RISPARMIO # DIRITTI # PREVIDENZA # CONSUMI
LUGLIO 2007
Niente gas serra?
C’è solo il nucleare
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el numero di giugno abbiamo affrontato un tema scottante: il costo molto più elevato dell’energia elettrica in Italia
rispetto agli altri Paesi europei, dovuto essenzialmente al fatto che il nostro è l’unico Paese che non ha più nemmeno una
centrale nucleare. Nei giorni in cui Club3 stava uscendo un gruppo di autorevoli scienziati italiani, tra i quali Umberto Veronesi, Silvio Garattini e Tullio Regge hanno scritto una lettera aperta al Presidente della Repubblica.L’Italia ha avallato con superficialità il Protocollo di Kyoto, l’accorSilvio Garattini
Umberto Veronesi
Tullio Regge
do internazionale per ridurre l’emissione di gas serra nell’atmosfera e dovrebbe tagliare il 17
per cento delle attuali emissioni entro il 2012.L’impegno assunto dal
nostro Paese, se non rispettato, comporta una penale di 40 miliardi
di euro dal 2008 al 2012. Ma che cosa si può fare? Gli scienziati firmatari della lettera fanno notare come le ipotesi dei biocarburanti,
dell’eolico e del fotovoltaico sono autentiche bufale. Per sostituire il
50% del carburante per autotrazione con bioetanolo sarebbe necessario coltivare a mais 500.000 kmq di territorio, quasi il doppio della superficie italiana (e raggiungeremmo il 2 per cento degli obiettivi del Protocollo).Sostituire con l’eolico il 50% della produzione elettrica nazionale significa installare 80.000 turbine (una ogni 4 kmq,
spesa 80 miliardi). Per ottenere l’identico risultato con il fotovoltaico occorrono 120 GW (con un costo non inferiore a 700 miliardi di
euro). Resta il nucleare. Per sostituire il 50% della produzione elettrica nazionale da fonti fossili basterebbe installare 10 reattori del tipo
di quelli attualmente in costruzione in Francia o in Finlandia, con un
investimento complessivo inferiore a 35 miliardi di euro.Avremmo
più energia, a costi ridotti e senza gas serra.Troppo facile, vero?
DIRITTI
Se il “tutto incluso”
diventa un’odissea
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del turista accorto
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Il vademecum
Le regole
L’avvocato
TELEFONI
Il cellulare all’estero
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può costare caro
Le nuove tutele
CONFARTIGIANATO
La giustizia lenta
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soffoca l’impresa
IMMOBILI
Questioni di casa
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CULTURA
Tempo di vacanza,
tempo di mostre
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in Europa
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da conservare
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Gli appuntamenti
I cataloghi
ARREDAMENTO
Come difendere
In evidenza
APPELLO DI SCIENZIATI AL QUIRINALE
i mobili dai tarli
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e rimedi industriali
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Rimedi artigianali
FINANZA
Investimenti estivi
guardando il clima
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Risparmio gestito 16
A CURA DI 2C EDIZIONI
NOTES
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IL VADEMECUM DEL TURISTA ACCORTO
Le informazioni che per legge devono essere fornite al contraente
1Gli elementi del contratto.
Il contratto deve
contenere tutti gli elementi utili a fornirgli la piena conoscenza del prodotto acquistato, dei servizi
offerti, nonché dei propri oneri e diritti. Quindi: la destinazione del viaggio, la durata, la data d’inizio e
quella finale, il nome, indirizzo, numero di telefono dell’organizzazione o venditore sottoscrivente
nonché l’autorizzazione a esercitare tale attività.
L’ubicazione dell’eventuale alloggio e le principali
caratteristiche del viaggio, itinerari, escursioni. Il prezzo del pacchetto, le modalità di revisione, diritti e tasse portuali ed aereoportuali, nonché gli oneri posti a carico del viaggiatore. Gli estremi della copertura assicurativa, il termine in cui il consumatore deve essere informato dell’annullamento del
viaggio, il termine per proporre il reclamo e così
via. Nel contratto deve essere precisato l’importo
anticipato al momento della prenotazione, che comunque non può mai superare il 25% del prezzo
del viaggio, ed il termine per il saldo.
Le info di carattere generale. Il consumatore
ha diritto a ricevere tutte le informazioni necessarie, anche quelle di carattere generale che possano essere relative, nel caso di espatrio, al passapor-
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to o al visto, ai termini per il rilascio ed agli eventuali obblighi sanitari ecc. È importante che il viaggiatore sia munito anche dei recapiti telefonici relativi ad uffici locali per il caso di difficoltà, oppure
che gli venga spiegato come contattare l’organizzatore stesso, se mancano i suoi rappresentanti locali sul posto. Secondo l’attuale normativa è vietato fornire informazioni ingannevoli sulle modalità del servizio offerto e sugli altri elementi del contratto, qualunque sia il mezzo mediante cui tali informazioni vengano comunicate al consumatore (è
preferibile avere sempre traccia scritta, anche tramite email, delle informazioni ricevute).
Trasparenza dell’opuscolo. L’opuscolo informativo o il catalogo offerti in visione sono vincolanti per il tour operator. Ciò vuol dire che le informazioni devono essere chiare e precise, poiché
il consumatore in caso di mancato riscontro di quanto descritto potrà denunciare l’inadempimento contrattuale ed agire in giudizio per il risarcimento del
danno. L’opuscolo vincola sempre l’organizzatore
e il venditore a meno che le modifiche delle condizioni indicate non siano comunicate per iscritto al consumatore prima della stipula del contratto.
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Se il tutto incluso diventa un’odissea...
NON SEMPRE LE
PROMESSE FATTE DAI
TOUR OPERATORS
VENGONO
MANTENUTE. ECCO
ALLORA CHE È
NECESSARIO
CONOSCERE LE
DISPOSIZIONI
INTRODOTTE PER
TUTELARE IL
CONSUMATORE
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NOTES
l’avvicinarsi delC on
le vacanze estive immancabilmente giunge
anche il tempo dei frenetici giri delle agenzie
di viaggio, oppure delle ricerche “fai da te”
mediante Internet, per
l’acquisto di pacchetti turistici che comprendano
maggiori servizi al minor
costo possibile.
Talvolta, però, accade che
quanto promesso nei coloratissimi depliant ed
opuscoli informativi, con
le loro suggestive immagini, le meravigliose strutture,l’animazione,ed i servizi offerti, insomma tutto
quanto possa essere descritto in maniera accattivante,non corrisponda poi alla realtà. Non di rado, il turista “only inclusive” più
che stendersi a fior d’ac-
qua in un mare di rilassatezza, si trova a fronteggiare i disastri di una vacanza
rovinata dalla delusione,fatica e stress.
Voli con scali non previsti,
coincidenze non rispettate, alloggi fatiscenti o manchevoli dei servizi promessi, villaggi inadeguati o ancora in allestimento, impianti sportivi dissestati;
tante possono essere le variabili prospettate e in
egual numero le realtà disattese.
LA NORMATIVA
PER DIFENDERSI
Come tutelarsi dal rischio di una vacanza
rovinata?! Impossibile farlo con assoluta certezza.
Tuttavia,il rischio di incappare in pacchetti viaggio
“pericolosi”può essere al-
meno ridimensionato
usando alcune regole di
accortezza nella valutazione dell’offerta o, nel peggiore dei casi, può trovare
“riparazione”, sporgendo
reclamo in caso di inadempienze del tour operator
e/o dell’agenzia di viaggio,
o rivolgendosi al giudice
per ottenere il risarcimento del danno patrimoniale
subito nonché di quello
non patrimoniale derivante dallo stress e dalla tradita aspettativa di trascorrere un meritato periodo di
relax.
La normativa italiana nata dal recepimento della
direttiva n. 90/314/CEE, e
poi confluita nel cosiddetto Codice del consumatore, prevede un sistema di
tutela a garanzia del “viaggiatore” proprio a seguito
delle numerose questioni
processuali scaturite dall’acquisto di pacchetti
viaggio secondo la formula del tutto compreso, che
non sono poi stati adempiuti correttamente.
Si è sancito il diritto del
consumatore all’informazione corretta, chiara e
precisa: ciò che gli viene
promesso va quindi rispettato, pena il risarcimento
del danno,a meno che l’organizzatore o il venditore
non dimostri la propria impossibilità ad adempiere,
dovuta a causa a lui non
imputabile (articolo 93 Codice del consumo).
IN COSA CONSISTE
UN “PACCHETTO”
Per pacchetto turistico si intende quel contratto che ha ad oggetto
viaggi, vacanze o circuiti tutto compreso risultanti dalla combinazione di almeno due elementi: trasporto e alloggio e/o servizi turistici non
accessori che costituiscano una parte significativa
dell’insieme, venduto oppure offerto in vendita ad un
prezzo forfettario e che sia
di una durata superiore alle ventiquattro ore,o almeno comprensivo di una
notte.I viaggiatori potranno
usufruire delle forme di tutela di cui sopra,nei casi in
cui almeno due degli elementi indicati siano stati
offerti ed accettati.
Per questo motivo, ad
esempio, l’acquisto di un
biglietto del treno non può
essere considerato un pacchetto turistico e quindi
non può godere di uguale
tutela legale.Al fine di evitare incauti affidamenti è
necessario prima accertare l’identità del tour operator,anche quando si acquisti il pacchetto tramite
l’agenzia di viaggio, e che
i medesimi operatori abbiano le necessarie autorizzazioni amministrative.
Per quanto riguarda la
stipula del contratto vero
e proprio, in generale si
tratta di formule prestampate, ed è quindi preferibile leggerle sempre con attenzione e verificare che vi siano gli elementi richiesti
dalla legge.
È bene sottolineare che il
viaggiatore ha sempre diritto a ricevere informazioni chiare e precise (si veda
sopra il vademecum).
Inoltre,in caso di recesso
anticipato, qualora il con-
sumatore per proprie ragioni decida di rinunciare al
contratto, il tour operator,
non potrà trattenere più
del 25% del prezzo anche
se il recesso avvenga nei
giorni immediatamente antecedenti la partenza, ovvero quattro giorni lavorativi prima della partenza.
Quando il consumatore receda per causa a lui non
imputabile ha invece diritto alla restituzione dell’intero prezzo.
CHE FARE NEL CASO
DI INADEMPIENZE
Se si verificano problemi durante il viaggio
o il soggiorno è importante proporre un primo reclamo formale al
personale locale o al
centro assistenza clienti del tour operator af-
finché l’organizzatore o il
suo rappresentante locale
possano porvi rimedio; se
ciò avviene è bene farsi rilasciare una lettera di scuse, che attesterà l’evento
lamentato.
Il viaggiatore ha poi diritto a sporgere reclamo immediatamente via fax, o
con telegramma, oppure
in seguito, inviando lettera raccomandata con avviso di ricevimento al tour
operator ed all’agenzia di
viaggio, entro e non oltre
dieci giorni lavorativi dal
rientro nella località di partenza.
Sono di estrema rilevanza tutti gli elementi probatori utili a dimostrare il
danno subìto: potrà essere di grande utilità fare fotografie, avere prova scritta delle proprie lamentele
e delle risposte ricevute,
documentare con ricevute e scontrini ogni spesa
sostenuta a causa dei disagi sopportati e procurarsi
testimoni.
Se il reclamo non dovesse avere effetti, allora sarà
possibile esperire il rimedio
giudiziario per il risarcimento del danno.
L’azione si prescrive in
un anno dal rientro del
viaggiatore nel luogo di
partenza,in tre anni se vi siano stati danni alla persona
ed in diciotto mesi per
quanto attiene l’inadempimento di prestazioni di trasporto comprese nel pacchetto turistico.
Occorre ricordare che
il tour operator o l’agenzia di viaggio vengono esonerati da responsabilità
quando la mancata o ine-
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CAUTELE
G Controllare che il contratto pre-
vede tutti gli elementi essenziali
richiesti dalla legge.
G Verificare che il venditore o
l’offerente il pacchetto turistico
sia autorizzato a svolgere quella
attività e conoscerne i dati identificativi, al fine di sapere con chi
interloquire nel caso di inadempienze.
G Farsi dare sempre una ricevu-
L. L. - Milano
I Il quesito che lei ha esposto pone molteplici questioni, e per questo vorrei illustrarle le
prime decisioni istituzionali di politica assistenziale per poi comprendere con maggiore
facilità le attuali scelte legislative. Occorre quindi evidenziare le finalità del Dlgs 130/2000 e
valutare la portata dell’articolo 433 del Codice civile, cioè dell’obbligo alimentare dei
congiunti.
Nel 1931, all’epoca del governo fascista, la
legge n. 1580 prevedeva che le Amministrazioni comunali avessero autonomi poteri di rivalsa nei confronti dei congiunti dei ricoverati presso strutture di degenza per il pagamento delle rette (si trattava però di ricoveri mani-
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Gli accorgimenti e i diritti che spettano all’acquirente
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LE REGOLE DA SAPERE
mancato o inesatto adempimento da parte dell’organizzatore.
Tuttavia occorre fare attenzione che “La mera insoddisfazione personale
non supportata da elementi certi, oggettivi e dimostrabili, non è risarcibile”
(Giudice di Pace di Bologna - sentenza 4867 del
3.8.2005).
È quindi tassativamente
necessario fornire la prova dei danni effettivamente subìti.
ANZIANI DISABILI: CHI DEVE PAGARE LE RETTE
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comiali). Una circolare del 1931 stabiliva due
condizioni precise per la rivalsa nei confronti
dei parenti: che avessero l’obbligo di corrispondere gli alimenti durante il periodo del ricovero ex 433 c.c.; che i congiunti avessero
la possibilità di sostenere in tutto o in parte
l’onere della degenza, poiché in caso contrario
l’assistenza per i poveri veniva prestata gratuitamente. Quindi nello specifico accadeva
che il Comune si sostituiva al cittadino (cioè
il ricoverato) citando in giudizio i parenti del
degente per ottenere il pagamento delle rette
di ricovero, ponendo così in essere un’attività
giurisdizionale che invece era ed è propria della tutela individuale. In seguito alla chiusura
dei manicomi, le amministrazioni locali, seguendo la ratio della legge 1580/1931, agivano in rivalsa nei confronti dei congiunti degli
anziani ricoverati.
Soltanto con l’emanazione dei decreti legislativi 109/1998 e 130/2000, e la precisazione
della Corte costuzionale sul tema, è stato
espressamente chiarito che: “i Comuni non
possono pretendere contributi economici dai
parenti non conviventi degli assistiti né dai
congiunti, inclusi i conviventi, richiamando le
norme del Codice civile”. Pertanto all’ingerenza dell’amministrazione nella sfera di autonomia del singolo è stata preferita la forma
assistenziale di tipo fiscale che agevola, secondo criteri reddituali, i soggetti con redditi
familiari che non raggiungono determinati li-
ta per la caparra versata.
G Conservare l’opuscolo informativo e, nel caso di informazioni
carenti, chiederne l’integrazione
per iscritto.
G Inviare un fax al tour operator al
fine di accertarne gli estremi identificativi e conservarne traccia.
G Stipulate una polizza assicurativa che offra una copertura sui
bagagli nel caso si vogliano portare in viaggio beni di valore.
velli. Ciò significa che in base a queste previsioni un anziano può beneficiare dei contributi secondo i parametri e le modalità
stabilite dalla legge (sulla base di una valutazione reddituale dell’anziano e dei componenti il suo nucleo familiare) oppure agire in giudizio per richiedere ai propri familiari l’aiuto economico per la propria sopravvivenza. Ne segue che il Comune non può
più vestirsi da privato cittadino, proponendo un’azione che spetta solo al singolo interessato per la tutela dei propri diritti.
Ciò comporta che solo l’anziano, qualora
non sia capace di provvedere autonomamente al proprio fabbisogno, potrà agire in
giudizio per chiedere ai propri congiunti il contributo necessario.
L’art. 433 c.c., intitolato “persone obbligate”, espressamente prevede che siano tenuti all’obbligo di prestare gli alimenti, nell’ordine: il coniuge, i figli legittimi o legittimati, naturali o adottivi e in loro mancanza i discendenti prossimi, anche naturali
(ovvero i nipoti), i genitori e in loro mancanza e in loro mancanza gli ascendenti
prossimi (i nonni) anche naturali, gli adottanti; i generi e le nuore, il suocero e la suocera; i fratelli e le sorelle germani o unilaterali, con precedenza dei germani sugli
unilaterali. È importante precisare che gli
alimenti possono essere chiesti solo da chi
versa in stato di bisogno e non sia in grado
di provvedere al proprio mantenimento,
pertanto la misura del contributo economi-
SAPERE
G
Di avere diritto ad un’informazione chiara e precisa.
G Quando il pacchetto turistico
prenotato viene cancellato prima
della partenza, per motivi non addebitabili al consumatore, quest’ultimo ha il diritto di usufruire
di un altro pacchetto di uguale
qualità o superiore, ma senza
supplemento del prezzo. Nel caso
di sostituzione con un contratto
co viene stabilita in proporzione al bisogno
di chi ne fa richiesta ed alle condizioni economiche di chi deve somministrarli. Tuttavia, la misura degli alimenti non può superare ciò che è necessario per la vita del soggetto, considerando anche la sua posizione
sociale. Chi deve somministrare gli alimenti può scegliere se adempiere mediante il
versamento di un assegno alimentare, oppure accogliendo in casa propria colui che
vanta tale diritto. Pertanto, a differenza di
quel che lei scrive, l’obbligo ex art. 433 c.c.
in capo ai familiari non è mai decaduto e il
soggetto che versa in stato di bisogno può
sempre agire in giudizio per ottenere dai
prossimi congiunti quanto necessario alla
propria sopravvivenza. Precisata la norma
civilistica, è bene ora analizzare gli attuali
interventi di politica assistenziale che stabiliscono misure e modalità per beneficiare di condizioni agevolate per l’accesso ai
servizi di assistenza agli anziani. L’accesso
alle agevolazioni è possibile a seguito di
una valutazione della situazione economica
del richiedente che viene determinata attraverso l’analisi sul reddito del nucleo familiare di appartenenza. Secondo il Dlgs
130/2000, quindi, fanno parte del nucleo
familiare i componenti la famiglia anagrafica. La situazione economica viene valutata calcolando la somma dei redditi. Ogni
Comune attua le proprie misure di assistenza. Bologna, ad esempio, prevede la copertura totale o parziale della retta per struttu-
di minor valore ha diritto alla restituzione della differenza, e se
non accetta la sostituzione, ha diritto di ricevere entro sette giorni lavorativi dal momento del recesso o cancellazione, la restituzione dell’intero prezzo.
re residenziali per il ricovero in casa di riposo, casa protetta o residenza sanitaria
assistenziale. Il Comune può erogare il contributo in base alle condizioni economiche
e sociali sia dell’interessato che dei parenti obbligati per legge agli alimenti. I Servizi
Sociali analizzano e seguono le domande
e l’assistente sociale valuta l’effettiva impossibilità di una permanenza del richiedente nel proprio ambiente di vita.
A Ravenna è prevista l’erogazione di un intervento economico a favore degli anziani
ricoverati in strutture residenziali o semiresidenziali, quando risultino privi di aiuti
familiari e non in grado di provvedere all’integrale copertura della retta, ed è previsto anche un intervento economico integrativo per l’assolvimento delle responsabilità familiari ex. 433 c.c. per quei familiari
che risultino impossibilitati ad assolvere all’obbligo di mantenimento, nondimeno poi
i servizi sociali possono anche valutare altre possibili soluzioni.
Oggi, a differenza del passato, i Comuni talvolta si sostituiscono alla mancanza della
famiglia e garantiscono un aiuto economico proporzionale a quello che sarebbero tenuti a prestare i familiari dell’anziano; se invece la famiglia sia presente e nelle condizioni di assistere, è l’anziano stesso a poter
chiedere l’aiuto economico, potendo agire
in giudizio per ricevere dai familiari quanto necessario alla propria sopravvivenza.
Stefania Sannino
NOTES
L’avvocato
satta esecuzione del contratto sia imputabile al
consumatore o dipesa da
un terzo fattore o da caso
fortuito o forza maggiore.
Nell’ipotesi di danno da
“vacanza rovinata”, secondo l’attuale giurisprudenza, il consumatore ha diritto al rimborso delle spese
ingiustamente sopportate,
al risarcimento del danno
patrimoniale ed a quello
non patrimoniale cosiddetto da vacanza rovinata,
cioè derivante dalla sofferenza subita a causa del
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A cura di Diritto&Famiglia
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Andare all’estero con il cellulare
può venire a costare molto caro
SE SI È IN PARTENZA PER UN VIAGGIO È INDISPENSABILE INFORMARSI BENE SULLE PROMOZIONI
E SULLE TARIFFE APPLICATE DALLA PROPRIA COMPAGNIA TELEFONICA NEL PAESE DI DESTINAZIONE
sì, riduzioR iduzioni
ni no: l’estate è ini-
somma, accanto alle tariffe standard potranno esistere delle opzioni specifiche per il roaming, il tutto però partendo da dei
limiti di costo inferiori.
ziata con informazioni
contrastanti in merito
alla possibilità di usufruire di tariffe più basse quando si utilizza il
telefono cellulare al di
fuori dei confini nazionali. Il roaming prevede da
sempre l’applicazione di
tariffe più elevate rispetto a quelle disponibili
quando si usa il telefonino in Italia: nei paesi dell’Europa occidentale si
paga fino a un euro per
ogni minuto di chiamata
effettuata, ma altrove si
può arrivare a spendere
anche sei euro al minuto.
Tutto dipende dal paese
in cui ci si trova e da quello del numero chiamato.
Inoltre quando si è all’estero si paga anche per
ricevere le telefonate: da
35 centesimi a sei euro.
IMPORTI MASSIMI
SOTTO CONTROLLO
Per tutelare gli utenti che rischiano di prosciugare il credito presente sulla scheda prepagata o ritrovarsi una
bolletta (per gli abbonati) onerosa a fronte di
una breve permanenza
fuori dai confini nazionali, la Commissione e il Parlamento europeo hanno
messo a punto e poi approvato un provvedimento che limita l’importo
massimo delle chiamate.
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OPZIONI E OFFERTE
PER IL ROAMING
Questa disposizione, è bene sottolinearlo da subito, si applica solo alle
chiamate effettuate all’estero ma in uno dei 27
paesi dell’Unione.
Ricevuto il via libera
anche dal Consiglio dei
Ministri, prevede da quest’anno un limite massimo per le chiamate effettuate di 49 centesimi al
minuto più Iva e di 24
centesimi per quelle ricevute (quindi 58,8 e 28,8
centesimi rispettivamen-
te). Un importo che sarà
ulteriormente ridotto nei
prossimi due anni fino a
51,6 e 22,8 centesimi più
Iva. I benefici del provvedimento, però, non si faranno sentire immediatamente perché le soglie
scatteranno solo dopo tre
mesi dall’entrata in vigore
del provvedimento e a
patto che l’utente nel frattempo non abbia sottoscritto un piano tariffario
speciale proposto dall’operatore. Come ora, in-
Tutti e quattro gli
operatori di telefonia
mobile per quanto riguarda le chiamate in
roaming hanno provveduto a suddividere il
mondo in quattro
aree.
Per le chiamate effettuate, il costo al minuto
varia in relazione al paese in cui ci si trova e a
quello dove sta l’utente
chiamato, per un totale di
sedici combinazioni. Per
le chiamate ricevute, invece, è importante solo il
paese in cui ci si trova. La
suddivisione in aree non
è uguale per tutti gli operatori e così può accadere che un paese si possa
trovare per esempio nella
zona A o nella zona B con
relativa differenza di tariffe. L’area più economica,
comunque, è quella che
corrisponde all’Europa
occidentale dove la telefonata di un minuto, in
base all’operatore italiano di cui si è clienti, varia da 0,8 a 1 euro, mentre
per la ricezione si va da
0,35 a 0,95 euro. Non sono previsti in genere scatti alla risposta, eccetto
per Tim e Tre che alle telefonate ricevute applicano
uno scatto di 16 e 15 centesimi rispettivamente.
Se all’interno dell’Europa i costi salgono ma non
di troppo, quando ci si
trova in un paese dell’area
2, ben diversa è la situazione quando si passa nelle altre zone tariffarie. Negli Stati Uniti, meta turistica molto frequentata dagli italiani, si spendono 2
euro al minuto per chiamare l’Italia. Dall’Egitto,
dove ogni anno si recano
circa mezzo milione di
persone, la tariffa è di 3
euro. Da mete più esotiche ma frequentate da
molti connazionali quali
Maldive e Capo Verde si
arriva a 6 euro al minuto.
Accanto alle tariffe standard, però, gli operatori
mettono a disposizione
delle opzioni o delle promozioni che consentono
di pagare di meno. Le caratteristiche di queste soluzioni sono diverse tra
loro. Ci sono le opzioni
per usufruire di una tariffa al minuto ridotta a fronte di un costo di attivazione una tantum di 8-10 euro e una durata di tempo
di solito limitata di 30
giorni. Inoltre queste agevolazioni possono essere
disponibili in un numero
contenuto di paesi.Altro
tipo di opzione è quella
che prevede la restituzione dell’importo delle
chiamate effettuate in roaming sotto forma di credito da utilizzare una volta rientrati in Italia. A disposizione degli utenti,
comunque, non c’è molta scelta, dato che ogni gestore, a differenza di quanto accade per le chiamate nazionali, ha messo a
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LE NUOVE FORME
DI TUTELA
iù protezione per
gli utenti, soprattutto per
quelli della rete fissa, che
devono fare i
conti con pratiche scorrette da parte degli operatori.
L’Autorità per
le garanzie nelle comunicazioni, infatti, ha pubblicato la delibera 173/07/
Cons che introduce alcune novità. Nel settore della telefonia, a fronte di
una disputa tra operatore e cliente, prima di ricorrere al giudice ordinario, è necessario avviare un
tentativo di conciliazione.
Ebbene, da oggi questo
tentativo potrà essere effettuato presso i Comitati regionali per le comunicazioni (Corecom), le
commissioni paritetiche
istituite tra operatori e associazioni di consumatori, nonché tutti gli organismi riconosciuti dal Codice del consumo (l’elenco sarà disponibile sul si-
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punto 1-2 opzioni. E non
vale la pena cambiare
operatore solo per il periodo estivo al fine di risparmiare qualche euro
di telefonate durante le
vacanze.
Prima di attivare queste
offerte, inoltre, è opportuno fare due conti per
verificarne l’effettiva convenienza, poiché tra spese
una tantum di attivazione
e limitazioni varie, a fronte di un utilizzo moderato del telefono si può
to dell’Autorità
all’indirizzo
www.agcom.it).
Inoltre, altro
passo in avanti è la possibilità della conciliazione online
o a distanza. E
ancora, per accelerare i tempi, è stato disposto che, passati 30
giorni dalla presentazione della richiesta di conciliazione, ci si potrà rivolgere alla giustizia ordinaria anche se la conciliazione non è terminata.
In passato il termine dei
30 giorni non veniva
spesso rispettato dai Corecom, alle prese con
troppo lavoro, ma il ricorrente rimaneva comunque vincolato fino
all’esito della procedura.
Infine sono stati meglio
precisati i casi in cui
l’operatore può sospendere un servizio al cliente, al fine di limitare gli
episodi di abusi verificatisi in passato.
spendere di meno con la tariffa base. I minuti a prezzo scontato, per esempio,
possono essere limitati:
quando si supera la soglia
prestabilita scatta la tariffa base. Oppure le agevolazioni valgono solo se si
utilizzano alcuni operatori presenti nel paese in
cui ci si trova. Ecco quindi che si deve fare attenzione alla rete utilizzata
dal cellulare e nel caso intervenire per selezionarla
manualmente. Altrimenti
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si rischia di attivare un’opzione, pagarla, ma di non
trarne beneficio.
I rincari dei costi mentre
si è all’estero riguardano
anche i messaggi di testo.
Questi ultimi, però, si dimostrano la soluzione più
economica per comunicazioni essenziali, tipo far sapere che va tutto bene anche perché la ricezione è
gratuita. Come in Italia, infatti, sono tariffati a unità.
Quindi prima di partire è
sufficiente informarsi sul
costo previsto per sapere
quanto si spenderà.All’interno dell’area 1, quella
più economica, il costo
previsto dai quattro operatori italiani varia da 0,25
a 0,5 euro. La spesa massima, quella in area 4, è
compresa tra 0,89 e 1 euro. Si tratta di importi molto più elevati di quelli pagati normalmente in Italia
(dove la media è di 15
centesimi a messaggio)
ma comunque più contenuti delle tariffe per le
chiamate voce. Con l’importo necessario per parlare un minuto si inviano
da due a sei sms.
Più complicato, invece,
il calcolo della spesa legata all’invio degli mms, i
messaggi con fotografie.
La tariffa può essere standardizzata come per gli
sms e variare solo in base
al paese in cui ci si trova.
Oppure può tener conto
della dimensione degli
mms e in tal caso il singolo importo non è facilmente calcolabile a priori da un utente medio che
non si è mai posto il problema di sapere a quanti
kilobyte ammontano i videomessaggi inviati con il
cellulare.
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Alle imprese costano molto cari
i ritardi nei tempi della giustizia
CONFARTIGIANATO HA CALCOLATO QUANTO VIENE A PESARE SUI BILANCI DELLE AZIENDE LA LENTEZZA
NELLE CAUSE, A CUI SI AGGIUNGONO LE PERDITE AL SISTEMA ECONOMICO DERIVANTI DAI FALLIMENTI
ue miliardi e 300 mi-
lioni di euro. Questo il
Dconto
che i ritardi del-
la giustizia presentano
alle aziende. I numeri
parlano chiaro: gli imprenditori italiani per avere giustizia in una causa civile
devono attendere in media 1.765 giorni (4 anni,10
mesi e 5 giorni) tra primo
e secondo grado di giudizio. Per una procedura fallimentare l’attesa arriva in
media a 3.140 giorni (8 anni, 7 mesi e 10 giorni).
In particolare, l’Ufficio
studi di Confartigianato ha
calcolato il costo del ritardo per la riscossione di
crediti in 1.157 milioni di euro mentre il costo indotto
dagli ingenti ritardi nelle
procedure concorsuali obbliga le imprese a sostenere maggiori oneri finanziari per 1.174 milioni di euro,incrementando così del
12,2% le perdite dei fallimenti che sono già enormi e ammontano a 9.606
milioni di euro. Complessivamente quindi i fallimenti provocano al sistema economico una perdita di 10.780 milioni di euro,pari allo 0,76% del Pil.A
livello regionale, i maggiori costi per le imprese si riscontrano in Lombardia,
(14,3% del costo totale dei
ritardi), seguita dal Lazio
(14,1%), dalla Campania
(13,8%), dalla Puglia
(8,3%), dalla Toscana
(7,2%) e dall’Emilia Roma8
LUGLIO 2007
NOTES
gna (7,1%).I tempi più lunghi delle procedure civili
appartengono invece alla
Basilicata (3.391 giorni tra
I grado e Appello), seguita
da Liguria (2.910), Puglia
(2.596),Marche (2.277),Sicilia (1.974) ed Emilia Romagna (1.876 ).A livello di
distretti,per quanto riguarda i procedimenti civili, i
processi più lunghi tra il I
grado e l’Appello si registrano a Potenza con 3.391
giorni, Genova con 3.193
giorni,Lecce con 3.016,Taranto con 2.904 e Salerno
con 2.363. Invece distretti
più virtuosi, quelli con le
procedure più veloci, sono quelli di Cagliari (1.601
giorni),
Campobasso
(1.586), Firenze (1.571),
Reggio Calabria (1.557) e
Milano (1.309).
Quanto ai fallimenti,
Confartigianato ha rilevato che le situazioni più critiche si registrano in Calabria (5.784 giorni per chiudere un fallimento), seguita dalla Sicilia (5.611), Molise (4.963), Puglia (4.598)
Basilicata (4.217) e Abruz-
zo (4.151).Le disparità aumentano da un distretto
all’altro: il tempo necessario per chiudere un fallimento a Messina è 2,6 volte quello che occorre a
Bolzano.
Ma la giustizia “lumaca”
penalizza anche i processi di innovazione delle imprese. La durata, solo in
primo grado, di una causa
per brevetti in Italia è mediamente di 880 giorni,
con una notevole variabilità sul territorio nazionale:
se nel Nord-Est una causa
per brevetti dura 696 giorni, al Centro e nel Mezzogiorno la durata diventa rispettivamente di 1.087 e
1.093 giorni.
Confartigianato ha infine constatato che tra il
2004 e il 2005 la durata
media dei procedimenti civili di primo grado è rimasta sostanzialmente uguale
(873 giorni nel 2005 contro gli 876 dell’anno precedente), pur con notevoli differenziazioni sul territorio mentre le cose sono
andate peggio per quanto
riguarda i fallimenti. Dal
1997 al 2004 la durata media di un fallimento è aumentata da 2.178 giorni
(equivalente a 6 anni) e
2.897 giorni (equivalente
a 7,9 anni),con un aumento del 33%:in 7 anni,quindi, la durata di un procedimento di fallimento si è allungata di 2 anni.
I
M
M
O
B
I
L
I
MURO E LASTRA ESTERNI LI PAGA IL CONDOMINIO
No, perché solo la vendita dei terreni edificabili o quella dei fabbricati, entro cinque anni dall’acquisto, sono imponibili, nei redditi diversi.
N
LE SPESE SI RIPARTISCONO
SULL’USO “POTENZIALE”
L.M. - Pisa
A.Z. - Palermo
Non è chiaro dalla sua lettera se il giudice abbia attribuito la ricostruzione del muro al condominio. Così sembra:
in tal caso non c’è dubbio che la lastra di copertura ne sia
parte necessaria e integrante, per i motivi da lei addotti.
IL TERRENO VENDUTO
NON RIENTRA NELL’IRPEF
M. G. - Asti
Un regolamento condominiale contrattuale, cioè ac-
Questioni di Casa
cettato da tutti al momento dell’acquisto dell’appartamento, può stabilire ripartizioni delle spese differenti da quelle previste dal codice civile, facendovi eccezione. Pertanto gli articoli del regolamento che lei ci ha sottoposto ci
paiono legittimi, anche se non ne condividiamo il metodo.
Tenga conto che il codice civile, anche quando nell’articolo 1123 secondo comma fa cenno alla ripartizione delle spese in proporzione all’uso, parla di uso “potenziale”
(come ha chiarito la giurisprudenza) e non di uso reale. Quindi, anche in mancanza di un regolamento che deroga dal
codice civile, come nel suo caso, il fatto che un appartamento rimanga vuoto per volontà del suo proprietario,
non sarebbe un ostacolo al fatto che quest’ultimo paghi.
A cura di Silvio Rezzonico
VOI DOMANDATE - GLI ESPERTI RISPONDONO
Club3 fornisce ai lettori anche un servizio di
Gli esperti di Club3 rispondono ad ogni
consulenza da parte dei suoi esperti. Le
domanda di carattere economico, finanziario,
domande e le risposte di interesse generale
fiscale, normativo e previdenziale purché sia
potranno essere pubblicate, per gli altri quesiti
esposta in forma breve e non si tratti di un
la risposta sarà privata. Chi desidera usufruire
quesito multiplo. Gli esperti di Club3 si
di questa opportunità deve utilizzare il modulo
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ogni mercoledì – dalle 14 alle 15 – al numero 02.36.53.83.08.
C/o 2C Edizioni, Via Albani 21, 20149 Milano.
NOTES
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I CATALOGHI DA CONSERVARE
oto delle opere, immagini inedite degli artisti, informazioni
interessanti: i cataloghi delle mostre sono opere d’arte che è bene acquistare e conservare.
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ANCHE QUEST’ANNO
PER GLI APPASSIONATI
DI ARTE C’È SOLO
L’IMBARAZZO DELLA
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PUÒ RISPARMIARE
BENEFICIANDO
DI ALCUNI SCONTI
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occasione per visitare le mostre
all’architettura all’arte
Dscultura
contemporanea, dalla
all’archeologia,
sono tante le mostre dell’estate 2007 da non perdere e per i senior tra sconti e ingressi omaggio il risparmio è assicurato.
LA MAPPA
DEGLI EVENTI
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“Renzo Piano Building
Workshop. Le città visi-
bili”, fino al 16 di settembre alla Triennale.
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progettato anche il centro
culturale Georges Pompidou di Parigi. Per informazioni il telefono è
02/724341.Tutte le riduzioni sono segnalate sul si-
to www.triennale.it.
La tristezza come fonte di
ispirazione è il filo conduttore del “Settimo Splendore. La modernità della malinconia”sino al 29 luglio,
a Verona, in Piazza dei Signori a Palazzo della Ragione.Chi ha più di 65 anni e chi ne ha meno di 18
paga solo 8 euro anzichè
10. Per prenotazioni il numero è 199.199.111 o su
www.teleart.org/civita/settimosplendore_b2c/.
La mostra raccoglie sei
secoli di storia dell’arte in
200 opere da Botticelli a
Modigliani, da Giorgione a
Bonnard, da Caravaggio a
Calzolari. Il sito Internet è
www.settimosplendore.it.
Ai Musei Capitolini di
Roma,presso Palazzo Caffarelli, va in scena l’archeo-
SUL WEB SI TROVA TUTTO CIÒ CHE SERVE
nternet è una vera risorsa per
i visitatori di mostre. Informazioni sugli artisti, prenotazioni online, esposizioni virtuali.
Sul sito www.kataweb.it/arte/ si
trovano recensioni e anche un
motore di ricerca per individuare
mostre in corso in tutta Italia,
suddivise per città.
I
10
LUGLIO 2007
Anche www.sullarte.it ha un facile sistema per trovare eventi e
presenta fin dalla prima pagina
una mappa cliccabile dell’Italia
con i link per ogni regione. Ricca
di segnalazioni l’area con le news
e c’è anche la possibilità di fare
ricerche sul singolo artista.
Invece www.exibart.com dedica
più attenzione all’arte contemporanea, con pagine arricchite da
sondaggi e forum.
La sezione mostre del portale Alice, all’indirizzo http://
sapere.alice.it/extra/071 segnala le principali esposizioni con
brevi recensioni e contatti.
Anche il portale creato da Micro-
soft e Adnkronos cultura,
www.museionline.it dedica spazio alle mostre temporanee e permette una ricerca geografica regionale, con news sempre aggiornate.
Su www.arte.go.it si trovano
“spazi gratuiti e servizi agli artisti” e si legge che il portale
gono proposti sconti sino al 15
per cento. Anche sulla libreria online Gullivertown, ad esempio, il
volume “Piero della Francesca e
le corti italiane”, viene proposto
al prezzo di 47 euro e 50 anzichè
50 euro alla pagina www.gullivertown.com/libri/showargomento.php?
_cat=1587&_sot=1788.
Anche sui siti delle case editrici è
possibile fare acquisti: per esempio sul sito www.sillabe.it, il catalogo “Gioiello contemporaneo,
al museo degli argenti di Palazzo
Pitti” viene venduto a 25 euro.
Fra le opere in mostra nella collettiva di Verona “Settimo
splendore. La modernità della malinconia” c’è anche il
quadro “Sala da pranzo” dell’artista francese Pierre Bonnard
logia sino al 2 settembre
con la mostra “I profumi di
Afrodite e il segreto dell’olio.Scoperte archeologiche a Cipro”. Per chi ha
più di 65 anni e meno di
18 l’ingresso alla mostra è
gratuito, mentre il costo
sarebbe di 4 euro e 50.
Gratuito per gli over 65 anni e per gli under 18 l’ingresso a tutti i musei Capitolini. Per chi ha più di 18
e meno di 65 anni, la “Capitolini card”che permette
l’ingresso a tutti i musei costa 8 euro e 50. Per “I profumi di Afrodite” sono in
esposizione oltre 100 reperti della più antica fabbrica di profumi del Mediterraneo, da anfore a brocche decorate con serpen“ospita iniziative e mostre permanenti, pubblica notizie di eventi e di manifestazioni culturali”.
Un elenco delle mostre per regione si trova anche su:
www.italiamostre.org, con brevi note sugli eventi in corso.
Invece www.mostre.it punta
sulle fiere e sui mercatini di antiquariato.
Il codice
Leicester
Gli appuntamenti
in Europa
A caccia di mostre anche tra le capitali d’Europa cercando di risparmiare. Partiamo
dall’Irlanda. A Dublino,
al Dublin Castle, la Biblioteca di Chester Beatty propone gratuitamente sino al 12 agosto
l’esposizione del “Codice Leicester”, uno
dei più importanti manoscritti di Leonardo,
che contiene le osservazioni del genio su
aria e luce celeste, su
fiumi ecc. Le prenotazioni sono possibili per
ti in rilievo.La fabbrica fu sepolta da un terremoto nel
II millennio avanti Cristo e
fu ritrovata nel 1998 dalla
missione archeologica italiana del Cnr, il Consiglio
nazionale delle ricerche.
Oltre ai reperti si potranno percepire le essenze
stesse, ricostruite con gli
innovativi metodi dell’archeologia sperimentale.Il sito è www.museicapitolini.
Il castello di Dublino
telefono al (+353 1)
4070769 oppure si
può chiamare per info
al (+353 1) 4070750.
Il sito è www.cbl.ie/index.aspx.
A Parigi, al Museo
d’Orsay, tra le temporanee, fino al 16 settembre, c’è “L’arte moderna a Parigi: la galleria Vollard da Cézanne a Picasso”. Il biglietto di ingresso costa
7 euro e 50 ma la domenica a partire dalle
16 e 15 e il giovedì dalle 20 si pagano solo 5
euro e 50. Il sito è
www.museeorsay.fr/it/manifestazioni/mostre.
Ad Amsterdam fino al
19 agosto, il protagonista è Max Beckmann, con una retrospettiva al Van Gogh
Museum, dedicata al-
org/mostre_ed_eventi/mostre/i_profumi_di_afrodite_e
_il_segreto_dell_olio.Telefono: 06/82059127.
Archeologia e gioielli del
passato brillano a Napoli
con “Ambre, trasparenze
dell’antico”. In esposizione sino al 10 settembre più
di mille reperti di oggetti
in ambra, dalle collane alle statuine, al Museo archeologico nazionale. Per
l’artista tedesco: sono
esposte le opere realizzate nel periodo di
permanenza in Olanda
dal 1937 al 1947.
Esposti anche diari,
lettere, fotografie per
meglio comprenderne
la vita. Il sito è
www3.vangoghmuseum.nl. L’ingresso
costa 10 euro e include
la visita alla collezione
permanente.
gli over 65 e per gli under
18 l’ingresso è gratuito, il
biglietto a prezzo pieno
costa 9 euro. Gli oggetti
partono dal 2200 a.C. sino
al periodo dell’Alto Medioevo. Per informazioni il
telefono è 081/4422211 e
sul web http://www.beniculturali.it/eventi/dettaglio.asp?nd=ec,ev&idevento=43870.
NOTES
11
LUGLIO 2007
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G
I mobili si proteggono dai tarli
con una manutenzione periodica
GLI INSETTI DEL LEGNO FANNO DANNI DA SEMPRE, TANTO CHE SONO DIVENTATI PROTAGONISTI
DI CELEBRI PROVERBI. PER ELIMINARLI OCCORRE CONOSCERE METODI, PRODOTTI E ANCHE COSTI
e si può usare della cera
solida per tappare i buchi.
Sono in vendita da 2 euro e 50 in su dei bastoncini di cera adatti a chiudere i tunnel, le bacchette si
trovano nei vari colori del
legno, dal nero al mogano, dal noce al ciliegio, dal
pino al frassino.
I fori attivi hanno spesso polvere di legno e colore chiaro. Sauro Prosperi,
falegname del cortile del
Maglio, la piazza al coperto del Balôn, il mercato
dell’usato e dell’artigianato di Torino, consiglia: «Si
può intervenire con una
siringa e liquido antitarlo,
ma se i fori sono tanti bisogna armarsi di
pazienza; si
può trovare
un prodotto
antitarlo anche nelle
catene
commerciali». Così, ad
esem-
golosi di legno e
S ono
possono fare ammalare i nostri mobili. Sono gli “Anobium punctatum” e i “Lyctus Brunneus” questi i nomi scientifici, in latino, dei tarli, i
piccoli insetti che causano
mille buchi nel legname.
I fori che abbiamo di
12
LUGLIO 2007
fronte possono essere
“attivi” o “passivi”. Nei
primi gli insetti stanno
continuando a mangiare e quindi a creare
gallerie nel legno; nei
secondi, invece, i tarli si sono già trasformati in farfalle. I fori passivi hanno bordi irregolari
pio, tra gli scaffali del “Bricocenter” si può acquistare una lattina della ditta
Gubra con siringa e 100
millilitri di prodotto, pagando tra i 3 e 4 euro; è
importante però entrare
in profondità con l’ago e
spruzzare fino a quando
la “galleria” non è piena,
pulendo poi con uno
straccio.
Il trattamento del mobile va fatto all’aperto,
lontano da casa, da bambini e da animali, con guanti e mascherina. «Il mobile va poi lasciato all’aperto, anche al sole», consiglia Prosperi.
Vale la pena farsi fare
sempre dei preventivi da
restauratori o da ditte
specializzate, facilmente
rintracciabili anche sulle
Pagine Gialle o sulle Pagine Utili. Essi utilizzano
metodi come quello della
siringa, dei gas antitarlo o
l’immersione. Per chi è
già esperto ci sono vari
prodotti.
Si legge sul sito
www.antichitabelsito.it/antitarli.htm
che l’antitarlo “Sinotar” si può passare
con il pennello o con lo
spray con beccuccio
per colpire gli insetti.
I costi vanno da 9,50
euro per la bomboletta spray da 400
millilitri ai 38 euro
del flacone da 5 litri. Nei colorofici o
sui siti specializzati sono
in vendita anche i kit antitarlo. Sul sito “antichitabelsito”, un kit completo di
due flaconi antitarlo, un
flacone spray, una pennellessa numero 60, una si-
A R R E D A M E N T O
ringa con ago, un paio di
guanti di lattice, uno stick
di cera per chiudere i fori,
costa intorno ai 29 euro.
Oltre ai tarli il legno
può essere attaccato da
un fungo, chiamato la “carie bruna” o “bianca”.
Si scopre sul sito http:
//xoomer.alice.it/hobbylegno/Carie.html:“Il legno che è affetto da
carie bruna è scuro e
mostra sulla superficie crepe di forma quadrata. Se si tocca si sbri-
I RIMEDI, DALL’ARTIGIANALE
ALL’INDUSTRIALE
l suo camice blu ha tante macchie di polvere di
truciolato e appena pronuncia la parola “tarlo”
estrae da una mensola in legno la custodia di un
rullino fotografico, la apre e all’interno si vedono tre vermi, senza vita, grandi come tappi di
penna: «Sono i tarli e possono essere anche lunghi come un dito; il metodo che consiglio per eliminarli è quello con la siringa e il liquido antitarlo per riempire buco dopo buco. – afferma Sauro Prosperi – Ci vuole molto tempo e quindi il
trattamento può arrivare a costare 150 euro se
fatto da un artigiano, infatti ai miei clienti suggerisco il “fai da te”». Prosperi, della ditta www.usieriusi.it, indica poi alcune assi di legno colpite dai
tarli e spiega: «Il legno di conifera come il larice
è meno attaccato perchè ha più resina che lo protegge. Il rovere e il pioppo sono più teneri e i tarli ne sono molto ghiotti».
Esistono poi altri sistemi più industriali: «Per noi
il metodo è uno solo, il gas, il bromuro di metile,
– spiega Andrea Callegher, della www.callegher.it
– .Si sottopone il mobile, chiuso in una cella isolata, al gas insufflato per 48 ore. In questo modo
si eliminano completamente le uova dei tarli».
Il costo per un privato è sui 60 euro e la società
tratta dai mobili da 600 euro fino a opere che valgono più di 50mila euro. Lavora anche su reperti storici e ha tra i suoi clienti dal museo Egizio
a quello del Risorgimento: «Per il museo della
Montagna – conclude sorridendo Callegher – abbiamo tolto i tarli alla tenda con cui nel 1899 il
Duca degli Abruzzi Luigi Amedeo di Savoia tentò
la conquista del Polo Nord».
I
ciola facilmente. La carie
bruna si trasferisce dal legno umido a quello sano”. Problemi simili con
la carie bianca, in cui il legno è chiaro e fibroso. I
funghi di questo genere
attaccano il legno quando c’è molta umidità.
I tarli sono da sempre
noti tanto da essere protagonisti di proverbi, come quello diventato celebre dei maori, della Nuova
Zelanda:“Il tarlo è piccolo,
ma può abbattere grandi
alberi”.Tra quelli italiani,
ne ricordiamo due:“Ogni
legno ha il suo tarlo” e “La
gelosia è il tarlo che rode
l’amore”.
“Il tarlo” fu anche il nome d’arte utilizzato da
Emilio Cecchi, lo scrittore e critico letterario, nato
nel 1884 e scomparso nel
1966, che con Natalino
Sapegno diresse la “Storia
della letteratura italiana”
di Garzanti. Cecchi si firmava così sul giornale “La
Tribuna” con lo pseudonimo “Il tarlo” e si legge
sul sito di Fazi Editore:“Il
tarlo dedicava le sue riflessioni e le sue stoccate a libri, autori e problemi, spesso con tono divertente e grottesco”.
G
LE INFORMAZIONI UTILI
SONO ONLINE
olti i siti Internet che riportano informazioni su come trattare al meglio
i mobili.
Navigando in internet si può accedere a
www.il-legno.it/restauro/antitarlo.html
per imparare alcuni dei trattamenti antitarlo più diffusi. È anche consultabile
www.ilvecchiotarlo.it/trattamento%20antitarlo.htm che si propone come web di “antiquariato e collezionismo online”. Su
www.waybricolage.net/root/121_1337.asp
si possono trovare pagine dedicate agli
infestatori del legno.
Molti consigli preziosi anche su www.webalice.it/inforestauro/prevenzione.htm
dove si spiega l’importanza della manutenzione del mobile.
E per saperne di più sul legno e la sua
storia, un dossier online, disponibile per
gli utenti di internet all’indirizzo: www.torinoscienza.it/dossier/apri?obj_id=6521,
porta alla scoperta dei tipi di legname.
Sullo stesso argomento, informazioni utili le offre l’enciclopedia libera wikipedia:
http://it.wikipedia.org/wiki/Legno e http:
//it.wikipedia.org/wiki/Legname e in particolare la pagina con il nome scientifico
in latino del piccolo insetto: http://it.wikipedia.org/wiki/Anobium_punctatum.
Per acquisti online di attrezzi e prodotti,
il sito di aste E-bay ha una sezione dedicata: http://arredamento.ebay.it. Consigli
da guardare e da stampare riservati ai legnami sul sito di un centro commerciale
del fai da te: www.bricocenter.it/bricofare.
htm.
M
I LIBRI DA NON PERDERE
ibri per cacciare via i tarli e per
far tornare nuova di zecca l’antica credenza. Tra i titoli sull’argomento: “Restaurare il legno” di Luca Berti, edito da De Vecchi a 9
euro e 90 centesimi. Una guida
con disegni per rinnovare i mobili e indicazioni su come carteggiare, colorare e rifinire. Scoprire i
vari tipi di legno sarà come fare
un viaggio in terre lontane grazie al
libro: “Atlante del legno. Guida ai le-
L
gnami del mondo”, di Aidan Walker edito da Hoepli al costo di 29
euro. L’autore cura la rivista inglese “Woodworker”, lavoratore del
legno. Nel suo atlante una raccolta di schede illustrate con i 150 legnami più utilizzati per fare mobili. E se vogliamo far divertire i nipotini con il legno c’è: “Creare burattini con i cucchiai di legno” di
Carmen Zimmerman, edizioni Del
Borgo a 5 euro e 90 centesimi.
NOTES
13
LUGLIO 2007
G
F
I
N
A
N
Z
A
G
G
D’estate è tempo di investire
ma attenzione anche al “meteo”
LE BORSE, COMPRESA
PIAZZA AFFARI, STANNO
ANDANDO BENE. IN QUESTA
STAGIONE PERÒ VANNO
CONSIDERATI I FATTORI
CLIMATICI, GUARDANDO
PER ESEMPIO AI TITOLI DI
AZIENDE CHE PRODUCONO
E VENDONO IMPIANTI DI
CONDIZIONAMENTO
vento continua a sofI lfiare
a favore delle Borse mondiali. Secondo gli
strateghi di Société Générale Asset Management, la
correzione del mercato avvenuta in febbraio è stata
interamente recuperata e
molte “piazze” azionarie
hanno di nuovo raggiunto
i massimi. In particolare,
l’indice statunitense “Dow
Jones Industrial Average”
si attesta sui livelli più alti
di tutti i tempi e gli europei sono vicini a quelli record del 2000.Tre i fattori
che hanno determinato
questa reazione:il calmieramento delle paure relative
al mercato immobiliare
americano;le notizie economiche molto positive provenienti da Asia,Giappone
ed Europa;l’aumento di fusioni e acquisizioni,soprattutto in Europa. Buon periodo anche per la Borsa
di Milano: secondo una ricerca condotta da Morningstar Italia su 21 delle principali società di diritto italiano ed estero operanti
nel nostro Paese, che contano per circa l’80% degli
asset gestiti in Italia, il 76%
dei gestori è convinto che
14
LUGLIO 2007
NOTES
nei prossimi sei mesi il listino milanese salirà. In
particolare, Piazza Affari
continua a interessare i
fund manager per i buoni
fondamentali societari,l’attesa di sorprese positive
sul fronte degli utili e il
quadro economico favorevole. Conviene approfittare di questo momento positivo? E se sì, quali settori
tenere d’occhio, anche in
vista dei mesi estivi?
SONO NECESSARIE
TATTICHE OCULATE
«Partiamo dal presupposto che il portafoglio
di ogni investitore andrebbe diviso tra parte
strategica e parte tatti-
ca: bisogna essere consapevoli che c’è bisogno di fare un mix tra il patrimonio
a disposizione, l’orizzonte
temporale dell’investimento, il rischio che si vuole
assumere nel proprio portafoglio e la propria “sopportazione al dolore”quando i mercati scendono»,
premette Andrea Varenna
di Banca Fideuram. Si può
fare un esempio: «Se in un
portafoglio strategico da
un milione di euro si vuole avere il 20-30% in azioni,
la componente tattica dev’essere al massimo un terzo del totale, quindi tra il
5 e il 10%. Questo perché
si rischierebbe di vedere
le cose,nel breve periodo,
in modo troppo negativo
o troppo positivo. Inoltre,
parlando della componente azionaria (“equity”) del
portafoglio, si dovrebbe
avere in mente un arco
temporale d’investimento
di 4-5 anni». Fatte queste
considerazioni introduttive si può ragionare sul modo di affrontare un investimento “stagionale”.
FARE ATTENZIONE
ALLE PREVISIONI
«Nella stagione estiva
si devono tenere in
conto gli elementi climatici, quindi ci si potrebbe orientare sulle
aziende che producono
e vendono impianti di
condizionamento oppure su strumenti finanziari
come Etf o Certificate che
investono in azioni che
hanno un collegamento
con gli eventi climatici –
suggerisce Varenna –. Esistono, per esempio, strumenti finanziari collegati
al ciclo dell’acqua,che investono in aziende che gestiscono fonti,sorgenti,condutture, irrigazione, imbottigliamento. Se si prevede
che l’estate 2007 sarà particolarmente torrida, può
essere che titoli, fondi o
certificate inerenti a questo settore siano più sensibili (tra i più noti, i Pictet
water funds, ndr)».
Esistono, tra l’altro, anche strumenti che investono in obbligazioni anticatastrofe, collegati a eventi
naturali (“Cut bond”). Diversamente, a livello macroeconomico,i titoli delle
cosiddette “utilities” (per
esempio le grandi municipalizzate dell’energia) soffrono un po’ la stagionalità. «Pensiamo a come può
essere il consumo di energia elettrica ad agosto,
quando le fabbriche chiudono. Per questo l’investimento nelle utilities può
essere più redditizio in inverno che in estate».
Insomma,meglio consultare le previsioni del tempo
di quelle di borsa? «Se si
pensa al film “Una poltrona per due“ (di John Landis,con Dan Aykroyd e Eddie Murphy,1983),la truffa
ordita a Wall Street consisteva nel fatto che si doveva sapere qualche tempo
prima come sarebbe andato il raccolto delle arance.
Il meccanismo non è così
banale:se si potessero prevedere gli eventi...».
Anche in Italia esistono
F
I
strumenti come gli Etf sulle “soft commodities”, che
investono in materie prime come succo d’arancia,
cacao, zucchero e caffè,
per loro natura collegati all’andamento del clima.
Tuttavia, anche in questo caso, bisogna tenere in
debito conto il grado di imponderabilità delle condizioni meteo: «Di recente il
prezzo del caffè in Vietnam
è schizzato a causa di fattori climatici che ne hanno fatto impennare il prezzo – dice Varenna –.In questi settori bisogna pensare
che se si destina una parte di portafoglio ad una
scommessa rilevante bisogna saper accettare il rischio della volatilità: cioè
la possibilità di guadagnare
bene ma anche di perdere
sensibilmente». Last but
not least, «Anche il petrolio può destare interesse,
in vista di un inverno particolarmente rigido»,conclude Varenna.
SOTT’OCCHIO
ANCHE IL PETROLIO
Con motivazioni diverse, consiglia di tenere sott’occhio i titoli petroliferi, soprattutto
quelli europei, anche
Andrea Mancadori, gestore azionario Europa
per Bpm gestioni: «Come scenario a breve termine consigliamo di ridurre
il rischio nei settori più ciclici (tra quelli andati meglio
negli ultimi mesi ci sono
costruzioni,materie prime
e,più in generale,industriali) e aumentarlo nei settori
difensivi. Come il settore
alimentare, che nelle fasi
di volatilità va meglio e
quello petrolifero, che in
Europa potrebbe essere interessante: oramai le valu-
N
A
N
Z
A
tazioni sono basse e,in termini relativi, il mercato è
molto interessante perché
le società hanno dividendi
elevati». Per quanto riguarda i petroliferi italiani, «Si
hanno meno rischi scegliendo titoli con capitalizzazione elevata piuttosto
che i petroliferi operanti
in nicchie specializzate: le
grandi compagnie diversificano al loro interno e i rischi sono minori», dice
Mancadori, che tuttavia è
più guardingo sulle prospettive borsistiche dei
prossimi mesi.
«I mercati salgono da molto tempo e c’è qualche se-
G
gnale da parte dei bond,
scesi sia in Europa che negli Stati Uniti, per il timore
di qualche inflazione. Per
quanto riguarda l’America,
il timore di un taglio dei
tassi per la seconda parte
dell’anno sembra tramontato, perché sembra che
l’economia Usa sia già in
ripresa. Per questo sul breve periodo siamo un po’
più cauti, anche se nel medio la previsione è positiva e riteniamo che le azioni possano essere un investimento interessante. Per
quanto riguarda il mercato italiano, come si è visto
nelle ultime settimane,può
risentire del fatto che il settore bancario pesa molto:
durante l’anno scorso e all’inizio del 2007 era andato
particolarmente bene, sulla spinta di notizie di aggregazioni e fusioni, ma in
uno scenario di tassi che
possono risalire, come
stanno facendo oggi, il settore bancario può soffrire
di più».
Non vanno
comunque persi
di vista i titoli
petroliferi, tra cui
quelli italiani,
un mercato che
in questi ultimi
tempi è diventato
interessante
I MIGLIORI FONDI DA INIZIO ANNO
HSBC GIF SINGAPORE
EQ A USD ACC
Da inizio
anno %
Anno 2006
%
Rating
Morningstar
Commissione
di questione
36,20
25,60
2
1,00
FIDELITY FDS
MALAYSIA A INC
31,75
27,94
3
1,50
DWS BRAZIL ACC
31,39
FORTIS L EQ TURKEY
29,60
-9,9
OYSTER ITALIAN
VALUE EUR ACC
29,21
21,98
HSBC GIF LATIN AMERICA
FREESTYLE M1C ACC
29,06
1,00
DWS INVEST ASIAN
SM/MD CAP FC ACC
28,89
0,75
MLIIF WORLD MINING
A2 EUR
28,58
28,88
5
1,75
CAF LAT AMER EQUITIES
CLASSIC USD ACC
28,45
31,34
4
1,60
HSBC GIF BRAZIL
EQ A USD INC
28,07
34,49
1,75
Dati in euro disponibili al 5 giugno 2007.
I rendimenti sono al lordo dell’imposta sul capital gain.
1,50
4
1,75
1,75
Fonte: Morningstar Direct
NOTES
15
LUGLIO 2007
F
I
N
A
N
Z
A
G
OBIETTIVO: UN PUNTO IN PIÙ DELL’INDICE
I
L. F. - Cogoleto
I Il comparto appartiene alla gamma di Crédit
Agricole asset management che si caratterizza
per la ricerca di un rendimento positivo in qualsiasi condizione di mercato, grazie a una particolare
strategia di allocazione del rischio.
In particolare, l’Arbitrage VaR 2 si pone un obiettivo di performance dell’1% annuo superiore all’andamento del mercato monetario (l’indice preso a riferimento è l’Eonia, Euro overnight index
average, che è il tasso standard per i depositi bancari in euro). La sigla VaR indica il Value at risk,
ossia la percentuale massima di perdita consentita in un determinato orizzonte temporale (in questo caso il 2 per cento).
Tenuto in considerazione questo profilo di rischio,
che viene gestito attivamente, il comparto cerca le
migliori opportunità che si presentano di volta in
volta sul mercato dei tassi e delle valute. Nel dettaglio, investe in obbligazioni, strumenti del mercato valutario, senza vincoli di rating, titoli garantiti, divise internazionali e derivati.
Tra le strategie utilizzate ci sono gli arbitraggi del
tipo cash&carry: il gestore compra un’obbligazione al prezzo “a pronti”, vendendo il corrispondente contratto future, per poi consegnare il bond
alla data di scadenza del derivato, in modo da
trarre vantaggio dalla sovrastima del future rispetto all’obbligazione.
I principali rischi sono legati all’andamento dei
tassi, alla qualità del credito e alle transazioni in derivati. Secondo gli ultimi dati disponibili, il rendimento del fondo dal lancio è stato sostanzialmente in linea con quello del mercato monetario.
I PAESI EMERGENTI
SONO MOLTO SENSIBILI...
I. M. - Ancona
I I mercati emergenti sono particolarmente sen-
16
LUGLIO 2007
sibili ai cambiamenti nella propensione al rischio
degli investitori. Se, ad esempio, crescono i timori per un rallentamento dell’economia globale,
è possibile che subiscano maggiori prese di beneficio rispetto alle aree sviluppate. Inoltre, sono
maggiormente influenzati dai rischi geo-politici e
dipendenti dall’andamento dei prezzi delle materie prime.
I principali fattori positivi produttivi che li sostengono sono la crescita economica superiore a quella dei Paesi occidentali e quella dei profitti aziendali. Secondo gli esperti, nel breve periodo, la volatilità dovrebbe continuare a giocare un ruolo da
protagonista, perché pesa l’incertezza legata alla
congiuntura americana e a un mutamento del
sentiment degli investitori, mentre nel lungo termine le opportunità non mancano, in quanto i
fondamentali rimangono solidi.
Risparmio gestito
G
...E IL MAROCCO È IN TESTA
NEI PRIMI MESI DEL 2007
C. B. - Napoli
I In Italia, esistono i cosiddetti fondi Emea, ossia Emerging Europe, Middle East e nord Africa,
aree accomunate dagli stretti rapporti commerciali con l’Occidente e dai sostenuti tassi di sviluppo economico.
Per ora tali comparti sono pochi, quattro o cinque in tutto, prevalentemente di case di investimento estere, ma potrebbero crescere in futuro, anche
attraverso la modifica della politica di investimento di fondi già esistenti, che sono specializzati solo sull’Europa dell’Est. Si tratta di prodotti finanziari che offrono un maggior grado di diversificazione e la possibilità di cogliere le opportunità
offerte da alcune economie emergenti, in particolare dell’Africa settentrionale. Basti pensare che
nel primo trimestre 2007, il miglior mercato della regione è stato il Marocco, seguito dalla Turchia, mentre la Russia, che ha un peso rilevante
nei comparti che investono nell’Europa emergente, è stato il peggiore. Nel valutare l’acquisto di
un fondo di questo tipo è bene ricordare che le
Borse di questi Paesi sono più volatili e maggiormente sensibili agli sviluppi politici interni.
di Sara Silano
www.morningstar.it
Morningstar, società
indipendente, è leader mondiale nell’analisi e valutazione
del risparmio gestito.
Morningstar e i suoi
dipendenti non forniscono alcun tipo di
consulenza, né su investimenti né su specifici fondi.
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