Aforisma Araberara - 7 Giugno 2013 “Tutti siamo abbastanza forti da sopportare le altrui disgrazie” La Rochefoucauld Aragorà Lettere alla redazione Scrivi a... [email protected] Il vento della moralità? Non è passato di qua… Stimato direttore, maldigeriti i risultati delle elezioni politiche, lascio volentieri a più autorevoli commentatori ogni valutazione sul voto, sulle sue conseguenze, sulla saggezza dei Saggi, sui dolorosi travagli dei parti governativo e presidenziale e sulla ennesima, resistibile resurrezione del Caimano. A bocce ferme spendo invece due parole sulle elezioni che hanno interessato la nostra regione, da sempre esempio di buona politica, locomotiva dell’economia, must della sanità e via via magnificando. Dopo decenni improntati alla sobrietà e alla castità, qualità che hanno caratterizzato il Celeste Governatore, ritenevo ingenuamente giunta l’ora del ricambio. Il verminaio del cerchio magico leghista e la corposa lista di assessori e consiglieri regionali inquisiti aggiungevano ulteriori e decisivi argomenti a favore del repulisti. Il Centro sinistra, da parte sua, presentava finalmente un candidato dalla faccia giovane e limpida, il cui cognome doveva ricordare a tutti noi un eroe civile assassinato da manovali mafiosi diretti da menti “raffinate”; en passant rammento che, mentre nessun membro del governo partecipava ai funerali di uno “…che se l’è cercata!”, lo Stato riconoscente nominava senatore a vita il prescritto (non assolto!) autore di una frase tanto oscena, uno tra i mandanti (solo morali?) dell’omicidio. Tra me e me osservavo che, pur conoscendo poco Ambrosoli, le ruberie famigliari del Senatur, lo sfarzoso e gratuito stile di vita del Furmigun, l’occupazione sistematica delle strutture sanitarie da parte degli “hostia cum guttalax”, l’emergere di infiltrazioni della ndrangheta perfino in Regione e la crisi galoppante avrebbero indotto i lombardi di buon senso a voltare pagina. Con tali premesse arrivavo a pensare che il Barabba, già netto vincitore di un famoso ballottaggio in quel di Gerusalemme, e perfino il Bin Laden o lo Strangolatore di Boston che si fossero opposti alla Destra avrebbero avuto ben più di una chance di vittoria. Con l’apertura delle urne si è avuta l’ennesima riprova della mia sperimentata insipienza socio-politico-elettorale: il popolo lombardo ha confermato trionfalmente l’ancien regime, limitandosi a sostituire Roberto il Casto con Roberto l’Acuto. La definizione di quest’ultimo mi pare appropriata trattandosi di chi, da Ministro dell’Interno ricettore di ogni informativa prefettizia e non solo, occupandosi della sicurezza nazionale, ovviamente nulla poteva sapere dei traffici leghisti a casa sua e giungeva a smentire impettito in tv l’infiltrazione mafiosa in Lombardia; da perfetto padano, in aggiunta, spediva centinaia di poveracci africani fra i suoi elettori di Bianzano, Cene, Valbondione, Gromo, Monte Campione ecc., confermando anche con ciò la distanza siderale che intercorre tra i proclami elettorali e la cruda realtà. Analisti avveduti hanno commentato che, in periodi di crisi quale l’attuale, il deficit di legalità che emerge dalle cronache regionali crea spazio sufficiente, anche a chi non ha un pelo particolare sullo stomaco, per galleggiare nel paciugo delle opportunità meno limpide, approfittando con disinvoltura di amicizie e clientele. Da qui pubbliche e ostentate lamentazioni sul “…tutto sbagliato, tutto da rifare!” ma poi, al riparo delle urne, la conferma che tutto sommato per molti il puzzo non è così sgradito. Più modestamente io rammento quanto scrissi a proposito del centrosinistra un annetto fa e La interrogo pensoso: “Anche in Lombardia la mamma dei cojones y peones è incinta a tempo pieno?” Per l’eventuale risposta confido nella saggezza di un Non Saggio. Buon lavoro a Lei e alla redazione Aurelio Pezzoli P.S.: intercettato e fiutato il vento nuovo e fresco della legalità, della moralità pubblica e del cambiamento, naturalmente anche il mio paese ha inteso punire severamente la Destra, fustigandola con un misero 65% di voti. Chapeau! Aerei e rumori molesti a senso unico Egregio Direttore, Rispettando una tradizione solo italiana, capita di leggere sui giornali articoli critici al rumore degli aerei in decollo o in atterraggio sugli aeroporti... I rumori, si sa, sono molesti e pare che quelli che provengono dall’alto, nell’immaginario collettivo, siano più fastidiosi e più paurosi che non quelli che si diffondono all’altezza del terreno. Devo dire che concordo pienamente con chi si lamenta dei rumori notturni, aerei compresi, la notte dovrebbe essere consacrata al riposo! ...E non agli imbecilli che la scambiano per il giorno! (lavoratori notturni esclusi, naturalmente). In questi giorni si legge sui giornali che le ASL sono partite, armate di sfigmomanometro, a controllare i parametri pressori alle persone abitanti sotto la rotta degli aerei… Un TIR che accelera e ci soffoca con le sue emissioni, probabilmente, non fa alzare la pressione arteriosa e quindi fa meno paura del rombo di un aereo! Così come le sgommate di auto, motorini e Chopper, questi ultimi svegliano una valle intera di soprassalto, i lavori di cantiere, senza contare il rischio di essere messi sotto da un qualsiasi velocipede non danno assolutamente fastidio al sistema circolatorio di nessuno! Chissà poi perchè dei tram o della metropolitana che scuotono le fondamenta delle case nessuno si lamenta. Un aereo non interferisce nella viabilità del territorio. I treni che percorrono la ferrovia, sfortunatamente, non li si può dirottare, seguono i binari, ma la rotta di un aereo la si può far modificare per farla passare sopra le teste di qualcun altro. D’altronde senza un aeroporto una città rimane isolata. E’ vero, esistono altri aeroporti abbastanza vicini da poter sfruttare, ma bisogna raggiungerli con dispendio di tempo e carburante, quindi con spreco di risorse energetiche, e poi anche gli altri aeroporti sono al limite del traffico che passa sopra le teste di altre persone ancora. In conclusione ci si potrebbe lamentare di aver vicino una discoteca e relativo parcheggio con tutto il “traffico” annesso, oppure di aver vicino uno stadio, nei cui paraggi si conoscono molto bene le conseguenze dell’imbecillità umana. Ecco! Nessuno che si lamenti che in città esista uno stadio, che crea solo un più o meno futile divertimento (in relazione all’importanza che gli si dà), con annessa tutta una serie di stupide violenze dirette e indirette, oltretutto un vero ecomostro in mezzo alla città, ma del rumore di un aereo sì! Per non parlare delle famigerate centrali nucleari, anche queste fanno meno paura di un rombo d’aereo? Da trent’anni negli editoriali della stampa specializzata si legge dello sconforto causato dalla scarsa consapevolezza e considerazione dell’Italia, intesa come cittadini e rappresentanti politici, verso questo campo. Siamo tra i paesi più industrializzati al mondo quello con meno aeroporti, e di quei pochi se ne vorrebbe chiudere una bella fetta perché qualcuno dice che sono inquinanti (solo gli aerei?) o non vuol sentire “quei rumori” (salvo poi fare il mutuo in banca per andare in ferie prendendo l’aereo, per poi vantarsi di esserci andato e generoso di particolari sul suo prossimo viaggio in programma…) altri, invece, per poterci speculare con l’edilizia. Un dato su tutti: In Svizzera (dove ci sono solo montagne!) 12.510 piloti e 2.900 aeroplani. In Italia (56 milioni di abitanti) ci sono 13.400 licenze e circa un migliaio di aeroplani di Aviazione Generale. (Fonte rivista Volare anno 2011). Siamo il paese con meno cultura aeronautica. Non che sia necessario saperne, ma rifiutarla per partito preso non è altrettanto necessario! Voglio chiudere con una frase ad effetto: -Due chilometri di strada non ti portano in nessun posto. Due chilometri di pista ti portano in tutto il mondo! Giuseppe Bassanelli Finestre - Napolitano “spinge” per le riforme. - Se spinge lui, alla sua età, si capisce perché stanno fermi. » COMUNE DI CLUSONE, SAB, ISTITUTO FANTONI Trasporto: abbonamenti tra scuola e weekend A seguito della scorsa pubblicazione su Araberara e sul Giornale di Bergamo on line delle lettere dei ragazzi dell’Istituto Fantoni di Clusone e di alcuni genitori del Comitato Genitori dello stesso Istituto, il Comune di Clusone si è dimostrato estremamente sensibile ed ha ritenuto opportuno cogliere l’occasione per parlare in modo più completo della questione trasporti. Ha invitato ad una tavola rotonda, oltre a Sab, le istituzioni locali tra cui: Unione dei Comuni della Presolana, Comunità Montana Valle Seriana, PromoSerio. Lunedì 27 maggio scorso si è tenuto un primo incontro presso il Comune di Clusone alla presenza dei dirigenti Sab Autoservizi Franco Ferrada e Giovanni Piccinni, l’assessore alle politiche sociali e vicesindaco Antonella Luzzana, l’assessore al commercio e turismo Lorenzo Balduzzi, i genitori del CoGe Fantoni Marco Benzoni e Paola Galbiati. Si è subito evidenziata l’importanza di parlare di trasporti pubblici come risorsa da valorizzare e da rilanciare. Sab lamenta una consistente perdita di clientela soprattutto della Val Seriana, l’assessore alle politiche sociali fa presente che non c’è da meravigliarsi, qui la crisi è seria. L’abbonamento per andare a scuola può essere evitato facendo turni con altre famiglie per portare i figli a scuola. Ma se con l’abbonamento oltre ad andare a scuola il ragazzo può usare i mezzi anche nel fine settimana, magari per andare alla stazione Teb o al passo della Presolana, allora conviene acquistare ancora l’abbonamento. E’ proprio nei periodi di crisi che le aziende scoprono delle potenzialità per rilanciare la propria offerta e tenersi i clienti, almeno non perderli. A differenza di altre aziende che per migliorare l’offerta sono costrette ad investire, l’Azienda Sab ha davanti a sé l’opportunità di rilancio della propria offerta a costo zero. La richiesta, infatti, è semplicemente di poter usufruire di un servizio già esistente, un servizio che l’Azienda eroga sia che sul pullman ci siano 3 persone oppure 10. Potremmo dire che la domanda di utilizzo dei mezzi pubblici è direttamente proporzionale alla qualità dell’offerta. Si può dire che migliorare l’offerta significa aumentare la domanda. L’Azienda Sab, ben consapevole di ciò, ha assicurato che si impegna a dare una risposta in tempi brevi, magari a fare un periodo di prova durante il prossimo anno scolastico per capire come meglio gestire tale proposta e chiede di delimitare nel concreto un’area territoriale ed una fascia d’età dei ragazzi per partire con il test di prova. Si è detto che si potrebbe considerare la Val Seriana come se fosse una grande città ed agire di conseguenza, pensando anche a quegli studenti e persone che non hanno bisogno del trasporto verso la scuola ma che a seguito di un’offerta accattivante potrebbero diventare utenti del trasporto pubblico. Anche un biglietto della durata giornaliera e che consenta di spostarsi su diverse tratte, come accade già da altre parti, potrebbe essere un incentivo ad usare i mezzi pubblici. Molto positivo inoltre l’apprezzamento da parte di Sab per quanto riguarda il possibile coinvolgimento dei ragazzi in eventuali progetti coordinati dall’Istituto Fantoni: studenti geometri per la ristrutturazioni delle stazioni e delle pensiline, studenti del turistico per l’individuazione di tratte turistiche, studenti del corso di grafica per l’elaborazione di un opuscolo informativo che illustri le regole per l’utilizzo dei mezzi pubblici. Le regole, nota importantissima su cui fare lavorare i ragazzi, magari facendo scrivere proprio a loro le norme per l’uso responsabile di un servizio comune così importante come il servizio Sab. Per quanto riguarda il trasporto per il turismo, invece, forse già per l’estate ci possono essere novità. L’assessore Balduzzi, infatti, sta organizzando un’integrazione al trasporto estivo che assieme a Sab può essere meglio gestito. Si parla di una fase sperimentale che potrebbe diventare “il mese dedicato alla mobilità eco/sostenibile” dal 15 Luglio al 14 Agosto, ed eventualmente prolungarlo se l’esito fosse positivo fino a fine Agosto. Questo primo incontro è stato indubbiamente positivo, in agenda ci sono già altri appuntamenti per parlare della questione, speriamo altrettanto proficui. Comitato Genitori Istituto Fantoni - Clusone Gli errori dei 5 Stelle e la legge elettorale Caro Direttore, leggo i risultati del primo turno delle amministrative e sono soddisfatto; la delusione provocata dall’esito delle elezioni politiche è superata. Il Partito Democratico ha dimostrato di non essere in disfacimento, ha reagito bene agli indubbi errori commessi prima e soprattutto dopo le elezioni. L’attuale Governo è in una condizione inevitabile per un periodo limitato, come conseguenza dei risultati elettorali. L’inciucio è solo nella testa di qualche critico professionale. A mio parere la scelta politica di cui sopra, è stata determinata dall’atteggiamento politicamente assurdo del Movimento 5 Stelle; ovvia e scontata la responsabilità di Grillo, con l’aggiunta dell’illuminato consiglio di Casaleggio! A sostegno delle suddette affermazioni, mi permetto di citare alcune frasi esposte nel mio intervento del 12 Aprile: Tutti i problemi sono concentrati al Senato; qui è decisivo il comportamento dei “singoli grillini”. (….) Il grande capo non è d’accordo? Se hanno una giusta visione politica, devono agire “senza vincolo di mandato”. (….) Non sono dei traditori, ma persone libere che rispettano la loro dignità. Se sono intelligenti capiscono che il CAPO si è montato la testa e pretende di fare il politico restando a casa. Riflessioni attuali, se i Senatori grillini si decidono a ragionare in merito ai problemi reali dell’Italia, per la politica si aprono soluzioni diverse ed importanti. Come minimo si scarica la pistola che Berlusconi tiene puntata alla testa di Enrico Letta, il quale sta dimostrando di essere all’altezza del difficile compito che Napolitano gli ha assegnato. Martedì 28 Maggio, il “comico” Grillo si è permesso di offendere gli elettori italiani che non l’hanno votato. Non è il primo che lo fa ma lui si mette in coda ad altri personaggi politici che lo hanno preceduto. Ma come, il presunto RIVOLUZIONARIO si mette a fare il pappagallo? L’eccesso di presunzione provoca questi brutti scherzi. Tra i molti problemi urgenti da affrontare e da valutare c’è la nuova legge elettorale. Da sempre sono convinto della necessità di applicare anche in Italia il DOPPIO TURNO. I vantaggi principali: una lista o coalizione risulta comunque vincente dall’esito dei voti e quindi è il popolo che decide chi deve Governare. La moltitudine di liste dello zero-virgola, sarebbe fortemente ridotta già prima delle elezioni. Questo sistema non ha dei gravi difetti ed è applicato in molte Nazioni democratiche. Stessa modifica della legge elettorale dovrebbe essere applicata anche per il Senato, che diventa l’organismo che legifera per le Regioni e le province,sia pure ridotte o raggruppate. Altre considerazioni in merito alla tassa sulla prima casa (IMU). Da recenti statistiche risulta che i pensionati che ricevono tra i 500 e 1.000 Euro al mese, sono circa il 50%. Questi Italiani hanno pagato per l’IMU in media 200/300 Euro (max 25 al mese) e non mi risulta che qualcuno si è ammazzato per questo. Hanno invece preso una forte arrabbiatura i pensionati che hanno ritenuto possibile di avere subito il rimborso della tassa pagata lo scorso anno, in base ad una lettera della quale il firmatario dovrebbe vergognarsi. I cittadini con redditi annuali di circa 50.000 Euro hanno pagato mediamente 1.000 Euro per l’IMU (il 2%). I pensionati con redditi tra i 6.000 e 12.000 Euro hanno pagato mediamente 250 Euro (circa il 3%). Questa è la conseguenza della tecnica tributaria del duo Berlusconi-Tremonti, fin dai primi tempi della loro azione politica, eliminando la progressività della tassazione, come esiste in tutte le Nazioni democratiche. Vico Coretti 49