Carità: animatori formati per i vicariati Inizierà a settembre il quarto corso di formazione per animatori pastorali organizzato dalla Caritas diocesana. Saranno venti incontri con cadenza quindicinale, il lunedì sera a partire dal 21 settembre e fino al 14 giugno 2010, e si rivolgeranno a persone impegnate in ambito parrocchiale, interparrocchiale e vicariale che intendono mettersi a servizio per rafforzare lo spessore diocesano della Chiesa locale, contribuendo a dare sistematicità ai contenuti teologico-pastorali, che sono i pilastri del ministero ecclesiale della Caritas. Insieme alla liturgia e alla catechesi, l’animazione della carità è, infatti, una delle dimensioni fondanti della comunità cristiana: la formazione teologico pastorale intende restituire identità e riconoscimento ministeriale al servizio dell’animatore Caritas. Per questo motivo è necessario che la persona che decide di iscriversi, abbia mandato scritto del parroco o del vicario foraneo, per attestare l’intenzione di accedere a un mandato ministeriale. Gli incontri si svolgeranno nei locali del Seminario teologico, in borgo Santa Lucia n. 51 a Vicenza, con inizio alle ore 20 (tranne l’incontro introduttivo che comincerà alle ore 19.30). Tanti e significativi i temi affrontati nel corso. Si inizia con una riflessione sul volontariato Caritas nei suoi aspetti antropologici e si prosegue con gli aspetti biblici; si passa dagli approfondimenti patristici al ruolo del Vangelo della carità nella Chiesa postconciliare; si va dal tema della natura sacramentale del servizio a quello della catechesi come itinerario di educazione alla carità; si riflette sull’iniziazione mistagogica, dal culto alla liturgia, così come sull’Enciclica di Benedetto XVI “Deus caritas est”; si parla della testimonianza delle fede fra virtù o ministero e della spiritualità del discepolo che si fa servo; ci si confronta con il tema Al via a settembre il quarto corso di formazione per operatori pastorali Caritas parrocchiali, interparrocchiali e vicariali del ministero Caritas nella prospettiva dell’iniziazione cristiana e si accoglie il vescovo Cesare Nosiglia per parlare del tema della Chiesa locale, le parrocchie e il ministero Caritas; si affrontano le questioni del servizio della comunità cristiana nel territorio e di cosa sia e come si costituisca una Caritas locale. L’ultimo appuntamento, il 14 giugno, infine, darà spazio alle testimonianze delle Caritas parrocchiali e vicariali sul tema dei percorsi di prossimità dentro la Chiesa lo- cale. Ogni quattro appuntamenti di formazione, ve ne è uno di ripresa e rielaborazione delle tematiche, in gruppo. Il primo corso per animatori pastorali Caritas si è svolto sette anni fa e da allora, nelle sue diverse “edizioni”, ha formato 191 persone di tutti i vicariati diocesani: è segno di una scelta decisa a puntare sulla formazione di chi è chiamato ad animare alla carità le comunità cristiane sul territorio, «perchè l’agire verso i bisognosi non diventi una condanna al fare che accantona il pensare», sottolinea il direttore della Caritas diocesana don Giovanni Sandonà. Egli lancia anche la proposta che ogni vicariato dia vita, proprio valorizzando le persone che hanno frequentato il corso, a un’équipe Caritas vicariale per l’animazione pastorale nei diversi ambiti: dall’accomapgnamento delle Caritas parrocchiali e interparrocchiali alla liturgia, dalla catechesi delle elementari e delle medie ai gruppi giovanili, dai percorsi prematrimoniali ai gruppi famiglie e adulti, dai rapporti con le istituzioni al coordinamento vicariale dei gruppi di volontariato e sociocaritativi, fino ai percorsi per i genitori in occasione dei sacramenti ai figli. Per informazioni e adesioni al corso ci si può rivolgere alla segreteria della Caritas diocesana, con sede in contrà Torretti n. 38 a Vicenza; telefono n. 0444-304986, fax 0444-304990, e-mail [email protected] (tutti i giorni dal lunedì al sabato, dalle ore 9 alle 12). Chiamati a un servizio maturo e in rete Domenico Bolcato è un animatore della Caritas che ha ricevuto il mandato ministeriale dopo aver frequentato il primo corso di formazione, circa sei anni fa. Da allora il suo servizio si è arricchito di senso: «La frequentazione del corso stimola a porsi domande e si arriva alla fine con una motivazione maturata e decisa che poi ti accompagna nel servizio e ti aiuta, nei momenti di frustrazione e stanchezza, a ritrovare l’equilibrio. Per me è un “grimaldello” per aprire la porta dell’impegno cristiano e sto dandomi da fare per invitare nuove persone a frequentarlo». Quello che ci si propone nel suo vicariato, la Val del Chiampo (ventidue parrocchie per più di 50mila abitanti), è rafforzare le commissioni, parrocchiali e interparrocchiali, aumentando il numero di persone che nello “stile Caritas” si lasciano coinvolgere soprattutto per il coordinamento dei servizi. «Da quando più persone del vicariato hanno frequentato il corso, è aumentata anche la rete di relazioni - aggiunge Bolcato e abbiamo la possibilità e la voglia di incontrarci per scambiarci le esperienze, per raccogliere spunti. Il frequente raccordo con la Caritas diocesana ci aiuta ad affrontare le mille difficoltà con maggiore serenità e con risultati più incisivi ed efficaci». Il prossimo passo per il vicariato della Val del Chiampo sarà la distribuzione a tutte le fami- Volontari della Caritas all’opera glie dell’opuscolo “Non sei solo”, con l’indicazione e le informazioni di tutti i servizi di prossimità, Caritas e non, presenti nel territorio. Un lavoro a cui ci si sta dedicando anche nel vicariato di Piazzola sul Brenta (dieci parrocchie e oltre 21mila abitanti), dove Stefano Calella è uno dei coordinatori. «Ho frequentato il corso Caritas nella seconda edizione - racconta - insieme con altre sette persone della mia zona. Dopo questa preparazione, ci siamo dedicati a strutturare e organizzare i servizi caritativi: dalla raccolta di informazioni e segnalazioni sulle situazioni di disagio, all’analisi della situazione per arrivare a proporre servizi di cui ci sia reale bisogno, infine ci rivolgiamo alla Caritas diocesana per vedere come sia possibile realizzare sul nostro territorio un servizio già presente a livello diocesano, utilizzando la nostra creatività per adattarlo alle caratteristiche specifiche del nostro vicariato». «In questo modo - continua Stefano - abbiamo attivato due centri di ascolto per il dialogo di coppia, uno di sostegno per le persone in disagio mentale, uno di distribuzione di viveri per le famiglie che hanno problemi economici, nonché lo sportello di microcredito». Oggi nel vicariato di Piazzola gli animatori Caritas sono nove, ma invitano altri volontari a frequentare il prossimo corso: «Crescere - aggiunge Stefano significa coordinare meglio i ser- vizi, suddividendo i compiti di ciascuno per aree di interesse e capacità. Riuscire a cogliere lo stile Caritas significa non solo ampliare la propria visione dei problemi, dell’ascolto delle persone e delle possibili soluzioni, ma anche avere un modo comune di agire che semplifica la collaborazione». L’esperienza di Flavio Bonaldi inizia ancora più lontano nel tempo. Coordinatore, oggi, del vicariato urbano di Vicenza, si è avvicinato alla Caritas addirittura una decina di anni fa, quando in Consiglio pastorale alla parrocchia di Araceli, hanno raccolto l’invito dell’allora vescovo Nonis a costruire un segno di carità che non fosse estemporaneo, ma duraturo nel tempo: “È nata così “Porta Aperta”, un appartamento della parrocchia destinato all’accoglienza di donne sole o con figli minorenni a carico. Entrando in contatto con la Caritas diocesana, ho sentito però la necessità di conoscere e saperne di più. Insieme ad altri parrocchiani abbiamo così frequentato il corso». Oggi Bonaldi si dedica alla promozione e all’avvio delle Caritas parrocchiali della città di Vicenza, lavorando perché ci siano sempre incontri allargati, dove i volontari possano scambiarsi informazioni e testimonianze, fare formazione e riflettere sulle diverse necessità che investono la società vicentina, a partire dalle persone in situazione di maggiore fragilità.