DELLA PROVINCIA DI TRENTO ANNO XIV - N. 1 - I TRIMESTRE 2016 POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN A.P. D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27.02.2004 N. 46) ART. 1, COMMA 1 - DCB TRENTO AUT. TRIB. TRENTO N. 1161 DEL 12.02.2003 - PER. TRIM. LE CONTIENE I.R. news AVVISO DI CONVOCAZIONE ASSEMBLEE PARZIALI dal 7 al 16 marzo 2016 All’interno troverete il Questionario conoscitivo, uno strumento utile per individuare, raccogliere e analizzare il Sistema di gestione per la qualità e per valutarne possibili miglioramenti Sintesi d Sintesi Bilancio Consuntivo 2015 Attività economiche 2016 DATI DEFINITIVI CAMPAGNA 2015 POLIZZE COLLETTIVE Co.Di.Pr.A. i Bilancio IL MIX D DOTTI I STRUMENT HA L’O DALLA NUO I BI V DELLA ETTIVO COM A P.A.C. STABI U NE LI DEL RE DDITO ZZAZIONE A ZIEN DA L E I N T RO Periodico del Consorzio Difesa Produttori Agricoli Co.Di.Pr.A. ANNO XIV - N. 1 Co.Di.Pr.A. periodico dell’Associazione Esercente l’impresa giornalistica: Agriduemila s.r.l. - Via Giusti, 40 - 38122 TN Direttore responsabile: Piero Flor Direttore editoriale: Andrea Berti Consulenza editoriale: Francesca Negri-CommFabriK Costo abbonamento annuo 2,00 € Pagamento assolto tramite versamento quota associativa. Redazione e Segreteria: Via Giusti, 40 - 38122 Trento - tel. 0461/915908, fax 0461/915893 Progetto grafico e impaginazione: Curcu & Genovese Associati S.r.l. Stampa: Tipolitografia Alcione - Gardolo (Trento) L’editore ha ricercato con ogni mezzo i titolari dei diritti fotografici senza riuscire a reperirli. Ovviamente a piena disposizione per assolvere a quanto dovuto nei loro confronti. IN QUESTO NUMERO Cari Associati…............................................................................pag. 4 Convegno ASNACODI e CESAR........................................pag. 6 Fare rete e cambiare modello di leadership per affrontare il futuro................................pag. 8 Progetti sperimentali al servizio della competitività e dell’innovazione................................pag. 10 I numeri 2015 delle avversità atmosferiche calamitose in Trentino.......................pag. 13 Le novità del piano assicurativo 2016....................pag. 15 Convocazione assemblee parziali 2016................pag. 18 Fondo di Mutualità sotto soglia..................................pag. 20 La convenienza di assicurarsi........................................pag. 22 Questionario conoscitivo..................................................pag. 25 Sintesi di Bilancio....................................................................pag. 29 Anni 2014-15 - Stato patrimoniale............................pag. 30 Anni 2014-15 - Conto economico...............................pag. 31 Prospetto economico annuale – anno 2016......pag. 32 Considerazioni sui dati di bilancio............................pag. 33 Avversità Atmosferiche, confronto tra i principali parametri assicurativi – 2001/2015 .pag. 35 Polizze collettive Co.Di.Pr.A............................................pag. 38 Sistema di gestione qualità............................................pag. 47 Valutazioni e suggerimenti dei soci Co.Di.Pr.A. .................................................................pag. 48 3 L Cari Associati…. di Giorgio Gaiardelli Presidente Co.Di.Pr.A. a ripresa vegetativa è alle porte, siamo pronti ad affrontare una nuova annata agraria dopo la pausa invernale e con essa tutte le attività connesse. Per Co.Di.Pr.A. la primavera 2016 rappresenta un fondamentale momento storico, sarà a breve infatti ultimata la nuova sede. Le aziende del trentino avranno un’infrastruttura e un impulso per efficientare le attività e le funzioni innovative di Condifesa nell’ambito della gestione del rischio. strumenti li g to a li p m a ha La nuova P.A.C. io e destinato h c s ri l e d e n o di gesti to settore s e u q a e rs o s importanti ri Nelle prossime settimane sono convocate le Assemblee Parziali che si terranno nei diversi Comprensori (nell’allegato a questo numero è pubblicato il calendario completo) nelle quali verranno analizzati i risultati della campagna 2015 e illustrati i nuovi obiettivi coerenti con l’evoluzione del settore delineata dalla nuova Politica Agricola Comune. Per essere più vicini ai nostri soci e per cercare di dare maggiore informazione, abbiamo aumentato il numero delle preassemblee; ciascun socio potrà partecipare a quella che ritiene più comoda come località e orario. La riforma della Politica Agricola Comunitaria, ha di fatto non solo confermato la necessità di fornire adeguato sostegno alle aziende agricole per mezzo del sistema assicurativo contro le tradizionali avversità atmosferiche (gelo, grandine ecc.), ma ha introdotto i “Fondi di Mutualità” quali Giorgio Gaiardelli strumenti innovativi. La nuova PAC incentiva e sostiene gli strumenti per la gestione del rischio aziendale con rilevanti finanziamenti certi fino al 2020. I Condifesa permettono agli agricoltori di confrontarsi con forza con le Società di Assicurazione e di agevolare l’accesso ai meccanismi virtuosi delle coperture assicurative e dei Fondi di Mutualità per proteggere il patrimonio degli associati dai rischi dell’attività agricola. Aumentando la complessità degli strumenti di gestione del rischio diventa indispensabile un rapporto associativo ancora più responsabile, vivo e di prospettiva. Solo grazie alla convinzione e coerenza dei Soci, disponibili a rinunciare a qualche presunto immediato vantaggio e a perseguire un vantaggio di sistema, è possibile creare il contesto di massimo beneficio, grazie al fare sistema per migliorare la competitività. Un’ottimale programmazione non può prescindere da una condivisione con gli agricoltori che, per cogliere appieno tali opportunità, dovranno superare la “paura” dell’innovazione e accogliere con fiducia e attivamente le nuove soluzioni. Dobbiamo sentirci tutti partecipi, responsabili e determinati nel perseguire gli obiettivi e le opportunità per il nostro territorio. In collaborazione con Assessorato, Ministero, Ismea e Apot nel 2015 sono stati attivati due nuovi Fondi sperimentali: – IST (Income Stabilization Tool); – Fondo Mutualistico per danni da fitopatie (scopazzi, sharka, flavescenza dorata, ecc.). Il sistema di finanziamento prevede che il contributo pubblico incassabile sia proporzionale alle somme pagate agli agricoltori dal Fondo; per questo motivo è indispensabile che i fondi abbiano capacità finanziaria. Come risulta dal bilancio, Co.Di.Pr.A. ha un patrimonio superiore ai 10 milioni di euro e una dotazione finanziaria per Fondi Mutualistici di ulteriori 10,5 milioni di euro. Siamo riusciti a fare il primo passo di un lungo percorso. Anche nel 2015 gli agricoltori trentini hanno saputo cogliere le opportunità del sistema della gestione del rischio; i quantitativi assicurati e le tipologie di polizze sottoscritte ne sono un’importante testimonianza. Nelle scorse settimane si sono liquidati circa 31 milioni di euro dalle Società di assicurazione e 2,86 ml di euro dal Fondo Mutualistico agli agricoltori, sono stati liquidati inoltre 2 ml di euro a cantine e magazzini. Già dal 2009 è stato costituito il Fondo di Mutualità per la copertura dei danni sotto soglia. Alla luce delle nuove disposizioni del PSRN 20152020 e in considerazione della riduzione di aliquota contributiva che, già dall’anno scorso, è passata dall’80% al 65% della spesa, sarà anche quest’anno opportuno mantenere le garanzie offerte dal Fondo di Mutualità nel 2015 al fine di contenere il costo a carico degli agricoltori. La riduzione di aliquota contributiva non deve essere vista come un fattore negativo, in un contesto finanziario difficile dove alcune misure sono state escluse dai finanziamenti, la gestione del rischio ha visto garantita una straordinaria dotazione con un contributo al 65%. A fine dicembre 2015 abbiamo inviato una lettera a tutti i soci, firmata da tutti i Centri di Assistenza Agricola (C.A.A.), da Apot e da noi, avente per oggetto le procedure per la predisposizione del “Piano Assicurativo Individuale” (P.A.I.). Ebbene grazie alla fattiva collaborazione di tutti, soci ed enti preposti, possiamo dire che siamo in dirittura d’arrivo per il completamento di questo indispensabile adempimento. Permettetemi un sincero ringraziamento ai responsabili dell’Assessorato all’Agricoltura in particolare all’assessore Michele Dallapiccola, al dirigente generale Paolo Nicoletti e al dirigente del Dipartimento territorio, agricoltura, ambiente e foreste Romano Masè, al responsabile del Servizio Vigilanza Fabrizio Dagostin e al responsabile di Appag Pietro Molfetta con i quali la nostra struttura ha un continuo e proficuo confronto. Nelle fasi di cambiamento normativo e di procedure è necessario uno straordinario e nascosto lavoro delle strutture, al fine di poter beneficiare delle agevolazioni. Permettetemi di ringraziare il direttore Andrea Berti e tutto il personale di Co.Di.Pr.A. per il loro costante impegno e per i risultati ottenuti di cui siamo orgogliosi. Un pensiero riconoscente anche al Consiglio di Amministrazione di Co.Di.Pr.A. per il costante sostegno e collaborazione nello sviluppo delle nuove iniziative. È grazie a questa piena collaborazione che si è riusciti brillantemente a superare le difficoltà, non poche, che tutti conosciamo e con fiducia affrontiamo la nuova campagna e le nuove difficoltà. Nella speranza di incontrarvi numerosi alle assemblee colgo l’occasione per porgere i miei più cordiali saluti. 5 Convegno ASNACODI e CESAR A inizio febbraio abbiamo partecipato all’ottava edizione del tradizionale convegno organizzato dal Cesar, prestigioso istituto guidato dal professor Angelo Frascarelli, con Asnacodi, associazione nazionale dei consorzi di difesa. L’incontro sulla gestione dei rischi e in particolare sugli strumenti più adatti da utilizzare, come d’altra parte tutti quelli che lo hanno preceduto, ha registrato un grande successo. Il presidente di Asnacodi, Albano Agabiti, ha sottolineato che l’importante appuntamento si caratterizza per la partecipazione qualificata di esponenti del mondo scientifico e della ricerca, oltre che degli operatori del settore: Condifesa, periti, Compagnie e broker assicurativi. Il presidente ha ribadito che la collaborazione con università, centri di ricerca come il CNR e istituzioni pubbliche come l’Ispra, il cui presidente Bernardo De Bernardinis è intervenuto ai lavori, riveste carattere strategico per lo sviluppo del settore agricolo e la tutela del reddito delle imprese attraverso gli strumenti di gestione del rischio. Tutte Barbatelle di qualità per un prodotto di qualità le componenti interessate alla gestione del rischio possono partecipare ai PEI, partenariati europei per l’innovazione finanziati dai piani di sviluppo rurale 2014-2020. La possibilità di prevedere e verificare, attraverso tecnologie mirate, fenomeni atmosferici importanti e poter valutare la loro incidenza sulla resa delle colture è, infatti, un elemento determinante in campo assicurativo. «Questa tecnologica è la seconda grande rivoluzione dell’ultimo secolo» ha osservato il presidente di Asnacodi, paragonando gli effetti che satelliti e droni hanno sulla vita delle aziende agricole a quella che ha avuto la meccanizzazione a partire dagli anni ’50 dello scorso secolo. Per gli agricoltori assicurarsi rimane conveniente nei momenti di crisi nonostante le difficoltà derivanti dal periodo di rodaggio che il nuovo sistema di interventi deve affrontare attraverso il secondo pilastro della PAC. «Asnacodi – ha assicurato AGABITI – è impegnata nei suoi quotidiani confronti con il Ministero delle politiche agricole per semplificare le procedure affinché vi sia la certezza di riuscire a impegnare In Trentino, in un territorio unico per posizione e clima, moltiplichiamo più di 120 varietà da vino e 20 varietà da tavola che danno origine con un’ampia gamma di selezioni clonali innestate sui principali portinnesti, ad oltre 500 combinazioni per ogni esigenza. Dall’impegno, dal lavoro e dalla grande esperienza dei soci dei Vivai Cooperativi di Padergnone vengono moltiplicate le barbatelle che contribuiscono alla nascita dei migliori vini italiani. Soc. Coop. Agr. 6 Via Barbazan, 13 - 38070 Padergnone (TN) Tel. 0461 864142 Fax 0461 864699 - w w w. v i c o p a d . i t - i n f o @ v i c o p a d . i t tutte le cospicue risorse, 293 milioni all’anno, messe a disposizione nel piano di sviluppo rurale nazionale». Una delle difficoltà da superare, e AGABITI ha chiesto al Ministero delle politiche agricole un rapidissimo sforzo organizzativo in questa direzione, riguarda l’allineamento di una serie di dati senza i quali non è possibile aprire la campagna assicurativa 2016. «I tempi sono scaduti, perché entro il 15 febbraio bisogna aprire la nuova campagna», ha puntualizzato il presidente di Asnacodi, assicurando che il sistema dei Condifesa è a disposizione delle istituzioni «ma gli ostacoli debbono essere rimossi entro quella data». Il Ministero delle politiche agricole, a nome del quale è intervenuto Mauro Serra Bellini, ha ribadito la disponibilità alla collaborazione unitamente agli enti tecnici di supporto nell’avvio della complessa macchina amministrativa. Uno dei problemi che riguarda le assicurazioni agevolate è il gap ancora esistente tra nord e sud e a questo riguardo Serra Bellini ha confermato che con l’attuale normativa è possibile lavorare sul piano delle informazioni e utilizzare la leva degli strumenti di riassicurazione. «Gli obiettivi di Asnacodi fino al 2020 si incentrano sulla gestione del rischio in funzione della tutela del reddito per risarcire quei danni suscettibili di escludere le imprese dal mercato, utilizzando le risorse pubbliche come avviene nella maggior parte dei paesi, anche fuori dall’Unione, come ad esempio negli USA, dove sono stati drasticamente ridotti i pagamenti diretti, addirittura sostituiti da contributi sui costi assicurativi», ha sottolineato il direttore Paola Grossi. «In particolare – ha spiegato – le coperture assicurative e i Fondi Mutualistici costituiscono un supporto alle imprese anche sotto il profilo del rating creditizio e, in generale, degli investimenti finanziati dai PSR. Noi presenteremo progetti per l’applicazione delle nuove tecnologie e ci impegneremo per la loro diffusione coinvolgendo tutti gli stakeholder ma non vogliamo impegnare risorse umane e finanziarie per passare carte», ha avvertito Grossi. Le assicurazioni agevolate per l’agricoltura sono oggetto dell’attenzione dell’Ania, l’associazione che raggruppa le assicurazioni italiane, e secondo Pier Ugo Andreini il sistema deve essere reso sempre più sostenibile, soprattutto deve essere allargata la base assicurativa che consente l’abbassamento dei prezzi e l’allargamento delle possibilità di assicurarsi. Co.Di.Pr.A. è fra i consorzi più dinamici e più attenti alle nuove opportunità, partecipa e stimola l’innovazione anche in ambito nazionale. 7 M Fare rete e cambiare modello di leadership per affrontare il futuro di Paola Grossi Presidente del gruppo Gestione dei rischi agricoli Copa-Cogeca, Responsabile legislativo Coldiretti Roma e Direttore di Asnacodi auro Magatti, professore, sociologo, economista ed editorialista de Il Corriere della Sera, rilevava che il pessimismo caratterizzante la psicologia collettiva degli italiani colpisce gli osservatori stranieri. Questo va attribuito alla cattiva malattia che trafigge le società decadenti per le quali il futuro è sempre peggiore del passato, un atteggiamento contrario rispetto a quello che dovrebbe avere qualunque società sana, culturalmente elevata, evoluta in parole povere. Compito di qualunque leadership, che è veramente tale e si candida a essere tale, è contribuire a indirizzare le emozioni delle comunità che possono a si evolve, le v ti a rm o n la , ia Il mondo camb miche in cui ci troviamo no condizioni eco tutti si chiede A . e rs e iv d o n o società, la a competere s re ia b m a c r e un contributo p viluppo, risparmiare s lavorare per lo efficiente iù p o d o m in estire risorse per inv essere influenzate da incertezze o momenti di crisi, per evitare gli effetti molto più negativi dei problemi che si devono affrontare. Solo se c’è fiducia, le imprese investono, le famiglie spendono, le banche prestano, i giovani intraprendono. Ma per dare coerenza alle azioni necessarie e per affrontare le sfide che qualunque momento presenta, è necessario creare una cornice condivisa che riduce il disordine e la confusione perché la somma di 8 singole misure slegate fra loro, non fa una politica, un disegno progettuale, un obiettivo. In una società complessa la frequenza e l’intensità delle urgenze è tale da assorbire ogni energia e rischiamo di farci inchiodare da queste impellenze quotidiane invece di perseguire un disegno di lungo periodo per governare gli eventi. In particolare la nostra società è invecchiata appoggiandosi sui “trasferimenti” (di ricchezza di padre in figlio, degli assegni pubblici erogati in un’ottica di assistenza, dei sostegni alle imprese “in conto capitale” senza prevedere in cambio investimenti privati, ecc.) piuttosto che sulle politiche attive. Si impone ora un cambio di mentalità poiché l’idea del “trasferimento di ricchezza” invece della “creazione” ferma tutta la nostra società e anche il settore agricolo. Ma politica attiva vuol dire anche coniugare libertà e responsabilità. Lucidamente analizzare situazioni e comportamenti assumendosi anche la responsabilità di criticità o fallimenti: solo prendendone coscienza critica si progredisce non scaricando su altri le cause dei default (Compagnie di Assicurazione, Agea, Istituzioni, Europa). Nel settore che ci interessa, la gestione del rischio, l’applicazione di queste riflessioni ci porta a concludere che dobbiamo cambiare il “verso” di certi comportamenti, che hanno contraddistinto la pratica degli anni scorsi. Non è certo colpa delle imprese agricole e neanche dei Consorzi di difesa: semplicemente il mondo cambia, la normativa si evolve, le condizioni economiche in cui ci troviamo a competere sono diverse. A tutti si chiede un contributo per cambiare la società, lavorare per lo sviluppo, risparmiare risorse per spenderle in modo più efficiente. Nel nostro settore questi obiettivi si perseguono riflettendo sul fatto che la gestione del rischio è un insieme complesso e rinnovato di strumenti, alcuni dei quali sono di esclusiva competenza delle imprese. Mi riferisco alla capacità di auto assicurazione, che tutte le imprese devono avere, e che si traduce nell’accantonamento di una parte dei profitti per i tempi peggiori, nella messa in opera di azioni di prevenzione dei rischi che ogni impresa può incontrare, nel rafforzarsi per la capacità di stare sul mercato con prodotti di qualità, nel farsi riconoscere dal consumatore, dai clienti in genere, andando direttamente sul mercato con il proprio nome e “mettendoci la faccia”, nel fare rete con le altre imprese analoghe e con quelle della filiera, attraverso l’aggregazione societaria, in cooperativa, utilizzando i contratti di rete per fare sistema nei distretti. Questi strumenti realizzano una rete di protezione che potremmo definire “standard”, che dovrebbe valere a proteggere le imprese dai rischi che anch’essi potremmo definire “standard”. Per i rischi maggiori invece le misure di gestione del rischio costituite dai contratti assicurativi e dai Fondi di Mutualità devono costituire una rete di sicurezza per gli eventi che sono suscettibili di mettere a rischio la sopravvivenza delle imprese. In questo settore i Consorzi di difesa costituiscono un esempio unico in Europa di aggregazione delle imprese agricole nei confronti delle compagnie assicurative che svolgono un ruolo insostituibile di supporto alle imprese agricole. Ruolo che si va allargando dalla stipula della polizza collettiva alla gestione dei Fondi di Mutualizzazione alla realizzazione di sistemi di prevenzione e di accertamento di rese e danni con l’applicazione delle nuove tecnologie. Altro campo di applicazione privilegiato dei Consorzi di difesa è il Fondo di Mutualizzazione per la stabilizzazione del reddito che può essere agevolato anch’esso con i Fondi della P.A.C. Per i fondi sta per essere adottato un decreto che ne disciplina il riconoscimento ai fini della contribuzione ma è importante che si facciano sperimentazioni per poterli avviare subito, su più larga scala, quando saranno agevolabili. La nuova frontiera su questo punto è costituita dallo sviluppo di forme integrate di tutela del reddito, dalle avversità atmosferiche alle fluttuazioni dei prezzi internazionali. Le azioni dovrebbero essere orientate dalla duplice considerazione dell’efficienza e dell’equità, con azioni volte a sviluppare tecnologie innovative anche attraverso la condivisione e la collaborazione di sistema, garantita dall’associazione nazionale dei Condifesa. I Consorzi e Asnacodi a questo riguardo sono rappresentativi delle imprese agricole che rappresentano un elemento fondamentale del nuovo sistema basato sulla richiesta dal basso di ricerca e il riscontro sulle imprese agricole dell’efficacia della sperimentazione. 9 I Progetti sperimentali al servizio della competitività e dell’innovazione di Andrea Berti Direttore Co.Di.Pr.A., Gregorio Rigotti P.A.T. e Alessandro Dalpiaz Apot l 20 novembre 2015 è stato approvato il PSRN 20152020 che prevede quasi 2 miliardi di risorse destinate alla gestione del rischio: polizze assicurative, Fondi Mutualistici e l’IST (Income Stabilization Tool), fondo per la copertura dei drastici cali di reddito delle imprese determinati da cause anche diverse dalle calamità atmosferiche. Gli obiettivi della nuova PAC e del Ministero in ambito della gestione del rischio determinano la necessità di una crescente responsabilità degli organismi associativi ai quali è richiesto un sempre maggiore contributo per lo sviluppo di nuove misure articolate per la salvaguardia del reddito delle imprese. Non è sufficiente che gli organismi associativi si limitino alla gestione del contributo pubblico, è indispensabile che siano determinati nel permettere alle imprese associate di attivare i nuovi strumenti previsti dalla normativa e nell’utilizzare e ottenere le risorse comunitarie. È quindi indispensabile un’azione di comunicazione e di formazione degli imprenditori che devono essere consapevoli e convinti che la gestione del rischio deve essere intesa come una soluzione equilibrata e sostenibile, inclusiva di tutte esso a punto m to ta s è 5 1 0 2 Nel corso del stenere le o s r e p tà li a tu un Fondo di mu une fitopatie, lc a a d te ia g g e aziende dann del melo e o c ifi c e p s o s a lc gli scopazzi ne tazione del IST n e m ri e p s la o una picc 10 le problematiche che possono compromettere la continuità aziendale; deve inoltre favorire la competitività dell’impresa fungendo da indicatore di efficienza, da condizione di miglioramento del rating aziendale e quindi delle possibilità e del costo dell’indebitamento. Questo può essere perseguito sviluppando soluzioni in aggiunta alle polizze oggi esistenti, quindi certi delle garanzie e del rischio di protezione attuale. In collaborazione con l’Assessorato, il Ministero, Apot e Ismea abbiamo attivato nel 2015, primi in Italia, i Fondi di Mutualità, abbinati alle polizze, per la gestione dei danni da fitopatie (scopazzi, sharka e flavescenza dorata) e una piccola sperimentazione dell’IST. Nel corso del 2015 è stato messo a punto un Fondo di Mutualità per sostenere le aziende danneggiate da alcune fitopatie, gli scopazzi nel caso specifico del melo. L’iniziativa, frutto di una forte collaborazione tra il consorzio di difesa Co.Di.Pr.A. e Apot, con il supporto costante della Provincia Autonoma di Trento, è stata realizzata sapendo che nessun altro strumento di aiuto alle aziende sarebbe stato possibile. I primi risultati dicono già che sarà un’iniziativa utile, ancora unica nel suo genere, e apprezzata per l’aiuto che potrà dare alle aziende che decidono di rinnovare i loro frutteti principalmente a causa della forte incidenza di piante colpite da scopazzi. I principali aspetti positivi degli strumenti innovativi risiedono nel concetto di mutualità che, non prevedendo il versamento di premio a un soggetto terzo (compagnia assicurativa) a copertura di un rischio, consente di non perdere e accumulare i versamenti dei soggetti partecipanti quando non erogati per indennizzi aziendali. Importante è il meccanismo di finanziamento da parte dell’Unione Europea, che interviene con un contributo del 65% sull’ammontare degli indennizzi erogati dal fondo. In parole povere attraverso questo meccanismo si riesce a garantire un contributo del 65% dell’importo totale indennizzato, attraverso il fondo direttamente erogato dall’Unione Europea, senza costi a carico della Provincia. Il meccanismo di intervento è certamente interessante e prevede un indennizzo fino alla percentuale massima del 70% della perdita sofferta dall’azienda per effetto dei danni arrecati dalla fitopatia, rispetto al proprio “reddito medio” triennale o quinquennale. Apot, Co.Di.Pr.A. e Provincia Autonoma di Trento, promotori e gestori del Fondo di Mutualità per i soci di cooperative contro le avversità atmosferiche, operativo già dall’anno 2002, hanno deciso di valutare la possibilità di impostare due nuovi fondi con una apertura più decisa verso le fitopatie e con una piccola prima esperienza del “sostegno del reddito aziendale”. Dopo la raccolta e analisi di un’importante mole di dati aziendali si è deciso di proporre una prima impostazione, basata su dati benchmark per quanto riguarda i costi di produzione e su dati economici reali per quanto riguarda i ricavi delle singole aziende aderenti. In coerenza con precedenti delibere provinciali, si è anche individuata quale prima soglia per l’accesso ai benefici del fondo il 20% del numero minimo di piante sintomatiche nell’appezzamento interessato e si è previsto un indennizzo massimo pari al 50% del valore convenzionale dell’impianto espiantato. Tale valore mercuriale è stabilito annualmente dal Ministero con apposito decreto. La prima disponibilità finanziaria ammonta a 900.000 euro, che con un livello di indennizzo del 50% è sufficiente a intervenire con un montante complessivo di 1.800.000 euro (complessivamente 130 ettari). Nell’agosto scorso si sono così impostati i necessari passaggi operativi e a settembre le aziende sono state informate sulla modalità e sulle condizioni di funzionamento di tale fondo oltre ai passaggi più importanti per proporre la domanda di indennizzo. Le reazioni non sono certamente mancate e nell’arco di un mese e mezzo circa sono state raccolte oltre 532 domande d’indennizzo. Ogni appezzamento è stato visitato da tecnici organizzati da Apot e Co.Di.Pr.A., che hanno provveduto a contare le piante chiaramente sintomatiche, rendicontate in un apposito modulo 11 sottofirmato dal frutticoltore richiedente. Tutte le richieste e tutti i moduli sono stati oggetto di una prima analisi da parte del Comitato di Gestione del Fondo, che ha provveduto a una prima selezione, con l’esclusione delle domande relative ad appezzamenti con un numero di piante sintomatiche inferiore alla soglia minima. Tutte le aziende che hanno prodotto domande “approvate” saranno contattate nelle prossime settimane per completare l’istruttoria per il calcolo della riduzione di reddito sofferta e del ’innovazione ll e n r e d a le re Uniti per esse se trentine re p im e ll e d a favore conseguente indennizzo, che si prevede di poter erogare nella primavera 2016. Si stimano indennizzi per circa 450.000 euro. Sarà inoltre indispensabile verificare la condizione di superamento della soglia minima necessaria per aver diritto all’indennizzo. La partenza di un’iniziativa fortemente innovativa e praticamente senza precedenti ha comportato uno sforzo importante. È chiaro che il frutto di questo progetto può contenere delle imperfezioni, di cui il Comitato di Gestione è conscio, ma si è ritenuto comunque opportuno procedere con la sua attivazione per fornire alle aziende agricole uno strumento di sostegno aggiuntivo nel lavoro di controllo degli scopazzi. Qualche situazione di disagio ci sarà certamente e qualche aspettativa potrà andare delusa, ma nel suo complesso molte aziende otterranno risorse importanti e probabilmente inaspettate in grado di mitigare i forti costi della sostituzione dei frutteti. Sulla base di questa prima esperienza la prossima stagione sarà più facile apportare migliorie al sistema, per avvicinare ancora di più tale strumento alle esigenze delle aziende frutticole. Bisogna considerare che tale soluzione deve essere coerente e rispettosa delle norme comunitarie riferite alla gestione del rischio. Soglia di accesso, adesione dell’agricoltore in precedenza al manifestarsi del problema e quindi dell’estirpo, contributo di adesione e altre condizioni, non sono opzioni ma precisi vincoli normativi non derogabili. In alcuni casi tali vincoli possono comportare l’impossibilità di applicare criteri di buon senso, ma l’obiettivo di estirpare le fonti di inoculo è comunque l’obiettivo principale e il più importante per il sistema melicolo 12 e di conseguenza per tutte le aziende agricole produttrici. Due raccomandazioni sono ancora importanti: • è fondamentale che tutte le aziende provvedano a una accurata eliminazione delle piante infette presenti nei propri frutteti. Su questo punto l’azione di controllo svolta da Apot e dalla Provincia autonoma sarà sempre più precisa e attenta. Va anche ricordato che fra le condizioni di esclusione dal diritto all’indennizzo previste dal Fondo vi è il mancato rispetto delle disposizioni dei tecnici della Fondazione Edmund Mach e delle O.P. Estirpo immediato delle singole piante infette, modalità di effettuazione trattamenti, sono condizioni da rispettarsi pena l’esclusione dai benefici del Fondo. • un’accelerazione del processo di rinnovo può rappresentare un’occasione per velocizzare il rinnovo varietale o clonale, per avvicinare il ventaglio varietale alle effettive esigenze del mercato attuale come indicato dalle rispettive organizzazioni di produttori. In questo senso il Fondo potrà essere anche un prezioso strumento d’indirizzo. In sintesi, si invita a voler cogliere gli aspetti positivi di questa iniziativa, che, se ben utilizzata potrà portare benefici alle aziende ma anche all’intero sistema produttivo. IST (Income Stabilization Tool) L’adesione all’IST è stata applicata su un piccolo campione sperimentale di aziende agricole, quelle che hanno sottoscritto una polizza nel 2015 per il prodotto ciliegie e/o piccoli frutti. Il Fondo, complementarmente alla garanzia assicurativa, presterà la garanzia nel caso di drastici cali di reddito subiti dalle imprese. Il limite massimo di perdita di reddito che può essere compensato dal fondo è pari al 70%, con un massimale di partecipazione pubblica pari al 65% delle compensazioni pagate dallo stesso. Il reddito considerato è pari agli effettivi introiti dell’azienda agricola detratti i costi produttivi, che si è richiesto al Ministero possano essere calcolati con benchmark specifici per ogni prodotto. Il costo di adesione è compreso nella quota associativa riferita all’adesione assicurativa ed è pari al 3% del premio assicurativo (polizza ciliegie e piccoli frutti). In considerazione dell’andamento commerciale di questi prodotti non si prevedono indennizzi. I numeri 2015 delle avversità atmosferiche calamitose in Trentino N a cura della Redazione el corso del 2015 si sono verificate numerose grandinate che hanno interessato oltre due terzi dei territori coltivati della provincia. L’intensità e la forza delle grandinate mediamente non sono state devastanti, ma in termini di superfici colpite e di quantità di produzioni interessate possiamo considerare il 2015 l’anno più negativo degli ultimi lustri. Si sono verificati alcuni casi di danni alle produzioni a seguito della siccità prolungata; a riguardo è da precisare che le polizze collettive prevedono la copertura di tali danni esclusivamente per terreni dotati di un impianto d’irrigazione permanente e con disponibilità di acqua irrigua in situazioni normali. È da ritenersi ricompreso esclusivamente il danno dovuto a siccità eccezionale e prolungata che comprovi il depauperamento delle fonti irrigue. In alcuni terreni questo si è verificato e sono quindi scattati degli indennizzi. La copertura Evoluzione valori assicurati per garanzia – prodotti vegetali escluse strutture e vivai (in milioni di euro) 350,00 300,00 250,00 200,00 150,00 100,00 50,00 2001 Pluri Grv 2002 P. rese senza rischi catastrofali 192.687 P. rese con rischi catastrofali Gelo-Brina Tutte le garanzie 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 115.334.188 119.558.624 128.795.1750 151.541.063 151.465.885 119.483.087 72.350.672 67.668.998 116.914.260 110.016.405 62.318.821 57.396.417 28.632.150 21.108.199 898.742 6.264.226 5.850.818 6.045.906 - 3.792.520 16.028.164 31.334.911 77.164.539 90.894.146 85.143.147 84.612.275 149.301.251 172.630.732 212.716.222 13.916.776 49.108.046 4.493.718 14.797.520 23.368.661 52.062.266 53.334.954 5.971.715 971.502 - - - 6.549.967 - 8.578.272 18.409.877 42.179.926 59.117.233 279.325.230 234.357.917 - - - - - - 121.598.414 125.409.442 135.932.510 165.799.016 183.263.071 174.186.660 201.577.477 211.898.099 208.607.375 203.355.476 230.029.949 272.207.075 300.465.606 314.350.206 283.465.963 Dal grafico si evince che i valori assicurati relativi alla polizza sulle rese dal 2009 hanno un continuo trend di aumento. Circa l’82% dei valori assicurati nell’anno 2015 sono riferibili alla tipologia di polizza sulla rese a 9 garanzie: gelo e brina, siccità, alluvione, eccesso di neve, eccesso di pioggia, grandine, venti forti, sbalzi termici, colpo di sole e vento caldo. 13 rza delle fo la e à it s n te L’in iamente non d e m te a in d n gra nte, ma in è stata devasta colpite rfici termini di supe duzioni ro p i d tà ti n a u q e di ssiamo interessate po l’anno più 5 1 0 2 il re ra e consid ultimi lustri negativo degli copre la perdita di quantità (quintali persi di prodotto commerciale rispetto alla produzione mediamente ottenuta) e i danni di qualità (non per minor calibro, ma per avvizzimento o non raggiunta maturazione). I dati sulle liquidazioni 2015: – le liquidazioni assicurative delle polizze “singoli” riferite alle produzioni vegetali, ammontano a euro 30.953.626,35; – le liquidazioni a carico del Fondo Mutualistico ammontano a euro 2.861.270,36; – le liquidazioni settore zootecnico, dato non definitivo, stimiamo che a chiusura sinistri in corso ammonteranno a circa 1,4 milioni di euro; – le liquidazioni a carico del Fondo Mutualistico soci conferenti di cooperative agricole ammontano a euro 1.303.754,59; – le liquidazioni a carico del Fondo Mutualistico per comuni ad alto indice di rischio ammontano a euro 230.355,06, la dotazione del Fondo ha permesso di riconoscere una compensazione pari al 60,50% del danno effettivo. TOTALE € 36.658.005,65 Valori assicurati 2015 per garanzia Tutte le garanzie 283.465.964 234.357.917 Tipologia A e B Tipologia C 49.108.047 0 50.000.000 MULTI VALORE ASS.TO 100.000.000 MULTI CILIEGIE E PICCOLI FRUTTI 150.000.000 200.000.000 250.000.000 MULTI UVA MULTI FRUTTA 300.000.000 PLURI TOTALI € 234.357.917,22 € 3.083.997,00 € 42.672.397,72 € 188.601.522,50 € 49.108.046,54 € 283.465.963,76 PREMIO € 27.602.487,54 € 626.018,67 € 3.866.775,11 € 23.109.693,76 € 4.583.575,36 € 32.186.062,90 RISARCIMENTO € 26.800.018,59 € 352.505,91 € 717.528,70 € 25.729.983,98 € 4.153.607,76 € 30.953.626,35 s/c % 11,44% 11,43% 1,68% 13,64% 8,46% 10,92% s/p % 97,09% 56,31% 18,56% 111,34% 90,62% 96,17% TASSO 11,78% 20,30% 9,06% 12,25% 9,33% 11,35% Dati suddivisi per tipologia di polizza (risarcimenti polizza agevolata prodotti vegetali esclusa compensazione Fondo Mutualistico). 14 Q Le novità per l’agricoltore e il nuovo Piano Assicurativo 2016 di Andrea Berti Direttore Co.Di.Pr.A. uest’anno ci troviamo davanti a un piano assicurativo che, in coerenza con quello del 2015, tende a confermare soluzioni più articolate e ampie avendo come prospettiva lo sviluppo di misure della gestione del rischio e delle crisi in agricoltura. Infatti, già dal 2013, c’è stato l’abbandono delle agevolazioni relative alla polizza “monorischio grandine” a favore delle polizze sulle rese che offrono una copertura assicurativa aziendale più ampia. Come nel 2015, anche quest’anno il PAAN ha previsto la differenziazione delle avversità assicurabili fra avversità catastrofali (alluvione, siccità, gelo 15 el P.A.I. è d e n o zi a il p m o La c accedere essenziale per icurativi s s a i v ti n e c in agli .A.C. previsti dalla P e brina), eventi di frequenza (grandine, vento forte, eccesso di neve, eccesso di pioggia, colpo di sole) e avversità facoltative (vento caldo e sbalzi termici). Sono agevolabili i contratti che prevedono: le sole garanzie catastrofali, solo quelle facoltative o entrambe. Già dall’anno scorso, è inoltre possibile assicurare, oltre alle avversità atmosferiche, anche i danni da fitopatie e attacchi parassitari alle colture. L’Ente Pubblico è determinato nel favorire delle soluzioni assicurative che prevedano la copertura dei danni derivanti dall’insieme delle avversità previste nel Piano Assicurativo, e quindi dei contratti completi sulle rese che sono la base di partenza per arrivare a forme globali di tutela del reddito, comprensive del rischio fluttuazione dei prezzi dei prodotti agricoli e delle crisi di mercato. 16 Ai fini dell’ammissibilità a contributo i certificati di assicurazione devono essere sottoscritti entro i seguenti termini: l colture a ciclo autunno primaverile: 29 aprile; l colture permanenti: 29 aprile; l colture a ciclo primaverile: 31 maggio; l colture a ciclo estivo, di secondo raccolto, trapiantate: 15 luglio. Per ciascun prodotto/tipologia colturale/allevamento, le quantità assicurabili sono quelle realmente ottenibili dagli appezzamenti assicurati e non devono essere superiori alla produzione media annua calcolata sulla base della produzione ottenuta negli ultimi tre anni ovvero negli ultimi cinque anni escludendo l’anno con la produzione più alta e quello con la produzione più bassa. La produzione media annua dell’agricoltore da conteggiare nel computo della resa massima assicurabile è determinata sulla base di fonti amministrative, per gli anni 2010-2014, e sulla base della propria produzione dimostrabile con documenti fiscali ufficiali per il 2015. Per poter accedere all’aiuto l’agricoltore dovrà: l qualificarsi come agricoltore attivo ai sensi dell’art. 9 del Reg. UE 1307/2013; l redigere il Piano di coltivazione che, a partire dalle informazioni del Fascicolo Aziendale, descrive l’utilizzo agricolo delle superfici suddiviso per coltura e varietà. Al fine di semplificare l’attività dell’agricoltore nella fase di predisposizione del PAI, in collaborazione con la Provincia, con Apot, CAA Coop e i CAA, nelle scorse settimane si è cercato di utilizzare le banche dati esistenti per implementare i dati di dettaglio del Piano Culturale. Questo oltre a semplificare l’attività dell’agricoltore permetterà di ottimizzare i tempi di predisposizione del PAI. Altrimenti sarebbe stato impossibile garantire a tutti gli agricoltori da parte dei CAA, il rilascio del PAI. Essendo obbligatorio che il PAI sia rilasciato e sottoscritto prima della sottoscrizione del certificato, sarebbe stato impossibile mettere tutti gli agricoltori nella condizione di potersi assicurare; l predisporre il Piano Assicurativo Individuale (PAI) o (PMI) per fondi: basato sul Piano dei rischi individuale, secondo le specificazioni del Decreto Prezzi annuale e in coerenza con le rese medie territoriali. Quest’ultimo documento dovrà essere elaborato dai CAA e sottoscritto da ogni singola azienda agricola richiedente, prima della sottoscrizione dei certificati assicurativi. Ai fini della corretta predisposizione della documentazione necessaria per integrare il Fascicolo Aziendale, ogni azienda dovrà controllare i dati del fascicolo: La sottoscrizio ne d polizze assicura elle ti dovrà essere p ve osteriore alla stipula de l P.A.I. l superficie dotata di copertura antigrandine/ antipioggia/tunnel; l superficie dotata di impianto irriguo; l superficie dotata di impianto antibrina; l superficie coltivata con metodo “biologico” (iscritta ad apposito registro PAT “SIB”). La mancata corrispondenza dei dati tra “certificato assicurativo” e “Piano Assicurativo Individuale”, non consentirà l’accettazione della domanda di contributo per l’assicurazione. Evidenziamo che la data del PAI deve essere precedente alla data del certificato. Il Badcod del PAI dovrà inoltre essere inserito nel certificato; per assicurarsi si deve quindi: Tutto questo si configura anche nel programma di semplificazione “Agricoltura 2.0” contenente interventi d’innovazione tecnologica e di semplificazione amministrativa, fra i quali la sincronizzazione dei vari sistemi informativi regionali/ provinciali al fine di una banca dati unica. Confermare e aggiornare il Fascicolo Aziendale Dichiarare il dato Resa ottenuta 2015 Rilascio P.A.I. Stipula certificato 17 A Convocazione assemblee parziali 2016 di Giorgio Gaiardelli Presidente Co.Di.Pr.A. norma dell’art.18 dello Statuto Sociale, sono convocate le Assemblee parziali del Consorzio Difesa Produttori Agricoli Co.Di.Pr.A. nelle località e nei giorni indicati nel calendario analitico allegato al presente giornale. Per agevolare la partecipazione di tutti i Soci alle Assemblee, le stesse sono convocate nei vari Comprensori della Provincia. In base al Comune di residenza del Socio, lo stesso è invitato all’Assemblea della relativa zona. Raccomandiamo vivamente a tutti i Soci di essere presenti e in caso di impedimento di farsi rappresentare da un altro Socio, utilizzando la delega predisposta nell’allegato debitamente compilata e sottoscritta. DALLO STATUTO SOCIALE Art. 18 (estratto) - Le Assemblee Parziali sono convocate, a seguito di delibera del Consiglio di RNO ORDINE DEL GIO ARIA A) PARTE ORDIN e n l Presentazio che saranno e ri te a m ti n e u delle seg Generale a le b m e s s A ’ ll oggetto de l Presidente; e d e n o zi la e R ✔ iche 2015; m o n o c e à it iv ✔ Att attività 2016; a m m ra g ro P ✔ ttiva delle e ll o c a s e if d i ✔ Iniziative d elle strutture; d e i n o zi u d ro p alità; ✔ Fondi di mutu ntuali. l Varie ed eve lo svolgimento r e p ti a g le e D i l Elezione de a Generale. dell’ Assemble 18 Amministrazione, dal Presidente dell’Associazione, con avviso da pubblicare sul bollettino periodico dell’Associazione con almeno dieci giorni di anticipo rispetto alle date delle singole assemblee. Le Assemblee Parziali, presiedute dal Presidente, dal Vicepresidente o da un suo delegato, eleggono col sistema proporzionale un Delegato e un supplente ogni 30 voti dei Soci intervenuti in persona o per delega di un altro Associato. Se il numero dei voti non è esattamente un multiplo di trenta e il resto supera i 15, viene eletto un delegato anche per questo resto. Ciascun Socio o Delegato ha diritto ad un voto. Il Socio o Delegato assente può farsi rappresentare nelle Assemblee da un altro Socio o Delegato mediante delega scritta: ogni Socio non può rappresentare più di due Soci e ogni Delegato all’Assemblea Generale non più di un Delegato. L’Assemblea sia ordinaria che straordinaria è valida in prima convocazione quando sia presente o rappresentata la metà più uno dei Soci o dei loro Delegati; in seconda convocazione qualunque sia il numero dei Soci o dei loro Delegati, presenti o rappresentati, salvo che per particolari argomenti sia richiesta dalla legge una diversa maggioranza. Le deliberazioni dell’Assemblea sono vincolanti per tutti i Soci anche se non intervenuti o dissenzienti. DAL REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO Art. 1 (estratto) - Le Assemblee parziali devono essere convocate in base a quanto previsto dall’art.18 dello Statuto. Art. 7 - Il seggio elettorale è presieduto dal Presidente dell’Associazione o da un suo delegato, il quale nominerà un segretario che potrà anche essere non Socio, e si farà assistere da due o più scrutatori, scelti possibilmente tra i presentatori delle liste. Art. 9 - Sono ammessi al voto i soci che risultino iscritti nel libro dei Soci da almeno tre mesi. Ciascun Socio avente diritto al voto può farsi rappresentare da altro Socio mediante delega scritta. Un Socio non può rappresentare più di altri due Soci e un Delegato non più di un altro Delegato, oltre alle ragioni proprie. Art. 10 - Il seggio elettorale decide a maggioranza di voti sopra ogni contestazione che dovesse sorgere in merito alla votazione e alle relative operazioni. Il segretario ha voto consultivo. 19 A Fondo di Mutualità sotto soglia a cura della Redazione partire dal 2009, a seguito del mutamento della normativa, e in primo luogo con riguardo alla non ammissibilità a contributo pubblico dei danni inferiori alla soglia di accesso al risarcimento, Co.Di.Pr.A. ha costituito il “FONDO DI MUTUALITÀ CONSORTILE” per la copertura dei danni sotto soglia. riduzione a ll e d e n o zi ra In conside utiva che dal ib tr n o c ta o u q dell’ali l 65% si è a % 0 ’8 ll a d ta a 2015 è pass dispensabile in te n e m ta lu o ritenuto ass stione del e g i d i n o zi lu o perfezionare s tose per contenere i os rischio meno c co degli agricoltori costi a cari 20 È stata adottata tale soluzione in considerazione della necessità di contenere al massimo i costi assicurativi relativi a tale rischio e della natura non catastrofale a livello aziendale di tali danni (inferiori al 30% relativamente al medesimo prodotto coltivato dall’azienda agricola nello stesso comune). Questa efficiente, prudente e corretta soluzione di gestione del rischio coerente con gli obiettivi della PAC 2020 è stata sviluppata grazie alla consapevolezza e alla maturità degli agricoltori trentini che con professionalità credono negli obiettivi di sistema e riescono a cogliere i vantaggi dello stare uniti. Il Fondo concorre alla liquidazione degli eventuali sinistri sotto soglia fino al limite della sua dotazione finanziaria complessiva. In considerazione della riduzione dell’aliquota contributiva che dal 2015 è passata dall’80% al 65% si è ritenuto assolutamente indispensabile perfezionare soluzioni di gestione del rischio meno costose per contenere i costi a carico degli agricoltori. In considerazione del fatto che operando una riduzione dell’apporto per l’adesione al Fondo questa determina, per pari importo, una riduzione del costo dell’agricoltore, mentre una riduzione del premio della tariffa agevolata, per effetto del contributo pubblico, determina una riduzione al socio solamente del 35% e questo a fronte di un medesimo peggioramento delle condizioni della garanzia, risulta conveniente impostare una soluzione a minor garanzia e quindi costo per i danni sotto soglia. all’intermediario non verranno riconosciute ulteriori provvigioni rispetto a quelle riferite ai premi della polizza agevolata. Con soddisfazione possiamo garantire che la quasi totalità degli intermediari opera in stretta collaborazione con Co.Di.Pr.A. avendo l’obiettivo di favorire i nostri agricoltori, loro clienti. Qualche eccezione ovviamente esiste, ma noi non possiamo che continuare a perseguire l’interesse degli agricoltori con i partner che difendono ragionevolmente i propri interessi in maniera però non esagerata e sono la stragrande maggioranza, preferendo evitare collaborazioni con coloro che perseguono oltre ogni equilibrio le proprie posizioni illustrando le condizioni in maniera poco corretta. Le novità saranno illustrate nelle assemblee e pubblicate nel prossimo opuscolo informativo. A tal fine nel 2015, come deliberato dal Comitato di Gestione, è stata ridotta la percentuale degli apporti al Fondo ed è stata applicata per partita una franchigia a scalare con il minimo di 20 punti percentuali e, per danni da gelo, una franchigia pari a 20 punti percentuali per prodotto/azienda/Comune. I risultati ottenuti sono stati ottimi, infatti in questi primi anni di applicazione la liquidazione dei danni sotto soglia è stata riconosciuta praticamente senza riparametrazioni. Quest’anno le liquidazioni a carico del Fondo sono state pari a 2.861.270,36 euro, e la dotazione finanziaria, grazie anche alla copertura assicurativa, è stata sufficiente a coprire tutti i danni. Dalla tabella si evince chiaramente la convenienza del Fondo Mutualistico in favore degli agricoltori. Il Fondo Mutualistico opera senza sottoscrizione di polizze e certificati da parte dell’agricoltore e quindi Andamento Fondo Mutualità Consortile (in milioni di euro) 7,00 6,00 5,00 4,00 3,00 2,00 1,00 0,00 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 ANNI COSTI ASSICURAZIONI FONDO INDENNIZZI ASSICURATIVI APPORTI SOCI COMPENSAZIONI AGRICOLTORI RISERVA ACCANTONATA DANNI LIQUIDABILI 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Costi assicurazioni fondo 365.946,50 584.296,07 474.391,94 100.000,00 Indennizzi assicurativi 1.500.000,00 1.600.000,00 349.136,13 750.000,00 Apporti soci 1.941.461,80 1.893.040,73 2.241.041,47 3.360.626,00 3.728.878,86 3.982.090,49 1.855.077,75 Compensazioni agricoltori 1.941.461,80 1.140.912,91 2.899.260,18 4.600.000,00 2.030.469,71 4.206.977,14 2.861.270,36 0,00 752.127,82 93.909,11 0,00 1.114.113,08 755.099,70 433.753,29 1.941.461,80 1.140.912,91 2.993.169,29 4.588.588,61 4.744.582,79 6.166.493,09 3.257.107,45 Riserva accantonata Danni liquidabili 21 L La convenienza di assicurarsi di Vera Zattoni Responsabile settore innovazione a Tariffa assicurativa stabilita per ciascun prodotto e per Comune è determinata ogni anno avendo a riferimento i sinistri effettivamente liquidati nel periodo di osservazione in ogni Comune/prodotto. La media storica del periodo di osservazione delle liquidazioni rapportata al capitale assicurato, viene maggiorata di un 25% a copertura dei costi accessori (provvigioni intermediari, costi peritali, costi riassicurativi e costi amministrativi; vedi tabella qui sotto). COSTO ASS.VO 0 110 COPERTURA COSTO ASSICURATIVO O BUT TRI CON 6,5 AGRICOLTORE 3,5 SCOMPOSIZIONE FATTORI INCIDENZA COSTI ACCESSORI 2,5 I ISTR SIN IDATI U LIQ ,5 7 Esempio: in un determinato Comune nel periodo di osservazione (10 anni) si sono pagati indennizzi per 1.125.000,00 € rispetto a un capitale complessivamente assicurato pari a 15.000.000,00 €; questo significa che l’indennizzo medio è stato pari al 7,5% del capitale assicurato. La tariffa per l’anno successivo viene calcolata maggiorando tale percentuale (7,5%) del 25% a copertura dei costi accessori: si ottiene in questo caso una tariffa pari al 10%. to pubblico u ib tr n o c l a e Grazi onvenienza è garantita la c opertura della c 22 Ogni anno questo calcolo si ripete aggiornando i nuovi dati in maniera tale da mantenere inalterato questo criterio al variare delle liquidazioni nel tempo. In altre parole la tariffa del 10% è frutto di una situazione in cui nel Comune gli agricoltori hanno mediamente incassato il 7,5% del valore assicurato, quindi 7.500,00 € ogni 100.000,00 € assicurati, a fronte di un premio complessivo di 10.000,00 €. La corrispettiva quota a carico dell’agricoltore, al netto del contributo pubblico e dei costi gestionali } L’agricoltore mediamente spende 3,5 (3,7 comprensivo dei caricamenti e costi di gestione Co.Di.Pr.A.) e incassa Convenienza 7,5. Tale convenienza è palese e agricoltore riscontrabile anche su brevi periodi (7,5 - 3,5)= 4 nei comuni altamente grandinigeni; solo nel lungo periodo nei comuni meno grandinigeni. Condifesa, è pari a 3.500,00 € (il contributo è infatti pari a 6.500,00 € - 65% del premio). Una corretta attribuzione delle tariffe nei Comuni permette quindi di ottenere nel lungo periodo una situazione di estrema onvenienza: ogni 100,00 € pagati dagli agricoltori sono la conseguenza di incassi da parte degli stessi per liquidazioni pari a 214,00 €, più del doppio (nel caso in esempio 3.500,00 € sono i costi e 7.500,00 € gli indennizzi). Per danni sotto soglia è possibile considerare costi accessori ridotti al minimo, in quanto l’attività di intermediazione e di gestione della pratica è collegabile con la polizza agevolata, ma l’assenza di contributo pubblico comporta una matematica non convenienza della soluzione. Bisogna evidenziare che assicurarsi significa trasferire, pagando un costo, un rischio su terzi e che solo la polizza agevolata può avere la convenienza sopra indicata. È evidente che più si riesce a sviluppare i contratti agevolati, aumentando le garanzie e i rischi coperti ammessi a contributo, migliore e più efficiente oltre che conveniente risulta la soluzione di gestione del rischio per l’agricoltore. La soluzione delle polizze integrative risulta ancor meno conveniente in quanto queste scontano oltre ai minimi costi gestionali anche l’onere derivante dall’applicazione del 2,5% di imposta sulle assicurazioni. L’unica condizione che può determinare una possibile convenienza di queste soluzioni assicurative rispetto al Fondo di Mutualità è l’applicazione di uno scorporo fra la parte agevolata e quella non agevolata della tariffa non coerente con l’effettivo indice di rischio. In altre parole, aumentando il premio della polizza con soglia che viene ammesso a contributo di una parte del premio che sarebbe da considerare per la parte non agevolata. Questo come più volte confermato ha comportato, dal 2004 al 2007, grosse problematiche a tutti i Condifesa nazionali a esclusione di Co.Di.Pr.A.. Il Ministero ha infatti trattenuto e pagato solo dopo qualche anno il 20% di contributo per tale probabile anomalia e gli agricoltori hanno dovuto sopportare i costi finanziari. Ancor oggi è una condizione molto attenzionata sia dal Ministero sia dagli enti preposti ai controlli fiscali e tributari; risultano inoltre in corso anche delle indagini. In considerazione delle conseguenze che comporta tale non corretta soluzione in termini di irregolare percezione di contributi pubblici, Co.Di.Pr.A. evita tale soluzione. OTTIMI RISULTATI RELATIVI AL PRODOTTO UVA DA VINO A partire dalla campagna 2015, la nuova normativa comunitaria ha escluso la possibilità di ammissione a contributo (50%) delle polizze sulle rese prodotto uva da vino a franchigia 10 senza soglia di accesso all’indennizzo del 30%. Fino a tale data, essendo normativamente possibile l’ammissione a contributo di dette polizze, Co.Di.Pr.A. prevedeva fra le diverse tipologie convenzionate anche questo tipo di copertura. Dal 2015 questo non è più possibile. A riguardo vi è da considerare che dal 2011 oltre i 2/3 dei valori assicurati provinciali (prodotto uva da vino) vengono assicurati comunque con polizze con soglia di danno e dall’analisi dei risultati effettivi si evince chiaramente che il maggior vantaggio e convenienza è rappresentato dalla soluzione con soglia. Innanzi tutto al fine di una corretta comparazione fra le due tipologie, vi è da considerare che: – le garanzie ricomprese nell’oggetto di copertura sono più ampie nella soluzione con soglia e nel corso degli anni, in particolare nel 2014, alcune garanzie quali gelo ed eccesso di pioggia hanno comportato significative liquidazioni agli agricoltori; 23 ento del danno im c s o n o c ri 6 Nel 201 di Winkler e ic d n ’i ll a to ta alità rappor qu – i criteri di quantificazione del danno qualità, in coerenza con le effettive perdite di valore subite dal prodotto a seguito delle avversità atmosferiche, sono più favorevoli, estesi e attuali nella soluzione con soglia di accesso; – la soglia di accesso determina esclusivamente l’avveramento della condizione di liquidabilità del danno; superata tale soglia viene applicata una franchigia 30 a scalare con un minimo del 10%; i danni superiori al 35% verranno quindi meglio considerati e liquidati dalla soluzione assicurativa con soglia rispetto alla franchigia 10 fissa; – per danni inferiori alla soglia interviene il Fondo Mutualistico sotto soglia (vedi pag. 20 di questo numero). Nelle tabelle sotto sono riportati i valori assicurati, POLIZZA CON SOGLIA POLIZZA SENZA SOGLIA – FR.10 24 il contributo assicurativo e gli indennizzi che si sono effettivamente avuti nel periodo 2011 – 2015. Dall’analisi di tali dati si evince chiaramente che gli assicurati che hanno sottoscritto polizze assicurative sulle rese con soglia nel periodo, a fronte di un costo a loro carico pari a 2.847.229,88 € hanno incassato indennizzi per 10.856.273,40 € oltre a 2.327.779,91 dal Fondo Mutualistico per i danni sotto soglia; mentre gli assicurati con polizza a franchigia 10 fissa, a fronte di un costo pari a 1.767.855,30 € hanno incassato indennizzi per 4.401.582,74 €. Quindi al netto dei costi, gli agricoltori aderenti a polizze con soglia hanno avuto una convenienza netta di 10.336.823,43 € (8.009.043,52 € risarcimenti compagnie + 2.327.779,91 € risarcimenti Fondo Mutualistico sotto soglia), i secondi invece di 2.633.727,44 €. Al fine di una corretta valutazione della convenienza rispetto alla percezione del rischio che hanno gli agricoltori, è necessario e indispensabile esaminare attentamente la parte iniziale di questo articolo, in cui si analizzano i criteri e le formule considerati nel calcolo di determinazione delle tariffe. Infatti, il contributo pubblico determina una condizione che permette agli agricoltori di coprire i rischi aziendali e le particolari e gravi perdite che si possono manifestare, a una condizione di assoluta convenienza: nel tempo i costi di assicurazione saranno sicuramente inferiori agli indennizzi incassati. A fronte di 1,00 € pagato si saranno incassati indennizzi per 2,14 €. In considerazione delle riflessioni e analisi illustrate, risultano evidenti gli sviluppi futuri delle soluzioni assicurative. In coerenza con la normativa e con gli obiettivi comunitari, i contratti potranno essere migliorati in riferimento a una considerazione del danno sempre più vicina al danno effettivo commerciale del prodotto, ma con la condizione di riferirsi a danni significativi e difficili da sopportare per l’impresa. Per il 2016 è in fase di ultimazione uno studio, condotto con Maurizio Bottura, responsabile dei tecnici della Fondazione Edmund Mach, al fine di utilizzare l’indice di Winkler quale condizione oggettiva alla quale rapportare eventuali perdite qualitative riconosciute nel calcolo dell’indennizzo. Questo nell’ottica di ricomprendere in maniera sempre più estesa gli interessamenti qualitativi nel calcolo degli indennizzi. Nel prossimo numero di Co.Di.Pr.A. News verrà illustrata tale innovativa e conveniente condizione di polizza. Allegato da staccare e compilare N Questionario conoscitivo ell’ambito dell’attuazione e del mantenimento del “SISTEMA DI GESTIONE DELLA QUALITÀ” secondo la norma UNI EN ISO 9001, Co.Di.Pr.A. si pone, fra gli altri, anche l’obiettivo di eseguire il monitoraggio e l’analisi del grado di soddisfazione dei Soci. Il seguente “QUESTIONARIO CONOSCITIVO” rappresenta, per Co.Di.Pr.A., uno strumento utile per individuare, raccogliere e analizzare i dati e le informazioni appropriate per dimostrare l’adeguatezza e l’efficacia del “SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ” e per valutare dove possono essere apportati miglioramenti continui per l’efficacia del SISTEMA. Da restituire entro il 28.02.2016 Gentile Socio, Co.Di.Pr.A., Suo referente per le coperture assicurative agevolate contro le calamità naturali, ha elaborato il presente questionario per ottenere informazioni utili al miglioramento dei servizi a vantaggio dei Soci. Con il Suo aiuto contiamo di ottenere suggerimenti utili a migliorare i nostri comportamenti, così da apportare significativi cambiamenti positivi al nostro modo di operare. Il questionario è da compilarsi in forma anonima. Rev. 12/2015 25 Nota per la compilazione: barrare una sola opzione per ogni risposta Da quanti anni è Socio di Co.Di.Pr.A.? o Oltre 10 anni o Da 5 a 10 o Meno di 5 In che settore opera? (è possibile indicare più settori di attività) o Frutticolo o Viticolo o Zootecnico Si assicura abitualmente? o Si o No Come ottiene, perlopiù, le informazioni relative ai contenuti dei contratti assicurativi? o Tramite il Consorzio o Tramite Agenzie o Tramite altri imprenditori o Altro o Tramite Broker Questionario conoscitivo Quale canale di informazione di Co.Di.Pr.A. è da lei maggiormente seguito? o Giornalino o Sito internet o Circolari o Non seguo o Riunioni informative È a conoscenza del fatto che per la Campagna 2016 sono previste importanti novità normative (P.A.I.)? o Si o No Conosce i servizi offerti da Co.Di.Pr.A.? o o o o o o o o o o o È soddisfatto delle soluzioni assicurative proposte? o o o È soddisfatto delle soluzioni mutualistiche proposte? o o o Partecipa alle riunioni organizzate da Co.Di.Pr.A.? o o o Per la scorsa Campagna Assicurativa, si è rivolto a Co.Di.Pr.A. per informazioni e/o assistenza? o o o o o o o Auspica soluzioni per la copertura del rischio aziendale? o o o Se sì è rivolto a Co.Di.Pr.A., come valuta il livello del servizio fornito? Competenza o o o o o o o o o o o Cortesia o Si sente tutelato e rappresentato dal Consorzio? o o o È a conoscenza della convenienza delle polizze offerte nel 2015 dalle Società (ITAS Mutua, Cattolica, Vittoria, ARA 1857, Zurich, Tua Ass.ni, Greate Lakes, Ariscom, Net Insurance) che aderiscono alla collaborazione con Agriduemila srl (circa 15% di costo in meno a parità di condizioni di polizza)? o Si o No Eventuali osservazioni e/o suggerimenti: ........................................................................................................ ........................................................................................................ ........................................................................................................ Legenda molto abbastanza sufficientemente poco per niente Questionario conoscitivo Allegato da staccare e compilare Si prega di ritornare il presente “Questionario Conoscitivo” debitamente compilato utilizzando l’allegata busta pre affrancata a: Co.Di.Pr.A. – Consorzio di Difesa Produttori Agricoli di Trento Via Giusti, 40 - 38122 TRENTO Sintesi di Bilancio 29 SINTESI DI BILANCIO • ANNI 2014-15 • STATO PATRIMONIALE ATTIVITÀ Cassa/conti correnti bancari Crediti v/soci settore agevolato Crediti v/stato settore agevolato Crediti v/p.A.T. Settore agevolato Crediti v/soci per specifiche gestioni Crediti vari / caparre e acconti costruzione sede Crediti v/p.A.T. Servizio calamità sariel Crediti v/p.A.T. Difesa passiva bestiame Fondo mutualistico sotto soglia Immobili terreni Investim. Finanz. Fondo mut. Soci confer. Coop. Immobilizzazioni materiali Immobilizzazioni finanziarie Risconti attivi TOTALE ATTIVITÀ TOTALE A PAREGGIO PASSIVITÀ Cassa/conti correnti bancari Fornitori Debiti per personale in servizio Debiti verso lavoratori autonomi e erario/inps Debiti diversi Patrimonio netto Quote associative Fondo riserva ex cassa sociale Fondo autofinanziamento Fondo di riserva / fondo acquisto sede Fondo accantonamento rischi e spese future PATRIMONIO NETTO TOTALE Fondo mutualistico soci confer. Cantine Fondo mutualistico zootecnico Fondo mutualistico sotto soglia Fondo mutualistico soci confer. Coop. Fondo mut. Soci comuni alto indice di rischio Fondi mutualistici fitopatie / i.S.T. Ratei passivi Fondo svalutazione crediti Fondo ammortamento immobilizzaz. Materiali TOTALE PASSIVITÀ AVANZO D'ESERCIZIO TOTALE A PAREGGIO Bilancio definitivo 2014 142.164,23 22.198.593,57 8.258.087,70 7.809.289,01 537.191,22 536.975,91 2.228.974,17 2.188.331,97 349.136,13 927.852,20 6.310.876,55 89.022,54 62.277,49 4.088,34 51.642.861,03 51.642.861,03 Bilancio definitivo 2014 25.273.745,62 84.230,53 24.439,06 46.560,82 155.913,31 Bilancio preconsuntivo 2015 857.442,96 21.511.598,63 4.989.318,51 3.890.292,05 102.551,77 986.072,72 3.369.637,26 2.040.399,25 750.000,00 927.852,20 6.454.871,25 88.554,63 62.277,49 19.799,15 46.050.667,87 46.050.667,87 Bilancio preconsuntivo 2015 20.923.503,03 80.594,41 27.922,57 51.736,55 307.057,11 122.890,08 244.418,66 7.699.697,76 1.556.267,72 596.558,11 10.219.832,33 81.940,00 4.961.506,84 9.338.335,25 177.655,03 200.000,00 678.757,61 312.285,05 87.659,58 51.642.861,03 51.642.861,03 126.670,08 244.418,66 7.874.457,06 1.556.267,72 596.558,11 10.398.371,63 88.972,14 3.328.578,56 9.482.329,95 139.364,82 187.172,94 626.302,82 312.285,05 88.026,63 46.042.218,21 8.449,66 46.050.667,87 n Solo all’effettivo incasso del contributo pubblico comunitario i soci lo restituiscono a Co.Di.Pr.A., che anticipa in favore dei soci interamente anche i contributi statali e provinciali per complessivi euro 36.889.868,00. n Esposizione bancaria complessiva. Oltre ad utilizzare il proprio patrimonio superiore ai 10 ml di euro, Co.Di.Pr.A. è esposto per quasi 21 ml di euro di finanziamento bancario per evitare di richiedere ai soci il pagamento delle quote associative riferite ai contributo pubblici, prima dell’effettivo incasso dello stesso. n Patrimonio che permette a Co.Di.Pr.A. di finanziarsi a condizioni vantaggiosissime, costi per interessi bancari inferiori alla metà di quelli medi applicati dal sistema bancario. n In questi anni Co.Di.Pr.A. è riuscito a costituire 6 fondi mutualistici con una dotazione finanziaria complessiva pari a euro 9.897.839,85. Queste dotazioni saranno determinanti per poter attivare particolari misure comunitarie previste dalla Pac 2020 e permetteranno di ottenere importanti risorse aggiuntive in favore dei soci per la gestione del fluttuazione prezzi di mercato e fitopatie. Nell’altra pagina n Gli interessi bancari rappresentano oltre la metà dei costi complessivi di funzionamento di Co.Di.Pr.A. Costo medio applicato ai soci 0,232% riferito al valore assicurato. 30 SINTESI DI BILANCIO • ANNI 2014-15 • CONTO ECONOMICO COSTI E SPESE SETTORE AGEVOLATO STATO/U.E. E P.A.T Premi di assicurazione settore agevolato Totale premi di assicurazione settore agevolato SETTORE AGEVOLATO P.A.T. Premi assicurativi Sariel settore agevolato Premi assicurativi Bestiame settore agevolato Totale premi assicurativi settore agevolato (P.A.T.) SETTORE NON AGEVOLATO Premi assicurativi Bestiame+Sariel settore non agevolato Totale premi assicurativi settore non agevolato Fondo Mutualistico sotto soglia Tot. Fondo Mutualistico sotto soglia Fondo Mutualistico soci conferitori di Coop. Tot. Fondo Mutualistico soci confer. Coop. Fondo Mutualistico Soci Comuni Alto Indice di Rischio Totale Fondo mut. soci Comuni A.I.R. Fondi Mutualistici Fitopatie / I.S.T. / Cantine Totale Fondi Mutualistici Fitopatie / I.S.T. / Cantine Sopravvenienze passive Interessi passivi e spese bancarie Oneri tributari e ritenute fiscali su interessi attivi Organi istituzionali Oneri per il personale Quota ASNACODI Acquisto beni di consumo, servizi, contrib. diversi, perizie di parte, ammortamenti, compensi prestazioni profess.li, spese di realizzo entrate RID + Bollettini Freccia Totale altre uscite TOTALE USCITE AVANZO D'ESERCIZIO TOTALE A PAREGGIO RICAVI - ENTRATE CONTRIBUTIVE SETTORE AGEVOLATO STATO/U.E. E P.A.T Contributi degli associati Contributo dello Stato Contributo della P.A.T. Totale SETTORE AGEVOLATO P.A.T. Contributi associati: Difesa passiva Sariel L.P. 04/03 Difesa passiva Bestiame-L.P. 04/03 Contributo P.A.T.: Difesa passiva Sariel L.P. 04/03 Difesa passiva Bestiame L.P. 04/03 SETTORE NON AGEVOLATO Contributi Soci: Difesa pass. Bestiame+Sariel non agevolato Spese di funzionamento Totale Totale entrate contributive Fondo Mutualistico sotto soglia Totale Fondo Mut. sotto soglia Fondo Mutualistico soci conferitori di Coop. Totale Fondo mut. soci conferitori di Coop. Fondo mutualistico Soci Comuni Alto Indice di Rischio Totale Fondo mut. soci Comuni A.I.R. Fondi Mutualistici Fitopatie / I.S.T. / Cantine Totale Fondi Mutualistici Fitopatie / I.S.T. / Cantine ALTRE ENTRATE Recuperi e Rimborsi diversi Interessi attivi e Proventi da valori mobiliari Rimborso spese da Agriduemila srl Totale altre entrate TOTALE ENTRATE TOTALE A PAREGGIO Bilancio definitivo 2014 Bilancio preconsuntivo 2015 39.803.181,10 39.803.181,10 35.017.166,33 35.017.166,33 1.244.675,19 1.968.052,33 3.212.727,52 2.097.348,71 1.600.000,00 3.697.348,71 310.786,51 310.786,51 4.333.192,56 4.333.192,56 190.059,81 190.059,81 180.225,03 180.225,03 200.000,00 200.000,00 6.968,26 749.664,26 16.656,92 74.923,68 261.418,47 40.000,00 180.000,00 180.000,00 2.605.077,75 2.605.077,75 158.760,20 158.760,20 143.664,28 143.664,28 248.267,35 248.267,35 3.705,31 653.819,18 17.146,18 76.526,16 269.325,72 46.040,00 288.896,43 297.450,65 1.438.528,02 49.668.700,55 49.668.700,55 Bilancio definitivo 2014 1.364.013,20 43.414.297,82 8.449,66 43.422.747,48 Bilancio preconsuntivo 2015 33.442.202,69 4.907.519,77 1.453.458,64 39.803.181,10 34.982.838,61 34.327,72 35.017.166,33 248.935,04 984.026,16 995.740,15 984.026,17 3.212.727,52 734.072,04 570.500,00 1.363.276,67 1.029.500,00 3.697.348,71 310.786,51 1.387.619,50 1.698.406,01 44.714.314,63 4.333.192,56 4.333.192,56 190.059,81 190.059,81 180.225,03 180.225,03 200.000,00 200.000,00 180.000,00 1.332.894,13 1.512.894,13 40.227.409,17 2.605.077,75 2.605.077,75 158.760,20 158.760,20 143.664,28 143.664,28 248.267,35 248.267,35 27.317,20 1.591,32 22.000,00 50.908,52 49.668.700,55 49.668.700,55 16.165,48 1.403,25 22.000,00 39.568,73 43.422.747,48 43.422.747,48 31 PROSPETTO ECONOMICO ANNUALE • ANNO 2016 USCITE Premi di assicurazione settore agevolato Stato/U.E. e P.A.T. Totale premi assicurativi settore agevolato Premi assicurativi Sariel settore agevolato dalla P.A.T. Premi assicurativi Bestiame settore agevolato dalla P.A.T. Totale premi assicurativi settore agevolato P.A.T. Difesa passiva Bestiame (non agevolata) Totale premi assicurativi settore non agevolato Risarcimenti / accantonamenti Fondi Mutualità S.S. e C.A.I.R. Risarcimenti / accantonamenti Fondi Mutualità I.S.T., FIT, Cantine Totale risarcimenti settore Fondi Mutualistici Assistenza ai Soci (perizie di parte) Rimborsi diversi Spese di realizzo entrate (commissioni R.I.D. e Boll. Freccia) Oneri vari straordinari Interessi passivi e spese bancarie Oneri tributari Ritenute fiscali su interessi attivi Organi istituzionali Oneri per il personale Oneri e compensi per prestazioni professionali Acquisto beni di consumo e servizi Quota ASNACODI Ammortamenti Totale altre uscite Accantonamento a fondi di riserva TOTALE A PAREGGIO ENTRATE SETTORE AGEVOLATO STATO/U.E. E P.A.T. Contributi degli associati (35%) Contributo dello Stato / U.E. (64%) Contributo della P.A.T. (1%) Totale settore agevolato Stato/U.E. e P.A.T. SETTORE AGEVOLATO P.A.T. Contributi associati: Difesa passiva Sariel L.P. 04/03 Difesa passiva Bestiame L.P. 04/03 Contributo P.A.T.: Difesa passiva Sariel L.P. 04/03 Difesa passiva Bestiame L.P. 04/03 Totale settore agevolato P.A.T. SETTORE NON AGEVOLATO Contributo Soci Difesa passiva Bestiame (non agevolata) Totale settore non agevolato SETTORE FONDI MUTUALISTICI Contributo Soci per Fondi Mutualità S.S. e C.A.I.R. Contributo Soci per Fondi Mutualità I.S.T., Fitopatie e Cantine Totale contributo Soci settore Fondi Mutualistici Contributo Soci per autofinanziamento Quote associative annuali Contributo Soci per spese di funzionamento Totale Totale entrate ALTRE ENTRATE Recuperi e Rimborsi diversi Interessi attivi/proventi da valori mobiliari Rimborso spese da Agriduemila srl Totale altre entrate TOTALE A PAREGGIO 32 euro 35.000.000,00 35.000.000,00 2.170.000,00 1.600.000,00 3.770.000,00 180.000,00 180.000,00 2.400.000,00 350.000,00 2.750.000,00 4.000,00 5.000,00 20.000,00 2.000,00 305.000,00 17.000,00 500,00 75.000,00 280.500,00 20.000,00 197.300,00 43.000,00 15.000,00 984.300,00 318.600,00 43.002.900,00 euro 12.250.000,00 22.400.000,00 350.000,00 35.000.000,00 760.000,00 560.000,00 1.410.000,00 1.040.000,00 3.770.000,00 180.000,00 180.000,00 2.400.000,00 350.000,00 2.750.000,00 174.550,00 275.000,00 809.350,00 1.258.900,00 42.958.900,00 20.000,00 2.000,00 22.000,00 44.000,00 43.002.900,00 C Considerazione sui dati di bilancio • anno 2016 di Mauro Comper Responsabile amministrativo i sembra fondamentale sintetizzare in poche semplici considerazioni i dati di bilancio in quanto spesso gli agricoltori ci chiedono spiegazioni sui caricamenti, sul patrimonio e sulla necessità-opportunità di attivare Fondi Mutualistici. Con riguardo ai caricamenti e al patrimonio (al 31.12.2015 pari ad euro 10.398.371,63) dobbiamo essere consapevoli che ogni azienda ha un proprio rating, ossia un livello di gradimento e di solvibilità stabilito dal sistema bancario. Per riuscire a ottenere tassi di interesse vantaggiosi applicati ai prestiti bancari è indispensabile che i dati di bilancio permettano di avere un ottimo rating. Quello di Co.Di.Pr.A. lo è, e in conseguenza le condizioni che ci vengono applicate sono ottime, non ottenibili singolarmente dagli associati; la continua crescita dei volumi gestiti ed il rallentamento nelle liquidazioni dei contributi pubblici ha determinato un continuo aumento dell’indebitamento e dei crediti iscritti a bilancio. A partire dal 2015 non sarà più così. Le nuove aliquote contributive (65% anziché 80%) e l’anticipo dei termini delle liquidazioni, previsto dalla nuova normativa, comporteranno minori e più brevi esposizioni bancarie a Co.Di.Pr.A. di conseguenza per il 2015 sono stati ridotti i caricamenti a carico degli associati. Dall’indebitamento risultante a bilancio, risulta facile calcolare a quanto potrebbe aumentare il costo per interessi bancari in una situazione non ottimale dal punto di vista patrimoniale come la nostra. Il costo dei puri interessi potrebbe rappresentare un importo superiore alla sommatoria dei contributi associativi a titolo di funzionamento e di autofinanziamento fino ad oggi applicati agli associati. In questo caso sarebbe impossibile, come già lo è per molti altri Condifesa italiani, anticipare il contributo pubblico in favore degli associati. Il caricamento medio da imputarsi alla copertura dei Nei favorevoli ann in cui il contrib i uto pubblico copri va l’80% dei costi assic ura con lungimiran tivi, za di responsabil e senso ità gli associati C tutti o.Di.Pr.A. hanno contrib uito ad accantonare o ltre 20 milioni di e uro patrimonio e d di ota nei Fondi di mu zione tualità. Nei prossimi anni il beneficio ricadrà diretta me sugli associati nte . Il contadino da s mondo em mette il fieno in pre cascina nella stagione fav per far fronte a orevole lla stagione “mag ra” costi di funzionamento di Co.Di.Pr.A. è calcolabile dai dati di bilancio: l i costi di funzionamento esclusi interessi bancari, sono pari a euro 710.122,02 a fronte di un valore assicurato di euro 283.465.963,00; l i costi per anticipazione contributi sono pari a euro 653.818,18. Questo grazie all’importante patrimonio accumulato nel corso degli anni. 33 Con riguardo ai Fondi Mutualistici Co.Di.Pr.A., già alle prime conferme da parte della Comunità Europea, dell’intenzione di introdurre nuove misure con carattere di priorità nella Pac 2020 ha iniziato a sperimentare queste soluzioni. Tale attività ha permesso di fare esperienza, di acquisire credibilità e di accantonare risorse. Le dotazioni accantonate al 31.12.2015, pari a euro 9.897.839,85 al netto delle compensazioni ancora da liquidare (vedi dati bilancio), saranno determinanti nel poter offrire nuove garanzie agli agricoltori associati in aggiunta alle polizze (stabilizzazione del reddito e danni da fitopatie). La nuova PAC 2020, prevede infatti una nuova misura complementare alle assicurazioni: IST per la stabilizzazione dei redditi aziendali anche contro il rischio di volatilità dei prezzi dei prodotti agricoli e Fondi di mutualità per danni da fitopatie ed epizoozie. Il sistema di contribuzione pubblica, diversamente del contributo a parziale copertura dei costi assicurativi, verrà riconosciuto rispetto all’entità delle effettive liquidazioni che il Fondo erogherà 34 agli agricoltori aderenti, in base al regolamento di funzionamento del Fondo autorizzato dal Ministero. Quindi è indispensabile che il Fondo abbia una dotazione derivante da apporto degli agricoltori associati sufficiente a coprire i danni per poter richiedere ed aver diritto al contributo pubblico; senza dotazione finanziaria la misura non è attivabile. Noi siamo partiti in anticipo e siamo nella condizione ideale per affrontare questa nuova opportunità e dare la possibilità ai nostri associati di proteggersi anche contro il rischio volatilità dei prezzi dei prodotti con strumenti che beneficeranno di importanti contributi comunitari. Nei favorevoli anni in cui il contributo pubblico copriva l’80% dei costi assicurativi, con lungimiranza e senso di responsabilità tutti gli associati Co.Di.Pr.A. hanno contribuito ad accantonare oltre 20 milioni di euro di patrimonio e dotazione nei Fondi di mutualità. Nei prossimi anni il beneficio ricadrà direttamente sugli associati. Il mondo contadino da sempre mette il fieno in cascina nella stagione favorevole per far fronte alla stagione “magra”. Avversità Atmosferiche La grandine, l’eccesso pioggia e il gelo sono i fenomeni atmosferici più insidiosi per l’agricoltura trentina. C onfronto tra i principali parametri assicurativi 2001/2015 35 Quantitativi assicurati (escluso vivai) in migliaia di q.li - Anno 2001-2015 8 7 6 5 4 3 2 1 2001 Pluri Grv 2014 2015 3.463.297 3.284.478 3.084.810 3.095.259 2.873.021 2.452.640 1.352.877 1.156.978 2.169.274 2.074.424 1.128.723 991.375 195.415 176.126 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 - P. rese senza rischi catastrofali 1.908 33.294 225.552 443.043 1.471.488 1.687.691 1.511.610 1.571.709 2.823.401 3.127.714 5.811.379 680.231 827.540 P. rese con rischi catastrofali 8.053 30.989 230.272 423.207 1.044.628 1.040.211 Gelo-Brina Tutte le garanzie 227.738 149.359 121.383 106.611 48.698 80.000 266.960 723.568 1.494.059 6.062.862 4.186.593 14.154 3.463.297 3.284.478 3.094.771 3.159.542 3.328.845 3.318.890 3.868.993 3.884.880 3.729.582 3.726.133 4.219.084 4.842.657 7.500.853 6.919.219 5.014.133 Andamento aggregato provinciale Premi e Quota Socio (in milioni di euro) 45,00 40,00 35,00 30,00 25,00 20,00 15,00 10,00 5,00 2001 Contributo Associativo Premi Apporto Fondo 36 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 9.108.661 10.024.226 10.017.928 7.869.958 8.390.301 6.439.605 7.412.149 7.237.291 5.944.920 6.274.955 7.031.780 8.078.019 11.105.065 14.206.323 15.487.947 19.092.905 22.344.024 20.628.458 27.407.235 30.912.035 26.228.465 29.761.184 29.927.091 22.959.849 24.105.885 27.572.470 32.449.591 36.706.881 39.804.841 35.015.758 - - - - - - - - 1.941.417 1.905.706 2.229.880 3.360.626 3.728.714 3.982.090 1.855.077 Andamento % Tassi di Tariffa e Quota Socio 20 18 16 14 12 10 8 6 4 2 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 % Tasso Tariffa 15,7 17,82 15,18 16,53 16,87 15,06 14,76 14,12 11,01 11,85 11,99 11,92 12,22 12,66 12,35 % Tasso Quota Socio 7,49 7,99 7,37 4,75 4,58 3,70 3,68 3,42 2,85 3,09 3,06 2,97 3,70 3,25 4,81 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Raffronto principali parametri assicurativi (in milioni di euro) 60,00 50,00 40,00 30,00 20,00 10,00 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Capitali 12.159.841 12.540.944 13.593.251 16.579.901 18.326.307 17.418.666 20.157.747 21.189.809 20.860.737 20.335.547 23.002.994 27.220.707 30.046.560 31.435.020 28.346.596 Premi 19.092.905 22.344.024 20.628.458 27.407.235 30.912.035 26.228.465 29.761.184 29.927.091 22.959.849 24.105.885 27.572.470 32.449.591 36.706.881 39.804.841 35.015.758 Quota Socio Apporto Fondo Risarcimento 9.108.661 10.024.226 10.017.928 7.869.958 8.390.301 6.439.605 7.412.149 7.237.291 5.944.920 6.274.955 7.031.780 8.078.019 11.105.065 10.224.232 13.632.869 1.941.417 1.905.706 2.229.880 3.360.626 3.728.714 3.982.090 1.855.077 21.251.141 1.976.012 14.082.205 4.252.711 9.903.594 8.188.244 17.194.890 23.578.644 13.780.917 9.494.019 45.966.813 52.787.409 8.085.547 29.043.816 30.953.626 N.B. I capitali assicurati, al fine di rendere più significativa la proiezione grafica, sono indicati per un decimo del valore reale. 37 S Polizze collettive Co.Di.Pr.A. di Giuliana Biasi Responsabile settore zootecnico e Vera Zattoni Responsabile settore innovazione intesi delle tipologie di polizza alle quali gli agricoltori possono aderire, per ulteriori spiegazioni e informazioni si prega di contattare Co.Di.Pr.A. oppure consultare il sito internet www.codipratn.it SETTORE ZOOTECNICO a) POLIZZA COLLETTIVA DI ASSICURAZIONE “MULTIRISCHIO” DEL BESTIAME BOVINO DA LATTE Oggetto della presente polizza è l’assicurazione mutualistica multirischio della mortalità del bestiame bovino da latte di proprietà dei Soci del Co.Di.Pr.A. per gli allevamenti siti sul territorio della Provincia di Trento. L’assicurazione riguarda i danni diretti materiali conseguenti alla morte dei bovini causata da – infortunio, inteso come evento dovuto a causa accidentale, violenta e esterna; – malattia comune, purché siano state eseguite tempestivamente da un medico veterinario e dallo stesso certificate, tutte le cure che il caso richiede; – malattia contagiosa, purché siano state osservate le vigenti norme di profilassi; – abbattimento di necessità, cioè quando la morte dell’animale è certa e imminente, autorizzato dalla Società; – abbattimento ordinato dalla competente Autorità Sanitaria; – intervento chirurgico purché sia stato eseguito da un medico veterinario il quale certifichi altresì che esso si è reso necessario in seguito a infortunio o malattia manifestatasi durante la validità del contratto e con l’intento di salvare la vita dell’animale; – fulmine; – folgorazione; – avvelenamento; 38 – crollo fabbricati; – choc anafilattico, verificatosi in conseguenza di cura eseguita dal medico veterinario entro le 12 ore dalla stessa, purché non derivante da cause imputabili al non corretto impiego, alla errata somministrazione e non idonea conservazione del prodotto; – annegamento, fermo quanto previsto dalle Condizioni Generali di assicurazione. Qualora per un bovino venga richiesto l’abbattimento per fine carriera produttiva o per altre ragioni economiche, la Società può escluderlo dalla garanzia assicurativa a seguito di accertamento veterinario che dichiari il mancato requisito di morte certa e imminente. Bonus: Qualora per uno o più anni a carico di una azienda assicurata non sia stato registrato alcun sinistro che abbia dato luogo a risarcimento, la Società all’atto dell’assicurazione aziendale presta la garanzia alle seguenti condizioni: – riduzione di 5 punti della franchigia contrattuale per il primo anno; – riduzione di 10 punti della franchigia contrattuale per il secondo o più anni. La garanzia solo di alpeggio non dà diritto a BONUS. Malus - riferito alla singola azienda agricola - qualora siano registrati due o più sinistri che abbiano dato luogo al relativo indennizzo, l’Assicurato è obbligato al reintegro del premio nella misura sotto indicata e riferito ai capi assicurati: Mortalità superiore al 5% reintegro premio del 100% Mortalità del 10% ulteriore reintegro premio del 100% Mortalità del 15% ulteriore reintegro premio del 60% (limitatamente agli allevamenti superiori ai 50 capi) Limitatamente alle aziende fino a 20 capi, dal rapporto capi risarciti/assicurati, viene sempre escluso il primo capo sinistrato/liquidato e il reintegro del premio sarà applicato come segue: Mortalità del 10% reintegro premio del 100% Mortalità del 15% ulteriore reintegro premio del 100% Il “malus” verrà applicato solo nel caso in cui l’importo complessivo degli indennizzi, relativi al singolo allevamento, sia superiore del 10% all’importo risultante dalla somma del contributo associativo e malus pagati a da pagare a carico dell’Assicurato. Di comune accordo fra le parti si conviene che dal malus sono esclusi i sinistri indennizzati per l’abbattimento ordinato dall’Autorità Sanitaria relativamente a malattie epizootiche. Abbattimento in seguito a Paratubercolosi: Nel caso in cui si sia reso necessario l’abbattimento in seguito a “paratubercolosi”, l’indennizzo sarà corrisposto nella misura del 40% dei valori sotto riportati, escluso l’eventuale aumento per vacca gravida. Ai fini del calcolo del “malus” detti sinistri saranno computati nella misura del 50%; pertanto ogni due indennizzi ne verrà conteggiato uno. Abbattimento in seguito a “Mastite bovina contagiosa”: Per le aziende zootecniche che aderiscono al “Piano Mastite contagiosa Bovina” istituito dall’Istituto Agrario di S. Michele A./Adige - Fondazione E. Mach, per il tramite dei tecnici del Centro Assistenza Tecnica, nel caso di abbattimento indicato dai predetti tecnici per i capi inseriti nella lista di eliminazione, l’indennizzo sarà corrisposto nella misura del 40% dei valori assicurati di seguito riportati, escluso l’eventuale aumento per vacca gravida. Ai fini del calcolo del “malus” detti sinistri saranno computati nella misura del 50%; pertanto ogni due indennizzi ne verrà conteggiato uno. Franchigia applicata: 35% in caso di macellazione con recupero delle spoglie 20% in caso di distruzione delle spoglie ad uso zootecnico o industriale Scoperto aziendale - riferito alla singola azienda agricola - qualora nella singola azienda agricola siano registrati sinistri, che abbiano dato luogo ad indennizzo, riferiti a un numero di capi superiore al 5% dei capi assicurati, alla liquidazione dei capi sinistrati, oltre tale percentuale, verrà applicato uno scoperto pari a: – 10% per mortalità superiore al 5%; – 20% per mortalità superiore al 10%. 39 forfettariamente. Per i tori genomici ai quali viene attribuito un “rank provvisorio” stabilito con tecniche di mappatura del genoma e per i tori miglioratori di razza con attribuzione di un rank superiore a 94, in funzione del grado l’indennizzo viene integrato fino ad un massimo di 60.000,00 euro. L’applicazione dello scoperto non è legata all’effettivo pagamento del malus ma al solo indice di mortalità calcolato come previsto dalle condizioni di polizza. Scoperto 20% applicato oltre alla franchigia (alcuni casi): – affezione apparato locomotore non dovuto da parto o infortunio; – mancate o insufficienti notizie; – colpa grave e stato di salute dei capi non ottimale; – mancata richiesta abbattimento o mancato recupero spoglie qualora sia dichiarato da veterinario aziendale. b) POLIZZA COLLETTIVA DI ASSICURAZIONE “ALPENSEME” – TORI IN PROVA DI PROGENIE Alpenseme è un centro di avanguardia ove si selezionano per la riproduzione, i Tori miglioratori di razza. Esistono degli organismi internazionali che stabiliscono il rank dei vari tori. Il valore è convenzionalmente stabilito in funzione di tale parametro. L’assicurazione copre il caso di Morte di qualsiasi animale, indicato nel Modulo, durante il periodo di validità della presente assicurazione, che sia conseguenza di infortunio o malattia o infermità manifestatosi durante il periodo di validità dell’ Assicurazione. Qualora si verifichi il decesso di un toro privo di valutazione genetica il capo è risarcito 40 c) POLIZZA MULTIRISCHIO DEL BESTIAME BOVINO – STALLA DI SOSTA F.P.A – L’assicurazione vale per il caso di morte, avvenuta durante il periodo di validità del contratto, degli animali assicurati (bovini, vitelli, manzi, vacche, tori, bufali) a seguito di: 1. infortunio, inteso come evento dovuto a causa accidentale, violenta ed esterna; 2. malattia, comune o contagiosa, salvo quanto precisato nelle esclusioni; 3. abbattimento di necessità: a) su ordine della competente Autorità Sanitaria; b) su autorizzazione scritta della Società, dopo che il veterinario nominato dalla Società stessa abbia compilato un certificato attestante tale stato di necessità; 4. intervento chirurgico che si sia reso necessario a seguito di infortunio o malattia durante il corso del contratto purché preventivamente autorizzato dalla Società; 5. avvelenamento accidentale causato da vegetali o da acqua. La garanzia opera nel territorio dello Stato italiano e della Repubblica di S. Marino, durante la permanenza degli animali nel luogo indicato in polizza o in località diversa ma alle condizioni di polizza. Per le vacche gravide, l’indennizzo per il caso di morte durante la gravidanza o in seguito a parto è limitato al valore della sola vacca, con esclusione quindi del nascituro. d) POLIZZA COLLETTIVA APICOLTORI La copertura ha per oggetto l’assicurazione contro i danni derivanti dalla distruzione degli alveari posti all‘aperto, causata da evento naturale, da incendio, compresa la distruzione con il fuoco eseguita per ordine dell’Autorità a seguito di “peste americana”, avvelenamento (l’alveare interessato da avvelenamento deve considerarsi perso nel caso in cui la moria sia superiore al 70% della popolazione. Per alveare si intende l’arnia, cioè dimora artificiale di una colonia di api, compresa la famiglia delle api stesse. ESTENSIONE AL “RISCHIO DELLA RESPONSABILITÀ CIVILE” La Società presta l’assicurazione per le conseguenze della Responsabilità civile a sensi di legge derivante all’Assicurato nella sua qualità di: – a ciascun Socio partecipante all’assicurazione nella sua qualità di proprietario di apiari – escluso il rischio derivante dalla manipolazione industriale e commerciale dei prodotti apistici – compresi invece i rischi derivanti dalle operazioni di carico e scarico degli apiari stessi; – la garanzia comprende i danni causati, sempreché vi sia responsabilità del Socio assicurato, degli aiutanti occasionali che sono pertanto considerati terzi dall’Assicurazione; – è sempre escluso il rischio inerente alla circolazione di ogni e qualsiasi mezzo di trasporto sia di proprietà o non del Socio assicurato. Malus singolo Si conviene tra le Parti che entro 60 giorni dalla fine del periodo di assicurazione o della minor durata del contratto, la Società, determinato l’importo liquidato al singolo Assicurato e riservato per i sinistri avvenuti nello stesso periodo, concorderà per iscritto con il Contraente il dato relativo al rapporto tra il suddetto importo e i premi incassati: – se tale rapporto risulterà compreso fra 90% e 150%, l’Assicurato/Contraente è obbligato a pagare alla Società una somma pari al 60% del premio di polizza, a conguaglio di quanto già versato, quale malus singolo; – se tale rapporto risulterà compreso fra 150% e 280%, l’Assicurato/Contraente è obbligato a pagare alla Società una somma pari al 160% del premio di polizza, a conguaglio di quanto già versato, quale malus singolo; – se tale rapporto risulterà maggiore del 280%, l’Assicurato/Contraente è obbligato a pagare alla Società una somma pari al 260% del premio di polizza, a conguaglio di quanto già versato, quale malus singolo. 41 e) POLIZZA COLLETTIVA MULTIRISCHIO ACQUACOLTURA La polizza ha per oggetto l’assicurazione contro i danni materiali e diretti subiti per morte, perdita o distruzione di prodotti ittici (denominati “oggetto assicurato”) purché presenti nei limiti territoriali descritti in contratto, qualunque ne sia la causa, salvo le eccezioni indicate nelle Condizioni di Polizza. Classificazione dei rischi: CLASSE A: Rientrano gli allevamenti di acquacoltura che sono alimentati da acque sorgive, hanno buona ossigenazione, sono collocati in posizione tranquilla rispetto a eventuali danni da smottamento di terreno, valanghe o erosioni. CLASSE B: Si collocano in questa classe gli allevamenti che, sia pure alimentati da acqua di fiume, sono in possesso di vasche di decantazione, presentano una impiantistica che consente una buona ossigenazione delle acque. CLASSE C: Rientrano in questa classe gli allevamenti alimentati dal fiume Sarca. A partire dal 2013 è possibile estendere la garanzia alle epizoozie S.E.V. e N.E.I. f) POLIZZA COLLETTIVA MULTIRISCHIO DEL BESTIAME EQUINO L’assicurazione vale per il caso di morte dei cavalli assicurati avvenuta durante il periodo di validità del contratto sul territorio italiano a seguito di: – infortunio, inteso come evento dovuto a causa fortuita, violenta ed esterna che produca lesioni corporali obiettivamente accertabili; – malattia comune o contagiosa che si manifesti durante il corso della polizza; – abbattimento di necessità: 42 a) su ordine della competente Autorità Sanitaria; b) su ordine del veterinario di servizio sul campo di gara il quale dovrà attestare con un certificato che si è reso necessario l’abbattimento immediato dell’animale; c) su autorizzazione scritta della Società, dopo che un veterinario nominato dalla Società stessa abbia compilato un certificato attestante tale stato di necessità. La garanzia opera durante il soggiorno del cavallo assicurato nella sua abituale residenza di allevamento sul territorio italiano, nei centri di allenamento, a riposo o in attività, nonché durante lo svolgimento delle corse e durante il trasferimento da un centro aziendale all’altro. Per le fattrici, l’indennizzo per il caso di morte durante la gravidanza o in seguito a parto è limitato al valore della sola fattrice. SETTORE “STRUTTURE AZIENDALI” a)POLIZZA PER LA COPERTURA DEI RISCHI DERIVANTI DALL’INSIEME DELLE AVVERSITÀ A CARICO DELLE STRUTTURE AZIENDALI E DELLE COLTURE PROTETTE (SERRE) La Società si obbliga a indennizzare l’Assicurato o il Proprietario se diverso dall’Assicurato, nei limiti delle somme indicate sul certificato di assicurazione, dei danni materiali e diretti causati alle cose assicurate da: a)grandine; b) trombe d’aria, uragani, vento (si intendono anche bufere, tempeste e vento forte); c) neve ( sfondamento o rottura delle coperture o strutture delle serre o tunnel). Sono esclusi da questa garanzia tutti gli impianti fissi applicati all’esterno delle serre o tunnel come le reti antigrandine e le reti ombreggianti esterne e relativi loro supporti; d)fulmine. CLASSIFICAZIONE DEGLI ENTI ASSICURATI – Serre con struttura in metallo e copertura in vetro temperato; – serre con struttura in metallo e copertura in vetro non temperato o materiali in plastica rigida (vetroresina, pvc bi-orientato, vedril, policarbonato, plexiglass); – serre o tunnel con struttura in metallo e copertura in film plastico doppio; – serre o tunnel con struttura in metallo e copertura in film plastico singolo. b)CONDIZIONI PARTICOLARI DELL’ASSICURAZIONE COLLETTIVA “RETI ANTIGRANDINE” Definizioni: Rete antigrandine/antiacqua: la tensostruttura utilizzata per la difesa attiva delle piante dai danni della grandine e del vento e costituita da: – sistema di palificazione; – rete in fibra polietilenica; – tiranti, ancore e quant’altro utilizzato per la messa in opera dell’impianto; il tutto realizzato a regola d’arte. Tunnel con struttura in ferro e copertura in film plastico: la tensostruttura utilizzata per la difesa attiva delle piante dai danni della grandine e del vento e costituita da: – sistema di palificazione; – film in materiale plastico; – tiranti, ancore e quant’altro utilizzato per la messa in opera dell’impianto; il tutto realizzato a regola d’arte. Piantagione protetta: il frutteto o il vigneto o altre colture protette dalla rete antigrandine/antiacqua e tunnel. La Società indennizza i danni materiali e diretti causati alle “reti antigrandine/antiacqua e tunnel” assicurate dalla percossa della grandine, dall’azione del fulmine, da sovraccarico di neve limitatamente al periodo 22 marzo-21 novembre, nonché da vento, trombe d’aria, uragani, quando detti eventi siano riscontrabili su una pluralità di enti e colture limitrofi o posti nelle vicinanze. SETTORE “PRODUZIONI VEGETALI” a)POLIZZA COLLETTIVA La Polizza di Assicurazione Collettiva ha per oggetto la difesa passiva delle produzioni dei Soci del Contraente, contro i danni da eventi atmosferici ed è stipulata ai sensi della Legge concernente il Fondo di Solidarietà e successive modificazioni e integrazioni La Società presta la garanzia e determina il premio in base alle descrizioni e dichiarazioni rilasciate dall’Assicurato che, con la firma del certificato di assicurazione, si rende responsabile della loro esattezza ai sensi degli art.li 1892 e 1893 Cod. Civ. 43 Eventuali modifiche dell’assicurazione devono essere provate per iscritto. L’Assicurato ha l’obbligo di assicurare l’intera produzione aziendale per prodotto e Comune calcolata come da definizione resa assicuratarisultato della produzione. Le produzioni dello stesso prodotto insistenti nel medesimo Comune devono inoltre essere assicurate con la stessa Società Assicuratrice o in alternativa in coassicurazione palese, con indicazione delle compagnie coassicuratrici sul modello del certificato di assicurazione. L’assicurazione è operante solo per gli impianti specializzati in fase di piena produzione, salvo quanto diversamente previsto. b)POLIZZA MULTIRISCHIO D’AREA CONTRO LE AVVERSITÀ ATMOSFERICHE PER ASSOCIATI DEL CONDIFESA CONFERENTI DI COOPERATIVE FRUTTICOLE L’assicurazione garantisce l’indennizzo dei danni subiti dagli Assicurati, relativamente ai prodotti 44 in garanzia, a seguito di eventi atmosferici quali: gelo-brina, grandine, vento, siccità, ecc., dai quali derivi una riduzione quantitativa e/o qualitativa del prodotto. La determinazione dell’indennizzo dovrà essere effettuata in riferimento agli Assicurati Soci a ogni singola Cooperativa, in favore della quale gli assicurati hanno rinunciato all’indennizzo, con i seguenti criteri: – totalizzazione per Comune amministrativo di tutti i “bollettini di campagna” emessi per gli eventi assicurati con il calcolo del danno medio ponderato comunale e cioè sommatoria degli indennizzi risultanti, al lordo di franchigia, rap portati ai capitali complessivamente assicurati nello stesso Comune; nei Comuni in cui, per mancanza o insufficienza di certificati assicurativi, non esistessero “bollettini di campagna” o il numero di essi non potesse essere considerato significativo, la Società eseguirà perizie a campione e determinerà direttamente il danno medio comunale; – parametrazione del danno medio comunale alla percentuale di SAU (superficie agricola utilizzata) di ogni singola Cooperativa assicurata; – sommatoria delle varie percentuali di tutti i Comuni, compresi quelli con danno zero, che rappresenta il danno medio della singola Cooperativa; – detrazione della franchigia prevista; – applicazione della percentuale residua al “valore assicurato” di ogni singola Cooperativa. La franchigia contrattuale sarà applicata una sola volta alla percentuale finale del danno. c)POLIZZA MULTIRISCHIO D’AREA CONTRO LE AVVERSITÀ ATMOSFERICHE PER ASSOCIATI DEL CONDIFESA CONFERENTI DI COOPERATIVE VITICOLE L’assicurazione garantisce l’indennizzo dei danni subiti dagli Assicurati, relativamente ai prodotti in garanzia, a seguito di eventi atmosferici quali: gelo-brina, grandine, vento, siccità, ecc., dai quali derivi una riduzione quantitativa e/o qualitativa del prodotto. La determinazione dell’indennizzo dovrà essere effettuata in riferimento agli Assicurati Soci a ogni singola Cooperativa, in favore della quale gli assicurati hanno rinunciato all’indennizzo, con i seguenti criteri: – totalizzazione per Comune amministrativo di tutti i “bollettini di campagna” emessi per gli eventi assicurati con il calcolo del danno medio ponderato comunale e cioè sommatoria degli indennizzi risultanti, al lordo di franchigia, rap portati ai capitali complessivamente assicurati nello stesso Comune; nei Comuni in cui, per mancanza o insufficienza di certificati assicurativi, non esistessero “bollettini di campagna” o il numero di essi non potesse essere considerato significativo, la Società eseguirà perizie a cam pione e determinerà direttamente il danno medio comunale; – applicazione della percentuale residua al “valore assicurato” del Comune di ogni singola Cooperativa. La franchigia contrattuale sarà applicata una sola volta alla percentuale finale del danno. PRODOTTI PER AGRICOLTURA, UTENSILERIA, BRICOLAGE, GIARDINAGGIO E... FAI DA TE! FAMIGLIA COOPERATIVA KÖNIGSBERG Soc. Coop. 38016 MEZZOCORONA (TN) Via Romana 16/N - 0461/602390 Punti Vendita: MEZZOCORONA Via IV novembre 133 - 0461/602641 PRESSANO LAVIS Via Pilati 35/37 - 0461/240554 LA PRIMAVERA - VERLA DI GIOVO - 0461/684644 45 Sistema di gestione qualità OBIETTIVO 1 3 4 SOTTOATTIVITÀ Indicatori degli obiettivi Sperimentazione IST - LATTE Progetto LIFE Sviluppo e sperimentazione di un progetto con lo scopo di diminuire il numero di trattamenti fitosanitari in agricoltura attraverso il supporto delle previsioni meteo. - Collaborazione con Meteotrentino, APPA, FEM, APOT; - Attivare copertura assicurativa in grado di coprire alle aziende di cui sopra, il mancato reddito derivante da errori o imprecisioni di applicazione del modello. Sperimentazione su circa 10 aziende trentine. Sviluppo di nuovi Fondi Mutualistici Costituzione/ sperimentazione di Fondi Mutualistici per settori che non trovano risposta alle esigenze delle imprese con la polizza, come danni da fitopatie, epizoozie o infestazioni parassitarie, agli impianti produttivi, alle reti e per il prodotto prato pascolo. Collaborazione con il Centro di assistenza tecnica di San Michele all’Adige e con la fondazione FBK. Sperimentazione di Fondi di Mutualità a breve – medio termine. Informazione e comunicazione esterna Creazione/ aggiornamento di supporti informatici e applicazioni al fine di rendere possibile lo scarico di dati e informazioni anche da smartphone e tablet OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO Campagna 2016 2 AZIONE Programmazione e coordinamento progetto sperimentale volto alla costituzione di fondi operativi nel rispetto delle regole dell’IST (stabilizzazione dei ricavi e redditi aziendali). Sperimentazione a partire dal 2016 di un Fondo per gli allevatori a copertura delle perdite economiche degli stessi. 47 Valutazioni e suggerimenti dei soci Co.Di.Pr.A. Raccolti nelle ass questionario c emblee parziali 2015 e tramit onoscitivo del mese di marzo e 2015 Fonte Questionario Assemblee Difetti / reclami segnalati Questionario / Assemblee Il costo delle coperture assicurative è in continuo aumento e non è più sostenibile, a fronte di questo inoltre le condizioni del Fondo Mutualistico Sotto Soglia sono peggiorate ed è stato introdotto lo scoperto 20% per i danni da gelo-brina. Nelle zone poco grandinigene non conviene più assicurarsi. Occorre trovare soluzioni per diminuire il costo assicurativo alle aziende assicurate, Co.Di.Pr.A. deve avere una maggior capacità contrattuale. La nuova PAC 2014-2020 riduce l’aliquota contributiva dall’80% al 65% della spesa. Però in un contesto finanziario difficile dove altre misure sono state escluse dai finanziamenti, la gestione del rischio, seppur con percentuale minore, ha visto garantita per i prossimi 6 anni una straordinaria dotazione. In considerazione della riduzione dell’aliquota contributiva, abbiamo studiato soluzioni che limitino al massimo l’aumento dei costi a carico dei soci. Evidentemente questo è possibile a fronte di un contenimento delle prestazioni. Al fine di ottenere il massimo risparmio, le modifiche si sono concentrate nella parte non agevolata della copertura (Fondo Mutualistico), anche in considerazione della natura non catastrofale a livello aziendale di tali danni (inferiori al 30%) e del fatto che la non ammissibilità a contributo dei costi non permette l’effetto moltiplicatore della disponibilità a disposizione per riconoscere indennizzi, si sono inoltre ridotte le aliquote applicate a titolo di autofinanziamento. Questionario / Assemblee La soglia di danno al 30% è troppo elevata e penalizzante. L’applicazione della soglia di danno 30 per aggregato azienda-prodotto-comune è imposta dalla normativa Comunitaria e Co.Di.Pr.A. non ha potuto far altro che adeguare i contratti a tale normativa, ottenendo il mantenimento della franchigia a scalare applicata per singolo appezzamento, agendo sulle tabelle di valutazione del danno, e costituendo un efficiente fondo mutualistico per i danni sotto soglia. Questionario / Assemblee Per la viticoltura è penalizzante che non sia più proposta la copertura a franchigia 10 fissa per appezzamento; sarà molto difficile superare la soglia 30 in quelle aziende frazionate in molti appezzamenti. Le fusioni di Comuni che si prospettano aggraveranno ancor più questo problema. La franchigia 10 fissa è condizione prevista esclusivamente dalle norme dell’Ocm Vino. Essendo le disponibilità finanziarie di tali capitoli insufficienti e non considerando sopportabile l’onere dell’integrazione delle risorse a carico del bilancio nazionale, con il PAAN 2015 il Mipaf ha escluso tale possibilità; di conseguenza tale soluzione non è ammissibile a contributo. Anche per il prodotto uva da vino è quindi indispensabile trovare le soluzioni alternative applicate agli altri prodotti. Questionario / Assemblee Attivare polizze integrative per coprire i danni sotto soglia. L’attivazione di polizze integrative è una soluzione di gestione del rischio alternativa al Fondo Mutualistico. Co.Di.Pr.A. responsabilmente deve trovare le più efficienti ed efficaci soluzioni per il settore e non limitarsi a trovare soluzioni a singole richieste spesso frutto di strumentalizzazioni di terzi e non di effettive valutazioni di convenienza. La forza del sistema si realizza attraverso azioni forti e concrete per una convenienza comune e non di singoli. Questionario / Assemblee Tutti i Condifesa italiani stipulano polizze integrative con franchigia 10%. Anche a Bolzano i Soci possono scegliere fra l’adesione al fondo mutualistico sotto soglia e la polizza integrativa. Le scelte operate dagli altri Condifesa sono il risultato delle specifiche possibilità operative e non dell’analisi economica delle soluzioni applicate. Le polizze integrative sono meno efficienti della soluzione mutualistica e comportano qualche problema rispetto alla regolarità degli scorpori applicati. Sono una condizione critica monitorata da Mipaf e Corte dei Conti europea. Già in passato (dal 2004 al 2007) hanno comportato importanti problemi a tutti i Condifesa, escluso Co.Di.Pr.A. Trento. Questionario Franchigia 20% elevata sui danni a carico del Fondo Mutualistico Sotto Soglia. Non è necessario applicare al Fondo le condizioni previste per le Polizze agevolate (franchigie - scoperti); è costituito con soldi dei Soci, si potrebbe deliberare un Regolamento diverso. Dal 2015 il CdA Co.Di.Pr.A. ha deliberato l’applicazione della franchigia minima 20% per i danni a carico del Fondo; l’applicazione di una franchigia più alta fa aumentare le probabilità che i risarcimenti maturati a carico del Fondo non siano superiori alla dotazione dello stesso e quindi non debbano essere riparametrati, o lo siano in misura minore. Vi è da considerare che i danni sotto soglia non sono tali da compromettere la continuità aziendale. La dotazione del Fondo viene costituita con apporto degli agricoltori e non può beneficiare di contribuzione pubblica. È quindi indispensabile limitare le liquidazioni per contenere il costo di adesione anche in considerazione che quanto liquidato è pari a quanto incassato, al netto dei seppur limitati costi amministrativi. Quindi sono da evitarsi sinistri troppo frequenti rispetto a danni lievi e sopportabili dalle aziende, in quanto aumenterebbero di pari entità il contributo associativo di adesione. 48 Trattamento applicato o da applicare / eventuali considerazioni Fonte Questionario Assemblee Difetti / reclami segnalati Trattamento applicato o da applicare / eventuali considerazioni Assemblee Nella relazione del Direttore è stato detto che circa un terzo dei certificati assicurativi presentano errori e anomalie che hanno influenza negativa sulla liquidazione del contributo: da cosa sono rappresentati questi errori? Il problema del mancato riconoscimento dei contributi comunitari è superabile prestando maggior attenzione ai seguenti aspetti: dati catastali errati riportati in polizza, differenze di superficie degli appezzamenti assicurati rispetto ai dati ufficiali dei Fascicoli Aziendali, mancato o ritardato aggiornamento dei Fascicoli, assicurazione di extrarese non giustificate e mancanza della relativa documentazione richiesta. Assemblee È opportuno fissare prezzi mercuriali che si adattino alle selezioni particolari di uve; nel caso delle selezioni i prezzi risultano inferiori rispetto ai reali valori di mercato. I prezzi mercuriali sono pubblicati annualmente con decreto del Mipaf e derivano da rilevazioni condotte da Ismea riferite alla media dei prezzi degli ultimi 3 anni. Il prezzo fissato con decreto si riferisce al prezzo massimo. Cercheremo di segnalare agli Enti competenti l’esistenza di selezioni significative al fine di fissare dei prezzi che rispecchino meglio il valore delle stesse. Stiamo cercando di far quotare le uve tipologia Doc Superiore. Questionario / Assemblee Per la viticoltura è opportuno stipulare coperture assicurative di durata pluriennale che comprendano anche le garanzie relative alla mortalità delle viti in conseguenza del gelo invernale. L’aspetto normativo attuale non permette la stipula di coperture assicurative di durata pluriennale. Servirebbe che il Decreto Prezzi Mercuriali, il Decreto Piano Assicurativo Agricolo e il Decreto che fissa i parametri assicurativi e la percentuale di intervento statale, fossero emessi con certezza a dicembre di ogni anno. Inoltre anche le modalità relative alla riassicurazione Ismea non permettono di applicare alle coperture multirischio la durata pluriennale. Con l’introduzione della PAC 2020 probabilmente potranno essere soluzioni pluriennali. Quale dotazione avrà nel 2015 il Fondo Mutualistico Sotto Soglia? È possibile rendere opzionale l’adesione allo stesso? La dotazione derivante dagli apporti dei Soci assicurati è stimata in 1,9 milioni di euro. Sarà stipulata una copertura assicurativa che potrà integrare tale somma. Le condizioni imprescindibili dei Fondi di Mutualità è appunto la mutualità e la convenienza per il sistema che si trasferisce su tutti i singoli. Tale condizione mal si adatta a scelte opzionali. Vi è inoltre da considerare che i parametri (tetto ammissibile a contributo) sono stabiliti per prodotto/tipologia di polizza e Comune, quindi applicare tariffe diverse ai Soci compromette la percentuale di contributo ottenibile. I Soci che hanno scarso interesse per il Fondo sono i Soci che tendenzialmente hanno meno probabilità di utilizzo dello stesso. A questi Soci dovrebbe quindi costare di più la polizza e questa differenza in aumento non sarebbe coperta da contributo pubblico. Chiarimenti sul Fondo I.S.T. e sul calcolo del reddito aziendale da stabilizzare. La nuova Polizza “Multirischio sulle rese per la stabilizzazione dei ricavi aziendali” è il prodotto assicurativo che, anche grazie alla riassicurazione pubblica, offre a costi assolutamente competitivi una copertura assicurativa contro tutte le manifestazioni calamitose (grandine, vento, gelo-brina, siccità, eccesso acqua, sbalzo termico, alluvione) e rappresenta la base di partenza per arrivare anche alla stabilizzazione dei redditi aziendali. L’obiettivo è di iniziare con il 2015 una sperimentazione tramite un Fondo mutualistico, previsto dalla nuova P.A.C. 2014-2020, destinato alla copertura delle perdite di reddito (I.S.T. Income Stabilitation Tool), destinato inizialmente ai prodotti ciliegie e piccoli frutti. Assemblee Chiarimenti sul Fondo Mutualistico Fitopatie. Tale Fondo è riferito ai danni da fitopatie relativamente alle quali vi è obbligo di estirpo, che possono compromettere gli impianti produttivi delle aziende agricole della Provincia di Trento. Il regolamento parte dall’impianto previsto dalla Delibera di Giunta provinciale per la concessione dei contributi a seguito dell’espianto di frutteti e vigneti infetti da fitopatie. Qualora il danno riferito al valore del terreno estirpato sia maggiore del 30% del reddito medio aziendale del triennio precedente, si procederà con una compensazione all’impresa. Il Fondo Fitopatie, come pure il Fondo I.S.T. permetteranno di intercettare la contribuzione comunitaria che sarà pari al 65% di quanto effettivamente risarciranno agli agricoltori. Assemblee Chiarire meglio il calcolo della produzione media ordinaria e documenti giustificativi da allegare ai certificati assicurativi. Il criterio per il calcolo della produzione ordinaria è stato definito con Appag e illustrato nelle Assemblee territoriali e sugli Opuscoli informativi inviati a tutti i Soci. Con la messa a disposizione del PAI l’agricoltore avrà la possibilità di conoscere la resa originaria risultante dai dati ufficiali. Assemblee È possibile che Co.Di.Pr.A. incassi direttamente il contributo comunitario? Ci saranno ancora decurtazioni derivanti dall’applicazione della modulazione? Il sistema Condifesa ha verificato e richiesto la possibilità di prevedere nella normativa la possibilità di incassare direttamente il contributo. Il Ministero non ha accettato in quanto questo avrebbe determinato la necessità di rivedere i sistemi informatici e le regole del PSRN. Ha però accettato di considerare assolto l’obbligo dell’aver sostenuto l’onere con il pagamento del Condifesa e non con la restituzione al Condifesa dell’agricoltore. Sarà quindi evitato il problema della revoca del contributo pubblico ai Soci che non restituiscono al Condifesa quanto anticipato entro i termini stabiliti dalla legge. Dal 2015 la gestione del rischio diventa misura del secondo pilastro della PAC, pertanto non verranno più applicate riduzioni di contributo per la disciplina finanziaria e per la modulazione. Assemblee Il calcolo della resa ordinaria prendendo in considerazione gli ultimi 5 anni penalizza le aziende produttrici di ciliegie; negli anni scorsi a causa di danni da eccesso pioggia e drosophila ho conferito poco prodotto; quest’anno ho conferito molto prodotto però il danno da eccesso pioggia mi è stato ridotto in quanto è stato parametrato alla produzione media ordinaria. La logica della Comunità è stabilizzare le rese e non garantire la massima potenzialità. Un trend crescente verrà considerato nel calcolo del dato medio ordinario. Assemblee Assemblee 49 Fonte Questionario Assemblee Difetti / reclami segnalati Trattamento applicato o da applicare / eventuali considerazioni Assemblee Gli orticoltori sono penalizzati dal fatto che è stata tolta la tabella 502 sugli ortaggi, senza tale tabella gli indennizzi non sono adeguati al danno. La vecchia tabella 502 è stata sostituita da una nuova tabella, che è migliorativa rispetto alla stessa e risarcisce più favorevolmente i danni. Assemblee È possibile inserire in garanzia il danno relativo al furto di vitelle? La normativa non permette di ammettere a contributo tale garanzia. Assemblee In caso di mastite, la bovina affetta non è in pericolo di vita e come tale non è risarcibile. Da questa malattia ne deriva però un allevamento antieconomico, è possibile macellare l’animale e ottenere il risarcimento? Per le aziende zootecniche che aderiscono al “Piano Mastite contagiosa Bovina” istituito dalla FEM, nel caso di abbattimento indicato dai tecnici del Centro Assistenza Tecnica, per i capi inseriti nella lista di eliminazione, l’indennizzo sarà corrisposto nella misura del 40% dei valori assicurati. Ai fini del calcolo del malus detti sinistri saranno computati nella misura del 50%. Negli altri casi, qualora per una bovina venga richiesto l’abbattimento per fine carriera produttiva o per altre ragioni economiche, la Società può escluderlo dalla garanzia assicurativa a seguito di accertamento veterinario che dichiari il mancato requisito di morte certa e imminente. Assemblee Garanzia eccesso di pioggia prodotto uva da vino: le nuove condizioni 2015 sono penalizzanti rispetto a prima, con particolare riferimento allo scoperto di danno 20%. Co.Di.Pr.A. non deve avantaggiare le Compagnie a scapito degli agricoltori. Sono considerati i mm di pioggia al fine di rendere operativa la garanzia? Quali sono le date convenzionali riferite alla cessazione della stessa e come è impostata la maggiorazione di qualità? In base alle Condizioni di assicurazione, qualora il prodotto assicurato sia stato danneggiato esclusivamente o prevalentemente da eventi diversi dalla grandine e dal vento forte per danni risarcibili, verrà applicato uno scoperto al danno pari al 20% per partita assicurata. La determinazione del danno qualità e la decorrenza della garanzia eccesso pioggia in prossimità della vendemmia sono ampiamente descritte a pag. 31 e 32 dell’opuscolo informativo n. 3 spedito a tutti i Soci e consultabile anche sul sito internet di Co.Di.Pr.A. www.codipratn.it. In considerazione al presunto vantaggio alle Compagnie è da evidenziare che nel 2014 a fronte di un premio (parte riferita all’eccesso di pioggia) inferiore a 0,5 milioni di euro, sono stati riconosciuti indennizzi (parte riferita all’eccesso di pioggia) per oltre 6 milioni di euro. Questo avrebbe comportato un aumento straordinario dei costi che in buona parte si è evitato con l’introduzione dello scoperto. A seguito della valutazione complessiva dei costi, contributi e probabilità di accadimento da noi eseguita, possiamo garantire e dimostrare che la soluzione proposta è quella per noi più conveniente. Questionario Applicare il premio assicurativo in maniera aziendale, in modo che ogni azienda sostenga un costo corrispondente alla propria sinistrosità storica. Introdurre classi di bonus/malus come in altri rami assicurativi. Il criterio di determinazione della spesa ammessa a contributo stabilito dal Ministero rende antieconomico differenziare le tariffe per azienda. Mentre in riferimento al bonus/malus stiamo studiando soluzioni di polizze pluriennali che prevedono tale meccanismo. Questionario Trovare forme assicurative di durata pluriennale, con adeguato risparmio sul costo a carico dei Soci. L’aspetto normativo attuale non permette la stipula di coperture assicurative di durata pluriennale. Servirebbe che il Decreto Prezzi Mercuriali, il Decreto Piano Assicurativo Agricolo e il Decreto che fissa i parametri assicurativi e la percentuale d’intervento statale, fossero emessi con certezza a dicembre di ogni anno. Inoltre anche le modalità relative alla riassicurazione Ismea non permettono di applicare alle coperture multirischio la durata pluriennale. Stiamo comunque valutando di sperimentare tale soluzione. Questionario Migliorare ancora l’informazione ai Soci, aumentando e semplificando le informazioni, usare metodi diretti. Stiamo valutando nuove e innovative soluzioni per migliorare l’informazione ai Soci. Questionario L’assemblea parziale con durata superiore a 2,5 ore non permette di catturare l’attenzione dei Soci, occorre essere più brevi e meno teorici, dando maggior spazio agli interventi dei Soci. Tutte le assemblee terminano all’esaurirsi delle domande degli associati e dando risposta a tutti i quesiti e osservazioni. Assemblee Chiarire meglio il calcolo della produzione media ordinaria e documenti giustificativi da allegare ai certificati assicurativi. È stata fatta ampia disamina nelle Assemblee parziali e sugli opuscoli spediti agli associati e scaricabili anche dal sito internet di Co.Di.Pr.A. www.codipratn.it. Con l’introduzione del PAI l’Ente Pubblico semplificherà tale condizione proponendo preventivamente la resa assicurabile. Assemblee Stimare i danni grandine tramite campionature eseguite presso le cooperative frutticole al fine di ottenere un risparmio nei costi di perizia. È impossibile ipotizzare soluzioni che si basino esclusivamente su valutazioni di dati e rilievi diversi dal prodotto in pianta per ovvie possibili speculazioni. Stiamo comunque studiando e sperimentando soluzioni innovative. Assemblee Trovare il modo di stipulare i certificati assicurativi presso le cooperative vitifrutticole, in modo da eliminare l’intermediazione delle Agenzie di Assicurazione e risparmiare i notevoli costi derivanti dalle provvigioni riconosciute alle stesse. Volontariamente gli associati possono già aderire attraverso strutture cooperative e associative; lo stesso Co.Di.Pr.A. attraverso la propria Società Agriduemila srl ha attivato tale possibilità per gli associati che volontariamente decidono di aderire. 50 Via Dell’Indusria, 4 - 47100 Forlì - Tel. 0543/720547 - Fax 0543/794140 ♦ La macchina per tagliare l’erba nelle rampe ♦ ♦ Adatta a tutti i tipi di trattore ♦ Montaggio anteriore per un’ottima manovrabilità e visibilità ♦ Funzionante con l’impianto idraulico del trattore ♦ Possibilità di montare diversi utensili (spollonatore girorami-erpice-dischi) ♦ Possibilità di montare spruzzo nel diserbo in contemporanea con la lavorazione Siamo a disposizione per prove e dimostrazioni ITÀ NOV ERBO DIS PER LOGICO ECO www.calderoniweb.it [email protected] bbraio Mercoledì 32 fe arzo Mercoledì 4 m aggio Mercoledì m rile Sabato 16 ap17 aprile e domenica iugno Mercoledì 8 g