La prevenzione degli incidenti domestici Dossier n. 2 - Bambini ©Editore Zadig via Ampere 59, 20131 Milano www.zadig.it - e-mail: [email protected] tel.: 02 7526131 fax: 02 76113040 Direttore: Pietro Dri Autore dossier: Maria Rosa Valetto Revisore: Michele Gangemi La prevenzione degli incidenti domestici I dati a disposizione Punti chiave ● Epidemiologia ● Fattori di rischio In sintesi I bambini sono particolarmente esposti agli incidenti domestici e alle loro conseguenze come dimostrano i dati epidemiologici. Molti sono i fattori di rischio sui quali si può intervenire per modificare tale rischio. I bambini sono particolarmente esposti agli incidenti domestici e alle loro conseguenze per la loro spiccata curiosità associata a una minore percezione del rischio e una limitata abilità a reagire prontamente in situa zioni pericolose. Inoltre gli ambienti nei quali trascorrono la maggior parte della giornata non sono stati creati a loro misura e addirittura talora sono stati progettati senza l'osservanza o l'adempienza delle norme di si curezza. Epidemiologia Il fenomeno dell’incidentalità domestica nei bambini è quantificabile solo in parte, dal momento che molti episodi di media e lieve entità sfuggono all'indagine epidemiologica, per quanto abbiano un peso non trascu rabile in termini di costi diretti (spese per farmaci e consultazioni mediche) e indiretti (assenza dal lavoro dei genitori) non trascurabili.1 Gli incidenti rimangono la prima causa di morte nella fascia di età tra 0 e 19 anni e sono responsabili del 24% di tutti i decessi giovanili. Inoltre sono fonte di disabilità gravi e comportano costi sociali e sanitari rilevanti: il 20% dei ricoveri in età pediatrica è dovuto a un incidente. 2,3 I dati dell'European report on child injury prevention 4 relativi all'anno 2004 riconducono a incidenti da soffocamento, ingestione di corpo estraneo, strangolamento, ipo e ipertermia, morso di animale (individuati come “altro” nella Figura 1) il 38% dei decessi (complessivamente 17.978) nella fascia di età 0-9 anni e il 26% dei decessi (complessivamente 24.145) in quella di 10-19 anni. In base al medesimo report è possibile ricostruire una “piramide degli incidenti” che ne stima l'impatto sulla salute delle generazioni più giovani: a ogni decesso in età pediatrica corrispondono circa 130 ricoveri, oltre 1.600 accessi al Pronto soccorso e un numero imprecisato di viste ambulatoriali. Figura 1. La piramide clinica degli incidenti domestici nei bambini 4 -2- La prevenzione degli incidenti domestici In Italia per l'anno 2000 sono riferiti 9,2 incidenti ogni 100 bambini di età inferiore a 5 anni e 6,3 ogni 100 bambini di età compresa tra 6 e 14 anni. Nella fascia di età 0-4 anni si sono registrati circa 400 casi con esito mortale (elaborazioni CENSIS 2003, su dati ISTAT E ISPESL). 1,5 Le cadute e gli urti rappresentano circa un quarto delle modalità attraverso cui i bambini vanno incontro a incidenti in casa. La tipologia di incidente più frequente nei bambini è il trauma provocato da mobili o altre parti dell’abitazione (41% di tutti gli incidenti), seguito dalle cadute da scale e da mobili (24%). La maggior parte delle cadute sono imputabili a cadute dall’alto (dal letto, dal fasciatoio, dalle scale e dai giochi). Sebbene le cadute provochino spesso infortuni non mortali, esse rappresentano una delle principali cause di invali dità. Altre cause meno frequenti, ma in genere con conseguenze più gravi di incidente sono rappresentate dagli avvelenamenti, dalle ustioni, dal soffocamento a opera di piccoli oggetti e dall'annegamento. 1,5 La tipologia di incidente è età-dipendente: il soffocamento per ostruzione delle vie aeree da inalazione di corpo estraneo e le ustioni rappresentano le prime cause di morte per i bambini tra i 5 e i 9 anni d’età e, rispet tivamente, la seconda e la terza per quelli fino a 4 anni. La maggior parte delle ustioni nei bambini è dovuta a liquidi bollenti o vapore e i bambini sono i più esposti al rischio di decesso in seguito a ustioni. Gli incidenti per avvelenamento riguardano soprattutto i bambini al di sotto dei 5 anni, con un tasso di avve lenamento mortale maggiore nei bambini di età inferiore a un anno. Complessivamente, i bambini di età compresa tra 0 e 4 anni rappresentano oltre il 20% di tutta la casistica molto grave di incidenti domestici re gistrata sulla popolazione generale.1,5 Secondo uno studio condotto in Svezia e basato sull’utilizzo dei sistemi di sorveglianza ospedalieri, l’inalazione di oggetti estranei è più frequente a 10-12 mesi, le scottature lo sono a 13-15 mesi, gli avvelenamenti non da farmaci a 16-18 mesi e quelli da farmaci a 24-30 mesi. 6 Gli avvelenamenti mortali nei bambini sono principalmente causati da farmaci, prodotti per la pulizia della casa, pesticidi e piante. Per i bambini di età compresa tra 0 e 4 anni la prima causa di morte è invece rappre sentata dall’annegamento, che nei Paesi ad alto reddito avvengono generalmente in piscina. La cucina è di solito il luogo dove avviene la maggior parte degli incidenti domestici per la presenza di appa recchiature a gas ed elettriche, di oggetti appuntiti e taglienti.1,5 I dati più aggiornati sulla situazione italiana attualmente disponibili sono quelli raccolti nei documenti 2012 (Child Safety country profile7 e Child Safety report card,8 dati riferiti al 2009) della European Child Safety Alliance. Gli incidenti si confermano la prima causa di morte nella fascia di età di 0-19 anni (tasso standardizzato 6,31 per 100.000, contributo al 19,36% della mortalità nella fascia di età considerata). Nel contesto europeo (l'analisi viene effettuata per i 31 Paesi partecipanti alla Child Safety Alliance), la mortalità registrata in Italia si colloca intorno all'undicesimo posto per i maschi e al decimo per le femmine. Si conferma anche che gli incidenti si verificano con maggiore probabilità in situazioni e contesti familiari di svantaggio socio-economico e culturale. Anche dalla “Valutazione Genitoripiù: le disuguaglianze in salute nel periodo preconcezionale e in gravidanza” emerge che i comportamenti protettivi, rispetto alla sicurezza domestica, sono significativamente diffe renti tra le etnie: le culture non italiane tendono ad avere comportamenti meno sicuri. Fattori di rischio1,2,5 Nella valutazione dei possibili pericoli occorre considerare la loro variabilità nel corso dell’infanzia, che va di pari passo con i cambiamenti evolutivi delle competenze motorie del bambino e dell’esposizione a potenziali incidenti. Nei primi mesi di vita i bambini imparano i pericoli osservando le espressioni dei genitori nei confronti delle loro esplorazioni, interpretando le loro reazioni emotive per codificare l’incertezza e le novità presenti nell’ambiente e guidare in questo modo il proprio comportamento. Reagiscono con gioia e interesse esplorando l’ambiente se l’adulto esprime tali emozioni, manifestano paura e inibizione se esso, invece, appare spaventato e incerto. In questa fase i traumi e le cadute sono gli incidenti più frequenti. Seguono le ustioni, il soffocamento, l’avvelenamento e l’annegamento. Man mano che i bambini in età prescolare acquisiscono nuove capacità motorie aumentano i rischi di incidenti domestici perché non sono ancora dotati di un sufficiente giudizio controllo degli istinti. Un bambino che ha appena iniziato a muoversi per casa, allontanandosi così dallo sguardo dell’adulto, è ad alto rischio perché la sua capacità di movimento precede la sua capacità di giudizio; egli non ha ancora sviluppato la coordinazione dei movimenti e i riflessi protettivi e non ha ancora imparato i potenziali pericoli del suo ambiente fisico. -3- La prevenzione degli incidenti domestici In seguito, quando la coordinazione, i riflessi, la programmazione motoria, la comprensione della correlazione causa-effetto si saranno abbastanza sviluppati nel bambino da riuscire a prevedere da solo alcuni rischi fisici, un adulto avrà nuovi motivi per aspettarsi che abbia bisogno di aiuto. Le capacità del bambino potreb bero non essere utilizzabili se la sua attenzione è già impegnata da ciò che sta facendo: un bambino distratto può essere meno capace di utilizzare le sue capacità di proteggersi da pericoli prevedibili. Il controllo degli impulsi e l’attenzione per più di una cosa alla volta sono alcune delle capacità che si sviluppano successiva mente. Dunque i bambini, in particolare quelli della fascia di età compresa tra 0 e 4 anni, risultano i più esposti al rischio di incidente domestico sia perché trascorrono più tempo in casa sia perché le acquisizioni motorie in questa fase della vita precedono la capacità di riconoscere ed evitare le potenziali situazioni a rischio. 1,5 In letteratura vengono descritte delle situazioni tipo che possono essere per i bambini concause determinanti per l’incidentalità domestica: vivere in un ambiente a misura di adulto, esposizione a rischi non misurati alle loro capacità, fame e stanchezza, irrequietezza, malattie della madre, cambio recente della persona che si occupa del bambino, stress e tensioni familiari, conflitti familiari, improvvisi cambiamenti di ambiente, madre troppo occupata o preoccupata. E' inoltre descritto che i bambini più a rischio appartengono a famiglie svantaggiate, con un solo genitore o con genitori molto giovani con livello di istruzione basso e che vivono in abitazioni di dimensioni inadeguate o sovraffollate. 1,2,5 Nella dinamica degli incidenti domestici dei bambini sono coinvolti: fattori di carattere strutturale relativi all’abitazione (per esempio impianto elettrico non a norma, assenza di cancelli di sicurezza per scale e balconi, assenza di ganci per il fissaggio di mobili alle pareti, eccetera), le caratteristiche dei prodotti che entra no in casa (giocattoli, elettrodomestici) o la loro accessibilità (farmaci, prodotti chimici per la pulizia), cono scenze, attitudini e comportamenti nei confronti della sicurezza dei genitori. Per quanto riguarda i fattori strutturali e le caratteristiche dei prodotti alcune recenti normative come l’obbligo della messa in sicurezza degli impianti elettrici in casa, le norme sulla manutenzione dei sistemi di riscaldamento a gas e l’adozione di contenitori a prova di bambino per farmaci e prodotti chimici hanno contribuito a incrementare il livello di sicurezza all’interno delle pareti domestiche, ma non sembrano avere inciso sulla frequenza del fenomeno. Bibliografia 1. De Santi A, Zuccaro P, et al (a cura di). La promozione della salute nelle scuole. Prevenzione degli incidenti stradali e domestici. Rapporti Istisan 10/3, pag 75-106. http://www.iss.it/binary/publ/cont/103web.pdf 2. EuroSafe report 2009. Injuries in the European Union. Statistics summary 2005-2007, Vienna 2009. http://www.eurosafe.eu.com/csi/eurosafe2006.nsf/0/2DD3B414D49544AEC1257686004E6EBC/$file/2009-IDBReport.pdf 3. European Child Safety Alliance – Eurosafe. MacKay M and Vincenten J. Child Safety Summary Report Card for 18 Countries, Amsterdam 2007. http://www.epicentro.iss.it/focus/stradale/materiali/Europe.pdf 4. OMS Europa. European report on child injury prevention, Ginevra 2008. http://www.who.int/violence_injury_prevention/child/injury/world_repor2/European_report.pdf 5. CCM, Regione Veneto – Ulss 18, Rovigo. Affy Fiutapericolo. http://www.regione.veneto.it/web/sanita/affy-fiutapericolo La valigia di Affy Fiutapericolo http://www.genitoripiu.it/documents/uploads/7_azioni/sicurezza_in_auto_e_in_casa/I%20MATERIALI%20DI %20AFFY.pdf I quaderni di Affy Fiutapericolo. Guida per genitori I quaderni di Affy Fiutapericolo. Guida per insegnanti 6. Hjern A Ringback-Weitoft G, Andersson R. Socio demographic risk factors for home-type injuries in Swedish infants and toddlers. Acta Paediatr 2001;90:61-8. 7. European Child Safety Alliance – TICTACS. Child Safety country profile 2012, Italy. http://www.childsafetyeurope.org/reportcards/info/italy-country-profile.pdf 8. European Child Safety Alliance – TICTACS. Child Safety report card 2012, Italy. http://www.childsafetyeurope.org/reportcards/info/italy-report-card.pdf -4- La prevenzione degli incidenti domestici Le azioni da intraprendere Punti chiave ● ● ● ● Prevenzione I programmi della Regione Veneto L’approccio educativo e la comunicazione dei messaggi I messaggi chiave In sintesi Sono diverse le esperienze, a livello internazionale, italiano e regionale su come prevenire gli incidenti domestici dei bambini. Fondamentale è il momento della comunicazione del rischio che passa attraverso il contatto della neomamma con gli operatori sanitari dei centri nascita e successivamente dei centri vaccinali e degli ambulatori di pediatria, oltre all'attività svolta a livello scolastico. Ogni fascia di età ha rischi specifici che è bene conoscere per poter ridurre le probabilità che l'incidente accada grazie a semplici accorgimenti da porre in atto sempre. Prevenzione L'European Child Safety Alliance,1 avviata nel 2000 nell'ambito di EuroSafe, riunisce esperti europei con diverse competenze (medicina, salute pubblica, psicologia, pedagogia, ingegneria e progettazione) e decisori per condividere e promuovere le azioni utili alla prevenzione degli incidenti in età infantile. Le linee di indi rizzo sono stabilite da un comitato cui partecipano 31 stati membri dell'Unione Europea ed enti impegnati nelle attività di prevenzione, oltre che supervisori. Gli interlocutori primari dell'European Child Safety Alliance sono i decisori e gli operatori in grado di indirizzare le strategie di salute pubblica, gli standard, il design dei prodotti, la progettazione dell'ambiente nella di rezione di un miglioramento della sicurezza per ridurre gli incidenti sotto i 17 anni di età e la mortalità e il carico di malattia che ne conseguono. A livello nazionale, in collaborazione con gli enti per la sicurezza infantile dei singoli Paesi, le informazioni e le azioni di promozione e prevenzione devono raggiungere le famiglie, gli educatori, i decisori e i mezzi di in formazione. L'European Child Safety Alliance ha coordinato CSAP (Child Safety Action Plan), un progetto su vasta scala volto allo sviluppo da parte dei governi nazionali di piani di azione per la promozione della sicurezza dei bambini e degli adolescenti europei attraverso l'aumento della consapevolezza e l’applicazione di strategie di provata efficacia. Il supporto ai Paesi partecipanti per l'implementazione di politiche per la sicurezza è proseguito con il progetto TACTICS (Tools to Address Childhood Trauma, Injury and Children's Safety). In aggiunta il nuovo progetto ha sviluppato attività di monitoraggio nei singoli Paesi e di analisi delle esperienze pregresse utili per la programmazione di quelle future. Tra gli strumenti più interessanti di TACTICS si segnalano i Child Safety country profiles e le Child Safety report cards che, basandosi su un set di indicatori standard fotografano, rispettivamente, l'impatto degli incidenti in funzione di diverse variabili e dei determinanti socio-demografici e il livello di sicurezza raggiunto dagli stati membri per i loro cittadini più giovani. Alla terza e ultima versione delle report card (2012) fa riferimento un centinaio di politiche e strategie di buona pratica in grado di prevenire gli incidenti; al momento risulta che nessun paese membro ha adottato tutte le misure raccomandate. Si rilevano peraltro interessanti progressi rispetto ai dati raccolti con le prime report card (2007). In particolare, solo 13 Paesi (42%) hanno una normativa che impone l'impiego del casco in bicicletta, solo 7 (23%) hanno una legge nazionale che rende obbligatoria una barriera di protezione nelle piscine private, 15 Paesi, ovvero poco meno della metà, disciplinano le caratteristiche di resistenza delle confezioni dei medicinali e 16 (52%) hanno emanato provvedimenti che obbligano a modifiche strutturali e ambientali per preve nire le cadute dalle finestre. -5- La prevenzione degli incidenti domestici Tabella. Alcuni interventi efficaci per prevenire gli infortuni dei bambini* Principi d'intervento Incidente stradale Annegamento Ustione Legislazione, regolamentazione e applicazione Limiti di velocità, guida in stato di ebbrezza, caschetti per la bicicletta, cinture e seggiolini per i bambini Recinzioni per gli invasi d'acqua, sorveglianza nelle piscine Riduzione della Attrezzature per temperatura cortili e parchi dell'acqua calda giochi per uso domestico (max 50°C), allarmi antifumo Produzione, stoccaggio e distribuzione di sostanze tossiche, confezionamento sicuro Modificazione dei prodotti Modificazione dei veicoli per aumentare la protezione dei passeggeri Dispositivi individuali per il galleggiamento Valvole termostatiche Riduzione dell'altezza delle attrezzature di gioco, modifica dei girelli, vetri di sicurezza Contenitori a prova di bambino per farmaci e sostanze chimiche Modificazioni ambientali Infrastrutture a misura di bambino: aree pedonali, aree di gioco, percorsi sicuri per andare a scuola Barriere e protezioni attorno all'acqua, griglie rigide per coprire i pozzi Impianto elettrico della cucina separato da quello del resto della casa Protezioni alle finestre, ringhiere e grate sui balconi, cancelletti sulle scale Conservazione sicura delle sostanze potenzialmente velenose Educazione e sviluppo delle competenze Uso di caschetti, cinture di sicurezza e seggiolini Corsi di nuoto e controllo delle piscine Pratica di cucina, primo soccorso Riconoscere i rischi all'interno della casa Conservazione sicura di farmaci e prodotti chimici domestici Corsi di rianimazione cardiopolmonare Centri grandi ustionati Cure appropriate Centri antiveleni Assistenza medica Centri d'urgenza traumatologici pediatrici; attrezzature di pronto soccorso pediatrico Caduta Avvelenamento * modificata da OMS 2o08 “European report on child injury prevention” Il rapporto ISTISAN La promozione della salute nelle scuole. Prevenzione degli incidenti stradali e domestici individua 3 linee di intervento:2 • incentivazione di interventi strutturali per la sicurezza delle abitazioni: impiego di dispositivi di sicurezza ed emanazione di leggi e regolamenti locali. L’efficacia risiede nel fatto che queste misure non richiedono un cambiamento attivo dei comportamenti; • campagne di informazione e di sensibilizzazione alla sicurezza domestica. Un ruolo chiave ha il pediatra che tra le sue attività di educazione e prevenzione rivolte ai genitori dovrebbe sempre contem plare i rischi di incidenti domestici e le relative misure di sicurezza. 3-6 Anche l’American Academy of Pediatrics, l’American Academy of Family Physicians e altri gruppi raccomandano ai medici di fornire informazione sulla prevenzione degli infortuni in funzione dell’età del paziente; 7 • interventi formativi rivolti ai genitori. L’esperienza dei CDC Protect the ones you love è l'iniziativa dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC) che ha come obiettivo aumentare la consapevolezza dei genitori tramite la condivisione di informazioni sui ri schi di incidenti in età infantile. I CDC hanno prodotto ColorMeSafe,9 un libro rivolto ai bambini di età compresa tra i 4 e 7 anni per prevenire gli infortuni tra i bambini attraverso una duplice chiave che coinvolge i genitori nel loro ruolo di guida, e i bambini con disegni da colorare. Tra i consigli per la sicurezza familiare: avere un piano antin cendio per la propria abitazione, installare ringhiere per bambini vicino alle scale o sulle finestre dei pia ni elevati. 8 I programmi della Regione Veneto L’arrivo di un bambino in una famiglia è un evento importante, accompagnato da cambiamenti e nuove atti vità da organizzare e condividere. I genitori, in particolare, sono chiamati a creare intorno al neonato l’ambiente più favorevole per la sua sicurezza e il suo benessere. -6- La prevenzione degli incidenti domestici La maggior parte degli incidenti è infatti prevedibile ed evitabile attraverso l’adozione di comportamenti cor retti e di misure di sicurezza adeguate da parte di coloro che dei bambini si prendono cura. Per questo il Programma di Prevenzione degli Incidenti Domestici della Regione del Veneto 10 richiama l’attenzione dei genitori sugli accorgimenti da mettere in atto nel contesto della propria abitazione per proteggere i più piccoli da situazioni a rischio e da eventuali incidenti nei quali possano incorrere, talora con conseguenze molto serie. Infatti, se la casa è strutturata ed organizzata a misura di bambino, si riduce la possibilità che si verifichino incidenti gravi, anche nel corso di eventuali momenti di distrazione degli adulti. L’invito a tutti i genitori, dunque è quello di “ripensare” la propria casa in funzione del bambino e adottare i comportamenti più idonei a prevenire gli incidenti e le loro conseguenze. Con il passare del tempo i bambini acquisiscono maggiori capacità, di conseguenza i rischi aumentano. Per ridurre i numerosi incidenti che li vedono coinvolti, è necessario agire a diversi livelli. Gli adulti devono assumere comportamenti improntati alla sicurezza, adottare ogni precauzione utile a garantire l’incolumità dei piccoli ed educarli affinché imparino a comportarsi in maniera prudente. Baby Bum. La vita cambia, cambia la casa!11 Il progetto Baby Bum è orientato alla prevenzione degli incidenti domestici in bambini di 0-3 anni tramite la sensibilizzazione dei neogenitori e l'informazione sull'importanza sia di sorvegliare attentamente i piccoli sia di rendere il più possibile sicuro il loro ambiente di vita. Informazioni e consigli vengono forniti dagli opera tori sanitari del percorso nascita sia direttamente, sia per mezzo di materiali predisposti e adeguati all'età del bambino. Per ogni nato è prevista la consegna di un opuscolo multilingue, da inserire nel libretto pediatrico, che segue il bambino dalla nascita fino ai tre anni di età con messaggi specifici per le diverse fasi evolutive: 0-6 mesi, 612 mesi, 21-24 mesi, oltre 24 mesi. I canali di distribuzione previsti sono stati consolidati a livello aziendale e condivisi con il programma GenitoriPiù. Affy Fiutapericolo12 Il progetto Affy Fiutapericolo è destinato ai bambini della scuola dell’infanzia (3-6 anni di età). Mira a sviluppare nei piccoli la consapevolezza in merito alle conseguenze spiacevoli che possono verificarsi in determinate situazioni, favorire la riflessione sulle azioni che si possono attivare per prevenire gli incidenti domestici e fornire le competenze nella gestione di oggetti e situazioni potenzialmente pericolosi in casa e nelle attività di gioco. Se è infatti fuor di dubbio che la tutela e la sicurezza dei bimbi è responsabilità degli adulti, è comunque possibile e utile educare i bambini alla consapevolezza dei pericoli e incoraggiarli a pro teggersi e a evitarli. Affy Fiutapericolo è il cagnolino che fa da guida ai bambini nel percorso didattico e di gioco, suscita la loro curiosità e, grazie al suo fiuto, riconosce i pericoli presenti in casa e i rischi dovuti ai comportamenti distratti dei piccoli. La guida di un personaggio simbolico con impronta vincente e positiva trasforma gli ambienti abituali in luoghi in cui fare esperienze coinvolgenti a livello sia emotivo sia cognitivo e indica ai bambini come muoversi sicuri negli ambienti riconoscendo gli eventuali pericoli. L'insieme dei materiali per la promozione della sicurezza in casa e negli ambienti dove vivono i bambini è raccolto in un kit che viene fornito gratuitamente alle scuole interessate denominato la valigia di Affy Fiutapericolo che comprende: l’opuscolo per i genitori; la guida per insegnanti; la fiaba La casa di Affy; i poster sugli ambienti domestici; le tessere necessari per i giochi; il poster sulle piante velenose che possono essere presenti in casa. Le attività proposte sono di tipo cognitivo, motorio e di ruolo. In ognuna di queste situazioni di gioco è fondamentale la mediazione dell’insegnante che conduce l’attività. I materiali sono duttili e collegabili tra loro in funzione delle situazioni di utilizzo . I l progetto è realizzato durante l’orario scolastico dalle insegnanti adeguatamente formate dall’Azienda ULSS, e prevede anche il coinvolgimento dei genitori. L'indagine effettuata nell'anno scolastico 2012-2013 ha evidenziato che i genitori coinvolti nel progetto hanno reso più sicura la loro casa, apportando modifiche organizzative e di comportamento rispetto a un gruppo di controllo di genitori che non hanno partecipato al progetto. -7- La prevenzione degli incidenti domestici L'iniziativa ha anche riscontrato il parere favorevole della maggioranza degli insegnanti coinvolti che dichiarano che consiglierebbero ai colleghi l'utilizzo dei materiali del percorso didattico. L'approccio educativo e la comunicazione dei messaggi11 La sicurezza dei bambini evoca in prima battuta il concetto di protezione, quindi di sorveglianza ed elimina zione dall’ambiente di tutti i fattori potenzialmente pericolosi. Ciò è valido e sufficiente nelle prime fasi di vita del bambino, ma già in età prescolare questo concetto di protezione va associato un adeguato processo educativo che coinvolga i bambini. Anche in questa fase è comunque importante creare un ambiente “il più sicuro possibile” che consenta al bambino di esplorare liberamente e all’adulto di ridurre i divieti e le limita zioni, a volte controproducenti (la loro trasgressione incuriosisce e interessa). La sicurezza, infatti, è una dimensione dinamica interna al bambino che passa attraverso il livello cognitivo, emotivo e motorio. Include il rispetto per se stessi e per gli altri e la capacità di comprendere e accettare regole da applicare in modo diverso in rapporto al contesto. È necessario allora un approccio di tipo educativo/formativo oltre che tecnico/strutturale. Gli attuali orienta menti pedagogici mirano a sviluppare nel bambino i seguenti tre fattori: identità personale, autonomia e competenza. L’identità personale viene intesa come autostima, sicurezza interiore, fiducia nelle proprie capacità. Com prende la possibilità di guardarsi intorno, di relazionarsi con l’ambiente, di vincere le paure, di agire serenamente davanti agli imprevisti e alle difficoltà. L’autonomia viene intesa come capacità di pensare, elaborare soluzioni e agire in proprio, di chiedere consi glio o aiuto tenendo conto dei propri limiti. Non è esclusivamente l’autonomia pratica che consente al bambi no di saper gestire la propria motricità e di svolgere operazioni manuali di abilità e di destrezza, ma anche la capacità di prevedere eventi e situazioni accidentali reagendo adeguatamente. Per competenza non si intende solo il sapere, ma anche l’abilità di utilizzare ciò che si sa per risolvere i pro blemi. In famiglia La comunicazione con il bambino sul tema dei pericoli della casa richiede molta attenzione sul modo con cui si propone e deve tenere conto del fatto che in età prescolare l'apprendimento avviene soprattutto per imita zione. Ne consegue che il modo migliore per trasmettere comportamenti corretti è il buon esempio degli adulti, accompagnato da commenti, consigli e spiegazioni (ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, quello che si può fare e quello che non si può fare) con un linguaggio semplice e adatto all'età. E' fondamentale non diventare ossessivi, per timori o ansie rispetto all'incolumità; si trasmetterebbero i medesimi timori e ansie ma non suggerimenti utili e pratici. Neppure vanno sottovalutati i pericoli; per avere un approccio equilibrato è utile provare a osservare la casa con gli occhi di un bambino curioso. E' necessario stimolare l'attenzione dei bambini, in modo che, man mano che crescono, imparino a riconoscere i pericoli e a evitarli. Inoltre l'apprendimento può essere migliorato dal gioco, dall'ascolto di storie e da riflessioni sulle esperienze personali. In caso di incidente va poi trovato un buon equilibrio tra il rimprovero e il rinforzo positivo. A scuola La scuola può aiutare il bambino a conoscere e modificare la realtà, a sviluppare le sue attitudini e aumentar ne le competenze. Nell’ambito della promozione della sicurezza queste tre dimensioni si possono sviluppare attraverso l’elaborazione di esperienze e l’introiezione di regole, consolidate nell’interazione con gli altri, così da rinforzare le capacità di autocontrollo e di adattamento alle situazioni che si presentino come novità. La scelta didattica di affrontare a scuola la promozione della sicurezza nasce dall’esigenza educativa di una presa di coscienza da parte dei bambini del loro mondo fatto di casa, scuola, gioco e di una relazione positiva con esso. Anche in questo contesto, l’approccio alla riflessione sul pericolo non deve essere quello del divieto, ma dell'acquisizione di una consapevolezza e, di conseguenza, di un agire appropriato, quindi non pericoloso, a volte con possibilità di mettersi alla prova (si pensi all’equilibrio per evitare cadute o alla manipolazione di materiali potenzialmente pericolosi se utilizzati nel modo scorretto). Tutto ciò può essere ottenuto attraverso il gioco in cui il bambino può fingere di essere o di fare tutto ciò che nella realtà gli viene impedito, acquisire capacità di controllo sulla realtà, esplorare il mondo. Nello stesso tempo però i bambini non devono essere caricati della responsabilità della propria protezione, ma adeguatamente informati del fatto che determinate azioni possono avere conseguenze poco piacevoli. -8- La prevenzione degli incidenti domestici Ogni età ha i suoi pericoli: le raccomandazioni di Baby Bum10 Da 0 a 6 mesi → Mettere il bambino a dormire a pancia in su un materasso o cuscino rigido → Controllare sempre la temperatura dell'acqua del bagnetto (ideale a 37°C) → Controllare la temperatura del latte nel biberon → Non lasciare mai il bambino solo su una superficie elevata perché da un giorno all'altro impara a muoversi con il rischio di cadere Da 6 a 12 mesi → Non lasciare alla portata del bambino farmaci, detersivi, liquori, polveri (per esempio talco), oggetti appuntiti, taglienti o piccoli → Non lasciare alla portata del bambino qualsiasi oggetto penzolante (per esempio il filo del ferro da stiro) → Non lasciare mai solo il bambino quando inizia a gattonare → Mettere in sicurezza le prese elettriche con un copripresa e verificare che l'impianto sia a norma → Se in casa ci sono le scale, applicare una barriera Da 12 a 24 mesi → Mettere in sicurezza i balconi, eliminando oggetti o arredi su cui il bambino possa arrampicarsi e applicando barriere che impediscono il passaggio tra le sbarre → Non lasciare alla portata del bambino farmaci, detersivi, liquori, polveri, oggetti appuntiti, taglienti o piccoli, piante da appartamento → Adottare i blocca-ante per evitare che il bambino entri nei mobili e negli armadi → Coprire gli spigoli Oltre 24 mesi → Vigilare quando il bambino è a contatto con animali domestici → In cucina, tenere i manici delle pentole girati verso l'interno e proteggere i fornelli con una barriere → Verificare la stabilità dei mobili e, se necessario, stabilizzarli → Posizionare gli apparecchi elettrici lontano dall'acqua → Non lasciare solo il bambino nella vasca da bagno piena o nelle vicinanze di piscine, fossati, specchi d'acqua I messaggi chiave di Affy Fiutapericolo in eta prescolare11 Ecco quanto occorre sapere e fare per ridurre il rischio di incidente domestico nei bambini da 3 a 6 anni. Annegamento Gli annegamenti sono la prima causa di morte nei bambini tra 1 e 4 anni nella regione europea. I bambini che sopravvivono possono riportare danni cerebrali che richiedono assistenza finanziaria e cure sanitarie per tut ta la vita. Nei Paesi ad alto reddito la maggior parte degli annegamenti che coinvolgono i bambini avviene in piscina. → Non lasciare mai soli i bambini nella vasca da bagno (possono annegare in pochi secondi anche in 10 cm d’acqua) e collocare un tappetino antisdrucciolo sul fondo della doccia o della vasca da bagno in modo da evitare le cadute e il possibile rischio di annegamento → Recintare piscine, pozzi, laghetti ornamentali e fontane in modo che i bambini non possano acce-dervi autonomamente e sorvegliarli costantemente quando si trovano in questi luoghi anche se in compagnia di bambini più grandi → Non lasciare mai la piscinetta piena alla fine del bagno; in alternativa coprirla con un telo robusto e inamovibile Intossicazioni e avvelenamenti Il 90% degli avvelenamenti riguarda bambini al di sotto dei 5 anni. Il tasso di avvelenamenti letali è più alto nei bambini di età inferiore a un anno La maggior parte degli avvelenamenti mortali è causata da farmaci, prodotti per la pulizia della casa, pesticidi e piante. → Custodire i detersivi in un armadietto posto in alto oppure dotato di fermo di sicurezza e non lasciare mai il contenitore alla portata dei bambini, anche mentre lo si usa; non travasare un detersivo in bottiglie di bibite o di acqua minerale, neppure specificando il contenuto con un’etichetta → Non usare prodotti anti tarme nell’armadio dei piccoli -9- La prevenzione degli incidenti domestici → Riporre i cosmetici e i medicinali in alto e non lasciare le confezioni in luoghi accessibili → Riporre gli antiparassitari, i diserbanti e tutti i prodotti tossici in contenitori a chiusura ermetica, in luoghi inaccessibili; non applicarli su superfici con cui il bambino può venire a contatto e non utilizzarli mentre il bambino è in giardino → Insegnare ai bambini a non toccare i funghi e a non portarli alla bocca → Tener presente che molte piante, da appartamento e non, contengono sostanze dannose in caso sia di ingestione sia di contatto. Tra queste: agrifoglio, azalea, ciclamino, filodendro, ginestra, gelsomino, glicine, mughetto, oleandro, ranuncolo, ricino, stella di natale e vischio → Non lasciare in giro alcolici né mozziconi di sigaretta. Quanto ai pacchetti di sigarette tenere presente che bastano 2 centimetri di tabacco ingeriti per causare un grave avvelenamento Ustioni Le ustioni possono essere provocate da oggetti caldi, liquidi bollenti, fuoco, sostanze chimiche, elettricità e dal sole. Circa il 75% delle ustioni nei bambini è dovuta a liquidi bollenti, acqua di rubinetto bollente o vapore I bambini sono i più esposti al rischio di decesso da ustioni. → Utilizzare preferibilmente i fornelli posteriori del piano cottura, meno accessibili ai bambini, e tenere i manici delle pentole girati verso l’interno. Utilizzare manopole del gas che si aprono e si chiudono solo col doppio sistema (a pressione e rotazione). Non lasciare sedie o sgabelli in prossimità del piano di cottura → Tenere lontani i bambini mentre si utilizza il barbecue e, una volta terminato l'uso, spegnerlo e sistemarlo fuori dalla loro portata. Non utilizzare alcol o altro liquido facilmente infiammabile per attizzare il fuoco → Disporre una recinzione o un parascintille davanti al camino. Non lasciare giocattoli o oggetti infiammabili nelle vicinanze → Riporre gli accendini in luoghi inaccessibili → Regolare l’acqua del boiler a una temperatura non superiore ai 45°C → Non lasciar raffreddare il ferro da stiro a terra o comunque in luoghi dove il bambino può arrivare → Sistemare l’umidificatore in un posto sicuro Traumi e cadute In alcuni Paesi, metà degli infortuni che interessano i bambini portati al Pronto soccorso sono dovuti a cadute. Il 66% delle cadute letali sono imputabili a cadute dall’alto: sono le cadute dal letto, dal fasciatoio, dalle scale e dai giochi a causare la maggior parte delle cadute gravi. Molti altri infortuni non mortali provocati dalle cadute sono tra le principali cause di invalidità. → La balaustra dei balconi deve essere sufficientemente alta e a sbarre verticali per non favorire la scalata del bambino; in alternativa, provvedere a rialzarla o a rivestirla con una rete. Non lasciare sul balcone sedie, sgabelli, scalette, tavolini, biciclette, fioriere o quant’altro possa favorire lo scavalcamento da parte del bambino → I cancelli esterni devono avere sbarre verticali, per evitare che il bambino si arrampichi. I cancelli automatici devono essere dotati di fotocellule e dispositivi di sicurezza per l’arresto tempestivo del movimento → Non lasciare vicino alle finestre sedie, sgabelli, tavolini o scalette e applicare il “bloccafinestre” alle ante, per evitare che si aprano completamente → Per le porte, preferire le maniglie arrotondate a quelle di forma allungata e a spigoli appuntiti. La porta di ingresso deve essere dotata di chiusura a prova di bambino → Quando si acquista un mobile, assicurarsi che i cassetti siano dotati di fermo a fine corsa o applicarlo. Applicare il fermo di sicurezza ai cassetti che contengono oggetti potenzialmente pericolosi → Non usare tovaglie lunghe: il bambino può aggrapparsi e tirarsi così tutto addosso. Collocare sempre le pentole e gli alimenti caldi al centro del piano di appoggio → Disporre il televisore e altri oggetti pesanti in luoghi sicuri, in modo che il bambino non possa tirarseli addosso → Possibilmente, evitare di acquistare i letti a castello e non lasciare che i bambini piccoli salgano sul letto più alto e che vi saltellino sopra → Fissare al muro tutti i mobili che consentono al bambino di arrampicarsi → Se il pavimento è liscio, evitare di passare la cera → Utilizzare tappeti antisdrucciolo oppure applicare la retina antisdrucciolo - 10 - La prevenzione degli incidenti domestici → L’altalena deve essere robusta e fissata in modo stabile Tagli e ferite → Non appoggiare i coltelli e gli oggetti pungenti (forbici, rasoi, lattine, barattoli in vetro) vicino ai bordi dei piani di lavoro o comunque in luoghi accessibili al bambino → Applicare degli adesivi sui vetri di porte e finestre per aiutare i piccoli a vederli meglio → Tenere lontani i bambini durante l'utilizzo del tosaerba Soffocamento → Non lasciare borse e borsette aperte e incustodite per il rischio che i bambini accedano facilmente a farmaci o a piccoli oggetti → Non lasciare il bagagliaio della macchina aperto o comunque accessibile al bambino → Tenere lontani dai bambini cinture, corde e sacchetti di plastica con cui potrebbero giocare esponendosi al pericolo di soffocamento → Evitare gli apparecchi a fiamma libera (stufe a kerosene, caldaiette interne a gas, stufe a legna, eccetera) perché consumano ossigeno e comportano il rischio di intossicazione da monossido di carbonio. Qualora queste soluzioni siano inevitabili, rispettare accuratamente le raccomandazioni in termini di ricambio dell’aria e di manutenzione degli apparecchi e posizionarli in punti non accessibili al bambino e lontani da giocattoli, tendaggi e altri oggetti infiammabili → Fare attenzione alle micropile “a bottone”: se ingerite sono altamente tossiche e comportano inoltre il rischio di soffocamento. E' consigliabile fissare con nastro adesivo il compartimento per la pila di tutti gli utensili di uso domestico e conservare le pile di scorta e quelle da eliminare in luoghi inaccessibili ai bambini → evitare noccioline, gomme da masticare e alimenti di dimensioni e consistenza tali da diventare potenziale causa di soffocamento Elettricità → L’impianto elettrico deve essere dotato di messa a terra e salvavita e adeguato alle norme vigenti → Le prese elettriche vanno coperte con i “copripresa” e gli eventuali fili “volanti” vanno fatti passare nelle apposite canaline oppure fissati al muro → I bambini non devono mai toccare gli apparecchi elettrici mentre sono nella vasca da bagno o comunque con le mani bagnate → Staccare la spina dei piccoli elettrodomestici dopo averli usati e successivamente riporli in un luogo sicuro, assicurandovi che non rimanga il filo penzolante → Insegnare ai bambini a non coprire la lampada con fogli di carta o di plastica oppure con vestiti. Bibliografia 1. 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