SOMMARIO 1 2 3 5 6 7 8 10 12 16 18 20 22 24 25 26 27 28 Copertina: (foto Silvano) Sommario - Orario Sante Messe - Numeri telefonici Editoriale: Credo: Gesù nasce nelle famiglie Questione di soldi - Gli auguri del Vescovo Per celebrare il tempo di Natale Carta dei servizi del CPAC Perché no ai Presepi e sì alla "festa delle zucche" Calendario dell'anno della fede Chiesa Universale e Chiesa Diocesana Calendario e numeri utili Riflettiamo: Dio creatore Riflettiamo: Gesù Bambino Associazione Anziani e Pensionati: il Natale Centro Famiglia e Gat Messa vicariale con rito Greco-Bizantino Siamo arrivati al capolinea? Presentato il libro "il signor Colombo" Chef di casa nostra: Cristian Marini 29 30 31 32 34 36 37 38 40 41 42 43 44 50 52 53 56 I volti: Alberto Sacella AVIS: Festa degli auguti 2012 Classe 1942 Fotocronaca Un arcobaleno di auguri Neolaureati - Santa Cecilia 2012 Come eravamo Inno al vino rosso Concerto del Coro "Effatà" Lokomat: tecnologia avanzata in medicina riabilitativa Elezioni scolastiche Gli auguri dell'AIDO Le pagine del Comune Pro loco: Capodanno in piazza Attività ASD Judo Sarnico Anagrafe parrocchiale Famiglia Clotildo Parigi Dicembre 2012 Il prossimo numero de “il Porto” sarà in distribuzione da venerdì 25 Gennaio 2013. Si raccomanda l'invio degli articoli in word e delle immagini in Jpeg ad alta risoluzione, entro e non oltre lunedì 14 gennaio 2013, a [email protected] o la consegna presso la casa parrocchiale. Il materiale pervenuto oltre il limite stabilito non potrà essere pubblicato se non nel mese successivo. Grazie per la collaborazione. Orario Sante Messe Festivo ore 8.00 - 8.45 (Ospedale) 9.30 - 11.00 - 18.00 - 20.00 (Parrocchia) Feriale ore 7.00 (Ospedale) 8.00 - 16.00 - 20.00 (Parrocchia) Vigilia di Festa ore 18.00 - 20.00 (Parrocchia) Funerali: ore 15.15 E' Natale! N. Telefonici ed e-mail utili Parrocchia 035 910056 don Luciano 348 9049113 Oratorio 035 912 078 don Loris 328 3932361 Sacrista 339 2087660 Centro pr. ascolto 035 910916 Sala Giochi (Meulì) 035 912107 Cine Junior 035 910916 Centro Quader 035 912420 Centro Famiglia 035 911252 Casa di riposo 035 4261453 Il Battello 035 914421 Carabinieri 035 910031 Emergenza sanitaria 118 Guardia medica 035 914553 Ospedale 035 3062111 Farmacia 035 910152 (orari 8.30-12.30 / 15.30-19.30 Sito web: www.parrocchiasarnico.it E-mail sito web: [email protected] Sito C.SI.: www.csioratoriosarnico.it E-mail C.S.I.: [email protected] E-mail de “ilPorto: [email protected] E-mail parroco: [email protected] E-mail don Loris: [email protected] c/c postale Parrocchia: N. 49089303 Direttore responsabile: GIUSEPPE VALLI Amministrazione: don LUCIANO RAVASIO - Casa parrocchiale: Tel. 035 910 056 Autorizzazione Tribunale di Bergamo n. 1 del 14.01.1971 Stampa e inserzioni pubblicitarie: Tipografia Sebina Sarnico - Tel. 035 910 292 Redazione: don L. Ravasio, don L. Fumagalli, M. Dometti (CIVIS), R. Gusmini e S. Marini. Collaboratori: don V. Salvoldi, A. Arcangeli, P.L. Billi, L. Cuni, G. Cadei, C. Casati, G. Dossi, G. F. Gaspari, P. Gusmini, R. Modina, G. Schivardi e S. Venchiarutti. Progetto grafico: Studio Példy - Ufficio abbonamenti: Segreteria Casa parrocchiale - Tel. 035 910 056 Credo: Gesù nasce nella mia famiglia! E D I T O R I A L E a cura del parroco Don Luciano È Natale se ogni giorno “respiriamo” la Sua presenza e la scopriamo vera in chi ci vive accanto O ltre i luoghi in cui celebrare l’Anno della Fede, accanto alle cattedrali e alle chiese, Benedetto XVI cita anche le case. Nella Lettera pastorale: Porta fidei, al n° 8 dice: «Avremo l’opportunità di confessare la fede nel Signore Risorto nelle nostre Cattedrali e nelle chiese di tutto il mondo; nelle nostre case e presso le nostre famiglie, perché ognuno senta forte l’esigenza di conoscere meglio e di trasmettere alle generazioni future la fede di sempre». Questa affermazione ci aiuta a dare a questo Natale un respiro più familiare, a esultare per la realtà immensa delle famiglie, chiamate a dare una vita nuova a Cristo che viene oggi, come allora, per condividere la vita della famiglia con le sue gioie e i suoi dolori, con le sue aspettative e le sue speranze. In un periodo faticoso come quello che stiamo vivendo, proprio nella famiglia si rischia di far naufragare l’amore. L’amore deve essere nutrito e rafforzato perché la crisi chiama tutte le famiglie a stare profondamente unite: solo insieme si può resistere! Non solo, ma la presenza viva di Gesù può dare un “tocco” divino a tutto ciò che si vive in ogni rapporto di coppia, meglio se arricchito anche dalla realtà sacramentale e rende significativo, in modo sempre rinnovato, il rapporto tra genitori e figli. Credere che la famiglia, come istituzione umana e come luogo in cui passa l’amore e la salvezza di Dio, è una delle sfide più importanti che nell’Anno della Fede, vogliamo rivivere per un Natale che non sia fatto solo di ricordi nostalgici o di stantii panettoni, ma soprattutto di una vita che chiede di nascere in modo nuovo e rinnovato. Credo che la famiglia rimanga la prima cellula dell’umana società, il cuore e la garanzia di una nuova civiltà fondata sulla gratuità dell’amore. La famiglia ha un compito insostituibile, un ruolo che non può essere delegato ad altri: essa nasce dall’amore ed è chiamata a comunicare l’amore. Che triste sarebbe un mondo senza amore o interamente percorso da un amore conflittuale! Cristo nasce per dare un nuovo entusiasmo perché la casa sia una festa in cui si possa ritrovare il meglio di se stessi e in cui uno si senta raggiunto da Dio che ci ama per quello che siamo e condivide tutta la vita delle nostre famiglie. Così ciascuno trova nel Natale celebrato in casa l’affetto, la comprensione, la condivisione e viene strappato a quello che è il vero dramma dell’uomo d’oggi: la solitudine! La famiglia permette a Dio di esistere ed è per questo che Natale non è solo una ricorrenza ma è far gustare una presenza in modo che ciascuno possa affrontare la vita sapendo che Dic 2012 ilPorto - 3 l’altro c’è sempre e, qualunque cosa capiti, si può sempre contare sulla sua presenza. Celebrare il Natale, anche quando è bello e toccante, non ha senso se poi Lui diventa il grande assente e ci si dimentica di pregare insieme, di leggere di tanto in tanto la sua parola, di fare in modo che sia Lui il vero sostegno per chi vive periodi molto difficili per difficoltà economiche o per la fragilità determinata dalla malattia. È Natale se ogni giorno “respiriamo” la sua presenza e la scopriamo vera in chi ci vive accanto. La famiglia deve “custodire, rivelare, comunicare l’amore” come diceva il Beato Papa Giovanni Paolo II. Essa è per sua natura il “santuario dell’amore”, il luogo in cui ciascuno è accolto come persona, indipendentemente dalle sue qualità e dai beni che possiede. Per questo è bello augurare il Natale dicendo a tutti, specialmente ai più bisognosi: “Non ti lascio solo!” Gli auguri del Vescovo S.E. Monsignor Francesco Beschi 4 - ilPorto Dic 2012 R E S T Questione di soldi U R I a cura del C.P.A.E. Durante il mese di NOVEBRE 2012 le offerte pervenute alla parrocchia registrano l’importo di: che a ggiunte a q uelle pe rvenute d all’inizio d ei l avori d i r estauro d i: più DEPOSITI FIDUCIARI INFRUTTIFERI (prestiti privati) ammontano complessivamente al 30 NOVEMBRE 2012 a: Alla stessa data risultano spesi SITUAZIONE DEBITORIA AL 3O NOVEBRE 2012 - ancora da pagare ai fornitori - debito bancario residuo del mutuo - debito bancario del fido di conto corrente - debito verso privati per PRESTITI (vedi sopra) Totale debiti con varie scadenze ammontanti al 30 NOVEMBRE Grazie di cuore a tutti i benefattori che con generosità hanno partecipato alla raccolta delle offerte del mese di novembre. Degni di segnalazione: - Le immancabili offerte degli ammalati - Le offerte raccolte durante la mostra di quadri, di foto e filmati d’epoca e relativa lotteria A Euro Euro Euro Euro 12.905,00 1.108.780,00 125.000,00 1.246.685,00 Euro 3.320.000,00 " " " " " 142.660,00 861.011,00 376.478,00 125.000,00 1.505.149,00 - Le offerte della bancarella del libro solidale - Coloro che hanno voluto far partecipe anche la parrocchia festeggiando il compleanno - Raccolte dal mercatino di Natale "Gocce di solidarietà" - E tanti altri anonimi Buon Natale dalla redazione “Buon Natale ma che sia quello vero… Non per scartare i regali, ma per guardare il cielo e per capire che ci si può ancora stupire ed emozionare davanti alle cose belle; per scovare il coraggio di accettare ciò che è impossibile cambiare e invece cambiare quello che possiamo correggere; avere la saggezza di capire la differenza tra una cosa e l’altra; per dire grazie; per manifestare amore anche con semplici gesti; per accettare amore ed apprezzare i semplici gesti degli altri; per non continuare ad autocommiserarsi ma accettarsi per come siamo, anche un po’ brutti, un po’ cattivi e magari anche un po’ sciocchi”. Buon Natale a tutti dalla redazione de "il Porto" (Civis) Dic 2012 ilPorto - 5 Per celebrare il tempo di Natale a cura del Parroco don Luciano "Natale, Natale" era, sul finire del Medioevo, un grido di gioia, una delle acclamazioni preferite della folla esultante. I due poli che racchiudono il tempo di Natale costituiscono un segno di comunione fra le Chiese d'Oriente e d'Occidente, perché l'Epifania è una delle festività che l'Oriente celebra con più solennità: è stata istituita alla fine dell'era delle persecuzioni per commemorare la manifestazione del Signore nella car carne (Epifania significa: apparizione, illuminazione, manifestazione, chiarezza, ed è vicina al termine teofania); la festività è centrata sulle tre manifestazioni di Gesù nel mondo: l'adorazione dei Magi, la teofania del battesimo e il primo miracolo a Cana, su sollecitazione della Vergine; la festività del Natale è stata istituita in Occidente più o meno alla stessa epoca, ma per commemorare la nascita nella grotta a Betlemme. La Chiesa d'Oriente ha ripreso la festività del Natale dall'Occidente; la Chiesa d'Occidente ha ripreso l'Epifania dall'Oriente, conservandone il nome greco, ma ciascuna delle due metà della Chiesa conserva le sue preferenze. Note • Il colore liturgico di questo tempo è il bianco (o giallo-oro). • Di conseguenza, per la composizione floreale, il colore bianco è da preferirsi al rosso (ad esempio, se si sceglie di usare le stelle di Natale). Eventuali piante o composizioni natalizie rosse si possono collocare al fondo della chiesa o all’ingresso, realizzando un bouquet di accoglienza che, non essendo direttamente legato alla celebrazione liturgica, offre maggiore libertà di stile. • Gli atteggiamenti caratteristici sono: l’accoglienza e il dono di sé nelle relazioni con Dio e con i fratelli; la gioia, la lode e il rendimento di grazie. • La solennità del tempo si manifesta nella ricchezza dei segni festivi: fiori, canto (ad esempio, torna il canto del Gloria in forma solenne) e musica, valorizzazione della dimensione simbolica (movimenti, gesti, segni ecc.). • Per sottolineare l’unità e la continuità, il repertorio dei canti natalizi viene prolungato per tutto il tempo di Natale, fino alla festa del Battesimo di Gesù. 6 - ilPorto Dic 2012 Un singolare decalogo per un Natale diverso Ecco qualche regola che può dare una svolta anche al nostro modo di vivere il Natale. È tempo di frenare il consumismo e le spese pazze, di ritornare al cuore e al vero significato del Natale. - Non acquistate regali costosi, ma limitatevi nel donare agli altri cose utili ed essenziali. - Non rifornitevi di cibo eccessivo, che poi buttate via, ma donate ai poveri i vostri risparmi. - Non comprate botti di qualsiasi tipo, ma risparmiate anche qui per donare a chi non può sorridere alla vita. - Non rincorrete vacanze costose in Italia o all'Estero, ma destinate i vostri risparmi ai disoccupati o cassintegrati italiani. - Non spendete troppo in divertimenti, soprattutto nelle discoteche o nelle balere, ma destinate questi risparmi ai giovani in difficoltà. - Non investite troppo in giochi natalizi, ma mettete da parte una buona somma in denaro per adottare un bambino a distanza. - Non consumate il vostro tempo libero solo in divertimenti, ma destinate qualche momento al servizio della gente. - Non impegnate il tempo natalizio solo in attività materiali, ma destinate un congruo tempo anche alle vostre esigenze spirituali. - Non siate superficiali nel curare la vostra personalità, ma cercate sempre di più, nella vostra profondità umana, per dare il meglio agli altri. - Non presentatevi agli altri con falsi sorrisi, ma comunicate agli altri ciò che portate nel cuore in ogni istante. C O M Centro Primo Ascolto e coinvolgimento Vicariale U N I T À A cura del C.P.A.C. Vicariale La "Carta dei Servizi" del C.P.A.C. S i informa la comunità che nel nostro vicariato sono aperti due Centri di Primo Ascolto e Coinvolgimento: vicariale quello di Villongo e parrocchiale quello di Sarnico. Qui sotto troverete "la carta" dei servizi dei rispettivi centri che non intendono sovrapporsi, ma completarsi lavorando in sinergia tra loro e con il Centro diocesano. Questo per rispondere al meglio ai bisogni delle persone in difficoltà che bussano alle nostre porte. Illustriamo nel dettaglio i contenuti della "Carta dei Servizi" Centro Primo Ascolto e Coinvolgimento vicariale Servizio di trasporto ammalati (da concordare con anticipo) Sevizio mobili (ritiro e consegna materiale “usato” ma efficiente, arredamenti in genere, elettrodomestici, materiale per l’ infanzia, ecc. naturalmente sempre da concordare preventivamente con un nostro incaricato per un controllo preventivo) Rapporto con enti del territorio (Comunità Montana, Comune di Villongo, servizi sociali e assistenti sociali di Villongo e Sarnico) Servizio di accesso e assistenza per il fondo famiglia Caritas (richieste di aiuto per pagamento bollette o aiuto integrazione Servizio e supporto per inserimento disabili (convenzione con alimenti, solo come da parametri in linea con le direttive della il comune di Villongo). Caritas nazionale) CARTA DEI SERVIZI DEL C.P.A.C. PARROCCHIALE DI Servizio in prestito di accessori e materiale ospedaliero (letti SARNICO (Bg) ospedalieri, materassi antidecubito, carrozzine per esterno e in- Centro Primo Ascolto e Coinvolgimento (CPAC) parrocchiale terno, stampelle, ecc. secondo le disponibilità) Servizio di accoglienza, ascolto e sostegno alle persone in difficoltà Aiuto e collaborazione alla ricerca di badanti o collaboratori domestici (la famiglia/persona interessata, ci richiede una collaboratrice o una badante e noi creiamo il contatto tra il richiedente e la stessa collaboratrice/badante) Servizio di orientamento delle persone secondo il bisogno riscontrato verso le realtà del territorio Rapporti con enti territoriali per individuare le possibili risposte ai bisogni delle persone Incontrate Servizio vestiario (consiste nella possibilità di avere biancheria “usata” per la casa, coperte, lenzuola, vestiti, scarpe, ecc. e oc- Azione di sensibilizzazione e stimolo verso la comunità e le istituzioni affinché ci si renda più consapevoli e corresponsabili nei confronti casionalmente disponiamo di materiale nuovo) delle nuove povertà. Dic 2012 ilPorto - 7 R I F L E S S I O N E N ATA L I Z I A da "Famiglia Cristiana" Perché no ai Presepi e sì alla “festa delle zucche? Come si può parlare di Natale senza menzionare Gesù Bambino, come vorrebbero alcuni insegnanti a scuola? Una vera integrazione con altre culture e religioni nasce dalla conoscenza e dal rispetto reciproco. C i pare importante segnalare due lettere su questo argomento d'attualità, indirizzate dai lettori al settimanale “Famiglia Cristiana” e la relativa risposta del Direttore. Ve le proponiamo. Prima lettera Può una società sempre più multietnica diventare il pretesto per farci rinunciare a riti e simboli della nostra religione? Le istituzioni devono mantenere, come è giusto, una certa laicità. Ma è innegabile che la nostra storia affondi le radici nel cristianesimo. Così come è un dato inconfutabile che la religione cattolica conti in Italia il maggior numero di fedeli. Tra istituzioni pubbliche e Chiesa, da sempre esistono rapporti consolidati. Non mi riferisco solo ai Patti Lateranensi ma anche a tante consuetudini, cui non è giusto rinunciare. Nella società globalizzata, in cui coesistono più religioni, è necessario il rispetto reciproco. Purtroppo c’è chi tramuta questo rispetto in censura. I casi di cui siamo testimoni, in questi anni, sono tanti. Dalla distruzione di presepi nelle vie e piazze delle città, alla rimozione dei crocifissi nei luoghi pubblici. Dall’abbandono di statue e icone sacre, al divieto dei canti natalizi a scuola. Chi pone questi veti, purtroppo, si fa scudo della tutela delle minoranze religiose. Così, la tolleranza verso altre fedi diventa intolleranza verso i cristiani. È un falso “buonismo” che va smascherato. Mi pare che, nel Paese, ci sia un’escalation per mettere all’angolo la nostra religione. Un tempo, gli edifici pubblici venivano inaugurati con una benedizione e lo stesso avveniva in tante altre manifestazioni. Ma il livello più basso è negare la benedizione ai presepi a scuola. Una società che si sgancia dai valori cristiani è destinata a impoverirsi, sia dal punto di vista spirituale che culturale. Forse, mai come in questo periodo storico, avremmo bisogno di valori in cui credere. 8 - ilPorto Dic 2012 Seconda lettera Voglio raccontare un fatto accaduto al mio paese. Faccio parte di un’associazione di volontari che saltuariamente realizza spettacoli, rappresentazioni teatrali e intrattenimento per grandi e piccini. Per dicembre ci hanno chiesto di organizzare una festicciola per i bambini della scuola materna comunale, con un racconto sul Natale. Avevamo pensato di animare la poesia “Notte Santa”, ma ci hanno risposto che non era possibile, nel modo più assoluto. Non bisognava nominare Gesù Bambino perché la scuola è laica e in classe ci sono diversi bambini non cristiani. Ora mi chiedo: come si può parlare di Natale senza menzionare la nascita di Gesù Bambino? Se abbandoniamo la nostra storia e le nostre tradizioni, non stiamo rinnegando la fede cristiana? Non ci stiamo adeguando a una società troppo secolarizzata? Mi fa riflettere, infine, che gli insegnanti che non vogliono il presepe in classe spesso sono gli stessi che, con zelo e passione, organizzano “Halloween”: la festa delle zucche vuote che non ci appartiene! quanto scrisse Kierkegaard nei suoi diari: «La nave, ormai, è in mano al cuoco di bordo. E le parole che trasmette il megafono del comandante non riguardano più la rotta, ma il menu del giorno dopo». Perfetta metafora dei nostri giorni. Risposta del direttore Bisognerebbe fermarsi a riflettere su tante contraddizioni, spacciate per conquiste civili. Una società che vuole fare a meno di Dio, non sarà senz’altro migliore. L’eclissi del sacro va di pari passo con lo smarrimento dell’uomo contemporaneo. È quanto mai attuale Quel che conta non è più lo spirito, ma il corpo. O meglio la pancia con i suoi istinti più bassi. Vogliamo fare a meno di Dio e poi siamo disposti a credere a tutto. Non più credenti, ma “creduloni”, che regolano la propria vita sugli oroscopi e le scaramanzie. Lo stesso vale per gli inse- gnanti che negano il presepe a scuola, ma sono zelanti nell’organizzare la festa delle “zucche vuote”. Lungi da me qualsiasi accostamento, ma la tentazione è fortissima. Si rinuncia a secolari tradizioni religiose per dare spazio a insolite feste, delle cui origini ben pochi sanno. L’importante è adeguarsi alle mode, essere al passo con i tempi. Pazienza se trasformiamo l’esistenza in un perenne “carnevale”, con maschere che non nascondono il volto, ma la nostra profonda insoddisfazione e povertà spirituale. Quel che è peggio, poi, sono le motivazioni che giustificano alcuni comportamenti, come vietare il segno della croce in classe o i presepi a scuola. Non so se a prevalere sia l’ipocrisia o l’ignoranza. Rinunciare alle nostre tradizioni religiose, come segno di rispetto verso una società oggi multiculturale e multi religiosa, è quanto di più insensato possa esserci. Una vera integrazione non chiede a nessuno di “dissolversi” o di rinunciare alla propria storia. La nostra tradizione, volenti o no, è cristiana. Anche chi non crede, non può prescindere da un contesto cristiano che caratterizza l’Occidente. Sarebbe difficile, altrimenti, capire la storia, l’arte, la musica, la poesia che, nei secoli, hanno arricchito il nostro patrimonio culturale. Musulmani ed ebrei, spesso, rispettano i nostri simboli religiosi più di quanto lo facciamo noi. La reciproca conoscenza aiuta a crescere e ci arricchisce nella mente e nello spirito. Guai allora a rinunciare alle nostre tradizioni, dai presepi ai canti natalizi, ma apriamoci, con fiducia, a una società multiculturale e multi religiosa. Infine, una domanda maliziosa a chi vorrebbe rinunciare ai presepi: siamo nel 2012, ma a partire da quale evento? Dic 2012 ilPorto - 9 E V E N T I Dall'Osservatore Romano Ottobre 2012 S Calendario dell'Anno della Fede Anno 2013 i è aperto nel mese di ottobre l’"Anno della fede". Il calendario dell’Anno che si concluderà il 24 noApertura vembre 2013 . "Anno della Sono previsti alcuni avvenimenti che vedranno Fede" la presenza di Benedetto XVI ad una serie di incontri, convegni e iniziative che approfondiranno i diversi temi religiosi e culturali legati alla celebrazione stessa. Vi terremo informati sui più importanti e nel frattempo ecco ciò che la segreteria ha messo a disposizione per questi mesi. Sul "Porto" del mese di settembre abbiamo pubblicato la parte del calendario relativa agli ultimi mesi del 2012. In questo numero pubblichiamo quello del 2013, anche come sussidio per vivere l’Anno della fede, con la consapevolezza che viene offerto un tempo particolare di grazia. La fede ha bisogno di essere ripensata e vissuta con sempre maggior convinzione, coraggio ed entusiasmo, perché a quanti incontriamo sia offerta una parola di speranza e uno sguardo di amore. nella basilica di San Paolo fuori le Mura. Presso la pinacoteca della basilica sarà inoltre visitabile - fino al 24 novembre 2013 - l’esposizione "Sanctus Paulus extra moenia et Concilium Oecumenicum Vaticanum II". 2 febbraio - Città del Vaticano Celebrazione presieduta dal Papa nella basilica di San Pietro in occasione della Giornata mondiale dei religiosi e delle religiose. 7 febbraio - Roma Inaugurazione della mostra sull’Anno della fede a Castel Sant’Angelo. L’esposizione durerà fino al 1° maggio 2013. 25-26 febbraio - Roma Congresso internazionale sul tema «Santi Cirillo e Metodio fra i popoli slavi: 1150 anni dall’inizio della missione». I lavori si svolgeranno il giorno 25 presso il Pontificio Istituto Orientale e il giorno 26 alla Pontificia Università 25 gennaio - Roma Celebrazione ecumenica alla presenza di Benedetto XVI Gregoriana. 10 - ilPorto Dic 2012 24 marzo - Roma Benedetto XVI celebra la Domenica delle Palme, giornata tradizionalmente dedicata ai giovani in preparazione alla Giornata mondiale della gioventù. Confermazione. Il Santo Padre conferirà la Cresima a un piccolo gruppo di giovani. 5 maggio - Città del Vaticano Celebrazione papale in occasione della Giornata delle confraternite e pietà popolare. 7 luglio - Città del Vaticano Alla presenza del Papa, conclusione in piazza San Pietro del pellegrinaggio dei seminaristi, novizi e novizie. 23-28 luglio - Rio de Janeiro Giornata mondiale della gioventù. 18-19 settembre Seminario di studio organizzato dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica delle università cattoliche, sul valore del Catechismo della Chiesa Cattolica nell’insegnamento della teologia. 29 settembre - Città del Vaticano Giornata dei catechisti alla presenza di Benedetto XVI. La giornata sarà anche l’occasione per ricordare il ventesimo anniversario della pubblicazione del Catechismo della Chiesa Cattolica. 13 ottobre - Città del Vaticano Celebrazione di una Giornata mariana alla presenza di Benedetto XVI e di tutte le associazioni mariane. 24 novembre -Città del Vaticano Il Papa presiede la celebrazione conclusiva dell’Anno della fede. 4-6 aprile - Roma. Convegno dell’Associazione Cattolica Internazionale Scienze dell’Educazione. Parteciperà la Congregazione per l’Educazione Cattolica 18 maggio - Città del Vaticano Vigilia di Pentecoste. Verrà celebrata da Benedetto XVI e dedicata a tutti i movimenti, con il pellegrinaggio alla tomba di Pietro e invocazione allo Spirito Santo. 13 aprile - Città del Vaticano. Concerto dal titolo «Oh My Son», nell’Aula 2 giugno Paolo VI. Solenne adorazione eucaristica presieduta da Papa Benedetto XVI. L’adorazione si svol15-17 aprile gerà in contemporanea in tutto il mondo in Giornata dei seminari in occasione del 450° occasione della festa del Corpus Domini. anniversario della loro istituzione. Giornata di studio, organizzata dalla Congregazione 16 giugno per l’Educazione Cattolica, sulla rilevan- Giornata della "Evangelium vitae" alla preza dei documenti del concilio Vaticano II e senza del Papa. La Giornata sarà dedicata del Catechismo della Chiesa Cattolica, nel- alla testimonianza del Vangelo della vita, a la formazione dei candidati al sacerdozio e difesa della dignità della persona dal primo nell’ambito della revisione in corso della "Ra- istante fino al suo ultimo momento naturale. tio fundamentalis institutionis sacerdotalis". 22 giugno - Città del Vaticano Grande concerto per l’Anno della fede in 28 aprile - Città del Vaticano Giornata dedicata a tutti i ragazzi e le ragaz- piazza San Pietro. ze che hanno ricevuto il sacramento della Prefazione dell'Arcivescovo Monsignor Rino Fisichella: «Papa Benedetto XVI nella Lettera Apostolica Porta fidei, con la quale indice l’Anno della fede, scrive: «Desideriamo che questo Anno susciti in ogni credente l’aspirazione a confessare la fede in pienezza e con rinnovata convinzione, con fiducia e speranza. Sarà un'occasione propizia anche per intensificare la celebrazione della fede nella liturgia, e in particolare nell’Eucaristia, che è “il culmine verso cui tende l’azione della Chiesa e insieme la fonte da cui promana tutta la sua energia”. Nel contempo, auspichiamo che la testimonianza di vita dei credenti cresca nella sua credibilità. Riscoprire i contenuti della fede professata, celebrata, vissuta e pregata, e riflettere sullo stesso atto con cui si crede, è un impegno che ogni credente deve fare proprio, soprattutto in questo Anno» Dic 2012 ilPorto - 11 CHIESA UNIVERSALE «Siete i primi missionari tra i vostri coetanei» da “Avvenire" Benedetto XVI ai giovani: abbiate il coraggio di «partire» da voi stessi per «andare» verso gli altri Essere i «primi missionari» tra i coetanei, soprattutto sfruttando le possibilità offerte e dalla facilità con cui oggi si può viaggiare. È questo in sintesi l’appello che Benedetto XVI rivolge ai giovani nel messaggio diffuso per la 28a Giornata mondiale della gioventù, che si terrà a Rio de Janeiro nel luglio 2013 e il cui percorso di preparazione coincide con l’Anno della Fede. In otto paragrafi il Papa racchiude un piccolo «compendio» della missione dei giovani, ispirandosi al tema scelto per questa edizione dell’evento mondiale: «Andate e fate discepoli tutti i popoli!». «Far conoscere Cristo è il dono più prezioso che potete fare agli altri», dice in apertura il Papa che invita tutti a Rio. E subito dopo Bendetto XVI affida alle nuove generazioni un mandato; «Voi siete i primi missionari tra i vostri coetanei», dice il primo paragrafo. Nel secondo paragrafo nota che «l’impegno missionario è una dimensione essenziale della fede: non si è veri credenti senza evangelizzare». E l’essere missionari presuppone la conoscenza di questo patrimonio ricevuto, che è la fede della Chiesa. Ricorda il Pontefice nel terzo paragrafo, «l’evangelizzazione parte sempre dall’incontro con il Signore Gesù», dal cui amore è necessario «lasciarsi condurre». «Raggiungete tutti i popoli» è il titolo del quarto paragrafo: Volgete gli occhi e guardate intorno a voi - dice il Papa - tanti giovani hanno perduto il senso della loro esistenza. Andate! Cristo ha bisogno anche di voi. Lasciatevi coinvolgere dal suo amore, siate strumenti di questo amore immenso, perché giunga a tutti, specialmente ai più “lontani”. Due i campi privilegiati per giovani nei quali essere missionari: Internet e mobilità. Inoltre, nota il Papa nel quinto paragrafo «l’annuncio di Cristo non passa solamente attraverso le parole, ma deve coinvolgere tuta la vita e tradursi in gesti d’amore». Se poi il sesto paragrato ricorda gli strumenti fondamentali per vivere l’annuncio (come la preghiera e i sacramenti) e le situazioni di mancanza di libertà religiosa, il settimo ricorda che l’opera missionaria va sempre vissuta nella comunione con la Chiesa. Nell’ultimo paragrafo, Benedetto XVI ringrazia i giovani per il «dinamismo» che portano alla Chiesa. Il Papa: è bello essere anziani - La vita non perde mai valore La visita alla casa famiglia della Comunità di Sant’Egidio sul Gianicolo «La vostra preghiera può proteggere il mondo più dell’affannarsi di tanti» «…Vengo tra di voi come vescovo di Roma, ma anche come anziano in visita ai suoi coetanei. Superfluo dire che conosco bene le difficoltà, i problemi e i limiti di questa età, e so che queste difficoltà, per molti, sono aggravate dalla crisi economica. Talvolta, a una certa età, capita di volgersi al passato, rimpiangendo quando si era giovani, si godeva di energie fresche, si facevano progetti per il futuro. Pur nella consapevolezza delle difficoltà che la nostra età comporta, vorrei dirvi con profonda convinzione: è bello essere anziani! Nella Bibbia, la longevità è considerata una benedizione di Dio; oggi questa benedizione si è diffusa e deve essere vista come un dono da apprezzare e valorizzare. Ognuno di noi, in qualunque tappa dell’esistenza, è voluto e amato da Dio, ognuno è importante e necessario. L’odierna visita si colloca nell’anno europeo dell’invecchiamento attivo della solidarietà tra generazioni. E proprio in questo contesto desidero ribadire che gli anziani sono un valore per la società, soprattutto per i giovani. Non ci può essere vera crescita umana ed educazione senza un contatto fecondo con gli anziani, perché lo loro stessa esistenza è come un libro aperto nel quale le giovani generazioni possono trovare preziose indicazioni per il cammino della vita... Cari amici, 12 - ilPorto Dic 2012 alla nostra età facciamo spesso l’esperienza del bisogno dell’aiuto degli altri; e questo avviene anche per il Papa. Nel vangelo leggiamo che Gesù disse all’apostolo Pietro: «Quando eri giovane ti cingevi la veste da solo, e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le mani, e un altro ti cingerà la veste e ti porterà dove tu non vuoi» Il Signore si riferiva al modo in cui l’apostolo avrebbe testimoniato la sua fede fino al martirio, ma questa frase ci fa riflettere sul fatto che il bisogno di aiuto è una condizione dell’anziano. Vorrei invitarvi a vedere anche in questo un dono del Signore, perché è una grazia essere sostenuti e accompagnati, sentire l’affetto degli altri! Cari fratelli e sorelle anziani, talvolta le giornate sembrano lunghe e vuote, con difficoltà, pochi impegni e incontri; non scoraggiatevi mai: voi siete una ricchezza per la società, anche nella sofferenza e nella malattia. E questa fase della vita è un dono anche per approfondire il rapporto con Dio. L’esempio del beato Papa Giovanni Paolo II è stato ed è tutt’ora illuminante per tutti. Vi affido tutti alla materna intercessione della Vergine Maria, che accompagna sempre il nostro cammino con il suo amore materno, e volentieri imparto a tutti gli anziani l’apostolica benedizione». Il Papa a Bartolomeo I: «Insieme verso l’unità» «La piena comunione è un dono che viene da Dio» Quella tra le Chiese di Roma e di Costantinopoli «è una comunione profonda e reale, sebbene ancora imperfetta, che si fonda non su ragioni umane di cortesia e di convenienza, ma sulla fede comune nel Signore Gesù Cristo, il cui Vangelo di salvezza ci è pervenuto grazie alla predicazione e alla testimonianza degli apostoli, suggellato dal sangue del martirio». Lo ha ribadito Benedetto XVI nel Messaggio inviato al patriarca ecumenico Bartolomeo I in occasione della festa liturgica di sant’Andrea. Nella sua missiva il Pontefice racconta come lo scambio di delegazioni tra Roma e Costantinopoli, che si rinnova ogni anno in occasione delle rispettive feste patronali di Sant’Andrea al Fanar e dei Santi Pietro e Paolo a Roma, «testimonia in modo concreto il legame di vicinanza fraterna che ci unisce». «Potendo contare su questo solido fondamento - continua il Papa - possiamo procedere insieme con fiducia nel cammino che conduce verso il ripristino della piena comunione». E «in questo cammino, grazie anche al sostegno assiduo e attivo di vostra santità abbiamo compiuto tanti progressi, per i quali le sono molto riconoscente», scrive a Bartolomeo il Pontefice. E prosegue «Anche se la strada da percorrere può sembrare ancora lunga e difficile, la nostra intenzione di proseguire in questa direzione resta immutata, confortati dalla preghiera che nostro Signore Gesù Cristo ha rivolto al Padre: “siano anch’essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda”». Nella sua lettera Benedetto XVI rinnova la sua «viva riconoscenza per le parole pronunciate al termine della celebrazione per il cinquantesimo anniversario dell’apertura del concilio Vaticano II e per l’apertura dell’Anno della Fede». Nel messaggio il Papa ringrazia inoltre «di tutto cuore» Bartolomeo I e il Santo Sinodo del Patriarcato «per aver voluto inviare un delegato fraterno affinché partecipasse all’Assemblea ordinaria e generale del Sinodo dei vescovi sul tema : “La nuova evangelizzazione per la trasmissione delle fede cristiana”». Benedetto XVI chiude il messaggio unendosi alla preghiera del Patriarcato ecumenico «per la pace nel mondo intero, per la prosperità delle sante Chiese di Dio e per l’unione di tutti». «A Natale siate semplici come i pastori» Il cardinale Bagnasco scrive ai bambini: la vita si realizza quando si ama molto «Siate semplici come i pastori e la vostra fede in Dio sia la sorgente della vostra gioia». È l’invito, e l’augurio che il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, ha rivolto ai bambini e ai ragazzi del catechismo nella lettera che ha scritto in occasione delle imminenti festività Natalizie. «Il Santo Natale 2012 - si legge nella lettera - è come sempre un evento specialissimo, che ci stupisce e ci meraviglia: Dio stesso si è fatto come noi, per manifestarsi e comunicarci il suo amore infinito, la sua stessa vita». Ma quest’anno - spiega l’arcivescovo - è ancora più speciale. È un anno di grazia, che per una bella intuizione del papa Benedetto XVI, è dedicato alla fede. «Possiamo scoprire insieme quanto è bello essere amici di Gesù, fidarci di Lui, affidarci a Lui, sentirci presi per mano e ascoltare la sua voce e la Sua Parola. Vivere la pienezza della gioia!». La Lettera dell’Arcivescovo per il Natale, è ormai una tradizione per l’arcidiocesi. Nel testo di quest’anno il cardinale ricorda inoltre ai più piccoli che la testimonianza della propria fede non riguarda solo gli adulti ma tutti i battezzati. «Non pensate - ammonisce il porporato - che testimoniare la fede sia un compito solo da grandi; è di tutti, bambini e ragazzi, giovani e adulti. Affacciati alla porta della vita, siamo passati, quando eravamo piccolissimi, da un’altra porta, quella del Battesimo, che ci ha permesso di entrare nella vita di Dio». Questo, ha proseguito, «è stato possibile perché Gesù, il Figlio di Dio, si è fatto uomo e ci ha aperto la “porta della vita” ci ha condotto alla comunione con il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo». «Questo - ha spiegato ancora il pastore - è il mistero del Natale che vorrei narrarvi con l’aiuto e il ricordo dei pastori. Essi sono stati i primi ad essere chiamati dagli Angeli a contemplare e ad adorare la nascita del Figlio di Dio». I pastori, ha detto ancora il cardinale, «hanno adorato il Divin Bambino e hanno iniziato un altro “viaggio”; sono diventati testimoni della fede, mandati ad annunciare a tutti la gioia della salvezza, la vita nuova con Gesù e la liberazione dal peccato». E «se ne tornarono glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano visto e udito». Ed è per questo che il cardinale esorta tutti noi, i più piccoli, ma anche gli adulti, a «lodare e glorificare Dio». Infatti , «siamo chiamati a vedere e a riconoscere la presenza del Signore e ad annunciare le cose belle che fa nella vita degli uomini». «La vera vita - ha concluso - non si realizza quando si possiede tanto, ma quando si ama molto». Dic 2012 ilPorto - 13 CHIESA DIOCESANA Monsignor Bellini - Addio al teologo dell’ecumenismo da “L’Eco di Bergamo” Lo studioso morto in casa di riposo a 93 anni. Dagli studi su Barth all’impegno nel Concilio Fu nel Segretariato per l’unità dei cristiani Una vita sacerdotale lunga 67 anni, scandita da insegnamento, studio della teologia protestante ed esperienze intense come perito conciliare e nel Segretariato per l’unità dei cristiani. È stato anche rettore della basilica di Santa Maria Maggiore. È morto monsignor Alberto Bellini. Aveva 93 anni e da alcuni mesi era ospite nella casa di riposo-Fondazione Piccinelli di Scanzorosciate. Monsignor Bellini nasce a Viadanica il 24 ottobre 1919. Entrato in Seminario, nel 1941 viene inviato a Roma come alunno del collegio Ceresoli per perfezionare gli studi teologici. La permanenza dura due anni. Conclusi gli studi in Seminario, è ordinato sacerdote il 26 maggio 1945. Si laurea poi in Filosofia alla Cattolica di Milano con una tesi sul teologo protestante Kark Barth. Don Bellini viene subito incaricato dell’insegnamento nel Seminario minore di Clusone, poi a Romano come vicerettore del collegio, e nel Seminario diocesano come docente di Teologia fondamentale, in particolare Cristologia ed Ecclesiologia. Fra gli anni Ottanta-Novanta, docente di Ecclesiologia all’Istituto superiore di Scienze religiose. Il suo grande merito è di aver saputo tradurre ai seminaristi le riforme e le problematiche del Vaticano II, compito non facile soprattutto nell’immediato post-Concilio. In una intervista alle nostre testate, monsignor Bellini aveva ricordato il suo impegno di perito conciliare al Vaticano II. «Diedi il mio apporto nel far risaltare che gli atti della Chiesa sono gli atti di Cristo. La gerarchia è uno strumento. Inoltre, occorreva riconoscere un valore di ecclesiologia anche alle chiese protestanti, non tanto come parallele alla Chiesa cattolica, ma come partecipazione imperfetta alla Chiesa una e perfetta.». Siamo in questa chiesa del seminario - ha sottolineato il vescovo Francesco Beschi che ha presieduto i funerali - luogo che è stato la casa della sua vita, dove ha accompagnato, con il suo sacerdozio, insegnamento e vita, il cammino di tanti, diventati sacerdoti nella Chiesa di Bergamo e a servizio della Chiesa Universale. Ha servito il Signore nella parola, nella vivacità del sapere, nella predicazione e nelle esperienze vissute nel Consiglio e nell’ecumenismo. «I libri gli hanno aperto mente e cuore - ha detto monsignor Pezzoli - e lui li ha aperti a chi incontrava ed educava, nello stile della frase scritta sull’immaginetta ricordo: “La sapienza è un tesoro inesauribile, chi lo possiede ottiene l’amicizia con Dio”». La salma di monsignor Bellini sarà portata nella chiesa parrocchiale di Viadanica, suo paese natale. Dopo la celebrazione della Santa Messa sarà sepolta nel cimitero locale. Una lunga attesa da vivere insieme tra crisi e solidarietà Gli itinerari della diocesi per famiglie e ragazzi per scoprire che cosa significa essere fratelli Gesù nasce, si fa uomo: il Natale è il momento in cui si ricorda questo, e perciò questo periodo di attesa, l’Avvento, diventa anche il momento ideale per riflettere su cosa significa «essere corpo». È il tema scelto quest’anno per gli itinerari pastorali della diocesi, e in particolare per quelli rivolti alle famiglie e ai ragazzi. La fraternità è il modo in cui «siamo chiamati a testimoniare e a vivere il Vangelo non da soli ma insieme» dice il vescovo monsignor Francesco Beschi nella sua lettera pastorale «La fraternità cristiana». Il cammino verso il Natale parte da qui, e si declina in molti modi. Ci sono la lettura e la riflessione: è stato rivolto a tutti (alle famiglie, agli adolescenti, ai preadolescenti) l’invito a riflettere la «Lumen Gentium», la costituzione conciliare sulla Chiesa, e alcuni brani della Novo Millennio inuente» di Giovanni Paolo II, che invita a «fare della Chiesa la casa e la scuola della comunione». Essere fratelli, essere corpo, vuol dire anche essere at- 14 - ilPorto Dic 2012 tenti alle necessità di chi ha più bisogno: è questo il senso del progetto Caritas «Crescere chiese sorelle». La diocesi di Bergamo si è gemellata con l’unità pastorale di Poggio Rusco, nel mantovano, colpita dal terremoto, per sostenere in particolare la ricostruzione delle chiese. Viene quindi esteso a tutti, in particolare ora, l’invito a contribuire a questo progetto. Come si può vivere l’Avvento insieme, in famiglia? L’idea di base è che nella famiglia, piccola comunità, si possono compiere insieme gesti semplici che uniscono e aiutano a vivere e a riempire di senso l’attesa del Natale. Bella l’iniziativa dei gruppi di preghiera nell’Avvento per le famiglie. C’è anche un accenno particolare alla solidarietà, così importante in tempo di crisi, che si può attuare con gesti concreti, ognuno secondo la propria coscienza e sensibilità. Il nome di don Spada nella geografia della città La dedicazione della piazzetta fra L’Eco e la Spm Il vescovo: «Riconoscere la grandezza di chi ci ha preceduto» Aria grigia e fredda nella pìazzetta gremita di gente. Autorità, curiosi, giornalisti, gli amici della sua Schilpario, ma soprattutto i pensionati, i tanti uomini che con don Andrea Spada hanno condiviso anni, lavoro, tante fatiche, ma anche soddisfazioni, tra la redazione, gli uffici, la tipografia de «L’Eco di Bergamo». Il vescovo Francesco Beschi, prima di benedire la piazzetta dedicata a don Spada, ha detto che «abbiamo bisogno di nomi che ci ricordino delle storie. Da oggi qualcuno passerà di qui e magari si chiederà chi fosse don Andrea Spada al quale la piazzetta è dedicata. Abbiamo bisogno di nomi, di storia, di conoscenza affinché conosciamo la grandezza di chi ci ha preceduto e che questa consapevolezza ci faccia sentire responsabili». La mattinata dedicata a don Andrea Spada era cominciata con la Messa nella chiesa delle Grazie, la chiesa che rappresenta la parrocchia nella quale si trova la sede de «L’Eco di Bergamo» e alla quale don Spada era molto legato. La Messa è stata presieduta dal vescovo Beschi e concelebrata da alcuni sacerdoti che hanno condiviso con don Spada un tratto di vita. E il vescovo durante l’omelia ha richiamato la testimonianza di don Spada con la sua vita di sacerdote e giornalista. Ha spiegato il vescovo richiamando la lettera di San Paolo ai Romani: «La fede parte sempre dal cuore. E dal cuore la fede deve salire alla bocca affinché la dica, la racconti. Don Spada anche attraverso il giornale ha raccontato la sua fede, è stato un apostolo della fede, ha detto il Vescovo Beschi». Monsignor Arturo Bellini, presidente della Fondazione Andrea Spada, ha ringraziato il vescovo per le sue parole, per la partecipazione e ha ringraziato tutti i presenti. Il secondo omaggio a don Spada si è celebrato nella piazzetta a Lui dedicata. Il sindaco Franco Tentorio ha ricordato don Spada. «Don Spada aveva sottolineato l’importanza dei valori, la ricchezza interiore dell’animo». Infine l’inaugurazione: il sindaco Tentorio, Mafalda Mai (nipote di don Spada), Giorgio Gandola hanno strappato il drappo tricolore che copriva la semplice lapide: «Piazzetta / Don Andrea Spada / sacerdote e giornalista / 1908-2004». Il vescovo: «Vicini alla scuola per costruire il futuro d’Europa» Alla Casa del Giovane l’incontro con i dirigenti scolastici per lo scambio degli auguri Sottolineato il significato culturale dell’insegnamento della religione cattolica «Il senso della fede è dopo aver meditato, alzarsi un mattino e dire, “Si fa”. Cinquant’anni fa Giovanni XXIII, per fede fece partire il Concilio che contribuì a cambiare non solo la vita dei cattolici, ma il mondo contemporaneo. La scuola oggi ha bisogno di fede: in se stessa, prima di tutto. Perché i ragazzi hanno bisogno della scuola». Lo ha detto il vescovo Francesco Beschi parlando ai dirigenti scolastici riuniti alla Casa del Giovane per lo scambio di auguri natalizi. «La scuola deve riottenere riconoscimento sociale - ha continuato il vescovo - e la Chiesa appoggia la scuola, tutta intera, perché è un frutto pubblico, che appartiene alla coscienza comune di un Paese e resta il mezzo essenziale per offrire un futuro». E, nella scuola, il senso dell’insegnamento della religione cattolica è «offrire un criterio interpretativo della cultura europea. Si è discusso sul tema dell’esclusività delle radici cristiane dell’Europa - ha sottolineato il Vescovo - ma non possiamo disconoscere che il 90% dell’arte, dell’architettura, della cultura europea si è materialmente fat- ta a partire da un impulso di fede». L’Europa è stata molto presente nel discorso del vescovo, che ha sottolineato come siamo di fronte a una generazione cresciuta europea nei fatti. L’incontro natalizio, ormai una tradizione, si è nel tempo trasformato in un’occasione per fare il punto sul senso educativo. Il provveditore ha ricordato come la scuola chieda competenze crescenti, ma anche nuova organizzazione. «In questi tempi incerti - ha continuato Graziani - la scuola deve essere per gli studenti un luogo di sicurezza e speranza». Ai presidi è stato letto in anteprima da monsignor Bonati il documento che la Consulta regionale per la scuola della Cei lombarda presenterà, intitolato «Per una scuola della società civile», uno strumento di lavoro e dibattito che parte dall’idea di una scuola dell’autonomia fortemente raccordata al territorio, di qualità verificabile, con docenti reclutati dalla scuola pur nel rispetto di un quadro nazionale di riferimento e autonomia anche finanziria. Dic 2012 ilPorto - 15 NUMERI UTILI UFFICI COMUNALI tel. 035 924111 - fax 035 924165 Uffici Amministrativi (anagrafe) tel. 035 924126 da lunedì a venerdì 9.00 -12.30 lunedì martedì giovedì 17.30 -18.30 Ufficio Tecnico Comunale Urbanistica/Edilizia Privata tel. 035 924145 Lavori Pubblici/manutenzione tel. 035 92414 PROTEZIONE CIVILE Sede operativa: tel. 035 911893 Responsabile operativo: tel. 338 5467160 e.mail: [email protected] BIBLIOTECA COMUNALE tel. 035 912134 lunedì chiuso Martedì 14.30-19.00 Mercoledì 15.00-19.00 Giovedì 09.00-12.30 15.00-19.00 Venerdì 15.00-19.00 Sabato 09.00-12.30 / 15.00-17.00 Polizia municipale tel. 035924 114 - 335 5454846 da lunedì a venerdì 9.00-12.30 /15.00 - 18.00 Ufficio assistente sociale tel. 035 924152 lunedì 17.30-18.30 mercoledì/giovedì 9.00 12.30 Ufficio tributi tel. 035 924112 lunedì mercoledì venerdì 9.00 -12.30 giovedì 17.30-18.30 MAR 1 DOM 6 LUN MAR MER GIO DOM 7 8 9 10 13 MAR 15 MER 16 GIO 17 VEN 18 DOM 20 LUN 21 MAR 22 SS. Madre di Dio - Giornata della pace ore 17.00 Esposizione, preghiera per la pace e benedizione Giornata infanzia missionaria CMD ore 11.00 Messa solenne ore 17.00 Vespri e benedizione ore 20.45 Consiglio Pastorale Parrocchiale La Casa - separati e divorziati a Villongo ore 20.45 Incontro catechisti col Parroco ore 20.45 Consiglio Pastorale Vicariale a Paratico TRIDUO DI SAN MAURO ore 17.00 Vespri e Benedizione SAN MAURO ore 8.00 Santa Messa ore 10.30 Santa Messa Solenne ore 16.00 Santa Messa e benedizione della reliquia ore 18.00 Santa Messa ore 21.00 Concerto del Corpo musicale cittadino al Cine Teatro Junior ore 20.00 Ufficio Comunitario ore 16.45 Redazione de il Porto ore 21.00 Incontro con i genitori dei battezzandi Scuola Vicariale a Villongo Scuola di preghiera in Seminario ore 14.30 Incontro a Paratico dei chierichetti del Vicariato ore 16.00 Battesimi comunitari ore 20.30 Incontro giovani coppie ore 16.30 Catechesi adulti ore 20.30 Catechesi adulti Catechisti con don Loris Foto Bruno Faglia Gennaio 2013 MER GIO DOM MAR 23 ore 20.45 Preparazione anniversari matrimoniali 24 Scuola Vicariale a Villongo 27 ore 15.00 Associazione Santo Rosario 29 ore 16.30 Catechesi adulti ore 20.30 Catechesi adulti MER 30 ore 21.00 Incontro genitori per i Battesimi GIO 31 ore 15.00 Confessioni classi quinte elementari Scuola Vicariale a Villongo Dic 2012 ilPorto - 17 R I F L E T T I A M O Riflettiamo: Dio creatore a cura di Pier Luigi Billi «Egli parlò e le cose furono fatte, comandò e vennero create». Dio creò il mondo in sei giorni e il settimo cessò dal creare nuove cose Michelangelo Buonarroti: La Genesi nella Cappella Sistina (1511) Creazione del sole, della luna e delle piante La creazione di Eva La creazione di Adamo 18 - ilPorto U na volta nulla esisteva: non il cielo con gli astri, non la terra con le sue bellezze, non gli uomini e gli animali. Esisteva soltanto Dio, il quale non ebbe mai principio. Egli era infinitamente felice. Egli però volle spandere fuori di Sé la propria felicità e qualche cosa delle sue inesauribili perfezioni: creò il cielo, la terra, gli Angeli e gli uomini. “Bonum est diffusivum sui” - il bene ha la necessità in sé, di comunicarsi, di darsi, non può stare in se stesso; la cosa buona, la bontà stessa è essenzialmente comunicazione e partecipazione. Questo già appare nel mistero Trinitario all’interno di Dio, nella storia della salvezza, nella nostra necessità di dare agli altri il bene che abbiamo ricevuto, questo è la verità. Se io sto bene, devo dare questa mia forza interiore all’esterno, agli altri. Il salmo 32,9, afferma: «Egli parlò e le cose furono fatte, comandò e vennero create». Giovanni 1,3 dice: «Tutto fu fatto da Lui e senza di Lui nulla fu fatto di ciò che esiste». Il verbo “creare” vuol dire fare dal nulla e con nulla, cioè senza mezzi; vuol dire far esistere una cosa che prima non era. Questa operazione esige una potenza infinita, propria di Dio, dunque soltanto Dio può creare. L’uomo non può creare, può soltanto trasformare la materia che già esiste. Il muratore per costruire una casa ha bisogno dei mattoni, della calce, dell’acqua, Dic 2012 degli attrezzi. Tutte le nostre lodi a Dio nulla aggiungono all’infinita felicità di Dio, gli procurano soltanto una gloria esterna. Noi invece, nel glorificare il creatore, troviamo la nostra perfezione, la nostra beatitudine. Noi, nella preghiera, proviamo e troviamo una grande pace interiore, perché riconosciamo i nostri limiti di povere creature. Quando e come Dio ha creato? Soltanto Lui avrebbe potuto dircelo e rivelò la creazione del mondo materiale a Mosè, vissuto circa 1.300 anni avanti Cristo, il quale ce l’ha descritta nel primo libro della Sacra Bibbia, chiamato Genesi, usando un linguaggio non rigorosamente scientifico, ma popolare, per essere meglio compreso da tutti. Secondo la descrizione Mosaica, Dio creò il mondo in sei giorni e il settimo cessò dal creare nuove cose. Bendisse tale giorno, lo consacrò e volle che fosse considerato giorno di riposo e Santo. Dio avrebbe potuto creare in un solo istante tutte le cose, ha voluto impiegarvi sei giorni, che però non sono giorni solari, ossia spazi di 24 ore, ma epoche indeterminate, cioè lunghissimi intervalli di tempo. Creò l’universo in uno stato informe, confuso, deponendo però in esso meravigliose forze che, secondo leggi ben precise, avrebbero dovuto svilupparsi e preparare la terra agli esseri viventi, dai meno perfetti ai più perfetti, come l’uomo che è stato creato a somiglianza di Dio. Quindi Dio è Signore e padrone del cielo e della terra, ossia di tutte le cose visibili e invisibili. Egli infatti non ha dato ad esse soltanto una forma, ma le ha create traendole dal nulla. Gli uomini hanno una padronanza relativa nel mondo, non sono padroni, sono degli amministratori, dovendo rendere conto del proprio operato ad altri superiori e a Dio. Dovranno poi certamente morire e lasciare tutto. Soltanto Dio è padrone assoluto, Egli è l’Essere supremo, La Sacra scrittura dice: «Tuoi sono i cieli e Tua è la terra, Tu hai creato il mondo e tutto ciò che è in esso». (Salmo 88,12) «Dio è il Re dei re e il Signore dei dominanti». (I Tim, 6,15). Stando così le cose, che cosa può fare l’uomo? È semplice, riconoscere la propria sudditanza e la propria debolezza e affidarsi, come creatura, a Lui creatore provvidente e custode fedele delle sue creature. Scrivendo queste parole, cari amici, mi sento rinforzato assolutamente indipendente e nessuno può sottrarsi o resistere alla sua infinita potenza. Egli è l’Eterno ed il suo dominio non avrà mai fine. È paziente, permette, ma alla fine Egli arriva, distrugge ogni funesta tirannìa e pian piano ristabilisce l’ordine. ed a proseguire nel bene con la lettera maiuscola. È la verità. Auguro da parte mia a voi tutti, lettori e non lettori, un Santo e felice Buon Natale. R I F L E T T I A M O a cura di don Valentino Salvoldi Gesù Bambino Due riflessioni ed una poesia per augurare che la grazia del Natale dia spazio a Cristo d'incarnarsi in noi M arzo 1945. Sbarcano i soldati, venuti da lontano per portare la libertà. Ma con essa portano anche alcuni problemi. Lui, bello, parla una lingua straniera, ma è esperto in quella lingua che tutti comprendono e che dà vita alla vita, nell’età dell’amore. E una sedicenne da lui concepisce un figlio, prima che egli parta per la battaglia, dalla quale non farà più ritorno. Sola, nella sua stanza sul porto, vede il suo vestito diventare sempre più corto, mentre lievita il ventre. Lei se ne sta tutta assorta nel mistero, nell’attesa del dono d’amore. E verso Natale nasce quel bimbo che stringe al petto e, giovane com’è, la fa sentire grande, mentre gioca a fare la donna col bimbo da fasciare. Così conclude la sua storia Lucio Dalla: “E forse fu per gioco / o forse per amore / che mi volle chiamare / come nostro Signore. Della sua breve vita, il ricordo, / il ricordo più grosso / è tutto questo nome / che io mi porto addosso. E ancora adesso che gioco a carte / e bevo vino / per la gente del porto / mi chiamo Gesù Bambino”. “Gesù”: nome grosso che tutti noi ci portiamo addosso. Gesù: Dio è la salvezza. Questo il mistero proclamato dal Natale: siamo Gesù, salvezza di Dio. La notte santa grida la nostra identità: non siamo cristiani, ma Cristo. Siamo consacrati, unti di Spirito Santo. Siamo Dio. Ecco verificarsi la profezia di Isaia: “Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce: su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse … perché un bimbo è nato per noi”. Ecco l’apparizione della grazia di cui parla S.Paolo: grazia che porta la salvezza per tutti. Grazia che ha un nome: il salvatore Gesù Cristo. Ecco la gloria proclamata dagli angeli ai pastori: “Non temete. Oggi vi è nato nella città di Davide, un salvatore”. Natale: venuta di Dio nella carne. Dio si fa uomo. Dio assume questa mia carne mortale. La 20 - ilPorto Dic 2012 mia carne diventa la carne di Dio. Il Natale va vissuto con i sentimenti di Maria che, guardando suo Figlio, forse così gli diceva: “ Sei figlio di Dio, ma anche figlio mio. Sei Dio e sei come me. Il mio latte nutre il sangue di Dio. Stringendo al petto il frutto del mio grembo, abbraccio il mio Creatore, il mio Signore, il mio Amore”. Cristo non viene in mezzo a noi per farci sognare d’essere buoni almeno un giorno, per invitarci ad una tregua per i nostri conflitti, né per dirci che oggi dobbiamo tutti salutarci ed essere buoni anche solo con un povero del nostro quartiere. Non è la bontà di un giorno che può salvare l’umanità, bensì la presa di coscienza che, da quella prima notte santa, ogni giorno deve essere Natale, ogni giorno devo portare Cristo al mondo, portando me stesso, la mia fede, il mio entusiasmo nel proclamare che rinunciare a Gesù vuol dire rinunciare al meglio di me stesso, alla possibilità di realizzarmi, di crescere nell’amore, di divinizzarmi. Se questa nostra umanità si presenta con tanti problemi, noi credenti abbiamo una risoluzione: la sola bellezza che salverà il mondo è Cristo. Il Cristo storico di duemila anni fa e il Cristo totale. Il Cristo che è ciascuno di noi. Il Cristo che sono io, venuto al mondo con un nome più grande di me stesso: Gesù Bambino. - Rinnegare l’empietà, consistente, secondo S.Paolo, nell’ignorare Dio, nel vivere semplicemente rivolti al presente senza sentire tutto il soave peso dell’eternità, vivere da “adulteri”, cioè da persone che non pongono Dio al primo posto nella loro vita. - Rinascere in virtù di nuove certezze. Tra queste va messo il fatto che Dio non ci salva togliendoci la fatica del vivere, ma garantendo che egli cammina con noi, come con i due discepoli di Emmaus. Ci salva stando accanto a noi e dandoci la gioia di credere nelle sue promesse, che in noi creano vigilanza, attesa, apertura, speranza… tutte virtù che sfociano nell’amore. - Pensare come pensa Dio. E da Lui prendere la forza di essere vigilanti, scommettendo su quell’eternità nelle quale c’immerge la notte di Natale. Notte santa nella quale Dio si fa uomo perché l’uomo si faccia Dio, purché accolga la sua invocazione: “Oggi, se ascolterai la mia voce, non indurire il cuore”. IL SUO, IL NOSTRO NATALE La notte santa ci immerga in quel silenzio che preserva l’anima dal caduco rumore di un nome, presto ricoperto dalla terra. Terra che è fango, senza il cielo. Terra che, con il cielo, è un giardino. E, nell’affascinate silenzio, il più bello tra i figli dell’uomo ci innamori della vita di ogni vivente, illumini le nostre tenebre, ci sussurri che la morte non è l’ultima parola: per chi ha fede l’ultima parola è sempre “vita”. Vita nuova, nel suo, nel nostro Natale. Valentino Salvoldi Dal suo Natale cerco immagini per rinascere con Lui N el presepe ci sono il bue e l’asino: secondo la profezia di Isaia (1,3) il bue e l’asino riconoscono il loro padrone, gli Israeliti non riconoscono il loro Signore. Solo accettando di essere umili e semplici scopriremo la grandezza della misericordia di un Dio “che abbatte i potenti ed innalza gli umili”. Nella mangiatoia, in Betlemme, città del pane, è deposto il futuro pane eucaristico, mistero nel quale ogni aspetto della vita cristiana è riassunto: la messa è l’apice e la sintesi della misericordia di Dio verso l’umanità. La stella è simbolo della fede che ci attrae verso colui che è mite e umile di cuore. Maria è l’espressione più bella dell’umanità che genera il Salvatore e dà vita alla vita: allatta il Figlio dell’Uomo pensando: “Il mio latte si converte nel sangue di Dio”. Giuseppe assurge a prototipo della paternità: rende genitore non tanto lo sperma, quanto quella Parola che i Padri della Chiesa accostavano sempre alla qualifica di forma vitale: “Logos spermaticos”. Il pastore - per gli Israeliti - è immagine del peccatore, maledetto dal fatto di non avere una fissa dimora, di dover vivere come le bestie, di essere povero, privo cioè di quella benedizione che stoltamente Israele faceva consistere nella ricchezza. Lui, il pastore, è il primo beneficiario della misericordia del Signore. Queste immagini sono per noi uno stimolo a rinascere in questo Natale percorrendo sette tappe, riassumibile in una: cogliere l’attimo figgente. - Fare memoria. Vivere come attuale il fatto che Gesù torna a nascere per noi. Il Natale non è solo un fatto storico, ma un dono messo a nostra disposizione , un tesoro, una grazia: oggi posso accogliere la misericordia di Dio. Oggi, se voglio, posso diventare santo. - Immergere il tempo nell’eternità. Per il credente ieri è un ricordo. Domani è un sogno. Oggi è un dono: per questo si chiama anche “presente”. - Operare il miracolo di nascere uomo nuovo: per chi ha tanta fede, il passato è un sacramento e un memoriale. Il futuro è da costruire assieme a Dio e dipende totalmente da Lui e totalmente da noi. E il presente è il tempo di grazia, da vivere nello stupore, tipico dell’eterna infanzia. - Far crescere il corpo di Cristo. Aumentare la grazia del Natale: se do spazio a Cristo d’incarnarsi in me, non solo rinasco come uomo nuovo, ma divento come Cristo. Divento Dio. Dic 2012 ilPorto - 21 A S S O C I A Z I O N I Rubrica Associazione Anziani e Pensionati: il Natale a cura di Gian Franco Gaspari N on ci sono avvenimenti brutti o belli che tengano: il tempo continua il suo cammino inesorabile, totalmente libero da ogni vincolo e così arriva anche il Natale di quest’anno 2012. Atteso sempre comunque: profuso di gioia per tanti, di immensa mestizia per coloro che sono stati investiti dal dolore fisico e morale, insignificante, seppur presente, per i non credenti. Il loro Natale quest’anno noi vogliamo ricordare, assieme al Natale di tanti fratelli e sorelle che la miseria ha assalito, che la prigionia ha incatenato, che la schiavitù tiene oppressi. Ecco: teniamoli presenti in questi giorni per noi di letizia, doniamo loro ed ai tanti che soffrono un pensiero, una preghiera, un accorato appello a Gesù nella mangiatoia perché doni loro un momento, sì solo un momento, della Sua benedizione. A noi rimanga quello che c’è di grande nel Natale: la Pace! Sì, la pace: in noi, fra noi e fra tutti i fratelli; in attesa di quel Natale che Lui dia e dica per sempre al mondo degli umani: La Pace sia con Voi! E chiudo con le stesse parole che Papa Benedetto XVI ha utilizzato per la sua catechesi nell’aula Paolo VI il 12 novembre 2008: «Vieni Signore! Vieni nel tuo modo, nei modi che tu conosci. Vieni dove c’è ingiustizia e violenza. Vieni nei campi dei profughi, nel Darfur, nel Nord Kivu, in tante parti del Mondo. Vieni dove domina la droga. Vieni anche tra quei ricchi che ti hanno dimenticato, che vivono solo per se stessi. Vieni dove Tu sei sconosciuto. Vieni nel modo tuo e rinnova il mondo d’oggi. Vieni anche nei nostri cuori, vieni e rinnova il nostro vivere, vieni nel nostro cuore perché noi possiamo divenire luce di Dio, presenza tua. In questo senso preghiamo con San Paolo: Maranà,thà! ”Vieni, Signore Gesù e preghiamo perché Cristo sia realmente presente oggi nel nostro mondo e lo rinnovi!» Abbiamo parlato di questo Natale 2012 con particolare riguardo alla gente che soffre. Tra le tante sofferenze al limite della sopportazione ed oltre, vogliamo ricordare le vittime assieme agli Eroi della Missione Belém. Ecco in proposito una nostra composizione che speriamo tocchi il cuore di tanti nostri lettori. Missione Belem... di Gian Franco Gaspari Gente che passa, gente che calpesta, gente che fugge; lì una umanità ai limiti, degradata, che ride di sofferenze, che guazza nel marciume accumulato, che nasce, che vive, che muore in solitudine affollata. Haiti: terra di miserie, terra d’inferno. Pure terra di donazione, di miracoli; gente senza nome, in attese brucianti di umanità tremendamente esplosiva. Tra loro: una condivisione cercata Uno spirito che esplode solo dal divino interiore. Che conquista anche solo per una mano tesa o solo in attesa, che canta solo beata appena lasciata la strada, Stracci di umanità, virgulti di fango Sete di distruzione, convivenze laceranti; piccoli, grandi, uomini e donne: impasti d’orrore, votati alla strada, immersi in marciumi. Che vive solo per l’interiore che esplode In una fraternità che solo dall’Alto è donata! Correte, correte innumeri, ma sempre troppo soli! A noi chiedete: anche solo una vita da là strappata è benedizione! 22 - ilPorto Dic 2012 Cantoa curadidi Vincenzo Natale Sciacca La nuova proposta teatrale e musicale della “Bottega dei sogni”, per una spettacolare riflessione sul Natale. I l 12 e 13 gennaio, alle ore 21, presso il “Cinema Junior”, per iniziativa della solita “Bottega dei Sogni”, il vecchio Scrooge, l’immortale personaggio di Dickens gelido come un vento di bufera e accanito come la pioggia battente, ci attenderà sogghignando. Attenti: quel vecchio misantropo, quella iena famelica mirerà, facendosi beffe della mielosa atmosfera natalizia, al nostro portafoglio. Noi invece ci serviremo di lui, grazie a questo adattamento teatrale e musicale che si annuncia coinvolgente e spettacolare come tutto quello che la “Bottega dei sogni” mette in scena, per una riflessione laica sul Natale, sulle inutili carabattole che affollano le nostre giornate, sul gelo che spandiamo attorno a noi perché troppo occupati nelle nostre faccende, e su come quelle faccende ci avvolgano in una spessa coltre di egoismo. Dickens, scrivendo il suo “Canto”, aveva davanti una società, quella inglese del 1840, dilaniata dalla miseria, dall’analfabetismo e dal lavoro minorile; e sottolineando la patologica avarizia di Scrooge intendeva additare le responsabilità della borghesia vittoriana, grassa, appagata, e totalmente insensibile al grido di dolore che veniva dai ceti sociali più bassi. In epoca di crisi economica galoppante, di esodati e precari, di continuo aggravio delle tasse, di cronica disoccupazione, di scialacquamento del denaro pubblico ad opera dei vari Fiorito, il messaggio di Dickens ha una sua drammatica attualità ed è ancora, probabilmente, in grado di indicare le origini del problema: la ricchezza dei ceti dominanti si fonda sullo sfruttamento e sul malessere dei ceti dominati. Dickens non proponeva rivolte e non metteva in discussione il sistema: semplicemente, invitava la borghesia danarosa a scoprire la funzione sociale della ricchezza. È un messaggio che mi sento, con tutto il cuore, di girare ai Tanzi, ai Geronzi e ai Riva (quelli dell’Ilva di Taranto, s’intende) della nostra epoca, che invece considerano come un patrimonio puramente personale le enormi ricchezze accumulate e, come il vecchio Scrooge, passano la loro vita aggrappati ad una cassaforte. La magia del Natale ha operato, nel cuore di Scrooge, un miracolo. E nel cuore della nostra classe dirigente? In attesa del miracolo, vi aspettiamo al “Cinema Junior”. Dic 2012 ilPorto - 23 C O M U N I T À a cura del Centro Famiglia - Gat Centro Famiglia e G.A.T. Continuare si può, continuare si deve! Mille sorgenti fanno un fiume. Se Padre Volpi era, da sé, “un fiume”, con la siccità che incombe cerchiamo nuove sorgenti. tà in corso e sulle figure professionali disponibili si può consultare il nostro sito www.centrofamigliasarnico.it, che viene costantemente aggiornato e per il quale è in corso un restyling per renderlo di più immediata fruizione. L’onere di farsi referente per il coordinamento dell’attività degli psicologi, sia per il Centro Famiglia sia per il GAT, è stato assunto dalla Dottoressa Laura Pernice, contattabile con le seguenti modalità: Telefonicamente: • lasciando negli orari sopra specificati un proprio recapito telefonico e, a tutela della privacy, uno pseudonimo, alla segretaria di turno che riferirà alla Dr.ssa Pernice la quale, compatibilmente con i propri impegni, richiamerà personalmente prima possibile per fissare un appuntamento. Direttamente: •recandosi presso il Centro Famiglia tra le 20.00 e le 21.00 di ogni venerdì. Oppure tramite mail indirizzata al Centro Famiglia, cui farà seguito lo stesso iter previsto per il contatto telefonico. CENTRO FAMIGLIA a centralità della figura di Don Giuliano Volpi per il Centro L’attività del Centro Famiglia, è bene ricordarlo, si esplica in due Famiglia, e per il GAT nato successivamente per sua iniziati- direzioni: sostegno al disagio personale e/o familiare (non corva, è indubitabile e la sua improvvisa scomparsa ha lasciato relato a situazioni di tossicodipendenza o alcoolismo, per quelle c’è il GAT) e percorsi di formazione/informazione avvalendosi di un grande vuoto. Quello che però ha seminato nei suoi quarant’anni di attività volontari. presso la nostra comunità non è rimasto senza frutto; e non par- Infine un appello rivolto a professionisti di buona volontà, con lo solo della moltitudine di persone che a lui si sono rivolte per competenze negli ambiti psicologico e pedagogico, disponibili a trovare conforto e una via d’uscita alle situazioni di sofferenza e offrire un po’ del loro tempo. Mille sorgenti fanno un fiume. Se Padre Volpi era, da sè, "un fiudisagio. Mi riferisco altresì ai professionisti (psicologi, legali, medici) che me", con la siccità che incombe cerchiamo nuove sorgenti. strada facendo hanno condiviso e affiancato la sua missione, ora ben decisi a dare continuità alla sua opera ovviamente con le for- GRUPPO ACCOGLIENZA TOSSICODIPENDENTI ze e con i tempi di cui possono disporre perché tutti sono, siamo, (G.A.T.) con sede a Sarnico presso il Centro Famiglia, comunica consapevoli della mole di “lavoro” di cui “Padre Volpi” si faceva ufficialmente che darà CONTINUITÀ al PROGETTO e all'OPEcarico. RA di don GIULIANO VOLPI, scomparso improvvisamente lo Una prima esigenza è quella di dare un assetto funzionale all’at- scorso 13 novembre. tività di segreteria che, limitatamente al Centro Famiglia (il GAT attiva una suo servizio di segreteria), viene concentrata nelle gior- Il GAT nasce nel 1982 per volere di Padre Volpi che ne è stato nate di lunedì e mercoledì nel tradizionale orario dalle 17,30 alle per tutti questi lunghi 30 anni, guida pilastro e fondamentale 18,30 (la presenza costante di Don Giuliano assicurava un interlo- punto di riferimento sia sul territorio bergamasco e bresciano cutore presso il Centro Famiglia in orari che, per forza maggiore, che in tante altre regioni italiane. La sua capacità di ascolto, di non saranno più coperti). accoglienza di esperto conoscitore della natura umana l'hanno È inoltre sempre a disposizione il canale della posta elettronica reso sempre più convinto delle potenzialità insite in ognuno di noi [email protected] mentre per informazioni sulle attivi- al cambiamento. Così nasce il Gat con un preciso programma di L 24 - ilPorto Dic 2012 recupero rivolto al soggetto portatore del disagio e a tutta la sua famiglia. Il Gruppo d'accoglienza si avvale della collaborazione di professionisti nel campo della psicologia e del diritto e di un gran numero di volontari che, in stretto contatto con le ineguagliabili doti e talenti di Don Giuliano, hanno acquisito una profonda capacità d'accoglienza, d'ascolto del disagio e della sofferenza causata dall'abuso delle sostanze stupefacenti. Se nel lontano 1982, l'accoglienza era in- che oggi, colui o coloro che si rivolgono al centro, come domanda d'aiuto non hanno solo quella della difficoltà nell'uso, nell'abuso e nella dipendenza dalle sostanze stupefacenti ma, anche, problematiche legate all'alcolismo. Il GAT accoglie tutti coloro che intendono intraprendere un PROGETTO di RECUPERO in alternativa alla Comunità Terapeutica. Un cammino sicuramente impegnativo I primi incontri, gestiti da esperti volontari, sono improntati all'Accoglienza: hanno scopo conoscitivo, quindi una raccolta di informazioni utili a comprendere anche l'aspetto motivazionale della domanda; una richiesta d'aiuto che spesso nasce dalla e nella famiglia. Il percorso ha inizio nel momento in cui tutti sono d'accordo nell'intraprendere il cammino di recupero fatto di regole precise, accompagnamento costante, con verifiche settimanali per accertare che il progetto individualizzato risulti efficace. CONTATTI: G.A.T. - via Libertà, 21/A - 24067 Sarnico (BG) Referente psicologa dott.ssa Laura Pernice tel. 035 911252 email. [email protected] ORARI: Segreteria aperta al pubblico: tutti i vernerdì dalle 20.00 alle 21.00 Gruppo accoglienza: tutti i vernerdì dalle 21.00 alle 23.00 Per appuntamenti telefonate tutti i giorni dirizzata prevalentemente al tossicodipen- che vede la persona e la sua famiglia gui- dalle 17.30 alle 18.30 al n. 035 911252. dente e a tutta la sua famiglia, negli anni data, supportata e seguita da almeno due A breve verrà attivato un numero di cell'attenzione si è rivolta a tutti quei disturbi volontari oltre a colloqui individuali con gli lulare per garantire una maggiore assigenerati dalle droghe in generale tanto psicologi del GAT. stenza. Santa Messa vicariale in rito Greco-Bizantino Animata dal coro di "Russia Cristiana" Chiesa parrocchiale di Gandosso Domenica 20 gennaio 2013 - ore 18.00 in occasione della "GIORNATA MONDIALE DEL MIGRANTE E DEL RIFUGIATO 2013 “Migrazioni: pellegrinaggio di fede e di speranza”. Dic 2012 ilPorto - 25 Siamo arrivati al capolinea? lettera dell'ing. Antonio Paris «Se l'uomo è un problema, Cristo è la soluzione» C redo che la copertina del vostro numero di ottobre abbia voluto richiamare l'attenzione sugli anziani e gli ammalati in vista del mese di novembre, mese dei ricordi. Essi infatti possono solo sognare, pregare e ricordare. Una volta (diciamo ottant'anni fa) s'usava citare detti e comportamenti di “ol mé ecio" o "ol mé nono"; oggi, con i continui e rapidi mutamenti sociali, sembra inutile evocare il passato; eppure gli anziani avrebbero tante cose da dire; un capo-tribù africano diceva: «Quando muore un vecchio scompare una biblioteca». Ma oggi è tutto cambiato: pare che l'homo sapiens alla sapienza preferisca il denaro, il potere, la bella vita, senza preoccuparsi che, così facendo si "arricchisce qualcuno e si immiserisce molti". È vero che tale comportamento non è una novità, anzi, è una caratteristica umana. Ma oggi, grazie al progresso tutto è stato moltiplicato e ingigantito e tutto il mondo viene coinvolto. Meno di un secolo fa giravano per Sarnico i "bròs" tirati dai buoi, esattamente come ai tempi dei Longobardi; le donne andavano a prendere l'acqua alla fontana come a Pompei prima dell'eruzione; in casa si usava la "löm", la lampada a olio, come quella delle vergini sagge e stolte dei tempi di Gesù Cristo; l'uva veniva pigiata con i piedi da giovanotti coi calzoni rimboccati fino alle cosce, come facevano Ulisse e compagni nella grotta di Polifemo; i contadini andavano al mercato con un paio di polli (un pollo valeva una giornata di operaio) per barattarli con un "peröl" o una "podèta" come ai tempi di Romolo e Remo; per tenere freschi gli alimentari d’estate c’era la “nivera”, scantinato del negozio del grossista che veniva riempito di neve d'inverno, come gli Etruschi; d'estate si udiva sino al "Terài" il picchiettìo degli scalpellini "söl mut" e i bambini scalzi ('n pè nüt) giocavano a "cichì" sul terreno del "port" (piazza XX settembre). Tutto questo per secoli e secoli; ora, in cinquant'anni, è sparito tutto: bròs, löm, ciche e picaprede. Ma l’organismo umano non può adattarsi alle brusche variazioni: "Natura non facit saltus" diceva Linneo, l’evoluzione naturale non usa i decenni, coma la tecnica, ma i milioni di anni. È logico che l'umanità ne risenta; il disagio pian piano diventa paranoia; i giovani sono più vulnerabili, vogliono evadere, sono attratti dal "nuovo", dallo strano e ripiegano sull'alcol, sulla droga e sul sesso. Nel malcontento gene- 26 - ilPorto Dic 2012 rale spunta e si propaga la violenza, i valori morali sono declassati o addirittura azzerati, il diritto diventa arroganza e la libertà diventa fanatismo e sfrenatezza. Nel 1860, Mazzini (quello di Dio, Patria, Famiglia) dedicava "Agli operai italiani" un opuscolo composto negli anni precedenti, intitolato "Doveri dell’uomo", per contrastare la crescente ansia di rivoluzione, in nome dei "Diritti dell'uomo” e l'abuso della libertà. Ma si può risalire anche a Platone che in "La repubblica" denuncia la pericolosità di una ubriacatura di libertà. Queste considerazioni, mi pare, valgono anche oggi. Sta di fatto che molta gente, anche autorevole, stima molto grave l’odierna situazione sociale. Cito due personaggi, recentemente scomparsi; il cardinale Martini e il giornalista Montanelli. Il primo, trent'anni or sono, stante la decadenza della religiosità, indicava come sogni le tante cose da fare; pochi anni or sono riconosceva che i sogni erano ancora sogni. Il secondo, a novant'anni, chiudeva la sua carriera dichiarandosi disgustato di questa società composta da una massa di scontenti sfruttati da pochi ricchi e tanti (onorevoli) cialtroni. Se poi si nota che tutto il mondo è in crisi, molta gente si domanda: «Siamo arrivati al capolinea?». E non è pessimo l'invito a meditane. Per fortuna esiste il cristianesimo (quello di Gesù Cristo, senza altre specializzazioni) che da duemila anni si propone, invano, all'umanità. Il cristiano sa che "Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e nei secoli" (Ebr 13,8). Ecco il punto di riferimento, il faro che dà sicurezza e serenità. La Sua Parola da 2000 anni è disponibile per la salvezza degli uomini: sociologi, statisti, tecnocrati, come comete sono apparsi, hanno brillato e si sono spenti; anche solo a fil di logica si dovrebbe dire: "Proviamo anche il cristianesimo". Tutto sommato non richiede capitali, impianti, amministrazione, basta che ognuno faccia il cristiano, cioè affronti la Parola di Cristo con buona volontà. Ma è qui che casca l'asino: la buona volontà. La buona volontà gli uomini la impiegano soltanto nel curare i propri interessi, i propri programmi, la propria potenza, quindi si fa sempre più netta la differenza tra cristiani e pagani, proprio come alle origini. E allora? Allora bisogna decidersi: o cristiano o pagano, con Cristo o senza Cristo, con Dio o con Mammona e senza compromessi, ci siamo intesi? Confortiamoci anzitutto leggendo, rileggendo, meditando cosa ha detto, cosa ha fatto Gesù Cristo e cioè vangeli, Atti e Lettere. Lui è il maestro, Lui solo. Parliamogli e ascoltiamolo. Egli è presente, è con noi, anzi dentro di noi, è il Modello; Papini diceva: «Se l'uomo è un problema, Cristo è la soluzione». Beh! Gli anziani hanno mandato il messaggio… Auguri! E V Il signor Colombo E N T I a cura di Civis Nel 30° della morte, un libro sul "Mecenate discreto" di Sarnico Un libro biografico che andrà ad arricchire i "Quaderni della Biblioteca" P Nella foto sopra: Romj Gusmini, Gian Franco Gaspari e l'ing. Iginio Ferrini Sotto: La dott.ssa Laura Pedersoli Presidente del Consiglio degli Universitari di Bergamo: «Il signor Gaspari riesce sempre a commuovermi» resentato sabato 15 dicembre presso il "Centro culturale Sebinia", alla presenza del sindaco Franco Dometti e del suo vice Romj Gusmini, il nuovo libro di Gian Franco Gaspari, edito dalla Tipografia Sebina e «...dedicato - come lo stesso autore scrive nella prefazione - ad una figura non apparsa mai in cronaca esclusiva, ma che nella nostra cittadina ha lasciato un segno determinante nelle varie istituzioni locali e nella comunità. Ci riferiamo al "signor Colombo"...». Una biografia ben curata e realizzata con la collaborazione dell'ing. Iginio Ferrini che, mettendo a disposizione dell'autore le sue memorie, ha consentito di pubblicare questo "quaderno" e fermare per sempre nella storia di Sarnico la figura di questo "mecenate discreto", che tanto ha fatto per la nostra cittadina. Al di là del libro che invito tutti a leggere, vorrei spendere due parole sull'autore che non finisce mai di stupirci. Novantun anni è un’età alla quale, normalmente, si vedono ridurre entusiasmo ed ideali, si tende a fermare il tempo e le continue difficoltà della vita rendono sempre più scettici coloro che hanno avuto la fortuna di arrivarci. Gian Franco Gaspari, il nostro poeta, l’uomo che per anni è stato e continua ad essere un punto di forza della nostra comunità, ama invece guardare al futuro e ancor prima di mettere la parola fine al suo ultimo libro, sta già pensando al tema per il prossimo e l’anno delle fede è stato lo stimolo che gli ha ridato ulteriore slancio ed entusiasmo. Gian Franco Gaspari è un esempio per tutti, con caparbietà e passione è stato in grado di trasformare la cultura del territorio in ricchezza, per chi sul territorio vive e di questo dobbiamo essergli grati. Ad multos annos, signor Gaspari! Serving the children of the world Si dice che a Natale ci si senta un po' più buoni. Non deve essere solo questo ma anche il periodo in cui muovere il nostro cuore a compassione e a nutrire sentimenti di bontà e di pace. A Natale ricordiamo la nascita dell'Emmanuele, il Dio-con-noi, "Principe della Pace»". È un dono grande quello della pace, affidato alle nostre mani e se ci impegneremo a collaborare con Cristo, nel cui cuore germina la pace, essa non sarà più desiderio che dura un sol giorno, ma una fedele "fatica" quotidiana. Auguri a tutti: e che in questo Natale sentiate forte il bisogno di dare il primato ai valori dello spirito e che possiate sperimentare la beatitudine di coloro che si fanno operatori di pace secondo la promessa di Gesù: «Beati gli operatori di pace». Il Signore che si è fatto nostro fratello vi dia la Pace e il Bene! Il Presidente del Kiwanis Club del Sebino Mario Dometti Dic 2012 ilPorto - 27 Chef di casa nostra: Cristian Marini a cura di Civis Nel suo locale "il Poggio" in Corso Europa a Sarnico c'è cordialità e buona cucina della tradizione S ono passati esattamente trent’anni da quando il mitico “Corrado” due sarnicesi D.o.c.: cominciò a condurre su Canale 5 ”Il pranzo è servito”, l'irresistibile Il giovane chef quiz di mezzogiorno che diventò poi uno dei “format” di successo Cristian Marini della televisione. e il padre Da allora di acqua …nelle pentole ne è passata molta e oggi, complice la Filippo proliferazione dei canali sul digitale terrestre, sono più di 20 le trasmissioni - una addirittura dedicata ai bambini - che parlano di fornelli e padelle. La “cucina tv” si è impossessata dei palinsesti: onnipresente, trasversale e seguitissima perché, come la materia richiede, è creata per tutti i gusti. Quindi se volete diventare provetti “chef”, guardate la tv... Fosse così facile, moltissimi di noi invece che stare dietro ad una scrivania, su un’impalcatura o davanti a una pressa, sarebbero alle prese con piatti di alta cucina proponendo ricette dai nomi altisonanti, quali il “Pasticcio di mais con pesce veloce del Baltico” - che poi è polenta e baccalà - oppure il “Rustìn negàa” che non è un piatto orientale ma è una semplice braciola di vitello col rosmarino. I piatti sono semplici, sono gli chef che a volte sono complicati. Arrivo al dunque di questo articolo con un'espressione grammaticalmente sbagliata ma molto usata: "Metti, una sera a cena…" nel piccolo ma accogliente ristorante “il Poggio” in corso Europa, ti accorgi che, oltre ad aver mangiato bene, hai anche speso meno del giusto, cosa di non poco conto considerando i tempi e …metti anche che ti dicano che lo chef e proprietario è il concittadino Cristian Marini 39 anni e nipote dell’indimenticabile bidello Giuseppe Marini (vedi la rubrica “Come eravamo”). Non per chiedere uno sconto ma per congratulami con lui, il padre Filippo e la mamma Luisa Zanni lo fanno salire dalla cucina. Lo rivedo volentieri, l’ultima volta che ho parlato con lui è stato all’esame di terza media 25 anni fa. «Diventare chef non è solo una professione - mi confessa Cristian - ma una vera e propria passione». Mi racconta poi la sua carriera iniziata dopo 28 - ilPorto Dic 2012 aver completato la scuola alberghiera di Iseo. «Ho fatto la mia prima stagione alla mitica “Pergolina” dal Pino Morotti e da lui ho imparato le prime nozioni dell'arte culinaria. Ho quindi attraversato il ponte ed ho lavorato per due anni al “Golf Hotel Franciacorta” di Paratico, prima del grande salto come aiuto chef al Park Hotel di Siena (5 stelle). Sono poi tornato in zona e ho lavorato al ristorante “Vecchio pozzo” di Grumello del Monte e quindi, per 17 anni, all’hotel “Leone d’Oro” a Telgate dove ho maturato le conoscenze necessarie per avviare, da solo, un locale. In questo campo l’esperienza è fondamentale. Le scuole di cucina insegnano le tecniche per realizzare le ricette, ma sta alla curiosità e all'estrosità del cuoco collaudare nuovi sapori e sposare gusti alternativi». Per questa nuova esperienza iniziata oltretutto “coraggiosamente” in un momento di crisi economica generale, ha trovato un supporto nel fratello Alberto che si occupa del servizio in sala ed un aiuto dalla mamma Luisa alla cassa e dal papà Filippo, giustamente orgoglioso del suo Cristian, in cucina. Un consiglio: fermatevi al “Poggio” per un pranzo o per una cena, trascorrerete momenti veramente piacevoli, da lui niente “nouvelle cuisine”, ma piatti di carne e di pesce sani, tipici, in porzioni adeguate, senza eccessi nella sperimentazione, cercando invece di semplificare le tecniche, gli ingredienti e le preparazioni, per ottenere piatti saldamente appoggiati alla cultura gastronomica italiana e con un invidiabile rapporto qualità-prezzo. Auguro a Cristian di proseguire con caparbietà la strada che ha scelto. A livello umano è immediata la sua semplicità e umiltà, in piena linea con la filosofia della sua famiglia. a cura di don Loris Family Day Qualcuno ha addirittura scorto un po’ di commozione nel vedermi parlare dei Family Day di questo ultimo mese. È vero perché con soddisfazione, non solo mia, posso dire che sono stati momenti molto significativi. In fondo è da tempo che cerchiamo il modo migliore per incontrare i genitori in incontri che siano di formazione e crescita nella fede. Siamo convinti di aver compiuto il passo giusto. La scelta, apparentemente pesante, di impegnare tutta una giornata delle famiglie per stare in oratorio ha ottenuto dei risultati lodevoli, e un apprezzamento generale. Per chi fosse all’oscuro di tutto questo movimento, ci pare il caso di spiegare: il Family Day è un incontro indirizzato alle famiglie dei bambini e ragazzi che nell’anno ricevono un sacramento. Si comincia con la partecipazione alla messa nella quale ogni classe viene presentata alla comunità; poi alle 11.00 circa parte il primo momento di riflessione per i genitori: il suggerimento è dato da alcune domande e da un filmato, e poi si dà spazio alla riflessione personale. In gruppi liberamente ci si scambia il frutto della propria riflessione e si prepara il momento del pomeriggio leggendo il brano biblico proposto. Il pranzo che segue è un vero momento comunitario, dove famiglie, don, bambini, adolescenti dimostrano quanto e come si possa fare bene alla comunità. Il tempo delle chiacchere non è tempo sprecato in questo caso. Alle 14.30 si riprende con il tempo dell’ascolto della Parola, aiutati da don Luciano, mentre i ragazzi, si godono un momento di gioco, guidati dagli animatori. Prima delle 16.00 tutto si conclude con una preghiera insieme, genitori e figli. Certo, non abbiamo scoperto l’acqua calda, forse l’abbiamo anche solo ritrovata. Questo modo di proporre degli incontri di formazione per i genitori ci permette di valutare tante aspetti positivi: la bellezza di prendersi un po’ ti tempo per se stessi, la condivisione della propria fede, l’occasione di pregare insieme, il vivere una giornata a contatto con altre famiglie, godere e ringraziare del servizio di adulti e adolescenti, vivere lo spazio dell’oratorio come propria casa, immaginare altri momenti di questo genere che ci facciano riconoscere come effettiva comunità. Con piacere mi permetto di dire che questa è la strada che intendiamo percorrere ancora, dando vita ad altri momenti come questi. La nostra comunità, per vivere quella fraternità di cui parlavo nel mese scorso, deve cercare momenti semplici ma fortemente condivisi. E forse siamo sulla buona strada… Felice Natale! USCITA ADOLESCENTI di Rebecca Campigli Le previsioni meteo danno neve, ma questo non ci spaventa! Venerdì 7 dicembre un sostanzioso gruppo di adolescenti dalla 3° media alla 5° superiore si è recato a Barzesto, frazione di Schilpario, per vivere insieme momenti di riflessione, condivisione e divertimento. Divertimento e gioco sempre tutti insieme, hanno accompagnato tutto il ritiro ma non sono di certo mancati tempi di riflessione e di preghiera. Ancora una volta ci ha accompagnato un tema particolare: partendo dalle prime pagine dei giornali abbiamo riflettuto su quali temi, sentimenti, emozioni, contenuti, sia importante “mettere in prima pagina”, cioè mostrare agli altri, sottolineando quali sono le cose che contano veramente nella vita! La prima serata insieme, subito dopo l’arrivo e la cena, è stata vissuta all’insegna di balli e canzoni cantate a squarciagola al karaoke, è stato molto divertente! Dopo una lunga (e fredda) nottata, è arrivato finalmente al mattino il tempo della discussione e dei lavori a gruppi. Subito dopo un abbondante pranzo, come sempre preparato dai nostri magnifici cuochi Pino e Graziella, c’è stato il momento del gioco. Anche se la neve era poca, quasi inesistente, pronti come fossimo giocatori di hockey sul ghiaccio, ci siamo recati in un prato vicino alla casa per dare inizio al gioco che ormai accompagna tutti i nostri ritiri: l’intramontabile roverino. Doccia, cena e di nuovo pronti per un’altra serata insieme, anche questa passata velocemente, organizzata dai ragazzi del ’94. Perchè come si dice: quando si sta bene insieme il tempo vola! La domenica mattina ci ha visti ancora impegnati nella riflessione che si è conclusa nella messa, poi il pranzo e il momento di gioco. Eravamo già pronti per ripartire e tornare a casa. Ed ecco, è cosi che sono volati quasi tre giorni vissuti insieme!! Ringrazio tutte quelle persone che hanno permesso che questa uscita andasse a buon fine, gli animado e il don. Pino e Graziella che ci hanno “sfamato”, tutti coloro che hanno donato qualcosa, ma soprattutto tutti i ragazzi che con il loro carattere e con la loro voglia di divertirsi hanno reso ogni momento speciale e unico! uscita a Schilpario Gli auguri del C.S.I. Oratorio Sarnico Il C.S.I. Oratorio Sarnico nell’imminenza delle festività, augura ad atleti, dirigenti, allenatori, collaboratori e alle loro famiglie, un buon Natale ed un felice Anno nuovo. Analogo augurio anche a tutti gli Sponsor che con il loro sotegno permettono continuità e crescita dell’attività sportiva all’interno del sodalizio. Programmazione cinema Dicembre2012- Gennaio 2013 22-26 dicembre Sammy 2 La grande fuga 29-30 dicembre Il peggior Natale della mia vita 5-6 gennaio Ralph spaccatutto 19-20 gennaio Hobbit un viaggio inaspettato Alberto Sacella: l'orgoglio di essere se stessi Classe 1939 ma in perfetta forma. Alberto in questa foto spezza una lancia a favore di un valore che va assolutamente recuperato: portare in modo naturale la propria età. (Civis) Dic 2012 ilPorto - 29 A S S O C I A Z I O N I a cura del Presidente Vittorio Marconi Festa degli Auguri Una festa targata "BG" aperta a tutti Un momento della festa dello scorso anno Foto Vezzoli S i ripeterà anche quest'anno il 27 dicembre, presso il Teatro Junior di Sarnico, la tradizionale “Festa degli Auguri”, con uno spettacolo di cabaret alla bergamasca dal titolo "Auguri bràa zét", dove la brava gente sono ovviamente i tanti donatori che, fortunatamente, sono in continuo aumento. Il Presidente Vittorio Marconi porgerà il suo saluto ricordando le diverse e importanti manifestazioni svoltesi nel corso dell’anno: dagli interventi nelle scuole con la consegna delle Borse di studio, alla partecipazione al torneo di calcio di Villongo, dall’anguriata all’Olimpic Sport Village di Villongo alla castagnata di settembre. Alla fine rinnoverà l’invito già espresso in altra circostanza: “C’è bisogno di giovani che ci seguano, che entrino nel Consiglio direttivo, che ci diano una mano a mantenere i risultati che hanno caratterizzato questo mezzo secolo di vita dell’Avis Sarnico e Basso Sebino e di cui siamo molto orgogliosi”. Un 2012 che si avvia a stabilire ancora una volta un record, con la quota già superata di 1.100 donazioni. quando si sono esibiti bravi attori con una brillante commedia. Al termine della serata, il gruppo giovani dell’Avis, cui va un plauso per l’impegno crescente nell’associazione, offrirà ai presenti panettoni, pandori e vin brulé. Ci si aspetta una bella serata all’insegna del divertimento e dell’allegria e a sostegno del grande valore solidaristico insito nella donazione di sangue, cui tutti siamo chiamati, per realizzare lo splendido obiettivo di salvare vite umane. Nella parte cabarettistica dello spettacolo, il dialetto bergamasco, ovviamente, la farà da padrone con le compagnie i CÖntastorie" di Viadanica e la "Crazy Company for don John", ormai gemellate da una solida amicizia. Da seguire anche l’esibizione dei “Canterini del Sebino” che allieteranno la serata con la loro simpatia. Confermata anche la partecipazione straordinaria del cantante bergamasco Luciano Ravasio accompagnato dal figlio e di Federica Mussinelli di “Star Accademy”. Crediamo sia una serata da non perdere. L’augurio è che il pubblico si diverta come l’anno scorso, Buon Natale e felice anno nuovo a tutti! 30 - ilPorto Dic 2012 C O M U N I T À a cura di Civis Classe 1942 Nasicc in tép dè Guèra tempi passati e lo è ancor di più se oggi la realtà non è delle migliori. Ed è proprio in questi momenti che i ricordi piacevoli del tempo passato offrono quella gioia che ci manca. Una classe quella del 1942 nata in piena seconda guerra mondiale. Tempi duri, vite lontane da quelle di oggi, fatte di comodità impensabili negli anni '40. Forse queste differenze e le difficoltà pasa classe 1942 in festa per il 70°. Un traguardo importante e degno di essere segnalato sate, sono state la chiave per temprare il su "il Porto". Un grazie dei settantenni al parroco don Luciano e all'organista maestro carattere di queste persone e offrire loro la capacità di pensare positivo. Giancarlo Corna per la bella cerimonia nella nostra parrocchiale. Auguri amici settantenni, "chèi nasicc in Festa poi al ristorante "Al Poggio". Anche se gli anni si ammucchiano sulle spalle, è bello ritrovarsi insieme e insieme ricordare i tép dè guèra". L Dic 2012 ilPorto - 31 Fotocronaca a cura di Silvano Marini «Calma scècc: pÖde mia fa tÖt me!» Buon Natale assessore! Santa Messa dell'Immacolata. Il maestro Corna accompagna all'organo il tenore Massimiliano Di Fino Sarnico: La giornata degli sconti Alpini e Protezione Civile: raccolta per il banco alimentare Festa di Santa Barbara protettrice dei Marinai Mercatino Pro Asilo 32 - ilPorto Dic 2012 Festa di Santa Cecilia. Il Corpo musicale esegue un brano nel corso della Santa Messa L'esibizione del coro "Pineta" Prima domenica di Avvento Il Bandino festeggia la giornata dei saldi "Gocce di Solidarietà" L'esibizione del coro di Pejo Dic 2012 ilPorto - 33 C O M U N I T À Un arcobaleno di auguri a cura della Redazione Auguri dal Gruppo Marinai L’Associazione Marinai di Sarnico augura a tutti i Soci e Simpatizzanti, alle Autorità Militari, Civili, Religiose, alla Redazione de “il Porto” ed ai suoi lettori, buon Natale e felice Anno 2013. Un augurio speciale ai due Marò Pio Latorre e Massimiliano Girone, prigionieri in India, perché possano tornare presto alle loro famiglie e dai loro Marinai Adriano Paltenghi Associazione Arma Aeronautica Sarnico Che il seme del Natale possa affondare radici, mettere foglie e frutti e che gioia, speranza e letizia possano circondare la terra e porre fine a povertà e sofferenza. Il Presidente e il consiglio dell’"Associazione Arma Aeronautica Aviatori d’Italia sezione G. Moleri" augurano ai lettori de "il Porto" un buon Natale e un felice Anno nuovo. Il Presidente Enrico Polini Grazie per la vostra generosità Il gruppo "Gocce di solidarietà" nell'augurare buone feste a tutti i lettori de "il Porto" e a tutta la popolazione, coglie l'occasione per ringraziare le tante persone che, con la loro presenza e la loro generosità, hanno contributo attraverso gesti di solidarietà alla buona riuscita del consueto mercatino natalizio a favore della ristrutturazione della nostra chiesa parrocchiale. Il Natale porta nell'aria un profumo di pace e serenità. Possa questo profumo coinvolgere i cuori di tutte le persone del mondo affinchè la vita possa essere migliore. Buon Natale! La bancarella del libro solidale Natale ci concede qualche ora anche per noi stessi, perché non approfittarne per leggere un libro. Un libro è una finestra spalancata su un mondo che si impara a conoscere pian piano: regala emozioni, ti rapisce, offre scenari sempre nuovi e alla fine trovi che è un amico complice e silenzioso, che ti legge nel profondo. Danilo e la "Bancarella del libro solidale" nell'augurare a tutti Buone Feste vi aspettano in Contrada. Ricordati che se non ti piace leggere è perché non hai ancora trovato il libro giusto. Qui lo trovi! 34 - ilPorto Dic 2012 Gli auguri dei "Canterini del Sebino" Mezzanotte… L'anno che muore ci saluta.… mesto sen va… Sorge l'alba:… spera ogni cuore che il nuovo anno… lieto sarà. Che l'aurora… splenda divina col sorriso del sole d’or… Che ogni rosa… sia senza spina e nel cuore regni l'amor… Buon anno a chi è infelice nella vita… Buon anno alla spigliata gioventù… Un'altra primavera è già sfiorita… Buon anno a chi vent’anni non ha più… Buon anno a chi è felice nella vita… Buon anno a chi la casa più non ha… Per ogni cuore e ogni anima smarrita domani il più bel sole splenderà… A chi, sognando, insegue una chimera a chi, nel cuor, non ha speranza alcuna… La vita è bella e ancor ti dice "Spera buon anno…buona fortuna". Buon anno ai bimbi che non han nessuno li bacerà dal ciel la "Mamma Luna" noi li stringiamo al cuore ad uno ad uno. Buon anno…buona fortuna. Buon anno al mondo inter…buona fortuna. Giorgio ...la speranza di un sorriso Si è svolta il 30 novembre al Cine Teatro Junior la lettura “Le donne di Malamore” con Lucrezia Lante della Rovere, organizzata da IL SORRISO DI MONICA ONLUS a favore del progetto “Giorgio ....la speranza in un sorriso”. Un grazie di cuore da parte dell’Associazione a tutti i sostenitori ed a coloro che hanno partecipato alla serata: le offerte raccolte consentiranno di aiutare Giorgio, un bambino di 6 anni in sofferenza cerebrale a seguito di un problema asmatico accaduto nel settembre 2011, con terapie e ausili medici necessari alla sua riabilitazione fisica. Un ringraziamento speciale ai Comuni di Sarnico e Paratico per il Patrocinio, alla Parrocchia di Sarnico per la grande ospitalità, al Porto per il sostegno nel diffondere l’evento ed a Lucrezia Lante della Rovere tutti gli sponsor, in particolare gli esercizi di Sarnico che hanno aderito all’iniziativa (Tipografia Sebina, Marchetti Stampe Digitali, Bohem, Bohem Bonbon, Cocca Hotel, Gastronomia il Golosone, Veterinzoo, Parrucchiere Avino, Stebar, Sunset). Pubblicati sul sito www.ilsorrisodimonica.com trovate tutti i numeri vincenti dell’estrazione a premi. Grazie mille ancora ed un arrivederci per le prossime iniziative... Nel sorriso di tanti bambini …. il sorriso di Monica L'Associzione "Il sorriso di Monica" nell'imminenza delle festività, augura un sereno Natale a tutti i lettori de "il Porto". . Gruppo Alpini e Protezione Civile I gesti di amicizia, vicinanza e solidarietà nello spirito che da sempre le penne nere sanno esprimere nei confronti della comunità e del territorio, acquistano significati nuovi e più intensi, proprio in occasione del Santo Natale. Il ricorrere dell'umile nascita ci faccia comprendere il vero senso di essere... Buon Natale a tutti i lettori de "il Porto" dal Gruppo Alpini e protezione Civile di Sarnico Il Capogruppo Paolo Ravelli Dic 2012 ilPorto - 35 L A U R E A a cura della Redazione Neolaureati: Mara Marini e Riccardo Maltese M ara Marini si è laureata il 12 Novembre 2012 in "Psicologia Clinica" presso l'Università degli Studi di Bergamo, presentando la tesi dal titolo: "SIBLINGS: un'indagine sulla relazione fraterna di adolescenti Asperger". La famiglia e gli amici si congratulano per il traguardo raggiunto. Felicitazioni anche da parte della redazione de "il Porto" con una frase di Paulo Coelho: «Quando si arriva alla meta, è importante prestare attenzione al cammino. Questo cammino vi ha condotti verso una méta tanto desiderata che vi ha arricchiti, fate tesoro di ogni insegnamento e siate soddisfatti e felici!». Complimenti a Mara e Riccardo Santa Cecilia 2012 La nostra Banda ha festeggiato anche quest'anno la sua patrona Santa Cecilia con la classica sfilata per le vie del paese e a seguire la Celebrazione Eucaristica officiata dal parrocco don Luciano. Il momento "ludico" si è ...consumato poi presso il ristorante "Le terrazze" di Clusane dove il presidente Sandro Bellini, alla presenza del Sindaco, ha premiato Valeria Falconi e Barbara Cadei, due allieve ma ormai stabili all'interno del Corpo Musicale Cittadino di Sarnico, che si sono particolarmente distinte quest'anno. Il Presidente e tutti i componenti della nostra Banda augurano ai lettori de "il Porto" e ai cittadini un buon Natale e felice Anno nuovo. A cura di Civis 36 - ilPorto Dic 2012 I l giorno13/11/2012 presso l’Università degli Studi di Brescia, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Riccardo Maltese ha conseguito a pieni voti la Laurea in Tecniche di Radiologia per l’immagine e per la radioterapia con la tesi: “Evoluzione della Scintigrafia Polmonare protocolli d’acquisizione a confronto: studio planare vs spect-tc”. Al neo dottore i migliori auguri e felicitazioni per il risultato ottenuto da genitori, nonni e amici. F O T O Come eravamo Oggi sposi Era il 12 gennaio 1929 Q uesta vecchia fotografia riprende quella pubblicata sul retro di copertina di questo numero. Sono ritratti i coniugi Clotildo Parigi con la moglie Pierina Fiumi - originaria di Villongo -. Dal matrimonio nacquero 4 figli: Antonietta e Giuseppina - oggi residenti a Bergamo - Lino - residente in Valtellina a Grosotto (Sondrio) e Sergio. A tutti loro la nostra Maria Vaini, che ci ha fornito queste fotografie e che ringraziamo, consegnerà una copia de “il Porto”. S T O R I C H E a cura della Redazione Le atmosfere degli anni ’20, i cosiddetti “anni ruggenti”, sono tornate di moda anche oggi e non è raro vedere i futuri sposi scegliere matrimoni “vintage”, anche per l’idea di ottimismo e benessere di cui erano pervasi quegli anni dopo le privazioni della guerra. I complici di questa nuova tendenza sono stati: “The Artist”, il piacevole film vincitore lo scorso anno di cinque Premi Oscar, e l’intrigante e atteso “il Grande Gatsby”. Forse però, prima di scegliere il tipo di cerimonia nuziale, sarebbe auspicabile valutare che tipo di partner si desideri avere al proprio fianco. Solo una risposta chiara a quest'interrogativo può allontanare il rischio di un matrimonio che arrivi al capolinea dopo il primo temporale. Classe 1936 e ...'35 U na foto degli anni '40. A sinistra il mitico bidello Giuseppe Marini e a destra il maestro Guido Fasani e poi, in alto da sinistra: Fabrizio Pagnoni, Fausto Parigi, Pietro Bonardi, Luigi Passoni, Tino Rolli e Aldo Belussi (Cifola). Fila in mezzo: Luigina Giudici, Emy Ruggeri, Carolina Scaburri, Elisa Girelli, Maria Mongodi, Flora VIgani, Olga Fenaroli e Gina Cappelletti. Seduti: Bortolo Mussinelli, Adriano Bonardi, Sebastiano Tiraboschi (Padre Sebastiano) Luisa Arcangeli e Mari Rolli. La famiglia Polini sette figli F amiglia conosciutissima e stimata quella dei Polini. Eccola schierata per una foto di gruppo. Da sinstra in alto: Imelda, il papà Alessandro, Gian Paolo, la mamma Caterina Mutti, Domenico e Giuseppe. In basso da sinistra Mercedes, Luisa e Lorenzo. Dic 2012 ilPorto - 37 T R A D I Z I O N I Inno al vino ...rosso a cura dI Sandro Arcangeli A mo talmente il vino che… odio chi mangia l’uva. Dico anche: «a chi non beve il vino, Iddio neghi anche l’acqua». glia su un pezzo di terra ereditato dai padri. Dopo il buon raccolto c’era serenità. La vite è cultura oltre che coltura! È un patrimonio saldamente radicato nelle nostre zone. È espressione di identità dei territori. È anche scienza che migliora il modo Negli anni ’50 a Sarnico le case erano scarse, tenute insie- di produrre. È condivisione del piacere che deriva dallo me da filari di vigneti convogliati verso il cuore del paese stare insieme di fronte ad un buon vino e dal condividere (che era la splendida chiesa parrocchiale). una buona bottiglia da consumare in giusta quantità. Non voglio ricordare il passato con il rischio della nostal- Insomma… consumo responsabile. gia. Non era un periodo idilliaco… Oggi c’è, purtroppo, una tendenza all’abuso tra i giovaAnzi! Però, talvolta, il pane di ieri, se ben conservato, dà ni, con gravi ripercussioni sul piano sanitario, giudiziario, sapori anche migliori di quello fresco appena sfornato. economico e sociale. Invece tra gli adulti si beve sempre Da scolaro andavo a casa dell’amico Angelo Fusini, ospite meno: cambio di costume ed effetto dell’etilometro e della famiglia “Ol Quindes”. della patente a punti, ma… cresce la qualità. Oggi non si Non c’era la fame né la miseria. Ma la vita era dura per tracanna, si sorseggia. È diventato un rito. Però il vino è il lavoro della vigna, della terra, della stalla. C’era una cul- un grande compagno della nostra tavola!!! tura intransigente in fatto di morale. Parole poche. Padre Evviva il progresso. Però… che bello ricordare i filari di e madre si davano del “Voi”. Tanti figli e tante preghiere. vite visti dalla croce della Rocca!! Niente radio. Quando parlava il padre, i figli chinavano il E poi tornare in Contrada, dove aleggiava il profumo del capo. pane fresco (sette fornai in duecento metri) e l’aroma La vita era dura, ma buona e sana. del vino delle osterie in “tép de l’ura“ cioè tra le dodici Ricordo una bellissima vendemmiata. Era l’evento che e le tredici ...Poi tutti al lavoro e l’osteria restava vuota di condensava in pochi giorni il successo o il fallimento del parolacce e rumori corporali. paziente lavoro di un anno intero. Era un brulicante intrecciarsi dell’attività di tutta la fami- Buon Natale e …vino sempre rosso!. 38 - ilPorto Dic 2012 Dic 2012 ilPorto - 39 40 - ilPorto Dic 2012 S A Lokomat: tecnologia avanzata in medicina riabilitativa N I T À a cura di Elena Raspini L'utilizzo della tecnologia nella riabilitazione neuromotoria presenta innumerevoli vantaggi L a medicina riabilitativa è definitivamente uscita dalla fase pionieristica in cui si vedeva la tecnologia come estranea ad un corretto inquadramento del paziente e per la gestione - previsione di un corretto approccio riabilitativo. Molte tecnologie sono ormai prodotte a basso costo e l’impiego delle risorse tecnologiche in neuroriabilitaizone presenta diversi obiettivi e vantaggi, come ad esempio la possibilità di impostare la riabilitazione sin dalle prime fasi successive ad un evento acuto, l’elevata flessibilità, l’alta standardizzazione e ripetibilità del protocollo riabilitativo impostabile; la possibilità di garantire una continuità assistenziale, considerando le possibili applicazioni “in remoto” della strumentazione, dove la terapia puo’ proseguire presso il domicilio del paziente che non smette di essere monitorato una volta rientrato nell’ambiente domestico; non ultima la possibililtà di compiere valutazioni quantitative, quindi oggettive, delle condizioni cliniche e funzionali del paziente al momento della presa in carico e della predisposizione del progetto riabilitativo, nonché durante lo svolgimento ed al termine dello stesso, quale verifica degli obiettivi raggiunti. Il disposivo integrato "Lokomat utilizzato presso il nsotro Ospedale A questo proposito, specializzandosi nella riabilitazione di pazienti mielolesi o traumattizzati cranici o colpiti da stroke, le strutture del gruppo Habilita si sono dotate di dispositivi tecnologici specifici atti alla riabilitazione, come l’esoscheletro adulto e pediatrico Lokomat. Il dispositivo integrato Lokomat è costituito da un sistema che comprende un treadmill con barre laterali, un sistema computerizzato di sgravio del peso corporeo ed un esoscheletro robotizzato composto da quattro ortesi meccanizzate per anche e ginocchia, che riproducono uno schema motorio assimilabile alla normale deambulazione. Insieme ad un sistema di "biofeedback", il soggetto trattato può intervenire attivamente nella corretta costruzione dello schema del passo. Oltre al recupero funzionale, il training con Lokomat puo’ influire anche sul miglioramento delle funzioni cardiovascolari e respiratorie, sulla riduzione della spasticità, sul mantenimento dell’elasticità muscolare, sulla prevenzione di rigidità articolari. Mantenere una postura eretta, prolungata con un’intensa stimolazione funzionale, può apportare benefici anche sul sistema gastro-intestinale e sfinterico. L’introduzione in riabilitazione di tecnologie robotizzate rappresenta una via insostituibile per aumentare l’intensità del trattamento e migliorare i risultati. La presenza dei robot in riabilitazione non ha il fine di sostituire il lavoro del terapista, ma rappresenta uno strumento aggiuntivo per incrementare l’intensità delle terapie, in linea con i moderni principi di riabilitazione neuromotoria. Fiduciosi nel futuro, cogliamo l’occasione per augurare a tutti i lettori un buon Natale Dic 2012 ilPorto - 41 Elezioni scolastiche Istituto Comprensivo Scuola primaria e secondaria di 1° grado “Eugenio Donadoni” Sarnico a cura della Redazione A seguito delle elezioni per la nomina dei rappresentanti del Consiglio d’Istituto per il triennio 2012/2015, pubblichiamo i risultati e i nominativi degli eletti (dal sito www.donadonisarnico.it). Al di là dei risultati che non è nostro compito commentare, un dato più significativo è evidente: i genitori di Sarnico che hanno votato sono stati il 35,9% (la percentuale più bassa dei 5 paesi dell’Istituto Comprensivo E. Donadoni). Delle due liste dei genitori presentate ha prevalso "Partecipazione costruttiva" che ha ottenuto 6 degli 8 seggi disponibili. Valori aggregati per componente componente elettori votanti Genitori 1611 759 Docenti 86 67 Person. Ata 23 20 percentuale 47,11 % 77,91 % 86,96 % Valori per seggio elettorale Sarnico: primaria + secondaria Adrara S. Martino: secondaria Credaro: primaria 35,92% 61,11 % 49,07 % Adrara S. Martino: primaria Adrara S. Rocco: primaria Viadanica: primaria Elenco dei rappresentanti eletti nel consiglio di istituto Genitori Lavore Valceschini Concetta (Ketty) lista "Partecipazione costruttiva" preferenze Capoferri Zanotti Rosa lista "Partecipazione costruttiva" preferenze Motta Meroli Alessandra lista "Partecipazione costruttiva" preferenze Valetti Bellini Anna Maria lista "Partecipazione costruttiva" preferenze Longheu Russo Elena lista "Partecipazione costruttiva" preferenze Minzera Zanini Neila lista "Partecipazione costruttiva" preferenze Apuzzo Francesco lista “Costruiamo il Futuro” preferenze Giudici Daniele lista “Costruiamo il Futuro” preferenze 186 176 148 130 123 98 85 67 Docenti Lazzari Ornella Bacchini Monica Muiesan Maria Giulia Russo Alfio preferenze preferenze preferenze preferenze preferenze preferenze preferenze preferenze Personale ATA Fenaroli Nicoletta 42 - ilPorto Dic 2012 29 13 10 8 Lanzini Stefania Belometti Cristina Gervasoni Bianca Maria Belussi Sergio preferenze 10 58,12 % 85,23 % 63,64 % 21 13 8 7 Alari Vilma pre ferenze 4 A S S O C I A Z I O N I Gli auguri dell'AIDO C arissimi Soci A.I.D.O. Nell'imminenza delle festività di fine anno, il Consiglio Direttivo porge di vero cuore a tutti voi e alle vostre famiglie il più cordiale e sincero augurio di buon Natale e che l'anno nuovo sia ricco di felicità, serenità e prosperità. Nel contempo, come ogni anno, richiamiamo tutti gli iscritti alla necessità di partecipare alla quota associativa, anche quest'anno assolutamente libera, allo scopo di sostenere tutte le iniziative indispensabili per poter sensibilizzare ed estendere il messaggio di a cura del presidente Leandro Mora solidarietà e cultura civica alla donazione. Rinnovando di cuore i migliori Auguri e certo di incontrarvi, cordialmente saluto. Per informazioni e versamento quote, rivolgersi alla sede AIDO-AVIS presso l'ospedale di Sarnico, la domenica mattina dalle ore 10.00 alle 12.00 ed il venerdì dalle ore 9.00 alle ore 11.00, oppure contattando i componenti del Consiglio Direttivo AIDO. Dic 2012 ilPorto - 43 D A L C O M U N E a cura di Sara Venchiarutti Ufficio Stampa del Comune Inaugurati i nuovi alloggi per gli anziani, ad un passo dal lago 17 mini alloggi destinati alla terza età realizzati grazie alla collaborazione fra Comune e Aler Bergamo Nella foto in alto da sinistra: La nuova palazzina in Via Montegrappa Il discorso del Sindaco Foto San Marco 44 - ilPorto È stata Serenella Cadei, Vice Presidente di Aler Bergamo oltre che cittadina sarnicese, a tagliare il nastro dei nuovi alloggi per gli anziani inaugurati, in una splendida giornata di sole, lo scorso 23 Novembre. I 17 mini alloggi destinati alla terza età rientrano nelle case di edilizia residenziale pubblica realizzate grazie alla stretta collaborazione fra Comune e Aler Bergamo e al cofinanziamento di Regione Lombardia, che ha contribuito all’opera con 1,19 milioni di euro (su un costo totale di 1,7 milioni). «In un momento di difficoltà come quello che stiamo vivendo - ha fatto sapere l’Assessore regionale alla Casa Nazzareno Giovannelli - Regione Lombardia contribuisce a rispondere alla crescente e differenziata domanda di case, con azioni concrete, strumenti innovativi, procedure trasparenti e attivando sinergie con le Aziende Lombarde per l’Edilizia Residenziale, le Amministrazioni comunali e la Regione. Negli ultimi cinque anni in provincia di Bergamo, con il contributo regionale di 18 milioni di euro, sono stati realizzati circa 350 alloggi. Uno sforzo rilevante dal punto di vista economico, che si inserisce in un piano di lavoro più ampio per la riqualificazione dei quartieri e delle abitazioni pubbliche, a servizio delle fasce di popolazione più deboli della nostra società». Il nuovo residence, situato a 80 metri dal lago con una Dic 2012 vista stupenda sul Sebino, è composto da 17 bilocali (di ampiezza variabile fra i 38 e i 40 mq) distribuiti su tre piani e composti da soggiorno-spazio cottura, bagno, disimpegno, camera da letto e balcone di pertinenza. La palazzina è stata pensata proprio per i bisogni dell’utenza: infatti, gli appartamenti (tutti dotati di doppio affaccio) sono distribuiti a ballatoio, così da facilitare la socializzazione. Tutte le zone dell’edificio inoltre sono visitabili da persone con handicap motorio: l’organismo abitativo è privo di barriere architettoniche, tanto che i percorsi pedonali esterni per l’accesso agli edifici sono raccordati con pendenze pari al 7%, perfetti quindi per chi ha difficoltà a muoversi o è costretto in carrozzina. Il complesso, oltre a godere di un invidiabile panorama, di un bel giardino attrezzato e di una grande terrazza, è stato pensato secondo criteri di accessibilità e di risparmio energetico. La qualità di intervento traspare infatti anche dalla scelta dei materiali ecocompatibili e, allo stesso tempo caldi e accoglienti. C’è tanto legno, in linea con un rinnovato gusto per la natura e, soprattutto, con le esigenze di risparmio energetico. L’edificio soddisfa almeno il 50% del proprio fabbisogno annuo di energia per riscaldare l’acqua attraverso l’impiego di impianti solari termici presenti sul tetto. Inoltre, è protetto da un “cappotto” fatto di materiale isolante onde ridurre la dispersione di calore e quindi consentire un minore utilizzo degli impianti di riscaldamento. Rispetto dell’ambiente, quindi, ma al contempo risparmio sul portafoglio dei pensionati. «La nostra amministrazione - ha sottolineato il nostro Sindaco Franco Dometti - si ritiene molto soddisfatta per questo bellissimo lavoro compiuto a favore degli anziani di Sarnico: nel 2010, attraverso un accordo con l’Aler, si è dato il via a questo importante progetto per offrire nuove e moderne soluzioni abitative ai cittadini della cosiddetta “terza età” del nostro Comune. La palazzina di Via Monte Grappa che dagli anni ’80 ospitava i nostri anziani versava ormai in condizioni non idonee: si trattava di una struttura obsoleta tanto che l’Amministrazione ha ritenuto opportuno, oltre che conveniente, ricostruirla da nuovo anziché riqualificarla. Grazie alla nuova soluzione, sono aumentati significativamente anche gli spazi: il tutto senza costi, se non la cessione dell’area, per il Comune. I lavori sono stati eseguiti rispettando i tempi previsti, anche alla luce di alcune difficoltà tecniche rilevate in corso d’opera ed egregiamente superate. Ringraziamo Aler per l’intervento e la professionalità dimostrata nel corso dell’esecuzione dell’opera e specialmente la nostra concittadina Serenella Cadei per il suo grande impegno. Siamo davvero felici di vedere oggi i nostri anziani con le chiavi di questi appartamenti: auguriamo loro di vivere in serenità in questi bellissimi ambienti moderni, accoglienti, sicuri». «In questo progetto abbiamo investito non solo denaro, ma anche tante competenze tecniche – ha spiegato Narno Poli, Presidente di Aler Bergamo – Si tratta infatti di un’opera a cui teniamo moltissimo, sia per la qualità della realizzazione, rifinita in ogni dettaglio, sia per la particolare destinazione, che implica accorgimenti tali da rendere questi minialloggi delle case veramente accoglienti per gli anziani». «Essendo di Sarnico sono venuta a conoscenza della necessità di sostituire la struttura esistente, ormai fatiscente - ha aggiunto Serenella Cadei, Vice Presidente di Aler Bergamo e fautrice del pro- getto – Nel confronto con l’Amministrazione ci siamo resi conto che poteva essere un buon investimento per Aler, che in passato già possedeva alloggi nel Comune, poi alienati agli inquilini. Il ritorno di Aler a Sarnico risponde quindi a un’effettiva emergenza casa, che normalmente non appartiene al territorio ma che in questo caso si è manifestata chiaramente. Per me inoltre è stato davvero un piacere potermi occupare concretamente di questi alloggi che sono stati destinati ai miei concittadini». Nella foto a sinistra: la consegna delle chiavi A destra dall'alto: il saluto del presidente di Aler Bergamo Narno Poli la benedizione del parroco don Luciano Ravasio il taglio del nastro Foto San Marco Dic 2012 ilPorto - 45 Il Distretto del Commercio aiuta comuni e commercianti Foto Gian Attilio Valli A mmonta a più di 420.000 Euro il contributo che il distretto del commercio “Dal Sebino all’Oglio” è riuscito ad ottenere a favore dei commercianti e dei Comuni partecipanti, ovvero Sarnico, Villongo, Credaro e Predore, a partire dal 2009. Oltre 250.000 Euro sono andati ai commercianti del distretto per sostenere opere di restyling dell’esterno del proprio esercizio oppure per acquistare strumenti e attrezzature necessarie per migliorare la propria immagine. I restanti 170.000 Euro sono invece andati alle amministrazioni comunali per intervenire proprio sulla riqualificazione dell’ambito commerciale del territorio. A partire dai primi giorni del 2013 il distretto inizierà proprio a erogare i contributi ottenuti partecipando al IV bando indetto dalla Regione Lombardia. Un risultato davvero soddisfacente, che non si descrive solo in termini economici, ma anche in termini di supporto concreto alle attività del commercio e di promozione del distretto stesso. A maggio infatti l’organizzazione ha ottenuto il marchio di qualità TOCEMA, indispensabile per poter accedere ad ulteriori bandi e finanziamenti europei. Ma il distretto è continuamente al lavoro con nuovi obiettivi per i prossimi mesi: in primis è in fase di preparazione la fidelity card, ovvero un’unica tessera che i clienti potranno utilizzare per godere di sconti e promozioni in tutti i negozi aderenti al distretto del commercio. Si tratta di un numero piuttosto alto, visto che aderiscono al distretto ben 528 negozi! Una bella comodità per evitare di affollare il portafoglio con moltissime tessere differenti. Ma non solo. Il distretto del commercio ha promosso anche alcuni eventi per allietare le feste natalizie e massimizzare il potenziale commerciale dei 4 Comuni durante le vacanze invernali. Dalla pista di pattinaggio sul ghiaccio nella nostra cittadina, pro- 46 - ilPorto Dic 2012 mossa dall’associazione commercianti, al mercatino degli hobbisti a Credaro, arrivando al concerto di Natale del 22 Dicembre a Predore. Per il 2013 potrebbe anche esserci un’ulteriore novità significativa: l’area del distretto potrebbe infatti allargarsi visto che anche il comune di Castelli Calepio ha richiesto di poter entrare a farne parte. Sempre dal prossimo anno inoltre sarà operativo un nuovo portale internet www.distrettosebino.com (che al momento è consultabile solo nella sua versione sperimentale) dove chiunque potrà consultare l’elenco completo dei negozi inclusi nell’ambito territoriale e trovare anche informazioni utili proprio in merito agli esercizi commerciali. Ci si potrà inoltre iscrivere ad una newsletter che informerà sugli eventi e le novità in corso nel distretto, per rimanere sempre aggiornati. Inoltre il portale funzionerà anche come bacheca per tutti i commercianti, dove si potranno reperire le novità in termini di agevolazioni. Come già fatto negli anni precedenti, il distretto promuoverà incontri di formazione per i commercianti e incontri mensili per la cabina di regia che unisce i referenti politici, i manager di distretto e le associazioni di categoria per fare il punto sulla situazione e aggiornare gli obiettivi da raggiungere. «Siamo davvero soddisfatti per il lavoro che il nostro distretto sta compiendo - ha sottolineato il nostro assessore al commercio Lauretta Cadei. Abbiamo ottenuto finanziamenti cospicui e anche altri tipi di sostegno concreto a favore del commercio e delle attività commerciali del nostro territorio. Traguardi importanti, ottenuti anche grazie ad una buona sinergia di intenti che si è creata tra i comuni appartenenti al distretto, di cui la nostra cittadina è ente capofila. Speriamo che il lavoro continui in questa direzione, alla ricerca di nuove opportunità e nuove risorse per sostenere questo settore fondamentale per l’economia della nostra zona». La Cooperativa il Battello al lavoro per il Natale L’associazione produce meravigliosi oggetti natalizi in vendita a tutto il pubblico nati all’interno della struttura. E così come le amministrazioni anche ditte ed imprese della nostra zona si rivolgono al Battello proprio per l’acquisto di biglietti personalizzati. Un’attività interessante, che si avvale del lavoro di una decina di volontari, e che soprattutto aiuta a sostenere i costi della cooperativa, dovuti in gran parte alla copertura degli stipendi dei dieci educatori che vi lavorano, in alcuni casi a tempo pieno in altri part time. Oltre alla produzione all’interno della Bottega del vetro e all’attività lavorativa che si svolge all’interno del centro diurno (e che ha portato ad oltre 20 inserimenti lavorativi di ragazzi disabili in cinque anni), la cooperativa può contare anche su un bellissimo spazio che oggi funge da casa vacanze ma che nel prossimo futuro farà da casa famiglia. «Siamo davvero contenti di avere a disposizione questo grande spazio accogliente - ha fatto sapere la Presidente Carmen Vigani. Abbiamo curato con attenzione e con l’aiuto preziosissimo di molti imprenditori della nostra zona l’arredo di questo piano. E il risultato è davvero bellissimo: la conferma arriva dalle prenotazioni, da parte di turisti e visitatori fuori porta, che addirittura ci hanno già fatto registrare il tutto esaurito per la serata di Capodanno. Abbiamo 10 posti letto, suddivisi in 4 camere curate con gli arredi realizzati all’interno della nostra bottega del vetro, dotati di tre bagni, una grande cucina attrezzata e un salotto davvero accogliente. Il salone viene affittato anche per i compleanni e per la celebrazione di d un anno di distanza dal trasferimento nella nuova sede, varie feste, come quella di laurea. la cooperativa sociale Il Battello continua a crescere, con il Per ora questo spazio funge da casa vacanze, anche per aiutarci a recutradizionale spirito di solidarietà che la caratterizza. perare risorse economiche per la copertura del mutuo. Ma fra qualche In particolare, le oltre 50 persone affette da disabilità anno ospiterà un’importante casa famiglia per dare un luogo in cui vivere medio-lievi che ogni giorno frequentano la struttura sono ora alle ai ragazzi con disabilità rimasti soli. prese con lavori in tema natalizio. Inutile negarlo: chi soggiorna nella nostra struttura, o ci passa anche Più che di lavori, grazie all’aiuto del mastro vetraio Mariano Carrara solo qualche ora, respira l’aria di grande solidarietà che c’è alla base del e di decine di preziosi volontari, si tratta di capolavori del vetro: pre- nostro progetto». sepi coloratissimi, orologi nascosti da caratteristiche figure natalizie, Nella foto i volontari de "il Battello" e i lavori in vetro vasi e ciotole variopinte, soprammobili davvero originali come abeti, angioletti, pupazzi di neve, Babbi Natale e molto molto altro ancora. Tutta questa produzione, che occupa le giornate di tutto l’anno, avviene all’interno della Bottega del vetro dove gli ospiti della cooperativa, insieme alle mani esperte dei volontari, producono una miriade di oggetti in vendita a tutto il pubblico interessato. Oltre alla serie in tema natalizio, si possono acquistare anche bomboniere, articoli regalo, lampade, specchi, gioielli in bigiotteria, biglietti di auguri e tanti altri prodotti che contribuiscono, con la loro vendita, a sostenere le spese di una struttura all’avanguardia, indispensabile ma anche onerosa. Tutti coloro che fossero alle prese con l’acquisto di regali natalizi possono quindi rivolgersi al Battello: anche le amministrazioni comunali lo fanno, in particolare molte si sono rivolte proprio all’associazione sarnicese per acquistare biglietti di auguri natalizi confezio- A Dic 2012 ilPorto - 47 Consigli utili per evitare truffe e raggiri In una lettera, la Polizia Municipale del nostro Comune vuole sintetizzare alcuni consigli utili per evitare truffe e raggiri. vi assale per strada entrate in un negozio o cercate un carabiniere, un agente o una compagnia sicura. N elle scorse settimane abbiamo ricevuto alcune segnalazioni di anziani, residenti a Sarnico, che sono stati truffati da sconosciuti che sono riusciti ad entrare nelle loro abitazioni con pretesti vari. Con questa breve lettera vorremmo informare i nostri concittadini sui rischi e pericoli connessi a queste persone. Elenchiamo quindi di seguito alcuni consigli utili per prevenire questo tipo di reati e soprattutto vorremmo ricordare a tutti i cittadini che in caso di dubbio è importante contattare immediatamente la stazione carabinieri di Sarnico allo 035-910031 oppure la Polizia Locale di Sarnico al 335-5454846. Non aprite la porta di casa a sconosciuti anche se vestono un'uniforme o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità. Verificate sempre con una telefonata da quale servizio sono stati mandati gli operai che bussano alla vostra porta e per quali motivi. Se non ricevete rassicurazioni non aprite per nessun motivo. Ricordate che nessun ente manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi o per sostituire banconote false date erroneamente. Per qualunque problema e per chiarirvi qualsiasi dubbio non esitate a contattare la Polizia Municipale o i Carabinieri. Quando fate operazioni di prelievo o versamento in banca o in un ufficio postale, possibilmente fatevi accompagnare, soprattutto nei giorni in cui vengono pagate le pensioni o in quelli di scadenze generalizzate. Non fermatevi mai per strada per dare ascolto a chi vi offre facili guadagni o a chi vi chiede di poter controllare i vostri soldi o il vostro libretto della pensione, anche se chi vi ferma e vi vuole parlare è una persona distinta e dai modi affabili. Se avete il dubbio di essere osservati fermatevi all'interno della banca o dell'ufficio postale e parlatene con gli impiegati o con chi effettua il servizio di vigilanza. Se questo dubbio 48 - ilPorto Dic 2012 Durante il tragitto di andata e ritorno dalla banca o dall'ufficio postale, con i soldi in tasca, non fermatevi con sconosciuti e non fatevi distrarre. Ricordatevi che nessun cassiere di banca o di ufficio postale vi insegue per strada per rilevare un errore nel conteggio del denaro che vi ha consegnato. Quando utilizzate il bancomat usate prudenza: evitate di operare se vi sentite osservati. E ricordate anche che i truffatori, di norma, agiscono in coppia, cercando di entrare nel vostro appartamento con un pretesto. Uno dei due vi parla con insistenza, mentre l'altro, inosservato, perlustra le stanze dell'appartamento. I truffatori usano dei modi e toni gentili e affabili, ma decisi. Ringraziamo anticipatamente per la preziosa collaborazione Cordiali saluti Il Comandante Marco Zerbini Prevenzione incidenti stradali Una giornata per sensibilizzare tutta la comunità attorno al tema della prevenzione degli incidenti stradali. È quello che ha organizzato l’Associazione Amici di Samuel lo scorso 18 Novembre nel Palasport della nostra cittadina, con la collaborazione dell’amministrazione comunale e della federazione nazionale traumi cranici: un pomeriggio scandito da dibattiti, giochi, concorsi e molto altro ancora per riflettere, conoscere e prevenire. L’associazione Amici di Samuel, in prima linea per la promozione di manifestazioni come quella sarnicese, nasce dall’incidente che nel 1996 causò la caduta dalla motocicletta di Samuel Pelliccioli, un giovane ragazzo con la passione per le due ruote. In stato di coma vegetale per diversi mesi, Samuel ha combattuto a lungo tra la vita e la morte nei letti di vari ospedali, assistito dall’infinito coraggio e dall’ammirevole forza del papà Stefano. Ora che per Samuel è arrivato il "lieto fine", la sua tragica ma allo stesso tempo incredibile esperienza fa da motore all’associazione per sensibilizzare tutta la popolazione al tema della prevenzione degli incidenti. E lo fa con serietà, coraggio ma anche con il supporto di volti noti, campioni sportivi in primis (tra cui Valentino Rossi, Stoner, Lorenzo e Checa) che hanno accettato con entusiasmo di prestarsi per una causa così importante. Per chi volesse ulteriori informazioni: www.amicidisamuel.it Nella foto: I Volontari Autoambulaza Basso Sebino, Samuel Pelliccioli, il padre Stefano, Romi Gusmini e il sindaco Franco Dometti Adulti a scuola per educare Ci sono due appuntamenti interessanti in programma nei prossimi mesi presso l’Istituto Antonietti di Iseo: si tratta infatti di un progetto di formazione per genitori, educatori e figure significative dei minori per prevenire, saper riconoscere e soprattutto affrontare i disagi dei ragazzi in età adolescenziale e non solo. Venerdì 18 gennaio dalle ore 20.45 in calendario un incontro sul tema “Disturbi del comportamento alimentare: anoressia, bulimia e disturbi atipici dell’alimentazione”. La relatrice, psicologa ed esperta in disturbi alimentari, sarà la dottoressa Annalisa Nitti, Il secondo appuntamento invece è fissato per venerdì 22 febbraio alle ore 20.45: il bullismo tra aspetti psicologici e giuridici. Oltre alla Dottoressa Nitti al tavolo dei relatori ci sarà anche la Dottoressa Gloria Marella. Entrambi gli incontri, organizzati dal comitato genitori dell’istituto con il patrocinio del Comune di Iseo, si terranno presso l’aula magna dell’Istituto Antonietti di Iseo con ingresso libero e gratuito. Dic 2012 ilPorto - 49 Capodanno in piazza La Pro-Loco Sarnico Vi aspetta numerosi LUNEDI' 31 DICEMBRE in P.zza XX Settembre dalle ore 22.00 per festeggiare insieme l'arrivo del nuovo anno in compagnia dell'orchestra spettacolo Mister Domenico. Grande pista da ballo, panettone, vin brulé e...brindisi di mezzanotte!!! Ingresso libero 50 - ilPorto Dic 2012 A S S O C I A Z I O N I Attività dell'A.S.D. Judo Sarnico a cura di Giovanni Cadei Giulio Panza, cat. Esordienti B fino a 60 kg, ha raggiunto il terzo gradino del podio. Francesco Cadei, cat. Cadetti Maschile fino a 81 kg, terzo posto. L’accompagnatore Giuseppe Tengattini ci ha segnalato anche Lorenzo Cancelli e Stefano Mihalache che, sebbene non siano arrivati in zona medaglia, si sono comportati molto bene. Nella foto da sinistra: Lorenzo Poli, Braian Morandi, Giulio Panza, Lorenzo Cancelli e Stefano Mihalache al 41° Trofeo del Torrazzo-Cremona 52 - ilPorto Come già anticipato nello scorso numero, al termine del quadriennio olimpico è prevista l’assemblea elettiva per il rinnovo delle cariche societarie. Vorremmo approfittare dell’ospitalità offerta dalle pagine de “Il Porto” per ringraziare pubblicamente tutti coloro che si sono prodigati per sostenere le attività della nostra associazione, partendo dal presidente Enrico Cancelli, al direttore tecnico e anima del Dojo, Mario n queste ultime settimane dell’anno solare l’attività Galimberti, a tutti i suoi collaboratori, agli atleti e ai loro genitori. Il ringraziamento è anche un invito a agonistica ha avuto un lieve rallentamento. Da segnalare solo la partecipazione al tradizionale mantenere vivo questo impegno anche per il futuro. Trofeo del Torrazzo di Cremona, gara giunta alla L’assemblea si terrà il girono 13 Dicembre; nel prossua 40° edizione, sempre magistralmente organizzata simo numero relazioneremo circa i nuovi eletti alle cariche sociali. dal locale Judo Saigo. La Gara, svoltasi domenica 9 dicembre, ha visto la Approfittiamo ulteriormente dell’ospitalità di queste partecipazione di diversi atleti sarnicesi: Lorenzo Poli, categoria Esordienti A fino a 60 Kg, si è pagine per augurare a tutti i Sarnicesi, sportivi e non, i migliori auguri per un Natale pieno di gioia e per un qualificato al 2° posto. Anche Braian Morandi, categoria Esordienti B fino a nuovo anno, lo speriamo sinceramente, più sereno per tutti 55 kg, ha conquistato l’argento. I Dic 2012 A N Sposi all'altare A G R A F E a cura di Rosalia Modina 8 - Facchinetti Federico via Prati 4 con Ciobanu Peruta via Prati 4 Data del matrimonio: 9 settembre 2012 Testimoni : Facchinetti Dario, Ciobanu Mihaela 13 - Dalla Torre Antonio Fabrizio da Albino con Maffeis Simona da Albino Matrimonio già pubblicato nel mese di ottobre. La foto di Federico e Peruta ci è pervenuta in ritardo. La pubblichiamo in questo numero Data del matrimonio: 24 novembre 2012 Testimoni: Stella Angela, Maffeis Stefania Informazioni sulle fotograie: Informiamo che le fotografie cartacee inviate alla redazione potranno essere ritirate il mese successivo presso la Segreteria di Redazione in casa Parrocchiale nelle ore pomeridiane. Grazie VI ASPETTIAMO Nella nostra nuova sede di Sarnico (BG) In via Cortivo, 31/b tel. 334/6607641 Si realizzano oggetti artistici in vetro su ordinazione per: - bomboniere per matrimoni, cresime, comunioni… - gadgets aziendali - oggettistica per negozi - regali personalizzati - specchi, cornici, orologi, svuota tasche, posacenere, crocifissi, bijoux ma anche oggetti che soddisfano la vostra fantasia . Dic 2012 ilPorto - 53 Nella casa del Padre Ressico Giovanni di anni 86 Deceduto il 03.11.2012 57) Volpi don Giuliano di anni 82 Deceduto il 13.11.2012 don Giuliano Giovanni UN DOVEROSO RICORDO di Laura Pernice (psicologa del GAT e del Centro famiglia) IN TE, CON TE E PER TE DON GIULIANO NOTRO PADRE BUONO Una preghiera di gratitudine del Dono di Te ricevuto una preghiera all’amore del nostro Creatore per noi, che siamo qui ora lontani ma ancor più a Te uniti, una preghiera di ringraziamento a quel Dio che ha programmato il nostro incontro. 58) Scattini Aldo di anni 75 Deceduto il 29 .11.2012 Aldo Con la Tua voce nella mente e la Tua bontà accanto continuiamo qui il Tuo cammino insieme. Così mi unisco al coro con una voce sola che sale ad incontrarti accanto a Cristo. Aggiungi ora Tu, Don Giuliano, quel che più Ti riempie il cuore, perché sicuramente corrisponde al mio e nostro sentire. Così è e così sarà nell’Eterna Armonia. Insegnami ad ascoltare sempre ad accogliere sempre ad annoiarmi mai per aiutare tutti 54 - ilPorto Dic 2012 Anno 1935: Foto di famiglia inviata a Clotildo Parigi, in Africa per lavoro. Da sinistra in alto: la moglie Pierina Fiumi e la cognata Teresina Parigi (moglie di Egidio Vaini). In basso da sinistra i tre figli: Antonietta, Giuseppina e Lino con la nonna Giuseppa Besenzoni. Manca il quarto figlio Sergio, nato 15 anni dopo.