Nòlian Analisi avanzate ANALISI AVANZATE Nòlian dispone di metodi di analisi avanzate che affiancano ed ampliano i metodi già disponibili di analisi per strutture tradizionali. Tali metodi (opzionali) consentono di affrontare i problemi di progettazione di strutture ad elevata tecnologia, rendendo Nòlian uno strumento professionale molto versatile che consente al professionista di non dover rinunciare al proprio programma di calcolo abituale non appena gli si presentano problemi di calcolo più sofisticati. Ciò significa anche un notevole risparmio e la possibilità di operare su qualsiasi tipo di struttura con l’ormai classica interfaccia grafica interattiva ad elevata produttività di Nòlian. [1] Analisi di instabilità. Forma di instabilità di una trave da ponte in parete sottile. CAMPI DI APPLICAZIONE I campi di applicazione dell’analisi avanzata sono innumerevoli. Qui si accenna solo ad alcuni di essi a titolo esemplificativo. GEOTECNICA Modellazione del suolo secondo criteri elasto-viscoplastici dove il problema sia rinconducibile ad una sezione piana. Un’analisi allo «stato dell’arte» che evita la costosa necessità di acquistare, all’occorrenza, altri programmi specializzati. Sono previsti anche futuri continui sviluppi (come nelle abitudini della Softing da più di quindici anni) rilasciati gratuitamente agli abbonati di EasyWorld Service, ad esempio lo sviluppo di nuovi elementi per la modellazione tridimensionale del terreno. SISMICA Analisi nel dominio del tempo con accelerogrammi tridimensionali generali. Uso di isolatori viscosi ed isteretici, elementi a frizione, shock-transmitter. Nuovi tipi di isolatori si aggiungeranno nel tempo a quelli più comuni già implementati. [2] Stato iniziale (stato zero) di tensostruttura. In grigio, la configurazione di partenza che, come si vede, è molto lontana da quella equilibrata: ciò illustra le capacità di convergenza dell’analisi non lineare incrementale di Nòlian. 2 INSTABILITÀ Diversi metodi per acquisire la sicurezza della stabilità lineare e non lineare sia per effetti lineari del secondo ordine che non lineari. RESTAURO Uso di shock-transmitter, di elementi in resina, di piastre in composito laminare. ELEMENTI SPECIALI Modellazione di tutti quegli elementi strutturali che non rientrino nelle formulazioni standard di elasticità lineare o omogeneità del materiale. [3] Analisi limite di un telaio. Rappresentazione delle cerniere plasticizzate nel telaio. Nella figura piccola in basso il classico test di Vogel da “Calibrating frames”, in “Stahlbau”, 54, 1985. MATERIALI A COMPORTAMENTO NON LINEARE Materiali elasto-plastici e plastico-viscosi possono essere modellati sia per elementi monodimensionali che bidimensionali. Si veda la descrizione degli elementi nel paragrafo degli elementi avanzati. MATERIALI COMPOSITI Elementi strutturali costituiti da materiali compositi avanzati possono essere modellati sia con l’elemento guscio curvo (vedi) che tramite assegnazione diretta della matrice elastica. Il programma utility “Lamina” consente il calcolo automatico di tale matrice. METODI DI ANALISI AVANZATA ANALISI NON LINEARE DI TELAI Un metodo di analisi non lineare specializzato per l’analisi degli effetti del secondo ordine (non linearità geometrica in moderati spostamenti e moderate rotazioni) per elementi finiti di tipo Trave (degenerabili in elementi Asta). Impiega le funzioni di instabilità come funzioni di forma degli elementi finiti e pertanto va ben oltre, in termini di accuratezza, del più approssimato «metodo p-∆». Consente di valutare fenomeni di instabilità locale e globale e di ottenere le sollecitazioni finali comprensive degli effetti non lineari. Questo ultimo fatto è indispensabile per strutture snelle. Per le strutture in acciaio rende anche superflua [4] Trave in grandi spostamenti. In alto la deformata di una mensola a «z» soggetta a grandi spostamenti. In centro il diagramma dei momenti. In basso il diagramma dei momenti per la soluzione lineare. Si noti, rispetto alla soluzione lineare, l’inversione del momento che solo l’analisi in grandi spostamenti può cogliere. (Test 3DNLG-1 molto impegnativo proposto da NAFEMS in "A Rewiev of Benchmark Problems for Geometric Non-linear Behaviour of 3-D Beams and Shells", 1993). 3 la’incerta determinazione della «luce libera di inflessione» necessaria per la successiva verifica delle mebrature. Si tratta di un metodo molto rapido, efficace e di facile impiego. ANALISI DI INSTABILITÀ Questo tipo di analisi consente di determinare il moltiplicatore dei carichi che determina il collasso per instabilità (carico critico). Gli elementi finiti impiegabili sono gli elementi Asta, Trave e Guscio, per cui può anche essere impiegato per strutture a guscio come, ad esempio, per le travi a parete sottile (figura [1]). ANALISI INCREMENTALE [5] Tensioni residue (sotto) Un metodo di analisi non lineare incrementale del tutto generale dotato anche di metodi di controllo del passo (linear search) che consentono di facilitare la convergenza alla soluzione anche per problemi ad alta non linearità. Questa analisi può essere effettuata con molti elementi finiti specializzati dotati di non linearità geometrica e di materiale che consentono di affrontare molti diversi problemi strutturali. dovute alle deformazioni plastiche in un cilindro spesso (sopra) dopo che il carico è stato rimosso. ANALISI DINAMICA NON LINEARE Sono disponibili metodi di analisi nel dominio del tempo (time history) sia lineari che non lineari sia con il metodo della sovrapposizione modale (Wilson) che di integrazione implicita al passo (Newmark). Per l’analisi non lineare implicita sono utilizzabili tutti gli elementi descritti per l’analisi incrementale e quindi con le stesse possibilità di non linearità sia geometrica che di materiale (figura [10]). L’analisi nel tempo può essere condotta anche in assenza di effetti dinamici per conoscere la storia nel tempo (effetti viscoscosi o a storia complessa di carico, ad esempio come in figura [7]). Nell’analisi dinamica non lineare si possono usare smorzatori viscosi ed isteretici (figura [11]). È possibile anche ottenere delle animazioni delle deformate e degli sforzi registrabili su file video (figura [12]). I risultati possono essere inviati su file di testo ed essere anche diagrammati (figura [13]) . [6] Deformazioni, tensioni, velocità al collasso in un classico test (Zienkiewicz et al., "Computational Geomechanics", 1999) per la verifica della portanza di una fondazione superficiale a nastro. Si è adottato il criterio plastico di Mohr-Coulomb per modellare il terreno. In basso a destra, i risultati classici come da Zienkiewicz. [7] Per lo stesso caso della figura 6, si può vedere la deformazione all’aumentare del carico fino a collasso (non convergenza). Nel riquadro i risultati classici di confronto (da Zienkiewicz). 4 SOLUTORE SPARSE Tutti i metodi di analisi avanzata possono essere eseguiti con il solutore sparse (vedi opuscolo “EasyWorld”) per prestazioni davvero eccezionali. ELEMENTI AVANZATI ELEMENTO ASTA (TRUSS) L’elemento presenta non linearità in grandi spostamenti e in grandi rotazioni e il materiale ha comportamento elasto-plastico descritto da una relazione bilineare e può anche essere sottoposto a carico alternato. Consente di analizzare strutture di cavi (figura [2]), problemi di contatto (gap), elementi resistenti solo a trazione o compressione, vincoli a frizione, molle elasto-plastiche unilatere (terreno) e ha moltissimi altri impieghi. [8] Lo stesso cilindro di figura 5 questa volta in materiale viscoplastico. Il grafico della deformazione nel tempo mostra il comportamento visco-plastico ad una brusca variazione di carico (in rosso) e mostra come dopo 7 giorni il materiale si avvia alla totale plasticizzazione. Come riferimento, in basso, lo stesso caso tratto da Hinton & Owen, "Finite Elements in Plasticity", 1980. ELEMENTO TRAVE CON CERNIERE DI ESTREMITÀ L’elemento consente di modellare giunti strutturali elasto-plastici tramite la descrizione della relazione momento-curvatura tramite una funzione bilatera. Consente anche di effettuare un’analisi limite (a rottura) di strutture a telaio (figura [3]). ELEMENTO TRAVE IN GRANDI SPOSTAMENTI. L’elemento consente l’analisi di sistemi di travi dove gli spostamenti non siano infinitesimi. È un elemento in grandi spostamenti, gradi deformazioni, moderate rotazioni (locali). Consente, ad esempio, l’analisi di grigliati snelli dove, ovviamente, consente anche di individuare situazioni di instabilità (figura [4]). ELEMENTI PIANI ELASTO-PLASTICI. Elementi assialsimmetrico, deformazione piana, sforzo piano (membrana) a comportamento elasto-plastico del materiale, anche in grandi spostamenti, secondo i criteri di von Mises, Tresca, Drucker-Prager, Mohr-Coulomb. Presentano incrudimento isotropo e ammettono un carico alternato (downloading). Oltre che per i classici problemi di analisi elasto-plastica (figura [5]) possono essere efficacemente impiegati per problemi di geotecnica (figure [6] e [7]). [9] Instabilità da deformazione viscosa (creep buckling). Due fotogrammi dell’animazione della deformazione nel tempo di una mensola caricata eccentricamente. Il problema è in grandi spostamenti. A sinistra, termina la deformazione elastica e inizia la deformazione viscosa. A destra, il fotogrammma che precede il collasso viscoso. (Da un test classico proposto da Kanchi, Zienckiewicz & Owen, "The visco-plastic approach to problems of elasticity and creep involving geometric non linear effects", in Int. J. Num. Meth. Engng., 12, 1978). 5 ELEMENTI PIANI VISCO-PLASTICI Elementi assialsimmentrico, deformazione piana e sforzo piano (membrana) a comportamento plasticoviscoso, anche in grandi spostamenti. La tecnica dell’overlay consente anche di ottenere la legge visco-plastica di moltissimi materiali. Sono elementi particolarmente importanti in geotecnica (consolidamento) in quanto consentono di indagare il comportamento del materiale nel tempo (figura [8]). È anche possibile analizzare problemi di creep (figura [9]) con legge esponenziale (Norton). ELEMENTO GUSCIO CURVO Questo elemento è un elemento solido in cui lo stato di deformazione viene proiettato in un elemento guscio piano a superficie curva.Quindi si tratta di un elemento potentissimo ed estremamente versatile. È un elemento a superficie curva. Lo stato di deformazione non è scisso nelle componenti membranali e flessionali come nel lastra-piastra e quindi è molto accurato. È un elemento a “strati” in quanto l’integrazione viene effettuata anche nello spessore. Pertanto è un elemento con materiale a comportamento elasto-plastico e i cui strati possono avere caratteristiche diverse e quindi è molto indicato per la modellazione di strutture in materiale composito. È un elemento in grandi spostamenti quindi oltre al comportamento non-lineare del materiale tiene conto anche delle non linearità geometriche. È semplice da usare come tutti gli elementi finiti di Nòlian ma ha caratteristiche di versatilità di modellazione e di ampiezza di impiego che ne fanno uno strumento prezioso di analisi di strutture a guscio sia moderatamente sottile che spesse. [10] Elemento cubico modellato con elementi guscio collide in caduta libera con una trave. In figura, tre fotogrammi dal filmato della time history che mostrano, oltre alle deformazioni, anche gli sforzi negli elementi. Il problema dell'urto è realizzato tramite elementi di contatto (elementi gap). ELEMENTO GUSCIO CURVO IN CALCESTRUZZO Si tratta di un elemento concettualmente analogo al precedente ma in cui il legame costitutivo del materiale è specializzato per il calcestruzzo e nel quale è possibile predisporre strati di armatura comunque orientati. Questo elemento consente quindi un’analisi accurata di strutture in calcestruzzo. [11] Smorzamento e ciclo isteretico di uno smorzatore isteretico applicato alla base di una struttura isolata sismicamente. 6 Consente anche un’analisi a rottura in quanto il comportamento non lineare dell’elemento consente di seguire l’evoluzione del modello della struttura fino a rottura. ELEMENTO A MEMBRANA IN GRANDI SPOSTAMENTI Questo elemento consente l’analisi di strutture membranali (pneumatiche, tensostrutture) in quanto è impiegabile in problemi dove vi siano grandi spostamenti e grandi deformazioni. Può essere soggetto a pretensioni. Una componente di rigidezza flessionale può anche essere assegnata. VALIDAZIONE Tutti i metodi sono validati tramite confronto con i risultati consolidati di test internazionali. Tra i test impiegati per la validazione, i test del NAFEMS (National Agency for Finite Elements Standard), del quale Softing è membro. I più significativi di questi test sono raccolti in un manuale di validazione, rilasciato con il programma, molto utile anche come guida all’uso dei metodi. [12] Rete di funi colpita da un masso (rete para-massi). Il problema è un problema dinamico in grandi spostamenti. [13] Spostamenti di piano (in blu) di una struttura sottoposta al terremoto di El Centro, nella Imperial Valley, del 1979 (accelerogramma in rosso). Con Nòlian sono distribuiti gli accelerogrammi tridimensionali dei terremoti più noti. Nòlian Analisi avanzate Le informazioni in questo volantino sono soggette a cambiamenti senza alcun avviso da parte di Softing. Informazioni orali da parte del personale della Softing non sono vincolanti per la Softing. La Softing non assicura che i programmi soddisfino specifiche esigenze del cliente. In considerazione della specificità delle informazioni contenute in questo volantino, in presenza di esigenze specifiche si prega di chiedere conferma scritta alla Softing sulla presenza o meno di particolari caratteristiche dei programmi. I marchi Nòlian®, MacSap®, EasyWorld®, EasyBeam®, EasyWall®, EasySteel®, EasyFrame®, ArchiLink®, Softing® e il logo Softing sono marchi registrati della Softing srl. Windows® è un marchio registrato della Microsoft Co.