Istituto Comprensivo Gianni Rodari L’Aquila P O Anno Scolastico 2012/2013 F Le illustrazioni del POF sono tratte da “ Storie per diventare grandi” di Nicoletta Costa e “Aqui-là” di A. Porto 2 Funzioni e caratteri del POF ANALISI DEL CONTESTO: p. 4 1-L’Istituto Comprensivo 2-Le risorse strutturali 3-Le risorse economiche 4-le risorse culturali La nostra scuola La nostra “Mission” Finalità del sistema di istruzione p. 5 p. 7 Finalità formative per la costruzione del curricolo Le scelte del successo formativo p. 10 p. 13 Il curricolo p. 18 L’ambiente di apprendimento p. 23 Accoglienza Inclusione Continuità Collaborazione con Enti ed Istituzioni Area progettuale p. 27 p. 28 p. 31 p. 33 p. 34 Verifica e Valutazione Autoanalisi di Istituto Funzioni Strumentali all’Offerta Formativa p. 35 p. 37 p. 38 Dimensione organizzativa p. 40 Organizzazione p. 40 Indicazioni per le famiglie Sicurezza Privacy p. 41 p. 42 p. 42 Organigramma Servizi Amministrativi p. 43 p. 8 p. 9 Scuola dell’infanzia e Scuola primaria Consigli di intersezione/interclasse Consigli di classe Consiglio di Istituto p. 44 p. 52 p. 52 p. 53 Coordinatori di settore p. 54 Commissioni p. 54 RSU p. 54 Commissione Mensa Comitato studentesco p.55 p.55 3 Piano dell’Offerta Formativa Funzioni e caratteri FUNZIONI E CARATTERI DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Il POF è il documento che rappresenta l’identità culturale, progettuale ed organizzativa dell’Istituzione scolastica come previsto dall’art. 3 del Regolamento sull’Autonomia (DPR 8 marzo 1999 n. 275). E’ lo strumento con cui la scuola, nel rispetto della libertà di insegnamento e del pluralismo culturale, in condivisione e in corresponsabilità con la famiglia nelle scelte educative, in diretto rapporto con il territorio, dà concreta attuazione alla normativa nazionale ed europea e alle strategie educative e didattiche che supportano il processo di formazione degli alunni e delle alunne. Il POF si caratterizza per: l’integrazione con famiglia e territorio (art. 1); la costruzione di repertori di significati condivisi che orientano il curricolo (art. 8); la flessibilità organizzativa (art. 5: adattamento del calendario, impiego dei docenti, suddivisione oraria); la flessibilità didattica (art. 4: metodologie e strategie didattiche, tempi dell’insegnamento); la corresponsabilità dei risultati. Il POF riflette le esigenze culturali, sociali ed economiche della realtà locale; è coerente con le indicazioni contenute nei documenti nazionali ed europei; tiene presenti gli esiti dell’Autoanalisi e dell’Autovalutazione d’Istituto; è approvato e condiviso da tutti i docenti; è reso pubblico e presentato alle famiglie e al Consiglio di Istituto. 4 L’ISTITUTO COMPRENSIVO “GIANNI RODARI” L’Istituto Comprensivo “Gianni Rodari”, costituito nel settembre 2009, si articola in 14 plessi: 8 di Scuola dell’Infanzia (Pile, Pile 1° Maggio, Roio, Pagliare MUSP, Pagliare di Sassa, S.Benedetto, Pianola MUSP, Preturo); 5 di Scuola Primaria (Pile, Roio, Sassa - Pagliare MUSP, Pianola MUSP, Preturo), 1 di Scuola Secondaria di Primo Grado (Sassa MUSP) dislocati in un vasto territorio della periferia sud-ovest della città di L’Aquila. Complessivamente accoglie 327 alunni/e di Scuola dell’Infanzia, 587 di Scuola Primaria e 87 di Scuola Secondaria di Primo Grado. La scuola è il principale luogo di aggregazione e di socializzazione, spazio culturale e di riferimento delle comunità locali, affiancato dalle agenzie e associazioni culturali, presenti attualmente sul territorio. 5 ISTITUTO COMPRENSIVO “GIANNI RODARI” COMPRENSIVO “GIANNI RODARI” ViaISTITUTO Salaria Antica Est,27 C – 67100 L’Aquila Via Salaria Antica Est, 27 C-67100 L’Aquila Codice Fiscale 80006520664 Codice Scuola AQEE00500G Tel. 0862/313141 Fax 0862/316082 e-mailScuola [email protected] Codice Fiscale 80006520664 Codice AQEE00500G Tel.0862/313141 fax 0862/316082 e-mail [email protected] Scuola dell’Infanzia di PILE Scuola dell’Infanzia di PIANOLA Scuola dell’Infanzia di PRETURO Scuola dell’Infanzia di PILE I Maggio Scuola dell’Infanzia di ROIO Scuola dell’Infanzia di PAGLIARE di SASSA Scuola Primaria di PIANOLA Scuola dell’Infanzia di S.BENEDETTO di BAGNO Scuola dell’Infanzia di SASSA SCALO Scuola Primaria di PILE Scuola Primaria di ROIO Scuola Primaria di PRETURO Scuola Primaria di SASSA Scuola Secondaria di I grado di SASSA 6 L’Istituto Comprensivo “Gianni Rodari ” aggrega in una sola struttura funzionale le Scuole dell’Infanzia, Primarie e Secondaria di Primo Grado, al fine di realizzare e arricchire il progetto formativo rivolto agli alunni e alle alunne dai 3 ai 14 anni. I tre gradi scolastici, nella loro specificità (orientamenti, programmi, orari, insegnanti), predispongono le basi necessarie per porre a sistema e raccordare gli esiti di apprendimento attesi, gli interventi metodologici e didattici, i modelli organizzativi, al fine di offrire un fondamentale contributo alla crescita umana e civile di ciascun allievo/a. L’Istituto Comprensivo: a) realizza percorsi significativi per un’efficace continuità educativa fra i tre ordini di scuola, agevolando il passaggio da un livello scolastico all’altro; b) individua le tappe e i traguardi essenziali nel percorso formativo continuo da 3 a 14 anni secondo standard fissati a livello nazionale ed europeo; c) assicura la continuità formativa attraverso la verifica periodica e sistematica dei progressi di ogni singolo/a alunno/a; d) favorisce l’attività di ricerca su ipotesi di curricolo verticale; e) promuove un apprendimento significativo, valorizzando le potenzialità dei ragazzi/e, nel rispetto dello stile cognitivo di ciascuno; f) interviene in tempo utile di fronte ad eventuali difficoltà degli alunni e delle alunne; g) garantisce la scuola dell’inclusione. Le scuole dell’Istituto Comprensivo fanno riferimento ad un unico Dirigente, un’unica Segreteria, un unico Consiglio di Istituto, un Collegio dei Docenti unitario ed esprimono un P.O.F. condiviso. LE RISORSE STRUTTURALI Nonostante l’evento sismico del 6 aprile 2009 le scuole sono rimaste ubicate nel territorio di origine, anche se la maggior parte di esse sono collocate in MUSP (modulo uso scolastico provvisorio). Alcuni plessi sono serviti da aree palestra, biblioteca e aula multimediale. In quelli in cui non sono presenti tali locali, la scuola prevede il trasporto. LE RISORSE ECONOMICHE I punti di forza della nostra città prima del 6 aprile 2009 erano sicuramente il terziario, l’indotto universitario e l’industria; oggi un po’ tutti hanno risentito dell’evento, ma tra essi è l’industria quella che paga il prezzo più alto della crisi. LE RISORSE CULTURALI L’Aquila città d’arte, luogo di cultura, storia e tradizione: questo è il primato che, con tutte le forze a disposizione, la città cerca di mantenere all’interno della regione. Nel nostro Istituto il livello culturale dei genitori è medio-alto. Oltre il 50% di essi appartiene alla categoria dei lavoratori dipendenti. 7 LA NOSTRA “MISSION” “STAR BENE A SCUOLA, promuovere l’agio per prevenire il disagio”, è l’obiettivo prioritario del nostro Istituto. Il percorso formativo tende al recupero del senso di appartenenza alla comunità attraverso processi educativi finalizzati all’accoglienza, all’inclusione e alla condivisione della dimensione emozionale. È fondamentale perseguire il recupero del senso di efficacia per ritrovare serenità ed equilibrio nella quotidianità scolastica “… luogo di apprendimento e di costruzione dell’identità personale, civile e sociale … per raggiungere la piena realizzazione di sé … l’acquisizione della cultura e dei valori necessari per vivere da cittadini responsabili” . Sono al centro dell’attenzione educativa la costruzione di contesti formativi accoglienti, la vita di relazione, la promozione dei legami cooperativi, lo sviluppo della libertà di pensiero, la partecipazione democratica, l’interazione con la famiglia e con la più ampia comunità sociale. Nel rispetto della persona nella sua unicità, irripetibilità e diversità, si ritiene essenziale per gli alunni e le alunne: l’ascolto dei bisogni e dei desideri di ciascuno; lo sviluppo delle potenzialità, delle inclinazioni e degli aspetti peculiari della persona; la promozione della motivazione ad apprendere, nel rispetto degli stili cognitivi personali; la riflessione metacognitiva; l’elaborazione del senso della propria esperienza; l’acquisizione di valori universali quali la solidarietà, il rispetto di sé, degli altri, dell’ambiente, delle norme, delle Culture altre; il riconoscimento della diversità come risorsa; la riduzione degli svantaggi culturali; la prevenzione della dispersione e dell’evasione scolastica. 8 FINALITA’ DEL SISTEMA D’ISTRUZIONE Le finalità sono definite ponendo al centro del processo educativo la persona che apprende e le reti di relazioni che lo legano alla famiglia e agli ambiti sociali. Alla scuola spettano, quindi, le seguenti finalità: accompagnare il percorso di formazione personale che un ragazzo compie, sostenendo la sua ricerca di senso e il faticoso processo di costruzione della propria personalità preparare al futuro introducendo i giovani alla vita adulta, fornendo loro le competenze indispensabili per essere protagonisti nel contesto economico e sociale in cui vivono consegnare il patrimonio culturale che viene dal passato perché non vada disperso (Indicazioni per il curricolo del 31/07/2007) L’azione educativa si attua attraverso: - la realizzazione di percorsi formativi sempre più rispondenti alle inclinazioni personali degli alunni e delle alunne; - l’offerta di occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base; - la promozione di strategie di pensiero necessarie per apprendere a selezionare le informazioni e ad elaborare metodi e categorie in grado di orientare gli allievi/e nella costruzione del pensiero critico; - l’affermazione dei valori del senso civico, della responsabilità individuale e collettiva; lo sviluppo della coscienza civica per imparare a convivere in armonia con le tante diversità presenti nella nostra società e per interpretare criticamente un mondo globalizzat 9 FINALITA’ FORMATIVE PER LA COSTRUZIONE DEL CURRICOLO La scuola favorisce il divenire della persona in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali e religiosi, attraverso l’elaborazione di un curricolo che promuove: la costruzione dell’identità; la conquista dell’autonomia; lo sviluppo della competenza; l’acquisizione degli alfabeti di base; la sistematizzazione delle competenze in una logica disciplinare; l’esercizio della cittadinanza. 1. Costruzione dell’identità L’alunno/a: a. impara a conoscersi e a sentirsi riconosciuto dagli altri come persona unica e irripetibile, pur sperimentando ruoli diversi b. si percepisce all’interno di un contesto c. coglie il cambiamento di sé nel corpo come un bene da tutelare d. coglie il cambiamento di sé nelle relazioni emotive e. legge ed esprime con diversi linguaggi le proprie emozioni e i propri sentimenti f. è consapevole delle proprie capacità, delle inclinazioni, delle attitudini e delle risorse personali g. si impegna a mettere a frutto le proprie potenzialità h. si sente sicuro nell’affrontare e nel condividere le esperienze i. sta bene con se stesso e con gli altri 2. Conquista dell’autonomia L’alunno/a: a. valuta le informazioni e le sollecitazioni esterne b. manifesta opinioni e giudizi personali in riferimento a contesti diversi c. organizza le informazioni d. prova piacere a fare da sé e. si pone degli obiettivi e li persegue f. mostra capacità di iniziativa 10 g. chiede di essere aiutato dopo tentativi autonomi h. assume autonomamente ruoli e compiti i. effettua scelte personali 3. Esercizio della cittadinanza L’alunno/a: a. accetta il confronto b. è disponibile ad ascoltare le ragioni altrui e a rivedere i propri convincimenti e i propri comportamenti c. afferma il proprio punto di vista nel rispetto di quello altrui d. rispetta l’altro, ne comprende il modo di essere e le esigenze e. impara a gestire i contrasti f. riconosce la necessità di regole g. coopera nel gruppo mostrando atteggiamenti di fiducia, disponibilità e responsabilità h. negozia significati i. conosce la propria cultura di appartenenza attraverso le tradizioni, le radici storiche e le espressioni artistiche j. conosce e rispetta i valori sanciti nella Costituzione della Repubblica Italiana k. è consapevole che ogni persona è titolare di diritti e soggetta a doveri l. comprende che la diversità è occasione di scambio e di arricchimento m. è consapevole dell’interdipendenza tra persone, gruppi e popoli n. prende coscienza delle responsabilità e dei vincoli che uniscono individui del pianeta in relazione ai grandi temi: pace, ambiente, diritti, sviluppo sostenibile o. contribuisce al miglioramento del contesto in cui vive 4. Acquisizione degli alfabeti di base e delle discipline L’alunno/a: a. apprende attraverso l’osservazione, l’esplorazione, l’esperienza e i rapporti con i coetanei b. costruisce strutture cognitive c. acquisisce gli alfabeti di base della cultura d. coglie i “nuclei fondanti”delle discipline e. mette in atto, attraverso le varie discipline, le sue potenzialità sviluppando gradualmente il pensiero riflessivo e critico 11 5. Sviluppo della competenza L’alunno/a: a. prende coscienza del proprio modo di apprendere b. conosce i propri punti di forza e di debolezza c. riconosce l’errore come momento di riflessione e di crescita d. sviluppa strategie di studio autonome e. riconosce situazioni problematiche proprie e di gruppo e ipotizza possibili soluzioni f. esamina diverse soluzioni e sceglie la più conveniente g. mette in pratica le scelte operate e ne verifica l’efficacia h. riscrive, rappresenta e rilegge la propria esperienza attraverso i vari linguaggi per la sistematizzazione delle competenze in una logica disciplinare. 12 LE SCELTE DEL SUCCESSO FORMATIVO La scuola accompagna gli alunni nell’elaborare il senso della propria esperienza, promuove la pratica consapevole della cittadinanza attiva e l’acquisizione degli alfabeti di base della cultura. A tal fine crea contesti in cui gli alunni sono indotti a riflettere per comprendere la realtà e se stessi, diventano consapevoli che il proprio corpo è un bene da rispettare e tutelare, trovano stimoli al pensare analitico e critico, coltivano la fantasia e il pensiero divergente, si confrontano per ricercare significati ed elaborare mappe cognitive. (Indicazioni per il curricolo del 31/07/2007) Processi trasversali da favorire attraverso i campi di esperienza e le aree disciplinari Collocare nello spazio e nel tempo Descrivere Osservare Esplorare Sintetizzare ANALIZZARE E PROBLEMATIZZARE Ricercare informazioni Fare ipotesi Risolvere Classificare Rappresentare 13 Parlare Argomentare Leggere Ascoltare COMUNICARE Scrivere Elaborare Collegare Contestualizzare Esprimersi 14 Utilizzare diversi mezzi espressivi Sperimentare Percepire Interpretare Esplorare Collegare PRODURRE E TRASFORMARE Riutilizzare Immaginare Creare Confrontare Stabilire relazioni Imparare ad imparare Reinventare Usare strategie RIFLETTERE Essere consapevoli Pensiero critico Argomentare Verificare e Valutare 15 Ascoltare Cooperare Interagire Rispettare CONVIVERE Condividere Collaborare Dialogare Negoziare Nella Scuola Secondaria di Primo Grado la progettualità ruota intorno a scelte di obiettivi trasversali educativi e didattici comuni a tutte le discipline per evitare due rischi: sul piano culturale, quello della frammentazione dei saperi; sul piano didattico, quello dell’impostazione trasmissiva. Tali scelte creano un terreno favorevole per lo sviluppo di un’adesione consapevole a valori condivisi e la facilitazione di atteggiamenti cooperativi e collaborativi … condizione per praticare la convivenza civile. Obiettivi educativi Primo anno ▪ Educare all’ascolto, all’accettazione dell’altro e al rispetto delle regole di convivenza ▪ Sviluppare le capacità di autocontrollo ▪ Far comprendere gli effetti del proprio comportamento ▪ Educare alla programmazione ed esecuzione puntuale degli impegni scolastici 16 Secondo anno ▪ Educare all’interazione nel gruppo nel rispetto del ruolo e delle diverse competenze ▪ Stimolare le capacità di autocontrollo ▪ Educare alla collaborazione con compagni e docenti ▪ Saper riconoscere le conseguenze delle scelte operative ▪ Sviluppare un buon grado di organizzazione personale Terzo anno ▪ Educare allo spirito di solidarietà ▪ Favorire la presa di coscienza di realtà sociali problematiche ▪ Potenziare l’esercizio dell’autocontrollo e il senso di responsabilità ▪ Educare al riconoscimento delle proprie inclinazioni e dei propri limiti ▪ Educare ad operare scelte consapevoli e autonome ▪ Consolidare l’autonomia e le capacità organizzative Obiettivi didattici Primo anno Consolidare: ▪ le abilità della scrittura, lettura, operatività, comunicazione, coordinazione motoria, manualità ▪ la comprensione e l’uso dei linguaggi verbali e non verbali ▪ l’acquisizione di un metodo di studio ▪ le capacità di osservazione, descrizione, memorizzazione, orientamento spazio-temporale Secondo anno ▪ Potenziare la capacità di produrre testi scritti ▪ Potenziare l’esercizio delle capacità logiche ▪ Consolidare l’acquisizione della terminologia specifica ▪ Facilitare l’acquisizione di un metodo di studio efficace ▪ Abituare alla ricerca e alla comprensione dell’errore ▪ Avviare alla trattazione interdisciplinare degli argomenti ▪ Avviare all’autonomia operativa ▪ Avviare alla rielaborazione dello schema corporeo 17 Terzo anno ▪ Rinforzare la capacità di produrre testi scritti adatti a situazioni e contesti nuovi ▪ Potenziare l’uso della terminologia specifica ▪ Consolidare e potenziare un metodo di studio personale e autonomo ▪ Sviluppare la capacità di autovalutazione ▪ Sviluppare la capacità di collegamento, di confronto e di critica ▪ Facilitare la riflessione sulla personale struttura psicofisica IL CURRICOLO Il “cuore didattico” del P.O.F. è il curricolo. Esso viene costruito, in modo creativo e originale, da ogni Istituzione Scolastica nel rispetto degli indirizzi nazionali (finalità del sistema di istruzione, processi di alfabetizzazione culturale in termini di Obiettivi di apprendimento e Traguardi per lo sviluppo delle competenze), europei e dei bisogni formativi degli alunni e delle alunne nel contesto locale. Il curricolo esplicita, inoltre, le scelte organizzative, metodologiche e contenutistiche che la scuola autonomamente effettua per realizzare un ambiente formativo nel quale possa avvenire, in modo efficace e adeguato, la trasmissione, la costruzione delle conoscenze, l’elaborazione e lo sviluppo delle abilità. In tal modo, unitamente a emozioni, motivazione e impegno personale, si costruisce un sapere spendibile, utile, significativo per la vita di ciascuno e per la conquista delle competenze. Ne consegue che non conta solo ciò che un/una ragazzo/a sa, ma quello che sa fare e sa diventare con quello che sa. Promuovere la competenza significa accompagnare ogni allievo/a nella ricerca del senso da attribuire a tutto ciò che apprende, nella ricerca dei nessi, dei collegamenti tra i saperi, tra le diverse esperienze, nell’elaborazione di una sintesi personale di quanto gli viene proposto, nella consapevolezza di avere una risorsa necessaria per il proprio progetto di vita. È compito della scuola quindi promuovere le competenze chiave, quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali e per l’esercizio della cittadinanza attiva. 18 Il curricolo si articola in contenuti e contesti formativi offerti dai Campi di esperienza nella Scuola dell’Infanzia e dalle Aree disciplinari e dalle Discipline nella Scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado. I Campi di esperienza sono luoghi del fare e dell’agire del bambino che, orientato dall’azione consapevole degli insegnanti, lo introducono ai sistemi simbolico-culturali e lo aiutano a dare senso alle esperienze che va compiendo. Ci sono più campi, cioè più finestre per guardare e per capire il mondo, non in modo separato, ma integrato ed unitario. . *Il sé e l’altro le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme *Il corpo in movimento identità, autonomia, salute *Linguaggi, creatività, espressione gestualità, arte, musica, multimedialità *I discorsi e le parole comunicazione, lingua, cultura *La conoscenza del mondo ordine, misura, spazio, tempo, natura Le Discipline sono chiavi di lettura e di interpretazione della realtà e permettono agli alunni e alle alunne di acquisire nozioni, informazioni, quadri concettuali, di comprendere e usare i linguaggi, i modi di pensare e di operare tipici di ognuna. Pur mantenendo una specificità di temi, problemi, metodi e linguaggi, le discipline non hanno dei confini rigidi, ma rivelano numerose connessioni che le legano tra loro. È necessario, pertanto predisporre un curricolo che, a partire da un’impostazione predisciplinare, e salvaguardando sempre le dimensioni transdisciplinare e interdisciplinare, miri a far scoprire la bellezza e l’interesse di ciascuna disciplina e conduca così gradualmente a coglierne i nuclei fondanti. L’approccio alle diverse discipline andrà calibrato in funzione delle differenti esigenze e vocazioni delle diverse età dei bambini e dei ragazzi. (Atto di indirizzo, 08/09/09). Le Aree disciplinari sono perciò il “luogo” del dialogo, dell’integrazione e dell’interdipendenza delle discipline, all’interno del quale i saperi si delineano senza separarsi e senza perdere connessioni e collegamenti. 19 *Area linguistico-artistico-espressiva Italiano, Lingue comunitarie, Musica, Arte e immagine, Corpo movimento sport, Religione cattolica (secondo le indicazioni dell’Accordo di revisione del Concordato) *Area storico-geografica Storia, Geografia, Cittadinanza e Costituzione *Area matematico-scientifico-tecnologica Matematica, Scienze naturali e sperimentali, Tecnologia La scuola, attraverso gli alfabeti delle discipline, permette di esercitare differenti potenzialità di pensiero, ponendo così le premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico… …Nella scuola secondaria di primo grado vengono favorite una più approfondita padronanza delle discipline e una articolata organizzazione delle conoscenze, nella prospettiva della elaborazione di un sapere integrato. (Indicazioni per il curricolo del 31/07/2007) Italiano Il possesso di competenze linguistiche ampie e sicure è condizione indispensabile per la crescita della persona e per l’esercizio pieno della cittadinanza, per l’accesso critico a tutti gli ambiti culturali e per il raggiungimento del successo scolastico. Lingue Comunitarie L’apprendimento delle lingue permette all’alunno di acquisire una competenza plurilingue e pluriculturale e di esercitare la cittadinanza attiva oltre i confini del territorio nazionale. Musica La musica è componente fondamentale e universale dell’esperienza, mezzo di espressione e di comunicazione; offre uno spazio simbolico e relazionale;, interagisce costantemente con le altre arti e è aperta agli scambi e alle interazioni con i vari ambiti del sapere. Arte e immagine Consentono di sviluppare e di potenziare nell’alunno la capacità di leggere e comprendere le immagini e le diverse creazioni artistiche; 20 di esprimersi e comunicare in modo personale e creativo; di acquisire sensibilità e consapevolezza nei confronti del patrimonio artistico. Corpo movimento sport Promuovono la conoscenza di sé, dell’ambiente e delle proprie possibilità di movimento. Contribuiscono, inoltre, alla formazione della personalità dell’alunno attraverso la conoscenza e la consapevolezza della propria identità corporea, nonché della necessità di prendersi cura della propria persona e del proprio benessere. Storia Favorisce la formazione di un “abito critico” per orientare alla comprensione della complessità del presente, riscoprendone le radici nel passato. Geografia È scienza che studia l’umanizzazione del nostro pianeta per formare cittadini del mondo consapevoli, autonomi, responsabili e critici, che sappiano convivere con il loro ambiente e sappiano modificarlo in modo creativo e sostenibile, guardando al futuro. Cittadinanza e Costituzione La conoscenza della nostra carta costituzionale, l’adesione ai suoi principi e ai suoi valori di libertà, di giustizia, di uguaglianza, di rispetto della dignità della persona, di solidarietà, di pari opportunità, di democrazia costituiscono il punto di partenza per sviluppare la coscienza civica, per imparare a convivere in armonia con le tante diversità presenti nella nostra società e per interpretare criticamente un mondo globalizzato, tecnologicamente avanzato e soggetto a continui cambiamenti. (Atto di indirizzo del 08/09/09). Così intesa, la scuola diventa luogo privilegiato di confronto libero e pluralistico. (Indicazioni per il curricolo del 31/07/2007) Cittadinanza e costituzione non è una disciplina autonoma e non ha un voto distinto, per cui la sua valutazione trova espressione nel complessivo voto delle discipline delle aree storico-geografica e storico-sociale di cui è parte integrante, influisce, inoltre, nella definizione del voto di comportamento (art.1 legge 30 ottobre 2008 n. 169) Matematica 21 Promuove lo sviluppo della capacità generale di operare e comunicare significati con linguaggi formalizzati, utilizzando tali linguaggi per rappresentare e costruire modelli di relazioni fra oggetti ed eventi. Offre contesti per affrontare e porsi problemi significativi, per esplorare e percepire relazioni e strutture. Scienze naturali e sperimentali Facilitano percorsi progressivi e ricorrenti, fatti di esperienze, riflessioni e formalizzazioni... per guidare i ragazzi dal pensiero spontaneo fino a forme di conoscenza sempre più coerenti e organizzate, di cui… verificare concretamente efficacia ed efficienza. Tecnologia Consente di conoscere i dispositivi, le macchine e gli apparati che sostengono l’organizzazione della vita sociale, esplorandoli e studiandoli nei loro aspetti costruttivi e progettuali. Religione cattolica A partire dal confronto interculturale e interreligioso, consente all’alunno/a di interrogarsi sulla propria identità e sugli orizzonti di senso verso cui può aprirsi, affrontando anche le essenziali domande religiose e misurandosi con i codici simbolici in cui esse hanno trovato e trovano espressione. (D. P. R. 11.02.2010: Traguardi per lo sviluppo delle competenze e obiettivi di apprendimento dell’insegnamento della religione cattolica per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione). 22 L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO La scuola promuove la partecipazione attiva di ciascuno/a alla costruzione del proprio percorso formativo e fa in modo che “ogni bambino si senta riconosciuto, sostenuto e valorizzato” nei suoi aspetti cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali. Ciò è possibile se: si favorisce la costruzione di relazioni positive; si stimolano gli alunni e le alunne a “dare senso e significato all’esperienza” attraverso l’espressione del pensiero critico; si utilizzano tempi “distesi” nel processo di apprendimento/insegnamento; si attuano interventi mirati a valorizzare le diversità come risorse; si considera l’errore momento di riflessione, passaggio significativo nel processo di apprendimento e per il progresso nelle conoscenze; si favoriscono l’esplorazione e la scoperta; si promuovono l’interesse e il desiderio di imparare; si offrono proposte educative rispondenti ai bisogni/desideri degli allievi e delle aliieve; si ancorano i nuovi apprendimenti alle esperienze e alle conoscenze degli alunni e delle alunne. La regia educativa si esplica, pertanto, attraverso uno stile fondato sull’attenzione, sull’ascolto, sull’osservazione e si realizza attraverso una progettualità condivisa. Le suddette strategie educative, unite alle seguenti metodologie, facilitano la realizzazione del percorso formativo di ognuno. Didattica laboratoriale Promuove: ◊ il protagonismo dell'allievo nei processi di apprendimento attraverso la costruzione autonoma dei saperi; ◊ la cultura della ricerca – azione (condivisione delle problematiche e delle strategie risolutive); ◊ il potenziamento delle capacità comunicative e relazionali. 23 Il laboratorio, più che un luogo fisico, è uno “spazio mentale”, un modo diverso di organizzare e sostenere gli apprendimenti dell’alunno/a che fa esperienze, impara ad usare procedure, utilizza materiali e individua metodi che gli permettono di costruire il suo sapere e di dare significato alla sua esperienza. L’allievo/a impara in un contesto altamente socializzante, interagisce con i compagni, condivide attività e significati, sviluppa pratiche di discorso collettivo e modalità di argomentazione e di ragionamento. In tale contesto il docente assume il ruolo di facilitatore e mediatore dei processi, incoraggiando l’operatività degli alunni e delle alunne. Problem solving E’ un approccio didattico, di tipo euristico, teso a sviluppare, sul piano psicologico, comportamentale ed operativo, “l’arte di risolvere problemi” della realtà: è l’atteggiamento problematico nel confronto con il mondo che consente di conoscerlo. Posto di fronte al problema, ogni allievo/a ha la possibilità di individuare strategie di intervento, di creare soluzioni diverse e di confrontarle con altre ipotesi e soluzioni, attivando la socializzazione delle scoperte e sviluppando le capacità di riflessione e di pensiero critico. Didattica metacognitiva La didattica metacognitiva prevede l’organizzazione di situazioni che aiutano l’alunno/a a riflettere sui processi della propria mente e a regolare la propria attività cognitiva. Attraverso la rilettura delle esperienze, la riflessione e la verbalizzazione, l’allievo “impara ad imparare”, meta-abilità che lo guida ad un’assunzione di responsabilità nei confronti del suo processo di apprendimento. Apprendimento cooperativo Attraverso l’apprendimento cooperativo si promuove l’acquisizione di conoscenze, abilità e atteggiamenti che sono il risultato di un’interazione 24 di gruppo. Nel piccolo gruppo, contesto operativo privilegiato, gli allievi si aiutano reciprocamente e sono corresponsabili del loro apprendimento; stabiliscono il ritmo del loro lavoro, si correggono, sviluppano e migliorano le relazioni sociali; attivano la riflessione metacognitiva. L’apprendimento, così, diviene una modalità per imparare con gli altri e dagli altri, attraverso: l’interdipendenza positiva, la responsabilità individuale e di gruppo, l’interazione costruttiva, i rapporti interpersonali e la valutazione di gruppo. Una forma di apprendimento cooperativo è la comunicazione in rete. Essa è finalizzata a: ◊ favorire un maggiore e veloce scambio di informazioni tra le scuole; ◊ ampliare gli orizzonti e le relazioni; ◊ diffondere la cultura laboratoriale; ◊ realizzare percorsi creativi in rete dove i materiali sono a disposizione di molti e dove la loro implementazione e rielaborazione sono aperte a tutti; ◊ condividere materiali e risorse per la didattica. Lezione frontale È la modalità di insegnamento privilegiata nell’approccio ai linguaggi, agli strumenti e ai nuclei fondanti delle discipline per: a) esplicitare : ▪ i temi, i contenuti e le tematiche forti da approfondire, ▪ le correlazioni tra i contenuti e l’attualità, ▪ i rapporti tra i contenuti e la cultura locale, ▪ i legami tra la persona, l’ambiente e la cultura dei valori universali; b) chiarire i contenuti e i concetti delle conoscenze per facilitare nell’alunno/a l’apprendimento, la gestione e la riformulazione delle stesse; c) evidenziare i nodi nevralgici degli argomenti per agevolare la comprensione e la costruzione autonoma di un percorso per la personale rielaborazione; 25 d) esemplificare le informazioni dei testi, della realtà e dei sistemi simbolico culturali per consentire di meglio utilizzare il noto in contesti nuovi. Allenamento emotivo Inteso come strategia di prevenzione del disagio emotivo, rappresenta un percorso trasversale di “alfabetizzazione emozionale” e di educazione prosociale, attraverso il quale educare al potenziamento di quell’aspetto dell’intelligenza che è in grado di favorire reazioni emotive equilibrate e funzionali. Gli alunni e le alunne imparano a riconoscere le emozioni e acquisiscono l’abilità di autoregolamentazione. 26 L’ACCOGLIENZA L’accoglienza è un processo permanente, un atteggiamento di fondo che viene messo in atto nell’arco dell’intero percorso formativo. Non si esaurisce nella prima fase dell’anno scolastico, ma è il risultato di un progetto educativo che richiede intenzionalità e condivisione perché coinvolge tutta l’organizzazione della scuola, dalle relazioni con le famiglie agli spazi e ai tempi. A tal fine la scuola e quindi l’Istituto Comprensivo “G. Rodari”, garantisce lo sportello di ascolto e di supporto psicologico per alunni/e – genitori – insegnanti. “Accogliere” significa favorire un clima di tranquillità, assumere atteggiamenti di disponibilità e di ascolto, attivare strategie comunicative ed educative efficaci. E’ un momento privilegiato di osservazione degli alunni per cogliere le caratteristiche peculiari di ognuno. Particolare attenzione, infatti, è rivolta ai vissuti di ciascun alunno/a e alla ricchezza di cui ognuno è portatore. “Accogliere” significa anche costruire un’alleanza tra genitori e scuola, finalizzata all’ascolto reciproco, alla comunicazione, alla condivisione di comuni finalità formative, alla collaborazione per il raggiungimento del successo formativo di ciascuno. In particolare, all’atto di iscrizione le famiglie condividono e sottoscrivono il Patto Educativo di Corresponsabilità (allegato), rispettando le peculiarità di ogni ordine e grado di scuola. “Accogliere” significa fondare il progetto e l’azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante/studente, educare alla consapevolezza, al senso di responsabilità, all’autonomia. Per tutelare il diritto degli studenti della Scuola Secondaria di Primo Grado alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola, è istituito un Comitato studentesco di cui fanno parte due rappresentanti per ogni classe. Lo stesso Comitato consente agli studenti di esprimere le proprie esigenze, nonché le proprie proposte per quanto riguarda l’organizzazione, le iniziative e, in genere, la vita della scuola. È, inoltre, parte attiva nell’elaborazione, nella gestione e nella revisione del Regolamento. 27 L’INCLUSIONE La scuola è una comunità educante e, come tale, è chiamata ad accogliere ogni alunno mettendolo in condizione di poter raggiungere la piena realizzazione di sé. E’ compito della scuola, infatti, promuovere condizioni relazionali e situazioni pedagogiche che consentano il massimo sviluppo di ciascuno. Per dare concretezza all’inclusione scolastica, affinché non rimanga soltanto un assunto culturale, il nostro Istituto definisce una serie di “punti fermi” entro i quali sviluppare una progettualità educativa rivolta al successo formativo di tutti gli alunni e le alunne: una forte collaborazione tra gli insegnanti per una condivisione delle scelte educative; un’apertura all’esterno e una valorizzazione dell’offerta del territorio per una condivisione di risorse umane e strumentali; una flessibilità organizzativa e didattica per un’articolazione più funzionale ed efficace dei tempi di apprendimento, degli spazi e delle attività; una forte trama di relazioni inclusive e solidali tra i compagni di scuola per la realizzazione di una didattica integrata nella quale le differenze individuali vengono valorizzate ed utilizzate nella reciprocità eterogenea dei gruppi cooperativi; un utilizzo di strategie e metodologie favorenti quali: l’apprendimento cooperativo, il tutoring, l’allenamento emotivo, i laboratori espressivo-narrativi; interventi integrati di sperimentazione di metodologie alternative innovative secondo il metodo Feuerstein. Per gli alunni e le alunne con disabilità vengono seguite, inoltre, le direttive contenute nelle Linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità emanate dal MIUR. 28 Particolare attenzione necessita la legge 8 ottobre 2010, n. 170, che riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia come Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), assegnando al sistema nazionale di istruzione e agli atenei il compito di individuare le forme didattiche e le modalità di valutazione più adeguate affinché alunni e studenti con DSA possano raggiungere il successo formativo. La legge 170/2010 è rivolta ad alunni/e che necessitano, oltre ai prioritari interventi di didattica individualizzata e personalizzata, anche di specifici strumenti e misure che derogano da alcune prestazioni richieste dalla scuola. Per consentire, pertanto, agli alunni e alle alunne con DSA di raggiungere gli obiettivi di apprendimento, devono essere riarticolate le modalità didattiche e le strategie di insegnamento sulla base dei bisogni educativi specifici, in tutti gli ordini e gradi di scuola. In relazione a quanto suggerito, dal gruppo tecnico e nazionale di studio del lavoro del MIUR, sulle problematiche educative e didattiche, connesse all’insegnamento scolastico dei minori adottati e in condizioni di affido temporaneo ( DDG N. 2/I - 8 GIUGNO 2012), la scuola intende elaborare un protocollo di accoglienza specifico. Per gli alunni stranieri vengono seguite le direttive contenute nelle Indicazioni e raccomandazioni per l'integrazione di alunni con cittadinanza non italiana emanate dal MIUR (C.M. n. 2 del 08.01.2010). Per assicurare agli studenti di nazionalità non italiana, soprattutto se di recente immigrazione e di ingresso nella scuola in corso d'anno, la possibilità di seguire un efficace processo di insegnamento-apprendimento - e quindi una loro effettiva integrazione - …e di alfabetizzazione linguistica la scuola si impegna: - ad attivare moduli intensivi, laboratori linguistici, percorsi personalizzati di lingua italiana per gruppi di livello sia in orario curricolare (anche in ore di insegnamento di altre discipline) sia in corsi pomeridiani realizzati grazie all'arricchimento dell'offerta formativa (sportello d’ascolto); - ad utilizzare nella scuola secondaria la quota di flessibilità del 20 per cento della seconda lingua comunitaria destinandola a corsi di lingua italiana di diverso livello; 29 - a partecipare a progetti mirati all'insegnamento della lingua italiana come lingua seconda, utilizzando eventualmente risorse professionali interne o di rete, offerti e/o organizzati dal territorio; - a rendere possibile per gli allievi stranieri neoarrivati in corso d'anno di essere inseriti nella scuola per attività finalizzate a un rapporto iniziale sia con la lingua italiana, sia con le pratiche e le abitudini della vita scolastica anche frequentando un corso intensivo propedeutico all'ingresso nella classe di pertinenza. 30 La CONTINUITA’ L’Istituto pone una forte attenzione alle connessioni e ai raccordi tra Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria, Scuola Secondaria di Primo Grado e altri contesti educativi, precedenti, collaterali e successivi, nei quali ogni individuo vive ed elabora le sue personali esperienze. A tal fine la scuola garantisce la continuità di un curricolo aperto, che parte dalla concretezza del bambino della Scuola dell’Infanzia, dei suoi modi di esprimersi, di guardare il mondo e di apprendere di un curricolo dinamico che guarda al futuro, ai traguardi di sviluppo e alle competenze da promuovere nell’arco del primo ciclo di un curricolo flessibile e contestualizzato di un curricolo che facilita l’orientamento per guidare gli alunni verso la razionalizzazione e la riorganizzazione delle esperienze e per favorire il progressivo passaggio alla rappresentazione delle stesse attraverso i linguaggi della cultura. Per valorizzare la costruzione del curricolo sono programmati regolari incontri tra i docenti dei diversi ordini di scuola, vengono attivati percorsi operativi inerenti la progettualità di Istituto e quella in rete di scuole e utilizzati strumenti per il passaggio delle informazioni. Inoltre, “… di fronte alla complessa realtà sociale, la scuola ha bisogno di stabilire con i genitori rapporti non episodici o dettati dall’emergenza, ma costruiti dentro un progetto educativo condiviso e continuo. La consapevolezza dei cambiamenti intervenuti nella società e nella scuola richiede la messa in atto di un rinnovato rapporto di corresponsabilità formativa con le famiglie, in cui con il dialogo si costruiscano cornici di riferimento condivise e si dia corpo ad una progettualità comune”. La collaborazione scuola-famiglia è rafforzata dalla partecipazione dei genitori agli Organi Collegiali e alle Commissioni, attraverso l’elezione annuale di rappresentanti, con il compito di portare le proposte di tutti i genitori e di comunicare loro le decisioni assunte: 31 un rappresentante per ogni sezione per i Consigli di Intersezione della Scuola dell’Infanzia; un rappresentante per ogni classe per i Consigli di Interclasse della Scuola Primaria; quattro rappresentanti per ogni classe per i Consigli di Classe della Scuola Secondaria di Primo Grado; 8 rappresentanti per il Consiglio di Istituto, con potere deliberante in merito all’organizzazione e alla programmazione della vita e dell’attività della Scuola, con durata triennale; un genitore nominato dal Consiglio di Istituto per la Commissione di valutazione della qualità dei progetti; due genitori rappresentanti di classe (scuola secondaria di Primo Grado) per l’Organo di Garanzia interno alla scuola (art. 2, D. P. R. 235/07) con il compito di esprimersi in merito alle sanzioni disciplinari. 32 LE COLLABORAZIONI CON ENTI, ISTITUZIONI ED AGENZIE ESTERNE L’Istituto collabora con: Comune di L’Aquila per i servizi di supporto (trasporti, prescuolainterscuola, mensa, assistenza alla persona) Ufficio Promozione Culturale; ASL - Unità Multidisciplinare - per l’integrazione di alunni/e in situazioni di handicap; ASL - Neuropsichiatria infantile - per progetti di ricerca e di prevenzione delle situazioni di disagio, dei disturbi specifici dell’apprendimento e delle difficoltà di linguaggio; ASL – UOCNPIA (unità Ospedaliera Complessa di NeuroPsichiatria Infanzia e Adolescenza) – per progetti di sperimentazione pedagogica sulle metodologie alternative innovative; Scuole per l’attuazione di progetti in rete e gemellaggi; Facoltà di Scienze della Formazione primaria – Università degli Studi di L’Aquila per attività di tirocinio degli studenti; Facoltà di Medicina e Chirurgia – Corso di Laurea in Terapia della Neuro e Psicomotricità dell’età evolutiva - Università degli Studi di L’Aquila per attività di tirocinio degli studenti; Associazioni, Enti ed Agenzie Educative per la diffusione e l’uso di nuove tecnologie nella pratica didattica e per l’attivazione del progetto KidSmart Abruzzo nella Scuola dell’Infanzia; Associazioni ed Enti per l’attivazione di specifici programmi di sostegno psicologico diretto ai soggetti coinvolti: alunni/e, famiglie, docenti; Associazioni ed Enti culturali e sociali per l’ampliamento dell’offerta formativa, per la formazione e l’aggiornamento dei docenti; Biblioteca Provinciale dell’Infanzia; 33 Coordinamento Nazionale per l’Abruzzo; Associazione Nazionale Biblioteche e Ludoteche in rete; Esperti esterni per la collaborazione in progetti finalizzati alla promozione dell’utilizzo dei fondamentali tipi di linguaggio. Le collaborazioni attivate con esperti esterni possono riguardare: attività di sostegno psicologico diretto ad alunni, famiglie, docenti; attività teatrale; attività motoria e psicomotoria; attività musicale; attività grafico-pittorico-manipolative; attività di sensibilizzazione ambientale; attività di lingua inglese; attività di sensibilizzazione sui diritti dei bambini; attività di formazione all’uso di strumenti multimediali; nella pratica didattica della Scuola dell’Infanzia; attività d’integrazione. AREA DEL PROGETTUALE L’Istituto “Gianni Rodari” per garantire l’efficacia e l’efficienza delle attività progettuali della propria Istituzione scolastica, ha elaborato e condiviso delle linee guida attraverso le quali pianificare i progetti che la Commissione qualità (composta da un’insegnante della Scuola dell’Infanzia, un insegnante della Scuola Primaria, un insegnante della Scuola Secondaria di primo grado, un insegnante delegato dal Dirigente Scolastico, un insegnante rappresentante della commissione P.O.F. e un genitore nominato dal Consiglio d’Istituto) esamina per valutarne fattibilità ed efficacia seguendo determinati criteri. Durante gli incontri assembleari scuola/famiglia vengono illustrati i progetti ai quali aderiscono le singole sezioni/classi. 34 VERIFICA E VALUTAZIONE Modalità e forme di verifica/valutazione del processo di insegnamento/apprendimento La valutazione assume un ruolo centrale nell’esperienza scolastica in quanto opera un controllo costante di tutte le variabili che intervengono nel processo educativo. La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo. In quest’ottica la valutazione si configura anche come osservazione dei processi cognitivi (stili di apprendimento dell’alunno/a e stili di insegnamento del docente) e, pertanto, pone le proprie basi nell’autovalutazione e nella metacognizione. In particolare, nella Scuola dell’Infanzia il concetto di valutazione si sostanzia in osservazione e verifica dei processi di apprendimento. La verifica periodica e annuale degli apprendimenti e del comportamento degli allievi è affidata ai docenti responsabili degli insegnamenti e delle attività educative e didattiche che pertanto operano stabilendo uno stretto raccordo tra programmazione e valutazione e congruenza degli strumenti adottati. Al riguardo occorre: definire e controllare i livelli di conoscenza/abilità raggiunti dagli alunni e dalle alunne con verifiche periodiche e sistematiche iniziali, in itinere e finali; intervenire con strategie di recupero, di rinforzo e di potenziamento, al fine di rimuovere le carenze, ridurre le differenze e valorizzare le eccellenze; tener conto degli standard di riferimento diffusi in ambito europeo; riservare specifica attenzione al conseguimento dei traguardi progressivi di formazione, al passaggio da un anno all’altro e alla transizione dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria e a quella secondaria di primo grado; tenere conto delle nuove opportunità valutative offerte dalle rilevazioni INVALSI e della certificazione delle competenze 35 La valutazione è tanto più funzionale alla qualità e al miglioramento del servizio scolastico, quanto più: risponde alle diverse funzioni* utilizza diversi strumenti** si rivolge a diversi destinatari: alunni/e, famiglie, docenti Funzione * Strumenti** Funzione formativa Come - presa di coscienza e autoregolazione delle proprie azioni - consapevolezza dell’efficacia dell’azione educativa riguarda gli aspetti relazionali e metacognitivi Funzione regolativa Come - controllo del processo apprendimento/insegnamento riguarda gli aspetti educativo/ didattici Funzione comunicativa Come - registrazione dei processi e dei traguardi personali raggiunti riguarda gli aspetti partecipativi tra i segmenti-scuola e scuola-famiglia Funzione certificativa riguarda aspetti amministrativi Indicatori e descrittori dei comportamenti Schede di autoanalisi e di autovalutazione Agenda della programmazione Registro degli insegnanti Registro di IntersezioneInterclasse-Classe Standard di apprendimento Griglie di osservazioni sistematiche Verifiche, prove strutturate e non Documento informativo di passaggio (scuola dell’infanzia) Documento di valutazione (scuola primaria e secondaria) Fascicolo personale Colloqui periodici scuolafamiglia Certificazione delle competenze Registro di classe Attestato Funzione documentativa 36 Autoanalisi e autovalutazione d’Istituto L’art. 21 del DPR 8 marzo 1999, che istituisce l’autonomia delle istituzioni scolastiche, al comma 9, prevede per le medesime “l’obbligo di adottare procedure e strumenti di verifica e valutazione della produttività scolastica e del raggiungimento degli obiettivi”. La nostra Istituzione Scolastica, al fine di migliorare l’ offerta formativa, utilizza l’ Autoanalisi d’Istituto come strumento di riflessione sulla propria azione educativa e didattica. L’autovalutazione d’Istituto mira allo sviluppo di una cultura collaborativa, che porti tutti i protagonisti coinvolti ad impegnarsi per la definizione e la valutazione dei fattori di qualità e per la programmazione di attività di miglioramento. L’oggetto di indagine riguarda diverse aree (bisogni, professionalità, progettualità, relazioni, continuità, risorse). L’osservazione delle aree verifica la congruenza tra: il “pensato” (cosa pensano per la scuola i soggetti coinvolti); il“dichiarato” (POF); l’ “agito” (percorsi/modalità di attuazione dell’offerta formativa); il “percepito” (la percezione della realtà scolastica da parte dei genitori, degli studenti e dei docenti). I questionari, elaborati da un’apposita commissione, vengono somministrati alle diverse componenti della scuola: alunni, genitori, docenti e personale ATA. I dati emersi vengono esaminati per: valutare l’efficacia e l’efficienza del P.O.F.; enucleare i nodi del servizio scolastico ritenuti critici; leggere le tendenze di modifica nel tempo; mettere in evidenza differenze di percezione tra alunni, genitori, docenti; evidenziare punti di forza e di debolezza; prevedere progetti di ampliamento dell’offerta formativa. I risultati vengono “restituiti” ai soggetti interessati attraverso il collegio dei Docenti e l’inserimento nel sito web d’istituto. 37 FUNZIONI STRUMENTALI ALL’OFFERTA FORMATIVA Per la realizzazione delle finalità istituzionali della scuola, in regime di autonomia, la risorsa fondamentale è costituita dal patrimonio professionale dei docenti, da valorizzare per la realizzazione e la gestione del piano dell’offerta formativa. A tale proposito il Collegio dei Docenti, rilevati i bisogni dell’intera comunità scolastica, procede a: individuare le aree* di intervento; identificare le funzioni da assegnare; stabilire le competenze professionali necessarie per il perseguimento di tali funzioni; prendere in esame le candidature espresse dai docenti interessati; attribuire le funzioni definire i parametri e le cadenze per la valutazione dei risultati attesi. * Area 1 Area 2 Area 3 Area 4 - Gestione del piano dell’offerta formativa Sostegno al lavoro dei docenti Interventi e servizi per studenti Realizzazione di progetti formativi di intesa con enti ed istituzioni esterni alle scuole Competenze e requisiti professionali necessari per l’attribuzione delle funzioni strumentali. Le competenze professionali richieste alle funzioni strumentali sono di tipo metodologico- didattiche, progettuali, relazionali, organizzativo-gestionali. Valutazione Il lavoro svolto da ciascuna funzione strumentale, dettagliatamente illustrato al termine dell'anno scolastico in sede di Collegio dei Docenti, viene valutato e votato, anche sulla base delle indicazioni fornite dal Dirigente Scolastico sul regolare svolgimento dell’incarico. 38 FUNZIONE STRUMENTALE COMPITI ASSEGNATI Mantenimento e sviluppo del sito web d’l’Istituto Coordinamento del gruppo di lavoro che realizza i mini siti di plesso Sportello di sostegno ai docenti per la documentazione e l’uso delle nuove tecnologie nella didattica Tutoraggio nell’uso di hardware e del software, ricerca e segnalazione di risorse internet, selezione e divulgazione di software didattico freeware Produzione di materiali anche per uso esterno Attività di formazione Ins. te ROSSI Cinzia (organico scuola infanzia) Formazione e aggiornamento del personale docente. Biblioteca d’Istituto Coordinamento gestione patrimonio librario d’Istituto. Rapporti con Enti e associazioni specializzat Ins.te MORRESI Irma Emma (organico scuola primaria) Intercultura e Integrazione Dispersione e promozione all’’agio Coordinamento della commissione qualità e Intercultura Ins.te AVERSA Tamara (organico scuola primaria) Aggiornamento del Documento POF, in coerenza con le Delibere Collegiali. Stesura opuscoli informativi per le famiglie dei nuovi iscritti Raccolta progetti presentati dai docenti dei vari ordini di scuola Raccolta della valutazioni finali dei progetti realmente effettuati nel corso dell'anno scolastico Attivazione di procedure di autovalutazione del servizio offerto (ai fini dell'elaborazione del POF dell'anno scolastico successivo e del miglioramento dell'offerta formativa). Socializzazione dei risultati dell'autoanalisi ed autovalutazione d'istituto. Ins.te PETROCCO Amalia (organico scuola primaria) Ins.te FREZZA Silvia (organico scuola primaria) Creare commissioni con docenti dei tre ordini per la gestione della continuità orizzontale e verticale Coordinamento attività di accoglienza, orientamento e laboratori Mediare relazioni Progettare attività Coordinare interventi Organizzare percorsi tematici Cooperare con le altre F.S. Condividere Relazionare puntualmente Verificare i processi Valutare i prodotti finali Prendere contatti con le Istituzioni Percorsi Cittadinanza e Costituzione Contatti: Action aid; Amnesty internazionale; Save me children; Croce Rossa Italiana 39 DIMENSIONE ORGANIZZATIVA ORGANIZZAZIONE All’inizio dell’anno scolastico, per la prima settimana, le Scuole dell’Infanzia e Primarie adottano l’orario antimeridiano delle lezioni, la Scuola Secondaria di Primo Grado un orario contratto; nella seconda settimana, la sola Scuola dell’Infanzia adotta l’orario ridotto, con uscita alle 14.00 con il servizio mensa. Inoltre si prevede un orario flessibile per i bambini e le bambine di tre anni e per gli anticipatari. La flessibilità e l’organizzazione oraria attuata dalle docenti nella Scuola dell’Infanzia, per la gran parte dei plessi, permette la realizzazione di attività laboratoriali per gruppi omogenei per età; nella Scuola Secondaria consente di attivare laboratori per il recupero delle abilità di base e per l’integrazione e l’alfabetizzazione di alunni/e stranieri neo arrivati. Le risorse temporali eventualmente disponibili nella Scuola Primaria sono utilizzate per attivare: gruppi di lavoro cooperativo; una didattica laboratoriale; l’osservazione sistematica delle dinamiche di gruppo; l’osservazione sistematica dei comportamenti, cognitivi e non, in vista della certificazione delle competenze; il recupero e il potenziamento di conoscenze ed abilità; la promozione delle eccellenze; momenti metacognitivi inerenti attività didattico-progettuali; attività alternative all’insegnamento della Religione Cattolica. Compatibilmente con le risorse del plesso, l’Istituto prevede attività alternative organizzate per gli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della Religione Cattolica. Il pasto viene consumato in appositi locali-mensa, ove esistenti, oppure nelle aule. 40 Nella Scuola dell’Infanzia, dopo il 12 giugno, valutati i livelli di frequenza dei bambini e sentiti i genitori degli stessi, le scuole potranno funzionare con flessibilità oraria (anche nel solo turno antimeridiano) e organizzativa (concentrazione in una sola delle due sezioni ove esistenti) INDICAZIONI PER LE FAMIGLIE La scuola, come tutti i contesti sociali organizzati, per poter raggiungere le proprie finalità necessita di un’organizzazione adeguata e di regole il più possibile condivise e rispettate. Il REGOLAMENTO DI ISTITUTO è, accanto al POF, il più importante documento scolastico elaborato con la partecipazione di tutti i plessi e con il contributo di tutti gli organismi scolastici. All’interno del Regolamento vengono presentate: · le regole del contesto scolastico; · i diritti e i doveri degli alunni e delle alunne; · le norme comportamentali alle quali studenti e docenti devono attenersi; · il sistema delle sanzioni disciplinari; · la gestione delle eventuali assenze degli alunni e delle alunne; · l’organizzazione del momento di entrata ed uscita degli studenti; · la gestione dei rapporti scuola-famiglia; … e altre informazioni di estrema importanza al fine di aver chiara l’immagine con la quale l’Istituto intende porsi (in allegato). Altro documento significativo, elaborato dal gruppo docente dell'Istituto insieme al Dirigente Scolastico, è il PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA' (DPR 21 novembre 2007, n. 245, art. 3), finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie. 41 SICUREZZA L’ingegnere Maurizio Ardingo è il Responsabile per la Sicurezza, la Prevenzione e la Protezione (R.S.P.P.) degli edifici scolastici, così come previsto dal T.U. n.81 del 09.04.08. Il referente per la sicurezza è Pelliccione Giuseppina, componente del personale ATA. In ogni plesso, inoltre, esiste una squadra di emergenza composta dal personale docente e ATA. L’insegnante referente per la sicurezza, nominato dal Dirigente Scolastico, ha il compito di controllare mensilmente i dispositivi di sicurezza dell’edificio e di provvedere ad organizzare, all’interno del plesso, tutta l’attività connessa alla sicurezza, riportando gli incarichi assegnati nel modulo allegato al piano di emergenza, avendo cura che gli incaricati siano presenti durante tutto l’arco dell’attività didattica. Le prove di evacuazione dell’edificio da svolgersi nel corso dell’anno scolastico sono almeno 6, di cui 2 antincendio e 4 antisismiche. Le risultanze, trascritte nell’apposito report, vengono trasmesse all’Ufficio di Segreteria. PRIVACY Per quanto riguarda il trattamento dei dati sono rispettate tutte le disposizioni contenute nel D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196. Il titolare del trattamento è il Dirigente Scolastico. Responsabili del trattamento sono il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi Sig.ra Costanzi Loredana e i Collaboratori del Dirigente Scolastico Ins.ti Venti Rossella e Vittorini Wanda. Tutti i docenti sono incaricati del trattamento dei dati personali. . 42 Istituto Comprensivo “G. RODARI” Via Salaria Antica Est n° 27/c 67100 L’AQUILA Tel. 0862 316082 – Fax 0862 313141 e-mail [email protected] SitoWeb:http://www.rodariscuola.it DIRIGENTE SCOLASTICO Prof: SANTINI Raffaele D.S.G.A. (Direttore Servizi Generali Amministrativi) COSTANZI Loredana VENTI Rossella VITTORINI Wanda COLLABORATORI DIRIGENTE SCOLASTICO SEBASTIANI Sestina PELLICCIONE Giuseppina LA CHIOMA Carmen BAFILE Giuseppina PALUMBO Onorina ASSISTENTI AMMINISTRATIVI REFERENTE SICUREZZA T.U. n. 81 del 09/04/08 PELLICCIONE Giuseppina COLLABORATORI SCOLASTICI VENDITTI Giovanna MARINELLI Maria Grazia L’ufficio di segreteria è aperto al pubblico dal lunedì al sabato dalle ore 8.00 alle ore 9.00 dalle ore 11.00 alle ore 13.30 martedì e giovedì dalle ore 14.30 alle ore 16.30 43 SAN BENEDETTO DI BAGNO -INFANZIA Via Sant’Angelo 0862 752056 [email protected] sanbenedettoinf.altervista.org Indirizzo Telefono e-mail sito web Lun. Mart. Merc. Gio. Ven. 8.00 – 16.30 Orario Cerini - Cattani - Forastiero – Sebastiani - Vaccarelli Insegnanti Cerini Coordinatore di Plesso Sebastiani Referente Sicurezza Ferrauto - Angelantoni Collaboratori Scolastici PAGLIARE DI SASSA - INFANZIA Via Madonna di Pagliare 0862 451838 [email protected] Indirizzo Telefono e-mail sito web Lun. Mart. Merc. Gio. Ven Orario 08.00 – 16.30 Sezioni Insegnanti Colamarino - Forastiero – Lattanzi - Nanni - Spiezia Lattanzi Coordinatore di Plesso Nanni Referente Sicurezza Massimo - Valentini Collaboratori Scolastici 44 MUSP PIANOLA Indirizzo Telefono e-mail sito web PRIMARIA INFANZIA Via Maleubbia 0862 751871 Via Maleubbia 0862 635032 Lun. Mer. Gio. Ven. Sab. 08.35 – 13:00 Lun. Mart. Merc. Gio. Ven 07.45 – 16.30 Orario Mart. 08.35 – 16.30 Orario prescuola 07.30 – 08.30 Orario interscuola 13:00 – 14.30 Ins. pre/interscuola Sanelli Insegnanti Coordinatore di Plesso Referente Sicurezza Collaboratori Scolastici Biasini - Caulo – De Amicis Epifano – Massaro – Orsini – Pace - Pacitti – Tunno – Ursitti Croce - Forastiero – Navarra – Peretti – Scopano Caulo Navarra De Amicis Peretti Zaino Cruciani – Marinelli Mingroni Di Paolo 45 ROIO Indirizzo Telefono e-mail sito web PRIMARIA INFANZIA 334 7683172 334 7689587 Lun. Mer. Gio. Ven. 08.30 – 13.30 Lun. Mart. Merc. Gio. Ven 08.15 – 16.45 Orario Mart. 08.30 – 16.30 Orario prescuola 07.30 - 08.25 Orario interscuola 13:30 – 14:30 Ins. pre/interscuola Scimia C. Insegnanti Coordinatore di Plesso Referente Sicurezza Collaboratori Scolastici Delfino – Puma – Orsini – Bizzarri – De Matteis – Perilli – Parisse – Verna Cotola – Massaro Capanna – Bucci I. – Forastiero – Cantalini - Tommasi Delfino Capanna Puma Tommasi Catonio Luciani - Cambise 46 PRETURO PRIMARIA Indirizzo Telefono e-mail sito web Orario tempo pieno classe 1^ Via dell’Aringo 0862 461561 [email protected] http://preturoprimaria.altervista.org INFANZIA Via dell’Aringo 0862461565 [email protected] Lun. Mart. Merc. Gio. Ven Lun. Mart. Merc. Gio. Ven 8.30 – 16.30 08.00-16.30 Lun. Merc. Gio. Ven. Sab. 08.35 – 13.00 Orario modulo classe 2^/ 3^ / 4^ / 5^ Orario prescuola Orario interscuola Ins. pre/interscuola Insegnanti Coordinatore di Plesso Referente Sicurezza Collaboratori Scolastici Mar. 08.35 – 16.30 07.30 – 08.30 13.00 – 14.00 Paoni Alessandrucci – Bianchi – Cepparulo – Giacinti – Menchini Morresi - Prencipe – Santella – Santilli – Sozio Cattani - Cococcia - De Meo – Dundee - Santella – Spagnoli - Voi Cepparulo De Meo Giacinti Cococcia Caravaggio - Corsetti Iapadre – Visione 47 MUSP SASSA Indirizzo Telefono e-mail sito web Orario PRIMARIA SECONDARIA DI 1° GRADO Via Duca degli Abruzzi 0862 635082 Via Duca degli Abruzzi 0862 451414 primariasassa.altervista.org Lun.Mar.Mer.Gio.Ven. 08.30 – 16.30 Lun. Mar. Mer. Gio. Ven. Sab. 08:30 – 13:30 Sab. chiuso Orario prescuola Ins. prescuola Insegnanti 07.20 – 08.25 07.45 – 08.25 Di Marzio Colaiuda Carnicelli – Casimiri - Cosenza. – De Falco – Frezza A. - Frezza S. – Menchini – Pettine - Pozzi – Robimarga –Saotta Colaiuda – Marinucci - Perilli Assistenti al sostegno Coordinatore di plesso Referente Sicurezza Collaboratori Scolastici Accili – Antonetti – Barra(Caserta) – Colantonio – Daniele – Di Francesco - Di Pompeo F. - Di Pompeo M.- Di Tommaso – Di Venanzio Francescangeli – Giammaria – Giuliani – Patruno - Roselli – Ruotolo - Saggese – Scopano – Signori - Tedeschini – Vittorini Frezza S. Vittorini Pozzi Di Stefano – Pesce 48 Cipriani - Bison MUSP PAGLIARE Indirizzo Telefono e-mail sito web Orario Orario prescuola Ins. prescuola Insegnanti Coordinatore di plesso Referente Sicurezza Collaboratori Scolastici PRIMARIA SASSA SCALO INFANZIA SASSA SCALO Via San Pietro 0862 451767 Via San Pietro 334 7689569 Lun. Mart. Merc. Gio. Ven. 08:40 – 16:40 Sabato chiuso Lun. Mart. Merc. Gio. Ven 07:30 – 16:30 07:20 – 08:35 Manzara – Fiorenzi Angelini A. - Berardi – Di Marco Fontana – Ianni - Liberatore – Mattei T. – Petrocco – Pettine – Robimarga – Rotili – Ruocco Sbaffo - Tucci - Venti Rossi – Masciola – Damiani – Forastiero – Giuliani - Giusti Liberatore F. Rossi Angelini Giuliani De Santis – Sacco S. 49 Ghilarducci – Ciccarella PRIMARIA PILE Indirizzo Telefono e-mail sito web Orario Orario prescuola Orario interscuola Insegnante Classi Insegnanti Via Salaria Antica Est 27/C 0862 313141/ 0862 316082 primariapile.altervista.org Tempo modulare Tempo pieno Lun.Mer.Gio.Ven.Sab. 08.30 – 13.00 Mar. 08.30 – 16.00 Lun.Mar.Mer.Gio.Ven. 09.00 – 17.00 Sab. chiuso 07.30 – 08.25 13.00 – 14.30 Di Biase – Gianvincenzo - Pupi Tingucci 07.30 – 08.55 Aversa – Bandini - Benedetti – Casula - D’Ascenzo – De Falco – Ercole - Orsini - Passacantando Pigliacelli – Robimarga – Santella Santucci - - Scarinci – Stecca Ursitti Aversa – Casula - Centi – Chichiarelli - Di Marco – Farda – Giuliani – Orsini – Ruggeri Santella – Scimia - Selli Pallotta – Ursitti Stecca Coordinatore di Plesso Di Marco Referente Sicurezza Collaboratori Scolastici Di Biase – Gianvincenzo - Pupi - Tingucci Di Fabio - Ippoliti - Marinelli – Pagnani – Rotilio – Tottone Venditti 50 INFANZIA PILE P I L E 1° MAGGIO Via Salaria Antica Est 0862 313364 [email protected] Via Salaria Antica Est 0862 315371 [email protected] maggioinfanzia.altervista.org Lun. Mart. Merc. Gio. Ven Lun. Mart. Merc. Gio. Ven 08.00 16.00 07:40 – 16:40 Biasini – Germania – Mattei I Santella Tartaglia –Capretti – Capulli D’Aurelio - De Thomasis – Forastiero Coordinatore di Plesso Biasini Capretti Referente Sicurezza Mattei De Thomasis Centi - Tatananni Cianfrini - Funghi Indirizzo Telefono e-mail sito web Orario Sezioni Insegnanti Collaboratori Scolastici 51 CONSIGLI DI INTERSEZIONE – Scuola dell’Infanzia Plesso Pagliare di Sassa Pianola Pile 1° Maggio Preturo Sassa Scalo Roio Componente docenti Tutti i docenti in servizio nel plesso Tutti i docenti in servizio nel plesso Tutti i docenti in servizio nel plesso Tutti i docenti in servizio nel plesso Tutti i docenti in servizio nel plesso Tutti i docenti in servizio nel plesso Componente genitori Rosone Federica Di Roberto Assunta Di Berardino Anna Cantalupo Delfina Spica Federica Di Gregorio Silvia Pacucci Catia Grella Marlene Pasquali Simona Cirella Piera Carducci Luisa Giammaria Lorella CONSIGLI DI INTERCLASSE – Scuola Primaria Plesso Pile Pianola Preturo Sassa Roio Componente docenti Tutti i docenti in servizio nel plesso Tutti i docenti in servizio nel plesso Tutti i docenti in servizio nel plesso Tutti i docenti in servizio nel plesso Tutti i docenti in servizio nel plesso Componente genitori PragliolaOriana Susanu Roxana Elefante Vincenzo Carissimi Lucio Pietrangeli Franca Lepidi Stefano Fallocco Enrica Scarsella Arianna Dundee Irene Marinucci Ernesto Di Marzio Loredana Pace Roberta Dari Salisburgo Arianna Gianfelice Anna Pratola Alessandra Albani Katia Paluzzi Annalisa Totani Domenico Pezzi Iride Lepidi Sonia Rosini Natalia Scimia Giuliana Cassiani Ilia Esposito Miriano Tennina Luciana Di Carlo Patrizia Spaticchia Antonio Santucci Maurizio Flati Marina Ianni Lorena Mei Simonetta Zaino Maria Cristina CONSIGLI DI CLASSE – Scuola Secondaria 1°Grado Plesso Componente docenti Componente genitori Corso A Corso B Tutti i docenti in servizio nelle classi Tutti i docenti in servizio nelle classi PELLICCIONE STEFANIA GRANTE CINZIA AMARO CLAUDIO DUNDEE KATIUSCIA FRACASSI GINA GAGLIARDONE MAURA PERILLI FRANCESCHINA PACIOTTI DAMIANA TIBERIO PATRIZIA 52 CONSIGLIO D’ISTITUTO Prof. SANTINI Raffaele DIRIGENTE SCOLASTICO Membro di diritto PRESIDENTE MAURIZIO Vinicio COMPONENTE GENITORI ANTONELLI Fabio CRUCIANI Doriana GIANGIULIANI Caterina MAURIZIO Vinicio PEZZA Paola SPECCHIOLI Annarita VULPIANI Augusto CERINI Gemma COLAMARINO Vilma DE MEO Annamaria MASCIOLA Giuliana PERILLI Elena COMPONENTE DOCENTE MASSIMO Benedetta PESCE Nella COMPONENTE A.T.A. Prof. SANTINI Raffaele COSTANZI Loredana ANTONELLI Fabio PESCE Nella PERILLI Elena VULPIANI Augusto GIUNTA ESECUTIVA 53 COORDINATORI DI SETTORE FREZZA S. LINGUA INGLESE AMBIENTE ATTIVITA’ SPORTIVE BANDINI Paola RELIGIONE ROBIMARGA M. SALUTE FONTANA Anna / FRANCESCANGELI Rita HANDICAP CEPPARULO Giovanna COMMISSIONI ELABORAZIONE Piano Offerta Formativa Responsabile AVERSA Tamara QUALITA’ dei progetti e dei DOCUMENTI SCOLASTICI Responsabile MORRESI Irma AUTOANALISI di Istituto Responsabile AVERSA Tamara REALIZZAZIONE Sito Web Responsabile PETROCCO Amalia SCUOLA INFANZIA Responsabile CAPRETTI Maria Grazia CONTINUITÀ TERRITORIALE E D’ISTITUTO Responsabile FREZZA Silvia R. S. U. DI ISTITUTO BANDINI Paola CAPRETTI Maria Grazia CARAVAGGIO Giovanna 54 COMMISSIONE MENSA SCOLASTICA Dott.ssa PIANCATELLI Simona (Membro COMMISSIONE COMUNALE Rappresentanti d’Istituto effettivo) COMITATO STUDENTESCO (scuola secondaria di primo grado) Prof. SANTINI Raffaele DIRIGENTE SCOLASTICO PRESIDENTE COMPONENTE ALUNNI DI PROSPERO S., MICARELLI L., MASCIOLETTI L., PALMERINI I., GIANFORTE L., PACE F., CESARE D., CIPRIANI F., BENEDETTI A., ALIUCCI G. 55 Minimondi a L’Aquila – 22 – 25 Ottobre 2009 56