del suolo all'Osser- vatorio Etneo. Dott. L. Mendola e F. Eredia ferenza di temperatura fra ti fisico e astrofisico della — gli B. Andamento annuale della dif- Osservatori meteorici degl'Istitu- Università degli studj in Catania (presentata dal Presidente prof. A. Eiccò). ~ Prof. A. Petrone Idem — — - 4 L'apimrcnza di cellula nel globulo rosso. Valore del nuovo reperto nelV emasia per l'azione del pi- rogallolo. Idem — Prof. M. Pieri Sui granuli — e glohuli Ungihili del sangue. Sopra i rano semplicemente l)rof. G-. Indi si sistemi di congruenze lineari, die genelo spazio rigato dal (presentata socio Lauricella). toglie la seduta. NOTE A. Eicoò e Prof. ing. Franco L. — STABILITA DEL SUOLO ALL' OSSERVATOEIO ETNEO. Uno di noi ne' suoi periodi di soggiorno all'Osservatorio Et- neo aveva notato una singolare immobilità del tromometro in generale una notevole mancanza di fenomeni sismici, (1) ed special- mente poi considerando che quell'Osservatorio trovasi a 3000™, cima sulla di un grande vulcano un chilometro attivo ed a della bocca. Moti microsismìci Per del verificare l'impressione suddetta numero (1) Il il movimento , tanto in Catania del pendolo si pure 6 volte, nei giorni in cai cioè alle ore 6, 9, 12, Il il 12, vi è lassù il confronto tromometro si hanno all'Os- 1"',50, attaccato ad all'Osservatorio Etneo, sulla roccia 15, microscopio 6 18, 21; volte tutti all'Osservatorio qualcuno del personale i Etneo dell' Osservato- 18, 21. tromometro fu impiantato all'Osservatorio Etneo nel luglio 1893 lora fino al presente triche. 15, clie osserva con un giorni, cioè alle ore 7 (8 d'inveruo), 9, rio, è fatto si tromometro normale ò un pendolo semplice, lungo una colonna fondata lavica: , delle volte in cui essendo fermo 8 anni con 674 giorni di Osservazioni : da al- tromome- servatorio Etneo, lo il si è trovato fermo anche in Catania: 1903 Fatto il anche all' ^ ^. rapporto reciproco, cioè cui essendo fermo al risulta rapporto il numero del tromometro in Catania, Osservatorio Etneo, è risultato il delle volte in lo si è trovato così rapporto del secondo primo numero Fatto poi confronto per tutte le 3438 osservazioni simulta- il nee eseguite nei due Osservatprii, ha trom. in quiete ) Oss. Etneo trom. in moto ) Oss. di Catania trom, in quiete N.*^ si totale delle oss. Dunque in ^ Oss. Etneo ) Oss. di Catania qualunque modo l'Osservatorio Etneo, 158 1, si faccia il 0, 614 537 0, 0, 380 confronto una quiete del tromometro piìi ha si , al- frequente, cir- ca una volta e mezzo a due che a Catania. Influenze meteoriche Veniamo ora a considerare e distinguere le che, le quali insieme alle geodinamiche possono cause meteori- movi- produrre mento del tromometro. Consideriamo mometro era il rai)porto del numero delle volte in quiete a quello in cui era in che il tro- movimento, quando spirava vento forte o fortissimo nei due Osservatori, si ha: 4(39 Oss. Etneo -rr^ =: 0, 685 685 38 Oss. Catania ^-- o80 Troviamo anche il = 0,' 065 rapporto del numero delle volte che (sem- pre cou vento forte) 6 - tromometro era in quiete il tale (Ielle Osservazioni; si 469 -— - Oss. Etneo 1154 forte il = 38 -— Oss. Catania Dunque con vento numero al olo 406 0, = 0, 061 tromometro all'Osservatorio Etneo fermo circa 10 volte più frequentemente che rimane to- ha: in Catania. esamina quale era la direzione del vento forte che spirava nei 38 casi in cui il tromometro era in quiete a Catania, sui 38 casi) era vento di si trova che quasi sempre (cioè in 34 Se poi si terra. Inoltre, il mare nei detti 38 casi era sempre calmo. Di più cercando quale era lo stato del tromometro in Catania, quando il mare era agitato od agitatissimo, si trova che mai il tromometro era in istato di quiete. Dunque in Catania suolo, perchè agita il il vento fa oscillare mare: il la spiaggia, la fa entrare in oscillazione, l'Osservatorio, distante solo '/^ il tromometro ed quale battendo in cadenze che si il contro trasmette fino al- chilometro dal mare libero. Inve- Kil. ce l'Osservatorio Etneo, essendo lontano circa una ventina di dalla spiaggia più vicina a levante, non sente l'intlueuza dell'agita- zione del mare: donde una ragione di maggior tranquillità del tromometro. Sopprimiamo ora nel nostro studio le influenze meteoriche, considerando solo le osservazioni fatte con vento nullo o debole: fticendo il rapporto del numero delle volte in fu quieto a quello in cui fu in moto, Oss. Etneo . Oss. Catania 758 -— 469 1644 ^—-^ si ha : = 1, 616 = ,, 0, ,^, 454 cui il tromometro e facendo il 7 — tromometro osser- rapporto del numero di volte di vato in quiete al numero totale delle osservazioni, 758 Oss. Etneo Oss. Catania —^ = —— = 5267 per le sole cause sismiche Dunque anche 0, 618 0, 312 ha si ha: si in Catania maggior frequenza dei piccoli movimenti del suolo che all'Osservatorio Etneo. Qui si potrà notare che in Catania vi è tutto quel comples- che so di movimenti, urti, rumori, causati dal traffico cittadino suolo, del agitazione leggera una produrre a contribuire possono , mentre all'Osservatorio Etneo, quando non fischia il vento ed il la quiete ed il silenzio sono completi: talché vulcano non rugge, basta un minimo rumore per destare che vi dimora. Ma la attenzione del personale tale considerazione perde del suo valore, ri- al limite occidentale della città, in luogo finora poco fr-equentato, e perciò tranquillo. flettendo che l'Osservatorio di Catania è i>osto Moti macrosismici cioè Passiamo ora a considerare i movimenti macrosismici tenendo conto soltanto di quelle avvertite , le oscillazioni del suolo, dalle persone (i terremoti propriamente detti) allo scopo di elimidisparità nare l'influenza della strumenti degli sismici dei due è notevole. Osservatori, la quale Dal 29 agosto 1891 a tutto ottobre 1900, in 869 giorni di dimora all'Osservatorio Etneo ed in Catania coll'osservazione quotidiana dal 1891 in poi, si sono rilevate all' Osservatorio Etneo 28 scosse e 32 in Catania. Facendo il rapporto dei terremoti giorni di osservazione si osservati ha: Oss. Etneo -^ 869 = 0, 052 32 = 0, 009 Oss. Catania .^—-r 3o91 al numero dei Risultano dunque i terremoti più frequenti che in Catania. meno doveva di quel che Ma all' aspettarsi considerando , eccezionale del primo Osservatorio; e di to' Etueo quasi Oss. pivi si una porzione un plafond di Rimontando ai che , la posizione deve notare quan- segue: Fra le 28 scosse osservate, solo 6 furono tissima ed un' altra, pure fortissima 6 volte non deve sorprendere, ed è ciò una forti, produsse for- caduta di la in gesso. tempi precedenti, bì qualche leggera lesione solo all' si ha che l'Osservatorio su- epoca dei terremoti e dell' e- ruzioue nel 1883; in tempi ancora più lontani quando nel luogo non stesso vi era che un semplice rifugio pei viaggiatori, fondato nome di Gratissima, poscia ricostrui- nel 1810 dal Gremmellaro col nome to con oblazioni degli Inglesi, e perciò ribattezzato col Casa non inglese, ha alcun ricordo si , uè scritto zione, di danni gravi sofferti dal fabbricato per terremoti zioni. di né per tradi- , Questa immunità devesi certamente in parte od eru- alla costru- zione massiccia e solidissima dell' Oss. Etneo ed anche del rifugio ma dipende pure che V ha preceduto, alla cima dell' dalla scarsità di scosse forti Etna. Eruzioni Quanto cosa è alle eruzioni, la Queste diversa. si possono dividere così: 1° eruzioni intercrateriche, 2° eruzione per trabocco di lava dal cratere, 3° eruzioni per uscita di lava del cratere centrale, 4" eruzioni esplosive di fumo dalla base e materiali frammentarii, 5° eruzioni eccentriche, ossia dai fianchi del vulcano. Naturalmente Osservatorio 1' dalle eruzioni del 2° 3° e 4° bocca superiore del cratere parte rivolta il 1' all' detto cratere ha tagna , , ; del il danneggiato che quando escono dalla cioè od anche dalla base ha ceduto , alla pressione quando oltrepassato dotato di grandissima resistenza, del Piano centrale può essere di esso , nella Osservatorio: poiché è accaduto varie volte che lasciata uscire , , non genere Lago quale , la lava è come ed urto della lava il ed arrivata giunta pure non è che è noto , grosso al della all' , e monaltezza fondo del cratere un grande cono av- - - 9 veutizio, formato di materiale frammentario, di recente aggiunto e sovrapposto airantichissimo ed immune cratere dittico; essendosi colmato, costituisce l'attuale Piano del Lago Dal 1810 il quale suddetto. in i)oi si liauiio 9 eruzioni dal cratere centrale, di cui 1 iiscirouo dalla base, 3 dalla cima, 2 rimasero soffocate nel- r interno del cratere stesso. Di quella che nessuna era diretta al luogo dell' sommità del cratere centrale dalla traboccò torio, dall' orlo ma eruppero superiore meridionale, si 3 eruzioni 1863 del quelle in , dalla base, Delle Osservatorio. diresse sull' la lava Osserva- giunta a poca distanza da esso, deviò a ponente, ed ar- rivata presso Lago Castello di Piano del il all' orlo di questo al- tipiano, si fermò. eruzione centrale del 1806 venne scagliato l!^eir centrale un' enorme quantità verticalmente e ricadde sul cratere l' altezza Ma salì a toccare la Casa inglese: nella notte del getto e la sua luminosità potè esser visto fino a Malta, a 200 che , ricoprendolo di un centrale, mantello di fuoco, senza però arrivare fu tale dal cratere infuocato materiale di Km. , che di distanza. nell'ultima eruzione esplosiva del cratere centrale nel lu- glio dell' anno scorso 1899, molto materiale infuocato cadde sul- l'Osservatorio da grandissima, altezza, traforando la cupola di ferro ed i tetti coperti di lamine di zinco. Naturalmente questo fatto, rcfugio e dell' Osservatorio quindi ferro, e ri si è stimato , per quanto unico nella storia del ha destato prudente blindare di apprensione, e qualche i con tetti lamine di scavare delle cuccette nello spessore grandissimo dei mu- dell'Osservatorio, affinchè possa ancora dimorare e riposare si lassù tranquillamente. Fumi vapori e Però anche senza considerare frequente delle eruzioni centrali , il conto della molestia che producono del cratere centrale, le quali mettere in certi casi il pericolo, fortunatamente vi è pure da le esalazioni potrebbero esser soggiorno nell' tenere non qualche acide e soffocanti tali Osservatorio. <la non per- Vediamo ciò che ili - 10 fatto risulta dalla statistica che tiene si pure di questo feiiomeuo. Sopra 869 giorni 258 volte ; perinaiieuza di ebbero delle emanazioni d' soffocanti, 19 volte forti, -^^^ :=: 869 all' 0,' ; ossia, ^^ 869 297 e =:: emanazioni deboli quasi 3 volte ogni 10 za frequenti quanta ; ma le forti si giorni, cioè rare. Osservatorio Etneo essendo 0,' : 022 giorni, dunque abbastan- ebbero solo circa una volta ogni cin- Aggiungasi poi che mai zioni ebbero tale intensità da obbligare le dette esala- personale il vatorio ad allontanarsene; e ciò neppure davanti l' si leggera anidride solforosa o solfìdrica dell' Osser- periodo del- il eruzione del 1892. Nei casi di dere forti le finestre e le emanazioni, per poterle tollerare, basta chiuporte esterne e far comunicare i am- diversi bienti fra di loro e colla grande sala del cannocchiale refrattore. Finalmente accenneremo ad un altro iucomotlo che talora deriva dal cratere ceutrale, ed è famo si costituito l' da invasione dell'Osservatorio da solo vapor acqueo: molesto, ma Non innocuo. può sempre distinguere questo vapore dalla nebbia comune me- teorica, ossia dalle nubi, che per la non di rado invadono l'Osservatorio nota azione condensatrice speciale, esercitata dalle alte cime. In blocco si ha che nei predetti 869 giorni fu invaso dalla nebbia 154 volte, ossia per essere men di due volte ogni 10 1' Osservatorio —= 0. 177 giorni. CONCLUSIONE Infine i^ossiamo asserire in generale che per Ijredette cause di pericolo o di molestia il nessuna delle personale dell' Osser- vatorio è mai stato obbligato a lasciarlo. Certamente, tutto considerato, bisogna venire alla conclusio- ne che la stabilità del suolo all' Osservatorio Etneo, ossia 1' esser esente da frequenti e notevoli scosse, dipende dalla vicinanza del - Il - cratere centrale che funziona da valvola di sicurezza, e dà sfogo diretto alla tensione dei fluidi ribollenti nelP interno del vulcano, montagna non viene scossa da cima della e quindi la le agitazioni, le esplosioni dei fluidi vece ghissime falde, o sotto dal centro che dista il essi che stanno sotto di Kilometri Etna per una trentina non possono avere sfogo che per lunghi quindi essi fluidi debbono scuotere I pochi terremoti forti che il canali e complicati , , e sovrastante terreno. hanno avuto luogo no poi potuto danneggiare seriamente in- Catania piede del vulcano, come sotto dell' ; le lar- 1' lassù, non han- per la sua Osservatorio solidissima costruzione. Quanto alla incolumità dell' Osservatorio per le eruzioni, essa dipende principalmente dal fatto che esse scoppiano per lo piti nei perchè la anziché dal cratere centrale fianchi della montagna ; , pressione interna per spingere la lava (che è circa 3 volte come V acqua , materiale pesante vischioso) fino e molto tenace o al cratere centrale, cioè fino all'altezza di 3 Km., dev'esser enorme, superiore alle 900 atmosfere; quindi per lo cano cedono, prima che quando forza : ciò accade , piìi i fianchi del vul- giunta al cratere centrale; e la lava sia la lava arriva in poca quantità e con poca e quando riesce a traboccare, forma piccole colate. Più spesso dal cratere centrale ha luogo P eruzione vapori ad altissima tensione e temj)eratura che loro pezzi di lava vecchia, scorie, lapilli e ceneri. teriali, i di gaz e trascinano con Di questi ma- più pesanti per lo più ricadono entro la bocca stessa o sulle falde del cratere centrale. Neil' eruzione del luglio vatorio, ed anche oltre fino a 1899 i Monte proiettili caddero sull'Osser- Filosofo, perchè essa eruzione il camino verticale dell'Etna, ma per una bocca interna, secondaria, rivolta alquanto a sud, cioè verso non ebbe luogo proprio per r Osservatorio: i suoi proiettili. la quale a guisa di mortaio lanciò contro di esso - 12 - SUNTI DI MEMORIE D.R L. Mendola e F. EiiEDiA. — ANDAMENTO ANNUALE DELLA DIFFERENZA DI TEMPERATURA FRA GLI OSSERVATORI METEORICI DEGL'ISTITUTI FISICO E ASTROFISICO DELLA R. UNIVERSITÀ DEGLI STUDJ IN CATANIA. uou privo Si è creduto un certo interesse questo studio, di tenuta presente la differente posizione alti metrica topografica e de' su detti Osservatori, e più ancora per le condizioni affatto di- verse degli ambienti ad essi circostanti : V Istituto senta la parte più bassa e più centrale della alti edifìzi e in i^rossimità del uno dei punti più elevati mare ; città, rappre- fisico circondato da sorge in quello astrofisico e periferici di essa, in luogo libero, in mezzo a terreno lavico e giardino, lungi dal mare. periodo di osservazioni quotidiane preso in esame è quello Il degli otto si anni lS92-'99 fondano su i calcoli e le considerazioni i ; medi decadici valori rature massime, fra le minime , delle differenze risultanti fi'a le fra le escursioni e fra tempe- quelle si- multanee delle 9^ del mattino nei due Osservatori. Da le tabelle o prima da le da golarizzati poscia con principali conclusioni 1. La curve ottenute con le la formola di Bessel, La valore rò : " le seguenti differenza tra le medie temperature massime, quella tra 9'' hanno un andamento analogo differenza tra le medie temperature andamento inverso a quello 3. ricavano si : le escursioni, e quella delle 2. tali valori, corretti costanti strumentali e da gli errori accidentali, e re- delle precedenti ; minime segue un ; La differenza tra le medie temperature massime assume minimo in luglio, e quella tra le minime in gennaio e peQuando la temperatura rimane stazionaria, la differenza di ; " queir estremo dal quale dipende " gione (cioè del minimo e a mantenersi il carattere termico della sta- in inverno e del minima „ : massimo in estate) teu- 4. La media diliereiiza fra cola di quella fra i - 13 i termometri a massima è termometri a minima, cioè piii i)ic- souo questi piìi iuflueuzati di quelli da le variazioui di altitudine e da le condizioni dell' 5. ambiente circostante ; L' escursione della temperatura è minore ne' e centrali della città che in quelli elevati e liberi è facilmente spiegabile considerando dai venti e , bassi qual cosa azione differente esercitata 1' immagazzinamento, da parte degli 1' punti la edifìzi circostanti, di notevoli quantità di calore, sufitìcienti a mitigare le variazioni brusche della temperatura atmosferica 6. Il decremento mesi estremi mesi (ientrali 7. ; della temperatura delle 9'^ massimo è ne' anno, nullo in maggio e agosto, e minimo ne' dell' ; La temperatura 9'^ delle si presenta invertita più (cioè elevata in alto che in basso) per un periodo di 10 decadi comprese tra il maggio e l'agosto, damento operato dal e meglio ancora Non che il spiega sia col differente riscal- si con gli sole, sia effetti della brezza di mare, con l'azione concomitante di queste due cause. osservandosi ciò nei medi dei dati estremi, se ne deduce senza poterlo provare la stessa per — che nell'Istituto fisico 1' di strumenti — registratori ora dei massimi e dei minimi non sia per le due stazioni della temperatura mancanza la e precisamente che , le indicazioni debbano presentare un ritardo notevole nell'I- stituto fisico. E si può conchindere che rattere termico simultaneo ma 1' andamento zioni per fatti Oltre che all' si , Osservatori non hanno ca- si differenzia nelle due , sta- nettamente spiegabili. all' intenzione di portare un locali sulla modesto contributo temperatura atmosferica, mediante questo studio, di render possibile gamento della serie di in poi nell'Istituto fisico, ziata dal due della temperatura argomento delle influenze è cercato, i com' era facile del resto prevedere 1892 su piìi il colle- osservazioni termiche eseguite dal 1865 con quella larghe basi. dell' Istituto astrofisico ini- resterebbe la pare cellula 16 come orgauo ferrifero o einooiobigeno. L' confortato a questi suoi apprezzamenti animali di transizione, come leptocefali, le larve i A. alcuni dal fatto di dei pesci , ecc. che nel loro sangue (bianco) non hanno che queste forme elemenemoglobina) tari (senza , invece degli ordinari corpuscoli rossi male perfetto (anguille A ; i trasformazione in ani- quali ai^pariscono soltanto più tardi nella ecc.). -questo proposito egli ha intrapreso un' altra serie di studi come pure sugli embrioni di primissimo sviluppo, quando non ancora è comparsa su questi animali di transizione, pollo nel F emoglobina. Da queste ulteriori ricerche l'argomento potrà essere confermato o meglio chiarito. Alla fine P A. fa rilevare, che questo reperto cellulare endoglobulare conferma e dilucida reperti anteriori da lui segnalati i nel globulo rosso: perciò egli pubblicherà in esteso soltanto quest'ultima memoria, appena sarà terminata la incisione delle tìgure: sarà sufficiente il solo sunto publicato per le cazioni fatte dal I^ovembre 1899 al penultime comuni- Giugno 1900. Prof. A. Petrone — VALORE DEL NUOVO REPEETO NELL' EMASIA PER L' AZIONE DEL PIROGALLOLO. L' il A. ricorda che nel Giugno scorso comunicò reperto speciale di un corpicciuolo di colorito all' Accademia giallo bruno, sovente frammentato a bastoncini o granuli, che aveva riscontrato costantemente sti all' azione Notò nell' dell' interno degli eritrociti negli animali sottopo- acido pirogallico. tìn d' allora, che per 1' azione di altre ottenuto in qualche caso un reperto simile: il fatto era costante, per cui questa sostanza per guenza lo zooide sostanze però pel egli credè dell' emasia, e quindi rosso. Opinò che di dissoluzione del globulo all' azione aveva pirogallolo elettiva alla il di consecolorito speciale fosse dato dalla formazione della pirogallina: credè infine ravvisare in tale reperto un importante mezzo diagnostico per la clinica e per la medicina legale. - - 17 L' interesse scientifico e pratico della questione obbligò iu 1' seguito ad estendere le ricerche per rendersi ragione renza di quel reperto, sebbene eccezionale, Nel ripetere molte volte pirogallolo. senza assoggettò modo i preparati per un' ora a due ore della i^erfetto , ma il assoluto mostravano co- reperto. Sottopose allora assoluto per fissava si mancava o quasi; medesimo tempo altri preparati, quali restati per 20 a 24 ore in alcool stantemente fissazione, in- sangue il reperto caratteristico il faceva con lo stesso sangue e nel un sangue di molti malati il nel cui sangue subitterico per ascesso epatico, avendo in seguito non essere bagno acuta e cronica, e poi in cardiaci : trovò l'itterizia la confermato in tutti ciò al di alcool ed avendo incominciato con un infermo giorno, reperto, dovè poi ricredersi stesso appa- avvelenamento da pirogal- 1' vece di 24 ore come faceva precedentemente: i dell' concorso del cane o nel coniglio, per risparmiare alcool assoluto, egli lolo nel in il gli stesso lo causa del fatto, ammalati di malaria dopo potè confermare e lo ancbe nel sangue dell'uomo sano, e poi in quello del cane, del coniglio e della cavia. Perduta così l'importanza esclusiva del pirogallolo pel reperto in parola, emergeva per 1' A. interesse del reperto costante nel l' sangue, apprezzabile specialmente in quei globuli rossi in cui ar- un certo grado tificialmente (alito, ecc.) si procurava Se non che faceva molto peso nel ancora la questione, va notato il che fatto tale reperto con sin' Nikiforoff ed nuato sperimentando avendo soluto, tato con il reperto la fissazione di fin allora solfato di il emolisi. ora nessun osservatore ave- innumerevoli esarai essiccato e fissato in alcool assoluto. Allora con la miscela di di suo animo, per rivedere ha fatti nel fissato è mancato. il Ha sangue sangue conti- 20 ore con nuovo alcool as- adoperato sempre un alcool assoluto trat- rame anidro, ed il reperto è anche mancato e costantemente con replicati saggi fatti. Ha ro, sperimentato altro alcool assoluto con solfato di rame pu- anidro ed anche allora Dopo ancora altre il reperto è costantemente mancato. prove di controllo fatte , avendo potuto - 18 - escludere la genesi del feuoiiieiio dal solfito di rame, gii è sem- brato molto probabile essere quell'apparenza dovuta all'azione di un composto rame di' di ferro che commercio del : per lo più è presente acqua dell'alcool assoluto, contemporaneamente del corpuscolo rosso fatta colorazione del nel solfato di questa sostanza sciolta nella minima quantità dall' alcool corpicciolo centrale , alla fissazione opererebbe lentamente la della cellula sanguigna per nuova combinazione chimica. Ricerche microchimiche più accurate potranno mettere Infine perto , il 1' la quistione nei suoi giusti termini. A. fa rilevare esservi sempre l'interesse quale comunque corpicciuolo, ne riconferma questo re- in produca, facendosi soltanto su quel si 1' esistenza. — Era già composta la stampa di questo sunto, quando ho ottenuto Nota identico reperto nel corpuscolo rosso, mediante preparati di ferro ( solfato di protossido di ferro, allume ferrico) messi uell' alcool assoluto. Inoltre il solfato di rame, che formava il fondo dell' alcool assoluto che dava il reperto sottoposto all' analisi chimica ha confermato indubbiamente la presenza del ferro In modo che posso conehiudere, essere quel reperto dovuto all'azione del ferro sul corpicciuolo centrale della cellula sanguigna. l' — , A. Prof. GIBILI A. Petrone — PETRONE SUI GRANULI E GLOBULI TIN- DEL SANGUE. Anche su questo argomento, di cui 1' A. fa rilevare l'impor- tanza pratica per la Clinica, rammenta la nota annunciata anche nel Giugno passato, nella quale per le sue osservazioni conchiu- deva, che granuli tingibili col rosso neutrale egli negli eritrociti nemmeno del si augurava da non aveva trovato rigenerazione degli Autori che avevano calcolo però della serietà proposito, sangue in : ulteriori responsi risultati, che avessero potuto dichiarare e mettere nei giusti termini l'argomento. avendo richiamato grande interesse facendo studiato in in quest' clinico, e anno l' Il quale attenzione degli studiosi pel principalmente per ciò che riguarda la quistione dei globuli tingibili dal bleu di metilene in rapporto al significato clinico delle varie anemie, ha fermato anche 1' attenzione - 19 - Egli ha potuto sempre coufermare, che essicando fissandolo poi in alcool assoluto né globuli tingibili, tingibili: nel non il sangue in rigenerazione alcuni globuli chiaramente nucleati sangue e a granuli vi sono uè glohuli hanno si mancano apparenze evidenti ; È di granuli tingibili col rosso neutrale o col bleu di metilene. verchio far rilevare, che non è meglio il bleu di metilene, cromatica, quando il -solo che dà rosso neutrale la colorazione , ma so- anche della sostanza globulo rosso è evidentemente nucleato. il P una, né D' altra parte né 1' altra sostanza colorante tingo- uo questi nuclei dei normoblasti, come non colorano quelli degli ovipari, se sangue è ancora vivo il zione del sangue dal vivo nella con la prima o con e ciò succede come seconda sostanza: la tempo, un' ora e più, quando lorarsi, , si deve passare un certo globuli rossi sono i nell' estra- ottiene cloruro-sodica colorata soluzione anche pel nucleo dei morti, per co- leucociti: soltanto al- lora questi elementi si rigonfiano, restano immobili, e comincia la come avviene nelP ameba. colorazione, iDrecisa mente Che se invece luzioni, rese il sangue formiche 1 quasi, perchè i globuli buli degli ovijìari che si 4000, : cava in una delle precedenti sosi muoiono ha la colorazione immediata o glo- presto, si rigonfiano. I rari immediatamente colorano nucleo loro il nella soluzione normale colorata sono rigonfi, morti, ed allo stesso modo si colorano i dimostra, confermando nel sangue si fa gli stifica la eritrociti dopo A., elementi cellulari sono morti. cioè fatti, della refrattarietà colorazioni alle degli elementi morfologici vivi, e della assenza di granuli bili negli 1' principio uoto, che la colorazione anche il quando Su questi due secondo nuclei resi liberi. Tutto ciò, la fissazione in alcool assoluto, conclusione negativa a cui era arrivato 1' tingi- A. giu- nella nota del Giugno. Se non che continuando le ricerche sul sangue estratto dal vivo nella soluzione normale colorata, mentre ha potuto confermare che nella prima ora matiche non avviene, più colorazione si tardi, sempre la colorazione delle sostanze cro- quando gii elementi muoiono, la manifesta sia nel nucleo dei globuli bianchi, sia in - 20 - quello dei rossi, quando esiste, sia iu in certi casi si trovano nei globuli una quantità Ed rossi. di granuli che ha allora dovuto conchiudere, che la tiugibilità di questi granuli cromatici è resa permeaMlità dello strato l^opsibile dalla quando sono morti sangue dopo fissato, cool assoluto 1' non mostra ne, : fino 1 : 10000 col liquido sangue colorata, tra le normale si mentre poi , si ha il ap- lastri- Xa CI con ha meno rag- ha perfetta colorazione e si Poggi , due 0,70 di bleu di metilene: così grinzamento dei globuli, mente che lo stesso lo stratarello di è giovato meglio della, soluzione si 5000 eritrociti, affatto globuli o granuli tingibili. pena estratto nella soluzione normale 1 degli mentre estrazione semplice ed essiccamento, in al- A. facendo immediatamente L' esterno e diventati idropici, globosi; rapida- piti vantaggio di apprezzare e limitare la quantità di sangue che esce nella goccia pel suo colorito poco forte. E sul principio che la colorazione è tan- sempre fondandosi to più facile, rapida e completa quanto più è permeabile lo strato F A. ha impiegato globulo rosso, corticale del molte altre soluzioni sempre decrescenti di lorate, nelle qaali estratto buli si fa più rapidamente, che è alla soluzione 0,30 questa i la si rigonfiano, la sostanza cromatica sodio co- morte dei glo- sempre più presto sino più appropriata per globuli rossi quasi immediatamente e la colorazione della rossi, sangue dal vivo, il successivamente cloruro di si tali ricerche : in mostrano globosi dei globuli bianchi e comincia dopo pochi minuti, ed in mezz'ora è perfetta: con ha anche la soluzione 0,20 si di parecchie ombre lo stesso effetto le quali poi : ma con formazione sono la norma servendosi della soluzione cloruro-sodica 0,10. Con questi mezzi egli ha creduto poter stabilire, che più giovani sono meno resistenti dei vecchi, diventando bosi quelli a granuli, poi i Ha si rigonfia, e si di globuli senza granuli tingibili, colora diffusamente col bleu di potuto inoltre notare^ che o a granuli tingibili, globuli forniti di nucleo, poi quelli sprovvisti. Contemporaneamente una parte anche i prima glo- sia nel il numero sangue metilene. dei globuli rossi nucleati fetale, che nelle anemie è immensamente maggiore a quello del feto a termine quando con si ritenuto sinora ipoisotonica, cioè 0,30 sangue nella soluzione quasi non - 21 apprezzano piìi la estraendo , assoluto alcool fissazione in il sangue nel così : globuli a granuli tingibili e globuli nucleati, con la suddetta tecnica il è notev^olmente abbondante, facendo numero degli uni e degli altri grande contrasto con la scar- sezza del reperto nel sangue fissato in alcool. L'altro fatto ha clie A. fissato l'attenzione dell' che è, ne^ sangue embrionale, fetale o da rigenerazione (come nel modo migliore si può studiare nell' avvelenamento da pirogallolo), quando con la soluzione 0,30 hanno molti globuli si metà sino alla rossi tra tingibili e nucleati in rapporto a quelli che sono anucleati e senza granuli, se si tratta lo stesso sangue con ruro-sodica 1: 100 ed anche 1: 0,70 tutti la soluzione clo- apparivano quelli che globuli nucleati o a granuli tingibili, appariscono come come glo- buli tingibili diffusamente; e ciò insieme al reperto ordinariamente combinato di globuli tingibili e globuli a granuli al reperto di globuli tingibili, diffnsamente colorati in cui tamente distinguere granuli cromatici fortememte un vero nucleo anche essi quando i tinti nell' A. intermedia essi globosi, che i glohuli in eritrociti tingiMU hanno ancora sostanza cromatica, soluzioni ipoisotoniche fusamente, come anche egli i ma : che a parte quei globuli che a parte di scovre colle si si sono una conservando definitivi, ancora la proprietà di colorarsi in modo diffuso. Ciò quelli che talora restano discoidi: questi fatti hanno la convinzione, di passaggio e globuli tingibili mostrano una resistenza minore, mostrandosi anch' gli eritrociti ordinarli generato fase ; ed infine pel fatto che insieme possono net- si colorano dif- soltanto artificialmente per condizioni estrinseche, ha potuto modo indubbio confermare. In modo che in globuli tingibili deporrebbero, secondo nerazione del sangue , e non la loro presenza 1' O., per la ma la rige- persistenza nel sangue sarebbe di cattivo pronostico, indicando lo sforzo inutile del processo rigeneratore. — — - 22 ELENCO DELLE PUBBLICAZIONI pervenute in camMo dono, presentate nella seduta del 24 novembre 1900. e in ITALIA Bergamo Bologna — Ateneo — R. Acc. di se, lett. ed arti — XV. Voi. Atti. — Mem. 8er. 5* Tom. Vili — Jìend. N. Voi. IV nied. — Boll. med. Ser. Voi. XI 6-10. dei Georgotìli — Ser. Voi. XXIII delle se. dell' Istit. 1-2. 1-2. S. — Soc. med.-chir. e Se. — R. Acc. ecou. -agraria — Boll. Ann. XXXII 2-3. — Soc. eutomol. id. Genova — R. Acc. medica -^ Boll. Ann. XV Messina — Acc. Peloritaua — Anu. XIV. — CCCL Anniv. della Universetà Messina. — Mem. Ser. 3^ Voi. X io; XI Milano — R. lomb. e — Eend. Ser. 2^ Voi. XXXIII 11-16. — Atti Fond. Gagnola. Voi. XVII. — R. Osservat. Brera — PiihbL N. XXXIX. — Soc. di uat. e Mus. id. uat. Voi. XXXIX — Boll. Ann. XIV 6-1 Mineo — Osservat. meteor.-geodiu. Gnzzanti — Voi. XXXIII Modena — Le Staz. sperim. agrarie Najjoli — R. Acc. med.-chir. — Aim. LIV — Ardi, ostetr. e giuecol. — Ami. VII 5-10. — Soc. delle scienze — Bend. Acc. mai. Ser. 3^ Voi. VI Padova — La nuova Notarisia — Ser. XI luglio-ottobre 1900. — Palermo — R. Acc. e Ser. 3" Voi. V. — Boll. Ami. 1894-'98. — Soc. Igiene — Boll. N. Anu. Ili — Soc. per storia patria — Arch. Ann, XXV. N. Panna — Assoc. med.-cliir. — Bend. Ann. 7-1 Perugia — Università — Ann. Fac. med. Mem. Acc. med.-chir. Voi. XI 2-3. Roma — R. Acc. dei Lincei Bend. mat. Ser. 5' Voi. IX 10-12, 7'' se. i(l. Firenze 4^* Atti. 1-2. ital. 1-2. Atti. di di se. Ist. lett. i. di id. ital. civ. di st. se. « 1. ital. 3-4. 1-2. Atti. di id. id. 1-2. Atti. » r. se. jìs. di se. id. sicil. id. sicil. lott. arti e 5-7. Atti. d' S. 1-2. la st. I sic. S. 1. e e nat. CI. se. fis. Voi. ìd. id. id. id. IX (1) (2) 1-8. — Bend. Sed. solenne 10 — R. Acc. medica — Boll. Ann. XXVI — Acc. pontif. dei u. Lincei — Ann. — R. Comit. geol. Italia — Boll. Ser. — Boll. Ser. Voi. — Soc. geogr. — Mem. Voi. IX. giuguo 1900. 5-6. Atti. 4"* d' ital. 4*^ I LUI Voi. 7-1 1. 5-7, I 1-2. — Roma — Soc. geol. ital. 23 Voi. Boll. - XIX 1-2. — Boll. Ser. Voi. I 3-4. — Hoc. zool. Ser. 4^ Voi. XII Siena — R. Acc. dei Fisiocritici — ~ Boll, del Naturalista — Auu. XX — Riv. di uat. — Aun. XX 7-10. ìd. medicina — Giorn. Ann. LXIII 5-8. Torino — R. Acc. — R. Acc. delle scienze — Voi. XXXV 7-15. id. veneto di se, e art. — Ser. 8* Voi. II 7-9. Venezia — R. e arti — Alem. Ser. 3^ Voi. LXXIV Verona — Acc. di agricolt., se, 2'^ ital. id. Jtti. 4. ì(l. 7. se. ital. di Atti. • Atti. lett., Istit. lett. LXXV 3 , 1-2. ESTERO A^iiascalientes Augsburg — Basel Berlin — — Gesell. Naturi". — — An. XVlI — Ber. XXXIV. El Instructor Naturwiss. Vereiu — 1-6. Verhandl. Bd. II 1-4, I — Ber. K. Preuss. meteorol. Instit. • iiber 1-4, III 1-4, die Thlit. Vili — Erg. Beoi. II Ili Ordn. Jhg. — Erg. Gew.-Beoi. 1897. Stai. Bone Bonn id. — — — Acad. d' Hippone — Bull. N. — C. r. des ré un. Naturliist. Verein — Niederrhein. Gesell. Bordeaux — la u. 1899 2. 1899, Sitzungsier., Coium. météorol. de 5. 29. LVI 2. 1899 2. Verhandl. Jhg. — XII 3, 1899. Jlig. Giroude — Observ. pluv.-therm. jun. 1898, mai 1899. id. — — Me'm. Ser 5^ Tom. Ili V app. — Proc. veri. Ann. 1898-99. scienees — Proceed. Voi. XXXV 8-22. Soc. des se. phys. et uatur. i, 2, — Americ. Acad. of arts — Naturwiss. Verein — Abhandl. Bd. XVI Bruxelles — Acad. de médeciue de Belgique — Bull. Sér. 4^ Voi. XIV 4-5, 7-8. — Soc. entomol. de Belgique — Ann. Tom. XLIII. — Soc. malocol. de Belgique — Ann. Tom. XXXI XXXIII. id. — Soc. belge de géol. de paléontol. et d'hydrol. — Bull. Sér 2^ id. Boston a. Breuien 3. r. id. r. Tom. Budapest — 2, II 2, IH I, K. M. Tudom. Akad. IV — — I. Mathem. termész. Maihem. termész. XVIII — — id. — K. M. Termész. Cliapel Hill, N. C. Cliristiania — N. — Tiirs. — — ertes. XXVII 1-2. ÀIonograpMa chiropterum Hungarice. ilath. u. naturwiss. Ber. Bd. 1899. — Journ. Voi. XVI XVI. 2. Wolken-Beob. in Nono. 1896-97. 4. XVII Kot. lìapp. sur les trav. de l'Acad. El. Mitch. scieut. Soc. Meteorol. Instit. kòzl. Kot. 3, Colmar - — Natnrhist. Gesell. - 24 N. F. Bd. I-IV. Mittheil. — Procscd. Tom. VII. — Naturwiss. Gesell. «Isis» — Sitzungsber. u. Abhandl. Edinburg — Roy. Hoc. — Froceed. Voi. XXII. — lowa Daveiiport, Acad. of uat. scieuces — Freiburg id. — Br. i — Fribourg. HarleiU 1900 Ilig. Dresden — _ XXXIX TrauK. Voi. — Naturf. Gesell. Ber. Bd. — Soc. friborg. des se. uatur. Mus. Teyler — Arch. Sér. 2e — Soc. liollaud. des scieuces Tom. IV Lausanne— Soc. vaud. des 2-4. XI 2. VII Bull. Voi. VI Arch. i. 5, iiéerl. 3-4. VII l. se. ex. 2^ Sér. nat. et I. XXXVI natnr.—Bnll. Sér. 4^ Voi. se. 136-7. — Soc. géol. de Belgique — Ann. Tom. XXVI XXVII des scieuces — Mém. Sér. 3^ Tom. id. _ Soc. London — Roy. Soc. — Froceed. Voi. LXVI 430-4, LXVII 435-8— Fhilos. Trans. Voi. 191 B, 192 A-B, 193 A, 191 A. — Bep. the Malaria Committee 1899-1900. — Council Nov. 30. 1899. Survey — Bull. N. IV. nat. Madison — Wisc. geol. y uat. — Anuar. 1900. Madrid — Acad. de cieucias exact., Froceed. Voi. XLIV 4-5. Soc. — Meni. Manchester — Liter. and Marseille — Fac. des scieuces — Ann. Tom. X — Mem. y Ber. Tom. XIV Antonio Alzate Mexico — Soc. cieut. 1-2. 4, I^iège II. r. 1-2. io hist. a. fis. a. pliilos. préf. .Minneapolis, Montevideo Moscou Minn— Geol. — 1-6. 1-6. » « nat.Mst. Surv. of Minn.— J/in». a. — Mus. nacioual An. Tom. Ili 14. — Soc. impér. des Natnralistes — Bull. 1898 2-4, 1899 — K.B.Akad. der Wisseiiscìia{ten~ Ahhandl. math.-phys. Mttnclien XXI — Neuchatel — New-York — I. N. nat. — liist. Bull. 1-12, VI — Soc. N. Y. Acad. of scieuces, V i. Bd. CI. 1. Tom. XXVI. Froceed. N. IX. Mst.— ^«w. Lyc. of uat. Voi. II _ Pubi. Paris ìd. — _ Mus. d'hist. uat. — — Bull. Voi. Bull. Soc. zool. de France Philadelphìa — Rio de Janeiro Rochecliouart Rochester Library — Acad. — — of. IV i-ii, 1-12. — Mem. Voi. — rmns. Voi. X ìd. XX 2, I. Soc. des se. uatur. New-Port, R. 2^ IV. iot. Stud. Ser. — — — — 1900 6-8, 1-4. Tom. XXIV. — Froceed. 1899 3, 1900 i. Arch. Voi. X. Bev. Voi. Soc. Les amis des se. et avts Acad. of scieuces XI 4-9. Ann. 1899 Bull. uat. scieuces Mus. nacioual IV i. 1-3, Froceed. I. — Bull. Tom. III. Tom. IX 4-6, X l. 6-8. Rovereto St. Louis — — I, R. Acc. di se, - 25 — o arti degli Agiati lott. — Eep. XI. — J3uU. Voi. XVII — Meni. Voi. Vili Aiti. Ser. S"* VI 1-3. Mi880uri botau. Garden St.-Pétersbourtf — Com. géologique XVIII 6-10, XII 4, 1-2. 3. — Mus. uacional — nforme 1898-1900. — K. Sv. vetensk.-Akad. — Bih. UH Bandi. Bd. XXV 1-4. Stuttg-art — Verein vaterliiud. Naturk. iu Wiìrtt. — Jahresheft. Jhg. LVI. Tokyo — Uuiversity — Calend. 1899-1900. — Journ. Voi. XII 4, XIII 1-2. of Toulouse — Acad. des se, iuscript. et b.-lettres — Bull. Tom. II 1-4. id. — Uuiversité — Jjui. Fac. Sér. 2« Voi. I-II. Tufts College, Mass. — Tufts College — Stud. N. Upsala — Universitet — Bull. Voi. IV WasLiugtoii — U. Dep. Agriculture — Bioì. Bull. N. 12-13. San José Slockholm fiir Coli, se. Jilém. se. 6. geol. S. id. Wien — S. Mas. uat. — Nassauiscli- Verein Bull. N. 150-152. Eep. XIX 2, 2, 3, XXXIII-'IV, 'VI-'VIII. 5, XLIX Jahrb. Bd. XX atl., 6. i, 2-3. Verhundl. Jhg. 1900 6-10. — Naturkunde fiir 17-19. i. Mon. XXXII — — Am. Fauna. N. J^'. Eep. 1897 — — — — Survey S. geol. K. K. Geol. Reiclisaustalt Wiesbadeu 8. of. — — U. — U. id. Instif. LUI. Jahrb. Jhg. 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Venanzio — Milano, 1899. Idem — Escursioni Vesuvio — Napoli, 1899. Idem — Sul Vesuvio nei campi Flegrei — Napoli, 1900. Idem — Parosismo stromboliano — Id. Id. Idem alla terapia — Pisa, 1900. Mirabella G. — L' emoterapia in rapporto all'igiene Moscato P. — A proposito de L'anchilostomanemia in Sicilia» — Catania, 1900. MuLLER J. — Briefe an Anders Betzius — Stokholm, 1900. MuSMBCi N. — Carcinoma delV esofago — Milano, 1900. — Su di un caso raro di fibroma ugola — Napoli, 1900. Idem terre coloranti — Verona,. 1900. NicOLis E. — Marmi, pietre suoi vini — Id. Id. Perez G. B. — La provincia di Verona — CataRicco A. — Conferenza interna'/Aonale per la carta fotografica del Idem ^"otizie al e e « dell' e e i cielo nia, 1900. — Occultazione — Considerazioni Idem Sala L. Serono C. — — Milano, — Catania, 1900. due 1898-'900. Vade-mecum alcaloido-terapia — 1900 teoremi sulla funzione proporzionalità, ecc. (con e aggiunte) Silvestri A. Saturno del 13 giugno di — Torino, 1900. 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