Periodico mensile della Associato alla Unione Stampa Periodica Italiana Coop Lombardia Comitato di Redazione Antonio Bertolini, Sergio Ferrario, Sergio Ghiringhelli, Lidia Lommi, Oddino Magnani, Daniele Moltrasio, Ugo Pinferi, Enrico Rossi, Adolfo Scalpelli, Elio Su_sani, Alberto Terzi. Giorgio Vozza. Impaginazione: Franco Malaguti Maria Rosa Torri Disegni: Marina Vecchi Editrice Coop Lombardia Viale Famagosta, 75 20142 Milano - Tel. 5 ,1.65.546 qu Direttore respon ,sahile: Adolfo Scalpelli Comitato Regionale Lombardo Stampa: Coop "Il Guado" Corhetta (MI) - Tel. 02-9794461-2 Spedizione in abbonamento postale gntppo 111/70. Autorizzazione del Trib. di Milano n. 144 del 14 aprile 1982 La carta di Quale Consumo è,di bassa qualità per la stampa mti di alta qualità ecologica. E tutta riciclata. al e Quello -che che ne pensa la Coop Lombardia 4 012r110 cuatun ' uztu Intervista a Guido Toletti, responsabile commerciale Coop Lombardia spezzz. Orari dei negozi: chi li vuole lunghi, chi lunghissimi, chi non stop. là un problema aperto, di cui si discute, che tocca da vicino i consumatori e le aziende della distribuzione, le quali per offrire un servizio sempre più razionale devono affrontare problemi di varia natura. "Quale consumo" ha voluto far sentire la sua voce ascoltando il parere della Coop Lombardia attraverso la voce del suo responsabile commerciale, Guido Toletti al quale abbiamo posto alcune domande. Dopo !Intervista di Daniele Moltrasio e che riportiamo a pagina 2, ovviamente, apriamo le pagine del giornale al parere dei soci che invitiamo a scriverci sull'argomento. Buono sconto n. 3 ín2a paffina TitoCortese ha lasciato (non di sua volontà) la rubrica Som Latte per tutte le stagioni di Titti Casiraghi p. 2 Diciottomila rispondono di Alberto Terzi 11.111111111 Il .carofiglio di Fabio Zanchi P, 3 p. 4 Il sacchetto di carta del supermercato di Marco Maggi P. 5 pp. 6-7 Quel lombardo Viganò La parola ai bambini a cura di Mario Lodi P- 8 Quei giorni intorno a Pasqua di Fiorella Fumagalli P- 9 Se I'86 si presenta cosi ecco il nostro bilancio a cura di Daniele Moltrasio p. IO Offerta ai soci p. l l I frustrati di Claire Bretécher pp. IO- I l Quello che la Lega prepara per i suoi Cento Anni di Lidia Lommi p. 12 Che cento fiori sboccino o Primavera: tempo di balconi rinnovati, di desiderio di verde, di fiori futuri. Lavori in casa e sul balcone, trapianti e terra nuova: qualche consiglio non fa mai male. Ecco perché ci siamo rivolti a Marta snenghi, esperta appassionata e attenta, perché a partire da marzo, intervenga puntualmente su Quale Consumo" con i suoi consigli a chi è appassionato di piante e verde. A pagina 9 - 'Di tasca nostra" Una nuova offensiva contro la trasmissione "Di tasca nostra"? 1 ito Cortese è stato costretto all'abbandono. "Con questa puntata — ha detto concludendo la trasmissione di lunedì 24 febbraio — lascio, per la verità non di mia iniziativa, "Di tasca nostra". Questo forse non significa che la direzione della Rai voglia chiudere la fortunata rubrica, ma è certo che senza uno dei creatori della trasmissione, di uno dei difensori di questa creatura contro la quale si sono manifestati attacchi e sospensioni, il rischio che possa essere quantomeno snaturata c'è. La motivazione addotta insiste molto su una presunta incpmpatibilità tra l'essere. Cortese, caporedattore dei servizi economici del Tg 2 e conduttore della trasmissione. Una decisione che ha qualche aspetto di maso- chismo: che significato ha togliere un giornalista da una trasmissione fortunata, seguita e appassionante. quando il volto del giornalista, il suo modo di condurre erano ormai l'immagine stessa di quel tipo di trasmissione? E come può essere ad- dotto a giustificazione del provvedimento un motivo di così piatto e sgradevole burocratismo provinciale? Beniamino Placidó, attento osservatore di cose televisive, ha scritto nella rubrica "a parer mio" della Repubblica: "Veniamo (...) a sapere che c'è a viale Mazzini un solo funzionario 'incompatibile', fra i tanti. Guarda caso, si tratta proprio di quel Tito Cortese che ideando e conducendo 'Di tasca nostra' ha procurato in passato qualche grana alla Rai. Perché 'Di tasca nostra' in tema dí economia ha sempre fatto dei ragionamenti non capricciosi e piacevoli, ma rigorosi — e qualche volta spiacevoli — per coloro che producendo. distribuendo e vendendo ci imbrogliano". (Tralasciamo di riprodurre oltre e riportare alcuni brucianti giudizi sull'autore della decisione, il direttore del Tg 2. Zatterin). ncek, nel irk;34ino? La copertina dell'opuscolo che "Quale Consumo" ha dato in omaggio ai suoi lettori con il numero del dicembre 1985. Nella foto piccola in alto Tito Cortese I test tl'fA TIF Raccolti in cui pratico volumetto "tassala Consumo" offre ai propri lettori i tasta merceologici, braameasi in un armo nana rubrica "Di tasca :Anatra" dal Tg2 ]meno 112alannla E. 11 CI ,RUSI• 0312.0.3312e sam TV • ETMI 111.2,1> pZet, gr. Entra - masa orco Vam.~. I% • XI« Zelciao "Di tasca nostra" è stata troppe volte — perché decisioni di questa portata non siano guardate con sospetto — nel mirino di quell'industria che non vuole essere contestata, che non vuole verifiche. che ritiene di poter gettare sul mercato tutto ciò che decide di produrre senza nemmeno un appunto o un rilievo o un confronto. Una trasmissione che fu oggetto di campagne forsennate, di veri e propri linciaggi, accusata, udite, udite, di essere in preda a una mentalità antindustriale. Venne dapprima sospesa, poi relegata dopo una forzata ripresa in fasce d'ascolto disagevoli e tardive, quindi si impose, nonostante tutto, e finì in un orario di grande ascolto. E i consumatori ebbero in quella trasmissione un punto di riferimento non per ascoltare verità rivelate, ma per vedersi fornire punti di riferimento e dati di fatto. Con Cortese se ne va un pezzo della trasmissione. Nessuno, certo, è insostituibile. Forse nessuno sta nemmeno attentando alla rubrica. La Rai sembra però tentare ogni strada per farlo credere. Per di più in un momento di scontro politico riacceso e in cui si stanno rimescolando molte carte. E non pare proprio in meglio. La domanda che nasce spontanea è: ma davvero i consumatori fanno così paura? Questo vuol dire che c'è tanto lavoro ancora da fare per organizzarsi e contare. a. se. Buono sconto soci N. 3 Berne almeno mezzo litro al giorno Titti Casiraghi Valido dal 15 al 30 aprLe e o i 1 fry IL ,Ign Prezzo ai soci Prezzo di mercato Bonarda Cantina Coop. Canneto Pavese L. 9.500 _i. 15.000 Riesling Oitrepo Cantina Coop. Canneto Pavese M IR CI i ti LU Moscato (-Meno Cantina Coop. Canneto Pavese Valtellina Cantina sociale Villa di Tirano M nui ma .— 1 Barbera d'Asti Cantina sociale Ca la rna nd rana Latti e Nonostante la produzione italiana di lane sia stata nel 1984 di 104 milioni di quintali, il nostro paese è deficitario di circa il 50 per cento del fabbisogno. Ciò in termini economici significa un esborso di 2500 miliardi l'anno• il latte è infatti la seconda voce del deficit alimentare dopo la carne. Dall'estero si importano quantitativi ridotti di latte alimentare o di latte da inviare alla trasformazione casearia ma è elevatissima, e copre la totalità del fabbisogno, l'importazione di latte in polvere sia per uso alimentare che zootecnico. Per ridurre in parte la dipendenza economica dagli altri paesi il lane di produzione nazionale dovrebbe essere meglio valorizzato producendo ed esportando formaggi tipici. La produzione casearia italiana non ha infatti nulla da invidiare in termini di qualità e varietà a quella di altri paesi, anche se manca un'adeguata presentazione dei prodotti nostrani presso il consumatore straniero. A questo proposito negli ultimi anni sono stati fatti passi avanti per migliorare l'immagine dei. formaggi i radiziona- li, creando consorzi per la tutela dei prodotti tipici. Pur importando molto latte consumi medi pro capite d questo prodotto sono molto bassi nel nostro paese: circa 170 grammi al giorno. Ad abbassare la media nazionale contribuisce fortemente il Sud a causa della non abitudine al consumo dovuta in gran parte alla mancanza di allevamenti bovini. I nutrizionisti consigliano ad adulti, anziani e bambini fino alla pubertà di bere mezzo litro di latte al giorno, ma non una quantità più elevata per adolescenti, gestanti e nutrici. Con il termine latte si intende solitamente latte intero: negli ultimi anni a questo si S0110 affiancati: 1)1~ parzialmente scremato, circa 15-18 grammi di grasso per litro; 2) latte scremato, solo 3 grammi per litro di sostanza grassa. Questi prodotti sono mollo indicati per chi debba controllare l'apporto nella dieta di grassi di origine animale. A tutte le altre persone sane si consiglia il consumo di latte intero, possibilmente pastorizzato. er -2 9ÚLRf2:71 Un alimento molto antico Le prime testimonianze storiche del suo impiego compaiono in un mosaico babilonese del 3100 a.C.. Anche se la storia delle civiltà sembra indicare che aggressività delle popolazioni, buona alimentazione ed uso del latte vanno di pari passo, l'immagine del latte è quella di alimento per bambini. Studi di mercato nel nostro paese indicano infatti che e diffusa la credenza che chi è forte e virile non beve latte ma vino. Questo atteggiamento psicologico è caratteristico del consumatore italiano e del tutto differente da quello di 'tedeschi, olandesi e statunitensi. Alla luce delle moderne conoscenze nutrizionali si può affermare che è la nostra attitudine ad essere scorretta: il latte è l'alimento ideale per l'uomo ed il suo consumo è indispensabile nei primi mesi di vita. Contiene tutti i principi alimentari in rapporti equilibrati: proteine, zuccheri, grassi, sali minerali e vitamine. Le proteine contengono, in quantità sufficienti tutti gli arninoacidi essenziali, il grasso è in genere omogeneizzata e quindi facilmente digeribile ed il contenuto in lattosio è importante per un equilibrato sviluppo del sistema nervoso. Il latte è inoltre una buona fontedi calcia e di fosforo che sono indisperisabi- Dolcetto d'Alba Cantina sociale Calamand rana li tanto nell'infanzia, quando più intensa è la crescita scheletrica, che durante la vecchiaia, quando le ossa tendono ad impoverirsi di calcio diVentando più fragili. Anche sotto il profilo dell'apporto vitaminico il latte è un buon alimento: contiene quasi tutte le vitamine in particolare quelle del gruppo 13. Il latte pastorizzato, chiamato anche latte fresco, ha subito un riscaldamento a 75-79" C per 15 secondi. Questo trattamento distrugge i microrganismi patogeni. ma non danneggia i componenti nutritivi e permette la conservazione del prodotto per quattrocinque giorni in frigorifero. Il latte a lunga conservazione o sterilizzato viene trattato a 140-150° C per due secondi. vantaggio di essere conservabile a temperatura ambiente per qualche mese e quindi di poter essere trasportato e immagazzinato senza refrigerazione. La temperatura di sterilizzazione distrugge tutti i microrganismi presenti e può in alcuni casi, latte sterile in bottiglia, ridurre drasticamente il contenuto vitaminico. Si consiglia quindi l'uso di latte fresco, che non deve però essere bollito prima del consumo: la bollitura non porta alcun vantaggio e peggiora la qualità nutritiva del prodotto_ Se si hanno difficoltà nell'approvvigionarsi di latte fresco è meglio bere latte a lunga conservazione che rinunciare a consumarlo. Lacze titolazione n separazione del grasso MI» VIII [a t te titolato O scremato l L ste raiz5n7i onc ro pastonirazione L- J 6 bottiglie da lt. 0,720 - Cartone personalizzato fc rrnenuzione Lattica [rotta mento cantico 4 v [a te sterdivato latte pastori nato burro Quello che ne pensa la Coop Lombardia 1. Da parecchio tempo (due anni) in certi negozi è in corso l'orario continuato. Si può fare un consuntivo di questa esperienza? 2. Quali problemi di ordine tecnico e sindacale solleverebbe una liberalizzazione degli orari di apertura? Orario continuato o spezzato? Nor basta un sì o un n In questo momento la Coop Lombardia non ha punti di vendita che applicano l'orario continuato. La localizzazione o la dimensione dei nostri punti di vendita hanno finora sconsigliato l'adozione di orari continuati. In passato Ia Coop Lombardia ha effettuato un test su alcuni supermercati per valutare sperimentalmente quali modifiche sarebbero intervenute nell'affluenza della clientela e nell'equilibrio tra costi e ricavi. I risultati sono stati deludenti e l'esperimento abbandonato. Si è in presenza di problemi ed esigenze diverse. Per i lavoratori sembra presentare interesse una riduzione del cosiddetto nastro orario; per i clienti è certamente comodo trovare i punti di vendita aperti a qualunque ora di qualunque giorno; per le aziende è essenziale che sia rispettato l'equilibrio tra costi e ricavi. Non mi pare che siano esigenze facilmente conciliabili 11 modo teorico per renderle compatibili sarebbe di accettare un aumento dei prezzi proporzionale all'inevitabile aumento dei costi. Ma credo che ciò sia contrario ai desi- Intervista di Daniele Moltrasio a Guido Toletti, responsabile commerciate Coop Lombardia 2 - Quale consumo ricotta i 1 deri ed agli interessi prima di tutto dei consumatori poi delle organizzazioni sindacali e delle aziende. Occorre ricordare che un punto di vendita non è una fabbrica e che l'allargamento degli orari di apertura non comporta necessariamente un miglior sfruttamento degli impianti, e cioè un aumento delle vendite. Ciò può essere vero soltanto in particolari circostanze: quando la produttività per metro quadro sia già su valori molto elevati. Siete contenti del nostroIervizio per la frutta e la verdura?' Alberto Temi Ortofruttal Alcune tabelle riassumono i risultati dell'indagine, mentre Sergio Ferrario e Guido Toletti esaminano il tenore delle critiche Appena sfomati i primi risul- alla vita della cooperativa e tati dell'indagine promossa se invitati sono disponibili a dalla Coop Lombardia sul esprimere un loro parere sui reparto origli-una, non per- servizi erogati': Alcuni risul- diamo l'occasione per pre- tati dell'inchiesta relativi alla sentarli ai soci. La sorpresa è freschezza del prodotto, alla la prima reazione che ha col- qualità e ai prezzi sono esposti nelle tabelle riassuntive. lo chi ha elaborato tutti i dati. Infittii il dott. Carlo Buzzi e il dott. Pierangelo Peri, sociologi dell'Università di Tren- ' Questioriano S dildo risp or Le iniziative promosse dalla Coop difesa del consumatore sono molteplici soprattutto od =Topo delrectumbone ai consumi. Questa volta però la Coop fa un passo in più e si rivolge o voi soci per avere un parere. per darvi la possibilità concreta di esprimere un giudizio [011n1LI1V0 51.1. un s=port molto impanante presente nei nostri punti di vendita: reparto di onofnitta °frutta C ( i [..'g• La Coop si aspetta mollo dai risultati che scaturiranno da questa riatu, ma é <stranamente e. importante che una simile --i,ione sia colta da tutti i soci come momento di partecipazione alla sita della Cooperativa finalizzato a soddisfare ancor pili le usi petue dei consumatori. 1. entro i 15 777' dkennitirre o o . Interessante è ascoltare il parere del direttore commercia- La maggioranza ha risposto cosi... Guido Toletti e quello di Sergio Ferrario vicepresi- percentuale di risposte per- dente della stessa azienda. venute: quasi 18.000 persone Ecco le domande a Toletti: N° 8 N° 9 hanno compilato il questionano pubblicato su "Quale consumo': "Non ci è mai ca- • r pitato - dicono i due socio- , N° 10 alta partecipazione e indubbiamente su questo ha infitti- • .4 to positivamente gfat to che i no particolarmente attenti Quali sono le critiche più importanti emerse dall'indagine? Innanzitutto anelli() sono molto contento del numero delle risposte avute e devo dire che, in fondo in fondo, temevo un giudizio molto più critico da parte dei soci. Non intendo dire che la Cooperativa abbia offerto finora un servizio inadeguato, ma poiché in questi anni abbiamo operato alcune scelte sulla tipologia del servizio, i risultati del questionario ci sono utili come ulteriore momento di verifica. E mi sembra che le critiche più rilevanti siano di carattere gestionale (a volte mancano alcuni prodotti) o più strettamente relative ai prezzi (in alcuni casi considerati più alti). E possibile intervenire in questi ambiti? Direi di sì. Una razionalizzazione del servizio potrebbe contribuire a migliorare il rifornimento dei banchi ortofrutta, mentre sul prezzo la questione si pone in termini diversi. Anche dai risultati emerge che coloro che non acquistano nei - La sola proposta ragionevole è quella di chiedere all'amministrazione pubblica di procedere su questo terreno con la giusta carica innovativa ma anche con molta cautela senza abbandonarsi a facili demagogie od a soluzioni non sufficientemente valutate nelle loro conse- guenze. Si può, naturalmente, sperimentare, mirando a qualche zona strategica dopo aver però effettuato le opportune indagini conoscitive. Alle organizzazioni sindacali vorrei solo ricordare che è impossibile riuscire a coniugare aumento dei posti di lavoro, aumento del servizio alla clientela, diminuzione dell'orario di lavoro, aumento delle retribuzioni senza che ciò comporti costi insostenibili soprattutto se non ci sarà nessuna concessione sul fronte della flessibilità. e i i i k!, I i teM I itatONIMIr Di solito, in quale stato di freschezza trovi i prodotti? Molto freschi 22,7% Abbastanza freschi 72,1% 5,0% Poco freschi Per nulla freschi 0,2% Quale giudizio esprimi sulla qualità complessiva dei prodotti ortofrutticoli in vendita alla Coop? 21 ,6% Ottima 66,1% Buona 11,7% Sufficiente 0,6% Scadente Per la tua esperienza come giudichi il livello dei prezzi dei prodotti ortofrutticoli rispetto agli altri supermercati? 17,2% 61,0% Più alto Uguale Più basso soci iscritti alla Coop risulta- ziende della grande distribuzione, ha qualche proposta particolare per il futuro? • 4,-,5r- • logi di riscontrare una così 3. La Coop, rispetto alle a- " • Alcune percentuali su risposte particolarmente significaUve contenute nel questionario ortofrutta. le della Coop Lombardia, ta, si sono subito stupiti della hai!. /„/ 7/~/~- nostri supermercati si rivolgono quasi esclusivamente ai mercati rionali che in alcuni casi riescono ad essere concorrenziali per i minori costi di gestione che hanno e per le facilitazioni di cui usufruiscono. !n ogni caso per 1'86, nel bilancio preventivo, è stato previsto un abbassamento dei prezzi nel reparto ortofrutta, Qual è il dato che ti ha maggiormente sorpreso? Ho notato che molti soci vedono nei nostri supermercati il negozio di tipo tradizionale, quello che solitamente sta sotto casa e dove si possono acquistare anche tutti i giorni poche cose. Sono probabilmente le persone che vivono sole e gli anziani che contemporaneamente chiedono confezioni più ridotte. È un risultato che non mi aspettavo in questa dimensione e quindi ne prendo atto. L'ultimo parere lo chiediamo a Sergio Ferrario, vicepresidente della cooperativa e convinto promotore di questa indagine. 4. È possibile e ragionevole anche da noi un'esperienza di tipo americano con negozi aperti anche di notte? Dal punto di vista teorico, e senza voler considerare gli argomenti prima esposti, l'ipotesi di apertura di alcuni tipi di punti di vendita anche di notte ritengo sia attuabile solo in forma molto limitata e soltanto nei grandi o grandissimi centri urbani o nelle stazioni di villeggiatura. Non credo si debba dimenticare che Segrate o Pioltello sono realtà completamente diverse da Milano o Roma. 21,8% Come utilizzerà i risultati la Coop Lombardia? Prima analizzeremo attentamente tutti i problemi che potranno emergere tenendo presente le diverse dimensioni dei nostri punti di vendita, dopo di che interverremo per rispondere alle esigenze più rilevanti: mi riferisco soprattutto alla puntualità dei rifornimenti e alla concorrenzialità dei prezzi. Per quanto riguarda la freschezza dei prodotti, giudicata abbastanza soddisfacente dai soci, devo sottolineare la difficoltà effettiva di una grande struttura come il supermercato (che si basa sul self-service) a rispondere in modo ottimale su tutti i fronti_ L'alta deperibilità di alcuni prodotti ortofrutticoli ci pone problemi non indifferenti. Riproporresti questa indagine tra i soci? Sono veramente soddisfatto di questa iniziativa. Ringrazio sinceramente tutti i soci che hanno dimostrato interesse per la loro cooperativa e mi adopererò perché si faccia il possibile per migliorare il nostro servizio. Consigflio di amministrazione La riunione dei quadri intermedi Sabato 22 febbraio presso la sede sociale di viale Famagosta ha avuto luogo la riunione del Consiglio di amministrazione per discutere ed infine approvare il bilancio preventivo relativo all'esercizio 1986. Elementi di rilievo emersi dalla presentazione e dalla successiva discussione sono quelli dell'andamento delle vendite previste in una situazione di grande incertezza e di apparenti modifiche sostanziali delle abitudini dei consumatori. Grosso rilievo assume infine nella previsione '86, la parte riservata agli investimenti che supera í 30 miliardi a sottolineare ancora la necessità di rafforzare la parte autofinanziamento. elemento indispenSabile per una corretta gestione dello sviluppo aziendale. La seduta conclusa dal presidente ha visto gli interventi di molti consiglieri e dei responsabili del settore controllo di gestione e del settore commerciale. A Cremona, nella sala riunioni della Coop, ha avuto luogo lunedì 24 febbraio, l'incontro convocato dalla Presidenza della Cooperativa con i quadri intermedi aziendali. 11 presidente Bertolini avviando i lavori della riunione ha svolto un'attenta e puntigliosa disamina sui problemi dello sviluppo e sulla riorganizzazione delle varie strutture aziendali stimolando l'attenzione dei presenti con precise proposte e obiettivi di lavoro. la riunione è continuata sino alle prime ore pomeridiane attraverso la presentazione del preventivo 1986 (Gerli), l'andamento delle vendite (Toletti) sui problemi della riorganizzazione del lavoro e della politica sui problemi del personale (Lago). una nutrita serie di interventi in particolare dei quadri del settore amministrativo e commerciale ed infine con le conclusioni affidate al vice presidente Ferrarlo. Come osservazione importante pare di rilevare l'estremo impegno ancora propenso dai quadri intermedi nell'essere pane indispensabile ed insostituibile dello sviluppo e della riorganizzazione aziendale. // 1/2%,-7,-;%`; Quale consumo - 3 i t vn vniffiffigo a sétorilAr di Tirale ci piace" carofi Una rapida inchiesta per capire quanto costa vestirsi seguendo il giro della moda giovanile Che belli i nostri figli. E rari. Carissimi. Soprattutto quando si tratta di vestirli. Che siano paninari, dark, puttk, normali. fi•siniilari (ci sono anche quasi i)o aspiranti yuppies, costano un occhio della testa. Roba da rimpiangere il '68. quando, in fundo, bastavano un maglione, un paio di jeans e un eskimo perché in famiglia la pace regnasse sovrana. Adesso tutto è più difficile. Innanzitutto perché i modelli di riferimento si sono vorticosamente moltiplicati. In secondo luogo. perché o il giovane è in grado di offrire una facciata immediatamente riconoscibile, oppure non è nessuno. Sono accettate anche le buone imitazioni (i `ficsimili"), purché rendano immediatamente chiara la scelta di campo. A sentir loro, i giovani, il problema dei modelli non si pone nemmeno. A guardarli tutti in • fila, però, li si vede tutti uguali, o quasi, a gruppi perfettamente omogenei. "Noi ci vestiamo a seconda eli quel che ci piace. Temiamo di esitare le cadute di ca tiro gusto e, soprattutto, quello che ci s'orrebbero porre i genitori, che non •apiscono mai niente"(già sen- Ma) dicono quattro quindicenni impegnati in un phon integrale sotto l'aria calda ad un ingresso del Moria. in Galleria. Poi li guardi e scopri che, se non hanno un Mon•er, indossano qualcosa che gli somiglia molto da vicino: se non calzano le Ti in beriand.coillUnque hanno ai piedi scarpe da valanga che a quelle si i.spirano persino nelle stringhe: se non hanno il calzino Burlingion, ostentano qualcosa di mollo simile. Li fai parlare un po: e scopri che Moira, la biondina, vorrebbe tanto "vestire e muoversi come Madonna". In realtà indossa un giubbottino bellino, ma niente di cccezionale: "Eh. doveva vedermi ieri. ieri si che sembravo lei". Lei chi! lo? "Ma novo. scherza? Lei, Madonna". Ridendo e scherzando, salta firmi che la Mini banda dei quattro è di quelle che spendono di meno: evidditeniente alle spalle non hanno famiglie troppo disponibili. Nonostante questo. Moira. Leonardo. Luca e Alessandra sono concordi: "Quanto spendiamo al mese? Un patrimonio. I soldi sono un vero problema, perché i genitori non sganciano ': Telelanguage. Una co perativa vi insegna ile lingue al telefono - L'I i marzo nasce ufficialmente "Telelanguage", un nuovo metodo di insegnamento delle lingue "al telefono". L'idea è davvero accattivante. Tutti i giorni una lezione individuale, all'ora più comoda, in ufficio o in casa, seguendo un programma didattico misurato sulle proprie esigenze. Senza spostamenti, senza quell"effetto scuola" che risulta penoso nei corsi collettivi di lingue. E inoltre il vantaggio di essere subito pronti ad utilizzare le cose apprese in conversazioni telefoniche di lavoro. dal momento che il telefono è già il veicolo dell'apprendimento. Ci ha pensato una cooperativa milanese, l'Intercoop Language School, nata diversi anni fa tra gli insegnanti della ex Berliz. Telelanguage è il marchio adottato per questo nuovo metodo di insegnamento ed è lo stesso marchio di una scuola svizzera con la quale la cooperativa ha stipulato un accordo per l'utilizzo del sistema didattico. Carne si fa ad iscriversi a un corso di lingue "al telefono"? Sí prende contatto con la scuola (02/ 800649 806185 - 873200 - 874558), si fissa un incontro nel 4 - Quale consumo Facciam un piccolo inventario Moira ha addosso un giubbotto azzurro, neanche firmato ("È un regalo"), che tuttavia non costa meno di 150 mila lire; un maglioncino da 70 mila; scarpe da tennis "Nike" da 80 mila. "E non parliamo di quel che costano i trucchi"sor7 ride la biondina. Passiamo a Leonardo. quello forse più accurato nell'imitazione di un paninaro: "Sono tutto un facsimile (visto che esistono'?)". Addosso ha un giubbotto im- Cambia la zona i prezzi non cambiano permeabile "fac-sirnile" dell'Henri Lloyd: I 50 mila; sotto, un altro giubbotto. Levis, 90 mila: ai piedi, in sostituzione delle Timberland, delle Videotown da 150 mila. Per essere un fan dell'imitazione, il risultato economico è molto vicino al modello: "Ho addosso un mezzo capitale" esclama soddisfatto Leonardo. "Da qualche parte in qualche In effetti. tra Milano e Corsico, tra la metropoli e la sua periferia. non c'è alcuna differenza. La rincorsa all'ultimo calzino, all'ultimo giubbotto, all'ultimo modello di scarpe avviene a colpi di centinaia di biglietti da mille. Le vetrine parlano chiaro: le Timberland costano dalle 230 mila lire, alle 320 mila; i giubbott Moneler, 225 mila lire, cosi come — più o meno — quelli di Gigi Rizzi "illustrati" dalle stoffe e dai disegni di Naj Oleari; i calzini disegnatissimi di Naj Oleari costano 14 mila lire, mentre i Burlington Socks non si trovano a meno di 15 mila lire. Basti dire che una scatola di silicone per le Timberland co- quale si definiscono il punto di partenza della conoscenza della lingua, gli obiettivi. i modi del corso e poi si parte. All'ora stabilita, tutti i giorni, un insegnante (sempre lo stesso) vi telefona e inizia la conversazione-lezione che dura 25 minuti. I corsi sono sostenuti da materiali didattici scritti e richiedono anche una certa applicazione di studio personale: ma. i risultati, a vedere le esperienze svizzere, francesi. americane sono eccezionali. Scuola: due incontri a Colino e Milano • Grande successo dei corsi sul consumo promossi dalla Coop Lombardia a Como e Milano. Nella scuola milanese d i piazza Abbiategrasso abbiamo coinvoltoaltri cento ragazzi sul terna delle etichette con una animazione protrattasi per oltre 3 ore. A Como, invece, nella scuola media "Cesare CanW', 7 classi hanno d iscusso cl i "Dieta e computer", etichette, coloranti, pubblicità ed eutrofizzazione. Il successo è stato tale che, soprattutto per la pubblicità, è previsto, dietro richiesta degli insegnanti, un bis da tenersi prossimamente. Dalle parti di San Babila, Angela e Alessandra, due diciottenni perfettamente "firmate", offrono un esempio di adesione discreta alla moda del momento. Alcuni "pezzi" di pregio: altri, come i jeans, di livello non eccelso. Sembrano un paradigma del giovane d'oggi: Angela ha un Henri Lloyd (vero) da 250 mila lire, Barbara indossa un - Bomber" (altro giubbotto, ma di ispirazione militare), anch'esso da 250 mi- la lire circa. Ai piedi, stivali Fry di almeno 200 mila. Dice Barbara: "In media spendo trecentomila lire al mese per vestirmi. Chi me li dà? La mamma. No, non c'è mai stato alcun problema, non ha mai fatto storie". Stessa fortuna per Angela. studentessa del Centro onnicomprensivo di Corsica. La sua amica Barbara, invece, studia alla scuola privata Zanelia. do, qualcuno pagherà r sta IO mila lire e un cappuccio di Henri Lloyd 27.900 lire, per risalire aI capitale che, in un anno, viene investito nel capitolo abbigliamento-figli. E solo loro, i benamati, possono rispondere con una battuta di uno degli eroi del momento, Schwarzenegger: "Da qualche parte, in qualche modo, qualcuno pagherà". Umorismo nero, almeno quanto la tenuta di quella schiera di giovani che, per un motivo o per l'altro, non escono di casa se non dopo essersi adeguatamente sfigurati con quanto di più macabro, luttuoso e violento riescono ad inventare. Incoraggiati dalle teorie di quanti si sono provati a spiegare che tutto quel mascherarsi è dovuto al tentativo di darsi un'identità, abbiamo provato a domandare ad un ragazzo, Alessandro, perché mai si vestisse in queI modo e quanto spendesse. Lo abbiamo incontrato in piazza del Duomo, mentre passeggiava con un amico: vestito con anfibi militari: pantaloni attillati, maculati come la pelliccia di un leopardo; giubbotto pieno di mille-borchie-mille, catenelle, spilloni, scritte e quant'altro: cappellaccio nero. La risposta all'innocente domanda non è venuta. Con un grugnito Alessandro ed il suo amico (questo vestito in modo assolutamente normale, ap- Esperienza di una insegnante sullreducazione alimentare Secondo alcuni dati forniti dalla FAO, 8(1(1 milioni di persone nel mondo vivono in estrema povertà e tra gli affamati 2 su 5 sono bambini inferiori ai IO anni, mentre i bisogni di quelli che riescono a sopravvivere alla fame restano, comunque. insoddisfatti. Il problema alimentare del terzo mondo è tale da mettere in serio pericolo la pace e l'equilibrio mondiale. E urgente destinare maggiori risorse ai paesi in via di sviluppo e instaurare un ordine economico internazionale fondato non sull'assistenzialisrno ma sull'equità e la cooperazione fra tutti gli stati. Le vie della fame, però, percorrono anche i paesi industrializzati e le società avanzate. Può sorprendere ma il problema è presente anche nel nostro Paese e ciò è dovuto non tanto a scarsità di risorse. quanto ad una loro iniqua e irrazionale distribuzione. necessario che Ie nuove generazioni acquisiscano non solo nozioni più corrette in materia di alimentazione, ma anche consapevolezza che finché non saremo in grado di dividere le risorse nei mondo, non ci sarà né giustizia, né pace, né libertà. In quasi tutti i paesi dell'Europa le scuole pena un po' trasandato) si sono allontanati. Naturalmente, l'ordine di non rispondere è venuto dall'altro, quello normale. Umiliato ed offeso nella sua dignità professionale, il cronista ha tentato di gettare un occhio in un negozio di corso di Porta Ticinese. paradiso di quanti amano andare in giro con facce e vestiti neri. Non ce l'ha fatta, annichilito dalle 50 mila lire sparate, in vetrina, sui cartellini appesi ad una cintura di borchie; ad una cartuccera con tanto di bossoli da mitragliatrice; ad un'altra cintura di pelle, istoriata con tibia e teschi benauguranti. Poveri genitori, quanto dovete soffrire. propongono programmi di educazione alimentare, a partire dalla scuola d'infanzia. La scuola, infatti, non può non tener conto della necessità di affrontare il problema dell'educazione alimentate nella costruzione di un modello di consumi più rispondenti ai reali bisogni dei cittadini• L'Italia, rispetto a ciò, risulta arretrata. La realizzazione di un corretto rapporto tra produzione e consumo, la lotta all'inflazione e agii sprechi, potrebbero far superare gli attuali squilibri L'impegno di un'informazione corretta ai giovani consumatori, da parte delle istituzioni pubbliche deve essere maggiore, continua e programmata. Sono convinta che l'educazione al consumo di prodotti più facilmente reperibili sui nostri mercati e meno costosi, che non vengano, comunque, meno ai requisiti richiesti dalla scienza dell'alimentazione e dall'igiene, per esempio, può contribuire ai miglioramento delle sorti di un paese. Un'alimentazione equilibrata e razionale, d'altra parte, può considerarsi preventiva rispetto, invece, ad alcuni disturbi frequenti e che derivano da un'assunzione disordinata dei cibi. La presa di coscienza di questo problema, può modificare i comportamenti individuali, non solo nella difesa della propria salute, ma anche incidere sull'orientamento di una politica dei consumi più razionale. e Un m7o di aiutare la natura.: la Coop ci. jii"M Marco Maggi acch "Dillo a tuttil"si legge sui nuovi sacchetti di carta che la Coop Lombardia ha da poco nres.so in vendita in alcuni negozi, con l'ambizione (e la speranza) di soppiantare gradualmente l'impiego della plastica nella abitudini dei consumatori. Si traila di una iniziativa di indubbio spessore che vuole tracciare una nuova strada nell'intreccio dei problemi della salvaguardia ambientale, intervenendo là dove la mano del legislatore tarda a dichiarare guerra ad un materiale le cui implicazioni negative non sono ancora conosciute a sufficienza. Milioni di sacchetti di plastica all'anno si accumulano, purtroppo non solo nelle discariche, forti della loro non-biodegradabilità, che li rende insensibili all'azione del tempo e degli agenti atmosferici. .4 questa proliferazione incessante la Coop -Lombardia ha voluto rispondere con il rilancio della carta, l'unico materiale che al momento può offrire solide garanzie di compatibilità con l'ambiente: per il consumatore si tratta di una piccola rivoluzione, che lo chiama in causa a contribuire al rispetto dell'equilibrio ecologico. _ fila reazione del cliente? Siamo stati al negozio di via Ornato, a Milano, uno dei prescelti per lésperimento-pilota, ed ecco le voci e le impressioni che abbiamo riportato. o' ermerca "Guardi, io so già cosa sta pensando" . Lei crede che un anziano non si interessi di questi problemi, ma non è cosi. Da ragazzo mi piaceva pescare, ma ormai nei corsi d'acqua attorno a Milano si trova di tutto. Se non si riesce a fare niente contro gli scarichi industriali_ almeno vale la pena di tentare di eliminare le borse di plastica: sono dappertutto, sugli argini e nell'acqua, e non sono davvero un bello spettacolo". Milano, lunedì 24 febbraio, supermercato di via Ornato: la spesa col sacchetto di carta Gli insegnanti che hanno la responsabilità educativa dei futuri cittadini, possono svolgere un ruolo attivo nella scuola nel proporre questo discorso, che come quello dell'attenzione all'handicap e alla prevenzione alla tossicodipendenza, è fondamen- tale per la crescita civile. La mia esperienza come insegnante nella scuola primaria, mi ha indotto a riflettere su questo aspetto culturale e da diversi anni. ormai. cerco di approfondirlo. In prima classe, di solito, affronto, in collabora- zione con la famiglia il consumo della prima colazione e della merenda a scuola; in seconda, il percorso del cibo e la conoscenza degli organi della digestione; in terza, la conoscenza degli alimenti, quella dei nutrienti, il concetto di caloria e così via sempre conoscenze più complesse in rapporto all'età dei bambini e alle loro capacità. Quello dell'educazione alimentare, del resto, è un argomento che ben si presta a un lavoro didattico di tipo interdisciplinare. Presuppone, infatti, ricerche di scienze naturali (come la conoscenza del corpo umano soprattutto degli organi della digestione, la conoscenza degli alimenti come prodotti della natura), calcoli matematici, esercitazioni linguistiche. approfondimenti storici e geografici, ecc. Questo è lo sforzo personale che compio, nella speranza di formare consumatori più consapevoli. Penso, però. che questo sforzo debba essere Luciano, pensionato sessantacinquenne. spiega perché 'Iniziativa dei sacchetti ecologici lo ha subito convinto. E la maggiorazione di prezzo, 90 lire al pezzo contro le 40 del vecchio contenitore di plastica, non è un possibile freno alla diffusione di questa novità? 'No di certo, almeno per quanto mi riguarda. Siamo seri: cosa sono, al giorno d'oggi, 50 lire? Piuttosto, se posso muovere una critica, vorrei dire che questa iniziativa andrebbe pubblicizzata di più e meglio. L'avvio mi sembra sia stato fatto quasi in sordina, mentre valeva la pena di sfruttare di più i grandi mezzi di informazione". Un'altra cliente intervistata generalizzato e soprattutto incoraggiato nelle nostre scuole, partendo da un'adeguata formazione degli insegnanti e dalla sensibilizzazione delle famiglie. Maria Giovanna De Cristano insegnante Scuola elementare "S. D'Acquisto" Bresso (MI) alla cassa: Stefania, 33 anni. con due tigli che la aiutano a riporre la spesa: e questa volt q il sacchetto è di plastica. "Sarò sincera. Quello che ancora non mi convince dei nuovi sacchetti è il materiale: come posso fidarmi a riempirli di oggetti pesanti, botti!Aie per esempio, con il rischio che il fondo o i manici non tengano?" Ma almeno ha provato personalmente la resistenza di questa carta? Perché non lo facciamo insieme adesso? "Ma nessuno mi assicura che il sacchetto non ceda dopo cento metri di strada. Prima di cambiare, voglio aspettare ancora qualche giorno. Ho parecchi conoscenti che già si servono di questa novità, e aspetto di sentire il loro giudizio prima di fare questa scelta. Non sono certo le 50 lire in più a trattenermi, visto e considerato che la capienza è quasi doppia rispetto ai soliti sacchetti. E poi, 'mio figlio insiste per il sacchetto ecologico: a scuola la sua maestra parla ogni tanto dei problemi dell'inquinamento, e anch'io in fondo sono preoccupata per tutta questa plastica che si accumula un po' dappertutto. Ho soltanto bisogno di un po' di tempo per abituarmi alla novità, dopo di che prometto che mi adeguerò anch'io al sacchetto di carta. A patto che resista, naturalmente". Due acquirenti fra i tanti intervistati in via Ornato Un qua rtiere popola re, e una clientela un po' particolare composta in maggioranza da anziani. "E gente che ha conservato intatte quelle abitudini che in altre zone della città sono oramai scomparse. Vengono a fare la spesa da noi — spiega Rosanna Ferreri, addetta al settore soci — con lo stesso atteggiamento con il quale ci si rivol• geva al negoziante di fiducia: chiedono spesso aiuto e consigli, ed è possibile con parecchi di loro instaurare un rapporto personale che ci facilita nel lancio delle novità". E il sacchetto ecologico? Non sarà per caso che, in ossequio al luogo comune, proprio la clientela di una certa età si rivela refrattaria a ll'innovazi one? "Non è così, almeno nella maggioranza dei casi. Qualcuno è rimasto un po' perplesso di fronte alle 50 lire di aumento, altri — e sono i più — guardano con un certo sospetto alla carta perché ne temono una scarsa resistenza. Dal canto nostro facciamo il possibile per convincere della bontà del materiale, e in questo senso devo dire che le nostre cassiere stanno compiendo un quattro sezioni (quotidiani, altri periodici, radio, televisione) e consiste in una colomba d'oro, opera dello scultore Pericle Fazzini, che verrà assegnata in forma pubblica nelle settimane prossime alla Pasqua. La giuria, presieduta dal Senatore Sandra Pertini è composta da Luigi Anderlini, Carlo Do, Fran- grosso sforzo di sensibilizzazinne, ricordando ad ogni cliente l'opportunità di scelta che gli viene offerta". Già, le cassiere: forse nessuno meglio di loro può tastare il polso della clientela e conoscerne gli umori. Enza ed Olimpia, intervistate alla fine del loro turno: "Ci aspettavamo francamente un'accoglienza più calorosa verso il sacchetto ecologico, ma tutto sommato, a pochi giorni dal lancio dell'iniziativa, giù l'acquirente è bene aI corren- . te della cosa e non sono pochi quelli che chiedono i nuovi contenitori ancora prima della nostra offerta". Sì può già fare qualche cifra? "Dovremmo essere almeno al 40-50% di richieste del nuovo sacchetto sul totale dei clienti". E quali sono le obiezioni che avanza chi continua a scegliere la plastica? "Qualche volta contestano iI prezzo maggiore, ma secondo noi si tratta di un pretesto che vuole mascherare quella che è la preoccupazione di fondo, ossia che la carta non sia sufficientemente resistente. Da parte nostra possiamo dire che finora nessun cliente è ritornato lamentandosi della rottura del sacchetto o dei manici, che a prima vista possono sembrare il punto più fragile. E infatti accade di sentirci confessare: "sa, in un primo tempo non mi fidavo, poi ho visto l'esperienza positiva di altri clienti Coop e mi sono ricreduto". cesto Calogero, Vittorio Emiliani, Miriam Mafai, Alberto Moravia e Mario Pastore. Verranno premiati quei giornalisti che si saranno particala unente distinti per competenza ed cancia fornendo un contributo di conoscenza e di interpretazione per la soluzione pacifica dei conflitti, e sul controllo degli armamenti. Colo be d'oro per la pace FEHELIZIONE 1986 è l'anno internazionale della pace. La Cooperazione di consumatori da sempre sen— nella sua lunga tradizione di impegno democratico e sociale — a queste tematiche, ha fatto propria ed ha sostenuto l'iniziativa "Premio Giornalistico Colombe d'Oro per la Pace". Esso è stato promosso sotto gli auspici dell'ONU dall'Archivio Disarmo, centro di documentazione che opera da anni sui temi della pace e del controllo degli armamenti, e che si avvale di uno staff di ricercatori con una lunga esperienza. Fanno parte dei suoi organi sociali associazioni quali fArci. l'Anpi, la Flm e una consulta costituita da numerose personalità dei mondo politico e scientifico (On. Nebbia. On. Rodotà e On. Accame, il Prof. Calogero, Lucio Lombardo Radice, Sylos Labini ed altri ancora). Il premia che ha periodicità annuale, presentato alla stampa il 22 gennaio scorso è suddiviso in sibile n p- • r La presentazione del premio giornalistico. Al centro Sandro Pertini Quale consumo - 5 imwr Nel centenano della fondazige del navime Afflaik_ esilia Grigolato - Ai~a~ Aligrts ar Dopo la pubblicazione dell'unica ricca biografia dedicata all'uomo, Cecilia Grigolato ha tracciato per "Quale consumo" questo esauriente profilo dello studioso e pioniere Quando, nell'ottobre 1886, l'ormai fiorente movimento cooperativistico italiano giunse, dopo anni di operoso travaglio. al suo primo Congresso, all'entusiasmo dei ~venuti si proposero "là sulla piattaforma del salone del Consolato operaio (milanese), tre belle figure, or teste canute: erano - narra Ugo Rabbeno - Vansittart Neale, Holvoake ed il nostro Viganò: contavano insieme più di due servii". Non a caso il venerando Francesco Viganò di quell'Assemblea, e del primo Comitato centrale delle Società Cooperative che ne sorti, venne all'unanimità a•clanrato a primo presidente. Nato i15 aprile 1807 a Ocognola di Merate, nel cuore della Brianza. il Viganò era approdato all'interesse per l'associazionismo, e all'idea di cooperazione con finalità progressive ed economiche insieme, nello stimolante ambiente parigino negli anni 1829131, in occasione di un suo primo avventuroso soggiorno all'estero. L'idea di cooperazione, tuttavia, doveva risultare non già peregrina in ambiente progressivo lombardo, se il Massarani rammenta come ''già nel Trenta ragionava di cooperative il Romagnosi, quand'anche poco, per verità, ci credesse": e del Romagnosi il Viganò si dichiarava lettore attento, in quel decennio di studio intensissimo che, dopo il rientro in patria, caratterizzò fra il 1831 e il 1841 il suo soggiorno a Cassano d'Adda quale precettore nel locale Collegio. Data da questo periodo l'esordio del Viganò quale pdligrafo eclettico ed instancabile, ma preme qui ricordare un significativo opuscolo, "Restaurazione del teatro italiano': con cui già nel 1837 il Nostro avanzava una proposta di rinnovamento dell'attività teatrale tramite gestione cooperativa. Insegnante dal 1842 presso l'Italica Regia Scuola Tecnica, tern', istituita in Milano e dove restò per ben 37 anni, si sposava nel 1855 con la parigina Laura livy, imparentata ai sansimoniani Pereire, e si sanzionava così definitivamente la profondità dei legami del Nostro con la Francia, mentir la successiva introduzione nel salotto di Madame Adam lo avvicinerà sempre più agli ambienti della democrazia radicale. La questione delle banche Ritratto di Francesco Viganò e in alto la 'casa natale 6 - Quale consumo È del 1861, anno dell'unificazione nazionale, la definitiva stesura di "Banche popolari", opera che, proposta al pubblico nel 1863, oltre a trovare opportuno inserimento, in senso democratico, nel discorso allora attualissimo sulla riorganizzazione del sistema bancario italiano, rimarca la centralità della questione sociale nel pensiero del Viganò. Questione sociale per la cui soluzione il Viganò veniva frattanto elaborando la formula della cooperazione evolutiva integrale "che — come egli stesso precisava in una pubblicazione di poco successiva aI primo Congresso internazionale delle Società cooperative, tenutosi a Parigi nel 1867 — si dispiega nella via delle applicazioni ne' seguenti gradi... Associazioni di mutuo aiuto. — id. di previdenza. — id. cooperative di consumo. — id. co- operative di approvvigionamento. — id. cooperative di credito. — id. cooperative distruzione. — Associazioni :ooperative agricole, manifatturiere e commerciali di compartecipazione. — id. cooperative della grande industria": cui verrà ben presto ad aggiungersi "iI Consorzio famigliare cooperativo, chiamato da alcuno Falanstero", ed infine, dopo la significativa esperienza della Comune di Parigi del 1871, Ia suggestiva ipotesi del "Comune o Municipio cooperativo, al quale si arriverà quando l'albero della cooperazione si sarà completamente sviluppato, l'operaio avrà acquistato realmente i suoi diritti e sarà onorato al pari de' suoi fratelli nella produzione, ossia i proprietari della terra e dei capitali". Per promuovere fattivamente l'insorgere di questa rete di strutture autogestite, a parti- re dal primo decennio postunitario l'attivismo del Viganò in tema di cooperazione aveva assunto ritmo ed impegno eccezionali, soprattutto in considerazione delle sue limitate risorse finanziarie: promotre di società cooperative e di banche popolari in Balia e all'estero, proprio sul tema del credito popolare egli entrava ben presto in contrasto col Luzmtti, ritenendo che il ripudio della "forma solidaria e collettiva" in favore di "quella della Società anonima colle azioni nominative, ma quasi senza limitazione, trasferibili, qui liberamente per girata, e là mediante approvazione delle Società rispettive facile a ottenersi", snaturasse il carattere di quelle istituzioni rispetto all'esempio germanico di Schulze-Delitzsch. In realtà il credito popolare non rappresentava nel pensiero del Viganò altro che un momen- to della scala cooperativa, il cui nodo fondamentale veniva individuato nella cooperazione di consumo tipo Rochdale che, grazie al "semplice ed importante principio di procurare ai compratori il mezzo di guadagnare e risparmiare su ciò che spendono al magazzino cooperativo" — dove si acquista non già a prezzo di costo, come nelle primitive società di previdenza, bensì al giusto prezzo di mercato —, consentiva ai salariati di allora quell'unica possibile forma di risparmio che, reinvestita in attività cooperative attraverso banche dì anticipazione autenticamente popolari, avrebbe a giudizio del Viganò rappresentato il solo mezzo praticabile di pacifica emancipazione, ritenendo egli che "la cooperazione deve riformare la società intiera nel senso della giustizia e del buon diritto". mimpw " delle_ di uno dei " se cooperative Notizie _AL nterno • .• • • GEIANDE LANTEIIINA ai A Q,: C 3341 Lidia Lommi Per aiutare le donne che vogliono fare cooperative .• ♦ a cura di — I Veduta n. e n In occasione delP8 marzo, il Comitato lombardo della Lega presenta un nuovo servizio, rivolto in modo specifico alle donne. Si chiama Centro imprenditoriale Donna e consiste nell'assistenza che viene fornita in via volontaria da un gruppo di donne impegnate nelle strutture della Lega, alle donne che vogliono fare nuove cooperative. Tutti i martedì pomeriggio. dalle 16 alle 19, una cooperatrice è a disposizione nella sede della Lega (via Palmanova 22, Milano) per fornire le prime informazioni sulla costituzione di nuove cooperative. .Uno degli ostacoli che incontrano le donne nel rapporto con il movimento cooperativo è la difficoltà d'uso della "macchina-Lega". La Lega è fatta da Associazioni di settore, da strutture intersettoriali, da servizi autonomie quasi mai chi si avvicina alla Lega sa come scegliere l'interlocutore giusto. Il Cid si colloca a questo crocevia. aiuta le donne a trovare risposte alle loro domande e le incoraggia nei primi passi verso la creazione di nuove imprese cooperative. La "Nuova Torretta" di Sesto festeggia trent'anni n La "Nuova Torretta"è un'istituzione di Sesto San Giovanni: edificati-Ecc e circolo da trenranni.sono presenti nella vita cittadina con fatti e idee di tutto rilievo. I primi soci della cooperativa abitavano nella cascina Torretta, al confine tra Sesto e Milano abbandonata perché inagibile dal -1965. Di lì. nel 1954, partì l'iniziativa di una cooperativa per dare nuove case alle famiglie della cascina. Oggi la cooperativa conta 762 soci e ha costruito 200 alloggi, tutti a proprietà indivisa. La Nuova Torretta ha festeggiato in febbraio, nella sala del Consiglio comunale, i primi trent'anni di attività: c'erano tutte le autorità pubbliche di Sesto, sindaco in testa, i soci della cooperativa. i dirigenti del movimento cooperativo lombardo. Rinaldo Ciocca per la Lega e Fiorenza Bassoli per l'amministrazione comunale hanno augurato buon lavoro alla cooperativa. Prosegue lo sviluppo di Unipol Sind Coop nella città di Milano FRANCESCO MANO' ALE,SlXURO CESAOZ a IGNAVO Ciutrtr. CONTIS TULLIO nAilti010. Ed reco, signori, dopo quel Grande, non stupite di vedere il professore , romanziere, urdsleartorso mezzora. Dio ce lo ha dato; guai a chi lo tocca. oconamlsta, storico, agricoltore, manifatturiere, onetuio, enciclopedico o amico di tutta quanta la facoltà medico milanese. (Vedi Emilio o Giulifte) chiamato fluiranno TruAsso'. ll suo Viaggio nell'I/M:reso o Visioni del tempa e dello spa:M a un'opera della forza di 300 ippogriii. Il Minalo sollomorino o i Mite milioni disineill se non fossero un po' ingomprensibili sarebbero due sublimi ruirtanzi Egli e sopralutto celebro per la Sii a Llefiniziono del bello. — Che rum f il hrita9 Il bello e quello che li fa dire: oA bello! (Voti' Manipolo di Memorie.) == mai= e IUNAZIO fratelli caztra'. Il primo è nome nolo all'Utilverso, come l'Universo é noto a lui che no scrisse la storia. Oltre a questa stampi" la Storia degli !Minali e un articolo intitolato il GIBA501.8. Il secondo non è giunto ancora a tanta altezza sebbene la Cronaca, le Biografie. il Ordir Oriundi, le Tende e i Padiptioni, gli Atmanacelll lo Strenne o sepratulM la Guida ai cinque laghi gli diano 11 diritto a un bel posto conio tos.t..0 nella unsi della vpubbilea lette:aria. Egli sembra dire al fratello come., Ezio al i AUfta. — Arra" Ir P Universo — Ma i cinque laghi a me. . sebbene probabilmente egli sia nato Italiano prima di mere ~ramo : i Mutili a chi vanno! « lo sano an:ifutto CAltoliess ed italiana r gileTN, é Il suo motto Clattulleo; loderemo scrittone, rovistateti] di memorie patrie e seoprilore di 3acnmat,ii storici. Ei li sciorina un'opera in direi volumi nel tempo elio un altro scrive un articolo umoristico. La sua Stin- in del Pensiero non u finora elio il pensiero dl una storia. Caricatura di Francesco Viganò in compagnia di Alessandro Manzoni, Cesare e Ignazio Cantù e Tullio Dandolo n Da poco trasferita nella nuova Sede di via Vittorio Veneto 32, l'Uni pol Sind Coop prosegue il suo programma di apertura di nuove sedi che la porterà entro la fine dell'anno ad essere presente in tutte le zone di Milano con una decina di punti vendita. Alle sedi di via Tolmezzo 8 e di piazza Tricolore I si sono già aggiunte le sedi di via Ornato 34 e di via Washington 90. Estero a cura di Vera Squarcialupi L'ossicino nel petto di pollo n Fra un petto di pollo con Possicino centrale e un petto di pollo senza tale ossicino. la differenza evidentemente sta nell'ossicino, ovvero nella forcellina sternale. Ma la differenza più consistente — almeno fra chi commerciava tali prodotti — era data dalle agevolazioni doganali che riguardavano in particolare l'Ungheria, il Brasile e la Jugoslavia. Infatti secondo le norme doganali della Cee, i petti con la forcellina sternale erano considerati petti non disossati e sottoposti quindi a tasse di importazione ridotte alta metà. Ciò rendeva molto conveniente l'acquisto, da parte degli importatori, dei petti senza il summenzionato ossicino e assicurava loro lauti guadagni. Ora, o con osso o senza osso. i petti di pollo sono tutti uguali ai fini doganali e per i produttori italiani le cose vanno meglio. I consumatori sono passati daltronde dalle preferenze verso la coscia a quelle verso il petto di pollo che aveva nel famoso ossicino un motivo di concorrenza di non poco conto. II vino rimasto nei tini iw lir op &IL erai mo E il carattere intimamente eversivo di questa proposta ben era stato inteso dalla borghesia comasca, che nel 1869 aveva costretto al fallimento la Società Cooperativa degli Operai di Como: prima società cooperativa di consumo tipo Rochdalc fondata ín Italia, che in cinque anni di vita era giunta a servire ben "5000 persone ossia il quarto della popolazione di Como". Esperienza da cui il Viganò deduceva come dovessero apprendere "gli amici dell'Umanità e gli Operai italiani, che se non si sta in guardia contro il nemico, che assume le vesti di amico e penetra ne' loro consorzii per snaturarli con arti aperte ed occulte, per essi non v'è indipendenza". Se poi, a seguito di questo doloroso fallimento, a Como di cooperazione non si parlò più per vent'anni, non perciò l'attività del Viganò si fece meno instancabile. Con la stesura di relazioni annuali sui progressi del movimento cooperativo in Italia egli andò qualificandosi come uno dei maggiori esperti sull'argomento. Lo scopo precipuo del Viganò nella diffusione di periodici resoconti, realizzata interamente a proprie spese, fu di allacciare legami fra le società cooperative esistenti, altre promuovendone o sollecitando enti e persone a promuoverne, per cui non pare eccessivo sostenere che questa sua attività di anni contribuì a preparare efficacemente e a rendere fattibile quel coordinamento nazionale della cooperazione italiana istituzionalizzato nel 1886 con la Federazione delle cooperative italiane — dal 1893 Lega nazionale — che appunto volle a suo primo presidente Francesco Viganò. L'Unione pe Quando poi, l'anno successivo, l'ormai ottantenne Viganò lascerà la presidenza del Comitato Centrale delle Società Cooperative, sarà per assumere quella dell'Unione Lombarda per la Pace e l'Arbitrato Internazionale, sorta a Milano nell'aprile del 1887 a sua iniziativa, auspice l'amico Hodgson-Pratt, in quanto lo spirito cooperativistico l'aveva portato a prefigurare infine un'analoga collaborazione fra Stati. Pure assorbito dal nuovo impegno, il Viganò non rinuncerà tuttavia a vivacizzare con l'originalità dei propri interventi il mondo cooperativo; nell'ottobre 1890, in occasione del suo ultimo intervento al 4° Congresso cooperativo, proponeva ad esempio la comunità anarchica realizzata in Brasile dal suo amico Giovanni Rossi di Gavardo, ch'egli intendeva riprodurre a Calvenzano. ace "La Cooperazione Italiana", annunciando la morte di Francesco Viganò, sopravvenutagli repentina il 23 giugno 1891, titolava in prima pagina: "Il Nestore dei cooperatori". Necrologi molti e funerali imponenti: poi, l'oblio, interrotto brevemente da una commemorazione nel 1925, quando ancora di lui la memoria perdurava in coloro che l'ebbero a maestro. Oblio forse inspiegabile, se non ci si rendesse avvertiti che la personalità del Viganò — profondamente permeata di utopia — politicamente si colloca in quel territorio incerto che sta tra il liberalismo radicale e il socialismo umanitario. La sua originale specificità va individuata nell'essere egli stato, come teorico e come operatore, concretamente alle origini del moderno movimento cooperativo. n Per il vino — nella Comunità europea — le cose non stanno andando bene. La vendemmia del 1985 non è stata copiosa e rispetto alla media del quinquennio precedente si registra un calo del 10 per cento. Malissimo se l'è passata la Germania con una diminuzione della produzione addirittura del 40 per cento. Un po' meno peggio si sono svolte le cose in Italia dove il raccolto si è ridotto dell'lt per cento. Migliori invece le cose in Francia dove l'aumento della produzione è stato del 6 per cento. Il grande tino europeo -- il maggiore del mondo — che dal gennaio abbraccia due altri grandi produttori — Spagna e Portogallo — non ha risollevato le sorti della produzione perché anche in quei paesi si sono avuti cali di produzione. Eppure nonostante il vino in meno, ce ne sono grandi quantità che non vengono consumate e che nessuno al di fuori dell'Europa può acquistre. L'avanzo è stato di 98 mila ettolitri nell'anno passato dei quali almeno la metà erano vini di qualità. Molto del 3>ino sarà trasformato in alcool ma anche di quello in gran parte nessuno sa cosa farsene_ BiSogna quindi produrre meno di tutto, dai cereali ai vino. Il dibattito è in corso e non è certo fra i più facili. Proibire che i cavalli cambino nome n Cavalli e pony non dovranno cambiare nome durante la loro esistenza. Lo ha chiesto con calore il Parlamento europeo considerando che il nome e il numero di registrazione rappresentano un punto importante per identificare l'animale e sono anche L'unico modo per indicare la sua vera origine e discendenza. 11 cambiamento del nome infatti — che avviene-soprattutto durante la giovane età degli animali o nei casi di vendita all'estero o su richiesta del nuovo proprietario o sponsoriz_zatore o del cavaliere — rende in moltissimi casi impossibile per le organizzazioni che si occupano della compilazione dei libri genealogici ricostruire la discendenza dell'animale. 11 cambia mento del nome dovrà quindi essere proibito da una legge comunitaria o permesso solo ín casi autorizzati che dovranno essere eccezionali e per motivi veramente gravi (ma quali mai potrebbero essere?) tutto però a condizione che il nome originale dell'animale sia fra parentesi, dopo il nuovo nome, per tutta la durata della sua vita. Insomma, anche per gli animali si instaura la pratica del nome e del cognome, per legge s'intende. Quale consumo - 7 a aa a ‘ki4, In questa seconda pagina dei bambini presentiamo una scelta dei testi che parlano della pace. La pace interessa tutti, ma in primo luogo ai bambini perché essi hanno davanti a sé la vita e hanno il diritto di viverla per intero, e se possibile in modo felice, senza la paura della guerra che ora ci tiene col fiato sospeso. Possono i bambini fare qualcosa per la pace? Essi non votano, non hanno interessi di denaro e di potere, non hanno ideologie in testa. Gli piace giocare, vedere, toccare, scoprire. A volte litigano ma basta un nulla per fare Ia pace. Non hanno 'Idea del "nemico". Non hanno bandiere, né confini. C'è in loro qualcosa che gli adulti del potere dovrebbero imparare per costruire insieme la pace. ) b4 La parola ai bambini testi che pubblichiamo sono tratti da "AeB", il giornale scritto e disegnato dai bambini. Se hai anche tu un'idea. un'esperienza da raccontare, un bei disegno non copiato. spediscilo a: Quale Consumo, cio Coop Lombardia, Via Famagosta 75, 20142 Milano. La redazione di "AeB" sceglierà gli scritti e i disegni più interessanti e li pubblicherà su questa pagina e. se questa non basta, sullo stesso "AeB", che va in tutto il mondo. La redazione è formata da Mario Lodi, Aldo Palloni, Gioacchino Maviglia, Nello Pieroni, Eligio Ornati, Lucia Tumiati. "AeB" si riceve solo su abbonamento. La quota annuale è di L 10.000, da inviare a mezzo ccp n. 10496263 intestato a: "AeB", 26034 Piadena (CR). Chi si abbona riceve i numeri arretrati dell'anno. La battaglia, di Michele Fabbri, anni IO. In questo bellissimo disegno, dove i soldati delle due parti, inquadrati perfettamente, vanno a scontrarsi nella battaglia per stabilire chi girotondo La pace è... La terra elice Tanti bambini di tutto il mondo si danno Ia mano e fanno il girotondo. Per tutta la vita saranno amici. Tutte le guerre sono finite. La pace è la calza della Befana, il gatto ritrovato dopo un lungo viaggio. un cagnolino piccolo trovato lungo l'argine del Po, un francobollo dell'Egitto, una calcolatrice solare, tante vacanze senza compiti da fare, un viaggio in Canada, una lettera dal Ruanda e una da Grenada. C'era una volta la Terra che girava inquieta per l'universo. Era inquieta per quel clic succedeva su di lei e ne aveva vergogna, non ne parlava con nessuno e si sentiva sola. Anche la Luna soffriva di solitudine ma era contenta di non avere abitanti, però si predecupava della sua amica Terra che diventava sempre più infelice, e una sera le domandò: "Che hai, amica Terra, che sei cosi depressa?" La Terra le rispose: "Da tempo mi succedono brutte cose: incendiano i boschi, sporcano i miei mari, si picchiano alle partite, è tutta una guerra, piccola o grossa. Persino i bambini giocano ad ammazzare. E poi c'è dellaltro..." "Cioè?" domandò curiosa la Luna. "Mi hanno riempita di bombe, così tante e così potenti, che se scoppiano finisce tutto". "Ma tu non fai nulla per far finire quelle cose?" le disse la Luna. "Certo che vorrei. ma che cosa?" disse la Terra. "Fammi riflettere" disse la Luna e se ne andò a fare il suo solito giro di notte. Finito il giro, ritornò e disse: "Se ti fai sentire, quelli smettono!" E le sussurrò qualcosa. "E una buona idea!" pensò la Terra, e ci provò. Si fermò di scatto e da quel momento non venne più nè il giorno nè la notte, restò quel che c'era. Gli umani piangevano di paura, ma la Terra non si lasciò impressionare, anzi cominciò a girare all'indietro. Così dopo la domenica venne il sabato, il venerdì e così via. Gli abitanti della Terra credevano che Dio li avesse castigati per quel che avevano fatto fino a quel momento, smisero di far disastri e guerre e ci fu finalmente pace. Michele Donegatti, a. 12 S. Maria Maddalena (RO) LuB-iledì Faccía umana Lunedì mi sono allacciata alla finestra e ho visto la pace e la guerra: la pace è di tanti colori la guerra è il cielo cupo. Faccia umana piccola o grande bianca o nera gialla o mulatta, in ogni senso umana è la faccia, Sara Limi, a. 9, Roma Alberto, a. 11, S. Matteo delle Chiaviche (MN) Dalla stampa 11 bagnoschiuma non è da bere • Creare una immagine, una confezione, l'idea di una bevanda. potrebbe portare ad una confusione pericolosa per i consumatori. Un produttore in Francia l'ha fatto, e per questo è stato condannato ad una multa di 15.000 franchi e a tre mesi di carcere. Infatti si trattava di un bagnoschiuma. Paesi in via di sviluppo: DDT. • I grassi umani contengono spesso quantità non trascurabili di pesticidi, di. DDT in particolare. Quantità elevate (15 mg/kg) sono state riscontrate nei grassi umani analizzati nello Zaire. Laura, a. 9, Torino Idea di Mario Careddu, a. IO, Olbia a cura di Luciano Didero L'EPA (Environmental Protection Agency), l'ente americano per Ia protezione dell'ambiente, sta studiando l'ipotesi di climinare del tutto il piombo dalla benzina entro il 1988. Analisi in USA per il sodio negli alimenti n Che la quantità di sodio negli alimenti sia in relazione al nostro possibile stato di salute è noto ed è quindi importante conoscerne il contenuto nei cibi. L'FDA (l'Ente preposto al controllo della salute), che aveva previsto l'indicazione del contenuto di sodio in etichetta già dallo scorso anno, ha deciso di prendere tempo. La sospensione temporanea del progetto è da mettersi in relazione alle richieste presentate da industrie del settore prodotti Studi USA per eliminare il piombo da forno e delle bevande gassate di disporre di tempi adeguati n Piombo e benzina. Nei corso del 1985 è stato compiuto un altro passo tendente a ridurre l'incidenza del rischio da piombo nei confronti della nostra salute. La riduzione è avvenuta in due fasi: da 1,1 grammi di piombo per gallone a 0,5 e successivamente a 0,1 grammi per gallone. La riduzione è importante (dieci volte) e importanti i risultati che non mancheranno, perché il piombo che deriva dai gas di scarico delle auto è la prima causa di tutto il piombo che si trova nel nostro organismo. per completare le analisi di tutti i prodotti. • 8 - quale consumo ha ragione e chi ha torto, si capisce quale gioco tremendo è la guerra tradizionale. Quella nucleare non sarebbe più così, ma non risparmierebbe nessuno, nemmeno i generali. "Fai da te" alimentare: attenzione! n Da un rapporto dell'ufficio europeo dell'OMS (organizzaLione mondiale della sanità) si apprende che negli Stati Uniti 28 persone sono state colpite da botulismo in seguito al consumo di cipolle conservate dopo un trattamento a soli 60 gradi. Il prodotto non era stato ulteriormente riscaldato prima del suo consumo (la tossina sarebbe stata distrutta). , Le Nouvel Observateur e Linus Appuntamenti in Lombardia rSentirci giardinieri: i lavori di. marzo Fiorella Furnagalli Marta Isnenghi Que. torre r Caravan per le vacanze ma anche camper-ufficio e camper-negozio, nautica da diporto, la vasta gamma degli accessori da campeggio nuovi e curiosi, tutto ciò che la fantasia può inventare all'insegna della dimensione avventura e sopravvivenza, fino al recente e stupefacente coltello di Rambo: sono 150 le aziende che si danno appuntamento in questi giorni a Busto Arsizio per l'edizione estiva di "Italcamping '86", al Palazzo Esposizioni di via Borri 21 (a 3 chilometri dall'A 8, uscita di Castellanza). Ecco gli orari di apertura: dalle 14,30 alle 19,30 i giorni feriali (ingresso 1500 lire), dalle 10 alle 19,30 il sabato e la domenica (ingresso 2.000 lire). Fino al 23 marzo, 0331/634378. a e, sut' trnaze 2asqua nérgamo A Vedeseta in Val Taleggio, 42 chilometri sopra Bergamo, la fanfara locale accompagna la statua di San Bartolomeo alla chiesetta fra i prati che nel Seicento fungeva da lazza retto per gli appestati. Sí può cogliere l'occasione data dall'antica festa per visitare le torri trecentesche del paese, testimonianza delle continue lotte tra le fazioni ghibelline locali e quelle guelfe di Taleggio, e la chiesa parrocchiale, rifatta nel Settecento, che custodisce un secentesco coro di noce intagliato (0345/47036). Infine in provincia di Milano. a Castelnuovo Bocca D'Ad- da, a 70 chilometri dal capoluogo, la seconda o la terza domenica di aprile (la data viene fissata all'ultimo momento: informazioni allo 0377/60602) si scatena una vera festa strapaesana. Al mattino è prevista una camminata lungo le rive del Po e dell'Adda, che confluiscono poco a nord dell'abitato; a mezzogiorno, tra i suoni delle bancarelle e del Luna Park, è di scena un'abbondante grigliata di bracioline e costate, non senza l'immancabile polenta e salsiccia. D o a q n o o O Corno Domenica 30 e lunedì 31 marzo, Pasqua e Pasquetta, si segnalano molti appuntamenti festosi, tra sacro e profano, sparsi nelle provincie di Pavia, Como e Bergamo. A Bastida Pancarana, sul Po a 17 chilometri da Pavia, in entrambi i giorni si ripete, dal lontano 1851, una secolare fiera. La domenica mattina, di solito, presso il Salone della Società operaia di mutuo soccorso si inaugurano mostre di cultura e storia locale: per informazioni ci si rivolge in Comune, 0383/85002. Il lunedì mattina macchine agricole, auto e bici, attrezzi di ferro e piante riempiranno la piazza; sono previsti nel pomeriggio lanci di paracadutisti e voli di deltaplani accompagnati dalla banda musicale, per culminare, in serata, in una colossale pesciolata fritta. i C23,3a o • Si risveglia poi dall'inverno tutto il lago di Como: la settimana antecedente la Pasqua, e fino al lunedì dell'Angelo, il capoluogo si anima con un festoso mercatone che sciorina le cose più strane e curiose da Porta San Vitale a tutto viale Varese, lungo l'arco delle mura sud-occidentali della città. Dai pontili di piazza Cavour sono già in funzione i battelli che navigano a zig zag per tutto il Lario. Tra le mete tradizionali, ma pur sempre attraenti, riaprono in grande stile "le vecchie signore" comacine: villa Carlotta a Tremezzo, villa Melzi e villa Serbelloni a Bellagio, mentre a Gravedona il parco di Palazzo Gallio espone, di solito a Pasqua, un'eccezionale raccolta di camelie, il fiore tipico della zona. Per ogni informazione ci si rivolge all'Ept di Como, 031/ 262091. ,Bergamo Il 7 aprile o la domenica più vicina (per una conferma sull'esatta data telefonare allo 035/795028) nella piazza principale di Pontida (Bergamo), a circa 40 chilometri da Milano, rivive ogni anno la sceneggiata dello storico giuramento stretto nel 1167 dai Comuni lombardi contro il Barbarossa. Arriva il vescovo con i baroni alleati e i relativi seguiti; la lettura del giuramento è seguita dall'annuncio della vittoria e dalle evoluzioni degli armigeri. È tempo di dedicare alle piante di casa qualche ora, in sinfonia con la ripresa regetativa. /11ciale di esse leifse limino bisogno di essere rinvasate. E un 'operazieme indispensabile quando le radici hanno ormai occupato tutto lo spazio disponibile e tappezzano persino le pareti del contenitore. Il nuovo raso sarà appena eine dita più grande del precedente. Utio molto più capiente rischierebbe di mettere a disposizione della pianta una quantità eccessiva d'umidità, con il pericolo di provocarne la asfissia. Nel nuovo recipiente. su uno strato drenante di argilla espansa (lecca), si aggiunge terra nuova e arricchita con Inorms di lombrico. Si innaffia poi la pianta rinvasara, facendo attenzione a evitare per i primi giorni insolazioni dirette o correnti d 'aria. Un'altra operazione utile è un'attenta osservazione delle foglie, sopra e sono. Se vedete tracce di cocciniglia, ragnerti rossi. afidi o malattie crittogamiche, 17011 tardate. Isolate la pianta malata e spruzzatela con gli appositi prodotti insetticidi e fungicidi. Importante: per evitare bruciature al fogliame è bene polverizzare a più di 20 centimetri di distanza. E passiamo così al balcone. fi primo dei lavori di marzo sul terrazza consiste in una accurata ispezione dello •tahl delle piante perenni. Se vi sono rametti secchi o spezzati dalla neve, essi vanno recisi CM? i411 taglio netto. 11 moncone deve essere spennellato con mastice protettivo per evitare attacchi di parassiti. Occorre poi preparare la terra per le semine e le piantine annuali. Dopo aver :appellalo il terriccio delle cassette, si aggiunge humus di lombrico o concime minerale secondo le dosi indicate. Se il clima è mite, nella seconda metà del mese di marzo, o più avanti a seconda della temperatura. si possono portare all'esterno, mettendoli nella posizione più tiepida, i gerani e le fucsie ricoverati a novembre: appena spartano le nuove vegetazioni è opportuno accorciare i rami a IO centimetri da terra. In merito alle rose, è il momento giusto per cospargere il terreno con un prodotto "sisteinú.o - al fine di prevenire gli afidi. Campanula isophylla - Campanula, Stella di Maria La principale attrattiva dí questa pianta originaria del nostro paese è la lunga fioritura, a cascata, da primavera a settembre. Esistono varietà azzurre. violacee e lilla. Le più facili da coltivare sono quelle bianche, di particolare effetti.) se sistemate in vasi sospesi. Il fogliame è persistente. La campanula ama temperature fresche. ma teme le correnti d'aria. In casa preferisce posizioni luminose: in estate all'aperto tollera bene anche l'ombra. Le innaffiature. frequenti durante la fioritura, possono essere ridotte a una per settimana negli altri mesi. Le campanule traggono beneficio da spruzzature d'acqua se la temperatura supera i IR" C. La propagazione si effettua facilmente per talea apicale. staccandola da una pianta già grandctta nel periodo vegetativo, o per divisione dei cespi al momento del rinvaso, qualora le radici abbiano occupato tutto il contenitore. lite sul te azzo Lathyrus odoratus - Pisello odoroso La fragranza e i magici colori dei fiori (azzurro, violetto. bianco e rosa), costituiscono la particolare attrattiva di queste piante di origine siciliana. Alcune varietà rampicanti sono coltivate su appositi sostegni, per facilitare il taglio del fiore reciso. Altre varietà nane sono piacevoli anche in terrazzo, dove assumono generalmente una forma ricadente. Importante, per la coltura sul balcone, non dimenticare che i piselli odorosi necessitano di molta terra, per una profondità di almeno 35 centimetri. La fioritura dura da giugno a settembre. La semina può essere effettuata direttamente in piena terra a primavera. I piselli odorosi amano stare al sole, purché il terreno sia fresco. Ma in terrazzo preferiscono una zona a mezz'ombra. Le innaffiature devono essere abbondanti nel periodo vegetativo. È meglio recidere i fiori in modo regolare per evitare la formazione di "semenze" che esauriscono le piante. Lobelia erinus - Lobelia Quesrerbacea è una piantino originaria del Sud Africa. È biennale, ma solitamente viene riseminata ogni anno ed è adatta a formare bordure a cuscino, alte sino a 25 centimetri, molto gradevoli anche per il terrazzo. Le varietà più diffuse sono quelle blu, ma ne esistono di splendide bianche, azzurro chiaro e lilla. La lobelia fiorisce da giugno a settembre_ La semina in cassette sotto vetro va fatta in febbraio-marzo. Essendo il seme molto piccolo, esso va posizionato in superficie e ricoperto di uno strato di terra sottile. Ai primi di maggio si mettono a dimora le piantine situandolea circa 10 centimetri l'una dall'altra. L'esposizione più adatta è in sole. o sc si vuole fra il sole e l'ombra. Il terreno deve essere molto fertile. Le innaffiature vanno regolate secondo le situazioni. In città o nelle zone pianeggianti, dove il caldo è intenso. la lobelia richiede più acqua che in montagna dove la temperatura è più bassa. TRO P P O ,4915e-ibee0-0., ,g; Quale consumo - 9 Il laborioso studio dei conti preventivi Daniele Moltrasio n O C ecc erà 86 e nido !hofessionalità e tecnologia Per un'azienda giovane come la nostra uno dei problemi di fondo è quello della razionalizzazione e dello sviluppo: darsi cioè strumenti di gestione e di lavoro sempre più affinati. Ovvio che tutto questo comporti dei costi, richiedendo al personale maggiore professionalità e un investimento in tecnologie sempre maggiori. È un investimento in risorse umane e tecniche che pesa sul bilancio della cooperativa ma che in termini di prospettive risulta essere decisivo. [n questo senso per il 1986 è previsto Terza anno di vita della Coop limibardia e terzo bilancio preventivo da sottoporre all'attenzione e approvazione dei soci e dei lavoratori. Rispetto al passato, qualcosa è cambiato. Lo si avverte dalle cifre. dalle dimensioni raggiunte riaila Cooperativa, dall'andamento altalenante, e a tratti difficilmente prevedibile, dei consumi. In questi due anni di vita la cooperativa si è caratterizzata per aver saputo realizzare consistenti successi nelle vendite, strappando clienti alla concorrenza e consolidando 'immagine Coop. Per il 1986 il trend di sviluppo appare meno . favorevole. I motivi? Molti e variegati. Innanzitutto 1.111 atteggiamento dei consumatori che negli ultimi mesi pare far registrare una leggera disaffezione dai consumi alimentari. Il tasso di crescita dei consumi su cui la cooperativa ha costruito il suo preventivo è del 2%, in un quadro di sempre più alta compri iiività da parte delle altre aziende della moderna distribuzione che in Lombardia sono praticamente tutte presenti. Questo aneggimento dei consumatori peserà non poco per il raggiungimento dell'obiettivo e costituirà una variabile di fondo. Altro elemento che pesa sulla costruzione del bilancio 86 è costituito dal tasso in17aniva dei generi di consumo, alimentari e non, previsto al 7,50%. Crescita dei consumi e inflazione costituiscono lo scenario dentro il quale la Coop Lombardia si è trovata a dover misurare le proprie . forze, a fare i propri conti per calibrare un preventivo che, tenuto conto anche di tutti i problemi interni, potesse tracciare una linea di sviluppo e di ulteriore crescila dell'azienda. L86 appare dunque un anno di': ficile per le condizioni in cui ci troviamo ad agire e rappresenta una .sfida alle nostre potenzialità di crescita che la cooperativa vuole vincere. Una politica commerciale un aumento del costo del lavoro legato da una parte ad alcune variabili risse (contingenza) e ad altre direttamente derivate dall'investimento operato lo scorso anno con la contrattazione aziendale e con la scelta di risolvere il capitolo legato ai quadri aziendali. Che i! costo del lavoro aumenti nel preventivo '86 rappresenta una novità rispetto aI passato; ma è una necessità derivata da una scelta precisa di maggior professionalizzazione dei dipendenti. - Un ulteriore capitolo di grande importanza è rappresentato dalla scelta di operare una politica commerciale più aggressiva. Abbassare i prezzi vuol dire rinunciare ad una consistente fetta di utili. L naturalmente uno sforzo in linea con la scelta di espansione della Coop che assume maggior valore per i soci della cooperativa se si pensa che accanto a questa riduzione rimangono i buoni sconto soci che nel bilancia della cooperativa incidono per parecchie centinaia di milioni. Un quadro commerciale particolarmente competitivo che si muove nei senso di favorire maggiormente i consumatori ed i soci a fronte di margini di utile esigui. Parallelamente la gestione delle liquidità, compreso il prestito sociale, appare consolidata in bilancio. Va ricordato che il tasso di remunerazione del prestito sociale, oggi all'I l% lordo, si colloca ancora ai livelli più alti all'interno del movimento cooperativo e testimonia un ulteriore sforzo gestionale della Coop Lombardia per garantire adeguatamente i propri soci. Importanti investimenti. nell'ordine di decine di miliardi, sono previsti per il futuro e anche questo dato ha un suo peso determinante per l'equilibrio di bilancio. Messe sui piatto tutte queste variabili la Coop Lombardia prevede tuttavia di realizzare vendite neli'86 per oltre 300 miliardi con un incremento in percentuale più contenuto rispetto ai passato ma in grado di sostenere l'ambizioso programma di sviluppo prefissosi, L'86 sarà un anno particolarmente difficile; spetta a tutti, ai soci, ai lavoratori fare ogni sforzo affinché ['obiettivo sia raggiunto e perché possa proseguire il processo di sviluppo della cooperazione di consumatori in Lombardia. Criteri e scelte Mffiabevo foakartapreventivo 2,00% Incremento consumi 7,50% 2,00% 11,57% i ncremento medio dei prezzi (inflazione media) Espansione (incremento quote di mercato) Incremento vendite a parità i 3,24% Incremento vendite complessivè Diminuzione margine rete (rispetto obiettivo '85) Incremento costi dei servizi esterni Incremento altri costi - 0,52% 10,00% dai IO al 30% Incremento costi personale 14,08% Tasso d'interesse prestito soci 11,10% IVA (% su vendite) 9,26% Totale dispersioni su vendite 1,50% In questa tabella sono esposti i criteri di previsione che sono stati usati nella formulazione del preventivo. w. Incontri con ile Sezioni soci Statistica. sui soci Niguarda come esempio Si sono tenute nel mese di febbraio le riunioni programmate con le Sezioni soci per discutere con loro le proposte dei Consiglio d'amministrazione sul dopo-Salice Terme. Molte le proposte contenute nel documento sottoposto al vaglio delle Sezioni e tutte di straordinaria importanza: dall'informazione alle attività di Settore, dai nuovi organismi di rappresentanza delle Sezioni quali iI Consiglio generale alla proposta di un diverso accorpamento territoriale delle Sezioni stesse. Tutti gli elementi emersi dal dibattito sono ora alla discussione del Consiglio di Amministrazione che procederà operativamente alla loro realizzazione. Sul prossimo numero del giornale daremo un resoconto dettagliato delle scelte del Consiglio con le novità introdotte dal dibattito del dopo-Salice Terme. ll 1985 è risultato un anno fecondo per la Coop 10 - Quale consumo Lombardia: 17.000 soci in più sono una risposta molto positiva al lavoro svolto da tutti i settori e ad ogni livello della cooperativa. L'analisi delle statistiche non fa emergere particolari mutamenti circa la tipologia dei soci, ma senza dubbio occorre osservare che nelle località dove si aprono nuovi punti di vendita la capacità di attrazione della Coop è notevole e riesce a raggiungere tutte le fasce d'età e soprattutto quelle più giovani. Un'iniezione di rinnovamento è quantomai necessaria ad ogni livello ed anche le Sezioni soci sono chiamate ad ampliare il loro campo d'interesse prestando attenzione ai nuovi consumatori. Non basta più adagiarsi sull'antico spirito cooperativo, occorre cercare di arricchire di nuovi contenuti l'essere cooperatori adottando modalità più rispondenti ai bisogni dell'uomo d'oggi, mademizzando cosi quegli ideali di cui quest'an no si festeggia il secolo di vita. Interessante è confrontare una Sezione soci come quella di Milano! Niguarda (quartiere Ji grande tradizione cooperativa) Con quelle di più recente costituzione dove sono stati aperti nuovi punti di vendita Coop. Il dato si commenta da solo e fa intravedere le potenzialità di rinnovamento della base sociale. Censimento al 31 dicembre 1985 in assoluto Condizione professionale Operai 18.475 25,7 Impiegati 16.257 22,6 89 0,i 932 1,3 Pensionati 15.988 22,2 Casalinghe 14.793 20,6 Insegnanti 1.021 1,5 875 1,3 Artigiani 2.318 3,3 Studenti 960 1.4 Agricoltori Professionisti Commercianti Età Fino a 30 anni Fino a 50 anni Fino a 60 anni Oltre i 60 anni Tutte le Sezioni soci Sezione soci Ml/Ornato Sezione soci Vigeva no Sezione soci Gareggio Sezione soci Peschiera B. 12.9 41.5 18.9 26.7 9.3 31.7 19.3 39.7 15.6 48.6 18.6 17,2 14.6 56.4 16.5 12.5 14.0 58.5 17.4 10,1 oxptutinno Coop Turismo - Tel. 02-28456290 Costa Brava (Spagna) - Lloret de Mar Plltverzoo. ni occasbine di un viagto Partenze ogni sabato da L. 264.000 Viaggio in autopullman Gran Turismo con partenze da Milano Bergamo - Brescia - Lecco - Como I Pensione completa / Durata 8 giorni con possibilità di prolungamento quindicinale. 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Quota per soci Coop Lombardia per viaggio partenza 10/5/86 L. 510.000 Partenze: 18 Aprile e 9 Maggio 2 e 16 Agosto Durata 8 giorni / Pensione completa Quota per soci Coop Lombardia L. 850.000 I.. 1.900.000 per viaggio partenza 9/5/86 L. 800.000 Le antiche città russe Partenze: 12 Giugno L. 1.600.000 3! Luglio L. 1.700.000 Durata I l giorni / Pensione completa Itinerario: Leningradò / Novgorod Suzdal Yaroslav / Valdimir / Rostov / Zagorsk / Mosca Quota per i soci Coop Lombardia per viaggio partenza 12/6/86 L. 1.530.000 11 sole di Mezzanotte (II grande Nord) Palma di Maiorca Partenze: 5 e 12 Aprile da L. 380.000 Durata 8-15 giorni/ Hotel 2 e 3 stelle / pensione completa. Berlino / Lipsia / Dresda Offerta valida dal 1° al 15 Aprile L. 795.000 Durata 5 giorni / Hotel 5 stelle / Pensione completa Partenza 28 Marzo L. 280.000 Durata 4 giorni / Pensione completa Tour in pullman visitando le più interessanti località d'arte e cultura: Firenze / S. Gimignano Siena / Pisa / Populonia Vienna - in treno Valore commerciale L. 30.000 Ai Soci L. 18.000 Partenze: 19 Aprile e 17 Maggio Le città d'arte della Repubblica Democratica Tedesca Partenze: 26 Aprile e 3 Maggio Durata 9 giorni pensione completa Quota per soci Coop Lombardia per viaggio partenza 3/5/86 L. 765.000 L. 700.000 Partenze: 19 Giugno L. 1.680.000 26 Giugno L. 1.740.000 Durata I I giorni / Pensione completa Itinerario: Leningrado / Murmansk / Petrozavodsk / Mosca Un viaggio originale e suggestivo nel periodo in cui il sole non tramonta mai e rischiara la notte artica con una fantastica luce crepuscolare. Asia Centrale Partenze: 8 Maggio L. 1.590.000 12 Giugno e 4 Settembre L. 1.820.000 Durata I l giorni/ Pensione completa. Itinerario: Leningrado Taskent Buk hara / Samarkanda / Mosca soci L. 18.000 enotazioni 111 al 12 Aprile Fonk Cetra. presenta Ce dischi is) ezssette cern finselitB. 2, Josepirb Roth Un'eccezionale raccolta con 35 stupende arie - romanze eseguite dai più grandi interpreti dell'opera lirica PL 706 (3 LP) - PM 706 (3 MC) Disco 1 I .a Traviata: Addio del passato - Maria Callas • Parigi, o cara - Maria Callas, Francesco Albanese• Libiamo, libiamo - Maria Callas, Francesco Albanese • Amami Alfredo- Renata Scotto • Cavalleria Rusticana: Voi lo sapete o mamma - Giulietta Simionato • Siciliana: O Lola Achille Brasai • La sonnambula: Prendi rane] ti dono - Ferruccio Tagliavini • Andrea Chenier: Un dì all'azzurro spaziO - Giuseppe Di Stefano • L'elisir d'amore: Una furtiva lacrima - Beniamino Gigli • Norma: Casta diva - Maria Callas • Aida: Celeste Aida - Mario Del Monaco • La fanciulla del West: Ch'ella mi creda • Giacomo Lauri Volpi. Longanesi editore Prezzo di copertina Ai soci L. 13.500 L. 10.800 Nella storia di una famiglia austriaca il progressivo sgretolarsi dell'impero austroungarico. Un romanzo considerato tra i capolavori del nostro secolo nato dalla penna di un insuperato interprete del mito asburgico. Grande successo dei chiosco-coop a Lodi Più di trecento soci, venti dei quali prestatori, sono l'ottimo risultato ottenuto dalla presenza nel supermercato di Lodi del nostro chiosco-informazioni. Alla sua terza uscita stagionale. la "Pagoda", come viene chiamata in gergo, si è dimostrata ancora un ottimo punto di incontro tra clienti, soci e funzionari della cooperativa per scambiare pareri, informazioni e approfondire un legame. La presenza della dietista con il computer per l'analisi del pasto di clienti e soci è stato poi il tocco che ha fatto "vivere", il nostro chiosco. Adesso, nel suo pellegrinare. la "Pagoda", si sposta a Peschiera Borromeo dove nel mese di marzo, ne siamo convinti. saprà essere un positivo punto di incontro per tutta la base sociale. Disco 2 La Boheme: Sì. mi chiamano Mimi - Renata Tebaldi • Che gelida manina - Ferruccio Tagliavini • Tosca: E lucean le stelle - Franco Corelli • Recondita armonia - Giacomo Lauri Volpi • Vissi d'arte'- Elisabetta Barbato • Turandot: Non piangere Liù - Franco Corelli • La Wally: • Ebben me ne andrò lontana Renata Tebaldi • Lucia Di Lammermoor: Tu che a Dio spiegasti l'ali - Giovanni Malipiero• La Gioconda: Ciclo e mar - Galliano Masini • Il Barbiere di Siviglia: Una voce poco fa Giulietta Simionato • Largo al factotum - Giuseppe Taddei. Disco 3 Rigoletto: Caro nome - Lina Pagliughi • Bella figlia dell'amar - L. Pagliughi, F. Tagliavini, G. Taddei, I. Colasanti • La donna è mobile Franco Corelli • Questa o quella - Ferruccio Tagliavíni • Melistofele: L'altra notte in fondo al mar - Renata Tebaldi • I Pagliacci: Vesti la giubba - Mario Del Monaco • Il Trovatore: Di quella pira - Franco Corelli • Stride la vampa - Miriam Pirazzini • Fedora: Amor ti vieta Beniamino Gigli • Madama Butterfly: Un bel dì vedremo - Margherita Carosio • Con onor muore - Raina Kabaivanska • Werthcr: Ah! Non mi ridestar - Nicola Filacuridi. Una nuova offerta particolare La terza settimana di ogni mese, in dodici dei maggiori punti di vendita della Coop Lombardia, viene effettuata una offerta particolare di alcuni prodotti di frutta e verdura. Personale particolarmente addestrato propone, come al mercato, prodotti nelle quantità desiderate dai consumatori. Con questo servizio non si intende solo venire incontro alle diverse esigenze dei clienti ma si intende offrire il prodotto giusto nel momento migliore della stagione, ad un prezzo quindi contenuto rispetto alla qualità. Le prime due esperienze con le arance e le pere sono state particolarmente apprezzate: per il futuro l'azione si svilupperà con questo calendario di massima: Peperoni Marzo: Mele Aprile: Fragole e Limoni Maggio: Ciliege Giugno: Pesche Luglio: Uva Settembre: Castagne e Kaki Ottobre: Mele Novembre: Frutta secca Dicembre: I a13.1:110 non tu tape non. è tuono d molo cem le Sonno de. opolari bio. un Uguiti. oo od.a P. accada di Sun.. ...ebbero, W.. Rono fruno 5.0.0 oon mio danon.inoincheot er Rue.. ..reT. 2'"deutdo une.) e1411Posa. oste idn.m.e na carne Sui ett 501,rer" ce te un Id. d' 4~1 ..un mos.5.2 p prendo 40 P P.I. 03 le Mare µa — II Col ol..) ree 5.5 .. p... 5.• eri FOSSI dia.:. ponine di al. mieenn, . pettinino foefon e olnd e oardeli rdemine .l pvmpdi .flÀdda sud nume u 2.50 !unii pio , =numero m..., 5se dine d.i urn.ir d u arra , < inandoe 7.cdold, lort P.ndide pae La 1-1.31C% M.% 5-20 pani amo dalla muuratione , amo quindi una D.. FO. di merin bado fama di socenan lerruicil. fondo.. Le uni.. di pere di daino.. non. Poddn douturanone ouoreenae WILLIAM La reo.. reekne S20 pionni Peinn daa nnture.... Ce5a~ Mar mem.. "—.5. WALSER. DECANA. ABATE_ (255<re lun. preprieelde- bP0r- In breve tempo è così possibile avere una serie di informazioni e di proposte per utilizzare al meglio frutta e verdura. Le schede potranno poi essere raccolte in un divertente contenitore, da appendere in cucina, disponibile gratuitamente a partire dal mese di marzo. Occhio quindi ai manifesti con "l'uomo con i baffi": sono il segnale che stanno per arrivare montagne di frutti gustosi a prezzi convenienti. Negozia] l'interessati ~Oso Mond. IO..• liceeraveh DECANA. PASSA CLASSANA, Le raduna inniene semina rota di 41111,,,1 0 remo vene pol scoernr. celle 15. cnnre. La Ounillorione or. go rerene anche dine deOdano, noi a emenda dr debbano nane onorino tre. 5.e. osano. trasformi. in cedono neo... che leo. ne, la omonimo. di L'iniziativa, segnalata sempre la settimana precedente da un manifesto, è arricchita dalla distribuzione gratuita di una scheda informativa realizzata con la collaborazione di una dietista. La scheda è utile, oltre che interessante in quanto mette in luce i periodi migliori di produzione, le proprietà nutrizionali dei prodotti e presenta ogni volta due diverse ricette, semplici ed originali. vendita sfasa Como Opera Novate Bareggio Peschiera Brescia Casazza Cremona Ca' del Vescovo Crema — Lodi — Milano Pitagora — Cinisello Garibaldi — Cremona Ghinaglia (escluso vendita marzo) Quale consumo - 11 hin corso di storia, una mostra con catalogo, un convegno e infine una grande festa Lommi ueÌJI© Auz icél.„ Lega 2repam pe: suoi Cante - - Corso di "Milano per vorM Un corso di storia del movimento cooperativo lombardo è inserito nella programmazione del ciclo di lezioni "M ilano per voi „. Date Le quattro domeniche di aprile dalle ore IO alle ore 12 Sede Palazzo Dugnani in via Manin, Milano Struttura Coordinatore: Alceo Riosa, docente di storia dei movimenti sindacali - Università degli Studi di Milano. Prima lezione - 6 aprile. La presenza del movimento cooperativo nella realtà lombarda. Caratteri e prospettive. Sergio Soave, vicepresidente del Comitato Lombardo della Lega. Seconda lezione - 13 aprile. La cooperazione e le organizzazioni politiche e sindacali lombarde nella Lombardia dell'Ottocento. Franco Della Peruta, docente di storia del Risorgimento, Università degli Studi di Milano. Terza lezione - 20 aprile. Dalla fondazione della Lega (1886) al Fascismo. Maurizio Degli Innocenti, docente di storia contemporanea, Università di Firenze. Quarta lezione - 27 aprile. La cooperazione lombarda durante il periodo fascista e la rinascita nel secondo dopoguerra. Fabio Fabbri, docente di- storia contemporanea, Università di Salerno. Mostra "Cooperati vi Sede Milano, Palazzo Reale Sala delle cariatidi, Sala intermedia, Sala delle Colonne (in tutto circa 2.000 metri quadri di superficie espositiva). Progetto di allestimento Studio Guiducci (ing. Roberto Guiducci, prof. Giuliano Guiducci) Organizzazione Lidia Lommi / Lega Cooperative Coordinamento storico Prof. Giulio Sapelii, direttore della sezione storica della Fondazione Feltrinelli di Milano e docente di storia del movimento operaio a Trieste. Prof. Maurizio Degli Innocenti, direttore dell'Istituto Socialista di Studi Storici di Firenze e docente di storia contemporanea all'Università di Firenze. Struttura All'interno delle tre sale, una costruzione che si configura come cantiere guida un percorso visivo che illustra con testi, immagini, disegni e oggetti il fenomeno cooperativo in Lombardia dalle origini ai nostri giorni. I temi sono raggruppati in modo da collocare le origini e il periodo giolittiano, fino alla fine della prima guerra mondiale nella Sala delle cariatidi, il periodo fascista nella sala intermedia, il dopoguerra fino ai nostri giorni nella sala delle colonne. In una saletta contigua è allestito uno spazio per le proiezioni • el quella vengono programmati documentari, filmati pubblicitari e altro materiale che riguarda la cooperazione. 4e.) o', se- - o „o.. o o 't. kos ?Lr,zo5e< .R0 ZL .«b9 sz,\ o • „ 5 " 3 ,6 „.,Z5 o . , i zSe7 cjCP ..09 12 - Quale consumo Inaugurazione La cerimonia di apertura della mostra prevede la partecipazione, oltre che delle principali autorità milanesi e regionali, di personaggi nazionali: Sandro Pertini, Giancarlo Paietta, Leo Valiani. Presente la presidenza nazionale della Lega. L'inaugurazione sarà accompagnata da una cerimonia di premiazione di un gruppo di vecchi soci e dirigenti del movimento cooperativo lombardo. Campagna di infonnazione L'informazione sul significato della mostra e l'invito a visitarla si sviluppano su molteplici canali: 1) conferenza stampa di Carlo Tognoli, sindaco di Milano e di Rinaldo Ciocca, presidente regionale della Lega a Palazzo Marino. il 7 maggio. — campagna di affissioni di manifesti in Milano città; — distribuzione di manifesti in tutte le scuole milanesi e della provincia con la collaborazione dell'Assessorato comunale e di quello provinciale all'istruzione; — distribuzione di manifesti in tutte le sedi cooperative di Milano e provincia; — esposizione di locandine sui mezzi pubblici di Milano, Lodi e linee periferiche; — passaggio di informazioni sul tabellone di Piazzale Loreto negli spazi a disposizione del Comune; — invito diretto a tutte le cooperative lombarde e pubblicizzazione sui giornali del movimento cooperativo. 2) Presentazione della mostra sul numero eli "Qui Milano", il giornale dell'amministrazione comunale, in distribuzione nel mese di aprile. 11111L._ AL AL A partire dal periodo di apertura della mostra, sarà distribuito in libreria e nei canali propri del movimento cooperativo un volume che funge da catalogo della mostra e raccoglie una antologia di saggi sulla cooperazione lombarda dei più autorevoli studiosi che si sono occupati dell'argomento. Questi i caratteri del volume in via di realizzazione: •<">'D 5..;\ Sempre in maggio (i130, presso l'Università Bocconi), un convegno che pone a confronto i "sistemi" di imprese che si misurano nel mercato: quello cooperativo, quello pubblico e privato. Alla chiusura della mostra, una grande festa dedicata ai cooperatori nei giardini della Villa Comunale di via Palestro a Milano. A lire iniziative sono infase di definizione per il prossimo autunno. Pubblichiamo le prime infbrinazioni sulle iniziative alle quali il Comitato lombardo della Lega sia lavorando. Le adesioni a tali iniziative non sono ancora tutte confermate alla fine di febbraio ed è quindi possibile che si verifichino cambiamenti nei programmi che vengono qui presentati .schematicamente. rrnbardia dal 1886" Data 10-31 Maggio 1986 ilitalogo della Mostra 0S' \e,,,•S AZ er< &. .4‹ \. }\ ,1° eV3 FA92” de. RI,e+ \G ). nO' ciV-' 40,15V o \ c . Il Comitato lombardo della Lega coglie roccasione del centenario di fondazione dell'organizzazione cooperativa per far conoscere più ampiamente questofenomeno e riflettere sulla propria storia. La prima iniziativa di questo programma è in aprile, un corso di "Milano per voi': aperto alla partecipazione di tutti. Un'opportunità anche per i soci delle cooperative di consumo per conoscere lo sviluppo complessivo della cooperazione. In maggio, a Palazzo Reale, il clou del progra► ma con una mostra che rievoca lo sviluppo della Lega in quetsi ceni 'anni: la mostra è accompagnala da un catalogo illustrato, che raccoglie contributi qualificati alla conoscenza della realtà cooperativa nella nostra regione. Titolo Cooperative in Lombardia dal 1886 lavoro - democrazia - progresso Formato base cm. 22 altezza cm 24 350 pagine (200 di testo. 150 di foto), stampa a 4 colori Indice Le tappe storiche della cooperazione lombarda • La cooperazione e la società lombarda (Franco Della Peruta) • Le origini della cooperazione e la fondazione della Lega (Maurizio Degli Innocenti) • La politica sociale ed emancipazionista della cooperazione lombarda (Alceo Riosa) • Dall'età giolittiana al fascismo: sviluppo e declino (Maurizio Degli Innocenti) • Il fascismo e la cooperazione (Mariella Nejrotti) • Il secondo dopoguerra (Giulio Sapelli) Dinamicità e specificità di alcuni settori cooperativi • La cooperazione di consumatori (Giorgio Vozza) • Le cooperative di abitazione (Valeria Rossetti) • Le cooperative di produzione e lavoro (Bruno Bezza) • La cooperazione agricola (Luigi Della Valentina) • La cooperazione di credito (Luigi Tremi) • La cooperazione di servizi e di cultura (Giuliano Mussati) Capitoli significativi della cooperazione lombarda • Le società di mutuo soccorso nella seconda metà dell'Ottocento (Maria Grazia Meriggi) • L'Unione Cooperativa e Buffoli (Anna Caroleo) • Milanino e le cooperative di abitazione a proprietà indivisa (Virgilio Vercelloni) • Cittadella e l'utopia cooperativa (Luisa Betri) • I circoli cooperativi (Marino Livolsi) • Simboli e immagini della cooperazione (Giovanna Ginex) • L'Umanitaria e la cooperazione (Ivano Granata) Costi e prenotazioni Il volume è posto in vendita al prezzo di 40.000 lire. Pcr le Cooperative e i soci iI prezzo è di 30.000 lire. Copie del volume possono essere prenotate presso la segreteria del Comitato lombardo Lega (02/28456208).