Rapporto annuale 2013
dell’Associazione dei Comuni Svizzeri
Stato 31 dicembre 2013
INDICE
3 Editoriale
4 Attività in corso
Sviluppo territoriale in Svizzera
Conferenza tripartita sugli agglomerati
Energia
Trasporti
Politica sociale e lotta alla povertà
Migrazione
Sanità
Cultura
Formazione
«Articolo sulle città e i comuni»
Vidimazione delle firme
12 Informazione e comunicazione
Nuovo sito web e nuova newsletter
«Commune Suisse»
Lavoro mediatico
Pubblicazioni
Suisse Public
14 Organi dell’Associazione
Assemblea generale
Comitato, direzione e ufficio di revisione
Membri
16 Conto annuale 2013
Conto economico 2013 e preventivo 2014
Bilancio 2013
18 Rapporto di revisione
Frontespizio: Da sopra a sinistra in senso orario: Comune di Landquart GR (Foto Philippe Blatter), Comune di Reiden AG, Comune di
Buochs NW (Foto Steff Schneider), Comune d’Ayent VS (Foto JeanLuc Renck)
Redazione: Sede operativa dell’ACS
Layout: Beatrice Sigrist
Foto: Steff Schneider (p. 4/5, 9); Comune di Rheinfelden (p. 10/11);
Suisse Public (p. 14); messo a disposizione (p. 3, 6/7, 12)
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Rapporto annuale 2013 dell’Associazione dei Comuni Svizzeri
EDITORIALE
Impegno mirato
porta al successo
Il 2013 è stato un anno di successo per
l’Associazione dei Comuni Svizzeri
(ACS). Varie istanze comunali in vari ambiti politici, dallo sviluppo del territorio
alla politica sanitaria, sono state prese
in considerazione e sono confluite diversi in atti legislativi a livello federale.
Più di dieci anni dall’introduzione dell’articolo 50 nella Costituzione federale, il
cosiddetto articolo sui comuni, rappresentanti della Confederazione, dei cantoni e dei comuni siedono attorno a un
tavolo per analizzare le sfide e discutere
di possibili approcci equilibrati. Questa
prassi si riflette ad esempio nella Conferenza tripartita degli agglomerati. Ne è
testimone anche la prima Conferenza
nazionale sull’asilo del 21 gennaio 2013.
In tale occasione, la Confederazione, i
cantoni e i comuni hanno sottoscritto
una dichiarazione congiunta vertente sul
fatto che la configurazione e l’attuazione
di una politica d’asilo coerente è un
compito da gestire insieme dai tre livelli
istituzionali. L’accordo apre la strada a
un riassetto della politica dell’asilo basato su strutture flessibili e decentralizzate e procedure rapide, uno degli obiettivi primari dell’ACS.
Il processo di ricerca di soluzioni pone
in evidenza uno dei tasselli della concezione dello Stato svizzero. Le sfide vengono affrontate insieme da tutti i livelli
dello Stato, in modo tripartito, e i compiti per risolverle vengono suddivisi in
base al concetto federalistico. Si privilegiano soluzioni locali o regionali poiché,
conformemente al principio di sussidiarietà, rispondono meglio alle esigenze
delle diversi parti e regioni del Paese. Al
cantone e alla Confederazione vengono
assegnati compiti che non possono essere risolti autonomamente a livello locale. I comuni prestano i servizi loro assegnati puntando sull’efficienza e la vicinanza ai cittadini.
L’ACS sostiene il modello di successo
Svizzera. Con le sue competenze tecniche e una comunicazione aperta appoggia i comuni nell’ottimizzazione della
loro organizzazione gestionale e amministrativa, ma anche nella loro funzione
di datore di lavoro responsabile. Opera
a favore di forme di gestione e di cooperazione innovative e di istituzioni comunali efficienti. Oltre ad aumentare, i problemi da risolvere nel nostro Paese diventano anche sempre più complessi,
rendendo indispensabile una buona
collaborazione tra i tre livelli istituzionali Confederazione, cantoni e comuni.
A tale scopo è necessario che il livello
comunale formuli i propri interessi e le
proprie richieste e li sostenga in modo
concertato di fronte alle autorità cantonali e federali. L’ACS assume questo
compito attraverso la sua attività in
seno a numerosi organi a livello federale e la fornitura di servizi orientati alla
pratica. Per svolgere questi compiti con
successo l’ACS ha bisogno della solidarietà e del sostegno dei comuni. Grazie
all’impegno di 1703 di loro, vale a dire
di oltre il 71 per cento di tutti i comuni e
tutte le città, all’operato lungimirante
del Comitato e al motivato team della
sede operativa, l’Associazione può ritenersi soddisfatta di quanto ha potuto
compiere nell’anno in esame a favore
del livello comunale.
Grazie di cuore a tutti.
Hannes Germann, presidente del Consiglio degli Stati e presidente dell’ACS
Rapporto annuale 2013 dell’Associazione dei Comuni Svizzeri
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ATTIVITÀ IN CORSO
Sviluppo territoriale
in Svizzera
Il Consiglio federale, la Conferenza dei
governi cantonali e le associazioni dei
comuni hanno adottato il «Progetto
territoriale Svizzera» e ne hanno raccomandato l’attuazione agli attori dei
partner. L’ACS ha istituito un gruppo di
lavoro interno destinato a studiare le
raccomandazioni contenute nel Rapporto e a concretare le attività di sostegno per lo sviluppo territoriale a livello
comunale. I risultati di questo lavoro
confluiscono continuamente nell’attività
dell’Associazione. In particolare, l’ACS si
è chinata sul tema della «densificazione
centripeta». In collaborazione con
l’Unione svizzera delle arti e mestieri, ha
analizzato i motivi della perdita di attrattiva dei centri delle città e degli abitati al
fine di proporre possibili approcci per
rafforzare la funzione dei centri degli
abitati quali luoghi di ritrovo e di fruizione di beni e servizi per la popolazione
e combattere la dispersione degli insediamenti. Con il manuale pubblicato insieme (vedi Pubblicazioni) l’ACS vuole
incitare le città e i comuni a lanciare progetti di rivitalizzazione.
Importanti istanze comunali fatte valere
nel Progetto territoriale Svizzera sono
confluite nella revisione della Legge
sulla pianificazione del territorio.
Ciò ha permesso all’ACS di appoggiare
l’indirizzo generale della revisione, sebbene non dia risposta a tutte le istanze
dei comuni. L’ACS deplora che il Parlamento federale non abbia recepito
l’obbligo di destinare ai comuni il ricavato della tassazione del plusvalore. Di
conseguenza, per motivi finanziari e
tecnici, in singoli comuni la riduzione
delle zone edificabili sarà di difficile attuazione. In collaborazione con le organizzazioni cantonali dei comuni, l’ACS
si adopererà nella ricerca di soluzioni
accettabili per i comuni in questi due
contesti.
In vista della votazione federale del
3 marzo 2013, il Comitato dell’ACS
aveva raccomandato di approvare la revisione della Legge sulla pianificazione
del territorio, considerando che dal
punto di vista comunale prevalevano i
vantaggi, in particolare l’obbligo di
adottare misure per la tutela della qualità paesaggistica, di creare margini di
manovra per lo sviluppo economico e di
mantenere sufficienti superfici coltive
per l’agricoltura. Dopo l’approvazione
popolare, l’ACS ha partecipato a gruppi
di lavoro di attuazione istituiti dall’Ufficio federale dello sviluppo territoriale,
in particolare ai gruppi incaricati dell’ela4
borazione dell’Ordinanza sulla pianificazione del territorio, delle direttive tecniche per il ridimensionamento delle zone
edificabili e delle nuove Guide alla pianificazione direttrice nei cantoni.
Nell’ambito della procedura di consultazione sulla nuova Ordinanza sulla
pianificazione del territorio, l’ACS ha
chiesto diversi adeguamenti: è del parere che manchi una visione globale,
che l’ingerenza nelle competenze cantonali e comunali sia eccessiva e che gli
obblighi d’informazione siano troppo
estesi. In generale, l’ACS critica una tendenza alla sovra regolamentazione.
Nell’ambito dell’ iniziativa sulle abitazioni secondarie, partecipando ai
gruppi di lavoro incaricati dell’elaborazione dei disegni di legge e di ordinanza,
l’ACS si è prodigata per una limitazione
dei danni. Si è tenuto conto dei suoi
obiettivi primari, ossia la garanzia dei
diritti acquisiti per abitazioni di diritto
previgente, la possibilità di poter continuare a realizzare abitazioni secondarie
sfruttate a scopi turistici e quella di trasformare in abitazioni secondarie edifici
locali tipici. L’ACS ha confermato la propria posizione anche nel corso delle procedure di consultazione sui disegni di
legge e di ordinanza sulle abitazioni secondarie.
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ATTIVITÀ IN CORSO
Conferenza
tripartita sugli
agglomerati
Gli sviluppi attuali negli agglomerati e
le sfide che ne conseguono, quali ad
esempio la pressione insediativa, la
crescita dei flussi pendolari, l’immigrazione, l’integrazione e l’evoluzione demografica, richiedono un’azione concertata da parte di Confederazione, cantoni
e comuni. Nell’anno in esame gli attori
hanno elaborato una strategia per l’ulteriore sviluppo della politica svizzera degli agglomerati. Concepita
quale strumento di discussione e d’indirizzo, è stata creata una base corredata
di raccomandazioni concrete per i singoli livelli istituzionali. Dal punto di vista
dell’ACS, il rapporto funge da guida per
la pianificazione e l’attuazione di progetti
nei comuni, nelle città e negli agglomerati che perseguono uno sviluppo duraturo. La Confederazione adotterà probabilmente la propria politica degli agglomerati solo verso la fine del 2014. L’ACS
si adopererà affinché le richieste dei comuni confluiscano anche nella futura
strategia generale.
Nell’ambito della CTA, l’ACS si è confrontata con il progetto «Coinvolgimento delle aree rurali nella collaborazione tripartita». È importante
adeguare la collaborazione nella CTA in
modo tale da dare visibilità ai problemi
delle aree rurali, senza per
questo sminuire quelli degli
I comuni
agglomerati. È inoltre auspisono
cabile che la CTA possa manmenzionati tenere possibilmente snella la
propria struttura organizzanel
tiva anche in seguito all’intemessaggio grazione delle aree rurali. A
sulla nuova conclusione di tale processo
la CTA dovrà continuare a ocLegge
cuparsi prevalentemente di
sull’energia temi legati agli agglomerati,
(LEne).
tuttavia facendo anche luce
sulle interazioni con le aree
rurali.
Nell’ambito dei dialoghi «Lavorare: offrire opportunità, cogliere le opportunità» e «Prima infanzia: chi inizia sano
va lontano» la CTA si è anche occupata
del tema dell’integrazione di persone straniere. L’ACS ha appoggiato
soprattutto quelle misure che vertono
sull’estensione delle prime informazioni fornite agli immigrati e su una
maggiore collaborazione tra lo Stato e
l’economia. Grazie a una stretta collaborazione tra i comuni e l’industria locale,
il dialogo dedicato al tema del lavoro
dovrà contribuire a migliorare l’accesso
Rapporto annuale 2013 dell’Associazione dei Comuni Svizzeri
al mercato del lavoro e accrescere così
le probabilità di integrazione. In merito
al progetto «Prima infanzia: chi inizia
sano va lontano», l’ACS ha chiesto che si
definiscano le priorità e si evitino doppioni. A livello comunale sono già state
pianificate e man mano attuate diverse
attività. La situazione finanziaria dei comuni richiede che ci si concentri sui
compiti indispensabili.
Energia
Nel mese di gennaio 2013 l’ACS ha elaborato le sue posizioni in merito alla
Strategia energetica 2050 della Confederazione. Parti delle stesse sono confluite nelle prese di posizione sulla Strategia Reti elettriche nonché su due altri
progetti di politica energetica della Confederazione. L’ACS si è inoltre adoperata in modo mirato per una concretizzazione del crescente ruolo dei comuni
nel settore energetico. In vista delle deliberazioni parlamentari sulla Strategia
energetica 2050 previste per inizio 2014,
l’ACS ha condotto una serie di colloqui
con organizzazioni partner e importanti
gruppi di interesse della Confederazione e dell’economia privata per promuovere una sensibilizzazione alle esigenze dei comuni. In questo contesto,
l’ACS può festeggiare come grande successo l’inclusione dei comuni nella
nuova Legge sull’energia (LEne) prevista nel messaggio del Consiglio federale. Ciò significa che la legislazione
sull’energia della Confederazione tiene
conto della particolare importanza del
livello comunale.
Nonostante le incertezze sull’esito concreto dei dibattiti parlamentari sulla
Strategia energetica 2050 e le numerose questioni ancora irrisolte in materia di attuazione, la nuova politica energetica della Confederazione rappresenta
un’opportunità per il livello comunale. La
produzione di energia decentralizzata e il
miglioramento degli incentivi per l’efficienza energetica negli edifici dovrebbero accrescere sensibilmente la creazione di valore aggiunto locale e regionale e favorire uno sviluppo sostenibile
dei comuni. Affinché questo potenziale
possa essere sfruttato appieno – sia nei
comuni che hanno già intrapreso complessi compiti nel campo energetico, sia
in quelli in cui la politica energetica comunale non è stata affrontata in modo
altrettanto attivo – l’ACS si è impegnata
in diversi gruppi di lavoro e ha partecipato a numerosi eventi informativi. Fra
queste attività figura anche l’ulteriore
sviluppo del programma «Città
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ATTIVITÀ IN CORSO
dell’energia» al fine di tutelare gli elevati standard qualitativi del programma
e di renderlo accessibile ad altre città e
comuni. L’ACS ha inoltre avviato un
gruppo di lavoro sul futuro energetico
dei comuni in collaborazione con rappresentanti della Confederazione, dei
cantoni, delle aziende di approvvigionamento elettrico e delle scuole universitarie professionali. L’ACS vuole fare in
modo che, oltre che sugli obbligati
esempi-faro, ci si chini anche sui comuni che hanno meno risorse a disposizione. Solo se si genera una dinamica
estesa all’intero livello comunale, condivisa e sostenuta dai cittadini e dall’economia, si potranno conseguire gli obiettivi della politica energetica svizzera. Infine, nell’ambito del secondo congresso
nazionale delle energie rinnovabili
l’ACS ha condotto un workshop dedicato al tema «Svolta energetica: desolidarizzazione della società o progetto generazionale?».
Trasporti
In tema di trasporti, nell’anno in esame
le attività dell’ACS si sono basate sul
documento di posizione sulla politica svizzera dei trasporti approvato
alla fine del 2012 dal Comitato dell’ACS
(cinque linee di azione e dieci tesi dal
punto di vista dei comuni). Nell’ambito
dei trasporti c’erano ben quattro complesse procedure di consultazione da affrontare. Prima di tutto, l’ACS si è impegnata nell’ambito della prevista armonizzazione ed evoluzione degli assortimenti nei trasporti pubblici in Svizzera.
Le basi sono state gettate dall’Unione
dei trasporti pubblici con il lancio dello
«Swiss Pass» quale nuova carta chip TP.
L’ACS si è quindi espressa a favore del
secondo programma per l’eliminazione dei problemi di capacità sulla
rete delle strade nazionali, condivisibile in linea di principio date le numerose tratte congestionate. L’ACS ha inoltre approvato con qualche critica la revisione totale della Legge sul trasporto di merci, corredata di una
strategia globale volta a incentivare il
traffico merci ferroviario sull’intero territorio nazionale. Infine, l’ACS si è espressa interamente a favore del programma Traffico d’agglomerato di
seconda generazione. Questo programma è particolarmente importante per il
livello comunale poiché, in materia di infrastrutture stradali e ferroviarie, in molte città e in molti comuni degli agglomerati c’è un urgente bisogno di migliorare
in modo sostenibile i relativi sistemi di
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trasporto. Di conseguenza, l’ACS ha
esortato la Confederazione a fare in
modo che il finanziamento dei programmi sia garantito a lungo termine.
In collaborazione con un comune pilota
e l’ufficio di consulenza Ernst Basler &
Partner, l’ACS ha inoltre avviato un progetto per l’introduzione della velocità 30 km/h facoltativa nei comuni.
Questa misura è già stata adottata da
singoli comuni. Mancano per il momento dati concreti sui suoi effetti, ragione per cui tra le cerchie di esperti il
carattere facoltativo di questa misura è
tuttora controverso. Nel caso in cui l’introduzione della «velocità 30 km/h facoltativa» (con relativi strumenti ausiliari
complementari) dovesse sortire effetti
analoghi a quelli ottenuti nelle regolari
zone con limite di velocità 30 km/h,
questa misura potrebbe tradursi in notevoli sgravi amministrativi e finanziari
per le autorità coinvolte e, allo stesso
tempo, in un aumento della sicurezza
stradale e pertanto in un miglioramento
della qualità della vita locale. L’ACS è fiduciosa che potrà assicurare il finanziamento e la rapida attuazione di questo
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ATTIVITÀ IN CORSO
valido progetto nei primi mesi del 2014.
L ’ACS ha anche convenuto una collaborazione con i promotori del premio FLUX («Snodo d’oro»). Dal 2014
l’ACS partecipa al conferimento annuale
di questo riconoscimento. In aggiunta il
Comitato dell’ACS ha raccomandato di
votare Sì al progetto per il finanziamento e l’ampliamento dell’infrastruttura ferroviaria, approvato a larga maggioranza dal popolo all’inizio di febbraio
2014. Infine, in vista dell’imminente procedura di consultazione sul fondo per le
strade nazionali e il traffico d’agglomerato, l’ACS ha preparato un documento
di posizione dettagliato sulla varietà e
l’importanza delle strade comunali.
Politica sociale e
lotta alla povertà
Una priorità dell’attività dell’ACS è tuttora la lotta alla povertà e la difesa dei
sistemi sociali. Le crescenti attese dei
cittadini nei confronti delle opere sociali
statali, nonché i crescenti costi delle
stesse, richiedono una verifica continua
di ciò che è auspicabile e ciò che è fattibile. Nell’anno in esame l’ACS si è concentrata sull’ultima rete di sicurezza in
materia sociale, ossia sull’aiuto sociale.
È finanziato dal cantone e dai comuni, in
alcune parti del Paese anche dai soli comuni. In tale contesto si è discusso delle
norme COSAS e della necessità di adeguarle. L’ACS ha sottolineato l’importanza di questo strumento, senza tuttavia chiudere la porta a un adeguamento
di queste norme alle mutate circostanze.
Per beneficiare di scambi di informazioni e concertare le richieste nei confronti della Confederazione,
La revisione l’ACS partecipa con diritto di
voto consultivo alla Confeè stata
renza delle direttrici e dei diretrespinta e le tori cantonali delle opere sociali, che si occupa delle sfide e
richieste
dell’evoluzione dei diversi sisdell’ACS
temi sociali della Svizzera, tra
sono
cui AVS, AI, AD, PC e aiuto sociale. L’ACS si è inoltre occupertanto
pata del trasferimento dei costi
adempiute. di questi sistemi all’aiuto sociale. Ad esempio, nell’ambito
del dibattito sulla 6a revisione AI, secondo pacchetto di misure, alle Camere federali si è discusso se a persone
che non esercitano un’attività lucrativa
e beneficiano di una rendita AI si dovesse concedere una rendita intera a
partire da un grado di invalidità del 70 o
solo dell’80 per cento. Nella procedura
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legislativa l’ACS si è espressa a favore
del mantenimento di una rendita intera
a partire dal 70 per cento. Ha rilevato
che, con ogni probabilità, un aumento
del limite per una rendita intera dal 70
all’80 per cento comporterebbe un trasferimento dei costi verso le prestazioni
complementari o l’aiuto sociale. Inoltre, un tale passo incrementerebbe
l’onere amministrativo in fase di esecuzione, senza che ne risultasse un risparmio concreto per l’intero sistema. La revisione è stata respinta e le richieste
dell’ACS sono pertanto adempiute.
Non è solo con l’aiuto sociale e altre
prestazioni finanziarie concesse da altre opere sociali che si risolve il problema della povertà. Ci vogliono altre
misure per impedire che le persone cadano nella povertà o non riescano ad
uscirne. Prima di tutto si devono potenziare le opportunità di formazione dei
bambini, dei giovani e degli adulti socialmente svantaggiati e migliorare il
loro accesso al mercato del lavoro.
Nell’anno in esame il Dipartimento federale dell’interno ha avviato in collaborazione con cantoni e comuni il
«Programma nazionale di prevenzione e lotta alla povertà» per gli
anni 2012–2015 e ha stanziato i mezzi federali necessari. L’ACS ha partecipato
attivamente alla configurazione del
programma facendovi confluire gli interessi dei comuni.
L’ACS si è impegnata nell’ambito del
programma nazionale di prevenzione Giovani e violenza promosso
dalla Confederazione. Lo scopo del progetto consiste nella fornitura di prestazioni di sostegno ai comuni e ai cantoni,
quali ad esempio una panoramica delle
varie strategie e misure, informazioni
sulla prevenzione della violenza e la valutazione di singoli progetti. Queste informazioni di base sono necessarie e
utili per la prassi quotidiana, poiché
danno ai comuni la possibilità di scegliere, tra le diverse misure possibili,
quelle che promettono i migliori risultati.
Nella primavera 2013, sotto la responsabilità del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) e in collaborazione con i cantoni e i comuni, si è
svolto un evento commemorativo per
le vittime di misure coercitive a
scopo assistenziale. L’ACS ha contribuito ai preparativi dell’evento. Il DFGP
ha quindi istituito una tavola rotonda
incaricata di rielaborare questo capitolo della storia sociale svizzera. L’ACS
vi è rappresentata e intende contribuire
alla ricerca di soluzioni consensuali tra
le vittime e gli attori coinvolti ai sensi di
una riparazione.
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ATTIVITÀ IN CORSO
Migrazione
Rispetto all’anno precedente, nell’anno
in esame il numero di domande d’asilo
è calato. Ciò nonostante, il numero di
casi pendenti è rimasto praticamente invariato. L’ACS ha esaminato a fondo i
problemi dei comuni sul piano dell’alloggio e della presa a carico dei richiedenti l’asilo e ha sostenuto le istanze dei comuni a livello federale. Sulla
tematica influisce anche il fatto che
molte persone, una volta conclusa la
procedura di asilo, non lasciano il Paese
o non possono essere rinviate e che le
persone ammesse fanno fatica a trovare un lavoro. I comuni hanno inoltre
dovuto far fronte a quella piccola parte
di persone che si distingue per il suo
comportamento particolarmente problematico.
In tale contesto l’ACS si è impegnata
nell’ambito del riassetto del settore
dell’asilo che viene elaborato insieme
dalla Confederazione, dai cantoni e dai
comuni. Nel mese di gennaio 2013 si è
svolta in merito una prima conferenza
tripartita sull’asilo, conclusasi con una
dichiarazione congiunta. L’ACS si è espressa favorevolmente sugli indirizzi
generali del progetto, ritenendo che le
misure previste siano utili per accelerare sensibilmente le procedure di asilo.
Tuttavia, questa riorganizzazione comporta alcune importanti modifiche a
livello comunale. Rispetto alla situazione attuale, in cui i richiedenti l’asilo
poco dopo l’entrata nel Paese e la sistemazione nei quattro centri di registrazione vengono assegnati ai comuni in
modo proporzionale alla popolazione
residente, in futuro l’assegnazione verrà
disciplinata diversamente. La Svizzera
verrà suddivisa in sei regioni d’asilo. In
ogni regione ci saranno alcuni centri federali con da 200 a 400 posti circa. La
nuova regolamentazione prevede che
fino al 60 per cento dei richiedenti l’asilo
rimarrà in questi centri fino alla conclusione della procedura e all’esecuzione
dell’allontanamento. I comuni d’ubicazione dei centri federali ospiteranno
pertanto la maggior parte dei richiedenti l’asilo e dovranno far fronte alle
relative sfide sociali e civili, nonché in
materia di sicurezza e di economia regionale. Solo il 40 per cento circa dei richiedenti verrà accolto e attribuito ai
cantoni e ai comuni. Nell’ambito della
procedura di consultazione sulla legislazione sull’asilo, l’ACS ha pertanto formulato richieste concrete. È disposta ad
accettare l’introduzione di una procedura di approvazione dei piani, tuttavia
solo a condizione che ai comuni coin8
volti vengano concessi diritti di partecipazione qualificati. Chiede inoltre che i
comuni d’ubicazione vengano coinvolti
in tempo utile – con diritto di consultazione e partecipazione – nella ricerca di
ubicazioni, nella realizzazione di centri
federali nonché nella loro futura gestione. In aggiunta, chiede che i comuni
d’ubicazione vengano indennizzati per
determinate prestazioni o sgravati da altri compiti assegnati dalla Confederazione. L’ACS ha sostenuto queste istanze anche nell’ambito del riassetto del
settore dell’asilo. Ha rilevato che il riassetto comporta una modifica della ripartizione dei compiti tra Confederazione e
cantoni e che influisce anche sulla ripartizione dei compiti e delle finanze negli
stessi cantoni. Quest’ultimo punto
dev’essere disciplinato in tempo utile tra
il cantone e i comuni, dato che il successo del riassetto del settore dell’asilo
dipende in larga misura dal consenso da
parte della popolazione.
Sanità
La politica sanitaria svizzera è in piena
evoluzione. L’invecchiamento demografico, gli sviluppi tecnologici, la crescente domanda di prestazioni mediche
(medico di famiglia) e di cura, nonché
gli elevati costi della salute che ne conseguono, si tradurranno nei prossimi
anni in ingenti sfide per il ramo sanitario. Soprattutto nelle regioni e nei comuni rurali o periferici occorre più che
mai adottare soluzioni che garantiscano
una medicina di base capillare anche
in futuro. L’ACS ha dedicato a questo
tema un convegno specialistico volto ad
analizzare le sfide e indicare possibili rimedi. Al convegno intitolato «Politica
sanitaria comunale: assistenza di base
paritaria per tutti», rappresentanti dei
tre livelli istituzionali e organizzazioni
sanitarie hanno esaminato le principali
sfide nel campo della salute. Sulla
scorta di esempi tratti dalla pratica sono
state presentare diverse possibilità di
azione e vari strumenti volti a garantire
un’assistenza medica di base duratura.
Garantire una medicina di base di buon
livello ed estesa a tutto il territorio è un
compito congiunto di Confederazione,
cantoni e comuni, ha sottolineato Hanns
Germann, consigliere agli Stati e presidente dell’ACS. Tuttavia, data la grande
varietà che caratterizza il panorama comunale, non esiste una soluzione univoca, applicabile in tutte le regioni e in
tutti i comuni. Ci vogliono soluzioni innovative che si armonizzino con le realtà e
le esigenze locali. I comuni rivestono un
Rapporto annuale 2013 dell’Associazione dei Comuni Svizzeri
ATTIVITÀ IN CORSO
ruolo di primo piano nella cooperazione
con la categoria dei medici e con altri
operatori sanitari locali. Le riforme future vanno in direzione dell’assistenza
integrata e di studi medici associati. Il
convegno ha suscitato notevole interesse.
Nell’anno in esame si è inoltre svolto un
incontro al vertice tra l’Ufficio federale
dalla sanità pubblica, la Conferenza
svizzera dei direttori cantonali della sanità e le associazioni dei comuni. Questi
incontri previsti a scadenze
regolari
hanno per scopo
Per l’ACS è
un rafforzamento dell’allemolto
anza tra Confederazione,
importante
cantoni e comuni per poter
che in tutta la affrontare in modo coordinato le imminenti sfide in
Svizzera ci sia ambito sanitario, quali ad
una buona
esempio il riassetto dell’assistenza sanitaria di base.
medicina di
In vista della votazione
base dal
federale sulla Legge
punto di vista sulle epidemie dell’auqualitativo e tunno 2013, l’ACS si è occupata anche di questo tema.
capillare.
Ha deciso di raccomandarne l’approvazione, ritenendo che, in
caso di emergenza, la tutela della salute
pubblica e quella dei singoli con misure
corrispondenti quali l’obbligo di vaccinazione o di quarantena prevalga sulla
libertà individuale. A dover affrontare i
rischi e le conseguenze della diffusione
di malattie trasmissibili sono prima di
tutto i comuni. Nell’attuale contesto, in
cui malattie infettive possono insorgere
in qualsiasi momento e minacciare la
Rapporto annuale 2013 dell’Associazione dei Comuni Svizzeri
salute pubblica, una politica preventiva
lungimirante è imprescindibile. Essendo rappresentata anche nella Commissione federale per la preparazione e la
risposta alle pandemie, nell’anno in
esame l’ACS si è dedicata anche al
nuovo Piano pandemico influenza
della Confederazione. Per i cantoni e i
comuni il documento costituisce un importante strumento per pianificare la
preparazione a una pandemia e, se del
caso, per aggiornare i propri piani.
Cultura
In Svizzera la cultura dipende in larga
misura dal sostegno finanziario degli
enti pubblici. La mano pubblica investe
ogni anno circa 2,5 miliardi di franchi
nel finanziamento della cultura. Con
una quota del 51,3 per cento, i comuni
sono i principali sostenitori pubblici
della cultura nel nostro Paese. La diversità che caratterizza il paesaggio comunale si riflette nella diversità dell’impegno dei comuni in ambito culturale. Ma
è proprio questa diversità uno dei
grandi punti forti della Svizzera. Lo ha riconosciuto anche la Confederazione nel
suo Messaggio sulla cultura 2012–2015,
definendo la tutela della diversità culturale uno dei cinque obiettivi principali.
Nell’ambito del Dialogo culturale nazionale l’ACS si è adoperata a favore
del coinvolgimento dei comuni in qualità di partner e della parità di diritti nella
promozione della cultura, in particolare
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ATTIVITÀ IN CORSO
anche nelle zone rurali. Approva la correzione di rotta intrapresa dalla Confederazione verso una prospettiva su scala nazionale e una rafforzata cooperazione e
coordinazione tra i partner statali nella
politica culturale. Questa prospettiva
dovrà riflettersi anche nel prossimo
Messaggio sulla cultura 2016–2019.
L’ACS si è inoltre impegnata a favore dei
comuni nel gruppo di lavoro incaricato
dell’attuazione del nuovo articolo costituzionale sulla formazione musicale. Il nuovo art. 67a Cost. mira a rafforzare la formazione musicale e a promuovere l’accesso dei giovani alla musica. Il gruppo di lavoro ha analizzato in
modo approfondito la formazione musicale in Svizzera e proposto varie misure.
Assieme alle città e ai cantoni, l’ACS ha
chiesto che l’attuazione avvenga con
misura e che, nel progetto di legge, la
Confederazione si limiti all’emanazione
di principi e lasci ai cantoni e ai comuni
il compito di procedere a una regolamentazione dettagliata. Se la Confederazione prevede prestazioni che vanno
oltre gli standard attuali, essa dovrà anche provvedere al relativo finanziamento. Il rapporto del gruppo di lavoro
è stato adottato in novembre. Il Consiglio federale deciderà nell’ambito del
Messaggio sulla cultura 2016–2019 quali
misure intende attuare.
promotrice su scala nazionale in questo
campo professionale. In quanto membro dell’associazione, l’ACS ha assunto
la gestione dell’ufficio amministrativo.
L’associazione si è posta l’obiettivo di
rafforzare l’amministrazione pubblica
con la realizzazione di un titolo professionale riconosciuto a livello federale.
In un prossimo futuro, ai circa 1700 ex
apprendisti che hanno conseguito una
formazione commerciale di base, con
l’attestato professionale federale FPS si
apre un’attraente prospettiva di perfezionamento nell’ambito della formazione professionale superiore, analoga
Formazione
Le amministrazioni pubbliche operano
oggi in un contesto in rapida trasformazione. Crescono le esigenze e attese
della popolazione nei confronti di
un’amministrazione gestita e operante
in modo professionale, per cui occorre
più che mai investire in un perfezionamento professionale al passo coi tempi.
Secondo l’ACS, la formazione professionale superiore (FPS), con la sua impostazione legata alla pratica, è chiaramente lo strumento da promuovere.
Ogni anno circa 22 000 persone concludono la loro formazione con un titolo
professionale FPS riconosciuto a livello
federale. Tuttavia, proprio nell’importante settore dei dipendenti amministrativi pubblici non esiste ancora la possibilità di conseguire una qualifica di
questo tipo. In questo settore non esiste
un sistema di formazione duale. L’ACS
ha deciso di colmare questa lacuna e
nel 2012, assieme a cinque altre organizzazioni del mondo del lavoro attive a
livello nazionale ha fondato l’associazione Formazione professionale superiore in amministrazione pubblica (FPS a), la prima organizzazione
10
a quella che esiste già da anni in altri
rami. Nell’anno in esame, il comitato
dell’associazione ha lavorato al progetto in modo mirato, definito le proprie
strutture e la propria organizzazione. Il
comitato ha istituito una commissione
specialistica che gode di ampio consenso e comprende rappresentanti delle amministrazioni comunali e cantonali
Rapporto annuale 2013 dell’Associazione dei Comuni Svizzeri
ATTIVITÀ IN CORSO
dell’intero Paese. La commissione ha
iniziato i lavori nel mese di maggio.
Nell’anno in esame si è chinata sulla
possibile struttura del futuro esame
professionale modulare e, in numerose
sedute, definito le competenze tipiche
della professione a livello di attestato
professionale.
«Articolo sulle città
e i comuni»
Nell’anno in esame, il consigliere agli
Stati Hanns Germann e il consigliere nazionale Kurt Fluri hanno ciascuno depositato lo stesso postulato che incarica il
Consiglio federale a stilare un rapporto
sugli effetti dell’articolo 50 della Costituzione federale. L’«articolo sulle città e i
comuni» nella Costituzione federale,
entrato in vigore nell’anno 2000, garantisce l’autonomia comunale nella misura prevista dal diritto cantonale, obbliga la Confederazione a tener conto,
nell’ambito del suo agire, delle possibili
conseguenze per i comuni e a prendere
in considerazione la particolare situazione delle città, dei comuni, degli agglomerati e delle regioni di montagna.
Nella valutazione si dovrà tra l’altro esaminare l’adempimento delle aspettative
riposte nell’articolo 50 e gli effetti che ha
esplicato sui processi decisionali politici. Come proposto dal Consiglio federale, le Camere hanno accolto i due postulati.
Vidimazione
delle firme
Un anno fa alcuni comuni erano stati
criticati per la loro lentezza nella vidimazione delle firme. Nell’anno in esame il
Consiglio federale ha reagito a queste
critiche nell’ambito della revisione parziale della Legge federale sui diritti politici proponendo una garanzia: in occasione di referendum e iniziative popolari i comuni sarebbero obbligati per
legge a rispedire le firme vidimate entro
un termine definito. L’ACS si è opposta
con successo contro la nuova regolamentazione dettagliata a livello federale. Ha fatto valere che la norma proposta non farebbe altro che creare
nuove incertezze e complicare l’applicazione a livello comunale. Il Consiglio federale ha finito per lasciare le cose
come erano e rinunciato a una revisione
della legge.
Rapporto annuale 2013 dell’Associazione dei Comuni Svizzeri
Trasferimento
delle conoscenze
e dialogo
Durante i convegni l’ACS trasmette
informazioni pratiche su soluzioni
esemplari per far sì che i comuni possono approfittare reciprocamente
delle conoscenze specifiche disponibili e di esperienze comprovate.
Nell’anno in esame si sono svolti tre
convegni, che hanno incontrato un
grande interesse. In giugno durante
l’Assemblea generale a Berna il convegno «Comuni ed economia – insieme per siti forti», a settembre a Olten il convegno «Assistenza sanitaria
garantita nei comuni» e in novembre
sempre a Olten in collaborazione con
la Conferenza svizzera dei segretari
comunali e l’Unione delle città svizzere, il convegno «L’informazione è
tutto: come comunicano le città e i
comuni». Inoltre in giugno si è svolta
la 21a edizione di Suisse Public.
L’ACS è partner patrocinatore di
questa Esposizione svizzera specializzata per le aziende e le amministrazioni pubbliche che si svolge ogni
due anni.
11
INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE
Con le sue prestazioni di servizio l’ACS
aiuta i propri membri a procurarsi e
scambiarsi informazioni di attualità su
questioni concernenti i comuni. Contemporaneamente, informa i comuni
sulle importanti vicende a livello federale che hanno un impatto sulla pratica
di attuazione a livello comunale. Per
adempiere questi compiti, nell’anno in
esame ha messo a disposizione dei propri membri i servizi descritti qui di seguito.
rete 183 articoli in tedesco e francese.
Parallelamente al rilancio del sito web è
stata rivista anche la veste grafica della
newsletter mensile. Pubblicata in tedesco, francese e italiano, informa sulle
attività e le prese di posizione dell’Associazione, sulle decisioni a livello federale rilevanti per i comuni, su iniziative
interessanti delle associazioni cantonali
dei comuni, nonché su eventi e manifestazioni. La revisione grafica ha comportato anche una consistente estensione
della cerchia di destinatari: oggi la
newsletter viene spedita a tutti i comuni
e tutte le città, ai membri del Parlamento
federale, ai media e alle organizzazioni
partner. Attualmente la newsletter conta
oltre 3200 abbonati.
«Commune
Suisse»
Nuovo sito web e
nuova newsletter
A fine 2012 / inizio 2013 ha rinnovato il
proprio sito web risalente al 2003. Il sito
www.chcomuni.ch
(www.chcommunes.ch, www.chgemeinden.ch), realizzato con la ditta Talus Informatik AG di
Seedorf e inaugurato il 4 aprile, è più
moderno, più chiaro e più agevole. Registra circa 7000 visitatori al mese.
Il sito web è la principale piattaforma informativa dell’Associazione. Sul sito si
possono consultare e scaricare non solo
tutte le informazioni dell’ACS, ma anche
tutte le prese di posizione politiche, tutti
i comunicati stampa e le newsletter.
L’archivio di «Commune Suisse» consente di reperire articoli specialistici oltre la data di pubblicazione della rivista.
Nell’anno in esame sono stati messi in
12
Nell’anno in esame l’organo associativo
dell’ACS ha festeggiato un doppio anniversario: il 50° anno di pubblicazione e
la 500esima edizione. La rivista «Commune Suisse» è stata pubblicata la
prima volta il 1° settembre 1964: il numero del 15 marzo 2013 è stato il
500esimo. Nel numero di anniversario,
in collaborazione con Sigisbert Lutz, redattore di lunga data e successivamente
direttore, sono stati pubblicati due ampi
servizi dedicati alla storia e all’evoluzione dei temi di «Commune Suisse». Il
programma di redazione, oltre a servizi
sul lavoro politico dell’Associazione – in
particolare prese di posizione su procedure di consultazione della Confederazione – ha compreso undici temi centrali: servizi sociali e sanitari; tecnologia
dell’informazione: e-government, GIS,
EED; impianti pubblici: impianti sportivi
e di svago, parchi; Suisse Public; tecnica
comunale: veicoli e infrastruttura; ambiente, smaltimento, riciclaggio; acqua:
acqua potabile, acque di scarico, infrastruttura; strade e trasporti, servizio invernale; finanze, revisione, assicurazioni.
Nell’anno in esame «Commune Suisse»
ha pubblicato ritratti dei comuni di Gonten (AI), Meikirch (BE), Brislach (BL),
Landquart (GR), Reiden (LU), Le Landeron (NE), Buochs (NW), Kirchberg (SG),
Beringen (SH), Ayent e Sempione (ambedue VS).
Nel 2013 ha collaborato strettamente
con l’organizzazione Infrastrutture comunali e con la Conferenza svizzera dei
segretari comunali e ha curato i contatti
con scuole universitarie professionali,
Rapporto annuale 2013 dell’Associazione dei Comuni Svizzeri
INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE
università e diverse istituzioni e organizzazioni attive su scala nazionale.
L’esposizione Suisse Public è stata un
momento chiave per la rivista «Commune Suisse» che, nell’ambito di una
partnership mediatica con la Bernexpo
AG, vi ha partecipato in veste di partner
mediatico ufficiale. In aggiunta la redazione ha curato partnership mediatiche
con diverse organizzazioni e istituzioni,
fra cui gli InfoSocietyDays, la fiera
Cleantec City, la Conferenza svizzera
sull’informatica, per il suo convegno
plenario a Berna, e il Politforum Thun.
Lavoro mediatico
Nel 2013 l’ACS ha pubblicato in totale
sette comunicati stampa: sulla revisione della Legge sulla pianificazione
del territorio (7 gennaio); sulle modifiche urgenti della Legge sull’asilo (7 maggio); sull’Assemblea generale dell’ACS
(20 giugno); sul convegno «Assistenza
sanitaria garantita nei comuni» (6 settembre); sulla guida «Rivitalizzare i nuclei storici e i centri urbani» (16 ottobre);
sull’elezione del presidente dell’ACS
Hannes Germann a presidente del Consiglio degli Stati (25 novembre) e
sull’Ordinanza sulla pianificazione del
territorio (28 novembre). Alla presa di
posizione dell’ACS sull’Ordinanza sulla
pianificazione del territorio è stata riservata la maggiore eco mediatica.
L’ACS ha organizzato in collaborazione
con la Conferenza svizzera dei segretari
comunali e l’Unione delle città svizzere
una conferenza che aveva per titolo
«L’informazione è tutto: come comunicano città e comuni». Alla conferenza
sono state fornite informazioni su obiettivi, possibilità e limiti della comunicazione delle autorità. In tre atelier si è discusso di questioni tratte dalla pratica
sulla comunicazione di città e comuni. I
partecipanti hanno discusso delle sfide
in materia di comunicazione e delle loro
esperienze nello sviluppo e nell’impiego
di strumenti di comunicazione professionali. Tutti si sono trovati d’accordo
sul fatto che l’informazione e la comunicazione sono un compito centrale per
ogni esecutivo e che una cultura di comunicazione di qualità è una premessa
indispensabile per una buona convivenza basata sulla fiducia.
Pubblicazioni
L’attuazione di un sviluppo sostenibile
del territorio è uno dei temi politici
Rapporto annuale 2013 dell’Associazione dei Comuni Svizzeri
chiave dell’ACS. Nel mese di ottobre
dell’anno in esame ha pubblicato insieme all’Unione svizzera delle arti e
mestieri la guida «Rivitalizzare i nuclei
storici e i centri urbani». Secondo le
due associazioni è necessario rafforzare la funzione dei centri degli abitati
quali luoghi di ritrovo e di fruizione di
beni e servizi per la popolazione. La
guida dovrebbe stimolare il maggior
numero possibile di città e comuni a
lanciare progetti per rivitalizzare i loro
centri. La pubblicazione rappresenta
anche un importante contributo per
combattere l’edificazione dispersiva e
promuovere la densificazione centripeta.
Sulla base di undici esempi concreti, la
guida presenta interventi possibili per
poter valorizzare i centri degli abitati.
In base alle conoscenze acquisite da
questi esempi sono stati formulati cinque criteri di successo e dieci consigli
di intervento. L’opuscolo di 32 pagine è
stato inserito nella rivista «Commune
Suisse» e pubblicato in formato PDF
sui siti web delle due associazioni. Le
stesse continueranno a raccogliere
buoni esempi di rivitalizzazione in
modo da poter fornire anche in futuro
ulteriori informazioni sul tema basate
su esempi concreti.
Suisse Public
Nell’anno in esame si è svolta a Berna
la 21ma edizione di Suisse Public,
l’Esposizione svizzera specializzata per
le aziende e le amministrazioni pubbliche. Essendo stata a suo tempo iniziatrice dell’esposizione, l’ACS vi ha partecipato quale importante partner patrocinatore. Vi ha tenuto uno stand in collaborazione con l’Unione delle città
svizzere, l’organizzazione Infrastrutture
comunali e Comunitas, Fondazione di
previdenza dell’Associazione dei Comuni Svizzeri. Circa 600 espositori
hanno presentato i loro prodotti e servizi per quattro giorni. L’esposizione ha
funto da fiera e da piattaforma per lo
scambio di conoscenze e opinioni per
esponenti delle autorità comunali e
cantonali, dipendenti amministrativi,
collaboratori di magazzini comunali,
nonché utenti e progettisti provenienti
da numerosi comuni di ogni dimensione.
In collaborazione con la Bernexpo AG,
l’ACS ha prodotto e inviato a tutti i comuni una pratica guida dell’esposizione Suisse Public per consentire ai
visitatori di informarsi in anticipo e di
orientarsi facilmente sul posto.
13
ORGANI
RUBRIK DELL’ASSOCIAZIONE
Assemblea
generale
La 60a Assemblea generale dell’ACS si è
svolta il 20 giugno 2013 nella cornice
dell’esposizione Suisse Public, nell’area
fieristica della Bernexpo AG a Berna. La
prima parte dell’Assemblea generale è
stata dedicata al tema «Comuni e economia: insieme per siti forti». Dopo le interessanti relazioni della Segretaria di
Stato Marie-Gabrielle Ineichen-Fleisch,
direttrice della SECO, e di Thomas
Daum, direttore dell’Unione svizzera degli imprenditori, nella sua relazione il
consigliere di Stato e presidente dell’ACS
Hannes Germann ha esortato l’economia a rafforzare il proprio impegno politico, civile e sociale nei comuni.
Nella seconda parte i delegati hanno approvato il rapporto annuale e il conto annuale 2012. Christian Vitta, granconsigliere e sindaco di Sant’Antonino (TI), si
è dimesso dal Comitato dell’ACS. Al suo
posto i delegati hanno eletto Riccardo
Calastri, sindaco del comune di Sementina. All’Assemblea generale hanno partecipato complessivamente 180 rappresentanti dei comuni e di istituzioni di
tutta la Svizzera associate all’ACS, nonché numerosi ospiti.
Il riuscito evento si è concluso con un
discorso del presidente della Confederazione Ueli Maurer sul tema «La Svizzera
e la concorrenza internazionale».
14
Rapporto annuale 2013 dell’Associazione dei Comuni Svizzeri
ORGANI DELL’ASSOCIAZIONE
Comitato, direzione e ufficio di revisione
Presidente
Presidente onorario
Vicepresidenti
Hannes Germann, presidente del Consiglio degli Stati, Opfertshofen SH
Toni Cantieni, ex consigliere nazionale, Lenzerheide GR
Silvia Casutt-Derungs, Grossrätin, Falera GR
Gustave Muheim, syndic, Belmont-sur-Lausanne VD
Comitato
Peter Bernasconi, Grossrat, Worb BE
Riccardo Calastri, sindaco, Sementina TI (dal 20 giugno 2013)
Erwin Fuhrer, syndic, Courtepin FR
Renate Gautschy, Grossrätin, Gemeindeammann, Gontenschwil AG
Dr. Rudolf Grüninger, presidente Federazione svizzera dei patriziati, Basilea
Herbert Lustenberger, Gemeinderat, Ebikon LU
René Riem, maire, Avully GE
Martin Ph. Rittiner, Gemeindepräsident, Simplon Dorf VS
Ernst Sperandio, Gemeindepräsident, Oetwil am See ZH
Helene Spiess, Gemeindepräsidentin, Buochs NW
Beat Tinner, Kantonsrat, Gemeindepräsident, Wartau SG
Christian Vitta, granconsigliere, sindaco, Sant’Antonino TI (fino al 20 giugno 2013)
Beatrice Wessner, alt Gemeinderätin, Bubendorf BL
Sede operativa Nell’anno in esame il settore Informazione e comunicazione è stato segnato da due avvicendamenti di personale. All’inizio di aprile 2013, Beatrice Sigrist ha assunto il posto di segretaria di redazione e addetta al layout, sostituendo
così Miryam Azer, che ringraziamo anche in questa sede per il lavoro prestato. A fine anno il caporedattore Steff Schneider è
andato in anticipo in pensione. L’ACS ringrazia Steff Schneider per il suo apprezzatissimo ed efficace impegno a favore dell’Associazione e dei suoi membri. L’ACS gli pone i migliori auguri per questa nuova fase della sua vita. In agosto è stato pubblicato un annuncio per la ricerca un nuovo caporedattore. Quale successore di Steff Schneider, a fine settembre è stato assunto
per il 1° gennaio 2014 Peter Camenzind. Già sostituto caporedattore della rivista «Le Alpi» del Club Alpino Svizzero, Peter Camenzind apporterà tutta la sua vasta esperienza giornalistica a favore dei comuni. Per garantire una continuità nell’assunzione dei compiti nella sede operativa, il Comitato ha istituito un gruppo di lavoro incaricato di occuparsi del processo di ricambio al vertice dell’ACS che avverrà nel corso dei prossimi due anni. La squadra della sede operativa si
compone come segue: Ulrich König, direttore
Maria Luisa Zürcher, vicedirettrice
Dr. Michael Bützer, responsabile settori politici
Claudia Hametner, collaboratrice scientifica
Lisa Prandini, amministrazione/responsabile di progetto
Vita Knecht, collaboratrice amministrativa
Steff Schneider, responsabile informazione/«Commune Suisse»
Philippe Blatter, redattore
Beatrice Sigrist, collaboratrice di redazione (dal 1° aprile 2013)
Samuel Thomi, collaboratore di redazione (ausiliario dal 1° dicembre 2012 al 28 febbraio 2013)
Ufficio di revisione
Fiduciaire Probitas SA, Bienne BE
Membri
Nell’anno in esame, in seguito al processo di fusioni comunali, il numero di comuni svizzeri si è ridotto, passando da 2408 a
2396. Di conseguenza, il numero di membri dell’ACS è sceso da 1707 a 1702. Rispetto al totale dei comuni svizzeri, la quota
di comuni aderenti all’ACS è rimasta del 71%.
Argovia
77%
Grigioni
71%
San Gallo
84%
Appenzello Esterno 100%
Giura
45%
Turgovia
100%
Appenzello Interno
83%
Lucerna
75%
Ticino
81%
Basilea Campagna
85%
Neuchâtel
57%
Uri
70%
Basilea Città
67%
Nidvaldo
100%
Vallese
94%
Berna
69%
Obvaldo
100%
Vaud
29%
Friburgo
68%
Sciaffusa
96%
Zugo
64%
Ginevra
78%
Svitto
73%
Zurigo
78%
Glarona
67%
Soletta
91%
Rapporto annuale 2013 dell’Associazione dei Comuni Svizzeri
15
RUBRIK
RUBRIK ANNUALE 2013
CONTO
Conto economico 2013 e preventivo 2014
CONTO 2013
Spese
Gli organi
Assemblea generale
Comitato e Commissioni
Ufficio di revisione
Ufficio
Stipendi
Prestazioni sociali
Indennità a terzi
Spese accessorie del personale
Consulte per il personale
Spese d’ufficio e
d’amministrazione
Marketing
Costi per i locali
Indirizzi
Esposizione Suisse Public
Rivista ufficiale
«Commune Suisse»
Opuscoli
Informazione
Attestato/Diploma professionale
federale «Amministrazione
pubblica»
Materiale didattico
«Condurre nel sistema di milizia»
Trasferimento di conoscenze e
tecnologie
Ammortamenti
16
Entrate
Spese
PREVENTIVO 2014
Entrate
Spese
Entrate
32 080.40
91 347.80
3 300.00
25 000.00
66 000.00
3 300.00
25 000.00
72 000.00
3 300.00
998 195.35
184 117.65
0.00
7 318.70
39 884.15
985 400.00
180 740.00
0.00
4 000.00
50 000.00
1 031 900.00
189 400.00
20 000.00
5 000.00
25 000.00
308 101.50
288 300.00
285 500.00
1 918.25
113 841.85
184.70
7 997.80
1 000.00
73 500.00
500.00
10 000.00
2 000.00
155 000.00
500.00
0.00
275 203.10
272 000.00
272 000.00
33 326.00
31 152.15
3 000.00
45 100.00
3 000.00
14 600.00
5 500.00
38 000.00
20 000.00
0.00
50 000.00
50 000.00
75 000.00
75 000.00
0.00
20 000.00
20 000.00
20 000.00
20 000.00
79 714.90
21 000.00
Tasse sociali
Servizio di consulenza
assicurativa
Provvigioni e diversi ricavi
Interessi/ricavi di partecipazione
Utile/Perdite sul cambio sui titoli
di credito
Indirizzi
Convegni
Rimborso assicurazione
Esposizione Suisse Public
Rivista ufficiale «Commune
Suisse»
Opuscoli
Attestato/Diploma professionale
federale «Amministrazione
pubblica»
Prestazione assicurazione
infortuni
Prelievo dal fondo di riserva
Utile
Maggior uscita
PREVENTIVO 2013
2 213 184.30
49 042.90
26 000.00
1 060 630.00
1 050 000.00
1 060 000.00
12 911.10
10 000.00
10 000.00
181 672.15
10 826.40
131 500.00
19 000.00
171 500.00
9 000.00
4 503.00
0.00
0.00
59 495.25
22 073.25
0.00
304 170.40
45 000.00
10 000.00
315 000.00
45 000.00
20 000.00
0.00
0.00
486 217.40
508 000.00
453 500.00
17 925.70
1 000.00
1 000.00
0.00
0.00
0.00
0.00
0.00
0.00
101 802.55
0.00
95 000.00
2 262 227.20
2 136 840.00
22 660.00
2 159 500.00
2 245 200.00
1 960 000.00
285 200.00
Rapporto annuale 2013 dell’Associazione dei Comuni Svizzeri
CONTO ANNUALE
2013
RUBRIK
RUBRIK
Bilancio 2013
Effettivi
Aumento
Diminuzione
1.1.2013
ATTIVO
Attivo circolante
Cassa
Disponibilità in banca
Effettivi
31.12.2013
1 884 661.96
42 206.23
219 307.93
1 707 560.26
450 027.96
42 183.23
38 787.93
453 423.26
249.94
518.15
375 503.66
768.09
38 787.93
336 715.73
Debitori
55 714.96
39 753.48
95 468.44
Attivi transitori
18 559.40
1 911.60
20 471.00
1 434 634.00
23.00
Patrimonio immobilizzato
180 520.00
1 254 137.00
Titoli di credito
764 778.00
20 520.00
744 258.00
Prestiti ROD Società fiduciaria
160 000.00
160 000.00
0.00
Partecipazioni
509 856.00
Installazioni d’esercizio
PASSIVO
Fondi di terzi
Creditori
Conto corrente ROD Società fiduciaria
Passivi transitori
Accantonamenti
Ufficio
Capitale proprio
Riserve generali
Capitale dell’Associazione
Maggior uscita
Rapporto annuale 2013 dell’Associazione dei Comuni Svizzeri
23.00
509 879.00
0.00
0.00
1 884 661.96
118 746.95
295 848.65
1 707 560.26
280 556.70
69 704.05
194 046.10
156 214.65
64 353.85
69 704.05
134 057.90
158 584.65
158 584.65
0.00
57 618.20
35 461.45
22 156.75
101 802.55
108 197.45
101 802.55
108 197.45
0.00
1 443 148.16
210 000.00
0.00
210 000.00
1 394 105.26
49 042.90
1 344 105.26
1 344 105.26
50 000.00
50 000.00
49 042.90
49 042.90
17
REVISIONSBERICHT
RAPPORTO
DI REVISIONE
18
RUBRIK
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