PERIODICO DI INFORMAZIONI, RUBRICHE, NOTIZIE DAI SERVIZI DEL COMUNE - Direzione MARIO BERNABEI - MONTECCHIO n. 4 del 15/10/2008 - Ottobre 2008 Copia Omaggio - Poste Italiane - Tassa pagata / invii senza indirizzo Autorizzazione concessa al Comune di Montecchio Emilia DRT/DCB/RE/ISI/Aut. n. 58/2003 del 21/11/2003 Ospedale: inaugurato l’ampliamento del “Franchini” Il Presidente della Repubblica concede a Montecchio il titolo di Città 879° edizione di San Simone: il programma completo della “Regina delle fiere” In mostra al Castello l’opera grafica di Giorgio De Chirico Iris Giglioli - Sindaco Montecchio Emilia: da paese a città EDITORIALE Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha conferito l’importante titolo al nostro Comune, già capodistretto della Val d’Enza. 2 Giornata importante quella di venerdì 12 settembre per Montecchio Emilia: è stato infatti annunciato, alla presenza del Prefetto di Reggio Emilia, Bruno Pezzuto, il conferimento al Comune capodistretto della Val d’Enza del titolo di “Città” attribuito, su proposta del Ministro dell’Interno, dal Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano con decreto del 26 giugno 2008. L’attribuzione dell’onorificenza è stata sostenuta, a seguito della deliberazione del Consiglio Comunale, da una ricca documentazione e da importanti ricerche e relazioni storiche, trasmesse inizialmente alla Prefettura di Reggio Emilia che, dopo il proprio avvallo, ha provveduto a inoltrarle al competente Ministro dell’Interno. La formalizzazione dell’onorificenza è stata poi completata nella seduta straordinaria del Consiglio Comunale del 10 ottobre alla presenza del Sottosegretario agli Interni Michelino Davico, della Senatrice Albertina Soliani, dell’Assessore Regionale Lino Zanichelli e della Presidente della Provincia di Reggio Emilia Sonia Masini. E’ quindi con orgoglio ed emozione che ancora una volta possiamo enumerare le tante eccellenze del nostro territorio, testimoniando come questo prestigioso riconoscimento coroni la lunga e importante storia di Montecchio e il suo ruolo nel distretto della Val d’Enza come centro strategico e sede di importanti servizi. Oltre al ricco tessuto economico e imprenditoriale – all’interno della società montecchiese operano infatti attivamente tante associazioni di volontariato e in questo senso Montecchio può essere considerata “capitale” non solo per l’economia, ma anche per l’arte e la cultura. Il titolo di città rappresenta anche e soprattutto un riconoscimento per tutti i cittadini montecchiesi, di ieri e di oggi, che con il loro lavoro, l’impegno, la partecipazione alla vita pubblica del nostro Comune, hanno contribuito nel tempo a rafforzare e consolidare le Istituzioni e i servizi che consentono a Montecchio di collocarsi come vero centro di riferimento di tutto il nostro territorio. Anche per questo, nelle scorse settimane, ho voluto indirizzare personal- mente una lettera a tutti i capifamiglia di Montecchio per comunicare e condividere il raggiungimento di questo prestigioso traguardo. Un onorificenza quindi di cui andare giustamente fieri ed orgogliosi, che deve però essere, al contempo, uno stimolo forte ed autorevole per tutti noi, per continuare con ancora più decisione e consapevolezza nella strada del progresso di quella che adesso, a pieno titolo, possiamo davvero chiamare la nostra CITTA’. Il nuovo stemma della Città di Montecchio Con la concessione del titolo di Città, si è modificato lo stemma della Città di Montecchio Emilia che, nella sua nuova versione, presenta una corona turrita, formata da un cerchio d’oro aperto da otto pusterle (cinque visibili), con due cordonate a muro sui margini, sostenente otto torri (cinque visibili), riunite da cortine di muro. Nello scudo compare un anello rosso caricato di otto rose d’oro bottonate d’azzurro, con al centro le lettere capitali L ed M ( Lionello Marchese), sormontate da segni di abbreviazione. L’anello è sormontato da pietra preziosa circondata da palline di rosso. Questo nuovo stemma va a modificare lo storico emblema di Montecchio Emilia concesso dal Marchese Lionello d’Este nel 1442. SANITà Il nuovo ospedale “Franchini” Una struttura moderna e all’avanguardia a servizio di tutto il territorio E’ stato inaugurato sabato 4 ottobre alla presenza dell’Assessore Regionale Giovanni Bissoni, del Presidente della Provincia di Reggio Emilia Sonia Masini e del Sindaco di Montecchio Emilia Iris Giglioli, il nuovo padiglione dell’Ospedale “Ercole Franchini”. Si tratta del completamento realizzativo di una iniziativa importante, in cui ogni aspetto è stato curato con la massima attenzione progettuale per potere mettere a disposizione dei Cittadini della Val d’Enza e delle zone adiacenti una struttura veramente razionale. All’origine dell’intervento vi erano le criticità della vecchia struttura risalente al 1950 con tutti i limiti, a livello funzionale, dovuti alle conoscenze tecnicosanitarie del momento e alle esigenze assistenziali locali dell’epoca. L’aumento della superficie complessiva dell’Ospedale ha determinato anche la necessità di un incremento delle aree di parcheggio, criticità questa che ha trovato un’adeguata soluzione con la positiva collaborazione del Comune di Montecchio Emilia. Una struttura quindi profondamente rinnovata che può finalmente iniziare a essere considerata, a pieno titolo, una struttura moderna, razionale e in grado di sostenere tranquillamente il confronto, anche per gli aspetti strutturali, infrastrutturali ed impiantistici con le migliori realtà Ospedaliere similari della nostra Regione. 3 879° EDIZIONE SAN SIMONE San Simone, la regina delle fiere Tre giorni di fiera per una rassegna che sfida il tempo e che è diventato un appuntamento fisso per reggiani e parmigiani La Fiera di San Simone è la tradizionale compagna d’autunno per decine di migliaia di reggiani e parmigiani che mettono questa manifestazione ormai tra gli appuntamenti impedibili del calendario. Un fascino che le deriva dalla storia, dalla tradizione di una fiera che affonda le sue radici nei secoli (quest’anno sarà la 879° edizione) e che ha da sempre rappresentato un punto di incontro e di vendita fondamentale per gli operatori del commercio, artigianato e dell’agricoltura. Montecchio è da questo punto di vista il baricentro territoriale che mette in relazione l’economia della montagna e quella di pianura, i flussi produttivi reggiani e parmigiani, il mondo agricolo con l’industria di trasformazione e la manifattura. In questi anni la Fiera di San Simone ha rafforzato ulteriormente la sua grande attrazione commerciale e produttiva accogliendo oltre 500 operatori da tutta Italia. L’economia, quindi, è da sempre il grande traino ed il “motore” di San Simone: oggi la Fiera vanta circa 350 bancarelle degli ambulanti ed oltre 4 un centinaio di espositori del mondo agricolo e commerciale rappresentativi di tante regioni italiane. Oltre a loro anche mercatini dedicati al mondo agricolo e all’artigianato artistico. Settore trainante resta sempre quello della meccanica per l’agricoltura con le ultime proposte tecnologiche sul mercato; notevole anche la mostra delle autovetture con otto case automobilistiche presenti, poi, ovviamente, una vastissima offerta in campo alimentare ed eno-gastronomico, con prodotti tipici da ogni parte d’Italia. Ma San Simone è anche e soprattutto la valorizzazione ed il prestigio della Rassegna di Antiquariato. Montecchio vanta infatti la Mostra più antica d’Italia del settore – quest’anno è la 45° edizione – grazie ad un’intuizione geniale di alcune personalità locali e alla tradizione delle botteghe del legno che nei decenni scorsi diedero linfa e visibilità alla tradizione del mobile rustico reggiano. La mostra ospita circa 40 espositori qualificati con un’ampia e raffinata proposta di pezzi dal 1600 ai primi del ‘900, ed è da ritenersi la vera manifestazione delegata a rappresentare, con fierezza e qualificata ricerca, lo stile ed i lavori artigianali reggiani dei secoli scorsi. In mostra non solo mobili ma anche oggettistica, ceramiche, libri antichi, cornici, argenti, gioielli, stampe, oggetti in ferro battuto e molto altro. La rassegna si tiene nei padiglioni delle Industrie Montali su strada Aiola. In una fiera così imponente – 50.000 almeno le presenze nei tre giorni di mercato – l’economia non può che andare a braccetto con la cultura e con l’arte. Il castello è sempre protagonista dell’evento fieristico con eventi che ogni anno portano a Montecchio autentici capolavori dell’arte: quest’anno, in occasione di San Simone, il Castello ospita una mostra con opere di Giorgio De Chirico. Da qualche anno si è poi consolidata la Mostra del Frutto Antico, presso l’edificio ex Capolo, di fianco al Palazzetto dello Sport, nel centro della mostra commerciale; si tratta di una esposizione che valorizza il recupero e la tradizione di uno straordinario patrimonio di ricchezza biologica. Molte varietà di frutta sono ormai scomparse dai punti vendita, ma per fortuna alcuni appassionati hanno preservato centinaia di varietà nel frutteto domestico che richiamano direttamente i sapori e la cultura del mondo contadino di una volta. La mostra è organizzata in collaborazione con l’Istituto Tecnico Agrario “Bocchialini” di Parma e con l’Istituto Agrario “Zanelli” di Reggio Emilia. In questi anni l’Amministrazione Comunale ha poi lavorato alacremente per una costante riqualificazione dell’evento, soprattutto in relazione a percorsi più protetti e vivibili e ad una migliore accoglienza per i visitatori. La fiera è ormai quasi interamente disposta su una sola fila di bancarelle rendendo così più agevole, sicura e godibile la visita. A causa della presenza di alcuni cantieri solo per quest’anno un ramo di mercato sarà disposto anche su via Grandi (lato est). Sarà infine in funzione ancora il servizio navetta per arrivare comodamente in centro dal parcheggio dell’azienda Dieci. Piazza della Repubblica, 5 idee in mostra In occasione della Fiera di San Simone – nelle giornate di Sabato 25 e Domenica 26 - saranno esposte nella Casa del Teatro in via D’Este le idee progettuali pervenute in Comune in seguito al Concorso di Idee sulla riqualificazione di Piazza della Repubblica indetto dall’Amministrazione Comunale. Si tratta di cinque elaborati che sviluppano progettualità e proposte per il futuro della piazza e che sono state oggetto di un’attenta valutazione da parte della Commissione giudicatrice. Lo spazio è aperto a tutti i cittadini nelle due giornate dalle ore 10 alle ore 12 e dalle 15 alle 18,30. 5 879° edizione san simone San Simone 2008: il programma Tutti gli eventi e le manifestazioni della Fiera Anteprima della fiera >>> Sabato 18 ottobre ore 17.00 - Castello Medievale Biennale del Paesaggio “Il Piano Strategico Valle dell’Enza 2010 Verso una tutela attiva” Conferenza dell’Architetto tedesco Andreas Kipar >>> Domenica 19 ottobre ore 17.30 - Castello Medievale Inaugurazione della mostra GIORGIO DE CHIRICO “Una scrittura di sogni. Opere di grafica dal 1929 al 1974” Una esposizione di oltre 50 capolavori della grafica, firmati dal maestro del Surrealismo italiano, nelle raccolte dei collezionisti reggiani. 879° Fiera di San Simone >>> Sabato 25 ottobre ore 10.00 - Castello Medievale Ritrovo delle autorità Partenza del corteo inaugurale delle iniziative della fiera >>> Domenica 19 ottobre Lunedì 8 dicembre Castello Medievale Giorgio De Chirico Una scrittura di sogni Opere di grafica dal 1929 al 1974 Una esposizione di oltre 50 capolavori della grafica, firmati dal maestro del Surrealismo italiano, nelle raccolte dei collezionisti reggiani. 6 >>> Sabato 25 ottobre Domenica 2 novembre 45° Rassegna di Antiquariato “San Simone” 35 espositori reggiani e parmigiani con mobili rustici della Val d’Enza Sabato e festivi: dalle 10.00 alle 20.00 - Feriali. dalle 15.00 alle 20.00 Padiglione espositivo Industrie Montali - Strada Aiola >>> Sabato 25 e Domenica 26 ottobre Sapori e colori di un tempo “Mostra del frutto antico” in collaborazione con Istituto Tecnico Agrario “F. Bocchialini” di Parma, Istituto Tecnico Agrario “A. Zanelli” di Reggio Emilia, Istituto Tecnico Agrario “Don Lazzero” di Montechiarugolo. “I funghi del reggiano” in collaborazione col gruppo micologico ”R. Franchi” di Reggio Emilia Orari di apertura: ore 9.30-12.30 / 15.00-18.30 Edificio Ex Capolo a fianco del Palazzetto dello Sport >>> Da Sabato 25 a Lunedì 27 ottobre Palazzetto dello Sport – Via Fratelli Cervi Mostra Agricola Commerciale Mostra delle macchine agricole e nuove tecnologie per l’agricoltura Stand con produzioni locali agroalimentari, prodotti commerciali e artigianali “Montecchio città dell’auto” – Esposizione di automobili d’epoca >>> Sabato 25 – Domenica 26 Casa del Teatro (10.00 -12.00/15.00 - 18.30) Mostra delle idee progettuali partecipanti al concorso per la riqualificazione della piazza >>> Sabato 25 ottobre Domenica 2 novembre Portici di Piazza della Repubblica, 14 PERCORSI PITTORICI Collettiva di pittori montecchiesi Maria Luisa Alpi – Graziano Gilli – Giuseppe Savoca >>> Sabato 25 ottobre Martedì 28 ottobre Via Don Pasquino Borghi, n. 4 Personale pittorica di Francesco Lusetti >>> Sabato 25 ottobre Lunedì 27 ottobre (10.00 - 19.00) Via IV Novembre (di fronte al Palazzetto) L’ars canusina Nel segno di Matilde >>> Domenica 26 ottobre Zona Scuole Mercatino dell’antiquariato Tanti espositori per immergersi nel fascino delle piccole cose belle di una volta >>> Sabato 25 Martedì 28 ottobre Piazzale Mercato Nuovo LUNA PARK Tradizionali giostre per bambini >>> Sabato 25 e Domenica 26 ottobre Contrada Grande Mercatino dell’artigianato artistico Selezionati espositori, insoliti oggetti con tutto il fascino del “fatto a mano” >>> Domenica 25 ottobre Via Jones Del Rio Campagna amica. Esposizione e vendita di prodotti della terra Iniziative collaterali >>> Giovedì 6 novembre Castello Medievale, Sala della Rocca Montecchio ad Arte Premiazioni e riconoscimenti ai cittadini montecchiesi distintisi nel mondo della cultura, dell’economia, dello sport e del volontariato >>> Mercoledì 12 novembre Castello Medievale, Sala della Rocca Presentazione del libro di Pina Tromellini “VITE ADOTTATE” >>> Martedì 18 novembre Castello Medievale, Sala della Rocca Presentazione del libro di Franco Boni “MONTECCHIO E LA GRANDE GUERRA” (in omaggio ai presenti la ristampa anastatica dell’opuscolo “Montecchio agli eroici suoi figli”) Manifestazioni sportive >>> Domenica 26 ottobre Laghetto di pesca sportiva Gara di pesca sportiva alla carpa >>> Domenica 26 ottobre Ippodromo di Montechiarugolo XX Gran Premio San Simone 2008 Pony e animazione per bambini Anticipazioni >>> Dal 15 novembre 2008 al 24 gennaio 2009 Castello Medievale, Sala della Rocca Caffè Letterario Un appuntamento di incontri con gli autori e gli artisti montecchiesi, al sabato pomeriggio nella suggestiva cornice del Castello Medievale 7 MOSTRE Giorgio De Chirico: una scrittura di sogni Fino all’ 8 dicembre oltre 40 pregevoli opere esposte al castello Il Comune di Montecchio Emilia, dopo le ultime rassegne dedicate all’arte del ‘900 italiano, si riconferma protagonista nella divulgazione dell’arte del secolo scorso presentando una esposizione dell’opera grafica di Giorgio De Chirico, nel trentesimo anniversario della sua scomparsa. Inaugurata domenica 19 ottobre, alla presenza del Sindaco A. Iris Giglioli, la mostra sarà visitabile fino a lunedì 8 dicembre nell’incantevole Castello Medievale. Il titolo della mostra, “Una scrittura di sogni”, si rifà alla definizione che il pittore e scrittore toscano Ardengo Soffici da dell’opera dechirichiana in un suo scritto del 1914; ma lo stesso De Chirico riconduce il disegno alla sua origine, come ideogramma, e afferma: «Nelle antiche scritture di origine egiziana si vede confermata la tesi che il pensiero è un’immagine, o visione, per il fatto stesso che le prime scritture erano dei disegni delle cose descritte». I visitatori della mostra avranno modo di soffermarsi su acqueforti e litografie che coprono la quasi totalità delle 8 tematiche affrontate dall’autore e che talora anticipano posteriori capolavori pittorici,in una sorta di “prova generale” della sua arte maggiore. Senza dubbio, le oltre quaranta opere grafiche presenti, che hanno per soggetto i Paesaggi metafisici, i Bagni Misteriosi, i Manichini, i Combattimenti di gladiatori, i Cavalli e la Mitologia classica, coprono uno spettro completo del percorso filosofico e dell’evoluzione del pensiero e dell’arte del Pictor Optimus. La mostra, accompagnata da un prestigioso catalogo a cura di Maria Luisa Gozzi, sarà ulteriormente impreziosita dal fatto che le opere esposte, tutte provenienti da collezioni private, sono – di norma – difficilmente visibili al pubblico. La produzione grafica delle acquaforti dell’artista è qui egregiamente rappresentata da rari esemplari pubblicati alla fine degli anni ‘20 (Gli Archeologi II del 1927, Combattimento di Gladiatori e Scuola di Gladiatori del 1928, Ritratto di Maria Lani del 1929, Bagni Misteriosi del 1935), fino alle opere più recenti edite negli anni ‘70 (Bagni pomeridiani; Bagni misteriosi; Personaggi; Il Ritornante). All’interno della esposizione montecchiese viene presenta la serie completa biffata (la cui lastra originale è stata cioè sfregiata e resa così non più riproducibile) delle sei litografie della cartella delle “Metamorphosis”, pubblicata a Parigi nel 1929 dalle Edition des Quatre Chemines e, in tiratura numerata, quella a colori a titolo “Villa sul mare”. Sono inoltre esposte una litografia della serie “Mythologie”, nota anche con il nome di “Bagni Misteriosi”, pubblicata nel 1934 a Parigi dalle Edition des Quatre Chemines con un testo di Jean Cocteau e tirata da Desjobert; due del- le litografie della serie dell’”Apocalisse” pubblicata nel 1941 a cura di Raffaele Carrieri per le Edizioni della Chimera con l’introduzione a cura di Massimo Bontempelli; la serie completa delle sei litografie intitolata “Cavalli e Ville” edita nel 1954 da Carlo Bestetti; una delle due litografie della cartella “Auf der Galerie” edita a Francoforte nel 1969 da Gotthard de Beauclair con un testo di Kafka. Troviamo poi la serie completa della cartella “I Cavalli” edita nel 1948 e alcune tra le migliori opere litografiche realizzate da De Chirico tra il 1966 e il 1974, tra le quali citiamo Ettore e Andromaca I, Le Sibille, L’Ospite dei Bagnanti misteriosi, I Gladiatori nell’arena, I miei amici orientali e la grande litografia Gli Archeologi del 1970. È inoltre presente in mostra la Cartella “Concilium Lithographicum” edita nel 1968 dalla Libreria Prandi, a ricordo della precedente edizione - curata da Velso Mucci tra il 1944 e il 1947 - che contiene l’opera grafica di De Chirico “Cavalli antichi sulle sponde dell’Egeo”. Oltre alla produzione grafica, in mostra sono esposti i volumi: “Apocalisse” con 20 illustrazioni, “Mythologie”, l’importante romanzo scritto dallo stesso De Chirico “Hebdomeros” (1929) e il rarissimo ed enigmatico “Maria Lani” con originali di Matisse e Derain, oltre che naturalmente di De Chirico. Gli impianti sportivi rimessi a nuovo Realizzati importanti lavori su tutte le strutture sportive montecchiesi Si è chiusa un’estate davvero “intensa” per l’impiantistica sportiva di Montecchio, con una serie di interventi che hanno – e stanno mettendo - davvero a nuovo le strutture comunali per un paese che ha grande “fame” di sport. Palazzetto dello Sport: sono stati effettuati lavori di manutenzione che hanno interessato il solaio di copertura e il controsoffitto, oltre che il completo rifacimento degli impianti luci e audio della struttura. Sono stati svolti anche lavori di manutenzione del parquet ed effettuata la tinteggiatura interna. Un intervento imponente che riconsegna agli sportivi montecchiesi un impianto quasi completamente rinnovato e ammodernato. Anche al Centro sportivo Lino Notari la promozione del Montecchio Calcio nella categoria superiore e l’incremento degli utenti della scuola calcio hanno portato alla decisione di ampliare gli spogliatoi e di migliorare la logistica interna degli spazi del campo sportivo, compresa la messa a norma della tribuna ospiti. Importanti lavori di riqualificazione anche al centro sportivo Silvio D’Arzo che sarà oggetto in questi mesi di una rivisitazione dovuta alla costruzione della nuova struttura della Coop Nordest e delle opere di urbanizzazione relative. Sono iniziati i lavori che consegneranno al centro sportivo un nuovo campo di calcio in erba sintetica (superficie m. 60x40): Montecchio diventa così uno dei primi Comuni in provincia – dopo Reggio - a dotarsi di un impianto innovativo e moderno per il calcio ed il calcetto. Sono previsti inoltre anche il rifacimento del campo di allenamento mentre sul campo principale si è intervenuti con un’opera di manutenzione straordinaria. Sono in corso interventi di manutenzione straordinaria anche nella palestra delle scuole elementari e, da parte della Provincia, anche nella palestra “Silvio D’Arzo”. Non si tratta ovviamente di interventi risolutivi per le problematiche dello sport a Montecchio, ma sono comunque uno sforzo consistente per qualificare ulteriormente gli spazi esistenti. Un particolare ringraziamento ed elogio va alle società sportive protagoniste dirette degli interventi (sia con lavori svolti in proprio che con anticipazioni di risorse, sia con l’indispensabile assistenza durante i lavori in corso). 9 SERVIZI Nasce l’Unione dei comuni Uno strumento flessibile ed efficace per gestire i servizi sovracomunali Il giorno 25 settembre 2008, nella Sala della Rocca del Castello di Montecchio Emilia, si è tenuto il primo consiglio dell’Unione Val d’Enza. Tra i punti all’ordine del giorno la presentazione degli indirizzi generali di governo nonché la comunicazione della composizione della Giunta e del Vicepresidente nominato ovvero il Sindaco di Montecchio Emilia Iris A. Giglioli. Nella stessa seduta si è proceduto, inoltre, all’ individuazione della composizione dei gruppi consiliari nonché dei relativi capigruppo che risultano essere: Bertani Marco per il gruppo di maggioranza denominato “Democratici per la Val d’Enza” Reverberi Giacomo per il gruppo di minoranza denominato “Lega Nord Padania” Nardini Stefano per il gruppo di minoranza denominato “P.D.L.” Lasagni Renzo per il gruppo di minoranza denominato “La Sinistra” Usai Donata per il gruppo di minoranza denominato “Via Emilia” In ottemperanza a quanto prescritto nello Statuto dell’Unione, poi, si è proceduto all’approvazione delle convenzioni relative alla polizia municipale ed alla protezione civile nonché all’approvazione della convenzione relativa all’ufficio paghe. Infine nella stessa seduta si è proceduto alla nomina del Revisore dell’Unione. Questo importante passaggio istituzionale ha sancito l’avvio dell’Unione tra i Comuni della Val d’Enza, Comuni che già operavano in sinergia sul territorio ma con forme associative diverse. (Associazione Intercomunale prima e Consorzio poi). L’Unione è operativa dal 01 ottobre 2008 e gestirà le due funzioni conferite ovvero polizia municipale e protezione civile. Il modello Unione di Comuni rappresenta oggi una risposta concreta e che da significato al principio di sussidiarietà e di adeguatezza. Per i Comuni più piccoli essa non solo consente di esercitare al meglio le funzioni o di mantenere alcuni servizi ma fornisce anche e soprattutto la possibilità di migliorare la qualità e la quantità delle prestazioni erogate. L’Unione, infatti, si dimostra capace di una flessibilità adeguata alle diverse realtà, garantisce inoltre una maggiore forza politica nello scenario regionale nonché una migliore capacità di governo territoriale per i Comuni, sia di piccole che di medie dimensioni. Vanno sottolineati i vantaggi che possono essere conseguiti nel passaggio da una forma associativa “soft” alla costituzione di una Unione in termini di partecipazione, di organizzazione, di ottimizzazione egualitaria dei servizi, di più forte rappresentanza politica nell’amministrazione del territorio. La seduta è stata vivace ma assolutamente costruttiva volta a porre le basi per un leale confronto tra maggioranza e minoranza; in modo particolare si sottolinea l’invito rivolto alle minoranze di vedere l’Unione come la sede in cui poter dibattere su temi importanti quali quelli collegati allo sviluppo del territorio alla materia ambientale, alle infrastrutture nonché al funzionamento di servizi rilevanti della pubblica amministrazione Operativa a Montecchio l’agenzia per l’affitto Il nostro comune è il primo in provincia a dare il via al nuovo servizio di Acer per facilitare l’incontro tra domanda e offerta di alloggi in affitto “Il Comune di Montecchio Emilia ha aderito con profonda convinzione al protocollo d’intesa che ha sancito la nascita dell’Agenzia per l’Affitto nella nostra provincia e ha approvato per primo le convenzioni per attivare questo servizio nell’ambito del proprio territorio. Il problema del reperimento di alloggi in affitto a prezzi contenuti non riguarda più soltanto le fasce deboli della popolazione, ma anche quel ceto definito “medio” che oggi con due stipendi non riesce più a far fronte al costo della vita. È nostro dovere etico, 10 sociale e politico porre quindi un’attenzione crescente anche a quelle che si attestano come le “nuove fasce di povertà” e offrire loro opportunità e servizi nuovi per garantire una buona qualità di vita.” Queste le parole che il Sindaco, Iris Giglioli, ha pronunciato nel corso della conferenza stampa di presentazione del Progetto Affitto Sicuro. Quanti sono gli appartamenti che i proprietari preferiscono tenere vuoti per paura di non riuscire a riscuotere regolarmente l’affitto, di subire dan- neggiamenti o di dover affrontare lunghi iter per liberare l’alloggio in caso di necessità? E quante sono le persone e le famiglie che, pur beneficiando di un reddito fisso, faticano a sostenere i prezzi di affitto del libero mercato? L’Agenzia per l’Affitto si propone l’obiettivo di dare una risposta concreta ai bisogni abitativi delle famiglie, da un lato tutelando i proprietari dai rischi di morosità e di danneggiamento dei propri alloggi e dall’altro offrendo agli inquilini alloggi privati a canoni d’affitto più vantaggiosi rispetto a quelli offerti dal mercato. Questo servizio sarà supportato da un Fondo Provinciale di Garanzia – di Euro 250.000 - volto a tutelare il proprietario da eventuali morosità del canone d’affitto e insolvenze del conduttore relative a spese condominiali e oneri accessori, e offrire la parziale copertura di danni all’immobile, delle spese legali e procedurali, sia per il recupero della morosità che per lo sfratto e l’eventuale rilascio dell’alloggio. “L’Agenzia per l’Affitto – ha spiegato l’Assessore provinciale Marcello Stecco – è riuscita a unire interlocutori pubblici e privati per avviare un progetto importante di welfare locale che tiene conto delle esigenze reali dei Cittadini. Il Comune di Montecchio, che è noto per avere una tradizione di buon governo, avviando questo nuovo servizio dimostra di voler continuare ad investire per il bene della propria Comunità e ne rafforza il livello sociale ed economico”. Il canone di affitto sarà calcolato in base agli Accordi territoriali dei Comuni della Provincia di Reggio Emilia e Acer si farà carico della sua riscossione tramite emissione di bollettino postale. In caso di accordo con il datore di lavoro, sarà possibile trattenere direttamente l’importo dell’affitto dalla busta paga dell’inquilino. Il proprietario dell’alloggio a sua volta riceverà mensilmente il bonifico bancario da Acer sul conto corrente indicato al momento della stipula del contratto. Ai proprietari è richiesto di consegnare alloggi in buono stato, in regola con le garanzie di conformità degli impianti elettrici e termoidraulici e di essere disponibili a sottoscrivere un contratto a canone concordato o, nel caso di contratto stipulato direttamente con Acer, a concedere l’eventuale sub-locazione. L’abbinamento tra proprietario ed inquilino verrà effettuato da Acer in accordo con il proprietario, sulla base delle esigenze del richiedente e secondo criteri di sostenibilità dell’affitto rispetto al reddito. Nel caso in cui il locatario avesse bisogno di rientrare in possesso del proprio appartamento – perché ad esempio un figlio si sposa o cambiano le necessità del proprietario – l’Agenzia per l’Affitto si impegna ad offrire una soluzione alternativa agli affittuari per liberare l’alloggio nel minor tempo possibile. Ai potenziali inquilini Acer, per poter offrire alloggi privati a canone concertato, chiederà di essere residenti o svolgere un’attività lavorativa nel Comune o avere comunque comprovate necessità di prossimità familiare. Non dovranno essere proprietari di immobili o titolari di diritti di usufrutto, uso o abitazione (in forma totalitaria) su immobili ubicati nell’ambito comunale; non dovranno risultare assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica; infine non dovranno risultare con sfratto in corso per morosità. 11 AMBIENTE Giornate ecologiche Importante intervento nell’area dell’isola ecologica L’incendio che ha colpito la stazione ecologica di Via San Rocco nel giugno del 2007 ha interessato anche una rilevante porzione della vegetazione ripariale della canalina irrigua posta sul lato est dell’impianto. In primavera, alla ripresa della stagione vegetativa, si è potuto constatare che solo alcune delle piante si erano riprese e che si rendeva necessario un intervento di manutenzione straordinaria finalizzato all’abbattimento ( per motivi di sicurezza ) delle alberature di grosse dimensioni dissecate ed alla pulizia della vegetazione arbustiva in modo tale da favorire lo sviluppo delle pian- te rimanenti e consentire l’esecuzione di una corretta manutenzione ordinaria della fascia di rispetto che sta tra il canale e la recinzione del canile comunale e della stazione ecologica. L’intervento nel suo complesso risultava abbastanza oneroso, ma grazie alla collaborazione dei cacciatori volontari è stato possibile eseguirlo ricorrendo a ditte esterne solo per le operazioni di abbattimento dei grandi alberi. Lo scorso mese di luglio infatti, nell’ambito delle cosidette GIORNATE ECOLOGICHE , cacciatori volontari dell’ATC-RE3 COLLINA hanno messo a disposizione della collettività tempo ed energie effettuando un importante ed utile lavoro di sramatura , raccolta della ramaglia e pulizia dell’area danneggiata dal fuoco. L’intervento ha interessato una superficie pari a circa 1.000 mq che si presenta ora sgombra ,pulita e di facile manutenzione ordinaria. Nella speranza di proseguire questa proficua collaborazione anche negli anni venire , mediante lo svolgimento di altre GIORNATE ECOLOGICHE , l’Amministrazione Comunale desidera, da queste pagine ringraziare tutti i cacciatori che hanno partecipato all’iniziativa. Nuova energia per l’ospedale Franchini Approvato il progetto per la costruzione di un importante elettrodotto Nel corso della sua ultima seduta il Consiglio Comunale di Montecchio ha approvato il progetto presentato da Enel per la ricostruzione di un importante elettrodotto. L’opera si è resa necessaria in quanto l’ampliamento dell’Ospedale Franchini, che verrà inaugurato tra breve, richiede un aumento di potenza che sarà raggiunto implementando una linea in parte esistente e in parte in nuovo tracciato. Crediamo vadano sottolineate caratteristiche tecniche di tutto riguardo sul piano tecnologico, ma anche sul piano ambientale, riguardo alla salvaguardia dall’inquinamento elettromagnetico, in ottemperanza alle norme regionali, statali ed europee in materia. Infatti la parte aerea, in aperta campagna, a partire dal confine con Sant’Ila- 12 rio, sarà realizzata con cavo Elicord costituito da conduttori isolati, schermati e fune portante. Verranno quindi sostituiti i pali di sostegno esistenti, con altri più adatti alle nuove caratteristiche del cavo. L’aspetto più innovativo riguarda la maggior parte del tracciato (3282 mt), in avvicinamento dell’ abitato, che verrà sotterrata in strade comunali e terreni agricoli, a profondità tale da non costituire ostacolo alle normali operazioni colturali e non presenterà alcun problema di esposizione all’elettromagnetismo. Tra l’altro in questo modo si riducono fortemente le distanze di rispetto, liberando da vincoli di servitù una parte importante del territorio interessato dal tracciato. Il nuovo elettrodotto fornirà un servizio ancora più affidabile agli attuali utenti e garanti- rà adeguate disponibilità energetiche al nostro ospedale, ma anche al Polo Scolastico ”Silvio D’Arzo”, alla nuova sede Coop ed al quartiere che sorgerà nei pressi. Com’è stato illustrato in Consiglio Comunale, valutiamo positivamente un‘opera importante e necessaria alle nostre infrastrutture e al sistema produttivo. Ma soprattutto, vogliamo sottolinearlo, un’opera che parte da presupposti di salvaguardia e rispetto per l’ ambiente. POLITICHE SOCIALI Inaugurata “Villa dei Cedri” L’edificio di proprietà comunale ospita 4 alloggi per anziani a Villa Aiola Sabato 6 settembre a Villa Aiola di Montecchio Emilia si è tenuta l’inaugurazione di 4 alloggi che sono stati consegnati ad altrettanti anziani montecchiesi. Si tratta di uno stabile di proprietà comunale, denominato “Villa dei Cedri” recuperato grazie anche a un contributo regionale volto a finanziare interventidi edilizia residenziale pubblica. Nello specifico - la ristrutturazione della palazzina e il suo adeguamento - hanno comportato una spesa di circa 200mila euro, metà sostenuta dal Comune e l’altra metà coperta con un contributo della Regione Emilia Romagna. L’assegnazione degli alloggi è avvenuta tramite un bando pubblico. All’inaugurazione hanno preso parte il sindaco prof. A. Iris Giglioli, entusiasta del progetto e artefice del taglio del nastro, monsignor Vezzosi per la benedizione, vari amministrazioni comunali, esponenti della Provincia, rappresentanti del consiglio di quartiere, operatrici del sociale, gli anziani del centro diurno di Montecchio, agenti della Muncipale e il maresciallo Chiuri. La predisposizione all’accoglienza e la coesione della comunità aiolese potranno certamente rappresentare un valore aggiunto per la qualità della vita degli anziani che abiteranno nel nuovo edificio. La categoria sociale di pensionati anziani si misura spesso con difficoltà economiche e può trovare difficoltà nell’affrontare affitti di libero mercato. Questa operazione si inserisce in un quadro molto più ampio di politiche abitative e di politiche a favore degli anziani. Per quanto riguarda le politiche per la terza età gli interventi spaziano da proposte residenziali e semiresidenziali a supporto alle famigli tramite l’assistenza domiciliare, dall’erogazione di contributi economici a interventi assistenziali organici, dalla promozione del benessere psicologico e fisico alla proposta di interventi di comunità più articolati. Anche rispetto alle politiche per l’abitazione le nuove unità abitative rappresentano un tassello di un mosaico di opportunità che il Comune di Montecchio mette a disposizione. 13 tecnologia e salute Antenne per la telefonia I pareri di autorevoli esperti su una questione molto dibattuta Da qualche tempo viviamo con particolare attenzione un tema quale quello dell’ impianto di nuove Stazioni Radio Base (SRB) sul nostro territorio. Sono apparsi numerosi articoli sulle cronache locali, è sorto un Comitato di cittadini, sono stati attivati percorsi di natura politico- amministrativa ( interpellanze, ecc…..). Da parte nostra abbiamo rifiutato un approccio in termini di scontro polemico su un tema tanto delicato, e questo per almeno tre ragioni: - l’Amministrazione in materia di SRB non ha altri scopi da perseguire se non i compiti che le vengano assegnati dalle norme di legge ( nazionali e regionali ) e le proprie specifiche competenze urbanistiche e ambientali ( in collaborazione con ARPA e AUSL ); -riteniamo che le polemiche vadano spesso in direzione contraria rispetto ad una attenta e serena valutazione delle problematiche connesse alle SRB ( e all’ elettromagnetismo in generale ) in rapporto alla salute umana; -la vita di ognuno di noi è ormai sempre più spesso interessata nel quotidiano da strumenti e tecnologie complesse di cui molti degli stessi utilizzatori conoscono ben poco. Da qui a volte la percezione di un pericolo ( tanto più minaccioso quanto più sconosciuto), una percezione che non si intende certo banalizzare, ma a cui anzi va risposto con gli elementi di ragionevole certezza che solo la ricerca scientifica più aggiornata e accreditata può offrire. Per questa ragione, e come iniziale contributo ad una condivisione delle conoscenze, abbiamo chiesto ad alcuni esperti di sintetizzare le loro opinioni in merito al problema. Prof. Roberto Coisson, nostro concittadino e docente di Fisica all’ Universita’ 14 di Parma, “Nello spazio che ci circonda ci sono campi elettromagnatici che vengono da un gran numero di sorgenti: trasmettitori radio e TV, linee elettriche ad alta tensione e casalinghe, radar, ripetitori di telefoni cellulari e i cellulari stessi, satelliti per telecomunicazioni e GPS, automobili, apparecchiature casalinghe come televisori, frullatori, lavatrici, frigoriferi, radio, computers e forni a microonde (non parliamo di luce e di raggi X, anch’ esse onde elettromagnetiche). Sono fonti a diverse frequenze che variano da 50 cicli al secondo (linee elettriche) a migliaia (scintille dei motori elettrici) a decine di milioni (radio e TV) a 1-2 miliardi (telefoni cellulari, forni a microonde) a 3-10 miliardi (radar). Il campo elettrico di un’onda elettromagnetica (campo ad alta frequenza) si misura in Volt/metro, e la cosiddetta “intensità” dell’onda (potenza/superficie) si misura in Watt/metroquadro. Per esempio 6 V/m equivale a circa 0,1 W/m2; 60 V/m equivale a 10 W/m2. I telefoni cellulari GSM ricevono frequenze da circa 900 a 1900 Mhz (milioni di cicli al secondo), gli UMTS fra 2100 e 2200, mentre le reti locali (WLAN, Wi-Fi) e i forni a microonde fra 2400 e 2500. Le antenne dei ripetitori emettono un fascio di onde direzionale attorno a un piano orizzontale ; (per questo sotto i ripetitori l’intensità è molto piu’ bassa, e diminuisce in proporzione inversa al quadrato della distanza (per esempio alla distanza di 1000 metri è 100 volte inferiore che a 100 metri). Chi parla al telefonino, poi, è sottoposto al campo emesso dallo stesso, che è tanto piu’ forte quanto piu’ è bassa l’intensità del segnale che riceve. Con un GSM e un segnale molto debole si può arrivare a una potenza media di 0,2 Watt, concentrati su una limitata area del corpo (quindi intensità di parecchi Watt/m2). Con segnale forte il telefonino emette 100 o 1000 volte meno. Le antenne UMTS emettono campi dell’ordine di 10 volte meno intensi dei GSM, e i telefonini emettono da 10 a 1000 volte meno.” Solo una nota di commento alla esposizione del Prof. Coisson che ringraziamo per aver condensato in poche righe un argomento così complesso. L’intensità del campo elettromagnetico diminuisce molto velocemente con l’ aumentare della distanza. Questo spiega perché i gestori, soprattutto per le nuove tecnologie UMTS , tendono a localizzare le antenne sempre più vicina agli utenti. Ciò determina il triplice effetto di campi elettrici meno forti, di segnali molto efficaci e di minore emissione da parte dei telefonini. Ma veniamo al problema fondamentale: quali effetti hanno sulla salute le onde elettromagnetiche emesse dalle antenne? Lo abbiamo chiesto ad un altro nostro concittadino, il Prof. Saverio Bettuzzi prof. Ordinario di Biochimica presso la facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Parma, da anni impegnato in attività di ricerca sul cancro. “Il rischio di sviluppo di malattie ed in particolare di cancro nell’intera popolazione esposta ai campi magnetici anche di intensità rilevanti ed in particolare nei bambini, nei soggetti anziani o malati, in donne in stato di gravidanza, è stato valutato nella letteratura scientifica internazionale recente (2006-2008). Si tratta di articoli scientifici pubblicati da ricercatori indipendenti, finanziati in gran parte da istituzioni pubbliche , provenienti da nazioni diverse, aspetti che quindi offrono maggiori garanzie di imparzialità. Da una analisi dei testi e dei dati pubblicati emergono frasi chiavi e conclusive come le seguenti: “Non esiste alcuna evidenza di lesioni cocleo-vestibolari (NB: orecchio interno e organo dell’udito) causate dai telefoni cellulari”. Balbani AP e Mantovani JC; Rev. Bras. Otorinolaringol. 74,125-131, 2008. “Al momento non esiste alcun dato scientifico che supporti l’idea che bambini o adolescenti siano particolarmente vulnerabili ai campi magnetici ed elettromagnetici ad alta frequenza” .Otto M e Muhenladhl KE, Int J Hyg Environ Health 210,635-644,2007. “Al momento non esiste un fondamento sufficiente per considerare che l’emissioni di radio-frequenze costituisca un rischio per la salute”. Jauchem JR Int J Hyg Environ Health 211, 1-29,2008-09-18. “In ultima analisi, le evidenze finora accumulate non suggeriscono che esista un aumento del rischio di tumore della mammella in relazione all’esposizione ai campi elettromagnetici” . Feychting M e Forssen U, Cancer Causes Control 17,553-558,2006. “Altri possibili meccanismi d’azione sono stati proposti per spiegare possibili effetti sulla salute, ma gli esperimenti biologici hanno fallito nel dimostrare la loro esistenza” . Hetanen M, Med Lav 97,184-188,2006. “Evidenze di laboratorio ed epidemiologiche (NB: studi fatti su popolazioni esposte al rischio) non sono riuscite a fornire ciò che normalmente è richiesto per dimostrare un nesso di causa ed effetto “ Wood AW, Arch Dis Child 91,1043,2006. “E’ probabile che esista una tendenza a giudicare questi rischi in modo più severo rispetto ad altri simili ma appartenenti ad altri temi di ricerca” (6) Vale la pena considerare che queste conclusioni sono state ottenute dopo un notevole dispendio di denaro, tempo, risorse tecniche ed intellettuali di ricercatori particolarmente capaci e esperti nel settore. Sarebbe davvero irrazionale e controproducente non tenere conto di questi risultati.” Prosegue ancora il Prof. Bettuzzi: “Perché le buone notizie non piacciono? Perché sapere con ragionevole certezza e dopo aver pagato un conto salato che quel fatto pericoloso non sussiste non deve essere un argomento valido e di sollievo? Se dopo aver fatto le analisi del sangue ci si sente dire che non si è ammalati, è una cattiva notizia? Parlando di rischi, perché considerare intollerabile un rischio sostanzialmente inesistente (sostanzialmente, perché i rischi non sono mai zero). Infatti ognuno di noi ogni giorno corre un rischio “non-zero” di essere colpito ALLARMI SENZA FILI ANTIFURTO Nice CANCELLI AUTOMATICI AUTOMAZIONI Neroni IMPIANTI DI SICUREZZA ANTIFURTO VIDEOSORVEGLIANZA CANCELLI AUTOMATICI Via Antonio Meucci, 21 • 42027 MONTECCHIO E. (RE) Zona Industriale Tel. 0522.863095 - 866035 • Fax 0522.864430 e-mail: [email protected] >>> segue nella pagina 16 15 da un micrometeorite sulla testa, ma a nessuno sembra importare molto…) quando ce ne sono molti altri ben più significativi che ogni giorno tolleriamo allegramente? Tutti sanno che le radiazioni ionizzanti (quelle emesse dalle sostanze radioattive, per intenderci…) sono certamente pericolose. Vi sono persone che professionalmente usano sostanze radioattive, ad esempio nei reparti di radioterapia degli ospedali. In uno studio pubblicato dall’Istituto Mario Negri di Milano di diversi anni fa emergeva che il rischio totale di sviluppo di cancro di questi soggetti (… voi fareste mai questo mestiere a cuor leggero…?) era 10 volte inferiore a quello che corre un soggetto che fuma 10 (dico 10!) sigarette al giorno. Ed il rischio di esposizione a campi elettromagnetici è enormemente inferiore (perché è molto vicino a zero) rispetto al rischio corso dai professionisti che usano radioisotopi. Non varrebbe forse la pena preoccuparsi per i rischi veri e non per quelli inventati dai media? In conclusione, considerando che gli standard di sicurezza adottati nel nostro paese a scopo puramente cautelativo sono molto più severi di quelli adottati negli altri paesi europei, credo che la popolazione civile possa ritenersi, almeno in questo caso, più che adeguatamente tutelata. E tanto per dare il buon esempio, come cittadino e buon padre di famiglia non esito a dichiarare pubblicamente che non avrei alcuna remora all’installazione di un tale impianto anche sul tetto di casa mia”. Infine abbiamo rivolto alcune specifiche domande alla dott. ssa Anna Maria Ferrari,responsabile del Servizio Igiene Pubblica dell’ AUSL, sede di Montecchio, che fa parte del gruppo di lavoro sui campi elettromagnetici dell’ Azienda USL di Reggio Emilia. Dott.ssa Ferrari, Le stazioni per la telefonia mobile (SRB) fanno male alla salute ? “Gli organismi internazionali (OMS, ICNIR, ISS,…….) considerano all’unanimità che le stazioni per la telefonia mo- 16 bile non costituiscano un rischio per la salute, visti i livelli di esposizione molto bassi cui viene esposta la popolazione residente nelle vicinanze”. Su quali basi vengono fatte queste considerazioni? “Analizzando l’esito di numerosi studi internazionali. Queste ricerche sono state condotte per accertare la possibilità, fino ad oggi non confermata, che l’esposizione prolungata a campi a microonde possa dare luogo ad effetti a lungo termine ed in particolare allo sviluppo di tumori. Gli eventuali effetti sulla salute dei campi elettromagnetici a microonde, e di quelli propri della telefonia cellulare in particolare, sono stati valutati da diverse commissioni internazionali di esperti. Nel 2000, l’OMS nel promemoria per il pubblico “campi elettromagnetici e salute pubblica - i telefoni mobili e le loro stazioni radio base” osservava che l’evidenza scientifica attuale indica che l’esposizione a campi a radiofrequenza quali quelli emessi dai telefoni cellulari e dalle stazioni radio base non inducono o favoriscono, verosimilmente, il cancro. L’attenzione nel campo della ricerca è attualmente impegnata nel valutare gli effetti sanitari dell’uso dei telefoni cellulari.” Come fanno questi organismi di esperti a valutare gli studi? “Vengono analizzati tutti gli studi pubblicati sull’argomento, sia quelli relativi agli effetti sugli animali, sulle cellule in laboratorio, che sulla popolazione esposta, valutando sia eventuali effetti mutageni che cancerogeni.” C’e’ una normativa che definisce il posizionamento ed i limiti che devono rispettare le SRB? “Tutto l’argomento è trattato da una Legge Nazionale e una Legge Regionale. In particolare è previsto un percorso di autorizzazione delle Stazioni Radio Base, svolto dal Comune con il supporto tecnico di ARPA e AUSL, che prevede la valutazione preventiva del rispetto dei limiti di emissione di campi elettromagnetici prodotti e dell’esposizione della popolazione residente nelle vicinanze. Si procede inoltre ad una valutazione dell’idoneità del sito proposto per il posizionamento dell’antenna e, ove possibile, solo a scopo precauzionale, viene favorita l’installazione evitando la vicinanza con zone residenziali densamente abitate, scuole e luoghi di cura.” Residenti nelle vicinanze di una srb corrono rischi per la salute? “In base agli studi fino ad ora pubblicati, non sono emerse situazioni di rischio per la popolazione residente nelle vicinanze, perché i livelli di campo elettromagnetico che si possono trovare in queste situazioni sono estremamente bassi; tutto cio’ è confermato anche dai controlli effettuati da ARPA, in seguito a situazioni di preoccupazione da parte della popolazione, con misurazione diretta nelle abitazioni posizionate vicino alla SRB.” Non vogliamo trarre conclusioni: soprattutto in campo scientifico non vi è mai nulla di definitivamente “chiuso“. Riteniamo tuttavia che possa farci sentire tutelati il vivere in un paese che applica regole molto più rigorose e restrittive di tutti gli altri paesi. Le nostre ansie possono trovare inoltre una forte attenuazione di fronte all’ impegno di una comunità scientifica internazionale che continua ad intraprendere percorsi di ricerca su uno dei temi già oggi più indagati. Per quanto ci riguarda più da vicino, partirà nei prossimi giorni, con la collaborazione di ARPA, una campagna di controlli sulle zone interessate dalle più recenti installazioni di RSB. Questo al fine di verificare che i dati relativi ai campi elettromagnetici reali siano in linea con quanto previsto dalle relazioni tecniche degli impianti. Sarà nostra cura dare dettagliata informazione alla popolazione di quanto emergerà dai controlli ; siamo a disposizione per valutare ulteriori percorsi di informazione e di approfondimento sul tema. Assessore Ambiente Prof. Aurelio Rovacchi SCUOLA - VOLONTARIATO Un ballo per un sorriso Avete mai provato a ballare in compagnia di persone speciali?? Beh noi si… Il 27 marzo, per il progetto “Scuola – Volontariato”, abbiamo deciso di partecipare alla serata conclusiva del corso di ballo che vedeva come protagonisti i “ragazzi” del Centro di Salute Mentale di S.Polo d’Enza. La consapevolezza era quella di avere di fronte persone con abilità diverse dalle nostre ma, vista l’accoglienza a noi riservata, la prima sensazione è stata quella che fossero estremamente trasparenti e sensibili. Attraverso i balli di gruppo siamo riusciti ad integrarci “magicamente” con molta naturalezza e senza inibizioni. La serata si è conclusa poi con un momento di festa alla quale abbiamo contribuito portando alcuni dolci e la nostra allegria. Abbiamo capito che il volontariato può riempire la nostra vita di significati diversi anche attraverso esperienze gioiose. I ragazzi della 4° B Igea Permessi per la raccolta funghi Informazioni utili per tutti i raccoglitori Anche quest’anno la gestione del Bar Monny Tel 0522. 66154 , Via Galvani n.2 (zona industriale), ha accettato di farsi carico della vendita dei permessi raccolta funghi. Nel ringraziare per la disponibilità informiamo che il Bar è aperto tutti i giorni dalle ore 5.00 alle ore 20,00 (sabato pomeriggio e domenica chiuso) ed è quindi in grado di offrire un servizio di particolare efficacia. La Provincia di Reggio Emilia ha approvato nei giorni scorsi il Regolamento per la raccolta dei funghi, valido per gli anni 2008 e 2009. E’ possibile reperirlo, unitamente all’elenco di tutti i punti vendita dei permessi, sul sito web della Provincia di Reggio Emilia oppure visionarlo presso il servizio URP del Comune. 17 SCUOLA - VOLONTARIATO Il volontariato secondo noi… Importanti progetti con i ragazzi dell’Istituto D’Arzo L’istituto superiore Silvio D’Arzo, anche quest’ anno ha partecipato ad un progetto di volontariato in collaborazione con il Comune di Montecchio e la consulta del volontariato, gestito dal dottor Francesco Bianchini, dalla Assistente sociale Lorenza Zoppi e la prof.ssa Salsi. Questo progetto ha coinvolto tutte le classi quarte dell’istituto e aveva lo scopo di avvicinare e far conoscere ai ragazzi il mondo del volontariato. Anche la classe 4 A iti ha partecipato a questo progetto, che, come in tutte le altre quarte prevedeva un primo incontro alla croce arancione volto a coinvolgere i ragazzi ponendoli a diretto contatto con i volontari. A nostro avviso il fatto di recarci direttamente nella loro sede è stato molto coinvolgente; simbolicamente stava a rappresentare il nostro impegno e interesse ad approfondire tale argomento. Nell’incontro, i volontari e il formatore ci hanno indotto a riflettere sul perché una persona decide di fare volontariato: è emerso che il volontariato è un modo di vivere nuove esperienze e uno stimolo ad aiutare il prossimo che nasce spontaneo in un individuo per dare un senso alla vita e incrementare il processo di formazione spirituale . Il volontariato è inoltre basato sulla gratuità, ovvero un’azione di bene fatta solo per il piacere di aiutare il prossimo, e sull’empatia, che aiuta l’aspirante volontario ad entrare in contatto con il prossimo cercando di comprenderlo e di stabilire con lui un contatto non solo fisico ma anche emotivo. Il secondo incontro si è tenuto in classe dove sempre insieme a Francesco ( il formatore), abbiamo visto 18 un film le cui tematiche apparentemente non c’entravano nulla con il volontariato, ma alla fine guidati dal formatore abbiamo potuto capire che l’assertività è “ uno stile sano e felice dello stare con gli altri, una via equilibrata ed autentica per comunicare, fondata principalmente sull’empatia”. Questo stile aiuta chiunque ed in particolare chi vuole fare del volontariato…si perché il volontariato lo fai in mezzo alla gente, ti occupi delle persone e allora è auspicabile lo stile dell’amicizia vera. “E’ già ieri” è il titolo del film che abbiamo guardato e Antonio Albanese recita nella parte di Filippo, il protagonista reporter che vive un esperienza davvero particolare … in cui è evidente che non ci si salva mai da soli , solo perché si è stati buoni: si è sempre salvati dall’Amore che è qualcosa che viviamo ma che ci supera, completa e trascende sempre. Consigliamo di vedere il film perché è veramente interessante e divertente, e propone una morale, che si riaggancia con il discorso del volontariato. Chi decide di dedicarsi all’aiuto del prossimo deve nutrire verso di esso un sincero interesse, deve sentirsi felice di quello che fa anche a costo di compiere un cammino interiore difficile e doloroso . L’amicizia e l’amore che il volontariato trasmette al bisognoso sono fondamentali, e chi le riceve contraccambia a suo modo, dando qualcosa di unico che è proprio ciò che il volontariato cerca con la sua attività: la felicità. Le due esperienze svolte per questo progetto di volontariato sono state secondo noi molto interessanti e profonde, anche grazie all’aiuto di Francesco, una persona capace, simpatica ed accattivante, che ci ha coinvolto e stimolato in maniera attiva catturando la nostra attenzione e senza mai annoiarci, con cui speriamo vivamente di lavorare ancora in futuro. Consigliamo e suggeriamo anche alle altre classi di interessarsi e attivarsi nel mondo del volontariato perché secondo noi offre un’esperienza unica ed indispensabile per una crescita interiore. I ragazzi della 4° A iti Scuola - volontariato L’istituto “S. D’Arzo” protagonista del progetto Il progetto SCUOLA VOLONTARIATO ed. 2007/2008, ha voluto promuovere nella scuola un percorso di crescita individuale che interessasse l’etica del volontariato e coltivasse nei ragazzi di medie e superiori i valori della solidarietà, dell’attenzione all’altro e della responsabilità civile. Attraverso l’incontro con i volontari, l’esperienza diretta è stato possibile indagare l’identità del “volontario” e la realtà solidaristica presente sul territorio. Di seguito alleghiamo gli articoli scritti da alcune classi di quarta superiore dell’Istituto d’Arzo, che hanno partecipato al progetto nel corso dell’anno scolastico e le foto di alcuni ragazzi che hanno scelto di farsi promotori di un’esperienza diretta all’interno delle associazioni. SCUOLA - VOLONTARIATO Valori da vivere Le riflessioni dei ragazzi Non vi siete mai chiesti se un giorno i volontari dicessero.“BASTA!” . Alcuni di noi, avendo fatto esperienze di volontariato, hanno potuto appurare che è possibile far qualcosa per gli altri, senza aver paura del loro giudizio, consapevoli che ti accoglieranno per quello che sei e per quello che riuscirai a fare con loro. Durante l’allenamento di calcetto le loro diversità che a livello sociale vengono vissute come svantaggi, non hanno impedito l’integrazione reciproca, anzi, in alcuni momenti ci siamo sentiti “Tutti uguali”. Un gruppo della nostra classe è andato con l’associazione “Mille soli” a vendere le uova di Pasqua presso un supermercato a Bibbiano; è stata un’esperienza che ci ha permesso, in quanto sostenitori attivi di questa iniziativa, di percepire in alcuni casi lo scetticismo che le persone manifestano nei confronti del mondo del volontariato in altri l’umanità e l’altruismo incondizionato. L’associazione “Mille soli” cerca famiglie per dare ospitalità nel mese di luglio a bambini provenienti da orfanotrofi o da famiglie disagiate della provincia di Tula. Questi bambini vivono nella zona di Chernobyl e sono continuamente a contatto con radiazioni che provocano danni alle loro vite…un cuore, un’ anima..questo è tutto quello di cui un uomo ha bisogno, il resto non conta. MONTECCHIO Montecchio - Ottobre 2008 tiratura 4200 copie • Proprietario: Comune di Montecchio Emilia • Referente con delega della Giunta: Azio Minardi • Direttore Responsabile: Paolo Casamatti • Segreteria: Arnalda Magnani - Paolo Casamatti • Fotografie: Maurizia Maramotti, Cinefotoclub • Rivista registrata: Tribunale di RE n. 843 del 08/10/92 • Stampa: Nuovagrafica - Carpi (MO) • Grafica e pubblicità: Kaiti expansion srl www.kaiti.it • Editore: Città Editrice snc via Caduti delle Reggiane, 1/G - RE tel. 0522 924196 - fax 0522 230892 iscritta al ROC n°6369 19 FORMAZIONE Progetto di sviluppo dei poli tecnici L’Istituto D’Arzo sede di importanti corsi regionai L’Istituto “Silvio D’Arzo” di Montecchio, grazie allo straordinario lavoro portato avanti in questi anni da Enti Locali e sistema produttivo locale, guadagna un posto di primo piano nel nuovo sistema regionale per l’offerta di formazione alta, specialistica e superiore. Si vanno infatti delineando i Poli Tecnici, costituiti da una rete regionale di offerta formativa stabile, diversificata e coerente realizzata da diversi soggetti - istituti scolastici, organismi di formazione professionale accreditati, imprese, università - in specifici ambiti settoriali, individuati da Regione e Province nel rispetto e in coerenza con le vocazioni territoriali quali punti chiave e realtà strategiche per lo sviluppo e la competitività dell’intero sistema economico regionale. La meccanica/meccatronica è l’ambito settoriale individuato per il territorio di Reggio Emilia. La Regione ha ora scelto i referenti istituzionali per la realizzazione di questi super-corsi: l’Istituto D’Arzo e la Val d’Enza sono stati premiati quali “destinatari naturali” dei corsi riferiti a due figure professionali: • 1 corso IFTS (Istruzione e Formazione Tecnica Superiore) per “Tecnico superiore di produzione con com- 20 petenze di programmazione e ingegnerizzazione dei processi” Soggetto attuatore: Centro Servizi P.M.I. Partecipanti: n. 20 Durata: 1000 ore di cui 400 in stage in azienda Qualifica: Certificato di specializzazione tecnica superiore e Certificato di Qualifica Regionale di Tecnico di programmazione della produzione industriale • 1 corso di formazione superiore e di alta formazione “Progettista meccanico con specializzazione in packaging” Soggetto attuatore del corso: ECIPAR Partecipanti: n. 15 Durata: 500 ore di cui 200 in stage Qualifica: progettista meccanico (SQR Sistema Regionale Qualifiche) Questi corsi di formazione superiore e di alta formazione sono gratuiti e si rivolgono a giovani e adulti, occupati, disoccupati e inoccupati con interventi per formare o qualificare professionalità differenti, preferibilmente con competenze di base tecnico-professionali. Entrambi i corsi, che avranno inizio ad ottobre, saranno illustrati all’Istituto D’Arzo il prossimo 22 settembre. “Un risultato importante che certifica il lavoro svolto in questi anni sul territorio per avvicinare la scuola alla domanda di professionalità e di nuove competenze che proviene dal mondo delle imprese. E’ un nuovo obiettivo raggiunto nella direzione del Campus della Val D’Enza, una scuola moderna al servizio della competitività del nostro sistema produttivo e che diffonde la cultura tecnica e scientifica sul territorio” . Alla luce di questo risultato il Sindaco Iris Giglioli ha dichiarato: “Con questi due percorsi formativi di grande valenza tecnica e di sicura spendibilità in Val d’Enza, terra del packaging e della meccatronica, il nostro Istituto va oltre la tradizionale attività didattica e si apre sempre più alla collaborazione con le imprese e gli enti locali del territorio. Rafforza, inoltre, gli scambi operativi, di conoscenza e di partenariato con il mondo del lavoro, degli enti di formazione e delle scuole della provincia e della Regione” Athos Nobili Dirigente Scolastico Istituto d’Arzo Videosorveglianza Installate le prime telecamere nell’area del cimitero Dalla fine di settembre è attivo nell’area del cimitero di Montecchio un sistema di videosorveglianza. Il Comune ha infatti provveduto ad installare alcune videocamere nel cimitero cittadino per contrastare i fenomeni di violenza ed aggressione contro le fasce più deboli della popolazione riscontrati nell’area. Le segnalazioni da parte dei cittadini hanno portato alla definizione di questo primo intervento da parte del Comune, che sarà ulteriormente potenziato con l’attuazione di un piano di custodia e sorveglianza ancora più articolato in altri punti sensibili del territorio (scuole, parchi, luoghi di ritrovo, ecc…). Le telecamere, attive 24 ore su 24, sono collegate ad un sistema di videoregistrazione. Perché…? Da bambini nel nostro naturale e fantastico assorbimento di nozioni e di conoscenze inondiamo chi ci circonda di ogni sorta di domande, soprattutto degli inevitabili e, a volte, imbarazzanti,“perché?”. Con la crescita ed il raggiungimento dell’età matura perdiamo sempre più questa necessità di esternare a chicchessia la nostra sete di sapere e la naturale curiosità di esseri umani, cercando di colmare le nostre lacune in modo del tutto autonomo con riflessioni personali, studi ed approfondimenti. Sapendo che difficilmente avrò risposte chiare ed esaustive formulerò le mie domande con la curiosità e la semplicità con le quali potrebbe formularle un bambino al cospetto di chi governa il nostro territorio. “Perché” si stabilisce di far progettare la riqualificazione di Piazzale Cavour, progetto che non comporta particolari difficoltà, ad uno studio esterno quando vi sono numerosi architetti ed ingegneri assunti e pagati nel nostro ufficio tecnico che avrebbero potuto farlo? “Perché” nell’esecuzione dei lavori si è dovuto provvedere a demolire ciò che si era stato appena costruito? “Perché” un privato non può nemmeno pensare di toccare un albero del proprio giardino mentre il Comune taglia senza alcuna remora alberature di interi viali (Strada Sant’Ilario) e piante secolari (Piazzale Cavour)? “Perché” il presidente della Matilde di Canossa Spa, della quale il Comune di Montecchio è socio, in Consiglio Comunale ha detto che nel momento in cui è stato stipulato il contratto di servizi con il suo ex presidente, la società non aveva i mezzi per acquistare un immobile da adibire a sede quando a bilancio risultano oltre 1.000.000 di euro di liquidità, derivanti con ogni probabilità dai recenti aumenti di capitale (prevalentemente pubblico), semplicemente da anni “parcheggiati” in banca? “Perché” alcuni cittadini per poter ristrutturare la propria casa trovano difficoltà ad installare le impalcature e i ponteggi mentre altri possono liberamente chiudere il transito di una via per quasi un anno (Via Veneto)? “Perché” si stabilisce di indire un concorso di idee ad invito per la progettazione di Piazza della Repubblica, si esaminano i progetti relativi ma non si pensa di convocare alcuna commissione urbanistica al riguardo, mantenendo nella più profonda ignoranza i relativi commissari sul destino della piazza principale di Montecchio? “Perché” l’anno successivo alla delibera di aumento dell’addizionale IRPEF del 250% (portandola dal 0,1% allo 0,35%) il bilancio comunale mostrava un avanzo di 164.032,84 EURO in parte corrente, corrispondente a circa il 30% dell’addizionale incassata, dimostrando in questo modo di non aver potuto o saputo utilizzare tutto il denaro prelevato dalle PAR CONDICIO DAI GRUPPI CONSILIARI Comune Impegno 21 PAR CONDICIO DAI GRUPPI CONSILIARI tasche dei Montecchiesi? “Perché” i cartelloni segnaletici situati sulla tangenziale di Montecchio Emilia sono così confusi da indicare in modo non del tutto corretto e chiaro i punti cardinali e/o le zone artigianali ad essi riferentesi? Tanti, forse troppi perché per un “bambino” magari eccessivamente curioso ma che, come tanti Montecchiesi, ha un sogno ed intende inseguirlo fino in fondo. Il sogno di cambiare un’amministrazione che da oltre 50 anni domina il nostro territorio vantandosi di riparare gli errori del passato, errori da essa stessa prodotti. Il desiderio che possa essere migliorato l’esistente attraverso una semplificazione della vita dei cittadini, che venga finalmente data chiarezza e trasparenza a situazioni oscure, che vengano poste le basi perché Montecchio diventi una Città non solo sulla carta, il tutto senza compromettere la qualità della vita ponendo finalmente fine ad un modo schizofrenico di gestire la cosa pubblica. Avv. Stefano Nardini 22 Lega nord Una politica vicina al cittadino In un comune dal clima politico più che mai surriscaldato dalle polemiche sollevate da rappresentanti della maggioranza e comitati, turbato da una sorta di mercato dei voti pubblicizzato da voci di passaggi e compromessi tra liste, solo un partito come il nostro può raccogliere la fiducia di chi pretende trasparenza e determinazione. Infatti siamo gli unici che, già a parecchi mesi dalle elezioni amministrative, hanno pronta una lista di persone decise a portare sul tavolo del consiglio comunale le problematiche che inevitabilmente sorgono in una società. Il 12 settembre scorso il Comune di Montecchio Emilia ha ricevuto il titolo di città, un’onorificenza adeguata allo spirito della sua cittadinanza che però, molto spesso, viene dimenticata dall’amministrazione comunale troppo impegnata a sedare i propri conflitti interni. Noi della Lega Nord, al contrario, non perdiamo mai di vista le reali vicissitudini dei nostri concittadini e, come abbiamo dimostrato con i frequenti banchetti, ci prestiamo ad ascoltarli e cerchiamo di soddisfare le loro richieste con la stessa determinazione con cui abbiamo sempre affrontato i problemi che le scelte di questa giunta hanno portato alla luce. A dimostrazione della nostra presenza abbiamo avviato un iniziativa singolare nel proprio genere, una specie di referendum di gradimento popolare o ancora meglio la creazione di una lista composta da suggerimenti e segnalazioni che ci arrivano direttamente dai cittadini, questo strumento ci permetterà, ancora di più, di tastare con mano i disagi e le perplessità della nostra gente che è stanca di vedere i propri reclami archiviati per sempre in un cassetto dimenticato. Partecipare a questa iniziativa è molto semplice ma allo stesso tempo fondamentale, infatti basta contattarci tramite i recapiti a fine articolo e farci sapere che cosa non va secondo voi a Montecchio, analizzeremo anche le più piccole richieste e lamentele in modo da riuscire a presentarci alle prossime elezioni amministrative con un programma concreto, costruito per il cittadino dal cittadino stesso! Dalle prossime settimane sarà possibile dare il proprio contributo all’iniziativa anche presso i nostri banchetti sparsi per la città. I recapiti della sez. di Montecchio Emilia sono i seguenti: Tel.: 331/4557955 E-mail: [email protected] Vi invitiamo inoltre a visitare il sito dei Giovani Padani della provincia: www.giovanipadanireggio.com Reverberi Daniele Gruppo Consigliare Lega Nord Gabriele Delmonte Resp. Giovani Padani Rifondazione Comunista Autunno caldo e iniziative Ottobre è il mese della tradizionale ed antica festa di San Simone. Per i montecchiesi è la festa che inaugura la stagione invernale, che porta molte famiglie a ritrovarsi per festeggiare insieme la sagra di paese; un paese che organizza per l’occasione molte iniziative e che si veste a festa. Insomma, San Simone è un momento lieto e festaiolo, che precede di qualche settimana il Natale, una delle feste più sentite di tutto l’anno, ma che quest’anno forse assumerà un sapore più amaro. Anche a Montecchio sempre più famiglie hanno difficoltà ad arrivare alla quarta settimana e per queste famiglie il Natale sarà più povero e gravato dalle preoccupazioni che un momento di grande incertezza come questo pesa sull’animo delle persone. L’Italia è immersa in una crisi profonda, una crisi economica sempre più evidente e pesante da sostenere, una crisi di valori, una crisi sociale, una crisi morale; una crisi troppo spesso negata e nascosta da chi ha tutto l’interesse a non mostrare la reale gravità della situazione pur di perpetuare un divario tra i sempre più ricchi e i sempre più poveri, di creare emarginazione ed esclusione e di diffondere uno stato di insicurezza e precarietà. Un’Italia ripiegata su se stessa e che guarda con paura al futuro, un Paese dove pochi comandano, in cui il lavoro viene continuamente umiliato e mortificato, nel quale l’emergenza è evocata costantemente per giustificare la restaurazione di una società classista, razzista e sessista. Che vede nei poveri, nei marginali e nei differenti, i suoi principali nemici. A tutto questo bisogna reagire. Sarà necessario promuovere su larga scala un’azione di difesa delle retribuzioni e delle pensioni, falcidiate dal caro vita, il quale causa un malessere che la destra tenta di trasformare in egoismo sociale e in guerra tra poveri. Di fronte alla piaga degli “omicidi bianchi”, le morti sul lavoro che dall’inizio dell’anno al mese di Settembre sono più di 750, quelle ufficiali, ma non sappiamo quanti morti vi siano tra gli immigrati che lavorano in nero e sfruttati, sotto ricatto, senza permesso di soggiorno per “padroni” ovviamente italianissimi. Per questo sarà necessario intensificare i controlli e imporre l’applicazione delle sanzioni alle imprese. Devastare la scuola pubblica significa rovinare un’intera generazione di giovani e significa per questo minare fortemente il nostro stesso futuro. Il governo Berlusconi è riuscito benissimo PAR CONDICIO DAI GRUPPI CONSILIARI in questa azione di demolizione attraverso l’introduzione di sistemi obsoleti tutti volti al risparmio, operato sulle spalle dei nostri figli. Dobbiamo respingere l’attacco alla scuola pubblica, all’Università, alla ricerca e alla cultura. E’ una vera e propria demolizione attuata attraverso un’azione di tagli indiscriminati e di licenziamenti, l’introduzione di processi di privatizzazione e un’offensiva ideologica improntata ad un ritorno al passato di chiaro stampo reazionario (maestro unico, ecc.). L’obiettivo della destra al governo è colpire al cuore le istituzioni dello stato sociale che garantiscono l’esercizio dei diritti di cittadinanza. Il 70% delle violenze sulle donne è commesso in famiglia. Questo dato amaro riguarda anche la nostra comunità; Montecchio non è immune e si verificano anche nel nostro paese violenze inaccettabili su donne e minori all’interno del nucleo più “sacro” e “sicuro”. È necessario rispondere con forza all’attacco contro le politiche volte a contrastare la violenza degli uomini contro le donne, riconoscendo il valore politico della lotta a tutte le forme di dominio patriarcale, dell’autodeterminazione delle donne e della libertà femminile nello spazio pubblico e nelle scelte personali attraverso la promozione di momenti di incontro e confronto. Rifondazione Comunista da tempo sostiene le vertenze territoriali (No TAV, No Dal Molin, ecc.) che intendono intervenire democraticamente su temi di grande valore per le comunità, a partire dalle decisioni collettive sui temi ambientali, sulla salute e sui beni comuni. Anche a Montecchio siamo intervenuti proponendo un’azione decisiva verso il risparmio energetico negli edifici pubblici, sulla mobilità sostenibile ed “alternativa” criticando il sistema di piste ciclopedonali presenti nel nostro comune che sono insufficienti e disorganiche. Va rilanciata con forza la questione morale, la questione sociale e la difesa della democrazia. Non solo, va riaffermato l’antifascismo, molto radicato nella nostra provincia e a Montecchio, che tanti partigiani ha visto combattere e perdere la vita per la difesa della libertà. Nonostante l’apertura del Presidente della Camera Fini rispetto a vinti e vincitori, anche a Montecchio possiamo notare segnali in controtendenza con scritte sparse sui muri e sui viottoli del paese, inneggianti ad Hitler e numerose purtroppo sono le svastiche disegnate qua e là. Prima che il fenomeno si allarghi si dovrebbe agire soprattutto sui giovani promuovendo iniziative ed incontri educativi sul valore della nostra libertà. È nel segno di tutto questo che il Circolo di Rifondazione si muoverà in questo autunno e richiamerà tutti alle iniziative in programma tra le quali la prima sarà in Novembre e coinvolgerà i Circoli della Val d’Enza. A S. Polo faremo festa insieme, ma discutendo di salari, immigrazione, integrazione, sfruttamento. Questo autunno“caldo”,ricco di iniziative e manifestazioni, sarà per tutti coloro che sono stanchi di vedere l’Italia smontata pezzo dopo pezzo e portata ad un livello di non accettabilità, ad un livello di pericolosa soglia di povertà, di intolleranza, di tensione sociale, di insicurezza. www.prcmontecchio.blogspot.com [email protected] - cell. 348 1728077 23