8 Anno IV, n° 4 - Luglio - Agosto 2012 Camminiamo INSIEME il parroco ai turisti Anno VI, n° 4 - Luglio-Agosto 2014 Pro-Manuscripto - Stampato in proprio (Non in vendita) Benvenuti nella nostra Francavilla L’ estate è tempo di vacanza e Francavilla accoglie diversi ospiti turisti. Da queste colonne giunga a tutti, con viva cordialità, il benvenuto nella nostra città, un tempo definita la “perla dell’Adriatico” e che ancora oggi conserva il suo fascino e intende offrire ai visitatori tutta la sua ospitalità attraverso una pluralità di proposte. In particolare, mi piace evidenziarne alcune che si riferiscono alla vita della nostra chiesa. Anzitutto, il servizio religioso: le Messe quotidiane nella chiesa di sant’Antonio e domenicali nella chiesa parrocchiale; i solenni festeggiamenti – si celebrano il 15, 16, 17 e 18 agosto – in onore del patrono san Franco; la possibilità della confessione in occasione dell’indulgenza plenaria della Mamma nostra il 14 agosto; la notte bianca della fede con l’adorazione eucaristica e le confessioni sul pontile Sirena la sera del 23 agosto. Anche a livello culturale il programma è ricco di eventi. Anzitutto l’esposizione dell’ostensorio dell’Assunta di Nicola da Guardiagrele il 15 agosto. Poi i concerti “Nel tempio del barocco” presso la chiesa di sant’Antonio di Padova, con inizio alle ore 21.00, previsti il 14 luglio, l’11 agosto e il 1 settembre. Nell’accogliervi con i cristiani e i sacerdoti della città, con la simpatia delle persone di questa terra, auguro a voi ospiti un soggiorno ristoratore della mente e del cuore, un momento di interiorità, un sereno incontro e confronto con l’ospitalità delle nostre comunità. Per i credenti e per gli uomini di buona volontà: possiate scoprire un luogo per mettersi “in disparte” per trovare se stessi, gli altri e Dio in modo nuovo, affinché anche la vacanza o la villeggiatura, pur se breve in un momento di difficoltà, trovi spazio per l’incontro con Dio e sia condivisione e solidarietà con i fratelli. Buone vacanze e una felice e gioiosa permanenza tra noi! Parrocchia Matrice Santa Maria Maggiore Piazza San Franco, 1 66023 FRANCAVILLA AL MARE (CH) tel e fax: 085 817338 - netfax: 178 222 9768 web: http://www.santamariamaggiore.net e-mail: [email protected] RITIRA IN PARROCCHIA L’OPUSCOLO DELL’ESTATE DELL’ORATORIO SAN FRANCO Il parroco don Rocco D’Orazio è disponibile al numero: 338 485 3607 e-mail: [email protected] ESTATE... CON NOI Il Messaggio dell’arcivescovo Forte Vocazione e soffio DI BRUNO FORTE ARCIVESCOVO C ari amici dell’oratorio san Franco, se noi siamo il campo di Dio e Lui è l’agricoltore, Egli è attento a ciascuno di noi: ci dà il soffio della vita, ci guida e accompagna dall’alto del Suo amore, ci attrae a sé nel vento del Suo Spirito, e ci invita a discernere le Sue vie per realizzare in pienezza la nostra vocazione. Proviamo a riflettere allora su questo soffio che crea, chiama, ispira e guida le nostre vite. Nell’immagine biblica del soffio (ruach) si condensano le grandi coordinate su cui si costruisce l’esistenza intesa come risposta ad una vocazione che viene da Dio. Il soffio nella Bibbia è anzitutto il segno della vita: così, Rachele, nel dare alla vita colui che Giacobbe chiamerà Beniamino (“figlio di buon augurio”), “mentre esalava l’ultimo soffio… lo chiamò Ben-Oni (‘figlio del mio dolore’)” (Gen 35,18). Morte e vita, dolore e speranza si incontrano in questa scena: il confine Oratorio san Franco Il tema dei giochi: “I colori della vocazione” 2 che le separa passa attraverso il soffio, che non è semplice parte, ma prova della vita, senza di cui essa è assente. Come il soffio è volatile, così fragile e caduca è la vita dei viventi: tutto passa! Solo un’esistenza che si radichi nelle sue sorgenti eterne e nella sua ultima patria è soffio che nutre la vita più forte della morte. In tal senso la vocazione è come il soffio vitale che unisce ed ancora l’abitatore del tempo alla sua sorgente eterna... (continua a pag. 3) Formazione Chiesa in uscita per la missione popolare 5 ✎ l’iniziativa A cena per l’oratorio S abato 12 luglio prossimo alle ore 20.00 vi aspettiamo presso il belvedere san Franco per trascorrere insieme una serata di amicizia e solidarietà. “A cena per l’oratorio”: un sabato sera diverso per sostenere le attività dell’oratorio che si appresta a vivere un’estate ricca di eventi per grandi e piccini. Il contributo per la cena ammonta ad € 15,00 per persona. Per una migliore organizzazione, è necessario prenotare. Potete rivolgervi in parrocchia, o telefonare al numero 393.3917226. Vi aspettiamo numerosi. Vita parrocchiale A maggio e giugno celebrate le feste di tradizione 7 2 Anno VI, n° 4 - Luglio - Agosto 2014 le esperienze ■ A GESSOPALENA Sulla tomba di don Antonio e l’incontro con don Beniamino Venerdì 4 luglio un gruppo dei ragazzi dell’oratorio san Franco ha vissuto un pomeriggio di fede e di amicizia a Gessopalena in vista della consegna del mandato di animatori avvenuto domenica 6 luglio. Inizialmente, i giovani, con don Rocco, si sono recati in visita al sepolcro di don Antonio Troilo per un momento di preghiera. In seguito, con don Beniamino, il giovane parroco di Gessopalena, hanno letto e meditato il vangelo del giorno (Mt 9,9-13): egli ha voluto soffermarsi sui tre momenti cruciali di questo passo del vangelo. Il versetto 9 presenta la figura di Matteo seduto al banco delle imposte, in quei tempi considerato un tradimento nei confronti del popolo, e Gesù che gli chiede di seguirlo. Don Beniamino ha invitato i ragazzi a immaginare questo “seguimi” pronunciato da Gesù, evidentemente in maniera talmente affascinante da convincere Matteo a lasciare subito ogni cosa e seguirlo. In ultimo don Beniamino ha voluto mettere in evidenza l’invidia dei farisei nei confronti di Gesù, il quale siede a tavola con i peccatori e porta loro la parola di Dio. Ma, alle obiezioni sollevate dai farisei il Signore risponde dicendo: “Misericordia io voglio e non sacrifici”. Dopo la celebrazione della Messa, don Beniamino ha guidato i ragazzi durante la visita alle rovine del paese vecchio, narrando loro la storia di Gessopalena e indicando i luoghi ove un tempo sorgevano le chiese. Un’ulteriore esperienza di crescita per i ragazzi che sono entrati in contatto con una realtà diversa dalla propria. ■ A CASTELPETROSO I giovani di Abruzzo e Molise accolgono papa Francesco “Papa Francesco uno di noi!!!”. Così i giovani delle regioni di Abruzzo, Molise e dintorni, il 5 luglio, hanno accolto il santo padre nel santuario della Madonna Addolorata di Castelpetroso, in provincia di Isernia. L’incontro era inserito nel programma della visita del Papa alla diocesi di Isernia-Venafro per la proclamazione dell’Anno giubilare celestiniano. La giornata è iniziata con un momento di accoglienza fatto di canti e balli, alternati a testimonianze; a seguire mons. Santoro, vescovo di Avezzano delegato per i giovani, ha celebrato la Messa con tutti i sacerdoti presenti. A questa meravigliosa giornata hanno partecipato circa 20 mila giovani provenienti da diverse esperienze ecclesiali: oratori (tra cui una piccola rappresentanza del nostro), gruppi, associazioni e movimenti. La folla, nel primo pomeriggio, ha aspettato il papa condividendo le diverse esperienze ed emozioni. Poi, al suo arrivo, intonando il canto “Jesus Christ you are my life” gli ha dato il benvenuto. Dopo il saluto, papa Bergoglio ha parlato ai presenti di lavoro e futuro: “La dignità deriva dal lavoro. Dobbiamo aiutarci gli uni con gli altri per trovare una soluzione, per ritrovare la solidarietà e dare ai giovani la speranza. I giovani sono capaci di essere solidali, ma la solidarietà non piace al mondo di oggi. Per questo io vi esorto a essere coraggiosi, con speranza”. A conclusione, papa Francesco ha dato la benedizione e ha proseguito la visita. Oratorio san Franco Camminiamo Camminiamo INSIEME Dal 17 al 20 luglio tornano i giochi senza frontiere Chiamati a seguire Gesù I giochi senza frontiere sono ormai un appuntamento fisso dell’estate dell’oratorio san Franco. Quest’anno si tengono nei giorni 17 20 luglio. La manifestazione è per bambini, ragazzi e giovani dagli 8 ai 18 anni di età. Le squadre saranno miste, composte da cinque elementi e divise per fasce di età (elementari, medie e superiori). Il tema scelto è quello della vocazione. Ogni bambino, ragazzo e giovane rifletterà su cosa il Signore vuole da lui per una piena realizzazione della propria vita. A questo proposito, saranno offerte alla riflessione dei partecipanti alcune figure di santità. Le singole pre-iscrizioni dei partecipanti potranno avvenire tramite il sito www. oratoriosanfranco.net entro il 14 luglio. La formalizzazione dell’iscrizione dovrà essere effettuata in oratorio il 17 luglio alle ore 9.30; in quella sede dovrà essere versaIl primo testimone è san Domenico Savio che i ragazzi conosceranno il 17 luglio. Ancora bambino decise quale sarebbe stato il suo progetto di vita: vivere da vero cristiano. Tale desiderio crebbe dall’ascolto di una predica di don Bosco, dopo la quale decise di divenire santo. Da questo momento, infatti la sua esistenza fu piena d’amore e carità verso il prossimo, cercando in ogni occasione di dare l’esempio. Nel 1856 fondò la Compagnia dell’Immacolata e poco più tardi morì, lasciando un valido e bel ricordo della sua persona ai giovani cristiani. ta anche la quota di partecipazione pari a € 5,00 (comprensiva di assicurazione, maglietta e bevande del pomeriggio). Coloro che si fermeranno per il pranzo in oratorio dovranno aggiungere € 5,00 per ogni pasto. Le squadre si formerranno la mattina del 17 luglio secondo i criteri stabiliti dal gruppo degli animatori per evitare che non vi sia equilibrio di forze in campo e i tornei sportivi siano più equilibrati. I premi per le squadre vincenti sono: buono pizza da € 10,00 cadauno per la fascia delle elementari; ricarica telefonica da € 10,00 cadauno per la fascia delle medie; buono acquisto presso Saturn di € 30,00 cadauno per la fascia delle superiori. Il 18 luglio i ragazzi rifletteranno su san Giuseppe Moscati. Nacque a Benevento nel 1880, ma visse quasi sempre a Napoli. Si iscrisse a medicina «unicamente per poter lenire il dolore dei sofferenti». Da medico seguì la duplice carriera sopra delineata. In particolare salvò alcuni malati durante l’eruzione del Vesuvio del 1906; prestò servizio negli ospedali riuniti in occasione dell’epidemia di colera del 1911; fu direttore del reparto militare durante la grande guerra. «Il mio posto - amava ripetere - è accanto all’ammalato!». In questo servizio integrale all’uomo Moscati morì il 12 aprile del 1927. Straordinaria figura di laico cristiano, fu proclamato santo da Giovanni Paolo II nel 1987 al termine del sinodo dei vescovi «sulla Vocazione e Missione dei laici nella Chiesa». Altra figura è quella della beata Chiara Luce Badano su cui si rifletterà il 19 luglio. Visse a Sassello con il padre Ruggero, camionista, e la madre Maria Teresa, casalinga. Volitiva, tenace, altruista, di lineamenti fini, snella, grandi occhi limpidi, sorriso aperto, ama la neve e il mare, pratica molti sport. Ha un debole per le persone anziane che copre di attenzioni. A nove anni conosce i ‘Focolarini’ di Chiara Lubich ed entra a fare parte dei ‘Gen’. Dai suoi quaderni traspare la gioia e lo stupore nello scoprire la vita. Terminate le medie a Sassello si trasferisce a Savona dove frequenta il liceo classico. A sedici anni, durante una partita a tennis, avverte i primi lancinanti dolori ad una spalla: callo osseo la prima diagnosi, osteosarcoma dopo analisi più approfondite. Inutili interventi alla spina dorsale, chemioterapia, spasmi, paralisi alle gambe. Rifiuta la morfina che le toglierebbe lucidità. Si informa di tutto, non perde mai il suo abituale sorriso. Alcuni medici, non praticanti, si riavvicinano a Dio. La sua cameretta, in ospedale prima e a casa poi, diventa una piccola chiesa, luogo di incontro e di apostolato: “L’importante è fare la volontà di Dio... è stare al suo gioco... Un altro mondo mi attende... Mi sento avvolta in uno splendido disegno che, a poco a poco, mi si svela... Mi piaceva tanto andare in bicicletta e Dio mi ha tolto le gambe, ma mi ha dato le ali...”. Chiara Lubich, che la seguirà da vicino, durante tutta la malattia, in un’affettuosa lettera le pone il soprannone di ‘Luce’. Mons. Livio Maritano, vescovo diocesano, così la ricorda: “... Si sentiva in lei la presenza dello Spirito Santo che la rendeva capace di imprimere nelle persone che l’avvicinavano il suo modo di amare Dio e gli uomini. Ha regalato a tutti noi un’esperienza religiosa molto rara ed eccezionale”. Negli ultimi giorni, Chiara non riesce quasi più a parlare, ma vuole prepararsi all’incontro con ‘lo Sposo’. Le ultime sue parole: “Mamma sii felice, perché io lo sono. Ciao!”. Muore all’alba del 7 ottobre 1990. È “venerabile” dal 3 luglio 2008. È stata beatificata il 25 settembre 2010 presso il santuario del Divino Amore in Roma. Oratorio san Franco Via Francesca Padovano, 1 66023 FRANCAVILLA AL MARE (CH) tel e fax: 085 817338 web: http://www.oratoriosanfranco.net e-mail: [email protected] INSIEME Vita parrocchiale A maggio e giugno celebrate le feste della tradizione Il tempo della santità L a plurisecolare tradizione della festa di san Franco del 7 maggio si è rinnovata anche quest’anno con solenni festeggiamenti che hanno avuto positiva risposta da parte dei fedeli. La santa Messa vespertina del 6 maggio è stata dedicata al culto dei santi confratelli di san Franco, in special modo di san Nicola Greco, di cui si conserva la reliquia donata alla nostra parrocchia dalla fondazione omonima di Guardiagrele. Al termine, Vincenzo Lorito e il suo “The Show”, ha animato e rallegrato la serata. Il giorno successivo, al mattino, alle 8.00 le salve di bombe e il suono della banda di Ripa Teatina hanno annunciato la festa. Intanto, dall’abitazione di Antonio Paravia, è partita la compagnia col dono, accompagnata da un gruppo di fedeli e di bambini della scuola primaria. Parroco e ministranti hanno atteso il corteo alla fonte del Peschio per recarsi nella chiesa parrocchiale dove ha avuto luogo la santa Messa solenne concelebrata dai parroci della zona pastorale. Nel pomeriggio, dopo la santa Messa delle ore 19.00, la processione con l’immagine del Patrono per le vie del Paese alto e poi tutti in piazza per assistere allo spettacolo di “Nduccio e il sentimento agricolo”. I festeggiamenti si sono conclusi alle 24.00 con straordinari fuochi a mare. Domenica 11, poi, ha avuto luogo il tradizionale pellegrinaggio dei vacresi alla Madonna delle Grazie: accompagnati dal loro parroco, don Ettore Luciani, per tutta la notte i fedeli di Vacri si sono diretti in corteo verso Francavilla. Alle 8.00 del mattino, organizzata dall’associazione VerdeBlu, l’accoglienza da parte delle famiglie presso la chiesa di santa Maria della Croce. Dopo il ristoro, i pellegrini sono arrivati nella chiesa di san Franco, accolti da don Rocco, dove don Ettore ha celebrato l’Eucaristia. Al termine della santa Messa, come tradizione, i fedeli con la sacra effigie della Madonna sono usciti dal tempio camminando all’indietro per non voltare le spalle all’altare. Dopo la visita al santuario della Madonna delle Grazie hanno preso la via del ritorno. Il 12 maggio, invece, nella chiesa di sant’Antonio si è svolta la festa solenne di Maria “Mamma nostra” con la possibilità di lucrare l’indulgenza plenaria. Alle ore 10.30 la santa Messa solenne è stata caratterizzata dall’amministrazione del sacramento dell’Unzione degli infermi ad anziani e malati. Dalle ore 17.00, invece, i fedeli si sono accostati al sacramento della Confessione e, dopo la celebrazione dell’Eucaristia alle ore 19.00, hanno accompagnato la processione con il quadro della Mamma nostra. Al rientro, il canto delle litanie lauretane e la benedizione solenne. Nella nostra parrocchia si venera anche san Bernardino nella chiesa a lui dedicata presso l’omonimo quartiere. Così, il 20 maggio, i devoti hanno partecipato alle sante Messe del mattino e della sera e alla processione eucaristica che si è snodata per le vie che dalla chiesa porta all’istituto Opera Santa Maria di Nazareth, dove i bambini ospiti hanno accolto l’Eucaristia stendendo un tappeto di petali di rose rosse. Dopo la benedizione eucaristica, il corteo è rientrato in chiesa per la conclusione. Dal 31 maggio al 12 giugno, infine, la Tredicina a sant’Antonio di Padova quale preludio alla festa del 12 e 13 giugno. Ogni giorno, dalle ore 18.45 esposizione dell’Eucaristia, canto solenne dei vespri, benedizione eucaristica e santa Messa. I festeggiamenti si sono aperti, invece, alle ore 8.00 del 13 giugno col salve di bombe e la banda di Ripa Teatina. Alle ore 8.30 don Sebastiano dei padri Discepoli della casa di riposo Madonna della Pace ha celebrato la santa Messa durante la quale è stato benedetto il pane dei poveri; alle ore 10.30, invece, sono stati benedetti i bimbi, particolarmente quelli che nell’anno hanno ricevuto il sacramento del Battesimo. Quindi, la traslazione dell’effigie di sant’Antonio nella chiesa parrocchiale dove alle ore 19 è stata officiata da don Andrea Sciascia la santa Messa vespertina, seguita dalla processione che, lungo il solito tragitto, ha fatto rientro nella chiesa a lui dedicata. Il programma civile, invece, ha previsto due serate: il 12 giugno con lo spettacolo teatrale “40 … ma non li dimostra!” a cura dell’associazione VerdeBlu, e la sera successiva con l’esibizione dell’orchestra Loris & Blue Stars, intervallata dall’estrazione dei biglietti della lotteria. Domenica 22 giugno il Corpus Domini: “adorare il tesoro più prezioso di Gesù” D omenica 22 giugno la Chiesa ha celebrato la festa del Corpo e del Sangue di Cristo, quella che da sempre chiamiamo Corpus Domini. In questo giorno la Comunità ecclesiale si raccoglie attorno all’Eucaristia per adorare, come ci ha ricordato il Papa, il tesoro più prezioso che Gesù le ha lasciato. Alle ore 19 è stata celebrata la santa Messa, subito dopo si è svolta la tradizionale processione che ha portato Gesù sacramentato per le vie della cittadina. Un corteo orante, chiamato a lodare e benedire il Signore attraverso profonde riflessioni, introdotto dal popolo con le fiaccole. Subito dopo i confratelli e le consorelle della Confraterni- ta del ss.mo Sacramento, poi i bambini che quest’anno hanno ricevuto la Prima Comunione e, sotto il bianco baldacchino, nell’antico ostensorio, Gesù sacramentato offerto all’adorazione dei fedeli dal parroco don Rocco attorniato dagli altri parroci della città. Una cospicua folla di cittadini chiudeva il corteo. Dalla chiesa di santa Maria Maggiore, la processione si è snodata lungo le vie del centro storico per raggiungere infine la chiesa di santa Liberata, dove il rito si è concluso con la solenne benedizione. Anno VI, n° 4 - Luglio - Agosto 2014 7 ✎ Sportdiadi 2014 A Guardiagrele il Csi teatino mette in gioco la famiglia S i è rinnovato anche quest’anno il tradizionale appuntamento con le sportdiadi, evento organizzato dal comitato provinciale di Chieti del Centro sportivo italiano. Sede della kermesse è stata Guardiagrele. Così, dal 21 al 29 giugno si è tenuta la quinta edizione delle sportdiadi 2014 – “il Csi mette in gioco la famiglia”, giochi degli oratori e gruppi sportivi e non solo, dell’arcidiocesi di Chieti-Vasto. Le tantissime discipline sportive proposte hanno visto la partecipazione di 42 società sportive, 933 atleti regolarmente accreditati e 38 partite giocate oltre a una decina di gare individuali. Tra tante realtà oratoriali-sportive della nostra diocesi, non poteva mancare il nostro oratorio san Franco che ha partecipato alla manifestazione con una rappresentativa iscritta al torneo di calcio a 5 open maschile. I nostri ragazzi hanno ben figurato contro formazioni provenienti da Filetto, Chieti e Guardiagrele. Soprattutto, hanno dimostrato, gara dopo gara, di aver ben compreso lo spirito dell’evento, interpretando ogni partita con un encomiabile fair play sportivo, ricevendo i complimenti sia da parte degli sfidanti, sia da parte degli organizzatori dei giochi. Educare i ragazzi ad affrontare le competizioni sportive con il giusto spirito agonistico ed abituarli a vedere l’avversario come un atleta con cui battersi lealmente è parte del progetto educativo che gli animatori e gli educatori dell’oratorio propongono anche nelle iniziative previste per questa estate. Dalle due settimane di Grest, ai tornei previsti nell’ambito della quinta edizione dei Giochi senza frontiere – I colori della vocazione, che avranno luogo nella nostra parrocchia dal 17 al 20 luglio. 6 Anno VI, n° 4 - Luglio - Agosto 2014 Sacramenti Camminiamo Camminiamo INSIEME La festosa celebrazione della prima Comunione il ritiro La gioia più grande ■ AL VOLTO SANTO Bambini e ragazzi insieme per preparare la festa dell’incontro I “Q uale gioia è più grande di quella che tu, Gesù, porti nell’animo degli uomini, e particolarmente dei bambini che, oggi, ti ricevono per la prima volta nel loro cuore!” (san Giovanni Paolo II). Agli auguri più belli di un santo papa, si aggiungono quelli di tutta la comunità ai venti bambini che domenica 18 maggio, nella nostra parrocchia, hanno incontrato per la prima volta Gesù nel sacramento dell’Eucaristia. Accolti dalle catechiste nei locali dell’oratorio, bambini e genitori hanno vissuto un intimo momento di preparazione nelle prime ore della mattinata, lontano dal frastuono della festa che vuole convenuti in chiesa parenti ed amici. Qualche foto sullo scorcio inimitabile del belvedere che ha sfoggiato i sui colori più vividi, poi la preghiera del Padre Nostro, infine il corteo processionale con il parroco e i ministranti, silenzioso e composto, allietato dal suono a festa delle campane, e l’ingresso in chiesa. Il vocìo festoso della folla si è improvvisamente sopito per far posto ai canti e alla liturgia. Una cerimonia solenne pur nella consueta sobrietà, un solo “Ecco- mi!” di bambini, genitori e amici. Le piccole lampade tra le mani dei bimbi, le preghiere semplici, i doni simbolici dell’offertorio, il momento tanto atteso della prima Comunione, gesto decisivo della intera esistenza, nel quale i bambini per la prima volta si sono cibati dell’unico pane che estingue la fame. Poi il canto finale, tutti insieme, sul presbiterio, con il parroco e le catechiste, in un’esplosione di gioia fino a quel momento contenuta: “Quale gioia è star con te Gesù, vivo e vicino, bello è dar lode a Te, Tu sei il Signor!”. n prossimità della celebrazione della Cresima e della prima Comunione, il 10 maggio scorso, i ragazzi hanno vissuto una giornata di ritiro spirituale presso il santuario del Volto Santo di Manoppello. Dopo la visita al santuario, dove un frate ha spiegato tutte le caratteristiche essenziali dell’immagine del Volto Santo, i ragazzi hanno proseguito divisi nei due gruppi con un momento di catechesi e di laboratorio. Ai più piccoli, il parroco, con l’aiuto di un video, ha spiegato il significato della Messa e, dopo la riflessione, ha lasciato del tempo per rispondere ad alcune domande inerenti il tema. I cresimandi, invece, hanno riflettuto sui doni dello Spirito Santo: sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà e timore di Dio. A fine mattinata, il pranzo e un po’ di svago. Alle 15.00, poi, la seconda parte del lavoro. I bambini hanno riflettuto sul perdono di Dio nel sacramento della Riconciliazione, a partire dalla pagina di Luca del figliol prodigo, mentre i grandi hanno proseguito la riflessione del mattino. A conclusione, le confessioni individuali, la preghiera davanti al Volto Santo e, dopo una breve visita al museo allestito all’interno del santuario, l’acquisto dei souvenir. Prima di salire sul pullman, tradizionale foto di gruppo, e poi partenza per Francavilla con la gioia nel cuore e la consapevolezza di aver vissuto una giornata speciale. Domenica 11 maggio la prima confessione dei bambini la Cresima Ci siamo sentiti persone nuove D omenica 11 maggio, i bambini di terza elementare si sono accostati, per la prima volta, al sacramento della Confessione. Nel cammino di preparazione le catechiste hanno spiegato loro cos’è il peccato e come si ottiene il perdono da Dio. Così, nella celebrazione del sacramento i piccoli hanno ricevuto l’assoluzione. Tutti erano emozionati perché il pensiero che Dio li perdonasse per aver commesso dei peccati, li “faceva sentire � così ci ha riferito un bambino � persone nuove”. Ed è proprio così: il perdono è sentirsi uomini nuovi in Cristo. La celebrazione si è svolta in maniera sobria e semplice. All’inizio, i fanciulli sono entrati in chiesa con una candelina spenta, simbolo del buio del peccato. Ognuno di loro, dopo essere stato perdonato da Dio, ha preso la candelina e l’ha accesa al cero pasquale, simbolo di luce nuova e di presenza di Dio. Dopo la confessione, sono usciti fuori e hanno lanciato dei palloncini bianchi ai quali ognuno di loro ha attaccato un pensiero che aveva scritto. Qualcuno ha chiesto a Gesù di passare a casa per prendere un caffè, qualche altro lo ha ringraziato per il dono della vita e, soprattutto, per il sacrificio che ha fatto per noi. Un momento di festa in oratorio prima e la celebrazione della Messa, poi, ha concluso la giornata. ■ DI FALCO AI GIOVANI “Siate docili allo Spirito” INSIEME Oratorio san Franco Anno VI, n° 4 - Luglio - Agosto 2014 3 dalla prima - Il Messaggio dell’arcivescovo Forte le iniziative Vocazione e soffio C ome il soffio, la vocazione viene dall’alto: Dio solo è fonte del soffio della vita: “Il Signore Dio plasmò l’uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente” (Gen 2,7). Solo Dio è padrone del soffio della vita e Lui solo ha diritto di ritirarlo quando vuole: “Togli loro il soffio, ed essi spirano e ritornano nella loro polvere. Mandi il tuo soffio, ed essi sono creati, e rinnovi la faccia della terra” (Sal 104,29s). “Se egli richiamasse il suo spirito a sé e a sé ritraesse il suo soffio, ogni carne morirebbe all’istante e l’uomo ritornerebbe in polvere” (Gb 34,14s). La vita è di Dio ed a Lui solo dobbiamo renderne conto. Da Lui possiamo sempre di nuovo invocarla, a Lui dobbiamo restituirla, regalandogliela nell’offerta riconoscente di tutto il nostro essere. Come il soffio, la vocazione dipende essenzialmente dalla libertà di Colui che chiama. Venendo da Dio, la vocazione non può essere orientata in ultima analisi che a Dio: anche così essa è come il soffio, che anima tutti i moti della coscienza, orientandoli a Colui, da cui provengono. Consegnare lo spirito a Dio vuol dire rimetterGli il proprio essere senza riserva alcuna, come ha fatto Gesù: “Nelle tue mani affido il mio spirito” (Sal 31,6). “Gesù, gridando a gran voce, disse: ‘Padre, nelle tue mani affido il mio spirito’” (Lc 23,46). Affidarsi incondizionatamente all’Eterno vuol dire vivere veramente, morendo alla creatura vecchia per nascere sempre di nuovo all’essere ricreato nel Suo amore: “L’unico atto col quale l’uo- mo può corrispondere al Dio che si rivela è quello della disponibilità illimitata” (Hans Urs von Balthasar). Solo l’incondizionata docilità rende aperti al soffio dello Spirito, di cui si fa esperienza nell’obbedienza della fede: “Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito” (Gv 3,8). Accogliere la vocazione è lasciarsi condurre come foglia nel vento della Pentecoste, rinnovando ogni giorno il sì al Dio che chiama... Il soffio divino è lo Spirito, che infonde in noi l’amore di Dio (cf. Rm 5,5), grazie al quale siamo resi capaci di amare ed è Lui che riattualizza in noi gli eventi salvifici, facendoci memoria vivente di Gesù: “Lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto” (Gv 14,26). Sotto l’azione dello Spirito vivono i figli resi tali nel Figlio, docilmente aprendosi al soffio creatore per lasciarsi plasmare e condurre da Dio: “Tutti quelli infatti che sono guidati dallo Spirito di Dio, costoro sono figli di Dio” (Rm 8,14). È nella docilità al vento dello Spirito che ogni dono ci è dato per essere a nostra volta donato: “Il frutto dello Spirito è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé” (Gal 5,22). Vivere la vocazione come vita secondo lo Spirito è destinarsi agli altri nell’amore, in quell’esodo da sé senza ritorno in cui solo ci è dato raggiungere il compimento del nostro essere e del nostro agire secondo il disegno di Dio: ogni chiamata è tale per amore dei non-chiamati, specialmente di quelli che agli occhi del mondo appaiono gli ultimi, i senza voce. Perciò, ogni vita nell’amore, ogni realizzazione della chiamata divina si compie nel soffio dello Spirito, da invocare incessantemente, fedelmente, con ardore: e perciò essa ha bisogno del discernimento e di chi in esso guidi e accompagni. I giovani, specialmente, ma non solo loro hanno bisogno di essere guidati da personalità esperte, oranti, di spirito meditativo, oggi in maniera ancora più urgente che nel passato della storia della Chiesa. Solo così il cuore di chi cerca la propria strada in Dio può disporsi al soffio e accoglierlo, per lasciarsi sospingere da esso verso un impegno che - per essere vero e adeguato alla sorgente che lo ispira - non può che essere definitivo ed eterno: la vocazione esige tutta la vita dell’uomo e richiede una corrispondente, totale risposta, una fedeltà senza ripensamenti e senza rimpianti... Lasciarsi agire dallo Spirito, perché ci faccia uno con Gesù in Dio, docili al suo soffio, è vivere la vita come vocazione, cioè come vita vera e piena secondo il disegno che il Padre ha per ciascuno di noi, per la Sua gloria e per il bene della Chiesa e dell’umanità intera. Perciò occorre stare sotto il soffio di Dio in spirito di preghiera di lode e di intercessione, perché a nessuno manchi il soffio divino e ad esso docilmente ciascuno si apra, in modo da vivere la bellezza della propria vita come risposta al dono della vocazione che viene da Lui e a Lui ritorna... Benedico di cuore voi e le iniziative estive del vostro oratorio! Bruno Forte, arcivescovo ■ RAGAZZI AL LAVORO Per l’estate ripuliti gli ambienti dove si svolgono le attività In preparazione all’inizio delle attività estive dell’oratorio, alcuni ragazzi hanno ripulito le mura dell’oratorio, ammalorate dall’umidità. Lavorando fino a tarda serata, hanno rimesso a nuovo la cucina, la sala ricreativa, l’ingresso e i bagni, ridonando decoro agli ambienti che ospiteranno ogni giorno grest e giochi senza frontiere. I ragazzi che hanno aiutato sono: Chiara Ranieri, Marika Russo, Stefano Matricardi, Simone D’Ecclesia, Valentina Matricardi, Michele Petraccia, Riccardo Petraccia e Stefano Baldassarre. Ai nostri ragazzi il grazie sincero della comunità per il dono del loro tempo e della loro disponibilità. ■ AGLI ANIMATORI Il mandato per operare con bambini e ragazzi dell’oratorio Nella celebrazione eucaristica di domenica 6 luglio si è svolto un atto importante per la vita della nostra comunità parrocchiale. Alcuni ragazzi, che sono cresciuti nell’oratorio, hanno ricevuto il mandato per svolgere, a nome di tutta la comunità, il servizio di animazione delle attività oratoriane. In questi ultimi anni hanno messo insieme le loro esperienze, le loro attese, la loro voglia di giocare, cantare, servire all’altare; “posso dirti con gioia – ha detto il direttore al parroco, durante il rito – che essi sono pronti per dare Cristo ai piccoli che saranno a loro affidati”. I ragazzi che hanno ricevuto il mandato sono: Giorgio Di Cosmo, Stefano Rapino, Francesco Di Quinzio, Chiara Ranieri, Deborah Lamonaca, Marika Russo, Luca Rapino, Stefano Matricardi, Simone D’Ecclesia, Valentina Matricardi, Maria Simeoni, Michele Petraccia, Riccardo Petraccia e Stefano Baldassarre. Preghiamo tutti affinché questi nostri giovani vivano con disponibilità e gioia la missione loro affidata, confidando nella presenza del Signore che cammina sempre insieme a noi per le strade della vita. L’ALBO DI FAMIGLIA N ella celebrazione di sabato 17 maggio è stato conferito ad un gruppetto di ragazzi e giovani il sacramento della Cresima. Una decina i ragazzi che hanno seguito il regolare percorso catechistico, a cui si sono aggiunti altrettanti giovani-adulti che hanno partecipato al corso speciale loro riservato. È intervenuto per l’occasione mons. Giuseppe Di Falco, vescovo emerito di Sulmona-Valva, originario del chietino. A lui il parroco ha rivolto il saluto di “bentornato” dopo le cresime del 2011 e la festa di san Franco del 7 maggio 2013. Ai giovani il presule ha ricordato la docilità all’azione dello Spirito per portare frutti di santità e relizzare la propria vita secondo la volontà di Dio. Sostieni il tuo oratorio! Ccp n. 15578669 intestato a Parrocchia Santa Maria Maggiore Causale: Oratorio san Franco Grazie: al sig. Raffaele Perpetuo e famiglia per l’offerta di € 50,00; al pastificio Mennilli per l’offerta della pasta. 4 Anno VI, n° 4 - Luglio - Agosto 2014 Calendario LUGLIO 5 sab vigilia della XIV domenica del tempo Ordinario – A 19.00 santa Messa (chiesa sant’Antonio) Camminiamo Camminiamo INSIEME AGOSTO 2 sab vigilia della XVIII domenica del tempo Ordinario – A 19.00 santa Messa (chiesa sant’Antonio) 6 dom XIV del tempo Ordinario – A 8.00 santa Messa (chiesa Madonna delle Grazie) 10.30 santa Messa (chiesa parrocchiale) 20.00 santa Messa e mandato agli animatori dell’oratorio (chiesa parrocchiale) 3 dom XVIII del tempo Ordinario – A 8.00 santa Messa (chiesa Madonna delle Grazie) 10.30-20.00 sante Messe (chiesa parrocchiale) 7-11 prima settimana di Grest 12 sab vigilia della XV domenica del tempo Ordinario – A 19.00 santa Messa (chiesa sant’Antonio) 20.00 cena per l’oratorio (belvedere san Franco) 9 sab vigilia della XIX domenica del tempo Ordinario – A 19.00 santa Messa (chiesa sant’Antonio) 10 dom XIX del tempo Ordinario – A 8.00 santa Messa (chiesa Madonna delle Grazie) 10.30 santa Messa e celebrazione dei Battesimi (chiesa parrocchiale) 20.00 santa Messa (chiesa parrocchiale) 11 lun memoria di santa Chiara d’Assisi 21.00 concerto d’estate (chiesa sant’Antonio) 14 gio vigilia solennità dell’Assunzione della beata Vergine Maria Indulgenza plenaria della Mamma nostra La chiesa di sant’Antonio sarà aperta dalle ore 17.00 alle ore 24.00 per lucrare l’indulgenza plenaria legata al culto della Mamma nostra 17.30 confessioni (chiesa sant’Antonio) 19.00 santa Messa e “peregrinatio Mariae” (chiesa sant’Antonio) 15 ven solennità dell’Assunzione della beata Vergine Maria Indulgenza plenaria della Mamma nostra La chiesa di sant’Antonio sarà aperta dalle ore 8.00 alle ore 24.00 per lucrare l’indulgenza plenaria legata al culto della Mamma nostra 8.00-12.00 e 18.00-21.00 esposizione dell’ostensorio dell’Assunta (chiesa parrocchiale) 8.30 santa Messa (chiesa parrocchiale) 10.30-19.00 sante Messe (chiesa parrocchiale) 20.00 processione con la statua della Madonna assunta 13 dom XV del tempo Ordinario – A 8.00 santa Messa (chiesa Madonna delle Grazie) 10.30-20.00 sante Messe (chiesa parrocchiale) 14 lun feria del tempo Ordinario 21.00 concerto d’estate (chiesa sant’Antonio) 17-20 V edizione dei Giochi senza frontiere – I colori della vocazione 19 sab vigilia della XVI domenica del tempo Ordinario – A 19.00 santa Messa (chiesa sant’Antonio) 20 dom XVI del tempo Ordinario – A 8.00 santa Messa (chiesa Madonna delle Grazie) 10.30 santa Messa e celebrazione dei Battesimi (chiesa parrocchiale) 20.00 santa Messa e mandato ai partecipanti ai Giochi senza frontiere (chiesa parrocchiale) 24.00 fiaccolata della vocazione (da piazza san Franco al pontile Sirena) 26 sab vigilia della XVII domenica del tempo Ordinario – A 19.00 santa Messa (chiesa sant’Antonio) 27 dom XVII del tempo Ordinario – A 8.00 santa Messa (chiesa Madonna delle Grazie) 10.30-20.00 sante Messe (chiesa parrocchiale) 28-2 agosto Camposcuola parrocchiale a Bomba (CH) nuovi candelieri votivi Per la chiesa parrocchiale P er la chiesa di sant’Antonio è quasi coperta la somma per l’acquisto dei cinque votivi (due per la cappella della Mamma nostra, due per quella di sant’Antonio e una per il crocifisso) dal costo di € 465,00 cadauno. Per la chiesa parrocchiale, invece, ancora nessun votivo. Anche lì ne occorrono cinque: tre per la cappella di san Franco e due per la sala dei Santi dal costo di € 600,00 cadauno. Coloro che volessero offrire l’intera somma o parte di essa possono rivolgersi in parrocchia. Sui votivi saranno apposti eventuali nomi di defunti di cui si intende conservare la memoria. ORARIO SANTE MESSE Per i mesi di luglio e agosto Dal lunedì al sabato Ore 19.00 chiesa di sant’Antonio di Padova Domenica Ore 8.00 santuario della Madonna delle Grazie Ore 10.30 chiesa parrocchiale Ore 20.00 chiesa parrocchiale 4-8 seconda settimana di Grest 16 sab festa di san Rocco 8.00 partenza della Compagnia da contrada santa Cecilia 8.30 santa Messa (chiesa sant’Antonio) 10.00 accoglienza della Compagnia presso piazza Michetti e traslazione della statua di san Rocco dalla chiesa di sant’Antonio alla chiesa parrocchiale 10.30-18.30 sante Messe (chiesa parrocchiale) 19.30 processione con la statua di san Rocco 17 dom festa della beata Vergine Maria delle Grazie 8.30 santa Messa (chiesa Madonna delle Grazie) 9.00 partenza della Compagnia da contrada Cerreto 10.00 accoglienza della Compagnia nella chiesa di sant’Antonio e processione verso la chiesa parrocchiale 10.30 santa Messa (chiesa parrocchiale) 11.30 la Compagnia visita il santuario della Madonna delle Grazie 19.00 santa Messa per l’esposizione del busto di san Franco (chiesa parrocchiale) 18 lun solennità di san Franco, patrono di Francavilla al Mare 8.30-10.30-18.30 sante Messe (chiesa parrocchiale) 19.30 processione con il busto di san Franco; a piazza Sirena la benedizione del mare 23 sab vigilia della XXI domenica del tempo Ordinario – A Notte bianca della fede 19.00 santa Messa (chiesa sant’Antonio) 21.30 musical Forza venite gente (piazza Sirena) 22.30 adorazione eucaristica e confessioni (pontile Sirena) 24.00 veglia di preghiera (pontile Sirena) 24 dom XXI del tempo Ordinario – A 8.00 santa Messa (chiesa Madonna delle Grazie) 10.30-20.00 sante Messe (chiesa parrocchiale) 30 sab vigilia della XXII domenica del tempo Ordinario – A 19.00 santa Messa (chiesa sant’Antonio) 31 dom XXII del tempo Ordinario – A 8.00 santa Messa (chiesa Madonna delle Grazie) 10.30-20.00 sante Messe (chiesa parrocchiale) Formazione INSIEME Anno VI, n° 4 - Luglio - Agosto 2014 La missione popolare zonale al convegno diocesano Una Chiesa in uscita Presso l’hotel del Camerlengo a Fara San Martino si tiene il 5 e 6 settembre l’annuale convegno D opo i grandi momenti del Sinodo diocesano e i successivi convegni ecclesiali dedicanti ai giovani, alla famiglia, alla carità e all’annuncio; dopo gli anni della visita pastorale ecco la sfida che attende la nostra comunità cristiana che si apre davanti a sé: la missione popolare zonale. La Chiesa custodisce un grande tesoro: l’amore di Dio offertoci in Gesù Cristo. Ecco perché comunicare questa gioia è l’atto d’amore più grande che si possa compiere verso gli essere umani; naturalmente, per fare questo occorre una grande conversione pastorale e l’avvicinarsi agli uomini con un senso di vera e profonda umanità. Impariamo da papa Francesco a camminare come qualcuno che sta accanto, che capisce, che ascolta, che vuole assumere le gioie e le speranze, i dolori e le ango- ecclesiale sul tema “Chiesa in uscita. La Chiesa di Chieti-Vasto annuncia la bellezza di Dio” sce dell’altro: insomma, una Chiesa amica degli uomini. Così si esprime in proposito l’arcivescovo: “Sogno una Chiesa che rinnovi se stessa, una Chiesa in uscita, no autoreferenziale, ma che si metta accanto e al servizio degli uomini senza escludere nessuno e creando punti di vicinanza e di amicizia con tutti”. È l’impegno da parte di ogni battezzato a essere protagonista della missione per rendere visibile il volto luminoso di una Chiesa che accoglie, che annuncia il vangelo, che prende l’iniziativa, che ama, si coinvolge e accompagna. “L’annuncio della gioia del vangelo di Cristo � continua il presule � avrà tanta più forza, quanto più sarà coniugato al dialogo con tutti e sarà nutrito dall’amore alla gente”. Scrive papa Francasco nella Evangelii gaudium: “Per condividere la vita con la gente e donarci generosamente, abbiamo bisogno di riconoscere che ogni persona è degna della nostra dedizione. Al di là di qualsiasi apparenza, ciascuno è immensamente sacro e merita il nostro affetto e la nostra dedizione”. Per questo, padre Bruno invita tutti a partecipare al convegno diocesano del 5 e 6 settembre che definisce “evento di luce e di grazia” e che “affido � sono le sue parole � alla preghiera di ciascuno perché la nostra Chiesa in stato di missione, fedele agli insegnamenti del Concilio Ecumenico Vaticano II, possa sperimentare una rinnovata primavera e continuare ad essere credibile testimone della gioia e della tenerezza di Dio”. PROGRAMMA Venerdì 5 settembre Ore 14.00 Arrivo e registrazioni Ore 15.00 Preghiera iniziale Ore 15.30 Presentazione della Lettera pastorale dell’arcivescovo Ore 16.00 Relazioni Ore 18.00 Gruppi di studi Ore 19.30 Preghiera - Cena Ore 21.30 Serata di condivisione Sabato 6 settembre Ore 9.30 presentazione del volume “La trasmissione della fede” Ore 11.00 Gruppi di studio Ore 12.15 Sintesi dei lavori Ore 13.15 Pranzo e partenze concerti d’estate S Il primo della serie è il “Concerto a tre”: si esibiscono Marcello Carbonetti all’organo, Simona Abrugiato al violoncello e il soprano Tania Buccini. Il programma prevede esecuzioni di Bach, Hendel, Pachelbell e Vivaldi. ✎ la catechesi in parrocchia Il 14 settembre il nuovo anno D omenica 14 settembre, alla santa Messa delle ore 19.00, durante la quale daremo il mandato ai catechisti e chiederemo a bambini e ragazzi l’impegno di partecipazione agli incontri e alle iniziative che vengono proposte, inizia il nuovo anno catechistico. Venerdì 19 alle ore 20.30 e sabato 20 alle ore 15.30, poi, si parte con gli incontri nelle classi. Intanto, dal 1 al 13 settembre, sul sito www. oratoriosanfranco.net, si possono fare le iscrizioni. Il nuovo cammino impegnerà bambini e ragazzi, assieme a catechisti e a voi, cari genitori negli incontri settimanali e nei grandi appuntamenti domenicali; primissima nella lista è la Messa che, se non può essere per impegni lavorativi o scolastici il nostro “pane quotidiano”, non deve assolutamente mancare nel “giorno del Signore”. I riti di passaggio, che accompagnano e completano i vari cammini, saranno sicuramente ricchi di emozioni sia per i grandi sia per i piccini e per questo chiederemo di non mancare. Non è una novità che le classi di catechismo iniziano dalla prima elementare e terminano alla terza media per il cammino dell’Iniziazione cristiana (Battesimo, Cresima, Eucaristia). Ma il cammino continua anche per i giovanissimi (15-18) e giovani-adulti (dai 19 anni in su). Ai genitori, che sono i primi veri catechisti, chiediamo una collaborazione oggettiva: educare alla preghiera, all’amore per Gesù e a partecipare attivamente e con assoluta umiltà e spirito di servizio alla vita della nostra comunità. Non vogliamo nascondere le difficoltà che sperimentiamo ad ogni incontro, sia per la simpatica vivacità, sia per l’indifferenza, da parte di alcuni, per quanto proponiamo, peggio ancora, per la mancata partecipazione costante agli appuntamenti, in primis alla Messa domenicale. I ragazzi devono esserci e le famiglie devono sostenerli con la presenza. I catechisti, seppur con tutte le fragilità, hanno a cuore i ragazzi che vengono loro affidati, e lo fanno con amore e con passione e, soprattutto, nella più assoluta gratuità. Per questo, hanno bisogno della collaborazione di tutti. Gli obiettivi e gli intenti non sono facili da raggiungere, ma quello che Dio ci chiede non si ottiene prendendo delle scorciatoie. Esperienza per catechisti e operatori pastorali Nel tempio del Barocco ono previsti per il 14 luglio, l’11 agosto e il 1 settembre i tre concerti d’estate nella chiesa di sant’Antonio di Padova al convento Michetti. Organizzati dall’Associazione musicale “Armonie d’Abruzzo” in collaborazione con l’oratorio san Franco, sotto la direzione artistica del M° Marcello Carbonetti, prevedono l’intervento di musicisti tra i più apprezzati nel panorama artistico. 5 Francesco Mancini con la sua chitarra classica sarà il protagonista del concerto dell’11 agosto. Eseguirà musiche di Carulli, Giuliani e Sor. Il 1 settembre sarà la volta del “Duo Rebis”. Luca Dragani suonerà i flauti dolci ed Eugenio Caronna la chitarra per un intreccio di sonorità davvero speciali. I pezzi che proporranno sono di Ortiz, Sammartini, Marcello e Paganini. Tutti i concerti avranno inizio alle ore 21.00. Chiamati alla missione L’ ufficio catechistico e la commissione diocesana per la missione popolare organizzano, dal 29 al 31 luglio, presso il convento di san Pasquale a Vallaspra di Atessa, un corso formativo per catechisti e collaboratori della missione popolare. Si tratta di un lavoro di accompagnamento per i futuri evangelizzatori che, durante la missione popolare, prevista per il 2015, affiancheranno le persone alla scoperta del Vangelo come via alla vita. Coloro che intendono partecipare si possono rivolgere al proprio parroco. Durante il corso verrà chiesto di elaborare dei percorsi mirati con delle applicazioni pratiche per i gruppi di adulti, il gruppo dei ragazzi e il gruppo famiglia tenendo presente il contesto parrocchiale dove si svolgerà la missione. Il Corso intende garantire non solo la conoscenza dei contenuti ma la capacità di padroneggiarli, elaborarli, gestirli e applicarli. Sono previste relazioni frontali e dinamiche laboratoriali. Si prega di inviare la scheda di partecipazione entro il 28 giugno alle mail: [email protected] o [email protected].