SPECIALE FESTA DI S. CATERINA 2012 Patrona degli universitari Il 27 novembre ci viene velocemente incontro e le monache Agostiniane di S. Caterina d’Alessandria di Urbino, con i loro amici, si preparano a festeggiare, anche quest’anno, la loro patrona. Ad “allertare” gli abitanti e soprattutto gli studenti dell’evento, già campeggia sulla facciata occidentale del monastero (quella rivolta sul Pincio), un maxi poster di S. Caterina, patrona degli universitari, dono di un caro benefattore alla comunità religiosa. Graz, come pure Bologna, Pavia, Siena, Padova e pure di tutti gli universitari. Quelle delle università europee è, dunque, una storia segnata dalla devozione a Caterina; a lei affidavano la protezione della didattica e degli studi, lei è il prototipo della “donna cristiana sapiente”. Caterina è veramente la patrona ideale perché è martire, perché è donna e perché testimonia la sua fede con semplicità, confondendo i potenti. Lei è debole e forte nello stesso tempo e per questo diventa punto di riferimento per tutti. La Santa, pur essendo molto popolare e venerata, merita qualche Poiché Urbino è frequentata da tanti parola per rinfrescarne la memostudenti ci è sembrato naturale ed apria. Una passio (cioè un racconto di propriato introdurre un’antica pia pramartirio) risalente ai secoli VI-VII tica, quella della lampada dello studend.C., narra che Caterina fu torturate. Piccoli ceri benedetti dal sacerdote Raffaello, S. Caterina d’Aless. 1507 Londra, National Gallery ta ed infine decapitata per volere celebrante durante le due SS. Messe di Massimino, imperatore romano dal 303 al 313 d.C.; il suo corpo sarebbe stato sepolto dagli angeli sul Monte del 27 novembre, vengono accesi ad uno ad uno dalle Sinai, tant’è vero che il monastero fondato da Giusti- mani delle monache e da queste consegnati a tutti i preniano su tale sito e sorto tra il 458 e il 565, importante senti. centro di culto delle tre religioni monoteiste, fu dedicato Gli universitari hanno sempre corrisposto con un entua lei. E di lei si racconta che, giovanissima nobile bella e siasmo al di là di ogni previsione, nella certezza che indi grande cultura, attirò l’attenzione dell’imperatore, sieme alla lampada essi ricevono anche la garanzia delle davanti al quale però rifiutò di rendere il culto agli dei preghiere da parte delle religiose. Il gesto ha lo scopo di pagani. Massimino incaricò allora un gruppo di sapienti ricordare che lo Spirito Santo illumina l’intelletto e confedi farle cambiare opinione confutando le sue attestazio- risce il dono della Sapienza, che non è la capacità di capini evangeliche, ma ottenne solo la conversione al cri- re più degli altri, ma è il dono soprannaturale infuso nel stianesimo dei sapienti stessi. Condannata al supplizio Battesimo, che ci fa gustare-assaporare-sperimentare le della ruota uncinata, ad un cenno di benedizione di realtà divine, nel retto uso di quelle terrene. Caterina lo strumento si frantumò in mille pezzi, per cui Ma la lampada accesa di per sé non fa miracoli! Per funfu decapitata. zionare positivamente con il felice esito degli esami, inPer la disputa vittoriosa con i sapienti filosofi fu procla- fatti, pretende uno studio serio e costante da parte di chi mata patrona dei filosofi, dei teologi e dei giuristi, non- la riceve. ché delle antiche Università di Parigi (Sorbona), Vienna, SPECIALE S. CATERINA 2012 - SPECIALE S. CATERINA 2012 - SPECIALE S. CATERINA 2012 - SPECIALE S. CATERINA 2012- C ome spesso succede, le feste assumono anche un aspetto popolare e gastronomico e quella di s. Caterina non fa eccezione, per cui il 27 novembre si potrà assaggiare l’ormai famosa RUOTA di S. Caterina, confezionata solo per questa occasione e la cui ricetta risale al 1700 circa. Insieme ad essa sono state rispolverate dall’archivio monastico anche altre ricette di biscotti, tra cui le Rotelle e le elaborate Caterinette a forma di C. STORIA DELLA RUOTA La tradizione della Ruota di S. Caterina affonda le sue radici nella storia del monastero. Le monache Agostiniane possiedono nel loro archivio diversi opuscoli, più o meno consunti, contenenti vecchie ricette di dolci, biscotti (specialmente savoiardi) e leccornie varie, a testimonianza che anche anticamente la comunità sapeva far festa e rallegrare il palato con prelibatezze approntate per ogni circostanza. Naturalmente le occasioni di festa in monastero non mancano mai e sono soprattutto quelle liturgiche: Natale, Pasqua, Sant’Agostino, Santa Rita, S. Caterina d’Alessandria, titolare della chiesa e del monastero. Sfogliando i quaderni antichi le monache hanno trovato che già nel 1700 si confezionavano una torta e dei biscotti - in occasione della festa della Santa - molto prelibati ed elaborati, che richiedevano una serie di ingredienti i quali, mescolati sapientemente insieme, davano origine a dolci squisiti: la Ruota di S. Caterina e le Rotelle. Da quanto si deduce dagli appunti ritrovati, il pasticcio veniva confezionato a forma di ruota di biroccio (si aconci la pasta in forma di rota con i suoi ragii, poscia si metti entro al forno ben accaldato et si facci cocere per un rosario senza le litanie). Diversi anni fa la Comunità, nell’ambito dei festeggiamenti in onore della loro Santa, ha pensato di riproporre il preparato per rallegrare la festa delle religiose, ma anche per offrirlo agli amici, conoscenti e a quanti volessero in qualche modo partecipare alla festa. In seguito si pensò di allestire un mercatino di autofinanziamento e di approntare per l’occasione la torta “riscoperta”, facendo realizzare diverse teglie a forma di ruota. SPECIALE S. CATERINA 2012 - SPECIALE S. CATERINA 2012 - SPECIALE S. CATERINA 2012 - SPECIALE S. CATERINA 2012 - Chiesa di S. Caterina d’Alessandria Via Saffi - Urbino 27 novembre Celebrazioni Eucaristiche, ore 8.30 alle18.30: presiede Sua Ecc. Mons Giovanni Tani, Arcivescovo nelle quali verrà benedetta e consegnata la LAMPADA DELLO STUDENTE In preparazione: TRIDUO di preghiera Ore 19: Canto dei vespri e preghiera alla Santa 24- 25- 26 novembre, ore 18.30 IL SIMBOLISMO DELLA LAMPADA Il significato della LAMPADA è strettamente connesso al simbolismo cristiano della luce. Dio stesso è una lampada. “Sì, tu sei la mia lucerna, Signore; il Signore illumina la mia tenebra”. Cristo è luce, è Lui la “stella luminosa del mattino” che squarcia le tenebre del peccato e fa risplendere l’alba nuova della Pasqua. “Cristo luce del mondo”, cantiamo la notte che la precede davanti a quella fiamma tre- mula del cero pasquale che squarcia l’oscurità della notte, alla quale accendiamo le candeline, mentre confessiamo la nostra fede in Lui. Inoltre nel vangelo la lampada ardente appare come simbolo di vigilanza, dell’essere sempre pronti ad andare incontro allo Sposo che viene. È quello che faremo anche noi per la festa di S. Caterina: benediremo le lampade in suo onore, e quella fiammella ardente ci ricorderà innanzi tutto il giorno in cui abbiamo ricevuto il dono della fede e a cui Caterina, come testimone, è rimasta fedele fino all’offerta della vita. Il Battesimo infatti è luce e i battezzati, sempre nell’antichità cristiana, erano chiamati gli illuminati, ad indicare il completo rinnovamento della vita in Gesù Risorto, chiamati a portare luce e speranza nel mondo pagano circostante. SPECIALE S. CATERINA 2012 - SPECIALE S. CATERINA 2012 - SPECIALE S. CATERINA 2012 - SPECIALE S. CATERINA 2012 - NEL TRADIZIONALE MERCATINO di autofinanziamento troverete la famosa RUOTA di S. Caterina SALA S. RITA, in via Saffi 12 (vicolo di fianco alla segreteria dell’Università). ORARIO di APERTURA: 27 e il 28 NOVEMBRE ma tanto altro ancora... dalle 9 alle 20 Per gli scouts, riparte OSArE di più 20122012-13 con l’incontro: 12 dicembre , ore 21.15 Urbino 7-9 dicembre 2012 TITOLO Essere se stessi e continuare a divenirlo Tema: Il Progetto di vita: che cos’è e come si costruisce “… e partirono dietro una stella” Chiesa di S. Caterina - Urbino Progetto OSArE di più Per informazioni: www.monasteronellacitta.it E.mail - [email protected]