Parrocchie di
Azzio, Comacchio, Orino
Lettera ai genitori sull’Oratorio parrocchiale
Ci apprestiamo a riprendere l’Oratorio domenicale.
Sempre più ci dobbiamo persuadere e convincere che l’Oratorio è la modalità educativa
della parrocchia, ossia la forma con cui la comunità cristiana si esprime nel trasmettere la fede
alle giovani generazioni e più in generale il modo con cui la comunità cristiana esprime la sua
missionarietà.
Quattro principi da richiamare:
1° Parlare di missione per noi significa principalmente far giungere l’annuncio del
Vangelo ai piccoli, consolidare questo annuncio nei giovani, perché per lo più, nonostante che
essi siano in maggioranza battezzati, in verità solo a stento trovano intorno a loro testimoni di
Gesù.
2° Parlare di prima Comunione e Cresima, sganciate dalla consapevolezza della
missione cristiana rischia di diventare una compiaciuta ipocrisia, ma pur sempre ipocrisia.
Ecco perché da parte di alcuni non c’è la gioia nel vivere la pratica cristiana.
3° Oratorio, quindi, come forma conosciuta e stabile di missione ed educazione
umanamente cristiana è per noi un punto irrinunciabile e non eludibile.
4° Le modalità e le tempistiche possono mutare a seconda delle esigenze, ma la sapiente
forma educativa che ci è stata consegnata è per noi irrinunciabile, anche se non da tutti
compresa e condivisa.
La modalità attuale di tale proposta educativa viene espressa dal Vescovo Diocesano nel
“Progetto di iniziazione cristiana” firmato lo scorso giugno, con i suoi ritmi di
Evangelizzazione e Discepolato, scanditi dalle Consegne degli insegnamenti del Signore e dalle
riconsegne che diventano occasioni di colloqui tra parroco e genitori e di valutazione del
percorso fatto. Noi, pur con i debiti arrangiamenti secondo le nostre concrete possibilità ci
dobbiamo, se non altro per rapporto di leale obbedienza, attenere a quel progetto. E fino ad
ora progressivamente abbiamo gettato le basi perché tale progetto fosse accolto senza
notevoli sconvolgimenti delle abitudini.
La tempistica dell’applicazione di tale progetto deve sempre più essere la Domenica, e
per un motivo pratico (poiché esso è rimasto l’unico giorno della settimana in cui è possibile
chiedere del tempo ai ragazzi e ai giovani) e, principalmente, per una ragione squisitamente
religiosa: la Domenica è il Giorno del Signore, cioè il tempo che Lui ci offre per stare con lui.
Quindi per le ragioni esposte, seppur brevemente, esprimo in punti gli elementi
essenziali cominciando dai più ineludibili, della proposta oratoriana:
A) La partecipazione assidua alla S. Messa festiva possibilmente in parrocchia,
possibilmente con la propria famiglia, possibilmente alla convocazione principale.
La partecipazione assidua alla S. Messa è l’incontro reale con il Signore Gesù, è il
momento in cui si vede concretamente la Chiesa, è l’espressione più alta della carità
tra noi. Un genitore che abbia voluto il battesimo per il proprio figlio, deve volere
dargli la S. Messa ogni Domenica e festa, altrimenti sarebbe una compiaciuta
ipocrisia, ma pur sempre una ipocrisia.
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>>>> La Messa festiva principale nella nostre parrocchia sarà celebrata alle ore 10:15,
comunque è utile consultare regolarmente il Foglio degli Avvisi comunitari.
B) La preghiera quotidiana che in famiglia diventa anche scuola di preghiera.
Senza pregare, non solo la S. Messa appare incomprensibile e noiosa, bensì la fede
non cresce e con essa non si stabilisce il gioioso e appagante rapporto personale con
il Signore Gesù. Senza tale rapporto la religione diventa opinione o solo convinzione
morale o culturale.
In casa, un genitore che vuole crescere un figlio in modo cristiano, deve volere
trovare il tempo di pregare ogni giorno, almeno in due piccole porzioni
fondamentali, una preghiera di lode al mattino, magari breve ma non affrettata, e
una preghiera di ringraziamento, o meglio la preghiera preferita dalla Madonna che
è il Rosario, alla sera. Senza questo personale servizio, seppur faticoso, da parte del
genitore avere voluto il catechismo per il proprio figlio sarebbe una compiaciuta
ipocrisia, ma pur sempre una ipocrisia.
>>>> Per fornire a tutti un piccolo e semplice manuale di preghiera si è adottato il “Libro
d’Oro” che viene regolarmente fornito a tutti i bambini. Le formule di preghiera essenziali da
sapere a memoria si trovano da pagina 2 a pagina 8 del piccolo opuscolo.
>>>> Per una scuola di preghiera d’ora in poi si offre a tutte le famiglie e in generale a tutti i
parrocchiani una preghiera, che non sia la S. Messa, ogni pomeriggio della Domenica in cui si
fa Oratorio.
>>>> Quest’ultima iniziativa è anche il momento formativo per adolescenti e giovani. (Infatti è
piuttosto utile per loro imparare a pregare e personalizzare il rapporto con il Signore Gesù)
C) L’incontro di catechismo, non è e non deve essere un momento di informazione
religiosa di tipo scolastico, bensì un luogo/tempo adatto alla formazione religiosa e
all’acquisizione progressiva e sistematica di conoscenza. Per questa semplice
ragione, il ritenere il catechismo come una frequenza obbligatoria per fare prima
Comunione e Cresima si rivela una compiaciuta ipocrisia, ma pur sempre una
infruttuosa ipocrisia.
Certo è evidente che per poter proporre ai fanciulli e ai ragazzi spazi e tempi di
conoscenza della vita dell’anima cristiana, al di fuori dall’ambito, incompleto, della
famiglia si deve individuare un tempo che possa essere adottato almeno dalla
maggior parte delle persone. E tuttavia, senza la precedenza ai punti A e B, il
partecipare, magari anche con irritazione e poca disponibilità, all’incontro di
catechismo, si rivela poco utile o addirittura controproducente.
Per tale ragione, contando sulla lealtà dei genitori affermo con tranquillità che, sia
possibile talvolta poter ricevere i Sacramenti che completano l’iniziazione Cristiana,
anche frequentando poco l’incontro di catechismo.
Dobbiamo comunque tenere presente che l’incontro di catechismo si svilupperà
d’ora in poi sempre più armonizzato e inscindibile da una proposta globale di
Oratorio festivo invernale/feriale estivo.
>>>> Nelle nostre parrocchie l’Oratorio domenicale, per il prossimo periodo, avrà questa
scansione temporale:
- chiesa parrocchiale di Comacchio
ore 9:45 possibilità di Confessione
- chiesa parrocchiale di Comacchio
ore 10:15 S. Messa con i fanciulli
- oratorio di Comacchio
ore 11:15 Gruppi di discepolato
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-
-
oratorio di Comacchio
oratorio di Comacchio
ore 15:00
ore 16:00
fraternità e gioco libero
Gruppo di evangelizzazione
(fanciulli da 6 a 8 anni)
oratorio di Comacchio
ore 16:30 Condivisione della merenda.
chiesa di Comacchio
ore 16:45 Preghiera pomeridiana per tutte le
famiglie e particolarmente per gli adolescenti e i giovani. Comunque la preghiera è aperta
a tutti i cristiani di qualsiasi età. (Generalmente sarà esposto il SS. Sacramento per la
adorazione e sarà proposta una meditazione biblica).
oratorio di Comacchio
ore 17:15 Gruppo della Mistagogia
(ragazzi che hanno ricevuto la Cresima l’anno precedente)
oratorio di Comacchio
ore 18:15 Gruppo cristiani giovani
(preadolescenti e adolescenti)
oratorio di Comacchio
ore 19:30 cena comunitaria.
>>>> Alcuni diversi momenti infrasettimanali in determinati tempi straordinari.
D) Pratica personale della preghiera, della vita sacramentale e della carità.
Per quanto i punti A e B siano ineludibili come famiglia e per quanto sia necessario il
punto C coma pratica della vita in comune tra cristiani e per l’acquisizione di una
esperienza di vita cristiana, non può e non deve mancare la pratica personale e
quotidiana della fede, nella preghiera, nella testimonianza dell’amore cristiano e
nella necessaria penitenza/purificazione delle nostre resistenze al Signore
(resistenze del pensiero e dell’azione: i peccati). Gli adulti hanno una certa
autonomia e discrezione nell’adempimento di tali aspetti della relazione con il
Signore Gesù. Mentre i fanciulli e i ragazzi, anche gli adolescenti, su questi ambiti
vanno ancora guidati con suggerimenti, appelli ed anche insistenze da parte del
genitore che ne ha voluto l’educazione cristiana. Arrendersi di fronte a questo quarto
momento, sarebbe come voler vanificare tutto l’impegno educativo profuso.
È importante che i fanciulli dal momento in cui vengono ritenuti pronti ad accostarsi
al Sacramento della Riconciliazione, siano aiutati dai genitori a frequentare con
assiduità tale Sacramento e a maggior ragione dopo che hanno comunicato al Corpo
e Sangue del Signore.
È importante, seppure delicato, che un preadolescente e un adolescente siano aiutati
dai genitori ad accostarsi frequentemente e possibilmente con il medesimo
sacerdote, al Sacramento della Riconciliazione, che permette poi di sfociare in
direzione d’anima e in un paterno e fruttuoso rapporto di consiglio e supporto nella
delicata e affascinante fase di crescita che è l’adolescenza. Dal canto suo il sacerdote
della parrocchia è disposto con generosità e discrezione ad assolvere a questo arduo
compito, ma non può molto, senza il leale appoggio del genitore.
>>>> Nelle nostre parrocchie la possibilità di accostarsi senza preavviso al confessionale è
data regolarmente:
Sabato e vigilie - chiesa parrocchiale di Orino ore 16:00
Domenica - chiesa parrocchiale di Comacchio ore 9:45
Salvo diverso avviso
>>>> Nelle nostre parrocchie la possibilità di accostarsi con preavviso al confessionale è data
regolarmente:
Ogni giorno feriale prima o dopo la S. Messa.
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>>>> Nelle nostre parrocchie in qualsiasi necessità, chiedendo personalmente al parroco,
senza timore di disturbare.
E) Riguardo ai ruoli di collaborazione e ai servizi da offrire all’Oratorio.
Ruolo di animatori, generalmente affidato ai ragazzi adolescenti, richiede generosità
nell’offrire principalmente un intrattenimento ludico ai più piccoli: certo un tale
ruolo non può essere assunto senza un particolare impegno di generosità e non
senza controllo e collaborazione da parte dei genitori.
Infatti si deve tenere presente che il ruolo dell’animatore é esso stesso un momento
altamente formativo alla vita adulta dell’adolescente. Troppo spesso ancora tale
ruolo viene visto come un aiuto che i ragazzi danno “a fare l’oratorio”: al contrario
invece è una preziosa risorsa che la comunità cristiana offre al genitore per
collaborare alla formazione umana dell’adolescente in un periodo talvolta difficile e
comunque sempre complesso.
Volontario collaboratore, generalmente affidato agli adulti, non necessariamente
solo ai genitori di bambini o ragazzi, richiede generosità nell’offrire il proprio tempo
in ambiti più specifici, ciascuno secondo le proprie possibilità. (Si fornisce un elenco
solo esemplificativo: manutenzione ordinaria degli stabili e dei giardini, pulizia,
servizio di accoglienza, servizio di cucina, catechista-educatore, consulente,
consigliere, ecc.).
Sostenitore attivo: ogni famiglia che richiede alla parrocchia il servizio educativo
dell’Oratorio diventa consapevole che un tale servizio ha degli oneri economici oltre
che l’osservanza delle regole e delle norme civili. Pertanto si ritiene opportuna una
forma di contribuzione economica per l’adesione all’Oratorio festivo invernale della
quale si terrà conto per coloro che fruiscono del suo complementare e conseguente
sviluppo che è l’Oratorio feriale estivo.
F) L’Oratorio, come espressione educativa della parrocchia, è una proposta globale, che
non può facilmente essere scollegata in modo stagionale.
Si sottolinea, quindi, l’importanza di considerare la formula estiva della proposta
oratoriana come la continuazione/intensificazione dell’attività educativa del giovane
cristiano o della giovane cristiana.
La Commissione d’Oratorio, che ho in animo di costituire, vorrà approfondire e
concretizzare sempre più questi punti.
Infine, sperando che questi suggerimenti vi possano meglio aiutare nel vostro compito
di educatori nella fede, vi ricordo a Dio.
Il parroco
Dalla parrocchia, 27 settembre 2015
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