Reuma in forma anni in Ticino prevenzione terapie benessere salute Piedi sani Analgesici e antinfiammatori Tutto sull’osteoporosi La salute delle ossa: alimentazione e Vitamina D Reuma Gym 2014/2015 Lega ticinese contro il reumatismo Il movimento è salute agosto 2014 – n. 2 Reuma in forma Anno II, n. 2, agosto 2014 Editore Lega ticinese contro il reumatismo Via Gerretta 3 Casella postale 1716 CH-6500 Bellinzona www.reumatismo.ch/ti Comitato esecutivo Presidente: dr. med. Nicola Keller Vice presidente: dr. med. Numa Masina Past president: dr. med. Guido Mariotti Cassiere: Pietro Zanotta Membro: Lorenza Hofmann Copyright Riproduzione autorizzata citando la fonte. Comitato consultivo Dr. med. Lorenzo Bosia Sandro De Bernardis (associazione Bechterew) Dr. med. Carlo Engeler Danilo Forini (Pro Infirmis) Avv. Luigi Mattei Dr. med. Mauro Nessi Dr. med. Alberto Ossola Maria Piazza (associazione Fibromialgia) Redazione Lorenza Hofmann [email protected] Si ringraziano tutte le persone che hanno collaborato a questa edizione. Grafica di copertina Sara Christen, Tipografia Torriani SA Immagine di copertina Foto LTCR – Festa del 50°, Tenero 21 settembre 2013 Impaginazione e stampa Tipografia Torriani SA, Bellinzona Tiratura 4’000 copie Commissione di revisione Marco Brunalli e Anna Ugas Segretariato Manuela Rossi e Stefania Lorenzi Tel. 091 825 46 13 [email protected] Dal martedì al venerdì nei seguenti orari: 09.00-11.30 – 14.00-16.30 1 Editoriale Care lettrici, cari lettori, puntualmente, sul finire dell’estate, la Lega ticinese contro il reumatismo giunge nelle vostre case attraverso Reuma informa per esortarvi ad assumere un ruolo attivo a tutte le età per il miglior benessere dell’apparato muscolo scheletrico. Lo fa con due modalità ormai collaudate, rinnovate e potenziate, lungo mezzo secolo di esistenza: una capillare offerta di opportunità di movimento in gruppo e un importante impegno di risorse umane e finanziarie sul fronte dell’informazione e della sensibilizzazione. Gli strumenti d’informazione già li conoscete: Reuma informa, i siti internet www.reumatismo.ch/ti e www.onself.ch, le conferenze regionali e, grazie all’attenzione riservata alla Svizzera italiana dalla Lega svizzera contro il reumatismo, la giornata della salute e l’offerta di opuscoli divulgativi sulle patologie reumatiche. Fra questi, segnaliamo Combattere attivamente i dolori reumatici, che propone un approccio globale e attivo del trattamento del dolore. Questa edizione di Reuma informa offre un approfondimento sulla gamma di medicamenti per lenire i dolori e ridurre i processi infiammatori, evidenziando effetti benefici e collaterali. Fornisce un dossier sull’osteoporosi, prevenzione, diagnosi e cura, con complementi informativi sull’alimentazione e sul ruolo della vitamina D, fondamentali per la salute in generale e per quella delle ossa. E altro ancora… buona lettura! Vi segnaliamo l’evento “I piedi al centro dell’attenzione”, un’opportunità per incontrare reumatologi, fisioterapisti e tecnici ortopedici e apprendere come prevenire e trattare i dolori ai piedi, struttura anatomica fondamentale che ci sorregge e porta il carico dei movimenti corporei. Vi aspettiamo martedì 9 settembre 2014 al Palazzo dei congressi di Lugano (programma a pag. 6). Lorenza Hofmann Sommario 50 anni con orgoglio 2 Prevenire e trattare i dolori ai piedi 6 Patologie reumatiche e medicamenti 8 Prevenire il mal di schiena 12 Sostenere i famigliari curanti 15 Le conferenze LTCR 16 Reuma Gym 2014/2015 Il movimento è salute 17 La malattia delle ossa fragili 25 L’osso “vive e mangia” 31 Vitamina D (vitD): tra vecchio e nuovo 33 www.oneself.ch: Supporto per pazienti 37 2 50 anni con orgoglio Dr. med. Nicola Keller, presidente LTCR Care e cari soci e simpatizzanti della Lega ticinese contro il reumatismo, il 2013 è stato un anno molto intenso per la nostra associazione! Abbiamo festeggiato i suoi primi 50 anni di esistenza con diversi eventi e la pubblicazione del libro Ridare speranza. Questa pubblicazione è stata resa possibile dall’enorme lavoro svolto dalla storica Manuela Maffongelli, coadiuvata da diversi membri di comitato ed amici, che dopo minuziosa ricerca ha raccolto in un bel volume la storia della reumatologia in Svizzera e in Ticino nell’ultimo secolo, sottolineando in modo particolare l’opera pioneristica del dr. med. Giorgio Rezzonico, fondatore della Lega ticinese per la lotta contro il reumatismo. Con pochi mezzi ma con molto entusiasmo, il primo presidente della LTCR ha dato avvio a tutta una serie di attività che ancora oggi permettono a migliaia di ticinesi di svolgere regolarmente della ginnastica medica di gruppo. La LTCR ha saputo avviare un concetto di movimento che sempre più si è dimostrato importante per il mantenimento della salute pubblica, di cui noi andiamo ancora molto orgogliosi. Questo concetto negli ultimi decenni ha conosciuto degli sviluppi impensabili – palestre e centri fitness – dai quali la LTCR si differenzia, in particolare, per l’offerta a prezzo sociale. Ridare speranza ha avuto l’onore di essere presentato ufficialmente all’Archivio di Stato del Canton Ticino, dove è stato de- positato il fondo dei documenti concernenti la storia della LTCR. Su www.reumatismo.ch/ti (cliccare su: offerte) è possibile consultare alcune pagine di questo volume ed eventualmente ordinarlo (pag. 36). Nel mese di settembre 2013, abbiamo festeggiato il 50esimo della LTCR con i nostri soci e simpatizzanti. In una bellissima giornata baciata dal sole, negli ampi spazi all’aria aperta del Centro sportivo nazionale della gioventù di Tenero, circa 300 persone hanno potuto svolgere varie attività fisiche proposte dai nostri collaboratori fisioterapisti. Un caloroso ringraziamento va a tutti coloro che si sono adoperati nell’organizzazione di questa giornata; alle nostre segretarie, Manuela Rossi e Stefania Lorenzi; a tutti i fisioterapisti impegnati attivamente nella giornata; alla Società carnevale clarese, alla sezione esploratori Visagno di Claro e al Kiwanis Bellinzona che hanno fornito gratuitamente il loro prezioso sostegno alla riuscita della giornata; al Gruppo Ticinese Corno delle Alpi e al mentalista Federico Soldati per la parte ricreativa. Nell’anno del 50esimo abbiamo voluto organizzare anche due eventi formativi. Nel mese di maggio, abbiamo promosso 3 un meeting scientifico sulle patologie reumatologiche, indirizzato ai medici della Svizzera italiana, con interventi di grandi esperti attivi in vari centri universitari svizzeri. In ottobre abbiamo offerto un corso di formazione teorica e pratica ai fisioterapisti; la LTCR conta sulla loro indispensabile collaborazione per mantenere l’offerta di ginnastica medica in una quarantina di località del cantone e in Mesolcina. Nel programma di questo importante anniversario abbiamo pure inserito qualche innovazione. La denominazione della nostra associazione, è stata resa più snella e moderna: da “Lega ticinese per la lotta contro il reumatismo” siamo passati alla più semplice “Lega ticinese contro il reumatismo”, in linea con la Lega svizzera. Anche la testata della nostra rivista annuale è stata rinnovata: La Voce porta ora il titolo Reuma Informa. Si è così completata la progressiva ricerca di una nuova identità editoriale: da semplice bollettino con informazioni di servizio a rivista d’informazione, con contenuti scientifici di facile lettura per diffondere una migliore conoscenza delle patologie reumatiche e utili consigli per la prevenzione e per la qualità di vita di coloro che sono affetti da reumatismo. La collezione completa de La Voce – dal numero 1 pubblicato nel 1973 al n. 39 del 2012 – è depositata e consultabile presso l’Archivio di Stato del Canton Ticino. Reuma Informa si trova pure online su www.reumatismo.ch/ti. Nel primo semestre 2014 abbiamo tenuto diverse conferenze pubbliche, altre sono in programma in autunno (programma a pag. 16). Il 9 settembre 2014 farà tappa a Lugano la “Settimana d’azione” promossa dalla Lega svizzera, dedicata quest’anno alle patologie del piede (programma a pag. 6). Inoltre, siamo stati presenti a convegni medici, abbiamo assicurato la nostra partecipazione a conferenze per medici e farmacisti e a corsi di formazione per fisioterapisti. Nel rapporto d’attività 2013, non possiamo sottacere un dato negativo: i conti 2013 hanno chiuso con un importante deficit dovuto al costo delle iniziative promosse in occasione del cinquantesimo. Il comitato LTCR resta convinto che i soldi siano stati ben spesi, nell’intento di valorizzare l’operato della LTCR e di promuovere una rinnovata azione di salute pubblica mirata alle malattie reumatiche di cui beneficiano singole persone e la collettività tutta. I conti 2013 sono stati approvati all’unanimità dall’assemblea svoltasi a Bellinzona l’8 aprile 2014 che pure ha accolto 4 la proposta di aumento delle tasse d’iscrizione ai corsi di ginnastica medica, fermo restando il principio di continuare a offrire questa opportunità a un costo sociale (pag. 5). La LTCR è motivata a continuare a svolgere quelle attività per le quali è da anni maestra, è pronta a nuove sfide per migliorare sempre più la conoscenza delle malattie reumatiche nella popolazione, l’approccio diagnostico e terapeutico da parte del personale sanitario e soprattutto il rapporto di ognuno di noi verso il proprio corpo e la propria salute. Seguiteci anche attraverso internet: sul sito www.onself.ch – il portale dell’informazione per l’autogestione delle malattie reumatiche (mal di schiena, fibromialgia, artrite reumatoide) – e sul sito www.reumatismo.ch – il portale della Lega svizzera contro il reumatismo e delle sue sezioni regionali (per la Svizzera italiana www.reumatismo.ch/ti) – con informazioni, consigli utili e affidabili, test e uno shop. Alle collaboratrici e ai collaboratori e ai membri del comitato, un rinnovato e sentito ringraziamento per l’enorme aiuto fornitomi per garantire un funzionamen- to ottimale dell’associazione. Ai nostri soci e simpatizzanti rivolgo l’appello a voler sempre sostenere la Lega ticinese contro il reumatismo attraverso la quota sociale e anche con piccole somme, (polizza a pag. 29). Insieme, continueremo a operare in piena autonomia a favore del singolo e della collettività! La signora Pola Pistoni di Airolo (al centro della foto) ha festeggiato i 90 anni in forma splendente. Da molti anni si tiene in movimento, frequenta assiduamente e attivamente il corso di ginnastica medica della Lega ticinese contro il reumatismo. Nella foto, la vediamo attorniata dal gruppo Reuma Gym di Airolo, diretto dal fisioterapista Sergio Barloggio. Un corale augurio di buon proseguimento da parte della LTCR! 5 Reuma GYM: 10 franchi in più ma ben spesi La Lega ticinese contro il reumatismo ha aumentato di franchi 10.– la tassa d’iscrizione ai corsi di ginnastica medica in gruppo (ogni corso, 30 lezioni di un’ora, una volta alla settimana, da settembre a giugno). Le nuove tasse d’iscrizione sono le seguenti: Reuma GYM Movimento e danza Pilates Ginnastica per fibromialgici CHF 130.– / CHF 90.– per beneficiari AVS/AI CHF 130.– / CHF 90.– per beneficiari AVS/AI CHF 140.– / CHF 100.– per beneficiari AVS/AI CHF 130.– / CHF 90.– per beneficiari AVS/AI L’adeguamento si è reso necessario a causa di nuovi oneri derivanti dall’affitto delle palestre e dall’obbligatorietà di un’assicurazione di responsabilità civile da parte dell’ente fruitore, a carico della LTCR. La tassa d’iscrizione ai corsi di aquawell rimane invariata a CHF 5.– per lezione, in considerazione del fatto che, a complemento, i partecipanti sono tenuti al pagamento di un abbonamento d’entrata, incassato direttamente dai detentori delle piscine. Il rimborso della tassa d’iscrizione può essere richiesto alla cassa malati (fa stato il singolo contratto assicurativo). Raccomandiamo ai partecipanti di assicurarsi individualmente in caso di infortunio, danni alle cose o a terzi. Vi invitiamo a consultare il nuovo programma Reuma GYM 2014-2015 (pag. 17 e seguenti) e a diffonderlo fra i vostri conoscenti. Un’ora alla settimana sotto la guida di esperti fisioterapisti e in simpatica compagnia vi aiuterà a mantenervi in salute! Un’ora per meno di 5 franchi! Da trent’anni si ritrovano il mercoledì in palestra per il corso di ginnastica medica. Sono i partecipanti al gruppo Reuma Gym di Cadro, fedelissimi alla LTCR e al loro fisioterapista Fabio Baudino. 6 Prevenire e trattare i dolori ai piedi Giornata della salute, martedì 9 settembre 2014 a Lugano, con la Lega svizzera e la Lega ticinese contro il reumatismo. Vi aspettiamo! L’anatomia del piede è straordinaria: un capolavoro arcuato longitudinale e trasversale, costituito da 26 ossa, 32 articolazioni, 31 gruppi muscolari e 107 tra tendini e legamenti. Questo capolavoro merita la giusta attenzione. Vi siete già preoccupati del benessere dei vostri piedi? Oppure ignorate i segnali che vi mandano? Sopportate il dolore provocato da scarpe troppo strette o tacchi troppo alti, senza prendere coscienza delle conseguenze a medio e lungo termine? I piedi al centro dell’attenzione Martedì, 9 settembre 2014 – Lugano, Palazzo dei Congressi Programma 14.00 Apertura al pubblico 14.00-14.30 Stand informativi per consulenza Lega ticinese contro il reumatismo Lega svizzera contro il reumatismo Bösch SA Ortopedia Unione Podologi della Svizzera Italiana Associazione svizzera dei poliartritici Physioswiss 14.30-14.40 Saluto iniziale del dr. med. Nicola Keller Presidente Lega ticinese contro il reumatismo (LTCR) 14.40-15.20 Le patologie reumatiche del piede Approccio diagnostico e terapeutico dr. med. Numa Masina, reumatologo e vicepresidente LTCR 15.20-15.50 Pausa 15.50-16.20 Indicazione Plantari Ortopedici Luca Speroni, Dott. in Tecniche Ortopediche 16.20-16.50 Prevenire è meglio che curare: i piedi al centro del corpo Mirco Bianchi, fisioterapista; Alberto Benigna, fisioterapista 17.00 Fine dell’evento Concorso con attrattivi premi! Eventi in altre località della Svizzera: http://www.reumatismo.ch/Aktionswoche_Rheuma 8005 Zurigo tritici 7 Forse i disturbi alla colonna vertebrale o Prendetevi dei vostri piedi alle anche sono dovuticura a delle deformaOrdinate le palle riccio su rheumaliga-shop.ch zioni dei piedi? Vi preoccupate di scegliere la scarpa giusta per i piedi in crescita dei vostri bambini? Prendetevi il tempo per approfondire alcune utili informazioni per mantenere sani i vostri piedi! Nell’ambito della campagna nazionale di sensibilizzazione su www.reumatismo.ch trovate un dossier sul reumatismo del piede, molte risposte ai vostri interrogativi oltre che consigli mirati per non “maltrattare” i vostri piedi con cattive abitudini, per prevenire e trattare i dolori ai piedi. PA R T N E R S P E C I A L I Z Z AT I C O N I L C O R D I A LE S U P P O RTO D I Migros-Genossenschafts-Bund Mineralquelle Eptingen AG Volete saperne ancora di più? Partecipate anche voi martedì 9 settembre 2014 alla giornata ticinese della salute. Reumatologi, fisioterapisti e tecnici ortopedici spiegheranno perché è importante prestare attenzione ai piedi, illustreranno i principali disturbi reumatici ai piedi, le misure della tecnica ortopedica e come percepire, stabilizzare e rafforzare i piedi. Lega ticinese contro il reumatismo Via Gerretta 3 CP 1716 6501 Bellinzona Tel. 091 825 46 13 Fax 091 826 33 12 info.ti@ rheumaliga.ch www.reumatismo.ch /ti Prendetevi cura dei vostri piedi Ordinate le palle riccio su rheumaliga-shop.ch I piedi al centro dell’attenzione Prevenire e trattare i dolori ai piedi Giornata pubblica della salute Ingresso libero Martedì, 9 settembre 2014 Lugano, Palazzo dei Congressi 8 Patologie reumatiche e medicamenti Efficacia e effetti collaterali dei vari farmaci utilizzati in reumatologia al fine di lenire i dolori (analgesici) o di ridurre il processo infiammatorio (antinfiammatori). Dr. med. Nicola Keller, FMH Reumatologia e Medicina interna Una classe di farmaci tra le più usate combinano queste due proprietà e sono detti antinfiammatori non steroidei. Di grande interesse in reumatologia sono pure i farmaci che inibiscono la risposta immunitaria del nostro corpo, i cosiddetti immunosoppressori, utilizzati in varie malattie infiammatorie autoimmuni. Alcuni farmaci, dall’efficacia però fortemente messa in dubbio, vengono invece impiegati per cercare di ridurre la progressione della degenerazione articolare: sono i condroprotettori ed i viscosupplementatori. Altri farmaci vengono invece utilizzati per ridurre il metabolismo osseo e quindi per frenare la perdita di calcio, che porta poi all’osteoporosi. I farmaci utilizzati in reumatologia, sia di vecchia che di nuova generazione, un po’ come tutti i farmaci utilizzati nella medicina classica, hanno una buona efficacia, ma possono pure avere effetti collaterali da tenere ben in considerazione. Passiamo ora in rassegna le varie classi di medicamenti con i loro effetti desiderati e quelli invece temuti. Gli analgesici Oggi il più utilizzato è senza dubbio il paracetamolo (Dafalgan®, Panadol®, Benu-ron®, ecc.); a un dosaggio adeguato, ha una buona azione antalgica ed antipiretica (abbassa la febbre) e può essere utilizzato un po’ a tutte le età. In genere viene ben tollerato e non ha grossi effetti collaterali, sempre che si rispettino le dosi consigliate (non più di 4 g al giorno per un adulto) e che non venga prescritto a pazienti con delle patologie epatiche, poiché in questo caso potrebbe essere assai dannoso per il fegato, anche a dosaggi minori. L’indicazione è molto ampia, ma non sempre è sufficientemente potente per ridurre i dolori. L’alternativa è costituita dalla novalgina, un vecchio farmaco che negli ultimi anni è ritornato in auge dopo un periodo di oblio per la paura di gravi conseguenze sul sangue. In genere anche questo farmaco viene ben tollerato, ma non bisogna sottovalutarne la potenziale pericolosità soprattutto in pazienti anziani e con altre terapie medicamentose. Se necessitiamo di una classe di medicamenti analgesici più potenti bisogna passare ai derivati dell’oppio. In questo caso vi sono vari farmaci che entrano in considerazione, con una potenza analgesica molto differente, ma con effetti collaterali assai simili. Si passa dal tramadolo fino ad arrivare alla morfina o ai suoi derivati sintetici. Questi farmaci possono essere molto utili per controllare forti dolori, sia cronici che acuti, con un buon margine di sicurezza terapeutica. Bisogna però fare attenzione soprattutto agli effetti sul sistema nervoso centrale (sonnolenza, vertigini, malessere, ecc.), nonché sull’intestino, visto che causano quasi obbligatoriamente una forte stitichezza. Se ben dosati, eventualmente accompagnati da altri farmaci per ridurne gli effetti collaterali, sono medicamenti molto utili ed efficaci. 9 Gli antinfiammatori non steroidei Sono tra i medicamenti in assoluto più conosciuti e più frequentemente utilizza- lità di assunzione, ad eccezione di quella locale; voglio dire che una pastiglia, una supposta o un’iniezione possono tutte avere i medesimi effetti sulla mucosa gastrica e quindi causare mal di stomaco o addirittura ulcerazioni ed emorragie! Un po’ meno dannosi per il tratto gastrointestinale sono i cosiddetti coxibe, come il Celebrex® e l’Arcoxia®, i quali per il loro particolare meccanismo d’azione danneggiano in minor misura la mucosa gastrointestinale. Anche loro possono però avere effetti collaterali importanti, soprattutto a livello cardiovascolare (ricordiamo la vicenda alcuni anni fa del Vioxx®, che è stato poi tolto dal mercato proprio per i suoi pericoli cardiovascolari, inizialmente sottovalutati). ti. Vi sono varie sostanze che rientrano in questa classe di medicamenti, tra i quali citiamo il diclofenac (Voltaren®, Olfen®, Inflamac®, Flector®, ecc.), il nimesulide (Aulin®, Nisulid®, ecc.), l’acido mefenacidico (Ponstan®, Mephadolor®, ecc.), l’ibuprofene (Brufen®, Irfen®, Spedifen®, ecc.) e molti altri ancora. Tutti questi farmaci hanno un’efficacia similare, a dosaggio comparabile, ma allo stesso tempo hanno simili effetti collaterali, tra i quali i più importanti sono a livello gastrointestinale, epatico e renale. Spesso si sottovaluta la pericolosità dell’assunzione prolungata di questi farmaci, tanto che il loro utilizzo incontrollato è una delle cause principali di decessi di origine medicamentosa (per lo più dovuti a gravi emorragie gastrointestinali). Si utilizzano sia per via sistemica che locale; quest’ultima ha un efficacia sicuramente minore, ma ha pure minori effetti sistemici di cui temere. Attenzione: gli effetti collaterali di questi farmaci non dipendono tanto dalla moda- Il cortisone Questa sostanza, spesso ingiustamente demonizzata, è forse il farmaco “salva-vita” più importante che abbiamo a disposizione per il trattamento di innumerevoli patologie, grazie alla sua potente azione antinfiammatoria. Questo farmaco ha però, come ben sappiamo, anche i suoi effetti collaterali, soprattutto quando lo si deve assumere ad alti dosaggi e per periodi prolungati. Per questo motivo si cerca di utilizzarlo nei minimi dosaggi possibili e per periodi possibilmente brevi, eventualmente combinato ad altri farmaci che permettono di ridurne il dosaggio, come alcuni immunosoppressori. Gli effetti collaterali più temuti del cortisone sono la perdita di sostanza ossea (osteoporosi) e la sua azione di immunosoppressione, senza dimenticare gli effetti sul sistema gastrointestinale (ulcerazioni), sugli occhi (opacizzazione del cristallino e sviluppo di cataratta), sulla cute (fragilizzazione della cute e dei capillari). In ogni caso il cortiso- 10 ne è un farmaco eccezionale, che se ben usato da mani esperte può essere di enorme aiuto nel trattamento di molte patologie. In reumatologia molto utilizzate sono pure le infiltrazioni dirette di preparati solubili o cristallini di cortisone (intrarticolari, nei tessuti molli o nella colonna vertebrale) per combattere nel modo più mirato possibile varie patologie infiammatorie e degenerative. Gli immunosoppressori Questi sono farmaci il cui utilizzo è riservato in genere agli specialisti. Servono per combattere patologie infiammatorie autoimmuni, come ad esempio l’artrite reumatoide, le spondilartropatie sieronegative, le collagenosi e le vascoliti, tutte malattie potenzialmente aggressive e quindi temibili, a volte con gravi conseguenze distruttive a livello osteoarticolare, altre con un’aumentata mortalità per il coinvolgimento di organi vitali, come il cuore o i reni. Si distinguono gli immunosoppressori classici, come ad esempio il metotressato (in reumatologia in assoluto il più utilizzato), dai cosiddetti biologici, nuovi farmaci arrivati negli ultimi vent’an- Panoramica dei medicamenti antireumatici ottenibili sul mercato svizzero (ordinazione a pag. 39). ni grazie al progresso della bioingegneria farmacologica, che hanno rivoluzionato l’approccio terapeutico a molte malattie, con dei risultati terapeutici impossibili da raggiungere precedentemente e con grossi benefici per i pazienti sofferenti di queste patologie. Tutti questi farmaci sono pure loro legati a possibili effetti collaterali, soprattutto a livello epatico, ematologico ed immunologico, motivo per il quale devono essere utilizzati da medici che hanno la sufficiente esperienza e conoscenza per ben monitorizzare il trattamento farmacologico e le loro possibili conseguenze. I condroprotettori e i viscosupplementatori Questi farmaci vengono utilizzati ormai da anni con la speranza di poter frenare il processo degenerativo articolare, ovvero di rallentare lo sviluppo dell’artrosi. Il loro effetto, come già accennato, è fortemente messo in discussione, anche se vi sono sempre più studi che ne dimostrano una certa efficacia, a dispetto di effetti collaterali praticamente nulli. Tra i condroprotettori cito soprattutto la condroitina e la glucosamina. Si tratta di sostanze naturali già presenti nella cartilagine animale, che devono venire assunte per diversi mesi prima di avere un effetto sulla cartilagine e sui dolori causati dall’artrosi, ma che hanno dimostrato una certa efficacia, come ad esempio la riduzione del fabbisogno di analgesici ed antinfiammatori, ciò che è già un bel risultato, se pensiamo alle possibili complicazioni causate dall’utilizzo di questi ultimi. Tra i viscosupplementatori cito innanzitutto l’acido ialuronico, che viene generalmente iniettato direttamente nelle articolazioni e che ha dimostrato di avere un’azione lubri- 11 ficante, analgesica e nutriente per la cartilagine, senza avere di per sé alcun effetto collaterale rilevante. Medicamenti antiosteoprotici Infine, due parole per presentare i farmaci utilizzati per frenare la perdita ossea e quindi lo sviluppo dell’osteoporosi. Questa malattia, legata strettamente all’invecchiamento, che colpisce principalmente le donne postmenopausali ma può interessare anche gli uomini, è un problema sociale molto rilevante visto l’invecchiamento progressivo della nostra popolazione. Sapere diagnosticare a tempo la malattia e trattarla adeguatamente può ridurre sensibilmente il rischio di fratturarsi un osso, con conseguenze positive sulla qualità di vita dei nostri anziani e sui conti della sanità pubblica. Tra i farmaci più utilizzati vi sono i bisfosfonati, sostanze che inibiscono l’azione degli osteoclasti, quelle cellule che “mangiano” l’osso, con un conseguente bilancio positivo sul metabolismo osseo. Un farmaco di nuova generazione, ma con un’azione simile, è il denosumab (Prolia®). Altro farmaco interessante, che agisce questa volta sulla stimolazione degli osteoblasti, le cellule che producono l’osso, è il teriparatide (Forsteo®), il cui utilizzo è però limitato, per questioni di prezzo, a casi particolari di osteoporosi. Non abbiate paura di dover assumere dei farmaci per combattere le vostre malattie del sistema muscoloscheletrico! Essi vi permetteranno di lenire i dolori, diminuire le conseguenze debilitanti della malattia e migliorare di conseguenza la vostra qualità di vita. Fate però sempre ben attenzione alle raccomandazioni del vostro medico di famiglia e/o del vostro reumatologo per evitare spiacevoli complicazioni dovute al loro utilizzo. Una nuova pubblicazione della Lega svizzera contro il reumatismo. Reumatologi e terapisti del dolore consigliano il paziente su come trattare il dolore in modo globale: terapia antalgica a base di medicamenti, metodi psicologici e attività fisica. Per evitare che i dolori abbiano il sopravvento condizionando la vita quotidiana. Con un programma di mobilità settimanale e il procedimento per il rilassamento muscolare progressivo. (Ordinazione a pag. 29 oppure su www.reumatismo.ch > shop) 12 Prevenire il mal di schiena Patologia legata a numerosi fattori interdipendenti che interessano la sfera fisica, psicologica e sociale. Stefano Petazzi e Claudia Molteni, fisioterapisti Il mal di schiena è un problema molto diffuso, che colpisce almeno una volta nella vita circa l’80% delle persone. Nei Paesi occidentali rappresenta il principale motivo di assenza dal lavoro; al di sotto dei 45 anni di età è la più comune causa di disabilità. Conoscerne l’origine e le strategie per combatterlo, è di fondamentale importanza sia in ambito preventivo sia riabilitativo-terapeutico. Curare il dolore fine a se stesso, magari con un antinfiammatorio, senza rintracciarne le cause, può non essere sufficiente per eliminarlo in maniera duratura. Ogni persona dovrebbe quindi imparare a riconoscere questa patologia e apprendere i fattori predisponenti e le regole per un’adeguata prevenzione. La prevenzione del mal di schiena si basa su due livelli. Il primo stadio, o livello di prevenzione primaria, è comune per tutti i tipi di lombalgia ed è basato sull’acquisizione delle corrette abitudini di vita. In questo modo si combatte il mal di schiena prima della sua comparsa. La prevenzione secondaria si fonda invece su un intervento rieducativo che coinvolge di- verse figure professionali come medici e fisioterapisti. Con tale approccio si cerca da un lato di ristabilire le condizioni precedenti al trauma e dall’altro di allontanare il rischio di eventuali recidive, tramite un programma educativo-riabilitativo. In generale si parla di mal di schiena come di una patologia multifattoriale per sottolineare che l’origine del dolore è legata a numerosi fattori interdipendenti che interessano la sfera fisica, psicologica e sociale. Questi ultimi due punti, spesso sottovalutati, hanno in realtà un ruolo molto importante nella comparsa della caratteristica sintomatologia dolorosa. Stress, ansia ed altri problemi psicologici, grazie ad un meccanismo nervoso riflesso, possono infatti incrementare il normale tono muscolare. Questo eccesso di tensione a lungo andare si traduce in una contrattura muscolare permanente che è causa di dolore alla bassa schiena. Occorre quindi cercare di ridurre gli stress, per quanto possibile, magari adottando opportune tecniche di rilassamento. Anche l’attività fisica, grazie alla liberazione di endorfine, contribuisce al miglioramento dell’umore aumentando il senso di benessere e riducendo al tempo stesso la percezione del dolore. Allo stesso tempo per favorire l’ossigenazione dei tessuti ed il raggiungimento del peso corporeo desiderabile è bene seguire un regolare programma di attività aerobiche (camminata, ciclismo, nuoto ecc.). Per tonificare la massa muscolare sono consigliati tutti gli sport a bassa intensità e a lunga durata, come camminare, pedalare o nuotare (per 13 30-40 minuti, 2-3 volte alla settimana). Il nuoto, ad esempio, è uno sport spesso consigliato per chi soffre di mal di schiena, perché il movimento in acqua rinforza la muscolatura scaricando allo stesso tempo la colonna vertebrale. Se fatta male però l’attività fisica può essere dannosa per la schiena. Bisogna quindi adottare tutta una serie di precauzioni tanto più numerose e importanti quanto maggiore è il grado di compromissione della colonna vertebrale. L’obiettivo primario di qualsiasi programma di esercizi rivolti alla prevenzione e alla cura del mal di schiena è quello di rendere la muscolatura addominale, spinale, lombare più tonica ed elastica. Un altro fattore predisponente il mal di schiena è il sovrappeso. Sovrappeso e obesità peggiorano i dolori di schiena e rendono più sedentari. Un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre il punto di partenza per ottenere i migliori risultati. Come “risparmiare” la schiena L’adozione di alcuni accorgimenti di ‘’risparmio’’ della schiena anche nelle comuni attività della vita quotidiana, vale a dire i gesti e le posizioni del corpo che assumiamo sul lavoro o nel tempo libero, consente di prevenire o ridurre il rischio di mal di schiena. Ecco qualche consiglio. Non esiste una posizione di riposo ideale per prevenire il mal di schiena. Essa va adattata in base alle caratteristiche fisiche e alle preferenze dell’individuo. • L’irrigidimento fisiologico durante il sonno è maggiormente legato a questioni biomeccaniche indotte dalla posizione assunta, che non al tipo di materasso utilizzato. Importante resta comunque • • • • • la scelta delle reti, che dovranno essere abbastanza rigide e di buona qualità. Minore importanza viene invece attribuita al materasso che va comunque scelto in base alle caratteristiche individuali (altezza e peso). Dovendo lavorare a lungo in piedi è importante che il busto non si fletta troppo in avanti e che le gambe possano modificare la posizione di tanto in tanto aiutandosi magari con un piccolo sgabello (supporto o pedanina anche di 5 cm) su cui poggiare i piedi alternativamente. Per riporre un oggetto in alto utilizzare uno sgabello o una scaletta, non inarcare e forzare la schiena. Se si deve sollevare un peso far leva sulle gambe, piegando le ginocchia, anziché la schiena, mantenendo il busto eretto durante tutto l’arco del movimento. Il peso andrà tenuto il più vicino possibile al corpo durante tutto il suo percorso. Torsioni del tronco durante lo sforzo e carichi eccessivi vanno quanto più possibile evitati, in quanto possono causare attacchi di lombalgia acuta particolarmente dolorosi e invalidanti. Per spostare oggetti pesanti, spingere con le gambe e col peso del corpo. Quale sport è più adatto a te? http://www.il-mio-sport.ch 14 • Nei lavori domestici, diversificare l’attività per non sottoporre a lungo la colonna vertebrale allo stesso sforzo. • Stando seduti evitare le situazioni stressanti per la colonna vertebrale. Una posizione troppo comoda può essere dannosa; sostenere bene la colonna vertebrale perché resti ben dritta; se lo schienale della sedia o della poltrona non lo consente, utilizzare un cuscino per migliorare l’appoggio. Se si svolgono occupazioni che obbligano a stare seduto molto a lungo sarebbe bene ogni tanto alzarsi (anche solo 5 minuti) o fare delle piccole passeggiate per evitare di protrarre troppo a lungo la stessa posizione. • Nei lunghi viaggi in macchina la comodità non deve essere disgiunta da una corretta posizione. Questa implica una buona regolazione della distanza dai pedali, dello schienale e del poggiatesta. Appoggiare bene tutta la schiena e il collo, mantenendoli ben diritti. • La sollecitazione alla schiena causata da una pesante borsa della spesa, può essere evitata utilizzando piccoli carrelli porta-spesa con le ruote. • Portare calzature comode e tacchi non più alti di 5 cm. • Effettuare esercizi di rilassamento aiuta a rilasciare la muscolatura contratta. La momentanea guarigione dal mal di schiena non deve ingannare, poiché in mancanza di un intervento preventivo mirato ed un inquadramento clinico-diagnostico da parte di un professionista il rischio di ricadute aumenta considerevolmente. Mal di schiena? Cinque lezioni sull’anatomia della schiena: www.reumatismo.ch/ti > mal di schiena La palestra: www.onself.ch Mal di schiena: opuscolo Lega Svizzera contro il reumatismo (da ordinare su www.reumatismo.ch > shop oppure con il tagliando a pag. 39) Cuscino lombare, valido ausilio acquistabile nello shop della Lega svizzera contro il reumatismo. 15 Sostenere i famigliari curanti Un nuovo servizio d’appoggio di Pro Infirmis Ticino e Moesano offre prestazioni per sostituire temporaneamente il famigliare curante affinché possa prendersi un po’ di tempo per sé. (red.) In Svizzera, tra 220-250 mila persone curano i propri famigliari anziani o disabili. Il loro impegno ha un valore economico di almeno 10-12 miliardi di franchi. Sono soprattutto donne – madri, mogli, compagne, sorelle, figlie, ma anche persone legate da una relazione di amicizia o di vicinato – che si assumono quotidianamente compiti assistenziali per consentire ai loro cari di restare a domicilio. I famigliari curanti sono una risorsa fondamentale ma se non vengono sostenuti rischiano di prosciugare le loro energie psico-fisiche. Danilo Forini, direttore di Pro Infirmis Ticino e Moesano: «Si tratta di prendere coscienza dell’impatto psico-sociale che il ruolo di famigliare curante può avere sulla persona che lo esercita, in termini di stanchezza, solitudine, fatica, paura, difficoltà di gestione di una pluralità di ruoli. Non possiamo lasciarli soli. Per questo, Pro Infirmis Ticino ha attivato un servizio d’appoggio per tutti i famigliari curanti». Dal 1993, il Canton Ticino concede ai beneficiari di un assegno per grandi invalidi con reddito modesto un contributo finanziario per il mantenimento a domicilio. Da sempre, Pro Infirmis è attiva per rafforzare la rete di sostegno ma questa vol- ta – ed è questa la novità – con un servizio specificamente indirizzato ad alleviare i famigliari curanti che ne fanno richiesta, senza limiti di reddito. Il nuovo servizio è accessibile attraverso le sedi regionali di Pro Infirmis (vedi riquadro); le prestazioni sono a pagamento, fatturate su base oraria al richiedente; sono possibili partecipazioni di assicurazioni sociali o di altre fonti. «Le attività da svolgere durante la prestazione di appoggio e gli atti che devono essere eseguiti sono discussi e definiti tra la coordinatrice del servizio, il famigliare curante e la persona in situazione di handicap», precisa Danilo Forini. «Collaboratrici e collaboratori possono dare un aiuto diretto e indiretto nell’esecuzioConsulenza sociale La LTCR si avvale della collaborazione di Pro Infirmis Ticino e Moesano per assicurare prestazioni di consulenza sociale a persone con problemi causati da malattie reumatiche. Per appuntamento: – – – Bellinzona, viale Stazione 33 Tel. 091 820 08 70 Locarno, via Varenna 1 Tel. 091 756 05 50 Lugano, via dei Sindacatori 1 Tel. 091 960 28 70 www.proinfirmis.ch > Ticino 16 Le conferenze LTCR ne degli atti ordinari della vita quotidiana (per esempio, la preparazione dei pasti, l’atto di imboccare, la messa a letto, …), nella sorveglianza a domicilio e nell’accompagnamento fuori casa (attività del tempo libero, accompagnamento a terapie o visite mediche,…). Sono escluse le cure infermieristiche, di principio i lavori di economia domestica, gli interventi d’urgenza e i trasporti, per i quali si farà capo ai servizi preposti. La prestazione d’appoggio – poche ore al mese oppure settimanale o più volte alla settimana – è disponibile in ogni fascia oraria, nei giorni feriali e festivi, di giorno e di notte. Durante il tempo pattuito per la sostituzione, il famigliare curante può dedicarsi ad altre attività, prendersi del tempo per sé, ricaricare le batterie, acquistare nuove energie indispensabili per continuare la relazione di accompagnamento». Gli obiettivi di questo servizio sono multipli. Se da un lato può essere considerato un servizio di prevenzione per i famigliari curanti – per scongiurare esaurimento psico-fisico, migliorare il benessere, mantenere interessi personali e relazioni sociali – dall’altro lato questo sostegno consente di evitare o ritardare il collocamento di anziani e invalidi in un centro socio-sanitario. «Si rivela un sostegno prezioso – aggiunge Danilo Forini – per la gestione della vita quotidiana di una famiglia, complementare alla sua rete informale e alle risorse professionali attivabili». Artrosi e mal di schiena Prevenzione e trattamento Biasca – Bibliomedia, via Lepori Martedì 30 settembre 2014, ore 20.15 Relatore: dr. med. Nicola Keller, reumatologo Locarno – Sala Società elettrica sopracenerina, Piazza Grande Mercoledì 8 ottobre 2014, ore 20.15 Relatori: dr. med. Lorenzo Bosia, reumatologo e Ivan Castelli, fisioterapista Cevio – Sala multiuso di Cavergno Mercoledì 15 ottobre 2014, ore 20.15 Relatori: dr. med. Lorenzo Bosia, reumatologo e Ivan Castelli, fisioterapista Per informazioni: www.reumatismo.ch/ti – [email protected] – tel. 091 825 46 13 Reuma GYM 2014/2015 Attività di movimento in gruppo anni in Ticino preve terapienzione beness salute ere Ginnastica dolce, di rilassamento e di potenziamento muscolare per prevenire i reumatismi o a complemento delle cure. Corsi condotti da fisioterapisti diplomati, monitori e monitrici con brevetto di salvataggio. Reuma GYM Movimento e danza 30 lezioni di un’ora, una volta alla settimana, da settembre a giugno. Tassa d’iscrizione: Fr. 130.–; Fr. 90.– per beneficiari AVS/AI. Pilates e metodo spirals 30 lezioni di un’ora, una volta alla settimana, da settembre a giugno. Tassa d’iscrizione: Fr. 140.–; Fr. 100.– per beneficiari AVS/AI. Ginnastica per fibromialgici 30 lezioni di un’ora una volta alla settimana. Tassa d’iscrizione: Fr. 130.–; Fr. 90.– per beneficiari AVS/AI. Dorso Gym Corso specifico per la schiena. Tassa d’iscrizione: Fr. 240.–; Fr. 210.– per beneficiari AVS/AI. Aquawell 10-12 lezioni di 30 minuti una volta alla settimana. Tre cicli sull’arco dell’anno (da settembre, gennaio, aprile). Tassa LTCR per ogni lezione, Fr. 5.– (da versare anticipatamente); inoltre, abbonamento entrata in piscina da pagare sul posto. Informazioni e iscrizioni Chi partecipa per la prima volta è invitato ad inoltrare il modulo d’iscrizione e allegare un certificato medico; riceverà una comunicazione di conferma e la relativa polizza di versamento; sarà informato/a tempestivamente in caso di cambiamenti (giorno e orario). Avvertenza I partecipanti sono tenuti ad essere assicurati individualmente. La LTCR non si assume responsabilità in caso di infortunio, danni alle cose. Per ulteriori informazioni: Lega ticinese contro il reumatismo tel. 091 825 46 13 [email protected] www.rheumaliga.ch/ti Lega ticinese contro il reumatismo Il movimento è salute 18 Reuma GYM Mendrisiotto Balerna: Chiasso: Coldrerio: Mendrisio: Morbio Inf.: Morbio Sup.: Stabio: Luganese Agno: Bioggio: Cadro: Lamone Cad.: Lugano: Massagno: Maglio di Colla: Melide: Pazzallo: Pregassona: Savosa: Tesserete: Locarnese Ascona: Avegno: Cevio: Palestra Fondazione Provvida Madre Palestra comunale Palestra comunale, via Vela Palestra comunale, via Vela Palestra comunale, via Vela Palestra comunale Palestra scuola media via Mola Palestra scuola media via Mola Palestra scuola media Palestra centro Lattecaldo Palestra nuova scuola infanzia martedì martedì lunedì mercoledì giovedì lunedì mercoledì giovedì giovedì martedì giovedì 19.00 - 20.00 19.30 - 20.30 15.30 - 16.30 19.30 - 20.30 15.30 - 17.30 20.00 - 21.00 17.00 - 18.00 17.30 - 18.30 18.00 - 19.00 19.20 - 20.20 17.30 - 18.30 Palestra comunale Palestra comunale Palestra comunale Palestra scuola elementare Scuola del Bertaccio Scuola di Lambertenghi Palestra Studio G. Paradiso Scuola Molino Nuovo Scuola Viganello Palestra scuola media Palestra scuola media Palestra consortile Palestra comunale Palestra comunale Palestra comunale Bozzoreda Palestra comunale Centro Palestra comunale Bozzoreda Palestra comunale Palestra scuola media lunedì mercoledì mercoledì giovedì giovedì mercoledì martedì martedì martedì lunedì martedì martedì mercoledì mercoledì lunedì mercoledì martedì giovedì lunedì 17.00 - 18.00 18.00 - 19.00 13.30 - 14.30 18.00 - 19.00 15.00 - 16.00 13.00 - 16.00 17.15 - 18.15 14.30 - 15.30 19.30 - 20.30 17.30 - 18.30 17.30 - 19.30 16.00 - 17.00 16.00 - 18.00 19.00 - 20.00 17.00 - 18.00 17.00 - 18.00 20.00 - 21.00 17.00 - 19.00 19.30 - 20.30 Palestra comunale Sala parrocchiale Palestra scuola media mercoledì 09.00 - 11.00 lunedì 18.00 - 19.00 martedì 19.00 - 20.00 19 Locarno: Magadino: Minusio: Muralto: Bellinzonese Bellinzona: Giubiasco: Monte Carasso: Palestra S. Francesco Palestra S. Francesco Palestra S. Francesco Palestra comunale - Cadepezzo Palestra scuola media Acquata - via Mariani 1a mercoledì giovedì giovedì giovedì lunedì giovedì 20.15 - 21.15 16.15 - 17.15 17.20 - 18.20 18.30 - 19.30 18.00 - 20.00 09.00 - 10.00 Palestra scuole sud Palestra scuola media 1 Palestra scuola media 1 Sala multiuso ex Stallone Palestra Judo, via Saleggi 23 Palestra Judo, via Saleggi 23 Palestra Judo, via Saleggi 23 Palestra Scuola Professionale Commerciale, via Vallone 29 Palestra comunale, viale Stazione Palestra comunale lunedì lunedì giovedì martedì lunedì lunedì martedì 18.00 - 19.00 18.45 - 20.45 17.15 - 20.15 17.30 - 18.30 09.00 - 11.00 14.00 - 16.00 09.00 - 11.00 martedì martedì martedì 19.00 - 21.00 17.00 - 18.00 19.00 - 20.00 martedì lunedì martedì giovedì martedì lunedì lunedì mercoledì lunedì lunedì 08.30 - 10.30 17.30 - 18.30 17.30 - 18.30 20.15 - 21.15 19.30 - 20.30 15.30 - 16.30 17.00 - 18.00 20.15 - 21.15 10.15 - 11.15 16.15 - 17.15 mercoledì mercoledì 14.30 - 15.30 15.45 - 16.45 Riviera - Leventina - Blenio Airolo: Biasca: Claro: Faido: Giornico: Lodrino: Malvaglia: Palestra comunale Palestra scuola media Palestra Boscerina Palestra SPAI Palestra comunale Palestra comunale Palestra comunale Palestra scuola media Palestra comunale Palestra comunale Valli del Grigioni italiano Grono: Roveredo: Palestra comunale Palestra comunale 20 Aquawell Mendrisiotto Balerna: California Vitafitness martedì via San Gottardo 4 martedì giovedì giovedì Pagamento entrata in piscina da regolare sul posto Temperatura dell’acqua: 26°/27° – Altezza: da 0.90 cm a 1.80 m 09.15 - 09.45 09.50 - 10.20 09.15 - 09.45 09.50 - 10.20 Stabio: Terme di Stabio 10 lezioni CHF 170.—, entrata compresa Temperatura dell’acqua: 34° – Altezza: fino a 1.50 m 16.30 - 17.00 Luganese venerdì Cadro: Centro Cadro Panoramico via Dassone 4 Pagamento entrata in piscina da regolare sul posto Temperatura dell’acqua: 28°/30° – Altezza: fino a 1.30 m martedì 08.20 - 11.00 (solo fino a dicembre 2014) Grancia: Fitness the Planet via Cantonale 49 Pagamento entrata in piscina da regolare sul posto Temperatura dell’acqua: 30° – Altezza: 1.20m – 1.30 m Lugano: Albergo Holiday Inn, via Geretta 15 Pagamento entrata in piscina da regolare sul posto Temperatura dell’acqua: 29° – Altezza: fino a 1.20 m lunedì martedì martedì mercoledì mercoledì 20.30 - 21.00 08.30 - 09.30 15.00 - 16.00 08.30 - 09.00 15.00 - 16.00 giovedì 09.45 - 11.00 Novaggio: Clinica di riabilitazione di Novaggio giovedì 10 lezioni CHF 150.—, entrata compresa Temperatura dell’acqua: 32°/33° – Altezza: da 1.00 m a 1.60 m 17.15 - 19.00 Savosa: Centro Atlantide via Campo Sportivo Pagamento entrata in piscina da regolare sul posto Temperatura dell’acqua: 26°/27° – Altezza: fino a 1.50 m 11.05 - 11.35 11.05 - 11.35 martedì mercoledì 21 Locarnese Muralto: Acquasana Muralto SA via A. Balli 1 Pagamento entrata in piscina da regolare sul posto Temperatura dell’acqua: 31°/32° – Altezza: fino a 1.80 m lunedì lunedì martedì martedì martedì mercoledì venerdì 08.30 - 09.00 10.30 - 11.00 08.30 - 09.00 14.30 - 15.00 15.00 - 15.30 10.30 - 11.00 16.00 - 16.30 Muralto: Residenza al Parco via S. Stefano 1 10 lezioni CHF 160.—, entrata compresa Temperatura dell’acqua: 33° – Altezza: fino a 1.70 m martedì martedì martedì 14.00 - 14.30 15.00 - 15.30 17.00 - 17.30 Bellinzonese Bellinzona: Piscina comunale coperta lunedì via Brunari 2 lunedì Pagamento entrata in piscina da regolare sul posto Temperatura dell’acqua: 27°/27.5° – Altezza: da 1.20m fino a 1.60 m 14.15 - 15.15 15.15 - 16.15 Giubiasco: Piscina scuola media, via Fabrizia 13 mercoledì Pagamento entrata in piscina da regolare sul posto Temperatura dell’acqua: 27° – Altezza: 1.50 m 14.00 - 14.45 Riviera - Leventina - Blenio Faido: Piscina ospedale via Ospedale 32 10 lezioni CHF 100.—, entrata compresa Temperatura dell’acqua: 34° - Altezza: 1.20 m lunedì mercoledì giovedì 17.00 - 17.45 17.00 - 17.45 17.00 - 17.45 Biasca: Piscina Scuola media via Stefano Franscini 21 10 lezioni CHF 100.—, entrata compresa Temperatura dell’acqua: 28° – Altezza: fino 1.50 m lunedì 19.30 - 20.30 22 Pilates e metodo spirals Bellinzona: Camorino: Giubiasco: Palestra scuola sud Palestra scuole elementari Palestra comunale, viale stazione mercoledì mercoledì venerdì 20.00 - 21.00 17.30 - 18.30 17.00 - 18.00 Ginnastica in palestra per fibromialgici Mendrisiotto Mendrisio: Luganese Viganello: Locarnese Losone: Bellinzonese Sementina: Centro Fitness Quality via Borromini 20 a martedì 15.00 - 16.00 Scuola comunale giovedì 19.00 - 20.00 Fisioterapia S. Lorenzo via San Materno 17 martedì giovedì 14.00 - 15.00 14.00 - 15.00 Fisio Andreotti - palestra Fisio Andreotti - piscina via Chicherio 2 martedì mercoledì 18.00 - 19.00 17.00 - 18.00 lunedì 17.30 - 18.30 Sala multiuso mercoledì 17.00 - 18.00 Palestra scuola sud lunedì 19.00 - 20.00 DorsoGym Bellinzona: Palestra Istituto von Mentlen via Ospedale Movimento e danza Riviera - Leventina - Blenio Dongio: Bellinzonese Bellinzona: 23 Formulario d’iscrizione Ai corsi di ginnastica della LTCR Dati personali Cognome, Nome: Via, NAP, Località: Data di nascita (giorno, mese, anno): Telefono: Indirizzo e-mail: Numero AVS: Beneficio di una rendita AVS/AI: SI NO Iscrizione Tipo di corso: Reuma GYM Aquawell Movimento e danza Ginnastica per fibromialgici Località: Inizio: Giorno: Orario: Luogo e data: Firma: Se si tratta di una nuova iscrizione è indispensabile allegare il certificato medico a tergo indicando diagnosi, eventuali malattie concomitanti, osservazioni o indicazioni particolari per il fisioterapista. Il formulario debitamente compilato è da inviare a: Lega ticinese contro il reumatismo Casella postale 1716 6501 Bellinzona [email protected] Lega ticinese contro il reumatismo Il movimento è salute 24 Certificato Medico per l’iscrizione ai corsi di ginnastica medica per reumatizzati organizzati dalla Lega ticinese contro il reumatismo Diagnosi: Eventuali malattie concomitanti: Osservazioni o indicazioni particolari per il fisioterapista: Luogo e data: Timbro e firma del medico: Il formulario debitamente compilato è da inviare a: Lega ticinese contro il reumatismo Casella postale 1716 - 6501 Bellinzona 25 La malattia delle ossa fragili Prevenzione, diagnosi e cura dell’osteoporosi, una delle malattie croniche degenerative più diffuse. Dr. med. Franco Tanzi, FMH Medicina interna e Geriatria Centro Multidisciplinare di Geriatria Clinica Luganese La malattia L’Organizzazione Mondiale della Salute definisce l’osteoporosi quale “Malattia sistemica dello scheletro che conduce ad una diminuzione della massa ossea, accompagnata da una perdita della struttura scheletrica con conseguente rischio elevato di frattura”. Si tratta dunque di una malattia che conduce a un impoverimento quantitativo ma anche qualitativo dell’impianto scheletrico con rischio di frattura anche a seguito di un trauma banale (come una caduta dall’altezza della persona, un violento colpo di tosse, …). Le regioni scheletriche maggiormente esposte al rischio di frattura osteoporotica sono la colonna vertebrale, l’avambraccio, il femore e l’omero. Le fratture vertebrali possono essere diagnosticate facilmente osservando una perdita progressiva dell’altezza e l’insorgenza di una caratteristica gibbosità dorsale. La Svizzera è al secondo posto a livello mondiale fra i paesi con il più forte tasso di persone anziane (immediatamente dopo il Giappone): l’incremento della speranza di vita comporta un aumento delle persone anziane e l’osteoporosi, malattia caratteristica dell’età avanzata, occupa e occuperà un posto sempre più importante fra le malattie croniche degenerative. Già ora l’osteoporosi appar- tiene alle patologie con il più alto tasso di occupazione ospedaliera i cui costi non fanno che crescere. Il rischio di frattura aumenta costantemente in funzione della diminuzione della “densità ossea”, un valore quantitativo che possiamo facilmente misurare grazie all’esame chiamato “osteodensitometria” o più semplicemente MOC (con le iniziali di Mineralometria Ossea Computerizzata). Ma la fragilità ossea dipende anche dalla qualità della matrice ossea di cui possiamo pure avere informazione con un test complementare alla densitometria. Fra le malattie croniche degenerative l’osteoporosi, che dipende in larga misura dalla nostra costituzione genetica ma anche da fattori ambientali nonché dallo stile di vita, è una patologia che possiamo in larga misura prevedere e curare. Prevenzione: alimentazione e movimento La prevenzione delle fratture comprende l’insieme delle misure che frenano l’impoverimento scheletrico, preservando così la resistenza del tessuto osseo, e le provvidenze che minimizzano l’insorgenza di traumi, anche minori. Infatti, per quanto fragile la struttura ossea possa diventare con l’età, essa cede a seguito di un sovraccarico meccanico che, nella stragrande maggioranza dei casi, è rappresentato da una banale caduta. Almeno un terzo degli ultra 65enni cade una volta all’anno, mentre dopo gli 85 anni è circa la metà degli anziani che è vittima di una caduta. Nel 10% fino al 15% delle cadute si producono delle ferite, nel 5% 26 una frattura e nell’1-2% dei casi la temuta frattura dell’anca. Poiché la vitamina D in larga misura viene sintetizzata nella pelle, un apporto farmacologico specifico è indispensabile dopo i 65 anni, in special modo durante il periodo invernale (da ottobre a maggio). Infatti, un’assunzione adeguata di vitamina D soltanto con l’alimentazione comporterebbe difficoltà notevoli: si ritrova, infatti, in piccole quantità in cibi che, con l’eccezione delle uova, sono di rara assunzione quotidiana (olio di fegato di merluzzo, salmone, tonno, aringhe, sardine,...). Attività per migliorare ed esercitare l’equilibrio, proposta in occasione della giornata LTCR del movimento (Tenero, 21 settembre 2013). Vi sono ancora due esigenze importanti: da una parte occorre badare ad un apporto proteico sufficiente – cioè circa 1 grammo di proteine per chilo di peso al giorno –, inoltre è necessaria una sana e regolare attività fisica che, in genere, può essere garantita con passeggiate regolari senza evitare, però, salite o scale. La pratica di un’attività fisica oltre a conservare una sana struttura ossea contribuisce alla prevenzione delle cadute, migliorando eventuali disturbi dell’equilibrio e rendendo più stabile la deambulazione. Lo stile di vita riveste un ruolo importante nel mantenimento di una sana struttura ossea. Le raccomandazioni generali parlano di un’assunzione sufficiente di calcio con l’alimentazione, quantità che dovrebbe raggiungere 1000 mg al dì per la donna fino ai 50 anni (per l’uomo fino ai 70 anni) e di 1200 mg oltre questa età. Infatti, in età avanzata l’assorbimento del calcio nell’intestino diminuisce anche perché minore è l’azione della Vitamina D. Il calcio si ritrova in particolar modo nei latticini: ognuno può facilmente calcolare quale è il suo apporto di calcio andando a misurarlo sul sito www. reumatismo.ch/Calciumrechner. Raccomandato, inoltre, è un apporto generoso di vitamina D che dopo i 50 anni deve essere di almeno 800 unità al giorno. Test apporto di calcio www.reumatismo.ch /Calciumrechner Da ultimo i fattori di rischio specifici legati allo stile di vita sono il tabagismo, che ha un influsso negativo anche sul metabolismo osseo, e l’assunzione eccessiva di alcool. Diagnosi e cura dell’osteoporosi Un approccio diagnostico sistematico è raccomandato per ogni persona che presenta una predisposizione all’osteoporosi: i fattori di rischio più importanti sono la nozione di una precedente frattura da fragilità (nella persona medesima o in un genitore), l’insorgenza precoce della menopausa, la presenza di malattie o l’assunzione di 27 farmaci che conducono ad una perdita del contenuto minerale osseo (ad esempio il cortisone, la terapia ormonale per la tiroide, …). Posta la diagnosi mediante il già citato esame di densitometria ossea, che evidenzia valori di densità ridotta associati magari anche ad una scarsa qualità, si impone una terapia di promozione della resistenza ossea e, se del caso, anche un accertamento e cura di disturbi dell’equilibrio che espongono a rischio di caduta. Le misure generali comprendono quanto già menzionato per la prevenzione dell’osteoporosi: correzione delle carenze alimentari in calcio, vitamina D3 ed eventualmente proteine, mantenimento della mobilità, esercizi di rinforzo muscolare,… A questi provvedimenti di base si aggiunge la prescrizione di una farmacoterapia osteoprotettiva specifica che il medico curante, spesso affiancato dallo specialista delle malattie ossee, sceglie in funzione del profilo del paziente. Le principali possibilità di trattamento farmacologico sono gli ormoni della post-menopausa e i loro derivati, i bisfosfonati, l’ormone della Paratiroide e più recentemente un anticorpo specifico che blocca la perdita ossea (Denosumab). Gli studi hanno dimostrato che questi medicamenti riducono almeno della metà il rischio di frattura vertebrale e, anche se in minor misura, pure il rischio di frattura del femore o delle estremità. Questi farmaci per essere efficaci vengono di solito prescritti con un complemento farmacologico di calcio e vitamina D. Il trattamento dell’osteoporosi comprende generalmente dei controlli da parte del medico curante che vuole assicurarsi la buona tolleranza dei farmaci e un’ade- guata disciplina terapeutica. Nel decorso sono inoltre previste ripetute misure della densità ossea ed eventualmente anche controlli del sangue e/o delle urine per confermare la buona risposta metabolica del tessuto osseo. Valutazione del rischio Le fratture ossee sono una delle conseguenze più gravi dell’osteoporosi e sono associate a deformazione della colonna e a ridotta mobilità e stabilità, spesso accompagnati da dolori e impedimenti funzionali. Quasi una donna su due e un uomo su quattro subisce in vita sua una frattura, conseguenza in genere di una caduta, anche banale. L’età medesima e le malattie che spesso l’accompagnano inducono una fragilizzazione progressiva delle ossa e favoriscono le cadute. A causa della perdita muscolare vengono meno l’effetto “cuscinetto assorbente” e la reazione di protezione nel caso di perdita dell’equilibrio: le ossa vengono così esposte direttamente all’energia del trauma. Ogni persona con queste poche nozioni può valutare da sé il rischio di osteoporosi ed eventualmente la predisposizione alle cadute. La valutazione della probabilità di frattura, e dunque la messa in atto di provvedimenti diagnostici e terapeutici, compete in seguito al medico curante, eventualmente affiancato dal medico specialista per le malattie ossee. Rischio osteoporosi? www.reumatismo.ch /Osteoporoserisiko Per l’igiene personale Abbigliamento In cucina A tavola Lavori domestici In ufficio Attività quotidiane Salute www.rheumaliga-shop.ch 69 - 8589 - 1 Lega ticinese contro il reumatismo 6900 LUGANO Quota sociale: Fr. 20.– (incluso Reuma informa) Versamento di sostegno: da Fr. 30.– (incluso Reuma informa e ForumR) 690085891> 690085891> Grazie al vostro generoso contributo la Lega contro il reumatismo potrà intervenire positivamente! 69 - 8589 - 1 Lega ticinese contro il reumatismo 6900 LUGANO Il reumatismo è una malattia che ci riguarda un po’ tutti ! 31 L’osso “vive e mangia” Alimentazione sana e equilibrata per prevenire l’osteoporosi Dr. med. Anna Robbiani Agustoni, Medicina generale FMH e consulenze nutrizionali L’osteoporosi è una patologia che può essere prevenuta e non va considerata un’inevitabile compagna di viaggio per la vecchiaia. L’obiettivo di ciascun paziente dovrebbe essere quello di consolidare l’osso in crescita, ridurne in seguito il riassorbimento così da mantenere una buona densità e scongiurare il rischio di frattura. Infatti, dal concepimento alla vecchiaia, l’osso “vive e mangia” insieme a noi, non si tratta di una struttura inerte. Non è quindi mai troppo tardi per prendersene cura. Sarebbe opportuno prestare attenzione a una sana alimentazione e a una regolare attività fisica. I nutrienti che giocano un ruolo principale nella lotta all’osteoporosi sono: calcio, vitamina D e proteine. Seguono fosfati, vitamina C, vitamina K, rame, zinco, manganese e silicio. Per assicurarsi la copertura del fabbisogno di queste sostanze è bene partire dalle regole base e sfatare qualche mito. Apporto giornaliero La giornata ideale è composta da colazione e pranzo completi, spuntini a metà mattina e metà pomeriggio e, in conclusione, una cena leggera. La piramide alimentare è sempre un valido punto di riferimento per ponderare l’assunzione dei vari gruppi di nutrienti. Non è certo meno importante la composizione del piatto: l’equilibrio è dato dalla regolare presenza di ½ piatto di verdura (cruda e/o cotta, di stagione e variando molto nei colori) + ¼ del piatto ricco in proteine (carne, pesce, leguminose, uova, latticini) + ¼ del piatto ricco di carboidrati (pane, pasta, riso, patate, …). Calcio Una dieta carente in calcio è sempre più frequente. I latticini ne sono un’ottima fonte e forniscono anche proteine, vitamine e oligoelementi come fosforo e magnesio. Purtrop- © Società Svizzera di Nutrizione SSN, Ufficio federale della sanità pubblica UFSP / 2o11 Piramide alimentare (Società svizzera di nutrizione - SSN) Ben informati, ben nutriti. sge-ssn.ch 32 po però, per disinformazione o nella convinzione di controllare meglio il peso, il latte non è più così frequentemente sulle nostre tavole. Il calcio gioca un ruolo fondamentale nel mantenimento della struttura scheletrica e se non ne introduciamo in quantità sufficiente con l’alimentazione (o con la sostituzione che il medico può prescrivere), lo andremo a prelevare dalle ossa diventando sempre più fragili e a rischio frattura. Ecco alcuni consigli pratici: • Fate colazione con 2 dl di latte parzialmente scremato o 180 g yogurt. • Fate ogni giorno uno spuntino ricco di calcio: uno yogurt naturale con 1 frutto aggiunto oppure un frullato di frutta e latte. • Dividete le assunzioni di latticini sull’arco della giornata: un latticino nel pasto serale va bene! • Fate dei pasti di formaggio 2-3 volte alla settimana, meglio però orientarsi verso formaggi freschi. • Bevete ogni giorno almeno 1,5 litri di acqua, meglio se ricca di calcio (circa 500 mg calcio/L). • Non dimenticate di consumare 2 porzioni di pesce a settimana. • L’apporto di sale e caffeina vanno moderati poiché facilitano la perdita di calcio nell’urina. • Gli alimenti con ridotto contenuto di grassi sono comunque ricchi in calcio. • I pazienti intolleranti al lattosio possono consumare prodotti appositamente privati del lattosio che mantengono però la loro ricchezza in calcio! Vitamina D La Vitamina D ha un ruolo fondamentale per la salute ossea. Il nostro organismo è in grado di sintetizzarla grazie all’esposizione al sole ed è questa infatti la nostra principale fonte. Con il passare degli anni però questa capacità diminuisce e subentrano altri ostacoli quali ad esempio una tendenza ad uscire meno e a coprirsi di più. Alimenti quali olio di fegato di merluzzo o di fegato di tonno, sardine sott’olio, salmone affumicato, tuorlo e latte sono fonti di Vitamina D, ma non si può pensare di coprire il proprio fabbisogno solo con l’alimentazione. In caso di carenza sarà compito del medico consigliare e prescrivere al paziente la giusta sostituzione. Proteine Il 50% del volume osseo è costituito da proteine. Le fonti principali nell’alimentazione sono carne, pesce, uova, leguminose e latticini. La regola del piatto equilibrato, che prevede sempre ¼ del piatto con proteine, permette di orientarsi con facilità e di non cadere in errore. Sarà anche opportuno fare una rotazione fra tutte le fonti proteiche evitando la monotonia. Dieta varia: la scelta migliore L’alimentazione gioca un ruolo chiave per la nostra salute, sia in termini preventivi che curativi. Vale la pena investire tempo ed energie per ottimizzarne la qualità. Non lasciamoci influenzare troppo da notizie rivoluzionarie e soluzioni miracolose racchiuse in un solo alimento. Una dieta varia, nel rispetto della stagionalità, basata sul concetto del piatto equilibrato e che non prevede rinunce ma solo moderazione in termini di frequenza e quantità, è senza dubbio la scelta migliore. Il tutto incorniciato da un regolare movimento all’aria. 33 Vitamina D (vitD): tra vecchio e nuovo Importante per la salute generale e dell’osso. Fonti naturali e preparati per evitare carenze. Dr. med. Piero Pancaldi, FMH Reumatologia e Medicina interna, responsabile medico Centro Osteoporosi Locarno a rendere invalido totalmente il malato. La malattia è rapidamente guaribile una volta riconosciuta. Il deficit in vitD nei bambini e nei giovani (rachitismo) è stata una piaga sociale di enormi dimensioni nei secoli scorsi. Soprattutto nelle città industriali del nord, a causa dello smog e della povertà, quasi tutti i bambini presentavano i segni della malattia. Oggi si è persa la memoria di questa malattia e dell’immane sofferenza che ha causato, rovinando intere generazioni. Alle nostre latitudini e nelle comunità rurali il rachitismo era meno frequente. Si è poi scoperto che la malattia guariva con l’esposizione al sole (elioterapia) o con le lampade UV. Solo verso il 1930 è stato possibile identificare e quindi produrre in modo industriale la vitD, ciò che ha in pratica permesso di eradicare il rachitismo dalla nostra società. Nel corso dell’ultimo secolo è aumentata di molto la speranza di vita, passata da meno di 50 anni ad inizio Novecento agli attuali 85 anni. La carenza di vitD è ricomparsa nell’adulto, in cui non si chiama più rachitismo bensì osteomalacia. I sintomi sono dolori e debolezza muscolare delle gambe, disturbi della marcia, ma anche fratture (di morfologia spesso tipica sulle Rx) su traumi modesti o anche spontanei, che concernono soprattutto colonna vertebrale, coste, bacino e arti inferiori, arrivando anche Tipica frattura vertebrale Frequenza Secondo i dati dell’Ufficio federale della sanità, il 50% della popolazione Svizzera ha una carenza di vitD. La percentuale 34 arriva al 75% ed oltre in pazienti che si fratturano il femore e alla quasi totalità degli anziani che vivono negli istituti. Situazioni o persone a rischio (indicazioni al dosaggio della vitD nel siero) • Malattie ossee (osteoporosi, fratture su trauma moderato) • Disturbi della marcia o cadute soprattutto negli anziani • Gruppi etnici o religiosi con assenza di esposizione al sole, carnagione scura, uso di pomate UV-schermanti • Malassorbimento (malattie infiammatorie, chirurgia dell’obesità, intolleranza al lattosio, celiachia) • Insufficienza epatica o renale cronica • Medicamenti: antiepilettici, anti-retrovirali, cortisone, colestiramina, anti-acidi, antidepressivi, antidiabetici quali il glitazone • Obesità (BMI>30) Fonti di vitD Il 90% della nostra vitD proviene dall’effetto dei raggi solari UVB sulla pelle. 1 cm2 di pelle in un’ora può generare 10 Unità di vitD, viso e mani 600 in 20 min. Un’esposizione del viso, collo e braccia di ½ ora 2-3 volte la settimana permette di evitare una carenza. Da tener presente che la facoltà della pelle di produrre VitD diminuisce con l’età e che solitamente durante l’inverno l’insolazione è troppo debole. Da evitare ad ogni modo le dosi tossiche di raggi solari (eritema), evitando le ore più calde, per ridurre il rischio di tumori della pelle. L’alimentazione contribuisce solo a circa il 10% del nostro fabbisogno di vitD. La quantità di vitD negli alimenti è limitata, salvo in pochi alimenti, come nell’olio di fegato di merluzzo, in pesci ricchi di grasso (aringhe, salmone selvatico, tonno) e nelle uova. La vitD è inoltre aggiunta a determinati prodotti (latte, margarina, yogurt). Tipica frattura senza trauma del metatarso (piede). Effetti della vitD La vitD contribuisce a mantenere entro limiti normali il tasso di calcio nel sangue aumentandone il riassorbimento a livello intestinale e renale. Per lo scheletro, la vitD è indispensabile alla mineralizzazione ossea. In caso di carenza l’osso è “molle” e fragile. Negli adulti la carenza di vitD è una causa frequente di osteoporosi o meglio un fattore aggravante, visto che l’osso diventa di per sé già fragile con l’età. È dimostrato che la 35 vitD riduce di un buon 20% le cadute e le fratture in persone a rischio. La mancanza di vitD pregiudica inoltre l’effetto dei farmaci usati nella cura dell’osteoporosi. Infine, un crescente numero di lavori scientifici attribuisce alla vitD un ruolo rilevante nel controllo del funzionamento del sistema immunitario, essenziale in malattie reumatiche (artrite reumatoide, Bechterew) e neurologiche (sclerosi multipla), nel diabete mellito, nella prevenzione di malattie cardiache, infezioni, tumori (prostata, seno, colon) e sul tasso di mortalità, anche se tutto ciò non è ancora dimostrato in modo inequivocabile. Dosaggio della vitD A partire dall’età di 60 anni può essere consigliata come prevenzione generale della salute una dose di 800 Unità di vitD (vedi Tabella: raccomandazioni dell’Ufficio federale della sanità). In caso di situazioni a rischio, osteoporosi, persone fragili e anziane, per una adeguata prevenzione delle cadute e delle fratture, sono necessarie almeno 1’000 Unità, in certi casi anche 1’500-2’000 Unità. Tipiche fratture spontanee dell’anca (Looser) È naturalmente necessario anche un adeguato apporto di calcio, tra 800 e 1’200 mg al giorno (somma tra apporto alimentare ed ev. supplementi). Preparati di vitD Sul mercato esiste una soluzione alcolica (Vi-De3 e Vitamin D3 Streuli: 1 goccia = 100 Unità) ed una oleosa (Vitamin D3 Popolazione generale Persone con grave deficit di vitD Età Apporto consigliato di vitD (Unità) Dosaggio consigliato di vitD (Unità) 0-12 mesi 400 400-1’000 1-18 anni 600 400-1’000 19-59 anni 600 1’500-2’000 >60 anni 800 1’500-2’000 Gravidanza e allattamento 600 1’500-2’000 36 Öl Wild: 1 goccia = 500 Unità). Attenzione dunque: il preparato oleoso, per altro non rimborsato dalla cassa malati, è 5 volte più concentrato di quello alcolico. In taluni casi si può ricorrere anche a un’iniezione intra-muscolare (1-2 volte l’anno). I costi per un anno di terapia con vitD sono di circa franchi 30.–. per le gocce e di franchi 2.– per le iniezioni. Lega ticinese contro il reumatismo Il movimento è salute Raccomandazione Un normale status della vitD è importante per la salute generale e dell’osso. La vitD è facile da somministrare, è poco costosa ed è praticamente priva di effetti collaterali. Un effetto sulla riduzione delle cadute e delle fratture è dimostrato. Ciò nonostante una parte troppo esigua di persone, soprattutto in età, beneficia ancora di questa terapia. Non esiti dunque a parlarne con il suo medico. anni in Ticino prevenzione terapie benessere salute Ridare speranza I 50 anni della Lega ticinese per la lotta contro il reumatismo Manuela Maffongelli La storia della lotta al reumatismo in Svizzera e in Ticino. L’azione pionieristica della Lega ticinese contro il reumatismo. Desidero acquistare il volume Ridare Speranza al prezzo di CHF 30.—. Nome Cognome Via NPA, luogo Luogo e data Rispedire a: Lega ticinese contro il reumatismo via Gerretta 3 6501 Bellinzona fax 091 826 33 12 [email protected] Firma 37 www.oneself.ch: supporto per pazienti Le difficoltà emotivo-psicologiche di chi soffre di Artrite Reumatoide. Zlatina Kostova, psicologa L’Artrite Reumatoide (AR) è una delle malattie reumatiche più comuni: colpisce l’1% della popolazione adulta in Svizzera, con un tasso d’incidenza 3 volte maggiore nelle donne. L’artrite colpisce le aree più importanti della propria vita: le persone affette da forme più gravi sono costrette a lasciare il lavoro; le interazioni nella vita famigliare cambiano; anche la vita sociale non è più come prima, si è limitati nel viaggiare, nell’andare in palestra o uscire la sera con gli amici. Durante le fasi acute le persone tendono ad isolarsi, e ad avvertire un senso d’impotenza e nullità. L’AR è una malattia difficile da capire da chi non ne soffre perché ha un carattere invisibile e imprevedibile. Apparentemente la persona affetta sta bene, perché il dolore è socialmente invisibile e molto spesso il paziente AR si sente non capito o addirittura accusato dagli altri di usare la malattia come un alibi per evitare le proprie responsabilità. Tutto questo rende la malattia ancora più difficile da gestire e le persone affette non si sentono abbastanza supportate dal mondo esterno. L’Istituto di Comunicazione sanitaria (ICH) dell’Università della Svizzera italiana, con la collaborazione della Lega Ticinese contro il Reumatismo (LTCR), ha condotto uno studio sull’Artrite Reumatoide con l’obiettivo di comprendere le difficoltà emotivo-psicologiche delle persone che soffrono di AR e di fornire loro un sito online che potesse rappresentare una piccola comunità virtuale di ulteriore supporto. Come primo passo sono state intervistate più di 20 persone che soffrono di AR indagando su quelle che erano le loro difficoltà nell’accettare l’impatto del dolore cronico (Kostova et al., 2014). Sono state individuate 5 fasi di un processo definito di “accettazione”: (i) la fase della diagnosi; (ii) quella relativa alla realizzazione che la propria vita e il corpo non sono più come prima; (iii) la fase definita di resistenza e negazione; (iv) la fase definita “toccare il fondo” e, infine, (v) la fase dell’integrazione. I risultati ricavati dalle narrazioni dei pazienti hanno permesso di acquisire una profonda comprensione di tutte le difficoltà e problematiche che si incontrano con la malattia. Partendo da questi risultati e dall’esperienza già acquisita nell’ambito della fibromialgia e del mal di schiena (Schulz et al., 2010) è stato sviluppato un sito Internet che potesse dare esattamente quel supporto e comprensione che i pazienti lamentavano mancare nella loro vita reale. All’interno del sito è stata realizzata una sezione dedicata a quelle informazioni sull’AR che rispondevano esattamente a quello che i pazienti avevano dichiarato di aver bisogno di sapere sulla malattia. Attraverso questa parte informativa del sito (con le sue sezioni Biblioteca, Vivere con AR, Per i Famigliari, Farmaci, Ergo e Fisioterapia) arricchita da immagini e video intesi a facilitare la comprensione dei testi, è stato anche possibile fornire quel tipo di informazione fondamentale sulla gestione quotidiana del dolore cronico. La seconda parte del sito è quella interattiva che mediante un insieme di canali di comunicazione online ha fornito la possibilità di interagire con professionisti della salute (medici, psicologi, fisio ed ergoterapisti) e altri pazienti. 38 Ad esempio la Chat ufficiale dava la possibilità d’incontrare virtualmente degli esperti; la Chat Privata era il luogo d’incontri confidenziali tra pazienti, e il Forum lo spazio dove i pazienti potevano porre domande ai medici e anche agli altri partecipanti. Lo strumento Lo Specialista risponde forniva video online e interviste con dottori sulle tematiche importanti per i pazienti; Testimonianze raccontava storie di persone e il loro modo in cui sono riusciti a fronteggiare la malattia e il dolore. Sono stati reclutati 154 pazienti affetti da AR e ad alcuni di loro è stato chiesto di interagire con Oneself per un periodo di 2 mesi. Per valutare il successo del sito i partecipanti sono stati suddivisi in 3 gruppi: il primo aveva accesso a tutte le sezioni del sito (gruppo interattivo), il secondo solo ad alcune (gruppo informativo), e il terzo, invece, non era a conoscenza del sito e di conseguenza non aveva alcun accesso (gruppo di controllo). Per poter valutare scientificamente l’efficacia del sito è stato chiesto a tutti i partecipanti di compilare un questionario online al fine di studiare l’accettazione della malattia, il supporto sociale percepito, il senso di empowerment psicologico, la gestione dello stress, la percezione del dolore, l’uso appropriato di farmaci e l’esercizio fisico. I partecipanti hanno compilato lo stesso questionario due volte: prima di iniziare ad interagire con il sito e successivamente dopo i due mesi d’interazione. In questo modo è stato possibile capire se, e in che ambito, la comunicazione virtuale ha aiutato i pazienti a gestire meglio la loro malattia. I pazienti che hanno fatto parte del gruppo con accesso limitato alle sezioni informative hanno utilizzato maggiormente la sezione Biblioteca nella quale venivano date tutte le informazioni sull’eziologia e la gestione della malattia. Il gruppo di partecipanti invece che ha avuto accesso a tutte le sezioni, compresi i canali di interazione, ha usufruito maggiormente della Chat e del Forum. Dallo studio è emerso che l’interazione con Oneself ha migliorato il senso di autoefficacia, la gestione dello stress e la cultura della salute. Le persone che avevano accesso al sito si sentono maggiormente in grado di gestire l’impatto della malattia nella loro vita quotidiana (senso di autoefficacia) e dimostrano di aver acquisito una maggiore cultura della salute. Anche la gestione dello stress ha subito un mutamento: le persone che hanno interagito con il sito hanno meno preoccupazioni e paure riguardo l’impatto della malattia e si sentono meno frustrati. Nonostante questi risultati positivi, l’interazione con il sito non ha avuto invece un impatto particolare sull’accettazione della malattia, sul supporto sociale e l’empowerment psicologico. Oneself ha aiutato le persone su tutto ciò che riguarda la gestione pratica di tutti i giorni della malattia, ma ha avuto meno successo nel cambiare processi psicologici più profondi come ad esempio l’accettazione e l’empowerment psicologico. Ulteriori interviste effettuate al termine dello studio, hanno messo in evidenza che quello che ha maggiormente aiutato le persone nel gestire meglio la malattia è stata la doppia interazione con i medici e con le altre persone. La possibilità di avere un consiglio personale da parte degli esperti e nello stesso tempo di vedere come altre persone nella stessa condizione gestiscono il dolore è stato un grande incentivo per “esternalizzare” le loro paure e ansie, ottenendo delle risposte e soluzioni che hanno consentito di far sentire loro più considerati e non soli. 39 Per saperne di più sui reumatismi La Lega svizzera contro il reumatismo offre gratuitamente o a prezzo modico un’interessante e variegata offerta di opuscoli per saperne di più sulle malattie reumatiche. Di seguito, elenchiamo le pubblicazioni disponibili sul quadro clinico delle principali affezioni reumatiche, sulla prevenzione e sui comportamenti per mantenere sano l’apparato muscolo-scheletrico del corpo, con buoni consigli per la quotidianità. Possono essere ordinate al segretariato della LTCR (tagliando in calce) oppure direttamente sul sito www.reumatismo.ch scegliendo l’area “shop”. (p.f. indicare il numero di esemplari richiesto) ______ Esercizi di movimento Fr. 15.— ______ Alimentazione Fr. 15.— ______ Morbus Bechterew, la malattia Fr. 20.— ______ Morbus Bechterew, la terapia Fr. 20.— ______ Combattere attivamente i dolori reumatici Fr. 25.— Movimento ______ Sport per principianti e non ______ Attivi contro l’osteoporosi (Esercizi per muscoli e ossa) ______ Sempre in forma (12 esercizi) ______ In forma con lo stretching (10 esercizi) Affezioni reumatiche ______ Artrite psoriasica ______ Artrite reumatoide ______ L’artrite nei bambini ______ Artrosi ______ Fibromialgia ______ Associazione svizzera dei fibromialgici (informazioni sintetiche) ______ Mal di schiena 40 ______ Lupus eritematoso sistemico ______ Osteoporosi ______ Polimialgia reumatica ______ Associazione svizzera dei poliatritici (informazioni sintetiche) ______ Medicamenti per il trattamento di affezioni reumatiche ______ Medicina complementare Come comportarsi nella vita quotidiana ______ Per il bene della vostra schiena ______ In forma al computer ______ Le scarpe – I piedi ______ Protezione delle articolazioni ______ Sempre in forma al lavoro ______ Mezzi ausiliari – Piccoli aiuti per grandi risultati ______ Per il bene delle vostre articolazioni Inviare a: Lega ticinese contro il reumatismo cp 1716 – 6501 Bellinzona Fax 091 826 33 12 Nome: Cognome: Via: NAP: Località: Sono socio/a della LTCR Desidero diventare socio/a della LTCR (quota sociale annuale: Fr. 20.–; polizza di versamento a pag. 29) Gruppi e associazioni di pazienti Corsi di ginnastica LTCR ( pag. 17). Per informazioni sul gruppo ticinese: Maria Piazza, tel. 091 683 60 63. Inoltre, nel sito www.oneself.ch, area tematica interattiva per pazienti fibromialgici. S c h w e i z e r i s c h e P o l y a r t h r i t i k e r - Ve r e i n i g u n g Betroffene für Betroffene A s s o c i a t i o n S u i s s e d e s P o l y a r t h r i t i q u e s E n s e m b l e , l’ u n p o u r l’ a u t r e A s s o c i a z i o n e S v i z z e r a d e i P o l i a r t r i t i c i U n i t i , l’ u n o p e r l’ a l t r o Associazione svizzera dei poliartritici Segretariato a Zurigo: tel. 044 422 35 00 – www.arthritis.ch (anche in lingua italiana) Il gruppo della Svizzera italiana organizza regolarmente degli incontri; per informazioni: Brigitta Rüdishüli, tel. 091 966 08 36; Ursula De Lauretis, tel. 091 743 45 84 Associazione svizzera per il morbo di Bechterew Segretariato a Zurigo: tel. 044 272 78 66 – www.bechterew.ch Nella Svizzera italiana, corsi di ginnastica/nuoto. Per informazioni e iscrizioni: Regula Eberhard, tel. 091 605 49 67; Sandro Guffanti, tel. 091 857 76 19. Associazione svizzera Lupus eritematoso sistemico Segretariato a Hägglingen: tel. 056 624 08 21 – www.slev.ch Per informazioni nella Svizzera italiana: dr. med. Boris Christen, tel. 091 923 66 56. Associazione svizzera della sclerodermia I gruppi regionali promuovono il contatto diretto fra i membri, assicurano informazioni. Coordinatrice: Giovanna Altorfer, tel. 062 777 22 34. Contatto per il Ticino: Anna Maria Milani, tel. 091 946 13 74. I piedi al centro dell’attenzione Prevenire e trattare i dolori ai piedi Giornata pubblica della salute Ingresso libero Martedì, 9 settembre 2014 Lugano, Palazzo dei Congressi