BOLLETTINO PERIODICO DELLE PARROCCHIE SANTA MARIA DI SALA e VETERNIGO Anno XVIII - n°1 - 2014 Gennaio - Febbraio - Marzo - Aprile Io, Tu e gli Altri Parrocchie di Santa Maria di Sala e Veternigo - Bollettino n. 1/2014 INDIRIZZI e RIFERIMENTI La redazione ha sempre bisogno di aiuto per organizzare il giornalino parrocchiale. Se sei interessato a collaborare con articoli o altro, contattaci quando vuoi: Don Paolo Tel. 041-486025 - Cell. 333-1904588 Gabriele Tovena Tel. 041-487241 Gabriele Barizza Tel. 041-486946 Redi Vedovato Tel. 041-486964 [email protected] web parrocchia S.M.Sala: e-mail parrocchia S.M.Sala: web parrocchia Veternigo: e-mail parrocchia Veternigo: e-mail Don Paolo: www.parrocchiadisantamariadisala.it [email protected] www.noiveternigo.altervista.org [email protected] [email protected] C.I.P. - Pro manoscritto via Roma n°16 - 8 aprile 2014 SOMMARIO Preghiamo con ... Don Paolo Momenti di ... comunità Inserto speciale Per riflettere ... Momenti di ... relax Giochi e passatempi Momenti di ... vita Alla destra del Padre (Resurrezione) Riscopriamo la bellezza del “Giovedì Santo” Gruppo Missionario Gruppo Famiglie Circolo G.I.G.I.O. Don Bosco (S.M.Sala) Gruppo Eucaristico (Veternigo) Quando un incontro fa il pienone... Gruppo Catechiste (Sala e Veternigo) Collaborazione Pastorale: un invito speciale Gruppo Scout Visita all’Istituto Don Orione di Chirignago La nostra Scuola Materna I cresimati di Veternigo ricordano Giovanni XXIII Padre Paolo Gallo è tornato in Brasile I malati e i disabili sono i privilegiati di Gesù Padre Cyril, il sordo cieco che non ha rinunciato Pellegrinaggio delle 7 parrocchie Dal Presepio ... al Papa Tre mesi di attività! La ricchezza del quotidiano (Claudio Mina) Un regalo da sogno! Veternigo: 5x1000, Pedalando 2014, Raccolta ferro “Ogni granaro gà el so sorze” Crucintarsio - La Pasqua Archivio parrocchiale Attività parrocchiali Ottalogo della Quaresima Concorso “Mamma ... un bene grande così” I Giovanissimi di S.M. di Sala Orari della Settimana Santa 2 3 4 8 11 12 13 14 15 16 17 20 22 26 27 28 29 30 31 32 36 37 38 39 40 41 43 44 45 46 47 Parrocchie di Santa Maria di Sala e Veternigo - Bollettino n. 1/2014 Preghiamo con . . . Alla destra del Padre - Resurrezione Luciano Granato Con il Natale il Bimbo Gesù ha aperto profetiche vie e la speranza ha sorriso ai pellegrini del mondo! Poi, il Figlio dell'uomo, sulla roccia deposto, ha compiuto la missione del Padre sconfiggendo la morte, donando la Grazia. Cristo risorto riaccende il patto col discendente di Adamo: la rinnovata fiducia conduce i credenti sulla provvida ascesa di un destino che salva. L'umana coscienza è ricettacolo vivo di un divino che preme e ti dice 'risorgi!' 3 Parrocchie di Santa Maria di Sala e Veternigo - Bollettino n. 1/2014 Riscopriamo la bellezza del "Giovedì Santo" Pochi giorni dell'anno hanno racchiuso in sé così tanti spunti di riflessione e di meditazione come il "Giovedì Santo". siamo innestati nella Pasqua di Cristo e che la storia di salvezza si rinnova, non è un fatto del passato, ma Cristo ci innesta in Sé nel nostro presente, qui ed ora. L'Olio dei Catecumeni, verrà usato per tutti i Catecumeni e i Battezzandi che riceveranno il sacramento nella Notte pasquale o nell'arco dell'anno, fino al prossimo Giovedì Santo; il Sacro Crisma servirà per consacrare i nuovi Sacerdoti e i Cresimati; infine, l'Olio degli Infermi, verrà donato a tutti quegli ammalati che si affidano a Dio nella certezza di essere da Lui curati e custoditi. Al mattino la Liturgia prevede la "S. Messa Crismale", in cui il Vescovo consacra i Sacri Olii. I Sacerdoti, in gran numero, si stringono attorno al loro Vescovo per rinnovare le proprie promesse sacerdotali. È un bel momento di fraternità sacerdotale. Prima e dopo la S. Messa, noi sacerdoti, ritrovandoci nel grande salone dell'Episcopio, ci scambiamo gli auguri e rinsaldiamo le vecchie amicizie. È il momento della fraternità, è il rivivere la gioia di sentirci come gli apostoli attorno a Gesù. Come Gesù ha convocato i "suoi" per celebrare con loro la "cena pasquale", così il Vescovo ci riunisce attorno a sé. Per tutti è l'occasione per capire che siamo Chiesa e parte di un unico Corpo Mistico. Il Vescovo, noi sacerdoti e tutte le nostre Comunità cristiane che lì sono rappresentate dai loro "pastori" e dai Laici lì convenuti. Chi non vi ha mai partecipato almeno una volta in vita dovrebbe farlo! Questa celebrazione offre inoltre l'occasione per rinnovare a tutti, Vescovo, Sacerdoti, Religiosi, Laici e in modo particolarissimo a tutti i sacerdoti che celebrano un Giubileo sacerdotale, gli auguri di ogni bene. Si conclude la prima parte, che per molti sacerdoti termina con il pranzo fraterno nella canonica del Vicario, ed è sempre un bel modo per consolidare rapporti di amicizia e collaborazione. La messa Crismale, ci ha già introdotto nel Triduo Pasquale, ma per tutte le Parrocchie il Triduo inizia con la S. Messa in Coena Domini, che rinnova l'istituzione dell'Eucaristia. Durante la Messa in "Coena Domini", del Giovedì Santo, ci sono almeno due momenti particolari: la lavanda dei piedi e il "memoriale" della istituzione dell'Eucaristia. Il secondo momento solenne di questa celebrazione è la "consacrazione dei tre Sacri Olii": l'Olio dei Catecumeni, il Sacro Crisma e l'Olio degli Infermi. Preparando e consacrando questi Olii, il Vescovo ci consegna "strumenti di Grazia"! Sono gli Olii per i sacramenti della iniziazione cristiana e per lenire il dolore della malattia. Vengono consacrati ogni anno per ricordare che 4 Parrocchie di Santa Maria di Sala e Veternigo - Bollettino n. 1/2014 Entrambi i momenti sono "memoriale" di quanto fece Gesù; cioè non solo ricordano il fatto che sono stati compiuti da Gesù, ma ne rendono attuale l'azione, cosicché essa è presente a noi, qui e ora. Gesù si dona, oggi, nel nostro presente, a ciascuno di noi, nel suo corpo e nel suo sangue, presenti nelle "specie eucaristiche", offren- dosi a noi per donarci tutto Se Stesso. La "lavanda dei piedi" sostituisce in san Giovanni il racconto della istituzione dell'Eucaristia, solo perché il gesto di Gesù è la presentazione stessa di ciò che per lui, è l'eucaristia: mettersi il grembiule e servire umilmente il fratello! Quest'anno è il 750° anniversario del Miracolo di Bolsena, nel quale dall'Ostia consacrata sono cadute "gocce di sangue" che hanno macchiato il "corporale e la pietra dell'altare di Bolsena". In conseguenza di ciò il Papa Urbano IV, che verificò la veridicità dell'evento prodigioso, istituì la festa del "Corpus Domini". Nel Pellegrinaggio appena compiuto le prime due tappe sono state proprio nei luoghi di questo evento, Bolsena, dove è avvenuto il miracolo ed Orvieto, dove è custodito il corporale, macchiato dal sangue, rinnovando la nostra fede in Gesù che si fa "Cibo Eucaristico". La celebrazione del Giovedì santo finisce proprio con il canto del "Tantum ergo sacramentum" creato da san Tommaso d'Aquino per richiesta di Urbano IV, dopo aver decretato l'autenticità del miracolo di Bolsena. Aggiungiamo qui di seguito tutte le norme che il rituale prevede per la conclusione della s. Messa del Giovedì Santo, da dove si evince, attraverso una serie di segni ben precisi, come la Chiesa è invitata ad accompagnare Gesù che va incontro alla propria morte. La lavanda dei piedi e l'Ultima cena (Siena, Museo dell'Opera del Duomo, Duccio di Buoninsegna) 5 Parrocchie di Santa Maria di Sala e Veternigo - Bollettino n. 1/2014 Reposizione del santissimo sacramento Dopo l'orazione, mentre nel mezzo del presbiterio si preparano i ministranti, per accompagnare il sacerdote mentre reca la pisside, questi, in piedi dinanzi all'altare, pone l'incenso nel turibolo, si inginocchia e incensa per tre volte il santissimo sacramento; quindi, indossato il velo omerale, prende la pisside e la ricopre con il velo. Si forma poi la processione che, attraverso la chiesa, accompagna il santissimo sacramento al luogo della reposizione, preparato in una cappella convenientemente ornata, ma con la severità e l'essenzialità che si conviene alla liturgia di questi giorni (PCFP 54-55). Apre la processione il crocifero; seguono i ceroferari e l'incenso, quindi i dodici bambini. Intanto si canta l'inno Pange lingua (eccetto le ultime due strofe) Giunta la processione alla cappella o luogo della reposizione, il sacerdote depone la pisside entro il tabernacolo aperto; quindi depone il velo, pone l'incenso nel turibolo e, in ginocchio, incensa il santissimo sacramento, mentre si canta il Tantum ergo sacramentum. Chiude poi il tabernacolo o la custodia della reposizione. Dopo alcuni istanti di adorazione in silenzio, il sacerdote e i ministri si alzano, genuflettono e ritornano in sacrestia. Precedentemente si sarà ricordato ai fedeli di dedicare un po' di tempo della notte all'adorazione, davanti al santissimo sacramento nel tabernacolo della reposizione, ricordando il lamento del Signore: "Non siete stati capaci di vegliare un'ora sola con me? Vegliate e pregate... (Mt 26,40). L'adorazione solenne termina con lo spegnimento dei ceri dell'altare della reposizione; si lascia accesa una sola lampada sino alla liturgia del venerdì santo. Spogliazione dell'altare Al ritorno in sacrestia segue (o precede, se lo si fa lungo il tragitto dalla cappella alla sacrestia) la spogliazione dell'altare maggiore e degli altari minori: due ministranti aiutano il sacerdote a levare tovaglie, tappeti, croce e candelieri. Dove è possibile, si rimuovano le croci dalla chiesa; quelle che rimangono in chiesa, è bene velarle. Si tolga pure l'acqua benedetta dalle pile (PCFP 57). È il gesto rituale che esprime l'angoscia, la solitudine, l'umiliazione di Gesù nella sua umanità in agonia; la comunità si unisce nel silenzio e nella calma e severa contemplazione al suo Signore, privandosi della celebrazione eucaristica fino alla veglia della risurrezione. 6 Parrocchie di Santa Maria di Sala e Veternigo - Bollettino n. 1/2014 Pange lingua (testo e traduzione italiana) Pange, lingua, gloriósi Córporis mystérium, Sanguinisque pretiosi, Quem in mundi pretium Fructus ventris generosi Rex effudit gentium. Nobis datus, nobis natus Ex intacta Virgine, Et in mundo conversatus, Sparso verbi semine, Sui moras incolatus Miro clausit ordine. In supremae nocte cenae recumbens cum fratribus, observata lege plene cibis in legalibus Cibum turbae duodenae se dat suis manibus. Verbum caro, panem verum verbo carnem efficit: fitque sanguis Christi merum, et si sensus deficit, ad firmandum cor sincerum sola fides sufficit. Canta, o lingua, il mistero del corpo glorioso e del sangue prezioso che il Re delle nazioni, frutto benedetto di un grembo generoso, sparse per il riscatto del mondo. Si è dato a noi, nascendo per noi da una Vergine purissima, visse nel mondo spargendo il seme della sua parola e chiuse in modo mirabile il tempo della sua dimora quaggiù. Nella notte dell'Ultima Cena, sedendo a mensa con i suoi fratelli, dopo aver osservato pienamente le prescrizioni della legge, si diede in cibo agli apostoli con le proprie mani. Il Verbo fatto carne cambia con la sua parola il pane vero nella sua carne e il vino nel suo sangue, e se i sensi vengono meno, la fede basta per rassicurare un cuore sincero. Tantum ergo sacramentum veneremur cernui, et antiquum documentum novo cedat ritui; praestet fides supplementum sensuum defectui. Genitori Genitoque laus et iubilatio, salus, honor, virtus quoque sit et benedictio; Procedenti ab utroque compar sit laudatio. Amen. Adoriamo, dunque, prostrati un sì gran Sacramento; l'antica legge ceda alla nuova, e la fede supplisca al difetto dei nostri sensi. Gloria e lode, salute, onore, potenza e benedizione al Padre e al Figlio: pari lode sia allo Spirito Santo, che procede da entrambi. Amen. L'augurio che io, vostro Parroco, porgo a tutti Voi è di gustare il prossimo Giovedì Santo, cercando di viverlo con un'attenzione particolare, dal momento che stiamo celebrando il Giubileo Eucaristico di Bolsena, con l'impegno di tutti a preparare al meglio la festa del "Corpus Domini", in cui faremo una solenne processione. Buona Pasqua a Tutti. don Paolo 7 Parrocchie di Santa Maria di Sala e Veternigo - Bollettino n. 1/2014 GRUPPO MISSIONARIO MERCATINO EQUO E SOLIDALE a Santa Maria di Sala 12 aprile (Sabato) e 13 aprile (Domenica delle Palme) Con la tua presenza ti farai "prossimo" ai poveri del terzo mondo, vittime del mercato globale. Pellegrinaggio Mariano Lunedì 2 Giugno pellegrinaggio tradizionale, organizzato dal Gruppo Missionario di Santa Maria di Sala presso il santuario Madonna di San Luca (Bologna). Seguirà opuscolo informativo con orario, programma e quota di partecipazione. Si può già prenotare presso: - Barizza Gabriele . . . . . . . . . 041-486946 - Bessega Vanni (c/o Ferramenta) . . 041-486218 Veglia Diocesana Missionaria nella GIORNATA DEI MARTIRI Il 24 marzo si è svolta nella suggestiva Villa Farsetti la tradizionale Giornata dei Martiri missionari organizzata dal centro missionario diocesano e dal gruppo missionario di S.M. di Sala. Una presenza partecipata anche da molti giovani della comunità, del vicariato e della diocesi. Oltre alla preghiera sullo schema della Via Crucis, fondamentali sono state le testimonianze di un prete nigeriano e di una suora comboniana; sono emerse le tragedie che i cristiani, laici o consacrati sono costretti a subire causa la professione della loro fede. “Martirio” significa testimonianza e questa manifesta ciò che la fede vive e sperimenta. I segni di questa veglia ci hanno molto coinvolto e speriamo ci aiutino a cambiare i nostri stili di vita per una fede più adulta e missionaria. 8 Parrocchie di Santa Maria di Sala e Veternigo - Bollettino n. 1/2014 GRUPPO MISSIONARIO 9 Parrocchie di Santa Maria di Sala e Veternigo - Bollettino n. 1/2014 Riportiamo qui di seguito due lettere di Padre Antonio in cui, oltre a farci gli auguri per Natale e Pasqua, ci ringrazia per il sostegno spirituale e materiale che gli offriamo. Caro Gabriele, Parroco e amicvi del Gruppo Missionario di S.M. di Sala, ogni bene e pace nel Signore Gesù che ci ha fatto conoscere la Bontà del Padre e l’Amore dello Spirito Santo. In questi giorni, grazie al vostro aiuto, cominciamo la fondazione della scuola media; abbiamo dovuto fare un pozzo per l’acqua; i lavori per la casa degli anziani cominceranno in Gennaio e per il momento continuiamo con 3 pasti settimanali. Anche qui ci si prepara per le feste del S.Natale anche se non è come da voi : in questo periodo la temperatura è sui 35° e non si vede una goccia d’acqua da circa 8 mesi; il 23 dicembre, dopo 5 anni, ci sarà un Presidente, se tutto andrà bene. Ringraziamo insieme il Signore,,là dove ognuno si trova, che ci dà la possibilità di fare un po’ di bene e che ci aiuti e ci perdoni per le nostre debolezze e peccati. Vi auguro un Santo Natale con la Vergine Maria che ci ha dato il Figlio di Dio e Figlio suo 06.12.2013 - P. Antonio Carissimo Gruppo Missionario di S.M. di Sala, ho ricevuto un bonifico di euro 4500, frutto della vostra generosità e di molte persone che con questa lettera voglio ringraziare: le volontarie del patronato, la ditta Kalistè di Fossò, gli infermieri del distretto 3 ULSS 16 di PD e tutte quelle persone anonime che, con la loro generosità, danno tanta speranza a questa popolazione povera. Il vostro contributo sarà a sostegno della costruzione di una mensa per i poveri, anziani e per un pasto (riso, fagioli, carne …) al giorno. Grazie a tutti per ciò che fate, il Padre che vede nel segreto vi ricompenserà. Stiamo costruendo la mensa, poi una sala per incontri e sei piccole casette per ospitare anziani che non hanno casa. Piano piano si sta costruendo anche una amicizia, alcuni chiedono di essere battezzati, altri cominciano a pregare. C'è un suora che insegna loro a fare il segno della croce, un dottore mi aiuta quando sono ammalati, le cuoche che preparano il cibo offrono il tempo per loro. Grazie, perché qui senza un aiuto esterno poco si può fare; pregate per me. Vi auguro una santa Pasqua nel Signore Gesù Risorto con affetto, Marzo 2014 - P. Antonio GRUPPO MISSIONARIO 10 Parrocchie di Santa Maria di Sala e Veternigo - Bollettino n. 1/2014 GRUPPO FAMIGLIE Riflessioni per, con e in Famiglia promosse dai Venerdì Alternativi del Gruppo Missionario del volto del Signore e, guarita dalla sua solitudine egoista e dalle sue divisioni, decise di fare altrettanto e di fermarsi accanto a tutti i malcapitati della vita per assisterli e dire loro che c'è sempre un amore vicino a chi soffre ed è solo. Così venne ripristinata la solidarietà umana. Se la caricò ... Dio è in mezzo a noi, Gesù ci dice che non bastiamo a noi stessi. Il Signore non si stanca, si fa vicino, cammina con noi, ci stimola a innalzare la nostra prospettiva e con pazienza ci rivela un orizzonte di pienezza. Con il secondo incontro dei venerdì alternativi Don Davide Schiavon, sempre partendo dalla Parola, ci ha fatto riflettere sui VERBI DELLA PROSSIMITA'. La Parabola che introduceva l'incontro era quella del Buon Samaritano, noi avevamo da tempo rivista questa parabola per la Famiglia, ve la vogliamo proporre come perla preziosa. La famiglia scendeva da Gerusalemme a Gerico per le vie tortuose della storia, quanto incontra i tempi moderni. Non erano più briganti di altri, ma si accanirono contro la famiglia. Le rubarono la fede, che più o meno aveva conservato, poi le tolsero l'unità e la felicità, la serenità del colloquio domestico, la solidarietà con il vicinato e l'ospitalità per viandanti e dispersi. Passò per quella strada un sociologo. Vide la famiglia ferita sull'orlo della strada e disse: "E' morta", e continuò il cammino. Passo uno psicologo e disse: "Era oppressa. Meglio che sia finita". La incontrò un prete e la sgridò: "Perché non hai resistito? Forse eri d'accordo con chi ti ha assalito?". Infine passò il Signore, che la vide e ne ebbe compassione e si chinò su di lei lavandole le ferite con l'olio della sua tenerezza e il vino del suo Amore. Se la caricò sulle spalle e la portò alla Chiesa, affidandogliela, dicendo: "L'ho comprata con il mio sangue. Non lasciarla sola sulla strada in balìa dei tempi. Ristorala con la mia parola e il mio pane. Al mio ritorno vi chiederò conto di lei." Quando la famiglia si riebbe, si ricordò Fermarsi accanto…. La parola che viene a sconvolgere i nostri ritmi di vita. Sostare, Riflettere, Assaporare. Quanta fretta nel nostro parlare, nel nostro relazionarci, nel nostro operare ... Quanta fretta! Troppa…non esiste nel progetto di Dio questo termine: fretta ... Il tempo in cui il Signore vuole farci entrare è quello della pienezza, del gustare per poi cercare ancora. Quanto perdiamo nel desiderare sempre! Ciò che fa già parte di noi non riceve considerazione, non è oggetto di ringraziamento. Sostiamo! C'è qualcuno che cammina al nostro fianco. Buona Sosta Famiglie, Tanti Auguri di Buona Pasqua Gruppi Famiglia. 11 Momenti . . . COMUNITà . . . Parrocchie di Santa Maria di Sala e Veternigo - Bollettino n. 1/2014 di . . . Circolo Don Bosco N OI G.I.G.I.O. - S. Mar ia di Sala - E' TEMPO DI ..."BILANCI" Proprio con questo titolo "BILANCI" il Il 6 aprile, è stata fatta la Festa degli Direttivo ha invitato tutti alla serata illu- Aquiloni in Villa Farsetti dove i bambini strativa del 12 aprile. e loro genitori hanno potuto correre e sfogarsi. In chiusura di giornata una bella E' importante partecipare a questi incon- lotteria con la possibilità di vincere 3 tri per potersi rendere conto personal- uova Pasquali e la sera, previa prenotamente dei risultati ottenuti TUTTI INSIE- zione, cena speciale in patronato. ME e fare il punto della situazione. La Domenica di Pasqua vi aspettiamo Per quanto riguarda quest'anno?! alla S. Messa delle 9:45 e dopo ... tutti a rompere l'uovo offerto da Don Paolo a La scelta fatta per il pranzo di Don tutti i bambini e, perché no, anche per gli Bosco, Patrono del Circolo, di dare la adulti: la cioccolata piace a tutti vero? possibilità a tutti a un costo accessibile di partecipare al pranzo è stata vincente. La presenza, infatti, è stata massiccia e Dona il 5 x 1000 del tuo tutti alla fine del pranzo, gli adulti da un IRPEF all’associazione lato con la tombola e i bambini con il NOI G.I.G.I.O. di S.Maria di Sala Gruppo Giovani dall'altra, hanno potuto indicando nella tua dichiarazione continuare a divertirsi. dei redditi il codice fiscale: Il Carnevale invece si è fatto attendere. Purtroppo la pioggia ha "rovinato" un po' la ricorrenza. La festa programmata il 2 marzo, comunque, si è potuta svolgere sul piazzale del Patronato, mentre la sfilata dei Carri l'abbiamo associata con quella organizzata dal Comune e dobbiamo dire che la festa e' ben riuscita; ci auguriamo che nel futuro ci sia una continuità. 12 90035700278 Parrocchie di Santa Maria di Sala e Veternigo - Bollettino n. 1/2014 Il GREST quest'anno sarà di quattro settimane: dal 9 giugno al 4 luglio con la festa di chiusura durante i festeggiamenti della Festa della Comunità, come ormai da qualche anno viene svolto. Il nostro Gruppo Giovani sta già lavorando per pianificare il tutto e fare divertire il più possibile i vostri bambini/ragazzi. La Festa della Comunità e della Famiglia, altro grande appuntamento che non potete perdervi dal 2 al 6 luglio. Sicuramente in quel periodo sarete attratti dagli avvenimenti calcistici "MONDIALI" in corso, ed ecco che è stato pensato anche a quello. Infatti, il nostro carissimo Don Paolo ha pensato bene di farci godere le partite assieme su un bel maxi schermo, cosa molto più avvincente che non a casa da soli: cosa dite? Avremo comunque, oltre alle partite, molte sorprese organizzate dai vari gruppi, vi aspettiamo! Sono iniziati i primi preparativi per la solenne Sagra della Natività, si è potuto già stendere un progetto importante, quello di suddividere il periodo in 2 fine settimana dal 5 all'8 e dal 12 al 14 settembre. Abbiamo ancora parecchio da pianificare vi aspettiamo numerosi ai vari incontri che andremo a fare. Il Direttivo G.I.G.I.O. Don Bosco Gruppo Eucaristico di Veternigo Son passati già quattro anni e mezzo da quando madre Dina, d'accordo con don Francesco Marconato ci ha chiesto di portare la "Santa Comunione" ai nostri anziani ammalati. Il nostro cuore ha detto subito un si di gioia, però ci siamo domandati se siamo degni di questo servizio. La risposta l'abbiamo avuta dagli anziani che con gioia ci hanno accolto e abbracciato ricevendo il "Corpo di Gesù" dalle nostre mani, ringraziandoci ogni volta con amore 13 fraterno. Se qualche anima buona volesse accompagnarci in questo servizio, aiutandoci, sarà il benvenuto (NE ABBIAMO BISOGNO). Ringraziamo tutti i giorni il nostro Signore che ci dona questo servizio e ci aiuti a continuare per il bene degli anziani ammalati. AUGURI DI UNA FELICE E SERENA PASQUA A TUTTI VOI Il Gruppo Eucaristico Parrocchie di Santa Maria di Sala e Veternigo - Bollettino n. 1/2014 QUANDO UN INCONTRO FA IL PIENONE… Quando le catechiste programmano e pianificano i vari incontri cercano di essere più accattivanti e creative possibile…..non sempre si riesce ad incontrare i vari gusti dei ragazzi….ma esiste un tipo di incontro che piace a tutti e fa sempre il “pienone”: le uscite sulle orme dei santi. Conoscere i luoghi e la vita dove è nato o vissuto un santo affascina sempre tutti, diverte e crea un bel momento di aggregazione. Ecco alcune delle impressioni che abbiamo raccolto tra i ragazzi di II media di entrambe le parrocchie che sono stati a Padova presso la chiesa di S. Leopoldo e Santa Giustina, quelli di IV elementare che in un bel pomeriggio di sole si sono recati a Riese a visitare la casa natale di Pio X ed infine gli amici di quinta che per prepararsi al meglio al periodo quaresimale hanno visitato la via crucis all’aperto presso il Santuario di Santa Maria delle Grazie a Villafranca Padovana. La cappella dove San Leopoldo confessava è molto piccola e sono rimasto impressionato dalla reliquia della sua mano ormai in decomposizione Il frate cappuccino che ci ha accolto a San Leopoldo era molto bravo ed intelligente … ci ha unto la mano con dell'olio benedetto dicendoci che La chiesa di Santa Giustina Dio ci ama! è molto grande ma un po'spoglia e al suo interno si trova la tomba dell'evangelista Luca Padre Leopoldo era molto piccolo e tutti dicevano che non era adatto a fare il prete e che andava bene solo per confessare … e lui lo faceva anche per 12 ore al giorno Noi ragazzi della prima comunione vorremmo essere proprio come Pio X che ha saputo ascoltare nel suo cuore la voce di Dio, che ha fatto grandi cose e potuto diventare grande ai suoi occhi Visitando il monastero di San Leopoldo si vede una bellissima carrozza dove alcuni anni fa è avvenuto un miracolo " Mi è piaciuto molto la camera da letto di Pio X dove sotto il cuscino c'erano tante foto di persone che chiedevano di ricevere una grazia dal famoso papa Quando Padre Leopoldo confessava a volte lasciava nel confessionale le persone che stava confessando per andare a pregare ai piedi dell'altare della Madonna Nella casa di Pio X c'era un quadro che "miracolosamente" muoveva lo sguardo quando gli passavamo vicino Le statue che formano la via crucis sono delle vere opere Il santuario della Madonna d'arte! Don Paolo è stato molto delle grazie è sorto dopo bravo a spiegarci Mi è piaciuto molto scendere l'apparizione della Madonna le varie stazioni nella cripta dove è conservata una ad una bambina muta statua della Madonna ritrovata che subito dopo ha durante gli scavi fatti per la riconquistato la parola costruzione del Santuario 14 Parrocchie di Santa Maria di Sala e Veternigo - Bollettino n. 1/2014 OGNI TERRA STRANIERA E’ PATRIA LORO Spetta anche a noi catechisti quindi guardare con fiducia i ragazzi e le famiglie che il Signore ci ha affidato, incoraggiarli in ogni occasione che serva loro a crescere, senza aver paura di metterli in guardia rispetto a ciò che potrebbe mortificarli come persone. Noi, chiamate ad annunciare la "buona novella" e a testimoniarla con la nostra vita, depositarie di una "verità" che dobbiamo portare agli altri, ma consapevoli anche che non si è mai "arrivati" , siamo sempre spinte a camminare fianco a fianco dei nostri ragazzi, entrando nei vari luoghi di vita, faticando insieme, ciascuno nel suo modo proprio. Non più soltanto educatori "alla fede" ma "nella fede". Il Gruppo Catechiste incontra ogni settimana classi di ragazzi che, indipendentemente dall'età, hanno una loro fisionomia e particolarità : ragazzi che trascorrono il tempo tra famiglia e scuola, ma anche in ambienti meno definiti e tuttavia influenti quali la comunicazione multimediale (internet, social network, telefonia…..) e le occasioni del tempo libero (attività sportive, corsi di musica e canto, gruppi parrocchiali….). Tutte esperienze di vita che coinvolgono un ragazzo, soprattutto in età adolescenziale, in maniera diversa da noi adulti perché cambiano le modalità e gli obiettivi: sono ragazzi alla ricerca di una propria identità personale che pian piano cominciano ad uscire dalla tranquillità dell'ambito famigliare verso il mondo "reale" ma anche "virtuale" iniziando a scoprire le proprie attitudini e i propri desideri, allenandosi alla fatica e alla pazienza (non tutto si ottiene subito!), subendo qualche sconfitta ed esultando per una vittoria (anche gli insuccessi aiutano a crescere!). La tentazione di trattenere i ragazzi sotto "un'ala protettiva" non appartiene solo ai genitori ma anche ad educatori e a noi catechisti che spesso fatichiamo a capire che il nostro compito non è manipolare ma orientare i ragazzi con delicatezza a mettere radici in "terreni" destinati a diventare fertili. Gruppo Catechiste di Santa Maria di Sala e Veternigo 15 Parrocchie di Santa Maria di Sala e Veternigo - Bollettino n. 1/2014 COLLABORAZIONE PASTORALE: UN INVITO SPECIALE Una chiesa con sette campanili o sette persone che uniti si tengono per mano sono i "loghi" utilizzati per rappresentare al meglio il significato della collaborazione pastorale tra le parrocchie di Cappelletta, Moniego, Noale, Briana, Veternigo, Santa Maria di Sala e Stigliano istituita dal nostro Vescovo lo scorso 26 maggio. Ed è proprio grazie a questa collaborazione che noi catechisti/e, di queste sette parrocchie, abbiamo ricevuto un invito speciale a partecipare ad un pomeriggio di condivisione, coadiuvato da Don Rodolfo, che si è svolto a Briana il 15 febbraio 2014. Dapprima ci siamo ritrovati tutti in chiesa per un momento di riflessione e preghiera, poi ci siamo divisi in vari gruppi per poter discutere e confrontarci. All'inizio, anche se con un po' di diffidenza e timidezza, (visto che la maggior parte di noi non si conosceva e non aveva mai partecipato a questo tipo di iniziativa) ci siamo presentati. Cosa mi aspetto da questo incontro ? Cosa dirò? Anche gli altri, come me, hanno gli stessi problemi e le stesse soddisfazioni? Queste sono sicuramente le domande che ciascuno di noi in quel primo momento si è posto. Dopo aver, come si dice, "rotto il ghiaccio" la nostra discussione è finalmente cominciata con tanto entusiasmo e motivazione! Siamo partiti seguendo un po' alcuni spunti del discorso del Santo Padre ai partecipanti al Congresso Internazionale sulla Catechesi del 27 settembre 2013. In particolare abbiamo riflettuto su questi due punti importanti: come ciascuno di noi vive il "suo stare con Gesù", ascoltarlo e imparare da Lui e il significato della parola "periferia"! Nel gruppo in cui ci trovavamo, ci siamo soffermate soprattutto sul nostro atteggiamento personale di amicizia con Gesù, sull'importanza del dono della fede che abbiamo ricevuto e sulla nostra "vocazione" di essere catechiste impegnate ad aiutare bambini, ragazzi giovani e adulti a conoscere ed ad amare sempre di più Gesù. Personalmente è stato molto stimolante confrontarci con gli altri, scambiarci consi16 gli, vissuti importanti che hanno avvicinato alcuni alla fede, soprattutto dopo esperienze anche dolorose. E' stato confortante inoltre, per chi come noi ha pochi anni di esperienza di catechismo o addirittura lo è per la prima volta, sentire le varie problematiche e dubbi sollevati dai presenti , vedere la volontà di affrontarli e risolverli con la costanza e serenità necessarie. La cosa che più ci ha colpite, è stata vedere la gioia negli occhi di tutti quando parlavano dei bambini. A volte, però, stare in loro compagnia non è semplice! La loro vivacità, il loro temperamento, la difficoltà a catturare la loro attenzione o semplicemente a farci ascoltare spesso ci scoraggia un po', ma la gioia di sentirci dire per strada "Ciao catechista!", magari a distanza di alcuni anni, quando ormai quel bambino è ora diventato un giovane adulto… ci ripaga di ogni fatica! Alla fine ogni gruppo ha elaborato una piccola frase per riassumere quanto emerso nella discussione e lo ha riferito agli altri. Tutti gli slogan erano veramente originali ma soprattutto ricchi di significato. Purtroppo, quando ci si trova in piacevole compagnia, il tempo scorre sempre in fretta. L' incontro è giunto al termine, seguito da un piccolo momento conviviale e da un saluto reciproco. Le esperienze e le opinioni da condividere erano ancora tante… ma sicuramente l'occasione per poterci incontrare di nuovo non mancherà! Alla prossima cari "COLLEGHI"! Michela e Kety Parrocchie di Santa Maria di Sala e Veternigo - Bollettino n. 1/2014 M OM EN TI S CO UT SCOUT FOREVER APERTURA DEL BRANCO SCOUT "POPOLO LIBERO" A VETERNIGO "il vero modo di essere felici è quello di procurare la felicità agli altri" (B.P.) do Branco che svolge la propria attività proprio a Veternigo. Grazie a questo DONO, adesso sarà più facile (oltre che comodo) per i nostri ragazzi avvicinarsi al mondo educativo dello scoutismo e mettersi alla prova in quello che il fondatore dello scoutismo Baden Powell definì "Il grande gioco", vera similitudine della vita. La festa è iniziata con la Santa Messa, continuata tra giochi e bans, per raggiungere il momento più solenne con la Cerimonia della promessa dei nuovi 23 scout, tutti provenienti dalle nostre due comunità parrocchiali. Un grande buffet, preparato con cura e generosità dai genitori, ci ha permesso di concludere la festa, vera condivisione in fraternità di tutto, sia della gioia che del cibo. E alla fine anche la pioggia, caduta in abbondanza, è diventata una specie di "benedizione" . Ha certamente creato delle difficoltà, ci ha anche impedito di giocare all'aria aperta come di solito facciamo noi scout, ma non ha spento né la gioia né l'entusiasmo dei ragazzi, dei loro capi e dei genitori. Attesa e speranze, gioie e preoccupazioni, uniformi, incontri, ragazzi, genitori..... che guazzabuglio! Sembrava non arrivasse più il 23 marzo, pareva che tutto, anche il meteo, lavorasse contro la buona riuscita di quella che voleva e doveva essere una grande festa. E festa doveva essere perché dopo parecchi anni di speranze ed impegno era la volta buona: le comunità parrocchiali di Santa Maria di Sala e di Veternigo avrebbero avuto in "dono" l'opportunità di offrire ai propri ragazzi la presenza di un Branco (ragazzi dagli 8 ai 12 anni) per vivere l'esperienza scout. Un vero "dono", che il Gruppo scout di Zianigo ha confezionato alle nostre comunità: per festeggiare i loro 20 anni, hanno trovato la forza e il coraggio di aprire tra di noi un secondo Branco. Come una tenera piantina piantata 20 anni fa e coltivata con passione da coraggiosi pionieri, il Gruppo Scout Zianigo 1 si è profondamente radicato nel suo territorio per poi crescere ed estendere la sua chioma, diventando un grande, robusto ed accogliente albero. E così, dapprima ha dato un grossissimo aiuto alla rinascita del gruppo scout di Spinea, ed ora aiuta noi, non solo accogliendo i nostri ragazzi tra gli Esploratori (dai 12 ai 16 anni) ed il Clan (dai 17 ai 22 anni), ma anche con l'apertura di un secon17 Parrocchie di Santa Maria di Sala e Veternigo - Bollettino n. 1/2014 IL CLAN DI ZIANIGO A JESOL O, INSIEME AD ALTRI 4000 RAG AZZI C ONOSCE IL C ORAGGIO, DON CIOTTI E ZAN ARDI I "sogni sono responsabilità" questo il titolo dell'evento a cui i ragazzi del clan di Zianigo 1 hanno partecipato il 16 Febbraio al Pala Arrex di Jesolo. I nostri ragazzi però non erano soli, infatti erano circondati da più 4000 camicie azzurre che condividevano con loro lo stesso mondo dello scautismo e lo stesso entusiasmo. sformare i no necessari in noi, il cambiamento, l'innovazione, il miglioramento ha la necessità di ognuno di noi." Con la sua voce forte e sicura, Don Ciotti vuole trasmettere ai giovani che nella vita bisogna avere anche paura, essere consci dei propri limiti, perché tutto ciò è simbolo di autenticità e quindi anche di grandezza. Non si vergogna a raccontare che lui stesso ogni giorno prega chiedendo a Dio "le sue dolci pedate" per andare avanti. Andare avanti nonostante tutto, combattendo per la giustizia e la pace, non accettando passivamente gli orrori della vita. Termina poi il suo incontro salutando i ragazzi e invitandoli a non essere cittadini a intermittenza, abitando il tempo attraverso responsabilità e conoscenza. L'evento nato come incontro preparatorio per quello che sarà la Route nazionale a San Rossore a cui parteciperanno più di 33.000 ragazzi con un età compresa tra i 16 e i 21 anni, voleva dare la possibilità di condividere esperienze, idee e opinioni legate dal filo del CORAGGIO. L'incontro, intervallato da musiche, video e racconti, proponeva tematiche molto forti e mature in particolare, poi, attraverso le figure di Don Ciotti, e Alex Zanardi. Don Ciotti è il fondatore del gruppo Abele e dell'associazione Libera, una vita dedicata agli altri, alla lotta contro le mafie e le ingiustizie verso le classi più umili. Questo piccolo uomo, ma con un grande coraggio, sostiene "Bisogna tra18 Parrocchie di Santa Maria di Sala e Veternigo - Bollettino n. 1/2014 sembra impossibile, bisogna trovare una strada che ci porti comunque ad un successo, magari apparentemente insignificante. La somma di queste piccole soddisfazioni sarà la chiave del nostro futuro". Un momento molto importante per tutti questi ragazzi è avvenuto durante la pausa pranzo in cui i Rover e le Scolte hanno potuto guardare e condividere i propri lavori realizzati durante l'anno sempre sul tema del coraggio. Vengono toccate tematiche forti: amore, futuro, lavoro, cittadinanza, parole piene di interrogativi, problematiche alle quali i ragazzi hanno cercato di dare risposte e soluzioni. Tanto coraggio, quindi, si poteva respirare a Jesolo, tanta voglia di mettersi in gioco, di divenire protagonisti del nostro tempo. Bravi ragazzi e buon cammino per la vostra Route!!! Seconda testimonianza di coraggio viene proposta con la figura di Alex Zanardi pilota automobilistico e ciclista su strada, dopo il grave incidente del 2001 che gli ha provocato la perdita degli arti inferiori, è riuscito a rialzarsi da tale situazione e a diventare più forte di prima. Un eroe, un simbolo lo potremmo definire,eppure lui si sente un semplice uomo che ha trovato la forza e il coraggio di andare avanti. Alla domanda che cos'è lo scautismo? Zanardi risponde con tre semplici parole sorriso, onestà e serenità. E' sempre stato colpito infatti dal modo con cui il mondo scout riesce ad ottenere i propri obiettivi sempre attraverso la correttezza, senza scorciatoie o cattiverie. L'ironia è la sua principale caratteristica ma con profonda serietà racconta che per lui il coraggio è "una sorta di conto matematico che dobbiamo farci nella testa: a quel punto, anche se il conto va a ribasso, anche se tutto Elisabetta Mason 19 Parrocchie di Santa Maria di Sala e Veternigo - Bollettino n. 1/2014 "DON VISITA ALL'ISTITUTO ORIONE" DI CHIRIGNAGO Domenica 2 marzo, accompagnati dalle nostre catechiste, noi "MAGNIFICI 7" (Mattia, Riccardo, Rachele, Federica, Giada, Elena e Lisa), in rappresentanza del gruppo di terza media, siamo partiti dalla mitica stazione dei pullman di Mirano alla volta di una terra sconosciuta, denominata "CHIRIGNAGO" (paese natale di uno dei magnifici). Regina. Tra una mega pasta al ragù e un improvvisato kebab O.G.M. non sono mancate battute, risate e amichevoli scambi di esperienze personali. Con la pancia piena pensavamo di fare RELAX; invece NO!!!!!!!!! Sotto l'occhio attento di Paolo e obbedienti ai suoi comandi ci siamo infilati i guanti e abbiamo riordinato! In cambio del nostro duro lavoro ci hanno gentilmente invitati a fare una L'avventura in un bus doppio è stata passeggiata con loro, alla caccia di pozbreve ma ricca di stimoli e incontri di ogni zanghere profonde dove Paolo cercava genere. di metterci in ammollo. Per i pochi che non lo sapessero nell'Istituto sono presenti dei "ragazzi" con difficoltà : eravamo un po' in ansia perché era una esperienza nuova e non sapevamo cosa e chi avremmo trovato. Al nostro arrivo ci ha accolto Luca, un volontario, con il quale avevamo già avuto un colloquio interessante durante l'incontro settimanale in parrocchia. Con lui abbiamo visitato la bella villa ottocentesca, il giardino, i laboratori dei "ragazzi"(realizzano oggetti bellissimi!) e l'azienda agricola (il tutto sotto una leggera pioggerellina...). Alle 12.30 circa siamo entrati nello stabile che ospita i ragazzi, i quali ci hanno accolto calorosamente con baci e abbracci. Erano trepidanti nell'attesa del pranzo, e anche noi eravamo affamati (soprattutto il nostro orsetto bianco). Avevamo il tavolo riservato, ma avevamo fatto amicizia con due di loro e li abbiamo invitati a pranzare con noi: i nostri amici si chiamano Paolo & Paolo Della 20 Tornati, ci aspettava un intrattenimento musicale di canzoni popolari (non della nostra generazione!). Subito dopo abbiamo assistito alla Santa Messa presieduta dai padri Orionini e concelebrata dal nostro caro Don Paolo che ci ha raggiunto nel tardo pomeriggio. Era l'ora di rientrare e, dopo aver salutato tutti con simpatia ed aver cercato di mangiare qualche frittella e qualche galano, con alcuni dei nostri genitori che ci avevano raggiunto, abbiamo lasciato Chirignago. E' stata sicuramente un'esperienza nuova e positiva in una diversa realtà che non dimenticheremo facilmente. Agli ospiti e a tutti i volontari un Grazie dell'ospitalità e della bellissima esperienza, e alla prossima! I MAGNIFICI 7 di Veternigo Gruppo di 3^ media. Parrocchie di Santa Maria di Sala e Veternigo - Bollettino n. 1/2014 Anche per noi catechiste è stata una bella esperienza, soprattutto perché abbiamo visto i ragazzi molto coinvolti, sereni e disponibili. Qualche volta ci fanno penare e sembra che tutte le proposte che vengono fatte loro, siano poco attraenti e forzate; poi, però, un po'" incoraggiati", capiscono che sono importanti per la loro crescita. Il nostro obiettivo è di renderli consapevoli della realtà che li circonda, delle cose belle, di altre meno belle, di persone normali, di altre speciali e ci auguriamo che il loro cuore sia sempre aperto e disponibile all'amore verso il prossimo (che riflette l'amore di Dio). Vilma e Lucia 21 Parrocchie di Santa Maria di Sala e Veternigo - Bollettino n. 1/2014 speciale scuola materna speciale scuola materna speciale scuola materna speciale scuola materna s p e c i a l e s c u o l a m a t e r n a s p e c i a l e s c u o l a m a t e r n a s p e c i a l e S C U O L A M AT E R NA S. Maria di Sala PROGETTI … CONTINUITA' Ogni anno nella programmazione didattica della Scuola dell'Infanzia, viene inserito un Progetto che ci è particolarmente caro: la continuità con la Scuola Primaria per i bambini dell'ultimo anno. All'interno di tale Progetto si instaura un bellissimo rapporto con le Insegnanti della scuola primaria: incontri di conoscenza reciproca, di formazione, di confronto, di laboratori vari, di visite scambievoli … Ciò è da considerarsi davvero una preziosa e valida opportunità sia per noi Insegnanti sia per ogni singolo bambino. Questi momenti favoriscono un graduale e sempre più maturo inserimento dei bambini nel mondo della Scuola e offrono un positivo esempio di collaborazione. La nostra programmazione ufficialmente riconosciuta si arricchisce ulteriormente con vari altri Progetti, forse meno scolastici e formali, ma non per questo meno validi e formativi. delle Insegnanti sono aperti verso tutti ma in special modo verso i bimbi di tre anni e coloro che provengono da altri Paesi. Anche i bambini tra di loro fanno presto a fare amicizia e a prendersi cura dei più piccoli, degli stranieri e di coloro che vivono il loro inserimento con un po' di disagio. Fin dai primi momenti imparano a condividere giochi e spazi, magari con piccoli conflitti, ma conflitti che rafforzano la loro capacità di stare insieme. Nella scuola dell' Infanzia mette radici anche il PROGETTO AMICIZIA. Amicizia dei bambini fra di loro e, di conseguenza, amicizia tra famiglie, per cui si constata spesso un rapporto amichevole tra bambini e adulti anche al di fuori dell'ambiente scolastico. s p e c i a l e s c u o l a m a t e r n a s p e c i a l e s c u o l a m a t e r n a s p e c i a l e Uno dei primi messi in atto è il P R O G E T TO ACCOGLIENZA. Fin dal primo giorno di scuola, il cuore e le braccia speciale scuola materna speciale scuola materna speciale scuola materna speciale scuola materna 22 Parrocchie di Santa Maria di Sala e Veternigo - Bollettino n. 1/2014 speciale scuola materna speciale scuola materna speciale scuola materna speciale scuola materna s p e c i a l e s c u o l a m a t e r n a s p e c i a l e s c u o l a Un altro aspetto a nostro avviso particolarmente educativo è il PROGETTO COLLABORAZIONE CON LE FAMIGLIE. Quanta gioia prova il bambino quando sperimenta che la mamma, il papà, un familiare, "vogliono bene" alla sua scuola, sono presenti alle varie iniziative, si instaura un dialogo sereno e fiducioso con il personale, vede dei gesti che lasciano il segno di questa collaborazione, fosse solo il portare un … sacchetto di caramelle. E questo vale per tutti, anche per coloro che al mattino scappano di corsa al lavoro ma, nella corsa, trovano il modo di donare un sorriso e far capire la grande fiducia che hanno in te, Insegnante, nell'affidarti il loro più grande tesoro. Non è da sottovalutare poi il PROGETTO FEDE. Alla domenica quanto è bello vedere i primi banchi della chiesa occupati dai bambini della scuola dell'Infanzia, e nuove famiglie che si inseriscono nella vita parrocchiale e rafforzano o intraprendono un cammino di fede. Magari inserendosi in un secondo momento in qualche Gruppo formativo, ricreativo, caritativo presente nella Comunità. Ed infine, ma non meno importante, esiste un ulteriore PROGETTO AMICIZIA … che si protrae nel tempo. Nella nostra lunga esperienza - siamo ormai presenti da quarant'anni a S. Maria di Sala - quante persone incontriamo anche avanti negli anni ed ex alunni che mantengono un rapporto quasi familiare con le Sorelle. Persone con cui si riallaccia facilmente un dialogo, una collaborazione, gesti di fiducia e di stima, capaci di sfidare tempi e spazi. E questo grazie a quel " progetto accoglienza " iniziale che ha messo profonde e durature radici solo perché braccia e cuore si sono aperti per accogliere un bimbo al suo primo ingresso nel mondo della Scuola. Ed è proprio alla luce di questi PROGETTI, capaci di dare un grande significato alla nostra vita di Religiose, che porgiamo a tutti i lettori di "IO, TU e GLI ALTRI" fervidi auguri di BUONA PASQUA ! Le Sorelle s p e c i a l e s c u o l a m a t e r n a s p e c i a l e s c u o l a m a t e r n a m a t e r n a s p e c i a l e s p e c i a l e speciale scuola materna speciale scuola materna speciale scuola materna speciale scuola materna 23 Parrocchie di Santa Maria di Sala e Veternigo - Bollettino n. 1/2014 speciale scuola materna speciale scuola materna speciale scuola materna speciale scuola materna s p e c i a l e s c u o l a m a t e r n a s p e c i a l e s c u o l a m a t e r n a s p e c i a l e CHI SONO I POVERI ? In questo periodo sto partecipando ad una serie di incontri tenuti dalle nostre care Sorelle nella Scuola dell'Infanzia del nostro paese. Questa è un'ottima occasione per riflettere sui temi trattati, tutti inerenti la "prossimità". La domanda che più mi ha colpita è stata estrapolata dalla parabola del buon Samaritano. Tutti ricordiamo il passo del Vangelo in cui il viandante si ferma a soccorrere un povero aggredito dai briganti sulla strada per Gerico. Altri erano passati per quella stessa strada, ma schivando il bisognoso avevano proseguito oltre, ma non lui il viandante generoso, il buon samaritano. Chi sono oggi i poveri bisognosi, abbandonati sul ciglio della strada ? Ci sono tanti tipi di povertà. Quella che salta di più agli occhi è la povertà economica, più diffusa di quanto non vogliamo, in paesi lontani, ma anche alle porte di casa nostra. Intere famiglie che sono state spogliate dalla crisi di tutto ciò che avevano, padri di famiglia che non sanno più cosa inventarsi per tirare avanti, la cronaca è piena di questa disperazione. C'è però una povertà meno evidente che a prima vista spesso può sfuggire, è la povertà dello spirito, di chi soffre o ha perso la speranza in sé stesso e negli altri, forse anche in Dio. Questo tipo di povertà si può riconoscere solo guardando gli altri da vicino, ascoltando e lasciandoci coinvolgere dalle esperienze altrui, in questo caso bisogna mettersi in gioco, non basta la pacca sulla spalla. I poveri siamo noi, ognuno di noi anche se non ce ne rendiamo conto, ogni volta che siamo indifferenti a chi ha bisogno, ogni volta che permettiamo che le nostre necessità abbiano la precedenza su quelle degli altri, diventiamo ancora più poveri. Ho conosciuto una signora un po' avanti negli anni che come me viveva un momento di difficoltà, la vita fino ad allora era stata molto generosa con lei, benestante, acculturata, nulla le avrebbe fatto pensare di affrontare una difficoltà proprio adesso alla sua età. Si lamentava spesso, nessuno la soddisfaceva, marito, figli si lamentava di tutti e il suo dolore era di sicuro il più grande. Ho cercato di confortarla con dei semplici gesti ed invitandola a guardarsi intorno e cominciare a vedere quante persone oggi, per i più svariati motivi, stanno soffrendo. Se ci disperiamo non cambia niente, ma se affrontiamo le avversità con un sorriso tutto diventa migliore e anche le persone che ci circondano diventano più serene. Mentre dicevo quelle parole a lei era come se un po' le ripetessi anche a me stessa e da un momento difficile è nata una bella esperienza di solidarietà. Era una persona ricca di cose, perché non mancava di nulla di materiale, ma il suo dolore le aveva indurito il cuore ed era diventata profondamente egoista, ma un poco per volta è emerso il suo lato spirituale. Da allora ancora oggi ci sentiamo ed è molto cambiata, nel suo ambiente, è lei la prima che cerca di aiutare gli altri raccontando la nostra esperienza, tanto che spesso mi chiamano persone alle quali lei ha dato il mio numero per avere delle informazioni o un semplice consiglio. Ha capito che aiutando gli altri, aiutiamo anche noi stessi perché sentiamo meno il nostro dolore. Per avere la sensibilità di poter aiutare il povero, bisogna riconoscere la propria povertà, averla riconosciuta in se stessi. Ogni volta che, grazie all'aiuto del Signore, compiamo un'azione compassionevole agiamo come il buon Samaritano, mi piace vederla non come un'azione fine a sé stessa, ma come un'azione che porterà a sua volta ad un'altra buona azione. La persona che l'ha ricevuta ne apprezza a fondo il significato e sarà spinta a sua volta a compierne una quando troverà sulla sua strada un "povero". Una mamma s p e c i a l e s c u o l a m a t e r n a s p e c i a l e s c u o l a m a t e r n a s p e c i a l e speciale scuola materna speciale scuola materna speciale scuola materna speciale scuola materna 24 Parrocchie di Santa Maria di Sala e Veternigo - Bollettino n. 1/2014 speciale scuola materna speciale scuola materna speciale scuola materna speciale scuola materna s p e c i a l e s c u o l a m a t e r n a s p e c i a l e s c u o l a m a t e r n a s p e c i a l e SEI GRANDE PAPA'!!! Papà e nonni sono stati i grandi protagonisti della Santa Messa celebrata sabato 22 marzo per ricordare la festa di San Giuseppe. Come ogni anno in questa occasione si sono ritrovati assieme in Chiesa da una parte i bambini della Scuola dell'Infanzia e le Oratoriane e dall'altra tutti i loro papà e nonni fieri e un po' intimiditi di essere al centro dell'attenzione. Durante tutta la Messa i canti sono stati animati e cantati dai bambini a gran voce ed alcuni papà si sono prestati alla lettura della Parola di Dio e coraggiosamente hanno accettato l'invito di Don Paolo di aiutarlo nella predica; da una borsa i papà prendevano degli oggetti che rappresentavano i vari aspetti che un papà dovrebbe avere come la tenerezza di un pupazzo, saper portare verso la retta via come una bussola, avere un cuore grande per donare amore e sicurezza, saper essere un giocherellone come un clown e avere la bravura di lasciare fuori dalla porta di casa i pensieri ed i problemi incontrati durante la giornata per poter godersi al meglio il calore della propria famiglia. Non è facile di questa tempi ma è sicuramente piacevole e confortevole avere una famiglia che ti ama e ti rispetta, tornare a casa aiuta a rigenerarsi per avere la forza di ricominciare il giorno successivo. Certo a volte i papà vorrebbero rientrare dal lavoro e trovare un po' di pace e silenzio (come è stato letto nella preghiera dei fedeli), ma…e parlo da figlia…quanto era bello aspettare il ritorno del papà per buttargli le braccia al collo e raccontargli cosa avevo fatto a scuola o cercare conforto se mamma mi aveva sgridato o ancora chiedergli di uscire fuori a giocare! Mi ricordo che papà faceva i turni e, anche se ero piccola, mi faceva pena vederlo partire nelle sere d'inverno e spesso gli davo un disegno, una caramella o un bigliettino per fargli passare meglio la nottata al lavoro! Mi dispiace di avergli chiesto poche volte come stava, se gli piaceva il suo lavoro, se era stanco, perché ora da adulta capisco quanti sacrifici ha fatto per me, per mia sorella e mia mamma ma forse è giusto così…i bambini devono vivere la propria infanzia spensierati e protetti per dare a noi genitori la carica e la voglia di andare avanti davanti alle grandi difficoltà dei nostri giorni! Dopo la messa i bambini dell'Asilo e poi le Oratoriane hanno dedicato con grande entusiasmo ai loro papà e nonni canti e poesie ed un gruppo di genitori ha danzato e cantato attorno alla Sacra Famiglia sempre rappresentata da una coppia di genitori con il proprio figlio; è stato molto bello e suggestivo soprattutto il tunnel creato nella corsia centrale dove i bambini sono passati mano nella mano con i loro papà orgogliosi di prestarsi al gioco al quale si sono uniti anche i nonni e le mamme. E' stata una gioiosa serata ed un ringraziamento speciale va a tutti coloro che si sono impegnati per realizzarla!!! Auguri a tutti i papà e nonni!!! Mamma Martina s p e c i a l e s c u o l a m a t e r n a s p e c i a l e s c u o l a m a t e r n a s p e c i a l e speciale scuola materna speciale scuola materna speciale scuola materna speciale scuola materna 25 I cresimati di Veternigo ricordano Giovanni XXIII Parrocchie di Santa Maria di Sala e Veternigo - Bollettino n. 1/2014 In occasione della santificazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, che avverrà il 27 aprile prossimo, alcuni parrocchiani di Veternigo hanno voluto ricordare Sua Eccellenza Cardinale Roncalli, poi divenuto Papa Giovanni XXIII, che il 29 giugno 1958 ha somministrato loro la Santa Cresima. Quel giorno, infatti l’allora Patriarca di Venezia, passando per Veternigo, cresimò ben 38 tra bambini e bambine. Il forte sentimento che ancora oggi, a distanza di tempo, permea questi nostri compaesani traspare dalle loro stesse parole che qui vi proponiamo. Era una bellissima giornata di sole. Don Merni, mentre si era in chiesa , all’inizio della cerimonia, comunica che il Vescovo di Treviso Mons. Mantiero era deceduto. Mons.Parolin, parroco di Veternigo, aveva già telefonato al Patriarca di Venezia, Angelo Roncalli, che aveva dato la sua disponibilità. Si trattava di attendere qualche ora. E’ giunto alle 13:30: le prime parole dette in chiesa sono state: “Sono arrivato. Grazie per la pazienza che avete avuto. Non faccio alcuna domanda ai ragazzi perchè so che le suore e il parroco li hanno preparati bene”. Ricordo che Mons. Parolin, appoggiandosi al bastone, è andato incontro al Patriarca che io ricordavo essere di bassa statura e grassottello. Il suo volto pacato esprimeva tanta bontà. Ricordo ancora che aveva in mano il cappello di color rosso. Bolzonella Ruggero Quando, il 29 giugno 1958, sono stato cresimato dal Patriarca di Venezia, Angelo Roncalli, ha prevalso in me un sentimento di pace e tranquillità: le sue dita sul mio viso le ricorderò per tutta la vita. Il suo sguardo bonario e dolce, il suo sorriso, come dimenticarli? Ancora oggi quando vado a Roma, in S.Pietro, il primo pensiero è quello di pregare sulla sua tomba. Fin da piccolo immaginavo che sarebbe diventato un grande personaggio, anche se piccolo di statura. Paggiaro Angelo 26 Ancora oggi a distanza di oltre 55 anni, sono molto emozionato nel pensare alle carezze del “Papa Buono”, allora Patriarca di Venezia. Ancora più emozionato se penso che quella mano così tenera si è posata sulle guance di altri due miei fratelli. Muffato Giuseppe Parrocchie di Santa Maria di Sala e Veternigo - Bollettino n. 1/2014 Padre Paolo Gallo è tornato in Brasile Padre Paolo Gallo, dopo un bel prima della nuova missione, gli periodo di aggiornamento pastorale presso una comunità teologica del abbiamo fatto celebrare anche due battesimi, per dare ai due bambini la Belgio, è rientrato in famiglia e a causa di un imprevisto, dovuto alla soddisfazione di essere battezzati da un sacerdote oriundo di S.M. di Sala. salute, ha potuto rimanere tra noi Auguriamo a Padre Paolo ogni bene qualche mese in più, fino a fine marzo. Ora è rientrato in Brasile, a Belem, da dove verrà destinato a una nuova esperienza pastorale. per il suo nuovo incarico e lo accompagniamo con la nostra preghiera, accogliendo volentieri ogni notizia che arriverà dalla sua nuova destinazione. Nell'ultima domenica di marzo, giorno nel quale lo abbiamo salutato, La Parrocchia di S.M. di Sala. 27 Parrocchie di Santa Maria di Sala e Veternigo - Bollettino n. 1/2014 I malati e i disabili sono i privilegiati da Gesù Don Paolo con una parte della delegazione della Comunità Sorda del triveneto in udienza dal Papa sabato 29 marzo 2014 Il 29 marzo 2014 il Santo Padre ha ricevuto in udienza privata, presso l'aula Paolo VI, "Aula Nervi", i Sordi e i Ciechi, provenienti da tutta Italia e dall'estero. Tale evento, unico nella storia dei Sordi per la modalità, è stato per tutti un'occasione per poter incontrare da vicino il Santo Padre e far conoscere al Papa la realtà dei Sordi e ricevere il Suo saluto e il Suo incoraggiamento. I malati e i disabili sono i privilegiati da Gesù, è quanto affermato da Papa Francesco nell'udienza, in Aula Paolo VI, incontrando migliaia di Ciechi e di Sordi, accompagnati dal Movimento Apostolico Ciechi e dalla Piccola Missione Sordomuti. Il Papa ha ribadito che bisogna favorire la cultura dell'incontro per sconfiggere la cultura dell'esclusione e del pregiudizio. L'amore di Gesù vince gli ostacoli della disabilità. Erano presenti i familiari e gli accompagnatori, che ogni giorno si prendono cura di loro, insieme ad assistenti religiosi, religiose e sacerdoti, constatando che, purtroppo, sono molto pochi. E non potevano mancare neppure i cani-guida, davvero i migliori amici di tanti ciechi, che senza il loro aiuto non potrebbero neppure uscire di casa. L'umanità, difficile e straordinaria, racchiusa nella vita di queste persone è emersa nelle due testimonianze che hanno preceduto il discorso del Pontefice e che lo hanno visibilmente toccato. Il responsabile della Piccola Missione Sordomuti ha, in particolare, sottolineato le difficoltà che purtroppo i disabili incontrano anche nelle parrocchie: "Nelle nostre parrocchie e nelle diocesi di tutto il mondo quanti sono i sordi che trovano chiuse le porte della Chiesa? Non c'è chi parla la lingua dei segni per loro; non c'è chi può scrivere con i sottotitoli. Affidiamo nelle sue mani Santo Padre tutta la realtà ecclesiale delle persone sorde e le chiediamo di indicarci in questo storico incontro un segno ed una via di comunicazione con la Chiesa universale". E il Papa ha proprio svolto il suo discorso sulla sfida della comunicazione per queste persone e ancor più sulla testimonianza del Vangelo "per una cultura dell'incontro". Francesco è tornato a riflettere sull'incontro tra Gesù e la Samaritana, narrato dal Vangelo della domenica precedente all'incontro, ed ha subito osservato che il Signore amava incontrare persone "emarginate, escluse e disprezzate" come lo erano i samaritani. "Ma pensiamo a tanti che Gesù ha voluto incontrare, soprattutto persone segnate dalla malattia e dalla disabilità, per guarirle e restituirle alla piena dignità. E' molto importante che proprio queste persone diventano testimoni di un nuovo atteggiamento, che possiamo chiamare cultura dell'incontro. La persona malata o disabile, proprio a partire dalla sua fragilità, dal suo limite, può diventare testimone dell'incontro: l'incontro con Gesù, che apre alla vita e alla fede, e l'incontro con gli altri, con la comunità. In effetti, solo chi riconosce la propria fragilità, il proprio limite può costruire relazioni fraterne e solidali, nella Chiesa e nella società". "Lasciatevi incontrare da Gesù", ha concluso il Papa, solo Lui può liberare il cuore "dalla chiusura e dal pessimismo sterile e aprirlo alla vita e alla speranza". Grazie Santo Padre, esempio di umanità e umiltà. Grazie don Paolo che con la tua sensibilità, semplicità e grandezza d'animo ci aiuti ad incontrare Cristo Gli Amici Sordi 28 PADRE CYRIL, IL SORDO CIECO CHE NON HA RINUNCIATO AL SACERDOZIO Parrocchie di Santa Maria di Sala e Veternigo - Bollettino n. 1/2014 di Giorgio Bernardelli (tratto da “La stampa” del 29/03/2014) "Anche una persona malata o disabile può Sforzi e idee che hanno reso padre Axelrod diventare un testimone dell'incontro con Gesù una celebrità tra migliaia di sordo ciechi di e con i fratelli". C'era anche padre Cyril tutto il mondo. Al punto che il 22 novembre Axelrod ad ascoltare queste parole di Papa scorso la regina Elisabetta gli ha conferito il Francesco durante l'udienza con il titolo di Ufficiale dell'Impero britannico, la Movimento apostolico ciechi e la Piccola mis- massima onorificenza della corona inglese. sione sordomuti. Seduto in prima fila le ha potute recepire attraverso un interprete che Quello con Papa Francesco per Axelrod è gliele ha trasmesse attraverso il linguaggio stato il terzo incontro con un Pontefice. Il del palmo della mano, l'unico attraverso cui primo - che risale al 1971, pochi mesi dopo la comunica chi come lui è affetto dalla sindro- sua ordinazione sacerdotale, quando la me di Usher. E proprio in quelle parole padre malattia ancora non aveva colpito la vista - fu Cyril ha potuto riconoscere in pieno la sua con Paolo VI ed è ricordato da padre Cyril storia. nella sua autobiografia intitolata And the Perché Axelrod è un simbolo straordinario Journey Begins. "Quando Montini sentì il mio della forza delle persone disabili e un pionie- nome - scrive nel libro - un sorriso illuminò il re del ministero sacerdotale tra quanti sono suo volto. "Il vescovo Green mi ha raccontato stati condotti da una malattia in una condizio- della tua ordinazione - mi disse -. Sei il primo ne di isolamento quasi assoluto. Nato a Cape prete sordo che incontro". Abbracciandomi Town nel 1942, Cyril infatti di barriere ne ha con calore, mi chiese di portare un messagsuperate davvero un'infinità. E non solo bar- gio a mia madre. Disse che l'ammirava come riere fisiche: ad esempio lui, nato in una fami- ebrea che aveva presentato il suo unico figlio glia di ebrei ortodossi, è arrivato attraverso un a Dio, e voleva ringraziarla per il dono che percorso del tutto personale a diventare un aveva fatto alla Chiesa. Poi mi benedì e mi sacerdote cattolico senza rinnegare per que- disse: "Va' e predica l'amore di Dio alle persto le sue radici ebraiche. Nel suo Sudafrica sone sorde". Questo atteggiamento del Papa poi - negli anni dell'apertheid - ha lottato a e le sue parole decise - conclude il missionaSoweto contro la segregazione razziale che rio redentorista - mi fecero commuovere fino esisteva persino tra le persone sorde. Quindi, alle lacrime. Quali meraviglie Dio aveva prea partire dagli anni Ottanta, l'aggravarsi del parato per me". suo handicap non gli ha impedito di rendersi disponibile per un servizio missionario a Macao e a http://www.storiadeisordi.it/articolo.asp?ENTRY_ID=3187 Hong Kong, dove ha avviato iniziative importanti sulla cultura della disabilità, in un contesto come quello dell'Estremo Oriente, dove per tradizione il portatore di handicap veniva considerato una vergogna da nascondere. Infine - dagli anni Duemila a Londra nell'arcidiocesi di Westminster - ha avviato anche l'esperienza del primo servizio pastorale al mondo rivolto in maniera specifica alle persone sordo cieche. Padre Cyril Axelrod (a destra) che "parla" con le mani 29 Parrocchie di Santa Maria di Sala e Veternigo - Bollettino n. 1/2014 PELLEGRINAGGIO DELLE 7 PARROCCHIE DELLA COLLABORAZIONE PASTORALE 380 7193749 30 Parrocchie di Santa Maria di Sala e Veternigo - Bollettino n. 1/2014 dal p pa a P l a . . . resepio Chi vi scrive sono Luca e Mattia, due ragazzi della parrocchia di Santa Maria di Sala che desiderano farvi conoscere ciò che di bello hanno avuto la possibilità di fare per la loro comunità. Ci conosciamo da sempre, siamo cresciuti tra chiesa e patronato, ma abbiamo iniziato a "lavorare" insieme solo l'anno scorso, durante l'estate, per collaborare al meglio per la sagra paesana e ogni serata è stata un avvincente scoperta. A settembre, terminato il "periodo sagra" abbiamo chiesto a Don Paolo di poter occuparci noi dell'allestimento del presepio in chiesa in vista del Santo Natale avvalendoci anche dell'aiuto di tre validissimi collaboratori. Entrambi frequentiamo le scuole superiori ma un po'di tempo per fare qualcosa di positivo per la nostra parrocchia lo troviamo: preparativi in vista delle S. Messe e dei vari momenti liturgici, allestimenti per recite e feste proposte dai ragazzi del catechismo, e la gestione del gruppo chierichetti. Trascorriamo molto del nostro tempo libero assieme condividendo gioie e fatiche ma il Signore sempre ci aiuta e ci ripaga facendoci incontrare anche persone meravigliose! Tra queste anche il Vescovo Emerito Paolo Magnani che ci ha sorpreso per la sua grande familiarità nei nostri confronti! Frequentiamo con costanza e passione sia il Gruppo Giovani sia quello Missionario e proprio con quest'ultimo collaboriamo per l'allestimento del mercatino missionario e 31 l'organizzazione dei "Venerdì Alternativi", proprio con il gruppo Missionario abbiamo avuto una grande soddisfazione nell'aver collaborato alla preparazione della veglia missionaria del 24 marzo scorso. A volte siamo costretti a tralasciare impegni presi in precedenza per aiutare chi ha bisogno……ma noi, nel limite del possibile, cerchiamo di essere disponibili, e questo ci permette di incontrare tante persone che ci vogliono un gran bene! Anche Don Paolo dimostra di avere tanta fiducia in noi, tanto da averci chiesto di accompagnarlo a Roma all'udienza di Papa Francesco con i suoi amici sordi: è stata un'esperienza meravigliosa! Cogliamo l'occasione di ringraziare tutti coloro che ci sostengono giorno dopo giorno, sostenendoci nel nostro operato e assicurandoci il loro ricordo nella preghiera. Luca e Mattia Parrocchie di Santa Maria di Sala e Veternigo - Bollettino n. 1/2014 TRE MESI DI ATTIVITÀ! Tutto è iniziato con la s. Messa dell'Epifania con la presenza di mons. Magnani a Sala, che poi è ritornato anche a Veternigo dove, in occasione della festa di S. Sebastiano, ha avuto modo di inaugurare la seconda Mostra degli Oggetti sacri di Veternigo. Lo stesso 6 gennaio si è dato avvio alla prima edizione della "camminata dee Befane", manifestazione che da subito ha ottenuto la partecipazione sperata. Camminando per le vie di Veternigo, vestiti da Befane, si è vissuto un simpatico pomeriggio di allegria e amicizia. La festa di s. Sebastiano a Veternigo quest'anno si è ampliata con l'aggiunta delle bancarelle. Il Compatrono ne è uscito bene, dato che la giornata si è conclusa alla grande. Alla bravura dei Tre Cori, si è aggiunta la bella Mostra degli Oggetti Sacri, allestita in Canonica, inaugurata da mons. Magnani dopo la s. Messa in onore del Compatrono. A fine gennaio sono iniziati gli incontri dei "Venerdì alternativi", con un'ottima partecipazione, a riprova che le cose importanti suscitano ancora interesse. Di lì a qualche giorno a Sala si è festeggiato s. Giovanni Bosco, a cui è intitolato il Patronato. 32 Parrocchie di Santa Maria di Sala e Veternigo - Bollettino n. 1/2014 Ragazzi in visita al Santuario di san Leopoldo a Padova C'è stato un bel momento nel quale l'Amministrazione ha convocato gli animatori del Grest di tutte le Parrocchie per ringraziarli del lavoro svolto. È stato interessante vedere questi Adolescenti protagonisti di un bel servizio fatto alle Comunità. Con i ragazzi di quinta presso il Santuario della Madonna delle Grazie, dove abbiamo potuto vivere un bel momento di preghiera meditando le sculture della via Crucis e pregare all'interno del Santuario. Arriviamo a fine febbraio dove si è rilanciata l'idea di avvisare dell'arrivo di marzo, con la prima edizione del "Bater Marzo"! Recuperando un'antica tradizione contadina, per esorcizzare i rigori dell'inverno e gioire della nuova primavera in maniera simpatica, abbiamo percorso le vie del paese con strumenti di fortuna, il cui unico scopo era quello di far chiasso, per attirare l'attenzione della gente e augurare loro, buona primavera! 33 Parrocchie di Santa Maria di Sala e Veternigo - Bollettino n. 1/2014 Con marzo si è poi giunti al carnevale che ha visto convergere nella festa organizzata dall'amministrazione i carri delle varie parrocchie e Gruppi, per una festa davvero colorita. Altro momento di fraternità è stata la "festa della Donna", che ha visto convergere un centinaio di donne, per ricordare che il mondo è bello e creativo anche per mezzo della fantasia dell'altra metà del cielo! Altro momento di festa è stato il pranzo di fraternità organizzato dal Gruppo Missionario. 34 Parrocchie di Santa Maria di Sala e Veternigo - Bollettino n. 1/2014 La visita a Riese, alla casa natale di Giuseppe Sarto divenuto papa Pio X, e al santuario delle Cendrole, con i Ragazzi che si preparano alla Prima Comunione, che si sono dimostrati molto interessati. L'udienza in aula Paolo VI, a Roma, con il Santo Padre, assieme a seimila Sordi e cinquecento Ciechi La giornata passata dai Cresimati di terza media di Veternigo presso l’Istituto di don Orione a Chirignago; momento di riflessione e di maturazione, a contatto con gli operatori e gli Ospiti che vivono in quella Struttura. Al pomeriggio si sono aggiunti anche i Genitori. Infine il pellegrinaggio inter-parrocchiale, nei luoghi che hanno significato molto per la fede del nostro popolo: Orvieto e Bolsena, per il Miracolo Eucaristico, Siena per la s. Caterina, Viterbo per s. Rosa, l'abbazia di Monte Oliveto maggiore e di sant'Antimo, con le loro due comunità di monaci, Lucca con santa Zita e tutto ciò che di bello ci è stato fatto vedere e comprendere. Di questo viaggio, c'è chi ha fatto sufficienti foto per far conoscere la bellezza dei luoghi visitati e dei momenti vissuti in fraterna amicizia. Ci stiamo preparando alla settimana Santa e a tutti auguriamo di poter trovare qualche piccolo spazio di meditazione e di raccoglimento, per poter conservare nel cuore ricordi indimenticabili e preziosi. 35 Parrocchie di Santa Maria di Sala e Veternigo - Bollettino n. 1/2014 per riflettere - - - erettelfir rep LA RICCHEZZA DEL QUOTIDIANO tratto da “L’arte di essere” di Claudio Mina, editrice Messaggero Padova C'era una donna anziana la quale, sebbene i fastidi della vita non l'avessero risparmiata, sembrava completamente al di sopra delle piccole preoccupazioni e molestie che tormentano la generalità delle donne. Una donna triste le chiese un giorno il segreto della sua felicità. La bella faccia senile risplendette di gioia e rispose: "Mia cara - essa disse - io tengo un Libro del Piacere. Molto tempo fa imparai che non c'è un giorno tanto oscuro e tetro che non contenga qualche raggio di luce, e io mi sono fatta un dovere nella mia vita di scrivere tutte le piccole cose che hanno tanta importanza per una donna. Ho un libro in cui sono stati notati tutti i giorni e tutti gli anni della mia vita quando lasciai la scuola. Si tratta solo di piccole cose: il vestito nuovo, le chiacchiere con un'amica, le attenzioni di mio marito, un fiore, un libro, una passeggiata nei prati, una lettera, un concerto, una gita; ma tutto va nel mio Libro del Piacere, e quando sono tentata di commi- serarmi, ne leggo alcune pagine per vedere che donna felice e fortunata sono. Può vedere i miei tesori se vuole". Lentamente la donna bisbetica e scontenta sfogliò il libro che l'amica le aveva portato leggendone un po' qua e là. L'inizio della giornata era così:"Ho ricevuto una gradita lettera dalla mamma. Ho visto un bel giglio dalla finestra. Ho trovato una spilla che avevo pensato d'aver perduto. Ho visto una ragazza così vivace e felice per la strada. Mio marito mi ha portato alcune rose questa sera". "Ha trovato un piacere ogni giorno?", chiese la donna triste. "Ogni giorno. Dovevo dimostrare che la mia teoria è vera". Il racconto racchiude una grande lezione sull'arte di essere: sotto il suo volto umile e abitudinario la più normale esistenza quotidiana contiene tutto un insieme di circostanze le quali, vissute creativamente e godute nella loro spirituale bellezza, ci darebbero quella dose di felicità a cui il nostro essere aspira. Spesso però, per tante ragioni, noi ignoriamo questo tesoro nascosto e consideriamo ciò che ci è dato da vivere come cosa trascurabile e banale, non come un materiale prezioso. Andrea per riflettere - - - erettelfir 36 rep Parrocchie di Santa Maria di Sala e Veternigo - Bollettino n. 1/2014 Un regalo da sogno! Chi da bambino non ha collezionato le figurine con i calciatori della sua squadra del cuore, sognando un giorno di stringere la mano o avere l'autografo del suo grande campione? Chi a Pasqua non ha desiderato poter trovare nell'uovo di cioccolato una sorpresa eccezionale? Certi sogni, proprio perché considerati fuori della propria portata, si finisce con il metterli in disparte, per lasciare spazio alla realtà. Accadono però degli eventi che rendono un giorno qualsiasi, un giorno del tutto unico, che in un attimo ti porta a scoprire che i sogni qualche volta si possono realizzare e …, ricevendoli senza averli aspettati, sono ancora più affascinanti! È così, che al termine di una bella serata, vissuta con i tesserati del Noi, mentre attendavamo di mangiare il dolce, sul tavolo, si materializza un gran bell'uovo di Pasqua. Sembra destinato ai bambini, ma dopo poco si scopre che il vero destinatario è proprio il "don". Al pari dei bambini, anche un "don" può essere come i bambini e, senza farmi pregare, visto che già c'erano le macchine fotografiche appostate, con un bel destro, mi sono tolto la soddisfazione di rompere questo bell'uovo, che volevamo condividere. Fin qui, tutto bello e simpatico! Scartando l'uovo, piccola, ma gradita sorpresa: un piccolo pallone della squadra del cuore. Un sorriso per la simpatica coincidenza e tutto sembra finito. Ma il fotografo sembra non essere appagato, e in effetti, sotto la bella quantità di cioccolato si nasconde un altro piccolo involucro, una specie di tubo: toh, guarda, ce n'è un altro! Sembra fatto a mano!? Stano! come può essere che in un "Uovo acquistato al Supermercato" ci sia un involucro evidentemente artigianale?!? Sono attimi, ma si tratta di togliere i sigilli di nastro adesivo per vedere un po' alla volta apparire un gagliardetto della Juve! Con le firme degli Amici! Tanto felice!!! Ma dopo un po', quegli stessi amici, si passano quel "gagliardetto" rileggendo le firme come fossero a loro sconosciute!?! Ma se le hanno scritte loro? Quella è di Buffon!..., quella di Pirlo!..., Pogba!..., e tutte le alte! ma come, non sono le vostre firme? - dico ai miei interlocutori - veramente sono le firme dei giocatori della Juve? No! Non posso credere! Ma dai!?! Veramente?... Incredibile! Le vere firme dei miei miti? Con tanto di quella di Luciano Favero, il mito di quand'ero ragazzo? Troppo forte!!! Troppo bello!!! Un regalo così è come aver fatto tredici al totocalcio! Felice come il bambino a cui hanno dato il regalo dei suoi sogni! Non ho parole per ringraziare, ma regali come questi non si possono spiegare, ci si può solo augurare che tutti nella vita, almeno una volta, possano avere un sogno che si realizza, soprattutto se avviva in maniera del tutto inattesa. Grazie di vero cuore! Don Paolo 37 Parrocchie di Santa Maria di Sala e Veternigo - Bollettino n. 1/2014 38 Momenti Parrocchie di Santa Maria di Sala e Veternigo - Bollettino n. 1/2014 OGNI . . . relax . . . di . . . o r a n a r G Briciole di tradizione popolare ... SUL VALORE DEL TACERE Co no te sè xe mejo scoltare Parlo mae se taso?! El mona se conosse da do robe: che el parla quando dovarìa tasere e che el tase quando dovarìa parlare Se el tase, anca el mona poe passar pa sapiente! Assai sa chi no sa se tasèr sa! 39 GIOCHI e PASSATEMPI Parrocchie di Santa Maria di Sala e Veternigo - Bollettino n. 1/2014 a cura di Redi V. CRUCINTARSIO LA PASQUA 4 lettere - INRI - PANE - UOVA - VINO 6 lettere - CALICE - CENERI - PILATO - SANGUE - DIGIUNO GOLGOTA LADRONI OLIVETO SINDONE 5 lettere - BACIO - CROCE - GIUDA - MORTE - SPINE 7 lettere - AGNELLO - BARABBA - CIRENEO - COLOMBA 8 lettere - DOMENICA - FLAGELLO - PASSIONE - SEPOLCRO 40 9 lettere - GETSEMANI - PASQUETTA - QUARESIMA 10 lettere - CROCIFISSO 12 lettere - VENERDÌ SANTO Momenti Parrocchie di Santa Maria di Sala e Veternigo - Bollettino n. 1/2014 . . . di vita . . . . . . VITA PARROCCHIALE FIOCCHI ROSA ED AZZURRI (Parrocchia di S. Maria di Sala) 25) Centenaro Giulia di Francesco e Turcato Valentina nata il 22/07/2013 battezzata il 13/12/2013 26) Ladaru Arianna di Iunion Ionut e Ana Maria Ladaru nata il 31/10/2013 battezzata il 29/12/2013 27) Bertan Perale Sofia di Nicolò e Bertan Ketty nata il 06/10/2013 battezzata il 29/12/20913 1) Carraro Sofia Michela di Maurizio e Cremaschini Sonia nata il 19/12/2013 battezzata il 16/02/2014 2) Carraro Michele di Fabio e Risato Alessandra nato il 19/08/2013 battezzata il 16/03/2014 3) Vedovato Bianca di Nicola e Boschin Ilenia nata il 30/05/2013 battezzata il 30/03/2014 4) Meneghello Alessandro di Marco e Pagliarin Susy nato il 19/12/2013 battezzato il 30/03/2014 FIOCCHI ROSA ED AZZURRI (Parrocchia di Veternigo) 1) Balan Ibesa di Stefano e Fanton Annalisa nato il 04/11/2004 battezzato il 25/01/2014 Benvenuti tra noi e congratulazioni ai genitori da tutta la comunità parrocchiale 41 Parrocchie di Santa Maria di Sala e Veternigo - Bollettino n. 1/2014 SONO RITORNATI ALLA CASA DEL PADRE (Parrocchia di S.M.Sala) 1) Carraro Leda (ved. Longo) nata il 04/06/1931 - morta il 01/01/2014 2) 3) Zagagnin Luciano (ved. Ceolin Adriana “Eralda”) nato il 29/07/1933 - morto il 02/01/2014 Zornetta Marino (cgt. Scanferlato Lorena) nato il 03/10/1955 - morto il 20/01/2014 5) 6) Ormenese Luana nata il 25/04/1967 - morta il 04/01/2014 4) Tobio Angelo (cgt. Bolzonella Cerina) nato il 25/09/1922 - morto il 07/02/2014 Saccon Elda (cgt. Bozza Adino) nata il 09/09/1926 - morta il 03/02/2014 8) Pastorin Albano (cgt. Fedriga Assunta) nato il 04/11/1929 - morto il 30/01/2014 7) Anderlini Graziella (cgt. Moro Candido) nata il 21/11/1941 - morta il 15/02/2014 Rubin Anita (cgt. Zampieri Giancarlo) nata il 03/03/1943 - morta il 12/03/2014 9) Tobio Italo (cgt. Milani Flora) nato il 03/06/1928 - morto il 12/03/2014 10) Bortolato Romana detta “Rina” (ved. Lomi Dino) nata il 27/06/1929 - morta il 12/03/2014 11) Carraro Silvano (cgt. Fornea Giovanna) nato il 23/05/1935 - morto il 15/03/2014 12) Montin Norma (cgt. Simionato Ugo) nata il 04/05/1926 - morta il 03/04/2014 SONO RITORNATI ALLA CASA DEL PADRE (Parrocchia di Veternigo) 18) 19) Bozonella Maria (ved. Carminato) nata il 11/09/1923 - morta il 20/12/2013 Vallotto Lino nato il 01/09/1927 - morto il 20/12/2013 2) 1) Bolzonella Gemmina nata il 04/02/1938 - morta il 12/01/2014 De Luca Gianfranco (cgt. Luca Monica) nato il 11/02/1978 - morto il 18/01/2014 L’Eterno riposo dona a loro, o Signore 42 Parrocchie di Santa Maria di Sala e Veternigo - Bollettino n. 1/2014 43 Parrocchie di Santa Maria di Sala e Veternigo - Bollettino n. 1/2014 OTTALOGO DELLA QUARESIMA per una vita pasquale 1. MENO COSE E PIU' INCONTRI. lndividua le occasioni della giornata dove sprechi il tuo tempo investendolo in attività non essenziali e utilizza le ore cosi guadagnate creando occasioni di incontro con altre persone nei luoghi che frequenti: vicini di casa, persone della tua parrocchia, colleghi di lavoro, altre mamme e papà della scuola dei tuoi figli, amici che non senti da un po', Dio stesso nella preghiera. Dove e come sprechi il tuo tempo? Prova a pensarci su: televisione, chat su cellulare e PC, giochi elettronici, internet". 2. MENO COMUNICAZIONE MEDIATICA E PIU' RELAZIONE INTERPERSONALE. Spegni la TV durante i pasti, invia meno SMS e usa meno i social network. Lo scopo? Accendere le relazioni umane che sono l'ossigeno della vita; magari organizzando un incontro con le stesse persone con cui scambi messaggi. 3. MENO PREGHIERE E PIU' PREGHIERA. Usa meno formule di preghiere - che rischiano di riprodurre la dimensione della fretta e del consumismo anche nella tua vita spirituale - e fai più "preghiera". Un incontro a tu per tu con il Signore é più forte e più caldo se valorizzi la dimensione del silenzio. Per far questo, perché non sosti qualche minuto pronunciando lentamente, in un colloquio intimo e filiale, la preghiera del Padre nostro? 4. MENO SE STESSI E PIU' GLI ALTRI. Preoccupati meno di te stesso, cioè delle tue esigenze, e fatti prossimo del tuo familiare, del tuo vicino di casa, del diverso che incroci ogni giorno per strada e, magari, dell'immigrato che incontri sulle piazze. Farti prossimo agli altri ti fa stare meglio, perché risponde a un'intima esigenza esistenziale dell'essere umano. 5. MENO SUPERFLUO E PIU' COSE ESSENZIALI. E' un ottimo esercizio quaresimale: liberarti di tutto ciò che é inutile scegliendo di tenere, invece, quello che é essenziale. Quanto tempo ti assorbono, infatti, i tanti oggetti che hai per casa e che non usi mai o quasi? Scarpe, vestiti, libri, giochi,stoviglie, oggetti elettronici... Spendere del tempo per liberartene può essere un fioretto che alla lunga, ti renda in termini di minori preoccupazioni e di più tempo da dedicare alla preghiera, a te stesso e agli altri. 6. MENO RUMORE E PIU' SILENZIO. Quando puoi, stacca la spina dalle tante incombenze e preoccupazioni quotidiane, per riscoprire la dimensione del silenzio come profondità della relazione con gli altri e con Dio. Per fare cosa? Una bella passeggiata nella natura o ai giardini, un po' di sana fatica nell'orto, un salutare giro in bici da solo o in compagnia. Respirare aria pulita, contemplare la natura, sentire i rumori della campagna aiuta a scaricare le tensioni. Per molti, la sera é il momento più propizio per fare silenzio. Stacca la TV e dedicati, da solo o in compagnia, a leggere un buon libro, a pregare, a stare semplicemente in silenzio. 7. MENO SPRECHI E PIU' CONDIVISIONE. Se la crisi sta giocoforza aiutando tutti a ridurre gli sprechi, molto puoi ancora fare per assumere un atteggiamento più in sintonia con il Creato e con la dimensione contemplativa che ne consegue. Pensa a quanto cibo butti via, a quanta acqua, lavandoti, lasci scorrere inutilmente, alle luci che lasci accese... Ti aiuta in questo il condividere le tue cose con gli altri per non moltiplicare gli sprechi 8. VIVERE IN MODO DIVERSO LA DOMENICA. Il digiuno dalla spesa domenicale e dallo shopping festivo, è un piccolo fioretto che può aiutarti a trovare nelle cose più essenziali quella gioia che ti illudi di trovare al centro commerciale. Se ti organizzi durante la settimana per fare la spesa, il tempo domenicale puoi investirlo innanzitutto in un sano (e doveroso) riposo fisico e mentale. Tutto tempo guadagnato anche per le tue relazioni umane: con i famigliari, gli amici, i conoscenti, le persone della tua comunità parrocchiale, gli anziani...E, ultimo ma certo non meno importante, avresti anche più tempo, oltre che per andare a Messa, anche per soffermarti in preghiera e meditazione. Adriano Sella (discepolo missionario dei nuovi stili di vita) 44 Parrocchie di Santa Maria di Sala e Veternigo - Bollettino n. 1/2014 45 Parrocchie di Santa Maria di Sala e Veternigo - Bollettino n. 1/2014 I GIOVANISSIMI DI S.M. DI SALA Sono Graziano, responsabile Gruppo Giovani con Katia, mi rendo conto che la mia preparazione è solo "una" delle fasi "utili" alla crescita di questi Adolescenti, ma molto incide il mio comportamento di adulto, perché hanno bisogno di punti di riferimento e accettano di confrontarsi con l'adulto, a determinate condizioni. I giovani del nostro gruppo sono in un periodo di totale cambiamento, fisico, mentale, emozionale, spirituale; necessitano di risposte, di conferme, di ascolto, di indirizzi. Sembrano sicuri del cammino che si propongono di seguire/fare, vivono e si muovono in gioco per voler/poter agire in prima persona nella loro crescita. Molto è cambiato da quell'esperienza fatta in montagna a Natale: non so se si può definire un campo scuola, o una vacanza, o ferie, noi eravamo andati per divertirci un po' con la neve; mentre attorno, tutti erano sommersi da metri di neve, ma dove eravamo noi non ce n'era, e quindi i progetti predefiniti si sono smontati dando spazio alla creatività, e chi meglio dei nostri giovani era idoneo ad organizzare quel nuovo programma? Dando loro spazio, ci hanno meravigliati con la loro fantasia, e noi adulti con loro, accompagnandoli nelle varie iniziative; abbiamo visto collaborazione, attesa, accettazione/accoglienza, amorevolezza, armonia, allegria, gioia ed esuberanza, oltre a responsabilità ed aiuto, ed … ASCOLTO, ascolto del silenzio, nel silenzio, … siamo tutti usciti da quell'esperienza cambiati, e molto più uniti verso gli altri. Devono scoprire ancora molte cose, fare le proprie esperienze, magari con il mio/vostro aiuto, ascoltando e sostenendo, e loro debbono chiarire le proprie scelte e prendersi le proprie responsabilità; allora passo dopo passo daranno il meglio di sé e ci meraviglieranno e ci coinvolgeranno nei loro cambiamenti e noi gioiremo con loro. Di belle sfide di fronte a noi ce ne sono molte e con la preparazione del nuovo GREST, ci siamo già messi in moto per stupirvi e lasciarci stupire. A presto. Graziano 46 Parrocchie di Santa Maria di Sala e Veternigo - Bollettino n. 1/2014 LA SETTIMANA SANTA 12 aprile - SABATO ore 17:45: Veternigo - Santa Messa ore 18:45: S.M.Sala - Santa Messa 13 aprile - DOMENICA DELLE PALME ore 7:30: S.M.Sala - Santa Messa ore 8:45: Veternigo - S.Messa cantata dalla Corale ore 9:30: S.M.Sala - Benedizione dell’Olivo - S.Messa cantata dal Gruppo Giovani ore 10:45: Veternigo - Benedizione dell’Olivo - S.Messa cantata dalla Corale (anche in LIS) ore 11:00: S.M.Sala - Santa Messa cantata dalla Corale ore 15:00: S.M.Sala - Prima Confessione dei bambini di 3° Elementare ore 18:30: S.M.Sala - Santa Messa ADORAZIONE EUCARISTICA NELLE “QUARANTA ORE” 14 aprile - LUNEDI’ SANTO ore 8:30: Veternigo - Esposizione del Santissimo Sacramento fino alle 11:30 ore 15:00: S.M.Sala - Esposizione del Santissimo Sacramento fino alle 19:45 ore 16:00: Veternigo - Esposizione del Santissimo Sacramento fino alle 18:00, seguirà S.Messa ore 19:45: S.M.Sala - Chiusura dell'adorazione e Santa Messa della sera A seguire d. Paolo a disposizione per il Sacramento della Riconciliazione 15 aprile - MARTEDI’ SANTO ore 8:30: Veternigo - Esposizione del Santissimo Sacramento fino alle 11:30 ore 15:00: S.M.Sala - Esposizione del Santissimo Sacramento fino alle 19:45 ore 16:00: Veternigo - Esposizione del Santissimo Sacramento fino alle 18:00, seguirà S.Messa ore 19:45: S.M.Sala - Chiusura dell'adorazione e Santa Messa della sera ore 20:30: Briana - Sacramento della Riconciliazione - per Adulti 16 aprile - MERCOLEDI’ SANTO ore 8:30: Veternigo - Esposizione del Santissimo Sacramento fino alle 11:30 ore 15:00: S.M.Sala - Esposizione del Santissimo Sacramento fino alle 19:45 ore 16:00: Veternigo - Esposizione del Santissimo Sacramento fino alle 18:00, seguirà S.Messa ore 19:45: S.M.Sala - Chiusura dell'adorazione e Santa Messa della sera ore 20:30: Noale - Sacramento della Riconciliazione - per Giovani 17 aprile - GIOVEDI' SANTO ore 9:30: Messa Crismale in Duomo a Treviso con il Vescovo ore 15:00: Veternigo - Confessioni fino alle ore 16.00 ore 16:00: Veternigo - Santa Messa ore 20:30: S.M.Sala - Santa Messa "Nella Cena del Signore" con “Lavanda dei piedi” con Corale S.M.Sala (d.Paolo) (anche in LIS) ore 20:30: Veternigo - Santa Messa "Nella Cena del Signore" con “Lavanda dei piedi” con Corale S.Sebastiano (d.Francesco) Adorazione all'altare della Reposizione. Preghiera nell'orto degli ulivi (veglia di preghiera). Sono invitati in maniera particolare i cresimandi. A S.Maria di Sala, seguirà l’adorazione notturna nell’orto degli ulivi, una preghiera personale che continuerà, con turni di persone, per tutta la notte. 47 18 aprile - VENERDI' SANTO (digiuno ed astinenza) dalle 9:00 alle 12:00 e dalle 16:00 alle 19:00 - Confessioni sia a S.M.Sala che a Veternigo ore 15:00: S.M.Sala - Solenne funzione "Nella morte del Signore" e Santa Comunione (d.Paolo) ore 15:00: Veternigo - Solenne funzione "Nella morte del Signore" e Santa Comunione (d.Francesco) ore 20:30: S.M.Sala - Solenne "Via Crucis" con la reliquia della Santa Croce (d.Francesco). Il percorso si articolerà nel seguente modo: viale delle Rimembranze, via Firenze, viale delle Rimembranze, via dei Larici, via dei Gelsi, via delle Querce, viale delle Rimembranze e ritorno in chiesa. ore 20:30: Veternigo - Solenne "Via Crucis" con la reliquia della Santa Croce (d.Paolo). Il percorso si articolerà nel seguente modo: via Desman (direzione Mirano), via Foscolo, via Montale, via Pirandello, via Carducci, via Pascoli, via Montale, via Pianiga, via Desman e ritorno in chiesa. Raccomandiamo alle famiglie delle vie che verranno individuate nel foglietto parrocchiale, di preparare illuminate le case coi lumini per rendere più solenne la processione. Ringraziamo già da ora per la collaborazione. 19 aprile - SABATO SANTO dalle 9:00 alle 12:00 e dalle 15:00 alle 19:00 - Confessioni sia a S.M.Sala che a Veternigo ore 21:00: S.M.Sala - Veglia pasquale: Liturgia della Luce, della Parola, Battesimale ed Eucaristica Coro Giovani Veglia - Corale S.M.Sala - S.Messa (d.Francesco) ore 21:00: Veternigo - Veglia pasquale: Liturgia della Luce, della Parola, Battesimale ed Eucaristica Coro Giovani Veglia - Corale S.Sebastiano - S.Messa (d.Paolo) (anche in LIS) 20 aprile - Domenica PASQUA DI RISURREZIONE S.M.Sala - Sante Messe ore 7:30 - 9:30 (Coro Giovani) 11:00 (Corale) (d.Francesco) - 18:30 Veternigo - Sante Messe ore 9:00 (Corale) - 11:00 (Coro Giovani) (d.Paolo) (anche in LIS) - 17:00 21 aprile - LUNEDI' DELL'ANGELO S.M.Sala - Santa Messa ore 7:30 - 10:00 - 18:30 Veternigo - Santa Messa ore 9:00 - 11:00