Allegato a LiberEtà n. 9 settembre 2001 - Sped. abb. post. comma 26 art. 2 L. 549/95 Roma - Stampa F. lli Spada - Via Lucrezia Romana, 60 Ciampino - Roma
settembre 2001
POSTE
SANITÀ
Salviamo
i piccoli uffici
la Toscana combatte
il caro farmaco
SINDACATO
VIAREGGIO
Cgil
a congresso
I cento anni della
camera del lavoro
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ORBETELLO
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Che fare del vecchio
ospedale?
LUNIGIANA
La storia
del panigaccio
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primo piano
Arezzo,
la festa continua
Da Vernio a Carmignano,
uffici postali a rischio
La manifestazione dello Spi occasione di incontro
fra tanti pensionati e le bellezze della città
di Adriana Sensi
L
a festa regionale dello Spi è stato un evento che non si è concluso con la grande manifestazione al Palasport delle Caselle di
Arezzo. Nel corso della manifestazione infatti, sono state intrecciate amicizie e rapporti che hanno permesso l’ulteriore valorizzazione della realtà aretina, dato che
la festa prevedeva anche visite ai
principali luoghi turistici della Provincia. E Arezzo, da questo punto
di vista, è piena di meraviglie. Non
solo in città, grazie soprattutto ai
restaurati affreschi di Piero della
Francesca e alla Croce di Cimabue, ma anche in provincia: ogni
zona ha una sua particolarità e gli
elementi di interesse non mancano, si va dal Parco Nazionale delle
Foreste Casentinesi al Lago Trasimeno. Gli agriturismi sono in pieno sviluppo e i centri storici e le
realtà dotate di attrattive culturali
sono molteplici.
La festa dello Spi ha messo in
contatto migliaia di pensionati con
la realtà aretina, e il primo impatto è stato molto positivo, tanto che
LiberEtà Toscana
supplemento al n° 9/2001 di LiberEtà
sede Spi - Cgil
Via Pier Capponi, 7 - 50132 Firenze
Tel. 055/50361 - Fax 055/5036300
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in molti si sono rivolti direttamente allo Spi di Arezzo per chiedere
indicazioni e suggerimenti sulle
località dove trascorrere le vacanze estive. E c’è stato anche un rapporto di reciprocità: alla manifestazione di Arezzo hanno partecipato non solo pensionati di altri
luoghi della Toscana ma anche
pensionati aretini che, grazie alle
relazioni intrecciate proprio nel
corso della festa, hanno poi organizzato gite e vacanze in tutta la
regione. Un fatto importante, questo, che testimonia un valore aggiunto delle nostre feste: non solo
momento di dibattito politico e di
aggregazione sociale, ma anche
eventi in grado di dare un contributo non indifferente alla promozione del territorio.
“Gli uf fici postali, soprattutto
quelli delle piccole frazioni sono
nell’occhio del ciclone, per il timore che possano essere soppressi”. Questa è la notizia apparsa sulla stampa il 27 giugno
nella cronaca di Prato. La semplice motivazione della Direzione Provinciale delle Poste è che
occorre ridurre i costi. Tale decisione inoltre è parsa come una
presa in giro, dato che soltanto
alcuni giorni prima era stata accettata l’apertura di conti Banco Posta, richiesti dalla cittadinanza.
La Lega Valbisenzio si è subito
mossa chiedendo un incontro
con il Sindaco di Vernio, dichiarando la propria contrarietà alla
chiusura degli uffici postali nei
piccoli centri sparsi nella vallata appenninica, perché ciò causerebbe non pochi disagi, soprattutto per la popolazione anziana. Il Sindaco, che già aveva
contattato la Direzione provinciale delle poste, si è detto disponibile a sostenere la posizione
dello Spi, finalizzata a mantenere i punti postali oggi esistenti.
È seguito un comunicato stampa congiunto.
Anche la Lega di Poggio-Carmignano, avendo problemi analoghi alla lega Valbisenzio, ha già
preso contatti con i comuni del
proprio territorio per contrastare la posizione della Direzione
Provinciale delle Poste.
Hanno collaborato: Maurizio Izzo,
Chiara Tacconi, Brunetto Sottili,
Massimiliano Frascino, Claudia De
Venuto, Adriana Sensi, Anna Buti,
Osvaldo Baglini, Marco Renzi
Grafica e impaginazione: Aida, Firenze
In copertina: disegno di Chiara Raugei
Le Leghe Valbisenzio,
Poggio, Carmignano
LiberEtà
LiberEtà
Toscana
Toscana
- Settembre
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S p i
Cgil a Congresso
Al via il 18 Settembre
i lavori del Congresso Cgil
di Anna Buti
I
l Direttivo Nazionale della
Cgil del 16 e 17 luglio ha varato il regolamento congressuale e i due documenti – uno di
maggioranza e uno di minoranza – sui quali si discuterà nelle
assemblee di base, per definire
le strategie e le linee di guida
dell’attività della nostra organizzazione per i prossimi quattro anni. Lo Spi Cgil intende
adoperarsi per una grande partecipazione alla discussione, per
questo saranno organizzate assemblee congressuali più vicine possibili e ai pensionati e agli
anziani per agevolare la loro
partecipazione. Le Assemblee
di base inizieranno il 18 settembre e il Congresso concluderà
il suo iter nel febbraio 2002, con
il Congresso Nazionale della
Cgil. Il Congresso è da sempre
un grande appuntamento democratico e di partecipazione.
La storia del nostro paese, si intreccia da oltre 100 anni con
l’attività e l’azione svolta dalla
Cgil rivolta a difendere ed
estendere i diritti dei lavoratori, dei pensionati e delle pensionate che oggi rischiano di essere messi a dura prova con l’affermazione di un quadro politico non favorevole. Pertanto
oggi è estremamente importante questa nostra discussione, che
inevitabilmente si intreccerà
con quella sul documento di
programmazione economica
con la Legge Finanziaria per
l’anno 2002 e con le eventuali
azioni necessarie per difendere
diritti e condizioni dei lavoratori e dei pensionati.
Il Congresso sarà anche un momento per riaffermare il radicamento e consolidamento organizzativo dello Spi Cgil Toscana, che conta 274.000 iscritti e
che con le sue molteplici attività cerca di dare risposte ai bisogni piccoli e grandi della popolazione della terza età.
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Mobilitazione
a Orbetello
Al centro delle
rivendicazioni,
la destinazione futura
del vecchio edificio
che ospita l’ospedale
San Giovanni di Dio
di Massimiliano Frascino
L
a Lega Spi Cgil di Orbetello ha un nuovo segretario e
una piattaforma da sottoporre
a Comune ed Asl, per quello
che si annuncia come l’autunno caldo dei pensionati della
cittadina lagunare.
Al centro delle rivendicazioni
che lo Spi ha inserito nella propria piattaforma, come di consueto concordata con le organizzazioni sorelle di Cisl e Uil,
c’è la destinazione che dovrà
avere in futuro il vecchio edificio che oggi ospita l’ospedale
comprensoriale, San Giovanni
di Dio.
Se tutto andrà secondo le previsioni, infatti, entro i primi sei
mesi del 2002 l’ospedale orbetellano sarà trasferito nel nuovissimo edificio in via di ulti-
mazione in località Madonnella, in un terreno
affacciato sulla laguna
di ponente. Secondo
quanto prevede un accordo stretto fra il direttore della Asl 9, Gianfranco Salvi, e il sindaco di Orbetello, Rolando di Vincenzo,
l’antico palazzo di piazza IV
Novembre dovrebbe essere venduto ai privati, dopo che il Comune avrà cambiato la destinazione d’uso con apposita variante urbanistica. In altri termini, la possibilità di realizzare in
pieno centro appartamenti, uffici e negozi, consentirebbe alla
Asl 9 di incassare una discreta
cifra nell’ordine di alcuni miliardi.
“Questa ipotesi – spiega il neosegretario della Lega orbetellana, Sileno Malucchi – non ci
convince molto. Noi riteniamo
che sarebbe opportuno che il
Comune rilevasse l’immobile,
lo ristrutturasse e lo destinasse
ad un utilizzo civico, recuperando un edificio storico alla fruibilità da parte dell’intera cittadinanza. Realizzare un residence o qualcosa di simile in pieno
centro sarebbe uno scempio
poco giustificabile. Quegli spazi, viceversa, potrebbero accogliere servizi comunali e la sede
delle moltissime associazioni
culturali, sportive e ricreative
che costituiscono il tessuto di
partecipazione civile della nostra
cittadina”.
Questa ipotesi, peraltro, ben si
concilierebbe con l’esigenza di
dare soluzione ad un altro problema che sta a cuore allo Spi
lagunare. Attualmente, infatti, un
intero piano della casa di riposo
Pacchioni è occupato da edifici
comunali, che sottraggono spazi agli anziani ospiti, riducendo
il numero dei posti letto. “Anche a questo problema – sottolinea Brunello Cipriani, della Segreteria provinciale – deve essere data una soluzione che non
penalizzi le esigenze degli anziani e della cittadinanza. Gli uffici
comunali devono sgombrare e
gli si deve trovare una collocazione più consona”.
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E u r
o p a
In visita al
Parlamento Europeo
Una delegazione dello
Spi di Firenze e Pisa
a Strasburgo
di Lorenza Castrucci
L’Euro in TV
U
n gruppo di 21 compagni
e compagne dello Spi di Firenze, Pisa e Pontedera, dall’11
al 14 giugno, hanno visitato
Strasburgo e in particolare il
Parlamento Europeo su invito
dell’On. Guido Sacconi, parlamentare europeo della Toscana.
La delegazione, guidata dal segretario generale dello Spi Toscano, Ivan Chiti, aveva come
obiettivo la conoscenza “sul
campo” del funzionamento della struttura parlamentare, del
lavoro delle commissioni sulle
politiche della salute e dell’ambiente.
La struttura avveniristica del
Parlamento di Strasburgo, con
le ampie pareti di cristallo che
si riflettono sulle acque del fiume, ci appare appena oltrepassata la città vecchia e ci emoziona non poco entrare in un
luogo che molti conoscono solo
attraverso la televisione o le
notizie dei giornali. Sul piazzale del Parlamento siamo accolti
Si moltiplicano le iniziative per
diffondere la conoscenza
dell’euro, la nuova moneta
europea in vigore dal prossimo
1 gennaio. Una brochure
diffusa dal Ministero del
tesoro contiene proprio le
“istruzioni per l’uso”, è stata
pensata specificatamente per
gli anziani, ed è disponibile
nelle sedi Spi Cgil. Anche
“Liberetà” si occuperà nei
prossimi mesi in modo
approfondito del cambio di
moneta; la trasmissione
televisiva già da questo mese
ha in programma una serie di
appuntamenti fissi che
aiuteranno a far conoscenza
con l’euro.
Liberetà è su RTV 38 il venerdì
e la domenica alle ore 18.15.
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Un Euro - Corso
da un assistente parlamentare e,
superati i controlli di sicurezza,
riceviamo i cartellini di visitatori. Attraverso varie sale, divise da una sorta di “acquario vegetale”, raggiungiamo la sala a
noi riservata per l’incontro con
un funzionario e con Sacconi.
I compagni fanno domande sul
modo di lavorare dei parlamentari, sulla moneta unica ormai
imminente, sulle politiche del
Welfare, sulla posizione del
governo europeo sugli effetti
della globalizzazione. Subito
dopo, sempre guidati da un funzionario, assistiamo al dibattito in plenaria.
I temi in agenda nella sessione
in corso riguardano i problemi
della salute alimentare e della
regolamentazione dell’uso di
mangimi corretti, per evitare
nuovi casi di “mucca pazza”.
Traduzione simultanea, tribuna
dei visitatori, silenzio assoluto.
Ci colpisce la sintesi degli interventi e la velocità della discussione in un clima asettico
ma molto efficiente.
All’uscita, come altre delegazioni presenti, anche noi vogliamo immortalare la visita con
una foto di gruppo sotto le
bandiere dell’Unione europea,
che presto aumenteranno se verrà accolta la richiesta di altri 13
Paesi di far parte dell’Unione. La
visita della delegazione continua
nel centro storico di Strasburgo
e il giorno dopo a Friburgo, che
vanta una delle più antiche cattedrali gotiche della Germania.
Si torna a casa dopo pochi ma
intensi giorni che ci hanno fatto
sentire, anche se per pochi istanti, davvero parte della grande
famiglia europea.
Arriva l’Euro:
corsi formativi a Pisa
Per favorire
l’apprendimento, la
diffusione e la pratica
dell’uso della nuova moneta
unica europea, le sezioni
soci della Coop di Pisa, il
Sindacato Comprensoriale
Spi Cgil, le Leghe Spi Cgil
del Comune di Pisa hanno
promosso dei corsi formativi
presso i propri associati. I
corsi saranno realizzati
utilizzando il pacchetto
formativo denominato il
“Canto dell’Euro”, e gli
opuscoli informativi messi a
disposizione dal sindacato
pensionati della Cgil. Ogni
sessione informativa
comprenderà una sezione di
teoria dedicata
all’apprendimento delle
tecniche di calcolo e di
cambio e all’uso della nuova
moneta, e una sezione di
pratica. In questa sezione, si
potrà effettuare un vero e
proprio percorso di spesa
guidato, acquistando in
euro. Le informazioni, sulle
date d’inizio e le norme
d’iscrizione ai corsi, saranno
rese note entro la prima
settimana di settembre. I
corsi inizieranno, in ogni
caso, entro la prima
settimana d’ottobre, e si
svolgeranno presso le sale
soci Coop di Marina di Pisa
e Cisanello.
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S
a
n
i
t
à
La Toscana combatte
il caro farmaco
Le misure della
Regione per ridurre la
prescrizione impropria
o esorbitante di
medicinali e contenere
la spesa farmaceutica
hanno suscitato
le ire di Farmindustria
e Federfarma
di Massimiliano Frascino
“F
armindustria farebbe un
bene a leggere le nostre
delibere prima di pronunciarsi,
eviterebbe così di travisarne il
senso. I nostri obiettivi sono di
garantire ai cittadini la continuità assistenziale, promuovere
l’educazione ad un consumo
corretto e risparmiare sulla spesa farmaceutica senza introdurre nuove tasse”. Con questo giudizio secco e feroce l’Assessore
alla Sanità della Toscana, Enrico Rossi, ha messo una pietra
tombale sulle polemiche scatenate da Farmindustria e Federfarma dopo le nuove misure introdotte dalla Regione Toscana
per limitare la spesa farmaceutica, garantire l’equilibrio di bilancio e mantenere alte prestazioni di assistenza sanitaria,
come è tradizione in questa regione.
A dire il vero, far quadrare il cerchio non è stata e non sarà una
cosa facile, ma a Firenze contano di arrivare a risparmiare 190
miliardi di lire sul trend di crescita della spesa farmaceutica, ed
arrivare così alla fine del 2001 con
il bilancio sanitario in ordine.
Sul banco degli imputati, si fa
per dire, l’abolizione dei tickets
farmaceutici su molti farmaci,
introdotta dall’ultima legge finanziaria del Governo dell’Ulivo. La spesa farmaceutica è infatti esplosa subito, con aumenti che nei primi tre mesi dell’anno hanno anche superato il 40%.
Questa impennata vertiginosa è
dovuta principalmente a due fattori: l’incentivazione al consumo
di farmaci favorito sia dalla logica del “sistema” che dalle case
farmaceutiche, e la cattiva abitudine - piuttosto diffusa - di fare
incetta di farmaci anche al di là
dei bisogni reali da parte dei pazienti.
Per dare un segnale preciso,
quindi, la Regione è intervenuta
su tre fronti: ha finanziato, con
15 miliardi, dei progetti per
l’educazione al “consumo consapevole dei farmaci” in accordo con i medici di famiglia; ha
regolamentato l’accesso degli
informatori medico - scientifici
agli ospedali e agli ambulatori;
ha infine previsto che i medicinali vengano consegnati ai pazienti in ospedale direttamente
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dai medici, al momento delle
dismissioni da un ricovero tradizionale o in day hospital, e
anche in occasione delle visite
in ambulatori pubblici. Queste
misure, che dovrebbero limitare la prescrizione impropria o
esorbitante di medicinali, e contenere la spesa farmaceutica,
hanno suscitato le ire di Farmindustria e Federfarma che hanno accusato la Regione di “autarchia” e di mettere a rischio
“posti di lavoro nella sanità”.
“È falso – ha ribattuto Rossi –
che in Toscana le medicine saranno distribuite soltanto in
ospedale. Ciò avverrà alla dismissione dei pazienti, senza alcun disagio ma piuttosto con
evidenti vantaggi per i cittadini. Inoltre le farmacie continueranno ad avere un ruolo fondamentale. Non ci sentiamo anarchici, come Farmindustria vorrebbe far credere, quanto
piuttosto titolari di una delega precisa, quella che affida alle Regioni la gestione della sanità”.
Quanto ai gravi danni economici che le case farmaceutiche hanno detto di subire in conseguenza di
questi provvedimenti,
Rossi ha sottolineato come
sia stato “lo stesso ministro Sirchia a ricordare che
in questi anni le aziende
farmaceutiche italiane
hanno potuto contare su
straordinari utili economici. Credo che aumenti dei
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consumi, e quindi della spesa
pubblica, nell’ordine del 40%
siano assolutamente patologici
e che occorra porvi un argine,
senza per questo penalizzare i
cittadini”.
Per concludere il suo ragionamento, Rossi ha poi espresso un
auspicio che è anche un aut aut
politico istituzionale. “Mi auguro che il Governo – ha detto –
non dia credito alle valutazioni
di Farmindustria. Ricordo che
noi le regole le rispettiamo e che
quindi non prendiamo nessuna
iniziativa arbitraria. Mi chiedo
cosa ci sia invece di solidale e
di servizio ai cittadini nelle posizioni degli industriali farmaceutici e spero vivamente che i
ministri interessati siano coerenti, rispettino l’autonomia
delle Regioni e rispediscano al
mittente le richieste di Farmindustria”.
Governo e Regione,
botta e risposta
Il Governo è molto sensibile
alla causa delle case
farmaceutiche, così come a
quella della privatizzazione
della sanità pubblica.
In sede di elaborazione del
Documento di
programmazione economica
e finanziaria, in un primo
momento il ministro della
sanità Sirchia aveva provato
a reintrodurre i ticket sulle
medicine, oltretutto senza
nemmeno sentire la
Conferenza Stato – Regioni.
Con la riforma federalista
approvata nello scorso
autunno, infatti, sono le
regioni in autonomia che
decidono come gestire la
propria spesa sanitaria, e se
reintrodurre o meno i ticket,
dal momento che il
decentramento
amministrativo gli ha
consegnato una vasta
gamma di poteri decisionali
sull’intera sanità.
“Giudichiamo scandalose le
proposte del Governo – ha
detto nell’occasione
l’assessore Rossi – perché
tendono a colpire il sistema
sanitario piuttosto che a
contenere la spesa. L’idea di
far pagare chi è ricoverato è
scandalosa. Se davvero vuol
risparmiare, il ministro
trasformi in leggi le nostre
delibere”.
Quanto al conflitto fra i
poteri dello Stato rispetto
alla titolarità di fare certe
scelte in campo sanitario,
“Mentre da un lato si
enfatizza la devolution – ha
concluso – dall’altro il
Governo è incapace di
rispettare le competenze
istituzionali, che in materia
di sanità spettano alle
Regioni”.
LiberEtà
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le piazze
della Toscana
Il sindacato della città
A Viareggio per i cento
anni della camera
del lavoro
di Maurizio Izzo
Modellini di navi in
mostra a Viareggio
La Lega Spi Cgil è stata tra gli
enti patrocinatori di una
curiosa e interessante
iniziativa, realizzata presso il
centro congressi dell’hotel
Principe di Piemonte: una
mostra nazionale di
modellismo navale,
organizzata dal “Modelships”
di Viareggio. Nei giorni della
mostra la città costiera ha
rivissuto i tempi gloriosi e
tragici della navigazione a vela.
Quando brigantini e fregate,
solcavano le onde davanti al
porto della Versilia e facevano
il loro ingresso, con incedere
lento ed elegante, nel bacino
protetto viareggino.
L’iniziativa, oltre che dal
sindacato pensionati della Cgil,
è stata patrocinata dal comune
di Viareggio, dalla Lega
Maestri d’Ascia e Calafati e
dalla Lega Navale Italiana.
“V
iani e il lavoro”, comincia
da questa bella mostra dedicata al celebre artista viareggino il nostro viaggio in un sindacato che compie cent’anni.
Siamo a Viareggio e questa è
una delle tante iniziative che la
Cgil ha organizzato per festeggiare il secolo di vita della camera del lavoro
“Abbiamo cercato con queste
iniziative, dice il segretario della Camera del Lavoro Andrea
Antonioli, di ricordare quello
che forse è il valore più importante della presenza del sindacato : quello cioè di essere stato un
sindacato della città, integrato e
vicino alle esigenze dei cittadini nelle varie fasi di sviluppo di
Viareggio. Per i lavoratori dei
cantieri come per quelli delle
cave, per i marittimi come per
gli immigrati e oggi per chi deve
fare i conti con i lavori atipici, le
commesse e il lavoro sommerso”. La Cgil insomma non solo
come sindacato ma come punto
di riferimento per tutta la città,
per i lavoratori come per le istituzioni.
Molto di questa tradizione popolare del sindacato e del suo
profondo radicamento sopravvive ancora nell’azione del sinda-
cato pensionati della Cgil che
oltre alle tradizionali attività di
tutela e di contrattazione ha avviato, ormai da anni, una serie
di iniziative di carattere intergenerazionale.
Tra queste, quella che ha avuto
più successo è quella che da
quattro anni coinvolge le scuole
comunali dell’infanzia. “Abbiamo voluto, spiega Osvaldo Baglini segretario della lega di Viareggio, costruire un rapporto intergenerazionale proprio a partire dal primo livello di istruzione e l’iniziativa, anche quest’anno, è andata benissimo”. Sono
decine i racconti raccolti dai
bambini e che adesso saranno
pubblicati, un vero e proprio libro di fiabe che i più piccoli
hanno scritto e dedicato ai più
grandi.
Ovviamente il sindacato pensionati non viene meno alla sua fun-
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Viani e il lavoro
zione di tutela e di contrattazione. In questa direzione va il recente accordo sottoscritto assieme a Cisl e Uil con l’amministrazione comunale. Difesa del
reddito, assistenza sociosanitaria, costruzione di una RSA
pubblica e una politica della
casa sono i principali punti.”Per
quanto Viareggio sia una realtà
in crescita dal punto di vista demografico, l’unica della provincia, spiega l’assessore alle politiche sociali, Raffaello Socci,
la presenza della popolazione
anziana è significativa. Basti
pensare che a fronte di poco più
di 11.000 tra giovani e adolescenti abbiamo oltre 13.000 ultrasessantacinquenni. Una ca-
ratteristica che ci impone di tarare la politica amministrativa
programmando le scadenze non
solo su base annua ma con più
largo respiro”.
In questa direzione vanno alcuni progetti a cui lo Spi Cgil è
particolarmente sensibile, come
la realizzazione di una RSA
pubblica o la ristrutturazione di
un ex area industriale nel cuore della città che potrebbe divenire luogo di residenza e di
integrazione anche per gli anziani.
Se la vita a Viareggio sembra ed
è più che accettabile lo sforzo, dicono ancora allo Spi, deve andare verso la piena integrazione della popolazione anziana.
“In un momento in cui il
mercato del lavoro è in via di
trasformazione assistiamo,
purtroppo ancora oggi, a casi
di morti sul lavoro, a
situazioni di sfruttamento e
di non riconoscimento dei
diritti dei lavoratori. Allora
questa mostra e questa
celebrazione hanno il senso
di ricordare cosa ha
significato e come è stata la
lotta sindacale, la parola
lavoro, sia nella nostra vita
quotidiana, sia nelle tele di un
artista contemporaneo che ha
saputo cogliere le espressioni
più vere e più intense della
fatica dell’uomo”.
Marco Marcucci
Sindaco di Viareggio
Lo SPI a Viareggio
Oltre 2.400 iscritti, un
autentica passione per lo
sviluppo del rapporto tra
generazioni e uno storico
impegno a difesa dei
lavoratori e dei pensionati.
Queste le caratteristiche della
presenza del sindacato
pensionati della Cgil nella
realtà viareggina. Dalle
iniziative di impegno sociale,
molte assieme alle
organizzazioni dei lavoratori
attivi, alla contrattazione, ai
progetti culturali e ricreativi.
Brigantini e fregate in mostra
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Cultura
Caro, vecchio
cinema
La Rassegna di Pergine Valdarno
su Cinema e Anziani alla sua XIII edizione
Si è svolta dal 2 al 10
luglio la tredicesima
edizione della rassegna
“Caro vecchio cinema”,
organizzata dal Comune di Pergine Valdarno
e dedicata a cinema e
anziani, con proiezioni
nella piazza del comune, tutte le sere. Oltre ai
film di maggior qualità
e successo della stagione, da La stanza del fi-
di Claudia De Venuto
glio a Pane e tulipani,
la rassegna ha presentato incontri e dibattiti
come quello dedicato a
“I diritti del Novecento”
a cura dello Spi Cgil,
con la partecipazione
dell’Assessore della
Regione Enrico Rossi,
del Consigliere regionale Bruna Giovannini, di
Anna Milani della Segreteria nazionale Spi
Cgil e del Segretario
generale Spi Toscana
Ivan Chiti; e soprattutto per l’approfondimento dedicato al rapporto
tra cinema e anziani. Lo
Spi Cgil nazionale si
occupa anche, di anno
in anno, di segnalare e
premiare opere cinematografiche che abbiano
per oggetto la terza età
nei suoi molteplici
aspetti, oltre ad attori e
registi.
I premi di quest’anno
sono stati assegnati ai
registi Paolo e Vittorio
Taviani (Premio alla
carriera 2001), all’attore e regista Lino Banfi
(Premio alla carriera
2000), all’attrice e regista Chiara Caselli
(Premio “Incroci di
orizzonti 2000”, per
cortometraggi) e al
film La domenica di
Wilma Labate (Premio
2001).
La manifestazione si è
conclusa l’8 luglio, con
la proiezione del film
premiato in Piazza del
Comune.
Cgil Incontri, edizione 2001
Clamoroso successo di pubblico a Serravalle Pistoiese per
l’edizione 2001 di Cgil Incontri, che quest’anno festeggiava
anche il centenario della fondazione della Camera del Lavoro di Pistoia. La manifestazione, che ha avuto luogo fra il 27
giugno e l’8 luglio nella cittadina della Rocca Medievale, ha
vissuto momenti di grande intensità, sia dal punto di vista
del dibattito politico-istituzionale, sia dello spettacolo. Il clou
della kermesse sindacale pistoiese è stato rappresentato
dall’intervento del segretario generale della Camera del Lavoro Sergio Cofferati. Altro momento importante della manifestazione è stato il dibattito dedicato a : “il ruolo delle città per
un futuro sostenibile”, cui hanno partecipato fra gli altri il presidente nazionale dell’Arci, Tom
Benettollo, il sindaco di Pistoia Lido Scarpetti, e il responsabile delle politiche urbane e
abitative della Cgil, Gaetanno Lamanna. Nel corso della manifestazione, si è anche parlato
della Fiom-Cgil e del ruolo fondamentale che gli operai metalmeccanici hanno svolto nella
storia del movimento sindacale. La Federazione Italiana Operai Metalmeccanici, ha celebrato, proprio a Serravalle Pistoiese, il centenario della nascita.
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Toscana
La terra del Panigaccio
Podenzana, piccolo comune della Lunigiana. Una storia ricca
e oggi uno dei pochi comuni della Lunigiana in crescita
Bisogna salire un po’
per vedere il piccolo
centro di Podenzana,
caratteristico borgo della Lunigiana, che, al
pari di tanti piccoli centri della montagna,vive
una condizione geografica e amministrativa
di Maurizio Izzo
bizzarra, basti pensare
che la collina alle sue
spalle è già territorio ligure e che oltre quella
collina si trova invece
ancora una frazione del
comune. Anomalie della storia passata ma che
ancora pesano per un
Castelli
e panorami
A Podenzana
si trova uno dei più
spettacolari castelli
della Lunigiana,
situato in
un’eccellente
posizione
panoramica, a
guardia della vallata.
Da un altezza
di circa 500 metri il
Santuario della
Madonna della
Neve offre uno
straordinario
panorama. Da
segnalare poi la bella
chiesa di san
Giacomo e il piccolo
oratorio. Infine vale
la pena raggiungere
il territorio di
Montedivalli ricco
di testimonianze
archeologiche, tra
cui una necropoli
risalente a ben
2500 anni fa.
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piccolo comune a cavallo tra due province e
addirittura due regioni.
Osvaldo Angeli è il sindaco di Podenzana, uno
di quei sindaci tutto fare
che ti ricevono in piazza e ti guidano alla scoperta del comune. Una
piccola ma incantevole
fetta di territorio ricca
anche di storia, dai primi insediamenti romani al marchesato indipendente (1536) alla
nascita del comune vero
e proprio (1814). Oggi
Podenzana è uno dei
pochi comuni della Lunigiana in contro tendenza, qui gli abitanti
invece di diminuire aumentano. Accanto alla
popolazione storica,
fatta come sempre in
gran parte da anziani, da
un po’ di tempo è in crescita anche quella fatta
di famiglie e giovani
che trovano in questa
terra condizioni vantag-
giose per vivere, anche
se poi per lavorare bisogna spostarsi di qualche
chilometro. La percentuale di popolazione
anziana è ovviamente
alta, superiore alla media regionale, e questo
impegna l’amministrazione comunale e anche
lo Spi Cgil a un’azione
particolare per far fronte alle esigenze di quasi
un terzo della popolazione. “Un territorio fertile
per l’azione sindacale”,
dice Francesco Fabiloni
dello Spi Cgil, alludendo all’impegno che storicamente contraddistingue le popolazioni di
questa terra.
Il Panigaccio
Assoluto protagonista della gastronomia locale
Protagonista assoluto di questa terra è il panigaccio. Prodotto gastronomico di antica tradizione sta
vivendo una nuova stagione di successo contribuendo così a far conoscere e visitare Podenzana, che
del panigaccio è la capitale.
Per conoscerne segreti e caratteristiche siamo andati a vedere come nasce il panigaccio: acqua, farina e sale. Tutto qui, ma il vero ingrediente è la cottura, che avviene in speciali formelle che sono precedentemente scaldate direttamente sul fuoco. Quando sono ben calde vengono estratte
dal forno e sopra viene depositato l’impasto, pochi minuti lontano dal fuoco e il panigaccio
è pronto. La fantasia e l’appetito consiglieranno come completarlo, si va dal prosciutto al
formaggio, dal pesto al ragù. Nel mese di Agosto al panigaccio viene dedicata anche una
sagra che richiama turisti e appassionati, per un intera settimana viene sfornato senza
tregua e servito per tutta la giornata.
Oggi il panigaccio è conosciuto in tutta la zona e non è raro vederlo anche nelle pizzerie
della costa, ma quello vero e tradizionale è solo quello di Podenzana.
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Memoria
Fosse Ardeatine:
ricordare e non dimenticare
di Marco Renzi
Nessuna contraddizione
di termini nel titolo, ma
solo una sottolineatura
voluta per distinguere
l’atto dovuto del ricordo degli innocenti trucidati dai nazisti alle
Fosse Ardeatine, dalla
conoscenza e dalla relativa presa di coscienza,
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di una barbarie, che non
ha niente a che vedere
con le strategie belliche,
e che mai nessuna revisione storico-politica
potrà riuscire a giustificare. La visita effettuata al luogo dell’eccidio
nazista, dai pensionati
dello Spi Cgil, e dagli
studenti della quinta B
del Linguistico Pacini
di Pistoia, ha risveglia-
to negli anziani ricordi
dolorosi mai sopiti, e
sollecitato un momento
di riflessione nei ragazzi. Diana Natalizi giudica la visita al sacrario
romano: “Un’esperienza importante, più come
una visita d’istruzione,
quindi per il suo aspetto
formativo, come lezione
di vita”. Per Ilaria Mazzetti: “ il messaggio del-
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la giornata nel luogo dell’eccidio, è chiaro: non
dimenticare, ascoltare le
preziose testimonianze
di chi ha sofferto, non
lasciare che il tempo offuschi per sempre la memoria”. Lina Lucchesi a
proposito del luogo della strage dice: “c’è un’atmosfera speciale, carica
dei ricordi dei crimini nazisti e fascisti”.
Racconto
Luna
di settembre
Osvaldo Baglini
Settembre aveva attenuato la calura opprimente di quella estate
particolarmente afosa.
Dopo il tramonto le serate erano abbastanza
fresche.
La vicinanza del forte,
anche se l’avanzata degli alleati era eccessivamente lenta, faceva sperare che la guerra sarebbe finita presto.
Le formazioni partigiane non davano tregua ai
nazifascisti ormai in ritirata, ma la belva, per
quanto duramente colpita, possedeva ancora
quella forza che le permetteva di sferzare colpi all’impazzata. I rastrellamenti si erano infittiti e si erano fatti sempre più feroci. Il cielo si
rischiarava; tenui riflessi rossi annunciavano
l’alba. Più in basso, in
una nebbia di vetro spesso, il Lago di Massaciuccoli riluceva come d’argento. Ruggero aveva
avuto l’ordine di raggiungere gli alleati al di
là del fronte per una
missione informativa.
Era armato di una pistola 6.35 bene sprofondata in una delle capaci tasche dei pantaloni.
Compiuta la missione il
partigiano ritornava alla
sua formazione. Giunto
nei pressi della collina,
di fronte ad una cava
abbandonata, improvvisamente, da un folto di
alte erbacce, vide uscire tre soldati dagli elmetti mimetizzati. Si
trattava di S.S. Ruggero
in quell’istante si sentì
come dissanguato. I nazisti si avvicinarono e lo
costrinsero a procedere
a mani alzate dentro lo
spiazzo della cava.
L’uomo pensò che fosse giunta la fine: ogni ricordo era svanito nella
sua mente, non aveva
più rimpianti né speranze, attendeva solo la scarica dei mitra. I tedeschi,
invece, senza preoccuparsi di perquisirlo, presero a malmenarlo con
calci e pugni. Il partigiano, attanagliato dal dolore cadde sui ginocchi,
serro i denti, si contorse
ma non gridò. Nel frattempo uno di quei soldati aveva preso a risalire il monte, mentre un
altro, cessato di colpirlo, si era tolto l’elmetto
per asciugarsi il sudore.
Da terra Ruggero affondò la mano nella tasca
dei pantaloni, afferrò la
pistola e sparò uno, due,
tre colpi al tedesco che,
dando sfogo alla propria
bestialità umana, continuava a colpirlo con il
calcio del mitra. Questo
cadde bocconi e l’altro,
poco distante subito si
voltò sorridente, forse
pensando che il camerata avesse eliminato il
Partigiano: non ebbe
tempo di aprire la bocca; Ruggero, con un ritorno di quelle poche
forze che l’istinto di
conservazione, talvolta,
miracolosamente riconcede, riuscì ad afferrarlo alla gola. La sorpresa
fu tale che il soldato rimase immobile, paralizzato. Era molto giovane,
poco più di un ragazzo.
Il partigiano strinse, pa-
reva che le sue dita fossero di ferro; strinse finchè il viso del giovane
soldato si fece livido,
convulso. Gli occhi dall’espressione selvaggia
divennero torbidi, sporgenti, dalle labbra, ricoperte di schiuma, uscì un
rantolo e anche lui finì
addosso al compagno.
Ruggero, trascinandosi,
si immerse nel verde dei
campi: aveva l’inferno
nel cuore, negli occhi gli
ultimi spasmi del giovane tedesco. Fatti pochi
metri il silenzio fu infranto da una raffica,
partita sicuramente dal
terzo soldato che si trovava sulla collina. L’uomo stramazzò a terra.
Un benessere fatto di
abbandono, di riposo
infinito lo invase. L’ultima sensazione fu
l’odore della terra che
esalava dal suolo umido.
Calava la sera, una sera
calma, dolce.
Lucente e tonda, la
luna saliva lentamente
nel cielo.
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Notizie
Ricordando
Giuseppe Di Vittorio
Visita romana per un
gruppo di pensionati
della Lega Santi Di Vittorio dello Spi Cgil di
Prato, alla tomba di
Giuseppe Di Vittorio,
presso il cimitero del
Verano. I pensionati
pratesi, assieme ai dirigenti della Lega Carlo Nannetti, Roberto
Bianchi e Renato Righini, sono stati accolti e guidati nella città
eterna da Goffredo
Fortunato dello Spi
Roma e del Lazio. La
delegazione pratese ha
deposto un mazzo di
fiori sulla tomba di Di
Vittorio, e ricevuto in
dono da Fortunato le
medaglie coniate dalla Cgil del Lazio per
il centenario della nascita del grande sindacalista. Al dirigente
sindacale romano i
pensionati pratesi hanno fatto dono della bandiera dello Spi Cgil di
Prato.
Livorno: nonni
e nipoti in visita
ai Canali Medicei
Grande successo a
Livorno della giornata
d’incontro fra alunni e
insegnanti della scuola
elementare Bini e i pensionati dello Spi Cgil.
Quest’anno nonni e nipoti hanno visitato insieme i Canali Medicei.
Al termine dell’iniziativa, i pensionati livornesi hanno consegnato
ai loro piccoli amici un
diploma di attestato di
partecipazione, ed hanno ricevuto in dono dai
ragazzi confezioni regalo di piante e fiori. In
ogni confezione i ragazzi avevano inserito
un pensierino su un
nonno.
Delegazione pratese alla tomba di Di Vittorio
“Nonni e nipoti” a Livorno
In gita al Parco
di Villa Demidoff
È continuata per tutto il mese di luglio, con
grande partecipazione,
l’iniziativa dell’Associazione Filo d’Argento Auser del quartiere
1 di Firenze che ha organizzato, un giorno
alla settimana, gite per
i propri soci al parco
della villa Demidoff di
Pratolino; si partiva
tutti i giovedì alle 10
del mattino da Piazza
Santa Maria Novella,
per tornare alle 18.30.
Per una cifra accessibile (12.000 a persona)
e attrezzati con un pasto al sacco, oppure
prenotando un primo e
un secondo nel ristorante interno al parco,
al costo di 10.000 lire,
i partecipanti hanno
avuto l’occasione di
passare una giornata
in compagnia, a contatto con la natura.
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Prima riunione
post elettorale
degli attivisti Spi
Più di 150 persone
sono intervenute a Laterina, graziosa cittadina dell’alto Valdarno
aretino, alla prima riunione ufficiale del sindacato dei pensionati
della Cgil dopo le elezioni politiche del
maggio scorso. Nel
corso dell’incontro, organizzato in modo eccellente dal Capo Lega
di Laterina e dai suoi
collaboratori e collaboratrici cui sono intervenuti fra gli altri la
Segretaria dello Spi,
Anna Buti, e il Segretario Generale della
Cgil del Valdarno,
Claudio Redditi, è stata fatta una prima riflessione sulla situazione politica attuale e
sulla posizione che il
Sindacato assumerà
per contrastare even-
tuali decisioni dell’Esecutivo che rimettano in discussione i
diritti ottenuti con anni
di lotte e sacrifici. Al
struzione di una scuola nei campi dei rifugiati Saharawi, e di
raccogliere aiuti umanitari per le istituzioni
Manifestazione Spi a Laterina
termine della riunione
si è svolta una festa
culminata nella consegna di 32 targhe ricordo ad altrettanti attivisti dello Spi Cgil.
Solidarietà per
il Saharawi e la
Moldova dall’Auser
Da qualche tempo
l’Associazione per
l’Autogestione dei
Servizi e la Solidarietà si sta occupando di
trovare fondi per la co-
scolastiche in Moldova. Nella campagna di
raccolta fondi ci piace
segnalare l’idea arrivata dalla sezione dell’Auser di Ribolla, frazione del comune di
Roccastrada in provincia di Grosseto. I volontari guidati dalla responsabile della sezione Vera Bartalucci,
hanno realizzato, insieme ai bambini delle
elementari del piccolo
centro, delle simpati-
che bambole e delle
palle di stoffa, che
sono state poi rivendute con grande successo durante la festa dell’Unità di Ribolla. I
proventi della vendita
sono andati alle campagne di solidarietà
dell’Auser a favore del
popolo Saharawi e dei
bimbi della Moldova.
Tempo libero
Pineta di Ponente
Domenica 8 luglio,
presso la Bocciofila organizzato dal Sindacato Pensionati CGIL di
Viareggio, si è disputato il “6° Trofeo Liberetà”, gara riservata al
settore amatoriale.
L’iniziativa, che rientra
nel Programma di Promozione della Rivista
Mensile Liberetà, tende inoltre a valorizzare il tempo libero di anziani e pensionati.
Questa è la classifica
dei vincitori:
1° Conti della Biblioteca Croce Bianca
Querceta, 2° Bresciani Croce Bianca Querceta, 3° Coluccini
Croce Bianca Querceta, 4° Corsi Bocciofila Pineta di Levante, 5°
Maggi Croce Bianca
Querceta, 6° Belluomini Bocciofila Comparini.
Solidarietà dell’Auser a Roccastrada
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Salviamo i piccoli uffici Cgil a congresso la Toscana combatte il caro