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ANNO III
Num. 48
IL RISORGI ENT o
Mercoledì 16 Giugno 1875
Tia fastelletto 1T.° 2,, Princ Rww.c.
3 manoscritti che s'inviano alla Direidose
-
een si restituiscono, nè si rende ragione
male ricusa di stamparli: non si accettano
G-I0131M A.L. della
.
err-rA-
e
AMMINISTRAZIONE
Libreria Metri sotto Borgo
Le zesooismioni
F.FiONTINCIA. ai FUSA
AMMINISTRATIVO - POLITICO SCIENTIFICO LETTERARIO
scritti anonimi. — lettere non franeate
SI CUBBLICA OGNI MERCOLEDÌ E SABATO Dl CIASCUNA SETTIMANA
non sì ricevono.
barino n principia
il I.* ed il 16 d' ogni mese_ ton pagamento
anticipato di lire 3 per anelino e di lire 6
per sol mesi.
1:1:1 Numero separato centeeltui 10,
arretrati centesimi 20.
Avvisi ed inserzioni contesimi 16
ogni linee o spazio di linea'
-"ler
Fbisa 1 5 Giugno
LETTERE _ROMANE
13 giugno.
Nell'ultima lettera mia vi dicevo
che la calma assoluta onde erano tranquille mercoledì scorso le aure e le
aule di Montecitorio non poteva esgere
che passeggiera.
Giovedì, quando gli ordini del giorno
presentati sommavano già ad una quarantina, la Camera si dovette risolvere alla chiusura della discussione generale, riservando la parola al relatore e presidente della Commissione,
on. Depretis. Il quale della parola usò
lungamente nelle tornate di giovedì e
di venerdì, sostenendo il controprogetto
della maggioranza della commissione,
ma accettando eventualmente- ogni ordine del giorno che stabilisse l'inchiesta senza temporanei provvedimenti eccezionali.
Il Ministero dal canto suo dichiarò
di non accettare nessuno degli ordini
dei giorno proposti, nemmeno quello
dell' on. Puccioni, ma non opporsi
all'emendamento Pisanelli, una volta
passati alla discussione dell'articolo di
legge.
Dopo un incidente regolamentare
circa l'interpellanza dell' on. Del Giudice circa il "prefetto di Catanzaro, interpellanza che verrà svolta cogli ordini del giorno, si entrò a piene vele
nello svolgimento di questi, ossia in
-
-
(2)
tuiscono il punto finora culminante
una nuova e più ampia discussione ge
non solo dell'attuale discussione ma
nera.le sotto altra forma.
Di fronte a 41 ordini del giorno, di tutta la prima sessione della XII
ossia 41 discorsi coll'in evi tabile • stimo- lejmislatura . •
Nel
e suo 'discorso vannií distinte due
scico di grossi incidenti e di lunghe
parti,
anzi più esattamente due elediscussioni, il Presidente Biancheri credette suo dovere invitare i proponenti menti; l'elemento soggettivo o persoche logicamente lo potessero ad unirsi ne- nale e l'elemento oggettivo o pubbligli ordini del giorno di qualcuno dei loro co. Conviene distinguere la questione
Tajani dalla questione sulle condicolleghi ritirando il proprio.
zioni
della Sicilia.
Ma gli onorevoli di sinistra si chiaMa è naturale che questi due derirono subite per nulla disposti ad adementi
essendo non distinti, bensì comrire; e siccome la quasi totalità degli
ordini del giorno presentati appartiene penetrandosi nell' animo dell' oratore
alla sinistra, ci troviamo impegnati in l'uno influisse sull'altro. Quindi io creuna discussione che può durare ancora do di aver potuto osservare che ai risentimenti ancor vivi di Tajani per la
molto a lungo.
questione Tajani abbiano (senza mala
In una recente adunanza la sinistra
fede nell'oratore) gettato qualche omsi confermò nella decisione già presa,
di discutere cioè senza limita. Essa bra più fosca della realtà sui fatti relativi alle condizioni della Sicilia; credo
spera di ottenere cogli sforzi suoi una
maggioranza; comprende che un'occa- che Tajani abbia involontariamente
sione egualmente propizia non le si dato alla questione Tajani le proporpresenterebbe una seconda volta; farà zioni di gravità e d'importanza pubblica
di. tutto perchè si voti l'inchiesta pura che non si dovevano riconoscere se non
e semplice, il che sarebbe per il mini- nella questione sulle condizioni della
stero una vera e propria sconfitta. — Sicilia.
I due elementi suddetti, .coinpeneSi asserisce anzi che si agiti nelle riunioni -della sinistra il partito di una trO, formarono nel suo insieme una
dimissione in massa, di una secessione gravissima requisitoria non tanto contro
sull'esempio degli Ezechi e dei Polac- il ministro attuale quanto in genere conchi nel Reichsrath austriaco. — Con- tro tutta la politica amministrativa del
fidiamo che a queste estremità non si governo in Sicilia dal 1860 in poi. E
. la requisitoria, prepamta di lunga magiunga.
n ono, con arte finissima di procuratore
<>
Una parte della tornata di venerdì regio, detta con quella calma che è
e una parte di quella di sabato furono passione contenuta (in essa la passione
occupate dall'on. Tajani. Il suo discorso traspare ed è quindi efficacissima, coe gli incidenti che ha provocato costi- me è più seducente la nudità velata
APPENDXCE
MAZIA
e la Storia (*)
(Continuazione
z edi num. 46)
,
I.
Ricordi d'infanzia. — I Borgia. — L'Opera
di Donizzetti. — Gli t4rici apologisti di
Lucrezia. — 11 dramma B Victor Hugo. —
Il libro del Gregorovius. — Come nacque
questo libro. — Divisione del medesimo. —
Il cav. Cittadella, e la genealogia, dei
Borgia. — Alessandro VI e Vannozza. —
I figli del Papa. —
Hannovi certi nomi che sino dalla nostra infanzia abbiamo più e più volte
udito risuonare alle nostre orecchie, e che
a noi sono stati rappresentati siccome
prototipi di delitti e d'infamie: nomi resi
esecrandi di generazione in generazione:
e tali che, cangiati in abominevoli epiteti
vengono poi dati agli autori di qualche
grande misfatto. Fra questi nomi tiene il
primo posto quello dei Bortgi4...,
Alessandro vi, il duca Valentino, Lucrezia Borgia destano il terrore ed il raccapriccio: stragi, rapine, avvelenamenti
formano la storia delle loro gesta. Il Pori(*)
«Proprietà letteraria
-
.
.
.
tefice ed i suoi figli compendiano in loro
stessi tutte quante le turpitudiní, le prepotenze, i misteriosi delitti dell' epoca
della Rinascenza: per rendere poi più
popolari le loro sanguinose imprese, si
scrissero tragedie e drammi; e perfino le
melodie di uno dei più grandi geni musicali d'Italia contribuirono a rendere ?iù
che mai odiata la memoria di Lucrezia
I3orgia, figlia ad Alessandro vi, sorella al
Duca di Romagna, sposa al Signore di
Ferrara. In queeto modo la leggenda
prendeva il luogo della storia.
Erasi però cercato, da parecchi anni a
questa parte, di fare un poco di luce sulla
vita di questa donna. Nel 1858 Domenico
Cerri pubblicava a Torino un libro col
Borgia, °scia Alessandro VI e i
suoi contemporanei. Un anno dopo, Bernardo Gatti pubblicava in Milano le lettere di Lucrezia al Bembo. Nel 1866, il
marchese Giuseppe Ca,rupori di Modena inseriva, nella Nanva ..4ntologia un breve
scritto intitolato: Una vittima della Storia.
Nel 1867 venne alla luce quello di monsignor Antonelli ferrarese: Lacrezia Borgia in Ferrara cc., memorie storiche; e
nel 1869 il sig. Giovanni Zucchetti di
Mantova pubblicava un opuscolo: Lucrezia Borgia, duchessa di Ferrara. Intendimento di questi autori fu di chiarire
storicamente la leggenda di Lucrezia, e
della nudità pura e semplice) fece 1111a
profonda impressione. Tanto grande
da sorprendere e. scuotere le più intime fibre della Camera, dall'onerevole
Lanza al campanello presidenziale.
Di qui nella seduta di venerdì l'esplosione del Lanza, il tumulto, la
confusione della tornata.
Ieri, l'on. Tajani continuò la sua
requisitoria sempre interessante e incisiva; ma la Camera seppe contenersi
e la tornata fu tranquillissima.
Ora vi dirò francamente come mi
sembra risultare dal discorso dell' on.
Tajani la questione Tajani come la
questione siciliana.
Quanto all'ultima, a parte la mag- •
giore o minor esattezza di tutti i fatti addotti ( esattezza della quale e
l' mi. Lanza e il Cancelli e il guardasigilli ci dimostrano 'essere lecito il •
poter dubitare) restò ampiamente pro• vato che la Sicilia è malata tino nelle •
intime midolle della moralità, della
rettitudine , della giustizia . Quindi
in genere provata l'estrema necesshà d' una cura energica e pronta.
Dimostrò pure che la diagnesi dei mali soi;iali nella Sicilia non si può 'fa re completa, perché vi mancano molti
elementi di fatto; quindi la necessità
d'un inchiesta. — L' on. Taiani colla
sinistra si pronunciò contrario all' adozione di provvedimenti eccezionali fino ai
risultati dell'inchiesta; egli non vorrebbe menornamente pregiudicare la
questione. Ma a me pare che egli non
abbia dimostrato aver torto il ministero che, ammettendo come ammette
.
.
di fare un apologia di questa celebre e tempo. Su questo libro, come sull' opera
apologetica la più importante che siasi
sventurata donna.
pubblicata fia qui intorno a Lucrezia BorUn francese, il sig. Armando Baschet,
al quale dobbiamo alcune meritevoli pub- gia, io intratterò alquanto i miei lettori,
blicazioni diplomatiche, prometteva alcuni nella speranza che qualcuno di essi, poco
anni or sono, di pubblicare una vita di ben disposto verso la duchessa di Ferrara,
Lucrezia Borgia, corredandola di moltissi- terminato che abbia di leggere questo mio
scritto, si possa essere, almeno per metà,
nii documenti. Finora l'opera non è comriconciliato con lei.
parsa; ma non rinunziamo però alla speCome venisse in mente al Gregorovins
ranza che il Baschet sciolga un giorno
di scrivere intorno alla Borgia lo dice
la sua promessa.
Allorquando nel 1833 comparve il dram- egli stesso nella Prefazione; e noi ne rima di Victor Hugo, tutti i conoscitori della portiamo qui le precise parole: Dopo
buona, della vera letteratura drammatica chè nel 1870 fu apparso il volume delcondannarono, come un sublime travia- la mia Geschichte der Stade Rom
'mento dell'arte, la Lucrezia Borgia; i
lifittelalter (Storia di Roma nel Medio
conoscitori della storia poi ne risero, poi- Evo), che comprende i tempi di Alessanchè si accorsero che il gran poeta roman- dro vi, volli io pure portare il mio contico della Francia aveva scritto il suo tributo romano alla storia dei Burgia.
dramma storico. poggiandosi soltanto sulle Nelle ricerche da me fatte negli Archivi
tradizioni e sulle leggende (1).
dTalia ero già venuto in possesso di molti
documeuti relativi ai Borgia. Ma non
Il Roscoe nella sua vita di Leone
aveva già posto in dubbio siffatta tradi- tutto potei mettere a profitto nella Storia
zione e tentato di confutarla. L'apologia della città di Roma. Epperò mi proposi
scritta da, lui venne dagl'italiani, per amor impiegare il prezioso materiale in una
monografia, che poteva avere per soggetto
di patria accolta con grato animo.
principale Cesare o la Sorella. Mi decisi
Sul finire poi del 1874, un dotto tedesco, che da tanti anni dimora in Italia, per Madonna Lucrezia...
Ferdinando Gregorovius, autore della ceL'autore ha diviso la sua opera in due
lebre storia di Roma nel medio-evo, pub- libri; nel primo parla di Lucrezia Borghi
blicava un volume intitolato: Lucrezia mentre trovavasi in Roma; nel secondo,
Borgia secondo documenti e carteggi del durante il di lei soggiorno in Ferrara.
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•
A■VOIIMI
l'inchiesta, domanda di poter senz'altro provvedere alla cura che direi
sistematica di alcune piaghe note e
scandagliate.
Quanto alla questione Tajani l'on.
guardasigilli principalmente rispose con
un discorso del quale io non saprei di
certo approvare tutte le parti (alcune
delle quali provocanti erano perfettamente inutili, inopportune); ma in
questo discorso ci fu ua argomento
felice che si risolve in una legittima
pregiudiziale. La questione Tafani fu
gi à. troncata dalla camera di consiglio
del tribunale di Palermo; una commissione di notabilità giudiziarie confermò
il verdetto. Non è quindi più il caso
di discuterla in Parlamento; sarebbe
affare della cassazione di Palermo.
Ma l'on. Tajani nel trattare la questione pro dolno sua e quella di Sicilia formulò una serie di accuse in fatti
tali che costituirebbero molte persone
ree di reati comuni e implicherebbero
una gravissima responsabilità al ministro Lanza.
Di qui la necessità di luce amplissirna; di qui la proposta di una speciale inchiesta parlamentare presentata dall'on. Lanza. Se i risultati di
questa futura inchiesta proveranno sussistenti anche solo una parte dei fatti
allegati dall'on. Taiani, i rei saranno
deferiti all'autorità giudiziaria, rronor.
Tajani avrà reso al paese un segnalato servizio. In caso diverso l' onor.
Taiani risulterebbe un calunniatore del
suo paese.
La proposta Lanza fu passata pro
forma alla commissione; dico pro
perchè la Camera non può
-.)n. approvarla nella sua integrità sostanziale. Al più si potrà discutere se
questa inchiesta Tajani debba essere
separata o andare unita alla inevita-bile e grande inchiesta sulle condizioni della Sicilia.
La requisitoria Tajani (passando sopra allo svolgimento di alcuni ordini
Prima però di entrare ed esaminare
l'opera del Gregorovins, credo opportuno
il citare una nuova opera intorno ai Borgia
uscita nel 1872, e scritta dal cav. Cittadella, bibliotecario Ferrarese e diligentissimo illustratore della storia o dei monumenti patrii. Qaest'opera, piccola di mole
ma vasta per Perudizions che contiene, è
un Saggio di albero genealogico e di me-
morie sulla famiglia Borgia, specialmente
in relazione a Ferrara. Il cav. Cittadella
ha fatto un lavoro meritevole di attenzione, quale doveva aspettarsi dalla molta
sua dottrina, lavoro in cui contengonsi
varie cose nuove intorno alla Lucrezia e
a parecchi di lei congiunti entrati in relazione colla Corte ferrarese. Abbenchè
questO libro contenga alcune inesattezze,
abilmente confutate dal barone Alfredo di
Reumont nell'Archivio Storico italiano (2),
pur nondimeno è di una utilità. grandieanna per gli studiosi della storia, i
quali bramano conoscere ò'rigini di certe
famiglie, che hanno occupato un posto
grandissimo nelle umane vicende.
Ritornando al nostro argomento, noi
non &intratterremo ad indagare la genealogia dei Borghi, ma ci contenteremo di
dire poche parole intorno a colui, che
sedendo sulla cattedra di San Pietro, disonorò quella chiesa della quale egli era
*.icapo supremo.
del giorno meno importanti , come a proposito dell'annullamento dell'ele- del candidato, mio eccellente amico,
Ferdinando Martini.
quello dell'on. Cairolì, e ad alcuni in- zione di Pescia.
-<>
cidenti vivissimi, violenti anche, ma
Prima di tutto l'esattezza; sarebbe,
Un'
ultima
osservazione.
Ieri, nella
senza speciali conseguenze) fu conti- in ordine a questa, meno che esatto
tribuna
degli
ex-deputati
assisteva
alla
nuata oggi dall'on. Cesarò, il quale l'apprezzamento che ritenesse il voto
rivolse più specialmente i suoi attacchi della Camera in questione puramente tornata della Camera, l'ex-onorevole
I.R. Simonelli.Non so poi se egli deplocontro il ministero attuale.
ispirato a considerazioni di regolarità rasse di non potere portare i suoi lumi
Egli s'era impegnato, fin dalla di- elettorale. — Basta esservare il grane la sua parola autorevole nella grascussione generale, a provare che fra i dissimo numero di votanti per convinve questione della mafia che è la gran
funzionari attuali dell'isola di Sicilia e cersi come in quella circostanza i parquestione del 1875.
i briganti e i mafiosi corrono colpevoli titi volessero anche misurare le loro
Marco T.
relazioni. Disse due fatti gravi: che forze in previsione delle future vicende
cioè il questore di Palermo sia circon- della gran discussione avviata sui provdato e si consigli abitualmente con vedimenti. Più che misurare, diremo
caporioni della mafia; che l' autorità calcolare; perché a destra si verificaDomenica scorsa li elettori di Colle
superiore di Palermo venisse a tilinsa- rono assenze che non si rinnoveranno
Salvetti invitarono a un banchetto il loro
zioni con un brigante facilitandogli \in nel momento solenne, e qualcuno di
deputato avv. Carlo Italo Panattoni.
imbarco per l'America.
destra per considerazioni speciali votò
L'onorevole di Lari arrivava col treno
Il ministro dell'interno domandò le colla sinistra.
del tocco ed erano alla stazione a inconprove; l'on. Cesarò si è impegnato a
Leggo inoltre nelle vostre informa- trarlo il sindaco Marradi, i consiglieri cofornirle alla futura commissione d'in- zioni di sabato scorso una frase che munali del Colle, il dottor Feroci, il dott.
chiesta.
potrebbe essere meno che rettamente Moschini, il cav. Giuliano Carmignani e
Al punto in cui è giunta la discus- interpretata. Qualcuno, leggendo « che altri del paese e altri di Pisa.
Appena l'onorevole Panattoni fu sceso
sione, la si può ritenere virtualmente non sarebbe degno di Pescia dar di
venne
salutato da vive acclamazioni,
esaurita. — Sulle inchieste relative alle nuovo il mandato a quegli di cui l'elementre la banda di Lari suonava un bel
condizioni della Sicilia, ed alle accuse zione è stata annullata dalla Camera
pezzo di musica scritto per la circostanza
degli onorevoli Tajani e Cesarò è inu- in nome dalla pubblica moralità » sa- dal maestro Giuseppe Puccini.
tile far questione.
rebbe forse indotto a supporre in voi
Verso le due, nella sala del palazzo coSarebbe quindi molto desiderabile un'intenzione che non avevate e non munale, venne imbandito il banchetto che
che i moltissimi proponenti di ' ordini potevate avere, quella cioè di stabilire fu splendido, servito dal nostro Gigi Fedel giorno affrettassero la decisione un rapporto fra le immoralità eletto- roci.
Allo sciampagna incominciarono i brindella vera questione cioè sull'emenda- rali del collegio di Pescia e il candidisi.
mento Pisanelli che il Ministero accet- dato cui vi riferite.
Primo, il sindaco Marradi lesse le seta, che l'opposizione respinge. — L'on.
Tale senza dubbio non poteva essere
guenti
parole.
Speciale diede oggi il buon esempio, la vostra intenzione; nè era possibile
Signori
ritirando il proprio; auguriamoci che averla, perchè nelle due inchieste giul'esempio trovi numerosi imitatori. — diziarie, nelle discussioni in seno alla
Giacché ho avuto l'immeritato onore di esMa si comprende che un discorso pre- Giunta per le elezioni, nella discussio- sere a capo del Comune di Collesalvetti, conparato poco volentieri sia ricacciato ne alla Camera fu costantemente ed sentite che in nome di questi buoni e conipatriotti paesani io vi esprima la più forte
in pectore dagli oratori.
esplicitamente fatto avvertire che l'al- gratitudine e riconoscenza nel l'eAtirVi
Mi dimenticavano accennarvi che al- lora eletto avv. &inietti non poteva e concordi presso di noi in questa solenne
l'aprirsi dell'odierna tornata il Petritc- personalmente ritenersi che affatto estra- occasione; Consentite che io beva alla vostra
celli della Gattina fece uno dei soliti neo ai fatti immorali per cui fu giu- salute, a quella della Italia patria nostra e
del Re, e che faccia voti perché anche quesuoi violentissimi discorsi, incontrando stamente annullata l'elezione.
sto Comune colle nuove e molteplici cumuuibiasimo anche su parecchi banchi di
Questo ho voluto far osservare onde °azioni ferroviarie abbia vita tranquilla e
prosperosa, aumentandosi al ogni piè sospinsinistra.
sia indiscutibile anche pei maligni il to le industrie, l'agricoltura, e quei com-<>
vostro scrupoloso amor di giustizia, e merci che iniziati in piccole ma solide basi
anche soli a un migliore
Prima di chiudere questa mia, già senza naturalmente nè pregiudicare nè possono condurre
avvenire; a, quello avvenire sicuro e sereno
troppo lunga, permettetemi due parole discutere la vostra posizione in favore quando il nostro onorevole ed egregio DepuIl cardinale Alfonso Borgia, uno dei
più fervidi avversarii del concilio di Basilea e degli sforzi di riforma della Germania, nel 1455 divenne papa col nome
di Calisto m. Numeroso era il suo parentado; e già in parte venuto a Roma
sin da quando egli stesso come cardinale
vi si era stabilito. Componevasi originariamente delle tre famiglie di Valenza,
tra loro congiunte, i Borgia, i Mila (o
Mella) e i Lanzol. Delle sorelle 'di Calisto,
Caterina Borgia era moglie di GióVanni
Mila, barone di Mazanales; e Isabella aveva
sposato olfrè panzol, ricco gentiluomo di
Xativa, ed era madre di Rodrigo, di Pier
Luigi e di parecchie figliuole. A questi due
nipoti lo zio diede per adozione il proprio
nome di famiglia. E di Lanzol divennero
Borgia.
Calisto m ,nel 1456 sollevò alla dignità cardinalizia Rodrigo Borgia, il quale era allora in età di 25 anni. La vita
privata di costui, durante il pontificato
di quattro papi successori di Calisto
Pio n, Paolo ir, Sisto iv e Innocenzo
è piena di oscurità. Memorie del tempo
non ve ne sono, o ne abbiamo qualche
frammento appena.
Cotesto Borgia, uomo di bellezza e forza
singolari, sino nella più tarda età sua fu
dominato da inesauribile sensualità. Fu questo il demone della alla vita, dal quale non
potè affrancarsi mai. Sotto il pontificato
di Paolo n, lo storico Gasparre da Verona schizzava così il ritratto del cardinale Borgia: È bello; ha sguardo grazioso e gaio, ed eloquio ornato e dolce.
Ove appena vegga donne belle, le eccita
in modo quasi meraviglioso all'amore,
e a sè le attira più che calamita il ferro. » Nell'anno 1493 Geronimo Porzio diceva di Alessandro vi. Il papa è alto
di statura; di colore medio; nero ha l'occhio e le labbra turgidette. La sua, salate è rigogliosa; egli sopporta, più che si
possa immaginare, fatiche d' ogni specie.
E straordinariamente facondo; e ogni modo men che civile gli ripugna. »
La memoria di questo pontefice pervenne a noi tinta d' ogni turpitudine,
d'ogni bruttura . Di Alessandro e dei
suoi figli parlarono tutt'altro che favorevolmente il Guicciardini, il Machiavelli,
il Sismondi, il Michelet, il Burkard, ed
altri molti, che nelle loro opere tramandarono ai posteri le gesta del papa e dei
principali membri della sua famiglia.
Alessandro aveva avuta per amante la
famosa Vanuozza Catanei, donna bellissima dalla quale ebbe perecchi figli. Questa
Vannozza (vezzeggiativo di Giovanna) era
nata il 13 giugno 1442, secondo c'insegna
l'iscrizione del suo sepolcro. Essa fu moglie di Giorgio della Croce, nobile mila-
nese, per
mezzo di Rodrigo Borgia nomi-
nato nel 1480 scrittore delle lettere apostoliche, e che passò di vita nel 1485. Si
rimaritò poi agli 8 di giugno del 1486
con Carlo Canale mantovano, tra il 1490
e il 1493 scrittore nella Sacra Penitenzieria, e nel 1498 Soldano della curia di
Tordinoua. Tali notizie, accresciute di varie altre in parte desunte dall' Archivio
Estense, servirono al Gregorovius (Storia
della città di Roma nel ~dio-evo, vol. vai,
pag. 315 e segg.) e prima di lui al Renmont nella sua Storia di Roma (3), a
chiarire meglio la Storia dei figli della
Vannozza e di Rodrigo Borgia, assunto
che fu poi ripreso dal padre Matagne (4).
Cinque furono i figli che Alessandro vi
ebbe da Vannozza: Pier Luigi, morto in
età infantile; Giovanni, duca di Ga.ndia,
ucciso nottetempo in Roma; Goffredo ( o
Joffrè) conte di Cariati; Cesare, noto sotto il nome di duca Valentino, e Lucrezia.
LICURGO CAPPELLETTI.
(Continua).
(I). La sola cosa che scusa Victor Hugo si è quella
di avere egli credato ciecamente a quanto ha scritto
il Guieciardini intorno a Lucrezia: poichè questo storie "
ha voluto. gratuitamente però, essere come il Tacito di
questa, amo ido lui, novella Giulia o Messalina.
(2). Vol. XVII, Serie terza, pag. 319 a 323.
(3). Vol. III. Parte prima, pag. 203 e segg.
(4). Vedi SfstAaNs, 1.b!vice dea quistionw hiatirivie
,
vol. IX-X[.
.....;:
•$•:• :•*
tato Carlo Italo Panattoni ci sia di guida e
sprone nel difficile cammino ohe ci resta
ancora a percorrere.
Mi duole che non si trovi in quest'oggi
la
fra
noi l'onorevole Depntato Vincenzo MJenla
nostro Consigliere Comunale, poichè ne
le
reata impedito da motivi di salute: facciamo
.0-
voti perchè eg1i torni presto alle cure parILi
latnentari ove tutelando anche il benessere
a
di questo Comune può arrecare come per il
znpassato grandi servigi alla città che tanto
degnamente rappresenta.
Finisco col porgere a Voi egregio Carlo
Italo Panattoni i più sentiti auguri e ringra7iamenti da parte della G;unta e del Consiglio Comunale, e02119 da voi ora imploro
perdono se toccando vivam onte il vostro affetto ,11 figlio faccio un ricordo itoloroso, quello
lle
ro del padre vostro che non ha molto perduto
da noi, ha preso sì bel posto nella storia
cornpaesana eA in quella dirò quúi d'Italia
10,
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ove vien ricordato a buon diritto per principe degli Oratori toscani.
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Gli rispose il deputato Panattoni che
ringraziò l'egregio sindaco anche per avere evocata la memoria del padre suo la
quale egli aggiungeva, forma una grave
responsabilità per lui.
L'on. di Lari bevve alla prosperità del
comune di Collesalvetti, a Pisa, a Livorno, alla salate del cav. Giuliano Carmignani e a quella del deputato Vincenzo
Malenchini.
Nel suo discorso il deputato Panattoni
accennò che, a Camera prorogata, sarebbe tornato nel Collegio per render conto
agli Elettori del suo operato.
Le sue parole furouo coperte d'applausi.
Parlarono pai il dott. Moschini che dopo
aver dette varie cose fra mezzo a molto
entusiasmo disse di confidare nel senno
degli Elettori di Collesalvetti perchè venga inviato mi uomo ouesto nei consigli
della Provincia; il cav. Giuliano Carmi«mani che ringraziò
il Panattoni del brine,
lui
propinato;
il signor Beltrami
<lisi a
.che bevve alla salute del dott. Meschini
e del dott. Feroci valorosi soldati dell'ultima campagna elettorale pisana; il
dott. Feroci che fece Irta bi:ndisi alla
città sorella Livorno; l'avv. Ugo Chiellini
che ringraziando a nome di Livorno il
Panattoni e il Feroci aggiunse che tra la
città sua e Pisa non possono essere più
cagioni di inimicizia ora che in Pisa il
potere è nelle mani di tutte persone dabbene.
Il signor Vallini disse alcuni versi e
dopo lui il signor Volterra direttore del
nostro giornale ringraziò l'on. Panattoui
e l'avv. Chiellini che avevano bevuto Alla
prosperità del Risorgimento e della Gazzetta d'Italia e finì col propinare alla salute dell'on. Panattoui, dell'on. Barsanti
del cav. Carmiguani e del Sindaco di
Collesalvetti.
Il cav. dott. Angiolo Panattoni lesse
alcuni versi e il dott. Achille Ballori disse che, festeggiandosi un deputato liberale, invece di bere alla sola stampa cittadina, era giusto bere a tutta la stampa
italiana onesta e liberale; non „a quella
etampa che mascherandosi da liberale usa
mezzi disonesti, non a quella stampa che
in luogo di rimanere nel campo della politica e dell'amministrazione invade il
campo delle personalità e poi non sà offrire in olocausto che il povero gerente
responsabile.
Le parole del Ballori furono applauditissime,
Per ultimo l'avvocato Iley bevve nuovamente alla salute dell'on. Panattoni
che aveva avuto il merito di trionfare sul
cav. Sitnouelli nel collegio di Lari.
Sul finire del banchetto, a proposta di
Tarli, vennero inviati telegrammi al sin.
daco di Lari, al prefetto di Pisa, al comm.
.......
•
•7• :• :•:•:•:•:•:•:• :•:• :•:•:• :•:•:• :•:• •.•:• :-:•: i;•.••••. - :•. •,;.• •
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gassa mai a furirti l'orecchio .... sono io .
uno dei tuoi compagni, un tuo amico Metatuoso che ti manda l'ultimo saluto: Addio!
Se tu potessi vedere quanto dolore quanto
sconforto hai lasciato dietro di tel ... Gli
**
ho veduti, sai. i nostri buoni compagni apDomenica scorsa il sig. Clemente Lupi
pena giunse l'infausta 'piova della tua por*
dita ... vidi il dolore sealpito 3it i VOiti
tenne una pubblica conferenza nella solita sala
tutti
Sembra che a Pontedera, nn tale Arturo
dell'ITniversita sul tema Il matrimonio nel Me;lemma formalava p:troia, arano
dioEvo. I numerosi uditori rimasero soddisfat- R. facesse all' amore con la figlia di certo accenti di dolore intenso profondc; i notstri
tissimi dell'ora impiegata nel sentire tanta e 'nem G., il quale si opponeva a questo
occhi s'incontravano con una esprosaione indivaria e pialevole erudizione. Pareva, per un amoreggiamento. Il G. nella mattina del 18 cibile . . a chi non piangeva sco`ppiava il
momento, dì essere tornati a quei tempi, mentre usciva di casa venne aggredito dal R. cuore! Eravamo compresi di te, la tua figucosì era minuta, particolareggiata la descri- che ferì il primo al dorso con uno strumenra elegante garbata ne pasíeggia.va dinanai
si riandava colla memeria al tuo an i mo co lt o
zione degli usi che precedevano, accompa- to perforante. Il feritore si è reso latitante.
elevato e gentile, ai tuoi tuodi cortesi <panda
vano e seguivano il matrimento nel medio*
eri fra noi delizia di tutti. Poi ti vedevamo
evo. Più volte il pubblico sorrise quando
Da tre carabinieri venne arrestato nel ancora nelle tua parti
ispirato da quell'amore
sentì parlarne sii migliaia spilli e di migliaia
comune di Campiglia certo Niccola L. che,
forte
potentissimo
per
l'Arte, quell' amore
d'aghi, e non si annoiò mai.
per futili motivi d'interesse aveva causata febbre che ti aacetoleva
il cuore e la
Questo è l' elogio che ti poesa fare maguna ferita grave con un coltello al polso
mento
e
ti
animava
l'ocehio
il volto il gesto!
giore di una confarenza nella quale aveva
del braccio sinistro di tale Giovanni C.
E
di
la,
da.
quel
nostro
agone,
da quel mondo
— e doveva avere — più importanza Peru ii44
*
artistico,
il
campo
più
florido
de tuoi oomzione della fantasia.
Nella mattina del 9, in S. Giusto in Can- pensi delle tue gioie tì abbiano veduto al
*
nicci, rimase digraziatamente schiacciato sotto letto, dal letto di riposo al letto della, morto,
le
ruote di un barroccio carico di fieno il dal letto di morte al eapolliro: terribile pasgiovedì,
ricorrendo
la
festa
Domani,
bambino
di anni 10 Enrico Tovani Che saggio di rapidissimo corso. Quale strazio per
di S. Ranieri, nelle sale dell'accademia d i
coloro che ti attorniavanol ogni giorno vemoriva dopo poche ore.
Belle Arti si esporranno alcuni quadri a
devano sparire uu sorriso dal tuo volto, e
olio, a tempera , in tocco in penna e a
là si aggiungava una ruga davo prima ora
— Le guardie municipali al servizio del
ricamo.
una grazia! Mi ricordo quei tuoi occhi lanTra questi ultimi, leggiamo nella Pro- Comune, dai 1.0 al 31 maggio ultimo scorso guidi spossati convulsi che volgevi intorno
a te stesso come per dare alla tua giovivincia che verrà esposto un ricamo ad hanno prestato il seguente servizio:
Contravvenzioni ai regoiainenti di polizia nezza un ultimo sguardo, un ultima lacrima
imitazione di litografia eseguito dalla
brava ricamatrice signora Natalin a Baroni. municipale num. 40, sulle vettura pabblicha quando via via svanivano le tue speranze,
13, al capitolato d' appalto por la nettezza la tua fede, la tua simarazza nell'avvenire i
s Questo lavoro, fatto su fondo di seta
tuoi affotti ... tutto! e pensare che quanto
delle strade della città 5, al capitolato d'apbianca con sfilature di crespo nero, raporamai rimpiangevi canile perduto per sempa.lto per l' illuminazione dei subborghi 1,
presenta un grazioso bambino che fa gipre, tornò per un istante a sorriderti ...
ammonizioni 75. Dalle guardie e tesime fua
rare in mano una trottola, ed è eseguito rono operati num. 7 arresti.
sorriderei ! ma paa poco, f'i una crudele
con tanta verità che guardandolo par di
ironia che aumentò lo strazio nei nostri
Requisirono poi anni. 16 cani, parche travedere una vera litografia. Oltre il disegno
vati vacanti, e num. 10 a domicilio percliò cuori !
che vi è esattamente riprodotto, ne è am- morsicati da cani ammetti idrofobi. Na furono
Povero Giulio ti abbiams perduto !... la.
mirabile l'esecuzione, che nulla lascia a restituiti 6 e uccisi 9.
tua morte fu calma serena como la sera di
Dall'ispezione di polizia municipale furono
un bel giorno ! Io non ti ho potuto rivedere
desiderare, tanta è la verità dei toni che
si è saputo trovare nei chiari e nelli scuri. conctliate a forma di legge num. 44 contrav- prima dell'eterno addio e non ti rivedrò tua'
più..... hai finito la tlin brevissima vita nei
venzioni, o due passate in avvertenza.
***
dolori lasciando a soffrire e a piangere i tuoi
Nelle ore pom. di domani, sulla piazza di
aari.,.. Oh ! la. tua misera mamma... parla
S. Caterina e per festeggiare S. Ranieri,
t.*
con te, ti chiama a tu non la senti.— uort
avrà luogo una tombola con premio di 200
puoi vedere quanto soffre l eppure parla a te
lire alla cinquina e di 600 alla tombola.
perciò ti ve le dinuanzi sempre sanapre! Agi44 *
tata da - n convulso febbrile ella versa laLa società filarmonica di Porta a Piagcrime di fuoco cha la abbruciano le pupille;
Un bravo, un cultissimo artista che
il suo cuore è spezzato, la sua manto affranta!
gie, nelle due decorse domeniche ha dato
era sulla via di diventare uno dei miglioAddio nostro caro, noi tutti addolorati,
due trattenimenti musicali a invito nel
ri, è morto: si chiamava Giallo Rasi perché privi di te, ti mandiamo uti bacio fragiardino Benuzzi.
e faceva parte della compagnia dramma- terno, e possa questo basio par un momento
Nell'ultimo furono suonati diversi pezzi
tica che ora recita al Politeama. Chi non svegliarti e possa soroiderti por un istante il
tra cui la Marcia Militare del Canini, una. l'ha conosciuto, il povero Rasi? Chi non pensiero che noi tutti ti amiamo e pensiamo
fantasia per tromba del Barbagli eseguita l'ha applaudito?
dolorosamente a te! Guardali: depaniarno sul
benissimo dal signor fortunato Benvenuti,
Mi ricordo come il suo modo di stare tuo capo una mesta corona di fiori... veli.—
una polka , del Carlini, l'introduzione è in scena era elegante, vero; come la sua un gran mistero si asma le in quei fiori; brevi come la tua vita, fragili come la bellezza,
coro nell'opera Madama Angot ec.
dizione era facile, chiara; come, nei moolezzanti
come la tu t anima virtuosa. Addio!
Questa società filarmonica yà benone e
menti di passione, le parole gli prorom- Sii serapre con
noi..... Finale il soffio gelato
procedendo auderà sempre meglio.
pevano dalle labbra in maniera da far del tempo non varrà inesorabile a disperdere
*4 4
capire che sentiva profondamente quel
anche la tua mcmuria.
Carrara al conte Salvetti, al sindaco Rizzati, al senatore Ruschi, al deputato Malenchini, al deputato Barsanti, alla Gazzetta d'Italia e alla Gazzetta Livorncse.
Essendo l'ora tarda, il Preaidente scioglie
la seduta.
Si avvertono i soci del Comizio che l'adunanza di mercoledì. 16 corrente e la StIC09sive avranno luogo nel solito locale allo
ore 10 antim.
.
-
GIULIO RASI
Il signor Filippo Fojanesi ci prega
d'annunziare che nella sua lettera pubblicata in apposito supplemento furono
per svista omesse sulla fina le seguenti
parole: « Ringraziandola anticipatamente
del favore mi dichiaro con perfetta stima
Pisa questo dì 12 giugno 1875
Devotissimo per servirlo
Not. Filippo Fojanesi.s.
4*
Stante l'abbondanza délie materie, rimandiamo al prossimo numero no' altra lettera
del signor L. P. Barboni ed una corrispondenza da Livorno.
Il Comizio agrario, nell' adunanza del 12,
deliberava:
•1. Che fosse fatto eccitamento agli agricultori e industriali della Provincia di Pisa,
affluire prendano parte al Concorso regionale
Agrario che daà tenato ,n Firenze dal 5 al
12 settembre del corrente anno.
IL Che fossero chiesti alla Cointnissiene
ordinatrice del °ancore° di Firenze i moduli
B, C, D, aftìnehe vengano diatribuiti, ai
concorrenti che ne faranno dirnanda
Direzione del Comizio.
. • . • •.........•.....•••••••••••••■••asr•••:•:•!•>'-;•:••••••••:•:• :• :•!•:••■••••:•:•:•:.:•:•,
che diceva! E questi meriti che apparivano agli occhi di chiunque non erano i
suoi migliori. Per chi lo conosceva, valevano più il suo cuore affettuoso ricco
d'ogni virtù, la sua intelligenza, la sua
cultura Egli intendeva l'arte come pochi l'intendono e continuando a vivere,
avrebbe fatto onore grandissimo ad Essa
. ed all'Italia.
Ora è morto: tutto è finito!
È morto a Ferrara dopo una malattia
I lunga, dolorosissima, straziante.
Un suo amico, il signor Giagnoni artista drammatico, c'invia le seguenti parole che pubblichiamo volentieri.
Potesse il rimpianto di tutti lenire il
dolore della povera madre!
La vita dell'uomo è una triste
e miserabile cosa.
Pisa, 12 giugno 1875.
O. GIAQNJNI.
D t notizie !allude ílari appiani lianao che r
tutti i componenti la cornpagaia A liprandi ed
in ispecie i signori Dondini e Lavaggi mossi
da spirito amorevole di fratellanza artistica
hanno prestato ogni possibile cura al povero
Rasi ed alla madre di lui la quale si trova,
ora in una disperazione da non si dire.
La compagnia Aliprandi si occupò che il
trasporto della salma riuscisse decoroso e
nel giorno di buie& fece fare al Rasi uno
splendido funerale.
1 411 compagnia Ciotti è Marini diretta dal
cav. Morelli ha inviato ala signora Rasi lire
trecento aveu lola il figlio lasciata non in
buone condizioni finanziarie.
-
PONTIN.
Due parale anch'io prima che si chiuda
per sempre quella fossa! un tenue tributo
d'affetto al dilettissimo amico che non è più!
.0h! il povero Giulio tanto adorno di bell'ingegno di virtù e di studj' ohi dimmi se una voce soffocata dal pianto giun-
NOTIZATEATRALI
Venerdì, prima rappresentazione del
Trionfo d'Amore dell'avv. Giuseppe Giacosa. Diciamo. prima perchè dopo gli ar
••••
a
•
plausi di Torino e di Firenze non può
mancare a quella commedia più di una
rappresentazione,
CO
Il Trionfo d'amore, che noi sentiremo
venerdì sera e del quale il nostro amico
.Farro (Giulio Piccini) pubblica una bellissima ed entusiastica rassegna nella
Gazzetta d'Italia di martedì recitato a
Genova da una delle compagnie ottenne un bellissimo successo. Il sig. Giacosa
non era presente alla rappresentazione,
ma li attori ebbero quattordici chiamate
Sic itur ad astre! ripeteremo con Farro!
CO
3. Regio decreto 13 maggio che autorizza
la Banca di sconto e depositi in Montalcino,
sedente in Montalcino , e ne approva lo
statuto.
4- Disposizioni nel personale della Corte
dei Conti.
— Quella del 29 maggio contiene:
1. Legge 27 maggio ehe abolisce le ritenute che, in relazione al tributo fondiario,
furono per legge stabilite a favore dei debitori di censi in qualunque modo costituiti,
di decime di qualsiasi specie, di qnartesi, di
frutti di capitali quandocurnque, di soggiocarioni e di ogni prestazione che non dipenda
da condominio o da dominio diretto.
In forza di essa cessa pure la ritenuta
sulle prestazioni derivs.nti da condominio o
da dominio diretto, quando il fondo non sia
inscritto in catasto o sia esento da imposta
fondiaria.
2. Regio decreto 12 maggio che approva
la Tabella delle venefic'ne che i droghieri
possono tenere ai termini del Codice penale.
3. Regio decreto 2 maggio che modifica
nelle rispettive graduatorie la collocazione
dei funzionari menzionati nel decreto stesso.
4. Disposizioni nel personale del Ministero
della guerra, nel personale tecnico del macinato, nel personale dell'amministrazione del
Demanio e delle tasse.
Dopo l'esito mediocre di Ferrara e il
buono di Bologna, la città nostra è chiamata a giudicare, nel prossimo lunedì, il
dramma Lodovico Ariosto o Gli Estensi
di Pietro Cosse.
Sarà un lavoro robusto come il Nerone
o fiacco come il Cola di Rienzo? Lo vedremo.
CO
La beneficiata dell' attore Guglielmo
Privato al Politeama pisano superò l'aspettativa d'ognuno, Il teatro rigurgitava
di spettatori. Si rappresentò la graziosa,
abbenchè vecchia commedia di Bayard in
due atti, intitolata: La Fortuna in prigione. Poscia fu recitato uno scherzo comico di anonimo pisano, il quale fece
molto bene a rimanere anonimo. Il fischiare l'autore di una simile roba sarebbe
stato troppo poco: era degno delle patate
e diremmo quasi delle ghiaie. — La serata terminò colla parodia del Ballo in
9imschera, dove il nostro Privato è inarrivabile.
00
Giovedì sera si recitò il Figlio di Giboyer. Morelli sotto le spoglie di Giboyer
fu superiore ad ogni elogio; Pietrotti disimpegnò ottimamente le parti di Marcchal, la cara, brava e simpatica signora
Giagnoni, quella di Fernanda, ed il Mariotti fu un Massitniliano coi fiocchi.
Questo giovine artista, che oggi cuopre
il posto lasciato vuoto dal povero Rasi,
fa sperare molto bene di sè; e noi siamo
sicurissimi che farà una bella carriera se
seguiterà, come fu, adesso, a studiare assiduamente e a stare in compagnie di
cartello, come quella in cui attualmente
si trova.
CO
Maria Giovanna è tornata di moda,
tanto in Francia quanto in Italia. È un
dramma antico ma è sempre bello, e si
sente con piacere. Infatti il nostro pubblico si divertì moltissimo, domenica scor s udendolo rappresentare dalla signora
Marini, da Ciotti, da Privato ec.
Ieri sera si secitò l'Alcibiade di Cavailotti, che Ciotti scelse per sua serata di
bniefizio. Di questo lavoro drammatico
per quanto non sia nuovo ci occuperemo
esclusivamente nel prossimo numero.
00
La compagnia. Mori e Soci che recita
all'Arena Federighi incontra sempre più
il favore del pubblico che vi accorre piuttosto numeroso. Domani, giovedì, la compagnia rappresenterà il dramma spettacoloso Fausto, e domenica l'altro dramma
spettacoloso gli Esiliati in Siberia.
ATTI E DOCUMENTI UFFICIALI
— La Gazzetta Ufficiale del 28 maggio
tie ne:
L Legge 23 maggio che approv. , Pautnento
delta tassa di regiatro.
2. Regio decreto 9 maggio che antorizza
la Banca di Lecco ad aumentare i: 6110 capitate.
•
spoialità? ... Eppure ciò e'riva sovente
per la
VERADELLA
TELAFARMACIA
ALL'ARNICA
24
DI OTTAVIO GALLEANI
Milano, Via Meravigli
La stessa è unica nel suo genere nulla avendo
'i comune coi tanti cerotti che si vendono, ove
dArnica non c'entra per nulla I l Tal frode essendo
basai facile usarla in danno di coloro i quali mai
I on videro la specialità suddetta, dietro invito dei
niù stimati farmacisti, mettiamo in avvertenza
p pubblico di assicurarsi sempre della provenienza.
Come ben dice la Gazzetta Medica della Lombardia 472ottobre 4865: « Non bisogna confonderla
«con un cerotto, proveniente da certi stabiliment
che viene battezzato con questo nome, ed a cui
« si attribuiscono dortentosi effetti. Quello non è
« che cerotto semplice, ossia oxill on, di cui si vuole
farne una panacea.
La, vera Tela all' Arnica O. Galleani,
Milano, è il più attivo ed efficace rimedio per distruggere i calli, i vecchi indurimenti della pelle, per
togliere la infiatnmazione dei piedi cansata dalla traspirazione, per levare i casi detti occhi di pernice,
le asprezze della cute, e per guarire le ferite, le
contusioni, le affezioni reumatiche e gottose, non che
le nevralgie, e come sedativo nelle doglie nervose locali e nelle sciatiche.
si diffida
di domandare sempre e non accettare che
la Tela vera Galleani di Milano. — La medesima, oltre la firma del preparatore, viene
controsegnata con un timbro a secco: O. Galleani,
Milano.
(Vedasi Dichiarazione della Commissione di
I Berlino 4 agosto 4869l.
Nostre Informazioni
La Giunta parlamentare per la verifica dei poteri ha deliberato all'unanimità di proporre alla Camera la
convalidazione dell'eiezione del sig.
Giambastiani a deputato del collegio
di Pietrasanta.
FORTUNA.TO POLI Gerente respons.
LUZZ1111 Gollonli Vismara
.
restituita a tutti
PERFETTA
SALUTE
senza medicine,
senza spese, mediante la deliziosa Farina di salute
in Milano, fuori P. Genova, via Vige-
vano, vicino alla stazione ferroviaria.
Noi non sapremmo sufficientemente raccomandare al nostro pubblico l'uso delle
PILLOLE BRONCHIALI SEDATIVE
DEL FROF. PIGNACCA DI PAVIA.
Le quali oltre la virtù di calmare e guarire le
tossi, sono leggermente deprimenti, promuovono e
facilitano l'espettorazione, liberando il petto senza
l'uso dei SALASSI, da quelli incomodi che non peranco
toccarono lo stadio infiammatorio — Alla scatola
L. 1.50; franco L. 1. 70, per posta.
Zuccherini per la tosse. DI minor azione
e perciò utilissimi nelle pertossi ed infreddature, come pure nelle leggiere irritazioni della gola
e dei bronchi sono i Zuccherini per tosse del
Professore Pignaccadi Pavia, che di facile digestione
e di pronto effetto, riescono piacevoli al palato_
Si le Pillole che i Zuccherini sono dsitatiss)mi
eantanti e predicatori per richiapmreazzroe alla
voce e togliere la raucedine. scatola con istruzione dettagliata L.1. 50; franchi
L. 1.70, per la posta.
Vera ed infallibile Tela all'Amica di
Gallea,ni, Milano , approvata ed usata dal compianto Pro !. comm. dottor BIBERI di Torino Sradica qualsiasi CALLO , specifico per le affezioni
Si comunica ai coinrwrcia,nti che col 1.°
reumatiche e gottose, sudore e fetore ai piedi, non
che pel dolori alle reni. (Vedi Al3EILLE MEDICALE
giugno corr. vennero aperti al pnbblico vasti
di Parigi, 9 Marzo 4870). — Costa L. 1; franco a domagazzini per il deposito e conservazione di micilio contro rimessa di vaglia postale
di L. 1.20.
Per evitare 1 8.L.A110 quotidiano d'inmerci nazionali e nazionalizzate, esercìti
gannevoli surrogati
LUIGI VISMARA fu Giovanni, con facoltà
Si diffida
di rilasciare, a comodo dei depositanti,
di
domandare sempre e non accettare che la
speciali TITOLI DI CREDITO girabili alTela vera Galleani di Milano.— La medesima
l'ordine, il tutto a sensi della legge 3 lugrio
oltre la firma del preparatore, viene controseguata da un timbro a secco. O. Galleani, Milano.
1871, num. 310, soz. 2.a sui magazzini ge(Vedasi Dichiarazione della Commissione Ufficiale
nerali a del regolamento allegato all'istritdi Berlino 4 agosto 1869).
Infallibile Olio Kerry di Berlino contro
mento 29 dicembre 1874 approvato dalla
la sordità presso la stessa farmacia; costa L. 4,
Camera di comuaercio ed arti di Milano.
franco L. 4. 80 a mezzo postale.
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Dietro richiesta si spedirà gratis il regolaL. 5 la scatola: franche L. 5 20, idern.
mento.
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(4
dai Medici e Protessori delle Cliniche principali
Du BARRY di Londra, detta:
s
REULEATA "i;l Jet
i
li problema di ottenere guarigione senza
medicine, è stato perfettamente risoluto della
importante rcoperta della Revalenta Arabica
la quale economizza cinquanta volte il suo
prezzo in altri rimedi col restituire salute perfetta agli organi della digestione, nervi, polmoni
fegato e membrana mucosa, rendendo le forze
ai più estenuati, guarisce le cattive digestioni
(dispespisie), gastritt, gastralgie, costipazioni croniche, emorogie, glacdule, ventosità, diarrea,
gonfiamento, giramenti di testa, palpitazioni, tintirnar di orecchi, acidita-pituita, nausee e yomi
ardori, granchi e spasimi, ogni disordine stomac -'.
del fegato, nervi e bile, insonnie, tosse, asm°
nrobchitide, tisi (ccnsunzione) mailattie cntanea,
eruzioni, meluncenia, deperimento, reumatistio
gotta, febbre, catarro, convulsioni, nevralgie,
snngue viziato, idropisia, mancanza di freschezza
e d'energia nervosa '2.6 anni d'invariabile successo.
N.75,000 cure comprese quelle di motti medici, del duca di Pluskow e della signora marchesa di Bréan, ecc.
Cadice, 3 giugno 4868.
Cura n.• 70,406.
Signore — Ho il gran piacere di poter dirvi
che mia moglie, che sofferse per lo spazio di
molti anni di dolori acuti agli intestini e di insonnie continue, è _perfettamente guarita colla
vostra Revalenta al Ciocolatte.
VINCENTR MOYANO.
S.te Romaiue des iles
Cura n.° 43,629.
Dio sia benedetto! La Revalenta du Barry ha
posto termine ai niiei 48 anni di dolori di .stomaco, di nervi e di debolezza e sudori notturni,
per rendermi l'indicibile godimento della salute.
I. COMPARRNT,
parroco.
Tutte le cure prescritte dai medici e da
me scrupolosamente osservate, non valsero che
a viemaggiormente guastarmi lo stomaco ed av
vicinarmi alla tomba. Quando per ultimo espe
rimento avendo adoperato la Revalenta Arabico.
Du Barry ricuperai, dopo quaranta giorni, lo
perduta salute.
ViscEszo Massima.
(
6
)
Più nutritiva che l' estratto di carne, economizza anche 50 volle il suo prezzo in altri
rimedi.
g lin :010150 c.; 412 kli. 4 r,f
tik i. l. , s' Icr..; 4/1 kil. 4 fr. 50 e.; l lui. 8 fr.; li«
17 tt. 50 c.; 6 kit, 36 fr.; 42 kil. 65 fr. Biscotti
di Revalenta: scatole da 4/, kil. 4 tr. 50 c.;
La Revalenta al Cioceolatte: in Poivevo.
eri in Tavolette: per 12 tazze 2fr. 50 c., per
ti tazze 4 fr. 50 e.; per 48 tazze 8 fr.
Casa Du Barry e C. 4 , n.° t h la Tommasc.
città pressa
Grossi num. 2 Milano e in tutte
i prinaipali farmacisti e droghieri-.
liti venditori
I SA, farmacia Rossini presso l'Università,
• dCarrai, farmacia inglese.
PISTOJA, Giacinto Givinim.
SIENA, Gaetano Bandisti.
AREZZO. Giacomo Ronz o come
FIRENZE, Drogheria Casoni, Roberta, Farmacia della Legazione Brittanica; Drogheria Achino, via della Ninna; Mostardi droghieri via Tornabtioni,-palazzo Pegna; Cesare Pegna e figli droghieri, via dello Studio 10. G. Gualtierott Via
.
Ghibe
L ll iVinANO,
Dunae Malatesta.
LUCCA, Farmacia Gemignani.
MASSA-CARRARA D. Chiappe farns.
.41-4••441■
)
eisee-~
BISCOTTI ALL'USO INGLESE
della premiata fabbrica di Gaetano Guelfi
di Navacchio presso Pisa.
con Privativa Industriale.
I suddetti biscotti di varie specie e tutte
dì squisito sapore, sono composti di so-
stanze eminentemente nutritive, riescono
utili ai viaggiatori, ed assai graditi nelle
refezioni col the, come pure nei pranzi e
nei rinfreschi delle feste da ballo.
I più distinti medici li raccomandano
alle persone di avanzata età, a quelle malaticcie, convalescenti, alle puerpere e principalmente ai fanciulli i quali trovano in
PAsi un nutrimento il più confacente alla
loro costituziou e.
Detti biscotti vendonsi, presso tutti i
pasticcieri, e confetturieri delle città del
Regno.
Dal Rappei di Parigi li; Marzo t867 —Cosa
hav-vi di più schifoso e meno delicato di
quello di smerciare Empiastri per distinte
d'Italia; hanno la proprietà del Siroppo, e vengono
prescelte come più comode a prendersi, massima
viaggiando, più non avendo l'inconveniente di recare dolori al ventre, come le altre pillole purgative. — Alla scatola di num. 48 ceroesimi 80,
alla scatola di mini. 36 L. 1. 50; franche per
posta coll'auiriento di cent. 20 per scatola.
Per comodo e garanzia degli ammalati in tutti i giorni dalle 13 alle 2 vi sono
distinti medici che visitano anche per malattie veneree, o mediante consulto con
corrispondenza franca.
fa della Farmacia è fornita di tutti i rimedii possono occorrere in qualunque sorta
di malattie, e ne fa spedizione ad ogni r;chiesta,
muniti,' se si richiede, anche di consiglio medico
oontro rimessa di vaglia postali'.
Seriv.
alla Farmacia 24, di Ottava.,
Galleani, Vi:t Mer :vigli, Milano.
Rivenditori a
PISA
l'e:ri Giuseppe.
•
•
•
L.L.1
5 LafJ Lso
La-i
:214
Carrai, farmacia inglese.
Stefano liossini farmacia esso
l'Università.
Baroni Giosafatte.
PISTOIA Giacinto Civili:M — Girardeschi A t.
fili() — Chitti Gius. Antonio.
SIENA
Gaetano
AREZZO Konz Giacomo e coinp.
CARRARA Chiappa, farmacista; Drovandi.
LIVORNO Dunn e Malatesta. — Angelini.
ikl
Gonr(n
dinGi. iupp
—
ini e Galligo. —
se Seus
LuccA
4
GClielli fratelli.
Ed in tutte le Città presso le primarie
Farmacie.
CrG221M2.
SI AFFITTANO ALCUNI QUARTIERI
nel Palazzo già Grassi, Lungarno
diceo.
Per le trattative dirigersi Via ' Santa.
Cecilia IN .0 12, in Pisa.
-
TIP. NISTRI
• ••
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ANNO III LETTERE _ROMANE