n. 42 articoli sacri A SENIGALLIA articoli sacri A SENIGALLIA via Andrea Costa 31 tel 071.60597 via Andrea Costa 31 tel 071.60597 Assortimento di Assortimento di PRESEPI PRESEPI Settimanale della Diocesi di Senigallia - giovedì 27 novembre 2008 - € 1 Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Ancona - Taxe Perçue - Tassa riscossa ufficio PT di Senigallia - Editoriale Giuseppe Non è un gran Natale quello che ci apprestiamo a vivere! Giorni difficili, di lotta, di rabbia. Tutti contro tutti, e l’arroganza la fa da padrone. Nessuno prende in seria considerazione l’allarme lanciato dalla Caritas: 15 milioni di italiani a rischio povertà. Di questi, una metà vivono con un reddito mensile di 500-600 euro. In politica, prima delle elezioni, non c’era candidato che non parlasse di taglio del costo della politica; a pochi mesi di distanza sappiamo che l’hanno fatto lievitare di cento milioni di euro. E la gente arranca e il costo del disagio si scarica sulle famiglie stressate e in attesa di interventi di lunga durata, e non più di briciole, bonus o elemosine. Con cadute nell’assurdo, come il taglio di un quarto dei contributi di stato alle scuole paritarie che significa condannarne molte alla scomparsa, riversando così sulla finanza pubblica i costi totali dell’istruzione di migliaia di ragazzi. In questo Avvento vorrei farmi guidare dalla figura di Giuseppe. Anche per lui non si prospettava un gran Natale. Ma lui era un uomo giusto, cioè irreprensibile, autentico, onesto, un uomo di alto profilo, pieno di dignità e di compassione; pur ferito, era riuscito a superare il suo orgoglio e usare misericordia. Di quanti Giuseppe abbiamo bisogno, nei rapporti di coppia, negli uffici, in politica, nella vita ordinaria. Uomini giusti, di cui Dio si può fidare per realizzare il suo progetto, che contrastano il mediocre pensiero comune. Quest’anno lasciamo che Dio nasca sul serio. Mettiamo da parte le apparenze, viviamo con onestà, irreprensibili, con sentimenti e qualità che ancora sono valori: la mitezza, la benevolenza, la pazienza, l’umiltà, ma anche la passione per tutto ciò che è umano. Allora potrà essere un bel Natale. Gesualdo Purziani Banco alimentare Sabato 29 novembre si svolgerà la 12° Giornata Nazionale della Colletta Alimentare organizzata dalla Fondazione Banco Alimentare Onlus e dalla Compagnia delle Opere Impresa Sociale. In oltre 7600 supermercati più di 100.000 volontari, inviteranno le persone a donare alimenti non deperibili che saranno distribuiti a oltre 1.480.000 indigenti attraverso i più di 8.500 enti convenzionati con la rete Banco Alimentare (mense per i poveri, comunità per minori, banche di solidarietà, centri di accoglienza, ecc.). Il Centro Culturale sostiene questa iniziativa aperta a tutti, insieme all’Associazioni Alpini e la Società San Vincenzo De Paoli. Per informazioni: Antonio Minghi (328.6281485) o nel sito www.bancoalimetare.it Torna l’attesa Distratti dalle lusinghe pubblicitarie e al contempo preoccupati per la crisi economica, entriamo nel tempo dell’Avvento faticando a custodirne la dimensione propria alla fede cristiana. Eppure l’Avvento è il tempo forte che apre l’anno liturgico con l’invocazione e l’attesa della venuta del Signore Gesù Cristo, venuta cui affermiamo di credere ogni volta che professiamo la nostra fede: “(Egli) di nuovo verrà nella gloria per giudicare i vivi e i morti”. Questo giorno del Signore è stato annunciato da tutti i profeti e Gesù più volte ha parlato della sua venuta nella gloria quale Figlio dell’Uomo, per porre fine a questo mondo e inaugurare cieli nuovi e terra nuova. Nella consapevolezza del compimento dei tempi ormai avvenuto in Cristo, la Chiesa si fa voce di questa attesa e nel tempo di Avvento ripete con vigore rinnovato l’antica invocazione dei cristiani: “Marana thà! Vieni Signore!”. Non sorprende allora la definizione del cristiano che san Basilio Magno era solito dare: “Il cristiano è colui che resta vigilante ogni giorno e ogni ora sapendo che il Signore viene”. Ma oggi possiamo chiederci se i cristiani attendono ancora la venuta del Signore con lo stesso anelito che animava le prime generazioni dei discepoli di Cristo. Domanda cruciale per la chiesa, perché essa è definita da ciò che attende e spera, domanda ancor più decisiva in una stagione in cui pare regnare un complotto di silenzio su questo evento posto da Gesù davanti a noi come giudizio innanzitutto misericordioso, ma anche capace di rivelare la giustizia e la verità di ciascuno, come incontro con il Signore nella gloria, come Regno finalmente compiuto nell’eternità. A volte si ha l’impressione che i cristiani leggano il tempo secondo la mentalità mondana, come uno scorrere omogeneo dei giorni, privo di sorprese e di novità essenziali, un eterno presente in cui possono accadere tante cose, ma non la venuta del Signore Gesù Cristo! Altre volte sembra che l’Avvento sia ridotto a una semplice preparazione al Natale, quasi che si attendesse ancora la venuta di Gesù nella carne della nostra umanità e nella povertà di Betlemme. In verità, il cristiano ha consapevolezza che se non c’è la venuta del Signore nella gloria allora egli è da compiangere più di tutti i miserabili della terra (cf. 1Cor 15,19), e se non c’è un futuro caratterizzato dal novum che solo il Signore può instaurare, allora la sequela di Gesù qui e ora diviene insostenibile. Un tempo che fosse sprovvisto di direzione e di orientamento, che senso può avere e quali speranze può dischiudere? L’Avvento è dunque per il cristiano un tempo forte perché in esso come comunità ecclesiale, cioè in un impegno comune, ci si esercita all’attesa del Signore, alla visione nella fede delle realtà invisibili (cf. 2Cor 4,18), al rinnovamento della speranza del Regno: oggi, infatti, noi continuiamo a camminare per mezzo della fede e non della visione (cf. 2Cor 5,6-7) e la salvezza non è ancora sperimentata come vita libera dalla minaccia della morte, della malattia, del dolore, del peccato. C’è una salvezza portata da Cristo che noi conosciamo nella remissione dei peccati, ma la salvezza piena, che abbraccia gli esseri umani e l’universo intero, non è ancora venuta. L’Avvento ci riporta in verità al cuore del mistero cristiano: la venuta del Signore alla fine dei tempi non è altro, infatti, che l’estensione e la pienezza escatologica delle energie della resurrezione di Cristo. In questi giorni di Avvento occorre allora porsi una domanda fondamentale: noi cristiani sappiamo cercare Dio nel nostro futuro avendo nel cuore l’urgenza della venuta di Cristo, come sentinelle impazienti dell’alba? E’ l’interrogativo che Teilhard de Chardin aveva posto con estrema chiarezza: “Cristiani, incaricati di tenere sempre viva la fiamma bruciante del desiderio, che cosa ne abbiamo fatto dell’attesa del Signore?”. Enzo Bianchi Priore della Comunità di Bose La Scuola paritaria dell’infanzia ‘Pasquini’ di Montale continua il suo lavoro La Scuola dell’Infanzia Paritaria “Ferruccio Pasquini” rimane aperta. L’anno scolastico 2009-2010 è già realtà. Quell’invidiabile struttura (all’ombra della chiesa e della mura ed in quell’ameno parco verde) rappresenta oggi più di ieri un essenziale elemento identitario di questa località collinare. A farsi garante del futuro è il presente, erede di un singolare passato. Qui hanno avuto pieno senso termini come partecipazione (verace asse scuola-famiglia impostato sul quadrinomio collaborazione- dialettica-franchezza-relazionalità), sport coagulante (genitori-zii-nonni a fare di tutto insieme ad alunni ed insegnanti), teatro (la Rassegna Nazionale Teatro della Scuola di Serra S.Quirico molto ha dovuto ai montalesi).L’attualità rinnova la sfida. Le problematiche sociali con le quali deve confrontarsi l’istituzione scolastica sono preoccupanti. Per questo bisogna responsabilmente pre-occuparsi, ovvero: occuparsi prima delle difficoltà, prepararsi a superare l’ostacolo. Le Suore Francescane ben sanno che gli anni, i mesi, i giorni, le ore ed i minuti della Scuola dell’Infanzia sono fondamentali. Sanno che “qui ed ora” si forma l’uomo, che qui ed ora prendono forma le determinanti categorie della sfera mentale, della sfera spirituale, della sfera affettiva. Dopo è troppo tardi, dopo il recupero rischia di diventare “missione impossibile”. Per cui l’impegno è massimo. Innanzitutto nella direzione della verità: di quella verità educativa che perlopiù viene tradita (ad arte) o che si ignora. Ecco dunque semplici (e veritiere) parole chiave: responsabilità, razionalità, coerenza, conoscenza, lavoro, organizzazione. Che vanno d’accordissimo con sorriso, leggerezza dell’essere, piacere, fantasia, potenza creativa, coraggio, spirito critico ed autocritico. Insomma: genio e regolatezza. Magari: semplicissimo “buon senso”. Sapendo che il minuscolo Montale è specchio del mondo. Umberto Martinelli 2 27 novembre 2008 attualità Europa L’Agenzia europea delle droghe ha presentato la sua relazione annuale Est ed Ovest, dipendenze senza confini I n Europa sarebbe necessaria “una vera rete di collaborazioni tra i Paesi, tra le varie agenzie pubbliche e del privato sociale, per promuovere progetti e servizi” contro le tossicodipendenze. È quanto auspica Riccardo De Facci, responsabile per le dipendenze del Cnca (Coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza - Italia) e formatore sui temi dell’uso, consumo e abuso di sostanze stupefacenti, intervistato sulla “Relazione annuale 2008: evoluzione del fenomeno della droga”, presentata a Bruxelles dall’Oedt, l’Agenzia europea delle droghe. Secondo la relazione Oedt (www.emcdda.europa.eu) la cannabis resta la droga più “consumata” dagli europei (un quarto della popolazione adulta l’ha utilizzata almeno una volta nella vita), seguita da sostanze “stimolanti” come le anfetamine, l’ecstasy e la cocaina. Non diminuisce, invece, il rischio-eroina. Qual è la novità più significativa nel rapporto dell’Agenzia europea? Il rapporto europeo descrive l’evoluzione dei fenomeni nei vari Paesi europei, a partire da parametri quantitativi condivisi in tutta Europa, il più possibile non ideologici. Questo porta a letture che possono sorprendere rispetto ad alcuni dati dei singoli Stati, in cui troppo spesso l’atteggiamento ideologico dei governi ne influenza indirizzi e letture. Italia, Spagna e Gran Bretagna sono i tre Stati dove si consuma maggiormente cocaina. Questo dato evidenzia il grande numero di consumatori non in contatto con i servizi. Perciò ci s’interroga sulla necessità di attivare interventi innovativi per migliorare l’accesso di tutte le persone in difficoltà che non chiedono aiuto in tempo.” A cosa è dovuta la flessione nell’uso di anfetamine ed ecstasy? Non più di moda? La sempre maggiore diffusione di cocaina in tutti i contesti di divertimento ed in tutte le classi sociali, nonché l’abbassamento dei costi delle dosi circolanti, copre in parte la ricerca di sostanze eccitanti e le ansie prestazionali sottese al consumo di metamfetamine. A questo motivo, dato dalla riorganizzazione del mercato illegale, si aggiunge una riduzione fortissima dei contesti e dei locali di musica di tendenza e dei rave illegali, dove il consumo di metamfetamine era più diffuso. Anche le tendenze musicali connesse a questo consumo sono ritenute da molti fuori moda. Si aggrava invece il dato dell’eterogenea qualità e dei veri contenuti delle pastiglie in circolazione, con gravissimi pericoli connessi ad una produzione e diffusione di metamfetamine (pastiglie, paste, ecc.) sempre più prodotte artigianalmente e con tagli di altre sostanze e contenuti sempre più pericolosi e non controllabili. Nonostante in Europa le morti di overdose siano ancora 7/8 mila l’anno, non sembra ci sia un grosso allarme sociale. Perché? Negli ultimi 10 anni le politiche socio sanitarie hanno portato ad una diminuzione significativa dei morti per overdose. Tale decremento ci ha forse un po’ illuso di essere arrivati a situazioni quasi fisiologiche di morti dovute al fenomeno del consumo di eroina, trascurando invece l’ancora alto numero dei morti per overdose, e non più solo per eroina. Ci sono differenze nell’uso delle droghe tra Europa dell’Est e dell’Ovest? Nei Paesi dell’Est Europa vi è un’altissima diffusione dell’eroina tra le fasce più marginali, e della cocaina tra i numerosissimi nuovi ricchi. Attualmente si ipotizzano circa un milione di consumatori di eroina in Russia. Ciò che preoccupa, nei Paesi dell’Est, è la scarsità di investimenti per creare un sistema d’intervento diffuso e competente, a fronte di un’enorme diffusione di consumatori. C’è una totale mancanza di politiche di prevenzione nelle scuole e tra i giovani, per proteggere le nuove generazioni da questi frutti malati della modernità. A livello europeo si fa abbastanza per contrastare il fenomeno? Il dato più eclatante è la quasi totale assenza di politiche di intervento coordinate e di collaborazione tra i vari Paesi. A fronte di un mercato delle sostanze sempre più globalizzato, le nostre mafie esportano e trattano normalmente con le varie mafie europee. Non esiste in Europa una vera rete di collaborazioni tra i diversi Paesi, tra le varie agenzie pubbliche e del privato sociale, per promuovere progetti e servizi. In Italia, ad esempio, è assente ormai da alcuni anni un investimento nazionale per promuovere progetti e ricerche innovative. a cura di Daniele Rocchi mondo I tempi sono maturi per rispondere alla domanda di pace che cresce nei paesi mediorentali Passaggi obbligati verso la pace C ’è una data per la conclusione dell’inter- cristiani fuggono e anche quando sono acvento americano in Iraq, il 2011. Sare- colti e rispettati, come in Siria, tendono almo a metà del mandato del nuovo presiden- l’emigrazione verso l’Europa o l’America. È te Obama, a due anni dalla fine di quello di una gravissima perdita per i Paesi d’origine George W.Bush, che questo intervento aveva - essendo tradizionalmente i cristiani una caparbiamente voluto, arrivando dove suo minoranza molto attiva e ricca di iniziativa padre si era ben guardato dallo spingersi. E - ma è una gravissima ferita - come ha più dove Giovanni Paolo II aveva scongiurato di volte ricordato anche di recente lo stesso Benon mettere piede. La prima guerra del Gol- nedetto XVI - ed è una grave sconfitta delle fo, negli anni Ottanta, tra Iraq e Iran si era ragioni della comunità internazionale. Tanto conclusa con un nulla di fatto: era servita per più che questa vera e propria persecuzione porre un limite invalicabile alle pretese del- si consuma nel più assordante silenzio dei l’Iran dell’ayatollah Khomeyni di “esportare” grandi mezzi di comunicazione planetari e la rivoluzione islamica. La seconda guerra delle stesse cancellerie internazionali. del Golfo, all’inizio degli anni Novanta, ave- Se questa “exit strategy” sarà rispettata, se va ristabilito lo “statu quo” tra Iraq e Kuwait, gli Stati Uniti potranno uscire dall’Iraq e lala terza guerra, iniziata il 20 marzo 2003, di sciare un Paese stabile e ordinato, dovrebbe fatto, appunto, non è ancora conclusa. essere progressivamente rimossa una delle Certo restano molteplici incognite, prima di grandi cause del picco negativo di popolarità tutto in Iraq. La tragica sorte di gran parte che la presidenza Bush ha segnato tanto nei della minoranza cristiana, tradizionalmente confronti dell’opinione pubblica interna, che rispettata e attiva nel Paese e ora sottopo- di quella internazionale. La politica internasta ad una vera e propria persecuzione ne zionale non sembra tra le oggettive priorità è forse la spia più eloquente e drammatica della nuova amministrazione Obama, che di come sia difficile fare previsioni. Questa si insedierà ufficialmente solo tra due mesi. persecuzione peraltro non ha solo un signi- Urgono i problemi economici, tanto interni, ficato “locale”: da un alto, si accompagna quanto appunto planetari. Ma per il Medio ad altri inquietanti casi che accompagnano Oriente, dalla Terra Santa all’Afghanistan, - basti pensare all’India - ambigui processi di inevitabilmente si dovrà passare, per tenta“rinazionalizzazione”, dall’altro, s’inserisce in re di articolare risposte e prospettive sicure, una situazione di progressiva emarginazio- che si attendono da troppo tempo. ne dei cristiani dai Paesi del Medio Oriente in cui erano tradizionalmente insediati. I Francesco Bonini società Fenomeno in crescita Usura la punta di un iceberg L ’usura è ancora una pratica fortemente presente sui nostri territori, quel che si conosce del fenomeno è il denunciato e probabilmente solo la punta dell’iceberg. È l’allarme lanciato questa mattina nel corso della presentazione del rapporto sull’usura dall’Osservatorio sulla criminalità del Cnel. I commercianti sono i più colpiti dal fenomeno e il numero deegli stessi coinvolti in rapporti usurari è sensibilmente aumentato negli ultimi anni. Ma le maggiori preoccupazioni riguardano il coinvolgimento delle mafie. Campania, Lazio e Sicilia le regioni più colpite, ma in relazione al numero degli esercizi presenti è la Calabria a detenere il primato dell’indice di rischio usura. Alla Campania va il maggior numero di importi protestati con 736.085.901 euro, seguita da Lombardia e Lazio. Il più alto numero di protesti lavati vanno al Lazio, che insieme a Campania e Calabria sono le regioni con il più alto numero di protesti in rapporto alla popolazione. Napoli è la capitale dei fallimenti col 15% del totale nazionale, ma Pescara, Messina, Siracusa, Catanzaro, Vibo Valentia sono le città con il maggiore indice di rischio usura aggravata dalla pericolosità delle reti usuraie presenti. La situazione è resa ancora più complessa dalla crisi economica che ha colpito le piccole imprese. Sono 357 mila le attività commerciali costrette alla chiusura dall’inizio del 2000 allo scorso anno. Le piccole attività che non chiudono tentano la fortuna in altre regioni e per la maggior parte di loro si tratta di commercianti che operano nel dettaglio tradizionale, dal settore alimentare a quello dell’abbigliamento. Il problema dell’usura però coinvolge le famiglie che in questi anni si trovano a fare i conti con una povertà crescente. Secondo i dati della Banca d’Italia, sono 3 milioni le famiglie a cui è negato l’accesso al credito. Alla fine del 2006, il 4,2% delle famiglie dichiara di non aver avuto denaro per comprare generi di prima necessità, il 10,4% per pagare le spese mediche, il 7% per i trasporti, l’11,7% per le tasse e il 16,8% per l’acquisto di vestiti. Il 13,1 per cento invece ha avuto difficoltà col pagamento dei debiti contratti per l’acquisto di beni immobili. Il 9,4% delle famiglie, inoltre, ha dichiarato di essere rimasto indietro col pagamento di bollette e affitto. Giovanni Augello Asteriski * Crocifisso… senza pace. Zapatero leva il Crocifisso dalle scuole. Un tribunale veneto – a suo tempo – ha precisato che il Crocifisso non rappresenta un simbolo religioso ma una caratteristica culturale del nostro Paese e… del mondo. E’ cultura: come la bandiera, l’inno nazionale, la fascia tricolore del Sindaco… E’ il segno della “cultura del perdono”: fatto unico nella storia delle religioni. Forse Zapatero non vuole questa cultura. Ma noi lo perdoniamo ugualmente. Lui sparirà e il Crocifisso rimane. Ieri. Oggi. Domani. Sempre. * Il Papa e il genocidio armeno. “Le Chiese, le religioni e gli Stati devono riconoscere ogni genocidio, incluso quello degli armeni, e devono fare il possibile per prevenire nuovi genocidi affermando il diritto di tutti i popoli alla dignità, alla libertà e all’”autodeterminazione”. Lo ha detto con energia Benedetto XVI durante la cerimonia ecumenica in Vaticano. Denuncia anche l’”escalation” in atto nelle “persecuzioni e le violenze contro i cristiani in alcune zone del Medio Oriente” e si è detto rattristato per “le tensioni e i conflitti che continuano a frustrare ogni sforzo per la pace”. * Ancona: crolla Sturani. Clamoroso e storico voto in Consiglio comunale: la sua maggioranza di centro-sinistra gli vota contro. L’opposizione grida: “Si dimetta”. * Senigallia: rotatoria ospedale. Si apre il cantiere a gennaio del 2009. Speriamo che i lavori siano celeri, perché lo svincolo è cruciale. * Senigallia: prezzi bloccati. Lo promettono i commercianti per le feste natalizie. Speriamo che mantengano la promessa. * Ostra Vetere: festival. Sabato 29 e domenica 30 novembre avremo un fine settimana con storia, tradizioni, degustazioni, ma anche con musica e spettacoli: sabato 29 novembre alle ore 21,15 presso la Sala CinemaTeatro “Alberto Sordi” si terrà un Concerto musicale dei “Duo Style” con musica anni ’60 e ’70 italiana e straniera; domenica 30 novembre, invece, alle ore 17 (replica alle 18) sempre presso la sala “Alberto Sordi” spettacolo teatrale per bambini e adulti “Cosa bolle in pentola”. * Serra de’ Conti: la Cicerchia. Sarà il punto di riferimento per venerdì 28, sabato 29 e domenica 30 novembre. Sono 18 i punti di ristoro. Sarà aperto il Museo delle Arti monastiche. Ci saranno mostre di fotografia, pittura, artigianato, enogastronomia e punti-vendita di tipicità locali. Giuseppe Cionchi 27 novembre 2008 attualità cooperazione Per il 2008 la Regione stanzia 747 mila euro Solidarietà e sviluppo L a Giunta regionale ha approvato il Piano delle attività di solidarietà internazionale e cooperazione allo sviluppo per l’anno 2008. Il Piano, dotato di una copertura finanziaria di 747 mila euro, si articola in tre tipologie di interventi: Programmi di iniziativa regionale (Pir), promossi in collaborazione con altri soggetti e finanziati con contributi internazionali, comunitari e nazionali; Progetti di iniziativa territoriale (Pit), riferiti a specifiche priorità geografiche e tematiche, di durata almeno biennale e importo superiore ai 150 mila euro, cofinanziati dalla Regione fino a un massimo di 60 mila euro; Microprogetti rivolti alle are geografiche prioritariamente individuate nel Piano annuale, di durata di un anno e mezzo, importo inferiore ai 150 mila euro, e compartecipazione finanziaria regionale fino a 30 mila euro. Molteplici i soggetti promotori: enti locali, organizzazioni non governative, università, istituti scolastici, enti pubblici e privati, istituti di ricerca,organizzazioni sindacali, imprese e cooperative regionali. I progetti finanziati di iniziativa territoriale sono 4, di cui 2 nell’Europa Sud 0rientale (Albania, Bosnia Erzegovina, Montenegro), uno in Africa (Etiopia), uno in America Latina (Brasile); i soggetti proponenti sono l’Avsi Marche, il Cvm Ancona, la Camera di Commercio di Ancona, l’Università di Macerata, Dipartimento Scienze archeologiche; il contributo regionale è di 150.000,00 euro, pari al 58 per cento del costo totale ammesso al finanziamento. I microprogetti finanziati, con una compartecipazione della Regione di 194.450,00 euro, sono 7; ulteriori 5 progetti saranno finanziati nel 2009. Il costo totale ammesso al finanziamento è di 1.112.448,00 euro. I proponenti sono: associazione ‘Condividere onlus’ (Ap), associazione ‘Perigeo’ (Mc), Ainram ‘Noi ragazzi del mondo Marche’ (Ap), Ipsia, Gvc Marche, ‘Liberato Zambia’ (An), ‘Mondo solidale’ (An), Diocesi di Macerata, Cestas Marche (An), Gus ong (Mc), Comuni di Monsano (An) e Macerata. I progetti finanziati dall’Unione Europea riguardano il rafforzamento dei sindacati in Albania, la cooperazione con i territori dell’area Adriatico-balcanica e mediterranea, il consolidamento delle politiche di welfare in Sud America. Le aree geografiche interessate dalle attività di cooperazione internazionale cofinanziate dalla Regione comprendono l’Europa Sud Orientale (Albania, Bosnia Erzegovina, Serbia), l’Europa Centro Orientale (Comune di Dubrosh colpito dall’incidente nucleare di Chernobyl), il Medio Oriente (reparto di emato oncologia pediatrica dell’Ospedale di Gerusalemme), l’Africa (Eritrea, Etiopia) e l’America Latina (Brasile, Argentina, Honduras). M.G. provincia Settimana dell’Orientamento 2008 Scegliere il futuro O ltre 3.500 alunni per Tra gli ospiti Tony Capuo36 scuole coinvolte, 40 zzo, vicedirettore del Tg5, espositori, 23 laboratori, 3 che martedì 25 novembre, tavole rotonde e 16 incontri ha tenuto una lezione sul al giorno. Questi i numeri giornalismo. E poi tanti della Settimana dell’Orien- incontri con gli ordini protamento, che ha preso il fessionali, le università e la via martedì scorso e che si rete Informagiovani. svolgerà fino al prossimo 28 Si chiude venerdì 28 nonovembre al quartiere fie- vembre, con la premiazione ristico di Ancona. Quattro delle scuole del territorio giorni intensi, organizzati che hanno presentato i loro dall’assessorato all’Istruzio- lavori sul Progetto Leonarne, formazione e lavoro del- do da Vinci. la Provincia di Ancona per “Con i suoi innumerevoli mettere in contatto gli stu- momenti di incontro con le denti delle scuole superiori varie realtà del sapere e delcon il mondo del lavoro e le professioni la Settimana dell’ università. Lo scopo? dell’Orientamento è in graAgevolare l’accesso alle in- do di fornire agli studenti formazioni del mondo del una vetrina ampia delle possapere e delle professioni sibilità e delle opportunità per contribuire alle scelte - spiega l’assessore alla Forformative e lavorative dei mazione della Provincia di giovani. Ancona Maurizio Quercetti L’ingresso è gratuito, dalle - È quindi uno strumento ore 9 alle ore 14, e l’iniziati- che vuole rispondere a una va è rivolta, essenzialmente, precisa esigenza: orientare agli studenti delle classi IV e in modo concreto i giovaV delle scuole superiori e a ni che oggi frequentano la tutti coloro che desiderano scuola media superiore in affacciarsi al mondo del la- un passaggio cruciale, aiuvoro. Tra le novità dell’edi- tandoli a costruire scelte più zione 2008 gli incontri con consapevoli e ragionate per i rappresentanti dei consigli il loro futuro, con l’obiettivo e degli ordini professionali, del miglior inserimento nel quelli con i rappresentanti mondo delle professioni e esteri dell’Eures e le tavole del lavoro”. rotonde sulle nuove pro- Informazioni, date, relatori fessioni, oltre al laboratorio e programmi sono consulorganizzato dai Centri per tabili sul sito http://www. l’impiego, l’orientamento e provincia.ancona.it/ la formazione di Ancona, Fabriano Jesi e Senigallia. S.M. economia Prime avvisaglie di recessione nel distretto nautico del pesarese regione L’ombudsman è Samuele Animali Anche la nautica è in crisi I Tempi moderni contraccolpi della crisi internazionale, anche nel settore nautico, hanno cominciato a farsi sentire pesantemente anche in provincia di Pesaro e Urbino che comincia a fare i conti con un trend decisamente negativo. I dati degli ultimi nove mesi, forniti dal Centro studi Sistema Cna su dati Infocamere, parlano della chiusura in provincia di Pesaro e Urbino di ben 9 cantieri sui 140 attivi (il 63,6% sul totale marchigiano), specializzati in costruzioni e riparazioni di grandi imbarcazioni. Sono 16 invece le ditte che hanno cessato l’attività su 95 esistenti (il 66,9% dell’intero settore nelle Marche), specializzate nella costruzione di imbarcazioni da diporto e sportive. I dati sulle esportazioni confermano la fles- sione del settore. Se nel secondo semestre del 2007 le esportazioni ammontavano a 106 milioni di euro di euro, nello stesso periodo di quest’anno l’export pesarese della nautica si è fermato a 94 milioni e mezzo di euro con una flessione di ben 11,5 milioni di euro. Ad analizzare la situazione è Moreno Bordoni, responsabile provinciale di CNA nautica: “Stanno cominciando ad arrivare segnali preoccupanti da un pò tutto il settore. E’ in difficoltà la nautica da diporto, quella specializzata nella produzione e allestimento di piccoli e medi natanti. Tiene invece la produzione del superlusso destinata in prevalenza ai mercati arabi. E’ in affanno anche il settore del rimessaggio e del refitting dove la componente artigiana è prevalente. Soffre in generale tutto l’indotto, quello delle piccole aziende artigiane impegnate negli allestimenti (falegnami, impiantisti, tappezzieri), e soffrono anche le imprese della fornitura. La mancanza di infrastrutture sta diventando il vero freno allo sviluppo. In molti casi si può dire che proprio l’assenza di logistica sta invitando molti dei cantieri locali ad andarsene da questo territorio”. G.M. Una ricerca dell’Unione Europea Le nuove rotte I flussi migratori nell’Ue dipendono per il 60% da persone provenienti da paesi terzi, ovvero esterni all’Unione, mentre per il rimanente 40% si stratta di spostamenti fra uno Stato e l’altro dell’Ue27. Un nuovo studio demografico firmato da Eurostat, ufficio statistico comunitario, fa il punto sul fenomeno, utilizzando gli ultimi dati definitivi, disponibili e raffrontabili, risalenti al 2006. In quell’anno, “circa tre milioni di immigrati stranieri si sono installati in un paese Ue. Tali immigrati possono essere divisi in due gruppi in funzione della loro nazionalità”, si legge nella ricerca: i cittadini di uno Stato membro che hanno Difensore regionale E ’ stata presentata ufficialmente, nella sede dell’Assemblea legislativa delle Marche, l’Autorità di garanzia per il rispetto dei diritti degli adulti e dei bambini. La nuova istituzione regionale è stata creata con legge regionale (la n. 23, approvata il 28 Luglio 2008) e accorpa le funzioni di Difensore civico, Garante per l’infanzia e Garante dei detenuti. “Si tratta di un provvedimento volto a rafforzare la tutela dei cittadini senza moltiplicare la spesa – è scritto in una nota della regione - assicurando pari dignità alle diverse forme di tutela extragiudiziale dei diritti e permettendo di realizzare al contempo le più opportune sinergie organizzative”. Il Garante dei detenuti, in particolare, è di nuova istituzione nelle Marche, mentre Difensore civico e Garante per l’infanzia sono previsti trasferito la residenza stabile in un’altra nazione sono 1,2 milioni, appunto il 40% del movimento complessivo; quelli di altri Stati sono 1,8 milioni, pari al 60%. Fra i soggetti provenienti da paesi terzi, si dividono equamente fra nazioni di Asia, Africa, America e altri Stati europei non comunitari. Nel 2006 “i più grandi gruppi di immigrati nell’Ue27 – specifica Eurostat – sono stati i polacchi (circa 290mila persone), seguiti da rumeni (230mila), marocchini (140mila), britannici, ucraini, cinesi e tedeschi”. Secondo lo studio pubblicato dall’ufficio statistico dell’Unione, i paesi Ue che hanno accolto il maggior numero di immigrati sono stati la Spagna (803mila), la Germania (558mila), il Regno Unito (451mila), che da soli hanno assorbito tre quinti degli spostamenti totali. dallo Statuto regionale ed erano già operanti in sedi e con titolari distinti. L’ufficio, che in questi giorni sta acquisendo la sua fisionomia e sta diventando pienamente operativo, è denominato anche “ombudsman regionale”. “Il termine ‘ombudsman’ - si precisa - è quello comunemente utilizzato a livello nazionale e soprattutto internazionale per indicare tutte le figure di questo tipo. L’uso di tale termine serve dunque a ricondurre quest’esperienza nell’alveo di una tradizione e di una giurisprudenza ormai affermatesi in tutti i paesi democraticamente più avanzati”. Il titolare delle funzioni svolte dalla neo-istituita Autorità è stato indicato nella figura dell’attuale difensore civico, l’avvocato Samuele Animali, che rimarrà in carica fino alla fine della legislatura regionale. In rapporto alla popolazione nazionale, sono invece gli Stati più piccoli a far registrare le percentuali più elevate di arrivi: dal Lussemburgo all’Irlanda a Cipro, seguiti da Spagna e Austria; la media europea si è collocata a 6,2 immigrati ogni mille abitanti. Al contrario, vi sono paesi lontani da questa cifra, come Polonia, Romania, Lituania e Lettonia, con arrivi modesti rispetto al numero complessivo dei cittadini. Fra le nuove “rotte migratorie” si registrano flussi significativi dalla Moldavia verso la Romania, dall’Ucraina alla Repubblica ceca, dalla Bosnia-Erzegovina alla Slovenia, dall’Albania alla Grecia. Ci sono infine paesi che attraggono soprattutto immigrati con passaporto comunitario: sono Lussemburgo, Irlanda, Germania, Ungheria, Slovacchia, Austria e Belgio. 3 Block Notes Km zero Prodotti di alta qualità, al giusto prezzo, offerti direttamente al consumatore e a basso impatto ambientale sono quelli garantiti dai “farmer’s markets”, i mercati di vendita dai produttori ai consumatori. “Eco&Equo”, la fiera sull’attenzione sociale, ambientale e sull’economia solidale, organizzata dall’assessorato regionale ai Servizi sociali, cooperazione allo sviluppo, immigrazione, ambiente insieme all’ente regionale per le manifestazioni fieristiche, vuole promuovere, nella sua quinta edizione che si svolgerà dal 6 all’8 dicembre, dalle 9.30 alle 21, alla Fiera di Ancona (ingresso gratuito) la filiera corta. “Eco&Equo” presenterà il più grande “farmer’s market” delle Marche, con la presenza di un centinaio di produttori dell’Associazione italiana agricoltura biologica e di Coldiretti Marche. Sarà possibile fare una spesa a chilometri zero acquistando frutta, verdura, latte, formaggi, salumi, conserve, miele, olio della propria terra direttamente dai produttore, sia biologici sia convenzionali. E di “Cibo, prezzi, ambiente” si parlerà nella tavola rotonda di sabato 6 dicembre, alle 9.30 nell’Auditorium della Fiera, in cui si confronteranno le esperienze di chi ha fatto sua la necessità di un nuovo stile di vita sia nella produzione agricola sia nel consumo consapevole. L’incontro sarà moderato da Giovanni Anversa, giornalista, autore e conduttore del programma televisivo di Rai Tre, “Racconti di vita”. La tavola rotonda, grazie alla collaborazione di Etv Marche, sarà in collegamento con gli stand dei produttori presenti ad “Eco&Equo”. E per chi visiterà la Fiera, ci sarà la possibilità di bere latte crudo alla spina a chilometri zero. Sarà presente, infatti, un distributore dal quale, portando una bottiglia da casa o prendendo quella in vetro regalata dall’assessorato regionale all’Ambiente e da Coldiretti Marche, i visitatori potranno acquistare latte prodotto nel territorio marchigiano a un euro al litro. In Italia, sono sempre più diffusi i distributori alla spina di latte crudo (www. milkmaps.com). Il consumatore, con la sua bottiglia, porta sulla tavola latte di alta qualità, prodotto sul proprio territorio. Riduce l’impatto ambientale per le basse emissioni, grazie alla minore distanza, ai minori passaggi tra produzione e consumo e per meno rifiuti perché riutilizza lo stesso contenitore. Nelle Marche, ci sono 25 distributori del latte: 5 in provincia di Ancona, 6 a Macerata, 6 ad Ascoli Piceno e 8 in provincia di Pesaro e Urbino. 4 27 novembre 2008 Senigallia Il centro ‘Le Rondini’ e la Croce Rossa il nuovo corso propone un’altra narrazione del mondo Scuola di pace, voglia di futuro V oglia di futuro… è con questo invito terra affondano nella miseria. Nel nord che la Scuola di Pace “V.Buccelletti” dominante i tecnocrati delle privatizdel Comune di Senigallia apre il nuovo zazioni hanno già deciso che le guerre anno scolastico 2008/09. E’ un invi- di domani saranno combattute per il to alla speranza, nonostante tutto, e a dominio dei beni essenziali.” Conclurinnovare il nostro modo di vedere e di de questa tematica, quasi al termine agire. Già la stessa affermazione e sus- del corso generale, la relazione di Ricsistenza di una Scuola di pace è motivo cardo Petrella, docente di mondializdi consolazione perché essa continua zazione presso l’Università Cattolica ad esprimere una realtà dinamica che di Lovanio, Belgio, “Una nuova narraè quella dell’associazionismo che la co- zione del mondo.” Zygmunt Bauman ci stituisce in maniera arricchente e di ricorda che “paura è il nome che diauna collaborazione convalidata negli mo alle nostre incertezze, alla nostra anni con l’Amministrazione comuna- ignoranza della minaccia o di ciò che le. L’invito è quindi quello di ritrovare c’è da fare e così questa è la paura più nelle capacità umane, cognitive e rela- temibile perché è diffusa, sparsa, inzionali i percorsi giusti per ricostruire distinta, libera, disancorata, fluttuanla nostra civiltà. Dov’è l’uomo se non te, priva di un indirizzo o di una cauin un essere che rinuncia a vivere sen- sa chiara.” E’ la paura l’emozione che za un senso, che si rende lievito di una sottende alla ricerca di sicurezza e che massa, o seme capace di germogliare scaturisce dal nostro sistema limbico, perché il pianeta che lo ospita sia casa il più antico nella nostra storia evoluaccogliente al suo esistere. Molti sono zionistica. Dante Alighieri canta nelle i beni della terra che non abbiamo ri- XXVI dell’Inferno: -… considerate la spettato, superbi del nostro progre- vostra semenza/ fatti non foste a viver dire, ma oggi, che è a rischio anche la come bruti/ ma per seguir virtute e risorsa dell’acqua e della vita che da canoscenza… - Ecco quindi di nuovo sempre alimenta, occorre capire come la proposta della Scuola a continuare a essa stessa sia divenuta ricchezza per capire e a cercare per guardare avanti e alcuni e stia per diventare povertà e desiderare il futuro ancorati alla realtà. guerra per altri. Così il Corso generale “Rigenerare la politica oggi” insieme della Scuola apre il 30 novembre con ai docenti di filosofia Pietro Barcellolo spettacolo teatrale, promosso dal na e Roberto Mancini, “Educare alla Centro Pace di Bolzano, “Le strade del- libertà” con Marco Lodoli, insegnante l’acqua” di Francesco Comina. “Sono le giornalista scrittore, “Leggere i fatti al storie dell’acqua. Quelle che bagnano il di là della cronaca” con Furio Colombo mondo e che incrociano le strade dei e Silvana Amati, “Un futuro che possa popoli. Nel grande sud i dannati della coniugare giovani e pace” con Alberto notizie della settimana R L’Abate, docente di sociologia… sono tanti incontri che ci invitano a superare la paura perché sappiamo cosa succede e come dobbiamo agire. La stessa veste grafica dei testi che pubblicizzano la Scuola, sormontata da una luna quasi leopardiana, ci porta alla riflessione sulle parole e a ritrovare nuovi legami nello scomporre e ricomporre le nostre storie per trovare un nuovo linguaggio comune. Il ruolo della minoranza attiva in un processo di cambiamento per il bene comune è un ruolo essenziale. E’ il lievito della massa. E in un processo di crescita e di conoscenza è oggi importante, in particolare per i nostri giovani, poter affrontare tale percorso. Risponde a questa esigenza il corso di formazione di psicologia sociale tenuto dalla docente Barbara Pojaghi dell’Università di Macerata. Si terrà per tre giovedì, dalle ore 17 alle 19, presso la sede della Scuola di Pace, 22-29 gennaio, 6 febbraio 2009. Le relazioni di comuni amici, quali quella del prof. Daniele Onori oggi responsabile presso l’Ufficio Cultura Ambasciata d’Italia a Sarajevo, che ci parlerà della Bosnia Erzegovina e del dopoguerra infinito tra delusioni e speranze, e quella di Lucio Cimarelli, Presidente Consorzio Solidarietà, che con M.Mogiatti presenterà le nuove forme alternative di energetica, sono motivo di fiducia e ci suggeriscono attraverso le loro realtà di vita ed esperienza lavorativa che un mondo diverso è possibile. Rosaria Leonardi Cenerelli Approvata dalla Regione, con un finanziamento di 55.000 euro, la linea notturna per accompagnare i giovani in discoteca. “Notturno Bus” è un progetto, presentato nei mesi scorsi dal Comune di Senigallia, in collaborazione con le amministrazioni comunali dell’entroterra, delle forze dell’ordine, delle associazioni giovanili e dei locali della città. A presentarlo è stato il Comune di Senigallia in quanto capofila dell’Ambito Territoriale Sociale numero 8, ma alla sua redazione hanno partecipato attivamente tutte le realtà dell’hinterland. Per cinque mesi ogni venerdì e sabato sera, dal 15 aprile 2009 al 15 settembre 2009, due pullman copriranno la tratta Arcevia-Castelleone di Suasa-Senigallia-Marzocca-Senigallia consentendo ai giovani di raggiungere, in totale sicurezza, i locali e le discoteche della città e di fare rientro, sempre senza correre alcun rischio, nelle proprie case. Gli autobus partiranno da Arcevia, Castelleone di Suasa e Marzocca alle ore 22.30 mentre i rientri sono previsti intorno alle 6. L’obiettivo finale del progetto, denominato “Notturno bus: nei locali e nelle discoteche con l’autobus” è quindi la tutela della sicurezza dei giovani oltre alla promozione della sicurezza stradale. Per rendere i ragazzi non solo utenti del servizio ma anche protagonisti, di quella che vuole essere una campagna di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale, verrà creato un blog in cui potranno manifestare il loro gradimento od eventualmente le critiche al servizio. Ma non solo. Un tecnico, con materiale informativo, sarà presente nei percorsi sull’autobus una volta a settimana per favorire l’elaborazione dei materiali raccolti che saranno poi riversati in internet attraverso il canale prediletto dalle nuove generazioni: youtube e potranno anche creare una comunity. Avv. Simeone Sardella che si è complimentato con le volontarie del Comitato Femminile per l’ottimo risultato della loro iniziativa. Vivace l’accoglienza dei piccoli ospiti, molto interessati alle attività della Cri; hanno posto un gran numero di domande, con tanti di loro che hanno già prenotato l’iscrizione a un corso di primo soccorso (magari da frequentare tra qualche anno, vista l’età). Decisamente graditi e gustosi alcuni cibi tipici dei paesi di provenienza dei bimbi, preparati dalle abili mani di alcune mamme. Un bel momento di felicità e di condivisione per tutti e ancora una volta un’occasione in cui la Croce Rossa dimostra di avere nel suo Dna la capacità di dispensare umanità (nel senso più ampio del termine), visto come è stata facile trasformare in atto di solidarietà e di generosità anche un semplicissimo gioco estivo. Mauro Petrucci a senigallia debutta a gennaio il pdl a denti stretti Partito unico Succede a Senigallia Notturno bus * Un volo acrobatico in gruppo, poi la decisione di proseguire gli allenamenti da solo. Ma per Stefano Rosa, ex pilota delle Frecce Tricolori, 47 anni di Senigallia, quella che era poco più di una routine si trasforma in tragedia. Il velivolo, un Siai Marchetti Sf del ’60 per i voli acrobatici, si schianta contro una villetta penetrando nella cameretta di una ragazzina di 13 anni che era a scuola. Una morta che ha destato grande commozione in città. * Diciannove condanne, per un totale di quasi 170 anni di carcere, per traffico di sostanze stupefacenti, aggravato in certi casi dall’associazione per delinquere, e tantissimi episodi di spaccio descritti in ben 298 capi d’imputazione. E’ la sentenza di primo grado con cui il tribunale ha tradotto in pene severe i risultati dell’operazione Domus. Alla sbarra un’organizzazione che avrebbe importato un fiume di cocaina e hashish dall’estero per rifornire locali notturni tra Ancona e Senigallia. Condannato per favoreggiamento un avvocato che avrebbe aiutato un cliente a sottrarsi alle indagini. * I consiglieri di opposizione incatenati a Palazzo Gherardi per protestare contro la svendita della storica sede del “Perticari”. La simbolica contestazione è avvenuta all’indomani di un’accesa seduta del Consiglio comunale. La maggioranza ha infatti bocciato un emendamento della minoranza, in cui si chiedeva di prevedere, se non la realizzazione di un museo permanente come suggerito dalla precedente mozione, almeno un utilizzo pubblico per il futuro del palazzo. * Una lettera all’assessore comunale Simone Ceresoni e all’assessore provinciale Marcello Mariani del comitato spontaneo di via Tevere per sottolineare le condizioni della strada, ribadire le competenze degli enti e ricordare le pessime condizioni della bretella che da stradone Misa congiunge via Adige e via Tevere. * Anche quest’anno Senigallia ha confermato il suo impegno contro la pena capitale, offrendo la sua partecipata adesione alla campagna mondiale “Città per la vita - città contro la pena di morte”. Il nostro Comune - si legge nella nota dell’amministrazione - partecipa fin dal 2002 a questa iniziativa, promossa dalla Comunità di Sant’Egidio, che ospita la coalizione mondiale contro la pena di morte. Le date scelte, sempre riferite alla fine del mese di novembre, richiamano l’anniversario della prima abolizione della pena capitale nel mondo, avvenuta nel 1786 per opera del Granducato di Toscana. icordate quei clowns che, nello stand della Croce Rossa alla Fiera di S. Agostino, cadevano in acqua quando erano colpiti da una palla? Ebbene, i proventi di quel gioco sono stati finalizzati ad un nobile scopo: risistemare le sale occupate dal doposcuola “Le rondini” in un edificio della Parrocchia del Duomo, a Senigallia. Si tratta di un gruppo di volontari che ha organizzato un doposcuola per alunni stranieri, oltre che per lo svolgimento dei compiti, anche per aiutarli a migliorare la conoscenza della nostra lingua e ad inserirsi più agevolmente nella realtà italiana. Le sale sono state tinteggiate, sono state rinnovati i battiscopa e sistemate alcune rifiniture, sono state montate delle tende e ora l’ambiente, grazie alla migliorie apportate, si presenta accogliente e gradevole. All’inaugurazione ha partecipato il Commissario della Cri di Senigallia A gennaio debutterà il grup- in vista della prossima tornata po comunale del Popolo elettorale. della libertà con la fusione, ed “Abbiamo costruito un’alleanza il conseguente scioglimento, oltre che un partito – aggiundi Forza Italia ed Alleanza na- ge Alessandro Cicconi Massi zionale. Il partito unico si pre- – ed è molto positivo anche senterà ufficialmente in Con- il lavoro che stiamo facendo siglio comunale agli esordi del con le liste civiche. Siamo sin2009. “Il partito unico che fi- tonizzati sulle stesse linee e nalmente si è costituito – dice non da ultimo abbiamo sosteil consigliere di An Gabriele nuto, firmandola, la petizione Girolimetti – si è creato sen- di Chiappa per il lungomare. za smottamenti e con calma, E mentre noi costruiamo dalsenza subire gli stessi traumi l’altra parte si sta sfasciando subiti dal Pd dove oggi le di- tutto”. Nei giorni scorsi Alesvisioni sono astronomiche. sandro Cicconi Massi per Alla maggioranza, che ci sta Forza Italia e Gabriele Girolioffrendo liti e scene da “Guer- metti per An sono entrati a far ra dei Roses”, noi contrappo- parte del comitato costitutivo niamo la nostra compattezza”. provinciale del Popolo della Un’arma vincente da sfoderare libertà. a cura di Giuseppe Nicoli Dill’ al monc’ in piazza Ci scusiamo con i lettori se qualche volte ci capita di ripetere cose già dette ma che non sono state realizzate. Diceva un detto latino “Le cose ripetute giovano”. Quanto scriviamo in questo numero di Voce Misena lo diciamo a conclusione del mese dei morti per ricordare quanto avviene nel Cimitero delle Grazie a Senigallia. Dal 1997, la parte sovrastante del colombario, vicino al cancello Nord, è ancora chiusa con un’impalcatura per evitare l’eventuale caduta di calcinacci dopo le lesioni verificatesi a seguito del terremoto dello stesso anno. In questi giorni, del mese dei morti appunto, tutte le persone vanno a portare i fuori sulle tombe dei loro cari. Solo a Senigallia, chi ha parenti in quel colombario, non può farlo. Nemmeno i cartelli per le “opere di bene” a suffragio dei i propri cari possono esservi apposti. E’ stato letto su “Sestante” , del mese di agosto 2008, che: “Il nostro cimitero si può considerare un museo di scultura e architettura a cielo aperto, al pari dei cimiteri monumentali di Torino, Milano, Bologna, Roma ecc. Come cittadini senigalliesi questo ci rende orgogliosi. Ci piacerebbe soltanto sapere, però, se nelle suddette grandi città e in quelle di tutto il mondo ci sono cimiteri transennati che impediscono la vista dei loculi per “undici anni”, senza far sapere ai parenti dei defunti quando saranno eseguiti i lavori di riparazione. Eppure, i parenti, quei locali li hanno pagati e devono, inoltre, continuare a pagare anche la luce delle lampade votive, senza sapere nemmeno se funzionino o meno. Questa ingiustizia è stata segnalata in passato tante voce su questa rubrica e due volte anche dal “Il Resto del Carlino” ma, a tutt’oggi, ripetiamo, viene mantenuto un silenzio assoluto. Attendiamo, per favore, una risposta da parte di coloro a cui compete. 27 novembre 2008 senigallia eccellenze A Senigallia la premiazione delle amministrazioni più attente all’ambiente Comuni ricicloni 2008 C omuni Ricicloni 2008. Sono 11 i Comuni che hanno superato il 40% di raccolta differenziata nelle Marche (secondo gli obiettivi previsti dalla legge). Un risultato mai raggiunto prima d’ora nelle Marche: Montelupone, Porto Sant’Elpidio, Serra de’ Conti, Potenza Picena, Monsano, Ostra, Camerino, Barbara, Castelleone Di Suasa, Urbisaglia, Ostra Vetere. Ma il primo vero vincitore di questa edizione del Premio è senza dubbio il sistema “Porta a Porta” stesso: oggi nelle Marche oltre 42 Comuni, più di 380.000 cittadini, quindi oltre un quarto degli abitanti della nostra regione hanno scommesso sul sistema “porta a porta”. Agli 11 Comuni insigniti del Premio Comuni Ricicloni 2008, è stato assegnato il contributo economico di quasi 200.000 euro messo in palio dall’assessorato all’Ambiente della Regione Marche per la sesta edizione promossa da quest’ultimo e da Legambiente Marche e Arpam. Il Premio Comuni Ricicloni, declinazione regionale dell’omonima campagna nazionale di Legambiente, è nato nel 2002 per rilevare l’impegno delle amministrazioni comunali nella raccolta differenziata. Venerdì scorso la cerimonia di premiazione è stata ospitata per la prima volta all’interno della suggestiva Rotonda a mare di Senigallia, il Comune più grande a forte valenza turistica dove il sistema porta a porta è a regime ormai da tempo. Cinquantacinque i premiati e 183 i Comuni che hanno aderito all’iniziativa (oltre il 70% delle amministra- museo informazione Commozione per 5 un dibattito a SENIGALLIA GRAZIe ALL’AGE Riforma Gelmini L zioni comunali della Regione Marche). Un dettaglio: que’Associazione Genitori saperi oggi da trasmettest’anno l’appuntamento è ricaduto all’interno della settidi Senigallia, ha organiz- re assumono una notevole mana europea delle riduzione dei rifiuti (Serd 2008). zato il 19 novembre scorso varietà sempre più speciaDa sottolineare che anche l’edizione di quest’anno di comu- un incontro–dibattito al listica, ma anche perché è ni ricicloni conferma il ruolo strategico che hanno assunto teatro Portone, dal titolo: pedagogicamente rilevane continueranno sempre ad avere i consorzi obbligatori “La riforma Gelmini. Una te e formativo il confronto istituiti dalla legge. Né è prova il fatto che gli 11 comuni nuova pedagogia o soltanto continuo con una moltitudipremiati, ad eccezione di Porto Sant’Elpidio, sono risultati economia”. ne di soggetti e non più con distribuiti nelle aree di competenza dei consorzi: il Cir33 Relatori del dibattito Ebe uno soltanto. Ma assodato nell’anconetano e il Cosmari nel maceratese. A conferma Francioni (dirigente scola- questo, lo sforzo comune di ciò anche le 31 menzioni speciali per l’avvio della rac- stico Istituto Comprensivo d’ora in avanti sarà quello colta porta a porta assegnate dalla giuria: ben 13 sono sta- Scocchera di Ancona) e Si- di costruire un sistema di te attribuite nell’anconetano nel bacino gestito dal Cir 33 mone Ceresoni (asssessore relazioni permanente (l’alVallesina Misa. Il consorzio intercomunale rifiuti dall’aprile alla Pubblica Istruzione del leanza educativa) che veda 2007, fortemente sostenuto e accompagnato dalla Provin- Comune di Senigallia) che al centro i bambini con le cia di Ancona, ha avviato infatti il “Porta a Porta” su 19 sono intervenuti per rispon- loro esigenze e che trovi comuni con ottimi risultati. Mentre il Cosmari, primo con- dere ai numerosi quesiti che sul territorio un sostanziale sorzio delle Marche, è stato insignito del premio speciale la folta platea ha avanzato. accordo sul tempo scuola e Consorzio Riciclone 2008 (attribuito al consorzio marchi- Si è avuta, infatti, la possibi- sulla organizzazione della giano con la maggior percentuale di raccolta differenziata) lità di riflettere sulle recenti rete scolastica. per aver raggiunto una media del 44,63% di raccolta dif- innovazioni legislative che D’altro canto, i genitori sono ferenziata operando in un territorio come la Provincia di tanto preoccupano i genito- anche fiduciosi che le istituMacerata premiata a sua volta come “Provincia Riciclona ri delle nostre realtà territo- zioni scolastiche e comunali 2008” per aver superato la media del 40% di raccolta diffe- riali. prestino la dovuta attenziorenziata. Erano presenti dirigenti sco- ne alle istanze che via via le M.G. lastici, genitori, insegnanti e famiglie presenteranno nel comitati (Scapezzano, San- corso dei prossimi mesi e t’Angelo, il Coordinamento a in particolar modo a quelle difesa della scuola pubblica). proposte che i genitori stesDurante l’incontro l’assesso- si formuleranno in maniera re Ceresoni ha manifestato costruttiva. una forte preoccupazione A questo proposito, signicirca “l’impatto devastan- ficativa è stata la testimote” della riforma Gelmini. nianza di alcuni genitori Nel breve periodo il solido delle frazioni che, grazie ad sistema scolastico senigal- un prolungamento dell’oraliese potrà, in sinergia col rio extrascolastico in forma Comune, resistere ma già autogestita, hanno cercato nel medio e lungo periodo di venire incontro alle vagli effetti saranno purtrop- riegate esigenze delle famipo profondamente negativi. glie. Come pure la proposta Proprio per tale prospettiva, di orientare le iscrizioni in sarà fondamentale che tutti maniera da non affollare i soggetti coinvolti (scuola, le scuole cittadine per pole foto di Paolo Mengucci fatte a Scanno Comune, famiglie) riescano ter favorire, invece, quelle a comprendere l’importanza a rischio di chiusura, si è di un gioco di squadra e non rivelata interessante. Quintanto di una semplice difesa di, la mobilitazione, che si dei propri interessi. è rivelata importante fino a Giacomelli, Enea Discepoli, Riccardo Gambelli, Alfonso Na- La professoressa Francioni, questo momento per alzare politano, Albino Mattei, Marco Mandolini, Glauco Gianfran- all’inizio del suo intervento, l’attenzione sui grossi camceschi, Aroldo Governatori e Bibo, responsabile della Galleria ha posto una semplice do- biamenti in atto, deve ora lasciare Arearte, che ha raccolto tante fotografie di Mario Giacomelli, manda: “Cosa serve ai no- necessariamente comprese tutte quelle scattate a Scanno dal geniale maestro stri ragazzi per crescere?”. Il spazio al confronto con le della fotografia senigalliese. Particolare interesse hanno su- maestro unico - ha detto - è istituzioni. Alberto Di Capua scitato alcuni inediti ritratti di Mario Giacomelli, scattati da negativo non solo perché i Paolo Mengucci anche in luoghi di Scanno, che precedentemente erano stati immortalati nelle fotografie di Cartier Bresson. Amedeo Fusco, Carlo Emanuele Bugatti e Stefano Schia- Interventi su via po, via rossini, via cellini e stradone voni hanno poi parlato della fotografia di Hilde Lotz Bauer, la donna che, per prima, con le sue fotografie, ha reso celebre Scanno. Per la Bauer è stata progettata, in collaborazione con il Comune di Scanno, una mostra a Palazzo del Duca di Senigallia, che, secondo un primo accordo tra Stefano Schiappaltati i lavori per la La tabella di marcia del voni e Amedeo Fusco dovrebbe svolgersi già nel prossimo rotatoria dell’ospeda- cantiere prevede inizialperiodo natalizio. La Lotz Bauer nacque nel 1907 a Monaco. le, dove transitano ogni mente la demolizione di Dopo aver conseguito il dottorato in storia dell’arte compì un giorno 20.000 veicoli, con una porzione del muro di biennio di formazione fotografica presso la Lichtbildanstalt di l’apertura del cantiere pre- recinzione dell’ospedale, Monaco. Varie commissioni fotografiche testimoniano il suo vista a gennaio. Uno tra gli in modo da favorire la masoggiorno in Italia dal 1935. Le sue campagne fotografiche snodi nevralgici della via- novra di immissione su via furono prevalentemente incentrate intorno alla scultura tobilità urbana sarà regolato Po, allargando il raggio di scana rinascimentale. Dopo la guerra fece ritorno a Monaco definitivamente da una curvatura. Inoltre per pere poi trascorse un decennio in America . Nel 1962 si trasferì a rotatoria ma solo dall’an- mettere ai pedoni di ragRoma, dove alla Bibliotheca Hertziana era stato nominato dino nuovo. giungere il nosocomio in rettore il suo secondo marito, Wolfgang Lotz. Le sue fotograOltre alle realizzazione di tutta sicurezza sarà realizfie, oggi apprezzatissime, sono state esposte a Firenze (1977), una rotatoria permanente, zata una scala. Verranno Londra (1980), Bonn (1981) e Mannheim (1993). Nel 1984 era in corrispondenza dell’in- quindi create, oltre alla roritornata nella sua città natale, dove si spense nel 1999, ormai crocio tra via Po, via Cel- tatoria al cui interno sarà quasi priva della vista. lini, via Rossini e lo Stra- predisposta un’isola verde, Musinf Senigallia done Misa, è prevista la quattro aiuole direzionasistemazione della viabilità li. Molteplici gli obiettivi pedonale lungo via Po fino che si pone l’intervento all’incrocio con via Cam- tra cui: “il miglioramento posanto Vecchio. “Con la della fluidità dei rilevanti circostanza – dice l’asses- volumi di traffico – riporsore comunale ai lavori ta la scheda tecnica del pubblici, Maurizio Man- progetto -, la diminuzione gialardi – provvederemo dei carichi inquinanti, la inoltre alla sistemazione diminuzione della velocità dei marciapiedi lungo il di transito sull’incrocio, il perimetro della rotatoria miglioramento della sicuin modo da garantire la rezza del transito veicolare sicurezza dei pedoni”. Nel ed il miglioramento della dettaglio si tratta del mar- sicurezza degli attraversaciapiede lato sud di via menti pedonali”. Po, dove verrà sistemata I lavori, appena consegnaanche la pubblica illumi- ti, sono stati aggiudicati nazione, del marciapiede dall’impresa Cini di Perlato sud di via Rossini, lato gola che ha presentato un monte di via Cellini ed in ribasso d’asta del 16,65%, entrambi i lati sullo Stra- offrendo 175.021,78 euro. done Misa. Michela Gambelli Fotografi dell’anima G rande impressione e ammirati commenti ha suscitato la presentazione, fatta da Paolo Mengucci al Musinf, delle bellissime foto, che, in anni lontani, aveva scattato a Scanno, in occasione dei viaggi compiuti nella cittadina abruzzese, per accompagnare Mario Giacomelli. Amedeo Fusco, vicesindaco di Scanno era venuto appositamente per incontrare Stefano Schiavoni, consigliere delegato ai progetti della fotografia di Senigallia. Fusco ha ringraziato Senigallia ed il direttore del Musinf, il prof. Bugatti, perché in occasione della visita ha potuto apprezzare una vasta suite di opere scattate a Scanno dai fotografi senigalliesi. A partire dall’attraente e, in gran parte inedita, suite di Paolo Mengucci, per giungere alle fotografie scattate a Scanno dal fotoreporter Giorgio Pegoli. Il vicesindaco di Scanno ha potuto incontrare nell’occasione anche un illustre amico del Musinf, il fotografo Renzo Tortelli, molto noto a Scanno, avendo ricevuto già un riconoscimento nell’ambito del Premio Scanno. E’stato poi proprio Amedeo Fusco a ricordare, nell’anniversario della scomparsa, la figura di Mario Giacomelli, mettendola a confronto con un altro gigante della fotografia del ‘900 Cartier Bresson, a cui pure si deve una storica serie di fotografie scattate a Scanno. Amedeo Fusco, mettendo in luce un’approfondita cultura storica e fotografica, ha insistito sulla forza creativa di Mario Giacomelli. Esemplificando ha voluto paragonare la perfezione della fotografia di Cartier Bresson con la perfezione poetica e formale di Raffaello e l’ansia creativa della fotografia di Mario Giacomelli con la forza espressiva della pittura di Michelangelo. Quello di Amedeo Fusco è stato un intervento, che è risultato sentitamente applaudito dal pubblico, tra cui gli allievi del corso di fotogiornalismo, coordinato da Pegoli e vari fotografi ed artisti come Mauro Marinelli, collaboratore di Mario Lavori all’incrocio A 6 27 novembre 2008 Chiesa C’è vita in parrocchia chiesa Offerte per il sostegno dei sacerdoti: il valore di una libera scelta Gente dal cuore grande La settimana del Vescovo Giovedì 27 novembre ore 9.30: Giornata del Clero in Seminario (“Medaglia miracolosa”) ore 18.00: Conferenza alla Chiesa dei Cancelli Sabato 29 novembre Udienza dal S.Padre con i seminaristi Domenica 30 novembre Conclusione Settimana Eucaristica – “Portone” 0re 18.00: Festa Adesione dell’Unitalsi Lunedì 1 dicembre Incontro sulla Dottrina sociale della Chiesa a Recanati Mercoledì 3 dicembre Riunione della Vescovi marchigiani a Loreto Giovedì 4 dicembre ore 9.30: S.Messa per i Vigili del Fuoco a Senigallia ore 11.00: S.Messa a Barbara Venerdì 5 dicembre ore 9.30: Seminario su Famiglia e Impresa Sabato 6 dicembre ore 19.00: S.Messa in Seminario per “Genitori, testimoni di speranza” Domenica 7 dicembre ore 16.00: S.Messa in Cattedrale (Festa dell’Adesione dell’Azione Cattolica) Un convegno su Lì Madou Padre Matteo Ricci (per i cinesi Lì Madou), “il Saggio d’Occidente”, sempre più protagonista nella natìa Macerata. Ad un mese ormai dall’insediamento della Commissione diocesana istituita per le celebrazione in occasione del IV Centenario dalla morte, la Diocesi di Tolentino – Recanati – Cingoli – Treia, in collaborazione con l’Università degli Studi di Macerata, promuove incontri dedicati alla figura dell’illustre gesuita, nato nel capoluogo marchigiano il 6 ottobre 1552 e morto a Pechino l’11 maggio del 1610. Venerdì 28 novembre interverrà la prof.ssa Elisa Giunipero (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano), relatrice de «La Chiesa cattolica in Cina dal 1949 al 1966», a cui seguirà l’intervento del prof. Ren Yanli, dell’Accademia Cinese delle Scienze sociali di Pechino, su «Cattolicesimo in Cina: problemi e prospettive». Entrambi gli incontri ricciani si svolgeranno alle ore 18 nella sede della Camera di Commercio di Macerata (in via Tommaso Lauri, 7), da cui sono patrocinati. Ad introdurli sarà S.E. mons. Claudio Giuliodori, Vescovo di Macerata e Presidente della Commissione diocesana per le Celebrazioni, assieme al prof. Edoardo Bressan, docente di storia contemporanea all’Unimc. Storia della musica in lingua araba Tra le tante iniziative che il Premio Vallesina ha promosso a sostegno della Scuola Magnificat, fondata a Gerusalemme da padre Armando Pierucci, c’è la pubblicazione di una storia della musica in tre volumi, per un totale di 1.500 copie, in lingua araba con immagini a colori e testi storici accurati che ripercorrono la vita e l’esperienza musicale anche di tanti musicisti europei. Questi libri sono un aiuto molto importante per diffondere la cultura musicale in Medio Oriente e, particolarmente, per insegnare la musica nella lingua materna degli stu- T occa a noi. Innanzitutto a noi. Tocca a noi fedeli laici sostenere economicamente i nostri pastori, cominciando dalla comunità nella quale facciamo esperienza concreta di Chiesa, partecipando ogni domenica all’eucaristia. Per arrivare a tutte le comunità, grandi e piccole, vicine e lontane, ricche e povere. Tutte comunque “nostre”. Questo ci ricorda la Giornata nazionale di sensibilizzazione del 23 novembre. E questo ci ricorda – tra tante altre cose Domenica 30 novembre, alla Chiesa Maddalena di Senigallia Adesione Unitalsi Ricordare P. Alfredo Berta – la Lettera dei vescovi per mille. Soltanto all’otto per mille. In Sostenere la Chiesa per realtà le forme introdotte dall’Accordo servire tutti, dello scorso di revisione del Concordato del 1984 6 ottobre. È stata scritta sono due. Ci sono anche le offerte deper ricordare i vent’anni ducibili per il clero. L’otto per mille è del documento Sovve- sicuramente più noto. Ma è anche più nire alle necessità della “facile”: non costa nulla alle nostre taChiesa e rilanciarne i sche. Invece l’offerta comporta un savalori, ecclesiali e civili, crificio, piccolo o grande. Soprattutto sui quali si fonda il nuo- è il segno tangibile di un più profondo vo sistema di sostegno senso di appartenenza ecclesiale. Di economico. Dopo secoli una fede matura. L’offerta è infatti per si ritorna alle origini af- tutto, assolutamente tutto il clero. Per fermando: innanzitutto il nostro parroco, che a fine mese ricetocca ai fedeli sostenere ve un’integrazione dall’Istituto centrale i propri pastori. Lo Sta- per il clero, senza mai un ritardo o un to li può agevolare, ma disguido; per tutti i preti italiani “in non sostituirsi a loro. Tocca a noi. Ad cura d’anime”, che si trovino alle prese esempio con le offerte per il clero. Per con una grande parrocchia metropolitutto il clero: i preti che fanno servizio tana o con cinque o sei minuscole parpastorale in Italia, ma tutti, anche se rocchie sull’Appennino più remoto, su provenienti da un Paese straniero. E i un’isola, in una periferia degradata. Chi nostri preti fidei donum, che per alcuni fa un’offerta dimostra di avere un cuoanni si mettono al servizio di comunità re tanto grande da riuscire a pensare a di Paesi lontani, in missione. tutti. L’offerta per il clero, tutto il clero, Le offerte, bisogna ammetterlo, tendia- in un certo senso misura il “tasso di apmo a metterle in secondo piano. Sba- partenenza ecclesiale”, la nostra reale gliando. Eppure, dici “sostegno econo- generosità, il nostro vero altruismo. mico alla Chiesa” e pensi subito all’otto Umberto Folena S e avete voglia di conoscere l’Associa- la celebra così: ore 15,30: accoglienza a tutti zione e cosa fanno “quelli dell’Unitalsi”, i Soci e Pellegrini; ore 16,00: giostra di canspesso ci chiamano così, partecipando alla ti, di emozioni, di sorprese, di testimoniannostra giornata dell’Adesione potrete ren- ze, di animazione, rivivremo i momenti più derVi conto almeno un po’ del nostro servi- belli di questo anno. Alle ore 18,00: Rito zio. Per noi Unitalsiani il Pellegrinaggio è un dell’Adesione – Celebrazione della Parola momento di grande gioia, di condivisione e - Accoglienza dei nuovi Soci e di quelli che di incontro. La condivisione è il l nostro sti- da più anni fanno parte della ns. Associale di vita che ci porta a camminare “insieme” zione. Ci saremo tutti, malati, volontari, ogni giorno , nei nostri posti di lavoro, nelle pellegrini, amici,tutti, tutti propri tutti. Alla nostre famiglie, nelle comunità parrocchia- fine di questa giornata ritorneremo a casa li e in ogni posto noi siamo incontriamo con la gioia nel cuore. Gesù Cristo nelle persone che soffrono. Nell’occasione troverete di fronte alla ChieQuesto è quello che rende il nostro servizio sa della Maddalena una cassetta della Posta di volontariato particolare perché sono loro, a Bernardette: se avete voglia di scrivere, le persone che soffrono, il cuore del nostro una preghiera, un messaggio potete farlo. I impegno di carità. vostri pensieri saranno portati a alla Grotta Vi invitiamo pertanto alla nostra “Giornata di Lourdes dai nostri volontari nel prossimo dell’adesione”, domenica 30 novembre 2008, pellegrinaggio che si terrà dal 5 al 9 dicemalla Chiesa della Maddalena in Via Caval- bre 2008. lotti, 36 – Senigallia.La famiglia Unitalsiana Armanda Magini E ’ in uscita un opuscolo del Servo di Dio Padre Alfredo Moranti detto Berta. O.F.M., intitolato”Memorie e Cronache del convento di S .Maria Apparve (An) 1884-1958” e curato da Padre Alberto Sabattini O.F.M., Vice Postulatore della Causa di beatificazione e canonizzazione. Alcuni motivi ne hanno stimolato la pubblicazione: la traslazione delle spoglie mortali di P. Alfredo dalla chiesa di San Francesco in Matelica a Santa Maria Apparve il 6 ottobre 2007; i legami particolari tra il Servo di Dio e il santuario, dove ha germogliato la sua vocazione francescana, ha partecipato alla consacrazione del tempio e all’altare maggiore (15 ottobre 1899)e all’incoronazione dell’Immagine da parte del Capitolo Vaticano (15 agosto 1915). Le “ Memorie e Cronaca …” vengono pubblicate così come sono state scritte con marginali e rari cambiamenti. “La pubblicazione, afferma il curatore, potrà servire a far conoscere in qualche modo il convento di Santa Maria Apparve dalle sue origini (1884)al 1958 e il santuario dagli inizi alle sue successive trasformazioni, nonché la vita e l’attività dei Frati Minori”. Molto utili e ben riuscite le fotografie inserite nel testo. Ci auguriamo che l’opuscolo possa avere ampia diffusione. Potrà essere acquistato presso la Libreria Barchiesi di Ostra o presso il Convento dei Frati Minori di Urbino 0722/2568. incontri A Belvedere la Caritas ha promosso un incontro per parlare di droghe Le trappole della tossicodipendenza S i è tenuto a Belvedere Ostrense un incontro sul tema ‘sostanze stupefacenti’, organizzato dalla Parrocchia S.Pietro. Lo scopo è stato quello di sollevare un problema delicato della nostra comunità e dare speranza ai ragazzi colpiti dalla droga ed alle loro famiglie. La numerosa partecipazione del pubblico, gli oratori competenti nel trattare il tema, le commoventi testimonianze dei ragazzi tossicodipendenti, nonché quella di mamma Anna colpita dal dramma dei suoi due figli, hanno coinvolto ed emozionato i presenti. Nell’occasione è emersa una verità certa, in particolare per coloro non a conoscenza del problema. Elemento fondamentale, per fermare questo tragico fenomeno, è la prevenzione, basata su una sana educazione morale e sociale dei nostri ragazzi. I genitori, gli educatori, la scuola, le autorità sono chiamati a dare il loro contributo, con responsabilità. Ricordiamo che dietro il vuoto educativo c’è il rischio di sco- prire la morte dei valori umani e, purtroppo, anche la morte fisica della vita. Grave sarebbe se gli educatori delegassero ad altri le proprie responsabilità. Soprattutto nella prevenzione, dove non è giustificato l’errore dei genitori quando pensano, quando sono convinti che il problema della droga non riguarda i loro figli: “tanti i miei ragazzi non avranno mai questa tentazione”, oppure si affidano alla fortuna. I giovani trascorrono tanto tempo insieme: parlano, ridono, scherzano, giocano, come è avvenuto nella stagione della giovinezza. Oggi, tra i loro gruppi, c’è il pericolo della tentazione di provare una nuova emozione, magari con sostanze proibite. Se un ragazzo è forte e formato, è consapevole dei rischi a cui va incontro e difficilmente cede alla tentazione. Se un ragazzo è debole, non educato, non formato, non preparato, la tentazione della nuova emozione può diventare realtà. E’ l’inizio drammatico di una sofferenza di cui non si può mai conoscere la fine. Le nostre parole vogliono essere un invito, un richiamo alla consapevolezza del problema, che riguarda tutti. Noi della Caritas condividiamo, da tempo, con don Luca il dolore dei ragazzi e delle loro famiglie colpite dalla droga. E sempre con don Luca siamo disponibili a dare informazioni e consigli per la prevenzione e l’assistenza a coloro che si aprono al dramma che stanno vivendo. Persone buone hanno aiutato ad organizzare questo interessante incontro e ci saranno anche quando saremo chiamati a contribuire ed aiutare le famiglie bisognose, dopo aver valutato caso per caso. C’è un preciso impegno, per dare continuità all’incontro sopra richiamato, da parte di don Luca, del dr.Flamma, del sottoscritto e di altre persone, affinché insieme si possano attuare iniziative dirette a fermare le sofferenze della droga. Renato Spadoni 27 novembre 2008 Chiesa 7 pagine a cura dell’Azione Cattolica di Senigallia L’ANNUALE APPUNTEMENTO CON LA FESTA DELL’ADESIONE ALL’AZIONE CATTOLICA QUEST’ANNO HA UN SAPORE PARTICOLARE Una bella storia che guarda al futuro I n questo anno così speciale in cui l’Azione Cattolica Italiana ha festeggiato i 100 e 40 anni di storia, abbiamo assaporato tutta la bellezza di essere parte di questa storia e abbiamo ritrovato anche un po’ di sano orgoglio per il contributo che abbiamo saputo dare alla Chiesa e al Paese. “Chiamati ad essere santi insieme” è l’esortazione di San Paolo che guiderà il nostro triennio, ed è da qui che nasce l’idea di un momento forte in cui ritrovarsi tutti insieme: adulti, giovani, giovanissimi e ragazzi. Un momento che concluda simbolicamente l’anno celebrativo e ci apra contemporaneamente al nuovo triennio. Quale migliore occasione della Festa dell’Adesione! Ci siamo detti: “perché per una volta non la festeggiamo insieme, tutti insieme, in diocesi, con il Vescovo e con i parroci che vorranno e potranno partecipare?”. Non per contarci o per metterci in evidenza, ma per sentire e alimentare quel vincolo di fraternità a cui ogni anno rinnoviamo l’adesione. Abbiamo bisogno di momenti così in cui la semplice gioia di ritrovarsi insieme ci fa sentire che non siamo soli nell’impegno che profondiamo nelle nostre parrocchie. Così Domenica 7 dicembre ci ritroveremo tutti insieme in Cattedrale per la Festa Diocesana dell’Adesione Questo inserto di Voce Misena sull’Azione Cattolica vuole essere una sorta di preparazione a questo appuntamento. È ovvio che quanti più saremo e tanto più la Festa sarà bella. L’invito è rivolto non solo a chi ha la tessera dell’A .C. ma anche a tutti i cristiani che, anche senza tessera, sono e fanno Azione Cattolica; ossia tutti coloro che con il loro impegno perseguono il fine apostolico della Chiesa, cioè l’evangelizzazione e la santificazione degli uomini e la formazione cristiana della loro coscienza, collaborando con i sacerdoti nell’azione pastorale della Chiesa, e nella costruzione della la comunità cristiana. Vi aspettiamo! La presidenza diocesana “Chiamati ad essere santi insieme” (1 Cor 1,2) Orientamenti per il triennio 2008-2011 Santità, cura educativa, passione per il bene comune: sono questi i tre principali orizzonti che impegneranno l’Associazione nel triennio 2008-2011. Ricordiamo con emozione le parole che il Papa ci ha rivolto il 4 maggio in piazza San Pietro: “La magnifica corona dei volti che abbracciano simbolicamente piazza San Pietro è una testimonianza tangibile di una santità ricca di luce e di amore. Questi testimoni, che hanno seguito Gesù con tutte le loro forze, che si sono prodigati per la Chiesa e per il Regno di Dio, rappresentano la vostra più autentica carta d’identità. Non è forse possibile, ancora oggi, per voi ragazzi, per voi giovani e adulti, fare della vostra vita una testimonianza di comunione con il Signore, che si trasformi in un autentico capolavoro di santità? Non è proprio questo lo scopo della vostra Associazione? Ciò sarà certamente possibile se l’Azione Cattolica continuerà a mantenersi fedele alle proprie profonde radici di fede, nutrite da un’adesione piena alla Parola di Dio, da un amore incondizionato alla Chiesa, da una partecipazione vigile alla vita civile e da un costante impegno formativo. Cari amici, rispondete generosamente a questa chiamata alla santità, secondo le forme più consone alla vostra condizione laicale!”. Assumiamo con gioia e responsabilità il com- pito che il Santo Padre ci ha affidato: la riscoperta di un’autentica santità laicale costituirà l’orientamento programmatico fondamentale dell’intero triennio. Il secondo orizzonte che caratterizzerà il nostro vissuto, la cura educativa, da un lato esprime il desiderio di rafforzare ciò che ci è più caro, la formazione delle coscienze, dall’altro rappresenta l’impegno a trovare risposte nuove e profetiche a quella che lo stesso Pontefice ha definito, il 4 maggio e in altri importanti discorsi, “emergenza educativa”. L’annuncio che i prossimi orientamenti decennali della Chiesa italiana saranno dedicati proprio al tema dell’educazione ci stimola ulteriormente a ripensare le modalità della formazione ordinaria, e a orientare l’intera proposta associativa intorno alle esigenze delle donne e degli uomini, dei ragazzi, giovani e adulti di questo tempo. L’Azione Cattolica Italiana è una realtà estremamente radicata sul territorio. E i laici di Aci sono chiamati a tenere insieme, armonicamente, una “doppia cittadinanza”: la cittadinanza terrena e quella celeste. È proprio dei laici associati vivere con passione il proprio territorio, guardare con attenzione e competenza alle vicende del Paese, lasciarsi interrogare dalle grandi dinamiche che interconnettono il mondo intero. Portare il Vangelo negli spazi e nei tempi della vita umana è un nostro compito. Ed è il grande contributo che diamo per l’edificazione del bene comune. AZIONE CATTOLICA ITALIANA DIOCESI DI SENIGALLIA 1868 100e40anni di AZIONE CATTOLICA U N A S TO R I A C H E C O N T I N UA a dell'adesione In questo anno così "straordinario" per l'associazione, vogliamo rinnovare il nostro vincolo di fraternità ritrovandoci tutti insieme il 7dicembre ore 16.00 santa messa in cattedrale PRESIEDUTA DAL VESCOVO ore 17.30 rinfresco alla chiesa dei cancelli non mancare 2008 27 novembre 2008 chiesa 27 novembre 2008 chiesa Chiesa Città. Per la e per le ADESIONE C ari lettori, questa è una “testata” speciale con un obiettivo speciale. Parliamo di adesione, a tutto tondo. Adesione come scelta personale, certo, ma anche come scelta comunitaria, come scelta di persone che decidono di vivere la loro fede non da soli, ma insieme. Siamo un’associazione. E le parole non sono mai casuali: associazione vuol dire che un filo ci collega l’uno all’altro, che i movimenti di ciascuno influiscono sul movimento dell’insieme, e viceversa. Questo essere insieme è tutt’altro che un vincolo. Anzi: insieme ci accompagniamo nella fede, insieme ci educhiamo alla responsabilità, insieme partecipiamo, progettiamo, decidiamo. Da soli possiamo fare splendidi sogni, ma che rischiano di diventare utopia se non proviamo a realizzarli in compagnia. Abbiamo un sogno sulla Chiesa. La sogniamo bella, accogliente, capace di educare alla vita, profetica. Insieme possiamo dare un contributo grande. Abbiamo un sogno sulle nostre Città. Le sogniamo a misura d’uomo, vissute liberamente, ben governate. Insieme, come associazione, possiamo colorarle. Cosa c’entra tutto questo con l’adesione all’Azione Cattolica? Crediamo, in un tempo che sembra premiare solo chi si realizza come “individuo”, che sia necessario mostrare il volto bello di chi si unisce e prova a realizzare il bene di tutti. La presenza dell’Ac in Italia e nelle città del nostro splendido Paese non è fine a se stessa: ci siamo perché crediamo all’idea che il nostro impegno formativo e missionario possa gettare semi di bene nei luoghi che viviamo. Credendo in questo, crediamo anche che insieme ci dobbiamo sostenere, insieme ci dobbiamo dare gli strumenti, pure economici, per esserci in questo tempo che il Signore ci ha donato. Ed ecco il senso di questo “numero unico” dell’originale testata che state leggendo: ritrovare il senso comunitario di una scelta personale. � intervista il presidente Franco Miano, presidente nazionale, per scoprire i luoghi in cui l’Ac è presente. Presidente, un’intervista anomala: noi diremo un luogo, lei dirà cosa le suggerisce il cuore… iniziamo: PARROCCHIA Beh, dico parrocchia e penso al sabato con la nostra Acr, penso al presidente sempre presente affianco al parroco, penso ai nostri giovani che la rendono casa, penso agli adulti che l’hanno costruita con la loro opera costante… Dico parrocchia e penso al lavoro quotidiano di chi ama la Chiesa. Dico parrocchia e penso alle nostre città, che chiedono ormai l’impegno dei cristiani per la realizzazione del bene comune. P er la Chiesa, che per noi è casa e che vogliamo sia casa per tante, tantissime persone. Per le Città, cui siamo chiamati a dare un contributo nuovo, vivo, vero, sentito. Per l’Azione Cattolica il servizio alla Chiesa e il servizio per il bene comune non sono due isolotti divisi dal mare. Piuttosto, sono insieme, in un unico disegno: perché unica è la testimonianza che siamo chiamati a dare, da cristiani, con la nostra stessa vita. Al termine di un anno in cui abbiamo celebrato i nostri primi 140 anni di vita, in cui abbiamo rinnovato le responsabilità con un ricco ed appassionato percorso democratico, ci ritroviamo per un nuovo inizio, per ridire più forte, insieme, il nostro “sì”. La cura dell’adesione, l’abbiamo detto tante volte, è un contenuto formativo che non va mai trascurato, né tantomeno dato per scontato. Non una mera formalità, né semplice orgoglio. Con l’adesione diciamo con estrema chiarezza: “Ho fiducia nel lavoro che l’Ac svolge per questi tempi e per questi luoghi, e contribuisco direttamente a rafforzarne l’opera”. Anche il documento finale dell’Assemblea nazionale, e gli orientamenti programmatici 2008-2011, considerano la “tessera” espressione viva di quella fitta trama di relazioni che caratterizza la vita associativa. Ma forse questo non basta per rispondere alla domanda “perché aderire?”. Bisogna scendere nel concreto. Guardare, ad esempio, all’impegno profondo di tanti uomini e donne, adulti, giovani e ragazzi che colorano le comunità parrocchiali, si impegnano seriamente per una formazione solida, in grado di suscitare l’incontro con il Signore e di preparare alla vita, guardano con passione, a volte con apprensione, ma sempre attivamente, al cammino delle loro città. È questa concretezza che ci spinge a rinnovare l’adesione. La concretezza del- l’esserci, da laici, per la Chiesa e per le Città. Questo impegno quotidiano, costante, per camminare sulle proprie gambe, ha bisogno dell’aiuto di tutti! � Chiesa Città. Per la e per le Il presidente: conosciamo l’intera realtà dell’associazione, dire “sì” sarà più facile Vi presento l’Ac DIOCESI Mi viene in mente la rete, il lavoro instancabile di persone democraticamente elette che cercano di supportare chi è in difficoltà, far conoscere l’associazione, proporre esperienze significative di formazione. Penso ai nostri pastori, che tanto hanno bisogno di noi, della nostra presenza di laici innamorati… REGIONE Penso ai nostri territori, spesso feriti e consumati, ma comunque ricchi di risorse e bellezza. Penso ai soci di Ac che hanno accettato un compito oscuro ma prezioso: tenere insieme le diocesi, farle parlare tra di loro, farle sentire parte di un unico progetto a servizio di un’area geografica Un’estate fa... ripensando ai campiscuola Foto della città © Francesca Fiorini Per la Chiesa e per le Città. Insieme! 2009 ben precisa, aiutarle a vivere con maggiore intensità il nostro essere associazione “nazionale”. CENTRO NAZIONALE Un viavai di persone da ogni parte d’Italia. Un luogo di lavoro, anche duro, che guarda sempre alle diocesi, alle loro necessità, e che supporta l’impegno della Presidenza e del Consiglio nazionale. Un luogo anche di studio, di ricerca, di approfondimento, di piacevoli scoperte, anche storiche… Penso che ogni socio dovrebbe conoscerlo! INFINE, MONDO La frontiera più entusiasmante. Come Ac nazionale partecipiamo al progetto del Forum Internazionale di Azione Cattolica (Fiac) di portare l’idea di un laicato associato e qualificato nei paesi del globo, con il particolare sostegno del Papa e di tutta la Chiesa. PER CONCLUDERE, PRESIDENTE? Il senso di appartenenza a questa associazione matura progressivamente, imparando a conoscere e condividere le grandi mete che ci diamo, imparando a sentirci parte di una famiglia che man mano si allarga: dalla parrocchia alla diocesi, dalla diocesi alla regione, sino al livello nazionale e internazionale, come abbiamo sperimentato il 4 maggio a Roma. E noi tutti abbiamo visto negli occhi dei tanti ragazzi, giovani e adulti presenti, la meraviglia con cui si scoprivano, pur non conoscendosi, compagni di viaggio. � giovani, c’è da fidarsi l’Acr, con i ragazzi T u sei Maria del camposcuola, vero?Ci sei quest’anno? Io ci sono!” Stavo camminando con una certa fretta verso il seminario, all’ora dell’ uscita da scuola dei ragazzi delle medie, quando un ragazzino dopo avermi seguito con gli occhi per un po’, mi rivolge questa frase. Una frase veloce, spontanea, ma importante: con queste parole quel ragazzo mi ha detto il suo grazie per averlo accompagnato in quella settimana, mi ha fatto percepire come l’ esperienza del campo lo avesse segnato e che quindi era pronto a ributtarsi nell’ avventura. Un’ altra prova di come con il camposcuola sia possibile arrivare al cuore dei ragazzi. Il campo è una settimana in cui prendere ogni ragazzo per mano conducendolo per strade nuove, dove si gusta la semplicità della condivisione e soprattutto, si impara a riconoscere il Signore in ciò che ci circonda e a portarlo nel cuore per tutta la giornata. Però non solo dono e possibilità per i ragazzi, ma caposcuola anche come ricchezza e gioia per ogni educatore. Fare il campo da educatori significa confermare il proprio sì a questo servizio, ma allo stesso tempo è un ri-motivare quel sì che a volte si fa debole. Il campo permette di sperimentare la gioia del contatto con i ragazzi, ma anche di creare legami fra gli educatori della diocesi. Non ci può essere camposcuola senza lo “sporcarsi le mani” da parte di ogni educatore, senza la voglia di mettersi in gioco e soprattutto senza il desiderio di testimoniare ai ragazzi tutta quella Bellezza che si può arrivare a gustare se si è pronti a dare spazio al Signore nella propria vita. A nche quest’anno come tutti gli anni da ormai 7 anni nella mia estate c’è stata l’immancabile e straordinaria esperienza del campo scuola. Quest’anno però è stato un anno speciale in quanto sono passato di livello e sono approdato nel Campo giovani. E’ stata una esperienza straordinaria ricca di tematiche e di spunti di riflessione. Il campo è stato alla scoperta dei documenti del Concilio Vaticano II, tema che non avevo mai affrontato e che mi ha molto interessato specie nelle sue parti di dibattito (non sono mancate da parte mia né risate né pianti di sfogo…una cosa davvero emozionante). Il campo è stato anche alla scoperta di nuove e intense amicizie in quanto mi sono trovato davanti gente che conoscevo poco o miei ex educatori al campo, che quindi avevo conosciuto sotto un altro punto di vista (mi ha fatto uno strano effetto fare un campo in cui ero allo stesso livello di gente del calibro del Barce, Stefano Basili, il Giova, Chiara Canonici, Cristina Vitali, Giovanna Baccianini, Giovanni Ciriachi L e tanti altri, che non me ne vogliano se non li ho citati, che avevo sempre considerato un gradino sopra di me). Aiutato dal fatto che eravamo pochini (il prossimo anno dobbiamo essere tanti perché è stato davvero bellisssimo), solo 26, ho potuto conoscere meglio la grande bellezza di ogni singola persona che magari conoscevo solo di vista o che non conoscevo per niente. Il momento più intenso e bello del campo è stato quando in passeggiata colti dalla tempesta abbiamo riposto la nostra fiducia nel Signore e abbiamo recitato tutti insieme il rosario (ben 2 volte) con tutte le litanie (anche un po’ inventate al momento) fino a quando il cielo si è tranquillizzato e poi tutti rasserenati abbiamo fatto “interessantissimi” discorsi tutti insieme. Ora non è questo il momento di svelare il tema, ma se siete veramente curiosi di saperlo, e vi assicuro, ne vale proprio la pena, venite il prossimo anno al campo giovani e ogni vostro dubbio sarà sciolto. Giacomo Antonelli animatori, settimane di stupore acrime di gioia?!…com’è possibile? Liberi di crederci o no, è da quando ho deciso di mettermi in gioco anch’io nel cammino di animatore Ac che desideravo con tutto me stesso tornare a respirare di nuovo quell’aria...Anzi, vi dirò di più, forse è stato proprio il ricordo di quelle 3 indimenticabili settimane (Spormaggiore – Cappadocia – Valbondione) vissute da gvs che mi ha spinto a dire di si, a buttarmi quasi ad occhi chiusi in un’avventura che poi si è rivelata una delle esperienze più sorprendenti ed esaltanti di sempre. Già, possono sembrare scontate parole di routine ma vi assicuro che è la pura verità…attenti, non mi sto riferendo solo agli aspetti concreti di quei 7 giorni tra Giugno e Luglio 2008 (28-06 ; 05-07) in montagna, immersi nella natura, lontano dal traffico e dalla quotidianità, a stretto contatto con Dio e col creato…alle sveglie con l’orchestra al completo, alle attività, agli strampalati giochi insieme proposti dal gruppo animazione, ai deliziosi pranzi-cene gestiti dal gruppo refettorio, alle passeggiate, ai momenti dance dopo cena, alle messe all’aperto, al giocone finale, ecc ecc…con “sorprendenti ed esaltanti” intendo soprattutto trasmettervi la gioia e l’entusiasmo con cui 70 ragazzi di primo e secondo superiore si sono trovati a condividere la propria vita personale in pura sincerità. Ciò, credetemi, mi ha letteralmente stupito! Trovarsi lì, in mezzo a quegli sguardi che trasmettono e rispecchiano ogni sensazione, per cercare di infondere ciò in cui credi lasciando la libertà di esprimere i loro pensieri è una responsabilità grande…ma vi giuro ne vale la pena, perché si riceve 1000 volte tanto! Può sembrare un paradosso ma credo che la mia fede si sia rinforzata parecchio…non si possono avere dubbi quando incontri persone speciali come don Andrea, don Pa, Baldo (don Andrea), Cri, Barce, Gatto Basili (Stefano), Denise…ma soprattutto condividi anche una sola settimana della tua vita con loro, semplicissimi ragazzi alla ricerca di qualcosa, capaci di mettersi in gioco e di farmi battere forte il cuore al solo pensiero dei momenti passati insieme. A…che sto parlando del campo si era capito, no? Monte Bondone 2008 è stato un po’ tutto questo…e si, alla luce di ciò si capisce perché ai saluti cade sempre qualche lacrima di gioia… Grazie di cuore, a ognuno di voi Pierlu giovanissimi, voglia di crescere A nche quest’estate, a Monte Bondone, dal 21 giugno al 5 luglio, i ragazzi dalla 1ª alla 4ª superiore della nostra diocesi, hanno partecipato numerosi al campo-scuola. Un’esperienza unica e arricchente, non solo per i ragazzi, ma anche per gli animatori che li hanno accompagnati, chi da vicino e chi da casa. È stato bello vedere come l’incontro con Cristo abbia cambiato le nostre giornate, le amicizie che intessute in lui si facevano sempre più belle e forti. Il campo vuole essere un’esperienza straordinaria che conclude il cammino parrocchiale fatto durante l’anno. Ogni volta che ripenso al campo, mi ritornano in mente i sorrisi dei ragazzi, la loro voglia di conoscere, di mettersi in discussione, di crescere nella fede e nei rapporti con gli altri, di confrontarsi con i coetanei, animatori e preti; ricordo con nostalgia e affetto le chiacchierate fatte in passeggiata, in mezzo ad un paesaggio mozzafiato; i giochi serali a cui partecipavano quasi tutti; gli stacchetti musicali che allietavano la nostra permanenza. Un pensiero è rivolto anche alla squadra di animatori (purtroppo sempre troppo pochi!) e preti che con volontà, titubanza e tanta speranza, si è messa in gioco e ha saputo spendersi gratuitamente nel servizio educativo. Tra di noi si era creato un bel clima di amicizia, di fratellanza e se qualcuno era un po’ giù, c’era sempre chi infondeva parole di coraggio, chi un abbraccio. Per tutti noi, il campo-scuola è stata un’esperienza di crescita e maturazione comune, un lasciarsi guidare dall’amore di Cristo che ci ha teso e che tuttora ci tende la mano e ci accompagna dolcemente verso la casa del Padre. Eleonora Staccioli 10 27 novembre 2008 chiesa adulti a Camporege cittadini degni del Vangelo C I amporege, un’istituzione, ormai, per centinaia di ragazzi deIl’Ac diocesana, ha ospitato noi adulti che volevamo vivere un’esperienza speciale, per ricaricarci spiritualmente interrompendo il ritmo quotidiano degli impegni anche se semplicemente familiari; Tutto ha concorso a farci star bene: gli ampi spazi, il silenzio, la visita all’eremo francescano di Valle di Sasso, la passeggiata nel bosco secolare. I momenti più importanti sono stati quelli dedicati alla meditazione sulla Lettera di San Paolo ai Filippesi, con la guida di don Gino Fattorini, e poi da soli nel silenzio della Cappella o seduti all’ombra dei grandi alberi. In un clima di serenità si è vissuta la condivisione di quanto la Parola di Dio aveva suggerito a ciascuno di noi. Pur nella diversità delle esperienze e delle storie di ognuno abbiamo sentito la gioia dell’unità nell’essere fratelli in Cristo. Credo che, tornati nelle nostre case, dobbiamo ripensare alle parole di San Paolo: “... la pace cli Cristo sorpassa ogni intelligenza” e che è possibile unità solo nell’umiltà”. Ogni piccolo passo di un cammino interiore richiede, è vero, un po’ di impegno e disponibilità al cambiamento... ma se ti fidi e ti lasci condurre dalla Parola, ne vale la pena. Questi tre giorni a Camporege sono stati per tutti noi un’occasione per fare quel piccolo passo... Lidiola Santini l 2008 è stato l’anno in cui l’A .C. ha fatto memoria della propria storia per cercare di capire quali scelte si rendono necessarie perché possa continuare ad offrire un contributo efficace per la vita della chiesa e del mondo. È il discorso della doppia cittadinanza, che non può essere mai tralasciato, neanche in tempi come questi in cui la sfida educativa che come Chiesa stiamo affrontando, fa nascere la tentazione di ripiegarsi su noi stessi ritirandoci da ogni forma di impegno sociale e pubblico. Coloro che hanno fatto la nostra storia ci hanno lasciato questa testimonianza di amore e passione per la Chiesa e per la società. Tante persone formatesi in A.C. hanno dato un contributo prezioso alla costruzione della nostra democrazia, ed è proprio guardando a loro che come adulti di Azione Cattolica ci siamo voluti interrogare sul tema del Bene Comune, sollecitati anche dall’ultima settimana sociale dei cattolici italiani ed dall’ultima assemblea nazionale. È stato infatti il tema del Campo Adulti di questo anno. I tempi che viviamo, in cui l’orizzonte privato sembra essere l’unico su cui puntare lo sguardo, ci esortano a ritrovare uno spazio di partecipazione alla ricerca del bene comune. Già, si tratta proprio di una ricerca; perché il bene comune non è mai predeterminato e non è neanche la semplice somma degli interessi privati. L’espressione “bene comune” viene usata retoricamente per indicare il bene di tutti o l’interesse di tutti, il quale si contrappone in genere al bene di una parte o all’ interesse individuale. Del contenuto però del bene comune di solito si tace. La tradizione cristiana invece si discosta da questo uso retorico del termine bene comune e si esprime, tanto nel Magistero che nella elaborazione filosofica, nel precisare i contenuti del termine. La Gaudium et spes suggerisce di considerare il bene comune come “l’insieme di quelle condizioni della vita sociale che permettono tanto ai gruppi quanto ai singoli di raggiungere la propria perfezione più pienamente e più speditamente”. Il Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa precisa: “il bene comune non consiste nella semplice somma dei beni particolari di ciascun soggetto del corpo sociale. Essendo di tutti e di ciascuno è e rimane comune, perché indivisibile, soltanto insieme è possibile raggiungerlo, accrescerlo e custodirlo....”. Jacques Maritain in “La persona e il bene comune del 1946” Io accolgo te... I o accolgo te nel Signore, nella storia, nelle relazioni” è stato il tema di un seminario di studio svoltosi a Roma l’8 – 9 novembre scorsi presso la Domus Pacis, organizzato dall’Area famiglia e vita dell’Azione Cattolica. Al seminario sono stati invitati coloro che all’interno dell’azione cattolica si impegnano nella pastorale familiare e in particolare le coppie cooptate nei vari consigli diocesani. Inizialmente è stato affrontato il tema della relazione coniugale grazie agli interventi del dott. Osvaldo Poli e di don Giampaolo Dianin che hanno affrontato il tema della relazione coniugale dal punto di vista psicologico e teologico. Il seminario ha poi dedicato uno spazio significativo alle prospettive pastorali. Tra le proposte uno spazio particolare è stato dedicato alla presentazione dell’Area famiglia e vita dell’associazione. L’Area famiglia e vita nasce in Azione Cattolica circa tre anni fa, dopo la chiusura dell’Ufficio Famiglia associativo, per promuovere un’attenzione rinnovata alla vita e alla famiglia. Si propone non come un nuovo settore ma come una componente trasversale dell’associazione a servizio dell’unitarietà dell’AC (non a caso alla presentazione dell’area erano presenti, oltre alla coppia responsabile, i vicepresidenti adulti, giovani e un consigliere nazionale dell’ACR). L’impegno e l’attenzione dell’Area famiglia e vita si traduce principalmente nel Progetto Nazareth: un contenitore che ogni associazione parrocchiale o definiva il bene comune della città non la semplice collezione dei beni privati, né il bene di un tutto che frutta a sé solo e a sé sacrifica le parti. Il bene comune è la buona vita umana della moltitudine di persone: è la loro comunione nel vivere bene; è dunque comune al tutto e alle parti sulle quali si riversa e che devono trarre beneficio da esso. Il valore aggiunto del bene comune può essere focalizzato proprio nella dimensione comunitaria che presuppone essere-insieme per realizzare-insieme mettendo a sistema le nostre risorse. Il bene comune allora esprime un valore dell’essere, non solo del realizzare o del beneficiare: è la comunione nel vivere bene. È per questo motivo che la riflessione svolta al Campo è partita dal prendere coscienza della nostra comune storia umana, ancor prima che cristiana ovvero sulle ragioni creaturali dell’essere insieme. In questo percorso, grazie alle parole di Luigi Alici abbiamo imparato che occorre avere uno sguardo lungo sulla storia che ci consenta, nel chiaroscuro della storia, di distinguere senza separare: ovvero evitare di fare del cristianesimo una cittadella arroccata come all’opposto di sfumare talmente i contorni tra chiaro e scuro, tra bene e male, da perdere l’enorme patrimonio culturale e di fede che abbiamo ereditato da chi ci ha preceduto. Grazie poi al contributo del filosofo Roberto Mancini, abbiamo riscoperto la natura umana della vocazione a vivere in comunità. Una comunità autentica è una comunità in cui non c’è un rapporto gerarchico tra i membri e la persona non vale più della comunità e la comunità non vale più della persona contemporaneamente. Bisogna quindi evitare che la comunità si fondi sul carisma di un leader o viceversa che una persona si annulli per il bene della comunità. Dalla comunità come vocazione umana, e punto di partenza per una ricerca del bene comune, siamo passati all’approfondimento di alcuni ambiti estremamente attuali in relazione al discorso del bene comune: abbiamo esplorato le ragioni cristiane dell’ecologia, abbiamo riflettuto sulla situazione politica attuale e ci siamo interrogati sulle difficoltà e sulle opportunità derivanti da una società multiculturale. La riflessione è appena cominciata… speriamo che non sia già finita (parafrasando Endrigo) e che possiamo essere cittadini degni del Vangelo. Francesco Spinozzi diocesana può riempire di tutte le attenzioni e le attività in favore della famiglia che ritiene necessarie e realizzabili nel proprio territorio. Il Progetto Nazareth ha come finalità l’aprire le famiglie al confronto con l’ideale famiglia di Nazareth e per questo propone come obiettivi fare crescere la consapevolezza delle famiglie del dono ricevuto nel sacramento del matrimonio, costruire percorsi di condivisione e confronto tra famiglie, promuovere l’accoglienza e la cura della vita, responsabilizzare gli adulti nella educazione alla fede e infine proporre la famiglia come un capitale sociale. Per raggiungere tali obiettivi il progetto Nazareth offre una metodologia e uno stile che ogni realtà locale, mettendo a frutto la propria fantasia, concretizzerà in iniziative e persone. Ci saranno occasioni associative per approfondire i tanti stimoli che il convegno ha fornito e soprattutto per capire come l’AC della nostra diocesi può attuare il progetto Nazareth. Vorremmo chiudere con una nostra sensazione: partecipiamo al convegno dell’Area famiglia e vita da tre anni e ci sembra che stia crescendo notevolmente l’attenzione che l’associazione presta alla famiglia, a tutti i livelli, grazie anche ad un nuovo protagonismo delle coppie sposate e ad un loro coinvolgimento missionario. Carlo e Claudia Ceresi, responsabili area famiglia di Ac Senigallia Una fede radicata nelle storia e nelle storie E ssere associazione vuol dire imparare a mettersi insieme in ascolto dello Spirito, trovare un sostegno al percorso personale di santità. L’esperienza di Ac è dunque quella di un cristianesimo vissuto insieme, in tutte le stagioni della vita, radicato sul territorio e dedicato alla Chiesa locale”. Così il Presidente nazionale Franco Miano ha aperto i lavori che hanno coinvolto i Segretari e gli Amministratori diocesani e regionali e i membri delle Delegazioni regionali, svoltisi dal 7 al 9 novembre scorsi a Roma. In questa occasione di incontro e confronto abbiamo anche riflettuto sulle sfide che l’attuale crisi finanziaria ci pone in quanto cittadini e in quanto associazione di laici. Può l’Ac contribuire a trovare strumenti per costruire un futuro di speranza? Di questo ci ha parlato Riccardo Moro, Direttore della Fondazione Giustizia e Solidarietà della Cei, il quale ha sottolineato come di fronte alla crisi economica e finanziaria sia necessario compiere delle scelte che mirino alla promozione della vita: educare dei cittadini responsabili, formati e informati, pronti a partecipare e a suscitare consapevolezza, rispondendo alla deregulation che sfilaccia la società con la costruzione di legami, di una comunità solidale. Essere costruttori di giustizia, dunque, è una chiamata che interpella tutti ed è una missione che si vive nel servizio, nel quotidiano. E anche al seminario “Io accolgo te nel Signore, nella storia e nelle relazioni” dell’Area Famiglia e Vita si è parlato di fragilità che derivano dalle difficoltà economiche, che possono mettere in crisi la vita familiare. La cura del legame matrimoniale e della crescita umana e spirituale della coppia sono al centro dell’impegno pastorale dell’Azione Cattolica per la famiglia. Infatti, è l’amore coniugale a dover essere, prima di tutto, al centro della nostra attenzione formativa, affinché oltre alla dimensione emozionale, venga ribadita l’importanza di quella etico-valoriale. Attraverso la cura del rapporto a due, gli sposi possono sviluppare il loro progetto comune, nella quotidianità. Progetto che può però essere ostacolato da incertezze sul futuro e mancanza di sostegno: per questo la nostra associazione chiede alle istituzioni di aiutare le famiglie attraverso politiche che garantiscano una maggiore sicurezza economica. 27 novembre 2008 Territorio mondolfo, domenica 30 novembre dedicata alla musica Banda più viva che mai F esta della banda e della musica a si è recentemente gemellata Mondolfo”. Mondolfo domenica 30 novembre Tra gli elementi che costituiscono la banper festeggiare S.Cecilia. Un appunta- da troviamo membri anziani e giovani mento che la cittadina vive con crono- diplomati al conservatorio “Rossini”, ma metrica precisione da almeno 154 anni, soprattutto allievi della Scuola di Musica quando – nel 1854 – venne autorizzata “Amedeo Tarini” gestita direttamente dal da Papa Pio IX la costituzione della ban- Corpo Bandistico S.Cecilia. “Da sempre da. “E’ una giornata molto importante il giorno della patrona è quello nel quale per il nostro Corpo Bandistico intitolato gli allievi della scuola che hanno complea S.Cecilia quello che ogni anno viviamo tato il primo ciclo di corso fanno la loro nell’occasione della patrona. Ci dà occa- uscita ufficiale “in corpo” assieme alla banda intera. “Quest’anno – prosegue Piccioli – esordiranno Antonietta D’Agnessa, Diego Donati, Valerio Mattioli, Debora Riccardi, Alessandra Rossi, Riccardo Marinelli e Gaia Grottaroli, provenienti dalle sezione di Mondolfo sione – spiega il presidente Luca Piccioli e Marotta”. Intenso il programma della – di confermare quel legame secolare che giornata di domenica 30. Alle ore 5,45 esiste fra la banda e Mondolfo, tanto da l’antico rito della sveglia alla città, con essere divenuti nel tempo la colonna so- gli squilli di tromba e le marcette per le nora della storia del nostro Comune”. La vie del centro e della periferia, per salubanda vuole condividere con l’intera co- tare la comunità ed invitare tutti alla femunità cittadina la ricorrenza e così va sta. Quindi, alle ore 11,15, la celebrazioincontro alla gente. La passione è grande, ne della Messa nella chiesa di S.Giustina, nasce dal calore e dall’affetto ricevuto an- officiata da don Aldo Piergiovanni. “Ad cora più forte negli ultimi anni che l’han- animare la liturgia sarà proprio il Corpo no vista protagonista assoluta in piazza Bandistico, con una serie di brani diretti ma anche nelle rassegne estive e nelle dal Maestro M° Luciano Cavallari, appomanifestazioni pubbliche. “Sì, la nostra sitamente istruiti con i nuovi bandisti che è una banda che ha voglia di farsi sentire in quel giorno esordiscono”. Al termine, perché la musica è gioia e divertimento, è l’omaggio al Monumento alla Banda, con una banda che vuole emozionare e riem- la deposizione di fiori al busto in onore pire il cuore di chi ascolta. E’ stato così di Papa Pio IX in Piazza Don Minzoni, ed quando nella Piazza del Castello o sul il ricordo di tutti i bandisti che nel corso Lungomare il complesso ha intonato bra- dei secoli si sono succeduti nel S.Cecilia. ni della tradizione italiana la scorsa estate, Si terminerà con il pranzo in un noto riin tre serate davvero indimenticabili: ba- storante locale. Per informazioni: www. sti citare il concerto in onore della dele- bandamondolfo.it . gazione di Iffezheim comune con il quale Alessandro Berluti Ostra Vetere più vicina a Bruxelles Una piccola cerimonia ha suggellato l’iniziativa dell’Amministrazione comunale di Ostra Vetere, che ha istituito, presso la Delegazione della Regione Marche a Bruxelles, l’Ufficio Europa del Comune. Il Sindaco Massimo Bello ha posizionato al settimo piano di Rond Point Schuman a Bruxelles, nel palazzo ove sono situati gli uffici della Delegazione della Regione Marche, una targa che individua la presenza del Comune nella capitale europea. Il Comune di Ostra Vetere, primo ente locale marchigiano a farlo, ha a Bruxelles, per le attività legate alle politiche comunitarie, il supporto di un ufficio di collegamento diretto con le istituzioni europee. La cerimonia si è svolta alla presenza della funzionaria della Delegazione della Regione Marche a Bruxelles, dr. ssa Antonella Passarani, e naturalmente del Sindaco di Ostra Vetere Massimo Bello, che ha illustrato il progetto “Un Ponte con l’Europa” realizzato dall’Amministrazione comunale. Ostra , inaugurato il nuovo Difendere le imprese H G iuseppe Fiorini, Presia ufficialmente aperto i dente di Confindustria battenti il nuovo asilo nido “La Tavolozza”. All’inaugurazio- Ancona, scrive al Ministro ne hanno preso parte il sindaco dello Sviluppo EconomiLorenzo Cioccolanti, il vice sin- co, On. Claudio Scajola, daco Arduino Samorì, il respon- chiedendogli di dare voce sabile regionale ai servizi sociali e rappresentanza al monMinucci, la presidente della do delle imprese creditrici Provincia Patrizia Casagrande, del Gruppo A. Merloni alil vescovo monsignor Giusep- l’interno del Comitato di pe Oralndoni e il parroco don Sorveglianza previsto dalla Umberto Gasparini. La struttu- procedura di amministrara, attigua alla scuola materna, zione straordinaria.“Preso ospiterà 30 bambini dai 10 mesi atto che le prime stime sui crediti vantati nei confrona 3 anni. “L’apertura dell’asilo nido per- ti delle aziende del Gruppo mette di superare un lungo pe- – ha commentato Fiorini riodo di provvisorietà relativo – indicano un ammontare al momento in cui l’istituto era più significativo a favore dei adibito presso i locali dell’ex cosiddetti creditori comospedale civile – ha spiegato il merciali (ossia fornitori di vicesindaco Samorì – la costru- prodotti e servizi) rispetto a zione del nuovo asilo, è stata quello rilevato per il mondo resa possibile dai fondi comu- bancario, ci siamo sentiti in nali, dal contributo della Fonda- dovere di chiedere al Minizione CariVerona e da un altro stro che rivedesse le proprie contributo erogato dalla Regio- decisioni. Riteniamo però ne su progetto condiviso dal- che la presenza all’interno l’Ambito Sociale n.8. Ciò che ci del Comitato di Sorveglianrende orgogliosi è il fatto che le za di un rappresentante delliste d’attesa sono minime e fa- le centinaia di aziende macilmente esauribili: dalle 15/20 nifatturiere e commerciali disponibilità del 2003 siamo fornitrici sarebbe perfettapassati alle 30 attuali, garanten- mente coerente con il detdo così un aiuto alla comunità”. tato normativo secondo cui Con l’asilo “La Tavolozza”, ge- il Comitato di Sorveglianza stito in collaborazione con la ‘Casa della gioventù–consorzio della solidarietà’ si aggiunge un nuovo tassello nella rete dei servizi per l’infanzia. Il servizio che qui viene dato non è solo di natura ludico-ricreativa ma anche didattico-educativa ed è creato sulla valorizzazione dei bambini e del loro potenziale. “Per il Comune ed il territorio di Ostra Vetere si sono aperte a Bruxelles – ha detto il primo cittadino di Ostra Vetere - una serie di importanti e significative occasioni per presentare progetti comunitari ed essere destinatari di risorse economiche dell’Unione europea. Aver creato ed istituito a Bruxelles un punto di riferimento ed un collegamento diretto tra il Comune e le istituzioni europee ci ha permesso e ci permette di essere protagonisti in Europa.” Questo risultato è stato possibile grazie alla preziosa collaborazione della Regione Marche, ed in particolare del Presidente Gian Mario Spacca, con il quale il Sindaco Massimo Bello ha sottoscritto un Protocollo d’Intesa e di collaborazione tra i due enti. “Il nostro territorio è pronto – ha aggiunto il Sindaco di Ostra Vetere - alle opportunità che l’Europa mette a disposizione degli enti locali e dei soggetti che vi operano, ed il nostro impegno, quale Amministrazione continuerà su questa strada.” A.M. In festa per Santa Barbara rogramma stilato e preparativi a puntino. Tutto è pronto per l’ennesima festa in onore della patrona santa Barbara,che la comunità parrocchiale di ‘Santa Maria Assunta’ celebrerà solennemente giovedì 4 dicembre secondo riti e abitudini consolidati da decenni, che hanno avuto l’effetto di rendere sempre più intenso il legame tra la cittadinanza e la sua celeste protettrice. Con le celebrazioni eucaristiche ma anche con il rinfresco presso il salone co mu n a le, con la processione pomeridiana lungo le vie paesane ma anche con i botti ed i fuochi artificiali, che, come di consueto, faranno calare il sipario sulla festa, che avrà un’ appendice più ‘mondana’ nella fiera di domenica 7 dicembre . Ad inaugurarla, ed anche ciò secondo consuetudine, sarà il trasporto della statua della santa dalla chiesa comunale a lei dedicata al principale luogo di culto parrocchiale, in programma domenica 30 novembre, alle ore 10,45. Poi, nei tre giorni che precederanno le celebrazioni patronali, triduo liturgico in preparazione della festa (messa alle ore 20,30)ed un triduo ‘laico’ dai contenuti variegati ma con inizio sempre alle ore 21,15. Lunedì 1/12 il centro di solidarietà ‘Oikos’ affronterà le problematiche legate ai giovani e alle tossicodipendenze presso il salone comunale. Nella medesima sede, martedì 2/12, proiezione di un documentario a cura del centro diurno di Pongelli di Ostra Vetere. Mercoledì 3, invece, l’argomento sarà decisamente più attinente la ricorrenza patronale : verrà infatti presentato ufficialmente il volume monografico ‘La statua di Santa Barbara’. Presso la chiesa dedicata alla santa protettrice, sarà illustrata la pubblico la storia di fiorini, confindustria, scrive al governo asilo nido comunale barbara si prepara ad una serie di iniziative per ricordare la sua santa patrona P 11 una bella e preziosa statua lignea del ‘400 ritrovata qualche anno fa nei locali dell’ex scuola materna durante i lavori di ristrutturazione dell’edificio oggi sede del centro sociale ‘Santa Barbara’ e di recente restituita al suo antico splendore grazie al restauro effettuato con l’impegno congiunto dell’Amministrazione municipale, della Provincia di Ancona, della Pro loco e della Soprintendenza al Patrimonio Storico - Artistico delle Marche (con sede in Urbino). Ognuno degli autori dei saggi confluiti nel volume prenderà la parola per spiegare l’argomento di propria competenza: Claudia Caldari, ispettrice della Soprintendenza di Urbino e coordinatrice del lavoro redazionale della pubblicazione scientifica, si soffermerà sui dettagli artistici della statua; la restauratrice Silva Cuzzolin ripercorrerà le modalità e le vicissitudini del proprio intervento, che ha consentito alla statua di tornare a splendere in tutta la propria bellezza; il prof. Ettore Baldetti, invece, delineerà una cornice squisitamente storica. Leonardo Pasqualini deve essere composto da rappresentanti di creditori chirografari e da esperti nel ramo dell’attività esercitata dall’impresa coinvolta nella procedura. Sarebbe inoltre un segnale di attenzione verso tutta la nostra comunità, fortemente impegnata nel rilancio dell’intero comprensorio e delle aziende che vi operano.” Confindustria Ancona ha anche provato a coinvolgere in questa iniziativa le Autorità Locali, a partire dai Presidenti di Regione e Provincia, dal Sindaco Sorci fino ai Parlamentari locali e alla Presidente nazionale di Confindustria, Emma Marcegaglia. “In questo momento, vista la complessità della crisi che stiamo vivendo a Fabriano, - ha concluso Fiorini - occorre che il contributo fattivo di tutti si traduca in iniziative unitarie e condivise, aldilà dei rispettivi ruoli. Quello che dobbiamo perseguire è, da un lato, il rilancio del gruppo Antonio Merloni perché questo significherebbe pieno ripristino occupazionale e benessere sociale, dall’altro la tutela delle moltissime imprese oggi duramente colpite da questa crisi”. M.G. il presidente Spacca a Roma con gli operai della Merloni In Argentina per la salute mentale Saranno oltre 200 i ragazzi con problemi di salute mentale accompagnati da operatori e familiari che, dal 22 novembre al 2 dicembre, partiranno da tutta Italia (15 dalle Marche più altrettanti accompagnatori) per partecipare al progetto “Patas Arriba 2008”, un viaggio in Argentina promosso dall’Anpis, dall’Unasam, in occasione del 30° anniversario della legge Basaglia. L’iniziativa nasce con il contributo della Regione e della Provincia di Ancona. Dieci giorni di musica, sfilate e tanto sport che coloreranno le strade e le piazze di Buenos Aires: dai campi di pallavolo allestiti nella storica plaza de Mayo alle partite di calcio la Boca tra squadre formate da utenti, lavoratori e giocatori professionisti, dagli incontri con le associazioni e le istituzioni locali alle attività artistiche, fino ad arrivare alla grande maratona/camminata di sabato 29 a favore dell’abolizione dei manicomi. S.M. incontro tra inps e comune di serra de’ conti Lavoratori e crisi H a avuto luogo presso la sede dell’Assessorato al Lavoro della Provincia di Ancona, l’incontro richiesto dal Sindaco di Serra de’ Conti Bruno Massi per verificare se fosse possibile superare le difficoltà di ordine amministrativo legate alla liquidazione agli ex lavoratori delle Confezioni Italia e delle Confezioni Noemi di Serra de’ Conti della indennità di mobilità. All’incontro erano presenti l’Assessore Provinciale Maurizio Quercetti ed i rappresentanti dell’Inps oltre ai rappresentantri della Cgil (l’invito era stato trasmesso anche alle segreterie regionali e di zona delle organizzazioni sindacali). Le risultanze del vertice hanno contribuito ad alleggerire le preoccupazioni per quanto concerne l’indennità di mobilità da riconoscere ai lavoratori rimasti privi di occupazione. Per quanto riguarda gli ex dipendenti della Confezioni Italia, i dirigenti dell’Inps hanno comunicato che la procedura è stata articolata, nel rispetto delle norme, in modo tale da definire la pratica con la liquidazione della indennità probabilmente entro il prossimo Natale, così come era stato richiesto. La situazione degli ex dipendenti della Confezioni Noemi è maturata in tempi più recenti, ma dall’incontro è scaturita la conferma che anche l’iter di quest’ultima pratica è avviato a definizione. Il sindaco Massi ha sottolineato l’impegno dell’Assessore Quercetti che si è fatto promotore della riunione rendendosi disponibile per fornire risposte concrete ai lavoratori. Di analoga sensibilità, puntualizza il Sindaco, va dato atto anche ai dirigenti dell’Inps, che hanno affrontato le pratiche con rapidità e competenza. Raoul Mancinelli 12 27 novembre 2008 Cultura musica L’Abazia di Sant’Elena ospita la XXIII rassegna nazionale dei canti natalizi. Anche una proposta senigalliese. Cori che preparano il Natale A foto di Fabio Fadda nche quest’anno l’Abbazia di Sant’Elena sull’Esino accoglierà la prossima Rassegna Nazionale di Canti Natalizi. La XXIII edizione sarà inaugurata con particolare solennità il 7 dicembre (ore 16,30) da tre complessi canori scelti nella nostra regione dove numerosissimi si contano i gruppi musicali di questo genere. Introdurrà la manifestazione il Coro Polifonico “Vincenzo Cruciani” di Ancona diretto dal M° Marco Guarnieri. Fondato nel 1982, ha partecipato a numerosi concerti e rassegne, fra le quali quella di musica sacra di Lucerna e quella, “Tutti in coro”, svolta presso l’Università di Ancona. Ha anche inciso un CD in occasione del 25° anniversario della sua fonda- ‘nel cuore del libro’ con giamperio mughini ad arcevia Sex revolution A ndrà in scena ad Arcevia l’atto conclusivo dell’8a edizione del ciclo d’incontri ‘Nel cuore del libro…parole d’autore’. Per la rassegna che il Sistema Bibliotecario Locale della Comunità Montana dell’Esino-Frasassi ha voluto dedicare al ’68 sarà una chiusura con il botto. Sabato 29 novembre ospite e – già si prevede anche mattatore - dell’ultimo appuntamento sarà infatti Giampiero Mughini, giornalista, provocatore intellettuale, scrittore e opinionista, ma soprattutto noto al grande pubblico per le sue frequenti e colorite apparizioni in TV. Un dato, quest’ultimo, che faciliterà non solo il confronto con chi ha ricordi vivi del ’68 ma soprattutto con coloro (i giovani) che lo hanno conosciuto soltanto su banchi di scuola o ne hanno avuto informazione indiretta dai libri, dalla TV e dai giornali. Presso il teatro ‘Misa’ (ore 18), ove sarà introdotto da Ernesto Girolimini, Mughini parlerà delle muse, degli eroi e delle tragedie della ‘Sex Revolution’, che ha dato il titolo al libro da lui pubblicato nel 2007. Un’avventura che ha cambiato il mondo, un cammino euforico e drammatico che ha fatto molte vittime, ma ci ha pure regalato miti, emozioni, mutamenti radicali. Quel cammino, che ha attraversato e stravolto la letteratura, il cinema, la moda, la pubblicità, i fumetti ma anche la vita quotidiana, in ‘Sex Revolution’ è narrato nei dettagli, ripercorrendo gli anni e i luoghi da dove tutto è partito: la New York di Andy Warhol, o Parigi all’epoca in cui esce in 600 copie il mitico romanzo Histoire d’O, ma anche quella Tokio dove fotografi tanto raffinati quanto feticisti non la smettono di legare e imbavagliare le loro modelle, o la Milano dove Guido Crepax inventa la saga di Valentina. Come di consueto, l’incontro sarà preceduto da una visita guidata e gratuita al centro storico di Arcevia e sarà seguito dalla ‘Cena con l’autore’ presso il ristorante ‘Park Hotel’ (costo € 22,00) . Per le prenotazioni rivolgersi allo 0731.984537 entro venerdì 28 . ostra v.La quinta edizione, più ricca che mai Pane, olio e fantasia O ggi, in realtà ogni no a cuore l’educaopera di educa- zione. La Fondazione, zione sembra diventa- con sede a Belvedere re sempre più ardua e Ostrense, costituita precaria. Si parla perciò dai coniugi Uccellini di una grande emer- Amurri ha finalità di genza educativa” S.S. solidarietà sociale e si Benedetto XVI. Questa prefigge di operare nei emergenza di cui parla settori della cultura, il Papa riguarda cia- dell’educazione e della scuno di noi, ad ogni formazione a sostegno età, perché attraverso della famiglia e della l’educazione si costrui- scuola. sce la persona e quindi Il primo incontro, che la società. La fondazio- si terrà giovedì 27 alle ne Uccellini-Amurri ore 18.00 presso l’aucon un ciclo di incon- ditorium Chiesa dei tri, dal titolo “Educare: Cancelli, dal titolo: l’avventura della vita” “Universo giovani: una intende dare il proprio domanda di educaziocontributo a questo ne” focalizza anzitutto tema, offrendo la pos- il bisogno di avere fidusibilità di incontrare cia nei giovani, spesso testimoni che aiutino dipinti da tanti opinioa riflettere ed indicare nisti e mezzi di comustrade percorribili per nicazione come scettici, tutti coloro che han- violenti e vuoti. zione. Si esibirà successivamente il Coro Polifonico “Quinto Curzi” di Ancona diretto da Paola Curzi. Nato negli anni ’50 con lo scopo di animare la liturgia, si è costituito recentemente in Associazione musicale, ampliando il repertorio fino al gospel e allo spiritual. Ha preso parte a varie rassegne regionali ed ha organizzato quella di ‘Cori in festa’ in occasione della festa patronale. Si avvale della collaborazione, all’organo e al pianoforte, del M° Stefano Guaiana. Il terzo complesso vocale presentato nel primo appuntamento sarà il “New Vocal Ensemble” di Senigallia. Fondato nel 2001 con lo scopo di divulgare la musica sacra, di promuovere ricerche musicologiche, di diffondere il valore educativo della musica coniugato con valori sociali di dialogo, fraternità e pace, ha in repertorio brani originali e innovativi di autori contemporanei che ha inciso in un CD e presentato anche alla Radio Vaticana. Il successivo concerto, il 14 dicembre (ore 16,30), vedrà la partecipazione di due complessi. Primo ad essere ascoltato sarà il Coro Polifonico “Domenico Alaleona” di Montegiorgio, diretto dal M° Mons. Germano Liberati. Il musicista, musicologo e operista montegiorgiese Domenico Alaleona (1811-1924), che molto si interessò anche di musica corale, ha dato il nome a questo coro. Si è variamente distinto: messe trasmesse in televisione, un’incisione, l’organizzazione della Rassegna ‘Montegiorgio in coro’, la partecipazione recente a ‘Venezia in coro’. Sarà poi la volta del Coro Polifonico Malatestiano di Fano, diretto dal M° Francesco Santini. Festeggia quest’anno i quarant’anni di attività svolta sia in Italia che all’estero: in Giappone, Cina, Australia, Russia, Egitto, Canada, Ucraina. Molto ampio è il suo repertorio che spazia dal sacro al profano. Il coro promuove anche iniziative culturali diverse, come serate d’ascolto e concerti didattici. Ha ospitato nella nostra regione e fatto ascoltare prestigiosi gruppi corali europei ed extraeuropei. La rassegna si concluderà il 24 dicembre, con la messa di mezzanotte per la quale presterà servizio liturgico il Coro di Serra San Quirico Augusta Franco Cardinali L’associazione ‘la fenice’ di senigallia e la lezione concerto con luciana serra La lirica che fa cantare i giovani C on un concerto, a dir poco, insolito e innovativo, si è concluso il Corso Internazionale di Musica Lirica Tecnica Vocale e Interpretazione organizzato dalla Associazione Culturale La Fenice in collaborazione con il Comune di Senigallia e l’Arte del Bel Canto di Lugano. La novità del concerto consiste nel fatto che i giovani cantano il pezzo preparato durante il Corso ma la docente interrompe in caso di errore e spiega le motivazioni dell’interruzione e suggerisce la formula corretta. Un nuovo modo di intendere un concerto con più possibilità per lo spettatore di comprendere le difficoltà del brano e la bravura dell’interprete. Ha iniziato Emily Alexander (Irlanda) con Mi chiamano Mimì da Bohème, poi Gina Nargi di Nettuno con Prendi per me sei libero da Elisir d’amore, Fabiola Capenti di Piacenza Furibondo di Vivaldi, Annalisa Vittorio di Bologna Dolente immagine di Bellini, Silvia Di Falco di Bologna Aria di No- rina dal Don Pasquale di Donizetti, Maria Rosaria Cannatà di Scalea il Valzer di Musetta da Bohème, Sara Di Giampietro Candide di Bernstein, Olivera Mercurio (Croazia) Piangerò la sorte mia di Haendel, Gladys Nadia Rossi di Rimini Buon dì dall’Amico Fritz. Dopo molte arie pensose e drammatiche è stato accolto con un sospiro di sollievo e molti applausi il baritono Vincenzo Petrucci di Maratea con la Cavatina di Figaro dal Barbiere di Siviglia. Con un grande marchigiano si è degnamente concluso un master internazionale. Al termine, vivamente sollecitata dal presidente dell’Associazione Cicconi Massi, la Signora Serra, pur con la stanchezza di quattro giorni di corso (infernale per una maestra coscienziosa come lei) ha cantato divinamente Agitata da due venti dalla Griselda di Vivaldi. Bravi tutti i giovani cantanti, precisa, puntuale sempre accondiscendente, la bionda Mirca Rosciani accompagnatrice infaticabile di tutti; magistrale la docente Luciana Serra maestra di Canto ma anche di vita dei suoi futuri talenti. In sintesi una bella serata da godersi ma goduta da pochi perché pochi hanno risposto all’invito della Associazione La Fenice. I “molti” sono quelli che poi dicono: a Senigallia il Comune non fa mai niente, e le Associazioni dove sono? D.P. ad ancona la presentazione del volume curato da chiara michelon per la regione marche Luigi De Minicis, una vita nel sindacato propone il racconto di vita del sindacati vadano uniti al confronto con sindacalista della Cisl, originario il governo”. Tra le pagine del volume, di Falerone, da pochi giorni ot- curato da Chiara Michelon, emergono tantenne, che dopo la guerra ha “il coraggio e i valori che sono stati alla deciso di dedicarsi totalmente base della nostra comunità democratialla difesa dei diritti dei contadini. ca e libera”, ha sostenuto il consigliere “Luigi De Minicis è sicuramente regionale Marco Luchetti, ricordando il tra coloro che hanno costruito la suo primo incontro con De Minicis nel democrazia e l’hanno trasmessa 1972. A rendere omaggio al sindacalista ai più giovani – ha detto il Pre- anche il segretario regionale della Cisl sidente dell’Assemblea legislativa Marche Stefano Mastrovincenzo che Raffaele Bucciarelli – ha trasferi- ha sottolineato quanto “la credibilità e to alle giovani generazioni le co- la capacità di comunicare di De Minicis noscenze e il desiderio di lotta”. siano alimentate da coerenza e passione”. Il senatore Franco Marini, ex Pre- Dopo aver ricoperto incarichi all’interno a presentazione del libro “Una vita sidente del Senato e segretario nazionale delle organizzazioni contadine, De Miper il sindacato” sulla storia di Lui- della Cisl dal 1985 al 1991, ha preso par- nicis fu nominato prima nella segreteria gi De Minicis alla Fiera della pesca di te alla mattinata ricordando il comune provinciale, poi in quella regionale, per Ancona è stata l’occasione per riflettere percorso con il sindacalista marchigiano poi entrare nel patronato. L’ultima fase sul ruolo del sindacato oggi e su quan- nella difesa dei mezzadri e auspicando del suo impegno sindacale l’ha dedicata to la generazione dei sindacalisti del che l’attuale crisi del liberismo “senza ai lavoratori immigrati, organizzandoli secondo dopoguerra abbia contribuito limiti e senza regole”, faccia riscoprire per nazionalità, fino a dar vita ad un’unialla costruzione della partecipazione l’importanza dei diritti sociali. ca federazione generale. democratica in Italia. Il volume, edito “Da senatore della Repubblica – ha dall’Assemblea legislativa delle Marche concluso Marini riferendosi all’attuanella collana “Quaderni del Consiglio”, le quadro nazionale – mi auguro che i M.B. L 27 novembre 2008 Spettacolo Teatro Alla ‘Fenice’ di Senigallia arriva il ciclone Sabina Guzzanti Satira senza rete A rriverà il 29 novembre al Teatro La Fenice di Senigallia, il nuovo spettacolo del ciclone satirico Sabina Guzzanti dal titolo “Vilipendio Tour”. Una data promossa dalla Comstar di Domenico Mascitti e Giulio Spadoni con il patrocinio del Comune di Senigallia Assessorato alla Cultura, ospitata come fuori stagione nell’ambito del cartellone di teatro, musica e danza 2008-09 in corso. Prodotto dal gruppo Ambra e F&P Group, “Vilipendio” è interamente dedicato alla libertà d’espressione e vedrà Sabina Guzzanti impegnata di nuovo a teatro, in un tour delle maggiori città italiane, tra cui Senigallia. “Vilipendio” è u n t r av o l g e n t e sguardo comico satirico sull’Italia di oggi che riesce ad essere esilarante e spaventoso allo stesso tempo. ‘Tutto quello che avete pensato e non avete mai avuto il coraggio di verbalizzare, per sentire il cuore più leggero se non altro per la durata dello spettacolo che comunque dura’ avverte Sabina Guzzanti. Il 6 novembre scorso ha debuttato a Firenze e prima ancora, l’attrice autrice di satira e regista romana è tornata anche in Tv, registrando tre imitazioni di Berlusconi che interviene su tre tematiche diverse (sulla scuola, sull’uso “criminoso” che fa Santoro della tv e sulla camorra) per la trasmissione Rai di Santoro “Anno Zero”. Ma certe cose ‘non posso dirle neanche lì’ ha rivelato in una recente intervista. Tra un rap comico e una chiacchiera col pubblico, “Vilipendio” porta in scena una infinita lista di personaggi noti e non, del Governo e dell’opposizione, della società civile. Ci sono Finocchiaro, D’Alema, Annunziata, Carlucci, Sgarbi, Di Pietro, commercialisti, giovani candidati Pd, avvocati, Bertinotti, gente della strada, parlamentari e giornalisti, una poesia di Bondi e molto altro. Si parla di giustizia, di rivoluzioni, dei partiti cattolici e della Carfagna, di storie turpi, ci sono danze maori e bolliwoodiane, canzoni, imitazioni, ma soprattutto ‘si parla di come restare liberi qualunque cosa accada’. La regia di questo nuovo atteso spettacolo di Sabina Guzzanti è di Giorgio Gallione, esperto riferimento per la satira e in particolare per il cosiddetto one-man show satirico. Le musiche sono di Riccardo Giagni, Danilo Cherni e Maurizio Rizzuto, questi ultimi due in scena rispettivamente alle tastiere e alle percussioni. Informazioni al 393.9567505. Alessandro Piccinini Un corso gratuito La Marca Eurofolk, di capoeira tradizioni europee opo la realizzazione del andango, jota, sar- infatti la partecipazione D progetto A.C.I.D.E., che ha F dana, saltarello. “Chi di gruppi portoghese e prodotto un metodo per l’inseballa non muore mai”, di- spagnolo in un incongnamento della danza con un approccio interculturale, coinvolgendo numerosi artisti del nostro territorio e della nostra Regione, l’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Senigallia propone un corso sulla capoeira per ragazzi, ragazze e giovani della nostra città. La capoeira è stata dichiarata patrimonio dell’umanità: si tratta di una forma di lotta brasiliana che trae le sue origini dalla mescolanza di rituali di lotta e danza di alcune tribù africane già colonie dei portoghesi, catturate e fatte schiave in massa per essere deportate in Brasile. Il gruppo “Arte e Dominio”, che ha già realizzato due corsi nelle scuole della nostra città e ha presentato i propri spettacoli nel giugno scorso in occasione della Festa dei Popoli, sarà presente il pomeriggio nei due centri di Aggregazione “Bubamara” di Senigallia (il martedì e giovedì) e “Rolabola” di Marzocca (il mercoledì e venerdì). Il corso durerà tre mesi ed è completamento gratuito. Per iscriversi si può fare riferimento ai due centri di aggregazione negli orari di apertura: al RolaBola Marzocca (tel. 071.698900) il lunedì, mercoledì e venerdì, dalle ore 17 alle 20 (e-mail: cagmarzocca@ yahoo.it) e al Bubamara Senigallia (tel. 071.7931316) il lunedì, martedi e mercoledì dalle ore 15 alle 20 e dalle 21 alle 24, nonché il giovedì dalle ore 15 alle 20 (e-mail: [email protected]). Carlo maria martini e le domande fondamentali Sul rischio della fede Carlo M. Martini, George Sporschill - “Conversazioni notturne a Gerusalemme”, ed. Mondadori, pag. 132, euro 17. N il taccuin ell’autunno del 2007, Carlo Maria Martini ha incontrato a Gerusalemme Georg Sporschill, gesuita austriaco che vive insieme ai bambini di strada in Romania e in Moldavia. Il loro dialogo ha dato vita a questo libro straordinario, in cui due uomini di fede cercano di rispondere concretamente alla crisi etica della società contemporanea. Ispirati da molti incontri con i giovani, Martini e Sporschill si pongono domande chiare e dirette, espressione di un bisogno di capire, di una sofferta ricerca di senso, di un desiderio di conoscere e incontrare Dio nella propria vita. I temi toccati sono vivi MOSTRE Ancona - Incisioni, dipinti e sculture di Walter Valentini, dagli anni 70 a oggi. La grande mostra alla Mole Vanvitelliana di Ancona, titolata “E’ una notte stellata”, si preannuncia come un grande evento ed un omaggio ad uno dei maestri del Novecento. EVENTI Senigallia - Il 27 novembre p.v. avrà inizio alle ore 19:00, presso il Centro E.D.A. dell’Istituto Alberghiero “A. Panzini” di Senigallia, un corso di Russo di 2° livello. Il corso sarà tenuto, nei giorni di lunedì e giovedì dalle ore 19:00 alle ore 21:00 da una docente madrelingua russa. Il costo del corso è di € 100,00 per una durata totale di 30 ore. Informazioni allo 071-7911232. Senigallia - L’Andos - donne operate al seno - comitato di Senigallia nei giorni 29 - 30 novembre prossimi sarà presente con un gazebo in Corso 2 giugno - vicino alla Banca Nazionale del Lavoro per la tradizionale “Festa Della Luce”. Saranno esposti, oltre alle consuete sfere natalizie decorate a mano con varie tecniche, lavori all’uncinetto, una ricca offerta di portaoggetti in pannolenci ed oggetti in legno anticati con dorature e patine argentate; il tutto naturalmente preparato dalle donne del centro 13 e brucianti: perché credere in Dio? Da dove viene il male? Cosa vuole Dio da noi? Come guarda la Chiesa i giovani di oggi? E, ancora, domande sulle problematiche legate alla sessualità, sull’amicizia, sul rapporto fra la Chiesa e il mondo moderno. “C’è stato un tempo” dice Martini “in cui ho sognato una Chiesa nella povertà e nell’umiltà, che non dipende dai poteri di questo mondo. Una Chiesa che infonde coraggio, soprattutto a coloro che si sentono piccoli o peccatori. Una Chiesa giovane. Oggi non ho più di questi sogni. Dopo i settantacinque anni ho deciso di pregare per la Chiesa.” di Tullio Piersantelli Ostra Vetere - Centro storico, “Pane, Olio e Fantasia”, stand e degustazioni, dal 29 al 30 novembre 2008 Senigallia - Il gruppo “Diaologo” invita a partecipare alla presentazione del libro “L’uomo Gesù. Giorni, luoghi e incontri di una vita” che si terrà domenica 30 Novembre alle ore 17 e 30 presso il Palazzo del Duca – Sala del Trono – di Senigallia. Saranno presenti Adriana Destro (specialista di antropologia del Medio-Oriente) e Mauro Pesce (docente all’Università di Bologna, storico del cristianesimo e biblista, noto ai più per aver scritto insieme a Corrado Augias l’ “Inchiesta su Gesù”). Tale incontro fa da prologo al Convegno intitolato “Gli scritti di Paolo tra Giudaismo, Ellenismo e Cristianesimo” che il gruppo “Diaologs” (formato da Andrea Bacianini, Giovanni Frulla e Stefano Perini) organizza per il giorno sabato 13 dicembre a Senigallia. TEATRO Ostra - Il 28 novembre alle ore 21 “Viaggio simbolico tra capolavori della poesia e della musica, con musiche di Mozart e Beethoven e poesie di Mimnermo e Saffo interpretate dalla studiosa Gabriella Cinti. Il 6 dicembre “Dalla voce romantica del piano all’attualità della parola poetica” con musiche di Chopin e Schumann. in collaborazione con Marcheinfesta.it ceva un grande cantore popolare della tradizione e allora che si balli a volontà! Dal 28 al 30 novembre, torna “LaMarca Eurofolk” a Maiolati Spontini, incontro internazionale di musica e danza popolare arrivato alla sua 5° edizione. Concerti, laboratori di danza, musica e giochi tradizionali, dibattiti e presentazioni, ma soprattutto occasioni di festa e di ballo con la partecipazione di gruppi in arrivo anche da Spagna e Portogallo. Tutte le attività sono gratuite e si svolgeranno al coperto. Quest’anno il festival ideato e organizzato dall’associazione “L’albero del maggio” con la collaborazione di asociaciòn cultural Eurofolk, Diputaciòn de Malaga (Spagna), 7SONS, Turismo Coimbra (Portogallo) e il sostegno della Provincia di Ancona (progetto Cohabitat), Comune di Maiolati Spontini (Assessorato alla Cultura), Sogenus., si articola in due fasi. La prima si è svolta tra il 4 e il 6 luglio. La seconda è quella prevista ora dal 28 al 30 novembre di segno più internazionale, che vede tro tra tradizioni popolari vitale, stimolante e imprevedibile. Per la prima volta infatti, musicisti spagnoli, portoghesi, marchigiani e anche migranti presenti sul territorio della Vallesina, si incontreranno per lavorare insieme in un laboratorio di musica collettiva il cui risultato sarà presentato sabato 29 al Teatro Comunale di Maiolati Spontini, dopo l’esibizione dei gruppi ospiti: Els Groullers (Catalogna - Spagna) e A Barca Dos Castiços (Coimbra – Portogallo). Gli stessi musicisti ospiti condurranno i laboratori di danze tradizionali straniere: sardana e jota dalla Catalogna (Spagna) e fandango e mazurka da Coimbra (Portogallo). Per informazioni: www.eurofolk. it – 347.1779336 – [email protected] Cinema multisala Gabbiano www.gabbiano.senigallia.biz [email protected] - tel. 071.65375 da venerdì 28 novembre LA CLASSE Un film di Laurent Cantet. Con François Bégaudeau, Nassim Amrabt, Laura Baquela, 128’ - Francia 2008. François Bégaudeau è insegnante di francese in una scuola media superiore parigina. Facciamo la sua conoscenza mentre si incontra con i colleghi (vecchi e nuovi arrivati) ad inizio anno scolastico. Da quel momento rimarremo sempre all’interno delle mura scolastiche seguendo il suo rapporto con una classe. Il suo metodo d’insegnamento, che si rivolge a un gruppo eterogeneo di ragazzi e ragazze, mira ad offrire loro la migliore educazione possibile in una realtà cui i giovani non hanno un comportamento sempre inappuntabile e possono spingere anche il migliore dei docenti ad arrendersi a un quieto vivere che non richieda confronti e magari scontri con gli allievi. Palma d’oro a Cannes 2008. Venerdì - sabato : 20.10 - 22.30; domenica: 16.10 - 18.30 - 20.10 - 22.30; lunedì - martedì - mercoledì: 21.30; domenica: 20.10 - 22.30. SI PUO’ FARE Un film di Giulio Manfredonia. Con Claudio Bisio, Anita Caprioli, Giuseppe Battiston, Giorgio Colangeli, 111’ - Italia 2008 Milano, primi anni ‘80. Nello è un sindacalista dalle idee troppo avanzate per il suo tempo. Ritenuto scomodo all’interno del sindacato viene allontanato e “retrocesso” al ruolo di direttore della Cooperativa 180, un’associazione di malati di mente liberati dalla legge Basaglia e impegnati in (inutili) attività assistenziali. Trovandosi a stretto contatto con i suoi nuovi dipendenti e scovate in ognuno di loro delle potenzialità, decide di umanizzarli coinvolgendoli in un lavoro di squadra. Venerdì - sabato : 20.30 - 22.30; domenica: 16.30 - 18.30 - 20.20 - 22.30; lunedì - martedì - mercoledì: 21.30; domenica: 20.30 - 22.30. MERCOLEDì d’ESSAI 3 dicembre - ore 21.00 Pretty baby Un film di Louis Malle. Con Susan Sarandon, Brooke Shields, Keith Carradine, Frances Faye . 109’ - Usa 1978 Cinema Auditorium SUASA cinemasuasa.wordpress.com HIGH SCHOOL MUSICAL 3 Un film di Kenny Ortega. Con Zac Efron, Vanessa Anne Hudgens, Ashley Tisdale, Lucas Grabeel, 100’. Walt Disney production. sabato 29 novembre: ore 21.00 domenica 30 novembre: ore 16.30 e 21.00 14 27 novembre 2008 Sport vigor senigallia Una squadra sottotono determina la seconda sconfitta in trasferta, non meritata Periodo nero per i vigorini S CAGLIESE 2 – VIGOR 1 econda trasferta consecutiva e la Vigor va KO per la seconda volta, più per demeriti propri che per le prodezze degli avversari. Anche in questa occasione i rossoblù senigalliesi sono stati sconfitti su altrettante disattenzioni difensive; un dramma che si sta verificando da un po’ di temo in qua, a cui Casucci dovrà in qualche modo rimediare, richiamando i propri ragazzi ad un più attento assetto difensivo. Oggi la rete del vantaggio locale è avvenuta ancora una volta su calcio d’angolo. La difesa, alquanto distratta, è stata a guardare, mentre tutto solo in area Baleani di testa sorprendeva l’incolpevole Petrini. Una disattenzione pagata cara perché la squadra, per recuperare lo svantaggio, si è sbilanciata in avanti dando modo agli avversari di colpire in contropiede ed è ciò che si è verificato puntualmente al 73° su un traversone da fondo campo ad opera di Sanda e infelice intervento di Guerra. La palla rotola in rete ed è il 2 a 0. La partita sul piano tecnico non ha detto un gran che, visto che le due squadre fin dai primi minuti di gara hanno più badato a difendere il risultato di parità che alla ricerca della vittoria. La Cagliese veniva da due vittorie consecutive e temeva la forza d’urto dei vogorini. Pertanto, il suo gioco era di contenimento e improvvisi contropiedi. La Vigor si limitava a controllare il gioco avversario, lasciando alle punte, un po’ solitarie, il compito di infastidire il portiere Zallocco, ma con scarsi risultati. Questo è quello che si è visto nel primo tempo ed è quello che è successo a inizio secondo, fino al gol di Baleani. La Vigor si è proiettata in avanti, ma è poi venuta la seconda rete. I ragazzi rossoblù non si sono demoralizzati, ottenendo la rete della bandiera al 92° con Sebastianelli. Una magra consolazione per come si erano comportati in campo. Ne parla alla fine mister Casucci: “Abbiamo giocato una buona partita, non posso non essere soddisfatto per come si sono comportati in campo i miei ragazzi. Due disattenzioni difensive ci hanno condannato, ma poi ci siamo ripresi, peccato, troppo in ritardo. Non meritavamo la sconfitta, forse il pareggio era il giusto premio per come abbiamo giocato”. la goldengas gioca con impegno e vince con convinzione Grande prestazione GOLDENGAS 85 – MAROSTICA 61 D a tempo non si vedevano i ragazzi di Regini giocare con tanta intensità, ritmo, precisione a canestro. Di conseguenza ne ha fatto le spese il Marostica che, pur impegnandosi a fondo, non è stato in grado di arginare la grande serata di Bigi che, con i suoi 25 punti (4 su 6 da due, 5 su 10 da tre e 2 su tiri liberi) è stato il miglior realizzatore, seguito da Esposito con 19 (5 su 7 da due, 1 su 3 da tre e 6 su tiri liberi). In doppia cifra pur Maggiotto e Gnaccarini. La svolta della partita si è verificata già nel primo quarto, quando la Goldengas, impressionante sui tiri a canestro, è andata in chiusura sul punteggio di 33 a 13. Stesso divario nel secondo: 52 a 32. Alla ripresa del gioco la spinta in avanti si è ancor più accentuata: 69 a 43. Nell’ultimo quarto i locali hanno ancor più incrementato il bottino, raggiungendo anche il massimo vantaggio: 72-43 (+29) per poi chiudere l’incontro sul 65 a 61. Il primo a parlare è l’intramontabile Esposito: “Teme- vamo questa partita per la loro intensità, ma noi siamo stati più intensivi di loro, mettendo in campo grinta e precisione, quello che dobbiamo riprometterci di fare anche in campo avverso nei prossimi incontri”. Il coach Regini: “Una buona partita, l’importante è che stiamo recuperando Bigi. Per noi è fondamentale il suo ritorno”. Domenica trasferta in Romagna, a Castrocaro, contro un ex coach: Galletti. Goldengas: Gnaccarini 11, Pierantoni 7, Penserini 5, Gigi 25, Kosanovic, Esposito 19, Maggiotto 14, Lilliu 2, Calcatellli 2, Polonara. All. Regini. Marostica: Mobili Andrea, Benassi 13, Canazzola 2, Taffetani, Zandonà 13, Pin Dal Pos 2, Infanti 10, Tosetto 11, Raffaele 8, Bolgato 2. All. Rugo. Arbitri: Guidi di Firenze e Poli di Pistoia. Classifica: Gattamelata 14, Verona 14, Recanati 12, Ancona 10, Castrocaro 8, Ravenna 8, Goldengas 8, Coopsette 8, Civitanova 6, Chieti 6, Hatria 6, Bassano 4, Marostica 4, Anzola 4. G.M. pallacanestro maschile - marzocca Una finale da dimenticare MARZOCCA 72 – S. BENEDETTO 76 S i perde in casa col San Benedetto ed è la terza volta che si verifica da inizio campionato. L’incontro odierno è stato vissuto a fasi alterne, con prevalenza locale, ma con più determinazione e grinta da parte del San Benedetto, specialmente nel finale di partita, quando due “bombe” consecutive di Martinez hanno spianato la strada per la vittoria finale. Nel Marzocca è mancata la continuità nello svolgimento del gioco, in parte dovuta ad alcuni elementi non in perfette condizioni fisiche e in special modo di Bartoli, appena rientrato da un grave infortunio al polso. Bocche chiuse a fine incontro. Parla il vice allenatore ed ex giocatore Nobili: “All’inizio siamo partiti bene, fase centrale con un po’ di “nebbia”, dovuta al fatto che alcuni giocatori non erano in perfette condizioni fisiche. Nel finale è mancata la voglia di vincere”. Mercoledì prossimo, 26 c.m., ci sarà il recupero in trasferta a Fabriano, per poi rigiocare ancora sabato 29 alle ore 21,15, sempre in trasferta a Jesi. Due trasferte difficili; speriamo che il coach Surico rimetta in efficienza tutti gli elementi disponibili. Marzocca: Ciasca, Candelaresi ne, Trubbiani 13, Ganzetti 2, Briscoli 2, Bartoli, Kostmiler 14, Gabbianelli ne, Alessandroni 18, Castracani 23. All. Surico. San Benedetto: Valori 14, Martinez 22, Mattioli 10, Grossi 14, Christ 10, Falà 6, Camerano, De Angelis ne, Canuli ne, Ceccarelli ne. All. Poggi. Arbitri: Paciaroni di S.Severino e Salvatelli di Macerata. Classifica: Pisaurum 18, Tolentino 16, Chiaravalle 14, Fabriano 14, Matelica 14, Montegiorgio 12, Stella Maris 12, S.Benedetto 12, Marzocca 10, Pedaso 10, Mondolfo 8, Ascoli 8, Porto Recanati 8, Jesi 6, Fermo 6, Macerata 6. Giancarlo Mazzotti pallacanestro femminile: la savini frigogel rimane saldamente in vetta Una striscia molto positiva E ’ la quinta vittoria consecutiva: un ruolino di marcia invidiabile che consente alla squadra guidata dal coach Montanari di mantenere il primo posto in classifica. La lunga trasferta non ha stressato più di tanto le ragazze; anzi, sono sempre state concentrate e precise, applicando un gioco veloce e incisivo. La difesa è stata il punto di forza della squadra, che pur privata del loro pivot Rudolf, ancora infortunato, non ne ha risentito più di tanto. Ora la squadra dovrà affrontare due incontri casalinghi, il primo sabato prossimo, alle ore 18,30, contro il Campobasso, battuto all’andata per 84 a 40. Classifica: Senigallia 16, Trani 16,Bari 14, Sulmona 8, Valle Impero 6, Civitanova 6, Pescara 4, Campobasso 2. G.M. Domenica si ritorna al Goffredo Bianchelli contro la Civitanovese. Cagliese: Zalocco, Baleani, Pigna, Giorgini, Musco, Del Moro, Bucefalo, Ciabattoni, Sanda, De Angelis (80° Pagnoni), Trufelli. A disp. Conti, Casavecchia, Tagliatesta, Virgili, Del Re, Giovannini. All. Gianangeli. Vigor: Petrini 6, Rosi 6, Guerra 6, De Filippi 7, Santarelli 6, Montanari 6,5, Candelaresi 6 (72° Paupini ng), Savelli 6 (63° Goldoni ng), Sebastianelli 6,5, Polverari 6, Paniconi 6 (65° Morganti ng). A disp. Mancini, Giraldi, Camilletti, Gregorini. All. Casucci. Arbitro Amadio di Ascoli Piceno; spettatori 150; ammoniti: Pigna, Paniconi, Sanda, De Filippi; corner 4-3. Classifica: Fossombrone 33, Piano S.Lazzaro 28, Fortitudo 24, Civitanovese 22, Castelfrettese 21, Cingolana 20, Jesina 20, Urbino 17, Chiaravalle 16, Osimana 16, Cagliese 16, Cuprense 15, Urbania 14,Vigor 14, Montegranaro 11, Fermignanese 11, Vis Macerata 9, Monturanese 6 Giancarlo Mazzotti ciclismo Olivi - Ricci, Cingolani uno - due I l Master Ciclocross ha eletto vincitori della quinta prova i biancorossi Alessio Olivi (nella foto di Paolo Boschetti) e Marco Ricci. Ovvero: ennesimo uno-due del Cicli Cingolani. La challenge ha fatto tappa a Torre di Palme, nell’area della Fonte di Mosè. Ottime e da medaglia di categoria le prove di Matteo Sbaffi, Alessio Mancini, Emanuele Apis, Stefano Santini, Fabrizio Pirani, Livio Moretti. Classifiche - A1: 1.Marco Ricci (Cicli Cingolani); 2.Matteo Sbaffi; 3.Alessio Mancini; 4.Ernesto Ciccola; 5.Gabriele Tarsi. A2: 1.Domenico Scipioni (T.Ponte); 2.Damian McAbe; 3.Emanuele Apis; 4.Danilo Casalanguinda; 5.Massimo Viozzi. A3: 1.Alessio Olivi (Cicli Cingolani); 2.Stefano Santini; 3.Paolo Cascioni; 4.Pierluigi Quadrini; 5.Alessandro Alessandrini. A4: 1.Giovanni Tittoni (T.Ponte); 2.Fabrizio Pirani; 3.Giulio Bonti; 4.Antonio Grassetti; 5.Adamo Re. A5: 1.Bruno Fantini (Team Iachini); 2.Alberto Torresi; 3.Aldo Pavoni; 4.Raffaele Egidi; 5.Mario Giulianelli. A6: 1.Livio Moretti (Cicli Cingolani); 2.Giuseppe Ruggeri; 3.Gianni Damen; 4.Pietro Bracalente. Giovani: 1.Lorenzo Del Rosso (Crazy Bike); 2.Lorenzo Pigliacampo; 3.Federico Biondi; 4.Matteo Berti; 5.Enrico Brandoni. Società punteggio: 1.Cicli Cingolani; 2.T.Ponte; 3.Pupilli Grottazzolina; 4. Team Iachini; 5.Crazy Bike. Società partecipazione: 1.Pupilli; 2.Cicli Cingolani; 3.T.Ponte; 4.Team Iachini; 5.Bike in libertà. A Gubbio, il ciclo del Campionato Marche - Umbria si è chiuso con puntuale linearità. Ugo Vergari si è aggiudicato con autorevolezza la competizione open degli agonisti più maturi, infilando anche la vittoria del circuito interregionale. Il gentleman ha preso per mano il Cicli Basili, conducen- dolo alla conquista della challenge per società. Le insegne della regione ospitante sono state tenute alte dal 32enne junior Matteo Donati (Bikeland Team Bike 2003), che si è aggiudicato la corsa dei giovani ciclopratisti. Plauso all’organizzazione, curata dal G.S. Cementerie Barbetti di Danilo Mischianti e collaboratori, con il professionale contributo dell’Udace Csain Pesaro Urbino. Classifiche - Assoluta Prima Corsa: 1.Ugo Vergari (Cicli Basili - Cagli); 2.Mario Mariano Panichi (G.S. Mate); 3.Mauro Cozzari (Punto Bici); 4.Giancarlo Rivaroli (Battistelli Extreme); 5.Maurizio Bordi (Pedale Settempedano); 6.Paolo Sebastiani; 7.Sandro Caracciolo; 8.Valter Santeroni; 9.Luciano Paradisi; 10.Fabrizio Cavalieri. Assoluta Seconda Corsa: 1. Matteo Donati (Bikeland Team Bike 2003); 2.Giacomo Pieri (Mastini Cagli); 3.Alessio Mischianti (Amici del Pedale); 4.Massimo Mancini (G.S. Mate); 5 . L u c a Agostinelli ( Pe t r i g n a no); 6.Filippo Galeotti; 7.AngeloBoccali; 8.Leonardo Caracciolo; 9.Andrea Sebastiani; 10.Cesare Cleri. Società: 1.Cicli Basili; 2.Mastini; 3.Bikeland Team Bike 2003; 4.Team Monarca; 5. Tormatic. Umberto Martinelli Foto (di Paolo Boschetti): Alessio Olivi in Tv Volley Us Pallavolo - Senigallia U na vittoria ed una sconfitta in questo fine settimana per le squadre maggiori dell’Us Pallavolo Senigallia. La buona notizia viene dalla Prima Divisione maschile: i ragazzi della Security Ta.Pe. allenata da Carlo Saja sono andati a vincere per 3-1 sul campo del Pianello Vallesina riuscendo a mantenere la loro ottima terza posizione in classifica. La vittoria è stata netta e soltanto un momento di deconcentrazione ha consentito ai padroni di casa di conquistare il terzo set. Non è andata bene invece perle ragazze del Vicoletto in serie D.Le nerazzurre hanno perso per 3-1 sul campo della Mantovani Ancona. La squadra di Paradisi è ora al terzultimo posto della classifica ed ha come unico obiettivo stagionale quello di conquistare la salvezza. Corsi a Senigallia di Ju Jitsu tradizionale I l corso intensivo di ju jitsu tradizionale dell’Associazione Ludi e Victoria (una domenica mattina al mese con lezioni di tre ore circa) continua presso la palestra vecchia della scuola Puccini. L’Associazione, che ha preannunciato una esibizione marziale in prossimità delle feste di Natale, ha deciso di strutturare il corso in modo “aperto” lasciando cioè libere le iscrizioni an- che nel corso dell’anno e strutturando quindi l’allenamento in modo diversificato. I corsi curati dal maestro Stefano Draghi della Wjjko e dai suoi allievi, sono adatti sia per i principianti sia per i praticanti di tutte le altre arti marziali di qualsiasi livello, anche per curare gli aspetti della difesa personale. Per le iscrizioni si può contattare il 338 7778428. 27 novembre 2008 penultima 30 NOVEMBRE 2008 Prima domenica di Avvento - anno B LA PAROLA Aspettiamo Dio DI DIO M Is 63,16-17.19; 64,2-7 Salmo 79 1Cor 1,3-9 Mc 13,33-37 di don Paolo Curtaz ission impossible: sopravvivere al Natale. Ogni anno diventa più difficile questa lotta contro il natale tarocco, l’altronatale, quello, insomma, che stiamo per vivere. Forse perché ci siamo tutti seduti (o addormentati direbbe Gesù), forse perché i tempi sono cambiati, forse perché altri interessi (economici) hanno prevalso, nonostante la crisi ci impoga sobrietà ed austerità... sta di fatto che il Natale che oggi iniziamo a preparare è una fotocopia sbiadita di un capolavoro ad olio: ne abbiamo perso i colori, la profondità, la lucentezza. Ho un’altra teoria per capire questo tracollo di teologia, questa emorragia di spiritualità, più birichina: forse abbiamo creato il natale tarocco perché quello vero ci metteva troppo in crisi, ci obbligava a convertirci. E allora giù zucchero e melassa, buoni sentimenti e tradizioni familiari, regali e cene da ingrasso. Tutto per non vedere... Natale tarocco, per non vedere che il Natale vero non ha nulla a che fare con i buoni sentimenti, che l’aspetto tragico dell’evento narrato con forza nei Vangeli è ignorato dalla retorica populista del nataleconituoi eccetera, per non vedere questo Dio che, stanco di non essere capito, sceglie di diventare uomo per venirsi a raccontare, per non vedere che, per finire, Dio non viene accolto. Cosa c’è da festeggiare, scusate? La luce viene ma le tenebre non l’hanno accolta. Natale è dramma, il dramma di un Dio presente. E di un uomo assente. Natale vero ribalta i ruoli, distribuisce le responsabilità. All’uomo arrogante, eterno adolescente che si lamenta dell’assenza di Dio, Dio risponde venendo, e lamentando l’assenza dell’uomo. Quel bambino nella culla non solo fa tenerezza come tutti i neonati: ci scuote, ci provoca, ci inquieta. Se egli davvero è l’Altissimo, se egli – sul serio – è l’Infinito, la nostra idea di Dio tracolla e ci tocca cambiare vita. Meglio far finta di niente, allora, tirare fuori la tradizione, i presepi viventi, i canti natalizi, la neve, i regali piuttosto che accettare la nuda verità di un Dio che viene sulla terra e indirizzare a: La Voce Misena Piazza Garibaldi, 3 - 60019 Senigallia fax 071.7914132 e-mail: [email protected] non è accolto. Sono tutte cose belle e sacrosante quelle nate per festeggiare la notizia di questo Dio che viene per i poveri, nate per dare importanza alla follia di un Dio che prende il posto dei perdenti. Solo che, oggi, la festa è esplosa, uscita dai margini, enorme, e ci si dimenticata di invitare il festeggiato. Dio è il grande assente del natale tarocco. In questi ultimi anni ho scoperto, costernato, che Natale è il peggior giorno dell’anno per molta gente. Sono gli sconfitti della storia, di solito, a patire così tanto il Natale, per quell’aura di famiglia, di felicità, di nostalgia che cola dagli schermi televisivi. Chi non ha famiglia, o ne ha una terribile, chi è perdente, chi è solo, vive il Natale con un unico desiderio: che finisca prima possibile. Ne soffro anch’io, terribilmente. Se Dio è venuto proprio per gli ultimi e abbiamo ridotto il Natale al punto che proprio loro lo vivono con tristezza, come minimo, fratelli, abbiamo un problema di comunicazione. A noi, ora. Avete voglia di prepararvi al Natale? Volete, sul serio, svegliarvi da quest’immenso sonno della coscienza che tutti ci intorpidisce? Non siamo qui a far finta che poi Gesù bambino nasce. Dio è già nato, nella storia e tornerà nella gloria, nel cuore della notte, come uno strampalato sposo ritardatario. In mezzo ci siamo noi, ci sono io, ci sei tu, amico lettore. Siamo qui per darci un mese di sveglia interiore, per far nascere (ancora e ancora) Dio in noi. E’ già nato, ovvio, altrimenti non stareste leggendo queste parole in libertà. E’ già nato, ovvio, se avete deciso di ribellarvi ad una fede esteriore e tiepida. E’ già nato, ovvio, se avete deciso di mettervi a cercare Dio. Quello che possiamo fare è stare svegli, non lasciarci travolgere dalla follia quotidiana della vita, ribellarci al pensiero dominante (anche quello pseudo-cattolico) per vivere la nostra interiorità come dei cercatori di Dio. Dai, facciamolo bene questa volta, seguiamo sul serio la provocazione della Parola. Aspettiamo Dio. arrivati in redazione L’aviere senigalliese E’ deceduto il nostro Presidente, Francesco Bozzi. L’indimenticabile Cecco, così tutti lo conoscevano, si è spento tra le braccia di una figlia, all’età di 89 anni. Combattente delle II guerra mondiale, pilota a bordo dei mitici CR 42, fu decorato di medaglia di bronzo al valor militare. Ha sempre mantenuto vivissima la passione del volo e dopo il conflitto, anche in condizioni pionieristiche, ha solcato il cielo con i velivoli dell’Aero Club di Ancona. A lui dobbiamo il “battesimo del volo” per tanti senigalliesi, alcuni dei quali a loro volta sono poi divenuti piloti. Cecco, uomo intelligente e generoso, marito e padre amatissimo, stimato nella vita professionale da tutti i concittadini, aveva perso nei cieli d’Albania durante gli eventi bellici, il fratello Giorgio, anche lui pilota. Assieme agli altri aviatori senigalliesi era stato l’infaticabile animatore del gruppo di appassionati, non solo piloti, che tra le tante iniziative avevano promosso e realizzato la Cappella Votiva degli Aviatori, all’interno della Chiesa dell’Immaco- lata. Costruita a metà degli anni ’60, dedicata alla Madonna di Loreto protettrice del volo, la cappella è sempre stato il luogo di culto legato ai momenti felici ed anche a quelli più dolorosi per tutti gli aviatori senigalliesi. Cecco Bozzi fu anche tra i promotori, negli anni ’90, dell’associazione “Senigallia Volo Sportivo” che poi si fuse, sotto la sua presidenza, con l’antico “Gruppo Aviatori”, cosi come ora è organizzata nella attuale associazione degli “Aviatori Senigalliesi”. Lo abbiamo salutato fino a mercoledì mattina, nella chiesa dell’Immacolata come camera ardente, mentre il funerale, è stato celebrato alle ore 9.00 di mercoledì 26 p.v. La mattina del 10 dicembre, per la Messa che ogni anno si celebra nella ricorrenza della nostra patrona, la Madonna di Loreto, lo ricorderemo di nuovo. Quest’anno assieme ad un altro grande pilota senigalliese, Stefano Rosa, scomparso tragicamente solo pochi giorni fa. Gianluigi Mazzufferi - Senigallia La fede credibile “Dio non sa che farsene di quelle forme ipo- crite di chi dice “Signore, Signore” e poi trascura i suoi comandamenti. Se ciascuno pensa solo al proprio interesse, il mondo non può che andare in rovina. Ma nel suo regno eterno, Dio accoglie quanti si sforzano giorno per giorno di mettere in pratica la sua parola”. Nel giorno della solennità di Cristo Re dell’universo, che chiude l’anno liturgico, Benedetto XVI riflette all’Angelus sul giudizio finale e sul destino ultimo dell’uomo. Nei saluti finali, che ho ascoltato alla radio, c’era l’auspicio che nessun ordinamento politico possa più, in nome di una ideologia, negare i diritti della persona umana e la sua libertà e dignità. Ho ascoltato con grande interesse le parole del Papa e ho pensato a quanti usano la religione per i propri fini: dall’ottenere un consenso, magari politico ed elettorale, fino ad arrivare a scatenare guerre e violenze addirittura scomodando il nome di Dio. Sta iniziando l’Avvento e mi sono detto che non è mai troppo tardi per recupare una fede credibili, semplice, che non ha altri riferimenti, se non il Vangelo. Luca Cerini - Senigallia RUBRICA DI STORIA E ATTUALITÀ DEDICATA AL BEATO SENIGALLIESE GIOVANNI MASTAI FERRETTI All’Opera Pia si prepara il Natale A nche all’Opera Pia fervono i preparativi per il Natale. Tutta la Casa di riposo si anima: il desiderio di addobbare gli ambienti, così come si fa in una casa, è veramente grande. La particolarità, che caratterizza gli addobbi che verranno utilizzati, è che gli ospiti, insieme alle animatrici, preparano tutto con le proprie mani. Ciascuno fa quello che può; le animatrici coordinano i lavori coinvolgendo molti ospiti, andando magari a cercare nelle proprie stanze anche le persone più timide. Le attività legate al Natale sono tante, ne parleremo anche nei prossimi numeri, e quindi non è difficile trovare il modo di dare il proprio contributo. Al di là dei lavori, che sono sempre di grande qualità, l’aspetto più bello è il clima che si crea mentre si “lavora”: sembra davvero di sta- re in una casa quando tutti i componenti della famiglia si danno da fare per costruire qualcosa insieme. La Casa di riposo è molto grande e per questo è necessario cominciare i lavori con molto anticipo. Il periodo che va dalla fine di novembre ai primi di dicembre è in assoluto quello più impegnativo ed entusiasmante alla stesso tempo: non è ancora tutto finito ma si può cominciare a gustare il frutto delle proprie fatiche, e quindi si accelera per arrivare in tempo. Si comincia infatti ad addobbare nella settimana in cui cade l’8 dicembre, giornata che tradizionalmente nelle case veniva dedicata al presepe e all’albero. Una Casa di Riposo più bella per vivere con più gioia il Natale, l’evento che ha cambiato per sempre la storia dell’umanità. 15 IN BREVE MONTERADO Parte da Monterado il blitz: “Parlami di Gesù” su Radio Maria che, a partire da domenica 23 novembre, ogni 4^ domenica del mese, dalle 18 alle 19,30, perché d.Giuseppe Cionchi trasmette la vita di Gesù, tratta dai Vangeli. Il libro sarà pubblicato da Shalom (per richiederlo, numero verde 800030405); FM 107-600 – 107.900. Per telefonare a Radio Maria: 031/610610. Il libro parte da una domanda reale di una nemotina alla nonna: Parlami di Gesù… “Nonna, parlami di Gesù. La mamma e il papà non me ne parlano mai… Parlano sempre del lavoro, dei soldi, degli stipendi, dei vestiti, della macchina, degli affari, del divertimento, dell’ultima puntata della fiction in TV, corrono col cellulare in mano, stanno quasi sempre al computer… e litigano spesso… Tu, almeno, parlami di Gesù”. E’ una domanda che la nonna – meravigliata – ci ha rigirato e ci ha chiesto un Vangelo per parlare di Gesù alla nepotina. Ogni essere umano, direttamente/indirettamente, di qualsiasi razza, popolo, lingua, nazione, condizione culturale, politica, sociale… - è la “nepotina” che chiede a tutti: “Parlami di Gesù”. Da questo fatto, l’autore prende lo spunto per rispondere: “Ti parlo di Gesù”, ipotizzando che ogni persona – credente o non credente – si possa trovare nella condizione della nepotina: “Parlami…” o della nonna: “Ti parlo”… Anche se la nonna – ricevuto il Vangelo – dopo un po’ di tempo, si confida: “Non ci capisco quasi niente”!… Ecco, pertanto, il tentativo umile, chiaro, semplice… per offrire una narrazione continuata, progressiva dei Vangeli unificati per avvicinarsi a Gesù, da “In principio”… a “si separò”…, frutto di oltre 2 anni di ricerche. La trasmissione è stata ascoltata anche a Monterado, tanto che quando domenica 23 novembre, d.Giuseppa ha bloccato con: “facciamo una pausa musicale”, una sorella dice alla sorella: “Adesso d.Giuseppe si fa un sorso di vernaccia”. Alleluia! IL RICORDO DI RENATA PAOLONI Lunedì 24 novembre 2008, alle ore 19,00, presso la Chiesa parrocchiale di Serra de’Conti è stata celebrata dal parroco don Severino Sebastianelli, nel quarto anniversario dalla sua scomparsa, una S.Messa per Renata Arcangeli Paoloni, moglie del dr.Paolo. Sono stati letti anche dei “pensieri” molto profondi che Renata, focolarina, aveva scritto nel corso degli anni e che hanno commesso i tanti presenti. CARABINIERI IN FESTA A CORINALDO Domenica 23 novembre 2008, con una Santa Messa, concelebrata dal vice parroco don Fabrizio Spingardi, presso la Chiesa Parrocchiale di San Francesco di Corinaldo, è stata celebrata la festa della Virgo Fidelis, protettrice dell’Arma dei Carabinieri. Il vice parroco, all’inizio della S. Messa ha ricordato tutti i carabinieri morti in servizio ed ha messo in evidenza il lavoro che svolgono i militari dell’arma per la nostra sicurezza. Alla cerimonia erano presenti il vice sindaco di Corinaldo Cesare Morganti, il presidente dell’Associazione Nazionale Carabinieri – Sezione di Corinaldo – Tenente cpl. Gabriele Aucone, il comandante della Stazione di Corinaldo m.llo Francesco Gagliardi, il maggiore della riserva Mario Bugugnoli, il maresciallo Luigi Florio, il presidente del consiglio provinciale Luciano Antonietti, il presidente della Bcc di Corinaldo Felice Saccinto, il consigliere provinciale avv. Marco Grandi, il parroco mons. Umberto Mattioli, diversi carabinieri in congedo e simpatizzanti. Ilario Taus CAMPAGNA ABBONAMENTI 2009 E’ iniziata a Voce Misena la campagna abbonamenti 2009. Invitiamo gli affezionati lettori ed i nuovi amici del nostro settimanale a rinnovare l’abbonamento prima possibile. A pagina 16 di questo numero vengono riportate le modalità con le quali sostenere il settimanale diocesano. Settimanale della Diocesi di Senigallia Tel. 071 64578 - Fax 071 7914132 P.zza Garibaldi, 3 - 60019 Senigallia (An) www.vocemisena.it [email protected] Direttore editoriale: Gesualdo Purziani Direttore responsabile: Giuseppe Cionchi Redazione: Laura Mandolini, Tullio Piersantelli, Rosaria Cenerelli, Giancarlo Mazzotti. Collaboratori: Alessandro Berluti, Fabrizio Chiappetti, Roberto Ferretti, Luca Giancarli, Anna Gobbetti, Elvio Grossi, Simone Mandolini, Leonardo Marcheselli, Vittorio Mencucci, Giuseppe Nicoli, Leonardo Pasqualini, Stefania Sbriscia, Giorgio Silvestri, Luciano Sole, Federica Spinozzi, Ilario Taus, Raoul Mancinelli, Umberto Martinelli. Tecnici: Speranza Brocchini, Daniele Guidarelli, Anna Maria Roberti, Mariannina Puerini. Stampa: Galeati Industrie Grafiche S.p.A. - Imola (www.galeati.it) Abbonamento annuo ordinario: € 35 da versare sul cc.postale n. 10514602 Tiratura: 4000 copie Associato alla Fisc - Federazione italiana settimanali cattolici La testata “La Voce Misena” fruisce dei contributi statali diretti di cui alla Legge 7 agosto 1990, n. 250. E’ tempo di abbonarsi Abbonamenti 2009 Euro 35,00 - ordinario Euro 50,00 - amico Euro 100,00 - sostenitore - versamento sul conto corrente postale 10514602 intestato a Voce Misena (P.zza Garibaldi 3 Senigallia) - in redazione, dalle ore 9.30 alle 11.30; - presso la Libreria Mastai di Senigallia - sul sito www. vocemisena.it