Istituto Comprensivo
Gianni Rodari
L’Aquila
P
O
Anno Scolastico
2012/2013
F
Le illustrazioni del POF sono tratte da “ Storie per diventare grandi”
di Nicoletta Costa e “Aqui-là” di A. Porto
2
Funzioni e caratteri del POF
ANALISI DEL CONTESTO:
p. 4
1-L’Istituto Comprensivo
2-Le risorse strutturali
3-Le risorse economiche
4-le risorse culturali
La nostra scuola
La nostra “Mission”
Finalità del sistema di istruzione
p. 5
p. 7
Finalità formative per la costruzione del curricolo
Le scelte del successo formativo
p. 10
p. 13
Il curricolo
p. 18
L’ambiente di apprendimento
p. 23
Accoglienza
Inclusione
Continuità
Collaborazione con Enti ed Istituzioni
Area progettuale
p. 27
p. 28
p. 31
p. 33
p. 34
Verifica e Valutazione
Autoanalisi di Istituto
Funzioni Strumentali all’Offerta Formativa
p. 35
p. 37
p. 38
Dimensione organizzativa
p. 40
Organizzazione
p. 40
Indicazioni per le famiglie
Sicurezza
Privacy
p. 41
p. 42
p. 42
Organigramma
 Servizi Amministrativi
p. 43
p. 8
p. 9




Scuola dell’infanzia e Scuola primaria
Consigli di intersezione/interclasse
Consigli di classe
Consiglio di Istituto
p. 44
p. 52
p. 52
p. 53

Coordinatori di settore
p. 54

Commissioni
p. 54

RSU
p. 54


Commissione Mensa
Comitato studentesco
p.55
p.55
3
Piano dell’Offerta Formativa
Funzioni e caratteri
FUNZIONI E CARATTERI DEL PIANO
DELL’OFFERTA FORMATIVA
Il POF è il documento che rappresenta l’identità culturale, progettuale
ed organizzativa dell’Istituzione scolastica come previsto dall’art. 3
del Regolamento sull’Autonomia (DPR 8 marzo 1999 n. 275).
E’ lo strumento con cui la scuola, nel rispetto della libertà di insegnamento
e del pluralismo culturale, in condivisione e in corresponsabilità con la
famiglia nelle scelte educative, in diretto rapporto con il territorio, dà
concreta attuazione alla normativa nazionale ed europea e alle strategie
educative e didattiche che supportano il processo di formazione degli
alunni e delle alunne.
Il POF si caratterizza per:
 l’integrazione con famiglia e territorio (art. 1);
 la costruzione di repertori di significati condivisi che orientano il
curricolo (art. 8);
 la flessibilità organizzativa (art. 5: adattamento del calendario, impiego
dei docenti, suddivisione oraria);
 la flessibilità didattica (art. 4: metodologie e strategie didattiche, tempi
dell’insegnamento);
 la corresponsabilità dei risultati.
Il POF
 riflette le esigenze culturali, sociali ed economiche della realtà locale;
 è coerente con le indicazioni contenute nei documenti nazionali ed
europei;
 tiene presenti gli esiti dell’Autoanalisi e dell’Autovalutazione
d’Istituto;
 è approvato e condiviso da tutti i docenti;
 è reso pubblico e presentato alle famiglie e al Consiglio di Istituto.
4
L’ISTITUTO COMPRENSIVO
“GIANNI RODARI”
L’Istituto Comprensivo “Gianni Rodari”, costituito nel settembre 2009, si
articola in 14 plessi:
8 di Scuola dell’Infanzia (Pile, Pile 1° Maggio, Roio, Pagliare MUSP,
Pagliare di Sassa, S.Benedetto, Pianola MUSP, Preturo);
5 di Scuola Primaria (Pile, Roio, Sassa - Pagliare MUSP, Pianola MUSP,
Preturo),
1 di Scuola Secondaria di Primo Grado (Sassa MUSP)
dislocati in un vasto territorio della periferia sud-ovest della città di
L’Aquila.
Complessivamente accoglie 327 alunni/e di Scuola dell’Infanzia, 587 di
Scuola Primaria e 87 di Scuola Secondaria di Primo Grado.
La scuola è il principale luogo di aggregazione e di socializzazione,
spazio culturale e di riferimento delle comunità locali, affiancato dalle
agenzie e associazioni culturali, presenti attualmente sul territorio.
5
ISTITUTO COMPRENSIVO “GIANNI RODARI”
COMPRENSIVO
“GIANNI
RODARI”
ViaISTITUTO
Salaria Antica
Est,27 C – 67100
L’Aquila
Via
Salaria
Antica
Est,
27
C-67100
L’Aquila
Codice Fiscale 80006520664 Codice Scuola AQEE00500G Tel. 0862/313141 Fax 0862/316082
e-mailScuola
[email protected]
Codice Fiscale 80006520664 Codice
AQEE00500G Tel.0862/313141 fax 0862/316082
e-mail [email protected]
Scuola
dell’Infanzia di
PILE
Scuola
dell’Infanzia di
PIANOLA
Scuola
dell’Infanzia di
PRETURO
Scuola
dell’Infanzia di
PILE I Maggio
Scuola
dell’Infanzia di
ROIO
Scuola
dell’Infanzia di
PAGLIARE di
SASSA
Scuola
Primaria di
PIANOLA
Scuola
dell’Infanzia di
S.BENEDETTO di
BAGNO
Scuola
dell’Infanzia di
SASSA SCALO
Scuola
Primaria di
PILE
Scuola
Primaria di
ROIO
Scuola
Primaria di
PRETURO
Scuola
Primaria di
SASSA
Scuola Secondaria di I grado
di SASSA
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L’Istituto Comprensivo “Gianni Rodari ” aggrega in una sola struttura funzionale le
Scuole dell’Infanzia, Primarie e Secondaria di Primo Grado, al fine di realizzare e
arricchire il progetto formativo rivolto agli alunni e alle alunne dai 3 ai 14 anni.
I tre gradi scolastici, nella loro specificità (orientamenti, programmi, orari,
insegnanti), predispongono le basi necessarie per porre a sistema e raccordare gli
esiti di apprendimento attesi, gli interventi metodologici e didattici, i modelli
organizzativi, al fine di offrire un fondamentale contributo alla crescita umana e
civile di ciascun allievo/a.
L’Istituto Comprensivo:
a) realizza percorsi significativi per un’efficace continuità educativa fra i tre
ordini di scuola, agevolando il passaggio da un livello scolastico all’altro;
b) individua le tappe e i traguardi essenziali nel percorso formativo continuo da 3
a 14 anni secondo standard fissati a livello nazionale ed europeo;
c) assicura la continuità formativa attraverso la verifica periodica e sistematica
dei progressi di ogni singolo/a alunno/a;
d) favorisce l’attività di ricerca su ipotesi di curricolo verticale;
e) promuove un apprendimento significativo, valorizzando le potenzialità dei
ragazzi/e, nel rispetto dello stile cognitivo di ciascuno;
f) interviene in tempo utile di fronte ad eventuali difficoltà degli alunni e delle
alunne;
g) garantisce la scuola dell’inclusione.
Le scuole dell’Istituto Comprensivo fanno riferimento ad un unico Dirigente,
un’unica Segreteria, un unico Consiglio di Istituto, un Collegio dei Docenti unitario
ed esprimono un P.O.F. condiviso.
LE RISORSE STRUTTURALI
Nonostante l’evento sismico del 6 aprile 2009 le scuole sono rimaste ubicate nel
territorio di origine, anche se la maggior parte di esse sono collocate in MUSP
(modulo uso scolastico provvisorio). Alcuni plessi sono serviti da aree palestra,
biblioteca e aula multimediale. In quelli in cui non sono presenti tali locali, la scuola
prevede il trasporto.
LE RISORSE ECONOMICHE
I punti di forza della nostra città prima del 6 aprile 2009 erano sicuramente il
terziario, l’indotto universitario e l’industria; oggi un po’ tutti hanno risentito
dell’evento, ma tra essi è l’industria quella che paga il prezzo più alto della crisi.
LE RISORSE CULTURALI
L’Aquila città d’arte, luogo di cultura, storia e tradizione: questo è il primato che, con
tutte le forze a disposizione, la città cerca di mantenere all’interno della regione.
Nel nostro Istituto il livello culturale dei genitori è medio-alto. Oltre il 50% di essi
appartiene alla categoria dei lavoratori dipendenti.
7
LA NOSTRA “MISSION”
“STAR BENE A SCUOLA, promuovere l’agio per prevenire il
disagio”, è l’obiettivo prioritario del nostro Istituto.
Il percorso formativo tende al recupero del senso di appartenenza alla
comunità attraverso
processi educativi finalizzati all’accoglienza,
all’inclusione e alla condivisione della dimensione emozionale.
È fondamentale perseguire il recupero del senso di efficacia per ritrovare
serenità ed equilibrio nella quotidianità scolastica “… luogo di
apprendimento e di costruzione dell’identità personale, civile e sociale …
per raggiungere la piena realizzazione di sé … l’acquisizione della cultura
e dei valori necessari per vivere da cittadini responsabili” .
Sono al centro dell’attenzione educativa la costruzione di contesti
formativi accoglienti, la vita di relazione, la promozione dei legami
cooperativi, lo sviluppo della libertà di pensiero, la partecipazione
democratica, l’interazione con la famiglia e con la più ampia comunità
sociale.
Nel rispetto della persona nella sua unicità, irripetibilità e diversità, si
ritiene essenziale per gli alunni e le alunne:
 l’ascolto dei bisogni e dei desideri di ciascuno;
 lo sviluppo delle potenzialità, delle inclinazioni e degli aspetti
peculiari della persona;
 la promozione della motivazione ad apprendere, nel rispetto degli
stili cognitivi personali;
 la riflessione metacognitiva;
 l’elaborazione del senso della propria esperienza;
 l’acquisizione di valori universali quali la solidarietà, il rispetto di sé,
degli altri, dell’ambiente, delle norme, delle Culture altre;
 il riconoscimento della diversità come risorsa;
 la riduzione degli svantaggi culturali;
 la prevenzione della dispersione e dell’evasione scolastica.
8
FINALITA’ DEL SISTEMA D’ISTRUZIONE
Le finalità sono definite ponendo al centro del processo educativo la
persona che apprende e le reti di relazioni che lo legano alla famiglia e
agli ambiti sociali.
Alla scuola spettano, quindi, le seguenti finalità:
 accompagnare il percorso di formazione personale che un ragazzo
compie, sostenendo la sua ricerca di senso e il faticoso processo di
costruzione della propria personalità
 preparare al futuro introducendo i giovani alla vita adulta, fornendo
loro le competenze indispensabili per essere protagonisti nel
contesto economico e sociale in cui vivono
 consegnare il patrimonio culturale che viene dal passato perché non
vada disperso
(Indicazioni per il curricolo del 31/07/2007)
L’azione educativa si attua attraverso:
- la realizzazione di percorsi formativi sempre più rispondenti alle
inclinazioni personali degli alunni e delle alunne;
- l’offerta di occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi
culturali di base;
- la promozione di strategie di pensiero necessarie per apprendere a
selezionare le informazioni e ad elaborare metodi e categorie in
grado di orientare gli allievi/e nella costruzione del pensiero critico;
- l’affermazione dei valori del senso civico, della responsabilità
individuale e collettiva;
lo sviluppo della coscienza civica per imparare a convivere in armonia
con le tante diversità presenti nella nostra società e per interpretare
criticamente un mondo globalizzat
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FINALITA’ FORMATIVE PER LA
COSTRUZIONE DEL CURRICOLO
La scuola favorisce il divenire della persona in tutti i suoi aspetti:
cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali e religiosi,
attraverso l’elaborazione di un curricolo che promuove:
 la costruzione dell’identità;
 la conquista dell’autonomia;
 lo sviluppo della competenza;
 l’acquisizione degli alfabeti di base;
 la sistematizzazione delle competenze in una logica disciplinare;
 l’esercizio della cittadinanza.
1. Costruzione dell’identità
L’alunno/a:
a. impara a conoscersi e a sentirsi riconosciuto dagli altri come persona
unica e irripetibile, pur sperimentando ruoli diversi
b. si percepisce all’interno di un contesto
c. coglie il cambiamento di sé nel corpo come un bene da tutelare
d. coglie il cambiamento di sé nelle relazioni emotive
e. legge ed esprime con diversi linguaggi le proprie emozioni e i propri
sentimenti
f. è consapevole delle proprie capacità, delle inclinazioni, delle
attitudini e delle risorse personali
g. si impegna a mettere a frutto le proprie potenzialità
h. si sente sicuro nell’affrontare e nel condividere le esperienze
i. sta bene con se stesso e con gli altri
2. Conquista dell’autonomia
L’alunno/a:
a. valuta le informazioni e le sollecitazioni esterne
b. manifesta opinioni e giudizi personali in riferimento a contesti
diversi
c. organizza le informazioni
d. prova piacere a fare da sé
e. si pone degli obiettivi e li persegue
f. mostra capacità di iniziativa
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g. chiede di essere aiutato dopo tentativi autonomi
h. assume autonomamente ruoli e compiti
i. effettua scelte personali
3. Esercizio della cittadinanza
L’alunno/a:
a. accetta il confronto
b. è disponibile ad ascoltare le ragioni altrui e a rivedere i propri
convincimenti e i propri comportamenti
c. afferma il proprio punto di vista nel rispetto di quello altrui
d. rispetta l’altro, ne comprende il modo di essere e le esigenze
e. impara a gestire i contrasti
f. riconosce la necessità di regole
g. coopera nel gruppo mostrando atteggiamenti di fiducia, disponibilità
e responsabilità
h. negozia significati
i. conosce la propria cultura di appartenenza attraverso le tradizioni, le
radici storiche e le espressioni artistiche
j. conosce e rispetta i valori sanciti nella Costituzione della Repubblica
Italiana
k. è consapevole che ogni persona è titolare di diritti e soggetta a doveri
l. comprende che la diversità è occasione di scambio e di arricchimento
m. è consapevole dell’interdipendenza tra persone, gruppi e popoli
n. prende coscienza delle responsabilità e dei vincoli che uniscono
individui del pianeta in relazione ai grandi temi: pace, ambiente,
diritti, sviluppo sostenibile
o. contribuisce al miglioramento del contesto in cui vive
4. Acquisizione degli alfabeti di base e delle discipline
L’alunno/a:
a. apprende attraverso l’osservazione, l’esplorazione, l’esperienza e i
rapporti con i coetanei
b. costruisce strutture cognitive
c. acquisisce gli alfabeti di base della cultura
d. coglie i “nuclei fondanti”delle discipline
e. mette in atto, attraverso le varie discipline, le sue potenzialità
sviluppando gradualmente il pensiero riflessivo e critico
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5. Sviluppo della competenza
L’alunno/a:
a. prende coscienza del proprio modo di apprendere
b. conosce i propri punti di forza e di debolezza
c. riconosce l’errore come momento di riflessione e di crescita
d. sviluppa strategie di studio autonome
e. riconosce situazioni problematiche proprie e di gruppo e ipotizza
possibili soluzioni
f. esamina diverse soluzioni e sceglie la più conveniente
g. mette in pratica le scelte operate e ne verifica l’efficacia
h. riscrive, rappresenta e rilegge la propria esperienza attraverso i vari
linguaggi per la sistematizzazione delle competenze in una logica
disciplinare.
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LE SCELTE DEL SUCCESSO FORMATIVO
La scuola accompagna gli alunni nell’elaborare il senso della propria
esperienza, promuove la pratica consapevole della cittadinanza attiva e
l’acquisizione degli alfabeti di base della cultura.
A tal fine crea contesti in cui gli alunni sono indotti a riflettere per
comprendere la realtà e se stessi, diventano consapevoli che il proprio
corpo è un bene da rispettare e tutelare, trovano stimoli al pensare
analitico e critico, coltivano la fantasia e il pensiero divergente, si
confrontano per ricercare significati ed elaborare mappe cognitive.
(Indicazioni per il curricolo del 31/07/2007)
Processi trasversali da favorire attraverso i campi di esperienza e le
aree disciplinari
Collocare nello
spazio e nel
tempo
Descrivere
Osservare
Esplorare
Sintetizzare
ANALIZZARE E
PROBLEMATIZZARE
Ricercare
informazioni
Fare
ipotesi
Risolvere
Classificare
Rappresentare
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Parlare
Argomentare
Leggere
Ascoltare
COMUNICARE
Scrivere
Elaborare
Collegare
Contestualizzare
Esprimersi
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Utilizzare diversi
mezzi espressivi
Sperimentare
Percepire
Interpretare
Esplorare
Collegare
PRODURRE E
TRASFORMARE
Riutilizzare
Immaginare
Creare
Confrontare
Stabilire
relazioni
Imparare ad
imparare
Reinventare
Usare
strategie
RIFLETTERE
Essere
consapevoli
Pensiero
critico
Argomentare
Verificare e
Valutare
15
Ascoltare
Cooperare
Interagire
Rispettare
CONVIVERE
Condividere
Collaborare
Dialogare
Negoziare
Nella Scuola Secondaria di Primo Grado la progettualità ruota intorno a
scelte di obiettivi trasversali educativi e didattici comuni a tutte le
discipline per evitare due rischi: sul piano culturale, quello della
frammentazione dei saperi; sul piano didattico, quello dell’impostazione
trasmissiva. Tali scelte creano un terreno favorevole per lo sviluppo di
un’adesione consapevole a valori condivisi e la facilitazione di
atteggiamenti cooperativi e collaborativi … condizione per praticare la
convivenza civile.
Obiettivi educativi
Primo anno
▪ Educare all’ascolto, all’accettazione dell’altro e al rispetto delle regole di
convivenza
▪ Sviluppare le capacità di autocontrollo
▪ Far comprendere gli effetti del proprio comportamento
▪ Educare alla programmazione ed esecuzione puntuale degli impegni
scolastici
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Secondo anno
▪ Educare all’interazione nel gruppo nel rispetto del ruolo e delle diverse
competenze
▪ Stimolare le capacità di autocontrollo
▪ Educare alla collaborazione con compagni e docenti
▪ Saper riconoscere le conseguenze delle scelte operative
▪ Sviluppare un buon grado di organizzazione personale
Terzo anno
▪ Educare allo spirito di solidarietà
▪ Favorire la presa di coscienza di realtà sociali problematiche
▪ Potenziare l’esercizio dell’autocontrollo e il senso di responsabilità
▪ Educare al riconoscimento delle proprie inclinazioni e dei propri limiti
▪ Educare ad operare scelte consapevoli e autonome
▪ Consolidare l’autonomia e le capacità organizzative
Obiettivi didattici
Primo anno
Consolidare:
▪ le abilità della scrittura, lettura, operatività, comunicazione,
coordinazione motoria, manualità
▪ la comprensione e l’uso dei linguaggi verbali e non verbali
▪ l’acquisizione di un metodo di studio
▪ le capacità di osservazione, descrizione, memorizzazione, orientamento
spazio-temporale
Secondo anno
▪ Potenziare la capacità di produrre testi scritti
▪ Potenziare l’esercizio delle capacità logiche
▪ Consolidare l’acquisizione della terminologia specifica
▪ Facilitare l’acquisizione di un metodo di studio efficace
▪ Abituare alla ricerca e alla comprensione dell’errore
▪ Avviare alla trattazione interdisciplinare degli argomenti
▪ Avviare all’autonomia operativa
▪ Avviare alla rielaborazione dello schema corporeo
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Terzo anno
▪ Rinforzare la capacità di produrre testi scritti adatti a situazioni e contesti
nuovi
▪ Potenziare l’uso della terminologia specifica
▪ Consolidare e potenziare un metodo di studio personale e autonomo
▪ Sviluppare la capacità di autovalutazione
▪ Sviluppare la capacità di collegamento, di confronto e di critica
▪ Facilitare la riflessione sulla personale struttura psicofisica
IL CURRICOLO
Il “cuore didattico” del P.O.F. è il curricolo.
Esso viene costruito, in modo creativo e originale, da ogni Istituzione
Scolastica nel rispetto degli indirizzi nazionali (finalità del sistema di
istruzione, processi di alfabetizzazione culturale in termini di Obiettivi di
apprendimento e Traguardi per lo sviluppo delle competenze), europei e
dei bisogni formativi degli alunni e delle alunne nel contesto locale.
Il curricolo esplicita, inoltre, le scelte organizzative, metodologiche e
contenutistiche che la scuola autonomamente effettua per realizzare un
ambiente formativo nel quale possa avvenire, in modo efficace e adeguato,
la trasmissione, la costruzione delle conoscenze, l’elaborazione e lo
sviluppo delle abilità. In tal modo, unitamente a emozioni, motivazione e
impegno personale, si costruisce un sapere spendibile, utile, significativo
per la vita di ciascuno e per la conquista delle competenze. Ne consegue
che non conta solo ciò che un/una ragazzo/a sa, ma quello che sa fare e sa
diventare con quello che sa.
Promuovere la competenza significa accompagnare ogni allievo/a nella
ricerca del senso da attribuire a tutto ciò che apprende, nella ricerca dei
nessi, dei collegamenti tra i saperi, tra le diverse esperienze,
nell’elaborazione di una sintesi personale di quanto gli viene proposto,
nella consapevolezza di avere una risorsa necessaria per il proprio progetto
di vita.
È compito della scuola quindi promuovere le competenze chiave, quelle di
cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali e per
l’esercizio della cittadinanza attiva.
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Il curricolo si articola in contenuti e contesti formativi offerti dai Campi di
esperienza nella Scuola dell’Infanzia e dalle Aree disciplinari e dalle
Discipline nella Scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado.
I Campi di esperienza sono luoghi del fare e dell’agire del bambino che,
orientato dall’azione consapevole degli insegnanti, lo introducono ai
sistemi simbolico-culturali e lo aiutano a dare senso alle esperienze che va
compiendo. Ci sono più campi, cioè più finestre per guardare e per capire
il mondo, non in modo separato, ma integrato ed unitario.
.
*Il sé e l’altro
le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme
*Il corpo in movimento
identità, autonomia, salute
*Linguaggi, creatività, espressione
gestualità, arte, musica, multimedialità
*I discorsi e le parole
comunicazione, lingua, cultura
*La conoscenza del mondo
ordine, misura, spazio, tempo, natura
Le Discipline sono chiavi di lettura e di interpretazione della realtà e
permettono agli alunni e alle alunne di acquisire nozioni, informazioni,
quadri concettuali, di comprendere e usare i linguaggi, i modi di pensare e
di operare tipici di ognuna. Pur mantenendo una specificità di temi,
problemi, metodi e linguaggi, le discipline non hanno dei confini rigidi, ma
rivelano numerose connessioni che le legano tra loro. È necessario,
pertanto predisporre un curricolo che, a partire da un’impostazione
predisciplinare, e salvaguardando sempre le dimensioni transdisciplinare
e interdisciplinare, miri a far scoprire la bellezza e l’interesse di ciascuna
disciplina e conduca così gradualmente a coglierne i nuclei fondanti.
L’approccio alle diverse discipline andrà calibrato in funzione delle
differenti esigenze e vocazioni delle diverse età dei bambini e dei ragazzi.
(Atto di indirizzo, 08/09/09).
Le Aree disciplinari sono perciò il “luogo” del dialogo, dell’integrazione
e dell’interdipendenza delle discipline, all’interno del quale i saperi si
delineano senza separarsi e senza perdere connessioni e collegamenti.
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*Area linguistico-artistico-espressiva
Italiano, Lingue comunitarie, Musica, Arte e immagine, Corpo movimento
sport,
Religione cattolica (secondo le indicazioni dell’Accordo di revisione del
Concordato)
*Area storico-geografica
Storia, Geografia, Cittadinanza e Costituzione
*Area matematico-scientifico-tecnologica
Matematica, Scienze naturali e sperimentali, Tecnologia
La scuola, attraverso gli alfabeti delle discipline, permette di esercitare
differenti potenzialità di pensiero, ponendo così le premesse per lo
sviluppo del pensiero riflessivo e critico…
…Nella scuola secondaria di primo grado vengono favorite una più
approfondita padronanza delle discipline e una articolata organizzazione
delle conoscenze, nella prospettiva della elaborazione di un sapere
integrato. (Indicazioni per il curricolo del 31/07/2007)
Italiano
Il possesso di competenze linguistiche ampie e sicure è condizione
indispensabile per la crescita della persona e per l’esercizio pieno della
cittadinanza, per l’accesso critico a tutti gli ambiti culturali e per il
raggiungimento del successo scolastico.
Lingue Comunitarie
L’apprendimento delle lingue permette all’alunno di acquisire una
competenza plurilingue e pluriculturale e di esercitare la cittadinanza
attiva oltre i confini del territorio nazionale.
Musica
La musica è componente fondamentale e universale dell’esperienza, mezzo
di espressione e di comunicazione; offre uno spazio simbolico e
relazionale;, interagisce costantemente con le altre arti e è aperta agli
scambi e alle interazioni con i vari ambiti del sapere.
Arte e immagine
Consentono
di sviluppare e di potenziare nell’alunno la capacità di leggere e
comprendere le immagini e le diverse creazioni artistiche;
20
di esprimersi e comunicare in modo personale e creativo;
di acquisire sensibilità e consapevolezza nei confronti del patrimonio
artistico.
Corpo movimento sport
Promuovono la conoscenza di sé, dell’ambiente e delle proprie possibilità
di movimento. Contribuiscono, inoltre, alla formazione della personalità
dell’alunno attraverso la conoscenza e la consapevolezza della propria
identità corporea, nonché della necessità di prendersi cura della propria
persona e del proprio benessere.
Storia
Favorisce la formazione di un “abito critico” per orientare alla
comprensione della complessità del presente, riscoprendone le radici nel
passato.
Geografia
È scienza che studia l’umanizzazione del nostro pianeta per formare
cittadini del mondo consapevoli, autonomi, responsabili e critici, che
sappiano convivere con il loro ambiente e sappiano modificarlo in modo
creativo e sostenibile, guardando al futuro.
Cittadinanza e Costituzione
La conoscenza della nostra carta costituzionale, l’adesione ai suoi
principi e ai suoi valori di libertà, di giustizia, di uguaglianza, di rispetto
della dignità della persona, di solidarietà, di pari opportunità, di
democrazia costituiscono il punto di partenza per sviluppare la coscienza
civica, per imparare a convivere in armonia con le tante diversità presenti
nella nostra società e per interpretare criticamente un mondo globalizzato,
tecnologicamente avanzato e soggetto a continui cambiamenti. (Atto di
indirizzo del 08/09/09).
Così intesa, la scuola diventa luogo privilegiato di confronto libero e
pluralistico. (Indicazioni per il curricolo del 31/07/2007)
Cittadinanza e costituzione non è una disciplina autonoma e non ha un
voto distinto, per cui la sua valutazione trova espressione nel complessivo
voto delle discipline delle aree storico-geografica e storico-sociale di cui è
parte integrante, influisce, inoltre, nella definizione del voto di
comportamento (art.1 legge 30 ottobre 2008 n. 169)
Matematica
21
Promuove lo sviluppo della capacità generale di operare e comunicare
significati con linguaggi formalizzati, utilizzando tali linguaggi per
rappresentare e costruire modelli di relazioni fra oggetti ed eventi. Offre
contesti per affrontare e porsi problemi significativi, per esplorare e
percepire relazioni e strutture.
Scienze naturali e sperimentali
Facilitano percorsi progressivi e ricorrenti, fatti di esperienze, riflessioni e
formalizzazioni... per guidare i ragazzi dal pensiero spontaneo fino a
forme di conoscenza sempre più coerenti e organizzate, di cui… verificare
concretamente efficacia ed efficienza.
Tecnologia
Consente di conoscere i dispositivi, le macchine e gli apparati che
sostengono l’organizzazione della vita sociale, esplorandoli e studiandoli
nei loro aspetti costruttivi e progettuali.
Religione cattolica
A partire dal confronto interculturale e interreligioso, consente
all’alunno/a di interrogarsi sulla propria identità e sugli orizzonti di senso
verso cui può aprirsi, affrontando anche le essenziali domande religiose e
misurandosi con i codici simbolici in cui esse hanno trovato e trovano
espressione. (D. P. R. 11.02.2010: Traguardi per lo sviluppo delle
competenze e obiettivi di apprendimento dell’insegnamento della religione
cattolica per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione).
22
L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
La scuola promuove la partecipazione attiva di ciascuno/a alla costruzione
del proprio percorso formativo e fa in modo che “ogni bambino si senta
riconosciuto, sostenuto e valorizzato” nei suoi aspetti cognitivi, affettivi,
relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali.
Ciò è possibile se:
 si favorisce la costruzione di relazioni positive;
 si stimolano gli alunni e le alunne a “dare senso e significato
all’esperienza” attraverso l’espressione del pensiero critico;
 si
utilizzano
tempi
“distesi”
nel
processo
di
apprendimento/insegnamento;
 si attuano interventi mirati a valorizzare le diversità come risorse;
 si considera l’errore momento di riflessione, passaggio significativo
nel processo di apprendimento e per il progresso nelle conoscenze;
 si favoriscono l’esplorazione e la scoperta;
 si promuovono l’interesse e il desiderio di imparare;
 si offrono proposte educative rispondenti ai bisogni/desideri degli
allievi e delle aliieve;
 si ancorano i nuovi apprendimenti alle esperienze e alle conoscenze
degli alunni e delle alunne.
La regia educativa si esplica, pertanto, attraverso uno stile fondato
sull’attenzione, sull’ascolto, sull’osservazione e si realizza attraverso una
progettualità condivisa.
Le suddette strategie educative, unite alle seguenti metodologie, facilitano
la realizzazione del percorso formativo di ognuno.
 Didattica laboratoriale
Promuove:
◊ il protagonismo dell'allievo nei processi di apprendimento attraverso
la costruzione autonoma dei saperi;
◊ la cultura della ricerca – azione (condivisione delle problematiche e
delle strategie risolutive);
◊ il potenziamento delle capacità comunicative e relazionali.
23
Il laboratorio, più che un luogo fisico, è uno “spazio mentale”, un modo
diverso di organizzare e sostenere gli apprendimenti dell’alunno/a che fa
esperienze, impara ad usare procedure, utilizza materiali e individua
metodi che gli permettono di costruire il suo sapere e di dare significato
alla sua esperienza. L’allievo/a impara in un contesto altamente
socializzante, interagisce con i compagni, condivide attività e significati,
sviluppa pratiche di discorso collettivo e modalità di argomentazione e di
ragionamento. In tale contesto il docente assume il ruolo di facilitatore e
mediatore dei processi, incoraggiando l’operatività degli alunni e delle
alunne.
 Problem solving
E’ un approccio didattico, di tipo euristico, teso a sviluppare, sul piano
psicologico, comportamentale ed operativo, “l’arte di risolvere problemi”
della realtà: è l’atteggiamento problematico nel confronto con il mondo
che consente di conoscerlo. Posto di fronte al problema, ogni allievo/a ha
la possibilità di individuare strategie di intervento, di creare soluzioni
diverse e di confrontarle con altre ipotesi e soluzioni, attivando la
socializzazione delle scoperte e sviluppando le capacità di riflessione e di
pensiero critico.
 Didattica metacognitiva
La didattica metacognitiva prevede l’organizzazione di situazioni che
aiutano l’alunno/a a riflettere sui processi della propria mente e a regolare
la propria attività cognitiva.
Attraverso la rilettura delle esperienze, la riflessione e la verbalizzazione,
l’allievo “impara ad imparare”, meta-abilità che lo guida ad un’assunzione
di responsabilità nei confronti del suo processo di apprendimento.
 Apprendimento cooperativo
Attraverso l’apprendimento cooperativo si promuove l’acquisizione di
conoscenze, abilità e atteggiamenti che sono il risultato di un’interazione
24
di gruppo. Nel piccolo gruppo, contesto operativo privilegiato, gli allievi si
aiutano reciprocamente e sono corresponsabili del loro apprendimento;
stabiliscono il ritmo del loro lavoro, si correggono, sviluppano e
migliorano le relazioni sociali; attivano la riflessione metacognitiva.
L’apprendimento, così, diviene una modalità per imparare con gli altri e
dagli altri, attraverso: l’interdipendenza positiva, la responsabilità
individuale e di gruppo, l’interazione costruttiva, i rapporti interpersonali e
la valutazione di gruppo.
Una forma di apprendimento cooperativo è la comunicazione in rete.
Essa è finalizzata a:
◊ favorire un maggiore e veloce scambio di informazioni tra le scuole;
◊ ampliare gli orizzonti e le relazioni;
◊ diffondere la cultura laboratoriale;
◊ realizzare percorsi creativi in rete dove i materiali sono a
disposizione di molti e dove la loro implementazione e rielaborazione
sono aperte a tutti;
◊ condividere materiali e risorse per la didattica.
 Lezione frontale
È la modalità di insegnamento privilegiata nell’approccio ai linguaggi,
agli strumenti e ai nuclei fondanti delle discipline per:
a) esplicitare :
▪ i temi, i contenuti e le tematiche forti da approfondire,
▪ le correlazioni tra i contenuti e l’attualità,
▪ i rapporti tra i contenuti e la cultura locale,
▪ i legami tra la persona, l’ambiente e la cultura dei valori
universali;
b) chiarire i contenuti e i concetti delle conoscenze per facilitare
nell’alunno/a l’apprendimento, la gestione e la riformulazione delle
stesse;
c) evidenziare i nodi nevralgici degli argomenti per agevolare la
comprensione e la costruzione autonoma di un percorso per la
personale rielaborazione;
25
d) esemplificare le informazioni dei testi, della realtà e dei sistemi
simbolico culturali per consentire di meglio utilizzare il noto in
contesti nuovi.
 Allenamento emotivo
Inteso come strategia di prevenzione del disagio emotivo, rappresenta un
percorso trasversale di “alfabetizzazione emozionale” e di educazione
prosociale, attraverso il quale educare al potenziamento di quell’aspetto
dell’intelligenza che è in grado di favorire reazioni emotive equilibrate e
funzionali. Gli alunni e le alunne imparano a riconoscere le emozioni e
acquisiscono l’abilità di autoregolamentazione.
26
L’ACCOGLIENZA
L’accoglienza è un processo permanente, un atteggiamento di fondo che
viene messo in atto nell’arco dell’intero percorso formativo. Non si
esaurisce nella prima fase dell’anno scolastico, ma è il risultato di un
progetto educativo che richiede intenzionalità e condivisione perché
coinvolge tutta l’organizzazione della scuola, dalle relazioni con le
famiglie agli spazi e ai tempi. A tal fine la scuola e quindi l’Istituto
Comprensivo “G. Rodari”, garantisce lo sportello di ascolto e di supporto
psicologico per alunni/e – genitori – insegnanti.
“Accogliere” significa favorire un clima di tranquillità, assumere
atteggiamenti di disponibilità e di ascolto, attivare strategie comunicative
ed educative efficaci. E’ un momento privilegiato di osservazione degli
alunni per cogliere le caratteristiche peculiari di ognuno.
Particolare attenzione, infatti, è rivolta ai vissuti di ciascun alunno/a e alla
ricchezza di cui ognuno è portatore.
“Accogliere” significa anche costruire un’alleanza tra genitori e scuola,
finalizzata all’ascolto reciproco, alla comunicazione, alla condivisione di
comuni finalità formative, alla collaborazione per il raggiungimento del
successo formativo di ciascuno.
In particolare, all’atto di iscrizione le famiglie condividono e sottoscrivono
il Patto Educativo di Corresponsabilità (allegato), rispettando le peculiarità
di ogni ordine e grado di scuola.
“Accogliere” significa fondare il progetto e l’azione educativa sulla
qualità delle relazioni insegnante/studente, educare alla consapevolezza, al
senso di responsabilità, all’autonomia.
Per tutelare il diritto degli studenti della Scuola Secondaria di Primo Grado
alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola, è istituito un
Comitato studentesco di cui fanno parte due rappresentanti per ogni classe.
Lo stesso Comitato consente agli studenti di esprimere le proprie esigenze,
nonché le proprie proposte per quanto riguarda l’organizzazione, le
iniziative e, in genere, la vita della scuola.
È, inoltre, parte attiva nell’elaborazione, nella gestione e nella revisione
del Regolamento.
27
L’INCLUSIONE
La scuola è una comunità educante e, come tale, è chiamata ad accogliere
ogni alunno mettendolo in condizione di poter raggiungere la piena
realizzazione di sé. E’ compito della scuola, infatti, promuovere
condizioni relazionali e situazioni pedagogiche che consentano il massimo
sviluppo di ciascuno.
Per dare concretezza all’inclusione scolastica, affinché non rimanga
soltanto un assunto culturale, il nostro Istituto definisce una serie di “punti
fermi” entro i quali sviluppare una progettualità educativa rivolta al
successo formativo di tutti gli alunni e le alunne:
 una forte collaborazione tra gli insegnanti per una condivisione
delle scelte educative;
 un’apertura all’esterno e una valorizzazione dell’offerta del
territorio per una condivisione di risorse umane e strumentali;
 una flessibilità organizzativa e didattica per un’articolazione più
funzionale ed efficace dei tempi di apprendimento, degli spazi e
delle attività;
 una forte trama di relazioni inclusive e solidali tra i compagni di
scuola per la realizzazione di una didattica integrata nella quale le
differenze individuali vengono valorizzate ed utilizzate nella
reciprocità eterogenea dei gruppi cooperativi;
 un utilizzo di strategie e metodologie favorenti quali:
l’apprendimento cooperativo, il tutoring, l’allenamento emotivo, i
laboratori espressivo-narrativi;
 interventi integrati di sperimentazione di metodologie alternative
innovative secondo il metodo Feuerstein.
Per gli alunni e le alunne con disabilità vengono seguite, inoltre, le
direttive contenute nelle Linee guida per l’integrazione scolastica
degli alunni con disabilità emanate dal MIUR.
28
Particolare attenzione necessita la legge 8 ottobre 2010, n. 170, che
riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia come
Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), assegnando al sistema
nazionale di istruzione e agli atenei il compito di individuare le forme
didattiche e le modalità di valutazione più adeguate affinché alunni e
studenti con DSA possano raggiungere il successo formativo.
La legge 170/2010 è rivolta ad alunni/e che necessitano, oltre ai prioritari
interventi di didattica individualizzata e personalizzata, anche di specifici
strumenti e misure che derogano da alcune prestazioni richieste dalla
scuola. Per consentire, pertanto, agli alunni e alle alunne con DSA di
raggiungere gli obiettivi di apprendimento, devono essere riarticolate le
modalità didattiche e le strategie di insegnamento sulla base dei bisogni
educativi specifici, in tutti gli ordini e gradi di scuola.
In relazione a quanto suggerito, dal gruppo tecnico e nazionale di studio
del lavoro del MIUR, sulle problematiche educative e didattiche, connesse
all’insegnamento scolastico dei minori adottati e in condizioni di affido
temporaneo ( DDG N. 2/I - 8 GIUGNO 2012), la scuola intende elaborare
un protocollo di accoglienza specifico.
Per gli alunni stranieri vengono seguite le direttive contenute nelle
Indicazioni e raccomandazioni per l'integrazione di alunni con
cittadinanza non italiana emanate dal MIUR (C.M. n. 2 del 08.01.2010).
Per assicurare agli studenti di nazionalità non italiana, soprattutto se di
recente immigrazione e di ingresso nella scuola in corso d'anno, la
possibilità di seguire un efficace processo di insegnamento-apprendimento
- e quindi una loro effettiva integrazione - …e di alfabetizzazione
linguistica
la scuola si impegna:
- ad attivare moduli intensivi, laboratori linguistici, percorsi
personalizzati di lingua italiana per gruppi di livello sia in orario
curricolare (anche in ore di insegnamento di altre discipline) sia in
corsi pomeridiani realizzati grazie all'arricchimento dell'offerta
formativa (sportello d’ascolto);
- ad utilizzare nella scuola secondaria la quota di flessibilità del 20 per
cento della seconda lingua comunitaria destinandola a corsi di lingua
italiana di diverso livello;
29
- a partecipare a progetti mirati all'insegnamento della lingua italiana
come lingua seconda, utilizzando eventualmente risorse professionali
interne o di rete, offerti e/o organizzati dal territorio;
- a rendere possibile per gli allievi stranieri neoarrivati in corso
d'anno di essere inseriti nella scuola per attività finalizzate a un
rapporto iniziale sia con la lingua italiana, sia con le pratiche e le
abitudini della vita scolastica anche frequentando un corso intensivo
propedeutico all'ingresso nella classe di pertinenza.
30
La CONTINUITA’
L’Istituto pone una forte attenzione alle connessioni e ai raccordi tra
Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria, Scuola Secondaria di Primo Grado
e altri contesti educativi, precedenti, collaterali e successivi, nei quali ogni
individuo vive ed elabora le sue personali esperienze.
A tal fine la scuola garantisce la continuità
 di un curricolo aperto, che parte dalla concretezza del bambino
della Scuola dell’Infanzia, dei suoi modi di esprimersi, di guardare il
mondo e di apprendere
 di un curricolo dinamico che guarda al futuro, ai traguardi di
sviluppo e alle competenze da promuovere nell’arco del primo ciclo
 di un curricolo flessibile e contestualizzato
 di un curricolo che facilita l’orientamento
per guidare gli alunni verso la razionalizzazione e la riorganizzazione delle
esperienze e per favorire il progressivo passaggio alla rappresentazione
delle stesse attraverso i linguaggi della cultura.
Per valorizzare la costruzione del curricolo sono programmati regolari
incontri tra i docenti dei diversi ordini di scuola, vengono attivati percorsi
operativi inerenti la progettualità di Istituto e quella in rete di scuole e
utilizzati strumenti per il passaggio delle informazioni.
Inoltre, “… di fronte alla complessa realtà sociale, la scuola ha bisogno
di stabilire con i genitori rapporti non episodici o dettati dall’emergenza,
ma costruiti dentro un progetto educativo condiviso e continuo.
La consapevolezza dei cambiamenti intervenuti nella società e nella
scuola richiede la messa in atto di un rinnovato rapporto di
corresponsabilità formativa con le famiglie, in cui con il dialogo si
costruiscano cornici di riferimento condivise e si dia corpo ad una
progettualità comune”.
La collaborazione scuola-famiglia è rafforzata dalla partecipazione dei
genitori agli Organi Collegiali e alle Commissioni, attraverso l’elezione
annuale di rappresentanti, con il compito di portare le proposte di tutti i
genitori e di comunicare loro le decisioni assunte:
31
 un rappresentante per ogni sezione per i Consigli di Intersezione
della Scuola dell’Infanzia;
 un rappresentante per ogni classe per i Consigli di Interclasse della
Scuola Primaria;
 quattro rappresentanti per ogni classe per i Consigli di Classe della
Scuola Secondaria di Primo Grado;
 8 rappresentanti per il Consiglio di Istituto, con potere deliberante in
merito all’organizzazione e alla programmazione della vita e
dell’attività della Scuola, con durata triennale;
 un genitore nominato dal Consiglio di Istituto per la Commissione di
valutazione della qualità dei progetti;
 due genitori rappresentanti di classe (scuola secondaria di Primo
Grado) per l’Organo di Garanzia interno alla scuola (art. 2, D. P. R.
235/07) con il compito di esprimersi in merito alle sanzioni
disciplinari.
32
LE COLLABORAZIONI CON ENTI, ISTITUZIONI
ED AGENZIE ESTERNE
L’Istituto collabora con:
 Comune di L’Aquila per i servizi di supporto (trasporti, prescuolainterscuola, mensa, assistenza alla persona) Ufficio Promozione
Culturale;
 ASL - Unità Multidisciplinare - per l’integrazione di alunni/e in
situazioni di handicap;
 ASL - Neuropsichiatria infantile - per progetti di ricerca e di
prevenzione delle situazioni di disagio, dei disturbi specifici
dell’apprendimento e delle difficoltà di linguaggio;
 ASL – UOCNPIA (unità Ospedaliera Complessa di NeuroPsichiatria Infanzia e Adolescenza) – per progetti di sperimentazione
pedagogica sulle metodologie alternative innovative;
 Scuole per l’attuazione di progetti in rete e gemellaggi;
 Facoltà di Scienze della Formazione primaria – Università degli
Studi di L’Aquila per attività di tirocinio degli studenti;
 Facoltà di Medicina e Chirurgia – Corso di Laurea in Terapia
della Neuro e Psicomotricità dell’età evolutiva - Università degli
Studi di L’Aquila per attività di tirocinio degli studenti;
 Associazioni, Enti ed Agenzie Educative per la diffusione e l’uso di
nuove tecnologie nella pratica didattica e per l’attivazione del
progetto KidSmart Abruzzo nella Scuola dell’Infanzia;
 Associazioni ed Enti per l’attivazione di specifici programmi di
sostegno psicologico diretto ai soggetti coinvolti: alunni/e, famiglie,
docenti;
 Associazioni ed Enti culturali e sociali per l’ampliamento
dell’offerta formativa, per la formazione e l’aggiornamento dei
docenti;
 Biblioteca Provinciale dell’Infanzia;
33
 Coordinamento Nazionale per l’Abruzzo;
 Associazione Nazionale Biblioteche e Ludoteche in rete;
 Esperti esterni per la collaborazione in progetti finalizzati alla
promozione dell’utilizzo dei fondamentali tipi di linguaggio.
Le collaborazioni attivate con esperti esterni possono riguardare:









attività di sostegno psicologico diretto ad alunni, famiglie, docenti;
attività teatrale;
attività motoria e psicomotoria;
attività musicale;
attività grafico-pittorico-manipolative;
attività di sensibilizzazione ambientale;
attività di lingua inglese;
attività di sensibilizzazione sui diritti dei bambini;
attività di formazione all’uso di strumenti multimediali; nella
pratica didattica della Scuola dell’Infanzia;
 attività d’integrazione.
AREA DEL PROGETTUALE
L’Istituto “Gianni Rodari” per garantire l’efficacia e l’efficienza delle
attività progettuali della propria Istituzione scolastica, ha elaborato e
condiviso delle linee guida attraverso le quali pianificare i progetti che la
Commissione qualità (composta da un’insegnante della Scuola
dell’Infanzia, un insegnante della Scuola Primaria, un insegnante della
Scuola Secondaria di primo grado, un insegnante delegato dal Dirigente
Scolastico, un insegnante rappresentante della commissione P.O.F. e un
genitore nominato dal Consiglio d’Istituto) esamina per valutarne fattibilità
ed efficacia seguendo determinati criteri.
Durante gli incontri assembleari scuola/famiglia vengono illustrati i
progetti ai quali aderiscono le singole sezioni/classi.
34
VERIFICA E VALUTAZIONE
Modalità e forme di verifica/valutazione del processo di
insegnamento/apprendimento
La valutazione assume un ruolo centrale nell’esperienza scolastica in
quanto opera un controllo costante di tutte le variabili che intervengono nel
processo educativo.
La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva
le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio
critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione
formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di
stimolo al miglioramento continuo.
In quest’ottica la valutazione si configura anche come osservazione dei
processi cognitivi (stili di apprendimento dell’alunno/a e stili di
insegnamento del docente) e, pertanto, pone le proprie basi
nell’autovalutazione e nella metacognizione.
In particolare, nella Scuola dell’Infanzia il concetto di valutazione si
sostanzia in osservazione e verifica dei processi di apprendimento.
La verifica periodica e annuale degli apprendimenti e del comportamento
degli allievi è affidata ai docenti responsabili degli insegnamenti e delle
attività educative e didattiche che pertanto operano stabilendo uno stretto
raccordo tra programmazione e valutazione e congruenza degli strumenti
adottati.
Al riguardo occorre:
 definire e controllare i livelli di conoscenza/abilità raggiunti dagli
alunni e dalle alunne con verifiche periodiche e sistematiche iniziali,
in itinere e finali;
 intervenire con strategie di recupero, di rinforzo e di potenziamento,
al fine di rimuovere le carenze, ridurre le differenze e valorizzare le
eccellenze;
 tener conto degli standard di riferimento diffusi in ambito europeo;
 riservare specifica attenzione al conseguimento dei traguardi
progressivi di formazione, al passaggio da un anno all’altro e alla
transizione dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria e a quella
secondaria di primo grado;
 tenere conto delle nuove opportunità valutative offerte dalle
rilevazioni INVALSI e della certificazione delle competenze
35
La valutazione è tanto più funzionale alla qualità e al miglioramento del
servizio scolastico, quanto più:
 risponde alle diverse funzioni*
 utilizza diversi strumenti**
si rivolge a diversi destinatari: alunni/e, famiglie, docenti
Funzione *
Strumenti**
Funzione formativa
Come
- presa di coscienza e autoregolazione delle
proprie azioni
- consapevolezza dell’efficacia dell’azione
educativa
riguarda
gli aspetti relazionali e metacognitivi
Funzione regolativa
Come
- controllo del processo
apprendimento/insegnamento
riguarda
gli aspetti educativo/ didattici
Funzione comunicativa
Come
- registrazione dei processi e dei traguardi
personali raggiunti
riguarda
gli aspetti partecipativi tra i segmenti-scuola
e scuola-famiglia
Funzione certificativa
riguarda
aspetti amministrativi

Indicatori e descrittori dei
comportamenti
 Schede di autoanalisi e di
autovalutazione



Agenda della programmazione
Registro degli insegnanti
Registro di IntersezioneInterclasse-Classe
 Standard di apprendimento
 Griglie di osservazioni
sistematiche
 Verifiche, prove strutturate e
non
 Documento informativo di
passaggio (scuola
dell’infanzia)
 Documento di valutazione
(scuola primaria e
secondaria)
 Fascicolo personale
 Colloqui periodici scuolafamiglia
 Certificazione delle
competenze
 Registro di classe
 Attestato
Funzione documentativa
36
Autoanalisi e autovalutazione d’Istituto
L’art. 21 del DPR 8 marzo 1999, che istituisce l’autonomia delle
istituzioni scolastiche, al comma 9, prevede per le medesime “l’obbligo di
adottare procedure e strumenti di verifica e valutazione della produttività
scolastica e del raggiungimento degli obiettivi”.
La nostra Istituzione Scolastica, al fine di migliorare l’ offerta formativa,
utilizza l’ Autoanalisi d’Istituto come strumento di riflessione sulla propria
azione educativa e didattica.
L’autovalutazione d’Istituto mira allo sviluppo di una cultura
collaborativa, che porti tutti i protagonisti coinvolti ad impegnarsi per la
definizione e la valutazione dei fattori di qualità e per la programmazione
di attività di miglioramento.
L’oggetto di indagine riguarda diverse aree (bisogni, professionalità,
progettualità, relazioni, continuità, risorse).
L’osservazione delle aree verifica la congruenza tra:
il “pensato” (cosa pensano per la scuola i soggetti coinvolti);
il“dichiarato” (POF);
l’ “agito” (percorsi/modalità di attuazione dell’offerta formativa);
il “percepito” (la percezione della realtà scolastica da parte dei genitori,
degli studenti e dei docenti).
I questionari, elaborati da un’apposita commissione, vengono
somministrati alle diverse componenti della scuola: alunni, genitori,
docenti e personale ATA.
I dati emersi vengono esaminati per:
 valutare l’efficacia e l’efficienza del P.O.F.;
 enucleare i nodi del servizio scolastico ritenuti critici;
 leggere le tendenze di modifica nel tempo;
 mettere in evidenza differenze di percezione tra alunni, genitori,
docenti;
 evidenziare punti di forza e di debolezza;
 prevedere progetti di ampliamento dell’offerta formativa.
I risultati vengono “restituiti” ai soggetti interessati attraverso il collegio
dei Docenti e l’inserimento nel sito web d’istituto.
37
FUNZIONI STRUMENTALI ALL’OFFERTA
FORMATIVA
Per la realizzazione delle finalità istituzionali della scuola, in regime di
autonomia, la risorsa fondamentale è costituita dal patrimonio
professionale dei docenti, da valorizzare per la realizzazione e la gestione
del piano dell’offerta formativa.
A tale proposito il Collegio dei Docenti, rilevati i bisogni dell’intera
comunità scolastica, procede a:
 individuare le aree* di intervento;
 identificare le funzioni da assegnare;
 stabilire le competenze professionali necessarie per il perseguimento
di tali funzioni;
 prendere in esame le candidature espresse dai docenti interessati;
 attribuire le funzioni
 definire i parametri e le cadenze per la valutazione dei risultati attesi.
*
Area 1 Area 2 Area 3 Area 4 -
Gestione del piano dell’offerta formativa
Sostegno al lavoro dei docenti
Interventi e servizi per studenti
Realizzazione di progetti formativi di intesa con enti ed
istituzioni esterni alle scuole
Competenze e requisiti professionali necessari per
l’attribuzione delle funzioni strumentali.
Le competenze professionali richieste alle funzioni strumentali sono di tipo
metodologico- didattiche, progettuali, relazionali, organizzativo-gestionali.
Valutazione
Il lavoro svolto da ciascuna funzione strumentale, dettagliatamente
illustrato al termine dell'anno scolastico in sede di Collegio dei Docenti,
viene valutato e votato, anche sulla base delle indicazioni fornite dal
Dirigente Scolastico sul regolare svolgimento dell’incarico.
38
FUNZIONE STRUMENTALE
COMPITI ASSEGNATI





Mantenimento e sviluppo del sito web d’l’Istituto
Coordinamento del gruppo di lavoro che realizza i mini siti di plesso
Sportello di sostegno ai docenti per la documentazione e l’uso delle
nuove tecnologie nella didattica
Tutoraggio nell’uso di hardware e del software, ricerca e segnalazione
di risorse internet, selezione e divulgazione di software didattico
freeware
Produzione di materiali anche per uso esterno
Attività di formazione
Ins. te ROSSI Cinzia
(organico scuola infanzia)




Formazione e aggiornamento del personale docente.
Biblioteca d’Istituto
Coordinamento gestione patrimonio librario d’Istituto.
Rapporti con Enti e associazioni specializzat
Ins.te MORRESI Irma Emma
(organico scuola primaria)



Intercultura e Integrazione
Dispersione e promozione all’’agio
Coordinamento della commissione qualità e Intercultura
Ins.te AVERSA Tamara
(organico scuola primaria)

Aggiornamento del Documento POF, in coerenza con le Delibere
Collegiali.
Stesura opuscoli informativi per le famiglie dei nuovi iscritti
Raccolta progetti presentati dai docenti dei vari ordini di scuola
Raccolta della valutazioni finali dei progetti realmente effettuati nel
corso dell'anno scolastico
Attivazione di procedure di autovalutazione del servizio offerto (ai fini
dell'elaborazione del POF dell'anno scolastico successivo e del
miglioramento dell'offerta formativa).
Socializzazione dei risultati dell'autoanalisi ed autovalutazione
d'istituto.
Ins.te PETROCCO Amalia
(organico scuola primaria)






Ins.te FREZZA Silvia
(organico scuola primaria)














Creare commissioni con docenti dei tre ordini per la gestione della
continuità orizzontale e verticale
Coordinamento attività di accoglienza, orientamento e laboratori
Mediare relazioni
Progettare attività
Coordinare interventi
Organizzare percorsi tematici
Cooperare con le altre F.S.
Condividere
Relazionare puntualmente
Verificare i processi
Valutare i prodotti finali
Prendere contatti con le Istituzioni
Percorsi Cittadinanza e Costituzione
Contatti: Action aid;
Amnesty internazionale;
Save me children;
Croce Rossa Italiana
39
DIMENSIONE ORGANIZZATIVA
ORGANIZZAZIONE
 All’inizio dell’anno scolastico, per la prima settimana, le Scuole
dell’Infanzia e Primarie adottano l’orario antimeridiano delle lezioni,
la Scuola Secondaria di Primo Grado un orario contratto; nella
seconda settimana, la sola Scuola dell’Infanzia adotta l’orario ridotto,
con uscita alle 14.00 con il servizio mensa. Inoltre si prevede un
orario flessibile per i bambini e le bambine di tre anni e per gli
anticipatari.
 La flessibilità e l’organizzazione oraria attuata dalle docenti nella
Scuola dell’Infanzia, per la gran parte dei plessi, permette la
realizzazione di attività laboratoriali per gruppi omogenei per età;
nella Scuola Secondaria consente di attivare laboratori per il recupero
delle abilità di base e per l’integrazione e l’alfabetizzazione di
alunni/e stranieri neo arrivati.
 Le risorse temporali eventualmente disponibili nella Scuola Primaria
sono utilizzate per attivare:
 gruppi di lavoro cooperativo;
 una didattica laboratoriale;
 l’osservazione sistematica delle dinamiche di gruppo;
 l’osservazione sistematica dei comportamenti, cognitivi e non, in
vista della certificazione delle competenze;
 il recupero e il potenziamento di conoscenze ed abilità;
 la promozione delle eccellenze;
 momenti metacognitivi inerenti attività didattico-progettuali;
 attività alternative all’insegnamento della Religione Cattolica.
 Compatibilmente con le risorse del plesso, l’Istituto prevede attività
alternative organizzate per gli alunni che non si avvalgono
dell’insegnamento della Religione Cattolica.
 Il pasto viene consumato in appositi locali-mensa, ove esistenti,
oppure nelle aule.
40
 Nella Scuola dell’Infanzia, dopo il 12 giugno, valutati i livelli di
frequenza dei bambini e sentiti i genitori degli stessi, le scuole
potranno funzionare con flessibilità oraria (anche nel solo turno
antimeridiano) e organizzativa (concentrazione in una sola delle due
sezioni ove esistenti)
INDICAZIONI PER LE FAMIGLIE
La scuola, come tutti i contesti sociali organizzati, per poter raggiungere le
proprie finalità necessita di un’organizzazione adeguata e di regole il più
possibile condivise e rispettate.
Il REGOLAMENTO DI ISTITUTO è, accanto al POF, il più importante
documento scolastico elaborato con la partecipazione di tutti i plessi e con
il contributo di tutti gli organismi scolastici.
All’interno del Regolamento vengono presentate:
·
le regole del contesto scolastico;
·
i diritti e i doveri degli alunni e delle alunne;
·
le norme comportamentali alle quali studenti e docenti devono
attenersi;
·
il sistema delle sanzioni disciplinari;
·
la gestione delle eventuali assenze degli alunni e delle alunne;
·
l’organizzazione del momento di entrata ed uscita degli studenti;
·
la gestione dei rapporti scuola-famiglia;
… e altre informazioni di estrema importanza al fine di aver chiara
l’immagine con la quale l’Istituto intende porsi (in allegato).
Altro documento significativo, elaborato dal gruppo docente dell'Istituto
insieme al Dirigente Scolastico, è il PATTO EDUCATIVO DI
CORRESPONSABILITA' (DPR 21 novembre 2007, n. 245, art. 3),
finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel
rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie.
41
SICUREZZA
L’ingegnere Maurizio Ardingo è il Responsabile per la Sicurezza, la
Prevenzione e la Protezione (R.S.P.P.) degli edifici scolastici, così come
previsto dal T.U. n.81 del 09.04.08.
Il referente per la sicurezza è Pelliccione Giuseppina, componente del
personale ATA.
In ogni plesso, inoltre, esiste una squadra di emergenza composta dal
personale docente e ATA.
L’insegnante referente per la sicurezza, nominato dal Dirigente Scolastico,
ha il compito di controllare mensilmente i dispositivi di sicurezza
dell’edificio e di provvedere ad organizzare, all’interno del plesso, tutta
l’attività connessa alla sicurezza, riportando gli incarichi assegnati nel
modulo allegato al piano di emergenza, avendo cura che gli incaricati
siano presenti durante tutto l’arco dell’attività didattica. Le prove di
evacuazione dell’edificio da svolgersi nel corso dell’anno scolastico sono
almeno 6, di cui 2 antincendio e 4 antisismiche. Le risultanze, trascritte
nell’apposito report, vengono trasmesse all’Ufficio di Segreteria.
PRIVACY
Per quanto riguarda il trattamento dei dati sono rispettate tutte le
disposizioni contenute nel D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196.
Il titolare del trattamento è il Dirigente Scolastico.
Responsabili del trattamento sono il Direttore dei Servizi Generali e
Amministrativi Sig.ra Costanzi Loredana e i Collaboratori del Dirigente
Scolastico Ins.ti Venti Rossella e Vittorini Wanda.
Tutti i docenti sono incaricati del trattamento dei dati personali.
.
42
Istituto Comprensivo “G. RODARI”
Via Salaria Antica Est n° 27/c
67100 L’AQUILA
Tel. 0862 316082 – Fax 0862 313141
e-mail [email protected]
SitoWeb:http://www.rodariscuola.it
DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof: SANTINI Raffaele
D.S.G.A. (Direttore Servizi Generali
Amministrativi)
COSTANZI Loredana
VENTI Rossella
VITTORINI Wanda
COLLABORATORI DIRIGENTE
SCOLASTICO
SEBASTIANI Sestina
PELLICCIONE Giuseppina
LA CHIOMA Carmen
BAFILE Giuseppina
PALUMBO Onorina
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
REFERENTE SICUREZZA
T.U. n. 81 del 09/04/08
PELLICCIONE Giuseppina
COLLABORATORI SCOLASTICI
VENDITTI Giovanna
MARINELLI Maria Grazia
L’ufficio di segreteria è aperto al pubblico
dal lunedì al sabato dalle ore 8.00 alle ore 9.00
dalle ore 11.00 alle ore 13.30
martedì e giovedì dalle ore 14.30 alle ore 16.30
43
SAN BENEDETTO DI BAGNO -INFANZIA
Via Sant’Angelo
0862 752056
[email protected]
sanbenedettoinf.altervista.org
Indirizzo
Telefono
e-mail
sito web
Lun. Mart. Merc. Gio. Ven.
8.00 – 16.30
Orario
Cerini - Cattani - Forastiero – Sebastiani - Vaccarelli
Insegnanti
Cerini
Coordinatore di
Plesso
Sebastiani
Referente Sicurezza
Ferrauto - Angelantoni
Collaboratori
Scolastici
PAGLIARE DI SASSA - INFANZIA
Via Madonna di Pagliare
0862 451838
[email protected]
Indirizzo
Telefono
e-mail
sito web
Lun. Mart. Merc. Gio. Ven
Orario
08.00 – 16.30
Sezioni
Insegnanti
Colamarino - Forastiero – Lattanzi - Nanni - Spiezia
Lattanzi
Coordinatore di Plesso
Nanni
Referente Sicurezza
Massimo - Valentini
Collaboratori Scolastici
44
MUSP PIANOLA
Indirizzo
Telefono
e-mail
sito web
PRIMARIA
INFANZIA
Via Maleubbia
0862 751871
Via Maleubbia
0862 635032
Lun. Mer. Gio. Ven. Sab.
08.35 – 13:00
Lun. Mart. Merc. Gio. Ven
07.45 – 16.30
Orario
Mart.
08.35 – 16.30
Orario prescuola
07.30 – 08.30
Orario interscuola
13:00 – 14.30
Ins. pre/interscuola
Sanelli
Insegnanti
Coordinatore di Plesso
Referente Sicurezza
Collaboratori
Scolastici
Biasini - Caulo – De Amicis Epifano – Massaro – Orsini – Pace
- Pacitti – Tunno – Ursitti
Croce - Forastiero – Navarra –
Peretti – Scopano
Caulo
Navarra
De Amicis
Peretti
Zaino
Cruciani – Marinelli Mingroni Di Paolo
45
ROIO
Indirizzo
Telefono
e-mail
sito web
PRIMARIA
INFANZIA
334 7683172
334 7689587
Lun. Mer. Gio. Ven.
08.30 – 13.30
Lun. Mart. Merc. Gio. Ven
08.15 – 16.45
Orario
Mart. 08.30 – 16.30
Orario prescuola
07.30 - 08.25
Orario interscuola
13:30 – 14:30
Ins. pre/interscuola
Scimia C.
Insegnanti
Coordinatore di Plesso
Referente Sicurezza
Collaboratori
Scolastici
Delfino – Puma – Orsini – Bizzarri
– De Matteis – Perilli – Parisse –
Verna Cotola – Massaro
Capanna – Bucci I. – Forastiero
– Cantalini - Tommasi
Delfino
Capanna
Puma
Tommasi
Catonio
Luciani - Cambise
46
PRETURO
PRIMARIA
Indirizzo
Telefono
e-mail
sito web
Orario tempo pieno
classe 1^
Via dell’Aringo
0862 461561
[email protected]
http://preturoprimaria.altervista.org
INFANZIA
Via dell’Aringo
0862461565
[email protected]
Lun. Mart. Merc. Gio. Ven
Lun. Mart. Merc. Gio. Ven
8.30 – 16.30
08.00-16.30
Lun. Merc. Gio. Ven. Sab.
08.35 – 13.00
Orario modulo
classe 2^/ 3^ / 4^ / 5^
Orario prescuola
Orario interscuola
Ins. pre/interscuola
Insegnanti
Coordinatore di Plesso
Referente Sicurezza
Collaboratori Scolastici
Mar. 08.35 – 16.30
07.30 – 08.30
13.00 – 14.00
Paoni
Alessandrucci – Bianchi –
Cepparulo – Giacinti – Menchini Morresi - Prencipe – Santella –
Santilli – Sozio
Cattani - Cococcia - De Meo –
Dundee - Santella –
Spagnoli - Voi
Cepparulo
De Meo
Giacinti
Cococcia
Caravaggio - Corsetti
Iapadre – Visione
47
MUSP SASSA
Indirizzo
Telefono
e-mail
sito web
Orario
PRIMARIA
SECONDARIA DI 1°
GRADO
Via Duca degli Abruzzi
0862 635082
Via Duca degli Abruzzi
0862 451414
primariasassa.altervista.org
Lun.Mar.Mer.Gio.Ven.
08.30 – 16.30
Lun. Mar. Mer. Gio. Ven. Sab.
08:30 – 13:30
Sab. chiuso
Orario prescuola
Ins. prescuola
Insegnanti
07.20 – 08.25
07.45 – 08.25
Di Marzio
Colaiuda
Carnicelli – Casimiri - Cosenza. –
De Falco – Frezza A. - Frezza S. –
Menchini – Pettine - Pozzi –
Robimarga –Saotta
Colaiuda – Marinucci - Perilli
Assistenti al sostegno
Coordinatore di plesso
Referente Sicurezza
Collaboratori Scolastici
Accili – Antonetti –
Barra(Caserta) – Colantonio –
Daniele – Di Francesco - Di
Pompeo F. - Di Pompeo M.- Di
Tommaso – Di Venanzio Francescangeli – Giammaria –
Giuliani – Patruno - Roselli –
Ruotolo - Saggese – Scopano –
Signori - Tedeschini – Vittorini
Frezza S.
Vittorini
Pozzi
Di Stefano – Pesce
48
Cipriani - Bison
MUSP PAGLIARE
Indirizzo
Telefono
e-mail
sito web
Orario
Orario prescuola
Ins. prescuola
Insegnanti
Coordinatore di plesso
Referente Sicurezza
Collaboratori Scolastici
PRIMARIA SASSA SCALO
INFANZIA SASSA
SCALO
Via San Pietro
0862 451767
Via San Pietro
334 7689569
Lun. Mart. Merc. Gio. Ven.
08:40 – 16:40
Sabato chiuso
Lun. Mart. Merc. Gio. Ven
07:30 – 16:30
07:20 – 08:35
Manzara – Fiorenzi
Angelini A. - Berardi – Di Marco Fontana – Ianni - Liberatore –
Mattei T. – Petrocco – Pettine –
Robimarga – Rotili – Ruocco Sbaffo - Tucci - Venti
Rossi – Masciola – Damiani –
Forastiero – Giuliani - Giusti
Liberatore F.
Rossi
Angelini
Giuliani
De Santis – Sacco S.
49
Ghilarducci – Ciccarella
PRIMARIA
PILE
Indirizzo
Telefono
e-mail
sito web
Orario
Orario prescuola
Orario interscuola
Insegnante
Classi
Insegnanti
Via Salaria Antica Est 27/C
0862 313141/ 0862 316082
primariapile.altervista.org
Tempo modulare
Tempo pieno
Lun.Mer.Gio.Ven.Sab.
08.30 – 13.00
Mar. 08.30 – 16.00
Lun.Mar.Mer.Gio.Ven.
09.00 – 17.00
Sab. chiuso
07.30 – 08.25
13.00 – 14.30
Di Biase – Gianvincenzo - Pupi Tingucci
07.30 – 08.55
Aversa – Bandini - Benedetti –
Casula - D’Ascenzo – De Falco –
Ercole - Orsini - Passacantando Pigliacelli – Robimarga – Santella Santucci - - Scarinci – Stecca Ursitti
Aversa – Casula - Centi –
Chichiarelli - Di Marco – Farda
– Giuliani – Orsini – Ruggeri Santella – Scimia - Selli Pallotta – Ursitti
Stecca
Coordinatore di Plesso
Di Marco
Referente Sicurezza
Collaboratori
Scolastici
Di Biase – Gianvincenzo - Pupi
- Tingucci
Di Fabio - Ippoliti - Marinelli – Pagnani – Rotilio – Tottone Venditti
50
INFANZIA
PILE
P I L E 1° MAGGIO
Via Salaria Antica Est
0862 313364
[email protected]
Via Salaria Antica Est
0862 315371
[email protected]
maggioinfanzia.altervista.org
Lun. Mart. Merc. Gio. Ven
Lun. Mart. Merc. Gio. Ven
08.00 16.00
07:40 – 16:40
Biasini – Germania – Mattei I Santella
Tartaglia –Capretti – Capulli D’Aurelio - De Thomasis –
Forastiero
Coordinatore di Plesso
Biasini
Capretti
Referente Sicurezza
Mattei
De Thomasis
Centi - Tatananni
Cianfrini - Funghi
Indirizzo
Telefono
e-mail
sito web
Orario
Sezioni
Insegnanti
Collaboratori
Scolastici
51
CONSIGLI DI INTERSEZIONE – Scuola dell’Infanzia
Plesso
Pagliare di
Sassa
Pianola
Pile 1°
Maggio
Preturo
Sassa
Scalo
Roio
Componente
docenti
Tutti i docenti in
servizio nel
plesso
Tutti i docenti
in servizio nel
plesso
Tutti i docenti in
servizio nel
plesso
Tutti i docenti
in servizio nel
plesso
Tutti i docenti
in servizio nel
plesso
Tutti i docenti
in servizio nel
plesso
Componente
genitori
Rosone
Federica
Di Roberto
Assunta
Di Berardino
Anna
Cantalupo
Delfina
Spica
Federica
Di Gregorio
Silvia
Pacucci
Catia
Grella
Marlene
Pasquali
Simona
Cirella
Piera
Carducci
Luisa
Giammaria
Lorella
CONSIGLI DI INTERCLASSE – Scuola Primaria
Plesso
Pile
Pianola
Preturo
Sassa
Roio
Componente
docenti
Tutti i docenti in
servizio nel plesso
Tutti i docenti in
servizio nel
plesso
Tutti i
docenti in
servizio nel
plesso
Tutti i docenti in servizio
nel plesso
Tutti i docenti in
servizio nel
plesso
Componente
genitori
PragliolaOriana
Susanu
Roxana
Elefante
Vincenzo
Carissimi Lucio
Pietrangeli
Franca
Lepidi Stefano
Fallocco
Enrica
Scarsella Arianna
Dundee
Irene
Marinucci
Ernesto
Di Marzio
Loredana
Pace Roberta
Dari Salisburgo
Arianna
Gianfelice Anna
Pratola
Alessandra
Albani Katia
Paluzzi
Annalisa
Totani
Domenico
Pezzi Iride
Lepidi Sonia
Rosini Natalia
Scimia
Giuliana
Cassiani Ilia
Esposito Miriano
Tennina Luciana
Di Carlo Patrizia
Spaticchia Antonio
Santucci Maurizio
Flati Marina
Ianni Lorena
Mei Simonetta
Zaino
Maria Cristina
CONSIGLI DI CLASSE – Scuola Secondaria 1°Grado
Plesso
Componente
docenti
Componente
genitori
Corso A
Corso B
Tutti i docenti in servizio nelle classi
Tutti i docenti in servizio nelle classi
PELLICCIONE STEFANIA
GRANTE CINZIA
AMARO CLAUDIO
DUNDEE KATIUSCIA
FRACASSI GINA
GAGLIARDONE MAURA
PERILLI FRANCESCHINA
PACIOTTI DAMIANA
TIBERIO PATRIZIA
52
CONSIGLIO D’ISTITUTO
Prof. SANTINI Raffaele
DIRIGENTE SCOLASTICO
Membro di diritto
PRESIDENTE
MAURIZIO Vinicio
COMPONENTE GENITORI
ANTONELLI Fabio
CRUCIANI Doriana
GIANGIULIANI Caterina
MAURIZIO Vinicio
PEZZA Paola
SPECCHIOLI Annarita
VULPIANI Augusto
CERINI Gemma
COLAMARINO Vilma
DE MEO Annamaria
MASCIOLA Giuliana
PERILLI Elena
COMPONENTE DOCENTE
MASSIMO Benedetta
PESCE Nella
COMPONENTE A.T.A.
Prof. SANTINI Raffaele
COSTANZI Loredana
ANTONELLI Fabio
PESCE Nella
PERILLI Elena
VULPIANI Augusto
GIUNTA ESECUTIVA
53
COORDINATORI DI SETTORE
FREZZA S.
LINGUA INGLESE
AMBIENTE
ATTIVITA’ SPORTIVE
BANDINI Paola
RELIGIONE
ROBIMARGA M.
SALUTE
FONTANA Anna / FRANCESCANGELI Rita
HANDICAP
CEPPARULO Giovanna
COMMISSIONI
ELABORAZIONE
Piano Offerta Formativa
Responsabile
AVERSA Tamara
QUALITA’ dei progetti
e dei DOCUMENTI SCOLASTICI
Responsabile
MORRESI Irma
AUTOANALISI
di Istituto
Responsabile
AVERSA Tamara
REALIZZAZIONE
Sito Web
Responsabile
PETROCCO Amalia
SCUOLA INFANZIA
Responsabile
CAPRETTI Maria Grazia
CONTINUITÀ TERRITORIALE E
D’ISTITUTO
Responsabile
FREZZA Silvia
R. S. U. DI ISTITUTO
BANDINI Paola
CAPRETTI Maria Grazia
CARAVAGGIO Giovanna
54
COMMISSIONE MENSA SCOLASTICA
Dott.ssa PIANCATELLI Simona (Membro
COMMISSIONE COMUNALE
Rappresentanti d’Istituto
effettivo)
COMITATO STUDENTESCO
(scuola secondaria di primo grado)
Prof. SANTINI Raffaele
DIRIGENTE SCOLASTICO
PRESIDENTE
COMPONENTE ALUNNI
DI PROSPERO S., MICARELLI L.,
MASCIOLETTI L., PALMERINI I.,
GIANFORTE L., PACE F.,
CESARE D., CIPRIANI F.,
BENEDETTI A., ALIUCCI G.
55
Minimondi a L’Aquila – 22 – 25 Ottobre 2009
56
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Scuole - L`Istituto