111~~1~.~111111.111.11111MILW •• • i • en: si s. II - • da' C.11“,à0v.k' .FRYITA, ANNO VIII. N. 38 12 Maggio 1872. Domenica t ANIIIVIqZ1 E INSERZIONI ABETIONAMENTI NEL REGNO L. 10 anno — 5 semestre — 2, AMI giu4izi:1th. amministrativi • avvilii partioolari 50 trimestre Met- 25 per linea o spazio di linea. himerzinni Fuori Stato aumento speso postali — Uffizio — L/negarne Med‘i lf.• -Ceultesflui 10 il numero — Arretrato 20. po la firma del gerente onet. 60 per lincs. I spesi. eorrispondents. •■•■•■••■•••• , oni. 3, 2, Del I pagamenti bon sono validi so non fatti contro riceruta firmata dal Direttore pmpriesaris Avv. oni Ilegapenenti ceee:eipern GIORNALE PARTE NON UFFICIALE '2, PARTE UFFICIALE nualciabGis.• 50, il Sindaco di Pisa ,hi. 2, 2, ■nte sori duano .0 Ricostruzione del muro di sponda sulla destra del fiume nel tratto compreso fra il Palazzo Reale e San Vito al di là della Via dei Forni, lungo metri 330: Lire 150,000,00. J. ■•••••.../. isa, )re; il 3rsi rido loto di I eneste pre- iazSZA ltro !UIlo , Vista la deliberazione del Consiglio comunale in data 11 marzo anno corrente; Vista la deliberazione della Giunta municipale del 13 mese decorso ; Rende noto: Che essendo nel dì 2 maggio andante rimasto deserto, per mancanza del numero legale dei concorrenti, l'incanto per l' accolto dei lavori per la costruzione del muro di sponda det fiume Arno in città, compreso nel lotto qui appresso descritto; nel dì 16 corrente a ore 12 meridiane, alla presenza della Giunta municipale, sarà proceduto a,11' accolto per mezzo di offerte segrete del lotto stesso, e cioè: si- ER, di NI ,gge 'SO A forma dell'art. 88 del vigente regolamento sulla contabilità generale dello Stato, si farà luogo all'aggiudicazione quand'anche non vi sia che un solo offerente. L'incanto sarà aperto sulla somma sopra indicata, e l'aggiudicazione si farà sotto l'osservanza delle condizioni tutte contenute nel relativo quaderno d' oneri, ostensibile nella Segreteria comunale dalle ore 10 antimeridiane alle ore 3 pomeridiane di ciascun giorno. I concorrenti dovranno presentare prima dell'apertura dell' incanto i consueti certificati di moralità e d'idoneità, e giustificare di avere depositato nella Cassa comunale la somma equivalente al ventesimo dell' ammontare dell'accolto in cartelle del prestito comunale valutate alla pari, in carta avente corso legale nel Regno, od in cartelle di rendita del debito pubblico dello Stato valutate secondo il listino corrente al giorno del deposito. Nell' aggiudicazione si osserveranno tutte le formalità volute dal vigente regolamento sulla contabilità generale dello Stato. Le spese d' incanto, scritta, registro, bolli, copie e qua,nt' altro ec. saranno a carico dell' aggiudicatario. Pisa, dal Palazzo municipale Li 4 maggio 1872. D. G. BIANCHI. Appendice QCODLD NI ranVEttita di 7ia, ee 'isa ino del (I) RACCONTO DI F. MARTINI (8 ) me itaade erà fail&D VII. — Ti chiedo io forse di seppellire questo affetto, che vive ancora? No — il giorno nel quale sapessi che tu mi hai dimenticato, sarei la più infelice delle donne, Alberto; amiamoci ancora, ma nel segreto del nostro cuore: e serbiamo il nostro affetto immacolato, e non lo ~morbi l' alito di questo mondo crudele che ci burla forse e certo non ci capisce. — Co- raggio, Alberto ti voglio bene! (i) Proprietà letteraria. • Dornenter. — Non ti assume reeponesbilità che per le • tteociasioni fatte all'unizio del giornsie. E PER GLI ATTI DEI CONSIGLI PROVINCIALE E COMUNALE 2, ) Pabblicazios. Giovedì UFFICIALE PER GLI ATTI GIUDIZIARI ED AMMINISTRATIVI Gaetano Frodiani. Pisa. 11 maggio chi. POLITICO ficienti, e grandi e costose opere si rendono indispensabili per le esigenze attuali. Ma la difficoltà principale sta nella condizi one finanziaria della Società, la quale fu più Il sig. conte Lanza, Prefetto della volte palliata, ma non mai potentemente aiuProvincia di Pisa, ha inviato alla Dire- tata. Da ciò deriva che i Contratti, non fatti regolarmente, riuscirono più onerosi; che i zione del periodico L'Eco del Tirreno magazzini nn si trovano bene forniti; e che quanto segue: le riparazioni, perchè tardive, furono assai « A termine di legge la invito inserire più costose. Il materiale fu deteriorato per nel prossimo numero del suo giornale gl'indugi, e i miglioramenti troppo aggiornati per le strettezze finanziarie. la seguente dichiarazione. Anche il personale accusa gli stessi peccati « Dopo 40 anni di vita politica, dei d'origine; essendosi dovuto rispettare diritti quali 12 di Prefettura, avendo date acquistati e collocare tutto il personale diretprove che la mia divisa è stata sempre tivo esistente, i posti furono adattati alle l'imparzialità, la giustizia, la legge, persone, anzichè queste a quelli. Per rimediare efficacemente ed un tale mi, son creduto in dritto di condannare stato di cose, è d'uopo procurare anzitutto ai disprezzo insinuazioni che certo non. le somme occorrenti ai lavori indicati nel giungono sino a me. rapporto della Commissione, e costituire di« Ma siccome nel num. 71 del 7 mag- versamente il personale direttivo, aftinchè abgio del suo giornale L'Eco del Tirreno bia la necessaria autorità; Inoltre occorre ella asserisce fatti che sono completa- una maggiore sorveglianza ed ingerenza gomente falsi, io rispondo come si risponde vernativa nell'amministrazione sociale. In ogni casa, la Commissione fa avvertire ai calunniatori, accusandola ai Tribuche, qualunque sia il provvedimento che si nali ». vorrà adottare, la condizione della Società per circa 10 mesi ancora sarà molto critica; • « Pisa a 10 maggio 1872. ed è quindi probabile che il servizio attuaR. LANZA' Prefetto di Pisa. le, il quale non si può certo migliorare, dovrà essere ridotto, per non vederlo esposto Al signor Direttore a maggiori inconvenienti. il giornale L' Eco del Tirreno — LIVORNO. — La Congregazione di Penitenziiria ha modificato il decreto relativo ai funerali dei legislatori e degli altri che secondo la dottrina canonica sarebbero incorsi nelle sco1I I _A. Ft I 40 muniche. Il clero potrà celebrarli qualora si provi al parroco che prima di morire il deInterno. funto era stato assistito dal prete o almeno - Il corrispondente di Roma del Monitore l' aveva richiesto. delle Strade Ferrate dà le seguenti notizie sulle conclusioni a cui sarebbe venuta la Com:Etet ø. missione d'inchiesta per le Ferrovie Romane, nel suo rapporto rassegnato al Ministro dei — La notizia dell' arresto di Don Carlos, lavori pubblici, e da questo presentato, giorni contenuta nei telegrammi pubblicati nell'ulsono, alla Camera dei deputati. timo nostro foglio, non è stata fino ad ora Stando dunque a tali informazioni, la Comconfermata. missione fa notare che la situazione precaria — Leggiamo nel Bien Public: c Il sig. della Società delle Romane data dalla sua d' Arnim non ebbe nuovi colloqui col sig. origine, cioè dipende dalla varietà, composiThiers. Nel colloquio di mercoledì, che era zione e sistemi diversi delle sue linee insieme in certo modo il preludio delle trattative, il amalgamate, e dalla costante mancanza dei presidente della repubblica e l' ambasciatore mezzi per eseguire i lavori necessari prima e di Germania hanno esaminato delle questioni dopo della fusione. Le varie linee erano state generali delle quali il sig. d' Arnirn deve dare costrutte soltanto a norma dei bisogni, allora partecipazione al suo governo. Questo scamassai limitati, di velocità e di traffico. Ora bio di dispacci tra lui e il sig. de Bismark l'armamento e le stazioni sono affatto insufesigerà un certo tempo, e non ai crede che prima di alcuni giorni le trattative sieno realmente intraprese. Checchè ne sia, si è pieni di confidenza nel loro felice risultato ›. — I giornali parigini annunziano che l' ex imperatrice Eugenia è completamente ristabilita in salute. — Il Bien Public dice che il 5 maggio dovevano essere imbarcati i condananti alla deportazione, fra i quali e' è Rochefort. Un solo condannato è ritenuto al forte Boyard; questi Rogère. cominciata un' istrit/ione giudiziaria circa la somma di 180,000 franchi in Buoni del Tesoro trovatagli indosso. — La Patrie assicura invece che circa 1tochefort nulla fu ancora deciso dal governo. — Leggesi nel giornale Le Matin: Il maresciallo Bazaine ha mandato ieri, per mezzo del luogotenente colonnello Vellette, una lettera al signor Thiers nella quale dichiarava di essere agli ordini dell' Assemblea e del governo. Parecchi giornali dicono che il maresciallo si costituirà prigioniero. Egli rimarrà detenuto a Versailles. Egli ha nominato a suo difensore il signor Lachaucl. Si sa che questo avvocato è in questo momento in Egitto, ma egli sarà di ritorno a Parigi fra qualche giorno. Si dice che l' uffiziale generale incaricato di esercitare le funzioni di P. M. sia il generale Poureet, che faceva parte dell'esercito della Loira. — Leggesi nel National: Il sig. Thiers ha fatto rimettere 1500 franchi alt' ambasciata d' Italia, per le vittime dell' eruzione del Vesuvio. — La Corrispondenza Provinciale dice che la nomina del cardinale d' Hohentohe a rappresentante di affari presso il Papa, era un. passo di conciliazione e di cortesia. Nel rifiuto del Papa, il governo vede con dispiacere un segno che non si dà a Roma lo stesso valora alle reciproche relazioni. Bismark prenderà prossimamente un congedo di parecchi mesi per causa di malattia. — Il Courrier de France dice che le conclusioni del Consiglio d' inchiesta, sulla capitolazione di Metz, son così concepite: Considerando che il maresciallo Bazaine perde per sua colpa un esercito di 450,000 uomini e perde pure per sua colpa la città di Metz; Considerando che mancò a tutte le regole, al dovere e all' onore; P di avviso di rinviarlo dinanzi ad un Con. siglio di guerra. — Ecco gli ultimi telegrammi che si riferiscono alle cose di Spagna: Queste che erano le ultime parole:dette da Mentre Alberto pensava a Clara, v' era Clara ad Alberto, egli le aveva impresse nella un' altra persona che pensava a lui : Laura memoria e andava ripetendole tra se: e ogni Alberici. — volta che le ripeteva, vi trovava nuovi arClara aveva detto a Laura che sarebbe angomenti a sperare che Clara gli avrebbe scritto data via la mattina dopo: e questa aveva appena giunta a Milano. — Il colloquio tra mandato il servitore a informarsi a casa VilClara e lui era stato difatti bruscamente in-' lareale se la Marchesa era o no partita. — terrotto dall'arrivo di Claudio; e ad Alberto Le avean risposto di sì : ma questa notizia pareva impossibile che ella 'non volesse ag- non bastava a Laura. Clara aveva riveduto giungere a quelle parole, ora che era lonta- Alberto? che gli aveva detto ? E lui, povero na, un'altra parola di conforto e di speranza. Alberto?.... Laura che usciva raramente di • Non mi trattengo a caso in questa minucasa, viveva a se, e non andava nel bel ziosa analisi dei sentimenti d' Alberto; immondo se non quando glielo imponeva un porta sia chiaro che egli non si faceva una debito di convenienza, in quelli ultimi giorni idea precisa delle intenzioni di Clara; difatti di carnevale fece di notte giorno: andò al ella aveva dapprima nettamente esposta la corso, a' balli, al teatro, a' veglioni; cercò propria risoluzione; poi s' era mostrata de- d' Alberto, ma Alberto non v' era. — terminata sì a rompere ogni legame con AlCon quel tatto delicatissimo che hanno cerberto, ma gli aveva promesso di amarlo in te donne, e che non s' impara a nessuna segreto e da lontano; gli aveva mostrato il scuola, ella si adoperò a far notare queldesiderio d' essere amata egualmente da lui. l' assenza d' Alberto alle comuni conoscenze, E questo bastava perchè Alberto si sforzasse a crearsi il più dolce degli inganni, e senza pur mostrare di notarla ella medesima; a figurarsi che nulla era finito. E aspettava e tanto fece e con tanta arte, che Alfredo una lettera. Ferrei-i offri a lei ciò che ella avrebbe vo- luto chiedergli — d' andare il giorno dipoi' a casalil' Alberto e sapere che cosa fosse di lui. E dopo ventiquattro ore Laura sapeva che Alberto non era uscito di casa da tre giorni; e ad Alfredo aveva fatto chiedere scusa di non poter riceverlo a cagione di nn forte dolor di testa che lo tormentava. Alberto era stato presentato alla Contessa. da Mario Loveni, che negli ultimi mesi della sua dimora in città frequentava la casa di lei, porcile vi trovava poca gente e sopra tutto perche ella sapeva compatirne gli sconforti, tollerarne la melanconia che avrebbe annoiato altri, e in lei destava un senso di profonda pietà. Sapeva l'affetto fraterno di Mario per Alberto; senza porre tempo in mezzo scrisse dunque a Mario questo biglietto: - • Iffir • 111/ • ••1111 1.4.0 • . • 4.! SI - « Caro Loveni « Valmarana sta da qualche giorno poco bene: credo che lei non lo sappia; se lo sapesse sarebbe a quest'ora già qui.... Le scrivo perche credo utile che Valmarana abbia in questo III ai • • • •• t •14 •CIP • •er n *a • • • eh.-~ -. ...di • . ad- %. • • Ihr " ar •• Madrid, 8. — Le piccole bande che si presentarono nella Catalogna non hanno importanza; alcune furono sconfitte. Il curato di Alcabou, che si presentò con 40 uomini nelle montagne di Toledo, è attivamente inseguito. L' esercito si conduce con grande entusiasmo. L' insurrezione accenna ad un prossimo fine. Madrid, 8. — La Gazzetta pubblica la nomina di Morione s a luogotenente generale, ed il decreto che accetta la dimissiono di' Gandra come capo della Casa militare del Re. Madrid, 8. Nella seduta del Congresso, il ministro della guerra dichiarò che il governo ricevè notizie soddisfacentissime. Il piano di Serrano produsse la vittoria ottenuta ad Oroquieta, la dispersione e la fuga della banda verso Estella, e la sottomissione di oltre 3000 insorti su diversi punti della Navarra. Le notizie delle altre provincie sono soddisfacenti. Vallecas, 8. — Secondo le ultime notizie ufficiali, il numero degli insorti nella Navarra che fecero la loro sominissione ascende a 3500. Un disertore preso ad Oroquieta fu fucilato. La vita degli altri prigionieri fu rispettata. La insurrezione nella Nava,rra si considera come terminata. Il Corpo diplomatico al Vaticano. Il cancelliere dell' impero germanico, nominando il cardinale principe Gustavo Hohenlohe ambasciatore presso il Santo Padre, non solo volle dare a questo un attestato di ossequio, ma additare altresì alle altre potenze la nuova via per la quale debbono d' or innanzi instradarsi le relazioni fra i governi e il Sommo Pontefice. È ozioso il ricercare se un cardinale possa compiere l' ufficio di ambasciatore di estera potenza presso il Papa. La quistione poteva presentarsi ardua e spinosa allorchè il Papa era in pari tempo sovrano indipendente d' uno Stato costituito, e disposava Io scettro al pastorale. Ma ora che il Papa è sciolto dalle cure della podestà Mondana, per conservare soltanto quelle elevate della supremazia religiosa., essa non ha più importa:dm, di sorta. Sino dall' anno 1870 noi preconizzavamo che pochi anni sarebbero scorsi e la rappresentanza diplomatica presso il Santo Padre avrebbe mutato indole e qualità. Più non avrebbe fatto d' uopo di accreditare al Vaticano de' ministri plenipotenziari mondani, piùr atudiósi dell' etichetta e de' ricevimenti, che . delle quistioni che possono sorgere fra il capo augusto della Chiesa cattolican gli Stati che'hanno popoli cattolici e una legislazione, la-quale ammette de' rapporti' diretti fra di loro. Eglino diverrebbero d' altronde d' impiccio al Vaticanò,' , ove perpetuerebbero delle tradizioni politiche, che sono con le nuove condizioni in aperto contrasto. Il Santo Padre ha ricuperata nella sua azione religiosa una libertà, che neppure era sognata allorquande si vedeva costretto di subordinare le quistioni dellaafede agl'interessi della Politica e doveva destreggiarsi fra le competizioni e gare della diplomazia, affine di non compromettere o di - , momento presso di sè un amico; un amico vero, s'intende; e non ha altri amici veri che lei e me: ma io ho la disgrazia di essere una donna... e-non ho ancora i capelli bianchi. a Sua affez. LAURA _kraszafoi. La lettera arrivò la sera alle otto a Campo a moro: la mattina dopo alle sei 'Mario, che a quel chepare aveva i' USO di viaggiare di notte,' giungeva — con Reno — a Firenze. ,4. O VIII. Mario era partito da Campoinoro subito dopo aver ricevuta la lettera della Contessa, perch, trattandosi d' Alberto, non sapeva frapporre ritardi. ----- Ma in sostanza dalla lettera aveva inteso poca: aveva lasciato pochi giorni innanzi l'amico" in ottima saluto e gli pareva impossibile che si fosso ammalato così ad un tratto e tanto gravemente da bisognare della porsona di un amico vero; e poi, se la malattia fosse stata grave, Alberto non lo avrebbe fatto chiamare? e nou potendo • SANO' -- - _ " • .1 4 •• .111 •4, • • iírV41 • • liFV1 • • ■ MIC _0 *- 9"1... AYn;:~~11~1~11111111~1~ •8 7 . compromettere il meno che fosse possibile la sua suprema autorità ecclesiastica. In tutti i suoi atti Si considerava più il Sovrano che il Papa, e le quistioni religiose pigliavano quasi sempre l' aspetto di quistioni politiche, per cui gl'influssi del Pontefice mutavano secondo che verso le estere potenze si mostrava più o meno cedevole, più o meno conciliativo. Giammai egli ha discorso degli avvenimenti e degli uomini come al presente. Quando mai il Santo Padre avrebbe stimato prudente di favellare delle giornaliere faccende come fa ora nelle sue frequenti concioni? Per l' addietro ci era sempre qualche cosa di stu liato, di' compassato, di diplomatico. Il Papa era il sovrano il quale doveva procacciare di non profferir parola 'che non'foise ben meditata, affine di non destare malcontenti, uè nè. proteste, nè gelosie, ne, gare. 'Era un giuoco continuo di equilibrio politico, che alterava il concetto sincero ed elevato della libertà religiosa. E le estere potenze dovevano, nella scelta dei" loro inviati, più preoccuparsi della politica che della fede, e cercare più il diplomatico che il teologo. Era evidente che la nomina d' un cardinale ad ambasciatore poteva suscitare delle obbiezioni, e che il cardinale stesso si sarebbe potuto trovar in impiccio, quantunque in generale a tale ufficio si nominassero cardinali che più sapevano di politica che di scienza teologica, ed erano più solleciti degl' intrighi diplomatici che della salute dell' anima. Ora tutto ciò è cambiato. Il legato d'una potenza presso il Papa non si chiama più diplomatico che in modo improprio. Egli non può essere inviato che per le cose attinenti a religione e per le relazioni fra lo Stato e la Chiesa. Dove la divisione dei poteri è compiuta, dove non ci sono concordati e la Chiesa è libera, ivi non si sente neppure il bisogno d'un legato. Gli Stati Uniti non sono rappresentati al Vaticano, nè la Gran Brattagna; non più il Regno de' Paesi Bassi. Quelli che ancora mantengono un inviato debbono preferire più il teologo che l'uomo politico, più l' ecclesiastico che il mondano, più il giurisperito che il diplomatico. Il principe di Bismarck era entrato in questa via. È forse perché troppo evidente era il significato del cardinale principe Hohenlohe che non lo si volle accogliere. nel Vaticano. Lasciando stare le antipatie che i gesuiti nutrono contro il principe, Hohenlohe, s' intende pur agevolmente conia accettando tal nomina si temesse di stabilire un precedente, se non pericoloso, sgradevole. È così facile il seguir l'altrui esempio, soprattutto quando è dato da una potenza come la Germania è da un uomo di Stato come il principe di Bisnaarck. Pure è questa la strada che dovrà fatalmente esser percorsa: Le resistenze non valgono; solo possono valere i riguardi personali verso Pio IX. Ma la soltizione non potra esser che quella da noi accennata da molto térapó. E chi potrebbe dolersené SolO quel partito che pospone tutti gli interessi più elevati della religiOne e della morale ad una causa politiea irremiasibilmente perduta; non il Papa, il quale ',non solo è, ma si sente veramente più libero che mai non sia stató; nè le Ptitenie liberali, le quali vedono' scOhiparsa ogni Cisa 'di dissidi politici che intorbidar potessero i 'rapporti religiosi. - (Opinione). Alberto, non lo avrebbe avvisato Stefano — il cameriere? E d'altra parte .quale diverso significato dare allo scritto di Laura? Fra queste dubbiezze Mario arrivò a casa di Albertai., Stefano venne ad aprirgli. — — Come stai — Chi? — Alberto. — Bene. — Come bene? — Bene, per grazia di Dio. — Ma... è stato malato? — No signore. — Dov'è? — In camera. — Dorme? — Non lo so: non ha chiamato ancora: e, Io sa, non vuole che s'entri in camera finché non suona il campanello. Ma quando arriva lei è un altro affare. Ora vado... — No... aspetta.. — A che ora è tornato . ieri sera? — Eh! son tre giorni che non esce di casa. Ao»,"ut• - )0. *alt 1.10~ '«It111111, "111, - JIM" 17 P19 1-- 1.1 41P L' insurrezione Carlista. Le notizie di Spagna, giunteci fin qui coi giornali, sono anteriori alla rotta dei Carlisti, che avvenne ad Uruquieta, nella notte dal 4 al 5. Il 4 regnava a Madrid una certa agitazione. L' Imparcial scriveva che le truppe erano in situazione pericolosa. La colonna comandata dal brigadiere Primo de Rivera aveva inseguito verso la frontiera la colonna del Rada. Il movimento retrogado del. Rada aveva avuto uno scopo strategico. Aveva servito a raggiungere Don Carlos che aveva passato il confine. Le due colonne si trovavano di fronte: la carlista era a Vera l' altra ad Echala,r, a due miglia di distanza. La colonna del Primo de Rivera si componeva di 2000 uomini, quella del Rada era molto più forte di numero. L' linparcial temeva che potesse esser girata. La colonna comandata dal Serrano era ad undici leghe da Primo de Rivera e precisamente ad Irurzun. Aveva di fronte circa 4000 Carlisti. Ma nella notte dal 4 al 5 avvenne la battaglia di Oroqueta o Uruquieta, sulla quale la Bullier ha da Bajona 6 (sera): « Abbiamo ricevuto alcuni dettagliaul combattimento d' Uruquieta. Le truppe del generale Moriones (2,000 uomini circa) hanno preso d'assalto alla baionetta il villaggio, non lasciando tempo ai Carlisti di riconoscersi. « L' effettivo dei Carlisti in questo scontro sotto il comando di Don Carlos era di 5,000 uomini secondo taluni, di 7,000 secondo altri ». La Reuter ha da Madrid, 5: « I Carlisti sotto gli ordini di Don Carlos erano circa 6,000. Don Carlos vestiva l'uniforme di generale con berretto bianco sormontato da una ghianda d' oro. Aveva sul petto di Toson d' oro e l' ordine di Carlo III. « Le truppe del Governo hanno battuto le bande carliste in vicinanza di Sava,tuna e Allegre ». — Ecco ora i dispacci del Times: San Sebastiano, 5. — Arrivando giovedì a Espinata trovai l' armata in marcia verso il nord che inseguiva Rada. Sono giunto in ritardo di, 24 ore, stante la ferrovia tagliata. Vengo a sapere che Don Carlos ha destituito Rada, ed ha preso il comando in capo delle bande entrando in Spagna, in vicinanza di Uruquieta ove fu completamente disfatto dal generale Moriones. Questi telegrafò al.govarna- • tore di San Sebastiano che non potè numerare i prigionieri da lui fatti a centinaia essendo sopravvenuta la notte. Il maresciallo Serrano telegrafa che si avanza nella stessa direzione. AcOsta fa altrettanto con 3,000 uomini. Ambedue sperano di farla finita coll'insurrezione. — L'Evening Standard del, pubblica il seguente dispaccio in data 'di Sa ,Sebastiano 5: -« Don Carlós, in' persona, fu battuto ieri dal generale Moriones a Uruquieta, sul confine. Il maresciallo' Serrano e il generale Aeosta S'avanzano da questo lato. Le bande circondate dal maresciallo Serrano riuscirono a gettarsi nelle montagne, ove si trovano al sieuro. « Il loro numero fu grandemente esagerato. Il moto carlista in complesso è del tutto insi- — Ah!.. e... è venuta gente" da lui? — Il sig. Ferreri; ma non ha voluto riceverlo: gli doleva il capo! — A. che ora è andato p. letto? — Eh! tardi: se è andato... — Come? — Già; sì signore: a volte non va; trovo il letto la mattina tale quale l'ho lasciato la sera innanzi. — Va' a dirgli che ci sono. Nei pochi minuti che Stefano impiegò per andare* nella camera del suo padrone, Mario ebbe campo a riflettere su parecchie cose. — Alberto era malato — ma non fisicamente: di quel solito male, dunque, di cui Mario stesso fece la diagnosi, quella mattina in cui lo vide tornare dal ballo. Ma le cose erano peggiorate; allora Alberto gli era parso lieto, sebbene di quella letizia degli innamorati che ha sempre in se un po' di melanconia. E la Contessa come sapeva tutta questa storia per filo e per segno? Le aveva confidato Alberto, forse?..— Non era uomo da farlo. —E poi, se da tre giorni non vedeva anima viva! — Mario 1•11/ VI/ Istmi gnificante, ammenochè non sia sostenuto da un'insurrezione - repubblicana, la qual cosa sembra improbabile a. Il Soir itIne riassume nei seguenti termini le notizie intorno a Carlo VII. a La notizia dell'arresto di Don Carlos è inesatta. Il pretendente entrò in Vera accompagnato da un francese, il signor di Charenton, il quale gode di una certa influenza nei distretti della frontiera franco-spa,gnuola. «Gli agenti del governo spagnuolo, a quanto sembra, averebbero reclamato l'arresto del signor Charenton, e dietro rifiuto del prefetto dei Bassi-Pirenei, il gabinetto di Madrid avrebbe indirizzato 'delle lagnanza al governo di Versailles. « Don Carlos era scortato, al suo ingresso, da 300 contrabbandieri praticissimi dei luoghi. Giunto a Vera fu ricevoto fra le più entusiastiche acclamazioni da'suoi partigiani ed in gran pompa recossi alla chiesa del villaggio, a Subito dopo, fu tenuto un consiglio di guerra. Don Carlos respinse il piano di Morales de Rada, che consigliava di sparpagliarSi. nelle montagne e di non arrischiare che piccole scaramucce, onde così stancare le,, truppe del governo e dar tempo agli insorti di agguerrirsi e di organizzarsi. « Scartato questo piano così ragionevole, furono spediti degli ordini di concentramento a tutte le bande che si trovavano nei dintorni di Vera (circa 6000 uomini) e il villaggio di Uruquieta fu indicato come punto di ritrovo. • « E fu_ là che la piccola armata insurrezionale fu sorpresa ed attaccata alla baiO-, netta con estrema vigoria dalla colonna di Moriones, forte di 2300 uomini. « Assaliti all' improvviso, i fedeli di Don Carlos non poterono opporre che una mediocre resistenza. Una parte di essi si sbandò, e tutti quelli che si trovavano nel villaggio furono fatti prigionieri. « Don Carlos pervenne a salvarsi, sempre scortato da parte dei contrabbandieri che avevano protetto il suo ingresso nella Spagna. a Tuttavia il pretendente non pensa a rientrare in Francia; anzi, a quanto ci consta, egli tentò di guadagnare la Biscaglia, ove, spera . di ritrovare buon numero de' suoi partigiani ». I PARTITI IN ISPAGNA. Il Daily Telegraph, in un suo articolo sui partiti che desolano piuttosto che vivifichino la Spagna, dopo aver detto che è molto difficile farsi un' idea di ciò che avviene in quel paese, poichè è carattere peculiare di 'quegli avvenimenti di essere irti di complicazioni e contraddizioni da non cavarne il bandolo onde ciò che si afferma oggi può esser negato domani, e tale reputato vinto si conosce poi essere stato il vincitore, così continua: Lo stato presente della Spagna — curioso a paragonarsi con quello di un altro Stato latino, la Francia — è un singolare rishltato — del carattere della politica continentale; in entrò nel campo fertilissimo delle supposizioni. E di ipotesi itaipotesi arrivò fino a supporre che Albarto fosse, innamorato di Laura: che tutta la malattia dell'uno e la premura dell' altra venissero' da 'qualche leggero dispetto pel quale fossero crucciati; e che a lui, proprio a lui Mario, Loveni, toccasse accomodare le cose e acquetare li sdegni, e spiegare' li equivoci. Egli si fermò su questa ipotesi con compiacenza; conosceva l'uno e l'altra: quello così pieno di sereni entusiasmi, così bisognoso di affetto; qaesta così ,bitoua, così, amorevole, così pronta ai aacrifizj, capace di intendere le supreme aspirazioni di Alberto. Gli parevano fatti propria per stare insieme; e tanto gli parve giusta quella, ipoto,i, tanto conforme alla lettera di Laura. che termini') col conchiudere: —Meno male! Posso scordarmi le burrasche passate, se Alberto arriva a salvamento! Mentre pensava così, Alberto entrò nel salotto e gli ai gettò al collo. — —• Mario, Mario!. (Continua). ".1.--4011MEM. • ~•111~1111111111111~1~1~ 1~"W'-' nomi talmr... 5 t, Ispagna, in Francia e un poco anche in Ita- non fece che allarmare il dispotismo senza lia, i partiti sposano un' idea con un impe- . indebolirlo. La Russia, l'Austria, la Prussia to, con una forza, con una intensità che, noi empirono le loro prigioni di quei disgraziati inglesi, possiamo appena concepire. Noi ab- liberali che in Polonia, in Italia e in Gerbiamo avuto in passato le nostre gare e non mania avevano incorso lo sdegno della coafurono lievi: ma ogni partito inglese (tranne lizione. forse alcuni uomini della terza monarchia nel Contro questo c tiranno a tre teste » ogni secolo settimo) era soprattutto nazionale e animo generoso in Inghilterra e in Francia si più d' ogni altra cosa aveva a cuore il bene sollevò; gli amici della libertà protestarono energicamente e incessantemente contro gli della nazione. Certo, una ragione di ciò è la nostra po- oppressori, in ogni modo, in versi e in prosa. sizione insulare; i nostri uomini politici non Dappertutto si predicò la residenza ai tiranni: hanno mai perduto del loro patriottismo per odio a ogni autorità costituita. Il summum bonum dell'umanità fu dichiatroppe simpatie verso gli stranieri. Ma sul passa, cocontinente, l' impulso de' principii rato essere la libertà. Si attaccò anche la relime la notte, da paese a paese. I repubblicani gione, perchè i preti erano d'accordo coi re! in Francia,. in Germania, in Italia, in IspaTutti quelli che lottarono contro i tiranni, gna Si consigliano insieme. I legittimisti, an- non pensarono che un governo potrebbe riuche nei paesi più piccoli, come l' Haunover, nire l'autorità colla libertà e l'ordine sociale, tendono ad essere cosmopoliti. Nè possia- e fecero della rivoluzione un idolo da adorarmo dimenticare l' influenza snazionalizzatrice si in ogni luogo e in ogni tempo, anche con (ci si passi la brutta parola) della Chiesa rosacrificio di sangue. mana, la quale non considera il. patriottismo Possiamo vedere i risultati dì tali dottrine come Virtù, a meno che, come in Polonia e in Francia, nel Messico, in Ispagna. I governi in Irlanda, non si accoppii ad un vivo zelo che esistono non destano alcuna simpatia, e religioso ». sono tollerati soltanto finchè, un altro goverSe i vecchi Borboni avessero posto gli in- no rivale si mostri abbastanza forte da soteressi della Spagna al disopra dello stolto stituirvisi loro. Sotto l'impero, i parigini legodio di Ferdinando per il suo erede presun- gevano con avidità opuscoli repubblicani. tivo, non avremmo udito mai parlare della Adesso corrono dietro alle brochures bonaPragmatica Sanzione, che, contro il disposto partiste. della legge Salica, collocò sul trono la bamUn languido sentimento di scontento e di bina Isabella, in luogo dello zio Don Carlos. ostilità si sostituisce a quel principio di liSe i carlisti avessero provato un poco di bertà intelligente che consiste nel sacrificare rimorso per le desola,zioni della guerra civile, parte dei diritti individuali per garantire avrebbero colte varie occasioni presentatesi quelli di tutti. Se gli Spagnuoli vogliono per Venire ad un compromesso colla famiglia tornare il loro paese all'antico grado, cesregnante. La storia, d' Inghilterra ci offre sino di prendere dai francesi quell'amore del esempi di dispute fra principi composte per cambiamento per il cambiamento. Noi tollemezzo di matrimoni, come quello di Enrico VII ramino per varie generazioni un rustico con Isabella di York, con concessioni di altra principe di Orange e due Annoveresi suoi specie,_ come 4uando i rivoluzionari del 1688 successori che non erano nulla di meglio che accettarono la figlia maritata del re esiliato. zotici tedeschi: e in 'ricompensa della nostra Qualcheduno di tali disegni si propose anche pazienza d'allora abbiamo o' ggi non soltanto in Ispagna; ma le passioni di partito troppo la libertà, ma la sicurezza e la guarentigia eccitate vi posero sempre ostacolo. della libertà. Giorgio I era molto inferiore I carlisti erano stati fucilati senza processo. a re Amedeo, bravo, leale e degno di un .Gli isabellisti, e, come si chiamavano al- più alto titolo che non sia quello di re di lora, i cristinisti, erano stati . bruciati vivi; — Spagna. Se esso sarà costretto a partirsene, •- ‹ preti e liberali avevano gareggiato gli uni e allora si potrà adottare il suggerimento del gli altri in crudeltà ed in eccessi. Nell'ultima Charivari, e il trono di Spagna sarà come rivoluzione diretta da Prim si scòrse pure la un mulo da circo, per cui si offrono 50-dolsolita mancanza di prudenza politica. Uomini lari a chi lo può tener fermo per due minuti. inforati a.savia politica ,sarebbero stati conterai 'dell' abdicazione di Isabella e dell' eleC, (-> N A CA vazione al trono di Alfonso XII, sotto la reg-, gezza di Prim; ma quel fiero soldato, più atto 11 maggio. a far da dittatore che abile uomo politico, non volle sentir parlare di Borboni neppure — Un Usciere della R. Pretura di Rosidel ramo d'Orléans. Così la Spagna ha adesso gnano, assistito da due RR. Carabinieri, recaun partito repubblicano di poca importanza, vasi in Orciano per eseguirvi una pignorae tre partiti i-ealist,i di •forza disuguale, Che ziOne a certo T. C. di quel luogo. Ma costui appoggiano tre diversi capi. Uno di questi è_ arnia,tosi di una falcetta resisteva all'esecua Madrid; l' altro è un ragazzo e cresce a zione della quale i predetti agenti erano incaParigi; il terzo ora.,èin Navarra, ora in Gi- ricati, e li ingiuriava villanamente producendo col suo contegno un grave disordine. nevra, giusta quanto dicano' i telegrammi che Il Pretore di Rosignano, che per affari di si Contraddicono di ora in ora. servizio trovavasi in quel comune, si recava Tutto questo dà invero una meschina idea immediatamente sul luogo del disordine, ed di alcuni rappresentanti della monarehia ordinava l'arresto del T. C., arresto che vegentiluomini raminghi, 3i nascA principe - niva, immediatamente eseguito. sca, ma di poche doti naturali, e dati al1' ozio. In Francia pure abbiamo una situa— Il giorno 9 corrente il cantoniere della zione a un dipresso eguale, coi due rami di ferrovia, Biancalana Remigio, trovandosi alla Borboni non ancora fusi, e un imperatore stazione di S. Vincenzo, era per montare sul esule che rappresenta una specie nuova di treno allorchè questo era già in movimento. monarchia fondata mezzo su mori ti propri, Posti i piedi sul montatojo, disgraziatamente ebbe a scivolare; ed essmdogli penetrate le mezzo su diritti di nascita. Ma le disgrazie gambe fra i razzi di, una ruota, questi gliele della Spagna e della Francia non Si debbono fratturarono entrambi in deplorevol maniera. del tutto alte colpe dei principi. Fu portato immediatamente a Pisa e ricoverato Molto ci ha. cooperato apoteosi della in questi RR. Spedali, dove gli fa tosto ampurivoluzione ». L' origine della condizione pre- tata una gamba come unico mezzo per tentare sente della Spagna e della Francia, come di salvargli la vita. pnre • di varie colonie spagnuole, la • si può rintra,cciare negli avvenimenti di questi ulfinii cinquanta o sessant' anni. Comitato di onoranza funebre I grandi fatti del 1814 e 1815 posero il a GIUSEPPE MAllINI. continente sotto il giogo di tre sovrani, i quali . detestavano , ogni idea di libertà poliI Componenti il Comitato suddetto sono invitati all'adunanza che sarà tenuta lutica. Il sentimento nazionale tedesco, che tannedì 13 a ore 5 e mezzo pom., nel conto giovò alla Coalizione contro Napoleone I, sueto locale. aveva conosciuto il Suo dovere a Lipsia e a Per il Cassiere — G, Curoocom. Waterloo, e fu fermato dai governi come ferma il macchinista la macchina quando il viaggio è finito. Per 33 anni, lo spazio di Camera di Commercio ed Arti di Pisa. tempo in cui vive una ;,generazione - cioè MERCATO DEI BOZZOLI IN PISA. dal 1815 al 4848 — l' Europ' a fu domata Si rende noto che il mercato dei Bozzoli dalla zi-on e "ci el i da tenersi in questa città sotio lì T_Iogié Banchi, avrà luogo per il corrente anno negli appresso giorni: Maggio: venerdì 17, martedì 21, venerdì 24, martedì 28, venerdì 31. Giugno: martedì 4, venerdì 7, martedì 11, venerdì 14, martedì 18, venerdì 21. Disposizioni regolamentarle. 1. Uno .o più pesatori si troveranno in detto locale per pesare i bozzoli a coloro che lo riehiederaamo, da ore 10 arnia'. alle 5 pomeridiane. 2. Sarà dal venditore retribuito al posatore un diritto . di bilancia, come appresso: Da chilogrammi uno a 10 . cent. 07 undici a 20 .• 15 Da• ventuno a 30 . 20 Per ogni maggior peso si pagherà • ogni 20 chil. o frazioni . . 1071 3. Il pesatore rilascerà al venditore 11a polizza stampata, nella quale sarà notato il nome del venditore, quello del compratore, il peso dei bozzoli, il prezzo fissato e il diritto di bilancia che sarà stato pagato. La Camera pubblicherà ogni mercato il bollettino delle avvenute contrattazioni. Il Segretario della Camera di Commercio è incaricato di ricevere le osservazioni o reclami in iscritto che potessero esser fatti. Sono pregati gli allevatori dei filugelli comuniCare alla Camera le osservazioni che possono aver fatto sulle diverse qualità e provenienze dei Semi, particolarmente di quelli fatti esaminare da questo ufficio e di cui è stato rilasciato l'opportuno certificato. . Pisa, dalla Camera di Commercio ed Arti Li 1 O maggio 1872. . . i» • Il Presidente sulla pubblica igiene 14. Sila sicurezza pubblica 1. Sulle vetture pubbliche 17. Fu praticato l' arresto di un certo B. N. por ubriachezza, di certo R. G. per questua, di certo C. I. per essere privo di carte e di mezzi di sussistenza. Sequestrarono e fecero disperdere una vitella di latte, riconosciuta insalubre dal veterinario del Comune sig. Luigi Marvaldi. Requisirono inoltre n.° 56 cani. È stato pubblicato a rendimento di conti dell'Ospizio di Meudicità dal 28 dicembre 1862 al 31 dicembre 1870 approvato dalla Deputazione di Soprintendenza, i cui resultati sono riassunti nella relazione che il Direttore sig. Chetoni vi premette, e dalla quale togliamo quanto segue: .... . . Ho stimato opportuno di . - - . ••■••■■•••AIWWIN . - - --MOVIVW 10e-• - - CHIESI. — Le guardie municipali dal 21 marzo al tutto il 10 maggio 1872 hanno contestate le seguenti contravvenzioni;iPasgressioni ai regolamenti di polizia muninigale n..0 20. Idem , - Il Segretario Dott. GIACOMO FRANCO. T. - dividere in tre parti queste rendiconto generale. La prima di queste si . occupa,. dell'andamento della famiglia. tanto in rapporto alle sue ammissioni, dimissioni e morti, come della condizione fisica dei ricoverati restanti al 31 dicembre 1870. Dal primo prospetto vi è dato rilevare che dal 24 giugno 1863_ al 31 dicembre 1870. sono stati ammessi nell' Ospizio num. 567 accattoni, dei quali 513 appartenenti al Comune di Pisa, e num. 54 ai diversi comuni della provincia; rileverete che le parrocchie di S. Pietro in Vineulis, di S. Cecilia e S. Frediano per la città, e quelle di S. Giov. al Gatano e di S. Marco alle Cappelle per la campagna sono state quelle che hanno dato il maggiore contingente all' Ospizio; come i comuni di Poutedera e dei Bagni S. Giuliano sono stati quelli che ,maggiormente hanno inviato i loro comunisti nel medesimo. Dal secondo prospetto vi è, dimostrato il movimento niensuale, dal quale resulta che i primi sei mesi dell' anno sono quelli nei quali si 'verificano in maggior numero l' ammissioni, le dimissioni e le morti. • Dal terzo prospetto non solo vi è offerta la conferma dei dati statistici desunti dal movimento mensuale, coma vi è dimostrato lo stato dei restanti al 31 dicembre di' ciascun anno divisi per classi e sesso; da, dove vi è dato rilevare che il numero dei ricoverati al 31 dicembre 1870 si elevava a 160 Il quarto prospetto divide la famiglia ia validi e invalidi. Nella prima categoria sono compresi num. 46 individui, che 32 maschi e 14 femmine, dei quali 29 sono della prima e seconda età, cioè dai sette a diciotto anni, e sono per la maggior parte collocati in colonia, o al servizio presso famiglie della città; gli altri 17 sono della terza età, cioè dai 61 ai 90 anni. Nella seconda categoria 90110 compresi num. 114 individui tutti affetti da croniche infermità, come distintamente vi dal prospetto dimostrato. Dal quinto prospetto vi si dimostra lo stato di consistenza annuale in rapporto delle giornate consumate heti' interno dell' Ospizio. Queste dal 24 giugno 1863 al 31 dicembre 1870 sono ascese alla ragguardevole sonuna di num. 305470 che, divise, ci danno • conio inedia annuale num. 38184 giornate. La seconda parte si occupa delle spese incontrate per il mantenimento della famiglia, sua sorveglianza e spese di amministrazione; e dal sesto prospetto vi ò chiaramente dimostrato, diviso per i singoli titoli di scrittura, le spese che si sono effettuate; le quali riassunte nel settimo prospetto vi offrono l'importare generale diviso per ciascuna giornata consumata nell' interno dell'Ospizio, e la media relativa desunta dai dati stessi che si compendia in centesimi sessantasei e 87 millesimi di lira. Dall' ottavo prospetto vi è dimostrato lo stato delle spese varie occorse per la riduzione dei locali, mantenimento ai fabbriche, imposte, frutti passivi ed altro; ed il prospetto nono,. che forma il. complemento della seconda parte, vi offre do stato generale delle spese le quali ascendono a L. 249588, 17. La terza parte si . occupa della enumera-,_ zione, divisione e cla.ssazione di tutte l'Entrate, ed il decimo prospetto le dimostra distinte per i relativi titoli di scrittura; queste nel suo totale ascendono a L. 173264, 30. Poste queste a confronto delle speso verificate vi danno un disavanzo di L. 76223, 83, il quale nei diversi anni è stato pareggiato con speciali sussidii dal nostro Comune, come vi si dimostra dal prospetto undecimo, avanzando I. 173, 84 che devono essere restituite all'Amministrazione comunale; viene da detto pure dimostrata la media annuale di sussidio in L. 8369, 32 con cui il Comune ha sovvenuta questa Opera Pia dal 1862 al 4870; e sarebbe cosa agevole dimostrare che stante la cura dei cronici che si effettua nell' infermeria dell' Ospizio, il Comune non essendo chiamato a pagare per questi dall'Amministrazioni ospida,liere i rimborsi di spedalità, l' istituzione dell'Ospizio piuttostochè constituirgli un onere, da essa annualmente ne risente nou lieve uè, indifferente vantaggio. Per ultimo, nel prospetto . dadicesitno r sottopongo alla considerazione delle Signoria.. Vostre Illustrissime lo stato patrimoniale dell'Opera Pia al 31 dicembre 1870, dal quale vi si dimostra che l' Attivo netto ascendo a L. 227132, 13. ww- _1E A._ rr ij Victoria si produsse per la prima volta nel Circo Italiano del signor Ciotti giovedì coi suoi esercizi aerei, che ha ripetuto ieri ed oggi.. Miss Trictoria, gentile e simpatica artista che alla grazia- della donna unisce il coraggio e la fermezza di un uomo, è sotto ogni rapporto meritevole della fama che la ha preceduta, ed il pubblico rende giustizia alla ardimentosa giovinetta coi ripetuti e prolungati applausi. Quando la vediamo percorrere la corda tesa a considerevole aliezza, prima al passo, poi coi cesti ai piedi, poi alla corsa, o finalmente sul velocipede, mentre noi non possiamo che trepidare, siamo presi da ammirazionte per lei che tra il cielo e la terra, serena nel volto, col sorriso sul labbro, sicura di se stessa, par che faccia cosa la più naturale del mondo. Ci dicono che Miss Yictoria farà. esercizi ancora più difficili e più -pericolosi. • 4 • 1.1,, ~11,- ..31111•11, MPUIRP dia& alt dirderl'Allr a i - mal VI " • land ,111/ /W" VED w or II■J • %. q11 • I . VI • 111* intanto noi, ammiratori sinceri di tutt o quanto è coraggio, stringiamo la mano alla graziosa Miss. ••■■ STATO CIVILE Dal dì 5 al dì 8 maggio 1872 inclusive. Nascite denunziale Femmine 40. Maschi 9 Matrimoni. " &rad •• ar4adii w'mit ••• • ■F• • • 76iNdl se miNa" lItML"_11 1T‘it tessitrice, di S. Stefano extra moenia - Gestri Virginia del fu Ranieri, nubile, di anni 46, attendente alle cure domestiche, di Pisa - Marrucchi Amaddio del fu G. Batta, vedovo, di anni 60, calafato, di san Giovanni al Gatano - Smith Giulia di Agostino, nubile, dianni 49, attendente alle cure domestiche, di Pisa. E più I al di sotto di un anno. Cood,.48Pnentt di Domaci/io. Giovannetti Giovanni, da Pisa a Ca- mpiglia Marittima - Domenico, da Pisa a Lucca - Gennari Valentino di Pasquale, con Bertini .Amabilia di Giuseppe, ambedue celibi, braccianti, di sant' Ermete. Morti. Barsanti Giuseppe del fu Luigi di anni 73, coniugato, scultore, di Pisa - Barbuti Walfredo di Ulivo di anni 3, di S. Stefano extra moenia Facci Luigi di Leopoldo, di anni 9, Al Pisa Galligani nei Forti frena del fu Emilio, di anni 22, bracciante, di Pisa Fratini Giulio del fu Jacopo, coniugato, di anni 73, di nessuna professione, di Pisa - Bettaggi Carlo del fu Ferdinando, coniugato, , di anni 70, negoziante, di san Michele degli Scalzi- Fabbri Pietro del fu Giovanni, di anni 76, di nessuna professione, di Pisa - Morelli Alamanno di Francesco, di anni 7, di Riparbella - Menghetti nei Giordani Maria di Ranieri, di anni 32, AVVISO. Volterra questo dì ventiquattro del mese di marzo dell'anno milleottocentosettantadue. I sottoscritti Giusto e Lodovico Viti, padre e figlio, dimoranti nella città di Volterra ivi possidenti, rendono di pubblica notorietà, che chiunque dei loro coloni, soci e sottoposti contrattassero ed acquistassero bestiami e qualunque altro sia,si genere, protestano di non riconoscere dette contrattazioni per valide, e le dichiarano nulle ed irrita; e ciò ad ogni buon fine ed effetto. In fede etc. (122) GIUSTO VITI. LODOVICO VITI. (Prima pubblicazione). VENDITA COATTA. In esecuzione della sentenza proferita dal Regio Tribunale civile di Volterra li 26 gennaio 1870, registrata con marca da registrazione da lire 1,10 annullata dalla Cancelleria del tribunale stesso, e del relativo decreto dell' illmo. signor Presidente del tribunale suddetto in data 18 aprile 1872, registrato con marca da lire 1,20 annullata come sopra, sulle istanze del signor cavaliere Giovan Bernardo Alberti domiciliato in Siena, nella sua qualità di Provveditore del Monte non Vacabile Nchi cji 'detta città, con domicilio elettivo in Volterra presso il suo procuratore legale dott. Ce- ULTIME NOTIZIE Vani giornali della Capitale hanno annunziato fino da qualche giorno la partenza da Roma della Commissione parlamentare incaricata di 'compiere l' inchiesta sulla elezione- del collegio di Lari: ed altri ne hanno annunziato alleo l'arrivo. Se le informazioni che ci giungono dal collegio sono esatte, a tutto oggi, la Commissione della quale si parla non avrebbe fatto per anco comparsa sui luoghi, nei quali deve compiere il suo mandato. È cosa degna di rimarco il vedere come all'avvicinarsi della Commissione che deve referire sulla elezione dei 7 gennaio « dai e frantojo annesso per le olive, rappresentato sopra i campioni catastali della Comunità di Piombino in sezione A dalle particelle di n.° 102, 103 in parte, 103 in parte; articoli di stima 66 e 347, con rendita imponibile • di lire 932,74; valutato e stimato lire 28,852,80. Secondo Lotto. Altro casamento, o stabile posto nella stessa citta di Piombino compreso fra le due vie dette di Campo di Fiori, e Fra-Palazzi, con chiostra annessa, diviso in diversi quartieri, rappresentato sopra i campioni catastali di detta Comunità di Piombino in sezione A dalle particelle'di 11.0 130, 131, 132; articoli di itinia 84, 88; con rendita imponibileIire 167,61, e .con dichiarazione, che a seconda dei riscontri e verifiche fatte dal perito Piccinini, il possesso non corrisponde con la partita catastale, e ciò per il lato di ponente dalla particella di n.0131, quale non si prolunga in linea retta con il lato dell' altra particella di n.0 130, chiostra, come presenta il catasto, ma viene troncato l' andamento fino al termino della scala, quindi prosegue, formando così una squadra nel detto punto, e questa piccola porzione si accenna appartenere a Montanti Francesco, e inferiormente a Doveri Giuseppe; per cui occorre che sia proceduto alla opportuna rettificazione, non appartenendo l'in- tiera particella di n.° 131 a questo lotto. Stimato e valutato detto casamento lire 3680. Terzo Lotto. sare Ridolfi, alla pubblica udienza • Un campo, o appezzamento di terra che sarà tenuta dal Tribunale civile detto « Faliegi » situato alla distanza di Volterra nella mattina del dì 24 di circa due chilometri da Piombino, giugno 1872 alle oro undici, sarà nel di cui centro travasi una fabproceduto alla vendita per mezzo dei brichetta, o capanna, rappresentato pubblici incanti degli appresso beni al catasto del suddetto comune in immobili spettanti alla signora Giu- sezione B dalle particelle di n.° 397, 399, 330, con terreno lavorativo, seppa Rubino vedova Cenerini nei Picchi, possidente domiciliata a olivato e vitato, dalla particella di n.0 398, articolo di stima 331 casa Piombino, in tre distinti e separati lotti, per il prezzo attribuitoli dal esente, e della superficiale estensione perito signor Giorgio Piccinini con di braccia quadrate 74578, pari ad la sua perizia del dì 6 aprile 1869, ettari due, ari 54 e 02692, con rendebitamente giurata, o registrata in dita imponibile di lire 115,38; valutato e stimato lire 7056. detto giorno a Volterra, vol. 9, c. 32, La vendita sarà eseguita secondo IL" 326, con lire 4,,10 dal ministro le condizioni contenute nel relativo Pichi. bando del dì 23 aprile 1872 esistente Beni da vendersi. in atti. Tutto ciòi deduce a notiPrimo Lotto. zia del pubblico per gli effetti voluti Un casamento, o stabile posto dalla legge. nella città di Piombino nella vià Volterra lì 8 maggio 1872. detta Vittorio Emanuele, al punto in cui detta via prendo la denomi(121-1) Dott. CESAI1E RIDOLFI Proc. nazione di Piazza,composto di diversi quartieri con botteghe, chiostra, elr_fibe`lie soliti interessati » si vadano di nuovo adoperando « le solite arti » per tentare di falsarne il giudizio, come già fu tentato di falsare quello degli elettori all' epoca della votazione. Alle calunnie già vieta, alle insinuazioni antiche, se ne aggiungono delle nuove e delle rinnuovate; si tartassa la fama di probi cittadini e di magistrati, che altra colpa non ebbero, che quella di rimaner sordi alle premurose istanze che loro si facevano perchè spiegassero una influenza a vantaggio di chi ora li accusa di aver violata la neutralità, che per ufficio dovevan serbare. E bene sta: nè noi ci fermiamo a ribattere tali accuse, uè a sventare tali raggiri; e come li disprezzavamo allorchè se ne facevano propalatori ed autori i giornali grossi, così crediamo doverli disprezzare ora che tornan fuori per via di quelli piccini. Quindi è che preghiamo anco i nostri amici di quel collegio, che ci hanno inviato articoli e corrispondenze a tale riguardo, 'a non prendersi in mala parte se noi, fedeli alla regola di condotta fissataci, ne differiamo la pubblicazione. lir sicut folium quod vento rapitur. ■••••••••••••• ANGIO LO PAC: N I ' , rent« Rpons. CHIESA EVANGELICA di Via del Museo. Questa mattina, alle ore 11, Culto con Predicazione 7-- Questa sera, alle ore 8, ultima conferenza, il cui tema sarà il seguente: La BESTEMMIA, Parole al popolo pisano. Ingresso libero. In Pisa, alle Cartolerie Valenti trovansi L. P. BARBONI - Pensieri sulla Storia: opuscolo in 16.° Lire I ( Si spedisce contro Vaglia postale). Inchiostro violetto-nero d' ottima qualità, cent. 90 il litro. AVVISO. A VVIS S ø. Si fa noto che all' udienza di questo Tribunale del 26 aprile prossimo decorse l'incanto de'beni infrascritti ad istanza di Valentino Anguillesi eScussi a danno de'sigg. Ferdinando, Giovanni e Gaspero Novi posti nella comunità, e popolo di Calcinaja, rappresentati al catasto di detta comunità di Calcinaja in sezione A dalle particelle 304, 374 in parte, 359, 122, 464, 458, 460, 361, 459, 456, 462, 355, , 376, 362, e 303 2 resto e parte 364 distinti in due lotti, di che nel bando del 16 gennaio 1872 e del 20 gennaio detto, per mancanza di offerenti fu rinviato all'udienza del 24 maggio stante, alla quale udienza saranno nuovamente esposti in vendita i beni stessi sul prezzo ridotto dal terzo sbasso del dieci per cento, e così: Il lotti; primo comprendente una casa di otto stanze tra quella di Leonardo Novi e quella assegnata al lotto secondo con ettari 1. 25.69 terreno serninativo da coltura ortale vitato con pioppi e frascati, gelsi e frutti ne'confini viottola, Leonardo Novi, Cilicchio di Bientina Cilicchio Nuovo, casa di Leonardo Novi e casa e terreno assegnato al lotto secondo, ari 62 e centiari 88 terreno seminati vo vitato con pioppi e frascati a sostegno, e ari 17 cent. 89 terreno seminativo vitato e la comproprietà dè fondi viottola, forno e pozzo adiacenti per il prezzo ridotto come sopra a L. it. 5460,80. Il secondo lotto comprendente ettari 2, ari 31 e cent. 9 terreno seminativo, pioppato, vitato con porzione di casa, cucina a terreno, stalla dietro e le stanze sopra fino al tetto accessibili dalla scala interna che muove dalla cucina, con ari 4, cent. 6 terreno dal lato del Nord e la servitù attiva sulle adiacenze e comunanze viottola forno, pozzo, casa inclusa nel :,lotto primo e adiacenze medesime, per il prezzo ridotto come sopra a lire it. 4037,20 ed alle condizioni tutte di che nei bandi suddetti. Pisa li 10 maggio 1872. (123) D. FERDINANDO MANETTI. Il sig. Deo Caprili negoziante domiciliato a Viareggio, come sindaco definitivo del fallimento di Francesco Del Gamba, debitamente autorizzato dal Giudice delegato al fallimento stesso, rende noto che nell' imminente stagione dei bagni di mare procederà all'affitto dello stabile costrutto in legno sulla spiaggia di ALLE DROGHERIE BAGNANI in PISA e fuori di Porta alle Piagge trovasi un gran deposito di RISO di BOLOGNA ai prezzi seguenti: l.' qualità Cent. 51 il K.° • 45 . . 2." . . 42 3. IN PISA ALLE DROGHERIE BAGNANI e fuori di PORTA a PIAGGE, Grande deposito di ZOLFO in POLVERE di SICILIA di qualità garantita e prezzo conveniente. Viareggio ad uso di Caffè e Buffet denominato il Calice di Piaggia, per il prezzo e condizioni da combinarsi col sindaco stesso. Chiunque voglia attendere alla conduzione di detto Caffè e Buffet, ed esaminare l' autorizzazione relativa, può dirigersi in Pisa nello Studio del dott. Giuseppe Augiolini posto in Via S. Martino n.° 1 rosso, primo piano, purchè ciò avvenga entro il dì 25 del corrente mese di maggio. (120-2) Dott. PIETRO CARRERAS E' I G- .L VAR el1111 li:PIEIN'XISTI Livorno Via de Larderel, Palazzo de Larderel n.° 21 bis, 3.° piano. Pisa Via S. Cecilia n.° 13, 2.° piano. Lavori di Protesi Dentaria montati in Oro, Platino, Caoutchoue o Vulcanite. Dalla Tipografia Nistri è stata pubblicata la commedia di VINCENZO ANDREI La Vera Patorllin V'rer.Z.2:0 "" ner ••• 7_1111, 1_irbe UNA. BIGLIETTI DA VISITE sollecita consegua 9 IRE Con corona di Barone, Conte O Marchese, L. 2, 50. Si stampano alla Tipografia NISTRI in Pisa, con una o due righe, in Cartoncino sopraffine, Caratteri nuovissimi di svariate forme e molta eleganza , impressi con Macchina Inglese. Alla Libreria Nistri, in Pisa, si ricevono commissioni per tutte le opere, metodi, riduzioni cc. di musica edite dal R. 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