GIOVANI SINERGICI per una NUOVA TERRA what’zapp Estate 2014 CROVIANA • DIMARO CALDES • CAVIZZANA •COMMEZZADURA • ZOLAS • VERMIGLIO R TE • I B B A R • O N A Z IZ OSSANA • PEIO • PELL NA • MALÉ • MEZZA Provincia Autonoma di Trento • MONCLAS SICO IL PROGETTO “GIOVANI SINERGICI PER UNA NUOVA TERRA” what’zapp A seguito dell’approvazione del progetto presentato ai Piani Giovani di Alta e Bassa Valle di Sole da un giovane di Mezzana, Massimo Zappini, in collaborazione con AMO-Associazione Multiverso Olistico, sono nati 2 orti presso il parco giochi di Ossana e presso la località Contre di Caldes. Da giugno a settembre 2014 due gruppi di ragazzi dagli 11 ai 29 anni hanno sperimentato in questi spazi un nuovo approccio alla terra, prendendosene cura dall’aratura al raccolto. Accompagnati da 2 operatori Massimo Zaninelli-naturopata ed esperto in agricoltura sinergica, e Monica Ravelli-esperta in processi formativi e formazione esperienziale, una trentina di ragazzi hanno coltivato la terra assaporandone il gusto anche attraverso i frutti del proprio lavoro, e scoprendo un modello innovativo nel suo legame con la tradizione; hanno vissuto una socialità semplice sperimentando il senso di un modello comunitario, e “toccando con mano” i valori che questo contesto riporta nella vita. L’orto sinergico comunitario non è solo un luogo dove produrre auto-sostentamento e cibo sano, ma anche un luogo dove incontrarsi per vivere l’esperienza di lavorare la terra e condividerne i frutti, per socializzare e trascorrere diversamente il tempo insieme… alla Natura. Un luogo dove conoscere e mettere in pratica nuove tecniche agronomiche, in sinergia con le specifiche del territorio, frutto di un’integrazione tra diverse recenti scoperte che vengono implementate sul territorio tenendo in rispettosa considerazione la cultura del contesto. Il senso del percorso è stato “impariamo a lavorare insieme la Terra” con un approccio innovativo con l’impegno di collaborare e prendersene cura, per lo sviluppo di consapevolezza a contatto con la Natura. FASI DEL PERCORSO per ogni orto 1. MAGGIO Due incontri per conoscere, conoscersi e realizzare l’orto 2. GIUGNO - SETTEMBRE Mezza giornata a settimana per la cura del gruppo e dell’orto 3. SETTEMBRE Una giornata di dismissione dell’orto, chiusura attività e condivisione dell’esperienza COSA VUOL DIRE SINERGICO? L’agricoltura sinergica è un metodo di coltivazione elaborato dall’agricoltrice spagnola Emilia Hazelip. Si basa sul principio, ampiamente dimostrato dai più aggiornati studi microbiologici, che, mentre la terra fa crescere le piante, le piante creano suolo fertile attraverso i propri «essudati radicali», ovvero i residui organici e la loro attività chimica, insieme a microrganismi, batteri, funghi e lombrichi. I prodotti ottenuti con questa pratica si distinguono per qualità, sapore, energia e per una maggiore resistenza agli agenti che portano malattie. Attraverso questo modo di coltivare viene restituito alla terra, in termini energetici, più di quanto si prende, promuovendo i meccanismi di auto fertilità del suolo e facendo dell’agricoltura un’attività umana sostenibile. L’agricoltura e la programmazione delle colture possono essere praticate rispettando gli organismi viventi che si trovano naturalmente nel suolo e che ne costituiscono la base della fertilità. Per questo nell’agricoltura sinergica si coltivano insieme piante annuali e perenni, senza ricorrere ad aratura né a concimazione, usando una copertura organica permanente e promuovendo i meccanismi naturali di auto creazione e autofertilizzazione che la terra mette spontaneamente in atto. Invisibile sotto i nostri piedi, dimora un brulicante universo di organismi viventi che poche persone in genere prendono in considerazione. Questa rete alimentare del suolo superficiale costituisce la premessa per un suolo sano, per piante sane, ed in ultima analisi, per un pianeta sano. E’ un fondamento essenziale ed estremamente delicato, di cui anche gli scienziati più brillanti sanno veramente poco. PRINCIPI BASE: 1. Nessuna lavorazione e compattazione del suolo, poiché la terra si lavora da sola 2. Nessun concime chimico, poiché il suolo lasciato a sè stesso conserva ed aumenta la propria fertilità 3. Nessun diserbo, poiché le erbe indesiderate non vanno eliminate ma controllate 4. Nessuna dipendenza da prodotti chimici, poiché la natura se lasciata fare è in equilibrio perfetto Coltivazione consapevole che porta con il MINIMO SFORZO al MASSIMO RENDIMENTO, e nel tempo IL TERRENO DIVIENE SEMPRE PIÙ FERTILE, RICCO E MORBIDO L’aspetto teorico di riferimento è veramente molto articolato, per approfondimenti consigliamo “Introduzione alla permacultura” di B.Mollison. I prodotti ottenuti con questa pratica si distinguono per qualità, sapore, energia IL CONTESTO A partire dagli anni ’70 il boom economico turistico ha ridotto notevolmente l’economia agricola della Valle, mettendola in secondo piano rispetto alla crescita del terziario, e influenzando le dinamiche anche sociali del settore primario: abbandono dei campi, destinazione extra-agricola dei suoli, svalutazione del prezzo delle derrate agricole alla fonte. Come conseguenza, la struttura agro-alimentare imperante è quella caratterizzata da filiere lunghe e complesse: enormi distanze (inquinamento) e molti passaggi (uso di conservanti e aumento dei prezzi) a separare produttori e consumatori (condizionamento domanda-offerta). Negli ultimi decenni le istituzioni locali si sono adoperate per sviluppare e sostenere un approccio attento alle risorse naturali del territorio, nonché per il recupero e la valorizzazione delle tradizioni locali, in un ottica anche di promozione. Per quel che concerne l’agricoltura è forte la necessità di avvicinarsi a forme organizzative di produzione/acquisto equo-solidali che assicurino l’approvvigionamento di prodotti locali sani e che permettano di contenere i costi. In questo contesto è importante diffondere un’educazione verso una coltivazione consapevole, perché anche questa è un’iniziativa volta alla valorizzazione del territorio. coltivazione consapevole valorizzazione del territorio “Un’esperienza di lavoro di gruppo, conoscenza e ascolto dove, come in natura, ogni elemento aiuta l’altro” - Gruppo di Caldes - “Un’occasione per stare insieme in modo diverso, per imparare le nuove tecniche di coltivazione e per scoprire il valore di ciò che mangiamo” - Gruppo di Ossana - what’zapp GIOVANI SINERGICI per una NUOVA TERRA Nell’ORTO SINERGICO non si usa nessun tipo di fertilizzante ne trattamenti di sintesi… dopo la prima lavorazione non si zappa, vanga o ara più ed il terreno diviene sempre più fertile e morbido, e quando quest’orto diviene... COMUNITARIO le persone condividono il lavoro, il tempo ed i frutti riscoprendo insieme il piacere di veder crescere ciò che insieme è stato coltivato. Un percorso ESPERIENZIALE, un’occasione di crescita personale per conoscere, socializzare, “progettare” e trascorrere diversamente il tempo insieme… perchè coltivare è molto più che una semplice “produzione”. PARTECIPANTI Alta Val di Sole: Massimo Zappini, Barbara Delleva, Francesco Dalla Valle, Alessandro Gionta, Nicolas Penne, Maria Chiara Maturi, Stefano Benchimol, Giulia Bontempelli, Elisa ed Erica Pangrazzi, Rebecca Volpe, Lorena Matteotti, Rowen Bevilacqua, Giulia e Annalisa Santini, Giorgia Mattarei, Federica Bezzi. Bassa Val di Sole: Alessia Laghezza, Pontara Serena, Alberto Costa, Lucia Soranzo, Valerio Soriani, Lucrezia Decaminada, Giordano Taddei, Nichola Iachelini, Alessandro Guarnieri, Malanotti Luca, Stefano Guarnieri, Beatrice Malanotti, Marco Gentilini, Paolo Scaramella ofondimenti e ulteriori appr simi anni, aver os pr i: i an ne ti iov et G i prog ferenti dei Pian Per presentare .it ti scrivere ai re pm en ap im e@ er ol gg vs su o Sole - pg it i Bassa Val di fless@yahoo. Michele Bezz di Sole - fede l Va ta Al ti sa es Fl a ric Fede