-MSGR - 14 PESARO - 1 - 15/07/14-N:
€1,20*
ANNO 136- N˚ 190
ITALIA
Pesaro
Sped. Abb. Post. legge 662/85 art.2/19 Roma
Martedì 15 Luglio 2014 • S. Bonaventura
Commenta le notizie su ILMESSAGGERO.IT
IL GIORNALE DEL MATTINO
Le celebrazioni
Franco Marini
«Grande Guerra,
la memoria
vuol dire pace»
Il Tour
Nibali trionfa
e riconquista
la maglia gialla
Contador lascia
Letteratura
Addio a Nadine
Gordimer
premio Nobel
anti-apartheid
Isman a pag. 24
De Bari nello Sport
Bertinetti a pag. 21
Agenda europea
La ripresa
si aggancia
solo giocando
d’anticipo
Oscar Giannino
«D
estituita di ogni fondamento». Così Palazzo
Chigi ieri in tarda mattinata ha smentito
l’ipotesi di un anticipo a Ferragosto della bozza di legge di stabilità per il 2015, avanzata ieri
dal Corriere della sera. Già nel
fine settimana la Stampa aveva
pubblicato un articolo nel quale non si formalizzava la data,
ma i numeri sui quali si descrivevano premier e Tesoro alacremente al lavoro da qualche
giorno erano sostanzialmente
gli stessi.
Cerchiamo di capire allora
come stanno le cose. È un fatto
che a molti risulta nell’ultima
settimana una forte ripresa di
attenzione ai conti pubblici,
con incontri al Tesoro e a Palazzo Chigi. È un fatto che la stima
del Pil italiano per il secondo
trimestre, dopo i dati negativi
della produzione industriale fino a maggio - meno 1,2% sul
mese precedente, meno 1,8% su
base annua - secondo le proiezioni dello stesso Istat potrebbe
partire da un dato negativo dello 0,1%, cioè riconfermare l’Italia in recessione dopo il segno
meno già registrato nel primo
trimestre.
È un fatto che anche nella
migliore delle ipotesi un secondo trimestre che si chiudesse
invece intorno al più 0,2%, la
crescita attesa del Pil 2014 non
potrebbe toccare quel 0,8% che
il governo ipotizzava nell’aprile scorso. È un fatto che, di conseguenza, il deficit pubblico
2014 potrebbe non chiudere al
2,6% come da impegni europei
confermati nel Def presentato
da Renzi, ma tornare più vicino
a quota 3% (e sarebbe il terzo
anno di seguito).
Continua a pag. 20
Sale il debito, Draghi: riforme
A maggio nuovo record a quota 2.166 miliardi: a rischio gli obiettivi del governo per il 2014
Il presidente Bce: la flessibilità non è l’unica via. Renzi: crescita senza aumento delle tasse
`
`
ROMA Nuovo record per il debito
pubblico, a quota 2.166,3 miliardi
di euro: sono a rischio gli obiettivi 2014. Il numero uno della Bce,
Mario Draghi, chiede subito le riforme spiegando che «la flessibilità non è l’unica via». Renzi assicura: «Non aumenterò le tasse, la
crescita verrà solo con le riforme». Secondo l’ultima rilevazione di Bankitalia lo stock di indebitamento è cresciuto di 20 miliardi e Palazzo Koch ha spiegato che
«l'incremento riflette per 5,5 miliardi il fabbisogno delle amministrazioni pubbliche.
Carretta, Bassi, Di Branco
e Gentili alle pag. 2, 3 e 4
I risparmi
L’inchiesta
Nuovo Senato, uffici accorpati alla Camera
Il Pd apre al M5S: ma servono tempi certi
Contratti Expo, indagato anche Maroni
«Avrebbe sollecitato due assunzioni»
Z
U
itti zitti i senatori della
commissione Affari Costituzionali hanno inserito
nel testo della nuova Costituzione un codicillo-bomba.
A pag. 9
Bertoloni Meli a pag. 8
Il recupero. Nave spostata di 30 metri, lite Galletti-governatore
na nuova questione giudiziaria irrompe nella politica regionale lombarda.
Questa volta è chiamato in
causa il governatore Maroni.
A pag. 11
Droga all’Umberto I
la Lorenzin: serve
il pugno duro dei pm
`Allarme del ministro della Salute: «A Roma
non deve tornare in corsia chi ha sbagliato»
Concordia a galla, pronta all’ultimo viaggio
Il relitto da ieri galleggia di nuovo e verrà trainato fino a Genova per lo smantellamento. Cirillo a pag. 14
Israele-Hamas, la battaglia dei droni
TEL AVIV Arriva anche la battaglia
dei droni tra Israele e Hamas,
mentre Usa, Ue ed Egitto stanno
lavorando per una tregua. È uno
spiraglio dopo giorni di bombardamenti. Israele continua comunque ad ammassare truppe e carri
armati a ridosso della striscia di
Gaza. Anche ieri si sono susseguiti gli scontri in uno scambio che
appariva stanco e interlocutorio
come se gli uni e gli altri stessero
aspettando una tregua o, in mancanza di un’intesa, un’operazione
di terra con tutto ciò che comporta. Hamas, alla ricerca di colpi
d’effetto per consumo interno, ha
tirato fuori dal suo arsenale un
drone di fabbricazione iraniana.
Meringolo e Salerno
alle pag. 12 e 13
Cristiana Mangani
e Sara Menafra
Diodato Pirone
L’apertura
Svolta nella chiesa anglicana
via libera alle donne vescovo
LONDRA Il sinodo generale della
chiesa anglicana si è espresso a
favore della possibilità di ordinare vescovi anche tra le donne. Rompendo con due millenni di tradizione, la misura è finalmente passata, dopo che nel
2012 era stata bocciata per un
pugno di voti dei membri laici
più tradizionalisti. L’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby,
si è detto “lietissimo”.
Marconi a pag. 16
LUCE SUL CANCRO
DALLE STELLE ESTIVE
ROMA Pugno duro dei pm per il
caso della droga all’Umberto I.
Lo dice il ministro della Salute
Beatrice Lorenzin, che parla di
una «ferita aperta» all’indomani dell’inchiesta della squadra
mobile capitolina che ha portato all’arresto di otto persone,
tra cui due dipendenti della
Farmacia interna del policlinico romano, per traffico internazionale di farmaci e per
spaccio di cocaina all’interno.
Marani a pag. 15
© RIPRODUZIONE RISERVATA
L’oroscopo a pag. 33
Immigrati e residenti
uniti dalla protesta
Cresce la tensione a Castel
Volturno dopo rivolta degli
immigrati a seguito del ferimento di due di loro. Contro
manifestazione dei residenti.
Coluzzi a pag. 15
Il mal tedesco: paura di stravincere
Giuliano da Empoli
Buongiorno, Cancro! Giove non
mantiene sempre ciò che
promette, ma quando termina
il transito nel segno e si sposta
in quello vicino, nel vostro caso
in Leone, la sua azione positiva
si fa più concreta. Poi con il
tempo noi scopriamo quanto
bene, quanta “fortuna” ci abbia
dato. Ecco perché oggi vi
possiamo annunciare il vero
inizio della vostra estate
d’amore, che sarà festeggiata
da Venere il 18, da Marte il 26.
Anche in affari, lavoro, sarete
seguiti dalle stelle tutta
l’estate, auguri!
Castel Volturno
L
a sociologia pallonara è sempre un esercizio pericoloso.
Qualche anno fa, quando a
spadroneggiare erano i francesi, si disse che il successo dei
"bleus" era dovuto alla componente multietnica. Ci si lanciò in spericolati paragoni tra il modello d’integrazione transalpino e quello di
altri Paesi europei. Si invocò la superiorità del crogiolo repubblicano sul comunitarismo anglosassone e via pontificando. Poi le periferie d’oltralpe presero fuoco all’improvviso, precipitando il Paese in
un clima da guerra civile libanese.
E i sociologi pallonari furono costretti a togliere gli scarpini.
Continua a pag. 20
Il Mondiale
Germania, festa e polemiche
Vacilla il primato di Messi
dal nostro inviato
Ugo Trani
RIO DE JANEIRO
oetze sarà il Messi della
Germania in Brasile».
Questa previsione, a fine
maggio, è da incorniciare. A farla Thomas Haessler, 48
anni, campione del mondo ’90
alla Roma dal ’91 al ’94.
A pag. 28
Bussotti e Teotino nello Sport
«G
-MSGR - 20 CITTA - 2 - 15/07/14-N:
2
Primo Piano
Martedì 15 Luglio 2014
www.ilmessaggero.it
Nuovo record
per il debito
sono a rischio
gli obiettivi 2014
A maggio toccata quota 2.166 miliardi anche perchè
il Tesoro ha portato la propria liquidità a 92 miliardi
`
I CONTI
ROMA Sale sulle ferite della crisi
economica: il debito pubblico italiano ha raggiunto il nuovo record di 2.166,3 miliardi. Secondo
l'ultima rilevazione di Bankitalia
lo stock di indebitamento è cresciuto di 20 miliardi e Palazzo Koch ha spiegato che «l'incremento
riflette per 5,5 miliardi il fabbisogno delle amministrazioni pubbliche e per 14,9 miliardi l'aumento
delle disponibilità liquide del Tesoro (pari a fine maggio a 92,3 miliardi contro i 62,4 di maggio
2013)». Il Tesoro, in altre parole,
ha preferito mettere fieno in cascina ora che i tassi di interesse sono
decisamente bassi. In ogni caso
notizie non buone per i conti pubblici. Che potevano essere ben
peggiori se i mercati non avessero
tenuto la barra dritta, come hanno sottolineato gli uomini del governatore Visco mettendo in evidenza «l'apprezzamento dell'euro
e gli effetti della rivalutazione dei
Btp indicizzati all'inflazione che
hanno contenuto l'incremento
del debito per 0,4 miliardi». Quanto ai sotto settori che hanno aumentato il debito, ha spiegato an-
cora Bankitalia, quello delle amministrazioni centrali è aumentato di 20,9 miliardi, quello delle
amministrazioni locali è diminuito di 0,9 miliardi, mentre il debito
degli enti di previdenza è rimasto
inalterato.
LE ENTRATE
A temperare i dati sul debito, l'andamento degli incassi per lo Stato.
«Le entrate tributarie – si legge
nel bollettino Bankitalia – sono
state pari a maggio a 31 miliardi,
in aumento del 2,9% rispetto allo
stesso mese 2013». E per effetto di
questo impulso, nei primi cinque
mesi dell'anno le entrate sono cresciute dell'1,6% (2,2 miliardi). La
nuova impennata del debito, unita alle voci (smentite da Palazzo
Chigi) secondo le quali il governo
punterebbe ad anticipare la legge
di Stabilità a metà agosto, hanno
alimentato nuovi dubbi sulla tenuta dei conti pubblici. Fonti del
Tesoro liquidano come «sciocchezze» le rinnovate ipotesi di manovra correttiva. Ma è un fatto
che con la crescita che viaggia intorno allo 0,2% ormai lontana dallo 0,8% indicato dal governo nel
Def per fine anno, gli obiettivi di finanza pubblica 2014 potrebbero
Il rientro dal debito
2014 134,9%
2015 133,5%
L'andamento del deficit
Cifre in % del Pil
Saldo strutturale
0,5
-0,1
0,0
-0,5
2016
Saldo netto
0,0
+0,3
0,0
-0,8
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-0,3
-0,6
-1,0
0,0
129,8%
-0,9
-1,5
-2,0
-2,5
-3,0
-3,0
2013
-2,6
-1,8
2014
2015
Fonte: Def (programma del Governo)
2016
2017
saltare. Il rapporto debito-pil, ad
esempio, che l’esecutivo Renzi ha
previsto a quota 134,9% finirebbe
in realtà per essere più alto dello
0,5-0,7%. Costringendo il premier
a dover rimediare. In queste ore
però, in Via XX Settembre scacciano i pensieri più cupi. «La crescita
non decolla ed è un problema grave», si ammette a denti stretti. Però prevalgono ancora le ragioni
dell’ottimismo. E questo perché,
elencano i collaboratori più vicini
al ministro Padoan, il deficit al
2,6% offre ancora margini di manovra, le entrate Iva, spinte dai
rimborsi dello Stato alle imprese,
viaggiano forte e il calo dello
spread sta facendo risparmiare
soldi allo Stato. Se i rendimenti resteranno stabili, invece degli 86
miliardi previsti a inizio anno se
ne pagheranno 82,5 con minori
uscite per 3,5 miliardi. Insomma,
la situazione viene monitorata
con attenzione ma senza allarmismi. Anche perché «la crisi non è
solo nostra» si ragiona annotando
che Eurostat parla di un calo della
produzione industriale dell’1,1%
nell’area euro a maggio. In linea
con il dato italiano. Così si confida
molto sull’esito dei negoziati del
governo con la Commissione Ue
per una maggiore flessibilità sui
conti. Magari non sul deficit ma di
sicuro sugli investimenti utili alla
crescita. «In autunno la durezza
potrebbe lasciare il posto a posizioni più morbide» dicono al Tesoro garantendo che tra le cancellerie europee si sta diffondendo
l’opinione che «criteri troppo rigidi soffocano la ripresa».
Michele Di Branco
2018
DIFFICILMENTE
SARANNO CENTRATE
LE STIME DEL DEF
PALAZZO CHIGI:
NESSUN ANTICIPO
DELLA “FINANZIARIA”
Matteo Renzi e Pier Carlo Padoan
La crisi allarga l’indigenza: in Italia
ci sono sei milioni di poveri assoluti
ISTAT
ROMA Non hanno nemmeno i soldi
per comprarsi da mangiare tutti i
giorni, per sfamare i figli. La povertà assoluta in Italia sta risucchiando sempre più persone: sei
milioni e 20.000 nel 2013, calcola
l’Istat. Il 9,9% della popolazione,
ovvero un italiano su dieci. E di
questi quasi un milione e mezzo
sono bambini e adolescenti. Un
numero così elevato l’Istat non lo
aveva mai riscontrato da quando
ha iniziato a fare questo tipo di rilevamenti (2005). In un solo anno, dal 2012 al 2013, i poveri assoluti sono aumentati di oltre un
milione e duecentomila persone.
Una situazione altamente drammatica, soprattutto nel Sud.
Anche perché a quelli che l’Istat definisce ”poveri assoluti“ occorre aggiungere un’altra consistente fetta di popolazione che
magari un piatto caldo a tavola
riesce ancora a portarlo, ma a costo di privarsi di tutto il resto. Sono i ”poveri relativi“, un altro
esercito di oltre quattro milioni
di persone in forte disagio. Complessivamente i poveri (assoluti e
relativi) rappresentano il 16,6%
della popolazione italiana.
La crisi ha trascinato verso i li-
miti della sussistenza interi nuclei familiari con entrate mensili
minime o nulle. Sono ben il 7,9%
le famiglie povere assolute (2 milioni e 28 mila) che non potrebbero vivere senza aiuti esterni. Nel
Mezzogiorno la percentuale sale
fino al 12,6% (9,8% nel 2013). Al
Sud si è registrato anche un aumento dell’intensità della povertà relativa, che è passata dal 21,4%
al 23,5%. Regioni come Calabria e
Sicilia si ritrovano con ben un terzo delle famiglie povere. La presenza in famiglia di bimbi piccoli
e anziani rende tutto ancora più
difficile. Nel 2013 gli indigenti assoluti tra gli ultra-sessantacinquenni erano il 7% della popolazione di riferimento, ovvero 888
mila persone, contro il 5,8% dell’anno precedente (728 mila persone).
In generale, in un anno la povertà assoluta è aumentata tra i
QUASI UN MILIONE
E MEZZO DI MINORI
SOFFRONO LA FAME
IL GARANTE INFANZIA:
URGONO INTERVENTI
DEL GOVERNO
nuclei con tre (dal 6,6% all’8,3%),
quattro (dall’8,3 all’11,8%) e cinque o più componenti (dal 17,2%
al 22,1%) e tra quelli con uno
(5,9%; 7,5%), due (7,8%; 10,9%),
tre o più figli (16,2%; 21,3%), soprattutto se almeno un figlio è minore (8,9%; 12,2%). Tra le maggiori vittime della povertà i nuclei
con capofamiglia operaio o comunque con titolo di studio basso (dal 9,4% all’11,8%).
Se la ripresa non arriva il prossimo anno i dati potrebbero essere anche peggiori. Basti pensare
che l’Istat nel 2013 ha rilevato un
6,4% di famiglie a rischio, ”quasi
povere“, con livelli di consumo
superiori di non oltre il 20% rispetto alla soglia di povertà relativa. Una situazione così drammatica non poteva che generare
enorme preoccupazione. A partire dal Garante nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, Vincenzo
Spadafora, che chiede un intervento urgente del governo, mentre Save the Children sollecita
«un piano specifico e articolato di
contrasto alla povertà minorile».
Le Acli rilanciano la richiesta di
«un reddito di inclusione sociale
per chi si trova in povertà assoluta».
Gi.Fr.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Dalla mobilità alle pensioni, pioggia di modifiche alla riforma Pa
STATALI
ROMA I chilometri entro i quali un
dipendente dello Stato potrà essere liberamente trasferito? Cinquanta possono anche andare bene, purché si possa andare e tornare entro un’ora con i mezzi
pubblici. E purché lo Stato si faccia carico di una detrazione di
600 euro per l’abbonamento al
bus o al treno. E sempre che prima di trasferire il lavoratore ci sia
un confronto con i sindacati. L’assalto alla riforma della pubblica
amministrazione è partito. Il fascicolo con gli emendamenti, fresco di stampa in Commissione Affari costituzionali alla Camera,
contiene ben 1.850 proposte di
modifica del decreto Madia. E la
maggior parte con lo scopo di rendere più graduali le norme inserite dal governo nel testo iniziale.
Molte delle proposte di modifica
si concentrano sui temi più delicati del provvedimento, a cominciare dalla mobilità obbligatoria
dei dipendenti pubblici e all’abolizione del trattenimento in servizio.
LE PROPOSTE
Su questo secondo punto le richieste dei magistrati di rendere
più graduale il pensionamento
anticipato a 70 anni (contro gli attuali 75 anni) hanno fatto proseliti tra gli onorevoli. Diverse proposte prendono in considerazione il
«lodo Santacroce», dal nome del
primo presidente della Corte di
Cassazione che ha proposto di
rendere graduale l’abolizione del
trattenimento in servizio. Diversi
emendamenti propongono di ridurre il trattenimento da cinque
a quattro anni dal prossimo anno, poi tre anni dal 2016, e così
via, fino ad arrivare ad un azzeramento nel 2019. Difficile, tuttavia,
il ritiro dal lavoro a settembre dei
professori che avevano maturato
i requisiti previdenziali precedenti alla legge Fornero nel 2011-2012
e che dovrebbe mandare a casa 4
mila insegnanti. Ma c’è anche
una norma che, invece, sempre
per gli insegnanti, prevede una
quota 97 per la pensione, 62 anni
di età e 35 di contributi. Sul tema
sarà fondamentale capire l’atteggiamento del ministero del Tesoro, da sempre contrario ad aprire
la strada delle eccezioni alla Fornero. Qualche emendamento, invece, potrebbe trovare la sponda
del governo, come quelli che prevedono il potere sostitutivo di Palazzo Chigi sui decreti attuativi
delle leggi, o il divieto per i consiglieri di Stato di divenire capi di
gabinetto dei ministeri. Il primo
test per le proposte di modifica ci
sarà oggi in Commissione.
A. Bas.
che su questo punto il governo ceda. L’esecutivo, del resto, al momento ha presentato solo tre
emendamenti. Uno per finanziare il pensionamento anticipato
dei giornalisti, uno sulle elezioni
della città metropolitana di Venezia e una proroga sui trasferimenti delle funzioni ai Comuni. Nel fascicolo invece, è ampio il capitolo
dedicato alle pensioni degli statali. C’è, per esempio, l’emendamento sulla cosiddetta «quota
96» degli insegnanti, che prevede
PRESENTATI 1.850
EMENDAMENTI,
NEL MIRINO ANCHE
PERMESSI SINDACALI,
TAR E TRATTENIMENTI
IN SERVIZIO
Valanga di emendamenti alla riforma della Pa
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-MSGR - 20 CITTA - 3 - 15/07/14-N:
3
Primo Piano
Martedì 15 Luglio 2014
www.ilmessaggero.it
Renzi: «Non aumenterò le tasse
la crescita verrà con le riforme»
«Inutile inseguire i dati negativi di qualche ufficio `Ma Padoan convoca una riunione d’emergenza
studi, i burocrati non mi fermano e vado avanti»
per cominciare a preparare la legge di stabilità
`
IL RETROSCENA
I numeri del DEF
Crescita Pil 2014
0,8%
Risparmi da spending review
5 / 6 miliardi
Nel 2014
Percentuale taglio Irap
10%
a regime
dal 2015
Deficit/Pil
2,6%
1,8%
2014
2015
Introiti privatizzazioni
10 / 12 miliardi
ROMA A palazzo Chigi nessuno nasconde l’irritazione per la zampata di Bankitalia. I «burocrati» di
via Nazionale che alla vigilia del
delicato Consiglio europeo di domani si premurano di far sapere
che il debito pubblico italiano ha
stracciato un nuovo record, non
sono un bel vendere per Matteo
Renzi. Ma il premier reagisce con
un’alzata di spalle: «Mi fanno la
guerra, però non mi fermeranno.
Vado avanti e non mi lascio certo
impressionare dai dati che ogni
giorno sforna qualche ufficio studi di turno».
E va avanti, Renzi, scandendo
una promessa: nonostante i dati
economici negativi, in barba ai
conti traballanti, «non metterò
nuove tasse. La crescita si garantisce facendo le riforme, cambiando la politica europea e battendo
la palude della burocrazia, non
certo facendo manovre correttive».
stabilità “pesante”, roba da 24-25
miliardi di euro, tanto più perché
il piano di dismissioni di immobili e partecipate arranca e la spending review difficilmente fornirà
gli importi stimati.
Un quadro allarmante che Renzi si ripromette di ribaltare (o di
limitare) spingendo l’Unione europea a «cambiare politica economica». Sia ottenendo quel piano
straordinario di investimenti da
200 miliardi chiesto, insieme al
presidente francese Francois Hol-
FONDAMENTALE
PER IL PREMIER ANCHE
IL CAMBIO DELLA
POLITICA ECONOMICA UE
E I MAGGIORI
MARGINI SUI CONTI
lande, al futuro capo della Commissione Jean Claude Juncker.
Sia incassando flessibilità per il
rientro del debito e il raggiungimento del pareggio di bilancio,
«in cambio di forme strutturali»:
«Dal primo settembre scatterà il
piano dei mille giorni e ci giochiamo gli spazi di flessibilità», argomenta il premier. «Vogliamo essere credibili per essere autorizzati da Bruxelles a sfruttare tutta
la flessibilità possibile prevista
dalle regole europee».
Ebbene, per essere credibile e
garantirsi la preziosa flessibilità
nell’applicazione dei parametri
di bilancio, Renzi è determinato a
non rallentare il percorso del
«nuovo Senato» e delle riforme
istituzionali. Tant’è, che ha deciso di asfaltare i frondisti del Pd, se
continueranno a mettersi di traverso. La prova: oggi il premier diserterà la riunione con i senatori
Hollande
«Asse con Matteo
per lo sviluppo»
«Con il premier italiano,
Matteo Renzi ho convinto molti
colleghi europei che bisognava
dare priorità alla crescita». Lo
ha detto il presidente francese,
Francois Hollande, in diretta tv
dall'Eliseo. «Utilizziamo tutti i
margini di manovra contenuti
nel patto» di stabilità».
per partecipare invece a un’assemblea congiunta dei parlamentari democrat, dove non si parlerà delle eventuali modifiche alla
riforma del Senato, ma del «programma dei mille giorni». Dove
ci sono dentro il nuovo assetto
istituzionale, ma anche le riforme della Pubblica amministrazione, del fisco, della giustizia civile
(«il processo in primo grado dovrà chiudersi entro un anno»),
della scuola e del mercato del lavoro con il “jobs act”. «Per garantire la crescita», è lo slogan del
premier, «è inutile piangersi addosso guardando solo ai dati negativi. Servono speranza e riforme per far tornare l’Italia a crescere. E bisogna uscire dalle sabbie mobili della burocrazia. Quella che quotidianamente sforna i
dati negativi». Appunto.
Alberto Gentili
© RIPRODUZIONE RISERVATA
OTTIMISMO & ALLARME
A palazzo Chigi i collaboratori
del premier fanno sapere che la linea di Renzi «è la stessa del ministro dell’Economia Padoan, con
cui si è sentito anche in queste
ore». Che «mai come adesso non
c’è tra palazzo Chigi e il Tesoro
l’antica e tradizionale divaricazione dei governi precedenti». «Renzi ogni settimana», aggiungono i
Renzi boys, «fa il punto con Padoan, con cui l’intesa è perfetta. E
vede Cottarelli, il ragioniere generale Franco, il tutto in un confronto continuo e in una consapevolezza comune da squadra ben affiatata».
Eppure, al Tesoro non si respira l’ottimismo caro al premier.
Per domani Padoan ha chiamato
a raccolta viceministri e sottosegretari per fare il punto e per gettare le basi della legge di stabilità.
Un vertice d’emergenza, o quasi.
«Nessuno pensa di anticipare la
legge di stabilità ad agosto, come
qualcuno ha scritto», dice una
fonte autorevole di via XX Settembre, «ma settembre si avvicina e
bisogna darsi da fare. Il problema
è che la situazione peggiora, che i
dati ogni giorno cambiano ribaltando in negativo le previsioni. E
se non si dà una registrata, si rischia di non avere più una strategia...». Il riferimento è al Pil che
resta in frenata, al rapporto con il
deficit che di conseguenza peggiora, al debito che vola. Numeri
che fanno prevedere una legge di
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Quote latte, stop all’aumento
Martina fa passare la linea italiana
Risultato importante per il
primo Consiglio dei ministri
dell'agricoltura presieduto
dall'Italia: il neopresidente
Maurizio Martina (nella foto),
che è anche ministro
dell’Agricoltura, ha
dichiarato chiuso il
dossier
sull'incremento delle
quote latte, richiesto
da Germania, Olanda
ed Austria per limitare
le multe Ue a carico dei
loro produttori per aver
superato le quantità assegnate.
Dopo un ampio dibattito e di
fronte ad una maggioranza di
Partner europei contrari
all'aumento delle quote per
ragioni di equità nei confronti
dei produttori che hanno
rispettato le regole, Martina non
ha esitato a passare ai voti
mettendo fine a un dibattito che
durava da cinque mesi. La
decisione ha provocato
un'esplosione d'ira da parte del
ministro dell'agricoltura
austriaco Andra
Rupprechter che, in
sede di Consiglio Ue, ha
preso indirettamente
di mira l'Italia
ricordando la
procedura d'infrazione
formalizzata la scorsa
settimana a Roma, causa 1,39
miliardi di euro di vecchie multe
non ancora recuperate presso i
produttori di latte italiani.
Martina ha ascoltato le proteste
ma non ha fatto nessuna marcia
indietro, ribadendo che la
questione è chiusa
definitivamente.
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-MSGR - 20 CITTA - 4 - 15/07/14-N:
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Primo Piano
Martedì 15 Luglio 2014
www.ilmessaggero.it
Draghi: la flessibilità
non è l’unica strada
ora servono riforme
Anatocismo
bancario:
i senatori
dicono no
COMPETITIVITÀ
Il presidente della Bce interviene al Parlamento europeo:
necessaria governance comune per gli interventi strutturali
`
IL MONITO
STRASBURGO «Pensare alla flessibilità come all'unico modo che i
paesi hanno per rilanciare la crescita è abbastanza limitativo». Il
presidente della Banca Centrale
Europea, Mario Draghi, ieri ha
lanciato l'ennesimo avvertimento contro l'ipotesi di allentare il
Patto di Stabilità e Crescita. «Le
regole attuali contengono già
flessibilità sufficiente», ha detto
Draghi davanti in un'audizione
davanti alla commissione economica dell'Europarlamento. «Dovremmo prestare molta attenzione a non tornare indietro rispetto al rafforzamento del quadro
di regole del «Six pack» e del
«Two pack» o a non annacquare
la loro attuazione al punto che
non siano più viste come un quadro credibile».
I PALETTI
Una timida apertura della Bce
all'iniziativa italiana per promuovere maggiore flessibilità in
cambio di riforme comunque
c'è. Il problema, secondo Draghi,
è «in quali circostanze può essere utilizzata». Per il presidente
della Bce la flessibilità deve essere condizionata a «un profondo
processo di riforme strutturali
in atto, in cui si possa quantifica-
re l'impatto di bilancio che queste riforme avrebbero». Ma «l'
idea di spendere per uscire dalla
crisi non è praticabile», perché
«uno dei motivi della crisi è stato
proprio il debito», ha avvertito
Draghi.
La ricetta del presidente della
Bce per tornare a crescere prevede due fronti. Come a Londra la
scorsa settimana, Draghi ha proposto di «sottomettere le riforme
strutturali a una disciplina comune, che non sia dissimile da
ciò che abbiamo per le regole di
bilancio». In altre parole, dopo il
«Fiscal Compact», l'idea è di un
«Reform Compact»: un processo
-1,1%
È il dato sulla produzione
industriale a maggio diffuso
ieri dall’Eurostat. La battuta
d’arresto in tutta l’Unione
0,8%
È la crescita prevista dal
governo italiano per l’anno in
corso. Più basse le stime degli
osservatori internazionali
centralizzato a Bruxelles, che costringa gli Stati membri dell'euro a adottare le riforme strutturali politicamente controverse.
L'unione economica e monetaria «rimane ancora una struttura incompleta», ma ci sono «i
presupposti per una qualche forma di governance comune sulle
riforme strutturali», ha detto il
presidente della Bce. Draghi ha
indicato i mercati del lavoro e
dei prodotti, la concorrenza e il
completamento del mercato interno come i settori in cui è urgente agire. Inoltre, le riforme
nel mercato del lavoro, del sistema giudiziario o per il completamento del mercato unico «sono
grandi investimenti che probabilmente non costano molto».
I BILANCI
L'altro asse su cui i governi devono muoversi è di promuovere un
«consolidamento di bilancio favorevole alla crescita», ha spiegato Draghi: «Questo significa meno spesa pubblica, in particolare
improduttiva», più investimenti
per infrastrutture «se c'è spazio»
di bilancio, «ma soprattutto tasse più basse». Secondo il presidente della Bce, sia sul fronte delle riforme sia su quello del consolidamento, i paesi sottoposti
alla Troika sono quelli che «hanno fatto di più» ottenendo risul-
Mario Draghi nell’emiciclo dell’Europarlamento
tati positivi in termini di crescita. Per Draghi, nonostante qualche segnale di miglioramento, il
quadro economico rimane incerto e la disoccupazione a un livello inaccettabile. Inoltre, «l'apprezzamento del tasso di cambio
è un rischio sulla ripresa» e spinge l'inflazione al ribasso. La Bce
terrà i suoi tassi al livello attuale
per un periodo prolungato di
tempo e rimane pronta a agire
con altre misure non convenzionali, se necessario.
I paletti messi da Draghi sulla
flessibilità, paradossalmente, po-
trebbero aiutare il governo Renzi nelle trattative con gli altri paesi europei, in particolare al Vertice di ottobre quando i leader discuteranno dei contratti vincolanti sulle riforme. Nel dibattito
sulle nomine europee, invece,
Draghi ha voluto anche smentire
le voci su una sua possibile elezioni al Quirinale. «Sto alla Bce e
resterò alla Bce e tutte le voci in
senso contrario, da parti forse interessate, sono prive di fondamento».
David Carretta
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ROMA Abrogazione dell’anatocismo bancario (il pagamento
degli interessi sugli interessi),
polizze Rc auto più leggere
per chi non fa incidenti da cinque anni, alleggerimento della norma spalma-incentivi
per gli impianti fotovoltaici di
grandi dimensioni. I senatori
partono all’attacco del decreto competitività messo a punto dai ministri Guidi e Padoan.
Sono 1.669 gli emendamenti
presentati, di questi circa
quattrocento sono a firma di
senatori del Pd. Oggi le commissioni Industria e Ambiente del Senato inizierà a vagliarne l’ ammissibilità.
Molte le proposte per cambiare la norma che rimodula
gli incentivi per i grandi impianti fotovoltaici: si va da
quella che differenzia in tre
scaglioni il taglio dei rendimenti per questi impianti (a
seconda delle dimensioni) alla soluzione ”ponte“ che collega i tagli all’andamento dei
prezzi del mercato dell’energia elettrica, oppure dalla cartolarizzazione all’ampliamento della Robin tax. Tornano in
discussione anche le riduzioni delle agevolazioni tariffarie
alla Fs.
A vantaggio di una platea
più ampia, arriva la proposta
di abrogazione dell’anatocismo bancario (il meccanismo
che consente di calcolare gli
interessi sugli interessi) e la
parificazione dei costi dell’assicurazione Rca tra consumatori virtuosi a prescindere dal
luogo in cui si vive.
Nelle pagine di “Io Siamo” i 400 miliardi del piano-Italia
IL PROGRAMA
ROMA «Si può fare. E dunque si deve fare. Si può costruire un futuro migliore per l’Italia: non occorrono bacchette magiche o demiurghi improvvisati; ciò che occorre sono serietà, competenza,
passione». E’ questa la sfida che
Corrado Passera vuole vincere:
riportare la politica «alla sua fondamentale funzione di servizio,
di ricerca del bene pubblico». Cominciando col dare una scossa
all’economia nazionale. E lo fa
attraverso un libro-programma
dal titolo emblematico: Io siamo.
Almeno 30 delle 211 pagine parlano di «Scossa all’economia». In
Italia, scrive Passera che aspira a
creare un partito di centro-de-
stra moderato rivolto al 50% degli italiani che «non si riconoscono in nessuna delle proposte»
sul tavolo, ci sono 10 milioni di
persone che non lavorano. Dunque, per dare loro risposte concrete occorre agire in profondità, stimolando una crescita del
2-3%. Come si arriva a tanto? Immettendo nel sistema risorse pari ad almeno 400 miliardi.
Così presentata, l’idea sembra
strappata al più surreale libro
dei sogni, ma Passera - che nel
frattempo ha fondato Italia Unica, il movimento destinato a dare vita al suo partito - non si lascia impressionare dalle difficoltà, e fin da subito elenca le misure e gli strumenti più adatti per
raggiungere lo scopo. Sicché, al
grido di «facciamo riforme pro-
fonde che portino competitività
nel sistema», avverte che un’economia imponente come quella
italiana «non cambia direzione
con minimi interventi, con qualche pacca sulle spalle o con pizzicotti da poche decine o centinaia
di milioni, e nemmeno con interventi da 5 o 10 miliardi. Non si
può spostare una portaerei a forza di remi. Ci vuole ben altra de-
IN UN LIBRO
IL PROGETTO
POLITICO
DI CORRADO
PASSERA
La copertina
di “Io Siamo”
terminazione». Appunto la scossa da 400 miliardi che permetterebbe di «arrivare a mobilitarne
anche 500». Ma dove potrebbe
attingere il governo che si assumesse tale onere? Premesso che
le varie misure andrebbero prese insieme, nessuna di esse - avverte Passera - è concepita per
mettere a rischio i conti pubblici
o le mani in tasca agli italiani.
I primi 100 miliardi verrebbero dall’Europa: si tratta dei fondi
strutturali distribuiti dall’Unione che gli italiani non riescono a
spendere e dunque quasi sempre
vengono restituiti. Si tratterebbe
di recuperare («agendo con fermezza») i 30 miliardi non spesi
nel periodo 2007-2013 ai quali
aggiungere i 70 miliardi concordati per il periodo 2014-2020. Il
grosso di questa somma verrebbe destinata a investimenti strutturali. I secondi 100 miliardi verrebbero dall’assegnazione di tre
mensilità in più l’anno a tutte le
famiglie con redditi bassi, in una
combinazione che lega la maggiore produttività ai programmi
di welfare aziendali, oltre a inserire in busta paga la quota accantonata per il Tfr defiscalizzata e
decontribuita. Insomma, lavorare di più per avere più soldi. Si dirà: ma se il lavoro già manca, che
senso ha lavorare di più? «La risposta è implicita - osserva Passera - in un dato già rilevato: siamo la seconda potenza esportatrice d’Europa e il nostro export
è in crescita. Quindi ci sono molte aziende che sarebbero felici di
produrre di più», se gli oneri con-
nessi fossero meno proibitivi.
La terza tranche da 100 miliardi verrebbe dal saldo dei debiti
commerciali della Pa che, «visti i
modesti pagamenti degli ultimi
dodici mesi», è probabile «se ne
siano accumulati altri». Il meccanismo affinché il saldo avvenga a
breve sarebbe simile a quello utilizzato con successo in Spagna.
Infine, il completamento a
400 miliardi si avrebbe con l’offerta di più credito alle aziende
ricorrendo a Cdp, in sintonia con
quanto realizza la tedesca KfW.
Questo il Piano Passera in pillole. Che, se realizzato, darebbe
sicuramente una scossa al paese.
E che scossa. Quanto poi sia realizzabile, è tutta un’altra storia.
L. Ra.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Primo Piano
Martedì 15 Luglio 2014
www.ilmessaggero.it
Juncker, il Pse: il nostro sì non è scontato
Oggi il voto di Strasburgo sulla nomina alla Commissione `L’ex premier lussemburghese vede Pittella e promette per
i socialisti chiedono garanzie scritte su flessibilità e crescita questa mattina un documento. Resta il rischio franchi tiratori
`
IL CASO
STRASBURGO La conferma oggi della nomina di Jean-Claude Juncker
alla presidenza della Commissione è quasi certa, ma il gruppo dei
Socialisti & Democratici ha deciso di sciogliere la riserva sull'ex
premier del Lussemburgo solo poco prima del voto di questa mattina all'Europarlamento.
«La decisione sarà presa sulla
base di un documento scritto che
Juncker invierà ai nostri parlamentari alle 8», ha spiegato ieri il
capogruppo dei Socialisti a Strasburgo, Gianni Pittella, sottolineano che gli impegni su flessibilità
di bilancio e investimenti per la
crescita saranno essenziali per un
voto positivo. Se il sostegno dei
Popolari e dei Liberali è assicurato, i 191 deputati dei Socialisti sono decisivi per la nomina di Juncker come presidente dell'esecutivo comunitario. Ma una bocciatura, oltre a mettere a repentaglio la
grande coalizione che dovrebbe
governare l'Unione Europea per i
prossimi cinque anni, rappresenterebbe un duro colpo per la credibilità stessa dell'Europarlamento, che si era impegnato a eleggere
il candidato del partito arrivato in
testa alle elezioni europee.
IL PRE VERTICE
La «condizione fondamentale»
dei Socialisti è «una svolta rispetto all'austerità e al rigore», ha
spiegato Pittella, dopo aver incontrato Juncker. «Il punto principale sarà un piano europeo per gli
investimenti con fondi pubblico-privati». Secondo i Socialisti,
Juncker deve dettagliare «la cifra
delle risorse che metterà in campo per finanziare il piano per la ripresa economica». L'ex premier
lussemburghese avrebbe confermato la proposta di attribuire nella nuova Commissione il portafoglio degli Affari Economici e Mo-
SPAGNOLI E LABOUR
DECISI AL NO
PRESSING SOCIALISTA
PER MOSCOVICI
ALLA GUIDA
DELL’EUROGRUPPO
netari a un socialista. Ma per Pittella deve essere «un socialista
che interpreti una linea favorevole alla crescita» come il francese
Pierre Moscovici. Il rischio è che
l'attuale presidente dell'Eurogruppo, l'olandese Jeroen Dijsselbloem, sia nominato da Juncker con
il consenso della Germania per
applicare la stessa politica dell'austerità di Olli Rehn.
Una timida apertura sulla flessibilità ieri è arrivata da Mario
Draghi. In un'audizione davanti
alla commissione economica dell'
Europarlamento, il presidente
della Bce ha spiegato la flessibilità
deve essere condizionata a «un
profondo processo di riforme
strutturali in atto, in cui si possa
quantificare l'impatto di bilancio
che queste riforme avrebbero».
Secondo Draghi, «le regole attuali
contengono già flessibilità sufficiente». E' la stessa linea del PPE
ed è l'impegno assunto da Juncker in base alle conclusioni del
Vertice europeo del 26 e 27 giugno. Ma le domande indirizzate
dai deputati popolari al presidente della Bce sono indicative del divario che li separa dai socialisti.
Juncker deve fare i conti anche
con alcuni franchi tiratori interni
ai gruppi della grande coalizione.
Socialisti spagnoli e laburisti britannici voteranno contro l'ex premier lussemburghese, indipendentemente dalla posizione ufficiale del gruppo. Anche i conservatori ungheresi hanno annunciato la loro opposizione. Juncker ha
voluto rassicurare la sinistra sugli
«impegni per l'agenda sociale e
sull'immigrazione, per cui assume il principio della solidarietà»,
ha detto Pittella. Se, come probabile, alla fine ci sarà il via libera
dei Socialisti, Juncker potrà contare su un ampio margine di sicurezza: complessivamente Popolari, Socialisti e Liberali hanno 480
deputati, contro i 376 necessari
per la maggioranza assoluta.
«Credo che Juncker verrà eletto»,
ha spiegato il sottosegretario agli
Affari Europei, Sando Grozi: «Juncker si troverà ad agire non avendo ricevuto carta bianca, ma con
un programma già delineato. Dovrà essere il presidente di una
Commissione
di
fortissima
discontinuità e cambiamento».
David Carretta
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Jean Claude Juncker con Gianni Pittella e Martin Schulz
Mogherini verso gli Esteri nonostante i veti
IL RETROSCENA
STRASBURGO Un pacchetto di nomine oppure solo l'Alto rappresentante per la politica estera? I capi
di Stato e di governo dell'Unione
Europea si trovano davanti a un
bivio, mentre si preparano al loro
Vertice di domani a Bruxelles, in
un clima di estrema incertezza
sulla composizione della squadra
che governerà l'Europa per i prossimi cinque anni. Superato lo scoglio della conferma di Jean-Claude Juncker alla presidenza della
Commissione, i leader sono chiamati scegliere il prossimo presidente del Consiglio Europeo e l'Alto rappresentante per la politica
estera. Durante la cena, i Ventotto
dovrebbero anche discutere con
Juncker i principali portafogli da
assegnare nella sua Commissione. La cancelliera tedesca, Angela
Merkel, ha chiesto «un pacchetto
di nomine» complessivo. Ma, tra
veti incrociati e dubbi sui principali candidati, il rischio è di uno
stallo. Un'opzione è di rinviare
tutto a un nuovo Vertice il 25 luglio. Ma i leader potrebbero anche procedere alla nomina del solo capo della diplomazia europea.
Malgrado le obiezioni dei paesi
dell'Est, le chance del ministro de-
Fmi all’ Italia: più efficienza nella giustizia
e guerra alla disoccupazione a tutte le età
IL MONITO
ROMA L’Italia deve migliorare l’efficienza della giustizia civile, rimuovere gli ostacoli strutturali
che fanno salire i costi di produzione e affrontare l’elevata disoccupazione. L’ultima sentenza del
fondo monetario internazionale,
con tanto di ammonizione, è contenuta nel rapporto stilato a conclusione della missione di monitoraggio Articolo IV dell’istituto
di Washington. Non solo. Va «migliorata la competizione sul mercato dei prodotti e dei servizi». E
poi, sul tema del lavoro, a fronte
di «una disoccupazione elevata
per tutte le fasce di età», va messa
mano a politiche di fatto «inefficienti».
LE PROPOSTE
In particolare, sul capitolo dell’efficienza della giustizia civile,
Washington segnala una maggiore rapidità nella gestione dei casi
e considera un progresso la mediazione pregiudiziale obbligatoria introdotta nel 2013. Nello stesso tempo, il Fmi suggerisce «la
promozione della mediazione
fuori dai processi, una revisione
delle commissioni processuali e
il rafforzamento dell’organizzazione e della gestione processuale».
Passando invece il mercato del
lavoro, l’istituto di Washington
Il logo del Fmi
WASHINGTON:
«VANNO RIMOSSI
GLI OSTACOLI
STRUTTURALI
CHE FANNO SALIRE
I COSTI DI PRODUZIONE»
suggerisce che l’Italia «rimuova i
colli di bottiglia strutturali che
fanno salire i costi medi di produzione, invita a migliorare la concorrenza nell’offerta» e a spingere la distribuzione. Ma va anche
fatto un passaggio a contratti
«più flessibili» per i nuovi lavoratori, migliorando le tutele man
mano che aumenta l’anzianità
per abbassare i costi delle assunzioni e sostenere l’apprendistato.
Allargando lo sguardo all’area
euro, invece l’istituto Usa parla
chiaramente di «un rischio stagnazione, in un contesto in cui il
risultato «euroscettico del voto»
frena lo slancio verso le riforme
strutturali.
È lo stesso Fmi, infine, ad aprire alla massima flessibilità nell'
uso delle regole di bilancio nell'
Eurozona: «no a nuovi sforzi di
consolidamento» se ci sono «sorprese negative sulla crescita».
Piuttosto, dovranno essere usate
«le clausole di fuga» del patto di
bilancio europeo. Perchè, «il patto di stabilità, tra l’altro, «può ridurre gli incentivi per promuovere la crescita economica».
R. Amo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
gli Esteri, Federica Mogherini, di
succedere a Catherine Ashton sono di nuovo in salita.
Polonia, Estonia, Lettonia e Lituania «hanno profondi dubbi»
sulla candidata italiana per il posto di Alto rappresentante, spiega
una fonte europea. La linea dell'
Italia nella crisi ucraina è giudicata dai paesi dell'Est troppo filo-russa. La decisione di invitare
il presidente Vladimir Putin al
Vertice con i paesi asiatici di ottobre a Milano non è piaciuta a diverse capitali. La riluttanza di Mogherini sulle sanzioni contro la
Russia pesa. «Il nostro principio»
nella scelta dell'Alto rappresentante «è che la persona che sarà
nominata per la politica estera deve cercare di essere almeno neutrale rispetto alle diverse opinioni
e non solo presentare posizioni
molto controverse, in particolare
sull'Ucraina», ha spiegato la presi-
I DUBBI DELL’EST
NON FRENANO
LE QUOTAZIONI
DEL MINISTRO
IN VISTA DEL SUMMIT
DI DOMANI
dente lituana, Dalia Grybauskaite. I paesi dell'Est preferirebbero
il polacco Radoslaw Sikorski. Anche se con estrema discrezione, il
Regno Unito promuove la bulgara
Kristalina Georgieva. «Un vero e
proprio veto su Mogherini è comunque improbabile», dice un diplomatico. La Germania è tra i
principali sponsor del ministro
degli Esteri, che è apprezzata anche da Parigi.
Il problema per Herman Van
Federica Mogherini
Rompuy, l'attuale presidente del
Consiglio Europeo che sta conducendo i negoziati sulle nomine, è
che senza un accordo complessivo sulle altre nomine difficilmente ci sarà il via libera per il nuovo
Alto rappresentante. Sui principali portafogli della Commissione
Juncker – a cominciare da quello
degli Affari economici – la partita
è apertissima. Tuttavia la scelta
più difficile sembra essere quella
del successore dello stesso Van
Rompuy. Tra i socialisti, Merkel è
pronta a accettare la premier danese Helle Thorning-Schmidt.
Ma, nonostante sia della stessa famiglia politica, il presidente francese François Hollande si oppone,
perché la Danimarca è fuori dall'
euro. Van Rompuy avrebbe voluto giocare la carta di Enrico Letta,
ma è stato stoppato dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi. I
popolari o i liberali potrebbero così strappare l'incarico. L'irlandese
Enda Kenny e il polacco Donald
Tusk sono tra i favoriti, così come
l'ex premier estone, il liberale Andrus Ansip. Se i paesi dell'Est dovessero ottenere il posto di Van
Rompuy, difficilmente potrebbero negare la nomina di Mogherini.
D.Ca.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-MSGR - 20 CITTA - 8 - 15/07/14-N:
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Primo Piano
Martedì 15 Luglio 2014
www.ilmessaggero.it
Riforme, il Pd
vedrà i grillini:
sull’immunità
proposta seria
Lettera a M5S: Italicum entro dicembre, la Costituzione nel 2015
Summit senza Grillo giovedì o venerdì. Primi voti in aula, Lega agitata
`
IL CASO
ROMA Si farà il nuovo incontro tra
il Pd e il M5S. Lo annunciano i
dem con una lettera in risposta a
quella indirizzata loro dai cinquestelle (che replicheranno oggi) e sulla quale Beppe Grillo aveva posto l’ultimatum, «rispondete entro 24 ore o ne prenderemo
atto». Il quale Grillo all’incontro
previsto per giovedì o venerdì
non ci sarà, mentre per Matteo
Renzi ancora non si sa, parrebbe
di sì, ma non è detto. La lettera è
firmata confidenzialmente Alessandra, Deborah, Matteo e Roberto che stanno per Moretti,
Serracchiani, Renzi e Speranza, i
quattro dell’incontro precedente, e nello rispondere ai dieci
punti grillini dà anche delle notizie sulle riforme. Sui tempi, intanto: Renzi annuncia il suo timing che prevede l’approvazione definitiva della legge elettorale «entro il 2014», e il pacchetto
costituzionale «entro il 2015, per
poi procedere all’eventuale referendum».
la Camera che lasciò l’amaro in
bocca ai renziani del Pd e non solo. Il premier segretario comunque non rinuncia a punzecchiare i suoi interlocutori anche su
questo. Scrive quasi buttandola
lì: «Noi non guardiamo in faccia
a nessuno e abbiamo votato per
l’arresto anche dei nostri; voi ci
assicurate che per qualsiasi procedimento già in corso contro
parlamentari del M5S rinuncerete all’immunità?».
Le punzecchiature non si
esauriscono all’immunità. Sulla
legge elettorale, a proposito delle soglie, il Pd ricorda che i M5S
hanno accettato l’idea del doppio turno ma con un premio più
piccolo, che faccia arrivare il vincente al 52 e non al 55 per cento.
Al che Renzi risponde: «Perché il
vostro premio al 52 è democratico, il nostro al 55 è autoritario e
incostituzionale e quello dei sindaci che è al 60 ritorna democratico?». Il premio è necessario,
non vi si può rinunciare, scrive
Renzi, e questa volta l’ironia riprende la famosa battuta di Gril-
PUNZECCHIATURE
L’altra novità sta all’ultimo punto, il decimo, e riguarda l’immunità. Renzi definisce «molto seria» la proposta cinquestelle in
materia, aggiunge di essere
«pronto a discuterne, anche con
gli altri partiti», ma vuole sapere
preventivamente una cosa: «Per
noi è molto importante capire se
volete fare sul serio o no». Se i
cinquestelle facessero sul serio,
pare di capire, allora il Pd potrebbe da parte sua pensare a una revisione della norma, riammessa
con una votazione a sorpresa al-
L’IRONIA DI MATTEO:
UN PREMIO VERO
CI VUOLE, O TUTTI
IN BALIA DEL MAALOX...
MUCCHETTI A BERLUSCONI:
ATTENTO A VERDINI
I M5S in aula al Senato
lo sul Maalox: «Il premio è condizione di governabilità», la tenuta
della coalizione non può dipendere da pochi parlamentari, «altrimenti la tenuta quotidiana della maggioranza dipenderà dal
raffreddore degli eletti, non possiamo accettare una maggioranza che sia in balia dell’aspirina
(o, se la citazione vi ricorda qualcuno, del Maalox)». L’unico vero
punto di dissenso, a detta del Pd,
sta sul Senato, che M5S vorrebbe
ancora eletto. Una lettera con
punte ironiche e qualche rasoiata, ma complessivamente aperta
al confronto. Come quando, quasi con riconoscimento autocritico, Renzi e Pd ammettono di avere anche al proprio interno settori e singoli che vorrebbero il premio attribuito al partito e non alla coalizione che arrivino primi,
«posizione legittima, che rafforza il bipartitismo a scapito del bipolarismo, la sottoporremo all’attenzione anche degli altri partiti», come a dire: per noi Pd andrebbe pure bene, ma andate a
sentire gli altri...
E’ stata la giornata dell’avvio
delle riforme in aula al Senato,
dopo rinvii, discussioni, marette, complicazioni. Si comincia
bene per la maggioranza: vengono respinte le pregiudiziali di costituzionalità presentate da M5S
e Sel. Le discussioni e votazioni
vere cominciano domani. Sono
attesi alla prova centinaia di
emendamenti, mentre alla discussione generale sono già
iscritti 124 senatori, chiamati a
discettare e a votare sulla loro
autosoppressione. Tiene bene il
patto del Nazareno con Berlusconi, così come la maggioranza di
governo dove però Ncd chiede
garanzie sull’Italicum. La Lega
punta i piedi ma non rompe: «Il
nostro sì non è scontato», dice
Salvini. Quanto ai dissidenti
dem, Mucchetti scrive a Berlusconi e lo invita a «guardarsi da
Verdini» il quale avrebbe interesse all’accordo «per le vicende del
crac del Credito fiorentino».
Nino Bertoloni Meli
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Anna Finocchiaro e Roberto Calderoli con la mano fasciata dopo la caduta della scorsa settimana
L’intervista Giovanni Toti
«Fitto? Sfideremo Renzi sull’economia
per palazzo Madama si vota e basta»
ROMA «Noi stiamo dalla parte degli italiani. Noi siamo l'alternativa a Matteo Renzi, il nostro modo di vedere il mondo è diametrale note opposto al suo. Non lo
diciamo solo noi ma anche
l'Istat, le varie associazioni di categoria e non ultima la stampa
estera. Questo Paese è fermo. Le
imprese chiudono, l'economia
non parte e gli italiani sono alle
prese con sempre più tasse da
pagare. Ma la modifica della Costituzione va proprio nella direzione voluta da Forza Italia, sarebbe assurdo non votarla»: il
consigliere politico forzista Giovanni Toti, che oggi sarà a Strasburgo per l'elezione di Juncker
alla commissione europea, entra
nel merito della lettera aperta di
Raffaele Fitto, gli argomenti con
cui oggi il leader Silvio Berlusconi proverà a sedare il fronte del
“no” al Senato non elettivo .
Il rilancio sui temi economici
rischia di sembrare un contentino per i dissenzienti.
«Al contrario, è un modo per sottolineare che siamo preoccupati
per il Paese. Il debito pubblico ha
conquistato un nuovo record, ci
sono 10 milioni di poveri e il pil
non cresce. Serve uno shock economico, ridurre le le tasse per ridare linfa al Paese. La sinistra
non lo sa fare, mentre in un momento così difficile si devono realizzare le cose utili Noi siamo
un’opposizione seria. Ma le regole costituzionali devono essere
cambiate: lo abbiamo ripetuto
per 20 anni, e il centrosinistra ci
ha sempre sbattuto la porta in
faccia. Ora, finalmente, sono disposti a ragionare con noi: sarebbe una irresponsabile rispondere con un “no”».
I malpancisti, però, non mollano. Anche Renato Brunetta ha
detto che Fitto solleva questioni legittime. Che si fa?
«Sul tema delle riforme ci sono
sensibilità diverse all’interno di
ogni partito. E per fortuna direi.
Dobbiamo smettere di inseguire
il meglio a tutti i costi, perché in-
«IN FI
SENSIBILITÀ
DIVERSE, ORA
CI VUOLE
UNA SINTESI»
Giovanni
Toti
seguendo sempre il meglio si rischia di non fare le riforme del
tutto. Abbiamo migliorato il testo in commissione, e speriamo
di migliorarlo ancora in aula. Le
questioni sollevate dai colleghi
di partito sono assolutamente legittime, ma alla fine di ogni trattativa c’è una sintesi. Che tutte le
parti devono rispettare».
Non rischiate di arrivare indeboliti al tavolo dell’Italicum?
«No. L’Italicum è stato approvato dalla Camera a larga maggioranza. Già allora, abbiamo accettato modifiche chieste da Renzi.
Noi rispetteremo l’accordo sulla
riforma costituzionale. Spero
che gli altri siano altrettanto seri, quando discuteremo della legge elettorale».
Il resto del centrodestra, con
cui provate a costruire una coalizione, preme per le preferenze. Dunque?
«Quando la legge sarà incardinata, in commissione si ragionerà
di tutto. E terremo conto del fatto che alcuni interlocutori saranno in futuro nostri alleati, e altri
nostri avversari. Ma di sicuro,
eventuali modifiche alla legge
dovranno essere condivise da
tutti».
Sonia Oranges
© RIPRODUZIONE RISERVATA
I costituzionalisti: testo ok, prima del varo però andrà ripulito
IL CASO
ROMA Il voto più alto arriva dal costituzionalista Stefano Ceccanti.
Un bell’8 tondo tondo. Più moderati i professori Enzo Cheli, che si
limita ad un 6+ («Ma è tutt’altro
che negativo») e Cesare Mirabelli
che arriva al classico «6 da incoraggiamento». Augusto Barbera
invece, della scuola di Bologna,
non dà voti ma un giudizio «di
fronte ad una riforma di questa
portata non starei a sottilizzare
con questioni troppo raffinate».
Questo in sintesi il giudizio di
quattro fra i più noti costituzionalisti italiani a questa domanda: al
di là del suo contenuto, il testo della riforma costituzionale è scritto
bene? E’ tecnicamente di buona
qualità o è destinato a dar vita ad
un’altra valanga di contenziosi e
di scontri come è accaduto in passato?
Come detto il più convinto è
Stefano Ceccanti. Perché? «Io credo che dietro gli errori tecnici ci
siano sempre problemi politici spiega il costituzionalista - Nel
2001 il titolo V che dava troppi poteri alle Regioni fu scritto male
per la fretta ma anche perché
c’era un’atmosfera politica dove
alcuni partiti volevano dimostrare di essere più federalisti di altri.
CECCANTI: È SCRITTO
BENE PERCHÉ RAZIONALE
BARBERA: QUALCHE
SVARIONE C’È. CHELI
E MIRABELLI: SERVIRÀ
UN CHECK LINGUISTICO
Quest’atmosfera in quest’occasione non c’è, tanto è vero che in
Commissione è stata eliminata
l’enfasi sui sindaci riflessa dal testo originale. E poi è un’illusione
che le norme scritte bene non portino conflitto. In questa riforma il
fatto che le Regioni vengano coinvolte nell’attività legislativa con il
nuovo Senato eliminerà contenziosi sul nuovo titolo V. Quindi
tutto è perfettibile ma il testo attuale mi sembra già di ottimo livello».
Più prudente Cheli. «Il testo è di
qualità decisamente più alta rispetto alla media delle legislazione italiana - spiega il professore E’ figlio di un paradosso: poiché
semplifica il sistema eliminando
il bicameralismo paritario assegna nuovi compiti al Senato e dunque in apparenza sembra complicare le cose ma non è così». Per
Le bozze della riforma
Cheli un sintomo della buona qualità del testo in discussione è che
non entra troppo nei dettagli. «Le
buone Costituzioni - aggiunge
Cheli - indicano i principi generali
che poi devono essere dettagliati
da legge normali. Questa riforma
adotta questa linea per l’elezione
dei nuovi senatori e questa è una
cosa buona. Consiglierei una buona revisione linguistica finale».
Sulla stessa lunghezza d’onda il
professor Cesare Mirabelli che dice: «Nel complesso si tratta di un
buon testo e mi sembra che in
Commissione sia stato fatto un lavoro profondo anche sul piano
formale». Possibile che non ci siano sviste? «Qualcosina ci sarebbe
- spiega Mirabelli - Un occhio
esperto, ad esempio, può preferire la dizione ”30 giorni” a quella
di ”un mese”. Oppure questione
ben più importante qui e là si tro-
vano definizioni troppo generiche dei rapporti fra Stato e Regioni. Sarebbe un’ottima cosa che
una volta definito il senso politico
complessivo si facesse una discussione franca ed aperta sulla scrittura del testo per eliminare equivoci e sviste. La Costituzione del
48 fu ”rivista” da Concetto Marchesi».
L’ultima parola la lasciamo al
prof Augusto Barbera. «Qualche
svista c’è - assicura Barbera - Si
parla di ”disposizioni generali e
comuni” e non si capisce cosa sono. Ma nel 2001 fu assegnato alle
Regioni il controllo sulle Casse di
risparmio abolite nel 1992. Insomma aggiustiamo l’aggiustabile ma
non starei afar questioni di palato
di fronte alla sostanza. Che è eccellente».
D.Pir.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-MSGR - 20 CITTA - 9 - 15/07/14-N:
9
Primo Piano
Martedì 15 Luglio 2014
www.ilmessaggero.it
Nuovo Senato, via anche gli uffici
250 milioni di risparmio all’anno
`Nel ddl Boschi previsto l’accorpamento `Nasce un ruolo unico dei dipendenti
con l’amministrazione della Camera
parlamentari, resta il nodo delle pensioni
IL FOCUS
Il bilancio 2013 del Senato
(cifre in milioni di euro)
SENATORI
STIPENDI
42,9
TOTALE
80,1
37,2
Rimborsi
(costo medio complessivo di ognuno
dei 320 senatori: 250.320 euro)
PENSIONI
82,0
Comprensivi di 17,7 milioni di pensioni di reversibilità
162,1 (pari al 30% del totale)
STIPENDI E PENSIONI
DIPENDENTI
STIPENDI
128,4
(costo medio di ognuno degli 840 dipendenti: 152.400 euro)
PENSIONI
Collaboratori
115,2
21,8
Contributi sociali per contratti
a termine
8,3
273,7 (pari al 51% circa del totale)
TOTALE DIPENDENTI
Contributi ai gruppi politici
Commissioni d'inchiesta
Cerimoniale e rappresentanza
Comunicazione
(compresi atti parlamentari)
Informatica
Assicurazioni
(comprese quelle per senatori e dipendenti)
Ristorazione
Trasporti
Affitti
Pulizie
TOTALE SPESE
21,3
1,4
2,0
6,5
8,4
3,4
1,7
7,5
5,8
5,4
550,1
(12 milioni sono stati restituiti al Tesoro e quindi la spesa effettiva è scesa a 538,3 milioni)
Il Cdr: proposta irricevibile
Santanchè e Ferrari, offerta per l’Unità
Dopo i rumors dei giorni scorsi
arriva l'offerta formale. Daniela
Santanchè, esponente di Fi, e la
conduttrice tv Paola Ferrari De
Benedetti hanno presentato ai
liquidatori dell'Unità una
proposta per rilevare il
pacchetto azionario del giornale
del Pd. «La proposta d'aquisto spiega Bianca Di Giovanni del
Cdr dell'Unità- per noi è
irricevibile. Abbiamo chiesto un
incontro ai liquidatori e
spiegheremo la nostra
posizione». «Serve -sottolinea Di
Giovanni- anzitutto trasparenza.
Il Cdr ritiene l'ipoetsi del
passaggio dell'Unità ad
un'esponente di Fi incompatibile
con la storia del giornale stesso.
Spero che il segretario del Pd
Matteo Renzi intervenga nella
vicenda ed eviti che il giornale
fondato da Antonio Gramsci
passi nelle mani di esponenti di
Fi». Lo storico giornale del Pci è
in liquidazione da metà giugno e
rischia il fallimento e la chiusura
se non arriverà un compratore
entro il 30 luglio. E per ora
l'unica proposta arrivata ai
liquidatori è quella di Santanchè
e Ferrari.
ROMA Zitti zitti i senatori della
Commissione Affari Costituzionali hanno inserito nel testo della
nuova Costituzione un codicillo-bomba: nelle disposizioni finali, sotto forma di un anomimo
«comma2-bis all’articolo 34», si
prevede che entro la fine della legislatura le amministrazioni di Camera e Senato saranno unificate.
Se ne parla (a vuoto) da una vita
dell’assurdità di avere alla camera
e al Senato due super-burocrazie
distinte ma doppioni le une delle
altre. Ecco due segretari generali
con stipendi lordi annui superiori
ai 400 mila euro al mese. Due uffici acquisti con relative ghiotte stazioni appaltanti, due servizi informatici, due dirigenti per due servizi di vigilanza. Un fluorilegio di
doppioni, vera passione di superburocrazie con superstipendi incorporati (alla Camera un centinaio di dipendenti superano il tetto
dei 240 mila euro lordi in vigore
da maggio per tutti gli altri dirigenti dello Stato). Fluorilegio che
sfocia però, assurdità nell’assurdità, in due contratti di lavoro diversi. I dipendenti del Senato e quelli
della Camera hanno infatti orari
di lavoro diversi, permessi calcolati con orari ad hoc e persino straordinari calcolati ognuno alla propria maniera. Microcontratti frutto della passione italiana per le microcorporazioni, testimoniata dall’incredibile moltiplicazione dei
sindacati che per i 1.475 dipendenti della Camera sono 11 e addirittura 14 per gli 840 dipendenti del Senato.
Il fatto che si sia dovuto ricorrere ad una norma costituzionale (il
comma-bomba è condiviso da ben
10 senatori, primo firmatario Ugo
LA RIDUZIONE
A 100 DEI SENATORI
E L’ELIMINAZIONE
DEI LORO STIPENDI
EQUIVALE A UN TAGLIO
DA 70 MILIONI
Sposetti (Pd), ed è stato votato anche dai grillini) per riformare questo mondo la dice lunga sulla difficoltà di riportare anche questo
spezzone di superburocrazia a regole moderne e compatibili con
un Paese che è al suo sesto anno di
crisi economica.
Le scadenze del Cav
GLI OBIETTIVI
«Ma non è soltanto una questione
di risparmio che pure c’è - spiega
Valeria Fedeli, vicepresidente del
Senato e presidente del comitato
che governa il personale di Palazzo Madama - Il primo obiettivo del
ruolo unico è quello di riformare
le amministrazioni parlamentari
secondo efficienza e razionalizzazione».
«D’altra parte con i nuovi compiti
del Senato - prosegue Fedeli - era
inevitabile anche alla riforma dei
servizi amministrativi che sono
già qualificati ma dovranno ridefinire la loro missione per compiti
più complessi poiché Palazzo Madama dovrà occuparsi, ad esempio, anche di questioni europee».
Ma non è finita qui. «In futuro chiosa la vicepresidente del Senato - dovremo affrontare anche la
questione previdenziale nel quadro della riforma dei Bilanci di Camera e Senato».
Cosa c’è dietro questi tecnicismi?
Decisa l’unificazione delle amministrazioni del Senato e della Camera resta da sciogliere un nodo
molto importante: quello delle
pensioni. Nel 2013 il Senato ha pagato per la previdenza dei propri
dipendenti a riposo la bellezza di
115 milioni. Un’enormità: poco più
del 20% di tutte le sue risorse. La
Camera sta pure peggio: è al 25%
circa (236 milioni su 950). Ma le
spese per le pensioni di Camera e
Senato aumenteranno ancora nei
prossimi anni mentre il Tesoro
chiede di ridurre le spese. E così la
voce ”previdenza” sta diventando
un incubo poiché impedisce ogni
investimento ad entrambe le Camere. Di qui l’ipotesi di trasferire
questa voce presso un apposito
fondo Inps, senza tagli per le pensioni dei dipendenti (che sono già
colpite da un superprelievo deciso
dal governo Letta). Questa manovra alleggerirebbe i bilanci delle
La Cassazione su Ruby
non prima di un anno
Se venerdì prossimo, 18 luglio,
la Corte di Appello di Milano
confermerà la condanna per
Silvio Berlusconi nel processo
“Ruby” e i suoi legali faranno
ricorso in Cassazione, ci vorrà
circa un anno prima che la
Suprema Corte fissi l'udienza
innanzi alla Sesta sezione
penale. Il verdetto finale si
prevede non prima dell'estate
2015 e, più probabilmente, ad
ottobre. Lo affermano fonti
della Suprema Corte che
hanno in mano l'agenda di
marcia degli “ermellini”.
Camere.
Già, ma la riforma del Senato e
l’unificazione delle amministrazioni quanto farà risparmiare agli
italiani? Un conteggio di massima
che circola nei corridoi di Palazzo
Madama indica in 250 milioni annui la cifra più realistica. Oggi (vedi tabella) il Senato spende circa
550 milioni annui. Circa 200 sono
assorbiti dalle pensioni di ex senatro e di ex dipendenti e questa voce è incomprimibile. E’ praticamente certo, invece, il risparmio
di almeno 70 degli 80 milioni che
oggi sono assorbiti dagli stipendi e
dai rimborsi dei 320 senatori
(compresi quelli a vita) poiché i
100 senatori futuri avranno diritto
solo al rinborso delle spese vive.
Altri 180 milioni potrebbero arrivare dalla drastica riduzione del
personale addetto al nuovo Senato (gli 870 dipendenti attuali assorbono 128,4 milioni all’anno), dall’eliminazione degli uffici-doppione e dalla riduzione di voci ampiamente comprimibili come quella
dei trasporti. Che nel 2013 sono costati al Senato ben 7,5 milioni.
Diodato Pirone
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Maria Elena Boschi in aula al Senato
Ciampi respira da solo ma situazione critica
IL PERSONAGGIO
BOLZANO A quattro giorni dal ricovero all'ospedale regionale di Bolzano il senatore a vita Carlo Azeglio Ciampi respira autonomamente. Le sue condizioni rimangono critiche e la prognosi è ancora riservata.
I sanitari in una conferenza
stampa hanno illustrato le viarie
fasi che hanno portato prima ad
una diagnosi di embolia polmonare e poi all'operazione di appendicite eseguita domenica pomeriggio. A far trasportare d'urgenza
l'ex presidente che era in vacanza
ai piedi dell'Alpe di Siusi - ha spiegato il primario di rianimazione
Walter Zanon - è stata «un'improvvisa fase ipotensiva, un abbassamento della pressione». Il
presidente è stato prelevato dall'
elicottero Aiut Alpin della Protezione civile e con questa prima
diagnosi Ciampi è stato accolto al
pronto soccorso dove subito è stato deciso di sottoporlo alle analisi
ed agli accertamenti del caso. Dopo gli esami - ha spiegato Zanon è stato deciso il ricovero in terapia
intensiva, «constatato che il presidente emerito mostrava, alla tac, i
segni di un'embolia polmonare».
«Trascorsa una fase di instabilità - ha aggiunto il medico - il paziente è stato sottoposto ad altri
accertamenti ematochimici, dato
che si era nel frattempo manifestato un quadro infiammatorio».
Ed infatti una nuova tac ha consentito ai medici di diagnosticare
l'appendicite acuta, con un'inizio
di peritonite. «D'accordo con i medici e soprattutto d'accordo con il
paziente - ha spiegato Federico
Martin, il primario di chirurgia
generale che ha eseguito l'operazione con la sua equipe - è stato
deciso di procedere all'intervento,
che si è svolto in maniera lineare e
senza complicanze». «La delicata
fase dell'anestesia - ha detto Franco Auricchio, primario anestesista - si è svolta entro i limiti della
norma, anche considerando l'età
del paziente, che è rimasto in condizioni stabili anche dopo l'inter-
L’EX PRESIDENTE
OPERATO PER UNA
APPENDICITE ACUTA
CON RISCHIO
DI PERITONITE: ORA
È INTRASPORTABILE
vento, tanto che Ciampi ha scambiato alcune parole anche in tedesco con alcuni elementi del personale sudtirolesi». Ora le condizioni di Ciampi sono «serie e la prognosi rimane riservata», hanno
spiegato i medici, secondo i quali
il malato, per ora, non può essere
trasferito altrove.
I PRECEDENTI
Ciampi ha sofferto a lungo di ipotensione arteriosa con improvvisi
mancamenti. Preoccupanti furono due episodi, nel novembre
Carlo Azeglio Ciampi
2003 quando stava per incontrare
Bush alla Casa Bianca, e poi nella
primavera del 2004 quando si trovava negli appartamenti del Quirinale e cadendo si ruppe la clavicola. Data la frequenza di questi malori al presidente nel 2004 è stato
impiantato un pacemaker. La notizia del ricovero di venerdì era subito rimbalzata a Roma e l'amico
di sempre, Giorgio Napolitano, si
era subito informato delle sue
condizioni, seguendone l'evoluzione, con «l'affettuoso augurio di
pronto ristabilimento». Ed è proprio con Napolitano che Ciampi
ha avuto un incontro nel febbraio
scorso (a palazzo Giustiniani) facendosi rivedere in pubblico dopo
tanto tempo (era il 10 febbraio, e
al termine della cerimonia del
giorno del ricordo, dedicato alla
tragedia delle foibe, il presidente
Napolitano si è intrattenuto a colloquio con Ciampi). Ciampi, che
dopo il settennato si è chiuso nel
riserbo insieme alla moglie signora Franca, ha però continuato a
seguire il dibattito politico e di recente ha detto la sua anche sulla
riforma del Senato che ieri ha avuto il primo sì della commissione
di palazzo Madama.
B.L.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-MSGR - 14 PESARO - 35 - 15/07/14-N:
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METEO
Martedì 15
Luglio 2014
REDAZIONE: Via Marsala, 15 T 0721/370934-24-26 F 0721/370931
Festival
La tromba
di Fresu dà il la
al Fano jazz
by the sea»
Bambini
Dai burattini
del Bof
alle sorprese
di Baby Baia
Gente di Marca
Salvi a pag. 48
A pag. 48
Attorre a pag. 51
Fritto, bruschette
e l’elogio della frugalità
L’olio extravergine che si produce in regione
non è un condimento ma un ingrediente decisivo
Marche e crisi, Pesaro resiste
È nata
«Ca’ Pesaro»
e debutta
con Valentini
`La provincia più impoverita in regione è Ancona, il nostro territorio se la cava meglio
`Anni durissimi per tutti ma non si perde la fiducia e aumentano le richieste di prestiti
ARTE
Sette anni di crisi mettono in ginocchio le province delle Marche. Soffre più di tutte Ancona,
mentre Pesaro è quella che va
meglio. Ma per tutti i territori sono stati anni durissimi. Ad affermarlo l'ultima indagine del “Sole
24 Ore” sull’impatto della crisi
economica sulle province italiane. Nella graduatoria generale dove al primo posto c'è chi ha risentito di più delle difficoltà economiche - la provincia marchigiana più impoverita è Ancona,
che si posiziona al 55esimo posto, seguita da Ascoli Piceno
(56). Quella che se l’è cavata meglio è Pesaro Urbino, in 84esima
posizione. Più sopra Macerata
(72). Non manca però qualche
dato che la ricerca giudica positivo in rapporto alla crisi. Ad
esempio quello relativo ai prestiti personali. In un periodo in cui
si è ridotta ovunque la tendenza
all'indebitamento a Macerata e a
Pesaro si è continuato a chiedere
prestiti. La prima è così in quarta
posizione, con un aumento del
10,6%. La seconda si ritrova al
settimo posto (+ 5,9%, da 10.681 a
11.314). Ancora una volta Pesaro
Urbino tra le performance migliori per quanto riguarda l'acquisto di beni durevoli.
Carnevali a pag.37
Nuova banconota
ma i negozianti
non sono pronti
Scuole. Crescono i super maturi
Esami di Stato, il record dei cento e lode
L’esame di Stato 2014 regala
la bellezza di 26 studenti
pesarese da 100 e lode. Sedici
ragazze e 10 ragazzi. Un dato,
quello che esce dagli scrutini
dei 9 istituti superiori
cittadini, che si impenna
rispetto agli 11 studenti da 100
e lode di un anno fa e ai 15
registrati nel 2012. Un dato
che, sommato ai 72 che
quest’anno si prendono il 100
sul diploma produce 98
studenti da tripla cifra di
votazione. Un vero record per
gli ultimi 10 anni. Aspettando
i colleghi delle restanti scuole
provinciali, i maturandi 2014
sembrano dunque già in scia
di sorpasso al record dello
scorso anno.
Sacchi a pag. 39
Panorama della città
La scuola. Partita la bonifica ma i tempi si annunciano lunghi
Caduto nel vuoto l’appello della Banca d’Italia
per adeguare subito i distributori automatici
L’ALLARME
Rischia di essere troppo tardi, nonostante i solleciti e gli inviti
mandati. Il 23 settembre verrà
immessa la nuova banconota da
10 euro, simile a quella attuale
ma rivestita di una particolare patina e con sistemi di sicurezza anti contraffazione molto più avanzati. Il problema è semplice: vanno adeguate le macchine automatiche come tabacchi o distributori di benzina per evitare disagi. Il
direttore della filiale di Pesaro di
Banca d’Italia, Maurizio Grassini,
è preoccupato. «Abbiamo cerca-
DAL 23 SETTEMBRE
IL TAGLIO DA DIECI EURO
NON SARÀ PIU ACCETTATO
DALLE MACCHINETTE
IL DIRETTORE GRASSINI
«SI RISCHIANO RITARDI»
Il direttore provinciale
di Bankitalia, Grassini
to di incontrare le associazioni di
categoria per parlare dell’adeguamento dei macchinari, ma le ferie
e altri impegni hanno portato tutti a dover rimandare gli incontri a
settembre. Pensiamo sia troppo
tardi perché da quel momento il
tempo per cambiare i software
delle “vending machine” sarà
molto stretto. Rischiamo che i cittadini si trovino di fronte a disagi
molto ampi anche perché le banconote saranno immesse in grande quantità sul mercato per rimpiazzare progressivamente i vecchi tagli da 10 euro». E’ una delle
carte più utilizzate, tanto che
Bankitalia ha avviato anche
un’indagine. «Si tratta di un report che ci ha permesso di capire
come la gran parte dei distributori non accetterà il nuovo modello
per cui sarà un momento di transizione difficile. Pensiamo ai carburanti, tabacchi. Bisogna sensibilizzare subito cittadini e operatori economici». Intanto è stata
inviata una lettera ai responsabili
delle associazioni dei commercianti. Perché oltre all’aspetto tecnico c’è anche quello pratico di
dover maneggiare le nuove banconote. Così verranno inviati
«opuscoli informativi sul nuovo
biglietto. In tal modo, coloro che
operano con il contante potranno acquisire dimestichezza con
l’aspetto visivo e le caratteristiche di sicurezza del nuovo biglietto». Si esortano gli operatori «ad
assicurare che i loro dispositivi
per il controllo dell’autenticità, la
selezione e l’accettazione delle
banconote siano in grado di trattare il nuovo biglietto». In filiale
c’è un punto informativo.
Un nuova galleria d’arte che si
prefigge di animare il centro storico. Si chiama «Ca’ Pesaro 2.0 Arte in Galleria» (nella foto)
l’avventura-sfida di Elio Giuliani e Roberto Naldi che intendono dare avvio ad un nuovo percorso artistico-culturale attraverso cui approfondire, sviluppare ed ampliare tematiche nella città e per la città. Un piacevolissimo spazio in via Zongo 45
dall’aspetto minimale. E domani sera alle 21, «Ca’ Pesaro 2.0»
inaugura spazi ed attività con la
mostra «Promenade dal 1972 al
2014» di Walter Valentini (fino
al 16 settembre), alla presenza
del maestro. «Spazi che ben si
addicono alla poesia figurativa
e allo stile del linguaggio di Valentini - ha spiegato il curatore
Roberto Budassi - Non riempirlo di opere ma lasciare che lo
spazio sia leggero, ben incarna
il lavoro di Valentini. La scelta
di Valentini è importante perché è legato al territorio ma ha
un respiro internazionale. Nonostante negli ultimi trent'anni
le strade hanno scelto il recupero della figurazione, Valentini è
sempre rimasto legato all'arte
astratta, linguaggio che ha sapu-
DOMANI
INAUGURANO
GALLERIA
E MOSTRA
ALLA
PRESENZA
DEL MAESTRO
Rodari, via ai lavori tra le polemiche
Nuove polemiche sulla scuola Rodari, per il via all’intervento di ripristino affidato alla stessa ditta che
fece i primi lavori. E i tempi si annunciano lunghi
Delbianco a pag. 38
Il meteorologo
Torna la bella estate
Massimiliano Fazzini
La giornata di ieri è stata “brutta”
su gran parte della nostra penisola. Temporali violenti hanno colpito in maniera particolare il Triveneto e l’alta Toscana, dove si sono verificate numerose situazioni
alluvionali. La nostra regione è
stata interessata da due distinti
passaggi temporaleschi organizzati; il primo si è verificato nelle
prime ore della giornata, distribuendo precipitazioni soprattutto sui rilievi più meridionali. Il secondo, molto più attivo ed esteso,
si è sviluppato tra la tarda mattinata e le ore centrali del pomerig-
gio, percorrendo da nord verso
sud i settori interni della regione.
Le aree più irrorate dai fenomeni
a carattere di rovescio temporalesco sono stati i rilievi del Pesarese
e dell’Anconetano, meno estesamente i versanti orientali della
dorsale appenninica tra il Maceratese ed il Piceno. In queste aree appena citate, le cumulate hanno
toccato i 50 millimetri.
La buona nuova che funge da
gradita conferma verso voi cari
lettori è che da domani, il tempo si
stabilizzerà gradualmente. Oggi
avremo ancora a che fare con no-
te di instabilità, diffuse sull’intero
territorio al mattino e concentrate, al pomeriggio, sui rilievi. Non
mancheranno, quindi, residui piovaschi o rovesci di debole intensità. I venti tenderanno a divenire
moderati di maestrale con clima
ancora molto mite e mare da poco
mosso a mosso. Da domani, la depressione in quota si allontana definitivamente verso i Balcani ed in
particolare nell’alta e media troposfera, l’anticiclone africano inizierà a migrare verso nord, facendo vedere i suoi effetti stabilizzanti. Quindi potremo beneficiare di
giornate davvero belle, dapprima
con temperature gradevoli che diverranno elevate da venerdì. I valori odierni saranno compresi tra
16 e 26˚C, le minime oscilleranno
tra 10 e 17˚C.
to aggiornare con la sua poetica
sullo spazio e sul tempo. Valentini è un artista che parla a tutti.
Il suo è un linguaggio universale». Una mostra di cui lo stesso
artista, che ha appena inaugurato lo scorso weekend un doppio
evento tra Casa-Museo «Osvaldo Licini» di Monte Vidon Corrado e la storica Biblioteca civica di Fermo, va orgoglioso. Una
«mostra rigorosa, minimale, pulita» anche per Luciano Dolcini,
in rappresentanza di Banca dell’Adriatico, sponsor dell’evento.
«Più che una sponsorizzazione
per noi é un augurio perché a
Pesaro mancano gallerie d'arte.
Gli auguriamo tutto il bene possibile». Un’operazione che raddoppia dal momento in cui lo
spazio espositivo ingloba anche
la sede della già nota agenzia di
organizzazione eventi e convegni, Intercontact di Laura Balducci e Francesca Gallinari. «É
una bella scommessa in un momento particolarmente difficile
- confida Elio Giuliani - Ma siamo già orgogliosi ed onorati di
essere stati autorizzati (dall’Istituzione veneziana ndr) all’utilizzo di questo nome. Noi andiamo
perfettamente d'accordo e in
sintonia e ci sarà fermento: abbiamo in serbo cose nuove e interessanti».
Fe.Fac.
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-MSGR - 14 PESARO - 36 - 15/07/14-N:
36
Marche
Martedì 15 Luglio 2014
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Pd lavora alle proposte, Ncd vara la “controriforma” sanitaria
`Cencetti, Marche2020
«La politica dovrà
dialogare con noi»
VERSO LE REGIONALI
ANCONA Partiti in fermento verso le
Regionali. Ncd ha iniziato ieri il ciclo di incontri per costruire il programma. Il Pd annuncerà la propria domani, mentre ieri il vice segretario nazionale Lorenzo Guerini ha chiuso la Festa democratica
di Senigallia. Marche2020, che
partito (ancora) non è rimane con
i motori accesi. Stefano Cencetti,
socio fondatore di Marche 2020,
presidente della commissione Formazione politica del Pd regionale
e renziano della prima ora afferma: «Plaudo a Comi per la sua
scelta di dedicarsi prima al programma che ai candidati, ma purtroppo nel Pd molti pensano già ai
nomi. Marche2020, invece, non
ha mai parlato di persone, ma solo
di proposte». Dunque Marche2020 vuole sedere al tavolo della trattativa? «La politica - riprende Cencetti - dovrà dialogare con
Marche2020 per il risultato di adesioni e di partecipazione che ha ottenuto. In quale forma questo avverrà è ancora da vedere». Di candidature non si può parlare, ma è
impossibile non chiedersi se Marche2020 punti al terzo mandato di
Spacca. «Da renziano - risponde
Cencetti - conosco le regole, ma è
anche vero che Spacca ha fatto bene in questi dieci anni, che è il 5˚
governatore per consenso e ha in
mano progetti fondamentali per il
futuro della Regione, come quello
della Macroregione». Il Pd intanto
muove i primi passi per la costruzione del programma, domani sarà annunciato il calendario delle
iniziative sul territorio per la campagna di rendicontazione della IX
legislatura e per ricevere proposte
e idee per le Regionali.
Concentrato sul programma anche Ncd che ieri ha avviato con la
Sanità il ciclo di appuntamenti tematici in vista del 2015. Ecco la
"controriforma" proposta dal coordinatore regionale Giacomo Bugaro e dai consiglieri regionali
Francesco Massi, Mirco Carloni e
Daniele Silvetti. «L'eliminazione
di due strutture: Asur e Agenzia
sanitaria, provvedendo a riportare le competenze loro assegnate
all'interno del Dipartimento». Poi,
il «riconoscimento della personalità giuridica alle 4 Aree vaste (Fermo e Ascoli accorpate, ndr), ottenendo una diversa responsabilizzazione dei territori con vantaggi
economici di gestione e anche una
migliore offerta in termini qualitativi e quantitativi, la completa digi-
Bugaro e Comi di Ncd
talizzazione del sistema, investimento in termini di formazione e
qualificazione del personale medico e paramedico». Ancora: «valorizzazione del patrimonio immobiliare per co-finanziare i nuovi
ospedale di Fermo, Fano-Pesaro,
Inrca e Salesi, utilizzando al meglio il co-finanziamento statale
già previsto in 118 milioni, accorpamento amministrativo dell'
ospedale di Chiaravalle nell'Ao
Umberto I, nuovo Piano del servizio 118, nuovo Piano per l'assistenza domiciliare, programma di sensibilizzazione scolastica sugli stili
di vita».
Agnese Carnevali
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Colossi e show
theMicam
gioca d’anticipo
`Più date e slancio
per l’expo mondiale
della calzatura
IL SALONE
Primi segnali positivi per la stagione turistica marchigiana, nella foto tonda Spacca
Griffe Marche in Cina e turismo
Spacca: «Primi segnali positivi»
`Centro delle eccellenze
il governatore a Dalian
per l’inaugurazione
L’ANALISI
ANCONA In Cina per il lancio di Marche Italy Culture and Restaurant,
piattaforma di distribuzione, vendita e promozione delle eccellenze
enogastronomiche marchigiane.
Il governatore Gian Mario Spacca
è volato a Dalian, nella penisola di
Liaodong, per il lancio di uno dei
progetti più ambiziosi che abbiano coinvolto la Regione nella Repubblica Popolare Cinese.
Presidente Spacca, qual è il significato della missione in Cina?
«All'interno del centro che viene
inaugurato alla presenza delle autorità e dei media cinesi, sono presenti, tra l'altro, uno store per la
vendita diretta dei prodotti, ristorante, corner per la promozione
delle bellezze turistiche e del patrimonio culturale della regione. I
rapporti di amicizia pluriennali
sviluppati tra la Regione e la municipalità di Dalian hanno consentito di coinvolgere investitori cinesi
esperti del settore, che durante le
visite istituzionali nelle Marche si
sono innamorati della cucina e dei
prodotti agroalimentari. Riconoscendone l'alta qualità e incontrando la passione dei produttori,
hanno deciso di finanziare questo
progetto, nuovo per il mercato cinese e di Dalian in particolare. La
Regione ha fornito assistenza nel
coinvolgimento dei produttori regionali, favorendone l'aggregazione, nelle attività logistiche e di collegamento con l'azienda cinese,
che ha realizzato il ristorante e il
negozio, arredati con forti riferimenti al territorio ed alle specialità enogastronomiche marchigiane. I ristoratori cinesi hanno formato il proprio personale alla cucina marchigiana, incaricando
uno chef di indubbia fama, Lucio
Pompili, che ha anche curato la
composizione del menù».
Come sta andando la stagione turistica?
«Guardando i numeri, si può parlare di performance molto positive ed in controtendenza con l'andamento, purtroppo a segno meno, della media italiana. Le Marche sono cresciute in maniera
esponenziale, negli ultimi anni,
tra le mete apprezzate in particolare dai turisti stranieri. Basti pensare che nel 2013, anno ancora caratterizzato dalla contrazione dei
consumi che ha colpito duramente anche il settore turistico, le Marche hanno registrato una crescita
sia negli arrivi che nelle presen-
«CRESCIUTI
PRESENZE E ARRIVI,
QUESTA STAGIONE
PUÒ CONFERMARE
I BUONI RISULTATI
DELLO SCORSO ANNO»
ze».
Da quali località arrivano i turisti esteri?
«In valori percentuali Russia, Cina, Finlandia, India, Grecia e Svezia sono i paesi che, nelle ultime rilevazioni, hanno registrato le migliori performance. Si tratta in tutti i casi di crescite a due cifre. Basti
pensare che gli arrivi dalla Russia,
lo scorso anno, sono aumentati
del +80,26% e le presenze del
+68,58%; dalla Cina, del +16,10% e
del +33,12% rispettivamente. I motivi sono presto detti: si tratta di
aree in cui la promozione della Regione è stata particolarmente intensa».
Quanto influiscono le condizio-
ni meteo sulle presenze?
«Dai dati in possesso dell'Osservatori turistico regionale e da una
breve indagine conoscitiva degli
uffici regionali presso i centri Iat, i
comuni, le associazioni di categoria, l'andamento della stagione dovrebbe confermare quello dell'
estate 2013. Per il mese di giugno,
limitatamente però al 50% di strutture ricettive recensite, sta emergendo un trend a segno più. Non è
però escluso che, se queste davvero sfavorevoli condizioni meteo
dovessero protrarsi ancora, si arriverà a registrare una lieve flessione nelle presenze turistiche».
Franco Cameli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Dal 25 luglio
Torna il volo per l’Albania
Prendono il via venerdì 25
luglio i collegamenti diretti
Ancona-Tirana di Blu-express,
la low cost di Blue Panorama
Airlines. Il nuovo collegamento
viene operato due volte a
settimana, il lunedì e venerdì,
con partenza da Tirana alle
17.10 ed arrivo ad Ancona alle
18.30 italiane. I voli partono da
Ancona alle 19 per giungere
nella capitale albanese alle
20.20 locali. «Con il nuovo
collegamento da Ancona per
Tirana – commenta Remo Della
Porta, vice president
commercial di Blue Panorama
Airlines – intendiamo servire la
comunità albanese e gli italiani
che hanno interessi in Albania,
sia sulla costa adriatica da
Rimini a Pescara, sia
all’interno verso la confinante
Umbria». Il presidente di
Aerdorica Giovanni Belluzzi
esprime grande soddisfazione
per la ripresa del collegamento
verso la capitale albanese e
sottolinea come «la
destinazione rientra nel
progetto della Macroregione
Adriatico-Ionica e che vede la
nostra regione e l’Albania
protagoniste attive».
FERMO Nuove date (anticipo di
due settimane) e nuovo slancio
per theMicam. Il prossimo salone internazionale della calzatura si svolgerà a Milano-Rho da
domenica 31 agosto a mercoledì
3 settembre. Entrano griffe importanti: da Missoni a Colmar.
L'attesa è già molto alta. Momento difficile per il distretto
marchigiano (3.713 aziende e
30.233 addetti: il 32% dei valori
nazionali) che soffre il calo dei
consumi interni e si presenta
con dati preoccupanti anche sul
fronte dell'export. Nei primi tre
mesi del 2014 sono calati del
17,5% gli affari con la Russia e
del 32,3% quelli con la Cina. Sono lievitati, però, i fatturati verso Regno Unito (+32,3%), Emirati Arabi (+28,1%), Stati Uniti
(+16,9%). I primi cinque mercati
per le imprese calzaturiere marchigiane restano: Russia (77,36
milioni nei primi tre mesi dell'
anno), Germania (58,33), Francia (49,80), Belgio (29,71) e Stati
Uniti (27,95).
Il nuovo format di theMicam
è stato presentato a Milano dal
vertice di Assocalzaturifici.
«TheMicam - sottolinea il presidente Cleto Sagripanti - conferma il proprio ruolo di manifestazione leader del settore a livello
internazionale,
mantenendo
buoni risultati nei numeri edizione dopo edizione. Dal 31 agosto al 3 settembre saranno ben
1.557 gli espositori (617 internazionali), su oltre 67.500 mq. Entreranno per la prima volta importanti brand: Christian Lacroix, Colmar, Missoni e Porsche Design». Non solo fiera:
theMicam sarà presente nel cuore di Milano, con nuove iniziative e installazioni dedicate al
mondo della calzatura. «Nonostante i venti di crisi e qualche
gufo, theMicam presenta cifre
importanti e tiene benissimo aggiunge Sagripanti - Previsioni? Siamo ottimisti: non ci sarà
l'aumento dei buyer italiani, ma
a livello internazionale avremo
risultati. Il nuovo format della
fiera, svolta epocale, attirerà addetti ai lavori dalla Cina all'America».
In vetrina le collezioni primavera-estate 2015. La stagione calda, si sa, non fa gola ai buyer russi, che attenderanno il prossimo
salone (15-18 febbraio) per far
lievitare di nuovo gli ordini. Gli
stilisti internazionali hanno fornito le prime indicazioni sulle linee. Per la donna: ritorno della
punta e platform anni '70; le novità in senso assoluto saranno i
modelli understatement (fasce e
cinturini alle caviglie) e jelly sandals (stile beach). I dettagli chiave? Tacchi bassi, tessuti lucidi. E
poi i colori: bianco puro, toni
aranciati e del rosa, pastello. Per
l'uomo, invece, meno fantasia e
toni neutri.
In plancia di comando ci sarà
anche Eugenia Girotti, fermana
doc, dal 1982 trapiantata a Milano. Dal 1˚ luglio ha assunto la carica di direttore generale ad interim di Assocalzaturifici. La Girotti, che prende il posto del pesarese Fabio Aromatici (gran lavoro il suo), è nell'associazione
da 32 anni ed era già alla guida
dell'Area formazione e progetti
speciali. Il nuovo theMicam è
stato studiato anche per offrire
numerosi servizi. «Grande novità - dice Paolo Borghini, direttore della fiera - sarà il centro reale e virtuale del mondo della calzatura, con servizi unici ed
esclusivi per gli operatori. Lo
spazio (padiglione 10) ospiterà
eventi, seminari e presentazioni
su merchandising, fashion, retail, tecnologie, oltre a incontri
B2B con esperti del settore, rappresentando il luogo ideale per
sviluppare le reti professionali.
TheMicam ripensa anche l'accoglienza dei visitatori per rendere tutto più semplice. E ancora:
connessione wi-fi gratuita nei
padiglioni e su Corso Italia; infopoint digitali a disposizione,
punti di accoglienza agli aeroporti di Linate e Malpensa».
Fabio Paci
© RIPRODUZIONE RISERVATA
CLETO SAGRIPANTI
«ENTRANO
IMPORTANTI BRAND
E AVREMO RISULTATI
SUI MERCATI
INTERNAZIONALI»
Cleto Sagripanti, presidente
di Assocalzaturifici
-MSGR - 14 PESARO - 37 - 15/07/14-N:
37
Marche
Martedì 15 Luglio 2014
www.ilmessaggero.it
Marche in crisi: Pesaro tiene, Ancona ko
`Sette anni di recessione reddito pro capite è Ascoli Pice-
ECONOMIA IN PANNE
ANCONA Sette anni di crisi mettono in ginocchio le province delle Marche. Soffre più di tutti Ancona, mentre Pesaro è quella
che va meglio. Ma per tutti i territori sono stati anni durissimi.
Ad affermarlo l'ultima indagine
del “Sole 24 Ore”, pubblicata ieri, sull’impatto della crisi economica sulle province italiane.
Dieci gli indicatori attraverso i
quali si compone la classifica finale dei 103 territori: reddito,
depositi bancari, prestiti, disoccupazione, numero di laureati,
acquisto della casa, acquisto
dell’auto, acquisto di beni durevoli, farmaci e produzione di rifiuti.
Nella graduatoria generale dove al primo posto c'è chi ha risentito di più delle difficoltà
economiche - la provincia marchigiana più impoverita è Ancona, che si posiziona al 55esimo
posto, seguita da Ascoli Piceno
(56). Quella che se l’è cavata meglio è Pesaro-Urbino, in 84esima posizione. Più sopra Macerata (72) mentre non è stato possibile il posizionamento di Fermo, avendo a disposizioni solo
risultati parziali. Ma non inganni la classifica finale che potrebbe far pensare tutto sommato
ad una situazione di tenuta della regione. Ad allarmare è soprattutto l’analisi dei dati disaggregati, in particolare in alcuni
indicatori chiave. Partendo dal
Informatica
CAMERINO - Lo sviluppo passa
per le nuove tecnologie, così
Camerino rilancia, tramite la
sua Università, con la Prima
giornata dell’Informatica e del
Polo Tecnologico Unicam, che
domani. Un evento nazionale. I
lavori inizieranno alle ore 11,15
alla Sala degli Stemmi con il
saluto introduttivo del Rettore
Flavio Corradini ed una
conferenza sull’Informatica ed
il ruolo dell’Informatico e delle
nuove professioni Ict, alla
quale prenderanno parte in
qualità di relatori tra gli altri
Bruno Lamborghini,
Presidente dell’AICA,
l’Associazione Italiana per
l’Informatica ed il Calcolo
Automatico, Serenella Carota
Dirigente Sistemi Informativi e
Telematici della Regione
Marche e Alfredo Leonardi
della Consulta regionale
Imprese terziario innovativo
di Confindustria Marche. Sarà
inoltre presentato
l’importante accordo di
partnership e collaborazione
tra Unicam e Samsung Italia.
«Un grave danno per il territorio
e il sistema produttivo». Le associazioni della provincia di Ancona che fanno parte di Rete Imprese Italia hanno ribadito così la loro posizione sul dl 90/2014 in merito alla proposta di riduzione
del diritto annuale delle Camere
di Commercio e sull'ipotesi di
riorganizzazione del sistema camerale. Erano presenti anche i
deputati Pd Emanuele Lodolini e
Piergiorgio Carrescia e la sen. Silvana Amati (Pd), ai quali è stato
consegnato un documento con
dati e proposte. Secondo Rete Imprese Italia, mediamente le imprese risparmieranno 63 euro
l'anno. Per le ditte individuali (oltre il 60% delle aziende che ope-
Carboni: «Punite le piccole aziende»
IL LAVORO
Pesante il dato sulla disoccupazione che colpisce in modo grave Ancona, quinta, tra le peggiori dieci d'Italia. Nel 2007 il suo
tasso di disoccupazione era del
3,5%, sette anni dopo è pari
all'11,5% con un aumento del
234%. Ancora, tra i dati negativi, quelli sul crollo dei costi di
acquisto delle case, che vedono
due delle cinque province marchigiane sul podio. Primo posto
in assoluto in Italia va ad Ascoli
Piceno dove il valore delle abitazioni è sceso del 28,2% in sette
anni, passando da 1.950 euro al
metro quadrato a 1.400. Segue,
al terzo posto, Ancona, con una
riduzione del 28%. Si è passati
dai 2.500 euro al metro quadrato ai 1.800. Altro dato preoccupante, quello relativo ai consumi, che l'indagine rileva a livello regionale e non provinciale.
La spesa media mensile dei
marchigiani dal 2007 al 2013 è
scesa del 5,59% (da 2.485 a
2.346).
Non manca però qualche dato che la ricerca del “Sole 24
ore” giudica positivo in rapporto alla crisi. Ad esempio quello
relativo ai prestiti personali. In
un periodo in cui si è ridotta
ovunque la tendenza all'indebitamento, per paura di non riuscire a pagare le rate, a Macerata e a Pesaro si è continuato a
chiedere prestiti. La prima è così in quarta posizione, con un
aumento del 10,6% (da 10.805 a
11.951). La seconda si ritrova al
settimo posto (+ 5,9%, da 10.681
a 11.314). Ancora una volta Pesaro-Urbino tra le performance
migliori per quanto riguarda
l'acquisto di beni durevoli. La
spesa scende anche qui, ma meno che in altre province d'Italia.
Un - 6,1% che valgono al Pesarese il quarto posto in Italia, con
una spesa media che è passata
da 948 euro nel 2007 a 840 nel
2013.
Agnese Carnevali
© RIPRODUZIONE RISERVATA
LA CITTÀ DORICA
TRA LE PIÙ COLPITE
IN ITALIA
DALLA DISOCCUPAZIONE
FERMO FUORI CLASSIFICA
PER MANCANZA DI DATI
Rete imprese: «Evitare i tagli
alle Camere di Commercio»
ECONOMIA
L’analisi
no la provincia che ha perso
maggiore capacità di spesa nelle Marche, seconda in tutta Italia. Il reddito medio per abitante è sceso dai 22.632 euro del
2007 ai 19.346 del 2013, perdendo il 14,5% del potere di acquisto. In questa graduatoria parziale, tra le peggiori dieci performance c’è anche quella di
Fermo, al settimo posto. Qui in
sette anni si è passati dai 23.042
euro all'anno in media per persona ai 20.064 (-12,9).
rano in provincia) il risparmio sarà di 2,6 euro al mese, 32 euro
l'anno: benefici «assolutamente
trascurabili per le imprese, danni certi per il sistema economico». La norma produrrà «rilevanti effetti negativi sulle economie
del territorio, per la Camera di
Commercio di Ancona in particolare si tradurrà in minori investimenti per circa 3,5 milioni di euro l'anno sulle iniziative promozionali; dismissione delle partecipazioni societarie nelle principali infrastrutture, per un capitale
sociale di oltre 1.200.000 euro; rischio occupazione per 93 dipendenti (83 nella Camera di Commercio e 10 nell'azienda speciale
Marchet); il venir meno di versamenti al bilancio dello Stato (tagli per spending review, imposte
e tasse) per 346.000 euro.
La provincia di Ancona devastata dalla crisi, a destra Carlo Carboni
www.imtdoc.it
`ANCONA Perché le province
marchigiane hanno sofferto
più di altre la crisi? Carlo
Carboni, docente di Sociologia
dei processi economici e del
lavoro alla facoltà di Economia
di Ancona, dà un senso ai
numeri dell'indagine del Sole
24 Ore. «Le Marche soffrono di
più perché si trovano
all'interno dell'Italia della
piccola impresa, dove si
concentrava il 25% del
manifatturiero, - spiega - e, da
un punto di vista più
sociologico, perché si tratta di
una regione in cui la classe
media, di piccoli imprenditori,
commercianti, professionisti e
dipendenti, si era sviluppata di
più e in maniera più variegata.
Sappiamo- che la piccola
impresa è stata la più colpita,
con un alto tasso di dismissioni
di aziende e, cosa che dalla
ricerca non emerge, è
bassissimo il livello di
imprenditoria giovanile». Ma
perché non si è stati in grado di
attutire il colpo e, a quanto
pare, non si riesce ancora a
reagire? «Non si è investito a
sufficienza in reti e tecnologie riprende Carboni - sia per
responsabilità politiche sia per
quelle della classe economica.
La crisi ha messo in evidenza
tutti i nostri ritardi. Serve una
sferzata innovativa. Altro
punto su cui abbiamo sbagliato
è stato il mancato
coinvolgimento dei giovani. La
loro energia e loro
immaginazione è
fondamentale per reagire.
Invece abbiamo un alto tasso di
emigrazione dei laureati».
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Ascoli e Macerata
meglio del capoluogo
18/7
19/7
20/7
21/7
MARCIN WASILEWSKI SOLO RECITAL
MAX IONATA ORG. TRIO + GEGE TELESFORO
RYAN TRUESDELL & COLOURS JAZZ ORCH.
feat. MARCO TAMBURINI
Dalle ore 21.15
MUSICA NUDA & INVENTA-RIO
Dalle ore 21.30
Dalle ore 21.30
ALBARE in concert special guest SAMMY FIGUEROA Dalle ore 21.30
Al termine di ogni spettacolo degustazioni dei vini Dop a cura di IMT
-MSGR - 14 PESARO - 40 - 15/07/14-N:
40
Pesaro Urbino
Martedì 15 Luglio 2014
www.ilmessaggero.it
Provincia, il Prefetto
designa Galuzzi
come commissario
`Resterà in carica
fino a settembre
Poi i nuovi organismi
LA NOMINA
Galuzzi commissario fino a fine
settembre. Ieri mattina l’attuale vicepresidente di viale Gramsci Massimo Galuzzi è stato nominato
commissario dell’ente dal prefetto
Attilio Visconti. Con lui resteranno in carica, per ora, anche gli assessori: lavoreranno tutti gratis.
Ed eserciteranno le loro funzioni
per l’ordinaria amministrazione e
per gli atti urgenti fino all’elezione
dei nuovi organismi della Provincia, in programma presumibilmente il 28 settembre. «Ringrazio
il prefetto Visconti – commenta il
neo commissario Massimo Galuzzi - per la fiducia riposta nei miei
confronti. In questi anni sono stato
costantemente in contatto con i dipendenti ed i lavoratori dell’ente e
credo di avere una buona conoscenza dei problemi e della situazione della Provincia. Insieme alla
giunta ci impegneremo per affrontare nel modo più adeguato le questioni prioritarie, per far sì che il
nuovo ente si prepari, con tutti i
presupposti utili, per svolgere le
nuove funzioni che gli verranno assegnate e per non disperdere il patrimonio di professionalità, capacità, competenza ed il ruolo positivo
della Provincia stessa». Chiusa la
partita del bilancio consuntivo
2013, con un avanzo d’amministrazione di 3 milioni di euro circa, il
commissario Galuzzi entro fine
del mese dovrà approvare quello
di previsione 2014. «In questi mesi
– prosegue Galuzzi - vi sarà il più
attento e scrupoloso lavoro da parte mia e della giunta e sono certo
della collaborazione di tutti».
Dal prossimo mese poi partirà il toto-presidente. Anche se al momento in pole c’è il sindaco di Peglio, recentemente confermato per la terza volta primo cittadino, Daniele
Tagliolini. In tal senso la nomina a
capogruppo in consiglio provinciale, decisa dal presidente Ricci nel
2013, è servita per fargli fare le ossa
in vista di un incarico che richiede
una preparazione amministrativa
di più ampio respiro. Alle elezioni
indirette del nuovo presidente della Provincia saranno chiamati a votare tutti i consiglieri comunali ed i
sindaci del territorio. Il meccanismo è quello del voto ponderato: i
consiglieri dei Comuni più grandi
avranno un maggior peso. «Ci sarà
un unico seggio elettorale allestito
in viale Gramsci: i consiglieri comunali ed i sindaci saranno chiamati a eleggere il presidente ed i 12
consiglieri provinciali che lavoreranno senza indennità (è previsto
solo un rimborso ndr) – commenta
Galuzzi – Gli organismi della nuova Provincia saranno dunque tre:
presidente, consiglio e assemblea
dei sindaci». Da notare infine che il
presidente dovrà essere uno dei 59
sindaci della provincia di Pesaro
Urbino o, al limite, un consigliere
provinciale uscente. «I dipendenti? – conclude Galuzzi dopo l’incontro con la Rsu dell’altro giorno
– Cercheremo di tutelare tutti i posti di lavoro. In tal senso con i sindacati abbiamo avviato un confronto continuo e quotidiano».
Luca Fabbri
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Sequestrato dalla Finanza
un centro scommesse
MAROTTA
Blitz della Guardia di finanza
di Fano contro un centro scommesse. A finire nel mirino delle fiamme gialle è stata l’agenzia GoldBet di via Brodolini, a
Marotta. L’operazione è stata
condotta sabato scorso durante il pomeriggio. I militari hanno posto i sigilli all’agenzia e
avrebbero anche sequestrato i
contanti frutto delle vincite. I
finanzieri hanno agito in modo mirato nel corso dei consueti controlli finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati fiscali. E proprio nel corso di
uno di questi controlli la Guardia di finanza di Fano ha disposto il sequestro preventivo del-
«Chesa mia»
nasce
il Festival
del dialetto
Grazie al Carpi, il nome di Urbino
sbarca in Serie B nel calcio. Siglato da pochi giorni l’accordo tra
l’amministrazione comunale, università Carlo Bo e Carpi Fc che, a
titolo gratuito per la città di Urbino, permetterà alla società calcistica, al secondo anno di B, di soggiornare nell’hotel Mamiani, di allenarsi nello stadio Montefeltro,
ma soprattutto di godere della piena collaborazione, sia di strutture
che di personale, della facoltà di
Scienze motorie, durante il ritiro
precampionato organizzato dal 21
luglio al 2 agosto. In cambio, nello
stadio Cabassi di Carpi, spiccherà
tra le pubblicità e nei totem il nome di Urbino, pubblicizzando sia
l’eccellenza della Carlo Bo sia l’ec-
MAROTTA
Massimo Galuzzi
Gli scenari
Poi lo aspetta la Multiservizi
Legata a doppio filo alla
“partita” politica della
Provincia, c’è anche quella
della presidenza di Marche
Multiservizi. Sia il sindaco di
Pesaro Matteo Ricci che il
segretario provinciale del Pd
Giovanni Gostoli hanno
ribadito la necessità di dare
maggior peso alle aree
interne. Tradotto: incarichi
importanti da assegnare a
politici dell’entroterra. Tra
questi appunto ci sono la
Provincia e Marche
Multiservizi. I nomi che
circolano sono sempre i soliti
due ovvero Massimo Galuzzi e
Daniele Tagliolini.
Il primo dovrebbe prendere il
posto di Marco Domenicucci
alla guida dell’azienda di
servizi di via dei Canonici
mentre il secondo molto
probabilmente sarà il futuro
presidente della Provincia.
Lu.Fa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
cellenza culturale e turistica della
città. «E’ un evento che va oltre
l’iniziativa stessa –spiega il sindaco Maurizio Gambini- E’ la testimonianza di dove vogliamo portare Urbino. Questa è una grande
opportunità per valorizzare le nostre strutture d’eccellenza».
Un’iniziativa che sarà importante
anche a livello economico con le
strutture ricettive del territorio
pronte ad accoglierei tifosi e famiglie che seguono il Carpi. «Abbiamo deciso di scegliere Urbino come luogo per il ritiro precampionato –spiega Giuseppe Pompilio,
direttore sportivo del Carpi Fcper le sue strutture all’avanguardia e per la bellezza di questa città
e del suo territorio. Lo stadio
Montefeltro è considerato uno dei
migliori campi da calcio in Italia e
le attrezzature della facoltà di
Scienze Motorie sono un’eccellenza nel mondo sportivo. Inoltre abbiamo trovato una notevole sensibilità nei confronti dell’iniziativa
in tutti gli enti coinvolti, dall’amministrazione all’università». Un
ritiro che, nell’arco dei dodici
giorni in cui il Carpi stazionerà
nella città del duca, vedrà la presenza allo stadio Montefeltro di
numerose squadre per partite
amichevoli: «Per il momento è ufficiale solo l’amichevole con la Vis
Pesaro (da cui il Carpi ha prelevato pochi giorni fa i due giovani Torelli e Ridolfi) fissata per il 30 luglio, ma contiamo di poter disputare amichevoli con Sanbenedettese e Fermana. Spero che si possa stringere una affiliazione con
Urbino per quanto riguarda il settore giovanile».
Andrea Perini
PETRIANO
Presentato il primo Festival del
dialetto «Chesa mia» che si
svolgerà venerdì alle 19 nel parco comunale di Gallo di Petriano. La manifestazione, organizzata dall’associazione «Incerimonia», in collaborazione con
il Comune di Petriano e il patrocinio del Comune di Urbino, sarà una combinazione fra poesia, musica e gastronomia, ma
soprattutto sarà un omaggio al
poeta dialettale di Gallo di Petriano, Giovanni Feduzi, in arte
«Gianni d’Marin». L’autore sarà presente e invitato a leggere
alcuni dei suoi lavori. «Sono
molto contenta di questa collaborazione - sottolinea il vicesindaco di Urbino, Maria Francesca Crespini - perché sempre di
più dobbiamo lavorare su scala
territoriale». Felice anche il sindaco di Petriano, Davide Fabrizioli: «Questa collaborazione è
per noi un passo molto importante. “Chesa mia” sarà l’antipasto de “Il Gallo d’oro”».
Il salotto buono pronto a decollare
MAROTTA
Viale Carducci e piazza Kennedy
diverranno davvero quel «salotto
buono» di cui parlò dopo i lavori
di sistemazione l’allora sindaco ed
ora presidente del consiglio regionale Vittoriano Solazzi? Finora il
salotto non poteva considerarsi tale, visti i due ruderi di caseggiati
che si affacciano su piazza Kennedy e l’Hotel Holiday chiuso da tempo e lasciato nel più completo abbandono. Dopo l’approvazione da
parte della giunta Cavallo della variante al Prg, che dovrebbe mettere fine al contenzioso con i privati
intenzionati ad abbattere le strutture fatiscenti per realizzarne di
nuove, lo stato di degrado dovrebbe essere risolto una volta per tutte, come sostiene l’assessore all’Urbanistica, Massimiliano Luc-
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Valcesano pericolosa
sollecitati interventi
Il Carpi si prepara per la B a Urbino
L’ALLEANZA
l’immobile sito in via Brodolini, punto di riferimento per
giocatori e scommettitori provenienti non solo da Marotta
ma anche dall’entroterra. Il sequestro è stato disposto in via
cautelativa in attesa di autorizzazione da parte del gip del Tribunale di Pesaro per motivi di
urgenza, accertati dal personale di polizia giudiziaria. Ad
aprile un’altra agenzia – stavolta a Castelfidardo - era stata posta sotto sequestro dai militari
delle Fiamme Gialle di Osimo.
Per quanto Marotta, invece,
non sono stati resi noti, al momento, i motivi che hanno determinato il sequestro preventivo.
Ja.Zuc.
chetti. «La variante, condivisa da
giunta e maggioranza, si prefigge
l’obiettivo di metter fine al degrado in cui versano alcuni edifici sul
lato di Piazza Kennedy e l’annosa
questione dell’Hotel Holiday». La
variante per l’Holiday prevede nella parte a piano terra la realizzazione di locali a destinazione commerciale, al primo piano una residenza turistico alberghiera e sopra appartamenti. Aspetto importante, come aggiunge Lucchetti, è
che «la cubatura complessiva rimarrà quella attuale senza tener
conto dell’incremento volumetrico che era stato deciso nel 2009».
Al posto degli edifici fatiscenti di
Piazza Kennedy sorgerà un’unica
grande struttura che avrà alla base un porticato con accesso ad una
serie di negozi mentre nei piani
superiori verranno realizzate soluzioni abitative.
La pericolosità della Sp 424 Valcesano, in particolare nella zona
antistante il casello autostradale
e all’altezza della nuova rotatoria, è stata al centro dell’ultimo
consiglio comunale. In una interrogazione del capogruppo di minoranza Diotallevi si sottolineava la pericolosità del tratto di provinciale antistante il casello autostradale in quanto molto spesso
chi esce dalla A/14 per recarsi nel
parcheggio antistante attraversa
la carreggiata tagliandola direttamente invece di proseguire fino
alla rotatoria per poi tornare indietro. E la pericolosità aumenta
quando a far manovra sono grossi articolati. Un’altra situazione
di pericolo si presenta nell’inter-
LUTTO
MORTO FRATELLO
DEL VESCOVO
È morto l’altra sera Lanfranco
Coccia, fratello dell’arcivescovo
di Pesaro. Stamattina alle 10.30
verrà celebrata la messa di
commiato alla parrocchia del
Sacro Cuore di Ascoli Piceno,
dove risiedeva.
Pesaro: Mare v.le Fiume 95.
Fano: S. Elena v. Alighieri 59.
Urbino: Lamedica p. Repubblica.
TAXI
Taxi Pesaro piazza del Popolo
0721/31430; piazzale Matteotti
0721/34053; viale Repubblica
0721/34780; stazione 0721/ 31111.
Taxi Fano Stazione: 0721/
803910. Taxi Urbino piazza della Repubblica 0722/2550; Borgo
Mercatale 0722/327949.
«Ospedale
non ascoltate
solo Pesaro
e Fano»
PESARO
NUOVO PUNTO ENEL
MEZZANOTTI
Sarà inaugurato oggi alle 11.30
in via Sirolo 20 a Pesaro il
nuovo Punto Enel, per fornire
informazione e assistenza su
luce e gas.
Sanità, Mezzanotti alza la voce.
Il leader dell’opposizione forsempronese attacca duramente
la Regione, rea, a suo dire, di dialogare solo con i Comuni di Pesaro e Fano per chiarire definitivamente la vicenda legata alla
localizzazione del nuovo ospedale unico provinciale. «E’ inaccettabile che si chiamino solo
due Comuni per tutto il territorio provinciale che ne comprende 59 quando, il 16 dicembre
2011, fu necessaria l’adunanza
dei sindaci di tutto il territorio
per decidere che la localizzazione fosse Fosso Sejore – attacca
l’ex candidato sindaco del centrodestra Maurizio Mezzanotti Marche Nord è il nodo ospedaliero provinciale e tutte le amministrazioni locali hanno diritto
ad esprimere il proprio parere,
in particolare i Comuni dell’entroterra e quelli in cui vi erano i
presidi ospedalieri colpiti dalla
riforma di Mezzolani». Mezzanotti si mostra poi piuttosto perplesso sulla sostenibilità economica del progetto ospedale unico. E chiede spiegazioni sui costi effettivi dell'opera e sulle risorse a disposizione. «Mezzolani dice di contare su 65 milioni,
da ricavare dalla vendita degli
immobili e dalla stipula di un
mutuo – continua Mezzanotti Ma il costo dell’ospedale unico,
stando agli studi di fattibilità
presentati a Marche Nord, è di
circa 145 milioni di euro senza
calcolare i costi fiscali. E allora i
soldi ci sono o non ci sono?
Mancano 80 milioni di euro che
non sono brustolini».
VALLEFOGLIA
LINEA DIRETTA CON IL COMUNE
Il sindaco Palmiro Ucchielli
intende mettere al servizio dei
cittadini il Comune di
Vallefoglia «per dare risposte ai
suoi abitanti attraverso il
dialogo, quindi per
segnalazioni urgenti,
informazioni, suggerimenti e
appuntamenti è possibile
chiamare il centralino del
Comune 0721/489711, inviare
un fax al 0721/910247 o
utilizzare la linea diretta con il
sindaco attraverso il numero di
cellulare 3388460162. Email:
segreteriasindaco@comune.
vallefoglia.pu.it».
PESARO
CALCIO DEI BRACIERI
FARMACIE DI TURNO
sezione fra la Sp 424 e la rotatoria
dopo il ponte in quanto i veicoli
in direzione Marotta-Mondolfo
proseguono spesso senza rispettare il segnale di dare la precedenza. Quali i rimedi? Diotallevi
ha suggerito di «realizzare una
barriera stradale di gomma dura
o altro materiale che separi le
corsie dal casello alla rotatoria oltre a posizionare un segnale lampeggiante di pericolo per far rallentare i veicoli provenienti da
Marotta» poiché «i provvedimenti che si intendono adottare da
parte dell’amministrazione comunale dopo un incontro con
Provincia e Società Autostrade
(paletti di gomma per dividere la
carreggiata e rifacimento segnaletica orizzontale) non sono sufficienti ad eliminare i pericoli».
Gi.Bin.
La fase a gironi della prima
edizione del « Calcio dei
Bracieri» si è conclusa con tanti
gol. Nell’ultima giornata del
Girone A Soria si aggiudica lo
scontro diretto con Villa
Fastiggi per il passaggio del
turno; Vismara opposta al già
qualificato Pantano si porta a
casa i 3 punti; stesso discorso
per Tombaccia che vince
contro il Porto. Nel Girone B
Santa Maria dell’Arzilla ha
battuto Villa Ceccolini.
Prossime partite domani alle
21.30 nei campi di Muraglia e di
Villa San Martino.
-MSGR - 14 PESARO - 41 - 15/07/14-N:
41
Fano
L’ASSOCIAZIONE FORBICI
CHIEDE DI NON ESSERE
TOLLERANTI: «UN CORRETTO
USO DEGLI SPAZI URBANI
E PIÙ MOBILITÀ ALTERNATIVA
POSSONO AIUTARE IL TURISMO»
Martedì 15 Luglio 2014
www.ilmessaggero.it
Fax: 0721 370931
e-mail: [email protected]
Multe al mare, ambientalisti applaudono i vigili
SOSTA
Se il medico pietoso fa la piaga
infetta, il vigile urbano tollerante fa il parcheggio selvaggio.
L'associazione ForBici estende
la morale di un antico detto alla
viabilità e alle sue regole. Non
c'è buon senso che tenga, quando si tratta di far rispettare il codice della strada. «Anche il turismo se ne avvantaggerà, quindi
auspichiamo che la nuova Amministrazione fanese sappia resistere a certe pressioni», ha proseguito ForBici, che si schiera a
favore della polizia municipale
mentre in città pullulano le pro-
teste sulle contravvenzioni in zona mare. «Così si dimostra di
non volere bene alla città», è stato il commento ricorrente in
questi giorni, ma l'associazione
per la mobilità leggera non concede sconti: «La solita giustificazione. Le auto in sosta non intralciano la circolazione e le
multe danneggiano il turismo.
Per questo, chi è chiamato a far
rispettare le regole dovrebbe
chiudere gli occhi». ForBici ha
un modo diverso di concepire la
città e i suoi spazi: «Se sono ben
gestiti, in particolare nel settore
della viabilità, il turismo ne risulta incentivato. Ricordiamo
che l'intralcio alla circolazione
non è solo nei confronti delle auto, ma anche nei confronti di
persone con difficoltà di movimento, pedoni e ciclisti. Per troppo tempo tolleranza e buon senso sono stati applicati alla circolazione stradale, i risultati sono
stati degrado urbano e mancanza di sicurezza». La nuova giunta è invitata ad «ampliare e migliorare la rete cittadina, ancora
molto carente, di marciapiedi e
piste ciclabili». Ad applicare il
più possibile, «in ambito urbano, il limite dei 30 chilometri
orari. Come evidenziano le esperienze consolidate nei Paesi più
evoluti, riduce in modo drastico
gli incidenti e di conseguenza i
danni sia alle persone sia alle cose». Forbici consiglia inoltre di
«censire e definire con l'apposita segnaletica gli spazi per la sosta, in particolare in centro storico». Di «organizzare bus navetta
estivi per la zona mare». Di «utilizzare come parcheggi alcuni
spazi finora sfruttati poco o male, in particolare a Sassonia». Di
«migliorare il servizio di bici in
affitto». E di «dare il massimo sostegno ai vigili urbani, perché le
regole del codice stradale non
possono essere interpretate dai
privati sulla base di interessi
particolari».
O.S.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Pulizia della città
Un plebiscito
per la campagna
Gran folla
alla MeMo
per il quarto
compleanno
`L’assessore
Mascarin
promette: «Presto
in azione nei quartieri»
LA RICORRENZA
Diverse centinaia di persone
alla festa per il quarto anno di
attività nella mediateca Montanari, a Fano in piazza Amiani. Di fronte a una platea così
impegnativa, il sindaco Massimo Seri e l'assessore Samuele
Mascarin hanno assicurato
che l'Amministrazione comunale intende valorizzare e potenziare le strutture culturali
di base, come la biblioteca Federiciana e la stessa Memo,
«ormai diventata la seconda
piazza della città. Un investimento lungimirante, che merita di essere capitalizzato».
Molto apprezzata la presenza
di Corrado Arturo Montanari,
il presidente dell'omonima
Fondazione che ha finanziato
i lavori per ristrutturare la sede della mediateca, l'ex scuola
Luigi Rossi, e il successivo allestimento. Il compleanno della Memo, che coincide con la
festa del patrono San Paterniano, è stato un successo ben oltre le più rosee attese, come si
dice in simili casi. Oltre 700 le
persone partecipanti, com'era
verificabile dal conta-persone
automatico installato all'ingresso della moderna biblioteca fanese. Un bel clima e un
bel colpo d'occhio, anche grazie alla mostra Passeggiate Fotografiche, a cura di Paolo Talevi. Erano rappresentate,
inoltre, l'Università dei saperi
Giulio Grimaldi, la casa editrice Settenove e l'associazione
Next. Tra il pubblico numerosi tra consiglieri comunali e figure politiche, i lettori volontari del progetto Nati per Leggere, poi tanti bambini e tante
bambine con le loro famiglie, i
giovani e gli adulti. Il sindaco
Seri e l'assessore Mascarin
(delega alle Biblioteche) hanno ringraziato «per la passione il personale e per la calda
partecipazione tutta la cittadinanza». I lettori volontari di
Nati per Leggere hanno colto
l'occasione della festa, conclusa mangiando fette di una
grande torta, per far meglio
conoscere la loro attività. Tutti i presenti sono stati invitati
al prossimo ciclo autunnale,
dedicato alla promozione della lettura in famiglia. Le foto
scattate durante il compleanno di Memo sono pubblicate
sul profilo Facebook di Memo
- Mediateca Montanari.
Il sindaco Seri e l’assessore Mascarin con alcuni volontari
durante la pulizia
L’INIZIATIVA
La giunta durante il consiglio comunale (Foto TONI)
Una doppia strategia
per “tenersi” Marotta
`Sindaco e giunta
impegnati a disinnescare
il referendum
IL CASO
La giunta fanese percorrerà due
strade per evitare il distacco di
Marotta ed entrambe portano a
dimostrare che il referendum
era incostituzionale. Il nodo della questione si riassume in due
parole: popolazione interessata.
La scelta della cosiddetta platea
elettorale, quindi degli aventi diritto al voto, sarà contestata sia
per via giudiziaria, sollecitando i
giudici del Tar sul ricorso presentato dalla giunta Aguzzi, sia
per via politica. Nella mattinata
di ieri il sindaco di Fano, Massimo Seri, era impegnato nel suo
ufficio da una riunione per perfezionare entrambe le ipotesi, che
avrebbe proposto qualche ora
più tardi in consiglio comunale
per rispondere alle richieste di
chiarimenti provenienti dall'opposizione. La strategia della nuova giunta, secondo il sindaco Seri, «delinea due strade parallele
tra loro. La prima è di carattere
giudiziario. Il Tar ha negato la
sospensiva al ricorso presentato
dalla precedente giunta, resta però da discutere il merito, la sostanza della questione. Noi chiederemo ai giudici amministrativi di valutare se sia il caso di trasmettere tutto il fascicolo alla
Consulta, perché riteniamo che
siano incostituzionali i criteri
utilizzati dalla Regione per definire la popolazione interessata
dal referendum». A quel punto,
se la Corte costituzionale fosse
investita della vicenda, si aprirebbero due scenari. Il primo: si
va a sentenza e fa testo anche per
il Tar. Il secondo: la Consulta ritiene che la competenza sia del
Tar, che quindi deve entrare nel
merito e decidere. La questione è
complessa, quasi bifronte. L'Amministrazione comunale considera amministrativi gli atti che
preparano il referendum, di conseguenza è il Tar ad avere voce in
UNA VIA POLITICA
ED UNA GIUDIZIARIA
«MA L’ERRORE
È STATO NON FARE
IL RICORSO
AL CONSIGLIO DI STATO»
capitolo. Poi, però, la Regione ha
fatto la legge, quindi la sede adeguata per impugnarla diventerebbe la Corte costituzionale. La
giunta fanese potrebbe arrivarci
anche per un'altra strada, di tipo
politico. A giudizio di Seri si può
infatti valutare se «ricorrere al
consiglio dei ministri, perché impugni davanti alla Consulta la
legge regionale sul referendum». Le due ipotesi, quella giudiziaria e quella politica, sono altrettante carte da calare nella
mano conclusiva. Secondo il primo cittadino, infatti, le ragioni
fanesi sono con le spalle al muro
«per un grave errore commesso
dalla precedente giunta, che scelse di non ricorrere al Consiglio di
Stato». Con ogni probabilità la
decisione fu presa per evitare
bollature di anti-democraticità e
ulteriori frizioni nella maggioranza del tempo, già molto divisa. I naturali eredi di quella stagione, ora nel gruppo di Insieme
per Fano, hanno chiesto alla
giunta di «intraprendere ogni
azione possibile, inclusi i ricorsi,
pur di non cedere un territorio di
vitale importanza». Si ricorda
che i marottesi di Fano hanno
bocciato l'ipotesi referendaria
del distacco.
Osvaldo Scatassi
I volontari del verde sono «Cittadini con la C maiuscola» e
l'iniziativa organizzata l'altro
ieri dalla giunta fanese è «stata
provvidenziale, dimostra intelligenza e buona volontà». Il
commento è di una cittadina e
dimostra che la prima uscita
della campagna «Prendiamoci
cura della città» ha bucato lo
schermo dei fanesi, come si direbbe in gergo televisivo.
L'intera giunta comunale e
numerosi consiglieri, tra i quali
il presidente Renato Claudio
Minardi, si sono presentati davanti al Municipio muniti di
zappe, rastrelli e sacchetti: tanti cittadini si sono associati per
contribuire alla pulizia del centro storico, dei suoi monumenti e dei suoi palazzi per lungo
tempo infestati dalle erbacce.
L'opera non è terminata e l'assessore Samuele Mascarin conferma che la giunta fanese «sta
programmando pulizie periodiche, anche in periferia, non prima di averne concordato il calendario con associazioni, comitati e residenti dei diversi
quartieri». Il presupposto degli
interventi resta infatti il lavoro
volontario, una prova concreta
di cittadinanza attiva che all'
esordio ha dato un'incoraggiante prova di sé. Insieme alle erbacce, comunque, nei sacchi sono finiti anche «rifiuti come vetro, ferraglia, lattine, perfino
scarpe e borsette», specifica
l'ambientalista Enrico Tosi,
che ha partecipato all'iniziativa.
«Si è ottenuto - prosegue - un
ottimo risultato pratico, come
può constatare chi passa per i
luoghi ripuliti, però la cosa più
importante forse è un'altra: si è
dimostrato che tra i cittadini c'è
una grande volontà di reagire
al degrado in cui versa la città.
Un suggerimento per completare il lavoro nella zona della
chiesa di Sant'Agostino. Un luogo di pregio non può essere una
sorta di garage, dove le auto sono parcheggiate in modo disordinato, nascondendo alla vista
uno dei monumenti più importanti in città». Scrive una fanese: «Parietaria e affini avevano
preso possesso di ogni via e di
ogni monumento. La splendida
ex chiesa di San Francesco ne è
l'esempio più illustre. Perciò, è
stato molto bello vedere schiere di operosi volontari, accompagnati da amministratori della città e impegnati nell'opera
di ripulitura».
Contributi agli affitti
Presentato il bando
WELFARE
Pubblicato il bando riguardante
il contributo 2014 sull'affitto. «L'
intervento - ha detto l'assessore
Marina Bargnesi - viene incontro alle esigenze di tante famiglie in difficoltà, per le quali la
nuova giunta comunale sta vagliando anche altre azioni di
supporto». Gli interessati sono
invitati a leggere con attenzione
l'avviso pubblico emesso dall'Ufficio casa del Comune: è stato
pubblicato venerdì scorso e resterà affisso fino al 18 agosto. La
domanda può essere presentata
utilizzando i moduli predisposti
dal servizio, scaricabili anche
dal sito Web del Comune di Fano. Altrimenti possono essere
trovati all'Urp, Ufficio relazioni
con il pubblico, in piazza 20 Settembre (telefono 0721/887523).
Informazioni e chiarimenti sulle
modalità di accesso sono invece
da richiedere all'ufficio Servizi
Sociali -Politiche per la casa e
per la famiglia in via Sant'Eusebio 32 (telefono 0721/887653645-644). Il tema degli affitti, inserito nel dibattito sul bilancio
2014, è stato fonte di critiche da
parte dell'opposizione, che ha
contestato l'aumento dell'Imu
sui contratti a canone concordato («Stangata su chi sarebbe invece da tutelare»). Il rincaro dell'
aliquota, dal 4 al 7 per mille, fa
parte della manovra locale, tutta
protesa a porre rimedio a una
condizione di forte squilibrio a
causa dei tagli.
-MSGR - 14 PESARO - 48 - 15/07/14-N:
48
Martedì 15 Luglio 2014
www.ilmessaggero.it
Giorno & Notte Estate
Stasera la cantante
pesarese nota
per i suoi successi
internazionali
presenterà il meglio
del suo repertorio
Stasera alla Corte Malatestiana
l’anteprima della rassegna «By the sea»
Alla Palla
di Pomodoro
Fiato alle trombe
il Fano Jazz
è pronto
a farci sognare
FESTIVAL
A
nche se sarà solo un'anteprima, il popolo del jazz
comincerà a respirare
aria di festival. Già perché con un antipasto così
l'appetito non potrà che
aumentare. Questa sera (ore
21,15), infatti, si parte con la XII
edizione di «Fano Jazz By The
Sea» che ha programmato il
concerto inaugurale con un duo
di grande richiamo, ovvero Paolo Fresu e Daniele di Bonaventura. Ma oggi ci sarà anche un'
anteprima
dell'anteprima,
tant'è che prima dell'esibizione
del trombettista sardo e del bandoneonista marchigiano sono
previsti alle 19 i concerti-aperitivo di «Street Jazz In Town» all'
Osteria della Fortuna di piazza
XX Settembre, con il Petrucci-Togni-Gazzani Trio, e al Caffè Centrale di Corso Matteotti,
con gli allievi del Liceo musicale
Marconi di Pesaro.
Ma veniamo al clou della serata in programma alla Corte
Malatestiana. Dopo il concerto
di due anni fa con il pianista cubano Omar Sosa, Paolo Fresu
PROTAGONISTI
DI BONAVENTURA
E FRESU
SARANNO PRECEDUTI
DAL PETRUCCI TOGNI
GAZZANI TRIO
torna a Fano in coppia con un altro musicista con cui ha sviluppato negli ultimi anni un rapporto artistico particolarmente
fecondo. Con Daniele di Bonaventura, Fresu ha infatti portato
a compimento nel 2010 il progetto Mistico Mediterraneo, un
viaggio fra melodie dai sapori
antichi intrapreso insieme al coro corso «A Filetta», e dato successivamente vita a un duo ormai collaudato che si fonda su
un intenso lirismo dai profumi
folklorici. Ma il legame tra i due
non è solo sul palco. Di Bonaventura, originario di Fermo, è
infatti partecipe della colonna
sonora firmata da Fresu per il
film di Ferdinando Vicentini
«Orgnani Vinodentro», ispirato
all'omonimo romanzo di Fabio
Marcotto nel quale l'autore mette insieme il mito di Faust e la
passione per il vino. Fresu è uno
dei jazzisti italiani più amati in
patria e all'estero: il segreto del
suo successo sta nel toccante
senso poetico che emana con la
sua tromba e nella instancabile
voglia di prodursi in molteplici
contesti, da gruppi di schietta
matrice jazzistica a situazioni
improntate all'incontro fra suoni e culture diversi. Nelle scorse
settimane è poi uscito nelle sale
cinematografiche il film documentario «365. Paolo Fresu: il
tempo di un viaggio»: il film verrà proiettato a Fano venerdì 25
luglio (ore 21,30) al Cinema Politeama.
Claudio Salvi
Le emozioni
d’amore
della cantante
De Stefani
PESARO Torna Noris De
Stefani con uno
spettacolo esclusivo:
un recital dal titolo
«Emozioni d'amore»,
successi italiani
internazionali di ieri e
di oggi, in
collaborazione con il
trio Frank Silvera
(voce), Diego
Brancaccio (piano) e
Lorenzo Cecchini
(batteria). La cantante
pesarese con un
carriera artistica
internazionale,
propone stasera alle 21
sul palco di piazzale
della Libertà il meglio
della musica leggera
italiana e straniera.
Noris De Stefani
definita ambasciatrice
della canzone italiana
nel mondo si è esibita
in molti Paesi tra cui in
Russia (oltre cento
recital), Stati Uniti,
Giappone, Australia e
Sud Africa. Molte le
apparizioni in tv tra
cui «Domenica in»,
«Adesso musica», «Vai
col liscio», «Bim bum
bam», «Pronto chi
gioca?», «Uno
mattina».
Il trombettista Fresu e il bandoneonista Di Bonaventura
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il mistero della musica modulare
CONCERTI
FANO Per incrementare la proposta
culturale fanese, nasce il primo
esperimento che miscela la musica barocca, la contemporanea e
quella modulare in un’unica esecuzione: queste le premesse di «Sono
ergo sum», il minifestival ideato da
Stefano Vagnini e Giorgia Ragni,
in programma a Fano, dal 17 al 19
luglio, nell'affascinante scenario
d'arte della Pinacoteca San Domenico, con il sostegno della Fondazione Carifano che ha sposato con
entusiasmo la coinvolgente proposta. «Un festival unico dove mondi
sonori diversi, apparentemente
molto lontani e incompatibili, si
uniscono, con la finalità di porsi
dalla parte dell'ascoltatore - spiega
Vagnini - Sono Ergo Sum non ha finalità pedagogiche, non vuole insegnare ad ascoltare: i concerti intendono piuttosto stimolare lo spettatore che, nell'eventuale disagio di
una fruizione non-convenzionale,
possa avvertire la necessità di creare una personale modalità di ascolto».
La Musica modulare, ideata dal
singolare ed estroso artista, è stata
da Vagnini esportata in tutto il
mondo coinvolgendo artisti e Uni-
versità che ne hanno fatto oggetto
di ricerca. La modularità applicata
alla musica genera infatti composizioni aperte, in continua evoluzione, brani che possono essere assemblati a piacere, provenienti anche da artisti diversi, musicisti di
ogni nazionalità che decidono di
prendere parte ad un progetto realizzando la loro performance individuale nella propria stanza e mettendone in rete il video. La Musica
modulare è dunque anche una
contrapposizione di culture.
Lo spazio d'arte che ospiterà il
festival avrà un rapporto dominante con le esecuzioni e sarà coinvolto insieme al pubblico in tre diverse performance che vedono protagonisti artisti «a chilometri 0», che
con professionalità e molto entusiasmo hanno aderito alla singolare iniziativa, alcuni dei quali da poco rientrati a Fano dopo esperienze e carriere in Italia e all'estero,
come Giuliano Giuliani (oboe,
corno inglese), Sauro Nicoletti
(Sassofoni), Roberta Pandolfi (clavicembalo), Raffaele Damen (fisarmonica), Maria Eugenia Tonelli (flauto) che si uniranno alla
splendida voce di Giorgia Ragni e
al maestro Vagnini.
Protagonista della prima serata
sarà il clavicembalo, simbolo della
IL BAROCCO INCONTRA
IL CONTEMPORANEO
ALLA PINACOTECA
DI FANO CON «SONO
ERGO SUM»
DI VAGNINI E RAGNI
Il maestro Vagnini
musica barocca, chiamato ad interagire con sonorità moderne, insieme a oboe, voce, clarinetto, il Coro
Polifonico Malatestiano, fisarmonica, contrabbasso, sassofoni e
flauto in un immaginario ponte tra
passato e presente. Nella seconda
serata Luigi Livi sposterà i tipici
parametri di un concerto tradizionale, mettendosi «dalla parte dell'
ascoltatore», smontando, sezionando e ricostruendo sonate di Domenico Scarlatti eseguite dal vivo
da Roberta Pandolfi.
La terza serata sarà composta
da una «Serenata», dedicata a
John Cage, una performance con
la quale Giancarlo Pucci e la moglie Rossella diventano partiture
viventi eseguite dai musicisti. Un
modo per omaggiare anche il movimento Fluxus, divenuto un modo di intendere l'arte come qualcosa non separato dalla realtà quotidiana.
Sarà dunque assai affascinante
lasciarsi trascinare e coinvolgere
dalla musica, dai suoni e dalle melodie così curiosamente mixate.
Tutti i concerti inizieranno alle
ore 21.15, l'ingresso è libero. Informazioni 0721.824331, o sulla pagina Facebook dedicata al festival.
Elisabetta Marsigli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
La favola
di Peter Pan
diventa
un musical
FANO Il musical «Peter
Pan ogni favola è un
gioco» (nella foto), sarà
di scena venerdì alla
Corte Malatestiana di
Fano, in collaborazione
con il Comune di Fano.
Un anno di duro lavoro
per i protagonisti dello
spettacolo, ideato da
Simona Paterniani,
della compagnia
Neverland che vive
all'interno della scuola
di danza e musical
Capogiro Dance &
Theatre. Un musical
per tutti, grandi e
piccini, con una curata
e coloratissima
scenografia che farà
davvero volare il
mitico Peter Pan, per
farci sognare ancora.
In scena anche Sara
Paterniani, appena
rientrata da New York
dove ha studiato presso
la scuola di Martha
Gram. Sul palco piccoli
e grandi artisti, dai 14
anni in su, per uno
spettacolo divertente e
coinvolgente sulle
musiche di Edoardo
Bennato. Info biglietti
Teatro della Fortuna
0721.800750.
«Viaggiatori
sulla giostra»
apre il teatro
dei burattini
BAMBINI
PESARO Si apre questa sera la
27esima edizione del Bof, il Burattini Opera Festival, nella magica atmosfera di Palazzo Montani Antaldi, con «Viaggiatori sulla
Giostra» della compagnia di Malaga (Spagna) Angeles De Trapo, che comprende i membri di
una famiglia che vantano una
tradizione di oltre 20 anni sulla
scena internazionale. Lo spettacolo si ispira ai personaggi del
Carnevale degli Animali di Saint-Saèns: dall'unione di musica
dal vivo, teatro visuale, clownerie e marionette-robot, nascono
piccole storie piene di humour
ed emozioni che ci raccontano il
mondo fantastico che circonda i
caroselli. Uno spettacolo delicato e divertente, che ben si sposa
con il filo conduttore della rassegna di quest'anno dedicata alla
dolcezza e alla tenerezza. Domani sera in arrivo al Bof il divertente Teatro Pirata di Jesi con «Robinson Crusoe. L'Avventura»: anche in tempi moderni esistono i
naufraghi e ognuno di noi lo può
essere anche in mezzo a tanti altri.
Seconda settimana, a piazzale
Europa, per l'appuntamento, a
partire dalle ore 21, di Baby Baia,
la fortunata rassegna alla quarta
edizione che ha debuttato lo
scorso martedì con uno straordinario successo di pubblico grazie alla spettacolo del Mago Magari. La rassegna, a cura dei
commercianti, del consiglio di
quartiere Porto Soria e del Comune di Pesaro avrà quest'anno
ogni sera filo conduttore. Il programma di questa sera è molto
ricco ed dedicato a «Gli amici
speciali» con il Caramellaio, i
gonfiabili, baby dance della Peter Pan Animazione, gli asini del
dottor Pumba, laboratori di disegno e colori per bambini, la Fattoria degli animali, l'artista
Unikko che presenterà lo spettacolo «Spank» e lo spettacolo di
danza Pesaro Balla diretto dai
maestri Fiorenzo e Anna Filippini.
Domani in piazza del Popolo
dalle 18 torna lo shopping grazie
al mercatino la Piazza delle Meraviglie che propone dolciumi,
piccolo antiquariato, vintage,
prodotti di erboristeria, artigianato artistico ed etnico, tutti i
martedì fino al 19 agosto, con
momenti di animazione.
Tutti gli eventi fanno parte del
calendario La Bella Estate coordinato dall'Assessorato alla Vivacità del Comune di Pesaro (attività economiche-turismo-valorizzazione del centro e della zona
mare) e concertato con Apahotels, capofila di tutte le associazioni di categoria che rappresentano gli operatori turistici delle
zone mare e Baia Flaminia, con
la sponsorizzazione di Banca di
Pesaro. Info www.turismopesaro.it Unità organizzativa turismo 0721 387102-103.
«I viaggiatori sulla giostra»
11
MARTEDÌ 15 LUGLIO 2014
••
MONDOLFO PARTE LA DISINFESTAZIONE
STASERA e stanotte saranno effettuati interventi di
disinfestazione da insetti e zanzare sul territorio
comunale di Mondolfo. Si comincerà alle 23 nella zona
del cimitero e poi dalle 2 alle 6 si proseguirà nella aree
urbane del capoluogo e di Marotta. Per questo motivo
si consiglia di tenere chiuse le finestre e di ritirare la
biancheria stesa all’esterno al fine di evitare il contatto
con l’insetticida.
SANITA’ IL CONSIGLIERE REGIONALE ATTACCA L’ASSESSORE MEZZOLANI: «DA 1825 GIORNI DICE SOLAMENTE BUGIE»
Carloni: «Sull’ospedale unico non ci sono soldi a bilancio»
L’entrata del nuovo pronto soccorso del Santa Croce
NUOVO ospedale Fano-Pesaro:
per il consigliere regionale di Ncd,
Mirco Carloni, «1825 giorni di
bugie da parte dell’assessore
regionale alla Sanità, Almerino
Mezzolani, che sta prendendo in
giro i cittadini».
«Mezzolani — secondo Carloni —
smentisce se stesso in quanto non
parla più, come inizialmente, di
project financing, ma di bando per
un parternariato. Contrariamente a
quanto raccontato finora, non
esiste nessun piano di fattibilità
economico realizzato dalla Regione
che ne dimostri la fattibilità. Si
parla genericamente di contratto di
concessione per la progettazione e
la costruzione dell’immobile
finanziato con 65 milioni (di cui
non c’è traccia a bilancio): 47
milioni da valorizzazioni
immobiliari (cambiando
destinazione con variante agli
attuali ospedali San Salvatore e
Santa Croce e successivamente
alla alienazioni di beni che sul
D’ANNA
L’altro consigliere regionale
annuncia per la prossima
settimana il blocco del S.Croce
mercato non sono in alcun modo
vendibili) e 18 milioni di mutui
dell’Azienda Marche Nord (in
questo modo anzichè investire
nelle strutture esistenti si andrebbe
ad indebitare per pagare un
progetto di cui non si vedrà mai la
luce)».
Anche sul piano politico, per
Carloni, le posizioni sono diverse e
divergenti: «Per Matteo Ricci va
realizzato a Muraglia, per Seri a
Chiaruccia e per Mezzolani a
Fosso Sejore tutto ciò
nell’imminente e concreto rischio
che la perdita del Casello
autostradale a Fenile vanifichi
definitivamente la fattibilità viaria
di tutti e tre, mentre la mobilità
passiva verso le regioni a nord delle
Marche è andata sempre
crescendo». Finisce Carloni e
attacca D’Anna, l’altro consigliere
regionale che annuncia per l’ultima
settimana di luglio l’occupazione
del Santa Croce.
An. Mar.
Weekend a Fano? Si, ma solo con l’aereo
«Ci sono stati 170 atterraggi», dice il presidente della Fanum Fortunae Santorelli
COMUNE
Arrivano
contributi
per gli affitti
È USCITO il bando per ottenere i contributi pubblici
sugli affitti. L’ assessorato
ai Servizi Sociali del Comune ha infatti pubblicato (anche sul sito del Comune) il
bando riguardante l’erogazione del contributo sull’affitto per anno 2014. “Si tratta di un intervento — ha
detto l’assessore Marina
Bargnesi — che viene incontro alle esigenze di tante famiglie in difficoltà, per le
quali la nuova Giunta comunale sta vagliando anche altre azioni di supporto”. Gli
interessati al bando possono presentare domanda fino al tutto il 18 agosto 2014
sulla modulistica predisposta dall’ufficio Casa. Informazioni e chiarimenti sulle
modalità di accesso possono
essere invece richieste direttamente all’ufficio Servizi
Sociali in via S. Eusebio 32
(Tel. 0721/887653), mentre
la modulistica può essere ritirata anche all’Urp, Ufficio
Relazioni con il Pubblico in
Piazza XX Settembre (tel.
0721/887523).
«L’AEROPORTO funziona e funziona bene già così com’è, rendendo un servizio alla città in termini
economici e di immagine». Ne è
convinto Gianluca Santorelli amministratore della società Fanum
Fortunae che gestisce lo scalo aereo intitolato a Enzo Omiccioli.
Santorelli, la stagione turistica fanese vede, al momento, più ombre
che luci. È così anche per l’aeroporto? «Guardi, le do un paio di
dati, senza fare raffronti con gli anni passati che possono essere al
momento poco pertinenti, per dimostrare che sull’aeroporto di Fano c’è un interesse che non è mai
venuto meno e che al contrario si
sta consolidando in diverse attività. Il dato più interessante è che la
scuola di volo, di recente istituzio-
SUCCESSO
«Sta andando bene anche
la scuola di volo con 24
allievi giunti da tutta Italia»
ne, ha effettuato 300 ore di volo negli ultimi due mesi con 24 allievi
provenienti da ogni parte d’Italia
che seguono le lezioni e che soggiorno a Fano per settimane. Inoltre, in questi ultimi tre mesi la società Fanum Fortunae ha registrato circa 160/170 arrivi, con una media di 55 al mese di aerei provenienti anche dall’estero. In particolare Germania, Francia, Svizzera,
Una delle manifestazioni organizzate all’aeroporto
Austria.
SI TRATTA di gente che ha scelto Fano per trascorrere in zona un
week end, e dove ha lasciato soldi
per spostarsi, per il ristorante, per
fare acquisti, eccetera».Insomma,
l’attività c’è e si vede.«Basti pensare alle centinaia di persone che
ogni fine settimana per tutta l’estate arrivano a Fano per fare i lanci
col paracadute. L’Ali Marche e il
Campo Paracadutisti Turbolenza
si caratterizzano per essere il più
grosso centro in tutta Italia per
questa specialità, grazie all’esperienza e alla professionalità acquisita nel tempo. È un patrimonio
LA MOSTRA
L’arte e la natura
ad «Exhibition»
ANTONELLA Falcioni
di Fano e Maurizio Gobbi
di Senigallia espongono
da oggi i loro lavori alla
galleria «Exhibition Art»
di via delle Rimembranze
(Arco d’Agusto) tutti i
giorni dalle 19 alle 23 fino
al 31 luglio prossimo. Filo
conduttore dei due artisti
è la natura.
che dobbiamo assolutamente difendere perch è una ricchezza per
il nostro territorio. Un «Pilatus
Porter che si alza ogni volta con a
bordo 12 paracadutisti che poi si
lanciano nel cielo fanese non si vede spesso da altre parti. Perciò dice che abbiamo attività specialmente quelle di addestramento e
della didattica aerea che sono il fiore all’occhiello di Fano». Questo
non esonera, però, dal fatto che
sull’aeroporto in questi ultimi tempi ci siano state anche delle polemiche, specialmente sul versante
politico. «Io non entro in questioni che competono alla sfera politica. La politica è giusto che faccia
le sue scelte nell’interesse della comunità che amministra. Mi auguro solo che su alcuni problemi che
sono sul tappeto venga fatta chiarezza. E non mi riferisco solo alla
pista, ma anche alla gestione tecnica e amministrativa dello scalo fanese, specie in prospettiva di breve e medio termine. A questo proposito ho chiesto di poter incontrare il nuovo sindaco di Fano, che è
il maggior partner della Fanum
Fortunae per illustrare lo stato delle cose».Senta, si è parlato pure di
capitali pubblici impegnati in
un’attività poco coerente con le finalità proprie degli enti locali. Secondo lei, ci potrebbe, in prospettiva, l’interesse dei privati per l’aeroporto? «Le rispondo con un un’altra domanda: se lo si vuole, perché
no?».
••
12 FANO
MARTEDÌ 15 LUGLIO 2014
IL MUSICAL E’ IN PROGRAMMA PER VENERDI’ SERA E SONO GIA’ IN VENDITA I BIGLIETTI
Lo spettacolo entra a Corte
Filo conduttore saranno le musiche del cantante Edoardo Bennato
I musicisti protagonisti del festival
«Sono ergo sum»
DA GIOVEDI’ A SABATO
Musica modulare
Arriva il festival
“SONO ERGO Sum”. E’ questo il
nome che il musicista Stefano Vagnini e la soprano Giorgia Ragni hanno
dato al primo Festival al mondo che
unisce la musica Barocca a quella
Contemporanea in modo “modulare”. Nasce a Fano e si svolgerà in tre
serate sponsorizzate dalla Fondazione Carifano: da giovedì a sabato (ore
21.15 ingresso gratuito) alla Pinacoteca San Domenico una serie di artisti
fanesi unirà i propri saperi per un ciclo di serate più uniche che rare.
«Quando la musica necessita di una
spiegazione per essere apprezzata —
sottolinea il direttore artistico Vagnini — significa che ha fallito il suo scopo comunicativo. Sono ergo Sum
non ha finalità pedagogiche, i concerti intendono piuttosto stimolare lo
spettatore. Si è pensato quindi ad una
formula alquanto inconsueta: la giustapposizione di brani tratti dal repertorio Barocco e Contemporaneo».
Non una fusione, ma una sovrapposizione di melodie a sé stanti, unite da
un filo conduttore... la partitura del
pianoforte/clavicembalo». Un po’
quello che fanno i dj mixando, ma in
questo Festival lo fanno Vagnini e Roberta Pandolfi (clavicembalo), Ragni
(voce), Giuliano Giuliani (oboe), Sauro Nicoletti (sax), Raffaele Damen (fisarmonica), Maria Eugenia Tonelli
(flauto), l’Ensamble Fiati Fanum Fortunae, il Coro Polifonico Malatestiano con le performance di Luigi Livi e
Giancarlo Pucci.
Vieni al
“SECONDA stella a destra
questo è il cammino e poi dritto, fino al mattino poi la strada
la trovi da te porta all’isola che
non c’è” scrive Edoardo Bennato per condurre i suoi piccoli
ascoltatori nel fantastico mondo di “Peter Pan”. E per una
notte la città della fortuna volerà in quel mondo incantato sulle ali della musica. Il musical
che racchiude in sé tutte le canzoni più famose e fischiettate
del cantautore napoletano (da
“Viva la Mamma” a “Rockodrillo”, passando per “Sono solo canzonette” e “il Rock del Capitano Uncino”) debutta infatti
alla Corte Malatestiana nella
sua versione made in Fano. Studiato dall’Asd Capogiro è in
programma per venerdì sera alle 21.15.Tutto è pronto per
l’evento-spettacolo della compagnia Neverland: 30 i giovanissimi artisti protagonisti (dai 14 ai
60 anni) che stanno ultimando
le prove; innumerevoli le scenografie di Claudio Albanesi tanto che «ci vogliono due tir per
trasportarle», anticipa Cosimo
Greco; le musiche sono quelle
originarie di Bennato, cantate
PRONTI A SALIRE SUL PALCO
I giovani che partecipano al musical
ATTORI-CANTANTI
Una trentina i protagonisti
della serata. «Dietro c’è
un anno duro di lavoro»
dal vivo dagli stessi attori, studiate e ristudiate.
NON CHIAMATELO saggio
di fine anno. E’ uno show in tutto e per tutto che ha l’ambizio-
ne di approdare in futuro al Teatro della Fortuna, come fece il
suo predecessore “Oz, il musical” nell’ambito delle iniziative
del Carnevale a febbraio scorso.
«Lo spettacolo è il frutto di un
anno di duro lavoro degli artisti — spiega Cosimo Greco —,
guidati da Simona Paterniani,
fondatrice di Capogiro, che ha
curato la regia e le coreografie;
Marco Florio per la recitazione; il maestro di musica Stefa-
nia Paterniani per il canto corale e le percusisoni e Lorenzo
Giovagnoli per il canto individuale. Ospite della compagnia
Neverland che vive all’interno
della scuola di danza e musical
Capogiro in “Peter Pan ogni favola è un gioco” sarà Massimo
Gasperini, noto al pubblico fanese per le commedie dialettali
e i lavori teatrali con Claudio
Pacifici. Ci serviva un adulto
per fare il papà di Wendy». La
scuola Capogiro non è solo made in Fano ma vede al suo interno tre sorelle, ognuna che si è
dedicata con profitto alla sua
passione trasformandola in lavoro. La più piccola, Sara Paterniani (nelle vesti del Coccodrillo e di Giglio Tigrato) è appena
tornata da New York «dove ha
vissuto per 6 mesi grazie ad una
borsa di studio vinta in un concorso internazionale di danza.
Questi ragazzi sono quindi
competenze locali arricchite da
esperienze all’estero» ha tenuto
a precisare l’assessore agli Eventi, Stefano Marchegiani in conferenza stampa. Biglietto da 8 a
15 euro. Ridotto bimbi fino 10
anni a 8 euro. Info e prevendite: 0721.800750, 348.2299555
L’EVENTO IL PRIMO APPUNTAMENTO, IN PROGRAMMA VENERDI’, E’ AD INGRESSO GRATUITO
Per gli appassionati di cinema rassegna estiva al Politeama
TORNA la rassegna estiva al Cinema Politeama: da oggi al 31 agosto con, sul finale,
una parentesi di “film a sorpresa”. Intanto
si comincia con un appuntamento gratuito. Per l’occasione, infatti, stasera verrà proiettato gratis per tutti “Saving Mr. Banks”
di John Lee Hancock con inizio alle 21,30.
I più grandi successi della stagione appena
trascorsa, anteprime e registi ospiti saranno poi i protagonisti dell’estate. Venerdì il
regista Massimo Lauria sarà presente alla
proiezione di “The Summit - Genova: i 3
giorni della vergogna”, il documentario
che ricostruisce le note vicende del G8. Venerdì 25, giovedì 26 luglio, venerdì 1, sabato 2, venerdì 15 e sabato 16 agosto, omaggio al grande Sergio Leone con la proiezione de “La trilogia del dollaro”, con le versioni restaurate dei capolavori del regista
romano “Per un pugno di dollari”, “Il buono il brutto e il cattivo” e “Per qualche dollaro in più”. Venerdì 25 luglio evento spe-
ciale con “365 Paolo Fresu – il tempo di un
viaggio”, con la proiezione del film sul
compositore e trombettista sardo in occasione dell’evento Fano Jazz. Ci sarà spazio
anche per le anteprime e le prime visioni,
che saranno “Transformers 4”, “Planes 2”,
“Belle – la ragazza del dipinto” e “Colpa
delle stelle”. Infine, dal 24 al 29 agosto, ci
saranno anche tre film a sorpresa, che verranno comunicati il giorno stesso della proiezione su www.cinemafano.it e sulla pagina Facebook di “Cinema Fano”.
FESTIVAL ARMONIE DELLA SERA 2014 con
SABATO 19 LUGLIO alla CHIESA MADONNA DELLA MISERICORDIA
GIOVEDÌ 24 LUGLIO alle GROTTE DI FRASASSI
QUARTETTO DELLE MARCHE
David Taglioni, violino I
Giuditta Longo, violino II
Aurelio Venanzi, viola
Andrea Agostinelli, violoncello
MARCO SOLLINI
& SALVATORE BARBATANO,
pianoforte a 4 mani
In collaborazione
con l’Associazione
Appassionata di Macerata
2 BIGLIETTI PER IL FESTIVAL ALLA CHIESA
MADONNA DELLA MISERICORDIA DI MONTELEONE DI FERMO (FM)
+ 1 MESE DI ABBONAMENTO DIGITALE AL CARLINO
€ 19
.99
2 BIGLIETTI PER IL FESTIVAL ARMONIE DELLA SERA
ALLE GROTTE DI FRASASSI DI GENGA (AN)
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Per informazioni e per sottoscrivere l’abbonamento vai su ABBONAMENTI.QUOTIDIANO.NET/EMOZIONIQUOTIDIANE
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€ 19.99
FANO 13
MARTEDÌ 15 LUGLIO 2014
••
POLEMICHE SUL PROBLEMA DEL DIVIETO DI BALNEAZIONE IL FUNZIONARIO DICE: «DOBBIAMO EVITARE GLI INUTILI ALLARMISMI»
Giuliani: «Noi saremo la spina nel fianco della giunta»
Andrea Giuliani della
Confartigianato
MULTE ai bagnanti, aumento dell’Imu, divieto di balneazione preventivo: non inizia sotto i
migliori auspici la giunta Seri. Andrea Giuliani, responsabile della Confartigianato Fano, ha
mantenuto alta l’attenzione sull’esecutivo di
centro sinistra, non risparmiando le critiche.
Continuerete così? «Saremo la loro spina nel
fianco. Hanno appena iniziato con tante difficoltà, aspettiamo di vedere nei prossimi mesi
se, nel risolvere i problemi, metteranno un po’
di fantasia». L’Imu sulle attività produttive, però, è stata applicata al massimo...«Grazie, alle
nostre richieste non è stata applicata la Tasi.
Certo mi dispiace l’aumento dell’Imu per quei
proprietari di immobili produttivi che creano
anche lavoro. Adesso aspettiamo che il sindaco
Seri ci chiami, come assicurato, per approntare
il pacchetto di misure per il rilancio dell’econo-
mia, per favorire la nascita di nuove imprese e
per creare nuova occupazione».E le multe sul
lungomare? Dopo le lamentele della scorsa settimana, i vigili si sono calmati?«Non credo ne
siano state fatte altre, non ho avuto proteste».
RILANCIO
«Adesso aspettiamo che il sindaco
ci chiami per rilanciare l’economia
e creare delle nuove imprese»
Lei ha anche protestato per il divieto di balneazione, emesso in via preventiva, in prossimità
degli scolmatori. Come mai? «Da qualche anno
c’è la prassi di intervenire preventivamente, a
tutela dei bagnanti, prima di avere i risultati
dell’Arpam. Quello che chiediamo è di evitare
inutili allarmismi e magari adottare il sistema
già in uso a Pesaro di mettere dei cartelli permanenti, in prossimità degli scolmatori, che segnalino il divieto di balneazione, nel caso di pioggia insistente». E dell’iniziativa promossa, domenica mattina, dall’Amministrazione «Insieme per prenderci cura della città» che ne dice?
«Ho partecipato ed era giusto che lo facessi come rappresentante di categoria perché si tratta
di iniziative per sensibilizzare i cittadini a tenere pulito almeno le pareti esterne della propria
abitazione. Non si può però pensare di risolvere il problema delle manutenzioni con il volontariato. Auspico che la giunta elabori, quanto
prima, una strategia finalizzata a tenere pulita
ed ordinata la città».
An. Mar.
Comune, al via la guerra degli strapuntini
Si deve decidere la composizione delle varie commissioni consiliari. I retroscena
MINORANZA divisa sulla presidenza della Commissione Controllo e Garanzia, l’unica che spetta all’opposizione, e sulla Commissione Urbanistica. Per quanto
riguarda i rappresentanti in Commissione Urbanistica, all’opposizione ne spettano due, i candidati
invece sarebbero tre: Aramis Garbatini di Progetto Fano, Roberta
Ansuini (F5S) e Stefano Aguzzi
(La Tua Fano). «Sarà il presidente del Consiglio Minardi — fa sapere Aguzzi — a decidere». In verità c’è poco da decidere visto che
il regolamento prevede che siano
privilegiati i gruppi consiliari più
consistenti: nello specifico F5S
che ha tre consiglieri e Progetto
CINQUE STELLE
Omiccioli attacca il sindaco
sui presunti agganci
con la Regione e lo Stato
Fano con 2. Aguzzi, quindi, dovrà «ripiegare» sulla commissione
Lavori pubblici. I nominativi dei
consiglieri di minoranza di tutte
le commissioni saranno consegnati in giornata dalla vice presidente del Consiglio Marta Ruggeri, al
presidente Minardi. Fano 5 Stelle
ha fretta di chiudere e non farsi
coinvolgere
in
polemiche
sull’eventuale ritardo dei lavori
delle Commissioni. L’altro nodo
delicato, che la dice lunga sui rapporti tesi tra ex alleati (Aguzzi,
Cucuzza, Delvecchio da una parte e Carloni e Garbatini dall’altra,
ndr) è stato affrontato ieri: la nomina del presidente della Commissione Garanzia e Controllo
che, pur non avendo alcun potere
concreto, può assicurare visibilità
a chi la presiede. Favorito Mirco
Carloni, grazie all’appoggio dei
grillini, anche se Aguzzi per rompere il fronte Carloni_F5S-D’Anna _ ha sostenuto la candidatura
di Hadar Omiccioli. Proprio da
Omiccioli piovono una «valanga»
di critica su Seri: per avere l’eletto alla presidenza del Consiglio
PRESSOCHE’ NULLA LA PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI
Sindaco e assessori con la ramazza
Ma la grande adunata non c’è stata
CASSE A SECCO? Sindaco e assessori
scendono in campo con la ramazza per
pulire la città. Da anni in vari comuni
d’Italia è partita la moda di dare il buon
esempio ai cittadini, coinvolgendoli in
azioni di partecipazione attiva. Una iniziativa che trova ovunque il riscontro della gente. Viste “le macerie” (così il centro sinistra ha definito i conti comunali
al passaggio delle consegne) lasciate dalla precedente giunta, quella Seri ha pen-
sato bene di proporre questa iniziativa,
preparata in quattro e quattr’otto.
Annunciata venerdì per domenica scorsa ha visto però scendere in campo quattro gatti: solo i politici e il loro entourage. L’iniziativa è comunque riuscita bene, sotto l’occhio vigile delle macchine
fotografiche, nei pochi luoghi che un dispiegamento misero di energie è riuscito
a curare. Un lavoro di ramazza pub blicizzato soprattutto nei vari social network
dai vari protagonisti di questa iniziativa
Il capogruppo di Fano5Stelle
Hadar Omiccioli
Minardi «un politico parcheggiato in attesa dello scatto di carriera
in Regione», per non aver attivato
alcun tavolo di confronto con l’opposizione sul bilancio 2014. A
questo si aggiunge che «la riunione dei capigruppo organizzata in
fretta e furia sulla sanità non ha
prodotto il documento di cui tanto si è solo parlato. Inoltre gli agganci del nuovo esecutivo con la
Regione e lo Stato avrebbero portato, sempre secondo Seri, grandi
risorse e soluzioni. Ci ritroviamo,
invece, con la Regione che, spinge definitivamente verso l’ospedale unico e Matteo Renzi che toglie
più di 2 milioni a Fano».
Anna Marchetti
15
MARTEDÌ 15 LUGLIO 2014
SCHIETI SVASTICA SUL PARTIGIANO
UNA SVASTICA sul volto di Erivo Ferri: alcuni
cittadini di Schieti, ieri si sono accorti che la
tomba del partigiano, nato a Urbino e deceduto a
Pesaro nel ’60, era stata oltraggiata con una
svastica. Questi hanno segnalato tutto ai
carabinieri di Urbino e reso nota la vicenda. Ferri
è stato il fondatore della prima Brigata partigiana
nel pesarese e sindaco di Auditore.
LUTTO
Oggi l’addio
a Mario Luni
Le ceneri
a Fossombrone
OPPOSIZIONE Nel tondo
Emilia Forti. A fianco la
Fortezza Albornoz, luogo
panoramico tra i preferiti dai
turisti che vengono in città
Assalto alla Fortezza dei 5 Stelle:
«Senza controllo restano le cartacce»
In una mozione la consigliera Forti chiede maggior manutenzione
— URBINO —
IL MOVIMENTO 5 Stelle affina le armi e presenta una mozione e due interrogazioni per il prossimo consiglio comunale: nel mirino la gestione insoddisfacente
della Fortezza, i rifiuti, la frana
del Molinaccio. Il consigliere comunale d’opposizione Emilia Forti, con il Meet Up di Urbino, ha
elaborato i primi documenti da
sottoporre al sindaco e al consiglio per la prossima seduta, che
dovrebbe svolgersi tra il 23 e il 25
luglio: la prima mozione è sulla
Fortezza Albornoz, sulla gestione
affidata a Urbino Servizi e
sull’inadeguatezza di cura e manutenzione nei confronti «dell’unico parco cittadino, luogo in cui
tutti i turisti passano essendo un
punto panoramico, fruito anche
dagli studenti, completamente abbandonato. Dopo la Festa spagnola di qualche settimana fa, il tappeto erboso era schiacciato e da risi-
stemare, l’immondizia è stata lasciata lì per giorni, c’erano vetri
rotti — spiega Forti —. I giochi
per i bambini sono rotti e pericolosi e nessuno li sistema». L’elenco delle mancanze nella gestione
della Fortezza è lungo: l’assenza
di controllo consente a chi viene
nel parco di lasciare cartacce e immondizia fuori dai contenitori, a
primavera in tanti salgono sugli
alberi per mangiare le ciliege e
strappano rami.
«UNA COSA che mi ha lasciato
senza parole è stato lo sfalcio
dell’erba a primavera: è avvenuto
in pieno pomeriggio senza nessuna segnalazione e senza allontanare i frequentatori, vicino ai bambini e ai genitori. Non parliamo poi
della parte alta della Fortezza che
è ancor più dimenticata. Infine,
non si può proprio tollerare quella rete verde che delimita il cantiere, anch’esso abbandonato, dove
c’è la vista panoramica», aggiunge
Forti. Per questo, il consigliere
chiede «una manutenzione ordinaria puntuale, precisa e coordinata» e di «istituire forme di controllo attraverso la Polizia municipale o anche grazie all’apporto di associazioni di volontariato. La For-
RIFIUTI ZERO
Tra i temi posti sul tavolo
quello della differenziata
e dei bassi livelli raggiunti
tezza non deve diventare intoccabile, ma si deve poter fruire di
questo luogo in modo adeguato».
La prima delle due interrogazioni
presentate, invece, riguarda la mozione su “Rifiuti zero”, promossa
da Scaramucci, approvata all’unanimità il 13 febbraio 2013: visto
che il consiglio è composto quasi
dalle stesse persone della passata
amministrazione, seppur con ruoli diversi, Forti si chiede se il sindaco intenda dar seguito alla mozione stessa, considerando anche
il fatto che in bolletta i cittadini
di Urbino pagano una multa del
20 per cento perché non si è riusciti a raggiungere il 65 per cento di
differenziata. Infine, sulla frana
di via del Molinaccio, Forti interroga il sindaco per sapere se «la riapertura della strada, ancora a rischio di frane e smottamenti, elimina lo stato d’emergenza per le
famiglie; se c’è l’intenzione di fare un percorso alternativo, quali e
quanti fondi si intendono eventualmente utilizzare; quanto è costata la sistemazione della frana e
quanto costerebbe, se esiste un
preventivo in tal senso, l’apertura
del percorso alternativo con passaggio da Castelcavallino».
Lara Ottaviani
Mario Luni in uno scatto
del sito Forum Sempronii
— URBINO —
SI SVOLGERANNO oggi
pomeriggio i funerali di
Mario Luni, archeologo di
fama internazionale,
direttore della missione
archeologica italiana a
Cirene e del Parco
archeologico di Forum
Sempronii: Luni aveva
predisposto tutto, anche il
suo funerale, e la famiglia
ha allora organizzato le
esequie alle 17,30 nella
chiesa di San Bernardino,
dove la salma sarà esposta
fin da questa mattina.
L’urna con le ceneri sarà
poi collocata al cimitero di
Fossombrone nella parte
dedicata agli uomini
illustri. Il professor Luni,
scomparso a 70 anni
venerdì scorso, lascia un
grande vuoto nel mondo
accademico: l’università di
Urbino ha espresso il suo
cordoglio come anche le
associazioni, gli enti, le
istituzioni con cui il
professore lavorava.
••
.
L E S T E L L E D EL JA ZZ
URBISAGLIA
FANO
GOLOSANDO
15 LUGLIO 2014
Stasera Fresu e Di Bonaventura
Dopo il concerto di due anni fa con il
pianista cubano Omar Sosa, Paolo
Fresu torna a Fano in coppia con un
altro musicista con cui ha sviluppato
negli ultimi anni un rapporto artistico particolarmente fecondo. Con Daniele Di Bonaventura, Fresu ha infatti portato a compimento nel 2010 il
progetto Mistico Mediterraneo, un viaggio fra melodie dai sapori antichi intrapreso insieme al coro corso A Filetta, e dato successivamente vita a un
duo ormai collaudato che si fonda su
un intenso lirismo dai profumi folklorici. Di Bonaventura è anche partecipe della colonna sonora firmata da
PESARO
La XXII edizione di Fano Jazz By
The Sea è ai blocchi di partenza: stasera alla Corte Malatestiana (ore
21,15) è infatti in programma il concerto inaugurale di cui sarà protagonista il duo formato da Paolo Fresu e da
Daniele Di Bonaventura. Prima
dell’esibizione del trombettista sardo
e del bandoneonista fermano sono
previsti alle 19 i concerti-aperitivo di
Street Jazz In Town all’Osteria della
Fortuna di piazza XX Settembre, con
il Petrucci/Togni/Gazzani Trio, e al
Caffè Centrale di Corso Matteotti,
con gli allievi del Liceo Musicale
Marconi di Pesaro.
IL RECITAL DAL VIVO
IN PIAZZALE DELLA LIBERTÀ
Fresu per il film di Ferdinando Vicentini Orgnani Vinodentro, ispirato
all’omonimo romanzo di Fabio Marcotto nel quale l’autore mette insieme
il mito di Faust e la passione per il vino.
Nelle scorse settimane è uscito nelle
sale cinematografiche il film documentario 365. Paolo Fresu: il tempo di
un viaggio: il film verrà proiettato a
Fano venerdì 25 io (ore 21,30) al Cinema Politeama.
Info: 0721 800750, botteghino del Teatro della Fortuna, biglietti da 20 a 25
Euro, titolari Marche Jazz Card da 15
a 20 Euro
Website: www.fanojazznetwork.it
TAU, TEATRI
ANTICHI UNITI
Manfredi
sulle
tracce
di Odisseo
di Davide
Eusebi
LA CUCINA del
Rinascimento è stata anche
incontro tra dolce e salato,
con la cacciagione motivo
comune. L’agriturismo
Montelippo di Colbordolo,
lungo la strada che conduce
da Pesaro ad Urbino,
in via Canarecchia 31
(0721. 416735
www.montelippo.it), si ispira
anche a questi principi, con
una differenza: oggi non
mangereste mai la cucina del
Rinascimento, mentre i piatti
di Andrea e Alice Aiudi si
fanno divorare. Due buoni
esempi sono i fegatini di pollo
abbinati alla confettura di
ribes nero, da spalmare sul
pane croccante della casa, e
il filetto con il ribes rosso. Il
ribes è coltivato nell’orto di
casa assieme a more (servite
con spuma di mascarpone),
lampone ed altri frutti di
bosco dai quali si ricavano
squisite confetture.
L’agriturismo propone
i salumi di Luzi, azienda
d’altri tempi, oltre ad una
serie di piatti della tradizione
come il piccione in padella,
i cappelletti con brodo
chiarificato (nella stagione
invernale) gli agnolotti con
i fiori di zucca (anche fritti),
il maialino e il coniglio
in porchetta, la tagliata
di marchigiana.
In abbinamento vini
del territorio. Prezzi
sostenibilissimi
(entro i 30 euro).
Noris De Stefani
canta “Emozioni d’amore”
TORNA Noris De Stefani con uno spettacolo davvero esclusivo:
un recital dal vivo dal titolo “Emozioni d’amore”, successi italiani
internazionali di ieri e di oggi, in collaborazione con il trio Frank Silvera
(voce), Diego Brancaccio (piano) e Lorenzo Cecchini (batteria).
La cantante pesarese con un carriera artistica internazionale, propone
stasera sul palco di piazzale della Libertà dalle 21, il meglio della musica
leggera italiana e cantautori quali Tenco, Endrigo, Paoli insieme a canzoni
del repertorio internazionale. Noris De Stefani definita ambasciatrice della
canzone italiana nel mondo si è esibita, per citarne alcuni, in Russia (oltre
100 recital), Stati Uniti , Giappone, Australia e Sud Africa.
Molte le apparizioni televisive. Al Maurizio Costanzo Show ha presentato
“Una cantante giramondo racconta”, l’intervista confessione raccolta
da Beppe Bonazzoli (Greco & Greco Editori) in libreria da settembre ‘99.
Dal 1860 il quotidiano delle Marche
PosteitalianeSped.inA. P.- D.L.353/2003
conv.L.46/2004,art. 1,c.1,DCB-AN-“Taxe Perçu”
y(7HB5J0*QOTORO( +&!z!/!=!,
CorriereAdriatico +dorso nazionaledelMessaggero a€1.20
(RegioneMarche)
POLITICA
μ Il vice segretario Pd a Senigallia
Guerini rilancia
su lavoro
e legge elettorale
Anno 154 N˚ 193
Martedì 15 Luglio 2014
€ 1.20
PESARO e FANO
www.corriereadriatico.it
Balneazione, il divieto resta
Mascarin cerca soluzioni, cresce la rabbia degli operatori e dei cittadini
Fano
Trovare presto una soluzione per
risolvere il problema dei fossi scolmatori che causano inquinamento
delle acque marine e di conseguenza il divieto di balneazione: è stato
questo il tema di un incontro che si
è tenuto ieri mattina in Regione al
quale hanno partecipato l'assessore all'Ambiente Mascarin insieme
ad alcuni tecnici di Arpam ed Aset.
Mentre resta in vigore il provvedimento riguardante i 3 scolmatori
che presentano ancora valori non a
norma di legge, che sono lo sfioratore 17 di Sassonia Sud in viale
Ruggeri, il 20 fosso degli ingegneri
a Marsigliano e il numero 22 nei
pressi dei Bagni Marino in via Faa
di Bruno a Ponte Sasso, nel corso
dell'incontro ad Ancona si è analizzata la situazione, soprattutto in riferimento al trend degli ultimi anni. "Sono state valutate una serie di
ipotesi di gestione del problema ha riferito Mascarin - tenendo pre-
sente come priorità la garanzia della salute dei bagnanti. Nei prossimi
giorni queste proposte verranno
sottoposte agli uffici comunali e si
affronteranno le ipotesi di lavoro
per arrivare ad un equilibrio tra la
sicurezza della balneabilità e la vocazione turistica della città".
Falcioni In cronaca di Fano
μ Edile e manifatturiero i settori più in difficoltà
μ Sulle tracce del killer del catamarano
La provincia di Ancona
nei tentacoli della crisi
De Cristofaro in fuga
fra Grecia e Turchia
LA CLASSIFICA
Ancona
Guerini a Senigallia con Casagrande e Comi
Senigallia
Il vice segretario nazionale del Pd Lorenzo
Guerini ieri sera ospite della Festa Democratica a Senigallia. Tanti i temi trattati durante il dibattito, presente anche il segretario regionale Francesco Comi.
Marinelli A pagina 2
I dati Istat danno un’immagine dell’Italia drammatica
dove sono aumentati i poveri. In questo contesto il
Sole 24 Ore ha redatto una
classifica delle Province dove la crisi ha maggiormente graffiato la popolazione.
Le Marche sono a metà con
la zona dell’Anconetano
che soffre di più per colpa,
come dice il commissario
della Provincia, del manufatturiero e dell’edilizia.
Una ripresa è possibile grazie alla blue economy.
Fabrizi A pagina 3
Il settore edile non ha superato la crisi
De Cristofaro ripreso dalle telecamere del carcere di Porto Azzurro
Coppari Apagina6
μ Ncd lancia una serie di proposte
“Patto per la salute
grande opportunità”
Baldini A pagina 2
L’ANALISI
Massimo Galuzzi alla guida dell’ente provinciale: il programma del commissario
Pesaro
Partita a scacchi
I
“Bilancio approvato entro fine mese”
PIERFRANCESCO FRERÈ
riflettori sono tutti puntati sulle riforme,
ma a preoccupare Matteo Renzi è la possibile saldatura di questo tema con quello
della crisi economica. Lo dimostra il fatto che
Palazzo Chigi si sia affrettato a smentire l'ipotesi, circolata nelle ultime ore, di un anticipo
ad agosto della legge di stabilità 2015: si tratterebbe di una «manovra camuffata», denuncia Renato Brunetta, per scongiurare...
Continua a pagina 17
Il vice presidente della Provincia di Pesaro e Urbino Massimo Galuzzi è stato nominato
commissario dal prefetto Visconti. “Ho dato la mia disponibilità con spirito di servizio, dopo 10 anni di impegno in Provincia come assessore. Essendo stato a contatto in questi anni con i dipendenti e i lavoratori dell'ente, credo di conoscere
i problemi e la situazione della
Provincia e del territorio, approveremo il bilancio preventivo 2014 entro fine mese”.
In cronaca di Pesaro
μ Servizi sociali, le garanzie dell’assessore Bargnesi
“Nessun taglio ai servizi
per le fasce più deboli”
LA SITUAZIONE
Fano
Servizi sociali punto centrale
di ogni amministrazione specie nei momenti difficili come
quello attuale con la crisi che
non si ferma. Parole chiare
quelle espresse dall’assessore Marina Bargnesi: “Il vero
problema è dato dalla spesa
corrente, le cui disponibilità
da oggi alla fine dell'anno, si
sono ridotte al lumicino; ci sono solo 1.200 euro. Quasi tutto è stato speso in precedenza dalla vecchia giunta che ha
quasi prosciugato le risorse a
disposizione. Questo comunque non significa che tutte le
rette, tutti i servizi socio-sanitari, le strutture protette, le
case per gli anziani, per i minori, ne risentiranno, in quanto tutto appare coperto per i
relativi importi”.
Foghetti In cronaca di Fano
Presi quattro baby
Il Fano
sul mercato
ESTATE
μ La
Fano
Quattro under in arrivo
dal Rimini, intanto il Fano aspetta a breve l’ok
degli attaccanti Gucci e
Il Ds granata
Gabrielloni.
Roberto Canestrari
Barbadoro Nello Sport
data zero
Panariello
Il debutto
a Villa Vitali
di Fermo
Fermo
E’ la splendida cornice di
Villa Vitali a Fermo che ha
ospitato ieri la data zero
del nuovo spettacolo di
Giorgio Panariello al debutto ufficiale questa sera.
Risate e applausi garantiti
per il comico toscano.
Falconi A pagina 9 Giorgio Panariello
μ Vittorio Sgarbi a Fabriano su Giotto-Gentile
“Sarà una grande mostra
che coinvolgerà il territorio”
Spadavecchia A pagina 7
2 Martedì 15 Luglio 2014
MARCHE
Online
www.corriereadriatico.it
Guerini: “Il Pd non cala jolly dall’alto”
Il vice segretario nazionale a Senigallia parla del futuro della Regione e affida al territorio la scelta dei candidati
POLITICA
IN FERMENTO
SABRINA MARINELLI
Senigallia
Spacca sì, Spacca no? Carta
bianca alle Marche sulla scelta
del candidato. Guerini non si intromette e lascia democraticamente che sia il territorio, magari tramite lo strumento delle
primarie, a scegliere. Al tempo
stesso però il vice segretario nazionale del Pd ha ribadito la necessità del cambiamento. Lorenzo Guerini ha fatto il suo ingresso alla Festa del Pd con la
pioggia, mentre una tromba
d'aria imperversava al largo della costa senigalliese. Perturbazione che ha costretto lo staff ad
una modifica della location.
Nessun palco quindi ma un tavolo improvvisato sotto lo stand
tra i tavolini. Il primo tormentone sul quale Guerini è stato chiamato a scogliere le riserve è stata la terza candidatura di Spacca, che ha abilmente dribblato
rimettendo la palla al centro.
"Come prima cosa vorrei fare
un applauso a Francesco Comi,
neo papà - le prime parole di
Guerini che ha poi aggiunto rivolgendosi a lui - sarà più diffide
fare il papà che guidare il partito. In merito alla questione della
candidatura posso dire che ogni
realtà territoriale è libera di decidere con le modalità che ritiene più opportune, fatti salvi alcuni elementi di garanzia da rispettare. Bisogna però rispondere ad una domanda di forte
cambiamento. Il partito nazionale non ha jolly da calare dall'
alto, spetterà ai territori individuali il candidato migliore. Le
primarie credo che possano garantire democraticamente questa legittimazione". Sulla questione Indesit ha invece aggiunto: "E' una operazione che guardo im maniera positiva, ma l'attenzione deve essere alta e i passaggi devono essere fatti con
prudenza e con una fitta interlocuzione. Non è facile investire
nel nostro Paese dove il quadro
non è chiaro. Il progetto di riforma della pubblica amministrazione è un elemento di leva per
costruire prospettive di sviluppo. Nella burocrazia poi c'è la
lentezza ma c'è anche la corruzione". Sul versante del lavoro
ha ribadito che "l'articolo 18 non
è oggetto della discussione: è
un'ossessione di Sacconi".
Favorevole al confronto
Il vice segretario del Pd Lorenzo Guerini in compagnia del segretario
regionale Francesco Comi. In alto ancora Guerini viene salutato
dal presidente del consiglio regionale Vittoriano Solazzi FOTOMANIA
aperto con il Movimento 5 Stelle. "L'architettura di un Paese
va scritta insieme e non a colpi
di maggioranza e la fatica politica sta nel trovare punti di convergenza nell'interesse della nazione e siano quindi colpiti dal
fatto che il Movimento voglia
confrontarsi fatto salvo che oltre alla rappresentanza la legge
elettorale deve garantire la
governabilità. La legge elettorale per funzionare deve determinare chi vince e chi perde e dentro questi paletti c'è lo spazio
del confronto. Il premio di maggioranza al 40 per cento inoltre
darebbe più equilibrio al sistema".
Sulla questione dell'immunità propone invece di circoscriverla e di assegnare a un soggetto terzo, rispetto alle Camere, il
compito di decidere. Contrario
invece alle sanzioni disciplinari.
"Siamo un partito democratico,
lo dice il nome".
Infine sulla manovra tributaria ha aggiunto: "Abbiamo fatto
uno sforzo importante con gli
80 euro che deve diventare una
misura strutturale e stiamo lavorando per allargare la platea.
Dobbiamo agire sul costo della
pubblica amministrazione, recuperando sacche di improduttività e di spreco per riduzione
la tassazione. Una manovra più
significativa non può però essere fatta a breve". Un applauso
ha salutato Guerini intervenuto
di fronte ad una numerosa platea. A intervistare Guerini la
giornalista del Corriere Adriatico Alessandra Camilletti. A fare
μ Il
gli onori di casa il segretario Elisabetta Allegrezza, raggiunta
dal sindaco Maurizio Mangialardi, insieme a Francesco Comi. Presenti Silvana Amati, Patrizia Casagrande, Stefania Benatti, Marina Magistrelli, Luca
Pieri, Alessia Morani, Fabio Sturani, Luca Sceriscioli, Pietro Colominetti, e ancora Liana Serrani, Luana Angeloni, Eliana Maiolini, Vittoriano Solazzi, Emanuele Lodolini, Mario Andrenacci e Teresa Lambertucci.
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partito lancia una serie di proposte
Ncd coglie l’occasione
del Patto della salute
SILVIA BALDINI
Ancona
“Una riforma che non ci convince perché basata su un modello
che non approviamo, a cui rispondiamo con proposte diverse, serie e concrete”. Così Giacomo Bugaro, vicepresidente dell’Assemblea legislativa delle
Marche, a margine dell’incontro promosso ieri dal gruppo
Ncd regionale sul tema della sanità; erano presenti anche il capogruppo Ncd in Regione, Francesco Massi, e i consiglieri Daniele Silvetti e Mirco Carloni, i
quali hanno ribadito all’unisono
che “con le ultime decisioni prese dal Governo regionale in materia di revisione delle Reti cliniche e riduzione del personale,
peggiorerà la mobilità passiva,
pari a 140 milioni già nel 2012,
superando quella attiva di ben
37 milioni”. La soluzione è, pertanto, “investire sulle risorse
umane, non tagliarle - ha proseguito Bugaro - e tra l’altro il Patto della Salute porterà nei prossimi tre anni 5 miliardi alle Regioni - ha sottolineato - che andranno usati al meglio”. Tra gli
interventi più urgenti per Ncd ci
sono “l’eliminazione di due
strutture troppo costose, Asur e
Agenzia Sanitaria - hanno detto
i consiglieri - provvedendo a riportare le loro competenze all'
interno del Dipartimento”. Importante, ha continuato Bugaro, anche “riconoscere la personalità giuridica alle 4 Aree vaste, accorpando Fermo e Ascoli,
responsabilizzando così di più i
territori”. E ancora, il gruppo
ha ribadito la necessità di “investire nella diagnostica, accorpare l’Ospedale di Chiaravalle al-
·
Silvetti: “Stanno scadendo
tre priorità: Salesi
poliambulatorio di Ancona
e trasporto sanitario”
l’interno dell’azienda ospedaliera di Torrette e pensare a un
programma di sensibilizzazione scolastica su stili di vita sani”.
Daniele Silvetti ha poi aggiunto:
“Tra promesse e propaganda
stanno scadendo tre priorità:
Salesi, poliambulatorio di Ancona e trasporto sanitario. A settembre - ha proseguito - scadrà
l’ultima proroga concessa dal
ministero per la realizzazione
della nuova sede dell’Ospedale
Pediatrico e la Regione vedrà revocati i 118 milioni di euro stanziati per Inrca, ospedale di Fermo e Salesi. Gravissima inerzia ha detto - che comporterà non
solo la mancanza di fondi ma
anche un pericolosissimo viatico per il Salesi che rischia di perdere ogni specifica funzionalità”. Silvetti ha poi parlato del
trasferimento del Poliambulatorio del Viale nell’area ex Umberto I, per il quale “si registra l’ennesima procrastinazione sine
die a causa dei problemi imprenditoriali della ditta costruttrice. Il disservizio arrecato alla
cittadinanza - ha proseguito - oltre ad essere figlio della mancanza di programmazione è anche la diretta conseguenza di come la pubblica amministrazione non sia in grado di far rispettare gli accordi. Il protocollo doveva essere rispettato senza rianimare varianti morte e sepolte”. Ultima stoccata per il trasporto sanitario, che per Silvetti
“è arrivato al suo punto di non
ritorno; molti mezzi delle Pubbliche assistenze non possono
più circolare e la posizione di
molte società con gli istituti di
credito e' divenuta critica. L’assessorato è responsabile per sia
per i mancati rimborsi sia per il
non rispetto dell’accordo quadro, ma ancor di più per aver depotenziato un Servizio fondamentale che avrà ricadute serissime sull’impianto sanitario”.
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Martedì 15 Luglio 2014
3
MARCHE
Online
www.corriereadriatico.it
Ancona la provincia più colpita dalla crisi
Per il commissario Patrizia Casagrande pesano soprattutto i dati negativi dei settori edile e manifatturiero
UN’ANALISI
IMPIETOSA
La mappa
2007-2013
Periodo preso in esame
10 indicatori, fra i quali
STEFANO FABRIZI
μ Colpiti i bimbi
IL MASSIMO E IL MINIMO
100
1
Crisi più accentuata
Crisi meno forte
LA CLASSIFICA
IL PORTAFOGLI
DISOCCUPAZIONE
Ancona
Ancona è la provincia più colpita, nelle Marche, dalla crisi
economica, in una classifica stilata dal Sole 24 Ore - che vede al primo posto due province
laziali: Viterbo e Latina. Il periodo preso in esame è il
2007-2013, con un indicatore
da 10 (crisi più accentuata) a 1
(crisi meno forte). Il capoluogo di regione si colloca a metà
classifica (55/a posizione), con
un punteggio di 48,8, seguita a
ruota da Ascoli Piceno (56˚ posto, 48,4 il punteggio). È andata meglio alla provincia di Macerata (72˚ posto, 43,7), mentre Pesaro e Urbino è la provincia dove la crisi ha avuto un impatto minore (84˚ posto, 41,1).
La spesa media mensile delle famiglie è scesa, nelle Marche, del 5,6% (2.485 euro nel
2007, 2.346 nel 2013). La ricerca del quotidiano economico si basa su dieci indicatori
(fra i quali la disoccupazione, i
prestiti, il valore degli immobili, il numero di laureati, la spesa per i medicinali, la quantità
di rifiuti prodotti), tutte 'spie’
che segnalano le difficoltà sul
territorio. Ascoli mostra le performance peggiori tra le province in cui il reddito pro capite è arretrato di più (al secondo posto tra le prime 10 a livello nazionale), seguita da Fermo (7˚ posto). Macerata (4˚ posto fra i primi 10 a livello nazionale) e Pesaro Urbino (7˚) sono tra le province in cui gli importi medi dei prestiti sono
cresciuti di più. Ancona è fra le
prime 10 province con le performance peggiori per quel
che riguarda il tasso di disoccupazione (3,5 nel 2007, 11,5 nel
2013, con una variazione percentuale del 234%), collocandosi al 5˚ posto. Ascoli è in assoluto la provincia in cui è sceso di più il costo della casa
(-28,25%), seguita da Ancona,
al 3˚ posto (-28%). Per quanto
riguarda il taglio ai soldi da destinare a mobili ed elettrodomestici, Pesaro Urbino è al 4˚
posto tra le prime 10 province
in cui la spesa è scesa meno.
Una situazione che per il
commissario della Provincia
μ Per
ANCONA
Punteggio
55ª
48,8
Il calo della spesa media
mensile delle famiglie
nelle Marche
VALORE
DEGLI IMMOBILI
NUMERO
DI LAUREATI
5,6%
2.485 euro
2007
PRESTITI
2013
2.346 euro
Pesaro-Urbino
Punteggio
84ª
41,1
Macerata
Punteggio
Ascoli
Punteggio
72ª
43,7
56ª
48,4
Codacons: “Sono numeri da Terzo Mondo”
I DATI DELL’ISTAT
Roma
“I dati sulla povertà in Italia sono da
Terzo Mondo, non degni di un Paese
che vuole definirsi civile, una
vergogna”. Ad affermarlo in una nota
è il Codacons, commentando i dati
Istat. “La cosa più grave -sottolinea il
presidente dell'associazione dei
consumatori, Carlo Rienzi- è che la
situazione non è destinata a migliorare
nel corso del 2014, e in particolare il
Mezzogiorno sembra destinato a
veder aggravarsi di anno in anno il
livello di disagio economico dei propri
abitanti”. Oggi, rileva, “rivogliamo un
appello al governo Renzi, quindi,
affinché vari un apposito decreto
Per il
commissario
della Provincia
di Ancona
Casagrande
sulla crisi pesa
la situazione del
manufatturiero
e dell’edilizia
di Ancona Patrizia Casagrande vede nella crisi del manufatturiero e dell’edilizia la zavorra che impedisce all’economia
dell’Anconetano e più in generale dell’intera regione di decollare. L’affanno che sta vivendo ormai da alcuni anni il
Fabrianese è cosa nota “ora si
spera che con l’accordo che Indesit ha stretto con Whirlpool
- sottolinea Casagrande - si dia
una boccata d’ossigeno a un
territorio che ha sempre dato
prova di grande duttilità e produttività, arginando un’emorragia di posti di lavoro che ha
creato situazioni anche dram-
antipovertà in grado di spostare le
tasse su quel 10% di italiani che
detiene il 50% della ricchezza del
Paese, su evasori e speculatori,
combattendo la povertà in tutte le sue
forme allo scopo di ridare dignità a 10
milioni di italiani”. “I dati diffusi oggi
dall'Istat sulla povertà in Italia rivelano
una situazione drammatica: 10 milioni
di cittadini vive in condizioni di povertà
relativa, di questi ben 6 milioni sono
poveri assoluti. Un dato
impressionante: praticamente 1
italiano su 6 si trova in condizioni di
povertà”. Lo sottolineano
Federconsumatori e Adusbef, secondo
le quali questa situazione si percepisce
chiaramente dall'andamento dei
consumi, diminuiti del -8,1% nel solo
biennio 2012-2013.
matiche per ritornare a una
crescita fondamentale per una
ripresa non solo di quel territorio”.
“Il blocco dell’edilizia - prosegue il commissario - è un altro fattore che ha penalizzato
la nostra provincia con importanti lavori fermi a Senigallia e
Numana. La crisi del mattone
ha poi penalizzato anche alcuni importanti istituti di credito
che proprio su quel fronte si
sono maggiormente esposti.”
Sempre analizzando la situazione dell’Anconetano per
Casagrande c’è anche il settore della pesca e il porto del capoluogo che sono in sofferen-
za. Ma proprio da qui che si
può sperare di vedere un lumino in fondo al tunnel attraverso una ripresa del turismo, in
particolare con l’arrivo dei turisti stranieri, che possa innescare una inversione del volano che attraverso la blue economy dia ossigeno all’intero
territorio.
Comunque, conclude il
commissario, “la posizione di
Ancona di metà classifica all’interno della ricerca del Sole
24 Ore deve essere letta più come uno sprone a far meglio
che come una bocciatura della
nostra economia regionale”.
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Castelli (Anci) i Comuni sono alle corde a causa della spending review e c’è il rischio di aumento delle tasse
“Il premier è buono e i sindaci cattivi”
Ascoli
·
“I Comuni sono alle corde a
causa della spending review.
Per finanziare il bonus Irpef
sarà necessario tagliare i servizi o aumentare le tasse”. È
quanto sostiene il sindaco di
Ascoli Guido Castelli, responsabile dell'area finanza locale
dell'Anci. “Morale della favola:
il cittadino ringrazierà il premier buono che gli ha dato i
soldini e maledirà il sindaco
cattivo che gliene hanno tolti
una parte. Così va il mondo”.
“La scorsa settimana - ricorda Castelli - il ministero
dell'Economia ha comunicato
l'entità delle risorse che lo Stato trasferirà ai Comuni per il
2014 a valere sul cosiddetto
COLDIRETTI
Roma
SPESA PER
I MEDICINALI
QUANTITÀ
T
RIFIUTI PRODOTTI
Aumentati
del 150%
i poveri
assoluti
fondo di riequilibrio. Ad Ascoli
le manovre governative porteranno una riduzione di risorse
che si aggira sui 2,7 milioni di
euro. Tagli che si aggiungono
a quelli che negli ultimi 5 anni
si sono abbattuti sulle municipalità italiane e che per Ascoli
sono stati di circa 7 milioni”.
“Ma non è finita qui. Il prossimo 25 luglio un tavolo tecnico dovrà precisare il taglio che
subiremo ad Ascoli sulla base
del decreto 66, quello del bonus Irpef. A soli 5 mesi dalla fi-
“Il ministero dell’Economia
ha comunicato l’entità
delle risorse che lo Stato
trasferirà agli Enti locali”
ne dell'esercizio finanziario,
sapremo come gli ascolani dovranno contribuire al pagamento dei famosi 80 euro tanti
cari al premier Renzi”.
“Il rischio concreto, dal
punto di vista del cittadino, è secondo Castelli - che anche ad
Ascoli i fortunati possessori
del tagliando da 80 euro potrebbero essere costretti ad
usarne una parte per pagare
gli aumenti di tasse e tariffe
che i sindaci dovranno disporre anche per finanziare gli 80
euro”.
Per il sindaco di Ascoli il rischio che la fase depressiva
non solo non sia passata ma
che possa avere una nuova
fiammata è più che realistica.
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Il sindaco di Ascoli Guido Castelli, responsabile dell'area finanza locale dell'Anci
L'aspetto più drammatico
della povertà in Italia è il fatto
che 428.587 bambini con meno di 5 anni di età nel 2013
hanno avuto bisogno di aiuto
per poter semplicemente bere il latte o mangiare, con un
aumento record del 13% rispetto all'anno precedente. È
quanto emerge da una analisi della Coldiretti in occasione della diffusione dei dati
Istat, dalla quale si evidenzia
che con il record di 6 milioni
e 20mila individui nel 2013
sono più che raddoppiate (+
150 per cento) le persone in
condizioni di povertà assoluta rispetto al 2007 quando
erano 2,4 milioni.
Sulla base delle elaborazioni Coldiretti sulla relazione sul 'Piano di distribuzione
degli alimenti agli indigenti
2013', realizzata dall'Agenzia
per le Erogazioni in Agricoltura (Agea) la popolazione totale dei bambini indigenti,
espressa in valori assoluti, è
concentrata in prevalenza
nell'Italia
Meridionale
(149.002, pari al 35 per cento
del numero complessivo di
minori tra i 0 e i 5 anni bisognosi di aiuto) e nell'Italia
Settentrionale (129.420 unità, pari al 30 per cento).
Oltre il 40% dei bambini
bisognosi di aiuto alimentare
- precisa la Coldiretti - è concentrato in Campania ed in
Sicilia. I bambini sono la punta più debole di un iceberg
che conta 4.068.250 più poveri dei poveri che nel 2013 in
Italia sono stati addirittura
costretti a chiedere aiuto per
il cibo da mangiare, con un
aumento del 10 per cento
sull'anno precedente.
In sette anni, dall'inizio
della crisi nel 2007, dunque
“sono più che raddoppiate
(+150 per cento), con il record di 6 milioni e 20mila individui nel 2013, le persone
in condizioni di povertà assoluta rispetto al 2007 quando
erano 2,4 milioni”. “L'aspetto più drammatico - osserva
l'organizzazione agricola della povertà in Italia è il fatto
che 428.587 bambini con meno di cinque anni di età nel
2013 ha avuto bisogno di aiuto per poter semplicemente
bere il latte o mangiare, con
un aumento record del 13%
rispetto all'anno precedente”.
Secondo le elaborazioni
Coldiretti la popolazione totale dei bambini indigenti,
espressa in valori assoluti, è
concentrata in prevalenza
nell'Italia
Meridionale
(149.002, pari al 35% del numero complessivo di minori
tra i 0 e i 5 anni bisognosi di
aiuto) e nell'Italia Settentrionale (129.420 unità, pari al
30%). Oltre il 40% dei bambini bisognosi di aiuto alimentare, precisa la Coldiretti, è
concentrato in Campania ed
in Sicilia.
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10 Martedì 15 Luglio 2014
LETTERE&COMMENTI
LE LETTERE VANNO INVIATE A: Corriere Adriatico via Berti 20, 60100 Ancona T: 071 4581 E: [email protected] F: 071 41989
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LE NOTIZIE PIU’ CLICCATE DELLA SETTIMANA
con i figli torna
1col Ladaifucile,moglie
genitori, Lui si spara
muore a 37 anni
Apecchio All’ora di cena non
si era fatto vedere a casa dei
genitori, che allarmati per
questo suo inusuale ritardo,
erano andati a casa sua in
località Pappio, a circa due
chilometri da Apecchio e una
volta entrati nel salone si
sono trovati di fronte ad una
scena agghiacciante. Il loro
figlio, era disteso sul divano,
con il viso devastato da un
colpo di fucile. L'uomo aveva
trentasette anni, sposato con Si spara col fucile, inutili i soccorsi, muore a 37 anni
due figli, stava vivendo disagi
in quanto circa un mese fa la
Giovane mamma
muore per un malore
sua consorte con i due maschietti era ritornata dai suoi
Trecastelli Una giovane
genitori a Chiusi Scalo.
mamma è deceduta improvvi(8 luglio)
samente a soli 30 anni a
causa di un malore. Alice
Choc alla Questura di
Belenchia si è sentita male
Pesaro. Poliziotta si uccide
lunedì mattina mentre si
con un colpo di pistola
trovava a casa e poco dopo è
morta. Inutili sono stati i
Pesaro Choc in Questura a
soccorsi. Ieri è stata effettuaPesaro, dove questa mattina
ta l'autopsia che ha accertato
una poliziotta si è suicidata.
il decesso per cause naturali.
A quanto si è appreso l’agenIl suo cuore ha cessato di
te 47enne avrebbe puntato
battere all'improvviso in secontro di sé l’arma di ordinanguito a quel malore. Perché?
za e poi ha fatto fuoco, Pietro Sarchiè
Si chiedono in molti. La
appena cominciato il turno di
30enne si era appena ripresa
lavoro questa mattina, all’in- studentessa sedicenne spari- da una brutta polmonite e
terno degli uffici della Que- ta da casa martedì scorso sembrava stesse bene anche
stura. Ancora ignoti i motivi dopo una discussione in fami- se ancora non era tornata a
del gesto. L'agente, Maria glia a Osimo. Brunella è stata lavorare al bar centrale di
Rosaria Caruso, 47 anni, ori- rintracciata dai carabinieri Ripe.
(8 luglio)
ginaria della Provincia di nella notte. I carabinieri, sulBenevento e «da molti anni in la base delle segnalazioni,
Sarchiè ucciso con un colpo
forza alla Divisione Anticrimi- hanno ricostruito i suoi spoalla nuca. Quattro indagati,
ne della Questura di Pesaro stamenti e compreso che si
Urbino» si è tolta la vita «alle stava dirigendo verso la Capi- sono siciliani
7.15 circa, all'interno del pro- tale. Verso le 22.30 di ieri
prio ufficio, esplodendosi un Brunella è scesa dal treno Macerata Svolta nell'inchiecolpo pistola alla tempia, con alla stazione Termini. Ad sta sull'omicidio di Pietro
Sarchiè, 62 anni, commerl'arma d'ordinanza». «Si troattenderla i carabinieri della ciante di pesce originario di
vava sola nel luogo di lavoro
ed il cadavere veniva rinvenu- Capitale avvertiti dai colleghi Porto San Giorgio ma resia San Benedetto. Sono
to da alcuni colleghi, soprag- di Osimo, che hanno seguito dente
quattro le persone indagate a
giunti poco dopo per intra- le indagini. La ragazza è piede libero per l’omicidio di
prendere il servizio» conclu- scappata perchè la mamma, Pietro Sarchiè. Tre uomini e
preoccupata per le sue conode la nota.
una donna, tutti di origine
(9 luglio) scenze su Facebook, le aveva siciliana e da anni trapiantati
tolto il telefonino con possibi- nell’entroterra Maceratese.
lità di navigare in rete. In Giuseppe Farina, 40 anni,
Brunella trovata a Roma
nottata l'abbraccio con i geni- catanese, è indagato per omiEra fuggita da casa
tori.
per Internet
cidio e soppressione di cadavere.
Osimo E' finita la fuga della
(7luglio)
(9 luglio)
4
2
5
3
LA CONSIDERAZIONE
LA PROTESTA
Centro senz’auto
Un esperimento
che va sostenuto
Nel cimitero di Fano
c’è il rischio
di restare prigionieri
L’altro giorno tutti i
giornali locali
titolavano “Piazza, tutti
contro il Comune”. Ma
molti altri cittadini (4-5%
circa) non la pensano così: il
sindaco e la giunta
comunale hanno cercato un
punto di incontro con vari
tavoli e tavolate, deducendo
che questa piccola mini
sperimentazione si metta in
atto e provare se si può
portare meno lamiere(auto)
in centro. Questo
permetterebbe di vedere la
funzionalità di questo
provvedimento tenendo
conto delle esigenze di tutti i
maceratesi e a questo
timido passo mi auguro che
non seguiranno altri tavoli
perché forse si rischia di
perdere d'occhio la vera
natura del provvedimento.
Come detto tanti
concittadini vogliono il
centro sgombero di auto:
primo per usufruirne come
tante altre città già stanno
facendoa e secondo per non
finire di perdere un bene
pubblico dato che con
sopralluoghi già eseguiti
tempo fa il sottosuolo è
instabile (vedi smottamenti
ovunque). Allora teniamo e
proviamo questa piccola
sperimentazione fino a fine
anno forse sarà un
osservatorio importante per
tutti. Se non si riuscisse
nemmeno questa volta
come tante altre volte a
concludere in sintonia tutti
insieme ci saranno altri
organi preposti per
risolvere questo annoso
problema. Detto ciò prima o
poi si dovrà sgombrare i
“lamierati” dal centro
storico per motivi
incompatibili storici e
monumentali che
affliggono da sempre il
nostro centro storico.
Attenzione: se andate
al cimitero dell’Ulivo
di Fano, badate a uscire in
tempo, cioè entro l’orario di
chiusura (d’estate alle ore
19, troppo tardi chiudere
alle 20?). Perché se vi capita
che vi si ferma l’orologio o
l’avete dimenticato a casa vi
può capitare di rimanere
chiusi dentro al cimitero.
Come, allora uscirne? C’è un
volonteroso addetto, dotato
di voce stentorea, che ripete
dall’ingresso: “Si chiude! Il
cimitero chiude!”. Ma se,
per caso, foste sordi, o
distratti, o presi
dall’atmosfera quieta del
suddetto cimitero e non
doveste sentire l’avviso di
chiusura, stareste dentro. E
se foste privi di cellulare…
rischiereste di trascorrervi
l’intera notte. Chissà. C’era
una volta un pulsante
all’ingresso, un bel pulsante
rosso, che dovrebbe
azionare l’apertura del
cancello per permettere allo
sventurato ritardatario di
uscire dal cimitero, ma è
rotto, non funziona. Con
tanto di cartello: “Il pulsante
non funziona”.
Sembrerebbe che il
Comune della terza città
marchigiana non abbia i
soldi per riparare il pulsante
di emergenza. Eppure
l’inconveniente è stato
segnalato a chi di dovere.
Sempre nel cimitero c’è
anche una bella fontana
rotonda, in un punto dal
quale si può godere un bel
panorama. Fino a qualche
tempo fa l’acqua sgorgava
dall’alto per riempire la
vasca ma da troppi mesi non
sgorga nulla ed è rimasto
nel fondo mezzo metro
d’acqua putrida e stagnante,
regno di molte zanzare.
Perché i piccoli disservizi,
come la riparazione di un
pulsante di apertura di
emergenza, non vengono
eliminati in breve tempo? E
non può il Comune dotare il
volenteroso addetto di un
megafono o di una bella
campanella posta
all’ingresso?.
STEFANO LIVEROTTI
MACERATA
@
Inviate le vostre lettere
all’indirizzo e-mail:
[email protected]
ANNAMARIA DELL’ACQUA
FANO
μ Diritto
all’oblio
Ci pensa
anche
Microsoft
Roma
Dopo Google anche un
colosso del web come Microsoft e il suo motore di
ricerca Bing, pensa ad un
modulo da mettere a disposizione degli utenti
per il diritto all'oblio. La
notizia è riportata dal
New York Times e rilanciata da tanti siti di tecnologia. «Stiamo sviluppando un nostro sistema, è
previsto il lancio di un modulo attraverso il quale gli
utenti potranno presto fare richiesta», ha spiegato
un portavoce di Redmond al quotidiano della
Grande Mela.
Google ha raccolto oltre 70 mila richieste dopo
la sentenza del 13 maggio
scorso della Corte di Giustizia Europea che ha riconosciuto il diritto all'
oblio degli utenti, cioè la
possibilità di chiedere la
cancellazione di link a loro riferiti ritenuti «inadeguati o non più pertinenti».
L'azienda di Mountain
View che raccoglie il 90%
delle ricerche in Europa,
dopo la decisione dell'
Unione europea ha messo a disposizione degli
utenti un modulo da compilare online per chiedere
la cancellazione di questi
link. E ha chiesto agli stessi utenti anche un parere
sulla sentenza.
Ma benchè in Europa
Google la faccia da padrone, ci sono altri motori di
ricerca come Bing di Microsoft, appunto, che devono attenersi alla decisione di Strasburgo. La
data di lancio di un modulo - fa notare il Nyt - è incerta perchè Microsoft
deve coordinarsi con
Yahoo!, che si appoggia a
Bing per potenziare i suoi
servizi di ricerca.
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Emergenze naturali, italiani impreparati
NECROLOGIE
PARTECIPAZIONI
SERVIZIO TELEFONICO
orario: TUTTI I GIORNI COMPRESO I FESTIVI
dalle 09.00 alle 19.30
800.965.607
06-66.19.31.39
Fax 06-66.19.31.38
Tel.
E-mail: [email protected]
[email protected]
Abilitati all’accettazione delle carte di credito
·
Roma
Solo il 17% degli italiani - 14% in
caso di minori tra i 13 e i 18 anni
- ritiene di avere piena padronanza delle misure e dei comportamenti da attuare in caso
di rischio connesso a calamità
naturali o a disastri prodotti
dall'uomo. Un pò meno della
metà degli intervistati in entrambi i gruppi (42% e 45% rispettivamente) crede di avere
cognizioni accettabili, ma per
contro, oltre il 40% non saprebbe come comportarsi in
caso di emergenza. Il 74% dei
ragazzi e il 61% degli adulti non
sa cosa sia un Piano di Emergenza Comunale, mentre il
50% degli adulti e 61% dei ragazzi non sa se il proprio Comune ne è dotato.
Questi alcuni dati della ricerca “I rischi naturali e il piano di emergenza dei Comuni”
realizzata da Ipsos per Save
the Children, diffusa ieri esattamente a due anni dal varo della
legge n. 100 del 12 luglio 2012
che ha riordinato il sistema di
protezione civile e che previsto
l'obbligo dei Comuni di dotarsi
di un piano di emergenza entro 90 giorni dall'approvazione della legge. «Ad oggi il 77%
dei Comuni è provvisto di un
piano ma è necessario che si arrivi alla copertura completa.
Sono proprio alcuni tra i territori a più alto rischio sismico
ad esserne sprovvisti, quali ad
esempio la regione Campania
in cui solo il 39% dei Comuni
dispone di un piano (214 su
551) o la Calabria con appena
poco più della metà di copertura, pari al 54% (219 su 409)»,
ha affermato Raffaela Milano,
direttore dei programmi Italia
Europa di Save the Children.
«Dalla ricerca che abbiamo effettuato emerge che anche ove
i Piani esistono, non vi è un'
equivalente consapevolezza e
il possesso di adeguate informazioni in merito da parte dei
cittadini».
Il Piano di Emergenza Comunale è decisamente più no-
Una strada allagata a Milano
to tra gli adulti che tra i giovani: questi ultimi non ne hanno
sentito parlare nei tre quarti
dei casi, mentre più di un terzo
dei genitori ne conosce l'esistenza. I Piani prevedono
l'identificazione di aree sicure
(ad esempio piazze) dove la popolazione deve raccogliersi in
casi di emergenza. Ma il 79%
degli adulti e il 74% dei ragazzi
non saprebbe dove individuar-
le sul territorio del comune di
residenza, e solo un adulto su 5
e un ragazzo su 4 saprebbe dove andare. Al tempo stesso la
ricerca rileva che la paura legata ad eventuali rischi che si possono correre è comunque molto avvertita: il 55% dei ragazzi
e il 48% degli adulti pensa che
nel proprio comune sia presente il rischio ambientale per inquinamento di acqua, aria, territorio, nonchè pericoli di carattere ambientale che hanno
come fonte le attività umane
(la percentuale balza al 75%
per i ragazzi e 61% per i genitori che vivono in città), seguito
dal rischio sismico (44% ragazzi, 48% adulti), quello idrogeologico (35% ragazzi, 42% adulti), quello di incendi (rispettivamente 38 e 36%) e infine quello
industriale (26% ragazzi e 24%
adulti), mentre percentuali residue della popolazione temono un maremoto o tsunami (rispettivamente 7 e 9%) e un'eruzione (12 e 8%).
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XII Martedì 15 Luglio 2014
T: 0721 31633
PESARO
E: [email protected]
F: 0721 67984
Massimo Galuzzi commissario della Provincia
LA NOMINA
Pesaro
Da vice presidente della Provincia di Pesaro e Urbino a
commissario dello stesso ente. Massimo Galuzzi ha ricevuto il nuovo l'incarico ieri
mattina dal Prefetto di Pesaro e Urbino Attilio Visconti.
Ora commissario e giunta
provinciale eserciteranno le
loro funzioni per l'ordinaria
amministrazione e per gli atti
urgenti e indifferibili, a titolo
gratuito, fino all'elezione dei
nuovi organi della Provincia
prevista a fine settembre.
"Ringrazio il Prefetto - ha
commentato subito dopo l’investitura il neo Commissario
Massimo Galuzzi - per la fiducia riposta nei miei confronti.
Avendo il presidente Matteo
Ricci assunto i gravosi ed im-
portanti impegni cui è stato
chiamato come sindaco cittadino, ho dato la mia disponibilità con spirito di servizio,
dopo dieci anni di impegno in
Provincia come assessore. In
questi anni sono stato a contatto con i dipendenti ed i lavoratori dell'ente e credo di
avere una certa conoscenza
dei problemi e della situazione della Provincia e del territorio. Per questo ho accettato
di dare il mio contributo in
questa fase delicata di transizione". Per quanto riguarda il
nuovo lavoro Galuzzi prosegue "Insieme alla giunta ci
impegneremo per affrontare
nel modo più adeguato le
questioni prioritarie, per far
sì che il nuovo ente si avvii
con tutti i presupposti utili
per i compiti che dovrà continuare a svolgere e per non disperdere il patrimonio di pro-
fessionalità, capacità, competenza ed il ruolo positivo della
Provincia stessa". Galuzzi ricorda inoltre come sia stato
approvato il bilancio consuntivo 2013 con un risultato po-
“Conosco la situazione
e i problemi, approveremo
il bilancio di previsione
del 2014 entro fine mese”
sitivo nonostante il momento
difficilissimo per lo stesso ente e come l'impegno principale sarà ora quello di approvare, entro luglio, il bilancio
preventivo 2014. "In questi
mesi - conclude la sua osservazione Galuzzi - vi sarà il più
attento e scrupoloso lavoro
da parte mia e della giunta e
sono certo della collaborazione di tutti".
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Dramma occupazione, numeri da incubo
La segretaria provinciale della Cgil: “Nessuna ripresa, le assunzioni sono solo per brevi periodi”
Percorsi formativi, il via previsto a settembre
EMERGENZA
LAVORO
LE INIZIATIVE
Pesaro
La crisi continua a erodere posti
di lavoro, situazione sempre
più difficile in tutta la provincia
Nella foto sopra, Simona Ricci
segretaria provinciale della Cgil
La Provincia è attiva sul fronte
della "Garanzia Giovani". Il
confronto con la Regione è
costante fanno sapere i dirigenti
dell'Ufficio Formazione Lavoro,
Massimo Grandicelli e Flavio
Nucci. L'obiettivo è partire a
settembre cercando di indirizzare
i giovani che ne faranno richiesta
verso percorsi formativi o di
impego all'interno della aziende
del territorio e della regione.
"Cerchiamo - spiegano
Grandicelli e Nucci - di raccogliere
le adesioni che provengono dai
giovani via web o ai Centri per
l'impiego. Ad oggi sono oltre 800
poi nelle prossime settimane
Cresce in maniera allarmante soprattutto la disoccupazione giovanile. Il dato dell'
intera provincia per i giovani
dai 15 ai 24 anni si attesta al
28, 5% nel 2013 contro il
25,1% del 2012.
Tutti gli indicatore sono
pressoché negativi, il tasso regionale di disoccupazione a fine 2013 registrava un 11, 1%, in
provincia di Pesaro e Urbino
si è fermato invece al 9,8%. Assunzioni ancora in calo anche
nel primo semestre di quest'
anno: scendono da 27 mila
480 del 2013 a 27 mila e 400.
Trend negativo anche per le
nuove iscrizioni alle liste di
mobilità, circa ottocento gli
iscritti nel primo semestre in
linea tuttavia con lo scorso trimestre 2013.
Due le principali richieste
formulate da Simona Ricci:
"Come Cgil-Cisl Uil abbiamo
chiesto un incontro al sindaco
di Pesaro. Chiediamo che entro l'estate esca il bando comunale che stanzia i primi
150 mila euro del fondo anticrisi. C'è a nostro avviso un ri-
LETIZIA FRANCESCONI
Pesaro
Pesaro, una città sempre più
senza lavoro. Così appare il
quadro del primo semestre
2014 in termini di occupazione e di ricorso agli ammortizzatori sociali.
I disoccupati iscritti ai tre Centri per l'impiego di Pesaro, Fano e Urbino alla data del primo luglio, sono 40 mila 137 rispetto ai 33 mila 471 del primo semestre 2013, in percentuale si registra un aumento
del 20%. I disoccupati attualmente iscritti al Centro per
l'impiego di Pesaro sono 15
mila e 700 ben 2 mila e 800 in
più rispetto ai 12 mila e 900
dello scorso anno, addirittura
con un aumento del 22,4%.
Gli uffici Lavoro e Formazione della Provincia ce la stanno
mettendo tutta seguendo la
strada della "Garanzia Giovani", il provvedimento coordinato dalla Regione e dal Ministero.
Simona Ricci, segretaria
provinciale Cgil, lancia un appello drammatico per la presa
in carico di responsabilità da
parte delle amministrazioni
locali. "La preoccupazione,
sullo stato attuale dell'occupazione e sulle prospettive per il
prossimo autunno rimane costante. Osservando anche i dati regionali e confrontandoli
con la provincia di Pesaro,
non si può certo parlare di ri-
Situazione difficile su tutti
i fronti ma l’aspetto
più critico è quello della
disoccupazione giovanile
presa né a breve né a medio
termine. I dati regionali sull'
occupazione parlano di un leggero aumento delle assunzioni ma in realtà il dato è fuorviante. Il numero complessivo
delle assunzioni si riduce e chi
assume lo fa solo per brevi periodi di tempo. Le assunzioni
a tempo indeterminato sono
invece dimezzate rispetto allo
scorso anno. In programma a
stretto giro, prima delle ferie
estive, c'è un incontro con
l'amministrazione comunale
di Pesaro".
Si comincerà con l’audizione di dieci testimoni chiamati dal Pm
Cantiere dei veleni, ecco il percorso
Processo nel vivo solo a novembre
Pesaro
Caso Ex Amga, il processo entrerà nel vivo il 21 novembre.
Nell'udienza di ieri mattina davanti al giudice Elisabetta Morosini è stato definito il calendario. Saranno sentiti nell'
udienza di novembre i primi
dieci testimoni chiamati dal
Pm e si proseguirà il 23 dicembre con altre prove testimoniali. L'udienza di ieri al Tribunale di Pesaro è stata interlocutoria. Il Pm Sante Bascucci ha
fissato un'udienza tecnica il 22
luglio per conferire l'incarico
ad un perito della Procura che
dovrà trascrivere una serie di
intercettazioni telefoniche fra
i proprietari delle aziende imputate dell'inquinamento ambientale. Il Pm ha depositato
due faldoni e ha ritenuto opportuno che il giudice ammetta una lista di testi che corri-
Il processo per il cantiere dei veleni entrerà nel vivo a novembre
spondono ad una serie di intercettazioni telefoniche risalenti
al periodo in cui si sono verificati i fatti, dal sequestro del sito inquinato ai colloqui sulla
spartizione delle eventuali responsabilità. Diverse intercettazioni sono riferite alla fase
iniziale quando si doveva procedere allo scavo e sbancamento all'interno del sito ex
Amga. Sono 21 i testi chiamati
dalla Procura, fra tecnici Arpam, Asur, forze dell'ordine e
carabinieri del Noe. Unica novità dell'udienza, l'ammissio-
ne quale parte civile dell'ente
provinciale, tutelata dall'avvocato Riminucci. "La Provincia
ha steso una propria quantificazione danni per diverse decine di migliaia di euro, una quota nettamente inferiore rispetto al Comune che chiede un risarcimento di 2 milioni e 500
mila euro quale danno patrimoniale e di immagine". Respinte dal giudice Morosini
tutte le eccezioni presentate
dai legali delle aziende imputante, fra questi, Lucio Monaco per l'imprenditore Marco
Montagna (Gerbe Srl) , Lorenzo Ruggeri difensore dei costruttori e proprietari Idillio
Tasini e Lino Taboni e Fabio
Cazzola per Giovanni Taus,
gestore delle cave in cui sono
stati smaltiti gli inquinanti . I
legali degli imputati hanno
presentato eccezioni procedurali, additando per esempio
una mancata legittimazione
della Provincia a costituirsi
parte civile. L'avvocato che tutela l'ente ha prodotto in
udienza una determina che legittima il dirigente a costituirsi parte civile per il risarcimento danni.
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cercheremo di attivarci per la
presa in carico delle singole
richieste indirizzando i ragazzi
iscritti. Vorremo essere operativi
dall'autunno. Crediamo che
possa essere un contributo ad
incentivare la ripresa e le stesse
aziende hanno contributi e
agevolazioni ben definite. La
Garanzia Giovani si rivolge a 4
fasce, si va dalla formazione
professionale a tirocini retribuiti e
contratti a tempo determinato".
Simona Ricci rileva per contro
una partenza lenta del
provvedimento, soprattutto
perché come evidenzia, a Pesaro
e in provincia si fatica a trovare
aziende disponibili. "Le aziende
dell'indotto - rilancia - non hanno
una mole di lavoro tale da poter
prevedere altre assunzioni".
tardo nelle procedure visto
l'accordo sottoscritto lo scorso 4 marzo, è importante accelerare per garantire in autunno le famiglie. Con il Comune intendiamo riprendere
il discorso su come ripartire
spingendo alla ripresa dell'occupazione. Nei primi mesi del
2015 usciranno i bandi per i
fondi europei dedicati proprio all'emergenza lavoro e
sviluppo, chiederemo all'amministrazione di concertare
insieme le linee di azione".
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Ancora incerte date, location e ospiti
Una serie di incognite
per la festa del Pd
Pesaro
Quest'anno la tradizionale Festa Pd non occuperà il centro
storico con buona pace delle
polemiche provenienti dall'opposizione o da alcune associazioni di categoria. Se ne è parlato nell'ultima riunione comunale dei democrat. Quest'anno
tornerà a chiamarsi Festa dell'
Unità e probabilmente si svolgerà dal 28 agosto al 6 settembre. Ma date, location e ospiti
sono ancora da definire. Nel comitato comunale si è parlato di
una festa che potrebbe occupare la zona mare lungo piazzale
della Libertà ma l'ipotesi più
probabile sarebbe quella di una
location al Porto, negli spazi dove già si celebra la Festa del
Porto magari portando stand
ed eventi anche fino ai due moli. L'idea di portare la kermesse
in zona porto è simbolica, segno del lavoro congiunto che
l'amministrazione intende portare avanti in quella zona facendo del Porto un asse di sviluppo
turistico della città, valorizzando spazi in disuso con nuove costruzioni e contenitori. Il tema
della kermesse democratica anche a livello nazionale quest'anno sarà l'informazione. Arriveranno a Pesaro giornalisti importanti della carta stampata,
del web e personaggi del giornalismo televisivo e dei talk politici. Nomi ancora top secret
ovviamente. Si parlerà anche
della prossima sfida che attende il Pd nella primavera 2015,
le regionali. Di certo parteciperanno alla kermesse i volti del
partito della nostra Regione ed
esponenti provenienti da altre
regioni dove il Pd ha vinto alle
ultime amministrative. I democrat pesaresi sono comunque
già al lavoro per riportare a Pesaro il premier Renzi.
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XIV Martedì 15 Luglio 2014
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FANO
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F: 0721 67984
Dalla scelta del presidente del consiglio comunale al tavolo di confronto sul bilancio ma anche la questione ospedale: l’ira dei grillini
“Altro che collaborazione, la giunta decide tutto da sola”
LA POLEMICA
Fano
La nuova giunta, dal momento
del suo insediamento, ha più
volte chiesto collaborazione all'
opposizione. Ma per Fano 5 stelle gli esordi non tengono affatto
conto di questo impegno. La prima occasione concreta di apertura nei confronti della mino-
ranza, il sindaco e la maggioranza potevano averla nel momento in cui si doveva eleggere il
presidente del consiglio, un ruolo di garanzia che poteva benissimo essere offerto alla minoranza. La seconda poteva venire offerta aprendo un tavolo di
confronto attivo sulla realizzazione del bilancio che si dovrà
approvare a fine mese. "Magari
- evidenziano i grillini - avrem-
mo potuto dare qualche buon
consiglio sul taglio alle spese
per non aumentare le tasse. Terzo - aggiungono - la riunione dei
capigruppo organizzata in fretta e furia sulla sanità non ha prodotto ancora quel documento
condiviso di cui tanto si è solo
parlato, al punto che la sbandierata difesa del Santa Croce, portata avanti da Seri in campagna
elettorale e non solo, si sta ridu-
cendo a una lotta tra chi vuole
l'ospedale unico a Muraglia e
chi a Chiaruccia. Quarto: gli agganci del nuovo esecutivo cittadino con la Regione e lo Stato
avrebbero portato, sempre secondo Seri in campagna elettorale, grandi risorse e soluzioni
ai problemi della città. Ci ritroviamo, invece ora, con la Regione che, contrariamente a quello
che voleva Seri, spinge definiti-
vamente verso l'ospedale unico.
Infine, un Matteo Renzi che toglie più di 2 milioni al Comune
di Fano con minori trasferimenti statali. Un successo di enormi
“Avremmo potuto dare
qualche consiglio utile
sul taglio delle spese per
non aumentare le tasse”
proporzioni!". Il tutto nella cornice di un incontro tra Giunta
comunale e regionale, dove tra
Seri e Spacca vengono sanciti i
nuovi "metodi di collaborazione" tra Regione e Comune. Dove sono, dunque si chiede il
gruppo di Fano 5 Stelle, le "soluzioni concrete", a meno di un
anno dal termine di questa legislatura regionale?
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“Risorse prosciugate ma nessun taglio”
L’assessore Bargnesi garantisce: non ci sarà nessun taglio ai servizi per le fasce più deboli
I SERVIZI
SOCIALI
MASSIMO FOGHETTI
Fano
E' il settore più sensibile dell'
amministrazione comunale,
quello che sopperisce concretamente ai problemi delle gente: o contribuendo con somme
di denaro alle momentanee
difficoltà delle famiglie o sostenendo con precisi indirizzi e
consigli chi ricerca un aiuto al
proprio stato di bisogno.
L'assessorato ai Servizi sociali, soprattutto in questo momento, in cui la crisi iniziata
sei anni fa, sta mettendo a dura prova la resistenza dei cittadini, è in prima linea per combattere la disoccupazione, le
difficoltà accusate dalle aziende, il problema casa e aiutare
le persone a non rimanere prigioniere dei debiti. A reggerne
le redini il sindaco Seri ha chiamato una psicologa che del
settore fa parte: Marina Bargnesi, la cui conoscenza della
materia deriva dalla sua esperienza personale. Ma poco si
può fare se non si hanno le risorse. Il settore dei Servizi Sociali ha fatto, dunque le spese
dei tagli di bilancio? "Il vero
problema - ha sottolineato l'assessore - è dato dalla spesa corrente, le cui disponibilità da
oggi alla fine dell'anno, si sono
ridotte al lumicino; ci sono solo 1.200 euro. Quasi tutto è
stato speso in precedenza dalla vecchia giunta che ha quasi
prosciugato le risorse a disposizione. Questo comunque
non significa che tutte le rette,
tutti i servizi socio-sanitari, le
strutture protette, le case per
gli anziani, per i minori, ne risentiranno, in quanto tutto appare coperto per i relativi importi. A questo proposito - precisa Marina Bargnesi - smentisco tutte le voci di ipotetici tagli a servizi per le fasce deboli". Comunque le emergenze
continuano a succedersi l'una
con l'altra, gli sfratti soprattutto sono materia ordinaria di
chi si occupa di Servizi Sociali.
In genere sono determinati da
morosità incolpevole, ovvero
da una situazione debitoria sopravvenuta a causa della perdita del posto di lavoro. Si mobilita in questo caso l'Ufficio
Casa del Comune di Fano che
sta curando un servizio particolarmente interessante in
collaborazione con il Comune
di Pesaro. L'obiettivo è: non lasciare nessuno in mezzo a una
strada. Fino ad oggi, anche se
non è sempre facile, sono state
fornite sempre delle risposte.
Fano a questo riguardo continua ad apparire tra quei Comuni che soffrono dell'emer-
Pubblicato il bando
del contributo
sull’affitto per il 2014
L’EROGAZIONE
Fano
Il problema casa una delle questioni che attanaglia sempre più famiglie
genza casa, nonostante le migliaia di appartamenti sfitti
che si trovano in città. Non si
può quindi far fronte sempre
ai casi che si presentano all'improvviso, occorre fare una programmazione che affronti alla
radice il problema e ponga
una soluzione che almeno attenui il fenomeno degli sfratti
e le lorio conseguenze. "A questo riguardo - ha aggiunto Marina Bargnesi - stiamo studiando l'eventualità di rivedere i
rapporti con l'Erap, l'istituto
Case Popolari di Pesaro, affin-
Venduto un negozio di palazzo Gabuccini e alcuni terreni agricoli
Otto immobili per settecentomila euro
Un po’ di ossigeno per le casse comunali
LE ALIENAZIONI
Fano
Si guardava con trepidazione
all'esito delle gare d'asta in scadenza il 9 luglio scorso, dato
che la giunta comunale deve risalire la china del patto di stabilità per una cifra pari a tre
milioni di euro e questa volta,
dopo i tentativi andati a vuoto
in passato, qualcosa si è incassato. In vendita erano 15 immobili di diverso valore e in totale ne sono stati venduti otto,
per un importo totale di circa
700.000 euro.
Il lotto più grosso si riferisce al
negozio di palazzo Gabuccini
che è stato è stato aggiudicato
ad Alberta Paola Polo per un
importo di 325.777 euro e 77
centesimi. Ha trovato un acquirente anche il terreno agricolo situato a Sterpettine nel
Comune di Mondolfo, che è
Tra le questioni definite pure la vendita di un negozio a palazzo Gabuccini
stato acquistato da Carla Andreini per 235.566 euro; ceduto anche il terreno agricolo di
Vagocolle che è stato aggiudicato a Giovanna Rivetti per
90.010 euro; l'appezzamento
di terra di Rosciano invece ha
suscitato un'offerta da parte di
Maurizio
Mencucci
per
40.566 euro e 16 centesimi. Seguono terreni di più ridotte dimensioni, come il frustolo di
ché si adottino altri criteri per
l'assegnazione delle case, il cui
numero comunque dovrà essere aumentato. Non a caso la
direttrice dell'Ufficio casa parteciperà oggi stesso a un convegno regionale in cui
relazionerà su quanto a Fano
viene fatto in questo settore;
poi abbiamo già dato mano a
un bando per il sostegno dell'
affitto, al quale altri si aggiungeranno nel mese di settembre. Altro problema è rappresentato dalla pressoché mancanza di risorse cui è stato laFenile che è stato aggiudicato
a Nobelio Zenobi per 11.550
euro; un altro frustolo che si
trova a Rosciano è divenuto
proprietà di Egidio Radici di
Cartoceto per 12.000 euro e
54 centesimi.
Infine due frustoli, uno
sempre a Rosciano e l'altro
presso la villa del Balì a Saltara, sono stati acquistati da
Giorgio Carpiteti, rispettivamente per 10.125 e 2.050 euro.
Grazie a questi introiti il "debito" nei confronti del patto
scende a 2.300.000 euro. Ci
saranno quindi altre aste nel
corso dell'anno per cercare di
risalire la china. Il fatto che
qualcosa incomincia a muoversi, rispetto l'assenza di qualsiasi offerta nei tentativi d'asta
precedenti, lascia ben sperare
per futuri incassi. Inserita nel
programma delle alienazioni
infatti è ancora un'ala del sant'
Arcangelo, in pieno centro storico, che una variante approvata in passato dall’ amministrazione comunale ha trasformato ad uso residenziale. Un immobile che ha subito, a causa
della crisi, ripetuti ribassi di base d'asta.
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sciato il fondo anti crisi. Anche
questo fondo è stato prosciugato. Ora spetterà alla nuova
giunta trovare una forma di
collaborazione con la Caritas
e le altre associazioni di volontariato operanti sul territorio
per non lasciare gli indigenti
allo sbando. "Non ho trovato
comunque nulla di scritto e di
codificato - ha precisato l'assessore - intorno a una auspicabile collaborazione in rete
per incentivare l'efficacia degli aiuti".
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L' assessorato ai Servizi Sociali
del Comune di Fano ha
pubblicato il bando relativo
all'erogazione del contributo
sull'affitto relativo all'anno in
corso. "Un intervento - ha detto
l'assessore Marina Bargnesi che viene incontro alle esigenze
di tante famiglie in difficoltà, per
le quali la nuova Giunta
comunale sta vagliando anche
altre azioni di supporto". Gli
interessati al bando, sono
invitati a leggere con attenzione
l'avviso pubblico emesso
dall'Ufficio casa che rimarrà in
pubblicazione, a partire da
venerdì 11 luglio, fino a tutto il
18 agosto 2014 e possono
presentare domanda sulla
modulistica predisposta dal
servizio, scaricabile anche dal
sito web del Comune di Fano.
Informazioni e chiarimenti sulle
modalità di accesso possono
essere invece richieste
direttamente all'ufficio
competente: Fano: Servizi
Sociali - U.O. Politiche per la
casa e per la famiglia Via S.
Eusebio 32 - tel.
0721/887653-645-644;
Nello scenario della Corte Malatestiana
Produzione tutta fanese
per il musical Peter Pan
LO SPETTACOLO
Fano
E' una produzione tutta fanese il musical "Peter Pan" che
andrà in scena venerdì alle
21.15 alla Corte Malatestiana
a cura della compagnia Neverland che opera all'interno
della scuola di danza Capogiro. Una fiaba questa che ha richiesto un grande apparato
organizzativo, frutto di un anno di lavoro, per la preparazione dei cantanti, la messa a
punto della recitazione, la realizzazione di uno straordinario apparato scenografico,
balletti e regia. Questi ultimi
sono stati curati da Simona
Paterniani, mentre Marco
Florio si è occupato della recitazione, Stefania Paterniani
del canto corale e percussioni, Lorenzo Giovagnoli del
canto individuale.
Gli interpreti sono Laura
Sanchioni nel ruolo di Peter
Pan, Gian Marco Cilia in quello di Capitan Uncino, Erica di
Malta, Wendy; Rita Berardi,
Trilly, Diletta Albanesi Spugna e Sara Paterniani appena
tornata da New York dove ha
vissuto per 6 mesi grazie ad
una borsa di studio vinta lo
scorso anno in un concorso
internazionale di danza, in
quello del coccodrillo. Una
partecipazione straordinaria
sarà quella di Massimo Gasperini noto al pubblico fanese per i lavori dialettali, l'ultimo dei quali con Claudio Pacifici. Dopo la fantastica maschera stile Broadway di
Shrek 2012, i trucchi scenici
del Mago di Oz, quest'anno in
Peter Pan si è trovato il modo
di far volare il protagonista,
grazie agli artifici di professionisti giunti da Milano.
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Martedì 15 Luglio 2014
Il divieto resiste, la rabbia cresce
Balneazione ancora vietata in tre punti, incontro di Mascarin in Regione con i tecnici di Arpam e Aset
pallavolo. La musica sarà protagonista grazie al coro Jubilate e al Premio Lirico Internazionale Tiberini. Interessanti,
ad agosto, l'iniziativa Barman
Begins, tre serate nelle quali il
cinema incontrerà l'arte dei
barman, e la cena spettacolo
con musica, dialetto e animazione all'ombra della basilica.
L'ultimo weekend di agosto
prima edizione di Pizza in Piazza. Tra gli ospiti la squadra italiana acrobati pizzaioli".
Si sono concluse domenica le
votazioni per il miglior progetto "Insieme per il nostro
quartiere 2014", lanciato da
Brico Center e che a Fano ha
visto in gara 6 progetti di riqualificazione di spazi pubblici. La possibilità di esprimere
le preferenze è stata esclusivamente on line sul sito dell'
attività di bricolage e ha riguardato varie realtà locali,
istituti scolastici, associazioni di beneficienza. I progetti
implicano richieste di manutenzioni o migliorie nel campo del sociale, della beneficienza, dell'istruzione e dell'
utilità pubblica. L'iniziativa,
promossa a livello nazionale,
ha come obiettivo quello di riqualificare uno spazio o una
struttura. "L'idea segue la linea di enfatizzare il rapporto
dell'azienda con il quartiere
in cui è inserita - afferma la
responsabile comunicazione
di Brico Center di Bellocchi
Ilaria Renzoni - dando una
mano attivamente e portando un po' della nostra competenza e del nostro mestiere
laddove vi è una piccola mancanza o un luogo da rinnovare". A contendersi il premio
sono stati: "Una bici al sicuro" promosso dall'associazione Cante di Montevecchio
che riguarda la riparazione e
l'ampliamento di una pensilina-rastrelliera per biciclette
adiacente alla struttura;
"Area verde per la festa di
quartiere" presentato dai Cittadini Attivi di San Lazzaro e
volto alla sistemazione dei
giardini di via Giansanti; "Risana...mente" avanzato dai
volontari di Casa Serena con
l'obiettivo di installare un gazebo nel giardino della residenza protetta. A partecipare tre scuole: il circolo didattico S. Orso con il ripristino
delle aule per il laboratorio di
creta e l'aula magna, la scuola dell'infanzia di Bellocchi
"Bimbi e Bimbe" che chiede
la sistemazione di un recinto
pericolante e la scuola dell'infanzia di Calmazzo che auspica la manutenzione dei giochi in legno e degli arredi del
giardino. La premiazione del
progetto più votato avverrà
venerdì e la realizzazione
dell'opera sarà fatta nel giro
di qualche mese.
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SILVIA FALCIONI
Divieto di balneazione rimosso
in 14 punti ma in altri tre i bagni
al mare sono ancora vietati
Nella foto sopra, l’assessore
all’Ambiente Samuele Mascarin
tenendo presente come priorità la garanzia della salute
dei bagnanti. Nei prossimi
giorni queste proposte verranno sottoposte agli uffici comunali e si affronteranno le
ipotesi di lavoro per arrivare
ad un equilibrio tra la sicurezza della balneabilità e la vocazione turistica della città".
In questi giorni infatti qualche critica era stata mossa dagli operatori balneari, che lamentavano qualche disagio
generato dal divieto, disagi
che però sono rimasti limitati
a causa della situazione metereologica. Proprio le piogge
che sono cadute anche ieri,
impedendo ai bagnanti di frequentare il mare e godersi le
spiagge, potrebbero aver influito sulla scelta di mantene-
re i cartelli sulle spiagge interessate dall'ordinanza. Tra gli
obiettivi dell'assessore Mascarin restano comunque il coinvolgimento e la concertazione degli interventi: "Il nostro
impegno sarà volto a costruire un'interlocuzione stabile
con gli operatori balneari ed i
concessionari di spiaggia, in
modo da condividere insieme
i vari provvedimenti. Per
quanto riguarda invece la
scelta di istituire il divieto preventivo, questa è stata dettata
dalle segnalazioni dei tecnici
competenti, che ci sono pervenute da parte di Aset ed Arpam, addette alla gestione degli scolmatori la prima ed all'
analisi delle acque la seconda".
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Carloni e Oasi Confartigianato all’attacco
“Totale disinteresse, la gente va altrove”
L’ATTACCO
Fano
"Occorre maggiore buon senso
e prudenza prima di decidere
interventi che hanno un forte
valore sociale ed economico che
possano compromettere il
lavoro di tanti": è il commento
del consigliere comunale Mirco
Carloni in riferimento
all'ordinanza di divieto
preventivo relativa alle acque in
prossimità dei fossi scolmatori.
"Ormai la frittata è fatta il
weekend è passato ma il danno
resta - rincara l'ex candidato
sindaco - in tanti hanno deciso di
andare altrove a trascorrere un
fine settimana alla luce del
possibile rischio inquinamento
che si è rivelato una maldestra
bufala". Concorde con queste
affermazioni anche Oasi
Confartigianato che sottolinea:
"In questi casi, mettere il
cartello, senza previa verifica,
significa non avere per niente a
cuore l'immagine turistica della
città di Fano e mostrare
disinteresse nei confronti dei
sacrifici che gli operatori
turistici compiono
quotidianamente per garantire
la massima qualità dei servizi".
Eventi e appuntamenti che spaziano in tutti i campi per far tornare San Lorenzo in Campo protagonista
Un cartellone per ridare smalto al paese
IL PROGRAMMA
San Lorenzo in Campo
"San Lorenzo Vivo!" è il titolo
del ricco calendario di eventi
estivi ideato dall'amministrazione comunale. Quasi un appuntamento al giorno. Cultura, enogastronomia e sport per
scoprire, assaporare, giocare e
divertirsi.
"Siamo molto soddisfatti - sottolinea il sindaco Davide Dellonti - per essere riusciti a idea-
Il duello
tra sei
progetti
Fano
Fano
L’assessore: “La salute dei
cittadini prima di tutto
abbiamo valutato
una serie di ipotesi”
La manutenzione
IL CONCORSO
L’ESTATE
A SINGHIOZZO
Trovare presto una soluzione
per risolvere il problema dei
fossi scolmatori che causano
inquinamento delle acque
marine e di conseguenza il divieto di balneazione: è stato
questo il tema di un incontro
che si è tenuto ieri mattina in
Regione al quale hanno partecipato l'assessore all'Ambiente fanese Samuele Mascarin
insieme ad alcuni tecnici di
Arpam ed Aset. Mentre resta
in vigore il provvedimento riguardante i 3 scolmatori che
presentano ancora valori non
a norma di legge, che sono lo
sfioratore 17 di Sassonia Sud
in viale Ruggeri, il 20 fosso degli ingegneri a Marsigliano e
il numero 22 nei pressi dei Bagni Marino in via Faa di Bruno a Ponte Sasso, nel corso
dell'incontro ad Ancona si è
analizzata la situazione, soprattutto in riferimento al
trend degli ultimi anni.
"Sono state valutate una
serie di ipotesi di gestione del
problema - ha riferito Mascarin al termine dell'incontro -
XV
FANO •VALCESANO
Online
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re questo calendario. Nonostante il pochissimo tempo a disposizione, visto che ci siamo
insediati come amministrazione da poco più di un mese, grazie alla volontà di regalare ai
laurentini un'estate finalmente viva, il programma è ricchissimo e di qualità. Dopo fin troppe estati grigie, San Lorenzo
torna protagonista. L'obiettivo
è riportare il paese al centro
dell'attenzione, promuovere e
valorizzare le nostre eccellenze storico-artistiche ed enoga-
stronomiche, attirando turisti.
Il programma abbraccia tutto
il paese, sia per il coinvolgimento di tante associazioni,
che ringraziamo, sia perché itinerante, con appuntamenti anche nei nostri splendidi borghi".
Il sindaco Dellonti
“Dopo tante estati
in grigio, un calendario
ampio e di qualità”
Fino a sabato, alla pista polivalente, il Torneo dei Rioni
promosso dall'Avis. Sabato e
domenica, ai giardini la commedia della compagnia teatrale L'Aquilone "L'Tirchio". "In
appena un mese, con impegno
e passione - prosegue il consigliere comunale Federico Renga, che in prima persona ha curato il calendario - siamo riusciti ad allestire un programma
del quale andare orgogliosi. La
prossima settimana partiranno i tornei di street soccer e
Progetti su cultura, folklore e enogastronomia. Al via i lavori per la Serata Medievale
μ Legge regionale in vigore da venerdì
Nuovi orizzonti, dialogo tra Pergola e Gubbio
Comitato Mondolfese
“Troppe contraddizioni”
IL GEMELLAGGIO
Pergola
Allarga sempre più i suoi confini l'amministrazione pergolese
per continuare a crescere dal
punto di vista economico, culturale e turistico. Gemellaggi e
collaborazioni in Italia e all'
estero, in Germania, Lussemburgo e presto in Francia. Già
stretti rapporti con i comuni di
Corinaldo e San Lorenzo, e sorgono nuovi rapporti con quello
di Gubbio per la condivisione di
una strategia di area vasta, valorizzare le comuni origini, organizzare nuove e interessanti
iniziative storico-culturali, promuovere i rispettivi territori. Il
sindaco Francesco Baldelli e il
vice Marta Oradei hanno incon-
trato, presso la residenza comunale di Gubbio, il primo cittadino Filippo Mario Stirati.
"Da sempre - sottolinea Baldelli - crediamo sia fondamentale,
per far crescere i nostri territori, instaurare rapporti di collaborazione con amministrazioni comunali vicine, non solo geograficamente ma anche per
affinità elettive. Ora abbiamo
iniziato con Gubbio. Non dobbiamo dimenticare le affinità
storiche e culturali che hanno
legato le due comunità sin dalle
origini: si parla della fortificazione di Pergola avvenuta nel
1234, proprio in accordo con la
comunità eugubina. Il nostro
territorio deve inoltre collegarsi e svilupparsi in termini economici e infrastrutturali, anche
verso la vicina Umbria con reci-
Baldelli con il sindaco Gubbio
proci scambi commerciali e turistici. Questi rapporti, tra due
città, che rappresentano un legame profondo tra le Marche e
l'Umbria, potranno essere
sfruttati anche per accedere a
finanziamenti europei, otte-
nendo maggiori punteggi e
quindi maggiori possibilità proprio grazie a questa unione". I
primi cittadini si sono concentrati sullo sviluppo culturale.
"Insieme si possono porre in essere importanti progetti, puntando sulla cultura, folklore e
sulle enormi potenzialità artistiche e enogastronomiche.
Con l'amministrazione egubina siamo già al lavoro per organizzare la Serata Medievale
che si terrà a Pergola il prossimo 22 agosto. Quest'anno sono
previste grandi novità e per la
prima volta organizzeremo la
rievocazione storica dell'arrivo
a Pergola delle spoglie di San
Secondo, a cui parteciperà, fra
le altre, anche una delegazione
di Gubbio".
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IL REFERENDUM
Mondolfo
Da venerdì tutta Marotta finirà
con Mondolfo. Entrerà in vigore
la legge regionale del 23 giugno.
Per il comitato Mondolfese, da
sempre contrario all'unificazione, non mancheranno i disagi
per i cittadini. "Tutti gli atti giuridico-amministrativi, dei nuovi
residenti, saranno a carico dell'
amministrazione mondolfese.
Le nostre tesi sono state sconfitte ma nessuno ci ha dimostrato,
conti alla mano, che non siano
valide. La nostra amministrazione sembra viaggi nella confusione politica più completa! Con delibera di giunta del 17 giugno af-
fermava che l'amministrazione,
soprattutto durante la stagione
estivo-turistica, ha bisogno di accrescere la produttività dei propri uffici e servizi, in relazione
all'aumento notevole delle presenze in tutto il territorio comunale. Mentre con l'ordinanza del
sindaco del 1 luglio si disponeva
la chiusura pomeridiana degli
uffici comunali dal 14 luglio al 14
agosto. Una affermazione che
sembra contraddire l'altra. Chissà come saranno felici quei residenti, soprattutto ex-fanesi, che
dopo il 18 luglio avranno bisogno di certificati". Domani un tavolo tecnico tra Fano e Mondolfo per accordarsi sulle questioni
giuridico-amministrative.
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15 Luglio 2014 - Movimento 5 Stelle Fano