IN VETRINA
Verifiche periodiche di attrezzature da lavoro: si entra nel vivo
Entra nel vivo la procedura di verifica periodica di attrezzature da lavoro che per la loro
particolare natura necessitano di perfetta efficienza: all'interno, tutte le indicazioni per procedere
conformemente a quanto richiesto dall' Allegato VII del D.Lgs 81/08
SISTRI: rinvio al 30 Giugno 2013 introdotto dal "decreto sviluppo"
Ennesimo rinvio per il SISTRI. Questa volta ad introdurlo è il c.d. "decreto Sviluppo" che porta
l'entrata in funzione del sistema ad un successivo Decreto attuativo, e comunque non oltre il 30
Giugno 2013. nel frattempo, sospesi tutti i pagamenti.
Finanziamenti per certificazioni aziendali: attenzione alla data di invio
Si raccomanda celerità nell'invio delle domande, poichè l'accettazione delle stesse e la
successiva erogazione dei contributi, è vincolata all' "ordine cronologico di spedizione". Bisogna
dunque affrettarsi per evitare di rimanere esclusi
INDICE
SICUREZZA
Verifiche periodiche di attrezzature di lavoro: si entra nel vivo
Le "App" dei Vigili del fuoco per la prevenzione incendi
Formazione degli edili: la circolare n°13 del 5 Giugno 2012 in materia di organismi paritetici abilitati
Arriva il caldo, e con quello, le misure di prevenzione e protezione
Segheria sicura: disponibile il nuovo vademecum INAIL per gli addetti alla prima lavorazione del legno
Rischi nel settore metalmeccanico: l'INAIL mette a disposizione "Labor tutor" un documento guida per gli addetti
AMBIENTE
SISTRI: il "Decreto sviluppo" porta l'ennesimo rinvio al 30 Giugno 2013
Finanziamenti per certificazioni ambientali: attenzione all'ordine cronologico di invio
Fondi per il suolo a rischio idrogeologico: pubblicato il Decreto di stanziamento
Criteri minimi di sostenibilità ambientale per veicoli da trasporto pubblico: pubblicato il Decreto
Acquisti verdi e prodotti ecoefficienti: parte il progetto "buy smart+"
Pubblicata la guida 2012 sui risparmi di carburante e sulle emissioni di Co2 delle autovetture
Raccolta e trasporto rifiuti: la circolare del 18 Giugno 2012 sull'adeguamento della capacità finanziaria
ENERGIA E QUALITÀ
In vigore l'obbligo di installazione di impianti a fonti rinnovabili per edifici nuovi o soggetti ad ampie ristrutturazioni
Prestazioni energetiche degli edifici: pubblicata la parte 4 della norma UNI/TS 11300
Ultime novità dall' Autorità per l'energia elettrica ed il gas
NOTIZIE E ARTICOLI
Aumentano le emissioni globali ad effetto serra, ma gli accordi di Bonn rimangono al palo
Energy Management ed ISO 50001: primi risultati dal mondo
La Commissione Europea raccoglie contributi ad alto livello per un uso efficiente delle risorse
Bando di finanziamento Europeo messo a disposizione per progetti di formazione dall' Agenzia del Lavoro di Trento
I FOCUS DI SEA
Requisiti acustici degli edifici: stato dell'arte a due anni dall'introduzione della norma UNI 11367
FORMAZIONE
I corsi di formazione in programma a Luglio 2012
SCADENZE
Le scadenze di Luglio ed Agosto 2012
SENTENZE E QUESITI
Cassazione: la forzata inattività può essere un danno per il lavoratore che la subisce
Cassazione: si al risarcimento del danno agli eredi di vittime dell'amianto se il Datore di lavoro non ha preso adeguate misure di
prevenzione
Cassazione: non solo la spesa per i DPI, ma anche quella per "uniformi" compete al datore di lavoro
SICUREZZA
VERIFICHE PERIODICHE DI ATTREZZATURE DI LAVORO: SI ENTRA NEL VIVO
Indice
Entra nel vivo la procedura di verifica periodica delle attrezzature di lavoro che per la loro particolarità di utilizzo
necessitano di perfetta efficienza.
In applicazione dell’art. 71, comma 11 del decreto legislativo 81/08 e s.m.i. relativo alle verifiche periodiche delle
attrezzature di lavoro di cui all’Allegato VII del D.Lgs 81 stesso infatti, successivamente all'emanazione del decreto
interministeriale dell'11 aprile 2012, che ha disciplinato le modalità di effettuazione di tali verifiche relativamente all'All.
VII del Testo Unico, sono stati emanati rispettivamente:
- Un decreto dirigenziale (21 maggio 2012 G.U. n. 123 del 28-5-2012), che riporta il primo elenco dei soggetti abilitati
ad effettuare le verifiche in luogo dei soggetti istituzionali preposti (Inail per la prima visita mentre l’ASL fornisce alcuni
chiarimenti in merito a tali verifiche)
- Una circolare (n. 11 del 25 maggio 2012), con la quale vengono effettuati alcuni chiarimenti in merito, in prevalenza
relativamente alle modalità di compilazione delle richieste di verifica, dei dati dell’attrezzatura da indicare e dei
soggetti interessati
Con i Decreti attuativi e la circolare di cui sopra attualmente è dunque possibile sottoporre alle verifiche periodiche le
attrezzature senza rischiare di superare le scadenze previste per le stesse.
Per scaricare il Decreto Direttoriale del Ministero del Lavoro clicca qui
Per scaricare il Decreto 11 Aprile 2011 clicca qui
Per scaricare la circolare n° 11 del 25 Maggio 2012 clicca qui
PER MAGGIORI INFORMAZIONI
Dott. Daniele Carlini
[email protected]
Tel. 0471/977188 – cell. 331/6229591
SICUREZZA
LE "APP" DEI VIGILI DEL FUOCO PER LA PREVENZIONE INCENDI
Indice
I Vigili del Fuoco mettono a disposizione una serie di utili applicazioni per utenti e professionisti. I link sotto riportati
consentono il collegamento alla pagina ufficiale del Corpo permanente e permettono di scaricare con il proprio
smartphone (sistemi operativi iOS e Android) utili strumenti operativi. Le App sono scaricabili dagli Store, accessibili
direttamente dallo smartphone, ed utilizzabili dagli utenti a titolo gratuito. Le App riguardano:
Il significato dei codici riportati sulle targhe con sfondo arancione poste sui mezzi che trasportano le merci pericolose
(il codice Kemler ed il numero ONU). Non è noto a tutti, infatti, che il codice posto nella parte superiore della targa (il
codice Kemler) indica il tipo di pericolo relativo alla sostanza trasportata.
Scarica la app per i codici Kemler cliccando qui
I contatti di tutte le sedi dei Vigili del Fuoco in Italia. La visualizzazione dei contatti è suddivisa in quattro macro gruppi
in base alla tipologia della sede. All'interno di questi gruppi si ha la possibilità di visualizzare le sedi anche in base
all'area geografica.
Scarica le sedi cliccando qui
Fornisce servizi informativi di carattere generale, riguardanti la prevenzione incendi, con particolare riferimento alle
novità introdotte con il regolamento di semplificazione D.P.R. 151/2011. Consultazione delle nuove attività soggette ai
controlli dei Vigili del Fuoco.
Scarica le info sul D.P.R. 151/11 cliccando qui
Per gli utenti che hanno presentato una domanda di prevenzione incendi e sono, quindi, in possesso di numero pratica
e codice PIN di sicurezza, l'applicazione rende possibile la consultazione dello stato di avanzamento del procedimento.
Verifica la tua pratica di prevenzione cliccando qui
PER MAGGIORI INFORMAZIONI
Ing. Renzo Marucci
[email protected]
Tel. 0461/433447 – cell. 335/1272394
SICUREZZA
FORMAZIONE DEGLI EDILI: LA CIRCOLARE N°13 DEL 5 GIUGNO 2012 IN MATERIA DI
ORGANISMI PARITETICI ABILITATI
Indice
Con la circolare n. 13 del 5 giugno 2012 il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali fornisce chiarimenti in materia
di formazione dei lavoratori nel settore edile con riferimento specifico al coinvolgimento nell’attività formativa degli
“organismi paritetici” di cui all’art. 2, lett. e) del D.Lgs. n.81/2008.
Vengono fornite, in particolare, precisazioni in ordine ai requisiti normativi che gli organismi paritetici debbono
possedere per essere legittimati a svolgere attività di formazione.
Nella circolare si specifica che gli organismi paritetici abilitati sono quelli composti da una o più associazioni di
categoria della parte datoriale e prestatoriale rispettivamente, che siano rappresentative della categoria. Nella
circolare si specifica chiaramente che come tali possono definirsi esclusivamente le sigle datoriali e prestatoriali che
hanno sottoscritto l’ ultimo CCNL.
Pertanto, eventuali altri enti bilaterali costituiti da organizzazioni sindacali e datoriali non in possesso degli indicati
requisiti normativi non possono ritenersi organismi paritetici ai sensi dell’ Art. 2 del T.U. e della previsione normativa
del T.U. stesso, conseguentemente, non possono svolgere formazione conforme ai requisiti del D.Lgs 81/08 Art. 37.
Per scaricare la circolare clicca qui
PER MAGGIORI INFORMAZIONI
Geom. Francesco Ardemagni
[email protected]
Tel. 0461/433443 – cell. 349/2352898
SICUREZZA
ARRIVA IL CALDO, E CON QUELLO, LE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
Indice
Arriva il caldo e con esso le problematiche per i lavoratori che devono averci a che fare. In aiuto ci viene la regione
Piemonte, che anche per il 2012 ha messo a punto un programma di prevenzione dei danni alla salute dovuti alle
ondate di calore estivo ed una serie di informative e materiale specifico.
Gli effetti del caldo sulla salute derivano dalla combinazione di alcune variabili meteorologiche quali umidità,
temperatura, velocità del vento, giorni consecutivi di caldo.
Utilizzando queste informazioni e combinandole con altre di tipo sanitario, l’Area Previsione e Monitoraggio Ambientale
e l’Epidemiologia Ambientale di Arpa Piemonte hanno sviluppato un bollettino previsionale del caldo affinché la
popolazione, soprattutto i soggetti a rischio (anziani, malati), possa adottare comportamenti e precauzioni per
prevenire danni alla salute. Il bollettino fornisce inoltre indicazioni utili alle istituzioni per mettere in atto
tempestivamente le misure e gli interventi preventivi più efficaci per la tutela della salute.
Il cittadino può consultare, oltre ai bollettini previsionali delle ondate di calore, il materiale informativo della campagna
regionale e del Ministero della Salute.
Per accedere al materiale è sufficiente cliccare sui link sotto riportati.
Locandina
Pieghevole Regione Piemonte
Consigli generali (opuscoli Ministero della Salute)
PER MAGGIORI INFORMAZIONI
Dott.ssa Michela Bezzi
[email protected]
Tel. 0461/433449 – cell. 335/5759351
SICUREZZA
SEGHERIA SICURA: DISPONIBILE IL NUOVO VADEMECUM INAIL PER GLI ADDETTI ALLA
PRIMA LAVORAZIONE DEL LEGNO
Indice
Nuova edizione della pubblicazione realizzata in collaborazione con Federlegno; consiste in un opuscolo informativo,
dal taglio sintetico e immediato, destinato ai Lavoratori delle aziende di prima lavorazione del legno (segherie).
Vengono descritte le modalità per svolgere l'attività in tutta sicurezza; in particolare, l'attenzione è focalizzata sulle
principali macchine presenti in una segheria che per le proprie caratteristiche possono provocare seri infortuni
(segatronchi, scortecciatrice, intestatrice, refendino, multilame e refilatrice) nonché su un rischio trasversale a tutto il
ciclo produttivo, quale l'esposizione a polveri di legno duro classificate come cancerogene.
Ampio spazio è dedicato anche agli aspetti logistici, come ad esempio la gestione del carico e scarico dei tronchi,
l’accatastamento e gli spazi di sosta e conferimento.
Il documento in se ovviamente non è un documento da ritenersi sostitutivo del documento di valutazione dei rischi e
non è dunque da considerarsi esaustivo, tuttavia può essere considerato come strumento di supporto per i lavoratori,
ad integrazione delle attività obbligatoriamente previste in termini di formazione ed informazione.
Per scaricare gratuitamente il vademecum clicca qui
PER MAGGIORI INFORMAZIONI
Ing. Rolando Micheli
[email protected]
Tel. 0461/433440 – cell. 335/7417482
SICUREZZA
RISCHI NEL SETTORE METALMECCANICO: L'INAIL METTE A DISPOSIZIONE "LABOR
TUTOR" UN DOCUMENTO GUIDA PER GLI ADDETTI
Indice
Il volume, illustra in maniera dettagliata tutti i fattori di rischio che si possono riscontrare nell'industria della lavorazione
e trasformazione dei metalli, spaziando dai più frequenti a quelli meno probabili, ma comunque potenzialmente
presenti. Per ciascun fattore di rischio, vengono descritte le misure di prevenzione e protezione (DPI compresi).
Nel dettaglio vengono analizzati e presentati, assieme alle misure di prevenzione e protezione specifiche, i seguenti
fattori di rischio:
Rischio da agenti biologici, chimici, ustionanti e cancerogeni
Apparecchi di sollevamento e rischi da caduta di materiali
Campi elettromagnetici
Carrelli elevatori e carrelli porta pallets
Fumi e vapori
Infortuni di origine meccanica e macchine a controllo numerico
Rischi da ambienti di lavoro e magazzini
Movimentazioni manuali e ripetute
Polveri
Ribalte e piani di caricamento
Proiezione di materiali
Radiazioni ottiche e ionizzanti
Rischio di incendio ed esplosione
Rischi da agenti fisici comuni (rumore, vibrazioni, elettricità)
Per scaricare il documento “Labor tutor” clicca qui
PER MAGGIORI INFORMAZIONI
Dott. Daniele Carlini
[email protected]
Tel. 0471/977188 – cell. 331/6229591
AMBIENTE
SISTRI: IL "DECRETO SVILUPPO" PORTA L'ENNESIMO RINVIO AL 30 GIUGNO 2013
Indice
Nel “Decreto sviluppo” è stato posticipata l’entrata in vigore del SISTRI ad un successivo Decreto, o comunque entro il
30 Giugno 2013, i pagamenti fino ad allora saranno sospesi. Il rinvio si è reso necessario su pressione del Ministro
dell’Ambiente Corrado Clini che aveva già proposto al Consiglio dei Ministri la sospensione del SISTRI allo scopo di
effettuare le verifiche richieste dopo il parere di DIGITPA (Ente nazionale per la digitalizzazione della Pubblica
Amministrazione) sulla funzionalità del sistema.
Il SISTRI doveva entrare in piena operatività a partire dal 1 luglio 2012, dopo una serie di rinvii stabiliti a partire dal
2009. Fermo restando che il SISTRI rappresenta uno strumento necessario per la “tracciabilità” dei rifiuti, come
richiesto dalle direttive europee e stabilito dalla legge nazionale, a seguito delle difficoltà operative riscontrate nella
fase di avvio sperimentale il Ministero dell’Ambiente aveva richiesto fin dal maggio scorso alla DIGITPA una
valutazione sulla funzionalità del sistema.
DIGITPA ha trasmesso al Ministero le sue valutazioni solo lo scorso 16 maggio 2012, in prossimità dell’entrata in
funzione del SISTRI. Il parere di DIGITPA solleva una serie di questioni in merito alle procedure seguite da parte del
Ministero per l’affidamento a SELEX-FINMECCANICA della progettazione e realizzazione del SISTRI, in merito ai
costi ed al funzionamento del sistema.
Il Ministro ha trasmesso questa relazione all’Avvocatura dello Stato ed al Comando del Nucleo Operativo Ecologico
dell’Arma dei Carabinieri per le valutazioni di competenza. Clini ha inoltre richiesto agli organi competenti del Ministero
di effettuare una valutazione interna in merito a quanto osservato da DIGITPA.
Le verifiche avviate richiedono tempi non compatibili con l’entrata in funzione del SISTRI il 1 luglio 2012 e per questo
c’è stato il rinvio. Inoltre, per questo motivo il Ministro ha proposto di sospendere gli effetti del contratto stipulato tra il
Ministero dell’ambiente e la SELEX. Contestualmente il Ministro ha proposto di sospendere il pagamento dei contributi
da parte delle imprese per l’anno 2012.
Il periodo di sospensione sarà necessario per chiarire tutti gli aspetti relativi al SISTRI, e decidere definitivamente se il
sistema funziona, se deve essere modificato o sostituito.
PER MAGGIORI INFORMAZIONI
ing. Nadia Mazzoldi
[email protected]
Tel. 0461/433423 – cell. 335/7183719
AMBIENTE
FINANZIAMENTI PER CERTIFICAZIONI AMBIENTALI: ATTENZIONE ALL'ORDINE
CRONOLOGICO DI INVIO
Indice
Sulla Gazzetta Ufficiale n. 123 del 28 maggio scorso è stato pubblicato il Decreto per la promozione dei sistemi di
gestione ambientale nelle piccole e medie imprese.
E’ il Ministero dell’ Ambiente a dare, attraverso questo Decreto Direttoriale, le disposizioni che fissano la procedura
per la concessione di contributi “ai sensi dalla Delibera CIPE n. 63 del 02/08/2002”, delibera finalizzata alla
incentivazione e alla diffusione della certificazione ambientale secondo il Regolamento EMAS e la norma UNI EN ISO
14001.
Il decreto ministeriale fissa le modalità di accesso al contributo pubblico ed i termini per la presentazione delle
domande da parte delle aziende che abbiano ottenuto la registrazione EMAS o la certificazione di conformità alla UNI
EN ISO 14001. La procedura, una volta verificati i requisiti di legge, prevede che alle imprese (micro, piccole e medie,
produttrici di beni o servizi) venga concesso un rimborso spese anche retroattivo.
Rispetto alla precedente disciplina, sono state ampliate le categorie economiche ammissibili alle agevolazioni.
I contributi - versati in conto capitale e fino a esaurimento dei fondi - sono di entità differenziata a seconda della
tipologia di intervento effettuato dall'impresa e prevedono un massimo di spesa rimborsabile in termini percentuali. Le
tipologie di intervento ammesse ai contributi pubblici sono:
- verifica e registrazione dell'organizzazione ai sensi del regolamento EMAS;
- certificazione del Sistema di Gestione Ambientale ai sensi della norma internazionale UNI EN ISO 14001;
- verifica e registrazione EMAS di organizzazioni già certificate ai sensi della norma internazionale UNI EN ISO 14001.
Le spese ammissibili per l'erogazione del contributo pubblico sono quelle per consulenza qualificata, per l'ente di
verifica e certificazione, per la realizzazione delle indagini finalizzate all'analisi ambientale iniziale, per la formazione
specifica, per la comunicazione ambientale.
Copia del decreto, dei modelli di domanda e dell’allegato tecnico sono disponibili sul sito web del Ministero cliccando
qui
Le domande verranno esaminate nel rispetto “dell'ordine cronologico di spedizione”.
PER MAGGIORI INFORMAZIONI
Dott. Gino Massimi
[email protected]
Tel. 0461/433408 – cell. 366/6167537
AMBIENTE
FONDI PER IL SUOLO A RISCHIO IDROGEOLOGICO: PUBBLICATO IL DECRETO DI
STANZIAMENTO
Indice
La deliberazione del comitato interministeriale per la programmazione economica 20 gennaio 2012, ha individuato, in
accordo con le singole regioni del mezzogiorno interessate, gli interventi di «carattere strategico regionale» prioritari e
urgenti ai fini della prevenzione e della mitigazione dei rischi da dissesto idrogeologico, per un costo pari a 723,24
milioni di euro (in Gazzetta Ufficiale del 25 maggio 2012, n. 121).
La maggior parte dei fondi (680 milioni) saranno destinate alle regioni (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia,
Sardegna e Sicilia). Non mancano risorse per le risorse per il cento nord. Sono infatti stati deliberati altri 130 milioni di
euro che consentono l’attuazione degli accordi di programma stipulati con le amministrazioni regionali.
Con questi fondi Ministero e Regioni cofinanzieranno i 518 interventi programmati.
Nel dettaglio sono stati assegnati: 23 milioni e 900 mila euro per i 76 interventi in Basilicata, 198 milioni e 900 mila
euro per i 185 interventi in Calabria; 210 milioni e 600 mila euro per i 57 interventi in Campania; 27 milioni per gli 87
interventi in Molise, 175 milioni e 566 mila euro per gli 84 interventi in Puglia; 25 milioni e 800 mila euro per i 17
interventi in Sardegna; 12 milioni e 756 mila euro per gli 11 interventi in Sicilia.
PER MAGGIORI INFORMAZIONI
Dott. Geol. Andrea Della Lucia
[email protected]
Tel. 0461/433420 – cell. 335/5759353
AMBIENTE
CRITERI MINIMI DI SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE PER VEICOLI DA TRASPORTO PUBBLICO:
PUBBLICATO IL DECRETO
Indice
Arrivano i criteri ambientali minimi per l'acquisizione dei veicoli adibiti al trasporto pubblico su strada. Il documento che
illustra tali criteri - adottato con decreto del Ministero dell'ambiente pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 05/06/2012 è parte integrante del Piano d'azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della pubblica amministrazione (Pan
Gpp) e attua le disposizioni relativa alla promozione di veicoli a ridotto impatto ambientale e a basso consumo
energetico nel trasporto su strada (contenute Decreto Legislativo 3 marzo 2011, n. 24 di attuazione della Direttiva
33/2009/CE).
Il documento riporta le indicazioni generali per indirizzare l'ente pubblico a perseguire una razionalizzazione dei
consumi e degli acquisti. Fornisce le "considerazioni ambientali" collegate alle diverse fasi delle procedure di gara
(oggetto dell'appalto, specifiche tecniche, caratteristiche tecniche premianti collegati alla modalità di aggiudicazione
all'offerta economicamente più vantaggiosa, condizioni di esecuzione dell'appalto) volte a qualificare ambientalmente
sia le forniture, sia gli affidamenti lungo l'intero ciclo di vita ambientale.
Il documento introdotto dal ministero dell'Ambiente, quindi, riguarda l'impatto energetico e ambientale l'acquisto, il
leasing e il noleggio dei "mezzi di trasporto". Nello specifico riguarda gli autoveicoli di categoria M1 (veicoli progettati e
costruiti per il trasporto di persone, aventi al massimo otto posti a sedere oltre al sedile del conducente), N1 (quelli
per il trasporto di merci, aventi massa massima non superiore a 3,5 t), M2 (quelli per il trasporto di persone, aventi
più di otto posti a sedere oltre al sedile del conducente e massa massima non superiore a 5 t) e M3 (quelli per il
trasporto di persone, aventi più di otto posti a sedere oltre al sedile del conducente e massa massima superiore a 5 t)
per il trasporto pubblico. E riguarda l'acquisito e noleggio di veicoli di categoria N2 (veicoli progettati e costruiti per il
trasporto di merci, aventi massa massima superiore a 3,5 t ma non superiore a 12 t) e N3 (quelli per il trasporto di
merci, aventi massa massima superiore a 12 t).
PER MAGGIORI INFORMAZIONI
Per. Ind. Fulvio Costa
[email protected]
Tel. 0461/433442 – cell. 335/1817367
AMBIENTE
ACQUISTI VERDI E PRODOTTI ECOEFFICIENTI: PARTE IL PROGETTO "BUY SMART+"
Indice
Parte il nuovo progetto europeo “Buy Smart + Acquisti verdi per prodotti ecoefficienti”, che promuove e sviluppa gli
strumenti di Green Procurement per l’acquisto di prodotti ecoefficienti sia presso le istituzioni pubbliche che presso il
settore privato in sei importanti settori: IT, elettrodomestici, componenti per l’edilizia, veicoli, illuminazione ed elettricità
da fonte rinnovabile.
Gli acquisti verdi, cioè gli acquisti di prodotti e servizi con determinate caratteristiche di sostenibilità ambientale
(Green Public Procurement, GPP) si collocano come strumento chiave per il consumo e la produzione sostenibili, in
grado di orientare la domanda e l’offerta verso beni e servizi a ridotto impatto ambientale.
In Italia gli acquisti della PA rappresentano circa il 17% del PIL. Un programma a favore dei prodotti che consentono
di ridurre i consumi di energia e proteggere l'ambiente può essere importante per raggiungere gli obiettivi di risparmio
energetico che l’Unione Europea ha fissato per contrastare il cambiamento climatico.
Buy Smart+, di cui l’ENEA è responsabile per l’Italia insieme a CONSIP, rappresenta la continuazione del progetto
“Buy Smart” proposto negli anni precedenti.
Fra gli strumenti di diffusione del progetto il sito web dedicato www.buy-smart.info/italian e la newsletter disponibile
gratuitamente a tutti, che è scaricabile cliccando qui
PER MAGGIORI INFORMAZIONI
Ing. Nadia Mazzoldi
[email protected]
Tel. 0461/433423 – cell. 335/7183719
AMBIENTE
PUBBLICATA LA GUIDA 2012 SUI RISPARMI DI CARBURANTE E SULLE EMISSIONI DI CO2
DELLE AUTOVETTURE
Indice
La guida, la cui pubblicazione è prevista dalla direttiva 1999/94/CEE, recepita in Italia con il decreto del Presidente
della Repubblica 17 febbraio 2003, n. 84, fornisce ai consumatori informazioni utili per un acquisto consapevole di
autovetture nuove, con lo scopo di contribuire alla riduzione delle emissioni di gas serra e al risparmio energetico.
La guida, approvata con decreto interministeriale del Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministero
dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e delle Infrastrutture e Trasporti dell’11 maggio 2012, sarà
pubblicata anche sui siti Internet degli altri Ministeri interessati.
Il trasporto, la cui domanda è in forte espansione, rappresenta un settore critico per il raggiungimento degli obbiettivi
di Kyoto in quanto è responsabile di una parte significativa del consumo totale di energia. I fattori che determinano tali
livelli elevati di emissioni di gas serra sono legati in parte alle prestazioni dei singoli modelli di autovettura in termini di
consumi ed emissioni di CO2 e in parte alle elevate percorrenze annue dei veicoli e allo stile di guida del conducente.
La guida contiene un elenco di tutti i modelli di autovetture commercializzate al 29 febbraio 2012 con i rispettivi
consumi ed emissioni di CO2, una lista dei modelli a più basse emissioni, divisi per alimentazione a benzina, a gasolio,
a bifuel (con utilizzo di GPL o metano) e a propulsione elettrica, nonché consigli utili agli automobilisti per guidare in
modo ecologico ed economico.
Scarica la guida cliccando qui
PER MAGGIORI INFORMAZIONI
Per. Ind. Fulvio Costa
[email protected]
Tel. 0461/433442 – cell. 335/1817367
AMBIENTE
RACCOLTA E TRASPORTO RIFIUTI: LA CIRCOLARE DEL 18 GIUGNO 2012
SULL'ADEGUAMENTO DELLA CAPACITÀ FINANZIARIA
Indice
Le imprese di trasporto rifiuti iscritte nelle categorie da 1 a 5 ante delibera 3/2012 possono richiedere l’adeguamento
della capacità finanziaria utilizzando il modello di comunicazione di variazione dell’iscrizione.
A dirlo è il Comitato nazionale dell’Albo gestori ambientali, attraverso la circolare 18 giugno 2012, n. 809.
I chiarimenti si sono resi necessari a seguito della delibera n. 3 del 14 marzo 2012 con cui lo stesso Comitato
nazionale ha aggiornato le condizioni stabilite dalla delibera 1/2003, in materia di requisiti di capacità finanziaria per le
iscrizione delle imprese di raccolta e trasporto nelle categorie dalla 1 alla 5 (raccolta e trasporto rifiuti).
Le imprese già iscritte nelle suddette categorie alla data del 14 marzo 2012 possono quindi adeguare la capacità
finanziaria ai nuovi importi previsti tramite l’utilizzo del modello di comunicazione di variazione dell’iscrizione.
Scarica la circolare cliccando qui
PER MAGGIORI INFORMAZIONI
ing. Nadia Mazzoldi
[email protected]
Tel. 0461/433423 – cell. 335/7183719
ENERGIA E QUALITÀ
IN VIGORE L'OBBLIGO DI INSTALLAZIONE DI IMPIANTI A FONTI RINNOVABILI PER EDIFICI
NUOVI O SOGGETTI AD AMPIE RISTRUTTURAZIONI
Indice
Si ricordano le scadenze previste dall'art. 11 del D.Lgs. 3 marzo 2011, n. 28 ( "Attuazione della direttiva 2009/28/CE
sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive
2001/77/CE e 2003/30/CE"), pubblicato sul S.O. n. 81 alla Gazzetta Ufficiale n. 71 del 28 marzo 2011. La norma
classifica gli edifici sottoposti a ristrutturazioni rilevanti quegli edifici che ricadono in una delle seguenti categorie:
1) edificio esistente avente superficie utile superiore a 1000 metri quadrati, soggetto a ristrutturazione integrale degli
elementi edilizi costituenti l’involucro;
2) edificio esistente soggetto a demolizione e ricostruzione anche in manutenzione straordinaria;
I progetti di edifici di nuova costruzione ed i progetti di ristrutturazioni rilevanti degli edifici esistenti devono infatti
prevedere l'utilizzo di fonti rinnovabili per la copertura del 50% dei consumi previsti per l'acqua calda sanitaria e delle
seguenti percentuali della somma dei consumi previsti per l'acqua calda sanitaria, il riscaldamento e il raffrescamento:
- il 20% quando la richiesta del pertinente titolo edilizio è presentata dal 31 maggio 2012 al 31 dicembre 2013;
- il 35% quando la richiesta del pertinente titolo edilizio è presentata dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2016;
- il 50% quando la richiesta del pertinente titolo edilizio è rilasciato dal 1° gennaio 2017.
Gli obblighi suddetti non possono essere assolti tramite impianti da fonti rinnovabili che producano esclusivamente
energia elettrica la quale alimenti, a sua volta, dispositivi o impianti per la produzione di acqua calda sanitaria, il
riscaldamento e il raffrescamento. Inoltre l’obbligo di cui al comma precedente non si applica qualora l’edificio sia
allacciato ad una rete di teleriscaldamento che ne copra l’intero fabbisogno. Nel caso di edifici nuovi o edifici
sottoposti a ristrutturazioni rilevanti, la potenza elettrica degli impianti alimentati da fonti rinnovabili che devono essere
obbligatoriamente installati sopra o all’interno dell’edificio o nelle relative pertinenze, misurata in kW, è calcolata
secondo la formula P=S/K dove S è la superficie in pianta dell’edificio al livello del terreno, misurata in mq, e K è un
coefficiente che assume i seguenti valori:
a) K = 80, quando la richiesta titolo edilizio è presentata dal 31 maggio 2012 al 31 dicembre 2013;
b) K = 65, quando la richiesta del titolo edilizio è presentata dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2016;
c) K = 50, quando la richiesta del titolo edilizio è presentata dal 1° gennaio 2017.
PER MAGGIORI INFORMAZIONI
Dott. Daniele Carlini
[email protected]
Tel. 0471/977188 – cell. 331/6229591
ENERGIA E QUALITÀ
PRESTAZIONI ENERGETICHE DEGLI EDIFICI: PUBBLICATA LA PARTE 4 DELLA NORMA
UNI/TS 11300
Indice
E' stata recentemente pubblicata la Parte 4 della UNI/TS 11300 “Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 4:
Utilizzo di energie rinnovabili e di altri metodi di generazione per la climatizzazione invernale e per la produzione di
acqua calda sanitaria” elaborata dal gruppo di lavoro 601 “Impianti di riscaldamento – Progettazione, fabbisogni di
energia e sicurezza” del CTI.
La specifica tecnica -che si rivolge alle autorità competenti, ai progettisti, direttori lavori e certificatori energeticicalcola il fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale e la produzione di acqua calda sanitaria nel
caso vi siano sottosistemi di generazione, che forniscono energia termica utile da energie rinnovabili o con metodi di
generazione diversi dalla combustione a fiamma di combustibili fossili trattata nella UNI/TS 11300-2 “Prestazioni
energetiche degli edifici - Parte 2: Determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la
climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria”.
Si considerano le seguenti sorgenti di energie rinnovabili per produzione di energia termica utile:
- solare termico;
- biomasse;
- fonti aerauliche, geotermiche e idrauliche nel caso di pompe di calore per la quota considerata rinnovabile;
e per la produzione di energia elettrica:
- solare fotovoltaico.
La UNI/TS 11300-4 andrà quindi a completare la Parte 2, fornendo metodi di calcolo univoci per la misura delle
prestazioni dei suddetti sistemi di generazione nelle condizioni effettive di funzionamento. Essa avrà anche lo scopo di
recepire i metodi delle norme europee elaborate sotto il mandato M/343 e di completarli laddove necessario, come ad
esempio nel caso delle pompe di calore, in merito alle quali è descritta una più accurata e precisa metodologia per il
calcolo dei fabbisogni, mantenendo come riferimento il quadro legislativo costituito dalla Direttiva 2002/91/CE, dal
DLgs 192/05, dal DLgs 311/06, dal DPR n. 59/2009 e dal DM 26-06-2009.
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Per. Ind. Fulvio Costa
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ENERGIA E QUALITÀ
ULTIME NOVITÀ DALL' AUTORITÀ PER L'ENERGIA ELETTRICA ED IL GAS
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Riunioni d'Autorità
Esito 724^ Riunione d'Autorità
Statistiche sugli atti prodotti dall'Autorità nel 2012
Deliberazioni
Delibera 236/2012/R/eel pubblicata il 12 giugno 2012
Determinazione dell’aliquota di integrazione tariffaria relativa all’anno 2010 e rideterminazione delle aliquote di
integrazione tariffaria relative agli anni dal 1999 al 2009 per l’impresa elettrica minore non trasferita all’Enel S.p.A.,
SIE Società Impianti Elettrici S.r.l.
Delibera 210/2012/S/gas pubblicata il 12 giugno 2012
Irrogazione di una sanzione amministrativa pecuniaria, per violazione di obblighi informativi
Delibera 205/2012/S/gas pubblicata il 12 giugno 2012
Chiusura di un procedimento sanzionatorio per violazione di obblighi informativi
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Dott. Roberto Maddalena
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NOTIZIE E ARTICOLI
AUMENTANO LE EMISSIONI GLOBALI AD EFFETTO SERRA, MA GLI ACCORDI DI BONN
RIMANGONO AL PALO
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L’IEA, l’Agenzia Internazionale per l’Energia dell’OECD, il 24 maggio scorso ha comunicato alcuni dati preliminari del
rapporto annuale: “World Energy Outlook” e in particolare le stime sulle emissioni globali di anidride carbonica nel
2011. Le emissioni globali continuano a crescere senza soluzione di continuità e ogni anno che passa diventa un
record.
Nel 2011 le emissioni globali di anidride carbonica derivanti dall’uso di combustibili fossili segnano così un nuovo
record di 31,6 miliardi di tonnellate, cioè un miliardo di tonnellate in più del 2010 che era stato l’anno record
precedente, pari a un incremento del 3,2% nello spazio di un solo anno. Le emissioni provenienti dall’uso del carbone
mantengono salda la loro posizione di testa con il 45% sul totale delle emissioni di gas serra, seguite da quelle del
petrolio con il 35% e, infine, da quelle del gas naturale con il 20%.
Quest’andamento crescente delle emissioni globali non lascia ben sperare sulla reale fattibilità degli impegni
internazionali presi in sede ONU, riaffermati nel recente incontro dei G8 a Camp David (18-19 maggio 2012), di
contenere il surriscaldamento globale entro i 2°C rispetto all’epoca preindustriale.
Anzi, conti alla mano, appare abbastanza improbabile che questo impegno possa effettivamente realizzarsi, se la
crescita delle emissioni globali non si arresta al più presto e inverta la tendenza prima de 2017. E’ necessario, infatti,
che le emissioni globali scendano al livello di circa 12 miliardi di tonnellate per anno (taglio di almeno il 60% delle
emissioni attuali), perché tale livello rappresenta quello massimo compatibile con gli impegni presi.
Alla crescita delle emissioni globali del 2011 hanno contribuito essenzialmente i paesi in via di sviluppo (con il 6,1% in
più), ma in particolare quelli emergenti come Cina (9,3% in più) e India (8,7% in più), nonostante la Cina nell’ultimo
quinquennio abbia ridotto del 15% la sua intensità carbonica (ndr il rapporto tra le emissioni di CO2 e il prodotto
nazionale lordo). La crescita delle emissioni nel continente indiano, invece, è tale ormai che nella classifica dei
maggiori emettitori globali l’India ha scavalcato la Russia e ora è al quarto posto dopo Cina, USA e Unione Europea.
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NOTIZIE E ARTICOLI
ENERGY MANAGEMENT ED ISO 50001: PRIMI RISULTATI DAL MONDO
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ISO Focus+, il mensile redatto dall‘Organismo internazionale di normazione (ISO), ha presentato un interessante
articolo sull‘applicazione che la ISO 50001 (UNI CEI EN ISO 50001:2011 “Sistemi di gestione dell'energia - Requisiti
e linee guida per l'uso”) ha avuto a livello mondiale dalla pubblicazione della norma lo scorso anno.
Le statistiche -compilate a gennaio 2012- indicano che circa 100 organizzazioni in ben 26 differenti Stati hanno già
ottenuto la certificazione e stanno raccogliendo benefici in:
- Un aumento dell‘efficienza energetica, cioè la capacità di sfruttare al meglio l'energia di cui un sistema industriale o
civile dispone.
- Una riduzione dei costi;
- Un miglioramento del rendimento energetico, il valore che indica il rapporto tra la quantità di energia resa e la
quantità di energia acquisita
Per verificare gli effettivi vantaggi, ISO ha deciso di intervistare le prime quattro organizzazioni che hanno adottato la
ISO 50001, provenienti quattro settori estremamente diversi tra loro:
1. un‘industria produttrice di bevande analcoliche, avente sede in Inghilterra: dopo la certificazione ISO 50001,
l‘impianto ha già ridotto il consumo di acqua del 10% e quello di energia del 16,5%
2. un‘azienda marittima con sede nel Regno Unito e negli USA, prima azienda del settore certificata ISO 50001. Il
processo è stato attuabile grazie all‘adozione di un sistema di monitoraggio dell‘amministrazione dell‘energia dell‘intera
flotta, ottenendo una misurazione accurata del consumo di combustibile
3. un albergo a cinque stelle in Sri Lanka, che ha visto nella norma un‘opportunità per ridurre i consumi energetici
(ridotta dell’ 8%).
4. un campus universitario in Irlanda, che è riuscito a sviluppare il suo programma di gestione dell‘energia in quattro
mesi, con il conseguente abbattimento dei costi del 5,2% nei sei mesi invernali.
I quattro esempi dimostrano come, per ottenere risultati, sia sufficiente l‘adozione di alcuni accorgimenti e misure
selezionate in base alle rispettive esigenze, che consentono di andare efficacemente incontro ai requisiti richiesti dalla
norma e di conseguire un riscontro effettivo, sia in termini energetici che finanziari.
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Dott. Daniele Carlini
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NOTIZIE E ARTICOLI
LA COMMISSIONE EUROPEA RACCOGLIE CONTRIBUTI AD ALTO LIVELLO PER UN USO
EFFICIENTE DELLE RISORSE
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Il commissario per l’Ambiente Janez Potocnik ha inaugurato la piattaforma europea sull’efficienza nell’impiego delle
risorse destinata a fornire indicazioni e consulenze di alto livello sulle misure politiche intese ad orientare l’economia
europea verso un modello di crescita più sostenibile.
L’efficienza nell’uso delle risorse è uno dei pilastri della strategia “Europa 2020” per una crescita intelligente,
sostenibile e inclusiva, e costituisce pertanto una priorità assoluta per la Commissione europea.
Il compito principale della piattaforma è determinare come realizzare le tappe e la visione delineate nella Tabella di
marcia verso un’Europa efficiente nell’impiego delle risorsedella Commissione, compreso l’obiettivo ultimo di
dissociare dalla crescita economica l’uso delle risorse e i suoi effetti.
I principi fondamentali che orientano il lavoro della piattaforma europea sull’efficienza nell’impiego delle risorse
(European Resource Efficiency Platform – EREP) comprendono la riflessione sulle correlazioni tra i diversi problemi,
la ricerca di impatto e valore aggiunto, e la produzione di risultati tangibili che promuovano sviluppi politici.
La EREP rientra a pieno titolo nella più ampia tendenza della Commissione volta a riunire le parti interessate e a
promuovere il dialogo sulle sfide e le opportunità dell’efficienza nell’uso delle risorse. Chiunque sia interessato a
contribuire al dibattito è invitato a partecipare attraverso una piattaforma online che ospiterà, nei prossimi mesi, una
serie di scambi e consulenze.
Per raggiungere la piattaforma clicca qui
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Dott. Daniele Carlini
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NOTIZIE E ARTICOLI
BANDO DI FINANZIAMENTO EUROPEO MESSO A DISPOSIZIONE PER PROGETTI DI
FORMAZIONE DALL' AGENZIA DEL LAVORO DI TRENTO
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AVVISO 2012
Presentazione di iniziative di formazione finalizzate alla riqualificazione, aggiornamento e specializzazione cofinanziate
dal Fondo sociale europeo - annualità 2012 a valere sull’Asse I “Adattabilità” del Programma Operativo provinciale
Fondo sociale europeo - obiettivo specifico A, RIQUALIFICAZIONE, AGGIORNAMENTO, SPECIALIZZAZIONE, asse
I Adattabilità
OBIETTIVO
RIQUALIFICAZIONE, AGGIORNAMENTO, SPECIALIZZAZIONE
BUDGET COMPLESSIVO
2.146.000,00 euro (500.000 al mese).
TERMINI CONSEGNA
Scadenza presentazione domande ogni mese (500.000 euro al mese), con scadenza fissata alle ore 12.00 di ogni
ultimo giovedì del mese.
Prima data di consegna: 28 giugno 2012
Non sono ammesse proroghe per la realizzazione
Fare progetti in linea col momento di crisi: sottolineare il ruolo della formazione rispetto ai bisogni dell’azienda
CHI PRESENTA
Le proposte di intervento possono essere presentate direttamente dalle imprese*, interessate alla riqualificazione,
aggiornamento o formazione dei propri lavoratori, proposte destinate alla riqualificazione di dipendenti assegnati ad
unità operative site in provincia di Trento. Analogamente possono presentare proposte di intervento Associazioni o
Consorzi di imprese, sempre con riferimento alle necessità di intervento a favore dei dipendenti, titolari, soci e
collaboratori purché prestino la loro opera all’interno delle imprese associate, ovvero Enti bilaterali, con riferimento alle
necessità di formazione dei lavoratori del settore. (è possibile l’accordo con un ente di formazione a cui delegare la
progettazione e l’attuazione del progetto).
SOGGETTI DESTINATARI
lavoratori dipendenti, anche sospesi, (cassa integrazione ordinaria, straordinaria e in deroga), imprenditori o
collaboratori titolari di forme di lavoro atipico, di imprese o altre realtà economiche private assegnati ad unità
operative aventi sede in provincia di Trento.
Sono pertanto ammessi agli interventi formativi i seguenti soggetti:
a) lavoratori subordinati;
b) collaboratori a progetto;
c) imprenditori attivi nell’impresa;
d) soci che svolgono attività nell’impresa.
Nella categoria a) rientrano a titolo di esempio, i lavoratori con contratto a tempo determinato,
contratto a tempo indeterminato, contratto di lavoro ripartito, contratto di lavoro a tempo parziale, contratto di
apprendistato, contratto di inserimento.
Sono invece esclusi i seguenti soggetti:
- i prestatori di lavoro temporaneo (interinali) in quanto non dipendenti dall’impresa o altra
realtà beneficiaria del contributo, eccetto il caso in cui a presentare il progetto di formazione
sia la società di lavoro temporaneo stessa;
- lavoratori di altra impresa distaccati presso l’impresa o altro soggetto beneficiario di
contributo.
PRIORITA’
Verranno date priorità alle seguenti realtà (devono comunque raggiungere la quota di 60 punti):
1.
Aziende in crisi* con lavoratori sospesi
2.
Aziende in crisi con calo del fatturato pari o maggiore del 15% rispetto si due ultimi esercizi finanziari (20112012) con lavoratori non sospesi
3.
Aziende del comparto edile
4.
Aziende del comparto manufatturiero
FINANZIAMENTI
Sono applicabili due opzioni:
1. Regime de minimis àl’impresa avrà il 100% del finanziamento sia che sia in crisi, sia che non lo sia. Può essere
chiesto solo dalle aziende che nel 2011-12 non ha ricevuto 200.000 euro da finanziamenti pubblici.
2. Regime Ordinario àl’impresa avrà il 60/70/80 % del finanziamento se la formazione è generale (competenze
trasferibili), il 25/35/45 % se la formazione è specifica (non trasferibile perché spendibile solo quell’azienda specifica)
Progetti massimo di 300 ore
Contenuti obbligatori:
- competenze digitali
- diritto del lavoro/sicurezza/previdenza sociale
Il soggetto beneficiario dovrà avviare l’attività formativa entro 3 mesi dalla data della Determinazione dirigenziale
dell’Agenzia del Lavoro di approvazione e finanziamento del progetto formativo.
PER MAGGIORI INFORMAZIONI
Federico Diener
[email protected]
Tel. 0461/994748 – cell. 338/5303217
I FOCUS DI SEA
REQUISITI ACUSTICI DEGLI EDIFICI: STATO DELL'ARTE A DUE ANNI DALL'INTRODUZIONE
DELLA NORMA UNI 11367
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Già dal 2010, con la pubblicazione della norma UNI 11367 “Acustica in edilizia - Classificazione acustica delle unità
immobiliari - Procedura di valutazione e verifica in opera”, UNI aveva messo a disposizione degli operatori del settore
costruzioni - e nell’interesse degli acquirenti di case - un importante strumento ai fini della classificazione acustica degli
edifici. La classificazione acustica di una unità immobiliare, basata su misure effettuate al termine dell’opera, consente
infatti di informare i futuri proprietari/abitanti sulle caratteristiche acustiche della stessa e di tutelare i vari soggetti che
intervengono nel processo edilizio (progettisti, produttori di materiali da costruzione, costruttori, venditori, ecc.) da
possibili successive contestazioni.
In questi due anni di applicazione della UNI 11367 si sono riscontrate alcune difficoltà nel valutare i requisiti acustici
degli edifici con caratteristiche “non seriali”.
A differenza degli “edifici seriali” strutturati in modo tale che ci siano elementi che si ripetono uguali secondo schemi
che dipendono da caratteristiche distributive, organizzative e funzionali (ad esempio condomini, alberghi, ospedali,
scuole ed edifici assimilabili) che rendono quindi più semplice, meno costosa e più attendibile la classificazione
acustica, gli edifici “non seriali” presentano unità immobiliari aventi elementi costruttivi anche molto diversi tra loro e
quindi con maggiori problemi di classificazione.
Per questo motivo UNI ha pubblicato proprio in questi giorni la norma, la UNI 11444 “Acustica in edilizia Classificazione acustica delle unità immobiliari - Linee guida per la selezione delle unità immobiliari in edifici con
caratteristiche non seriali”.
Sulla base delle indicazioni contenute nella nuova UNI 11444 il tecnico che esegue le prove stabilisce la casistica e il
numero delle unità immobiliari da sottoporre a misurazione. Per la selezione delle unità immobiliari maggiormente
critiche, devono essere prese in considerazione tutte le criticità degli elementi edilizi e degli impianti all’interno
dell’edificio.
La nuova UNI 11444 considera infatti gli elementi più problematici per l’isolamento acustico di facciata (ad esempio i
serramenti), delle partizioni interne verticali (pareti divisorie) e orizzontali (pavimenti), per il livello di rumore da
calpestio e per il rumore degli impianti a funzionamento continuo e discontinuo.
Ricordiamo che la norma UNI 11367 prevede quattro differenti classi di efficienza acustica: si va dalla classe 1, che
identifica il livello più alto (più silenzioso), alla classe 4 che è la più bassa (più rumoroso): va considerato che, seppure
il livello prestazionale “di base” sia rappresentato dalla terza classe, la stragrande maggioranza degli edifici italiani
attualmente esistenti non raggiunge neppure la quarta classe... Questa griglia di classificazione viene attuata sulla
base di misurazioni dei livelli sonori e non solo di dati progettuali, inoltre è prevista per singole unità immobiliari e non
per l'intero edificio (ad esempio, nel caso di un condominio, la classe deve essere assegnata ad ognuno degli
appartamenti che lo compongono, e non genericamente all’intero condominio).
Ai lavori di elaborazione di tale norma hanno partecipato –tra gli altri– il Ministero dell’Ambiente, l’Istituto Superiore per
la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra), le associazioni della filiera delle costruzioni quali Ance, Anit e Cna, la
Regione Lombardia, le Università, le Associazioni dei tecnici acustici, i laboratori di prova e i fabbricanti di materiale
fono isolante.
L’elaborazione della UNI 11367 era infatti un’esigenza espressa sia dal mercato che dalla Pubblica Amministrazione
per risolvere molte delle imperfezioni presenti nel DPCM 5-12-1997 “Determinazione dei requisiti acustici passivi degli
edifici” che hanno causato non poche incomprensioni tra i produttori e gli utilizzatori. Per questo motivo si attende la
pubblicazione del nuovo decreto che sostituisca il DPCM - del resto per buona parte abrogato nella sua efficacia decreto che è auspicabile trovi nelle norme UNI utili riferimenti per la definizione di requisiti acustici raggiungibili,
attuabili e condivisi.
PER MAGGIORI INFORMAZIONI
Ing. Nadia Mazzoldi
[email protected]
Tel. 0461/433423 – cell. 335/7183719
FORMAZIONE
I CORSI DI FORMAZIONE IN PROGRAMMA A LUGLIO 2012
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TRENTO – in collaborazione con FORMAZIONESPA
Nel mese di Luglio 2012 sono attivati i corsi sotto riportati che si svolgeranno presso le aule didattiche di
Formazionespa, in via IV Novembre, 93/B a Gardolo (TN) nelle date specificate:
PRIMO SOCCORSO BASE(12 ore) per aziende appartenenti ai gruppi B e C
19 luglio dalle 8,30 alle 12, 30 e dalle 13,30 alle 17,30
20 luglio dalle 8,30 alle 12,30
PRIMO SOCCORSO RISCHIO ALTO(16 ore) per aziende appartenenti al gruppo A
19 luglio dalle 8,30 alle 12, 30 e dalle 13,30 alle 17,30
20 luglio dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 13,30 alle 17,30
ANTINCENDIO RISCHIO BASSO E MEDIO
Rischio medio (8 ore):16 luglio 2012 dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 17.30
Rischio basso (4 ore): 16 luglio 2012 dalle 8.30 alle 12.30
Per aderire a tali corsi è sufficiente scaricare il modulo di adesione cliccando sul corso a cui si intende partecipare –
scaricabili anche dal sito www.formazionespa.it alla pagina NEWS SICUREZZA - compilare e inviare il relativo
modulo a: [email protected][email protected] oppure al numero di fax 0461961264 entro il 5
luglio 2012.
PER MAGGIORI INFORMAZIONI
Dott.ssa Sabrina Baldo
[email protected]
Tel. 0461/994748
Fax. 0461/961264
VERONA – in collaborazione con Istituto Provolo
Nel mese di Luglio 2012 non sono fissate date stabilite per i corsi, si raccomanda di verificare il calendario al
seguente indirizzo
http://www.provolo.it/corsi-per-aziende.asp
i corsi in elenco, saranno attivati al raggiungimento del numero minimo di iscritti:
PER MAGGIORI INFORMAZIONI
Sig.ra Tiziana Origano
[email protected]
Tel. 045/8167398
SCADENZE
LE SCADENZE DI LUGLIO ED AGOSTO 2012
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Luglio 2012
05.07
Emissioni in Atmosfera (solo regione Lombardia – D.d.u.o. n°1024 del 30/01/04 Art.10) termine entro il quale gli
esercenti di impianti di incenerimento devono mettere a disposizione dell’ARPA le tabelle riassuntive mensili dei dati di
emissione
15.07
Denuncia infortuni attività estrattive (D.Lgs 624/96 Art.25 comma 8) invio del riepilogo infortuni mese precedente
Sicurezza alimentare (Art 59 comma 1, L. 488/99) termine entro il quale i titolari dell’immissione in commercio di
prodotti fitosanitari di cui all’Art 123 comma 1, lett. A) Legge 388/00 devono versare la rata semestrale di contributo
per la sicurezza alimentare
Materie Radioattive (Art 5 L. 1860/62) termine entro il quale esercenti di trasporto di materiale fissile devono inviare
all’ ISPRA comunicazione trimestrale di riepilogo
20.07
CONAI (Reg. CONAI) dichiarazione mensile del mese precedente (Moduli 6.1, 6.2, 6.3, 6.10)
31.07
Emissioni in atmosfera (D.M. 03/02/2005 Art 3 cc. 2,3,4,5) termine entro il quale i gestori di depositi fiscali che
importano i combustibili per autorizzazione da Paesi terzi ed i produttori, devono fornire all’APAT i dati relativi ai
combustibili
Emissioni in atmosfera (D.Lgs 128/10) termine entro il quale i gestori di stabilimenti ove si esercitano attività sotto
riportate devono presentare domanda di autorizzazione di emissione in atmosfera qualora siano convogliate o diffuse,
e qualora non siano già state precedentemente denunciate. Le attività sono: lavorazioni meccaniche con consumi di
olio > 500 Kg/anno, impianti termici civili con potenzialità > 3 MW, allevamenti in ambienti confinati con numero di
animali tendenzialmente superiore a quello della normativa, linee di trattamento fanghi ed acqua, stabilimenti con
attività che generano emissioni diffuse, impianti di emergenza e sciurezza
Rifiuti (L. 549/95) Art 3 comma 30) termine entro il quale i gestori di impianti di incenerimento e discariche senza
recupero di energia devono versare alla regione / provincia il tributo sui rifiuti solidi
Energia (Delibera 142/07 dell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas) termine per i soggetti operanti nel settore
dell’energia elettrica ed il gas ed iscritti al registro delle imprese, per il versamento del contributo per il funzionamento
dell’autorità stessa.
Emissioni (D.Lgs 133/05 Art. 11 c 5) termine entro il quale I gestori di impianti di incenerimento o coincenerimento
devono effettuare le misurazioni di cui all’Allegato A punti 3 e 4 del D.Lgs 133/05
Agosto 2012 (Fino al 15 del mese)
05.08
Emissioni in Atmosfera (solo regione Lombardia – D.d.u.o. n°1024 del 30/01/04 Art.10) Termine entro il quale gli
esercenti di impianti di incenerimento devono mettere a disposizione dell’ARPA le tabelle riassuntive mensili dei dati di
emissione
15.08
Denuncia infortuni attività estrattive (D.Lgs 624/96 Art.25 comma 8) invio del riepilogo infortuni mese precedente
SENTENZE E QUESITI
CASSAZIONE: LA FORZATA INATTIVITÀ PUÒ ESSERE UN DANNO PER IL LAVORATORE
CHE LA SUBISCE
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Corte di Cassazione, Sentenza 26 Maggio 2012 n. 7963
"Il comportamento del datore di lavoro che lascia in condizione di inattività il dipendente non solo viola l'art. 2103 cod.
civ., ma è al tempo stesso lesivo del fondamentale diritto al lavoro, inteso soprattutto come mezzo di estrinsecazione
della personalità di ciascun cittadino, nonché dell'immagine e della professionalità del dipendente, ineluttabilmente
mortificate dal mancato esercizio delle prestazioni tipiche della qualifica di appartenenza; tale comportamento
comporta una lesione di un bene immateriale per eccellenza, qual è la dignità professionale del lavoratore, intesa
come esigenza umana di manifestare la propria utilità e le proprie capacità nel contesto lavorativo e tale lesione
produce automaticamente un danno (non economico, ma comunque) rilevante sul piano patrimoniale (per la sua
attinenza agli interessi personali del lavoratore), suscettibile di valutazione e risarcimento anche in via equitativa". E'
quanto ribadito dalla Corte di Cassazione
PER MAGGIORI INFORMAZIONI
Dott. Daniele Carlini
[email protected]
Tel. 0471/977188 – cell. 331/6229591
SENTENZE E QUESITI
CASSAZIONE: SI AL RISARCIMENTO DEL DANNO AGLI EREDI DI VITTIME DELL'AMIANTO
SE IL DATORE DI LAVORO NON HA PRESO ADEGUATE MISURE DI PREVENZIONE
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Corte di Cassazione, Sentenza 30 Maggio 2012, n. 8655
La Corte di Cassazione, con sentenza n. 8655 del 30 maggio 2012, ha ribadito che "la responsabilità dell'imprenditore
ex art. 2087 c.c., pur non essendo di carattere oggettivo, deve ritenersi volta a sanzionare l'omessa predisposizione
da parte del datore di lavoro di tutte quelle misure e cautele atte a preservare l'integrità psicofisica e la salute del
lavoratore nel luogo di lavoro, tenuto conto del concreto tipo da lavorazione e del connesso rischio". Nel caso di
specie un lavoratore era deceduto per mesotelioma pleurico e gli eredi avevano chiesto il risarcimento jure hereditatis
del danno biologico e morale sofferto in vita dal de cuius e tanto sul presupposto che il decesso era ascrivibile a
responsabilità del datore di lavoro che non aveva rispettato le prescrizioni generali di cui all'art. 2087 c.c. e quelle
specifiche poste dalla legislazione speciale.
PER MAGGIORI INFORMAZIONI
Ing. Rolando Micheli
[email protected]
Tel. 0461/433440 – cell. 335/7417482
SENTENZE E QUESITI
CASSAZIONE: NON SOLO LA SPESA PER I DPI, MA ANCHE QUELLA PER "UNIFORMI"
COMPETE AL DATORE DI LAVORO
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Corte di Cassazione, Sentenza 29 Maggio 2012, n. 8531
In caso di inadempimento del datore di lavoro all'obbligo, contrattualmente assunto, di fornitura ai dipendenti di
"vestiario uniforme", ove il dipendente, al fine di adempiere alla propria obbligazione di indossare in servizio abili
"uniformi", sia conseguentemente costretto ad acquistare a proprie spese abiti che, per tipo e foggia, diversamente
non avrebbe acquistato, il datore di lavoro è tenuto, in base alla disciplina generale di cui agli artt. 1218 e ss. cod.
civ., a risarcirgli il danno rappresentato dal costo aggiuntivo incontrato per detto acquisto, giacché trattasi di perdita
patrimoniale causalmente riconducibile in modo immediato e diretto all'inadempimento, secondo regole di normalità e
tenuto conto del principio, desumibile dall'art. 1225 cod. civ., relativo al giudizio ipotetico di differenza tra la situazione
quale sarebbe stata senza il verificarsi del fatto dannoso-inadempimento e quella effettivamente avvenuta". E' quanto
ribadito dalla Corte di Cassazione, che con sentenza n. 8531 del 29 maggio 2012.
PER MAGGIORI INFORMAZIONI
Ing. Renzo Marucci
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Tel. 0461/433447 – cell. 335/1272394
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