• ANNO III Num. 48 IL RISORGI ENT o Mercoledì 16 Giugno 1875 Tia fastelletto 1T.° 2,, Princ Rww.c. 3 manoscritti che s'inviano alla Direidose - een si restituiscono, nè si rende ragione male ricusa di stamparli: non si accettano G-I0131M A.L. della . err-rA- e AMMINISTRAZIONE Libreria Metri sotto Borgo Le zesooismioni F.FiONTINCIA. ai FUSA AMMINISTRATIVO - POLITICO SCIENTIFICO LETTERARIO scritti anonimi. — lettere non franeate SI CUBBLICA OGNI MERCOLEDÌ E SABATO Dl CIASCUNA SETTIMANA non sì ricevono. barino n principia il I.* ed il 16 d' ogni mese_ ton pagamento anticipato di lire 3 per anelino e di lire 6 per sol mesi. 1:1:1 Numero separato centeeltui 10, arretrati centesimi 20. Avvisi ed inserzioni contesimi 16 ogni linee o spazio di linea' -"ler Fbisa 1 5 Giugno LETTERE _ROMANE 13 giugno. Nell'ultima lettera mia vi dicevo che la calma assoluta onde erano tranquille mercoledì scorso le aure e le aule di Montecitorio non poteva esgere che passeggiera. Giovedì, quando gli ordini del giorno presentati sommavano già ad una quarantina, la Camera si dovette risolvere alla chiusura della discussione generale, riservando la parola al relatore e presidente della Commissione, on. Depretis. Il quale della parola usò lungamente nelle tornate di giovedì e di venerdì, sostenendo il controprogetto della maggioranza della commissione, ma accettando eventualmente- ogni ordine del giorno che stabilisse l'inchiesta senza temporanei provvedimenti eccezionali. Il Ministero dal canto suo dichiarò di non accettare nessuno degli ordini dei giorno proposti, nemmeno quello dell' on. Puccioni, ma non opporsi all'emendamento Pisanelli, una volta passati alla discussione dell'articolo di legge. Dopo un incidente regolamentare circa l'interpellanza dell' on. Del Giudice circa il "prefetto di Catanzaro, interpellanza che verrà svolta cogli ordini del giorno, si entrò a piene vele nello svolgimento di questi, ossia in - - (2) tuiscono il punto finora culminante una nuova e più ampia discussione ge non solo dell'attuale discussione ma nera.le sotto altra forma. Di fronte a 41 ordini del giorno, di tutta la prima sessione della XII ossia 41 discorsi coll'in evi tabile • stimo- lejmislatura . • Nel e suo 'discorso vannií distinte due scico di grossi incidenti e di lunghe parti, anzi più esattamente due elediscussioni, il Presidente Biancheri credette suo dovere invitare i proponenti menti; l'elemento soggettivo o persoche logicamente lo potessero ad unirsi ne- nale e l'elemento oggettivo o pubbligli ordini del giorno di qualcuno dei loro co. Conviene distinguere la questione Tajani dalla questione sulle condicolleghi ritirando il proprio. zioni della Sicilia. Ma gli onorevoli di sinistra si chiaMa è naturale che questi due derirono subite per nulla disposti ad adementi essendo non distinti, bensì comrire; e siccome la quasi totalità degli ordini del giorno presentati appartiene penetrandosi nell' animo dell' oratore alla sinistra, ci troviamo impegnati in l'uno influisse sull'altro. Quindi io creuna discussione che può durare ancora do di aver potuto osservare che ai risentimenti ancor vivi di Tajani per la molto a lungo. questione Tajani abbiano (senza mala In una recente adunanza la sinistra fede nell'oratore) gettato qualche omsi confermò nella decisione già presa, di discutere cioè senza limita. Essa bra più fosca della realtà sui fatti relativi alle condizioni della Sicilia; credo spera di ottenere cogli sforzi suoi una maggioranza; comprende che un'occa- che Tajani abbia involontariamente sione egualmente propizia non le si dato alla questione Tajani le proporpresenterebbe una seconda volta; farà zioni di gravità e d'importanza pubblica di. tutto perchè si voti l'inchiesta pura che non si dovevano riconoscere se non e semplice, il che sarebbe per il mini- nella questione sulle condizioni della stero una vera e propria sconfitta. — Sicilia. I due elementi suddetti, .coinpeneSi asserisce anzi che si agiti nelle riunioni -della sinistra il partito di una trO, formarono nel suo insieme una dimissione in massa, di una secessione gravissima requisitoria non tanto contro sull'esempio degli Ezechi e dei Polac- il ministro attuale quanto in genere conchi nel Reichsrath austriaco. — Con- tro tutta la politica amministrativa del fidiamo che a queste estremità non si governo in Sicilia dal 1860 in poi. E . la requisitoria, prepamta di lunga magiunga. n ono, con arte finissima di procuratore <> Una parte della tornata di venerdì regio, detta con quella calma che è e una parte di quella di sabato furono passione contenuta (in essa la passione occupate dall'on. Tajani. Il suo discorso traspare ed è quindi efficacissima, coe gli incidenti che ha provocato costi- me è più seducente la nudità velata APPENDXCE MAZIA e la Storia (*) (Continuazione z edi num. 46) , I. Ricordi d'infanzia. — I Borgia. — L'Opera di Donizzetti. — Gli t4rici apologisti di Lucrezia. — 11 dramma B Victor Hugo. — Il libro del Gregorovius. — Come nacque questo libro. — Divisione del medesimo. — Il cav. Cittadella, e la genealogia, dei Borgia. — Alessandro VI e Vannozza. — I figli del Papa. — Hannovi certi nomi che sino dalla nostra infanzia abbiamo più e più volte udito risuonare alle nostre orecchie, e che a noi sono stati rappresentati siccome prototipi di delitti e d'infamie: nomi resi esecrandi di generazione in generazione: e tali che, cangiati in abominevoli epiteti vengono poi dati agli autori di qualche grande misfatto. Fra questi nomi tiene il primo posto quello dei Bortgi4..., Alessandro vi, il duca Valentino, Lucrezia Borgia destano il terrore ed il raccapriccio: stragi, rapine, avvelenamenti formano la storia delle loro gesta. Il Pori(*) «Proprietà letteraria - . . . tefice ed i suoi figli compendiano in loro stessi tutte quante le turpitudiní, le prepotenze, i misteriosi delitti dell' epoca della Rinascenza: per rendere poi più popolari le loro sanguinose imprese, si scrissero tragedie e drammi; e perfino le melodie di uno dei più grandi geni musicali d'Italia contribuirono a rendere ?iù che mai odiata la memoria di Lucrezia I3orgia, figlia ad Alessandro vi, sorella al Duca di Romagna, sposa al Signore di Ferrara. In queeto modo la leggenda prendeva il luogo della storia. Erasi però cercato, da parecchi anni a questa parte, di fare un poco di luce sulla vita di questa donna. Nel 1858 Domenico Cerri pubblicava a Torino un libro col Borgia, °scia Alessandro VI e i suoi contemporanei. Un anno dopo, Bernardo Gatti pubblicava in Milano le lettere di Lucrezia al Bembo. Nel 1866, il marchese Giuseppe Ca,rupori di Modena inseriva, nella Nanva ..4ntologia un breve scritto intitolato: Una vittima della Storia. Nel 1867 venne alla luce quello di monsignor Antonelli ferrarese: Lacrezia Borgia in Ferrara cc., memorie storiche; e nel 1869 il sig. Giovanni Zucchetti di Mantova pubblicava un opuscolo: Lucrezia Borgia, duchessa di Ferrara. Intendimento di questi autori fu di chiarire storicamente la leggenda di Lucrezia, e della nudità pura e semplice) fece 1111a profonda impressione. Tanto grande da sorprendere e. scuotere le più intime fibre della Camera, dall'onerevole Lanza al campanello presidenziale. Di qui nella seduta di venerdì l'esplosione del Lanza, il tumulto, la confusione della tornata. Ieri, l'on. Tajani continuò la sua requisitoria sempre interessante e incisiva; ma la Camera seppe contenersi e la tornata fu tranquillissima. Ora vi dirò francamente come mi sembra risultare dal discorso dell' on. Tajani la questione Tajani come la questione siciliana. Quanto all'ultima, a parte la mag- • giore o minor esattezza di tutti i fatti addotti ( esattezza della quale e l' mi. Lanza e il Cancelli e il guardasigilli ci dimostrano 'essere lecito il • poter dubitare) restò ampiamente pro• vato che la Sicilia è malata tino nelle • intime midolle della moralità, della rettitudine , della giustizia . Quindi in genere provata l'estrema necesshà d' una cura energica e pronta. Dimostrò pure che la diagnesi dei mali soi;iali nella Sicilia non si può 'fa re completa, perché vi mancano molti elementi di fatto; quindi la necessità d'un inchiesta. — L' on. Taiani colla sinistra si pronunciò contrario all' adozione di provvedimenti eccezionali fino ai risultati dell'inchiesta; egli non vorrebbe menornamente pregiudicare la questione. Ma a me pare che egli non abbia dimostrato aver torto il ministero che, ammettendo come ammette . . di fare un apologia di questa celebre e tempo. Su questo libro, come sull' opera apologetica la più importante che siasi sventurata donna. pubblicata fia qui intorno a Lucrezia BorUn francese, il sig. Armando Baschet, al quale dobbiamo alcune meritevoli pub- gia, io intratterò alquanto i miei lettori, blicazioni diplomatiche, prometteva alcuni nella speranza che qualcuno di essi, poco anni or sono, di pubblicare una vita di ben disposto verso la duchessa di Ferrara, Lucrezia Borgia, corredandola di moltissi- terminato che abbia di leggere questo mio scritto, si possa essere, almeno per metà, nii documenti. Finora l'opera non è comriconciliato con lei. parsa; ma non rinunziamo però alla speCome venisse in mente al Gregorovins ranza che il Baschet sciolga un giorno di scrivere intorno alla Borgia lo dice la sua promessa. Allorquando nel 1833 comparve il dram- egli stesso nella Prefazione; e noi ne rima di Victor Hugo, tutti i conoscitori della portiamo qui le precise parole: Dopo buona, della vera letteratura drammatica chè nel 1870 fu apparso il volume delcondannarono, come un sublime travia- la mia Geschichte der Stade Rom 'mento dell'arte, la Lucrezia Borgia; i lifittelalter (Storia di Roma nel Medio conoscitori della storia poi ne risero, poi- Evo), che comprende i tempi di Alessanchè si accorsero che il gran poeta roman- dro vi, volli io pure portare il mio contico della Francia aveva scritto il suo tributo romano alla storia dei Burgia. dramma storico. poggiandosi soltanto sulle Nelle ricerche da me fatte negli Archivi tradizioni e sulle leggende (1). dTalia ero già venuto in possesso di molti documeuti relativi ai Borgia. Ma non Il Roscoe nella sua vita di Leone aveva già posto in dubbio siffatta tradi- tutto potei mettere a profitto nella Storia zione e tentato di confutarla. L'apologia della città di Roma. Epperò mi proposi scritta da, lui venne dagl'italiani, per amor impiegare il prezioso materiale in una monografia, che poteva avere per soggetto di patria accolta con grato animo. principale Cesare o la Sorella. Mi decisi Sul finire poi del 1874, un dotto tedesco, che da tanti anni dimora in Italia, per Madonna Lucrezia... Ferdinando Gregorovius, autore della ceL'autore ha diviso la sua opera in due lebre storia di Roma nel medio-evo, pub- libri; nel primo parla di Lucrezia Borghi blicava un volume intitolato: Lucrezia mentre trovavasi in Roma; nel secondo, Borgia secondo documenti e carteggi del durante il di lei soggiorno in Ferrara. •••• ; ses ,- sì .!. l i rliniagr.14r ee.ItgY t IN • • A■VOIIMI l'inchiesta, domanda di poter senz'altro provvedere alla cura che direi sistematica di alcune piaghe note e scandagliate. Quanto alla questione Tajani l'on. guardasigilli principalmente rispose con un discorso del quale io non saprei di certo approvare tutte le parti (alcune delle quali provocanti erano perfettamente inutili, inopportune); ma in questo discorso ci fu ua argomento felice che si risolve in una legittima pregiudiziale. La questione Tafani fu gi à. troncata dalla camera di consiglio del tribunale di Palermo; una commissione di notabilità giudiziarie confermò il verdetto. Non è quindi più il caso di discuterla in Parlamento; sarebbe affare della cassazione di Palermo. Ma l'on. Tajani nel trattare la questione pro dolno sua e quella di Sicilia formulò una serie di accuse in fatti tali che costituirebbero molte persone ree di reati comuni e implicherebbero una gravissima responsabilità al ministro Lanza. Di qui la necessità di luce amplissirna; di qui la proposta di una speciale inchiesta parlamentare presentata dall'on. Lanza. Se i risultati di questa futura inchiesta proveranno sussistenti anche solo una parte dei fatti allegati dall'on. Taiani, i rei saranno deferiti all'autorità giudiziaria, rronor. Tajani avrà reso al paese un segnalato servizio. In caso diverso l' onor. Taiani risulterebbe un calunniatore del suo paese. La proposta Lanza fu passata pro forma alla commissione; dico pro perchè la Camera non può -.)n. approvarla nella sua integrità sostanziale. Al più si potrà discutere se questa inchiesta Tajani debba essere separata o andare unita alla inevita-bile e grande inchiesta sulle condizioni della Sicilia. La requisitoria Tajani (passando sopra allo svolgimento di alcuni ordini Prima però di entrare ed esaminare l'opera del Gregorovins, credo opportuno il citare una nuova opera intorno ai Borgia uscita nel 1872, e scritta dal cav. Cittadella, bibliotecario Ferrarese e diligentissimo illustratore della storia o dei monumenti patrii. Qaest'opera, piccola di mole ma vasta per Perudizions che contiene, è un Saggio di albero genealogico e di me- morie sulla famiglia Borgia, specialmente in relazione a Ferrara. Il cav. Cittadella ha fatto un lavoro meritevole di attenzione, quale doveva aspettarsi dalla molta sua dottrina, lavoro in cui contengonsi varie cose nuove intorno alla Lucrezia e a parecchi di lei congiunti entrati in relazione colla Corte ferrarese. Abbenchè questO libro contenga alcune inesattezze, abilmente confutate dal barone Alfredo di Reumont nell'Archivio Storico italiano (2), pur nondimeno è di una utilità. grandieanna per gli studiosi della storia, i quali bramano conoscere ò'rigini di certe famiglie, che hanno occupato un posto grandissimo nelle umane vicende. Ritornando al nostro argomento, noi non &intratterremo ad indagare la genealogia dei Borghi, ma ci contenteremo di dire poche parole intorno a colui, che sedendo sulla cattedra di San Pietro, disonorò quella chiesa della quale egli era *.icapo supremo. del giorno meno importanti , come a proposito dell'annullamento dell'ele- del candidato, mio eccellente amico, Ferdinando Martini. quello dell'on. Cairolì, e ad alcuni in- zione di Pescia. -<> cidenti vivissimi, violenti anche, ma Prima di tutto l'esattezza; sarebbe, Un' ultima osservazione. Ieri, nella senza speciali conseguenze) fu conti- in ordine a questa, meno che esatto tribuna degli ex-deputati assisteva alla nuata oggi dall'on. Cesarò, il quale l'apprezzamento che ritenesse il voto rivolse più specialmente i suoi attacchi della Camera in questione puramente tornata della Camera, l'ex-onorevole I.R. Simonelli.Non so poi se egli deplocontro il ministero attuale. ispirato a considerazioni di regolarità rasse di non potere portare i suoi lumi Egli s'era impegnato, fin dalla di- elettorale. — Basta esservare il grane la sua parola autorevole nella grascussione generale, a provare che fra i dissimo numero di votanti per convinve questione della mafia che è la gran funzionari attuali dell'isola di Sicilia e cersi come in quella circostanza i parquestione del 1875. i briganti e i mafiosi corrono colpevoli titi volessero anche misurare le loro Marco T. relazioni. Disse due fatti gravi: che forze in previsione delle future vicende cioè il questore di Palermo sia circon- della gran discussione avviata sui provdato e si consigli abitualmente con vedimenti. Più che misurare, diremo caporioni della mafia; che l' autorità calcolare; perché a destra si verificaDomenica scorsa li elettori di Colle superiore di Palermo venisse a tilinsa- rono assenze che non si rinnoveranno Salvetti invitarono a un banchetto il loro zioni con un brigante facilitandogli \in nel momento solenne, e qualcuno di deputato avv. Carlo Italo Panattoni. imbarco per l'America. destra per considerazioni speciali votò L'onorevole di Lari arrivava col treno Il ministro dell'interno domandò le colla sinistra. del tocco ed erano alla stazione a inconprove; l'on. Cesarò si è impegnato a Leggo inoltre nelle vostre informa- trarlo il sindaco Marradi, i consiglieri cofornirle alla futura commissione d'in- zioni di sabato scorso una frase che munali del Colle, il dottor Feroci, il dott. chiesta. potrebbe essere meno che rettamente Moschini, il cav. Giuliano Carmignani e Al punto in cui è giunta la discus- interpretata. Qualcuno, leggendo « che altri del paese e altri di Pisa. Appena l'onorevole Panattoni fu sceso sione, la si può ritenere virtualmente non sarebbe degno di Pescia dar di venne salutato da vive acclamazioni, esaurita. — Sulle inchieste relative alle nuovo il mandato a quegli di cui l'elementre la banda di Lari suonava un bel condizioni della Sicilia, ed alle accuse zione è stata annullata dalla Camera pezzo di musica scritto per la circostanza degli onorevoli Tajani e Cesarò è inu- in nome dalla pubblica moralità » sa- dal maestro Giuseppe Puccini. tile far questione. rebbe forse indotto a supporre in voi Verso le due, nella sala del palazzo coSarebbe quindi molto desiderabile un'intenzione che non avevate e non munale, venne imbandito il banchetto che che i moltissimi proponenti di ' ordini potevate avere, quella cioè di stabilire fu splendido, servito dal nostro Gigi Fedel giorno affrettassero la decisione un rapporto fra le immoralità eletto- roci. Allo sciampagna incominciarono i brindella vera questione cioè sull'emenda- rali del collegio di Pescia e il candidisi. mento Pisanelli che il Ministero accet- dato cui vi riferite. Primo, il sindaco Marradi lesse le seta, che l'opposizione respinge. — L'on. Tale senza dubbio non poteva essere guenti parole. Speciale diede oggi il buon esempio, la vostra intenzione; nè era possibile Signori ritirando il proprio; auguriamoci che averla, perchè nelle due inchieste giul'esempio trovi numerosi imitatori. — diziarie, nelle discussioni in seno alla Giacché ho avuto l'immeritato onore di esMa si comprende che un discorso pre- Giunta per le elezioni, nella discussio- sere a capo del Comune di Collesalvetti, conparato poco volentieri sia ricacciato ne alla Camera fu costantemente ed sentite che in nome di questi buoni e conipatriotti paesani io vi esprima la più forte in pectore dagli oratori. esplicitamente fatto avvertire che l'al- gratitudine e riconoscenza nel l'eAtirVi Mi dimenticavano accennarvi che al- lora eletto avv. &inietti non poteva e concordi presso di noi in questa solenne l'aprirsi dell'odierna tornata il Petritc- personalmente ritenersi che affatto estra- occasione; Consentite che io beva alla vostra celli della Gattina fece uno dei soliti neo ai fatti immorali per cui fu giu- salute, a quella della Italia patria nostra e del Re, e che faccia voti perché anche quesuoi violentissimi discorsi, incontrando stamente annullata l'elezione. sto Comune colle nuove e molteplici cumuuibiasimo anche su parecchi banchi di Questo ho voluto far osservare onde °azioni ferroviarie abbia vita tranquilla e prosperosa, aumentandosi al ogni piè sospinsinistra. sia indiscutibile anche pei maligni il to le industrie, l'agricoltura, e quei com-<> vostro scrupoloso amor di giustizia, e merci che iniziati in piccole ma solide basi anche soli a un migliore Prima di chiudere questa mia, già senza naturalmente nè pregiudicare nè possono condurre avvenire; a, quello avvenire sicuro e sereno troppo lunga, permettetemi due parole discutere la vostra posizione in favore quando il nostro onorevole ed egregio DepuIl cardinale Alfonso Borgia, uno dei più fervidi avversarii del concilio di Basilea e degli sforzi di riforma della Germania, nel 1455 divenne papa col nome di Calisto m. Numeroso era il suo parentado; e già in parte venuto a Roma sin da quando egli stesso come cardinale vi si era stabilito. Componevasi originariamente delle tre famiglie di Valenza, tra loro congiunte, i Borgia, i Mila (o Mella) e i Lanzol. Delle sorelle 'di Calisto, Caterina Borgia era moglie di GióVanni Mila, barone di Mazanales; e Isabella aveva sposato olfrè panzol, ricco gentiluomo di Xativa, ed era madre di Rodrigo, di Pier Luigi e di parecchie figliuole. A questi due nipoti lo zio diede per adozione il proprio nome di famiglia. E di Lanzol divennero Borgia. Calisto m ,nel 1456 sollevò alla dignità cardinalizia Rodrigo Borgia, il quale era allora in età di 25 anni. La vita privata di costui, durante il pontificato di quattro papi successori di Calisto Pio n, Paolo ir, Sisto iv e Innocenzo è piena di oscurità. Memorie del tempo non ve ne sono, o ne abbiamo qualche frammento appena. Cotesto Borgia, uomo di bellezza e forza singolari, sino nella più tarda età sua fu dominato da inesauribile sensualità. Fu questo il demone della alla vita, dal quale non potè affrancarsi mai. Sotto il pontificato di Paolo n, lo storico Gasparre da Verona schizzava così il ritratto del cardinale Borgia: È bello; ha sguardo grazioso e gaio, ed eloquio ornato e dolce. Ove appena vegga donne belle, le eccita in modo quasi meraviglioso all'amore, e a sè le attira più che calamita il ferro. » Nell'anno 1493 Geronimo Porzio diceva di Alessandro vi. Il papa è alto di statura; di colore medio; nero ha l'occhio e le labbra turgidette. La sua, salate è rigogliosa; egli sopporta, più che si possa immaginare, fatiche d' ogni specie. E straordinariamente facondo; e ogni modo men che civile gli ripugna. » La memoria di questo pontefice pervenne a noi tinta d' ogni turpitudine, d'ogni bruttura . Di Alessandro e dei suoi figli parlarono tutt'altro che favorevolmente il Guicciardini, il Machiavelli, il Sismondi, il Michelet, il Burkard, ed altri molti, che nelle loro opere tramandarono ai posteri le gesta del papa e dei principali membri della sua famiglia. Alessandro aveva avuta per amante la famosa Vanuozza Catanei, donna bellissima dalla quale ebbe perecchi figli. Questa Vannozza (vezzeggiativo di Giovanna) era nata il 13 giugno 1442, secondo c'insegna l'iscrizione del suo sepolcro. Essa fu moglie di Giorgio della Croce, nobile mila- nese, per mezzo di Rodrigo Borgia nomi- nato nel 1480 scrittore delle lettere apostoliche, e che passò di vita nel 1485. Si rimaritò poi agli 8 di giugno del 1486 con Carlo Canale mantovano, tra il 1490 e il 1493 scrittore nella Sacra Penitenzieria, e nel 1498 Soldano della curia di Tordinoua. Tali notizie, accresciute di varie altre in parte desunte dall' Archivio Estense, servirono al Gregorovius (Storia della città di Roma nel ~dio-evo, vol. vai, pag. 315 e segg.) e prima di lui al Renmont nella sua Storia di Roma (3), a chiarire meglio la Storia dei figli della Vannozza e di Rodrigo Borgia, assunto che fu poi ripreso dal padre Matagne (4). Cinque furono i figli che Alessandro vi ebbe da Vannozza: Pier Luigi, morto in età infantile; Giovanni, duca di Ga.ndia, ucciso nottetempo in Roma; Goffredo ( o Joffrè) conte di Cariati; Cesare, noto sotto il nome di duca Valentino, e Lucrezia. LICURGO CAPPELLETTI. (Continua). (I). La sola cosa che scusa Victor Hugo si è quella di avere egli credato ciecamente a quanto ha scritto il Guieciardini intorno a Lucrezia: poichè questo storie " ha voluto. gratuitamente però, essere come il Tacito di questa, amo ido lui, novella Giulia o Messalina. (2). Vol. XVII, Serie terza, pag. 319 a 323. (3). Vol. III. Parte prima, pag. 203 e segg. (4). Vedi SfstAaNs, 1.b!vice dea quistionw hiatirivie , vol. IX-X[. .....;: •$•:• :•* tato Carlo Italo Panattoni ci sia di guida e sprone nel difficile cammino ohe ci resta ancora a percorrere. Mi duole che non si trovi in quest'oggi la fra noi l'onorevole Depntato Vincenzo MJenla nostro Consigliere Comunale, poichè ne le reata impedito da motivi di salute: facciamo .0- voti perchè eg1i torni presto alle cure parILi latnentari ove tutelando anche il benessere a di questo Comune può arrecare come per il znpassato grandi servigi alla città che tanto degnamente rappresenta. Finisco col porgere a Voi egregio Carlo Italo Panattoni i più sentiti auguri e ringra7iamenti da parte della G;unta e del Consiglio Comunale, e02119 da voi ora imploro perdono se toccando vivam onte il vostro affetto ,11 figlio faccio un ricordo itoloroso, quello lle ro del padre vostro che non ha molto perduto da noi, ha preso sì bel posto nella storia cornpaesana eA in quella dirò quúi d'Italia 10, - ove vien ricordato a buon diritto per principe degli Oratori toscani. NEO 'li, crei IZEIL ;o- ;ho e- e21)11- rta ne tra ai- inItl•• si ore no a to Gli rispose il deputato Panattoni che ringraziò l'egregio sindaco anche per avere evocata la memoria del padre suo la quale egli aggiungeva, forma una grave responsabilità per lui. L'on. di Lari bevve alla prosperità del comune di Collesalvetti, a Pisa, a Livorno, alla salate del cav. Giuliano Carmignani e a quella del deputato Vincenzo Malenchini. Nel suo discorso il deputato Panattoni accennò che, a Camera prorogata, sarebbe tornato nel Collegio per render conto agli Elettori del suo operato. Le sue parole furouo coperte d'applausi. Parlarono pai il dott. Moschini che dopo aver dette varie cose fra mezzo a molto entusiasmo disse di confidare nel senno degli Elettori di Collesalvetti perchè venga inviato mi uomo ouesto nei consigli della Provincia; il cav. Giuliano Carmi«mani che ringraziò il Panattoni del brine, lui propinato; il signor Beltrami <lisi a .che bevve alla salute del dott. Meschini e del dott. Feroci valorosi soldati dell'ultima campagna elettorale pisana; il dott. Feroci che fece Irta bi:ndisi alla città sorella Livorno; l'avv. Ugo Chiellini che ringraziando a nome di Livorno il Panattoni e il Feroci aggiunse che tra la città sua e Pisa non possono essere più cagioni di inimicizia ora che in Pisa il potere è nelle mani di tutte persone dabbene. Il signor Vallini disse alcuni versi e dopo lui il signor Volterra direttore del nostro giornale ringraziò l'on. Panattoui e l'avv. Chiellini che avevano bevuto Alla prosperità del Risorgimento e della Gazzetta d'Italia e finì col propinare alla salute dell'on. Panattoui, dell'on. Barsanti del cav. Carmiguani e del Sindaco di Collesalvetti. Il cav. dott. Angiolo Panattoni lesse alcuni versi e il dott. Achille Ballori disse che, festeggiandosi un deputato liberale, invece di bere alla sola stampa cittadina, era giusto bere a tutta la stampa italiana onesta e liberale; non „a quella etampa che mascherandosi da liberale usa mezzi disonesti, non a quella stampa che in luogo di rimanere nel campo della politica e dell'amministrazione invade il campo delle personalità e poi non sà offrire in olocausto che il povero gerente responsabile. Le parole del Ballori furono applauditissime, Per ultimo l'avvocato Iley bevve nuovamente alla salute dell'on. Panattoni che aveva avuto il merito di trionfare sul cav. Sitnouelli nel collegio di Lari. Sul finire del banchetto, a proposta di Tarli, vennero inviati telegrammi al sin. daco di Lari, al prefetto di Pisa, al comm. ....... • •7• :• :•:•:•:•:•:•:• :•:• :•:•:• :•:•:• :•:• •.•:• :-:•: i;•.••••. - :•. •,;.• • i a•O i • 4 ,,,,,,,,,,,,, • gassa mai a furirti l'orecchio .... sono io . uno dei tuoi compagni, un tuo amico Metatuoso che ti manda l'ultimo saluto: Addio! Se tu potessi vedere quanto dolore quanto sconforto hai lasciato dietro di tel ... Gli ** ho veduti, sai. i nostri buoni compagni apDomenica scorsa il sig. Clemente Lupi pena giunse l'infausta 'piova della tua por* dita ... vidi il dolore sealpito 3it i VOiti tenne una pubblica conferenza nella solita sala tutti Sembra che a Pontedera, nn tale Arturo dell'ITniversita sul tema Il matrimonio nel Me;lemma formalava p:troia, arano dioEvo. I numerosi uditori rimasero soddisfat- R. facesse all' amore con la figlia di certo accenti di dolore intenso profondc; i notstri tissimi dell'ora impiegata nel sentire tanta e 'nem G., il quale si opponeva a questo occhi s'incontravano con una esprosaione indivaria e pialevole erudizione. Pareva, per un amoreggiamento. Il G. nella mattina del 18 cibile . . a chi non piangeva sco`ppiava il momento, dì essere tornati a quei tempi, mentre usciva di casa venne aggredito dal R. cuore! Eravamo compresi di te, la tua figucosì era minuta, particolareggiata la descri- che ferì il primo al dorso con uno strumenra elegante garbata ne pasíeggia.va dinanai si riandava colla memeria al tuo an i mo co lt o zione degli usi che precedevano, accompa- to perforante. Il feritore si è reso latitante. elevato e gentile, ai tuoi tuodi cortesi <panda vano e seguivano il matrimento nel medio* eri fra noi delizia di tutti. Poi ti vedevamo evo. Più volte il pubblico sorrise quando Da tre carabinieri venne arrestato nel ancora nelle tua parti ispirato da quell'amore sentì parlarne sii migliaia spilli e di migliaia comune di Campiglia certo Niccola L. che, forte potentissimo per l'Arte, quell' amore d'aghi, e non si annoiò mai. per futili motivi d'interesse aveva causata febbre che ti aacetoleva il cuore e la Questo è l' elogio che ti poesa fare maguna ferita grave con un coltello al polso mento e ti animava l'ocehio il volto il gesto! giore di una confarenza nella quale aveva del braccio sinistro di tale Giovanni C. E di la, da. quel nostro agone, da quel mondo — e doveva avere — più importanza Peru ii44 * artistico, il campo più florido de tuoi oomzione della fantasia. Nella mattina del 9, in S. Giusto in Can- pensi delle tue gioie tì abbiano veduto al * nicci, rimase digraziatamente schiacciato sotto letto, dal letto di riposo al letto della, morto, le ruote di un barroccio carico di fieno il dal letto di morte al eapolliro: terribile pasgiovedì, ricorrendo la festa Domani, bambino di anni 10 Enrico Tovani Che saggio di rapidissimo corso. Quale strazio per di S. Ranieri, nelle sale dell'accademia d i coloro che ti attorniavanol ogni giorno vemoriva dopo poche ore. Belle Arti si esporranno alcuni quadri a devano sparire uu sorriso dal tuo volto, e olio, a tempera , in tocco in penna e a là si aggiungava una ruga davo prima ora — Le guardie municipali al servizio del ricamo. una grazia! Mi ricordo quei tuoi occhi lanTra questi ultimi, leggiamo nella Pro- Comune, dai 1.0 al 31 maggio ultimo scorso guidi spossati convulsi che volgevi intorno a te stesso come per dare alla tua giovivincia che verrà esposto un ricamo ad hanno prestato il seguente servizio: Contravvenzioni ai regoiainenti di polizia nezza un ultimo sguardo, un ultima lacrima imitazione di litografia eseguito dalla brava ricamatrice signora Natalin a Baroni. municipale num. 40, sulle vettura pabblicha quando via via svanivano le tue speranze, 13, al capitolato d' appalto por la nettezza la tua fede, la tua simarazza nell'avvenire i s Questo lavoro, fatto su fondo di seta tuoi affotti ... tutto! e pensare che quanto delle strade della città 5, al capitolato d'apbianca con sfilature di crespo nero, raporamai rimpiangevi canile perduto per sempa.lto per l' illuminazione dei subborghi 1, presenta un grazioso bambino che fa gipre, tornò per un istante a sorriderti ... ammonizioni 75. Dalle guardie e tesime fua rare in mano una trottola, ed è eseguito rono operati num. 7 arresti. sorriderei ! ma paa poco, f'i una crudele con tanta verità che guardandolo par di ironia che aumentò lo strazio nei nostri Requisirono poi anni. 16 cani, parche travedere una vera litografia. Oltre il disegno vati vacanti, e num. 10 a domicilio percliò cuori ! che vi è esattamente riprodotto, ne è am- morsicati da cani ammetti idrofobi. Na furono Povero Giulio ti abbiams perduto !... la. mirabile l'esecuzione, che nulla lascia a restituiti 6 e uccisi 9. tua morte fu calma serena como la sera di Dall'ispezione di polizia municipale furono un bel giorno ! Io non ti ho potuto rivedere desiderare, tanta è la verità dei toni che si è saputo trovare nei chiari e nelli scuri. conctliate a forma di legge num. 44 contrav- prima dell'eterno addio e non ti rivedrò tua' più..... hai finito la tlin brevissima vita nei venzioni, o due passate in avvertenza. *** dolori lasciando a soffrire e a piangere i tuoi Nelle ore pom. di domani, sulla piazza di aari.,.. Oh ! la. tua misera mamma... parla S. Caterina e per festeggiare S. Ranieri, t.* con te, ti chiama a tu non la senti.— uort avrà luogo una tombola con premio di 200 puoi vedere quanto soffre l eppure parla a te lire alla cinquina e di 600 alla tombola. perciò ti ve le dinuanzi sempre sanapre! Agi44 * tata da - n convulso febbrile ella versa laLa società filarmonica di Porta a Piagcrime di fuoco cha la abbruciano le pupille; Un bravo, un cultissimo artista che il suo cuore è spezzato, la sua manto affranta! gie, nelle due decorse domeniche ha dato era sulla via di diventare uno dei miglioAddio nostro caro, noi tutti addolorati, due trattenimenti musicali a invito nel ri, è morto: si chiamava Giallo Rasi perché privi di te, ti mandiamo uti bacio fragiardino Benuzzi. e faceva parte della compagnia dramma- terno, e possa questo basio par un momento Nell'ultimo furono suonati diversi pezzi tica che ora recita al Politeama. Chi non svegliarti e possa soroiderti por un istante il tra cui la Marcia Militare del Canini, una. l'ha conosciuto, il povero Rasi? Chi non pensiero che noi tutti ti amiamo e pensiamo fantasia per tromba del Barbagli eseguita l'ha applaudito? dolorosamente a te! Guardali: depaniarno sul benissimo dal signor fortunato Benvenuti, Mi ricordo come il suo modo di stare tuo capo una mesta corona di fiori... veli.— una polka , del Carlini, l'introduzione è in scena era elegante, vero; come la sua un gran mistero si asma le in quei fiori; brevi come la tua vita, fragili come la bellezza, coro nell'opera Madama Angot ec. dizione era facile, chiara; come, nei moolezzanti come la tu t anima virtuosa. Addio! Questa società filarmonica yà benone e menti di passione, le parole gli prorom- Sii serapre con noi..... Finale il soffio gelato procedendo auderà sempre meglio. pevano dalle labbra in maniera da far del tempo non varrà inesorabile a disperdere *4 4 capire che sentiva profondamente quel anche la tua mcmuria. Carrara al conte Salvetti, al sindaco Rizzati, al senatore Ruschi, al deputato Malenchini, al deputato Barsanti, alla Gazzetta d'Italia e alla Gazzetta Livorncse. Essendo l'ora tarda, il Preaidente scioglie la seduta. Si avvertono i soci del Comizio che l'adunanza di mercoledì. 16 corrente e la StIC09sive avranno luogo nel solito locale allo ore 10 antim. . - GIULIO RASI Il signor Filippo Fojanesi ci prega d'annunziare che nella sua lettera pubblicata in apposito supplemento furono per svista omesse sulla fina le seguenti parole: « Ringraziandola anticipatamente del favore mi dichiaro con perfetta stima Pisa questo dì 12 giugno 1875 Devotissimo per servirlo Not. Filippo Fojanesi.s. 4* Stante l'abbondanza délie materie, rimandiamo al prossimo numero no' altra lettera del signor L. P. Barboni ed una corrispondenza da Livorno. Il Comizio agrario, nell' adunanza del 12, deliberava: •1. Che fosse fatto eccitamento agli agricultori e industriali della Provincia di Pisa, affluire prendano parte al Concorso regionale Agrario che daà tenato ,n Firenze dal 5 al 12 settembre del corrente anno. IL Che fossero chiesti alla Cointnissiene ordinatrice del °ancore° di Firenze i moduli B, C, D, aftìnehe vengano diatribuiti, ai concorrenti che ne faranno dirnanda Direzione del Comizio. . • . • •.........•.....•••••••••••••■••asr•••:•:•!•>'-;•:••••••••:•:• :• :•!•:••■••••:•:•:•:.:•:•, che diceva! E questi meriti che apparivano agli occhi di chiunque non erano i suoi migliori. Per chi lo conosceva, valevano più il suo cuore affettuoso ricco d'ogni virtù, la sua intelligenza, la sua cultura Egli intendeva l'arte come pochi l'intendono e continuando a vivere, avrebbe fatto onore grandissimo ad Essa . ed all'Italia. Ora è morto: tutto è finito! È morto a Ferrara dopo una malattia I lunga, dolorosissima, straziante. Un suo amico, il signor Giagnoni artista drammatico, c'invia le seguenti parole che pubblichiamo volentieri. Potesse il rimpianto di tutti lenire il dolore della povera madre! La vita dell'uomo è una triste e miserabile cosa. Pisa, 12 giugno 1875. O. GIAQNJNI. D t notizie !allude ílari appiani lianao che r tutti i componenti la cornpagaia A liprandi ed in ispecie i signori Dondini e Lavaggi mossi da spirito amorevole di fratellanza artistica hanno prestato ogni possibile cura al povero Rasi ed alla madre di lui la quale si trova, ora in una disperazione da non si dire. La compagnia Aliprandi si occupò che il trasporto della salma riuscisse decoroso e nel giorno di buie& fece fare al Rasi uno splendido funerale. 1 411 compagnia Ciotti è Marini diretta dal cav. Morelli ha inviato ala signora Rasi lire trecento aveu lola il figlio lasciata non in buone condizioni finanziarie. - PONTIN. Due parale anch'io prima che si chiuda per sempre quella fossa! un tenue tributo d'affetto al dilettissimo amico che non è più! .0h! il povero Giulio tanto adorno di bell'ingegno di virtù e di studj' ohi dimmi se una voce soffocata dal pianto giun- NOTIZATEATRALI Venerdì, prima rappresentazione del Trionfo d'Amore dell'avv. Giuseppe Giacosa. Diciamo. prima perchè dopo gli ar •••• a • plausi di Torino e di Firenze non può mancare a quella commedia più di una rappresentazione, CO Il Trionfo d'amore, che noi sentiremo venerdì sera e del quale il nostro amico .Farro (Giulio Piccini) pubblica una bellissima ed entusiastica rassegna nella Gazzetta d'Italia di martedì recitato a Genova da una delle compagnie ottenne un bellissimo successo. Il sig. Giacosa non era presente alla rappresentazione, ma li attori ebbero quattordici chiamate Sic itur ad astre! ripeteremo con Farro! CO 3. Regio decreto 13 maggio che autorizza la Banca di sconto e depositi in Montalcino, sedente in Montalcino , e ne approva lo statuto. 4- Disposizioni nel personale della Corte dei Conti. — Quella del 29 maggio contiene: 1. Legge 27 maggio ehe abolisce le ritenute che, in relazione al tributo fondiario, furono per legge stabilite a favore dei debitori di censi in qualunque modo costituiti, di decime di qualsiasi specie, di qnartesi, di frutti di capitali quandocurnque, di soggiocarioni e di ogni prestazione che non dipenda da condominio o da dominio diretto. In forza di essa cessa pure la ritenuta sulle prestazioni derivs.nti da condominio o da dominio diretto, quando il fondo non sia inscritto in catasto o sia esento da imposta fondiaria. 2. Regio decreto 12 maggio che approva la Tabella delle venefic'ne che i droghieri possono tenere ai termini del Codice penale. 3. Regio decreto 2 maggio che modifica nelle rispettive graduatorie la collocazione dei funzionari menzionati nel decreto stesso. 4. Disposizioni nel personale del Ministero della guerra, nel personale tecnico del macinato, nel personale dell'amministrazione del Demanio e delle tasse. Dopo l'esito mediocre di Ferrara e il buono di Bologna, la città nostra è chiamata a giudicare, nel prossimo lunedì, il dramma Lodovico Ariosto o Gli Estensi di Pietro Cosse. Sarà un lavoro robusto come il Nerone o fiacco come il Cola di Rienzo? Lo vedremo. CO La beneficiata dell' attore Guglielmo Privato al Politeama pisano superò l'aspettativa d'ognuno, Il teatro rigurgitava di spettatori. Si rappresentò la graziosa, abbenchè vecchia commedia di Bayard in due atti, intitolata: La Fortuna in prigione. Poscia fu recitato uno scherzo comico di anonimo pisano, il quale fece molto bene a rimanere anonimo. Il fischiare l'autore di una simile roba sarebbe stato troppo poco: era degno delle patate e diremmo quasi delle ghiaie. — La serata terminò colla parodia del Ballo in 9imschera, dove il nostro Privato è inarrivabile. 00 Giovedì sera si recitò il Figlio di Giboyer. Morelli sotto le spoglie di Giboyer fu superiore ad ogni elogio; Pietrotti disimpegnò ottimamente le parti di Marcchal, la cara, brava e simpatica signora Giagnoni, quella di Fernanda, ed il Mariotti fu un Massitniliano coi fiocchi. Questo giovine artista, che oggi cuopre il posto lasciato vuoto dal povero Rasi, fa sperare molto bene di sè; e noi siamo sicurissimi che farà una bella carriera se seguiterà, come fu, adesso, a studiare assiduamente e a stare in compagnie di cartello, come quella in cui attualmente si trova. CO Maria Giovanna è tornata di moda, tanto in Francia quanto in Italia. È un dramma antico ma è sempre bello, e si sente con piacere. Infatti il nostro pubblico si divertì moltissimo, domenica scor s udendolo rappresentare dalla signora Marini, da Ciotti, da Privato ec. Ieri sera si secitò l'Alcibiade di Cavailotti, che Ciotti scelse per sua serata di bniefizio. Di questo lavoro drammatico per quanto non sia nuovo ci occuperemo esclusivamente nel prossimo numero. 00 La compagnia. Mori e Soci che recita all'Arena Federighi incontra sempre più il favore del pubblico che vi accorre piuttosto numeroso. Domani, giovedì, la compagnia rappresenterà il dramma spettacoloso Fausto, e domenica l'altro dramma spettacoloso gli Esiliati in Siberia. ATTI E DOCUMENTI UFFICIALI — La Gazzetta Ufficiale del 28 maggio tie ne: L Legge 23 maggio che approv. , Pautnento delta tassa di regiatro. 2. Regio decreto 9 maggio che antorizza la Banca di Lecco ad aumentare i: 6110 capitate. • spoialità? ... Eppure ciò e'riva sovente per la VERADELLA TELAFARMACIA ALL'ARNICA 24 DI OTTAVIO GALLEANI Milano, Via Meravigli La stessa è unica nel suo genere nulla avendo 'i comune coi tanti cerotti che si vendono, ove dArnica non c'entra per nulla I l Tal frode essendo basai facile usarla in danno di coloro i quali mai I on videro la specialità suddetta, dietro invito dei niù stimati farmacisti, mettiamo in avvertenza p pubblico di assicurarsi sempre della provenienza. Come ben dice la Gazzetta Medica della Lombardia 472ottobre 4865: « Non bisogna confonderla «con un cerotto, proveniente da certi stabiliment che viene battezzato con questo nome, ed a cui « si attribuiscono dortentosi effetti. Quello non è « che cerotto semplice, ossia oxill on, di cui si vuole farne una panacea. La, vera Tela all' Arnica O. Galleani, Milano, è il più attivo ed efficace rimedio per distruggere i calli, i vecchi indurimenti della pelle, per togliere la infiatnmazione dei piedi cansata dalla traspirazione, per levare i casi detti occhi di pernice, le asprezze della cute, e per guarire le ferite, le contusioni, le affezioni reumatiche e gottose, non che le nevralgie, e come sedativo nelle doglie nervose locali e nelle sciatiche. si diffida di domandare sempre e non accettare che la Tela vera Galleani di Milano. — La medesima, oltre la firma del preparatore, viene controsegnata con un timbro a secco: O. Galleani, Milano. (Vedasi Dichiarazione della Commissione di I Berlino 4 agosto 4869l. Nostre Informazioni La Giunta parlamentare per la verifica dei poteri ha deliberato all'unanimità di proporre alla Camera la convalidazione dell'eiezione del sig. Giambastiani a deputato del collegio di Pietrasanta. FORTUNA.TO POLI Gerente respons. LUZZ1111 Gollonli Vismara . restituita a tutti PERFETTA SALUTE senza medicine, senza spese, mediante la deliziosa Farina di salute in Milano, fuori P. Genova, via Vige- vano, vicino alla stazione ferroviaria. Noi non sapremmo sufficientemente raccomandare al nostro pubblico l'uso delle PILLOLE BRONCHIALI SEDATIVE DEL FROF. PIGNACCA DI PAVIA. Le quali oltre la virtù di calmare e guarire le tossi, sono leggermente deprimenti, promuovono e facilitano l'espettorazione, liberando il petto senza l'uso dei SALASSI, da quelli incomodi che non peranco toccarono lo stadio infiammatorio — Alla scatola L. 1.50; franco L. 1. 70, per posta. Zuccherini per la tosse. 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Per evitare 1 8.L.A110 quotidiano d'inmerci nazionali e nazionalizzate, esercìti gannevoli surrogati LUIGI VISMARA fu Giovanni, con facoltà Si diffida di rilasciare, a comodo dei depositanti, di domandare sempre e non accettare che la speciali TITOLI DI CREDITO girabili alTela vera Galleani di Milano.— La medesima l'ordine, il tutto a sensi della legge 3 lugrio oltre la firma del preparatore, viene controseguata da un timbro a secco. O. Galleani, Milano. 1871, num. 310, soz. 2.a sui magazzini ge(Vedasi Dichiarazione della Commissione Ufficiale nerali a del regolamento allegato all'istritdi Berlino 4 agosto 1869). Infallibile Olio Kerry di Berlino contro mento 29 dicembre 1874 approvato dalla la sordità presso la stessa farmacia; costa L. 4, Camera di comuaercio ed arti di Milano. franco L. 4. 80 a mezzo postale. Pillole auditorio, dott CERN., prezzo Dietro richiesta si spedirà gratis il regolaL. 5 la scatola: franche L. 5 20, idern. mento. 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N.75,000 cure comprese quelle di motti medici, del duca di Pluskow e della signora marchesa di Bréan, ecc. Cadice, 3 giugno 4868. Cura n.• 70,406. Signore — Ho il gran piacere di poter dirvi che mia moglie, che sofferse per lo spazio di molti anni di dolori acuti agli intestini e di insonnie continue, è _perfettamente guarita colla vostra Revalenta al Ciocolatte. VINCENTR MOYANO. S.te Romaiue des iles Cura n.° 43,629. Dio sia benedetto! La Revalenta du Barry ha posto termine ai niiei 48 anni di dolori di .stomaco, di nervi e di debolezza e sudori notturni, per rendermi l'indicibile godimento della salute. I. COMPARRNT, parroco. Tutte le cure prescritte dai medici e da me scrupolosamente osservate, non valsero che a viemaggiormente guastarmi lo stomaco ed av vicinarmi alla tomba. Quando per ultimo espe rimento avendo adoperato la Revalenta Arabico. Du Barry ricuperai, dopo quaranta giorni, lo perduta salute. ViscEszo Massima. 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