. PIANO DI EMERGENZA COMUNALE Approvato con Delibera di C.C. n. 24 del 22 aprile 2013 Aggiornato al 31.12.2012 1 Premessa Tra le funzioni attribuite ai Comuni dall’art. 108 “Funzioni conferite alle Regioni ed agli Enti locali” del D.Lgs. n. 112/98, rientra la funzione relativa alla predisposizione di piani comunali e/o intercomunali di emergenza. La legge 12 luglio 2012 n. 100, di conversione del decreto-legge n. 59 del 15/05/2012, che modifica la legge n. 225/1992 “Istituzione del Servizio Nazionale della Protezione Civile”, introducendo il comma 3-bis, all’articolo 15, stabilisce che ciascun Comune deve dotarsi di un “Piano di emergenza comunale” previsto dalla vigente normativa in materia di protezione civile, approvato con deliberazione consiliare e deve provvedere alla verifica e all’aggiornamento periodico dello stesso, trasmettendone copia alla Regione, alla Prefettura-Ufficio Territoriale del Governo e alla Provincia territorialmente competente. Il Comune di Colleferro è dotato del Piano di Protezione Civile approvato con deliberazione di C.C. n. 5 del 5 Gennaio 1996. Per quanto in premessa evidenziato, questo Comune ha predisposto il nuovo Piano di emergenza comunale che, ai sensi della vigente normativa in materia, risponde a precise indicazioni normative e tecniche, in particolare: Legge n. 225/1992 “Istituzione del Servizio Nazionale della Protezione Civile”; Legge n. 265/1999, art. 12, trasferimento di competenze dal Prefetto al Sindaco in materia di informazione alla popolazione su situazioni di pericolo per calamità naturali; “Manuale operativo per la predisposizione di un Piano comunale o intercomunale di protezione civile”, redatto dal Dipartimento della Protezione Civile ai sensi dell’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 agosto 2007, n. 3606; Legge n. 100/2012 “Disposizioni urgenti per il riordino della Protezione civile”, di conversione del decreto-legge n. 59 del 15/05/2012, che modifica ed integra, tra l’altro, l’art. 15 della Legge n. 225/1992 concernente le competenze del Comune e le attribuzioni del Sindaco in materia di protezione civile. Per fornire una risposta di protezione civile efficace, adeguata e tempestiva in caso di emergenza, il Piano comunale è lo strumento che consente di razionalizzare le procedure e di ottimizzare, in tempi certi, gli interventi sul territorio. Introduzione Il Piano di emergenza comunale, previsto dalla vigente normativa in materia di Protezione Civile, è la risposta operativa ad eventi che, nell’ambito del territorio comunale, possono produrre effetti dannosi nei confronti dell’uomo, dell’ambiente e del patrimonio. Il Piano, sulla base di scenari di riferimento, determina le strategie dirette alla riduzione del danno ed al superamento dell’emergenza ed ha come finalità priorità la salvaguardia delle persone, dell’ambiente e dei beni presenti nelle aree a rischio. Esso non è altro che il progetto di tutte le attività e di tutte le procedure che dovranno essere adottate per fronteggiare un evento calamitoso atteso in un determinato territorio, in modo da garantire l’effettivo ed immediato impiego delle risorse necessarie al superamento dell’emergenza ed il ritorno alle normali condizioni di vita. Il Piano di emergenza è, pertanto, il supporto operativo al quale il Sindaco si riferisce per gestire l’emergenza col massimo livello di efficacia, nella consapevolezza che ciò è possibile soltanto attraverso una precisa distribuzione di sforzi volti alla conoscenza delle vulnerabilità territoriali ed antropiche e l’organizzazione di una catena operativa finalizzata al superamento dell’evento. Il Piano in questione deve, pertanto, disciplinare tutte le misure atte a fronteggiare gli eventi in atto (previsti o non prevedibili), in particolare: i presidi territoriali con compiti di vigilanza permanente ed intervento tecnico tempestivo specificatamente nei casi di bacini idrografici di ridotte dimensioni, nei quali rientra il Comune di Colleferro attraversato dal Fiume Sacco, dove si possono manifestare a seguito 2 di precipitazioni intense fenomeni repentini quali colate di fango, esondazioni, erosioni spondali, etc; aree sicure per dare assistenza alla popolazione evacuata (“aree di accoglienza”); aree sicure per garantire il raduno dei soccorritori e lo stoccaggio temporaneo delle risorse necessarie alla gestione dell’emergenza (“aree di ammassamento soccorritori e risorse”); infine, il luogo del coordinamento del soccorso, da attivare – a seconda della gravità dell’evento, Centro Operativo Comunale o Centro Operativo Misto – anche in materia preventiva. Ne deriva che il Piano di emergenza comunale non può che essere espressione della conoscenza diretta del territorio, inteso nel suo rapido e talora imprevedibile evolversi a seguito di trasformazioni naturali ed antropiche, e comunque non può non fare riferimento ai prescritti Programmi di previsione e prevenzione ed ai piani di Assetto Idrogeologico. Anche per questo esso deve essere costantemente verificato, sia per adeguarsi alle quotidiane trasformazioni del territorio, sia per tenere aggiornata la ricognizione delle risorse umane e materiali presenti sul territorio e dei relativi tempi e modalità di attivazione in caso di emergenza. Anche l’attività di informazione alla popolazione rientra fra le dirette responsabilità del Sindaco, (art. 12 Legge n. 265/1999) con particolare riferimento a: indicazione delle aree ove possano manifestarsi fenomeni calamitosi di natura idrogeologica o idraulica; diffusione di buone pratiche di comportamento, sensibilizzando la popolazione ad evitare lo stazionamento nei pressi di punti a rischio; sistematico coinvolgimento della popolazione, a mezzo incontri, assemblee pubbliche, conferenze; effettuazione di periodiche esercitazioni per verificare l’efficacia delle misure di emergenza. Il Sindaco, pertanto, individuato dalla normativa quale massima Autorità locale in materia di protezione civile, è tenuto ad impegnarsi per il raggiungimento dei seguenti scopi: garantire la tutela dei cittadini; assicurare la funzionalità o il veloce ripristino il sistema della viabilità e dei trasporti; assicurare la funzionalità o il veloce ripristino delle telecomunicazioni e dei servizi essenziali; salvaguardare il sistema produttivo locale; salvaguardare i beni culturali; garantire un rapido ed omogeneo censimento dei danni a persone, beni, infrastrutture; assicurare il coordinamento operativo locale, la continuità amministrativa e la documentazione quotidiana delle attività in fase di emergenza. Per coadiuvare il Sindaco nel raggiungimento di tali finalità, il Piano persegue gli obiettivi di: raccogliere ed organizzare le conoscenze relative al territorio per definire le caratteristiche dei rischi presenti; predisporre il censimento delle risorse disponibili (strutture operative, edifici strategici, mezzi ecc.) utili per fronteggiare gli eventi calamitosi ed individuare eventuali carenze; proporre un modello organizzativo per la struttura comunale in casi di emergenza, stabilire le procedure operative da applicare nelle varie fasi ed individuare gli Enti ed i soggetti con cui interfacciarsi; valorizzare il patrimonio umano, morale e culturale rappresentato dagli Enti ed Organizzazioni di Volontariato, riconoscendone ruolo ed importanza e favorendone la partecipazione ai vari livelli; proporre le modalità per la formazione e l’addestramento del personale, attraverso percorsi didattici ed esercitazioni da attuarsi in collaborazione con le altre Istituzioni a ciò preposte e con il Volontariato; individuare gli strumenti più idonei per l’informazione della popolazione e la promozione nella Cittadinanza di una moderna cultura della protezione civile. 3 Il Piano di emergenza comunale è strutturato in tre parti: Parte A-Analisi del territorio: valutazione dei rischi,criticità e risorse presenti; Parte B-Modello di intervento: attività di prevenzione e procedure di emergenza; Parte C-Formazione e informazione. Ad esse si aggiungono la documentazione cartografica e gli allegati. Dati di base relativi al territorio comunale COMUNE PROVINCIA REGIONE Estensione territoriale Altitudine (m s.l.m.) Latitudine (Gr. Mm. Ss.) Longitudine (Gr. Mm.Ss.) Comuni confinanti Indirizzo sede municipale Telefono Indirizzo sito internet POPOLAZIONE residente Nuclei familiari COLLEFERRO ROMA LAZIO 1.200 Ha 240 41° 43’ 45” 13° 00’ 35” Artena, Segni, Valmontone, Paliano, Genazzano Piazza Italia 1 06/972031 www.comune.colleferro.rm.it 22.153 (al 31/11/2012) 9.059 (al 31/11/2012) PARTE A Tipi di rischio INCIDENTE RILEVANTE Dal 13 giugno 1935, data di istituzione del Comune di Colleferro, si è manifestato soltanto un evento nel quale è possibile ravvisare gli estremi del disastro: lo scoppio del 29 gennaio 1938 all’interno della stabilimento della BPD che produceva polvere da sparo ed esplosivi. Fu la più grande esplosione accadute fino ad oggi nell'azienda della B.P.D., con gravi danni tra morti e feriti, la notizia di questa esplosione venne riportata anche sul Times. Attualmente, nel comprensorio del Comune di Colleferro sono presenti due stabilimenti industriali a rischio di incidente rilevante, connesso a determinate sostanze pericolose: AVIO S.p.A. e SIMMEL DIFESA S.p.A., ubicati rispettivamente in Colleferro, Corso Garibaldi, 22 e Via Ariana, Km 5+200. All’interno della SIMMEL si svo lge Attività di produzione di manufatti esplo sivi per la difesa (spolette, munizio ni, granate, teste di guerra per missili, razzi); all’interno dell’AVIO si svo lge attività di produzione di propulsori a propellente solido per impiego razzo – missilistico, in particolare, propulsori per il lanciatore ARIANE5, VEGA, ASTER e piccoli motori. La vigente normativa in materia di prevenzione degli incidenti rilevanti per i cittadini e per i lavoratori, stabilisce che ogni stabilimento industriale connesso a determinate sostanze pericolose (D.Lgs. n. 334/99 e s.m.i.), rediga appositi piani di emergenza: il Piano di Emergenza Interna (PEI) ed il Piano di Emergenza Esterno (PEE). Il primo individua le azioni che devono compiere i lavoratori e le squadre di soccorso in caso di emergenza interna allo stabilimento, mentre il secondo organizza e coordina le azioni e gli interventi da effettuare principalmente all’esterno dello 4 stabilimento, per ridurre i danni sul territorio ed informare la popolazione dell’evento in corso, nelle modalità concordate anche con il Sindaco del Comune ove è ubicato lo stabilimento. La stessa normativa prevede che il Sindaco renda note alla popolazione presente sul territorio, le notizie riportate nella “Scheda informativa” redatta dai gestori dei suddetti stabilimenti. Questo tipo d’informazio ne ha lo scopo di rendere consapevo li i cittadini dell’esistenza del rischio industriale dovuto alla presenza di particolari insediament i produttivi sul proprio territorio e della possibilit à di mit igare le conseguenze di un incidente rilevante attraverso comportament i di autoprotezione e l’adesio ne tempestiva alle misure di sicurezza previste dal P.E.E. predisposto dalla Prefettura, d’intesa con le Regio ni e gli Enti Locali interessat i “al fine di limitare gli effetti dannosi derivanti da incidenti rilevanti” e dalle Schede di informazio ne, in esso contenute, redatte dai soggetti gestori degli stabiliment i a rischio industriale. L’obiettivo prioritario della divulgazione del P.E.E. e delle schede informative redatte dai gestori dei suddetti stabilimenti, è pertanto quello di far conoscere alla popolazione i pericoli di un incidente rilevante ed i comportamenti da adottare in caso di allarme che segnali un evento incidentale in corso, al fine di ridurre al minimo l’impatto ambientale dovuto alla presenza di questo tipo di industrie sul territorio comunale e contribuire a facilitare la gestione del territorio in caso di emergenza. Il Comune di Colleferro ai fini di cui sopra ha provveduto a pubblicare sul sito istituzionale del Comune, nella sezione dedicata all’Ambiente, le Schede Informative sui rischi industriali per la cittadinanza ed i lavoratori, redatte dai gestori dei suddetti stabilimenti. SIMMEL DIFESA S.p.A. Scheda di informazione sui rischi di incidente rilevante per i cittadini ed i lavoratori conforme all’allegato V del D.Lgs. n. 334/1999 come modificato dal D.Lgs. n. 238/2005 Nome della società: Stabilimento/Deposito di: SIMMEL DIFESA S.p.A. Via Ariana, Km 5,2 - 00034 Colleferro (ROMA) Sala Operativa H24 Tel. 06 / 97092301 Amministratore Delegato Ing. Michele Antonucci Responsabile e portavoce dell’Attività: Tel. 06 / 97092400 Ing. Antonio Pompili Fax 06 / 97092476 Responsabile operativo dell’emergenza: Ing. Antonio Pompili Un presidio di emergenza è garantito, nelle 24 ore, attraverso il consorzio SIRIO, per la sicurezza industriale, ed attraverso la SE.CO.SV.IM. per quanto riguarda il servizio sanitario ed il servizio antincendio. AVIO S.p.A. Scheda di informazione sui rischi di incidente rilevante per i cittadini ed i lavoratori conforme all’allegato V del D.Lgs. n. 334/1999 come modificato dal D.Lgs. n. 238/2005 Nome della Società: AVIO S.p.A. 5 Stabilimento/Deposito di: Corso Garibaldi, 22 – 00034 Colleferro (ROMA) Direttore/Responsabile dello Stabilimento: Ing. Pier Giuliano Lasagni Portavoce della Società: Tel. 06 / 97285440 Ing. Salvatore Spinosa Fax 06 / 97285881 Sala Operativa H24 Tel. 06972851 (H24) Fax 06 / 97285228 (da Lu – Ven da 8.00 – 17.00) Responsabile dell’emergenza: Tel. Cellulare 335 7503075 Ing. Salvatore Spinosa Le attività di manipolazione di esplosivi considerate più a rischio sono remotizzate (comandi e personale a posti a distanza di sicurezza), confinate in bunker di cemento armato con una parete o un soffitto cedevole per lo scarico immediato della sovrapressione ed opportunamente protette da bastionature artificiali e/o naturali. Alcune attività di manipolazione di esplosivi considerate più a rischio sono controllate a distanza per mezzo di dispositivi video. Tutti i fabbricati sono bastionati su più lati oppure, quelli che non dispongono di bastionature sono posti a distanza doppia rispetto agli altri. All’interno del comprensorio in cui sono localizzati gli Stabilimenti SIMMEL DIFESA S.p.A. ed AVIO S.p.A. di Colleferro, sono presenti altre attività industriali di seguito elencate: Termica Colleferro S.p.A. Caffaro S.p.A. ITALCEMENTI S.p.A. ALSOTM FERROVIARIA S.p.A. ELV S.p.A. KEY SAFETY SYSTEMS centrale turbogas a ciclo combinato; area ex produzione di prodotti chimici; produzione cemento; produzione vagoni ferroviari; sistemi di trasporto spaziale; produzione di congegni per l’industria automotive Il Comprensorio si avvale della SE.CO.SV.IM. Srl (Società di Servizi Comprensoriali e di Sviluppo Immobiliare), facente parte della Avio S.p.A. e proprietaria di tutti gli immobili, per quanto concerne la gestione della proprietà immobiliare e la fornitura dei principali servizi, quali gestione e distribuzione dei fluidi tecnologici ed energetici, manutenzione di fabbricati. Questo Comune, ai sensi del D.P.C.M. 25 febbraio 2005, per quanto concerne l’area compresa nel raggio di 1 km dagli stabilimenti in questione, considerata area potenzialmente interessata da eventuali incidenti rilevanti, ha effettuato il censimento sia della popolazione residente, con l’indicazione dei soggetti che necessitano di attenzioni particolari in caso di emergenza (diversamente abili, anziani, bambini), sia dei centri sensibili e infrastrutture critiche. Il rischio specifico a cui è esposta la popolazione residente nel territorio comunale, sono l’esplosione e l’incendio (non è previsto il rilascio tossico). Lo stato di allarme viene segnalato a mezzo delle sirene attivate dal responsabile di emergenza degli stabiliment i in quest ione. Il P.E.E. dei suddetti stabiliment i cont iene l’indicazione dei Presidi di pronto soccorso: - V.V.F. e Prefettura per le attivazione di competenza - Servizio di Emergenza Sanitaria Tel. - Ospedale più vicino Piazza Aldo Moro n° 1 – Colleferro 118 Tel. 06 97221 6 - Commissariato di P.S. Tel. 069720231 - Polizia Locale Tel.06972018 Il livello di allarme viene dichiarato dai VV.FF. e comporta l’attivazione di un Centro Operativo Territoriale composto dai rappresentanti delle Società presenti nel Territorio. L’attivazione del PEE, approvato dal Prefetto e comunicato ai soggetti interessati, comporta l’avvio automatico delle procedure da esso individuate. Per la gestione degli allarmi vengono utilizzati: sistemi telefonici (per l’attivazione degli allarmi ai soggetti individuati nel PEE per la gestione dell’emergenza esterna) sirene (per la comunicazione dello stato di attenzione, di preallarme e di emergenza all’interno ed all’esterno dello stabilimento) altoparlanti (per la comunicazione all’interno dello stabilimento). Il gestore dello stabilimento è tenuto alla corretta gestione e manutenzione dei sistemi di allarme che devono comunque essere realizzati a regola d’arte. Altresì, mediante comunicazione telefonica l’allarme sarà inviato ai seguenti siti: Casello Autostradale Colleferro Autostrada A1; Stazione Ferroviaria di Colleferro; Ospedale Civile di Colleferro. I flussi comunicativi previsti contestualmente all’attivazione del PEE sono: comunicazione dell’evento incidentale dal gestore ai VVF, al Prefetto, alla Questura, all’ARES 118 ed alla Polizia Locale dei Comuni di Colleferro ed Artena; comunicazione telefonica tra la sala operativa dello stabilimento ai responsabili della sicurezza delle aziende limitrofe previste nel presente PEE. Il P.E.E. dei suddetti stabiliment i prevede il seguente comportamento da adottare in caso di incidente rilevante: rifugiarsi al chiuso nel locale più idoneo possibile (lontano dallo stabilimento, con poche aperture, posizio ne ad un piano elevato, disponibilità di acqua, presenza di un mezzo di ricezio ne delle informazio ni); evitare l’uso di ascensori; mantenersi sincronizzat i con radio o tv sulle stazioni emittenti indicate dalla Autorità; non usare il telefo no, se non per casi di soccorso sanitario urgente; tenersi a distanza dalle porte e dalle finestre; non andare a prendere i bambini a scuo la; non fumare; non recarsi sul luogo dell’incidente; chiudere impiant i di vent ilazio ne, di condizio namento e climat izzazio ne dell’aria; prestare attenzione al segnale di cessato allarme. Per quanto concerne la gestione delle comunicazioni da parte degli enti istituzionali, le Sale Operative degli enti istituzionali, ricevuto l’allarme, attiveranno le seguenti comunicazioni: il Comune di Colleferro avviserà la popolazione residente nelle aree a rischio per informare dell’evento incidentale in corso ed eventualmente per diramare l’ordine di “rifugio al chiuso” o di “evacuazione”; la Prefettura di Roma darà comunicazione alle amministrazioni centrali e agli enti interessati. Nello schema seguente viene riportato l’albero di attivazione dell’emergenza: 7 SCHEMA DI PRIMA ATTIVAZIONE DELL’EMERGENZA DA PARTE DELLA SOCIETA’ AVIO – SIMMEL RESPONSABILE AZIENDA SIMMEL DIFESA O AVIO ENTI PREPOSTI ALL’ EMERGEN ZA COMANDO PROV.LE VV.F. ROMA – 115 PREFETTURA DI ROMA (CHIAMA ARPA LAZIO, ARDIS, FERROVIE DELLO STATO, ENEL, TELECOM) QUESTURA DI ROMA –113 ARES 118 (CHIAMA ASL RMG) COMUNE DI COLLEFERROPOLIZIA MUNICIPALE, SERVIZI DI TRASPORTO COMUNALI) ALTRI SOGGETTI INTERESSATI DALL’EMERGENZA (ALLERTAMENTO SECONDO PIANO DI EMERGENZA INTERNO E TERRITORIALE) STABILIMENTI LIMITROFI ABITAZIONI ED INSEDIAMENTI CIVILI LIMITROFI (mediante sistemi acustici) SITI DI PARTICOLARE RILEVANZA - Casello Autostradale Colleferro Autostrada A1 - Stazione Ferroviaria di Colleferro - Ospedale Civile di Colleferro 8 PUNTO DI COORDINAMENTO AVANZATO (POSTO DI COMANDO E CONTROLLO) Al fine di eseguire una ottimale gestione dell’emergenza si rende necessario attivare un punto di coordinamento avanzato, ubicato in vicinanza dell’evento, ma in posizione sufficientemente protetta e sicura, ove convergano i rappresentati dei diversi Enti preposti alla gestione dell’evento. I punti di coordinamento sono individuati: AVIO - comprensorio: Corso Garibaldi, 22, all’ingresso del comprensorio industriale; AVIO – centro prove 3C: Via degli Abeti snc, all’ingresso del comprensorio industriale; SIMMEL DIFESA: Via Ariana, Km 5+200 all’ingresso del comprensorio industriale. L’attivazione dei punti di coordinamento verrà effettuata previo assenso del responsabile dei Vigili del Fuoco. A tale punto di coordinamento partecipano i rappresentanti qualificati dei seguenti Enti: Prefettura di Roma Vigili del Fuoco – Direttore dei soccorsi e coordinamento del soccorso tecnico urgente Questura di Roma – Coordinamento attività di ordine pubblico Servizio ARES 118 - Coordinamento servizio sanitario Comune di Colleferro – Coordinamento dell’assistenza logistica e di assistenza alla popolazione. VIABILITÀ - VIE DI ACCESSO DEI MEZZI DI SOCCORSO E DI DEFLUSSO, CANCELLI E PERCORSI ALTERNATIVI L’accesso al comprensorio industriale avviene mediante il piano di viabilità esterna agli stabilimenti AVIO S.P.A. E SIMMEL S.P.A, al fine di gestire l’emergenza, permettendo l’afflusso dei soccorsi e il più possibile normale deflusso dei cittadini e dei dipendenti delle industrie interessate. Il comprensorio industriale è in posizione baricentrica rispetto a due strade extra urbane, Via Casilina e Via Ariana che agevolano la viabilità in caso di emergenza. Lungo Via Casilina, in posizione abbastanza limitrofa al centro abitato ed alle due industrie a rischio di incidente rilevante vi è uno svincolo autostradale della A1 Milano – Napoli. Il Piano di viabilità esterna (cfr. Piano di Viabilità allegato) agli stabilimenti AVIO S.P.A. e SIMMEL S.P.A, peraltro facenti parte dello stesso comprensorio industriale, è previsto al fine di gestire l’emergenza, permettendo l’afflusso dei soccorsi e il più possibile normale deflusso dei cittadini e dei dipendenti delle industrie interessate. Il comprensorio industriale è in posizione baricentrica rispetto a due strade extra urbane, Via Casilina e Via Ariana che agevolano la viabilità in caso di emergenza. Lungo Via Casilina, in posizione abbastanza limitrofa al centro abitato ed alle due industrie a rischio di incidente rilevante vi è uno svincolo autostradale della A1 Milano – Napoli. Sarà cura del Corpo Polizia Municipale gestire la viabilità in caso di emergenza disponendo a seconda di dove è posizionata la sorgente dell’evento incidentale, disporre l’eventuale chiusura di alcune strade in prossimità del comprensorio industriale. Sono previste infatti n. 9 postazioni principali (Piano di Viabilità Allegato 1) presidiate dal personale del Comando Polizia Municipale: 9 Posizione n. 1 – largo Oberdan – ingresso principale comprensorio industriale - in caso di interessamento dell’evento incidentale lungo Via Ariana la pattuglia assicurerà la chiusura al traffico della suddetta via permettendo solo il transito dei mezzi di soccorso dirottando il traffico verso le altre arterie principali – Via Casilina –autostrada A1. Posizione n. 2 – incrocio via Casilina – Carpinetana nord – in caso di interessamento dell’evento incidentale, o comunque un maggior flusso di veicoli causato da panico generato lungo la Via Casilina – direzione Roma, è prevista la chiusura del tratto di Via Casilina, lasciando il transito dei mezzi di soccorso, dirottando il traffico verso la Casilina, direzione Frosinone e lo svincolo autostradale di Anagni. Posizione n. 3 - Via Casilina – svincolo Autostradale – il personale del Corpo Polizia Municipale gestirà la postazione in modo tale da distribuire, a seconda delle esigenze che si vengono a prospettare durante l’evento generante l’emergenza, il traffico in questo svincolo, chiudendo se necessario il casello di entrata del casello autostradale. Posizione n. 4 – confine Artena – Colleferro - altezza IV Km via Ariana - in caso di interessamento dell’evento incidentale, o comunque un maggior flusso di veicoli causato da panico generato lungo la Via Ariana disporre la chiusura della stessa lasciandola transitabile solo per i mezzi di soccorso. Posizione n. 5 – Piazza Italia – Ospedale Intersezione tra le strade, Via Ariana, Corso Garibaldi, Corso Filippo Turati, Via Consolare Latina con elevate concentrazioni di traffico. Nodo strategico pertanto nella gestione dell’emergenza in considerazione soprattutto della presenza dell’Ospedale di Colleferro in prossimità di Piazza Italia. Posizione n. 6 – Incrocio Via Ariana –Via caduti del 38 – in caso di interessamento dell’evento incidentale lungo Via Ariana, nell’incrocio non sarà possibile immettersi nella Via Ariana lasciando il transito ai soli mezzi di soccorso. Posizione n. 7 – Piazzale Matteotti Rotatoria in ingresso a Colleferro. Il personale avrà il compito di gestire il traffico proveniente in particolar modo dal quartiere Scalo di Colleferro, dove è localizzato un secondo ingresso/uscita dal comprensorio industriale, quindi punto sensibile, dirottando il traffico lungo la circonvallazione fontana dell’Oste. Posizione n. 8 – Via Romana nuova incrocio Via Romana Vecchia (Ponte Ferroviario) Incrocio con strettoia sul ponte ferroviario, in uscita da Colleferro. Il personale avrà il compito di gestire il traffico proveniente in particolar modo dal quartiere Scalo di Colleferro, dove è localizzato un ingresso/uscita dal comprensorio industriale, quindi punto sensibile, dirottando il traffico lungo la Via Casilina ed al contempo chiudendo il traffico in entrata da Via Casilina. Posizione n. 9 – Ingresso 2 Avio Secondo ingresso comprensorio industriale – in caso di interessamento dell’evento incidentale una pattuglia assicurerà la chiusura al traffico della suddetta via permettendo solo l’evacuazione del sito industriale ed il transito dei mezzi di soccorso. Saranno inoltre transennate le strade secondarie per non permettere immissioni di traffico ordinario nelle strade principali interessate al blocco e percorribili dai soli mezzi di soccorso. Qualora il Corpo di Polizia Municipale ne faccia richiesta, nelle postazioni principali presidiate come sopra descritto, saranno attivati a supporto, i locali reparti di Protezione Civile e/o le Forze dell’Ordine a disposizione. L’EVACUAZIONE ASSISTITA Non si prevede, a causa degli scenari incidentali individuati, di dover effettuare l’evacuazione assistita della popolazione. 10 IL COMUNE DI COLLEFERRO Il Sindaco, avvalendosi delle proprie strutture comunali, collabora con il Prefetto nella fase preparatoria del PEE, assicura l’informazione alla popolazione ai sensi dell’art. 22 comma 4 del D.Lgs. n. 334/99, procede alla individuazione delle aree di ricovero, organizza l’evacuazione assistita. Il Sindaco, in caso di evento incidentale, adotta i seguenti provvedimenti: attiva le strutture comunali operative di protezione civile (Polizia Municipale, Ufficio Tecnico, Volontariato, ecc.) secondo le procedure stabilite nel PEE e nei piani predisposti dalle funzioni di supporto; informa la popolazione sull’evento incidentale verificatosi e comunica le misure di protezione da adottare per ridurre le conseguenze; dispone l’utilizzo delle aree di ricovero per la popolazione eventualmente evacuata; predispone il trasporto della popolazione da evacuare; segue l’evoluzione della situazione e informa la popolazione della revoca dello stato di ‘emergenza esterna’; in caso di cessata emergenza esterna si adopera per il ripristino delle condizioni di normalità e in particolare per l’ordinato rientro della popolazione presso le abitazioni. In particolare, la Polizia Locale del Comune di Colleferro: assicura, la delimitazione e il presidio della zona esterna a quella di impatto (terza zona); disciplina il traffico, apponendo le segnaletiche ritenute più opportune bloccando la circolazione stradale delle zone a rischio; si porta presso i punti previsti nel presente piano di emergenza al fine di consentire il controllo del traffico veicolare; favorisce l’afflusso dei mezzi di soccorso. VOLONTARIATO Le Organizzazioni di Volontariato di cui al D.P.R. 194/2001, nel rischio industriale, possono essere utilizzate solo se: le loro attività si svolgono al di fuori delle aree denominate di sicuro impatto e di danno; il personale delle stesse è adeguatamente equipaggiato e formato per le attività ad esse deputate nell’ambito della gestione dell’emergenza esterna. La formazione e l’addestramento periodico dei volontari sono progettati e gestiti esclusivamente dalle autorità competenti in materia di rischio di incidente rilevante e di protezione civile. Le stesse possono partecipare alle esercitazioni sul rischio industriale. In caso di evento incidentale, le funzioni delle organizzazioni di Volontariato potrebbero essere: supporto alle Forze dell’Ordine per il controllo del traffico esterno alla zona dell’evento incidentale; assistenza alla popolazione in caso di evacuazione o di momentaneo allontanamento dalle proprie abitazioni verso i centri di raccolta. 11 Rischio Idraulico Il territorio di Co lleferro rientra all’interno del sottobacino imbrifero del fiume Sacco che va dalla confluenza con il fosso Savo a quella con il fosso della Valle d’Inferno, come può vedersi dalla figura seguente. Dal punto di vista geo logico, il territorio è caratterizzato per la maggior parte da terreni di origine vulcanica (tufi) riconducibili sia all’attività del Vulcano Laziale che al vulcanismo della valle Lat ina. Affiorano i terreni sedimentari marini del Cretaceo Superiore e del Cretaceo Inferiore (Fig. 1.2.4) ed i terreni vulcanici. In tutto il settore meridio nale del versante destro del bacino affiorano i calcari con alternanza di calcari do lo mit ici e do lo mie del Cretaceo Inferiore ed i calcari con intercalazio ni di calcari do lo mit ici del Cretaceo Superiore. Complessivamente i calcari cretacei occupano circa il 40% dell’area totale del bacino. Sul fo ndovalle del fiume Sacco e dei suo i affluent i sono present i le alluvio ni fluviali recenti, limo se e sabbio se, che occupano circa il 5% dell’area del bacino. Su tutta la rimanente parte affiorano le vulcanit i costituite da tufi rimaneggiati che coprono circa il 55% della superficie. Il territorio comunale è interessato dall’attraversamento del Fiume Sacco in un area adiacente Via Casilina, in prossimit à di attività co mmerciali, artigianali ed abitazioni sparse. La suddetta area è stata interessata da diverse fuoriuscite del Fiume Sacco, in caso di vio lent i e persistenti rovesci meteorologici. L’area interessata dal Rischio Idraulico è individuata dalla planimetria in allegato (Allegato 2). 12 Rischio Sismico La Regione Lazio si sviluppa lungo fasce a caratteristiche sismiche uniformi, allungate in direzione NW-SE, lungo le quali la sismicità si distribuisce in modo omogeneo e crescente dalla costa verso la catena appenninica. Il territorio di Colleferro sorge in prossimità del Vulcano Laziale, caratterizzato da eventi sismici di media intensità (VIII° MCS/MSK) e molto frequenti; infatti sulla base della riclassificazione sismica contenuta nell‘O.P.C.M.1 n. 3274 del 20 03 2003 (“Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e normative tecniche per le costruzioni in zona sismica”), il Comune di Colleferro rientra all’interno della Zona 2, corrispondente ad un grado di sismicità medio (Allegato 2). A tal proposito è da evidenziare che l’Istituto di Geofisica e Vulcanologia invia regolarmente dei questionari per la rilevazione dei terremoti sul territorio comunale, che vengono compilati da parte dell’Amministrazione pubblica e rinviati all’Istituto per il censimento ed il monitoraggio degli eventi sismici sul territorio nazionale. Da ultimo, nell’aprile del 2009 il territorio è stato interessato dallo “sciame sismico” avvertito dalla popolazione, dovuto al sisma che ha devastato l’Abruzzo. Tuttavia l’attività sismica non ha mai procurato danni al patrimonio edilizio e non ha turbato o modificato la vita della popolazione. Fig. 2.10.1 - Riclassificazione sismica della Regione Lazio secondo l’OPCM n.3274 del 20- 03 –2003 Colleferro Fonte - www.regione.lazio.it 13 Per il rischio sismico RIPRESA DELLO “SCIAME SISMICO” (prevedibile ) o evento sismico con epicentro in zone limitrofe o meno che abbia avuto propagazione sino a Colleferro (imprevedibile): - - - - - - tenere sempre attivo il collegamento con il Dipartimento della P.C. nel caso venisse diramato un allarme sismico sulla base di rilevamenti strumentali dell’Istituto Nazionale di Geofisica di fenomeni precursori; la diffusione massima delle istruzioni alla popolazione circa i comportamenti da tenere durante e dopo una scossa sismica di notevole intensità l’attivazione dei piani di sicurezza presso Scuole , Comunità , luoghi di pubblico spettacolo, chiese, alberghi, uffici pubblici; la prescrizione di esercitazioni di rapida evacuazione presso le scuole di ogni ordine e grado pubbliche o private; la simulazione per le figure e gli operatori previsti dal Piano Comunale di P.C. , di un evento sismico disastroso , da ipotizzare in diverse condizioni ambientali : giorno feriale o festivo ; diurno o notturno ; estivo od invernale ; con o senza pioggia , vento , neve , gelo ; limitato alla zona urbana od esteso a tutto il territorio comunale ; simile o meno , per intensità , durata ed effetti anche nell’aree dei comuni limitrofi o viceversa la rimozione immediata , in ambito urbano , di qualunque struttura , arredo , applicazione fatiscente o fragile che , in caso anche di scossa medio-piccola , possa provocare danni a cose o persone sulla pubblica via e negli spazi aperti ; il puntellamento ed il transennamento, in area urbana o prospiciente la pubblica via, di edifici abbandonati e dichiarati inagibili , comunque lesionati ; strutture provvisionali tali da non provocare crolli contigui o da travolgere cose o persone nel collassamento per scossa tellurica dell’immobile già lesionato il monitoraggio, anche con sistemi tecnici, di “obiettivi sensibili” presenti nel territorio: ponti stradali e ferroviari, tunnel, tombamenti, impianto del depuratore, pompe dell’acqua, bottini per accumulo acqua; mantenere libere, normalmente, le vie di fuga e le uscite di ogni edificio pubblico. Rischio Incendio Boschivo Nel complesso il territorio è caratterizzato da condizioni di rischio incendio boschivo basso. Con Deliberazione di Giunta Comunale n. 269 del 27/09/2007, ai sensi dell’articolo 10, comma 2, della Legge 21 Novembre 2000, n. 353 “Legge quadro in materia d’incendi boschivi”, è stato istituito il Catasto degli Incendi Boschivi per il censimento delle aree boscate e dei pascoli percorsi dal fuoco, dando atto che, anche a seguito dei rilievi effettuati dal Corpo Forestale dello stato, non esistevano soprassuoli già percorsi dal fuoco nei cinque anni precedenti la data delle suddetta deliberazione, nel territorio del Comune di Colleferro. Il catasto incendi boschivi è stato aggiornato ogni anno con deliberazione di G.C., non rilevando nessuna area percorsa dal fuoco. Da ultimo, con Deliberazione di Giunta Comunale n. 300 del 28 dicembre 2012, trasmessa alla Regione Lazio in data 30/01/2013, è stato aggiornato il Catasto incendi boschivi comunale 2011, dando atto che dai rilievi effettuati dal Corpo Forestale dello Stato, non si sono evidenziate aree percorse dal fuoco nell’anno 2011 nel territorio comunale. Nell’anno 2012 rispettivamente in data 08/08/2012 e 17/08/2012, il Corpo Forestale dello Stato ha rilevato due incendi avvenuti in una zona di confine tra i Comuni di Colleferro ed Artena, che saranno inseriti nell’aggiornamento catasto incendi boschivi relativo all’anno 2012. 14 RISCHIO TRASPORTI E VIABILITA’ Gli utenti delle diverse vie di trasporto (stradale, ferroviario) possono essere esposti a pericoli o a gravi situazioni di disagio determinati da eventi connessi a fattori meteorologici particolarmente avversi (neve, nebbia, precipitazioni intense, ecc.), nonché ad altri problemi inerenti eventuali blocchi della viabilità. Attualmente in Italia merci e passeggeri viaggiano prevalentemente su strada. Negli ultimi trenta anni, in particolare, il traffico di automobili e di autocarri su strada è più che triplicato e la tendenza per l’immediato futuro prevede un’ulteriore crescita. Il Comune di Colleferro, è attraversato dalla Autostrada A/1 Milano – Napoli, dalla Strada Provinciale Via Casilina e dalla Stazione Ferroviaria Roma – Cassino. Tali infrastrutture, pertanto, rendono particolarmente rilevante sul nostro territorio il rischio connesso ad incidenti da trasporto sia su strada, sia su rotaie. L'enorme flusso di materiali e mezzi che ogni giorno affolla le predette vie di comunicazione, espone il territorio comunale ad un rischio derivante da eventuali incidenti che possono comportare perdite di carico di qualsiasi tipo, con conseguente stato di inquinamento ambientale da ciò derivante. Per questa ragione si può assimilare il "Rischio trasporti" al rischio "Chimico industriale" e quindi anche i corretti comportamenti da tenere nel caso di eventuali incidenti di questo tipo (Allegato 3). UFFICIO DI PROTEZIONE CIVILE COMUNALE I COMPETENTI Uffici Tecnici comunali attuano le procedure previste dalla vigente normativa in materia di assetto del territorio e di urbanistica, ne curano la vigilanza sul territorio attraverso i tecnici all’uopo incaricati e reprimono eventuali abusi. Gli stessi Uffici provvedono periodicamente a sottoporre a manutenzione le opere che garantiscono lo smaltimento delle acque piovane (tombini e caditoie) e rendere puliti i cigli delle strade, nonché ogni altra struttura che, qualora allagata, renda difficoltoso o impossibile il transito dei mezzi di soccorso. Ai sensi dell’art. 13, comma1, Legge n. 225/1992, è compito della Provincia predisporre i programmi provinciali di previsione e di prevenzione in materia di Protezione civile ed alla loro realizzazione. Il Comune assicura la collaborazione, attraverso il responsabile del Centro Operativo Comunale (C.O.C.) ed i competenti Uffici Tecnici, fornendo i dati richiesti alla Provincia. L’Ufficio comunale di protezione civile, che svolge una collaborazione continuata con il Consigliere comunale delegato alla P.C., è individuato dalla pianta organica dell’Ente ed è composto da personale amministrativo che svolge contemporaneamente anche altri compiti. Esso si avvale della collaborazione e della consulenza delle varie figure professionali di cui l’Ente è dotato (ingegneri, geometri, operai specializzati…). La struttura amministrativa di protezione civile comunale è, pertanto, formata da personale comunale che normalmente svolge compiti relativi agli uffici di appartenenza, mentre il gestore dell’Ufficio comunale di protezione civile, in particolare, garantirà il continuo funzionamento della struttura e adempirà a tutte quelle incombenze amministrative che si presentano nel corso dell’anno, usufruendo dei vari uffici comunali (per quanto di competenza). In emergenza il personale assegnato all’Ufficio collabora con i coordinatori delle situazioni emergenziali per la conduzione del Centro Operativo Comunale (C.O.C.). In caso di emergenza il personale assegnato alla struttura amministrativa di P.C. è esonerato dalle incombenze relative agli Uffici di appartenenza per prestare servizio (con turnazione 24h) nella sala operativa del C.O.C. con compiti amministrativi e operativi. 15 SINDACO Tel. 06/97203203 CONSIGLIERE CON DELEGA ALLA PROTEZIONE CIVILE Tel. 06/97203232 Remo Paniccia Tel. 348/3915593 UFFICIO AMBIENTE referenti: Alessandro Priori/ Federica Marini Tel. 06/97203270/97203236 POLIZIA LOCALE referenti: Antonella Pacella (Comandante Corpo di P.L.) Franco Parenti/Stefano Zangrilli/Luciano Marchioni Tel. 06/972018 UFFICIO SERVIZI TECNICI E TECNOLOGICI referenti: Giuseppe Giuliani/ Mario Napoli Pio Magnosi/ Franco Paparozzi Tel. 06/9700499 Il Comune si avvale anche della collaborazione di un’Associazione di volontariato che opera sul territorio, “O.N.L.U.S. Protezione Civile Colleferro”, per il controllo e tutela dell’ambiente, che provvede a dare comunicazione di quanto rilevato alle competenti strutture comunali in forma scritta e telefonica, attraverso l’Ufficio di Coordinamento del Nucleo comunale di Protezione Civile. Presidente: Ettore Togneri tel/fax 06/9701276 Rep. H/24 3483915592 SCHEDA CENSIMENTO DEI MEZZI E DELLE ATTREZZATURE Iscrizione al Registro Regionale del Volontariato: SI Denominazione organizzazione: ONLUS PROTEZIONE CIVILE COLLEFERRO Comune: Colleferro Indirizzo: Via Carpinetana Sud n. 144 00034 Colleferro Presidente: Ettore Togneri Professione: Imprenditore Agricolo Cell: 3331145671 e.mail: [email protected] N° iscritti: 300 N° iscritti operativi: 80 N° autisti: 20 N° autisti con CQC: 3 N° volontari specializzati: 30 Idraulici: 5 elettricisti: 8 muratori: 10 carpentieri: 2 elettrotecnici: 6 N° volontari professionisti: 20 ingegneri: 5 architetti: 2 geologi: 1 geometri: 2 medici: 10 Volontari idonei alle attività di Protezione Civile: 80 Elenco mezzi e attrezzature: A) LAND ROVER DEFENDER Tg. ZA726FZ 16 B) C) D) E) F) G) AMBULANZA FIAT DUCATO Tg. BL766XR N. 1 TOYOTA N. 2 GRUPPI ELETTROGENI N. 1 POMPA IDROVORA N. 1 TENDA PNEUMATICA A TRE ARCHI PER P.M.A. N. 2 TENDE MINISTERIALI CON 12 LETTI Parte B-Modello di intervento: FASE PREVENTIVA e FASE EMERGENZIALE Il Piano di emergenza deve disciplinare compiutamente tutte le misure atte a fronteggiare gli eventi in atto (previsti o non prevedibili) ed in particolare: 1. i presidi territoriali con compiti di vigilanza permanente ed intervento tecnico tempestivo specificatamente nei casi di bacini idrografici di ridotte dimensioni, nei quali rientra il Comune di Colleferro attraversato dal Fiume Sacco, dove si possono manifestare a seguito di precipitazioni intense fenomeni repentini quali colate di fango, esondazioni, erosioni spondali, etc; 2. aree sicure per dare assistenza alla popolazione evacuata (“aree di accoglienza”); 3. aree sicure per garantire il raduno dei soccorritori e lo stoccaggio temporaneo delle risorse necessarie alla gestione dell’emergenza (“aree di ammassamento soccorritori e risorse”); 4. infine, il luogo del coordinamento del soccorso, da attivare – a seconda della gravità dell’evento, Centro Operativo Comunale o Centro Operativo Misto – anche in materia preventiva. La vigente normativa in materia assegna al Sindaco un ruolo da protagonista in tutte le attività di P.C., riconoscendolo quale massimo riferimento locale (art. 15, c. 3, legge n. 225/1992). Al verificarsi di una situazione emergenziale egli deve darne immediata comunicazione al Sevizio Regionale di Protezione civile, nonché alla Prefettura ed alla Provincia di Roma, assumendo la direzione dei servizi di emergenza che insistono sul territorio ed il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alla popolazione colpita, adottando i necessari provvedimenti (Allegato 4). Il Sindaco, pertanto, in caso di emergenza si dota di una struttura operativa in grado di assisterlo nelle fasi preventive ed organizzative del sistema comunale di protezione civile, nonché nelle fasi operative volte al superamento dell’emergenza. La struttura di coordinamento locale è composta dai responsabili comunali, Sindaco compreso, che dovranno costituire a seconda dei livelli di allerta, il Presidio Territoriale, il Presidio Operativo e/o il Centro operativo Comunale. A) Attivazione del Presidio Territoriale Prevedere un sistema di vigilanza sul territorio per garantire le attività di ricognizione e di sopralluogo delle aree esposte a rischio, soprattutto molto elevato, in grado di comunicare in tempo reale le eventuali criticità per consentire l’adozione delle conseguenti misure di salvaguardia. Il Presidio Territoriale può essere composto da squadre miste, personale degli uffici tecnici comunali, del Corpo di Polizia locale, nonchè del volontariato locale (O.N.L.U.S. Protezione Civile Colleferro), per il controllo dei punti critici, delle aree soggette a rischio, dell’agibilità delle vie di fuga e delle arre di emergenza. B) Attivazione del Presidio Operativo Il Sindaco si avvale, già a partire dalle prime fasi di allertamento, di un Presidio operativo organizzato nell’ambito della stessa struttura comunale, composto dal referente della funzione tecnica di valutazione e pianificazione, che fornisca al Sindaco le informazioni necessarie in merito all’evolversi dell’evento in atto o previsto e mantenga i contatti con le diverse Amministrazioni ed Enti interessati. 17 Tale presidio garantisce il rapporto costante con Regione, Provincia e Prefettura ed è dotato di un fax, un telefono ed un computer. C) Attivazione del Centro Operativo Comunale (COC) Il centro operativo comunale si attiva in 24h. Esso viene istituito a supporto del Sindaco per la direzione ed il coordinamento dei soccorsi in emergenza ed è potenzialmente funzionante 24h. La scelta dell’ubicazione del C.O.C. è alternativa al Municipio, in area di facile accesso e non vulnerabile a qualsiasi tipo di rischio. Esso deve essere dotato di sala operativa, sala radio, gruppo elettrogeno e gruppo di continuità, computers, telefoni, fax, ponte radio comunale, etc. Al C.O.C. afferiscono tutti i livelli decisionali della struttura comunale; di norma il livello decisionale è assunto dal Sindaco, il quale attraverso l’intera struttura comunale di protezione civile individua le azioni e le strategie necessarie per il superamento dell’evento. Ubicazione: Comando di Polizia Locale - Via Casilina Km 50,200 – tel . 06/972018 – fax 06/97304810 Ogni funzione di supporto costituente il COC (tecnica e pianificazione: garantire l’efficienza delle rete viaria; sanità, assistenza sociale e veterinaria: mantenere i rapporti con l’apparato sanitario della ASL/RM G; volontariato: coordinare i compiti e gli interventi del volontariato di protezione civile; servizi essenziali: mantenere in efficienza le reti ed i servizi essenziali sul territorio; igiene e salute pubblica: coordinare la distribuzione di acqua con autocisterne; comunicazioni, telecomunicazioni: predisporre la rete di telecomunicazione; automezzi e rifornimento carburante: assicurare sempre il rifornimento di carburante e la disponibilità dei mezzi; assistenza alla popolazione: fronteggiare la necessità di ricovero dei sinistrati anche attraverso recettività turistica e procedure di requisizione), è coordinata da un Responsabile che affianca il Sindaco nell’emergenza e svolge, normalmente, tutte quelle attività di istituzione, strutturazione ed aggiornamento della funzione stessa, necessaria al suo regolare funzionamento in caso di evento. La catena operativa del piano comunale di emergenza prevede, inoltre, l’individuazione delle seguenti aree: 1. Aree sicure per dare assistenza alla popolazione evacuata “aree di accoglienza”: Campo sportivo comunale di Colle S.Antonino “B. Di Giulio”; Campo sportivo comunale di Via Berni “A. Caslini”; Campo sportivo comunale di Via degli Atleti “ M. Natali”; Piazza S. Benedetto, Via Latina - loc. IV Km. 2. Aree sicure per garantire il raduno dei soccorritori e lo stoccaggio temporaneo delle risorse necessarie alla gestione dell’emergenza “aree di ammassamento soccorritori e risorse”: Casa comunale; Ufficio comunale Servizi Tecnici e Tecnologici; Sede dell’Associazione O.N.L.U.S. Protezione Civile Colleferro – Via Carpinetana Sud 144. 3. Strutture ricettive: Edifici scolastici di proprietà comunale; Hotel “Silvia” – Via dell’Artigianato n. 67 – tel. 06/97080679; Ristorante/Affitta camere “Tenuta di Bacco” – Via Casilina Loc. Colledoro Km 59,00. Il Piano di emergenza comprende inoltre n. 2 aree di atterraggio per elicotteri ubicate rispettivamente nelle seguenti zone: Valle Sette Due; Via degli Atleti (Campo sportivo comunale). 18 ELENCO AUTOMEZZI COMUNALI ELENCO AUTOMEZZI COMUNALI -SETTORI DI APPARTENENZA SERVIZIO SCUOLABUS MERCEDES 814 D MERCEDES 814 D MERCEDES 814 D MERCEDES 416 D MERCEDES 815 FIAT DUCATO SERVIZI GENERALI FIAT PUNTO ALFA 156 PANDA 4 X 4 FIAT IVECO AMBULANZA FIAT UNO MESSI AUTOBOTTE IVECO FIAT TIPO FIAT FIORINO APE POKER ELETRONE APE CAR APE CAR ALFA 159 DUCATO RM RM RM FIAT 115/17 FIAT 175/24 RM RM FR 9H9998 9H9999 AX651RV CB602KE CT280BV EL731BA MANUTENZIONE MANUTENZIONE MANUTENZIONE MANUTENZIONE MANUTENZIONE MANUTEZIONE BC142YX AT006BJ AS644LH BR163SW BL776XR AC9931M EA860LW AX571KA AD002XP 59530 CE127DE DB082AP DB084AP CZ840GK AY102LC MANUTENZIONE SINDACO UFF. TECNICO GIARDINIERI PROT CIVILE MESSO COMUNALE MANUTENZIONE MANUTENZIONE MANUTENZIONE MANUTENZIONE COMUNALE MANUTENZIONE MANUTENZIONE SINDACO SERV. HANDICAP 63068 SERVIZI GENERALI MANUTENZIONE 98465N. AUTOBOTTE MANUTENZIONE POLIZIA LOCALE FIAT 16 FIAT SCUDO FIAT PUNTO FIAT PUNTO MOTO APRILIA MOTO APRILIA DN193LE BM446XW BN711VB BN712VB BJ97098 BJ97099 19 ELENCO PERSONE NON AUTOSUFFICIENTI Nome e Cognome Indirizzo A. G. Vicolo Porcellini 13 A. P. Vicolo Tevere 5 A. Z. Via Dell'Industria 21 A. L. Via Consolare latina n.204 B. F. Via Giotto 143 B. R. Via Delle Betulle 56 B. A. Via Delle Betulle 56 C. R. Via Catalani n.4 C. G. Corso Garibaldi 89 C. S. Via Carlo Goldoni n.9 C. T. Via F. Petrarca 39 C. A. Via Degli Abeti 18 C. P. VIa Gaetano Donizzetti 6 C. G. Via Consolare Latina 206 C. M. A. Via Fratelli Rosselli 19 C. A. VIA Giotto n. 175 s. I C. R. VIA Giusti 40 C, V. Via A Manzoni 3 C. A. Via Dei Faggi 1 D. F. A. VIA IV Novembre 34 D. M. T. Piazza Caduti Di Nassyria, 17 D. M. V. Largo Michelangelo 3 D. C. M. Via G. Pascoli n.3 D. B. A. M. D. M. N. Via Pontinia n.8 Via Fontana Dell'Oste 51 E. C. Via F. Petrarca 5 E. A. Via Carlo Goldoni n 6 F. M. VIA Aprilia n. 3/C F. T. VIA Santa Barbara 4 F. L. Via Giovanni XXIII n. 8 G. S. Via Dei Faggi 1 G. M. Via Vittorio 22 G. A. Viale Savoia 143 G. C. VIA Giotto 175/N I. R. Via Aprilia 16 I. M. R. Via Fontana dell'Oste n.72 L. P. Via Laurenti 11 L. M. Via G. Verdi 14 M. R. Via Colle Bracchi n. 3 s. C i. 10 M. M. P. Via Consolare Latina, 202 20 M. A. Via Cristoforo Colombo 19 M. I. VIA Valle Macerina 64 M. M. Via Artigianato n.31 M. A. VIA G. Rossini n. 34 M. M. Corso Filippo Turati 83 M. M. Via dei Larici n.4 M. A. Via M. Laurenti n. 2 M. S. Via Delle Nazioni Unite 25 M. A. Via Consolare Latina 15 P. A. Via G. Di Vittorio n. 60 P. A. VIA Giotto 175/N P. E. Via Carpintana Sud 78 P. M. VIA G. Di Vittorio 168 P. A. Giovani XXIII, 20 P. R. Via Aprilia n.2/A R. L. VIA Giotto n. 175 s. I R. B. Via Carpinetana Sud 78 S. A. Via Consolare Latina n. 206 S. E. Via Bracchi 31 S. A. VIA Degli Abeti, 18 S. C. Via Pontinia; 18 S. M. T. VIA Giiordano, 10 S. M. Vicolo Iannucc,i 20 T. C. Via Traiana Coste Vicoi, 1 T. R. Viale Savoia 145 T. C. Via Delle Sorbe n. 34 T. M. A. Largo Boccaccio, 4 int.6 T. R. Via Delle V Giornate n40 V. A. Via Manzoni n.9 b V. V. Via Santa Barbara,.53 V. A. Via S. Benedetto, 22 Refer. Dott.ssa Eleonora Pantaloni Tel. Uff. 06 97203224 21 Parte C-Formazione e informazione INFORMAZIONE ALLA POPOLAZIONE SUI RISCHI DI EVENTI INCIDENTALI Poiché l’informazione rappresenta il miglior veicolo di prevenzione, la cittadinanza deve essere a conoscenza dei potenziali rischi di evento incidentale dai quali il nostro territorio potrebbe essere colpito. Conoscere come proteggersi, come affrontare i pericoli, risulta di fondamentale importanza ai fini di una risposta attiva da parte della popolazione al verificarsi di un evento calamitoso. L’Amministrazione comunale effettuerà pertanto una comunicazione mirata ed idonea, finalizzata a far conoscere alla popolazione i pericoli esistenti sul territorio ed i comportamenti da adottare in caso di allarme che segnali un evento incidentale in corso. La campagna informativa sarà pianificata nelle seguenti fasi: 1. fase preventiva: finalizzata a mettere ogni individuo residente nel territorio comunale nella condizione di conoscere i rischi a cui è esposto, i segnali di allarme e cessato allarme ed i comportamenti da assumere durante l’emergenza. Tale fase comprende: Organizzazione di conferenze divulgative aperte alla cittadinanza; organizzazione di incontri d’informazione e di formazione indirizzati al Nucleo di protezione civile; istituzione di uno sportello informativo presso il competente Ufficio comunale, al fine di costituire un riferimento costante per la cittadinanza; pubblicazione sul sito istituzionale del Comune di opuscoli informativi sui rischi presenti nel territorio ed i comportamenti da adottare al verificarsi dell’evento calamitoso; organizzazio ne di una giornata all’anno nella quale coinvo lgere l’intera cittadinanza, da dedicare al tema dei potenziali rischi present i nel nostro territorio. 2. fase emergenza: finalizzata ad avvertire (con i sistemi di allarme previsti) la popolazione dell’evento incidentale in atto e ad attivare i relativi comportamenti. Tale fase comprende: circolazione su tutto il territorio comunale di un veicolo dotato di megafono per l’avviso alla cittadinanza dell’evento in corso e dei primi comportamenti da adottare durante l’emergenza; affissione di manifesti in luoghi idonei e pubblicazione di depliant con l’indicazione delle norme di comportamento da adottare in caso di evento in atto e dopo l’evento e le aree di accoglienza della popolazione. Le suddette modalità comunicative potranno esplicitarsi anche attraverso l’invio di una lettera del Sindaco a tutta la cittadinanza in cui spiegare, con linguaggio semplice e comprensibile, i rischi di evento incidentale esistenti sul territorio del Comune di Colleferro. 22