-MSGR - 14 PESARO - 1 - 03/06/13-N: 135- N˚ 148 €1,20* ANNO ITALIA Pesaro Sped. Abb. Post. legge 662/85 art.2/19 Roma Lunedì 3 Giugno 2013 • S. Carlo Lwanga Alimentazione Cucinare con gli avanzi, così si riducono gli sprechi Il personaggio Moreno dopo Amici: il mio rap può emozionare Voltafaccia Allegri resta al Milan per la Roma pista straniera Iannello a pag. 18 Santoro a pag. 21 Ferretti e Trani nello Sport Mercati e Brics Serve lo Stato imprenditore contro il nuovo protezionismo Giulio Sapelli B isogna agire subito, sia in Italia sia in Europa, per porre le basi per uscire dalla crisi. La disoccupazione ha raggiunto livelli che, come ha ricordato venerdì il governatore della Banca d’Italia, minacciano la coesione sociale; ossia, per dirla meno eufemisticamente, una gran massa di sofferenze e di pericoli per l’ordine pubblico. Il governo deve continuare a sfidare l’austerità europea e porsi come la punta di lancia di tutti coloro che vogliono spezzare il ghiaccio della tundra che minaccia di sciogliersi e farci sprofondare. Come fare? Il percorso che abbiamo in mente è complesso eppure possibile. Da un lato occorre rassicurare l’oligopolio finanziario e pseudo-tecnocratico europeo-teutonico che si vogliono ridurre gli sprechi cartolarizzando finalmente il patrimonio immobiliare dello Stato e degli enti locali. A questo proposito è nostra opinione che sarebbe decisivo lanciare un prestito forzoso attraverso l’offerta di titoli pubblici, obbligando i percettori di reddito superiore a 200 mila euro ad acquistarne per lo 0,5% del loro patrimonio, così da travestire da prestito per la patria una pseudo-patrimoniale che però non spaventerebbe nessuno. Così potremmo ridurre di molto le tasse sull’impresa e sul lavoro. In questo contesto, anche operando con gli avanzi di cassa, saremmo in grado di finanziare un piano del lavoro che si fondi sul principio che non è liberalizzando il mercato che si crea occupazione. Continua a pag. 16 «Riforme, governo a termine» Napolitano: larghe intese scelta eccezionale, 18 mesi il tempo giusto per cambiare le cose Presidenzialismo, da sinistra critiche a Letta. Alfano: niente tasse per chi assume giovani ` ` ROMA «Ripeto il mio apprezzamento per coloro che hanno dato vita a questo governo. Si è trattato di una scelta che ha comportato e comporta sacrifici per i singoli partiti, una scelta eccezionale, senza dubbio a termine», ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il capo dello Stato ha ricordato la necessità di approvare le riforme istituzionali entro diciotto mesi a cominciare dalla legge elettorale. Alfano: niente tasse per chi assume giovani. Da sinistra critiche a Letta sul presidenzialismo. Cacace, Pirone e Stanganelli alle pag. 2, 3 e 7 L’intervista Il retroscena Il caso Franceschini: legge elettorale, no ai baratti Elezione diretta, i dubbi del Quirinale Fisco, gli sconti nel mirino: possibili altri tagli Marco Conti Le agevolazioni fiscali tornano nel mirino. Il governo è intenzionato a riprendere in mano il dossier degli sconti da razionalizzare, nell’ambito del disegno di legge delega sul fisco. Di Branco a pag. 7 Niente baratti sulle riforme, va fatta subito la legge elettorale. Lo dice il ministro Dario Franceschini in un’intervista al Messaggero: «Tutti vogliono superare il Porcellum, anche anticipatamente rispetto alla conclusione del percorso delle riforme costituzionali». Ajello a pag. 5 Danubio a rischio esondazione. Terrore in Germania, morti a Praga U n “memento mori” scontato, quello di Giorgio Napolitano a un governo «senza dubbio a termine», ma che squilla come una sonora sveglia. Continua a pag. 3 Pensioni, in arrivo il sistema unico per tutta l’Europa `Merkel: sì al coordinamento della previdenza `Portabilità dei contributi nei Paesi dell’Unione Maltempo, la paura corre sul fiume Allarme fiumi in Europa: nella foto allagamenti nel centro di Praga. Castagni e Morabito a pag. 12 e 13 È lunedì, coraggio BRUXELLES Più coordinamento su pensioni e lavoro. Angela Merkel ha delineato le priorità della Germania in vista del dibattito sulle riforme della zona euro previsto al vertice europeo di fine mese. L’obiettivo di una proposta concordata con François Hollande è quello di rafforzare il coordinamento della politica economica. La Ue va verso il coordinamento dei sistemi previdenziali e la portabilità dei contributi in tutti i Paesi europei. Carretta a pag. 6 L’intervento Giusta apertura ora si passi ai fatti Antonio Mastrapasqua S ono 6 milioni gli italiani che hanno una posizione contributiva «spezzata» presso più enti previdenziali del nostro Paese. Continua a pag. 6 SAGITTARIO, NUOVA PARTENZA Anche la ginnastica diventa lotta per la sopravvivenza Buongiorno Sagittario. Le onde medie del vostro cuore trasmettono il “tango della gelosia”, una musica iniziata con Venere in Gemelli e che è ancora presente con Marte, che insinua strani pensieri. Ma voi siete gelosi anche delle amicizie, Luna arietina vi rende possessivi. Non c’è bisogno di spingere tanto nel lavoro, Mercurio e Venere iniziano oggi un aspetto molto favorevole per una nuova partenza professionale, piano piano vi aiuteranno anche nelle questioni legali. Auguri! Antonello Dose e Marco Presta M ens sana in corpore neandertaliano: il settimanale americano Time ha decretato che la ginnastica paleolitica è la prossima grande moda del fitness. Consiste nell’arrampicarsi e lanciarsi dagli alberi, tirarsi reciprocamente grosse pietre, trasportare pesanti tronchi sulla testa come facevano gli uomini delle caverne. Peccato che non esista più la tigre dai denti a sciabola. Continua a pag. 16 Commenta le notizie su ILMESSAGGERO.IT IL MERIDIANO in collaborazione con © RIPRODUZIONE RISERVATA L’oroscopo a pag. 31 -MSGR - 20 CITTA - 2 - 03/06/13-N: 2 Primo Piano Lunedì 3 Giugno 2013 www.ilmessaggero.it Riforme, il Colle: avete 18 mesi questo governo è a termine Napolitano incalza sull’urgenza di una nuova legge elettorale «Semipresidenzialismo? Non parlo, ognuno ha le sue convinzioni» ` L’INTERVENTO ROMA Apprezzamento per i sacrifici delle principali forze politiche (Pd, Pdl, montiani) che hanno deciso di dar vita ad un governo «certamente a termine anche se senza nessuna scadenza»; conferma della necessità di approvare le riforme istituzionali entro diciotto mesi a cominciare dalla legge elettorale su cui pende il verdetto della Consulta, nessun giudizio sul dibattito in corso sul presidenzialismo su cui il Colle intende restare «assolutamente neutrale». Sono questi alcuni punti-chiave dell’incontro di Giorgio Napolitano con i giornalisti nei giardini del Quirinale, colmi di pubblico, al termine delle celebrazioni per il 2 giugno. nuova legge elettorale ciascuno sventola la sua bandiera, rimane attaccato al suo modello, come è successo recentemente. Questa volta bisogna riuscirci». Inoltre bisogna tener conto - spiega ancora Napolitano - che potrebbe esserci a breve una nuova sentenza della Consulta con modifiche tassative da apportare alla legge vigente. «Il che non significa - puntualizza - che si debba tornare ad una legge proporzionale pura, si tratta di salvaguardare quel che c’è di maggioritario nella legge elettorale». A chi gli chiede se ha fissato il termine di un anno per le rifor- LE LARGHE INTESE Il capo dello Stato è rilassato. A chi gli ricorda l’ammonimento ai partiti rivolto nel videomessaggio di sabato perché non siano inconcludenti sulle riforme, risponde: «Anzitutto, ripeto il mio apprezzamento per coloro che hanno dato vita a questo governo. Si è trattato di una scelta che ha comportato e comporta sacrifici per i singoli partiti, una scelta eccezionale, senza dubbio a termine». Il che naturalmente non significa - preciserà successivamente lo staff quirinalizio immaginare una fine anticipata del governo o fissare una data-limite per la sua sopravvivenza, magari al giugno prossimo. «Ma io temo - prosegue Napolitano che si possa arrivare all’inconcludenza se ad esempio sulla Folla ai giardini del Quirinale LA PRECISAZIONE DELLO STAFF: NON È STATA INDICATA ALCUNA DATA DI SCADENZA me istituzionali, Napolitano risponde pronto: «Assolutamente no, il termine di diciotto mesi indicato dalle Camere su iniziativa del governo è appropriato. E’ un processo molto complesso. Ho solo detto che di qui al 2 giugno prossimo si capirà a che punto siamo e se è reale la scadenza della fine 2014, che dobbiamo rispettare». NO COMMENT Non poteva mancare una domanda sul presidenzialismo dopo le dichiarazioni di Letta e Alfano. Napolitano si tira fuori con forza: «Non dirò nulla né stasera né successivamente sui contenuti delle riforme istituzionali e tanto meno su quelle che chiamano in causa le prerogative o le modalità di elezione del capo dello Stato. Resterò assolutamente neutrale». E a chi insiste ricordando le parole di Alfano, replica seccamente: «Ciascuno ha le sue convinzioni». E’ evidente l’intenzione di Napolitano di non entrare nel merito di una discussione per ora circoscritta «ai rapidi cenni» di qualche esponente politico e sarà affrontata invece nelle sedi consone, cioè in Parlamento. Certo si potrebbe ricordare che in più occasioni - l’ultima volta a Pordenone nel maggio 2012 - egli difese la scelta dei Costituenti che vollero come capo dello Stato una figura «neutra» «assolutamente imparziale» con funzioni di moderazione e di garanzia estranea al conflitto tra le forze politiche.E non risulta che Napolitano abbia cambiato idea. Paolo Cacace © RIPRODUZIONE RISERVATA Giorgio Napolitano saluta i cittadini in visita ai giardini del Quirinale per il 2 giugno I gruppi parlamentari CAMERA Misto* 18 SENATO Mov. 5 Stelle 109 Scelta civica 47 Fratelli d’Italia 9 Lega Nord 20 Sel 37 Pd 293 Pdl 97 Misto** Grandi Autonomie e Liberta 9 10 Per le Autonomie 10 Mov. 5 Stelle 53 Lega Nord 16 Pd 108 Pdl 91 630 318 Totale Totale *5 Centro Democratico, 3 Maie, 5 min. linguistiche, 5 nessun gruppo **7 Sel, 1 senatore a vita, 1 altro Scelta civica 21 ANSA-CENTIMETRI Elezione diretta, Alfano al Pd: ora si può Da sinistra dure critiche a Letta IL CONFRONTO ROMA «L’elezione diretta del capo dello Stato? Noi ci abbiamo provato l’anno scorso e purtroppo siamo riusciti solo al Senato e non alla Camera. Adesso penso che potremo farcela perché anche da parte del Pd si stanno aprendo significativi spiragli». Angelino Alfano, dopo le dichiarazioni di Enrico Letta - prevalentemente interpretate come un’apertura al presidenzialismo - sembra chiamare i partner di governo del Pd ad una conseguente iniziativa: «Se il Presidente viene eletto direttamente dal popolo i cittadini potranno partecipare a una grande gara democratica come succede in Francia e in America. Questa - aggiunge il vicepremier - sarebbe un’ottima scelta per aumentare l’affetto dei cittadini per le istituzioni». A favore di un sistema presidenziale unito a una legge elettorale a doppio turno si sono già pronunciati nei giorni scorsi numerosi esponenti del Pd come Renzi, Veltroni, in buona misura lo stesso Epifani e alcuni seguaci di Prodi. Ieri si è aggiunto Nicola Latorre, considerato assai vicino a Massimo D’Alema, per dire che «prevedendo i dovuti contropoteri e una seria legge sul conflitto di interessi, l’elezione diretta del capo dello Stato e la forma di governo semipresidenziale sarebbe da noi presa in seria considerazione». APPELLO DEI PROFESSORI A queste uscite da parte di uomini di partito si è unito ieri un appello per l’elezione diretta del capo dello Stato e per una modifica della forma di governo, pubblicato dal Corriere della Sera, ad iniziativa dei professori Augusto Barbera e Angelo Panebianco e degli esponenti referendari Mario Segni e Arturo Parisi. Prefigu- DEMOCRAT DIVISI RENZI, VELTRONI EPIFANI E I PRODIANI SONO FAVOREVOLI BINDI E I GIOVANI TURCHI DICONO NO rando un nuovo ”Movimento di riforma per la salvezza della Repubblica“, i promotori dell’appello - che si muove in parallelo all’iniziativa filopresidenzialista del costituzionalista Giovanni Guzzetta, presidente del comitato ”Scegliamoci la Repubblica“ affermano che «la soluzione preferibile è quella rappresentata dall’esperienza francese, con l’elezione diretta del presidente, il maggioritario uninominale a doppio turno, il potere di indirizzo politico attribuito a una sola Camera». A questo scopo, il prodiano Arturo Parisi sollecita Enrico Letta a «non fare solo annunci: realizzi ciò che promette», altrimenti il suo governo «andrà incontro a seri rischi». Più compiaciuto dall’andamento delle cose sembra Guzzetta, che si dice «molto sorpreso» dal fatto che subito dopo il convegno da lui organizzato per dare il via a una raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare per il presidenzialismo, «ci sia stata la risposta del presidente del Consiglio, Letta». DISSENSO INTERNO Risposta che ha soddisfatto il professor Guzzetta, ma che si è rivelata indigesta per una parte del Pd e praticamente per tutto lo schieramento alla sinistra dei Democrat. Ad una manifestazione a Bologna in difesa della Costituzione, Rosy Bindi non esita a distinguersi nettamente da buona parte del suo partito: «Sorprende che il presidente Letta dice la Bindi - abbia assicurato il superamento della modalità di elezione del capo dello Stato, motivando questa scelta come garanzia per non rivivere l’esperienza della faticosa rielezione di Napolitano. Davvero non si può accusare la Costituzione di essere superata e inefficace per coprire gli errori dei partiti e soprattutto della classe dirigente CONTRARI E CRITICI VENDOLA E RODOTÀ ANCHE MARONI DURO: «UN’IPOTESI ASSOLUTAMENTE INUTILE» Angelino Alfano del Pd». A manifestare lo scarso gradimento dei ”giovani turchi“ per una deriva presidenzialista, ci ha pensato il viceministro Stefano Fassina, invitando il governo a «non impegnarsi troppo a indicare soluzioni per la forma di Stato e di governo» e a lasciare questo compito alla «sovranità del Parlamento». Bocciata seccamente l’ipotesi presidenzialista anche da Nichi Vendola e Stefano Rodotà, entrambi presenti a Bologna. Per il leader di Sel «parlare di presidenzialismo in un Paese come il nostro è segno di sbandamento culturale». Il giurista, da parte sua, si dice «stupito» dall’iniziativa di Letta volta a cercare di uscire dalle difficoltà politiche del governo «per la via delle riforme istituzionali». Su tutt’altro versante, anche Roberto Maroni pronuncia il niet della Lega al progetto presidenzialista: «Il capo dello Stato lo abbiamo appena eletto, mi pare francamente una riforma adesso assolutamente inutile». Di un consenso più largo sem- -MSGR - 20 CITTA - 3 - 03/06/13-N: 3 Primo Piano Lunedì 3 Giugno 2013 www.ilmessaggero.it I dubbi del capo dello Stato sulla svolta presidenzialista `Letta frena: l’esecutivo non indica il percorso `Il premier alle prese con le tensioni interne E media tra i partiti per rivedere il Porcellum alla maggioranza sulle priorità economiche IL RETROSCENA segue dalla prima pagina Un altolà proprio quando il dibattito sulle riforme costituzionali sembra riprender quota con il solito e poco concludente confronto. L’urgenza il Capo dello Stato non cessa di indicarla nella modifica della legge elettorale e in quel «mai più con il Porcellum» che le forze politiche di maggioranza e opposizione si erano impegnati a cambiare subito. Ed invece, dopo poche settimane, si è tornati ai soli veti con il Pdl che non vuole tornare al Mattarellum e il Pd che si oppone alle piccole modifiche all’attuale legge elettorale, oltre le quali gli alleati berlusconiani non vorrebbero andare. vinzioni» ieri pomeriggio il Capo dello Stato ha liquidato la posizione espressa da Alfano ricordando, seppur nel doveroso rispetto del dibattito sulle riforme proprio del Parlamento, una sua sostanziale contrarietà per sistemi istituzionali che facciano sparire il ruolo di garanzia previsto dalla nostra Costituzione per il presidente della Repubblica. Napolitano indica al governo e al Parlamento tutti i rischi insiti, nella volontà di autorevoli esponenti della maggioranza, di mettere solo alla fine del percorso delle riforme istituzionali la modifica della legge elettorale. La sentenza della Consulta sul Porcellum, prevista per l’autunno, RETROMARCIA Il Porcellum I RILIEVI DELLA CASSAZIONE In vigore dal 2005 PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA CAMERA Sistema proporzionale con premio di maggioranza Provoca una alterazione degli equilibri istituzionali: la maggioranza che ottiene il premio elegge anche gli organi di garanzia Alla coalizione con più voti sono attribuiti: alla Camera almeno 340 seggi al Senato almeno il 55% dei seggi assegnati in ogni regione 10% 4% 20% 8% 2% 3% L’elettore non può esprimere preferenze Il 55% dei seggi assegnati in ogni regione, essendo diverso regione per regione, può addirittura rovesciare il risultato ottenuto da liste e coalizioni su base nazionale LISTE BLOCCATE Dubbi di costituzionalità ANSA-CENTIMETRI LE FIBRILLAZIONI: IL PDL IN PRESSING SU IMU E IVA BERLUSCONI ATTENDE LA CONSULTA SUL PROCESSO MEDIASET LA CORTE COSTITUZIONALE C’è però un’altra sentenza della Corte costituzionale che potrebbe cambiare il destino del governo. Ed è quella attesa per il 19 giugno relativa al ricorso presentato dai legali di Berlusconi per un legittimo impedimento non riconosciuto dal tribunale di Milano che ha condannato il Cavaliere nel processo Mediaset. Se la condanna della Cassazione diventerà definitiva con tanto di pene accessorie, sarà infatti difficile che il percorso del governo resti distinto da quello giudiziario di Berlusconi. I continui vertici di questi giorni in Sardegna del Cavaliere con vari esponenti del suo partito, autorizzano a pensare che le priorità di Berlusconi possano essere altre rispetto a quelle di Alfano. In attesa della pronuncia della Consulta, il segretario del Pdl si preoccupa di tenere alti i temi economici cari al suo schieramento. Abolizione dell’Imu su tutte le prime case, annullamento del previsto aumento dell’Iva e la rifondazione di Equitalia, sono le tre bandiere che, assieme al piano shock da 22 miliardi illustrato ieri da Brunetta in un’intervista al Sole24ore, compongono un’agenda di interventi completamente diversa da quella di Letta, del ministro dell’Economia Saccomanni e del ministro Moavero. Quest’ultimo, da grande conoscitore degli umori di Bruxelles, di recente in Parlamento ha gettato massicce quantità d’acqua sugli entusiasmi di coloro che hanno interpretato l’uscita dalla procedura per deficit eccessivo come una sorta di tana libera tutti per nuove spese. Non sono solo i 6 milioni in meno di gettito al mese a dover essere recuperati con l’aumento dell’Iva, ma se le poche risorse disponibili verranno destinate per gli incentivi fiscali al lavoro, sarà difficile pensare ad un totale azzeramento dell’Imu. L’estate politica si annuncia più calda di quella meteorologica. Marco Conti © RIPRODUZIONE RISERVATA Il dibattito Tagli alla politica, è ancora polemica Il disegno di legge che prevede l'abolizione del finanziamento ai partiti «è una straordinaria novità». Lo dice Flavio Zanonato. «I partiti - ha ricordato il ministro per lo Sviluppo economico - potranno finanziarsi con i soldi che i cittadini liberamente decideranno di destinare o potranno essere aiutati anche con sedi, perchè ci interessa che la democrazia e la partecipazione si sviluppino». A Marco Pannella non piace l’iniziativa del governo: «È il sistema che si perfeziona, il regime che passa alla conquista del popolo bue, con spot gratuiti per invitare a sostenere i partiti». Di diverso avviso, ma PREMIO DI MAGGIORANZA AL SENATO Soglie di sbarramento Coalizioni Liste non coalizzate Liste coalizzate Stretto nella morsa dei partiti che lo sostengono, Enrico Letta fa buon viso a cattivo gioco derubricando quella sua apertura al presidenzialismo non come indicazione precisa da offrire alla Commissione dei quaranta che dovrà mettere nero su bianco le riforme istituzionali, ma come volontà di scongiurare il ripetersi quanto accaduto di recente al momento delle votazioni per l’elezione del capo dello Stato. Resta il fatto che tanto è bastato ad Angelino Alfano, segretario del Pdl, ministro e vicepremier, per salirci su e fare del presidenzialismo l’argomento con il quale convincere l’ala del Pdl più affezionata al Porcellum e al tempo stesso scettica sul percorso delle riforme. Con un «ognuno ha le sue con- potrebbe infatti rendere di fatto illegittimo l’attuale Parlamento eletto con una legge, non modificata, e ritenuta incostituzionale per lo smisurato premio di maggioranza. Enrico Letta sempre contrario all’iniziativa de governo, Stefano Rodotà: «La politica non può essere lasciata solo ai privati». Ma Alfano è convintissimo della giusta via intrapresa: «Abbiamo superato questi 20 anni di finanziamento pubblico per come sono stati conosciuti, speriamo che il Parlamento proceda rapidamente». «Non ci sono molte parole: il finanziamento pubblico ai partiti va abolito», ha invece sottolineato Vito Crimi, capogruppo al senato del M5S. «Quella che il governo sta facendo è una finta. Perchè alla fine sono sempre nostre tasse che vanno in modo indiretto ai partiti», ha concluso. Poteri e limiti dei presidenti negli altri paesi IL FOCUS bra invece godere l’appello a una celere riforma elettorale, rinnovato ieri, in sedi diverse, dal presidente della Camera, Laura Boldrini, dalla leader della Cgil, Susanna Camusso, e dal ministro per gli Affari europei, Enzo Moavero, il quale ha affermato che un nuova legge elettorale «garantirebbe la stabilità attraverso la quale il Paese mantiene la sua credibilità internazionale». Mario Stanganelli © RIPRODUZIONE RISERVATA ROMA Il presidenzialismo, si sa, ha molte interpretazioni. Quelle più note al grande pubblico sono quello americano e quello francese che in quest’ultimo caso si chiama semipresidenzialismo. La differenza non è robetta di lana caprina. «Il presidenzialismo americano ma anche quelli sudamericani prevedono che il presidente eletto dal popolo sia anche il capo del governo - spiega il costituzionalista Stefano Ceccanti - I poteri dunque sono molto accentrati nonostante la presenza di contropoteri, che in America si definiscono ”ceck and balance”, ovvero di controllo e bilanciamento. Va inoltre sottolineato che gli Stati Uniti - ma anche Brasile e Argentina - sono stati federali, e questo vuol dire che lasciano ai territori competenze tutt’altro che modeste a partire, ad esempio negli Usa, da quelle su gran parte della sicurezza». In Francia invece c’è il semipresidenzialismo. Si chiama così perché il Presidente della repubblica eletto dal popolo è affiancato da un premier che riceve la fiducia del Parlamento. Fiducia che nel si- stema americano non esiste. Anche gli altri Paesi europei che si ispirano al presidenzialismo (Portogallo, Austria, Polonia) hanno sistemi simili a quello francese e non a quello americano. Perché? «Perché i partiti europei sono profondamente diversi da quelli degli Stati Uniti - risponde Ceccanti - Il semipresidenzialismo, ovvero il rafforzamento delle istituzioni attraverso l’elezione diretta, è una risposta alla debolezza dei partiti. Partiti che però esistono in Europa e hanno radici nella società mentre negli Usa non è così. Non a caso il sistema francese oltre che semipresidenziale si basa anche su un sistema elettorale a doppio turno che consente ai partiti di contarsi al primo turno per poi raccogliere il grosso del consenso al secondo. Come da noi accade con i sindaci». IL COSTITUZIONALISTA CECCANTI: MODELLO FRANCESE ACCETTABILE DAI DEM PER IL DOPPIO TURNO E DAL PDL PER L’LEZIONE DIRETTA Ma il sistema americano non è più semplice ed efficiente di quello francese? «Neanche per idea dice il professore - In questo momento Obama non può contare sulla maggioranza della Camera che è repubblicana. Il sistema Usa è costantemente a rischio blocco. In Francia, invece, dal 2000, da quando il presidente dura 5 anni e non più 7, le elezioni presidenziali e quelle politiche coincidono e il sistema politico non soffre di sclerosi». Secondo il professor Ceccanti il sistema francese offre all’Italia un vantaggio anche politico. «Il doppio turno piace al Pd e il semipresidenzialismo al Pdl. Questa soluzione è l’unica che consente un accordo fra i partiti più importanti - sottolinea Ceccanti Certo bisogna tararlo bene per l’Italia. Il semipresidenzialismo è impensabile senza una legge sul conflitto d’interessi». E se invece del presidenzialismo restassimo in un regime parlamentare. Ceccanti spiega: «Per farlo funzionare bene bisognerebbe avere due partiti grandi cui intorno ruotano poche altre formazioni, come in Germania o Spagna». Diodato Pirone © RIPRODUZIONE RISERVATA Francia Semipresidenziale e con doppio turno Usa Sistema presidenziale ma a rischio blocco Si prevede l’elezione diretta del presidente mentre il premier è nominato dal Parlamento. Le elezioni sono di collegio a doppio turno Presidente eletto dal popolo (ma con correttivo federale). Camera o Senato posso avere maggioranza del partito che si oppone al presidente Germania Parlamentarismo basato su due partiti Brasile Poteri concentrati nel presidente A Berlino (come in Spagna) i poteri sono affidati al Parlamento. I partiti principali sono due. Il premier è indicato dal partito più votato. Questa storia istituzionale è molto travagliata, si sono susseguite varie riforme. Oggi i poteri sono concentrati nelle mani del presidente. -MSGR - 20 CITTA - 6 - 03/06/13-N: 6 Primo Piano Lunedì 3 Giugno 2013 www.ilmessaggero.it Nasce l’Europa delle pensioni Anche la Merkel dà il via libera La cancelliera chiede più coordinamento nella previdenza L’obiettivo finale è la portabilità per chi ha lavorato in più Paesi ` LA PROPOSTA Il nodo BRUXELLES Nessun nuovo trasferimento di competenze alla Commissione, ma più coordinamento su pensioni e lavoro. In un'intervista allo Spiegel, ieri la cancelliera Angela Merkel ha delineato priorità e linee rosse della Germania in vista del dibattito sulle riforme istituzionali della zona euro che dovrebbe tenersi al vertice europeo di fine mese. «Prudente» sull'elezione diretta del presidente della Commissione, Merkel non vede la «necessità di trasferire nei prossimi anni maggiori competenze» a Bruxelles. L'obiettivo della proposta franco-tedesca, concordata con François Hollande, è di rafforzare il coordinamento della politica economica. «Pensiamo soprattutto alla politica delle pensioni e del mercato del lavoro», ha spiegato Merkel. Sulla lotta alla disoccupazione, nelle ultime settimane si sono moltiplicate le iniziative. Sulla previdenza, invece, fino a ieri il cantiere europeo è rimasto fermo. Lavorare nella Ue senza perdere diritti ROMA Per i giovani lavoratori europei, passare non solo da un lavoro all’altro ma da un Paese all’altro è un’esperienza ormai tutt’altro che infrequente. E un’Europa che ambisce ad essere non solo un mercato unico ma anche una grande realtà economica globale non può che porsi come obiettivo la circolazione dei talenti. Ma tra gli ostacoli a questo percorso c’è anche quello della pensione, che resta spezzettata con contribuzioni separate a enti diversi. L’obiettivo a cui si lavora è quindi una pensione effettivamente “portabile” da un Paese all’altro, con contributi versati nelle diverse realtà che possano facilmente essere rimessi insieme. In un Libro Bianco pubblicato a febbraio 2012, la Commissione ha cercato di rispondere ad alcune sfide legate alla presenza di 27 regimi previdenziali diversi. La preoccupazione di partenza riguarda la sostenibilità del peso per i bilanci nazionali. «L’invecchiamento della popolazione rappresenta uno dei principali problemi», osserva l'esecutivo comunitario. AMMONTARE IRRISORIO «Se uomini e donne, che vivono più a lungo, non restano in attività più a lungo e non risparmiano in misura maggiore per la pensione, la loro adeguatezza non potrà essere garantita». Alcuni paesi, come l'Italia, con l'adeguamento dell'età pensionabile alla speranza di vita hanno compiuto importanti progressi che dovrebbero mettere in sicurezza il sistema. Altri, come la Francia, sono indietro: Hollande ha riportato l'età legale per la pensione da 62 a 60 anni. A sua volta la Germania deve fare i conti con un declino demografico che a lungo termine renderà il suo sistema in- sostenibile. Nel Libro Bianco, la Commissione individua 2 priorità: innalzare l’età pensionabile collegandola all’aumento della speranza di vita e sviluppare il risparmio destinato alle complementari. Ma l'Europa ha un altro problema: nella Ue della libera circolazione delle persone, le pensioni senza frontiere sono un sogno lontano. A un cittadino italiano che lavora 15 anni in Italia, altri 15 in Francia e 12 in Germania, verranno erogate tre pensioni secondo le regole in vigore in ciascun paese: l'età pensionabile è diversa, i diritti sono differenti, mentre l'ammontare rischia di essere irrisorio a causa del nu- Angela Merkel e Francois Hollande durante un loro recente incontro IL PRIMO ESPERIMENTO: UN FONDO PANEUROPEO DESTINATO AI RICERCATORI mero troppo basso di anni di contribuzione nei singoli regimi nazionali. Quanto alle pensioni integrative, lo scorso anno è stata elaborata una proposta per migliorare la direttiva sulla trasferibilità. La Commissione ha promesso anche di proseguire i lavori su un «fondo pensione paneuropeo per i ricercatori» e di promuovere lo sviluppo di «servizi di ricostruzione delle pensioni». Secondo alcuni esperti, fino a quando non ci sarà un sistema previdenziale unico, i lavoratori che si spostano nell’Ue continueranno però ad essere svantaggiati. David Carretta © RIPRODUZIONE RISERVATA Ma dalle dichiarazioni d’intenti ora si deve passare ai fatti segue dalla prima pagina Poche decine di migliaia, ad oggi, oltre ai lavoratori transfrontalieri, sono invece quelli che hanno costruito un conto previdenziale lavorando in diversi Paesi europei. Saranno sempre di più. Molti di più, già oggi, sono i lavoratori tedeschi, francesi, polacchi, rumeni - solo per fare qualche esempio - che sono in questa condizione di «lavoratori europei», avendo acquisito da più tempo l’abitudine allo spostamento in Paesi «stranieri» per seguire il lavoro, là dove c’è. Sarà quindi il caso di porsi presto il problema di un orizzonte previdenziale europeo comune, per cominciare, almeno nei servizi informativi. È perciò benvenuta l’apertura di Angela Merkel verso un’Europa delle pensioni. D’altro canto, esiste da qualche anno un tavolo delle agenzie fiscali, ma purtroppo non quello degli enti previdenziali europei. E non esiste nemmeno un’agenda che abbia fissato tra i suoi obiettivi quello di assicurare un’adeguata e tempestiva informazione tra gli enti che nei diversi Paesi dell’Unione svolgono analoga attività di prestazione pensionistica di tipo obbligatoria. Si parla doverosamente di un «di più» di Europa al servizio dei cittadini, meno lontana, burocratica o rarefatta, e ciò credo debba orientare le Pubbliche amministrazioni di ogni Paese: mettere al centro delle attenzioni il cittadino, le sue esigenze rinnovate, i suoi «nuovi diritti». Ricostruire il proprio conto previdenziale non è mai facile, se si hanno carriere lavorative discontinue o molto articolate. Tanto più difficile quando si deve dialogare con enti di Paesi diversi, e con differenti legislazio- ni di riferimento. Si parla spesso di un modello di nuovo Welfare europeo, come se fosse facile disegnare una «casa comune» dei sistemi nazionali di protezione sociale. In Europa ancora molti preferiscono parlare, in proposito, di un «terreno comune», tra case nazionali distinte e distanti. Nei tempi trascorsi di crescita economica ciascun Paese ha costruito un proprio modello di Welfare autosufficiente, contando sulle risorse che è stato capace di capitalizzare e redistribuire. Ma purtroppo ciascuno per sé. E’ bene precisare che i sistemi di previdenza sociale nell'Unione Europea variano considerevolmente fra un Paese e l'altro: gli Stati membri sono infatti liberi di decidere chi sia coperto ai sensi della loro legislazione, quali prestazioni vadano effettuate e a quali condizioni, secondo quali modalità esse siano calcolate e l'ammontare dei contributi. Divergono i requisiti richiesti: l’Italia è ormai diventato il Paese che richiede un’età più avanzata per conseguire il diritto alla pensione di vecchiaia. E ancora: solo Italia e Svezia hanno adottato il sistema dell’agganciamento automatico all’aspettativa di vita. Ma in tempo di crisi prolungata e strutturale e di decrescita del Pil come quelli attuali, l’originaria soluzione a binari separati (ossia l’isolamento dei sistemi nazionali di protezione sociale dalla dinamica dell’integrazione economica e dall’interferenza sopranazionale) sta diventando col tempo insostenibile. Non basta più immaginare un’Europa fondata solo sul Fiscal compact. L’elemento fiscale e la politica di bilancio non sono più sufficienti – ammesso lo siano stati nel recente passato – per A. Mastrapasqua Rappresentanza sindacale Camusso contestata sull’intesa MILANO Il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, è stata brevemente contestata durante un incontro sindacale unitario a Milano da 4-5 persone che sedevano in platea e hanno atteso l'inizio del suo intervento per protestare contro l'intesa sulla rappresentanza sindacale sottoscritta qualche giorno fa. I contestatori, successivamente usciti senza particolari tensioni dalla sala del teatro San Babila, hanno urlato più volte che «lo sciopero non si tocca». Camusso ha replicato che in ogni caso il diritto di sciopero verrà sempre difeso perchè diritto intangibile e «perchè espressamente previsto dalla Costituzione». METTERE IN COMUNE I SERVIZI INFORMATIVI PRIMA CONQUISTA, POI UN TAVOLO PER ARMONIZZARE I VARI SISTEMI costituire quell’Europa che dobbiamo continuare a sognare A livello mondiale, l'Unione europea costituisce incontestabilmente un modello in materia di sistemi di protezione sociale. La disoccupazione, la salute, l'invalidità, la situazione familiare e l'invecchiamento sono altrettante fonti di precarietà alle quali tali sistemi permettono di far fronte. Essi garantiscono peraltro l'accesso a numerosi servizi indispensabili alla dignità umana. Di fatto, anche se l'organizzazione e il finanziamento dei sistemi di protezione sociale sono compiti che spettano agli Stati membri, l'Ue svolge un ruolo particolare tramite la sua legislazione che coordina i sistemi di sicurezza sociale nazionali, soprattutto per quanto attiene alla mobilità nell'ambito dello spazio comunitario. Inoltre, costante si presenta l’attività di promozione di una sempre maggiore collaborazione tra gli Stati membri in materia di modernizzazione dei sistemi di protezione sociale, per far fronte a problematiche simili all'interno dell'Ue. E’ in tale contesto che si inserisce il rafforzamento del Metodo aperto di coordinamento (Mac) in materia di protezione e integrazione sociale, lo strumento di governance multilivello teso ad accrescere la coesione e la solidarietà all’interno dell’Unione europea. Ora non possono più bastare le dichiarazione di intenti. Si rende perciò necessario coniugare una maggiore crescita e più competitività con il progresso sociale ed il miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini europei tramite l’affinamento di strumenti già a disposizione, quali l’individuazione di diritti sociali fondamentali enumerati, riconosciuti e difesi dall’ordinamento giuridico comunitario. In attesa di produrre un vero e proprio «Statuto europeo della previdenza sociale», per rimuovere i problemi giuridici di una armonizzazione non più rinviabile, promuoviamo un tavolo tra gli enti previdenziali dei Paesi Ue, per predisporre un’agenda di servizi e una banda dati comune, al servizio dei lavoratori europei. Almeno un primo passo, per rinnovare la fiducia nell’Europa dei popoli e dei cittadini. Antonio Mastrapasqua (presidente dell’Inps) © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 7 - 03/06/13-N:RCITTA 7 Primo Piano Lunedì 3 Giugno 2013 www.ilmessaggero.it Evasione, redditometro in dirittura d’arrivo I bonus fiscali misure e regimi eccezionali 720 diminuzione del gettito fiscale 253,754 miliardi di euro I vari tipi derivanti da accordi comunitari o internazionali strutturali all'attuale sistema impositivo tendenti a evitare doppie imposizioni tendenti a tutelare principi costituzionali servono a rendere più semplice il sistema vogliono favorire l'emersione di imponibili IL CASO esempio regime dell'Iva o delle accise detrazioni Irpef per familiari a carico credito d'imposta sugli utili dati al socio deduzione di donazioni a confessioni religiose determinazione catastale dei redditi immobiliari detrazione per ristrutturare edifici purché non si complichi il sistema se non si favorisce l'evasione modificabilità solo con accordi Ue o statali nel quadro di riforme organiche evitando distorsioni impositive a rischio di compatibilità con Costituzione Fonte: Relazione Finale del tavolo di riforma fiscale sull'erosione (Mef) ANSA-CENTIMETRI Fabrizio Saccomanni, ministro dell’Economia Fisco, gli sconti tornano nel mirino `Ma il governo ha già eliminato regimi speciali Il riordino delle agevolazioni è nella delega che sta per riprendere il suo iter parlamentare per finanziare la proroga dei bonus per la casa ` IL PROGETTO ROMA Questa volta non si riparte affatto da zero. Se davvero la delega che serve a riformare il sistema fiscale riprenderà il suo corso dopo lo stop imposto dalla fine della scorsa legislatura, il governo avrà ha disposizione una mappa per orientarsi al meglio. Vale a dire il lavoro di ricognizione sulle cosiddette tax expenditures realizzata due anni fa da un gruppo di lavoro nominato dal ministro Tremonti e affidato a Vieri Ceriani, tecnico di Bankitalia poi sottosegretario del governo guidato da Mario Monti. Un lavoro certosino durato tre mesi e presentato in parlamento alla fine del 2011 che fa un quadro completo del castello di agevolazioni fiscali (detrazioni, deduzioni, sconti e bonus ) attraverso le quali imprese e cittadini riescono a pagare meno tasse. Una colonna portante del sistema fiscale divenuta però nel corso del tempo un paradigma degli sprechi all’italiana. Nessuno infatti, al ministero del Tesoro, poteva credere che le voci che compongono questa giungla di facilitazioni fiscali fosse così elevato. Sono 720 e a conti fatti si tratta di un elenco capace di drenare 160 miliardi alle casse dello Stato: soldi distribuiti talvolta in maniera indiscriminata. UNA GIUNGLA DA DISBOSCARE Gli esperti fiscali hanno stilato un elenco di 11 possibili criteri di classificazione (riconducibili a 4 macro settori), in modo da consegnare all’autorità politica un quadro di emergenze sulle quali intervenire. Al primo posto le agevolazioni per le persone fisiche che si attestano a 103 miliardi di euro, di cui la parte più consistente è rappresentata dalle voci che riguardano lavoro e pensioni (56,8 miliardi). Le agevolazioni per la famiglia valgono invece 21,5 miliardi e quelle per la casa 9,1 miliardi. Poi ci sono le erogazioni liberali e terzo settore (135 milioni) e infine le altre agevolazioni (15,9 miliardi). Tra le più importanti, le agevolazioni in materia di enti commerciali e quelle sulle imposte dirette in materia di impresa, che valgono 10,1 miliardi. Le agevolazioni sulle accise costano 3,6 miliardi e quelle del settore Iva 38,8. Infine le voci relative a registro e imposte catastali che valgono 5,2 miliardi. Nel labirinto delle agevolazioni c’è un po’ di tutto. Così trovano posto la grande scelta sociale (aiuti ai disabili, ai pensionati, alle famiglie) ma pure le decine di norme aiuta-categoria che lobby di potere parlamentare hanno infilato nel sistema fiscale. L’intenzione del governo è disboscare questa giungla. E un assaggio c’è già stato qualche giorno fa. Quando il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, ha annunciato che la copertura dell’ecobonus per l’efficienza energetica sarà finanziato con un aumento dell’Iva (dal 4 al 10% ) sui gadget legati ai prodotti editoriali e sulle bevande e prodotti alimentari dei distributori automatici. L’opera complessiva di taglio e ristrutturazione delle tax exprenditures non sarà comunque semplice. Gran parte di queste agevolazioni sono difficilmente eliminabili: basti pensare alle detrazioni per il lavoro dipendente, le pensioni, i carichi di famiglia, la casa, i mutui e le spese sanitarie). Le detrazioni per il coniuge, i figli e i parenti a carico, ad esempio, interessano circa 12 milioni di contribuenti e fanno parte del cosiddetto gruppo protetto. Con ogni probabilità, le prime agevolazioni a saltare saranno gli sconti di importo minore, quelli che riguardano pochi contribuenti e quelli in contrasto con altri principi dell' ordinamento fiscale. Michele Di Branco © RIPRODUZIONE RISERVATA ROMA Conto alla rovescia per il redditometro. Il nuovo strumento di lotta all'evasione fiscale messo a punto dall'Agenzia delle Entrate è ormai in dirittura d'arrivo, dopo una revisione e una «semplificazione» volta a renderlo più preciso e puntuale. I tecnici delle Entrate lo hanno già presentato ad alcune categorie, da Cna a Confartigianato, e puntano a licenziarlo il più presto possibile, probabilmente anche la prossima settimana. Ad aprile era stato del resto lo stesso presidente dell'Agenzia, Attilio Befera, a spiegare che si sarebbe potuto finalmente stringere e chiudere nel mese di maggio. Arrivati ai primi di giugno, i tempi sembrano quindi ormai strettissimi. Le semplificazioni riguarderanno in primo luogo l'utilizzo delle contestate medie Istat sulle voci di spesa non conosciute all'amministrazione finanziaria che serviranno solo in un secondo step di controlli, ovvero nella seconda fase del contraddittorio con il fisco. Nella prima fase i contribuenti da sottoporre ai controlli saranno selezionati prendendo infatti in considerazione solo le voci di spesa già note al fisco come i mutui, l'acquisto di auto o di pacchetti vacanze. Se l'amministrazione dovesse riscontrare uno scostamento tra reddito dichiarato e reddito ricostruito superiore al 20%, si passerà al contraddittorio con il contribuente che potrà in quella sede portare le sue giustificazioni (eredità, regalo dei genitori dimostrato da un bonifico, vincita al lotto o quant'altro). Solo in un ulteriore approfondimento, se cioè la «difesA» non sarà ritenuta convincente, entreranno in gioco le medie Istat volte a misurare quelle ulteriori voci spesa, come gli alimentari o l'abbigliamento, che il fisco non contempla. Anche in questo caso il contribuente potrà presentare altre giustificazioni o prove, cercando così di evitare l'accertamento vero e proprio. Le argomentazioni potranno in questo caso essere anche non documentate. Tronchetti-Malacalza, è divorzio in Gpi ROMA Stretta finale nella saga Malacalza-Tronchetti per il divorzio in casa Gpi. Dopo oltre sei mesi di trattative stop and go, accuse reciproche e mosse legali varie, l’accordo tra il numero uno della Bicocca e la famiglia genovese sarebbe davvero (il condizionale è d’obbligo) a un passo dalla firma. Si tratta di definire gli ultimi dettagli di un’intesa complessa sui quali consulenti e legali (lo studio Labruna-Mazzotti-Segni e lo studio Lombardi per Tronchetti e Bonelli Erede Pappalardo per i Malacalza) hanno lavorato anche ieri fino a notte inoltrata. Perchè lo schema che porterà allo scioglimento della cassaforte Gpi, che attraverso la Camfin possiede il 26,1% della Pirelli, sarebbe già tracciato. E dunque, salvo colpi di scena, il divorzio è imminente passando per un’opa. Almeno quattro i passaggi cruciali dell’operazione che parte dalla costituzione di una nuova holding (Newco), che accanto a a Marco Tronchetti Provera (oggi con il 57,5% di Gpi) vedrà tra gli azionisti la famiglia Acutis e Massimo Moratti otre a poter contare sull’appoggio delle due principali banche italiane, Unicredit e Intesa Sanpaolo, e del fondo Clessidra. Alla nuova holding dovrebbe fare capo il 40% di Camfin. Un pacchetto rotondo di azioni che dovrebbe aumentare fino a superare la maggioranza secondo modalità in via di definizione (non è un caso se da fine aprile il titolo Camfin ha guadagnato in borsa circa il 20%), fino a far scattare un’offerta pubblica sull’intero capitale della stessa Camfin. Di qui i nuovi assetti. Una volta avviata la scissione, il capitale di Camfin si troverà diviso fra Tronchetti Provera, con in mano il 29,5% di Camfin, e i Malacalza con il 13,19% al quale si aggiunge un altro 12,37% controllato direttamente, per un totale del 25,56%. Ed è a questo punto che entra in gioco la newco. La quota di Tronchetti Provera (il 29,5% di Camfin) verrebbe conferita alla nuova holding insieme alle quote degli altri due azionisti di Camfin pronti a Marco Tronchetti Provera Vittorio Malacalza ANCHE MORATTI E ACUTIS NELLA NEWCO E OPA SU CAMFIN CON L’APPOGGIO DELLE BANCHE E DI CLESSIDRA scendere in campo: il presidente dell’Inter e importante azionista della Saras, Massimo Moratti, che possiede il 2,5% di Camfin, e la famiglia Acutis, con in portafoglio un altro 8% (fino a raggiungere il controllo). Solo in un secondo tempo entrerebbero invece in campo i partner finanziari, le banche Unicredit e Intesa Sanpaolo affiancate dal fondo di Claudio Sposito. Un ruolo cruciale per portare in porto l’opa sulla stessa Camfin. Per i Malacalza è l’occasione per decidere il loro destino: aderire all’offerta, cedendo il loro 25,56% alla newco (come probabile, se il prezzo sarà appetibile), oppure mantenere un piede nella holding a monte di Pirelli, seppure come soci di minoranza di una società non più quotata in Borsa. Dopodichè non è escluso che il riassetto a monte (Gpi-Camfin) porti a cambiamenti anche nel patto Pirelli, di cui Camfin detiene il 20,3% e Mediobanca, Edizione, Fonsai, Allianz e Generali oltre il 4%. R. Amo. © RIPRODUZIONE RISERVATA AVVISO PUBBLICO DI VENDITA DI BENI IMMOBILI NEL COMUNE DI ROMA LIGESTRA DUE S.R.L., società trasferitaria – ai sensi del combinato disposto della Legge n. 14/2009 e del Decreto R.G.S. 11 novembre 2009 – del patrimonio degli Enti Disciolti, ha stabilito di procedere alla vendita di cespiti immobiliari siti in Roma, con accesso dal civico n. 16 di Via A. Cruto e, segnatamente, n. 3 magazzini contigui della superficie complessiva di mq. 2.200, un piazzale, costituito da n. 25 posti auto con relativi spazi di manovra e percorsi di accesso ai magazzini nonché un manufatto adibito a deposito, per un totale complessivo di mq. 600 circa. Tutte le informazioni, la descrizione dei beni e le modalità della vendita sono disponibili sul sito web: www.ligestradue.it PUBBLIGARE IL RIASSETTO -MSGR - 20 CITTA - 12 - 03/06/13-N:RCITTA 12 Cronache Lunedì 3 Giugno 2013 www.ilmessaggero.it Pioggia e freddo l’ultimo assedio ma è in arrivo l’estate dei record `Il meteorologo: «Bolle di calore si alterneranno a periodi più temperati» LE PREVISIONI ROMA La pioggia di oggi è l’ultimo sacrificio prima dell’arrivo dell’estate. Dal fine settimana, annunciano i meteorologi, almeno al Centro e al Sud il sole comincerà a splendere in modo continuato, accompagnandoci tra brezze e temperature miti nei mesi più caldi. Che però quest’anno presenteranno alcune sorprese. «È un clima che ci ha abituato agli eccessi - spiega Giampiero Maracchi, biometeorologo del Cnr e il maggio che abbiamo appena trascorso ne è l’esempio. Possibile quindi che durante l’estate le bolle di calore si alternino a piogge e temperature sotto la media, facendoci dimenticare la piacevolezza dell’Anticiclone delle Azzorre che ormai frequenta poco le nostre latitudini». IL MESE DI GIUGNO E di questo ce ne eravamo accorti, ancora con l’impermeabile e il golfino in un periodo dell’anno di solito ottimo per un anticipo di abbronzatura. Non si vendono abbronzanti ma aspirine. Quanto durerà? «Ancora due o tre giorni poi, a partire da giovedì, il tempo si riprende» spiega Antonio Sanò, l’ideatore del Meteo.it, il meteorologo che ha portato le previsioni al dettaglio delle ore e dei minuti. É lui che prevede fino a mercoledì un tempo capriccioso, con mattinate soleggiate, abbastanza calde, poi temporali e freddo tra le 4 e le 6 del pomeriggio. Un po’ come succedeva una volta, negli anni 70, quando il mese di giugno al mare lo pagavi meno perché pioveva tutti i giorni. «Ma da giovedì a domenica sarà un vero e proprio assaggio d’estate - dice Sanò - con temperature che al Sud arriveranno anche a 30 gradi mentre al Centro si stabilizzeranno sui 27, perfettamente in linea con le medie del periodo. Più fresco al Nord - massime a 23 - con temporali sull’arco alpino». Ma la bella notizia è che dopo il fine settimana al mare non dovremo tirare fuori l’ombrello: «Al Centro-Sud la tendenza sarà quella di un consolidamento dell’estate - spiega Sanò con temperature in salita, fino a raggiungere i 2-3 gradi sopra le medie stagionali nelle due isole maggiori. Al Nord ancora capricci, in particolare in Piemonte, Lombardia e Friuli dove i temporali pomeridiani causeranno sbalzi di temperatura». LUGLIO E AGOSTO Arriviamo così a luglio e agosto, con l’ansia che si avveri la previsione di un meteorolgo francese che ha sentenziato: «Sarà un anno senza estate». Sanò non è d’accordo, Maracchi neanche, anche se entrambi descrivano i mesi della vacanze diversi da quelli dello scorso anno. Per fortuna, perché si fa fatica a dimenticare il passaggio da una bolla di calore a un’altra, senza quasi soluzione di continuità fino a settembre inoltrato. «Questa estate - spiega Sanò con l’aiuto di elaborazioni statistiche - avremo due bolle di calore, uno nella seconda metà di luglio, l’altra nella settimana prima di Ferragosto. Forse ce ne sarà anche una terza. In quei giorni la colonnina di mercurio salirà a 40 gradi in Puglia, Calabra e Sicilia, Firenze e Roma toccheranno i 36-37 gradi, mentre sulle coste vanno calcolati 4-5 gradi in meno, con brezze pomeridiane». SETTEMBRE L’incognita è la seconda metà di agosto, per Sanò «forse ci saranno molti temporali, e il tempo incerto potrebbe durare fino alla prima settimana di settembre quando poi il bel tempo ci accompagnerà fino al 23. Quindi, un’estate calda, ma con periodi più freschi tra un’ondata di calore e l’altra. E questo ce la renderà più sopportabile». Il periodo migliore per andare in vacanza? «Io consiglio proprio settembre, e sconsiglio invece la seconda metà di agosto. Chi va al mare nelle zone più calde eviti le corse in spiaggia la mattina perché l’umidità renderà il clima ancora più afoso». Elena Castagni © RIPRODUZIONE RISERVATA Il meteo Il calendario segnava primavera, ma il nord è ripiombato in un clima invernale: pioggia e calo della temperatura di 15 gradi a Milano, cime imbiancate L’ESONDAZIONE La città di Passau, in Germania, con il centro inondato. Alle spalle delle case, il Danubio A picco anche i viaggi last minute LE VACANZE Migliaia di chiamate sono giunte ai vigili del fuoco del comando di Terni dopo le violente piogge e grandinate dei giorni scorsi. Strade allagate, sottopassi e cantine inagibili, capannoni industriali sommersi dall’acqua ROMA No, questo tempo non fa venire voglia di viaggiare. Cosa mettere in valigia? Pullover o costumi? Stivali di gomma o sandali? Di fronte a questa scelta, gli italiani preferiscono restare a casa. «Un anno fa, per il ponte del 2 giugno, la gente partiva in massa, destinazione le capitali europee oppure il mare - racconta Andrea Costanzo, presidente della Fiavet del Lazio - quest’anno invece il maltempo sta ritardando le prenotazioni, in particolare quelle last minute, crollate del 20 per cento rispetto a un anno fa». Già, perché nei fine settimana primaverili gli italiani hanno la bella abitudine di organizzare piccoli spostamenti verso le città d’arte europee - in particolare Madrid e Barcellona che fanno buone politiche di prezzo - o si spingono fino a Istanbul oppure in Tunisia. «Quest’anno niente - continua Costanzo - per colpa anche della crisi e delle elezioni, ma soprattutto della pioggia che spinge a restare a casa. Ci ha rimesso anche il turismo del litorale, con alberghi e ristoranti vuoti. Vanno meglio le prenotazioni per luglio-agosto, in calo dallo scorso anno del 10 per L’AGRICOLTURA ROMA Rincari fino al 30% per ciliegie, susine e albicocche, aumenti in vista anche per latte e prodotti da macelleria. Oltre ad avere rovinato le giornate di molti italiani, il maltempo fuori stagione delle ultime settimane avrà effetti negativi anche sul portafoglio. La produzione agricola e di allevamento ha subito, solo per le precipitazioni di maggio, danni economici stimabili attorno ai 300 milioni di euro. Ecco perché il prezzo dei cartellini al mercato è destinato inesorabilmente a salire. La zona più colpita è stata quella del Nord Italia, bersagliata negli ultimi tre mesi da neve e perturbazioni atlantiche. Danni ingenti anche nelle regioni centrali, sferzate dalla grandine, e al Sud. «Per tutte le coltivazioni più importanti - riso, pomodoro, frutta, mais e patate - stimiamo una perdita di produzione che si aggira intorno al 30%, con punte del 50% © RIPRODUZIONE RISERVATA Il virus Nuova Sars, il ministro: situazione sotto controllo La piccola di una anno e mezzo non ha più la febbre, sta bene, spiegano i sanitari, così come suo zio - un giordano 45enne che è stato il primo ad ammalarsi dopo un viaggio nel suo Paese - e la collega di quest'ultimo. Tutti e tre i pazienti, affetti dal virus della nuova Sars, rimangono comunque ricoverati. «Al momento la situazione è sotto controllo - sottolinea il ministro della Salute Beatrice Lorenzin Abbiamo avuto un caso d'importazione, che ha generato due casi secondari. Fortunatamente le condizioni delle persone coinvolte sono sotto controllo e anche la bambina sta migliorando». Ieri il sole è tornato a splendere in diverse città del centro. La spiaggia di Pesaro, così come il litorale tirrenico si sono immediatamente affollate di bagnanti. Splendida la temperatura che non ha mai superato i 23 gradi Crolla la produzione frutta venduta a peso d’oro RISO E MAIS IN RITARDO LE CONSEGUENZE DEI TEMPORALI AUMENTANO IL RISCHIO DI CONTRAFFAZIONI DALL’EST EUROPA cento, ma è possibile che nel corso del mese ci sia una ripresa». Di questo parere sono alla Astoi, l’associazione dei tour operator aderente alla Confindustria. «È vero che la pioggia e il freddo spingono a ritardare le prenotazioni - dicono - ma se arriva l’estate probabilmente gli italiani si precipiteranno a fare le loro prenotazioni di viaggi e vacanze. Succede sempre così, si decidono all’ultimo minuto e alla fine della stagione i conti degli operatori non sono in rosso come sembrava». El. C. per il fieno e del 40% per il grano», spiega Rolando Manfredini, responsabile nazionale Qualità della Coldiretti. In molte zone d'Italia la produzione è stata compromessa quasi del tutto. IMPENNATA DEI PREZZI Le ciliegie, tipico frutto estivo che proprio a giugno conosce il periodo migliore, ha subito un danno consistente a causa del freddo primaverile. In uno dei centri più rinomati, Vignola, non si raccoglierà quasi nulla e lo stesso vale per tante altre zone del Nord. Solo in Puglia la raccolta si è salvata, pur tra mille difficoltà legate al maltempo. Ecco perché il prezzo è destinato a salire, fino al 30% secon- do gli esperti. «Il calo dell'offerta porterà quasi sicuramente ad un incremento delle importazioni, con il forte rischio di speculazioni sul made in Italy, soprattutto per i prodotti provenienti dall'Est Europa, quindi Romania, Ungheria e Polonia - spiegano dall'organizzazione degli agricoltori -. Si tratta di Paesi che non sono sottoposti a re- gole troppo stringenti per quanto riguarda la sicurezza alimentare e da cui già in passato sono arrivati prodotti contraffatti che venivano spacciati per italiani nei nostri supermercati». Compromessa anche la raccolta di pesche, albicocche e susine, come fanno sapere dal Centro studi di Confagricoltura. Ha subito forti ritardi la produzione di riso e mais, le due coltivazioni più diffuse nel nostro Paese. «Non si è potuto seminare a primavera, ora gli agricoltori saranno costretti a portare avanti un ciclo abbreviato. Ci saranno comunque ritardi, la raccolta slitterà a settembre e il costo di queste procedure può avere conseguenze per i consumatori». Il quasi dimezzamento della produzione di fieno farà salire il prezzo del foraggio per gli animali. Ecco perché sono previsti aumenti per tutti i prodotti collegati all'allevamento, a partire da carne e latte. Le temperature scendono, i prezzi salgono. Lorenzo De Cicco © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 14 PESARO - 33 - 03/06/13-N: Pesaro [email protected] www.ilmessaggero.it Pesaro ANCONA Macerata Fermo Ascoli P. Lunedì 3 Giugno 2013 METEO REDAZIONE: Via Marsala, 15 T 0721/370934-24-26 F 0721/370931 Giorno & Notte I Weekend gastronomici festeggiano trent’anni L’agguato Lucia, nuova visita medica per sperare nel rientro a casa Basket Spagnoli a pag. 37 Rossi a pag.36 Cataldo a pag.45 Cavaliero sul suo futuro aspetta segnali dalla Vuelle La guardia non chiude ad un eventuale ritocco dell’ingaggio «Per l’attuale budget è un po’ oneroso, pronto a discuterne» Primo sole, prime multe La stagione parte tra le incognite della sosta a Sottomonte e dei lavori in zona mare `Ma intanto i vigili urbani sanzionano il parcheggio selvaggio in viale Trieste ` Sosta a Sottomonte, settimana decisiva per concedere il parcheggio lungo la Statale dopo la frana. E con il patto di stabilità meno rigido, si liberano le risorse per riqualificare viale della Repubblica, ma solo dopo l'estate. Una stagione estiva che non decolla. Ma, se le previsioni meteo verranno rispettate, il prossimo week-end potrebbe davvero arrivare la svolta per risollevare la stagione balneare. Ma per garantire un afflusso dei bagnanti in spiaggia servono anche le condizioni di sicurezza e gli spazi per la sosta. Sbloccati i fondi già disponibili per i lavori in viale della Repubblica, ma il cantiere aprirà solo dopo l’estate. Sono partiti stamattina, invece, i lavori per realizzare la pista ciclabile di via Kolbe, che collegherà la zona mare al quartiere di Loreto. Ma ieri, con il primo sole almeno tiepido, viale Trieste è già stata presa d’assalto dai cittadini. E anche dai vigili urbani, che hanno punito diversi conducenti di auto e scooter soprattutto per questioni di parcheggio. Una situazione che, con le incognite che pendono su Sottomonte, rischia di esplodere con l’estate vera. Delbianco a pag. 35 Carica dei mille per il parco all’aeroporto Cittadinanza Lo Ius soli in consiglio comunale La questione dello Ius soli al centro del consiglio comunale odierno. La settimana scorsa era mancato il numero legale, al momento di votare l’urgenza, sul documento della maggioranza che riportava sotto i riflettori la cittadinanza ai figli di immigrati nati in Italia. L’urgenza era stata richiesta vista la presenza, il giorno successivo, del ministro Kyenge che al teatro Rossini ha consegnato agli alunni figli di immigrati nati in provincia di Pesaro-Urbino, gli attestati per la cittadinanza italiana onoraria. A pag.35 I primi bagnanti della stagione 2 Giugno. In piazza cerimonia all’insegna della sobrietà `Grande folla alla festa-manifestazione Sempre più ricca, sempre più frequentata (almeno un migliaio le persone presenti alla tredicesima edizione) e in definitiva sempre più bella la Festa per il parco urbano nel campo d’aviazione. Il maltempo di questa strana primavera ha concesso una tregua di sole proprio in concomitanza con questa giornata, che celebra la Repubblica italiana con una scampagnata sulla più grande area verde al confine della città. Musica, stand gastronomici, rievocazioni medievali della Pan- LA TRATTATIVA COL DEMANIO PER AVERE IL TERRENO MA A DIVIDERE È IL PROGETTO DI UNA NUOVA STRADA L’aeroporto di Fano dolfaccia, giochi per i bambini, gare e attività sportive nel programma organizzato dal comitato Bartolagi. Con questa Festa i fanesi si riappropriano, ogni edizione di più, del campo d’aviazione e di conseguenza si avvicinano all’idea di farne un grande parco urbano, un patrimonio per l’intera città. Il progetto partecipato sul futuro polmone verde è stato recuperato dai cassetti del Comune, dov’è rimasto per tre anni, ed è stato inserito fra i temi da discutere durante il consiglio comunale di dopodomani. L’assessore Riccardo Severi ha invitato il comitato e le associazioni a collaborare al progetto, in questa fase di lavoro per acquisire la proprietà dell’area con un comodato gratuito fra il Demanio e il Comune. Ma la previsione di una nuova strada che attraversa il campo d’aviazione, la cosiddetta strada ammazza-parco, crea insormontabili perplessità fra i sostenitori del nuovo polmone verde. Quest’anno la Festa al campo d’aviazione si è gemellata con un’altra iniziativa, la Biciclettata Adriatica, che a sua volta fa del rispetto per l’ambiente la propria ragion d’essere. Cicloturisti dalle città lungo la costa, in un segmento compreso fra Rimini e Ancona, si sono radunati per chiedere una pista ciclabile da Ravenna fino a Santa Maria di Leuca, in Puglia. Alcuni tratti sono già stati realizzati, come tra Fano e Pesaro, altri sono ancora da costruire come lungo il tratto sud della statale 16. O.S. Gianluca Cionna . Subito una prima grana per la neo assessora regionale Maura Malaspina, a cui il presidente Spacca ha assegnato anche la delega dell’energia. Il caso delle centrali biogas tiene banco da mesi ma ora i Comitati alzano il tiro. Chiedono di sospendere le autorizzazioni rilasciate nel 2012. «Altrimenti spiega Adriano Mei, Comitati in rete - sulla scia della sentenza della Corte Costituzionale, arriveranno denunce sia dai territori danneggiati, sia dagli imprenditori che non hanno mai potuto realizzare gli impianti, nonostante il rilascio delle concessioni». Non c'è tregua per Palazzo Raffaello sulla vicenda che ha coinvolto gli impianti a biogas. La Corte Costituzionale, con la sentenza n.93 del 20 maggio, ha precisato che la direttiva europea su questo tipo di impianti è stata parzialmente ignorata dalla Regione quando, tra aprile e ottobre 2012, ha rilasciato una ventina di concessioni per realizzare centrali a biogas. Gli uffici regionali hanno subito aggiornato la normativa, con una proposta di legge trasmessa al- DOPO LA SENTENZA DELLA CONSULTA «SOSPENDERE TUTTE LE AUTORIZZAZIONI» per la difesa e la valorizzazione dell’area verde FANO Centrali biogas, torna la mobilitazione dei comitati Il prefetto invita alla coesione sociale Festa della Repubblica all’insegna della sobrietà quella che si è svolta ieri mattina in piazza del Popolo alla presenza delle istituzioni civili, militari e politiche (Foto TONI) A pag.35 Il meteorologo Il bel tempo è in arrivo Massimiliano Fazzini Il tempo della prima domenica d’estate non ha smentito i cattivi presagi dei meteorologi, se si eccettua il Pesarese, e non ha di conseguenza permesso a molti il primo grande agognato «esodo» verso le spiagge. Gli ultimi «rimasugli» della depressione fredda che sta abbandonando definitivamente l’Italia si sono fatti sentire in maniera turbolenta su parte della nostra regione. Ad una mattinata tutto sommato accettabile, specie sulla costa del Pesarese, è seguito nel resto della regione un pomeriggio tutto «lampi e tuoni». Osservando di fat- to l’immagine satellitare e la distribuzione dei fenomeni temporaleschi, il nostro territorio ha fatto la parte del leone alla scala europea; si calcola di fatto che siano oltre 3000 le «saette» sviluppatesi prevalentemente sulla pedemontana del nostro territorio. A tanto «rumore» non è stata associata una fenomenologia meteorica altrettanto intensa; i rovesci associati sono stati brevi anche se intensi ed alla resa dei conti, in nessuna stazione di misura si sono superati i 15 millimetri. Sta di fatto che in alcune stazioni dell’Appennino maceratese e urbinate si va verso i 25 giorni continui con precipitazioni. Oggi cambia la circolazione sinottica ma il risultato varia di poco. L’atmosfera si mantiene instabile e le infiltrazioni di aria fresca in quota da est provocheranno sin dal mattino formazione di imponenti cumuli capaci di determinare rovesci sparsi. I venti saranno deboli da nord con mare poco mosso. Anche domani il tempo, inizialmente discreto, subirà una destabilizzazione nel pomeriggio quando non mancheranno piovaschi o rovesci sparsi, specie sulla pedemontana. Venti sempre deboli settentrionali con mare poco mosso. Da mercoledì, finalmente, si inizierà ad intravedere l’uscita dal tunnel. Le temperature odierne saranno comprese tra 14 e 22˚C, le minime tra 6 e 13˚C. la Commissione, che dovrebbe evitare problemi giuridici in futuro. Ma anche questa proposta di legge è stata contestata dai Comitati in rete sabato, nella riunione regionale che ha visto la partecipazione di oltre 40 associazioni del territorio. «La proposta di legge regionale - sostiene il portavoce Adriano Mei - non ha recepito in maniera opportuna la sentenza della Consulta, perché delega ai Comuni l'obbligo di effettuare la Valutazione di impatto ambientale (Via). Per valutare se un impianto è fattibile o meno, occorre valutare il cumulo con impianti simili nello stesso territorio, e spesso questo territorio è ben più grande di un solo Comune. Quindi come fa un Comune a giudicare?». Almeno cinque centrali verso lo stop dopo la sentenza della Corte Costituzionale. Due impianti a Fano, uno a Montefelcino (Pesaro), Monsano (Ancona) e Petriolo (Macerata). Ma secondo i comitati tra chi ha fatto ricorso senza avanzare al giudice la questione di costituzionalità ci sono Matelica, Recanati, Pianello di Ostra, Corridonia e Monteprandone, dove i lavori sono già in fase avanzata. Continua a pag. 34 -MSGR - 14 PESARO - 34 - 03/06/13-N: 34 Marche Lunedì 3 Giugno 2013 www.ilmessaggero.it Olivetti, l’anteprima di Barbareschi Centrali biogas torna la mobilitazione `Vertice regionale A sinistra Andrea Merloni con Luca Barbareschi, sopra Valeriano Balloni sotto Adolfo Guzzini `Al festival dell’Istao il regista ha presentato alcune scene della fiction LA SERATA ANCONA È stato Luca Barbareschi, ad Ancona, a chiudere il Festival della cultura olivettiana, organizzato dall’Istao e dalla Fondazione Adriano Olivetti. Barbareschi, intervenuto alla cena di gala organizzata a scopo benefico a villa Favorita, ha presentato in anteprima alcune scene della fiction Rai dedicata ad Olivetti, con Luca Zingaretti. Il festival, alla sua prima edi- zione, ha offerto seminari sui temi che hanno caratterizzato il lavoro e la missione di Adriano Olivetti, facendone emergere la grande attualità e gettando uno sguardo, spesso impietoso ma anche ricco di suggestioni per il futuro, sulla realtà di oggi: «L’insegnamento di Olivetti, che pose i valori etici al centro della sua ANDREA MERLONI «I VALORI ETICI AL CENTRO DELL’IMPRESA DOBBIAMO CORREGGERE IL TIRO» missione di imprenditore, ci mostra che stiamo facendo un errore macroscopico - commenta Andrea Merloni, presidente dell’Istao –, stiamo cercando di spiegare la crisi con modelli non più validi. E’ in corso un grande cambiamento storico, che porterà ad una integrazione dei valori olivettiani nei modelli economici: le performance di un soggetto economico vanno misurate anche attraverso parametri sociali, guardando all’impatto sull’ambiente, sul territorio e sulla comunità; l’impresa misurata unicamente secondo logiche di profitto resterà sempre dietro la finanza. L’ottimo riscontro ottenuto del Festival – aggiunge Merloni - è segno che abbiamo portato all’attenzione temi molto sentiti: c’è bisogno di capire e di ripensare il futuro; l’auspicio è che il Festival si ponga come luogo privilegiato di riflessione per un nuovo modello economico e sociale». La due giorni ha visto la partecipazione di personalità del mondo della cultura, dell’impresa e delle istituzioni, con dibattiti che hanno approfondito i molteplici aspetti della figura di Adriano Olivetti. L’imprenditore visionario, che con capacità anticipatrice seppe guardare ai mercati internazionali, che pose la cultura dell’innovazione e la tecnologia alla base dell’impresa, arrivando ad immaginare quelle rete informatiche che oggi sono realtà. dei comitati dopo la sentenza della Consulta tro le centrali sollevando la questione di incostituzionalità potranno avere la meglio in Tribunale, grazie alla sentenza della Consulta. segue dalla prima pagina GLI IMPIANTI I Comitati chiedono il ritiro della proposta di legge e annunciano iniziative sul territorio «che coinvolgeranno anche molti sindaci. La sentenza della Consulta - proseguono i Comitati - parla di coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni che riguardano questi impianti. Pertanto vogliamo essere coinvolti, non solo per le centrali biogas, ma anche sull'elettrodotto Fano-Teramo, sugli impianti di stoccaggio gas (San Benedetto, Sant' Elpidio a Mare) e sul maxi-eolico. Il consiglio regionale non può ignorare una richiesta così forte proveniente dal territorio». I Comitati fanno riferimento al Consiglio, perché è lì che la pdl di Giunta dovrà essere approvata dopo il passaggio in Commissione. LA NORMATIVA Questo dibattito riguarda l'aggiornamento della normativa regionale per gli impianti futuri, ma la vera incognita riguarda una ventina di impianti approvati nel 2012. Cosa accadrà loro? Molte di quelle centrali potrebbero non essere mai realizzate. Innanzitutto perché gli incentivi del Governo sulla vendita di energia si sono notevolmente ridotti dal 2012. Considerato che l'incentivo viene dato solo ad impianto acceso, l'investimento per gli imprenditori non è più così conveniente. Inoltre, i Comitati sono convinti che i territori che hanno fatto ricorso con- Come riferito, in questa condizione si trovano due impianti a Fano, uno a Montefelcino (Pesaro), Monsano (Ancona) e Petriolo (Macerata). I comitati sono convinti che anche altri impianti potrebbero essere bloccati: Matelica, Recanati, Pianello di Ostra, Corridonia, Monteprandone, Castelbellino e Montegiorgio. Sulla sentenza, Spacca ha annunciato che si rivolgerà al presidente della Repubblica Napolitano e al premier Letta, segnalando che la sentenza «fa prevalere le direttive della Ue sulle leggi dello Stato». I Comitati definiscono l'iniziativa «uno scaricabarile che a livello giuridico vale ben poco. Se la Regione va avanti così - sostiene Mei - l'Europa potrebbe aprire una procedura d'infrazione». Sulla vicenda a breve dovrebbe essere convocata una rionione ad hoc dell’esecutivo regionale. Gianluca Cionna © RIPRODUZIONE RISERVATA Una recente manifestazione Vuoi metterti in proprio o avviare una tua attività? Diamo credito all’idea che ti ronza in testa con un finanziamento fino a 50.000 euro. 800.500.200 - www.ubibanca.com Fare banca per bene. Pubblicità. 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Ma per garantire un afflusso dei bagnanti in spiaggia servono anche le condizioni di sicurezza e gli spazi per la sosta. SOTTOMONTE La questione più urgente da risolvere riguarda sicuramente la sosta estiva. E quest'anno c'è da fare i conti anche con le frane di due mesi fa, che rischiano di mettere in pericolo chi va in spiaggia. Nonostante tutto, l'amministrazione pesarese è intenzionata a concedere nuovamente l'ordinanza per la sosta sotto l'Ardizio, lungo la Statale, a partire proprio da sabato 8 giugno. Da oggi fino a venerdì saranno giorni intensi per raggiungere questo obiettivo: servono, prima di firmare l'ordinanza, i pareri tecnici degli enti, su tutti la Provincia Ciclabile via Kolbe Cantiere e disagi DUE RUOTE che ha la competenza sull'Ardizio e sta completando i lavori di messa in sicurezza dopo le frane. Non bastano, infatti, le alternative per la sosta, che anche quest'anno verranno messe in campo: apertura temporanea dei parcheggi Ex cpa e Imprevisto, navette di collegamento dal San Decenzio. Per quanto riguarda gli scooter, c'è un altro problema: il parcheggio Stefanelli, in grado di contenere oltre 200 motorini, è stato messo al tappeto dai movimenti franosi e rischia proprio di restare chiuso per tutta la stagione. VIALE TRIESTE I problemi non riguardano tanto la sosta, quanto gli arredi e la manutenzioni. Andare al mare in sicurezza vuol dire anche percorrere strade dignitose e marciapiedi nei quali non si rischia di inciampare ad ogni passo. Una delle situazioni più gravi riguardava sicuramente viale Fiume, dove ora il Comune è intervenuto. Ci sono altre zone da sistemare, nelle quali, al massimo, si interverrà con opere ordinarie, più che altro per mettere qualche pezza. Una novità è in arrivo per viale della Repubblica, il cui progetto di risistemazione degli arredi era bloccato da tempo a causa del patto di stabilità: «I vincoli si sono allentati anche per Pesaro, credo proprio che dopo l'estate potremo aprire il cantiere in viale della Repubblica», afferma l'assessore alla Manutenzione Rito Briglia. Thomas Delbianco Vigili urbani in viale Trieste Vigili urbani Prime multe in viale Trieste La primavera ha latitato e tardato così tanto che il primo, seppur ancora soltanto tiepido, sole di ieri ha spinto centinaia di persone sulle spiagge e nelle vie del Lungomare. Per quella che è stata, nei fatti, la prima vera giornata di traffico quasi estivo. E, immancabilmente, si è riproposta la problematica del parcheggio nella zona mare. Con il puntuale arrivo dei vigili urbani, che hanno elevato diverse multe soprattutto nella zona di viale Trieste, tra le immancabili proteste dei proprietari auto e scooter sanzionati, soprattutto per questioni di parcheggio. Un antipasto di quel che la stagione potrebbe riservare, con una situazione potenzialmente peggiore degli anni scorsi. Perchè aggravata dai dubbi sulla possibilità di parcheggiare lungo la Statale 16 dopo gli eventi franosi dell’Ardizio degli ultimi mesi. Nodi che saranno sciolti nei prossimi giorni ma che aprono interrogativi sulla viabilità estiva. Nuova pista ciclabile in via Kolbe, oggi al via i lavori, in arrivo per tutta l’estate disagi per residenti e attività. Qualche settimana fa gli assessori comunali alla viabilità e ai lavori pubblici Andrea Biancani e Rito Briglia avevano anticipato che agli inizi di giugno sarebbero partiti i lavori per realizzare la cosiddetta «pista dei due sottopassi»: un nuovo percorso ciclo-pedonale che colleghi la zona mare dianche di Sottomonte al quartiere di Loreto e quindi al centro lungo, via Kolbe, strada che in più di un’occasione ha visto problemi di sicurezza, legati anche alla mobilità ciclabile e teatro di incidenti anche gravi. Il principale obiettivo dell’amministrazione è quello di stroncare il fenomeno dei ciclisti che si spostano contromano, utilizzando la strada in direzione centro. Insieme alla nuova ciclabile, che avrà il senso unico mare-Loreto, aumenteranno anche i controlli in via Kolbe per far rispettare le regole anche ai fruitori delle due ruote. Per muoversi in direzione mare, invece, si potrà utilizzare la normale carreggiata delle auto. Per effettuare i lavori, che dovrebbero durare fino alle vacanze di agosto, si creeranno per i residenti, come ammette lo stesso Comune, inevitabili disagi: questo, perchè verrà disposto a partire da questa mattina il divieto di sosta 24 ore su 24 su ambo i lati della strada con la perdita di parecchi posti auto solitamente molto utilizzati, mentre la carreggiata sarà ristretta. Per i pedoni verrà creato un corridoio pedonale sul lato de- stro della carreggiata, che sarà protetto da new jersey. Sempre oggi, a partire dalle 21,30 (e fino alle 6 di domani mattina), via Guerrini (nella zona di Muraglia) verrà chiusa al traffico per effettuare lavori di asfaltatura del manto stradale. L'intervento, già programmato da alcuni mesi, sarà realizzato soltanto ora a causa della frana dell'Ardizio, che aveva convogliato nella zona di Muraglia tutto il traffico proveniente della tratta Fano-Pesaro che di solito passava sulla Statale Adriatica. Per tutta la durata del cantiere, in alternativa, i veicoli diretti e provenienti da Muraglia, potranno utilizzare via Fratti. L'intervento verrà effettuato, condizioni meteo permettendo. T.D. © RIPRODUZIONE RISERVATA PISTA PENSATA PER METTERE IN SICUREZZA UNA ZONA A RISCHIO PER I CICLISTI ADDIO TEMPORANEO A TANTI POSTI AUTO Ius soli, secondo test in consiglio comunale CITTADINANZA Da sinistra i premiati l’alzabandiera in piazza del Popolo il prefetto Visconti con i vertici dell’Arma e della Finanza (Foto TONI) «Più lavoro e coesione sociale» `Il prefetto indica le priorità alla Festa della Repubblica LA RICORRENZA «E' stato un anno duro e difficile e i cittadini hanno dovuto fare dei grandi sacrifici, ma la fase di emergenza speriamo che passi al più presto. In questo momento occorre garantire la sicurezza del lavoro e trovare la coresione sociale». E' un passaggio significativo del messaggio letto dal Prefetto Attilio Visconti in Pizza del Popolo, in occasione del 67esimo anniversario del 2 Giugno, alla presenza delle massime autorità civili e militari. Il prefetto Visconti ha poi ripreso il messaggio del Presiden- te della Repubblica Giorgio Napolitano. «La crisi economica in un mondo globalizzato - ha proseguito il prefetto Visconti - non fa venire meno la responsabilità umana. Nella nostra realtà produttiva la crisi è avvertita sulla loro pelle dagli operai e dai piccoli imprenditori. Se è vero che ogni Paese trova nei momenti di difficoltà le proprie motivazioni, anche noi dobbiamo trovare dal 2 Giugno nuovi stimoli e cultura e creatività. La- AL TERMINE DELLA SOBRIA CERIMONIA CONFERITE LE ONORIFICENZE AL MERITO voro e sviluppo,devono tornare adesso attuali rispetto al 2 Giugno di 67 anni fa». Anche il sindaco di Pesaro Luca Ceriscioli ha letto un messaggio. Il protagonista della nascita della Repubblica è il popolo sovrano che potè esercitare questa sovranità, senza rischi di deviazioni avventuristiche, grazie al fatto di essere fortemente integrato e guidato da organizzazioni politiche e sindacali. Ecco io vorrei dedicare alla memoria di quegli italiani coraggiosi la cosa più bella che è capitata in questa città negli ultimi giorni: lo straordinario incontro di ragazzi pesaresi con il ministro Cécile Kyenge nel corso del quale abbiamo consegnato a 80 giovani nati qui da genitori stranieri l'attestato di cittadinanza italiana onoraria. E' un tema questo sul quale si dividono ancora ristrette classi dirigenti, ma è in realtà un evento che disegna l'Italia del futuro». Al termine il prefetto Attilio Visconti ha conferito le onorificenze dell'Ordine al Merito. Quest’anno riconoscimenti sono stati assegnati a Lido Scalpelli, già dirigente della Polizia di Stato, Massimo Berloni, titolare dell’azienda Dondup, Paola Bernardini, componente del Senato Accademico della Carlo Bo, Alfonso Ercole, luogotenente della Finanza in congedo, Ferruccio Giovanetti, direttore degli Ospedali di Macerata Feltria, Sassocorvaro e Riccione-Cattolica, Franco Marini, attuale direttore dell’Ufficio Scuola dell’Arcidiocesi, Mauro Papalini, titolare dell’impresa Pulirapida, Davide Picchi, attuale referente per le Marche del Dipartimento di Protezione Civile nazionale. Paolo Montanari Lo Ius soli al centro del consiglio comunale. La settimana scorsa era mancato il numero legale, al momento di votare l’urgenza, sul documento della maggioranza che riportava sotto i riflettori la cittadinanza ai figli di immigrati nati in Italia. L’urgenza era stata richiesta vista la presenza, il giorno successivo, del ministro all’Integrazione Cècile Kyenge che al teatro Rossini ha consegnato agli alunni figli di immigrati nati in provincia di Pesaro-Urbino, gli attestati per la cittadinanza italiana onoraria, al culmine di una giornata che l’aveva vista anche ospite a pranzo all’Istituto alberghiero Santa Marta, dove gli alunni avevano preparato un menù di pesce misto italo-nigeriano. Ora che la visita del ministro è superata, la questione resta comunque all’ordine del giorno e questo pomeriggio in consiglio comunale si ripartirà proprio da lì, in seconda convocazione. Il dispositivo, che ha come prima firmataria la Mengucci del Pd, chiede al consiglio comunale di «attivarsi in tutte le sedi - afferma il capogruppo democratico Silvano Ciancamerla - affinchè possa essere fatta anche in Italia una legge che concede ai cittadini immigrati nati nel nostro paese, di avere la cittadinanza italiana. Oramai non solo la sinistra, ma anche associazioni e organizzazioni sono concordi nel proseguire questo percorso. Noi, votando questo documento, rimandiamo la questione al Parlamen- to affinchè legiferi in materia». Ma perchè, se il tema è di tale importanza, è mancato il numero legale? «Credo che lo Ius Soli non debbe essere visto come qualcosa appartenente ad una parte politica, destra o sinistra che sia. Chi vuole fare le battaglie di questo tipo, si prende le proprie responsabilità. Con questo, ammetto che la prima responsabilità è della maggioranza, in quanto è veramente grave che in più di un’occasione non riusciamo a garantire il quorum, soprattutto quando si votano le delibere. Ma ci sono alcune situazioni legate a temi culturali e trasversali, vedi lo Ius Soli, nelle quali forse non è il caso di far venire meno il numero legale. E in questo mi rivolgo all’opposizione, che lunedì scorso è uscita dall’aula». T.D. © RIPRODUZIONE RISERVATA ALLA VIGILIA DELLA VISITA DEL MINISTRO KYENGE ERA MANCATO IL NUMERO LEGALE OGGI SI RIPROVA -MSGR - 14 PESARO - 36 - 03/06/13-N: 36 Pesaro provincia Lunedì 3 Giugno 2013 www.ilmessaggero.it PREFETTURA PROTEZIONE CIVILE PER L’AUTOSTRADA La Prefettura di Pesaro Urbino ha attivato anche quest'anno il piano di protezione civile per interventi di assistenza ai viaggiatori in transito lungo il tratto dell'autostrada A14 in caso di emergenza durante l'esodo estivo. Il piano prevede che automezzi ed uomini del volontariato di Protezione civile affluiscano ai caselli autostradali di Pesaro e Fano per intervenire, all'occorrenza, e portare assistenza alle persone eventualmente bloccate in autostrada. Tutte le operazioni verranno coordinate dalla Prefettura. Lucia Annibali Lucia, nuova visita medica sperando nel ritorno a casa ` A Roma le analisi dei Ris sui reperti acquisiti a Pesaro L’AGGUATO Ancora una visita dermatologica e poi si potrà sapere se e quando Lucia Annibali potrà tornare nella sua Urbino. Intanto questa mattina a Roma, nei laboratori dei Ris, si darà il via alle analisi chimiche e delle impronte sui vari oggetti repertati dagli scienziati dell’Arma nel corso del sopralluogo all’appartamento della 35enne avvocatessa vittima dell’agguato con l’acido e sulle auto di Luca Varani, il pesarese accusato di essere il mandante dell’aggressione del 16 aprile scor- so. A Parma, questa mattina, i medici dell’ospedale faranno un ennesimo controllo al volto di Lucia. Si tratta di vedere come la pelle della ragazza reagisce al quarto intervento chirurgico, quello di ricostruzione, dopo i primi tre di ripulitura delle parti corrose dall’acido. Se l’esito sarà positivo e sarà possibile sottoporla alla terapia a cadenza settimanale, Lucia (che è stata dimessa dall’ospedale dopo un mese e mezzo di degenza) potrà tornare a Urbino e continuare le cure a casa. Se invece sarà necessario intervenire più di frequente, continuerà a stare ancora a Parma. A Roma, invece, i Ris daranno inizio agli accertamenti su tutti i reperti raccolti a Pesaro. Saranno presenti l’avvocato Gianluca Sposito, difensore di Rubin Ago Talaban, l’albanese considerato l’autore materiale, e l’ex Ris di Parma, Oscar Ghizzoni, consulente di Varani. Saranno analizzate le tracce di acido presenti nel tappo a vite per barattoli di conserva ritrovato in casa di Lucia, quelle sul bullone del freno a mano della Smart di Varani (quella che ha cercato di far rottamare il 27 marzo) e quelle su un pezzo di carta con parti annerite a causa dell’acido. Poi sarà la volta dell’analisi delle impronte sul tappo di conserva e sul pacco di sigarette Winston ritrovato nella tasca del passeggero della Smart di Varani. Si continuerà con i finestrini di tutte le auto del pesarese, della prima e seconda Smart, quella comperata poco dopo aver rottamato l’altra, e della Porsche. Elisabetta Rossi URBINO NUOVI DIPARTIMENTI AUMENTANO GLI ISCRITTI Disteva, Disbef, Desp: più che nomi, un elenco di acronimi a portata degli addetti ai lavori. Sono i dipartimenti, otto in tutto, che da maggio 2012 hanno soppiantato le facoltà dell’Università «Carlo Bo». Una veste nuova per l’ateneo urbinate, ma non l’unica metamorfosi di questi ultimi anni: dopo mezzo millennio di storia, l’Università è sempre meno centro umanistico e sempre più polo scientifico. Un cambio di passo visibile se si guardano i dati delle nuove immatricolazioni: a registrare un salto in avanti è il Disbef (Dipartimento di Scienze di Base e Fondamenti, che comprende la scuola di Conservazione e Restauro) con un aumento degli iscritti del 15,60% rispetto allo scorso anno accademico. Cresce il numero delle matricole anche al Disteva (Dipartimento di Scienze della Terra, della Vita e dell’Ambiente) e del Disb (Dipartimento di Scienze Biomolecolari), con un incremento del 4,75% e del Il bilancio verso il voto `Domani il consiglio chiamato ad esprimersi sulla manovra economica FANO Meno tiro al piattello, più risorse per le famiglie fanesi in difficoltà. In tempi di magra il bilancio comunale impone scelte nette sulle spese da privilegiare: Sinistra Unita chiede a giunta e maggioranza che «i servizi per tutti siano preferiti ai servizi per pochi». Il punto è tutti qui, in queste poche parole. «Non ha senso - ha sostenuto il capogruppo Samuele Mascarin - tagliare anche i servizi che dovrebbero essere incentivati, mantenendo tra l'altro alcune spese che risultano quasi ridicole. Significa che l'Amministrazione è incapace di leggere le attuali esigenze e di progettare il futuro della nostra città». Domani, martedì prossimo il consiglio comunale sarà chiamato a discutere dell'approvazione definitiva del bilancio di previsione 2013. Dopo tanti anni, il primo bilancio che ha messo a dura prova la giunta comunale e metterà altrettanto a dura prova tutta la struttura dell' ente pubblico. Fra i punti la manovra comunale 2013 porta in pancia altri 140.000 euro per l'impianto di tiro a volo. Una somma che, insieme agli 80.000 euro per un campo da tennis, secondo Sinistra Unita è l'esempio più calzante degli errori commessi dalla giunta fanese. Soprattutto se entrambe le previsioni di spesa sono paragonate con il contemporaneo taglio ai contributi per il sostegno dei disoccupati, precipitato dai 255.000 euro dell' anno scorso agli 80.000 del 2013. Ora Sinistra Unita propone di ripartire la spesa in modo diverso, cancellando le risorse per il tiro a volo e il campo da tennis, riducen- do i capitoli destinati alla Fondazione Teatro, alle manifestazioni sportive, agli staff di segreteria, alle scuole paritarie, all'Ente Carnevalesca, alle indennità del sindaco Stefano Aguzzi e degli assessori. Le cifre risparmiate dovrebbero essere invece utilizzate a favore degli interventi sociali (soprattutto per i disoccupati, per il contrasto all' esclusione, per gli indigenti), delle manutenzioni sulle scuole, sul verde pubblico e sui luoghi di interesse turistico, delle politiche per i giovani e per l'integrazione. «Inutile nascondersi - ha proseguito Ma- PIOVONO CRITICHE SINISTRA UNITA CHIEDE PIU’ FONDI PER LE FAMIGLIE IN CRISI E MENO PER IL TIRO A VOLO scarin - Tassare è l'unico modo per pareggiare il bilancio e tutti i Comuni hanno spinto al massimo questa leva, Fano compresa. La questione fondamentale è, invece, come si intende un bilancio. Il dibattito sul bilancio inaugura di fatto la campagna elettorale delle Comunali 2014 e noi intendiamo presentarci con le nostre proposte economiche e sociali per spostare l'attenzione su temi ora marginali. Quando arriva il momento di scegliere, tagli o investimenti che siano, è necessario avere in testa un' idea di città». Michele Mattioli, sempre di Sinistra Unita, ha dedicato un approfondimento alla Fondazione Teatro, «che si mostra tuttora insufficiente nella sua missione, la raccolta di sponsor privati. Si continua a insistere sulle produzioni proprie: bella cosa, ma si trovano prodotti culturali superiori a prezzi inferiori. Conviene davvero insistere?». Osvaldo Scatassi ISTRUZIONE Sede distaccata dell'istituto agrario al Codma di Fano, la Provincia frena. «Ho sentito telefonicamente il dirigente scolastico del Cecchi, Donatella Giuliani - spiega Domenico Papi, neo assessore provinciale alla Pubblica istruzione - Quella dell'istituto agrario è certamente una questione che merita la massima attenzione da parte della Provincia. Ma i tempi sono ancora prematuri per parlare di una sede distaccata. E' un percorso tutto da verificare: è necessario prima avviare una procedura analizzando tutte le possibili varianti e problematiche. Senza contare poi che per realizzare una sede distaccata bisognerà trovare i necessari fondi pubblici». Insomma, l'iter per rispondere alla richiesta di nuovi spazi dell'istituto agrario è stato appena avviato. «Siamo ancora in una fase iniziale - sottolinea Papi - ma è sicuramente un tema in agenda. La Provincia sta attivando una serie di incontri con istituzioni, associazioni di categoria e operatori agricoli che porteranno a una proposta ufficiale». In realtà, una soluzione da più parti paventata potrebbe essere quella di utilizzare gli ampi spazi vuoti del Codma di Fano, di proprietà regionale. I locali del centro ortofrutticolo del Medio Adriatico, infatti, sono stati recentemente lasciati liberi dalla facoltà di Biotecnologie dell'Università di Urbino con aule e laboratori ancora efficienti. Inoltre, in quell'area ci sono numerose aziende agricole e un'ampia disponibilità di terreni indispensabili per il futuro dell'istituto scolastico. «L'ipotesi del Codma - continua l'assessore - è ancora tutta da verificare. Ciò non toglie che c'è massima atten- zione per le richieste provenienti da Fano. Tutte le possibilità verranno valutate». La scuola, se il trend positivo di nuovi iscritti verrà confermato anche nei prossimi anni, necessiterà di nuovi spazi. L'istituto, infatti, ospiterà nel prossimo anno scolastico oltre 930 studenti, ben 100 in più rispetto a quest'anno: «Quello del Cecchi - conclude Papi - è un caso significativo che sto trattando con l'assessore all'edilizia scolastica Massimo Galuzzi. L'istituto agrario rappresenta, infatti, una delle eccellenze della nostra provincia. Una scuola in forte sviluppo per la sua capacità attrattiva. Ma non è l'unico caso di sovraffollamento dei nostri istituti. Ci sono altre situazioni da monitorare. Nonostante i continui tagli dei fondi statali, l'attenzione della Provincia sul mondo della scuola è massima». Daniele Di Palma © RIPRODUZIONE RISERVATA PER L’ASSESSORE PAPI L’IPOTESI DI UNA SEDE STACCATA AL CODMA AL MOMENTO E’ PREMATURA Novilara, va ampliato il centro archeologico PESARO 3,47%. URBINO CENTRI ESTIVI PER PROGETTO UNIURB L’estate è alle porte e, per il quarto anno consecutivo, tutti i figli dei dipendenti universitari di Urbino potranno viverla a suon di musica, giochi e creatività dalla fine di luglio alla prima di settembre. Il servizio, che si svolgerà presso la Parrocchia del’Annunziata nelle settimane in cui non sono previste altre iniziative comunali, sarà gestito da una associazione composta da educatori ed esperti musicali. FARMACIE DI TURNO Pesaro S.salvatore, l.Moro 1 (Soria). Fano Centrale, c.Matteotti 143. Urbino Comunale, vl.Comandino. TAXI Seduta del consiglio comunale a Fano Istituto agrario a Fano la Provincia frena Taxi Pesaro piazza del Popolo 0721/31430; piazzale Matteotti 0721/34053; viale Repubblica 0721/34780; stazione 0721/ 31111. Taxi Fano Stazione: 0721/ 803910. Taxi Urbino piazza della Repubblica 0722/2550; Borgo Mercatale «Il Comune di Pesaro, vuole sfrattare la documentazione archeologica da Palazzo Mazzolari, con reperti catalogati dal 1993 e non ci resta che chiedere ospitalità al centro di documentazione di Novilara». E' il grido di allarme lanciato da Chiara Delpino, ispettore archeologo della Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche, alla conferenza a Palazzo Montani sulle recenti scoperte nel territorio provinciale. Ed è un susseguirsi di critiche e appelli. Come quelli da parte dell'ex sovrintendente ai Gabriele Baldelli: «C’è la necessità di ampliare il museo archeologico, anche perchè le scoperte di questi giorni di tanto materiale, proveniente dalle sepolture rinvenute a Novilara, devono trovare un logico e sicuro collocamento». Ma dove? La domanda la pone Riccardo Paolo Uguccioni, presidente della Fondazione Oliveriana. «La soluzione - spiega - di utilizzare i sotterranei del palazzo sede del Conservatorio Rossini, diviene sempre più difficile. Per questo motivo lancio qui un appello per un allargamento del museo. E se non si agirà con urgenza tanto materiale nel sottoscala del museo archeologico e i nuovi reperti verranno inscatolati e inviati ad Ancona e abbandonati per sempre». «Ho chiesto ha sottolineato Chiara Delpino al ministero una collocazione per questi preziosi nuovi reperti. Ma mi piacerebbe che una parte rimanesse nel centro di documentazione di Novilara». E intanto proprio Novilara chiede di ampliare il centro di documentazione archeologico e pensa anche ad un museo dietro l’interesse su- Novilara scitato dal ritrovamento di una nuova necropoli picena in occasione dei lavori di costruzione della nuova galleria per la terza corsia della A14. «Tutto è iniziato nel settembre scorso - spiega il presidente del quartiere delle Colline e dei Castelli, Maris Galdenzi -quando sono venute alla luce oltre un centinaio di tombe ricche di corredi che i più vedrebbero già collocate al museo Oliveriano cogliendo anche l’ occasione per rispolverare un vecchio progetto di ampliamento del museo stesso. Il tutto condito da una ricca pubblicazione che dovrebbe uscire in estate ed una mostra prima di Natale, entrambe finanziate da Società Autostrade. Ritengo sia giusto, però, tenere nella dovuta considerazione anche Novilara, anche perché già dotata di un centro di documentazione archeologico, aperto nel 1997, che ripercorre la storia dei piceni del nord e dell’ acquedotto romano. Sarebbe pertanto auspicabile costruire un sistema di rete e di collaborazioni che, facendo perno sul museo Oliveriano, si sviluppi sul territorio fino a superare i confini delle singole realtà comunali». -MSGR - 14 PESARO - 37 - 03/06/13-N: 37 Lunedì 3 Giugno 2013 www.ilmessaggero.it I Weekend Gastronomici della Confcommercio festeggiano un invidiabile traguardo. Oggi ristoratori premiati a Piobbico A tavola da trent’anni L’ANNIVERSARIO T rent’anni a tavola e non sentirli. I Weekend gastronomici di Confcommercio sono pronti a celebrare l'importante traguardo e premiare i ristoratori che sono stati protagonisti di questa grande avventura enogastronomica. L'appuntamento è a Piobbico, stamattina alle 10.30, nella cornice del Castello Brancaleoni. Saranno presenti, tra gli altri, i titolari dei ristoranti Marchesi (Novafeltria), Vecchio Montefeltro (Carpegna), Nenè (Urbino), Gradarina (Gradara), Da Lorenzo (Gallo di Petriano), Casina delle Rose (Sant'Ippolito) e tutti i soci dell'Assoristoratori che, con la loro adesione ultraventennale alla manifestazione, possono ben fregiarsi del titolo di «ambasciatori» del territorio. «Siamo partiti trent'anni fa anche con l’intento di elevare la qualità della ristorazione dell’entroterra» ha detto Amerigo Varotti, direttore provinciale di Confcommercio che considera centrato l'obiettivo di promuovere bellezza ambientale e tutela dei giacimenti gastronomici locali, offrendo qualità a prezzi promozionali. A dirlo sono i numeri: nell'edizione che si è conclusa ieri sono stati 73 i ristoranti partecipanti, dislocati in 44 comuni, la cui promozione è stata affidata a 10mila opuscoli finan- PESARO La danza come espressione dei propri stati d'animo, ma anche come linguaggio universale che crea rapporto con le emozioni condivise tra palcoscenico e spettatori. Intensa e variegata la proposta di In&Off che ha accolto al Teatro Sperimentale danzatori nati a Pesaro, oggi professionisti in compagnie e teatri in Italia e all’estero, insieme a professionisti che hanno un trascorso in questa città. Plasticità e dinamicità nella danza del pesarese Matteo Marfoglia, attualmente impegnato con la National Dance Company Wales a Cardiff, e caratterizzato da una notevole purezza espressiva, risultato di una ricerca che na- Festival del fumetto La casa che abito raccontata con i disegni FANO C’è tempo fino a sabato per inviare le tavole al concorso «La casa che abito» promosso da Rule-Hot in collaborazione con la Provincia in occasione del Festival del fumetto di Fano. Studenti, creativi, fumettisti, illustratori, etc. possono scaricare il bando (disegnidiversi.wordpress.com/concorso2013) e raccontare con una narrazione a fumetti o un'illustrazione una personale idea di casa. A destra i Freres Chaos e sotto The bastard sons of Dioniso. Sopra una scena di «Man vs Food»: prevista infatti una gara di hamburger Una tavolata di prodotti tipici. Sotto il pesarese Marfoglia ziati da Banca Marche. Nelle ultime edizioni, si calcola che siano stati oltre 12mila i consumatori coinvolti. «Uno strumento ineguagliabile di promozione turistica - ha commentato il nuovo presidente dei ristoratori di Confcommercio, Mario Di Remigio - L’obbligo di somministrare vini del territorio è stato importante. Basti pensare che il 50% della produzione del Bianchello è venduto tramite noi ristoratori». Anche se «squadra che vince non si cambia», già si guarda al futuro e a come rinnovare la formula collaudata della manifestazione: «Stiamo pensando di abbinare più cose al pranzo fuoriporta ragiona Marco Arzeni, responsabile del gruppo ristoratori per Confcommercio - Alle passeggiate ambientali con le guide di Confcommercio, in futuro potremmo aggiungere le visite ai luoghi d'interesse storico-artististico». Simona Spagnoli © RIPRODUZIONE RISERVATA In&Off, la danza lingua universale SPETTACOLO Ultimi giorni per partecipare al concorso organizzato da Rule Hot in collaborazione con la Provincia sce dalla danza classica per giungere alla realizzazione di una grande maturità artistica grazie alla collaborazione con coreografi di fama internazionale. La fugacità immateriale del gesto nella performance di Irina Baldini, ci ha proposto una danza quasi minimale, a tratti, al ritmo di una voce fuoricampo che invitava a scomporre corpo ed emozioni, in una apparente assenza di appartenenza. La neo esperienza paterna del coreografo Roberto Lori ha condotto le danzatrici della Cia Danza Cobip Martina Ferraioli, Michela Torquati, Ilaria Battaglioni e Daniela Marinucci in un percorso immagi- nario nel «mondo liquido e delicato» all'interno del grembo materno. Le stesse danzatrici hanno poi interpretato la coreografia di Masako Matsushita in bilico tra spazio chiuso e aperto nel variabile equilibrio di un sistema determinato da un rettangolo/cornice che muoveva il gioco di quattro figure senza identità. Affascinante la performance di Sayoko Onishi che riesce a catturare l'attenzione con ogni minimo singolo e impercettibile movimento del suo corpo. Di grande impatto visivo infine la performance dedicata a Virgina Woolf del gruppo Ese. E.M. Baia Festival viva il venerdì L’INIZIATIVIA Le favole al telefono diventano dal call center PESARO Baia Flaminia in festa. Il quartiere con il più bel tramonto della costa adriatica è pronto per la rassegna «Baia Festival». A partire dal 7 giugno fino al 23 agosto ogni venerdì i riflettori si accendono su piazza Europa con un ventaglio di proposte adatte a tutti. Già dalle 18.30 si svolgeranno spettacoli, si potranno fare acquisti fra i tanti espositori di oggetti artigianali e cibi di ogni genere. Alle 21 avrà inizio la seconda parte della serata «Baia Festival», a cui hanno aderito anche alcuni personaggi del mondo televisivo Ad organizzare questa maratona di appuntamenti sono stati Pesaro on Stage e Rock al Centro nelle vesti di Daniele Rodolfi. Ad aiutare le due associazioni con un contributo economico sono stati anche i commercianti di Baia Flaminia e la circoscrizione. «Gli spettacoli avranno come palco la fontana di piazza Europa - racconta Ridolfi - e ad inaugurare questa stagione saranno i Frères Chaos i due fratelli che hanno partecipato alla recente edizione di XFactor. Il 14 sarà invece la volta di uno spettacolo teatrale, mentre il 21 giugno ancora musica con i The Ba- URBINO Stasera alle 21 al Teatro Sanzio di Urbino il Laboratorio teatrale dell’Istituto d’istruzione superiore Raffaello porterà in scena «Favole dal call center». Lo spettacolo è interamente autoprodotto dal Raffaello di Urbino, ed è diretto da Simone Levantesi. Il titolo rievoca la nota raccolta di Gianni Rodari «Favole al telefono». Cambia però il contesto, ci sono sì sempre i giovani, ma c’è anche la crisi, quella del corpo che cambia e il rapporto con i genitori, c’è la Tv e tutto il repertorio dei nuovi media, c’è anche la poesia e lo sguardo disincantato e un po’ cinico. © RIPRODUZIONE RISERVATA stard Sons of Dioniso lanciati nella seconda edizione di X Factor. Il 28 di questo mese si chiuderà con uno spettacolo del Center Stage». Luglio si accende con una performance di Pianeta Musical una scuola di canto e musica pesarese. I ragazzi si esibiranno in un recital diviso in quattro racconti ispirati a Nightmare Before Christmas, Blues Brothers, The horror picture show e Sister Act. Il 12, lo studio di registrazione Bander Point presenta la sua nuova compilation. «Fra i personaggi comici della tv abbiamo scelto il duo di Zelig Nuzzo e Di Biase che saranno al Baia Festival il 19 luglio». A chiudere il mese la performance dell’Orchestra Filmorkfest. Agosto è ancora più denso di musica, tranne una incredibilmente divertente eccezione. Venerdì 9, via microfono e chitarra e sì ad una grande abbuffata con una gara per mangiatori di hamburger, stile «Man vs food». Venerdì 2 saliranno sul palco i ragazzi di Pianeta Musica, mentre il 15 sarà il momento delle trubute band di Oasis, Ligabue e Litfiba. Il 23 agosto Baia Festival saluta tutti con alcuni dei partecipanti del concorso Rock al Centro. Cinzia Ricci © RIPRODUZIONE RISERVATA AL CINEMA SALA PER SALA LORETO PESARO Via Mirabelli, 3 - Tel. 0721.390890 Riposo MULTISALA METROPOLISVia Volontari del Sangue, 1 - Tel. 0721.451334 Chiusura estiva ODEON Via Salvatori, 13 - Tel. 0721.53707 Chiusura estiva SOLARIS Via Turati, 42 - Tel. 0721.410615 Riposo UCI CINEMAS PESARO Piazza Stefanini, 5 - Tel. 892960 Sala 1 La grande bellezza di Paolo Sorrentino; con Toni Servillo, Carlo Verdone, Sabrina Ferilli (drammatico) 16.40-19.40-22.40 Sala 2 Una notte da leoni 3 di Todd Phillips; con Bra- Sala 6 Solo Dio perdona VM 14 di Nicolas Winding Refn; dley Cooper, Zach Galifianakis, Ed Helms con Ryan Gosling, Luke Evans, Kristin Scott Tho- (commedia) mas (drammatico) 17.30-20.00-22.30 Sala 3 Fast & Furious 6 di Justin Lin; con Vin Diesel, Paul Walker, Dwayne Johnson (azione) 16.40-19.40-22.30 FANO CITYPLEX POLITEAMA via Arco d’ Augusto, 52 - Tel. 0721.801389 Sala 4 Epic - Il mondo segreto di Chris Wedge; (animazione) 17.20-19.45 Sala 4 Iron Man 3 di Shane Black; con Robert Downey Riposo nardo Di Caprio, Carey Mulligan, Tobey Maguire (drammatico) 16.30-19.30-22.35 nardo Di Caprio, Carey Mulligan, Tobey Maguire (drammatico) 21.10 Sala 2 Fast & Furious 6 di Justin Lin; con Vin Diesel, Paul Walker, Dwayne Johnson (azione) Chiusura estiva Via Don Bosco, 12 - Tel. 0721.800244 Chiusura estiva mas (drammatico) jr., Gwyneth Paltrow, Guy Pearce (azione) 21.30 Sala 6 Una notte da leoni 3 di Todd Phillips; con Bra- (commedia) (drammatico) 21.40 ACQUALAGNA A. CONTI P.zza Maffei - Tel. 328.1115550 CANTIANO NUOVO FIORE Riposo Via Budassi, 13 - Tel. 0722.2413 Channing Tatum, Rooney Mara, Jude Law (drammatico) 21.00 Sala 2 Gli amanti passeggeri di Pedro Almodovar; con Penelope Cruz, Antonio Banderas, Paz Vega Riposo 20.50 20.40 DUCALE Sala 1 Effetti collaterali di Steven Soderbergh; con dley Cooper, Zach Galifianakis, Ed Helms Sala 4 La grande bellezza di Paolo Sorrentino; con Toni Servillo, Carlo Verdone, Sabrina Ferilli URBINO Sala 5 Iron Man 3 di Shane Black; con Robert Downey 21.20 con Ryan Gosling, Luke Evans, Kristin Scott Tho- via Mura Malatestiane, 1 - Tel. 0721.808677 MASETTI Via Einaudi, 30 - Tel. 892960 Sala 1 Il grande Gatsby di Baz Luhrmann; con Leo- Sala 3 Solo Dio perdona VM 14 di Nicolas Winding Refn; MALATESTA jr., Gwyneth Paltrow, Guy Pearce (azione) 22.35 Sala 5 Il grande Gatsby di Baz Luhrmann; con Leo- 17.30-20.15-22.30 UCI FANO Via IV Novembre, 14 (commedia) NUOVA LUCE 21.15 Via Veterani, 17 - Tel. 0722.4059 Chiuso per lavori •• 2 PESARO LUNEDÌ 3 GIUGNO 2013 I NOSTRI SOLDI L’EX-PARLAMENTARE «SI E’ TORNATI INDIETRO DOPO UNA STAGIONE DI APERTURA AL MERITO» «Stipendi troppo alti e inamovibilità Sono i mali della dirigenza pubblica» Giovanelli: «La Bassanini aveva un altro spirito, ma è stata tradita» DI DIRIGENTI se ne intende, della legge Bassanini che governa ancora gli enti locali fu uno dei primi interpreti nella sua lunga vita da sindaco. Ora fa altro (vedi riquadrato a fianco), ma sul tema ‘premi e stipendi ai dirigenti pubblici’ resta uno dei più ferrati. «Da una parte — dice Oriano Giovanelli, ex-parlamentare del Pd — è giusto che si sia alzato un velo sulle retribuzioni dei dirigenti pubblici». LA NOMINA Direttore generale gruppo Pd Camera Lei dice? «Certo, la differenza tra gli stipendi del pubblico impiego, che sono fermi da 5 anni, e le retribuzioni dei dirigenti è diventata troppo ampia. La forbice è troppo evidente, va ridotta». IL PROBLEMA «E’ troppo larga la forbice tra i redditi dei dirigenti e quelli dei loro dipendenti» Che fare? «Innanzitutto mettere un freno ai dirigenti dei grandi enti e delle grandi aziende statali o parastatali. Le cifre sono veramente impressionanti». E a livello locale? «Ridurre il numero dei dirigenti, che sono troppi e tornare al senso vero della legge Bassanini». Ma come? Quella che il presidente Ricci vuole cambiare? «Proprio quella. Era nata, negli anni ’90, per svecchiare la pubblica amministrazione, eliminare le rendite di posizione dei dirigenti che stavano tutta la vita nello stesso posto, dare spinta, efficienza e manageralità privata al pubblico impiego. Erano indicazioni sane e qualcosa si è fatto». Lei ci ha provato. «Vero, al comune di Pesaro abbiamo inserito dirigenti esterni, cercato di dare una spinta di rinnovamento alla gestione burocratica. NUOVO INCARICO Oriano Giovanelli, dopo 7 anni da deputato, resta alla Camera. E’ stato infatti nominato direttore generale del gruppo parlamentare Pd Poi, come spesso accade in Italia, c’è stato un rimbalzo». Si parla tanto dei premi ai dirigenti. «L’idea è quella di collegare parte dello stipendio alla responsabilità (indennità di posizione) e parte ai risultati (indennità di risultato, i cosiddetti premi). Aggiungendo- vi anche una mobilità che Brunetta ha voluto cancellare». Lei che farebbe? «Una revisione degli stipendi, che sono troppo alti rispetto al resto dei dipendenti pubblici. Eliminare l’inamovibilità dirigenziale. E poi c’è un tema fondamenta- COMINCERA’ il suo nuovo lavoro la prossima settimana, l’onorevole Oriano Giovanelli, infatti è stato nominato direttore generale del gruppo parlamentare del Partito Democratico della Camera dei Deputati. Un ruolo di manager politico, che lo ripaga della delusione della mancata elezione, attraverso la sconfitta alle primarie nella provincia di Pesaro e Urbino. Giovanelli, 55 anni, già sindaco di Pesaro, ha appena concluso il mandato da deputato svolto per 7 anni complessivi, ed era rientrato nei ranghi dei funzionari del Partito Democratico. Il che voleva dire rischiare di rientrare anche tra i 180 dipendenti per i quali il Pd ha chiesto la cassa integrazione. Altri - come Giovanelli sono stati chiamati a incarichi in ambito politico-gestionale, in particolare all’interno del gruppo parlamentare che è composto da 120 deputati. Giovanelli è stato chiamato dal capogruppo Roberto Speranza, un ‘bersaniano’ di ferro come lo stesso ex-sindaco di Pesaro. le, ora come allora». Quale? «La responsabilità. Si viene pagati bene per prendere decisioni, per far le cose, non per frenare o sminuzzare l’attività degli enti. Su questo andrebbero veramente valutati...». URBANISTICA Cuneo Verde in giunta e consiglio SI riunisce il consiglio comunale. Oggi alle 17.30 all’ordine del giorno, una variante urbanistica non sostanziale relativa a una parte del ‘Cuneo Verde’ per il quale invece è già stato adottato in giunta uno dei tre piani attuativi del Cuneo Verde, che riguarda 10 ettari con annesso parco pubblico. COMUNE Di Domenico (Pdl): «I vertici costano 1,4 milioni di euro lordi ogni anno» ALESSANDRO DI DOMENICO è il presidente della commissione Bilancio del Comune. «Per me la questione degli stipendi e dei premi dei dirigenti non è una novità — interviene il consigliere comunale del Pdl —, durante il dibattito sul bilancio consuntivo del Comune ho evidenziato con forza che i quadri apicali del Comune aveva ricevuto 180.000 euro lordi di premi oltre ai lauti compensi già percepiti. Per un totale di 1,4 milioni di euro lordi». Un anno passato invano, il 2012, secondo il consigliere di opposizione: «Non c’è ombra di riorganizzazione della macchina amministrativa, non c’è ombra di razionalizzazione della macchina politica, non c’è ombra di interventi a favore del rilancio economico della città». E ancora. «Ma dei 140.000 euro per i buoni pasti, ne vogliamo parlare? Poi c’è una voce “buoni pasto e spese per equo indennizzo oneri per il nucleo familiare”, che sarà? Perché nessuno si scandalizza che le spese correnti del Comune, dal 2010 al 2012, siano aumentate di quasi 2 milioni di euro? Entrando nel dettaglio, se da una parte è vero che il taglio dei costi del personale ha fruttato circa 2 milioni di euro, dall’altro lato sulle spese per prestazioni di servizi, siamo saliti di 4 milioni di euro fino a 36,7 milioni annui. Potrei continuare a lungo, ma quello che mi rammarica è che l’assessore sapeva tutto e non ha mai voluto intervenire su certe tematiche anche se da anni in consiglio denuncio questi risultati. Convoocherò una commissione bilancio ad hoc con il dirigente Daniele Ragnetti, il segretario Deborah Giraldi, l’assessore Antonello Delle Noci, i componenti del nucleo di valutazione — conclude il consigliere Di Domenico —, poi chiederò ai sindacati di confrontarsi su questi dati. Rimango infine sconcertato delle dichiarazioni di alcuni miei colleghi consiglieri comunali che danno l’idea di non aver neppure sfogliato il bilancio consuntivo». PESARO LUNEDÌ 3 GIUGNO 2013 LA PRIMAVERA RUBATA 5 •• L’ESTATE CHE VERRA’ L’ANTICICLONE DELLE AZZORRE COMINCERA’ A FARSI SENTIRE SOLO VERSO IL PROSSIMO WEEK END Maggio 2013, neanche un giorno da... mare A Pesaro è un evento da ricordare ai nipotini. La pioggia? Il doppio della media I NUMERI Temperature 16,9 gradi la media del mese di maggio a Pesaro (contro i 18,1 della media storica). Per trovare un maggio sensibilmente più freddo bisogna scendere al 1991 con 14,3 gradi Precipitazioni Dall’inizio del 2013 sono caduti 500 mm di pioggia a Pesaro e Urbino, oltre 600 a Fano, 900 a Frontone. Negli ultimi 9 mesi il totale supera quota 1.000 in riviera e sfiora 2.000 in montagna UN GIORNO i nonni racconteranno ai nipotini davanti al caminetto: «Ci fu un maggio a Pesaro in cui non si riuscì ad andare un solo giorno al mare». Una cosa enorme, per gli stili di vita della riviera. Anno 2013, per la precisione. Altrove, il mese dei fiori è stato il più freddo degli ultimi venti anni. Da noi, il dato è solo un po’ attenuato. Ma più che a fiori si è andati a funghi (quelli autunnali, però). L’Osservatorio Valerio di Pesaro ha registrato una temperatura media nei 31 giorni di 16,9 gradi, contro i 18,1 del secolo. Un dato simile è stato registrato nel 2004 (16,7), mentre il precedente più significativo è il rigidissimo 14,3 del 1991, anno di riferimento anche per i siti meteo nazionali. Il maggio più freddo di sempre a Pesaro è stato invece quello del 1879 con 13,9 di media. TEMPERATURE a parte, è stata la pioggia la grande protagonista del periodo, così come dell’intera primavera, che dal punto di vista meteorologico è finita venerdì scorso. E’ piovuto un giorno sì e uno no. E in montagna è pure nevicato più volte, oltre i 1.200 metri. Vedere le cime di Catria, Nerone e Carpegna imbiancate a ridosso dell’estate non è cosa di tutti gli anni. In alcune zone di Emilia Romagna, Toscana e Ligu- QUANDO arriverà l’estate vera? L’anticiclone delle Azzorre, secondo i meteorologi, comincerà a farsi sentire sul finire della settimana entrante. Fino a venerdì avremo invece ancora variabilità, con scrosci di pioggia nelle aree interne e qualche incursione anche a ridosso della costa. Sicché anche giugno porterà il suo contributo di precipitazioni. Tanta acqua si traduce in risorse idriche. Falde floride e invasi al FREDDO E ACQUA A Pesaro sono caduti 92 millimetri, a Fano e Urbino molti di più ria è stato il maggio più piovoso di sempre. Da noi è stato più «umano», salvo l’insistenza delle precipitazioni, ma comunque con quantitativi doppi rispetto al normale: a Pesaro sono caduti 92,4 millimetri (Valerio), a Urbino quasi 100, a Fano 140 (Osservatorio Serpieri), a Frontone 212 (Assam). I quantitativi dall’inizio dell’anno sono ragguardevoli: a Pesaro nei cinque mesi siamo intorno a 500 (ma l’anno scorso eravamo a 762, prima dell’arrivo di tre mesi asciutti), a Urbino idem, a Fano oltre 600, a Frontone ben oltre i 900. Se sommiamo questi dati a quelli degli ultimi quattro mesi del 2012, tutti straordinariamente piovosi, emergono quantitativi eccezionali in nove mesi di precipitazioni consecutive: Pesaro, Urbino e Fano superano quota mille, una stazione montana come Frontone avvicina i 2000 millimetri, una cifra paragonabile a quelle delle aree in assoluto più piovose del pianeta. Detto per inciso, nel nostro entroterra è piovuto anche ieri, con scrosci abbondanti lungo la dorsale appenninica. In riviera invece si è assistito a un timido assaggio d’estate, con temperature gradevoli nelle ore centrali. NEVE FUORI STAGIONE Non capita spesso di vedere le cime di Catria e Carpegna imbiancate di questi tempi massimo offrono garanzie per l’estate, anche se bisognerà attendere i mesi torridi per fare il conto delle riserve. Il rovescio della medaglia è una stagione balneare «ristretta». Si parte con quasi un mese di ritardo, sempreché il caldo arrivi davvero, e in questi tempi di vacche magre non è certo un bell’andare per il comparto turistico che già piange miseria. Aspettiamo allora il rialzo termico. E al primo 30˚ della stagione regaleremo anche la lode. ma.ci. •• 6 PESARO E PROVINCIA LUNEDÌ 3 GIUGNO 2013 Festa sobria per onorare la Repubblica Cerimonia in piazza del Popolo. Nominati i Cavalieri dell’Ordine al Merito ALZABANDIERA E NUOVI CAVALIERI A sinistra, il momento solenne dell’alzabandiera in piazza del Popolo, quest’anno con lo sfondo del Palazzo Ducale. A destra, i neocavalieri dell’ordine al merito della Repubblica (nell’immagine è assente Paola Bernardini) SESSANTASETTESIMO anniversario della fondazione della Repubblica riscaldato finalmente da un tiepido sole ieri mattina in piazza del Popolo. Con picchetti armati, vessilli dei comuni, Provincia e associazioni combattentistiche e d’arma, alzabandiera lento e in perfetta sincronia con l’In- no di Mameli eseguito dalla Banda di Colombarone. Il tutto dopo la deposizione della corona di alloro nella Cappella Votiva di sant’Ubaldo. Lettura del messaggio ufficiale del Presidente della Repubblica, allocuzioni ufficiali del sindaco Luca Ceriscioli e del prefetto Attilio Visconti. Tutto «in assoluta sobrietà» come disposto dall’alto, col piccolo cambiamento del palco all’ingresso della Prefettura anziché del Comune. Forti richiami sia alle gravi difficoltà del momento ma anche alla tenace ricerca e speranza di tempi migliori sono venuti sia dal sindaco che dal prefetto, con l’augurio che questo 2 giugno possa essere una «festa utile per riflettere sul passato e sul nostro futuro». Alla destra del palco erano schierati gli insigniti dal Presidente della Repubblica dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica (Massimo Berloni, Paola Bernardini, Alfonso Er- cole, Ferruccio Giovanetti, Franco Marini, Mauro Papalini, Davide Picchi) e di Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica (Lido Scalpelli). Per ciascuno di loro il prefetto ha letto le motivazioni mentre la consegna effettiva degli attestati è avvenuta a cerimonia conclusa nel Salone Metaurense. Domani Enel farà a Pesaro la selezione di 350 nuovi agenti vendita — PESARO — FA TAPPA a Pesaro la campagna «Energia in persona» per la selezione e l’inserimento di 350 agenti e incaricati alla vendita di Enel Energia in tutta Italia. Per ricercare giovani a Pesaro, Enel ha organizzato per domani in città una giornata di colloqui individuali per selezionare i nuovi agenti. LE CANDIDATURE vanno inviate via posta elettronica all’indirizzo: [email protected] ELEMENTO di novità di questa seconda fase della campagna «Energia in Persona» sono gli «Interview Day» che si svolgeranno a Pesaro proprio domani. «Si tratta di un’opportunità per i candidati che, dopo il colloquio e la valutazione, potranno essere assunti con mandato diretto ed entreranno a far parte della rete di vendita di Enel Energia, azienda leader nella fornitura di energia elettrica e gas con oltre sette milioni di clienti in Italia — si legge nella nota inviata dall’Enel —. L’anno scorso, oltre 200 le persone sono state inserite da “Enel Energia” attraverso i “Recruiting & Selection Day” organizzati da Adecco nei principali capoluoghi di provincia». Per ulteriori informazioni: www.adecco.it CONSORZIO DI BONIFICA LE ABBONDANTI PIOGGE HANNO RESO LA QUESTIONE MENO URGENTE DEL SOLITO. PROBLEMI A CAPPONELLO Irrigazione campi, da oggi è possibile. Introdotti i contatori L’INVERNO e i ladri hanno prodotto i danni, la primavera ha dato una mano con piogge abbondanti procrastinando di fatto l’avvio della stagione irrigua. Alla quale il Consorzio di bonifica arriva quasi pronto. «Nonostante l’importante danneggiamento degli impianti di sollevamento di Ca’ Spezie determinato dal furto dell’impianto elettrico ad opera di ignoti — recita un comunicato — da lunedì (oggi, ndr) tutti gli impianti irrigui della Valle del Foglia saranno in esercizio con la esclusione della zona di Capponello isolata a causa del crollo dell’attraversamento sul fiume all’altezza di Ca’ Virginia. Anche i lavori per la sistemazione di detto attraversamento sono già programmati ed autorizzati (la condotta non sarà più posata sopra un ponteggio ma verrà interrata sotto l’alveo del Foglia, ndr) verranno eseguiti dalla ditta già incaricata non appena le condizioni di portata del fiume lo consentiranno. Nel frattempo procedono i lavori di installazione dei contatori e la chiusura delle bocchette per gli utenti non in regola con i pagamenti, lavori rallentati dalle avverse condizioni climatiche. Per tale ragione si avvertono gli agricoltori che il prelievo dell’acqua è autorizzato anche per gli utenti che non hanno ancora visto installare il contatore purchè lo abbiano prenotato e siano in regola con i pagamenti del pregresso». Quella dei contatori è la novità del 2013. Da quest’anno sono obbligatori ma resterà in vigore la tariffazione tradizionale, dal prossimo anno invece ogni azienda agricola pagherà in base all’effettivo consumo di acqua. Dopo il sorpasso volano le botte e uno degli autisti va in ospedale — SASSOCORVARO — UN SORPASSO un po’ ‘‘violento’’, il sorpassato che manda a quel paese l’auto che lo ha superato, questa che si ferma, aspetta l’altro e inizia una specie di scazzottata tra i due autisti. E’ successo sabato scorso, nel comune di Sassocorvaro, lungo la provinciale Fogliense, tre le località di Case Nuove e Mercatale. Manca un quarto d’ora circa alle 19, quando la macchina di un 35enne di origine marocchina sorpassa la macchina di un ragazzo, sui 27-28 anni, residente di Sassocorvaro. Il modo in cui viene sorpassato non piace a quest’ultimo che fa un gesto inequivocabile con la mano, indirizzato all’auto del marocchino. Questi si ferma poco dopo, aspetta l’altro, i due scendono dai rispettivi veicoli, nasce una discussione che molto presto degenera, dalle parole ai fatti. Insomma, vola qualche botta. SARA’ l’italiano a denunciare il fatto ai carabinieri, e ad andare prima al pronto soccorso dell’ospedale di Sassocorvaro, poi a quello di Urbino, per farsi refertare le ferite legate a quella lite degenerata. Il ragazzo 28enne riferisce di aver ricevuto un calcio nello stomaco, ma in realtà i medici non gli riscontrano praticamente nulla. La cosa finisce lì, e l’aggredito può sempre decidere di fare una querela per continuare in tribunale la disputa. FANO E URBINO LUNEDÌ 3 GIUGNO 2013 7 •• I Passeggi di viale Mazzini a Fano saranno presto sorvegliati e curati — FANO — SI CHIUDONO oggi tutte le procedure per il progetto di custodia e sorveglianza dei Passeggi, il parco cittadino che si trova da tempo in uno stato di degrado e abbandonato a se stesso. «L’assenza di qualsiasi controllo — dice un mamma che vi transita spesso — ha trasformato i Passeggi in un luogo di bivacco diurno e notturno, con gente piuttosto sospetta che addirittura ti infastidisce e al mattino in uno sgambatoi per cani, dove i proprietari lasciano liberi gli animali di scorrazzare a piacimento con il risultato, ovvio, di la- sciare dei ricordini sui dopo i bambini ci vanno a giocare. Proprio un bel risultato se si considerano le centinaia di dichiarazione fatte dai nostri amministratori in questi ultimi tempi». Ora pare che l’amministrazione voglia fare sul serio con l’attivazione di un progetto sperimentale di cu- stodia, sorveglianza e cura dei viali Mazzini da affidare a una cooperativa sociale. Si dovranno individuare tre sorveglianti in possesso di determinati requisiti, tra cui un’età superiore a 50 anni, i quali avranno il compito da giugno ad ottobre dell’apertura e chiusura giornaliera dell’area, di sorveglianza, di piccola manutenzione e pulizia. Polo Holding si salva, via l’incuria Soddisfazione a Fano per il recupero della struttura in via Roma MERCATINO CONCA Francesca Fabbri in televisione diventa super-cuoca — FANO — E’ STATO confermato che si salverà la Polo Holding. La notizia è positiva per la città, non solo in termini di occupazione ma anche di decoro urbano. Immobili non finiti e lasciati lì per mancanza di liquidità; situazioni poco belle come quella del parcheggione Vanvitelli o del palazzo futuristico, esempio di architettura moderna, lasciato alla malora in via Roma, con all’esterno erbacce e all’interno cumuli di immondizia a vista. I commenti al bar erano “Valà, ora puliranno. E’ proprio brutto da vedere”. Ma soddisfazione viene anche dal sindaco di Fano Stefano Aguzzi che insieme all’amministrazione comunale intera si rallegra «per la soluzione che sembra ormai delinearsi rispetto alle sorti della Polo Holding. E’ fondamentale per il tessuto economico della città una ripresa dell’attività di questo gruppo economico e finanziario, legato in gran parte all’edilizia ma anche alla sopravvivenza di tante altre piccole imprese e all’andamento degli istituti di credito che in qualche modo sono in collegamento con esso. La Polo Holding ha svolto sempre un ruolo molto importante legato all’economia e allo sviluppo per questo le sue vicende sono state seguite passo passo con trepidazione anche dall’amministrazione comunale che ha sollecitato ed auspicato una soluzione positiva che oggi sembra delinearsi». — MERCATINO CONCA — ERBA ALTA A lato, una visione dell’edificio in via Roma a Fano. Le erbacce sono un forte segno di degrado APECCHIO Oggi la processione del Crocifisso — APECCHIO — tello e Fossombrone. Secondo la tradizione la popolazione accorse in chiesa a pregare e il Crocefisso, si narra, alzò il capo mentre le scosse cessavano. Inizio celebrazioni dalle 7,30 al santuario. Quindi si proseguirà alle ore 10,30 con la solenne concelebrazione presieduta dal vescovo Armando Trasarti. Sarà anche conferita la cresima a 12 ragazzi. Si concluderà alle ore ore 18 con la messa vespertina. Nella foto, la processione del ’12. am. pi. OGGI festa del santo Crocifisso ad Apecchio. Una cerimonia religiosa che ha radici lontane e che trova sempre partecipe la popolazione. Correva il 3 giugno 1781 quando uno spaventoso terremoto sconvolse un raggio di 30 chilometri tutto il territorio circostante il Monte Nerone. Nella sola zona di Piobbico perirono diverse persone e diverse vittime si ebbero ad Urbania, Cagli, Sant’Angelo in Vado, Merca- LE FESTE DOMENICA DI FESTA E DI PROFUMI. APPLAUSI ALL’ORCHESTRA DELLA CAPPELLA MUSICALE Urbino celebra il 2 giugno. Ad Urbania la gran infiorata — URBINO — URBINO Il concerto diretto dal Maestro Michele Mangani FESTA sobria, ad Urbino, per celebrare il 2 giugno. Ma anche festa colta e raffinata con le note dell’orchestra degli strumenti a fiato della Cappella musicale del Ss. Sacramento, diretta dal Maestro Michele Mangani. Il concerto applauditissimo di ieri mattina si è tenuto nel cortile del Collegio Raffaello, davanti ad un pubblico evidentemente colpito dalla bella mattinata. Ieri è stata fatta una gran festa — come da tradizione — anche ad Urbania per la notissima “infiorata”, che con decorazioni degne delle ceramiche durantine ha colorato le vie del centro storico, tra ali di folla che hanno apprezzato l’ottimo lavoro fatto. URBANIA L’infiorata in centro NELL’OLIMPO della cucina hanno aggiunto un posto per Francesca Fabbri in Geminiani di Mercatino Conca, che nel programma tv “Alla prova del cuoco” ha vinto la sfida contro Anna Moroni. Un evento eccezionale come è eccezionale Francesca che con la sua torta di ricotta e fragole ha messo all’angolo la cuoca Umbra di fama internazionale. Ecco la ricetta vincente: Torta di ricotta e fragole- ingredienti per 6-8 persone: Per la base: 1 disco di Pan di Spagna. Per la bagna: maraschino q.b. Per la farcitura: 200 g di zucchero semolato, 2 tuorli, 2 cucchiai di latte intero, 100 gr. di zucchero vanigliato, 6 fogli di colla di pesce, 500 gr. di ricotta mista, 500 gr. di panna fresca. Per la coulisse di fragole 250 gr. di fragole mature, 2cucchiai di zucchero, 2cucchiai di succo di limone. Per decorare: fragole fresche q.b. Ribes q. b. Procedimento: In una ciotola sbattere i tuorli con lo zucchero a bagnomaria, aggiungere il latte e amalgamare bene. Quando il composto è ancora caldo unire i fogli di colla di pesce precedentemente ammollati in acqua fredda e strizzati: mescolare e lasciare intiepidire. Nel frattempo scolare bene e setacciare la ricotta quindi unire due cucchiai di zucchero vanigliato. A parte montare la panna con il restante zucchero vanigliato. Quando lo zabaione sarà freddo unire la ricotta e la panna montata. Adagiare il pan di Spagna su un grande piatto da portata quindi bagnarlo con una soluzione di acqua e maraschino. Posizionare sul pan di Spagna un anello per torta dal diametro di 26-28cm e farcire con il composto di ricotta. Far riposare la torta in frigorifero per 10-12ore. Pulire le fragole, tagliarle a pezzi e cuocerle per 2 - 3 minuti a fiamma bassa. Una volta che la frutta ha rilasciato l’acqua, unire lo zucchero e il succo di limone filtrato. Mescolare il composto con una frutta e cuocere ancora un minuto. Filtrare il composto con un colino a maglie strette, far freddare la coulisse quindi versarla sopra la torta 1 ora prima di servirla. Decorare con fragole fresche e ribes. Maria Concetta Selva Dal 1860 il quotidiano delle Marche Poste italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004, art. 1, c. 1, DCB - AN - “Taxe Perçu” y(7HB5J0*QOTORO( +%!"!.!z!@ Corriere Adriatico + dorso nazionale del Messaggero a € 1.20 (Regione Marche) Anno 153 Nº 151 Lunedì 3 giugno 2013 € 1.20 PS EDIZIONE DEL LUNEDI www.corriereadriatico.it Il turista a chilometro zero PRIMO PIANO La scommessa di Rapa: “Prezzi agevolati per scoprire la tua terra” ......................................................................................... mente difficile per molti fanesi, già alle prese con le tante spese, riuscire a trovare i soldi per un bel viaggio. La soluzione sta in un’idea venuta all’albergatore Boris Rapa, di recente nominato coordinatore di Assoturismo Marche e titolare dell’Hotel Casadei, che lancia le vacanze a chilometri zero, cioè la possibilità di trascorrere Fano Con i primi raggi di sole si inizia a pensare alle vacanze. Nota dolente per alcuni, desiderio agognato per tutti: se da una parte la vacanza rappresenta l’unica alternativa per allontanarsi dalle fatiche e dalla routine, dall’altra quest’anno sarà particolarμ qualche giorno di relax non troppo lontano da casa, alla scoperta di aspetti del territorio normalmente non conosciuti o non vissuti a pieno. “L’offerta - spiega Rapa - ha l’obiettivo di favorire una maggiore conoscenza del territorio da parte di chi ci vive abitualmente” Falcioni In cronaca di Fano Andrea Merloni attacca la politica: non aiuta ad essere competitivi “Crisi, servono cinque anni” Napolitano dopo la parata del 2 Giugno μ Larghe intese, Napolitano plaude “Diciotto mesi il tempo giusto per le riforme” ............................................................................................................... Roma “E’ un processo complesso ma diciotto mesi è un tempo appropriato per completare le riforme”. Così il Capo dello Stato Giorgio Napolitano: bene le larghe intese ma comunque è “un governo a termine”. Concetti espressi a margine della festa del 2 Giugno. Finzi A pagina 2 L’ANALISI Le parti rovesciate MAURO CALISE ............................................................................................................... È difficile contare le volte che, in Italia, sia stata sfogliata la fatidica margherita del presidenzialismo. Con la destra a proporlo, in varie salse, e la sinistra sempre a dire di no. In genere, il copione vuole che sia Berlusconi a cominciare, magari con i toni perentori che suole usare quando vuole innescare, piuttosto che una discussione, una rissa. E subito, tempo poche ore, la sinistra... Continua a pagina 15 μ Letta e Alfano rilanciano Presidenzialismo Pd e Pdl più vicini Ferrulli A pagina 3 MARCHE ............................................................................. Ancona Andrea Merloni, erede della dinastia del bianco con epicentro economico e sociale a Fabriano, fissa la priorità: “Bloccare l’emorragia”. Con una premessa: “Si deve decidere domani”. Perché - azzarda un’amara previsione - “per uscire dall’emergenza ci vorranno almeno cinque anni”. Ma - insiste - “non si può più rimandare, si deve decidere domani”. Un teorema quello del cambiare e subito che Merloni ha messo in pratica a partire da se stesso: la presidenza della Indesit Company l’ha ceduta all’amministratore delegato Marco Milani, un manager che spezza la tradizione di una famiglia da sempre ai vertici. Segue l’attacco: “Fare l’imprenditore, oggi, è molto complicato: la politica non aiuta”. Benedetti A pagina 7 L’imprenditore Andrea Merloni, ex presidente di Indesit Company μ Le prospettive di Istao e Fondazione Adriano Olivetti Un nuovo modello economico A pagina 7 IL REDDITOMETRO La svolta è vicina FRANCO LIMIDO ..................................................................... C onto alla rovescia per il redditometro. Il nuovo strumento di lotta all’evasione fiscale messo a punto dall’Agenzia delle Entrate è ormai in dirittura d’arrivo, dopo una revisione e una “semplificazione” volta a renderlo più preciso e puntuale. I tecnici delle Entrate lo hanno già presentato ad alcune categorie, da Cna a Confartigianato, e puntano a licenziarlo il più presto possibile, probabilmente anche nei prossimi giorni. Ad aprile era stato del resto lo stesso presidente dell’Agenzia, Attilio Befera, a spiegare che si sarebbe potuto finalmente stringere e chiudere nel mese di maggio. Arrivati ai primi di giugno, i tempi sembrano quindi ormai strettissimi. Le semplificazioni riguarderanno in primo luogo l’utilizzo delle contestate medie Istat sulle voci di spesa non conosciute all’amministrazione finanziaria che serviranno solo in un secondo step di controlli, ovvero nella seconda fase del contraddittorio con il Fisco... Continua a pagina 15 “Smog e polveri, tutti dati sconosciuti” Tagliolini e le centraline per il rilevamento disattivate: intervenga il prefetto ............................................................................ Pesaro Arriva il beltempo e il problema della qualità dell’aria va in archivio, alleggerito dal maggiore utilizzo di mezzi ecologici e dai riscaldamenti spenti. Ma c’è chi non s’arrende e continua a denunciare il pericoloso tasso di inquinamento atmosferico che avvolge la nostra provincia, da Marotta a Gabicce e per questo rivolge un appello al prefetto Attilio Visconti. Sinibaldi In cronaca di Pesaro μ Amici μ Moreno Il rap vincente Rossi subito a terra al Mugello c’è Lorenzo SPORT Moreno Donadoni è il vincitore di Amici. In Cultura e Spettacoli Valentino cade al primo giro e si arrende ............................................................................ De Filippi e Donadoni Scarperia Jorge Lorenzo su Yamaha ha vinto il Gp d’italia al Mugello. Secondo l’altro spagnolo Pedrosa, terzo Crutchlow. Per Lorenzo è la terza vittoria consecutiva sul circuito italiano. Non hanno finito la corsa Valentino Rossi (Yamaha) caduto alla seconda curva del primo giro e Marc Marquez (Honda) che è scivolato alla Casanova Savelli a tre giri dalla fine . Santilli Nell’Inserto μ Molte le ipotesi Vis del futuro La società è al lavoro Lucarini Nell’Inserto Valentino Rossi al Mugello μ Incontro ad Arcore Allegri-Milan Una storia a lieto fine Cappelleri Nell’Inserto Lunedì 3 giugno 2013 MARCHE Realizzazione e manutenzione giardini IMPIANTI DI IRRIGAZIONE E LAGHETTI Michele Papa Cell. 329 9658200 www.giardiniereancona.com T: 071 4581 E: [email protected] 7 F: 071 42980 “Fuori dalla crisi in cinque anni” L’ex presidente Indesit inchioda la politica: non crea le condizioni per la competitività INTERVISTA ANDREA MERLONI MARIA CRISTINA BENEDETTI ............................................................................................... Ancona N onno Aristide impose un modello di sviluppo, il nipote ristabilisce l’ordine dei fattori. “Il politico non deve fare l’imprenditore e, viceversa, l’imprenditore non sia un politico”. A ognuno il suo. Andrea Merloni, erede della dinastia del bianco con epicentro economico e sociale a Fabriano, fissa la priorità: “Bloccare l’emorragia”. Con una premessa: “Si deve decidere domani”. Tempo scaduto? Non voglio essere pessimista, tuttavia ritengo che per uscire dall’emergenza ci vorranno almeno cinque anni. Ma non si può più rimandare, si deve decidere domani. Per fare il Papa ci sono voluti 22 giorni, per fare il governo tre mesi. Non possiamo più permettercelo. Un teorema - quello del cambiare e subito - che lei ha messo in pratica a partire da se stesso. La presidenza della Indesit Company l’ha ceduta all’amministratore delegato Marco Milani.Unmanager, chespezzalatradizione di una famiglia da sempre ai vertici. In origine era la fabbrica monoprodotto, erano frigo o lavatrici. Oggi la vastitàdi gammaimponeun nuovomodello di gestione: manageriale. E non è detto che nell’ambito di una famiglia ci siano le competenze necessarie. È la fine dello “sviluppo senza fratture” che si è alimentato proprio di Andrea Merloni, erede della dinastia del bianco con epicentro economico e sociale a Fabriano “ Gli istituti di credito fanno il loro mestiere È il modello che va cambiato: va sostituito il debito bancario col capitale di rischio ................................................... μ valori familiari? Per imprenditore e dipendente stesso denominatore comune. Non è la fine, bensì un’evoluzione. Il modello socio-economico voluto da mio nonno è rimasto valido fino a ieri. Prima della grande crisi il 40% delle nostre produzioni veniva realizzato in Italia, ma solo il 15% era venduto in patria. E oggi, nonostante le enormi difficoltà con le quali siamo costretti a misurarci, teniamo duro su Fabriano, Comunanza e Caserta, i nostri insediamenti storici. Una sorta di resistenza attiva. Ribadisco il concetto: si tratta di evoluzione. Ogni scelta organizzativa non può prescindere dal contesto storico ed economico. Ai tempi di suo nonno era tutta un’altra storia. Era il boom economico, la forza derivavadal prodottoeleMarche, cheerano terra di agricoltori, avevano una grande disponibilità di manodopera non specializzata. Allora erano fabbriche piccole e monoprodotto: conveniva tenerle vicine agli operai, per rispettare i ritmi di vita e contenere i costi del lavoro. Una formula cheha funzionatofino afarsi esempioper tutti. Poi la territorialità s’è dovuta pie- gare al mondo. L’elettrodomestico è cambiato: negli anni Settanta 400 produttori gestivano l’80%delmercato; oggil’80% del mercato è in mano a cinque o sei produttori. C’è stata una concentrazione feroce. Una sintesi obbligata che non ha messo all’angolo Indesit. In Europa siamo secondi. Dimostrazione sul campo di evoluzione di un modello. Chi è sopravvissuto è cresciuto in maniera organica col mercato. Un esempio: servire un paese come la Turchia con fabbriche solo italiane era impensabile. “ Dobbiamo tornare a fare impresa Bisogna valorizzare le start up, ci vuole gente che abbia la volontà di rischiare ................................................... Un filtro gentile per le inevitabili fratture. È più semplice: il cambiamento è stato necessario. Piuttosto sposterei l’angolazione: fare l’imprenditore, oggi, è molto complicato. La politica non aiuta. Forse sarebbe da ridefinire il termine aiuti: fino a pochi anni fa significava incentivare laforza lavoro, oggi non è detto. Per esempio, il sostegno all’innovazione tecnologica potrebbe dare un’altra spallata all’occupazione. Non sono d’accordo. Innanzitutto gli incentivi sono una bolla temporanea. Il sostegno della politica dovrebbe essere di tutt’altra natura: dovrebbe puntare a creare una situazione sociale intorno all’impresa favorevole alla ripresa della competitività. Dalla teoria alla pratica. Energia e costo del lavoro che in Italia pesano più che altrove; infrastrutture e formazione ferme da decenni; la lentezza della giustizia e l’Irap che tassa il lavoro anche quando non ci sono utili. Ecco, la politica dovrebbe liberare il campo e fornire a chi fa impresa quegli strumenti sociali ed economici necessari per non rimanere ai margini. Prendiamo il sistema fiscale: è complicato e cambia di con- tinuo, niente di più facile che essere multati. Meno dimostrabile è l’insostenibile pesodel costodellavoro: inGermania è superiore eppure la situazione economica non è drammatica come la nostra. Il nodo è che in Italia la metà del costo dellavoroè determinatodalletasse.Tutta colpa del cuneo fiscale, di una tassazione folle. Una logica contromossa? Sgravi, per favorire la ripartenza. Che comunque non è dietro l’angolo. Lo ripeto: per voltare le spalle alla crisi ci vorranno almeno cinque anni. E non credo di essere pessimista. Troppo manifatturiero. Contrordine: le ferite profonde dell’edilizia impongono di rilanciare il settore. Suggerisca una mossa. È necessario fermare l’emorragia, difendere quello che c’è. Muova un’altra pedina. L’istruzione cheda noiè rimastaferma a vent’anni fa. Altro freno alla competitività. Completi la strategia. Più flessibilità del lavoro. La negazione dello sviluppo senza fratture? No, il tentativo di uscire dal guado. I dettagli. A tutti i nuovi assunti, per cinque anni, andrebbe applicata una flessibilità al 100%, stabilendo un metodo che tuteli l’eventuale uscita. La proposta dovrebbe riguardare solo i nuovi contratti e favorire gli imprenditori nel fare nuove assunzioni. Quale formula potrà garantire un futuro a questa regione? Il tornare a fare impresa. Dobbiamo valorizzare le start up, ci vuole gente che abbia la volontà di rischiare. Il made in Marche in quale direzione dovrebbe guardare? L’automazione della domotica: le potenzialità le abbiamo, potrebbe essere una concreta potenzialità. Macro o rimanere nel micro? La prima naturalmente. Il nanismo amministrativo non funziona, genera solo sprechi. Che fa, smantella pure il modello del piccolo è bello? È bello solo nella nicchia dell’artigianato del lusso. Il tasto dolente delle banche? Fanno il loro mestiere, non credo che sianocontro l’economiareale.È ilsistema che non funziona. Lo resetti. Va sostituito il debito bancario con il capitale di rischio. Al Festival di cultura olivettiana alla ricerca di nuovi punti di riferimento. La lezione dell’imprenditore “visionario” La missione: capire e ripensare il futuro ............................................................................ Ancona Da un modello all’altro. L’insegnamento di Adriano Olivetti per un nuovo modello economico. E tocca ad Andrea Merloni - nipote di Aristide che plasmò l’economia marchigiana al motto di “sviluppo senza fratture - veicolare il messaggio. L’occasione è stata quella della prima edizione del Festival di cultura olivettiana organizzato dall’ Istao - di cui Andrea Merloni è presidente - e dalla Fondazione Adriano Olivetti. A Villa Favorita, sede dell’istituto di cultura economica e dello sviluppo dell’imprenditorialità, è emersa la grande attualità della lezione. “L’insegnamento di Olivetti che pose i valori etici al centro della sua missione di imprenditore - fa notare Merloni - ci mostra che stiamo facendo un errore macroscopico: stiamo cercando di spiegare la crisi con modelli non più validi”. L’ex presidente di Indesit Company, da pochi giorni entrato a far parte del consiglio direttivo di Confindustria Ancona - va oltre: “È in corso un grande cambiamento storico, che porterà a una integrazione dei valori olivettiani nei modelli economici: le performance di un soggetto economico vanno misurate an................................... Puntò sull’innovazione e arrivò a immaginare quelle reti informatiche che oggi sono realtà ................................... che attraverso parametri sociali, guardando all’impatto sull’ambiente, sul territorio e sulla comunità; l’impresa misurata unicamente secondo logiche di profitto resterà sempre dietro la finanza”. La sintesi dell’imprenditore: “C’è bisogno di capire e di ripensare il futuro”. E ancora una volta le Marche si pongono come luogo privilegiato di riflessione per un nuovo modello economico e sociale. Un modello che riparte da Adriano Olivetti, l’imprenditore “visionario” che ha ispirato l’Istao, che con capacità anticipatrice seppe guardare ai mercati internazionali; che pose la cultura dell’innovazione e la tecnologia alla base dell’impresa, arrivando a immaginare quelle reti informatiche che og- gi sono realtà. L’Olivetti attento al territorio e alla qualità degli ambienti di lavoro, che considerò l’architettura come parte della forza produttiva, rigettando l’idea di un lavoratore massificato. L’Olivetti uomo di cultura, editore e politico, che concepì il sapere come saper fare e come spinta al bene comune. E tocca ad Andrea Merloni - nipote di Aristide - veicolare il messaggio. “Perché - spiega l’imprenditore - le Marche come il resto d’Italia pagano uno spirito comunitario non portato a compimento: manca il peso di una banca centrale e l’unità politica”. Ma guai a dire fuori dall’euro: “Si rischierebbe - si fa sarcastico Merloni - di diventare il Paese leader del Maghreb”. Un momento del Festival della cultura olivettiana all’Istao X Lunedì 3 giugno 2013 T: 0721 31633 μ PESARO E: [email protected] F: 0721 67984 Ricci ringrazia la senatrice Camilla Fabbri per aver ottenuto queste agevolazioni ma ricorda anche la battaglia di Vannucci “Bonus mobili, boccata d’ossigeno per le imprese” ............................................................................. Pesaro “Bene il bonus mobili: una boccata d’ossigeno per le nostre imprese, in questo momento ne avevamo bisogno”. Matteo Ricci commenta così la novità contenuta nel decreto legge del governo, che ha dato il via libera alla proroga dei bonus per le ristrutturazioni in scadenza a giugno, allargandolo le agevolazioni all’arredamento e in particolare ai mobili. In sostanza, se entro la fine dell’anno alle ristrutturazioni si abbina l’acquisto di arredi, la spesa fino a 10 mila euro sarà detraibile al 50 per cento. Non solo. Il governo approva anche gli ecobonus al 65 per cento per il miglioramento dell’efficienza energetica degli immobili privati. “Aspettiamo la legge defini- tiva ma è una notizia sicuramente positiva anche per il nostro territorio, nota il presidente. Insomma: “Per il nostro sistema produttivo, che nel mobile fonda parte significativa della sua attività, questa è una boccata d’ossigeno. Ridare potere d’acquisto per stimolare i consumi è adesso indispensabile per tutelare l’occupazione e favorire la ripresa”. Soddisfatto quindi il presidente della Provincia, perchè “la misura va nella direzione giusta. Proprio quella che ha indicato in questi giorni nella sua proposta, con grande impegno, la senatrice Camilla Fabbri, membro della commissione Industria di Palazzo Madama. Si è mossa con determinazione e tempestività”. Ma Matteo Ricci va oltre. E aggiunge: “Non possiamo non ricordare che proprio il bonus mobili di 10 mila euro, da dedurre dal reddito per i giovani dai 20 ai 30 anni sull’acquisto ................................... Se entro il 2013 alle ristrutturazioni si abbina l’acquisto di arredi fino a 10 mila si detrae il 50% ................................... della prima casa, era stata una delle grandi battaglie di Massimo Vannucci, il senatore pesarese scomparsi alcuni mesi fa. Nella scorsa legislatura presentò una serie di emendamenti in questo senso, pungolando continuamente il governo e sensibilizzando il parlamento. E’ anche grazie a lui se questo provvedimento è stato oggi adottato”. “Lo smog cittadino è senza controlli” Centraline disattivate a Pesaro, Fano e Urbino. Tagliolini chiede l’intervento del prefetto Cantieri per asfaltature e piste ciclabili INQUINAMENTO E POLVERI Una delle centraline anti smog del centro della città, smobilitata Luigi Tagliolini di Respira Pesaro chiede interventi a tutela della salute di tutta la popolazione Se le informazioni e i controlli sulla reale situazione della qualità dell’aria non sembrano procedere a gonfie vele i lavori in corso nelle strade di Pesaro proseguono settimanalmente. Da questa sera alle 21.30 fino alle ore 6 di domani via Guerrini che si trova nella zona di Muraglia verrà chiusa al traffico per effettuare lavori di asfaltatura del manto stradale che risulta particolarmente usurato. In alternativa all’utilizzo della via interessata dai lavori d’asfaltatura i veicoli diretti e provenienti da Muraglia, potranno utilizzare via Fratti, la strada che poi riconduce a via Giolitti. Da oggi via anche ai lavori per la realizzazione del percorso ciclopedonale in via Kolbe. Per effettuare i lavori si creeranno per i residenti inevitabili disagi di cui l’amministrazione comunale si scusa con i cittadini. Nell’occasione verrà disposto il divieto di sosta 24 ore su 24 su ambo i lati della strada, mentre la carreggiata sarà percorribile ma ovviamente ristretta. Per i pedoni, invece, verrà creato un corridoio pedonale sul lato destro della carreggiata, che sarà protetto da un new jersey per rendere il transito ancora più in sicurezza. I lavori dovrebbero terminare entro la fine del prossimo mese di agosto. individuava due fasi per abbattere il livello di inquinamento atmosferico. A che punto siamo? “La fase 1 stabiliva che entro il 1 gennaio 2010 il limite fosse 50 millesimi di millimetro, tollerando lo sforamento per 35 giornate annue. Dal 1 gennaio 2010, la fase due conferma il limite ma concede solo 7 sforamenti all’anno. Quale sia la nostra situazione è difficile a dirsi perchè Regione, Provincia e Co- muni hanno disattivato le centraline. Da mesi sul sito della Provincia Rete aria i dati sono non disponibili”. Come Respira Pesaro cosa intendete fare? “Innanzitutto sottolineare che questa è la conferma di una politica fallimentare, incapace di governare un territorio che necessita anche di un piano di sviluppo che privilegi una qualità della vita reale e non folcloristiche campagne mediatiche. Inoltre come Respira Pesaro, riteniamo sia doveroso informare i cittadini e fornire risposte alle loro domande. Ma soprattutto ci appelliamo alle autorità competenti, il prefetto, ma anche il ministero della Salute. E’ necessario che le istituzioni verifichino se esistono reali pericoli per la salute dei cittadini , se viene rispettata la legge vigente. Non aspettiamo che sia sempre e solo la giustizia ad occuparsi dell’inquinamento”. I LAVORI ............................................................................ Pesaro SILVIA SINIBALDI ............................................................................. Pesaro Arriva il beltempo e il problema della qualità dell’aria va in archivio, alleggerito dal maggiore utilizzo di mezzi ecologici e dai riscaldamenti spenti. Ma c’è chi non s’arrende e continua a denunciare il pericoloso tasso di inquinamento atmosferico che avvolge la nostra provincia, da Marotta a Gabicce. “Tutto il territorio monitorato negli ultimi anni - spiega il portavoce Luigi Tagliolini - ha evidenziato una alta concentrazione di polveri sottili spesso superiore ai limiti previsti dalla legge. Come Respira Pesaro, ricordiamo che la direttiva europea imponeva agli stati membri di attuare tutte le iniziative necessarie per abbattere l’inquinamento nelle città entro il 1 gennaio 2010”. Invece? “Il governo Italiano, le regioni e gli enti locali non hanno ancora recepito la norma, anzi la Regione Marche ha chiesto allo Stato e alla Comunità europea μ una proroga in bianco”. Chi rischia di più? “I più deboli ovvero le donne, i bambini, i lavoratori e gli anziani che per 24 ore al giorno sono a stretto contatto con le auto, con gli impianti di riscalda................................... “Da mesi sul sito della Provincia alla voce Rete aria i dati sulle Pm10 non sono più disponibili” ................................... mento e quei complessi produttivi ancora vicini alle città. Lo smog uccide, lo sostiene l’organizzazione mondiale della sanità e i massimi esperti oncologi che hanno contribuito a fissare il limite che l’organismo umano può tollerare ma le recenti indagini hanno dimostrato che le malattie alle vie respiratorie, i tumori e le leucemie sono riconducibili anche all’inquinamento atmosferico”. Il decreto comunitario Il progetto prevede un parco pubblico tra Muraglia e Pantano Urbanistica in primo piano con la variante del cuneo verde LETIZIA FRANCESCONI ............................................................................ Pesaro Anche Pesaro avrà il suo “Parco del cuneo verde” non solo un’area verde a parco pubblico fra i quartieri di Muraglia e Pantano ma potrebbero essere previste anche attrezzature sportive, residenze e la realizzazione di un bacino d’espansione del torrente Genica. Sarà un consiglio comunale quello di oggi, incentrato sull’Urbanistica e sulla definizione di nuovi varianti al Prg vigente che modificheranno il volto di Pesaro . Si parte dal dibattito sull’adozione della variante in cui il consiglio dovrebbe dare il via libera proprio al “Parco del cuneo verde”. A sottoscrivere il piano l’architetto all’Urbanistica Nardo Goffi. Il progetto si snoda su 4 comparti fra loro limitrofi di Oggi seduta del consiglio comunale un’unica area verde di proprietà di circa 30 privati e compresi fra Muraglia, via Fratti, via Flaminia e il Parco Scarpellini. Alcune aree che verranno cedute al Comune e che potranno essere messe a disposizione an- che di associazioni sportive per ampliare l’offerta della città. Si punta a riqualificare zone importanti della città. La valorizzazione coinvolgerà in tempi diversi i quattro comparti: il progetto prevede fra l’altro la rea- lizzazione di una grande area a parco pubblico tra Muraglia e Pantano. Nuovo vigore anche per le strutture sportive: si prevede infatti la realizzazione del nuovo campo da rugby nell’area del Parco tra via Fratti e Muraglia mentre nell’attuale campo da calcio di Muraglia è prevista una parte di edificazione. Con il progetto, i privati cedono all’amministrazione i loro comparti scomputando gli oneri. Aree che vedranno modificata la loro destinazione d’uso e per alcune il Comune coinvolgerà nella loro gestione proprio le associazione sportive. C’è un ulteriore progettualità che riguarda la zona nord del Parco, verso Muraglia, a parlarne è il consigliere Olmeda : “Si tratta di un lotto di terreno di proprietà dell’Erap, l’istituto delle case popolari che fra l’altro è in attesa di un finanziamento regionale. In consiglio si chiederà alla Regione la non edificabilità di quell’area che dovrà continuare a rimanere verde, mentre con il finanziamento l’Erap potrebbe acquistare appartamenti già realizzati in altre aree di Pesaro, rimasti invenduti da destinare ad edilizia popolare”. μ Il legale di Varani precisa: solo sentito “Il titolare del circolo non è stato indagato” ......................................................................... Pesaro Oggi sarà un'altra lunga giornata alla riecrca della verità sull’aggressione a Lucia Annibali: mentre emergono altri dettagli sul rapporto tra Varani e gli albanesi coinvolti. Nei laboratori Ris si cerca la prova regina sui materiali repertati il 29-30 aprile e primo maggio ma anche sulle tre auto di Varani. Non presenzieranno i legali difensori dell’imputato, gli avvocati Brunelli e Bianchi, ma parteciperà solo il loro consulente medico legale Ghizzoni. E’ l’avvocato Bianchi, giocando d’anticipo sulle verifiche dei Ris a fare alcune precisazioni volte a dimostrare come per la difesa non esiste alcun collegamento comprovato tra Varani e gli albanesi in carcere. “Nell’ordinanza di Riesame – spiega - è riportato che nell’auto del barista albanese titolare del Circolo di via del Giambellino è stato rinvenuto un bigliettino con gli orari dei corsi della micropiscina. In realtà l’auto su cui è stato ritrovato quel biglietto è di proprietà e in uso al fratello del titolare del Circolo, ed è lui a frequentare i corsi serali nella stessa micropiscina. La mia deduzione, è che nessuno dei fratelli albanesi può aver seguito Lucia come invece ipotizzato”. Il titolare del Circolo ad oggi non è indagato ma è altrettanto vero però che il collegamento tra Varani e i presunti sicari è suffragato da un episodio riferito dal compagno di cella di Varani e confermato dalla visione delle telecamere del carcere: un altro detenuto albanese uscito dal carcere per un paio di giorni di permesso al suo rientro avrebbe avvicinato Varani per riferirgli dei messaggi. XII Lunedì 3 giugno 2013 FANO Tel. 0721-802777 Via Roma 113 Fano "La tua spesa Bio" T: 0721 31633 E: [email protected] Ferie a chilometro zero Rapa e la vacanza in provincia: prezzi speciali per scoprire la tua terra L’ESTATE IN ARRIVO SILVIA FALCIONI ............................................................................... Fano Con i primi raggi di sole si inizia a pensare alle vacanze. Nota dolente per alcuni, desiderio agognato per tutti: se da una parte la vacanza rappresenta l’unica alternativa per allontanarsi dalle fatiche e dalla routine, dall’altra quest’anno sarà particolarmente difficile per molti fanesi, già alle prese con le tante spese, riuscire a trovare i soldi per un bel viaggio. La soluzione sta in un’idea venuta all’albergatore Boris Rapa, di recente nominato coordinatore di Assoturismo Marche e titolare dell’Hotel Casadei, che lancia le vacanze a chilometri zero, cioè la possibilità di trascorrere qualche giorno di relax non troppo lontano da casa, alla scoperta di aspetti del territorio normalmente non conosciuti o non vissuti a pieno. “L’offerta - spiega Rapa - ha l’obiettivo di favorire una maggiore conoscenza del territorio da parte di chi ci vive e che abitualmente vede le proprie bellezze in un’ottica differente dai turisti che vengono da lontano. Spesso non si apprezza ciò che si ha a portata di mano ma si tende a valorizzare ‘l’erba del vicino’, troppo spesso sottostimando il proprio patrimonio. Vivere per qualche giorno da turista, darebbe sicuramente una visuale e una percezione diversa dall’abitudinario, focalizzando il proprio interesse su cose che non si sarebbero viste in ottica di residente”. In questo modo quindi la vacanza è a portata di tutte le tasche, senza dover fare alcuna rinuncia. Allo stesso tempo, l’idea offre anche una boccata d’ossigeno agli operatori del settore, che normalmente in bassa stagione faticano ad avere ospiti. L’Hotel Casadei di Torrette infatti per tutta la settimana fino a domenica prossima propone ai residenti della Provincia di Pesaro e Urbino e di Ancona prezzi vantaggiosi in pensione completa, con l’abbinamento di menu a base di eccellenze enogastronomiche locali. “Ritengo di primaria importanza valorizzare il nostro patrimonio turistico, culturale ed enogastronomico, come volano per l’economia locale prosegue Rapa - E’ fondamentale che ogni residente diventi il primo ambasciatore di questo ricchissimo territorio, promuovendone in ogni occasione le bellezze”. Un turismo nuovo, che non ha bisogno di guardare lontano ma intercetta esigenze ben precise, di cui si parlerà in un incontro in programma per giovedì prossimo alle 15 nella sede dell’ufficio turismo in viale Battisti dal titolo “Il turismo marchigiano. Strategie per rilanciare il turismo regionale”. Tel. 0721-802777 Via Roma 113 Fano "La tua spesa Bio" F: 0721 67984 μ La festa del comitato Bartolagi Presentato il progetto del parco dell’aeroporto Oltre 35 ettari di verde IL PATRIMONIO NATURALE ........................................................................... Fano Spiaggia, mare e hotel: i simboli della vacanza Libri, mostre e golosità in riva al mare LA PROPOSTA ............................................................................. Fano Uno spazio importante si sta ritagliando anche il turismo culturale. E’su questo presupposto che è nata “Un m@re di libri…con gusto e bellezza”, la rassegna letteraria ed artistica ideata dagli albergatori di Fano, Torrette e Marotta, che sta giungendo al termine. Nata con l’obiettivo di attrarre turisti in bassa stagione, l’iniziativa ha puntato sull’unione di libri, mostre e degustazioni vicino al mare. “La formula si è rivelata azzeccata –afferma Alessandro Ceccopieri dell’Hotel Astoriadal momento che sono tante le persone interessate alle varie forme di arte proposte, che non disdegnano poi la buona tavola. Ci sembra proprio un’idea che si possa ripetere anche il prossimo anno”. Gli ultimi due appuntamenti sono in programma per sabato 8 giugno all’Hotel Casadei e sabato 15 giugno all’Hotel Sole. μ Un bel parco al servizio di tutta la città: ancora una volta la festa del parco promossa dal Comitato Bartolagi nella zona dell’ex campo d’aviazione ha dimostrato l’esigenza di un polmone verde per la città. Proprio ieri come tradizione si è svolta la festa del parco, all’insegna della musica e del divertimento, che come ogni anno ha richiamato tanta gente. L’iniziativa è promossa dall’associazione Bartolagi, che da sempre auspica la nascita di un parco urbano pubblico nella zona dell’ex campo d’aviazione, contro il potenziamento dell’aereoporto che impatterebbe in maniera negativa sulla qualità dell’aria e sulla vivibilità dell’area. Con il supporto delle associazioni ambientaliste locali, il Bartolagi ha come obiettivo quello di sensibilizzare sul patrimonio naturale cittadino, la cui salvaguardia potrebbe venire messa in discussione dallo sviluppo e dal progresso. Nella giornata di ieri è stata colta inoltre l’occasione per presentare il progetto di ............................... “Vogliamo arrivare a una gestione innovativa che riesca a coinvolgere l’interesse dei giovani” ............................... Chiusa la rassegna, un grande successo Fuoriclasse, il festival degli studenti a teatro GLI SPETTACOLI ............................................................................... Fano Si conferma un grande successo Fuoriclasse, il festival del teatro della scuola che quest’anno è arrivato a tagliare il tredicesimo traguardo. La rassegna, organizzata da Fondazione Teatro della Fortuna e Associazione TeatroLinguaggi con la collaborazione dell’Assessorato ai Servizi Educativi del Comune di Fano Labter “La Città dei Bambini” Cremi, ha visto tre serate consecutive da tutto esaurito. Un totale di nove spettacoli, che hanno coinvolto diverse scuole: le Primarie Corridoni e μ Montessori di Fano e Mascarucci di Lucrezia, il Comprensorio Padalino di Fano, gli Istituti Superiori Donati di Fossombrone e Polo 3, Liceo Nolfi e Liceo Torelli di Fano. Diversi i temi trattati nelle varie rappresentazioni: “Fili colorati” sull’intercultura, “Gli strambipaesi”, vicende strane di paesi ancora più strani, “Non nel mio piatto, grazie!”, la storia di uno chef che partendo da una campagna di Slow Food tocca la biodiversità delle specie marine, “Luci ed ombre. L’armadio della vergogna”in ricordo di fatti drammatici legati alle stragi italiane, “Il racconto di Ubu”liberamente ispirato al teatro di Jarry, e “1001… notti di sto- Biogas, i comitati alla Regione “Permessi da revocare” L’AMBIENTE .............................................................................. Montefelcino Vicenda centrale a biogas di Montefelcino: “Ci aspettiamo che la Regione tragga le dovute conclusioni dopo la sentenza della Corte Costituzionale commenta Andrea Gant del Comitato Nobiogas - e revochi le autorizzazioni concesse con legge incostituzionale”. Il punto della situazione: “La Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale degli allegati A1, A2, B1 e B2 alla legge della Regione Marche 26 marzo 2012, n. 3, relativa alla disciplina regionale della valutazione di impatto ambientale, Via, nel loro complesso, nella parte in cui, nell’individuare i criteri per identificare i progetti da sottoporre a Via regionale o provinciale ed a verifica di assoggettabilità regionale o provinciale, non prevedono che si debba tener conto, caso per caso, di tutti i criteri indicati dalla direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la valutazione dell’impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati”. L’azione del Comitato Nobio- Il parco adesso è più vicino parco, che si estenderà su un’area di 35 ettari. Recentemente sono state presentate le linee guida necessarie all’elaborazione del bando per la realizzazione dell’area verde. L’elaborazione del documento ha visto l’impegno del professor Fabio Salbitano, il quale ha seguito i criteri di rispetto delle tradizioni locali e della progettazione partecipata. Il nodo fondamentale che ha portato l’amministrazione comunale a rivedere le linee guida è stato quello della gestione della futura area: “Quello della gestione è un punto imprescindibile perché serve a valorizzare un investimento –ha detto l’assessore ai lavori pubblici Riccardo Severi- Desideriamo quindi arrivare ad una gestione innovativa, che riesca a coinvolgere anche i giovani”. rie e parole”, tratto dalle “Mille e una notte”. La serata conclusiva, come da tradizione del festival, ha visto in scena i lavori realizzati dai ragazzi dei corsi di LaboratorioLinguaggi: “Che paura!!!” sui fantasmi ed il potere del teatro di esorcizzare anche la paura, e “Zombi dentro” spettacolo che racconta l’incuranza dell’umanità messa in discussione dall’amore. “Fuoriclasse si conferma una delle manifestazioni teatrali dedicate alla scuola tra le più seguite –afferma il coordinatore artistico Fabrizio Bartolucci- Anche quest’anno circa 300 giovani e giovanissimi hanno avuto la possibilità di salire su un palcoscenico per raccontare se stessi e il mondo in cui vivono attraverso il linguaggio universale del teatro. Un incoraggiamento a fare sempre di più per avvicinare i ragazzi al teatro attraverso un’esperienza per loro unica e indimenticabile”. gas non si ferma: “Ci riserviamo iniziative per il risarcimento danno e di adire la Magistratura contabile per gli aspetti di propria competenza. Lo abbiamo sempre detto che la legge regionale era incostituzionale. Non solo non ci hanno mai ascoltato ma nessuno si è nemmeno premurato di verificare. Come Comitato Nobiogas di Montefelcino stiamo valutando come proseguire con la vertenza e non abbasseremo la guardia finché i permessi non saranno revocati. A vicenda conclusa, dopo aver pagato le spese sostenute, restituiremo ai cittadini che hanno sottoscritto le diffide, quanto rimarrà nella cassa del comitato. A presto una pubblica assemblea per informare i cittadini”.