PERIODICO DI INFORMAZIONI, RUBRICHE, NOTIZIE DAI SERVIZI DEL COMUNE - Direzione MARIO BERNABEI - MONTECCHIO n. 2 del 19/04/2008 - Aprile 2008 Copia Omaggio - Poste Italiane - Tassa pagata / invii senza indirizzo Autorizzazione concessa al Comune di Montecchio Emilia DRT/DCB/RE/ISI/Aut. n. 58/2003 del 21/11/2003 Montecchio e il nuovo casello autostradale “Terre di Canossa Campegine” 25 Aprile: la Fiera di San Marco apre le porte alla primavera Una nuova scuola per il paese Ospedale: in dirittura d’arrivo i lavori di ampliamento Iris Giglioli - Sindaco Si chiama “Terre di Canossa - Campegine”: criticità e occasioni di sviluppo per il territorio Casello: governare le nuove opportunità “Montecchio porta d’accesso ai territori matildici” EDITORIALE Il nuovo Casello Autostradale “Terre di Canossa-Campegine” da poco aperto al transito trasforma, nel bene e nel male, la geografia del territorio e più in generale la vita del luogo. E’ indubbia l’opportunità che viene a crearsi per un ingresso veloce e fluido in autostra- 2 da da parte di un grande bacino di utenza, è altrettanto evidente la velocizzazione delle comunicazioni che oggi rappresenta uno dei cardini su cui ruotano l’economia, il lavoro, le relazioni, il turismo ecc. E’ anche vero però che l’apertura di un casello favorisce il crearsi di problematiche e di problemi nuovi conseguenti al transito di persone, merci, “situazioni” non sempre controllabili, oltre che di disagi provocati dal traffico più intenso da e per il casello stesso. A questo riguardo dovrà essere affrontata in particolare, con grande impegno e determinazione, la realizzazione sul nostro territorio di una bretella di collegamento all’uscita del ponte sull’Enza fino a strada S. Polo per poi collegarsi alla tangenziale in modo da allontanare dal centro il traffico proveniente da Parma. Entrambe le Province di Reggio Emilia e di Parma dovranno sedersi al tavolo ed assumersi gli impegni progettuali e finanziari adeguati. Il tema della sicurezza a 360 gradi dunque è da tenere assolutamente monitorato e governato adeguatamente in un sistema di attiva collaborazione tra le Istituzioni ad essa preposte. Il Casello pone in una prospettiva e in un ruolo diverso i territori che si trovano lungo i percorsi di collegamento. E’ il caso di Montecchio, che viene ad essere logisticamente la naturale porta d’accesso ai Territori Matildici, meta sempre più ”gettonata” per un turismo che fa di Matilde di Canossa e delle sue terre un obiettivo culturale, ambientale, enogastronomico, paesaggistico ecc. Da tutta Europa e dal mondo (Germania, USA, Cina, Canada, Brasile ecc.) giungono turisti in forma organizzata o privata, a visitare la “bianca” rupe di Canossa, affascinati dalla figura della Grancontessa che ha cambiato la storia dell’Europa ed il rapporto tra Stato e Chiesa, al tempo della lotta per le investiture. All’uscita dall’autostrada, attraversata la via Emilia, sull’asse per Canossa, il turista incontra Montecchio Emilia con la sua campagna, i suoi monumenti, la sua storia, la cultura, le imprese, i servizi. Ed in questo nuovo scenario nasceranno opportunità di offerta e sostegno al turismo. Pubblico e Privato dovranno posizionarsi per rispondere alle nuove esigenze di informazione, accoglienza, ricettività, servizi per i visitatori, sosta, ecc. Pubblici Esercizi, artigianato di servizio, strutture alberghiere e in genere ricettive, il commercio, saranno certamente toccati nel tempo dal consolidarsi di una via turistica che trova nella nuova uscita autostradale una grande opportunità. Dobbiamo insieme affinare gli strumenti per essere protagonisti di questa nuova epoca per valorizzare il nostro territorio e le attività della nostra gente ingegnosa. 3 25 APRILE Fiera di San Marco: fiori e biologico La “sorellina” di San Simone apre le porte alla primavera Ritorna la Fiera di San Marco a Montecchio, la manifestazione che apre abitualmente le porte alla primavera e al piacere di passeggiare senza giacche e cappotti per le vie della cittadina capoluogo della Val d’Enza. San Marco, grazie anche alla nuova veste espositiva, vive da qualche anno una sorta di “seconda giovinezza” e - dopo anni di difficoltà e di scarsa visibilità, all’ombra della plurisecolare Fiera di San Simone – viene premiata da una notevole partecipazione di pubblico. La Fiera, che si tiene nella sola giornata di venerdì 25 aprile, può contare sulla presenza del Luna Park e di circa 300 bancarelle e si caratterizza per i colori e i sapori della primavera, dedicando una via centrale del paese all’esposizione di fiori, prodotti biologici, piante con circa 30 artigiani e commercianti del settore. Giardini e Biologico Nella giornata del 25 aprile gli appuntamenti più importanti sono quelli legati alla natura e al verde: lungo le vie principali e nei punti più affascinanti del centro storico del paese, infatti, diversi espositori del mondo vivaistico e floreale pro- 4 porranno in mostra piante e arbusti fioriti, annuali e perenni per giardini e terrazze, fiori recisi, composizioni di fiori freschi e secchi, oggetti d’arte insoliti e raffinati per esterni, attrezzi per il giardinaggio dalle 9.00 alle 19.00. In Contrada Grande si tiene invece il Mercatino del Biologico che promuove in particolare le produzioni alimentari ottenute con tecniche biologiche. Le mostre In concomitanza con la Fiera di San Marco, il Comune di Montecchio ospita, all’interno dei prestigiosi spazi espositivi del Castello Medievale, un’importante mostra “Matilde di Canossa – Una Regina, Cento Castelli”, che è anche un tributo a una delle poche figure femminili la cui fama abbia percorso quasi un millennio di storia italiana ed europea. Nell’esposizione del Castello Medievale di Montecchio Emilia il mito di Matilde rivive immortalato nei testi che le hanno donato fama eterna, come nella biografia del monaco Donizone, e nelle immagini che l’hanno rappresentata nel corso dei secoli, sia nella pubblicistica sia nell’arte. Grazie all’esposizione di oltre 200 pezzi - libri antichi sia italiani sia stranieri, incisioni, stampe, riproduzioni, tele e oggetti – si delinea la figura della Grancontessa Matilde e si presentano il territorio e gli accadimenti storici che la videro protagonista: non ultima la celebre - ed effimera - riconciliazione avvenuta a Canossa tra il Papa Gregorio VII e l’Imperatore Enrico IV, nel contesto dell’aspro conflitto tra potere temporale e potere spirituale. Il Castello Nella giornata del 25 aprile il castello resterà aperto al pubblico per visite guidate al sepolcreto, al piano nobile, alle antiche prigioni, al torrione e alla nuova sala risorgimentale e delle armi antiche. Nel giorno della Fiera, per chi effettua la vista guidata al Castello, ci sarà la possibilità di assaggi e degustazioni di prodotti tipici. Antichità e tradizione Pochi giorni dopo la Fiera di San Marco, domenica 27 aprile si svolgerà il mercatino di antiquariato, in programma la quarta domenica di ogni mese, organizzato e curato dall’Associazione “La vecchia montecchio”: per le vie del centro storico si potrà curiosare tra gli oggetti antichi e della tradizione della nostra zona, con ampio assortimento di mobili e complementi d’arredo del passato; mentre giovedì 1 maggio si celebrerà San Giuseppe, patrono della frazione di Aiola, con la consueta festa del 1° maggio aiolese, una rievocazione del mondo contadino e delle tradizioni, che tornano a rivivere nelle mostre degli antichi mestieri, dei vecchi trattori, degli intagli e nell’evento protagonista: la cottura di una forma di Parmigiano-Reggiano eseguita a fuoco di legna nell’antico caseificio. 5 25 aprile Programma Fiera di San Marco Celebrazione del 63° anniversario della Liberazione Contrada Grande – Via J. Del Rio Mercatino di prodotti tipici e biologici Esposizione di piante e fiori >>> Giovedì 24 aprile Cortile Scuole Medie ore 9.30 Letture e canti patriottici Con gli studenti della Scuola Media “J. Zannoni” Piazza della Repubblica ore 19.30 Santa Messa Fiaccolata sui Cippi dei Partigiani Letture e proiezioni a cura del gruppo teatrale “Levia Gravia” FIERA DI SAN MARCO >>> Venerdì 25 aprile Castello Medievale ore 10.30 Inaugurazione Della Fiera Bancarelle e Luna Park Castello Medievale Torre dei gravi ore 10.30 Inaugurazione della mostra fotografica “Nel segno di Matilde” di Claudio Imovilli, Giuseppe Lusardi e Lina Reverberi Castello Medievale Matilde di Canossa Una Regina, Cento Castelli Dalla collezione di Giuliano Grasselli Oltre 200 antiche immagini che tramandano la figura della Gran Contessa. Visite guidate al Castello e alle Mostra con assaggi di prodotti tipici nel Giardino del Castello >>> Sabato 26 aprile Nuova Industria Dieci ore 11.00 Inaugurazione Giardini e oltre: consigli a un giardiniere imperfetto Una serie di quattro incontri realizzati grazie agli Assessorati alla Cultura, all’Ambiente, in collaborazione con l’Università Popolare “La Sorgiva”. >>> Giovedì 8 Maggio Casa del Teatro, ore 21.00 I giardini nascosti di Reggio Emilia Relatore Marcella Minelli >>> Giovedì 22 Maggio Casa del Teatro, ore 21.00 Il verde per il nostro benessere Relatore Marcella Minelli >>> Sabato 24 maggio Visita al Giardino Storico di Villa Valsanzibio a Padova >>> Giovedì 29 maggio Casa del Teatro, ore 21.00 Ancora sulla rosa… Relatore Silvia Ghirelli 6 Pista ciclopedonale Tangenziale Sud >>> Martedì 6 maggio Sala della Rocca ore 21.00 Presentazione dell’opuscolo documentario “L’oratorio di San Giovanni Battista” di Franco Boni e Lina Violi a cura dell’Associazione “La Vecchia Montecchio” 25° ANNIVERSARIO DELL’ISTITUTO “SILVIO D’ARZO” >>> Sabato 10 maggio Istituto “Silvio D’Arzo” ore 11.00 Inaugurazione della scultura di Michelangelo Galliani Monumento alla Cultura e allo Studente. Saranno presenti il Sindaco di Montecchio Emilia, l’Autore, Marco Pedroni Presidente Coop Nordest e gli studenti dell’Istituto >>> Lunedì 12 maggio Aula Magna Istituto “Silvio D’Arzo”, ore 21.00 Presentazione del libro Diario di scuola >>> Martedì 13 maggio Aula Magna Istituto “Silvio D’Arzo”, ore 21.00 Incontro Scuola – Impresa del territorio: progetti per il futuro >>> mercoledì 14 maggio Aula Magna Istituto “Silvio D’Arzo”, ore 21.00 Incontro Una scuola aperta alla cultura TRADIZIONI 1 Maggio aiolese >>> Mercoledì 30 aprile ore 19.30 Villa Aiola: Apertura ristorante ore 21.00 P. le del Bocciodromo Cottura di una forma di Parmigiano – Reggiano >>> Giovedì 1 maggio Ore 8.45 S. Messa delle massaie Ore 10.00 Inaugurazione della 30° edizione del 1° maggio aiolese Ore 10.30 S. Messa solenne in onore di S. Giuseppe artigiano Ore 12.30 Apertura ristorante Per tutto il giorno: Visita al Museo del Parmigiano-Reggiano, mostre, assaggi di prodotti tipici, attività dimostrative e antichi mestieri artigianali, stands e giochi per bambini. 7 Investimenti Una nuova scuola per il paese Oltre 5 milioni di euro per la nuova sede delle Scuole Medie A Montecchio Emilia sorgerà una nuova Scuola. Sarà destinata ad ospitare la Scuola Primaria di 2° grado, cioè la scuola Media ora insediata nell’edificio “ex Capolo”. Il bisogno di spazi da dedicare alle attività didattiche, di insegnamento, di sostegno, è evidente, dato il notevole aumento della popolazione, in termini sia di incremento delle nascite che della residenza. La nuova struttura scolastica sorgerà in direzione S.Ilario, a breve distanza dall’Istituto Superiore “S. D’Arzo” e adiacente al nuovo negozio COOP che sta per essere accantierato. Un percorso protetto favorirà il raggiungimento della scuola in sicurezza, a piedi o in bicicletta, da parte dei ragazzi dai quartieri posti a sud, verso il centro del paese. Sull’area, di circa 70.000 mq., si prevede lo sviluppo di un polo scolastico, sportivo, ricreativo che darà prestigio e offrirà grosse opportunità ai giovani, agli studenti, al paese tutto. Le ingenti risorse, necessarie alla realizzazione della nuova scuola (5 milioni di euro e oltre) sono state reperite in parte attraverso indebitamento e in parte deriveranno da alienazioni. La nuova struttura che intendiamo accantierare nel più breve tempo possibile, è ora alla fase preliminare di progettazione che sarà condivisa, nelle fasi successive, con gli organi interni al Comune ed esterni, 8 operatori scolastici compresi. Questa realizzazione, oltre a consegnare una sede più ampia alla Scuola Media in prossimità dell’Istituto Superiore “S. D’Arzo,” (con cui si potenzierà il dialogo sia in termini di continuità didattica che di orientamento scolastico) libererà l’attuale sede della Scuola Media stessa che sarà consegnata, per la parte necessaria, alla Scuola Elementare ora sofferente per una evidente carenza di spazi. In questo modo la Scuola Elementare, oltre a mantenere la sua storica sede, si arricchirà di ampi spazi da destinare a servizi diversi. Altro aspetto da non trascurare è quello relativo alla circolazione e al traffico. Delocalizzando un’intera struttura sco- lastica, si verificherà un indubbio alleggerimento del transito e della sosta delle auto che accompagnano o ritirano i ragazzi da scuola evidenziando una consistente diluizione del traffico in aree diverse. Infatti tra qualche mese la “mensa interaziendale”, collocata anch’essa nell’immobile ex Capolo, si trasferirà nella sua nuova sede, lungo strada Barco, liberando (oltre agli spazi interni) il parcheggio antistante che dà su via F.lli Cervi, occupato per lo più dagli utenti nell’orario di uscita degli studenti. Liberandosi, entro l’estate del corrente anno, i locali della mensa, questi saranno immediatamente consegnati alla Scuola Elementare per l’inizio del nuovo anno scolastico. Ospiteranno le attività collettive degli alunni, degli insegnanti, le attività del tempo lungo, ecc. oltre a garantire, se necessario, la refezione dei ragazzi che frequentano il tempo pieno. Lo sforzo economicofinanziario per la realizzazione di una nuova struttura scolastica è ingente per la cittadinanza tutta, ma l’investimento sul sapere e sulla vita dei ragazzi è un investimento sicuro sul futuro di tutti. Il Sindaco Nel segno di Matilde Al Castello mostra del Cinefotoclub dedicata a Matilde di Canossa Il Cinefotoclub Montecchio partecipa all’importante evento culturale, costituito dalla mostra “Matilde di Canossa: una Regina, Cento Castelli” allestita presso gli spazi espositivi del Castello Medievale di Montecchio Emilia, proponendo immagini fotografiche riprese durante le rievocazioni delle vicende storiche, che videro la Regina d’Italia e Vicaria Papale protagonista potente e assoluta. Mostra fotografica di Claudio Immovilli, Giuseppe Lusardi, Lina Reverberi Sala dei gravi del Castello Medievale di Montecchio Emilia Inaugurazione: Venerdì 25 Aprile ore 10,30 Sede: Castello di Montecchio Emilia Storia dell’oratorio di San Giovanni Battista Un’interessante pubblicazione dedicata alla riscoperta di un oratorio dimenticato In pochi a Montecchio sono a conoscenza che nei secoli passati esisteva, nel lato nord della piazza, l’oratorio dedicato a San Giovanni Battista dei Cavalieri Gerosolimitani di Malta, da non confondersi con la chiesa di S. Rocco. Dagli studi approfonditi di Franco Boni e dalle ricerche d’archivio svolte a Malta dalla professoressa Lina Violi potremo così apprendere le vicende storiche del luogo sacro, testimone accertato della vita montecchiese negli anni che vanno dal 1354 al 1839. La pubblicazione, realizzata con il contributo dell’Associazione Culturale La Vecchia Montecchio, verrà presentata al pubblico martedi 6 maggio 2008 alle ore 21.00 presso la Sala della Rocca del Castello Medievale. Consigli per aspiranti imprenditori Tre incontri dedicati ai giovani che vogliono orientarsi nel mondo del lavoro Come tradurre un’idea in un’impresa? Come fare di un’intuizione, di una passione o di una vocazione una vera e propria professione? Ascoltare dalla voce di chi ci ha provato ed ha realizzato un’idea imprenditoriale può dare modo anche a te di capire “come si fa” e di aiutarti nel tuo percorso di studio e di lavoro. L’Assessorato alle Attività Produttive propone tre occasioni per arricchire le tue idee, per conoscere in quali settori si sviluppa il nostro territorio, per aprire i tuoi orizzonti sul futuro in modo piacevole e dinamico, a colloquio con alcuni giovani imprenditori locali. Non saranno conferenze o seminari ma tre aperitivi in compagnia in un’atmosfera amichevole e simpatica. L’organizzazione sta per essere ultimata ma saranno probabilmente tre giovedì del mese di maggio. Per chi è interessato rivolgersi all’Ufficio Giovani. 9 iniziative culturali Festa della donna: successo annunciato Un fiume di applausi per “Otto donne e un enigma” al castello Domenica 9 marzo, l’associazione “Sipario Aperto”, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale, ha promosso il consueto spettacolo teatrale in occasione della “Festa della donna”. Un appuntamento d’obbligo a Montecchio che da alcuni anni vede la Corte interna del Castello gremita da un pubblico non solo locale, partecipe ed entusiasta. Quest’anno il Castello è stato letteralmente preso d’assalto in tutti i suoi spazi, fino ai balconcini del piano superiore, riservato alla biblioteca. Uno stimolo notevole per questo gruppo che opera a Montecchio da sette anni e si identifica “Levia Gravia” solo dal 2007. Il gruppo è diretto da Liliana Boubé che cura i testi, la regia i costumi, e lo ha fortemente contagiato con la sua passione, il suo ardore per la “recitazione”, nonché la perseveranza, la dedizione e l’impegno che richiede l’amore per il teatro. Questo gruppo, nel quale si avvicendano dieci, dodici persone, quest’anno si è fatto più coeso, maggiormente 10 attivo, lavorando con una straordinaria energia, puntando a dare il meglio di sè. Nel 2007,“Levia Gravia” aveva già raggiunto uno straordinario risultato e grande consenso di pubblico con la commedia giallo-ironica “Mistero sul Nilo”. Nella nuova pièce, “Otto donne e un enigma”, ci ha sbalordito quel ritmo incalzante, che non è mai venuto meno e che ha fatto dire a qualcuno “ … un treno in corsa per 80 minuti, su quel piccolo palcoscenico…”, ci ha divertito l’ironia paradossale delle situazioni e delle battute, e ci ha sorpreso la disinvoltura della gestualità, la naturalezza delle espressioni e la capacità di essere “dentro” al personaggio fino in fondo anche nei momenti non “recitati”, di queste persone non “professioniste.” La commedia è liberamente ispirata a “Otto donne e un mistero”, di Robert Thomas. Un girotondo di otto donne che si accusano a vicenda … i loro sospetti, i loro meschini interessi personali, i loro piccoli segreti porteranno alla soluzione del caso, lasciando cadere le loro maschere… Sono andate in scena: Dania Buratti, Daniela Catellani, Rita Gelsomino, Iris Giglioli, Greta Gregorace, Greta Grisendi, Chiara Iotti, Stefania Iotti e ha gentilmente partecipato Yuri Grisendi. Vista la grande partecipazione e i calorosi applausi del pubblico e a richiesta di tanti, lo spettacolo verrà replicato nel mese di settembre prossimo. impianti sportivi Lino Notari IN PICCOLA PALAZZINA app.to recentissimo composto da: soggiorno, cottura, loggia coperta, due camere, bagno, cantina e garage. Ampio verde. Ottime finiture. € 160.000,00 Siglata la nuova convenzione con l’Us Montecchio MAISONETTE NUOVA, vicinanze centro, su due livelli, con: soggiorno, cucina, due camere matrimoniali, due servizi, lavanderia, mansarda abitabile con tetto in legno a vista. Garage. Finiture di alto livello. € 250.000,00 A DUE PASSI DAL CENTRO in palazzina signorile senza spese condominiali, app.to nuovo composto da ampio soggiorno con cottura, loggia coperta, due camere, bagno con antibagno e garage. Zona tranquilla. Finiture di alto livello. € 183.000,00 VILLA ABBINATA NUOVA con possibilità di mini app.to e garage al piano terra.Al 1°P: cucina abitabile, loggia, camera matrimoniale e bagno. 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Con una delibera di consiglio comunale, infatti, l’Amministrazione Comunale ha approvato la convenzione che determina i rapporti con la società per la gestione dell’intero centro, riconoscendo il grande lavoro operato in questi anni per la sua riqualificazione e rilancio. La formula prescelta è stata quindi ancora una volta la partnership con il volontariato sportivo, preziosa risorsa che sul territorio svolge un ruolo insostituibile a sostegno in particolare dei giovani e delle loro famiglie. Ai soci ed ai volontari che operano all’interno del “Lino Notari” un augurio di buon lavoro ed un doveroso apprezzamento sia per l’efficienza e la qualità del servizio erogato che per i successi sportivi conseguiti nella stagione agonistica in corso, che ci auguriamo trasmettano entusiasmo a tutto l’ambiente. CENTRO STORICO ampio app.to con ingresso, soggiorno con balcone, cucina 11 VICINANZE CENTRO in zona verde e tranquilla app.to con: soggiorno, c u c i n a a b i t a b i l e , d u e c a m e re matrimoniali, bagno, due balconi, cantina e garage. € 155.000,00 abitabile, due camere matrimoniali, due bagni e cantina. € 115.000,00 CASA SINGOLA composta da PT: ingresso, ampio soggiorno con cottura e ripostiglio. 1°P due camere matrimoniali e bagno. Mansarda: due letto e servizio. Posto auto. Area cortiliva. € 228.000,00 ZONA RESIDENZIALE app.to recentissimo di pregio composto da: ingresso, soggiorno con cottura e balcone, camera matrimoniale, bagno, mansarda, cantina e garage. € 145.000,00 ZONA CENTRALE app.to di ampia metratura all’ultimo piano con grande terrazzo e vista panoramica con: ingresso, soggiorno, cucina abitabile, due matrimoniali e doppi servizi. Cantina. Possibilitàì di garage. Comodo ai servizi. € 140.000,00 VILLA ABBINATA di ampia metratura con vasto giardino privato. Ottime finiture. Zona tranquilla e ben servita. € 420.000,00 OSPEDALE L’ampliamento in dirittura d’arrivo Il Dott. Campari illustra lo stato dei lavori e le nuove strutture del “Franchini” Sono ormai alla fase finale i lavori di ampliamento e di ristrutturazione dell’ospedale “Ercole Franchini” di Montecchio Emilia. Recinzioni e impalcature cingono ancora la struttura creando inevitabili disagi, ma è il prevedibile costo dovuto al programma di ampliamento e ristrutturazione avviato oltre 4 anni fa. Si tratta di un progetto importante in cui ogni aspetto è stato curato con la massima attenzione per mettere a disposizione dei cittadini della val d’Enza e delle zone adiacenti, una struttura veramente razionale - ha spiegato il dottor Michele Campari Direttore di presidio, coordinatore Area Sud, della Usl di Reggio Emilia. Alla base dell’intervento – aggiunge il Dott. Campari - vi erano i problemi derivanti dalla vecchia struttura risalente al 1950 con tutti i limiti, a livello progettuale, dovuti alle conoscenze del momento e alle esigenze assistenziali locali dell’epoca. In sostanza, l’ospedale “Franchini” presentava una situazione non più adeguata alle esigenze assistenziali moderne e alle 12 normative del settore attualmente molto più complesse e articolate. Per far fronte a queste esigenze l’AUSL di Reggio Emilia ha scelto una linea di intervento sull’ospedale della val d’Enza che rinnovi l’esistente in modo significativo e, contemporaneamente, con la costruzione di un nuovo edificio, vada ad ampliare la superficie destinata all’assistenza ospedaliera. A questo si aggiunge la costruzione ex novo di una centrale tecnologica moderna, destinata a sostituire gli impianti esistenti, con un costo complessivo degli interventi che assomma a circa 30 milioni di euro. Al termine dei lavori, nel settore di nuova edificazione, al piano terra saranno collocati l’ingresso con ampia sala d’attesa, la portineria – punto informativo, gli uffici del Centro Unico Prenotazioni (CUP) e SAUB, il Centro Prelievi, il Servizio di Riabilitazione e Recupero Funzionale con ampia palestra aperta sul verde e il locale adibito a bar. Il primo piano invece sarà intera- mente occupato dal settore della chirurgia con quattro sale operatorie per: ostetricia-ginecologia, ortopedia, chirurgia generale e chirurgia d’urgenza. Sul lato opposto ci saranno tre sale per la chirurgia ambulatoriale, la Day Surgery e l’endoscopia digestiva e nello spazio intermedio è in fase di collocazione la centrale di sterilizzazione destinata alle esigenze della struttura. Sono sale concepite con la più moderna tecnologia oggi esistente nel settore – ha sottolineato Campari – come per esempio le modernissime “lampade scialitiche a led” ed anche con concetti architettonici d’avanguardia quali, ad esempio, l’adozione di fenestratura nelle sale operatorie per consentire ai pazienti, sempre più spesso svegli sul tavolo operatorio, e al personale di assistenza di vedere una porzione rasserenante di cielo azzurro. Un occhio attento è stato dedicato anche alla formazione del personale, alla didattica, vista la presenza di medici provenienti da vari ospedali italiani e dalle università confinanti di Parma e di Modena, con la realizzazione di una sala attrezzata con impianto video in collegamento diretto con le sale operatorie. Al piano secondo, in posizione panoramica, saranno collocati gli studi medici e la sala riunioni e convegni. Da segnalare, ancora, altri interventi significativi quali: • i nuovi e moderni spogliatoi per il personale, realizzati al di sopra dei reparti di degenza nella struttura rimodernata; • la costruzione dei bagni nelle camere che ancora ne erano sprovviste (in modo particolare l’Ostetricia-Ginecologia); • l’ampliamento e la riorganizzazione del Pronto Soccorso con ingressi diversificati, spazi di attesa e soste dei malati più ampi ed adeguati alle esigenze dei pazienti; • nuovi percorsi che si avvarranno di una pensilina di ingresso di tipo alberghiero per facilitare gli utenti; • percorsi di risalita divisi per personale, pazienti e visitatori con un incremento significativo nel numero complessivo degli ascensori a disposizione. Completeranno l’importante cambiamento già previsto l’adozione di un sistema di aria condizionata per tutto l’ospedale, l’accorpamento di tutti i poliambulatori specialistici in una zona dedicata, l’ammodernamento delle sale travaglio e parto, lo sviluppo in nuovi spazi, più ampi e maggiormente attrezzati del Centro del Pavimento Pelvico e la ridistribuzione per aree di intensità di cure degli spazi dedicati alla Medicina. L’aumento della superficie complessiva dell’ospedale ha determinato anche la necessità di un incremento delle aree di parcheggio, problema che sta trovando un’adeguata soluzione con la determinante collaborazione del Comune di Montecchio Emilia. Restano, in un prossimo futuro, da completare i percorsi per l’acquisizione di una Risonanza Magnetica Nucleare in Radiologia e per l’apertura di un “Hospice” e anche un raddoppio delle camere mortuarie. Durante l’estate sarà possibile effettuare i trasferimenti interni e in autunno il “Franchini” potrà finalmente iniziare a considerarsi, a pieno titolo, una struttura sempre più moderna e razionale pur continuando a convivere con muratori e i disagi che solitamente li accompagnano. 13 ambiente Colombi: un piano di intervento Le problematiche e le azioni messe in campo dall’Amministrazione Comunale Il colombo di città (“Columba livia var. urbana”) è un discendente dalla “Columba livia” una razza selvatica protetta che sopravvive tuttora in Italia solo in particolari ecosistemi. E’ un uccello che da millenni è stato addomesticato e per questo abituato a vivere a stretto contatto con l’uomo: i colombi che vivono nelle nostre città derivano proprio da tali animali domestici ritornati per vari motivi allo stato libero (allontanamento da allevamenti, fuga da campi di tiro a volo, smarrimento di colombi viaggiatori, ecc..). Diversi sono i fattori che ne hanno favorito lo sviluppo e la proliferazione nei nostri centri abitati. In particolare: >>> le disponibilità alimentari: seppur principalmente granivori hanno saputo adattarsi ed apprezzare anche cibo disponibile in quantità pressoché illimitata in ambiente urbano; >>> le disponibilità di siti di rifugio e nidificazione: granai, sottotetti e diversi luoghi presenti in città sono stati progressivamente abbandonati 14 ed in essi (oltre ad altri spazi ben protetti come campanili, buchi nei muri, cavità ed anfratti di ogni genere) i colombi hanno potuto trovare un riparo notturno ed un sito sicuro in cui nidificare ; >>> il miglior microclima: il riscaldamento generalizzato degli edifici ha innalzato la temperatura media delle città, generando condizioni climatiche più favorevoli e minori escursioni termiche rispetto alla campagna circostante; >>> l’assenza di predatori: i pochi predatori naturali (Falco, Astore, Gufo, ecc..), non mostrando la stessa capacità di adattamento, sono progressivamente scomparsi dalle nostre città e con loro il controllo “naturale” della proliferazione dei colombi. Diversi sono i problemi generati dalla presenza dei colombi in ambiti urbani. Così come il colombo si è abituato a convivere con l’uomo, va preso atto che anche l’uomo si è adattato a convivere con il colombo, ma il control- lo ed il contenimento del numero di colombi insediati in ambito urbano risulta indispensabile, perchè la loro presenza, in sovrannumero, può creare problemi di vario genere: >>> anzitutto di carattere igienicosanitario: i colombi possono diventare possibile veicolo di microrganismi patogeni sia direttamente che indirettamente con fecalizzazione ambientale e conseguente proliferazione di batteri potenzialmente patogeni (zecche, salmonellosi, clamidiosi, toxoplasmosi, ecc..) >>> danni economici: oltre ai quelli diretti che i colombi possono provocare con l’azione fisico-meccanica delle unghie e del becco dei colombi sui materiali lapidei, l’accumulo di guano (si stima che ogni piccione produca circa 2,5 kg di feci all’anno) determina l’imbrattamento ed il deterioramento di strutture, edifici, terrazzi, davanzali e marciapiedi. >>> non va infine trascurato il disagio ed il disturbo alla popolazione legato alla fecalizzazione su strade e marciapiedi. Per questi motivi si rende necessario attuare interventi di controllo e contenimento del numero dei colombi in ambito urbano. “Gestire” i colombi favorisce anche la salvaguardia della loro salute e determina una miglior Informazioni: per segnalare o richiedere gratuitamente informazioni, sopralluoghi e consulenza relative al contenimento dei colombi. Enia Sede Reggio Emilia - Servizio Disinfestazione - Tel 0522/2971 (dal lunedi al venerdi dalle ore 8:00 alle 12 e dalle 14:00 alle 16:00) Fax 0522/297675 - [email protected] qualità della vita degli animali rimanenti: la selezione che avviene in natura e che in città è venuta meno, opera a favore della salute e del miglioramento della specie. Inoltre la vita in luoghi ristretti ed in sovrannumero indebolisce le difese immunitarie degli animali, li rende maggiormente vulnerabili e più facilmente soggetti agli attacchi dei parassiti (zecche, acari, miceti, ecc..). Gli interventi dell’Amministrazione Comunale A fronte di queste problematiche nei mesi scorsi l’Amministrazione Comunale ha deciso di attivare, in collaborazione con il Servizio Disinfestazione di Enìa Reggio Emilia, un piano di contenimento dei colombi nel centro urbano avente come obbiettivo: • il costante monitoraggio del problema, • la riduzione dei siti utilizzati dai volatili come luoghi di nidificazione e sosta notturna in ambito pubblico e privato (sottotetti, stabili abbandonati, ecc…) • la riduzione del numero dei colombi presenti nel centro urbano. La prima fase del piano prevede un’accurata conoscenza del problema per poter definire ed attuare le strategie di intervento più opportune. Per questo motivo da alcune settimane sono iniziati i sopralluoghi da parte di tecnici Enìa in area pubblica e negli stabili di competenza comunale mirati ad ottenere precise informazioni su consistenza numerica dei colombi presenti in ambito urbano, abitudini alimentari dei volatili (tipo di alimentazione, spostamenti, ...), siti e tipologia degli insediamenti, ecc.. E’ importante, già in questa fase, la partecipazione ed il coinvolgimento dei cittadini che possono: • segnalare o richiedere gratuitamente informazioni, sopralluoghi e consulenza relative al problema ai tecnici Enìa agli indirizzi sotto riportati • aiutare gli sforzi dell’Amministrazione Comunale evitando l’abbandono volontario o la somministrazione di alimenti ai colombi nel centro storico sia sul suolo pubblico che su aree private. ALLARMI SENZA FILI ANTIFURTO Nice CANCELLI AUTOMATICI AUTOMAZIONI Neroni IMPIANTI DI SICUREZZA ANTIFURTO VIDEOSORVEGLIANZA CANCELLI AUTOMATICI Via Antonio Meucci, 21 • 42027 MONTECCHIO E. (RE) Zona Industriale Tel. 0522.863095 - 866035 • Fax 0522.864430 e-mail: [email protected] Università Popolare “La Sorgiva” Invita alla festa di chiusura dei Corsi 2007/2008 sabato 24 maggio Andando per ville e giardini storici: Villa Pisani di Vescovana e Villa Barbarigo di Valsanzibio (PD) con Brunch in Villa – Quota di partecipazione euro 25.00 Informazioni, iscrizioni e programma presso Centro Diurno (Carla) tel. 0522/861819 e Foto Orlando via A.Reverberi, 32 tel.0522/864858 15 ambiente Risparmio energetico: idee del Comune Recupero del patrimonio edilizio e modi di costruire: incontro pubblico in Rocca La crescente domanda di risorse energetiche e la loro minor disponibilità in quanto energie non rinnovabili, sta incidendo profondamente sulle economie familiari; possiamo riscontrare tutti quanto incida sul bilancio familiare il costo di riscaldamento e il consumo di energia elettrica per la conduzione delle nostre abitazioni. A questo si unisce il problema di una eccessiva produzione di anidride carbonica con conseguente inquinamento dell’ambiente, e se questo problema non incide, per ora, direttamente sulle economie familiari, incide però a livello di salute e di squilibri ambientali; gli effetti sulle nostre economie si faranno sentire tra non molto se non verranno raggiunti gli obiettivi fissati dal Protocollo di Kyoto, a cui l’Italia ha aderito, poiché scatteranno penali al cui pagamento tutti dovremo partecipare. L’ Amministrazione Comunale di Montecchio Emilia, sempre attenta a queste problematiche, patrocina una serata informativa in cui verranno spiegati in modo semplice, da esperti del settore, come intervenire sulla propria abitazione per ottenere un risparmio energetico e un minor inquinamento, cosa bisogna valutare nell’acquisto di una nuova abitazione perché sia confortevole e nello stesso tempo abbia limitati costi di mantenimento energetico ed un basso impatto ambientale, come poter finanziare queste operazioni di riqualificazione o di acquisto in modo sicuro e serio. Quando acquistiamo una nuova auto ci poniamo il problema dei consumi futuri oltre che delle prestazioni , la stessa domanda deve essere rivolta in merito alla nostra abitazione attuale o prossima: Mi hanno detto che poteri risparmiare sui costi di riscaldamento se coibentassi la mia abitazione, se faces- 16 si un cappotto, ma cosa significa e cosa comporta questo? Ho letto qualcosa sul fatto che potrei risparmiare se mettessi i pannelli solari ma vorrei capire meglio. Vorrei comprare una abitazione, mi hanno detto di andare in agenzia ma.. sarà utile? Come posso sapere se l’abitazione che sto acquistando vale davvero il costo che mi vieni richiesto? Cosa devo chiedere o verificare, io che non sono competente? Certo sarebbe bello acquistare una abitazione tutta mia, ma dovrei fare un mutuo e chissà quanto costa! E poi come devo fare? Queste sono alcune delle domande più frequenti che iniziamo a porci e che dovremo porci sempre più spesso. Per iniziare a dare una risposta a queste domande l’Amministrazione Comunale di Montecchio Emilia invi- ta tutti presso Sala della Rocca venerdì 9 maggio ore 20,45 Montecchio Emilia L’iniziativa è realizzata in collaborazione con le seguenti ditte che si ringraziano: CO.E.SI. srl Alpifenster RCS srl Sistemi di Sicurezza Marco Mazzali Design Tecnocasa Ag. di Montecchio Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza S.E.I. srl Ing. Viller Sartori Arch. Massimo Negizzi Alice Terzi Studio Graphic Design Unipol Assicurazioni Ag. Di S.Ilario d’Enza Un’estate ko per la zanzara tigre Basta pochissimo, con la collaborazione di tutti! Aedes albopictus, meglio conosciuta come “zanzara tigre”, è diventata da alcuni anni una spiacevole animatrice delle nostre estati, tanto da farci rimpiangere le tradizionali zanzare padane. Oltre ad essere estremamente fastidiosa, tale insetto rappresenta anche un vettore potenziale di malattie trasmissibili all’uomo, come dimostrano i casi di focolai epidemici di malattia da virus Chicungunya, verificatisi nel 2007 in alcuni centri della Romagna. Il Comune di Montecchio realizzerà nei prossimi mesi, insieme ad Enìa ed all’ Ausl, un articolato Piano d’azione per contrastare l’infestazione da zanzara tigre. Aedes albopictus è una zanzara esotica, originaria del sudest asiatico, giunta nei primi anni ’90 in Italia. Essa ha trovato negli ambienti urbani le condizioni ideali per riprodursi e prosperare: depone le proprie uova nelle numerosissime micro - raccolte d’acqua stagnante che si accumulano all’interno di contenitori artificiali e naturali. Sulle aree pubbliche tali ristagni, detti focolai larvali, sono costituiti principalmente da caditoie e bocche di lupo stradali. L’Amministrazione pubblica provvederà al controllo dell’infestazione sull’area pubblica, trattando periodicamente, da maggio ad ottobre, la rete di caditoie stradali con specifici prodotti insetticidi a bassa tossicità ambientale, i quali agiscono contro le larve acquatiche della Aedes albopictus. Il ruolo più importante nella lotta, però, lo hanno i cittadini ! Assai più numerosi, infatti, sono i focolai presenti nella proprietà privata: pozzetti, sottovasi, innaffiatoi, bidoni dell’orto, pluviali, teli di copertura, anfore ornamentali, piccole cavità negli alberi, ecc.. ambiente Dalla Provincia incentivi per il risparmio energetico Contributi cumulabili con l’ incentivo statale della detrazione Irpef L’Assessorato all’ Ambiente della Provincia ha messo a disposizione un fondo di 203.710 euro per i cittadini che intendono migliorare l’ efficienza energetica delle proprie abitazioni, decidendo: • di sostituire la vecchia caldaia con una caldaia a condensazione; • di migliorare l’isolamento dell’involucro edilizio agendo su pareti e componenti vetrati • di installare di pannelli solari per la produzione di acqua calda. Il contributo provinciale è cumulabile con l’incentivo statale che opera secondo il meccanismo della detrazione Irpef ( 55% dei costi sostenuti). Si tratta di una grande opportunità per cittadini, che possono così far fronte all’ aumento del prezzo dell’ energia investendo sul risparmio energetico nelle proprie abitazioni. La data di scadenza per la presentazione di richiesta di contributo è fissata per il 31 dicembre 2008, al fine di favorire la più ampia adesione e l’esecuzione di un maggior numero di interventi. L’avviso pubblico e i moduli necessari alla presentazione delle domande sono disponibili sul sito internet della provincia (www.provincia.re.it) e reperibili anche presso la portineria di Palazzo Allende, in corso Garibaldi 59. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi all’Ufficio Energia della provincia di Reggio Emilia (telefono 0522.444235-0522.444258). MONTECCHIO Montecchio - Aprile 2008 tiratura 4200 copie • Proprietario: Comune di Montecchio Emilia • Referente con delega della Giunta: Azio Minardi • Direttore Responsabile: Mario Bernabei • Segreteria: Arnalda Magnani - Paolo Casamatti • Fotografie: Maurizia Maramotti, Cinefotoclub • Rivista registrata: Tribunale di RE n. 843 del 08/10/92 • Stampa: Nuovagrafica - Carpi (MO) • Grafica e pubblicità: Kaiti expansion srl www.kaiti.it • Editore: Città Editrice snc via Caduti delle Reggiane, 1/G - RE tel. 0522 924196 - fax 0522 230892 iscritta al ROC n°6369 17 EVENTI Caffè letterario Una stagione di incontri d’autore. Da novembre la seconda edizione Si è conclusa Sabato 29 marzo la prima edizione del Caffè Letterario, un appuntamento, già diventato tradizione, che ha riunito scrittori e lettori, in un fitto calendario di incontri con la presenza prestigiosa di autori e artisti di altissimo livello ma sempre legati alla loro terra, alla sua storia e alle sue tradizioni. Dal 24 novembre si sono alternati al tavolo dei relatori, prestandosi a conversare con un pubblico sempre coinvolto e interessato Adele Grisendi, Graziano Pompili, William Catellani, Enrico Maria Davoli, Luigi Alpi, Simone Covili e Gabriele Sorrentino, Francesca Alpi e Valeria Petrucci, Giuseppe Bertolini, Andrea Friggeri e Alessandro Bassi, Monsignor Antenore Vezzosi. Gli incontri sono stati accompagnati da un servizio di ristoro con tè e pasticcini, caffè e cioccolata, realizzato grazie alla collaborazione delle volontarie e dei volontari dell’AUSER di Montecchio. Letture di brani tratti dai libri presentati, a cura dell’Associazione Sipario Aperto, hanno reso ancor più piacevoli e conviviali queste conversazioni nella Sala della Rocca del Castello. È già prevista la riapertura, per la seconda edizione, nel mese di Novembre, con altri autori, scrittori e artisti, per un altro inverno con il Caffè Letterario. Bimbimbici: domenica 11 maggio tutti in sella Torna l’appuntamento su due ruote per i bambini montecchiesi Anche quest’anno il Comune di Montecchio Emilia, aderisce a BIMBIMBICI, la manifestazione promossa dalla FIAB (federazione italiana amici della bicicletta), giornata nazionale a favore del diritto alla mobilità sicura ed ecosostenibile dei bambini lungo i percorsi casa-scuola. Che cosa è bimbimbici: è una pedalata per le vie del paese riservata ai bambini fino a 11 anni (cioè dalle scuole materne alle elementari), che si tiene ormai ogni anno. Una pedalata gioiosa, un’occasione di festa per tutti quegli utenti deboli delle strade e delle piazze che, come i bambini, vivono quotidianamente il paese come luogo riservato ad utenti forti (in primo luogo gli automobilisti). 18 L’iniziativa si svolgerà nel pomeriggio di domenica 11 maggio 2008 secondo il seguente programma: • ore 15,00 ritrovo presso Cortile delle Scuole Elementari di Via XXV Aprile e formazione dei gruppi; • ore 15,30 i bambini più piccoli si cimentano nel percorso di abilità predisposto da “ Corradini Cicli” di Reggio Emilia nel cortile delle Scuole Elementari; • ore 15,30 i bambini ed i ragazzi più esperti percorrono in bici le vie del centro alla scoperta dei percorsi ciclabili... con la custodia degli attraversamenti in collaborazione con l’Associazione U.S. Montecchio Avis e la Protezione Civile; • ore 18-18,30 ritrovo di piccoli e gran- di presso il Centro Sociale Autogestito MARABU, dove ai partecipanti verrà offerto uno spuntino e bevande... Per i giochi dei bambini piccoli sarà aperto il giardino della scuola materna comunale. SCUOLA Silvio D’Arzo, boom di iscrizioni I dati emersi dalle recenti pre-iscrizioni registrate presso gli istituti superiori della Provincia di Reggio Emilia per l’anno scolastico 2008-09, hanno certificato un fortissimo interesse nei confronti dell’Istituto Superiore della Val d’Enza Silvio D’Arzo. Si tratta dei numeri più significativi nel trend provinciale, frutto di un eccellente lavoro svolto in questi anni dal circuito virtuoso creatosi tra Enti Locali, la scuola, il mondo imprenditoriale della Val d’Enza. Ecco i numeri più importanti: • aumento degli alunni delle classi prime del 32% • aumento degli alunni complessivo dell’Istituto del 10% • aumento delle classi di almeno 6 unità (oltre 800 studenti) • aumento in particolare degli indirizzi tecnici Un Istituto che conferma una straordinaria vitalità e capacità di attrazione e che, grazie anche al contesto territoriale, può ora decollare come il vero “Campus della Val d’Enza” in cui si possono creare le migliori condizioni per i percorsi di studio, ricreazione, approfondimento culturale e orientamento post-diploma in collaborazione con le imprese del territorio. L’Amministrazione Comunale avvierà con la Provincia di Reggio uno studio progettuale in tal senso per qualificare ulteriormente gli spazi didattici, i laboratori, gli spazi per le attività extra-scolastiche e realizzare anche fisicamente quella sinergia tra scuola, imprese e territorio che può diventare il “laboratorio del sapere” della Val d’Enza. Diario di scuola Pubblicazione per i 30 anni dell’Istituto D’Arzo Lunedì 12 maggio alle ore 21, nell’aula magna dell’istituto scolastico D’Arzo, presentazione di DIARIO DI SCUOLA:1976-2008 a cura di Catia Cattani, Annalisa Cavazzini e Leda Iotti. Dalla Scacchiera e dalla ex Capolo alla sede attuale, un viaggio nel passato, con uno sguardo al futuro, tra nostalgia e certezze. Foto e interviste ai protagonisti di un trentennio: presidi, alunni, insegnanti, personale. 19 TRIBUTI Aliquote ICI per l’anno 2008 Breve guida pratica per gli adempimenti ICI Le aliquote di imposta fissate per l’anno in corso sono le seguenti: 1. 6,5 per mille, aliquota ordinaria da applicare a tutti gli immobili ad eccezione di quelli di cui ai punti 2, 3 e 4; 2. 7 per mille per le seguenti tipologie di immobili: • fabbricati ad uso abitativo non locati: da intendersi i fabbricati non adibiti ad abitazione principale (di cui costituisce prova la residenza anagrafica) o, comunque, non locati a terzi con regolare contratto registrato ai sensi di legge, ad eccezione di quelli di cui al successivo punto 3); fabbricati ad uso abitativo tenuti a propria disposizione dal possessore (a titolo di proprietà o diritto reale di godimento o di locazione finanziaria) per uso diretto, stagionale o periodico o saltuario, avendo il medesimo la propria abitazione principale in altra unità immobiliare in possesso o in locazione e aree fabbricabili 3. 9 per mille abitazioni non locate per le quali non vi siano contratti di locazione registrati da almeno 2 anni; 4. 2 per mille per immobili concessi in locazione a titolo di abitazione principale (e relative pertinenze) sulla base di contratti concordati. Per avere diritto all’applicazione di tale aliquota ridotta, gli interessati devono compilare apposito modello in distribuzione presso gli Uffici Tributi e U.R.P. del Comune, entro il 31/12/2008. Detrazione d’imposta di euro 160,00 per abitazione principale del soggetto passivo rapportata al periodo dell’anno di utilizzo. Dichiarazioni di variazioni ICI per l’anno 2007 da presentare direttamente al Comune su appositi stampati ministeriali entro la scadenza di presentazione della dichiarazione dei redditi. Pagamenti da effettuare su appositi bollettini c/c intestati all’agente per la riscossione EQUITALIA PARMA-REGGIO S.p.A. c/c n.260422 entro le seguenti scadenze: acconto 16 giugno saldo 16 dicembre. Protezione civile: aiuto a quattro zampe Un gruppo di unità cinofile verrà realizzato dalla protezione civile di Montecchio L’associazione Val d’Enza Radiocomunicazioni protezione civile di Montecchio Emilia, è lieta di comunicare, la realizzazione dell’unità cinofile presso la sua sede, che si occuperà di ricerca e soccorso di persone scomparse, con interventi su superficie, macerie. Il corso si basa sulla complicità che viene stimolata tra animale e “conduttore”. il modo piu’ semplice e sicuro per ottenere obbedienza dal proprio animale, è quella di associare il gioco ai vari comandi, insegnando al cane che se obbedisce ai comandi, si diverte giocando. I cani in particolare, contunuano a sentire il desiderio di giocare, e se si può associare il gioco con il lavoro che lascia soddisfatto il proprio padrone, allora il gioco è fatto!!! Informazioni: chi fosse interessato a fare parte di questa nuova iniziativa può contattarci al 335 5400283 reperibili 24h su 24 oppure a [email protected] 20 Un cane ufficialmente riconosciuto è un cane più sicuro. Obbligatoria l’iscrizione in comune Se hai un cane e non hai ancora provveduto, affrettati ad iscriverlo all’Anagrafe Canina del Comune, eviterai le sanzioni previste dalla legge. E ricorda, i possessori di cani non sono tenuti al pagamento di alcuna tassa. Entro 30 giorni dalla nascita, o subito dopo l’ acquisto, devi registrare il tuo cane in Comune presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico ( Anagrafe Canina ) , dove ti daranno tutte le informazioni necessarie. Per l’inserimento del microchip di riconoscimento o per il tatuaggio sono disponibili anche i Veterinari dell’Azienda USL e gli Ambulatori Veterinari privati presenti nel territorio comunale. Se smarrisci il tuo cane devi denunciare il fatto entro 3 giorni all’Anagrafe Canina del Comune che provvederà a farne segnalazione al canile oppure rivolgerti direttamente alla ditta che gestisce il canile comunale (Sig.ra Boniburini tel. 0522/861866). Se cambi indirizzo, se cedi il tuo cane ad altri o se il cane muore, devi segnalare la cosa all’Anagrafe Canina entro 15 giorni. L’inosservanza di queste norme comporta una sanzione amministrativa ( da euro 57,65 a euro 154,44 ) ai sensi della Legge Regionale n.27/2000. Viabilità Interventi per il miglioramento della sicurezza stradale Prosegue il programma di miglioramento della sicurezza stradale nel territorio del Comune di Montecchio Emilia con la realizzazione di due nuove rotatorie sul tratto cittadino di Strada S. Ilario denominata Via dei Mille. La prima rotatoria verrà realizzata in corrispondenza dell’intersezione con Via Matteotti e Via Franchini, mentre la seconda in corrispondenza con l’intersezione tra Via dei Mille e Via Beata Vergine della Sedia. In prima battuta verrà realizzata la segnaletica provvisoria che darà il tempo ai cittadini di abituarsi alle mutate condizioni di viabilità, per poi vedere, nel prossimo futuro, la realizzazione dei relativi lavori definitivi. In corrispondenza della nuova viabilità verrà istituito anche il relativo limite di velocità dei 30 Km/h. CONTRIBUTI Agevolazioni per le zone metanizzate Riduzione di prezzo sul gasolio e sui GPL per il riscaldamento Il Consiglio comunale ha proceduto a individuare le aree del territorio di Montecchio non metanizzate o parzialmente metanizzate. Queste aree possono usufruire delle agevolazioni previste dalla Legge consistenti in una riduzione di prezzo sul gasolio e sui GPL utilizzati come combustibili per il riscaldamento. Le aree individuate sono riconducibili alle seguenti vie del territorio: Via Curiel (S.P. 28), Strada San Polo (S.P. 12), Via Matilde di Canossa, Strada Bibbiano (S.P. 53), Via F.lli Cervi (S.P. 28), Strada Barco (S.P. 28), Strada Bassa, Strada Falerno, Strada Pratorotto, Strada Paverazzi, Strada Spadarotta, Strada S.Ilario (S.P. 12), Strada Casoni, Via Boschetto, Via Campagnola, Strada Sacca, Via Mulino della Civica. 21 PAR CONDICIO DAI GRUPPI CONSILIARI Rifondazione Comunista 22 “ODIO GLI INDIFFERENTI” “Sulle strade dal nemico assediate - lasciammo talvolta le carni straziate - sentimmo l’ardor per la grande riscossa - sentimmo l’amor per la patria nostra” così recita il testo di una nota canzone partigiana. E di “carni straziate” si può parlare a ragion veduta se si considera che i caduti per la lotta di Resistenza italiana siano stati quasi 45 mila; 20 mila gli invalidi; 3500 le donne uccise e più di 4500 tra le arrestate e le torturate.. Si è stimato, inoltre, che le forze tedesche e le forze della Repubblica Sociale di Salò tra il 1943 e il 1945 compirono più di 400 stragi per un totale di circa 15 mila caduti tra partigiani e cittadini comuni. Un numero impressionante di persone ha perso la vita più di 60 anni fa per “la grande riscossa”, per liberare il nostro paese dalla dittatura fascista e dalle opprimenti forze naziste, per riconquistare i diritti negati da 20 anni di regime e per riguadagnare la dignità di esseri umani vigliaccamente sottratta da uomini vigliacchi che hanno praticato impunemente per anni torture, violenze, stupri. È nel sacrificio di tanti partigiani, partigiane e staffette che vanno ricercate le origini della nostra Repubblica e del nostro stato di diritto; lo disse Piero Calamandrei nel lontano 1955 “Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati (...). -Andate- Dovunque è morto un Italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì (...) col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione”. Infatti, l’Assemblea Costituente, eletta nel 1946, fu in massima parte composta da esponenti dei partiti del CLN che erano stati in prima linea nella lotta partigiana e che elaborarono la nostra Costituzione ispirata ai principi della democrazia e dell’antifascismo. E, se nel passato sono le radici del nostro futuro e la chiave di lettura del presente, allora l’antifascismo non è una vuota dichiarazione di partigianeria ma la cartina di tornasole per leggere i nostri diritti e le fondamenta sulle quali abbiamo costruito tutto ciò che conosciamo, e che sarà, della nostra democrazia. Semplice, quasi banale, eppure in che misura è ancora vero se la legge fondamentale del nostro Stato, nato dall’antifascismo, è stata violata nei suoi principi determinanti e ciò è avvenuto nel silenzio assordante di quella politica che pure si fregia di essere antifascista? Proprio in ragione del nostro passato, l’articolo 13 della Costituzione dice che: “La libertà personale è inviolabile. E’ punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizione di libertà”. E proprio questo basilare principio, la cui presenza nella Carta Costituzionale disegna le caratteristiche che deve avere la nostra democrazia, fu violato molte volte nelle calde giornate di un Luglio di sette anni fa. Distrattamente alcuni giorni fa la stampa ne ha dato notizia: 45 imputati tra funzionari, ufficiali e sottufficiali di polizia penitenziaria, medici e carabinieri sono accusati aver violato quel principio 307 volte, su altrettanti fermati e arrestati nella caserma Nino Bixio a Bolzaneto, Genova. Era l’estate del 2001 quando si delineò la frattura profonda tra i cittadini e le Istituzioni preposte a tutelarli. Dov’era la democrazia allora? Bolzaneto è un “segnale di attenzione” dichiarano i pubblici ministeri del processo, un segnale di sofferenza della democrazia che chiama a vigilare tutti quelli che ne hanno il dovere, noi. Quante altre volte è successo in situazioni simili, in una caserma, in un carcere? Di quante altre violazioni siamo all’oscuro? Quante altre volte la dignità di una persona è stata offesa? Ogni volta i principi fondanti la nostra democrazia sfumano un po’ di più, ogni volta la frattura diventa più ampia, ogni volta vorrebbero farci accettare supinamente lo sgretolarsi delle fondamenta, della nostra storia. Devono essere alcuni magistrati a ricordarlo alla politica? Genova non si risolverà nelle aule dei tribunali (la risposta della giustizia è lenta e tardiva rispetto ai tempi veloci con i quali corre la prescrizione) ma chiama in causa la coscienza civile nostra e di coloro che ci rappresentano. Non è compito di un Tribunale stabilire se la nostra Costituzione contenga ancora diritti o vuote dichiarazioni di principio, non è compito di un Tribunale introdurre il reato di tortura che dal 1988 la politica non si è ancora data il tempo di inserire nel Codice Penale; compito di un tribunale è giudicare in base alle leggi vigenti, così chi picchiò e umiliò donne, uomini, vecchi e minori nella caserma di Bolzaneto nel luglio 2001, al massimo potrà essere accusato di abuso d’ufficio, abuso di autorità contro arrestati, violenza privata, reati minori, pene minime, ma non di tortura si è potuto trattare perché la tortura non è prevista dal nostro ordinamento. Così ci chiediamo se, nel fervore della campagna elettorale, non rimanga spazio per domandarsi quale Italia sia possibile costruire senza saper difendere le conquiste del passato, senza riuscire a garantire l’inviolabilità dei principi basilari di una democrazia. E tra i principi fondamentali di cui parlare, magari non solo in chiave propagandistica, è anche il diritto al lavoro. Non recita forse “L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro...” l’articolo 1 della nostra Costituzione? Eppure un giovane operaio di 39 anni, Luigi Roca, ha lasciato scritto alla moglie “Mi ammazzo perchè insieme al lavoro ho perso la dignità” e poi si è impiccato. Lascia sgomenti una notizia del genere nell’Italia del 2008, dove, si è certi, i diritti sono già stati riconquistati dai “nostri nonni” 60 anni fa durante la dura lotta partigiana. Ma invece fa riflettere, e deve far riflettere, quella morte al di là del chiasso della campagna elettorale e degli slogan. L’atto estremo con il quale l’individuo si toglie volontariamente la vita è l’ultima forma di richiesta d’aiuto, è l’espressione di una sofferenza, di un disagio certamente personale, ma quello di Luigi Roca è un suicidio che rinvia ad un preciso fenomeno strutturale che lega la sua morte ad una più generale disgregazione società-individuo. La sociologia da tempo imputa anche a fattori sociali di rottura dei propri equilibri interni lo scatenare quell’atto estremo e irreversibile che è il suicidio. Già, irreversibile, ma solo quando compiuto, perchè in realtà la scelta suicida è sempre frutto di un processo che conosce decisioni e indecisioni che quindi alterna a momenti di grande convinzione ad altri di ripensamento verso il proposito di “farla finita”. Fino all’ultimo istante non si può parlare di un’irreversibilità della scelta. Per tornare alla cronaca, allora ci si può chiedere se Luigi Roca, operaio precario, si sarebbe comunque tolto la vita se la sua azienda, invece che non rinnovargli il contratto, lo avesse assunto, offrendogli una situazione lavorativa stabile (e decisamente più dignitosa, si potrebbe aggiungere). La moglie di Luigi sembra pensarla esattamente così ed è convinta che ora non sarebbe una giovane vedova con 2 figli piccoli se la “Berco” di Busano Canavese non gli avesse inferto una maz- PAR CONDICIO DAI GRUPPI CONSILIARI zata insopportabile. Luigi era precario da anni e oramai si era affacciato davanti ai suoi occhi un fantasma: quello di non riuscire a ritornare nel circuito del lavoro a tempo indeterminato a causa dell’età (se son tanti 39 anni...). E da questo incubo ne è uscito nel modo più terribile, uccidendosi; privato del lavoro e della sua dignità. Se è vero che anche cause di squilibri sociali possono incidere sulla psiche degli individui, possiamo negare che la precarietà lavorativa, ormai dilagante nel nostro paese, non rientri a pieno titolo tra le potenziali cause di disagio dell’individuo che sente di non avere più certezze? La risposta sembra averla data Luigi Roca, operaio, precario, privato del lavoro e privato della sua dignità. Per un triste scherzo del destino, questa morte è il risultato di un triste “effetto collaterale” di un’altra contraddizione del sistema: la sicurezza sul lavoro. Pare, infatti, che l’azienda non abbia trasformato il contratto flessibile di Luigi Roca a tempo indeterminato perchè era necessario fare posto agli operai sopravvissuti della Thyssen-Krupp. La loro tragedia ha tenuto l’Italia intera col fiato sospeso per molti giorni. Questi operai dopo l’incendio assassino che ha distrutto parte della struttura in cui lavoravano, sono rimasti a casa. Ma loro, gli operai della Thyssen, hanno contratti a tempo indeterminato e quindi vanno “ricollocati”. Il gruppo tedesco, poi, ha già abbastanza “grane” con la magistratura che certamente non ne vuole altre con i sindacati così si è affrettato a trovare il posto ai “suoi” operai...ovviamente a scapito di altri, flessibili, precari, a tempo. Per fare ciò la Thyssen si è servita della collaborazione delle aziende satellite e tra queste vi è anche quella dove lavorava Luigi. Sicurezza sul lavoro e sicurezza del lavoro, dunque, impegni imprescindibili nell’agenda politica di tutti e di tutti significa di tutti i cittadini che abbiano a cuore il rispetto dei diritti e dei principi fondamentali della nostra Costituzione così faticosamente conquistata con la lotta partigiana; diritti che sono stati calpestati a Genova nel 2001 provocando ferite non ancora rimarginate nel tessuto della nostra democrazia; diritti sottoposti ad un’umiliazione insopportabile che ha portato Luigi Roca a suicidarsi perchè non aveva (e non avrebbe avuto per chissà quanto tempo ancora) un posto di lavoro dignitoso; diritti sacrificati in nome del profitto e della produttività che hanno ucciso gli operai della Thyssen per la mancanza del rispetto delle norme in materia di sicurezza sul lavoro. Tutti siamo chiamati a riconquistare questi diritti; non abdichiamo la nostra volontà di giustizia e di diritti ad altri.“Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano” diceva Gramsci, la storia non è un fenomeno naturale che travolge indistintamente chiunque; la storia è una scelta ed è il prodotto dell’attività dell’uomo. Non lasciamoci sfuggire l’opportunità di essere attori della storia; non lasciamo che sia qualcun altro artefice del nostro destino. Così come hanno fatto i partigiani durante la resistenza e come fanno anche oggi sostenendo chi, come noi, si richiama ancora esplicitamente all’antifascismo, attiviamoci, difendiamo i nostri diritti e rivendichiamone di nuovi. Non lasciamo che l’indifferenza si sostituisca al nostro diritto di essere cittadini, rifacciamoci partigiani anche noi, proprio questo mese di Aprile. Non lasciamo deserte le urne, questo sarebbe il modo per abdicare ad un diritto costato la vita a migliaia di persone; e non vergogniamoci di essere di parte. 23