Costruzione di Strade
Corso di Costruzioni di Strade
MISTO GRANULARE
Prof. Maurizio Bocci
Misto granulare
Costruzione di Strade
Lo strato di fondazione stradale
terre stabilizzate
misti granulari
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Misto granulare
Costruzione di Strade
MISTO GRANULARE
Il misto granulare è costituito da una miscela non legata di
aggregati lapidei di primo impiego e/o riciclati, eventualmente
corretta mediante l’aggiunta o la sottrazione di determinate
frazioni granulometriche per migliorarne le proprietà fisicomeccaniche. Per misti confezionati con aggregati riciclati si
farà riferimento a studi specifici.
USURA
BINDER
BASE
FONDAZIONE
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FUNZIONI
 Contribuisce alla ripartizione
dei carichi veicolari;
 Costituisce una superficie
regolare per la stesa degli
strati legati;
Misto granulare
Costruzione di Strade
Produzione degli aggregati lapidei (1)
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Misto granulare
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Produzione degli aggregati lapidei (2)
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AGGREGATI LAPIDEI - qualificazione
Gli aggregati impiegati dovranno essere qualificati in conformità alla direttiva
89/106/CEE sui prodotti da costruzione. Ciascuna fornitura dovrà essere
accompagnata dalla marcatura CE attestante la conformità secondo la norma
europea armonizzata UNI EN 13242.
Per miscele di aggregati riciclati si rimanda all’appendice A della UNI EN 13285
L’aggregato può essere costituito da elementi di provenienza o natura petrografica
diversa purché, per ogni tipologia, risultino soddisfatti i requisiti indicati nella
seguente tabella:
Tabella A1
Requisiti degli aggregati
Parametro
Metodo di prova
Dimensione massima (D)
Coefficiente di appiattimento (FL)
Coefficiente di forma (SL)
Quantità di frantumato (C)
Equivalente in sabbia (ES)
Resistenza alla frammentazione (LA)
Sensibilità al gelo (F)
Limite liquido (wL)
Indice Plastico (wP)
Contenuto di sostanza organica
Componenti idrosolubili
Rigonfiamento
UNI EN 933-1
UNI EN 933-3
UNI EN 933-4
UNI EN 933-5
UNI EN 933-8
UNI EN 1097-2 §5
UNI EN 1367-2
UNI CEN ISO/TS 17892-12
UNI CEN ISO/TS 17892-12
UNI EN 1744-1 §15.1
UNI EN 1744-3
Prof. Maurizio Bocci
Valori
richiesti
≤31,5mm
≤35%
≤35%
≥70%
≥50%
≤30%
≤1%
≤15%
np
assente
assenti
Nullo
Categoria
UNI EN 13242
FL35
SL35
C70/NR
LA30
F1
Misto granulare
Costruzione di Strade
COMPOSIZIONE MISCELA - requisiti
(UNI EN 13285: Miscele non legate - specifiche)
Le proprietà granulometriche delle miscele impiegate dovranno essere
conformi ai requisiti specificati in Tabella A2:
Tabella A2
Parametro
Designazione della miscela
Diametro massimo
Categoria granulometrica
Sopravaglio (Passante allo staccio D)
Contenuto massimo di fini
Contenuto minimo di fini
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Requisiti delle miscele
Normativa
UNI EN 13285
UNI EN 13285
UNI EN 13285
UNI EN 13285
UNI EN 13285
Valori richiesti
0/20 (0/22,4)
da 85% a 99%
≤ 5%
≥ 2%
Categoria
GO
OC85
UF5
LF2
Misto granulare
Costruzione di Strade
COMPOSIZIONE MISCELA – requisiti
Fusi granulometrici di riferimento
99
100
100
90
85
78
80
70
Passante (%)
60
60
50
46
50
35
40
31
26
30
20
20
18
5
10
10
6
0
0.01
2
2
0.1
1
10
100
Diametro (mm)
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Costruzione di Strade
COMPOSIZIONE MISCELA – requisiti
Fusi granulometrici di riferimento
Tabella A3
Apertura
staccio
mm
56
40
28
20
10
4
2
1
0,5
0,063
Tabella A3
Apertura
staccio
Passante
%
Fuso
D = 20mm
100
85-99
50-78
31-60
18-46
10-35
6-26
2-5
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Fuso
D = 40mm
100
85-99
50-78
31-60
18-46
10-35
6-26
2-20
2-5
mm
80
63
45
31.5
16
8
4
2
1
0,5
0,063
Passante
%
Fuso
D = 31mm
100
85-99
50-78
31-60
18-46
10-35
6-26
2-20
2-5
Fuso
D = 63mm
100
85-99
50-78
31-60
18-46
10-35
6-26
2-20
2-5
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ACCETTAZIONE DELLE MISCELE
L’impresa appaltatrice è tenuta a trasmettere alla Direzione Lavori, una
documentazione riguardante il progetto le miscele che intende impiegare
comprendente almeno:
- la composizione dei misti granulari che intende adottare;
- gli attestati di conformità CE;
- la determinazione della curva di costipamento con energia Proctor
Modificata;
- la determinazione dell’indice di portanza CBR in condizione di saturazione;
- i risultati delle prove meccaniche;
Una volta accettata, da parte della Direzione Lavori la composizione delle
miscele, l’impresa appaltatrice dovrà rigorosamente attenersi ad essa.
L’impresa appaltatrice dovrà inoltre indicare le fonti di approvvigionamento,
le aree ed i metodi di stoccaggio, il tipo di lavorazione che intende adottare,
il tipo e la consistenza dell’attrezzatura di cantiere che verrà impiegata.
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POSA IN OPERA (1)
- Il piano di posa dello strato deve avere le quote, la sagoma, i requisiti di
portanza prescritti ed essere ripulito da materiale estraneo.
- Il materiale va steso in strati di spessore finito non superiore a 25cm e non
inferiore a 10cm.
- L’eventuale aggiunta di acqua, per raggiungere l’umidità prescritta in
funzione della densità, è da effettuarsi mediante dispositivi spruzzatori.
- La stesa va effettuata con finitrice o con grader appositamente
equipaggiato.
- Il materiale pronto per il costipamento deve presentare in ogni punto la
prescritta granulometria.
- Per il costipamento e la rifinitura verranno impiegati rulli vibranti, rulli
gommati o combinati, tutti semoventi.
- Per ogni cantiere, l’idoneità dei mezzi d’opera e le modalità di costipamento
devono essere, determinate, in contraddittorio con la Direzione Lavori, prima
dell’esecuzione dei lavori, mediante una prova sperimentale di campo,
usando le miscele messe a punto per quel cantiere.
- Tutte le operazioni anzidette sono sospese quando le condizioni ambientali
(pioggia, neve, gelo) siano tali da danneggiare la qualità dello strato
stabilizzato.
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Macchine di cantiere
livellatrice
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rullo monotamburo vibrante
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Controlli
Il controllo della qualità dei misti granulari e della loro posa in opera, deve essere effettuato
mediante prove di laboratorio sui materiali costituenti, sul materiale prelevato in sito al momento
della stesa oltre che con prove sullo strato finito.
A compattazione ultimata la densità del secco in sito (s), nel 95% dei prelievi, non deve
essere inferiore al 98% del valore di riferimento (γs,max) misurato in laboratorio sulla miscela di
progetto con energia di costipamento Proctor Modificata (UNI EN 13286-2) e dichiarato prima
dell’inizio dei lavori. Per valori di densità inferiori a quello previsto verrà applicata, per tutto il
tratto omogeneo a cui il valore si riferisce, una detrazione pari a:
% di detrazione = 2 (s – 2)2
dove s è lo scostamento percentuale della densità in sito rispetto a quella di laboratorio valutato
con: s = 100 (s, max – s) / s, max
Valori della densità del secco inferiori al 95% del valore di riferimento (γs,max) misurato in
laboratorio sulla miscela di progetto con energia di costipamento Proctor Modificata
comporteranno la rimozione dello strato e la successiva ricostruzione a spese dell’Impresa,
salvo il danno per il mancato esercizio dell’infrastruttura.
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Controlli (2)
Le prove di controllo della portanza devono essere effettuate, prima della costruzione degli
strati di pavimentazione sovrastanti, con prove di carico su piastra da 300 mm secondo la
Norma CNR 146/92. Possono inoltre essere impiegate prove rapide e/o ad alto rendimento
come ad esempio la piastra dinamica leggera LFWD.
Il Modulo di deformazione Md deve risultare non inferiore a 80 N/mm2. Per valori medi di
portanza inferiori a quello previsto verrà applicata, per tutto il tratto omogeneo a cui il valore si
riferisce, una detrazione pari a:
% di detrazione = (80 - Md)/2,52
Valori del modulo Md inferiori a 60 MN/m2 comporteranno la rimozione dello strato e la
successiva ricostruzione a spese dell’Impresa, salvo il danno per il mancato esercizio
dell’infrastruttura.
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Controlli (3)
Le superfici finite devono risultare perfettamente piane, con scostamenti rispetto ai piani di
progetto non superiori a 10 mm, controllati a mezzo di un regolo di 4m di lunghezza e disposto
secondo due direzioni ortogonali.
La verifica delle quote di progetto va eseguita con procedimento topografico, prevedendo in
senso longitudinale un distanziamento massimo dei punti di misura non superiore a 20 metri nei
tratti a curvatura costante e non superiore a 5 metri nei tratti a curvatura variabile, di variazione
della pendenza trasversale. Nelle stesse sezioni dei controlli longitudinali di quota va verificata
la sagoma trasversale, prevedendo almeno due misure per ogni parte a destra ed a sinistra
dell’asse stradale.
Lo spessore medio deve essere quello prescritto, con una tolleranza in più o in meno del 5%
purché tale differenza si presenti solo saltuariamente.
Prof. Maurizio Bocci
Misto granulare
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THESIS DEFENSE Department of Civil and Environmental