RICERCAPERLAVITA
Not i z ie d a l S a n R a f fa ele
Periodico della Fondazione Areté Onlus San Raffaele ■ APRILE 2008 - Anno III, n.1 ■ Poste Italiane s.p.a. - Sped. in a.p. - D.L. 353/2003 (conv.in L. 27/02/2004 n°46) art.1, comma 2, DCB Milano.
A volte ritornano...
C
Chi non è mai stato affascinato dal mito dell'America, dove tutto sembra efficiente e modernissimo? Qualcuno
però l'America l'ha trovata in Italia,
proprio al San Raffaele. Si tratta dei
nostri “cervelli rientrati”: una risorsa
preziosa per la ricerca italiana. Sono
numerosi, infatti, i ricercatori dell'Istituto che, pur essendo giovani, hanno
lavorato a lungo all'estero, in particolare negli Stati Uniti.
Alcuni di loro sono stati lontani dall'Italia addirittura per più di dieci anni e
sono rimasti un po' americani, anche
nel modo di parlare.
Dal 1996 al 2007 Rosa Bernardi ha vissuto negli USA, a Philadelphia, a New York e poi a Boston, e
ora lavora al San Raffaele per capire come si formano i vasi sanguigni
che alimentano i tumori del sangue.
Cosa l'ha spinta a tornare?
«Cercavo una struttura d'eccellenza
dove continuare a fare ricerca ad alto livello e in modo sereno. Qui ho trovato un ambiente giovane, con molte persone che hanno lavorato all'estero e che, per questo, sanno cosa significhi tornare e conoscono la
paura di trovare un ambiente ostile.
Inoltre ero decisa a rientrare già
quando sono partita: a riportarmi indietro l'affetto per la mia famiglia. I
miei genitori abitano a Urbino e lì ci
sono le mie radici».
E la stessa sensazione l'ha provata anche la torinese Marita Bosticardo,
che ha passato cinque anni al National Institute of Health (NIH) a Washington e che ora al San Raffaele studia
terapia genica e immunodeficienze.
Marita, però, ha trovato un trucco per
sentirsi un po' di più “a casa” anche
in America: imparare a ballare. «A
scuola di ballo ho incontrato tutti i miei
amici. In maggior parte, tuttavia, erano stranieri che facevano i lavori più
diversi: diplomatici, professori, avvocati...».
Tanti amici esotici, quindi: «In realtà
- spiega Marita - la persona più strana era proprio un americano».
Timido e riservato, aveva sempre
paura di dire o fare la cosa sbagliata. Poiché però chiedere scusa era
troppo imbarazzante, risolveva il problema inviando un mazzo di fiori.
«Non immagini quanto spesso sia
capitato! E ogni volta che il fiorista
suonava il campanello di casa mia mi
domandavo: ma che cosa è successo ancora?».
Marita non è rientrata in Italia, tuttavia,
solo per problemi di ambientamento:
«A convincermi è stata la possibilità
di studiare la sindrome di WiskottAldrich, una grave immunodeficienza
infantile, sotto la guida di ricercatori
che hanno già pubblicato importanti studi sull'applicazione della terapia
genica contro questa e altre immunodeficienze».
Alcune esperienze sono state però più
Caro let-
I ricercatori Marita, Rosa e Andrea rientrati in
Italia al San Raffaele di Milano
“easy”, facili. E' il caso di Andrea
Brendolan che al San Raffaele è
tornato con l'obiettivo di creare in laboratorio linfonodi artificiali al fine di
potenziare la risposta immunitaria
contro i tumori.
«Il campus di Stanford era fantastico
e l'ambiente scientifico elettrizzante.
Non da meno però è stata la successiva esperienza alla Cornell University di New York dove ho avuto modo
di lavorare a fianco di ricercatori
con diverso background scientifico ed
apprezzare quanto sia importante il
confronto tra esperti di discipline diverse». «Anche al San Raffaele - continua Andrea - il confronto multidisciplinare tra ricercatori di settori diversi è quotidiano. Questa è stata una
delle motivazioni che ha spinto un
veronese “doc” come me a trasferirsi a Milano».
Ma allora i nostri ricercatori rientrati
ripartirebbero domani?
A farli tornare è stata la possibilità di
lavorare in uno dei centri di ricerca
più avanzati ma la tentazione di lasciare ancora l'Italia per una prospettiva migliore è sempre in agguato. E' questa, quindi, la sfida per un
istituto internazionale come il San
Raffaele: trovare mezzi e opportunità per avere i “cervelli” migliori.
Caro lettore
Risorse preziose
Il 5 per mille del 2007 ci ha riservato una
grande sorpresa: 142.784 contribuenti hanno scelto il San
Raffaele, il doppio dell'anno precedente. Non sappiamo
ancora a quanto ammonterà la cifra complessiva e ci
auguriamo che entro breve venga versata almeno la
quota del 2006 (oltre 6 milioni di euro). Tutto questo è
incoraggiante ma dobbiamo fare ancora di più.
Stiamo correndo verso la fine dei lavori del Dibit 2:
entro l'estate saranno disponibili 75.000 mq di nuovi
laboratori. E' previsto l'arrivo di altri 500 ricercatori:
speriamo quindi che si moltiplichino storie come quelle
di Rosa, Marita e Andrea che trovate in questa pagina
della newsletter. L'esperienza di lavoro all'estero non
sempre è una “fuga”, spesso è solo una tappa
essenziale per un ricercatore. Tornare resta quindi un
giusto desiderio di molti di loro.
Vorremmo aiutare il rientro di tanti cervelli emigrati
all'estero, offrendo loro una possibilità conveniente,
una vera opportunità professionale. Vorremmo che
tante preziose risorse per il nostro Paese fossero
contente di tornare.
Aiutateci a mantenere questa promessa.
Ricerca per la vita
■
Aprile 2008
1
Le nostre iniziative
L'angelo San Raffaele
Lotteria in edicola
Oltre 13mila euro in aiuto dei bambini diabetici: questo è il risultato ottenuto lo scorso Natale grazie a una lotteria benefica del
quotidiano CronacaQui a sostegno della
ricerca sul diabete infantile. Con il giornale i lettori hanno potuto acquistare a due euro uno o più numeri della Lotteria di Natale. In palio abbonamenti al quotidiano,
videofonini e un'automobile.
Prada: pezzi unici all'asta
Una statua di oltre 8 metri raffigurante l’angelo S. Raffaele è stata posata il 14 marzo sulla sommità della cupola del nuovo Dipartimento di Medicina molecolare (Dibit2) del San Raffaele, a 60 m. di altezza. Un’importante tappa nella crescita del
San Raffaele: il Dibit2, pronto entro l’estate, si appresta infatti a divenire, con l’esistente Dipartimento di Biotecnologie, il più grande centro di ricerca italiano. Al suo
interno oltre 500 nuovi ricercatori studieranno terapie innovative per la cura di malattie neurologiche come la sclerosi multipla, Aids e malattie cardiovascolari. La statua, un “gigante” di vetroresina di oltre 3 tonnellate, è stata issata da una gru dotata di 120 metri di sbraccio, unica in Italia, alla sommità della cupola di oltre 43 metri di diametro e che si innalza di 20 metri sull’edificio del Dibit2. Il presidente della Fondazione San Raffaele del Monte Tabor don Luigi Verzé, nel giorno del suo 88esimo compleanno, ha benedetto l’imponente statua e spiegato gli obiettivi del nuovo
complesso.
24 pezzi, mai entrati in produzione, della
griffe Prada sono stati messi all'asta on line per sostenere la ricerca del San Raffaele sui tumori femminili. I più generosi (e veloci) si sono aggiudicati così abiti, calzature e borse scelti dalla stessa Miuccia
Prada per un totale di 15mila euro. Veri oggetti da collezione, in molti casi personalizzati a mano dal team creativo Prada.
Striscia la Notizia compie vent'anni e aiuta il San Raffaele: 100 esemplari del Tapiro d'Oro sono in vendita a sostegno dell'Istituto. Noti designer li hanno reinterpretati per farne oggetti d'arte unici.Con questo progetto Mediafriends aiuterà il San Raffaele ad acquistare un'innovativa apparecchiatura medica per curare la psoriasi e la
vitiligine. Per acquistare un tapiro vai sul sito www.mediashopping.it/tapiri.
Torneo di golf
Un torneo di golf sostiene la ricerca del
San Raffaele. L'Istituto quest'anno organizza il “Trofeo Fondazione HSR Milano
2008”. La quota di iscrizione delle competizioni, che si concluderanno il 23 novembre presso il Golf Club Lignano, sarà devoluta al Centro di endocrinologia
dell'infanzia del San Raffaele.
Per informazioni: 02.2643.4461.
Bomboniere solidali
Stai organizzando un evento e desideri che sia veramente
speciale? Rendilo ancora più significativo, aiutando da
protagonista la ricerca scientifica del San Raffaele.
Momenti di gioia come matrimoni, battesimi, cresime,
comunioni e lauree possono trasformarsi in un gesto di solidarietà,
devolvendo la somma destinata alle bomboniere a favore del San
Raffaele.
Contattaci per informazioni: tel. 02.2643.4461- [email protected] - www.sanraffaele.org
Ricerca per la vita
■
Aprile 2008
razie ad uno studio con la
risonanza magnetica, i ricercatori
del San Raffaele hanno scoperto un
meccanismo cerebrale che permette di
selezionare correttamente la lingua con
cui ci si vuole esprimere attraverso un
sistema di controllo posto nel cervello.
Si tratta di una sorta di “interruttore” che
si attiva durante il passaggio dalla
lingua madre a una seconda lingua e
viceversa.
Anticorpi al contrattacco
Journal of Virology, Gennaio 2008
I
ricercatori dell'Università Vita-Salute
San Raffaele sono riusciti a clonare i
geni di un anticorpo in grado di
uccidere il virus dell'epatite C.
L'anticorpo riesce a colpire il virus
dell'epatite in una regione cruciale della
sua struttura. Grazie a questa scoperta
si potrà produrre in laboratorio quantità
illimitate di questi anticorpi che,
essendo umani, potranno essere
somministrati in sicurezza ai pazienti.
’ entrata in fase III la
sperimentazione clinica della terapia
cellulare TK, trattamento per il trapianto
di midollo osseo tra persone non
compatibili messo a punto dai ricercatori
di Molmed SpA, biotech partecipata dal
San Raffaele. Grazie a TK, i globuli
bianchi del donatore non attaccano
l'organismo del paziente, come accade
nei casi di rigetto, ma aggrediscono solo
il tumore. Per disattivarli, inoltre, basta un
comune antivirale.
Febbri emorragiche:
trovata la causa
PNAS, 9 Gennaio 2008
Un evento da protagonista
2
G
E
Due appuntamenti al teatro Carcano (corso di Porta Romana 63, Milano) per sostenere la ricerca del San Raffaele sulla sindrome adrenogenitale, una grave malattia endocrinologica pediatrica. Per ogni spettacolo l'associazione Artespettacolo raccoglierà sino a 5mila euro.
L'uomo, la bestia e la virtù - Luigi Pirandello 21 aprile - ore 17.00 e ore 21.00
Due mariti imbroglioni - Eduardo Scarpetta 19 maggio - ore 17.00 e ore 21.00
Per informazioni: 02 6705405.
...e le vostre
Journal of Neuroscience, 12 Dicembre 2007
Gennaio 2008
Acquista un tapiro d'autore
Torna in Italia il grande tenore catalano José Carreras che il 12 giugno darà vita a
uno straordinario evento concertistico ideato ad hoc per la Villa Reale di Monza accompagnato dall'Orchestra Filarmonica
di Praga e dal soprano Valeria Esposito.
L'Associazione “Le Prime della Villa Reale”
con il supporto dell'organizzatore Vision
Plus, ha voluto destinare parte del ricavato all'Istituto Scientifico San Raffaele per finanziare un progetto di ricerca sulle cellule staminali.
Per informazioni: 039.232618.
I segreti delle lingue
Una speranza per i malati di leucemia
Classici in scena a Milano: il teatro aiuta la ricerca
Carreras in concerto
News
E
’ proprio una delle armi più
potenti del sistema immunitario,
l'interferone alfa, a scatenare contro
l'organismo le febbri emorragiche,
come la terribile Ebola. I ricercatori
del San Raffaele che hanno effettuato
questa scoperta hanno però una
speranza: ridurre i livelli di questa
proteina per sconfiggere queste
malattie, letali per tante persone,
soprattutto nei Paesi in via di sviluppo.
La storia
PARTITA VINTA
A
Avevo paura di morire e non ho vergogna ad ammetterlo.
Tre anni fa mi era stato diagnosticato un carcinoma squamoso infiltrante alla gola, un tumore molto aggressivo. Avevo già 71 anni, vedova ma ancora innamorata della vita:
non mi importava di rimanere muta, mi sarei espressa anche a gesti. L'unica cosa di cui mi importava veramente era
sopravvivere.
Il sospetto della malattia mi era venuto perché avevo iniziato ad avere dei mal di gola strani, mi venivano anche
8-10 volte al giorno. Preoccupata, andai dal mio medico e
arrivò la brutta notizia: le cure possibili erano la radioterapia o un intervento chirurgico. Ero abbastanza spaventata, anche perché non riuscivo a scegliere che strada
prendere. Mio figlio mi suggerì di andare dal professor Bussi al San Raffaele.
Il professore mi aveva detto che la radioterapia era una
buona opzione ma che non sempre funzionava. Secondo lui
bisognava operare: stava a me decidere e poiché sono un
tipo determinato, optai per l'operazione.
Prima del ricovero continuai serenamente la mia vita: andavo al circolo a giocare a carte con le mie amiche, uscivo
se ne avevo voglia, oppure stavo a casa a guardare la tv.
Certo, non ero allegra come al solito, ma cercavo di continuare la mia vita. I miei familiari mi sono sempre stati vicini e non mi hanno mai fatto pesare la gravità della situazione né io a loro, nonostante fossimo tutti a conoscenza
del mio male. Quando mi ricoverarono, mio figlio mi stette sempre accanto, anche dopo l'operazione, non mi lasciò
un secondo e mi tenne sempre la mano. Il carcinoma mi aveva preso tutta la gola, quindi mi tolsero anche l'epiglottide. L'impresa all'inizio fu ricominciare a imparare a mangiare e a bere.
Il giorno stesso che uscii dall'ospedale e mio figlio mi riaccompagnò a casa a Torino, presi subito la borsa e andai al
supermercato a fare la spesa.
Al San Raffaele mi sono trovata molto bene, sono stata ricoverata proprio nel periodo delle feste natalizie, un periodo allegro per chi lo passa in famiglia, ma un po' più triste per quelli che lo trascorrono in ospedale. Anche se ero
in ospedale, il personale con me è sempre stato gentile e
sorridente. La sera di capodanno sono arrivate le infermiere con i coriandoli, ci hanno truccato, ci hanno detto: “Fac-
2
ciamoci belle!”. Questo per un degente vuol dire molto; le
cure sicuramente sono fondamentali, ma anche saper tenere alto il morale è vitale.
Sono già passati tre anni dall'intervento e la mia vita è ripresa subito tranquillamente. Ogni sei mesi ho il controllo di routine, ma non devo prendere nessun medicinale né
alcun tipo di precauzione.
Oggi c'è sempre il timore che il male salti fuori da qualche
altra parte, ma cerco di vivere la mia vita il più serenamente possibile: frequento i circoli, vado a giocare a carte con
le mie amiche e ultimamente ho anche la mania del bingo!
Sono arrivata a 74 anni e ho sempre lavorato con grandi
sacrifici, ho pochi piaceri ma voglio mantenerli e continuare a vivere.
Rosi L.
La signora Rosi aveva un tumore alla laringe, poco al di sopra delle corde vocali. Tre anni fa è stata sottoposta dall'équipe del professor Mario Bussi ad una resezione per via endoscopica con un particolare laser, sotto controllo video e microscopico, in anestesia generale. Dopo l'intervento ha potuto
riacquistare in pochi giorni la voce e la capacità deglutitoria.
Il laser utilizzato per questo intervento è particolarmente sofisticato e permette un'asportazione accurata del tumore
con un minimo danno ai tessuti circostanti. Questa tecnica mininvasiva consente di ripristinare in poco tempo le funzioni
di deglutizione e respirazione per via naturale, senza alcun
danno di tipo estetico o cicatriziale all'esterno.
Il San Raffaele esegue ogni anno 250 operazioni con questo
tipo di laser, di cui 40 per malattie oncologiche.
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Potrai ricevere via email la newsletter, novità e aggiornamenti.
In questo modo ridurremo le spese di produzione
e spedizione e l’impatto ambientale.
Tutto quello che risparmieremo sarà un contributo in più
per la ricerca del San Raffaele.
Il laser CO d’avanguardia utilizzato per l'intervento.
Ricerca per la vita
■
Aprile 2008
3
La rubrica delle letteref Grazie
Grazie
Circa 3 anni fa sono stato operato al cuore
al San Raffaele. Sto bene, conduco una vita
pressoché normale e vi ringrazio, tutti quanti, per la professionalità, l’umanità e le comodità, perché no, sotto ogni punto di vista.
tà che ci siano concorsi di biologo
perché sono rimasto estasiato dalla vostra organizzazione e dalla continua ricerca per qualunque tipo di malattia.
Renzo
Un buon consiglio
“Voglio evidenziare, senza pretendere
nessuna riconoscenza, che il sottoscritto,
responsabile di un Caf dell'entroterra siciliano, ha consigliato a tutti i propri
clienti di firmare il 5 x mille per il San Raffaele. Ne sono fiero”.
Nino
Medicina di Dio
Sono un medico visitatore di questa grande struttura meravigliosa. Vorrei lasciare
un messaggio ai vari pazienti che mi
leggeranno; ricordatevi che il medico è
solo uno strumento di Dio Padre, è lui che
guida le vostre vite. Per me è fonte di grande gioia servirlo per il bene dell'umanità.
Valeria
Un ricordo nel cuore
Sono il dott. Renato da Palermo, biologo del laboratorio di analisi dell’Ospedale civico. Vorrei dire che il San Raffaele mi è rimasto nel cuore perché al
reparto di oculistica ho subito due interventi agli occhi per glaucoma e ho trovato un’equipe favolosa. Ho passato lì
10 anni della mia vita, ma ho risolto tutto. Desidero sapere se c’è la possibili-
Renato
Buona salute!
Dato che io e la bimba che ho nel pancione stiamo ringraziando il cielo, auguro a tutti i malati e sofferenti qui al San Raffaele di avere la possibilità di godere della nostra stessa buona salute.
Fulvia e la piccola Anita
In cerca della via
Sono una ragazza di 19 anni in cerca
della sua strada e spero proprio di poterla trovare studiando qui.
Chiara
Radici cristiane
Vita-Salute: per il benessere e la cura del
corpo e dello spirito. Qui, in ospedale,
si combatte per la vita, talvolta fino alla
morte. Nel mondo, oggi sempre più frequentemente, uomini combattono per la
morte, fino alla morte. Quale drammatica contraddizione, che nasce da una debolezza nell'affermare le proprie radici
cristiane. Infatti è Cristo ad aver combattuto e affermato totalmente la vita fino alla morte e resurrezione per la salvezza
mia e del mondo intero. Prego perché
questa consapevolezza di fede, testimoniata da personaggi come il Papa, diventi innanzitutto radicata nella mia vita.
Andrea
Nascita
Nasce Alessandro. Si rinnova il miracolo
della vita. Emozione, gioia, stupore si susseguono fino al primo vagito. Ora la preoccupazione è finita!!! Si aprono nuovi scenari…e la vita (ora in te) continua…
Isabella e Stefano
Le lettere e i messaggi sono tratti dal ”Libro dei pazienti” dell'ospedale e da email dei nostri lettori
inviate a [email protected]
5 per mille…ecco come fare
A
nche quest'anno con la dichiarazione dei redditi sarà possibile aiutare la ricerca del San Raffaele, destinando il 5 per mille dell’imposta sul
reddito delle persone fisiche alla nostra Fondazione. E’molto semplice. Basta
riportare il codice fiscale della Fondazione San Raffaele del Monte Tabor
03064280153
all’interno dei moduli CUD, 730 e UNICO (categoria Finanziamento agli enti della ricerca sanitaria) e ricordarsi di firmare.
Non comporta alcun aumento delle imposte da versare ma permette di
contribuire concretamente al sostegno della ricerca. Non è un’alternativa all’8 per mille, non la sostituisce: è possibile fare entrambe le scelte.
Per maggiori informazioni: numero verde 800-020505,
www.5xmille.org oppure [email protected]
Grazie ai nostri sostenitori,
nel 2007 abbiamo ricevuto
1.698 donazioni, più del
doppio rispetto al 2006. Un
anno positivo che ha
permesso di fare grandi passi
avanti. I nuovi donatori sono
stati 1.376, di cui 145
piccole e grandi aziende e
1.231 privati.
Per continuare a sostenerci è
possibile fare un versamento
con bollettino postale intestato a Fondazione Areté Onlus
San Raffaele sul c/c
n. 42437681 oppure con
bonifico bancario intestato a
Fondazione Areté Onlus
San Raffaele, Banca Intesa
San Paolo (Codice IBAN)
IT62 C030 6901 7650
0002 1600 183 o, ancora,
online all'indirizzo
www.fondazionearete.org.
Per informazioni contattaci al
n. 02.2643.4461.
BOMBONIERE SOLIDALI
La primavera
è un bel
momento per
sposarsi ma è
anche tempo
di festa per i
bambini, per la Prima
Comunione o la S. Cresima. Il
San Raffaele ti aiuta a rendere
ancora più significativi questi
momenti con un concreto gesto
di solidarietà. Devolvi la
somma destinata alle tue
bomboniere: riceverai le
pergamene solidali
personalizzate per i tuoi invitati.
Un gesto semplice e generoso
per la ricerca e la salute di tutti.
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RICERCAPERLAVITA
Not i z ie d a l S a n R a f fa ele
Anno III ■ n.1 ■ Aprile 2008
Reg. n° 151 del 1/03/2006 presso il Tribunale di Milano
Direttore responsabile: Gabriele Bertipaglia
Redazione: Marta Ammoni, Laura Arghittu,
Federica Cattaneo, Federico Ferrari,
Stampa: Grafiche Parole Nuove srl, Via Garibaldi 58
20047 Brugherio (MI)
Editore: Fondazione Areté Onlus San Raffaele
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Ricerca per la vita
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Aprile 2008
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Caro let- Caro lettore - Ospedale San Raffaele