Associazione Verso il P ro ge t t o SEMI DI FUTURO con la collaborazione di del territorio parmense Economia Solidale in rete a p a r ma e p ro v i nc ia Associazione Verso il P ro ge t t o SEMI DI FUTURO con la collaborazione di del territorio parmense Economia Solidale in rete a p a r ma e p ro v i nc ia © 2009 FORUM SOLIDARIETÀ e PROVINCIA DI PARMA www.desparma.org Finito di stampare nel marzo 2009 presso Coop. Soc. Cabiria Design: ghillani.com Sommario Presentazione .................................................................................. 4 1. Economia Solidale? ........................................................................ 6 2. L’Economia Solidale dai GAS ai Distretti di Economia Solidale .............. 8 3. Il nostro percorso verso il DES ........................................................ 15 4. I soggetti dell’Economia Solidale ..................................................... 18 4.1 I Gruppi di Acquisto Solidale (GAS) ............................................ 19 4.2 Operatori economici del territorio ............................................. 30 4.3 Operatori economici extra- territorio .......................................... 64 4.4 Altri soggetti ......................................................................... 82 5. Esperienze e progetti che suggeriscono ............................................. 90 6. Porte aperte: prospettive e visioni, un invito .................................... 106 Appendice - Bibliografia e sitografia .................................................................... 108 - Carta dei principi del DES del territorio parmense .................................. 109 Indice delle schede ........................................................................... 112 3 Presentazione Già negli scorsi anni attraverso la costituzione del “Tavolo dell’Altraeconomia”, finalizzato al raccordo delle diverse realtà della provincia che si occupano di economia solidale, ed alla pubblicazione nel 2006 della “Guida dell’Altraeconomia” (che ha censito 36 attività), si sono poste le basi del processo di costituzione del Distretto di Economia Solidale (DES). L’obiettivo era di stimolare il lavoro di rete e di valorizzare processi di incontro e condivisione volti a promuovere, conoscere e diffondere la cultura di un’economia diversa, corrispondente a valori sociali di equità, solidarietà e sostenibilità. Questa guida è quindi il risultato del lavoro di rete e di collaborazione tra vari soggetti impegnati nel sostegno delle varie forme di altra economia che perseguono un obiettivo comune di sensibilizzazione e promozione del consumo critico e delle pratiche di economia solidale nonchè di avvio del Distretto di Economia Solidale. Quello che auspichiamo è proprio la costruzione di reti locali che non siano solamente di carattere economico ma anche e soprattutto relazionale. Reti grazie alla quali sia possibile entrare in contatto con un mondo troppo spesso distante: quello della produzione alimentare, favorendo e promuovendo una maggiore conoscenza dei processi produttivi, della qualità del prodotto e della sua stagionalità e incentivando una cultura del territorio e delle sue tradizioni. Ciò che vorremmo realizzare è un’economia basata sulle relazioni e sullo scambio tra le persone, i territori, le culture; un’economia che non solo accetta la complessità del nostro mondo, ma valorizza le differenze e ripudia l’esclusione e lo sfruttamento, perché l’attuale modello di sviluppo è ecologicamente e socialmente insostenibile. Uscire dal modello economico dominante, dal pensiero unico della crescita, chiede un ripensamento della nostra società, per rivalutare il nostro ruolo già definito di produttori e consumatori. La sfida è un percorso che ci porti a cambiare i nostri stili di vita per sostenere un’economia ecologica e solidale ed una società autonoma e conviviale. L’economia solidale sta muovendo i suoi primi passi ma c’è già, ed è necessario farla conoscere, promuoverla e sostenerla. Tiziana Mozzoni Assessore Politiche Sociali Provincia di Parma 4 Questa guida nasce con la speranza di essere già “vecchia” domani. Per scelta. Rappresenta infatti l’immagine istantanea dello stato di avanzamento di un’idea e di un progetto e ne vuole essere strumento di promozione. Domani saranno altri e di più i soggetti ed i progetti che daranno una fisionomia diversa alla rete. La guida nasce per questo, per conoscere e coinvolgere, per fare in modo che la rete si allarghi. La guida è quindi una foto. Una foto di gruppo che ritrae l’insieme di coloro (imprese, associazioni, gruppi di acquisto solidale, ecc.) che danno vita al DES, che non si presentano quindi solo come singole realtà ma come “rete” tenuta insieme dall’idea e dal progetto. Si presentano come Distretto, spazio comune di relazioni che valorizza la produzione e lo scambio prevalentemente locale di beni e servizi di qualità, rispettosa dell’uomo e dell’ambiente, ed al “giusto prezzo”, che deve essere trasparente, adeguato per il produttore ed accessibile al consumatore. Il progetto è quello di creare un circuito economico, oltre che sociale e culturale, tra le realtà locali in modo da poterle rafforzare e fornire contemporaneamente risposte ai consumatori critici che chiedono prodotti e servizi rispettosi delle persone e dell’ambiente, con la prospettiva di valorizzare le risorse del luogo, tutelare il valore del lavoro e creare occasione di integrazione per le fasce deboli della popolazione. La composizione della guida è dovuta ad un principio di adesione al progetto e non alla rispondenza a criteri “oggettivi” di classificazione. Non certifica i soggetti con requisiti “etici” o “solidali” presenti sul territorio parmense. Per lo stesso motivo la guida non è un censimento completo dei soggetti che potrebbero aderire al Distretto. E’ il resoconto di un percorso – così come è illustrato in seguito –, di una scommessa comune. Poiché nasce “vecchia”, la guida si accompagna con uno strumento più flessibile ed aggiornato: il sito web www.desparma.org che ne rappresenta la versione telematica, ma anche l’ulteriore strumento di relazione, coinvolgimento, sviluppo. Nella prima parte (capitoli 1-2-3) della guida si trova una panoramica sull’economia solidale, le esperienze in atto e il percorso svolto nel nostro territorio. Nella seconda parte (capitolo 4) sono raccolte le schede di presentazione dei soggetti che hanno deciso di aderire al progetto DES. L’adesione è stata costruita attraverso un processo lento, tutt’ora in corso, che è partito dai GAS e dai produttori di beni e servizi ad essi collegati. Il numero e l’identità dei soggetti presentati è ancora abbastanza legata a questa dimensione, arricchita da nuovi rapporti. I soggetti sono divisi in tre categorie: gruppi di acquisto solidale, aziende, associazioni e progetti. Tra le aziende sono state distinte quelle che non fanno parte del territorio e a cui i GAS si rivolgono perché il loro prodotto non è qui reperibile a parità di condizioni. Ad ogni soggetto è stato chiesto di presentarsi non solo per quello che fa (produzioni, servizi, attività) ma anche per ciò che ritiene importante segnalare di sé rispetto alla propria collaborazione con la rete del DES. E’ una manifestazione di impegno e di interesse, un’idea di movimento verso gli altri soggetti del distretto. Oltre ai soggetti si è deciso di inserire (capitolo 5) una sintetica panoramica di esperienze e progetti locali e nazionali che in qualche modo “suggeriscono” diverse forme possibili di approccio all’economia vicine alla “filosofia” del distretto. Filiere innovative (o semplicemente ritrovate), manifestazioni fieristiche, consorzi imprenditoriali, che basano la propria esistenza su un'idea di economia solidale, di relazione con altri soggetti, di ricerca di risposte all’utilità comune oltre che all’interesse del singolo. Le esperienze sono distinte tra locali e nazionali e vogliono essere un esempio ed uno stimolo ad un maggiore approfondimento. Ed infine (capitolo 6) la traccia di porte che lasciamo aperte, di un invito. Francesca Bigliardi Coordinatrice progetto Economia Solidale – Semi di Futuro 5 1. Economia Solidale? L’intento di questa guida non è quello di fornire una definizione di economia solidale. Come detto in precedenza e come spiegato in seguito, vuole rendere conto di un percorso in atto, di un laboratorio aperto tra persone, realtà imprenditoriali, gruppi di cittadini, associazioni e Istituzioni che cercano insieme di declinare in modo nuovo (o forse “di nuovo”) – attraverso pratiche concrete – i parametri dell’economia. In realtà il tentativo va oltre, cercando di ricollocare l’economia nel proprio ruolo, all’interno di una idea di comunità in cui i principi di libertà, responsabilità, solidarietà, giustizia e sostenibilità tornino ad avere l’autorità per compenetrare ogni settore o comportamento dell'agire sociale e privato. Da questo punto di vista possiamo dire che il laboratorio riguarda quindi un tentativo di costruire sia un’economia (modalità di soddisfare i bisogni attraverso l'ottimale utilizzo delle risorse), sia un sistema economico (organizzazione complessiva dell’insieme delle attività economiche, delle relazioni e delle regole che le disciplinano), sia una pratica di comunità locale. In tal senso un concetto che può aiutare ad avvicinarsi all'idea di economia solidale è quello di responsabilità sociale del territorio. Un territorio capace di valorizzare il proprio “patrimonio” di relazioni che si attivano tra cittadini, la società civile, la pubblica amministrazione, le imprese, le organizzazioni di rappresentanza e in cui la fiducia, la comprensione reciproca, i valori condivisi collegano gli attori della comunità in una rete che rende possibile la cooperazione in vista di scopi ed utilità comuni. Capace di pensare ad un interesse che può diventare comune, capace di far convivere economia, ambiente e rispetto per la persona. Responsabilità collettiva e condivisa che conduce i soggetti sociali all’interno di un percorso fatto di azioni comuni che mirano a costruire un’idea di benessere non più solo banalmente e stoltamente legata alla produzione di prodotto interno lordo. Un benessere in cui la disponibilità di risorse e beni economici si costruisce insieme e non a discapito dei diritti, della capacità di inclusione, dell’equilibrio dell’ecosistema, del rapporto e del rispetto per le altre comunità. Responsabilità collettiva che si esplicita necessariamente attraverso pratiche e non teorizzazioni astratte. Ci sono alcune parole chiave introno a cui è stata costruito questo insieme di pratiche che vanno a disegnare l’idea di un distretto (potremmo sostituire la parola con territorio?, rete?) di economia solidale. Molte sono derivate dai percorsi e dalle riflessioni svolte in questi anni all’interno dei Gruppi di Acquisto Solidale e degli altri “esperimenti” di DES (vedi il capitolo successivo) ed hanno trovato in questi anni un luogo di sedimentazione e fermentazione in associazioni, progetti, altri tentativi legati al nostro territorio, come illustrato nella parte dedicata a descrivere “il nostro percorso”. Prima di tutto la dimensione relazionale dell’economia. Dalla convinzione che l’economia sia “l’insieme dei modi e dei comportamenti con cui gli individui organizzano le proprie attività per soddisfare i propri bisogni” e che questi vadano soddisfatti ponendoli in relazione con i bisogni altrui e i bisogni comuni al fine di perseguirli congiuntamente, emerge chiaramente l’importanza della qualità della relazione tra i diversi soggetti economici. Se in una “normale” relazione economica (transazione) il rapporto consiste nel trasferimento di beni o servizi da un soggetto all’altro, la relazione che si instaura in un des (relazione fiduciaria) significa l'esistenza di un “valore aggiunto” che si somma alla transazione non 6 costituendone quindi solo una parte in termini di servizi (es: partecipazione, comunicazione, informazione, disponibilità di risorse, credito e finanziamento, ecc.) che sono comunque presenti in questo tipo di scambio. La fiducia trova la propria origine nel convincimento che la produzione e lo scambio di beni e servizi avviene in modo condiviso e per rispondere a bisogni collettivi. Tra i componenti si instaurano quindi relazioni che comunicano e rendono acquisiti gli elementi conoscitivi che vanno a costituire la base del rapporto fiduciario (cosa il contraente si aspetta di avere – quali aspettative – quali vantaggi). Da questo punto di vista la dimensione “locale” del DES non risponde solo ad esigenze di qualità e di tipo ecologico, ma assume un preciso significato di presupposto di conoscenza e di relazione diretta. Il “mercato” i cui avviene lo scambio non è più un luogo virtuale ma una vero e proprio “luogo” costruito da presupposti relazionali diversi dallo scambio economico. La relazione fiduciaria si innesta dunque in un contesto di reciprocità. La fiducia non è solo quella del consumatore nei confronti della “qualità” del prodotto e la fiducia che nutre il produttore non è esclusivamente legata ad una ragionevole previsione di vendita. Questo distingue l’economia solidale dalle idee di fidelizzazione della clientela e di tutela dei consumatori che – in senso opposto tra loro – tendono a costruire flussi di fiducia in una sola direzione. Il tema della reciprocità viene posto alla base dei rapporti tra i soggetti economici: i consumatori organizzati collettivamente ed i produttori. Ma viene costruito con il concorso di tutti i cittadini, le organizzazioni, le Istituzioni che si sentono parte del distretto. La reciprocità – che può quindi essere intesa come conseguimento (ricerca di realizzazione) dei vantaggi e delle aspettative di tutti contestualmente e intenzionalmente – presuppone e determina senso di identità, riconoscimento, appartenenza ed il riconoscimento di un concetto di proprietà comune o bene comune. Nel DES si aggiungono ai reciproci interessi ed obiettivi dei componenti una serie di obiettivi comuni che vengono perseguiti congiuntamente per interesse collettivo. Anche questi rappresentano un valore aggiunto, perché non potrebbero essere realizzati nella stessa misura dai singoli soggetti. La solidarietà dell’economia solidale si declina quindi anche attraverso la capacità di produrre benessere collettivo anche “all’esterno” del distretto (cioè rispondendo ad interessi non specifici dei soli componenti del DES) promuovendo con azioni concrete inclusione sociale, promozione della sobrietà, della solidarietà internazionale, valorizzazione e la tutela delle ricchezze locali culturali, sociali, ambientali; perseguendo il continuo miglioramento della qualità e della varietà dei beni e dei servizi; incentivando l’uso di strumenti quali lo scambio, il riuso e la banca del tempo; incentivando l’agricoltura biologica; riducendo l’impatto ambientale del proprio stile di produzione e di consumo e tutti gli altri valori contenuti nella carta dei principi. L’economia solidale è infine esercizio di sovranità. Sovranità alimentare, ecologica, sociale, economica. Partecipare fattivamente e non solo attraverso i meccanismi di delega elettorale, a determinare politiche, economia, relazioni del proprio territorio. Intorno a queste parole chiave la “solidarietà” dell’economia è stata individuata in una pluralità di fattori, alcuni dei quali caratterizzano il soggetto economico (dal punto di vista organizzativo, giuridico, economico, finanziario, ecc.) altri qualificano le sue scelte ed azioni in diversi ambiti (rispetto dei diritti umani, consumi energetici, rispetto dell’ambiente, ...), ma tutti si collocano all'interno di un percorso condiviso con gli altri soggetti della comunità in vista di una responsabilità e di una utilità collettiva. Questa è l’idea di Economia Solidale che ha unito i soggetti del percorso del DES. Questo è quanto, adesso, su questo territorio, persone diverse hanno trovato come sintesi a loro parere vera e praticabile. Giacomo Truffelli Progetto Economia Solidale – Semi di Futuro 7 2. L’Economia Solidale dai GAS ai Distretti di Economia Solidale I Gruppi di Acquisto Solidali (GAS) Le scelte di consumo critico dei singoli, se organizzate, possono portare lontano e costituire un forte elemento di trasformazione dell’economia. In questo capitolo vorrei raccontare come sono nate e stanno evolvendo le esperienze italiane dei Gruppi di Acquisto Solidale e dei Distretti di Economia Solidale che sono, come vedremo, strettamente legate tra loro. Cosa sono i GAS I Gruppi di Acquisto Solidali, o GAS, sono gruppi di persone che acquistano insieme, seguendo il principio della solidarietà, che li porta a preferire produttori piccoli e locali, rispettosi dell’ambiente e delle persone, con cui entrare in relazione diretta. Il concetto che sta alla base dei GAS è quello di “filiera corta”, cioè l’avvicinamento fra produttore e consumatore finale, sia in termini geografici, privilegiando le aziende più vicine, sia in termini “funzionali”, tagliando gli intermediari quali i grossisti e i negozianti. Nel caso dei GAS la filiera è la più corta possibile, infatti i consumatori si rivolgono direttamente ai produttori. I criteri con cui gli aderenti ai GAS selezionano prodotti e produttori sono quelli classici del consumo critico, senza però mai perdere di vista la qualità del prodotto. L’obiettivo dei membri dei GAS non è quello di risparmiare, ma quello di acquistare prodotti rispettosi dell’ambiente e delle persone: il fatto di farlo in gruppo e rivolgendosi direttamente ai produttori, porta anche ad una sostanziale riduzione del prezzo rispetto ad un prodotto delle medesime caratteristiche acquistato in negozio1. I vantaggi di questa modalità di acquisto sono numerosi e su diversi livelli: dal punto di vista ambientale la preferenza verso prodotti locali riduce il consumo di energia e l’inquinamento dovuti al trasporto, la scelta di prodotti biologici aiuta a conservare il terreno, inoltre il tipo di confezioni e di distribuzione diminuiscono di molto gli imballaggi e gli scarti. Dal punto di vista sociale questo modo di acquistare pone attenzione al lavoro evitando lo sfruttamento, migliorando le condizioni del produttore grazie al maggior prezzo che gli viene riconosciuto e favorendo le relazioni tra i diversi soggetti. Dal punto di vista personale consente di ottenere prodotti ottimi, di accrescere le relazioni all’interno del gruppo, di avere una maggior conoscenza di ciò che viene acquistato ed infine di risparmiare a parità di qualità. Si viene a stabilire così un patto tra produttori e consumatori, ricercando condizioni di vendita che siano vantaggiose per entrambi. Anche se i criteri guida nella ricerca dei produttori sono gli stessi, riassumibili con i termini piccolo, locale e solidale, i gas si organizzano in modalità molto diverse tra loro. Esistono gas composti da poche famiglie e altri che superano 1 Definizione dei GAS tratta da: “Antologia” su www.unimondo.org (2008). 8 il centinaio; la maggioranza dei GAS non ha una struttura formale riconosciuta, ma molti sono anche quelli costituiti in associazione. Aldilà delle differenze, i GAS si riconoscono per il loro modo di operare: dopo aver scelto insieme da quali produttori rifornirsi, periodicamente il gruppo raccoglie al suo interno le richieste per i prodotti disponibili. Queste richieste vengono sommate per formare l’ordine complessivo del gruppo, che viene trasmesso al produttore e quindi consegnato in un luogo definito; il giorno della consegna i componenti del gruppo passano a ritirare la loro parte. Lo stesso procedimento viene seguito periodicamente per i diversi prodotti di cui il gruppo ha deciso di fornirsi, con una frequenza che può variare da settimanale a stagionale a seconda del prodotto. La legge finanziaria del 2008, approvata nel dicembre 2007, riferendosi ai GAS costituiti in associazione ha chiarito che l’attività di acquisto e distribuzione ai soci secondo finalità etiche, di solidarietà sociale e di sostenibilità ambientale, in assenza di ricarico è da considerare “non commerciale” e quindi non soggetta alla contabilità IVA da parte della associazione. L’IVA viene pagata dai soci in quanto consumatori finali. La nascita La nascita dei GAS segue quella dei suoi fratelli maggiori nella famiglia dell’economia solidale: infatti in Italia le esperienze di costruzione di un’altra economia iniziano negli anni ‘80 con il commercio equo e solidale, la finanza etica ed il turismo responsabile. Gli anni ‘90 vedono invece la nascita delle esperienze legate al consumo: in particolare il consumo critico, i bilanci di giustizia ed appunto i GAS. Il primo GAS nasce a Fidenza nel 1994, coniugando la critica ad un modello di sviluppo ingiusto e insostenibile alle esigenze concrete del quotidiano, ovvero la necessità di poter mangiare cibi sani e gustosi, portatori di significati e di relazioni. Da queste riflessioni nasce l’esperienza del primo GAS, come risposta concreta ai propri bisogni e allo stesso tempo ricerca di alternative rispetto al sistema di distribuzione e consumo. L’esperienza inizia a diffondersi con il passaparola, altri gruppi nascono sull’esempio del primo, nel 1997 nasce la rete di collegamento tra i GAS che porterà attraverso i primi incontri a descrivere nell’anno 1999 le caratteristiche di questa esperienza nel “Documento base” dei GAS. Lo sviluppo Dopo questi primi anni un po’ pionieristici i GAS hanno continuato a moltiplicarsi attraverso il passaparola e la gemmazione di nuovi gruppi a partire da GAS già esistenti. Oggi i GAS censiti sono 450, ma si stima che i gruppi effettivi siano almeno il doppio. Considerando un numero medio di 25 famiglie a gruppo, abbiamo una stima di 22mila famiglie coinvolte per un totale di 90mila consumatori che in Italia utilizzano i prodotti dei GAS. I GAS sono presenti in tutte le regioni italiane e quasi in tutte le provincie, anche se sono maggiormente diffusi al centro-nord. Sul sito www.retegas.org si possono trovare, oltre alle notizie ed ai documenti, l’archivio dei GAS censiti e quello dei produttori che si segnalano ai gruppi. La rete dei GAS favorisce la diffusione, lo scambio di informazioni e l‘aiuto reciproco. Un’occasione di incontro e confronto per valutare l’evoluzione del fenomeno e le sue prospettive è il convegno nazionale, che si tiene solitamente in primavera. Ripercorrendo la storia dei convegni è così possibile vedere quali sono state le questioni considerate via via importanti per lo sviluppo dei GAS. In particolare, il convegno di Marzabotto (BO) del 2002 sul tema del progetto locale ha in qualche modo anticipato gli elementi su cui i GAS si sono concentrati negli anni successivi: in primo luogo l’attenzione al ruolo dei GAS sul loro territorio, e alla possibilità di costruire filiere corte partecipate 9 in cui collegare i diversi attori attraverso catene locali di produzione, distribuzione e consumo. Questa attenzione procede però di pari passo all’esigenza di andare oltre al perimetro locale e di valutare come i GAS possano essere promotori di un cambiamento su scala globale; questa domanda ha portato alle riflessioni e alle esperienze sui grandi numeri e sui Distretti di Economia Solidale. Le tendenze Negli ultimi anni è emersa chiaramente la crescita del numero di gruppi, per cui a partire dal convegno di Firenze del 2004 i GAS si sono interrogati su come questa crescita potesse essere indirizzata ed utilizzata, in particolare per consentire di ottenere prodotti e servizi secondo lo stile dei GAS ma che da un singolo gruppo non possono essere gestiti in modo autonomo a causa della complessità della filiera. Il primo strumento in mano ai GAS per ampliare le loro possibilità di acquisto è costituito dai coordinamenti locali, anche detti retine o intergas. Le retine sono un coordinamento tra i GAS di una stessa zona che si mettono insieme per svolgere azioni di promozione e per coordinare acquisti che vengono svolti meglio a questo livello. Un esempio tipico è quello delle arance, in cui l’acquisto in comune tra più GAS consente di ridurre le spese di spedizione. A Torino il coordinamento tra GAS ha dato vita ad una associazione ed una mailing list cui sono iscritti i GAS di città e dintorni. Quando è il tempo delle arance, la Ass. Mani Tese si occupa di gestire un ordine collettivo per i GAS della zona, inviando un messaggio sulla mailing list con le indicazioni per eseguire l’ordine. In questo modo vengono raccolte le richieste di tutti i GAS per formare un ordine complessivo verso il produttore; nel giorno della consegna ogni GAS andrà poi a ritirare le sue cassette. In questo modo, nel corso dell’inverno 2007-2008, sono stati raccolti da 60 gruppi su quattro consegne ordini per 53 pedane di agrumi, più di 500 quintali. Il campo del produttore siciliano, che fornisce diversi GAS del nord, ormai non è più sufficiente; per questo motivo gli agricoltori vicini sono stati coinvolti nel progetto ed hanno costituito un consorzio per rispondere alle richieste dei GAS. Gli agrumi vengono pagati loro un prezzo che può essere anche 5 volte superiore a quello a cui sarebbero costretti a vendere nei canali della distribuzione tradizionale, mentre ai componenti del GAS le arance biologiche vengono a costare meno che al supermercato. In alcuni casi invece, a causa della complessità e tipologia della filiera produttiva, può essere utile coordinare gli acquisti su di un livello ancora più ampio rispetto alla retina, ovvero a livello nazionale; i progetti di questo tipo vengono pomposamente chiamati dai GAS progetti dei grandi numeri. In particolare, i GAS stanno sperimentando la strategia dei grandi numeri in due settori: il tessile e l’energia. Per quanto riguarda il tessile, l’idea é che gli acquisti coordinati tra più GAS possano avviare e sostenere filiere di capi d’abbigliamento che siano allo stesso tempo biologici ed equosolidali. Una prima sperimentazione ha consentito di realizzare la “felpa dei gas” in 2000 esemplari con cotone biologico indiano; ora i GAS si sono avventurati verso l’intimo, e dopo una sperimentazione di mutande e magliette da parte di alcuni gruppi hanno lanciato un ordine per i GAS interessati: sono stati raccolti in questo modo ordini da 50 GAS per un totale di 3200 capi di intimo in cotone biologico brasiliano confezionati da un gruppo di artigiani del Novarese. Sul campo dell’energia è stata costituita dai GAS una associazione, chiamata GASenergia, per trattare il tema in modo specifico. Lo scopo dell’associazione è promuovere la autosufficienza energetica dei territori, le energie rinnovabili e la riduzione dei consumi. Come primo passo l’associazione GASenergia sta definendo un accordo con un distributore di energia per consentire a chi è interessato di siglare un contratto per la fornitura di energia elettrica da 10 fonti rinnovabili a condizioni concordate. Come si può vedere nella gestione degli acquisti collettivi svolti a diversi livelli di scala (singolo gruppo, retina o gruppo di lavoro a livello nazionale), una peculiarità dei GAS è quella di mantenere le decisioni al livello più basso possibile; e comunque, le decisioni prese ai livelli superiori non sono mai vincolanti per i livelli inferiori che scelgono liberamente se aderire ad una progetto. Questo è uno degli elementi che distinguono una rete come quella dei GAS rispetto ad altre forme di organizzazione. La rete dei GAS ha una struttura estremamente orizzontale in cui i singoli gruppi sono l’elemento attivo; questo consente l’integrazione e il sostegno reciproco tra gruppi anche molto diversi tra di loro. In questo modo, i GAS promuovono la ricerca di soluzioni collaborative a tutti i livelli: all’interno del gruppo, con i produttori e verso gli altri gruppi. Oltre alle retine ed ai progetti dei grandi numeri, il terzo strumento che i GAS possono utilizzare per aumentare la loro efficacia nella trasformazione dell’economia e allo stesso tempo allargare il paniere dei prodotti e servizi da filiere ricche di relazioni sono i distretti di economia solidale. I Distretti di Economia Solidale (DES) Cosa sono i DES Con distretto di economia solidale (DES) intendiamo una rete locale di economia solidale secondo la strategia delle reti proposta da Euclides Mance. In particolare, si tratta di una rete all’interno della quale non circolano solo informazioni e pratiche comuni, ma in modo distintivo anche prodotti e servizi. Si tratta di una rete composta da cellule di produzione di beni e servizi e cellule di consumo ispirate ai principi dell’economia solidale, che dirigono in maniera preferenziale all’interno della rete i loro flussi di fornitura e approvvigionamento per sostenersi reciprocamente ed allargare in questo modo gli spazi di un’economia finalizzata al benessere di tutti e alla conservazione dell'ambiente. Il termine distretto utilizzato in Italia per definire queste reti locali si rifà alla tradizione dei distretti industriali per indicare la vocazione di un territorio, ma nella prospettiva di un intreccio tra produzioni e consumi di diverso tipo, e quindi ben al di fuori della logica di una destinazione pressoché univoca di un territorio presente nel concetto dei distretti convenzionali. Si intende con DES una rete costituita dagli attori dell’economia solidale presenti su di un territorio (GAS, botteghe del commercio equosolidale, realtà di finanza etica e di turismo responsabile, piccoli agricoltori biologici, cooperative, etc.) che si rafforzano vicendevolmente orientando per quanto possibile all'interno della rete i loro scambi e collaborano tra loro per la promozione verso il pubblico e le istituzioni. I benefici di questo modo di operare stanno nella creazione di un circuito di scambio tra consumatori critici e realtà produttive di beni e servizi attente all’ambiente, alle condizioni di lavoro e alle forme di autogestione che consente di sostenere cicli di produzione, distribuzione e consumo che difendono l’ambiente, le condizioni di lavoro e favoriscono la socialità. Si tratta comunque di un concetto generale molto innovativo a cui possono corrispondere idee diverse sull’effettivo funzionamento di un meccanismo di questo tipo, pur restando all’interno dei valori dell'economia solidale. La nascita In Italia la proposta delle reti di economia solidale prende forma in modo compiuto nel 2002 sotto la spinta di diversi fattori: da una parte l’estrema 11 vivacità italiana di esperienze di economia solidale nei diversi settori, dall’altra le questioni poste dai GAS che – come abbiamo visto – in molti casi non si possono risolvere a livello dei GAS o dei loro coordinamenti locali; a questi aggiungiamo la diffusione in Italia di reti dedicate all’economia di giustizia, come la Rete di Lilliput, ed infine la diffusione a livello internazionali di reti che considerano l’economia solidale e le sue reti una strategia organica per contrastare il sistema attuale e costruire un’alternativa. Dopo il lancio della proposta nel 2002 da parte della Rete di Lilliput, si è costituito un gruppo di lavoro che in primo luogo ha definito, all’interno della “Carta per la rete italiana di economia solidale” (Carta RES) del 2003, quali sono le caratteristiche comuni all’economia solidale: - relazioni tra i soggetti economici basate sui principi di reciprocità e cooperazione; - giustizia e rispetto delle persone (condizioni di lavoro, salute, formazione, inclusione sociale, garanzia dei diritti essenziali); - rispetto dell’ambiente (sostenibilità ecologica); - partecipazione democratica; - disponibilità a entrare in rapporto con il territorio (partecipazione al «progetto locale»); - disponibilità a entrare in relazione con le altre realtà dell’economia solidale condividendo un percorso comune; - impiego degli utili per scopi di utilità sociale. Dopo il richiamo agli elementi distintivi dell’economia solidale, la Carta RES propone la sperimentazione dei distretti di economia solidale per verificare nella pratica l’efficacia della strategia delle reti. Questo ha dato il via ad alcuni esperimenti, pur nella difficoltà di capire quali possano essere i passi da muovere nella costruzione di un sistema inedito. Lo sviluppo In seguito alla sperimentazione di questi ultimi anni, oggi nessuno ha il coraggio di affermare di aver realizzato un Distretto di Economia Solidale, che si è mostrato essere un’ardua impresa; esistono tuttavia dei gruppi promotori attivi nella costruzione dei Distretti di Economia Solidale sui loro territori, anche se seguendo forme, modalità e intensità diverse. Può essere utile una rassegna sul tipo di attività intraprese da questi gruppi promotori per capire come si stanno muovendo. Solitamente il primo passo è proprio la costituzione del gruppo promotore a partire da singoli e realtà di economia solidale del territorio, in alcuni casi sotto l’impulso di un Ente Locale. Questo gruppo decide in che modo organizzare la sua attività, se e come costituirsi formalmente – in alcuni casi sono state fondate delle associazioni – e solitamente definisce una sua carta dei principi applicando alla realtà locale quelli esposti nella Carta RES. A questo punto il gruppo promotore porta avanti dei progetti per la promozione dell’economia solidale e la costruzione di filiere partecipate, sempre nell’ottica della costruzione del distretto. In Trentino, ad esempio, il gruppo promotore è formato da un gruppo di volontari costituitosi nel 2004 con il nome “Trentino Arcobaleno”; le prime attività sono state la realizzazione della guida e l’organizzazione della fiera annuale “Fà la cosa giusta!”, con il sostegno della Provincia Autonoma, per promuovere le realtà di economia solidale del territorio. Sempre con il sostegno della Provincia, dopo la guida e la fiera, nel 2006 nasce lo sportello informativo “Fà la cosa giusta!” che fornisce ai cittadini informazioni e strumenti sugli stili di vita sostenibili. A partire dal 2005 Trentino Arcobaleno realizza dei progetti di filiera corta partecipata, iniziando con la sperimentazione del pomodoro da passata nel progetto “Tra passata e futuro”, per poi avviare negli anni successivi la distribuzione della biocesta – lanciata da tre piccoli 12 produttori su sollecitazione del gruppo promotore – e altri progetti su mele e frutti di bosco. Tra il 2005 ed il 2008 Trentino Arcobaleno ha realizzato 10 progetti di filiera corta biologica trentina, a cui hanno partecipato complessivamente 71 produttori e 769 consumatori. Nel 2008 la biocesta trentina ha raggiunto i 140 ordini, e nel 2006 il progetto “Tra passata e futuro” ha raccolto ordini per 250 quintali di pomodori da 99 partecipanti. In Brianza, nel territorio della prossima provincia di Monza, la strategia seguita nella costruzione del distretto è fortemente centrata sui GAS. Se nel 2004 i gruppi erano due, ora si contano una ventina di GAS per un totale di 600 famiglie coinvolte; l’obiettivo è quello di arrivare ad avere un GAS in ognuno dei 50 Comuni. Sono i GAS, attraverso l’organizzazione della loro domanda, a sostenere ed indirizzare lo sviluppo del distretto. Tra i GAS della Brianza è nata in primo luogo la retina, utilizzata per coordinare gli acquisti collettivi di alcuni prodotti tra più gruppi, e a partire dalla retina è nata la spinta propulsiva maggiore per lo sviluppo del distretto, che ha dato vita nel 2006 alla Associazione di Promozione Sociale “Comitato verso il Distretto Solidale della Brianza”. Attualmente sono in cantiere progetti in diversi settori, tra cui la telefonia, l’energia ed i detersivi: ma quello più significativo riguarda la realizzazione della filiera locale del pane con il progetto “Spiga e madia”. Nel corso del 2007 il comitato verso il DES Brianza è riuscito a mettere insieme la domanda dei GAS per un pane biologico e locale, il proprietario di un campo, il mulino a pietra ed il panettiere, tutti all’interno di un’area di raggio 20 km. E’ stata quindi avviata la coltivazione del frumento e a partire dal 2008 un centinaio di famiglie dei GAS mangiano un ottimo pane biologico proveniente dal loro territorio. Anche nella Provincia di Como, come nel Trentino, il gruppo promotore del distretto ha iniziato a farsi conoscere con una “fiera provinciale delle relazioni e delle economie solidali” denominata “L’isola che c’è”, giunta oramai alla quinta edizione e considerata come la punta di un iceberg che dà visibilità alle ricchezze del territorio. Il gruppo promotore, costituitosi in associazione nel 2005, ha avviato diversi altri progetti. Il progetto “VIVI sostenibile” propone ai cittadini percorsi nei diversi Comuni della Provincia per la sperimentazione di nuovi stili di vita e di consumo. Infine, con il progetto “Corto Circuito” la rete comasca sta sperimentando un forma di filiera corta attraverso un mercato periodico dei produttori locali rivolto sia ai gruppi che ai singoli consumatori. Nelle Marche il gruppo promotore, dapprima attivo a livello informale come tavolo regionale, nel 2006 si è costituito in associazione con il nome di REES Marche. Tra le diverse attività e progetti troviamo anche qui la promozione di fiere in varie località della regione, le pagine arcobaleno, il sito con articoli, documenti e un archivio dei soggetti dell’economia solidale, la promozione dei GAS e delle filiere corte. Inoltre l’invio quasi quotidiano di una newsletter con notizie di appuntamenti e iniziative dei vari settori, la promozione degli scambi commerciali interni alla rete, la promozione del consumo critico con iniziative del tipo “Cambieresti?” e la progettazione di reti distributive e l’interazione con le istituzioni locali per promuovere l’economia solidale. Oltre a queste, altre esperienze sono in corso d’opera nella prospettiva della sperimentazione dei Distretti di Economia Solidale, operanti perlopiù sulla dimensione di una provincia, come ad esempio ad Arezzo, Pisa, Torino, Varese, Venezia, Verona, Padova oltre che in Friuli. Intanto a livello nazionale il gruppo di lavoro iniziale ha dato vita al “Tavolo RES” per promuove lo sviluppo dei distretti; la situazione aggiornata sulle attività in corso ed un po’ di documentazione sono disponibili sul sito www.retecosol.org. Analizzando le esperienze in corso possiamo vedere che il processo di attivazione dei distretti nasce solitamente da un gruppo promotore non 13 formalizzato, che in alcuni casi decide dopo un paio di anni di attività di costituirsi in associazione; questo gruppo promotore nasce perlopiù in modo spontaneo, in alcuni casi è invece sostenuto da un Ente Locale. Di solito la prima attività che viene svolta è una mappatura delle realtà di economia solidale del territorio, che può poi portare alla scrittura di una guida tipo “Pagine arcobaleno” o alla organizzazione di una fiera. A questo punto il gruppo promotore si interroga su come passare da eventi occasionali a modificare i flussi dei prodotti sul proprio territorio nella logica della costruzione di un distretto di economia solidale. Nascono da questa considerazione le attività di sensibilizzazione verso i consumatori, come gli sportelli informativi, ed i progetti di filiera corta partecipata. Le tendenze Il Tavolo RES promuove occasioni di incontro e scambio tra i gruppi promotori dei distretti, che sono anche l’occasione per fare un po’ il punto della situazione ed evidenziare gli aspetti ritenuti maggiormente critici. L’ultima assemblea dei distretti, svoltasi a Verona nel giugno 2008, ha così messo in luce alcuni temi che probabilmente accompagneranno lo sviluppo dei distretti nei prossimi anni. Da una parte, un tema che si sta iniziando ora ad affrontare, é quello della logistica, in particolare per quanto riguarda la distribuzione. Ci si sta così chiedendo, a partire dalle esperienze di filiera in corso, quali proposte si possono fare per un modello di distribuzione coerente con le caratteristiche dell’economia solidale e con la strategia delle reti, e quindi in grado di rafforzare la rete e di veicolare anche occasioni di relazione oltre che prodotti e servizi. Per ora, questa riflessione va sotto il nome di Piccola Distribuzione Organizzata (PDO), che mette in evidenza la ricerca di un sistema alternativo rispetto al modello della grande distribuzione. Confrontandosi sui modelli di distribuzione, ci si rende però conto che questi sono legati in modo molto stretto alla visione strategica sul tipo di diffusione auspicata per i prodotti dell’economia solidale. Ci si interroga quindi su quali scenari siano desiderabili per ampliare la distribuzione dei prodotti dell’economia solidale. Le riflessioni ed il confronto attuale mettono in evidenza il fatto che questi prodotti, in particolare quando sviluppati all’interno di un distretto, rischiano di perdere significato al di fuori del circuito di relazioni che li hanno generati. Per questo motivo, si sta cercando di definire dei modelli di distribuzione che possano aumentare la diffusione dei prodotti e servizi mantenendo e valorizzando le loro caratteristiche relazionali. Una modalità da sperimentare consiste nella distribuzione a gruppi organizzati, anche se non necessariamente gas. Questi gruppi potrebbero essere, ad esempio, dei circoli o altre organizzazioni, oppure anche gruppi di vicinato che si formano apposta per acquistare i prodotti del distretto. Occasioni periodiche di incontro consentono a questi gruppi di stabilire relazioni e conoscere la storia dei prodotti. Dall’altra parte ci si rende conto che queste reti nascenti sono estremamente fragili e devono essere sostenute per potersi sviluppare in questa fase iniziale. Ciò significa da una parte reperire le risorse per sostenerle, e dall’altra sviluppare degli strumenti specifici per l'animazione ed il mantenimento di queste reti che sono fortemente basate sulle relazioni. Probabilmente sarà su queste difficoltà che nei prossimi anni si giocherà il futuro dell’esperienza dei Distretti di Economia Solidale. Nonostante le difficoltà, lo strumento del distretto rappresenta una potenzialità enorme per orientare la forza di trasformazione che sprigiona dalle esperienze di economia solidale verso la costruzione di un’economia per il benessere di tutti, e questa visione strategica sta attivando ed incanalando molte energie. Andrea Saroldi, tratto dal contributo per la Guida all’Economia Solidale delle provincie di Lucca, Livorno e Pisa 14 3. Il nostro percorso verso il DES E’ sempre difficile sapere dove nasca un’idea, quale sia la prima casa di un’intuizione, dove si inizi a covare un sogno. E’ più facile fermare l’istante in cui insieme si è sancito l’inizio di un tentativo, in cui ci si è detti: proviamo. Sapendo che quel proviamo è stato preceduto da altre occasioni, incontri, progetti, tutti necessari – nessuno sa quale fra tutti in misura determinante – e sapendo come possa essere raccontato in modi diversi a seconda del punto di osservazione. Allora, se il punto d’osservazione è quello di una rete di associazioni che da anni lavora sui temi del consumo critico, dell’economia solidale e del diritto al cibo, possiamo dire di avere sentito e insieme pronunciato un proviamo alcuni anni fa, quando le associazioni del progetto Semi di futuro2 – in collaborazione con Forum Solidarietà – insieme ai gruppi di acquisto solidale del territorio decidono di lavorare congiuntamente per valorizzare e promuovere pratiche di economia solidale che restituiscano al lavoro culturale e promozionale finora svolto uno spessore dato dalla concretezza delle relazioni agite all’interno della comunità. Relazioni che partono da uno sguardo preciso sul senso della vita personale e collettiva e fondate su un’idea di benessere per sé e per gli altri attraverso cui esercitare cittadinanza e partecipazione, in cui non si contrappone la logica del bisogno (di giustizia, dei beni comuni, di natura, di lavoro) a quella del desiderio (di vivere bene, di far parte di una comunità) ma si trae forza dal loro essere intrecciate. Prende, così, vita una rete di collegamento fra i GAS (interGAS), animati dall’intenzione di interloquire in modo propositivo e coordinato con la cittadinanza e dalla necessità di maturare competenze nel muoversi insieme su alcuni passaggi concreti tipici dell’economia solidale. Penso all’utilità di confrontarsi sui progetti scelti, sui produttori da sostenere e penso alla necessità di effettuare ordini di prodotti insieme anziché come singoli GAS, in particolar modo per quanto riguarda i beni che richiedono grandi numeri (l’abbigliamento ma anche le arance e non solo), al desiderio di utilizzare non solo prodotti ma anche servizi con una storia di giustizia alle spalle (la telefonia, l’energia,ecc.). Da qui prendono avvio i tavoli interGAS come strumento di confronto e di lavoro coordinato fra i diversi gas del territorio relativamente agli ordini, agli acquisti e ai progetti da sostenere. Allo stesso tempo si organizzano, nell’ottobre 2006 e nell’ottobre 2007, nell’ambito del Festival Kuminda in collaborazione col Festival Diritti Umani, due importanti incontri della Rete nazionale di Economia Solidale con l’intenzione di mettere a confronto le esperienze di distretti avviate in Italia e stimolare nuove pratiche, per continuare la riflessione su piste di lavoro comuni e confrontarsi su effetti, risorse e limiti rispetto all’operatività in corso. Prende quindi avvio formalmente, dall’ottobre 2007, il tavolo di lavoro sul 2 Si veda scheda descrittiva al capitolo 5. 15 DES del territorio parmense costituito da referenti dei vari GAS e dalle organizzazioni che partecipano al progetto Semi di futuro, col sostegno dell’Assessorato alle Politiche sociali della Provincia con cui da tempo si è avviata un’interazione sul tema. Il tavolo è al lavoro: redige la Carta dei principi del Distretto di economia solidale del territorio parmense3, effettua un sondaggio finalizzato all’individuazione dei bisogni dei GAS rimasti scoperti, realizza una mappatura dei potenziali soggetti da coinvolgere, promuove il progetto coinvolgendo altri soggetti (istituzioni, enti, associazioni, produttori, consorzi di produttori, ecc.), partecipa al tavolo nazionale RES (Rete Economia Solidale), sperimenta collaborazioni con specifiche realtà produttive, organizza, nel giugno 2008 nell’ambito della Festa del BIO della cooperativa Il Ciottolo, la prima iniziativa pubblica finalizzata a promuovere presso la cittadinanza i contenuti e la filosofia del progetto del Distretto di Economia Solidale, promuove e supporta sul territorio la costituzione di GAS aderenti ai principi dell’economia solidale, costituisce, nel settembre 2008, l’Associazione Verso il Distretto di Economia Solidale di Parma e provincia, costituita da 32 membri, fra GAS, produttori, persone fisiche, associazioni, cooperative sociali. A questo punto, l’Associazione e la rete a cui partecipa avviano i tavoli di lavoro del DES: il tavolo-prodotti, il tavolo-servizi, il tavolo-promozione DES, il tavolo-supporto GAS. Si tratta di tavoli, costituiti da consumatori critici e produttori, finalizzati a condurre ricerca e a formulare proposte circa prodotti/servizi e soggetti dell’economia solidale, a promuovere l’economia solidale e il distretto come uno dei suoi strumenti generatori, a supportare la costituzione di nuovi gruppi di acquisto solidale e a proporre progetti significativi generatori di benessere per il territorio. In particolare: il tavolo-prodotti funge da sintesi fra gli specifici gruppi di lavoro che lo compongono: il tavolo frutta e verdura col sottotavolo arance; il tavolo cereali con i sottotavoli pasta e riso; il tavolo allevatori; il tavolo abbigliamento e tessile; il tavolo detersivi; il tavolo-servizi fa da riferimento al tavolo energia, al tavolo cultura e al tavolo informatica; il tavolo-promozione del DES si occupa di ideare ed organizzare tutte le azioni necessarie e utili per la promozione del DES (la Guida dell’economia solidale in rete a Parma e provincia, il sito web, le iniziative culturali, ecc.) il tavolo-supporto ai GAS si occupa di ideare ed organizzare tutte le azioni a supporto della costituzione di nuovi gas oltre che di progettare servizi di supporto ai gas già costituiti. Il Distretto di Economia Solidale si configura allora come il “mercato”, inteso non come spazio fisico, ma come punto di incontro tra le richieste dei cittadini-consumatori e i soggetti economici che offrono beni o servizi basati su specifici requisiti. Non è di nessuno, nessuno ne è titolare, ma essendo promosso dall’Associazione, questa ne definisce e garantisce le caratteristiche. L’entrata e l’uscita dal 3 Si veda in appendice. 16 distretto sono quindi determinate da un rapporto con l’Associazione. Esso diventa visibile attraverso le iniziative, le attività promozionali e le relazioni che l’Associazione attiva sul territorio. L’Associazione Verso il DES del territorio parmense è costituita dai soggetti che hanno promosso l’idea del DES e raccoglierà via via coloro che ne vogliono definire e garantire le caratteristiche. E’ la forma giuridica pensata per garantire i princìpi del DES. È promotrice del DES e ne assicura il funzionamento attraverso i tavoli di lavoro. L’attività dell’Associazione consiste, quindi, nel porre in essere tutte le iniziative e i progetti che promuovono e fanno vivere il DES. Il funzionamento dell’Associazione avviene attraverso tre momenti: l’Assemblea, il Consiglio e i Tavoli di lavoro sopra descritti. L’Assemblea è l’organo principale dell’Associazione (si veda art. 7 - Statuto dell’Associazione). Il Consiglio “coordina i programmi stabiliti dall’Assemblea” (dallo statuto dell’Associazione), riceve e valuta proposte e indicazioni che emergono dai tavoli di lavoro, valuta l’ingresso di nuovi soci nell’Associazione e l’ingresso di nuovi soggetti nel DES. Raccoglie partenariati e supporti (es. Amministrazione Provinciale, Forum Solidarietà) per la promozione del distretto. L’adesione all’Associazione non significa necessariamente partecipazione agli scambi economici che avvengono all’interno del DES e viceversa partecipare al mercato del DES non significa aderire all’Associazione. Difficile prevedere come continui a prendere corpo questo percorso fatto di persone, di organizzazioni, fondato sulle relazioni, sui bisogni e i sogni di ciascuno e di un insieme che è la rete. Sappiamo però che oggi ci sembra più che mai necessario e appassionante continuare a lavorare in modo critico e propositivo sull’informazione, sul confronto, sulla ricerca di progetti finalizzati al benessere di tutti e sulla cura delle relazioni per difendere l’equità all’interno della nostra comunità e nei rapporti fra comunità lontane, per affermare il diritto al cibo per tutti e il principio della sovranità alimentare. E sappiamo che questo impegno si basa sul rispetto dei saperi e delle conoscenze locali, sulla valorizzazione dei territori, su un diverso rapporto tra la Terra, i produttori e i consumatori, su una partecipazione e un pensiero critico rispetto al proprio stile di vita, di produzione e di consumo. E un luogo in cui necessità e passione stanno insieme è un luogo in cui bisogna continuare ad abitare, è palestra su cui esercitare diritti e praticare bellezza. Francesca Bigliardi Coordinatrice progetto Economia Solidale – Semi di Futuro 17 4. I soggetti dell’Economia Solidale 18 4.1 I Gruppi di Acquisto Solidale (GAS) 19 GAS Associazione La Spiga Referente: Veraldo Caffagnini Via Zaniboni, 1 – Parma 05211810198 (ore serali) fax 05217331139 [email protected] www.gaslaspiga.org Scopi e attività: Il GAS La Spiga si occupa di acquisti di beni di qualità che rispondano ai criteri dell’economia solidale. Ricerca fornitori piccoli, locali, biologici, solidali, con un progetto sociale importante con i quali allacciare rapporti di fiducia ed instaurare un patto di reciproca collaborazione. Il gruppo ritiene fondamentale rimanere piccolo per favorire la conoscenza reciproca, il frequentarsi tra i soci, il dialogare, la partecipazione non anonima. Viene privilegiata aldilà del prezzo la qualità del prodotto, la qualità del processo produttivo, la qualità del progetto. L’associazione organizza giornate di approfondimento sull’alimentazione naturale e sull’uso corretto degli alimenti proponendo laboratori di cucina oltre che le visite ai fornitori. Partecipa al Distretto perché … La Spiga promuove rapporti con i fornitori che rispondano ai criteri e principi del DES privilegiando fornitori piccoli, locali, disponibili a partecipare ad un progetto di economia solidale, aperti alle collaborazioni tra i produttori. L’associazione fa parte dell’Intergas. Ha avviato rapporti con gli altri GAS all’interno dei tavoli di prodotto per coordinare gli acquisti. Coordina alcuni acquisti comuni. La Spiga fa parte dell’associazione Verso il distretto di economia solidale del territorio parmense e partecipa con i soci sia al consiglio direttivo che ai tavoli di lavoro. Si cerca di coinvolgere il più possibile gli associati a partecipare attivamente al distretto. Intende applicare i principi DES ai rapporti in essere con i propri produttori e sviluppare sul territorio il coinvolgimento dei consumatori allargando la cerchia dei gruppi di acquisto e degli scambi economici rispondenti ai principi del DES. 20 GAS Cinghio Referente: Sandro Tore Via Olimpia, 2 – Parma 0521945131 – 3355219091 [email protected] Scopi e attività: Ricostruire un rapporto col territorio attraverso lo spirito delle economie solidali. Promuovere i beni di relazione. Partecipa al Distretto perché … Partecipa attivamente all’Associazione verso il DES del Territorio Parmense ed ai tavoli di lavoro. Privilegia la filiera corta, facendo attenzione al prodotto, al processo e al progetto negli acquisti. Costruisce la base della rete di economia solidale. Promuove una cultura per la decrescita. GAS Fidenza Referente: Maghenzani Roberto Via Berenini, 134 – Fidenza (PR) 0524525810 – 0524527220 Contatti anche c/o Bottega Garabombo il 3° venerdì del mese dalle 17 alle 19 [email protected] Scopi ed attività: - Favorire l’accesso a prodotti provenienti da filiere locali solidali; - sviluppare la solidarietà attiva tra i soci, coi produttori, con l’ambiente; - favorire la nascita del Distretto di economia solidale. Partecipa al Distretto perché … Partecipa attivamente all’Associazione verso il DES del Territorio Parmense ed ai tavoli di lavoro. Promuove il software di gestione degli ordini in comune con tutti gli attori del DES. Il GAS dà la disponibilità a promuovere iniziative e eventi sul territorio di riferimento e offre una partecipazione propositiva alle iniziative proposte. 21 GAS Fiorenzuola Referente: Giovanna Ligutti Via Follo, 1/a – Fiorenzuola 3385833931 www.garabombofidenza.it/gasfiorenzuola/ Scopi e attività: - Sviluppo di un’economia locale e solidale sul territorio; - scelta di prodotti di qualità; - instaurazione di rapporti di fiducia coi produttori/fornitori. Partecipa al Distretto perché … L’associazione fa già parte del DES, ha partecipato al tavolo del riso e ha effettuato ordini comuni con gli altri GAS. Si impegna nella creazione di legami con il proprio territorio e con altri più lontani oltre che nella promozione della filiera corta. Il GAS è disponibile a: - collaborazione con altri soggetti ai tavoli di lavoro; - coordinamento ordini; - partecipazione di eventi sul tema. GAS Il Grappolo Referente: Cenci Luca Via XXIV Maggio, 2 – Monticelli Terme (PR) 0521658670 ore serali Scopi ed attività: Ricerca di fornitori piccoli, locali, biologici, solidali, con cui allacciare rapporti di fiducia ed instaurare un patto. Il gruppo ritiene fondamentale rimanere piccolo per favorire la conoscenza reciproca, il frequentarsi, il dialogare, la partecipazione non anonima. Viene privilegiata, aldilà del prezzo, la qualità del prodotto, la qualità del processo produttivo, la qualità del progetto. Partecipa al Distretto perché … Il Grappolo promuove rapporti con i fornitori che rispondano ai criteri e principi espressi nella Carta del DES, privilegiando fornitori piccoli, locali, disponibili a partecipare ad un progetto di economia solidale, aperti alle collaborazioni tra i produttori. L’associazione fa parte dell’InterGAS. Partecipa con gli altri GAS ai tavoliprodotto del DES per coordinare gli acquisti. Coordina alcuni acquisti comuni. Si cerca di coinvolgere il più possibile i soci a partecipare attivamente al distretto. 22 GAS In the city Referente: Erica Marsullo [email protected] Scopi e attività: Il nostro gruppo di acquisto nasce dalla necessità di costruire un approccio al consumo più critico e consapevole. Questa intenzione si concretizza nella ricerca di una relazione diretta con i territori di produzione, che si traduce nell’accorciamento della filiera del consumo e con una particolare attenzione alla qualità dei prodotti. Partecipa al Distretto perché … Con l’intenzione di diffondere le buone pratiche e lo stile di vita promosso dal DES, abbiamo deciso di aprire il nostro gruppo a nuovi partecipanti, soprattutto cercando di coinvolgere persone intorno a noi ancora poco sensibili a queste tematiche. Siamo attualmente iscritti alla mailing list del DES e partecipiamo agli incontri sulla promozione, l'informatizzazione e la gestione dei prodotti. In questa prima fase della nostra costituzione, ci sentiamo molto attivi nella attuazione delle politiche individuate nel punto III della Carta dei principi del DES relativamente alla Sostenibilità ecologica. GASoniera Referente: Bruno Tommasini c/o Casa Cantoniera di via Mantova – Parma 0521981764 Scopi ed attività: Valorizzazione dei produttori del territorio e soprattutto di quelli interni al nostro GAS che unisce consumatori e produttori, cercando di limitare l’impatto dei trasporti per la fornitura dei prodotti. La responsabilità all’interno del nostro gas è condivisa, in particolare ogni socio è referente di almeno un prodotto acquistato dal gruppo. Partecipa al Distretto perché … Partecipiamo a diversi tavoli promossi dal DES, in particolare sull’energia, cultura e prodotti. Siamo interessati a trovare un incontro tra le esigenze dei consumatori e dei produttori di beni e servizi per creare un’effettiva economia solidale nell’interesse di tutti. 23 GASpare Referente: Costanza Iotti Via Torelli, 1 – Parma 0521281112 – 3476018020 (dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 20) [email protected] Scopi ed attività: Valorizzazione delle piccole realtà ed aziende locali, attenzione al biologico ed a una forma di commercio equo-solidale che promuova lo scambio, il riuso il baratto, il sostegno dell’economia locale e del rapporto diretto con i fornitori. Partecipa al Distretto perché … Il gruppo, ad inizio 2009 in fase nascente, ha iniziato a partecipare ai tavoli tematici proposti dal Distretto di economia solidale ed alle attività intergas proposte. Gaspare è in stretto contatto con il GAS La Spiga di Parma. Gaspare ha dato la disponibilità ad essere parte attiva della progettazione del Distretto in particolar modo per migliorare la conoscenza reciproca con i piccoli produttori locali a cui si vuole fare riferimento per gli acquisti. GAS Salsomaggiore Referente: Giordano Marzaroli Contignaco Massari, 303 – Salsomaggiore (PR) [email protected] Scopi e attività: Favorire il consumo e la diffusione di prodotti naturali ed ecocompatibili tramite l’acquisto collettivo di prodotti e servizi. Favorire il sostegno dei piccoli produttori e la solidarietà tra soci e produttori con rapporti di fiducia reciproca, ponendo attenzione alla qualità dei prodotti e dei processi di produzione. Partecipa al Distretto perché … Partecipa dall’inizio all’Associazione verso il DES del territorio parmense e ai tavoli di lavoro. Promuove i principi dell’Economia Solidale. Partecipa ai tavoli InterGAS per il coordinamento degli ordini e la realizzazione di progetti. Ripone particolare attenzione alla sostenibilità ecologica e sociale. Partecipa attiavmente ai progetti proposti dal DES. 24 GAS San Giovanni Battista Referente: Andrea Bonvicini Via G. Saragat, 4 – Parma 3355842935 [email protected] Scopi ed attività: Acquisto di beni di uso comune secondo i criteri dell’economia solidale. Lo scopo è quello di opporsi al modello di consumo dell’economia globale, operando scelte alternative di acquisto rispettose di alcuni principi fondamentali di solidarietà come il rispetto dell’ambiente, il commercio equo, prodotti naturali, il rispetto delle condizioni di lavoro, prediligere il rapporto con fornitori piccoli, locali, con i quali instaurare un patto di fiducia. E’ considerata importante la qualità del prodotto, la qualità del processo produttivo, la presenza di un progetto sociale o ecologico, il prezzo trasparente adeguato per il produttore e accessibile per il consumatore. Altri aspetti prioritari sono la stretta relazione ed amicizia tra le famiglie aderenti e la particolarità del gruppo di essere nato ed inserito nell’esperienza di comunità parrocchiale e di quartiere e questo per il gruppo è occasione di confronto-stimolo con queste realtà. Partecipa al Distretto perché … Privilegia il rapporto con fornitori piccoli, che prediligono la componente del lavoro rispetto a quella dell’investimento in capitale valorizzando l’apporto umano nella produzione; con fornitori locali per sostenere i prodotti legati al territorio e ridurre i costi ambientali della distribuzione; con fornitori che sono rispettosi dell’ambiente e delle condizioni e diritti dei lavoratori. Il GAS fa parte dell’Intergas e ha rapporti con gli altri GAS di Parma e provincia all’interno dei tavoli-prodotto DES per gli acquisti in comune. Coordina il tavolo di acquisto comune del riso. Il GAS San Giovanni Battista, con un suo delegato, fa parte dell’associazione Verso il distretto di economia solidale del territorio parmense e partecipa con propri aderenti ai tavoli di lavoro. Il GAS promuove i propri iscritti a partecipare attivamente alle riunioni ed alle iniziative del DES. Si propone di adottare i principi della Carta dei principi del DES nei rapporti sia con i suoi attuali fornitori che con quelli con i quali collaborerà in futuro. 25 GAS Sodales della Sodales onlus Referente: Antonella Bianchi Via Casa Bianca, 3 – Parma Scopi ed attività: Acquistare prodotti da aziende che seguono criteri etici. Acquistare prodotti con imballaggi ridotti. Acquistare prodotti da aziende locali (per un minore inquinamento dovuto al trasporto). Acquistare prodotti senza pesticidi. Acquistare prodotti riutilizzabili, riciclabili, riparabili. Partecipa al Distretto perché … Il GAS ha rapporti con i seguenti gas del territorio: Il Grappolo, La Spiga, GAS Terra Terra Può contribuire allo sviluppo del DES attraverso la realizzazione di opuscoli, online, convegni e corsi. La nostra associazione si occupa anche della raccolta e del recupero dei cellulari dismessi e dei dvd e cd usati. GAS Sorbolo Referente: Giulia D'Incognito e Sara Cantoni Via Conforti, 17 - Sorbolo (PR) c/o Giulia D’Incognito 3336023346 (dopo le 16.00) [email protected] Scopi e attività: Siamo consumatori critici che chiedono prodotti e servizi rispettosi delle persone e dell’ambiente, con la prospettiva di valorizzare le risorse del luogo, creare occupazione e difendere le fasce deboli della popolazione. Promuoviamo sani comportamenti alimentari, perché crediamo che l’alimentazione giochi un ruolo importante nel mantenersi in buona salute. Con i nostri acquisti intendiamo valorizzare la produzione e lo scambio prevalentemente locale di beni e servizi di qualità, ed al “giusto prezzo”, che deve essere trasparente, adeguato per il produttore ed accessibile al consumatore. Partecipa al Distretto perché … Siamo ancora in fase nascente ma: - collaboriamo al DES con il tavolo del supporto ai nuovi GAS emergenti; - siamo disponibili a momenti di confronto con il DES perché lo riteniamo un valido strumento e un punto di riferimento per consolidare il nostro gruppo e quindi rafforzare i nostri intenti. 26 GAS Terra Terra Referente: Riccardo Boeri, Paolo Nadotti, Micaela Sini Scarpato 3286771800 Riccardo [email protected] www.gasterraterra.frasidigioia.it/ Scopi e attività: Siamo un gruppo di persone unite dal desiderio di fare qualcosa per cambiare il nostro modo di essere “consumatori”, diventando più consapevoli, più critici, stabilendo nuovi rapporti umani prima di tutto e poi economici. Il criterio guida deve però essere sempre la solidarietà (concetto che è proprio del movimento dei Gruppi di Acquisto Solidali). Il nostro GAS sta cercando di darsi una forma associativa compiuta. Vogliamo però rimanere “aperti” sia a nuovi ingressi di persone sia a nuove idee, per migliorare sempre più. L’attività principale è chiaramente l’acquisto di prodotti, scelti tutti insieme tenendo come guida i principi di solidarietà, ecologia ed anche economia. Gli acquisti periodici vertono su diverse categorie di prodotti in continuo aumento, al fine di garantire una sempre maggiore autonomia dei nostri associati dai canali distributivi convenzionali. Attività ausiliarie riguardano l’informazione su iniziative sul territorio, su modi di vivere a basso impatto ambientale, su alimentazione, ecc., sfruttando le competenze dei vari associati. Partecipa al Distretto perché … I prodotti di prima necessità devono necessariamente provenire dal nostro territorio. E’ necessario adattarsi ai prodotti disponibili, in base alle stagioni e ai fornitori. In questo modo è possibile riscoprire alimenti utilizzati magari da secoli ma poi abbandonati o quasi dimenticati a favore di altri importati da chissà dove. Radicando l’alimentazione sul territorio si raggiunge un triplice scopo: meno trasporto, con conseguente risparmio economico ed ecologico; più salute, con prodotti più freschi e più adatti al nostro corredo genetico; si fa anche cultura, imparando a riconoscere ed apprezzare sapori antichi. Per quanto riguarda invece i prodotti tipici bisogna invece trovare fornitori nelle zone di vocazione. E’ importante, però, che questi prodotti rivestano il ruolo di “accessori”. Effettuiamo inoltre già da tempo acquisti con altri GAS su alcuni prodotti. Una nostra socia è delegata a far parte del comitato direttivo dell’Associazione Verso il DES del territorio parmense e partecipa al tavolo Promozione del DES. Partecipiamo, inoltre, al tavolo del riso. 27 GAStone Referente: Rossella Varoli [email protected] www.mcuzone.org/gasparma Scopi e attività: Sviluppare una cultura e una pratica basata sul consumo critico e attivo, recuperando il valore e il significato della produzione, trasformazione e consumo di cibo. Valorizzare la dimensione collettiva nell’acquisizione di consapevolezza e nella costruzione delle scelte rispetto alle azioni dell’acquisto e del consumo. Promuovere pratiche e stili di vita basati sul rispetto, sulla ricerca di equilibrio e armonia con se stessi e con ciò che ci circonda. Favorire l’individuazione dei bisogni reali rispetto a meccanismi di induzione e di condizionamento. Sostenere produzioni biologiche e produttori locali e legati al circuito del commercio equo e solidale. Contribuire alla riduzione della nostra impronta ecologica. Rendere più accessibili per tutti i partecipanti prodotti bio ed ecologici. Partecipa al distretto perché… Aderiamo fin dalla sua costituzione all’Associazione Verso il DES del territorio parmense, partecipando ai tavoli di lavoro e delegando una nostra socia alla partecipazione in Consiglio. Promuoviamo le tematiche e i principi del DES attraverso: - la valorizzazione della conoscenza diretta e della relazione fiduciaria con i produttori, tra i soci del GAS e con gli altri GAS; - la partecipazione all’organizzazione e realizzazione di iniziative di sensibilizzazione e informazione sui temi del consumo consapevole e dell’economia solidale; - la partecipazione ai tavoli di lavoro, alle iniziative e progetti del DES. Vogliamo contribuire allo sviluppo del DES supportando concretamente la nascita di nuovi GAS e contribuendo ad ampliare la tipologia dei prodotti e servizi, oltre alla realizzazione delle attività già in corso. 28 GAS ValTaro c/o Banca del Tempo - Società Mutuo Soccorso Imbriani Via Corridoni, 45 – Borgo val di Taro (PR) 3475607447 [email protected] groups.google.com/group/tarogas/ Riunione fissa il secondo Venerdì del Mese, ufficio e punto di distribuzione aperto al bisogno Scopi e attività: Il GAS si propone di avere un rapporto preferenziale rispetto ai produttori locali piccoli e grandi che svolgono sul territorio attività di agricoltura biologica o naturale, sviluppando rapporti diretti di collaborazione e cooperazione anche attivando progetti specifici. Un rapporto è gia stato avviato con il consorzio locale della carne biologica, con le associazioni di categoria dei produttori agricoli e con l’Oasi WWF dei Ghirardi scelta come luogo di informazione ed educazione verso le tematiche specifiche di un consumo critico e consapevole. La sensibilizzazione degli aderenti al mutuo soccorso e alla sensibilizzazione della società in genere sui temi Ecologici, Etici e dell’Economia solidale sono un importante scopo e obiettivo del nostro GAS. Partecipa al Distretto perché … Il GAS Valtaro ha aderito tramite rappresentanti al DES e condivide gli obiettivi del Distretto. Ritiene opportuno una forma di coordinamento ed aiuto dei GAS stessi e più in specifico di un economia solidale di Distretto. I rapporti con il DES sono oggi in divenire. Fra i pincipi del DES espressi nella Carta, sono temi peculiari del GAS ValTaro: la dimensione locale, le relazioni, la questione ecologica. Dimensione locale, come intreccio nel GAS di consumatori ma anche di piccoli produttori agricoli della vallata, persone che fanno educazione ambientale o ospitalità ecosostenibile. La relazione: il GAS è ospitato e partecipa alle attività della Società Mutuo Soccorso Imbriani, luogo storico del Mutuo soccorso e della promozione di uno stile improntato al volontariato e alla vicendevole collaborazione e mutua assistenza. Ecologia: per le caratteristiche del contesto territoriale, per la collaborazione con l’Oasi WWF dei Ghirardi, centro di educazione ambientale a livello provinciale e nazionale. 29 4.2 Operatori economici del territorio 30 Al Tartarino - Azienda Agricola di Donatella Ravasini Referente: Guidozzi Angelo, Donatella Ravasini Strada Fontanorio, 113 – San Ruffino (PR) 3481309617 – 3383329908 [email protected] Apertura: dalle 14,30 alle 18,00. Chiuso mercoledì, sabato e domenica Produce … L’azienda produce ortaggi senza forzature (es. multi concimazione; no utilizzo fito ormoni, ecc.). Partecipa al Distretto perché … Attualmente l’azienda fornisce il Cinghio GAS. Essendo già Agricoltori Custodi vorremmo promuovere i prodotti del nostro territorio, iniziando da incontri formativi. Il DES può sensibilizzare l’opinione pubblica verso quelle aziende che credono veramente in una distribuzione ottimale delle proprie risorse. 31 Andreoli Alfredo - Azienda Agricola Referente: Alfredo Andreoli Via Cocapanna, 24 – Quistello (MN) 038658205 – 3494580324 Apertura: sabato e domenica vendita e visite da luglio i primi prodotti freschi Produce … Mele, pere, prugne e ortaggi bio. La certificazione biologica è Controllo CODEX OP. CDX 5727. L’azienda applica prezzi della fase intermedia della filiera (come da camera di commercio di Bologna). Partecipa al Distretto perché … L’azienda ha rapporti di fornitura con i GAS La Spiga, Terra Terra, GAStone e Fidenza. L’impegno dell’azienda è quello di mantenere una produzione biologica attraverso rapporti fiduciari. Il Distretto potrebbe promuovere progetti nuovi come un “Laboratorio itinerante di trasformazione”. 32 AN.FO.RA. - Azienda Agricola ss Referente: Michele Fogliati, Rita Gradellini, Andrea Andrei via Casalbarbato, 137 – Fontanellato (PR) 3497868523 – 3391776373 [email protected] – [email protected] www.sapoeri.it Apertura: Disponibili a visite programmate presso la nostra azienda lo scopo di far conoscere i nostri protocolli operativi. Vendita del prodotto a domicilio su prenotazione. Presenza con bancarella al mercato settimanale degli agricoltori il sabato mattina a Parma in Via Imbriani Produce … L’azienda produce bovini da carne selezionati e suini tipici. L’allevamento viene effettuato presso due unità operative ubicate nei comuni di Fontanellato e Fontevivo. I foraggi sono coltivati in azienda ed utilizzati per l’alimentazione dei bovini. I cereali sono in parte acquistati in zona e controllati in azienda seguendo il protocollo operativo del sistema di certificazione ISO 9001. Il prezzo di vendita viene stabilito generalmente ogni sei mesi in relazione ai costi di produzione del periodo. Partecipa al Distretto perché … Attualmente stiamo fornendo alcuni GAS della nostra provincia. Crediamo in un progetto produttivo rispettoso dell'uomo e dell’ambiente. La forte componente “locale” ci permette di promuovere il concetto di “filiera corta”. Ci basiamo inoltre su rapporti ispirati alla trasparenza ed onestà. Crediamo in una valorizzazione del lavoro manuale che passa inevitabilmente attraverso la determinazione di un prezzo equo del nostro prodotto. Principalmente crediamo che la conoscenza e la divulgazione del nostro progetto siano molto importanti. La dimensione locale è per noi punto di forza e orgoglio. Pensiamo che l’adesione al Distretto possa far sì che più persone ed enti possano comprendere a fondo ciò che noi facciamo e possano avere benefici in termini di qualità e sicurezza del prodotto al giusto prezzo. 33 Argaland - Azienda Agricola Referente: Piero Arganini Cascina Bodriazzo località Bodriazzo – Zibello (PR) 3332558117 fax 0521942381 [email protected] www.argaland.net Apertura: da febbraio a novembre meglio telefonare per le visite Produce … Attività: Agriturismo, Fattoria Didattica. Produzioni: piselli, fagioli, mais dolce, cereali. Allevamento: Maiali neri e relativi salumi. L’azienda è in parte certificata biologica (cert. SUOLO e SALUTE). Partecipa al Distretto perché … Partecipa dall’inizio all’Associazione Verso il DES del territorio Parmense. Disponibilità come Fattoria Didattica a divulgare la carta dei Principi anche nel mondo delle scuole. Iniziativa di supporto e di collegamento con altre aziende produttrici; eventuale disponibilità a fornire direttamente o indirettamente prodotti per GAS. 34 Associazione Val Siccomonte Referente: Angela Frati Via Cogolonchio, 18 – Fidenza (PR) 052463125 [email protected] www.valsiccomonte.it Apertura: previo contatto Produce … Condividendo ideali come il rispetto dell’ambiente e la cura del territorio, alcuni agricoltori nel 2001 hanno fondato l’associazione Val Siccomonte. L’impegno comune era, ed è tutt’ora, praticare un’agricoltura a basso impatto ambientale, la promozione del territorio e delle aziende insediate su di esso, condividere le esperienze per poter affrontare con iniziative comuni il difficile momento che l’agricoltura sta attraversando. Crediamo che la nostra presenza sul territorio abbia una doppia valenza, quella delle produzioni agricole e quella di salvaguardare il paesaggio rurale, ricco di storia, architettura, tradizioni. In questi anni l’associazione si è impegnata con diverse iniziative in questo senso, creando e gestendo percorsi naturalistici (Percorsi Natura), collaborando con Enti e Istituti Scolastici, organizzando eventi ed incontri, promuovendo la diversificazione delle produzioni tra le aziende associate, e favorendo con iniziative, quali la partecipazione a fiere e manifestazioni, la vendita diretta in azienda. Partecipa al Distretto perché … Dopo anni di impegno possiamo dire che la diversificazione delle attività, la promozione dei prodotti e la vendita diretta offrono al consumatore la possibilità di verificare come ciò che acquista viene prodotto o allevato, instaurando così un rapporto diretto e di fiducia con il consumatore stesso. Inoltre non sono da sottovalutare il grande risparmio di energia nei trasporti vista la vicinanza delle nostre aziende alla città, e di rifiuti in quanto vengono ridotti gli imballaggi. Gli scopi e gli obbiettivi della nostra associazione coincidono con la Carta dei Principi del DES. 35 Avalon - Società cooperativa sociale a r.l. onlus Referente: Franzoni Michele Via Verona, 16/c – Parma (serigrafia Mister Print) 0521233232 (sede legale) – 0521798519 (laboratorio serigrafico) [email protected] – [email protected] www.coopavalon.it Apertura: serigrafia dal lunedì al venerdì dalle 08.30 alle 18.00 Produce … - Stampa e ricamo su abbigliamento promozionale, da lavoro e tempo libero. Gadget promozionali, borse e accessori vari. Scritte adesive per vetrine e automezzi. Stampa su materiale plastico. Partecipa al Distretto perché … Socia del Consorzio Solidarietà Sociale di Parma. Rapporti costanti con le cooperative sociali di Parma e con Forum Solidarietà. Partecipazione ai tavoli di confronto. La cooperativa sociale Avalon si occupa dal 1988 di progetti riabilitativi individuali nelle aree della salute mentale e delle tossicodipendenze; alla base di tutto c’è il rispetto di principi etici e morali quali: giustizia, inclusione sociale, trasparenza, onestà e legalità nel rispetto dei diritti umani, civili e sociali. La cooperativa Avalon si impegna ogni giorno a prestare particolare attenzione alle condizioni di lavoro delle persone inserite, impegnandosi a svolgere le attività nel rispetto delle regole di mercato (trasparenza, equità, legalità) ispirandosi a principi etici e morali di solidarietà e inclusione sociale. Le caratteristiche del lavoro all’interno del laboratorio serigrafico ci permettono di riavvicinare al mondo del lavoro persone con disagio psichico anche grave, grazie alla varietà ed alla creatività delle mansioni che possono coinvolgere tutte le persone. Il laboratorio serigrafico è il naturale completamento per i nostri progetti individualizzati rivolti alla piccola domiciliarità, alla socialità e tempo libero, alla formazione e inserimento lavorativo. Al fine di incrementare gli inserimenti lavorativi di persone con disagio mentale, riteniamo fondamentale la promozione commerciale, sociale e una maggiore visibilità sul mercato. 36 Bocchi Enrico - Azienda Agricola Vivaistica Referente: Enrico Bocchi Località Boschi di Lupazzano, 8 – Neviano Arduini (PR) 3493251489 fax 0521845016 [email protected] www.florautoctona.it (solo per il vivaio) www.biologico.parma.it (per i prodotti biologici) Apertura: previo contatto Produce … Prodotti: farro, ceci, favino fresco, ortaggi di stagione, patate, aromatiche, passata di pomodoro, semenzali di specie autoctone. Certificazione biologica CODEX dal 1998 Caratteristiche della produzione: coltivazioni in campo senza forzature irrigue, perciò molto influenzate, per quantità e qualità, dall’andamento stagionale; semi, quando possibile autoprodotti; trasformazione farro (perlatura) in Garfagnana, trasformazione orticole e aromatiche (passata di pomodoro, essicazione e confezionamento erbe), presso laboratorio azienda agricola biologica Casa Lanzarotti di Albareto (PR). Adesione al Consorzio dell’Oasi Biologica Nevianese dal 2001. La determinazione del prezzo dei nostri prodotti avviene attraverso una ricerca di equilibrio tra valore del lavoro impiegato e quel che saremmo disposti a pagare noi. Partecipa al Distretto perché … L’azienda vende ai GAS La Spiga e Terra Terra; aderisce all’Associazione “Verso il DES del territorio parmense”, partecipa ai tavoli di lavoro DES. Promuove e vende prodotti CTM-Altromercato presso il banchetto del Consorzio dell’Oasi Biologica Nevianese al mercato domenicale di Traversetolo. Insieme ad altre imprese del Consorzio Oasi Bio Nevianese, l’azienda persegue in particolare la “valorizzazione della dimensione locale e delle relazioni”, la “giustizia e la sostenibilità sociale” attraverso: promozione del DES e delle aziende locali, vendita prodotti del commercio equo e solidale. Come azienda biologica siamo quotidianamente impegnati nell’esercizio della “sostenibilità ecologica”. Con il circolo di Legambiente Valtermina partecipiamo inoltre ad iniziative volte a diffondere la pratica del rispetto per l’ambiente e la riduzione degli sprechi. Uno dei nostri obiettivi è la ricerca di collaborazione con l’amministrazione Nevianese per migliorare il servizio mensa scolastica in senso biologico, territoriale e multietnico. Oltre ad aiutarci a convincere le persone ad acquistare direttamente da chi produce, il DES potrebbe favorire attività di verifica e denuncia delle anomalie “ambientali” che limitano le nostre capacità produttive: ad es. inquinamento, crescita abnorme di specie animali dannosa per gli ecosistemi, avversità climatiche, scarsa attenzione degli enti preposti ai controlli e alla gestione del territorio agroforestale. 37 Cabiria - Società cooperativa sociale a r.l. onlus Referente: Giovanni Piancastelli Via Minozzi, 10 – Parma 0521282278 [email protected] www.cabiria.net Apertura: dalle 9 alle 18 dal lunedì al venerdì, possibilità di ordini on-line Produce … - Siamo polo di distribuzione di prodotti di Libera Terra (vino e pasta), Ya Basta (cafè rebelde) e Cooperativa Quetzal (cioccolata di Modica). - Tipografia, grafica e comunicazione. Partecipa al Distretto perché … Abbiamo facilitato il contatto di alcuni GAS del territorio con i produttori che abbiamo deciso di sostenere. Il nostro impegno è quello di sostenere produttori virtuosi e quindi cercare con la nostra mediazione di facilitare l’acquisto dei loro prodotti, senza costi aggiuntivi a nostro favore. Siamo quindi disponibili ad aiutare nell’ordinativo di questi prodotti e nell'inserire nella nostra “lista della spesa” altri produttori che per qualche motivo (sia etico, sia ideologico) meritano di essere sostenuti. Nella nostra attività di stampa promuoviamo da sempre l’utilizzo di carta riciclata, come attenzione anche nella nostra attività prevalente di un rispetto per l’ambiente. Il Distretto può contribuire alla diffusione della conoscenza del nostro sito che nella sezione “sociale”, dà la possibilità non solo di effettuare ordini on-line, ma anche di accogliere proposte di altri produttori con le caratteristiche di cui sopra. 38 Cà d’Alfieri - Azienda Agricola di Sgarbossa Luisa Referente: Sgarbossa Luisa Località Predario, 29 – Bardi (PR) 052577174 – 3478927775 fax 052577174 [email protected] www.cadalfieri.it Apertura: dal 1 febbraio al 6 gennaio - sempre in azienda previo appuntamento - presso lo spaccio aziendale in Via Cella, 86 – Bardi (PR) solo la mattina in giornate variabili a seconda della stagione Produce … L’agriturismo propone pranzi e cene con prodotti aziendali. L’azienda agricola produce ortaggi, fragole e peperoncini biologici (certificazione Agribiocert), maiali neri di Parma allevati allo stato brado per la carne e i salumi, conigli nostrani. Il laboratorio di trasformazione produce sott’olio, confetture, salse piccanti e non, passate di pomodoro. Partecipa al Distretto perché … Vendiamo i nostri prodotti ad alcuni GAS, partecipiamo al mercato degli agricoltori di Parma. Abbiamo da sempre privilegiato la commercializzazione dei nostri prodotti in ambito locale e preferito acquistare, quando possibile, materie prime del territorio. Ci possiamo impegnare in particolare per sviluppare gli aspetti della sostenibilità ecologica, sia in azienda che partecipando, portando la nostra esperienza, a incontri su questi temi. Il DES potrebbe favorire la possibilità di partecipare a mercati o iniziative commerciali e di comunicazione. Potrebbe, inoltre, promuovere lo sviluppo dei rapporti con i GAS e altre associazioni. 39 Castelcorniglio Referente: Buratti Zanchi Località Castelcorniglio, 193 – Specchio (PR) 052558144 [email protected] www.castelcorniglio.it Apertura: previo contatto Produce … In una piccola valle, la Val Pessola, situata tra la Val Taro e la Val Ceno si trova Castelcorniglio: - azienda agricola biologica alleva animali, in particolari bovini da carne (socia del Consorzio Carne biologica Val Taro Val Ceno); - agriturismo con attività di ristorazione ed ospitalità; - 400 ha. di bosco, dunque energia da preservare e utilizzare, vendita di legna; - oltre 100 ha. tra prati e pascoli con emergenze geologiche, faunistiche e vegetazionali meritevoli di osservazione e tutela; - una casa-forte del 1200 che durante la resistenza ospitò un comando di partigiani; altre strutture realizzate secondo la tipica architettura rurale del territorio. Tra i progetti in cantiere c’è un piano di gestione forestale (400 ha. di bosco) approvato dalla Regione Emilia Romagna volto a tutela del patrimonio naturalistico che può rappresentare il centro delle attività future, potenziate da una presenza umana più consistente. Partecipa al Distretto perché … Fornisce carne ai GAS di Parma Partecipa dall’inizio all’Associazione Verso il DES del territorio Parmense, è componente del Consiglio della stessa. Il progetto che presentiamo al DES è il ripopolamento della valle che fino a 40 anni fa dava da vivere a 15 numerose famiglie. Attraverso questa pagina non si parla di prezzo, nemmeno di prodotto ma della ricerca e condivisione di un’idea per un’economia che parta prima di tutto dal desiderio di esserci, insieme a… 40 CiaoLatte - di Peveri Roberto Referente: Peveri Roberto Via Borghetto, 15/17 – Borghetto di Noceto (PR) 0521624035 fax 0521624400 [email protected] www.ciaolatte.it Apertura: Apertura dello spaccio dal martedì al sabato (8,30-12,30 e 15-19), domenica (10-12 e 15-19), lunedì chiuso Produce … L’azienda produce in regime di agricoltura biologica latte che trasforma principalmente in Parmigiano-reggiano; ricava altresì burro, ricotta fresca, stracchino, stracchina, al toson e caciotta. Tra le altre produzioni reperibili nello spaccio: torte e tortelli dolci ripieni. Dal mese di marzo si riprende la produzione artigianale di gelato usando come base latte e panna prodotti in azienda. E’ pure in funzione l’agriturismo con possibilità di degustare i prodotti aziendali (apertura venerdì sera, sabato sera e domenica a mezzogiorno) Partecipa al Distretto perché … Abbiamo in atto rapporti di fornitura dei nostri prodotti a GAS di varie provincie italiane. Ci troviamo in completo accordo con quanto espresso dalla Carta dei Principi rispetto alla valorizzazione della dimensione locale e delle relazioni, sostenibilità ecologica. 41 Consorzio Allevatori Bovini Biologici Valtaro Valceno Referente: Wittwer Iris Theres Viale Imbriani, 6 – Borgo Val di Taro (PR) 052596245 – 052590959 fax 0525921195 [email protected] www.biocarnevaltaro.it Apertura: per eventuali incontri è possibile contattare il Consorzio presso gli uffici dell’Unione agricoltori di Borgotaro sede del Consorzio stesso. Previo appuntamento è possibile anche visitare gli allevamenti e i laboratori di macellazione e sezionamento in qualsiasi periodo dell’anno Produce … Il Consorzio produce e vende carne biologica di bovini allevati allo stato semibrado con tecniche sostenibili. L’alimentazione è costituita quasi esclusivamente da foraggi aziendali. Solo nel periodo di “finissaggio” i bovini destinati alla macellazione vengono alimentati anche con cereali biologici e perciò ogm-free. La macellazione avviene di norma fra i 24 e i 30 mesi di vita dell’animale, età che permette di mantenere un’ottima qualità delle carni e una buona remunerazione per l’allevatore. La carne viene venduta a “pacchi” di peso medio di 10 kg. All’interno di ogni pacco si trovano vari tagli gastronomici già sezionati e confezionati sottovuoto. Ciò permette un veloce e pratico congelamento della carne. La vendita al cliente è effettuata direttamente dall’azienda. La scelta di una vendita a pacchi misti è stata perseguita per ridurre al minimo ogni possibilità di spreco della carne. Tutte le aziende sono certificate per il metodo biologico così come il macello e laboratorio di sezionamento. I prezzi tengono conto delle spese sostenute dalle aziende per giungere alla produzione di carne, della possibilità che gli allevatori possano mantenere la propria attività in un contesto ambientale ed economico molto difficile nonché della volontà di rendere il prodotto accessibile a tutti. Partecipa al Distretto perché … Il Consorzio ha da circa un anno intrapreso rapporti con alcuni Gas sia del territorio parmense sia di altri territori. Ha aderito con alcuni referenti all’Associazione di promozione del DES e ai suoi tavoli di confronto. Ha aderito alla fiera Kuminda di Parma nell’autunno 2007 e a “Fà la cosa giusta” di Milano nella primavera 2008 (fiera a cui il Consorzio è iscritto anche per l’edizione 2009). Il Consorzio rispetta i principi del DES ed in particolare: valorizza la dimensione locale; crea rapporti basati su trasparenza, onestà e legalità; persegue una formulazione equa e trasparente dei prezzi; associa entità economiche di piccole dimensioni; persegue la sostenibilità ecologica della propria attività praticando in ogni sua azione il metodo di produzione biologico. Il DES può favorire l’incontro fra il Consorzio e nuovi acquirenti, aiutare sempre di più a migliorare la qualità della propria produzione, essere uno strumento di promozione efficace verso fasce di cittadini attenti al rispetto della natura e desiderosi di sostenere iniziative di livello locale in aree marginali. 42 Donati Camillo - Azienda Agricola Referente: Camillo Donati Località Arola, 32 – Pilastro (PR) 0521637204 3472229473 [email protected] Apertura: sempre aperto, previa telefonata Produce … Coltivazione della vite in biodinamica. Il sistema di impianto è a spalliera, con filari a ritocchino e un solo capo a frutto (7-10 gemme) con una densità di 3500 per ettaro I vitigni sono per lo più Malvasia aromatica di Candia, Sauvignon, Moscato Giallo, Barbera e Lambrusco Maestri, ma sono presenti anche piccole quantità di Trebbiano, Pinot bianco, Merlot e Cabernet Franc. Produzione di vino naturale. Partecipa al Distretto perché … Fornisce il GAS Terra Terra. L’azienda vinifica in rosso tutte le uve, non viene attuata alcuna forzatura termica, nessun ausilio della chimica (solo 5 gr/ql. uva di metabisolfito di potassio in pigiatura), nessuna chiarifica, nessuna acidificazione o disacidificazione, nessun uso di enzimi, lieviti selezionati o altro. La frizzantatura avviene con la rifermetazione naturale in bottiglia. Promuove e propone incontri informativi sul tema del vino e dell’agricoltura naturale. 43 Gli Aromi del Parco - di Scottini Gianni Referente: Scottini Gianni Località Oddi, 14 – Morfasso (PC) 0523918618 – 3474591959 [email protected] Apertura: aperto tutto l’anno. Chiamare per accordarsi Produce … La nostra azienda agricola produce miele e prodotti dell’alveare, marmellate, biscotti al miele, linea cosmetica a base di prodotti dell’alveare. Coltiviamo anche ortaggi e piccoli frutti che vendiamo quando è stagione. Prossimamente partiremo con un bed & breakfast. Partecipa al Distretto perché … La nostra è un’azienda di nuova costituzione; non abbiamo ancora preso contatto con nuovi GAS. Provvediamo alla fornitura dei nostri prodotti per alcuni piccoli GAS locali. Ci adoperiamo per produrre in modo sostenibile, nel massimo rispetto dell’ambiente. Non facciamo uso di prodotti chimici o di tecniche di produzione che esasperino i processi naturali. 44 Fattoria Macinarsi - Azienda Agro-zootecnica Referente: Antonio Cammarota Località Macinarsi – S. Martino, 6 – Borgo Val di Taro (PR) 052599648 – 3388746651 [email protected] Apertura: meglio nel periodo primaverile-estivo-autunnale su avviso Produce … La Fattoria Macinarsi come membro del Consorzio Allevatori Biologici Valtaro e Valceno (www.biocarnevaltaro.it) si occupa di allevamento biologico allo stato semi-brado di bovini da carne. Gli animali allevati sempre all’aperto “tra prati e boschi delle aziende” si abbeverano con acqua sorgiva o di ruscello e si nutrono di pascolo spontaneo. Durante l’inverno accedono a ricoveri dove troano fieno. I vitelloni di circa 25 mesi, vengono ritirati dal pascolo e alimentati per un periodo di 3-4 mesi, sempre con fieno bio nostrano e questa volta anche con l’aiuto di fioccato bio. Conclusa questa fase vengono portati al macello di Borgo Val di Taro. Le mezzene vengono fatte frollare e successivamente sezionate e confezionate, il tutto sotto controllo A.U.S.L. Ogni animale potrà essere facilmente rintracciato, perché seguito da un’etichetta per ogni singola confezione, pronta per il consumo familiare. La presenza del toro permette i naturali comportamenti etologici, lo svezzamento dei vitelli è naturale. Questo tipo d’allevamento, promuove la cura del territorio, non invasiva, l’abbattimento di consumi energetici, il buon funzionamento dell’ecosistema, un presidio in zone montane depresse, sviluppando così microeconomie sostenibili ed allevamenti naturali in decrescita, permettendo un prezzo finale al consumatore medio basso, 11 euro al kg. Ogni singolo consorziato alleva nella circoscritta zona della Val Taro e Val Ceno secondo le normative CEE per l’Agricoltura Biologica. La Fattoria Macinarsi si occupa anche di produzione di legna da ardere, apicoltura, produzione di foraggi, allevamento di altre specie d’animali, auto-ristrutturazione in bio-architettura degli stabili in sasso, di un piccolo frutteto tradizionale e dell’orto. Nel nostro progetto di vita Antonio e Raffaella accolgono, tramite i servizi sociali, persone con disturbi psichici e persone in affidamento in prova, alternativa alla detenzione, considerando la propria casa come uno spazio anche per il prossimo. Siamo presenti come Consorzio Valtaro al Mercato del Contadino di Parma. Le manifestazioni svolte fin’ora sono state la partecipazione di due sagre del fungo in Borgotaro, due presenze alla Fiera Fa' la Cosa Giusta, una presenza a Kuminda di Parma, un evento a Castel Corniglio ed una alla sagra ad Albareto. Partecipa al Distretto perché … Come Consorzio abbiamo partecipato alle fasi di avvio del DES. Siamo in contatto con una decina di GAS e molte famiglie che credono in una economia diversa. Come Fattoria Macinarsi, crediamo e svolgiamo quotidianamente pratiche che aderiscono totalmente ai principi del DES, in progetto abbiamo anche la realizzazione di un eco-villaggio (chissà). L’impegno del Consorzio è quello di favorire il cambiamento culturale ed organizzativo che permetta a tutti i soci di aderire consapevolmente e totalmente ai principi del DES. Il DES può facilitare il lavoro dell’azienda attraverso la comunicazione e la promozione: portare a conoscenza del pubblico le nostre attività, la multifunzionalità delle nostre aziende ed aiutarci ad eliminare il fardello burocratico. 45 Fiordaliso - Società cooperativa sociale a r.l. onlus Referente: Giuseppe Giuberti Via Bassano del Grappa, 10/B – Parma 0521782861 [email protected] Apertura: dal lunedì al venerdì orario continuato dalle 08,30 alle 16,30. Ampia possibilità di far visita alla struttura, meglio se fissando prima un appuntamento in modo che il personale interessato (diversi operatori hanno un orario part-time) sia presente. Il pubblico interessato può venire direttamente ad acquistare i prodotti di maglieria e pelletteria in cooperativa. Periodicamente partecipiamo a mercatini e feste con il banchetto espositivo dei nostri prodotti Produce … Da oltre vent’anni siamo impegnati nel campo socio-educativo e della formazione al lavoro, attivando percorsi rivolti a uomini e donne con deficit psico-fisici, finalizzati allo sviluppo delle autonomie e del benessere personale e alla promozione di un’efficace integrazione sociale. All’interno dell’offerta formativa, occupano un posto di particolare importanza i laboratori di pelletteria e maglieria dove vengono realizzati, con la supervisione di operatrici specializzate e volontarie esperte, manufatti in pelle e in maglia di qualità che vengono poi venduti direttamente in cooperativa oppure nell’ambito di feste e mercatini. Per quanto riguarda il laboratorio di maglieria si realizzano prodotti su misura quali maglie, maglioni, sciarpe, completi, mantelle con lane e cotoni di qualità; mentre nel laboratorio di pelletteria vengono prodotti borse, portachiavi, cinture, copri agende, portafogli, portaoggetti, bomboniere in pelle scamosciata di vari modelli e colori per cerimonie. Dal Dicembre 2006 siamo certificati secondo la norma UNI EN ISO 9001:2000 (la certificazione riguarda la progettazione e l’erogazione di percorsi socioeducativi e di formazione al lavoro per persone disabili). La cooperativa garantisce ai propri lavoratori attività formative; ogni anno infatti viene redatto il Piano Formativo Annuale del Personale; le azioni formative individuate derivano dall’incrocio dei bisogni formativi individuali espressi e da quelli del servizio. Partecipa al Distretto perché … La cooperativa aderisce al Consorzio di Solidarietà Sociale di Parma. Già lavoriamo per sostenere l’inclusione sociale delle categorie più deboli in situazione di disagio sociale, ma intendiamo rafforzare sempre di più questo aspetto che tra l’altro è anche uno dei punti fondanti della nostra mission; ovviamente i principi che ci ispirano sono principalmente etici e solidali e non certo economici. Anche il benessere dei lavoratori operanti in cooperativa viene costantemente monitorato tramite la somministrazione di questionari; le indicazioni ricevute vengono nel limite del possibile sempre accolte. Individuiamo nella pubblicità e promozione sul territorio l’azione primaria che il Distretto può mettere in campo per sostenere la nostra attività. 46 Garabombo - Società cooperativa sociale a r.l. onlus Referente: Scotti Daniele e Serventi Mauro Piazza Duomo, 2 – Fidenza (PR) 0524528223 [email protected] www.garabombofidenza.it Apertura: variabili (contattare!) Produce … - Negozio equo-solidale. Effettua sgomberi, traslochi e trasporti. Gestisce la mensa Caritas. Si occupa di servizi alla persona (taxi sociale, accompagnamento disabili, ecc..) e inserimenti lavorativi. Partecipa al Distretto perché … - Attività varie in coerenza con i principi della Carta. Partecipazione a tavoli di progettazione e confronto. Interesse attivo alla promozione del DES. Fornitura di servizi in conformità alle caratteristiche della Cooperativa. Disponibilità a fornire supporti e spazi per le attività del DES. Il supporto del Distretto si può esprimere attraverso: - Informazione, promozione. - Progetti. - Coinvolgimento di enti pubblici a sostegno del DES con la promozione di attività, fiere, ecc sui territori di competenza. 47 Hawai - di Arduini e c. snc Referente: Marco Bernardi 349.2981578 Strada Romitaggio, 3 – Bianconese di Fontevivo (PR) 0521618339 fax 0521618455 [email protected] – [email protected] www.hawai-group.com Apertura: da lunedì a venerdì (8.30-12.30 e 14-17.30) Produce … Produzione di detergenti per la casa e per la persona con materie prime ricavate da sostanze vegetali. Marchi Ekos, Anthyllis bio-eco. Certificazioni AIAB e LAV. Partecipa al Distretto perché … Forniamo i prodotti sopraelencati ad alcuni GAS di Parma e Provincia e in alcune zone del nord e centro Italia. Abbiamo partecipato a diverse iniziative e incontri promossi dal DES o dai GAS locali. L’azienda è impegnata in particolare rispetto al tema della sostenibilità ecologica (punto III della Carta dei Principi del DES). Il DES può aiutare a diffondere la conoscenza delle differenze tra detergenza convenzionale e quella ecologica e l'importanza del rispetto per l’ambiente. 48 Il Ciottolo - Società cooperativa sociale a r.l. onlus Referente: Maria Chiara Fornari Strada Del Canale, 76 - Casaltone di Sorbolo (PR) 3485404664 – 0521694050 fax 0521406979 [email protected] www.ilciottolo.it Apertura: martedì e venerdì (9.30-15.00), mercoledì e sabato mattina mercato della Ghiaia (via Bettoli angolo Via Garibaldi) e martedì (17-19) a Fidenza in Via Emanuelli Produce … - Vendita di prodotti alimentari biologici, certificazione ICEA: i prodotti provengono dalla Cooperativa Retebio, di cui Il Ciottolo è socio fondatore, che riunisce una quindicina di produttori diretti di frutta e verdura biologica di cui molti locali (province di Reggio e Modena); - servizi di catering: realizzazione di cene, coffee break, banchetti nozze etici e a basso impatto ambientale. Si utilizzano materie prime biologiche e provenienti dal commercio equo e solidale, stoviglie lavabili o in materiali riciclabili. L’attività prevede l’inserimento di persone svantaggiate; - servizi educativi: realizzazione di progetti di educazione alimentare, ambientale e al consumo nelle scuole di ogni ordine e grado, di percorsi di alternanza scuola lavoro, di corsi di cucina e giardinaggio per adulti e giovani; - servizi ambientali: cura del verde e raccolta rifiuti, in questi settori di lavoro si inseriscono persone svantaggiate ai sensi della legge 381 (coop. sociali); - servizi di sviluppo software personalizzati per privati e aziende, servizi di progettazione e amministrazione reti. Partecipa al Distretto perché … Abbiamo rapporti già avviati con GAS parmensi e reggiani, partecipiamo come soci all’Associazione Cibopertutti per la realizzazione delle iniziative di Kuminda. Siamo da dieci anni soci di Banca Etica. Ci impegniamo a divulgare i principi del DES attraverso i nostri progetti educativi con i giovani e nelle scuole, a continuare e facilitare il rapporto con i GAS, a supportare la nascita di nuovi GAS nelle nostre vicinanze, a fare scelte che promuovano un corretto e sostenibile sviluppo economico e sociale delle nostre comunità, occupandoci in modo particolare delle persone emarginate o in difficoltà. Continueremo ad impegnarci per la diffusione dell’agricoltura biologica, del Commercio Equo e Solidale e per la localizzazione degli scambi economici. Il Distretto potrebbe promuovere i servizi e i prodotti da noi proposti e soprattutto facilitare contatti e relazioni con gli altri soggetti coinvolti nel circuito DES. 49 Il Laghetto - Azienda Agricola di Manuela Passera Referente: Michele Marniga Località. Bignoni, 12 – Vernasca (PC) 3381619127 Apertura: solo previo contatto telefonico Produce … L’azienda agricola produce miele biologico artigianale di propria produzione (allevamento api). Produzione di miele in tre qualità (acacia, castagno, millefiori), in vasetti di vetro da 1 kg, con relativa etichettatura ed effettua consegna diretta. L’azienda è certificata bio da ICEA. Il prezzo è dato dalla qualità e dal peso applicando prezzi particolari per i GAS. Partecipa al Distretto perché … L’azienda fornisce il GAS di Fidenza. L’azienda applica i Principi della Carta realizzando e consegnando il prodotto con massima serietà e affidabilità. Il DES rappresenta un’opportunità per far conoscere la nostra azienda e incrementare il numero dei clienti. 50 La Coloretta - Azienda Agricola Referente: Stefano Stevano e Stella Senna Via Provinciale, 19 – Varano dé Melegari (PR) 052553736 Apertura: su appuntamento Produce … Produciamo farro Spelta e frumento antico Verna in chicchi e farina. Certificazioni bio ICEA. Per il farro utilizziamo sementi nostre da 10 anni mentre il frumento proviene da un’azienda biodinamica di Novi Ligure: è un frumento povero in glutine, quindi adatto ad intolleranze al glutine. Inoltre, essendo fattoria didattica, proponiamo laboratori in cui apprendere a mettersi in contatto con gli alberi e con la terra, fare esperienze di percezione dei propri sensi e del proprio corpo, conoscere i cibi che aiutano a stare bene. I laboratori hanno come tema centrale il benessere psico-fisico della persona. Stella Senna – esperta di medicine complementari – opera inoltre come naturopata. Partecipa al Distretto perché … Partecipiamo dalla sua costituzione all’Associazione Verso il DES del territorio parmense. Gli impegni della nostra attività vanno nella direzione indicata dai Principi espressi dalla Carta che condividiamo integralmente. Il DES rappresenta un’opportunità per far conoscere la nostra azienda e i temi su cui lavoriamo, in particolare attraverso la realizzazione di eventi di promozione. 51 La Giustrela - Società agricola di Siffredi e Busolin Referente: Elena Siffredi Strada dell’Artigianato – Monchio delle Corti (PR) 3284260435 [email protected] www.lagiustrela.it Apertura: per la vendita nello spaccio aziendale e la visita all’azienda è consigliabile telefonare Produce … La nostra azienda agricola è nata con l’intento di recuperare e valorizzare le immense ma purtroppo ormai dimenticate risorse offerte dal territorio in cui risiediamo, il Parco Regionale delle Valli del Cedra e del Parma. Allo scopo produciamo artigianalmente confetture e gelatine, frutta sciroppata, sottoli, liquori, succhi, tisane e funghi lavorando esclusivamente frutta ed erbe selvatiche cresciute allo stato spontaneo all’interno del territorio del Parco Regionale delle Valli del Cedra e del Parma (Parco dei Cento Laghi). Per non snaturare le materie prime che utilizziamo dal territorio in cui sono state raccolte ed in cui spontaneamente crescono svolgiamo all’interno dell’azienda agricola l’intera filiera produttiva: dalla coltivazione dei nostri fondi e dalla raccolta di frutti ed erbe selvatici alla trasformazione, confezionamento e commercializzazione dei prodotti finiti. Questo, insieme al difficile reperimento delle materie prime e alle caratteristiche di artigianalità della lavorazione, è il motivo per cui la nostra produzione è molto limitata. I nostri prodotti non contengono coloranti, conservanti, aromi artificiali e sono preparati senza l'aggiunta di addensanti (es. pectina, etc). Per trasparenza in etichetta è presente, a tutela del consumatore, la dicitura “Raccolto e Prodotto nel Parco delle Valli del Cedra e del Parma”. Il nostro spaccio aziendale ha ottenuto la Certificazione ECO di qualità ambientale. Partecipa al Distretto perché … L’azienda ha rapporti di fornitura con i GAS, partecipa attivamente all’Associazione verso il DES del Territorio Parmense ed ai tavoli di lavoro. Promuove forme di filiera corta. E’ impegnata per la salvaguardia ambientale (vuoti a rendere, riutilizzo tetrapak, salvaguardia della biodiversità), la promozione del territorio (Parco dei 100 Laghi), la trasparenza verso il consumatore e più in generale per la coerenza dei comportamenti con la filosofia aziendale. Il DES può permetterci di entrare in contatto con altri produttori, in modo che anche tra imprese si crei una rete di acquisti “solidali” necessari al nostro processo produttivo (es. detersivi, imballaggi, zucchero..) per avere una maggior coerenza con quanto intendiamo promuovere. 52 L’AltraMarea – srl Referente: Anna Maria Mancini Via D’Azeglio, 54 – Parma 0521508048 [email protected] www.laltramarea.com Apertura: la bottega rimane aperta tutti i giorni dalle 9 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 19,30. E’ sempre possibile visitarla Produce … Vendita di prodotti alimentari (caffè, zucchero di canna, te, tisane, integratori, pasta, legumi, zuppe, riso, cacao, cioccolate, budini, creme di cacao, olio, vini, cereali per colazione, biscotti, miele, marmellate, liquori, spezie) e di artigianato (quaderni, album, scatole in legno e pietra, tazze, tisaniere, borse, jeans e felpe in cotone bio, giochi per bimbi, cosmesi naturale, cornici, album, batik, bomboniere) provenienti dal circuito equo-solidale e dalla cooperativa LIBERA che coltiva le terre confiscate alla mafia in Sicilia, Calabria e Puglia. Alcuni prodotti alimentari sono certificati biologici. I prezzi vengono determinati in modo da assicurare una giusta retribuzione al lavoratore: il ricarico della bottega è di circa il 30% per i prodotti alimentari e di circa il 40% per i prodotti di artigianato. Partecipa al Distretto perché … La bottega collabora già con alcuni gas di Parma ai quali viene riconosciuto uno sconto del 10% sui prodotti alimentari acquistati in gruppo o dai singoli in bottega. Abbiamo partecipato ad alcuni degli incontri per la costituzione del DES Il commercio equo si propone di: creare una relazione commerciale stabile e rispettosa della cultura e del patrimonio ambientale di ogni popolo; favorire lo sviluppo di piccoli gruppi e cooperative di produttori; creare rapporti commerciali ed umani diretti; pagare un prezzo giusto ai produttori fornendo loro un prefinanziamento che consenta di avviare una nuova produzione senza indebitarsi. Riteniamo quindi di poter condividere e realizzare tutti i punti della carta ed in particolare quelli relativi a “giustizia e sostenibilità sociale”. Siamo disponibili a concordare con gli aderenti al DES qualsiasi tipo di collaborazione che sia rispettosa delle nostre finalità e dei nostri principi. Il DES può aiutare a distribuire e far conoscere i servizi offerti dalla bottega sia come vendita di prodotti che come disponibilità a realizzare incontri e dibattiti per la conoscenza dei meccanismi del mercato tradizionale e delle proposte del commercio equo-solidale. 53 Libri e Formiche - La libreria dei ragazzi Referente: Barbara Romito Via Cairoli, 13 – Parma 0521506668 [email protected] www.librieformiche.it Apertura: orari negozio 9.30-13.00 e 15.30-19.30, giovedì pomeriggio chiuso Produce … Libri 0-14 anni scelti con una particolare attenzione all’editoria di qualità, spesso legata a piccole case editrici, libri in altre lingue con attenzione alle lingue non comunitarie (arabo, cinese, filippino, russo...). Libri sulla genitorialità, educazione, salute legati a una ricerca di strade meno battute. Giochi in legno e stoffa su cui si sta effettuando una ricerca di prodotti etici e ecologici (linea Kaethe Kruse). Partecipa al Distretto perché … Le persone che lavorano in libreria fanno parte del GAS Gasoniera e partecipano al tavolo di lavoro del DES sulla cultura. Teniamo frequenti iniziative culturali legate alla promozione della lettura e del rispetto dell’ambiente, delle altre culture, ecc. Intendiamo valorizzare le ricchezze locali, culturali, sociali, ambientali perseguendo il continuo miglioramento della qualità e della varietà dei beni e dei servizi, secondo le specificità del territorio, organizzando continue iniziative con realtà locali che ci sono affini. Promuoviamo l’integrazione delle culture presenti sul territorio avendo in vendita libri bilingue e partecipando a iniziative come “Ottobre africano”. Proponiamo una tessera prepagata di 90 euro con uno sconto del 10% sugli acquisti di libri. Questo ci permette di ammortizzare il nostro magazzino e di proporre una ampia varietà di titoli anche non commerciali. Questo è importante per una libreria specializzata e ci permette di non esporci troppo finanziariamente. 54 Mappamondo - Società cooperativa Sociale a r.l. Referente: Ferdinando Rastelli B.go G.Tommasini, 25/a – Parma Via Farini, 9/a – Parma 0521238611 (ufficio); 0521200900 bottega b.go G.Tommasini; 0521508455 bottega via Farini fax 05211913932 (ufficio) [email protected] [email protected] www.mappamondoparma.it www.altromercato.it Apertura: Bottega b.go G.Tommasini: 9,30-13,00 e 15,30-19,00 (giov. pom. chiuso); Bottega Via Farini: 10-14 e 15,30-19,30 (giov. pom. chiuso) Produce… La Cooperativa Mappamondo è un’impresa sociale, senza scopo di lucro, impegnata nella diffusione e promozione del Commercio Equo e Solidale. Vendita: grazie alle due botteghe ed una attività di promozione commerciale esterna, la Cooperativa vende prodotti alimentari, molti dei quali certificati bio (caffè, tè, riso, zucchero di canna, cacao, spezie, e molti prodotti trasformati con materie prime dal sud del mondo) e di artigianato (etnico, abbigliamento, arredo, prodotti per il benessere, accessori,…) provenienti dal circuito del commercio equo. Finanza solidale: la Cooperativa, grazie allo strumento del prestito sociale, consente ai suoi soci consumatori l’apertura di un libretto di risparmio (riconoscendo un interesse). Questa attività è orientata a favorire lo sviluppo delle organizzazioni di commercio equo e solidale attraverso, ad esempio, il prefinanziamento e il pagamento tempestivo delle forniture ai produttori. Partecipa al distretto perché… La Cooperativa collabora con alcuni GAS ai quali propone, per ogni ordine, un acquisto minimo (concordato) di prodotti. Questo consente una consegna diretta che evita il passaggio dal magazzino della bottega, con una riduzione dei Km e dei costi necessari a spostare i prodotti. Questa riduzione rende sostenibile uno sconto (variabile e definito a seconda della famiglia di prodotti) per il GAS. I concetti di giustizia e sostenibilità sociale, così come descritti nella carta dei principi del DES, sia per quanto riguarda i principi generali che per quanto riguarda mercato, lavoro, relazioni internazionali, finanza e risparmio, sono assolutamente coerenti e solidali coi principi per cui è nato e si è sviluppato il Commercio equo e solidale. L’attività della Cooperativa concretizza tutto questo con l’intento di avvicinare ed incontrare un pubblico sempre maggiore, nella convinzione che rendere le persone partecipi di una economia sostenibile sia un servizio indispensabile nella nostra società, nel nostro territorio e nella nostra epoca. La nascita e lo sviluppo del DES è un’occasione per intrecciare nuove relazioni virtuose e, ad esempio, ampliare la base sociale della cooperativa, accrescendone solidità e rappresentatività. 55 Monticello - Azienda Agricola Referente: Angela Frati Via Cogolonchio, 18 – Fidenza (PR) 3339515766 05246315 [email protected] Apertura: per le visite in azienda credo sia interessante il periodo di apertura dell’allevamento con preavviso in quanto occupandomi da sola di tutta l’azienda, potrei non essere disponibile Produce … Produzione vegetale (cereali, foraggi) e allevamento avicolo (polli, faraone, anatre, tacchini, oche). Certificazione biologica. Ente certificatore: C.C.P.B. L’allevamento di animali di bassa corte è stagionale ed il ciclo inizia a maggio e termina a dicembre,il periodo di vendita va da ottobre a dicembre. L’azienda partecipa al progetto Provinciale per il recupero del Tacchino PR-PC a rischio d’estinzione, riproducendo gli animali in azienda con cova naturale. Gli animali si possono acquistare vivi oppure macellati in quanto l’azienda è attrezzata per questo. I prezzi per gli avicoli vengono definiti con precisione all’inizio di settembre tenendo conto dei costi di produzione dell’annata. Partecipa al Distretto perché … La titolare dell’azienda è associata al GAS di Fidenza. L’azienda è da tempo impegnata rispetto a diversi punti della carta dei principi del DES, sia individualmente che con altre aziende aderenti all’Associazione Val Siccomonte. In particolare per la valorizzazione della dimensione locale, delle filiere corte, per la sostenibilità ecologica. L’adesione al DES rappresenta motivo di prosecuzione degli impegni intrapresi. 56 Mulino della Vaccarezza - Società Agricola Referente: Elena Gabbi e Roberto Mangia Località Mulino Vaccarezza, 89 – Castellonchio di Berceto (PR) 3331755511 [email protected] www.mulinovaccarezza.it Apertura: sempre disponibili per una visita aziendale meglio previo appuntamento Produce … L’azienda alleva Capre di razza Camosciata delle Alpi e Pecore Sarde con metodo estensivo su pascoli biologici. Produce latte, yogurt, formaggi freschi e stagionati, naturali e alle erbe aromatiche biologiche di propria coltivazione, trasformando il latte direttamente nel minicaseificio aziendale. Tutta la filiera è certificata da I.C.E.A. La produzione dei latticini inizia in Primavera e dura fino all’Autunno quando inizia la produzione di Salumi di Suino Nero di Parma, antica razza Parmense anch’essa allevata in Azienda a ciclo chiuso rispettando il disciplinare del Consorzio Tutela Suino Nero Parma. L’azienda aderisce anche al Consorzio Qualità tipica Val Baganza. Partecipa al Distretto perché … L’azienda ha contatti con gruppo GAStone di Parma e GASlein di Merano L’etica su cui abbiamo fondato la nostra vita e quindi la nostra Azienda agricola concordano su tutti i punti della Carta dei Principi del DES. Siamo quindi disponibili a continuare il nostro impegno. Ben accette tutte le azioni di supporto e promozione in particolare quelle volte a sensibilizzare il consumatore verso una produzione limitata e stagionale fondata sul rispetto dei ritmi naturali e del benessere animale. 57 Osteriavecchia - Azienda Agricola di Meazzi Gianfranco Referente: Meazzi Gianfranco Via Verdi, 9/2 – Gazzola (PC) 3386265948 [email protected] www.osteriavecchia.pc.it Apertura: punto vendita al sabato, orario continuato dalle 9,00 alle 19,00 Produce … Produzione propria di verdure, farine, vino, sott’oli, biscotti e tutti i prodotti offerti dalle aziende che fanno parte del consorzio BIOPIACE. Servizi: fattoria didattica, sosta gratuita 24 ore x camper in convenzione con Greenstop, centri estivi. Certificazioni: azienda biologica con certificazione ambientale Natural Valley. Partecipa al Distretto perché … Attualmente l’azienda fornisce 12 GAS, prevalentemente in province della Lombardia; organizza e partecipa a momenti di approfondimento nelle sedi dei GAS, ospita visite libere in qualsiasi giorno in azienda. Condividiamo tutti i punti della carta, la nostra realtà aziendale cerca di realizzarli tutti, molti di essi trovano già applicazione nella realtà. Il DES può favorire la promozione delle aziende, in particolare attraverso l'incentivazione delle visite all’azienda da parte dei consumatori. 58 Pederzani - Società Agricola s.s. Referente: Fabio Pederzani Frazione Pieve di Cusignano, 9 – Fidenza (PR) 052462224 3343843716 [email protected] www.biopederzani.it Apertura: ore 9-12 e 14,30-19, chiuso la domenica e i festivi Produce … Farine di grano tenero, farine di grano duro, farine di mais. Cereali in chicchi. Attuiamo una filiera corta completa, semina con sementi prodotte da noi, pulitura e spazzolatura, macina con mulino a pietra e vendita diretta delle farine. L’azienda è certificata biologica per le coltivazioni, il mulino macinando solo nostre produzioni non è certificato. Stiamo adottando il prezzo trasparente. Partecipa al Distretto perché … Siamo fornitori di diversi GAS della Provincia di Parma e di alcuni fuori provincia, sono membro del direttivo dell’Associazione Verso il Des del territorio parmense e del tavolo di lavoro sui prodotti. Vorrei riuscire ad adottare il Prezzo Trasparente. Il DES può aumentare il numero di contatti con i consumatori, nuovi contatti e rapporti con altri soggetti dell’economia solidale. 59 Querzola Francesco - Azienda Agricola Referente: Francesco e Laura Località Casembola, 86 – Borgo Val di Taro (PR) 0525998210 – 3334633235 – 3382321440 Apertura: l’azienda è sempre aperta. Per visite è preferibile accordarsi prima Produce … L’azienda produce frutta (mele, pere, ciliegie, frutti di bosco, frutta selvatica), maiali allo stato brado. Possiede un laboratorio di trasformazione della frutta dove si ottengono marmellate, succhi, mostarde, caramelle, tortelli e biscotti. Per la lavorazione dei salumi ci avvaliamo di strutture esterne a carattere artigianale ma in regola con le autorizzazioni sanitarie di legge. Tutto il ciclo produttivo è certificato per l’agricoltura biologica eccezion fatta per la lavorazione dei salumi in quanto i costi di certificazione non sono ancora giustificabili per le nostre produzioni. Per l’approvvigionamento delle materie prime che non produciamo, cerchiamo dove possibile di fornirci direttamente da altre aziende agricole biologiche. I prezzi di vendita vengono normalmente determinati partendo dal nostro costo di produzione aumentato di circa 25-30%. Essendo in montagna abbiamo delle difficoltà di contenimento dei costi su alcuni processi in quanto esigono maggiore manodopera e difficoltà logistiche. Tuttavia pensiamo di riuscire, questo è il nostro impegno, ad offrire un buon rapporto tra la qualità e il prezzo. Pensiamo non solo alla qualità intrinseca del prodotto ma a quella che riguarda l’intero processo produttivo, al rapporto tra la nostra attività e l’ambiente che ci circonda. Partecipa al Distretto perché … Da diversi anni abbiamo rapporti con diversi GAS della provincia di Parma. Il contatto con tutti i GAS che serviamo (circa 10 considerando anche quelli fuori provincia) è avvenuto con il passaparola. Allo stesso modo abbiamo intessuto rapporti con aziende biologiche soprattutto di montagna. Condividiamo pienamente i principi enunciati nella Carta; in particolare ci sentiamo partecipi nel cercare stili di vita essenziali, equilibrati e sobri. Pensiamo sia il concetto fondamentale da perseguire da cui conseguono tutti gli altri. Per fare ciò ci vuole scambio, conoscenza tra produttore e consumatore per cercare un rapporto di reciproca fiducia. Il mercato contadino è un momento importante per creare una mentalità nuova di produzione e consumo nuovo. In quello spazio si intessono relazioni di fiducia importanti. 60 Rete per l’Autocostruzione Solare Referente: Bruno Tommasini Via Scarzara, 35 – Parma 3405360538 fax 0521981764 [email protected] www.autocostruzionesolare.it Apertura: non abbiamo una vera e propria sede da visitare. Il nostro magazzino è a Viadana; per ritiro materiale siamo disponibili ogni venerdì mattina Produce … La nostra rete coordina diversi professionisti per assistere i privati cittadini che vogliano autocostruirsi un pannello solare termico. A tal fine organizziamo di frequente corsi pratici (il calendario è sul sito), forniamo assistenza tecnica per la progettazione e la parte di installazione idraulica che non spetta al privato, seguiamo le pratiche per la detrazione fiscale. Organizziamo gruppi d’acquisto per rifornire i soci autocostruttori non solo del materiale del pannello, ma anche del resto del materiale dell’impianto solare, nonché caldaie a condensazione e a gassificazione di legna, impianti radianti a pavimento e a parete da abbinare all’impianto solare. Per questa organizzazione l’associazione della rete trattiene un 6% sul valore degli acquisti e chiede una quota d’iscrizione di 15 euro. Il materiale che forniamo è certificato e può accedere alla detrazione fiscale finora prevista dalla Finanziaria. Da poco ci stiamo dedicando anche all’autocostruzione di microgeneratori eolici. Partecipa al Distretto perché … Le persone della rete per l’autocostruzione operanti a Parma fanno tutte parte della GASoniera, il GAS che si ritrova nella casa cantoniera di via Mantova. Stiamo partecipando al tavolo sull’energia all’interno del DES di Parma. Tra le altre collaborazioni da segnalare in termini di economia solidale: abbiamo la nostra sede legale presso la cooperativa Mag 6 di Reggio Emilia. La nostra associazione cerca di operare per la valorizzazione della dimensione locale e delle relazione, funzionando come una rete di nodi distribuiti sul territorio nazionale, comunicando in maniera trasparente i prezzi di beni e servizi e promuovendo ovviamente (scopo principale dell’associazione) tecnologie di risparmio energetico. Attraverso il DES vediamo la possibilità di aumentare la rete di relazioni professionali nella zona di Parma e diffondere le capacità dei gruppi di acquisto sugli impianti a risparmio energetico. 61 San Paolo - Società Agricola s.s. Referente: Brianti Luca Strada per S. Andrea, 82 – Località S. Lucia – Medesano (PR) 052559150 fax 05252258 [email protected] www.alusem.it Apertura: massima disponibilità pomeridiana previo appuntamento telefonico Produce … Prodotti: animali di bassa corte, carni di bovino razza romagnola, carni e salumi di maiale nero di Parma. I salumi che produciamo sono completamente al naturale, senza aggiungere nessun tipo di conservanti, coloranti e additivi, utilizzando nelle nostre lavorazioni solo sale e pepe. Servizi: sezionamento carni e salumi personalizzati alle singole famiglie. Caratteristiche: i bovini vengono macellati alla giusta “maturazione” delle carni, gli animali di bassa corte rispettano un ciclo annuale, mentre i maiali vengono macellati dopo i 16 mesi di vita (180-200kg). Certificazioni: terreni e suini vivi certificati biologici dal gennaio 2003 dal CCPB. Criteri: abbiamo considerato i tempi di crescita degli animali (più lunghi rispetto ad un allevamento intensivo), la resa inferiore delle carni dovuta alla genetica e i costi sostenuti in più per il mantenimento degli animali. Partecipa al Distretto perché … Abbiamo preso contatti con il DES attraverso la partecipazione al confronto nel Tavolo Prodotti. Condividiamo il progetto per favorire la crescita di un commercio sempre più equo e solidale, promuovendo e impegnandoci al recupero e alla creazione di filiere corte, privilegiando le entità economiche di piccole dimensioni con una formulazione equa e trasparente dei prezzi. Le nostre idee fanno riferimento alla sostenibilità ecologica illustrata nella Carta dei principi. Riteniamo il DES ci possa sostenere con la divulgazione della nostra attività e conseguentemente dei nostri prodotti. 62 Sistema Energia - srl Referente: Giorgio Concari Via Scarfiotti, 73 – Fidenza (PR) 3346699928 fax 05244931195 [email protected] www.sistemaenergia.com Apertura: incontri su appuntamento Produce … Sistema Energia si occupa di risparmio, efficienza energetica e utilizzo di energia da fonti rinnovabili. I suoi soci lavorano da una decina d’anni sulle esperienze e sui temi delle energie rinnovabili. Sistema Energia si avvale al proprio interno delle professionalità necessarie ad affrontare in modo appropriato, completo e sinergico il tema Energia, con competenze sia per l’area tecnica e impiantistica che per gli aspetti edilizi e strutturali, le problematiche fiscali e gestionali, il finanziamento degli impianti. I servizi: - Analisi della situazione energetica del Cliente. - Studi di fattibilità e Progettazione di sistemi di Energia Rinnovabile. - Installazione e collaudo di impianti fotovoltaici, geotermici, solari termici. - Progettazione e sviluppo di Corsi e Seminari sui temi delle Energie Rinnovabili. - Consulenza edilizia. - Analisi economiche degli investimenti. - Informazioni e consulenza su finanziamenti e agevolazioni. - Consulenza fiscale e gestionale. - Audit energetico degli edifici. - Certificazione Energetica. Partecipa al Distretto perché … Sistema Energia partecipa al Tavolo Servizi del DES. Si impegna per: - approccio interdisciplinare atto a promuovere l’uso delle rinnovabili in un contesto appropriato (decrescita, critica allo sviluppo, efficienza, risparmio); - lavoro culturale e informativo (corsi, convegni, ecc. ); - approccio partecipativo; - prezzo trasparente. Vede nel DES un’opportunità per: - divulgazione dei temi legati alle Energie Rinnovabili in un approccio sistemico e culturale; - promozione-organizzazione di corsi, seminari, eventi su questi stessi temi; - collaborazione con altre aziende o realtà produttive del DES. 63 4.3 Operatori economici extra-territorio 64 Antos - scrl Referente: Giulio e Silvia Mortara Cascina Prota Bassa, 12 – Ozzano Monferrato (AL) 0142487226 [email protected] www.antoscosmesi.it Apertura: sempre aperto anche nei giorni festivi, possibilità di visita ai laboratori con dimostrazione Produce … Cosmetici: linea viso, corpo, capelli e detergenza ecc.. Vendita diretta al consumatore, prezzi da laboratorio senza passaggi intermedi ed ulteriore sconto del 10% dal listino. Laboratorio certificato Socert. Partecipa al Distretto perché … L’azienda è fornitrice di GAS di diversi territori (Luino, Vercelli, Rivalta, Torino, Casale, Modena) tra cui alcuni del Parmense (ordini interGAS). L’azienda si impegna a realizzare azioni positive in coerenza con la Carta dei Principi ed in particolare relativamente a quanto enunciato rispetto a: mercato, relazioni internazionali, sostenibilità ecologica, valorizzazione della dimensione locale e delle relazioni. 65 AQ system - di Paolo Bernardi Referente: Paolo Bernardi Via Zumaglia, 13 – Pettinengo (BI) 3495651206 – 3205730001 Alessandro, referente per i Gas fax 0158445663 [email protected], www.aqsystem.it Apertura: non abbiamo locali di vendita al dettaglio, ma è possibile visitare i nostri magazzini di distribuzione preso la coop. Arcobaleno del Gruppo Abele di Torino, concordando giorno e orari per la visita Produce … AQsystem promuove tecnologie appropriate per la valorizzazione del bene comune acqua potabile e la riduzione dei rifiuti all’origine. Propone sistemi appropriati per la filtrazione (declorazione) dell’acqua di rubinetto, per il risparmio idrico, per la riduzione dell’uso dei detersivi, e sviluppa una modalità di distribuzione “a ciclo chiuso” di detersivi ecologici e concentrati alla spina. Le caratteristiche di produzione e commercializzazione dei prodotti ricercano la coerenza ai principi del consumo responsabile, alla valorizzazione delle economie locali e alla decrescita felice. Partecipa al Distretto perché … AQsystem è fornitore di alcuni GAS del distretto, in particolare attraverso le botteghe di commercio equo e solidale, che normalmente predilige come rivenditori anche per la loro capacità di diffusione dei propri valori, le cui proposte commerciali sono ricerca di espressione concreta. AQsystem si prefigge, anche con l’adesione alle imprese per la decrescita felice, di sviluppare attività economica produttiva basata sulla sobrietà e la consapevolezza delle scelte, proponendo sia sul fronte commerciale che culturale uno stile di produzione e di consumo teso a ridurre l’impatto ambientale e sociale. Si impegna per l’approfondimento e la promozione, in coerenza con lo sviluppo delle economie locali, di progetti culturali e di diffusione delle buone pratiche come Rubinetti Solidali, TVB Ti Voglio Bere, Sfusi a scuola e Detersiviallaspina. 66 Carrubonero - Az. Bioagricola a conduz. familiare Referente: Damiano Francesco Iocolo e figli Via don F.sco Carlin, 7 – 71012 Rodi Garganico (FG) 0884965981 [email protected] Apertura: l’azienda non possiede un punto vendita; periodi e orari per le visite sono da concordare preventivamente Produce … Olio extravergine d’oliva coltivato, prodotto e trasformato con metodo bio. La coltivazione avviene con lavorazioni superficiali del terreno e con la pratica del sovescio di leguminose e concimazioni organiche di letame maturo, acquistato preferibilmente presso fattorie della zona. Buona parte degli olivi sono plurisecolari. Per la difesa anticrittogamica delle piante adopero poltiglia bordolese (solfato di ferro e calce idrata) e contro la mosca delle olive adopero olio di neem o macerato di ortica. Per la molitura e l’estrazione dell’olio mi avvalgo di un frantoio terzo munito di autorizzazione per il biologico. Il tipo di lavorazione della molitura è a bassa temperatura e a ciclo continuo (non esiste olio extravergine d’oliva “spremuto a freddo”, l’espressione è stata coniata e in uso solo per un fine pubblicitario!). Il mio organismo di controllo è l’I.M.C. (Istituto Mediterraneo di Certificazione, via C. Pisacane, 32 – Senigallia – AN). Per la determinazione del prezzo dell’olio tengo conto della produzione media annuale di olio da un ettaro di oliveto e delle spese sostenute. Dispongo di altri produzioni destinate principalmente all’autoconsumo e per le quali, quindi, non possiedo la certificazione, perché la spesa non varrebbe la resa. Partecipa al Distretto perché … Da oltre 6 o 7 anni acquistano il mio olio i gruppi GAS di Fidenza (PR) e la “Credenza” di Pergine Valsugana (TN). I Principi contenuti nella Carta non solo sono condivisibili ma, a mio avviso, auspicabili, proprio perché indicano e postulano il passaggio dal perseguimento diabolico ed esasperato dell’efficienza a tutti i costi i cui dettami sono un’economia di profitto e acritica, a quello più umano ed etico della sufficienza e, quindi, della condivisione. Considerato che il comune nostro impegno e interesse è perseguire il fine della sostenibilità ambientale, della qualità, della conoscenza del prodotto (la sua storia) e, non ultimo, un equo prezzo, propongo di concertare un’azione simile agli “studi di settore” operata dal fisco, per fissare i parametri di reddito dei lavoratori autonomi. Per ogni piccolo o medio produttore è esiziale non avere la possibilità di uno sbocco reale per la vendita dei propri prodotti e diventa essenziale interloquire e intessere relazioni con gruppi o singoli, aperti e disponibili ma soprattutto sensibili a queste tematiche. Altrettanto importante sarebbe, per il produttore, poter programmare per tempo e in anticipo le eventuali richieste di prodotti. D’altronde, la vicenda dei distributori di latte crudo installati dagli allevatori nel mantovano e il tentativo nascosto delle industrie distributrici di discredito dei primi è storia di oggi e, sicuramente, vale come insegnamento e orientamento per le scelte politiche operate dalla base. 67 Cascina Dulcamara - Società Agricola Referente: Pacifico Aina, Luisella Magnoni Via Don Bosco, 12 – 28068 Romentino 0321867033 – 3393317270 fax 0321457548 [email protected] www. cascinadulcamara.blogspot.com Apertura: al punto vendita 8,30-12,30 dal lunedì al sabato da Settembre a Febbraio. Visite in azienda tutto l’anno previo avviso Produce … Riso, mele, noci, nocciole, verdure. Coltivazione cerealicola certificata biologica, frutta in corso di conversione al biologico. Aderente al progetto ministeriale per la produzione di riso naturale. Forniamo cassette di verdura a domicilio. I costi e le condizioni di lavoro sono espliciti. Partecipa al Distretto perché … Forniamo GAS del Piemonte, Lombardia e Emilia Romagna. Aderiamo all’associazione Bionovara. Partecipiamo a manifestazioni locali, Milano e Genova. 68 Consorzio Siciliano Legallinefelici Referente: Roberto Licalzi C/da Cubba, Misterbianco (CT) Presso Azienda Grimaldi (sede legale: Via Salvatore Paola, 66) 3338092387 fax 095451286 [email protected] www.legallinefelici.it – www.siqillyah.it Apertura: sempre, previo appuntamento; il sabato mattina mercatino dei prodotti Produce … Agrumi, olio extravergine di oliva, mandorle, miele, marmellate, prodotti da forno, erbe aromatiche, patè salati. Le aziende aderenti al Consorzio praticano l'agricoltura biologica da molti anni, alcune da 25, e sono tutte certificate (CODEX, ICEA), esclusa l’Azienda Licalzi. Il prezzo di vendita è così ripartito: il 55% ai produttori, salvo conguagli a fine campagna; il 13% circa per i trasporti; 17% circa per il lavoro in magazzino; 7% circa per i materiali; 8% circa per l’amministrazione e le spese generali. Gli operai hanno un contratto di lavoro regolare. I trasporti avvengono al 95% con mezzi sequestrati alla criminalità. Partecipa al Distretto perché … Riforniamo numerosi GAS in tutto il centro-nord. Siamo in forte relazione con tutto il mondo dei GAS e con reteGAS e Parma è una delle città dove siamo meno presenti. Siamo invitati a partecipare a fiere ed incontri organizzati dai GAS in tutta Italia. Promuoviamo molto attivamente, in particolare come associazione Siqillyah, lo sviluppo della Rete di Economia Solidale in Sicilia, anche attraverso iniziative quali “Lo sbarco dei GAS”, occasione, per noi importantissima, di incontro fra gas di tutto il territorio nazionale, soggetti dell'economia solidale siciliani e cittadini interessati e impegnati, prevista per giugno 2009, all’interno della quale sarà realizzato il Convegno dei GAS (26-28 giugno a Petralia Soprana, provincia di Palermo). Tutti i punti indicati sulla Carta dei Principi fanno integralmente parte delle nostre azioni. Il DES rappresenta un'opportunità per far conoscere la nostra realtà, i nostri prodotti, le iniziative e i temi su cui lavoriamo. 69 Fitopreparazione Hierba Buena Referente: Spinelli Ermano Via S. Antonio, 19 – Veduggio con Colzano (Milano) 0362911439 [email protected] www.hierbabuena.it Apertura: al pubblico tutti i giorni dalle 17,00 alle 19,00. Possibilità di visita previo accordo telefonico Produce … Coltivazione e trasformazione di piante officinali in estratti di erbe (certificate bio da IMC) e cosmetici senza conservanti in barattolo di vetro con vuoto a rendere. Confezionamento e commercializzazione di saponi vegetali e detergenti ecologici. Corsi pratici didattici di erboristeria, cosmesi domestica ed ecologia domestica per scuole, privati e GAS. Partecipa al Distretto perché … Partecipo personalmente a Lambro GAS e alle riunioni del DES Comasco – in particolare per i nuovi progetti di installazione di pannelli solari – e cerco di costruire un rapporto fiduciario e non solo commerciale con i GAS che rifornisco (circa il 50% della clientela), dialogando con loro su possibili progetti comuni (es. vuoti a rendere) o su corsi di informazione-formazione. Il listino prezzi viene formulato secondo le modalità della distribuzione in erboristeria o negozi bio con scontistica di circa il 50% – quella corrente – + IVA. Instauro un rapporto alla pari tra le aziende fornitrici e i vari GAS individuando e realizzando obbiettivi comuni. Sviluppare possibilità concrete di lavoro in questo ambito. Costruire un rapporto tra produttore e consumatore basato sul dialogo, la conoscenza reciproca approfondita per favorire la possibilità per le aziende produttrici di modificare, migliorare, adattare la propria produzione alle richieste dei consumatori consapevoli. 70 Frantoio oleario Lucchi & Guastalli - srl Referente: Marco Lucchi Loc. Vincinella – Santo Stefano di Magra (SP) 0187633329 fax 0187696399 Apertura: da lunedì a venerdì dalle ore 8.30 alle 17.00. Sabato dalle 8.30 alle 12.30. Domenica apertura su appuntamento. Possibilità di visita guidata all’eco-impianto Produce … Olio extra vergine di oliva 100% italiano, DOP Riviera Ligure Riviera di Levante, DOP Monocultivar Razzola, olio extra vergine Biologico, salse liguri, specialità sott’olio, pasta, testaroli, dolci e specialità a base di olio extra vergine di oliva, biologici e convenzionali. Partecipa al distretto perché… Abbiamo rapporti con diversi GAS sul territorio nazionale e promuoviamo la creazione di nuovi GAS nelle nostre vicinanze. Siamo profondamente impegnati nella divulgazione della cultura del rispetto per l’ambiente di cui è esempio il nostro impianto di lavorazione “ecologico”, unico in Italia a non produrre acque reflue di lavorazione né sanse destinate ai sansifici, stabilimenti altamente inquinanti. Le sanse derivate dalla spremitura delle olive, vengono trattate con calce e destinate al compostaggio e alla produzione di energia da fonte rinnovabile. 71 Il Giardinello - Azienda Agricola di Russo Caterina Referente: Ivana e Gaetano, Clelia e Baldo Viale Italia, 31 – Contrada Giardinello – Ribera (AG) 0925540462 [email protected] Apertura: tutti i giorni dalle ore 8,00 alle ore 18,00 Produce … L’azienda agricola Giardinello è un’azienda agricola Biologica a conduzione familiare. Da circa 15 anni, seguiamo il metodo dell’ agricoltura biologica nella produzione degli agrumi e dell’olio. Tutti i nostri prodotti sono certificati da parte di ICEA (Istituto per la certificazione etica e ambientale) Cod.ident.opertore: IT ICA D68X. La produzione di agrumi inizia dai primi di novembre e termina nel mese di maggio, avendo delle cultivar a maturazione scalare: Navelina, Washington Navel, Navelate, Tompson navel. Si producono anche Mandarini della varietà Clementine, Nules e piccole quantità di limoni e pompelmi. La produzione di olio si articola con la coltura monovarietale di Biancolilla. Gli uliveti si trovano in collina e l’estrazione avviene a freddo. Partecipa al Distretto perché … Collaboriamo da tanti anni con gruppi di acquisto di Parma, Brescia e Milano, condividendo sempre più lo spirito di iniziativa e di collaborazione. Condivide il progetto del Distretto ritenendo importanti: - rapporti fondati su reciprocità, cooperazione e fiducia; - recuperare o creare filiere “corte”; - promuovere l’integrazione delle culture presenti sul territorio; - ispirarsi a principi etici e di solidarietà oltre che economici; - incentivare l’agricoltura biologica; - rifiutare prodotti OGM, produzioni in cui si fa uso delle sperimentazioni su animali oltre che di allevamenti intensivi e pratiche violente e coercitive. L’azienda è disponibile a visite aziendali e al controllo da parte di tecnici di fiducia dei GAS. Mette a disposizione dei GAS i documenti di certificazione. È altresì disponibile a organizzare degustazioni dei propri prodotti. 72 IRIS - Società Cooperativa Agricola Referente: Mantovani Fulvia - Rapporto di vendita con i GAS (Ditta A.S.T.R.A. BIO) Referente: Maurizio Gritta - Rapporto culturale con i GAS (COOP. AGRICOLA IRIS) Cascina Corteregona, 1 – Calvatone (CR) 0375977126 – 037597115 – fax 0375977013 [email protected] – [email protected] – www.irisbio.com Apertura: dal lunedì al venerdì ore 9-12 e 14-18; sabato ore 9-12 Produce … Ortaggi freschi di stagione: pomodoro per conserve, ortaggi da foglia, patate, meloni, grano tenero e duro, farro, grano saraceno, orzo mais ecc.. Prodotto trasformato: pasta di semola, integrale, semintegrale, uovo, speciali, farro, kamut, biscotti, crackers, farine farro, grano tenero, semola, mais, polpe di pomodoro e passata di pomodoro, salse di verdure. Produciamo il prodotto fresco per poi trasformarlo, commercializziamo direttamente tutti i nostri prodotti. Tutto – compreso il pastificio – è certificato bio, l’ente di controllo è l’ICEA. Il grano duro per il pastificio viene prodotto anche da altri agricoltori sia soci che fornitori e producono secondo i nostri parametri di qualità, viene riconosciuto da IRIS un valore maggiore per il grano, avendo un rapporto diretto senza intermediari, questo permette anche ad agricoltori di medie e piccole dimensioni di avere il riconoscimento del giusto prezzo. Determinandolo e distribuendolo sulla filiera in maniera equa. Partecipa al Distretto perché … Dal 1999 abbiamo partecipato attivamente alla nascita di molti GAS, perchè nel nostro Statuto viene espressamente citato nell’oggetto sociale “il rapporto diretto con il consumatore” per diffondere la conoscenza dei metodi di agricoltura biologica e di economia creata e gestita dal basso. Partecipiamo a molti incontri con i GAS dove raccontiamo il progetto IRIS che nei trenta anni di attività ha sempre i medesimi obiettivi, comuni ai GAS: rispetto dell’ambiente producendo dalla campagna ai trasformati senza uso di nessuna sostanza chimica, rispetto dell’uomo assumendo e rispettando le regole e i diritti dei lavoratori, creando quindi situazioni di lavoro migliorative. IRIS ha sempre lavorato anche con soggetti deboli, a rischio o diversamente abili, ora abbiamo un’operaia fissa diversamente abile, e abbiamo un rapporto constante con Agorà coop. ONLUS che lavora con i diversamente abili e i malati psichici ed inoltre partecipiamo ad un progetto per l’inserimento lavorativo di detenuti. Con i soci lavoratori che partecipano attivamente allo svolgimento del nostro oggetto sociale, discutiamo i progetti futuri, decidiamo gli stipendi, i benefit, realizziamo forme di risparmio sociale. Il prestito sociale è aperto a tutti gli interessati, l’assemblea dei soci riconosce una vantaggiosa percentuale di interesse, senza costi di tenute conto. Organizziamo e partecipiamo secondo le richieste e le possibilità a convegni con tematiche inerenti l’agricoltura biologica e l’alimentazione, l’economia etica. Dal 2008 in azienda agricola abbiamo fatto un impianto fotovoltaico che ci rende autonomi al 100% e in pastificio abbiamo un contratto di fornitura di energia verde con Enel energia. Vediamo il DES come mezzo per poter farci conoscere meglio sul territorio partecipando attivamente anche a scambi culturali e sociali, ospitando sia in sede agricola che in pastificio i GAS che vogliano fare una visita, ma ospitiamo anche giovani che vogliano fare un’esperienza di qualche giorno, per far conoscere l’agricoltura biologica come forma di agricoltura etica e con alto valore produttivo. 73 Livecom - Società cooperativa Sociale a r.l. Referente: Massimiliano Muggianu Via Cappello, 79 – Noventa Padovana (PD) 0498876481 fax 0498886191 [email protected] www.livecom.coop Apertura: lunedì - venerdì, 9-13 e 14.30-18.30 (chiusura sabato e festivi) Produce… Livecom è il primo operatore telefonico non profit presente e attivo sul territorio nazionale. Cooperativa sociale, rappresenta un’alternativa responsabile e professionale nel campo delle telecomunicazioni dando lavoro a con problemi di disagio familiare e sociale. Produce servizi di telecomunicazioni per privati e aziende, quali: - Telefonia fissa CS e CPS su rete Telecom Italia; - Telefonia VoIP; - ADSL e XDSL; - Centralini telefonici; - Hosting; - Posta elettronica; e altri servizi per le piccole e medie imprese. Partecipa al distretto perché… Collaborazioni e fornitura servizi a GAS (forniamo servizi a numerosi Gas sul territorio nazionale e abbiamo una collaborazione con MerciDolci, il gruppo che fa capo ad Alcatraz e Jacopo Fo) e DES (es. DesBri con il Progetto Cambia Banda), altre realtà dell’economia solidale (es. Botteghe del commercio equo), cooperative. Quale cooperativa sociale di inserimento lavorativo (tipo B) tutto ciò che attiene alla giustizia e alla sostenibilità sociale è al centro del nostro impegno nello svolgimento del nostro lavoro quotidiano. Il DES può costituire un valido supporto alla nostra attività attraverso: - la distribuzione di materiale informativo sulla nostra attività sociale e sui servizi che offriamo; - la realizzazione di incontri con i GAS del territorio per presentare la nostra attività. 74 Made in NO Referente: coordinamento produttivo e commerciale: gb di Gianluca Bruzzese G. & C. snc. Via Novara, 62 – Galliate (NO) 0321862305 fax 0321038655 [email protected] – [email protected] www.made-in-no.com Apertura: orari di vendita, contatto e visite dal lunedì al sabato 8.30-12.30 e 14.30-19.30 Produce … Produciamo prevalentemente abbigliamento intimo. La filiera produttiva è così composta: coltivazione del cotone e lavorazione dello stesso a cura di Justa Trama – Brasile www.justatrama.com.br/conteudo/home.php, dai quali compriamo il filato per la tessitura. La tessitura viene realizzata a Vespolate (NO) da Maglieria RICIS, il finissaggio del tessuto a Vanzaghello (MI) da Tintoria Tima, l’ideazione, progettazione, sviluppo del prodotto a Galliate (NO) da gb di Bruzzese G. & C. che si occupa anche del coordinamento della produzione e della commercializzazione. Partecipa al Distretto perché … Serviamo i GAS a livello nazionale e partecipiamo ad iniziative, manifestazioni e serate organizzate da GAS e Distretti di Economia Solidale. Condividiamo integralmente la Carta dei Principi, in particolare il punto sul lavoro (molto ben espresso nella sintesi della carta) che rappresenta un valore centrale e un obbiettivo di miglioramento costante nella riflessione e nell’attività quotidiana del nostro progetto. Il DES – come le altre esperienze analoghe che si stanno sviluppando in Italia – ci può aiutare a far conoscere i nostri prodotti e le motivazioni che ci portano a realizzarli attraverso l'organizzazione di manifestazioni e incontri a tema. 75 Officina naturae - snc di Carlini Silvia e Urbinati Pierluca Referente: Carlini Silvia Via Broglio, 3 – Rimini 0541790715 fax 0541901063 [email protected] www.officinanaturae.com Apertura: possibile previo appuntamento, punti vendita elencati sul sito Produce … Detergenti per la casa ecologici (Linea Officina naturae), certificati biologici ICEA/AIAB “Detergenza Pulita” e con materie prime da commercio equo e solidale (Linea Aequa), cosmetici naturali con ingredienti da commercio equo e solidale (Linea Officina naturae e Natù). Tutti i prodotti sono facilmente, rapidamente e completamente biodegradabili. Utilizzo esclusivo di materie prime da fonte rinnovabile, escludendo qualsiasi derivato petrolchimico. Le confezioni di grande formato, i prodotti concentrati e gli imballaggi realizzati con materiale parzialmente o totalmente riciclato, limitano la quantità di rifiuti e i volumi trasportati. Officinanaturae persegue una gestione etica e sostenibile: produce solo ed esclusivamente prodotti ecologici e naturali, non ha altre linee di prodotti convenzionali; contratto di telefonia con Livecom, gestore telefonico no-profit; imballaggi di secondo utilizzo reperiti da azienda limitrofa; carta per l’ufficio di secondo utilizzo reperita da azienda limitrofa; ricarica di tutte le cartucce delle stampanti e fax; contratto di Car Sharing per piccoli spostamenti. Partecipa al Distretto perché … Fornitore di diversi GAS della provincia di Parma e della Coop. Soc. Garabombo di Fidenza. Officina naturae, essendo nata da una esperienza del GAS Rimini, condivide e si impegna nel suo quotidiano ad applicare e rispettare i criteri del DES. Il DES può aumentare la conoscenza del settore detergenza ecologica, con serate divulgative dedicate al consumatore critico. Può inoltre facilitare il rapporto con la Pubblica Amministrazione e/o aziende private per diffondere l'informazione sull'esistenza e possibilità di una alternativa ecologica alla detergenza convenzionale normalmente utilizzata. 76 Perlage - srl Referente: Erika Gallon Via Cal Del Muner, 16 – Farra di Soligo (TV) 0438900203 dax 0438900195 [email protected] www.perlagewines.com Apertura: dal lunedì al venerdì 8.00-18.00; sabato su appuntamento Produce … Perlage si trova a Soligo, nel cuore dell’area Doc del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene; è una delle cantine biologiche più storiche d’Italia, certificata per la prima volta nel 1985. Dal 2005 Perlage è certificata anche Demeter per l’agricoltura biodinamica. Produciamo Prosecco Doc, rossi e bianchi del Veneto, autoctoni come il raboso, il verdiso e l’incrocio Manzoni. La particolare attenzione alla naturalità dell’intero processo produttivo, viene attivata sin dalla scelta del terreno piu' adatto al singolo vitigno, si protrae con estrema cura in ogni pratica agronomica sui vigneti, in tutte le fasi di vinificazione e conservazione sino all'offerta del vino al degustatore. Partecipa al Distretto perché … Siamo fornitori del GAS di Fidenza. - Comunichiamo in modo trasparente (ad es. in etichetta l’effettivo produttore del bene, i materiali di confezionamento, il loro smaltimento, ecc. – tutto sempre presente chiaro in retro etichetta); - rispettiamo i diritti umani, civili, sociali e sindacali di quanti partecipano a tutto il ciclo economico; non collaboriamo con chi non rispetta questi requisiti; - ci impegniamo a svolgere attività di solidarietà internazionale attraverso strumenti coerenti con i valori espressi, in particolare nelle modalità di raccolta fondi; - appoggiamo i Centri Educativi Occupazionali Diurni (servizi che accolgono persone con disabilità) con un attivo e costante sostegno attraverso iniziative come la vendemmia con il Ceod, le Vie dell’Acqua, ecc.; - incentiviamo l’agricoltura biologica: tutti i nostri prodotti sono da agricoltura biologica certificata e rifiutiamo prodotti OGM; - riduciamo l’impatto ambientale del nostro stile di produzione e di consumo (uso di tecnologie a basso consumo energetico, uso di energie rinnovabili, uso di materiali riciclabili e biodegradabili, limitazione dell’uso di materie inquinanti, riciclo e riuso, incentivando e privilegiando la bioedilizia); - riduciamo ed ottimizzando il consumo di risorse (terra, acqua, energia): utilizziamo molti macchinari che limitano l’uso di risorse e a basso impatto ambientale; - utilizziamo prevalentemente prodotti locali e materiali autoctoni. Vorremo che i nostri prodotti venissero preferiti agli altri da agricoltura convenzionale per tutti i motivi sopra descritti, perché crediamo fortemente nell’aiuto che questo tipo di agricoltura può dare. 77 Rossarancia - Azienda Agricola Referente: Salvo Gurrieri Via Palermo, 255 – Grammichele (CT) 0933942895 [email protected] www.rossarancia.wordpress.com Apertura: previo contatto Produce … L’azienda Rossarancia produce nel rispetto dell’ambiente e dell’uomo e questo ci ha portato a richiedere la conversione in biologico. Presso l’azienda è possibile trovare i seguenti prodotti: arance navel, tarocco, clementino monreal e nova, limoni. L’obbiettivo a cui miriamo come produttori è quello di assicurare al consumatore, oltre alla qualità del prodotto, sicurezza e tracciabilità di filiera. Per queste ragioni lavoriamo con determinazione seguendo tutti i passaggi, per portare sulla vostra tavola la sicurezza e la bontà dei prodotti, attraverso la vendita diretta dal produttore al consumatore, un'opportunità per pochi che si trasforma così in un’occasione per tutti. L’azienda Agricola Rossarancia nasce con lo scopo di produrre agrumi di qualità rispettando i cicli naturali di stagione cosi come si faceva una volta. Partecipa al Distretto perché … L’azienda fornisce da qualche anno GAS dell’Emilia Romagna (Parma, Bologna, Reggio Emilia). L’azienda cerca collaborazione nella distribuzione dei propri prodotti, poiché trattandosi di un consorzio di imprese a conduzione familiare il carico di lavoro ricade quasi esclusivamente sul titolare. 78 Tempobiologico - di G.B. Bellotti Referente: Gian Battista Bellotti Via Martiri della Libertà, 82 – Ospitaletto (BS) 030640302 3391629692 fax 030640302 [email protected] www.bioworld.it – www.altrescarpe.it – www.tempobiologico.com Apertura: orari “flessibili”, assenze prolungate in occasione di fiere, possibilità di visita su appuntamento Produce … La mia ditta rappresenta la parte commerciale di due laboratori spagnoli e si occupa della diffusione dei loro prodotti artigianali ecologici: le calzature Bioworld (www.bioworld.it) e le pentole in argilla rossa e pietra refrattaria di Ramon Garcia Casado (www.tempobiologico.com). Le calzature Bioworld sono prodotte utilizzando pratiche artigianali manuali e con materiali ecologici per la maggior parte naturali; la pelle è conciata con estratti vegetali, ma per i vegani viene prodotta la linea Altrescarpe in materiale alternativo alla pelle animale (www.altrescarpe.it). La linea si compone di ciabatte, sandali , scarpe, scarponcini, stivali. Le pentole di Ramon si rifanno alla tradizione dei ceramisti castigliani e si ottengono modellando un impasto di argilla rossa e pietra refrattaria e vengono cotte in forno ad alta temperatura. L’invetriatura che le rende lavabili e impermeabili è una polvere di vetro che non contiene piombo o altri metalli pesanti. La linea si compone di pentole, casseruole, pirofile e piastre. Di entrambe le produzioni oltre il 60% viene diffuso da Tempobiologico in Italia, il resto direttamente dai relativi artigiani in Spagna. Del prezzo di vendita al pubblico (pvp - vedi sito) il 40 % è la parte che va ai produttori, a questa aggiungo un ricarico per ottenere il prezzo per i rivenditori, a cui applico un altro ricarico e ed ottengo il pvp. Sul pvp riconosco vari livelli di sconto a seconda del tipo di acquisto (GAS - 3 livelli di sconto legati ai quantitativi, acquisti ripetuti, acquisti on line, acquisti in promozione). Partecipa al Distretto perché … Forniture a GAS di Parma, partecipazione a Kuminda 2007. Partecipazione ad iniziative culturali e ad eventi commerciali (fiere) dove sia possibile spiegare i principi del DES (bio/equo/etico...) attraverso l’esperienza di Tempobiologico, Bioworld e Bionatural. La collaborazione con il Distretto si può concretizzare nell'organizzazione di incontri in serate dedicate o giornate assieme ad altri operatori per parlare, raccontare, toccare, provare... fare acquisti con prezzo GAS. Messa in rete con altri fornitori per creare piattaforma presso altri DES, RetiGAS o InterGAS. 79 Valentini Michele - Azienda Agricola Referente: Michele Valentini Via Dos Serena, 16 – Tassullo (TN) 3355466709 fax 0463459985 [email protected] Apertura: vendita in azienda solo su appuntamento Produce … Mele Renette di diversi tipi e altre vecchie varietà. Produzione biologica con certificazione BIOS. Partecipa al Distretto perché … Decennale rapporto di fornitura con diversi GAS del Parmense. Intende collaborare con il DES attraverso: - pubblicizzazione nel proprio ambito di iniziative e progetti; - presentazione del DES ad altri soggetti economici potenzialmente interessati. 80 81 4.4 Altri soggetti 82 Banca Popolare Etica Circoscrizione Locale dei soci residenti nella provincia di Parma Referente: Carlo Musiari Strada Garibaldi, 34 – Parma 3472948705 – [email protected] – http://www.bancaetica.org/parma Apertura: per parlare d’iniziative di promozione culturale della finanza etica contattare gli indirizzi sopra citati, per aprire un c/c, diventare socio della banca e per tutte le altre operazioni bancarie è possibile incontrare il nostro promotore finanziario, da noi chiamato banchiere ambulante, nella nostra sede. All’istante farà tutte le operazioni possibili negli altri sportelli della banca. Per un appuntamento: [email protected] o 3332796893 (Fabrizio Prandi) Scopi e attività: Nel ricco territorio provinciale è attivo dal 1999 un gruppo di persone convinto che il vero interesse da perseguire sia quello di tutti, e non il profitto fine a se stesso. Un gruppo di persone che si occupa di promuovere una rivoluzione culturale quanto mai necessaria: quella dell’economia solidale, di cui la finanza etica è materia prima. Banca Etica (il Git ne è declinazione sociale sul territorio provinciale) non abita palazzi lussuosi, ma una casa progettata da 22 associazioni nazionali e presto cresciuta sino ad ospitare più di 28mila soci. Nasce a Padova nel 1998 dopo 5 anni di una impegnativa raccolta capillare necessaria per arrivare all’obiettivo ambizioso di avere una banca che si muovesse secondo le regole della finanza etica. Ora è una banca (come le altre che vedete in città, formalmente) che opera in tutt’Italia nella raccolta, nella gestione e nell’impiego del denaro di quei cittadini che vogliono essere motori di uno sviluppo nuovo, alternativo a quello finanziarizzato dei primi anni del secolo. La banca orienta infatti le proprie attività secondo i principi di uno sviluppo più equo tra nord e sud del mondo, più attento all’uomo e al suo ambiente, più intraprendente con le nuove cittadinanze, culturalmente dinamico e nonviolento. Concretamente si tratta di finanziare quelle realtà che perseguono questo modello di sviluppo attraverso le nuove tecnologie energetiche, la cooperazione sociale, quello con i paesi in via di sviluppo, l’associazionismo e il volontariato, l’agricoltura biologica, il software libero e tutte quelle imprese efficaci ed efficienti (perché è una banca e non fa beneficenza) che non hanno le normali garanzie che una banca normale richiederebbe, ma hanno voglia e idee per cambiare il mondo in cui vivono. Banca Etica è regolarmente iscritta a tutti gli organismi di controllo previsti dalla Legge, ma rivisita il compito tradizionalmente affidato alle banche dall’economia occidentale operando secondo trasparenza e partecipazione, raccogliendo cioè denaro solo con rapporti nominativi, rendendo cioè noti tutti i finanziamenti erogati dalla sua nascita, permettendo ai clienti di scegliere la destinazione del proprio denaro tra quelle che previste (cooperazione internazionale, ambiente, pace, cultura e società), facendosi leggere attraverso da un Comitato Etico eletto indipendentemente dai voleri del Consiglio di Amministrazione. La Circoscrizione non opera in nessun ambito di competenza bancaria, ma si limita a stimolare la partecipazione dei clienti e dei soci della Coop. Banca popolare Etica alla vita culturale dell’impresa. Ospita settimanalmente presso la sua sede il promotore finanziario (banchiere ambulante). Partecipa al Distretto perché … Partecipiamo dalla sua costituzione all’Associazione Verso il DES del territorio parmense. Gli impegni della nostra attività vanno nella direzione indicata dai Principi espressi dalla Carta che condividiamo integralmente. 83 Di mano in mano - onlus Associazione di volontariato Referente: Anna Biaggi (Presidente) Strada Chiesa di Roncopascolo, 27 – Parma 0521673610 – 3357259426 [email protected] www.dimanoinmano.org Scopi e attività: L’associazione è nata con tre obiettivi: - Promuovere gli ideali che attengono alle pratiche del riuso-riutilizzo. Le attività di questo settore sono: gestione di un capannone dove vengono rimesse in circolazione tutte le cose che possono avere una “nuova vita” (mobili, oggetti, elettrodomestici, indumenti …); Gestione di un negozio del vestito usato e d’occasione. - Accoglienza: Nella casa di accoglienza situata a Roncopascolo (PR) – offerta in comodato d’uso dalla Diocesi di Parma – si offre accoglienza a persone in difficoltà (posto letto, cucina). Le persone accolte sono accompagnate attraverso un progetto di reinserimento abitativo, lavorativo e sociale. - Animazione missionaria: attraverso la diffusione dell’ideale missionario con incontri nelle scuole, l’organizzazione di campi di lavoro e formazione, attraverso la collaborazione con parrocchie e gruppi della Diocesi di Parma. Partecipa al Distretto perché … Pensiamo che le attività, soprattutto nel settore del riuso-riutilizzo, possano essere di aiuto alla diffusione di “nuove pratiche” e nuovi stili di vita legate al bene comune e alla promozione di un’economia più vicina alla gente ed attenta alle persone che “fanno fatica a vivere”. L’idea di un’economia dal volto umano regolata da principi morali ed etici che mette al primo posto l’equità e non l’accumulo, attenta alle problematiche umane ed ambientali ci stimola a fare la nostra parte, come piccola realtà, che insieme agli altri può portare contributi al bene comune. Pensiamo di potere, insieme ad altri, contribuire alla diffusione di un’idea e di un sogno che possiede radici di concretezza, pratiche attuabili, che propone percorsi percorribili e che parla un linguaggio udibile alla maggioranza della gente. Pensiamo anche alla proposta concreta legata alla gestione di un’economia (di piccolo gruppo) fondata sulla pratica del NO PROFIT reale e riscontrabile. Finanziamo, con gli utili delle attività, progetti di sviluppo nei paesi resi poveri da pratiche politiche ed economiche ingiuste. 84 Kwa Dunìa - Associazione di volontariato Referente: Chiara Marchetti Borgo San Silvestro, 19 – Parma 0521285146 – [email protected] – www.kwadunia.it Apertura: previo contatto Scopi ed attività: Nata nel 1994, l’associazione Kwa Dunìa promuove e realizza attività e servizi educativi e culturali, quali: progetti di interventi educativi per studenti, percorsi formativi per educatori e insegnanti, momenti culturali e formativi rivolti alla città, produzione e pubblicazione di testi e materiale educativo. Gestisce una casa-laboratorio – a Casaltone di Sorbolo – dove propone esperienze educative e formative rivolte a studenti e a gruppi di giovani e adulti, corsi, iniziative ed eventi a tema. Ha dato vita ad un gruppo di teatro dell’oppresso, Tangram teatro, che realizza spettacoli di impegno sociale. Gestisce un archivio didattico a disposizione di insegnanti e studenti e offre consulenza per la costruzione di percorsi didattici interculturali. Gli obiettivi che si propone: - Valorizzare le differenze culturali. - Promuovere attività che permettano di “scambiare i ruoli”, di “mettersi nei panni di...”, per comprendere i differenti punti di vista degli altri. - Favorire atteggiamenti di prossimità fra le persone per decostruire stereotipi e pregiudizi. - Promuovere un atteggiamento critico e riflessivo su quanto ci circonda. - Creare occasioni e contesti dove sia possibile raccontarsi e ascoltarsi. - Favorire una riflessione sul disequilibrio esistente fra il Nord e il Sud del mondo, al fine di renderci promotori attivi di cambiamenti nei nostri stili di vita. - Riflettere sull’importanza delle diversità culturali come base per la conservazione delle diversità biologiche. - Riscoprire modi nuovi di rapportarci alla Natura, più intimi e più filiali. Partecipa al Distretto perché … L’Associazione realizza da anni percorsi educativi sui temi del consumo critico, del diritto al cibo e dell’economia solidale. Partecipa, inoltre, al tavolo DES sul supporto ai GAS. La Casa-laboratorio dell’Asinara, gestita dall’Associazione, ospita già la sede legale dell’Associazione Verso il DES del territorio parmense. L’associazione è impegnata, in primo luogo, rispetto ai principi espressi nella Carta del DES che riguardano la valorizzazione della dimensione locale e delle relazioni, in particolare per quanto riguarda: rapporti fondati su reciprocità, cooperazione e fiducia; la valorizzazione e la tutela delle ricchezze locali – culturali, sociali, ambientali – nell’ottica di valorizzare e rispettare le ricchezze di ogni luogo; promuovendo l’integrazione delle culture presenti sul territorio; perseguendo degli stili di vita e di consumo sempre più essenziali ed equilibrati, improntati sulla sobrietà e sulla consapevolezza delle scelte, e centrati sulle relazioni piuttosto che sul possesso; promuovendo attività culturali, creative, artistiche e intellettuali tese allo sviluppo di una nuova etica dell'economia non subordinata al profitto. Kwa Dunìa mette a disposizione la propria casa-laboratorio come spazio dove poter realizzare iniziative del DES. 85 Legambiente Onlus - Circolo di Parma Referente: Fabio Faccini Vicolo S. Maria, 1/a – Parma 0521238478 fax 0521230235 [email protected] – [email protected] www.legambienteparma.it Apertura: tutte le mattine 9.30-13.00 (pomeriggi da definire) Scopi ed attività: Alla base delle scelte di Legambiente vi è la convinzione che la società moderna e il suo sviluppo sostenibile si debbano fondare sui principi di qualità, partecipazione, dialogo e condivisione. Le nostre iniziative sono volte a rendere più vivibile l’ambiente in cui viviamo e a promuovere scelte, idee, comportamenti che riescano ad incidere concretamente e positivamente sul futuro di tutti. Partecipa al Distretto perché … Esiste una condivisone ideale e di principio delle finalità del DES, in particolare per ciò che riguarda l’attenzione al territorio e la crescita del senso di comunità, la democrazia partecipata e la costruzione di reti di fiducia, la sostenibilità ambientale. Livelli di collaborazione sono già avviati con il Gruppo energia del Tavolo Servizi del DES. L’impegno di Legambiente nel DES può riguardare la promozione di nuovi GAS (è già in previsione un Gruppo d’Acquisto promosso dall’associazione) e la partecipazione attiva ad alcuni gruppi di lavoro, primo fra tutti quello sull’energia. 86 Legambiente Fidenza Referente: Pellegrini Andrea Viale Martiri della Libertà, 34 – Fidenza (PR) [email protected] www.legambientefidenza.it Scopi e attività: Legambiente è una associazione ambientalista riconosciuta a livello nazionale, anche grazie alle sue campagne più note (Puliamo il Mondo, Mal’Aria, Festa dell’Albero, Spiagge Pulite,Goletta Verde, Festambiente, ecc…). A livello locale ci occupiamo in particolare di territorio, inteso sia come sviluppo che come occupazione del suolo (cementificazione), di inquinamento, di tutela dell’ambiente. Inoltre realizziamo iniziative sia nazionali che locali e incontri con la cittadinanza su temi specifici. Collaboriamo anche con le scuole, l’ultima iniziativa di cui siamo promotori, insieme al Comitato genitori e al Comune, è il progetto Piedibus a Fidenza. Partecipa al distretto perché… Legambiente Fidenza ha da sempre collaborato e collabora con altre associazioni e realtà sia a livello comunale che provinciale, fa parte ad esempio di Rete Lilliput di Fidenza e dell’associazione CiboperTutti, collabora con l’associazione Casalbarbato per Chernobyl (ogni anno facciamo un banchetto sul tema), con il Gas di Fidenza e con il nascente DES della provincia di Parma. Siamo tra i soci fondatori dell’Associazione verso il DES del territorio parmense. Si riconosce pienamente nell’intera Carta dei Principi del DES essendone stata uno dei creatori, chiaramente la parte sulla sostenibilità ecologica ci vede più direttamente impegnati e coinvolti, con le attività che regolarmente facciamo e promuoviamo. 87 Villaggio Ecologico di Granara Referente: Francesca Veltre Località Granara, frazione di Branazone – Valmozzola (PR) 3288393059 Apertura: il villaggio è aperto durante il Festival di Teatro (4-8 agosto 2009) e in occasione di altre manifestazioni. Sono previste anche visite guidate. Il calendario delle giornate di apertura viene pubblicato sul sito internet del villaggio Scopi ed attività: Il villaggio ospita al suo interno una serie di associazioni che offrono differenti servizi: educazione ambientale (campi estivi per bambini e ragazzi), teatro (organizzazione di seminari e rassegne, residenze per artisti), medicina naturale (studio medico agopunturista), energie rinnovabili (studio, progettazione e realizzazione di sistemi integrati), granaio (spazi e gestione ospitalità per coloro che partecipano alle iniziative promosse dal villaggio), organizzazione campi di lavoro (in collaborazione con il Servizio Civile Internazionale e il centro SEAD - servizio educativo adolescenti in difficoltà del Comune di Milano). I costi relativi alle attività proposte sono generalmente caratterizzati da un'alta accessibilità, in alcuni casi sono previste formule di scambio-lavoro o di adeguamento degli stessi a seconda del reddito. Partecipa al Distretto perché … - Il Vllaggio ecologico di Granara ha aderito fino ad oggi alla rete RIVE – Rete Italiana Villaggi Ecologici. - Il Granara Teatro Festival è stato insignito del logo ECOFESTA, iniziativa promossa dalla Provincia di Parma. - L’associazione Centopassi (educazione ambientale) ha ottenuto il sostegno da parte di Youth in Action, programma specifico di attività educative dell’unione europea. I principi di seguito segnalati corrispondono ai principi attualmente impiegati nella gestione delle attività del Villaggio Ecologico di Granara: - valorizzazione della dimensione locale e delle relazioni; - utilizzo di strumenti di finanza etica; - formulazione equa e trasparente dei prezzi di beni e servizi; - promozione di una solidarietà e di una cooperazione internazionale rispettosa della cultura, della società e dell’ambiente in cui si interviene; - riduzione dell’uso delle risorse ad alleggerire il peso del nostro sistema economico sugli equilibri globali; - promozione di commercio equo solidale su alcuni prodotti non locali. Il DES può favorire, a supporto delle nostre iniziative, la ricerca di partner locali che aderiscono alla Carta dei principi e che siano disponibili a sostenere o a collaborare (in forma di sponsorizzazione o di fornitura di servizi/approvvigionamenti) con le attività del Villaggio. Può, inoltre, contribuire alla promozione e diffusione delle attività delle associazioni operanti all'interno del villaggio. 88 WWF Parma - Associazione di volontariato Referente: Daniela Monteverdi Piazzale Rondani, 3/B –Parma 0521287840 [email protected] www.wwf.it/parma Apertura: su appuntamento telefonico Scopi ed attività: Il WWF è un’organizzazione internazionale che opera attivamente per la conservazione della natura, realizza progetti di tutela ambientale, volti a contrastare l’inquinamento, a promuovere un uso sostenibile delle risorse naturali e dell’energia, perché se ne riducano spreco e uso irrazionale. WWF si impegna a dare un contributo per la conservazione dei sistemi naturali e dei processi ecologici, a beneficio di tutta la vita, presente e futura, sulla terra. WWF Parma – associazione autonoma che opera in accordo con WWF nazionale – promuove la sostenibilità ambientale e l’uso corretto delle risorse naturali (aria, acqua, suolo), con una particolare attenzione alla conservazione della biodiversità: - monitoraggio del territorio e segnalazione di eventuali abusi alle autorità competenti; - collaborazione con Enti, Amministrazioni locali ed altre Associazioni per iniziative specifiche; - formulazione di osservazioni, pareri e contributi conoscitivi nell’ambito delle decisioni pianificatorie e di programma riguardanti la gestione delle risorse naturali a livello comunale, provinciale e regionale; - gestione dell’Oasi WWF dei Ghirardi (Borgotaro – PR); - educazione ambientale per bambini, giovani, adulti; - organizzazione di incontri e conferenze tematiche, anche in collaborazione con altre associazioni ambientaliste; - vigilanza venatoria. Partecipa al Distretto perché … Il WWF condivide interamente la Carta dei principi ed è attiva in particolare sugli aspetti della sostenibilità ecologica: incentivando l'agricoltura biologica, rifiutando prodotti OGM, non accettando produzioni in cui si fa uso della sperimentazione su animali oltre che di allevamenti intensivi e pratiche violente e coercitive, riducendo ed ottimizzando il consumo di risorse (terra, acqua, energia), utilizzando prevalentemente prodotti locali, riducendo l’impatto ambientale del proprio stile di produzione e di consumo (uso di tecnologie a basso consumo energetico, uso di energie rinnovabili, uso di materiali riciclabili e biodegradabili, limitazione dell’uso di materie inquinanti, riciclo e riuso, incentivando e privilegiando la bioedilizia), utilizzando prodotti sempre più durevoli e ad alta utilità. Il WWF di Parma sta realizzando, in collaborazione con altre associazioni che partecipano al DES, il documentario “Il suolo minacciato”, sul problema del consumo di suolo agricolo nella pianura parmense 89 5. Esperienze e progetti che suggeriscono PANE E COMPANATICO A KM ZERO L’Osteria del Grano Antico, Pieve Cusignano, 98 – Fidenza (PR) Pane dell’Alta Val Parola, forno “Pane di Costa” a Costamezzana di Noceto (PR) L’idea di valorizzare un territorio, fatto di biodiversità e di saperi, di colture e di competenze specifiche ha portato alla nascita di due esperienze nelle colline fidentine. Si tratta di un’osteria a conduzione familiare che propone piatti cucinati con ingredienti del territorio, provenienti da aziende fra loro vicine e legate da rapporti di fiducia. I cereali e le farine, in particolare, arrivano dalla vicina azienda Pederzani, da cui il nome: Osteria del grano antico. Manuela Schianchi, che gestisce l’osteria, propone un menu casalingo composto da torta fritta con farina di grano tenero fine e farro fine, primi piatti a base di grano duro antico, pane di farro integrale, polenta con farina di granoturco integrale, torte con farina di grano tenero rustica. Tutta accade qua: dai campi, alla macinatura, alla preparazione e cottura, fino alla degustazione dei piatti. Poi c’è il forno “Pane di Costa” a Costamezzana, dove si produce il pane con le farine di Pederzani. Si chiama pane dell’Alta Val Parola perché in questa zona sono coltivati i frumenti e vengono macinati, nel raggio di 1 Km vengono impastati e cotti. Ogni passaggio è segno di un’intenzione e di un impegno precisi: si coltivano prodotti di alta qualità, non o.g.m., senza trattamenti con concimi da sintesi chimica. I semi vengono prodotti e scelti in azienda, le varietà di frumento scelte per la qualità e mai per quantità di produzione, prediligendo le varietà non soggette a funghi e ruggini. La trebbiatura viene realizzata con frumento a non più di 12% di umidità per favorire la conservazione senza prodotti chimici. Il seme viene pulito e spazzolato prima della macinatura a pietra. Il frumento non viene bagnato prima della macinatura per non provocare muffe nella farina. Una volta pronte, le farine vengono impastate dal fornaio utilizzando un lievito madre e una lievitazione lunga, per ottenere un pane capace di rispettare in ogni sua fase le caratteristiche proprie dei cicli naturali e umani insieme: manualità, lentezza, bontà. PROGETTO AGRIASILO Azienda agricola Caimi Emanuele - Associazione Val Siccomonte Il progetto prende spunto dalla filosofia di Steiner, dalla grande ed importante opportunità di avere nel nucleo famigliare che gestisce l’azienda agricola insegnanti con maturata esperienza in campo pedagogico, unitamente alla valutazione del periodo storico che stiamo vivendo, caratterizzato da repentini cambiamenti a livello sociale, culturale ed economico. L’idea base è di dare vita ad una scuola materna che - pur rispettando i parametri ministeriali - si proponga con il metro di una pedagogia che non rincorra situazioni momentanee ma che offra un apprendimento conforme alle fasi 90 evolutive della crescita del bambino: ciò si propone di fare il metodo pedagogico steineriano o Waldorf armonizzando il pensiero, la sfera emozionale e la volontà del bambino tramite varie discipline didattiche, artistiche ed artigianali. La novità che si intende praticare è quella di inserire questo tipo di attività scolastica nell’organico della nostra azienda agricola: in questo contesto risulta di fondamentale importanza il territorio in cui nasce e si sviluppa la scuola, al fine che i piccoli allievi possano essere cresciuti, formati ed educati all’amore per l’ambiente naturale e per le risorse che esso ci può fornire. Indiscutibilmente la zona circoscritta dall’ Accordo Agro-ambientale Val Siccomonte, di grande valenza ambientale e naturalistica considerate la presenza dei percorsi natura e del normale utilizzo che molti cittadini ne fanno per passeggiate, la vicinanza dell’oasi di protezione della fauna e di corridoi ecologici realizzati ed in fase di realizzazione, ricca di specie vegetali e di ruscelli, di fossi e di laghetti, oltre che essere bella da vedere e da vivere, offre un esempio di laboriosità per la quantità di aziende agricole presenti e di operosa collaborazione da parte di alcune di esse che si sono impegnate al rispetto di restrittive norme di produzione a favore dell’ambiente. Molte delle attività sono svolte durante visite guidate in collaborazione con alcune aziende associate all’Associazione Val Siccomonte che si metteranno a disposizione affinché i piccoli possano vivere direttamente in campo le formative esperienze culturali, agricole ed artigianali che caratterizzano queste meravigliose colline fidentine. Non si tratta dunque di una scuola fattoria o fattoria didattica di tradizionale concezione a disposizione solo per rare occasioni a scopo didattico ma di una scuola vera e propria, con un proprio piano di offerta formativa, vissuto quotidianamente all’interno di una azienda agricola anziché di una più classica struttura. Proposte di attività di vita quotidiana Le attività di vita quotidiana rivestono un ruolo di grande importanza nell’educazione del bambino, che con ciò sviluppa autonomia e potenzia abilità anche mediante comportamenti usuali ed azioni consuete: mettere mano a piccoli attrezzi innocui per loro ma che assomigliano a quelli utilizzati “dai grandi”, portano il bambino ad affinare capacità percettive e di coordinamento, ad anticipare e dominare gli eventi più comuni e a padroneggiare competenze e abilità semplici ma operativamente basilari. Una delle qualità più importanti che vive nel gioco infantile è la fantasia creativa. Questa deve venir protetta e coltivata perché conferisce colore e profondità a tutto l’agire del bambino ed è ancora strettamente connessa e collegata con la sensorialità; nel nostro progetto particolare attenzione sarà posta alla qualità del giocattolo: più essenziale è nella sua forma, più naturale è nei suoi materiali (legno, lana, ecc.) maggiore è l’attivazione reale delle forze di fantasia e creatività nel bambino, perciò gli vengono messi a disposizione bambole di stoffa imbottite di lana, libri illustrati, mattoncini in legno, stoffa, lana, pentoline e piccoli utensili da cucina, piccoli attrezzi agricoli ed artigianali, cavalletti di legno che si possono ricoprire con stoffe per creare angoli e nascondigli, teli colorati o veli per travestirsi e recitare, ecc... A SCUOLA DI ... GUSTO! Mensa della Scuola dell’infanzia Don Lodovico Tarasconi di Fornovo Educare al gusto, al piacere della convivialità, alla ricerca e scoperta di cibi e alimenti che rievochino le tradizioni del passato, l’autenticità dei sapori: questi i cardini di un percorso progettuale che la Scuola Dell’Infanzia Don Tarasconi ha ideato e sostiene da oltre tre anni, nella consapevolezza che il percorso di crescita di un bambino trovi la sua completezza nella cultura alimentare. 91 L’Alga Spirulina (tipo di pasta a base d’alghe marine ricca di vitamine), la carne di maiale nero proveniente dall’allevamento di una razza autoctona, la frutta e la verdura di stagione non trattata,l’introduzione di alimenti tipici locali (polenta, tortelli, gnocchi, chicche della nonna) sono state le piccole grandi conquiste di un vero e proprio cambiamento, di un nuovo stile di vita raccolto nelle pagine del menu della nostra mensa interna(menù primaverile, autunnale e invernale), accolto con entusiasmo “appetibile” dal gran numero dei piccoli commensali. Un progetto che profuma di mille odori, che si tinge di mille colori, che conserva il passato e racchiude il presente, che racconta di tanti bambini che hanno inventato, giocato, sperimentato con e attraverso il cibo, che hanno capito l’importanza di prendersi cura di un piccolo pezzo di terreno attorno alla propria scuola, creando un orto, e un piccolo frutteto,vedendolo crescere e cambiare pian piano proprio come loro. Un cammino ricco di emozioni, carico di sorprese reso possibile anche e soprattutto da tutta una serie di iniziative intraprese con la collaborazione preziosa e decisamente stimolante di Enti, Aziende, Ditte della nostra regione. Dalla scuola di cucina ALMA di Colorno, alla Bioearth (ditta che tratta alimenti biologici), all’Azienda Agricola San Paolo di Santa Lucia di Meseno (carne suino nero), ed ancora l’azienda Terra e Sole (frutta e verdura biologica), la Pescheria RetroGusto (sapori e profumi del mare), per citarne alcuni. Pagine di ricordi memorabili come quella in cui i bambini si sono divertiti a preparare i tortelli di Carnevale con un amico pasticcere di tutto punto: Luca Ori (ex alunno della Don Tarasconi) che tra un sorriso e una piccola vena di commozione ha raccontato che è stata proprio la scuola a far nascere in lui la passione per la cucina: una scuola la nostra, dove l’esperienza del Km 0 è già un piccola realtà. ACQUA COMUNE La fontana “Acqua Comune”, inaugurata a Fidenza a luglio 2008, è collocata nel Parco della Pace di via Togliatti e distribuisce gratuitamente acqua minerale naturale e gassata ai cittadini. «Il nome scelto per la fontana, “Acqua Comune”, è esplicativo: significa che l’acqua è un bene di tutti ». Per inquadrare la situazione della risorsa acqua si riportano alcuni passi del documento scritto in occasione del forum mondiale dell’acqua tenutosi a Lisbona nel 2004. “…Oggi 1 miliardo e 400 milioni di persone del pianeta su 5 miliardi e 800 milioni di abitanti non hanno accesso all’acqua potabile. E questo è inaccettabile. [...] Queste ineguaglianze devono essere rimosse. L’acqua è «res publica». Assicurare l’accesso all’acqua per i bisogni vitali e fondamentali di ogni persona e di ogni comunità umana è un obbligo per l’intera società. E’ la società che deve assumere collettivamente i costi relativi alla raccolta, produzione, deposito, distribuzione, uso, conservazione e riciclo dell’acqua, in vista della fornitura e della garanzia di accesso all’acqua nella quantità e nella qualità minime indispensabili. I costi (inclusi gli effetti esterni negativi che non sono considerati nei prezzi di mercato) sono costi sociali comuni che devono essere sostenuti dall’intera collettività. Creare le condizioni necessarie per assicurare l’accesso all’acqua, effettivo e sostenibile, è un problema che concerne tutti i membri della società. E’ anche un tema inter-generazionale.....” E’ compito infatti delle generazioni attuali di usare, valorizzare, proteggere e conservare le risorse d’acqua in modo tale che le generazioni future possano godere della stessa libertà di azione e di scelta che per noi stessi oggi auspichiamo. 92 I cittadini devono essere al centro del processo decisionale. La gestione dell’acqua integrata e sostenibile appartiene alla sfera della democrazia. Gli utenti possono e devono giocare un ruolo chiave mediante scelte e modi di vita più ragionevoli, equi e responsabili necessari per assicurare la sostenibilità ambientale, economica e sociale. La politica dell’acqua implica un alto grado di democrazia a livello locale, nazionale, continentale e mondiale. La democrazia partecipativa e’ inevitabile nella realizzazione di questo scenario. Questo e’ possibile, anche con l’ausilio delle tecnologie informatiche e comunicative, a livello di comunità locali, città, bacini, regioni. Questo e’ il motivo per cui crediamo che sia urgente ed essenziale (ri)valorizzare le pratiche tradizionali locali di gestione dell’acqua. Un’importante eredità di conoscenze, competenze e pratiche delle comunità, molto efficienti e sostenibili, va rafforzata perché non si dilapidi e non vada persa. In questo scenario si inserisce l’iniziativa della fontana per l’acqua potabile, come mezzo per portare a conoscenza del grande pubblico queste tematiche, strumento per la valorizzazione del senso pubblico dell’acqua, attraverso una politica sostenibile, a basso impatto, locale. Il progetto ha la finalità di valorizzare la “risorsa acqua da bere”, di incentivare l’uso dell’acqua del rubinetto, diminuendo di conseguenza l’utilizzo delle bottiglie di plastica e quindi della produzione dei rifiuti, aumentando la consapevolezza dei cittadini, contrastare la convinzione che l’acqua da bere si debba acquistare in bottiglia e che l’acqua del rubinetto invece serva per usi secondari (lavare, innaffiare ecc), contrastare la convinzione che l’acqua è e sarà sempre disponibile ed abbondante. Inoltre, si ripropone quello che era comune nei centri abitati in epoca passata, la fonte alla quale i cittadini attingevano l’acqua, riproponendo un luogo in qualche modo di incontro e di socializzazione. La modalità di funzionamento della fontana è la seguente: l’acqua, proveniente dall’acquedotto comunale, passa attraverso degli appositi filtri di depurazione, quindi viene erogata, con la possibilità di addizionarla con anidride carbonica (CO2). Il cittadino troverà a fianco dell’erogatore una pulsantiera con la quale potrà selezionare il tipo di acqua desiderata, avendo anche l’opzione tra temperatura ambiente e refrigerata. Il distributore, alimentato da 6 pannelli fotovoltaici in grado di garantire un apporto energetico significativo al sistema, è composto da tre erogatori ed inserito in una struttura più ampia che viene chiusa durante le ore notturne. Al fine di promuovere negli utenti la consapevolezza dell’importanza della risorsa acqua si è ritenuto necessario informare accuratamente gli utenti stessi con una documentazione sul livello qualitativo della risorsa, sui possibili accorgimenti per un utilizzo migliore, sullo stato di alcuni progetti pilota, sullo stato della rete e le possibili modifiche, ecc.. A tale fine la struttura è dotata di un sistema per la pubblicazione dati composto da un PC e da un monitor al plasma disposto all’interno della struttura. I dati pubblicati si riferiscono a: composizione chimica dell’acqua con particolare attenzione alla presenza di inquinanti, proposte per il risparmio (uso corretto della risorsa, limitatori di flusso, filtri, ecc), informazioni su progetti possibili, informazioni sui rischi di un uso improprio, sul risparmio economico ed ambientale. I dati relativi al funzionamento della fontana (aggiornati 12/03/2009 - inizio erogazione 27/07/2008): Totale acqua erogata: 598.744 litri (media giornaliera 2.626 litri in 228 giorni di funzionamento) 93 Totale bottiglie da 1,5 litri: 289478 (media giornaliera: 1269) così suddivise: Liscia: 120866 bottiglie (media giornaliera 530 bottiglie) Gassata: 143767 bottiglie (media giornaliera 630 bottiglie) Fredda: 24845 bottiglie (media giornaliera 108 bottiglie) La fontana è stata realizzata con il contributo del Comune e di San Donnino Multiservizi. FATTORIE SOCIALI Azienda Agricola Terra & Sole, strada Campirolo, 8 - Collecchio (PR) 0521 800065 3348628453 www.fattoriasocialeterraesole.com Azienda che produce e vende al dettaglio ortaggi e frutta di stagione utilizzando il metodo dell’agricoltura biologica, fin dall’inizio della sua attività, Terra & Sole, in collaborazione con vari enti pubblici e privati, ha accolto persone che hanno effettuato inserimenti lavorativi o borse lavoro. Grazie alle indiscusse proprietà terapeutiche del lavorare “nella natura” e alla esperienza dei conduttori dell’azienda, sono stati raggiunti buoni risultati alla fine di ogni progetto. Da giugno 2008 Terra & Sole diventa Fattoria Sociale identificandosi così non solo come attività produttiva ma anche come azienda che fornisce attivamente alle istituzione locali, servizi culturali, educativi, assistenziali e formativi a vantaggio di soggetti con fragilità. La Fattoria Sociale svolge una funzione di grande rilevanza per la collettività urbana e rurale ed opera necessariamente in collaborazione con altre organizzazioni pubbliche o private aventi finalità sociali, sanitarie o culturali, nonché imprenditoriali. Essa è l’elemento più espressivo di una agricoltura etica e responsabile che copre in parte le nuove esigenze di multifunzionalità dell’impresa agricola. La Fattoria Sociale in sintesi è una impresa economicamente e finanziariamente sostenibile, condotta in forma singola o associata, che svolge la propria attività agricola proponendo i suoi prodotti sul mercato, in modo integrato con l’offerta di servizi culturali, educativi, assistenziali, formativi e occupazionali a vantaggio dell’inserimento sociale e lavorativo di soggetti deboli. Fà parte della Rete Fattorie Sociali, rete di agricoltori, operatori sociali e culturali, ricercatori, dirigenti di cooperative e di associazioni, animatori di sviluppo locale, il cui obiettivo è quello di espandere un’agricoltura responsabile, in grado di rispondere ai nuovi bisogni dei cittadini. Le organizzazioni promotrici della Rete intendono perseguire i seguenti obiettivi: - la riproduzione dei valori di solidarietà, reciprocità e mutuo aiuto, nonché del patrimonio storico, architettonico, culturale e creativo, che rendono tipica la ruralità; - nuove forme di welfare che valorizzino le specificità e le risorse delle aree rurali; - l’integrazione tra l’attività produttiva agricola e l’offerta di servizi culturali, sociali, educativi, assistenziali, sanitari, formativi e occupazionali, a vantaggio di soggetti deboli, in particolare di portatori di handicap, tossicodipendenti, detenuti, anziani, bambini e adolescenti, nonché di aree fragili, in particolare aree agricole urbane e periurbane, territori di collina e di montagna e centri isolati; - collaborazioni tra imprese agricole, soggetti del terzo settore e istituzioni pubbliche per migliorare la qualità della vita e l’integrazione sociale dei soggetti svantaggiati e delle aree difficili; - legami forti con il mondo del consumo critico e coi gruppi di acquisto solidale; 94 - progetti di ricerca, sperimentazione e diffusione di innovazioni per favorire lo sviluppo sostenibile nelle aree rurali, nonché per diffondere modelli d’uso e di valorizzazione delle risorse produttive, ambientali e culturali delle aree rurali, mediante le quali soggetti con bisogni e risorse diversificate trovino risposte di qualità alle loro esigenze. (Tratto da www.fattoriasocialeterraesole.com e www.fattoriesociali.com) LA CORTE - DALLA TERRA ALLA TAVOLA La sua caratteristica è quella di puntare sulla filiera corta, sulla valorizzazione della produzione locale e sulla conoscenza diretta del prodotto da parte del consumatore Il promotore dell’iniziativa è il Comune di Parma, che ha stretto un accordo con le tre associazioni: Coldiretti, Confederazione italiana agricoltori e Unione allevatori. Nel Mercato degli Agricoltori è possibile trovare “prodotti con un giusto rapporto qualità-prezzo e garantiti, perché provenienti dal nostro territorio e da aziende che fanno della qualità la loro caratteristica principale”. E’ il primo mercato in regione di questo tipo, dopo la nuova normativa introdotta dall’ex Ministro dell’Agricoltura Paolo De Castro, riservato alla vendita diretta dei produttori. A Parma il Farmers’ Market si chiama “La Corte - dalla terra alla tavola” e si svolge ogni sabato in via Imbriani, all’ombra dell’Annunciata nel cuore dell’Oltretorrente, dalle 8,30 alle 13. Come tutti i Farmers’ Market è riservato alla vendita diretta da parte degli imprenditori agricoli, con o senza certificazione biologica. Nasce nell’ottica della trasparenza, dell’equità della vendita dei prodotti agricoli e della promozione di modelli di sviluppo sostenibile. È un’opportunità per i consumatori poiché consente di accorciare la filiera d’acquisto. Con i Farmers’ market si ha la garanzia di ottimizzare la tracciabilità del prodotto, insieme alla possibilità di degustare la merce in vendita. Per i produttori si aprono invece opportunità di vendita con la possibilità di rendere direttamente percepibili la qualità di prodotti locali e biologici. PROGETTO ECONOMIA SOLIDALE – SEMI DI FUTURO Il progetto Economia Solidale – Semi di futuro nasce da una ormai consolidata esperienza pluriennale di lavoro di rete fra associazioni, realtà e persone che, col supporto di Forum solidarietà, sono impegnate sui temi del Consumo critico, della Pace, dei Diritti umani, dell’Intercultura, dell’Ecologia e del Commercio Equo e Solidale, che vedono con preoccupazione l’aumento della povertà a livello globale e la situazione dell’attuale disequilibrio economico e sociale fra i vari paesi del mondo4. Il progetto nasce, quindi, dall’idea che sia necessario e urgente promuovere e facilitare la riflessione e l’azione attorno alle tematiche che riguardano cibo, 4 Le organizzazioni del progetto Economia solidale - Semi di futuro: Associazione l’Altramarea, Gruppo Mission, WWF – sezione di Parma, Associazione Kwa Dunia, Associazione Legambiente Parma, Associazione Orizzonti Nuovi, Consorzio Solidarietà Sociale, Associazione Muungano, Cooperativa sociale Il ciottolo, Cooperativa sociale Cabiria, Cooperativa sociale Mappamondo, Cooperativa sociale Garabombo, Legambiente Fidenza, Associazione Verso il DES del territorio parmense, Gruppo di Acquisto Solidale di Fidenza, Gruppo d’acquisto solidale Gas-Tone, Gruppo d’acquisto solidale La spiga, Gruppo d’acquisto solidale Gasoniera, Gruppo d’acquisto solidale di Salsomaggiore, 95 consumo critico, sovranità alimentare, salvaguardia dei sistemi economici locali legati a specificità biologiche e culturali. Dati della FAO ci dicono che il numero degli affamati nel mondo sta crescendo al tasso di 4 milioni all’anno contrariamente agli impegni assunti 13 anni fa, durante il primo Summit mondiale dell’alimentazione promosso dalla stessa FAO, da 185 paesi: dimezzare il numero degli affamati entro il 2015. A più di metà della strada rispetto alla scadenza, il numero di persone non solo non si è ridotto ma anzi è salito a 945 milioni, ben 150 in più rispetto a tredici anni fa (solo nell’anno 2007, come conseguenza della crisi alimentare, il numero di affamati è salito di 40 milioni). Di questi, il 98% vive nei paesi del Sud del mondo. L’obiettivo è stato mancato, quindi, e nessun impegno concreto è stato preso dai governi e dalla comunità internazionale. Eppure i segnali di contraddizione sono evidenti: l’agricoltura mondiale produce 2800 calorie pro capite al giorno, a fronte delle 200 necessarie per il fabbisogno umano; l’Italia investe ogni anno 20 miliardi di dollari in spese militari contro i 2 miliardi per la lotta alla povertà, pari allo 0,15% del suo prodotto interno lordo. Tali dati suggeriscono l’urgenza di custodire come visione d’orizzonte quella di un mondo dove tutti i popoli, tutte le comunità possano definire liberamente le proprie politiche agro-alimentari a patto che non rechino danno ad altri, consapevoli dell’interdipendenza che lega popoli e nazioni nello scenario internazionale. Per questo si ritiene necessario un lavoro “critico” di informazione, sensibilizzazione per difendere l’equità nei rapporti fra comunità lontane e all’interno della stessa comunità locale, il diritto al cibo e il principio della sovranità alimentare (“La sovranità alimentare è il diritto dei popoli ad alimenti nutritivi e culturalmente adeguati, accessibili, prodotti in forma sostenibile ed ecologica, ed anche il diritto di poter decidere il proprio sistema alimentare e produttivo”. Dichiarazione di Nyéléni – Forum for Food Sovereignty, 27 febbraio 2007). Tale impegno contempla il rispetto della cultura e delle conoscenze locali, la valorizzazione dei territori e, in definitiva, un diverso rapporto tra produttori e consumatori, tra cui la promozione di filiere commerciali corte, di distretti di economia solidale e altre pratiche fondate su una partecipazione e un pensiero critico rispetto al proprio stile di vita e di consumo. Come fare conoscere tutto ciò all’interno del proprio territorio, che si caratterizza anche per essere sede dell’EFSA, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, oltre che di una fiera sul cibo nota a livello nazionale? Come rendere visibili tali contraddizioni che se, da una parte, nascondono una profonda ingiustizia, dall’altra, sembrano rivelare l’impossibilità al cambiamento, ad ogni possibile evoluzione positiva? Come denunciare tale situazione, sottolineandone la mancata eticità e la possibilità di intervenire concretamente a livello politico attraverso azioni e pratiche individuali e collettive? L’idea del progetto nasce proprio da tali interrogativi, dalla volontà di tradurre in azioni concrete, volte al cambiamento, la scoraggiante analisi dell’attuale contesto, affermando con forza il diritto al cibo per ogni persona e ogni popolo e il consumo critico come strumento per ampliare consapevolezza e senso critico rispetto ad un sistema attuale che vede troppe ingiustizie sociali, ambientali, economiche. In questo senso, il progetto vuole stimolare il lavoro con gli enti locali e con gli altri attori del territorio che condividono la stessa analisi della situazione e la stessa visione di un’economia “umana” (rispetto e tutela delle persone e dell’ambiente) al centro di uno sviluppo sostenibile dei territori e delle comunità. Le associazioni, attraverso il progetto, si pongono l’obiettivo di favorire una 96 conoscenza diffusa e diversificata, a seconda dei differenti destinatari, della tematica del diritto al cibo, declinata negli aspetti che trattano in modo specifico sia le forme produttive e distributive che le forme di consumo. Alla conoscenza del tema è direttamente collegato l’obiettivo di rendere visibili, valorizzare e collettivizzare percorsi di ricerca di “buone” pratiche e azioni di cambiamento rispetto agli stili di vita e alle scelte di consumo individuali e comuni. Realizza, pertanto, azioni di informazione, ricerca e promozione rivolta a cittadini, studenti, operatori. In particolare, si ritiene che l’avvio del Distretto di Economia Solidale del parmense possa rappresentare un’importante innovazione per il territorio, in quanto, a partire da relazioni economiche eque e solidali fra diversi soggetti si pongono le basi per costruire un’economia diversa da quella attuale che tenga al centro i principi di riferimento dell’economia solidale. A partire, cioè, da un’idea progettuale rispetto all’avvio di un DES, si sperimentano azioni che, a loro volta, suggeriscono un progetto più ampio e complesso che dovrà a sua volta portare ad azioni più allargate e articolate. Si scommette, cioè, sull’attivazione di un corto-circuito e di una circolarità fra pensiero e azione che permette di ampliare di senso e di concretezza l’uno e l’altro. A partire dal gennaio 2008, l’Assessorato Politiche sociali e sanitarie dell’Amministrazione Provinciale, i Gruppi di Acquisto Solidale della provincia di Parma, le organizzazioni di volontariato, i gruppi e le associazioni del progetto Semi di Futuro, hanno dato vita ad una collaborazione finalizzata allo studio di fattibilità per l’avvio del Distretto di Economia Solidale nel territorio parmense. Tale collaborazione prosegue per l’anno 2009, finalizzata all’attivazione del percorso di costruzione del DES e che si concretizza attraverso l’avvio di tavoli di lavoro specifici, la realizzazione di iniziative e strumenti promozionali, la partecipazione ad un lavoro di ricerca sul tema. PROGETTO KUMINDA Kuminda è un progetto il cui obiettivo è affermare con forza: - l’idea del cibo come diritto di tutti gli esseri umani; - la necessità di promuovere la sovranità e la democrazia alimentare; - la necessità di impostare le relazioni internazionali su una base di pari dignità e reciprocità di interessi - il peso politico e sociale delle nostre scelte quotidiane di consumo alimentari, ma non solo; - l’innovatività, la sostenibilità e l’efficacia delle pratiche di “economia solidale”. KUMINDA oltre a dar vita al primo “Festival del cibo equo, critico e sostenibile”, è un percorso costruito su un insieme di eventi di carattere economico, culturale, sociale, di spettacolo, di incontro. Il percorso nasce nel 2003 da diverse realtà della società civile che si uniscono nell’associazione CiboperTutti con la finalità di per affrontare il tema del cibo a partire dal Sud del Mondo e si sviluppa raccogliendo l’adesione e la collaborazione di organizzazioni e reti che operano su questi temi in tutto il mondo. In questi anni ha realizzato una pluralità di iniziative, locali e di rilevanza nazionale. Tra queste: - nel 2005 ha sostenuto la realizzazione della Fiera Tuttaunaltracosa a Parma - nel 2006, tra il 9 e il 16 ottobre ha dato vita ad una quindicina di iniziative culturali (convegni, incontri per le scuole, lezioni universitarie, spettacoli 97 teatrali, seminari tecnici, momenti di incontro e convivialità) cui hanno partecipato più di 3.000 persone (di cui circa 2.000 studenti); ha inoltre organizzato a Parma il Meeting del Consiglio Internazionale del Social Forum Mondiale in preparazione del Forum di Nairobi - nel 2007 ha realizzato la prima edizione del Festival “Kuminda - festival del cibo equo e sostenibile” in collaborazione con Terre di Mezzo (66 espositori, 21 ospiti internazionali, 70 classi scolastiche per circa 1.650 studenti, 120 volontari, 21 incontri culturali, 13 repliche di spettacoli teatrali, 5 spettacoli musicali, oltre 25.000 partecipanti) - nel 2008 ha sostenuto nuovamente la realizzazione della Fiera nazionale del Commercio Equo a Parma (Tuttaunaltracosa), ha dato vita a 16 iniziative seminariali e 12 di spettacolo, collaborando inoltre alla realizzazione di iniziative di altre reti di organizzazioni di volontariato (FestaBio a Sorbolo, Festequa a Parma, Festa Multiculturale a Collecchio, Festival Tutti i Sud del Mondo a Correggio e Scandiano). L’accesso al cibo, la sovranità alimentare, la possibilità di determinare quantità e qualità dei prodotti alimentari, la necessità di salvaguardare l’ambiente, sono problematiche presenti e rilevanti - in modo e con implicazioni differenti - per il Sud come per il Nord del pianeta. In questi ultimi anni il numero di persone che soffrono la fame non solo non si è ridotto ma anzi è salito. Di questi, il 98% vive nei paesi del Sud del mondo. Altri segnali di contraddizione sono evidenti: l’agricoltura mondiale produce più di quanto necessario per il sostentamento dell’umanità. La maggior parte della popolazione mondiale vive di agricoltura. Il 70% dei poveri vive in zone rurali. “La spinta crescente verso l’industrializzazione e la globalizzazione dell’agricoltura e dell’alimentazione mette in pericolo il futuro dell’umanità e il mondo naturale. Sistemi di monocolture e tecnologie controllati dalle multinazionali e orientate alle esportazioni incidono negativamente sulla salute pubblica, sulla qualità alimentare e nutritiva, sulle forme tradizionali di sussistenza.” (Manifesto sul futuro del cibo e dell’agricoltura) A fronte di queste situazioni si sono sviluppate riflessioni, esperienze, realtà, nuove soggettività che propongono modelli comportamentali individuali o collettivi innovativi, basati su principi di assunzione di responsabilità, di solidarietà, di giustizia, integrazione. Questi modelli tendono a valorizzare le identità reciproche, i diversi punti di vista, le esperienze e le risorse che ogni contesto può esprimere. Queste esperienze sono cresciute in modo estremamente significativo per entità, qualità e varietà dei percorsi e delle proposte, capacità di confronto con i diversi contesti. Esiste ormai una realtà politica, culturale, sociale ed economica di portata e rilevanza planetaria, che sostiene forme e modelli di impegno alternativi a quelli dominanti. Gli obiettivi su cui lavoriamo, per contribuire ad affermare il concetto di sovranità alimentare, sono: - sensibilizzare e informare i cittadini, stimolando l’assunzione di stili di vita critici e consapevoli; - avviare o sostenere percorsi di relazione, conoscenza e collaborazione con comunità del Sud del mondo; - sostenere le realtà del nostro territorio che si occupano delle tematiche collegate, rinforzandole e facilitandone la capacità di connessione; - avviare percorsi di collaborazione sul territorio con soggetti diversi dalle nostre reti anche in prospettiva di cambiamenti legislativi e amministrativi o per l’avvio di “relazioni virtuose”. www.kuminda.org 98 BUONI LOCALI DELLA SOLIDARIETÀ CHE CAMMINA (SCEC) I Buoni locali della Solidarietà ChE Cammina, gli SCEC, sono delle “cartonote” (giocando sul termine banco-nota e sottolineando che è sempre e solo carta) molto semplici e si usano insieme agli Euro. Il funzionamento è intuitivo. I Buoni SCEC vengono stampati da ArcipelagoSCEC, gestiti dalle Associazioni locali aderenti ad Arcipelago SCEC e consegnati gratuitamente agli iscritti e alle famiglie. I Buoni Locali SCEC danno diritto poter pagare con gli SCEC una parte dei prezzi delle merci e dei servizi offerti dalle imprese, professionisti, produttori, artigiani, aderenti al circuito. Emissione Viene fatta da ArcipelagoSCEC che è il coordinamento nazionale di tutte le “Isole” regionali che lavorano sul territorio, in base a criteri condivisi e trasparenti che si trovano nel Regolamento di Gestione. I Buoni SCEC danno diritto ad una riduzione di prezzo medio del 20% (dal 10% fino al 30%, ma tra privati nulla vieta che si possa arrivare fino al 100%) sui prezzi praticati, ma ogni esercente e chiunque sia in grado di offrire una prestazione o un servizio sceglie, comunicandola all’associazione ed esponendola nel proprio esercizio, la percentuale da applicare. Distribuiti direttamente alle famiglie del territorio, attireranno nel circuito locale anche coloro che di solito fanno la spesa nella grande distribuzione. Distribuzione agli iscritti La quantità iniziale sarà di 100 Buoni locali ad iscritto, con l’obiettivo di arrivare ad una distribuzione mensile costante nel tempo una volta che il circuito locale sarà perfettamente completo e la circolazione degli SCEC sarà ottimale. Arcipelago potrà anche distribuire SCEC per comportamenti virtuosi come la raccolta differenziata, l’assistenza a domicilio, ecc. attività che in alcuni casi dovranno essere concertate con gli enti locali. Tutte queste casistiche sono comunque riportate nel Regolamento di Gestione che fa parte delle regole comuni necessarie per la circolazione degli SCEC anche nelle altre realtà regionali. Perché usarli Negli ultimi anni abbiamo assistito dell’impoverimento delle economie locali ad un’accelerazione in atto ormai da decenni. Le piccole attività industriali, artigianali, commerciali e contadine, una volta il fulcro della vita economica del nostro territorio, si stanno inesorabilmente spegnendo. Le cause vanno ricercate essenzialmente in due fattori: Il meccanismo di emissione della moneta ufficiale – ogni Euro emesso dalla Banca Centrale o prestato dal sistema bancario crea un debito per la collettività o per il singolo. Lo Stato è fortemente indebitato con la Banca Centrale (il debito pubblico è circa 1600 mld di euro) e le famiglie sono sempre più indebitate con il sistema bancario per la casa e per gli acquisti, come auto, mobili, elettrodomestici. La grande distribuzione, oggi quasi totalmente in mano a multinazionali estere, drena continuamente ricchezza dal territorio e questa ricchezza non viene reinvestita localmente; le loro politiche di vendita diventano ogni giorno più aggressive. L’obiettivo è quello di invertire questo processo e rivitalizzare l’economia locale, attraverso l’adozione di un BUONO LOCALE SCEC (la Solidarietà ChE Cammina), di pari valore all’euro, non convertibile, che si affianchi alla valuta ufficiale. I Buoni Locali di Solidarietà nascono dall’esperienza e dallo studio di oltre 4.000 esempi di monete complementari presenti in tutto il mondo, compreso 99 il circuito WIR svizzero (più di 75.000 aziende!), REGIO tedesco (oltre 60 monete locali in rete) e il sistema Buoni che copre l’intero Giappone. Di per sè però non sono una vera a propria moneta in quanto non hanno valore, ma comprovano un comportamento di solidarietà tra gli iscritti al circuito scambiandosi diminuzioni di prezzo su servizi, beni, attività artigianali o professionali. Una sorta di metro della solidarietà all’interno della comunità dove una piccola rinuncia circolare porta arricchimento a tutti i suoi componenti. Un modo per attuare quello che le religioni di tutto il mondo hanno come precetto, il più delle volte inascoltato. La messa in pratica di quel “rimetti a noi i nostri debiti come noi rimettiamo i nostri debitori”, o altre comportamenti analoghi che si ritrovano nella religione ebraica o musulmana. Alla luce di tutto ciò ha preso vita questo progetto, nato grazie alla collaborazione tra economisti, analisti finanziari indipendenti, commercialisti, imprenditori e semplici cittadini, che hanno formato una squadra con l’intento di mettere al servizio di tutti la loro professionalità, open source. Ognuno di noi può contribuire al suo sviluppo, grazie alla convenienza per tutti che crea l’uso del Buono locale. Lo Scec non è una moneta complementare o alternativa all’Euro. Non è una moneta. E’ uno strumento alternativo alla moneta. E’ al di fuori dello schema della moneta. Si contrappone alla moneta perché non ne ha i caratteri né gli effetti giuridici o economici. Non nasce con debito, non crea debito, non crea interesse attivo-passivo. Non è prestabile né convertibile. Non ha valore legale. Non costituisce titolo di credito perché non dà diritti al portatore. L’accipiens si affida unicamente alla libera volontà di altri di compiere un atto etico di cooperazione a un programma solidale attraverso atti di rinuncia a diritti. Il possesso di Scec costituisce unicamente una prova di avvenuta collaborazione, prova che serve solo a motivare altri a continuare e ad uscire dalla logica motivazionale di non collaborazione e di sfiducia che crea danni reciproci e sistemici. L’economia ha la struttura motivazionale del dilemma del prigioniero. Se tutti si collabora (fiducia reciproca), si ha il massimo bene per ciascuno. Se tutti hanno sfiducia e non collaborano, si ha un risultato mediamente nullo. Lo Scec, circolando, dà a ciascuno la misura tangibile del livello di cooperazione - fiducia raggiunto e avvia un feedback positivo di fiducia nella cooperazione. Lo SCEC è un amplificatore di fiducia, o medicina contro la sfiducia - quale quella prodotta dalle note e proseguenti vicende. (Tratto dal sito http://cms.arcipelagoscec.net/ - a cura di Marco della Luna) CAMBIERESTI? Cambieresti? ha tante anime, è un’idea collettiva che raggruppa molte esperienze, sensibilità, obiettivi e visioni, che ha visto lavorare insieme l’amministrazione comunale con associazioni locali e singoli cittadini, nell’avvio di un processo di cambiamento degli stili di vita, che non può che essere radicale e profondo. Si è trattato di una sperimentazione che ha coinvolto 1250 famiglie del Comune di Venezia, interessate a rivedere i propri consumi definendo un nuovo paniere di beni e servizi, per essere in grado di scegliere ciò che serve realmente al proprio benessere, nel rispetto dell’ambiente e della giustizia verso i popoli del sud del mondo. Il progetto è stato promosso dall’Assessorato all’ambiente del Comune di Venezia e finanziato dal Ministero per la Tutela dell’Ambiente e del Territorio nell’ambito dei bandi di attivazione e di attuazione di Agende 21 locali del 2002. Inoltre sono stati coinvolti numerosi altri partner, tra i quali Enti istituzionali, società di natura economica, movimenti e associazioni che in varia forma (contributi 100 economici, servizi, consulenze tecniche, idee e progettualità) hanno contribuito fattivamente alla realizzazione di Cambieresti?. Il progetto aveva l’obiettivo di coinvolgere i cittadini nella sperimentazione di nuovi stili di vita, riorientando i consumi, rafforzando i legami comunitari e recuperando le relazioni non mercantili, mettendo in pratica scelte di acquisto e comportamenti, individuali e collettivi, più equi, solidali e rispettosi dell’ambiente. Un percorso formativo e informativo, dunque, da un lato per focalizzare l’attenzione sugli impatti globali delle scelte di ciascuno attraverso un processo di conoscenza e di corresponsabilizzazione di tutti i soggetti; e dall’altro per stimolare l’acquisizione di nuove buone pratiche e di diversi modi di consumare, così come il risparmio e l’uso più efficiente dell’energia e delle risorse naturali attraverso il ricorso a soluzioni e tecnologie innovative, legando la scelta personale del consumatore consapevole e informato a comportamenti collettivi alternativi e alla costruzione di scambi meno iniqui e meno nocivi, per riscoprire il valore della sobrietà e della sufficienza. I temi affrontati sono stati molteplici: dal risparmio energetico, alla bioedilizia; dal risparmio idrico, all’alimentazione, alla mobilità sostenibile, e ancora ai rifiuti, al turismo responsabile, alla finanza etica, alla medicina naturale, al rispetto dei diritti degli animali, per finire con il consumo critico e il commercio equo solidale. Si è insistito inoltre sui principi di sobrietà e di decrescita, proponendo esperienze di autoproduzione. La rete di economia solidale Cambieresti? ha voluto sostenere parallelamente la formazione di reti locali di economia solidale tra produttori e consumatori, fondamentali affinché la consapevolezza della necessità di un altro consumo si traducesse poi in pratiche reali. Sono stati quindi contattati produttori, distributori e fornitori di beni e servizi presenti a livello locale, che avessero una qualche forma di certificazione. Attualmente al progetto hanno aderito come partner della RES circa 20 tra aziende biologiche, panificatori, produttori di pannelli solari, botteghe del commercio equo e solidale, associazioni per il turismo responsabile, etc. Tutti hanno sottoscritto i principi dell’altra economia (ecosostenibilità, cooperatività, trasparenza, predilezione di prodotti locali, etc) e si sono impegnati ad intraprendere qualche azione concreta (prezzi trasparenti, vendita diretta, laboratori per le famiglie, etc). La sperimentazione La sperimentazione ha visto protagoniste in primis le famiglie, ognuna con le sue aspettative, il suo bagaglio di conoscenze ed esperienze, la sua diversa disponibilità a mettersi in gioco in prima persona. Nuclei familiari distribuiti su tutto il territorio comunale, sono stati suddivisi in 49 gruppi locali di vicinato. Le modalità proposte per seguire il percorso dei dieci mesi sono state sostanzialmente due: la prima prevedeva la partecipazione assidua ai gruppi locali mensili; la seconda consisteva invece nell’usufruire in modo libero e autonomo degli strumenti e dei diversi momenti di informazione/formazione messi a disposizione dal progetto. Parallelamente ai gruppi locali mensili, sono stati avviati incontri tematici con esperti per fornire ulteriori spunti di approfondimento e di riflessione sui vari temi affrontati da Cambieresti?, ma anche per soddisfare quella richiesta di informazioni pratiche e di nozioni “tecniche” necessarie per mettere in atto azioni concrete di cambiamento. Gli sportelli StilInfo di Mestre e Venezia , hanno costituito l’interfaccia tra il progetto e la città. Gli Sportelli, gestiti da MAG Venezia con il supporto del Comune, aperti 4 mezze giornate a settimana, sono stati luoghi di supporto logistico e informativo per le famiglie aderenti a Cambieresti; ma anche 101 contenitori e motori di ricerca di informazioni, approfondimenti tematici, opportunità di agevolazioni o incentivi, appuntamenti locali o nazionali in merito a tutto ciò che ruotava attorno a stili di vita più solidali e sostenibili. Gli sportelli, nati prima dell’avvio di Cambieresti?, ne sono stati poi una parte essenziale. Gli incentivi Il progetto ha visto la distribuzione di incentivi e di agevolazioni caratterizzati da una attinenza con il percorso di sperimentazione, soprattutto per fare conoscere meglio alle famiglie partecipanti prodotti e servizi già facilmente accessibili sul territorio. Molti incentivi sono stati forniti dai numerosi partner. Sono stati distribuite lampadine a basso consumo, riduttori di flusso per l’acqua; copie di varie riviste riguardanti argomenti legati alla sostenibilità ambientale e sociale (ad esempio Altreconomia, Gaia e Aam TerraNuova), sacchi di compost con miniguida per il compostaggio domestico, carrellini porta-rifiuti (per i veneziani), borsa in tela per la spesa, abbonamenti per l’autobus urbano, buoni per l’utilizzo del servizio di car-sharing, analisi della qualità dell’acqua domestica e controlli sull’efficienza energetica dell’abitazione (questi ultimi due riservati solo agli iscritti che hanno scelto di aderire al calcolo dell’impronta ecologica). Infine ciascuno dei soggetti della Rete di Economia Solidale si è impegnato a garantire servizi o agevolazioni particolari per le famiglie partecipanti, ad esempio sconti sulle merci, corsi e laboratori, consulenze. Il monitoraggio Monitorare i consumi di 1200 famiglie, basandosi sulle autoletture dei contatori o su dati autocertificati e autorilevati non poteva essere un’impresa semplice. L’obiettivo del monitoraggio era però anche quello di restituire alle famiglie delle informazioni quantitative e qualitative rispetto al loro specifico percorso di cambiamento; e soprattutto quello di richiamare ripetutamente l’attenzione dei partecipanti sull’andamento dei consumi in relazione alle loro abitudini quotidiane. L’adempimento degli impegni relativi al monitoraggio è stato l’unico vincolo sul quale è stato richiesto un impegno esplicito al momento dell’iscrizione. Le forme di controllo si sono basate sull’uso di questionari e sulle autoletture dei contatori. LIBERA – LIBERA TERRA Prodotti straordinari, frutto del lavoro di giovani che, riunitisi in cooperative sociali, coltivano ettari di terra confiscati ai boss della mafia, grazie alla legge di iniziativa popolare 109/96 nata da una grande mobilitazione promossa da Libera, Associazioni, nomi e numeri contro le mafie. Queste terre, restituite alla collettività, sono tornate produttive e divenute volano di un circuito economico sano e virtuoso, anche grazie alla partecipazione degli agricoltori biologici del territorio che condividono lo stesso progetto di riscatto. Prodotti coltivati nel rispetto delle tipicità e delle tradizioni del territorio, applicando i principi dell’agricoltura biologica, per portare sulla tavola delle famiglie italiane un prodotto genuino, buono e… giusto. Per un consumo consapevole: perché anche in questo modo è possibile sconfiggere la mafia. Le attività condotte sui beni confiscati dalle cooperative sociali non interessano esclusivamente i lavoratori ed i soci delle stesse. Negli anni si è affermato un metodo di lavoro che coinvolge i soggetti sani del territorio, facendo del bene confiscato una risorsa per lo sviluppo dell’intero circuito socio-economico. Primo fra tutti, il coinvolgimento degli agricoltori biologici del territorio che, tramite degli accordi di produzione, condividono lo spirito e le regole del progetto, valorizzando la materia prima raccolta conferendola alle cooperative 102 Libera Terra. Analogamente, sono interessate diverse strutture artigianali che effettuano la trasformazione dei prodotti che, una volta confezionati, arrivano sulla tavola con il marchio Libera Terra. Queste attività coinvolgono molte decine di persone, per le quali, oggi, la rivincita sulle mafie rappresenta la possibilità concreta di poter costruire, continuando a vivere nella propria terra, un futuro libero dalla cultura del favore e del privilegio. Le terre confiscate alla mafia sono di proprietà dei comuni in cui ricadono e sono assegnate, mediante contratto di comodato d’uso gratuito, alle cooperative sociali che le coltivano e le rendono produttive. Le cooperative Libera Terra sono di tipo b, ovvero utilizzano le proprie attività produttive per effettuare inserimenti lavorativi di ragazze e ragazzi con vario tipo di svantaggio. Tutte le cooperative aderiscono a “Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie”, l’associazione fondata da Don Luigi Ciotti. I prodotti delle cooperative Libera Terra sono reperibili a Parma presso: bottega L’AltraMarea, via D’Azeglio; Coop. Cabiria. CONSORZIO GOEL – ALLEANZA CON LA LOCRIDE – COMUNITÀ LIBERE Con il concorso di tutti, dai giovani della Locride all’Europa, passando attraverso il lavoro pastorale di figure come Mons. Giancarlo Bregantini, è stato realizzato un consorzio sociale, il GOEL, capace di accendere e alimentare la speranza di una terra stretta in un abbraccio soffocante con la malavita e i poteri forti (politici e imprenditoriali) con essa collusi. Una terra, tuttavia, viva e vitale che solo chi non la conosce può giudicare “arretrata”. Il Consorzio Sociale GOEL è nato da un gruppo di cooperative e associazioni sociali della Locride, stimolati e coordinati dalla Pastorale Sociale e del Lavoro della Diocesi di Locri-Gerace. I primi passi sono stati fatti anche grazie al sostegno e l’accompagnamento del consorzio nazionale CGM (75 consorzi, 1300 cooperative sociali), del Polo CGM Calabria e, in particolare, del consorzio Consolida di Trento (47 coop. sociali associate), che ha fatto da “tutor” del GOEL. Fra gli artefici di questa realtà, mons. Bregantini, vescovo fino a tutto il 2007 della Diocesi di Locri-Gerace, e il Progetto Policoro della Chiesa Italiana. Undici cooperative, di tipo A, B, miste e di produzione lavoro, due associazioni e una fondazione fanno parte del GOEL. Le cooperative di tipo A sono: “Azalea” (Bovalino Marina) e “Pinocchio” (Ardore Marino). Entrambe si occupano di assistenza agli anziani, ai bambinie e ai minori in genere: sportello informagiovani (Azalea), e centro per persone svantaggiate e turismo sociale (Pinocchio). Le cooperative di tipo B sono: “Alba Chiara” (Stilo), “Felici da matti” (Roccella Jonica), “Jonica Serv.Eco” (Siderno), “L’Utopia” (Gioiosa Jonica), “R.E.S.” (Locri), “Hermes” (Locri), CA.RI.NA. (Marina di Caulonia). Si occupano di servizi di manutenzione e pulizia; gestione di hotel, ristoranti, mense (Alba Chiara); raccolta differenziata, artigianato e inserimento lavorativo (Felici da matti e Jonica Serv.Eco); strategie di marketing, promozione e comunicazione (Hermes, CA.RI.NA.); formazione al lavoro, oggettistica, bottega solidale, servizi informatici (L’Utopia). “Co. Ra.S.” (Bivongi) è una cooperativa di tipo A e b che si occupa di artigianato, assistenza domiciliare e inserimento lavorativo di persone con handicap. Sono associazioni la “Don Pino Puglisi”, centro giovanile di Bovalino, dedito al recupero e alla prevenzione delle devianze minorili, e la “Comunità di Liberazione” di Gioiosa Jonica, i cui membri hanno fatto una scelta di vita molto particolare: la condivisione di una casa, la comunione delle risorse 103 economiche e la progettualità comune, all’insegna della accoglienza e della sobrietà. La “Valle del Bonamico” (Locri) è una cooperativa agricola che si occupa di vini, frutti di bosco (mirtilli, more, ribes e lamponi) e dell’inserimento lavorativo di persone a rischio. Fra le cooperative del GOEL, con L’Utopia, è quella più sviluppata dal punto di vista del numero di occupati in azienda, della produzione e del commercio dei propri prodotti. Sono di sua produzione i vini e distillati: “Terre d’Aspromonte”, provenienti da vitigni autoctoni rari: il greco nero di Calabria “Argate”, il greco bianco di Calabria “Rasule” e il mantonico passito “Cannizzi”. I vini “Terre d’Aspromonte” sono risultati vincitori nel 2004 all’Expò dei Sapori di Milano del premio “Top Hundred. I cento migliori vini d’Italia”. Nei duecento mila metri quadrati di serre si producono mille quintali di frutti di bosco e trovano lavoro 200 dipendenti in una zona che è ad altissima densità di disoccupazione. Un’impresa bene avviata, quindi, nata all’interno di un progetto di lotta alla disoccupazione che alimenta le file della malavita locale, e cresciuta grazie all’aiuto e all’apporto di competenze di aziende del Nord - la Cooperativa Sant’Orsola di Pergine Valsugana (TN) nel 1997 ha inviato i propri tecnici, trasferendo nel Sud il know-how per la coltivazione dei piccoli frutti in serra - che l’anno aiutata a svilupparsi. Un esempio positivo di imprenditorialità cresciuta fuori delle logiche di mafia che paralizzano la regione. Infine c’è il Centro Emmaus (fondazione), che si occupa di formazione, campeggi, accoglienza, promozione dell’istituto dell’affido famigliare, di agricoltura volta a soddisfare i bisogni del centro e di una casa famiglia “Arca della salvezza” che accoglie fino a un massimo di 12 minori da 0 a 18 anni. Il nome “Goel” ha radici bibliche: è il participio del verbo ebraico “ga’al” il cui significato principale è riportare allo stato originale e alla primitiva purezza. Diventato sostantivo sta a indicare colui o qualcosa che è capace di redimere, liberare, restituire alla condizione ideale originaria attraverso la funzione di liberazione e riscatto. È proprio il ruolo che intende rivestire il consorzio nei confronti delle fasce sociali escluse ed emarginate del territorio della Calabria. L’ISOLA CHE C’È Fiera comasca dell’economia solidale L’isola che c’è è un’ampia rete di economia solidale che si è formata sul territorio comasco dalla fine del 2003, coinvolgendo realtà di vari ambiti: commercio equo e solidale, finanza etica, consumo critico e consapevole, cooperazione sociale, riciclo e riuso, energie rinnovabili, agricoltura biologica, artigianato, turismo responsabile, solidarietà internazionale, tutela dell’ambiente, pace, cultura, arte, formazione e informazione. Finalità de L’isola che c’è è rimettere criteri di eticità, equità, solidarietà al centro dei meccanismi economici e sociali, riformulando in modo responsabile gli stili di produzione e di consumo affinché non siano assoggettati alle logiche del profitto e della competitività. Per promuovere questi principi e far conoscere le realtà che ad essi si ispirano, nel 2004 è stata realizzata la prima fiera comasca dell’economia solidale e del consumo consapevole. Soci fondatori dell’associazione L’isola che c’è sono il Nodo di Como della Rete Lilliput, le botteghe del commercio equo Garabombo e Guarda Il Mondo, i Gas di Lurago d’Erba e di Faggeto, l’ass. Famiglie in Cammino, l’ass. La Moranera, l’agenzia Ecoinformazioni, il Coordinamento locale Soci Banca Etica, il produttore Bargero Cascina Moneta, la cooperativa Caleidoscopio, e varie persone singole. Ad essi si sono aggiunti fino ad oggi l’ARCI, Greenpeace Como, le botteghe del 104 commercio equo Il Ponte e Azalai, le cooperative sociali Il Giardino del Sole e Il Seme, i Bilanci di giustizia, il Coordinamento Comasco per la Pace. Ma oltre le attuali adesioni formali, la rete coinvolge decine di altre realtà: il coordinamento botteghe comasche del commercio equo solidale, la cooperativa Equomercato, i gruppi di acquisto solidale, il CSV, varie cooperative sociali (Il Mosaico, Esedra, ecc), vari agricoltori biologici e piccoli artigiani, realtà di solidarietà internazionale (Aspem, Vita del Mondo, ecc), gruppi e associazioni che si occupano di tutela dell’ambiente, di software libero, e altre. Esposizione di prodotti, servizi, saperi e progetti delle realtà di economia solidale e di consumo responsabile del territorio comasco: commercio equo e solidale, finanza etica, gruppi d’acquisto solidale, cooperazione sociale, riciclo e riuso, energie rinnovabili e bioedilizia, agricoltura locale e biologica, artigianato, turismo responsabile, solidarietà internazionale, ambiente, pace, cultura, informazione, volontariato. Con oltre 120 soggetti del territorio presenti. Dibattiti, Seminari, Laboratori di autoproduzione, Degustazioni, Animazione per bambini, Musica e concerti. Ristorazione Bio-Etnica, Equo-Bar e Birra artigianale. Perché si fa Per mettere in mostra la solidarietà comasca che nasce dallo stile di produzione, di consumo, di relazione, con un alto valore etico e solidale: l’equità e la sostenibilità sociale, la sostenibilità ecologica, la valorizzazione del territorio, la centralità delle relazioni, la difesa e la promozione dei beni comuni, la partecipazione democratica. Dove si fa La fiera si svolge presso il Parco comunale di Villa Guardia (Como). Il parco offre ampi spazi per l’esposizione - accompagnando la visita con una dolce passeggiata nel verde - ed è ben attrezzato per la ristorazione, l’animazione, i dibattiti, la musica. E’ facilmente raggiungibile, situato sulla statale Varesina a circa 10 Km da Como, in posizione centrale rispetto alla provincia. In caso di maltempo le attività culturali e di animazione saranno allestite presso l’attiguo Palazzetto dello Sport. La fiera si svolge sabato 20 e domenica 21 settembre 2008, dalle 10.00 alle 23.00. Ingresso ad offerta per una copia delle “Pagine Arcobaleno”. Chi lo fa La fiera viene organizzata nel segno della partecipazione: non esiste un ente fiere, ma un’ampia rete di soggetti che vogliono offrirsi e offrire una bella e importante occasione di promozione. Questa rete comasca di economia solidale ha iniziato a formarsi nel 2003; dal 2004 al 2007 ha dato vita alle prime quattro edizioni della fiera L’isola che c’è, ed ha prodotto quattro edizioni delle pagine arcobaleno, catalogo dei soggetti coinvolti. Da questo percorso è nata l’associazione L’Isola che c’è, quale strumento per la promozione e lo sviluppo dell’economia solidale e del consumo consapevole sul territorio comasco. Vi possono aderire sia singoli che realtà che condividono la Carta dei principi condivisi di cui si è dotata la rete comasca di economia solidale. Obiettivo principale del percorso è la creazione di un distretto comasco di economia solidale, con il quale - oltre a rafforzare i soggetti che vi partecipano - si vuole allargare sempre di più l’offerta di beni e servizi “solidali”, ed estendere il numero dei consumatori “consapevoli” ad essi interessati. La fiera rappresenta quindi - nel percorso più ampio - un momento forte per mostrare in concreto cosa può essere il distretto! Per saperne di più: [email protected] 105 6. Porte aperte: prospettive e visioni, un invito Se volessimo, in una sola parola, caratterizzare il percorso tracciato e gli scenari futuri del distretto di economia solidale (DES) di Parma, potremmo suggerire questa, l’inclusione. Fin dalla sua nascita, a Fidenza nel 1994, il movimento dei Gruppi di Acquisto Solidale (GAS) si è distinto con questa particolarità: coinvolgere nel percorso dell’acquisto sempre più consumatori e produttori. Con lo scopo di raggiungere un livello di conoscenza reciproca, tale da costituire una base certa e condivisa, utile allo sviluppo ulteriore del patto economico instaurato. Oggi che, anche nel nostro territorio, i gruppi di acquisto solidale si sono messi in rete, il carattere inclusivo è stato applicato anche internamente e da due anni ci si confronta e si scambiano esperienze, competenze e progetti, guardando oltre la quotidianità del proprio gruppo per allargare l’orizzonte al territorio in cui si vive portando lì riflessioni e impegni. L’inclusione non poteva quindi che caratterizzare fin da subito il progetto del distretto. In questo sentiero tutto da tracciare ci sono oggi già inseriti alcuni soggetti portatori di interesse, che hanno già condiviso e sottoscritto i criteri e i valori del DES. L’impegno che ci sta dinnanzi consiste nell’includere sempre più compagni di viaggio, che arricchiscano di nuovi nodi la rete di nuova economia che stiamo costruendo, pur con la lentezza – tipica e saggia – del mondo GAS. Non stiamo parlando di un raggruppamento esclusivo o di una lista elitaria. Anzi, proprio le caratteristiche individuate da sempre come tipiche dei gruppi di acquisto – piccoli, locali e solidali – e poi le “tre P” - prodotti di qualità, processi etici e inclusivi, progetti virtuosi che si sviluppano insieme agli acquisti – crediamo siano punti fermi che chiariscono il fatto che questo movimento parte dal basso e lì deve rimanere e continuare ad operare. Da qui la nascita dei tavoli progettuali, dove siedono consumatori critici e produttori che insieme creano patti di consumo basati sulle “tre P”. Il distretto di economia solidale punta diritto verso la creazione di un vero e proprio canale economico virtuoso, mira a “fare economia”, a costruire dei processi economici “veri” che si auto sostengono in autonomia, proprio perché di processi economici veri e propri si tratta. I tavoli individuano a 360 gradi le tematiche. Quindi non solo prodotti di consumo tipici come frutta e verdura ma anche tessile e abbigliamento, calzature ed energia, telefonia, ambiente ed informatica, salute, cultura. Partecipare al progetto DES può voler dire tante cose e la propria partecipazione può assumere tanti significati. Se si appartiene ad una entità economica, se si opera nel territorio e ci si identifica con i criteri del distretto o si ha l’intenzione di orientarsi verso di essi, l’entrare a far parte di un tavolo DES è il primo passo per essere in un vicino futuro un altro tassello della rete. Se si è cittadini attenti ai mutamenti della società, curiosi di verificare se ci siano modelli economici alternativi e efficaci, se si vuole andare oltre 106 l’etichetta di un prodotto per conoscere chi lo ha fatto e come, quale impatto ha generato la sua produzione sull’ambiente che ci circonda, partecipare ad un tavolo DES è il primo passo per toccare con mano di che cosa stiamo parlando e per dare il proprio personale contributo allo sviluppo di queste tematiche. Si tratta come consumatori di porci qualche domanda in più, per favorire l’acquisto migliore sotto tutti i punti di vista. E’ un prodotto di stagione? Da chi è stato fatto? Quanti chilometri ha percorso prima di arrivare sullo scaffale? Quale impatto sull'ambiente? Ha un giusto prezzo? I lavoratori sono stati pagati in modo equo rispettando i loro diritti? Porta inclusione o esclusione? Ha origini fossili? Rispetta gli animali? Quale storia racconta l’azienda che lo produce e quali valori propone? Sembrano risposte inaccessibili al normale consumatore, ma non è così. Basta un piccolo impegno, per entrare in possesso di un numero enorme di informazioni che ci trasformano, da facile preda dei “persuasori occulti”, a consumatori critici attenti e consci della propria responsabilità. E’ un passaggio che dona anche grandi soddisfazioni. Quando mangio una mela, conoscendo la faccia e la storia di chi l’ha prodotta, il suo sapore si arricchisce di aromi particolari, il mio acquisto ha un valore aggiunto, so di avere contribuito nel mio piccolo ad una economia più giusta. Ci troviamo oggi appena oltre lo striscione del “via” e il circuito che dobbiamo percorrere è assolutamente sconosciuto, ma non per questo meno affascinante. Abbiamo scoperto che, con i nostri piccoli gesti quotidiani, possiamo mutare il destino dei nostri territori e, non appena questa consapevolezza sarà condivisa da una massa critica di consumatori, il cambiamento sarà tangibile e la crescita del benessere collettivo costituirà la molla di un ulteriore miglioramento. Crediamo che la “ricetta GAS” sia più semplice di quello che appare. E che il tutto si riduca semplicemente al tentativo di riappropriarci della consapevolezza dei nostri gesti, anche soltanto del tipo di mela che scegliamo, e che da questa scelta dipenda il futuro nostro e dei nostri figli. C'è tanto da fare in ogni campo ma il collante del consumo, azione a cui tutti indistintamente siamo sottomessi, possa essere la chiave del cambiamento. Nessuno di noi può astenersi dal “voto” che ogni giorno esprimiamo nel momento dell’acquisto. Con queste scelte premiamo o danniamo un tipo di economia, nessuno può impedirci di decidere secondo la nostra coscienza. Il distretto di economia solidale vuole divenire un circuito virtuoso di pratiche economiche, che portano benessere a tutti gli attori del territorio ed al territorio stesso. Vogliamo riappropriarci di alcuni valori e pratiche desuete per il mondo contemporaneo, valori che invece i gas considerano attuali e non emendabili. Sono la fiducia, la responsabilità, la solidarietà, la consapevolezza, l’inclusione. Il consumo consapevole è applicabile indistintamente a qualunque scambio economico: qui stanno la potenzialità e la forza del progetto. Aldo Caffagnini Presidente Associazione Verso il DES del territorio parmense 107 Appendice Sitografia Distretto di economia solidale del territorio parmense: www.desparma.org InterGAS di Parma e provincia: www.gasparma.org Gruppi di Acquisto Solidale: www.retegas.org Rete di Economia Solidale: www.retecosol.org Kuminda, il diritto al cibo: www.kuminda.org Portale del biologico della provincia di Parma: www.biologico.parma.it Portale agricoltura e alimentazione della provincia di Parma: www.agri.parma.it Bibliografia essenziale Andrea Saroldi, Costruire economie solidali, EMI 2003 Andrea Saroldi, Gruppi di acquisto solidale, EMI 2001 Centro Nuovo Modello di Sviluppo, Guida al consumo critico, EMI 2008 Commissione Internazionale per il futuro dell’Alimentazione e dell’Agricoltura, Manifesto sul futuro del cibo, Regione Toscana 2006 Commissione Internazionale per il futuro dell’Alimentazione e dell’Agricoltura, Manifesto sul futuro dei semi, Regione Toscana 2006 Davide Biolghini, Il popolo dell’economia solidale, EMI 2007 Euclides André Mance, La rivoluzione delle reti, EMI 2003 Francesco Gesualdi, Sobrietà. Dallo spreco di pochi ai diritti per tutti, Feltrinelli 2005 Lorenzo Guadagnucci, Il nuovo mutualismo. Sobrietà, stili di vita ed esperienze di un’altra società, Feltrinelli 2007 Jean-Louis Laville, L’Economia Solidale, 1998 Bollati Borlingheri Lorenzo Valera, Gruppi di acquisto solidale, Terre di Mezzo 2005 Luis Razeto Migliaro, Le dieci strade dell’economia di solidarietà, EMI 2003 Luis Razeto Migliaro, Le imprese alternative. Fondamenti e forme dell’economia solidale, EMI 2004 Marco Gallicani, Il manuale del risparmiatore etico e solidale. Un’altra finanza per investire e risparmiare i propri soldi nel rispetto delle persone e dell’ambiente, Terre di Mezzo – Altreconomia Marino Perrotta, Gruppi d’acquisto. Cosa sono, come si costituiscono, come funzionano, Edizioni Lavoro 2005 Massimo Lori e Federica Volpi, Scegliere il bene. Indagine sul consumo responsabile, FrancoAngeli 2007 Mauro Bonaiuti (a cura di), Obiettivo Decrescita, EMI 2005 Serge Latouche, Come sopravvivere allo sviluppo. Dalla decolonizzazione dell’immaginario economico alla costruzione di una società alternativa, Bollati Borlingheri 2005 108 Carta dei principi del DES del territorio parmense Il Distretto di Economia Solidale (DES) vuole essere una struttura che valorizza la produzione e lo scambio prevalentemente locale di beni e servizi di qualità, rispettosa dell’uomo e dell’ambiente, ed al “giusto prezzo”, che deve essere trasparente, adeguato per il produttore ed accessibile al consumatore. La logica del distretto è quella di creare un circuito economico, oltre che sociale e culturale, tra le realtà locali in modo da poterle rafforzare e fornire contemporaneamente risposte ai consumatori critici che chiedono prodotti e servizi rispettosi delle persone e dell’ambiente. La Carta dei principi è il risultato del confronto tra i GAS della provincia di Parma, le realtà aderenti al progetto Semi di Futuro e l’Amministrazione Provinciale di Parma, rappresenta l’insieme delle norme a cui il costituendo Distretto si ispira nell’agire, le finalità e la direzione verso cui i soggetti promotori e partecipanti tendono. Ogni realtà e persona aderente, si impegnano per: I) la valorizzazione della dimensione locale e delle relazioni: · con rapporti fondati su reciprocità, cooperazione e fiducia; · perseguendo la valorizzazione e la tutela delle ricchezze locali -culturali, sociali, ambientali- nell’ottica di valorizzare e rispettare le ricchezze di ogni luogo; · perseguendo il continuo miglioramento della qualità e della varietà dei beni e dei servizi, secondo le specificità del territorio; · rivolgendosi prevalentemente a beni e servizi offerti dal distretto e dal territorio; · promuovendo l’integrazione delle culture presenti sul territorio; · perseguendo degli stili di vita e di consumo sempre più essenziali ed equilibrati, improntati sulla sobrietà e sulla consapevolezza delle scelte, e centrati sulle relazioni piuttosto che sul possesso; · incentivando l’uso di strumenti quali lo scambio, il riuso, la banca del tempo e le monete locali; · impegnandosi ad intrecciare relazioni e scambi con altri territori ed altri percorsi simili, per valorizzare le specificità produttive e culturali di ogni singolo territorio, favorire la crescita di un commercio sempre più equo e solidale, e contribuire attivamente alla costruzione di una rete globale di economia solidale; · promuovendo attività culturali, creative, artistiche e intellettuali tese allo sviluppo di una nuova etica dell’economia non subordinata al profitto; · preservando il territorio da pratiche economiche invasive, impoverenti, intensive; · promuovendo e impegnandosi al recupero e/o alla creazione di filiere corte; · promuovendo la nascita di gruppi di acquisto solidale come forma aggregativa di riferimento nell’ambito del distretto di economia solidale; · comunicando in modo trasparente (ad es. in etichetta l’effettivo produttore del bene, i materiali di confezionamento, il loro smaltimento, ecc.). II) la giustizia e la sostenibilità sociale: Principi Generali · con rapporti basati su trasparenza, onestà e legalità; 109 · rispettando i diritti umani, civili, sociali e sindacali di quanti partecipano a tutto il ciclo economico; · sostenendo l’inclusione sociale (categorie protette, migranti, pari opportunità, ecc.); · ispirandosi a principi etici e di solidarietà oltre che economici; · impegnandosi a lottare contro povertà e disuguaglianza su scala locale e globale, ed a favorire una più equa redistribuzione della ricchezza; · evitando rapporti economici con soggetti correlati alla produzione e vendita di armi. Lavoro · tendendo al continuo miglioramento della qualità dei contratti e delle condizioni di lavoro verso forme sempre più garantite e non precarie (tutele previdenziali e assistenziali, retribuzione, sicurezza e salute sul posto di lavoro, tempi di lavoro, relazioni interpersonali); · promuovendo l’equità nella distribuzione dei proventi, e il reinvestimento in particolare per la creazione di nuovi posti di lavoro; · perseguendo un miglioramento della qualità della vita, anche attraverso una gestione del tempo che salvaguardi le attività culturali, sociali e relazionali. Mercato · perseguendo una formulazione equa e trasparente dei prezzi di beni e servizi; · privilegiando le entità economiche di piccole dimensioni; Finanza e Risparmio · incentivando l’impiego e l’investimento di utili sulle attività del distretto, o per altri scopi di utilità sociale; · orientandosi verso l’utilizzo di strumenti di finanza etica (banca, assicurazione, ecc.); Relazioni Internazionali Nelle attività che comportino interazioni con realtà internazionali: · impegnandosi a svolgere attività di solidarietà internazionale attraverso strumenti coerenti con i valori espressi, in particolare nelle modalità di raccolta fondi; · promuovendo una solidarietà ed una cooperazione internazionale rispettosa della cultura, della società e dell’ambiente in cui si interviene; · contribuendo con la riduzione dell’uso delle risorse ad alleggerire il peso del nostro sistema economico sugli equilibri globali; · promuovendo su alcuni prodotti non locali il commercio equo solidale. III) la sostenibilità ecologica: · incentivando l’agricoltura biologica; · rifiutando prodotti OGM; · non accettando produzioni in cui si fa uso della sperimentazione su animali oltre che di allevamenti intensivi e pratiche violente e coercitive; · riducendo ed ottimizzando il consumo di risorse (terra, acqua, energia); · utilizzando prevalentemente prodotti locali; · riducendo l’impatto ambientale del proprio stile di produzione e di consumo (uso di tecnologie a basso consumo energetico, uso di energie rinnovabili, uso di materiali riciclabili e biodegradabili, limitazione dell’uso di materie inquinanti, riciclo e riuso, incentivando e privilegiando la bioedilizia); · utilizzando prodotti sempre più durevoli e ad alta utilità. 110 Modalità di adesione e partecipazione Il distretto di economia solidale della provincia di Parma è formato dalle realtà del territorio che, auto-certificando di rispettare o perseguire la presente “Carta dei Principi” e impegnandosi a contribuire al suo sviluppo, partecipano attivamente al percorso del distretto. L’inclusione nella rete delle relazioni del distretto, così come la valutazione dell’idoneità, in itinere, delle singole realtà aderenti, viene garantita e formalizzata dall’associazione “DES Parma” che assicura l’applicazione ed il rispetto della Carta dei Principi, nonchè il processo di partecipazione dei soggetti interessati. La fiducia e la relazione diretta rappresentano il principio base di adesione, in conformità con i valori espressi. I principi espressi costituiscono un bagaglio comune da preservare, dove rispettati, ed a cui tendere, dove solo perseguiti. L’attuazione degli stessi è affidata alla responsabilità delle singole realtà ed all’azione comune così come l’impegno a non snaturare i principi sottoscritti. Ai fini della migliore inclusione possibile, nel percorso del distretto le regole di ispirazione democratica devono essere considerate il livello minimo necessario da rispettare, mentre devono essere perseguite e applicate norme di valore superiore che garantiscano il massimo consenso e la massima partecipazione dei soggetti coinvolti. Nella consapevolezza che molti dei beni e dei servizi strettamente necessari alla nostra economia quotidiana non sono ancora disponibili nel circuito dell’economia solidale, e sono prodotti e commercializzati in modo non consono ai principi espressi, è impegno del distretto individuare quelli più affini e valutare modalità di collaborazione con le realtà produttive che li forniscono, nell’ottica di diffondere quanto più possibile il rispetto di questi principi nel sistema economico attuale. 111 Indice delle schede I GAS 20 21 21 22 22 23 23 24 24 25 26 26 27 28 29 GAS Associazione La Spiga GAS Cinghio GAS Fidenza GAS Fiorenzuola GAS Il Grappolo GAS In the city GASoniera GASpare GAS Salsomaggiore GAS San Giovanni Battista GAS Sodales della Sodales onlus GAS Sorbolo GAS Terra Terra GAStone GAS ValTaro OPERATORI ECONOMICI DEL TERRITORIO 31 Al Tartarino - Azienda Agricola di Donatella Ravasini 32 Andreoli Alfredo - Azienda Agricola 33 AN.FO.RA. - Azienda Agricola ss 34 ARGALAND - Azienda Agricola 35 Associazione Val Siccomonte 36 Avalon - Società coop. soc. a r.l. onlus 37 Bocchi Enrico - Azienda Agricola Vivaistica 38 Cabiria - Società coop. soc. a r.l. onlus 39 Ca’ d’Alfieri - Az. Ag. di Sgarbossa Luisa 40 Castelcorniglio 41 CiaoLatte - di Peveri Roberto 42 Consorzio Allevatori Bovini Biologici Valtaro Valceno 43 Donati Camillo - Azienda Agricola 44 Gli Aromi del Parco - di Scottini Gianni 45 Fattoria Macinarsi - Azienda Agrozootecnica 46 Fiordaliso - Società coop. soc. a r.l. onlus 47 Garabombo - Soc. coop. soc. a r.l. onlus 48 Hawai - di Arduini e c. snc 49 Il Ciottolo - Società coop. soc. a r.l. onlus 50 Il Laghetto - Az. Agr. di Manuela Passera 51 La Coloretta - Azienda Agricola 52 La Giustrela - Società agricola di Siffredi e Busolin 53 L’AltraMarea - srl 54 Libri e Formiche - La libreria dei ragazzi 55 Mappamondo - Società coop. Soc. a r.l. 56 Monticello - Azienda Agricola 57 Mulino della Vaccarezza - Società Agricola 58 Osteriavecchia - Azienda Agricola di Meazzi Gianfranco 59 Pederzani - Società Agricola s.s. 60 Querzola Francesco - Azienda Agricola 61 Rete per l’Autocostruzione Solare 62 San Paolo - Società Agricola s.s. 63 Sistema Energia - srl 112 OPERATORI ECONOMICI EXTRA-TERRITORIO 65 Antos - Scrl 66 AQ system - di Paolo Bernardi 67 Carrubonero - Azienda Bioagricola a conduzione familiare 68 Cascina Dulcamara - Società Agricola 69 Consorzio Siciliano Legallinefelici 70 Fitopreparazione Hierba Buena 71 Frantoio oleario Lucchi & Guastalli - S.r.l. 72 Il Giardinello - Az. Agr. di Russo Caterina 73 IRIS - Società Cooperativa Agricola 74 Livecom - Società coop. Sociale a r.l. 75 Made in NO 76 Officina naturae - snc di Carlini Silvia e Urbinati Pierluca 77 Perlage - srl 78 Rossarancia - Azienda Agricola 79 Tempobiologico - di GB. Bellotti 80 Valentini Michele - Azienda Agricola ALTRI SOGGETTI 83 Banca Popolare Etica Circoscrizione Locale dei soci residenti nella provincia di Parma 84 Di mano in mano - onlus Associazione di volontariato 85 Kwa Dunìa - Associazione di volontariato 86 Legambiente Onlus - Circolo di Parma 87 Legambiente Fidenza 88 Villaggio Ecologico di Granara 89 WWF Parma - Associazione di volontariato Il Distretto di Economia Solidale (DES) vuole essere una rete che valorizza la produzione e lo scambio prevalentemente locale di beni e servizi di qualità, rispettosa dell’uomo e dell’ambiente, ed al “giusto prezzo”, che deve essere trasparente, adeguato per il produttore ed accessibile al consumatore. La logica del Distretto è quella di creare un circuito economico, oltre che sociale e culturale, tra le realtà locali in modo da poterle rafforzare e fornire contemporaneamente risposte ai consumatori critici che chiedono prodotti e servizi rispettosi delle persone e dell’ambiente. Lo sviluppo dei Distretti avviene con la prospettiva di valorizzare le risorse del luogo, tutelare il valore del lavoro e creare occasione di integrazione per le fasce deboli della popolazione.