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Anno IV, n° 4 - Luglio - Agosto 2012
Camminiamo
INSIEME
il parroco ai turisti
Anno VI, n° 4 - Luglio-Agosto 2014
Pro-Manuscripto - Stampato in proprio (Non in vendita)
Benvenuti
nella nostra
Francavilla
L’
estate è tempo di vacanza e
Francavilla accoglie diversi
ospiti turisti. Da queste colonne giunga a tutti, con viva cordialità, il
benvenuto nella nostra città, un tempo
definita la “perla dell’Adriatico” e che ancora oggi conserva il suo fascino e intende offrire ai visitatori tutta la sua ospitalità attraverso una pluralità di proposte. In particolare, mi piace evidenziarne alcune che si riferiscono alla vita della nostra chiesa.
Anzitutto, il servizio religioso: le Messe quotidiane nella chiesa di sant’Antonio e domenicali nella chiesa parrocchiale; i solenni festeggiamenti – si celebrano il 15, 16, 17 e 18 agosto – in
onore del patrono san Franco; la possibilità della confessione in occasione
dell’indulgenza plenaria della Mamma
nostra il 14 agosto; la notte bianca della fede con l’adorazione eucaristica e le
confessioni sul pontile Sirena la sera del
23 agosto.
Anche a livello culturale il programma
è ricco di eventi. Anzitutto l’esposizione
dell’ostensorio dell’Assunta di Nicola da
Guardiagrele il 15 agosto. Poi i concerti
“Nel tempio del barocco” presso la chiesa di sant’Antonio di Padova, con inizio
alle ore 21.00, previsti il 14 luglio, l’11
agosto e il 1 settembre.
Nell’accogliervi con i cristiani e i sacerdoti della città, con la simpatia delle persone di questa terra, auguro a
voi ospiti un soggiorno ristoratore della
mente e del cuore, un momento di interiorità, un sereno incontro e confronto con l’ospitalità delle nostre comunità.
Per i credenti e per gli uomini di buona
volontà: possiate scoprire un luogo per
mettersi “in disparte” per trovare se stessi, gli altri e Dio in modo nuovo, affinché anche la vacanza o la villeggiatura,
pur se breve in un momento di difficoltà,
trovi spazio per l’incontro con Dio e sia
condivisione e solidarietà con i fratelli.
Buone vacanze e una felice e gioiosa
permanenza tra noi!
Parrocchia Matrice Santa Maria Maggiore
Piazza San Franco, 1
66023 FRANCAVILLA AL MARE (CH)
tel e fax: 085 817338 - netfax: 178 222 9768
web: http://www.santamariamaggiore.net
e-mail: [email protected]
RITIRA IN PARROCCHIA L’OPUSCOLO DELL’ESTATE DELL’ORATORIO SAN FRANCO
Il parroco don Rocco D’Orazio
è disponibile al numero: 338 485 3607
e-mail: [email protected]
ESTATE... CON NOI
Il Messaggio dell’arcivescovo Forte
Vocazione e soffio
DI BRUNO FORTE
ARCIVESCOVO
C
ari amici dell’oratorio san Franco,
se noi siamo il
campo di Dio e Lui è l’agricoltore, Egli è attento
a ciascuno di noi: ci dà il
soffio della vita, ci guida e
accompagna dall’alto del
Suo amore, ci attrae a sé
nel vento del Suo Spirito,
e ci invita a discernere le
Sue vie per realizzare in
pienezza la nostra vocazione. Proviamo a riflettere allora su questo soffio
che crea, chiama, ispira e
guida le nostre vite.
Nell’immagine biblica
del soffio (ruach) si condensano le grandi coordinate su cui si costruisce
l’esistenza intesa come
risposta ad una vocazione che viene da Dio.
Il soffio nella Bibbia è
anzitutto il segno della vita: così, Rachele, nel dare alla vita colui che Giacobbe chiamerà Beniamino (“figlio di buon augurio”), “mentre esalava
l’ultimo soffio… lo chiamò Ben-Oni (‘figlio del
mio dolore’)” (Gen 35,18).
Morte e vita, dolore e
speranza si incontrano in
questa scena: il confine
Oratorio san Franco
Il tema
dei giochi:
“I colori
della
vocazione”
2
che le separa passa attraverso il soffio, che non
è semplice parte, ma prova della vita, senza di cui
essa è assente.
Come il soffio è volatile,
così fragile e caduca è la
vita dei viventi: tutto passa! Solo un’esistenza che
si radichi nelle sue sorgenti eterne e nella sua
ultima patria è soffio che
nutre la vita più forte della morte.
In tal senso la vocazione è come il soffio vitale che unisce ed ancora
l’abitatore del tempo alla
sua sorgente eterna...
(continua a pag. 3)
Formazione
Chiesa in
uscita
per la
missione
popolare
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✎ l’iniziativa
A cena per
l’oratorio
S
abato 12 luglio prossimo alle ore 20.00 vi
aspettiamo presso il belvedere san Franco per trascorrere insieme una serata di amicizia e solidarietà.
“A cena per l’oratorio”: un sabato sera diverso per sostenere
le attività dell’oratorio che si appresta a vivere un’estate ricca di
eventi per grandi e piccini.
Il contributo per la cena ammonta ad € 15,00 per persona.
Per una migliore organizzazione, è necessario prenotare. Potete rivolgervi in parrocchia, o telefonare al numero 393.3917226.
Vi aspettiamo numerosi.
Vita parrocchiale
A maggio
e giugno
celebrate
le feste di
tradizione
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2
Anno VI, n° 4 - Luglio - Agosto 2014
le esperienze
■ A GESSOPALENA
Sulla tomba di don Antonio e
l’incontro con don Beniamino
Venerdì 4 luglio un gruppo dei ragazzi dell’oratorio
san Franco ha
vissuto un pomeriggio di fede e di amicizia a Gessopalena in vista della consegna del mandato di animatori avvenuto domenica 6 luglio.
Inizialmente, i giovani, con don Rocco, si sono recati in visita al sepolcro di don Antonio Troilo per un momento di preghiera.
In seguito, con don Beniamino, il giovane parroco
di Gessopalena, hanno letto e meditato il vangelo del
giorno (Mt 9,9-13): egli ha voluto soffermarsi sui tre
momenti cruciali di questo passo del vangelo.
Il versetto 9 presenta la figura di Matteo seduto al
banco delle imposte, in quei tempi considerato un tradimento nei confronti del popolo, e Gesù che gli chiede
di seguirlo. Don Beniamino ha invitato i ragazzi a immaginare questo “seguimi” pronunciato da Gesù, evidentemente in maniera talmente affascinante da convincere Matteo a lasciare subito ogni cosa e seguirlo.
In ultimo don Beniamino ha voluto mettere in evidenza l’invidia dei farisei nei confronti di Gesù, il quale siede a tavola con i peccatori e porta loro la parola di Dio.
Ma, alle obiezioni sollevate dai farisei il Signore risponde dicendo: “Misericordia io voglio e non sacrifici”.
Dopo la celebrazione della Messa, don Beniamino
ha guidato i ragazzi durante la visita alle rovine del paese vecchio, narrando loro la storia di Gessopalena e
indicando i luoghi ove un tempo sorgevano le chiese.
Un’ulteriore esperienza di crescita per i ragazzi che
sono entrati in contatto con una realtà diversa dalla propria.
■ A CASTELPETROSO
I giovani di Abruzzo e Molise
accolgono papa Francesco
“Papa Francesco uno di noi!!!”.
Così i giovani delle
regioni di Abruzzo,
Molise e dintorni, il
5 luglio, hanno accolto il santo padre nel santuario
della Madonna Addolorata di Castelpetroso, in provincia
di Isernia. L’incontro era inserito nel programma della visita del Papa alla diocesi di Isernia-Venafro per la proclamazione dell’Anno giubilare celestiniano.
La giornata è iniziata con un momento di accoglienza fatto di canti e balli, alternati a testimonianze; a seguire mons. Santoro, vescovo di Avezzano delegato
per i giovani, ha celebrato la Messa con tutti i sacerdoti presenti.
A questa meravigliosa giornata hanno partecipato
circa 20 mila giovani provenienti da diverse esperienze ecclesiali: oratori (tra cui una piccola rappresentanza del nostro), gruppi, associazioni e movimenti. La
folla, nel primo pomeriggio, ha aspettato il papa condividendo le diverse esperienze ed emozioni. Poi, al suo
arrivo, intonando il canto “Jesus Christ you are my life”
gli ha dato il benvenuto.
Dopo il saluto, papa Bergoglio ha parlato ai presenti
di lavoro e futuro: “La dignità deriva dal lavoro. Dobbiamo aiutarci gli uni con gli altri per trovare una soluzione, per ritrovare la solidarietà e dare ai giovani la speranza. I giovani sono capaci di essere solidali, ma la
solidarietà non piace al mondo di oggi. Per questo io vi
esorto a essere coraggiosi, con speranza”.
A conclusione, papa Francesco ha dato la benedizione e ha proseguito la visita.
Oratorio san Franco
Camminiamo
Camminiamo
INSIEME
Dal 17 al 20 luglio tornano i giochi senza frontiere
Chiamati a seguire Gesù
I
giochi senza frontiere sono ormai un appuntamento fisso dell’estate dell’oratorio san Franco. Quest’anno si tengono nei giorni 17 20 luglio.
La manifestazione è per
bambini, ragazzi e giovani dagli 8 ai 18 anni di età. Le squadre saranno miste, composte
da cinque elementi e divise
per fasce di età (elementari,
medie e superiori).
Il tema scelto è quello della vocazione. Ogni bambino,
ragazzo e giovane rifletterà
su cosa il Signore vuole da lui
per una piena realizzazione
della propria vita.
A questo proposito, saranno offerte alla riflessione dei
partecipanti alcune figure di
santità.
Le singole pre-iscrizioni
dei partecipanti potranno avvenire tramite il sito www.
oratoriosanfranco.net entro
il 14 luglio. La formalizzazione dell’iscrizione dovrà essere effettuata in oratorio il 17
luglio alle ore 9.30; in quella sede dovrà essere versaIl primo testimone è san Domenico Savio che i ragazzi conosceranno il 17 luglio. Ancora
bambino decise quale sarebbe
stato il suo progetto di vita: vivere da vero cristiano. Tale desiderio crebbe dall’ascolto di una
predica di don Bosco, dopo la
quale decise di divenire santo.
Da questo momento, infatti la
sua esistenza fu piena d’amore
e carità verso il prossimo, cercando in ogni occasione di dare l’esempio. Nel 1856 fondò la
Compagnia dell’Immacolata e
poco più tardi morì, lasciando
un valido e bel ricordo della sua
persona ai giovani cristiani.
ta anche la quota di partecipazione pari a € 5,00 (comprensiva di assicurazione,
maglietta e bevande del pomeriggio).
Coloro che si fermeranno
per il pranzo in oratorio dovranno aggiungere € 5,00 per
ogni pasto.
Le squadre si formerranno
la mattina del 17 luglio secondo i criteri stabiliti dal gruppo degli animatori per evitare
che non vi sia equilibrio di forze in campo e i tornei sportivi
siano più equilibrati.
I premi per le squadre vincenti sono: buono pizza da €
10,00 cadauno per la fascia
delle elementari; ricarica telefonica da € 10,00 cadauno per la fascia delle medie;
buono acquisto presso Saturn di € 30,00 cadauno per
la fascia delle superiori.
Il 18 luglio i ragazzi rifletteranno su san Giuseppe Moscati. Nacque a Benevento nel
1880, ma visse quasi sempre a
Napoli. Si iscrisse a medicina
«unicamente per poter lenire il
dolore dei sofferenti». Da medico seguì la duplice carriera sopra delineata. In particolare salvò alcuni malati durante l’eruzione del Vesuvio del 1906; prestò servizio negli ospedali riuniti in occasione dell’epidemia di
colera del 1911; fu direttore del
reparto militare durante la grande guerra. «Il mio posto - amava
ripetere - è accanto all’ammalato!». In questo servizio integrale
all’uomo Moscati morì il 12 aprile del 1927. Straordinaria figura
di laico cristiano, fu proclamato
santo da Giovanni Paolo II nel
1987 al termine del sinodo dei
vescovi «sulla Vocazione e Missione dei laici nella Chiesa».
Altra figura è quella della beata Chiara Luce Badano su cui si
rifletterà il 19 luglio. Visse a Sassello con il padre Ruggero, camionista, e la madre Maria Teresa, casalinga. Volitiva, tenace, altruista, di lineamenti fini, snella,
grandi occhi limpidi, sorriso aperto, ama la neve e il mare, pratica molti sport. Ha un debole per
le persone anziane che copre di
attenzioni. A nove anni conosce
i ‘Focolarini’ di Chiara Lubich ed
entra a fare parte dei ‘Gen’.
Dai suoi quaderni traspare la
gioia e lo stupore nello scoprire la vita. Terminate le medie a
Sassello si trasferisce a Savona
dove frequenta il liceo classico.
A sedici anni, durante una
partita a tennis, avverte i primi
lancinanti dolori ad una spalla:
callo osseo la prima diagnosi,
osteosarcoma dopo analisi più
approfondite. Inutili interventi alla spina dorsale, chemioterapia,
spasmi, paralisi alle gambe. Rifiuta la morfina che le toglierebbe lucidità.
Si informa di tutto, non perde
mai il suo abituale sorriso. Alcuni medici, non praticanti, si riavvicinano a Dio. La sua cameretta, in ospedale prima e a casa
poi, diventa una piccola chiesa,
luogo di incontro e di apostolato: “L’importante è fare la volontà di Dio... è stare al suo gioco...
Un altro mondo mi attende... Mi
sento avvolta in uno splendido
disegno che, a poco a poco, mi
si svela... Mi piaceva tanto andare in bicicletta e Dio mi ha tolto
le gambe, ma mi ha dato le ali...”.
Chiara Lubich, che la seguirà
da vicino, durante tutta la malattia, in un’affettuosa lettera le pone il soprannone di ‘Luce’.
Mons. Livio Maritano, vescovo diocesano, così la ricorda: “...
Si sentiva in lei la presenza dello Spirito Santo che la rendeva
capace di imprimere nelle persone che l’avvicinavano il suo
modo di amare Dio e gli uomini. Ha regalato a tutti noi un’esperienza religiosa molto rara
ed eccezionale”.
Negli ultimi giorni, Chiara non
riesce quasi più a parlare, ma
vuole prepararsi all’incontro con
‘lo Sposo’.
Le ultime sue parole: “Mamma sii felice, perché io lo sono.
Ciao!”. Muore all’alba del 7 ottobre 1990. È “venerabile” dal 3
luglio 2008. È stata beatificata il 25 settembre 2010 presso
il santuario del Divino Amore in
Roma.
Oratorio san Franco
Via Francesca Padovano, 1
66023 FRANCAVILLA AL MARE (CH)
tel e fax: 085 817338
web: http://www.oratoriosanfranco.net
e-mail: [email protected]
INSIEME
Vita parrocchiale
A maggio e giugno celebrate le feste della tradizione
Il tempo della santità
L
a plurisecolare tradizione della festa di san Franco del 7
maggio si è rinnovata anche quest’anno con solenni festeggiamenti che hanno avuto positiva risposta da parte dei fedeli. La santa
Messa vespertina del 6 maggio è stata dedicata al culto dei santi confratelli di san Franco, in special modo di
san Nicola Greco, di cui si conserva la
reliquia donata alla nostra parrocchia
dalla fondazione omonima di Guardiagrele. Al termine, Vincenzo Lorito e
il suo “The Show”, ha animato e rallegrato la serata.
Il giorno successivo, al mattino, alle
8.00 le salve di bombe e il suono della banda di Ripa Teatina hanno annunciato la festa. Intanto, dall’abitazione di Antonio Paravia, è partita la
compagnia col dono, accompagnata
da un gruppo di fedeli e di bambini
della scuola primaria.
Parroco e ministranti hanno atteso
il corteo alla fonte del Peschio per recarsi nella chiesa parrocchiale dove
ha avuto luogo la santa Messa solenne concelebrata dai parroci della zona pastorale. Nel pomeriggio, dopo la
santa Messa delle ore 19.00, la processione con l’immagine del Patrono per le vie del Paese alto e poi tutti
in piazza per assistere allo spettacolo di “Nduccio e il sentimento agricolo”.
I festeggiamenti si sono conclusi alle
24.00 con straordinari fuochi a mare.
Domenica 11, poi, ha avuto luogo
il tradizionale pellegrinaggio dei vacresi alla Madonna delle Grazie: accompagnati dal loro parroco, don Ettore Luciani, per tutta la notte i fedeli di Vacri si sono diretti in corteo verso Francavilla. Alle 8.00 del mattino,
organizzata dall’associazione VerdeBlu, l’accoglienza da parte delle famiglie presso la chiesa di santa Maria della Croce. Dopo il ristoro, i pellegrini sono arrivati nella chiesa di san
Franco, accolti da don Rocco, dove
don Ettore ha celebrato l’Eucaristia.
Al termine della santa Messa, come
tradizione, i fedeli con la sacra effigie
della Madonna sono usciti dal tempio
camminando all’indietro per non voltare le spalle all’altare. Dopo la visita
al santuario della Madonna delle Grazie hanno preso la via del ritorno.
Il 12 maggio, invece, nella chiesa di sant’Antonio si è svolta la festa
solenne di Maria “Mamma nostra”
con la possibilità di lucrare l’indulgenza plenaria. Alle ore 10.30 la santa
Messa solenne è stata caratterizzata
dall’amministrazione del sacramento
dell’Unzione degli infermi ad anziani e
malati. Dalle ore 17.00, invece, i fedeli si sono accostati al sacramento della Confessione e, dopo la celebrazione dell’Eucaristia alle ore 19.00, hanno accompagnato la processione con
il quadro della Mamma nostra. Al rientro, il canto delle litanie lauretane e la
benedizione solenne.
Nella nostra parrocchia si venera
anche san Bernardino nella chiesa
a lui dedicata presso l’omonimo quartiere. Così, il 20 maggio, i devoti hanno partecipato alle sante Messe del
mattino e della sera e alla processione eucaristica che si è snodata per le
vie che dalla chiesa porta all’istituto
Opera Santa Maria di Nazareth, dove
i bambini ospiti hanno accolto l’Eucaristia stendendo un tappeto di petali di
rose rosse. Dopo la benedizione eucaristica, il corteo è rientrato in chiesa
per la conclusione.
Dal 31 maggio al 12 giugno, infine,
la Tredicina a sant’Antonio di Padova
quale preludio alla festa del 12 e 13
giugno. Ogni giorno, dalle ore 18.45
esposizione dell’Eucaristia, canto solenne dei vespri, benedizione eucaristica e santa Messa.
I festeggiamenti si sono aperti, invece, alle ore 8.00 del 13 giugno col
salve di bombe e la banda di Ripa Teatina. Alle ore 8.30 don Sebastiano
dei padri Discepoli della casa di riposo Madonna della Pace ha celebrato la santa Messa durante la quale è
stato benedetto il pane dei poveri; alle
ore 10.30, invece, sono stati benedetti i bimbi, particolarmente quelli che
nell’anno hanno ricevuto il sacramento del Battesimo.
Quindi, la traslazione dell’effigie di
sant’Antonio nella chiesa parrocchiale dove alle ore 19 è stata officiata da
don Andrea Sciascia la santa Messa
vespertina, seguita dalla processione che, lungo il solito tragitto, ha fatto rientro nella chiesa a lui dedicata.
Il programma civile, invece, ha previsto due serate: il 12 giugno con lo
spettacolo teatrale “40 … ma non li dimostra!” a cura dell’associazione VerdeBlu, e la sera successiva con l’esibizione dell’orchestra Loris & Blue
Stars, intervallata dall’estrazione dei
biglietti della lotteria.
Domenica 22 giugno il Corpus Domini:
“adorare il tesoro più prezioso di Gesù”
D
omenica 22 giugno la
Chiesa ha celebrato la
festa del Corpo e del
Sangue di Cristo, quella che
da sempre chiamiamo Corpus
Domini.
In questo giorno la Comunità ecclesiale si raccoglie attorno all’Eucaristia per adorare,
come ci ha ricordato il Papa, il
tesoro più prezioso che Gesù
le ha lasciato.
Alle ore 19 è stata celebrata
la santa Messa, subito dopo
si è svolta la tradizionale processione che ha portato Gesù
sacramentato per le vie della
cittadina.
Un corteo orante, chiamato
a lodare e benedire il Signore
attraverso profonde riflessioni, introdotto dal popolo con le
fiaccole.
Subito dopo i confratelli e le
consorelle della Confraterni-
ta del ss.mo Sacramento, poi
i bambini che quest’anno hanno ricevuto la Prima Comunione e, sotto il bianco baldacchino, nell’antico ostensorio, Gesù sacramentato offerto all’adorazione dei fedeli dal parroco don Rocco attorniato dagli
altri parroci della città. Una cospicua folla di cittadini chiudeva il corteo.
Dalla chiesa di santa Maria
Maggiore, la processione si è
snodata lungo le vie del centro storico per raggiungere infine la chiesa di santa Liberata, dove il rito si è concluso
con la solenne benedizione.
Anno VI, n° 4 - Luglio - Agosto 2014
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✎ Sportdiadi 2014
A Guardiagrele
il Csi teatino
mette in gioco
la famiglia
S
i è rinnovato anche quest’anno il
tradizionale appuntamento con le
sportdiadi, evento organizzato dal
comitato provinciale di Chieti del Centro
sportivo italiano.
Sede della kermesse è stata Guardiagrele. Così, dal 21 al 29 giugno si è tenuta la
quinta edizione delle sportdiadi 2014 – “il
Csi mette in gioco la famiglia”, giochi degli oratori e gruppi sportivi e non solo,
dell’arcidiocesi di Chieti-Vasto.
Le tantissime discipline sportive proposte hanno visto la partecipazione di 42 società sportive, 933 atleti regolarmente accreditati e 38 partite giocate oltre a una
decina di gare individuali.
Tra tante realtà oratoriali-sportive della
nostra diocesi, non poteva mancare il nostro oratorio san Franco che ha partecipato alla manifestazione con una rappresentativa iscritta al torneo di calcio a 5 open
maschile.
I nostri ragazzi hanno ben figurato contro formazioni provenienti da Filetto,
Chieti e Guardiagrele. Soprattutto, hanno
dimostrato, gara dopo gara, di aver ben
compreso lo spirito dell’evento, interpretando ogni partita con un encomiabile fair
play sportivo, ricevendo i complimenti sia
da parte degli sfidanti, sia da parte degli
organizzatori dei giochi.
Educare i ragazzi ad affrontare le competizioni sportive con il giusto spirito agonistico ed abituarli a vedere l’avversario
come un atleta con cui battersi lealmente è parte del progetto educativo che gli
animatori e gli educatori dell’oratorio propongono anche nelle iniziative previste
per questa estate.
Dalle due settimane di Grest, ai tornei
previsti nell’ambito della quinta edizione
dei Giochi senza frontiere – I colori della
vocazione, che avranno luogo nella nostra
parrocchia dal 17 al 20 luglio.
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Anno VI, n° 4 - Luglio - Agosto 2014
Sacramenti
Camminiamo
Camminiamo
INSIEME
La festosa celebrazione della prima Comunione il ritiro
La gioia più grande
■ AL VOLTO SANTO
Bambini e ragazzi insieme per
preparare la festa dell’incontro
I
“Q
uale gioia è più
grande di quella che tu, Gesù,
porti nell’animo degli uomini, e particolarmente dei
bambini che, oggi, ti ricevono per la prima volta nel
loro cuore!” (san Giovanni
Paolo II).
Agli auguri più belli di un
santo papa, si aggiungono quelli di tutta la comunità ai venti bambini che
domenica 18 maggio, nella nostra parrocchia, hanno incontrato per la prima
volta Gesù nel sacramento
dell’Eucaristia.
Accolti dalle catechiste nei locali dell’oratorio,
bambini e genitori hanno
vissuto un intimo momento
di preparazione nelle prime ore della mattinata, lontano dal frastuono della festa che vuole convenuti in
chiesa parenti ed amici.
Qualche foto sullo scorcio inimitabile del belvedere che ha sfoggiato i sui
colori più vividi, poi la preghiera del Padre Nostro, infine il corteo processionale
con il parroco e i ministranti, silenzioso e composto,
allietato dal suono a festa
delle campane, e l’ingresso
in chiesa.
Il vocìo festoso della folla
si è improvvisamente sopito per far posto ai canti e
alla liturgia. Una cerimonia
solenne pur nella consueta sobrietà, un solo “Ecco-
mi!” di bambini, genitori e
amici.
Le piccole lampade tra le
mani dei bimbi, le preghiere semplici, i doni simbolici dell’offertorio, il momento tanto atteso della prima Comunione, gesto decisivo della intera esistenza, nel quale i bambini per
la prima volta si sono cibati dell’unico pane che estingue la fame.
Poi il canto finale, tutti insieme, sul presbiterio, con
il parroco e le catechiste, in
un’esplosione di gioia fino
a quel momento contenuta: “Quale gioia è star con
te Gesù, vivo e vicino, bello è dar lode a Te, Tu sei il
Signor!”.
n prossimità della celebrazione della Cresima e
della prima Comunione, il 10 maggio scorso, i ragazzi hanno vissuto una giornata di ritiro spirituale presso il santuario del Volto Santo di Manoppello.
Dopo la visita al santuario, dove un frate ha spiegato tutte le caratteristiche essenziali dell’immagine del
Volto Santo, i ragazzi hanno proseguito divisi nei due
gruppi con un momento di catechesi e di laboratorio.
Ai più piccoli, il parroco, con l’aiuto di un video, ha
spiegato il significato della Messa e, dopo la riflessione, ha lasciato del tempo per rispondere ad alcune domande inerenti il tema.
I cresimandi, invece, hanno riflettuto sui doni dello
Spirito Santo: sapienza, intelletto, consiglio, fortezza,
scienza, pietà e timore di Dio.
A fine mattinata, il pranzo e un po’ di svago. Alle
15.00, poi, la seconda parte del lavoro. I bambini hanno riflettuto sul perdono di Dio nel sacramento della Riconciliazione, a partire dalla pagina di Luca del figliol
prodigo, mentre i grandi hanno proseguito la riflessione del mattino.
A conclusione, le confessioni individuali, la preghiera
davanti al Volto Santo e, dopo una breve visita al museo allestito all’interno del santuario, l’acquisto dei souvenir. Prima di salire sul pullman, tradizionale foto di
gruppo, e poi partenza per Francavilla con la gioia nel
cuore e la consapevolezza di aver vissuto una giornata speciale.
Domenica 11 maggio la prima confessione dei bambini la Cresima
Ci siamo sentiti persone nuove
D
omenica 11 maggio, i
bambini di terza elementare si sono accostati, per la prima volta, al sacramento della Confessione.
Nel cammino di preparazione
le catechiste hanno spiegato loro cos’è il peccato e come si ottiene il perdono da Dio.
Così, nella celebrazione del
sacramento i piccoli hanno ricevuto l’assoluzione.
Tutti erano emozionati perché
il pensiero che Dio li perdonasse per aver commesso dei peccati, li “faceva sentire � così ci
ha riferito un bambino � persone nuove”.
Ed è proprio così: il perdono
è sentirsi uomini nuovi in Cristo.
La celebrazione si è svolta in maniera sobria e semplice. All’inizio, i fanciulli sono entrati in chiesa con una candelina spenta, simbolo del buio del
peccato.
Ognuno di loro, dopo essere
stato perdonato da Dio, ha preso la candelina e l’ha accesa al
cero pasquale, simbolo di luce
nuova e di presenza di Dio.
Dopo la confessione, sono
usciti fuori e hanno lanciato dei
palloncini bianchi ai quali ognuno di loro ha attaccato un pensiero che aveva scritto.
Qualcuno ha chiesto a Gesù
di passare a casa per prendere
un caffè, qualche altro lo ha ringraziato per il dono della vita e,
soprattutto, per il sacrificio che
ha fatto per noi.
Un momento di festa in oratorio prima e la celebrazione della Messa, poi, ha concluso la
giornata.
■ DI FALCO AI GIOVANI
“Siate docili allo Spirito”
INSIEME
Oratorio san Franco
Anno VI, n° 4 - Luglio - Agosto 2014
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dalla prima - Il Messaggio dell’arcivescovo Forte le iniziative
Vocazione e soffio
C
ome il soffio, la vocazione viene dall’alto:
Dio solo è fonte del
soffio della vita: “Il Signore
Dio plasmò l’uomo con polvere del suolo e soffiò nelle
sue narici un alito di vita e
l’uomo divenne un essere vivente” (Gen 2,7).
Solo Dio è padrone del soffio della vita e Lui solo ha diritto di ritirarlo quando vuole: “Togli loro il soffio, ed essi spirano e ritornano nella loro polvere. Mandi il tuo
soffio, ed essi sono creati, e
rinnovi la faccia della terra”
(Sal 104,29s).
“Se egli richiamasse il suo
spirito a sé e a sé ritraesse il
suo soffio, ogni carne morirebbe all’istante e l’uomo ritornerebbe in polvere” (Gb
34,14s). La vita è di Dio ed
a Lui solo dobbiamo renderne conto.
Da Lui possiamo sempre
di nuovo invocarla, a Lui
dobbiamo restituirla, regalandogliela nell’offerta riconoscente di tutto il nostro
essere. Come il soffio, la vocazione dipende essenzialmente dalla libertà di Colui
che chiama.
Venendo da Dio, la vocazione non può essere orientata in ultima analisi che a
Dio: anche così essa è come il soffio, che anima tutti i
moti della coscienza, orientandoli a Colui, da cui provengono.
Consegnare lo spirito a Dio
vuol dire rimetterGli il proprio essere senza riserva alcuna, come ha fatto Gesù:
“Nelle tue mani affido il mio
spirito” (Sal 31,6). “Gesù, gridando a gran voce, disse:
‘Padre, nelle tue mani affido
il mio spirito’” (Lc 23,46). Affidarsi incondizionatamente all’Eterno vuol dire vivere veramente, morendo alla
creatura vecchia per nascere sempre di nuovo all’essere ricreato nel Suo amore:
“L’unico atto col quale l’uo-
mo può corrispondere al Dio
che si rivela è quello della disponibilità illimitata” (Hans
Urs von Balthasar).
Solo l’incondizionata docilità rende aperti al soffio dello Spirito, di cui si fa esperienza nell’obbedienza della fede: “Il vento soffia dove
vuole e ne senti la voce, ma
non sai di dove viene e dove
va: così è di chiunque è nato
dallo Spirito” (Gv 3,8).
Accogliere la vocazione è
lasciarsi condurre come foglia nel vento della Pentecoste, rinnovando ogni giorno
il sì al Dio che chiama...
Il soffio divino è lo Spirito, che infonde in noi l’amore di Dio (cf. Rm 5,5), grazie
al quale siamo resi capaci di
amare ed è Lui che riattualizza in noi gli eventi salvifici, facendoci memoria vivente di Gesù: “Lo Spirito Santo
che il Padre manderà nel mio
nome vi insegnerà ogni cosa
e vi ricorderà tutto ciò che io
vi ho detto” (Gv 14,26).
Sotto l’azione dello Spirito vivono i figli resi tali nel
Figlio, docilmente aprendosi al soffio creatore per lasciarsi plasmare e condurre da Dio: “Tutti quelli infatti che sono guidati dallo Spirito di Dio, costoro sono figli
di Dio” (Rm 8,14).
È nella docilità al vento
dello Spirito che ogni dono
ci è dato per essere a nostra
volta donato: “Il frutto dello
Spirito è amore, gioia, pace,
pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio
di sé” (Gal 5,22).
Vivere la vocazione come vita secondo lo Spirito
è destinarsi agli altri nell’amore, in quell’esodo da sé
senza ritorno in cui solo ci
è dato raggiungere il compimento del nostro essere
e del nostro agire secondo
il disegno di Dio: ogni chiamata è tale per amore dei
non-chiamati, specialmente di quelli che agli occhi
del mondo appaiono gli ultimi, i senza voce.
Perciò, ogni vita nell’amore, ogni realizzazione della
chiamata divina si compie
nel soffio dello Spirito, da invocare incessantemente, fedelmente, con ardore: e perciò essa ha bisogno del discernimento e di chi in esso
guidi e accompagni.
I giovani, specialmente, ma
non solo loro hanno bisogno
di essere guidati da personalità esperte, oranti, di spirito meditativo, oggi in maniera ancora più urgente che
nel passato della storia della Chiesa.
Solo così il cuore di chi
cerca la propria strada in
Dio può disporsi al soffio
e accoglierlo, per lasciarsi sospingere da esso verso un impegno che - per essere vero e adeguato alla
sorgente che lo ispira - non
può che essere definitivo ed
eterno: la vocazione esige
tutta la vita dell’uomo e richiede una corrispondente,
totale risposta, una fedeltà
senza ripensamenti e senza
rimpianti...
Lasciarsi agire dallo Spirito, perché ci faccia uno con
Gesù in Dio, docili al suo soffio, è vivere la vita come vocazione, cioè come vita vera
e piena secondo il disegno
che il Padre ha per ciascuno
di noi, per la Sua gloria e per
il bene della Chiesa e dell’umanità intera.
Perciò occorre stare sotto il soffio di Dio in spirito di
preghiera di lode e di intercessione, perché a nessuno
manchi il soffio divino e ad
esso docilmente ciascuno
si apra, in modo da vivere
la bellezza della propria vita
come risposta al dono della
vocazione che viene da Lui e
a Lui ritorna...
Benedico di cuore voi e le
iniziative estive del vostro
oratorio!
Bruno Forte, arcivescovo
■ RAGAZZI AL LAVORO
Per l’estate ripuliti gli ambienti
dove si svolgono le attività
In preparazione all’inizio
delle attività
estive dell’oratorio, alcuni
ragazzi hanno
ripulito le mura dell’oratorio, ammalorate dall’umidità. Lavorando fino a tarda serata, hanno rimesso a nuovo la cucina, la sala ricreativa, l’ingresso
e i bagni, ridonando decoro agli ambienti che ospiteranno ogni giorno grest e giochi senza frontiere.
I ragazzi che hanno aiutato sono: Chiara Ranieri,
Marika Russo, Stefano Matricardi, Simone D’Ecclesia, Valentina Matricardi, Michele Petraccia, Riccardo Petraccia e Stefano Baldassarre. Ai nostri ragazzi il grazie sincero della comunità per il dono del loro tempo e della loro disponibilità.
■ AGLI ANIMATORI
Il mandato per operare con
bambini e ragazzi dell’oratorio
Nella celebrazione eucaristica di domenica 6 luglio si è svolto un atto importante per la vita della nostra comunità parrocchiale. Alcuni ragazzi, che
sono cresciuti nell’oratorio, hanno ricevuto il mandato per svolgere, a nome di tutta la comunità, il servizio di animazione delle attività oratoriane. In questi ultimi anni hanno messo insieme le loro esperienze, le loro attese, la loro voglia di giocare, cantare, servire all’altare; “posso dirti con gioia – ha detto il direttore al parroco, durante il rito – che essi sono pronti per dare Cristo ai piccoli che saranno a loro affidati”. I ragazzi che hanno ricevuto il mandato
sono: Giorgio Di Cosmo, Stefano Rapino, Francesco Di Quinzio, Chiara Ranieri, Deborah Lamonaca, Marika Russo, Luca Rapino, Stefano Matricardi, Simone D’Ecclesia, Valentina Matricardi, Maria
Simeoni, Michele Petraccia, Riccardo Petraccia e
Stefano Baldassarre. Preghiamo tutti affinché questi
nostri giovani vivano con disponibilità e gioia la missione loro affidata, confidando nella presenza del
Signore che cammina sempre insieme a noi per le
strade della vita.
L’ALBO DI FAMIGLIA
N
ella celebrazione di sabato 17 maggio è stato
conferito ad un gruppetto di ragazzi e giovani
il sacramento della Cresima.
Una decina i ragazzi che hanno seguito il regolare
percorso catechistico, a cui si sono aggiunti altrettanti giovani-adulti che hanno partecipato al corso speciale loro riservato.
È intervenuto per l’occasione mons. Giuseppe Di
Falco, vescovo emerito di Sulmona-Valva, originario del chietino. A lui il parroco ha rivolto il saluto di
“bentornato” dopo le cresime del 2011 e la festa di san
Franco del 7 maggio 2013.
Ai giovani il presule ha ricordato la docilità all’azione dello Spirito per portare frutti di santità e relizzare la
propria vita secondo la volontà di Dio.
Sostieni il tuo
oratorio!
Ccp n.
15578669
intestato a
Parrocchia
Santa Maria
Maggiore
Causale:
Oratorio
san Franco
Grazie:
al sig. Raffaele Perpetuo e famiglia per l’offerta di € 50,00; al pastificio Mennilli per l’offerta della pasta.
4
Anno VI, n° 4 - Luglio - Agosto 2014
Calendario
LUGLIO
5 sab
vigilia della XIV domenica del tempo Ordinario – A
19.00 santa Messa (chiesa sant’Antonio)
Camminiamo
Camminiamo
INSIEME
AGOSTO
2 sab
vigilia della XVIII domenica del tempo Ordinario – A
19.00 santa Messa (chiesa sant’Antonio)
6 dom XIV del tempo Ordinario – A
8.00 santa Messa (chiesa Madonna delle Grazie)
10.30 santa Messa (chiesa parrocchiale)
20.00 santa Messa e mandato agli animatori dell’oratorio (chiesa parrocchiale)
3 dom XVIII del tempo Ordinario – A
8.00 santa Messa (chiesa Madonna delle Grazie)
10.30-20.00 sante Messe (chiesa parrocchiale)
7-11
prima settimana di Grest
12 sab
vigilia della XV domenica del tempo Ordinario – A
19.00 santa Messa (chiesa sant’Antonio)
20.00 cena per l’oratorio (belvedere san Franco)
9 sab
vigilia della XIX domenica del tempo Ordinario – A
19.00 santa Messa (chiesa sant’Antonio)
10 dom
XIX del tempo Ordinario – A
8.00 santa Messa (chiesa Madonna delle Grazie)
10.30 santa Messa e celebrazione dei Battesimi (chiesa parrocchiale)
20.00 santa Messa (chiesa parrocchiale)
11 lun
memoria di santa Chiara d’Assisi
21.00 concerto d’estate (chiesa sant’Antonio)
14 gio
vigilia solennità dell’Assunzione della beata Vergine Maria
Indulgenza plenaria della Mamma nostra
La chiesa di sant’Antonio sarà aperta dalle ore 17.00 alle ore 24.00 per lucrare
l’indulgenza plenaria legata al culto della Mamma nostra
17.30 confessioni (chiesa sant’Antonio)
19.00 santa Messa e “peregrinatio Mariae” (chiesa sant’Antonio)
15 ven
solennità dell’Assunzione della beata Vergine Maria
Indulgenza plenaria della Mamma nostra
La chiesa di sant’Antonio sarà aperta dalle ore 8.00 alle ore 24.00 per lucrare
l’indulgenza plenaria legata al culto della Mamma nostra
8.00-12.00 e 18.00-21.00 esposizione dell’ostensorio
dell’Assunta (chiesa parrocchiale)
8.30 santa Messa (chiesa parrocchiale)
10.30-19.00 sante Messe (chiesa parrocchiale)
20.00 processione con la statua della Madonna assunta
13 dom XV del tempo Ordinario – A
8.00 santa Messa (chiesa Madonna delle Grazie)
10.30-20.00 sante Messe (chiesa parrocchiale)
14 lun
feria del tempo Ordinario
21.00 concerto d’estate (chiesa sant’Antonio)
17-20
V edizione dei Giochi senza frontiere – I colori della vocazione
19 sab
vigilia della XVI domenica del tempo Ordinario – A
19.00 santa Messa (chiesa sant’Antonio)
20 dom XVI del tempo Ordinario – A
8.00 santa Messa (chiesa Madonna delle Grazie)
10.30 santa Messa e celebrazione dei Battesimi (chiesa parrocchiale)
20.00 santa Messa e mandato ai partecipanti ai Giochi senza
frontiere (chiesa parrocchiale)
24.00 fiaccolata della vocazione (da piazza san Franco
al pontile Sirena)
26 sab
vigilia della XVII domenica del tempo Ordinario – A
19.00 santa Messa (chiesa sant’Antonio)
27 dom XVII del tempo Ordinario – A
8.00 santa Messa (chiesa Madonna delle Grazie)
10.30-20.00 sante Messe (chiesa parrocchiale)
28-2 agosto Camposcuola parrocchiale a Bomba (CH)
nuovi candelieri votivi
Per la chiesa parrocchiale
P
er la chiesa di sant’Antonio è quasi coperta la somma
per l’acquisto dei cinque votivi (due per la cappella
della Mamma nostra,
due per quella di sant’Antonio
e una per il crocifisso) dal costo di € 465,00 cadauno. Per
la chiesa parrocchiale, invece, ancora nessun votivo.
Anche lì ne occorrono cinque:
tre per la cappella di san Franco e due per la sala dei Santi
dal costo di € 600,00 cadauno. Coloro che volessero offrire l’intera somma o parte di essa possono rivolgersi in
parrocchia. Sui votivi saranno apposti eventuali nomi di
defunti di cui si intende conservare la memoria.
ORARIO SANTE MESSE
Per i mesi di luglio e agosto
Dal lunedì al sabato
Ore 19.00 chiesa di sant’Antonio di Padova
Domenica
Ore 8.00 santuario della Madonna delle Grazie
Ore 10.30 chiesa parrocchiale
Ore 20.00 chiesa parrocchiale
4-8
seconda settimana di Grest
16 sab festa di san Rocco
8.00 partenza della Compagnia da contrada santa Cecilia
8.30 santa Messa (chiesa sant’Antonio)
10.00 accoglienza della Compagnia presso piazza Michetti
e traslazione della statua di san Rocco dalla chiesa di
sant’Antonio alla chiesa parrocchiale
10.30-18.30 sante Messe (chiesa parrocchiale)
19.30 processione con la statua di san Rocco
17 dom festa della beata Vergine Maria delle Grazie
8.30 santa Messa (chiesa Madonna delle Grazie)
9.00 partenza della Compagnia da contrada Cerreto
10.00 accoglienza della Compagnia nella chiesa di sant’Antonio
e processione verso la chiesa parrocchiale
10.30 santa Messa (chiesa parrocchiale)
11.30 la Compagnia visita il santuario della Madonna delle Grazie
19.00 santa Messa per l’esposizione del busto di san Franco
(chiesa parrocchiale)
18 lun solennità di san Franco, patrono di Francavilla al Mare
8.30-10.30-18.30 sante Messe (chiesa parrocchiale)
19.30 processione con il busto di san Franco;
a piazza Sirena la benedizione del mare
23 sab
vigilia della XXI domenica del tempo Ordinario – A
Notte bianca della fede
19.00 santa Messa (chiesa sant’Antonio)
21.30 musical Forza venite gente (piazza Sirena)
22.30 adorazione eucaristica e confessioni (pontile Sirena)
24.00 veglia di preghiera (pontile Sirena)
24 dom XXI del tempo Ordinario – A
8.00 santa Messa (chiesa Madonna delle Grazie)
10.30-20.00 sante Messe (chiesa parrocchiale)
30 sab
vigilia della XXII domenica del tempo Ordinario – A
19.00 santa Messa (chiesa sant’Antonio)
31 dom XXII del tempo Ordinario – A
8.00 santa Messa (chiesa Madonna delle Grazie)
10.30-20.00 sante Messe (chiesa parrocchiale)
Formazione
INSIEME
Anno VI, n° 4 - Luglio - Agosto 2014
La missione popolare zonale al convegno diocesano
Una Chiesa in uscita
Presso l’hotel del Camerlengo a
Fara San Martino si tiene il 5 e
6 settembre l’annuale convegno
D
opo i grandi momenti del Sinodo diocesano e i successivi
convegni ecclesiali dedicanti ai giovani, alla famiglia, alla carità e all’annuncio; dopo
gli anni della visita pastorale ecco la sfida che attende
la nostra comunità cristiana
che si apre davanti a sé: la
missione popolare zonale.
La Chiesa custodisce un
grande tesoro: l’amore di
Dio offertoci in Gesù Cristo. Ecco perché comunicare questa gioia è l’atto d’amore più grande che si possa compiere verso gli essere
umani; naturalmente, per fare questo occorre una grande conversione pastorale e
l’avvicinarsi agli uomini con
un senso di vera e profonda
umanità.
Impariamo da papa Francesco a camminare come qualcuno che sta accanto, che capisce, che ascolta, che vuole assumere le gioie e le speranze, i dolori e le ango-
ecclesiale sul tema “Chiesa in
uscita. La Chiesa di Chieti-Vasto
annuncia la bellezza di Dio”
sce dell’altro: insomma, una
Chiesa amica degli uomini.
Così si esprime in proposito l’arcivescovo: “Sogno una
Chiesa che rinnovi se stessa, una Chiesa in uscita, no
autoreferenziale, ma che si
metta accanto e al servizio
degli uomini senza escludere nessuno e creando punti di vicinanza e di amicizia
con tutti”.
È l’impegno da parte di
ogni battezzato a essere
protagonista della missione
per rendere visibile il volto luminoso di una Chiesa
che accoglie, che annuncia
il vangelo, che prende l’iniziativa, che ama, si coinvolge e accompagna.
“L’annuncio della gioia del
vangelo di Cristo � continua il presule � avrà tanta più forza, quanto più sarà coniugato al dialogo con
tutti e sarà nutrito dall’amore alla gente”.
Scrive papa Francasco nella Evangelii gaudium: “Per
condividere la vita con la
gente e donarci generosamente, abbiamo bisogno di
riconoscere che ogni persona è degna della nostra dedizione. Al di là di qualsiasi apparenza, ciascuno è immensamente sacro e merita il nostro affetto e la nostra dedizione”.
Per questo, padre Bruno
invita tutti a partecipare al
convegno diocesano del 5
e 6 settembre che definisce
“evento di luce e di grazia” e
che “affido � sono le sue parole � alla preghiera di ciascuno perché la nostra Chiesa in stato di missione, fedele agli insegnamenti del Concilio Ecumenico Vaticano II,
possa sperimentare una rinnovata primavera e continuare ad essere credibile testimone della gioia e della tenerezza di Dio”.
PROGRAMMA
Venerdì 5 settembre
Ore 14.00 Arrivo e registrazioni
Ore 15.00 Preghiera iniziale
Ore 15.30 Presentazione della Lettera
pastorale dell’arcivescovo
Ore 16.00 Relazioni
Ore 18.00 Gruppi di studi
Ore 19.30 Preghiera - Cena
Ore 21.30 Serata di condivisione
Sabato 6 settembre
Ore 9.30 presentazione del volume
“La trasmissione della fede”
Ore 11.00 Gruppi di studio
Ore 12.15 Sintesi dei lavori
Ore 13.15 Pranzo e partenze
concerti d’estate
S
Il primo della serie è il
“Concerto a tre”: si esibiscono Marcello Carbonetti all’organo, Simona Abrugiato al violoncello e il soprano Tania Buccini. Il programma prevede esecuzioni di Bach, Hendel, Pachelbell e Vivaldi.
✎ la catechesi in parrocchia
Il 14 settembre
il nuovo anno
D
omenica 14 settembre, alla santa Messa delle ore 19.00, durante la quale daremo il mandato ai catechisti e chiederemo a bambini e ragazzi l’impegno di partecipazione agli incontri e alle iniziative che vengono proposte, inizia il nuovo anno catechistico.
Venerdì 19 alle ore 20.30 e sabato 20 alle ore
15.30, poi, si parte con gli incontri nelle classi.
Intanto, dal 1 al 13 settembre, sul sito www.
oratoriosanfranco.net, si possono fare le
iscrizioni.
Il nuovo cammino impegnerà bambini e ragazzi, assieme a catechisti e a voi, cari genitori negli incontri settimanali e nei grandi appuntamenti domenicali; primissima nella lista è la
Messa che, se non può essere per impegni lavorativi o scolastici il nostro “pane quotidiano”,
non deve assolutamente mancare nel “giorno
del Signore”.
I riti di passaggio, che accompagnano e completano i vari cammini, saranno sicuramente
ricchi di emozioni sia per i grandi sia per i piccini e per questo chiederemo di non mancare.
Non è una novità che le classi di catechismo
iniziano dalla prima elementare e terminano
alla terza media per il cammino dell’Iniziazione
cristiana (Battesimo, Cresima, Eucaristia). Ma
il cammino continua anche per i giovanissimi
(15-18) e giovani-adulti (dai 19 anni in su).
Ai genitori, che sono i primi veri catechisti,
chiediamo una collaborazione oggettiva: educare alla preghiera, all’amore per Gesù e a partecipare attivamente e con assoluta umiltà e
spirito di servizio alla vita della nostra comunità.
Non vogliamo nascondere le difficoltà che
sperimentiamo ad ogni incontro, sia per la simpatica vivacità, sia per l’indifferenza, da parte di
alcuni, per quanto proponiamo, peggio ancora,
per la mancata partecipazione costante agli appuntamenti, in primis alla Messa domenicale.
I ragazzi devono esserci e le famiglie devono
sostenerli con la presenza.
I catechisti, seppur con tutte le fragilità, hanno a cuore i ragazzi che vengono loro affidati, e
lo fanno con amore e con passione e, soprattutto, nella più assoluta gratuità. Per questo, hanno bisogno della collaborazione di tutti.
Gli obiettivi e gli intenti non sono facili da raggiungere, ma quello che Dio ci chiede non si ottiene prendendo delle scorciatoie.
Esperienza per catechisti e operatori pastorali
Nel tempio del Barocco
ono previsti per
il 14 luglio, l’11
agosto e il 1 settembre i tre concerti
d’estate nella chiesa di
sant’Antonio di Padova
al convento Michetti.
Organizzati dall’Associazione musicale “Armonie d’Abruzzo” in
collaborazione con l’oratorio san Franco, sotto la direzione artistica
del M° Marcello Carbonetti, prevedono l’intervento di musicisti
tra i più apprezzati nel
panorama artistico.
5
Francesco
Mancini
con la sua chitarra classica sarà il protagonista
del concerto dell’11 agosto. Eseguirà musiche di
Carulli, Giuliani e Sor.
Il 1 settembre sarà la
volta del “Duo Rebis”.
Luca Dragani suonerà i
flauti dolci ed Eugenio
Caronna la chitarra per
un intreccio di sonorità
davvero speciali. I pezzi che proporranno sono di Ortiz, Sammartini,
Marcello e Paganini.
Tutti i concerti avranno inizio alle ore 21.00.
Chiamati alla missione
L’
ufficio catechistico
e la commissione
diocesana per la
missione popolare organizzano, dal 29 al 31 luglio, presso
il convento di san Pasquale a Vallaspra di Atessa, un
corso formativo per catechisti
e collaboratori della missione
popolare.
Si tratta di un lavoro di accompagnamento per i futuri
evangelizzatori che, durante
la missione popolare, prevista
per il 2015, affiancheranno
le persone alla scoperta del
Vangelo come via alla vita.
Coloro che intendono partecipare si possono rivolgere al proprio parroco.
Durante il corso verrà chiesto di elaborare dei percorsi
mirati con delle applicazioni
pratiche per i gruppi di adulti,
il gruppo dei ragazzi e il gruppo famiglia tenendo presente
il contesto parrocchiale dove
si svolgerà la missione.
Il Corso intende garantire
non solo la conoscenza dei
contenuti ma la capacità di
padroneggiarli, elaborarli, gestirli e applicarli. Sono previste relazioni frontali e dinamiche laboratoriali.
Si prega di inviare la scheda
di partecipazione entro il 28
giugno alle mail: [email protected] o [email protected].
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Lug_Ago