Cooperative learning un prezioso regalo di Alessandra D’Acconti Cooperative learning (c. l.) è un termine generico per diverse procedure didattiche interattive per piccoli gruppi. Gli studenti lavorano insieme in piccoli gruppi su compiti assegnati per aiutare se stessi e gli altri membri del gruppo a imparare insieme. Caratteristiche dei metodi di c. l. 1. Gli studenti lavorano insieme su obiettivi comuni che possono essere perseguiti al meglio attraverso il lavoro di gruppo. 2. Gli studenti lavorano in piccoli gruppi di 2-5 elementi. 3. Gli studenti usano comportamenti cooperativi e sociali per conseguire i loro obiettivi comuni o per svolgere attività di apprendimento. 4. Gli studenti sono positivamente interdipendenti. Le attività sono strutturate in modo tale che gli studenti abbiano bisogno gli uni degli altri per conseguire i loro obiettivi. 5. Gli studenti sono responsabili individualmente per il loro lavoro e/o apprendimento. • Perché il c. l .? • Strutture e tecniche del c. l. Il c. l. migliora l’apprendimento degli studenti: • fornendo un set cognitivo di informazioni condiviso dagli studenti; • motivando gli studenti ad apprendere; • facendo in modo che gli studenti costruiscano la propria conoscenza; • fornendo feedback formativo; • sviluppando competenze sociali e di gruppo necessarie per il successo al di fuori della classe; • promovendo interazioni positive tra membri di diversi gruppi culturali e socio-economici. • Intervista in tre passi • Tavola rotonda • Focused listing • Problem-solving strutturato • Paper da un minuto • Annotazioni appaiate • Ruoli nel gruppo di apprendimento strutturato • Manda-un-problema • Linea di valutazione • Insolite comunanze • Aspettative del gruppo • Giornale a doppia entrata • Domande reciproche guidate Intervista in tre passi può essere usata per rompere il ghiaccio e per aiutare i membri del gruppo a conoscersi meglio, oppure per approfondire dei concetti, assegnando ruoli agli studenti • Si assegnano ruoli agli studenti. E’ possibile anche assegnare domande, o informazioni da trovare. • A intervista B per il numero di minuti assegnato, ascoltando attentamente e ponendo domande. • Ad un segnale prestabilito gli studenti scambiano i ruoli e B intervista A per lo stesso numero di minuti. • Ad un altro segnale, ogni coppia si rivolge ad un’altra coppia, formando un gruppo di quattro. Ogni membro del gruppo presenta il proprio partner, mettendo in rilievo i punti più interessanti. Tavola rotonda • Si può usare per un brainstorming e per generare un largo numero di risposte a una domanda singola o un gruppo di domande. • La domanda o il problema posto agli studenti deve avere potenzialmente un certo numero di differenti risposte “corrette”. Deve essere in relazione al corso ma semplice, così che ogni studente possa avere qualche input. • Scaduto il tempo, decidere cosa si vuole che gli studenti facciano con le liste: discutere tra di loro le risposte o soluzioni oppure condividere i risultati con l’intera classe. • L’insegnante pone la/le domande. • Un foglio di carta e una penna per gruppo. • Il primo studente scrive una risposta e la legge ad alta voce. • Il primo studente passa la carta alla sua sinistra, il secondo studente scrive la risposta, e così via… • Si continua fino allo scadere del tempo. • Gli studenti possono dire “passo” in qualsiasi momento. • Il gruppo si ferma allo scadere del tempo. Focused listing • Può essere usata come una tecnica di brainstorming oppure per generare descrizioni e definizioni di concetti. • Si chiede agli studenti di generare parole per definire o descrivere qualcosa. • Una volta completata questa attività si possono usare le liste per facilitare la discussione di gruppo e di classe. • Si può combinare questa tecnica con un numero di altre tecniche per ottenere una potente struttura di c. l. • Esempio esempio • Chiedere agli studenti di elencare parole o frasi che descrivono o definiscono cosa fa uno studente motivato. • Chiedere agli studenti di riunirsi in piccoli gruppi per discutere le liste o selezionare quella su cui tutti possono concordare. Problem-solving strutturato può essere usato in combinazione con diverse altre strutture di c. l. • Chiedere ai partecipanti di selezionare, anche mediante un brainstorming, un problema da considerare. • Assegnare numeri ai membri di ciascun gruppo. • Discutere la consegna nel gruppo. • Ogni partecipante dovrebbe essere pronto a rispondere. E’ necessario che ogni membro del gruppo comprenda la risposta tanto bene da poter dare la risposta senza l’aiuto degli altri membri del gruppo. • Chiedere ad un membro di ciascun gruppo di rispondere. Chiamare gli individui per numero. Paper da un minuto • Chiedere agli studenti di commentare le domande. Dar loro un minuto. • Questa attività focalizza sui contenuti ed inoltre fornisce feedback all’insegnante. • Si possono usare questi paper per cominciare la discussione del giorno dopo, per facilitare la discussione all’interno di un gruppo o fornire informazioni sul livello di comprensione del materiale da parte degli studenti. • Qual è stata la cosa più importante o utile che hai imparato oggi? • Che cosa rimane ancora poco chiaro? Quali domande importanti hai ancora? Elencane due. • Su che cosa vorresti sapere di più? Annotazioni appaiate • Gli studenti si mettono in coppia per leggere/studiare lo stesso articolo, capitolo o sezione di contenuti e si scambiano i loro giornali a doppia entrata per la riflessione. • Gli studenti discutono i punti-chiave e cercano idee divergenti e convergenti. • Insieme gli studenti preparano annotazioni combinate che sintetizzano l’articolo, capitolo o argomento. Ruoli nel gruppo di apprendimento strutturato Nel formare i gruppi si può assegnare o chiedere agli studenti di scegliere i loro ruoli all’interno del gruppo. E’ possibile anche ruotare i ruoli a seconda delle attività. Possibili ruoli e loro funzioni • Leader: responsabile di tenere il gruppo concentrato sulla consegna, deve fare in modo che tutti i membri del gruppo abbiano l’opportunità di partecipare, di apprendere e che rispettino gli altri membri del gruppo. Può anche verificare che tutti padroneggino i punti della consegna. • Segretario: raccoglie e conserva i documenti del gruppo giorno per giorno e registra tutte le attività del gruppo, compresi i materiali prodotti da ogni membro. Registra i risultati del lavoro, così da poterlo sottoporre al gruppo per la discussione o all’insegnante. Può anche preparare materiali per le presentazioni alla classe. • Reporter: racconta oralmente alla classe le attività e le conclusioni del gruppo. • Monitor: si deve accertare che l’area di lavoro del gruppo sia lasciata nelle condizioni in cui è stata trovata, e monitora il tempo per le attività con limiti di tempo. • Riserva: fa da assistente al leader e sostituisce eventuali membri assenti. Manda-un-problema può essere usato come un modo per indurre i gruppi a discutere e analizzare materiali oppure soluzioni potenziali a problemi relativi ai contenuti 1. Ogni membro del gruppo genera un problema e lo scrive su una scheda. Ognuno poi pone la domanda agli altri membri. 2. Se la domanda può avere risposta e se tutti i membri del gruppo concordano sulla risposta, questa viene scritta sul retro della scheda. Se non c’è consenso sulla risposta la domanda viene ridiscussa finché non è possibile concordare su una risposta. 3. Il gruppo mette una D sul lato della scheda con la domanda, e una R sul lato con la risposta. 4. Ogni gruppo manda la sua scheda a un altro gruppo. 5. Ogni membro del secondo gruppo poi prende una scheda dal mucchio e legge al gruppo una domanda alla volta. Dopo la lettura della prima domanda il gruppo discute. Se concorda su una risposta si gira la scheda per vedere se concorda con la risposta del primo gruppo. Se non concorda il secondo gruppo scrive la propria risposta sul retro della carta. 6. Il secondo gruppo esamina e risponde ad ogni domanda nel mucchio di schede, ripetendo la procedura descritta sopra. 7. Le schede possono essere mandate a un terzo, quarto, quinto gruppo. 8. Le pile di schede vengono rimandate al gruppo che le ha prodotte, che può discutere e chiarire. Una possibile variante è quella di usare il processo per discutere un problema per il quale non c’è una risposta prestabilita 1. I gruppi decidono quale problema vogliono prendere in considerazione. Meglio se ogni gruppo sceglie un problema diverso. 2. Si segue la stessa procedura, con il primo gruppo che fa brainstorming sulle soluzioni a un singolo problema. Il problema è poi scritto su un foglio di carta attaccato all’esterno di una cartellina. Le soluzioni sono elencate e messe dentro la cartellina. 3. La cartellina è passata al gruppo successivo. Ogni gruppo fa brainstorming per 3-5 minuti sul problema che hanno ricevuto senza leggere il lavoro del gruppo precedente e poi colloca la propria soluzione all’interno della cartellina. 4. Questo processo può continuare per uno o più gruppi. L’ultimo gruppo esamina tutte le soluzioni poste dai gruppi precedenti e elabora una lista di soluzioni possibili in ordine di priorità. La lista viene poi presentata alla classe. Linea di valutazione un modo per formare gruppi eterogenei 1. Presentare un tema o una questione al gruppo e chiedere ad ogni elemento di definire il proprio atteggiamento nei confronti della questione. 2. È possibile usare una scala da 1 a 10, dove 1 è accordo completo, 10 forte disaccordo. 3. Formare una linea ordinata e dare ai partecipanti un numero dall’1 in su. 4. Formare i gruppi da quattro prendendo una persona da ogni estremità della linea di valutazione e due dal centro (ad esempio, su 20 persone un gruppo potrebbe essere formato dagli elementi 1, 10, 11, 20). Insolite comunanze può essere usato per promuovere un gruppo più coeso • I gruppi si riuniscono e per prima cosa elencano singole cose su di sé che li definiscono in quanto persone. • I gruppi poi discutono ogni item delle liste, trovando quelle cose che 1, 2, 3 o 4 di loro hanno in comune. • Quando il gruppo trova un item che tutti hanno in comune, lo elencano sotto il numero 4, quando trovano qualcosa che 3 di loro hanno in comune lo elencano sotto il n. 3, ecc. (vedi) Aspettative del gruppo Uno dei timori più comuni nei confronti del lavoro di gruppo è la paura degli studenti che ogni membro non farà la sua parte all’interno del gruppo e che quindi la valutazione risultato del lavoro di gruppo sarà inferiore rispetto a quella che potrebbero ottenere lavorando individualmente. Un modo per affrontare questa questione è usare il lavoro di gruppo per permettere al gruppo di definire i comportamenti accettabili nel gruppo. • Preparare delle schede e chiedere al gruppo di elencare i comportamenti che si aspettano da ogni elemento, da ogni gruppo e dal gruppo nel suo complesso (aspettative). • I gruppi possono usare il risultato di questo lavoro per monitorare i contributi individuali al lavoro di gruppo e come un modo per valutare la partecipazione al gruppo. Giornale a doppia entrata può essere usato dagli studenti come un modo per prendere appunti su articoli e altri materiali da leggere per la preparazione alla discussione in classe • Gli studenti leggono e riflettono sui materiali assegnati. • Gli studenti preparano un giornale a doppia entrata, elencando man mano punti salienti/critici delle letture ed ogni loro reazione. • Gli studenti portano in classe i loro giornali. • Una volta in classe gli studenti possono usare i loro giornali a doppia entrata per cominciare la discussione, per realizzare annotazioni appaiate o per altre attività in gruppo e non. Domande reciproche guidate lo scopo di questa attività è generare una discussione tra i gruppi di studenti su determinati argomenti o contenuti • L’insegnante conduce una breve lezione frontale (10-15 minuti) su uno specifico argomento. Può anche assegnare una consegna di lettura o scrittura. • Successivamente fornisce agli studenti un set di generiche radici di domande. • Gli studenti lavorano individualmente e scrivono le loro domande basandosi sull’argomento trattato. • Gli studenti non devono necessariamente essere in grado di rispondere alle domande che elaborano. • Questa attività ha la funzione di costringere gli studenti a pensare su idee rilevanti ai contenuti trattati. • Gli studenti dovrebbero usare quante più radici di domande sia possibile. • Organizzati in gruppi, ogni studente presenta una domanda per la discussione, usando le diverse radici. esempi di radici di domande • • • • • • • • • • • • • Qual è la principale idea di … ? Cosa se … ? In che modo …. tocca … ? Un altro esempio di … Spiega perché ….. Spiega come ….. In che modo ciò si collega con quanto ho già imparato? Che conclusioni posso trarre su … ? Qual è la differenza tra … e … ? In che cosa …. e …. sono simili? In che modo userei … per …. ? Quali sono i punti di forza e di debolezza di … ? Qual è il miglior … e perché? giornale a doppia entrata punti salienti/critici reazioni insolite comunanze 1 nome del gruppo: 2 3 4