Rapporto Ambientale 2004 Rapporto ambientale e Relazione di sostenibilità 2004 —1— Rapporto Ambientale 2004 INDICE RAPPORTO AMBIENTALE 2004................................................................................... 3 1. Politica di TESA Piacenza per la Qualità e l’Ambiente.................................................... 4 2. TESA Piacenza SpA............................................................................................... 5 2.1 Struttura organizzativa .................................................................................. 6 2.2 Visione e strategia aziendale ........................................................................... 7 2.3 Partecipazioni societarie ................................................................................ 8 3. La certificazione ambientale UNI EN ISO 14001 ...........................................................10 3.1 I risultati raggiunti nel 2004 ...........................................................................10 4. Aspetti ambientali legati alla gestione dei rifiuti.........................................................12 4.1 Igiene urbana .............................................................................................12 4.2 Raccolta rifiuti urbani...................................................................................13 4.3 Raccolta differenziata ..................................................................................15 4.4 Impianti di selezione ....................................................................................18 4.5 Smaltimento rifiuti e impianto di termovalorizzazione ...........................................19 4.6 Raccolta e stoccaggio rifiuti speciali .................................................................21 4.7 Trattamento dei rifiuti speciali liquidi...............................................................22 5. Aspetti ambientali legati al ciclo dell’acqua ..............................................................23 5.1 Prelievo e distribuzione dell’acqua potabile .......................................................23 5.2 Sistema fognario e depurazione delle acque reflue ...............................................25 6. Aspetti ambientali legati agli altre attività ................................................................27 6.1 Laboratorio di analisi ambientale.....................................................................27 6.2 Distribuzione del gas ....................................................................................27 6.3 Parco mezzi ...............................................................................................28 7. Le spese e gli investimenti ambientali......................................................................29 RELAZIONE DI SOSTENIBILITÀ 2004 .......................................................................... 30 8. Relazione sociale ...............................................................................................31 8.1 Gli stakeholder di riferimento.........................................................................31 8.2 Le relazioni con i dipendenti ..........................................................................32 8.3 Le relazioni con i clienti/utenti .......................................................................33 8.4 Le relazioni con le scuole ..............................................................................36 8.5 Attività sociali ............................................................................................37 BILANCIO QUANTITATIVO ....................................................................................... 38 Raccolta rifiuti: RU + RSA ...................................................................................39 Impianto di stoccaggio rifiuti di Borgoforte e rifiuti avviati a smaltimento .......................39 Raccolta differenziata - Piacenza .........................................................................40 Raccolta differenziata - Provincia .........................................................................40 Raccolta differenziata – Totale Piacenza + Provincia ..................................................41 Discarica Ca’ del Montano (1) ...............................................................................41 Impianto di termovalorizzazione di Tecnoborgo ........................................................42 Impianto chimico fisico biologico..........................................................................43 Acquedotto di Piacenza (Comune di Piacenza e frazione di S. Polo)................................44 Gestione fognature ...........................................................................................44 Depuratore di Piacenza......................................................................................45 Prestazioni depuratore di Piacenza .......................................................................46 Parco mezzi....................................................................................................46 Sicurezza .......................................................................................................46 APPENDICE: GLI IMPIANTI GESTITI ............................................................................ 47 Impianto di termovalorizzazione di Tecnoborgo .............................................................48 Deposito per rifiuti speciali ......................................................................................49 Impianto di trattamento dei rifiuti liquidi speciali ..........................................................50 Depuratore di Piacenza ...........................................................................................51 —2— Rapporto Ambientale 2004 Rapporto Ambientale 2004 —3— Rapporto Ambientale 2004 1. Politica di TESA Piacenza per la Qualità e l’Ambiente È espressione della volontà del Presidente e del Consiglio di Amministrazione, l’istituzione ed il mantenimento di una Politica per la Qualità e per l’Ambiente, in conformità alle norme UNI EN ISO 9001:2000 e UNI EN ISO 14001:1996, finalizzata al continuo miglioramento del servizio offerto agli utenti, nonché al miglioramento delle prestazioni ambientali dell’azienda e per raggiungere gli obiettivi strategici di seguito riportati: il rispetto della legislazione vigente; la tutela ambientale e la prevenzione dell’inquinamento ottenute per mezzo di programmi di miglioramento continuo e progressivo; la garanzia di continuità e regolarità del servizio e l’adozione di tutti i provvedimenti necessari per ridurre i tempi di disagio in caso di interruzione del servizio; l’erogazione dei servizi secondo principi di uguaglianza ed imparzialità nel confronto dei Clienti; la particolare attenzione sia nel rapporto diretto agli sportelli, sia in quello indiretto, alle persone portatrici di handicap, agli anziani e ai cittadini appartenenti alle fasce sociali deboli; la trasparenza nei confronti del Cliente; il progressivo e continuo miglioramento della qualità dei servizi erogati attuando tutte le soluzioni tecnologiche, organizzative e procedurali più funzionali nel rispetto dell’equilibrio economico – gestionale dell’Azienda; la scelta di fornitori che operino nel rispetto degli standards qualitativi definiti dall’Azienda; il rispetto degli standards di servizio e dei principi enunciati nella Carta dei Servizi; l’ispirazione al massimo risparmio energetico sostenibile; la promozione della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro; l’individuazione e la valutazione degli impatti ambientali derivanti dall’attività lavorativa normale ed in situazioni d’emergenza; la sensibilizzazione dei propri Clienti e fornitori sulle tematiche ambientali; l’informazione e la formazione periodica dei propri dipendenti e di quelli delle imprese esterne, operanti nel sito di Borgoforte, in materia ambientale; la collaborazione con le autorità e la comunicazione trasparente al pubblico relativamente a tutti gli aspetti della propria attività aventi impatti ambientali significativi. TESA Piacenza è impegnata, per quanto riguarda le attività di logistica e smaltimento dei rifiuti e depurazione dei reflui, svolte presso il sito di Borgoforte: nella riduzione degli inquinanti rilasciati nelle acque del Po attuando le soluzioni tecnologiche, organizzative e procedurali più funzionali nel rispetto dell’equilibrio economicogestionale dell’Azienda; nella progettazione ed attuazione di soluzioni impiantistiche che permettano lo svolgimento delle attività di stoccaggio e movimentazione dei rifiuti urbani e di quelli pericolosi contenendo la diffusione di polveri, rumore ed odori molesti verso l’esterno e prevenendo la contaminazione del suolo; nella riduzione delle quantità di rifiuti destinati allo smaltimento, favorendo viceversa la differenziazione ed il recupero dei rifiuti prodotti/trattati. La responsabilità di guidare l’attuazione di questa Politica è del Presidente, del Direttore Generale, dei Direttori Tecnici e dei Responsabili di Servizio; il suo successo dipende dal costante impegno di tutto il personale. —4— Rapporto Ambientale 2004 2. TESA Piacenza SpA TESA Piacenza nasce nel 1972, come Azienda Municipalizzata Nettezza Urbana (AMNU), per svolgere i servizi di raccolta dei rifiuti solidi urbani, di spazzamento stradale, di sgombero della neve e di gestione della discarica localizzata nell'area di Borgotrebbia. Nel 1975 assume la gestione dell'acquedotto comunale e nel 1982 dell'impianto di depurazione delle acque fognarie della città. Negli anni ottanta l'Azienda allarga il suo campo d'intervento al settore dei rifiuti industriali e della consulenza ai Comuni della provincia per la gestione dei loro acquedotti e depuratori. Nel 1988 assume la denominazione di Azienda Servizi Municipalizzati e nel 1995 diventa Azienda Speciale del Comune di Piacenza, assumendo personalità giuridica e maggiore autonomia imprenditoriale. Nel dicembre 2000 l'Azienda è stata trasformata in Società per Azioni assumendo la denominazione TESA Piacenza e nel 2001 il Comune ha provveduto alla vendita azionaria del 40% del capitale societario. A fine 2004 la compagine azionaria risultava la seguente: Comune di Piacenza (57,9808% delle azioni), Agac S.p.A. di Reggio Emilia (40% delle azioni), Consorzio Ambientale Pedemontano (1,9994% delle azioni), Comune di Lugagnano (0,0178%) e Comune di San Giorgio (0,002%). Il numero medio di dipendenti nel 2004 è stato di 443 unità. TESA Piacenza svolge le proprie attività nel comune capoluogo e in numerosi altri comuni della provincia e del lodigiano. Nata per gestire i rifiuti urbani, l’Azienda ha progressivamente ampliato l’ambito del proprio intervento, aggiungendo alle attività tradizionali competenze diversificate. Nel corso del 2004 TESA Piacenza ha ottenuto dall’Agenzia d’Ambito della provincia di Piacenza la salvaguardia come unico gestore del ciclo idrico in tutto il territorio provinciale, grazie all’accordo raggiunto con i Consorzi idrici presenti nella nostra provincia. Nel 2003 analogo riconoscimento era giunto per quanto attiene la gestione dei rifiuti. Oggi i servizi offerti da TESA Piacenza sono sempre più diversificati: raccolta dei rifiuti urbani e speciali pulizia e mantenimento aree pubbliche valorizzazione, trattamento e smaltimento dei rifiuti urbani e speciali cura e manutenzione del verde pubblico erogazione dell’acqua potabile gestione della rete fognaria depurazione delle acque fognarie gestione della rete di distribuzione del gas metano gestione dei servizi cimiteriali gestione del canile e del gattile municipale. Comuni e abitanti serviti da TESA Piacenza al 31/12/2004 Comuni Abitanti Servizio di igiene urbana 45 268.181 Gestione acquedotto 9 144.518 Gestione fognature Gestione depurazione acque reflue Gestione della distribuzione del gas 5 36 4 118.648 245.252 4.438 (utenti) Nel corso del 2004 è stato sottoscritto l’accordo tra i Sindaci di Piacenza, Parma e Reggio Emilia per la fusione di TESA Piacenza, AMPS Parma e AGAC Reggio Emilia. Nell’accordo sono stati definiti gli elementi costitutivi del Piano Industriale della nuova aggregazione, la struttura organizzativo-societaria, i valori di concambio, la governance e la tempistica generale dell’operazione. Con la firma dei tre Sindaci è inziato un percorso per l’approvazione del progetto di fusione da parte dei Consigli di Amministrazione delle tre aziende multiutility, delle Assemblee societarie e dei Consigli Comunali di tutti i Comuni soci. —5— Rapporto Ambientale 2004 La struttura organizzativa della nuova società prevede una holding, con sede a Parma, cui faranno capo le attività strategiche, di sviluppo, coordinamento e controllo e tre Società Operative Territoriali per la gestione dei servizi tecnici (distribuzione gas ed energia, teleriscaldamento, ciclo idrico integrato e ciclo ambiente). Verrà costituita un’unica società di vendita, con sede a Reggio Emilia, che incorporerà le attività di vendita dei diversi territori, mentre una società di progettazione e gestione impianti, con sede a Piacenza, sarà deputata alla gestione centralizzata degli impianti di smaltimento, cogenerazione e produzione di energia elettrica. In linea con quanto previsto dalla normativa vigente, la proprietà delle reti del ciclo idrico attualmente detenute da AGAC, AMPS e TESA passerà in capo a tre società, al 100% di proprietà pubblica, appositamente costituite. Definiti anche i valori incrociati delle tre società all’interno dell’aggregazione. AGAC Reggio Emilia rappresenterà il 53,21%, AMPS Parma il 36,10% e TESA Piacenza il 10,69%. Pesi determinati attraverso un dettagliato lavoro di valutazione basato su considerazioni industriali attuali e prospettiche. Per il conseguimento degli obiettivi fissati nel Piano Industriale è previsto l’ingresso in NewCo di un partner industriale del settore “energy” disponibile a supportare i piani di sviluppo della nuova aggregazione anche nel settore idrico e ambientale. L’accordo prevede, inoltre, che la maggioranza del capitale sociale ordinario sia mantenuta anche nel futuro in mano pubblica. Il Consiglio di Amministrazione sarà complessivamente composto da otto consiglieri: quattro espressi dai Comuni della provincia di Reggio Emilia, tre dai Comuni della provincia di Parma e uno dai Comuni della provincia di Piacenza. Una composizione che tiene conto non solo dei rapporti di concambio di partenza, ma anche delle ipotesi di evoluzione previste e tendenti alla pariteticità, oltre che dei progetti di allargamento territoriale, privatizzazione e apertura della NewCo al mercato. La nuova aggregazione costituirà, per fatturato, il quarto operatore italiano del settore con oltre 2.200 dipendenti. 2.1 Struttura organizzativa TESA Piacenza è gestita dal Consiglio d’Amministrazione composto da 10 membri, compreso il Presidente da cui dipende direttamente il Direttore Generale. La struttura gestionale è articolata in due Direzioni tecniche e una serie di servizi direttamente in staff alla Direzione aziendale. Organigramma —6— Rapporto Ambientale 2004 Dal Direttore Generale dipendono due Direzioni Tecniche: Direzione Tecnica Ciclo delle Acque - ha in carico, attraverso tre servizi tecnici, la gestione delle reti idriche, della fognatura, del depuratore, del laboratorio di analisi e della distribuzione del gas metano. Direzione Tecnica Ciclo dei Rifiuti - si occupa, attraverso tre servizi tecnici, della raccolta, trasporto, stoccaggio, trattamento e smaltimento dei rifiuti urbani e speciali, della pulizia delle aree pubbliche, nonché della gestione dei servizi cimiteriali, del verde pubblico e del canile municipale. Attraverso un apposito servizio, cura inoltre la progettazione e la realizzazione di nuovi impianti e nuovi edifici aziendali, oltre alla manutenzione ordinaria e straordinaria degli insediamenti aziendali già esistenti. La Direzione ha inoltre in staff sei strutture, ognuna responsabile di attività specifiche: Servizio Affari Generali e Risorse Umane - svolge funzioni di segreteria della Presidenza, di mantenimento dell’archivio e corrispondenza, di gestione degli affari legali, gestione dei rapporti di lavoro, gestione e sviluppo delle certificazioni qualità e ambiente, gestione della sicurezza, della prevenzione e medicina del lavoro. Pubbliche Relazioni - gestisce e sviluppa l’immagine aziendale, tiene i rapporti con la stampa, gli enti, le istituzioni e le scuole, implementa la comunicazione esterna; Rapporti amministrativi con società partecipate - garantisce la tenuta dei libri societari e la verbalizzazione dei Consigli di Amministrazione Sistemi Informativi - gestisce e sviluppa le reti informatiche e telematiche. Sistemi Logistici - gestisce gli acquisti, il magazzino, le officine e il parco mezzi. Servizio Amministrativo - cura gli aspetti fiscali e finanziari, i rapporti con gli utenti/clienti, la ragioneria, il controllo di gestione, i rapporti economici e contabili delle Società Partecipate. 2.2 Visione e strategia aziendale I valori di TESA Piacenza sono fondati sulla centralità della persona e sulla consapevolezza che una crescita economica può essere garantita solo coniugando un’efficace gestione aziendale ad un uso sostenibile delle risorse e alla soddisfazione degli utenti. L’Azienda ha infatti individuato come principale fattore strategico di business la politica della qualità finalizzata al continuo miglioramento del servizio offerto agli utenti per rispondere alle loro esigenze e aspettative. I principi su cui si fonda la politica di TESA Piacenza sono: eguaglianza dei diritti dei cittadini; imparzialità nei confronti degli utenti/clienti; continuità del servizio; partecipazione dei cittadini all’attività dell’Azienda; efficacia ed efficienza dei servizi erogati; tutela del cliente, anche tramite lo strumento della Carta dei Servizi. Nel corso del 2004 è stata riconosciuta a TESA la validità delle certificazioni UNI EN ISO 9001:2000 del sistema qualità aziendale e UNI EN ISO 14001:1996 relativamente al sistema di gestione ambientale del Centro Impianti di Borgoforte. TESA ha anche avviato l’implementazione del Sistema di Gestione della Responsabilità Sociale, conforme alla norma Social Accountability SA 8000. La certificazione etica si rivolge in particolare a tre portatori di interesse: l’impresa che può ottenere un vantaggio competitivo in termini di reputazione e immagine; i lavoratori a cui è garantito il riconoscimento del rispetto dei loro diritti; gli utenti e clienti che possono conoscere i comportamenti sociali delle aziende produttrici/erogatrici di beni o servizi. Anche nella strategia aziendale, qualità, gestione ambientale e responsabilità sociale sono considerati principi cardine. Ad essi si ispirano iniziative quali: —7— Rapporto Ambientale 2004 la fusione con le aziende di Parma e Reggio Emilia per affrontare la liberalizzazione dei mercati, in atto in questi ultimi anni, confrontandosi con i principali competitore e per affrontare nuovi settori di business; l’adozione di criteri per un uso sostenibile delle risorse naturali e per la gestione di un efficiente sistema di gestione dei rifiuti e delle acque, allo scopo di minimizzare gli impatti ambientali; il dialogo costante con le autorità, i clienti, gli azionisti ed il pubblico in generale per rispondere alle loro aspettative. 2.3 Partecipazioni societarie La liberalizzazione del mercato dell’energia e lo sviluppo del settore delle utilities italiane hanno portato TESA Piacenza a costituire società miste, in grado di soddisfare gli utenti con una gamma di servizi più ampi e consentire nuove opportunità di business. Rapporti di partnership con privati hanno favorito la messa a punto di innovazioni tecnologiche, di processo e di prodotto sia nel settore ambientale sia in quello dei servizi telematici. —8— Rapporto Ambientale 2004 Tecnoborgo S.p.A. La società, a capitale misto – 51% TESA Piacenza e 49% Onyx Italia – ha realizzato e gestisce l’impianto di termovalorizzazione dei rifiuti. Bonifica Autocisterne s.r.l. Bonifica Autocisterne s.r.l., partecipata da TESA Piacenza e da 10 partner privati 1, effettua il lavaggio interno di autocisterne, garantendo lo scarico controllato dei reflui al centro di trattamento e depurazione reflui della città di Piacenza, gestito da TESA. MiPiace.com S.p.A. MiPiace.com S.p.A. sta operando per dotare la città di Piacenza di una rete in fibra ottica in grado di offrire servizi di trasmissione dati, fonia e video. TESA Energia S.p.A. La società, costituita da TESA (53%), Gas Plus S.p.A. (40%), Comune di Lugagnano (1%), Comune di San Giorgio (1%) e Comune di Fiorenzuola (5%) opera nel mercato della vendita del gas naturale. TEMA s.c.r.l. E’ la società nata nel 2004 dalla collaborazione tra TESA Piacenza (51%), SIAP di Pescara (30%) e TEKNEKO L’Aquila (19%) per la gestione dei servizi di raccolta rifiuti, raccolta differenziata, spazzamento strade, pulizia mercati, spurgo pozzetti stradali, sgombero neve. ECOGEA Italia s.r.l. ECOGEA Italia s.r.l., frutto della collaborazione tra TESA, Maserati e Elios, ha come obiettivo l’aggiudicazione di un appalto per la costruzione e la successiva gestione di una discarica per rifiuti urbani in territorio rumeno. Attualmente sono in corso rapporti commerciali per definire le condizioni tecnico/economiche del progetto. AUTOSTRADE CENTROPADANE S.p.A. L’obiettivo della partecipazione di TESA nella società è quello di assicurarsi la presenza “sull’asse” Liguria – Lombardia – Veneto come opportunità di espansione extra provinciale, e l’utilizzo di infrastrutture esistenti per servizi attuali e potenziali, quali telecomunicazioni o energia elettrica. ALIA S.r.l. ALIA è la società (100% TESA Piacenza) nata nel 2004 per operare nel campo delle Onoranze Funebri. 1 Mutti S.p.A. (PC), CIAT-Rossi (MI), Tarasconi Trasporti (PC), Gruppo Piero Mazzoni (PC), CON.A.P. (PC), COTRAS (PC), GEN.CO (PC), C.A.A.P. (PC), Autotrasporti F.Z. (PC), Rossetti Ermenegildo (PC). —9— Rapporto Ambientale 2004 3. La certificazione ambientale UNI EN ISO 14001 Un Sistema di Gestione Ambientale, come quello adottato da TESA, rappresenta una garanzia per la cittadinanza di Piacenza, in quanto permette all’Azienda di tenere sotto controllo gli aspetti ambientali legati alla propria attività, assicurando un monitoraggio costante ed un intervento immediato nel caso si verifichino problemi di carattere ambientale. La norma UNI EN ISO 14001 è una norma internazionale volontaria, emanata nel 1996, che ha lo scopo di fornire ad una qualsiasi organizzazione un quadro di riferimento per la realizzazione del proprio Sistema di Gestione Ambientale, che viene poi convalidato da un organismo privato esterno. La certificazione ambientale UNI EN ISO 14001 ha validità tre anni ed è soggetta a sorveglianza annuale da parte dell’organismo di certificazione. In particolare, la certificazione UNI EN ISO 14001 di TESA Piacenza, ottenuta nel 2001, riguarda: le attività svolte dal Servizio Tutela Acque per il funzionamento del depuratore, di tipo biologico a fanghi attivi, per il trattamento delle acque reflue della città di Piacenza; le attività di stoccaggio e trattamento rifiuti svolte dal Servizio Igiene Industriale e Gestione Impianti all’interno del sito: - impianto per la selezione della frazione secca dei rifiuti urbani; - il deposito per lo stoccaggio dei rifiuti speciali pericolosi e non; - l’impianto chimico-fisico per il trattamento di acque di processo e fanghi inorganici; le attività svolte a livello centrale al fine di supportare le suddette attività operative. Inoltre, così come richiesto dalla normativa ambientale, TESA ha redatto una specifica documentazione del proprio Sistema di Gestione Ambientale, composta da: il Manuale ambientale, documento di riferimento del SGA, che fornisce una descrizione generale dell’Azienda e delle singole attività da regolamentare per l’attuazione del sistema; le Procedure, che riportano in sequenza le modalità di esecuzione delle attività connesse agli aspetti ambientali; le Istruzioni operative, che riportano eventuali indicazioni maggiormente dettagliate per l’implementazione di una procedura nell’ambito di particolari attività operative; i Moduli di registrazione, previsti da specifiche procedure o istruzioni operative. In seguito ad un’attenta attività di audit interni – verifiche condotte nel corso di ogni anno da personale specializzato in grado di riscontrare le eventuali “non conformità” – sono stati individuati gli aspetti ambientali significativi, sulla base dei quali vengono definiti gli obiettivi e i programmi di gestione ambientale, fissando anche le relative procedure di attuazione. Audit effettuati nel 2004 Audit interni 8gg Audit esterni 3gg 3.1 I risultati raggiunti nel 2004 Dopo aver definito gli obiettivi ambientali generali, quali la riduzione dei consumi e dei rifiuti generati, l’ottimizzazione nell’uso delle risorse naturali, la riduzione dell’inquinamento e lo sviluppo della formazione ambientale, sono stati elaborati programmi di miglioramento, da attuarsi annualmente secondo un timing preciso. — 10 — Rapporto Ambientale 2004 Programmi realizzati nel 2004 inerenti il Servizio Tutela Acque Appalto dei lavori per la realizzazione di un sistema di abbattimento chimico del fosforo e di abbattimento dell’azoto mediante nitrificazione e denitrificazione delle forme azotate in ingresso all’impianto di depurazione delle acque reflue della città di Piacenza. Monitoraggio, per la terza annualità, delle forme azotate delle acque in uscita dall’impianto di depurazione, attraverso un analizzatore automatico in continuo. Programmi realizzati nel 2004 inerenti il Servizio Igiene Industriale e Gestione Impianti Costruzione di una struttura per la messa in riserva e deposito preliminare di rifiuti destinati a recupero e allo smaltimento. La struttura sorge al posto dell’area di stoccaggio dei rifiuti urbani smantellata a seguito del funzionamento a pieno regime dell’impianto di termovalorizzazione. Prove di valutazione per l’installazione di un’attrezzatura di ossidazione dei liquami ottenuti dal trattamento chimico fisico, al fine di abbattere la carica organica degli stessi. Programmi realizzati nel 2004 aspetti generali Realizzazione di una campagna di rilievi fonometrici lungo il perimetro del sito di Borgoforte al fine di verificare i livelli delle emissioni acustiche derivanti dalle attività di TESA. Programmi in corso Valutazione di idonee attrezzature per l’abbattimento dei tensioattivi a valle dell’impianto chimico fisico, prima dello scarico delle acque. — 11 — Rapporto Ambientale 2004 4. Aspetti ambientali legati alla gestione dei rifiuti Una delle principali attività svolte da TESA Piacenza riguarda la gestione dei rifiuti prodotti nel capoluogo, in 42 comuni della provincia e in due comuni in provincia di Lodi: San Rocco al Porto e Somaglia. I rifiuti dei Comuni del lodigiano, conformemente alla legislazione nazionale, vengono smaltiti direttamente in Lombardia e pertanto i relativi dati quantitativi sulla raccolta ed il trattamento non sono riportati nel presente Rapporto Ambientale. Nell’aprile 2004 l’Agenzia d’Ambito di Piacenza ha deliberato, ai sensi dell’art. 16 della Legge Regionale 25/99, la convenzione con TESA per la gestione completa dei servizi di Igiene Ambientale. La durata della convenzione è di anni dieci con decorrenza dal 20.01.2001. L’ATO di Piacenza esercita, quindi, tutte le funzioni spettanti ai Comuni, relativamente alla gestione dei rifiuti e definisce, in accordo con il gestore, il Piano d’Ambito per l’organizzazione unitaria dei servizi, il Piano Finanziario, compreso il piano degli investimenti, il Programma degli interventi necessari ed i relativi tempi di attuazione, gli obiettivi e gli standard di qualità dei servizi, articolati per zone territoriali, la tariffa di riferimento per le diverse zone, relativamente alla qualità dei servizi forniti. Con la sottoscrizione della convenzione, sono stati consolidati i rapporti con le singole Amministrazioni Comunali della provincia di Piacenza e definiti gli ambiti operativi di TESA e dei Comuni stessi. 4.1 Igiene urbana TESA Piacenza si occupa della pulizia e del mantenimento delle aree pubbliche, del ripristino delle aree dopo i mercati e dello spurgo dei pozzetti stradali, oltre che di altre attività minori, quali: la cancellazione delle scritte murarie, lo sgombero neve, le attività di disinfestazione e derattizzazione ed il controllo della proliferazione dei colombi urbani. Nella città di Piacenza, la pulizia delle strade e delle aree pubbliche viene effettuata mediante differenti sistemi di spazzamento. Aree Centro storico Media periferia Estrema periferia Frazioni Attività di spazzamento nella città di Piacenza Spazzamento Spazzamento km Spazzamento combinato meccanico/ manuale spazzati meccanico manuale sei volte alla Percorso fisso sei volte 9 a settimana settimana una volta alla A giorni alterni 31 settimana due volte alla a giorni alterni 150 settimana una volta alla una volta alla 30 settimana settimana ogni 15 giorni o mensilmente (secondo la stagione) Percorso di spezzamento (km) 6 34 80 105 65 Ultimata la sperimentazione, avviata nel 2003 con l’obiettivo di migliorare la qualità del servizio, nel corso del 2004 è stato implementato in tutto il centro storico cittadino il nuovo sistema di pulizia che prevede: la pulizia, combinata meccanica e manuale, effettuata da squadre di lavoro in periodo notturno, antimeridiano e pomeridiano. Vengono utilizzate spazzatrici di piccole dimensioni in grado di operare sia sulle strade che sui marciapiede; — 12 — Rapporto Ambientale 2004 lo svuotamento dei 689 cestini portarifiuti con frequenza giornaliera, mediante l’impiego di personale dedicato; la gestione delle aree verdi del centro storico (giardino Margherita, giardino Merluzzo e Pubblico Passeggio) con personale dedicato. I servizi di “spazzamento meccanico” interessano anche 19 comuni della provincia che sono passati dalle 2.800 ore lavorate nel 2003 a 3.200 ore nel 2004, con un incremento del 14,3%. A supporto di queste attività, in 5 comuni della provincia è attivo anche il servizio di “spazzamento manuale”, soprattutto per la pulizia delle aree adibite ai mercati ambulanti. Aspetti ambientali significativi La movimentazione dei mezzi, tra cui l’utilizzo delle spazzatrici meccaniche, soprattutto in orario notturno, determina un problema di impatto acustico e, più in generale, è origine di emissioni inquinanti in atmosfera. Inoltre, nel corso della pulizia stradale viene anche consumata acqua, che, convogliata dai tombini nella fognatura, viene poi depurata dagli impianti di depurazione municipali. 4.2 Raccolta rifiuti urbani I rifiuti urbani (RU) raccolti da TESA Piacenza sono in lenta ma costante crescita. Grazie alla crescita delle raccolte differenziate si registra comunque una diminuzione del quantitativo dei rifiuti avviati allo smaltimento. Nel Comune di Piacenza, a differenza di quanto accade in provincia, si registra nel 2004 una lieve diminuzione del totale dei rifiuti urbani prodotti. Anno Quantità pro-capite di RU prodotti (kg/abitante) 2000 2001 2002 2003 Comune di Piacenza (*) Provincia di Piacenza (**) 654 568 661 585 667 577 2004 683 583 675 ND (*) Fonte: TESA Piacenza SpA - (**) Fonte: Amministrazione Provinciale di Piacenza e ARPA, Sezione di Piacenza Nella città di Piacenza, la raccolta dei rifiuti viene effettuata secondo due differenti modalità: attraverso l’uso di 3.316 cassonetti stradali, soprattutto nella media ed estrema periferia della città, e mediante un servizio “porta a porta” con sacchi a perdere, in quelle zone dove l’accesso dei mezzi idonei risulta particolarmente difficoltoso, come il centro storico. Per ridurre il numero dei contenitori distribuiti sul territorio, è proseguita l’operazione di sostituzione dei cassonetti da 1.100 litri con quelli da 2.400 litri. Inoltre nell’area artigianale ed industriale di via Caorsana, sono stati sostituiti i cassonetti da 2.400 litri con altri contenitori da 3.200 litri di capacità dotati di apertura con coperchio asimmetrico. Tale soluzione ha permesso di offrire una maggiore capacità ricettiva per il conferimento dei rifiuti prodotti. Per quanto riguarda i comuni della provincia, l’uso dei cassonetti stradali rappresenta la modalità di raccolta rifiuti maggiormente diffusa, con 6.814 contenitori distribuiti sul territorio. Attraverso il Sistema Informativo Territoriale predisposto dall’Ufficio Tecnico, mediante il quale sono state rilevate le posizioni dei contenitori stradali, è stata realizzata la gestione cartografica di 30 comuni (erano 23 nel 2003), ottimizzando così il posizionamento dei contenitori stradali e la loro gestione. Il Sistema Informativo Territoriale, supportato da un sistema satellitare GSM, rende più efficace la raccolta dei rifiuti poiché consente il controllo dei servizi, dei percorsi effettuati dai mezzi e dei contenutori svuotati. — 13 — Rapporto Ambientale 2004 Rifiuti urbani gestiti da TESA: RU + RSA comprese le raccolte differenziate (t/anno) Aspetti ambientali significativi Per ridurre l’impatto delle emissioni in atmosfera conseguenti alla circolazione dei 95 mezzi deputati alla raccolta dei rifiuti, TESA Piacenza ha proseguito la sostituzione degli automezzi alimentati a carburante tradizionale con altri alimentati a GPL e a ecodiesel, combustibili a minor impatto ambientale. Ciò ha prodotto, pur in quadro complessivo di aumento dei consumi di carburanti, una riduzione dell’utilizzo di gasolio pari al 6,8% rispetto al 2004. Gasolio GPL Ecodiesel Totale consumi Consumi carburante (l) 2002 2003 761.440 573.000 9.549 770.989 19.350 233.350 825.700 2004 534.200 41.000 293.400 868.600 Per il monitoraggio delle emissioni in atmosfera, TESA Piacenza ha messo a punto un programma di rilevazione degli scarichi degli automezzi, finalizzato a rendere tempestivi gli interventi di manutenzione mirata o di sostituzione. Progetti di miglioramento Nel Comune di Piacenza, l’attività è orientata al perfezionamento del servizio raccolta rifiuti mediante cassonetti sia nelle zone industriali e artigianali, sia nel centro storico. Per migliorare la qualità dei servizi di raccolta, è previsto l’ulteriore sviluppo della gestione cartografica dei comuni della provincia. Continuano inoltre i progetti di riorganizzazione dei servizi di raccolta in quei Comuni che, per assetto territoriale, sono predisposti a sistemi di raccolta di tipo “porta a porta” e l’estensione dell’utilizzo del monoperatore per quelle realtà territoriali dove l’aspetto urbanistico richiede la presenza di contenitori stradali. — 14 — Rapporto Ambientale 2004 4.3 Raccolta differenziata Un efficiente sistema di raccolta differenziata permette di ridurre la quantità di rifiuti destinati allo smaltimento (conferimento in discarica o termovalorizzazione), con effetti positivi sia per quanto riguarda la salvaguardia ambientale sia per quanto riguarda l’utilizzo di materie seconde per alcune specifiche produzioni industriali. Coinvolgere e motivare i cittadini al recupero e al riciclo di determinate categorie di rifiuti (carta, vetro, plastica, medicinali scaduti, pile, abiti usati e rifiuti organici) è ormai una priorità comune su scala europea. Nel 2004 l’Amministrazione provinciale ha approvato il nuovo Piano Provinciale per la Gestione dei Rifiuti nel quale è stato posto come obiettivo, il raggiungimento del 50% di raccolta differenziata. L’impegno di TESA Piacenza nel promuovere la raccolta differenziata, predisponendo diverse tipologie di strumenti e servizi, ha portato nel 2004 a risultati di rilievo sia a Piacenza che nei comuni della provincia. Comuni serviti da TESA Piacenza per la Raccolta differenziata nel 2004 Materiale raccolto Numero comuni Carta Vetro Plastica Alluminio 41 42 36 20 Vegetale e legno Umido Ferro RUP – Rifiuti Urbani Pericolosi 31 8 17 17 Frazione secca (sacco viola) 6 La città di Piacenza, con più di 27,6 milioni di kg di materiale raccolto in modo differenziato, ha raggiunto nel 2004 il 41,4% del totale dei rifiuti prodotti. Per quanto riguarda gli altri comuni della provincia, complessivamente la raccolta differenziata si è attestata al 22,4% nel 2000, al 23,4% nel 2001, al 25,8% nel 2002 e al 26,6% nel 2003 2. Il dato relativo al 2004 non, è al momento della stesura di questo Rapporto, disponibile. La raccolta differenziata viene eseguita con modalità differenti: con cassonetti, campane stradali e benne, di colore diverso a seconda del tipo di rifiuto; con il sistema di raccolta “porta a porta”; nei centri multiraccolta, che ricevono, oltre ai tradizionali materiali della raccolta differenziata, anche il cartone degli imballi medio-grandi, i rifiuti ingombranti, i prodotti chimici domestici, gli oli e i grassi alimentari e minerali, i tubi e le lampade fluorescenti, i toner esausti e i materiali inerti. TESA Piacenza gestisce direttamente i 3 centri della città di Piacenza e quello del comune di Carpaneto; mentre altri 36 centri sono gestiti in maniera autonoma dai singoli Comuni. Numero cassonetti o campane per la raccolta differenziata – dati 2004 Città di Provincia di Totale Piacenza Piacenza Campane gialle per la carta 197 677 874 Campane verdi per il vetro 248 1007 1255 Campane blu per le lattine 94 122 216 Campane azzurre per la plastica 182 665 847 Cassonetti per organico Benne per verde Cassonetti viola 2 1937 67 0 468 219 200 2405 286 200 Fonte: Amministrazione Provinciale di Piacenza. Dati comprensivi di rifiuti raccolti da altri soggetti oltre a Tesa Piacenza — 15 — Rapporto Ambientale 2004 Comune di Piacenza: raccolta differenziata anni 2000-2004 (t/anno) Nel 2004 è stato predisposto un progetto per l’estensione del servizio di raccolta differenziata a domicilio del vetro, nel centro storico cittadino dove le caratteristiche urbanistiche non consentono il posizionamento di campane stradali. Il progetto prevede la collocazione di 100 cassonetti in altrettanti condomini, scelti in funzione della densità abitativa e dell’omogeneità delle aree di ubicazione. La sperimentazione nei primi 100 condomini verrà attuata nel corso del 2005 con l’obiettivo di valutare la possibilità di ampliamento del servizio agli altri condomini del centro cittadino. E’ stato inoltre consolidato il sistema di raccolta della frazione organica che serve circa n. 75.000 abitanti con un totale di n. 1.937 contenitori stradali. Al fine di garantire una maggior igiene e minor impatto odorifico, è stato sperimentato l’utilizzo di prodotti enzimatici per la sanificazione dei contenitori. Ad inizio d’anno, in collaborazione con il Comune di Piacenza e l’Amministrazione Provinciale, è stato avviato, nell’ambito del progetto “Agenda 21 Scuola”, un nuovo sistema di raccolta dei rifiuti per le scuole materne, elementari, medie e superiori sia pubbliche che private della città (per un totale di 16.000 studenti). Coniderata la tipologia di rifiuti prodotti in ambito scolastico, il nuovo sistema adottato permette di sottrarre allo smaltimento indifferenziato materiali che possono essere utilmente riciclati. Diversi gli strumenti messi a disposizione delle scuole da TESA: le scatole gialle per la raccolta, aula per aula, della carta che viene prelevata porta a porta in ogni singola scuola il sacco viola per la plastica, il polistirolo, le lattine, gli stracci, i metalli, la gomma e tutti gli altri rifiuti non putrescibili (ad eccezione del vetro). Anche in questo caso il ritiro avviene porta a porta; i contenitori verdi (EcoBox) per i toner esausti di stampanti e fotocopiatrici per i quali è previsto lo svuotamento a chiamata; le scatole per la raccolta delle pile usate; i cassonetti marrone per la raccolta dei rifiuti organici nelle scuole dotate di mensa; le campane verdi per la raccolta del vetro negli istituti dove sono presenti bar interni. Agli istituti scolastici, TESA ha inoltre proposto di realizzare un’attività di monitoraggio delle principali tipologie di rifiuto prodotte. Compilando settimanalmente una scheda in cui vengono registrate le quantità di carta e di rifiuti conferiti nel sacco viola, le scuole quantificano la loro produzione annuale e possono utilizzare il dato nel calcolo della propria impronta ecologica, cioè dell’impatto che l’edificio scolastico genera sull’ambiente in termini di risorse consumate (riscaldamento, energia elettrica, acqua, carta ecc.) e rifiuti prodotti. Per quanto riguarda i comuni della Provincia, oltre al generale incremento delle campane e dei contenitori stradali, è stato avviato lo studio per la ristrutturazione del servizio di raccolta rifiuti — 16 — Rapporto Ambientale 2004 nei comuni di Cortemaggiore e Villanova d’Arda e l’introduzione del sistema di raccolta porta a porta. Nel Comune di Monticelli è stato introdotto il sistema di raccolta della frazione secca dei rifiuti mediante sacco multimateriale. Progetti per la raccolta della frazione secca sono stati presentati anche ai Comuni di Podenzano, Pontenure, Rivergaro e San Giorgio. A Fiorenzuola, comune di maggiori dimensioni dopo il capoluogo, è stata avviata la raccolta della frazione organica. Il servizio di raccolta vetro per i pubblici esercizi è stato esteso anche ai Comuni di Cadeo e Pianello, mentre il servizio di raccolta porta a porta della carta per attività commerciali è stato introdotto nel comune di Alseno. E’ proseguita la distribuzione dei contenitori Ecobox per la raccolta differenziata dei materiali consumabili esausti per la stampa elettronica (cartucce toner per stampanti laser, contenitori toner per fotocopiatrici, cartucce per stampanti ad aghi o a getto d’inchiostro), arrivando a servire 601 utenze, tra città e provincia, e raccogliendo circa 9.000 kg di materiale. Aspetti ambientali significativi Il riutilizzo dei rifiuti prodotti per la realizzazione di nuovi manufatti, oltre a valorizzare materiale che altrimenti andrebbe perso, permette di evitare la dispersione nell’ambiente di sostanze tossiche e dannose, come nel caso delle pile, dei farmaci scaduti, e delle sostanze chimiche in generale. E’ opinione comune che una maggiore sensibilizzazione dei cittadini nei confronti della raccolta differenziata dipenda anche dalle informazioni che questi ricevono sul destino del materiale raccolto. Nel corso del 2004, TESA Piacenza ha conferito gran parte del materiale ai Consorzi Nazionali di recupero, mentre il rimanente è stato inviato a impianti specifici di trattamento e smaltimento. Destinazione materiale proveniente da raccolta differenziata: anno 2004 Tipologia rifiuto FARMACI SCADUTI Destinazione COBAT - Consorzio Obbligatorio Batterie al piombo esauste e rifiuti piombosi Impianti di recupero (TRED Carpi) COMIECO - Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo Imballaggi a base Cellulosica Impianto di termodistruzione (TECNOBORGO Piacenza) FRAZIONE UMIDA Impianto di compostaggio (AIMAG Carpi) INDUMENTI USATI CARITAS DIOCESANA di Piacenza e Bobbio INERTI Rispristino ambientale (CAMPOLONGHI Piacenza) LATTINE OLI MINERALI CNA - Consorzio Nazionale Acciaio RILEGNO - Consorzio Nazionale per il recupero e il riciclaggio dei rifiuti di imballaggio in legno CONSORZIO OBBLIGATORIO OLI USATI OLI VEGETALI CONSORZIO OBBLIGATORIO OLI USATI ORGANICO VEGETALE Impianto di compostaggio (MASERATI Sarmato) PILE ESAURITE PNEUMATICI Impianto per rifiuti pericolosi (PBR Brescia) COREPLA - Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclaggio e il Recupero dei Rifiuti di Imballaggi in Plastica Preparazione asfalti e cementerie ROTTAMI FERROSI Impianto di triturazione e separazione (MONTECCHI Felegara Taro) SACCO VIOLA Impianto di selezione (TESA Piacenza) ACCUMULATORI AL PIOMBO APPARECCHIATURE REFRIGERANTI CARTA LEGNO PLASTICA TONER (supporti esausti stampa elettr.) ECORECUPERI (Faenza) VETRO COREVE - Consorzio Nazionale Recupero Vetro — 17 — Rapporto Ambientale 2004 Progetti di miglioramento Il nuovo Piano Provinciale per la Gestione dei Rifiuti definisce, tra i suoi obiettivi, quello di arrivare al 50% di raccolta differenziata entro il 2005 su tutto il territorio provinciale. In vista di tale traguardo, e in considerazione dei risultati incoraggianti ottenuti nel corso del 2004, Tesa Piacenza ha previsto una serie di interventi volti a: avviare lo studio per la realizzazione di un impianto di lavorazione e smontaggio dei RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) presso la stazione ecologica sita nel Comune di Podenzano, in modo da rendere possibile il recupero delle componenti di tale tipologia di rifiuti; far crescere ulteriormente la sensibilità dei cittadini alla separazione dei materiali recuperabili; avviare, nei comuni che presentano caratteristiche di idoneità, il servizio di raccolta porta a porta dei rifiuti, già sperimentato con successo in provincia in alcuni comuni di piccole-medie dimensioni; incrementare il numero dei contenitori stradali sul territorio e, se necessario, sostituire quelli esistenti con esemplari di nuova produzione; sensibilizzare ulteriormente i cittadini delle zone dove è attiva la raccolta differenziata mediante sacco viola al maggior rispetto dei giorni e degli orari di conferimento oltre che della qualità del materiale raccolto; estendere la distribuzione dei contenitori Ecobox per la raccolta dei supporti alla stampa elettronica ai Comuni della provincia interessati. 4.4 Impianti di selezione La gestione dei rifiuti urbani (RU) e dei rifiuti speciali assimilabili (RSA) da avviare a recupero o smaltimento viene eseguita all’interno del Centro Impianti di Borgoforte. Nel 2004 si sono conclusi i lavori per la realizzazione del nuovo capannone per il deposito preliminare e la messa in riserva dei rifiuti destinati allo smaltimento ed al recupero. Inoltre hanno funzionato a pieno regime i due nuovi impianti di selezione. Il primo destinato al trattamento dei rifiuti secchi provenienti dalla raccolta differenziata (sacco e cassonetto viola) e dei rifiuti assimilabili di piccole dimensioni prodotti da attività industriali e artigianali, ha trattato nel corso dell’anno 3.415 tonnellate di rifiuto, con una percentuale di recupero del 42,6%. In particolare sono stati selezionati e avviati a recupero i seguenti quantitativi di materiale: Materiale recuperato (t) Carta Plastica Legno Metalli 932,50 358,93 57,22 46,96 Vetro Lattine Totale 44,32 22,30 1.462,23 La parte di rifiuti di cui non è stato possibile l’avvio a recupero, il cosiddetto sovvallo, è stata avviata alla valorizzazione energetica presso l’impianto di Tecnoborgo. Il secondo impianto, destinato alla selezione dei rifiuti ingombranti, assimilati e assimilabili provenienti da attività domestiche, commerciali ed artigianali, nel corso del 2004 ha portato al recupero di oltre 3.000 tonnellate di materiale. — 18 — Rapporto Ambientale 2004 Materiale recuperato attraverso attività di selezione (t) Carta 933,32 Plastica 33,76 Legname Metalli Frigoriferi Inerti Pneumatici Accumulatori al piombo Paraurti Totale 1.238,72 719,67 87,45 28,49 112,60 3,00 12,57 3.169,58 Aspetti ambientali significativi La movimentazione dei mezzi afferenti agli impianti di Borgoforte è sicuramente uno degli aspetti di maggior impatto ambientale. Nel 2004 il traffico registrato in entrata è stato di 59.163 mezzi, di cui 41.150 di TESA Piacenza. Dal punto di vista del rumore prodotto dalla circolazione veicolare, uno studio realizzato per la seconda annualità da TESA Piacenza S.p.A. ha evidenziato che, nella zona di ingresso al Centro Impianti, il rumore ambientale in orario notturno presenta un valore medio superiore ai limiti di accettabilità fissati dalla legislazione vigente nel comune di Piacenza (D.P.C.M. del 01/03/91). Tale fenomeno è principalmente dovuto alla presenza di mezzi con motore acceso in attesa delle operazioni di pesatura per accedere al Centro Impianti. Progetti di miglioramento Nel tentativo di rendere più agevoli le operazioni di pesatura dei numerosi veicoli in transito, oltre a modificare l’accesso al Centro Impianti sostituendo la cabina di pesatura rifiuti con un nuovo fabbricato più funzionale, è iniziata la realizzazione del sistema per il rilevamento e l’accesso automatico dei mezzi aziendali. Un’iniziativa questa che permetterà di ridurre i tempi di attesa e conseguentemente anche i valori delle emissioni sonore prodotte dai motori. 4.5 Smaltimento rifiuti e impianto di termovalorizzazione Nel 2004, TESA Piacenza ha proseguito le operazioni di “post esercizio” relative alla discarica di “Ca’ del Montano 2”, situata in località Torrano nel comune di Ponte dell’Olio (PC), esaurita nel novembre del 2002. L’attività di TESA Piacenza è rivolta alla captazione del biogas, bruciato alla torcia, e alla raccolta del percolato (2.213 tonnellate nel 2004), poi trattato negli impianti di depurazione di Borgoforte. L’impianto di termovalorizzazione di Tecnoborgo, sito nel complesso industriale di Borgoforte, rappresenta oggi il cuore del sistema integrato di gestione dei rifiuti nella provincia di Piacenza, consentendo lo smaltimento con recupero energetico dei rifiuti non utilmente riciclabili e limitando al massimo i rischi per l’ambiente. L’impianto sfrutta il calore derivante dalla combustione dei rifiuti e, grazie a due linee parallele della capacità di 7,5 tonnellate l’ora ciascuna, produce energia elettrica pari a 630 kwh per tonnellata trattata, per una potenza lorda complessiva di 11,63 MW. Sebbene l’autorizzazione provinciale prevedesse la gestione di un quantitativo massimo di rifiuti pari a 105.000 t all’anno, a causa del ridotto potere calorifico dei rifiuti conferiti rispetto alle previsioni, è stata richiesta all’Amministrazione Provinciale un’integrazione dell’attuale autorizzazione per trattare ulteriori 15.000 t di rifiuti, quantitativo che, congiuntamente all’incremento dei risultati nella raccolta differenziata, garantirebbe il raggiungimento dell’autonomia di smaltimento all’intero territorio provinciale, evitando di ricorrere al conferimento dei rifiuti in impianti extra provinciali. — 19 — Rapporto Ambientale 2004 Nel corso del 2004 i rifiuti smaltiti fuori dal territorio provinciale hanno superato le 15.000 tonnellate e, a novembre, a causa della chiusura della discarica in provincia di Pavia a cui veniva conferita parte dei rifiuti del piacentino, il Sindaco di Piacenza per fronteggiare ala situazione di emergenza ha emesso un’ordinanza per smaltire presso il termovalorizzatore di Tecnoborgo una quota dei rifiuti destinati allo smaltimento in discarica. Aspetti ambientali significativi Rispetto all’impianto di termovalorizzazione tra gli aspetti ambientali che più preoccupano la cittadinanza, quello relativo alle emissioni in atmosfera appare il più significativo. L’impianto di Tecnoborgo è dotato delle più moderne tecnologie di abbattimento degli inquinanti contenuti nei fumi, in modo da garantire un livello di trattamento ottimale, senza rischi per la salute. Un sistema di monitoraggio in continuo installato sull'impianto rileva le emissioni, misurando i quantitativi di: polveri totali, acido cloridrico, biossido di zolfo, ossidi di azoto, carbonio organico totale, monossido di carbonio e ammoniaca. A completamento delle verifiche sulla qualità delle emissioni, vengono effettuate periodiche misurazioni di idrocarburi policiclici aromatici, diossine, furani, acido fluoridrico, acido bromidrico, cadmio, tallio, mercurio e metalli pesanti. Allo scopo di garantire un’informazione trasparente verso i cittadini e gli organi istituzionali, i dati delle emissioni vengono sistematicamente forniti all’organsmo di controllo, l'Agenzia Regionale di Prevenzione e Ambiente (ARPA) di Piacenza, che li rende disponibili on line sul sito www.arpa.emr.it/piacenza. L’ARPA gestisce direttamente anche tre centraline per il monitoraggio ambientale collegate alla sua rete. Due centraline, di tipo fisso, localizzate rispettivamente nel quartiere del Capitolo a Piacenza e nel comune di San Rocco al Porto in provincia di Lodi, sono in grado di misurare: polveri fini, ossidi di azoto e monossido di carbonio. La terza centralina è mobile e consente di effettuare misurazioni su polveri fini, ossidi di azoto e idrocarburi metanici e non. I valori delle emissioni del termovalorizzatore di Piacenza sono nettamente inferiori dei limiti prescritti dalle autorizzazioni vigenti, come risulta dalla tabella. CO Emissioni termovalorizzatore e limiti di legge Limiti di legge U.M. (D.M. n. 503/97) mg/Nm3 50,00 Emissioni reali attuali 2004 5,39 Polveri SOV HCl HF+HB 8 (*) mg/Nm3 mg/Nm3 mg/Nm3 mg/Nm3 10,00 10,00 10,00 4,00 1,1 1,8 7,41 1,1 SOx NOx Cd + Tl Sb+As+Pb+Cr+Co+Cu+Mn+Ni+V+Sn mg/Nm3 mg/Nm3 mg/Nm3 mg/Nm3 100,00 200,00 0,05 0,50 1,91 180,1 0,000008 0,0057 PCDD + PCDF Hg ng/Nm3 mg/Nm3 0,1 0,05 0,0023 0,0023 (*) la misura non viene effettuata in continuo ma in estemporaneo; non sussite l'obbligo della misurazione in continuo se già si misura l'HCl. Il limite di legge prevede HF+HB. Il funzionamento ottimale dell’impianto di termovalorizzazione ha permesso, nel corso del 2004, di smaltire la maggior parte dei rifiuti in ambito provinciale, anche se, per soddisfare le esigenze di smaltimento dei rifiuti prodotti (124.356 t), si è reso necessario individuare altri impianti di smaltimento esterni alla provincia, nei quali sono stati conferiti 15.885 t di rifiuti urbani e rifiuti speciali assimilabili. — 20 — Rapporto Ambientale 2004 RU + RSA Rifiuti trattati dal termovalorizzatore (t) e energia prodotta (kWh) 2002 2003 32.188,0 103.421 Residui ospedalieri Fanghi biologici Totale rifiuti trattati Energia elettrica prodotta Energia elettrica ceduta alla rete nazionale 2004 108.866 (*) 7 378 32.573 477 1.039 104.937 750 1.793 11.410 17.543.270 15.018.960 66.190.359 56.680.800 63.692.092 53.907.166 (*) dato complessivamente superiore alla potenzialità autorizzata poiché, per fronteggiare una situazione di emergenza, il Sindaco di Piacenza ha emesso un’ordinanza per smaltire presso il termovalorizzatore di Tecnoborgo una quota dei rifiuti destinati allo smaltimento in discarica. Altri aspetti ambientali significativi riguardano il consumo di acqua, l’utilizzo di preparati chimici, pericolosi e non, e la produzione di rifiuti. L’acqua per uso industriale, impiegata essenzialmente per raffreddare le scorie da combustione e reintegrare il circuito di vapore, viene prelevata da un pozzo interno all’area di Borgoforte. La percentuale di reintegro è inferiore al 3%, mentre l’acqua utilizzata per gli altri usi è stata, nel 2004, di circa di 0,49 mc per ogni tonnellata di rifiuto trattato. Il maggiore utilizzo di sostanze e preparati chimici pericolosi, in particolare acido cloridrico e soda caustica, viene effettuato per il trattamento dei fumi e nell’impianto di trattamento dell’acqua inviata nel circuito del vapore. I rifiuti prodotti dall’impianto sono: le scorie di combustione, non pericolose, vengono avviate per la maggior parte (oltre l’80%) al recupero in impianti di produzione del cemento del territorio provinciale. Un’altra parte, contenente componenti metalliche (5-8%), viene avviata al recupero, mentre il restante quantitativo (circa 12%) viene smaltito in discarica 2B. i materiali ferrosi, separati dalle scorie di combustione e avviati al recupero, le ceneri da elettrofiltro, pericolose, che vengono smaltite in discarica 2B dopo l’inertizzazione in idoneo impianto, i residui sodici di filtrazione, pericolosi, che vengono smaltite in discarica 2B dopo l’inertizzazione in idoneo impianto. 4.6 Raccolta e stoccaggio rifiuti speciali La gestione dei rifiuti speciali, pericolosi e non, intesa come raccolta, stoccaggio e smaltimento, è incentrata sul sito industriale di Borgoforte. Sono classificati come “rifiuti speciali” tutti i rifiuti che provengono da attività industriali, commerciali e artigianali. Per le loro caratteristiche qualitative possono essere classificati in pericolosi e non pericolosi. I rifiuti speciali conferiti al Centro Impianti vengono pesati, controllati dei tecnici di TESA Piacenza e, quando possibile, destinati al trattamento in loco. I rifiuti che non possono venire trattati in loco (rifiuti solidi, oli esausti, bagni contenenti cianuri o cromati, solventi organici, ecc.) vengono trasportati ad un apposito capannone di circa 1.000 m2, dotato di una pavimentazione impermeabilizzata, di una rete fognaria autonoma per la raccolta di eventuali sversamenti, di un impianto di aerazione forzata e di un impianto anticendio ad avviamento strumentale. All’interno della struttura, gli addetti allo stoccaggio provvisorio provvedono a suddividere i rifiuti per tipologia, in modo da garantire la massima sicurezza, e quindi al loro riconfezionamento con un’apposita etichettatura che ne permette in ogni momento l’identificazione. I rifiuti speciali vengono quindi conferiti in idonei impianti per lo smaltimento. — 21 — Rapporto Ambientale 2004 4.7 Trattamento dei rifiuti speciali liquidi Nel complesso industriale di Borgoforte è operativo anche un impianto per il trattamento dei rifiuti speciali liquidi, pericolosi e non, conferiti con mezzi autorizzati di TESA Piacenza, dei clienti o di terzi. Dopo una prima analisi, che ne permette la corretta identificazione, i rifiuti vengono scaricati in funzione della loro tipologia all’interno di due vasche di rilancio o di un silos, opportunamente distinti, in attesa di trattamento. Per esigenze di sicurezza, i serbatoi sono dotati di un bacino per la raccolta delle eventuali fuoriuscite e gli scarichi sono collegati ad un apposito bacino di stoccaggio, dal quale vengono poi pompati nell'impianto di trattamento chimico-fisico. I reflui dell’adiacente stazione di lavaggio delle autocisterne – Bonifica Autocisterne s.r.l. – giungono all’impianto di trattamento chimico fisico direttamente attraverso una serie di tubazioni, che immettono il refluo nelle vasche di stoccaggio. A seconda della tipologia del rifiuto in ingresso, i liquidi possono essere avviati a due differenti modalità di trattamento: 1. trattamento chimico-fisico 2. trattamento chimico-fisico biologico. Il processo di trattamento chimico-fisico, grazie a due linee parallele distinte, consente di trattare i reflui organici da una parte, e i reflui inorganici dall’altra, per un totale di 113.700 tonnellate annue di rifiuti. Dopo questo primo trattamento, i reflui organici, fino a d un massimo di 52.600 tonnellate annue, sono avviati alla fase biologica per un trattamento ossidativo a fanghi attivi che utilizza ossigeno puro, con un consumo di oltre 158 tonnellate nel 2004. I fanghi di risulta dell’impianto vengono inviati, dopo disidratazione, in impianti di inertizzazione e successivamente in discarica 2C. Aspetti ambientali significativi Un primo fattore di impatto ambientale è rappresentato dal consumo di energia e di materie prime, quali i reagenti utilizzati nei differenti processi. A questo si aggiunge la produzione di rifiuti, sotto forma di fanghi ispessiti da smaltire in discarica, che nel 2004 ammontano a 1.319 t, pari a circa l’1,6% della quantità dei reflui trattati. Per abbattere gli odori provenienti dai locali adibiti alle linee di trattamento fanghi, oltre che dalle aree per il lavaggio e la bonifica delle autocisterne, è operativo un ozonizzatore, il cui monitoraggio viene effettuato giornalmente. — 22 — Rapporto Ambientale 2004 5. Aspetti ambientali legati al ciclo dell’acqua TESA Piacenza è responsabile della gestione dell’intero ciclo dell’acqua, a partire dalla sua captazione nel sottosuolo, l’immissione in rete per la distribuzione agli utenti, fino alla depurazione delle acque reflue raccolte dalle rete fognaria. L’anno 2004 ha rappresentato per l’Azienda una tappa fondamentale nel settore. TESA è stata infatti riconosciuta dall’Agenzia d’Ambito unico Gestore salvaguardato per tutta la Provincia. Nel mese di Dicembre 2004 è stata sottoscritta la Convenzione per dare avvio, a partire dal 1 Gennaio 2005, alla gestione del Servizio Idrico Integrato da parte di TESA in 22 comuni della provincia di Piacenza. Dal 1° giugno è stata intrapresa anche l’attività di gestione del sistema acquedottistico e fognario del Comune di San Giorgio di cui, data la parzialità del periodo di gestione, non vengono riportati i dati nel presente Rapporto Ambientale. L’estensione dell’attività nella rimanente parte del territorio avverrà nel corso dell’anno 2006. 5.1 Prelievo e distribuzione dell’acqua potabile Nel 2004 TESA ha garantito la gestione degli acquedotti e della rete di distribuzione dell’acqua potabile nella città di Piacenza ed in otto comuni della provincia, per un totale di 144.518 abitanti serviti e di 807,1 chilometri di rete. Nei comuni di Piacenza, Borgonovo, Cadeo, Caorso, Gossolengo, Gragnano, Pontenure e Rivergaro, la rete idrica è affidata a TESA Piacenza in regime di concessione, mentre l’acquedotto di Rottofreno è gestito per conto dell'Amministrazione Comunale sulla base di progetti di attività approvati annualmente. L’acqua potabile La disponibilità di acqua potabile, da cui dipende la sopravvivenza di milioni di persone, rappresenta oggi un grave problema per l’intero pianeta, in quanto questa risorsa naturale è sempre più rara. Anche nei paesi industrializzati, l’eccessivo sfruttamento delle falde idriche ha portato ad una riduzione di acqua dolce, mentre l’inquinamento delle falde superficiali obbliga alla perforazione di pozzi sempre più profondi. Anche in Italia una delle principali priorità ambientali risulta essere la tutela e la salvaguardia del patrimonio idrico, limitando le perdite e gli sprechi, anche attraverso il coinvolgimento della popolazione. Le caratteristiche dell’acqua potabile sono stabilite per legge (D.Lgs. N° 31/01 così come modificato ed integrato dal D.Lgs. 27/02) e controllate attraverso una serie di analisi che valutano diversi parametri. In particolare, quattro categorie di analisi illustrano altrettante caratteristiche dell’acqua in esame: • organolettiche – gradevolezza (o sgradevolezza) dell’acqua nei confronti dei nostri sensi; • fisiche – come la temperatura e le conducibilità elettrica; • chimiche – come il pH o la presenza di metalli; • batteriologiche – presenza o meno di specifici batteri, indicatori di inquinamento di origine organica. L’acqua viene prelevata dalla falda acquifera presente nel sottosuolo, attraverso 53 pozzi dislocati nei territori comunali, ed è sottoposta a controlli sistematici della qualità. Nel corso del 2004 sono stati prelevati dall’ambiente 18.310.188 mc, con un lieve incremento (+3,1%) rispetto all’anno precedente (17.739.313 mc). Pozzi attivi nei comuni serviti TESA (2004) Comune Pozzi attivi (n) Piacenza Borgonovo Cadeo Caorso 20 5 4 2 — 23 — Rapporto Ambientale 2004 Pozzi attivi nei comuni serviti TESA (2004) Gossolengo Gragnano Pontenure Rivergaro 5 2 3 7 Rottofreno 5 L’acqua non viene sottoposta a particolari trattamenti, tranne nel caso del pozzo di Caorso e di due dei quattro pozzi di Cadeo, dove per ridurre la concentrazione di ferro e manganese sono attivi degli impianti di potabilizzazione. I controlli sulla qualità e la potabilità dell’acqua vengono effettuati periodicamente dall’Ufficio Controllo Acque dell’Azienda (2.046 campionature nel corso dell’anno su tutto il territorio provinciale), ai quali si aggiungono i costanti monitoraggi dell’ASL. Per quanto riguarda l’acquedotto della città di Piacenza, i valori medi della qualità dell’acqua riscontati nel corso del 2004, non si discostano da quelli rilevati nell’anno precedente. Principali parametri qualitativi dell’acqua della città di Piacenza, risultante dalla media dei valori dei campionamenti eseguiti nel 2004 Valori massimi ammissibili Parametri Valori rilevati D.Lgs 31/01 Escherichia coli ( UFC/100ml ) Assenti Assenti Enterococchi ( UFC/100ml ) Assenti Assenti Temperatura acqua (°C) 14,8 pH Cloruri (mg/l) Torbidità (N.T.U.) Ammoniaca (mg/l) 7,41 20,64 0,24 Assente 6,5 < pH < 9,5 250 0,5 Nitriti (mg/l) Nitrati (mg/l) Calcio (mg/l) Solfati (mg/l) Assenti 34,87 81,75 29,80 0,5 50 250 Durezza Totale (gradi francesi) Magnesio (mg/l) Ferro (mg/l) Manganese (mg/l) 33,58 32,41 0,003 < l.r da 15 a 50 0,2 0,05 Ossidabilità (mg/l O2) Conducibilità (µs/cm) 0,12 554 5 - Aspetti ambientali significativi In un contesto nazionale e internazionale nel quale l’acqua sta sempre più diventando un bene prezioso, il prelievo ed il consumo di questa risorsa rappresenta già di per sé l’aspetto ambientale più significativo. In secondo luogo, l’energia per il sollevamento dell’acqua dai pozzi tramite elettropompe sommerse risulta essere un ulteriore fattore di impatto ambientale. Infine, le perdite lungo la rete di distribuzione incidono sulla fase di trasporto dell’acqua dai pozzi fino alle vasche di accumulo o alla rete di distribuzione e, in ultima analisi, alle utenze finali. Nel 2004, grazie agli interventi di rifacimento delle tubazioni effettuati nel Comune di Piacenza (via Evangelisti, via Emilia Pavese, via Colombo, via Millo, via Sbolli, via dei Balzaci, via Bardonezza, via Salvatico ecc.), il valore di perdite e autoconsumi si è sensibilmente ridotto passando dal 10,51% del 2003 al 9,49% del 2004. Forte è lo scostamento del dato registrato nei comuni della provincia rispetto a quello della città. L'Azienda sta conducendo indagini per valutare quanto questa discrepanza sia attribuibile ad un problema di perdita delle reti e quanto ad un fenomeno di evasione. — 24 — Rapporto Ambientale 2004 Anche per i comuni gestiti in ambito provinciale si è proceduto alla realizzazione di numerose opere di costruzione e adeguamento della rete acquedottistica, particolarmente significative quelle attuate nei comuni di Corso, Gossolengo e Rivergaro. La presenza dei nitrati nell’acqua potabile della città di Piacenza, pur rientrando ampiamente nei limiti di legge, rappresenta per l’Azienda un fattore ambientale da tenere costantemente sotto controllo, valutando la possibilità di interventi atti a ridurne i livelli di concentrazione. Proprio per abbassare la concentrazione di nitrati dell’acqua potabile di Piacenza è stata la costruzione di un nuovo impianto di captazione e sollevamento dell’acqua potabile a sostituzione del pozzo n. 2 di Barriera Torino. Per questo impianto di attingimento – che produce oltre 100 dei 700 litri di acqua al secondo in media in città – è prevista la realizzazione di nuove perforazioni per andare a captare l'acqua potabile in strati più profondi della falda acquifera dove è minore la presenza di nitrati. I risultati evidenziati dal pozzo pilota, realizzato lo scorso anno nella zona, presentano un’acqua con una concentrazione media di nitrati pari a 20,65 mg/litro rispetto ai 34,87 mg/litro della media cittadina. L’acqua del pozzo pilota è stata perciò utilizzata per alimentare un punto di distribuzione gratuita di acqua mineralizzata natura e gassata a cui possono liberamente accedere tutti i cittadini per l’approvvigionamento. Progetti di miglioramento E’ prevista la realizzazione di un pozzo pilota nei pressi del pozzo di Barriera Farnesiana (oltre 100 litri di acqua erogata al secondo) per verificare anche in quella zona la possibilità di attingere a strati più profondi della falda per captare acqua con una minor presenza di nitrati. 5.2 Sistema fognario e depurazione delle acque reflue TESA Piacenza S.p.A. gestisce le fognature e il servizio di depurazione delle acque reflue di Piacenza e di alcuni comuni della provincia, facendosi così garante della sicurezza sanitaria degli utenti e della salvaguardia ambientale del territorio. L’Azienda si occupa della raccolta, del sollevamento, del trasporto, della depurazione delle acque reflue provenienti da abitazioni private, centri urbani, da strade e aree pubbliche, e di quelle nere e bianche prodotte nei siti industriali. Il servizio è assicurato da una rete di condotte estesa per 395,7 km che copre Piacenza, Rivergaro e Gossolengo (le tre reti fognarie che TESA gestisce in forma diretta per concessione), oltre che i comuni di Borgonovo e Cadeo, gestiti per conto delle Amministrazioni Comunali secondo accordi stipulati annualmente. Gli abitanti serviti sono complessivamente 118648. Nel corso del 2004, sono stati realizzati numerose opere di ampliamento ed ammodernamento delle reti fognarie e di manutenzione degli impianti di sollevamento. A Piacenza gli interventi sulla rete fognaria hanno riguardato la frazione Dossi di Roncaglia, Borgotrebbia e via Emilia Parmense dove è stato realizzato un ampliamento della rete a servizio dell’insediamento della Giarona e dell’area destinata all’insidiamento di un nuovo ipermercato. Numerosi gli interventi di ampliamento e adeguamento della rete fognaria anche nei comuni gestiti in provincia, dove sono stati realizzati complessivamente 134 nuovi allacciamenti (senza San Giorgio). La depurazione delle acque reflue è gestita da TESA in 36 comuni tra capoluogo e provincia, per un totale di 245.252 abitanti. In 7 di questi comuni (Podenzano, Fiorenzuola, Morfasso, Castell’Arquato, Lugagnano, Farini e Bettola) la gestione viene effettuata per conto del Consorzio Val d’Arda. Il sistema di gestione e trattamento delle acque reflue è assicurato da 49 depuratori a fanghi attivi, 105 fosse Imhoff, e 129 impianti di sollevamento sia interni che esterni agli impianti, dislocati sulla rete fognaria. L’impianto di depurazione con le maggiori potenzialità di trattamento è quello di Piacenza che nel 2004 ha trattato 12.125.630 mc di reflui (acque meteoriche comprese), che hanno portato alla produzione di 3.724 t di fanghi disidratati smaltiti in agricoltura e di quasi 39.000 mc di fanghi stabilizzati liquidi inviati all’impianto di termovalorizzazione di Tecnoborgo per la disidratazione, l’essicamento e la successiva combustione. L’entrata in funzione a pieno regime dell’impianto di — 25 — Rapporto Ambientale 2004 Tecnoborgo ha permesso il trattamento di quantità di fanghi liquidi nettamente superiori rispetto all’anno precedente (16.403 mc nel 2003). Il conferimento delle acque reflue da trattare per conto terzi, 59.142 mc, trasportate in autocisterne, ha comportato un traffico veicolare pari a 7.892 mezzi in entrata nell’impianto di Borgoforte. Aspetti ambientali significativi Il maggiore impatto sull’ambiente della rete fognaria è rappresentato dalle perdite dovute a rotture delle condutture che possono comportare un inquinamento del suolo. Le rotture nel corso del 2004 sono state 70 per quanto riguarda la rete fognaria di Piacenza. Un ulteriore aspetto ambientale riguarda l’impianto di depurazione delle acque reflue che, per la produzione di acqua depurata, genera un consumo di energia e materie prime, oltre che una produzione di rifiuti sotto forma di fanghi. Nel depuratore di Piacenza, l’impianto di cogenerazione alimentato dal biogas prodotto nel corso della digestione anaerobica (in assenza di ossigeno) produce energia elettrica sufficiente per alimentare le turbine di aerazione; mentre i valori chimico-fisici di emissione nelle acque adiacenti del Po sono assolutamente rispettosi dei parametri previsti dal D.Lgs 152/99 e successivi aggiornamenti. Infine, un impatto potenziale è quello dovuto al rumore prodotto dalle turbine di aerazione e dai compressori presenti nell’impianto di depurazione, tuttavia uno studio realizzato per la seconda annualità da TESA Piacenza S.p.A. ha evidenziato che i livelli di emissione sonora non superano i limiti di accettabilità fissati dalla legislazione vigente nel comune di Piacenza (D.P.C.M. del 01/03/91). Dalle rilevazioni effettuate risulta che il rumore di fondo proveniente dall’adiacente autostrada A1 incide maggiormente sul livello di rumorosità della zona circostante, rispetto a quello prodotto dall’impianto. Progetti di miglioramento Per la rete fognaria di Piacenza sono previsti numerosi progetti di ampliamento nelle zone frazionali e di rifacimento delle condotte nelle zone dove risultano maggiormente. Grazie agli interventi di potenziamento avviati al termovalorizzatore di Tecnoborgo, nel corso del 2005 dovrebbe essere garantito dall’impianto il totale smaltimento dei fanghi prodotti dal depuratore di Piacenza. E’ inoltre prevista la realizzazione di un collegamento tra le cabine di alimentazione elettrica degli impianti di depurazione ed il sito di Tecnoborgo, al fin di assicurare la fornitura dell’energia necessaria anche in caso di problemi sulla rete energetica nazionale, salvaguardando il funzionamento degli impianti. Inoltre, nel 2004, sono stati appaltati i lavori per la realizzazione di un sistema di abbattimento chimico del fosforo e di abbattimento dell’azoto mediante nitrificazione e denitrificazione delle forme azotate in ingresso all’impianto di depurazione delle acque reflue della città di Piacenza, in modo da migliorare significativamente il contenuto residuo di azoto e fosforo scaricato nel Po. — 26 — Rapporto Ambientale 2004 6. Aspetti ambientali legati agli altre attività 6.1 Laboratorio di analisi ambientale L’attività del laboratorio gestito da TESA Piacenza è incentrata sulle analisi di tipo chimico e batteriologico effettuate su acque reflue di tipo domestico ed industriale, su acque potabili e su fanghi biologici provenienti dagli impianti di depurazione, oltre che sui rifiuti allo stato liquido, solido o semisolido. Il laboratorio effettua anche analisi rivolte a caratterizzare la microfauna costituente il fango attivo e ad identificare alcune specie batteriche coinvolte nei processi biologici, supportate da prove per determinare la trattabilità di acque industriali con processi chimici o biologici. L’accuratezza delle misure è assicurata da una strumentazione altamente tecnologica che, accanto ad apparecchiature di base (bilance analitiche e tecniche, termostati, incubatori, microscopio, muffola, autoclave, pHmetri, ossimetri, conduttimetri, sistemi di mineralizzazione di sostanze organiche, ecc.), si avvale di: spettrofotometri UV- Visibile, cromatografo ionico, gascromatografi con diversi rivelatori, spettrofotometro a plasma, generatore di idruri e autocampionatore, per la determinazione dei metalli in genere. Se si escludono le occasionali prestazioni per privati rivolte a classificare i rifiuti o a controllare le acque potabili e/o di scarico, i risultati delle analisi effettuate dal laboratorio vengono impiegati per gestire gli impianti di depurazione e l’acquedotto controllati dall’Azienda in ambito comunale e provinciale, o per valutare la composizione dei rifiuti trattati presso il Centro Impianti di TESA o da inviare ad altri siti di smaltimento. Il laboratorio si sviluppa su un area di circa 1.000 mq, suddivisa in locali tra loro separati ed opportunamente climatizzati, per evitare contaminazioni tra i vari reparti di analisi. Ogni locale è adibito ad una specifica attività: accettazione campioni da sottoporre ad analisi analisi di tipo strumentale analisi della acque reflue e dei rifiuti analisi delle acque potabili analisi batteriologica Ulteriori locali sono destinati alla preparazione di campioni, allo stoccaggio dei reagenti normalmente in uso e dei rifiuti di laboratorio, e ad uffici ad uso del personale. 6.2 Distribuzione del gas L’Azienda, nel corso del 2004, ha infatti acquisito la gestione e la manutenzione della rete di distribuzione del gas metano e delle relative cabine di riduzione dei comuni di Lugagnano e San Giorgio che vanno così ad aggiungersi a quelli di Besenzone e S. Pietro in Cerro già gestiti in precedenza. Attualmente TESA Piacenza preleva il gas metano dalla rete Snam tramite 4 prese situate nei medesimi comuni. Al momento del prelievo, il gas della rete nazionale subisce una prima riduzione di pressione all’interno di cabine REMI (cabine di 1° salto), mentre agli utenti, per ragioni di utilizzabilità e sicurezza, viene fornito ad una pressione ulteriormente ridotta tramite le cabine di 2° salto. Con una rete di distribuzione stimata in 116,8 km, TESA Piacenza ha servito, nel 2004, 4.438 clienti. Secondo le norme vigenti, per quanto riguarda il servizio gas in rete, la distribuzione e la vendita del metano agli utenti finali devono essere svolte da società separate. In tre dei comuni serviti da TESA Piacenza per la distribuzione del gas (Besenzone, Lugagnano e S. Pietro in Cerro), la vendita viene effettuata da TESA Energia. I volumi di vendita di TESA Energia registrati nel 2004 sono stati di 15.658.146 metri cubi (erano 1.390.000 mc nel 2003). — 27 — Rapporto Ambientale 2004 6.3 Parco mezzi Il parco mezzi di TESA Piacenza, dopo un periodo di incremento legato alla crescita dei servizi, si è mantenuto mantenuto nell’ultimo anno pressoché costante (256 unità). Alla movimentazione dei mezzi aziendali sono riconducibili una serie di impatti ambientali relativi alle emissioni atmosferiche (legate principalmente al tipo di carburante usato, all’età del veicolo ed alla percorrenza), ai consumi energetici (combustibili e carburanti) e all’inquinamento acustico (prodotto sia durante le fasi di caricamento e svuotamento dei cassonetti o di pulizia di strade e marciapiedi, sia dalla percorrenza su strada). Per limitare l’incidenza di questi aspetti sull’ambiente, TESA Piacenza ha attuato un sistema di controllo diversificato del proprio parco mezzi. In primo luogo è previsto il rinnovo dei mezzi ogni qual volta il programma di manutenzione corrente adottato dall’Azienda evidenzi delle carenze in grado di compromettere l’ottimizzazione nell’utilizzo del carburante. Gli automezzi vengono sottoposti ad un intervento di manutenzione generale ogni 10.000 km (controllo filtri, ingrassaggio ecc.), al quale si aggiungono la sostituzione dell’olio motore ogni 30.000 km e un controllo mensile della pressione e dell’assetto dei pneumatici. Inoltre, l’impegno di TESA Piacenza è rivolto ad incrementare l’impiego, ove possibile, di mezzi ecologici o che utilizzano carburanti a minor impatto ambientale, con soluzioni spesso innovative come nel caso dell’ecodiesel (si veda in proposito il paragrafo 4.2). Il 61% dei mezzi (157 unità) è alimentato a gasolio, ma è in crescita il numero di mezzi alimentati a combustibili a minor impatto ambientale: 35 nel 2004 contro i 21 del 2003. Di questi 14 sono alimentati a metano. Inoltre sono in costante riduzione i mezzi classificati come pre-euro 1 (da 122 nel 2002 a 71 nel 2004) e euro 1 (da 35 nel 2002 a 29 nel 2004). Infine, è continuato il programma di controllo sui fumi dei veicoli aziendali effettuato annualmente sui mezzi pesanti e biennalmente sulle autovetture e sui mezzi leggeri, secondo scadenze programmate che coincidono con i tempi di revisione. I mezzi aziendali sottoposti a controllo delle emissioni nel corso del 2004 sono stati 146. pre-euro 1 euro 1 euro 2 euro 3 euro 4 Classi di emissione mezzi di TESA Piacenza 2002 2003 122 93 35 34 58 26 3 59 63 3 — 28 — 2004 71 29 58 94 4 Rapporto Ambientale 2004 7. Le spese e gli investimenti ambientali TESA Piacenza ha supportato negli anni con adeguati investimenti la propria politica ambientale. Le spese o gli investimenti ambientali devono essere intesi come l’allocazione delle risorse economiche per la gestione e la protezione dell’ambiente, necessarie a eliminare o a ridurre l’inquinamento provocato dalle attività della Società. Tali spese producono miglioramenti ambientali, e rappresentano il vero sforzo finanziario sostenuto da TESA Piacenza per implementare la propria politica ambientale. Il totale delle spese e degli investimenti ambientali sostenuti da TESA Piacenza nel corso del 2004 ammonta a 1.297.052 Euro e rappresenta circa il 12,5% del totale degli investimenti sostenuti per il complesso delle proprie attività nel corso dell’anno. Spese/investimenti ambientali sostenuti da TESA Piacenza (dati in euro) 2002 2003 2004 Apparecchiature e sistemi per la riduzione dell'impatto 1.165.039 1.263.476 1.010.765 ambientale Monitoraggi ambientali 170.672 183.751 174.076 Ricerca e sviluppo 21.485 21.485 20.619 Formazione del personale in campo ambientale Tasse ambientali (*) Campagne di sensibilizzazione ed educazione ambientale 1.793 343.819 51.789 3.483 0 58.412 4.600 0 86.992 (*) La voce relativa alle tasse ambientali si riferisce, nel 2002, alla “ecotassa” pagata per lo smaltimento rifiuti nella discarica di Ca’ del Montano, chiusa poi nel novembre del 2002. — 29 — Rapporto Ambientale 2004 Relazione di sostenibilità 2004 — 30 — Rapporto Ambientale 2004 8. Relazione sociale 8.1 Gli stakeholder di riferimento Da oltre 30 anni TESA Piacenza è una realtà fortemente radicata nel territorio in cui opera. Nel corso del tempo si sono sviluppati e consolidati rapporti con i diversi soggetti, nell’ottica di fornire un servizio di qualità in grado di soddisfare le differenti esigenze: è infatti indispensabile non dimenticare la valenza sociale dell’esistenza stessa di TESA Piacenza, quale società che eroga servizi pubblici, fondamentali per lo sviluppo e il funzionamento del territorio. Con una politica basata quindi sulla qualità del servizio offerto, TESA Piacenza ha identificato gli stakeholder (portatori di interesse) con i quali instaurare relazioni e intraprendere iniziative di coinvolgimento e comunicazione: i clienti/utenti, le istituzioni, gli azionisti, i dipendenti, le scuole, gli enti pubblici e privati, i fornitori e le organizzazioni non governative. La riclassificazione del valore aggiunto globale lordo permette di fornire una lettura dei risultati conseguiti nell’esercizio in chiave di valutazione dei rapporti con i propri stakeholder. Personale La distribuzione del valore aggiunto (dati in euro) 2002 2003 16.235.432 17.023.858 Impresa ammortamenti e svalutazioni variazione riserve Finanziatori 2004 17.418.366 5.217.791 812.839 5.797.411 106.837 5.763.650 10.536 oneri finanziari Istituzioni imposte dirette imposte indirette 1.450.812 1.360.030 1.317.045 810.542 405.017 1.622.642 87.704 1.356.373 69.307 contributi enti pubblici Collettività erogazioni liberali eventi, fiere a carattere sociale e/o ambientale, sponsorizzazioni 2.240.209 2.187.856 3.191.882 19.500 6.500 31.309 15.054 23.877 60.502 — 31 — Rapporto Ambientale 2004 Come evidenziato, nel corso della gestione 2004, nella distribuzione del valore aggiunto, il personale ne assorbe la maggior parte con circa il 60%, a dimostrazione di quanto sia importante questo stakeholder per l’azienda. Anche all’impresa è riservata una quota rilevate del valore aggiunto – circa il 20% – indicando in tale modo lo sviluppo continuo di investimenti. La quota dedicata alle Istituzioni, che si manifesta in imposte e tasse versate e in contributi erogati ad enti pubblici, si aggira intorno al 16% del valore aggiunto e quella riservata ai finanziatori valutata in circa il 4%. La parte del valore aggiunto attribuita alla collettività è valutata in circa lo 0,3% del valore aggiunto che viene trasferito mediante erogazioni liberali, eventi sul territorio e sponsorizzazioni. Nell’ottica del miglioramento dei rapporti con i principali interpreti dell’attività aziendale e per dare un segnale importante a tutti gli stakeholder, TESA Piacenza ha proseguito, nel corso del 2004, il percorso per l’ottenimento della certificazione SA8000 relativa alla responsabilità sociale. Il concetto di responsabilità sociale delle imprese implica che esse decidano di propria iniziativa di contribuire a migliorare la società e rendere meno inquinato l’ambiente. Tale responsabilità si esprime nei confronti dei dipendenti e, più in generale, di tutte le parti interessate all’attività dell’impresa. La norma sulla responsabilità sociale SA8000 specifica i requisiti che permettono ad un’azienda di sviluppare, mantenere e rafforzare le politiche sociali e le procedure per gestire le situazioni che essa può controllare o influenzare. Certificata da un ente indipendente internazionalmente riconosciuto, la norma vuole dimostrare a tutti gli stakeholder che le politiche e le procedure messe in atto dall’azienda sono conformi ai principi dell’etica sul lavoro e del rispetto di tutti i portatori di interesse. 8.2 Le relazioni con i dipendenti Per affrontare lo scenario dinamico venutosi a creare negli ultimi anni nel mondo delle aziende di servizio pubblico, il capitale umano e intellettuale assume un ruolo sempre più importante: valorizzazione, crescita professionale e partecipazione del personale possono essere leve vincenti per le sfide future. Per le singole organizzazioni diventa quindi indispensabile aiutare i dipendenti a crescere in modo da arricchire le basi di conoscenza, creare delle buone condizioni di lavoro, motivare il personale e stimolarne la creatività. TESA Piacenza conta al suo interno un organico medio per l’anno 2004 di 443 dipendenti, di cui: 6 dirigenti; 6 quadri; 147 impiegati; 284 operai. La forza lavoro è così distribuita: 104 facente capo alla Direzione Tecnica Ciclo Acque; 246 facente capo alla Direzione Tecnica Ciclo Rifiuti; 93 facente capo alla Direzione Generale per attività di staff. 8.2.1 La formazione L’importanza della formazione del personale è dettata dalla consapevolezza di garantire sempre elevati livelli di qualità dei servizi ai clienti: per poter raggiungere determinati traguardi occorre infatti che i dipendenti mantengano costantemente aggiornato il loro grado di preparazione. Le diverse professionalità possono pertanto essere opportunamente aggiornate ed ampliate solamente con un adeguato grado di formazione ed addestramento. In quest’ottica, l’impegno della Direzione aziendale si concretizza nella destinazione di risorse finanziarie ed umane volte a garantire l’individuazione delle esigenze formative del proprio personale, nella pianificazione ed erogazione di un'adeguata formazione con la collaborazione di importanti e qualificati enti operanti nel settore. — 32 — Rapporto Ambientale 2004 Per il 2004 TESA Piacenza ha dedicato considerevoli risorse, economiche e organizzative, all’attività formativa finalizzata al miglioramento della qualità dei propri servizi ed alla crescita professionale del personale. Nel 2004, l’impegno in attività di formazione è stato complessivamente di 4.300 ore. Ambiente Sicurezza Qualità Altro Totale Formazione ambiente, sicurezza, qualità (ore) 2000 2001 2002 2003 1.087 770 126 169 950 800 724 0 Non quantificato Non quantificato 2.837* 1.494 1.933 1.414 87 3.560 483 1.853 1.276 3.781 2004 362 983 1.848 1.107 4.300 * Formazione di tutto il personale riguardante il Sistema di Gestione Ambientale I corsi realizzati nel 2004 sono stati focalizzati su due tematiche principali: la sicurezza e la salute dei lavoratori - la prevenzione della sicurezza è oggi uno dei principali temi affrontati dalle istituzioni, dalle imprese e dalle organizzazioni sindacali nel nostro Paese, per rendere sempre più consapevoli i lavoratori sulla sicurezza nei luoghi di lavori; il miglioramento continuo della qualità del servizio. 8.2.2 La salute e la sicurezza dei lavoratori TESA Piacenza è da sempre impegnata a garantire elevati standard di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, prendendo a riferimento i principi cardine del sistema normativo vigente, in particolare il D.Lgs. n.626/94. La Società opera per migliorare la sicurezza sui luoghi di lavoro attraverso l’innovazione continua delle tecnologie, il coinvolgimento del personale nel controllo dei rischi, il miglioramento dell’organizzazione e la formazione che ha riguardato principalmente i neo assunti per quanto riguarda i criteri di base ed il rischio chimico per gli operatori di alcuni servizi tecnici. Nel corso del 2004 le spese relative alla sicurezza del personale sono ammontate a 48.554 Euro. Questo impegno ha prodotto una riduzione dell’indice di frequenza degli infortuni occorsi ai lavoratori che è passato da 98,9 nel 2003 a 92,6 nel 2004. L’indice di gravità si è attestato sul valore 3. E’ proseguita anche nel 2004 la sorveglianza sanitaria operata dal medico competente che ha effettuato 349 visite mediche periodiche ai dipendenti. 8.3 Le relazioni con i clienti/utenti La valenza sociale della mission di TESA Piacenza – servizio pubblico al cittadino – e la sua stessa storia, legano l’Azienda indissolubilmente al territorio in cui opera. Gli utenti della provincia di Piacenza, che con la liberalizzazione dei mercati si stanno trasformando in clienti, diventano quindi un target molto importante per la Società che dovrà garantire una qualità e un’efficienza di servizio sempre maggiore. Pertanto i cittadini/utenti dovranno essere tenuti costantemente informati delle attività aziendali e coinvolti direttamente qualora si presentino occasioni importanti per lo sviluppo del territorio. La responsabilità sociale verso i clienti/utenti dovrà essere quindi rivolta a: sviluppare i servizi per un sempre maggior numero di utenti; migliorare ulteriormente la qualità dei servizi; verificare le loro attese attraverso indagini di customer satisfaction; valorizzare il territorio e le sue caratteristiche; realizzare una comunicazione chiara e trasparente per rendere più agevole i servizi e per migliorare le condizioni del territorio. — 33 — Rapporto Ambientale 2004 8.3.1 Le tariffe In base alla normativa vigente (articolo 49 del D.Lgs. 22/1997 – Decreto Ronchi – e successive integrazioni e DPR 158/1999) è previsto che ogni comune, con obblighi diversi in termini di scadenze temporali per l’applicazione, debba predisporre tutti gli strumenti utili all’introduzione del nuovo sistema tariffario riguardante la raccolta, il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti. Il nuovo sistema prevede l’abolizione della cosiddetta “tassa” sui rifiuti incentrata solamente sulla dimensione dell’abitazione e istituisce una tariffa che ha l'obiettivo di creare una corrispondenza tra i rifiuti prodotti e la spesa finale, secondo un elementare principio di equità: chi più inquina, più paga e deve coprire tutti i costi del servizio di igiene urbana. La tariffa è il risultato della somma tra una quota fissa e una quota variabile. La quota fissa finanzia le componenti del servizio non legate alla quantità dei rifiuti (la pulizia delle strade, i costi fissi di gestione, gli ammortamenti e gli adempimenti amministrativi). La quota variabile, invece, riguarda quelle componenti del servizio la cui incidenza economica è proporzionale alla quantità di rifiuti prodotti. Per quanto riguarda le abitazioni ad uso civile, la tariffa viene calcolata in base ai componenti del nucleo famigliare – determinato in base alle iscrizioni anagrafiche – e in funzione delle superfici occupate. Per le utenze produttive, il calcolo della tariffa contempla la tipologia di attività esercitata (grado di produttività) e la superficie occupata. La tariffa è oggi applicata in alcuni dei comuni in cui TESA Piacenza gestisce il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti: Piacenza, Carpaneto, Rivergaro, S. Giorgio Piacentino e a Ziano. Nel 2004 TESA ha avviato la propria collaborazione con l’Agenzia d’Ambito per definire il nuovo sistema tariffario. Per incentivare i cittadini ad incrementare il loro impegno nella raccolta differenziata dei rifiuti, nel Comune di Piacenza TESA attribuisce un bonus del 10% sulla tariffa rifiuti agli abitanti della zona che produce i migliori risultati nella separazione domestica dei materiali di rifiuto. Per quanto riguarda il servizio idrico, il sistema di pagamento viene calcolato a consuntivo di acqua effettivamente utilizzata. Per maggior chiarezza e trasparenza verso gli utenti, sul sito Internet della Società sono pubblicate le tariffe in vigore per ogni tipologia di servizio. Tutte le pratiche amministrative relative al Servizio Acqua ed al Servizio Igiene Urbana possono essere espletate dai cittadini presso lo Sportello Utenti situato in località Borgoforte. Nei comuni dove TESA gestisce il servizio Acquedotto, ad eccezione del Comune di Gossolengo, è attivo un presidio di sportello con cadenza settimanale o quindicinale. Nei Comuni di Rivergaro, S. Giorgio e Carpaneto l’Azienda gestisce in loco un presidio di sportello utenti per le pratiche relative alla tariffa di Igiene Urbana. E’ stato inoltre completato il progetto, che verrà attuato a partire dal 1° gennaio 2005, di estensione del presidio di sportello per gli altri Comuni in cui TESA effettuerà i servizi legati al ciclo dell’acqua e di Igiene Urbana a seguito dell’affidamento del servizio da parte dell’Agenzia d’Ambito. Per agevolare sempre di più il rapporto tra Azienda e cliente/utente, nel 2004 è proseguita l’adesione al progetto “Giornata del cittadino” che prevede per la giornata del giovedì l’apertura dello sportello utenti di Piacenza con orario continuato dalle 9 alle 17. Nel corso dell’anno è stato anche avviato in via sperimentale a Piacenza un nuovo servizio di “Sportello a domicilio” rivolto ai cittadini con difficoltà motorie. Si tratta di un’iniziativa che rientra nella strategia di TESA volta a rendere sempre più agevole il rapporto tra utenti ed Azienda. Con la nascita dello “Sportello a domicilio” tutte le pratiche relative al servizio acqua, al servizio di igiene urbana e al servizio luci votive, possono essere espletate direttamente nelle case delle persone in situazione di permanente o temporanea difficoltà motoria. Il nuovo servizio è a disposizione degli utenti invalidi o delle persone anziane con temporanea o permanente inabilità motoria che, non potendo raggiungere personalmente gli sportelli di TESA, possono risolvere le loro necessità contattando telefonicamente l’Azienda per fissare un appuntamento per una visita a domicilio. Il servizio è completamente gratuito. — 34 — Rapporto Ambientale 2004 8.3.2 La qualità del servizio e la soddisfazione del cliente TESA Piacenza pubblica periodicamente la “Carta dei Servizi” che costituisce un momento importante nella relazione con gli utenti e diventa una manifestazione concreta dell’impegno aziendale. La complessità dei servizi gestiti da TESA Piacenza impone, infatti, un rapporto diretto e costante con gli utenti, in modo da garantire un sistematico miglioramento della loro qualità. La “Carta dei Servizi”, pur adempiendo ad obblighi normativi, rappresenta un'azione concreta per manifestare i principi di TESA Piacenza, i diritti degli utenti e gli standard di qualità che l’Azienda intende raggiungere e mantenere. L'opuscolo contiene le indicazioni utili per poter usufruire dei servizi organizzati, i riferimenti per le informazioni, i suggerimenti, i reclami. 8.3.3 Comunicare per motivare Le attività di comunicazione e informazione sugli aspetti ambientali e sulle attività aziendali rivestono per TESA Piacenza un ruolo fondamentale per coinvolgere i cittadini nel miglioramento del servizio offerto. Una società di servizio pubblico che fonda il suo core business nelle attività ambientali, ha tra le proprie finalità anche quella di sviluppare una nuova cultura ambientale per una migliore fruizione del territorio da parte di tutti i cittadini. È proprio per questo che TESA Piacenza nel 2004 ha proseguito nel coinvolgimento dei cittadini di Piacenza e provincia su tematiche legate allo smaltimento dei rifiuti, al ciclo dell’acqua o alla tutela del territorio. In tema di raccolta differenziata, nel corso del 2004, sono state realizzate diverse iniziative per sensibilizzare i cittadini. Come già accennato è stato introdotto un nuovo sistema di raccolta dei rifiuti nelle scuole del capoluogo, con l’obiettivo di portare al 100% il recupero dei rifiuti prodotti in ambito scolastico. A supporto del nuovo sistema è stata prodotta una campagna, a mezzo stampa e materiali informativi, rivolta a studenti, insegnanti e personale non docente. Nella città di Piacenza è inoltre proseguita la campagna diretta alle famiglie per il corretto utilizzo del sacco viola. L’Azienda ha inoltre fornito consulenza e supporto operativo a molti Comuni della provincia per lo studio e la realizzazione di campagne volte a motivare i cittadini ad un maggiore impegno nella raccolta differenziata dei rifiuti. Sempre in ambito gestione dei rifiuti, TESA ha collaborato allo studio del progetto di avvio di una mostra-convegno sulle tecniche e le culture di eccellenza nel settore dei rifiuti, bonifiche ed energia che si terrà nel corso del 2005 nel quartiere fieristico piacentino. Per quanto riguarda la gestione del patrimonio idrico, TESA Piacenza ha promosso nel 2004, in occasione dei 20 anni del depuratore della città di Piacenza, una serie di iniziative volte a far conoscere la rilevanza dell’attività di depurazione delle acque reflue per la tutela dell’ambiente. Tra queste la presenza alla mostra fotografica “Fotosintesi” con l’esposizione di immagini del depuratore cittadino realizzate da artisti della fotografia e la diffusione attraverso Telelibertà di un video informativo sul processo di depurazione. L’Azienda ha inoltre dato il proprio sostegno al concorso per videomaker “Piacenza Location” che nel 2004 ha concentrato la propria attenzione sul tema dell’acqua. L’Azienda ha anche partecipato alle iniziative “Il Grande Fiume”, promossa da alcuni comuni che si affacciano sul Po, e a quella “Un po’ per tutti: un estate sul grande fiume” per diffondere la cultura del rapporto uomo-fiume nella direzione della sostenibilità ambientale. Nel 2004 è stata inoltre redatta e pubblicata la terza edizione del Rapporto ambientale, che rafforza la volontà della direzione a perseguire il percorso di trasparenza sugli impatti derivanti dalle attività dell’Azienda iniziato l’anno precedente. Proseguendo nella tradizione di dialogo e coinvolgimento verso il territorio, anche per il 2004 TESA Piacenza ha aperto i propri impianti al pubblico, aderendo all’iniziativa promossa da Confservizi nell’ambito della ”Giornata dei Servizi Pubblici Locali”, un importante momento per avvicinare i cittadini agli aspetti ambientali e più operativi delle attività aziendali. Infine non sono mancate le iniziative di comunicazione istituzionale, necessarie per accrescere e consolidare l’immagine aziendale e presentare gli obiettivi futuri. — 35 — Rapporto Ambientale 2004 8.4 Le relazioni con le scuole Nel progetto di sviluppare una nuova cultura ambientale, un importante target di riferimento di TESA Piacenza sono le scuole del territorio provinciale. Le azioni di educazione ambientale, rivolte agli studenti, sono state sviluppate in un’ottica di sensibilizzazione sulle molteplici tematiche legate all'ambiente. Nel corso dell’anno sono state organizzate numerose iniziative per coinvolgere gli studenti: merita particolare attenzione il progetto relativo all’Agenda 21 Scuola, che vede TESA Piacenza assieme alle Istituzioni locali, ad altre aziende erogatrici di servizi, all’ARPA locale e alle scuole aderenti all’iniziativa, realizzare dei progetti di educazione allo sviluppo sostenibile basati su processi di partecipazione e condivisione dei problemi e delle soluzioni. In questo ambito, nel 2004, TESA ha avviato il nuovo sistema di raccolta differenziata nelle scuole, di cui si è già ampiamente parlato in precedenza, che coinvolge complessivamente 16.000 ragazzi. Sempre nell’ambito dei rifiuti si è concluso, nel maggio 2004 con una mostra a Palazzo Farnese a Piacenza, il laboratorio didattico “Ri-fiutando”: il rifiuto è stato analizzato dai ragazzi sotto diversi punti di vista in modo da farlo evolvere da oggetto inanimato a soggetto ricco di potenzialità espressive e costruttive. Partendo dalla raccolta, i ragazzi delle scuole medie hanno imparato a conoscere i rifiuti e ad avvicinarli attraverso diverse esperienze sensoriali. La mostra ha presentato il “Gigante Rifiutone”, opera realizzata di 121 studenti che si sono cimentati in una rivisitazione “artistica” del rifiuto, ed è stata visitata da oltre 500 persone. Sono stati 600 i ragazzi, dai 5 ai 10 anni, che hanno assistito allo spettacolo “Rifiuti a Manovella” proposto da TESA in collaborazione con l’Asssociazione Piacenza Kultur Dom (PKD) per sensibilizzare i più giovani ad un sempre maggiore impegno nelle raccolta differenziata dei materiali di rifiuto. Altri 1.200 ragazzi hanno partecipato al primo spettacolo interamente “riciclato” della storia: “Il Riciclone” di Pupi e Fresedde – Teatro di Rifredi proposto dal Teatro Gioco Vita in collaborazione con TESA alle scuole di tutta la provincia. In tema di tutela delle risorse idriche TESA ha realizzato, nell’ambito del progetto educativo la Fattoria dei Ragazzi e delle Ragazze promossa dal Comune di Piacenza, una serie di laboratori che hanno permesso agli studenti di conoscere l’intero ciclo idrico in natura, le caratteristiche dell’acqua potabile, le modalità operative di gestione e tutela delle risorse idriche a fini idropotabili. Un’altra iniziativa di forte coinvolgimento degli studenti è stata la celebrazione dei 20 del Parco della Galleana, il più grosso polmone verde cittadino. Nell’ambito di un’intera giornata di iniziative, sono stati oltre 400 i ragazzi che hanno partecipato alle attività ludico-creative organizzate da TESA in collaborazione con Manicomics e che hanno avuto come tema conduttore la parata degli “Spaventagulliver” realizzati dagli studenti con materiali interamente riciclati. Oltre a queste iniziative, nel corso del 2004 si sono svolte altre attività: visite guidate agli impianti del sito industriale di Borgoforte che hanno coinvolto 711 studenti di diverso ordine e grado; visite guidate ad aree naturalistiche – Bosco Fornace Vecchia – a cui hanno partecipato circa 270 studenti; promozione di attività di educazione ambientale “Ambientarsi 2004/2005” in tutte le scuole della città e della provincia; promozione, in collaborazione con l’Associazione Ambiente Lavoro e altri partner istituzionali, del concorso per le scuole medie inferiori e superiori che ha coinvolto più di 1.200 ragazzi. L’impegno di TESA Piacenza nelle attività di educazione ambientale è stato, per il 2004, considerevole, sia in termini di tempo dedicato dal proprio personale, sia in termini di investimento economico. — 36 — Rapporto Ambientale 2004 8.5 Attività sociali Le attività sociali dell’Azienda si caratterizzano soprattutto nel finanziamento di progetti aventi un valore per il territorio, nell’avvio di iniziative no-profit e nelle attività di tipo culturale. Per quanto riguarda le iniziative a carattere sociale per lo sviluppo del territorio, nel corso del 2004 TESA Piacenza ha contribuito: alla giornata “Puliamo il mondo” organizzata da Legambiente; all’iniziativa “Un euro per la vita”, promossa dalla Pubblica Assistenza di Piacenza per l’acquisto di una nuova ambulanza per la città; alle attività di educazione stradale nelle scuole piacentine, organizzate dalla Polizia Municipale; all’iniziativa “non solo mimosa”, promossa dal coordinamento femmine CISL, in occasione della festa della donna per sostenere alcune associazioni che offrono aiuto alle donne in difficoltà. Sono stati avviati anche progetti di collaborazione con il mondo universitario necessari a rafforzare ulteriormente il rapporto con il territorio: sottoscrizione di una borsa di studio, riservata ai residenti nella provincia di Piacenza, per la partecipazione alla V edizione del Master Universitario in “Management Pubblico” dell’Università Bocconi di Milano, rivolto ai giovani laureati orientati ad una carriera manageriale in aziende pubbliche; contributo alla 2° edizione del Master in “Marketing territoriale”, organizzato dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza. Il Master ha l’obiettivo di formare figure professionali capaci di progettare, promuovere e monitorare politiche per lo sviluppo locale, per le imprese e per il territorio nel suo complesso; contributo al Master in “Architettura del Paesaggio”, organizzato dalla sezione di Piacenza del Politecnico di Milano. Il Master intende contribuire alla preparazione di specialisti in grado di progettare il territorio integrando tra loro i diversi concetti contenuti nel termine paesaggio: dalla bellezza agli aspetti fisici, dall’economia all’energia, dalla cultura all’ambiente in senso lato; contributo alla realizzazione della ricerca “Ruolo della proprietà ed autonomia delle imprese nello sviluppo delle public utilities locali” promossa dalla SDA Bocconi di Milano. L’impegno nel sociale di TESA Piacenza direttamente nei confronti delle Associazioni no-profit, si è manifestato nella donazione fatta all’UNICEF di Piacenza per sostenere il “Centro di accoglienza per bambine di strada” aperto a Kinshasa in Congo. La donazione è stata decisa in alternativa all’acquisto dei regali natalizi. TESA Piacenza ha contribuito alla riuscita di alcune manifestazioni culturali e sportive tenutesi a Piacenza e in provincia. Tra queste, quelle di maggior rilievo sono state: le celebrazioni per i 200 anni del Teatro Municipale la manifestazione “Carovane 2004”, organizzata dalla Provincia e dal Comune di Piacenza per legare tra loro le culture del nord e del sud del mondo; il Festival teatrale “Il Grande Fiume” in collaborazione con diversi comuni rivieraschi delle province di Piacenza, Cremona e Parma; la nona “Marathon for Unicef”; il 6° trofeo Pino Dordoni International; la stagione di prosa al Teatro Municipale; il San Rock festival di Sarmato; le lezioni di teatro tenute da Dario Fo a Castell’Arquato e trasmesse dalla Rai. — 37 — Rapporto Ambientale 2004 Bilancio quantitativo — 38 — Rapporto Ambientale 2004 Raccolta rifiuti: RU + RSA Totale rifiuti urbani raccolti a Piacenza Totale rifiuti urbani raccolti da Tesa in provincia Totale rifiuti speciali assimilabili raccolti da attività industriali Totale rifiuti raccolti da Tesa Rifiuti indifferenziati Piacenza Rifiuti da Raccolta Differenziata (RD) Piacenza Rifiuti da Raccolta Differenziata (RD) Tesa in provincia Rifiuti urbani raccolti/abitante Piacenza Rifiuti da RD Piacenza/abitante % raccolta differenziata Piacenza Mezzi per raccolta RU Consumo gasolio mezzi raccolta RU Consumo ecodiesel mezzi raccolta RU Consumo GPL mezzi raccolta RU U.M. t 2000 64.400 2001 65.093 2002 64.887 2003 67.360 2004 67.141 t 77.184 83.258 87.019 86.840 93.761 t 16.289 15.296 15.729 14.770 16.451 t t 157.873 42.104 163.647 41.504 167.635 40.080 168.970 40.234 177.353 39.403 t 22.796 24.089 24.807 27.125 27.738 t 12.715 15.807 20.990 21.158 25.870 kg/ab kg/ab % n l l L 654 232 35,4 54 497.774 0 0 661 245 37 62 565.198 0 0 667 255 38,2 80 767.341 0 9.549 683 275 40,3 94 573.000 233.350 19.350 677 280 41,4 95 534.200 293.400 41.000 Impianto di stoccaggio rifiuti di Borgoforte e rifiuti avviati a smaltimento U.M. RU indifferenziati afferiti all'impianto di Borgoforte Totale mezzi in ingresso all'impianto di Borgoforte Mezzi TESA in ingresso all'impianto di Borgoforte Mezzi terzi in ingresso all'impianto di Borgoforte Materiale separato presso l'impianto di Borgoforte Sovvallo da selezione sacco viola Totale rifiuti avviati a smaltimento (1) RU smaltiti all'impianto di termovalorizzazione di Tecnoborgo RU smaltiti nella discarica di Ca' del Montano (PC) (2) RU smaltiti in impianti extra provinciali • Impianto di selezione • Discarica • Termovalorizzatore • Impianto di compostaggio • Impianti produzione CDR Totale RU in impianti extra provinciali Mezzi in uscita dall'impianto di Borgoforte verso smaltimento (3) 2000 2001 2002 2003 2004 t 103.383 101.316 118.328 120.687 123.746 n 52.463 53.783 57.001 59.054 59.163 n 36.089 38.962 40.862 42.057 41.510 n 16.374 14.821 16.139 16.997 17.653 t ND 3.071 2.417 2.424 3.170 t t = 122.362 = 123.751 = 121.838 = 120.687 2.089 124.356 t = = 31.869 103.279 108.471 t 32.505 30.449 19.017 = = t t t t t t 16.983 47.456 25.417 = = 89.856 13.688 45.914 23.819 9.881 = 93.302 1.255 54.319 = 15.378 = 70.952 1.648 13.619 = 2.141 = 17.408 = 14.107 = = 1.778 15.885 n 4.002 4.531 3.694 2.516 2.629 (1) comprensivo dei quantitativi di materiale conferiti direttamente alla Discarica di Ca' del Montano senza transitare per il Centro Impianti di Borgoforte, pari a 18.979 t per l'anno 2000, 22.435 t per l'anno 2001 e 3.510 t per il 2002. (2) discarica esaurita nel novembra 2002 (3) Il numero dei mezzi in uscita si riferisce ai trasporti per lo smaltimento di tutte le tipologie di rifiuto trattate da TESA. — 39 — Rapporto Ambientale 2004 Raccolta differenziata - Piacenza Tipologia di rifiuto CARTA VETRO PLASTICA LATTINE R.U.P. (pile esaurite, farmaci scaduti) ORGANICO VEGETALE, LEGNO, ecc. FRAZIONE UMIDA SACCO VIOLA OLI MINERALI E VEGETALI ACCUMULATORI AL PIOMBO PNEUMATICI ROTTAMI FERROSI RIFIUTI INGOMBRANTI RECUPERATI INDUMENTI USATI INERTI TONER (supporti esausti stampa elettr.) TOTALE U.M. t t t t t t t t t t t t t t t t t 2000 5.001 2.029 487 42 29 6.467 1.675 1.113 226 596 945 1.732 115 296 1.543 = 22.296 2001 4.513 2.103 429 29 26 6.472 2.440 1.935 205 629 1.061 1.630 129 262 1.722 4 23.589 2002 3.993 2.104 463 88 21 7.863 1.938 2.495 107 638 1.003 1.576 143 249 1.622 6 24.307 2003 4.653 2.124 471 59 13 8.309 2.054 2.198 28 460 1.003 2.463 127 242 2.914 8 27.125 2004 5.958 2.094 796 79 12 8.401 1.839 2.244 25 405 1.055 2.511 124 245 4.187 9 27.738 Non computato nel calcolo totale perché già attribuito alle diverse frazioni mercoleogiche Raccolta differenziata - Provincia Tipologia di rifiuto CARTA VETRO PLASTICA LATTINE R.U.P. (pile esaurite, farmaci scaduti) ORGANICO VEGETALE, LEGNO, ecc. FRAZIONE UMIDA SACCO VIOLA OLI MINERALI E VEGETALI ACCUMULATORI AL PIOMBO PNEUMATICI ROTTAMI FERROSI RIFIUTI INGOMBRANTI RECUPERATI INDUMENTI USATI INERTI TONER (supporti esausti stampa elettr.) TOTALE U.M. t t t t t t t t t t t t t t t t t 2000 3.250 3.649 482 49 14 4.626 60(1) = 5 39 217 321 ND 3 = = 12.715 2001 4.092 3.686 662 53 13 6.026 488 = 10 39 314 421 ND 3 = 0 15.807 2002 4.450 4.436 974 75 9 8.741 459 503 4 60 404 519 5 0 350 0 20.990 2003 4.648 4.950 985 60 19 8.022 646 859 9 56 432 448 24 1 0 0 21.158 2004 5.771 5.394 1.247 59 20 10.985 1.187 1.637 14 92 464 483 41 0 111 0 25.870 Non computato nel calcolo totale perché già attribuito alle diverse frazioni mercoleogiche (1) Dato inferiore al quantitativo raccolto: nel 2000 sono state avviate raccolte sperimentali che, nel primo periodo, hanno prodotto la raccolta di materiale impuro che è stato smaltito come RSU. Il problema si è risolto con il consolidamento delle raccolte nell'anno successivo. — 40 — Rapporto Ambientale 2004 Raccolta differenziata – Totale Piacenza + Provincia Tipologia di rifiuto CARTA VETRO PLASTICA LATTINE R.U.P. (pile esaurite, farmaci scaduti) ORGANICO VEGETALE, LEGNO, ecc. FRAZIONE UMIDA SACCO VIOLA OLI MINERALI E VEGETALI ACCUMULATORI AL PIOMBO PNEUMATICI ROTTAMI FERROSI RIFIUTI INGOMBRANTI RECUPERATI INDUMENTI USATI INERTI TONER (supporti esausti stampa elettr.) TOTALE U.M. t t t t t t t t t t t t t t t t t 2000 8.251 5.678 969 91 43 11.093 1.735 1.113 231 635 1.162 2.053 115 299 1.543 = 35.011 2001 8.605 5.789 1.091 82 39 12.498 2.928 1.935 215 668 1.375 2.051 129 265 1.722 4 39.396 2002 8.443 6.540 1.437 163 30 16.604 2.397 2.998 111 698 1.407 2.095 148 249 1.972 6 45.297 2003 9.301 7.075 1.456 119 32 16.330 2.700 3.057 37 515 1.434 2.912 151 243 2.915 8 48.283 2004 11.729 7.488 2.043 137 31 19.386 3.025 3.881 39 497 1.520 2.994 165 245 4.298 9 53.607 Non computato nel calcolo totale perché già attribuito alle diverse frazioni mercoleogiche Discarica Ca’ del Montano superficie discarica volume discarica occupato volume discarica residuo automezzi rifiuti conferiti - RSU totale mezzi in ingresso Risorse energia elettrica copertura compost inerti per viabilità Emissioni percolato (2) biogas estratto biogas bruciato torcia mezzi in uscita per smaltimento percolato (1) U.M. mq mc mc n t n 2000 10.000 161.000 38.000 5 32.505 1.833 2001 10.000 191.000 8000 5 30.449 1.765 2002 10.000 199.000 0 5 19.017 1.238 2003 10.000 199.000 0 0 0 0 2004 10.000 199.000 0 0 0 0 kWh t t 36.528 3.670 844 42.624 3.836 720 34.677 2.773 500 30.413 0 0 25.480 0 0 % 7.250,40 ND 100% 8.574,90 ND 100% 4.650,12 ND 100% 5.307,96 ND 100% 2.212,88 ND 100% n 218 261 151 184 194 t (1) esaurita nel novembre 2002 (2) tipo di trattamento: chimico-fisico — 41 — Rapporto Ambientale 2004 Impianto di termovalorizzazione di Tecnoborgo U.M. Risorse Acqua totale da acquedotto da pozzo Metano per accenditori per riscaldamento Energia elettrica totale acquistata da distributore da autoproduzione Reagenti per depurazione fumi urea carbone attivo bicarbonato di sodio Reagenti per trattamento acqua da caldaia acido cloridrico soda fosfato e riduttore O2 Reagenti trattamento fanghi polimeri Oli lubrificanti Grassi per parti meccaniche Processo Rifiuti termovalorizzati totale rifiuti urbani e assimilabili rifiuti ospedalieri fanghi biologici Energia elettrica prodotta totale di cui ceduta in rete Vapore prodotto Totale mezzi in ingresso Emissioni Acqua industriale Ceneri leggere da caldaia, elettrofiltro e filtro a manica Scorie da incenerimento Ferro separato Oli In atmosfera polveri HCl SOx NOx CO SOV NH3 CO2 2000 mc mc mc mc mc mc kWh kWh kWh 2001 2002 2003 2004 16.929 6.189 10.740 549.266 539.325 9.941 5.101.164 1.423.924 3.677.240 47.623 6.916 40.707 210.951 181.552 29.399 8.977.954 203.280 8.774.674 66.517 12.045 54.472 153.148 124.586 28.562 10.075.980 110.320 9.965.660 t t t 58,80 3,20 448,80 243,60 52,50 1.543,50 198,31 15,59 1.585,36 kg kg kg 7.975 6.700 816 12.565 10.940 2.692 26.831 19.165 1.645 kg kg kg 2.120 640 - 8.104 2.152 - 12.742 568 80 t t t t kWh kWh t n 32.573,50 32.188,00 7,00 378,50 17.543.270 15.018.960 81.294 5.509 104.937,00 103.421,00 477,00 1.039,00 66.190.359 56.680.800 343.279 17.267 111.410,00 108.866,00 750,00 1.793,00 63.692.092 53.907.166 355.531 18.137 mc 4.320 12.960 537 t 1.081 3.131 3.293 t t t 6.246 923 0 22.133 2.119 0 23.341 2.078 1,66 t t t t t t t t 0,134 1,31 0,86 21,7 4,24 0,59 0,86 27.107 0,85 4,57 2,79 113,56 4,85 1,24 4,06 101.978 0,86 6,23 2,77 148,41 4,90 1,18 4,23 97.268 — 42 — Rapporto Ambientale 2004 Impianto chimico fisico biologico portata massima trattamento chimico fisico portata massima trattamento biologico portata massima emulsioni oleose Reflui liquidi conferiti Tipologia rifiuti avviati al trattamento chimico-fisico chimico-fisico-biologico emulsioni Risorse Reagenti per depurazione calce cloruro ferrico/ferroso (2) polielettrolita (3) acido solforico acido cloridrico policloruro di alluminio Ossigeno per ossidazione biologica Ossigeno consumato/rifiuto trattato Emissioni acque reflue (6) fanghi prodotti da filtropressa fanghi prodotti/rifiuto conferito U.M. t/a t/a t/a t 2000(1) ND ND ND ND 2001 52.600 20.600 8.500 66.776 2002 52.600 20.600 8.500 77.028 2003 61.100 52.600 0 67.075 2.004 61.100 52.600 0 83.475 t t t ND ND ND 42.322 18.575 5.879 50.869 20.480 5.679 45.950 21.125 47.142 36.333 t t t t t t kg kg/t ND ND ND ND 115 22 6 28 302,13 292,32 6,35 14,89 256,14 255,15 16,8 248,33 205,99 10,00 1,4 1,33 ND ND ND 228 72.604 3,9 (5) (5) (5) 143.240 7 271.800 4,1 158.657 1,9 t t kg/t ND ND ND 65.902 874 13,1 76.006 1.022 13,3 66.127 948 14,3 82.156 1.319 15,8 0,312 (1) Inizio attività a pieno regime alla fine del 2000 (2) Dal 2003 solo cloruro ferrico (3) Non più utilizzato e sostituito da acido cloridrico (4) Non utilizzato e sostituito da acido cloridrico (5) Non più utilizzato e sostituito da cloruro ferrico (6) Inviati in testa all'impianto di depurazione biologico della acque reflue — 43 — (4) Rapporto Ambientale 2004 Acquedotto di Piacenza (Comune di Piacenza e frazione di S. Polo) numero pozzi prelievo serbatoi/vasche accumulo rete di distribuzione rete in polietilene rete in ghisa guasti (rete+allacciamenti) rete sostituita in ghisa utenze servite abitanti serviti acqua potabile immessa in rete acqua erogata alle utenze perdite acqua potabile e autoconsumi consumo per abitante Risorse energia elettrica per prelievo acqua energia elettrica consumata/acqua prelevata prodotti per potabilizzazione ipoclorito di sodio U.M. n n km % % n km n n mc mc % mc/ab kWh kWh/ mc 2000 2001 2002 2003 2004 20 1 298,42 1 99 122 1,36 13.417 97.662 11.909.685 10.492.723 11,9 107,4 20 1 299,88 1 99 132 1,89 13.617 98.208 11.543.152 10.170.369 11,89 103,6 20 1 306,65 1 99 109 1,26 13.900 98.223 11.478.155 10.115.279 11,87 103 20 1 309,60 4 96 144 2,54 14.157 98.583 11.428.731 10.228.081 10,51 103,8 20 1 313,34 4 96 135 0,85 13.917 99.738 11.965.822 10.830.572 9,49 108,6 3.440.906 3.396.977 3.378.076 3.371.148 3.504.869 0,289 0,294 0,294 0,295 0,293 3.000 2.850 2.225 4.350(1) 5.900 lt (1) Nuovo impianto di clorazione in Via Foresti. Raddoppiata dal 10 al 20% la soluzione in Via Farnesiana 108/c Gestione fognature U.M. FOGNATURE DI PIACENZA rete numero utenze collegate abitanti serviti impianti di rilancio guasti Risorse energia elettrica FOGNATURE DI RIVERGARO (1) rete numero utenze collegate abitanti serviti impianti di rilancio guasti Risorse energia elettrica FOGNATURE DI GOSSOLENGO (2) rete numero utenze collegate abitanti serviti impianti di rilancio guasti Risorse energia elettrica 2000 2001 2002 2003 2004 km n n n n 250 11.068 97.086 23 48 250 11.268 97.152 24 35 261 12.854 97.152 24 46 264 12.456 97.622 24 64 268 13.296 98.327 24 70 kWh 134.067 136.211 155.738 138.434 145.676 km n n n n ND ND ND ND ND 36,5 2.988 ND 11 3 36,5 2.554 4.820 11 3 36,5 2.540 4.820 12 7 36,5 2.675 5.027 12 11 kWh ND 43.604 105.356 119.436 111.189 km n n n n ND ND ND ND ND ND ND ND ND ND 19 1.313 3.456 3 2 19 1.340 3.390 3 1 30 1.412 3.534 3 3 kWh ND ND 5.247 7.252 8.093 (1) servizio gestito a partire dal 2001 (2) servizio gestito a partire dal 2002 — 44 — Rapporto Ambientale 2004 Depuratore di Piacenza U.M. 2000 2001 2002 2003 Limiti legge(1) 2004 Portata max trattamenti primari mc/h 9.796 9.796 9.796 9.796 Portata max trattamento biologico mc/h 6.563 6.563 6.563 6.563 6.563 13.350.230 10.950.980 11.758.600 11.478.937 12.125.630 32.215 31.449 33.221 Acqua depurata da fognatura mc 9.796 Portata media giornaliera mc/g 36.576 30.003 Acqua depurata/abitante mc/ab 135,66 111,20 120,85 116,44 122,30 mc 93.580 94.072 92.285 80.792 59.142 Acqua depurata conto terzi % acqua depurata conto terzi % 0,70 0,85 0,78 0,70 0,49 Mezzi conto terzi in entrata n 7.692 7.764 7.998 8.061 7.892 RISORSE Energia elettrica Energia consumata/acqua trattata Oli e lubrificanti 3.737.698 4.156.963 4.123.148 4.169.298 3.879.418 kWh/mc kWh 0,278 0,376 0,350 0,363 0,320 t 0,81 1,23 1,36 0,53 1,31 Reagenti Flocculanti e Polielettrolita kg 5.825 5.250 6.250 5.700 3.200 EMISSIONI Dati concentrazione acqua in uscita COD mg/l 35,00 41 37 43 41 < =160 BOD5 mg/l 9,00 10 8 9 9 < = 40 SST mg/l 8,80 9 8 11 11 < = 80 Azoto ammoniacale mg/l 10,52 7,30 7,40 9,01 9,65 < = 15 Azoto nitroso mg/l 0,37 0,59 0,51 0,37 0,39 < =0,6 Azoto nitrico mg/l 5,38 10,50 8,75 6,24 7,57 < = 20 Fosforo totale mg/l 1,85 2,02 2,00 2,70 2,83 < = 10 Tensioattivi anionici mg/l 0,14 0,16 0,07 0,10 0,10 < = 2(2) 9.612,02 9.615,70 8.607,00 6.936,00 3.724,00 = = 8.200,39 16.403,00 38.997,00 9.612,02 9.615,70 8.607,00 6.936,00 3.724,00 = = 8.200,39 16.403,00 38.997,00 374 407 362 299 162 Fanghi prodotti • disidratati al 20% circa • liquidi Fanghi smaltiti in agricoltura Fanghi smaltiti presso termovalorizzatore Mezzi in uscita per smaltimento fanghi Fango prodotto/acqua depurata (3) Biogas prodotto Energia elettrica prodotta Biogas alla torcia t mc t mc n kg/mc 0,720 0,878 0,829 0,821 0,789 mc 561.420 549.330 635.512 548.916 441.520 kWh 166.560 175.320 253.680 125.160 223.800 mc 38.940 49.560 46.492 7.146 1.980 (1) D.Lgs 159/99 e successivi aggiornamenti (2) tensioattivi totali (3) per uniformare il dato "fango prodotto", i fanghi liquidi sono stati trasformati in fanghi disidratati al 20% di sostanza secca secondo la formula t = (mc*3)/20 — 45 — Rapporto Ambientale 2004 Prestazioni depuratore di Piacenza U.M. Emissioni COD BOD5 SST Azoto ammoniacale Fosforo totale Tensioattivi anionici concentr. in ingresso (medie) (1) concentr. in uscita (medie) (2) 615 264 377 38,30 8,20 6,57 41 9 11 9,65 2,83 0,10 mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l %abbattimento 2004 2003 93,3 96,6 97,1 74,8 65,5 98,5 93,2 96,5 96,9 75,9 61,4 98,5 2002 93,5 97,0 97,8 78,7 67,7 99,0 2001 91,4 95,2 97 78,8 68,4 97,6 (1) prelievi sulle 24 ore eseguiti come autocontrolli (2) prelievi settimanali sulle 24 ore autocontrolli più controlli ARPA Parco mezzi mezzi a gasolio di cui autocarri leggeri di cui autocarri pesanti altri mezzi a benzina di cui autovetture di cui motocarro di cui autocarri mezzi a GPL mezzi elettrici mezzi a metano mezzi a miscela totale mezzi Tesa U.M. n n n n n n n n n n n n 2000 129 27 66 36 58 43 1 14 0 1 0 47 235 2001 134 32 71 31 57 42 1 14 6 1 0 43 241 2002 141 38 74 29 59 38 1 20 6 1 0 37 244 2003 150 41 83 26 54 35 1 18 21 0 0 27 252 2004 157 50 87 20 42 23 1 18 21 0 14 22 256 Sicurezza ore lavorate giorni persi infortuni totali indice di gravità (1) indice di frequenza (2) spese per la sicurezza (3) spese per la prevenzione (4) 2000 618.530 2.412 83 3,89 134,189 2001 587.141 1.381 66 2,35 112,41 2002 615.587 2.692 83 4,37 134,83 2003 687.276 2.004 68 2,91 98,94 2004 723.795 2.215 67 3,06 92,57 37.348 34.354 64.296 77.258 48.554 (1) (numero giorni inabilità / numero ore lavorate) x 1000 (2) (numero infortuni / numero ore lavorate) x 1.000.000 (3) Si riferiscono alle spese commissionate dall'Ufficio Qualità e Sicurezza: formazione, analisi, sorveglianza sanitaria, acquisto pubblicazioni, cartellonistica e strumenti aziendali, aggiornamento documento di valutazione del rischio. Sono escluse le spese relative ai Dispositivi di Protezione Individuale e le spese di gestione sostenute dai singoli Servizi aziendali. (4) Nel corso del 2001 e del 2003 si è usufruito di un finanziamento aggiuntivo INAIL per corsi di formazione alla sicurezza sul lavoro. — 46 — Rapporto Ambientale 2004 Appendice: gli impianti gestiti — 47 — Rapporto Ambientale 2004 Impianto di termovalorizzazione di Tecnoborgo SCHEMA DELL’IMPIANTO FASI DEL PROCESSO Stoccaggio rifiuti e caricamento nei forni. Dopo essere stati pesati all’ingresso, i rifiuti urbani e assimilabili che giungono all’impianto sono trasportati dai camion nella hall di scarico, un locale chiuso mantenuto in depressione per evitare la propagazione di odori. Vengono quindi scaricati nella fossa di accumulo – di 3.500 mc di capacità utile – prelevati da benne a polipo e trasferiti nelle tramogge di carico dei forni. I fanghi biologici provenienti dall’adiacente depuratore giungono attraverso una condotta diretta alla centrifuga presente sull’impianto, per una prima disidratazione. In seguito vengono convogliati ad un essiccatore a tamburo dove il flusso di aria calda favorisce un’ulteriore riduzione dell’umidità. I fanghi così trattati sono infine introdotti nella tramoggia per mezzo di nastri trasportatori. I rifiuti sanitari sono caricati in cassonetti e, dopo un controllo volto ad escludere la presenza di materiale radioattivo, vengono convogliati nelle tramogge di carico tramite un elevatore automatico. Dopo lo svuotamento, i cassonetti vengono sterilizzati in una macchina lavatrice per essere riutilizzati. Combustione. Dalle tramogge i rifiuti passano nei forni, dotati di griglie mobili inclinate, dove vengono bruciati. La buona combustione è favorita dall’azione mescolante data dal movimento delle griglie stesse. Recupero calore. Il calore che si sprigiona dalla combustione passa attraverso la caldaia e porta l’acqua in essa contenuta ad elevate temperature, trasformandola in vapore ad alta pressione (39 bar). Il vapore viene convogliato ad una turbina, accoppiata ad un alternatore (15 kV), che produce l’energia elettrica. L’energia elettrica prodotta viene ceduta al Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale (GRTN), ad eccezione di quella utilizzata per l’autoconsumo dell’impianto. Smaltimento scorie. Le scorie derivanti dalla combustione cadono dalla griglia in una vasca dove vengono raffreddate in un bagno d’acqua. Successivamente sono caricate su un nastro trasportatore e fatte passare attraverso un deferrizzatore che permette di recuperare il ferro da avviare al riciclo. Le scorie, materiale inerte non pericoloso, vengono quindi avviate allo smaltimento in discarica. Trattamento fumi. Il trattamento dei fumi è del tipo “a secco” e prevede diverse fasi di depurazione successive: direttamente nella camera di combustione viene iniettata urea solida per l’abbattimento degli ossidi di azoto (NOx); — 48 — Rapporto Ambientale 2004 durante il passaggio in caldaia le polveri più pesanti precipitano nei coni di accumulo sottostanti e sono evacuate assieme alle ceneri da elettrofiltro; il percorso dei fumi prosegue attraverso un elettrofiltro, in grado di trattenere la maggior parte delle polveri. Le ceneri dell’elettrofiltro sono accumulate in un silos di stoccaggio e in seguito sono conferite in discarica previa inertizzazione in un impianto idoneo; a valle dell’elettrofiltro ai fumi vengono aggiunti, in appositi reattori, bicarbonato di sodio e carbone attivo che abbattono le componenti acide e gli ossidi di zolfo e neutralizzano le diossine e i furani; il processo di depurazione dei fumi si conclude con un passaggio attraverso filtri a maniche che, oltre a catturare i prodotti sodici residui, abbattono le polveri più fini ancora presenti. I residui di filtrazione vengono stoccati in un silos e avviate allo smaltimento in discarica dopo inertizzazione; i fumi così depurati vengono emessi in atmosfera attraverso il camino altro 70 metri, senza generare fenomeni di condensa, grazie all’istallazione di un aerocondensatore. Deposito per rifiuti speciali SCHEMA DELL’IMPIANTO — 49 — Rapporto Ambientale 2004 Impianto di trattamento dei rifiuti liquidi speciali SCHEMA DEL PROCESSO Vasche di rilancio: vasche in cui il rifiuto liquido viene scaricato per poi essere avviato al trattamento Vasche di stoccaggio: n. 2 vasche, da 350 mc con tripla impermeabilizzazione, in cui il rifiuto liquido viene pompato prima del trattamento 1° stadio: la disoleatura è lo stadio del processo in cui avviene la separazione dell’olio e delle parti sedimentabili. L’olio viene avviato al recupero (Consorzio Obbligatorio di Oli Esausti) mentre le parti sedimentabili sono avviate all’ispessimento al fine di aumentarne la densità 2°, 3° e 4° stadio: al rifiuto liquido vengono aggiunti cloruro ferrico, idrossido di calcio e polielettrolita, sostanze che favoriscono la precipitazione degli inquinanti. In caso di pH basico, il rifiuto viene acidificato mediante aggiunta di acido solforico Decantazione: fase di separazione per gravità (differenza di peso) dei fanghi, che precipitano sul fondo delle vasche. Il liquido viene quindi avviato, a seconda delle sue caratteristiche chimico-fisiche, all’omogeneizzazione o all’ossidazione, mentre il fango precipitato viene avviato all’ispessimento per aumentarne la densità e quindi essere smaltito Omogeneizzazione: il rifiuto liquido viene stoccato, analizzato dal laboratorio e quindi avviato direttamente alla depurazione biologica Ossidazione: in questa fase il liquido, in cui viene rilevata un’eccessiva concentrazione di sostanze organiche, viene trattato con ossigeno puro per favorire l’eliminazione, da parte di microrganismi, degli inquinanti organici — 50 — Rapporto Ambientale 2004 Flottazione: in questa fase si ha la separazione del liquido, avviato al depuratore per i successivi trattamenti, dal fango che normalmente è immesso nuovamente nella vasca di ossidazione oppure, saltuariamente filtropressato Filtropressa: permette di disidratare il fango ispessito (eliminare una parte considerevole di acqua). La fase liquida di risulta viene avviata alla depurazione biologica, mentre il fango viene smaltito Depuratore di Piacenza SCHEMA DELL’IMPIANTO TRATTAMENTO LIQUAMI Sgrigliatura grossolana: consente la rimozione dei detriti più voluminosi che vengono avviati a smaltimento Sollevamento: attraverso 4 pompe l'acqua viene sollevata dal punto di arrivo dei collettori alle vasche di trattamento Sgrigliatura fine: separazione dei solidi di medie dimensioni per il loro avvio allo smaltimento Dissabbiatura/disoleatura: separazione delle sabbie dal liquame, per sedimentazione, e dei materiali leggeri – oli, grassi ecc. – per galleggiamento. Le sabbie vengono asportate, per aspirazione, dal fondo della vasca, mentre i materiali leggeri vengono prelevati per tracimazione del bordo vasca Decantazione primaria: in questa fase vengono rimosse, per precipitazione sul fondo, le sostanze organiche a maggior peso specifico. Il materiale precipitato viene convogliato al centro vasca, asportato e avviato alla linea di trattamento fanghi Aerazione (ossidazione biologica): questa fase consente di eliminare le sostanze organiche inquinanti presenti nel liquame attraverso l'opera di microrganismi aerobi che agiscono da demolitori, trasformando le sostanze disciolte in massa batterica (fango attivo) sedimentabile Decantazione secondaria: permette la separazione, per sedimentazione, del fango attivo dall'acqua per avviarlo in parte alla vasca di aerazione e, in parte, alla decantazione primaria da dove passerà alla linea di trattamento fanghi Clorazione: consente la disinfezione dell'acqua depurata, mediante biossido di cloro, prima della sua immissione nel fiume Po TRATTAMENTO FANGHI Ispessimento: il fango prelevato dal trattamento liquami viene concentrato, eliminando la parte acquosa che viene inviata in testa all'impianto di depurazione — 51 — Rapporto Ambientale 2004 Digestione fanghi: è il processo attraverso il quale, in assenza di ossigeno, microganismi anaerobi trasformano la sostanza organica contenuta nel fango in anidride carbonica, gas metano e materiale a carica batterica innocua. Questo processo avviene alla temperatura costante di 35 °C. Disidratazione: riduce il quantitativo di acqua contenuto nei fanghi digeriti per renderli idonei allo smaltimento in agricoltura come fertilizzante, dopo eventuale stabilizzazione da parte di ditte specializzate Gasometro: il biogas generato nella fase di digestione viene stoccato in un serbatoio di 400 mc Centrale termica: il biogas viene utilizzato come combustibile per riscaldare il digestore Cogeneratore: una parte del biogas viene impiegata in un piccolo impianto di cogenerazione per produrre energia elettrica in grado di alimentare i motori delle turbine di aerazione dell'impianto di depurazione Torcia: viene utilizzata per bruciare il biogas prodotto in eccesso rispetto al fabbisogno della centrale termica — 52 —