Il
CAPO
bollettino
"IL
Associazionc
d'informaz
PROMONTORIO"
ORA
one
di
Capo
a z
dall'assoc
o n e
Milazzo
IL PROMONTORIO
SIAMO SU INTERNET
www.ilpromontoriodimilazzo.org
E-mail:
[email protected]
Tr
OV
a re un ' i d e n t i t à - "E r i c o sì, c o s ì t i v o r r e i "
"Eri così, così ti vorrei", con La storia già decisa costringe a
molta nostalgia cantava una vivere con delle realtà che non
canzone dei Pooh del 1979.
vorremmo, adesso però possiamo definire il futuro dove vivere
Chi si trova in terre lontane,
continua ad immaginare la pro- meglio e armonicamente.
Opuscolo
informativo
ad
uso interno
OttobreNovembre
anno 2012
pria terra come l'ha conosciuta
per non sentirla troppo distante
e la pensa.
Gli anni passano e chi resta sente l'appartenenza. Questa terra
Il logo del!' Associazione
del
la vorremmo viva, pulita e inno- Capo con la "fumm icu la russa"
centemente piena di colori, con
Con il mare che la bagna, c'è il
le certezze di anni passati in
caldo dello scirocco che la riQuando lo vorremo, spieghereequilibrio, con se stessi e con gli
scalda, il vento di sud-est che se
mo le ali e quello che ancora
altri.
ne va e lascia spazio al vento di
non abbiamo capito lo vedremo
ponente che soffia forte e quan- Ma nell'infinita attesa dietro da lontano, adesso ci accontendo il vento d'occidente infuria porte chiuse ti domandi: "ma tiamo di avere tutto così com'è
agita il mare e sulla sabbia la- solo tu qui dormi, mangi, bevi e ma non " ... così ti vorrei".
scia il segno, modellato e pro- vivi? Non è possibile uscire da Nel cuore e nella mente c'è anporzionato.
questo torpore?"
cora amore per questa terra anCon sorriso si continua a ricor- Il vento può intimidire vele e che se maltrattata, deturpata e
dare tutto il resto, le parole ap- marinai, ma chi ha imparato a abbandonata, non è andato via si
pena accennate in dialetto, l'aria volare non si fa sorprendere può sentire dentro tremare quanrespirata con la brezza marina e dagli eventi e non si arrende e do si cerca di reagire.
odori di pesce appena pescato, continua a meditare e guardare
la notte che arriva e la noia che avanti.
se ne va, tutto è parte di un sceQui c'era molto e molte cose
nario.
erano rare, ma ci si è smarriti tra
Questa terra non si riesce a stac- quelle più futili, false e inventacare dai pensieri e dai ricordi si te, ci si è lasciati attrarre dalla
materialità.
è aggrappata alla pelle.
I nostri
diritti
e doveri
-
Albo
Una preghiera la rivolgo a tutti
noi, smettiamo la di giocare cerchiamo di portare un po' di luce
ancora dove più non c'è.
E come dice un'altra canzone
dei Pooh del 1985 "È Bello riaverti".
(F.C.)
Pretori o del Comune
In questo numero
Trovare un'identità
"Eri così, così ti vorrei"
pag.l
I nostri diritti e doveri - Albo Pretorio del
Comune di Milazzo
pag.l
STORIA
- Storia di un giorno antico
- Tra storia e legenda - il
fantasma del Capo
pag.2
di Milazzo
/
Albo
Pretorio
On Une
Ai sensi dell'art. 32 della L.
6912009 dal 1 gennaio 2011 è
cessata la pubblicazione cartacea
all'Albo Pretorio dei documenti di
tutte le Pubbliche Amministrazioni.
vamente online attraverso il sito vedimenti conclusivi di procediistituzionale del Comune di Mi- menti amministrativi;
lazzo allink: Albo Pretorio.
gli atti provenienti da altre ammiAll'Albo Pretorio online, a titolo nistrazioni qualora richiesto.
esemplificativo, vengono affisse: I cittadini possono liberamente
Le deIibere del Consiglio, della
Giunta Comunale e le Determine
Dirigenziali per un periodo di 15
giorni;
visionare i documenti per il periodo della pubblicazione stessa.
Per informazioni e per visionare
gli atti originali ci si può rivolgele gare d'appalto, le pubblicazioni re all'Ufficio Messi al Piano TerLa Pubblicazione avviene esclusi- matrimoniali e tutti gli altri prov- ra, Ingresso A. Te!. 090 9231014
Proverbi siciliani
Quannu pri tanta scarsizza di lazzu quannu pri tanta funnizza di puzzu
( le difficoltà sono sempre tante o per poche risorse o per molte richieste)
Storia di un giorno antico
Alba di primavera del 260 a.C. ferma. Gaio Duilio, osserva le terra, non assumono nessuna
capo Mylae osserva, celandola correnti, la secca del capo, che precauzione. Un errore fatale,
alla vista da occidente, una oggigiorno chiamiamo di po- la flotta Punica viene annientaflotta di 120 liburne Romane. nente, sa che a mezza mattinata ta, prima dell'imbrunire tutto è
si alzerà la brezza di levante e concluso, 50 navi compresa
Sono in agguato, i messaggeri
hanno annunciato che 130 navi prepara la sua strategia. Alcune l'ammiraglia sono state distrutPuniche sono salpate da Paler- ore dopo, le vedette poste su te, altre danneggiate o catturate,
mo per riconquistare queste punta Messinese, aiutate dal il resto della flotta Cartaginese
terre. Un Console romano, Ga- sole sorgente alle loro spalle, fugge a occidente, ritorna il
io
Duilio,
sul
cassero segnalano a largo di capo Tin- silenzio. In questa giornata, la
lingua di terra
dell'ammiraglia, accarezza con dari la flotta Cartaginese, Gaio meravigliosa
chiamata, capo Mylae, ha visto,
Duilio fa muovere immediatalo sguardo questo promontorio
mente la flotta verso il largo, in assoluto, la prima vittoria
che lui stesso ha conquistato
difendendolo dalle incursioni di vuole avere il vento di levante Romana sul mare. La potenza
Cartagine. La flotta romana ha alle spalle e spingere verso navale di Roma e il dominio
da poco subito una grave scon- terra le navi Cartaginesi per del Mediterraneo, futuro "Mare
Romano, nascono
fitta nel mare di Lipari, perden- non farle manovrare. I Punici Nostrum"
do 17 navi, e i Punici, grandi non curanti di tutto questo, certi qui, davanti le nostre coste.
marinai, stanno avanzando nuo- della loro superiorità sul mare e
Stefano Crisafulli (Stefanino)
vamente per sconfiggere defini- disprezzando questi soldati di
tivamente chi ha osato sfidar li
sul mare. I Romani nel frattempo hanno costruito armi innovative e si preparano ad usarle.
Hanno modificato i rostri per
speronare, le baliste. per scagliare frecce ed arpioni, ma
soprattutto
hanno
installato
sulle prue di tutte le liburne
delle passerelle mobili con in
testa
un
grande
artiglio
d'acciaio, è il "Corvo" che dovrà immobilizzare le navi abbordate e permettere il passaggio dei legionari, imbattibili su
qualcosa che somigli alla terra Corvo - ponte con uncino usato dalle navi romane per vincere le navi
cartaginesi.
Tra storia e legenda
Da: Fantasmi a Milazzo, su lavoravano per suo padre.
OggiMilazzo di dicembre 2011 Quando quest'ultimo se ne accorse, decise di porre fine a
IL FANTASMA DEL CAPO. A
quella storia licenziandola famiMilazzo si racconta ancora la
glia del contadino, pagando
storia di Elena Baele, una raanche na forte somma di denagazza di nobile casato che si
ro. Elena non riusciva a darsi
innamorò perdutamente del pace e un giomo, in preda alla
figlio di uno dei contadini che
disperazione, galoppò fino alle
Scogliere del Capo (dove si
trovava sempre con l'innamorato) e si gettò da una rupe (oggi
chiamata "u sauto cabaddu" il
salto del cavallo). Si dice che,
nelle notti d'estate, la si veda
ancora cavalcare nei pressi
della scogliera, alla ricerca del
suo amato.
Scarica

Il CAPO ORA