DATA NEWS
NOTIZIARIO DEI BENI CULTURALI E AMBIENTALI
on line
Organo di informazioni culturali del
CENTRO DOCUMENTAZIONE BENI CULTURALI - Sezione Archivistica Luigi Ceci
Centro Studi Cistercensi - Centro Documentazione Fortificazioni
TIZIANO
NUOVO REGOLAMENTO SULLA
SICUREZZA NEI LL.PP. ?
News...dal MiBAC
Anno XXII - Nuova Serie
2
febbraio
2013
sede legale: Via Ettore Arena, 19 - 00128 Roma - Tel/fax 06 5084493
[email protected] - [email protected]
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Direttore Responsabile: Luisa Chiumenti - Editore: Mauro Ceci
Registrazione Tribunale di Roma n°53/2001 dell’8/2/2001
www.centrodocumentazionebeniculturali.it
/centro documentazione beni culturali
News...dal MiBAC
La pubblicazione Minicifre della cultura
2012 si propone di raccogliere e diffondere in forma integrata dati provenienti da
diverse fonti, edite e inedite, fornendo,
con estrema sinteticità, un quadro delle
attività di tutela e di promozione culturale
svolte dal Ministero e da altri soggetti
pubblici, delle risorse finanziarie e umane
disponibili, dell’offerta e dei consumi individuali, della vitalità delle imprese culturali
e creative in Italia. Le cifre si riferiscono
all’anno 2011, a meno che non sia diversamente indicato. Le materie trattate riguardano: musei, monumenti, aree
archeologiche, archivi, biblioteche, patrimonio culturale, paesaggio e ambiente,
arte e architettura contemporanea, mostre, alta formazione e ricerca per la conservazione e il restauro, turismo culturale,
spettacolo dal vivo, cinema, formazione
degli artisti, produzione discografica, diritto d’autore, radio e televisione, editoria
e stampa, pratiche culturali degli italiani,
internet e cultura, eccellenza del made in
Italy, risorse per la cultura, occupazione
culturale.
Presentazione
Sono lieto di presentare il lavoro dell’Ufficio Studi del Segretariato generale,
che, ogni anno, raccoglie e illustra in
modo sintetico ed efficace dati di notevole interesse per conoscere la vita e
le attività del Ministero.
Le cifre (che, salvo diversa indicazione,
si riferiscono al 2011) sono in grandissima parte attinte da fonti edite e da
elaborazioni interne effettuate dall’Amministrazione.
Numerosi sono gli spunti di riflessione
offerti da tali cifre, soprattutto quando
esse vengano affiancate e correlate ai
dati sui consumi culturali.
In filigrana, è agevole scorgere gli auspicabili sviluppi delle filiere economiche collegate al settore, soprattutto
relativamente al turismo culturale e alle
industrie culturali e creative.
Comparati con quelli degli anni precedenti, i dati, se da un lato confermano
il ruolo centrale ed essenziale del Ministero nella tutela e nella promozione
dei beni e delle attività culturali, dall’altro mostrano che tale ruolo rischia di indebolirsi rapidamente al decrescere
delle risorse e del personale disponibili.
La lunga crisi economica che attanaglia
il nostro Paese, e più in generale l’Europa, costringe purtroppo a fare i conti
con una contrazione degli investimenti
per la cultura, siano essi pubblici o privati.
La ragionata speranza è che l’esperienza e la capacità tuttora presente in
tanti settori rilevanti, insieme con la vitalità e la creatività degli italiani, confer-
mate anche dal quadro qui descritto, ci
permetteranno di superare questa fase
di grande difficoltà, così da consentirci
di continuare a esser degni del patrimonio di bellezza, di tradizioni e di saperi
che ci sono stati trasmessi dalle generazioni precedenti.
Il Ministro
Lorenzo Ornaghi
continua a pag. 27
S o m m a r i o
* CONTI Dr.ssa
Carla,
Soprintendenza per i
Beni Archeologici
dell'Emilia-Romagna
* CHIUMENTI
Arch. Luisa,
giornalista
pubblicista e
scrittrice, Roma
* CECI Arch.
Mauro,
Direttore Centro
Documentazione Beni
Culturali - Roma
Hanno collaborato a questo numero:
* FONTANA Dr.ssa
Maria Antonietta,
giornalista, Roma
N° 2 - febbraio 2013
Centro Documentazione Fortificazioni
News dal MiBAC
- Minicifre della Cultura
2
- Beni Culturali per il bene delle persone sorde 27
- Crolla a Terrasini una torre di avvistamento
del 1500
18
Notizie dalla Sezione Archivistica “Luigi Ceci”
- Ad Otranto torna alla luce un ipogeo.
di Lucia Schinzano
- ARCHIVIO DI STATO DI ALESSANDRIA 4
- ARCHIVIO DI STATO DI NOVARA
4
- ARCHIVIO DI STATO DI VERBANIA
4
- ARCHIVIO DI STATO DI MILANO
4
- ARCHIVIO DI STATO DI MANTOVA
5
- ARCHIVIO DI STATO DI PAVIA
6
- BIBLIOTECA NAZIONALE MARCIANA DI
VENEZIA
6
- BIBLIOTECA CIVICA DI BUTTAPIETRA (VR)
I soldati di Buttapietra sul Fronte Russo 1941-43
di Vincenzo Giuliano
9
- ARCHIVIO DI STATO DI TRIESTE
10
- ARCHIVIO DI STATO DI SANREMO
10
- ARCHIVIO DI STATO DI MODENA
10
- SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA PER
L’UMBRIA
11
- ARCHIVIO CENTRALE DELLO STATO 11
- ARCHIVIO DI STATO DI ROMA
11
- MUSEO DELLE TRADIZIONI E ARTI
POPOLARI - ROMA
11
- AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA ROMA
12
- BIBLIOTECA HERZIANA DI ROMA
14
- ARCHIVIO DI STATO DI RIETI
15
- UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI 15
- ARCHIVIO DI STATO DI FOGGIA
15
- ARCHIVIO DI STATO DI REGGIO
CALABRIA
15
- BIBLIOTECA NAZIONALE DI POTENZA 16
- ARCHIVIO STORICO COMUNALE PALERMO
16
Normative Tecnico . Professionali &
Interventi Pubblici
a cura di Mauro Ceci
* GIULIANO
Anna,
Ministero per i Beni
Culturali, Roma
Centro Studi Cistercensi
18
Restauri
- MANUALE SULLA TUTELA DEI BENI
CULTURALI ECCLESIASTICI
- Le Mummie di Roccapelago: una comunità
del '600-'700 si racconta di Carla Conti
- Scicli, si restaura la chiesa di San Matteo
di Pinella Drago
19
19
* GIULIANO Vincenzo,
Archivio di Stato di
Verona
20
Mostre, Convegni & Musei
- LE GIORNATE DEI MUSEI ECCLESIASTICI
21
- Città d’Etruria: l’Etruria “propria”
21
- Medusa tra luce ed emozione una mostra dossier
multisensoriale intorno allo straordinario marmo di
Gian Lorenzo Bernini
22
- A Siena, siglato un importante accordo tra
Fondazione Musei Senesi e ARCUS Spa
22
- TIZIANO
23
- LA CASA DEI CAVALIERI DI RODI
24
- STRAZZA primi segni
25
- Alberto Sordi
A DIECI ANNI DALLA SCOMPARSA LA SUA
ROMA LO RICORDA COSÌ
Dodici giorni di eventi per celebrare un uomo e
un artista che Roma non ha mai smesso di amare
di Anna Giuliano
25
- La valorizzazione del patrimonio artistico e
culturale del Lazio: le proposte vincenti della
Soprintendenza di Palazzetto Venezia
di Maria Antonietta Fontana
26
* SERANGELI
Roberto,
Webmaster del
CDBC,
Ministero per i Beni
Culturali, Roma
* * *
17
D A T A N E W S - Notiziario per i Beni Culturali e Ambientali
Direttore Responsabile: Luisa Chiumenti - Editore: Mauro Ceci
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- Febbraio 2013
4
Sezione Archivistica
Notizie dal.......
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Luigi Ceci
Dich iarazione di “N otevole Interesse Storico” del 25 febbraio 1995
D ire ttore : M auro C E C I
C ura tore : B r uno FOR A ST I E R I
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tel / fax 06 5084493 - e-mail:
ARCHIVIO DI STATO DI
ALESSANDRIA
F iglie d i f ami g l i a , da m e
e reg i n e
Informazioni Evento:
14 febbraio 2013
Novara, Archivio di Stato
Orario: dalle ore 16,30
Telefono: 0321/398229 - Fax: 0321/35825
E-mail: [email protected]
www.archivi.beniculturali.it/ASNO/index.html
ARCHIVIO DI STATO DI
MILANO
*
Non solo mimose.
Storie di donne nelle carte
dell'Archivio.
Racconti di e su donne attraverso lo spoglio di
documenti d'archivio. Contributi di Maria Marcella Vallascas, Silvana Bartoli, Susanna Borlandelli, Maria Adele Garavaglia, Emiliana
Mongiat e Maria Grazia Porzio.
Informazioni Evento:
6 marzo 2013
Novara, Archivio di Stato, ex Chiesa della Maddalena
Orario: Dalle ore 17,00
Telefono: 0321/398229 - Fax: 0321/35825
www.archivi.beniculturali.it/ASNO/index.html
* * *
ARCHIVIO DI STATO DI
VERBANIA
Carte d’amore.
Per la Festa della Donna esponiamo il discorso
“sulla condizione delle donne” datato 1840 redatto dal Conte Civalieri e proseguiamo con
documenti e immagini testimonianti aspetti del
contesto femminile tra XVI e XIX secolo estrapolate dalle "Tavole Genealogiche del Guasco"
e dagli archivi "Civalieri, Sappa e Mantelli" .
Una interessante carrellata tra argomenti quali
bigamia, pazzia e gossip dell’epoca.
Informazioni Evento:
Dal 05 marzo 2013 al 18 marzo 2013
Alessandria, ASAL documenti originali - Museo
della Gambarina e INPS gestione ex INPDAP:
documenti in riproduzione
Orario: ASAL 09.00-12.00 - Museo: orario
museo 0131/40030 - INPS: orario sportello
Telefono: 0131 252794 - Fax: 0131 236048
E-mail: [email protected]
www.archivi.beniculturali.it/ASAL
* * *
ARCHIVIO DI STATO DI
NOVARA
Trasferimenti forzati e
spostamenti delle popolazioni
in Europa
In collaborazione con l'Istituto Storico della Resistenza di Novara e VCO "Piero Fornara",
conferenza del dott. Ezio Giuricin, ricercatore
presso il Centro Ricerche Storiche di Rovigno,
in occasione della "Giornata del Ricordo" (10
febbraio).
“Uva, ribes e gelso. Storia di un
caporale e di un esercito scomparsi nella steppa”
di Agostino Roncallo e Fabrizio Borsani
La storia di Gaetano Cozzi è quella di un ragazzo scomparso in Russia, durante la tragica
ritirata dell’esercito italiano nell’ultimo conflitto
mondiale. All’anagrafe, si definisce “disperso”.
Non “morto” dunque, ma “disperso” come la
polvere che, mossa dal vento, si dissolve nell’atmosfera. Eppure Gaetano voleva tornare,
vivere, avere una famiglia: lo ha scritto nelle
lettere che ogni giorno, come aveva promesso,
inviava alla fidanzata. Alcune di queste erano
destinate a un figlio mai nato e neppure ancora
concepito, ma così importante per lui da immaginare di potergli parlare. La parola “disperso”
ha allora il suono di una grande ingiustizia contro la quale appare inutile ogni protesta. Esiste
però la ricerca storica, la possibilità di far rivivere il nostro passato e restituire un’identità
alle tante persone scomparse. È così che, un
giorno, il taccuino di un reduce rivela una traccia, accanto al nome di Gaetano è indicata una
data, un luogo misterioso e una parola: “deperimento”.
Saranno presenti gli autori.
Voce recitante: Alessandra Freschini.
Informazioni Evento:
14 febbraio 2013
Verbania, ARCHIVIO DI STATO
Orario: 21:00 - 23:00
Telefono: 0323.501403 - Fax: 0323.507617
E-mail: [email protected]
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*
PA G I N E D I M ODA
Giornate di studio nell’ambito del
progetto nazionale
“Archivi della moda del Novecento”
Milano, 7 e 8 marzo 2013
Nell’ambito del progetto nazionale “Gli archivi
della moda del Novecento”, il Centro interdipartimentale MIC Moda Immagine Consumi
dell’Università degli Studi di Milano, la Soprintendenza archivistica per la Lombardia e ANAI
organizzano due giornate sull’editoria della
moda nel Novecento, con il contributo della
Fondazione Cariplo e in collaborazione con il
Centro di studi per la storia dell’editoria e del
giornalismo.
Il convegno nasce con la doppia finalità di riflettere sulle fonti edite ed inedite legate al
mondo dell’editoria femminile e di approfondire
una riflessione sulla storia e sui modelli di sviluppo e di affermazione del sistema moda italiano.
Il convegno si articolerà nelle giornate del 7
marzo in Archivio di Stato di Milano e 8 marzo
nella Sala Napoleonica di Palazzo Greppi
dell’Università degli Studi di Milano.
La giornata dedicata alla riflessione archivistica (7 marzo), a cura della Soprintendenza
Archivistica per la Lombardia e dell’ANAI,
prendendo le mosse dal censimento sugli archivi delle principali testate milanesi legate al
sistema moda, affronterà tematiche quali:
– forme e modi della sedimentazione archivistica in questo settore (sia nell’ottica della salvaguardia dell’archivio che in quella della
messa a fuoco delle figure professionali impe-
DATA NEWS
5
gnate);
– modalità di lavoro delle redazioni e trasformazioni nel tempo, con la
presentazione di casi studio con riferimento specifico alla gestione documentaria;
– tecnologia informatica e mutamento nel modo di lavorare: nuove forme
documentarie, nuove forme di gestione e sedimentazione;
– relazioni tra documentazione degli archivi delle testate e documentazione conservata da singoli giornalisti, nell’ottica di consentire l’emersione di archivi privati.
La giornata dedicata alla riflessione storiografica (8 marzo), a cura del
Centro interdipartimentale MIC Moda Immagine Consumi dell’Università
degli Studi di Milano, si articola in una serie di relazioni che tracciano
un quadro delle dinamiche e dei protagonisti della stampa periodica di
moda e femminile della seconda metà del Novecento, con particolare
attenzione a:
– importanza dell’editoria di moda all’interno di un ritratto complessivo
dei due decenni successivi alla seconda guerra mondiale che hanno
costituito un momento fondamentale nella costruzione della nuova identità economica, culturale e politica di Milano nel suo rapporto con l’Italia,
ma soprattutto nello scenario europeo e internazionale;
– editoria femminile e di moda come volano del sistema moda con il
fondamentale passaggio dalla sartoria al prêt-à-porter, ovvero dal su
misura alla produzione in serie;
– Milano, capitale dell’editoria italiana, diviene un laboratorio strategico
fatto di investimenti, competenze e professionalità, tali da apparire oggi
un modello d’avanguardia, purtroppo difficilmente ripetibile nelle sue caratteristiche eccezionali di sinergia, equilibrio ed efficacia.
Nella giornata di studi, attraverso interventi di studiosi e testimonianze
di giornalisti e direttori di testata, verranno trattati temi quali la storia
delle singole testate e dei gruppi editoriali, l’approccio sociologico, estetico e linguistico, la fotografia e la grafica, le riviste di settore, il ruolo di
promozione economica e aziendale dell’editoria di moda.
on line
- Febbraio 2013
Emanuela Scarpellini “Vogue Italia”: un modello editoriale
Margherita Pogliani “Style.it” Pure player dell'editoria femminile italiana, dove la moda diventa real lifestyle
Silvia Cassamagnaghi “Grazia”. Settant’anni tra moda e costume
Lavinia Parziale Riviste di moda e impresa: “Amica” e la promotion Legler
Maria Canella L’uomo nelle testate di moda
Elena Puccinelli Pelle, pelliccia, accessori. Un confronto tra riviste di
moda e di settore
Tavola rotonda con le direttrici e le giornaliste delle testate femminili e
di moda
ore 14:00 - presiede Maurizio Punzo
Elio Franzini Stile e moda
Ada Gigli Marchetti Alle origini della stampa al femminile
Simona Segre Reinach Scrivere di moda nell'era globale
Gloria Bianchino Fotografia come progetto di moda
Luca Monica Genealogia della grafica d'avanguardia nelle riviste di
moda
Marco Turinetto Il brand: progettare la percezione e vendere valore
Giuseppe Sergio Dal marabù al bodysuit: la lingua di “Vogue Italia
* * *
ARCHIVIO DI STATO DI MANTOVA
I Gonzaga e i Papi. Roma e le corti padane
fra Umanesimo e Rinascimento (1418-1620).
L'Archivio di Stato di Mantova partecipa al convegno internazionale I
Gonzaga e i Papi. Roma e le corti padane fra Umanesimo e Rinascimento (1418-1620), organizzato dall'Università Europea di Roma e dal
Distretto culturale Le Regge dei Gonzaga, promosso da Fondazione
Cariplo.
I cinque giorni di convegno che si svolgono tra Mantova e Roma, prevedono oltre 50 relatori, che trattano temi dell'Umanesimo e della Riforma Cattolica.
• Giovedì 21 febbraio, Teatro Bibiena di Mantova, via Accademia, 47,
dalle ore 16,00;
• Venerdì 22 e sabato 23 febbraio, sala mostre e convegni dell'Archivio
di Stato di Mantova, Sacrestia della SS. Trinità, via Dottrina Cristiana,
4, dalle ore 9,00;
• Lunedì 25 febbraio, Università Europea di Roma, via degli Aldobrandeschi, 190, dalle ore 16,00;
• Martedì 26 febbraio, Università Europea di Roma, via degli Aldobrandeschi, 190, dalle ore 9,00.
PAGINE DI MODA
Archivi e Biblioteche
giovedì 7 marzo 2013 – ore 14.00
Archivio di Stato di Milano – Via Senato 10
Maurizio Savoja Introduzione
Soprintendenza Archivistico per la Lombardia
Mauro Tosti Croce Il portale “Archivi della moda”.
Direzione Generale per gli Archivi Nuove iniziative e nuovi contenuti
Lucia Ronchetti L’Anai e il progetto “Archivi della moda del ANAI - Archivio di Stato di Como Novecento”
Maria Canella e Elena Puccinelli “Archivi della moda del Novecento”.
Centro MIC Università degli Studi di Milano Gli archivi dell’editoria femminile e di moda
Claudia Palma L’archivio di Irene Brin,
giornalista di moda e di Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea costume di Roma
Marco Turinetto La Biblioteca Tremelloni e l’editoria di moda
Biblioteca Tremelloni - Politecnico di Milano
Tavola rotonda su casi studio
Cristina Bariani (RCS Mediagroup)
Elisabetta De Simone (Centro Documentazione Mondadori)
Paola Ranieri (Archivio Condé Nast)
Federico Rocca (Style.it)
Un momento del convegno
Nell’occasione sarà allestita presso l’Archivio di Stato di Mantova una
mostra, con documenti autografi di Papi, conservati nell’Archivio Gonzaga.
La mostra potrà esser visitata, in orario d’ufficio (dal lunedì al giovedì
9.00-17.00, il venerdì e sabato 9.00-13.00), con ingresso da Via. R. Ardigò 11, fino al 31 marzo 2013.
PAGINE DI MODA
Storie e Linguaggi
venerdì 8 marzo 2013
Sala Napoleonica – Palazzo Greppi
Università degli Studi Milano – Via Sant’Antonio 12
ore 9:30 - presiede Enrico Decleva
Stefano Boeri Saluti
Grado Giovanni Merlo Introduzione
Francesco Tissoni Il sito del Centro MIC Moda Immagine Consumi
Redattore: SONIA GIALDI
Informazioni Evento:
Dal 21 febbraio 2013 al 26 febbraio 2013
Mantova, Archivio di Stato
elefono: 0376 324441 - Fax: 0376 222554
E-mail: [email protected]
http.//www.archivi.beniculturali.it/ASMN/
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DATA NEWS
on line
- Febbraio 2013
ARCHIVIO DI STATO DI PAVIA
6
rante la seconda Guerra Mondiale.
Lilia Derenzini in Giovanni Palatucci (1909-1945) nella mia Fiume ricostruisce le vicende del Questore soffermandosi in particolare sul suo
operato nella trasformazione della Questura in un centro di aiuto agli
ebrei più in pericolo.
Oltre all'autrice interverrà, come relatore, Pierangelo Lombardi dell' Università degli Studi di Pavia.
L'opuscolo contiene anche copia di documenti e fotografie che verranno
esposti in mostra, nel chiostro, dal 2 al 29 marzo 2013 nei seguenti orari:
lunedì, mercoledì, venerdì dalle 9.00 alle 13.00
martedì e giovedì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 17.00
Info:
Archivio di Stato
Via Cardano, 45 - tel. 0382 539078
27100 Pavia
[email protected]
www.archiviodistatopavia.beniculturali.it
* * *
BIBLIOTECA NAZIONALE MARCIANA DI VENEZIA
Il ruolo delle comunità patrimoniali
nella partecipazione democratica
alla cultura
*
Giovanni Palatucci (1909-1945)
nella mia Fiume
Sabato 2 marzo 2013 (ore 9.30 /18.00) avrà luogo a Venezia, presso la
Biblioteca Nazionale Marciana, Piazza San Marco 13/a, il Convegno dal
titolo “Il ruolo delle comunità patrimoniali nella partecipazione democratica alla cultura” promosso nell’ambito della Convenzione quadro del
Consiglio d'Europa sul valore del patrimonio culturale per la società
(Faro, 27 ottobre 2005).
L’evento organizzato dall’Ufficio di Venezia del Council Of Europe
(COE), nuova e unica sede italiana del Consiglio d’Europa operativa dal
settembre 2011, in collaborazione con il Ministero per i Beni e le attività
culturali (MiBAC), la Regione del Veneto e la Città di Venezia sarà una
prima occasione per celebrare la firma della Convenzione da parte del
Governo italiano, avvenuta il 27 febbraio 2013, a Strasburgo nonché di
riflessione sui suoi contenuti innovativi, con l’obiettivo di avanzare proposte concrete e circa l’applicazione della Convenzione in Italia.
Dal MiBAC, che ha curato per l’Italia il dossier di firma, in raccordo con
il Ministero degli Affari esteri, il Segretario generale, Arch.Antonia Pasqua Recchia, afferma che “con la firma della Convenzione di Faro, uno
degli strumenti più avanzati a livello internazionale, l’Italia rinnova il suo
impegno in Europa nelle politiche per la tutela a la valorizzazione del
patrimonio culturale. La firma italiana della Convenzione non genererà
sostanziali mutamenti al quadro normativo italiano ma potrà apportare
stimolo e arricchimento al dibattito pubblico sul contributo dell’eredità
culturale allo sviluppo degli individui e della società: in termini di dialogo
interculturale, di ambiente, qualità della vita, di economia e uso sostenibile. Dalla Convenzione di Faro emerge inoltre l’importanza del coinvolgimento e della partecipazione dei cittadini e del privato sociale alla
governance democratica del patrimonio culturale e del paesaggio.”
Partecipano all’incontro, per il MiBAC l’arch. Ugo Soragni, Direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici del Veneto, la dott.ssa Erilde
Terenzoni, Soprintendente per i beni archivistici del Veneto e l’arch.
Erminia Sciacchitano, che per il Segretariato generale MiBAC segue
i tavoli del Consiglio d’Europa nel settore della cultura e del patrimonio
culturale e ha curato il dossier per la firma della Convenzione da parte
italiana.
Redattore: RENZO DE SIMONE
Informazioni Evento:
02 marzo 2013
Venezia, Biblioteca Marciana, Salone Sansoviniano
Orario: 09.30 – 18.00
Piazza San Marco 13/a
Giovedì 28 Febbraio - domenica 03 Marzo
Sabato 2 marzo 2013 alle 16.00, nell'Aula di Studio dell'Istituto, verrà
presentato l'opuscolo n. XVII delle Finestre sulla Storia, edito da
Delta3Edizioni, dedicato a Giovanni Palatucci, Questore di Fiume du-
Mostra “UNDER THE COVER”
Inaugurazione Mostra
Mercoledì 27 Febbraio
Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana
Piazza San Marco 13/a - Venezia
Ore 17.00
Venerdì 1 Marzo
Passeggiata Patrimoniale:
“I luoghi della produzione artistica oggi, il nostro patrimonio del futuro”
in Collaborazione con Faro Venezia e Hotel Hilton Molino Stucky
Ore 14.30 – 18.30
Sabato 2 Marzo
Convegno
“La Convenzione quadro del Consiglio d’Europa sul valore dell’eredità
culturale per la società: il ruolo delle Comunità patrimoniali nella partecipazione democratica alla cultura”
Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana
Piazza San Marco 13/a - Venezia
Ore 09.30 – 18.00
7
PROGRAMMA CONVEGNO
09.00-09.30 - Registrazione Partecipanti
9.30 – 11.20
Benvenuto: Maurizio Messina, Direttore Biblioteca Nazionale Marciana
Ugo Soragni, Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici
del Veneto, MIBAC
Interventi introduttivi di:
Antonia Pasqua Recchia, Segreterio Generale, Ministero per i Beni e
le Attività Culturali
Marino Zorzato, Vice Presidente e Assessore alla Cultura, Regione Veneto
Giorgio Orsoni, Sindaco, Comune di Venezia
Beatrice Tragni, Segretario Nazionale della Cna Pensionati
Andrea Marcucci, Segretario Commissione Cultura del Senato
Silvia Costa, Europarlamentare Commissione Cultura
Gabriella Battaini Dragoni, Vice Segretario Generale del Consiglio
d’Europa
Coordina i lavori: Alberto d’Alessandro, Consiglio d’Europa, Direttore
dell’Ufficio di Venezia
11.30 – 12.20
La Convenzione di Faro: significato e contenuti
Modera e interviene: Lauso Zagato, Docente di Diritto Internazionale e
Diritto dell’Unione Europea, Università Ca’ Foscari
Daniel Thèrond, Esperto, già Responsabile della Convenzione di Faro,
Divisione Cultura e Patrimonio Culturale e Naturale del Consiglio d’Europa
Erminia Sciacchitano, Delegata Rapporti con il Consiglio d’Europa,
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Fausta Bressani, Direzione Beni Culturali, Regione del Veneto
Samia Ghali, Senatrice, Sindaco del XV e XVI Arrondissement di Marsiglia
12.20 – 13.15
Valore e significato della Comunità patrimoniale Veneziana
Yolanda Valle-Neff, Direttrice UNESCO, Ufficio di Venezia
Umberto Vattani, Presidente Venice International University
Giuliano Segre, Presidente della Fondazione di Venezia
Maria Camilla Bianchini, Presidente Regionale FAI
Gabriella Belli, Direttrice Fondazione Musei Civici di Venezia
CELEBRAZIONE DELLA FIRMA DELLA CONVENZIONE DI FARO
13.30 – 14.30 - Pranzo
Sede del Consiglio d’Europa - Piazza San Marco 180/c - Venezia
14.30 – 16.30
Atelier 1 – Come fare con Faro: rafforzare la cooperazione, il mondo
dell’artigianato e le istituzioni culturali. La governance multilivello
“Patrimonio, Competenze e Lavoro”
La Passeggiata Patrimoniale, racconto di un’esperienza
Cristina Gregorin, Associazione Faro Venezia -“La passeggiata patrimoniale come strumento di coesione sociale attraverso la conoscenza
del territorio”
Modera e interviene:
Erilde Terenzoni, Soprintendente, Soprintendenza Archivistica per il
Veneto - “Archivi di impresa: una risorsa per le aziende e la società.
Il tessile a Venezia, Schio e Valdagno”
Andrea Polelli - Direttore della Società di Formazione della Confederazione Nazionale dell’Artigianato - “CNA – progetto Nuovo Artigianato:
una rete locale per la formazione continua nei mestieri d’arte”
Maria Luisa Frisa, Direttrice del Corso di Design della Moda all’Università IUAV di Venezia - “Moda: industria e artigianato come beni culturali
e creativi”
DATA NEWS
on line
- Febbraio 2013
Adriano De Vita, Presidente dell’Associazione Faro Venezia - “Quali
sono le relazioni tra la Convenzione di Faro e le politiche per la formazione e il lavoro? Lo sviluppo delle competenze professionali legate al
Patrimonio”
Pietrangelo Pettenò, Amministratore Unico della Marco Polo Systhem
GEIE – “Un centro europeo per le arti, le tradizioni e gli antichi mestieri
a Forte Marghera”
Nicole Rodrigues, Direttrice dell’Unità di Archeologia di Saint-Denis,
“Il programma Archeologia, territorio e cittadinanza”
16.40 – 17.30 - Atelier 2 – Cosa fare con Faro: costruire la partecipazione democratica per il Patrimonio Culturale europeo e mediterraneo
La creazione della Commissione Veneziana delle Comunità Patrimoniali.
Modera e interviene: Prosper Wanner, Gestore Cooperativa Hotel du
Nord
Christine Breton, Conservatrice del Patrimonio e Responsabile della
Missione Europea di Patrimonio Integrato a Marsiglia (1995/2011) –
“Quale l’utilità della partecipazione degli abitanti alla politica di valorizzazione del Patrimonio di una città? L’esempio e i risultati di 15 anni di
attività della Missione Europea del Patrimonio Integrato a Marsiglia”
Kouider Metair, Association Bel Horizon, Oran - “Oran: nascita di una
coscienza patrimoniale. L’esperienza dell’Associazione Bel Horizon”
Pascale Reynier, Assessore alla Cultura del XV e XVI Arrondissement
di Marsiglia e Presidente della Commissione Patrimoniale 15/16 - “Perché creare una Commissione Patrimoniale e come funziona. L’esperienza della Commissione Patrimoniale Marsiglia 15/16”
Vincenzo Casali e Francesco Calzolaio, Faro Venezia - “Perché Venezia ha bisogno della partecipazione attiva dei cittadini e delle loro associazioni attraverso una Commissione Patrimoniale”
17.40 - Discussione, interventi, domande
18.00
Concludono i lavori
Alberto D’Alessandro, Consiglio d’Europa, Direttore Ufficio di Venezia
Diego Vecchiato, Regione Veneto, Dirigente Rapporti internazionali
Intervento finanziato dalla Regione del Veneto
* GIOVEDÌ 7 MARZO 2013, ORE 12.00
Inaugurazione della mostra:
“Mani femminili. Il lavoro delle donne per
la storia della moda a Venezia nei
secoli XVI – XVIII”
Sale Monumentali della Biblioteca
Nazionale Marciana
Venezia, Piazzetta San Marco 13/a
Giovedì 7 marzo, alle ore 12.00, nell’ambito dell’iniziativa “Do.Ve.
Donne a Venezia. Creatività, Economia, Felicità”, sarà inaugurata,
nelle Sale monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana, la mostra
documentaria “Mani femminili. Il lavoro delle donne per la storia
della moda a Venezia nei secoli XVI – XVIII”, organizzata dall’Archivio
di Stato di Venezia in collaborazione con la Biblioteca Nazionale Marciana, il Centro Tedesco di studi veneziani e l’Assessorato alla Cittadinanza delle Donne e alle Attività Culturali del Comune di Venezia.
L’esposizione, che sarà aperta al pubblico fino al 7 aprile con ingresso
dal Museo Correr, è stata curata da Michela Dal Borgo con Alessandra
Schiavon, e rivolge la sua attenzione al ruolo delle donne nell’ambito
DATA NEWS
on line
- Febbraio 2013
del lavoro “non tacendo - come scrive Raffele Santoro, direttore dell’Archivio di Stato nell’introduzione al catalogo - che quando si affronta il
tema del lavoro femminile non si deve mai dimenticare la grande fatica
quotidiana del lavoro domestico, non soggetto nei secoli ad alcuna regolamentazione, neppure larvale, e quindi suscettibile di maggiore sfruttamento per le donne stesse. Le forme del lavoro sociale femminile,
proprio in quanto tale, rivelano l’intima essenza di una qualsiasi aggregazione sociale, dicono tanto sui rapporti fra uomini e donne, ma sugli
stessi rapporti fra gli uomini, e sulle loro caratterizzazioni nel senso di
consuetudini giuridiche che discendono da rapporti più profondi nel
grembo della società, i quali proiettano la loro ombra ben oltre il periodo
storico nel quale sono indagati.”
Nella mostra i documenti scelti vanno ad attestare come la mano
d’opera femminile venisse utilizzata, e in alcuni contesti territoriali anche
valorizzata, per la provata abilità di lavorare panni d’oro e d’argento, di
lino e di lana, di filare la seta grezza in modo netto ed uguale, nel rispetto
delle puntuali prescrizioni indicate nei capitolari delle arti. Al contempo
si conferma, nella legislazione prodotta dalle varie magistrature della
Repubblica, dai Savi alla mercanzia all’Inquisitore alle arti alla Deputazione del commercio, l’attenzione minuziosa alla qualità del prodotto
come interesse proprio dello Stato che vuole garantire - nel commercio
verso gli esteri stati – il buon nome di sé stesso. Dalle relazioni e dalle
indagini effettuate per conto delle magistrature veneziane, e conservate
negli archivi veneziani, si affacciano nomi (e nomignoli) di garzone e lavoranti, di maestre e capimastre, distribuite nei sestieri della città, nei
suoi monasteri e nei suoi ospedali, come quello della Pietà o degli Incurabili, ma anche nei territori del Trevigiano, di Bassano, del Friuli, di
Padova: nomi che forse si affacciano alla storia solo in quegli elenchi
semplici e un po’ sbiaditi, ma che rinviano ad esistenze connotate da
specifiche professionalità ed elevate specializzazioni.
Anche grazie al lavoro di queste preziose mani femminili, Venezia si è
qualificata nel mondo con i suoi merletti, le sete, le stoffe di lino, gli
arazzi, le perle di vetro.
Info: Ufficio stampa
dott. ssa Annalisa Bruni
tel. 041.2407238
e-mail: [email protected]
*
Presentazione del libro di Marina Caffiero
Legami pericolosi. Ebrei e cristiani
tra eresia, libri proibiti e stregoneria
La Biblioteca Nazionale Marciana, in collaborazione con la Soprintendenza Archivistica per il Veneto e la Società Italiana delle Storiche, organizza per mercoledì 20 febbraio 2013, alle ore 16.30, nel Vestibolo
della Libreria Sansoviniana (Venezia, Piazzetta San Marco 13/a) la presentazione del libro di Marina Caffiero, Legami pericolosi. Ebrei e cristiani tra eresia, libri proibiti e stregoneria, Torino, Einaudi, 2012.
Introducono: Maurizio Messina (Direttore della Biblioteca Nazionale
Marciana), Erilde Terenzoni (Soprintendente archivistico per il Veneto)
Coordina: Tiziana Plebani (Società Italiana delle Storiche)
Discutono del volume: Amos Luzzato (Presidente della Comunità
ebraica di Venezia e Andrea Del Col (Università di Trieste).
Sarà presente l'autrice.
Marina Caffiero,
Legami pericolosi. Ebrei e cristiani tra eresia, libri proibiti e stregoneria, Torino, Einaudi, 2012.
La storia degli ebrei e dei loro rapporti con i cristiani costituisce un capitolo centrale della storia più ampia della difficile convivenza di religioni
e culture diverse. In Italia la scarsa comunicazione tra storia degli ebrei
e storia generale ha fatto sì che essi siano diventati «invisibili» sul piano
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storico. Si trascurano così le indicazioni che l'analisi delle istituzioni,
delle norme e dei comportamenti che li riguardavano offre per la ricostruzione storica complessiva della società europea. Questo volume
esamina, per l'età moderna, caratteri dell'intreccio delle relazioni tra il
mondo ebraico e quello cristiano, senza ignorare i conflitti e le paure
ma inserendo anch'essi nell'ottica dell'interrelazione costante. È posto
così in discussione il paradigma interpretativo consueto, sostanzialmente falsificatorio, della separatezza e dell'incomunicabilità. La definizione dell'eresia e degli eretici, la caccia ai libri proibiti, le condanne
della stregoneria e anche dei vietatissimi rapporti affettivi e sessuali tra
ebrei e cristiani, il lessico del pregiudizio e della discriminazione, il discorso dei diritti e della cittadinanza, sono le questioni affrontate nel volume che delineano un quadro storico nuovo, tale da incidere sulle
interpretazioni consuete di ciascuno di tali fenomeni. Ne nasce una storia unica, non più divisa, fatta di gruppi e di individui che parlano tra di
loro e operano spesso insieme.
Perché gli ebrei erano
considerati eretici da
sottoporre all'Inquisizione? Come nasce
l'immagine dell'ebreo
stregone? Perché i
rapporti sessuali e
ogni altra relazione tra
ebrei e cristiani erano
proibiti? Nel corso
della storia gli ebrei, in
quanto minacciosamente
«diversi»,
hanno indotto angosce e paure e perciò
erano considerati pericolosi dai cristiani, che
hanno inventato diversi strumenti per
identificarli,
distinguerli, isolarli o espellerli. Ma in età
moderna, tra XVI e
XVIII secolo, la società era meno chiusa
di quanto siamo soliti
pensare. La storia
degli ebrei e dei cristiani è fatta di rapporti, di interazioni, di
scambi istituzionali,
sociali e culturali che,
per quanto denunciati
come pericolosi dai
poteri religiosi e secolari e dunque vietati, erano diffusi e quotidiani. La lettura dei libri ebraici
proibiti, la complicità di ebrei e cristiani nelle pratiche di magia e stregoneria, le credenze superstiziose condivise, come quelle nei sogni, nei
demoni e negli amuleti, lo scandalo delle discussioni sulle rispettive fedi,
gli amori proibiti delle coppie miste, le accuse agli ebrei di avvelenare i
cristiani e le difese degli avvocati cristiani, l'emergere progressivo del
discorso razziale: sono le questioni - e le storie - qui esaminate, da cui
risaltano lo scarto tra il prescritto e il vissuto e comportamenti caratterizzati da grande libertà e spregiudicatezza rispetto ai divieti e alle
norme.
Marina Caffiero è professore ordinario di Storia Moderna nella Facoltà
di Lettere e Filosofia della Università di Roma “La Sapienza”, e svolge
attualmente la sua attività presso il Dipartimento di storia moderna e
contemporanea. Ha al suo attivo un centinaio di pubblicazioni, alcune
delle quali in lingue straniere (francese, inglese e tedesco). È stata tradotta all’estero. Ha pubblicato i suoi volumi con importanti case editrici
italiane e estere e ha ottenuto diverse recensioni di essi sulla stampa e
in TV. Ha partecipato a numerose trasmissioni radiofoniche e televisive
sui suoi temi di ricerca, tra le quali in prima serata su Rai TRE (trasmissione “Enigma” condotta da C. Augias).
Tra le sue pubblicazioni: Religione e modernità in Italia (secoli XVII-XIX)
, Pisa-Roma, 2000; Battesimi forzati. Storie di ebrei, cristiani e convertiti
nella Roma dei papi, Roma 2004 (3° ristampa 2009); La Repubblica
nella città del papa. Roma 1798, Roma 2005. Ha curato Rubare le
anime. Diario di Anna del Monte ebrea romana, Roma 2009, Le radici
storiche dell'antisemitismo, Roma 2009 e, con M. Procaccia, Vero e
falso. L'uso politico della storia, Roma 2008, Le radici storiche dell’antisemitismo (Viella 2009); Judei de urbe. Roma e i suoi ebrei: una storia
secolare (con A. Esposito, Direzione Generale degli Archivi, 2009).
Redattore: MARIACHIARA MAZZARIOL
Informazioni Evento:
20 febbraio 2013
Venezia, Libreria Sansoviniana
Telefono: 0412407211 - Fax: 0415238803
E-mail: [email protected]
Sito web: http://marciana.venezia.sbn.it
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DATA NEWS
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BIBLIOTECA CIVICA DI
BUTTAPIETRA (VR)
I soldati di Buttapietra sul
Fronte Russo 1941-43
di Vincenzo Giuliano
Le vicende di 42 (dato non certo) soldati che
parteciparono alla Campagna di Russia (19411943) sono state ricostruite in una mostra fotografica-documentaria, svoltasi dal 9 al 15
febbraio a Buttapietra (Vr).
I documenti provengono principalmente dall’Archivio di Stato di Verona, ma anche da una
rarissima collezione conservata dalle famiglie
nel proprio scrigno domestico che, con generosità, hanno messo a disposizione, contribuendo efficacemente alla ricostruzione dei
profili personali dei coraggiosi combattenti.
La sanguinosa guerra vide arruolati i soldati
italiani nel corpo di spedizione italiano in Russia – il CSIR, rinominato poi XXXV Corpo di Armata- e,in seguito, nell’ 8^ Armata Italiana
–ARMIR- ha registrato l’esatto numero di
48.548 tra caduti e dispersi.
Entrambe le due spedizioni sono normalmente
indicate nel seguente modo:
- partenza del primo convoglio 10 luglio 1941,
e vigilia della prima operazione (successivo 4
agosto);
- unità del CSIR, dal 5 agosto 1941 al 29 agosto 1942;
- divisione Celere, nella battaglia di
Serafimovič (30 luglio-13 agosto 1942);
- Unità dell’8^ armata, nella 1 battaglia difensiva del Don (20 agosto-1 settembre 1942)
- Unità dell’8^ armata dal 2 settembre al 10 dicembre 1942;
- Unità dell’8^ armata nella seconda battaglia
difensiva del Don (11 dicembre 1942-20 febbraio 1943).
Il movimento per trasferire l’intero corpo di spedizione durò ventisette giorni e richiese l’impiego di 216 treni, suddivisi in 5 blocchi e si
concluse il 5 agosto.
Una corposa raccolta di fotografie, di cartoline,
medaglie, teche sanitarie, ma anche di diari
scritti dagli stessi soldati e lettere attestanti
scambi epistolari con i loro congiunti e di fogli
matricolari di leva, in cui sono riportati i dati
anagrafici,
…la storia siamo noi… ricostruisce dal basso
il vissuto degli Umili e dei Semplici attraverso
la potenza della parola e dell’immagine che, insieme, offrono una testimonianza di straordinaria efficacia sulla precarietà dell’uomo di
fronte alla paura della morte e dei forti sentimenti di attaccamento alla vita.
Particolarmente toccanti le lettere scritte da
bambini che, con i loro sguardi, pur non
avendo partecipato direttamente alla guerra,
ne percepirono la portata con parole colme di
genuini sentimenti.
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- Febbraio 2013
posto ogni cosa che pareva che dovessi
(uscire) fra non molto per un attacco. Di fatti
alle 9 circa […] i primi colpi d’artiglieria e poi le
bombe a mano e le mitraglie e le fucilerie, ma
i nostri soldati stavano calmi […] Scrivo questo
giorno, ma ne passai altri come questo, molte
altre notti mi trovai in mezzo a questo fuoco
d’inferno, ma solo scrivo questo giorno perché
é il giorno di festa […]: il giorno della Santa Natività. […] Certo che la piccola Dorina mia mi
penserà che il suo Ezio, che tanto le vuole
bene, proprio in quel giorno si trovasse in
mezzo a tanto pericolo. Ma io stavo tranquillo
nel buco sottoterra e mentalmente formulavo
una preghiera per metterla vicino a quell’immagine della Vergine che io avevo donato alla mia
Dorina un giorno […] Mai allora avrei pensato
che la Dorina mia pregasse tanto[…]. Speriamo che termini presto questa vita e così
possa andare a casa vicino alla mia piccola.
Collezione della famiglia Bosco, Teca con tessera sanitaria
Credo che queste due pagine di diario comunichino, più di molto altro, l’obiettivo che mi
sono proposto, ovvero quello di consentire ai
visitatori della mostra di entrare nel vissuto dei
soldati e delle loro famiglie, in quanto sono
convinto che solo l’acquisizione diretta di esperienze di vita contribuisca a comprendere il valore che la storia ha per l’uomo e soprattutto
per le giovani generazioni.
Collezione della famiglia Bosco, Diario di Ezio Bosco,
… Oggi, dopo un anno di aspre fatiche, si parla di
rientro!! Dio Voglia…..
Troviamo spesso nel diario di Ezio Bosco molti
schizzi; qui documenta le sue riflessioni e i suoi stati
d’animo come in questa pagina in occasione del suo
rientro in patria.
18 dicembre 1941
Caro soldato sconosciuto, vengo con queste
parole a darti una parola di conforto. Tu sei
tanto lontano dai tuoi genitori e dai tuoi amici,
ma sei tanto vicino ai cuori dei buoni Italiani e
specialmente ai cuori dei balilla. Anch’io come
balilla e piccolo soldato vorrei essere al tuo
fianco e aiutarti a portare la Vittoria a Roma,
non posso venire ad aiutarti perché sono piccolo, ma prego Gesù Bambino che ti aiuti e ti
protegga. Caro soldato […] ora termino di scrivere con la penna ma non col cuore. Ti saluto
con una forte stretta di mano…
Di fronte a “scoppi e fischi di proiettili che giravano dell’aria” nella solitudine della notte, colpiti da soffocanti sentimenti di angoscia, i
soldati scrivono parole di invocazione a Dio e
di amore verso la propria famiglia che esprimono il loro prorompente bisogno di aggrapparsi al senso dell’esistenza che salpa verso
le mete della vita.
Notte 8 settembre 1942
Passai molti momenti tutti come in questa
notte di vero inferno. Poi vi fu una giornata abbastanza movimentata nel mio lavoro, ma
prima di sera avevo terminato di mettere ap-
Collezione della famiglia Bosco, Cartolina di Natale
La passione e la partecipazione piena e consapevole alla storia che vivo nel mio presente
è il frutto che questa mostra è la quarta nel territorio veronese, dopo quella di Quinzano, nel
2010, Oppeano nel 2011, San Massimo nel
2012 e quella di Isola della Scala in programma a settembre di quest’anno.
Un ringraziamento particolare a Chiara Bianchini.
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DATA NEWS
on line
- Febbraio 2013
ARCHIVIO DI STATO DI
TRIESTE
Alla Scuola
dell'Archivio: lezioni
aperte alla città
1° incontro alle ore 16.30.
Parlerà Stefano Vitali (Soprintendente archivistico per l'Emilia-Romagna) sul tema "Archivi, utenti, sistemi informativi: riusciamo
a comunicare efficacemente col nostro
pubblico?".
Interviene, inoltre, Maurizio Savoja (Soprintendente archivistico per la Lombardia) su
"Primi esempi di intercomunicazione tra sistemi informativi archivistici e sistemi informativi dei beni culturali in Lombardia".
L'incontro è aperto a tutti gli interessati, fino al
raggiungimento dei posti disponibili.
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Telefono: 0184508910 - Fax: 0184508910
E-mail: [email protected]
www.archivi.beniculturali.it/ASIM/
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ARCHIVIO DI STATO DI
MODENA
Lucrezia Barberini
d'Es t e: u na d onna
malinc onic a d el
Seicento
libertà di scelta personale era molto scarsa,
visto il prevalere di logiche di prestigio e di potere che imponevano il sacrificio del singolo in
nome delle esigenze del corpo collettivo, fosse
esso casato o stato."
Angela Groppi
Archivio di Stato di Modena
Corso Cavour, 21 - 41121 Modena
Tel. 059 230549 Fax 059 244240
e-mail: [email protected]
www.asmo.beniculturali.it
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Accademia Nazionale di Scienze, Lettere ed Arti di Modena, Palazzo Coccapani, c.so Vittorio Emanuele II, 5941121 Modena Archivio di Stato di Modena
8 marzo 2013 - Conferenza
Informazioni Evento:
21 febbraio 2013
Trieste, Archivio di Stato di Trieste
Telefono: 0400647921
Fax: 0409380033
E-mail: [email protected]
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ARCHIVIO DI STATO DI
SANREMO
Canzoni d'amore...i primi
anni del Festival della
Canzone Italiana
La storia moderna della città di Sanremo è
connotata dal Festival della canzone italiana e
l'Archivio di Stato di Imperia Sezione di San
Remo organizza un'esposizione che passa in
rassegna i primi anni della manifestazione canora, che quest'anno si svolge dal 12 al 16 febbraio e include la festa di San Valentino, la
festa degli innamorati.
Il percorso espositivo che si concentra tra il
1951 e il 1987 ci ricorda canzoni dolci e melodiose, ora allegre ora tristi, amori impegnati o
scanzonati, cuori felici o cuori infranti, un excursus breve ma ricco e affascinante che ancora oggi fa sognare.
Informazioni Evento:
Dal 6 febbraio 2013 al 15 febbraio 2013
Sanremo, Archivio di Stato di Imperia - Sezione di San Remo
Orario: Dalle ore 8,30 alle ore 14,30
Telefono: 0184508910 - Fax: 0184508910
E-mail: [email protected]
www.archivi.beniculturali.it/ASIM
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SANREMO
"L'Archivio è..."
Al fine di valorizzare il ricco patrimonio archivistico e storico, la Sezione di Archivio di Stato
di San Remo organizza dal 04 al 08 marzo
2013 una serie di incontri didattici dal tema
“L'Archivio è ...”.
L'iniziativa ha lo scopo di mettere in contatto i
giovanissimi con le carte storiche e far conoscere le funzioni degli Archivi di Stato mediante
incontri programmati tra il personale dell'Istituto e gli allievi, accompagnati dai rispettivi insegnanti.
Si potrà prendere visione del materiale custodito nel nostro Istituto: pergamene, filze notarili,
volumi e mappe catastali, ecc.. Parte del materiale è disposto su tavoli per un contatto diretto con il fruitore.
L'ingresso è gratuito.
Informazioni Evento:
Dal 4 marzo 2013 al 08 marzo 2013
Sanremo, Archivio di Stato di Imperia - Sezione di San Remo
Orario: 7,45 - 15,00 (continuato
In occasione della "Festa della donna 2013"
l'Archivio di Stato di Modena, in collaborazione
con l'Accademia nazionale di Scienze, Lettere
e Arti proprone una conferenza incentrata sulla
figura di Lucrezia Barberini d'Este, terza moglie
del duca Francesco I e nipote del papa Urbano
VIII. La conferenza, a cura di Angela Groppi,
docente presso l'Università di Roma La Sapienza, si svolgerà venersdì 8 marzo dalle 16
alle 17, presso la sede dell'Accademia Nazionale di Scienze, Lettere e Arti di Modena.
"Lucrezia Barberini (Roma 1632 – Modena
1699), figlia di Taddeo Barberini (nipote del
pontefice Urbano VIII) e di Anna Colonna (appartenente a una delle famiglie della grande
nobiltà romana), fu la terza moglie del duca
Francesco I d’Este, il più celebrato dei duchi di
Modena e, come è stato detto, «l’ultimo dei
grandi principi italiani del Seicento». Divenuta
duchessa di Modena dopo le nozze celebrate
il 15 aprile del 1654 con il duca Francesco I,
vedovo due volte (di Maria e di Vittoria Farnese), lo rimase fino alla morte del marito avvenuta a Santhià il 14 ottobre 1658. Nel corso
dell’incontro verranno delineati i tratti principali
del percorso biografico di questa nobildonna,
una delle tante la cui storia ha potuto emergere
dal fondo degli archivi grazie alle nuove prospettive d’indagine aperte negli ultimi decenni
dalla storia delle donne e dalla storia di genere.
Un percorso che prima del matrimonio si
svolse in gran parte in Francia, dove i Barberini, fuggiti da Roma dopo la persecuzione di
Innocenzo X, vennero accolti alla corte di Luigi
XIV, sotto la protezione della regina Anna d’Austria e del cardinale Mazzarino. In particolare
ci si soffermerà su quello che fu un tratto costante della personalità di Lucrezia: la malinconia. La sua sindrome maliconica apre uno
spiraglio sulle contraddizioni tra aspirazioni individuali e obblighi di status nella società aristocratica del tempo; una società in cui la
La nuova serie 2013 dei Tesori di carte dell’Archivio di Stato di Modena, realizzata in collaborazione con l’Accademia Nazionale di
Scienze, Lettere e Arti e con il progetto teatrale
Il Ratto d’Europa di Emilia Romagna Teatro,
propone una serie di appuntamenti tutti dedicati al tema dell’Europa, per riflettere insieme
sull’idea che di essa si è venuta formando attaverso i secoli e le grandi vicende che l’hanno
vista ora protagonista ora silenziosa spettatrice.
mercoledì 27 febbraio 2013, ore 16-17
presso la sede dell’Accademia Nazionale di
Scienze, Lettere e Arti (palazzo Coccapani,
Corso Vittorio Emanuele II, 59)
“Le relazioni diplomatico-artistiche nell’età di
Cesare d’Este tra Modena, Roma e Praga a
cura di Barbara Ghelfi,
interventi di Daniele Benati e Stefano Casciu
Presentazione del volume
Tra Modena e Roma,
il mecenatismo artistico nell’età
di Cesare d’Este (1598-1628),
a cura di Barbara Ghelfi, Firenze 2012
Daniele Benati, Professore Ordinario di Storia
dell’Arte Moderna presso l’ Università di Bologna e Stefano Casciu, Soprintendente per i
Beni Storici, Artistici e Etnoantropologici di Modena e Reggio Emilia, presenteranno il volume
di Barbara Ghelfi dal titolo Tra Modena e
Roma. Il mecenatismo artistico nell’età di Cesare d’Este (1598-1628).
Grazie a un’indagine sul carteggio diplomatico
tra Modena, Roma e Praga negli anni del duca
Cesare, il volume esamina importanti episodi
di mecenatismo e collezionismo artistico grazie
a nuovi documenti d’archivio che consentono
di mettere a fuoco gli interessi e le iniziative di
alcuni membri della corte estense. Accanto al
duca Cesare, che per assicurarsi stabilità politica donò opere d’arte all’imperatore Rodolfo II
e ai potenti cardinali romani, assume rilievo il
fratello cardinale Alessandro, noto mecenate e
collezionista, per il quale il Carteggio degli Ambasciatori di Roma offre notizie sulla forma-
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zione e l’incremento della raccolta di opere
d’arte.
Info: Archivio di Stato di Modena
Corso Cavour, 21 - 41121 Modena
Tel. 059 230549 Fax 059 244240
e-mail: [email protected]
www.asmo.beniculturali.it
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SOPRINTENDENZA
ARCHIVISTICA PER
L’UMBRIA
Gli archivi del Centro regionale
per il piano di sviluppo economico
dell'Umbria e del Centro regionale
umbro di ricerche economiche e
sociali
Il volume è stato curato da Vittorio Angeletti
e Chiara Franzoni con il coordinamento scientifico di A. Angelica Fabiani e Francesca Tomassini.
Alla presentazione del volume saranno presenti: Antonio Carlo Ponti - giornalista e acrittore, Claudio Carnieri - presidente
dell'Agenzia Umbria Ricerche, Mario Squadroni - soprintendente archivistico per l'Umbria, Giancarlo Pellegrini - dpocente
universitario, Catiuscia Marini - presidente
della Giunta regionale dell'Umbria.
scoperte" (Marsilio editore). Il libro raccoglie,
a cura dello storico Marco Severini, le trenta
relazioni tenute da altrettanti studiosi nel corso
del convegno omonimo, svoltosi nel settembre
2012 alla Rotonda a Mare di Senigallia.
Informazioni Evento:
26 febbraio 2013
Roma, Archivio di Stato di Roma
Telefono: 0668190895
E-mail: [email protected]
*
Venerdì 8 marzo 2013 ore 15, 30
FESTA DELLA DONNA
Archivio di Stato di Roma Sala Alessandrina
Corso del Rinascimento, 40 – Roma
R eclus e in conve nto:
tra ribellione e protagonismo
Presentazione del volume La Rivoluzione in
convento.Le Memorie di Anna Vittoria Dolara (secc. XVIII-XIX) a cura di Simonetta Ceglie, con saggio introduttivo di Sara Cabibbo,
Viella 2012
Intervengono
Marina Caffiero, Sabrina Norlander Eliasson, Manola I. Venzo, Mauro Geraci
Il velo e la bandiera M.Pia Critelli
La monica dispirata Mauro Geraci
Letture belliane Anna Maria Piervitali
Esecuzioni musicali Eufemia Mascolo
Informazioni Evento:
06 marzo 2013
Perugia, Salone d'Onore - Palazzo Donini
Orario: 17.30
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ARCHIVIO CENTRALE
DELLO STATO
Open Data Day 2013
Il 23 febbraio 2013 avrà luogo presso l'Archivio
Centrale dello Stato la terza edizione dell'International Open Data Day.
L’evento è organizzato da Associazione Stati
Generali dell’Innovazione e da Regesta.exe
con il patrocinio di Formez, Forum PA, Istat e
raccoglierà i risultati delle attività finora svolte
dai gruppi di lavoro nati in questi mesi a sostegno delle iniziative dell’ Agenzia per l’Italia digitale.
Parteciperanno ricercatori, enti pubblici e
aziende private che operano nel settore.
Roma sarà l’evento cardine collegato agli altri
eventi che si svolgeranno su tutto il territorio
nazionale il 22 e il 23 febbraio.
per info, programma e iscrizione: http://opendataday.it
Informazioni Evento:
23 febbraio 2013
Roma, Archivio Centrale dello Stato
Orario: 9,30 - 17
Telefono: 06 54548538 - Fax: 06 5413620
E-mail: [email protected]
Sito web: http://ww.acs.beniculturali.it
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ARCHIVIO DI STATO DI
ROMA
Presentazione del volume
"Viaggi e viaggiatori nell'Ottocento. Itinerari, obiettivi,
scoperte"
Il giorno 26 febbraio 2013 alle ore 16,30 presso
la Sala Alessandrina dell'Archivio di Stato di
Roma, in Corso del Rinascimento 40, si terrà
la presentazione del volume "Viaggi e viaggiatori nell'Ottocento. Itinerari, obiettivi,
In occasione della “Festa della donna” l' Archivio di Stato di Roma ospita nella Sala Alessandrina il giorno 8 marzo 2013 alle ore 15,30
un’iniziativa dedicata ai percorsi esistenziali
all’interno dei monasteri femminili, nel corso
della quale sarà presentato il volume La Rivoluzione in convento. Le Memorie di Anna
Vittoria Dolara (secc. XVIII-XIX), a cura di Simonetta Ceglie con un saggio di Sara Cabibbo, n. 8 della collana. La memoria restituita.
Fonti per la storia delle donne.
Interverranno Marina Caffiero e Manola I.
Venzo direttrici della collana,
Sabrina Norlander Eliasson, vice direttrice
dell’Istituto Svedese di Studi Classici a Roma,
Mauro Geraci, professore associato di Antropologia culturale presso l’Università degli Studi
di Messina.
Saranno presenti le curatrici.
Mauro Geraci, inoltre, presenterà La monaca
dispirata, ballata da lui musicata sul testo settecentesco del poeta, arcade palermitano Giovanni Meli;
M. Pia Critelli racconterà la storia di Enrichetta
Caracciolo, monaca e patriota;
Anna Maria Piervitali leggerà sonetti di
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- Febbraio 2013
G.Gioachino Belli;
Eufemia Mascolo eseguirà brani musicali.
Un’esposizione di documenti originali, curata
da S. Ceglie e M. I. Venzo, sarà allestita nella
Sala Alessandrina per testimoniare alcuni percorsi femminili dall’età moderna a tutto il Novecento e sarà visitabile dall’8 al 30 marzo su
prenotazione.
Il volume che si presenterà nel corso della serata La Rivoluzione in convento. Le Memorie di Anna Vittoria Dolara è la cronaca di un
monastero femminile allorchè la grande storia
irrompe nell’immobilità sospesa dello
spazio/tempo monastico. Lo sconvolgimento
provocato dall’invasione francese nei decenni
a cavallo fra Sette e Ottocento è raccontato da
una religiosa di alto livello intellettuale, suor
Anna Vittoria Dolara, arcade e pittrice, che fu
testimone degli eventi. Le vessazioni dei francesi, la difesa dei diritti delle religiose, la soppressione dei conventi con la dispersione delle
monache si intrecciano con le vicende di una
regina in esilio, Maria Luisa di Borbone, sovrana d’Etruria che, confinata nel convento,
narra le sue peripezie alla religiosa che le trascrive. Anna Dolara si rivela come una delle figure più insolite e interessanti nel panorama
intellettuale e religioso coevo e le Memorie descrivono con finezza letteraria, dalla parte degli
sconfitti, la successione degli eventi nell’arco
del ventennio rivoluzionario.
Il volume fa parte della collana La memoria restituita. Fonti per la storia delle donne, diretta
da Marina Caffiero e Manola Ida Venzo, che
cura, per la prima volta in Italia con un'iniziativa
congiunta tra Archivio di Stato di Roma e l'Università La Sapienza, la pubblicazione di testi
prodotti da donne dal tardo medioevo all'età
contemporanea, portando alla luce importanti
fonti non solo per la storia di genere, ma anche
per altri ambiti di ricerca che da essa hanno
avuto impulso e rinnovata linfa: la storia dell'istruzione e dell'alfabetizzazione, quella economica e popolare, la storia della famiglia,
della socialità e dei rapporti affettivi.
Sono stati finora pubblicati nella collana i seguenti titoli:
- Scritture di donne. La memoria restituita,
a cura di M. Caffiero e M.I. Venzo;
- A corte e in guerra. Il memoriale segreto di
Anna de Cadilhac, a cura di R. De Simone e
G. Monsagrati;
- Da gentidonna a cantante. Lettere di Violante
Camporese Giustiniani, a cura di I. Palombo e
M.Tosti-Croce;
- Rubare le anime. Diario di Anna del Monte
ebrea romana, a cura di M. Caffiero;
- Cronache di S. Cecilia. Un monastero a
Roma in età moderna, a cura di A. Lirosi con
un saggio di E. Brambilla;
- L’ultima estate di Contessa Lara. Lettere dalla
Riviera (1896), a cura di M.I. Venzo con un
saggio di B. Frabotta;
- La Rivoluzione in convento.Le Memorie di
Anna Vittoria Dolara (secc. XVIII-XIX), a cura
di S. Ceglie con un saggio di S. Cabibbo;
- Cristina Trivulzio di Belgioioso, Rachele. Storia lombarda del 1848, con saggi di A.M. Banti
e N. Bellucci.
Per informazioni:
Archivio di Stato di Roma. Servizio manifestazioni culturali
tel. 06-68190895 fax. 06-068190871
e-mail:[email protected]
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MUSEO DELLE
TRADIZIONI E ARTI
POPOLARI - ROMA
Pegni d'amore dagli archivi
del Museo Nazionale delle Arti
e Tradizioni Popolari
Dal 14 febbraio al 24 febbraio 2013 nella
Sala delle Colonne del Museo
L’Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia propone, dalle collezioni del Museo Nazio-
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nale delle Arti e Tradizioni Popolari, una selezione di oggetti collegati al
tema dell’amore, esposti nella Sala delle Colonne dal 14 febbraio (ricorrenza di San Valentino) al 24 febbraio.
I pegni d’amore costituiscono una delle principali categorie di doni che,
in ambito rituale, sono offerti non tanto a un singolo individuo ma in virtù
della sua posizione all’interno della famiglia o del suo rapporto con il donatore.
Tra i doni più diffusi vi sono oggetti con scritte d’amore e strumenti per
il lavoro femminile e per la casa: rocche decorate secondo una simbologia di fertilità o con figure umane e zoomorfe; stecche da busto in
legno arcuato, con motivi di cuori, stelle, rami fioriti, chiavi, disegni geometrici o immagini riferite alla coppia; scaldini in ceramica “ricamati”;
stampi per dolci.
Simboli che alludono all’unione sono presenti anche in alcuni anelli di
fidanzamento: due mani che si stringono o che sorreggono un cuore, le
colombe, la doppia spola e la doppia foglia. Un esempio di dono femminile agli uomini è rappresentato da alcuni fazzoletti ricamati, che recano sul bordo versi amorosi indirizzati al futuro marito.
A cura dell’Archivio di Antropologia Visiva e del servizio Inventario e Depositi Etnografici
Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia - Museo Nazionale delle
Arti e Tradizioni Popolari
Direttore: Maura Picciau
Piazza G. Marconi 8/10 - 00144 Roma EUR
Telefono: (39) 06 5926148 - (39) 06 5910709 Fax: (39) 06 5911848
Redattore: STEFANO SESTILI
Informazioni Evento:
Dal 14 febbraio 2013 al 24 febbraio 2013
Roma, Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia
Orario: 9.00-19.30
Telefono: 06 5926148 - Fax: 06 5911848
E-mail: [email protected]
Sito web: http://www.idea.mat.beniculturali.it
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calizzerà fin dal titolo sull'Europa, sui suoi malumori, sulle sue prospettive. A una folta pattuglia di autori internazionali (Javier Cercas, Petros
Markaris, Fernando Savater, Catherine Dunne, Angelica Klüssendorf,
Uwe Timm, Frank Westerman, Miljenko Jergović, Dragan Velikić, Matti
Rönkä) sarà chiesto di ragionare su sfide e problematiche che avvolgono il presente e il futuro del continente, in un ciclo di incontri che comprenderanno anche due maratone collettive (la prima affidata agli
scrittori, la seconda a un gruppo di sociologi, economisti e accademici).
Nell'ambito di Libri come si ragionerà anche sull'Italia, in alcuni appuntamenti caratterizzati dalla presenza di giornalisti (Pierluigi Battista, Filippo Ceccarelli) ed esponenti della società civile (Susanna Camusso,
Stefano Rodotà). Inoltre, uno spazio molto ampio sarà concesso ai protagonisti della narrativa e della saggistica, spesso coinvolti attraverso
lo stimolante percorso del dialogo. L'elenco degli ospiti è molto lungo:
comprende scrittori (Simonetta Agnello Hornby, Niccolò Ammaniti, Andrea Bajani, Aldo Busi, Andrea Camilleri, Massimo Carlotto, Gianrico
Carofiglio, Giancarlo De Cataldo, Maurizio De Giovanni, Paolo Di Paolo,
Richard Ford, Marco Malvaldi, Antonio Manzini, Romana Petri, Alessandro Piperno, Zeruya Shalev, Walter Siti), giornalisti (Concita De Gregorio, Paolo Mauri, Andrea Vianello), filosofi (Giorgio Agamben, Massimo
Cacciari, Umberto Galimberti), economisti (Tito Boeri, Guy Standing),
psicanalisti (Massimo Recalcati), registi (Ermanno Olmi), docenti universitari (Giovanna Cosenza). Nel programma non mancheranno appuntamenti di natura “spettacolare” (dal concerto di Laurie Anderson,
alla lezione d'arte del regista Peter Greenaway, fino ai reading di Nanni
Moretti e Fabrizio Gifuni) oltre ad approfondimenti sul mondo dell'editoria (dalle tavole rotonde Come il libro. Sfide e proposte e Come ho scritto
il mio primo libro all'incontro con Roberto Calasso sulla storia di Adelphi),
naturali per una manifestazione che storicamente nasce con l'obiettivo
di non fermarsi al cosa (i libri), ma di esplorare anche il come (come
vengono scritti, stampati, distribuiti). La Festa si chiuderà, la sera di domenica 17, con un evento speciale: una conversazione con lo scrittore
anglo-indiano Salman Rushdie, che dialogherà con un ospite a sorpresa.
Particolarmente ricco nell'edizione 2013 è anche il programma del Garage di Libri come, l'officina che come da tradizione ospita laboratori interattivi, reading, tavole rotonde (sull'Europa e sulla violenza sulle
donne), presentazioni di libri. Tra le decine di ospiti che transiteranno
dalle tre sale del Garage, spesso impegnati in diversi eventi, ci saranno
scrittori (Ritanna Armeni, Mauro Covacich, Diego De Silva, Marco Lodoli, Dacia Maraini, Melania Mazzucco, oltre ad Anna Premoli, protagonista di una delle prime storie di successo del self publishing in Italia),
poeti (Valerio Magrelli), giornalisti (Armando Massarenti, Antonio Monda,
Gianni Mura, Stefania Ulivi), politici (Giuliano Amato, Stefano Fassina,
Antonio Tajani), magistrati (Ferdinando Imposimato, presidente onorario
aggiunto della Suprema Corte di Cassazione), personalità del mondo
della musica (Ennio Morricone, Fiorella Mannoia) e del cinema (Margherita Buy).
Ulteriore conferma dell'edizione 2013 della Festa è il programma rivolto
agli studenti. Quest'anno, un doppio progetto coinvolgerà i ragazzi delle
scuole medie e delle superiori, con lezioni sull'evoluzione del linguaggio
e sul giornalismo (tra gli insegnanti, protagonisti dell'informazione in Italia come Enrico Mentana, Fiorenza Sarzanini e Riccardo Staglianò).
AUDITORIUM PARCO DELLA
MUSICA - ROMA
LIBRI COME
Festa del Libro e della Lettura
QUARTA EDIZIONE
Roma, Auditorium Parco della Musica,
14-17 marzo 2013
COME L’EUROPA
Un viaggio alla scoperta del nostro continente, attraverso il filtro delle
parole, delle analisi e delle riflessioni degli scrittori: tra politica ed economia, cultura e società, crisi e futuro. E' questo il filo conduttore della
quarta edizione di Libri come, la grande Festa del Libro e della Lettura
promossa e organizzata dalla Fondazione Musica per Roma, in programma da giovedì 14 a domenica 17 marzo 2013 all'Auditorium Parco
della Musica di Roma.
Appuntamento ormai abituale del panorama letterario nazionale, quest'anno Libri come ha idealmente abbracciato l'intera stagione invernale,
grazie a una intensa serie di anteprime che ha visto come protagonisti
Serge Latouche, Javier Marías, Sylvie Goulard, Mario Monti e Wilbur
Smith e che si concluderà – sempre all'Auditorium – giovedì 6 marzo
alle 10.30 con Giuliano Amato (Lezioni dalla crisi) e domenica 10 marzo
alle 19 con David Grossman (Come un romanzo racconta il dolore).
Dal 14 marzo, si svolgerà la Festa vera e propria, che quest'anno si fo-
L'EUROPA
A quasi sessant'anni di distanza dalla nascita della Comunità Economica Europea e a oltre venti dal Trattato di Maastricht, mai come oggi
l'Europa è al centro della discussione politica, della riflessione culturale,
delle strategie economiche e finanziarie, nonché della nostra vita quotidiana. Alle sfide, ai problemi e alle possibilità del continente è dedicato
il focus principale di Libri come, con un ciclo di appuntamenti che ne affrontano le diverse realtà nazionali e i possibili intrecci tra esse, attraverso l'esperienza e la lente d'ingrandimento degli autori e degli
intellettuali europei. Si parte giovedì 14 marzo, alle ore 18.30 in Sala
Petrassi con Come l’Europa: Spagna e Italia, protagonisti lo scrittore e
saggista spagnolo Javier Cercas (di cui è in arrivo, a fine aprile, il nuovo
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romanzo Le leggi della frontiera, Guanda) e la
giornalista Concita De Gregorio. Conduce Marino Sinibaldi. Dalla tormentata area mediterranea si risale su, oltre le Alpi, fino alla
locomotiva tedesca, in Come l’Europa: la Germania, incontro con Uwe Timm e Angelika
Klüssendorf, condotto da Matteo Galli, venerdì
15 marzo alle 21 in Spazio Risonanze. Sabato
16 marzo, pomeriggio ricco di suggestioni, dibattiti e riflessioni, con la maratona L'Europa e
i suoi scrittori (Sala Risonanze, dalle 15 alle 18,
con l'irlandese Catherine Dunne, il bosniaco
Miljenko Jergović, il finlandese Matti Rönkä, il
tedesco Uwe Timm, l'olandese Frank Westerman, il serbo Dragan Velikić, conduce l'italiano
Andrea Bajani) e con la conferenza Come l'Europa, come la crisi, in cui lo scrittore e drammaturgo greco Petros Markaris e il filosofo e
intellettuale spagnolo Fernando Savater racconteranno la situazione nei rispettivi paesi,
prima di venire intervistati da Marino Sinibaldi
(ore 18, Sala Petrassi). Il ciclo di incontri si
chiude domenica 17 marzo con una seconda
maratona, dalle 10.30 alle 13.30 in Sala Risonanze. Il tema è L'Europa e i suoi cittadini, lo
sguardo è più politico/economico, con gli interventi di giornalisti, economisti, rappresentanti
delle istituzioni quali Lucio Battistotti, Jean Paul
Fitoussi, Karl Hoffmann, Serge Latouche, Giusi
Nicolini, Francesco Raparelli e Guido Viale.
Conduce Giorgio Zanchini.
L'ITALIA
Puntare i riflettori sull'Europa non vuol dire dimenticarsi dell'Italia. Al nostro paese Libri
come dedica quattro importanti momenti di
analisi e approfondimento, con ospiti provenienti dal mondo del giornalismo, dell'università, della società civile. Venerdì 15 marzo, alle
ore 18 nel Teatro Studio, il segretario generale
della CGIL Susanna Camusso e l'economista
Tito Boeri affrontano il caldissimo tema dell'occupazione ai tempi della crisi, nel dialogo
Come il lavoro. A seguire, alle 19 nello Spazio
Risonanze, sono il giurista Stefano Rodotà e il
professore di economia britannico Guy Standing a ragionare sul tema dei precari, tra diritti
e lavoro. Sabato 16 marzo è il giorno della politica, raccontata alle ore 12 in Teatro Studio
nella tavola rotonda Le parole della politica dai
giornalisti Pierluigi Battista e Filippo Ceccarelli,
dalla docente di filosofia e teoria dei linguaggi
Giovanna Cosenza e dal conduttore radio-tv
Andrea Vianello (modera il giornalista Jacopo
Iacoboni). Domenica 17 marzo, infine, lo storico Guido Crainz e il sociologo Giuseppe De
Rita esplorano e commentano l'evoluzione del
nostro paese nel dialogo Come l'Italia: gli anni
della trasformazione (ore 19, Sala Risonanze).
NARRAZIONI
Grandi protagonisti di una festa del libro e della
lettura non possono che essere gli scrittori. O
meglio, i narratori: che attraverso le mille possibili declinazioni della parola – scritta, letta,
immaginata – costruiscono storie, racconti, sognano mondi possibili o semplicemente trovano nuovi ed efficaci modi per raccontare la
realtà. Tra i tanti appuntamenti previsti spiccano i dialoghi, nei quali due autori si interrogano e confrontano su un tema predefinito, o
magari anche solo sulle rispettive esperienze
di scrittura e di vita. L'elenco dei protagonisti
comprende Simonetta Agnello Hornby e la
scrittrice israeliana Zeruya Shalev sul tema del
romanzo familiare (sabato 16 marzo, Teatro
Studio, ore 21); Niccolò Ammaniti e Antonio
Manzini (Compagni di storie, sabato 16 marzo,
Sala Risonanze, ore 21); Marco Malvaldi e
Maurizio De Giovanni (Come nascono le nostre storie, domenica 17 marzo, Sala Petrassi,
ore 12); Alessandro Piperno e Walter Siti
(Come il realismo, domenica 17 marzo, Teatro
Studio, ore 12).
I dialoghi non sono però il format unico attraverso cui Libri come presenta al pubblico i suoi
ospiti. Il programma è vario e comprende performance solitarie (come quella di Aldo Busi in
One Man Writer, giovedì 14 marzo, Sala Petrassi, ore 21) o incontri/interviste, come quelli
con Richard Ford (domenica 17 marzo, Sala
Petrassi, ore 16, in conversazione con Sandro
Veronesi), Andrea Camilleri (domenica 17
marzo, Sala Sinopoli, ore 18, con Serena Dandini), il regista Ermanno Olmi (domenica 17
marzo, Sala Petrassi, ore 19, intervistato da
Marino Sinibaldi) e Salman Rushdie, ospite
dell'evento di chiusura, domenica 17 marzo
alle ore 21 in Sala Sinopoli, in conversazione
con un ospite d'eccezione attorno alla sua recente autobiografia Joseph Anton.
A proposito di cinema, Nanni Moretti e l'attore
Fabrizio Gifuni saranno protagonisti – sabato
16 marzo, Sala Petrassi, a partire dalle 21 – di
un reading di pagine tratte dalle opere di Goffredo Parise e Carlo Emilio Gadda, mentre il
regista britannico Peter Greenaway condurrà
una lezione d'arte su Il mito di Roma nel Manierismo settentrionale, domenica 17 marzo
alle ore 11 in Sala Sinopoli. Sarà invece all'insegna della musica l'appuntamento con Laurie
Anderson, che giovedì 14 marzo alle 21, sempre in Sala Sinopoli, presenterà la performance
artistica Dirtday!.
Un altro piccolo filone è quello degli appuntamenti collettivi. Come quello che vede coinvolti
tre maestri del moderno noir all'italiana, Massimo Carlotto, Gianrico Carofiglio, Giancarlo
De Cataldo, sul tema Come la Cocaina (ha
conquistato il mondo) (venerdì 15 marzo, Sala
Petrassi, ore 21, conduce Federico Varese);
come l'omaggio ad Antonio Tabucchi, di cui il
25 marzo ricorrerà il primo anniversario dalla
scomparsa (sabato 16 marzo, Spazio Risonanze, ore 12, con Andrea Bajani, Paolo Di
Paolo, Paolo Mauri, Romana Petri); come la
consueta tavola rotonda (Teatro Studio, domenica 17 marzo ore 14.30) Come ho scritto il
mio primo libro, protagonisti Sandro Bonvissuto, Giorgio Ghiotti, Marta Pastorino, Francesco Targhetta, Virginia Virilli, con la conduzione
di Maurizio Bono.
RIFLESSIONI
Psicanalisi e Cristianesimo, inediti paralleli tra
importanti figure storiche e attente analisi su
passato, presente e futuro dell'editoria. Sono
alcuni dei temi che Libri come affronta in una
serie di incontri e appuntamenti in cui l'obiettivo
si sposta dalla narrazione alla riflessione. Venerdì 15 marzo, alle ore 21 al Teatro Studio, lo
psicanalista Massimo Recalcati presenta la
conferenza Come Lacan, dedicata al celebre
filosofo e psichiatra francese. Sabato 16
marzo, proprio nei giorni in cui il Conclave sarà
chiamato alla scelta del nuovo pontefice della
Chiesa Cattolica, il filosofo Umberto Galimberti
dialogherà con Gabriella Caramore su Cristianesimo e modernità (Sala Petrassi, ore 12). Lo
stesso giorno sono previste due conferenze in
cui altrettanti filosofi raccontano pagine della
storia umana e dei suoi protagonisti da un
punto di vista inedito e personale. In Come un
legame, Giorgio Agamben mette a confronto le
figure di Charles Baudelaire e Walter Benjamin
(Teatro Studio, ore 15); in Come il potere, Massimo Cacciari ragiona sulla natura del potere,
da San Paolo a Il Principe (Sala Petrassi, ore
16). Al mondo dell'editoria – alle sue conquiste
del passato e alle sfide per il futuro – sono invece dedicate la tavola rotonda Come il libro.
Sfide e proposte (sabato 16 marzo, Teatro Studio, ore 18) con Alberto Galla (Ali), Gian Arturo
Ferrari (Centro per il Libro), Giuseppe Laterza
(Forum del Libro), Stefano Mauri (Gems), Andrea Palombi (Odei), Stefano Parise (Aib),
Marco Polillo (Aie), conduce Stefano Salis e
l'incontro Come Adelphi, in cui Roberto Calasso, direttore editoriale della casa editrice milanese, racconta “cinquant'anni di libri”
(domenica 17 marzo, Teatro Studio, ore 17, in
conversazione con Antonio Gnoli).
I PROGETTI PER LE SCUOLE
Anche quest'anno, Libri come rinnova il suo
impegno con le scuole proponendo una serie
di incontri pensati per gli studenti delle medie
e delle superiori. Ai primi è dedicato il programma La lingua in gioco (da lunedì 11 a venerdì 15 marzo, dalle 10 alle 12.30), in cui
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esperti e studiosi del linguaggio incontrano gli
studenti e organizzano laboratori interattivi.
Obiettivo: esplorare il modo in cui un linguaggio si trasforma, si arricchisce, si usura e contamina con le sollecitazioni che arrivano da
una società sempre più multietnica e connessa
in rete. Ma anche quali sono gli errori più comuni e come imparare a evitarli. A guidare i ragazzi in questo percorso di scoperta, di ricerca
e di gioco, saranno Giuseppe Antonelli (linguista, docente all'Università di Cassino e autore/conduttore di programmi radiofonici),
Giordano Meacci (scrittore e linguista), Massimo Birattari (storico, traduttore e consulente
editoriale) e Giovanna Cosenza (docente di Filosofia e teoria dei linguaggi all'Università di
Bologna).
Sono invece vere e proprie Lezioni di giornalismo (da lunedì 11 a giovedì 14 marzo dalle 10
alle 12.30) quelle che alcuni insegnanti d'eccezione terranno per gli studenti delle scuole superiori. Nonostante la crisi dei giornali e
dell'editoria, il rapporto tra scuola e media e'
sempre più stretto, sia per la scelta sempre più
quotata dell'articolo di giornale alla prova di
maturità, sia perché l'informazione continua a
essere un requisito necessario per la formazione di un'opinione critica nei più giovani. Per
questa ragione abbiamo chiesto a alcune firme
di raccontare il lavoro del giornalista. Come si
scrive un pezzo, come si fiuta una notizia,
come si raccolgono e elaborano le fonti, come
si conduce un'inchiesta. Ma anche come si
vince la sfida lanciata dai giornali on line.
Come si scrive un pezzo? Come si fiuta una
notizia? Come si raccolgono le fonti? Come si
conduce un'inchiesta? A queste domande e a
tutte le altre curiosità degli allievi risponderanno Filippo Ceccarelli (giornalista parlamentare e commentatore di politica per “la
Repubblica”), Pierfrancesco Diliberto (il Pif, autore e inviato de Le Iene su Italia1), Fiorenza
Sarzanini (giornalista ed esperta di cronaca
giudiziaria del “Corriere della Sera”) e Riccardo
Staglianò (inviato di “la Repubblica” e “Il Venerdì”). Inoltre, il 14 marzo (Sala Petrassi, ore
10.30) ci sarà un dibattito in occasione dell’uscita del libro A caccia del bosone di Higgs
(Mondadori) di Luciano Maiani, ex direttore generale del CERN: con l’autore interverranno
Fabiola Gianotti e Guido Tonelli, gli italiani
parte del team di fisici del CERN che ha scoperto il bosone di Higgs, intervistati dal direttore di “Le Scienze” Marco Cattaneo. Venerdì
15 marzo (Sala Petrassi, ore 10.30), appuntamento invece con la Lectio Magistralis di Enrico Mentana, direttore del telegiornale di La7
e tra i volti più noti del giornalismo televisivo.
Anche quest’anno Libri come ospita una notevole proposta espositiva, all’insegna dell’esplorazione del rapporto tra Europa, parola scritta
e arte figurativa. La calligrafia sarà protagonista di Europa, la performance del graphic designer Luca Barcellona, uno dei calligrafi più
noti a livello internazionale, che animerà il
Foyer della Sala Sinopoli giovedì 14 marzo e
sarà visitabile fino al 17 marzo. I versi di poesie
e filastrocche di poeti europei del Novecento
saranno invece al centro dell’installazione di
geoletteratura di/versi europei di Fernanda
Pessolano / Ti con Zero con letture di Daria
Deflorian (Garage, dal 14 al 17 marzo): il pubblico di Libri come avrà a disposizione una piccola raccolta di libri di poesia, provenienti dalla
Biblioteche di Roma e selezionati da dieci poeti
italiani, potrà scegliere i suoi versi preferiti e
scriverli in una Carta dell’Europa.
Gli spazi dell’Auditorium Parco della Musica di
Roma nel fine settimana di Libri come ospiteranno una postazione di Fahrenheit, il programma di libri e idee di Radio3. Ai microfoni,
ospiti di Tommaso Giartosio, narratori e saggisti dagli oltre cento eventi della Festa del Libro
e della Lettura. Una sosta d’autore passando
da una conferenza ad una tavola rotonda, da
un’intervista a una presentazione. In Foyer Petrassi, sabato 16 e domenica 17 dalle 16.50
alle 18.
Sito Internet: www.auditorium.com
DATA NEWS
on line
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https://www.facebook.com/AuditoriumParcodellaMusicaRoma
Account Twitter: https://twitter.com/AuditoriumPdM
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BIBLIOTECA HERZIANA
DI ROMA
“Segno del mio amore verso il paese che io tengo in
sì alta stima”1913–2013
100 anni di Bibliotheca Hertziana – Istituto Max
Planck per la Storia dell’Arte
e
100 anni dalla donazione di
Enrichetta Hertz allo Stato italiano
6 marzo, ore 11:30, Palazzo Barberini, Sala Pietro da Cortona, saranno
presenti:
Daniela Porro (Soprintendente speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo museale della città di Roma)
Elisabeth Kieven (Direttore esecutivo della Bibliotheca Hertziana – Istituto Max Planck per la storia dell’arte)
Sybille Ebert-Schifferer (Direttore Bibliotheca Hertziana – Istituto Max
Planck per la storia dell’arte)
Anna Lo Bianco (Direttore della Galleria Nazionale d’Arte Antica in Palazzo Barberini)
14
-1934), che aveva ideato il progetto insieme a Henriette Hertz e sin dall’inizio sostenuto la fondazione del istituto e la donazione alla società
Kaiser Wilhelm. La base della collezione di libri e fotografie lasciata da
Henriette Hertz e dalla famiglia Mond era costituito da 8000 libri e 12000
fotografie. Oggi, 100 anni dopo la sua fondazione, la Bibliotheca Hertziana è uno dei più rinomati istituti di ricerca al mondo per la storia dell'arte italiana e esaudisce così il desiderio originario della sua fondatrice.
Grazie alla eccellente biblioteca dotata di 295.000 volumi e alla fototeca
con 800.000 immagini rappresenta un luogo di incontro per studiosi provenienti da tutto il mondo. La ricerca condotta dall’istituto si concentra
soprattutto sull'arte di Roma e dell'Italia centrale e meridionale in tutte
le sue espressioni, nella convinzione che gli stimoli decisivi che hanno
influenzato l'arte europea hanno qui la loro origine.
100 anni dopo questa doppia donazioneil legame tra Stato italiano e Bibliotheca Hertziana si stringe in una felice collaborazione con la mostra
della raccolta di Henriette Hertz in Palazzo Barberini.
Il Palazzo Barberini da poco recuperato nella sua integrità celebra proprio quest’anno, nel 2013 anch’esso il suo anniversario: i 60 anni dalla
apertura al pubblico avvenuta nel 1953.
Tra istituzioni culturali così vicine per obiettivi e per vocazione si dà vita
a un progetto comune in cui le reciproche forze si sono unite per offrire
alla nostra città un’esposizione raccolta ma che esprime il gusto di un
personaggio così singolare e di quegli anni così fervidi, che precedono
la prima guerra mondiale.
La mostra espone le 43 opere della raccolta Hertz in un percorso che si
Annunciazione di Filippo Lippi dalla collezione Henriette Hertz, oggi Palazzo Barberini. Foto: Valerio Antonioli, Gianfranco Zecca – Archivio Fotografico della
SSPSAE e per il Polo Museale della Città di Roma.
Ricorre quest’anno il centenario della fondazione della Bibliotheca Hertziana – Istituto Max Planck per la storia dell’arte istituita da Henriette
Hertz e della donazione della sua raccolta d’arte allo Stato italiano. La
collezionista tedesca, appassionata d’arte del Rinascimento e legata da
particolare amore alla città di Roma viveva in Palazzo Zuccari a Via Gregoriana, da lei acquistato nel 1904, dove aveva dato vita a un vivace
circolo intellettuale e cosmopolita. Henriette Hertz lasciò il Palazzo Zuccari alla società KaiserWilhelm (oggi Max Planck), organizzazione dedita allo sviluppo delle scienze, con intento di ospitare dentro il Palazzo
un istituto di ricerca di storia dell’arte italiana con una biblioteca e fototeca “accessibile agli studiosi di tutte le nazioni”. Questo istituto doveva
servire “da collante fra l’Italia e la Germania, le quali già coltivano un intenso scambio intellettuale” in modo che le due nazioni siano qui armoniosamente riunite “e tuttavia indipendenti e libere” (Henriette Hertz).
Il suo amore per l’Italia e l’arte italiana maturò inoltre in lei il desiderio di
lasciare in eredità alla città amata la sua collezione di dipinti, costituita
da 43 opere tutte di autori italiani risalenti soprattutto al rinascimento e
alle scuole veneta e toscana.
Alla sua morte nel 1913 quindi tale prezioso lascito passò alla Galleria
Nazionale d’Arte Antica.
Lo stesso anno aprì l’istituto di ricerca con il nome di Bibliotheca Hertziana. Il suo primo direttore fu lo storico dell’arte Ernst Steinmann (1866
dipana negli ambienti già allestiti, andando a completarli con la presenza
di questi dipinti, suddivisi nelle varie sale rispettando scuole e cronologia: le opere raffaellesche nella sala di Raffaello, quelle venete nella
sala dei veneti e così via, in una ricca successione che vede nel Rinascimento il fulcro della raccolta. Sono per la prima volta esposti al pubblico gli affreschi raffaelleschi con Putti, la Madonna col Bambino e un
angelo di Domenico Puligo e la Maddalena di Francesco Ubertini, raffinati esempi di cultura figurativa cinquecentesca. Queste opere, meno
note, si uniscono a capolavori famosi come la Annunciazione di Filippo
Lippi o la Madonna con Bambino di Giulio Romano, già inseriti nel percorso museale. Un allestimento sobrio ma efficace sottolinea i quadri
della Collezione Hertz, guidando il pubblico nella visita.
La mostra è stata l’occasione per una revisione conservativa di tutte
queste opere da parte della Soprintendenza con i suoi tecnici altamente
specializzati, condotta con precisione e competenza. Molti i risultati raggiunti hanno consentito un recupero talvolta sostanziale anche nella lettura stilistica dell’opera.
MOSTRA E CATALOGO
“Segno del mio amore verso il paese che io tengo in sì alta stima”.
La donazione di Enrichetta Hertz 1913-2013
Roma, Galleria Nazionale d’Arte Antica di Palazzo Barberini
Periodo della mostra: 8 marzo-23 giugno 2013, Orario mar-dom 08:3019:00 (biglietteria chiude alle ore 18:00).
Catalogo a cura di Sybille Ebert-Schifferer e Anna Lo Bianco, con la collaborazione di Cecilia Mazzetti di Pietralata e Michela Ulivi, Cinisello
Balsamo (Silvana Editoriale) 2013.
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ARCHIVIO DI STATO DI RIETI
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- Febbraio 2013
affontare alcune delle principali problematiche riguardanti il trattamento
digitale, lo studio e la consultazione delle fonti storiche nel Web nonché
le loro potenzialità didattiche (digitalizzazione di documenti storici, creazione di portali europei, edizioni critiche collaborative, Virtual Research
Environment, comunità virtuali, Diplomatica e E-learning).
Antonella Ambrosio (Università degli Studi di Napoli Federico II),
Georg Vogeler (Karl-Franzens-Universität Graz)
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ARCHIVIO DI STATO DI FOGGIA
LE BANDE MUSICALI DELLA
CAPITANATA: INVITO ALLA RICERCA
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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI
NAPOLI
Mercoledì 20 febbraio – Aula GERACE – Dipartimento di Informatica –
ore 14:15
Il Progetto Monasterium.Net
Monasterium.Net (http://www.mom-ca.uni-koeln.de/mom/home) è una
delle risorse documentarie più ingenti presenti nel Web, per quanto concerne i documenti medievali e moderni. Essa vanta un numero di riproduzioni fotografiche di documenti ad altissima risoluzione superiore a
duecentomila unità, contenute in numerosi archivi digitali. Gli archivi digitali, l’insieme cioè delle riproduzioni digitali dei documenti originali e
dei dati ad essi correlati, vengono prodotti da un’attività collaborativa effettuata da tecnici, quali fotografi e informatici, ma anche da archivisti,
da ricercatori e, infine, da studenti sparsi in tutta Europa. Sono tredici,
infatti i Paesi europei coinvolti nel progetto.
I dati, descrizioni archivistiche, regesti, trascrizioni, edizioni critiche, vengono immessi e gestiti attraverso MOMCa (http://www.mom-ca.unikoeln.de/mom/home), un software basato sul linguaggio di
programmazione Java, implementato dall’Università di Colonia. Tutte le
informazioni e le fotografie così prodotte, per essere rese accessibili,
devono essere pubblicate da un moderatore, un esperto di archivistica
e di diplomatica. In tal modo, possono essere ritrovate e consultate sul
portale dagli studiosi in modo agevole grazie ad un sistema sofisticato
di navigazione e di ricerca interni; possono inoltre essere scaricate rapidamente sul computer, ed eventualmente stampate, in modo completamente gratuito. Il principio ispiratore è quello secondo il quale ognuno,
purché abbia le competenze adatte, può partecipare all’immissione dei
dati, condividendo le sue conoscenze con una comunità virtuale immensa, che è quella degli utenti, che hanno la possibilità di consultarli
online.
La lezione si colloca nel seminario di Cultura Digitale e nell’ambito delle
attività didattiche previste nel progetto EnarC – EU, Culture Programme
2007-2013 dell’Università Federico II di Napoli (http://www.recruitdigitaldoc.org/) e dal Didactics Group di ICARus – International Centre for
Archival Research (http://icar-us.eu/). Essa mira, più che ad una presentazione generale del progetto, alla descrizione delle attività che attualmente si svolgono grazie ad esso. Esse forniranno spunti per
Dal 14 al 28 febbraio 2013, nell'ambito delle attività organizzate dal
MiBAC per la Festa di San Valentino, si terranno esercitazioni di ricerca
storica sul tema: "Le bande musicali della Capitanata" presso la Sala di
studio della Sede di Palazzo Dogana
E' opportuno prenotare la partecipazione alle attività telefonando ai numeri 0881.774019 e 0881.708620
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ARCHIVIO DI STATO DI REGGIO
CALABRIA
Generazioni di Donne
La mostra Generazioni di Donne si sviluppa intorno al tema della presenza femminile nelle carte d’archivio. E’ questo un percorso storico difficile da trattare e straordinariamente complicato per l’ingente numero
di atti che ha reso difficoltosa la realizzazione delle tematiche e la selezione dei documenti. Tracciare, peraltro, un itinerario storico autonomo,
esclusivamente al femminile è impossibile perché la dipendenza della
storia della donna da quella dell’uomo è “da sempre” e investe non solo
la famiglia, ma anche le relazioni sociali, politiche ed economiche.
Questa mostra, pur rappresentando la ricchezza straordinaria del patrimonio archivistico, vuol essere incentivo e motivazione per un approfondimento della storia delle donne nella nostra Terra. La testimonianza
della condizione femminile, anche se in modo discontinuo e incompiuto
per la vastità delle tematiche, si impone con l’ energia e la vitalità che è
intrinseca nei documenti, sia quando questi portano la firma di grandi
donne, sia quando riferiscono di circostanze liete o dolorose o, ancora,
di tragedie consumate dentro casa.
Introduce Mirella Marra, direttore ASRC
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ARCHIVIO STORICO COMUNALE PALERMO
Relazioni :
Giuseppe Caridi, Pres. Deputazione di Storia Patria
Donne e potere: aspetti storici della condizione femminile nel Mezzogiorno
Francesca Neri
Come un mare in cerca di quiete: ansia di pace e travaglio creativo nei
versi di Nella Lo Presti (1918-1945)
Carmelina Sicari
Suggestioni, esperienze, escursioni sulla condizione femminile alla vigilia dell’età moderna
Presentazione del Progetto della Mostra itinerante Generazioni di
donne a cura delle sedi Inail e Anmil di Reggio Calabria; interventi di
Liborio Cuzzola Direttore Inail RC e Francesco Costantino Presidente
Anmil RC
Sono esposti in Mostra riviste, manufatti e fotografie appartenenti alle
Collezioni private di Giovanna Maria Manganella Calabrese e Donatella
Aversano Medici
Inaugurazione 7 marzo 0re 17,00
Redattore: ANNA LAURENDI
Informazioni Evento:
Dal 7 marzo 2013 al 30 aprile 2013
Reggio di Calabria, Archivio di Stato - Sala Conferenze
Orario: 09,00-13,00
Telefono: 0965653211 - Fax: 09656532212
E-mail: [email protected]
archiviodistatoreggiocalabria.beniculturali.it
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Encontro Internacional de Arquivos
Instituições, Arquivos e
Sistemas de Informação na Era pós-custodial
Campus de Gambelas, Universidade do Algarve
4 e 5 Outubro de 2013
BIBLIOTECA NAZIONALE DI
POTENZA
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L'Archivio Internazionale, con il titolo Istituzioni, Archivi e Sistemi Informativi nell'era post-detentiva , si presenta come l'incarnazione di un progetto che mira a riunire esperti nel campo delle informazioni in uno
spazio che è allo stesso tempo la riflessione e il dibattito.
L'obiettivo è quello di incoraggiare la condivisione di esperienze e pratiche rispondere alle nuove sfide professionali, così come riconoscere
le aree di recente interesse per la ricerca. Il ruolo del archivista, come
direttore, è stato affermando nelle politiche strategiche delle organizzazioni, la strutturazione dei sistemi informativi e delle sfide costanti della
loro professione. La produzione di conoscenza nel contesto tecnico e
accademico, ha affrontato il nuovo profilo e nuovi modi di agire del professionista dell'informazione. Conseguenza di questo cambiamento di
paradigma arriva un nuovo sguardo il funzionamento dei file system, le
istituzioni e le informazioni.
Proporre il tema istituzioni, Archivi e post-Custodial Sistemi Informativi
Era , Incontro Internazionale Archivio si presenta alla realizzazione di
un progetto che mira a riunire gli specialisti nel riflesso Informazione e
ambiente dibattito. obiettivo è quello di promuovere la condivisione di
nuove sfide dei professionisti pratiche ed esperienze, nonché il dibattito
sulla recente ricerca nei settori di interesse. Gli archivisti sono stati esposti i dirigenti nelle politiche strategiche delle organizzazioni, in strutturazione di sistemi informatici e le continue sfide della professione.
Produzione di conoscenza in un contesto tecnico e accademico ha affrontato le informazioni profilo professionale e nuove competenze. Una
nuova prospettiva sulle istituzioni, e dei sistemi informativi archivistici si
presenta come una conseguenza di questo cambiamento di paradigma.
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N O R M AT I V E T E C N I C O - P RO F E S S I O NA L I
& I N T E RV E N T I P U B B L I C I
a cura di Mauro Ceci - RSPP
Corso di costruzioni,
dissesti statici e puntellamenti:
contenuti teorici e pratici nella utilissima pubblicazione dei Vigili del Fuoco
Dalla biblioteca del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco un’utile guida
pratica alle costruzioni ed ai dissesti statici.
Il documento, nato per la formazione dei Vigili del Fuoco appena assunti
e l’approfondimento per i Vigili del Fuoco qualificati, esperti e coordinatori, risulta molto interessante anche per ingegneri, architetti, geometri
e imprese: infatti, oltre a definire i comportamenti e le procedure di intervento dei VV.F., elenca contenuti teorici e pratici relativi alla scienza
e alla tecnica delle costruzioni.
La pubblicazione è corredata da numerose illustrazioni e schemi grafici
e si propone come un vero e proprio supporto didattico.
In particolare, la prima parte tratta i seguenti argomenti:
* materiali da costruzione: il legno, la pietra, i laterizi, le malte, il calcestruzzo, l’acciaio;
* azioni sulle costruzioni: pesi propri, carichi e sovraccarichi, azione del
vento, azione sismica, incendi, esplosioni ed urti;
* sollecitazioni indotte: sforzo normale, carico di punta, flessione, pressoflessione, taglio, torsione;
* edifici in muratura: caratteristiche, funzioni e tecnologia dei vari tipi;
* cemento armato precompresso: fondamenti teorici, materiali e tecnologia;
* sopraelevazione dei fabbricati;
* strutture in cemento armato;
* strutture in acciaio.
La seconda parte del corso affronta i seguenti argomenti:
* solai;
* scale;
* coperture;
* fondazioni;
* archi e volte;
* opere di sostegno;
* dissesti statici delle costruzioni;
* opere provvisionali nel soccorso tecnico urgente: puntelli, tiranti, cerchiature.
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nuove norme sulla documentazione antimafia che le imprese devono
ottenere per la partecipazione alle gare d'appalto.
Il Ministero precisa che l'applicazione delle nuove regole dipende dal
periodo in cui si conclude la fase istruttoria per il rilascio della documentazione antimafia. Se le verifiche terminano prima del 13 febbraio valgono le vecchie norme e non sono necessari documenti integrativi. Nel
caso in cui l'istruttoria si svolga a cavallo di questa data, gli atti compiuti
restano validi, ma la Prefettura li integra in base ai nuovi adempimenti
richiesti.
Relativamente alle modalità per il rilascio della documentazione antimafia, il Ministero, dopo aver sottolineato che tutto il Codice antimafia
era imperniato sullo strumento della Banca Dati Nazionale - oggi ancora
non disponibile - chiarisce che fino al momento in cui la banca dati diventerà operativa, la documentazione sarà rilasciata integralmente dalle
Prefetture, attraverso il "Ced Interforze".
Inoltre, se le Prefetture non riscontrano nessun elemento indiziario che
possa far sospettare un'infiltrazione criminale, i documenti sono rilasciati
entro 45 giorni. Al contrario, in presenza di dubbi si apre una fase di accertamento che può durare al massimo 30 giorni.
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NUOVO REGOLAMENTO SULLA
SICUREZZA NEI LL.PP. ?
QUESTO PENSIERO E’ BALZATO NELLA MENTE ALLA VISIONE DI UN UOMO SOLITARIO, ARMATO DI UNA SCOPA
E DI UN CASCHETTO, SOPRA IL CORNICIONE DELLA BASILICA DI S. ANDREA DELLE FRATTE DI ROMA:
MA NIENTE DI TUTTO QUESTO !!!
Ipotesi realistica è quella che l’Amministrazione della Basilica di
S. Andrea delle Fratte di Roma aveva l’esigenza di ripulire il cornicione della facciata della chiesa, a due passi da Piazza di Spagna.
Invece di prendere un classico “cestello” aereo, come avrebbe
fatto qualsiasi amministratore di condominio, è stato “assunto” un
“pulitore” acrobata, che armato di una sola “volgare” scopa, ha
compiuto vere e proprie evoluzioni sul cornicione, ancorato alla
facciata da due soli “anelli” infissi nella muratura.
Contratti pubblici: arrivano i chiarimenti
sulla modalità elettronica obbligatoria dal
primo gennaio 2013
Il Decreto Sviluppo bis (D.L. 179/2012) ha modificato l'articolo 11,
comma 13 del Codice dei Contratti, stabilendo che dal primo gennaio
2013 i contratti devono essere stipulati "con atto pubblico notarile informatico, ovvero, in modalità elettronica...".
L'AVCP (Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici), con la Determinazione 1/2013, ha fornito chiarimenti a Stazioni Appaltanti e operatori
economici che hanno lamentato difficoltà legate all'applicazione delle
nuove disposizioni e ha specificato i casi in cui è obbligatorio utilizzare
la modalità elettronica per la stipula dei contratti di lavori, servizi e forniture.
Secondo l'Autorità, le nuove disposizioni si applicano ai contratti pubblici
regolati dall'art.3 del Codice dei Contratti; pertanto ne sono esclusi contratti di compravendita e locazione immobiliare stipulati dalle pubbliche
amministrazioni.
Inoltre, per la scrittura privata è ancora consentita la forma cartacea.
In definitiva, la stipulazione del contratto può assumere, a seconda delle
disposizioni applicabili di caso in caso, tre diverse forme:
1. atto pubblico notarile informatico, ai sensi della legge sull'ordinamento
del notariato e degli archivi notarili;
2. forma pubblica amministrativa, con modalità elettronica secondo le
norme vigenti per ciascuna stazione appaltante, a cura dell'Ufficiale rogante dell'amministrazione aggiudicatrice;
3. scrittura privata, per la quale resta ammissibile la forma cartacea e le
forme equipollenti ammesse dall'ordinamento.
Infine, l'AVCP afferma che, come previsto anche dall'art.25 del Codice
dell'Amministrazione Digitale, la "modalità elettronica" può essere assolta anche attraverso la sola acquisizione digitale della firma autografa.
i due anelli di “ancoraggio” e
la scopa
Svolto il suo non facile “lavoro”, molto coraggiosamente si “cala”
dalla facciata della chiesa, sempre munito di scopa e caschetto,
seguendo il percorso inverso.
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Entrato in vigore il nuovo Regolamento Antimafia. I primi chiarimenti del Ministero
Il decreto legislativo 15 novembre 2012 n. 218, recante disposizioni correttive al Codice delle leggi antimafia (D.Lgs. 159/2011), prevede, tra
l'altro, l'anticipazione al 13 febbraio 2013 dell'entrata in vigore della normativa in materia di documentazione antimafia.
Con la circolare del 8 febbraio 2013 n. 11001/119/20(6), il Ministero dell'Interno ha fornito chiarimenti e prime indicazioni interpretative sulle
ANCORA PARLIAMO DI SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO?
PER QUALI CATEGORIE DI “LAVORATORI” E’ STATO ISTITUITO
IL DLGS. 81/2008? (foto Archivio CDBC)
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Centro Documentazione
Fortificazioni
Notizie dal...
DATA NEWS
Presidente: Conte Pietro Teofilatto
Direttore: Arch. Mauro Ceci
Sede sociale: Castello Teofilatto - 03010 TORRE CAJETANI (FR)
Sede legale: Via Ettore Arena, 19 - 00128 ROMA
e-mail [email protected]
LA DENUNCIA DELL'ASSOCIAZIONE SICILIANTICA
attraverso un armonioso rapporto con una
nuova utilizzazione e, nell’ambito di un più
complessivo recupero ambientale, mirati a riequilibrare i rapporti tra risorse del territorio e
modi della sua utilizzazione.
Crolla a Terrasini
una torre di avvistamento del 1500
E’ crollata a causa dell’incuria e dell’assenza
di lavori di conservazione Torre Toleda, una
torre di avvistamento costruita nel 1500 sulla
costa di Terrasini, nel Palermitano. La denuncia arriva dall’associazione SiciliAntica.
“Era una torre di deputazione, – spiega l’associazione in una nota – una delle superbe architetture costruite a partire dal XVI secolo lungo
tutto il perimetro dell’isola e dalla loro posizione, controllavano il mare e la costa. Ciò che
rimane in piedi della nostra Torre è difficile che
resista ancora a lungo”.
Quello che rimane di Torre Toleda o Paternella
o ancora Balata per via della sua posizione
nella pianura si trova sulla costa alta Terrasini.
“Il crollo definitivo, – aggiunge SiciliAntica – in
questo caso, è una questione di tempo. La situazione delle torri costiere è tragica: una lenta
ecatombe.
Un problema che investe l’intero territorio regionale: solo pochi sono i manufatti oggetto di
interventi di recupero, la maggior parte di essi
è stata consegnata di fatto all’inclemenza del
tempo che passa e all’incuria più totale”.
Secondo l’associazione culturale “devono prevedersi interventi di restauro/riuso finalizzati
alla rivitalizzazione della loro memoria storica
Lentamente e nel silenzio stiamo rischiando di
veder scomparire un altro frammento di memoria storica di questa terra”.
Notizie dal...
Centro Studi Cistercensi
Istituito il 12 luglio 1994
Presidente: Dom Federico Farina
Direttore: Arch. Mauro Ceci
se d e: Abba zi a d i Ca s a ma ri (F R) - Tel / fax 0 7 7 5 - 2 8 3 4 3 0
em a i l : cen t ro s t u d i ci s t ercen s i @ g ma i l . co m
“Postati” su...
ipotizzabili già alcuni dati provvisori, secondo
cui il luogo sembra essere stato abitato o
quantomeno utilizzato a partire dal periodo paleocristiano (V – VI secolo d.C.),“ come testimonierebbero alcuni graffiti presenti sulle
pareti dello stesso. La scoperta apre una fase
di studi per la quale non si conosce molto della
storia non solo di Otranto, ma di tutto il Salento. Lo studio di tali tracce superstiti sarebbe
quindi di enorme aiuto alla comprensione delle
dinamiche storiche ed insediative del territorio
salentino e darebbe grande impulso al comparto turistico, incentrato com’è sulla valorizzazione del patrimonio culturale ed
archeologico del luogo.
facebook
Ad Otranto torna alla
luce un ipogeo.
Ambient&Ambienti è in grado di
mostrarvi le immagini dell’ambiente scoperto il 1° febbraio nel
castello di Otranto durante dei
lavori di restauro
di Lucia Schinzano
Pubblicato il 2 febbraio 2013
Uno dei graffiti presenti nell'ambiente ipogeo
E’ una scoperta destinata ad aprire un nuovo
capitolo nella storia di Otranto e del Salento
tutto, quella avvenuta giorni fa, durante i lavori
per la valorizzazione del Castello aragonese,
che prevedono, tra le altre cose, anche scavi
archeologici nel cortile, prima di procedere al
rifacimento della pavimentazione e alla eliminazione di barriere architettoniche. Al di sotto
di una pavimentazione in cemento è stato infatti riportato alla luce un ambiente, ad oggi
solo parzialmente esplorato e per il quale sono
Uno dei graffiti presenti nell'ambiente ipogeo
Il castello Aragonese di Otranto
La natura e lo stato di conservazione dei numerosissimi graffiti rappresentati sulle pareti
della cavità artificiale scoperta ne fanno un unicum assoluto e documentano diverse fasi di
frequentazione e destinazioni d’uso: molto probabilmente nel periodo tardo-antico l’insediamento era di carattere cultuale/religioso, per
poi passare ad una fase più moderna di utilizzo, quando i sotterranei del castello vennero
adibiti a prigione (anche questa fase documentata da alcuni graffiti ben visibili, anche se privi
di valenza artistica).
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Alla visita all’ipogeo era presente l’ing. Tommaso Farenga, uno dei direttori dei lavori, che
commenta così l’esperienza: «E’ particolarmente importante e suggestivo arrivare in cantiere e scoprire che i saggi archeologici in
corso ci portano in altri mondi inesplorati. Al di
sotto di una pavimentazione in cemento, attraverso un foro di circa 60 cm, si giunge in una
cavità ricca di passato e delle glorie della civiltà. Credo che questa sia un’opportunità non
solo per aumentare le conoscenze della nostra
storia, ma anche per poter arricchire in un futuro prossimo i nostri turisti di nuovi scenari»
Uno dei graffiti presenti nell'ambiente ipogeo
La scoperta dell’ipogeo potrebbe portare ad ar-
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ricchire le numerose offerte che il castello aragonese potrà offrire, si spera già da questa primavera, a turisti, visitatori e scolaresche. Da
tale data, anche se gli scavi del cortile dovessero proseguire, è già previsto un allestimento
di protezione con lastre di cristallo verticali che
separano le piccole zone di scavo ancora in
corso; l‘appeal del luogo potrebbe poi in futuro
arricchirsi di nuove opportunità come monitor
esplicativi di cosa si è scoperto, con testi e presentazioni multimediali a cura di studiosi.
«Sarà’ un invito a fermarsi, a chiedere cosa si
è scoperto, a guardare oltre le lastre verticali,
ad altri lastroni di vetro a pavimento che ci
spingono nel sottosuolo ricco di archeologia»,
prosegue convinto Farenga, che descrive nel
castello che verrà «un cantiere che vive, poi
stanze laboratorio che ci illustrano ciò che ancora deve studiarsi e stanze allestite che illustrano ciò che si è catalogato. Il tutto
trasversalmente “tagliato” dalla tecnologia che
ci collega al Museo Archeologico di Taranto
che custodisce altri tesori di Otranto, a Lecce
o a Copertino con altri siti di custodia della nostra storia. E ancora, la tecnologia che ci riporta e ci collega agli scavi del passato, alle
collocazioni ad Otranto dei cantieri archeologici dove si sono formati tanti nostri giovani poi
divenuti valenti archeologi in Italia e all’estero».
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Uno dei graffiti presenti nell'ambiente ipogeo
Restauro
MANUALE SULLA TUTELA DEI
BENI CULTURALI ECCLESIASTICI
Martedì 26 febbraio 2013, alle ore 15:30, presso il MiBAC, il Ministro
per i Beni e le Attività Culturali, prof. Lorenzo Ornaghi, ha consegnato
al Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, Sua Em.za. Rev.ma
il Card. Gianfranco Ravasi, il “Manuale sulla tutela dei beni culturali ecclesiastici”, realizzato dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale.
consapevolezza che l’efficacia delle soluzioni proposte è da rapportare
a fattori variabili quali opportunità, possibilità di spesa, praticità, difficoltà
nell’individuare personale incaricato.
Realizzato anche in formato digitale e tradotto in francese, inglese e
spagnolo, verrà distribuito a livello mondiale in tutte le Diocesi, affinché
ne promuovano una diffusione capillare.
Il vademecum è suddiviso in 15 punti e contiene allegati in cui vengono
trattate, tra le altre, problematiche come la catalogazione del bene culturale ecclesiastico, la valutazione e la riduzione del “rischio”, la verifica
dell’inventario dei beni culturali, la vigilanza delle chiese nelle ore di
apertura e in occasione di funzioni liturgiche, la verifica del deflusso dei
fedeli, la tutela dei beni pregevoli facilmente asportabili. Inoltre, sono
state incluse utili indicazioni sia sulle necessarie modalità di comportamento in caso di furto, sia sulle principali azioni di salvaguardia dei beni
culturali dal degrado ambientale.
In particolare, si è posta l’attenzione sulla necessità di conoscere i beni
culturali custoditi nelle chiese, presupposto per qualsiasi azione di tutela. La compilazione della cosiddetta “carta d’identità” descrittiva e fotografica del bene (OBJECT ID), oltre a raggiungere questo scopo, è lo
strumento indispensabile affinché il patrimonio culturale illecitamente
sottratto possa essere rintracciato, “identificato” e recuperato.
Infine, per rendere i consigli e gli accorgimenti contenuti nel “Manuale”
ancora più incisivi e di immediata lettura, è stato predisposto un prospetto che li riassume in forma di “indicazioni pratiche”.
Redattore: RENZO DE SIMONE
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All’incontro era presente il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Gen. C.A. Leonardo Gallitelli.
L’iniziativa, che rappresenta una novità assoluta nel settore della difesa
del patrimonio culturale ecclesiastico, è il risultato della collaborazione
tra la Santa Sede e il Governo Italiano volta ad arginare il dilagante fenomeno dei danneggiamenti e saccheggi nelle chiese, così come negli
altri luoghi “speciali” del patrimonio culturale, quali monasteri, conventi
e santuari.
Sua Em.za. Rev.ma il Card. Gianfranco Ravasi aveva a suo tempo manifestato al Ministro la necessità di realizzare una guida contenente consigli e accorgimenti pratici per migliorare la tutela dei beni ecclesiastici,
formulando il desiderio che la realizzazione venisse affidata al Comando
Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, quale organo di diretta collaborazione del sig. Ministro e soprattutto in virtù del livello di “eccellenza” unanimemente riconosciuto in ambito internazionale - dello stesso Comando.
I consigli e le indicazioni sulla sicurezza delineati nella pubblicazione
non prevedono un’attuazione invasiva, ma sono modellati in base alla
peculiarità dei luoghi e alle specificità dei beni ecclesiastici. Il “Manuale”
rappresenta, per tutti coloro che sono impegnati nella missione pastorale, uno strumento di ausilio tecnico-pratico per comprendere e fronteggiare i “rischi” di aggressione al patrimonio ecclesiastico, nella
Le Mum m ie d i Roc cap elago:
una c om unit à d el ' 6 00- ' 70 0
si raccont a
di Carla Conti
Sabato 2 marzo 2013, Pavullo nel Frignano ospita una giornata di studi
storico-archeologici dedicata al territorio e alle ormai famose mummie
rinvenute a Roccapelago nel gennaio 2011.
Partendo dalla scoperta casuale avvenuta nella Chiesa della Conversione di San Paolo Apostolo, i relatori presenteranno una ricostruzione
della vita di coloro che abitarono Roccapelago tra il XVII e il XVIII secolo.
Saranno esaminate le importanti informazioni acquisite sui resti umani
dalle analisi di laboratorio mentre lo studio degli straordinari per quanto
semplici tessuti recuperati nello scavo con i corpi mummificati consentirà
una concreta riflessione su come trascorresse la vita dei membri di questa comunità.
La giornata ha l’obiettivo di far conoscere la scoperta delle mummie di
Roccapelago e le tante importanti informazioni utili a una ricostruzione
storica che da questa sono venute (e che certamente ancora verranno).
Lo stato di conservazione, la singolare zona sepolcrale in cui i corpi
sono stati trovati e la realtà che fino ad ora li ha celati e protetti, consentirà anche in futuro di poter scrivere su queste persone bellissime
DATA NEWS
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pagine di storia.
Il Presidente Livio Migliori e l’accademia “Lo Scoltenna” hanno voluto
proporre questo evento per richiamare l’interesse di cittadini e soci su
questa scoperta archeologica originale e unica, nella speranza di fornire
spunti di riflessione, perché no, anche a scrittori e poeti. Sarà presente
anche Donato Labate che ha curato la direzione scientifica degli scavi
archeologici per conto della Soprintendenza per i Beni Archeologici
dell’Emilia-Romagna.
I relatori alterneranno parti più strettamente tecnico-scientifiche, concernenti le analisi effettuate sui corpi mummificati, a momenti espositivi
più suggestivi. La studiosa Thessy Schoenholzer Nichols tratterà il tema
specifico della realizzazione dei tessuti: la mole di stoffe recuperate nel
sito di Roccapelago, benché per la maggior parte incomplete, si spiega
anche con i numerosi e fantasiosi espedienti sartoriali adottati per riadattare le camicie di un’intera vita.
Una parte dell’incontro sarà dedicata alla salute e stile di vita della comunità di Roccapelago: l’equipe del Laboratorio di Antropologia del Dipartimento di Storia e metodi per la Conservazione dei Beni Culturali
dell’Università di Bologna, diretto da Giorgio Gruppioni, incrocerà i dati
acquisiti dalle analisi con la documentazione dell’archivio parrocchiale
che getta luce su alcuni momenti di vita vissuta, grazie alle importanti
annotazioni dei curati.
La giornata di studi sarà animata dalla recitazione di brani tratti dai registri parrocchiali di Roccapelago e da una serie di proiezioni video che
aiuteranno a comprendere meglio la struttura sociale, il modo di pensare
e persino la componente emotiva degli abitanti di questo piccolo borgo
dell’Appennino modenese.
L’iniziativa, nata da un'idea dell'antropologa Vania Milani in collaborazione con l’Accademia "Lo Scoltenna", è aperta a tutti.
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alla fine del XIV secolo si ribellò al dominio agli Estensi.
Sul finire del Cinquecento, quando ormai il complesso militare era in disuso, una parte della rocca fu riadattata per realizzare una chiesa parrocchiale che raggiunse la massima giurisdizione territoriale nel XVII
secolo.
Dal 2008 il complesso è stato oggetto di un importante lavoro di restauro
architettonico. I lavori sono stati preceduti da controlli archeologici condotti sul campo dall’archeologa Barbara Vernia e dagli antropologi Vania
Milani e Mirko Taversari, sotto la direzione scientifica degli archeologi
Donato Labate, Luigi Malnati e Luca Mercuri della Soprintendenza per
i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna.
Oltre al recupero di due vani del castello medievale e di sette tombe
con sepolture multiple, gli scavi archeologici hanno indagato un ambiente voltato interrato che in origine era pertinente alla rocca ma che
dopo la costruzione della chiesa fu trasformato prima in cripta cimiteriale
(con sepoltura nel sottosuolo) e poi in fossa comune (con deposizioni
multiple sopraterra). Questa fossa è stata probabilmente chiusa alla
metà dell’Ottocento, sigillando per sempre una miniera di informazioni
sulla piccola comunità di Roccapelago.
L’ambiente ha restituito complessivamente circa 281 sepolture fra infanti, bambini e adulti, molti dei quali mummificati naturalmente grazie
al microclima creatosi all’interno della cripta, favorito da due aperture
sulla parete est.
Il ritrovamento di questi resti umani è di enorme interesse scientifico.
Mummie di questo genere forniscono molte informazioni sulle vicende
umane di individui vissuti nel passato, consentendo spesso di ricostruirne l’aspetto somatico, il sesso, l’età di morte, fino all’identità genetica attraverso l’esame del DNA estratto dai resti.
Lo studio degli scheletri dà indicazioni sulla dieta, altri fattori riconducibili
a malattie, stati carenziali, attività fisica svolta o eventi traumatici che
hanno colpito il soggetto nel corso della sua esistenza. Le prime osservazioni sui materiali osteoarcheologici di Roccapelago hanno fornito dati
di grande interesse, anche in riferimento alle particolari condizioni ambientali, di vita, sussistenza e isolamento geografico in cui è vissuta per
secoli questa piccola comunità.
Al termine degli studi, alcuni resti mummificati resteranno esposti nel
luogo del rinvenimento (dunque nella cripta della chiesa) mentre la maggior parte delle salme troverà degna sepoltura nel cimitero di Roccapelago.
Informazioni Evento:
02 marzo 2013
Pavullo nel Frignano, Sala Consiliare della Comunità Montana
Orario: inizio ore 16 - Telefono: 3407108269
E-mail: [email protected]
Sito web: http://www.archeobologna.beniculturali.it
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Scicli, si restaura la chiesa di San Matteo
GIORNALE DI SICILIA.it 20/02/2013 di PINELLA DRAGO
intervengono: Livio Migliori, Presidente dell’Accademia “Lo Scoltenna”
e Donato Labate, Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’EmiliaRomagna
Relatori: Vania Milani e Mirko Traversari, archeoantropologi,
Thessy Schoenholzer Nichols, studiosa del costume
Letture di Maria Grazia Biondi
Coreografia di Annarosa Biondi
Fotografie di Donato Labate, Vania Milani, Thessy Schoenholzer Nichols, Massimo Tramontano, Mirko Traversari, Barbara Vernia
Promotori: Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna,
Accademia “Lo Scoltenna”, Università di Bologna Laboratorio di antropologia , Parrocchia di Roccapelago, Associazione Pro-Rocca e Comune di Pievepelago
Per informazioni: Accademia “Lo Scoltenna”
Presidente: Livio Migliori, cell. 340 7108269, fax 0536 72025 - www.scoltenna.org
La Chiesa della Conversione di S. Paolo Apostolo, a Roccapelago,
sorge su uno sperone roccioso elevato, con una sola via d’accesso, che
fu sfruttato tra il 1370 e il 1400 per insediarvi una fortezza presidiata da
Obizzo da Montegarullo, uno dei più potenti signori del Frignano, che
Avviati i lavori di restauro della chiesa di San Matteo, sita sul colle omonimo che sovrasta il centro abitato di Scicli. Nella “primavera del restauro” che va avanti da qualche anno nella cittadina barocca, la chiesa
di San Matteo ha trovato l'assist giusto per un'opera di sistemazione
che dovrebbe portare ad un suo utilizzo per fini culturali. La somma che
si sta spendendo è di un milione e 300 mila euro. Un intervento di tale
portata, che dovrebbe essere ultimato nei prossimi mesi, permetterà di
rendere fruibile al pubblico anche l'interno della chiesa la quale, nei decenni passati, è stata già sottoposta ad un primo stralcio di lavori di
messa in sicurezza e restauro con la realizzazione del tetto di copertura
del tempio e l'installazione di un grande cancello in ferro per evitare che
l'interno dell'antica basilica diventi un bivacco diurno e notturno. L'esigenza di intervenire sul tempio risale a tantissimi anni fa: l'idea di destinarlo a centro culturale e comunque a luogo per conferenze, concerti e
manifestazioni artistiche è stata accarezzata da tutte le amministrazioni
comunali che si sono succedute nella guida della città. S'è pensato sempre di creare degli spazi analoghi a quelli che sono stati create nel dirimpettaio ex convento della Croce; in alcune occasioni davanti al
sagrato si sono tenuti dei concerti e delle esibizioni artistiche raccogliendo il consenso dei partecipanti. Occasioni che si potranno ripetere
a conclusione delle opere di consolidamento e di messa in sicurezza
attualmente in corso.
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- Febbraio 2013
MOSTRE, CONVEGNI & MUSEI
LE GIORNATE DEI MUSEI ECCLESIASTICI
Più di 1000 in Italia, vogliono farsi conoscere
ed apprezzare
ma che, con l'appoggio della CEI, l'Associazione intende raggiungere
con forza ancora maggiore per contribuire all'istituzione, valorizzazione
e conservazione dei musei religiosi esistenti in Italia e per farli uscire da
quella sorta di isolamento che li ha resi, per così dire, 'invisibili' al proprio
potenziale pubblico.
La riorganizzazione di AMEI in questi anni è passata attraverso una
serie di azioni: dall'incentivazione del coordinamento regionale, alla riprogettazione del sito web inteso come aggregatore di contenuti, erogatore di servizi e consulenze, centro vitale di una rete in grado di
sviluppare progetti e attrarre nuovi utenti. AMEI ha inoltre promosso iniziative di formazione; ha organizzato convegni biennali per favorire la
condivisione di buone pratiche e indicare le linee guida utili allo svolgimento delle attività museali.
Informazioni Evento:
Dal 2 marzo 2013 al 3 marzo 2013 - Tel. 0289421797
E-mail: [email protected]
Sito web: http://www.amei.biz http://
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Sono i "Musei cancellati", nonostante siano regolarmente aperti al pubblico, siano davvero tanti (più di mille), ricchissimi per patrimonio e per
attività e siano ospitati in luoghi e monumenti tra i più belli delle città italiane.
I "Musei cancellati" sono quelli che vanno sotto l'aggettivo di "Ecclesiastici", ovvero Musei Diocesani, di Cattedrali, Chiese, Confraternite disseminati lungo l'intera Penisola, da nord a sud, isole comprese; un
immenso patrimonio che ai più è del tutto ignoto, scarsamente segnalato
dalle guide turistiche delle città, "snobbato" da un certo ambiente culturale, soffocato da un'immagine di polverosità e noia che è assolutamente lontana dalla realtà di queste istituzioni.
L'AMEI - Associazione Musei Ecclesiastici Italiani ha deciso di farlo scoprire a tutti, aprendo gratuitamente le porte dei più di 200 Musei Ecclesiastici già aderenti all'Associazione (senza per altro escludere
dall'iniziativa i Musei non ancora iscritti) in una due giorni di visite guidate, attività, incontri, musica. L'appuntamento con le Giornate dei
musei ecclesiastici è, in tutta Italia, per il 2 e 3 marzo. Musei aderenti
ed iniziative si possono trovare sul sito dell'Associazione: www.amei.biz
Le Giornate dei Musei Ecclesiastici non sono che una delle tante iniziative che l'AMEI ha messo in cantiere per il 2013, anno che, negli obiettivi
dell'AMEI, è quello della "emersione" dei Musei Ecclesiastici: da Musei
"cancellati" a musei sempre più aperti, attivi e protagonisti.
Molti hanno, ad esempio, aderito a quello che è il primo Progetto di rete
intorno a un tema scelto a livello nazionale. Per il 2013 lo spunto è stato
offerto dalle Celebrazioni per l'anniversario dell'Editto di Costantino che
hanno suggerito un percorso progettuale condiviso, ispirato al tema costantiniano nel suo significato originario, e alle sue conseguenze per la
storia del Cristianesimo, anche in relazione alla contemporaneità.
Tra le iniziative già programmate si segnala la mostra 313 d.C. l'editto
della tolleranza e il cristianesimo imperiale, organizzata dal Museo Diocesano di Milano, un evento espositivo di rilievo internazionale, che sta
già suscitando un forte interesse da parte del pubblico, della critica e
dei mass media. Ma, accanto all'eccellenza delle opere in mostra, esiste
un'eccellenza diffusa sul territorio, di cui l'iniziativa presentata da AMEI
intende dar conto. Al fine di valorizzare il patrimonio dei musei ecclesiastici e la capacità di progettare insieme, AMEI ha proposto ai musei
ecclesiastici associati di aderire alle celebrazioni costantiniane sviluppando in chiave progettuale temi quali "l'epoca costantiniana e le relative
testimonianze nella propria istituzione e/o diocesi", "la nascita del cristianesimo nelle diverse aree di competenza: dalla persecuzione alla
tolleranza religiosa. Documenti e monumenti", "Elena e le reliquie della
vera croce", il " signum " crucis e le sue declinazioni, tra passato e contemporaneità" e "Tolleranza e dialogo interculturale e interreligioso".
Sono già oltre 70 i musei ecclesiastici italiani, distribuiti su tutto il territorio nazionale, dalla Valle D'Aosta fino alla Sicilia, ad aver aderito al
progetto proponendo iniziative diversamente articolate, che si svolgeranno in un arco di tempo compreso tra dicembre 2012 e dicembre
2013: mostre, particolari percorsi di visita al Museo o a beni ecclesiastici
del territorio legati alla nascita del Cristianesimo, attivazioni di postazioni
multimediali o altri strumenti ICT per favorire l'interpretazione del patrimonio materiale e immateriale delle collezioni e il rapporto con il territorio sui temi dell'iniziativa; esposizione dossier di una o più opere e/o
reperti collegati al tema costantiniano, in precedenza non inseriti nel
percorso permanente; produzione di opere d'arte contemporanea o approfondimenti dedicati (conferenze, seminari, laboratori.).
Decine di iniziative diverse, spesso molto originali, per scoprire opere e
monumenti dei primordi della Chiesa, con la volontà di coinvolgere tutti,
credenti o non credenti, cristiani e non.
Accanto agli obiettivi per il 2013, l'Associazione Musei Ecclesiastici Italiani si è posta traguardi a medio termine. E in particolare lo sviluppo e
il consolidamento del senso di appartenenza a una medesima comunità
museale, non solo da parte delle istituzioni associate ma, auspicabilmente, anche da parte di altri musei ecclesiastici interessati a lavorare
in un'ottica di rete.
E' un obiettivo di qualità e di relazione che in buona parte è già stato
perseguito in questi primissimi anni di attività dell'AMEI (sorta nel 1996)
Ferrara. Quarta conferenza del ciclo
“Il mondo degli Etruschi” al Museo Archeologico
Nazionale
Giovedì 7 marzo 2013, ore 16
Città d’Etruria: l’Etruria “propria”
conferenza di Valentino Nizzo
Archeologo della Soprintendenza Beni Archeologici
Emilia-Romagna
Museo Archeologico Nazionale di Ferrara
Via XX Settembre 122
info 0532 66299
Con il termine “Etruria propria” viene indicata quella parte dell’Italia centrale in cui la civiltà Etrusca si manifestò nelle forme più note ed eclatanti.
La conferenza dell’archeologo Valentino Nizzo passa in rassegna le città
etrusche di Veio, Cerveteri, Tarquinia, Vulci, Vetulonia e Populonia, e la
stessa Roma, in un percorso che, seppur parziale, ci fa conoscere alcune delle più celebri vestigia della Civiltà Etrusca, oggi ammirate in
tutto il mondo.
La conferenza di Nizzo rientra nel ciclo di incontri dedicati a “il mondo
degli Etruschi” in programma al Museo Archeologico Nazionale di Ferrara fino al 16 maggio.
Per dieci giovedì, gli archeologi della Soprintendenza Valentino Nizzo,
Mario Cesarano, Paola Desantis, Caterina Cornelio e Simona Carosi,
oltre al Soprintendente Filippo Maria Gambari, provano a sfatare qualche “mito” e svelare qualche presunto “mistero”, senza nulla togliere al
fascino che avvolge da secoli una delle Civiltà più importanti dell’Italia
preromana. Un modo per fare il punto sulle tante questioni in apparenza
ancora irrisolte, dall'enigma della lingua al falso problema della loro origine, cercando al tempo stesso di capire, con l’aiuto della documentazione archeologica, perché nel corso dei secoli tanti autori antichi e
moderni abbiano voluto attribuire a questo popolo caratteristiche peculiari e spesso contrastanti, con intenti che, lungi dall'essere storici e descrittivi, si sono poi rivelati talvolta fuorvianti se non proprio
ideologicamente orientati
Ecco il calendario dei prossimi incontri
Giovedì 21 marzo 2013, ore 16
Etruria fuori d’Etruria: il caso della Campania
Mario Cesarano, Archeologo Soprintendenza Beni Archeologici Emilia-Romagna
Le fonti letterarie e le evidenze archeologiche testimoniano la presenza
degli Etruschi anche fuori dai confini dell’Etruria. In Campania le genti
etrusche hanno giocato un ruolo comprimario non solo con i Greci, sta-
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- Febbraio 2013
bilitisi nel Golfo di Napoli a partire dall’VIII sec.
a.C., ma anche con le genti indigene, gli Ausoni delle fonti letterarie. L’archeologo Mario
Cesarano illustra come questo scambio interetnico abbia dato un contributo rilevante alla
stessa formazione della cultura etrusca.
Giovedì 4 aprile 2013, ore 16
L’Etruria padana: Spina
Caterina Cornelio, Archeologa Soprintendenza Beni Archeologici Emilia-Romagna
Una porta dell’Etruria padana verso la Grecia
e l’oriente, una città cosmopolita tra Po e Adriatico, punto d’incontro di uomini e merci.
Tutto questo è stata Spina, la città portuale
etrusca sorta negli ultimi decenni del VI secolo
a.C. alla confluenza tra un fiume appenninico
e un ramo del Po, a breve distanza dal mare.
Il Direttore del Museo Archeologico Nazionale
di Ferrara, Caterina Cornelio, illustra le caratteristiche di questo porto “vissuto” fino alla
metà circa del III secolo a.C., un centro tanto
ricco e importante da avere un donario presso
il tempio di Apollo a Delfi. Una città dove il “vivere alla greca” si è a lungo contemperato con
il costume etrusco, divenuto prevalente
nell’ultima fase della sua esistenza.
Giovedì 11 aprile 2013, ore 16
Marzabotto etrusca: obiettivo sulla
città alla luce delle più recenti scoperte
Paola Desantis, Archeologa Soprintendenza
Beni Archeologici Emilia-Romagna
Ciò che fa di Marzabotto una testimonianza
unica nell’ambito della civiltà etrusca è la straordinaria conservazione dell’originale impianto
della città, scandito da ampie strade che si incrociano ortogonalmente suddividendo in
modo regolare lo spazio della città, orientato
sui canoni dell’etrusca disciplina.
Dai resti delle abitazioni distribuite sul vasto
pianoro alle costruzioni sacre sulla soprastante
altura di Misanello, vera e propria acropoli della
città, fino alle due aree funerarie immediatamente fuori dalla città dei vivi, passeggiare
nell’area archeologica di Marzabotto significa
viaggiare a ritroso per più di 25 secoli.
Il direttore del Museo Nazionale Etrusco di
Marzabotto, Paola Desantis, fa il punto su una
ricerca tutt’altro che esaurita come dimostrano
i clamorosi risultati degli scavi più recenti che
hanno individuato un tempio dedicato a Tinia,
un nuovo santuario (cosiddetto della Terza
Stipe) e nuove aree civili, e indotto a nuove
ipotesi sulla porta settentrionale della città.
Giovedì 18 aprile 2013, ore 16
Oltre l’immagine: vasi a figure rosse
tra Atene e Spina
Mario Cesarano, Archeologo Soprintendenza
Beni Archeologici Emilia-Romagna
Le necropoli di Spina hanno restituito una
quantità enorme di vasi attici a figure rosse.
Queste raffigurazioni che, al pari di un testo letterario, raccontano miti e storie leggendarie,
sono anche i segni di un codice da decifrare.
L’archeologo Mario Cesarano spiega come
quei miti e quelle storie siano rappresentativi
dei valori sociali e politici che facevano da
sfondo alla vita quotidiana di quelle genti che
si servivano di quei vasi e delle loro immagini,
dagli Ateniesi agli Etruschi di Spina.
Giovedì 9 maggio 2013, ore 16
La donna in Etruria: forme e sostanza
del ruolo femminile dall’archeologia
Simona Carosi, Archeologa Soprintendenza
Beni Archeologici Emilia-Romagna
Attraverso lo studio degli oggetti tipici del
mondo femminile (“le forme”) l'archeologia
consente di ricostruire, almeno in parte, la “sostanza” del ruolo della donna nel mondo etrusco-italico, sia sotto il profilo socio-culturale,
che religioso e politico.
L’archeologa Simona Carosi passa in rassegna sia i contesti dell’Etruria vera che le testimonianze, ricche di valenze, dell’Etruria
Padana, tracciando un quadro generale dell’universo “in rosa” del mondo etrusco fatto di
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vita domestica e cittadina, integrazione o isolamento, predominio o minoranza.
Giovedì 16 maggio 2013, ore 16
L’eredità dell’alfabeto etrusco: da Golasecca alle Rune
Filippo Maria Gambari, Soprintendente per i
Beni Archeologici Emilia-Romagna
Primi tra tutti i popoli celtici a evolversi verso la
scrittura, i portatori della cultura di Golasecca
adattano fin dal VII secolo a.C. l'alfabeto etrusco per scrivere nella propria lingua.
L'alfabeto moderno, con consonanti e vocali,
non sillabico, arriva così in modo precoce nel
centro dell'Europa, solo un secolo dopo l'adozione da parte degli Etruschi delle lettere greche e circa due secoli dopo l'adattamento alla
lingua dei Greci delle lettere fenicie.
Trasmettendosi e rafforzandosi durante l'età
del Ferro presso i popoli celtici della Cisalpina
occidentale, a partire dal II secolo a.C. questa
modalità scrittoria (alternativa all'alfabeto latino) si diffonde su bastoncini di legno di faggio
nel mondo germanico, in particolare in ambito
sacro e magico. È così che nascono le rune.
Definite nelle forme a partire dal II sec. d.C., si
diffonderanno fino alla Scandinavia e saranno
usate fino all'avanzato Medioevo.
Il Soprintendente per i Beni Archeologici
dell’Emilia-Romagna, Filippo Maria Gambari,
illustra come, attraverso i Celti cisalpini, la scrittura etrusca possa essere considerata la prima
forma diffusa di alfabetizzazione dell'Europa
barbarica.
Le lezioni, aperte a tutti, puntano in particolare
al mondo della scuola; è anche previsto, a richiesta, il rilascio di un attestato di partecipazione.
Le conferenze sono gratuite; l’ingresso al
Museo costa euro 5,00 (gratuito per gli under
18, gli over 65, studenti e docenti delle facoltà
umanistiche, di architettura e delle Accademie
di Belle Arti, previa esibizione del tesserino, ridotto a euro 3,00 per i giovani tra i 18 e i 25
anni).
L’evento è promosso dalla Soprintendenza per
i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna; coordinamento scientifico e organizzazione a cura
di Valentino Nizzo, Archeologo del Museo Archeologico Nazionale di Ferrara
Informazioni e aggiornamenti sui siti
www.archeobologna.beniculturali.it
w w w. a r c h e o f e r r a r a . b e n i c u l t u r a l i . i t
sezione.news’
o telefonando al numero 0532 66299
Comunicato a cura di Carla Conti (OdG 83183)
Rapporti con i Media della Soprintendenza per
i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna
Via Belle Arti n. 52 - 40126 Bologna (Italy)
tel. (+39) 051.223773 - 051.220675 051.224402 (interno 138) - fax (+39)
051.227170
www.archeobologna.beniculturali.it/
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Medusa tra luce ed emozione una mostra dossier
multisensoriale intorno allo
straordinario marmo di
Gian Lorenzo Bernini
La Pinacoteca Civica di Ancona apre al pubblico i suoi nuovi spazi con l'inedita esposizione, che porta nel capoluogo marchigiano lo
splendido Busto di Medusa, una delle sculture
più affascinanti di Gian Lorenzo Bernini artistasimbolo del Barocco. Il percorso espositivo si
sviluppa attorno alla celebre opera, ripercorrendo, attraverso un ricco apparato illustrativo
e didattico, la storia della passione tra Gian Lorenzo Bernini e la nobildonna Costanza Piccolomini Bonarelli, moglie dello scultore Matteo
Bonarelli, collaboratore di Bernini in San Pietro
e dalla quale discenderà una progenie anconetana. La grande passione che legava i due
amanti rischiò di trasformarsi in tragedia
quando Bernini scoprì che Costanza concedeva le sue attenzioni anche al fratello Luigi e
solo l'intervento papale poté evitare il peggio.
Di questa vicenda rimane traccia in una coppia
di opere realizzate dall'artista con le sembianze dell'amata: il Busto di Costanza Bonarelli, custodito al Museo del Bargello di Firenze,
e il Busto di Medusa, che raffigura
Costanza/Medusa colta nell'attimo dell'inattesa
metamorfosi, in una straordinaria resa emotiva
del tragico avvenimento.
Informazioni Evento:
Dal 24 febbraio 2013 al 28 aprile 2013
Costo del biglietto: € 3,00; Riduzioni: € 2,00;
Per informazioni 071 2225041
Prenotazione: Telefono 071 2225041
Ancona, Pinacoteca Civica “F. Podesti” - Palazzo Bosdari
Orario: mar/ven 16,00 - 19,00; sab/dom 10,0013,00 e 16,00-19,00
Telefono: 071 2225041 - Fax: 071 2225048
E-mail: [email protected]
Sito web: http://www.anconacultura.it http://
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A Siena, siglato un
importante accordo tra
Fondazione Musei Senesi e
ARCUS Spa
Il museo “esce dal museo”. E’ questo il principale obiettivo che sta alla base dell’accordo siglato il 21 febbraio 2013, tra Fondazione Musei
Senesi e ARCUS Spa, la Società per lo sviluppo dell'arte, della cultura e dello spettacolo,
istituita dal Ministro per i Beni e le Attività Culturali.
Ettore Pietrabissa, direttore generale di
ARCUS SPA e Gianni Resti, presidente della
Fondazione Musei Senesi, hanno firmato oggi
la convenzione per la realizzazione del progetto innovativo dal titolo “Visita il Museo e Vivi
il Territorio. Progetti di Musealizzazione Evoluta nelle Terre di Siena”.
L’obiettivo è valorizzare il sistema culturale senese favorendo il passaggio da “un territorio
d’arte” ad “un territorio di cultura” attraverso
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una serie di interventi infrastrutturali che creino
maggiori sinergie tra musei, insistenze monumentali ed archeologiche disseminate sul territorio.
L’idea è quella di consentire al museo di
“uscire dal museo”, così che il cittadino possa
riscoprire le proprie radici e sentire più forte il
senso di appartenenza al proprio territorio e il
visitatore possa vivere un’esperienza territoriale nuova e più completa che gli permetta di
avvicinarsi in modo più consapevole ai contesti
e alle comunità locali.
Nello specifico sono tre le azioni guida che propone l’accordo tra Fondazione Musei senesi
ed ARCUS Spa, che vanno ad interessare
aree diverse.
In primo luogo ottimizzare l’offerta museale:
tale azione è volta alla realizzazione di poli museali territoriali e si svolgerà in contesti cittadini
(Colle Val d’Elsa, Abbadia San Salvatore).
Sarà il presupposto per integrare le funzioni dei
costituendi poli con la valorizzazione dei centri
storici di riferimento, tramite percorsi tematici
supportati da strumenti come audio-video
guide e sistemi di segnaletica integrata.
Il secondo punto riguarda progetti volti alla musealizzazione di alcune delle maggiori insistenze monumentali o archeologiche del
territorio, tramite interventi di consolidamento
strutturale finalizzati a consentire l’accessibilità
e la corretta fruizione, grazie anche a un servizio educativo di base e un’adeguata segnaletica multilingua. Un museo diffuso su base
territoriale, un vero e proprio meta-museo, connesso ai musei tradizionali del territorio di cui
è parte integrate (San Gimignano, Poggibonsi,
Rapolano Terme, Chiusi).
Al terzo punto gli interventi di restauro: l’obiettivo è quello di realizzare servizi che consentano il raggiungimento di economie di scala.
Inoltre l’intento è quello di formare figure specializzate capaci di rendere economicamente
autosufficienti le attività di Fondazione Musei
Senesi nel campo del restauro archeologico
anche grazie al completamento di un centro di
alta formazione che vede la collaborazione tra
FMS, Università degli Studi di Siena e Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana
(Chianciano Terme).
Questi nel dettaglio i progetti
“MUSEO SAN PIETRO CITTÀ LABORATORIO DI CULTURE” - COMUNE DI COLLE DI
VAL D’ELSA
L’ambizioso progetto dell’Amministrazione Comunale di Colle e della Fondazione Musei Senesi è quello di trasformare il complesso dell’ex
Conservatorio di San Pietro in un Polo Museale di rilevanza regionale e nazionale. Il recupero e la disponibilità dei monumentali spazi
dell’intero edificio, che si estendono dall’annessa Chiesa di San Pietro, fino al torrione attiguo alla Porta, permetteranno di trasferire in
un unico complesso museale le collezioni del
Museo d’Arte Sacra, le Civiche Raccolte, la donazione Walter Fusi e la donazione Romano
Bilenchi. Così l’ex Conservatorio diventerà a
tutti gli effetti un centro culturale polivalente, in
grado di rappresentare la storia del territorio e
della città dalle origini ai giorni nostri.
Accanto ai reperti e alle testimonianze delle arti
maggiori e minori, laiche e religiose, ampi
spazi saranno dedicati ad eventi e manifestazioni oltre che alla promozione delle eccellenze
dell’artigianato del territorio. Inoltre i bellissimi
chiostri, il romantico giardino e alcune sale monumentali, potrebbero essere straordinari contesti scenografici per le espressioni più varie
delle arti visive e performative di oggi.
“RESTAURO MURA CASTELLANE E SISTEMAZIONE PASSEGGIATA PANORAMICA” - COMUNE DI SAN GIMIGNANO
L’intervento punta alla valorizzazione della
passeggiata intorno alle mura cittadine restituite alla comunità grazie ad un importante intervento di consolidamento dell’area su cui
esse insistono e di restauro.
Il progetto prevede dunque di intervenire sia direttamente su parte del patrimonio culturale
della città di San Gimignano attraverso il recu-
pero e la valorizzazione della mura Castellane,
sia attraverso il ripristino di itinerari e di antiche
strade che collegano i siti oggetto di intervento,
favorendo così un turismo sostenibile.
“RECUPERO E VALORIZZAZIONE DELL’AREA DEL PARCO ARCHEOLOGICO E
TECNOLOGICO DELLA FORTEZZA DI POGGIO IMPERIALE E DELLA SUA PORTA DI
ACCESSO” - COMUNE DI POGGIBONSI
L’intervento, prevede, oltre che alla fase di recupero e studio archeologico dell’area, la fruibilità e musealizzazione del sito grazie ad una
nuova realizzazione di archeologia sperimentale, che rappresenterà una ulteriore offerta turistico-culturale territoriale. In particolare verrà
realizzato e reso disponibile al pubblico l’Archeodromo di Poggio Imperiale, la ricostruzione di un villaggio medievale che permetterà
ai visitatori di realizzare un’esperienza unica:
un salto nel tempo capace di raccontare la vita
quotidiana di Poggio Bonizio, l’antica Poggibonsi, nel IX secolo dopo Cristo.
MUSEALIZZAZIONE DEL PERCORSO STORICO ALLE ORIGINIDELLA COMUNITÀ RAPOLANESE “DAL GRANDUCATO AGLI
ETRUSCHI ” - COMUNE DI RAPOLANO
TERME
Il progetto si pone come obiettivo la valorizzazione di questo percorso storico che porta la
comunità dall’Ombrone a Rapolano Terme, nel
tratto della viabilità più remota trasversale alla
penisola sino a incrociarsi e poi dissolversi in
quella verticale verso Roma (dalla Cassia alla
Francigena).
Tale processo è iniziato nei primi decenni del
secolo scorso, ha visto investimenti privati e
pubblici quali: il recupero e l’ammodernamento
delle attività termali; il restauro della Pieve di
San Vittore; gli scavi archeologici di Campo
Muri.
Si tratta ora di dare organicità a tali interventi,
attraverso un piano-progetto unitario incentrato
sul restauro paesaggistico e il ripristino del percorso fisico della viabilità, che li ha generati e
che consenta una nuova fruizione degli stessi.
Il percorso restaurato e ripristinato, consentirà
un viaggio storico temporale sino ai segni delle
origini remote visitabili nell’area archeologica
di Campo Muri dove si completerà il processo
di musealizzazione.
“RECUPERO E VALORIZZAZIONE DELL’AREA DELLA DOMUS ROMANA DI VIA
LONGOBARDI- 1°STRALCIO” - COMUNE DI
CHIUSI
Il progetto vuole valorizzare l’area archeologica attraverso ulteriori fasi di completamento
degli scavi di alcuni settori della domus i quali
saranno successivamente protetti con coperture in metallo e legno. Si prevede inoltre la
creazione di un percorso di visita, tramite l’inserimento di strumenti di pannellistica e segnaletica parlate, per consentire la fruibilità
turistica-culturale dell’area archeologica dell’importante ritrovamento della Domus Romana attualmente ancora in fase di scavo e
studio.
“MUSEO CIVICO ARCHEOLOGICO: RIPRISTINO DELL’ANNESSO DI VILLA SIMONESCHI
PER
L’AMPLIAMENTO
DI
FUNZIONALITÀ DEL CENTRO PROVINCIALE DI RESTAURO” - COMUNE DI
CHIANCIANO TERME
Le attività previste riguardano la selezione,
l’acquisto e l’istallazione degli arredi funzionali
alle funzioni educative e di restauro previste
per Villa Simoneschi che, dopo un impegnativo
intervento di consolidamento e di restauro, tornerà alla comunità per diventare un importante
centro di alta formazione. Grazie all’adiacente
Museo Civico Archeologico e al suo importantissimo laboratorio di restauro, la villa ospiterà
– in virtù dell’intervento - il neonato Master di
primo livello in Restauro per i Beni Archeologici
realizzato in collaborazione con l’Università
degli Studi di Siena, la Soprintendenza Archeologica della Toscana e la Fondazione Musei
Senesi.
“PROGETTO DI ALLESTIMENTO MUSEOGRAFICO E DI ARREDO DEL MUSEO MINE-
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- Febbraio 2013
RARIO DELL’EX OFFICINA MECCANICA
DEL PARCO MUSEO DELLA MINIERA DI
ABBADIA SAN SALVATORE” - UNIONE DEI
COMUNI AMIATA VAL D’ORCIA
II progetto prevede una revisione del polo museale cittadino che porterà alla realizzazione di
una nuova area museali - interamente tecnologica, interattiva e sperimentale - all'interno
della ex Officina Meccanica, dove saranno attivate nuove sezioni tematiche espositive dedicate alla storia e alle caratteristiche del
territorio amiatino in generale, oltre che dell’attività estrattiva. Il museo preesistente sarà
sempre più orientato alla funzione di Centro
Studi e di Documentazione, all'interno dell'edificio della Torre dell'Orologio, dove rimarranno
le collezioni storiche, gli archivi della Società
Mineraria ex proprietaria delle miniere dell'Amiata, la biblioteca del museo, il laboratorio
didattico e gli uffici della direzione del museo.
Il nuovo percorso permetterà quindi di dare
nuova funzionalità e di esprimere tutte le potenzialità dei percorsi “in galleria”, tanto amati
dal pubblico, e, in futuro, all'interno delle strutture dell'impianto metallurgico a seguito della
bonifica.
Con la firma dell’accordo, Arcus Spa metterà
a disposizione di Fondazione Musei Senesi
ben 500.000,00 euro - finanziati con D.I. del 13
/12/2010 relativo al programma degli interventi
presentati sul bando Arcus 2010 - che andranno a cofinanziare finanziamenti regionali
e locali. Il progetto è stato realizzato con i Comuni di Abbadia San Salvatore, Chianciano
Terme, Chiusi, Colle Val d’Elsa, Poggibonsi,
Rapolano Terme, San Gimignano e la collaborazione della Provincia di Siena e di APEA Srl
– Agenzia provinciale per l’energia l’ambiente
e lo sviluppo sostenibile.
Fonte dati:
Ufficio Stampa, Agenzia Freelance per Fondazione Musei Senesi
[email protected]; www.agfreelance.it
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Il Concerto e la Bella di Palazzo Pitti, la Flora
degli Uffizi, la Pala Gozzi di Ancona, la Danae
di Capodimonte, il Carlo V con il cane e l'Autoritratto del Prado o lo Scorticamento di Marsia
di Kromeriz sono solo alcune delle opere più
conosciute di Tiziano (Pieve di Cadore 1485
circa - Venezia 1576) che saranno esposte alle
Scuderie del Quirinale. Una mostra concepita
per concludere idealmente l'ampio progetto di
rilettura della pittura veneziana e di riflessione
sul ruolo cardine che essa avuto nel rinnovamento della cultura italiana ed europea. Un
percorso che le Scuderie del Quirinale hanno
sviluppato analizzando l'opera dei protagonisti
della rivoluzione pittorica moderna - da Antonello da Messina a Giovanni Bellini, da Lorenzo Lotto a Tintoretto - di cui Tiziano è
testimonianza finale e altissima quale artista
europeo per eccellenza.
Visitando la mostra sarà possibile ripercorrere
i tratti salienti dell'inarrestabile ascesa del
grande artista italiano: dagli esordi veneziani
in seno alle botteghe di Giovanni Bellini e Giorgione all'autonomia acquisita con le grandi tele
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- Febbraio 2013
per i dogi, gli Este e i Della Rovere fino ad arrivare alle committenze imperiali di Carlo V e
poi del figlio Filippo II. Decennio per decennio,
l'intera carriera di Tiziano sarà rappresentata
al massimo livello sottolineando il magistrale
senso del colore e l'evoluzione di una pennellata capace di travalicare i limiti dell'immaginario pittorico. Attraverso confronti iconografici tra i molti, emblematico, quello tra la Crocifissione della chiesa dei domenicani di Ancona,
il Crocifisso dell'Escorial di Madrid e il frammento di Crocifissione oggi alla Pinacoteca
Nazionale di Bologna - il pubblico potrà percepire direttamente la novità d'impostazione e la
grammatica compositiva del Maestro, in una
mostra attenta a narrarne non solo la fondamentale dimensione di pittore religioso ma
anche la complessa attività di ritrattista della
nobiltà del tempo. Una mostra ideata - grazie
al sostegno e ai prestiti delle massime istituzioni museali italiane e straniere - per far comprendere al grande pubblico l'eccezionalità di
un Tiziano capace di accordare "la grandezza
e terribilità di Michel Agnolo, la piacevolezza e
venustà di Raffaello, et il colorito proprio della
Natura", secondo l'immagine del poligrafo contemporaneo Ludovico Dolce, suo grande estimatore.
Ad accompagnare il percorso espositivo, gli
esiti dell'ampia campagna di analisi scientifiche
che ha interessato gran parte della produzione
dell'artista. Compiuta dal Centro di Ateneo di
Arti Visive dell'Università degli Studi di Bergamo, la campagna ha offerto risultati di assoluto rilievo per riuscire a definire i rapporti tra
opere autografe e opere di bottega e per documentare compiutamente l'evoluzione tecnica
di Tiziano, a partire dai suoi anni di formazione.
Il catalogo scientifico è edito da Silvana Editoriale con i contributi di alcuni fra gli studiosi più
riconosciuti del grande maestro veneto.
L’occasione della retrospettiva su Tiziano alle
Scuderie del Quirinale induce l’avvio di Tiziano
Grand Tour: progetto di valorizzazione di quei
territori che custodiscono stabilmente i dipinti
del pittore cadorino attraverso un complesso di
iniziative. Interventi di illuminazione permanente in loco con tecnologia a LED realizzati
da Targetti, esposizioni tematiche, itinerari cul-
turali permanenti, proposte turistico/culturali:
Tiziano Grand Tour è questo e molto altro tra
Roma, Ancona, Venezia, Firenze e Napoli.
Il progetto, promosso da Scuderie del Quirinale
e ComunicaMente, prende avvio con Medusa
24
– tra luce ed emozione, mostra dossier intorno al Busto
di Medusa di Gian
Lorenzo Bernini tra
luce, profumi e musica nei nuovi spazi
della Pinacoteca Civica di Ancona (24
febbraio - 28 aprile
2013). L’iniziativa è
resa possibile grazie
a uno scambio culturale tra la Pinacoteca
di Ancona, che ha
concesso in prestito
alle Scuderie del
Quirinale due dipinti
di Tiziano, e i Musei
Capitolini di Roma,
custodi della Medusa.
Tiziano Grand Tour
prevede anche la
realizzazione della Sala dell’Incanto: area multimediale realizzata all’interno delle Scuderie
del Quirinale in cui immagini e un exhibit interattivo illustrano le connessioni tra arte,
scienza e tecnologia con l’illuminazione sperimentale LED. La Sala dell’Incanto sarà riproposta anche a Venezia in occasione degli
interventi di illuminazione permanente dei dipinti di Tiziano nelle chiese presenti in laguna.
Tiziano Grand Tour prosegue anche nel 2014
con iniziative a Firenze (Galleria Palatina di
Palazzo Pitti) e Napoli (Museo Nazionale di
Capodimonte), luoghi-scrigno di alcune delle
opere più importanti di Tiziano.
Redattore: RENZO DE SIMONE
Informazioni Evento:
Dal 5 marzo 2013 al 16 giugno 2013
Costo del biglietto: Intero € 12,00; Ridotto €
9,50
Roma, Scuderie del Quirinale
Orario: Da domenica a giovedì dalle 10.00 alle
20.00 venerdì e sabato dalle 10.00 alle 22.30
Telefono: 06 39967500
http://www.scuderiequirinale.it/
* * *
L A C A S A DEI CAVALIERI
DI RODI
Str a tig rafia s torica di un
monume nto
L’edificio della Casa dei Cavalieri di Rodi è un
esempio di palinsesto storico, archeologico,
diacronico per eccellenza.
Negli ultimi anni per una felice convergenza di
interessi è stato oggetto di nuovi studi, indagini, documentazioni realizzate con tecnologie
innovative.
In questa giornata verranno messi a disposizione del pubblico i risultati preliminari delle ricerche, richiamando l’attenzione sulla
conservazione e fruizione dell’edificio, con particolare attenzione alla sua celeberrima decorazione pittorica.
Giornate di studio
a cura di: Lucrezia Ungaro
Sovrintendenza ai Beni Culturali di Roma Capitale
Letizia Abbondanza Ricercatore
Richard Neudecker Deutsches Archäologisches Institut
Giovedi, 28 febbraio / ore 17.00
Casa dei Cavalieri di Rodi
00184 Roma, piazza del Grillo, 1
Saluti e presentazione dei lavori di studio
János Esterházy de Galantha, Commissario
Magistrale dell'Associazione dei Cavalieri Italiani del Sovrano Militare Ordine di Malta
Frà John Critien, Cavaliere Residente di Forte
Sant'Angelo
Narciso Salvo di Pietraganzili, Presidente della
Fondazione Corpo Italiano di Soccorso dell'Ordine di Malta
Umberto Broccoli, Sovrintendenza Capitolina
Richard Bösel, Istituto Storico Austriaco
Richard Neudecker, Istituto Archeologico
Germanico
Venerdi, 1 marzo / ore 9.00
Istituto Storico Austriaco
00197 Roma, viale Bruno Buozzi, 111 / 113
Apertura dei lavori
ore 9.30 / Lucrezia Ungaro
Obiettivi della tavola rotonda nelle intenzioni
dei promotori
ore 10.00 / Letizia Abbondanza
Introduzione alla storia degli studi e delle ricerche
Prima Sessione
Ricerche archeologiche “intorno” all’edificio romano e nuove indagini
Presiede: Riccardo Santangeli Valenzani
ore 10.45 / Roberto Meneghini
La terrazza domizianea e il Foro di Traiano
ore 11.00 / Elisabetta Bianchi, Luca Antognoli, Elettra Santucci
I condotti idraulici della terrazza domizianea
luce delle nuove esplorazioni
ore 11.15 / Massimo Vitti
Il restauro del muro tra il Foro di Traiano e il
Foro di Augusto come spunto per alcune osservazioni archeologiche
ore 11.30 / Carlo Bianchini
La definizione di un sistema di conoscenza per
le architetture complesse: questioni metodologiche
ore 11.45 / Gaia Lisa Tacchi
Rilievo, documentazione ed analisi di architetture complesse: il caso della Casa dei Cavalieri di Rodi
ore 12.15 / 13,00 Discussione
Seconda sessione
La storia e stratigrafia dopo l’età romana
Presiede: Daniele Manacorda
ore 14.30 / Maria Paola Del Moro
Le trasformazioni del paesaggio urbano nel
Medioevo
ore 14.50 / Vitale Zanchettin
La Casa dei Cavalieri di Rodi. Architettura e
contesto urbano tra Quattrocento e Cinquecento
ore 15.20 / Silvia Danesi Squarzina
La Casa dei Cavalieri di Rodi da Martino V a
Paolo II
Terza sessione
La conservazione e la valorizzazione dell'edificio dal XX al XXI secolo
Presiede: Francesco Giovanetti
ore 16.00 / Elisabetta Pallottino
Isolamenti e invenzione dei contesti nell’opera
del Governatorato a Roma
ore 16.30 / Rossella Motta, Cecilia Bernardini
Gli affreschi della Loggia: restauri passati, indagini recenti e nuove prospettive per la conservazione
ore 17.10 / Lucrezia Ungaro
Materiali e strutture dalla valorizzazione del
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Novecento a quella del XXI secolo
ore 17.30 / Claudia Cecamore, Andrea Grimaldi
Introduzione al Master:
obiettivi dati e obiettivi raggiunti
ore 18.00 / Chiara Reali, Angela Maria Rossi,
Valeria Vaticano, Letizia Abbondanza
Per un museo nella Casa dei Cavalieri di Rodi
ore 18.30 - 19.30 / Discussione
* * *
menticare che 10 anni fa - il 25 febbraio 2003
– Sordi, per tutti Albertone, è scomparso lasciando un vuoto enorme nel cinema, nello
spettacolo e anche nell’uomo della strada.
hyunnart studio
ST RAZ ZA
primi segni
inaugurazione martedì
19 febbraio 2013 ore 18.00
''…il segno primo, significato primo senza
nome, semplicemente esiste.''
Alberto Sordi è una figura fondamentale della
nostra cultura popolare del XX secolo: un’icona
dell’italianità, ma soprattutto della romanità,
che ha saputo declinare in modo superbo, portando in scena pregi, vizi, virtù, miserie, contraddizioni e nobiltà non solo di un’intera
generazione di italiani, ma cogliendo tratti essenziali anche di figure storiche, legate alla nostra identità nazionale, dal popolano
all’aristocratico, dall’uomo comune al nobile
decaduto.
Con questa affermazione Guido Strazza ci dice
dell'autonomia limpida che il segno ha in se.
Dal 19 febbraio al 16 marzo l'artista espone
cinque dipinti ed alcune incisioni presso Hyunnart Studio.
Definiti 'Primi Segni', sono primi, per quanto
siano tra i suoi più recenti; sono primi per la
loro identità primaria e lo sono in quanto, come
da lui sempre sostenuto, vanno considerati
come base della 'costruzione' dell'arte visiva.
Ma sono primi anche perché dopo così ininterrotta dedizione al 'segno', all'idea e alla messa
in opera del suo proprio segno, hanno da
tempo raggiunto la loro piena limpidezza, la
loro completa chiarezza concettuale e formale.
Quando l'artista ha pronunciato con fluidità
queste parole 'primi segni' come titolo della
mostra, è riuscito a sintetizzare in due parole
tutto il lavoro realizzato in sessanta anni, nella
sua intensità e leggerezza. Una straordinaria
lezione di 'semplicità raggiunta'.
I segni sulla tela tesa e spoglia, come sulla lastra nitida, solcate ambedue da una pennellata
volutamente secca e dalla punta per definizione 'secca', seguono un loro specifico percorso, giungendo a fondersi in totale sintonia.
19 febbraio - 16 marzo 2013
martedì - venerdì ore 16.00-19.00
o su appuntamento - tel 335 5477120
hyunnart studio - v.le manzoni 85/87, 00185
Roma
* * *
Dal 14 al 25 febbraio la città sarà dunque palcoscenico di una serie di iniziative, promosse
da Roma Capitale - Assessorato alle Politiche
Culturali e Centro Storico, Fondazione Alberto
Sordi con il supporto organizzativo di Zètema
Progetto Cultura, che ripercorreranno i mille
volti istrionici di un maestro d’arte: attore, doppiatore, regista, cantante, addirittura speaker
radiofonico, quasi a ricalcare le tante facce di
un’Italia che ha sempre voluto e saputo raccontare con ironia, amarezza e tanto amore.
• Sarà una mostra ospitata al Vittoriano ad
inaugurare il 14 febbraio ore 18 questa grande
festa. “Alberto Sordi e la sua Roma” a cura
Alberto Sordi
A DIECI ANNI DALLA SCOMPARSA LA SUA
ROMA LO RICORDA COSÌ
Dodici giorni di eventi per celebrare
un uomo e un artista che Roma non ha mai smesso di amare
di Anna Giuliano
Alberto Sordi vuol dire Roma. Ma vuol dire
anche l’immagine di Roma e dell’Italia che
questo straordinario artista ha raccontato in
tutto il mondo. E la sua Roma non poteva di-
di Gloria Satta, Vincenzo Mollica e Alessandro
Nicosia, con l’organizzazione di Comunicare
Organizzando presenterà al pubblico dal 15 al
31 marzo, immagini, filmati, pensieri, interviste,
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manifesti, sceneggiature, costumi di scena, documenti anche inediti, tutto messo a disposizione dalla sorella dell’attore, Aurelia. Un
percorso espositivo che aprirà dei focus sui numerosi film di Sordi ambientati a Roma, da Un
americano a Roma fino a Nestore l’ultima
corsa, ricordando le celebri battute entrate
ormai nel lessico comune
• Il 16 febbraio alle 11, nel cuore verde di
Roma, a Villa Borghese, accanto alla Casa del
Cinema riferimento romano per le arti del
grande schermo, sarà inaugurata “Viale Alberto Sordi: Attore (1920 – 2003)”. Non un
percorso a scorrimento veloce, ma una via all’interno del parco dove passeggiare e consentire – a chi lo desideri – di soffermarsi e
ricordare il grande artista. Un omaggio doveroso ad un uomo che ha portato i colori e i tratti
di Roma in tutto il mondo. La cerimonia sarà
accompagnata dalla Banda della Polizia Municipale. Come non ricordare il famoso “pizzardone” che ha contribuito a farci familiarizzare
con l’immagine del Vigile Urbano romano?
• Lo spazio della Pelanda a Macro Testaccio
il 23 febbraio alle 16, nell’ambito della seconda
edizione del Festival “C’era una volta. Gioco e
giocattolo”, ci racconterà di un Alberto Sordi
doppiatore. Ospiterà infatti, nella sala cinema,
la proiezione del film “I diavoli volanti”, diretto
nel 1939 da Edward Sutherland con Stanlio e
Ollio e Alberto Sordi doppiatore di Oliver Hardy
in Italia. Una filmografia, in questa insolita
veste, piuttosto ricca: tra gli altri, ha dato voce
a Bruce Bennett, Anthony Quinn, John Ireland,
Robert Mitchum, Pedro Armendariz e, tra gli
italiani, Franco Fabrizi e Marcello Mastroianni.
In seguito ad una delusione amorosa di Ollio,
lui e Stanlio decidono di arruolarsi nella Legione Straniera e si imbarcano per l'Africa. Subito si accorgono della disciplina troppo rigida
e, pentitisi della scelta fatta, cercano di fuggire
trasformandosi così in disertori e, di conseguenza, condannati alla fucilazione. Riusciranno nell' intento di fuggire, ma durante il volo
di fuga l'aereo precipita ed Ollio muore; si reincarnerà in un cavallo.
• L’Auditorium del Parco della Musica ricorderà Alberto Sordi il 23 febbraio alle 21 nella
Sala Sinopoli, grazie alla Gerardo Di Lella
Grand’Orchestra che eseguirà fedelmente le
partiture originali dei film e quei brani di cui
sono state perse le partiture che, il 24 febbraio
del 2004 – primo anniversario della scomparsa
di Alberto Sordi – furono trasmesse in prima
serata su Raidue nel concerto diretto dal M°
Gerardo Di Lella, chiamato proprio dal M° Piccioni, compositore delle colonne sonore dei
film di Sordi.
Una serata magica, alla quale parteciperanno
anche gli archi del Conservatorio di Musica
Santa Cecilia, grazie alla disponibilità del Direttore M° Edda Silvestri.
• Il 23 febbraio al Teatro Tor Bella Monaca alle 17 e alle 21 - e il 24 febbraio al Teatro Biblioteca Quarticciolo - alle 17 – due sedi del circuito Casa dei teatri e della Drammaturgia
Italiana, sarà proiettato il famosissimo “Amore
mio aiutami” del 1969, dove troviamo Sordi in
coppia con Monica Vitti, attore ma anche regista. Un film, recentemente restaurato da Compass Film srl con il contributo dell’Assessorato
alle Politiche Culturali e Centro Storico di
Roma Capitale e in collaborazione con Zètema
Progetto Cultura, che racconta la storia di una
coppia - Giovanni e Raffaella - alle prese con
il tradimento – Valerio - il perdono e poi l’abbandono. Problemi di sempre, vissuti immergendosi nella cultura della fine degli anni
sessanta.
• La Casa del Cinema, luogo ideale in queste
giornate,il 24 febbraio alle 11 ospiterà la proiezione del film “Bravissimo”, con un Alberto
Sordi – diretto da Luigi Filippo D’Amico - nei
panni del maestro elementare Ubaldo Impallato, padre simbolico di un bambino prodigio,
sottratto per amore dalle spire di una famiglia
sfruttatrice. Il lieto fine premia ancora una volta
la profonda umanità che traspira dalle interpretazioni di questo grande attore, maestro nella
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pellicola ma grande insegnante di altruismo
nella vita di tutti giorni.
• “È bello credere, e non si crede facendo tanti
ragionamenti: io sono cristiano, la vita mi ha
sempre più convinto che il cristianesimo è
vero. Che bisogno c’è di ragionarci su?” Una
religiosità semplice immediata e nel contempo
profonda quella raccontata da Alberto Sordi in
un’intervista. E un momento doveroso di raccoglimento sarà quello della Santa Messa celebrata in sua memoria nella Chiesa degli
Artisti di Piazza del Popolo alle 11.00 del 24
febbraio– con ingresso ore 10.45 - e trasmessa in diretta Rai. Ricordando collettivamente, in un momento di spiritualità nella città
delle cupole, un uomo e la sua profonda gioia
di vivere.
• All’interno della Galleria Sordi, il 25 febbraio
alle 20.30, ultimo giorno di questa festa, romana ma internazionale, si potrà assistere al
cult “Un americano a Roma”,con la regia di
Steno. Celebre film del 1954 che vede un Sordi
trasteverino innamorato dell’America, che
cerca in ogni modo di uniformarsi agli usi e costumi rendendosi anche supremamente ridicolo. Fino a salire sulla parete più alta del
Colosseo – simbolo di romanità – minacciando
di buttarsi se non gli avessero concesso la realizzazione del suo “sogno americano”.
Grazie alla collaborazione con Radio Rai, il 23,
24 e 25 febbraio, nelle stazioni Metro e in Galleria Sordi sarà possibile riascoltare la voce di
Alberto Sordi nel ruolo di speaker, in una carrellata sulle sue molteplici trasmissioni radiofoniche. Tanti i passaggi che ci riporteranno a
“La partita di calcio” del 1949, a “L’americano
del Kansas City” con il Quartetto cetra del
1955, fino al conosciutissimo “Mario Pio” con
Gianni Agus del 1971.
Alberto Sordi, per un giorno, quello del suo ottantesimo compleanno, è stato anche Sindaco
di Roma e la sua città, a dieci anni dalla scomparsa, non poteva che ricordarlo così, con una
festa. Ricordare l’uomo e l’artista più caro agli
italiani, che è stato capace di raccontare la storia, i vizi, i pregi e i difetti del suo Paese, forse,
in modo più profondo e realista di tanti altri.
Giusi Alessio
Ufficio Stampa Zètema Progetto Cultura
Via Attilio Benigni 59 - 00156 Roma
[email protected]
tel. +39 06.82077327 cell. +39 340.4206562
* * *
nerosamente perché amano quel che fanno, e
sono convinti che lavorare nel contesto del recupero del patrimonio culturale del nostro
Paese abbia un senso soltanto se si condivide
il più possibile con tutti.
Certo la cornice del Salone della Crociera del
Ministero è veramente quanto di più adatto per
un evento del genere. Sedendo tra i preziosi
volumi della Biblioteca principale custodita all’interno del Palazzo del Collegio Romano il
pubblico risulta affascinato e intimidito al tempo
stesso, e abbassa il tono di voce in senso di
naturale rispetto…
E’ in questo quadro che lo scorso 20 febbraio
Anna Imponente ha coordinato, con la sua
usuale eleganza, di fronte ad un pubblico di
esponenti del mondo della cultura, professori
universitari, e habitués delle iniziative della Soprintendenza, gli interventi degli illustri studiosi
che hanno partecipato all’evento – che quest’anno ha coinciso anche con la presentazione del volume di Giovanna Grumo su “La
Pittura del Cinquecento nel Reatino: Dipinti
su tavola e su tela”.
Tra i relatori, Mons. Andreatta, Segretario Generale dell’Opera Romana Pellegrinaggi nonché Direttore dell’Ufficio per l’Edilizia di Culto
e responsabile dell’Ufficio Arte Sacra e Beni
Culturali della Diocesi di Roma, ha riproposto
il tema della necessità di sviluppare un turismo
capace di ricollocare la fruizione dei beni artistici nel contesto religioso e spirituale in cui
essi sono stati pensati - anche perché buona
parte del patrimonio artistico del nostro Paese
è nata in un ambito in cui l’adesione spirituale
dell’autore al tema è inevitabilmente passata
attraverso la fede.
Quindi la necessità di aprire la conoscenza del
nostro grande patrimonio artistico all’esterno cui si sono peraltro riferiti inevitabilmente
anche l’avv. Santini, capo della Segreteria del
Ministro Ornaghi, nonché il Prof. Pace, medievista dell’Università di Udine deve passare per
forza attraverso una coscientizzazione del
pubblico – processo che attualmente non si
sposa certo con il turismo di massa che contraddistingue il nostro Paese da qualche decina d’anni.
Questa consapevolezza è da anni alla base
delle attività della Dr.ssa Imponente e dei suoi
collaboratori, i cui sforzi vanno proprio nel
senso di rieducare il pubblico alla fruizione corretta del patrimonio artistico laziale.
La valorizzazione del
patrimonio artistico e culturale
del Lazio: le proposte vincenti
della Soprintendenza di
Palazzetto Venezia
di Maria Antonietta Fontana
Esistono molti modi in cui possiamo renderci
conto del successo delle iniziative portate
avanti dalle Soprintendenze: una ulteriore
prova dell’efficacia della strategia messa in atto
in anni recenti dalla Soprintendenza per i Beni
Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Lazio
sta nella “fidelizzazione” del pubblico coinvolto.
A maggior ragione quando le stesse persone
che di solito partecipano a mostre o itinerari
studiati appositamente per favorire la divulgazione delle azioni effettuate si ritrovano semplicemente sedute alla presentazione di una
rivista.
Questo è proprio quello che succede da
quando – su iniziativa della Soprintendente,
dr.ssa Anna Imponente – viene presentato a
Roma il numero annuale della Rivista “Nel
Lazio. Guida al patrimonio storico, artistico
ed etnoantropologico”, bella pubblicazione in
cui vengono presentati di anno in anno i risultati più notevoli del lavoro effettuato dal manipolo di studiosi che fanno parte della
Soprintendenza stessa, e che si spendono ge-
La Dr.ssa Anna Imponente Soprintendente per i
beni storici, artistici ed etnoantropologici del Lazio, e
l’Avv. Claudio Santini, capo della Segreteria del Ministro per i beni e le attività culturali.
È proprio per questo motivo che è sempre più
importante l’impegno delle Soprintendenze nel
promuovere il recupero, il restauro di opere misconosciute, la riapertura al pubblico di luoghi
finora poco noti, sottolineando il ruolo nella storia dell’arte ricoperto da autori quali Cola dell’Amatrice o Dionisio Cappelli, tanto per citarne
un paio: autori che noi possiamo considerare
“minori” solo perché disponiamo di un patrimonio incredibilmente vasto, ma che altrove verrebbero valorizzati e costituirebbero da soli
mete di viaggi di istruzione.
La presentazione si è chiusa sull’intervento
dello storico dell’arte Sergio Guarino, curatore
dei Musei capitolini, che si è concentrato sul
valore della pubblicazione della dr.ssa Grumo
e in generale sull’importanza dei “Repertori”,
sottolineando in particolare la qualità e quantità
delle illustrazioni che corredano il volume e che
contribuiscono a ravvivarne l’interesse anche
per un pubblico non specialistico.
In un momento in cui la crisi si fa sentire, e la
cultura sembra essere il settore che in Italia
paga uno dei prezzi più alti, il calore con cui
sono state accolte queste due opere non può
che tornare ad onore della Soprintendenza, e,
soprattutto, fare riflettere chi di dovere….
* * *
I Relatori, da sin. a dx: Prof. Valentino Pace professore ordinario di Storia dell’arte medievale all’Università
degli studi di Udine; Mons. Liberio Andreatta direttore Ufficio per l’edilizia di culto e responsabile Sezione
arte sacra e beni culturali; Dr.ssa Anna Imponente Soprintendente per i beni storici, artistici ed etnoantropologici del Lazio; Avv. Claudio Santini, capo della Segreteria del Ministro per i beni e le attività culturali; Dr.
Sergio Guarino curatore storico dell’arte dei Musei Capitolini.
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CONVEGNO
Beni Culturali per il bene delle persone sorde
Accessibilità e fruibilità al patrimonio culturale per
le persone sorde: lo stato dell'arte, approcci metodologici, esperienze concrete, e buone prassi,
questi i temi che verranno trattati nel convegno
del 21 febbraio, promosso dall'Osservatorio sull'Accessibilità dell'ENS Sede Centrale, con un
contributo della Direzione Generale per i Beni Librari, gli Istituti Culturali e il Diritto d'Autore e in
collaborazione con la Direzione Generale per la
Valorizzazione del Patrimonio culturale, Servizio
II - Centro per i servizi educativi del museo e del
territorio – e l'Istituto Statale per Sordi di Roma.
La fruizione di tesori artistici e di eventi culturali
rimane ancora un’incognita tangibile per le persone sorde, non solo nella realizzazione dei servizi di accessibilità ma nella loro progettazione,
condizione che ne garantisce la piena fruibilità e
crea il percorso verso una cultura veramente "inclusiva". Ciò, nonostante negli ultimi anni siano
state avviate diverse iniziative lodevoli quali ad
esempio l’apertura dei musei alle persone con disabilità.
Nel convegno, attraverso il racconto di alcune
esperienze in Italia e in Europa e l’analisi di differenti approcci metodologici, si farà il punto sullo
stato dell'arte in merito a modelli e buone prassi
per l’accessibilità al patrimonio culturale per le
persone sorde, con l'intento di arrivare a formulare proposte condivise per una maggior diffusione e standardizzazione dei servizi offerti su
tutto il territorio nazionale.
Come dovrebbe essere buona prassi ovunque,
questo convegno è interpretato in LIS ma anche
sottotitolato in tempo reale (CulturAbile curerà la
sottotitolazione dell'evento con respeaking).
info:
Per ulteriori informazioni sul convegno contattate
l'OSA Osservatorio sull'Accessibilità dell'ENS all'indirizzo [email protected]
Per informazioni sulla sottotitolazione e sul respeaking, contattate [email protected]
*
L’Ente Nazionale Sordi per la protezione e l’assistenza dei Sordi – Onlus
Osservatorio sull’Accessibilità
in collaborazione con
Direzione Generale per la Valorizzazione del
Patrimonio culturale
Servizio II - Centro per i servizi educativi del
museo e del territorio
Istituto Statale per Sordi di Roma
Mediavisuale
Kiasso – Turismo internazionale per sordi
con un contributo della
Direzione Generale per i Beni Librari, gli Istituti
Culturali e il Diritto d'Autore
Convegno
I beni culturali per il bene delle
persone sorde
Giovedì 21 febbraio 2013, ore 09.00 – 13.30
Salone del Consiglio Nazionale
Via del Collegio Romano 27 – Roma
PROGRAMMA
Ore 09.00 Apertura dei lavori
Moderano: Valentina Foa e Amir Zuccalà (ENS)
Intervengono:
Direttore dott.ssa Anna Maria BUZZI
Direzione Generale per la valorizzazione del patrimonio culturale
Giuseppe PETRUCCI
Presidente Nazionale ENS
Giuseppe CORSINI
Responsabile Osservatorio sull’Accessibilità e
Area Multimedia ENS
Professor Ivano SPANO
Istituto Statale per Sordi di Roma
Ore 09.30 dott. Olivier FIDALGO (Cité des
Sciences, Parigi)
L’esperienza dell'Universcience di Parigi
Ore 10.00 dott.ssa Maria Grazia BELLISARIO
(Direzione Generale per il paesaggio, le belle arti,
l’architettura e l’arte contemporanee – Servizio
architettura e arte contemporanee)
Apriti Sesamo
Ore 10.20 dott.ssa Patrizia DE SOCIO (Direzione Generale Ordinamenti Scolastici – MIUR)
Didattica del patrimonio e persone sorde. Formazione degli operatori, lessici, percorsi
Ore 10.40 dott.ssa Giulia PERACCHIO (guida
turistica)
Il mestiere della guida turistica: formazione, opportunità, prospettive
Ore 10.55 dott.ssa Raffaela TOMASSETTI (formatrice guide turistiche sorde)
Formazione professionale per guide turistiche e
operatori didattici sordi: progetto, metodo e sviluppi
Ore 11.10 dott. Carlo DI BIASE (educatore, Osservatorio sull’Accessibilità ENS)
La cultura riVista: accessibilità visiva e visibile
Ore 11.30 dott. Gabriele CAIA – dott.ssa LISA
DANESE (Ca’ Foscari, Venezia)
Veasyt: innovative soluzioni digitali per il turismo
accessibile e l’accessibilità Multimediale
Ore 12.00 dott.ssa Francesca DI MEO (Mediavisuale - Istituto Statale Sordi Roma)
Accesso alla cultura: l'impegno dell'Istituto Statale
Sordi Roma
Ore 12.20 arch. Consuelo AGNESI (Osservatorio sull’Accessibilità ENS)
Universal design: per il bene dei sordi, per il bene
di tutti
Ore 12.40 dott.ssa Alessandra SERGES (Soprintendenza al Museo Nazi.le Preistorico Etnografico "L. Pigorini")
Al Museo con... patrimoni narrati per musei accoglienti.
Ore 13.00 Spazio Discussione e proposte per il
futuro
Ore 13.30 Chiusura dei Lavori
È assicurato il servizio di interpretariato da e in
Lingua dei Segni Italiana e il servizio di sottotitolazione
***
Ore 15.30 visita guidata in LIS (su prenotazione,
numero di posti limitati)
Per informazioni:
Osservatorio sull’Accessibilità – Sede Centrale
ENS
[email protected]
tel 06-3980517 – fax 063980531
BUZZI: “La Direzione
per la Valorizzazione
del MiBAC finanzierà i
progetti pilota per la
fruizione museale delle
persone sorde”
Il Direttore Generale per la Valorizzazione del Patrimonio
Culturale, Anna Maria Buzzi,
è intervenuta, presso il Salone
del Consiglio del MiBAC, al
convegno “I Beni Culturali
per il bene delle persone
sorde”, organizzato dall’Ente
Nazionale Sordi, rappresentato dal Presidente Giuseppe
Petrucci e dal Responsabile
dell’Osservatorio sull’accessibilità Giuseppe Corsini, in collaborazione con la Direzione
Generale per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale.
“Nell’occasione – ha affermato il Direttore Buzzi - abbiamo manifestato il pieno
appoggio alle iniziative volte a
favorire una crescente fruizione del patrimonio culturale
da parte delle persone sorde,
cosi come auspicato anche
dal Ministro Ornaghi che ha
aperto l’incontro. In tal senso
ho proposto al presidente
dell’Ente Nazionale Sordi,
Giuseppe Petrucci, di individuare tre strutture museali,
una al Nord, una al Centro ed
una al Sud Italia che, come
Amministrazione, provvederemo a dotare, pur con ridotte
risorse economiche, delle attrezzature e dei servizi necessari per una piena fruizione
del pubblico, anche di quello
con disabilità sensoriale”.
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Febbraio edizione completa - Centro Documentazione beni Culturali