Sindrome di alienazione genitoriale
parte seconda
Dott. Pier Giuseppe Defilippi
Sintomi della sindrome
di alienazione genitoriale
1. Anche se il minore non ha scelta, fargli apparire che è
lui che deve scegliere. Il minore rimprovera il genitore
alienato per non essere capace di decidere se e quando è
il tempo delle visite.
Il genitore viene colpevolizzato per quello che sta
succedendo: non essere capace di incontrare i suoi figli o
se li incontra li rende scontenti e arrabbiati.
2. Dire ai figli “tutto” quello che riguarda i rapporti
coniugali o le ragioni che hanno portato al divorzio
diventa alienante.
Il genitore alienante argomenta che “si sforza di essere
onesto” coi suoi figli. Questo comportamento è
distruttivo e doloroso per i figli.
3. Rifiutare di riconoscere che i figli hanno le loro cose
e che possono trasferirle da una casa all'altra.
4. Ostacolare o rifiutare che l'altro genitore abbia
accesso alla scuola o alle visite mediche o alle attività
extracurriculari.
5. Rimproverare l'altro genitore come il solo
responsabile per le difficoltà finanziarie insorte dopo la
separazione, rimproverargli i cambiamenti di stile di
vita, l'avere una nuova amica/nuovo amico.
6.
6. Rifiutarsi di essere flessibile negli orari delle visite per
rispondere ai bisogni dei figli. Il genitore alienante può
coinvolgere i figli in molteplici attività in modo che non
esistano possibilità per gli incontri con l'altro genitore. Se
il genitore alienato protesta viene tacciato come non
attento ed egoista
7. Affermare che il genitore che è stato violento
fisicamente con il partner ne consegua che sarà violento
con il figlio. Questa affermazione non è sempre vera.
8. Chiedere al figlio di scegliere un genitore a scapito
dell'altro, causa notevoli disagi al minore.
9. I figli provano rancore verso un genitore soprattutto se
il genitore è normativo e dice dei “no”. E' necessario
essere molto attenti e ipotizzare l'alienazione genitoriale,
se il minore con calma dice di non ricordare alcun
momento piacevole o che non hanno nessuna ragione per
dimostrare affetto verso il genitore.
10. E' necessario essere attenti quando un genitore o uno
stepparent avanza l'idea di cambiare cognome al minore o si
parla di adozione.
11. Quando i minori non adducono alcun motivo per
provare risentimento verso il genitore o le ragioni
addotte sono vaghe e prive di dettagli.
12. Quando un genitore parla di segreti, di informazioni
segrete, parole con significati nascosti, di incontri segreti
dell'altro genitore davanti ai figli, aumente la
probabilità di rinforzare atteggiamenti alienanti.
13. Quando un genitore usa i figli per spiare o per
raccogliere informazioni riservate sull'altro genitore, il
figlio riceve un messaggio che distrugge il genitore
designato.
14. Il genitore alienante crea occasioni appetibili per il minore che
interferiscono con le visite al genitore alienato.
15. Il minore viene colpevolizzato se non afferma che il rapporto
col genitore alienato è stato negativo.
16. Le domande rivolte al minore sulla vita privata dell'altro
genitore causano notevole tensione e conflitto al figlio. I bambini
non alienati vogliono essere leali nei confronti dei loro genitori.
17. Il proteggere fisicamente o psicologicamente il minore quando
non c'è motivo di pericolo, rinforza nella mente del piccolo l'idea
di grande pericolo e quindi rinforza l'alienazione.
18. Trasgredire le indicazioni del giudice creando
l'illusione di una grande alleanza soprattutto per
quello che riguarda il genitore alienato.
19. Spiare o anche solo assistere alle telefonate del
figlio con l'altro genitore.
20. Ostacolare l'altro genitore nel mantenere le
promesse nei confronti del bambino.
Fattori di rischio di PAS
Le visite non sono rispettate.
I minori sono consegnati spesso in ritardo
Un genitore che non sa controllare la propria rabbia, specie se in presenza del
figlio.
Pesante intrusività e controllo da parte dei nonni o degli stepparent.
Un genitore tenta di rapire i figli.
Insinuazioni di abuso sessuale, fisico o mentale.
Abuso di droga e alcol
Genitore con gravi disturbi mentali.
Interferenze con ripetute chiamate telefoniche.
Quando il minore comincia a rifiutare le visite.
I tre tipi di genitore alienante
L'alienante naïf
L'alienante attivo
L'alienante ossessionato
1. L'alienante naïf:
Molti genitori divorziati passano dei momenti in cui
sono alienanti naïf.
Questi genitori riconoscono l'importanza per i figli di
avere buone relazioni con l'altro genitore.
L'alienante naïf
"Dì a tuo padre di comperarti lui le scarpe da pallone
perchè lui guadagna molti più soldi."
Raramente in questi casi si fa ricorso al tribunale per
rivedere le condizioni della separazione.
I rapporti tra i due genitori sono generalmente buoni o
almeno corretti.
Nella stragrande maggioranza dei casi, non trascinano i
figli nelle loro differenze..
2). L'alienatore attivo:
Molti genitori che ricorrono al tribunale per rivedere e
modificare le condizioni di visita sono spesso genitori
alienanti.
Questi genitori sono convinti che i figli hanno relazioni
insoddisfacenti con l'altro genitore.
Il principale problema che presentano è quello di
controllare la loro frustrazione, la loro amarezza e la
loro rabbia..
–L'alienatore attivo
–
"Non voglio che tu dica a lui (lei) che io ho guadagnato
del denaro extra. Verrà detratto dall'assegno e così non si
potrà andare a fare la gita a Disneyland. Tu ricordi bene
che ha già fatto la stessa cosa in occasione dei regali di
Natale della nonna."
Le caratteristiche dell'alienatore attivo sono:
Criticare apertamente l'altro genitore davanti ai figli.
Il loro problema può essere ricondotto ad una perdita di
controllo.
Quando si calmano riconoscono però di aver sbagliato e
tentano almeno parzialmente di riparare al danno fatto.
Cercano di riparare eventuali traumi prodotti sul
minore.
Sono in grado di sitinguere tra i loro bisogni e quelli dei
figli sostenendo i figli perché conservino i rapporti con
l'altro genitore.
Riconoscono ai bambini sentimenti differenti dai loro,
tuttavia durante i momenti di rabbia e risentimento, i
confini tendono a saltare.
Nella maggior parte dei casi i ragazzi più grandi hanno le
loro opinioni circa i genitori basate sulla propria
esperienza piuttosto che su ciò che altri possono dire.
Per mantenere la calma i ragazzi più grandi tendono a
tenere le loro opinioni per se stessi.
I figli più giovani restano però confusi e vulnerabili nei
confronti delle manipolazioni genitoriali.
3). L'alienatore ossessionato:
Si tratta di un genitore o spesso di un nonno che ha uno
scopo preciso: far schierare i bambini dalla sua parte e
insieme a loro condurre una campagna di denigrazione
nei confronti dell'altro genitore.

L'alienatore ossessionato:
“Io amo i miei bambini. Se il giudice non è in grado
di proteggerli dal genitore maltrattante . Ci
riuscirò io. Se non vogliono vederlo, io non li
forzerò. Sono grandi abbastanza per decidere da
soli”.
Le caratteristiche dell'alienatore ossessionato sono:
– Distruggere le relazioni col genitore designato
– Frammischiano i sentimenti propri con quelli dei
bambini che devono accettare.
– I figlio ripetono in modo pappagallesco le critiche
e le accuse del genitore alienante.
– Le critiche spesso diventano irrazionali e
improntate a delusione.
– Nessun giudice è in grado di convincerlo che sta
sbagliando
– Chiunque tenta di fargli comprendere che sta
sbagliando è considerato un nemico.
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