Rapporto annuale 2013 dell’Associazione dei Comuni Svizzeri Stato 31 dicembre 2013 INDICE 3 Editoriale 4 Attività in corso Sviluppo territoriale in Svizzera Conferenza tripartita sugli agglomerati Energia Trasporti Politica sociale e lotta alla povertà Migrazione Sanità Cultura Formazione «Articolo sulle città e i comuni» Vidimazione delle firme 12 Informazione e comunicazione Nuovo sito web e nuova newsletter «Commune Suisse» Lavoro mediatico Pubblicazioni Suisse Public 14 Organi dell’Associazione Assemblea generale Comitato, direzione e ufficio di revisione Membri 16 Conto annuale 2013 Conto economico 2013 e preventivo 2014 Bilancio 2013 18 Rapporto di revisione Frontespizio: Da sopra a sinistra in senso orario: Comune di Landquart GR (Foto Philippe Blatter), Comune di Reiden AG, Comune di Buochs NW (Foto Steff Schneider), Comune d’Ayent VS (Foto JeanLuc Renck) Redazione: Sede operativa dell’ACS Layout: Beatrice Sigrist Foto: Steff Schneider (p. 4/5, 9); Comune di Rheinfelden (p. 10/11); Suisse Public (p. 14); messo a disposizione (p. 3, 6/7, 12) 2 Rapporto annuale 2013 dell’Associazione dei Comuni Svizzeri EDITORIALE Impegno mirato porta al successo Il 2013 è stato un anno di successo per l’Associazione dei Comuni Svizzeri (ACS). Varie istanze comunali in vari ambiti politici, dallo sviluppo del territorio alla politica sanitaria, sono state prese in considerazione e sono confluite diversi in atti legislativi a livello federale. Più di dieci anni dall’introduzione dell’articolo 50 nella Costituzione federale, il cosiddetto articolo sui comuni, rappresentanti della Confederazione, dei cantoni e dei comuni siedono attorno a un tavolo per analizzare le sfide e discutere di possibili approcci equilibrati. Questa prassi si riflette ad esempio nella Conferenza tripartita degli agglomerati. Ne è testimone anche la prima Conferenza nazionale sull’asilo del 21 gennaio 2013. In tale occasione, la Confederazione, i cantoni e i comuni hanno sottoscritto una dichiarazione congiunta vertente sul fatto che la configurazione e l’attuazione di una politica d’asilo coerente è un compito da gestire insieme dai tre livelli istituzionali. L’accordo apre la strada a un riassetto della politica dell’asilo basato su strutture flessibili e decentralizzate e procedure rapide, uno degli obiettivi primari dell’ACS. Il processo di ricerca di soluzioni pone in evidenza uno dei tasselli della concezione dello Stato svizzero. Le sfide vengono affrontate insieme da tutti i livelli dello Stato, in modo tripartito, e i compiti per risolverle vengono suddivisi in base al concetto federalistico. Si privilegiano soluzioni locali o regionali poiché, conformemente al principio di sussidiarietà, rispondono meglio alle esigenze delle diversi parti e regioni del Paese. Al cantone e alla Confederazione vengono assegnati compiti che non possono essere risolti autonomamente a livello locale. I comuni prestano i servizi loro assegnati puntando sull’efficienza e la vicinanza ai cittadini. L’ACS sostiene il modello di successo Svizzera. Con le sue competenze tecniche e una comunicazione aperta appoggia i comuni nell’ottimizzazione della loro organizzazione gestionale e amministrativa, ma anche nella loro funzione di datore di lavoro responsabile. Opera a favore di forme di gestione e di cooperazione innovative e di istituzioni comunali efficienti. Oltre ad aumentare, i problemi da risolvere nel nostro Paese diventano anche sempre più complessi, rendendo indispensabile una buona collaborazione tra i tre livelli istituzionali Confederazione, cantoni e comuni. A tale scopo è necessario che il livello comunale formuli i propri interessi e le proprie richieste e li sostenga in modo concertato di fronte alle autorità cantonali e federali. L’ACS assume questo compito attraverso la sua attività in seno a numerosi organi a livello federale e la fornitura di servizi orientati alla pratica. Per svolgere questi compiti con successo l’ACS ha bisogno della solidarietà e del sostegno dei comuni. Grazie all’impegno di 1703 di loro, vale a dire di oltre il 71 per cento di tutti i comuni e tutte le città, all’operato lungimirante del Comitato e al motivato team della sede operativa, l’Associazione può ritenersi soddisfatta di quanto ha potuto compiere nell’anno in esame a favore del livello comunale. Grazie di cuore a tutti. Hannes Germann, presidente del Consiglio degli Stati e presidente dell’ACS Rapporto annuale 2013 dell’Associazione dei Comuni Svizzeri 3 ATTIVITÀ IN CORSO Sviluppo territoriale in Svizzera Il Consiglio federale, la Conferenza dei governi cantonali e le associazioni dei comuni hanno adottato il «Progetto territoriale Svizzera» e ne hanno raccomandato l’attuazione agli attori dei partner. L’ACS ha istituito un gruppo di lavoro interno destinato a studiare le raccomandazioni contenute nel Rapporto e a concretare le attività di sostegno per lo sviluppo territoriale a livello comunale. I risultati di questo lavoro confluiscono continuamente nell’attività dell’Associazione. In particolare, l’ACS si è chinata sul tema della «densificazione centripeta». In collaborazione con l’Unione svizzera delle arti e mestieri, ha analizzato i motivi della perdita di attrattiva dei centri delle città e degli abitati al fine di proporre possibili approcci per rafforzare la funzione dei centri degli abitati quali luoghi di ritrovo e di fruizione di beni e servizi per la popolazione e combattere la dispersione degli insediamenti. Con il manuale pubblicato insieme (vedi Pubblicazioni) l’ACS vuole incitare le città e i comuni a lanciare progetti di rivitalizzazione. Importanti istanze comunali fatte valere nel Progetto territoriale Svizzera sono confluite nella revisione della Legge sulla pianificazione del territorio. Ciò ha permesso all’ACS di appoggiare l’indirizzo generale della revisione, sebbene non dia risposta a tutte le istanze dei comuni. L’ACS deplora che il Parlamento federale non abbia recepito l’obbligo di destinare ai comuni il ricavato della tassazione del plusvalore. Di conseguenza, per motivi finanziari e tecnici, in singoli comuni la riduzione delle zone edificabili sarà di difficile attuazione. In collaborazione con le organizzazioni cantonali dei comuni, l’ACS si adopererà nella ricerca di soluzioni accettabili per i comuni in questi due contesti. In vista della votazione federale del 3 marzo 2013, il Comitato dell’ACS aveva raccomandato di approvare la revisione della Legge sulla pianificazione del territorio, considerando che dal punto di vista comunale prevalevano i vantaggi, in particolare l’obbligo di adottare misure per la tutela della qualità paesaggistica, di creare margini di manovra per lo sviluppo economico e di mantenere sufficienti superfici coltive per l’agricoltura. Dopo l’approvazione popolare, l’ACS ha partecipato a gruppi di lavoro di attuazione istituiti dall’Ufficio federale dello sviluppo territoriale, in particolare ai gruppi incaricati dell’ela4 borazione dell’Ordinanza sulla pianificazione del territorio, delle direttive tecniche per il ridimensionamento delle zone edificabili e delle nuove Guide alla pianificazione direttrice nei cantoni. Nell’ambito della procedura di consultazione sulla nuova Ordinanza sulla pianificazione del territorio, l’ACS ha chiesto diversi adeguamenti: è del parere che manchi una visione globale, che l’ingerenza nelle competenze cantonali e comunali sia eccessiva e che gli obblighi d’informazione siano troppo estesi. In generale, l’ACS critica una tendenza alla sovra regolamentazione. Nell’ambito dell’ iniziativa sulle abitazioni secondarie, partecipando ai gruppi di lavoro incaricati dell’elaborazione dei disegni di legge e di ordinanza, l’ACS si è prodigata per una limitazione dei danni. Si è tenuto conto dei suoi obiettivi primari, ossia la garanzia dei diritti acquisiti per abitazioni di diritto previgente, la possibilità di poter continuare a realizzare abitazioni secondarie sfruttate a scopi turistici e quella di trasformare in abitazioni secondarie edifici locali tipici. L’ACS ha confermato la propria posizione anche nel corso delle procedure di consultazione sui disegni di legge e di ordinanza sulle abitazioni secondarie. Rapporto annuale 2013 dell’Associazione dei Comuni Svizzeri ATTIVITÀ IN CORSO Conferenza tripartita sugli agglomerati Gli sviluppi attuali negli agglomerati e le sfide che ne conseguono, quali ad esempio la pressione insediativa, la crescita dei flussi pendolari, l’immigrazione, l’integrazione e l’evoluzione demografica, richiedono un’azione concertata da parte di Confederazione, cantoni e comuni. Nell’anno in esame gli attori hanno elaborato una strategia per l’ulteriore sviluppo della politica svizzera degli agglomerati. Concepita quale strumento di discussione e d’indirizzo, è stata creata una base corredata di raccomandazioni concrete per i singoli livelli istituzionali. Dal punto di vista dell’ACS, il rapporto funge da guida per la pianificazione e l’attuazione di progetti nei comuni, nelle città e negli agglomerati che perseguono uno sviluppo duraturo. La Confederazione adotterà probabilmente la propria politica degli agglomerati solo verso la fine del 2014. L’ACS si adopererà affinché le richieste dei comuni confluiscano anche nella futura strategia generale. Nell’ambito della CTA, l’ACS si è confrontata con il progetto «Coinvolgimento delle aree rurali nella collaborazione tripartita». È importante adeguare la collaborazione nella CTA in modo tale da dare visibilità ai problemi delle aree rurali, senza per questo sminuire quelli degli I comuni agglomerati. È inoltre auspisono cabile che la CTA possa manmenzionati tenere possibilmente snella la propria struttura organizzanel tiva anche in seguito all’intemessaggio grazione delle aree rurali. A sulla nuova conclusione di tale processo la CTA dovrà continuare a ocLegge cuparsi prevalentemente di sull’energia temi legati agli agglomerati, (LEne). tuttavia facendo anche luce sulle interazioni con le aree rurali. Nell’ambito dei dialoghi «Lavorare: offrire opportunità, cogliere le opportunità» e «Prima infanzia: chi inizia sano va lontano» la CTA si è anche occupata del tema dell’integrazione di persone straniere. L’ACS ha appoggiato soprattutto quelle misure che vertono sull’estensione delle prime informazioni fornite agli immigrati e su una maggiore collaborazione tra lo Stato e l’economia. Grazie a una stretta collaborazione tra i comuni e l’industria locale, il dialogo dedicato al tema del lavoro dovrà contribuire a migliorare l’accesso Rapporto annuale 2013 dell’Associazione dei Comuni Svizzeri al mercato del lavoro e accrescere così le probabilità di integrazione. In merito al progetto «Prima infanzia: chi inizia sano va lontano», l’ACS ha chiesto che si definiscano le priorità e si evitino doppioni. A livello comunale sono già state pianificate e man mano attuate diverse attività. La situazione finanziaria dei comuni richiede che ci si concentri sui compiti indispensabili. Energia Nel mese di gennaio 2013 l’ACS ha elaborato le sue posizioni in merito alla Strategia energetica 2050 della Confederazione. Parti delle stesse sono confluite nelle prese di posizione sulla Strategia Reti elettriche nonché su due altri progetti di politica energetica della Confederazione. L’ACS si è inoltre adoperata in modo mirato per una concretizzazione del crescente ruolo dei comuni nel settore energetico. In vista delle deliberazioni parlamentari sulla Strategia energetica 2050 previste per inizio 2014, l’ACS ha condotto una serie di colloqui con organizzazioni partner e importanti gruppi di interesse della Confederazione e dell’economia privata per promuovere una sensibilizzazione alle esigenze dei comuni. In questo contesto, l’ACS può festeggiare come grande successo l’inclusione dei comuni nella nuova Legge sull’energia (LEne) prevista nel messaggio del Consiglio federale. Ciò significa che la legislazione sull’energia della Confederazione tiene conto della particolare importanza del livello comunale. Nonostante le incertezze sull’esito concreto dei dibattiti parlamentari sulla Strategia energetica 2050 e le numerose questioni ancora irrisolte in materia di attuazione, la nuova politica energetica della Confederazione rappresenta un’opportunità per il livello comunale. La produzione di energia decentralizzata e il miglioramento degli incentivi per l’efficienza energetica negli edifici dovrebbero accrescere sensibilmente la creazione di valore aggiunto locale e regionale e favorire uno sviluppo sostenibile dei comuni. Affinché questo potenziale possa essere sfruttato appieno – sia nei comuni che hanno già intrapreso complessi compiti nel campo energetico, sia in quelli in cui la politica energetica comunale non è stata affrontata in modo altrettanto attivo – l’ACS si è impegnata in diversi gruppi di lavoro e ha partecipato a numerosi eventi informativi. Fra queste attività figura anche l’ulteriore sviluppo del programma «Città 5 ATTIVITÀ IN CORSO dell’energia» al fine di tutelare gli elevati standard qualitativi del programma e di renderlo accessibile ad altre città e comuni. L’ACS ha inoltre avviato un gruppo di lavoro sul futuro energetico dei comuni in collaborazione con rappresentanti della Confederazione, dei cantoni, delle aziende di approvvigionamento elettrico e delle scuole universitarie professionali. L’ACS vuole fare in modo che, oltre che sugli obbligati esempi-faro, ci si chini anche sui comuni che hanno meno risorse a disposizione. Solo se si genera una dinamica estesa all’intero livello comunale, condivisa e sostenuta dai cittadini e dall’economia, si potranno conseguire gli obiettivi della politica energetica svizzera. Infine, nell’ambito del secondo congresso nazionale delle energie rinnovabili l’ACS ha condotto un workshop dedicato al tema «Svolta energetica: desolidarizzazione della società o progetto generazionale?». Trasporti In tema di trasporti, nell’anno in esame le attività dell’ACS si sono basate sul documento di posizione sulla politica svizzera dei trasporti approvato alla fine del 2012 dal Comitato dell’ACS (cinque linee di azione e dieci tesi dal punto di vista dei comuni). Nell’ambito dei trasporti c’erano ben quattro complesse procedure di consultazione da affrontare. Prima di tutto, l’ACS si è impegnata nell’ambito della prevista armonizzazione ed evoluzione degli assortimenti nei trasporti pubblici in Svizzera. Le basi sono state gettate dall’Unione dei trasporti pubblici con il lancio dello «Swiss Pass» quale nuova carta chip TP. L’ACS si è quindi espressa a favore del secondo programma per l’eliminazione dei problemi di capacità sulla rete delle strade nazionali, condivisibile in linea di principio date le numerose tratte congestionate. L’ACS ha inoltre approvato con qualche critica la revisione totale della Legge sul trasporto di merci, corredata di una strategia globale volta a incentivare il traffico merci ferroviario sull’intero territorio nazionale. Infine, l’ACS si è espressa interamente a favore del programma Traffico d’agglomerato di seconda generazione. Questo programma è particolarmente importante per il livello comunale poiché, in materia di infrastrutture stradali e ferroviarie, in molte città e in molti comuni degli agglomerati c’è un urgente bisogno di migliorare in modo sostenibile i relativi sistemi di 6 trasporto. Di conseguenza, l’ACS ha esortato la Confederazione a fare in modo che il finanziamento dei programmi sia garantito a lungo termine. In collaborazione con un comune pilota e l’ufficio di consulenza Ernst Basler & Partner, l’ACS ha inoltre avviato un progetto per l’introduzione della velocità 30 km/h facoltativa nei comuni. Questa misura è già stata adottata da singoli comuni. Mancano per il momento dati concreti sui suoi effetti, ragione per cui tra le cerchie di esperti il carattere facoltativo di questa misura è tuttora controverso. Nel caso in cui l’introduzione della «velocità 30 km/h facoltativa» (con relativi strumenti ausiliari complementari) dovesse sortire effetti analoghi a quelli ottenuti nelle regolari zone con limite di velocità 30 km/h, questa misura potrebbe tradursi in notevoli sgravi amministrativi e finanziari per le autorità coinvolte e, allo stesso tempo, in un aumento della sicurezza stradale e pertanto in un miglioramento della qualità della vita locale. L’ACS è fiduciosa che potrà assicurare il finanziamento e la rapida attuazione di questo Rapporto annuale 2013 dell’Associazione dei Comuni Svizzeri ATTIVITÀ IN CORSO valido progetto nei primi mesi del 2014. L ’ACS ha anche convenuto una collaborazione con i promotori del premio FLUX («Snodo d’oro»). Dal 2014 l’ACS partecipa al conferimento annuale di questo riconoscimento. In aggiunta il Comitato dell’ACS ha raccomandato di votare Sì al progetto per il finanziamento e l’ampliamento dell’infrastruttura ferroviaria, approvato a larga maggioranza dal popolo all’inizio di febbraio 2014. Infine, in vista dell’imminente procedura di consultazione sul fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato, l’ACS ha preparato un documento di posizione dettagliato sulla varietà e l’importanza delle strade comunali. Politica sociale e lotta alla povertà Una priorità dell’attività dell’ACS è tuttora la lotta alla povertà e la difesa dei sistemi sociali. Le crescenti attese dei cittadini nei confronti delle opere sociali statali, nonché i crescenti costi delle stesse, richiedono una verifica continua di ciò che è auspicabile e ciò che è fattibile. Nell’anno in esame l’ACS si è concentrata sull’ultima rete di sicurezza in materia sociale, ossia sull’aiuto sociale. È finanziato dal cantone e dai comuni, in alcune parti del Paese anche dai soli comuni. In tale contesto si è discusso delle norme COSAS e della necessità di adeguarle. L’ACS ha sottolineato l’importanza di questo strumento, senza tuttavia chiudere la porta a un adeguamento di queste norme alle mutate circostanze. Per beneficiare di scambi di informazioni e concertare le richieste nei confronti della Confederazione, La revisione l’ACS partecipa con diritto di voto consultivo alla Confeè stata renza delle direttrici e dei diretrespinta e le tori cantonali delle opere sociali, che si occupa delle sfide e richieste dell’evoluzione dei diversi sisdell’ACS temi sociali della Svizzera, tra sono cui AVS, AI, AD, PC e aiuto sociale. L’ACS si è inoltre occupertanto pata del trasferimento dei costi adempiute. di questi sistemi all’aiuto sociale. Ad esempio, nell’ambito del dibattito sulla 6a revisione AI, secondo pacchetto di misure, alle Camere federali si è discusso se a persone che non esercitano un’attività lucrativa e beneficiano di una rendita AI si dovesse concedere una rendita intera a partire da un grado di invalidità del 70 o solo dell’80 per cento. Nella procedura Rapporto annuale 2013 dell’Associazione dei Comuni Svizzeri legislativa l’ACS si è espressa a favore del mantenimento di una rendita intera a partire dal 70 per cento. Ha rilevato che, con ogni probabilità, un aumento del limite per una rendita intera dal 70 all’80 per cento comporterebbe un trasferimento dei costi verso le prestazioni complementari o l’aiuto sociale. Inoltre, un tale passo incrementerebbe l’onere amministrativo in fase di esecuzione, senza che ne risultasse un risparmio concreto per l’intero sistema. La revisione è stata respinta e le richieste dell’ACS sono pertanto adempiute. Non è solo con l’aiuto sociale e altre prestazioni finanziarie concesse da altre opere sociali che si risolve il problema della povertà. Ci vogliono altre misure per impedire che le persone cadano nella povertà o non riescano ad uscirne. Prima di tutto si devono potenziare le opportunità di formazione dei bambini, dei giovani e degli adulti socialmente svantaggiati e migliorare il loro accesso al mercato del lavoro. Nell’anno in esame il Dipartimento federale dell’interno ha avviato in collaborazione con cantoni e comuni il «Programma nazionale di prevenzione e lotta alla povertà» per gli anni 2012–2015 e ha stanziato i mezzi federali necessari. L’ACS ha partecipato attivamente alla configurazione del programma facendovi confluire gli interessi dei comuni. L’ACS si è impegnata nell’ambito del programma nazionale di prevenzione Giovani e violenza promosso dalla Confederazione. Lo scopo del progetto consiste nella fornitura di prestazioni di sostegno ai comuni e ai cantoni, quali ad esempio una panoramica delle varie strategie e misure, informazioni sulla prevenzione della violenza e la valutazione di singoli progetti. Queste informazioni di base sono necessarie e utili per la prassi quotidiana, poiché danno ai comuni la possibilità di scegliere, tra le diverse misure possibili, quelle che promettono i migliori risultati. Nella primavera 2013, sotto la responsabilità del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) e in collaborazione con i cantoni e i comuni, si è svolto un evento commemorativo per le vittime di misure coercitive a scopo assistenziale. L’ACS ha contribuito ai preparativi dell’evento. Il DFGP ha quindi istituito una tavola rotonda incaricata di rielaborare questo capitolo della storia sociale svizzera. L’ACS vi è rappresentata e intende contribuire alla ricerca di soluzioni consensuali tra le vittime e gli attori coinvolti ai sensi di una riparazione. 7 ATTIVITÀ IN CORSO Migrazione Rispetto all’anno precedente, nell’anno in esame il numero di domande d’asilo è calato. Ciò nonostante, il numero di casi pendenti è rimasto praticamente invariato. L’ACS ha esaminato a fondo i problemi dei comuni sul piano dell’alloggio e della presa a carico dei richiedenti l’asilo e ha sostenuto le istanze dei comuni a livello federale. Sulla tematica influisce anche il fatto che molte persone, una volta conclusa la procedura di asilo, non lasciano il Paese o non possono essere rinviate e che le persone ammesse fanno fatica a trovare un lavoro. I comuni hanno inoltre dovuto far fronte a quella piccola parte di persone che si distingue per il suo comportamento particolarmente problematico. In tale contesto l’ACS si è impegnata nell’ambito del riassetto del settore dell’asilo che viene elaborato insieme dalla Confederazione, dai cantoni e dai comuni. Nel mese di gennaio 2013 si è svolta in merito una prima conferenza tripartita sull’asilo, conclusasi con una dichiarazione congiunta. L’ACS si è espressa favorevolmente sugli indirizzi generali del progetto, ritenendo che le misure previste siano utili per accelerare sensibilmente le procedure di asilo. Tuttavia, questa riorganizzazione comporta alcune importanti modifiche a livello comunale. Rispetto alla situazione attuale, in cui i richiedenti l’asilo poco dopo l’entrata nel Paese e la sistemazione nei quattro centri di registrazione vengono assegnati ai comuni in modo proporzionale alla popolazione residente, in futuro l’assegnazione verrà disciplinata diversamente. La Svizzera verrà suddivisa in sei regioni d’asilo. In ogni regione ci saranno alcuni centri federali con da 200 a 400 posti circa. La nuova regolamentazione prevede che fino al 60 per cento dei richiedenti l’asilo rimarrà in questi centri fino alla conclusione della procedura e all’esecuzione dell’allontanamento. I comuni d’ubicazione dei centri federali ospiteranno pertanto la maggior parte dei richiedenti l’asilo e dovranno far fronte alle relative sfide sociali e civili, nonché in materia di sicurezza e di economia regionale. Solo il 40 per cento circa dei richiedenti verrà accolto e attribuito ai cantoni e ai comuni. Nell’ambito della procedura di consultazione sulla legislazione sull’asilo, l’ACS ha pertanto formulato richieste concrete. È disposta ad accettare l’introduzione di una procedura di approvazione dei piani, tuttavia solo a condizione che ai comuni coin8 volti vengano concessi diritti di partecipazione qualificati. Chiede inoltre che i comuni d’ubicazione vengano coinvolti in tempo utile – con diritto di consultazione e partecipazione – nella ricerca di ubicazioni, nella realizzazione di centri federali nonché nella loro futura gestione. In aggiunta, chiede che i comuni d’ubicazione vengano indennizzati per determinate prestazioni o sgravati da altri compiti assegnati dalla Confederazione. L’ACS ha sostenuto queste istanze anche nell’ambito del riassetto del settore dell’asilo. Ha rilevato che il riassetto comporta una modifica della ripartizione dei compiti tra Confederazione e cantoni e che influisce anche sulla ripartizione dei compiti e delle finanze negli stessi cantoni. Quest’ultimo punto dev’essere disciplinato in tempo utile tra il cantone e i comuni, dato che il successo del riassetto del settore dell’asilo dipende in larga misura dal consenso da parte della popolazione. Sanità La politica sanitaria svizzera è in piena evoluzione. L’invecchiamento demografico, gli sviluppi tecnologici, la crescente domanda di prestazioni mediche (medico di famiglia) e di cura, nonché gli elevati costi della salute che ne conseguono, si tradurranno nei prossimi anni in ingenti sfide per il ramo sanitario. Soprattutto nelle regioni e nei comuni rurali o periferici occorre più che mai adottare soluzioni che garantiscano una medicina di base capillare anche in futuro. L’ACS ha dedicato a questo tema un convegno specialistico volto ad analizzare le sfide e indicare possibili rimedi. Al convegno intitolato «Politica sanitaria comunale: assistenza di base paritaria per tutti», rappresentanti dei tre livelli istituzionali e organizzazioni sanitarie hanno esaminato le principali sfide nel campo della salute. Sulla scorta di esempi tratti dalla pratica sono state presentare diverse possibilità di azione e vari strumenti volti a garantire un’assistenza medica di base duratura. Garantire una medicina di base di buon livello ed estesa a tutto il territorio è un compito congiunto di Confederazione, cantoni e comuni, ha sottolineato Hanns Germann, consigliere agli Stati e presidente dell’ACS. Tuttavia, data la grande varietà che caratterizza il panorama comunale, non esiste una soluzione univoca, applicabile in tutte le regioni e in tutti i comuni. Ci vogliono soluzioni innovative che si armonizzino con le realtà e le esigenze locali. I comuni rivestono un Rapporto annuale 2013 dell’Associazione dei Comuni Svizzeri ATTIVITÀ IN CORSO ruolo di primo piano nella cooperazione con la categoria dei medici e con altri operatori sanitari locali. Le riforme future vanno in direzione dell’assistenza integrata e di studi medici associati. Il convegno ha suscitato notevole interesse. Nell’anno in esame si è inoltre svolto un incontro al vertice tra l’Ufficio federale dalla sanità pubblica, la Conferenza svizzera dei direttori cantonali della sanità e le associazioni dei comuni. Questi incontri previsti a scadenze regolari hanno per scopo Per l’ACS è un rafforzamento dell’allemolto anza tra Confederazione, importante cantoni e comuni per poter che in tutta la affrontare in modo coordinato le imminenti sfide in Svizzera ci sia ambito sanitario, quali ad una buona esempio il riassetto dell’assistenza sanitaria di base. medicina di In vista della votazione base dal federale sulla Legge punto di vista sulle epidemie dell’auqualitativo e tunno 2013, l’ACS si è occupata anche di questo tema. capillare. Ha deciso di raccomandarne l’approvazione, ritenendo che, in caso di emergenza, la tutela della salute pubblica e quella dei singoli con misure corrispondenti quali l’obbligo di vaccinazione o di quarantena prevalga sulla libertà individuale. A dover affrontare i rischi e le conseguenze della diffusione di malattie trasmissibili sono prima di tutto i comuni. Nell’attuale contesto, in cui malattie infettive possono insorgere in qualsiasi momento e minacciare la Rapporto annuale 2013 dell’Associazione dei Comuni Svizzeri salute pubblica, una politica preventiva lungimirante è imprescindibile. Essendo rappresentata anche nella Commissione federale per la preparazione e la risposta alle pandemie, nell’anno in esame l’ACS si è dedicata anche al nuovo Piano pandemico influenza della Confederazione. Per i cantoni e i comuni il documento costituisce un importante strumento per pianificare la preparazione a una pandemia e, se del caso, per aggiornare i propri piani. Cultura In Svizzera la cultura dipende in larga misura dal sostegno finanziario degli enti pubblici. La mano pubblica investe ogni anno circa 2,5 miliardi di franchi nel finanziamento della cultura. Con una quota del 51,3 per cento, i comuni sono i principali sostenitori pubblici della cultura nel nostro Paese. La diversità che caratterizza il paesaggio comunale si riflette nella diversità dell’impegno dei comuni in ambito culturale. Ma è proprio questa diversità uno dei grandi punti forti della Svizzera. Lo ha riconosciuto anche la Confederazione nel suo Messaggio sulla cultura 2012–2015, definendo la tutela della diversità culturale uno dei cinque obiettivi principali. Nell’ambito del Dialogo culturale nazionale l’ACS si è adoperata a favore del coinvolgimento dei comuni in qualità di partner e della parità di diritti nella promozione della cultura, in particolare 9 ATTIVITÀ IN CORSO anche nelle zone rurali. Approva la correzione di rotta intrapresa dalla Confederazione verso una prospettiva su scala nazionale e una rafforzata cooperazione e coordinazione tra i partner statali nella politica culturale. Questa prospettiva dovrà riflettersi anche nel prossimo Messaggio sulla cultura 2016–2019. L’ACS si è inoltre impegnata a favore dei comuni nel gruppo di lavoro incaricato dell’attuazione del nuovo articolo costituzionale sulla formazione musicale. Il nuovo art. 67a Cost. mira a rafforzare la formazione musicale e a promuovere l’accesso dei giovani alla musica. Il gruppo di lavoro ha analizzato in modo approfondito la formazione musicale in Svizzera e proposto varie misure. Assieme alle città e ai cantoni, l’ACS ha chiesto che l’attuazione avvenga con misura e che, nel progetto di legge, la Confederazione si limiti all’emanazione di principi e lasci ai cantoni e ai comuni il compito di procedere a una regolamentazione dettagliata. Se la Confederazione prevede prestazioni che vanno oltre gli standard attuali, essa dovrà anche provvedere al relativo finanziamento. Il rapporto del gruppo di lavoro è stato adottato in novembre. Il Consiglio federale deciderà nell’ambito del Messaggio sulla cultura 2016–2019 quali misure intende attuare. promotrice su scala nazionale in questo campo professionale. In quanto membro dell’associazione, l’ACS ha assunto la gestione dell’ufficio amministrativo. L’associazione si è posta l’obiettivo di rafforzare l’amministrazione pubblica con la realizzazione di un titolo professionale riconosciuto a livello federale. In un prossimo futuro, ai circa 1700 ex apprendisti che hanno conseguito una formazione commerciale di base, con l’attestato professionale federale FPS si apre un’attraente prospettiva di perfezionamento nell’ambito della formazione professionale superiore, analoga Formazione Le amministrazioni pubbliche operano oggi in un contesto in rapida trasformazione. Crescono le esigenze e attese della popolazione nei confronti di un’amministrazione gestita e operante in modo professionale, per cui occorre più che mai investire in un perfezionamento professionale al passo coi tempi. Secondo l’ACS, la formazione professionale superiore (FPS), con la sua impostazione legata alla pratica, è chiaramente lo strumento da promuovere. Ogni anno circa 22 000 persone concludono la loro formazione con un titolo professionale FPS riconosciuto a livello federale. Tuttavia, proprio nell’importante settore dei dipendenti amministrativi pubblici non esiste ancora la possibilità di conseguire una qualifica di questo tipo. In questo settore non esiste un sistema di formazione duale. L’ACS ha deciso di colmare questa lacuna e nel 2012, assieme a cinque altre organizzazioni del mondo del lavoro attive a livello nazionale ha fondato l’associazione Formazione professionale superiore in amministrazione pubblica (FPS a), la prima organizzazione 10 a quella che esiste già da anni in altri rami. Nell’anno in esame, il comitato dell’associazione ha lavorato al progetto in modo mirato, definito le proprie strutture e la propria organizzazione. Il comitato ha istituito una commissione specialistica che gode di ampio consenso e comprende rappresentanti delle amministrazioni comunali e cantonali Rapporto annuale 2013 dell’Associazione dei Comuni Svizzeri ATTIVITÀ IN CORSO dell’intero Paese. La commissione ha iniziato i lavori nel mese di maggio. Nell’anno in esame si è chinata sulla possibile struttura del futuro esame professionale modulare e, in numerose sedute, definito le competenze tipiche della professione a livello di attestato professionale. «Articolo sulle città e i comuni» Nell’anno in esame, il consigliere agli Stati Hanns Germann e il consigliere nazionale Kurt Fluri hanno ciascuno depositato lo stesso postulato che incarica il Consiglio federale a stilare un rapporto sugli effetti dell’articolo 50 della Costituzione federale. L’«articolo sulle città e i comuni» nella Costituzione federale, entrato in vigore nell’anno 2000, garantisce l’autonomia comunale nella misura prevista dal diritto cantonale, obbliga la Confederazione a tener conto, nell’ambito del suo agire, delle possibili conseguenze per i comuni e a prendere in considerazione la particolare situazione delle città, dei comuni, degli agglomerati e delle regioni di montagna. Nella valutazione si dovrà tra l’altro esaminare l’adempimento delle aspettative riposte nell’articolo 50 e gli effetti che ha esplicato sui processi decisionali politici. Come proposto dal Consiglio federale, le Camere hanno accolto i due postulati. Vidimazione delle firme Un anno fa alcuni comuni erano stati criticati per la loro lentezza nella vidimazione delle firme. Nell’anno in esame il Consiglio federale ha reagito a queste critiche nell’ambito della revisione parziale della Legge federale sui diritti politici proponendo una garanzia: in occasione di referendum e iniziative popolari i comuni sarebbero obbligati per legge a rispedire le firme vidimate entro un termine definito. L’ACS si è opposta con successo contro la nuova regolamentazione dettagliata a livello federale. Ha fatto valere che la norma proposta non farebbe altro che creare nuove incertezze e complicare l’applicazione a livello comunale. Il Consiglio federale ha finito per lasciare le cose come erano e rinunciato a una revisione della legge. Rapporto annuale 2013 dell’Associazione dei Comuni Svizzeri Trasferimento delle conoscenze e dialogo Durante i convegni l’ACS trasmette informazioni pratiche su soluzioni esemplari per far sì che i comuni possono approfittare reciprocamente delle conoscenze specifiche disponibili e di esperienze comprovate. Nell’anno in esame si sono svolti tre convegni, che hanno incontrato un grande interesse. In giugno durante l’Assemblea generale a Berna il convegno «Comuni ed economia – insieme per siti forti», a settembre a Olten il convegno «Assistenza sanitaria garantita nei comuni» e in novembre sempre a Olten in collaborazione con la Conferenza svizzera dei segretari comunali e l’Unione delle città svizzere, il convegno «L’informazione è tutto: come comunicano le città e i comuni». Inoltre in giugno si è svolta la 21a edizione di Suisse Public. L’ACS è partner patrocinatore di questa Esposizione svizzera specializzata per le aziende e le amministrazioni pubbliche che si svolge ogni due anni. 11 INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE Con le sue prestazioni di servizio l’ACS aiuta i propri membri a procurarsi e scambiarsi informazioni di attualità su questioni concernenti i comuni. Contemporaneamente, informa i comuni sulle importanti vicende a livello federale che hanno un impatto sulla pratica di attuazione a livello comunale. Per adempiere questi compiti, nell’anno in esame ha messo a disposizione dei propri membri i servizi descritti qui di seguito. rete 183 articoli in tedesco e francese. Parallelamente al rilancio del sito web è stata rivista anche la veste grafica della newsletter mensile. Pubblicata in tedesco, francese e italiano, informa sulle attività e le prese di posizione dell’Associazione, sulle decisioni a livello federale rilevanti per i comuni, su iniziative interessanti delle associazioni cantonali dei comuni, nonché su eventi e manifestazioni. La revisione grafica ha comportato anche una consistente estensione della cerchia di destinatari: oggi la newsletter viene spedita a tutti i comuni e tutte le città, ai membri del Parlamento federale, ai media e alle organizzazioni partner. Attualmente la newsletter conta oltre 3200 abbonati. «Commune Suisse» Nuovo sito web e nuova newsletter A fine 2012 / inizio 2013 ha rinnovato il proprio sito web risalente al 2003. Il sito www.chcomuni.ch (www.chcommunes.ch, www.chgemeinden.ch), realizzato con la ditta Talus Informatik AG di Seedorf e inaugurato il 4 aprile, è più moderno, più chiaro e più agevole. Registra circa 7000 visitatori al mese. Il sito web è la principale piattaforma informativa dell’Associazione. Sul sito si possono consultare e scaricare non solo tutte le informazioni dell’ACS, ma anche tutte le prese di posizione politiche, tutti i comunicati stampa e le newsletter. L’archivio di «Commune Suisse» consente di reperire articoli specialistici oltre la data di pubblicazione della rivista. Nell’anno in esame sono stati messi in 12 Nell’anno in esame l’organo associativo dell’ACS ha festeggiato un doppio anniversario: il 50° anno di pubblicazione e la 500esima edizione. La rivista «Commune Suisse» è stata pubblicata la prima volta il 1° settembre 1964: il numero del 15 marzo 2013 è stato il 500esimo. Nel numero di anniversario, in collaborazione con Sigisbert Lutz, redattore di lunga data e successivamente direttore, sono stati pubblicati due ampi servizi dedicati alla storia e all’evoluzione dei temi di «Commune Suisse». Il programma di redazione, oltre a servizi sul lavoro politico dell’Associazione – in particolare prese di posizione su procedure di consultazione della Confederazione – ha compreso undici temi centrali: servizi sociali e sanitari; tecnologia dell’informazione: e-government, GIS, EED; impianti pubblici: impianti sportivi e di svago, parchi; Suisse Public; tecnica comunale: veicoli e infrastruttura; ambiente, smaltimento, riciclaggio; acqua: acqua potabile, acque di scarico, infrastruttura; strade e trasporti, servizio invernale; finanze, revisione, assicurazioni. Nell’anno in esame «Commune Suisse» ha pubblicato ritratti dei comuni di Gonten (AI), Meikirch (BE), Brislach (BL), Landquart (GR), Reiden (LU), Le Landeron (NE), Buochs (NW), Kirchberg (SG), Beringen (SH), Ayent e Sempione (ambedue VS). Nel 2013 ha collaborato strettamente con l’organizzazione Infrastrutture comunali e con la Conferenza svizzera dei segretari comunali e ha curato i contatti con scuole universitarie professionali, Rapporto annuale 2013 dell’Associazione dei Comuni Svizzeri INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE università e diverse istituzioni e organizzazioni attive su scala nazionale. L’esposizione Suisse Public è stata un momento chiave per la rivista «Commune Suisse» che, nell’ambito di una partnership mediatica con la Bernexpo AG, vi ha partecipato in veste di partner mediatico ufficiale. In aggiunta la redazione ha curato partnership mediatiche con diverse organizzazioni e istituzioni, fra cui gli InfoSocietyDays, la fiera Cleantec City, la Conferenza svizzera sull’informatica, per il suo convegno plenario a Berna, e il Politforum Thun. Lavoro mediatico Nel 2013 l’ACS ha pubblicato in totale sette comunicati stampa: sulla revisione della Legge sulla pianificazione del territorio (7 gennaio); sulle modifiche urgenti della Legge sull’asilo (7 maggio); sull’Assemblea generale dell’ACS (20 giugno); sul convegno «Assistenza sanitaria garantita nei comuni» (6 settembre); sulla guida «Rivitalizzare i nuclei storici e i centri urbani» (16 ottobre); sull’elezione del presidente dell’ACS Hannes Germann a presidente del Consiglio degli Stati (25 novembre) e sull’Ordinanza sulla pianificazione del territorio (28 novembre). Alla presa di posizione dell’ACS sull’Ordinanza sulla pianificazione del territorio è stata riservata la maggiore eco mediatica. L’ACS ha organizzato in collaborazione con la Conferenza svizzera dei segretari comunali e l’Unione delle città svizzere una conferenza che aveva per titolo «L’informazione è tutto: come comunicano città e comuni». Alla conferenza sono state fornite informazioni su obiettivi, possibilità e limiti della comunicazione delle autorità. In tre atelier si è discusso di questioni tratte dalla pratica sulla comunicazione di città e comuni. I partecipanti hanno discusso delle sfide in materia di comunicazione e delle loro esperienze nello sviluppo e nell’impiego di strumenti di comunicazione professionali. Tutti si sono trovati d’accordo sul fatto che l’informazione e la comunicazione sono un compito centrale per ogni esecutivo e che una cultura di comunicazione di qualità è una premessa indispensabile per una buona convivenza basata sulla fiducia. Pubblicazioni L’attuazione di un sviluppo sostenibile del territorio è uno dei temi politici Rapporto annuale 2013 dell’Associazione dei Comuni Svizzeri chiave dell’ACS. Nel mese di ottobre dell’anno in esame ha pubblicato insieme all’Unione svizzera delle arti e mestieri la guida «Rivitalizzare i nuclei storici e i centri urbani». Secondo le due associazioni è necessario rafforzare la funzione dei centri degli abitati quali luoghi di ritrovo e di fruizione di beni e servizi per la popolazione. La guida dovrebbe stimolare il maggior numero possibile di città e comuni a lanciare progetti per rivitalizzare i loro centri. La pubblicazione rappresenta anche un importante contributo per combattere l’edificazione dispersiva e promuovere la densificazione centripeta. Sulla base di undici esempi concreti, la guida presenta interventi possibili per poter valorizzare i centri degli abitati. In base alle conoscenze acquisite da questi esempi sono stati formulati cinque criteri di successo e dieci consigli di intervento. L’opuscolo di 32 pagine è stato inserito nella rivista «Commune Suisse» e pubblicato in formato PDF sui siti web delle due associazioni. Le stesse continueranno a raccogliere buoni esempi di rivitalizzazione in modo da poter fornire anche in futuro ulteriori informazioni sul tema basate su esempi concreti. Suisse Public Nell’anno in esame si è svolta a Berna la 21ma edizione di Suisse Public, l’Esposizione svizzera specializzata per le aziende e le amministrazioni pubbliche. Essendo stata a suo tempo iniziatrice dell’esposizione, l’ACS vi ha partecipato quale importante partner patrocinatore. Vi ha tenuto uno stand in collaborazione con l’Unione delle città svizzere, l’organizzazione Infrastrutture comunali e Comunitas, Fondazione di previdenza dell’Associazione dei Comuni Svizzeri. Circa 600 espositori hanno presentato i loro prodotti e servizi per quattro giorni. L’esposizione ha funto da fiera e da piattaforma per lo scambio di conoscenze e opinioni per esponenti delle autorità comunali e cantonali, dipendenti amministrativi, collaboratori di magazzini comunali, nonché utenti e progettisti provenienti da numerosi comuni di ogni dimensione. In collaborazione con la Bernexpo AG, l’ACS ha prodotto e inviato a tutti i comuni una pratica guida dell’esposizione Suisse Public per consentire ai visitatori di informarsi in anticipo e di orientarsi facilmente sul posto. 13 ORGANI RUBRIK DELL’ASSOCIAZIONE Assemblea generale La 60a Assemblea generale dell’ACS si è svolta il 20 giugno 2013 nella cornice dell’esposizione Suisse Public, nell’area fieristica della Bernexpo AG a Berna. La prima parte dell’Assemblea generale è stata dedicata al tema «Comuni e economia: insieme per siti forti». Dopo le interessanti relazioni della Segretaria di Stato Marie-Gabrielle Ineichen-Fleisch, direttrice della SECO, e di Thomas Daum, direttore dell’Unione svizzera degli imprenditori, nella sua relazione il consigliere di Stato e presidente dell’ACS Hannes Germann ha esortato l’economia a rafforzare il proprio impegno politico, civile e sociale nei comuni. Nella seconda parte i delegati hanno approvato il rapporto annuale e il conto annuale 2012. Christian Vitta, granconsigliere e sindaco di Sant’Antonino (TI), si è dimesso dal Comitato dell’ACS. Al suo posto i delegati hanno eletto Riccardo Calastri, sindaco del comune di Sementina. All’Assemblea generale hanno partecipato complessivamente 180 rappresentanti dei comuni e di istituzioni di tutta la Svizzera associate all’ACS, nonché numerosi ospiti. Il riuscito evento si è concluso con un discorso del presidente della Confederazione Ueli Maurer sul tema «La Svizzera e la concorrenza internazionale». 14 Rapporto annuale 2013 dell’Associazione dei Comuni Svizzeri ORGANI DELL’ASSOCIAZIONE Comitato, direzione e ufficio di revisione Presidente Presidente onorario Vicepresidenti Hannes Germann, presidente del Consiglio degli Stati, Opfertshofen SH Toni Cantieni, ex consigliere nazionale, Lenzerheide GR Silvia Casutt-Derungs, Grossrätin, Falera GR Gustave Muheim, syndic, Belmont-sur-Lausanne VD Comitato Peter Bernasconi, Grossrat, Worb BE Riccardo Calastri, sindaco, Sementina TI (dal 20 giugno 2013) Erwin Fuhrer, syndic, Courtepin FR Renate Gautschy, Grossrätin, Gemeindeammann, Gontenschwil AG Dr. Rudolf Grüninger, presidente Federazione svizzera dei patriziati, Basilea Herbert Lustenberger, Gemeinderat, Ebikon LU René Riem, maire, Avully GE Martin Ph. Rittiner, Gemeindepräsident, Simplon Dorf VS Ernst Sperandio, Gemeindepräsident, Oetwil am See ZH Helene Spiess, Gemeindepräsidentin, Buochs NW Beat Tinner, Kantonsrat, Gemeindepräsident, Wartau SG Christian Vitta, granconsigliere, sindaco, Sant’Antonino TI (fino al 20 giugno 2013) Beatrice Wessner, alt Gemeinderätin, Bubendorf BL Sede operativa Nell’anno in esame il settore Informazione e comunicazione è stato segnato da due avvicendamenti di personale. All’inizio di aprile 2013, Beatrice Sigrist ha assunto il posto di segretaria di redazione e addetta al layout, sostituendo così Miryam Azer, che ringraziamo anche in questa sede per il lavoro prestato. A fine anno il caporedattore Steff Schneider è andato in anticipo in pensione. L’ACS ringrazia Steff Schneider per il suo apprezzatissimo ed efficace impegno a favore dell’Associazione e dei suoi membri. L’ACS gli pone i migliori auguri per questa nuova fase della sua vita. In agosto è stato pubblicato un annuncio per la ricerca un nuovo caporedattore. Quale successore di Steff Schneider, a fine settembre è stato assunto per il 1° gennaio 2014 Peter Camenzind. Già sostituto caporedattore della rivista «Le Alpi» del Club Alpino Svizzero, Peter Camenzind apporterà tutta la sua vasta esperienza giornalistica a favore dei comuni. Per garantire una continuità nell’assunzione dei compiti nella sede operativa, il Comitato ha istituito un gruppo di lavoro incaricato di occuparsi del processo di ricambio al vertice dell’ACS che avverrà nel corso dei prossimi due anni. La squadra della sede operativa si compone come segue: Ulrich König, direttore Maria Luisa Zürcher, vicedirettrice Dr. Michael Bützer, responsabile settori politici Claudia Hametner, collaboratrice scientifica Lisa Prandini, amministrazione/responsabile di progetto Vita Knecht, collaboratrice amministrativa Steff Schneider, responsabile informazione/«Commune Suisse» Philippe Blatter, redattore Beatrice Sigrist, collaboratrice di redazione (dal 1° aprile 2013) Samuel Thomi, collaboratore di redazione (ausiliario dal 1° dicembre 2012 al 28 febbraio 2013) Ufficio di revisione Fiduciaire Probitas SA, Bienne BE Membri Nell’anno in esame, in seguito al processo di fusioni comunali, il numero di comuni svizzeri si è ridotto, passando da 2408 a 2396. Di conseguenza, il numero di membri dell’ACS è sceso da 1707 a 1702. Rispetto al totale dei comuni svizzeri, la quota di comuni aderenti all’ACS è rimasta del 71%. Argovia 77% Grigioni 71% San Gallo 84% Appenzello Esterno 100% Giura 45% Turgovia 100% Appenzello Interno 83% Lucerna 75% Ticino 81% Basilea Campagna 85% Neuchâtel 57% Uri 70% Basilea Città 67% Nidvaldo 100% Vallese 94% Berna 69% Obvaldo 100% Vaud 29% Friburgo 68% Sciaffusa 96% Zugo 64% Ginevra 78% Svitto 73% Zurigo 78% Glarona 67% Soletta 91% Rapporto annuale 2013 dell’Associazione dei Comuni Svizzeri 15 RUBRIK RUBRIK ANNUALE 2013 CONTO Conto economico 2013 e preventivo 2014 CONTO 2013 Spese Gli organi Assemblea generale Comitato e Commissioni Ufficio di revisione Ufficio Stipendi Prestazioni sociali Indennità a terzi Spese accessorie del personale Consulte per il personale Spese d’ufficio e d’amministrazione Marketing Costi per i locali Indirizzi Esposizione Suisse Public Rivista ufficiale «Commune Suisse» Opuscoli Informazione Attestato/Diploma professionale federale «Amministrazione pubblica» Materiale didattico «Condurre nel sistema di milizia» Trasferimento di conoscenze e tecnologie Ammortamenti 16 Entrate Spese PREVENTIVO 2014 Entrate Spese Entrate 32 080.40 91 347.80 3 300.00 25 000.00 66 000.00 3 300.00 25 000.00 72 000.00 3 300.00 998 195.35 184 117.65 0.00 7 318.70 39 884.15 985 400.00 180 740.00 0.00 4 000.00 50 000.00 1 031 900.00 189 400.00 20 000.00 5 000.00 25 000.00 308 101.50 288 300.00 285 500.00 1 918.25 113 841.85 184.70 7 997.80 1 000.00 73 500.00 500.00 10 000.00 2 000.00 155 000.00 500.00 0.00 275 203.10 272 000.00 272 000.00 33 326.00 31 152.15 3 000.00 45 100.00 3 000.00 14 600.00 5 500.00 38 000.00 20 000.00 0.00 50 000.00 50 000.00 75 000.00 75 000.00 0.00 20 000.00 20 000.00 20 000.00 20 000.00 79 714.90 21 000.00 Tasse sociali Servizio di consulenza assicurativa Provvigioni e diversi ricavi Interessi/ricavi di partecipazione Utile/Perdite sul cambio sui titoli di credito Indirizzi Convegni Rimborso assicurazione Esposizione Suisse Public Rivista ufficiale «Commune Suisse» Opuscoli Attestato/Diploma professionale federale «Amministrazione pubblica» Prestazione assicurazione infortuni Prelievo dal fondo di riserva Utile Maggior uscita PREVENTIVO 2013 2 213 184.30 49 042.90 26 000.00 1 060 630.00 1 050 000.00 1 060 000.00 12 911.10 10 000.00 10 000.00 181 672.15 10 826.40 131 500.00 19 000.00 171 500.00 9 000.00 4 503.00 0.00 0.00 59 495.25 22 073.25 0.00 304 170.40 45 000.00 10 000.00 315 000.00 45 000.00 20 000.00 0.00 0.00 486 217.40 508 000.00 453 500.00 17 925.70 1 000.00 1 000.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 101 802.55 0.00 95 000.00 2 262 227.20 2 136 840.00 22 660.00 2 159 500.00 2 245 200.00 1 960 000.00 285 200.00 Rapporto annuale 2013 dell’Associazione dei Comuni Svizzeri CONTO ANNUALE 2013 RUBRIK RUBRIK Bilancio 2013 Effettivi Aumento Diminuzione 1.1.2013 ATTIVO Attivo circolante Cassa Disponibilità in banca Effettivi 31.12.2013 1 884 661.96 42 206.23 219 307.93 1 707 560.26 450 027.96 42 183.23 38 787.93 453 423.26 249.94 518.15 375 503.66 768.09 38 787.93 336 715.73 Debitori 55 714.96 39 753.48 95 468.44 Attivi transitori 18 559.40 1 911.60 20 471.00 1 434 634.00 23.00 Patrimonio immobilizzato 180 520.00 1 254 137.00 Titoli di credito 764 778.00 20 520.00 744 258.00 Prestiti ROD Società fiduciaria 160 000.00 160 000.00 0.00 Partecipazioni 509 856.00 Installazioni d’esercizio PASSIVO Fondi di terzi Creditori Conto corrente ROD Società fiduciaria Passivi transitori Accantonamenti Ufficio Capitale proprio Riserve generali Capitale dell’Associazione Maggior uscita Rapporto annuale 2013 dell’Associazione dei Comuni Svizzeri 23.00 509 879.00 0.00 0.00 1 884 661.96 118 746.95 295 848.65 1 707 560.26 280 556.70 69 704.05 194 046.10 156 214.65 64 353.85 69 704.05 134 057.90 158 584.65 158 584.65 0.00 57 618.20 35 461.45 22 156.75 101 802.55 108 197.45 101 802.55 108 197.45 0.00 1 443 148.16 210 000.00 0.00 210 000.00 1 394 105.26 49 042.90 1 344 105.26 1 344 105.26 50 000.00 50 000.00 49 042.90 49 042.90 17 REVISIONSBERICHT RAPPORTO DI REVISIONE 18 RUBRIK Rapporto annuale 2013 dell’Associazione dei Comuni Svizzeri