..• LH XV. RE. 23 t ABBONAMENTI NEL REGNO L.10 nullo — 5 semestre — 2, 50 trimestre Fuori Stato aumento spese postali. 4_ U ffizio — Lungarno Mediceo N. 1. Centesimi 10 il numero — Arretrato 20. I pagamenti non sono validi se non fatti contro ricevuta firmata dal Direttore proprietario da Giorwile Avv. Gaetano . Frediani. 11(,1 1 31 l z 43•••■■••••1~ Il Sindaco di Pisa Vista la officiale della R.. Prefettura locale in data 14 corrente mese numero 1016-4515, D. 3. Rende noto: 'Che con la legge in data 13 andante il termine ultimo stabilito dall'art. 24 della, legge 4 marzo 1877 per la promulgazione dei regolamenti e per l'abrogazione delle disposizioni vigenti sulla pesca, fu prorogato a tutto decembre dell'anno corrente. Pisa; dal Palazzo municipale Li 20 marzo 1879. Sindaco A. T. SmoNELLI. PARTE NON UFFICIALE Annnnzi commerciali e avvisi o- rticolari cent. 25 por linea o spazio di linea. inserti mi nol corpo del giornale lire unaa-r linea o spazio corrispondente: dopo la firdl ger■inte centesimi 60 per linea o spazio corri. spendente. 1 , Pubblicazione Giovedì D ome n io GilliltVILLE POLITICO l'ordine del giorno che colpisce i ministri del 16 maggio, e l'altro, che tosto lo segue; del ministro delle finanze, il quale -domanda alla Camera un credito supplementare per rimborsare le multe inflitte alla stampa negli innumerevoli processi intentati dal gabinetto del 16 maggio. Questa dirnanda del ministro delle finanze si basa sulla legge 2 aprile 1878 per la quale vennero amnistiati i delitti • di stampa commessi sotto il regime del 16 maggio. .— La République Francaise, in un lungo e ponderato articolo, esamina le condizioni finanziare dell'Egitto rispetto ai creditori europei di quel governo. Non furono motivi esclusivamente politici ma principalmente finanziari quelli che iudus: sero la; Francia e l'Inghilterra ad 'intromettersi e farsi rappresentare nell' amministrazione di quel vicereame. La R'épitblique, dopo avere ricordato in breve la storia disastrosa delle finanze egiziane, espone la necessità principale del momento, e della quale si , preoccupano certamente i signori Blignièrs e. Rivers Wilson; cioè l'urgenza di provvedere al pagamento del covon in scadenza col maggio prossimo. Il servizio di 'pieni) 'coiepon domanda una somma di 2,500,000 "lire; e di questa somma, la cassa del debito pubblico n'on ha, fino ad oggi raccolto oltre di 800,000 lire. Come è possibile, domanda la Rèpicblique, che entro l'epoca fissata sia colmato questo enorme deficit di 1,700,000. lire? Per evitare una catastrofe più o meno prossima, ma certa, il citato giornale non vede altro rimedio che la riduzione dell' interesse del debito egiziano, sia col mezzo di una imposta che lo colpisse, sia colla riduzione provvisoria dell' interesso medesimo. Questa riduzione, sotto l'una o l'altra forma, dovrebbe poi colpire in 'eguale misura tanto il debito unificato quanto quello privilegiato. Quast'ultima condizione, dice la République non sarebbe, è vero, la più vantaggiosa poi creditori iuglesi, come quelli che tengono in loro mano la maggior parte della rendita privilegiata. Questo coufl tto fra gli interessi francesi ed inglesi, non impedirà però che si segua il partito più conforme a giustizia; mentre, diversamente i creditori francesi subirebbero tal colpa da equivalere ad uua vera bancaretta. Li République, conoscendo l'armomia di vedute che non cessa di regnare fra i due rappresentanti della Francia e dell'Inghilterra al Cairo, conclude il suo articolo esortando i creditori francesi a riporre ogni loro fiducia nei signori Blignière e Rivers Wilson. . . ‘' ANNUNZI E INSERZIONI UFFICIALE PER GLI ATTI DEI CONSIGLI PROVINCIALE E COMUNALE PARTE UFFICIALE 3. atr 23 Marzo 1879 Domenica. io —Il progetto di legge presentato dal ministro dell'istruzione' pubblica in Francia sig. Ferry, nello articolo 7, domanda che ninno sia ammesso a prender parte all'insegnamento pubblico, o libero, nè a dirigere un istituto di insegnamento di qualsivolia grado, se appartiene ad una congregazione religiosa non autorizzata. Questo articolo ha in mira principalmente i Gesuiti; ma, oltre di essi, esistono in Francia altre congregazioni religiose non autorizzate. Secondo il Temps queste congregazioni sono in numero di 27 e comprendono un personale di 1937, membri I gesuiti, soli, hanno 27 case di istruzione e 848 religiosi: Seguono gli Endisti, i Maristi, i Basiliaui, i Damenicani, la congregazione del Sacro-Cuore, ec., ec., Sfuggono all'art. 7 del Progetto Ferry 23 associazioni , legalmente autorizzate allo insegnamento, le quali comprendono 2028 scuole pubbliche, 768 scuole libere e contano 20,841 membri. Il numero degli alunni, che seguono i corsi di studio presso istituti religiosi non autorizzati, assende a 71,000: ed i fanciulli o adolescenti che frequentano le scuole dello Stato si calcolano a 70,000. — Il Moniteur Universel reca le conclusioni del rapporto fatto alla Camera dal signor Faurè, col quale si oppone alla presa in considerazione della proposta Naquet sul riprestinamento del divorzio. relatore dice che se il signor Naquet - tenesse una conferenza sul tema del divorzio, ed ottenesse di essere applaudito, dovrebbe persuadersi che tali applausi, anzichA una adesione ai suoi principi, sarebbero un omaggio all'incontestabile suo talento. Del resto, il pubblico, il grande pubblico, quello che costituisce la massa degli elettori che sono rappresentati dalla Camera, certamente non dimanda questa modificazione di legge. Altre leggi importanti sono aspettate impazientemente dal paese. — Il Temps nota la curiosa coincidenza del fatto di aver votato, la Camera, <ME> L'Imperatore d'Austria a Szeghedino Leggiamo nei giornali di Vienna i seguenti particolari sulla visita dell' Imperatore a Szeghedino: " L' imperatore, accompagnato da due - Non si assume responsabilità cho ter le associazioni fatte CP 'inizio del giornale. ,aiutanti e dai ministri Tisza e Wenckhein guito era in otto barche guidate da maarrivò da Ternesvar verso il mezzogiorno. rinai del monitor. 11 corteggio si avviò • Egli si trattenne sulla diga della fer- dapprima attraverso la città bassa, verso rovia del Tibisco e volse lo sguardo sullo Palauka; s' incontrarono parecchie altre spettacolo di devastazione e di miseria che barche con gente che aveva posto in salvo gli si stendeva davanti. mobili e merci. Tutti salutavano com evviva Per qualche tempo l' imperatore restò l'i mperatore,il quale rispondeva con tristezin questa posizione, immerso in riflessioni za snaenu cordialità. Egli notò i volontari di penose; una lagrima gli brillò sugli occhi un anno che stavano puntellando una 'cia'sa• che tradivano l'interna commozione. S. M. che minacciava rovina. L'imperatore si avviraggiunse quindi il suo segaito ed entrò cinò a quei giovani facendo loro molte do- : : nel cortile della stazione, accolto da fra- mande. .Eglidiscese presso la scuola reale l gorosi eljen e dalle benedizioni della folla. visitò le abitazione dei rifugiati ivi Al ricevimento dell' imperatore come du- giati, e parlò con parecchi malati..L'inerante la sua gita sul luogo della catastrofe peratore entrò pure nella stanza deve si avvennero iuteressauti epieodi, poiché i sono rifugiati il rabbino Lii1v con ena diversi funzionari e rappresentanti locali madre e le sue sorelle. Il rabbia°, al cenale» • ebbero occasione di esprimere i liiro sen- ; l' impet'atore domando irntizi sullA, ceee timenti. munita,' dovè rispOndere'. a S. M che7la, osìil preposito Kreminger disse aperscuola era crollata- ed il teinpió inonelator • tamente all'imperatore che la città di Szescuola reale l'imperatòra si inéh. ghedino era stata sagrificata all'interesse città, quiíidi per tiafad' al palazzo privato della Società per regolare il corso della diga 'della fe'rnivia Alfold • nell'ari deL Tibisco ed a quello delle ferrovie. città alta e• quindi ntioVaineuleitit■" Il borgomastro Palfy,alescrisse ''• pera4ore eon brevi ed . elocileuti parole gli ) li treno si pose in hiovinact.P ith orrori della notte spaventevole in qui si. il liortidiiittistro' ringraziò - l' itsipera ruppe l'ultima diga: • , l‘• i g i ta e l o 'pregò di non' •diiit t gati i &Maestà, disse, , q veyamo già, la lel zeghedine. lo di meinticlke í-anza di essere e salvi, allorehè :ecopPiò 1eré1 i9POq e 41. sevranoe Perehèda.a i' uragano che distruese.gli ultimi ostacoli, zi615:e 'é h). inideria che viai lomp4 che ci •annientò tatirlaAniséria: è ietelee ii(ire linzittto Javego groépgstcjkl1A11?rl 3 scrivibile! » , ,C;rrilliàetT tizíe che' ;;leasi gsni L'imperatoee ascoltò con evidente conispett4oIo al ..qunle ho iìsgftiiy- !n'a nero f •miezimee il borgomastro e rispose: ehe Sieghedin :$ risorge j`p4ll pir'n3t.: t • '"!4›.." « Bisogna farsi coraggio, da tutto ma. .1 paese, da tutti gli Stati ;civili, giungono • pu4- • 4iiti t e l L'imperatore visitò aiuti. Voglio esaminare io stesso la mie ringraziò gli ufficialisaldati pett loro generose prestazioni.. seria e visitare i malati ed i salvati ». Il ministro TisZa è riiiiustO qui sino! f , Durante la presentazione , fatta dal a domani. commissario governativo ,Lukacs, l'imperaDel resto le acque si vanno a Poco tore chiese al ceininissario quanti morti si fossero trovati, al che quest'ultimo rispose: per volta ritirando , dalla città; due' o tre vie cominciano a dar segni di vita; si • Sinora ventiquattro. » Ma il preposito Kreininger esclamò: aprono i negozii; la carestia del pane e • Oh, molti di più, io stesso ne ho della vettovaglie è diminuita. Domani seppelliti quaranta a Nuova Szeghedino e l'amministrazione municipale provvisoria • Sziiregh. » terrà una seduta nell' Hfitel IIungi tria. 11 commissario governativo insistè di41)—C2s cendo che la polizia 119 11 aveva ricevuto che Relazione statistica dei lavori comla denuncia di 24 casi di morte; 22 persone piuti nel circondario 01 Tribunale morte di morte naturale. Il deputato civile é correzionale di Pisa Kallay disse allora che si vedrà quante l'anno 1878. vittime ci sono non appina l'acqua si sia (Continuazione vedi num 22). ritirata, e credeva che più di 1000 perIn materia di tanta importanza e che sone avevano perduto la vita nelle onde. tanto si collega coi piìi ardui problemi L' imperatore ha potuto udire quest'ultisociali, non vi dispiaccia, o Signori, che ma osservazione. io vi segnali qualche nota statistica in proposito. Le dichiarazioni di nascita riL' obergespan Dani, venne interrogato cevute nei nostri comuni furono 7232, dall' imperatore sulla diminuzione delle cioè maschi 3764, femmine 3468. I morti acque e la ricostituzione della città. Alnell'anno decorso furono 5267, i nati lorchè il primo disse che Szeghedino rimorti dichiarati 239. Il numero dei bainsorgerà, e l' imperatore soggiunse: « più bini morti dentro il mese dalla nascita. bella di prima »; echeggiarono fragorose fu di 615 quasi il dieci por cento. grida di eljen. L' imperatore passò quindi Non è del mio istituto, o Signori, il sul pontone, insieme ai ministri, all'oberdeterminare le cause di tanta :natalità. gespan, al borgoinaetr ed ai generali; nel Certo le influeuze atmosferiche allo quali secondo pontone salirono gli ecclesiastici e vanno soggette i neonati per la presonil deputato Kallay. Il rimanente del se. . i . . i . • : . . : . , . , : 9 " . . , ; . - , r i - - " P ' C P131_ rst;:f Eli 13 o .raa I it e trx a CC riqg A ,......••••■■••• 21~ V...W. -...-■.••••■ , tazione all'uffizio di Stato Civile per l'accertamento possono assai contribuirvi, essendochè sia con tutta certezza provato il pericolo di queste influenze nei primi momenti della vita. Sarebbe quindi a desiderarsi una modificazione alla, legge in proposito, sostituendo all'attuale modo di accertamento al Palazzo Comunale, la costatazione al derpicilio. Ed . io he sempre veduto con piacere ed ho anco incoraggiato una larga interpetrazione dell'articolo 371 del Codice Civile sulle dispense dalla presentazione' dei neonati. Se non che tale utilissima riforma, da oltre 50 anni . caldamente invoceta dalla pubblica opinione in Francia, non produrrebbe tutti i benefici effetti se altra non se ne aggiungesee, imperocchè all'azione temo metrica dell'atmosfera i nostri bembiui vanno soggetti anco al momento in cui sono portati a ricevere l'abluzione battesimale. Foissac, Trevisan hanno potuto constatare che la mortalità dei neonati è maggiore nei villaggi dove la Chiesa è lontana dall'abitato, che nei luoghi che si trovano iii opposte condizioni. Nel 1790 un alto dignitario della Chiesa, il Principe Vescevo di Vurtzhiirg, commosso dalla mortalità spaventosa, dei neonati, per misura igienica, autorizzò i parroci della sua diocesi di recarsi al domicilio dei neonati per battezzarli, e la mortalità di essi diminuì a colpo d'occhio. I matrimoni celebrati nell'anno nel circondario furono 1391. In 202 firmarono ambedue gli sposi, in 580 uno solo, in 609 nessuno. -Non voglio . lasciare questa materia senza accennervi i resultati di una indagine, alla quale accennai nel resoconto del decorso anno, da me fatta in argement che poco fa tanto commosse la pubblica opinione per le interpellanze fatte nelle aule legislative succedute della presentazione di uno bcheina di legge per parte - del Guardasigilli, e i di cui studi si continuano tuttavia negli utízi ceatrali del Ministero nostro, vo dire dei matrimoni civili e religiosi. Ho accennato che i matrimoni celebrati negli uffici di stato civile. del circondario nell'anno decorso ascesero a 1391. In 1218 il rito religieso precsdè vello civile, in 136 quello ei4ile precedè il religioso e 37 furono puramente civili. I matrimoni poi celebrati' col rito religioso avanti le autorità chiesistiChe furono 1286; Dei 1391 Matrimoni civili celebrati nell' anno decorso 1878 e pree cedati dal rito religioso in 723 il mitrimonio civile avvenne nello stesso mese di quello religioso, e v: furono 27 legittimazioui di figli naturali — in 124 quello civile avvenne entro 3 mesi da quello religioso e vi farono 4 legittirnazioni — in 142 entro sei 6 mesi C411 7 legittimazioni, — in 91 entro e nue . autio con 9 legittimazioni — in 34';. - dopo un anno con 10 legittienazioni -rin 104 dopo oltre due anni con 65 legiltimazioui. Da queste cifre voi rileverete 1.° che il numero dei matrimoni puramente religiosi va gradatamente diminuende; 2. 0 che quanto più la c, lebrazione del matrimonio civile si allontana lieti' Ordine del tempo da quello religioso, diminuisca il turnero dei matrimoni civili ed aumenta sensibilmente il numero delle legittamazioni di figli naturali. Circostanze queste di cui non può sfuggirvi la importenza, sia sotto l'aspetto morale che sotto quello civile, inquantochè vi dimostrano profondo il sentimento della paternità, duraturo - - l'affetto verso la donna che l'uomo scelse a compagna, e la convinzione che sempre più si estende nelle masse, che le relazioni di famiglia con effetti civili non possano esistere senza l'osservanza delle leggi dello stato, e che al di fuori di queste non vi sono che relazioni sessuali, sufficienti sì a produrre certezza di paternità naturale, ma prive degli effetti civili che solo la legge dello Stato riconosce, sanziona e tutela. SEZIONE II. AFFARI PENALI Ora incominciai le dolenti note, perocchè in questa parte del mio resoconto debbo parlarvi dei reati commessi in questo circondario nell'ora decorso auuo, e dei loro autori. La umana m ilvagità si è manifestata sotto tutte le forme. La vita fu spenta; la integrità personale manomessa o per ira o per cupidità di guadagno o per odio contro il principio di autorità o per Malvagia brutalità; la proprietà offesa; l'onore delle famiglie oltraggiato; i più brutali istinti sozzamente soddiefetti; inedri che favoreggiano la prostituzione delle figlie; padri che consumano nefando connubio colla propria prole e con selvaggia concupiscienza corrompono la inuocenze e fecondano quelle stesse che hanno procreato; la pubbliCa tranquillità, alterata; la pubblica forza vilipesa; la pubblica fede tradita; la santità del giuramento conculcata. Ecco in poche parole il dolorose spettacolo ché ci mostra la statistica penale dell'anno ora decorso, la quale, come negli affari civili, segna un incremento certo non desiderate' n'è ambito. ART. 1.' Affari penali :di minor bnipetenza. Il numero dei procedimenti penali introdotti nelle preture del cireoudario è asceso a 2036. I precedimenti petidenti al primo gennaio 1873 erano 47, i quali uniti al numero dei proce limenti introdotti, si ha un totale di 2133. Il naaggior numero ne ebbero le preture del 2.° mandati tento .di Pisa con 396, del l a mandati lento cou 335, e di Poutedera con 282. Il ininor numero, Peccioli con •121, R isigatio . con 143. Di questo grave numero di procedimenti ne furono definiti 2112, restandone pendenti soli 21 alla fine dell'anno ora decorso. I 2133, procedimeuti comprendevano 3172 reati cioè: Con travvenzioni . . N. 593 Delitti 1579 -Totale • . • N.° 2172 - - • D.Ale contravvenzioni — 39 erano all'atumouizione — 43 al porto d'arme — 511 violazione di leggi diverse. Dei delitti — 823 erano contro le persone, cioè il 53 per cento dei delitti denunziati — • 578 contro le proprietà cioè il 37 per cento — 93 contro la pubblica tranquillità — 153 altri delitti prevesti dal Codice penale. Dei .2112 procedimenti definiti 1042 lo furono senza sentenza, sia per recesso da querela, sia perchè ignoti gli autori, sia per altre cause dalla legge . permesse e 1070 con sentenza. L'3 Snitenze poi 802 farcene (li condanna — 268 di aesoluzione o non farsi luogo a procedimento. La proporzione fra le assoluzioni e le condanne è la seguente; le condanne rappresentano il 74ti per cento della sen- tenze proferite, le assoluzioni il 25% per cento. I reati pei quali venne pronunziata condanna furono 868, i quali, classificati eecoudo la loro specie, danno le seguenti resultanze. Contravvenzioni Num. 428, cioè contravveuzioni in genere num. 386, contravvenzioni all'ammonizione 20, contravvenzioni in materia di delazioni d'armi 22. Delitti 440 cioè contro le persone num. 166, contro le proprietà 210, contro la pubblica tranquillità 4, altri delitti previsti dal Codice Penale 60. Gli individui giudicati dai Pretori furono 1544, dei quali 1458 in libertà, 86 detenuti. 536 furono assoluti, 1008 condannati. Di questi, 460 furono condannati al carcere — 309 alla multa — 239 a pene di polizia. I recidivi nello :stesso reato furouo 35; i condannati alla sorveglianza speciale della Pubblica Sicurezza 27. Considerati i 1008 condannati in re-. Fazione alla specie dei reati si he che num. 590 furono condannati per contravvenzioni, cioè: All'ammonizione. . • N.. 20 Al porto d'Armi . . 22 Per altre contravvenzioni 448 -. N.° 590 Totale . N. 518 per delitti cioè: n 223 Contro le persone 226 Contro la proprietà . . . . 4 Contro la pubb. tranquillità Per altri delitti previsti dal 65 Codice penale Totale . . . . u. 518 Il maggior numero delle condanne per reati contro le persone fu proferito dal Pretore del 3. n'andamento, wir quelli contro le proprietà dai Pretori del 2. mandamento e di Pontedera, per reati contro la pubblica tranquillità dal Pretore del 1. inaudameuto, per gli altri reati previsti dal codice e da leggi speciali e contravvenzioni dai Pretori del 1. e 2. mandamento di Pisa. 11 numero delle istruttorie penali assunte dai Pretori d'uffizio, o delegate fu di 2286, ne furono esaurite 2275, ne restarono pendenti 11. Il maggior numero si verificò nelle Preture del 2. tutelamento con 428, del 1. mandatneuto con 378 e di Poutedera con 337. I Pretori durante l'anno decorso tennero 57:3 giorni d' udieuz i. Il o numero si verificò nella Pretura del 2. mandamento con 95, il minor numero in quella di Peccioli con 38. Furono uditi alla pubblica udienza num. 3373 fra testimoni é periti, e poiché le cause definite in pubblica udienza furono 1070, così si ha per ciascun affare num. 3 fra testimoni e periti, ed in ogni giorno di udienza furono spedite cause. Nell'anno ora decorso vi intrattenni a lungo sul tenia dell'ammonizioni. Non ripeterò le cose già dette; vi assicuro che ho portato su questa materia tutta la mia attenzione. Mi limito ad accennarvi alcuue cifre. Gli individui denunziati per l'ammonizione furono 322, fu dichiarato non farsi luogo all'ammonizione p?r 129, ne furono ammoniti 193, dei quali 37 per oziosità e vagabondaggio; 103 come sospetti in farti, 45 come sospetti in reti contro le persone, 3 ceinie sospetti contro le proprietà e le persone insieme. Alla fine dell'anno orà decorso si trovavano sottoposte all'ammonizione 1329 perone che rappresentano il 5 per cento circa della popolazione del circondario. (Continua). C1Ee0 N A_ .A. 22 marzo — A quanto sappiamo nulla è stato ancora risoluto intorno al curioso incidente della trasgressione contestata dal signor Ricevitore del Registro e Bollo al Comizio dei Veterani il quale dovrebbe pagare, come dicemmo, la bella somma di lire 86472, 60 per non avere fatte bollare le cartelle servite alla Cuccagna che nel Carnevale fu estratta a vantaggio del Comizio stesso. Crediamo però che la questione sia ora entrata in una fase che accresce l'amenità di cui da prima fu improntata. Si dice che il signor Ricevitore del Registro e Bollo, per giustificarsi abbia scritto che il 23 o il 29 febbraio scorso (il 2,9 febbraio 1879 può darsi) ebbe ad avvertire un emannense di quelli uffizio , giovanetto di sedici anni perchè alla sua volta lo facesse sapere al proprio padre appartenente al Comitato della Cuccagna, che era necessano le cartelle fossero bollate. D'altra parte il padre di quel giovane non poteva dar peso a quanto suo figlio gli diceva, se pur glie lo disse, alla vigilia dell'estrazione e dopo che era già trascorso il giorno in cui la Cuccagna avrebbe dovuto aver luogo, perché ciò non poteva avere nessun carattere ufficiale. Se le cose stanno precisamente così non possiamo che meravigliarcene. Ci voleva tanto poco a scrivere una lettera ufficiale al Presidente del Comitato! al I prei tua tan dall pez aa 8btirli 1:1 bue que g v er : tal( il c un< •dè ma ieri VOI — Associazione di mutuo soccorso ed istruzione fra gli operai in Pisa. tal TE( Domani 23 corrente a ore 11 antirn. sono convocati tutti gli associati in adenanza generale per l'approvazione del resoconto annata 1878 e per udire la relezione dei censori che sì riferisce al re s000nto medesimo. Dalla residenza sociale, 22 marzo 1879. et Presidente M. REMAGGI. Il Segretario F. Di CiLe. STATO CIVILE dal eli 18 al dì 20 marzo 157.9 inclusive Nascite dertanz.ia te Maschi num. 15 — Femmina num. 11. M atrimoni Chericoni Lorenzo con Ciuti Alai le ambedue celibi, di Pisa, Grassini Narciso celibe, di san Stefano extra inaenia, con Methr 'Angiola nubile di Gallo, ( Bagni sin Giulia o ). Martinetti Pietro con Corbacini A ssunta ambelue di Pisa. Lucchesini Agostino vedovo con Mancini Maria nubile , ambedue di Pisa. Mprt i Bvsotti Vittoria n abile di anni 15, dei Ragni san Giuliana. Vaanini vci. Tri;lia 79, di san Marca alle Cappele. Rozzi Enrico minato 3 ), li Pki. Misi Giovachina volavo 51-, ai PUtignina. Portinari Alessan l ro ve lovo (30, di Pisa. • Paganalli vcd. Valli Caterina 71 di san Giusto in Cannicci. 13anvonati ve 1. Niucolai Autonia 83, di p isa. E pia 7 al disotto di 5 anni. Can5iarrigg1i di resilenza Abrardo Antonio da Venarla Reale a Pisa. Giusti Luigi da Fauelie a Pisa. Tabaroni Giacomo da Bologna a Risa. Corte Agostino da Roma a Pisa. . a•-■••• C 'I' E A. 'T Ft I Il successo che il Re di Lahore ebbe al R. Teatro Nuovo nelle prime due rappresentazioni, è andato sempre più accentuandosi nella terza e nella quarta replica, tautochè il pubblico non si listà mai dall'applaudire e dal volere il bis di quei pezzi da noi già indicati. La diligenza e la bravura che i distinti artisti pongono nella esecuzione di questo bel lavoro del signor Massenet, la bravura dell'orchestra abilmente diretta dal maestro concertatore sig. Gialdiui, la buona esecuzione delle masse corali e quella della, banda sul palco scenico, la grandiosa messa in scena, la ricchezza dei vestiari e delle decorazioni, sono un insieme tale da fermare l'attenzione del pubblico il quale non può essere che soddisfatto di uno spettacolo come questo. L'impresa ha fatto il debito suo non lesinando per darci il Re di Lahore, siamo persuasi che il pubblico non mancherà di farle coraggio, accorrendo numeroso in teatro. Il sig. Massenet ha diretta la seguente lettera al sig. Gialdini maestro concertatore del Re di Lahore e direttore d'orchestra. Paris, 19 mars 1879. Je voulais VOU3 reniereier par uue •dèpèche mais corntne je n'ai rei qua ce matiu (à cause de l' adresse) vótre excellente nouvelle jè prèfère VON3 étorire et vous exprimer à vous, cher Maitre, et à tous mes iuterpretes nies sentiments très reconnaissauts. — Je sais un grè infini au public pisan deraceneil trop flatteur qae je lui dois! — C'est une grande faveur ! — Merci à vous qui avez dirigé les études et avez fit apprécier I11911 ouvrage dont interpretation feit tout le mèrite. À Vous, de coeur J. MASSIINET. al giorno, e ai può affermare chs sopra dieci persone che l'hanno provato, va ne sono nove che si attengono a questa medicina. Le capsule di Gnyot, a ragiona del loro successo che di giorno in giorno si acereeee, hanno suscitate numeroso imitahioui. Il signor Guyot non può g irantire che le boccette che portano L firma stampata in tre CO ori. Le capsule Guyot trovassi in Italia in tutte le farmacie. Per aderire alla preghiera che ci vien fatta dell'iugegnere sig. Faustiuo Cerri pubblichiatno quanto appresso: Egregio sig. Direttore Pisa li 20 inerzo 1879. Prego la di Li gentilezza d' inserire nel suo distinto giornale la circolare che le cotnpiego, onde come equipolleate serva d'avviso a coloro cui può interessare ed ai quali io non inviata Grazie Obblig. RIMINO CERRI. Chiarissimo sig. ingegnere Pisa li 20 marzo 1879. Questo corninendabile Comizio agrario Pisano; ha deliberato che l'e latitanza per la pubblica discussione intorno al mio disegno somtnariarnente svolta nell opuscolo che compiego alla S. V. C. onde possa preventivamente stu liarlo, avveuga nella nostra sala comunale, graziosatneute conceesa alle precise ore una e mezzo pomeridiane del di 29 (sabato) di questo stesso mese di meno. Però, e per adesso quella diseuseionc non avverrà sulla applicazione generale di quel mio disegno, ma sarà litnit tte alla essiccazione completa, fino a Livorno, dell'A.gro tutto Ptsamo e suoi dintorni, comprese cioè la essiccazione del Lago di Massaciucceli e quella di perf sziouatneuto bientinese: e limitata pure sarà, cotal pubblica discussione, allo sviluppa, nelle or dette località della navigazione e delle industrie . Il sig. Ricordi ha telegrafato come appresso all'egregio maestro Gialdiui appena conosciuto il succeseo ottenuto dal Re di Lahore. Miestro Gialdiui — Pista. Felicissimo del successo, mando a tutti •mie vive congratulazioni e specialmente per lei augurando all' impresa la cassetta piena. RICORDI. Ed anche noi facciamo di cuore lo stesso augurio all'impresa, perchè sotto ogni rapporto ne è meritevole. A quelli che per la loro professione sono obbl,gti di parlar molto: avvocati, professori, oratori predica,tori, qual cosa di pià dispiacente che un male di go a, un'infreddatura od un resto li bronehiti le? Si alopera a profusione, ma senza grande risultato, ognun lo sa, una 33Vie di pastiglie, di- sciroppi, di decotti, ece., ecc., cha il più Asilo volte lasciano cho la malattia segna pacificamente il suo corso. Non v'ha gna che il catrame che possa dare un rapidtre 'lievo, si può dire quasi istantaneo, quan lo è preso in dose sufficiente. Per otteaere questo risultate, convien pren lere a I ogni pasto quattro o sei capsule, di Guyot al catrame. La b)ccetta contiene 60 capsule, questo modo di cura si riduce 'ad alcuni ~tubai , Come cittadino pisAno più eln conig autore del predetto mio disegew tni rivolgo alla S. V. C. con pre,gii-ora di non maucire d'intervenire alla or detta adunanza onde colle autorevoli di Lei cognizioui e criteri,approvi o franchigeimanionte disapprovi i miei intenditnouti. A primo sguardo, la tuate,ria che io presento alla discussione se abete grave, perchè grande è la sue importanza, si igienica che iteltestriale, manifatturiera ed agraria ; non ch3 econetdce-palitice, ma sostanzialmente si risolve, nell'acc.ottara o nel rigettare un sistema semplice, cho consiste nello estenclitnento su vasta scala di quel sistema stesso già conosciuto, e brevemente praticato pur fra noi, e che forma, per l'Italia nostra, una gloria In maiale, dovuta all'invenzione del c3leberriine Leonardo da Vinci. So tutta la convinzione di ,7non essere incorso in errore. ed è per ciò che mi espongo ai rilievi dei benovoli oppesitori, ma poichè non tengo alla infallibilità faccio appollo diretto ai .compsteuti, indiretto ai profani interessati nella applicazione del mio disegno perehè eccitino ad interveaire all'Alleanze predette, coloro che competenti sono, seppur da II13 non avvisati o invitati. Fin d'ora le annuazio, che a pento ho presentito, se non manca la parola a chi le ha poste in a rilievo, due saranno le principali opposizioni, che verranno elevate contro il mio disegno, l' una delle quali deriva dell' essermi forse male espresso o dall'aver altri malinteso, e perciò il dubbio verrà di leggeri chiarito nella discussione, e l'altra opposizione Si riferisce agli interritnenti dal letto di fituni interessati nel mio disegno; interrimenti questi dei quali gli autori tutti dal moto delle acque ne trattano ia senso favorevole a quel mio dieegne stesso, e più specialmente ne trattano il Tarazze nella sua idrometria, a 274, cap. II1,. §§. 474 a 493 1 il Veuturoli nella Idraulica e 151-3ccanica a 165 cap. 41, §,. 376, e seguenti, ed il Paciuotti a 89 nella Idraulica pratica ai M. 126 e seguenti; quindi o rigettare gli autori che fanno testo, o m ico convenire della fraustaueità di questa opposizione. E sia pure che sveaturatemonte io debba soccombere nella discussione di cui e qui parola! N9n sarà par qeesto però che io non abbia col fatto dimostrato al Paese che nei sono interessato a che ceesino una buona volte fra noi la emigrazione permenente a.nericana, e quelle tetnporauee di Corsica, Sardegna ed Algeri, le storture politiche, ed i molti delitti, occasionati, e soltanto nel loro maggior untnero dalla tuaneanza del lavoro e così di quel benessere, che ne rende l'uomo operoso, vigile del suo interesse (e basta!) e morale, e che Io pone in grado di educare la sua famiglia agli spregiudicati priucipii religioso-morale, ed al rispotto alle leggi, piuttosto ch3 ai priacipii facinorosi della strada, ed ai quali la miseria non può provvedere. La S. V. C. di aleggeri comprende che se dalla proposta discussione ne einerge.rà un voto favorevole al mio disegno, io potrò con maggior franchezza proseguire l'or incipiente mio indirizzo, e censeguentemente pur di leggeri compren le, qual sia per la S. V. C. stessa l' itn?eguo o dovere morale di portare (quando che sia) la sua pietra al tempio del mio disegno, da me ideato e staliato per il belle del Paese. Di Lei Ossequiosissimo FAUSTINO CERRI. DONItZ1.5.NO PACiNE Gerente prov. Illustrigeirno sig. Direttore del Giornale Ll Provincia di Pisci: Per la imoarzialità che Liuto distingue la S. \T. Illustriseitne la prego di voler inserire nel prossima nutnoro dell'accreditato suo periodico le seguenti poche linee di risposta al camunicato del signor avv. Cesare Lnperi-Centoui di Caproae, apparso nella Provincia di Pisc la demenica, 9 mine corrente. Il sig. avv. Cesare Luperi-Centeni non ha smentita cou siffatte inserzione la propria fama, e di certo in luogo di difendersi si è accusato. Io non metterò in dubbio la buone fede dei signori Siefano Lora, Evira e Adolfo B ttti e Gellottini D atuasa, padrone ognuno di dimenticarsi oggi l' avvenuto d'ieri, posso accertare p orò che in Ca,prona è pubblicamente notoria la condotta del signor Luperi verso di detti signori; e che il signor Andrea Grassi, presidente del corpo musicale, depose in Tribunale come in quel paese tutti i m ie- stri .di musica che vi si suesegnireao baro sempre a soffrire dispiaceri per colpe: del ridetto sig. avv. Cesare Luperi. Non sono mai stato uomo da parlare nè tampoco da accusare alla leggiera; il mio passato lo conferma, e i Tribunali a cui ricorsi, l'accerteranno. Agli insulti poi non risponde; senta troppe di 'me per abbassarmi a tanto. Però Ognuno tenendo al proprio onere; rimisi la bisogna. all' ()tune avv. Angelo Muratori, deputato al Parlamento, il pia' e avvocato, a suo tempo e in Tribunale, risponderà di certo assai meglio che ics non sappia. Perdoni, illustriesimo eignor Direttore il disturbo, e nella speranza che sarò favorito della ineorzione, riceva i mie ringraziamenti e permetta che cen profonda. rispetto mi protesti. Suo Devotissimo Serva COSTANTINO CONTI. Pisa, 19 marzo 1879. Pregiatissimo sig. Direttore. La prego d'ingerire queste due righe nel suo accreditato giornale. Il sig. Pretore di Vicopisano con stia sentenza in data 12 corrente dichiarò non farai luogo a procedere ex capite innocentiae contro il signor Lnperi, Centoni dì Caprona, per la querela contro di esso avanzata da certo Costantino Conti di Fabriano, coudannando il querelante costituitosi parte civile, nelle spese tutte e nei danni da liquidarsi in congrute e separato giudizio. G. G. M. st. DICHIARAZIONE. Nel quarto Supplemento al N.. ;10,,d4 giornale La Lupa trovo scritto che il Pubblico Ministero, durante la sua regali,sitoria nel Processo conLro Pirro •Orsoliui svoltosi testè alla Corte d'Assise di Siena esibì a prova di alcune sue osserarazioaí un certificato del Parroco. Ritengo si tratti di un equivoco, o di un errore di stampa: tutt avia a rendere impossibili apprezzamenti meno che retti sul conto mio, dichiaro pubblicamente che io non ho mai fatto alcun cer'tificesto nè risguardante l'Orsolini, nè avente qualsivoglia relazione al Processo del tnedeeima. S. Giovanni al Getano-Pisa, li 20 meno 1879. P." G. SOLDI Priore. AVVISO A.I vretemaam Alla tenuta della Cava, di proprietà del Nobil Uomo sig. cav. priore Giuseppe Toscanelli, travasi vendibili i 'Vitigni o Nliglioli delle due rinom ate 'Vigne al prezzo di lire naa il cento pesti Ala stazione di Poutedera. Distinta delle varietà. (Joe bianche Uve nere Trebbiano San Gioveto NEtivaia Tiatarello Cennaiolo fiorentino Coloinbano ltiini 11~ Aleatico 13uonainico o Dance Mos.catello Coloro che intendono 'aequistare possono rivolgere p .r te:npo all'agente Giallo Giusteschi — Ponteltra. •■■ .11i■ Si AFFITTALUT('ÌlJit \klit T1ERE SENZA. MOBILIA. Per le iufortnezioni dirigersi all' Uf-e fieio del giornale. PASTIGLIE DI CATRAME ,Nè Calvizie né Canizie - CAPELLI ,It1NASCONO E IVA TERALIZENTE SI IRICOLORANO preparate dal Chimico-Farmacista O. CARRESI Ritrovato dal Sig. G. B. 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