Vol. 3/2004 GUIDA ALLE OPPORTUNITÀ D’AFFARI IN AMERICA LATINA NEL SETTORE AGRO-INDUSTRIALE: Rilevamento sugli strumenti di promozione nella Repubblica argentina Pubblicazione realizzata nell’ambito della Convenzione ICE/Regione Emilia-Romagna di attuazione dell’Accordo di Programma siglato dal Ministero Attività produttive e dalla Regione Emilia-Romagna. Volume 3/2004 Copyright Regione Emilia-Romagna - ICE Tutti i diritti sono riservati. Servizio Sportello regionale per l’internazionalizzazione delle imprese DG Attività Produttive, Commercio, Turismo Regione Emilia-Romagna Viale Aldo Moro, 44 Bologna www.sprint-er.it I testi, le notizie e i dati, anche se vagliati con scrupolosa attenzione, non implicano responsabilità alcuna. RILEVAMENTO SUGLI STRUMENTI DI PROMOZIONE NELLA REPUBBLICA ARGENTINA INDICE 1.1 Il contesto di analisi del presente lavoro 4 1.1. Considerazioni utili 4 3.1. Normativa riguardante gli investimenti esteri 6 3.2. Normativa aggiuntiva 7 3.2.1. Proprietà intellettuale 7 3.2.2. Trasferimento di tecnologia 8 3.2.3. Prezzi di Trasferimento 8 3.2.4. Tutela della concorrenza 8 3.3. Normativa del lavoro 8 3.4. Normativa tributaria 9 3.5. Normativa del Commercio Estero10 3.5.1. Normativa generale 10 3.5.2. Zone Franche 12 3.5.3. Normativa Banca Centrale di Argentina riguardo al Commercio Estero 14 4.1. Meccanismi orizzontali 14 4.2. Meccanismi di promozione regionale e settoriale 15 4.2.1. Normativa di promozione regionale 15 4.2.2. Zona doganale speciale di Terra del Fuoco 15 4.2.3. Normative di settori 15 4.2.3.1. Normativa del settore degli automobili ...................................................15 4.2.3.2. Normativa della ricchezza boschiva.........................................................16 4.2.3.3. Normativa della produzione mineraria ....................................................16 4.2.3.4. Beni di capitale...............................................................................................16 4.2.4. Meccanismi di promozione alla innovazione tecnologica 17 4.2.4.1. Finanziamenti per progetti di sviluppo tecnologico ............................17 4.2.4.2. Finanziamenti e sovvenzioni del FONTAR .............................................18 4.2.4.3. Meccanismi di promozione del FONCYT ................................................18 4.2.4.4. Accordo di cooperazione scientifica e tecnologica con Italia ..........18 4.2.5. Meccanismi di promozione per le P.M.I. 18 4.2.5.1. Sgravio dei tassi d’interesse......................................................................19 4.2.5.2. Programma Globale di credito alle micro e piccole imprese ............19 4.2.5.3. Linea di credito italiano di aiuto per le P.M.I. italo-argentine............20 4.2.5.4. Programma di Società di Garanzia Reciproca (SGR) ..........................20 4.2.5.5. Fondo di Garanzia per la micro, P.M.I. (FOGAPYME)..........................20 4.2.5.6. Fondo per lo sviluppo della micro, P.M.I. (FONAPYME).....................21 4.2.5.7. Fondo nazionale per la creazione di microimprese (FOMICRO) .....21 4.2.5.8. Programmi di formazione per le micro, P.M.I. .......................................21 4.2.5.9. Normativa del credito fiscale per la formazione aziendale ................21 4.2.5.10. Programma di “Reconversión Empresarial” (PRE) .........................21 4.2.5.11. Programma di aiuto alle prime esportazioni......................................22 1 4.2.5.12. Gruppi Esportatori o Consorzi Export.................................................22 4.2.5.13. Borsa di subappalto .................................................................................22 4.2.6. Meccanismo di promozione specifico per il settore Macchine Agricole 23 2 Introduzione e metodologia Questo lavoro si è realizzato con lo scopo di avere un inventario degli strumenti di promozione in vigore nella Repubblica Argentina, come guida per l’installazione di aziende emiliano-romagnole in Argentina. Secondo quanto detto, il lavoro di rilevamento si è realizzato d’accordo con le ipotesi e criteri di cui si fa riferimento di seguito:1 1.1. Principali elementi per l’adozione di decisioni di investimento all’estero In generale, sono molteplici i fattori che una azienda pondera nel processo di presa di decisioni di investimento per l’installazione e realizzazione di operazioni nei mercati esteri. Un gruppo di questi fattori è relazionato al potenziale della ditta, per quanto riguarda la capacità di management, i risorsi umani, la capacità della organizzazione interna per far fronte alle sfide della attività nei mercati esteri, la capacità di finanziamento proprio e di fonti alternative di finanziamento, la capacità di allargamento della sua produzione e l’adattamento della stessa ai nuovi standar di qualità richiesti. Un’altro gruppo di elementi è vincolato, ovviamente, al profilo di mercato al quale è previsto di affrontare, le condizioni generali di accesso allo stesso, la domanda eccedente, i prezzi, il trasporto, ecc., e, in più, le forme alternative di operazione: installazione nel mercato, export diretto o tramite contratti di rappresentanza, di distribuzione, associazioni imprenditoriali, ecc. Infine, il terzo gruppo, tanto o più importanti degli altri per l’analisi della decisione imprenditoriale, è centrato nelle condizioni giuridico-istituzionali del mercato in cui si pensa. Gli aspetti giuridici degli investimenti esteri, il regime legale tributario e lavorativo, la protezione dei diritti di proprietà intellettuale (patentes de invención e marchi commerciali) ecc., e l’inventario degli strumenti di promozione indirizzato direttamente alla ecuazione economico-finanziaria dell’investimento, sia questo per l’installazione della ditta nel mercato o della operazione tramite le diverse modalità di exportazione: ad esempio, lo status dei dazi all’import (della concorrenza di prodotti, ma delle materie prime e dei beni di capitale necessari per la produzione), gli incentivi fiscali e finanziari, i regimi di promozione nazionali o provinciali che beneficiano a determinati settori o regioni del paese in questione e altri incentivi di natura commerciale o tecnologica. 1 Nota: Nella versione elettronica di questo informe sono stati introdotti idee vincolate a determinati riferimenti del testo con il suo sviluppo. Questa tecnica è stata anche impiegata nella tabella allegata, per facilitare la ricerca del materiale corrispondente ad ogni congiunto di meccanismi di promozione / norme legali. 3 1.1 Il contesto di analisi del presente lavoro Di solito, per “strumenti di promozione” intendiamo tutte le misure di politica economica, (macroeconomica, settoriale e regionale) che cercano di favorire l’installazione di aziende produttrici di beni e di servizi in un settore o regione precisi. Come tali, costituiscono le azioni dirette dai governi con questa finalità, e in questo senso sono collegate alla generazione di incentivi di natura fiscale, commerciale o finanziaria che incidono favorevolmente sulla ecuazione economico-finanziaria delle aziende, incidendo così sulle decisioni di investimento, localizzazione e operazione di tipo produttivo o commerciale. Da un altro punto di vista, debe considerarsi l’inquadramento giuridico-istituzionale in cui le aditte devono lavorare e gli incentivi o mancanza di incentivi generati indirettamente dalle politiche settoriali o dalle misure di politica economica che incidono in questo campo. Nel primo caso, un esempio è costituito dalla legislazione per gli investimenti esteri o quella che protegge i diritti di proprietà intellettuale. Nel secondo il regime di dazi all’export. In nessuno dei due le norme o misure in vigore sono state istituite con un proposito specifico di promuovere determinata attività economica, però possono incidere favorevolmente o no nel calcolo economico dei nuovi investimenti o le attività di aziende già operanti. D’altra parte, sono elementi da tenere in considerazione quando si fa una evaluazione del quadro generale di promozione in cui verrà sviluppata l’attività in questione. Per realizzare la evaluazione della importanza relativa della promozione di qualsiasi attività c’è bisogno di conoscere il quadro normativo generale a cui fare riferimento. Così, ad esempio, una misura di promozione consistente nella esenzione del pagamento di dazi all’importazione delle materie prime o beni di capitale può essere misurata in considerazione del livello generale di tariffa doganale riguardo del quale si realizza la esenzione. Questa ricerca è concentrata sul rilevamento dell’insieme di strumenti di promozione a disposizione in Argentina. Considerazioni utili Questa ricerca costituisce un rilevamento dei meccanismi di promozione del commercio e degli investimenti, ognuno dei quali è basato su un strumento legale (sia Legge, sia Decreto del Potere Esecutivo, sia Risoluzione di questo Potere che ha una certa relazione con ogni area della politica economica o settoriale, con degli accordi commerciali internazionali e regionali). Il semplice rilevamento, comunque, lascia fuori due elementi importanti per completare la evaluazione che deve realizzare una azienda per prendere la decisione economica di investimento o di rapporto commerciale in un terzo mercato: il primo è la insostituibile visione di come lo strumento giuridico viene applicato normalmente negli affari; il secondo si riferisce al contesto istituzionale del mercato al quale si avvicina, in questo caso, l’Argentina. 4 Per quanto riguarda il primo aspetto c’è poco da dire. L’approfondimento di questa ricerca potrà apportare, in una seconda fase, gli elementi che permetterano di completare l’analisi per l’adozione di decisioni pertinenti. Per quello che si riferisce al secondo, invece, occorre fare una osservazione importante. L’Argentina ha avuto in questi ultimi anni la crisi economico-finanziaria più profonda della storia contemporanea, la quale è stata associata ad una grave crisi politico-istituzionale. È stato derogato il Regime di Convertibilità, che costituiva la base giuridico-contrattuale della economia, è stato svalutato il peso argentino ed è stato dichiarato il default del debito pubblico con i creditori esterni privati. La disoccupazione e la marginalità sociale sono arrivate a estremi sconosciuti nella storia economica nazionale. Oggi, in un contesto di recuperazione economica e di miglioramento degli aspetti più gravi della crisi, la politica economica del Governo è concentrata nella risoluzione dei problemi che ancora ci sono – amministrazione della crisi -, più che nella elaborazione di un programma economico di sviluppo di lunga durata. La crisi ha dimostrato la mancanza di stabilità della struttura giuridico-istituzionale della economia argentina. Sia per decisioni puntuali (ad es. il cosidetto “corralito”, quindi la decisione del Governo di non far disporre liberamente dei fondi nelle banche ai risparmiatori) o per altre situazioni (ad es. la posticipazione della devoluzione delle tasse all’export, per l’impossibilità del Governo di far fronte ai suoi obblighi fiscali), i contratti dello Stato con i particolari – tra di loro tanti dei meccanismi di promozione stabiliti – sono stati sospesi. In questo senso, occorre tenere in considerazione due fattori che riguardano i meccanismi di promozione. Il primo è rivolto alla mancanza di segni chiari di ristabilimento pieno della stabilità giuridico-istituzionale degli strumenti di politica economica. Il secondo riguarda il fatto che tutti i meccanismi di promozione come la sua permanenza, sono legati alle restrizioni finanziarie del Governo, le quali dipendono a sua volta, dei condizionamenti finanziari dovuti alla situazione esterna. TIPICITÀ GENERALE DEGLI STRUMENTI DI PROMOZIONE E PIANO DELLA PRESENTE RICERCA In riferimento a quanto detto, si presenta di seguito il piano di questa ricerca. Si considera in primo piano e in linee generali, la legislazione che costituisce il quadro istituzionale di svolgimento delle aziende, in alcuni casi facendo una breve descrizione delle caratteristiche principali e in altri facendo riferimento alle rispettive normative e alle fonti che possono essere d’interesse. Si presentano qui le norme giuridiche più strettamente vincolate con gli investimenti diretti all’estero, il regime lavorativo e fiscale, 5 e gli aspetti principali del regime generale di commercio estero, facendo perno nelle misure o incentivi di natura generale per l’import – export. In secondo termine, vengono trattati gli strumenti di promozione propriamente detti. Da una parte, i denominati strumenti orizzontali – che si rivolgono a tutte le attività economiche e coprono l’intero territorio argentino – e dall’altra, i regimi o incentivi di promozione regionale e di promozione settoriale. In questa sezione sono inclusi gli incentivi fiscali, finanziari e di commercio estero, relativi a regioni e settori, alla promozione della innovazione tecnologica, e quelli diretti principalmente alle P.M.I. Infine, viene realizzata una ricerca puntuale riguardante l’esistenza di incentivi o meccanismi di promozione indirizzati ai settori d’interesse identificati in precedenti ricerche: Alimenti processati, Macchine agricole, Seconda trasformazione del legno, Packing / Packaging, che include una rassegna delle fonti d’informazione contattate. In tutti i casi menzionati è stata realizzata una revisione profonda della legislazione in vigore riguardante i meccanismi di promozione, facendo riferimento a quelli più utili d’accordo con l’imput richiesto. Sono allegati alla ricerca una Tabella di guida per facilitare la consulta delle informazioni e un elenco delle fonti (ufficiali e private) più importanti per le finalità richieste. NORMATIVA GENERALE PER IL FUNZIONAMENTO DELLE AZIENDE IN ARGENTINA Normativa riguardante gli investimenti esteri Gli investimenti esteri in Argentina sono regolati dalla legge n. 218322, è rivolta a qualsiasi investitore straniero che voglia realizzare investimenti in Argentina, in attività nuove o di ampliamento di quelle precedenti. È basata sul principio di parità di condizioni con gli investitori nazionali, tra cui: l’utilizzazione di qualsiasi delle norme giuridiche di organizzazione imprenditoriale stabilite dalla legislazione nazionale e l’accesso al credito interno nelle stesse condizioni delle aziende di capitale nazionale. Infine, gli investimenti possono realizzarsi in qualsiasi area dell’economia, senza previa autorizzazione3 e con il libero trasferimento degli investimenti effettuati e degli utili relativi in qualsiasi momento, senzo un tempo minimo di preavviso4. 2 Modificata dalle leggi n. 23.697 e n. 23.760 e dai Decreti n. 1853/93 y n. 146/94. Gli investimenti nel settore finanziario hanno bisogno dell’intervento della Banca Centrale Argentina. Dal luglio 2003 esiste una restrizione alla partecipazione degli investimenti esteri nel settore Mass Media. La partecipazione può essere fino ad un 30 % del capitale. Questa limitazione può essere modificata se esiste lo stesso trattamento per questo settore nel Paese di origine dell’investimento, fino alla percentuale da questo Paese ammessa. 4 Bisogna far notare che, aldilà di essere nella legge, dopo della derogazione della Legge di convertibilità agli inizi del 2002, sono state adottate regolamenti di emergenza (legge 25.561) ed un regime di controllo cambiario. Tra le disposizioni stabilite, è stato sospeso il diritto di trasferimento di capitale e utili degli investitori stranieri. Il regime è stato stabilito nel gennaio 2003. 3 6 La Repubblica Argentina ha adherito agli accordi internazionali ed ha sottoscritto diversi accordi bilaterali di promozione e protezione degli investimenti esteri – ad es. di trattamento come nazione più avvantagiata e di garanzie di libero trasferimento del capitale e degli utili anche in casi di squilibri gravi della bilancia di pagamenti esterni5 -. Tra di essi, bisogna menzionare: - Adhesione (1997) ai principi della OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) in materia di investimenti esteri. - Mercosur: Protocollo di Promozione degli Investimenti per Paesi non membri (aggiunto alla normativa giuridica nazionale nel 1994, Legge n. 24.554) - Mercosur: Protocollo di Colonia (aggiunto alla normativa giuridica nazionale nel 1997, Legge n. 24.891). - Accordi bilaterali di Protezione e Promozione degli investimenti: l’Argentina ha firmato 53 accordi, tra i quali quello con l’Italia. - La Repubblica Argentina fa parte dell’Accordo Multilaterale di Garanzia degli Investimenti (MIGA) e del Centro Internazionale per la Risoluzione di divergenze relative ad Investimenti (CIADI). Normativa aggiuntiva A continuazione vengono enunciate le leggi che regolano altri aspetti importanti collegati agli investimenti esteri e che, come tali, fanno parte delle negoziazioni commerciali internazionali. In alcuni casi, tali normative rispondono ai rapporti derivati della “Ronda Uruguay del GATT (General Agreement on Tariffs and Trade), che ha creato la OMC (Organizzazione Mondiale del Commercio). Proprietà intellettuale La legislazione argentina in vigore riguardante la proprietà intellettuale è contenuta nella legge sui brevetti, n. 24.481, modificata dalla legge n. 24.572 (1996), e approvata dal Decreto n. 260/966. La Repubblica Argentina ha adherito, inoltre, alle principali convenzioni sulla protezione della proprietà intellettuale: la Convenzione Interamericana di Whashington, la Convenzione Universale di Ginevra e la Convenzione di Berna. 5 La possibilità di restringere il trasferimento di capitali e utili è contemplata nella legislazione generale in casi di alte difficoltà nella bilancia di pagamenti. 6 Prima di questo Decreto, è stata promulgata la Legge n. 24.603, che ha dichiarato che le leggi citate nel testo costituivano gli strumenti giuridici che adattava la legislazione argentina in materia di proprietà intellettuale all’accordo TRIP’s (Trade-Related Intellectual Property Rights) ed al accordo di Parigi. Recentemente, la legge n. 25.859 (dicembre 2003) ha modificato quattro articoli della legge 24.481 e modificatorie. 7 La protezione dei diritti di proprietà intellettuale fa riferimento a la materia brevettabile ed include il brevetto dei prodotti farmaceutici, facendo una estensione della protezione per un periodo di non più di 20 anni. L’Istituto Nazionale della Proprietà Intellettuale (INPI) è l’Autorità di applicazione, e regola inoltre la protezione delle marche, dei diritti d’autore – nell’area che corrisponde alla Direzione Nazionale dei Diritti di Autore – ed il software e i prodotti collegati al settore dell’informatica. La protezione ed il registro delle marche commerciali è oggetto della legge n. 22.362 (Decreto di Regolamento n. 558/81). L’autorità di applicazione è la Direzione di marche, dipendente dell’INPI già citato. Trasferimento di tecnologia Il trasferimento di tecnologia è regolato dalla Legge n. 22466 e il Decreto n. 580/81, que fanno riferimento ai brevetti, al design industriale ed al “know how”. Con il Decreto n. 1853/93 è stato eliminato il requisito di autorizzazione dei contratti di trasferimento di tecnologia, i quali solo devono essere presentati con finalità informative - per la detrazione fiscale dei pagamenti e per evitare il doppio tributo -, siano fra società indipendenti o vincolate, per la sua iscrizione nel Registro di Tecnologia dell’INPI. Prezzi di Trasferimento Le Leggi n. 25.063 e n. 25.239 (del 1998 e 1999, rispettivamente) hanno aggiunto regolamenti specifici sui prezzi di trasferimento. Questi risultano delle operazioni con aziende straniere vincolate. Tutela della concorrenza La Legge n. 25.156 di Tutela della concorrenza definisce ed stabilisce penalità per pratiche abusive che limitano la concorrenza o restringono l’accesso al mercato, per abuso di posizione dominante nello stesso o tramite altri comportamenti non competitivi. Crea allo stesso tempo, un Tribunale di Tutela della concorrenza per indagare le situazioni che possono essere oggetto di tali sanzioni, autorizzare le operazioni di acquisti o fusioni che portano ad una aumento della partecipazioen nel mercato superiore del 25 % del mercato relevato e sanzionare le azioni penalizzate dalla legge. Normativa del lavoro La normativa del lavoro in Argentina è regolata dalla seguente legislazione: 8 - Legge n. 20.744 (Contratto di lavoro) Legge n. 23.551 (Associazioni Gremiali – Decreto n. 467/88) Leggi n. 14.250 e n. 25.250 (Accordi di lavoro con i sindacati) Legge n. 24.013 (Legge nazionale di lavoro) Leggi n. 25.013 e n. 25.250 (Normativa sulla Riforma lavorativa) Legge n. 24.467 (Normativa per le P.M.I.) Legge n. 24.557 (Rischi di Lavoro) Legge n. 24.421 (Sistema di Previdenza Sociale)7 I dettagli della legislazione in oggetto si trovano negli strumenti legali citati. Bisogna soltanto fare riferimento ad una informazione importante rivolta alla normativa della indennità in caso di licenziamento. Questa normativa è stata modificata dalla legge n. 25.561 di Emergenza Pubblica (2002), ed in questo caso è stato disposto il pagamento della doppia indennità in questo caso, fatta eccezione per i lavoratori che fanno parte dell’organico della azienda dopo gennaio 2002 e che abbiano aumentato l’organico totale della azienda in confronto con el mese di dicembre del 2001. Detta eccezione è stata posticipata fino a marzo 20048. Normativa tributaria9 La normativa tributaria in vigore per le attività economiche10 in Argentina si può riassumere nelle seguenti tasse: - IRPEG (“Impuesto a las Ganancias” delle persone giuridiche): L’aliquota in vigore, a partire del 1.1.1999, è pari al 35 %. La distribuzione dei dividendi delle S.A. o degli utili delle S.R.L. nonché le partecipazioni agli utili di altre società o stabililimenti argentini, che hanno scontato l’imposta, non è ulteriormente tassata. - IVA (“Impuesto al Valor Agregado”): Viene prelevata sul valore indicato nelle fatture emesse dai soggetti residenti, nonché sul valore C&F dei beni importati, a 7 Decreto n. 883/02 e n. 2639/02 8 La posticipazione della scadenza di questa provigione ha generato aspettative di posticipazione prima della nuova scadenza disposta. Per questo motivo si fa riferimento preciso in questa sezione. 9 Si fa riferimento in questa sezione alle principali tasse che devono pagare le aziende, con la finalità di contribuire ad una migliore interpretazione dei meccanismi di promozione basati nelle riduzioni o essenzioni fiscali. La legislazione corrispondente si trova nel sito web di Informazione Legislativa. D’altra parte, sul sito web della Sottosegreteria alle Finanze esiste un riferimento completo al sistema fiscale argentino (File in formato word, in inglese, vedi “Anexo II: Fuentes Oficiales y Privadas de Información”). 10 Le forme usuali di costituzione aziendale in Argentina sono: società anonima, società a responsabilità limitata, società in accomandita semplice, società in accomandita per azioni, e succursale o filiale di azienda estera. 9 meno che non vi siano delle esenzioni di legge, peraltro ridotte a pochi casi, tra cui si annovera la vendita di beni di prima necessità. L’aliquota generale è del 21 %. Tasse regionali: Poiché l’Argentina è un Paese organizzato costituzionalmente sul sistema federale, vi sono alcune tasse riscosse direttamente dalle Regioni (“provincias”) e dal Distretto Federale (“Capital Federal”). - Impuesto a los ingresos brutos (“turnover tax”): Questa tassa si applica sul ricavato lordo delle attività industriali, commerciali e di servizi, escluse le operazioni di export. Le aliquote variano da regione a regione. L’aliquota applicata dalla città di Buenos Aires è del 3 %, con aliquote differenziate dell’1%, per le attività di produzione del settore primario e dell’1,5 %, per le attività di produzione e di trasformazione di beni. L’aliquota media applicata nella “provincia” di Buenos Aires è, invece, del 2,5 %. Normativa del Commercio Estero Normativa generale11 Le operazioni di import sono soggette al pagamento del “Arancel Externo Común” (AEC), il dazio d’importazione in vigore nel Mercosur12. Questo dazio appartiene alle negoziazioni commerciali ed è stato messo in vigore dai quattro Stati membri del blocco: Argentina, Brasile, Paraguay ed Uruguay. I valori dell’AEC sono stati aumentati in forma di eccezione del 1,5 %13. Ognuno dei Paesi membri del Mercosur, ha realizzato degli “elenchi di eccezioni” al AEC, che gravano con un dazio d’importazione nazionale maggiore o minore di quello e con una tabella discendente nel primo caso ed ascendente nel secondo. Il calcolo risultante tra l’AEC e i dazi nazionali degli elenchi, è quello che viene chiamato “Dazio di importazione Extrazona” (DIE – dazio diverso dell’AEC, che grava alle importazioni originarie di Paesi terzi). Questo dazio DIE è quello che viene applicato in casi eccezionali per operazioni di import dentro del Mercosur. I dazi specifici vengono applicati alle importazioni dei capitoli del Tessile Abbigliamento. Si tratta di una somma fissa a kilogrammo, in sostituzione del dazio ad valorem, ogni volta che quello non sia superiore al 30 % 11 I meccanismi specifici di promozione del Commercio Estero vengono trattati nell’appartato speciale. 12 Qualsiasi modificazione del AEC deve essere analizzata e discussa tra i quattro Stati membri del Mercosur. Attualmente, la struttura del AEC è soggetta a revisione. Per questo lavoro sta lavorando un gruppo ad hoc per analizzare e proporre i cambiamenti che saranno consigliati. 13 Il dazio d’importazione è in media del 12 %, aumentato del 1,5 %. Questo aumento doveva essere in vigore fino a dicembre 2003 per i Paesi membri del Mercosur. Malgrado questo, alla data di redazione del presente lavoro, continua applicandosi lo stesso aumento. 10 L’import è gravato, aldilà del dazio all’importazione, dall’IVA e dall’IRPEG. L’IVA viene applicato con una aliquota generale del 21 %14 calcolata sul valore CIF. In più, l’importatore deve pagare un 10 % di IVA adizionale, che viene riscosso come anticipo della commercializzazione della merce importata. Viene applicato un 3 % all’import di merce per essere vendute nel mercato interno e / o estero, in concetto di Anticipo dell’IRPEG. Inoltre, l’import viene gravato con la “tassa di statistica”, la cui aliquota è dello 0,5 % sul valore CIF della merce, e con valori di massima a pagare per questa imposta. Sono eccettuate di questa tassa: l’exportazioni, le importazioni originate nel Mercosur, nel Cile e nella Bolivia, e quelle di beni di capitale, dell’informatica e delle telecomunicazioni15. Ci sono infine, diversi meccanismi di esenzione di imposte all’import per: beni destinati all’insegnamento, alla ricerca e alla sanità (Decreto n. 732/72); beni destinati alle ricerce scientifiche e tecnologiche (Legge n. 25.613), beni destinati alla sanità: diagnosi e trattamento della sanità umana (Legge n. 25.590) Le esportazioni sono incluse nella normativa di “Devoluzione dell’IVA”, tramite la quale si concede alle aziende che esportano un credito fiscale per l’IVA pagato negli acquisti di beni e servizi necessari per la produzione del bene esportato16. Una parte importante dell’universo dei dazi in Argentina è inclusa nella normativa di “Rimborso all’esportazione”, definito come la restituzione delle somme pagate come imposte interne nelle diverse tappe di produzione di ogni merce esportata, sebbene in pratica, viene stabilito come una percentuale fissa per ogni tipo di prodotto, che viene calcolata sul valore FOB della merce esportata, netto del valore CIF delle materie prime importate direttamente dall’esportatore ed incorporate alla stessa. Solo le esportazioni a paesi non membri del Mercosur possono utilizzare questo beneficio17. La percentuale massima in vigore per i rimborsi è del 6 %. Con la Legge n. 24.490 (dicembre 1995) è stato prorogata la normativa di Rimborso addizionale per l’esportazione dai porti della Patagonia, applicabile alle esportazioni di prodotti originari di detta regione18. I livelli in vigore per il 2004 sono stati ridotti in un punto percentuale ogni anno fino alla estinzione totale19. 14 Per alcuni beni di capitale (inclusi nel Decreto n. 690/02) si applica una riduzione del 50 % nella aliquota. 15 Compresi i beni citati nel Decreto n. 690/02. 16 Legge n. 25.406 (Aprile 2001), Decreto 261/02. 17 Il Cile e la Bolivia sono considerati Paesi extrazona. 18 Anche se per la produzione del prodotto esportato sono stati utilizzati materie prime importate. Il prodotto finale deve rappresentare un salto nella posizione doganale (tariff shift). 19 I porti che hanno diritto al rimborso, e i livelli percentuali sono come si evince in seguito: - San Antonio Este: 3% - Madryn: 3% 11 Esiste, inoltre, una normativa di Rimborso addizionale per l’esportazione di Impianti chiave in mano, che consiste nella restituzione del massimo livello di rimborso in vigore per qualsiasi prodotto (bene o servizio) necessario per la costruzione di impianti industriali e opere di ingegneria che verranno esportate “chiave in mano”, vale a dire pronte per la sua messa in funzionamento all’estero. Dal 2002, le esportazioni a qualsiasi destino sono gravate con Diritti di Esportazione, che devono pagarsi entro i 15 giorni della data di espedizione della merce. Le aliquote variano del 0 % (esportazioni esenti del pagamento) al 20 % del valore FOB della esportazione. Sono gravate con il percentuale più alto le esportazioni di prodotti primari, mentre la media dei prodotti tributa il 5 %. Zone Franche Quadro Giuridico e Benefici Legge 24.331 (“de Zonas Francas”), integrata dal Decreto Nazionale 906 e dalle leggi 24.756 e 25.005. Secondo questa legge, i benefici per le aziende che utilizzano le zone franche in Argentina sono i seguenti: 1)Insediamento definitivo: Si tratta di prodotti che entrano nella Zona Franca per essere destinati ad una utilizzazione parziale o definitiva all’interno della stessa. Esempi: l’acquisto di beni mobili o di beni capitali per essere utilizzati nella Z.F., l’acquisizione di vitto ed alimenti per il consumo delle persone che realizzano la propria attivitá nella Zona Franca, etc. In tal caso l’acquisizione delle merci, sia che avenga nel Territorio Aduanero General (TAG) cosí come in Paesi Terzi, non é gravata dai tributi di importazione per il consumo che sono l’IVA, i diritti doganali e le imposte interne. (art. 24 Ley 24.331) 2)Ingresso di Merci per immagazzinaggio: Questa operazione presenta due opzioni a seconda dell’origine della merce, una é nel caso che provenga da paesi terzi e l’altra é che provenga dal TAG. a) Merce proveniente da paesi terzi: Questa operazione si riferisce all’entrata di merci che avranno come destinazione finale la TAG o un paese terzo. In questo caso la merce - Comodoro Rivadavia: 4% Deseado: 6% San Julián: 6% Punta Quilla: 7% Río Gallegos: 7% Río Grande: 7% Ushuaia: 8% 12 potrá restare immagazzinata per un periodo di cinque anni fino a darle una destinazione definitiva. Fino a che permanga nella Zona Franca non sará gravata con imposte all’importazione, IVA, diritti doganali e le imposte interne. b) Merce proveniente dal TAG: Questa alternativa per esportare i prodotti a paesi terzi gode dell’esenzione dell’IVA al momento di portare la merce nella Zona Franca, senza dover chiedere il reintegro dell’IVA all’esportazione. Quanto agli eventuali incentivi all’esportazione, si liquideranno nel momento in cui la merce si esporti per il consumo verso paesi terzi. 3)Uscita di merce dalla Zona Franca al TAG: Per il caso di merce che, proveniente da paesi terzi e immagazzinata nella Zona Franca, si destini al consumo nel TAG (nazionalizzazione), dovranno pagare i diritti Doganali, IVA e l’Imposta sui Redditi (se del caso) como se fossero merci provenienti da terzi países 4)Uscita di merci dalla Zona Franca a paesi terzi: E’ il caso di merci immagazzinate nella Zona Franca che si inviino a paesi terzi. In tale opportunitá possono presentarsi due alternative: a) Che siano merci d’origine del TAG: in tal caso quando si inviano definitivamente a paesi terzi occorre liquidare le imposte all’esportazione in vigore come se si trattasse di esportazioni dal TAG. b) Che siano merci la cui origine sia i paesi terzi: all’uscire dalla Zona Franca non si pagano imposte. 5)Vendita di merci immagazzinate nella Zona Franca: Nel caso in cui si decida vendere all’interno della Zona Franca merci con origine in Paesi Terzi l’operazione non é gravata dall’ IVA ( art. 1 del regolamento della legge dell’IVA) né dai diritti doganali dato che le merci non sono state nazionalizzate. Se le merci hanno origine nel TAG l’operazione é gravata dall’IVA, ma nel momento in cui si esporti a paesi terzi si potrá richiedere la restituzione di tale imposta (art. 43 legge sull’IVA). 6)L’Attivitá Industriale nella Zona Franca: l’opzione di installare una fabbrica nella Zona Franca ha vari vantaggi. Se si decide di comprare i componenti in paesi terzi o nel TAG si godrá dei benefici descritti al punto (2) senza dover realizzare con il regime di importazione temporanea gli acquisti di materie prime d apaesi terzi, e gli acquisti nel TAG saranno esenti da IVA senza doverne pertanto richiedere il rimborso in caso di esportazione del prodotto finale. I prodotti fabbricati nella Zona Franca dovranno essere destinati al di fuori del TAG. Quanto all’Imposta sui Redditi, vige come nel resto del paese. I servizi di luce, gas, telefono, acqua corrente e fognature sono esenti da tutte le imposte nazionali (art. 26 Legge 24.331). 13 Attualmente sono 8 le zone franche operative in Argentina: Buenos Aires (La Plata), Córdoba, Chubut, La Pampa, Mendoza, Misiones, Salta e Tucumán. Normativa Banca Centrale di Argentina riguardo al Commercio Estero Quasi tutte le restrizioni per operare nel mercato di cambi e per realizzare gli incassi ed i pagamenti di esportazioni, che sono state imposte per la crisi finanziaria e la dichiarazione di default del debito pubblico argentino, non esistono attualmente. Comunque, alcune normative riguardanti le scadenze per le liquidazioni delle divise derivate di operazioni di esportazioni e finanziarie, sono ancora in vigore (Comunicazione BCRA n. 47.872, del 1 dicembre 2003) MECCANISMI DI PROMOZIONE Come già stabilito, i meccanismi di promozione possono essere: orizzontali (si considerano tutte le attività economiche in tutto il territorio argentino)20 e regionali / settoriali, che includono incentivi diretti ad una regione del Paese o ad un settore specifico di attività economica. Meccanismi orizzontali Vengono trattati in seguito i principali meccanismi appartenenti a questa categoria: Normativa sul Leasing: Questa fattispecie è regolata dalla Legge n. 25.248 (giugno 2000) e dai Decreti 459/00 e 1038/00 e tratta, principalmente, il trasferimento dell’uso di una macchina o impianto contro il pagamento di un royalty, con una opzione di acquisto al termine del contratto, soggetto ad un prezzo determinato. Il contratto si può realizzare per operazioni di attivi mobili e inmobili, brevetti, marchi o modelli industriali e software. Tra i benefici della normativa, che costituisce una fonte di finanziamento importante per le aziende, ci sono l’esenzione dei diritti all’import per i beni importati, che saranno oggetto del leasing e la opzione di considerare tutti i royalties pagati dall’acquirente del impianto come detrazione ai fini dell’IRPEG. Riduzione della aliquota dell’IVA: si applica un 50 % di riduzione nella aliquota dell’IVA (aliquota effettiva del 10,5 % anzichè quella generale del 21 %) nelle vendite ed importazioni di beni di capitale, informatica e telecomunicazioni (in questo caso, sia per beni finiti sia per parti e componenti)21. Finanziamento dell’IVA: viene finanziato il pagamento dell’IVA nelle operazioni di acquisto o importazione definitiva di beni di capitale nuovi destinati alla produzione, 20 A seconda della metodologia di classifica, alcuni strumenti già menzionati nel citare la normativa del Commercio Estero, possono essere considerati facenti parte di questo gruppo. 21 Decreto 493/01 e regolamenti di modifica. 14 all’export e agli investimenti in infrastruttura fisica per l’attività mineraria. Il finanziamento è disponibile tramite alcune istituzioni finanziarie autorizzate per realizzare la normativa di leasing e lo Stato da il compenso per queste operazioni fino ad un 12 % del tasso annuo applicabile ad altri crediti ottorgati con la stessa normativa22. La scadenza del finanziamento può essere dai 2 anni fino a 6 anni e la normativa deve venire realizzata in tutti gli acquisti e le importazioni realizzate fino al 31 dicembre 2005. Meccanismi di promozione regionale e settoriale Normativa di promozione regionale Praticament tutte le provincie argentine dispone di diversi incentivi alla radicazione di attività produttive nel loro territorio, d’accordo con i meccanismi di diversa composizione per quanto riguarda i settori promossi, così come per quello che si riferisce alla scadenza di tali benefici. Di solito, gli incentivi sono bassati nella esenzione delle tasse provinciali, riduzione delle tariffe di gas ed elettricità e delle tasse provinciali o comunali per le pratiche di gestione nello Stato provinciale o l’apoggio per la realizzazione di opere di infrastruttura ed equipaggiamento, e la facilitazione per l’acquisto / affitto di beni di proprietà provinciale. Zona doganale speciale di Terra del Fuoco La Legge n.19.640 (giugno 1972), ha stabilito una normativa speciale a livello fiscale e doganale per il Territorio Nazionale della Terra del Fuoco, Antartida e Isole dell’Atlantico Sud. Questa normativa ha trasformato allo stesso tempo a detta area in una zona franca. Per questo motivo, le attività produttive che si portano avanti in questa zona sono libere di tasse nazionali e le importazioni ed exportazioni sono libere di diritti. La normativa è in vigore fino a dicembre del 2013. Normative di settori Normativa del settore degli automobili È basato nella Politica Comune del Mercosur (PAM)23, che stabilisce una normativa ad hoc di scambio commerciale fino al 2006 per il commercio tra i Paesi del Mercosur, ed in particolare tra l’Argentina ed il Brasile. In questo senso, l’export argentino di unità finite è 22 Legge n. 24.402 (dicembre 1994) e norme complementarie e modificatorie. Decisione del “Consejo del Consejo del Mercado Común del Mercosur n. 70/00, dicembre 2000. Accordo protocollizzato nell’Accordo Parziale n. 14 (tra l’Argentina ed il Brasile) nello stesso mese. Aggiunti l’Uruguay ed il Paraguay ad ottobre 2001. 23 15 libero di dazi, ed è stato fissato un dazio d’importazione del 35 % per le unità importate da Paesi extrazona. Normativa della ricchezza boschiva La Legge n. 25.080 (gennaio 1999) regola la normativa degli investimenti boschivi, che coprono dalla coltivazione fino alla industrializzazione del legno. Fra i benefici offerti da questa normativa ci sono: stabilità fiscale24 per 30 anni a partire dalla data di approvazione del progetto, normativa speciale di ammortamento per l’IRPEG, restituzione dell’IVA credito o delle importazioni di beni destinati al progetto, esenzione di tasse destinate a attivi utilizzati per la produzione, aiuto economico per le aree boschive. Normativa della produzione mineraria La normativa per gli investimenti nella produzione mineraria è regolata dalle Leggi n. 24.196 (maggio 1993) e n. 25.429 (giugno 2001) e le sue norme. Si riferisce alle attività di produzione mineraria e da i seguenti incentivi: stabilità fiscale per 30 anni dalla approvazione del progetto di fattibilità, restituzione dell’IVA, esenzione dei dazi di importazione dei beni di capitale destinati all’attività, esenzione della tassa agli attivi ed eliminazione delle tasse alle exportazioni. Beni di capitale I beni di capitale, settore informatico e delle telecomunicazioni25 sono oggetto di misure di promozione specifiche, sia per quanto riguarda il commercio estero sia per la politica industriale. I più importanti vengo citati a continuazione. Bono Fiscale: praticamente tutto il trattamento fiscale dei Beni di capitale, del settore informatico e delle telecomunicazioni, ha un dazio extrazona eccezionale del 0 % in vigore sino alla fine del 2005. Per i produttori di questi attivi che possiedono stabilimenti industriali nel territorio argentino, è stato stabilito un meccanismo di risarcimento, che consiste nel dare un bono fiscale da un monto equivalente al 14 % delle sue vendite nel mercato interno. Questo risarcimento è calcolato sul prezzo di vendita nel mercato interno di questi prodotti, netti del valore delle materie prime, parti o componenti importati che sono stati utilizzati nella fabbricazione. Questo bono può essere utilizzato per il pagamento di tasse nazionali e si può trasferire a terzi26. 24 Si riferisce alla stabilità o permanenza di tutte le tasse in vigore al momento della approvazione del progetto. 25 I prodotti beneficiati di queste normative sono quelli inclusi nell’Appartato XVII del Decreto n. 690/02. 26 Decreti 379/01, 379/01, 502/01, 1347/01 y 690/02, Risoluzione Ministero Economia n. 8/01. 16 Importazione di linee di produzione usate: I beni usati importati, in particolare le macchine, possono essere utilizzati in nuovi impianti industriali o ampliamenti degli stessi, e sono liberi del diritto d’importazione e la tassa di statistica27. Importazione di beni per grandi progetti d’investimento: Si tratta della stessa normativa del paragrafo precedente per i beni di capitali che sono aggiunti ad una line di produzione completa ed autonoma28. Normativa di facilitazione del pagamento dell’IVA pagato per importazioni o per acquisto di Beni di capitale, del settore dell’informatica e delle telecomunicazioni, che sono destinati a progetti di produzione per l’export. Viene finanziato il pagamento fino a 5 rate con un 2 % d’interesse mensile29. Meccanismi di promozione alla innovazione tecnologica Gli strumenti di promozione alla innovazione tecnologica sono presenti nell’ambito della “Agencia Nacional de Promoción Científica y Tecnológica (ANPCYT)30, la cui missione principale è la promozione della ricerca scientifica e tecnologica e la innovazione, tramite diversi meccanismi e linee di finanziamento, sia per ricercatori sia per aziende produttive. Gli strumenti di promozione sono legislati dalla Legge n. 23.877/90 Due organismi dipendono di questa ripartizione: il “Fondo Tecnológico Argentino” (FONTAR) ed il “Fondo para la Investigación Científica y Tecnológica” (FONCYT). In linee generali, i progetti oggetto della promozione devono contare con la partecipazione delle Unità di Vincolazione Tecnológica. Si tratta di istituzioni formative o di ricerca, registrate e qualificate, che danno assistenza tecnica ai progetti aziendali. Finanziamenti per progetti di sviluppo tecnologico Questi finanziamenti hanno 3 modalità diverse: Prestiti di restituzione obbligatoria: per finanziare progetti di ammodernamento tecnologico e di sviluppo tecnologico, in genere fino a un 80 % del valore totale del progetto, con una sovvenzione fino al 50 % del tasso d’interesse di mercato ed una scadenza di 8 anni con 4 di grazia. Prestiti di restituzione eventuale: per finanziare progetti di sviluppo tecnologico ad alto rischio, in condizioni simili a quelle dei prestiti suddetti. 27 Risoluzione ME 511/00. Risoluzione ME 256/00. 29 Risoluzione Generale AFIP 1306/02. 30 Dipendente della Segreteria della Scienza, Tecnologia ed Innovazione Produttiva (sebbene sia un organismo autonomo, dipende allo stesso tempo, del Ministero all’Educazione, Scienza e Tecnologia dal Decreto 1660/96. 28 17 Sovvenzioni: per finanziare progetti di sviluppo nel settore della formazione tecnica e della ricerca scientifica e tecnologica. Sono rivolte a microimprese e P.M.I., e sono limitate ad un tetto massimo del 50 % del costo totale del progetto Finanziamenti e sovvenzioni del FONTAR Il “Fondo Tecnologico Argentino” (FONTAR) possiede meccanismi di finanziamento, incentivi fiscali e sovvenzioni destinati a progetti di sviluppo tecnologico, ammodernamento di tecnologia, rinforzamento della offerta di servizi tecnologici pubblici e privati, formazione ed assistenza tecnica e programmi di Sportelli tecnologici. Tra i loro meccanismi si può citare: Sovvenzioni gratuite: per progetti di innovazione tecnologica di microimprese, P.M.I., Sportelli tecnologici e Parchi tecnologici. Credito Fiscale: certificati di credito fiscale applicabili al pagamento dell’IRPEG, destinati a progetti di ammodernamento tecnologico, ricerca scientifica e tecnologica Prestiti per lo sviluppo tecnologico: per il finanziamento di progetti tecnologici orientati alla realizzazione di nuovi processi produttivi e impianti specifici. Meccanismi di promozione del FONCYT Il “Fondo para la Investigación Científica y Tecnológica” (FONCYT) promuove progetti e attività con lo scopo di diffondere nuove conoscenze scientifiche e tecnologiche, realizzate da ricercatori di istituzioni argentine pubbliche e private senza scopo di lucro. Il finanziamento viene realizzato tramite sovvenzioni e si rivolge alle seguenti attività: progetti di ricerca scientifica e tecnologica, progetti di R+S, progetti di ammodernamento ed equipaggiamento e la realizzazione di eventi di carattere tecnico / scientifico. Accordo di cooperazione scientifica e tecnologica con Italia Per quanto riguarda i rapporti con l’Italia, esiste un Accordo di cooperazione scientifica e tecnologica fra i due Paesi (Legge n. 25.094, aprile 1999), che ha lo scopo di sviluppare e promuovere la cooperazione scientifica e tecnologica tra entrambi gli Stati, tramite i progette realizzati congiuntamente tra organismi di Governo, istituzioni di R+S e aziende dei due Paesi. I settori di riferimento dell’Accordo sono: Agricoltura / Tecnologia alimentare / Biochimica / Biotecnologia / Energia / Sanità / Medio Ambiente Meccanismi di promozione per le P.M.I. La Legge di promozione de la microimpresa e la P.M.I. n. 25.300 (agosto 2000) disciplina i meccanismio di promozione in vigore per le P.M.I., essendo la 18 Sottosegreteria de la P.M.I. l’autorità di applicazione. Detta legge con le sue modifiche, stabilisce i meccanismi di finanziamento tramite: il credito fiscale per la formazione, il “Fondo Nacional para el Desarrollo de Micro, P.M.I.” (FONAPYME), il “Fondo di Garanzia per le Micro, P.M.I. (FOGAPYME), e le Società di Garanzia reciproca. Una normativa importante in riferimento alla promozione è quella che stabilisce i valori di fatturato per realizzare la classifica delle aziende in micro, piccole o medie imprese. I valori sono riportati nella seguente tabella, che è stata presa dalla Risoluzione n. 675/02 della Segreteria de la P.M.I. Si tratta di valori di vendita, esclusi IVA e imposti interni. TIPO / SETTORE AGRICOLA INDUSTRIA SETTORE MINERARIO COMMERCIO SERVIZI MICROIMPRESA $ 270.000 $ 900.000 $ 1.800.000 $ 450.000 PICCOLA I MPRESA $ 1.800.000 $ 5.400.000 $ 10.800.000 $ 3.240.000 MEDIA IMPRESA $ 10.800.000 $ 43.200.000 $ 86.400.000 $ 21.600.000 Di seguito si fa riferimento ai meccanismi di promozione della Sottosegreteria come autorità di applicazione della Legge n. 25.30031. Sgravio dei tassi d’interesse Nel Decreto n. 871/03 è stato stabilito fino a 8 punti percentuali il valore dello sgravio sui tassi d’interesse annuo che le banche chiedono nei prestiti ottorgati alle P.M.I. Esiste un ammontare di 500 milioni di pesos per realizzae una gara tra le istituzioni finanziarie che siano interessate. I prestiti che sono realizzati tramite questa normativa sono esclusivamente per l’acquisto di beni di capitale nuovi di fabbricazione argentina, capitale di lavoro, finanziamento di exportazioni, e regolarizzazione di debiti fiscali e previdenziali. Programma Globale di credito alle micro e piccole imprese Con il Decreto 1118/03 è stato approvata la creazione di un programma di prestiti per questo programma, con fondi apportati dalla Banca Interamericana di Sviluppo (BID) e controparti locali (banche e alcuni privati, hanno apportato 100 milioni di dollari in parti uguali, per un totale di 200 milioni di dollari). Le aziende ellegibili non possono avere un fatturato annuo superiore a 3,5 milioni di dollari e i prestiti saranno indirizzati al finanziamento di export, la formazione di capitale di lavoro ed il finanziamento di investimenti in attivi fissi. L’ammontare massimo per ogni prestito è di 1 milione di dollari 31 Aldilà degli strumenti che vengono enunciati di seguito, ci sono alcune istituzioni finanziarie che offrono finanziamenti agevolati e servizi di assistenza alle P.M.I. Ad esempio, la banca ufficiale (Banco Nación Argentina, Banco della Provincia di Buenos Aires, Banco della Città di Buenos Aires) e le Banche di Galicia e Credicoop nel settore privato. 19 e le scadenze vanno da un anno fino ad un massimo di sette anni con tre di grazia per il finanziamento di investimenti in attivi fissi. Linea di credito italiano di aiuto per le P.M.I. italo-argentine Si tratta di una linea di credito di 75 milioni di Euro concessa dal Governo Italiano per essere utilizzata dalle P.M.I. argentine e italo-argentine, per l’acquisto di beni, materie prime ed intermediari di produzione, trasferimento di tecnologia, formazione, assistenza tecnica e commerciale, licenze e brevetti industriali. I criteri vincolanti per accedere al finanziamento sono: a) imprese operative da non meno di 3 anni o imprese miste italoargentine costituite da imprese madri, operative da non meno di 3 anni, rispettivamente in Italia e in Argentina (la partecipazione societaria di minoranza, italiana o argentina, non potrà essere inferiore al 15 %). Ciascun finanziamento individuale a una singola impresa, anche se ripartito in più contratti, non dovrà superare l’equivalente totale in valuta locale di € 2.5 milioni e non può essere superiore al 60 % del fatturato annuo della azienda che chiede il prestito. La scadenza è di 10 anni con 3 anni di grazia e il tasso di interesse viene stimato in 5,2 % annuo. Le proposte presentate fino ad oggi durante il 2003 sono in fase di valutazione tecnico-economica tramite un Comitato creato nel Memorandum di intesa tra i due Governi. Una volta valutati, saranno poi presentati alla Banca per la valutazione finanziaria. Nella seconda fase sono state presentate 370 richieste per un ammontare di 221.2 milioni di Euro32. Programma di Società di Garanzia Reciproca (SGR) Le SGR sono società commerciali che concedono garanzie per agevolare l’accesso delle P.M.I. al credito. Realizzano diverse attività, tra le quali la promozione ed il trattamento preferenziale alle garanzie rilasciate dalle SGR. Sono costituite dai titolari di P.M.I. e da investitori, in parti uguali ed amministrano un Fondo di Rischio di cui vengono ottorgate le garanzie 33. Esistono attualmente 6 SGR, i cui dati possono essere cosultati presso il sito web de la Sottosegreteria34. Fondo di Garanzia per la micro, P.M.I. (FOGAPYME) 32 Nella prima fase si sono presentati 378 richieste, di cui 94 sono state girate dal Comitato Tecnico al Banco Nación Argentina per la valutazione finanziaria. 6 di questi progetti sono stati girati a Italia e sono in corso di ottorgamento effettivo dei prestiti. 33 Aaparte le norme già citate, il Decreto n. 1076/01 disciplina il limite operativo e le altre disposizioni relazionate al funzionamento delle SGR. 34 Vedi “Fuentes Oficiales y Privadas de Información” nell’Allegato finale di questo lavoro di ricerca. 20 Il Fondo di Garanzia per la micro, P.M.I. (FOGAPYME) ha lo scopo di conceder garanzie con l’avallo di quelle concesse dalle SGR e offrire garanzie dirette alle micro, piccole e medie imprese ed altre associazioni presenti nella Legge n. 25.300. Il fondo destinato a queste operazioni è stato finanziato dallo Stato argentino (che ha contribuito con un capitale iniziale di 100 milioni di pesos), il Banco de la Nación ed il Banco BICE. Fondo per lo sviluppo della micro, P.M.I. (FONAPYME) Il Fondo per lo sviluppo della micro, P.M.I. (FONAPYME) è stato creato con la Legge n. 25.300, con lo scopo di contribuire a finanziare prestiti di medio e lungo termine per investimenti produttivi a micro, piccole e medie imprese ed altre forme associative definite nella stessa legge. Il Banco de la Nación Argentina ha contribuito con 100 milioni di pesos per il conferimento di questi prestiti. Altri organismi ed istituzioni, pubbliche e private, possono avere certificati di partecipazione nel capitale. Fondo nazionale per la creazione di microimprese (FOMICRO) Il Fondo nazionale per la creazione di microimprese (FOMICRO) ha lo scopo di finanziare i progetti associativi di lavoratori dissocupati e di quelli già esistenti. Viene realizzato dalla Sottosegreteria ed il Banco Nación Argentina. L’ammontare massimo di finanziamento è di $ 30.000 per ogni singolo progetto, con un tasso d’interesse del 7 % annuo, e i rimborsi sono di 48 rate mensili con 6 mesi di grazia, e i prestiti vengono concessi senza garanzie. Programmi di formazione per le micro, P.M.I. La Sottosegreteria della P.M.I. organizza programmi di formazione ed assistenza tecnica (Programma Federale di Formazione ed Assistenza Tecnica) nei quali vengono realizzate proposte da parte dalle aziende. Queste proposte sono evaluate al fine di determinare il contributo che verrà concesso dallo Stato Nazionale. Normativa del credito fiscale per la formazione aziendale Si tratta di un programma che concede certificazioni di credito fiscale senza scadenza, e che possono essere applicati al pagamento delle imposte nazionali, fino ad un ammontare massimo del 8 % del totale di stipendi per le P.M.I. e dell’8‰ (per mille) per le grandi imprese. L’ammontare totale del credito fiscale disponibile viene assegnato ogni anno nella Finanziaria. Programma di “Reconversión Empresarial” (PRE) Si tratta di un meccanismo di promozione tramite il quale lo Stato nazionale sovvenziona fino al 50 % del costo dei progetti di assistenza tecnica per la realizzazione di studi di 21 mercato, lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi, la certificazione di norme di qualità, l’ingegneria della infrastruttura produttiva, ecc., che abbiano lo scopo di migliorare la competitività delle P.M.I. Attualmente, sono in vigore due modalità: Progetti di Sviluppo Imprenditoriale (PDE): contributi a fondo perduto per progetti di complementarietà nella assistenza tecnica e che abbiano come scopo un programma di assistenza (finanziaria o meno) dipendente della Segreteria della P.M.I. o di altre istituzioni di aiuto alle P.M.I. Deve trattarsi di progetti in cui non sia possibile l’associazione per ragioni di confidenzialità nelle informazioni o riguardo ai diritti di proprietà intellettuale, o progetti che possiedano una innovazione strategica di speciale interesse in un settore specifico o in una regione puntuale. Piani di Sviluppo Associativo (PDA): si tratta di contributi a fondo perduto per progetti di carattere associativo – ad es. Gruppi di micro, P.M.I. non vincolate come società però appartenenti a lo stesso settore, catena di valore o regione – in cui il carattere associativo sia considerato importante per il miglioramento competitivo. Programma di aiuto alle prime esportazioni La Sottosegreteria offre un servizio di consulenza alle micro, P.M.I. che iniziano ad esportare. Gruppi Esportatori o Consorzi Export Il Programma di Gruppi Esportatori35 fa parte degli strumenti di promozione del commercio estero organizzati dalla Segreteria della P.M.I. In realtà, il meccanismo di promozione consiste nel coordinamento e la assistenza tecnica, ed il finanziamento di una parte dei fondi pagati ai Direttori dei Gruppi. L’aiuto per i gruppi risulta di avere un coordinamento centralizzato, il miglioramento del potere d’acquisto e la contrattazione con terzi, un veloce accesso alle informazioni dei mercati d’interesse ed una distribuzione dei costi di partecipazione in fiere e missioni commerciali e realizzazione di opuscoli in comune ed altri costi che vengono ridotti. Borsa di subappalto Si tratta di un servizio di facilitazione nell’accesso delle P.M.I. alla domanda nazionale ed internazionale. Tramite lo stesso viene classificata l’offerta disponibile di processi industriali per il subappalto di P.M.I. argentine. L’informaizone viene pubblicata sul sito web della Sottosegreteria della P.M.I. e viene aggiunta nei cataloghi destinati a fiere ed uffici commerciali argentini all’estero. 35 Si fa riferimento a “Consorzi Export” data questa denominazione come strumenti di promozione delle esportazioni, tramite la Legge n. 23.101 (1984), ed il Decreto 256/96. Comunque, l’incentivo fiscale originario per i Consorzi, non è stato mai regolamentato. In pratica, le aziende costituiscono “Gruppi esportatori”, utilizzando la forma associativa di “Agrupación de Colaboración Empresaria” prevista nella Legge n. 19.550 di Società Commerciali. 22 Meccanismo di promozione specifico per il settore Macchine Agricole Attualmente per il Settore delle Macchine Agricole è in vigore l’incentivo di compenso (bono fiscale), a cui è stato fatto riferimento nell’appartato corrispondente. (vedi pag. 16) Per altri settori d’interesse (Alimenti processati – Seconda trasformazione del legno – Packing / Packaging), sono state realizzate consultazioni alle associazioni di categoria di detti settori. Queste associazioni hanno risposto que attualmente non esistono meccanismi di promozione specifici per i settori di riferimento. 23 ALLEGATO I: LINK UTILI ED ORGANISMI UFFICIALI E PRIVATI Administración Federal de Ingresos Públicos (AFIP): www.afip.gov.ar Agencia de Desarrollo de Inversiones (ADI): www.inversiones.gov.ar Agencia Nacional de Promoción Científica y Tecnológica (ANPCYT): www.agencia.secyt.gov.ar Asociación de Bancos Públicos y Privados de la República Argentina (ABAPPRA) - Instituto para la Pequeña y Mediana Empresa: www.idepyme.com.ar Banco BICE: www.bice.com.ar Banco Central de la República Argentina: www.bcra.gov.ar Banco Ciudad de Buenos Aires: www.bancociudad.com.ar Banco Credicoop: www.credicoop.com.ar Banco de Inversión y Comercio Exterior (BICE): www.bice.com.ar Banco de la Nación Argentina: www.bna.com.ar Banco de la Provincia de Buenos Aires: www.bapro.com.ar Banco Galicia: www.e-galicia.com Consejo Federal de Inversiones (CFI): www.cfired.org.ar Fundación ExportAr: www.export-ar.org.ar Información Legislativa (Ministerio de Economía y Producción): www.infoleg.gov.ar Instituto Nacional de Propiedad Intelectual (INPI): www.inpi.gov.ar Secretaría de Agricultura, Ganadería, Pesca y Alimentos: www.sagpya.mecon.gov.ar Secretaría de Industria, Comercio y de la Pequeña y Mediana Empresa: www.mecon.gov.ar/sicym Secretaría de Minería: www.mineria.gov.ar Subsecretaría de Ingresos Públicos (Impuestos en Argentina - En idioma Inglés): www.mecon.gov.ar/sip/basehome/dir3.htm Subsecretaría de Ingresos Públicos (Incentivos y Regímenes de Promoción): www.mecon.gov.ar/sip Subsecretaría de la Pequeña y Mediana Empresa y Desarrollo Regional: www.sepyme.gov.ar 24 Più SPRINT all’Emilia-Romagna nel mondo: Lo Sportello regionale per l’internazionalizzazione Quali finanziamenti sono disponibili per aprire una rappresentanza commerciale in Cina? Come assicurare un credito verso un cliente rumeno? Quali adempimenti doganali per importare o esportare merci in Russia? Qual è il regime di tassazione dei redditi in India? Questi sono solo alcuni dei quesiti a cui gli operatori emiliano-romagnoli possono trovare risposta presso lo SPRINT EmiliaRomagna. SPRINT Emilia-Romagna, Sportello Regionale per l'Internazionalizzazione è infatti lo strumento operativo di supporto alle imprese che vogliono affacciarsi sui mercati esteri. Promosso dalla Regione Emilia-Romagna, Ministero della Attività produttive, ICE, SACE e Simest, SPRINT Emilia-Romagna promuove e coordina l'utilizzo degli strumenti comunitari, nazionali e regionali per l'internazionalizzazione, fornisce assistenza e supporto alla conoscenza e selezione dei mercati esteri, alla ricerca di opportunità di investimento e/o partner esteri adeguati allo sviluppo del proprio specifico progetto di internazionalizzazione. Le aree d’intervento, unitamente agli eventi seminariali di formazione e aggiornamento, coprono aspetti chiave per operare ed essere vincenti sullo scenario economico globale: SERVIZI FINANZIARI SPRINT Emilia-Romagna è in grado di fornire tutte le informazioni e l’assistenza necessaria per usufruire dei servizi finanziari e accedere alle agevolazioni previste dalla normativa italiana a supporto delle strategie di internazionalizzazione. Grazie alla collaborazione di SIMEST S.p.a, società nata allo scopo di promuovere lo sviluppo delle imprese all’estero attraverso il sostegno finanziario, si garantisce all’utente l’accesso agli strumenti nazionali di sostegno economico all’internazionalizzazione: Agevolazione dei crediti all’esportazione (D.Lgs. 143/98, già L.227/77) Finanziamenti agevolati per programmi di penetrazione commerciale (L. 394/81), partecipazione delle imprese italiane a gare internazionali (L.304/90) e per la realizzazione di studi di prefattibilità, fattibilità e assistenza tecnica (D.M. 136/00). Partecipazione al capitale sociale di imprese all’estero e contributo agli interessi sul finanziamento della quota di partecipazione italiana (L.100/90). Nuovi fondi di Venture Capital. Sono inoltre accessibili risorse finanziarie di fonte regionale tra cui il fondo speciale di garanzia sulla L.394/81, i contributi destinati ai consorzi export (L.83/89)) e i recenti bandi di gara per imprese in forma aggregata. SERVIZI ASSICURATIVI SPRINT Emilia-Romagna si avvale anche di SACE S.p.a, L’istituto che assicura gli operatori italiani contro i rischi che incontrano nella loro attività di esportazione e 25 internazionalizzazione. SACE assume in assicurazione e riassicurazione i rischi di carattere politico, economico e commerciale a cui sono esposti gli operatori italiani nelle loro transazioni internazionali, fornendo sostegno all’internazionalizzazione dell’economia italiana. Oltre al tradizionale rischio del credito SACE offre copertura assicurativa anche per gli EGS (Eventi Generatori di Sinistro) discendenti dal rischio di produzione e dal rischio del mancato recupero dei costi sostenuti per la realizzazione della fornitura e, limitatamente ai soli rischi politici, la garanzia degli investimenti all’estero. SERVIZI PROMOZIONALI Attraverso la collaborazione con l’Istituto Nazionale per il Commercio Estero, SPRINT Emilia-Romagna fornisce un servizio di informazione sui mercati esteri molto dettagliato nonché l’assistenza necessaria per entrare e radicarsi sui mercati stessi. Attraverso la rete estera dell’ICE, che conta 104 uffici in 80 diversi paesi del mondo, le aziende possono accedere a quattro tipologie di servizio, alcuni dei quali a pagamento: I servizi di analisi dei mercati I servizi di ricerca partner I servizi di promozione aziendale I servizi di assistenza operativa in loco Attraverso SPRINT Emilia-Romagna gli operatori possono inoltre accedere al network dei desk della Regione Emilia-Romagna nel mondo. In alcuni paesi di importanza strategica la Regione Emilia-Romagna è infatti presente direttamente per prestare sostegno ed accompagnare gli operatori economici regionali nell’ambito dei propri progetti di internazionalizzazione. I desk della Regione Emilia-Romagna attualmente operativi si trovano in Cina, Argentina, Bulgaria, Serbia e Bosnia. SERVIZI DI CONSULENZA DOGANALE SPRINT Emilia-Romagna offre infine consulenza specialistica qualificata in materia doganale e di trasporti internazionali. Grazie alla recente collaborazione con l’ordine dei doganalisti è infatti possibile accedere ad un’ampia di gamma di informazioni che spaziano dalla tecnica doganale alla contrattualistica internazionale (per la giusta indicazione dei termini di resa e delle eventuali eccezioni) ed alle procedure di pagamento. Per informazioni, assistenza e appuntamenti: SPRINT EMILIA-ROMAGNA Sportello regionale per l’internazionalizzazione Viale Aldo Moro, 44 40127 Bologna tel: 051-639.6200 fax: 051-639.6512 www.sprint-er.it [email protected] 26