{CRO-3-0905-5} Mon May 8 21:46:31 2006 GENOVA 9 maggio 2006, Martedì ● 27 LA POLITICA Si accende il dibattito alla vigilia della nascita dell’associazione guidata da Pericu. E dalla forza maggiore dell’Ulivo arriva una frenata «Partito democratico? Si vedrà» Il segretario Ds Pittaluga: l’iniziativa di domani è un contributo, ma abbiamo le nostre regole l’ EVENTO omani nasce a Genova l’associazione per il Partito deD mocratico. Alla guida ci sono il sindaco Giuseppe Pericu e l’ex deputato ulivista Stefano Zara, insieme a un motivatissimo gruppo di trentenni diessini e margheriti. Le associazioni coinvolte sono sei, l’obiettivo è la costituzione di un partito unitario tra le forze che hanno già gareggiato per tre volte in diverse elezioni sotto il simbolo dell’Ulivo. E i partiti? La Margherita ha provato a recuperare terreno con una direzione regionale un po’ forzata in cui si auspicava la fondazione di una costituente democratica. I Ds hanno incoraggiato l’unificazione dei gruppi nei vari consigli, come avvenuto in Parlamento. Proprio domani pomeriggio la Quercia riunisce il suo comitato politico per discutere dell’ultimo anno di giunta in Comune. Il segretario provinciale, Alfonso Pittaluga, fa capire che il partito ha suoi tempi precisi e che l’accelerazione dell’associazione di Pericu e Zara altro non è che uno stimolo. Il momento delle scelte resta nei congressi. Pittaluga, la società civile corre più veloce dei partiti? «Un’iniziativa molto stimolante, che segue quanto già accaduto a livello nazionale. Un contributo generoso, da parte di diverse associazioni locali, su un’opzione politica in campo dalla nascita di Uniti nell’Ulivo». Opzione che però ha vissuto di fasi alterne... «E’ vero, i partiti di Uniti nell’Ulivo non hanno ancora avviato la vera discussione sul nuovo soggetto politico. La decisione verrà, ma su un percorso serio, preciso. Molti non ricordano che Ds e Margherita sono già due realtà che hanno riunito otto o nove forze politiche». Siete d’accordo tra Ds? «Tutti hanno visto la costituzione di gruppi unici DsMargherita alla Camera e al Senato. E questo è stato il primo passo concreto. Con la prima reale cessione di sovranità. Un investimento politico molto forte, che è costato anche evidenti sacrifici. Ds e Margherita sono due partiti forti, organizzati. Più del contenitore, è più stringente discutere del contenuto». Temete che un’accelerazione possa sfuggire di mano? «No. Semplicemente questo tipo di operazioni, così fondamentali, devono essere gestite bene e seguendo procedure chiare. Sennò rischiano di finire male. L’azione è tripolare: ci sono i partiti, ci sono i movimenti e le associazioni, ci sono i cittadini che con il nuovo soggetto deciderebbero di esordire in politica». Certamente lei deve consolidare il primo vertice di questa azione tripolare... «Scusi: senza i partiti non sarebbe esistito l’Ulivo e neppure Prodi. E i partiti, il nostro in parti- Domani a San Giorgio il battesimo ufficiale Stefano Zara e Giuseppe Pericu, promotori dell’iniziativa omani alle 17,30 a Palazzo San Giorgio nasce l’asD sociazione ligure per il Partito Il segretario provinciale dei Ds, Alfonso Pittaluga (a sinistra) con Fabio Mussi (al centro) e Claudio Burlando (a destra) colare, si evolvono naturalmente attraverso un dibattito interno, come deve avvenire in realtà organizzate con organismi eletti democraticamente. E’ un processo che ha bisogno di cure. La sede è quella del congresso». Tant’è, domani lo sguardo sarà già al futuro. «I promotori, soprattutto i giovani, sono persone che lavorano a tempo pieno per fare politica con i nostri partiti. Noi come partito dobbiamo fare evolvere il processo di cui parlavo in modo omogeneo: devo parlare con il partito del centro, di Voltri, di Sestri e di Nervi». Perché allora questi esponenti di partito si danno da fare nell’associazionismo? Non trovano sponda nei partiti? «E’ indubbio che sia in corso un’accelerazione, ma per i movimenti e le associazioni, la cui organizzazione è più snella, tutto è decisamente più facile». Può essere considerato irrispettoso, per chi è iscritto a un partito, fondare un’associazio- LA GUIDA Distribuita negli uffici pubblici ne di questo tipo? «Forse è più fascinoso creare un partito nuovo. A mio avviso serve invece una discussione molto larga. Siamo un partito politico organizzato, non un’associazione ricreativa». Gli altri sono dei faciloni? «La storia ha un suo senso. Tra i promotori di domani ci sono giovani che lavorano organicamente negli organismi direttivi dei Ds; persone che sono state segretari provinciali di partito, come il popolare Luca Parodi. Loro ritengono che ormai i tempi siano maturi. Credo che si debba lavorare ancora, specie sui tempi. Mi fermo alle cose concrete». Loro sono invece su un terreno più ideale? «Loro ritengono che sia più facile. Per esempio, io credo che una forza del centrosinistra democratico in Europa debba avere una collocazione nell’Internazionale socialista. Forse alcuni non si pongono il problema». Tra chi accelera c’è anche Pericu. Vi imbarazza? «Figurarsi. Il sindaco è iscritto ai Ds ed è certamente d’accordo sulla necessità di questo schema tripolare. Ho letto sui giornali che sarà il presidente di questa associazione e credo sia un segno di grande coerenza di progetto: è lui, in Liguria, il presidente della federazione regionale di Uniti nell’Ulivo delle elezioni Europee; indicato da Ds, Margherita, Sdi e Repubblicani. E’ un bene che anche stavolta abbia dato la sua disponibilità». Non rischia di crearsi confusione? Cosa penseranno gli iscritti ai Ds e gli elettori. Forse doveva essere più prudente? «Ma no. Sta dando testimonianza a un processo di semplificazione politica, ma Pericu sarà dentro il percorso congressuale». Voi vi riunite domani sulla giunta comunale. Ci saranno i capigruppo e gli assessori. Lo farete senza il sindaco. «Per rispetto del sindaco, che è espressione della coalizione, incontri di questo tipo, preparatori per un confronto più ampio che faremo proprio con lui in vista della conferenza strategica con una direzione provinciale, prevedono solo la presenza del gruppo. Il comitato politico, comunque, era fissato da tempo». Alla stessa ora della kermesse? Sembra una conta. «Macché. Il comitato è fissato per domani da settimane: la manifestazione dell’associazione era fissata per un altro giorno, e poi spostata. Quindi non c’è nessuna macchinazione». Facciamo un passo avanti. Margherita e Ds dovranno prima o poi fondersi? «Sono cose delicate. E’ per questo che è bene procedere con calma, seppur con determinazione. In verità io non so ancora se questo nuovo partito si chiamerà democratico o riformista. So solo che avrà il simbolo dell’Ulivo, perché è da lì che siamo partiti. Piuttosto, indico la necessità di un ulteriore allargamento. Penso allo Sdi, in un certo senso anche ai Radicali, e penso a Di Pietro». Giovanni Mari democratico. Presidente della nuova realtà politica genovese e cerimoniere della manifestazione, sarà il sindaco Giuseppe Pericu; al suo fianco l’ex deputato ulivista Stefano Zara e un gruppo di giovani (militanti nei Ds e nella Margherita ma anche esterni). I “soci fondatori” sono sei associazioni della galassia di centrosinistra come il “Centro In Europa”, “Beniamino”, “L’Europa che vogliamo”, “iPopolari”, “Genova Europa” e “Polis Savona”. L’iniziativa segue e aderisce il network fondato da poco a livello nazionale che ha l’obiettivo di una fondazione veloce del Partito democratico. Per questo sono attesi a Palazzo San Giorgio due dei promotori nazionali, Gad Lerner e Michele Salvati (ma la corsa a Roma per l’elezione del presidente della Repubblica potrebbe trattenerli nella capitale). Il programma prevede prima l’intervento e l’intervista pubblica a Pericu, che avrà il compito di illustrare il programma. Poi spazio a tre giovani portavoce delle varie anime dell’associazione e le conclusioni ancora per Pericu e Zara. Già definiti statuto e organismi del soggetto politico. Il presidente (Pericu, appunto) potrà contare su un consiglio composto in via provvisorio dai sei presidenti delle associazioni “consorziate”, su un comitato esecutivo composto esclusivamente da trentenni e su un ufficio di presidenza PEGLI Nasce anche un comitato a favore dei parcheggi vicino alla scuola I servizi di Tursi in 360 pagine Duello su Villa Rosa utta la città in 360 pagine. T Più grande di un opuscolo, meno ingombrante di un libro, ox interrati in Villa Rosa, avanti tutta. Per nulla intimoriti dal crescente B malcontento dei comitati pegliesi, che le aziende Amt, Amga e Amiu. La Guida è composta da 29 sezioni tematiche che hanno è nata la Guida ai servizi del l’obiettivo di rendere più semComune di Genova. Trecento- plice la vita di tutti giorni. Si va dai capitoli dedicati alla sessanta pagine colorate suddivise per interessi: ambiente, famiglia e ai servizi alla persoauto, certificati e documenti, na (certificati, scuola, assistencommercio, edilizia privata, za, servizi funerari), a quelli persone in difficoltà (invalidi, sull’esercizio dei propri diritti portatori di handicap, assisten- (ricorsi, sportello del cittadino), za domiciliare), stranieri, servi- a quelli centrati sulla ricerca di un’occupazione e sull’avvio e la zi funebri, territorio. Oppure per fasi della vita: gestione di un’attività economica. andare a Il progetto scuola, cercaStampata in 51.800 è stato curato re un lavoro, dagli assessoavere un’atticopie è divisa per ri Anna Cavità, essere settore e prende per stellano (Couna famiglia, avere una mano il cittadino alla municazione) e Luigi Facco casa, vivere il scoperta delle attività (Personale). tempo libero. «L’ideale — Puoi cercare comunali spiegano — come vuoi, sarebbe riucerto è che scire a cointrovi. La Guida ai servizi nasce, ap- volgere anche altri soggetti, punto, per guidare il cittadino quali la Asl, la Provincia e la Reattraverso gli uffici comunali. E’ gione nella realizzazione di una stata stampata in 51.800 copie guida onnicomprensiva per la ed è distribuita, gratuitamente, città, per semplificare la vita ai non solo presso gli enti pubbli- cittadini». In questa direzione ci. vanno la creazione dello sporLa si trova agli sportelli del tello unico, inaugurato recentecittadino sparsi per la città, mente a Palazzo Ducale, e il presso le circoscrizioni, le bi- progetto di unificazione dei blioteche, gli sportelli decen- servizi in un solo centro con trati, Comune Informa, l’Inps e sede al Matitone di Sampierdai sindacati, in prefettura e in rena. questura, all’Urp dell’Asl 3, ma Ideata dallo studio Cerri di anche da Feltrinelli e Monda- Milano, la Guida è costata dori e Fnac, all’Ikea e da Casto- 74.660 euro, investimento inrama, presso le agenzie di ban- teramente sostenuto da sponca Carige e alla Coop, al centro sor pubblici e privati. commerciale l’Aquilone, presso Gil. F. Raccolte 1.700 firme contro i box. Il costruttore: non ci sono rischi proprio in questi giorni hanno raccolto oltre 1.700 firme di protesta, i titolari dell’appalto che prevede la realizzazione di 84 autorimesse su 4 piani da ricavare sotto il campetto da basket all’interno del plesso scolastico di viale Modugno, sede di una scuola elementare e della direzione didattica locale, non mostrano cenni di cedimento. «È l’occasione per riqualificare la villa: chi ci contesta non conosce il progetto e sarà nostra cura illustrarlo in ogni sede». Dopo la discussione in conferenza dei servizi d’inizio aprile, a breve (i tempi li deciderà il Comune) schemi e planimetrie verranno presentati in circoscrizione e sottoposti al giudizio dei pegliesi. I lavori, oltre allo scavo per l’autorimessa in corrispondenza dell’incrocio fra viale Modugno e via Martiri della libertà, comprendono il restyling completo del parco: dal nuovo anfiteatro con fontana in porfido e illuminazione scenografica alla riqualificazione del campetto polivalente con reti metalliche e proiettori, dal lungo percorso pedonale alla risistemazione del vecchio ciottolato. Ancora: nuove aree gioco per bambini, rivestimento in sintetico del campetto “a cinque”, nuovi spogliatoi esterni, manutenzione del verde e posa di numerose essenze arboree. Durata complessiva dei cantieri: da 18 ai 24 mesi. Alla gara d’appalto, vinta dalla “Parchi Villa Rosa srl”, avevano preso parte altre 7 imprese. «Se abbiamo vinto è perché il nostro progetto (firmato dallo studio Grattarola e Bandini, ndr) punta a riqualificare la complessità dell’intero parco, mentre il bando comunale prevedeva l’intervento esclusivamente nell’area sottostante il campo da basket», taglia corto Giacomo Addezio, amministratore unico di Parchi Villa Rosa. Le sollevazioni di comitati e direzione didattica si fondano però sui timori con- composto invece da seniores (che dovranno sostenere l’attività del presidente e agevolare la crescita dei giovani). Il simbolo dell’associazione è ovviamente il ramoscello d’Ulivo che già oggi compare sul logo della lista unitaria, quasi gli stessi colori, il puntino rosso sulla “i” di “partito” e la scritta “Liguria”. Il battesimo genovese avrà come padrini due leader nazionali del nuovo ulivismo come Riccardo Sarfatti (già candidato alla presidenza della Regione Lombardia) e Gregorio Gitti (giovane docente universitario, molto vicino a Romano Prodi). Doveva esserci, in platea, Claudio Burlando, l’impegno come Grande Elettore per il capo dello Stato lo giustifica nell’assenza. Non è infatti un segreto che la nascita dell’associazione abbia creato scompiglio nei due partiti. Ds e Margherita vivono questa fondazione come un’accelerazione che potrebbe spiazzarli. Le reazioni sono state diverse: la Margherita ha celebrato una direzione regionale un po’ frettolosa da cui sarebbe scaturita la proposta di un’immediata Costituente per il Partito democratico (il condizionale è d’obbligo, visto che la decisione è stata presa in assenza di numero legale); i Ds hanno rilanciato sulla federazione dei gruppi consigliari in Regione e nei Comuni. C’è poi la questione del comitato politico genovese della Quercia previsto proprio per domani, alla stessa ora. Gio. M. VIA BALBI Nuovo infopoint Ticket dell’Acquario nell’agenzia di viaggi è assalto domenicale La coda davanti all’agenzia di via Balbi La superficie del parcheggio dopo i lavori in una simulazione al computer creti: il rischio che i 500 alunni della scuola respirino per due anni le polveri di cantiere e non possano fruire dell’area giochi all’aperto, l’incognita di uno scavo di 12 metri in un terreno ricco di falde acquifere, le possibili ripercussioni per una viabilità già gravata da numerosi altri cantieri. «Chiariamoci - prende fiato Addezio - Numero uno: il cantiere i bambini neanche lo vedranno. Perché l’area d’intervento sarà recintata da barriere fonoassorbenti alte cinque metri. Le prime opere interesseranno la zona a monte col rifacimento del campetto da calcio, così chi vorrà potrà tranquillamente continuare a giocare all’aperto. Se ci lasciano partire cominciamo a giugno. Per l’inizio del nuovo anno scolastico avremo già concluso il 30 % dei lavori». Numero due? «Gli scavi: il Comune ha classificato l’a- rea “non soggetta a vincolo idrogeologico”. Questo credo tagli la testa al toro. E per quel che riguarda il traffico, il disagio resterà circoscritto alla mattina: fra le 7,30 e le 8,30. Cioè esattamente come oggi». Da registrare in questi giorni anche la nascita di un secondo comitato, per una volta (caso più unico che raro a Genova) a favore del progetto, costituito principalmente dai commercianti di zona. Intanto oggi a Tursi l’assessore al Traffico Arcangelo Merella dovrà rispondere ad un’interpellanza di Verdi e Rifondazione comunista sui lavori sia in Villa Rosa che in piazza Rapisardi: altro progetto nell’occhio del ciclone per le paventate ripercussioni sulla staticità degli immobili. Federico Amodeo «Grazie ai biglietti per l’Acquario, ogni domenica ci trasformiamo in una sorta di info-point per turisti». Quella raccontata da Mario Bisio, titolare dell’agenzia di viaggi “Ligursind”, in via Balbi 153 rosso è la storia di un assedio domenicale che si ripete: «Siamo convenzionati con l’Acquario di Genova, che ci ha permesso di installare in agenzia il programma che emette il biglietto già munito di fascia oraria, per evitare congestioni di turisti nell’orario immediatamente successivo all’arrivo dei treni. E’ così che i turisti, potendo sapere in anticipo quando andare all’Acquario, si fermano da noi per chiedere molto altro». Una volta acquistato il biglietto, infatti, i clienti utilizzano l’agenzia di viaggi come punto di riferimento per la propria permanenza a Genova, domandando a Bisio dove andare a pranzo e cosa visitare. «La coda fuori, per entrare in agenzia la domenica c’è sempre. Il lunedì di Pasqua era qualcosa di impressionante, metri e metri di persone che oltre ai biglietti per l’Acquario, volevano una specie di itinerario turistico cittadino», racconta Bisio. Per questo motivo il titolare dell’agenzia viaggi sui generis ha fatto richiesta al Comune di Genova per ricevere ulteriore materiale informativo e cartine della città, che ogni domenica si trova letteralmente a “dilapidare”. St. Boe.