Centro Forestazione Urbana
Sentieri in città
IN CASO DI MANCATO RECAPITO RESTITUIRE AL CMP ROSERIO PER LA RESTITUZIONE AL MITTENTE PREVIO PAGAMENTO RESI
Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n°46) art.1, comma 2, DCB Milano
Notiziario di Boscoincittà e Parco delle Cave
Mentre questo numero di Sentieri in città sta andando
in stampa, l’accordo tra Italia Nostra e Amministrazione
comunale per il rinnovo della gestione
del Parco delle Cave – secondo le nuove linee di indirizzo
proposte dal Comune – non è ancora concluso,
ma si sta lavorando per poterlo concretizzare nell’arco
delle prossime settimane.
Ringraziamo tutti gli amici del Parco che hanno creduto
nell’esperienza vissuta e che continuano ad avere
la speranza che si possa proseguire con il lavoro iniziato
in questi anni. Li preghiamo di avere ancora un po’
di pazienza e di attendere il prossimo numero
di Sentieri, nel quale contiamo di poter raccontare
la conclusione di questa tormentata vicenda.
A pagina 13 e 14: la mappa dei parchi e alcune proposte
per il tempo libero dei milanesi
II serie/anno 4
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n. 9
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aprile 2007
editoriale
Una storia
infinita
n queste settimane abbiamo concluso il bilan-
I cio, a un tempo economico e sociale, delle attività svolte nel Parco delle Cave e nel Boscoincittà durante il 2006. Un anno intenso, di grande
lavoro e fermento, in cui ogni gruppo di lavoro
interno al CFU ha riferito di quanto è stato fatto
nella faticosa ed entusiasmante costruzione e
manutenzione di questa grande area verde di
Milano. Attraverso questo ‘diario’ è possibile ricostruire fedelmente il lavoro svolto, effettuare
una valutazione qualitativa e quantitativa dei risultati raggiunti, utilizzare l’esperienza per impostare i programmi da sviluppare nell’anno seguente. La relazione integrale è disponibile sul
sito internet www.cfu.it.
Per noi è importante sapere di poter condividere
Lavori in corso
il nostro impegno e le nostre valutazioni con i finanziatori del progetto, ma
anche con tutti i cittadini che vivono
quotidianamente o anche saltuariamente i due parchi. È per questo motivo che invitiamo tutti i lettori di Sentieri
in città a sfogliare le sessantaquattro
pagine della relazione e a inviarci via
mail ([email protected]) suggerimenti per l’edizione 2007, che prevede la scrittura
di un nuovo capitolo dedicato alla redazione della Carta dei servizi del parco: semplici ma importanti parole che
ci permetteranno di condividere in progress il nostro progetto, le finalità, ma
anche tutte le nostre aspettative.
Gli ultimi mesi sono stati caratterizzati
da un intenso e diffuso dibattito sul
Parco delle Cave, che ha visto impegnati il Comune di Milano, Italia Nostra,
il Centro per la forestazione urbana,
Associazioni locali e cittadine per pensare allo sviluppo del Parco delle Cave.
La riflessione ha evidenziato sensibilità
diverse da parte dei vari attori coinvolti
nello sviluppo e nell’uso del Parco, che
ha generato un confronto a tratti duro e
difficile, pur tuttavia è stato da tutti
condiviso, e in primis dal Consiglio Comunale, la valutazione del grande e positivo valore per la città dell’opera e
dell’esperienza realizzata. In questo
quadro il Consiglio ha deliberato gli indirizzi per la stipulazione di un accordo
che consenta a Italia Nostra di proseguire nel progetto con lo spirito e la tenacia che in questi anni hanno permesso la realizzazione di un’area di svago
e natura dedicata a tutti i milanesi.
I lavori ora proseguono a livello tecnico, ma senza dimenticare, con gratitudine, questi mesi di intenso dibattito e
mobilitazione che hanno visto migliaia
di persone, singole e associate, ma anche personalità ed esperti del settore,
ricettive e presenti sulle vicende di un
Parco che fa ormai parte di un sistema
di aree verdi, embrione di quella cintura
agricolo-forestale che idealmente dovrebbe avvolgere tutta la città, fino a
entrare al suo interno. Concetto, questo, condiviso da tutto il Consiglio comunale di Milano, in cui maggioranza e
minoranza insieme, nella premessa
della recente delibera sul Parco delle
Cave (1 febbraio 2007), hanno inquadrato l’area con queste parole: “Il Comune di Milano persegue, coerentemente, la finalità di realizzare la Cintura Verde Ovest Milano, che unisca le
aree verdi e agricole urbane e periurbane, il sistema dei parchi di Trenno, Parco delle Cave e Boscoincittà, il Monte
Stella , i parchi dei Fontanili di Milano e
di Rho, il Parco delle Groane, per portare la natura in città e permettere la
coesistenza fra natura e urbanizzato”.
LUCA CARRA
Facciamo i campee
Nel verde e nel blu di Boscoincittà e Parco delle Cave
si è da poco conclusa la quarta edizione
dell’Operazione canali e già si pensa alla prossima
di trovarci nella pianura
Iannimmaginiamo
che circonda Milano, una cinquantina di
fa. Nella nebbia mattutina si scorge
la figura di un uomo che cammina di fianco ad un campo, con un lungo badile in
mano. Quest’uomo è un campee.
A Milano oggi sono pochi quelli che
sanno cos’è un campee, figura un tempo frequente nelle campagne intorno alla nostra città, mano a mano scomparsa
con il cambiare della società e dell’economia milanese che da agricola e contadina si è sempre più legata all’industria e al settore terziario. Eppure il lavoro del campee è strettamente legato al
nostro territorio, solcato da una fitta rete di canali ancora visibili appena si abbandona la realtà cittadina.
Il campee era il responsabile delle acque. Aiutato da un gruppo di lavoratori,
si occupava di ripulire i canali, di controllare che non ci fossero ostacoli al libero fluire delle acque, di sistemare le
chiuse, di controllare che si rispettassero i turni di irrigazione e che nessuno rubasse l’acqua.
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Il campee oggi non c’è più. La sua ultima apparizione è a Settimo Milanese
dove Mario Branca lo ha immortalato in
una scultura alle porte del paese.
Ma perché allora ne stiamo parlando? Per
capirlo partiamo da qualcosa di conosciuto: il sistema delle acque che percorrono il territorio milanese. Dati gli articoli
apparsi su questo argomento, per tutti i
lettori di Sentieri in città, dovrebbe ormai
essere chiara l’importanza del sistema
dell’acqua nella zona che circonda Milano e, più in particolare, per la gestione di
Boscoincittà e Parco delle Cave.
Grazie alla sua particolare conformazione geologica, la pianura milanese presenta una grande quantità di risorgive
naturali. La presenza di acqua è stata
resa disponibile all’utilizzo da parte dell’uomo grazie alla creazione di fontanili
e di una fitta rete di canali, utilizzati sin
dal Medioevo per l’irrigazione dei campi, per lo spostamento delle merci e per
mettere in funzione i mulini.
All’interno dei due parchi l’acqua assume diverse funzioni.
2
1
Innanzitutto ha una funzione paesaggistica. Dal laghetto del Bosco ai canali, dalle
zone umide alle cave – da cui prende nome il parco – alle fontane, le acque accompagnano chi passeggia, corre o gioca in questa vasta area verde, scorrendo
silenziose lungo strade e sentieri.
Accanto alla funzione paesaggistica c’è
la funzione naturalistica. Intorno e dentro all’acqua, grazie ad essa, la vita vegetale e animale fiorisce. Se questo appare evidente quando si avvistano i
germani o le gallinelle tra i giunchi e i
salici dell’area umida, non bisogna dimenticare che anche negli specchi
Parchi d’acqua
e acque presenti nel Boscoincittà e nel
Parco delle Cave sono alimentate da un
sistema di canali che si sviluppa per 13.316
metri. L’Operazione canali è nata nel 2004:
quest’anno si è svolta la quarta edizione che
ha registrato 150 presenze tra ortisti, ragazzi
L
d’acqua più modesti e nei canali si possono trovare decine di animali e piante
differenti che contribuiscono ad arricchire l’ecosistema diversificandolo.
Ogni tipologia di acqua ospita diverse
forme di vita, che si adattano alle sue
caratteristiche, dalla temperatura alla
velocità con cui si muove.
Da ultimo il sistema delle acque viene
sfruttato per l’irrigazione dei tappeti erbosi che nei due parchi avviene con diverse modalità: una a scorrimento e una
a pioggia.
L’irrigazione a scorrimento (ad esempio
nei prati tra la cascina Caldera e la via
di tutte le età appartenenti a scuole elementari e medie, pescatori e operatori del CFU
impegnati lungo 8.000 metri di canali. L’anno
prossimo, all’inizio del mese di marzo 2008,
si svolgerà la quinta edizione: scuole, cittadini e associazioni potranno iscriversi a una o
più giornate di volontariato, contattando la
segreteria del CFU.
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3
Pompeo Marchesi - Parco delle Cave),
che fino a qualche anno fa era effettuata
grazie all’ausilio di trattori con turbine,
prevede oggi la regolazione dei canali tramite un sistema di chiuse che consente
all’acqua di defluire nei prati circostanti
allagandoli senza il supporto di rumorosi
macchinari. L’irrigazione a pioggia è concentrata nelle aree intorno alla Cava Cabassi. Grazie all’azione di un sistema di
pompaggio, l’acqua della cava viene recuperata e convogliata negli irrigatori
esterni, collocati ad un’altezza di circa tre
metri dal suolo. La scelta di posizionare
gli irrigatori a tale altezza, in opposizione
ai classici irrigatori a scomparsa (ad
esempio nei prati dell’Area delle Feste,
cascina San Romano - Boscoincittà), è
data, oltre che dall’aumento del raggio
1. Il campee: scultura di Mario Branca
a Settimo milanese
2. Il reticolo delle acque del quadrante ovest
della città, tra Pero, Settimo milanese e San Siro (MI)
3. Irrigazione a pioggia nei tappeti erbosi limitrofi
alla cascina San Romano
Lavori in corso
1
d’azione (di circa trenta metri), dalla necessità di ridurre alcuni inconvenienti intrinseci nel vecchio sistema, come guasti
accidentali e atti vandalici.
Entrambe le modalità di irrigazione utilizzano l’acqua proveniente dal Canale
Villoresi, dagli spurghi dell’Acquedotto,
dalle torri di raffreddamento dell’inceneritore AMSA (v. Sentieri in città, n.3/II).
Ma concentriamoci sull’irrigazione a
scorrimento, che di queste acque fa un
uso diretto.
La scelta di irrigare i tappeti erbosi utilizzando l’acqua proveniente dal sistema
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di canali fornisce alcuni vantaggi (v.
Sentieri in città, n.11/I): grazie a questa
modalità è possibile disporre di una
grande quantità di acqua senza sprecare quella potabile proveniente dall’Acquedotto. La maggiore quantità di acqua si riflette sulla qualità dei tappeti er-
3
Lavori in corso
Puliamo canali, prati e boschi nell’ovest della città
enerdì 28, sabato 29 e domenica 30
settembre ripuliremo boschi, prati e alcune aree verdi lungo i canali esterni ai parchi cittadini, ma altrettanto importanti per la
loro irrigazione. In particolare verranno ripulite alcune aree individuate come critiche
dal lavoro interassociativo promosso dal
CFU nel corso del 2006. Il lavoro è disponibile sul sito www.cfu.it e servirà da taccuino per organizzare i lavori di fine settembre:
tutti i cittadini sono invitati a collaborare, in
particolare scuole, scout, associazioni, famiglie e oratori. L’iniziativa avverrà in concomitanza con Puliamo il mondo, l’edizione italiana di Clean Up the World, il più
grande appuntamento di volontariato ambientale del mondo organizzato, dal 1993,
da Legambiente (www.legambiente.org).
V
bosi: sul suolo irrigato il prato cresce vigoroso e si ottiene una riduzione delle
polveri oltre a una maggiore igiene grazie ad un generale miglioramento dell’attività microbiologica, che trasforma
in humus la sostanza organica.
Ovviamente anche questo sistema presenta alcuni inconvenienti, come l’elevato impegno richiesto dalla gestione.
L’acqua proveniente dal Villoresi è erogata con un rigido programma di turnazione. Da aprile a settembre ogni utilizzatore può impiegare l’acqua una volta
ogni sette giorni per la quantità di ore
prenotata all’inizio dell’anno. L’erogazione dell’acqua avviene sulle venti-
Per informazioni e adesioni
tel. 02 4522401
[email protected]
quattro ore: l’operatore incaricato deve
essere disponibile sia durante il giorno
che durante la notte per effettuare le
operazioni di controllo e regolazione.
L’irrigazione a scorrimento può essere
effettuata solo su terreni perfettamente
spianati, dunque le zone del parco irrigate con questa modalità sono state sistemate con una pendenza del 4% oltre
che con un numero adeguato di chiuse
lungo i canali.
L’acqua proveniente dai canali serve anche ad irrigare i numerosi orti presenti all’interno di Boscoincittà e Parco delle
Cave. Questa scelta è stata compiuta dal
CFU per evitare lo sperpero delle acque
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5
potabili, su puntuale indicazione del Settore comunale, e per favorire una migliore
gestione comune da parte degli ortisti
della porzione d’acqua loro assegnata.
La complessità del sistema irriguo pone
al centro i canali, vere e proprie strade per
l’acqua, e la necessità di pulirli e mantenerli quotidianamente per evitare che rami e foglie secche ostacolino il fluire dell’acqua, ma anche per eliminare i rifiuti
abbandonati e per risistemare gli argini.
Nel caso dei due parchi, la maggior parte
di questo lavoro viene svolto dagli operatori del CFU.
Secondo la tradizionale filosofia di gestione di Boscoincittà e Parco delle Cave,
l’ormai nota ‘gestione partecipata’, aiutare gli operatori in questo lavoro è una
buona occasione per riconfermare la presenza sul territorio di tutte quelle figure
che utilizzano e vivono i parchi. Tutti, sia
coloro che delle acque fanno un uso diretto nelle proprie attività quotidiane (come ortisti e agricoltori), sia coloro che
hanno la possibilità di apprezzarle passeggiando nel verde, sono invitati a partecipare all’Operazione canali, settimana
di volontariato organizzata ogni anno dal
CFU all’inizio del mese di marzo. Partecipare a questa iniziativa consente a tutti di
conoscere e tutelare il delicato sistema
delle acque: un ulteriore appuntamento il
28, 29 e 30 settembre 2007.
Il campee non esiste più; non vedremo
più quell’uomo camminare in mezzo alle campagne con il suo tipico badile,
tanto lungo da riuscire a pulire il fondo
dei canali. Eppure, noi abbiamo la possibilità di diventare campee per un giorno, per risistemare una importante risorsa naturale, paesaggistica e irrigua,
fondamentale per i nostri parchi: il lavoro prevede due fasi, la prima per la pulizia e lo sfalcio della vegetazione presente nell’alveo del canale e sulle sponde, la seconda per il livellamento del
fondo dei canali con lo spostamento
della terra sulle sponde e la rimozione
di detriti e rifiuti.
ERICA PELLIZZONI
SILVIO ANDERLONI
1. Il lago della Cava Cabassi
2. Operatori del CFU regolano le chiuse
che alimentano il sistema delle acque
3. I due lavori principali che impegnano
i volontari durante l’Operazione canali
4. Gabbiano su un posatoio della zona umida
del Parco delle Cave
5. Fioriture igrofile nei pressi della zona umida
di Boscoincittà. Le piante igrofile sono oggetto
di studio e lavoro di un gruppo di volontari (vedi p.11)
impegnati nella realizzazione di un giardino
d’acqua co-finanziato da AEM, Comune di Milano,
Fondazione CARIPLO e Infrastrutture Acque Nord
Milano, nell’ambito del progetto Per una gestione
partecipata nell’ovest Milano: integrazione
del sistema irriguo e volontariato cittadino
Il libro della giungla
Topi, ratti e altri roditori
Nella fauna milanese la fanno da padroni.
Ecco come limitarne i possibili danni, senza strafare
hissà che cosa aveva in mente Walt
C
quando alla fine negli anni ’20 scelse
un topo per dare inizio alla sua carriera di
disegnatore e produttore di cartoni animati. È il 1928 quando sullo schermo del
Colony Theatre di New York viene proiettato il cartone animano Steamboat Willie
(Willie del vapore). Grandi e piccini lo accolgono con entusiasmo e applaudono
ad unanimità il suo attore principale:
Mickey Mouse, un piccolo e astuto topo
che da allora ha fatto la fortuna di alcuni,
diventando il compagno inseparabile di
molti; una mascotte che ha segnato an-
che giorni fatidici nella storia dell’umanità: i bollettini di guerra trasmessi dal
fronte durante lo sbarco in Normandia rivelano che un corpo di combattenti ha
usato, come parola d’ordine, proprio il
nome di Mickey Mouse.
Eppure nell’immaginario collettivo basta
la parola ‘topo’ per provare un po’ di ribrezzo, e questo negli anni venti come
oggi. Umanizzarlo e renderlo famigliare
non è servito ad aumentare l’auspicio di
tolleranza che bisognerebbe provare
per qualunque essere vivente:
■ trappole truculente che fanno ‘esplo-
dere’ il malcapitato o lo incollano fino
alla morte insieme a lucertole, uccelli
e quant’altro sia stato intercettato
■ veleni ‘intelligenti’ posizionati in esche
che possono piacere anche all’amico
Fido
sono diventati tra gli antidoti più diffusi.
Sicuramente alcuni topi possono generare situazioni estremamente fastidiose
ed essere veicolo di infezioni e malattie:
è giusto proteggersi, e con il metodo più
efficace, ma con alcuni indispensabili
distinguo. I topi fanno parte dell’ordine
dei roditori, il più numeroso tra quelli dei
Topo domestico
Ratto di fogna
Ratto nero
(Mus domesticus)
(Rattus norvegicus)
(Rattus rattus)
■ segni particolari: ottimo arrampica-
■ segni particolari: tozzo, orecchie
■ segni particolari: aspetto slanciato,
tore e saltatore, disdegna l’acqua
■ testa e corpo: 6-11 cm
■ coda: 6-11 cm
■ peso: 12-25 g
■ forma escremento: chicco di riso
(simili a quelle di pipistrello)
■ habitat: al chiuso o immediatamente
attorno alle costruzioni dell’uomo;
saltuariamente ambienti seminaturali
come zone coltivate o giardini. Vive in
piccoli gruppi famigliari, con home
range limitati (3/10 metri)
■ areale: tutto il mondo
■ riproduzione: 6/10 all’anno, con una
media di 4/8 piccoli; gestazione di
19/21 giorni; maturità sessuale dopo
35/65 giorni
■ alimentazione: onnivoro, con preferenza per cereali e granaglie
piccole, muso ottuso, ottimo nuotatore e scavatore
■ testa e corpo: 18-26 cm
■ coda:15-21 cm
■ peso: 250-500 gr
■ forma escremento: simili a un nocciolo di oliva
■ habitat: aree agricole, discariche,
fiumi e canali, fogne e sotterranei, magazzini, allevamenti zootecnici… Vive
in colonie, anche numerose, con home range estesi (30-50 metri)
■ areale: originario dell’Asia centrale, è
ormai diffuso in tutto il mondo. In Europa è arrivato tra il 1600 e il 1700
■ riproduzione: 4/5 all’anno, con una
media di 6/12 piccoli; gestazione di
22/24 giorni; maturità sessuale dopo
75/90 giorni
■ alimentazione: onnivoro, con preferenza per gli alimenti proteici
con orecchie grandi e arrotondate,
coda lunga, color grigio ardesia (in
Lombardia); arrampicatore, saltatore
e acrobata; non scava tane ma utilizza cavità
■ testa e corpo: 16-23 cm
■ coda:18-25 cm
■ peso: 80-300 cm
■ forma escremento: nocciolo di oliva, spesso forma ‘a virgola’
■ habitat: ambienti rurali: fienili, cascine, mulini, edifici rustici in genere, con
preferenza per le parti in alto (travature, soffitti, intercapedini)
■ areale: originario probabilmente dell’Asia meridionale è giunto in Europa
nel Medioevo. Vive in piccole colonie,
con home range di 15-50 metri
■ riproduzione: 5/8 all’anno, con una
media di 5/8 piccoli; gestazione di
20/22 giorni; maturità sessuale dopo
68/90 giorni
■ alimentazione: onnivoro, con preferenza per granaglie e frutta
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Il libro della giungla
Qualche consiglio per chi ha un orto
Per proteggere il raccolto:
■ dai topi
non lasciare mai nei capanni prodotti appetibili ai topi (sementi, pane secco, frutta,
bulbi, cibo per cani, etc.) accessibili, ma
conservarli in contenitori chiusi in metallo,
vetro o plastica robusta; non introdurre
scarti animali o pane nel compost, utilizzare
solo scarti vegetali; evitare accumuli di materiale; proteggere la base dei pali di sostegno di pergolati o frutteti con imbuti rovesciati che impediscano la risalita dal basso
di roditori; non lasciare grandi assi, teli o lastre di plastica a terra per lungo tempo nella stessa posizione
■ dai conigli
difesa passiva, come la rete di protezione
intorno alle coltivazioni o su tutto il perimetro della parcella ortiva
mammiferi. Esistono molte centinaia di
specie, ma solo 4 o 5 sono diventate sinantropiche, ovvero capaci di sfruttare
le numerose possibilità offerte dall’ambiente urbano al punto da infestarlo: il
ratto di fogna, il ratto nero, il topo domestico, con le loro colorazioni bruno-grigiastre e – i primi due – con la leggendaria capacità di trasmettere malattie (dalla leptospirosi alla peste bubbonica dell’inizio del millennio scorso).
Per contrastare la presenza di questi animali è opportuno intraprendere un serio
lavoro di prevenzione che consenta di eliminare quelle cause che possono determinare l’infestazione, come - ad esempio
- accumuli di materiali, scorretta gestione
dei rifiuti, inagibilità perimetrale in cantine
e solai, presenza di crepe e buchi.
Che sia un orto, un giardino, una cantina, anche in caso di presenza accertata
bisogna far prevalere il buon senso. Pri-
■ dalle talpe
difesa passiva, come dissuasori meccanici
o grandi dosi di tolleranza nei confronti di
un simpatico animale insettivoro e della
fauna selvatica in genere
Attenzione: conigli e talpe non sono roditori, ma spesso vengono confusi nella
stessa famiglia.
In campi, orti, vivai e nelle campagne in genere i danni maggiori sono provocati più spesso
dalle arvicole che non dai topi. Questi roditori,
strettamente imparentati coi criceti, si distinguono da topi e ratti per la coda decisamente più corta e le orecchie molto piccole, tanto
da essere seminascoste dalla pelliccia. Si
tratta comunque di animali difficili da vedere,
in prevalenza notturni, che scavano gallerie
appena sotto la cotica erbosa e poco attivi in
ma di intervenire è necessario osservare il fenomeno e riconoscere le tracce
del malcapitato: scambiare un grigio
ratto di fogna con una arvicola terrestre,
così importante per i delicati equilibri
naturali che sono stati faticosamente riportati in città, potrebbe indurci a fare
azioni assolutamente ingiustificate e sovradimensionate. Tra le tracce, i camminamenti e gli escrementi sono sicuramente le più semplici da intercettare e
distinguere, ma anche rosicchiature e
tane possono fornire qualche spunto
per l’osservatore attento. Definito il bersaglio da colpire e l’entità del fenomeno
si procederà, prima, con gli accorgimenti già proposti per la prevenzione
del problema, dopo, con la scelta di una
trappola o di un’esca tra quelle disponibili sul mercato.
MILENA BERTACCHI
NICOLA PILON
Soluzioni naturali
consigli di Ingrid Gabriel nel libro La difesa delle piante secondo il metodo biologico - Giunti, 1982
er contrastare la presenza dei roditori può essere utile cercare di attirare nei pressi dell’orto e del giardino alcuni nemici naturali: per i rapaci è utile installare posatoi adatti,
mentre i cumuli di sassi sono un buon rifugio per le donnole. Alcune piante sono caratterizzate da odori forti, particolarmente sgraditi ai topi: piantare sul bordo delle aiuole, tra
le colture e le piante da frutto la Fritillaria imperialis, la lingua di cane (Cynoglossum officinale), l’Euphorbia latyris, l’aglio. Disporre nelle gallerie scavate dai topi pezzetti di piante come aglio, foglie di noce, fronde di ginepro ornamentale, tuia; annaffiare con macerato di sambuco. Un buon espediente consiste nell’interrare per i due terzi dell’altezza alcune bottiglie vuote, leggermente inclinate e con l’apertura rivolta verso l’alto: il vento, soffiandovi dentro, produrrà un fischio molto sgradito alle orecchie dei topi. Quando si mettono a dimora giovani alberi può essere opportuno proteggere le radici con una rete metallica da far arrivare fino al colletto. Anche riporre nelle gallerie qualche bacca di lauroceraso o 2/3 semi di ricino (da considerare alla stregua di veri e propri veleni) serve a eliminare i topi. Perché non provare? Scriveteci e mandateci i vostri risultati ([email protected])
P
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superficie. È invece frequente vedere le loro
gallerie sollevando ceppi, assi di legno, pannelli di ondolux o altri oggetti lasciati a contatto del terreno per molto tempo. Le arvicole si
nutrono di radici, semi, bulbi e altre parti vegetali, rendendosi a volte nocive alle colture,
specialmente d’inverno. Contro questi roditori sono efficaci le stesse esche usate per i
topi, facendo ancora più attenzione nel loro
impiego poiché, generalmente, ci si trova ad
operare in spazi aperti, ove potrebbero essere consumate da altri animali ‘non bersaglio’,
sia selvatici (uccelli, donnole, ricci) che domestici (cani e gatti). È quindi sempre necessario che le esche siano occultate e protette
in modo opportuno (sotto tegole, infilandole
in tubi tipo grondaia) e lasciate in loco il tempo strettamente necessario, di solito pochi
N. P.
giorni.
Arvicola terrestre
(Arvicola terrestris)
■ segni particolari: animale timoroso,
di colorazione marrone o nera, con
orecchie minuscole; non va in letargo e
raggiunge solitamente i due anni di età
■ testa e corpo: 16-18 cm
■ coda:10 cm
■ habitat: campi, orti, prati abbandonati,
dove solleva in superficie mucchietti di
terra irregolari; vive volentieri nei pressi
dell’acqua; scava gallerie rettilinee con
sezione ovale (alt. 7 cm, larg. 5) a circa
30-50 centimetri di profondità, che
possono formare una rete molto estesa
■ areale: in Europa è distribuita pressoché ovunque, eccetto che nel sudovest della Francia e nella penisola
iberica; diffusa in tutta Italia, eccetto
che in Sardegna e nelle isole minori
■ riproduzione: 3 all’anno, con una
media di 3/4 piccoli; maturità sessuale dopo 60 giorni
■ alimentazione: erbe, semi e altre
parti vegetali come radici (anche di
specie coltivate) e bulbi in inverno
Per approfondire
C’era una volta una biblioteca
Oltre 4.000 volumi sono il patrimonio generato dalla campagna Regala un libro
per leggerne mille, che oggi è un servizio a disposizione della città
er stuzzicare la curiosità dei nostri
P
lettori ci piace consigliare alcune letture attraverso cui approfondire temi legati alla natura e al territorio. Ma questa
volta parliamo di luoghi dove approfondire queste curiosità oltre che ritrovare i
libri già recensiti nei numeri precedenti di
Sentieri in città. Parliamo di una biblioteca, una biblioteca in un bosco.
Forse non tutti sanno che all’interno della cascina San Romano, nel Boscoincittà, dietro una porticina verde e due finestrelle incorniciate da una rosa rampicante, si cela una stanza che contiene
pagine, parole, immagini, un po’ di polvere e anni di sapere. È la biblioteca del
Boscoincittà che oggi vi apre le sue porte per condurvi in un piccolo viaggio, tra
passato, presente e futuro.
L’esperienza della biblioteca del Boscoincittà ha avuto inizio nei primi anni
‘80, quando si cominciò a manifestare
l’esigenza di dar vita ad un centro di documentazione: l’idea era quella di raccogliere in un unico repertorio una serie
di materiali che risultavano allora difficilmente rintracciabili altrove, come documenti relativi a parchi e giardini nazionali, regionali e urbani, tra cui naturalmente il Bosco, e pubblicazioni utili a chi si
occupasse di orti e agricoltura in genere. Non potendo contare sull’acquisto di
tanto e tale materiale, il Bosco rivolse un
invito pubblico a partecipare alla costituzione dell’archivio donando ciascuno
un libro. E l’invito fu accolto.
Grazie alla campagna Regala un libro
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per leggerne mille le donazioni arrivarono numerose. Era possibile donare un libro già in proprio possesso, acquistarlo
per l’occasione scegliendolo all’interno
di una lista, oppure semplicemente versare un contributo finalizzato all’acquisto. La biblioteca aprì i battenti il 10
DOVE
Cascina San Romano
Boscoincittà, via Novara 340
QUANDO
Martedì dalle 9.00 alle 12.00,
su appuntamento (tel. 02 4522401)
Per approfondire
gennaio 1984, ma arrivarono al Bosco
così tanti libri e dei più disparati generi,
che fu necessaria una lunga e meticolosa opera di scelta e catalogazione, tanto
meticolosa che il catalogo prese forma
definitiva solo a partire dal 1994.
Anche la prima persona che si occupò
di mettere ordine tra il materiale così ricevuto fu una volontaria, Antonietta Paguri, e dopo di lei, molti altri si sono susseguiti, anche se con alterne vicende,
nella gestione della biblioteca. Nonostante il continuo passaggio di consegne e il determinante apporto a titolo
volontario, l’archivio ha continuato ad
arricchirsi nel tempo, arrivando a raccogliere un ampio patrimonio di volumi, atti ufficiali, tesi di laurea e, in particolare,
uno dei più ricchi e datati repertori di riviste di settore.
Proprio grazie alla particolarità del patrimonio raccolto, sono state le scuole in
primis ad avvicinarsi all’esperienza della
biblioteca del Boscoincittà e ad usufruire dei suoi contenuti. La singolarità dei
materiali andava infatti incontro all’esigenza di introdurre nelle attività scolastiche i temi dell’educazione ambientale e di avvicinare bambini e ragazzi al
contatto con la natura. Proprio da questa sentita partecipazione partì l’idea di
avviare progetti di educazione ambientale in collaborazione con il Comune di
Milano, progetti che, pur mutati nel tempo, fanno tuttora parte integrante delle
attività organizzate dal CFU.
Forse, voi che leggete, vi state chiedendo cosa potete trovare oggi dietro quella porticina verde. Il patrimonio attuale
della biblioteca raccoglie circa 4.000
volumi ordinati in diverse categorie che
spaziano dalla botanica al giardinaggio,
dall’urbanistica e architettura alla storia
del paesaggio, dall’ecologia all’educazione ambientale; un’ampia sezione è
dedicata a materiali relativi ai parchi e ai
giardini in Italia e all’estero, raccoglie
progetti, cartografie, normativa ed
esperienze di volontariato.
Un’altra sezione è dedicata a Boscoincittà e Parco delle Cave: qui è possibile
rintracciare studi, progetti, approfondimenti sulle varie attività organizzate dal
CFU, e avvicinarsi così alla realtà dei
due parchi.
Oltre ai testi, la biblioteca colleziona diversi abbonamenti a riviste di settore, di
numerose testate è consultabile l’archivio storico.
È infine disponibile un piccolo archivio
multimediale, che comprende cd, video
e foto.
Il catalogo completo sarà presto consultabile on-line sul sito www.cfu.it.
Fino ad oggi l’utilizzo della biblioteca da
parte del pubblico esterno è stato piuttosto limitato: il patrimonio custodito è
stato utilizzato principalmente da ‘addetti ai lavori’, ovvero persone che per
motivi di studio o lavoro dovevano condurre particolari ricerche che le hanno
spinte a bussare alla porta della biblioteca del Boscoincittà.
Ma grazie ad un recente lavoro di riordino e catalogazione di tutto il materiale
raccolto in questi anni, oggi la biblioteca è in grado di offrire il proprio patrimonio a un pubblico più vasto, non solo di
studenti e professionisti, ma anche di
appassionati o semplici curiosi.
La biblioteca è aperta a tutti un giorno a
settimana, il martedì mattina, con la
I 4.000 volumi della
biblioteca sono
catalogati nelle
seguenti categorie:
■ Opere di riferimento
■ Legislazione
■ Statistica e informatica
■ Parchi e giardini
■ Sociologia
■ Politica e gestione
ambientale
■ Educazione ambientale
■ Architettura e urbanistica
■ Allevamento
e gestione faunistica
■ Zoologia
■ Botanica
■ Giardinaggio
9
possibilità di fissare un appuntamento
per particolari esigenze.
Non è previsto il prestito a domicilio dei
volumi, ma la biblioteca dispone di una
sala per la consultazione ed è comunque consentita la riproduzione del materiale, ovviamente nel rispetto dei termini di legge.
E non finisce qui! Da aprile a luglio infatti, con la riapertura della reception, anche il sabato (15-19) e la domenica (1012 e 15-19) sarà possibile sfogliare alcuni numeri delle riviste in abbonamento e
alcuni testi, che saranno selezionati di
volta in volta.
ENRICA ZUCCA
ELVIRA GEROSA
■ Scienze agrarie
■ Clamer informa
■ Scienze forestali
■ ECO l’educazione
■ Geografia e storia
del paesaggio/giardino
■ Geologia
e idropedologia
■ Ecologia e ambienti
naturali
■ Libri per bambini
■ CFU - Boscoincittà,
Parco delle Cave
sostenibile
■ Economia e ambiente
■ Estimo e territorio
■ Il diciotto
■ L’informatore agrario
■ Informatore
fitopatologico
■ Lotus international
■ Me&Te
■ News volontariato
Le riviste
in abbonamento sono:
■ Acer
■ Bambini in Europa
■ Barcellona verda
■ Bollettino dell’agricoltura
■ Notiziario della scuola
agraria del Parco
di Monza
■ Parco del Ticino
■ Sherwood
■ Vita in campagna
Verde que te quiero verde
Il fascino discreto
dei fiori spontanei
Per tutto l’anno, i diversi ambienti del parco
offrono il piacere delle fioriture di alberi,
arbusti e piante erbacee
bosco è un ambiente vivo e in contievoluzione, è come un orso che
Isullnua
finire dell’autunno va in letargo per
risvegliarsi la primavera successiva. I
primi segni del risveglio primaverile sono i fiori del sottobosco, splendide perle della natura che annunciano il ritorno
alla vita dopo un lungo periodo di quiescenza.
Ogni anno, le specie nemorali spuntano dal terreno (a volte ancora ricoperto
da un manto nevoso) con i primi raggi
di sole che annunciano la primavera. In
questo modo anticipano la ripresa vegetativa degli alberi che con la crescita
di gemme e fronde oscurano il sottobosco, impedendo ai raggi del sole di
filtrare fino a terra.
Purtroppo, però, queste specie diventano sempre più difficili da trovare sul
nostro territorio, a causa della graduale
scomparsa delle zone boschive e in
particolare dei boschi originari della
Pianura Padana (querco-carpineti).
Nel Boscoincittà e nel Parco delle Cave, un attento e paziente osservatore
può ancora riuscire a scorgere i candidi
bucaneve (Galanthus nivalis) e i delicati campanellini (Leucojum vernum), la
maestosa anemone dei boschi (Ane-
mone nemorosa), la timida vinca (Vinca
minor) e la dolce viola (Viola spp.).
Una raccomandazione per chiunque
abbia voglia di esplorare i parchi dell’ovest, alla ricerca di questi splendidi fiori: munitevi di macchina fotografica
perché, oltre al buon senso, anche la
legge impedisce la raccolta di queste
piante, che sono minacciate di estinzione e rientrano nelle liste di protezione regionale.
Una bella foto vale molto di più di un fiore appassito!
SIMONE ORSENIGO
Galanthus nivalis
Leucojum vernum
Anemone nemorosa
Bucaneve
Campanellino invernale
Anemone dei boschi
È l’essenza stessa del ritorno della
primavera, essendo il primo a spuntare da sotto il manto nevoso come
dice il nome stesso. Presenta un bulbo con foglie nastriformi, il fusto porta generalmente un solo fiore con tre
petali più lunghi completamente
bianchi e tre più corti macchiati di
verde. Questa caratteristica lo distingue dal campanellino. Appartiene alla
famiglia delle Amaryllidaceae ed è
considerata una pianta in via di estinzione, infatti rientra nelle liste di protezione non solo regionali ma anche
nazionali e internazionali.
Molto simile al bucaneve, presenta bulbo bianco e foglie
nastriformi, si distingue da questo solamente per
la diversità del fiore,
che è di forma campanulata, composto
da sei petali tutti della
stessa lunghezza e tutti
macchiati di verde. Cresce nel sottobosco, in
prati umidi e lungo i fontanili. Appartiene alla famiglia delle Amaryllidaceae ed è inserito nella
Legge Regionale n. 33, che include tutte le specie protette in Lombardia. È una pianta velenosa. Il bulbo
se ingerito causa avvelenamenti con
vomito e giramenti di capo.
L’Anemone nemorosa è una specie
che cresce nei boschi igrofili, nei querceti e nei luoghi ombrosi. Presenta un
rizoma strisciante, da cui parte un fusto eretto che porta tre foglie, inserite
tutte alla stessa altezza, fiori bianchi
con 6-12 petali e al centro antere gialle. È sempre più difficile trovarla nei
nostri boschi, ma qualche piccola popolazione ancora sopravvive seminascosta nel sottobosco. È una pianta
velenosa, appartiene alla famiglia delle Ranunculaceae, ed è inserita nella
Legge Regionale n. 33.
10
Verde que te quiero verde
I fiori del tempo libero
tare della città. Gli aspetti naturalistici della
flora osservata con l’atteggiamento di chi
passeggia diventano estremamente interessanti quando si osservano fiori e piante con
il desiderio di chi vuole procedere alla riproduzione della specie. A questo punto ci si
accorge che si deve prelevare con delicatezza la pianta, conservala perché non si essicchi o non si danneggi, fino a quando non si
ritorna alla base per procedere all’invasamento; la si deve mantenere con cura, per
proteggerla e alimentarla fino alla dimora finale. Il gruppo è aperto alla collaborazione di
tutti coloro che desiderano partecipare a
questa esperienza con il proprio lavoro e la
propria passione.” Informazioni e iscrizioni
02 4522401 [email protected]
ELISA LORO, ANGELO OMESSO, VITTORIA TOSI
“Siamo un piccolo gruppo di volontari che
dal mese di aprile del 2006 si riunisce ogni
martedì e ogni giovedì, dalle 9 alle 12, con
lo scopo di preparare piante e semi per realizzare un giardino d’acqua nell’ampliamento di Boscoincittà.
Esploriamo a piedi o in bicicletta, sentieri,
canali, aree agricole e naturalistiche in compagnia di un operatore del CFU. Abbiamo
realizzato un erbario e una collezione fotografica con alcune erbe e piante di Boscoincittà e Parco delle Cave. Il lavoro di esplorazione si alterna al lavoro manuale di invasamento e sistemazione in acqua per la propagazione delle piante. Siamo sempre a contatto con la natura, in angoli di bosco, al limi-
e Scilla, Leucojum e Galanthus sono
indubbiamente le fioriture invernali
S
più belle e preziose che si possono trovare passeggiando nel sottobosco, percorrendo un sentiero lungo un prato o
lungo il bordo di un fosso, durante le tiepide e luminose giornate di fine gennaio
e di febbraio, è comune trovare le bian-
Viola odorata,V. alba,
V. arvensis,V. tricolor
che margheritine, Bellis perennis, spesso in compagnia dell’azzurra, ma altrettanto comune Veronica persica. Durante i primi mesi dell’anno, questi piccoli
fiori risaltano sui prati poiché sono tra i
pochi fiori presenti in abbondanza in
mezzo alle verdi erbe: la loro fioritura,
però, prosegue durante tutti i mesi pri-
maverili; solamente con il caldo e l’intensa insolazione di luglio e agosto
smettono di fiorire poiché queste condizioni ne limitano le funzioni vitali.
Un altro fiore che si nota in mezzo alla
monocromia dei prati o dei terreni lavorati è il fiore giallo del Ranunculus ficaria
e della Tussilago farfara che, senza che
Bellis perennis
Tussilago farfara
Pratolina, margherita
Farfara, tussilagine
Molto diffusa in tutta Italia, predilige i
prati rasati. È una pianta di rapida
propagazione che appartiene alla famiglia delle Composite e può fiorire
nel corso di tutto l’anno. Il suo nome,
Bellis, deriva dal latino popolare e alto medioevale bellus, di evidente significato; numerosi poeti e scrittori
hanno sottolineato e apprezzato la
bellezza dell’umile pratolina: il poeta
Shelley la paragonava a stelle trattenute a terra “stelle perlacee della terra, costellazioni fiorite, che mai tramontano”.
Il nome Tussilago si riferisce alle proprietà espectoranti che le sono riconosciute: le foglie venivano fatte seccare e fumate con la pipa per curare
l’asma, mentre il loro succo era considerato un rimedio contro la tosse. La
tussilagine è una pianta molto diffusa
in tutta Italia, in terreni brulli per lo più
argillosi. È tra le prime piante a fiorire
in febbraio: proprio quando sembra
che la primavera non arrivi mai basta
un giorno di sole per far
esplodere i suoi capolini color giallozolfo. Quando è in
fiore, non ci sono
foglie visibili, tranne le brattee molto
ridotte dei
fusti fioriferi.
Viola mammola, V. bianca, V. tricolore
Le viole crescono solitamente ai margini dei boschi e lungo i fossi, in luoghi parzialmente ombreggiati. La viola mammola è la specie più diffusa
nella nostra zona, dal classico fiore
viola, ma si possono trovare anche la
candida viola bianca, la V. arvensis,
riconoscibile per la macchia gialla al
centro del fiore bianco, e la splendida
viola tricolore, ormai rarissima.
Per i Greci e per i Romani questi fiori
erano simbolo di fedeltà e dell’arrivo
della primavera.
I fiori possono essere impiegati in cucina nei modi più svariati: insalate,
frittate, canditi, tisane rilassanti e anche sciroppi antitosse.
11
Verde que te quiero verde
Glossario
■ Nemorale: si riferisce a piante che crescono
nei boschi, soprattutto nel sottobosco.
■ Rizoma:
fusto perenne, sotterraneo, orizzontale, strisciante in superficie, con squame al posto delle foglie, costituisce un organo di riserva da cui partono le radici e il fusto
vero e proprio.
■ Antera: struttura contenente i granuli pollini-
ci, che fa parte dell’apparato sessuale maschile dei fiori. Quest’ultimo è costituito dal
complesso degli stami, composti a loro volta
da un filamento e da un’antera.
■ Igrofilo:
pianta o organismo che predilige
ambienti umidi.
siano presenti foglie, spunta dal suolo
su di un fusto carnoso: dopo aver compiuto il suo ciclo lascia, con l’inoltrarsi
della stagione, spazio alle foglie pentagonali, grigio argentee sulla pagina inferiore.
Se invece il nostro sguardo si alza verso
i rami spogli degli arbusti presenti lungo
il corso della nostra passeggiata, magari perché abbiamo seguito il volo di un
merlo o di un pettirosso, potremo nota-
Ranunculus ficaria
Ranuncolo favagello
Il favagello cresce in abbondanza ai
margini dei campi, dei boschi e lungo
i fossi, formando delle chiazze di verde che si ricoprono di fiori gialli da
gennaio ad aprile. Dopo la fioritura,
all’ascella delle foglie si formano dei
bulbilli biancastri, che servono alla
pianta per moltiplicarsi. Le radici tuberose contengono un acido con
proprietà astringenti e, per questo, in
passato venivano usate per curare le
emorroidi. Appartiene a una famiglia
di piante note per la loro tossicità (le
Ranunculaceae).
Giovani volontari del gruppo I fiori del tempo libero mentre realizzano gli erbari con i fiori del parco
re la presenza di strani pendagli gialli
che scendono da rami scheletrici: sono i
fiori maschili del nocciolo, Corylus avellana, per i professionisti della botanica.
Questi fiori, chiamati amenti libereranno
il polline che andrà a fecondare il fiore
femminile che darà come frutto, duran-
Veronica arvensis,
V. chamaedrys, V. persica
Veronica campestre, V. maggiore,
V. persicina
te la tarda estate, la nocciola.
Nelle zone umide è invece molto comune imbattersi nei meravigliosi fiori maschili dei salici: piumini color argento
che fanno percepire che la primavera è
ormai alle porte.
MANUEL BELLAROSA
Il Calendario delle fioriture
DI ALBERI, ARBUSTI E PIANTE ERBACEE
■ Corylus avellana (nocciolo)
da gennaio a marzo
Molte specie di veronica, comuni in
Italia, sono confondibili tra loro, ma tutte facilmente riconoscibili come genere per la corolla a quattro lobi, con il lobo inferiore più piccolo degli altri due.
Veronica arvensis e chamaedrys sono
piante indigene, mentre
V. persica, ormai
molto diffusa in Italia e nel parco, è
una specie di antica importazione.
Comunemente
conosciute come ‘Occhi
della
Madonna’, per il
colore azzurro dei fiori che
nel petalo inferiore di V. persica è molto
chiaro.
■ Ulmus minor (olmo)
da febbraio a marzo
■ Populus canescens (pioppo grigio)
da febbraio a marzo
■ Salix cinerea (salice cinereo)
da febbraio a marzo
■ Alnus glutinosa (ontano)
da febbraio ad aprile
■ Fraxinus oxycarpa (frassino ossifillo)
da febbraio ad aprile
■ Cornus mas (corniolo)
da febbraio ad aprile
■ Bellis perennis (pratolina)
da gennaio a dicembre
■ Veronica persica (occhi della Madonna)
da gennaio a dicembre
■ Parietaria diffusa (parietaria)
da gennaio a dicembre
■ Galanthus nivalis (bucaneve)
da febbraio a marzo
■ Leucojum vernum (campanellino)
da febbraio a marzo
■ Scilla bifolia (scilla)
da febbraio a marzo
■ Tussilago farfara (farfara)
da febbraio a marzo
■ Oxalis corniculata (acetosella dei muri)
da febbraio a ottobre
12
Calendario CFU 2007
Boscoincittà e Parco delle Cave
Proposte per il tempo libero dei milanesi
■ GIARDINIERI IN AZIONE
giovedì (lezioni teoriche) dalle 18.30 alle 20.30, via
S. Pellico 1 sabato (visite e pratica) dalle 9 alle 13
Il corso - dedicato a volontari e aspiranti volontari, appassionati di parchi e giardini - alterna momenti teorici a momenti pratici. È rivolto a coloro che intendono dedicare una
parte del proprio tempo libero alla cura e alla conoscenza del verde in città, ma anche
alla realizzazione di alcuni giardini (il giardino
d’acqua del Boscoincittà, il parco Trotter,
l’orto botanico di Brera). In collaborazione
con CIESSEVI e Legambiente
(giovedì: 8 febbraio, 1-15-22-29 marzo, 19 aprile, 10
24 31 maggio - sabato: 17 febbraio, 31 marzo, 5-1926 maggio, 9 giugno). Iscrizione obbligatoria
■ FIORI DEL TEMPO LIBERO
tutti i martedì (conoscere) tutti i giovedì (coltivare)
dalle 9 alle 12, ritrovo cascina San Romano
L’iniziativa coinvolge un gruppo di volontari
nell’esplorazione di sentieri, canali, aree agri■ FALO’ DI SANT’ANTONIO
giovedì 18 gennaio ore 20.30, cascina
San Romano
Festa agricola dedicata a
Sant’Antonio, celebrata come
occasione di buon auspicio per
l’anno nuovo
■ CANTIERI DI LAVORO
VOLONTARIO
domenica 18 febbraio dalle 9 alle 12.30;
ritrovo ore 9, via Ponte del Giuscano
Una domenica di volontariato
adatta a tutti, grandi e piccini,
dedicata alle prime piantagioni
nel Giardino d’acqua che - nel
corso dell’anno - verrà completato e curato dai volontari dei
Fiori del tempo libero
■ LABORATORIO
DI CARNEVALE (6-10 anni)
giovedì 22 e venerdì 23 febbraio dalle
8.30 alle 18; ritrovo ore 8.30, cascina San
Romano
Due giorni di giochi e laboratori
per realizzare le maschere di carnevale e allestire il carro…da far
sfilare durante la tradizionale sfilata di sabato grasso (24 febbraio), nel centro della città, organizzata dalla FOM
Contributo 45 euro (pranzi e merende
incluse), iscrizione obbligatoria a partire dal 1 febbraio-entro il 21
■ A SCUOLA DI ORTO
venerdì 2 marzo ore 15-17, cascina
San Romano
Incontro teorico sulla biologia
dei topi e consigli per prevenire
possibili danni alle coltivazioni
cole e naturalistiche; nel riconoscimento di fiori e piante campestri; nella raccolta di piante
igrofile per realizzare un giardino d’acqua
■ EDUCAZIONE AMBIENTALE
PER LE SCUOLE
Attività sospesa: 2 e 5 gennaio, 20 e 22 febbraio, 3 5 - 24 e 26 aprile, luglio, agosto, 1 novembre, 25 e 26
dicembre. Iscrizione obbligatoria
Attività per le scuole materne, elementari,
medie inferiori e superiori: esplorazione del
territorio con escursioni o biciclettate, volontariato ambientale, giochi sensoriali e di orientamento, animazioni, visite naturalistiche
■ BOSCHI DEL TEMPO LIBERO
tutti i mercoledì dalle 9 alle 12, ritrovo c.na S. Romano
L’iniziativa coinvolge un gruppo di volontari impegnati nella cura dei boschi e nel contenimento delle infestanti
Attività sospesa: 3 gennaio, 21 febbraio, 4 e 25 aprile,
luglio, agosto, 26 dicembre. Iscrizione obbligatoria
■ COLTIVA IL TUO FUTURO (18-28 anni)
da primavera-estate
Prende avvio la 3° edizione del Servizio Civile
Volontario: un’occasione per svolgere un anno
di servizio retribuito in cui coniugare un’esperienza utile per il futuro lavorativo con la soddisfazione dell’impegno civico
Iscrizione obbligatoria
■ OPERAZIONE CANALI
da ottobre a maggio
Iscrizione obbligatoria. Per alcune attività è richiesto un contributo
■ PUNTO PARCO - RECEPTION
da aprile a metà luglio, da settembre a metà ottobre; sabato: 15-19; domenica: 10-12 e 15-19
È uno spazio dove i cittadini possono trovare informazioni su Boscoincittà e su altri parchi. Dal 2006 ospita anche uno spazio dedicato al Parco agricolo sud, con opuscoli, volantini e libri per approfondirne la conoscenza. Il Punto Parco offre inoltre un servizio di
Reception per iscriversi alle iniziative programmate dal CFU
■ ESPLORANDO IL MONTE
BALDO (8-13 anni)
Vacanze di natura in montagna,
a cura di ItaliaNostra Sezione di
Verona
(Quarta edizione)
da domenica 4 a domenica 11 marzo
ore 9-17.30
Una squadra di volontari (ortisti,
pescatori, scuole, cittadini) si
occuperà della pulizia e della
manutenzione dei canali che
permettono l’irrigazione dei parchi e degli orti urbani
Info da aprile – tel. 045 953399
■ SOLSTIZIO D’ESTATE
Iscrizione obbligatoria a partire da
metà febbraio
■ LABORATORIO DI PASQUA
die e superiori per la raccolta dei
semi e la cura dei boschi
Iscrizione obbligatoria
■ FESTA D’AUTUNNO
(6-10 anni)
sabato 20 ottobre ore 14.30-17.30, cascina San Romano
giovedì 21 giugno
Un pomeriggio di gioco e festa
Biciclettata, podismo e altre idee
per esplorare il verde dell’ovest
milanese. In collaborazione con
le associazioni e i gruppi cittadini
Contributo 5 euro, gradita iscrizione
■ CANTIERI DI LAVORO
VOLONTARIO NEL PARCO
domenica 11 e 18 novembre ore 9-13
■ LIBERI TUTTI (6-12 anni)
(6-10 anni)
27-31 agosto; 3-7 settembre ore 8.3018, cascina San Romano
giovedì 5, venerdì 6, martedì 10 aprile
ore 8.30-18; ritrovo ore 8.30, cascina
San Romano
Vacanze in città per bambini,
con colazione al sacco, orario
flessibile, possibilità partecipazione giornaliera
Giochi e laboratori, con colazione al sacco portata dai partecipanti
Contributo 75 euro (5 giorni), iscrizione obbligatoria
Contributo 30/45 euro (2/3 giorni),
iscrizione obbligatoria dal 22 febbraio
- entro il 4 aprile
■ CAMPO VOLONTARIATO
■ VISITA DI STUDIO
INTERNAZIONALE (7°)
data da definire
da giovedì 27 settembre a mercoledì
10 ottobre
Visita di studio ad alcune esperienze italiane ed europee: le fioriture spontanee (coltivazioni e
paesaggi)
Campo di volontariato residenziale per la cura di Boscoincittà
(pulizia sentieri, manutenzione
recinzioni e piccoli manufatti). Il
campo è organizzato in collaborazione con Legambiente Lombardia e in concomitanza con l’iniziativa PULIAMO IL MONDO
(28, 29 e 30 settembre)
■ AVVENTURE NEL BOSCO
(6-10 anni)
11-15 giugno; 18-22 giugno; 25-29 giugno; 2-6 luglio ore 8.30-18, ritrovo ore
8.30, cascina San Romano
Vacanze di natura in città con
iscrizioni a partire da domenica 1
aprile
■ IL PARCO CRESCE
CON NOI
Contributo 135 euro, iscrizione obbligatoria
dal 15 al 19 ottobre ore 9-12.30
✁
Giornate di volontariato con le
scuole elementari (II ciclo), me-
Iscrizione obbligatoria
13
Il CFU è il centro operativo di Italia Nostra che,
dal 1974, realizza il BOSCOINCITTA’, grazie a
un contributo finanziario del Comune di Milano
e alla passione civica del volontariato cittadino.
Le attività proposte nel calendario sono ideate
e condotte direttamente dal CFU, a volte in collaborazione con Enti Pubblici (Provincia di Milano), Associazioni (Legambiente, Comitato
Salvaguardia Parco delle Cave, Comitato per il
Parco dei Cinque Comune) e altri partner (Fondazione CARIPLO, FOM – Federazione Oratori
Milanesi). I contributi, ove richiesti, partecipano alla copertura delle spese sostenute
NOTE: Se non diversamente specificato, le attività sono ad accesso libero, gratuite e adatte
a tutte le età. Durante il corso dell’anno il calendario potrà subire variazioni e aggiornamenti che verranno pubblicati periodicamente
sul sito internet www.cfu.it
Per essere informati sull’attività del CFU è possibile:
• richiedere con un fax (02 4522401) l’invio
gratuito del notiziario Sentieri in città
• iscriversi alla mailing list cliccando sul tasto
‘iscriviti alla mailing list’ della home page
del sito www.cfu.it
CFU/Italia Nostra Onlus
Boscoincittà, Via Novara 340 - 20153 Milano
Tel e fax 02.4522401 [email protected]; www.cfu.it
(da lunedì a venerdì con orario 9-12.30 e 14-18)
Altre informazioni sui parchi milanesi
www.comune.milano.it/parchiegiardini
P
Fermate mezzi pubblici
Campi basket
Parcheggi
Campi calcio
Boschi
Orti urbani
Campi bocce
Area giochi bimbi
Prati e radure
Aree cani
µ
Ä Servizi igienici
Aree agricole
✁
Boscoincittà, Parco delle Cave e Parco di Trenno sono parchi pubblici del Comune di Milano, inseriti nel
perimetro del Parco agricolo sud Milano. I primi due
sono curati quotidianamente dal Centro per la forestazione urbana (associazione ItaliaNostra).
Il Bosco è aperto tutti i giorni dell’anno, nelle ore diurne, secondo gli orari affissi agli ingressi. Il Parco delle
Cave e il Parco di Trenno sono sempre aperti.
Appuntamenti
Avventure nel Bosco
Domenica 1 aprile si sono aperte le iscrizioni alle vacanze di natura in città per
bimbi dai 6 ai 10 anni. Turni: 11-15, 1822, 25-29 giugno, 2-6 luglio. L’avventura
dura una settimana ma può restare nei ricordi anche per tutta la vita: arrampicarsi su un albero, trascorrere una giornata
in bici sui sentieri che attraversano il parco, preparare il pranzo, passare una notte nel Bosco sono esperienze fuori dal
quotidiano per chi vive in città. Quale migliore occasione delle vacanze estive per
riempire le giornate con un po’ di avventura? Contributo 135 euro. Iscrizione obbligatoria. Per i turni 27-31 agosto e 3-7
settembre le Avventure lasciano il posto
a Liberi tutti che prevede colazione al
sacco, partecipazione a singole giornate,
orario flessibile (contributo 75 euro).
Domeniche
nel Parco delle Cave
Da novembre 2006, GEV e CFU hanno
inaugurato l’apertura domenicale della
ex cabina elettrica (vedi mappa pag.14).
Ristrutturata nel 2005, la piccola struttura è già stata lo scenario di numerose
attività: prima cabina elettrica utilizzata
in occasione delle attività di estrazione
di sabbia e ghiaia, poi luogo di appuntamento tra i volontari che si sono occupati della sistemazione e della pulizia
delle aree limitrofe. Oggi, dopo la ristrutturazione e l’allestimento realizzato dal
CFU per offrire ai cittadini un luogo dove approfondire alcune tematiche naturalistiche, la struttura è un punto di informazione sul parco utilizzato anche con
le scuole. La seconda domenica del
mese le Guardie Ecologiche Volontarie
Notizie in breve
Il calendario completo
degli appuntamenti è disponibile sul sito
www.cfu.it/calendario.html
Per informazioni e iscrizioni:
[email protected] • www.cfu.it • tel. 02 4522401
CFU-Boscoincittà - cascina San Romano,
via Novara 340 - 20153 Milano
Sentieri in città
Quadrimestrale
Tiratura: 8.000 copie
Editore: ItaliaNostra Onlus, via Sicilia 66
Roma. A cura del Centro per la Forestazione
Urbana – Boscoincittà, cascina San Romano
via Novara 340 20153 Milano tel 02 4522401
Direttore responsabile: Luca Carra
Comitato di redazione: Alberto Belotti,
Milena Bertacchi (coordinamento),
Giovanni Fossati, Anty Pansera,
Sergio Pellizzoni, Maria Luisa Sangiorgio
Hanno collaborato a questo numero:
Silvio Anderloni (vice-direttore CFU);
Milena Bertacchi (promozione e sviluppo
CFU); Luca Carra (consiglio direttivo Italia
Nostra); Elvira Gerosa (bibliotecaria CFU);
Erica Pellizzoni (volontaria CFU);
Sergio Pellizzoni (direttore CFU);
Nicola Pilon (naturalista);
Felice Raposso (GEV gruppo 7);
Paolo Romiti (consiglio direttivo Parco
agricolo sud Milano); Enrica Zucca (servizio
civile volontario CFU); Manuel Bellarosa con
Simone Orsenigo, Elisa Loro, Vittoria Tosi e
Angelo Omesso (Fiori del tempo libero/CFU)
Foto e tavole: Archivio CFU (pp. 1, 3, 4, 5, 7,
8, 9, 11, 12, 14, 15); Elisa Cane (p. 5); Enrico
Fantella (p. 16); Erica Pellizzoni (p. 2); Nicola
Pilon (p. 6); Viola Zambon (p. 4)
Grafica: Stefano Montagnana/Laboratorio srl
Stampa: Arti grafiche Passoni,
via Monti Sabini 11, Milano. Registrazione n. 118
del 01/03/2004 del Tribunale di Milano
organizzano incontri tematici rivolti ai
cittadini, per fornire informazioni sul
parco e approfondire alcuni temi di natura in città. Prossimi appuntamenti: 13
Maggio (Le erbe allergeniche) e 10 Giugno (Gli alberi autoctoni)
Per informazioni
GEV gruppo 7 tel 02 48376028
[email protected]
■■ I piani di cintura urbana
Nel mese di settembre 2005, con la firma dell’Accordo di Programma, ha preso il via la redazione dei Piani di cintura
urbana (PCU) del Parco agricolo sud Milano. Divisi in cinque comparti, i PCU interessano 9 Comuni, per complessivi
4.823 ettari (di cui ben 3.430 solo a Milano), in grande prevalenza agricoli.
Regolamentati dalla normativa del Parco, i PCU sono strumenti di pianificazione ‘di dettaglio’ delle aree del Parco sud
più vicine al capoluogo. Proprio questa
vicinanza ne rappresenta la ricchezza
sia in termini di opportunità che di pericoli. Così la redazione dei PCU risulta
essere lenta e particolarmente delicata.
Infatti, accanto agli obiettivi previsti dalla normativa (contemperare le esigenze
di salvaguardia, di recupero paesistico
e ambientale e di difesa dell’attività agricola produttiva, con la realizzazione di
interventi legati alla fruizione di parco) ci
sono quelli di coloro che vogliono perseguire altri interessi, a volte poco compatibili con quelli del primo parco agricolo d’Europa.
Una corretta redazione dei PCU metterà a disposizione di un bacino d’utenza potenziale di più di due milioni di
persone un patrimonio di verde, agricoltura, percorsi, paesaggi e cultura capace non solo di migliorare la vivibilità
delle nostre città, ma anche di mettere
in moto opportunità economiche non
immaginabili fino a pochi anni fa, op15
portunità che possono giustificare il
non dare ascolto al pressante richiamo,
spesso stonato, delle solite sirene immobiliariste. Ma la volontà di modificare
la normativa e di procedere ad una revisione dei confini del Parco agricolo sud
Milano non sono certo segnali incoraggianti.
PAOLO ROMITI
■■ Orticola di Lombardia
Orticola di Lombardia (www.orticola.
org) è una associazione che da oltre 150
anni si adopera per promuovere la diffusione della cultura botanica, attraverso
la conoscenza delle piante da orto e da
giardino, della storia dell’arte dei giardini e la tutela del paesaggio naturale. Da
questo impegno è nata Orticola, mostra
mercato di fiori e piante insolite, organizzata – ogni primavera – da oltre un decennio. Quest’anno si svolgerà da venerdì 11 a domenica 13 maggio, nei
Giardini Pubblici di Porta Venezia (ingresso da via Palestro, piazza Cavour,
via Manin): la mostra-mercato è ormai
diventata una tradizione per i milanesi
che hanno a cuore la passione per le
piante e l’arte dei giardini, una occasione speciale per incontrare un centinaio
di vivaisti appassionati che presentano
piante per collezionisti e amatori, insolite e rare, annuali, biennali e perenni, aromatiche e officinali, alberi e arbusti per
giardini, terrazzi e orti. Biglietto di ingresso: 6,50 euro.
BOSCOINCITTÀ
natura, agricoltura, spazi di libertà
Boscoincittà è un parco
del Comune di Milano.
Insieme al Parco delle Cave
è progettato e curato
dal Centro per la Forestazione
Urbana dell’Associazione
ItaliaNostra, con il contributo
del volontariato cittadino
Si trova a pochi chilometri
dal Duomo, nella cintura verde
ovest Milano. È facilmente
raggiungibile con i mezzi pubblici
■ Per sostenere la realizzazione
di questi due parchi cittadini
puoi diventare socio di ItaliaNostra
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II serie/anno 4 - n.09 - Aprile 2007