La prevenzione degli
incidenti domestici
Dossier n. 2 - Bambini
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Direttore: Pietro Dri
Autore dossier: Maria Rosa Valetto
Revisore: Michele Gangemi
La prevenzione degli incidenti domestici
I dati a disposizione
Punti chiave
● Epidemiologia
● Fattori di rischio
In sintesi
I bambini sono particolarmente esposti agli incidenti domestici e alle loro
conseguenze come dimostrano i dati epidemiologici. Molti sono i fattori di rischio sui
quali si può intervenire per modificare tale rischio.
I bambini sono particolarmente esposti agli incidenti domestici e alle loro conseguenze per la loro spiccata
curiosità associata a una minore percezione del rischio e una limitata abilità a reagire prontamente in situa zioni pericolose. Inoltre gli ambienti nei quali trascorrono la maggior parte della giornata non sono stati creati a loro misura e addirittura talora sono stati progettati senza l'osservanza o l'adempienza delle norme di si curezza.
Epidemiologia
Il fenomeno dell’incidentalità domestica nei bambini è quantificabile solo in parte, dal momento che molti
episodi di media e lieve entità sfuggono all'indagine epidemiologica, per quanto abbiano un peso non trascu rabile in termini di costi diretti (spese per farmaci e consultazioni mediche) e indiretti (assenza dal lavoro dei
genitori) non trascurabili.1
Gli incidenti rimangono la prima causa di morte nella fascia di età tra 0 e 19 anni e sono responsabili del 24%
di tutti i decessi giovanili. Inoltre sono fonte di disabilità gravi e comportano costi sociali e sanitari rilevanti:
il 20% dei ricoveri in età pediatrica è dovuto a un incidente. 2,3
I dati dell'European report on child injury prevention 4 relativi all'anno 2004 riconducono a incidenti da soffocamento, ingestione di corpo estraneo, strangolamento, ipo e ipertermia, morso di animale (individuati
come “altro” nella Figura 1) il 38% dei decessi (complessivamente 17.978) nella fascia di età 0-9 anni e il 26%
dei decessi (complessivamente 24.145) in quella di 10-19 anni. In base al medesimo report è possibile ricostruire una “piramide degli incidenti” che ne stima l'impatto sulla salute delle generazioni più giovani: a ogni
decesso in età pediatrica corrispondono circa 130 ricoveri, oltre 1.600 accessi al Pronto soccorso e un numero
imprecisato di viste ambulatoriali.
Figura 1. La piramide clinica degli incidenti domestici nei bambini 4
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La prevenzione degli incidenti domestici
In Italia per l'anno 2000 sono riferiti 9,2 incidenti ogni 100 bambini di età inferiore a 5 anni e 6,3 ogni 100
bambini di età compresa tra 6 e 14 anni. Nella fascia di età 0-4 anni si sono registrati circa 400 casi con esito
mortale (elaborazioni CENSIS 2003, su dati ISTAT E ISPESL). 1,5
Le cadute e gli urti rappresentano circa un quarto delle modalità attraverso cui i bambini vanno incontro a
incidenti in casa. La tipologia di incidente più frequente nei bambini è il trauma provocato da mobili o altre
parti dell’abitazione (41% di tutti gli incidenti), seguito dalle cadute da scale e da mobili (24%). La maggior
parte delle cadute sono imputabili a cadute dall’alto (dal letto, dal fasciatoio, dalle scale e dai giochi). Sebbene le cadute provochino spesso infortuni non mortali, esse rappresentano una delle principali cause di invali dità. Altre cause meno frequenti, ma in genere con conseguenze più gravi di incidente sono rappresentate dagli avvelenamenti, dalle ustioni, dal soffocamento a opera di piccoli oggetti e dall'annegamento. 1,5
La tipologia di incidente è età-dipendente: il soffocamento per ostruzione delle vie aeree da inalazione di corpo estraneo e le ustioni rappresentano le prime cause di morte per i bambini tra i 5 e i 9 anni d’età e, rispet tivamente, la seconda e la terza per quelli fino a 4 anni. La maggior parte delle ustioni nei bambini è dovuta a
liquidi bollenti o vapore e i bambini sono i più esposti al rischio di decesso in seguito a ustioni.
Gli incidenti per avvelenamento riguardano soprattutto i bambini al di sotto dei 5 anni, con un tasso di avve lenamento mortale maggiore nei bambini di età inferiore a un anno. Complessivamente, i bambini di età
compresa tra 0 e 4 anni rappresentano oltre il 20% di tutta la casistica molto grave di incidenti domestici re gistrata sulla popolazione generale.1,5
Secondo uno studio condotto in Svezia e basato sull’utilizzo dei sistemi di sorveglianza ospedalieri,
l’inalazione di oggetti estranei è più frequente a 10-12 mesi, le scottature lo sono a 13-15 mesi, gli
avvelenamenti non da farmaci a 16-18 mesi e quelli da farmaci a 24-30 mesi. 6
Gli avvelenamenti mortali nei bambini sono principalmente causati da farmaci, prodotti per la pulizia della
casa, pesticidi e piante. Per i bambini di età compresa tra 0 e 4 anni la prima causa di morte è invece rappre sentata dall’annegamento, che nei Paesi ad alto reddito avvengono generalmente in piscina.
La cucina è di solito il luogo dove avviene la maggior parte degli incidenti domestici per la presenza di appa recchiature a gas ed elettriche, di oggetti appuntiti e taglienti.1,5
I dati più aggiornati sulla situazione italiana attualmente disponibili sono quelli raccolti nei documenti 2012
(Child Safety country profile7 e Child Safety report card,8 dati riferiti al 2009) della European Child Safety Alliance.
Gli incidenti si confermano la prima causa di morte nella fascia di età di 0-19 anni (tasso standardizzato 6,31
per 100.000, contributo al 19,36% della mortalità nella fascia di età considerata). Nel contesto europeo
(l'analisi viene effettuata per i 31 Paesi partecipanti alla Child Safety Alliance), la mortalità registrata in Italia
si colloca intorno all'undicesimo posto per i maschi e al decimo per le femmine.
Si conferma anche che gli incidenti si verificano con maggiore probabilità in situazioni e contesti familiari di
svantaggio socio-economico e culturale.
Anche dalla “Valutazione Genitoripiù: le disuguaglianze in salute nel periodo preconcezionale e in gravidanza” emerge che i comportamenti protettivi, rispetto alla sicurezza domestica, sono significativamente diffe renti tra le etnie: le culture non italiane tendono ad avere comportamenti meno sicuri.
Fattori di rischio1,2,5
Nella valutazione dei possibili pericoli occorre considerare la loro variabilità nel corso dell’infanzia, che va di
pari passo con i cambiamenti evolutivi delle competenze motorie del bambino e dell’esposizione a potenziali
incidenti.
Nei primi mesi di vita i bambini imparano i pericoli osservando le espressioni dei genitori nei confronti delle
loro esplorazioni, interpretando le loro reazioni emotive per codificare l’incertezza e le novità presenti
nell’ambiente e guidare in questo modo il proprio comportamento.
Reagiscono con gioia e interesse esplorando l’ambiente se l’adulto esprime tali emozioni, manifestano paura
e inibizione se esso, invece, appare spaventato e incerto. In questa fase i traumi e le cadute sono gli incidenti
più frequenti. Seguono le ustioni, il soffocamento, l’avvelenamento e l’annegamento.
Man mano che i bambini in età prescolare acquisiscono nuove capacità motorie aumentano i rischi di incidenti domestici perché non sono ancora dotati di un sufficiente giudizio controllo degli istinti. Un bambino
che ha appena iniziato a muoversi per casa, allontanandosi così dallo sguardo dell’adulto, è ad alto rischio
perché la sua capacità di movimento precede la sua capacità di giudizio; egli non ha ancora sviluppato la
coordinazione dei movimenti e i riflessi protettivi e non ha ancora imparato i potenziali pericoli del suo ambiente fisico.
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La prevenzione degli incidenti domestici
In seguito, quando la coordinazione, i riflessi, la programmazione motoria, la comprensione della correlazione causa-effetto si saranno abbastanza sviluppati nel bambino da riuscire a prevedere da solo alcuni rischi
fisici, un adulto avrà nuovi motivi per aspettarsi che abbia bisogno di aiuto. Le capacità del bambino potreb bero non essere utilizzabili se la sua attenzione è già impegnata da ciò che sta facendo: un bambino distratto
può essere meno capace di utilizzare le sue capacità di proteggersi da pericoli prevedibili. Il controllo degli
impulsi e l’attenzione per più di una cosa alla volta sono alcune delle capacità che si sviluppano successiva mente.
Dunque i bambini, in particolare quelli della fascia di età compresa tra 0 e 4 anni, risultano i più esposti al rischio di incidente domestico sia perché trascorrono più tempo in casa sia perché le acquisizioni motorie in
questa fase della vita precedono la capacità di riconoscere ed evitare le potenziali situazioni a rischio. 1,5
In letteratura vengono descritte delle situazioni tipo che possono essere per i bambini concause determinanti
per l’incidentalità domestica: vivere in un ambiente a misura di adulto, esposizione a rischi non misurati alle
loro capacità, fame e stanchezza, irrequietezza, malattie della madre, cambio recente della persona che si occupa del bambino, stress e tensioni familiari, conflitti familiari, improvvisi cambiamenti di ambiente, madre
troppo occupata o preoccupata. E' inoltre descritto che i bambini più a rischio appartengono a famiglie svantaggiate, con un solo genitore o con genitori molto giovani con livello di istruzione basso e che vivono in abitazioni di dimensioni inadeguate o sovraffollate. 1,2,5
Nella dinamica degli incidenti domestici dei bambini sono coinvolti: fattori di carattere strutturale relativi
all’abitazione (per esempio impianto elettrico non a norma, assenza di cancelli di sicurezza per scale e balconi, assenza di ganci per il fissaggio di mobili alle pareti, eccetera), le caratteristiche dei prodotti che entra no in casa (giocattoli, elettrodomestici) o la loro accessibilità (farmaci, prodotti chimici per la pulizia), cono scenze, attitudini e comportamenti nei confronti della sicurezza dei genitori. Per quanto riguarda i fattori
strutturali e le caratteristiche dei prodotti alcune recenti normative come l’obbligo della messa in sicurezza
degli impianti elettrici in casa, le norme sulla manutenzione dei sistemi di riscaldamento a gas e l’adozione di
contenitori a prova di bambino per farmaci e prodotti chimici hanno contribuito a incrementare il livello di
sicurezza all’interno delle pareti domestiche, ma non sembrano avere inciso sulla frequenza del fenomeno.
Bibliografia
1. De Santi A, Zuccaro P, et al (a cura di). La promozione della salute nelle scuole. Prevenzione degli incidenti stradali
e domestici. Rapporti Istisan 10/3, pag 75-106.
http://www.iss.it/binary/publ/cont/103web.pdf
2. EuroSafe report 2009. Injuries in the European Union. Statistics summary 2005-2007, Vienna 2009.
http://www.eurosafe.eu.com/csi/eurosafe2006.nsf/0/2DD3B414D49544AEC1257686004E6EBC/$file/2009-IDBReport.pdf
3. European Child Safety Alliance – Eurosafe. MacKay M and Vincenten J. Child Safety Summary Report Card for 18
Countries, Amsterdam 2007.
http://www.epicentro.iss.it/focus/stradale/materiali/Europe.pdf
4. OMS Europa. European report on child injury prevention, Ginevra 2008.
http://www.who.int/violence_injury_prevention/child/injury/world_repor2/European_report.pdf
5. CCM, Regione Veneto – Ulss 18, Rovigo. Affy Fiutapericolo.
http://www.regione.veneto.it/web/sanita/affy-fiutapericolo
La valigia di Affy Fiutapericolo
http://www.genitoripiu.it/documents/uploads/7_azioni/sicurezza_in_auto_e_in_casa/I%20MATERIALI%20DI
%20AFFY.pdf
I quaderni di Affy Fiutapericolo. Guida per genitori
I quaderni di Affy Fiutapericolo. Guida per insegnanti
6. Hjern A Ringback-Weitoft G, Andersson R. Socio demographic risk factors for home-type injuries in Swedish infants
and toddlers. Acta Paediatr 2001;90:61-8.
7. European Child Safety Alliance – TICTACS. Child Safety country profile 2012, Italy.
http://www.childsafetyeurope.org/reportcards/info/italy-country-profile.pdf
8. European Child Safety Alliance – TICTACS. Child Safety report card 2012, Italy.
http://www.childsafetyeurope.org/reportcards/info/italy-report-card.pdf
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La prevenzione degli incidenti domestici
Le azioni da intraprendere
Punti chiave
●
●
●
●
Prevenzione
I programmi della Regione Veneto
L’approccio educativo e la comunicazione dei messaggi
I messaggi chiave
In sintesi
Sono diverse le esperienze, a livello internazionale, italiano e regionale su come
prevenire gli incidenti domestici dei bambini. Fondamentale è il momento della
comunicazione del rischio che passa attraverso il contatto della neomamma con gli
operatori sanitari dei centri nascita e successivamente dei centri vaccinali e degli
ambulatori di pediatria, oltre all'attività svolta a livello scolastico. Ogni fascia di età
ha rischi specifici che è bene conoscere per poter ridurre le probabilità che
l'incidente accada grazie a semplici accorgimenti da porre in atto sempre.
Prevenzione
L'European Child Safety Alliance,1 avviata nel 2000 nell'ambito di EuroSafe, riunisce esperti europei con diverse competenze (medicina, salute pubblica, psicologia, pedagogia, ingegneria e progettazione) e decisori
per condividere e promuovere le azioni utili alla prevenzione degli incidenti in età infantile. Le linee di indi rizzo sono stabilite da un comitato cui partecipano 31 stati membri dell'Unione Europea ed enti impegnati
nelle attività di prevenzione, oltre che supervisori.
Gli interlocutori primari dell'European Child Safety Alliance sono i decisori e gli operatori in grado di indirizzare le strategie di salute pubblica, gli standard, il design dei prodotti, la progettazione dell'ambiente nella di rezione di un miglioramento della sicurezza per ridurre gli incidenti sotto i 17 anni di età e la mortalità e il carico di malattia che ne conseguono.
A livello nazionale, in collaborazione con gli enti per la sicurezza infantile dei singoli Paesi, le informazioni e
le azioni di promozione e prevenzione devono raggiungere le famiglie, gli educatori, i decisori e i mezzi di in formazione.
L'European Child Safety Alliance ha coordinato CSAP (Child Safety Action Plan), un progetto su vasta scala
volto allo sviluppo da parte dei governi nazionali di piani di azione per la promozione della sicurezza dei
bambini e degli adolescenti europei attraverso l'aumento della consapevolezza e l’applicazione di strategie di
provata efficacia.
Il supporto ai Paesi partecipanti per l'implementazione di politiche per la sicurezza è proseguito con il progetto TACTICS (Tools to Address Childhood Trauma, Injury and Children's Safety). In aggiunta il nuovo progetto ha sviluppato attività di monitoraggio nei singoli Paesi e di analisi delle esperienze pregresse utili per la
programmazione di quelle future. Tra gli strumenti più interessanti di TACTICS si segnalano i Child Safety
country profiles e le Child Safety report cards che, basandosi su un set di indicatori standard fotografano,
rispettivamente, l'impatto degli incidenti in funzione di diverse variabili e dei determinanti socio-demografici
e il livello di sicurezza raggiunto dagli stati membri per i loro cittadini più giovani.
Alla terza e ultima versione delle report card (2012) fa riferimento un centinaio di politiche e strategie di
buona pratica in grado di prevenire gli incidenti; al momento risulta che nessun paese membro ha adottato
tutte le misure raccomandate.
Si rilevano peraltro interessanti progressi rispetto ai dati raccolti con le prime report card (2007).
In particolare, solo 13 Paesi (42%) hanno una normativa che impone l'impiego del casco in bicicletta, solo 7
(23%) hanno una legge nazionale che rende obbligatoria una barriera di protezione nelle piscine private, 15
Paesi, ovvero poco meno della metà, disciplinano le caratteristiche di resistenza delle confezioni dei medicinali e 16 (52%) hanno emanato provvedimenti che obbligano a modifiche strutturali e ambientali per preve nire le cadute dalle finestre.
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La prevenzione degli incidenti domestici
Tabella. Alcuni interventi efficaci per prevenire gli infortuni dei bambini*
Principi
d'intervento
Incidente
stradale
Annegamento
Ustione
Legislazione,
regolamentazione
e applicazione
Limiti di velocità,
guida in stato di
ebbrezza,
caschetti per la
bicicletta, cinture
e seggiolini per i
bambini
Recinzioni per gli
invasi d'acqua,
sorveglianza nelle
piscine
Riduzione della
Attrezzature per
temperatura
cortili e parchi
dell'acqua calda
giochi
per uso domestico
(max 50°C),
allarmi antifumo
Produzione,
stoccaggio e
distribuzione di
sostanze tossiche,
confezionamento
sicuro
Modificazione dei
prodotti
Modificazione dei
veicoli per
aumentare la
protezione dei
passeggeri
Dispositivi
individuali per il
galleggiamento
Valvole
termostatiche
Riduzione
dell'altezza delle
attrezzature di
gioco, modifica
dei girelli, vetri di
sicurezza
Contenitori a
prova di bambino
per farmaci e
sostanze chimiche
Modificazioni
ambientali
Infrastrutture a
misura di
bambino: aree
pedonali, aree di
gioco, percorsi
sicuri per andare
a scuola
Barriere e
protezioni attorno
all'acqua, griglie
rigide per coprire i
pozzi
Impianto elettrico
della cucina
separato da quello
del resto della
casa
Protezioni alle
finestre, ringhiere
e grate sui
balconi, cancelletti
sulle scale
Conservazione
sicura delle
sostanze
potenzialmente
velenose
Educazione e
sviluppo delle
competenze
Uso di caschetti,
cinture di
sicurezza e
seggiolini
Corsi di nuoto e
controllo delle
piscine
Pratica di cucina,
primo soccorso
Riconoscere i
rischi all'interno
della casa
Conservazione
sicura di farmaci e
prodotti chimici
domestici
Corsi di
rianimazione
cardiopolmonare
Centri grandi
ustionati
Cure appropriate
Centri antiveleni
Assistenza medica Centri
d'urgenza
traumatologici
pediatrici;
attrezzature di
pronto soccorso
pediatrico
Caduta
Avvelenamento
* modificata da OMS 2o08 “European report on child injury prevention”
Il rapporto ISTISAN La promozione della salute nelle scuole. Prevenzione degli incidenti stradali e domestici individua 3 linee di intervento:2
• incentivazione di interventi strutturali per la sicurezza delle abitazioni: impiego di dispositivi di sicurezza ed emanazione di leggi e regolamenti locali. L’efficacia risiede nel fatto che queste misure non
richiedono un cambiamento attivo dei comportamenti;
• campagne di informazione e di sensibilizzazione alla sicurezza domestica. Un ruolo chiave ha il pediatra che tra le sue attività di educazione e prevenzione rivolte ai genitori dovrebbe sempre contem plare i rischi di incidenti domestici e le relative misure di sicurezza. 3-6 Anche l’American Academy of
Pediatrics, l’American Academy of Family Physicians e altri gruppi raccomandano ai medici di fornire informazione sulla prevenzione degli infortuni in funzione dell’età del paziente; 7
• interventi formativi rivolti ai genitori.
L’esperienza dei CDC
Protect the ones you love è l'iniziativa dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC) che ha
come obiettivo aumentare la consapevolezza dei genitori tramite la condivisione di informazioni sui ri schi di incidenti in età infantile.
I CDC hanno prodotto ColorMeSafe,9 un libro rivolto ai bambini di età compresa tra i 4 e 7 anni per prevenire gli infortuni tra i bambini attraverso una duplice chiave che coinvolge i genitori nel loro ruolo di
guida, e i bambini con disegni da colorare. Tra i consigli per la sicurezza familiare: avere un piano antin cendio per la propria abitazione, installare ringhiere per bambini vicino alle scale o sulle finestre dei pia ni elevati.
8
I programmi della Regione Veneto
L’arrivo di un bambino in una famiglia è un evento importante, accompagnato da cambiamenti e nuove atti vità da organizzare e condividere. I genitori, in particolare, sono chiamati a creare intorno al neonato
l’ambiente più favorevole per la sua sicurezza e il suo benessere.
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La prevenzione degli incidenti domestici
La maggior parte degli incidenti è infatti prevedibile ed evitabile attraverso l’adozione di comportamenti cor retti e di misure di sicurezza adeguate da parte di coloro che dei bambini si prendono cura.
Per questo il Programma di Prevenzione degli Incidenti Domestici della Regione del Veneto 10 richiama
l’attenzione dei genitori sugli accorgimenti da mettere in atto nel contesto della propria abitazione per proteggere i più piccoli da situazioni a rischio e da eventuali incidenti nei quali possano incorrere, talora con
conseguenze molto serie.
Infatti, se la casa è strutturata ed organizzata a misura di bambino, si riduce la possibilità che si verifichino
incidenti gravi, anche nel corso di eventuali momenti di distrazione degli adulti.
L’invito a tutti i genitori, dunque è quello di “ripensare” la propria casa in funzione del bambino e adottare
i comportamenti più idonei a prevenire gli incidenti e le loro conseguenze.
Con il passare del tempo i bambini acquisiscono maggiori capacità, di conseguenza i rischi aumentano.
Per ridurre i numerosi incidenti che li vedono coinvolti, è necessario agire a diversi livelli.
Gli adulti devono assumere comportamenti improntati alla sicurezza, adottare ogni precauzione utile a garantire l’incolumità dei piccoli ed educarli affinché imparino a comportarsi in maniera prudente.
Baby Bum. La vita cambia, cambia la casa!11
Il progetto Baby Bum è orientato alla prevenzione degli incidenti domestici in bambini di 0-3 anni tramite la
sensibilizzazione dei neogenitori e l'informazione sull'importanza sia di sorvegliare attentamente i piccoli sia
di rendere il più possibile sicuro il loro ambiente di vita. Informazioni e consigli vengono forniti dagli opera tori sanitari del percorso nascita sia direttamente, sia per mezzo di materiali predisposti e adeguati all'età del
bambino.
Per ogni nato è prevista la consegna di un opuscolo multilingue, da inserire nel libretto pediatrico, che segue
il bambino dalla nascita fino ai tre anni di età con messaggi specifici per le diverse fasi evolutive: 0-6 mesi, 612 mesi, 21-24 mesi, oltre 24 mesi.
I canali di distribuzione previsti sono stati consolidati a livello aziendale e condivisi con il programma GenitoriPiù.
Affy Fiutapericolo12
Il progetto Affy Fiutapericolo è destinato ai bambini della scuola dell’infanzia (3-6 anni di età).
Mira a sviluppare nei piccoli la consapevolezza in merito alle conseguenze spiacevoli che possono verificarsi
in determinate situazioni, favorire la riflessione sulle azioni che si possono attivare per prevenire gli incidenti
domestici e fornire le competenze nella gestione di oggetti e situazioni potenzialmente pericolosi in casa e
nelle attività di gioco. Se è infatti fuor di dubbio che la tutela e la sicurezza dei bimbi è responsabilità degli
adulti, è comunque possibile e utile educare i bambini alla consapevolezza dei pericoli e incoraggiarli a pro teggersi e a evitarli.
Affy Fiutapericolo è il cagnolino che fa da guida ai bambini nel percorso didattico e di gioco, suscita la loro
curiosità e, grazie al suo fiuto, riconosce i pericoli presenti in casa e i rischi dovuti ai comportamenti distratti
dei piccoli. La guida di un personaggio simbolico con impronta vincente e positiva trasforma gli ambienti abituali in luoghi in cui fare esperienze coinvolgenti a livello sia emotivo sia cognitivo e indica ai bambini come
muoversi sicuri negli ambienti riconoscendo gli eventuali pericoli.
L'insieme dei materiali per la promozione della sicurezza in casa e negli ambienti dove vivono i bambini è
raccolto in un kit che viene fornito gratuitamente alle scuole interessate denominato la valigia di Affy Fiutapericolo che comprende:
 l’opuscolo per i genitori;
 la guida per insegnanti;
 la fiaba La casa di Affy;
 i poster sugli ambienti domestici;
 le tessere necessari per i giochi;
 il poster sulle piante velenose che possono essere presenti in casa.
Le attività proposte sono di tipo cognitivo, motorio e di ruolo. In ognuna di queste situazioni di gioco è fondamentale la mediazione dell’insegnante che conduce l’attività. I materiali sono duttili e collegabili tra loro in
funzione delle situazioni di utilizzo .
I l progetto è realizzato durante l’orario scolastico dalle insegnanti adeguatamente formate dall’Azienda
ULSS, e prevede anche il coinvolgimento dei genitori.
L'indagine effettuata nell'anno scolastico 2012-2013 ha evidenziato che i genitori coinvolti nel progetto hanno reso più sicura la loro casa, apportando modifiche organizzative e di comportamento rispetto a un gruppo
di controllo di genitori che non hanno partecipato al progetto.
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La prevenzione degli incidenti domestici
L'iniziativa ha anche riscontrato il parere favorevole della maggioranza degli insegnanti coinvolti che dichiarano che consiglierebbero ai colleghi l'utilizzo dei materiali del percorso didattico.
L'approccio educativo e la comunicazione dei messaggi11
La sicurezza dei bambini evoca in prima battuta il concetto di protezione, quindi di sorveglianza ed elimina zione dall’ambiente di tutti i fattori potenzialmente pericolosi. Ciò è valido e sufficiente nelle prime fasi di
vita del bambino, ma già in età prescolare questo concetto di protezione va associato un adeguato processo
educativo che coinvolga i bambini. Anche in questa fase è comunque importante creare un ambiente “il più
sicuro possibile” che consenta al bambino di esplorare liberamente e all’adulto di ridurre i divieti e le limita zioni, a volte controproducenti (la loro trasgressione incuriosisce e interessa).
La sicurezza, infatti, è una dimensione dinamica interna al bambino che passa attraverso il livello cognitivo,
emotivo e motorio. Include il rispetto per se stessi e per gli altri e la capacità di comprendere e accettare regole da applicare in modo diverso in rapporto al contesto.
È necessario allora un approccio di tipo educativo/formativo oltre che tecnico/strutturale. Gli attuali orienta menti pedagogici mirano a sviluppare nel bambino i seguenti tre fattori: identità personale, autonomia e
competenza.
L’identità personale viene intesa come autostima, sicurezza interiore, fiducia nelle proprie capacità. Com prende la possibilità di guardarsi intorno, di relazionarsi con l’ambiente, di vincere le paure, di agire serenamente davanti agli imprevisti e alle difficoltà.
L’autonomia viene intesa come capacità di pensare, elaborare soluzioni e agire in proprio, di chiedere consi glio o aiuto tenendo conto dei propri limiti. Non è esclusivamente l’autonomia pratica che consente al bambi no di saper gestire la propria motricità e di svolgere operazioni manuali di abilità e di destrezza, ma anche la
capacità di prevedere eventi e situazioni accidentali reagendo adeguatamente.
Per competenza non si intende solo il sapere, ma anche l’abilità di utilizzare ciò che si sa per risolvere i pro blemi.
In famiglia
La comunicazione con il bambino sul tema dei pericoli della casa richiede molta attenzione sul modo con cui
si propone e deve tenere conto del fatto che in età prescolare l'apprendimento avviene soprattutto per imita zione. Ne consegue che il modo migliore per trasmettere comportamenti corretti è il buon esempio degli
adulti, accompagnato da commenti, consigli e spiegazioni (ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, quello che si
può fare e quello che non si può fare) con un linguaggio semplice e adatto all'età. E' fondamentale non diventare ossessivi, per timori o ansie rispetto all'incolumità; si trasmetterebbero i medesimi timori e ansie ma
non suggerimenti utili e pratici. Neppure vanno sottovalutati i pericoli; per avere un approccio equilibrato è
utile provare a osservare la casa con gli occhi di un bambino curioso. E' necessario stimolare l'attenzione dei
bambini, in modo che, man mano che crescono, imparino a riconoscere i pericoli e a evitarli.
Inoltre l'apprendimento può essere migliorato dal gioco, dall'ascolto di storie e da riflessioni sulle esperienze
personali.
In caso di incidente va poi trovato un buon equilibrio tra il rimprovero e il rinforzo positivo.
A scuola
La scuola può aiutare il bambino a conoscere e modificare la realtà, a sviluppare le sue attitudini e aumentar ne le competenze. Nell’ambito della promozione della sicurezza queste tre dimensioni si possono sviluppare
attraverso l’elaborazione di esperienze e l’introiezione di regole, consolidate nell’interazione con gli altri, così
da rinforzare le capacità di autocontrollo e di adattamento alle situazioni che si presentino come novità.
La scelta didattica di affrontare a scuola la promozione della sicurezza nasce dall’esigenza educativa di una
presa di coscienza da parte dei bambini del loro mondo fatto di casa, scuola, gioco e di una relazione positiva
con esso.
Anche in questo contesto, l’approccio alla riflessione sul pericolo non deve essere quello del divieto, ma
dell'acquisizione di una consapevolezza e, di conseguenza, di un agire appropriato, quindi non pericoloso, a
volte con possibilità di mettersi alla prova (si pensi all’equilibrio per evitare cadute o alla manipolazione di
materiali potenzialmente pericolosi se utilizzati nel modo scorretto). Tutto ciò può essere ottenuto attraverso
il gioco in cui il bambino può fingere di essere o di fare tutto ciò che nella realtà gli viene impedito, acquisire
capacità di controllo sulla realtà, esplorare il mondo. Nello stesso tempo però i bambini non devono essere
caricati della responsabilità della propria protezione, ma adeguatamente informati del fatto che determinate
azioni possono avere conseguenze poco piacevoli.
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La prevenzione degli incidenti domestici
Ogni età ha i suoi pericoli: le raccomandazioni di Baby Bum10
 Da 0 a 6 mesi
→ Mettere il bambino a dormire a pancia in su un materasso o cuscino rigido
→ Controllare sempre la temperatura dell'acqua del bagnetto (ideale a 37°C)
→ Controllare la temperatura del latte nel biberon
→ Non lasciare mai il bambino solo su una superficie elevata perché da un giorno all'altro impara a
muoversi con il rischio di cadere
 Da 6 a 12 mesi
→ Non lasciare alla portata del bambino farmaci, detersivi, liquori, polveri (per esempio talco), oggetti
appuntiti, taglienti o piccoli
→ Non lasciare alla portata del bambino qualsiasi oggetto penzolante (per esempio il filo del ferro da
stiro)
→ Non lasciare mai solo il bambino quando inizia a gattonare
→ Mettere in sicurezza le prese elettriche con un copripresa e verificare che l'impianto sia a norma
→ Se in casa ci sono le scale, applicare una barriera
 Da 12 a 24 mesi
→ Mettere in sicurezza i balconi, eliminando oggetti o arredi su cui il bambino possa arrampicarsi e
applicando barriere che impediscono il passaggio tra le sbarre
→ Non lasciare alla portata del bambino farmaci, detersivi, liquori, polveri, oggetti appuntiti, taglienti o
piccoli, piante da appartamento
→ Adottare i blocca-ante per evitare che il bambino entri nei mobili e negli armadi
→ Coprire gli spigoli
 Oltre 24 mesi
→ Vigilare quando il bambino è a contatto con animali domestici
→ In cucina, tenere i manici delle pentole girati verso l'interno e proteggere i fornelli con una barriere
→ Verificare la stabilità dei mobili e, se necessario, stabilizzarli
→ Posizionare gli apparecchi elettrici lontano dall'acqua
→ Non lasciare solo il bambino nella vasca da bagno piena o nelle vicinanze di piscine, fossati, specchi
d'acqua
I messaggi chiave di Affy Fiutapericolo in eta prescolare11
Ecco quanto occorre sapere e fare per ridurre il rischio di incidente domestico nei bambini da 3 a 6 anni.
 Annegamento
Gli annegamenti sono la prima causa di morte nei bambini tra 1 e 4 anni nella regione europea. I bambini che
sopravvivono possono riportare danni cerebrali che richiedono assistenza finanziaria e cure sanitarie per tut ta la vita. Nei Paesi ad alto reddito la maggior parte degli annegamenti che coinvolgono i bambini avviene in
piscina.
→ Non lasciare mai soli i bambini nella vasca da bagno (possono annegare in pochi secondi anche in 10
cm d’acqua) e collocare un tappetino antisdrucciolo sul fondo della doccia o della vasca da bagno in
modo da evitare le cadute e il possibile rischio di annegamento
→ Recintare piscine, pozzi, laghetti ornamentali e fontane in modo che i bambini non possano acce-dervi
autonomamente e sorvegliarli costantemente quando si trovano in questi luoghi anche se in
compagnia di bambini più grandi
→ Non lasciare mai la piscinetta piena alla fine del bagno; in alternativa coprirla con un telo robusto e
inamovibile
 Intossicazioni e avvelenamenti
Il 90% degli avvelenamenti riguarda bambini al di sotto dei 5 anni.
Il tasso di avvelenamenti letali è più alto nei bambini di età inferiore a un anno
La maggior parte degli avvelenamenti mortali è causata da farmaci, prodotti per la pulizia della casa, pesticidi
e piante.
→ Custodire i detersivi in un armadietto posto in alto oppure dotato di fermo di sicurezza e non lasciare
mai il contenitore alla portata dei bambini, anche mentre lo si usa; non travasare un detersivo in
bottiglie di bibite o di acqua minerale, neppure specificando il contenuto con un’etichetta
→ Non usare prodotti anti tarme nell’armadio dei piccoli
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La prevenzione degli incidenti domestici
→ Riporre i cosmetici e i medicinali in alto e non lasciare le confezioni in luoghi accessibili
→ Riporre gli antiparassitari, i diserbanti e tutti i prodotti tossici in contenitori a chiusura ermetica, in
luoghi inaccessibili; non applicarli su superfici con cui il bambino può venire a contatto e non
utilizzarli mentre il bambino è in giardino
→ Insegnare ai bambini a non toccare i funghi e a non portarli alla bocca
→ Tener presente che molte piante, da appartamento e non, contengono sostanze dannose in caso sia di
ingestione sia di contatto. Tra queste: agrifoglio, azalea, ciclamino, filodendro, ginestra, gelsomino,
glicine, mughetto, oleandro, ranuncolo, ricino, stella di natale e vischio
→ Non lasciare in giro alcolici né mozziconi di sigaretta. Quanto ai pacchetti di sigarette tenere presente
che bastano 2 centimetri di tabacco ingeriti per causare un grave avvelenamento
 Ustioni
Le ustioni possono essere provocate da oggetti caldi, liquidi bollenti, fuoco, sostanze chimiche, elettricità e
dal sole.
Circa il 75% delle ustioni nei bambini è dovuta a liquidi bollenti, acqua di rubinetto bollente o vapore
I bambini sono i più esposti al rischio di decesso da ustioni.
→ Utilizzare preferibilmente i fornelli posteriori del piano cottura, meno accessibili ai bambini, e tenere i
manici delle pentole girati verso l’interno. Utilizzare manopole del gas che si aprono e si chiudono solo
col doppio sistema (a pressione e rotazione). Non lasciare sedie o sgabelli in prossimità del piano di
cottura
→ Tenere lontani i bambini mentre si utilizza il barbecue e, una volta terminato l'uso, spegnerlo e
sistemarlo fuori dalla loro portata. Non utilizzare alcol o altro liquido facilmente infiammabile per
attizzare il fuoco
→ Disporre una recinzione o un parascintille davanti al camino. Non lasciare giocattoli o oggetti
infiammabili nelle vicinanze
→ Riporre gli accendini in luoghi inaccessibili
→ Regolare l’acqua del boiler a una temperatura non superiore ai 45°C
→ Non lasciar raffreddare il ferro da stiro a terra o comunque in luoghi dove il bambino può arrivare
→ Sistemare l’umidificatore in un posto sicuro
 Traumi e cadute
In alcuni Paesi, metà degli infortuni che interessano i bambini portati al Pronto soccorso sono dovuti a cadute.
Il 66% delle cadute letali sono imputabili a cadute dall’alto: sono le cadute dal letto, dal fasciatoio, dalle scale
e dai giochi a causare la maggior parte delle cadute gravi.
Molti altri infortuni non mortali provocati dalle cadute sono tra le principali cause di invalidità.
→ La balaustra dei balconi deve essere sufficientemente alta e a sbarre verticali per non favorire la scalata
del bambino; in alternativa, provvedere a rialzarla o a rivestirla con una rete. Non lasciare sul balcone
sedie, sgabelli, scalette, tavolini, biciclette, fioriere o quant’altro possa favorire lo scavalcamento da
parte del bambino
→ I cancelli esterni devono avere sbarre verticali, per evitare che il bambino si arrampichi. I cancelli
automatici devono essere dotati di fotocellule e dispositivi di sicurezza per l’arresto tempestivo del
movimento
→ Non lasciare vicino alle finestre sedie, sgabelli, tavolini o scalette e applicare il “bloccafinestre” alle
ante, per evitare che si aprano completamente
→ Per le porte, preferire le maniglie arrotondate a quelle di forma allungata e a spigoli appuntiti. La porta
di ingresso deve essere dotata di chiusura a prova di bambino
→ Quando si acquista un mobile, assicurarsi che i cassetti siano dotati di fermo a fine corsa o applicarlo.
Applicare il fermo di sicurezza ai cassetti che contengono oggetti potenzialmente pericolosi
→ Non usare tovaglie lunghe: il bambino può aggrapparsi e tirarsi così tutto addosso. Collocare sempre le
pentole e gli alimenti caldi al centro del piano di appoggio
→ Disporre il televisore e altri oggetti pesanti in luoghi sicuri, in modo che il bambino non possa tirarseli
addosso
→ Possibilmente, evitare di acquistare i letti a castello e non lasciare che i bambini piccoli salgano sul
letto più alto e che vi saltellino sopra
→ Fissare al muro tutti i mobili che consentono al bambino di arrampicarsi
→ Se il pavimento è liscio, evitare di passare la cera
→ Utilizzare tappeti antisdrucciolo oppure applicare la retina antisdrucciolo
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La prevenzione degli incidenti domestici
→ L’altalena deve essere robusta e fissata in modo stabile
 Tagli e ferite
→ Non appoggiare i coltelli e gli oggetti pungenti (forbici, rasoi, lattine, barattoli in vetro) vicino ai bordi
dei piani di lavoro o comunque in luoghi accessibili al bambino
→ Applicare degli adesivi sui vetri di porte e finestre per aiutare i piccoli a vederli meglio
→ Tenere lontani i bambini durante l'utilizzo del tosaerba
 Soffocamento
→ Non lasciare borse e borsette aperte e incustodite per il rischio che i bambini accedano facilmente a
farmaci o a piccoli oggetti
→ Non lasciare il bagagliaio della macchina aperto o comunque accessibile al bambino
→ Tenere lontani dai bambini cinture, corde e sacchetti di plastica con cui potrebbero giocare
esponendosi al pericolo di soffocamento
→ Evitare gli apparecchi a fiamma libera (stufe a kerosene, caldaiette interne a gas, stufe a legna,
eccetera) perché consumano ossigeno e comportano il rischio di intossicazione da monossido di
carbonio. Qualora queste soluzioni siano inevitabili, rispettare accuratamente le raccomandazioni in
termini di ricambio dell’aria e di manutenzione degli apparecchi e posizionarli in punti non accessibili
al bambino e lontani da giocattoli, tendaggi e altri oggetti infiammabili
→ Fare attenzione alle micropile “a bottone”: se ingerite sono altamente tossiche e comportano inoltre il
rischio di soffocamento. E' consigliabile fissare con nastro adesivo il compartimento per la pila di tutti
gli utensili di uso domestico e conservare le pile di scorta e quelle da eliminare in luoghi inaccessibili ai
bambini
→ evitare noccioline, gomme da masticare e alimenti di dimensioni e consistenza tali da diventare
potenziale causa di soffocamento
 Elettricità
→ L’impianto elettrico deve essere dotato di messa a terra e salvavita e adeguato alle norme vigenti
→ Le prese elettriche vanno coperte con i “copripresa” e gli eventuali fili “volanti” vanno fatti passare
nelle apposite canaline oppure fissati al muro
→ I bambini non devono mai toccare gli apparecchi elettrici mentre sono nella vasca da bagno o
comunque con le mani bagnate
→ Staccare la spina dei piccoli elettrodomestici dopo averli usati e successivamente riporli in un luogo
sicuro, assicurandovi che non rimanga il filo penzolante
→ Insegnare ai bambini a non coprire la lampada con fogli di carta o di plastica oppure con vestiti.
Bibliografia
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9. Centers for Disease Control and Prevention (CDC) - ColorMeSafe, A coloring book from CDC's Injury Center
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La prevenzione degli incidenti domestici
http://www.cdc.gov/Features/ColorMeSafe/
10. Regione Veneto – Sanità. Programma di prevenzione degli incidenti domestici
http://www.regione.veneto.it/web/sanita/incidenti-domestici
11. Regione Veneto – Ulss 18, Rovigo. Baby Bum, cambia la vita cambia la casa.
http://www.regione.veneto.it/web/sanita/baby-bum
12. CCM, Regione Veneto – Ulss 18, Rovigo. Affy Fiutapericolo.
http://www.regione.veneto.it/web/sanita/affy-fiutapericolo
La valigia di Affy Fiutapericolo
http://www.genitoripiu.it/documents/uploads/7_azioni/sicurezza_in_auto_e_in_casa/I%20MATERIALI%20DI
%20AFFY.pdf
I quaderni di Affy Fiutapericolo. Guida per genitori
I quaderni di Affy Fiutapericolo. Guida per insegnanti
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La prevenzione degli incidenti domestici Dossier n. 2