DATA NEWS NOTIZIARIO DEI BENI CULTURALI E AMBIENTALI on line Organo di informazioni culturali del CENTRO DOCUMENTAZIONE BENI CULTURALI - Sezione Archivistica Luigi Ceci Centro Studi Cistercensi - Centro Documentazione Fortificazioni TIZIANO NUOVO REGOLAMENTO SULLA SICUREZZA NEI LL.PP. ? News...dal MiBAC Anno XXII - Nuova Serie 2 febbraio 2013 sede legale: Via Ettore Arena, 19 - 00128 Roma - Tel/fax 06 5084493 [email protected] - [email protected] [email protected] - [email protected] Direttore Responsabile: Luisa Chiumenti - Editore: Mauro Ceci Registrazione Tribunale di Roma n°53/2001 dell’8/2/2001 www.centrodocumentazionebeniculturali.it /centro documentazione beni culturali News...dal MiBAC La pubblicazione Minicifre della cultura 2012 si propone di raccogliere e diffondere in forma integrata dati provenienti da diverse fonti, edite e inedite, fornendo, con estrema sinteticità, un quadro delle attività di tutela e di promozione culturale svolte dal Ministero e da altri soggetti pubblici, delle risorse finanziarie e umane disponibili, dell’offerta e dei consumi individuali, della vitalità delle imprese culturali e creative in Italia. Le cifre si riferiscono all’anno 2011, a meno che non sia diversamente indicato. Le materie trattate riguardano: musei, monumenti, aree archeologiche, archivi, biblioteche, patrimonio culturale, paesaggio e ambiente, arte e architettura contemporanea, mostre, alta formazione e ricerca per la conservazione e il restauro, turismo culturale, spettacolo dal vivo, cinema, formazione degli artisti, produzione discografica, diritto d’autore, radio e televisione, editoria e stampa, pratiche culturali degli italiani, internet e cultura, eccellenza del made in Italy, risorse per la cultura, occupazione culturale. Presentazione Sono lieto di presentare il lavoro dell’Ufficio Studi del Segretariato generale, che, ogni anno, raccoglie e illustra in modo sintetico ed efficace dati di notevole interesse per conoscere la vita e le attività del Ministero. Le cifre (che, salvo diversa indicazione, si riferiscono al 2011) sono in grandissima parte attinte da fonti edite e da elaborazioni interne effettuate dall’Amministrazione. Numerosi sono gli spunti di riflessione offerti da tali cifre, soprattutto quando esse vengano affiancate e correlate ai dati sui consumi culturali. In filigrana, è agevole scorgere gli auspicabili sviluppi delle filiere economiche collegate al settore, soprattutto relativamente al turismo culturale e alle industrie culturali e creative. Comparati con quelli degli anni precedenti, i dati, se da un lato confermano il ruolo centrale ed essenziale del Ministero nella tutela e nella promozione dei beni e delle attività culturali, dall’altro mostrano che tale ruolo rischia di indebolirsi rapidamente al decrescere delle risorse e del personale disponibili. La lunga crisi economica che attanaglia il nostro Paese, e più in generale l’Europa, costringe purtroppo a fare i conti con una contrazione degli investimenti per la cultura, siano essi pubblici o privati. La ragionata speranza è che l’esperienza e la capacità tuttora presente in tanti settori rilevanti, insieme con la vitalità e la creatività degli italiani, confer- mate anche dal quadro qui descritto, ci permetteranno di superare questa fase di grande difficoltà, così da consentirci di continuare a esser degni del patrimonio di bellezza, di tradizioni e di saperi che ci sono stati trasmessi dalle generazioni precedenti. Il Ministro Lorenzo Ornaghi continua a pag. 27 S o m m a r i o * CONTI Dr.ssa Carla, Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna * CHIUMENTI Arch. Luisa, giornalista pubblicista e scrittrice, Roma * CECI Arch. Mauro, Direttore Centro Documentazione Beni Culturali - Roma Hanno collaborato a questo numero: * FONTANA Dr.ssa Maria Antonietta, giornalista, Roma N° 2 - febbraio 2013 Centro Documentazione Fortificazioni News dal MiBAC - Minicifre della Cultura 2 - Beni Culturali per il bene delle persone sorde 27 - Crolla a Terrasini una torre di avvistamento del 1500 18 Notizie dalla Sezione Archivistica “Luigi Ceci” - Ad Otranto torna alla luce un ipogeo. di Lucia Schinzano - ARCHIVIO DI STATO DI ALESSANDRIA 4 - ARCHIVIO DI STATO DI NOVARA 4 - ARCHIVIO DI STATO DI VERBANIA 4 - ARCHIVIO DI STATO DI MILANO 4 - ARCHIVIO DI STATO DI MANTOVA 5 - ARCHIVIO DI STATO DI PAVIA 6 - BIBLIOTECA NAZIONALE MARCIANA DI VENEZIA 6 - BIBLIOTECA CIVICA DI BUTTAPIETRA (VR) I soldati di Buttapietra sul Fronte Russo 1941-43 di Vincenzo Giuliano 9 - ARCHIVIO DI STATO DI TRIESTE 10 - ARCHIVIO DI STATO DI SANREMO 10 - ARCHIVIO DI STATO DI MODENA 10 - SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA PER L’UMBRIA 11 - ARCHIVIO CENTRALE DELLO STATO 11 - ARCHIVIO DI STATO DI ROMA 11 - MUSEO DELLE TRADIZIONI E ARTI POPOLARI - ROMA 11 - AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA ROMA 12 - BIBLIOTECA HERZIANA DI ROMA 14 - ARCHIVIO DI STATO DI RIETI 15 - UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI 15 - ARCHIVIO DI STATO DI FOGGIA 15 - ARCHIVIO DI STATO DI REGGIO CALABRIA 15 - BIBLIOTECA NAZIONALE DI POTENZA 16 - ARCHIVIO STORICO COMUNALE PALERMO 16 Normative Tecnico . Professionali & Interventi Pubblici a cura di Mauro Ceci * GIULIANO Anna, Ministero per i Beni Culturali, Roma Centro Studi Cistercensi 18 Restauri - MANUALE SULLA TUTELA DEI BENI CULTURALI ECCLESIASTICI - Le Mummie di Roccapelago: una comunità del '600-'700 si racconta di Carla Conti - Scicli, si restaura la chiesa di San Matteo di Pinella Drago 19 19 * GIULIANO Vincenzo, Archivio di Stato di Verona 20 Mostre, Convegni & Musei - LE GIORNATE DEI MUSEI ECCLESIASTICI 21 - Città d’Etruria: l’Etruria “propria” 21 - Medusa tra luce ed emozione una mostra dossier multisensoriale intorno allo straordinario marmo di Gian Lorenzo Bernini 22 - A Siena, siglato un importante accordo tra Fondazione Musei Senesi e ARCUS Spa 22 - TIZIANO 23 - LA CASA DEI CAVALIERI DI RODI 24 - STRAZZA primi segni 25 - Alberto Sordi A DIECI ANNI DALLA SCOMPARSA LA SUA ROMA LO RICORDA COSÌ Dodici giorni di eventi per celebrare un uomo e un artista che Roma non ha mai smesso di amare di Anna Giuliano 25 - La valorizzazione del patrimonio artistico e culturale del Lazio: le proposte vincenti della Soprintendenza di Palazzetto Venezia di Maria Antonietta Fontana 26 * SERANGELI Roberto, Webmaster del CDBC, Ministero per i Beni Culturali, Roma * * * 17 D A T A N E W S - Notiziario per i Beni Culturali e Ambientali Direttore Responsabile: Luisa Chiumenti - Editore: Mauro Ceci Registrazione Tribunale di Roma n°53/2001 dell’8/2/2001 Stampato in proprio - 00128 Roma - Via Ettore Arena, 19 - Tel/fax 06 5084493 Il Notiziario è consultabile gratuitamente sul sito: www.centrodocumentazionebeniculturali.it on line - Febbraio 2013 4 Sezione Archivistica Notizie dal....... DATA NEWS Luigi Ceci Dich iarazione di “N otevole Interesse Storico” del 25 febbraio 1995 D ire ttore : M auro C E C I C ura tore : B r uno FOR A ST I E R I Sede legale: Via Ettore Arena, 19 - 00128 ROMA [email protected] tel / fax 06 5084493 - e-mail: ARCHIVIO DI STATO DI ALESSANDRIA F iglie d i f ami g l i a , da m e e reg i n e Informazioni Evento: 14 febbraio 2013 Novara, Archivio di Stato Orario: dalle ore 16,30 Telefono: 0321/398229 - Fax: 0321/35825 E-mail: [email protected] www.archivi.beniculturali.it/ASNO/index.html ARCHIVIO DI STATO DI MILANO * Non solo mimose. Storie di donne nelle carte dell'Archivio. Racconti di e su donne attraverso lo spoglio di documenti d'archivio. Contributi di Maria Marcella Vallascas, Silvana Bartoli, Susanna Borlandelli, Maria Adele Garavaglia, Emiliana Mongiat e Maria Grazia Porzio. Informazioni Evento: 6 marzo 2013 Novara, Archivio di Stato, ex Chiesa della Maddalena Orario: Dalle ore 17,00 Telefono: 0321/398229 - Fax: 0321/35825 www.archivi.beniculturali.it/ASNO/index.html * * * ARCHIVIO DI STATO DI VERBANIA Carte d’amore. Per la Festa della Donna esponiamo il discorso “sulla condizione delle donne” datato 1840 redatto dal Conte Civalieri e proseguiamo con documenti e immagini testimonianti aspetti del contesto femminile tra XVI e XIX secolo estrapolate dalle "Tavole Genealogiche del Guasco" e dagli archivi "Civalieri, Sappa e Mantelli" . Una interessante carrellata tra argomenti quali bigamia, pazzia e gossip dell’epoca. Informazioni Evento: Dal 05 marzo 2013 al 18 marzo 2013 Alessandria, ASAL documenti originali - Museo della Gambarina e INPS gestione ex INPDAP: documenti in riproduzione Orario: ASAL 09.00-12.00 - Museo: orario museo 0131/40030 - INPS: orario sportello Telefono: 0131 252794 - Fax: 0131 236048 E-mail: [email protected] www.archivi.beniculturali.it/ASAL * * * ARCHIVIO DI STATO DI NOVARA Trasferimenti forzati e spostamenti delle popolazioni in Europa In collaborazione con l'Istituto Storico della Resistenza di Novara e VCO "Piero Fornara", conferenza del dott. Ezio Giuricin, ricercatore presso il Centro Ricerche Storiche di Rovigno, in occasione della "Giornata del Ricordo" (10 febbraio). “Uva, ribes e gelso. Storia di un caporale e di un esercito scomparsi nella steppa” di Agostino Roncallo e Fabrizio Borsani La storia di Gaetano Cozzi è quella di un ragazzo scomparso in Russia, durante la tragica ritirata dell’esercito italiano nell’ultimo conflitto mondiale. All’anagrafe, si definisce “disperso”. Non “morto” dunque, ma “disperso” come la polvere che, mossa dal vento, si dissolve nell’atmosfera. Eppure Gaetano voleva tornare, vivere, avere una famiglia: lo ha scritto nelle lettere che ogni giorno, come aveva promesso, inviava alla fidanzata. Alcune di queste erano destinate a un figlio mai nato e neppure ancora concepito, ma così importante per lui da immaginare di potergli parlare. La parola “disperso” ha allora il suono di una grande ingiustizia contro la quale appare inutile ogni protesta. Esiste però la ricerca storica, la possibilità di far rivivere il nostro passato e restituire un’identità alle tante persone scomparse. È così che, un giorno, il taccuino di un reduce rivela una traccia, accanto al nome di Gaetano è indicata una data, un luogo misterioso e una parola: “deperimento”. Saranno presenti gli autori. Voce recitante: Alessandra Freschini. Informazioni Evento: 14 febbraio 2013 Verbania, ARCHIVIO DI STATO Orario: 21:00 - 23:00 Telefono: 0323.501403 - Fax: 0323.507617 E-mail: [email protected] * * * * PA G I N E D I M ODA Giornate di studio nell’ambito del progetto nazionale “Archivi della moda del Novecento” Milano, 7 e 8 marzo 2013 Nell’ambito del progetto nazionale “Gli archivi della moda del Novecento”, il Centro interdipartimentale MIC Moda Immagine Consumi dell’Università degli Studi di Milano, la Soprintendenza archivistica per la Lombardia e ANAI organizzano due giornate sull’editoria della moda nel Novecento, con il contributo della Fondazione Cariplo e in collaborazione con il Centro di studi per la storia dell’editoria e del giornalismo. Il convegno nasce con la doppia finalità di riflettere sulle fonti edite ed inedite legate al mondo dell’editoria femminile e di approfondire una riflessione sulla storia e sui modelli di sviluppo e di affermazione del sistema moda italiano. Il convegno si articolerà nelle giornate del 7 marzo in Archivio di Stato di Milano e 8 marzo nella Sala Napoleonica di Palazzo Greppi dell’Università degli Studi di Milano. La giornata dedicata alla riflessione archivistica (7 marzo), a cura della Soprintendenza Archivistica per la Lombardia e dell’ANAI, prendendo le mosse dal censimento sugli archivi delle principali testate milanesi legate al sistema moda, affronterà tematiche quali: – forme e modi della sedimentazione archivistica in questo settore (sia nell’ottica della salvaguardia dell’archivio che in quella della messa a fuoco delle figure professionali impe- DATA NEWS 5 gnate); – modalità di lavoro delle redazioni e trasformazioni nel tempo, con la presentazione di casi studio con riferimento specifico alla gestione documentaria; – tecnologia informatica e mutamento nel modo di lavorare: nuove forme documentarie, nuove forme di gestione e sedimentazione; – relazioni tra documentazione degli archivi delle testate e documentazione conservata da singoli giornalisti, nell’ottica di consentire l’emersione di archivi privati. La giornata dedicata alla riflessione storiografica (8 marzo), a cura del Centro interdipartimentale MIC Moda Immagine Consumi dell’Università degli Studi di Milano, si articola in una serie di relazioni che tracciano un quadro delle dinamiche e dei protagonisti della stampa periodica di moda e femminile della seconda metà del Novecento, con particolare attenzione a: – importanza dell’editoria di moda all’interno di un ritratto complessivo dei due decenni successivi alla seconda guerra mondiale che hanno costituito un momento fondamentale nella costruzione della nuova identità economica, culturale e politica di Milano nel suo rapporto con l’Italia, ma soprattutto nello scenario europeo e internazionale; – editoria femminile e di moda come volano del sistema moda con il fondamentale passaggio dalla sartoria al prêt-à-porter, ovvero dal su misura alla produzione in serie; – Milano, capitale dell’editoria italiana, diviene un laboratorio strategico fatto di investimenti, competenze e professionalità, tali da apparire oggi un modello d’avanguardia, purtroppo difficilmente ripetibile nelle sue caratteristiche eccezionali di sinergia, equilibrio ed efficacia. Nella giornata di studi, attraverso interventi di studiosi e testimonianze di giornalisti e direttori di testata, verranno trattati temi quali la storia delle singole testate e dei gruppi editoriali, l’approccio sociologico, estetico e linguistico, la fotografia e la grafica, le riviste di settore, il ruolo di promozione economica e aziendale dell’editoria di moda. on line - Febbraio 2013 Emanuela Scarpellini “Vogue Italia”: un modello editoriale Margherita Pogliani “Style.it” Pure player dell'editoria femminile italiana, dove la moda diventa real lifestyle Silvia Cassamagnaghi “Grazia”. Settant’anni tra moda e costume Lavinia Parziale Riviste di moda e impresa: “Amica” e la promotion Legler Maria Canella L’uomo nelle testate di moda Elena Puccinelli Pelle, pelliccia, accessori. Un confronto tra riviste di moda e di settore Tavola rotonda con le direttrici e le giornaliste delle testate femminili e di moda ore 14:00 - presiede Maurizio Punzo Elio Franzini Stile e moda Ada Gigli Marchetti Alle origini della stampa al femminile Simona Segre Reinach Scrivere di moda nell'era globale Gloria Bianchino Fotografia come progetto di moda Luca Monica Genealogia della grafica d'avanguardia nelle riviste di moda Marco Turinetto Il brand: progettare la percezione e vendere valore Giuseppe Sergio Dal marabù al bodysuit: la lingua di “Vogue Italia * * * ARCHIVIO DI STATO DI MANTOVA I Gonzaga e i Papi. Roma e le corti padane fra Umanesimo e Rinascimento (1418-1620). L'Archivio di Stato di Mantova partecipa al convegno internazionale I Gonzaga e i Papi. Roma e le corti padane fra Umanesimo e Rinascimento (1418-1620), organizzato dall'Università Europea di Roma e dal Distretto culturale Le Regge dei Gonzaga, promosso da Fondazione Cariplo. I cinque giorni di convegno che si svolgono tra Mantova e Roma, prevedono oltre 50 relatori, che trattano temi dell'Umanesimo e della Riforma Cattolica. • Giovedì 21 febbraio, Teatro Bibiena di Mantova, via Accademia, 47, dalle ore 16,00; • Venerdì 22 e sabato 23 febbraio, sala mostre e convegni dell'Archivio di Stato di Mantova, Sacrestia della SS. Trinità, via Dottrina Cristiana, 4, dalle ore 9,00; • Lunedì 25 febbraio, Università Europea di Roma, via degli Aldobrandeschi, 190, dalle ore 16,00; • Martedì 26 febbraio, Università Europea di Roma, via degli Aldobrandeschi, 190, dalle ore 9,00. PAGINE DI MODA Archivi e Biblioteche giovedì 7 marzo 2013 – ore 14.00 Archivio di Stato di Milano – Via Senato 10 Maurizio Savoja Introduzione Soprintendenza Archivistico per la Lombardia Mauro Tosti Croce Il portale “Archivi della moda”. Direzione Generale per gli Archivi Nuove iniziative e nuovi contenuti Lucia Ronchetti L’Anai e il progetto “Archivi della moda del ANAI - Archivio di Stato di Como Novecento” Maria Canella e Elena Puccinelli “Archivi della moda del Novecento”. Centro MIC Università degli Studi di Milano Gli archivi dell’editoria femminile e di moda Claudia Palma L’archivio di Irene Brin, giornalista di moda e di Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea costume di Roma Marco Turinetto La Biblioteca Tremelloni e l’editoria di moda Biblioteca Tremelloni - Politecnico di Milano Tavola rotonda su casi studio Cristina Bariani (RCS Mediagroup) Elisabetta De Simone (Centro Documentazione Mondadori) Paola Ranieri (Archivio Condé Nast) Federico Rocca (Style.it) Un momento del convegno Nell’occasione sarà allestita presso l’Archivio di Stato di Mantova una mostra, con documenti autografi di Papi, conservati nell’Archivio Gonzaga. La mostra potrà esser visitata, in orario d’ufficio (dal lunedì al giovedì 9.00-17.00, il venerdì e sabato 9.00-13.00), con ingresso da Via. R. Ardigò 11, fino al 31 marzo 2013. PAGINE DI MODA Storie e Linguaggi venerdì 8 marzo 2013 Sala Napoleonica – Palazzo Greppi Università degli Studi Milano – Via Sant’Antonio 12 ore 9:30 - presiede Enrico Decleva Stefano Boeri Saluti Grado Giovanni Merlo Introduzione Francesco Tissoni Il sito del Centro MIC Moda Immagine Consumi Redattore: SONIA GIALDI Informazioni Evento: Dal 21 febbraio 2013 al 26 febbraio 2013 Mantova, Archivio di Stato elefono: 0376 324441 - Fax: 0376 222554 E-mail: [email protected] http.//www.archivi.beniculturali.it/ASMN/ * * * DATA NEWS on line - Febbraio 2013 ARCHIVIO DI STATO DI PAVIA 6 rante la seconda Guerra Mondiale. Lilia Derenzini in Giovanni Palatucci (1909-1945) nella mia Fiume ricostruisce le vicende del Questore soffermandosi in particolare sul suo operato nella trasformazione della Questura in un centro di aiuto agli ebrei più in pericolo. Oltre all'autrice interverrà, come relatore, Pierangelo Lombardi dell' Università degli Studi di Pavia. L'opuscolo contiene anche copia di documenti e fotografie che verranno esposti in mostra, nel chiostro, dal 2 al 29 marzo 2013 nei seguenti orari: lunedì, mercoledì, venerdì dalle 9.00 alle 13.00 martedì e giovedì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 17.00 Info: Archivio di Stato Via Cardano, 45 - tel. 0382 539078 27100 Pavia [email protected] www.archiviodistatopavia.beniculturali.it * * * BIBLIOTECA NAZIONALE MARCIANA DI VENEZIA Il ruolo delle comunità patrimoniali nella partecipazione democratica alla cultura * Giovanni Palatucci (1909-1945) nella mia Fiume Sabato 2 marzo 2013 (ore 9.30 /18.00) avrà luogo a Venezia, presso la Biblioteca Nazionale Marciana, Piazza San Marco 13/a, il Convegno dal titolo “Il ruolo delle comunità patrimoniali nella partecipazione democratica alla cultura” promosso nell’ambito della Convenzione quadro del Consiglio d'Europa sul valore del patrimonio culturale per la società (Faro, 27 ottobre 2005). L’evento organizzato dall’Ufficio di Venezia del Council Of Europe (COE), nuova e unica sede italiana del Consiglio d’Europa operativa dal settembre 2011, in collaborazione con il Ministero per i Beni e le attività culturali (MiBAC), la Regione del Veneto e la Città di Venezia sarà una prima occasione per celebrare la firma della Convenzione da parte del Governo italiano, avvenuta il 27 febbraio 2013, a Strasburgo nonché di riflessione sui suoi contenuti innovativi, con l’obiettivo di avanzare proposte concrete e circa l’applicazione della Convenzione in Italia. Dal MiBAC, che ha curato per l’Italia il dossier di firma, in raccordo con il Ministero degli Affari esteri, il Segretario generale, Arch.Antonia Pasqua Recchia, afferma che “con la firma della Convenzione di Faro, uno degli strumenti più avanzati a livello internazionale, l’Italia rinnova il suo impegno in Europa nelle politiche per la tutela a la valorizzazione del patrimonio culturale. La firma italiana della Convenzione non genererà sostanziali mutamenti al quadro normativo italiano ma potrà apportare stimolo e arricchimento al dibattito pubblico sul contributo dell’eredità culturale allo sviluppo degli individui e della società: in termini di dialogo interculturale, di ambiente, qualità della vita, di economia e uso sostenibile. Dalla Convenzione di Faro emerge inoltre l’importanza del coinvolgimento e della partecipazione dei cittadini e del privato sociale alla governance democratica del patrimonio culturale e del paesaggio.” Partecipano all’incontro, per il MiBAC l’arch. Ugo Soragni, Direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici del Veneto, la dott.ssa Erilde Terenzoni, Soprintendente per i beni archivistici del Veneto e l’arch. Erminia Sciacchitano, che per il Segretariato generale MiBAC segue i tavoli del Consiglio d’Europa nel settore della cultura e del patrimonio culturale e ha curato il dossier per la firma della Convenzione da parte italiana. Redattore: RENZO DE SIMONE Informazioni Evento: 02 marzo 2013 Venezia, Biblioteca Marciana, Salone Sansoviniano Orario: 09.30 – 18.00 Piazza San Marco 13/a Giovedì 28 Febbraio - domenica 03 Marzo Sabato 2 marzo 2013 alle 16.00, nell'Aula di Studio dell'Istituto, verrà presentato l'opuscolo n. XVII delle Finestre sulla Storia, edito da Delta3Edizioni, dedicato a Giovanni Palatucci, Questore di Fiume du- Mostra “UNDER THE COVER” Inaugurazione Mostra Mercoledì 27 Febbraio Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana Piazza San Marco 13/a - Venezia Ore 17.00 Venerdì 1 Marzo Passeggiata Patrimoniale: “I luoghi della produzione artistica oggi, il nostro patrimonio del futuro” in Collaborazione con Faro Venezia e Hotel Hilton Molino Stucky Ore 14.30 – 18.30 Sabato 2 Marzo Convegno “La Convenzione quadro del Consiglio d’Europa sul valore dell’eredità culturale per la società: il ruolo delle Comunità patrimoniali nella partecipazione democratica alla cultura” Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana Piazza San Marco 13/a - Venezia Ore 09.30 – 18.00 7 PROGRAMMA CONVEGNO 09.00-09.30 - Registrazione Partecipanti 9.30 – 11.20 Benvenuto: Maurizio Messina, Direttore Biblioteca Nazionale Marciana Ugo Soragni, Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Veneto, MIBAC Interventi introduttivi di: Antonia Pasqua Recchia, Segreterio Generale, Ministero per i Beni e le Attività Culturali Marino Zorzato, Vice Presidente e Assessore alla Cultura, Regione Veneto Giorgio Orsoni, Sindaco, Comune di Venezia Beatrice Tragni, Segretario Nazionale della Cna Pensionati Andrea Marcucci, Segretario Commissione Cultura del Senato Silvia Costa, Europarlamentare Commissione Cultura Gabriella Battaini Dragoni, Vice Segretario Generale del Consiglio d’Europa Coordina i lavori: Alberto d’Alessandro, Consiglio d’Europa, Direttore dell’Ufficio di Venezia 11.30 – 12.20 La Convenzione di Faro: significato e contenuti Modera e interviene: Lauso Zagato, Docente di Diritto Internazionale e Diritto dell’Unione Europea, Università Ca’ Foscari Daniel Thèrond, Esperto, già Responsabile della Convenzione di Faro, Divisione Cultura e Patrimonio Culturale e Naturale del Consiglio d’Europa Erminia Sciacchitano, Delegata Rapporti con il Consiglio d’Europa, Ministero per i Beni e le Attività Culturali Fausta Bressani, Direzione Beni Culturali, Regione del Veneto Samia Ghali, Senatrice, Sindaco del XV e XVI Arrondissement di Marsiglia 12.20 – 13.15 Valore e significato della Comunità patrimoniale Veneziana Yolanda Valle-Neff, Direttrice UNESCO, Ufficio di Venezia Umberto Vattani, Presidente Venice International University Giuliano Segre, Presidente della Fondazione di Venezia Maria Camilla Bianchini, Presidente Regionale FAI Gabriella Belli, Direttrice Fondazione Musei Civici di Venezia CELEBRAZIONE DELLA FIRMA DELLA CONVENZIONE DI FARO 13.30 – 14.30 - Pranzo Sede del Consiglio d’Europa - Piazza San Marco 180/c - Venezia 14.30 – 16.30 Atelier 1 – Come fare con Faro: rafforzare la cooperazione, il mondo dell’artigianato e le istituzioni culturali. La governance multilivello “Patrimonio, Competenze e Lavoro” La Passeggiata Patrimoniale, racconto di un’esperienza Cristina Gregorin, Associazione Faro Venezia -“La passeggiata patrimoniale come strumento di coesione sociale attraverso la conoscenza del territorio” Modera e interviene: Erilde Terenzoni, Soprintendente, Soprintendenza Archivistica per il Veneto - “Archivi di impresa: una risorsa per le aziende e la società. Il tessile a Venezia, Schio e Valdagno” Andrea Polelli - Direttore della Società di Formazione della Confederazione Nazionale dell’Artigianato - “CNA – progetto Nuovo Artigianato: una rete locale per la formazione continua nei mestieri d’arte” Maria Luisa Frisa, Direttrice del Corso di Design della Moda all’Università IUAV di Venezia - “Moda: industria e artigianato come beni culturali e creativi” DATA NEWS on line - Febbraio 2013 Adriano De Vita, Presidente dell’Associazione Faro Venezia - “Quali sono le relazioni tra la Convenzione di Faro e le politiche per la formazione e il lavoro? Lo sviluppo delle competenze professionali legate al Patrimonio” Pietrangelo Pettenò, Amministratore Unico della Marco Polo Systhem GEIE – “Un centro europeo per le arti, le tradizioni e gli antichi mestieri a Forte Marghera” Nicole Rodrigues, Direttrice dell’Unità di Archeologia di Saint-Denis, “Il programma Archeologia, territorio e cittadinanza” 16.40 – 17.30 - Atelier 2 – Cosa fare con Faro: costruire la partecipazione democratica per il Patrimonio Culturale europeo e mediterraneo La creazione della Commissione Veneziana delle Comunità Patrimoniali. Modera e interviene: Prosper Wanner, Gestore Cooperativa Hotel du Nord Christine Breton, Conservatrice del Patrimonio e Responsabile della Missione Europea di Patrimonio Integrato a Marsiglia (1995/2011) – “Quale l’utilità della partecipazione degli abitanti alla politica di valorizzazione del Patrimonio di una città? L’esempio e i risultati di 15 anni di attività della Missione Europea del Patrimonio Integrato a Marsiglia” Kouider Metair, Association Bel Horizon, Oran - “Oran: nascita di una coscienza patrimoniale. L’esperienza dell’Associazione Bel Horizon” Pascale Reynier, Assessore alla Cultura del XV e XVI Arrondissement di Marsiglia e Presidente della Commissione Patrimoniale 15/16 - “Perché creare una Commissione Patrimoniale e come funziona. L’esperienza della Commissione Patrimoniale Marsiglia 15/16” Vincenzo Casali e Francesco Calzolaio, Faro Venezia - “Perché Venezia ha bisogno della partecipazione attiva dei cittadini e delle loro associazioni attraverso una Commissione Patrimoniale” 17.40 - Discussione, interventi, domande 18.00 Concludono i lavori Alberto D’Alessandro, Consiglio d’Europa, Direttore Ufficio di Venezia Diego Vecchiato, Regione Veneto, Dirigente Rapporti internazionali Intervento finanziato dalla Regione del Veneto * GIOVEDÌ 7 MARZO 2013, ORE 12.00 Inaugurazione della mostra: “Mani femminili. Il lavoro delle donne per la storia della moda a Venezia nei secoli XVI – XVIII” Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana Venezia, Piazzetta San Marco 13/a Giovedì 7 marzo, alle ore 12.00, nell’ambito dell’iniziativa “Do.Ve. Donne a Venezia. Creatività, Economia, Felicità”, sarà inaugurata, nelle Sale monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana, la mostra documentaria “Mani femminili. Il lavoro delle donne per la storia della moda a Venezia nei secoli XVI – XVIII”, organizzata dall’Archivio di Stato di Venezia in collaborazione con la Biblioteca Nazionale Marciana, il Centro Tedesco di studi veneziani e l’Assessorato alla Cittadinanza delle Donne e alle Attività Culturali del Comune di Venezia. L’esposizione, che sarà aperta al pubblico fino al 7 aprile con ingresso dal Museo Correr, è stata curata da Michela Dal Borgo con Alessandra Schiavon, e rivolge la sua attenzione al ruolo delle donne nell’ambito DATA NEWS on line - Febbraio 2013 del lavoro “non tacendo - come scrive Raffele Santoro, direttore dell’Archivio di Stato nell’introduzione al catalogo - che quando si affronta il tema del lavoro femminile non si deve mai dimenticare la grande fatica quotidiana del lavoro domestico, non soggetto nei secoli ad alcuna regolamentazione, neppure larvale, e quindi suscettibile di maggiore sfruttamento per le donne stesse. Le forme del lavoro sociale femminile, proprio in quanto tale, rivelano l’intima essenza di una qualsiasi aggregazione sociale, dicono tanto sui rapporti fra uomini e donne, ma sugli stessi rapporti fra gli uomini, e sulle loro caratterizzazioni nel senso di consuetudini giuridiche che discendono da rapporti più profondi nel grembo della società, i quali proiettano la loro ombra ben oltre il periodo storico nel quale sono indagati.” Nella mostra i documenti scelti vanno ad attestare come la mano d’opera femminile venisse utilizzata, e in alcuni contesti territoriali anche valorizzata, per la provata abilità di lavorare panni d’oro e d’argento, di lino e di lana, di filare la seta grezza in modo netto ed uguale, nel rispetto delle puntuali prescrizioni indicate nei capitolari delle arti. Al contempo si conferma, nella legislazione prodotta dalle varie magistrature della Repubblica, dai Savi alla mercanzia all’Inquisitore alle arti alla Deputazione del commercio, l’attenzione minuziosa alla qualità del prodotto come interesse proprio dello Stato che vuole garantire - nel commercio verso gli esteri stati – il buon nome di sé stesso. Dalle relazioni e dalle indagini effettuate per conto delle magistrature veneziane, e conservate negli archivi veneziani, si affacciano nomi (e nomignoli) di garzone e lavoranti, di maestre e capimastre, distribuite nei sestieri della città, nei suoi monasteri e nei suoi ospedali, come quello della Pietà o degli Incurabili, ma anche nei territori del Trevigiano, di Bassano, del Friuli, di Padova: nomi che forse si affacciano alla storia solo in quegli elenchi semplici e un po’ sbiaditi, ma che rinviano ad esistenze connotate da specifiche professionalità ed elevate specializzazioni. Anche grazie al lavoro di queste preziose mani femminili, Venezia si è qualificata nel mondo con i suoi merletti, le sete, le stoffe di lino, gli arazzi, le perle di vetro. Info: Ufficio stampa dott. ssa Annalisa Bruni tel. 041.2407238 e-mail: [email protected] * Presentazione del libro di Marina Caffiero Legami pericolosi. Ebrei e cristiani tra eresia, libri proibiti e stregoneria La Biblioteca Nazionale Marciana, in collaborazione con la Soprintendenza Archivistica per il Veneto e la Società Italiana delle Storiche, organizza per mercoledì 20 febbraio 2013, alle ore 16.30, nel Vestibolo della Libreria Sansoviniana (Venezia, Piazzetta San Marco 13/a) la presentazione del libro di Marina Caffiero, Legami pericolosi. Ebrei e cristiani tra eresia, libri proibiti e stregoneria, Torino, Einaudi, 2012. Introducono: Maurizio Messina (Direttore della Biblioteca Nazionale Marciana), Erilde Terenzoni (Soprintendente archivistico per il Veneto) Coordina: Tiziana Plebani (Società Italiana delle Storiche) Discutono del volume: Amos Luzzato (Presidente della Comunità ebraica di Venezia e Andrea Del Col (Università di Trieste). Sarà presente l'autrice. Marina Caffiero, Legami pericolosi. Ebrei e cristiani tra eresia, libri proibiti e stregoneria, Torino, Einaudi, 2012. La storia degli ebrei e dei loro rapporti con i cristiani costituisce un capitolo centrale della storia più ampia della difficile convivenza di religioni e culture diverse. In Italia la scarsa comunicazione tra storia degli ebrei e storia generale ha fatto sì che essi siano diventati «invisibili» sul piano 8 storico. Si trascurano così le indicazioni che l'analisi delle istituzioni, delle norme e dei comportamenti che li riguardavano offre per la ricostruzione storica complessiva della società europea. Questo volume esamina, per l'età moderna, caratteri dell'intreccio delle relazioni tra il mondo ebraico e quello cristiano, senza ignorare i conflitti e le paure ma inserendo anch'essi nell'ottica dell'interrelazione costante. È posto così in discussione il paradigma interpretativo consueto, sostanzialmente falsificatorio, della separatezza e dell'incomunicabilità. La definizione dell'eresia e degli eretici, la caccia ai libri proibiti, le condanne della stregoneria e anche dei vietatissimi rapporti affettivi e sessuali tra ebrei e cristiani, il lessico del pregiudizio e della discriminazione, il discorso dei diritti e della cittadinanza, sono le questioni affrontate nel volume che delineano un quadro storico nuovo, tale da incidere sulle interpretazioni consuete di ciascuno di tali fenomeni. Ne nasce una storia unica, non più divisa, fatta di gruppi e di individui che parlano tra di loro e operano spesso insieme. Perché gli ebrei erano considerati eretici da sottoporre all'Inquisizione? Come nasce l'immagine dell'ebreo stregone? Perché i rapporti sessuali e ogni altra relazione tra ebrei e cristiani erano proibiti? Nel corso della storia gli ebrei, in quanto minacciosamente «diversi», hanno indotto angosce e paure e perciò erano considerati pericolosi dai cristiani, che hanno inventato diversi strumenti per identificarli, distinguerli, isolarli o espellerli. Ma in età moderna, tra XVI e XVIII secolo, la società era meno chiusa di quanto siamo soliti pensare. La storia degli ebrei e dei cristiani è fatta di rapporti, di interazioni, di scambi istituzionali, sociali e culturali che, per quanto denunciati come pericolosi dai poteri religiosi e secolari e dunque vietati, erano diffusi e quotidiani. La lettura dei libri ebraici proibiti, la complicità di ebrei e cristiani nelle pratiche di magia e stregoneria, le credenze superstiziose condivise, come quelle nei sogni, nei demoni e negli amuleti, lo scandalo delle discussioni sulle rispettive fedi, gli amori proibiti delle coppie miste, le accuse agli ebrei di avvelenare i cristiani e le difese degli avvocati cristiani, l'emergere progressivo del discorso razziale: sono le questioni - e le storie - qui esaminate, da cui risaltano lo scarto tra il prescritto e il vissuto e comportamenti caratterizzati da grande libertà e spregiudicatezza rispetto ai divieti e alle norme. Marina Caffiero è professore ordinario di Storia Moderna nella Facoltà di Lettere e Filosofia della Università di Roma “La Sapienza”, e svolge attualmente la sua attività presso il Dipartimento di storia moderna e contemporanea. Ha al suo attivo un centinaio di pubblicazioni, alcune delle quali in lingue straniere (francese, inglese e tedesco). È stata tradotta all’estero. Ha pubblicato i suoi volumi con importanti case editrici italiane e estere e ha ottenuto diverse recensioni di essi sulla stampa e in TV. Ha partecipato a numerose trasmissioni radiofoniche e televisive sui suoi temi di ricerca, tra le quali in prima serata su Rai TRE (trasmissione “Enigma” condotta da C. Augias). Tra le sue pubblicazioni: Religione e modernità in Italia (secoli XVII-XIX) , Pisa-Roma, 2000; Battesimi forzati. Storie di ebrei, cristiani e convertiti nella Roma dei papi, Roma 2004 (3° ristampa 2009); La Repubblica nella città del papa. Roma 1798, Roma 2005. Ha curato Rubare le anime. Diario di Anna del Monte ebrea romana, Roma 2009, Le radici storiche dell'antisemitismo, Roma 2009 e, con M. Procaccia, Vero e falso. L'uso politico della storia, Roma 2008, Le radici storiche dell’antisemitismo (Viella 2009); Judei de urbe. Roma e i suoi ebrei: una storia secolare (con A. Esposito, Direzione Generale degli Archivi, 2009). Redattore: MARIACHIARA MAZZARIOL Informazioni Evento: 20 febbraio 2013 Venezia, Libreria Sansoviniana Telefono: 0412407211 - Fax: 0415238803 E-mail: [email protected] Sito web: http://marciana.venezia.sbn.it * * * DATA NEWS 9 BIBLIOTECA CIVICA DI BUTTAPIETRA (VR) I soldati di Buttapietra sul Fronte Russo 1941-43 di Vincenzo Giuliano Le vicende di 42 (dato non certo) soldati che parteciparono alla Campagna di Russia (19411943) sono state ricostruite in una mostra fotografica-documentaria, svoltasi dal 9 al 15 febbraio a Buttapietra (Vr). I documenti provengono principalmente dall’Archivio di Stato di Verona, ma anche da una rarissima collezione conservata dalle famiglie nel proprio scrigno domestico che, con generosità, hanno messo a disposizione, contribuendo efficacemente alla ricostruzione dei profili personali dei coraggiosi combattenti. La sanguinosa guerra vide arruolati i soldati italiani nel corpo di spedizione italiano in Russia – il CSIR, rinominato poi XXXV Corpo di Armata- e,in seguito, nell’ 8^ Armata Italiana –ARMIR- ha registrato l’esatto numero di 48.548 tra caduti e dispersi. Entrambe le due spedizioni sono normalmente indicate nel seguente modo: - partenza del primo convoglio 10 luglio 1941, e vigilia della prima operazione (successivo 4 agosto); - unità del CSIR, dal 5 agosto 1941 al 29 agosto 1942; - divisione Celere, nella battaglia di Serafimovič (30 luglio-13 agosto 1942); - Unità dell’8^ armata, nella 1 battaglia difensiva del Don (20 agosto-1 settembre 1942) - Unità dell’8^ armata dal 2 settembre al 10 dicembre 1942; - Unità dell’8^ armata nella seconda battaglia difensiva del Don (11 dicembre 1942-20 febbraio 1943). Il movimento per trasferire l’intero corpo di spedizione durò ventisette giorni e richiese l’impiego di 216 treni, suddivisi in 5 blocchi e si concluse il 5 agosto. Una corposa raccolta di fotografie, di cartoline, medaglie, teche sanitarie, ma anche di diari scritti dagli stessi soldati e lettere attestanti scambi epistolari con i loro congiunti e di fogli matricolari di leva, in cui sono riportati i dati anagrafici, …la storia siamo noi… ricostruisce dal basso il vissuto degli Umili e dei Semplici attraverso la potenza della parola e dell’immagine che, insieme, offrono una testimonianza di straordinaria efficacia sulla precarietà dell’uomo di fronte alla paura della morte e dei forti sentimenti di attaccamento alla vita. Particolarmente toccanti le lettere scritte da bambini che, con i loro sguardi, pur non avendo partecipato direttamente alla guerra, ne percepirono la portata con parole colme di genuini sentimenti. on line - Febbraio 2013 posto ogni cosa che pareva che dovessi (uscire) fra non molto per un attacco. Di fatti alle 9 circa […] i primi colpi d’artiglieria e poi le bombe a mano e le mitraglie e le fucilerie, ma i nostri soldati stavano calmi […] Scrivo questo giorno, ma ne passai altri come questo, molte altre notti mi trovai in mezzo a questo fuoco d’inferno, ma solo scrivo questo giorno perché é il giorno di festa […]: il giorno della Santa Natività. […] Certo che la piccola Dorina mia mi penserà che il suo Ezio, che tanto le vuole bene, proprio in quel giorno si trovasse in mezzo a tanto pericolo. Ma io stavo tranquillo nel buco sottoterra e mentalmente formulavo una preghiera per metterla vicino a quell’immagine della Vergine che io avevo donato alla mia Dorina un giorno […] Mai allora avrei pensato che la Dorina mia pregasse tanto[…]. Speriamo che termini presto questa vita e così possa andare a casa vicino alla mia piccola. Collezione della famiglia Bosco, Teca con tessera sanitaria Credo che queste due pagine di diario comunichino, più di molto altro, l’obiettivo che mi sono proposto, ovvero quello di consentire ai visitatori della mostra di entrare nel vissuto dei soldati e delle loro famiglie, in quanto sono convinto che solo l’acquisizione diretta di esperienze di vita contribuisca a comprendere il valore che la storia ha per l’uomo e soprattutto per le giovani generazioni. Collezione della famiglia Bosco, Diario di Ezio Bosco, … Oggi, dopo un anno di aspre fatiche, si parla di rientro!! Dio Voglia….. Troviamo spesso nel diario di Ezio Bosco molti schizzi; qui documenta le sue riflessioni e i suoi stati d’animo come in questa pagina in occasione del suo rientro in patria. 18 dicembre 1941 Caro soldato sconosciuto, vengo con queste parole a darti una parola di conforto. Tu sei tanto lontano dai tuoi genitori e dai tuoi amici, ma sei tanto vicino ai cuori dei buoni Italiani e specialmente ai cuori dei balilla. Anch’io come balilla e piccolo soldato vorrei essere al tuo fianco e aiutarti a portare la Vittoria a Roma, non posso venire ad aiutarti perché sono piccolo, ma prego Gesù Bambino che ti aiuti e ti protegga. Caro soldato […] ora termino di scrivere con la penna ma non col cuore. Ti saluto con una forte stretta di mano… Di fronte a “scoppi e fischi di proiettili che giravano dell’aria” nella solitudine della notte, colpiti da soffocanti sentimenti di angoscia, i soldati scrivono parole di invocazione a Dio e di amore verso la propria famiglia che esprimono il loro prorompente bisogno di aggrapparsi al senso dell’esistenza che salpa verso le mete della vita. Notte 8 settembre 1942 Passai molti momenti tutti come in questa notte di vero inferno. Poi vi fu una giornata abbastanza movimentata nel mio lavoro, ma prima di sera avevo terminato di mettere ap- Collezione della famiglia Bosco, Cartolina di Natale La passione e la partecipazione piena e consapevole alla storia che vivo nel mio presente è il frutto che questa mostra è la quarta nel territorio veronese, dopo quella di Quinzano, nel 2010, Oppeano nel 2011, San Massimo nel 2012 e quella di Isola della Scala in programma a settembre di quest’anno. Un ringraziamento particolare a Chiara Bianchini. * * * DATA NEWS on line - Febbraio 2013 ARCHIVIO DI STATO DI TRIESTE Alla Scuola dell'Archivio: lezioni aperte alla città 1° incontro alle ore 16.30. Parlerà Stefano Vitali (Soprintendente archivistico per l'Emilia-Romagna) sul tema "Archivi, utenti, sistemi informativi: riusciamo a comunicare efficacemente col nostro pubblico?". Interviene, inoltre, Maurizio Savoja (Soprintendente archivistico per la Lombardia) su "Primi esempi di intercomunicazione tra sistemi informativi archivistici e sistemi informativi dei beni culturali in Lombardia". L'incontro è aperto a tutti gli interessati, fino al raggiungimento dei posti disponibili. 10 Telefono: 0184508910 - Fax: 0184508910 E-mail: [email protected] www.archivi.beniculturali.it/ASIM/ * * * ARCHIVIO DI STATO DI MODENA Lucrezia Barberini d'Es t e: u na d onna malinc onic a d el Seicento libertà di scelta personale era molto scarsa, visto il prevalere di logiche di prestigio e di potere che imponevano il sacrificio del singolo in nome delle esigenze del corpo collettivo, fosse esso casato o stato." Angela Groppi Archivio di Stato di Modena Corso Cavour, 21 - 41121 Modena Tel. 059 230549 Fax 059 244240 e-mail: [email protected] www.asmo.beniculturali.it * Accademia Nazionale di Scienze, Lettere ed Arti di Modena, Palazzo Coccapani, c.so Vittorio Emanuele II, 5941121 Modena Archivio di Stato di Modena 8 marzo 2013 - Conferenza Informazioni Evento: 21 febbraio 2013 Trieste, Archivio di Stato di Trieste Telefono: 0400647921 Fax: 0409380033 E-mail: [email protected] * * * ARCHIVIO DI STATO DI SANREMO Canzoni d'amore...i primi anni del Festival della Canzone Italiana La storia moderna della città di Sanremo è connotata dal Festival della canzone italiana e l'Archivio di Stato di Imperia Sezione di San Remo organizza un'esposizione che passa in rassegna i primi anni della manifestazione canora, che quest'anno si svolge dal 12 al 16 febbraio e include la festa di San Valentino, la festa degli innamorati. Il percorso espositivo che si concentra tra il 1951 e il 1987 ci ricorda canzoni dolci e melodiose, ora allegre ora tristi, amori impegnati o scanzonati, cuori felici o cuori infranti, un excursus breve ma ricco e affascinante che ancora oggi fa sognare. Informazioni Evento: Dal 6 febbraio 2013 al 15 febbraio 2013 Sanremo, Archivio di Stato di Imperia - Sezione di San Remo Orario: Dalle ore 8,30 alle ore 14,30 Telefono: 0184508910 - Fax: 0184508910 E-mail: [email protected] www.archivi.beniculturali.it/ASIM * SANREMO "L'Archivio è..." Al fine di valorizzare il ricco patrimonio archivistico e storico, la Sezione di Archivio di Stato di San Remo organizza dal 04 al 08 marzo 2013 una serie di incontri didattici dal tema “L'Archivio è ...”. L'iniziativa ha lo scopo di mettere in contatto i giovanissimi con le carte storiche e far conoscere le funzioni degli Archivi di Stato mediante incontri programmati tra il personale dell'Istituto e gli allievi, accompagnati dai rispettivi insegnanti. Si potrà prendere visione del materiale custodito nel nostro Istituto: pergamene, filze notarili, volumi e mappe catastali, ecc.. Parte del materiale è disposto su tavoli per un contatto diretto con il fruitore. L'ingresso è gratuito. Informazioni Evento: Dal 4 marzo 2013 al 08 marzo 2013 Sanremo, Archivio di Stato di Imperia - Sezione di San Remo Orario: 7,45 - 15,00 (continuato In occasione della "Festa della donna 2013" l'Archivio di Stato di Modena, in collaborazione con l'Accademia nazionale di Scienze, Lettere e Arti proprone una conferenza incentrata sulla figura di Lucrezia Barberini d'Este, terza moglie del duca Francesco I e nipote del papa Urbano VIII. La conferenza, a cura di Angela Groppi, docente presso l'Università di Roma La Sapienza, si svolgerà venersdì 8 marzo dalle 16 alle 17, presso la sede dell'Accademia Nazionale di Scienze, Lettere e Arti di Modena. "Lucrezia Barberini (Roma 1632 – Modena 1699), figlia di Taddeo Barberini (nipote del pontefice Urbano VIII) e di Anna Colonna (appartenente a una delle famiglie della grande nobiltà romana), fu la terza moglie del duca Francesco I d’Este, il più celebrato dei duchi di Modena e, come è stato detto, «l’ultimo dei grandi principi italiani del Seicento». Divenuta duchessa di Modena dopo le nozze celebrate il 15 aprile del 1654 con il duca Francesco I, vedovo due volte (di Maria e di Vittoria Farnese), lo rimase fino alla morte del marito avvenuta a Santhià il 14 ottobre 1658. Nel corso dell’incontro verranno delineati i tratti principali del percorso biografico di questa nobildonna, una delle tante la cui storia ha potuto emergere dal fondo degli archivi grazie alle nuove prospettive d’indagine aperte negli ultimi decenni dalla storia delle donne e dalla storia di genere. Un percorso che prima del matrimonio si svolse in gran parte in Francia, dove i Barberini, fuggiti da Roma dopo la persecuzione di Innocenzo X, vennero accolti alla corte di Luigi XIV, sotto la protezione della regina Anna d’Austria e del cardinale Mazzarino. In particolare ci si soffermerà su quello che fu un tratto costante della personalità di Lucrezia: la malinconia. La sua sindrome maliconica apre uno spiraglio sulle contraddizioni tra aspirazioni individuali e obblighi di status nella società aristocratica del tempo; una società in cui la La nuova serie 2013 dei Tesori di carte dell’Archivio di Stato di Modena, realizzata in collaborazione con l’Accademia Nazionale di Scienze, Lettere e Arti e con il progetto teatrale Il Ratto d’Europa di Emilia Romagna Teatro, propone una serie di appuntamenti tutti dedicati al tema dell’Europa, per riflettere insieme sull’idea che di essa si è venuta formando attaverso i secoli e le grandi vicende che l’hanno vista ora protagonista ora silenziosa spettatrice. mercoledì 27 febbraio 2013, ore 16-17 presso la sede dell’Accademia Nazionale di Scienze, Lettere e Arti (palazzo Coccapani, Corso Vittorio Emanuele II, 59) “Le relazioni diplomatico-artistiche nell’età di Cesare d’Este tra Modena, Roma e Praga a cura di Barbara Ghelfi, interventi di Daniele Benati e Stefano Casciu Presentazione del volume Tra Modena e Roma, il mecenatismo artistico nell’età di Cesare d’Este (1598-1628), a cura di Barbara Ghelfi, Firenze 2012 Daniele Benati, Professore Ordinario di Storia dell’Arte Moderna presso l’ Università di Bologna e Stefano Casciu, Soprintendente per i Beni Storici, Artistici e Etnoantropologici di Modena e Reggio Emilia, presenteranno il volume di Barbara Ghelfi dal titolo Tra Modena e Roma. Il mecenatismo artistico nell’età di Cesare d’Este (1598-1628). Grazie a un’indagine sul carteggio diplomatico tra Modena, Roma e Praga negli anni del duca Cesare, il volume esamina importanti episodi di mecenatismo e collezionismo artistico grazie a nuovi documenti d’archivio che consentono di mettere a fuoco gli interessi e le iniziative di alcuni membri della corte estense. Accanto al duca Cesare, che per assicurarsi stabilità politica donò opere d’arte all’imperatore Rodolfo II e ai potenti cardinali romani, assume rilievo il fratello cardinale Alessandro, noto mecenate e collezionista, per il quale il Carteggio degli Ambasciatori di Roma offre notizie sulla forma- DATA NEWS 11 zione e l’incremento della raccolta di opere d’arte. Info: Archivio di Stato di Modena Corso Cavour, 21 - 41121 Modena Tel. 059 230549 Fax 059 244240 e-mail: [email protected] www.asmo.beniculturali.it * * * SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA PER L’UMBRIA Gli archivi del Centro regionale per il piano di sviluppo economico dell'Umbria e del Centro regionale umbro di ricerche economiche e sociali Il volume è stato curato da Vittorio Angeletti e Chiara Franzoni con il coordinamento scientifico di A. Angelica Fabiani e Francesca Tomassini. Alla presentazione del volume saranno presenti: Antonio Carlo Ponti - giornalista e acrittore, Claudio Carnieri - presidente dell'Agenzia Umbria Ricerche, Mario Squadroni - soprintendente archivistico per l'Umbria, Giancarlo Pellegrini - dpocente universitario, Catiuscia Marini - presidente della Giunta regionale dell'Umbria. scoperte" (Marsilio editore). Il libro raccoglie, a cura dello storico Marco Severini, le trenta relazioni tenute da altrettanti studiosi nel corso del convegno omonimo, svoltosi nel settembre 2012 alla Rotonda a Mare di Senigallia. Informazioni Evento: 26 febbraio 2013 Roma, Archivio di Stato di Roma Telefono: 0668190895 E-mail: [email protected] * Venerdì 8 marzo 2013 ore 15, 30 FESTA DELLA DONNA Archivio di Stato di Roma Sala Alessandrina Corso del Rinascimento, 40 – Roma R eclus e in conve nto: tra ribellione e protagonismo Presentazione del volume La Rivoluzione in convento.Le Memorie di Anna Vittoria Dolara (secc. XVIII-XIX) a cura di Simonetta Ceglie, con saggio introduttivo di Sara Cabibbo, Viella 2012 Intervengono Marina Caffiero, Sabrina Norlander Eliasson, Manola I. Venzo, Mauro Geraci Il velo e la bandiera M.Pia Critelli La monica dispirata Mauro Geraci Letture belliane Anna Maria Piervitali Esecuzioni musicali Eufemia Mascolo Informazioni Evento: 06 marzo 2013 Perugia, Salone d'Onore - Palazzo Donini Orario: 17.30 * * * ARCHIVIO CENTRALE DELLO STATO Open Data Day 2013 Il 23 febbraio 2013 avrà luogo presso l'Archivio Centrale dello Stato la terza edizione dell'International Open Data Day. L’evento è organizzato da Associazione Stati Generali dell’Innovazione e da Regesta.exe con il patrocinio di Formez, Forum PA, Istat e raccoglierà i risultati delle attività finora svolte dai gruppi di lavoro nati in questi mesi a sostegno delle iniziative dell’ Agenzia per l’Italia digitale. Parteciperanno ricercatori, enti pubblici e aziende private che operano nel settore. Roma sarà l’evento cardine collegato agli altri eventi che si svolgeranno su tutto il territorio nazionale il 22 e il 23 febbraio. per info, programma e iscrizione: http://opendataday.it Informazioni Evento: 23 febbraio 2013 Roma, Archivio Centrale dello Stato Orario: 9,30 - 17 Telefono: 06 54548538 - Fax: 06 5413620 E-mail: [email protected] Sito web: http://ww.acs.beniculturali.it * * * ARCHIVIO DI STATO DI ROMA Presentazione del volume "Viaggi e viaggiatori nell'Ottocento. Itinerari, obiettivi, scoperte" Il giorno 26 febbraio 2013 alle ore 16,30 presso la Sala Alessandrina dell'Archivio di Stato di Roma, in Corso del Rinascimento 40, si terrà la presentazione del volume "Viaggi e viaggiatori nell'Ottocento. Itinerari, obiettivi, In occasione della “Festa della donna” l' Archivio di Stato di Roma ospita nella Sala Alessandrina il giorno 8 marzo 2013 alle ore 15,30 un’iniziativa dedicata ai percorsi esistenziali all’interno dei monasteri femminili, nel corso della quale sarà presentato il volume La Rivoluzione in convento. Le Memorie di Anna Vittoria Dolara (secc. XVIII-XIX), a cura di Simonetta Ceglie con un saggio di Sara Cabibbo, n. 8 della collana. La memoria restituita. Fonti per la storia delle donne. Interverranno Marina Caffiero e Manola I. Venzo direttrici della collana, Sabrina Norlander Eliasson, vice direttrice dell’Istituto Svedese di Studi Classici a Roma, Mauro Geraci, professore associato di Antropologia culturale presso l’Università degli Studi di Messina. Saranno presenti le curatrici. Mauro Geraci, inoltre, presenterà La monaca dispirata, ballata da lui musicata sul testo settecentesco del poeta, arcade palermitano Giovanni Meli; M. Pia Critelli racconterà la storia di Enrichetta Caracciolo, monaca e patriota; Anna Maria Piervitali leggerà sonetti di on line - Febbraio 2013 G.Gioachino Belli; Eufemia Mascolo eseguirà brani musicali. Un’esposizione di documenti originali, curata da S. Ceglie e M. I. Venzo, sarà allestita nella Sala Alessandrina per testimoniare alcuni percorsi femminili dall’età moderna a tutto il Novecento e sarà visitabile dall’8 al 30 marzo su prenotazione. Il volume che si presenterà nel corso della serata La Rivoluzione in convento. Le Memorie di Anna Vittoria Dolara è la cronaca di un monastero femminile allorchè la grande storia irrompe nell’immobilità sospesa dello spazio/tempo monastico. Lo sconvolgimento provocato dall’invasione francese nei decenni a cavallo fra Sette e Ottocento è raccontato da una religiosa di alto livello intellettuale, suor Anna Vittoria Dolara, arcade e pittrice, che fu testimone degli eventi. Le vessazioni dei francesi, la difesa dei diritti delle religiose, la soppressione dei conventi con la dispersione delle monache si intrecciano con le vicende di una regina in esilio, Maria Luisa di Borbone, sovrana d’Etruria che, confinata nel convento, narra le sue peripezie alla religiosa che le trascrive. Anna Dolara si rivela come una delle figure più insolite e interessanti nel panorama intellettuale e religioso coevo e le Memorie descrivono con finezza letteraria, dalla parte degli sconfitti, la successione degli eventi nell’arco del ventennio rivoluzionario. Il volume fa parte della collana La memoria restituita. Fonti per la storia delle donne, diretta da Marina Caffiero e Manola Ida Venzo, che cura, per la prima volta in Italia con un'iniziativa congiunta tra Archivio di Stato di Roma e l'Università La Sapienza, la pubblicazione di testi prodotti da donne dal tardo medioevo all'età contemporanea, portando alla luce importanti fonti non solo per la storia di genere, ma anche per altri ambiti di ricerca che da essa hanno avuto impulso e rinnovata linfa: la storia dell'istruzione e dell'alfabetizzazione, quella economica e popolare, la storia della famiglia, della socialità e dei rapporti affettivi. Sono stati finora pubblicati nella collana i seguenti titoli: - Scritture di donne. La memoria restituita, a cura di M. Caffiero e M.I. Venzo; - A corte e in guerra. Il memoriale segreto di Anna de Cadilhac, a cura di R. De Simone e G. Monsagrati; - Da gentidonna a cantante. Lettere di Violante Camporese Giustiniani, a cura di I. Palombo e M.Tosti-Croce; - Rubare le anime. Diario di Anna del Monte ebrea romana, a cura di M. Caffiero; - Cronache di S. Cecilia. Un monastero a Roma in età moderna, a cura di A. Lirosi con un saggio di E. Brambilla; - L’ultima estate di Contessa Lara. Lettere dalla Riviera (1896), a cura di M.I. Venzo con un saggio di B. Frabotta; - La Rivoluzione in convento.Le Memorie di Anna Vittoria Dolara (secc. XVIII-XIX), a cura di S. Ceglie con un saggio di S. Cabibbo; - Cristina Trivulzio di Belgioioso, Rachele. Storia lombarda del 1848, con saggi di A.M. Banti e N. Bellucci. Per informazioni: Archivio di Stato di Roma. Servizio manifestazioni culturali tel. 06-68190895 fax. 06-068190871 e-mail:[email protected] * * * MUSEO DELLE TRADIZIONI E ARTI POPOLARI - ROMA Pegni d'amore dagli archivi del Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari Dal 14 febbraio al 24 febbraio 2013 nella Sala delle Colonne del Museo L’Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia propone, dalle collezioni del Museo Nazio- DATA NEWS on line - Febbraio 2013 12 nale delle Arti e Tradizioni Popolari, una selezione di oggetti collegati al tema dell’amore, esposti nella Sala delle Colonne dal 14 febbraio (ricorrenza di San Valentino) al 24 febbraio. I pegni d’amore costituiscono una delle principali categorie di doni che, in ambito rituale, sono offerti non tanto a un singolo individuo ma in virtù della sua posizione all’interno della famiglia o del suo rapporto con il donatore. Tra i doni più diffusi vi sono oggetti con scritte d’amore e strumenti per il lavoro femminile e per la casa: rocche decorate secondo una simbologia di fertilità o con figure umane e zoomorfe; stecche da busto in legno arcuato, con motivi di cuori, stelle, rami fioriti, chiavi, disegni geometrici o immagini riferite alla coppia; scaldini in ceramica “ricamati”; stampi per dolci. Simboli che alludono all’unione sono presenti anche in alcuni anelli di fidanzamento: due mani che si stringono o che sorreggono un cuore, le colombe, la doppia spola e la doppia foglia. Un esempio di dono femminile agli uomini è rappresentato da alcuni fazzoletti ricamati, che recano sul bordo versi amorosi indirizzati al futuro marito. A cura dell’Archivio di Antropologia Visiva e del servizio Inventario e Depositi Etnografici Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia - Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari Direttore: Maura Picciau Piazza G. Marconi 8/10 - 00144 Roma EUR Telefono: (39) 06 5926148 - (39) 06 5910709 Fax: (39) 06 5911848 Redattore: STEFANO SESTILI Informazioni Evento: Dal 14 febbraio 2013 al 24 febbraio 2013 Roma, Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia Orario: 9.00-19.30 Telefono: 06 5926148 - Fax: 06 5911848 E-mail: [email protected] Sito web: http://www.idea.mat.beniculturali.it * * * calizzerà fin dal titolo sull'Europa, sui suoi malumori, sulle sue prospettive. A una folta pattuglia di autori internazionali (Javier Cercas, Petros Markaris, Fernando Savater, Catherine Dunne, Angelica Klüssendorf, Uwe Timm, Frank Westerman, Miljenko Jergović, Dragan Velikić, Matti Rönkä) sarà chiesto di ragionare su sfide e problematiche che avvolgono il presente e il futuro del continente, in un ciclo di incontri che comprenderanno anche due maratone collettive (la prima affidata agli scrittori, la seconda a un gruppo di sociologi, economisti e accademici). Nell'ambito di Libri come si ragionerà anche sull'Italia, in alcuni appuntamenti caratterizzati dalla presenza di giornalisti (Pierluigi Battista, Filippo Ceccarelli) ed esponenti della società civile (Susanna Camusso, Stefano Rodotà). Inoltre, uno spazio molto ampio sarà concesso ai protagonisti della narrativa e della saggistica, spesso coinvolti attraverso lo stimolante percorso del dialogo. L'elenco degli ospiti è molto lungo: comprende scrittori (Simonetta Agnello Hornby, Niccolò Ammaniti, Andrea Bajani, Aldo Busi, Andrea Camilleri, Massimo Carlotto, Gianrico Carofiglio, Giancarlo De Cataldo, Maurizio De Giovanni, Paolo Di Paolo, Richard Ford, Marco Malvaldi, Antonio Manzini, Romana Petri, Alessandro Piperno, Zeruya Shalev, Walter Siti), giornalisti (Concita De Gregorio, Paolo Mauri, Andrea Vianello), filosofi (Giorgio Agamben, Massimo Cacciari, Umberto Galimberti), economisti (Tito Boeri, Guy Standing), psicanalisti (Massimo Recalcati), registi (Ermanno Olmi), docenti universitari (Giovanna Cosenza). Nel programma non mancheranno appuntamenti di natura “spettacolare” (dal concerto di Laurie Anderson, alla lezione d'arte del regista Peter Greenaway, fino ai reading di Nanni Moretti e Fabrizio Gifuni) oltre ad approfondimenti sul mondo dell'editoria (dalle tavole rotonde Come il libro. Sfide e proposte e Come ho scritto il mio primo libro all'incontro con Roberto Calasso sulla storia di Adelphi), naturali per una manifestazione che storicamente nasce con l'obiettivo di non fermarsi al cosa (i libri), ma di esplorare anche il come (come vengono scritti, stampati, distribuiti). La Festa si chiuderà, la sera di domenica 17, con un evento speciale: una conversazione con lo scrittore anglo-indiano Salman Rushdie, che dialogherà con un ospite a sorpresa. Particolarmente ricco nell'edizione 2013 è anche il programma del Garage di Libri come, l'officina che come da tradizione ospita laboratori interattivi, reading, tavole rotonde (sull'Europa e sulla violenza sulle donne), presentazioni di libri. Tra le decine di ospiti che transiteranno dalle tre sale del Garage, spesso impegnati in diversi eventi, ci saranno scrittori (Ritanna Armeni, Mauro Covacich, Diego De Silva, Marco Lodoli, Dacia Maraini, Melania Mazzucco, oltre ad Anna Premoli, protagonista di una delle prime storie di successo del self publishing in Italia), poeti (Valerio Magrelli), giornalisti (Armando Massarenti, Antonio Monda, Gianni Mura, Stefania Ulivi), politici (Giuliano Amato, Stefano Fassina, Antonio Tajani), magistrati (Ferdinando Imposimato, presidente onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione), personalità del mondo della musica (Ennio Morricone, Fiorella Mannoia) e del cinema (Margherita Buy). Ulteriore conferma dell'edizione 2013 della Festa è il programma rivolto agli studenti. Quest'anno, un doppio progetto coinvolgerà i ragazzi delle scuole medie e delle superiori, con lezioni sull'evoluzione del linguaggio e sul giornalismo (tra gli insegnanti, protagonisti dell'informazione in Italia come Enrico Mentana, Fiorenza Sarzanini e Riccardo Staglianò). AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA - ROMA LIBRI COME Festa del Libro e della Lettura QUARTA EDIZIONE Roma, Auditorium Parco della Musica, 14-17 marzo 2013 COME L’EUROPA Un viaggio alla scoperta del nostro continente, attraverso il filtro delle parole, delle analisi e delle riflessioni degli scrittori: tra politica ed economia, cultura e società, crisi e futuro. E' questo il filo conduttore della quarta edizione di Libri come, la grande Festa del Libro e della Lettura promossa e organizzata dalla Fondazione Musica per Roma, in programma da giovedì 14 a domenica 17 marzo 2013 all'Auditorium Parco della Musica di Roma. Appuntamento ormai abituale del panorama letterario nazionale, quest'anno Libri come ha idealmente abbracciato l'intera stagione invernale, grazie a una intensa serie di anteprime che ha visto come protagonisti Serge Latouche, Javier Marías, Sylvie Goulard, Mario Monti e Wilbur Smith e che si concluderà – sempre all'Auditorium – giovedì 6 marzo alle 10.30 con Giuliano Amato (Lezioni dalla crisi) e domenica 10 marzo alle 19 con David Grossman (Come un romanzo racconta il dolore). Dal 14 marzo, si svolgerà la Festa vera e propria, che quest'anno si fo- L'EUROPA A quasi sessant'anni di distanza dalla nascita della Comunità Economica Europea e a oltre venti dal Trattato di Maastricht, mai come oggi l'Europa è al centro della discussione politica, della riflessione culturale, delle strategie economiche e finanziarie, nonché della nostra vita quotidiana. Alle sfide, ai problemi e alle possibilità del continente è dedicato il focus principale di Libri come, con un ciclo di appuntamenti che ne affrontano le diverse realtà nazionali e i possibili intrecci tra esse, attraverso l'esperienza e la lente d'ingrandimento degli autori e degli intellettuali europei. Si parte giovedì 14 marzo, alle ore 18.30 in Sala Petrassi con Come l’Europa: Spagna e Italia, protagonisti lo scrittore e saggista spagnolo Javier Cercas (di cui è in arrivo, a fine aprile, il nuovo DATA NEWS 13 romanzo Le leggi della frontiera, Guanda) e la giornalista Concita De Gregorio. Conduce Marino Sinibaldi. Dalla tormentata area mediterranea si risale su, oltre le Alpi, fino alla locomotiva tedesca, in Come l’Europa: la Germania, incontro con Uwe Timm e Angelika Klüssendorf, condotto da Matteo Galli, venerdì 15 marzo alle 21 in Spazio Risonanze. Sabato 16 marzo, pomeriggio ricco di suggestioni, dibattiti e riflessioni, con la maratona L'Europa e i suoi scrittori (Sala Risonanze, dalle 15 alle 18, con l'irlandese Catherine Dunne, il bosniaco Miljenko Jergović, il finlandese Matti Rönkä, il tedesco Uwe Timm, l'olandese Frank Westerman, il serbo Dragan Velikić, conduce l'italiano Andrea Bajani) e con la conferenza Come l'Europa, come la crisi, in cui lo scrittore e drammaturgo greco Petros Markaris e il filosofo e intellettuale spagnolo Fernando Savater racconteranno la situazione nei rispettivi paesi, prima di venire intervistati da Marino Sinibaldi (ore 18, Sala Petrassi). Il ciclo di incontri si chiude domenica 17 marzo con una seconda maratona, dalle 10.30 alle 13.30 in Sala Risonanze. Il tema è L'Europa e i suoi cittadini, lo sguardo è più politico/economico, con gli interventi di giornalisti, economisti, rappresentanti delle istituzioni quali Lucio Battistotti, Jean Paul Fitoussi, Karl Hoffmann, Serge Latouche, Giusi Nicolini, Francesco Raparelli e Guido Viale. Conduce Giorgio Zanchini. L'ITALIA Puntare i riflettori sull'Europa non vuol dire dimenticarsi dell'Italia. Al nostro paese Libri come dedica quattro importanti momenti di analisi e approfondimento, con ospiti provenienti dal mondo del giornalismo, dell'università, della società civile. Venerdì 15 marzo, alle ore 18 nel Teatro Studio, il segretario generale della CGIL Susanna Camusso e l'economista Tito Boeri affrontano il caldissimo tema dell'occupazione ai tempi della crisi, nel dialogo Come il lavoro. A seguire, alle 19 nello Spazio Risonanze, sono il giurista Stefano Rodotà e il professore di economia britannico Guy Standing a ragionare sul tema dei precari, tra diritti e lavoro. Sabato 16 marzo è il giorno della politica, raccontata alle ore 12 in Teatro Studio nella tavola rotonda Le parole della politica dai giornalisti Pierluigi Battista e Filippo Ceccarelli, dalla docente di filosofia e teoria dei linguaggi Giovanna Cosenza e dal conduttore radio-tv Andrea Vianello (modera il giornalista Jacopo Iacoboni). Domenica 17 marzo, infine, lo storico Guido Crainz e il sociologo Giuseppe De Rita esplorano e commentano l'evoluzione del nostro paese nel dialogo Come l'Italia: gli anni della trasformazione (ore 19, Sala Risonanze). NARRAZIONI Grandi protagonisti di una festa del libro e della lettura non possono che essere gli scrittori. O meglio, i narratori: che attraverso le mille possibili declinazioni della parola – scritta, letta, immaginata – costruiscono storie, racconti, sognano mondi possibili o semplicemente trovano nuovi ed efficaci modi per raccontare la realtà. Tra i tanti appuntamenti previsti spiccano i dialoghi, nei quali due autori si interrogano e confrontano su un tema predefinito, o magari anche solo sulle rispettive esperienze di scrittura e di vita. L'elenco dei protagonisti comprende Simonetta Agnello Hornby e la scrittrice israeliana Zeruya Shalev sul tema del romanzo familiare (sabato 16 marzo, Teatro Studio, ore 21); Niccolò Ammaniti e Antonio Manzini (Compagni di storie, sabato 16 marzo, Sala Risonanze, ore 21); Marco Malvaldi e Maurizio De Giovanni (Come nascono le nostre storie, domenica 17 marzo, Sala Petrassi, ore 12); Alessandro Piperno e Walter Siti (Come il realismo, domenica 17 marzo, Teatro Studio, ore 12). I dialoghi non sono però il format unico attraverso cui Libri come presenta al pubblico i suoi ospiti. Il programma è vario e comprende performance solitarie (come quella di Aldo Busi in One Man Writer, giovedì 14 marzo, Sala Petrassi, ore 21) o incontri/interviste, come quelli con Richard Ford (domenica 17 marzo, Sala Petrassi, ore 16, in conversazione con Sandro Veronesi), Andrea Camilleri (domenica 17 marzo, Sala Sinopoli, ore 18, con Serena Dandini), il regista Ermanno Olmi (domenica 17 marzo, Sala Petrassi, ore 19, intervistato da Marino Sinibaldi) e Salman Rushdie, ospite dell'evento di chiusura, domenica 17 marzo alle ore 21 in Sala Sinopoli, in conversazione con un ospite d'eccezione attorno alla sua recente autobiografia Joseph Anton. A proposito di cinema, Nanni Moretti e l'attore Fabrizio Gifuni saranno protagonisti – sabato 16 marzo, Sala Petrassi, a partire dalle 21 – di un reading di pagine tratte dalle opere di Goffredo Parise e Carlo Emilio Gadda, mentre il regista britannico Peter Greenaway condurrà una lezione d'arte su Il mito di Roma nel Manierismo settentrionale, domenica 17 marzo alle ore 11 in Sala Sinopoli. Sarà invece all'insegna della musica l'appuntamento con Laurie Anderson, che giovedì 14 marzo alle 21, sempre in Sala Sinopoli, presenterà la performance artistica Dirtday!. Un altro piccolo filone è quello degli appuntamenti collettivi. Come quello che vede coinvolti tre maestri del moderno noir all'italiana, Massimo Carlotto, Gianrico Carofiglio, Giancarlo De Cataldo, sul tema Come la Cocaina (ha conquistato il mondo) (venerdì 15 marzo, Sala Petrassi, ore 21, conduce Federico Varese); come l'omaggio ad Antonio Tabucchi, di cui il 25 marzo ricorrerà il primo anniversario dalla scomparsa (sabato 16 marzo, Spazio Risonanze, ore 12, con Andrea Bajani, Paolo Di Paolo, Paolo Mauri, Romana Petri); come la consueta tavola rotonda (Teatro Studio, domenica 17 marzo ore 14.30) Come ho scritto il mio primo libro, protagonisti Sandro Bonvissuto, Giorgio Ghiotti, Marta Pastorino, Francesco Targhetta, Virginia Virilli, con la conduzione di Maurizio Bono. RIFLESSIONI Psicanalisi e Cristianesimo, inediti paralleli tra importanti figure storiche e attente analisi su passato, presente e futuro dell'editoria. Sono alcuni dei temi che Libri come affronta in una serie di incontri e appuntamenti in cui l'obiettivo si sposta dalla narrazione alla riflessione. Venerdì 15 marzo, alle ore 21 al Teatro Studio, lo psicanalista Massimo Recalcati presenta la conferenza Come Lacan, dedicata al celebre filosofo e psichiatra francese. Sabato 16 marzo, proprio nei giorni in cui il Conclave sarà chiamato alla scelta del nuovo pontefice della Chiesa Cattolica, il filosofo Umberto Galimberti dialogherà con Gabriella Caramore su Cristianesimo e modernità (Sala Petrassi, ore 12). Lo stesso giorno sono previste due conferenze in cui altrettanti filosofi raccontano pagine della storia umana e dei suoi protagonisti da un punto di vista inedito e personale. In Come un legame, Giorgio Agamben mette a confronto le figure di Charles Baudelaire e Walter Benjamin (Teatro Studio, ore 15); in Come il potere, Massimo Cacciari ragiona sulla natura del potere, da San Paolo a Il Principe (Sala Petrassi, ore 16). Al mondo dell'editoria – alle sue conquiste del passato e alle sfide per il futuro – sono invece dedicate la tavola rotonda Come il libro. Sfide e proposte (sabato 16 marzo, Teatro Studio, ore 18) con Alberto Galla (Ali), Gian Arturo Ferrari (Centro per il Libro), Giuseppe Laterza (Forum del Libro), Stefano Mauri (Gems), Andrea Palombi (Odei), Stefano Parise (Aib), Marco Polillo (Aie), conduce Stefano Salis e l'incontro Come Adelphi, in cui Roberto Calasso, direttore editoriale della casa editrice milanese, racconta “cinquant'anni di libri” (domenica 17 marzo, Teatro Studio, ore 17, in conversazione con Antonio Gnoli). I PROGETTI PER LE SCUOLE Anche quest'anno, Libri come rinnova il suo impegno con le scuole proponendo una serie di incontri pensati per gli studenti delle medie e delle superiori. Ai primi è dedicato il programma La lingua in gioco (da lunedì 11 a venerdì 15 marzo, dalle 10 alle 12.30), in cui on line - Febbraio 2013 esperti e studiosi del linguaggio incontrano gli studenti e organizzano laboratori interattivi. Obiettivo: esplorare il modo in cui un linguaggio si trasforma, si arricchisce, si usura e contamina con le sollecitazioni che arrivano da una società sempre più multietnica e connessa in rete. Ma anche quali sono gli errori più comuni e come imparare a evitarli. A guidare i ragazzi in questo percorso di scoperta, di ricerca e di gioco, saranno Giuseppe Antonelli (linguista, docente all'Università di Cassino e autore/conduttore di programmi radiofonici), Giordano Meacci (scrittore e linguista), Massimo Birattari (storico, traduttore e consulente editoriale) e Giovanna Cosenza (docente di Filosofia e teoria dei linguaggi all'Università di Bologna). Sono invece vere e proprie Lezioni di giornalismo (da lunedì 11 a giovedì 14 marzo dalle 10 alle 12.30) quelle che alcuni insegnanti d'eccezione terranno per gli studenti delle scuole superiori. Nonostante la crisi dei giornali e dell'editoria, il rapporto tra scuola e media e' sempre più stretto, sia per la scelta sempre più quotata dell'articolo di giornale alla prova di maturità, sia perché l'informazione continua a essere un requisito necessario per la formazione di un'opinione critica nei più giovani. Per questa ragione abbiamo chiesto a alcune firme di raccontare il lavoro del giornalista. Come si scrive un pezzo, come si fiuta una notizia, come si raccolgono e elaborano le fonti, come si conduce un'inchiesta. Ma anche come si vince la sfida lanciata dai giornali on line. Come si scrive un pezzo? Come si fiuta una notizia? Come si raccolgono le fonti? Come si conduce un'inchiesta? A queste domande e a tutte le altre curiosità degli allievi risponderanno Filippo Ceccarelli (giornalista parlamentare e commentatore di politica per “la Repubblica”), Pierfrancesco Diliberto (il Pif, autore e inviato de Le Iene su Italia1), Fiorenza Sarzanini (giornalista ed esperta di cronaca giudiziaria del “Corriere della Sera”) e Riccardo Staglianò (inviato di “la Repubblica” e “Il Venerdì”). Inoltre, il 14 marzo (Sala Petrassi, ore 10.30) ci sarà un dibattito in occasione dell’uscita del libro A caccia del bosone di Higgs (Mondadori) di Luciano Maiani, ex direttore generale del CERN: con l’autore interverranno Fabiola Gianotti e Guido Tonelli, gli italiani parte del team di fisici del CERN che ha scoperto il bosone di Higgs, intervistati dal direttore di “Le Scienze” Marco Cattaneo. Venerdì 15 marzo (Sala Petrassi, ore 10.30), appuntamento invece con la Lectio Magistralis di Enrico Mentana, direttore del telegiornale di La7 e tra i volti più noti del giornalismo televisivo. Anche quest’anno Libri come ospita una notevole proposta espositiva, all’insegna dell’esplorazione del rapporto tra Europa, parola scritta e arte figurativa. La calligrafia sarà protagonista di Europa, la performance del graphic designer Luca Barcellona, uno dei calligrafi più noti a livello internazionale, che animerà il Foyer della Sala Sinopoli giovedì 14 marzo e sarà visitabile fino al 17 marzo. I versi di poesie e filastrocche di poeti europei del Novecento saranno invece al centro dell’installazione di geoletteratura di/versi europei di Fernanda Pessolano / Ti con Zero con letture di Daria Deflorian (Garage, dal 14 al 17 marzo): il pubblico di Libri come avrà a disposizione una piccola raccolta di libri di poesia, provenienti dalla Biblioteche di Roma e selezionati da dieci poeti italiani, potrà scegliere i suoi versi preferiti e scriverli in una Carta dell’Europa. Gli spazi dell’Auditorium Parco della Musica di Roma nel fine settimana di Libri come ospiteranno una postazione di Fahrenheit, il programma di libri e idee di Radio3. Ai microfoni, ospiti di Tommaso Giartosio, narratori e saggisti dagli oltre cento eventi della Festa del Libro e della Lettura. Una sosta d’autore passando da una conferenza ad una tavola rotonda, da un’intervista a una presentazione. In Foyer Petrassi, sabato 16 e domenica 17 dalle 16.50 alle 18. Sito Internet: www.auditorium.com DATA NEWS on line - Febbraio 2013 https://www.facebook.com/AuditoriumParcodellaMusicaRoma Account Twitter: https://twitter.com/AuditoriumPdM * * * BIBLIOTECA HERZIANA DI ROMA “Segno del mio amore verso il paese che io tengo in sì alta stima”1913–2013 100 anni di Bibliotheca Hertziana – Istituto Max Planck per la Storia dell’Arte e 100 anni dalla donazione di Enrichetta Hertz allo Stato italiano 6 marzo, ore 11:30, Palazzo Barberini, Sala Pietro da Cortona, saranno presenti: Daniela Porro (Soprintendente speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo museale della città di Roma) Elisabeth Kieven (Direttore esecutivo della Bibliotheca Hertziana – Istituto Max Planck per la storia dell’arte) Sybille Ebert-Schifferer (Direttore Bibliotheca Hertziana – Istituto Max Planck per la storia dell’arte) Anna Lo Bianco (Direttore della Galleria Nazionale d’Arte Antica in Palazzo Barberini) 14 -1934), che aveva ideato il progetto insieme a Henriette Hertz e sin dall’inizio sostenuto la fondazione del istituto e la donazione alla società Kaiser Wilhelm. La base della collezione di libri e fotografie lasciata da Henriette Hertz e dalla famiglia Mond era costituito da 8000 libri e 12000 fotografie. Oggi, 100 anni dopo la sua fondazione, la Bibliotheca Hertziana è uno dei più rinomati istituti di ricerca al mondo per la storia dell'arte italiana e esaudisce così il desiderio originario della sua fondatrice. Grazie alla eccellente biblioteca dotata di 295.000 volumi e alla fototeca con 800.000 immagini rappresenta un luogo di incontro per studiosi provenienti da tutto il mondo. La ricerca condotta dall’istituto si concentra soprattutto sull'arte di Roma e dell'Italia centrale e meridionale in tutte le sue espressioni, nella convinzione che gli stimoli decisivi che hanno influenzato l'arte europea hanno qui la loro origine. 100 anni dopo questa doppia donazioneil legame tra Stato italiano e Bibliotheca Hertziana si stringe in una felice collaborazione con la mostra della raccolta di Henriette Hertz in Palazzo Barberini. Il Palazzo Barberini da poco recuperato nella sua integrità celebra proprio quest’anno, nel 2013 anch’esso il suo anniversario: i 60 anni dalla apertura al pubblico avvenuta nel 1953. Tra istituzioni culturali così vicine per obiettivi e per vocazione si dà vita a un progetto comune in cui le reciproche forze si sono unite per offrire alla nostra città un’esposizione raccolta ma che esprime il gusto di un personaggio così singolare e di quegli anni così fervidi, che precedono la prima guerra mondiale. La mostra espone le 43 opere della raccolta Hertz in un percorso che si Annunciazione di Filippo Lippi dalla collezione Henriette Hertz, oggi Palazzo Barberini. Foto: Valerio Antonioli, Gianfranco Zecca – Archivio Fotografico della SSPSAE e per il Polo Museale della Città di Roma. Ricorre quest’anno il centenario della fondazione della Bibliotheca Hertziana – Istituto Max Planck per la storia dell’arte istituita da Henriette Hertz e della donazione della sua raccolta d’arte allo Stato italiano. La collezionista tedesca, appassionata d’arte del Rinascimento e legata da particolare amore alla città di Roma viveva in Palazzo Zuccari a Via Gregoriana, da lei acquistato nel 1904, dove aveva dato vita a un vivace circolo intellettuale e cosmopolita. Henriette Hertz lasciò il Palazzo Zuccari alla società KaiserWilhelm (oggi Max Planck), organizzazione dedita allo sviluppo delle scienze, con intento di ospitare dentro il Palazzo un istituto di ricerca di storia dell’arte italiana con una biblioteca e fototeca “accessibile agli studiosi di tutte le nazioni”. Questo istituto doveva servire “da collante fra l’Italia e la Germania, le quali già coltivano un intenso scambio intellettuale” in modo che le due nazioni siano qui armoniosamente riunite “e tuttavia indipendenti e libere” (Henriette Hertz). Il suo amore per l’Italia e l’arte italiana maturò inoltre in lei il desiderio di lasciare in eredità alla città amata la sua collezione di dipinti, costituita da 43 opere tutte di autori italiani risalenti soprattutto al rinascimento e alle scuole veneta e toscana. Alla sua morte nel 1913 quindi tale prezioso lascito passò alla Galleria Nazionale d’Arte Antica. Lo stesso anno aprì l’istituto di ricerca con il nome di Bibliotheca Hertziana. Il suo primo direttore fu lo storico dell’arte Ernst Steinmann (1866 dipana negli ambienti già allestiti, andando a completarli con la presenza di questi dipinti, suddivisi nelle varie sale rispettando scuole e cronologia: le opere raffaellesche nella sala di Raffaello, quelle venete nella sala dei veneti e così via, in una ricca successione che vede nel Rinascimento il fulcro della raccolta. Sono per la prima volta esposti al pubblico gli affreschi raffaelleschi con Putti, la Madonna col Bambino e un angelo di Domenico Puligo e la Maddalena di Francesco Ubertini, raffinati esempi di cultura figurativa cinquecentesca. Queste opere, meno note, si uniscono a capolavori famosi come la Annunciazione di Filippo Lippi o la Madonna con Bambino di Giulio Romano, già inseriti nel percorso museale. Un allestimento sobrio ma efficace sottolinea i quadri della Collezione Hertz, guidando il pubblico nella visita. La mostra è stata l’occasione per una revisione conservativa di tutte queste opere da parte della Soprintendenza con i suoi tecnici altamente specializzati, condotta con precisione e competenza. Molti i risultati raggiunti hanno consentito un recupero talvolta sostanziale anche nella lettura stilistica dell’opera. MOSTRA E CATALOGO “Segno del mio amore verso il paese che io tengo in sì alta stima”. La donazione di Enrichetta Hertz 1913-2013 Roma, Galleria Nazionale d’Arte Antica di Palazzo Barberini Periodo della mostra: 8 marzo-23 giugno 2013, Orario mar-dom 08:3019:00 (biglietteria chiude alle ore 18:00). Catalogo a cura di Sybille Ebert-Schifferer e Anna Lo Bianco, con la collaborazione di Cecilia Mazzetti di Pietralata e Michela Ulivi, Cinisello Balsamo (Silvana Editoriale) 2013. DATA NEWS 15 ARCHIVIO DI STATO DI RIETI on line - Febbraio 2013 affontare alcune delle principali problematiche riguardanti il trattamento digitale, lo studio e la consultazione delle fonti storiche nel Web nonché le loro potenzialità didattiche (digitalizzazione di documenti storici, creazione di portali europei, edizioni critiche collaborative, Virtual Research Environment, comunità virtuali, Diplomatica e E-learning). Antonella Ambrosio (Università degli Studi di Napoli Federico II), Georg Vogeler (Karl-Franzens-Universität Graz) * * * ARCHIVIO DI STATO DI FOGGIA LE BANDE MUSICALI DELLA CAPITANATA: INVITO ALLA RICERCA * * * UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI Mercoledì 20 febbraio – Aula GERACE – Dipartimento di Informatica – ore 14:15 Il Progetto Monasterium.Net Monasterium.Net (http://www.mom-ca.uni-koeln.de/mom/home) è una delle risorse documentarie più ingenti presenti nel Web, per quanto concerne i documenti medievali e moderni. Essa vanta un numero di riproduzioni fotografiche di documenti ad altissima risoluzione superiore a duecentomila unità, contenute in numerosi archivi digitali. Gli archivi digitali, l’insieme cioè delle riproduzioni digitali dei documenti originali e dei dati ad essi correlati, vengono prodotti da un’attività collaborativa effettuata da tecnici, quali fotografi e informatici, ma anche da archivisti, da ricercatori e, infine, da studenti sparsi in tutta Europa. Sono tredici, infatti i Paesi europei coinvolti nel progetto. I dati, descrizioni archivistiche, regesti, trascrizioni, edizioni critiche, vengono immessi e gestiti attraverso MOMCa (http://www.mom-ca.unikoeln.de/mom/home), un software basato sul linguaggio di programmazione Java, implementato dall’Università di Colonia. Tutte le informazioni e le fotografie così prodotte, per essere rese accessibili, devono essere pubblicate da un moderatore, un esperto di archivistica e di diplomatica. In tal modo, possono essere ritrovate e consultate sul portale dagli studiosi in modo agevole grazie ad un sistema sofisticato di navigazione e di ricerca interni; possono inoltre essere scaricate rapidamente sul computer, ed eventualmente stampate, in modo completamente gratuito. Il principio ispiratore è quello secondo il quale ognuno, purché abbia le competenze adatte, può partecipare all’immissione dei dati, condividendo le sue conoscenze con una comunità virtuale immensa, che è quella degli utenti, che hanno la possibilità di consultarli online. La lezione si colloca nel seminario di Cultura Digitale e nell’ambito delle attività didattiche previste nel progetto EnarC – EU, Culture Programme 2007-2013 dell’Università Federico II di Napoli (http://www.recruitdigitaldoc.org/) e dal Didactics Group di ICARus – International Centre for Archival Research (http://icar-us.eu/). Essa mira, più che ad una presentazione generale del progetto, alla descrizione delle attività che attualmente si svolgono grazie ad esso. Esse forniranno spunti per Dal 14 al 28 febbraio 2013, nell'ambito delle attività organizzate dal MiBAC per la Festa di San Valentino, si terranno esercitazioni di ricerca storica sul tema: "Le bande musicali della Capitanata" presso la Sala di studio della Sede di Palazzo Dogana E' opportuno prenotare la partecipazione alle attività telefonando ai numeri 0881.774019 e 0881.708620 * * * ARCHIVIO DI STATO DI REGGIO CALABRIA Generazioni di Donne La mostra Generazioni di Donne si sviluppa intorno al tema della presenza femminile nelle carte d’archivio. E’ questo un percorso storico difficile da trattare e straordinariamente complicato per l’ingente numero di atti che ha reso difficoltosa la realizzazione delle tematiche e la selezione dei documenti. Tracciare, peraltro, un itinerario storico autonomo, esclusivamente al femminile è impossibile perché la dipendenza della storia della donna da quella dell’uomo è “da sempre” e investe non solo la famiglia, ma anche le relazioni sociali, politiche ed economiche. Questa mostra, pur rappresentando la ricchezza straordinaria del patrimonio archivistico, vuol essere incentivo e motivazione per un approfondimento della storia delle donne nella nostra Terra. La testimonianza della condizione femminile, anche se in modo discontinuo e incompiuto per la vastità delle tematiche, si impone con l’ energia e la vitalità che è intrinseca nei documenti, sia quando questi portano la firma di grandi donne, sia quando riferiscono di circostanze liete o dolorose o, ancora, di tragedie consumate dentro casa. Introduce Mirella Marra, direttore ASRC DATA NEWS on line - Febbraio 2013 16 ARCHIVIO STORICO COMUNALE PALERMO Relazioni : Giuseppe Caridi, Pres. Deputazione di Storia Patria Donne e potere: aspetti storici della condizione femminile nel Mezzogiorno Francesca Neri Come un mare in cerca di quiete: ansia di pace e travaglio creativo nei versi di Nella Lo Presti (1918-1945) Carmelina Sicari Suggestioni, esperienze, escursioni sulla condizione femminile alla vigilia dell’età moderna Presentazione del Progetto della Mostra itinerante Generazioni di donne a cura delle sedi Inail e Anmil di Reggio Calabria; interventi di Liborio Cuzzola Direttore Inail RC e Francesco Costantino Presidente Anmil RC Sono esposti in Mostra riviste, manufatti e fotografie appartenenti alle Collezioni private di Giovanna Maria Manganella Calabrese e Donatella Aversano Medici Inaugurazione 7 marzo 0re 17,00 Redattore: ANNA LAURENDI Informazioni Evento: Dal 7 marzo 2013 al 30 aprile 2013 Reggio di Calabria, Archivio di Stato - Sala Conferenze Orario: 09,00-13,00 Telefono: 0965653211 - Fax: 09656532212 E-mail: [email protected] archiviodistatoreggiocalabria.beniculturali.it * * * * * * Encontro Internacional de Arquivos Instituições, Arquivos e Sistemas de Informação na Era pós-custodial Campus de Gambelas, Universidade do Algarve 4 e 5 Outubro de 2013 BIBLIOTECA NAZIONALE DI POTENZA * * * L'Archivio Internazionale, con il titolo Istituzioni, Archivi e Sistemi Informativi nell'era post-detentiva , si presenta come l'incarnazione di un progetto che mira a riunire esperti nel campo delle informazioni in uno spazio che è allo stesso tempo la riflessione e il dibattito. L'obiettivo è quello di incoraggiare la condivisione di esperienze e pratiche rispondere alle nuove sfide professionali, così come riconoscere le aree di recente interesse per la ricerca. Il ruolo del archivista, come direttore, è stato affermando nelle politiche strategiche delle organizzazioni, la strutturazione dei sistemi informativi e delle sfide costanti della loro professione. La produzione di conoscenza nel contesto tecnico e accademico, ha affrontato il nuovo profilo e nuovi modi di agire del professionista dell'informazione. Conseguenza di questo cambiamento di paradigma arriva un nuovo sguardo il funzionamento dei file system, le istituzioni e le informazioni. Proporre il tema istituzioni, Archivi e post-Custodial Sistemi Informativi Era , Incontro Internazionale Archivio si presenta alla realizzazione di un progetto che mira a riunire gli specialisti nel riflesso Informazione e ambiente dibattito. obiettivo è quello di promuovere la condivisione di nuove sfide dei professionisti pratiche ed esperienze, nonché il dibattito sulla recente ricerca nei settori di interesse. Gli archivisti sono stati esposti i dirigenti nelle politiche strategiche delle organizzazioni, in strutturazione di sistemi informatici e le continue sfide della professione. Produzione di conoscenza in un contesto tecnico e accademico ha affrontato le informazioni profilo professionale e nuove competenze. Una nuova prospettiva sulle istituzioni, e dei sistemi informativi archivistici si presenta come una conseguenza di questo cambiamento di paradigma. * * * DATA NEWS 17 on line - Febbraio 2013 N O R M AT I V E T E C N I C O - P RO F E S S I O NA L I & I N T E RV E N T I P U B B L I C I a cura di Mauro Ceci - RSPP Corso di costruzioni, dissesti statici e puntellamenti: contenuti teorici e pratici nella utilissima pubblicazione dei Vigili del Fuoco Dalla biblioteca del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco un’utile guida pratica alle costruzioni ed ai dissesti statici. Il documento, nato per la formazione dei Vigili del Fuoco appena assunti e l’approfondimento per i Vigili del Fuoco qualificati, esperti e coordinatori, risulta molto interessante anche per ingegneri, architetti, geometri e imprese: infatti, oltre a definire i comportamenti e le procedure di intervento dei VV.F., elenca contenuti teorici e pratici relativi alla scienza e alla tecnica delle costruzioni. La pubblicazione è corredata da numerose illustrazioni e schemi grafici e si propone come un vero e proprio supporto didattico. In particolare, la prima parte tratta i seguenti argomenti: * materiali da costruzione: il legno, la pietra, i laterizi, le malte, il calcestruzzo, l’acciaio; * azioni sulle costruzioni: pesi propri, carichi e sovraccarichi, azione del vento, azione sismica, incendi, esplosioni ed urti; * sollecitazioni indotte: sforzo normale, carico di punta, flessione, pressoflessione, taglio, torsione; * edifici in muratura: caratteristiche, funzioni e tecnologia dei vari tipi; * cemento armato precompresso: fondamenti teorici, materiali e tecnologia; * sopraelevazione dei fabbricati; * strutture in cemento armato; * strutture in acciaio. La seconda parte del corso affronta i seguenti argomenti: * solai; * scale; * coperture; * fondazioni; * archi e volte; * opere di sostegno; * dissesti statici delle costruzioni; * opere provvisionali nel soccorso tecnico urgente: puntelli, tiranti, cerchiature. * * * nuove norme sulla documentazione antimafia che le imprese devono ottenere per la partecipazione alle gare d'appalto. Il Ministero precisa che l'applicazione delle nuove regole dipende dal periodo in cui si conclude la fase istruttoria per il rilascio della documentazione antimafia. Se le verifiche terminano prima del 13 febbraio valgono le vecchie norme e non sono necessari documenti integrativi. Nel caso in cui l'istruttoria si svolga a cavallo di questa data, gli atti compiuti restano validi, ma la Prefettura li integra in base ai nuovi adempimenti richiesti. Relativamente alle modalità per il rilascio della documentazione antimafia, il Ministero, dopo aver sottolineato che tutto il Codice antimafia era imperniato sullo strumento della Banca Dati Nazionale - oggi ancora non disponibile - chiarisce che fino al momento in cui la banca dati diventerà operativa, la documentazione sarà rilasciata integralmente dalle Prefetture, attraverso il "Ced Interforze". Inoltre, se le Prefetture non riscontrano nessun elemento indiziario che possa far sospettare un'infiltrazione criminale, i documenti sono rilasciati entro 45 giorni. Al contrario, in presenza di dubbi si apre una fase di accertamento che può durare al massimo 30 giorni. * * * NUOVO REGOLAMENTO SULLA SICUREZZA NEI LL.PP. ? QUESTO PENSIERO E’ BALZATO NELLA MENTE ALLA VISIONE DI UN UOMO SOLITARIO, ARMATO DI UNA SCOPA E DI UN CASCHETTO, SOPRA IL CORNICIONE DELLA BASILICA DI S. ANDREA DELLE FRATTE DI ROMA: MA NIENTE DI TUTTO QUESTO !!! Ipotesi realistica è quella che l’Amministrazione della Basilica di S. Andrea delle Fratte di Roma aveva l’esigenza di ripulire il cornicione della facciata della chiesa, a due passi da Piazza di Spagna. Invece di prendere un classico “cestello” aereo, come avrebbe fatto qualsiasi amministratore di condominio, è stato “assunto” un “pulitore” acrobata, che armato di una sola “volgare” scopa, ha compiuto vere e proprie evoluzioni sul cornicione, ancorato alla facciata da due soli “anelli” infissi nella muratura. Contratti pubblici: arrivano i chiarimenti sulla modalità elettronica obbligatoria dal primo gennaio 2013 Il Decreto Sviluppo bis (D.L. 179/2012) ha modificato l'articolo 11, comma 13 del Codice dei Contratti, stabilendo che dal primo gennaio 2013 i contratti devono essere stipulati "con atto pubblico notarile informatico, ovvero, in modalità elettronica...". L'AVCP (Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici), con la Determinazione 1/2013, ha fornito chiarimenti a Stazioni Appaltanti e operatori economici che hanno lamentato difficoltà legate all'applicazione delle nuove disposizioni e ha specificato i casi in cui è obbligatorio utilizzare la modalità elettronica per la stipula dei contratti di lavori, servizi e forniture. Secondo l'Autorità, le nuove disposizioni si applicano ai contratti pubblici regolati dall'art.3 del Codice dei Contratti; pertanto ne sono esclusi contratti di compravendita e locazione immobiliare stipulati dalle pubbliche amministrazioni. Inoltre, per la scrittura privata è ancora consentita la forma cartacea. In definitiva, la stipulazione del contratto può assumere, a seconda delle disposizioni applicabili di caso in caso, tre diverse forme: 1. atto pubblico notarile informatico, ai sensi della legge sull'ordinamento del notariato e degli archivi notarili; 2. forma pubblica amministrativa, con modalità elettronica secondo le norme vigenti per ciascuna stazione appaltante, a cura dell'Ufficiale rogante dell'amministrazione aggiudicatrice; 3. scrittura privata, per la quale resta ammissibile la forma cartacea e le forme equipollenti ammesse dall'ordinamento. Infine, l'AVCP afferma che, come previsto anche dall'art.25 del Codice dell'Amministrazione Digitale, la "modalità elettronica" può essere assolta anche attraverso la sola acquisizione digitale della firma autografa. i due anelli di “ancoraggio” e la scopa Svolto il suo non facile “lavoro”, molto coraggiosamente si “cala” dalla facciata della chiesa, sempre munito di scopa e caschetto, seguendo il percorso inverso. * * * Entrato in vigore il nuovo Regolamento Antimafia. I primi chiarimenti del Ministero Il decreto legislativo 15 novembre 2012 n. 218, recante disposizioni correttive al Codice delle leggi antimafia (D.Lgs. 159/2011), prevede, tra l'altro, l'anticipazione al 13 febbraio 2013 dell'entrata in vigore della normativa in materia di documentazione antimafia. Con la circolare del 8 febbraio 2013 n. 11001/119/20(6), il Ministero dell'Interno ha fornito chiarimenti e prime indicazioni interpretative sulle ANCORA PARLIAMO DI SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO? PER QUALI CATEGORIE DI “LAVORATORI” E’ STATO ISTITUITO IL DLGS. 81/2008? (foto Archivio CDBC) on line - Febbraio 2013 18 Centro Documentazione Fortificazioni Notizie dal... DATA NEWS Presidente: Conte Pietro Teofilatto Direttore: Arch. Mauro Ceci Sede sociale: Castello Teofilatto - 03010 TORRE CAJETANI (FR) Sede legale: Via Ettore Arena, 19 - 00128 ROMA e-mail [email protected] LA DENUNCIA DELL'ASSOCIAZIONE SICILIANTICA attraverso un armonioso rapporto con una nuova utilizzazione e, nell’ambito di un più complessivo recupero ambientale, mirati a riequilibrare i rapporti tra risorse del territorio e modi della sua utilizzazione. Crolla a Terrasini una torre di avvistamento del 1500 E’ crollata a causa dell’incuria e dell’assenza di lavori di conservazione Torre Toleda, una torre di avvistamento costruita nel 1500 sulla costa di Terrasini, nel Palermitano. La denuncia arriva dall’associazione SiciliAntica. “Era una torre di deputazione, – spiega l’associazione in una nota – una delle superbe architetture costruite a partire dal XVI secolo lungo tutto il perimetro dell’isola e dalla loro posizione, controllavano il mare e la costa. Ciò che rimane in piedi della nostra Torre è difficile che resista ancora a lungo”. Quello che rimane di Torre Toleda o Paternella o ancora Balata per via della sua posizione nella pianura si trova sulla costa alta Terrasini. “Il crollo definitivo, – aggiunge SiciliAntica – in questo caso, è una questione di tempo. La situazione delle torri costiere è tragica: una lenta ecatombe. Un problema che investe l’intero territorio regionale: solo pochi sono i manufatti oggetto di interventi di recupero, la maggior parte di essi è stata consegnata di fatto all’inclemenza del tempo che passa e all’incuria più totale”. Secondo l’associazione culturale “devono prevedersi interventi di restauro/riuso finalizzati alla rivitalizzazione della loro memoria storica Lentamente e nel silenzio stiamo rischiando di veder scomparire un altro frammento di memoria storica di questa terra”. Notizie dal... Centro Studi Cistercensi Istituito il 12 luglio 1994 Presidente: Dom Federico Farina Direttore: Arch. Mauro Ceci se d e: Abba zi a d i Ca s a ma ri (F R) - Tel / fax 0 7 7 5 - 2 8 3 4 3 0 em a i l : cen t ro s t u d i ci s t ercen s i @ g ma i l . co m “Postati” su... ipotizzabili già alcuni dati provvisori, secondo cui il luogo sembra essere stato abitato o quantomeno utilizzato a partire dal periodo paleocristiano (V – VI secolo d.C.),“ come testimonierebbero alcuni graffiti presenti sulle pareti dello stesso. La scoperta apre una fase di studi per la quale non si conosce molto della storia non solo di Otranto, ma di tutto il Salento. Lo studio di tali tracce superstiti sarebbe quindi di enorme aiuto alla comprensione delle dinamiche storiche ed insediative del territorio salentino e darebbe grande impulso al comparto turistico, incentrato com’è sulla valorizzazione del patrimonio culturale ed archeologico del luogo. facebook Ad Otranto torna alla luce un ipogeo. Ambient&Ambienti è in grado di mostrarvi le immagini dell’ambiente scoperto il 1° febbraio nel castello di Otranto durante dei lavori di restauro di Lucia Schinzano Pubblicato il 2 febbraio 2013 Uno dei graffiti presenti nell'ambiente ipogeo E’ una scoperta destinata ad aprire un nuovo capitolo nella storia di Otranto e del Salento tutto, quella avvenuta giorni fa, durante i lavori per la valorizzazione del Castello aragonese, che prevedono, tra le altre cose, anche scavi archeologici nel cortile, prima di procedere al rifacimento della pavimentazione e alla eliminazione di barriere architettoniche. Al di sotto di una pavimentazione in cemento è stato infatti riportato alla luce un ambiente, ad oggi solo parzialmente esplorato e per il quale sono Uno dei graffiti presenti nell'ambiente ipogeo Il castello Aragonese di Otranto La natura e lo stato di conservazione dei numerosissimi graffiti rappresentati sulle pareti della cavità artificiale scoperta ne fanno un unicum assoluto e documentano diverse fasi di frequentazione e destinazioni d’uso: molto probabilmente nel periodo tardo-antico l’insediamento era di carattere cultuale/religioso, per poi passare ad una fase più moderna di utilizzo, quando i sotterranei del castello vennero adibiti a prigione (anche questa fase documentata da alcuni graffiti ben visibili, anche se privi di valenza artistica). DATA NEWS 19 Alla visita all’ipogeo era presente l’ing. Tommaso Farenga, uno dei direttori dei lavori, che commenta così l’esperienza: «E’ particolarmente importante e suggestivo arrivare in cantiere e scoprire che i saggi archeologici in corso ci portano in altri mondi inesplorati. Al di sotto di una pavimentazione in cemento, attraverso un foro di circa 60 cm, si giunge in una cavità ricca di passato e delle glorie della civiltà. Credo che questa sia un’opportunità non solo per aumentare le conoscenze della nostra storia, ma anche per poter arricchire in un futuro prossimo i nostri turisti di nuovi scenari» Uno dei graffiti presenti nell'ambiente ipogeo La scoperta dell’ipogeo potrebbe portare ad ar- on line - Febbraio 2013 ricchire le numerose offerte che il castello aragonese potrà offrire, si spera già da questa primavera, a turisti, visitatori e scolaresche. Da tale data, anche se gli scavi del cortile dovessero proseguire, è già previsto un allestimento di protezione con lastre di cristallo verticali che separano le piccole zone di scavo ancora in corso; l‘appeal del luogo potrebbe poi in futuro arricchirsi di nuove opportunità come monitor esplicativi di cosa si è scoperto, con testi e presentazioni multimediali a cura di studiosi. «Sarà’ un invito a fermarsi, a chiedere cosa si è scoperto, a guardare oltre le lastre verticali, ad altri lastroni di vetro a pavimento che ci spingono nel sottosuolo ricco di archeologia», prosegue convinto Farenga, che descrive nel castello che verrà «un cantiere che vive, poi stanze laboratorio che ci illustrano ciò che ancora deve studiarsi e stanze allestite che illustrano ciò che si è catalogato. Il tutto trasversalmente “tagliato” dalla tecnologia che ci collega al Museo Archeologico di Taranto che custodisce altri tesori di Otranto, a Lecce o a Copertino con altri siti di custodia della nostra storia. E ancora, la tecnologia che ci riporta e ci collega agli scavi del passato, alle collocazioni ad Otranto dei cantieri archeologici dove si sono formati tanti nostri giovani poi divenuti valenti archeologi in Italia e all’estero». * * * Uno dei graffiti presenti nell'ambiente ipogeo Restauro MANUALE SULLA TUTELA DEI BENI CULTURALI ECCLESIASTICI Martedì 26 febbraio 2013, alle ore 15:30, presso il MiBAC, il Ministro per i Beni e le Attività Culturali, prof. Lorenzo Ornaghi, ha consegnato al Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, Sua Em.za. Rev.ma il Card. Gianfranco Ravasi, il “Manuale sulla tutela dei beni culturali ecclesiastici”, realizzato dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale. consapevolezza che l’efficacia delle soluzioni proposte è da rapportare a fattori variabili quali opportunità, possibilità di spesa, praticità, difficoltà nell’individuare personale incaricato. Realizzato anche in formato digitale e tradotto in francese, inglese e spagnolo, verrà distribuito a livello mondiale in tutte le Diocesi, affinché ne promuovano una diffusione capillare. Il vademecum è suddiviso in 15 punti e contiene allegati in cui vengono trattate, tra le altre, problematiche come la catalogazione del bene culturale ecclesiastico, la valutazione e la riduzione del “rischio”, la verifica dell’inventario dei beni culturali, la vigilanza delle chiese nelle ore di apertura e in occasione di funzioni liturgiche, la verifica del deflusso dei fedeli, la tutela dei beni pregevoli facilmente asportabili. Inoltre, sono state incluse utili indicazioni sia sulle necessarie modalità di comportamento in caso di furto, sia sulle principali azioni di salvaguardia dei beni culturali dal degrado ambientale. In particolare, si è posta l’attenzione sulla necessità di conoscere i beni culturali custoditi nelle chiese, presupposto per qualsiasi azione di tutela. La compilazione della cosiddetta “carta d’identità” descrittiva e fotografica del bene (OBJECT ID), oltre a raggiungere questo scopo, è lo strumento indispensabile affinché il patrimonio culturale illecitamente sottratto possa essere rintracciato, “identificato” e recuperato. Infine, per rendere i consigli e gli accorgimenti contenuti nel “Manuale” ancora più incisivi e di immediata lettura, è stato predisposto un prospetto che li riassume in forma di “indicazioni pratiche”. Redattore: RENZO DE SIMONE * * * All’incontro era presente il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Gen. C.A. Leonardo Gallitelli. L’iniziativa, che rappresenta una novità assoluta nel settore della difesa del patrimonio culturale ecclesiastico, è il risultato della collaborazione tra la Santa Sede e il Governo Italiano volta ad arginare il dilagante fenomeno dei danneggiamenti e saccheggi nelle chiese, così come negli altri luoghi “speciali” del patrimonio culturale, quali monasteri, conventi e santuari. Sua Em.za. Rev.ma il Card. Gianfranco Ravasi aveva a suo tempo manifestato al Ministro la necessità di realizzare una guida contenente consigli e accorgimenti pratici per migliorare la tutela dei beni ecclesiastici, formulando il desiderio che la realizzazione venisse affidata al Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, quale organo di diretta collaborazione del sig. Ministro e soprattutto in virtù del livello di “eccellenza” unanimemente riconosciuto in ambito internazionale - dello stesso Comando. I consigli e le indicazioni sulla sicurezza delineati nella pubblicazione non prevedono un’attuazione invasiva, ma sono modellati in base alla peculiarità dei luoghi e alle specificità dei beni ecclesiastici. Il “Manuale” rappresenta, per tutti coloro che sono impegnati nella missione pastorale, uno strumento di ausilio tecnico-pratico per comprendere e fronteggiare i “rischi” di aggressione al patrimonio ecclesiastico, nella Le Mum m ie d i Roc cap elago: una c om unit à d el ' 6 00- ' 70 0 si raccont a di Carla Conti Sabato 2 marzo 2013, Pavullo nel Frignano ospita una giornata di studi storico-archeologici dedicata al territorio e alle ormai famose mummie rinvenute a Roccapelago nel gennaio 2011. Partendo dalla scoperta casuale avvenuta nella Chiesa della Conversione di San Paolo Apostolo, i relatori presenteranno una ricostruzione della vita di coloro che abitarono Roccapelago tra il XVII e il XVIII secolo. Saranno esaminate le importanti informazioni acquisite sui resti umani dalle analisi di laboratorio mentre lo studio degli straordinari per quanto semplici tessuti recuperati nello scavo con i corpi mummificati consentirà una concreta riflessione su come trascorresse la vita dei membri di questa comunità. La giornata ha l’obiettivo di far conoscere la scoperta delle mummie di Roccapelago e le tante importanti informazioni utili a una ricostruzione storica che da questa sono venute (e che certamente ancora verranno). Lo stato di conservazione, la singolare zona sepolcrale in cui i corpi sono stati trovati e la realtà che fino ad ora li ha celati e protetti, consentirà anche in futuro di poter scrivere su queste persone bellissime DATA NEWS on line - Febbraio 2013 pagine di storia. Il Presidente Livio Migliori e l’accademia “Lo Scoltenna” hanno voluto proporre questo evento per richiamare l’interesse di cittadini e soci su questa scoperta archeologica originale e unica, nella speranza di fornire spunti di riflessione, perché no, anche a scrittori e poeti. Sarà presente anche Donato Labate che ha curato la direzione scientifica degli scavi archeologici per conto della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna. I relatori alterneranno parti più strettamente tecnico-scientifiche, concernenti le analisi effettuate sui corpi mummificati, a momenti espositivi più suggestivi. La studiosa Thessy Schoenholzer Nichols tratterà il tema specifico della realizzazione dei tessuti: la mole di stoffe recuperate nel sito di Roccapelago, benché per la maggior parte incomplete, si spiega anche con i numerosi e fantasiosi espedienti sartoriali adottati per riadattare le camicie di un’intera vita. Una parte dell’incontro sarà dedicata alla salute e stile di vita della comunità di Roccapelago: l’equipe del Laboratorio di Antropologia del Dipartimento di Storia e metodi per la Conservazione dei Beni Culturali dell’Università di Bologna, diretto da Giorgio Gruppioni, incrocerà i dati acquisiti dalle analisi con la documentazione dell’archivio parrocchiale che getta luce su alcuni momenti di vita vissuta, grazie alle importanti annotazioni dei curati. La giornata di studi sarà animata dalla recitazione di brani tratti dai registri parrocchiali di Roccapelago e da una serie di proiezioni video che aiuteranno a comprendere meglio la struttura sociale, il modo di pensare e persino la componente emotiva degli abitanti di questo piccolo borgo dell’Appennino modenese. L’iniziativa, nata da un'idea dell'antropologa Vania Milani in collaborazione con l’Accademia "Lo Scoltenna", è aperta a tutti. 20 alla fine del XIV secolo si ribellò al dominio agli Estensi. Sul finire del Cinquecento, quando ormai il complesso militare era in disuso, una parte della rocca fu riadattata per realizzare una chiesa parrocchiale che raggiunse la massima giurisdizione territoriale nel XVII secolo. Dal 2008 il complesso è stato oggetto di un importante lavoro di restauro architettonico. I lavori sono stati preceduti da controlli archeologici condotti sul campo dall’archeologa Barbara Vernia e dagli antropologi Vania Milani e Mirko Taversari, sotto la direzione scientifica degli archeologi Donato Labate, Luigi Malnati e Luca Mercuri della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna. Oltre al recupero di due vani del castello medievale e di sette tombe con sepolture multiple, gli scavi archeologici hanno indagato un ambiente voltato interrato che in origine era pertinente alla rocca ma che dopo la costruzione della chiesa fu trasformato prima in cripta cimiteriale (con sepoltura nel sottosuolo) e poi in fossa comune (con deposizioni multiple sopraterra). Questa fossa è stata probabilmente chiusa alla metà dell’Ottocento, sigillando per sempre una miniera di informazioni sulla piccola comunità di Roccapelago. L’ambiente ha restituito complessivamente circa 281 sepolture fra infanti, bambini e adulti, molti dei quali mummificati naturalmente grazie al microclima creatosi all’interno della cripta, favorito da due aperture sulla parete est. Il ritrovamento di questi resti umani è di enorme interesse scientifico. Mummie di questo genere forniscono molte informazioni sulle vicende umane di individui vissuti nel passato, consentendo spesso di ricostruirne l’aspetto somatico, il sesso, l’età di morte, fino all’identità genetica attraverso l’esame del DNA estratto dai resti. Lo studio degli scheletri dà indicazioni sulla dieta, altri fattori riconducibili a malattie, stati carenziali, attività fisica svolta o eventi traumatici che hanno colpito il soggetto nel corso della sua esistenza. Le prime osservazioni sui materiali osteoarcheologici di Roccapelago hanno fornito dati di grande interesse, anche in riferimento alle particolari condizioni ambientali, di vita, sussistenza e isolamento geografico in cui è vissuta per secoli questa piccola comunità. Al termine degli studi, alcuni resti mummificati resteranno esposti nel luogo del rinvenimento (dunque nella cripta della chiesa) mentre la maggior parte delle salme troverà degna sepoltura nel cimitero di Roccapelago. Informazioni Evento: 02 marzo 2013 Pavullo nel Frignano, Sala Consiliare della Comunità Montana Orario: inizio ore 16 - Telefono: 3407108269 E-mail: [email protected] Sito web: http://www.archeobologna.beniculturali.it * * * Scicli, si restaura la chiesa di San Matteo GIORNALE DI SICILIA.it 20/02/2013 di PINELLA DRAGO intervengono: Livio Migliori, Presidente dell’Accademia “Lo Scoltenna” e Donato Labate, Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’EmiliaRomagna Relatori: Vania Milani e Mirko Traversari, archeoantropologi, Thessy Schoenholzer Nichols, studiosa del costume Letture di Maria Grazia Biondi Coreografia di Annarosa Biondi Fotografie di Donato Labate, Vania Milani, Thessy Schoenholzer Nichols, Massimo Tramontano, Mirko Traversari, Barbara Vernia Promotori: Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna, Accademia “Lo Scoltenna”, Università di Bologna Laboratorio di antropologia , Parrocchia di Roccapelago, Associazione Pro-Rocca e Comune di Pievepelago Per informazioni: Accademia “Lo Scoltenna” Presidente: Livio Migliori, cell. 340 7108269, fax 0536 72025 - www.scoltenna.org La Chiesa della Conversione di S. Paolo Apostolo, a Roccapelago, sorge su uno sperone roccioso elevato, con una sola via d’accesso, che fu sfruttato tra il 1370 e il 1400 per insediarvi una fortezza presidiata da Obizzo da Montegarullo, uno dei più potenti signori del Frignano, che Avviati i lavori di restauro della chiesa di San Matteo, sita sul colle omonimo che sovrasta il centro abitato di Scicli. Nella “primavera del restauro” che va avanti da qualche anno nella cittadina barocca, la chiesa di San Matteo ha trovato l'assist giusto per un'opera di sistemazione che dovrebbe portare ad un suo utilizzo per fini culturali. La somma che si sta spendendo è di un milione e 300 mila euro. Un intervento di tale portata, che dovrebbe essere ultimato nei prossimi mesi, permetterà di rendere fruibile al pubblico anche l'interno della chiesa la quale, nei decenni passati, è stata già sottoposta ad un primo stralcio di lavori di messa in sicurezza e restauro con la realizzazione del tetto di copertura del tempio e l'installazione di un grande cancello in ferro per evitare che l'interno dell'antica basilica diventi un bivacco diurno e notturno. L'esigenza di intervenire sul tempio risale a tantissimi anni fa: l'idea di destinarlo a centro culturale e comunque a luogo per conferenze, concerti e manifestazioni artistiche è stata accarezzata da tutte le amministrazioni comunali che si sono succedute nella guida della città. S'è pensato sempre di creare degli spazi analoghi a quelli che sono stati create nel dirimpettaio ex convento della Croce; in alcune occasioni davanti al sagrato si sono tenuti dei concerti e delle esibizioni artistiche raccogliendo il consenso dei partecipanti. Occasioni che si potranno ripetere a conclusione delle opere di consolidamento e di messa in sicurezza attualmente in corso. * * * DATA NEWS 21 on line - Febbraio 2013 MOSTRE, CONVEGNI & MUSEI LE GIORNATE DEI MUSEI ECCLESIASTICI Più di 1000 in Italia, vogliono farsi conoscere ed apprezzare ma che, con l'appoggio della CEI, l'Associazione intende raggiungere con forza ancora maggiore per contribuire all'istituzione, valorizzazione e conservazione dei musei religiosi esistenti in Italia e per farli uscire da quella sorta di isolamento che li ha resi, per così dire, 'invisibili' al proprio potenziale pubblico. La riorganizzazione di AMEI in questi anni è passata attraverso una serie di azioni: dall'incentivazione del coordinamento regionale, alla riprogettazione del sito web inteso come aggregatore di contenuti, erogatore di servizi e consulenze, centro vitale di una rete in grado di sviluppare progetti e attrarre nuovi utenti. AMEI ha inoltre promosso iniziative di formazione; ha organizzato convegni biennali per favorire la condivisione di buone pratiche e indicare le linee guida utili allo svolgimento delle attività museali. Informazioni Evento: Dal 2 marzo 2013 al 3 marzo 2013 - Tel. 0289421797 E-mail: [email protected] Sito web: http://www.amei.biz http:// * * * Sono i "Musei cancellati", nonostante siano regolarmente aperti al pubblico, siano davvero tanti (più di mille), ricchissimi per patrimonio e per attività e siano ospitati in luoghi e monumenti tra i più belli delle città italiane. I "Musei cancellati" sono quelli che vanno sotto l'aggettivo di "Ecclesiastici", ovvero Musei Diocesani, di Cattedrali, Chiese, Confraternite disseminati lungo l'intera Penisola, da nord a sud, isole comprese; un immenso patrimonio che ai più è del tutto ignoto, scarsamente segnalato dalle guide turistiche delle città, "snobbato" da un certo ambiente culturale, soffocato da un'immagine di polverosità e noia che è assolutamente lontana dalla realtà di queste istituzioni. L'AMEI - Associazione Musei Ecclesiastici Italiani ha deciso di farlo scoprire a tutti, aprendo gratuitamente le porte dei più di 200 Musei Ecclesiastici già aderenti all'Associazione (senza per altro escludere dall'iniziativa i Musei non ancora iscritti) in una due giorni di visite guidate, attività, incontri, musica. L'appuntamento con le Giornate dei musei ecclesiastici è, in tutta Italia, per il 2 e 3 marzo. Musei aderenti ed iniziative si possono trovare sul sito dell'Associazione: www.amei.biz Le Giornate dei Musei Ecclesiastici non sono che una delle tante iniziative che l'AMEI ha messo in cantiere per il 2013, anno che, negli obiettivi dell'AMEI, è quello della "emersione" dei Musei Ecclesiastici: da Musei "cancellati" a musei sempre più aperti, attivi e protagonisti. Molti hanno, ad esempio, aderito a quello che è il primo Progetto di rete intorno a un tema scelto a livello nazionale. Per il 2013 lo spunto è stato offerto dalle Celebrazioni per l'anniversario dell'Editto di Costantino che hanno suggerito un percorso progettuale condiviso, ispirato al tema costantiniano nel suo significato originario, e alle sue conseguenze per la storia del Cristianesimo, anche in relazione alla contemporaneità. Tra le iniziative già programmate si segnala la mostra 313 d.C. l'editto della tolleranza e il cristianesimo imperiale, organizzata dal Museo Diocesano di Milano, un evento espositivo di rilievo internazionale, che sta già suscitando un forte interesse da parte del pubblico, della critica e dei mass media. Ma, accanto all'eccellenza delle opere in mostra, esiste un'eccellenza diffusa sul territorio, di cui l'iniziativa presentata da AMEI intende dar conto. Al fine di valorizzare il patrimonio dei musei ecclesiastici e la capacità di progettare insieme, AMEI ha proposto ai musei ecclesiastici associati di aderire alle celebrazioni costantiniane sviluppando in chiave progettuale temi quali "l'epoca costantiniana e le relative testimonianze nella propria istituzione e/o diocesi", "la nascita del cristianesimo nelle diverse aree di competenza: dalla persecuzione alla tolleranza religiosa. Documenti e monumenti", "Elena e le reliquie della vera croce", il " signum " crucis e le sue declinazioni, tra passato e contemporaneità" e "Tolleranza e dialogo interculturale e interreligioso". Sono già oltre 70 i musei ecclesiastici italiani, distribuiti su tutto il territorio nazionale, dalla Valle D'Aosta fino alla Sicilia, ad aver aderito al progetto proponendo iniziative diversamente articolate, che si svolgeranno in un arco di tempo compreso tra dicembre 2012 e dicembre 2013: mostre, particolari percorsi di visita al Museo o a beni ecclesiastici del territorio legati alla nascita del Cristianesimo, attivazioni di postazioni multimediali o altri strumenti ICT per favorire l'interpretazione del patrimonio materiale e immateriale delle collezioni e il rapporto con il territorio sui temi dell'iniziativa; esposizione dossier di una o più opere e/o reperti collegati al tema costantiniano, in precedenza non inseriti nel percorso permanente; produzione di opere d'arte contemporanea o approfondimenti dedicati (conferenze, seminari, laboratori.). Decine di iniziative diverse, spesso molto originali, per scoprire opere e monumenti dei primordi della Chiesa, con la volontà di coinvolgere tutti, credenti o non credenti, cristiani e non. Accanto agli obiettivi per il 2013, l'Associazione Musei Ecclesiastici Italiani si è posta traguardi a medio termine. E in particolare lo sviluppo e il consolidamento del senso di appartenenza a una medesima comunità museale, non solo da parte delle istituzioni associate ma, auspicabilmente, anche da parte di altri musei ecclesiastici interessati a lavorare in un'ottica di rete. E' un obiettivo di qualità e di relazione che in buona parte è già stato perseguito in questi primissimi anni di attività dell'AMEI (sorta nel 1996) Ferrara. Quarta conferenza del ciclo “Il mondo degli Etruschi” al Museo Archeologico Nazionale Giovedì 7 marzo 2013, ore 16 Città d’Etruria: l’Etruria “propria” conferenza di Valentino Nizzo Archeologo della Soprintendenza Beni Archeologici Emilia-Romagna Museo Archeologico Nazionale di Ferrara Via XX Settembre 122 info 0532 66299 Con il termine “Etruria propria” viene indicata quella parte dell’Italia centrale in cui la civiltà Etrusca si manifestò nelle forme più note ed eclatanti. La conferenza dell’archeologo Valentino Nizzo passa in rassegna le città etrusche di Veio, Cerveteri, Tarquinia, Vulci, Vetulonia e Populonia, e la stessa Roma, in un percorso che, seppur parziale, ci fa conoscere alcune delle più celebri vestigia della Civiltà Etrusca, oggi ammirate in tutto il mondo. La conferenza di Nizzo rientra nel ciclo di incontri dedicati a “il mondo degli Etruschi” in programma al Museo Archeologico Nazionale di Ferrara fino al 16 maggio. Per dieci giovedì, gli archeologi della Soprintendenza Valentino Nizzo, Mario Cesarano, Paola Desantis, Caterina Cornelio e Simona Carosi, oltre al Soprintendente Filippo Maria Gambari, provano a sfatare qualche “mito” e svelare qualche presunto “mistero”, senza nulla togliere al fascino che avvolge da secoli una delle Civiltà più importanti dell’Italia preromana. Un modo per fare il punto sulle tante questioni in apparenza ancora irrisolte, dall'enigma della lingua al falso problema della loro origine, cercando al tempo stesso di capire, con l’aiuto della documentazione archeologica, perché nel corso dei secoli tanti autori antichi e moderni abbiano voluto attribuire a questo popolo caratteristiche peculiari e spesso contrastanti, con intenti che, lungi dall'essere storici e descrittivi, si sono poi rivelati talvolta fuorvianti se non proprio ideologicamente orientati Ecco il calendario dei prossimi incontri Giovedì 21 marzo 2013, ore 16 Etruria fuori d’Etruria: il caso della Campania Mario Cesarano, Archeologo Soprintendenza Beni Archeologici Emilia-Romagna Le fonti letterarie e le evidenze archeologiche testimoniano la presenza degli Etruschi anche fuori dai confini dell’Etruria. In Campania le genti etrusche hanno giocato un ruolo comprimario non solo con i Greci, sta- DATA NEWS on line - Febbraio 2013 bilitisi nel Golfo di Napoli a partire dall’VIII sec. a.C., ma anche con le genti indigene, gli Ausoni delle fonti letterarie. L’archeologo Mario Cesarano illustra come questo scambio interetnico abbia dato un contributo rilevante alla stessa formazione della cultura etrusca. Giovedì 4 aprile 2013, ore 16 L’Etruria padana: Spina Caterina Cornelio, Archeologa Soprintendenza Beni Archeologici Emilia-Romagna Una porta dell’Etruria padana verso la Grecia e l’oriente, una città cosmopolita tra Po e Adriatico, punto d’incontro di uomini e merci. Tutto questo è stata Spina, la città portuale etrusca sorta negli ultimi decenni del VI secolo a.C. alla confluenza tra un fiume appenninico e un ramo del Po, a breve distanza dal mare. Il Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Ferrara, Caterina Cornelio, illustra le caratteristiche di questo porto “vissuto” fino alla metà circa del III secolo a.C., un centro tanto ricco e importante da avere un donario presso il tempio di Apollo a Delfi. Una città dove il “vivere alla greca” si è a lungo contemperato con il costume etrusco, divenuto prevalente nellultima fase della sua esistenza. Giovedì 11 aprile 2013, ore 16 Marzabotto etrusca: obiettivo sulla città alla luce delle più recenti scoperte Paola Desantis, Archeologa Soprintendenza Beni Archeologici Emilia-Romagna Ciò che fa di Marzabotto una testimonianza unica nell’ambito della civiltà etrusca è la straordinaria conservazione dell’originale impianto della città, scandito da ampie strade che si incrociano ortogonalmente suddividendo in modo regolare lo spazio della città, orientato sui canoni dell’etrusca disciplina. Dai resti delle abitazioni distribuite sul vasto pianoro alle costruzioni sacre sulla soprastante altura di Misanello, vera e propria acropoli della città, fino alle due aree funerarie immediatamente fuori dalla città dei vivi, passeggiare nell’area archeologica di Marzabotto significa viaggiare a ritroso per più di 25 secoli. Il direttore del Museo Nazionale Etrusco di Marzabotto, Paola Desantis, fa il punto su una ricerca tutt’altro che esaurita come dimostrano i clamorosi risultati degli scavi più recenti che hanno individuato un tempio dedicato a Tinia, un nuovo santuario (cosiddetto della Terza Stipe) e nuove aree civili, e indotto a nuove ipotesi sulla porta settentrionale della città. Giovedì 18 aprile 2013, ore 16 Oltre l’immagine: vasi a figure rosse tra Atene e Spina Mario Cesarano, Archeologo Soprintendenza Beni Archeologici Emilia-Romagna Le necropoli di Spina hanno restituito una quantità enorme di vasi attici a figure rosse. Queste raffigurazioni che, al pari di un testo letterario, raccontano miti e storie leggendarie, sono anche i segni di un codice da decifrare. L’archeologo Mario Cesarano spiega come quei miti e quelle storie siano rappresentativi dei valori sociali e politici che facevano da sfondo alla vita quotidiana di quelle genti che si servivano di quei vasi e delle loro immagini, dagli Ateniesi agli Etruschi di Spina. Giovedì 9 maggio 2013, ore 16 La donna in Etruria: forme e sostanza del ruolo femminile dall’archeologia Simona Carosi, Archeologa Soprintendenza Beni Archeologici Emilia-Romagna Attraverso lo studio degli oggetti tipici del mondo femminile (“le forme”) l'archeologia consente di ricostruire, almeno in parte, la “sostanza” del ruolo della donna nel mondo etrusco-italico, sia sotto il profilo socio-culturale, che religioso e politico. L’archeologa Simona Carosi passa in rassegna sia i contesti dell’Etruria vera che le testimonianze, ricche di valenze, dell’Etruria Padana, tracciando un quadro generale dell’universo “in rosa” del mondo etrusco fatto di 22 vita domestica e cittadina, integrazione o isolamento, predominio o minoranza. Giovedì 16 maggio 2013, ore 16 L’eredità dell’alfabeto etrusco: da Golasecca alle Rune Filippo Maria Gambari, Soprintendente per i Beni Archeologici Emilia-Romagna Primi tra tutti i popoli celtici a evolversi verso la scrittura, i portatori della cultura di Golasecca adattano fin dal VII secolo a.C. l'alfabeto etrusco per scrivere nella propria lingua. L'alfabeto moderno, con consonanti e vocali, non sillabico, arriva così in modo precoce nel centro dell'Europa, solo un secolo dopo l'adozione da parte degli Etruschi delle lettere greche e circa due secoli dopo l'adattamento alla lingua dei Greci delle lettere fenicie. Trasmettendosi e rafforzandosi durante l'età del Ferro presso i popoli celtici della Cisalpina occidentale, a partire dal II secolo a.C. questa modalità scrittoria (alternativa all'alfabeto latino) si diffonde su bastoncini di legno di faggio nel mondo germanico, in particolare in ambito sacro e magico. È così che nascono le rune. Definite nelle forme a partire dal II sec. d.C., si diffonderanno fino alla Scandinavia e saranno usate fino all'avanzato Medioevo. Il Soprintendente per i Beni Archeologici dellEmilia-Romagna, Filippo Maria Gambari, illustra come, attraverso i Celti cisalpini, la scrittura etrusca possa essere considerata la prima forma diffusa di alfabetizzazione dell'Europa barbarica. Le lezioni, aperte a tutti, puntano in particolare al mondo della scuola; è anche previsto, a richiesta, il rilascio di un attestato di partecipazione. Le conferenze sono gratuite; l’ingresso al Museo costa euro 5,00 (gratuito per gli under 18, gli over 65, studenti e docenti delle facoltà umanistiche, di architettura e delle Accademie di Belle Arti, previa esibizione del tesserino, ridotto a euro 3,00 per i giovani tra i 18 e i 25 anni). L’evento è promosso dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna; coordinamento scientifico e organizzazione a cura di Valentino Nizzo, Archeologo del Museo Archeologico Nazionale di Ferrara Informazioni e aggiornamenti sui siti www.archeobologna.beniculturali.it w w w. a r c h e o f e r r a r a . b e n i c u l t u r a l i . i t sezione.news o telefonando al numero 0532 66299 Comunicato a cura di Carla Conti (OdG 83183) Rapporti con i Media della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna Via Belle Arti n. 52 - 40126 Bologna (Italy) tel. (+39) 051.223773 - 051.220675 051.224402 (interno 138) - fax (+39) 051.227170 www.archeobologna.beniculturali.it/ * * * Medusa tra luce ed emozione una mostra dossier multisensoriale intorno allo straordinario marmo di Gian Lorenzo Bernini La Pinacoteca Civica di Ancona apre al pubblico i suoi nuovi spazi con l'inedita esposizione, che porta nel capoluogo marchigiano lo splendido Busto di Medusa, una delle sculture più affascinanti di Gian Lorenzo Bernini artistasimbolo del Barocco. Il percorso espositivo si sviluppa attorno alla celebre opera, ripercorrendo, attraverso un ricco apparato illustrativo e didattico, la storia della passione tra Gian Lorenzo Bernini e la nobildonna Costanza Piccolomini Bonarelli, moglie dello scultore Matteo Bonarelli, collaboratore di Bernini in San Pietro e dalla quale discenderà una progenie anconetana. La grande passione che legava i due amanti rischiò di trasformarsi in tragedia quando Bernini scoprì che Costanza concedeva le sue attenzioni anche al fratello Luigi e solo l'intervento papale poté evitare il peggio. Di questa vicenda rimane traccia in una coppia di opere realizzate dall'artista con le sembianze dell'amata: il Busto di Costanza Bonarelli, custodito al Museo del Bargello di Firenze, e il Busto di Medusa, che raffigura Costanza/Medusa colta nell'attimo dell'inattesa metamorfosi, in una straordinaria resa emotiva del tragico avvenimento. Informazioni Evento: Dal 24 febbraio 2013 al 28 aprile 2013 Costo del biglietto: € 3,00; Riduzioni: € 2,00; Per informazioni 071 2225041 Prenotazione: Telefono 071 2225041 Ancona, Pinacoteca Civica “F. Podesti” - Palazzo Bosdari Orario: mar/ven 16,00 - 19,00; sab/dom 10,0013,00 e 16,00-19,00 Telefono: 071 2225041 - Fax: 071 2225048 E-mail: [email protected] Sito web: http://www.anconacultura.it http:// * * * A Siena, siglato un importante accordo tra Fondazione Musei Senesi e ARCUS Spa Il museo “esce dal museo”. E’ questo il principale obiettivo che sta alla base dell’accordo siglato il 21 febbraio 2013, tra Fondazione Musei Senesi e ARCUS Spa, la Società per lo sviluppo dell'arte, della cultura e dello spettacolo, istituita dal Ministro per i Beni e le Attività Culturali. Ettore Pietrabissa, direttore generale di ARCUS SPA e Gianni Resti, presidente della Fondazione Musei Senesi, hanno firmato oggi la convenzione per la realizzazione del progetto innovativo dal titolo “Visita il Museo e Vivi il Territorio. Progetti di Musealizzazione Evoluta nelle Terre di Siena”. L’obiettivo è valorizzare il sistema culturale senese favorendo il passaggio da “un territorio d’arte” ad “un territorio di cultura” attraverso DATA NEWS 23 una serie di interventi infrastrutturali che creino maggiori sinergie tra musei, insistenze monumentali ed archeologiche disseminate sul territorio. L’idea è quella di consentire al museo di “uscire dal museo”, così che il cittadino possa riscoprire le proprie radici e sentire più forte il senso di appartenenza al proprio territorio e il visitatore possa vivere un’esperienza territoriale nuova e più completa che gli permetta di avvicinarsi in modo più consapevole ai contesti e alle comunità locali. Nello specifico sono tre le azioni guida che propone l’accordo tra Fondazione Musei senesi ed ARCUS Spa, che vanno ad interessare aree diverse. In primo luogo ottimizzare l’offerta museale: tale azione è volta alla realizzazione di poli museali territoriali e si svolgerà in contesti cittadini (Colle Val d’Elsa, Abbadia San Salvatore). Sarà il presupposto per integrare le funzioni dei costituendi poli con la valorizzazione dei centri storici di riferimento, tramite percorsi tematici supportati da strumenti come audio-video guide e sistemi di segnaletica integrata. Il secondo punto riguarda progetti volti alla musealizzazione di alcune delle maggiori insistenze monumentali o archeologiche del territorio, tramite interventi di consolidamento strutturale finalizzati a consentire l’accessibilità e la corretta fruizione, grazie anche a un servizio educativo di base e un’adeguata segnaletica multilingua. Un museo diffuso su base territoriale, un vero e proprio meta-museo, connesso ai musei tradizionali del territorio di cui è parte integrate (San Gimignano, Poggibonsi, Rapolano Terme, Chiusi). Al terzo punto gli interventi di restauro: l’obiettivo è quello di realizzare servizi che consentano il raggiungimento di economie di scala. Inoltre l’intento è quello di formare figure specializzate capaci di rendere economicamente autosufficienti le attività di Fondazione Musei Senesi nel campo del restauro archeologico anche grazie al completamento di un centro di alta formazione che vede la collaborazione tra FMS, Università degli Studi di Siena e Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana (Chianciano Terme). Questi nel dettaglio i progetti “MUSEO SAN PIETRO CITTÀ LABORATORIO DI CULTURE” - COMUNE DI COLLE DI VAL D’ELSA L’ambizioso progetto dell’Amministrazione Comunale di Colle e della Fondazione Musei Senesi è quello di trasformare il complesso dell’ex Conservatorio di San Pietro in un Polo Museale di rilevanza regionale e nazionale. Il recupero e la disponibilità dei monumentali spazi dell’intero edificio, che si estendono dall’annessa Chiesa di San Pietro, fino al torrione attiguo alla Porta, permetteranno di trasferire in un unico complesso museale le collezioni del Museo d’Arte Sacra, le Civiche Raccolte, la donazione Walter Fusi e la donazione Romano Bilenchi. Così l’ex Conservatorio diventerà a tutti gli effetti un centro culturale polivalente, in grado di rappresentare la storia del territorio e della città dalle origini ai giorni nostri. Accanto ai reperti e alle testimonianze delle arti maggiori e minori, laiche e religiose, ampi spazi saranno dedicati ad eventi e manifestazioni oltre che alla promozione delle eccellenze dell’artigianato del territorio. Inoltre i bellissimi chiostri, il romantico giardino e alcune sale monumentali, potrebbero essere straordinari contesti scenografici per le espressioni più varie delle arti visive e performative di oggi. “RESTAURO MURA CASTELLANE E SISTEMAZIONE PASSEGGIATA PANORAMICA” - COMUNE DI SAN GIMIGNANO L’intervento punta alla valorizzazione della passeggiata intorno alle mura cittadine restituite alla comunità grazie ad un importante intervento di consolidamento dell’area su cui esse insistono e di restauro. Il progetto prevede dunque di intervenire sia direttamente su parte del patrimonio culturale della città di San Gimignano attraverso il recu- pero e la valorizzazione della mura Castellane, sia attraverso il ripristino di itinerari e di antiche strade che collegano i siti oggetto di intervento, favorendo così un turismo sostenibile. “RECUPERO E VALORIZZAZIONE DELL’AREA DEL PARCO ARCHEOLOGICO E TECNOLOGICO DELLA FORTEZZA DI POGGIO IMPERIALE E DELLA SUA PORTA DI ACCESSO” - COMUNE DI POGGIBONSI L’intervento, prevede, oltre che alla fase di recupero e studio archeologico dell’area, la fruibilità e musealizzazione del sito grazie ad una nuova realizzazione di archeologia sperimentale, che rappresenterà una ulteriore offerta turistico-culturale territoriale. In particolare verrà realizzato e reso disponibile al pubblico l’Archeodromo di Poggio Imperiale, la ricostruzione di un villaggio medievale che permetterà ai visitatori di realizzare un’esperienza unica: un salto nel tempo capace di raccontare la vita quotidiana di Poggio Bonizio, l’antica Poggibonsi, nel IX secolo dopo Cristo. MUSEALIZZAZIONE DEL PERCORSO STORICO ALLE ORIGINIDELLA COMUNITÀ RAPOLANESE “DAL GRANDUCATO AGLI ETRUSCHI ” - COMUNE DI RAPOLANO TERME Il progetto si pone come obiettivo la valorizzazione di questo percorso storico che porta la comunità dall’Ombrone a Rapolano Terme, nel tratto della viabilità più remota trasversale alla penisola sino a incrociarsi e poi dissolversi in quella verticale verso Roma (dalla Cassia alla Francigena). Tale processo è iniziato nei primi decenni del secolo scorso, ha visto investimenti privati e pubblici quali: il recupero e l’ammodernamento delle attività termali; il restauro della Pieve di San Vittore; gli scavi archeologici di Campo Muri. Si tratta ora di dare organicità a tali interventi, attraverso un piano-progetto unitario incentrato sul restauro paesaggistico e il ripristino del percorso fisico della viabilità, che li ha generati e che consenta una nuova fruizione degli stessi. Il percorso restaurato e ripristinato, consentirà un viaggio storico temporale sino ai segni delle origini remote visitabili nell’area archeologica di Campo Muri dove si completerà il processo di musealizzazione. “RECUPERO E VALORIZZAZIONE DELL’AREA DELLA DOMUS ROMANA DI VIA LONGOBARDI- 1°STRALCIO” - COMUNE DI CHIUSI Il progetto vuole valorizzare l’area archeologica attraverso ulteriori fasi di completamento degli scavi di alcuni settori della domus i quali saranno successivamente protetti con coperture in metallo e legno. Si prevede inoltre la creazione di un percorso di visita, tramite l’inserimento di strumenti di pannellistica e segnaletica parlate, per consentire la fruibilità turistica-culturale dell’area archeologica dell’importante ritrovamento della Domus Romana attualmente ancora in fase di scavo e studio. “MUSEO CIVICO ARCHEOLOGICO: RIPRISTINO DELL’ANNESSO DI VILLA SIMONESCHI PER L’AMPLIAMENTO DI FUNZIONALITÀ DEL CENTRO PROVINCIALE DI RESTAURO” - COMUNE DI CHIANCIANO TERME Le attività previste riguardano la selezione, l’acquisto e l’istallazione degli arredi funzionali alle funzioni educative e di restauro previste per Villa Simoneschi che, dopo un impegnativo intervento di consolidamento e di restauro, tornerà alla comunità per diventare un importante centro di alta formazione. Grazie all’adiacente Museo Civico Archeologico e al suo importantissimo laboratorio di restauro, la villa ospiterà – in virtù dell’intervento - il neonato Master di primo livello in Restauro per i Beni Archeologici realizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Siena, la Soprintendenza Archeologica della Toscana e la Fondazione Musei Senesi. “PROGETTO DI ALLESTIMENTO MUSEOGRAFICO E DI ARREDO DEL MUSEO MINE- on line - Febbraio 2013 RARIO DELL’EX OFFICINA MECCANICA DEL PARCO MUSEO DELLA MINIERA DI ABBADIA SAN SALVATORE” - UNIONE DEI COMUNI AMIATA VAL D’ORCIA II progetto prevede una revisione del polo museale cittadino che porterà alla realizzazione di una nuova area museali - interamente tecnologica, interattiva e sperimentale - all'interno della ex Officina Meccanica, dove saranno attivate nuove sezioni tematiche espositive dedicate alla storia e alle caratteristiche del territorio amiatino in generale, oltre che dell’attività estrattiva. Il museo preesistente sarà sempre più orientato alla funzione di Centro Studi e di Documentazione, all'interno dell'edificio della Torre dell'Orologio, dove rimarranno le collezioni storiche, gli archivi della Società Mineraria ex proprietaria delle miniere dell'Amiata, la biblioteca del museo, il laboratorio didattico e gli uffici della direzione del museo. Il nuovo percorso permetterà quindi di dare nuova funzionalità e di esprimere tutte le potenzialità dei percorsi “in galleria”, tanto amati dal pubblico, e, in futuro, all'interno delle strutture dell'impianto metallurgico a seguito della bonifica. Con la firma dell’accordo, Arcus Spa metterà a disposizione di Fondazione Musei Senesi ben 500.000,00 euro - finanziati con D.I. del 13 /12/2010 relativo al programma degli interventi presentati sul bando Arcus 2010 - che andranno a cofinanziare finanziamenti regionali e locali. Il progetto è stato realizzato con i Comuni di Abbadia San Salvatore, Chianciano Terme, Chiusi, Colle Val d’Elsa, Poggibonsi, Rapolano Terme, San Gimignano e la collaborazione della Provincia di Siena e di APEA Srl – Agenzia provinciale per l’energia l’ambiente e lo sviluppo sostenibile. Fonte dati: Ufficio Stampa, Agenzia Freelance per Fondazione Musei Senesi [email protected]; www.agfreelance.it * * * Il Concerto e la Bella di Palazzo Pitti, la Flora degli Uffizi, la Pala Gozzi di Ancona, la Danae di Capodimonte, il Carlo V con il cane e l'Autoritratto del Prado o lo Scorticamento di Marsia di Kromeriz sono solo alcune delle opere più conosciute di Tiziano (Pieve di Cadore 1485 circa - Venezia 1576) che saranno esposte alle Scuderie del Quirinale. Una mostra concepita per concludere idealmente l'ampio progetto di rilettura della pittura veneziana e di riflessione sul ruolo cardine che essa avuto nel rinnovamento della cultura italiana ed europea. Un percorso che le Scuderie del Quirinale hanno sviluppato analizzando l'opera dei protagonisti della rivoluzione pittorica moderna - da Antonello da Messina a Giovanni Bellini, da Lorenzo Lotto a Tintoretto - di cui Tiziano è testimonianza finale e altissima quale artista europeo per eccellenza. Visitando la mostra sarà possibile ripercorrere i tratti salienti dell'inarrestabile ascesa del grande artista italiano: dagli esordi veneziani in seno alle botteghe di Giovanni Bellini e Giorgione all'autonomia acquisita con le grandi tele DATA NEWS on line - Febbraio 2013 per i dogi, gli Este e i Della Rovere fino ad arrivare alle committenze imperiali di Carlo V e poi del figlio Filippo II. Decennio per decennio, l'intera carriera di Tiziano sarà rappresentata al massimo livello sottolineando il magistrale senso del colore e l'evoluzione di una pennellata capace di travalicare i limiti dell'immaginario pittorico. Attraverso confronti iconografici tra i molti, emblematico, quello tra la Crocifissione della chiesa dei domenicani di Ancona, il Crocifisso dell'Escorial di Madrid e il frammento di Crocifissione oggi alla Pinacoteca Nazionale di Bologna - il pubblico potrà percepire direttamente la novità d'impostazione e la grammatica compositiva del Maestro, in una mostra attenta a narrarne non solo la fondamentale dimensione di pittore religioso ma anche la complessa attività di ritrattista della nobiltà del tempo. Una mostra ideata - grazie al sostegno e ai prestiti delle massime istituzioni museali italiane e straniere - per far comprendere al grande pubblico l'eccezionalità di un Tiziano capace di accordare "la grandezza e terribilità di Michel Agnolo, la piacevolezza e venustà di Raffaello, et il colorito proprio della Natura", secondo l'immagine del poligrafo contemporaneo Ludovico Dolce, suo grande estimatore. Ad accompagnare il percorso espositivo, gli esiti dell'ampia campagna di analisi scientifiche che ha interessato gran parte della produzione dell'artista. Compiuta dal Centro di Ateneo di Arti Visive dell'Università degli Studi di Bergamo, la campagna ha offerto risultati di assoluto rilievo per riuscire a definire i rapporti tra opere autografe e opere di bottega e per documentare compiutamente l'evoluzione tecnica di Tiziano, a partire dai suoi anni di formazione. Il catalogo scientifico è edito da Silvana Editoriale con i contributi di alcuni fra gli studiosi più riconosciuti del grande maestro veneto. L’occasione della retrospettiva su Tiziano alle Scuderie del Quirinale induce l’avvio di Tiziano Grand Tour: progetto di valorizzazione di quei territori che custodiscono stabilmente i dipinti del pittore cadorino attraverso un complesso di iniziative. Interventi di illuminazione permanente in loco con tecnologia a LED realizzati da Targetti, esposizioni tematiche, itinerari cul- turali permanenti, proposte turistico/culturali: Tiziano Grand Tour è questo e molto altro tra Roma, Ancona, Venezia, Firenze e Napoli. Il progetto, promosso da Scuderie del Quirinale e ComunicaMente, prende avvio con Medusa 24 – tra luce ed emozione, mostra dossier intorno al Busto di Medusa di Gian Lorenzo Bernini tra luce, profumi e musica nei nuovi spazi della Pinacoteca Civica di Ancona (24 febbraio - 28 aprile 2013). L’iniziativa è resa possibile grazie a uno scambio culturale tra la Pinacoteca di Ancona, che ha concesso in prestito alle Scuderie del Quirinale due dipinti di Tiziano, e i Musei Capitolini di Roma, custodi della Medusa. Tiziano Grand Tour prevede anche la realizzazione della Sala dell’Incanto: area multimediale realizzata all’interno delle Scuderie del Quirinale in cui immagini e un exhibit interattivo illustrano le connessioni tra arte, scienza e tecnologia con l’illuminazione sperimentale LED. La Sala dell’Incanto sarà riproposta anche a Venezia in occasione degli interventi di illuminazione permanente dei dipinti di Tiziano nelle chiese presenti in laguna. Tiziano Grand Tour prosegue anche nel 2014 con iniziative a Firenze (Galleria Palatina di Palazzo Pitti) e Napoli (Museo Nazionale di Capodimonte), luoghi-scrigno di alcune delle opere più importanti di Tiziano. Redattore: RENZO DE SIMONE Informazioni Evento: Dal 5 marzo 2013 al 16 giugno 2013 Costo del biglietto: Intero € 12,00; Ridotto € 9,50 Roma, Scuderie del Quirinale Orario: Da domenica a giovedì dalle 10.00 alle 20.00 venerdì e sabato dalle 10.00 alle 22.30 Telefono: 06 39967500 http://www.scuderiequirinale.it/ * * * L A C A S A DEI CAVALIERI DI RODI Str a tig rafia s torica di un monume nto L’edificio della Casa dei Cavalieri di Rodi è un esempio di palinsesto storico, archeologico, diacronico per eccellenza. Negli ultimi anni per una felice convergenza di interessi è stato oggetto di nuovi studi, indagini, documentazioni realizzate con tecnologie innovative. In questa giornata verranno messi a disposizione del pubblico i risultati preliminari delle ricerche, richiamando l’attenzione sulla conservazione e fruizione dell’edificio, con particolare attenzione alla sua celeberrima decorazione pittorica. Giornate di studio a cura di: Lucrezia Ungaro Sovrintendenza ai Beni Culturali di Roma Capitale Letizia Abbondanza Ricercatore Richard Neudecker Deutsches Archäologisches Institut Giovedi, 28 febbraio / ore 17.00 Casa dei Cavalieri di Rodi 00184 Roma, piazza del Grillo, 1 Saluti e presentazione dei lavori di studio János Esterházy de Galantha, Commissario Magistrale dell'Associazione dei Cavalieri Italiani del Sovrano Militare Ordine di Malta Frà John Critien, Cavaliere Residente di Forte Sant'Angelo Narciso Salvo di Pietraganzili, Presidente della Fondazione Corpo Italiano di Soccorso dell'Ordine di Malta Umberto Broccoli, Sovrintendenza Capitolina Richard Bösel, Istituto Storico Austriaco Richard Neudecker, Istituto Archeologico Germanico Venerdi, 1 marzo / ore 9.00 Istituto Storico Austriaco 00197 Roma, viale Bruno Buozzi, 111 / 113 Apertura dei lavori ore 9.30 / Lucrezia Ungaro Obiettivi della tavola rotonda nelle intenzioni dei promotori ore 10.00 / Letizia Abbondanza Introduzione alla storia degli studi e delle ricerche Prima Sessione Ricerche archeologiche “intorno” all’edificio romano e nuove indagini Presiede: Riccardo Santangeli Valenzani ore 10.45 / Roberto Meneghini La terrazza domizianea e il Foro di Traiano ore 11.00 / Elisabetta Bianchi, Luca Antognoli, Elettra Santucci I condotti idraulici della terrazza domizianea luce delle nuove esplorazioni ore 11.15 / Massimo Vitti Il restauro del muro tra il Foro di Traiano e il Foro di Augusto come spunto per alcune osservazioni archeologiche ore 11.30 / Carlo Bianchini La definizione di un sistema di conoscenza per le architetture complesse: questioni metodologiche ore 11.45 / Gaia Lisa Tacchi Rilievo, documentazione ed analisi di architetture complesse: il caso della Casa dei Cavalieri di Rodi ore 12.15 / 13,00 Discussione Seconda sessione La storia e stratigrafia dopo l’età romana Presiede: Daniele Manacorda ore 14.30 / Maria Paola Del Moro Le trasformazioni del paesaggio urbano nel Medioevo ore 14.50 / Vitale Zanchettin La Casa dei Cavalieri di Rodi. Architettura e contesto urbano tra Quattrocento e Cinquecento ore 15.20 / Silvia Danesi Squarzina La Casa dei Cavalieri di Rodi da Martino V a Paolo II Terza sessione La conservazione e la valorizzazione dell'edificio dal XX al XXI secolo Presiede: Francesco Giovanetti ore 16.00 / Elisabetta Pallottino Isolamenti e invenzione dei contesti nell’opera del Governatorato a Roma ore 16.30 / Rossella Motta, Cecilia Bernardini Gli affreschi della Loggia: restauri passati, indagini recenti e nuove prospettive per la conservazione ore 17.10 / Lucrezia Ungaro Materiali e strutture dalla valorizzazione del DATA NEWS 25 Novecento a quella del XXI secolo ore 17.30 / Claudia Cecamore, Andrea Grimaldi Introduzione al Master: obiettivi dati e obiettivi raggiunti ore 18.00 / Chiara Reali, Angela Maria Rossi, Valeria Vaticano, Letizia Abbondanza Per un museo nella Casa dei Cavalieri di Rodi ore 18.30 - 19.30 / Discussione * * * menticare che 10 anni fa - il 25 febbraio 2003 – Sordi, per tutti Albertone, è scomparso lasciando un vuoto enorme nel cinema, nello spettacolo e anche nell’uomo della strada. hyunnart studio ST RAZ ZA primi segni inaugurazione martedì 19 febbraio 2013 ore 18.00 ''…il segno primo, significato primo senza nome, semplicemente esiste.'' Alberto Sordi è una figura fondamentale della nostra cultura popolare del XX secolo: un’icona dell’italianità, ma soprattutto della romanità, che ha saputo declinare in modo superbo, portando in scena pregi, vizi, virtù, miserie, contraddizioni e nobiltà non solo di un’intera generazione di italiani, ma cogliendo tratti essenziali anche di figure storiche, legate alla nostra identità nazionale, dal popolano all’aristocratico, dall’uomo comune al nobile decaduto. Con questa affermazione Guido Strazza ci dice dell'autonomia limpida che il segno ha in se. Dal 19 febbraio al 16 marzo l'artista espone cinque dipinti ed alcune incisioni presso Hyunnart Studio. Definiti 'Primi Segni', sono primi, per quanto siano tra i suoi più recenti; sono primi per la loro identità primaria e lo sono in quanto, come da lui sempre sostenuto, vanno considerati come base della 'costruzione' dell'arte visiva. Ma sono primi anche perché dopo così ininterrotta dedizione al 'segno', all'idea e alla messa in opera del suo proprio segno, hanno da tempo raggiunto la loro piena limpidezza, la loro completa chiarezza concettuale e formale. Quando l'artista ha pronunciato con fluidità queste parole 'primi segni' come titolo della mostra, è riuscito a sintetizzare in due parole tutto il lavoro realizzato in sessanta anni, nella sua intensità e leggerezza. Una straordinaria lezione di 'semplicità raggiunta'. I segni sulla tela tesa e spoglia, come sulla lastra nitida, solcate ambedue da una pennellata volutamente secca e dalla punta per definizione 'secca', seguono un loro specifico percorso, giungendo a fondersi in totale sintonia. 19 febbraio - 16 marzo 2013 martedì - venerdì ore 16.00-19.00 o su appuntamento - tel 335 5477120 hyunnart studio - v.le manzoni 85/87, 00185 Roma * * * Dal 14 al 25 febbraio la città sarà dunque palcoscenico di una serie di iniziative, promosse da Roma Capitale - Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico, Fondazione Alberto Sordi con il supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura, che ripercorreranno i mille volti istrionici di un maestro d’arte: attore, doppiatore, regista, cantante, addirittura speaker radiofonico, quasi a ricalcare le tante facce di un’Italia che ha sempre voluto e saputo raccontare con ironia, amarezza e tanto amore. • Sarà una mostra ospitata al Vittoriano ad inaugurare il 14 febbraio ore 18 questa grande festa. “Alberto Sordi e la sua Roma” a cura Alberto Sordi A DIECI ANNI DALLA SCOMPARSA LA SUA ROMA LO RICORDA COSÌ Dodici giorni di eventi per celebrare un uomo e un artista che Roma non ha mai smesso di amare di Anna Giuliano Alberto Sordi vuol dire Roma. Ma vuol dire anche l’immagine di Roma e dell’Italia che questo straordinario artista ha raccontato in tutto il mondo. E la sua Roma non poteva di- di Gloria Satta, Vincenzo Mollica e Alessandro Nicosia, con l’organizzazione di Comunicare Organizzando presenterà al pubblico dal 15 al 31 marzo, immagini, filmati, pensieri, interviste, on line - Febbraio 2013 manifesti, sceneggiature, costumi di scena, documenti anche inediti, tutto messo a disposizione dalla sorella dell’attore, Aurelia. Un percorso espositivo che aprirà dei focus sui numerosi film di Sordi ambientati a Roma, da Un americano a Roma fino a Nestore l’ultima corsa, ricordando le celebri battute entrate ormai nel lessico comune • Il 16 febbraio alle 11, nel cuore verde di Roma, a Villa Borghese, accanto alla Casa del Cinema riferimento romano per le arti del grande schermo, sarà inaugurata “Viale Alberto Sordi: Attore (1920 – 2003)”. Non un percorso a scorrimento veloce, ma una via all’interno del parco dove passeggiare e consentire – a chi lo desideri – di soffermarsi e ricordare il grande artista. Un omaggio doveroso ad un uomo che ha portato i colori e i tratti di Roma in tutto il mondo. La cerimonia sarà accompagnata dalla Banda della Polizia Municipale. Come non ricordare il famoso “pizzardone” che ha contribuito a farci familiarizzare con l’immagine del Vigile Urbano romano? • Lo spazio della Pelanda a Macro Testaccio il 23 febbraio alle 16, nell’ambito della seconda edizione del Festival “C’era una volta. Gioco e giocattolo”, ci racconterà di un Alberto Sordi doppiatore. Ospiterà infatti, nella sala cinema, la proiezione del film “I diavoli volanti”, diretto nel 1939 da Edward Sutherland con Stanlio e Ollio e Alberto Sordi doppiatore di Oliver Hardy in Italia. Una filmografia, in questa insolita veste, piuttosto ricca: tra gli altri, ha dato voce a Bruce Bennett, Anthony Quinn, John Ireland, Robert Mitchum, Pedro Armendariz e, tra gli italiani, Franco Fabrizi e Marcello Mastroianni. In seguito ad una delusione amorosa di Ollio, lui e Stanlio decidono di arruolarsi nella Legione Straniera e si imbarcano per l'Africa. Subito si accorgono della disciplina troppo rigida e, pentitisi della scelta fatta, cercano di fuggire trasformandosi così in disertori e, di conseguenza, condannati alla fucilazione. Riusciranno nell' intento di fuggire, ma durante il volo di fuga l'aereo precipita ed Ollio muore; si reincarnerà in un cavallo. • L’Auditorium del Parco della Musica ricorderà Alberto Sordi il 23 febbraio alle 21 nella Sala Sinopoli, grazie alla Gerardo Di Lella Grand’Orchestra che eseguirà fedelmente le partiture originali dei film e quei brani di cui sono state perse le partiture che, il 24 febbraio del 2004 – primo anniversario della scomparsa di Alberto Sordi – furono trasmesse in prima serata su Raidue nel concerto diretto dal M° Gerardo Di Lella, chiamato proprio dal M° Piccioni, compositore delle colonne sonore dei film di Sordi. Una serata magica, alla quale parteciperanno anche gli archi del Conservatorio di Musica Santa Cecilia, grazie alla disponibilità del Direttore M° Edda Silvestri. • Il 23 febbraio al Teatro Tor Bella Monaca alle 17 e alle 21 - e il 24 febbraio al Teatro Biblioteca Quarticciolo - alle 17 – due sedi del circuito Casa dei teatri e della Drammaturgia Italiana, sarà proiettato il famosissimo “Amore mio aiutami” del 1969, dove troviamo Sordi in coppia con Monica Vitti, attore ma anche regista. Un film, recentemente restaurato da Compass Film srl con il contributo dell’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico di Roma Capitale e in collaborazione con Zètema Progetto Cultura, che racconta la storia di una coppia - Giovanni e Raffaella - alle prese con il tradimento – Valerio - il perdono e poi l’abbandono. Problemi di sempre, vissuti immergendosi nella cultura della fine degli anni sessanta. • La Casa del Cinema, luogo ideale in queste giornate,il 24 febbraio alle 11 ospiterà la proiezione del film “Bravissimo”, con un Alberto Sordi – diretto da Luigi Filippo D’Amico - nei panni del maestro elementare Ubaldo Impallato, padre simbolico di un bambino prodigio, sottratto per amore dalle spire di una famiglia sfruttatrice. Il lieto fine premia ancora una volta la profonda umanità che traspira dalle interpretazioni di questo grande attore, maestro nella DATA NEWS on line - Febbraio 2013 26 pellicola ma grande insegnante di altruismo nella vita di tutti giorni. • “È bello credere, e non si crede facendo tanti ragionamenti: io sono cristiano, la vita mi ha sempre più convinto che il cristianesimo è vero. Che bisogno c’è di ragionarci su?” Una religiosità semplice immediata e nel contempo profonda quella raccontata da Alberto Sordi in un’intervista. E un momento doveroso di raccoglimento sarà quello della Santa Messa celebrata in sua memoria nella Chiesa degli Artisti di Piazza del Popolo alle 11.00 del 24 febbraio– con ingresso ore 10.45 - e trasmessa in diretta Rai. Ricordando collettivamente, in un momento di spiritualità nella città delle cupole, un uomo e la sua profonda gioia di vivere. • All’interno della Galleria Sordi, il 25 febbraio alle 20.30, ultimo giorno di questa festa, romana ma internazionale, si potrà assistere al cult “Un americano a Roma”,con la regia di Steno. Celebre film del 1954 che vede un Sordi trasteverino innamorato dell’America, che cerca in ogni modo di uniformarsi agli usi e costumi rendendosi anche supremamente ridicolo. Fino a salire sulla parete più alta del Colosseo – simbolo di romanità – minacciando di buttarsi se non gli avessero concesso la realizzazione del suo “sogno americano”. Grazie alla collaborazione con Radio Rai, il 23, 24 e 25 febbraio, nelle stazioni Metro e in Galleria Sordi sarà possibile riascoltare la voce di Alberto Sordi nel ruolo di speaker, in una carrellata sulle sue molteplici trasmissioni radiofoniche. Tanti i passaggi che ci riporteranno a “La partita di calcio” del 1949, a “L’americano del Kansas City” con il Quartetto cetra del 1955, fino al conosciutissimo “Mario Pio” con Gianni Agus del 1971. Alberto Sordi, per un giorno, quello del suo ottantesimo compleanno, è stato anche Sindaco di Roma e la sua città, a dieci anni dalla scomparsa, non poteva che ricordarlo così, con una festa. Ricordare l’uomo e l’artista più caro agli italiani, che è stato capace di raccontare la storia, i vizi, i pregi e i difetti del suo Paese, forse, in modo più profondo e realista di tanti altri. Giusi Alessio Ufficio Stampa Zètema Progetto Cultura Via Attilio Benigni 59 - 00156 Roma [email protected] tel. +39 06.82077327 cell. +39 340.4206562 * * * nerosamente perché amano quel che fanno, e sono convinti che lavorare nel contesto del recupero del patrimonio culturale del nostro Paese abbia un senso soltanto se si condivide il più possibile con tutti. Certo la cornice del Salone della Crociera del Ministero è veramente quanto di più adatto per un evento del genere. Sedendo tra i preziosi volumi della Biblioteca principale custodita all’interno del Palazzo del Collegio Romano il pubblico risulta affascinato e intimidito al tempo stesso, e abbassa il tono di voce in senso di naturale rispetto… E’ in questo quadro che lo scorso 20 febbraio Anna Imponente ha coordinato, con la sua usuale eleganza, di fronte ad un pubblico di esponenti del mondo della cultura, professori universitari, e habitués delle iniziative della Soprintendenza, gli interventi degli illustri studiosi che hanno partecipato all’evento – che quest’anno ha coinciso anche con la presentazione del volume di Giovanna Grumo su “La Pittura del Cinquecento nel Reatino: Dipinti su tavola e su tela”. Tra i relatori, Mons. Andreatta, Segretario Generale dell’Opera Romana Pellegrinaggi nonché Direttore dell’Ufficio per l’Edilizia di Culto e responsabile dell’Ufficio Arte Sacra e Beni Culturali della Diocesi di Roma, ha riproposto il tema della necessità di sviluppare un turismo capace di ricollocare la fruizione dei beni artistici nel contesto religioso e spirituale in cui essi sono stati pensati - anche perché buona parte del patrimonio artistico del nostro Paese è nata in un ambito in cui l’adesione spirituale dell’autore al tema è inevitabilmente passata attraverso la fede. Quindi la necessità di aprire la conoscenza del nostro grande patrimonio artistico all’esterno cui si sono peraltro riferiti inevitabilmente anche l’avv. Santini, capo della Segreteria del Ministro Ornaghi, nonché il Prof. Pace, medievista dell’Università di Udine deve passare per forza attraverso una coscientizzazione del pubblico – processo che attualmente non si sposa certo con il turismo di massa che contraddistingue il nostro Paese da qualche decina d’anni. Questa consapevolezza è da anni alla base delle attività della Dr.ssa Imponente e dei suoi collaboratori, i cui sforzi vanno proprio nel senso di rieducare il pubblico alla fruizione corretta del patrimonio artistico laziale. La valorizzazione del patrimonio artistico e culturale del Lazio: le proposte vincenti della Soprintendenza di Palazzetto Venezia di Maria Antonietta Fontana Esistono molti modi in cui possiamo renderci conto del successo delle iniziative portate avanti dalle Soprintendenze: una ulteriore prova dell’efficacia della strategia messa in atto in anni recenti dalla Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Lazio sta nella “fidelizzazione” del pubblico coinvolto. A maggior ragione quando le stesse persone che di solito partecipano a mostre o itinerari studiati appositamente per favorire la divulgazione delle azioni effettuate si ritrovano semplicemente sedute alla presentazione di una rivista. Questo è proprio quello che succede da quando – su iniziativa della Soprintendente, dr.ssa Anna Imponente – viene presentato a Roma il numero annuale della Rivista “Nel Lazio. Guida al patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico”, bella pubblicazione in cui vengono presentati di anno in anno i risultati più notevoli del lavoro effettuato dal manipolo di studiosi che fanno parte della Soprintendenza stessa, e che si spendono ge- La Dr.ssa Anna Imponente Soprintendente per i beni storici, artistici ed etnoantropologici del Lazio, e l’Avv. Claudio Santini, capo della Segreteria del Ministro per i beni e le attività culturali. È proprio per questo motivo che è sempre più importante l’impegno delle Soprintendenze nel promuovere il recupero, il restauro di opere misconosciute, la riapertura al pubblico di luoghi finora poco noti, sottolineando il ruolo nella storia dell’arte ricoperto da autori quali Cola dell’Amatrice o Dionisio Cappelli, tanto per citarne un paio: autori che noi possiamo considerare “minori” solo perché disponiamo di un patrimonio incredibilmente vasto, ma che altrove verrebbero valorizzati e costituirebbero da soli mete di viaggi di istruzione. La presentazione si è chiusa sull’intervento dello storico dell’arte Sergio Guarino, curatore dei Musei capitolini, che si è concentrato sul valore della pubblicazione della dr.ssa Grumo e in generale sull’importanza dei “Repertori”, sottolineando in particolare la qualità e quantità delle illustrazioni che corredano il volume e che contribuiscono a ravvivarne l’interesse anche per un pubblico non specialistico. In un momento in cui la crisi si fa sentire, e la cultura sembra essere il settore che in Italia paga uno dei prezzi più alti, il calore con cui sono state accolte queste due opere non può che tornare ad onore della Soprintendenza, e, soprattutto, fare riflettere chi di dovere…. * * * I Relatori, da sin. a dx: Prof. Valentino Pace professore ordinario di Storia dell’arte medievale all’Università degli studi di Udine; Mons. Liberio Andreatta direttore Ufficio per l’edilizia di culto e responsabile Sezione arte sacra e beni culturali; Dr.ssa Anna Imponente Soprintendente per i beni storici, artistici ed etnoantropologici del Lazio; Avv. Claudio Santini, capo della Segreteria del Ministro per i beni e le attività culturali; Dr. Sergio Guarino curatore storico dell’arte dei Musei Capitolini. DATA NEWS 27 on line - Febbraio 2013 CONVEGNO Beni Culturali per il bene delle persone sorde Accessibilità e fruibilità al patrimonio culturale per le persone sorde: lo stato dell'arte, approcci metodologici, esperienze concrete, e buone prassi, questi i temi che verranno trattati nel convegno del 21 febbraio, promosso dall'Osservatorio sull'Accessibilità dell'ENS Sede Centrale, con un contributo della Direzione Generale per i Beni Librari, gli Istituti Culturali e il Diritto d'Autore e in collaborazione con la Direzione Generale per la Valorizzazione del Patrimonio culturale, Servizio II - Centro per i servizi educativi del museo e del territorio – e l'Istituto Statale per Sordi di Roma. La fruizione di tesori artistici e di eventi culturali rimane ancora un’incognita tangibile per le persone sorde, non solo nella realizzazione dei servizi di accessibilità ma nella loro progettazione, condizione che ne garantisce la piena fruibilità e crea il percorso verso una cultura veramente "inclusiva". Ciò, nonostante negli ultimi anni siano state avviate diverse iniziative lodevoli quali ad esempio l’apertura dei musei alle persone con disabilità. Nel convegno, attraverso il racconto di alcune esperienze in Italia e in Europa e l’analisi di differenti approcci metodologici, si farà il punto sullo stato dell'arte in merito a modelli e buone prassi per l’accessibilità al patrimonio culturale per le persone sorde, con l'intento di arrivare a formulare proposte condivise per una maggior diffusione e standardizzazione dei servizi offerti su tutto il territorio nazionale. Come dovrebbe essere buona prassi ovunque, questo convegno è interpretato in LIS ma anche sottotitolato in tempo reale (CulturAbile curerà la sottotitolazione dell'evento con respeaking). info: Per ulteriori informazioni sul convegno contattate l'OSA Osservatorio sull'Accessibilità dell'ENS all'indirizzo [email protected] Per informazioni sulla sottotitolazione e sul respeaking, contattate [email protected] * L’Ente Nazionale Sordi per la protezione e l’assistenza dei Sordi – Onlus Osservatorio sull’Accessibilità in collaborazione con Direzione Generale per la Valorizzazione del Patrimonio culturale Servizio II - Centro per i servizi educativi del museo e del territorio Istituto Statale per Sordi di Roma Mediavisuale Kiasso – Turismo internazionale per sordi con un contributo della Direzione Generale per i Beni Librari, gli Istituti Culturali e il Diritto d'Autore Convegno I beni culturali per il bene delle persone sorde Giovedì 21 febbraio 2013, ore 09.00 – 13.30 Salone del Consiglio Nazionale Via del Collegio Romano 27 – Roma PROGRAMMA Ore 09.00 Apertura dei lavori Moderano: Valentina Foa e Amir Zuccalà (ENS) Intervengono: Direttore dott.ssa Anna Maria BUZZI Direzione Generale per la valorizzazione del patrimonio culturale Giuseppe PETRUCCI Presidente Nazionale ENS Giuseppe CORSINI Responsabile Osservatorio sull’Accessibilità e Area Multimedia ENS Professor Ivano SPANO Istituto Statale per Sordi di Roma Ore 09.30 dott. Olivier FIDALGO (Cité des Sciences, Parigi) L’esperienza dell'Universcience di Parigi Ore 10.00 dott.ssa Maria Grazia BELLISARIO (Direzione Generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee – Servizio architettura e arte contemporanee) Apriti Sesamo Ore 10.20 dott.ssa Patrizia DE SOCIO (Direzione Generale Ordinamenti Scolastici – MIUR) Didattica del patrimonio e persone sorde. Formazione degli operatori, lessici, percorsi Ore 10.40 dott.ssa Giulia PERACCHIO (guida turistica) Il mestiere della guida turistica: formazione, opportunità, prospettive Ore 10.55 dott.ssa Raffaela TOMASSETTI (formatrice guide turistiche sorde) Formazione professionale per guide turistiche e operatori didattici sordi: progetto, metodo e sviluppi Ore 11.10 dott. Carlo DI BIASE (educatore, Osservatorio sull’Accessibilità ENS) La cultura riVista: accessibilità visiva e visibile Ore 11.30 dott. Gabriele CAIA – dott.ssa LISA DANESE (Ca’ Foscari, Venezia) Veasyt: innovative soluzioni digitali per il turismo accessibile e l’accessibilità Multimediale Ore 12.00 dott.ssa Francesca DI MEO (Mediavisuale - Istituto Statale Sordi Roma) Accesso alla cultura: l'impegno dell'Istituto Statale Sordi Roma Ore 12.20 arch. Consuelo AGNESI (Osservatorio sull’Accessibilità ENS) Universal design: per il bene dei sordi, per il bene di tutti Ore 12.40 dott.ssa Alessandra SERGES (Soprintendenza al Museo Nazi.le Preistorico Etnografico "L. Pigorini") Al Museo con... patrimoni narrati per musei accoglienti. Ore 13.00 Spazio Discussione e proposte per il futuro Ore 13.30 Chiusura dei Lavori È assicurato il servizio di interpretariato da e in Lingua dei Segni Italiana e il servizio di sottotitolazione *** Ore 15.30 visita guidata in LIS (su prenotazione, numero di posti limitati) Per informazioni: Osservatorio sull’Accessibilità – Sede Centrale ENS [email protected] tel 06-3980517 – fax 063980531 BUZZI: “La Direzione per la Valorizzazione del MiBAC finanzierà i progetti pilota per la fruizione museale delle persone sorde” Il Direttore Generale per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale, Anna Maria Buzzi, è intervenuta, presso il Salone del Consiglio del MiBAC, al convegno “I Beni Culturali per il bene delle persone sorde”, organizzato dall’Ente Nazionale Sordi, rappresentato dal Presidente Giuseppe Petrucci e dal Responsabile dell’Osservatorio sull’accessibilità Giuseppe Corsini, in collaborazione con la Direzione Generale per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale. “Nell’occasione – ha affermato il Direttore Buzzi - abbiamo manifestato il pieno appoggio alle iniziative volte a favorire una crescente fruizione del patrimonio culturale da parte delle persone sorde, cosi come auspicato anche dal Ministro Ornaghi che ha aperto l’incontro. In tal senso ho proposto al presidente dell’Ente Nazionale Sordi, Giuseppe Petrucci, di individuare tre strutture museali, una al Nord, una al Centro ed una al Sud Italia che, come Amministrazione, provvederemo a dotare, pur con ridotte risorse economiche, delle attrezzature e dei servizi necessari per una piena fruizione del pubblico, anche di quello con disabilità sensoriale”.