BE I _ I N F 0 _ 0 3 _ 1 9 8 0 _ 0 2 2 _ I T - BEI Information Année : 1980 Numéro : 022 Langue : IT Banca Europea per g l i Investimenti []r^fìr^r^r^-^mr-rn/^-\r^n UIJUÜ®UUUÜ(1]SD®ULID . V^'^"" Den europaeiske Investeringsbank ^ 4 j r \" Europäische Investitionsbank "" " European Investment Bank :^-.—Italic %^^if}p^ — Europese Investeringsbank N.22 · Luglio 1980 ISSN 0250-3905 Seduta annuale del Consiglio dei governatori il Consiglio dei governatori della Banca Europea per gli Investimenti, c o m p o s t o di un ministro per ciascun Paese membro della Comunità Europea, ha t e n u t o la sua s e d u t a annuale a Lussemburgo, il 9 giugno scorso, s o t t o la presidenza di René Monory, governatore per la Francia. Il Consiglio tia approvato la relazione annuale della Banca nonché 1 c o n t i economici per l'esercizio 1979, nel c o r s o del quale le operazioni di finanziamento sono notevolmente aumentate raggiungendo i 3 071,1 milioni di u.c. con un incremento del 4 0 % Si riportano in appresso i punti salienti della dichiarazione del presidente della Banca, Yves Le Portz, dinanzi al Consiglio dei governatori: L'anno scorso la Banca ha sensibilmente accresciuto il volume delle sue operazioni nei Paesi membri. Quest' incremento, che fa seguito ad una forte progressione dei finanziamenti nei due anni precedenti, risponde all'invito del Consiglio Europeo a sviluppare l'attività della nostra istituzione per contribuire alla ripresa degli investimenti, alla riduzione della disoccupazione e ad una migliore convergenza delle economie nazionali dei Paesi della Comunità. 1 nuovi finanziamenti accordati su risorse proprie sono ammontati a 2 281 milioni di unità di conto: la In questo numero Seduta annuale del Consiglio dei governatori — Dichiarazione del Presidente — Prospettive dell'attività finanziamento e di raccolta di — Previsto un nuovo aumento del capitale pp. 1-4 Come tenersi al corrente a t t i v i t à della BEI — alcune domande sulla Banca e sulle risposte pp. 4-8 r i s p e t t o ai 2188,3 milioni del 1978 (v. riquadrato a pag. 2). Per q u a n t o concerne le p r o s p e t t i v e di attività a medio termine, I governatori hanno preso nota di un r a p p o r t o , p r e s e n t a t o dal Consiglio dì amministrazione, in cui vengono esaminati i possibili sviluppi t a n t o all'interno q u a n t o fuori della Comunità. Tenuto c o n t o di q u e s t e p r o s p e t t i v e , il Consiglio di a m ministrazione presenterà al Consiglio dei governatori, nel corso del 1981, delle p r o p o s t e circa un nuovo a u mento del capitale della Banca ('). Banca ha inoltre firmato, a titolo del Nuovo Strumento Comunitario di Prestiti e Mutui, i primi contratti di mutuo per conto della Comunità, elevatisi a 277 milioni di u.c. Il totale dei finanziamenti nei Paesi membri è aumentato, a prezzi correnti, del 3 0 % rispetto al 1978 e delI'SS % rispetto al 1977. I finanziamenti sono stati concentrati, per oltre i due terzi, nelle regioni meno favorite della Comunità, principalmente in Italia, nel Regno Unito ed in Irlanda. In Italia ed in Irlanda la maggior parte dei mutui — per complessivamente 878 milioni di u.c. — ha fruito del contributo in conto interessi del 3 % istituito nel quadro del Sistema Monetario Europeo ('). La Banca ha cosi impegnato negli ultimi quattro mesi dell'esercizio, con i finanziamenti concessi in questi due Paesi, la quasi totalità dell'importo stanziato per l'intero anno, nel bilancio della Comunità, per detti contributi. Delle operazioni della Banca vanno segnalati, in particolare, altri tre aspetti: 1. Il 4 5 % del totale dei finanziamenti nei Paesi membri, ossia 1 146 milioni di u.c., è stato destinato ad investimenti nel settore dell'energia, principalmente per ridurre le importazioni di petrolio nella Comunità. L'insieme degli investimenti che la Banca ha contribuito a finanziare negli ultimi tre anni, cioè dal 1977 al 1979, in questo settore dovrebbe consentire di ri- durre le Importazioni di petrolio nella Comunità di circa 38 milioni di tonnellate all'anno, pari air8 % delle importazioni del 1979. 2. I crediti destinati allo sviluppo della piccola e media industria, quelli cioè che permettono di creare un maggior numero di posti di lavoro, sono quasi triplicati numericamente e raddoppiati quanto all'importo, passando ad oltre 130 milioni di u.c. (') Il capitale sottoscritto è attualmente di 7 087,5 milioni di u.c., di cui 911,25 effettivamente versati ο da versare, dopo l'ul timo aumento deliberato con decisione del Consiglio dei governatori del 19 giu gno 1978. L'adesione della Grecia alla Co munità ed alla Banca a partire dal 1 gennaio prossimo porterà il capitale a 7 200 milioni di u.c.. di cui 925,71 milioni versati ο da versare. (') Con decisione del Consiglio delle Co munità Europee, un abbuono d'interesse del 3 % a carico del bilancio della Comunità può essere accordato a favore di taluni finanziamenti concessi su risorse proprie delia BEI ο su quelle del Nuovo Stru mento Comunitario, dal 1979 al 1983, nei Paesi membri meno prosperi della Comu nità che partecipano a pieno titolo al Sistema Monetario Europeo (sono cosi designate l'Irlanda e l'Italia). Tali mutui a tasso agevolato devono essere concentrati sui progetti d'infrastruttura (compresi quelli energetici) che contribuiscono a risolvere i principali problemi strutturali nei Paesi interessati nonctié a ridurre le disparità regionali ed a migliorare la situazione occupazionale; la decisione di ammissibilità dei progetti all'abbuono viene presa dalla Commissione. 3. L'insieme degli investimenti al cui finanziamento la Banca ha contri buito nel 1979 dovrebbe assicurare direttamente la creazione ο la salva guardia di circa 35 000 posti di lavoro permanenti. D'altra parte, gli effetti temporanei sull'occupazione prodotti dai lavori e dalle forniture necessari alla realizzazione di questi investi menti possono essere valutati a circa 500 000 persone/anno, ossia l'equiva lente di circa 145 000 posti di lavoro nei primi due anni e un numero pro gressivamente decrescente negli anni successivi; tenuto conto degli effetti analoghi dei progetti finanziati nel corso dei due esercizi precedenti, probabilmente il numero di persone alle quali è stato assicurato un lavoro nel 1979 è di 360 000 circa. Anche i finanziamenti fuori della Comunità sono considerevolmente aumentati, passando da 222 milioni di u.c. nel 1978 a 513 milioni nel 1979, cosi ripartiti: — 86 milioni di u.c. per il proseguimento dell'attività nei Paesi d'Africa, dei Caraibi e del Pacifico a titolo della prima Convenzione di Lomé; — 427 milioni di u.c. per la rapida esecuzione dei Protocolli finanziari concernenti la Grecia, il Portogallo, la Turchia, i Paesi del Maghreb, del Mashral< e Malta, che sono entrati in vigore alla fine del 1978 ο all'inizio del 1979. È da notare il sensibile aumento dei finanziamenti volti a contribuire all'autonomia energetica dei Paesi beneficiari. Gli interventi della Banca in questi Paesi hanno offerto l'occasione di raifforzare, grazie a numerosi cofinanziamenti, la cooperazione con diversi organismi di aiuto allo sviluppo dei Paesi membri nonché con la Banca Mondiale, le banche regionali di sviluppo e i fondi arabi. Beninteso, la Banca ha applicato _nelja scelta dei progetti e^nell'istruttoria dei loro aspetti tecnici, economici e finanziari, il rigore abituale. 1 prestiti della Banca sui mercati dei capitali hanno raggiunto nel 1979 i 2 481 milioni di u.c., importo superiore del 27 % a quello del 1978 e del 114% a quello del 1977. Questi prestiti sono stati contratti per il 41 % in dollari USA, il 22% in marchi tedeschi, Ι Ί 1 % in fiorini olandesi, Γ8 % in franchi francesi e il 6 % in altre mo nete comunitarie, mentre la parte re stante è costituita da yen, franchi svizzeri e scellini austriaci. Il saldo attivo del conto profitti e perdite dell'esercizio si è elevato a 141,9 milioni di u.c., che rappresentano essenzialmente la rimunerazione dei fondi propri della Banca (capitale e riserve) utilizzati nei finanziamenti ο I finanziamenti accordati dalla Banca Europea per gli Investimenti nel 1979 hanno raggiunto complessivamente i 3 071,1 milioni di unità di conto, contro 2 188,3 milioni nel 1978 e 1 571,5 milioni nel 1977. Per investimenti nella Comunità sono stati accordati 2 558,2 milioni, di cui — 2 281,2 milioni su risorse proprie (cioè, per la maggior parte, sui proventi dei prestiti che la BEI emette sui mercati dei capitali), e — 277 milioni su risorse del Nuovo Strumento Comunitario di Prestiti e Mutui-Sportello Ortoli (v. in appresso). I finanziamenti concessi fuori della Comunità, nei Paesi che hanno firmato con la CEE accordi di associazione ο di cooperazione, si sono ele vati a 512,9 milioni, di cui 420,9 su nsorse proprie e 92 su risorse di bi lancio gestite a nome della Comunità. Al 31 dicembre 1979 il bilancio ammontava a 12 215 milioni di u.c., contro 9 645 milioni a fine 1978. 1 fondi propri della BEI (capitale versato, riserve ed accantonamenti) si elevavano alla stessa data a 1 342 milioni di u.c., contro 1 162 milioni a fine 1978. Il debito consolidato era di 8 547 milioni (6 715 milioni a fine 1978), il totale dei mutui e delle garanzie in essere di 10 326 milioni (contro 8 353). Il Nuovo Strumento Comunitario di Prestiti e iVIutui La Commissione delle Comunità Europee è stata autorizzata dal Consiglio delle Comunità Europee ad emettere prestiti sino a concorrenza di un miliardo di unità di conto europee, a nome della CEE, per promuovere gii investimenti nella Comunità. La Commissione decide sull'ammissibilità dei progetti al finanziamento sulla base delie direttive fissate dal Consiglio delle Comunità Europee. La BEI riceve le domande di finanziamento, le esamina secondo i criteri da essa abitualmente applicati, delibera sulla concessione del finanziamenti e sulle condizioni e quindi li amministra a nome, per conto ed a rischio della Comunità. La prima «tranche» di 500 milioni di u.c. è stata destinata a progetti nei settori delle infrastrutture e dell'energia. nella tesoreria della nostra istituzione. Questo saldo attivo deve permettere sia di costituire gli accantonamenti richiesti che di dotare i fondi di riserva degli importi necessari al mantenimento in valore reale dei fondi propri, la cui gestione è stata affidata alla Banca dagli Stati membri, rispondendo cosi alle esigenze della sana gestione di una istituzione senza fini di lucro. Tenuto conto delle diverse tendenze registrate negli ultimi mesi sui mercati finanziari e delle incertezze che incombono ancora sulla loro evoluzione, è difficile attualmente fare previsioni sullo sviluppo dell'attività della Banca nel 1980; pertanto non posso dare al Consiglio che delle indicazioni frammentarie. L'importo dei nuovi finanziamenti su risorse proprie della Banca a favore di mutuatari nella Comunità firmati a fine maggio era superiore del 14% a quello dello stesso periodo dell'anno precedente. Si notano, come già nel 1979, una forte concentrazione dei finanziamenti nei Paesi membri nei quali i problemi regionali sono più gravi, un'elevata percentuale di interventi a favore di progetti energetici ed una progressione, almeno numericamente, dei crediti a favore della piccola e media industria. Lo stato dei lavori del Consiglio delle Comunità per quanto concerne la seconda «franche» di prestiti e di mutui su risorse del Nuovo Strumento Comunitario non permette ancora di formulare un'ipotesi valida sull'importo dei finanziamenti di questo tipo nel 1980. Le operazioni fuori della Comunità dovrebbero mantenersi almeno al livello elevato raggiunto l'anno scorso, corrispondente all'esecuzione, concentrata in un periodo di circa tre anni, dei protocolli relativi ai Paesi del Bacino Mediterraneo ed all'impegno della maggior parte degli importi previsti dalla prima Convenzione di Lomé e non ancora utilizzati. Sono state poi prese quest'anno le misure necessarie affinché subito dopo l'adesione della Grecia alla Co- munita, prevista per il 1° gennaio prossimo, questo nuovo Paese membro possa rapidamente beneficiare di cospicui finanziamenti della BEI. Le prospettive di attività della Banca Europea per gli Investimenti nel corso dei prossimi anni sono state esaminate dal Consiglio di amministrazione sulla base del rapporto di un gruppo di lavoro, costituito in seno ad esso, le cui conclusioni possono essere, molto succintamente, cosi riassunte: 1. — Tenuto conto dell'entità dei fabbisogni di finanziamento, delle implicazioni del secondo «shock» petrolifero, delle prospettive di ampliamento della Comunità e del probabile incremento dell'aiuto comunitario ai Paesi terzi, le domande di finanziamento presentate alla Banca potrebbero continuare ad aumentare ad un ritmo sostenuto, paragonabile a quello registrato finora nella storia della Banca. 2. — Lo sviluppo delle operazioni fuori della Comunità non dovrebbe compromettere il mantenimento e, se possibile, l'incremento in termini reali dell'importo dei finanziamenti della Banca nei Paesi membri meno prosperi, né la priorità data alla concessione dei mutui a tasso agevolato nel quadro del Sistema Monetario Europeo. 3. — Un'attività in espansione implica necessariamente un maggiore ricorso ai mercati dei capitali. Per salvaguardare il credito di primissimo ordine di cui la Banca gode, sarebbe auspicabile ricercare una ripartizione più equilibrata e più elastica dei prestiti tra i diversi mercati ed il loro adattamento alle condizioni ivi prevalenti, grazie in particolare ad un più ampio accesso ai mercati nazionali dei Paesi membri della Comunità in applicazione dell'articolo 22 dello Statuto e ad una maggiore utilizzazione delle monete di Paesi terzi, come il franco svizzero e lo yen. 4. — Se, a causa della situazione sui mercati finanzian, la Banca si trovasse temporaneamente nell'impossibilità di raccogliere le risorse necessarie per soddisfare le domande di finanziamento ad essa presentate, dovrebbe procedere ad una riduzione selettiva della quota finanziata degli investimenti e ad una applicazione più restrittiva dei criteri di ammissibilità, concentrando le risorse disponibili sugli investimenti maggiormente prioritari. 5. — La Banca continuerà, in collaborazione con la Commissione, a ricercare la combinazione più efficace possibile dei diversi meccanismi comunitari di finanziamento. L'insieme delle conclusioni del rapporto è stato approvato all'unanimità dal Consiglio di amministrazione. In seguito a questo esame, il Consiglio di amministrazione propone ai governatori: — di prendere nota del rapporto sulle prospettive di attività della Banca a medio termine; — di prendere atto che saranno presentate, nel 1981, delle proposte circa il prossimo aumento del capitale della Banca; — di decidere un nuovo massimale delle operazioni della Banca su risorse proprie fuori della Comunità, decisione resa necessaria dai prossimi negoziati con i Paesi del Bacino Mediterraneo. Vorrei terminare. Signor Presidente, con queste due considerazioni: — la prima è che se la Banca in due anni ha potuto aumentare del 60 % il numero dei finanziamenti accordati e del 95 % il loro importo complessivo, lo deve alla competenza ed al lavoro di tutti i suoi dipendenti, a qualsiasi grado essi appartengano, il cui numero — 437 al 31 dicembre scorso — è aumentato nello stesso periodo solo del 15%; — la seconda è che se il Consiglio dei governatori auspica lo sviluppo delle operazioni della Banca nella linea delle prospettive esaminate dal Consiglio di amministrazione e accetta di esaminare le modalità di un aumento del capitale nel 1981, i miei colleghi del Comitato direttivo della Banca ed io stesso siamo convinti che la vostra Banca è oggi tecnicamente in grado di continuare, ad un ritmo sostenuto, la sua missione di messa in atto della solidarietà comunitaria a favore degli investimenti prioritari nei Paesi membri e di un maggior volume di operazioni fuori della Comunità. In occasione della seduta annuale, il Consiglio dei governatori ha esaminato quale potrebbe essere l'entità dei finanziamenti della Banca fuori della Comunità nei prossimi anni, decidendo che l'importo massimo globale delle operazioni su risorse proprie — a titolo di nuove convenzioni, protocolli finanziari ο decisioni com portanti azioni di cooperazione finan ziaria fuori della Comunità nel periodo 1980-81/1985-86 — non dovrà superare i 1 600 milioni di u.c. Questo massimale si aggiunge agli importi già previsti a titolo dei Protocolli, in corso di esecuzione, con i Paesi del Bacino Mediterraneo, ai 200 milioni di u.c. già autorizzati a titolo del Proto- La presidenza del Consiglio dei governatori — esercitata a turno, secondo l'ordine alfabetico degli Stati membri — spetta ora, sino alle fine della prossima seduta annuale, al governatore per l'Irlanda, Michael O'Kennedy. Consiglio dei Governatori Presidente Belgio Danimarca Germania Francia Irlanda Italia Lussemburgo Paesi Bassi Regno Unito Michael O'KENNEDY (Irlanda) Paul HATRY, Ministro delle Finanze Svend JAKOBSEN, Ministro delle Finanze Hans MATTHÖFER, Ministro delle Finanze René MONORY, Ministro dell'Economia Michael O'KENNEDY, Ministro delle Finanze Filippo Maria PANDOLFl, Ministro del Tesoro Pierre WERNER, Primo Ministro, Ministro di Stato A. P. J. M. M. van der STEE, Ministro delle Finanze Geoffrey HOWE, Cancelliere dello Scacchiere Il Presidente uscente del Comitato di verifica della Banca — Sig. Corneille Brück, Direttore dell'Ispettorato Generale delle Finanze a Lussemburgo — si è visto rinnovare il mandato come membro dello stesso Comitato per gli anni 1980, 1981 e 1982. Il Sig. Patrick L. McDonnell, Controllore Generale all'Ufficio Generale dei Conti in Irlanda, assumerà la presidenza di questo Comitato sino alla seduta annuale del Consiglio dei governatori nel 1981. L'altro membro del Comitato di verifica della Banca è il Sig. Jörgen Bredsdorff, Controllore Generale all'Ufficio Generale di Controllo dei Conti in Danimarca. collo finanziario con la Iugoslavia, ai 700 milioni di u.c. previsti a titolo della seconda Convenzione di Lomé e della decisione che sarà presa circa i Paesi e Territori d'Oltremare, nonché agli importi che potrebbero essere impegnati per investimenti minerari ed energetici d'interesse comune allo Stato ACP interessato ed alla Comunità. Questa decisione non concerne 1 finaziamenti su risorse di bilancio (mutui a condizioni speciali, operazioni di capitali di rischio) che la Banca mette in opera su mandato della Comunità ο degli Stati membri e che sono con tabilizzati fuori bilancio nella Sezione speciale. Il Consiglio dei governatori prevede di procedere, eventualmente dopo il prossimo aumento di capitale, ad un riesame delle possibilità d'intervento della Banca su risorse proprie fuori della Comunità in funzione dei nuovi elementi che potrebbero incidere tanto sull'evoluzione dell'attività globale della Banca stessa quanto sul numero e sull'entità dei futuri interventi di cooperazione finanziaria fuori della Comunità. Come tenersi al corrente sulle attività della B E I . . . La Banca Europea per gli Investimenti alcune domande e risposte Perché in taluni Paesi membri la Banca Europea per gli Investimenti accorda più finanziamenti che in altri? In che modo coopera la BEI con la Commissione delie Comunità Europee, in particolare per quanto riguarda le altre fonti di finanziamento comunitarie? Accorda la BEI mutui a tasso agevolato? Durante l'istruttoria dei progetti, prima di decidere se il finanziamento può essere accordato ο no quali sono i criteri seguiti? Si tiene conto dell'eventuale Impatto del progetto sull'am biente? Sono queste le domande che vengono general mente poste nel corso dei contatti che la Banca ha regolarmente con gli ambienti industriali e finan ziari, la stampa e gli altri mezzi d'informazione, le Vi sono diversi mezzi con cui la Banca cerca di soddisfare la richiesta d'informazioni; il più importante è sicuramente quello delle pubblicazioni, che sono disponibili gratuitamente nelle sei lingue ufficiali della Comunità (danese, olandese, inglese, francese, tedesco, italiano e — a partire dal 1981 — greco) e possono essere ottenute presso uno degli uffici il cui elenco figura in un riquadrato sull'ultima pagina. Per quelli che vogliono essere regolarmente informati sulla sua attività, la BEI ha costituito un indirizzario che permette di inviare loro, sempre gratuitamente, ogni nuova pubblicazione. Oltre al Bollettino «BEI-lnformazioni», le altre pubblicazioni sono: lo Statuto della BEI: esso è allegato al Trattato istitutivo della Comunità Economica Europea, di cui fa parte integrante; questo documento è essenziale per situare l'attività della BEI nel giusto quadro giuridico, finanziario ed amministrativo. la Relazione annuale: oltre, naturalmente, ai conti economici con spiegazioni dettagliate che interessano gli analisti finanziari, la relazione annuale per il 1979 — con illustrazioni a colori autorità pubbliche, i membri del Parlamento, le università, ecc. La BEI si compiace del crescente interesse per la sua attività, che rispecchia il notevole Incremento delle sue operazioni; solo negli ultimi tre anni i finanziamenti hanno superato l'importo di 6,8 miliardi di u.c., pari alla metà del totale delle operazioni concluse dal 1958. SI può dire inoltre che i suoi settori d'intervento (sviluppo delle regioni meno prospere della Comunità, riduzione delia dipendenza dalle importazioni di petrolio, ammodernamento industriale, cooperazione con i Paesi in via di sviluppo, ecc.) sono considerati sempre più di importanza basilare per l'evoluzione della Comunità e per la posizione che essa occupa nel contesto mondiale. — riporta l'elenco di tutti i progetti finanziati dalla Banca nel corso dell'esercizio nonché dei prestiti emessi ed illustra le caratteristiche delle operazioni fornendo dei dati sull'impatto dei finanziamenti in termini di creazione di posti di lavoro e di risparmio energetico (in particolare per quanto riguarda le importazioni di petrolio), con un riepilogo dell'attività globale a partire dal 1958; un capitolo a parte esamina le politiche comunitarie che incidono sull'attività dell'istituto nonché il contesto economico nei Paesi della CEE e in quelli extracomunitari nei quali la Banca interviene. Dati essenziali sulla BEI: un pieghevole che dà una visione globale dell'attività della Banca; il suo scopo è di fornire molto concisamente il maggior numero possibile d'informazioni sull'istituto. zioni ed alle modalità per ottenere finanziamenti: Mutui e garanzie nei Paesi membri della Comunità Europea; IVIodaiità di finanziamento nel quadro della seconda Convenzione di Lomé; Finanziamenti fuori delia Comunità: Paesi dei Bacino Mediterraneo. La BEI dirama anche dei comunicati nei quali vengono date le principali caratteristiche dei progetti che essa contribuisce a finanziare; detti comunicati sono destinati soprattutto ai mezzi d'informazione, ma possono essere anche mandati agli organismi che desiderano essere informati sull'attività della BEI in determinati Paesi ο settori. BEI 1958-1978: una pubblicazione illustrata che presenta l'evoluzione della Banca nei primi venti anni di attività e passa in rassegna le sue operazioni di finanziamento e di prestito nello stesso periodo. La Banca è sempre lieta di poter fornire informazioni ai mezzi di grande diffusione, di rivedere articoli che la concernono ο di prepararli essa stessa. I testi che figurano nelle sue pubblicazioni possono essere liberamente riprodotti; sarebbe tuttavia gradita la citazione della fonte. Vi sono poi tre opuscoli di carattere tecnico destinati in particolare a quanti siano interessati alle condi- Oltre a dare informazioni scritte la Banca partecipa, nei limiti del tempo e del personale disponibile, a conte- renze, seminari, ecc., che le permettono di avere contatti diretti con persone interessate alla sua attività (uomini d'affari, funzionari statali ο di enti locali), ed accetta visite di gruppi. Nonostante tutta questa attività di relazioni pubbliche — ma ciò non sorprende, data la complessità delle operazioni della Banca — continuano a sussistere sulla BEI diversi malintesi, spesso anche su punti molto importanti, che cercheremo di dissipare nel resto di questo articolo. I finanziamenti delia BEI ai Paesi membri vengono accordati in base a quote nazionali? La BEI è una banca che finanzia progetti d'investimento; essa non accorda finanziamenti ai Paesi in quanto tali, ma per la realizzazione di investimenti putiblici ο privati in tutti i settori dell'economia, ed in partico lare per: — i progetti che contribuiscano a promuovere lo sviluppo regionale (che è considerato il compito prioritario); — i progetti d'interesse comune a più Paesi membri ο alla Comunità nel suo insieme; — l'ammodernamento ο la riconver sione di imprese. Sono questi i principali settori d'inter vento della BEI specificati nell'arti colo 130 del Trattato CEE. In generale la Banca interviene maggiormente nei Paesi in cui i problemi regionali sono più gravi, tenendo conto dei livelli d'investimento nel settore energetico ο in altri di comune interesse. II volume dei finanziamenti concessi nei singoli Paesi dipende poi da diversi altri fattori, p. es. dai tassi d'interesse e dalla disponibilità di capitali sui mercati nazionali, dalle politiche governative circa la raccolta di fondi, dagli investimenti pubblici, dalla copertura del rischio di cambio, ecc. Va notato inoltre che al Trattato CEE è allegato un Protocollo che, senza fissare importi ο quote, mette in rilievo i particolari problemi concer nenti l'Italia e sottolinea che le fonti di finanziamento comunitarie hanno un importante ruolo da svolgere per rafforzarne l'economia, in particolare nel Mezzogiorno. Un Protocollo simi lare è stato allegato al Trattato di adesione relativo all'Irlanda. Questi due Paesi — l'Italia e l'Irlanda — hanno ottenuto rispettivamente il 36,5 % e il 7,4 % del totale dei finanziamenti accordati dalla BEI nel periodo 1973-1979 (tenuto conto del numero di abitanti, è l'Irlanda il Paese che ha ottenuto di gran lunga il maggior volume di finanziamenti). Il Regno Unito, anch'esso confrontato a gravi problemi di sviluppo regionale, ha ottenuto il 28,9 % del totale. Quali zone possono beneficiare di finanziamenti a titolo dello sviluppo regionale? In generale, tutte le zone che possono ottenere contributi finanziari nel quadro dei programmi di aiuto nazionale. Vi sono tuttavia delle aree che sono considerate dalla Comunità come altamente prioritarie: l'Irlanda (il solo Paese membro nel quale tutte le regioni possono beneficiare di questo tipo di finanziamenti), il Mezzogiorno d'Italia, l'Irlanda del Nord e la Groenlandia, che nel 1979 hanno ottenuto i due terzi del totale dei finanziamenti per lo sviluppo regionale (1 150,4 milioni di u.c. su 1 722,8 milioni). Un altro elemento su cui ci si basa per fissare le priorità è quello del livello di disoccupazione: quasi i Vs dei finanziamenti accordati per lo sviluppo regionale nel 1979 sono andati alle zone che avevano un tasso di disoccupazione superiore di almeno il 25 % alla media comunitaria. N.B. Un malinteso abbastanza diffuso è quello secondo cui la BEI può intervenire solo nelle zone di sviluppo regionale; gli altri settori d'intervento — investimenti d'interesse comune ο ammodernamento e riconversione industriale — le lasciano invece ampie possibilità d'intervento anche in altre regioni. Cosa vuol dire «Interesse comune»? Nei primi anni di attività della Banca, la quasi totalità dei progetti d'«interesse comune» da essa finanziati concerneva il miglioramento dei collegamenti tra i Paesi membri. A seguito dell'embargo petrolifero del 1973-74, la maggior parte di questi finanziamenti è andata però ad investimenti nel settore energetico — centrali idroelettriche, a carbone, nucleari e geotermiche, sviluppo di giacimenti d'idrocarburi, gasdotti transeuropei, ecc. — che contribuiscono a ridurre la dipendenza della Comunità dalle importazioni di petrolio (nel solo 1979 queste hanno rappresentato il 50 % circa del consumo di energia dei Nove). Sempre a tale titolo, la BEI contribuisce a finanziare progetti comportanti una cooperazione industriale, tecnica e finanziaria tra imprese di diversi Paesi membri per far si che insieme possano rafforzare la propria posizione sui mercati mondiali (un buon esempio è l'Airbus, di fabbricazione europea), nonché lo sviluppo nella Comunità di settori a tecnologia avanzata d'importanza fondamentale (p. es. impianti energetici) ed altri investimenti conformi a determinate politiche comunitarie (p. es. la protezione dell'ambiente). Le domande di finanziamento possono essere presentate direttamente alla Banca? Chi può presentarle? In pratica le domande sono presentate direttamente, anche se è possibile inoltrarle tramite lo Stato membro sul cui territorio il progetto sarà realizzato ο tramite la Commissione. Attenendosi alle rigorose norme del segreto bancario, la Banca informa lo Stato membro interessato — non potendo finanziare nessun progetto senza il suo accordo — e la Commis sione (v. domanda sulla coopera zione con la Commissione). Fuori della Comunità, i potenziali progetti d'investimento sono di solito identificati durante i colloqui diretti tra la BEI e le autorità dei vari Paesi, quando vengono esaminati gli obiettivi e le priorità. Naturalmente ciò non esclude contatti diretti, ma è necessario che lo Stato interessato non sia contrario alla realizzazione del progetto. Le domande di finanziamento possono essere presentate da imprese pubbliche ο private di qualsi voglia stato giuridico, da enti pubblici locali, regionali ο nazionali autorizzati a contrarre prestiti ο dagli stessi Stati membri. La Banca finanzia solo progetti di grandi dimensioni? No, anzi essa annette grande impor tanza al finanziamento di piccole e medie imprese, in quanto queste contribuiscono considerevolmente allo sviluppo regionale, innanzitutto tramite la diversificazione delle attività e la creazione di posti di lavoro; in generale, l'investimento per ciascun posto di lavoro creato dalle piccole e medie imprese è molto più basso rispetto a quello dei grandi complessi industriali. Per finanziare le piccole e medie iniziative, la BEI apre una linea di credito (il prestito globale) ad istituti di credito regionali ο nazionali che utilizzano i fondi per accordare crediti d'importo relativamente modesto (a partire da 25 000 u.c.) per investi menti di piccola e media dimensione scelti con il suo accordo. Tramite i prestiti globali la BEI può accordare, a favore di iniziative industriali, crediti che per essa non sarebbe né pratico né economico negoziare direttamente. Il totale dei prestiti globali accordati tra il 1968 e suo parere. Se questo parere è negala fine del 1979 è di circa 750 milioni di u.c.; solo nel 1979 sono state tivo, il finanziamento può essere delifinanziate circa 415 iniziative. 11 90% berato solamente col voto unanime del Consiglio di amministrazione (in del numero dei crediti e più dei due tal caso, beninteso, il rappresentante terzi dell'importo sono andati ad imprese autonome con meno di 500 della Commissione si astiene dal partecipare alla votazione). addetti. Praticamente vi sono contatti quotiPer altre informazioni sui prestiti diani, anche se meno formali, tra i globali — anche per quanto concerne la recente estensione del campo di funzionari della Banca e quelli delle diverse direzioni generali della applicazione di questo tipo di finanCommissione. Taluni membri della ziamento ad infrastrutture di piccole e medie dimensioni — si rimanda ai Commissione si incontrano regolarmente con i membri del Comitato nn. 21 (maggio 1980) e 17 (giugno direttivo della Banca per esaminare 1979) del Bollettino. l'evoluzione e le prospettive di attività nei settori di comune interesse. Finanzia la Banca imprese non comunitarie che investono nella Comunità? In alcuni campi la cooperazione tra la Banca e la Commissione è particolarmente stretta: Purché il progetto d'investimento sia conforme ad uno ο più degli obiettivi assegnati alla Banca — sviluppo regionale, progetti d'interesse comune, ammodernamento e riconversione industriale — e sia economicamente valido, non vi è alcun motivo per escludere dai finanziamenti imprese dei Paesi non comunitari ο facenti capo a società straniere. • Il Nuovo Strumento Comunitario di Prestiti e Mutui (Sportello Ortoli): la Commissione emette, a nome della CEE, prestiti i cui proventi sono utilizzati dalla Banca per finanziare progetti d'investimento dichiarati ammissibili dalla Commissione e conformi a taluni obiettivi prioritari fissati nelle direttive del Consiglio dei Ministri; Per la Banca contano soprattutto la natura dell'investimento ed i vantaggi che da esso derivano, non la nazionalità del promotore. • Euratom: i fondi, raccolti dalla Commissione a nome della Comunità Europea dell'Energia Atomica, vengono destinati al finanziamento di impianti nucleari; la BEI è responsabile dell'istruttoria del progetto e della gestione del finanziamento. Diverse società americane e svizzere, oppure loro consociate, hanno già ottenuto finanziamenti per investimenti nei Paesi membri. Quali sono le modalità di cooperazione tra la BEI e la Commissione, in particolare per quanto concerne le altre fonti di finanziamento comunitarie? La Banca è un istituto autonomo, ma la cooperazione con la Commissione — che è responsabile delle altri fonti di finanziamento comunitarie — è di fondamentale importanza. Questa cooperazione si manifesta a più livelli, ma la Banca tende sempre a fare in modo che i suoi interventi non siano solamente conformi agli obiettivi comunitari ma rappresentino anche un valido contributo al loro raggiungimento. • Contributi in conto interessi nel quadro del Sistema Monetario Europeo: un contributo in conto interessi del 3 % può essere applicato a determinati finanziamenti concessi dalla BEI, su risorse proprie ο su quelle dello Sportello Ortoli, per investimenti nei Paesi membri meno prosperi della Comunità che partecipano a pieno titolo allo SME (sono cosi designate l'Italia e l'Irlanda); in ciascun caso i progetti sono scelti d'intesa col governo del Paese interessato, e la Commissione deve decidere sull'ammissibilità del mutuo all'abbuono nel quadro delle direttive fissate dal Consiglio dei Ministri. • Aiuto allo sviluppo: vi è una cooperazione molto stretta per quanto concerne l'utilizzazione da parte della Banca dei vari fondi di bilancio della Comunità per finanziamenti a condizioni agevolate nei Paesi in via di sviluppo. Uno dei membri del Consiglio di amministrazione della Banca viene designato dalla Commissione (é il Direttore Generale degli Affari Economici e Finanziari), che può esporre agli altri membri del Consiglio il punto di vista della Commissione su qualsiasi argomento in discussione. Il suo sostituto è il Direttore Generale della Politica Regionale. Accorda la Banca finanziamenti a tasso agevolato? Inoltre, come già detto, la Banca informa la Commissione su ciascuna domanda di finanziamento e chiede il La Banca stessa non può accordare alcun abbuono d'interesse sui suoi • Il coordinamento tra la BEI e le Comunità Europee delle emissioni di prestiti sui mercati dei capitali. finanziamenti. I tassi d'interesse da essa applicati seguono strettamente i movimenti dei tassi sui mercati dei capitali dove essa si procura le risorse per la sua attività; essendo molto ben conosciuta e figurando tra gli emittenti di prim'ordine (è classificata con le tre A — AAA), la Banca può raccogliere fondi alle migliori condizioni e di questo vantaggio beneficiano i suoi mutuatari, in quanto essa aggiunge al costo dei prestiti solo un piccolo margine per coprire i costi operativi, che sono del resto rigorosamente controllati. 11 tasso d'interesse dei suoi finanziamenti varia a seconda della/e moneta/e in cui sono erogati e della durata. Vi è però la possibilità di ottenere un abbuono d'interesse — subordinamente alle disposizioni nazionali e comunitarie — dagli stessi Stati membri ο da organismi pubblici. L'im porto dell'abbuono può essere anche finanziato su risorse del bilancio comunitario nel quadro degli accordi presi in occasione dell'introduzione del Sistema Monetario Europeo oppure del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (il compito prioritario di quest'ultimo è di accordare delle sovvenzioni, ma è anche possibile utilizzare le sue risorse per accordare, su determinati finanziamenti, contributi in conto interesse del 3%). Fuori della Comunità, la maggior parte dei finanziamenti accordati dalla Banca su risorse proprie fruisce di abbuoni d'interesse del 2 ο del 3 % su risorse di bilancio della Comunità, e ciò per caratterizzarli meglio come aiuto allo sviluppo. Quando la Banca utilizza i fondi di bilancio, su mandato della Comunità, per finanziamenti a condizioni speciali (mutui a tassi d'interesse molto bassi e per una durata molto lunga, oppure operazioni di capitali di rischio) la quota che costituisce la sovvenzione può essere rilevante; p. es. alcuni mutui nei Paesi del Bacino Mediterraneo hanno una durata di 40 anni ed un tasso d'interesse dell'I %. E la stessa Banca a fare l'istruttoria dei progetti? Se si, tiene essa conto dell'impatto dei progetti sull'ambiente? Per ogni progetto d'investimento che la BEI contribuisce a finanziare nella ο fuori della Comunità, viene effettuata da parte di uno staff composto di economisti, analisti finanziari, giuristi e consiglieri tecnici della Banca un'approfondita istruttoria sulla sua validità economica. L'istruttoria riguarda gli aspetti economici, finanziari, tecnici, giuridici, commerciali e gestionali del progetto. L'eventuale impatto sull'ambiente, che è andato acquistando un'importanza sempre maggiore negli ultimi anni, è uno degli aspetti dell'istruttoria. La Banca prende in considerazione non solamente gli effetti fisici come l'inquinamento provocato dai gas, le acque di scarico, i rifiuti solidi ecc., ma anche i livelli di rumorosità, le conseguenze sul paesaggio e sull'ambiente di lavoro, ecc. Anche se la BEI non è un organismo che emette regolamenti e non ha alcun potere per imporre misure particolari per la protezione dell'ambiente, essa richiede, come condizione minima per l'ottenimento di un finanziamento, l'osservanza di tutte le leggi e disposizioni in vigore (direttive regionali, nazionali e, quando esistono, comunitarie, oppure regolamenti adottati nelle Convenzioni internazionali). Oltre alla conformità ai regolamenti esistenti, la BEI tiene anche conto, nell'istruttoria dei progetti, dell'evoluzione dei livelli qualitativi in materia di protezione ambientale. Nei Paesi meno sviluppati, dove le direttive circa la protezione dell'ambiente possono mancare ο essere incomplete, la BEI chiede di regola l'applicazione di criteri adeguati, basati su quelli relativi alle corrispon denti tecnologie nei Paesi europei. La Banca si trova a dover affrontare sempre più direttamente i problemi della protezione dell'ambiente; essa ha contribuito a finanziare p. es., a titolo dello sviluppo regionale, un gran numero di reti fognarie per lo smaltimento degli scarichi industriali. Tra gli altri progetti finanziati in questo settore si ricordano quelli volti a limitare l'inquinamento del Reno e del Golfo di Napoli, l'inquinamento atmosferico provocato dalle acciaierie ο l'inquinamento da petro lio nella Manica e nel Mediterraneo. È frequente che in un finanziamento della BEI sia compresa anche una quota destinata all'installazione di impianti antinquinamento. Le riserve statutaria e supplementare, che attualmente ammontano a 712 milioni di u.c., sono costituite principalmente grazie al fatto che la quota di capitale versata alla Banca dagli Stati membri non frutta interessi per detti Stati ma, utilizzata per le operazioni di finanziamento, rappresenta per la Banca una fonte di ricavi; ulteriori proventi provengono dal reinvestimento delle riserve cosi costituite. Questo surplus è importante per due motivi: 1) essendo reinvestito nelle riserve, esso mantiene, in termini reali, il valore del capitale versato alla Banca, la quale deve gestire questi fondi nell'interesse dei suoi «azionisti» cioè degli Stati membri; 2) un livello appropriato di riserve è essenziale perché la Banca goda sui mercati finanziari di un credito che le permetta di raccogliere risorse alle migliori condizioni possibili. I finanziamenti nei Paesi in via di sviluppo sono vincolati all'acquisto del materiale presso determinati fornitori? La preoccupazione principale della Banca è che qualsiasi progetto d'investimento da essa finanziato abbia le maggiori possibilità di successo e procuri il maggior vantaggio possibile al Paese interessato. Ne consegue che gli impianti, i servizi, ecc. devono essere scelti tenendo conto soprattutto delle esigenze del progetto. In generale, la Banca richiede appropriate procedure per l'aggiudicazione degli appalti (bandi di gara nazionali ο internazionali oppure consultazione) quando l'importo è piuttosto elevato. Nel caso di un bando di gara internazionale, devono potervi partecipare almeno le imprese dei Paesi membri della CEE nonché dei Paesi d'Africa, dei Caraibi e del Pacifico quando si tratta di finanziamenti accordati nel quadro delle Convenzioni di Lomé, ο del Paese direttamente interessato nel caso di un finanziamento a titolo degli accordi di cooperazione con i È vero che la BEI non Paesi del Bacino Mediterraneo. I persegue scopi di lucro? finanziamenti della BEI possono anche essere utilizzati per coprire le spese inerenti alle forniture ed ai Ai sensi del Trattato di Roma, la servizi di imprese dei Paesi in cui Banca è un istituto senza fini di lucro essa emette dei prestiti per la (il che non vuol dire però che debba raccolta dei fondi (p. es. negli Stati registrare perdite). Lo Statuto Uniti, in Svizzera, in Giappone, in prevede che la Banca debba coprire i Austria) ο di altri Paesi quando, costi operativi e che la sua attività dia secondo il parere della Banca, le luogo a ricavi sufficienti per costituire offerte sono particolarmente vantag progressivamente un fondo di riserva pari al 10 % del capitale sottoscritto. 11 giose, dal punto di vista tecnico ο geografico, ai fini della realizzazione Consiglio di amministrazione può del progetto. La Banca assicura che i decidere, all'occorrenza, la costitubandi di gara siano pubblicati nella zione di riserve supplementari. Gazzetta Ufficiale delle Europee. Comunità Essa si riserva poi il diritto di controllare e di approvare le procedure di aggiudicazione, la preparazione dei dossiers, la valutazione delle offerte, ecc. Una volta che il contratto di finanziamento è stato firmato, vi sono ulteriori controlli su come i fondi della BEI vengono spesi? I mutui accordati dalla BEI vanno sempre a progetti ben determinati ed i mutuatari sono tenuti ad utilizzare i fondi per gli investimenti precisati nei contratti di mutuo relativi a ciascun progetto. Il contratto prevede appropriate disposizioni per il controllo della realizzazione del progetto, che viene effettuato da due appositi dipartimenti della Banca, uno per le operazioni all'interno della Comunità, l'altro per quelle all'esterno. II mutuatario deve poter giustificare l'utilizzazione dei fondi ad ogni fase delle spese (può essere adottata, e lo è frequentemente, la procedura secondo cui la Banca eroga in effetti il finanziamento su presentazione delle fatture relative agli impianti, ai servizi, ecc.). La Banca continua ad effettuare un controllo generale del progetto ed a mantenere contatti con il promotore durante il periodo di rimborso del finanziamento. Dopo il completamento del progetto e la sua messa in esercizio, viene elaborato un rapporto finale interno nel quale vengono messi a raffronto i risultati ottenuti ed i principali obiettivi fissati durante l'istruttoria. Coopera la BEI con altri istituti di sviluppo, p. es. con la Banca Mondiale? La BEI è stata creata con lo scopo di fungere da fonte di finanziamento complementare — di cooperare cioè con altri istituti di credito e non per sostituirli — e pertanto essa finanzia solo parzialmente i progetti (fino al 50 % del costo degli investimenti fissi). I fondi da essa erogati devono sempre integrarsi in un piano di finanziamento sano, che può comprendere mutui provenienti da altre fonti, sovvenzioni accordate da organismi statali ο comunitari, crediti fornitori, fondi propri del promotore, ecc. Quanto ai progetti fuori della Comu nità, è divenuta quasi una regola per la BEI cofinanziarli insieme ad altri istituti di aiuto allo sviluppo, come p. es. il Fondo Europeo di Sviluppo della Comunità, istituti di aiuto allo sviluppo bilaterali degli Stati membri — come la Commonwealth Develop- IMPORTANTE! N U O V O INDIRIZZO Dal 25 agosto 1980, il nuovo indirizzo della sede centrale della BEI sarà il seguente: 100, Bid. Konrad Adenauer Botte postale 2005 1020 Luxembourg (Lussemburgo) Nuovo n. del telefono: 43 79-1 Nuovo n. della telecopiatrice: 43 77 04 Il numero del telex resta immutato (3530 bankeu lu) ment Corporation (Regno Unito), la Caisse Centrale de Coopération Economique (Francia), la Kreditanstalt für Wiederaufbau, la Deutsche Entwicklungsgesellschaft (Germania) — la Banca Mondiale e gli organismi che ad essa fanno capo, diversi istituti finanziari bilaterali ο multilaterali dei Paesi arabi produttori di petrolio e istituti di sviluppo di altri Paesi, come quelli degli Stati Uniti e del Canada. Un buon esempio di questa coopera zione internazionale, ma ve ne sono molti altri, è il finanziamento dello sviluppo di giacimenti di lignite e della costruzione di una centrale termica in Turchia, un progetto della massima importanza che contribuirà a far fronte al fabbisogno energetico del Paese ed a ridurre la sua forte dipendenza dalle importazioni di petrolio: oltre alla BEI ed allo stesso Stato turco, hanno partecipato al suo finanziamento i governi tedesco, francese ed italiano, la Banca Mondiale, il Fondo di Sviluppo Saudita e — con crediti commerciali — fornitori tedeschi, americani e giapponesi. Chi sono i dipendenti della BEI? Tutti i dipendenti della BEI — che, sia detto per inciso, non hanno lo stato giuridico di funzionari statali come quelli delle altre istituzioni comunitarie, ma sono assimilati agli impiegati e funzionari di banca — sono cittadini dei Paesi membri della Comunità Europea, provenienti dai settori più diversi: dal settore bancario, dalle banche centrali, da istituti di credito pubblici, da istituti di sviluppo nazionali ο internazionali, dal settore industriale ο da enti statali. A fine 1979, l'organico della Banca comprendeva 437 persone. È da notare che dalla fine del 1972 il totale delle operazioni della Banca si è quasi sestuplicato, passando da circa 525 milioni di u.c. nel 1972 a 3,07 miliardi nel 1979 e che il numero delle operazioni è passato da 39 nel 1972 a 180 nel 1979, mentre nello stesso periodo il numero dei dipendenti non è nemmeno raddoppiato. Perchè la sede della BEI è a Lussemburgo? La Banca Europea per gli Investimenti ha incominciato la sua attività nel 1958 a Bruxelles. Essa si è trasferita a Lussemburgo nel 1968 a seguito della decisione, presa nel 1965 dai rappresentanti dei governi degli Stati membri, relativa alla installazione provvisoria di talune istituzioni delle Comunità. Conformemente a detta decisione, Lussemburgo è divenuta la sede della maggior parte delle attività di credito e di investimento della Comunità. La situazione resta la stessa: la sede della BEI a Lussemburgo è, giuridicamente parlando, ancora provvisoria anche se non è previsto per il momento alcun cambiamento; anzi la Banca si trasferirà in agosto nella nuova sede da essa fatta costruire vicino alla Corte di Giustizia, al Parlamento Europeo ed agli uffici della Commissione installati a Lussemburgo. ** * Sono, queste, alcune delle domande che vengono poste più frequentemente. Le operazioni della Banca sono tecnicamente complesse e tendono a divenirlo sempre di più, man mano che le vengono assegnate nuove responsabilità (operazioni di finanziamento su risorse del Nuovo Strumento Comunitario — Sportello Ortoli, abbuoni d'interesse nel quadro degli accordi relativi al Sistema Monetario Europeo, utilizzazione di capitali di hschio nel quadro della Convenzione di Lomé, ecc.). Tuttavia, nonostante questa complessità, gli obiettivi fondamentali della Banca sono semplici e restano gli stessi: contribuire al progresso economico e sociale dei Paesi della Comunità e ad una maggiore assistenza comunitaria ai Paesi in via di sviluppo. L'attività della Banca, che ovviamente richiede un certo grado di discrezione, non è di quelle che si prestano ad una pubblicità di natura commerciale. Essa è però convinta che — in quanto istituto pubblico — ha il dovere di fornire informazioni non solo a quelli che ne hanno bisogno per motivi professionali ma anche a tutti i privati cittadini ο alle organizza zioni che si interessano alla Comunità ed al suo sviluppo. NUOVA PUBBLICAZIONE Modalità di finanziamento nel quadro della seconda Convenzione di Lomé — opuscolo sulle condizioni e modalità per ottenere finanziamenti a favore di progetti d'investimento da realizzare nei Paesi d'Africa, dei Caraibi e del Pacifico (ACP) Unità di c o n t o Si riporta qui appresso il controvalore in moneta nazionale, al 30 giugno 1980, dell'unità di conto utilizzata dalla Banca; i tassi sono quelli applicati nel trimestre lugliosettembre 1980 per l'elaborazione dei prospetti finanziari e dei dati statistici: DIVI 2,51583 0,606103 FF 5,84625 LIT 1199,42 HFL 2,75780 e FB 40,2358 FLUX 40,2358 DKR 7,79476 £IR 0,671881 $ USA 1,43010 I dati statistici relativi all'attività della Banca sin dalla sua fondazione ed espressi in unità di conto si basano su tassi di conversione diversi. Pertanto, tenuto conto anche dei movimenti di prezzo intervenuti in un periodo cosi lungo, essi vanno interpretati con prudenza. La composizione e, quindi, il valore dell'unità di conto utilizzata dalla BEI sono identici a quelli dell'unità di conto europea (UCE) e dell'unità monetaria europea (ECU). BEI-INFORMAZIONI è una pubblicazione periodica della Banca Europea per gli Investimenti che esce contemporaneamente in 6 lingue (danese, francese, inglese, italiano, olandese e tedesco). La riproduzione degli scritti apparsi su BEI-INFORMAZIONI è consentila; si gradirebbero comunque la citazione della fonte e l'invio del ritaglio dell'articolo pubblicato. 2. Place de Metz — Boîte postale 2005 Luxembourg Ν. tel. 43 50 11 Ν. telex 3530 bankeu lu Telecopiatrice 20 422 Dipartimento Italia: Via Sardegna. 38 — 00187 Roma N. tei. 48 36 51 N. telex 611130 bankeu i Telecopiatrice 47 458 77 Ufficio di Rappresentanza a Bruxelles: 227. rue de la Loi Β-1040 Bruxelles Ν. tel. 735 21 38 Ν. telex 21721 bankeu b Liaison Office for the United Kingdom 23 Queen Anne 's Gate Westminster London SWIM9BU Ν. tei 222 2933 Ν. telex 919159 bankeu g Printed in Germany by Saarbrücker Zeilung Drucl<erei unrd Verlag GmbH. Gulenbergsiraße 11 -23, 6600 Saarbrücken