PERIODICO DI INFORMAZIONI, RUBRICHE, NOTIZIE DAI SERVIZI DEL COMUNE - Direzione MARIO BERNABEI - MONTECCHIO n. 4 del 15/10/2008 - Ottobre 2008
Copia Omaggio - Poste Italiane - Tassa pagata / invii senza indirizzo
Autorizzazione concessa al Comune di Montecchio Emilia DRT/DCB/RE/ISI/Aut. n. 58/2003 del 21/11/2003
Ospedale: inaugurato
l’ampliamento del
“Franchini”
Il Presidente della
Repubblica concede a
Montecchio
il titolo di Città
879° edizione di
San Simone:
il programma
completo della
“Regina delle fiere”
In mostra al Castello
l’opera grafica di
Giorgio De Chirico
Iris Giglioli - Sindaco
Montecchio Emilia: da paese a città
EDITORIALE
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha conferito l’importante titolo al nostro Comune, già capodistretto della Val d’Enza.
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Giornata importante quella di venerdì
12 settembre per Montecchio Emilia: è
stato infatti annunciato, alla presenza
del Prefetto di Reggio Emilia, Bruno
Pezzuto, il conferimento al Comune
capodistretto della Val d’Enza del titolo di “Città” attribuito, su proposta del
Ministro dell’Interno, dal Presidente
della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano con decreto del 26 giugno
2008.
L’attribuzione dell’onorificenza è stata
sostenuta, a seguito della deliberazione del Consiglio Comunale, da una
ricca documentazione e da importanti
ricerche e relazioni storiche, trasmesse
inizialmente alla Prefettura di Reggio
Emilia che, dopo il proprio avvallo, ha
provveduto a inoltrarle al competente
Ministro dell’Interno.
La formalizzazione dell’onorificenza
è stata poi completata nella seduta
straordinaria del Consiglio Comunale
del 10 ottobre alla presenza del Sottosegretario agli Interni Michelino Davico, della Senatrice Albertina Soliani,
dell’Assessore Regionale Lino Zanichelli e della Presidente della Provincia
di Reggio Emilia Sonia Masini.
E’ quindi con orgoglio ed emozione
che ancora una volta possiamo enumerare le tante eccellenze del nostro
territorio, testimoniando come questo
prestigioso riconoscimento coroni la
lunga e importante storia di Montecchio e il suo ruolo nel distretto della
Val d’Enza come centro strategico e
sede di importanti servizi. Oltre al ricco
tessuto economico e imprenditoriale –
all’interno della società montecchiese
operano infatti attivamente tante associazioni di volontariato e in questo
senso Montecchio può essere considerata “capitale” non solo per l’economia,
ma anche per l’arte e la cultura.
Il titolo di città rappresenta anche e
soprattutto un riconoscimento per
tutti i cittadini montecchiesi, di ieri e di
oggi, che con il loro lavoro, l’impegno,
la partecipazione alla vita pubblica del
nostro Comune, hanno contribuito nel
tempo a rafforzare e consolidare le
Istituzioni e i servizi che consentono
a Montecchio di collocarsi come vero
centro di riferimento di tutto il nostro
territorio.
Anche per questo, nelle scorse settimane, ho voluto indirizzare personal-
mente una lettera a tutti i capifamiglia
di Montecchio per comunicare e condividere il raggiungimento di questo
prestigioso traguardo. Un onorificenza
quindi di cui andare giustamente fieri
ed orgogliosi, che deve però essere, al
contempo, uno stimolo forte ed autorevole per tutti noi, per continuare con
ancora più decisione e consapevolezza
nella strada del progresso di quella che
adesso, a pieno titolo, possiamo davvero chiamare la nostra CITTA’.
Il nuovo stemma della Città di Montecchio
Con la concessione del titolo di Città, si è modificato lo stemma della
Città di Montecchio Emilia che, nella sua nuova versione, presenta una
corona turrita, formata da un cerchio d’oro aperto da otto pusterle
(cinque visibili), con due cordonate
a muro sui margini, sostenente otto
torri (cinque visibili), riunite da cortine di muro.
Nello scudo compare un anello rosso
caricato di otto rose d’oro bottonate d’azzurro, con al centro le lettere
capitali L ed M ( Lionello Marchese),
sormontate da segni di abbreviazione. L’anello è sormontato da pietra preziosa circondata da palline di
rosso. Questo nuovo stemma va a modificare lo storico emblema di
Montecchio Emilia concesso dal Marchese Lionello d’Este nel 1442.
SANITà
Il nuovo ospedale
“Franchini”
Una struttura moderna e all’avanguardia a
servizio di tutto il territorio
E’ stato inaugurato sabato 4 ottobre alla presenza
dell’Assessore Regionale Giovanni Bissoni, del Presidente della Provincia di Reggio Emilia Sonia Masini e del Sindaco di Montecchio Emilia Iris Giglioli, il
nuovo padiglione dell’Ospedale “Ercole Franchini”.
Si tratta del completamento realizzativo di una
iniziativa importante, in cui ogni aspetto è stato
curato con la massima attenzione progettuale per
potere mettere a disposizione dei Cittadini della
Val d’Enza e delle zone adiacenti una struttura veramente razionale.
All’origine dell’intervento vi erano le criticità della
vecchia struttura risalente al 1950 con tutti i limiti,
a livello funzionale, dovuti alle conoscenze tecnicosanitarie del momento e alle esigenze assistenziali
locali dell’epoca.
L’aumento della superficie complessiva dell’Ospedale ha determinato anche la necessità di un incremento delle aree di parcheggio, criticità questa che
ha trovato un’adeguata soluzione con la positiva
collaborazione del Comune di Montecchio Emilia.
Una struttura quindi profondamente rinnovata
che può finalmente iniziare a essere considerata,
a pieno titolo, una struttura moderna, razionale e
in grado di sostenere tranquillamente il confronto,
anche per gli aspetti strutturali, infrastrutturali ed
impiantistici con le migliori realtà Ospedaliere similari della nostra Regione.
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879° EDIZIONE SAN SIMONE
San Simone, la regina delle fiere
Tre giorni di fiera per una rassegna che sfida il tempo e che è diventato un appuntamento fisso per reggiani e parmigiani
La Fiera di San Simone è la tradizionale compagna d’autunno per decine
di migliaia di reggiani e parmigiani
che mettono questa manifestazione
ormai tra gli appuntamenti impedibili del calendario.
Un fascino che le deriva dalla storia,
dalla tradizione di una fiera che affonda le sue radici nei secoli (quest’anno
sarà la 879° edizione) e che ha da
sempre rappresentato un punto di
incontro e di vendita fondamentale
per gli operatori del commercio, artigianato e dell’agricoltura.
Montecchio è da questo punto di vista
il baricentro territoriale che mette in
relazione l’economia della montagna
e quella di pianura, i flussi produttivi
reggiani e parmigiani, il mondo agricolo con l’industria di trasformazione
e la manifattura. In questi anni la Fiera
di San Simone ha rafforzato ulteriormente la sua grande attrazione commerciale e produttiva accogliendo
oltre 500 operatori da tutta Italia.
L’economia, quindi, è da sempre il
grande traino ed il “motore” di San
Simone: oggi la Fiera vanta circa 350
bancarelle degli ambulanti ed oltre
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un centinaio di espositori del mondo
agricolo e commerciale rappresentativi di tante regioni italiane. Oltre a
loro anche mercatini dedicati al mondo agricolo e all’artigianato artistico.
Settore trainante resta sempre quello
della meccanica per l’agricoltura con
le ultime proposte tecnologiche sul
mercato; notevole anche la mostra
delle autovetture con otto case automobilistiche presenti, poi, ovviamente, una vastissima offerta in campo
alimentare ed eno-gastronomico, con
prodotti tipici da ogni parte d’Italia.
Ma San Simone è anche e soprattutto
la valorizzazione ed il prestigio della
Rassegna di Antiquariato. Montecchio vanta infatti la Mostra più antica
d’Italia del settore – quest’anno è la
45° edizione – grazie ad un’intuizione
geniale di alcune personalità locali
e alla tradizione delle botteghe del
legno che nei decenni scorsi diedero linfa e visibilità alla tradizione del
mobile rustico reggiano.
La mostra ospita circa 40 espositori
qualificati con un’ampia e raffinata
proposta di pezzi dal 1600 ai primi
del ‘900, ed è da ritenersi la vera manifestazione delegata a rappresentare, con fierezza e qualificata ricerca, lo
stile ed i lavori artigianali reggiani dei
secoli scorsi. In mostra non solo mobili ma anche oggettistica, ceramiche,
libri antichi, cornici, argenti, gioielli,
stampe, oggetti in ferro battuto e
molto altro. La rassegna si tiene nei padiglioni delle
Industrie Montali su strada Aiola.
In una fiera così imponente – 50.000 almeno le presenze nei tre giorni di mercato – l’economia non può
che andare a braccetto con la cultura e con l’arte. Il
castello è sempre protagonista dell’evento fieristico
con eventi che ogni anno portano a Montecchio autentici capolavori dell’arte: quest’anno, in occasione di
San Simone, il Castello ospita una mostra con opere
di Giorgio De Chirico. Da qualche anno si è poi consolidata la Mostra del Frutto Antico, presso l’edificio ex
Capolo, di fianco al Palazzetto dello Sport, nel centro
della mostra commerciale; si tratta di una esposizione
che valorizza il recupero e la tradizione di uno straordinario patrimonio di ricchezza biologica. Molte varietà di frutta sono ormai scomparse dai punti vendita,
ma per fortuna alcuni appassionati hanno preservato
centinaia di varietà nel frutteto domestico che richiamano direttamente i sapori e la cultura del mondo
contadino di una volta. La mostra è organizzata in collaborazione con l’Istituto Tecnico Agrario “Bocchialini”
di Parma e con l’Istituto Agrario “Zanelli” di Reggio
Emilia.
In questi anni l’Amministrazione Comunale ha poi
lavorato alacremente per una costante riqualificazione dell’evento, soprattutto in relazione a percorsi più
protetti e vivibili e ad una migliore accoglienza per i
visitatori. La fiera è ormai quasi interamente disposta
su una sola fila di bancarelle rendendo così più agevole, sicura e godibile la visita. A causa della presenza di
alcuni cantieri solo per quest’anno un ramo di mercato sarà disposto anche su via Grandi (lato est).
Sarà infine in funzione ancora il servizio navetta per
arrivare comodamente in centro dal parcheggio
dell’azienda Dieci.
Piazza della Repubblica,
5 idee in mostra
In occasione della Fiera di San Simone – nelle
giornate di Sabato 25 e Domenica 26 - saranno
esposte nella Casa del Teatro in via D’Este le idee
progettuali pervenute in Comune in seguito al
Concorso di Idee sulla riqualificazione di Piazza
della Repubblica indetto dall’Amministrazione
Comunale. Si tratta di cinque elaborati che sviluppano progettualità e proposte per il futuro
della piazza e che sono state oggetto di un’attenta valutazione da parte della Commissione
giudicatrice. Lo spazio è aperto a tutti i cittadini
nelle due giornate dalle ore 10 alle ore 12 e dalle
15 alle 18,30.
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879° edizione san simone
San Simone 2008: il programma
Tutti gli eventi e le manifestazioni della Fiera
Anteprima
della fiera
>>> Sabato 18 ottobre
ore 17.00 - Castello Medievale
Biennale del Paesaggio
“Il Piano Strategico Valle dell’Enza
2010 Verso una tutela attiva”
Conferenza dell’Architetto tedesco
Andreas Kipar
>>> Domenica 19 ottobre
ore 17.30 - Castello Medievale
Inaugurazione della mostra
GIORGIO DE CHIRICO
“Una scrittura di sogni.
Opere di grafica dal 1929 al 1974”
Una esposizione di oltre 50
capolavori della grafica, firmati dal
maestro del Surrealismo italiano,
nelle raccolte dei collezionisti
reggiani.
879° Fiera
di San Simone
>>> Sabato 25 ottobre
ore 10.00 - Castello Medievale
Ritrovo delle autorità
Partenza del corteo inaugurale
delle iniziative della fiera
>>> Domenica 19 ottobre
Lunedì 8 dicembre
Castello Medievale
Giorgio De Chirico
Una scrittura di sogni
Opere di grafica dal 1929 al 1974
Una esposizione di oltre 50
capolavori della grafica, firmati dal
maestro del Surrealismo italiano,
nelle raccolte dei collezionisti
reggiani.
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>>> Sabato 25 ottobre
Domenica 2 novembre
45° Rassegna di Antiquariato
“San Simone”
35 espositori reggiani e parmigiani
con mobili rustici della Val d’Enza
Sabato e festivi: dalle 10.00 alle
20.00 - Feriali. dalle 15.00 alle 20.00
Padiglione espositivo Industrie
Montali - Strada Aiola
>>> Sabato 25 e
Domenica 26 ottobre
Sapori e colori di un tempo
“Mostra del frutto antico”
in collaborazione con Istituto
Tecnico Agrario “F. Bocchialini” di
Parma, Istituto Tecnico Agrario “A.
Zanelli” di Reggio Emilia, Istituto
Tecnico Agrario “Don Lazzero” di
Montechiarugolo.
“I funghi del reggiano”
in collaborazione col gruppo
micologico ”R. Franchi” di Reggio
Emilia
Orari di apertura:
ore 9.30-12.30 / 15.00-18.30
Edificio Ex Capolo
a fianco del Palazzetto dello Sport
>>> Da Sabato 25
a Lunedì 27 ottobre
Palazzetto dello Sport – Via Fratelli
Cervi
Mostra Agricola Commerciale
Mostra delle macchine agricole e
nuove tecnologie per l’agricoltura
Stand con produzioni locali agroalimentari, prodotti commerciali e
artigianali
“Montecchio città dell’auto” –
Esposizione di automobili d’epoca
>>> Sabato 25 – Domenica 26
Casa del Teatro
(10.00 -12.00/15.00 - 18.30)
Mostra delle idee progettuali
partecipanti al concorso per la
riqualificazione della piazza
>>> Sabato 25 ottobre
Domenica 2 novembre
Portici di Piazza della Repubblica, 14
PERCORSI PITTORICI
Collettiva di pittori montecchiesi
Maria Luisa Alpi – Graziano Gilli –
Giuseppe Savoca
>>> Sabato 25 ottobre
Martedì 28 ottobre
Via Don Pasquino Borghi, n. 4
Personale pittorica di Francesco
Lusetti
>>> Sabato 25 ottobre
Lunedì 27 ottobre
(10.00 - 19.00)
Via IV Novembre
(di fronte al Palazzetto)
L’ars canusina
Nel segno di Matilde
>>> Domenica 26 ottobre
Zona Scuole
Mercatino dell’antiquariato
Tanti espositori per immergersi nel
fascino delle piccole cose belle di
una volta
>>> Sabato 25
Martedì 28 ottobre
Piazzale Mercato Nuovo
LUNA PARK
Tradizionali giostre per bambini
>>> Sabato 25 e
Domenica 26 ottobre
Contrada Grande
Mercatino dell’artigianato artistico
Selezionati espositori, insoliti oggetti con tutto il
fascino del “fatto a mano”
>>> Domenica 25 ottobre
Via Jones Del Rio
Campagna amica. Esposizione e vendita di
prodotti della terra
Iniziative collaterali
>>> Giovedì 6 novembre
Castello Medievale, Sala della Rocca
Montecchio ad Arte
Premiazioni e riconoscimenti ai cittadini
montecchiesi distintisi nel mondo della cultura,
dell’economia, dello sport e del volontariato
>>> Mercoledì 12 novembre
Castello Medievale, Sala della Rocca
Presentazione del libro di Pina Tromellini
“VITE ADOTTATE”
>>> Martedì 18 novembre
Castello Medievale, Sala della Rocca
Presentazione del libro di Franco Boni
“MONTECCHIO E LA GRANDE GUERRA”
(in omaggio ai presenti la ristampa anastatica
dell’opuscolo “Montecchio agli eroici suoi figli”)
Manifestazioni sportive
>>> Domenica 26 ottobre
Laghetto di pesca sportiva
Gara di pesca sportiva alla carpa
>>> Domenica 26 ottobre
Ippodromo di Montechiarugolo
XX Gran Premio San Simone 2008
Pony e animazione per bambini
Anticipazioni
>>> Dal 15 novembre 2008
al 24 gennaio 2009
Castello Medievale, Sala della Rocca
Caffè Letterario
Un appuntamento di incontri con gli autori e gli
artisti montecchiesi, al sabato pomeriggio nella
suggestiva cornice del Castello Medievale
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MOSTRE
Giorgio De Chirico: una scrittura di sogni
Fino all’ 8 dicembre oltre 40 pregevoli opere esposte al castello
Il Comune di Montecchio Emilia, dopo
le ultime rassegne dedicate all’arte del
‘900 italiano, si riconferma protagonista nella divulgazione dell’arte del secolo scorso presentando una esposizione dell’opera grafica di Giorgio De
Chirico, nel trentesimo anniversario
della sua scomparsa.
Inaugurata domenica 19 ottobre, alla
presenza del Sindaco A. Iris Giglioli,
la mostra sarà visitabile fino a lunedì
8 dicembre nell’incantevole Castello
Medievale.
Il titolo della mostra, “Una scrittura di
sogni”, si rifà alla definizione che il pittore e scrittore toscano Ardengo Soffici da dell’opera dechirichiana in un
suo scritto del 1914; ma lo stesso De
Chirico riconduce il disegno alla sua
origine, come ideogramma, e afferma:
«Nelle antiche scritture di origine egiziana si vede confermata la tesi che il
pensiero è un’immagine, o visione, per
il fatto stesso che le prime scritture
erano dei disegni delle cose descritte».
I visitatori della mostra avranno modo
di soffermarsi su acqueforti e litografie che coprono la quasi totalità delle
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tematiche affrontate dall’autore e che
talora anticipano posteriori capolavori
pittorici,in una sorta di “prova generale” della sua arte maggiore. Senza
dubbio, le oltre quaranta opere grafiche presenti, che hanno per soggetto
i Paesaggi metafisici, i Bagni Misteriosi,
i Manichini, i Combattimenti di gladiatori, i Cavalli e la Mitologia classica,
coprono uno spettro completo del
percorso filosofico e dell’evoluzione
del pensiero e dell’arte del Pictor Optimus. La mostra, accompagnata da un
prestigioso catalogo a cura di Maria
Luisa Gozzi, sarà ulteriormente impreziosita dal fatto che le opere esposte,
tutte provenienti da collezioni private,
sono – di norma – difficilmente visibili
al pubblico. La produzione grafica delle acquaforti dell’artista è qui egregiamente rappresentata da rari esemplari
pubblicati alla fine degli anni ‘20 (Gli
Archeologi II del 1927, Combattimento di Gladiatori e Scuola di Gladiatori
del 1928, Ritratto di Maria Lani del
1929, Bagni Misteriosi del 1935), fino
alle opere più recenti edite negli anni
‘70 (Bagni pomeridiani; Bagni misteriosi; Personaggi; Il Ritornante).
All’interno della esposizione montecchiese viene presenta la serie completa biffata (la cui lastra originale è
stata cioè sfregiata e resa così non più
riproducibile) delle sei litografie della
cartella delle “Metamorphosis”, pubblicata a Parigi nel 1929 dalle Edition
des Quatre Chemines e, in tiratura numerata, quella a colori a titolo “Villa sul
mare”.
Sono inoltre esposte una litografia della serie “Mythologie”, nota anche con il
nome di “Bagni Misteriosi”, pubblicata nel 1934 a Parigi dalle Edition des
Quatre Chemines con un testo di Jean
Cocteau e tirata da Desjobert; due del-
le litografie della serie dell’”Apocalisse”
pubblicata nel 1941 a cura di Raffaele
Carrieri per le Edizioni della Chimera
con l’introduzione a cura di Massimo
Bontempelli; la serie completa delle
sei litografie intitolata “Cavalli e Ville”
edita nel 1954 da Carlo Bestetti; una
delle due litografie della cartella “Auf
der Galerie” edita a Francoforte nel
1969 da Gotthard de Beauclair con un
testo di Kafka.
Troviamo poi la serie completa della
cartella “I Cavalli” edita nel 1948 e alcune tra le migliori opere litografiche
realizzate da De Chirico tra il 1966 e il
1974, tra le quali citiamo Ettore e Andromaca I, Le Sibille, L’Ospite dei Bagnanti misteriosi, I Gladiatori nell’arena, I miei amici orientali e la grande
litografia Gli Archeologi del 1970.
È inoltre presente in mostra la Cartella
“Concilium Lithographicum” edita nel
1968 dalla Libreria Prandi, a ricordo
della precedente edizione - curata da
Velso Mucci tra il 1944 e il 1947 - che
contiene l’opera grafica di De Chirico
“Cavalli antichi sulle sponde dell’Egeo”.
Oltre alla produzione grafica, in mostra sono esposti i volumi: “Apocalisse”
con 20 illustrazioni, “Mythologie”, l’importante romanzo scritto dallo stesso
De Chirico “Hebdomeros” (1929) e il rarissimo ed enigmatico “Maria Lani” con
originali di Matisse e Derain, oltre che
naturalmente di De Chirico.
Gli impianti sportivi
rimessi a nuovo
Realizzati importanti lavori su tutte le
strutture sportive montecchiesi
Si è chiusa un’estate davvero “intensa” per l’impiantistica sportiva di Montecchio, con una serie di interventi che hanno – e stanno mettendo - davvero a nuovo le
strutture comunali per un paese che ha grande “fame”
di sport.
Palazzetto dello Sport: sono stati effettuati lavori di
manutenzione che hanno interessato il solaio di copertura e il controsoffitto, oltre che il completo rifacimento degli impianti luci e audio della struttura. Sono
stati svolti anche lavori di manutenzione del parquet
ed effettuata la tinteggiatura interna. Un intervento
imponente che riconsegna agli sportivi montecchiesi
un impianto quasi completamente rinnovato e ammodernato.
Anche al Centro sportivo Lino Notari la promozione
del Montecchio Calcio nella categoria superiore e l’incremento degli utenti della scuola calcio hanno portato alla decisione di ampliare gli spogliatoi e di migliorare la logistica interna degli spazi del campo sportivo,
compresa la messa a norma della tribuna ospiti.
Importanti lavori di riqualificazione anche al centro
sportivo Silvio D’Arzo che sarà oggetto in questi mesi
di una rivisitazione dovuta alla costruzione della nuova
struttura della Coop Nordest e delle opere di urbanizzazione relative. Sono iniziati i lavori che consegneranno al centro sportivo un nuovo campo di calcio in erba
sintetica (superficie m. 60x40): Montecchio diventa
così uno dei primi Comuni in provincia – dopo Reggio
- a dotarsi di un impianto innovativo e moderno per il
calcio ed il calcetto. Sono previsti inoltre anche il rifacimento del campo di allenamento mentre sul campo
principale si è intervenuti con un’opera di manutenzione straordinaria.
Sono in corso interventi di manutenzione straordinaria
anche nella palestra delle scuole elementari e, da parte
della Provincia, anche nella palestra “Silvio D’Arzo”.
Non si tratta ovviamente di interventi risolutivi per
le problematiche dello sport a Montecchio, ma sono
comunque uno sforzo consistente per qualificare ulteriormente gli spazi esistenti. Un particolare ringraziamento ed elogio va alle società sportive protagoniste
dirette degli interventi (sia con lavori svolti in proprio
che con anticipazioni di risorse, sia con l’indispensabile
assistenza durante i lavori in corso).
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SERVIZI
Nasce l’Unione dei comuni
Uno strumento flessibile ed efficace per gestire i servizi sovracomunali
Il giorno 25 settembre 2008, nella Sala
della Rocca del Castello di Montecchio
Emilia, si è tenuto il primo consiglio
dell’Unione Val d’Enza.
Tra i punti all’ordine del giorno la presentazione degli indirizzi generali di
governo nonché la comunicazione della
composizione della Giunta e del Vicepresidente nominato ovvero il Sindaco di
Montecchio Emilia Iris A. Giglioli.
Nella stessa seduta si è proceduto, inoltre,
all’ individuazione della composizione
dei gruppi consiliari nonché dei relativi
capigruppo che risultano essere:
Bertani Marco per il gruppo di maggioranza denominato “Democratici per la
Val d’Enza”
Reverberi Giacomo per il gruppo di
minoranza denominato “Lega Nord Padania”
Nardini Stefano per il gruppo di minoranza denominato “P.D.L.”
Lasagni Renzo per il gruppo di minoranza denominato “La Sinistra”
Usai Donata per il gruppo di minoranza
denominato “Via Emilia”
In ottemperanza a quanto prescritto nello Statuto dell’Unione, poi, si è proceduto
all’approvazione delle convenzioni relative alla polizia municipale ed alla protezione civile nonché all’approvazione della convenzione relativa all’ufficio paghe.
Infine nella stessa seduta si è proceduto
alla nomina del Revisore dell’Unione.
Questo importante passaggio istituzionale ha sancito l’avvio dell’Unione tra i
Comuni della Val d’Enza, Comuni che già
operavano in sinergia sul territorio ma
con forme associative diverse. (Associazione Intercomunale prima e Consorzio
poi). L’Unione è operativa dal 01 ottobre
2008 e gestirà le due funzioni conferite
ovvero polizia municipale e protezione
civile. Il modello Unione di Comuni rappresenta oggi una risposta concreta e
che da significato al principio di sussidiarietà e di adeguatezza. Per i Comuni più
piccoli essa non solo consente di esercitare al meglio le funzioni o di mantenere
alcuni servizi ma fornisce anche e soprattutto la possibilità di migliorare la qualità
e la quantità delle prestazioni erogate.
L’Unione, infatti, si dimostra capace di
una flessibilità adeguata alle diverse realtà, garantisce inoltre una maggiore forza
politica nello scenario regionale nonché
una migliore capacità di governo territoriale per i Comuni, sia di piccole che di
medie dimensioni.
Vanno sottolineati i vantaggi che possono essere conseguiti nel passaggio
da una forma associativa “soft” alla costituzione di una Unione in termini di
partecipazione, di organizzazione, di ottimizzazione egualitaria dei servizi, di più
forte rappresentanza politica nell’amministrazione del territorio. La seduta è
stata vivace ma assolutamente costruttiva volta a porre le basi per un leale
confronto tra maggioranza e minoranza;
in modo particolare si sottolinea l’invito
rivolto alle minoranze di vedere l’Unione come la sede in cui poter dibattere
su temi importanti quali quelli collegati
allo sviluppo del territorio alla materia
ambientale, alle infrastrutture nonché al
funzionamento di servizi rilevanti della
pubblica amministrazione
Operativa a Montecchio l’agenzia per l’affitto
Il nostro comune è il primo in provincia a dare il via al nuovo servizio di Acer per facilitare l’incontro tra domanda e offerta di alloggi in affitto
“Il Comune di Montecchio Emilia ha
aderito con profonda convinzione al
protocollo d’intesa che ha sancito la
nascita dell’Agenzia per l’Affitto nella
nostra provincia e ha approvato per
primo le convenzioni per attivare questo servizio nell’ambito del proprio
territorio. Il problema del reperimento
di alloggi in affitto a prezzi contenuti
non riguarda più soltanto le fasce deboli della popolazione, ma anche quel
ceto definito “medio” che oggi con due
stipendi non riesce più a far fronte al
costo della vita. È nostro dovere etico,
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sociale e politico porre quindi un’attenzione crescente anche a quelle che
si attestano come le “nuove fasce di
povertà” e offrire loro opportunità e
servizi nuovi per garantire una buona
qualità di vita.” Queste le parole che
il Sindaco, Iris Giglioli, ha pronunciato
nel corso della conferenza stampa di
presentazione del Progetto Affitto Sicuro.
Quanti sono gli appartamenti che i
proprietari preferiscono tenere vuoti
per paura di non riuscire a riscuotere
regolarmente l’affitto, di subire dan-
neggiamenti o di dover affrontare lunghi iter per liberare l’alloggio in caso
di necessità? E quante sono le persone
e le famiglie che, pur beneficiando di
un reddito fisso, faticano a sostenere i
prezzi di affitto del libero mercato?
L’Agenzia per l’Affitto si propone
l’obiettivo di dare una risposta concreta ai bisogni abitativi delle famiglie, da
un lato tutelando i proprietari dai rischi di morosità e di danneggiamento
dei propri alloggi e dall’altro offrendo
agli inquilini alloggi privati a canoni d’affitto più vantaggiosi rispetto a
quelli offerti dal mercato.
Questo servizio sarà supportato da un Fondo Provinciale di Garanzia – di Euro 250.000 - volto a tutelare il
proprietario da eventuali morosità del canone d’affitto
e insolvenze del conduttore relative a spese condominiali e oneri accessori, e offrire la parziale copertura di
danni all’immobile, delle spese legali e procedurali, sia
per il recupero della morosità che per lo sfratto e l’eventuale rilascio dell’alloggio.
“L’Agenzia per l’Affitto – ha spiegato l’Assessore provinciale Marcello Stecco – è riuscita a unire interlocutori
pubblici e privati per avviare un progetto importante di
welfare locale che tiene conto delle esigenze reali dei
Cittadini.
Il Comune di Montecchio, che è noto per avere una tradizione di buon governo, avviando questo nuovo servizio dimostra di voler continuare ad investire per il bene
della propria Comunità e ne rafforza il livello sociale ed
economico”.
Il canone di affitto sarà calcolato in base agli Accordi
territoriali dei Comuni della Provincia di Reggio Emilia e
Acer si farà carico della sua riscossione tramite emissione di bollettino postale. In caso di accordo con il datore
di lavoro, sarà possibile trattenere direttamente l’importo dell’affitto dalla busta paga dell’inquilino. Il proprietario dell’alloggio a sua volta riceverà mensilmente
il bonifico bancario da Acer sul conto corrente indicato
al momento della stipula del contratto.
Ai proprietari è richiesto di consegnare alloggi in buono stato, in regola con le garanzie di conformità degli
impianti elettrici e termoidraulici e di essere disponibili a sottoscrivere un contratto a canone concordato o,
nel caso di contratto stipulato direttamente con Acer, a
concedere l’eventuale sub-locazione.
L’abbinamento tra proprietario ed inquilino verrà effettuato da Acer in accordo con il proprietario, sulla base
delle esigenze del richiedente e secondo criteri di sostenibilità dell’affitto rispetto al reddito.
Nel caso in cui il locatario avesse bisogno di rientrare in possesso del proprio appartamento – perché ad
esempio un figlio si sposa o cambiano le necessità del
proprietario – l’Agenzia per l’Affitto si impegna ad offrire una soluzione alternativa agli affittuari per liberare
l’alloggio nel minor tempo possibile.
Ai potenziali inquilini Acer, per poter offrire alloggi privati a canone concertato, chiederà di essere residenti o
svolgere un’attività lavorativa nel Comune o avere comunque comprovate necessità di prossimità familiare.
Non dovranno essere proprietari di immobili o titolari
di diritti di usufrutto, uso o abitazione (in forma totalitaria) su immobili ubicati nell’ambito comunale; non
dovranno risultare assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica; infine non dovranno risultare con
sfratto in corso per morosità.
11
AMBIENTE
Giornate ecologiche
Importante intervento nell’area dell’isola ecologica
L’incendio che ha colpito la stazione
ecologica di Via San Rocco nel giugno
del 2007 ha interessato anche una rilevante porzione della vegetazione ripariale della canalina irrigua posta sul
lato est dell’impianto. In primavera,
alla ripresa della stagione vegetativa,
si è potuto constatare che solo alcune
delle piante si erano riprese e che si
rendeva necessario un intervento di
manutenzione straordinaria finalizzato all’abbattimento ( per motivi di
sicurezza ) delle alberature di grosse
dimensioni dissecate ed alla pulizia
della vegetazione arbustiva in modo
tale da favorire lo sviluppo delle pian-
te rimanenti e consentire l’esecuzione
di una corretta manutenzione ordinaria della fascia di rispetto che sta tra
il canale e la recinzione del canile comunale e della stazione ecologica.
L’intervento nel suo complesso risultava abbastanza oneroso, ma grazie alla collaborazione dei cacciatori
volontari è stato possibile eseguirlo
ricorrendo a ditte esterne solo per le
operazioni di abbattimento dei grandi
alberi. Lo scorso mese di luglio infatti,
nell’ambito delle cosidette GIORNATE ECOLOGICHE , cacciatori volontari
dell’ATC-RE3 COLLINA hanno messo a
disposizione della collettività tempo
ed energie effettuando un importante ed utile lavoro di sramatura , raccolta della ramaglia e pulizia dell’area
danneggiata dal fuoco. L’intervento
ha interessato una superficie pari a
circa 1.000 mq che si presenta ora
sgombra ,pulita e di facile manutenzione ordinaria.
Nella speranza di proseguire questa
proficua collaborazione anche negli
anni venire , mediante lo svolgimento di altre GIORNATE ECOLOGICHE ,
l’Amministrazione Comunale desidera, da queste pagine ringraziare tutti
i cacciatori che hanno partecipato
all’iniziativa.
Nuova energia per l’ospedale Franchini
Approvato il progetto per la costruzione di un importante elettrodotto
Nel corso della sua ultima seduta il
Consiglio Comunale di Montecchio
ha approvato il progetto presentato
da Enel per la ricostruzione di un importante elettrodotto.
L’opera si è resa necessaria in quanto
l’ampliamento dell’Ospedale Franchini, che verrà inaugurato tra breve,
richiede un aumento di potenza che
sarà raggiunto implementando una
linea in parte esistente e in parte in
nuovo tracciato.
Crediamo vadano sottolineate caratteristiche tecniche di tutto riguardo
sul piano tecnologico, ma anche sul
piano ambientale, riguardo alla salvaguardia dall’inquinamento elettromagnetico, in ottemperanza alle
norme regionali, statali ed europee in
materia.
Infatti la parte aerea, in aperta campagna, a partire dal confine con Sant’Ila-
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rio, sarà realizzata con cavo Elicord
costituito da conduttori isolati, schermati e fune portante.
Verranno quindi sostituiti i pali di sostegno esistenti, con altri più adatti
alle nuove caratteristiche del cavo.
L’aspetto più innovativo riguarda la
maggior parte del tracciato (3282 mt),
in avvicinamento dell’ abitato, che
verrà sotterrata in strade comunali e
terreni agricoli, a profondità tale da
non costituire ostacolo alle normali
operazioni colturali e non presenterà alcun problema di esposizione
all’elettromagnetismo.
Tra l’altro in questo modo si riducono fortemente le distanze di rispetto,
liberando da vincoli di servitù una
parte importante del territorio interessato dal tracciato. Il nuovo elettrodotto fornirà un servizio ancora più
affidabile agli attuali utenti e garanti-
rà adeguate disponibilità energetiche
al nostro ospedale, ma anche al Polo
Scolastico ”Silvio D’Arzo”, alla nuova
sede Coop ed al quartiere che sorgerà nei pressi. Com’è stato illustrato in
Consiglio Comunale, valutiamo positivamente un‘opera importante e
necessaria alle nostre infrastrutture e
al sistema produttivo. Ma soprattutto,
vogliamo sottolinearlo, un’opera che
parte da presupposti di salvaguardia
e rispetto per l’ ambiente.
POLITICHE SOCIALI
Inaugurata
“Villa dei Cedri”
L’edificio di proprietà comunale
ospita 4 alloggi per anziani a Villa
Aiola
Sabato 6 settembre a Villa Aiola di Montecchio Emilia
si è tenuta l’inaugurazione di 4 alloggi che sono stati
consegnati ad altrettanti anziani montecchiesi. Si tratta di uno stabile di proprietà comunale, denominato
“Villa dei Cedri” recuperato grazie anche a un contributo regionale volto a finanziare interventidi edilizia residenziale pubblica. Nello specifico - la ristrutturazione
della palazzina e il suo adeguamento - hanno comportato una spesa di circa 200mila euro, metà sostenuta
dal Comune e l’altra metà coperta con un contributo
della Regione Emilia Romagna.
L’assegnazione degli alloggi è avvenuta tramite un
bando pubblico.
All’inaugurazione hanno preso parte il sindaco prof. A.
Iris Giglioli, entusiasta del progetto e artefice del taglio
del nastro, monsignor Vezzosi per la benedizione, vari
amministrazioni comunali, esponenti della Provincia,
rappresentanti del consiglio di quartiere, operatrici del
sociale, gli anziani del centro diurno di Montecchio,
agenti della Muncipale e il maresciallo Chiuri.
La predisposizione all’accoglienza e la coesione della
comunità aiolese potranno certamente rappresentare
un valore aggiunto per la qualità della vita degli anziani che abiteranno nel nuovo edificio.
La categoria sociale di pensionati anziani si misura
spesso con difficoltà economiche e può trovare difficoltà nell’affrontare affitti di libero mercato.
Questa operazione si inserisce in un quadro molto più
ampio di politiche abitative e di politiche a favore degli
anziani.
Per quanto riguarda le politiche per la terza età gli
interventi spaziano da proposte residenziali e semiresidenziali a supporto alle famigli tramite l’assistenza
domiciliare, dall’erogazione di contributi economici a
interventi assistenziali organici, dalla promozione del
benessere psicologico e fisico alla proposta di interventi di comunità più articolati.
Anche rispetto alle politiche per l’abitazione le nuove
unità abitative rappresentano un tassello di un mosaico di opportunità che il Comune di Montecchio mette
a disposizione.
13
tecnologia e salute
Antenne per la telefonia
I pareri di autorevoli esperti su una questione molto dibattuta
Da qualche tempo viviamo con particolare attenzione un tema quale quello
dell’ impianto di nuove Stazioni Radio
Base (SRB) sul nostro territorio.
Sono apparsi numerosi articoli sulle
cronache locali, è sorto un Comitato di
cittadini, sono stati attivati percorsi di
natura politico- amministrativa ( interpellanze, ecc…..).
Da parte nostra abbiamo rifiutato un
approccio in termini di scontro polemico su un tema tanto delicato, e questo
per almeno tre ragioni:
- l’Amministrazione in materia di SRB
non ha altri scopi da perseguire se non
i compiti che le vengano assegnati dalle norme di legge ( nazionali e regionali
) e le proprie specifiche competenze
urbanistiche e ambientali ( in collaborazione con ARPA e AUSL );
-riteniamo che le polemiche vadano
spesso in direzione contraria rispetto
ad una attenta e serena valutazione
delle problematiche connesse alle SRB
( e all’ elettromagnetismo in generale )
in rapporto alla salute umana;
-la vita di ognuno di noi è ormai sempre più spesso interessata nel quotidiano da strumenti e tecnologie complesse di cui molti degli stessi utilizzatori
conoscono ben poco. Da qui a volte la
percezione di un pericolo ( tanto più
minaccioso quanto più sconosciuto),
una percezione che non si intende certo banalizzare, ma a cui anzi va risposto
con gli elementi di ragionevole certezza che solo la ricerca scientifica più aggiornata e accreditata può offrire.
Per questa ragione, e come iniziale
contributo ad una condivisione delle
conoscenze, abbiamo chiesto ad alcuni
esperti di sintetizzare le loro opinioni in
merito al problema.
Prof. Roberto Coisson, nostro concittadino e docente di Fisica all’ Universita’
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di Parma,
“Nello spazio che ci circonda ci sono
campi elettromagnatici che vengono
da un gran numero di sorgenti: trasmettitori radio e TV, linee elettriche
ad alta tensione e casalinghe, radar, ripetitori di telefoni cellulari e i cellulari
stessi, satelliti per telecomunicazioni e
GPS, automobili, apparecchiature casalinghe come televisori, frullatori, lavatrici, frigoriferi, radio, computers e forni a
microonde (non parliamo di luce e di
raggi X, anch’ esse onde elettromagnetiche).
Sono fonti a diverse frequenze che variano da 50 cicli al secondo (linee elettriche) a migliaia (scintille dei motori
elettrici) a decine di milioni (radio e TV)
a 1-2 miliardi (telefoni cellulari, forni a
microonde) a 3-10 miliardi (radar).
Il campo elettrico di un’onda elettromagnetica (campo ad alta frequenza)
si misura in Volt/metro, e la cosiddetta
“intensità” dell’onda (potenza/superficie) si misura in Watt/metroquadro.
Per esempio 6 V/m equivale a circa 0,1
W/m2; 60 V/m equivale a 10 W/m2.
I telefoni cellulari GSM ricevono frequenze da circa 900 a 1900 Mhz (milioni
di cicli al secondo), gli UMTS fra 2100 e
2200, mentre le reti locali (WLAN, Wi-Fi)
e i forni a microonde fra 2400 e 2500.
Le antenne dei ripetitori emettono un
fascio di onde direzionale attorno a un
piano orizzontale ; (per questo sotto i
ripetitori l’intensità è molto piu’ bassa,
e diminuisce in proporzione inversa al
quadrato della distanza (per esempio
alla distanza di 1000 metri è 100 volte
inferiore che a 100 metri).
Chi parla al telefonino, poi, è sottoposto al campo emesso dallo stesso, che
è tanto piu’ forte quanto piu’ è bassa
l’intensità del segnale che riceve. Con
un GSM e un segnale molto debole si
può arrivare a una potenza media di 0,2
Watt, concentrati su una limitata area
del corpo (quindi intensità di parecchi
Watt/m2). Con segnale forte il telefonino emette 100 o 1000 volte meno.
Le antenne UMTS emettono campi
dell’ordine di 10 volte meno intensi dei
GSM, e i telefonini emettono da 10 a
1000 volte meno.”
Solo una nota di commento alla esposizione del Prof. Coisson che ringraziamo
per aver condensato in poche righe un
argomento così complesso. L’intensità
del campo elettromagnetico diminuisce molto velocemente con l’ aumentare della distanza. Questo spiega perché
i gestori, soprattutto per le nuove tecnologie UMTS , tendono a localizzare le
antenne sempre più vicina agli utenti.
Ciò determina il triplice effetto di campi elettrici meno forti, di segnali molto
efficaci e di minore emissione da parte
dei telefonini.
Ma veniamo al problema fondamentale: quali effetti hanno sulla salute le
onde elettromagnetiche emesse dalle
antenne?
Lo abbiamo chiesto ad un altro nostro
concittadino, il Prof. Saverio Bettuzzi
prof. Ordinario di Biochimica presso la
facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Parma, da anni impegnato in
attività di ricerca sul cancro.
“Il rischio di sviluppo di malattie ed in
particolare di cancro nell’intera popolazione esposta ai campi magnetici anche di intensità rilevanti ed in particolare nei bambini, nei soggetti anziani o
malati, in donne in stato di gravidanza,
è stato valutato nella letteratura scientifica internazionale recente (2006-2008).
Si tratta di articoli scientifici pubblicati
da ricercatori indipendenti, finanziati
in gran parte da istituzioni pubbliche ,
provenienti da nazioni diverse, aspetti
che quindi offrono maggiori garanzie di imparzialità.
Da una analisi dei testi e dei dati pubblicati emergono
frasi chiavi e conclusive come le seguenti:
“Non esiste alcuna evidenza di lesioni cocleo-vestibolari
(NB: orecchio interno e organo dell’udito) causate dai
telefoni cellulari”. Balbani AP e Mantovani JC; Rev. Bras.
Otorinolaringol. 74,125-131, 2008.
“Al momento non esiste alcun dato scientifico che supporti l’idea che bambini o adolescenti siano particolarmente vulnerabili ai campi magnetici ed elettromagnetici ad alta frequenza” .Otto M e Muhenladhl KE, Int J Hyg
Environ Health 210,635-644,2007.
“Al momento non esiste un fondamento sufficiente per
considerare che l’emissioni di radio-frequenze costituisca un rischio per la salute”. Jauchem JR Int J Hyg Environ
Health 211, 1-29,2008-09-18.
“In ultima analisi, le evidenze finora accumulate non suggeriscono che esista un aumento del rischio di tumore
della mammella in relazione all’esposizione ai campi
elettromagnetici” . Feychting M e Forssen U, Cancer Causes Control 17,553-558,2006.
“Altri possibili meccanismi d’azione sono stati proposti
per spiegare possibili effetti sulla salute, ma gli esperimenti biologici hanno fallito nel dimostrare la loro esistenza” . Hetanen M, Med Lav 97,184-188,2006.
“Evidenze di laboratorio ed epidemiologiche (NB: studi
fatti su popolazioni esposte al rischio) non sono riuscite
a fornire ciò che normalmente è richiesto per dimostrare
un nesso di causa ed effetto “ Wood AW, Arch Dis Child
91,1043,2006.
“E’ probabile che esista una tendenza a giudicare questi
rischi in modo più severo rispetto ad altri simili ma appartenenti ad altri temi di ricerca” (6)
Vale la pena considerare che queste conclusioni sono
state ottenute dopo un notevole dispendio di denaro,
tempo, risorse tecniche ed intellettuali di ricercatori particolarmente capaci e esperti nel settore. Sarebbe davvero irrazionale e controproducente non tenere conto di
questi risultati.”
Prosegue ancora il Prof. Bettuzzi:
“Perché le buone notizie non piacciono? Perché sapere
con ragionevole certezza e dopo aver pagato un conto
salato che quel fatto pericoloso non sussiste non deve
essere un argomento valido e di sollievo? Se dopo aver
fatto le analisi del sangue ci si sente dire che non si è ammalati, è una cattiva notizia?
Parlando di rischi, perché considerare intollerabile un
rischio sostanzialmente inesistente (sostanzialmente,
perché i rischi non sono mai zero). Infatti ognuno di noi
ogni giorno corre un rischio “non-zero” di essere colpito
ALLARMI SENZA FILI
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e-mail: [email protected]
>>> segue nella pagina 16
15
da un micrometeorite sulla testa, ma a
nessuno sembra importare molto…)
quando ce ne sono molti altri ben più
significativi che ogni giorno tolleriamo
allegramente? Tutti sanno che le radiazioni ionizzanti (quelle emesse dalle
sostanze radioattive, per intenderci…)
sono certamente pericolose. Vi sono
persone che professionalmente usano
sostanze radioattive, ad esempio nei
reparti di radioterapia degli ospedali.
In uno studio pubblicato dall’Istituto
Mario Negri di Milano di diversi anni
fa emergeva che il rischio totale di sviluppo di cancro di questi soggetti (…
voi fareste mai questo mestiere a cuor
leggero…?) era 10 volte inferiore a
quello che corre un soggetto che fuma
10 (dico 10!) sigarette al giorno. Ed il
rischio di esposizione a campi elettromagnetici è enormemente inferiore
(perché è molto vicino a zero) rispetto
al rischio corso dai professionisti che
usano radioisotopi. Non varrebbe forse
la pena preoccuparsi per i rischi veri e
non per quelli inventati dai media?
In conclusione, considerando che gli
standard di sicurezza adottati nel nostro paese a scopo puramente cautelativo sono molto più severi di quelli
adottati negli altri paesi europei, credo
che la popolazione civile possa ritenersi, almeno in questo caso, più che adeguatamente tutelata. E tanto per dare il
buon esempio, come cittadino e buon
padre di famiglia non esito a dichiarare
pubblicamente che non avrei alcuna
remora all’installazione di un tale impianto anche sul tetto di casa mia”.
Infine abbiamo rivolto alcune specifiche domande alla dott. ssa Anna Maria
Ferrari,responsabile del Servizio Igiene
Pubblica dell’ AUSL, sede di Montecchio, che fa parte del gruppo di lavoro
sui campi elettromagnetici dell’ Azienda USL di Reggio Emilia.
Dott.ssa Ferrari,
Le stazioni per la telefonia mobile
(SRB) fanno male alla salute ?
“Gli organismi internazionali (OMS, ICNIR, ISS,…….) considerano all’unanimità che le stazioni per la telefonia mo-
16
bile non costituiscano un rischio per la
salute, visti i livelli di esposizione molto
bassi cui viene esposta la popolazione
residente nelle vicinanze”.
Su quali basi vengono fatte queste
considerazioni?
“Analizzando l’esito di numerosi studi
internazionali. Queste ricerche sono
state condotte per accertare la possibilità, fino ad oggi non confermata,
che l’esposizione prolungata a campi
a microonde possa dare luogo ad effetti a lungo termine ed in particolare
allo sviluppo di tumori. Gli eventuali
effetti sulla salute dei campi elettromagnetici a microonde, e di quelli propri
della telefonia cellulare in particolare,
sono stati valutati da diverse commissioni internazionali di esperti. Nel 2000,
l’OMS nel promemoria per il pubblico
“campi elettromagnetici e salute pubblica - i telefoni mobili e le loro stazioni
radio base” osservava che l’evidenza
scientifica attuale indica che l’esposizione a campi a radiofrequenza quali
quelli emessi dai telefoni cellulari e dalle stazioni radio base non inducono o
favoriscono, verosimilmente, il cancro.
L’attenzione nel campo della ricerca è
attualmente impegnata nel valutare gli
effetti sanitari dell’uso dei telefoni cellulari.”
Come fanno questi organismi di
esperti a valutare gli studi?
“Vengono analizzati tutti gli studi pubblicati sull’argomento, sia quelli relativi
agli effetti sugli animali, sulle cellule
in laboratorio, che sulla popolazione
esposta, valutando sia eventuali effetti
mutageni che cancerogeni.”
C’e’ una normativa che definisce il
posizionamento ed i limiti che devono rispettare le SRB?
“Tutto l’argomento è trattato da una
Legge Nazionale e una Legge Regionale. In particolare è previsto un percorso
di autorizzazione delle Stazioni Radio
Base, svolto dal Comune con il supporto
tecnico di ARPA e AUSL, che prevede la
valutazione preventiva del rispetto dei
limiti di emissione di campi elettromagnetici prodotti e dell’esposizione della
popolazione residente nelle vicinanze.
Si procede inoltre ad una valutazione
dell’idoneità del sito proposto per il
posizionamento dell’antenna e, ove
possibile, solo a scopo precauzionale,
viene favorita l’installazione evitando la
vicinanza con zone residenziali densamente abitate, scuole e luoghi di cura.”
Residenti nelle vicinanze di una srb
corrono rischi per la salute?
“In base agli studi fino ad ora pubblicati, non sono emerse situazioni di rischio
per la popolazione residente nelle vicinanze, perché i livelli di campo elettromagnetico che si possono trovare in
queste situazioni sono estremamente
bassi; tutto cio’ è confermato anche dai
controlli effettuati da ARPA, in seguito
a situazioni di preoccupazione da parte della popolazione, con misurazione
diretta nelle abitazioni posizionate vicino alla SRB.”
Non vogliamo trarre conclusioni: soprattutto in campo scientifico non vi è
mai nulla di definitivamente “chiuso“.
Riteniamo tuttavia che possa farci sentire tutelati il vivere in un paese che
applica regole molto più rigorose e restrittive di tutti gli altri paesi.
Le nostre ansie possono trovare inoltre una forte attenuazione di fronte all’
impegno di una comunità scientifica
internazionale che continua ad intraprendere percorsi di ricerca su uno dei
temi già oggi più indagati. Per quanto
ci riguarda più da vicino, partirà nei
prossimi giorni, con la collaborazione di
ARPA, una campagna di controlli sulle
zone interessate dalle più recenti installazioni di RSB. Questo al fine di verificare che i dati relativi ai campi elettromagnetici reali siano in linea con quanto
previsto dalle relazioni tecniche degli
impianti. Sarà nostra cura dare dettagliata informazione alla popolazione di
quanto emergerà dai controlli ; siamo a
disposizione per valutare ulteriori percorsi di informazione e di approfondimento sul tema.
Assessore Ambiente
Prof. Aurelio Rovacchi
SCUOLA - VOLONTARIATO
Un ballo per un sorriso
Avete mai provato a ballare in compagnia di persone
speciali?? Beh noi si…
Il 27 marzo, per il progetto “Scuola – Volontariato”, abbiamo deciso di partecipare alla serata conclusiva del
corso di ballo che vedeva come protagonisti i “ragazzi”
del Centro di Salute Mentale di S.Polo d’Enza. La consapevolezza era quella di avere di fronte persone con
abilità diverse dalle nostre ma, vista l’accoglienza a noi
riservata, la prima sensazione è stata quella che fossero
estremamente trasparenti e sensibili. Attraverso i balli
di gruppo siamo riusciti ad integrarci “magicamente”
con molta naturalezza e senza inibizioni.
La serata si è conclusa poi con un momento di festa
alla quale abbiamo contribuito portando alcuni dolci
e la nostra allegria.
Abbiamo capito che il volontariato può riempire la
nostra vita di significati diversi anche attraverso esperienze gioiose.
I ragazzi della 4° B Igea
Permessi per la raccolta funghi
Informazioni utili per tutti i raccoglitori
Anche quest’anno la gestione del Bar Monny Tel 0522.
66154 , Via Galvani n.2 (zona industriale), ha accettato di
farsi carico della vendita dei permessi raccolta funghi.
Nel ringraziare per la disponibilità informiamo che il Bar
è aperto tutti i giorni dalle ore 5.00 alle ore 20,00 (sabato
pomeriggio e domenica chiuso) ed è quindi in grado
di offrire un servizio di particolare efficacia. La Provincia
di Reggio Emilia ha approvato nei giorni scorsi il Regolamento per la raccolta dei funghi, valido per gli anni
2008 e 2009. E’ possibile reperirlo, unitamente all’elenco
di tutti i punti vendita dei permessi, sul sito web della
Provincia di Reggio Emilia oppure visionarlo presso il
servizio URP del Comune.
17
SCUOLA - VOLONTARIATO
Il volontariato secondo noi…
Importanti progetti con i ragazzi dell’Istituto D’Arzo
L’istituto superiore Silvio D’Arzo, anche quest’ anno ha partecipato ad un
progetto di volontariato in collaborazione con il Comune di Montecchio
e la consulta del volontariato, gestito
dal dottor Francesco Bianchini, dalla
Assistente sociale Lorenza Zoppi e la
prof.ssa Salsi.
Questo progetto ha coinvolto tutte
le classi quarte dell’istituto e aveva
lo scopo di avvicinare e far conoscere
ai ragazzi il mondo del volontariato.
Anche la classe 4 A iti ha partecipato
a questo progetto, che, come in tutte
le altre quarte prevedeva un primo
incontro alla croce arancione volto
a coinvolgere i ragazzi ponendoli a
diretto contatto con i volontari.
A nostro avviso il fatto di recarci direttamente nella loro sede è stato
molto coinvolgente; simbolicamente
stava a rappresentare il nostro impegno e interesse ad approfondire tale
argomento.
Nell’incontro, i volontari e il formatore ci hanno indotto a riflettere sul
perché una persona decide di fare
volontariato: è emerso che il volontariato è un modo di vivere nuove
esperienze e uno stimolo ad aiutare
il prossimo che nasce spontaneo in
un individuo per dare un senso alla
vita e incrementare il processo di formazione spirituale .
Il volontariato è inoltre basato sulla
gratuità, ovvero un’azione di bene
fatta solo per il piacere di aiutare il
prossimo, e sull’empatia, che aiuta
l’aspirante volontario ad entrare in
contatto con il prossimo cercando
di comprenderlo e di stabilire con lui
un contatto non solo fisico ma anche
emotivo.
Il secondo incontro si è tenuto in
classe dove sempre insieme a Francesco ( il formatore), abbiamo visto
18
un film le cui tematiche apparentemente non c’entravano nulla con il
volontariato, ma alla fine guidati dal
formatore abbiamo potuto capire
che l’assertività è “ uno stile sano
e felice dello stare con gli altri, una
via equilibrata ed autentica per comunicare, fondata principalmente
sull’empatia”.
Questo stile aiuta chiunque ed in
particolare chi vuole fare del volontariato…si perché il volontariato lo
fai in mezzo alla gente, ti occupi delle persone e allora è auspicabile lo
stile dell’amicizia vera.
“E’ già ieri” è il titolo del film che abbiamo guardato e Antonio Albanese
recita nella parte di Filippo, il protagonista reporter che vive un esperienza davvero particolare … in cui
è evidente che non ci si salva mai
da soli , solo perché si è stati buoni:
si è sempre salvati dall’Amore che è
qualcosa che viviamo ma che ci supera, completa e trascende sempre.
Consigliamo di vedere il film perché
è veramente interessante e divertente, e propone una morale, che si
riaggancia con il discorso del volontariato.
Chi decide di dedicarsi all’aiuto del
prossimo deve nutrire verso di esso
un sincero interesse, deve sentirsi felice di quello che fa anche a costo
di compiere un cammino interiore
difficile e doloroso .
L’amicizia e l’amore che il volontariato trasmette al bisognoso sono
fondamentali, e chi le riceve contraccambia a suo modo, dando qualcosa
di unico che è proprio ciò che il volontariato cerca con la sua attività: la
felicità.
Le due esperienze svolte per questo
progetto di volontariato sono state secondo noi molto interessanti
e profonde, anche grazie all’aiuto
di Francesco, una persona capace,
simpatica ed accattivante, che ci ha
coinvolto e stimolato in maniera attiva catturando la nostra attenzione
e senza mai annoiarci, con cui speriamo vivamente di lavorare ancora in
futuro.
Consigliamo e suggeriamo anche
alle altre classi di interessarsi e attivarsi nel mondo del volontariato
perché secondo noi offre un’esperienza unica ed indispensabile per
una crescita interiore.
I ragazzi della 4° A iti
Scuola - volontariato
L’istituto “S. D’Arzo” protagonista del progetto
Il progetto SCUOLA VOLONTARIATO ed. 2007/2008, ha voluto promuovere nella scuola un percorso di crescita individuale che interessasse l’etica del volontariato e coltivasse nei ragazzi di medie e superiori i valori della solidarietà, dell’attenzione all’altro
e della responsabilità civile. Attraverso l’incontro con i volontari, l’esperienza diretta è
stato possibile indagare l’identità del “volontario” e la realtà solidaristica presente sul
territorio. Di seguito alleghiamo gli articoli scritti da alcune classi di quarta superiore
dell’Istituto d’Arzo, che hanno partecipato al progetto nel corso dell’anno scolastico
e le foto di alcuni ragazzi che hanno scelto di farsi promotori di un’esperienza diretta
all’interno delle associazioni.
SCUOLA - VOLONTARIATO
Valori da vivere
Le riflessioni dei ragazzi
Non vi siete mai chiesti se un giorno i volontari dicessero.“BASTA!” . Alcuni di noi, avendo fatto esperienze di
volontariato, hanno potuto appurare che è possibile
far qualcosa per gli altri, senza aver paura del loro giudizio, consapevoli che ti accoglieranno per quello che
sei e per quello che riuscirai a fare con loro. Durante
l’allenamento di calcetto le loro diversità che a livello
sociale vengono vissute come svantaggi, non hanno
impedito l’integrazione reciproca, anzi, in alcuni momenti ci siamo sentiti “Tutti uguali”. Un gruppo della
nostra classe è andato con l’associazione “Mille soli” a
vendere le uova di Pasqua presso un supermercato a
Bibbiano; è stata un’esperienza che ci ha permesso, in
quanto sostenitori attivi di questa iniziativa, di percepire in alcuni casi lo scetticismo che le persone manifestano nei confronti del mondo del volontariato in altri
l’umanità e l’altruismo incondizionato. L’associazione
“Mille soli” cerca famiglie per dare ospitalità nel mese
di luglio a bambini provenienti da orfanotrofi o da famiglie disagiate della provincia di Tula. Questi bambini
vivono nella zona di Chernobyl e sono continuamente a contatto con radiazioni che provocano danni alle
loro vite…un cuore, un’ anima..questo è tutto quello di
cui un uomo ha bisogno, il resto non conta.
MONTECCHIO
Montecchio - Ottobre 2008
tiratura 4200 copie
• Proprietario:
Comune di Montecchio Emilia
• Referente con delega della Giunta:
Azio Minardi
• Direttore Responsabile:
Paolo Casamatti
• Segreteria:
Arnalda Magnani - Paolo Casamatti
• Fotografie:
Maurizia Maramotti, Cinefotoclub
• Rivista registrata:
Tribunale di RE n. 843 del 08/10/92
• Stampa:
Nuovagrafica - Carpi (MO)
• Grafica e pubblicità:
Kaiti expansion srl
www.kaiti.it
• Editore:
Città Editrice snc
via Caduti delle Reggiane, 1/G - RE
tel. 0522 924196 - fax 0522 230892
iscritta al ROC n°6369
19
FORMAZIONE
Progetto di sviluppo dei poli tecnici
L’Istituto D’Arzo sede di importanti corsi regionai
L’Istituto “Silvio D’Arzo” di Montecchio, grazie allo straordinario lavoro
portato avanti in questi anni da Enti
Locali e sistema produttivo locale,
guadagna un posto di primo piano
nel nuovo sistema regionale per l’offerta di formazione alta, specialistica
e superiore.
Si vanno infatti delineando i Poli Tecnici, costituiti da una rete regionale di
offerta formativa stabile, diversificata
e coerente realizzata da diversi soggetti - istituti scolastici, organismi di
formazione professionale accreditati,
imprese, università - in specifici ambiti settoriali, individuati da Regione
e Province nel rispetto e in coerenza
con le vocazioni territoriali quali punti chiave e realtà strategiche per lo
sviluppo e la competitività dell’intero sistema economico regionale. La
meccanica/meccatronica è l’ambito
settoriale individuato per il territorio
di Reggio Emilia.
La Regione ha ora scelto i referenti
istituzionali per la realizzazione di
questi super-corsi: l’Istituto D’Arzo e
la Val d’Enza sono stati premiati quali
“destinatari naturali” dei corsi riferiti a
due figure professionali:
• 1 corso IFTS (Istruzione e Formazione Tecnica Superiore) per “Tecnico
superiore di produzione con com-
20
petenze di programmazione e ingegnerizzazione dei processi”
Soggetto attuatore: Centro Servizi
P.M.I.
Partecipanti: n. 20
Durata: 1000 ore di cui 400 in stage in
azienda
Qualifica: Certificato di specializzazione tecnica superiore e Certificato
di Qualifica Regionale di Tecnico di
programmazione della produzione
industriale
• 1 corso di formazione superiore e di
alta formazione
“Progettista meccanico con specializzazione in packaging”
Soggetto attuatore del corso: ECIPAR
Partecipanti: n. 15
Durata: 500 ore di cui 200 in stage
Qualifica: progettista meccanico (SQR
Sistema Regionale Qualifiche)
Questi corsi di formazione superiore e di alta formazione sono gratuiti
e si rivolgono a giovani e adulti, occupati, disoccupati e inoccupati con
interventi per formare o qualificare
professionalità differenti, preferibilmente con competenze di base tecnico-professionali. Entrambi i corsi, che
avranno inizio ad ottobre, saranno
illustrati all’Istituto D’Arzo il prossimo
22 settembre.
“Un risultato importante che certifica
il lavoro svolto in questi anni sul territorio per avvicinare la scuola alla domanda di professionalità e di nuove
competenze che proviene dal mondo
delle imprese.
E’ un nuovo obiettivo raggiunto nella
direzione del Campus della Val D’Enza, una scuola moderna al servizio
della competitività del nostro sistema
produttivo e che diffonde la cultura
tecnica e scientifica sul territorio” .
Alla luce di questo risultato il Sindaco
Iris Giglioli ha dichiarato: “Con questi
due percorsi formativi di grande valenza tecnica e di sicura spendibilità
in Val d’Enza, terra del packaging e
della meccatronica, il nostro Istituto
va oltre la tradizionale attività didattica e si apre sempre più alla collaborazione con le imprese e gli enti locali
del territorio.
Rafforza, inoltre, gli scambi operativi,
di conoscenza e di partenariato con il
mondo del lavoro, degli enti di formazione e delle scuole della provincia e
della Regione”
Athos Nobili
Dirigente Scolastico Istituto d’Arzo
Videosorveglianza
Installate le prime telecamere nell’area del cimitero
Dalla fine di settembre è attivo nell’area del cimitero di Montecchio un sistema di videosorveglianza. Il Comune ha infatti provveduto ad installare alcune videocamere
nel cimitero cittadino per contrastare i fenomeni di violenza ed aggressione contro
le fasce più deboli della popolazione riscontrati nell’area. Le segnalazioni da parte dei
cittadini hanno portato alla definizione di questo primo intervento da parte del Comune, che sarà ulteriormente potenziato con l’attuazione di un piano di custodia e
sorveglianza ancora più articolato in altri punti sensibili del territorio (scuole, parchi,
luoghi di ritrovo, ecc…). Le telecamere, attive 24 ore su 24, sono collegate ad un sistema di videoregistrazione.
Perché…?
Da bambini nel nostro naturale e fantastico assorbimento di
nozioni e di conoscenze inondiamo chi ci circonda di ogni
sorta di domande, soprattutto degli inevitabili e, a volte, imbarazzanti,“perché?”.
Con la crescita ed il raggiungimento dell’età matura perdiamo sempre più questa necessità di esternare a chicchessia
la nostra sete di sapere e la naturale curiosità di esseri umani,
cercando di colmare le nostre lacune in modo del tutto autonomo con riflessioni personali, studi ed approfondimenti.
Sapendo che difficilmente avrò risposte chiare ed esaustive
formulerò le mie domande con la curiosità e la semplicità
con le quali potrebbe formularle un bambino al cospetto di
chi governa il nostro territorio.
“Perché” si stabilisce di far progettare la riqualificazione di
Piazzale Cavour, progetto che non comporta particolari
difficoltà, ad uno studio esterno quando vi sono numerosi architetti ed ingegneri assunti e pagati nel nostro ufficio
tecnico che avrebbero potuto farlo?
“Perché” nell’esecuzione dei lavori si è dovuto provvedere a
demolire ciò che si era stato appena costruito?
“Perché” un privato non può nemmeno pensare di toccare
un albero del proprio giardino mentre il Comune taglia senza alcuna remora alberature di interi viali (Strada Sant’Ilario)
e piante secolari (Piazzale Cavour)?
“Perché” il presidente della Matilde di Canossa Spa, della
quale il Comune di Montecchio è socio, in Consiglio Comunale ha detto che nel momento in cui è stato stipulato il contratto di servizi con il suo ex presidente, la società
non aveva i mezzi per acquistare un immobile da adibire a
sede quando a bilancio risultano oltre 1.000.000 di euro di
liquidità, derivanti con ogni probabilità dai recenti aumenti
di capitale (prevalentemente pubblico), semplicemente da
anni “parcheggiati” in banca?
“Perché” alcuni cittadini per poter ristrutturare la propria
casa trovano difficoltà ad installare le impalcature e i ponteggi mentre altri possono liberamente chiudere il transito
di una via per quasi un anno (Via Veneto)?
“Perché” si stabilisce di indire un concorso di idee ad invito
per la progettazione di Piazza della Repubblica, si esaminano i progetti relativi ma non si pensa di convocare alcuna
commissione urbanistica al riguardo, mantenendo nella più
profonda ignoranza i relativi commissari sul destino della
piazza principale di Montecchio?
“Perché” l’anno successivo alla delibera di aumento dell’addizionale IRPEF del 250% (portandola dal 0,1% allo 0,35%) il
bilancio comunale mostrava un avanzo di 164.032,84 EURO
in parte corrente, corrispondente a circa il 30% dell’addizionale incassata, dimostrando in questo modo di non aver
potuto o saputo utilizzare tutto il denaro prelevato dalle
PAR CONDICIO DAI GRUPPI CONSILIARI
Comune Impegno
21
PAR CONDICIO DAI GRUPPI CONSILIARI
tasche dei Montecchiesi?
“Perché” i cartelloni segnaletici situati sulla tangenziale di Montecchio Emilia sono
così confusi da indicare in modo non del
tutto corretto e chiaro i punti cardinali e/o
le zone artigianali ad essi riferentesi?
Tanti, forse troppi perché per un “bambino” magari eccessivamente curioso ma
che, come tanti Montecchiesi, ha un sogno ed intende inseguirlo fino in fondo.
Il sogno di cambiare un’amministrazione
che da oltre 50 anni domina il nostro territorio vantandosi di riparare gli errori del
passato, errori da essa stessa prodotti.
Il desiderio che possa essere migliorato
l’esistente attraverso una semplificazione della vita dei cittadini, che venga finalmente data chiarezza e trasparenza a
situazioni oscure, che vengano poste le
basi perché Montecchio diventi una Città
non solo sulla carta, il tutto senza compromettere la qualità della vita ponendo
finalmente fine ad un modo schizofrenico
di gestire la cosa pubblica.
Avv. Stefano Nardini
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Lega nord
Una politica vicina al cittadino
In un comune dal clima politico più che
mai surriscaldato dalle polemiche sollevate da rappresentanti della maggioranza e
comitati, turbato da una sorta di mercato
dei voti pubblicizzato da voci di passaggi
e compromessi tra liste, solo un partito
come il nostro può raccogliere la fiducia
di chi pretende trasparenza e determinazione. Infatti siamo gli unici che, già a parecchi mesi dalle elezioni amministrative,
hanno pronta una lista di persone decise
a portare sul tavolo del consiglio comunale le problematiche che inevitabilmente
sorgono in una società.
Il 12 settembre scorso il Comune di Montecchio Emilia ha ricevuto il titolo di città,
un’onorificenza adeguata allo spirito della
sua cittadinanza che però, molto spesso,
viene dimenticata dall’amministrazione
comunale troppo impegnata a sedare i
propri conflitti interni. Noi della Lega Nord,
al contrario, non perdiamo mai di vista le
reali vicissitudini dei nostri concittadini e,
come abbiamo dimostrato con i frequenti
banchetti, ci prestiamo ad ascoltarli e cerchiamo di soddisfare le loro richieste con
la stessa determinazione con cui abbiamo
sempre affrontato i problemi che le scelte
di questa giunta hanno portato alla luce.
A dimostrazione della nostra presenza
abbiamo avviato un iniziativa singolare
nel proprio genere, una specie di referendum di gradimento popolare o ancora
meglio la creazione di una lista composta
da suggerimenti e segnalazioni che ci arrivano direttamente dai cittadini, questo
strumento ci permetterà, ancora di più, di
tastare con mano i disagi e le perplessità
della nostra gente che è stanca di vedere i propri reclami archiviati per sempre
in un cassetto dimenticato. Partecipare a
questa iniziativa è molto semplice ma allo
stesso tempo fondamentale, infatti basta
contattarci tramite i recapiti a fine articolo e farci sapere che cosa non va secondo
voi a Montecchio, analizzeremo anche le
più piccole richieste e lamentele in modo
da riuscire a presentarci alle prossime elezioni amministrative con un programma
concreto, costruito per il cittadino dal cittadino stesso! Dalle prossime settimane
sarà possibile dare il proprio contributo
all’iniziativa anche presso i nostri banchetti sparsi per la città.
I recapiti della sez. di Montecchio Emilia
sono i seguenti: Tel.: 331/4557955 E-mail:
[email protected]
Vi invitiamo inoltre a visitare il sito dei Giovani Padani della provincia: www.giovanipadanireggio.com
Reverberi Daniele
Gruppo Consigliare
Lega Nord
Gabriele Delmonte
Resp. Giovani Padani
Rifondazione Comunista
Autunno caldo e iniziative
Ottobre è il mese della tradizionale ed antica festa di San Simone. Per i montecchiesi è la festa che inaugura la stagione invernale, che porta molte famiglie a ritrovarsi
per festeggiare insieme la sagra di paese;
un paese che organizza per l’occasione
molte iniziative e che si veste a festa. Insomma, San Simone è un momento lieto
e festaiolo, che precede di qualche settimana il Natale, una delle feste più sentite
di tutto l’anno, ma che quest’anno forse
assumerà un sapore più amaro.
Anche a Montecchio sempre più famiglie
hanno difficoltà ad arrivare alla quarta settimana e per queste famiglie il Natale sarà
più povero e gravato dalle preoccupazioni che un momento di grande incertezza
come questo pesa sull’animo delle persone. L’Italia è immersa in una crisi profonda,
una crisi economica sempre più evidente
e pesante da sostenere, una crisi di valori,
una crisi sociale, una crisi morale; una crisi
troppo spesso negata e nascosta da chi
ha tutto l’interesse a non mostrare la reale
gravità della situazione pur di perpetuare
un divario tra i sempre più ricchi e i sempre più poveri, di creare emarginazione
ed esclusione e di diffondere uno stato di
insicurezza e precarietà. Un’Italia ripiegata su se stessa e che guarda con paura al
futuro, un Paese dove pochi comandano,
in cui il lavoro viene continuamente umiliato e mortificato, nel quale l’emergenza
è evocata costantemente per giustificare
la restaurazione di una società classista,
razzista e sessista. Che vede nei poveri, nei
marginali e nei differenti, i suoi principali
nemici.
A tutto questo bisogna reagire.
Sarà necessario promuovere su larga scala un’azione di difesa delle retribuzioni
e delle pensioni, falcidiate dal caro vita, il
quale causa un malessere che la destra
tenta di trasformare in egoismo sociale
e in guerra tra poveri. Di fronte alla piaga
degli “omicidi bianchi”, le morti sul lavoro
che dall’inizio dell’anno al mese di Settembre sono più di 750, quelle ufficiali, ma
non sappiamo quanti morti vi siano tra gli
immigrati che lavorano in nero e sfruttati,
sotto ricatto, senza permesso di soggiorno per “padroni” ovviamente italianissimi.
Per questo sarà necessario intensificare
i controlli e imporre l’applicazione delle
sanzioni alle imprese. Devastare la scuola
pubblica significa rovinare un’intera generazione di giovani e significa per questo
minare fortemente il nostro stesso futuro.
Il governo Berlusconi è riuscito benissimo
PAR CONDICIO DAI GRUPPI CONSILIARI
in questa azione di demolizione attraverso l’introduzione di
sistemi obsoleti tutti volti al risparmio, operato sulle spalle
dei nostri figli. Dobbiamo respingere l’attacco alla scuola
pubblica, all’Università, alla ricerca e alla cultura. E’ una vera
e propria demolizione attuata attraverso un’azione di tagli
indiscriminati e di licenziamenti, l’introduzione di processi di
privatizzazione e un’offensiva ideologica improntata ad un
ritorno al passato di chiaro stampo reazionario (maestro unico, ecc.). L’obiettivo della destra al governo è colpire al cuore
le istituzioni dello stato sociale che garantiscono l’esercizio
dei diritti di cittadinanza. Il 70% delle violenze sulle donne
è commesso in famiglia. Questo dato amaro riguarda anche
la nostra comunità; Montecchio non è immune e si verificano anche nel nostro paese violenze inaccettabili su donne
e minori all’interno del nucleo più “sacro” e “sicuro”. È necessario rispondere con forza all’attacco contro le politiche
volte a contrastare la violenza degli uomini contro le donne,
riconoscendo il valore politico della lotta a tutte le forme di
dominio patriarcale, dell’autodeterminazione delle donne e
della libertà femminile nello spazio pubblico e nelle scelte
personali attraverso la promozione di momenti di incontro
e confronto. Rifondazione Comunista da tempo sostiene le
vertenze territoriali (No TAV, No Dal Molin, ecc.) che intendono intervenire democraticamente su temi di grande valore
per le comunità, a partire dalle decisioni collettive sui temi
ambientali, sulla salute e sui beni comuni. Anche a Montecchio siamo intervenuti proponendo un’azione decisiva verso il risparmio energetico negli edifici pubblici, sulla mobilità
sostenibile ed “alternativa” criticando il sistema di piste ciclopedonali presenti nel nostro comune che sono insufficienti
e disorganiche. Va rilanciata con forza la questione morale,
la questione sociale e la difesa della democrazia. Non solo,
va riaffermato l’antifascismo, molto radicato nella nostra provincia e a Montecchio, che tanti partigiani ha visto combattere e perdere la vita per la difesa della libertà. Nonostante
l’apertura del Presidente della Camera Fini rispetto a vinti
e vincitori, anche a Montecchio possiamo notare segnali in
controtendenza con scritte sparse sui muri e sui viottoli del
paese, inneggianti ad Hitler e numerose purtroppo sono le
svastiche disegnate qua e là. Prima che il fenomeno si allarghi si dovrebbe agire soprattutto sui giovani promuovendo
iniziative ed incontri educativi sul valore della nostra libertà.
È nel segno di tutto questo che il Circolo di Rifondazione si
muoverà in questo autunno e richiamerà tutti alle iniziative in programma tra le quali la prima sarà in Novembre e
coinvolgerà i Circoli della Val d’Enza. A S. Polo faremo festa
insieme, ma discutendo di salari, immigrazione, integrazione,
sfruttamento. Questo autunno“caldo”,ricco di iniziative e manifestazioni, sarà per tutti coloro che sono stanchi di vedere
l’Italia smontata pezzo dopo pezzo e portata ad un livello di
non accettabilità, ad un livello di pericolosa soglia di povertà,
di intolleranza, di tensione sociale, di insicurezza.
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[email protected] - cell. 348 1728077
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Notiziario Ottobre 2008 - Comune di Montecchio Emilia