Associazione Verso il
P ro ge t t o
SEMI DI FUTURO
con la collaborazione di
del territorio parmense
Economia Solidale in rete
a p a r ma e p ro v i nc ia
Associazione Verso il
P ro ge t t o
SEMI DI FUTURO
con la collaborazione di
del territorio parmense
Economia Solidale in rete
a p a r ma e p ro v i nc ia
© 2009 FORUM SOLIDARIETÀ e PROVINCIA DI PARMA
www.desparma.org
Finito di stampare nel marzo 2009 presso Coop. Soc. Cabiria
Design: ghillani.com
Sommario
Presentazione .................................................................................. 4
1. Economia Solidale? ........................................................................ 6
2. L’Economia Solidale dai GAS ai Distretti di Economia Solidale .............. 8
3. Il nostro percorso verso il DES ........................................................ 15
4. I soggetti dell’Economia Solidale ..................................................... 18
4.1 I Gruppi di Acquisto Solidale (GAS) ............................................ 19
4.2 Operatori economici del territorio ............................................. 30
4.3 Operatori economici extra- territorio .......................................... 64
4.4 Altri soggetti ......................................................................... 82
5. Esperienze e progetti che suggeriscono ............................................. 90
6. Porte aperte: prospettive e visioni, un invito .................................... 106
Appendice
- Bibliografia e sitografia .................................................................... 108
- Carta dei principi del DES del territorio parmense .................................. 109
Indice delle schede ........................................................................... 112
3
Presentazione
Già negli scorsi anni attraverso la costituzione del “Tavolo dell’Altraeconomia”,
finalizzato al raccordo delle diverse realtà della provincia che si occupano
di economia solidale, ed alla pubblicazione nel 2006 della “Guida
dell’Altraeconomia” (che ha censito 36 attività), si sono poste le basi del
processo di costituzione del Distretto di Economia Solidale (DES). L’obiettivo
era di stimolare il lavoro di rete e di valorizzare processi di incontro e
condivisione volti a promuovere, conoscere e diffondere la cultura di
un’economia diversa, corrispondente a valori sociali di equità, solidarietà e
sostenibilità.
Questa guida è quindi il risultato del lavoro di rete e di collaborazione tra
vari soggetti impegnati nel sostegno delle varie forme di altra economia che
perseguono un obiettivo comune di sensibilizzazione e promozione del
consumo critico e delle pratiche di economia solidale nonchè di avvio del
Distretto di Economia Solidale.
Quello che auspichiamo è proprio la costruzione di reti locali che non siano
solamente di carattere economico ma anche e soprattutto relazionale. Reti
grazie alla quali sia possibile entrare in contatto con un mondo troppo spesso
distante: quello della produzione alimentare, favorendo e promuovendo una
maggiore conoscenza dei processi produttivi, della qualità del prodotto e
della sua stagionalità e incentivando una cultura del territorio e delle sue
tradizioni.
Ciò che vorremmo realizzare è un’economia basata sulle relazioni e sullo
scambio tra le persone, i territori, le culture; un’economia che non solo
accetta la complessità del nostro mondo, ma valorizza le differenze e ripudia
l’esclusione e lo sfruttamento, perché l’attuale modello di sviluppo è
ecologicamente e socialmente insostenibile.
Uscire dal modello economico dominante, dal pensiero unico della crescita,
chiede un ripensamento della nostra società, per rivalutare il nostro ruolo
già definito di produttori e consumatori. La sfida è un percorso che ci porti
a cambiare i nostri stili di vita per sostenere un’economia ecologica e solidale
ed una società autonoma e conviviale.
L’economia solidale sta muovendo i suoi primi passi ma c’è già, ed è necessario
farla conoscere, promuoverla e sostenerla.
Tiziana Mozzoni
Assessore Politiche Sociali Provincia di Parma
4
Questa guida nasce con la speranza di essere già “vecchia” domani. Per scelta.
Rappresenta infatti l’immagine istantanea dello stato di avanzamento di un’idea
e di un progetto e ne vuole essere strumento di promozione.
Domani saranno altri e di più i soggetti ed i progetti che daranno una fisionomia
diversa alla rete. La guida nasce per questo, per conoscere e coinvolgere, per
fare in modo che la rete si allarghi.
La guida è quindi una foto. Una foto di gruppo che ritrae l’insieme di coloro
(imprese, associazioni, gruppi di acquisto solidale, ecc.) che danno vita al DES,
che non si presentano quindi solo come singole realtà ma come “rete” tenuta
insieme dall’idea e dal progetto. Si presentano come Distretto, spazio comune
di relazioni che valorizza la produzione e lo scambio prevalentemente locale di
beni e servizi di qualità, rispettosa dell’uomo e dell’ambiente, ed al “giusto
prezzo”, che deve essere trasparente, adeguato per il produttore ed accessibile
al consumatore. Il progetto è quello di creare un circuito economico, oltre che
sociale e culturale, tra le realtà locali in modo da poterle rafforzare e fornire
contemporaneamente risposte ai consumatori critici che chiedono prodotti e
servizi rispettosi delle persone e dell’ambiente, con la prospettiva di valorizzare
le risorse del luogo, tutelare il valore del lavoro e creare occasione di integrazione
per le fasce deboli della popolazione.
La composizione della guida è dovuta ad un principio di adesione al progetto
e non alla rispondenza a criteri “oggettivi” di classificazione. Non certifica i
soggetti con requisiti “etici” o “solidali” presenti sul territorio parmense. Per
lo stesso motivo la guida non è un censimento completo dei soggetti che
potrebbero aderire al Distretto. E’ il resoconto di un percorso – così come è
illustrato in seguito –, di una scommessa comune.
Poiché nasce “vecchia”, la guida si accompagna con uno strumento più flessibile
ed aggiornato: il sito web www.desparma.org che ne rappresenta la versione
telematica, ma anche l’ulteriore strumento di relazione, coinvolgimento, sviluppo.
Nella prima parte (capitoli 1-2-3) della guida si trova una panoramica sull’economia
solidale, le esperienze in atto e il percorso svolto nel nostro territorio.
Nella seconda parte (capitolo 4) sono raccolte le schede di presentazione dei
soggetti che hanno deciso di aderire al progetto DES. L’adesione è stata costruita
attraverso un processo lento, tutt’ora in corso, che è partito dai GAS e dai
produttori di beni e servizi ad essi collegati. Il numero e l’identità dei soggetti
presentati è ancora abbastanza legata a questa dimensione, arricchita da nuovi
rapporti. I soggetti sono divisi in tre categorie: gruppi di acquisto solidale,
aziende, associazioni e progetti. Tra le aziende sono state distinte quelle che
non fanno parte del territorio e a cui i GAS si rivolgono perché il loro prodotto
non è qui reperibile a parità di condizioni. Ad ogni soggetto è stato chiesto di
presentarsi non solo per quello che fa (produzioni, servizi, attività) ma anche
per ciò che ritiene importante segnalare di sé rispetto alla propria collaborazione
con la rete del DES. E’ una manifestazione di impegno e di interesse, un’idea
di movimento verso gli altri soggetti del distretto.
Oltre ai soggetti si è deciso di inserire (capitolo 5) una sintetica panoramica di
esperienze e progetti locali e nazionali che in qualche modo “suggeriscono”
diverse forme possibili di approccio all’economia vicine alla “filosofia” del
distretto. Filiere innovative (o semplicemente ritrovate), manifestazioni fieristiche,
consorzi imprenditoriali, che basano la propria esistenza su un'idea di economia
solidale, di relazione con altri soggetti, di ricerca di risposte all’utilità comune
oltre che all’interesse del singolo.
Le esperienze sono distinte tra locali e nazionali e vogliono essere un esempio
ed uno stimolo ad un maggiore approfondimento.
Ed infine (capitolo 6) la traccia di porte che lasciamo aperte, di un invito.
Francesca Bigliardi
Coordinatrice progetto Economia Solidale – Semi di Futuro
5
1.
Economia Solidale?
L’intento di questa guida non è quello di fornire una definizione di economia
solidale. Come detto in precedenza e come spiegato in seguito, vuole rendere
conto di un percorso in atto, di un laboratorio aperto tra persone, realtà
imprenditoriali, gruppi di cittadini, associazioni e Istituzioni che cercano insieme
di declinare in modo nuovo (o forse “di nuovo”) – attraverso pratiche concrete
– i parametri dell’economia. In realtà il tentativo va oltre, cercando di ricollocare
l’economia nel proprio ruolo, all’interno di una idea di comunità in cui i principi
di libertà, responsabilità, solidarietà, giustizia e sostenibilità tornino ad avere
l’autorità per compenetrare ogni settore o comportamento dell'agire sociale e
privato. Da questo punto di vista possiamo dire che il laboratorio riguarda quindi
un tentativo di costruire sia un’economia (modalità di soddisfare i bisogni
attraverso l'ottimale utilizzo delle risorse), sia un sistema economico (organizzazione
complessiva dell’insieme delle attività economiche, delle relazioni e delle regole
che le disciplinano), sia una pratica di comunità locale.
In tal senso un concetto che può aiutare ad avvicinarsi all'idea di economia
solidale è quello di responsabilità sociale del territorio.
Un territorio capace di valorizzare il proprio “patrimonio” di relazioni che si
attivano tra cittadini, la società civile, la pubblica amministrazione, le imprese,
le organizzazioni di rappresentanza e in cui la fiducia, la comprensione reciproca,
i valori condivisi collegano gli attori della comunità in una rete che rende
possibile la cooperazione in vista di scopi ed utilità comuni. Capace di pensare
ad un interesse che può diventare comune, capace di far convivere economia,
ambiente e rispetto per la persona. Responsabilità collettiva e condivisa che
conduce i soggetti sociali all’interno di un percorso fatto di azioni comuni che
mirano a costruire un’idea di benessere non più solo banalmente e stoltamente
legata alla produzione di prodotto interno lordo. Un benessere in cui la
disponibilità di risorse e beni economici si costruisce insieme e non a discapito
dei diritti, della capacità di inclusione, dell’equilibrio dell’ecosistema, del rapporto
e del rispetto per le altre comunità. Responsabilità collettiva che si esplicita
necessariamente attraverso pratiche e non teorizzazioni astratte.
Ci sono alcune parole chiave introno a cui è stata costruito questo insieme di
pratiche che vanno a disegnare l’idea di un distretto (potremmo sostituire la
parola con territorio?, rete?) di economia solidale. Molte sono derivate dai
percorsi e dalle riflessioni svolte in questi anni all’interno dei Gruppi di Acquisto
Solidale e degli altri “esperimenti” di DES (vedi il capitolo successivo) ed hanno
trovato in questi anni un luogo di sedimentazione e fermentazione in associazioni,
progetti, altri tentativi legati al nostro territorio, come illustrato nella parte
dedicata a descrivere “il nostro percorso”.
Prima di tutto la dimensione relazionale dell’economia. Dalla convinzione che
l’economia sia “l’insieme dei modi e dei comportamenti con cui gli individui
organizzano le proprie attività per soddisfare i propri bisogni” e che questi vadano
soddisfatti ponendoli in relazione con i bisogni altrui e i bisogni comuni al fine
di perseguirli congiuntamente, emerge chiaramente l’importanza della qualità
della relazione tra i diversi soggetti economici. Se in una “normale” relazione
economica (transazione) il rapporto consiste nel trasferimento di beni o servizi
da un soggetto all’altro, la relazione che si instaura in un des (relazione fiduciaria)
significa l'esistenza di un “valore aggiunto” che si somma alla transazione non
6
costituendone quindi solo una parte in termini di servizi (es: partecipazione,
comunicazione, informazione, disponibilità di risorse, credito e finanziamento,
ecc.) che sono comunque presenti in questo tipo di scambio. La fiducia trova
la propria origine nel convincimento che la produzione e lo scambio di beni e
servizi avviene in modo condiviso e per rispondere a bisogni collettivi.
Tra i componenti si instaurano quindi relazioni che comunicano e rendono
acquisiti gli elementi conoscitivi che vanno a costituire la base del rapporto
fiduciario (cosa il contraente si aspetta di avere – quali aspettative – quali
vantaggi). Da questo punto di vista la dimensione “locale” del DES non risponde
solo ad esigenze di qualità e di tipo ecologico, ma assume un preciso significato
di presupposto di conoscenza e di relazione diretta. Il “mercato” i cui avviene
lo scambio non è più un luogo virtuale ma una vero e proprio “luogo” costruito
da presupposti relazionali diversi dallo scambio economico.
La relazione fiduciaria si innesta dunque in un contesto di reciprocità. La fiducia
non è solo quella del consumatore nei confronti della “qualità” del prodotto e
la fiducia che nutre il produttore non è esclusivamente legata ad una ragionevole
previsione di vendita. Questo distingue l’economia solidale dalle idee di
fidelizzazione della clientela e di tutela dei consumatori che – in senso opposto
tra loro – tendono a costruire flussi di fiducia in una sola direzione.
Il tema della reciprocità viene posto alla base dei rapporti tra i soggetti economici:
i consumatori organizzati collettivamente ed i produttori. Ma viene costruito
con il concorso di tutti i cittadini, le organizzazioni, le Istituzioni che si sentono
parte del distretto. La reciprocità – che può quindi essere intesa come
conseguimento (ricerca di realizzazione) dei vantaggi e delle aspettative di tutti
contestualmente e intenzionalmente – presuppone e determina senso di identità,
riconoscimento, appartenenza ed il riconoscimento di un concetto di proprietà
comune o bene comune. Nel DES si aggiungono ai reciproci interessi ed obiettivi
dei componenti una serie di obiettivi comuni che vengono perseguiti
congiuntamente per interesse collettivo. Anche questi rappresentano un valore
aggiunto, perché non potrebbero essere realizzati nella stessa misura dai singoli
soggetti. La solidarietà dell’economia solidale si declina quindi anche attraverso
la capacità di produrre benessere collettivo anche “all’esterno” del distretto
(cioè rispondendo ad interessi non specifici dei soli componenti del DES)
promuovendo con azioni concrete inclusione sociale, promozione della sobrietà,
della solidarietà internazionale, valorizzazione e la tutela delle ricchezze locali
culturali, sociali, ambientali; perseguendo il continuo miglioramento della qualità
e della varietà dei beni e dei servizi; incentivando l’uso di strumenti quali lo
scambio, il riuso e la banca del tempo; incentivando l’agricoltura biologica;
riducendo l’impatto ambientale del proprio stile di produzione e di consumo e
tutti gli altri valori contenuti nella carta dei principi.
L’economia solidale è infine esercizio di sovranità. Sovranità alimentare, ecologica,
sociale, economica. Partecipare fattivamente e non solo attraverso i meccanismi
di delega elettorale, a determinare politiche, economia, relazioni del proprio
territorio. Intorno a queste parole chiave la “solidarietà” dell’economia è stata
individuata in una pluralità di fattori, alcuni dei quali caratterizzano il soggetto
economico (dal punto di vista organizzativo, giuridico, economico, finanziario,
ecc.) altri qualificano le sue scelte ed azioni in diversi ambiti (rispetto dei diritti
umani, consumi energetici, rispetto dell’ambiente, ...), ma tutti si collocano
all'interno di un percorso condiviso con gli altri soggetti della comunità in vista
di una responsabilità e di una utilità collettiva. Questa è l’idea di Economia
Solidale che ha unito i soggetti del percorso del DES. Questo è quanto, adesso,
su questo territorio, persone diverse hanno trovato come sintesi a loro parere
vera e praticabile.
Giacomo Truffelli
Progetto Economia Solidale – Semi di Futuro
7
2.
L’Economia Solidale dai GAS
ai Distretti di Economia Solidale
I Gruppi di Acquisto Solidali (GAS)
Le scelte di consumo critico dei singoli, se organizzate, possono portare
lontano e costituire un forte elemento di trasformazione dell’economia.
In questo capitolo vorrei raccontare come sono nate e stanno evolvendo le
esperienze italiane dei Gruppi di Acquisto Solidale e dei Distretti di Economia
Solidale che sono, come vedremo, strettamente legate tra loro.
Cosa sono i GAS
I Gruppi di Acquisto Solidali, o GAS, sono gruppi di persone che acquistano
insieme, seguendo il principio della solidarietà, che li porta a preferire
produttori piccoli e locali, rispettosi dell’ambiente e delle persone, con cui
entrare in relazione diretta. Il concetto che sta alla base dei GAS è quello
di “filiera corta”, cioè l’avvicinamento fra produttore e consumatore finale,
sia in termini geografici, privilegiando le aziende più vicine, sia in termini
“funzionali”, tagliando gli intermediari quali i grossisti e i negozianti.
Nel caso dei GAS la filiera è la più corta possibile, infatti i consumatori si
rivolgono direttamente ai produttori. I criteri con cui gli aderenti ai GAS
selezionano prodotti e produttori sono quelli classici del consumo critico,
senza però mai perdere di vista la qualità del prodotto. L’obiettivo dei membri
dei GAS non è quello di risparmiare, ma quello di acquistare prodotti rispettosi
dell’ambiente e delle persone: il fatto di farlo in gruppo e rivolgendosi
direttamente ai produttori, porta anche ad una sostanziale riduzione del
prezzo rispetto ad un prodotto delle medesime caratteristiche acquistato in
negozio1.
I vantaggi di questa modalità di acquisto sono numerosi e su diversi livelli:
dal punto di vista ambientale la preferenza verso prodotti locali riduce il
consumo di energia e l’inquinamento dovuti al trasporto, la scelta di prodotti
biologici aiuta a conservare il terreno, inoltre il tipo di confezioni e di
distribuzione diminuiscono di molto gli imballaggi e gli scarti. Dal punto di
vista sociale questo modo di acquistare pone attenzione al lavoro evitando
lo sfruttamento, migliorando le condizioni del produttore grazie al maggior
prezzo che gli viene riconosciuto e favorendo le relazioni tra i diversi soggetti.
Dal punto di vista personale consente di ottenere prodotti ottimi, di accrescere
le relazioni all’interno del gruppo, di avere una maggior conoscenza di ciò
che viene acquistato ed infine di risparmiare a parità di qualità. Si viene a
stabilire così un patto tra produttori e consumatori, ricercando condizioni
di vendita che siano vantaggiose per entrambi.
Anche se i criteri guida nella ricerca dei produttori sono gli stessi, riassumibili
con i termini piccolo, locale e solidale, i gas si organizzano in modalità molto
diverse tra loro. Esistono gas composti da poche famiglie e altri che superano
1
Definizione dei GAS tratta da: “Antologia” su www.unimondo.org (2008).
8
il centinaio; la maggioranza dei GAS non ha una struttura formale riconosciuta,
ma molti sono anche quelli costituiti in associazione. Aldilà delle differenze,
i GAS si riconoscono per il loro modo di operare: dopo aver scelto insieme
da quali produttori rifornirsi, periodicamente il gruppo raccoglie al suo interno
le richieste per i prodotti disponibili. Queste richieste vengono sommate per
formare l’ordine complessivo del gruppo, che viene trasmesso al produttore
e quindi consegnato in un luogo definito; il giorno della consegna i componenti
del gruppo passano a ritirare la loro parte. Lo stesso procedimento viene
seguito periodicamente per i diversi prodotti di cui il gruppo ha deciso di
fornirsi, con una frequenza che può variare da settimanale a stagionale a
seconda del prodotto.
La legge finanziaria del 2008, approvata nel dicembre 2007, riferendosi ai
GAS costituiti in associazione ha chiarito che l’attività di acquisto e distribuzione
ai soci secondo finalità etiche, di solidarietà sociale e di sostenibilità
ambientale, in assenza di ricarico è da considerare “non commerciale” e
quindi non soggetta alla contabilità IVA da parte della associazione. L’IVA
viene pagata dai soci in quanto consumatori finali.
La nascita
La nascita dei GAS segue quella dei suoi fratelli maggiori nella famiglia
dell’economia solidale: infatti in Italia le esperienze di costruzione di un’altra
economia iniziano negli anni ‘80 con il commercio equo e solidale, la finanza
etica ed il turismo responsabile. Gli anni ‘90 vedono invece la nascita delle
esperienze legate al consumo: in particolare il consumo critico, i bilanci di
giustizia ed appunto i GAS.
Il primo GAS nasce a Fidenza nel 1994, coniugando la critica ad un modello
di sviluppo ingiusto e insostenibile alle esigenze concrete del quotidiano,
ovvero la necessità di poter mangiare cibi sani e gustosi, portatori di significati
e di relazioni. Da queste riflessioni nasce l’esperienza del primo GAS, come
risposta concreta ai propri bisogni e allo stesso tempo ricerca di alternative
rispetto al sistema di distribuzione e consumo. L’esperienza inizia a diffondersi
con il passaparola, altri gruppi nascono sull’esempio del primo, nel 1997
nasce la rete di collegamento tra i GAS che porterà attraverso i primi incontri
a descrivere nell’anno 1999 le caratteristiche di questa esperienza nel
“Documento base” dei GAS.
Lo sviluppo
Dopo questi primi anni un po’ pionieristici i GAS hanno continuato a
moltiplicarsi attraverso il passaparola e la gemmazione di nuovi gruppi a
partire da GAS già esistenti. Oggi i GAS censiti sono 450, ma si stima che i
gruppi effettivi siano almeno il doppio. Considerando un numero medio di
25 famiglie a gruppo, abbiamo una stima di 22mila famiglie coinvolte per
un totale di 90mila consumatori che in Italia utilizzano i prodotti dei GAS.
I GAS sono presenti in tutte le regioni italiane e quasi in tutte le provincie,
anche se sono maggiormente diffusi al centro-nord. Sul sito www.retegas.org
si possono trovare, oltre alle notizie ed ai documenti, l’archivio dei GAS
censiti e quello dei produttori che si segnalano ai gruppi.
La rete dei GAS favorisce la diffusione, lo scambio di informazioni e l‘aiuto
reciproco. Un’occasione di incontro e confronto per valutare l’evoluzione del
fenomeno e le sue prospettive è il convegno nazionale, che si tiene solitamente
in primavera. Ripercorrendo la storia dei convegni è così possibile vedere
quali sono state le questioni considerate via via importanti per lo sviluppo
dei GAS. In particolare, il convegno di Marzabotto (BO) del 2002 sul tema
del progetto locale ha in qualche modo anticipato gli elementi su cui i GAS
si sono concentrati negli anni successivi: in primo luogo l’attenzione al ruolo
dei GAS sul loro territorio, e alla possibilità di costruire filiere corte partecipate
9
in cui collegare i diversi attori attraverso catene locali di produzione,
distribuzione e consumo. Questa attenzione procede però di pari passo
all’esigenza di andare oltre al perimetro locale e di valutare come i GAS
possano essere promotori di un cambiamento su scala globale; questa domanda
ha portato alle riflessioni e alle esperienze sui grandi numeri e sui Distretti
di Economia Solidale.
Le tendenze
Negli ultimi anni è emersa chiaramente la crescita del numero di gruppi, per
cui a partire dal convegno di Firenze del 2004 i GAS si sono interrogati su
come questa crescita potesse essere indirizzata ed utilizzata, in particolare
per consentire di ottenere prodotti e servizi secondo lo stile dei GAS ma che
da un singolo gruppo non possono essere gestiti in modo autonomo a causa
della complessità della filiera.
Il primo strumento in mano ai GAS per ampliare le loro possibilità di acquisto
è costituito dai coordinamenti locali, anche detti retine o intergas. Le retine
sono un coordinamento tra i GAS di una stessa zona che si mettono insieme
per svolgere azioni di promozione e per coordinare acquisti che vengono
svolti meglio a questo livello. Un esempio tipico è quello delle arance, in cui
l’acquisto in comune tra più GAS consente di ridurre le spese di spedizione.
A Torino il coordinamento tra GAS ha dato vita ad una associazione ed una
mailing list cui sono iscritti i GAS di città e dintorni. Quando è il tempo delle
arance, la Ass. Mani Tese si occupa di gestire un ordine collettivo per i GAS
della zona, inviando un messaggio sulla mailing list con le indicazioni per
eseguire l’ordine. In questo modo vengono raccolte le richieste di tutti i GAS
per formare un ordine complessivo verso il produttore; nel giorno della
consegna ogni GAS andrà poi a ritirare le sue cassette. In questo modo, nel
corso dell’inverno 2007-2008, sono stati raccolti da 60 gruppi su quattro
consegne ordini per 53 pedane di agrumi, più di 500 quintali. Il campo del
produttore siciliano, che fornisce diversi GAS del nord, ormai non è più
sufficiente; per questo motivo gli agricoltori vicini sono stati coinvolti nel
progetto ed hanno costituito un consorzio per rispondere alle richieste dei
GAS. Gli agrumi vengono pagati loro un prezzo che può essere anche 5 volte
superiore a quello a cui sarebbero costretti a vendere nei canali della
distribuzione tradizionale, mentre ai componenti del GAS le arance biologiche
vengono a costare meno che al supermercato.
In alcuni casi invece, a causa della complessità e tipologia della filiera
produttiva, può essere utile coordinare gli acquisti su di un livello ancora
più ampio rispetto alla retina, ovvero a livello nazionale; i progetti di questo
tipo vengono pomposamente chiamati dai GAS progetti dei grandi numeri.
In particolare, i GAS stanno sperimentando la strategia dei grandi numeri in
due settori: il tessile e l’energia. Per quanto riguarda il tessile, l’idea é che
gli acquisti coordinati tra più GAS possano avviare e sostenere filiere di capi
d’abbigliamento che siano allo stesso tempo biologici ed equosolidali.
Una prima sperimentazione ha consentito di realizzare la “felpa dei gas” in
2000 esemplari con cotone biologico indiano; ora i GAS si sono avventurati
verso l’intimo, e dopo una sperimentazione di mutande e magliette da parte
di alcuni gruppi hanno lanciato un ordine per i GAS interessati: sono stati
raccolti in questo modo ordini da 50 GAS per un totale di 3200 capi di intimo
in cotone biologico brasiliano confezionati da un gruppo di artigiani del Novarese.
Sul campo dell’energia è stata costituita dai GAS una associazione, chiamata
GASenergia, per trattare il tema in modo specifico. Lo scopo dell’associazione
è promuovere la autosufficienza energetica dei territori, le energie rinnovabili
e la riduzione dei consumi. Come primo passo l’associazione GASenergia sta
definendo un accordo con un distributore di energia per consentire a chi è
interessato di siglare un contratto per la fornitura di energia elettrica da
10
fonti rinnovabili a condizioni concordate. Come si può vedere nella gestione
degli acquisti collettivi svolti a diversi livelli di scala (singolo gruppo, retina
o gruppo di lavoro a livello nazionale), una peculiarità dei GAS è quella di
mantenere le decisioni al livello più basso possibile; e comunque, le decisioni
prese ai livelli superiori non sono mai vincolanti per i livelli inferiori che
scelgono liberamente se aderire ad una progetto. Questo è uno degli elementi
che distinguono una rete come quella dei GAS rispetto ad altre forme di
organizzazione. La rete dei GAS ha una struttura estremamente orizzontale
in cui i singoli gruppi sono l’elemento attivo; questo consente l’integrazione
e il sostegno reciproco tra gruppi anche molto diversi tra di loro. In questo
modo, i GAS promuovono la ricerca di soluzioni collaborative a tutti i livelli:
all’interno del gruppo, con i produttori e verso gli altri gruppi.
Oltre alle retine ed ai progetti dei grandi numeri, il terzo strumento che i
GAS possono utilizzare per aumentare la loro efficacia nella trasformazione
dell’economia e allo stesso tempo allargare il paniere dei prodotti e servizi
da filiere ricche di relazioni sono i distretti di economia solidale.
I Distretti di Economia Solidale (DES)
Cosa sono i DES
Con distretto di economia solidale (DES) intendiamo una rete locale di
economia solidale secondo la strategia delle reti proposta da Euclides Mance.
In particolare, si tratta di una rete all’interno della quale non circolano solo
informazioni e pratiche comuni, ma in modo distintivo anche prodotti e
servizi. Si tratta di una rete composta da cellule di produzione di beni e
servizi e cellule di consumo ispirate ai principi dell’economia solidale, che
dirigono in maniera preferenziale all’interno della rete i loro flussi di fornitura
e approvvigionamento per sostenersi reciprocamente ed allargare in questo
modo gli spazi di un’economia finalizzata al benessere di tutti e alla
conservazione dell'ambiente. Il termine distretto utilizzato in Italia per definire
queste reti locali si rifà alla tradizione dei distretti industriali per indicare
la vocazione di un territorio, ma nella prospettiva di un intreccio tra produzioni
e consumi di diverso tipo, e quindi ben al di fuori della logica di una
destinazione pressoché univoca di un territorio presente nel concetto dei
distretti convenzionali.
Si intende con DES una rete costituita dagli attori dell’economia solidale
presenti su di un territorio (GAS, botteghe del commercio equosolidale,
realtà di finanza etica e di turismo responsabile, piccoli agricoltori
biologici, cooperative, etc.) che si rafforzano vicendevolmente orientando
per quanto possibile all'interno della rete i loro scambi e collaborano
tra loro per la promozione verso il pubblico e le istituzioni. I benefici
di questo modo di operare stanno nella creazione di un circuito di scambio
tra consumatori critici e realtà produttive di beni e servizi attente all’ambiente,
alle condizioni di lavoro e alle forme di autogestione che consente di sostenere
cicli di produzione, distribuzione e consumo che difendono l’ambiente, le
condizioni di lavoro e favoriscono la socialità. Si tratta comunque di un
concetto generale molto innovativo a cui possono corrispondere idee diverse
sull’effettivo funzionamento di un meccanismo di questo tipo, pur restando
all’interno dei valori dell'economia solidale.
La nascita
In Italia la proposta delle reti di economia solidale prende forma in modo
compiuto nel 2002 sotto la spinta di diversi fattori: da una parte l’estrema
11
vivacità italiana di esperienze di economia solidale nei diversi settori, dall’altra
le questioni poste dai GAS che – come abbiamo visto – in molti casi non si
possono risolvere a livello dei GAS o dei loro coordinamenti locali; a questi
aggiungiamo la diffusione in Italia di reti dedicate all’economia di giustizia,
come la Rete di Lilliput, ed infine la diffusione a livello internazionali di reti
che considerano l’economia solidale e le sue reti una strategia organica per
contrastare il sistema attuale e costruire un’alternativa.
Dopo il lancio della proposta nel 2002 da parte della Rete di Lilliput, si è
costituito un gruppo di lavoro che in primo luogo ha definito, all’interno
della “Carta per la rete italiana di economia solidale” (Carta RES) del 2003,
quali sono le caratteristiche comuni all’economia solidale:
- relazioni tra i soggetti economici basate sui principi di reciprocità e
cooperazione;
- giustizia e rispetto delle persone (condizioni di lavoro, salute, formazione,
inclusione sociale, garanzia dei diritti essenziali);
- rispetto dell’ambiente (sostenibilità ecologica);
- partecipazione democratica;
- disponibilità a entrare in rapporto con il territorio (partecipazione al
«progetto locale»);
- disponibilità a entrare in relazione con le altre realtà dell’economia solidale
condividendo un percorso comune;
- impiego degli utili per scopi di utilità sociale.
Dopo il richiamo agli elementi distintivi dell’economia solidale, la Carta RES
propone la sperimentazione dei distretti di economia solidale per verificare
nella pratica l’efficacia della strategia delle reti. Questo ha dato il via ad
alcuni esperimenti, pur nella difficoltà di capire quali possano essere i passi
da muovere nella costruzione di un sistema inedito.
Lo sviluppo
In seguito alla sperimentazione di questi ultimi anni, oggi nessuno ha il
coraggio di affermare di aver realizzato un Distretto di Economia Solidale,
che si è mostrato essere un’ardua impresa; esistono tuttavia dei gruppi
promotori attivi nella costruzione dei Distretti di Economia Solidale sui loro
territori, anche se seguendo forme, modalità e intensità diverse. Può essere
utile una rassegna sul tipo di attività intraprese da questi gruppi promotori
per capire come si stanno muovendo.
Solitamente il primo passo è proprio la costituzione del gruppo promotore
a partire da singoli e realtà di economia solidale del territorio, in alcuni casi
sotto l’impulso di un Ente Locale. Questo gruppo decide in che modo organizzare
la sua attività, se e come costituirsi formalmente – in alcuni casi sono state
fondate delle associazioni – e solitamente definisce una sua carta dei principi
applicando alla realtà locale quelli esposti nella Carta RES. A questo punto
il gruppo promotore porta avanti dei progetti per la promozione dell’economia
solidale e la costruzione di filiere partecipate, sempre nell’ottica della
costruzione del distretto.
In Trentino, ad esempio, il gruppo promotore è formato da un gruppo di
volontari costituitosi nel 2004 con il nome “Trentino Arcobaleno”; le prime
attività sono state la realizzazione della guida e l’organizzazione della fiera
annuale “Fà la cosa giusta!”, con il sostegno della Provincia Autonoma, per
promuovere le realtà di economia solidale del territorio. Sempre con il sostegno
della Provincia, dopo la guida e la fiera, nel 2006 nasce lo sportello informativo
“Fà la cosa giusta!” che fornisce ai cittadini informazioni e strumenti sugli
stili di vita sostenibili. A partire dal 2005 Trentino Arcobaleno realizza dei
progetti di filiera corta partecipata, iniziando con la sperimentazione del
pomodoro da passata nel progetto “Tra passata e futuro”, per poi avviare
negli anni successivi la distribuzione della biocesta – lanciata da tre piccoli
12
produttori su sollecitazione del gruppo promotore – e altri progetti su mele
e frutti di bosco. Tra il 2005 ed il 2008 Trentino Arcobaleno ha realizzato 10
progetti di filiera corta biologica trentina, a cui hanno partecipato
complessivamente 71 produttori e 769 consumatori. Nel 2008 la biocesta
trentina ha raggiunto i 140 ordini, e nel 2006 il progetto “Tra passata e
futuro” ha raccolto ordini per 250 quintali di pomodori da 99 partecipanti.
In Brianza, nel territorio della prossima provincia di Monza, la strategia
seguita nella costruzione del distretto è fortemente centrata sui GAS. Se nel
2004 i gruppi erano due, ora si contano una ventina di GAS per un totale
di 600 famiglie coinvolte; l’obiettivo è quello di arrivare ad avere un GAS in
ognuno dei 50 Comuni. Sono i GAS, attraverso l’organizzazione della loro
domanda, a sostenere ed indirizzare lo sviluppo del distretto. Tra i GAS della
Brianza è nata in primo luogo la retina, utilizzata per coordinare gli acquisti
collettivi di alcuni prodotti tra più gruppi, e a partire dalla retina è nata la
spinta propulsiva maggiore per lo sviluppo del distretto, che ha dato vita nel
2006 alla Associazione di Promozione Sociale “Comitato verso il Distretto
Solidale della Brianza”. Attualmente sono in cantiere progetti in diversi
settori, tra cui la telefonia, l’energia ed i detersivi: ma quello più significativo
riguarda la realizzazione della filiera locale del pane con il progetto “Spiga
e madia”. Nel corso del 2007 il comitato verso il DES Brianza è riuscito a
mettere insieme la domanda dei GAS per un pane biologico e locale, il
proprietario di un campo, il mulino a pietra ed il panettiere, tutti all’interno
di un’area di raggio 20 km. E’ stata quindi avviata la coltivazione del frumento
e a partire dal 2008 un centinaio di famiglie dei GAS mangiano un ottimo
pane biologico proveniente dal loro territorio.
Anche nella Provincia di Como, come nel Trentino, il gruppo promotore del
distretto ha iniziato a farsi conoscere con una “fiera provinciale delle relazioni
e delle economie solidali” denominata “L’isola che c’è”, giunta oramai alla
quinta edizione e considerata come la punta di un iceberg che dà visibilità
alle ricchezze del territorio. Il gruppo promotore, costituitosi in associazione
nel 2005, ha avviato diversi altri progetti. Il progetto “VIVI sostenibile”
propone ai cittadini percorsi nei diversi Comuni della Provincia per la
sperimentazione di nuovi stili di vita e di consumo. Infine, con il progetto
“Corto Circuito” la rete comasca sta sperimentando un forma di filiera corta
attraverso un mercato periodico dei produttori locali rivolto sia ai gruppi che
ai singoli consumatori.
Nelle Marche il gruppo promotore, dapprima attivo a livello informale come
tavolo regionale, nel 2006 si è costituito in associazione con il nome di REES
Marche. Tra le diverse attività e progetti troviamo anche qui la promozione
di fiere in varie località della regione, le pagine arcobaleno, il sito con articoli,
documenti e un archivio dei soggetti dell’economia solidale, la promozione
dei GAS e delle filiere corte. Inoltre l’invio quasi quotidiano di una newsletter
con notizie di appuntamenti e iniziative dei vari settori, la promozione degli
scambi commerciali interni alla rete, la promozione del consumo critico con
iniziative del tipo “Cambieresti?” e la progettazione di reti distributive e
l’interazione con le istituzioni locali per promuovere l’economia solidale.
Oltre a queste, altre esperienze sono in corso d’opera nella prospettiva della
sperimentazione dei Distretti di Economia Solidale, operanti perlopiù sulla
dimensione di una provincia, come ad esempio ad Arezzo, Pisa, Torino, Varese,
Venezia, Verona, Padova oltre che in Friuli.
Intanto a livello nazionale il gruppo di lavoro iniziale ha dato vita al “Tavolo
RES” per promuove lo sviluppo dei distretti; la situazione aggiornata sulle
attività in corso ed un po’ di documentazione sono disponibili sul sito
www.retecosol.org.
Analizzando le esperienze in corso possiamo vedere che il processo di
attivazione dei distretti nasce solitamente da un gruppo promotore non
13
formalizzato, che in alcuni casi decide dopo un paio di anni di attività di
costituirsi in associazione; questo gruppo promotore nasce perlopiù in modo
spontaneo, in alcuni casi è invece sostenuto da un Ente Locale. Di solito la
prima attività che viene svolta è una mappatura delle realtà di economia
solidale del territorio, che può poi portare alla scrittura di una guida tipo
“Pagine arcobaleno” o alla organizzazione di una fiera. A questo punto il
gruppo promotore si interroga su come passare da eventi occasionali a
modificare i flussi dei prodotti sul proprio territorio nella logica della
costruzione di un distretto di economia solidale. Nascono da questa
considerazione le attività di sensibilizzazione verso i consumatori, come gli
sportelli informativi, ed i progetti di filiera corta partecipata.
Le tendenze
Il Tavolo RES promuove occasioni di incontro e scambio tra i gruppi promotori
dei distretti, che sono anche l’occasione per fare un po’ il punto della situazione
ed evidenziare gli aspetti ritenuti maggiormente critici. L’ultima assemblea dei
distretti, svoltasi a Verona nel giugno 2008, ha così messo in luce alcuni temi
che probabilmente accompagneranno lo sviluppo dei distretti nei prossimi anni.
Da una parte, un tema che si sta iniziando ora ad affrontare, é quello della
logistica, in particolare per quanto riguarda la distribuzione. Ci si sta così
chiedendo, a partire dalle esperienze di filiera in corso, quali proposte si
possono fare per un modello di distribuzione coerente con le caratteristiche
dell’economia solidale e con la strategia delle reti, e quindi in grado di
rafforzare la rete e di veicolare anche occasioni di relazione oltre che prodotti
e servizi. Per ora, questa riflessione va sotto il nome di Piccola Distribuzione
Organizzata (PDO), che mette in evidenza la ricerca di un sistema alternativo
rispetto al modello della grande distribuzione.
Confrontandosi sui modelli di distribuzione, ci si rende però conto che questi
sono legati in modo molto stretto alla visione strategica sul tipo di diffusione
auspicata per i prodotti dell’economia solidale. Ci si interroga quindi su quali
scenari siano desiderabili per ampliare la distribuzione dei prodotti dell’economia
solidale. Le riflessioni ed il confronto attuale mettono in evidenza il fatto che
questi prodotti, in particolare quando sviluppati all’interno di un distretto,
rischiano di perdere significato al di fuori del circuito di relazioni che li hanno
generati. Per questo motivo, si sta cercando di definire dei modelli di distribuzione
che possano aumentare la diffusione dei prodotti e servizi mantenendo e
valorizzando le loro caratteristiche relazionali. Una modalità da sperimentare
consiste nella distribuzione a gruppi organizzati, anche se non necessariamente
gas. Questi gruppi potrebbero essere, ad esempio, dei circoli o altre organizzazioni,
oppure anche gruppi di vicinato che si formano apposta per acquistare i
prodotti del distretto. Occasioni periodiche di incontro consentono a questi
gruppi di stabilire relazioni e conoscere la storia dei prodotti.
Dall’altra parte ci si rende conto che queste reti nascenti sono estremamente
fragili e devono essere sostenute per potersi sviluppare in questa fase iniziale.
Ciò significa da una parte reperire le risorse per sostenerle, e dall’altra
sviluppare degli strumenti specifici per l'animazione ed il mantenimento di
queste reti che sono fortemente basate sulle relazioni. Probabilmente sarà
su queste difficoltà che nei prossimi anni si giocherà il futuro dell’esperienza
dei Distretti di Economia Solidale. Nonostante le difficoltà, lo strumento del
distretto rappresenta una potenzialità enorme per orientare la forza di
trasformazione che sprigiona dalle esperienze di economia solidale verso la
costruzione di un’economia per il benessere di tutti, e questa visione strategica
sta attivando ed incanalando molte energie.
Andrea Saroldi, tratto dal contributo per la Guida all’Economia Solidale delle
provincie di Lucca, Livorno e Pisa
14
3.
Il nostro percorso verso il DES
E’ sempre difficile sapere dove nasca un’idea, quale sia la prima casa di
un’intuizione, dove si inizi a covare un sogno.
E’ più facile fermare l’istante in cui insieme si è sancito l’inizio di un tentativo,
in cui ci si è detti: proviamo.
Sapendo che quel proviamo è stato preceduto da altre occasioni, incontri,
progetti, tutti necessari – nessuno sa quale fra tutti in misura determinante
– e sapendo come possa essere raccontato in modi diversi a seconda del punto
di osservazione.
Allora, se il punto d’osservazione è quello di una rete di associazioni che da
anni lavora sui temi del consumo critico, dell’economia solidale e del diritto
al cibo, possiamo dire di avere sentito e insieme pronunciato un proviamo
alcuni anni fa, quando le associazioni del progetto Semi di futuro2 – in
collaborazione con Forum Solidarietà – insieme ai gruppi di acquisto solidale
del territorio decidono di lavorare congiuntamente per valorizzare e promuovere
pratiche di economia solidale che restituiscano al lavoro culturale e promozionale
finora svolto uno spessore dato dalla concretezza delle relazioni agite
all’interno della comunità. Relazioni che partono da uno sguardo preciso sul
senso della vita personale e collettiva e fondate su un’idea di benessere per
sé e per gli altri attraverso cui esercitare cittadinanza e partecipazione, in
cui non si contrappone la logica del bisogno (di giustizia, dei beni comuni,
di natura, di lavoro) a quella del desiderio (di vivere bene, di far parte di
una comunità) ma si trae forza dal loro essere intrecciate.
Prende, così, vita una rete di collegamento fra i GAS (interGAS), animati
dall’intenzione di interloquire in modo propositivo e coordinato con la
cittadinanza e dalla necessità di maturare competenze nel muoversi insieme
su alcuni passaggi concreti tipici dell’economia solidale. Penso all’utilità di
confrontarsi sui progetti scelti, sui produttori da sostenere e penso alla
necessità di effettuare ordini di prodotti insieme anziché come singoli GAS,
in particolar modo per quanto riguarda i beni che richiedono grandi numeri
(l’abbigliamento ma anche le arance e non solo), al desiderio di utilizzare
non solo prodotti ma anche servizi con una storia di giustizia alle spalle (la
telefonia, l’energia,ecc.).
Da qui prendono avvio i tavoli interGAS come strumento di confronto e di
lavoro coordinato fra i diversi gas del territorio relativamente agli ordini, agli
acquisti e ai progetti da sostenere.
Allo stesso tempo si organizzano, nell’ottobre 2006 e nell’ottobre 2007,
nell’ambito del Festival Kuminda in collaborazione col Festival Diritti
Umani, due importanti incontri della Rete nazionale di Economia Solidale
con l’intenzione di mettere a confronto le esperienze di distretti avviate in
Italia e stimolare nuove pratiche, per continuare la riflessione su piste di
lavoro comuni e confrontarsi su effetti, risorse e limiti rispetto all’operatività
in corso.
Prende quindi avvio formalmente, dall’ottobre 2007, il tavolo di lavoro sul
2
Si veda scheda descrittiva al capitolo 5.
15
DES del territorio parmense costituito da referenti dei vari GAS e dalle
organizzazioni che partecipano al progetto Semi di futuro, col sostegno
dell’Assessorato alle Politiche sociali della Provincia con cui da tempo si è
avviata un’interazione sul tema.
Il tavolo è al lavoro:
redige la Carta dei principi del Distretto di economia solidale del territorio
parmense3,
effettua un sondaggio finalizzato all’individuazione dei bisogni dei GAS
rimasti scoperti,
realizza una mappatura dei potenziali soggetti da coinvolgere,
promuove il progetto coinvolgendo altri soggetti (istituzioni, enti, associazioni,
produttori, consorzi di produttori, ecc.),
partecipa al tavolo nazionale RES (Rete Economia Solidale),
sperimenta collaborazioni con specifiche realtà produttive,
organizza, nel giugno 2008 nell’ambito della Festa del BIO della cooperativa
Il Ciottolo, la prima iniziativa pubblica finalizzata a promuovere presso la
cittadinanza i contenuti e la filosofia del progetto del Distretto di Economia
Solidale,
promuove e supporta sul territorio la costituzione di GAS aderenti ai principi
dell’economia solidale,
costituisce, nel settembre 2008, l’Associazione Verso il Distretto di
Economia Solidale di Parma e provincia, costituita da 32 membri, fra GAS,
produttori, persone fisiche, associazioni, cooperative sociali.
A questo punto, l’Associazione e la rete a cui partecipa avviano i tavoli di
lavoro del DES: il tavolo-prodotti, il tavolo-servizi, il tavolo-promozione DES,
il tavolo-supporto GAS.
Si tratta di tavoli, costituiti da consumatori critici e produttori, finalizzati
a condurre ricerca e a formulare proposte circa prodotti/servizi e soggetti
dell’economia solidale, a promuovere l’economia solidale e il distretto come
uno dei suoi strumenti generatori, a supportare la costituzione di nuovi
gruppi di acquisto solidale e a proporre progetti significativi generatori di
benessere per il territorio.
In particolare:
il tavolo-prodotti funge da sintesi fra gli specifici gruppi di lavoro che lo
compongono: il tavolo frutta e verdura col sottotavolo arance; il tavolo cereali
con i sottotavoli pasta e riso; il tavolo allevatori; il tavolo abbigliamento e
tessile; il tavolo detersivi;
il tavolo-servizi fa da riferimento al tavolo energia, al tavolo cultura e al
tavolo informatica;
il tavolo-promozione del DES si occupa di ideare ed organizzare tutte le
azioni necessarie e utili per la promozione del DES (la Guida dell’economia
solidale in rete a Parma e provincia, il sito web, le iniziative culturali, ecc.)
il tavolo-supporto ai GAS si occupa di ideare ed organizzare tutte le azioni
a supporto della costituzione di nuovi gas oltre che di progettare servizi di
supporto ai gas già costituiti.
Il Distretto di Economia Solidale si configura allora come il “mercato”, inteso
non come spazio fisico, ma come punto di incontro tra le richieste dei
cittadini-consumatori e i soggetti economici che offrono beni o servizi basati
su specifici requisiti.
Non è di nessuno, nessuno ne è titolare, ma essendo promosso dall’Associazione,
questa ne definisce e garantisce le caratteristiche. L’entrata e l’uscita dal
3
Si veda in appendice.
16
distretto sono quindi determinate da un rapporto con l’Associazione.
Esso diventa visibile attraverso le iniziative, le attività promozionali e le
relazioni che l’Associazione attiva sul territorio.
L’Associazione Verso il DES del territorio parmense è costituita dai soggetti
che hanno promosso l’idea del DES e raccoglierà via via coloro che ne vogliono
definire e garantire le caratteristiche. E’ la forma giuridica pensata per
garantire i princìpi del DES. È promotrice del DES e ne assicura il funzionamento
attraverso i tavoli di lavoro. L’attività dell’Associazione consiste, quindi, nel
porre in essere tutte le iniziative e i progetti che promuovono e fanno vivere
il DES. Il funzionamento dell’Associazione avviene attraverso tre momenti:
l’Assemblea, il Consiglio e i Tavoli di lavoro sopra descritti. L’Assemblea è
l’organo principale dell’Associazione (si veda art. 7 - Statuto dell’Associazione).
Il Consiglio “coordina i programmi stabiliti dall’Assemblea” (dallo statuto
dell’Associazione), riceve e valuta proposte e indicazioni che emergono dai
tavoli di lavoro, valuta l’ingresso di nuovi soci nell’Associazione e l’ingresso
di nuovi soggetti nel DES. Raccoglie partenariati e supporti (es. Amministrazione
Provinciale, Forum Solidarietà) per la promozione del distretto. L’adesione
all’Associazione non significa necessariamente partecipazione agli scambi
economici che avvengono all’interno del DES e viceversa partecipare al mercato
del DES non significa aderire all’Associazione.
Difficile prevedere come continui a prendere corpo questo percorso fatto di
persone, di organizzazioni, fondato sulle relazioni, sui bisogni e i sogni di
ciascuno e di un insieme che è la rete.
Sappiamo però che oggi ci sembra più che mai necessario e appassionante
continuare a lavorare in modo critico e propositivo sull’informazione, sul
confronto, sulla ricerca di progetti finalizzati al benessere di tutti e sulla
cura delle relazioni per difendere l’equità all’interno della nostra comunità
e nei rapporti fra comunità lontane, per affermare il diritto al cibo per tutti
e il principio della sovranità alimentare.
E sappiamo che questo impegno si basa sul rispetto dei saperi e delle
conoscenze locali, sulla valorizzazione dei territori, su un diverso rapporto
tra la Terra, i produttori e i consumatori, su una partecipazione e un pensiero
critico rispetto al proprio stile di vita, di produzione e di consumo.
E un luogo in cui necessità e passione stanno insieme è un luogo in cui
bisogna continuare ad abitare, è palestra su cui esercitare diritti e praticare
bellezza.
Francesca Bigliardi
Coordinatrice progetto Economia Solidale – Semi di Futuro
17
4.
I soggetti dell’Economia Solidale
18
4.1
I Gruppi di Acquisto Solidale (GAS)
19
GAS Associazione La Spiga
Referente: Veraldo Caffagnini
Via Zaniboni, 1 – Parma
05211810198 (ore serali)
fax 05217331139
[email protected]
www.gaslaspiga.org
Scopi e attività:
Il GAS La Spiga si occupa di acquisti di beni di qualità che rispondano ai criteri
dell’economia solidale. Ricerca fornitori piccoli, locali, biologici, solidali, con
un progetto sociale importante con i quali allacciare rapporti di fiducia ed
instaurare un patto di reciproca collaborazione. Il gruppo ritiene fondamentale
rimanere piccolo per favorire la conoscenza reciproca, il frequentarsi tra i soci,
il dialogare, la partecipazione non anonima. Viene privilegiata aldilà del prezzo
la qualità del prodotto, la qualità del processo produttivo, la qualità del progetto.
L’associazione organizza giornate di approfondimento sull’alimentazione naturale
e sull’uso corretto degli alimenti proponendo laboratori di cucina oltre che le
visite ai fornitori.
Partecipa al Distretto perché …
La Spiga promuove rapporti con i fornitori che rispondano ai criteri e principi
del DES privilegiando fornitori piccoli, locali, disponibili a partecipare ad un
progetto di economia solidale, aperti alle collaborazioni tra i produttori.
L’associazione fa parte dell’Intergas. Ha avviato rapporti con gli altri GAS
all’interno dei tavoli di prodotto per coordinare gli acquisti. Coordina alcuni
acquisti comuni.
La Spiga fa parte dell’associazione Verso il distretto di economia solidale del
territorio parmense e partecipa con i soci sia al consiglio direttivo che ai tavoli
di lavoro. Si cerca di coinvolgere il più possibile gli associati a partecipare
attivamente al distretto. Intende applicare i principi DES ai rapporti in essere
con i propri produttori e sviluppare sul territorio il coinvolgimento dei consumatori
allargando la cerchia dei gruppi di acquisto e degli scambi economici rispondenti
ai principi del DES.
20
GAS Cinghio
Referente: Sandro Tore
Via Olimpia, 2 – Parma
0521945131 – 3355219091
[email protected]
Scopi e attività:
Ricostruire un rapporto col territorio attraverso lo spirito delle economie solidali.
Promuovere i beni di relazione.
Partecipa al Distretto perché …
Partecipa attivamente all’Associazione verso il DES del Territorio Parmense ed
ai tavoli di lavoro.
Privilegia la filiera corta, facendo attenzione al prodotto, al processo e al
progetto negli acquisti.
Costruisce la base della rete di economia solidale.
Promuove una cultura per la decrescita.
GAS Fidenza
Referente: Maghenzani Roberto
Via Berenini, 134 – Fidenza (PR)
0524525810 – 0524527220
Contatti anche c/o Bottega Garabombo il 3° venerdì del mese dalle 17 alle 19
[email protected]
Scopi ed attività:
- Favorire l’accesso a prodotti provenienti da filiere locali solidali;
- sviluppare la solidarietà attiva tra i soci, coi produttori, con l’ambiente;
- favorire la nascita del Distretto di economia solidale.
Partecipa al Distretto perché …
Partecipa attivamente all’Associazione verso il DES del Territorio Parmense ed
ai tavoli di lavoro.
Promuove il software di gestione degli ordini in comune con tutti gli attori
del DES.
Il GAS dà la disponibilità a promuovere iniziative e eventi sul territorio di
riferimento e offre una partecipazione propositiva alle iniziative proposte.
21
GAS Fiorenzuola
Referente: Giovanna Ligutti
Via Follo, 1/a – Fiorenzuola
3385833931
www.garabombofidenza.it/gasfiorenzuola/
Scopi e attività:
- Sviluppo di un’economia locale e solidale sul territorio;
- scelta di prodotti di qualità;
- instaurazione di rapporti di fiducia coi produttori/fornitori.
Partecipa al Distretto perché …
L’associazione fa già parte del DES, ha partecipato al tavolo del riso e ha
effettuato ordini comuni con gli altri GAS.
Si impegna nella creazione di legami con il proprio territorio e con altri più
lontani oltre che nella promozione della filiera corta.
Il GAS è disponibile a:
- collaborazione con altri soggetti ai tavoli di lavoro;
- coordinamento ordini;
- partecipazione di eventi sul tema.
GAS Il Grappolo
Referente: Cenci Luca
Via XXIV Maggio, 2 – Monticelli Terme (PR)
0521658670 ore serali
Scopi ed attività:
Ricerca di fornitori piccoli, locali, biologici, solidali, con cui allacciare rapporti
di fiducia ed instaurare un patto. Il gruppo ritiene fondamentale rimanere
piccolo per favorire la conoscenza reciproca, il frequentarsi, il dialogare, la
partecipazione non anonima. Viene privilegiata, aldilà del prezzo, la qualità
del prodotto, la qualità del processo produttivo, la qualità del progetto.
Partecipa al Distretto perché …
Il Grappolo promuove rapporti con i fornitori che rispondano ai criteri e principi
espressi nella Carta del DES, privilegiando fornitori piccoli, locali, disponibili
a partecipare ad un progetto di economia solidale, aperti alle collaborazioni
tra i produttori.
L’associazione fa parte dell’InterGAS. Partecipa con gli altri GAS ai tavoliprodotto del DES per coordinare gli acquisti. Coordina alcuni acquisti comuni.
Si cerca di coinvolgere il più possibile i soci a partecipare attivamente al
distretto.
22
GAS In the city
Referente: Erica Marsullo
[email protected]
Scopi e attività:
Il nostro gruppo di acquisto nasce dalla necessità di costruire un approccio al
consumo più critico e consapevole. Questa intenzione si concretizza nella ricerca
di una relazione diretta con i territori di produzione, che si traduce
nell’accorciamento della filiera del consumo e con una particolare attenzione
alla qualità dei prodotti.
Partecipa al Distretto perché …
Con l’intenzione di diffondere le buone pratiche e lo stile di vita promosso dal
DES, abbiamo deciso di aprire il nostro gruppo a nuovi partecipanti, soprattutto
cercando di coinvolgere persone intorno a noi ancora poco sensibili a queste
tematiche.
Siamo attualmente iscritti alla mailing list del DES e partecipiamo agli incontri
sulla promozione, l'informatizzazione e la gestione dei prodotti.
In questa prima fase della nostra costituzione, ci sentiamo molto attivi nella
attuazione delle politiche individuate nel punto III della Carta dei principi del
DES relativamente alla Sostenibilità ecologica.
GASoniera
Referente: Bruno Tommasini
c/o Casa Cantoniera di via Mantova – Parma
0521981764
Scopi ed attività:
Valorizzazione dei produttori del territorio e soprattutto di quelli interni al
nostro GAS che unisce consumatori e produttori, cercando di limitare l’impatto
dei trasporti per la fornitura dei prodotti.
La responsabilità all’interno del nostro gas è condivisa, in particolare ogni socio
è referente di almeno un prodotto acquistato dal gruppo.
Partecipa al Distretto perché …
Partecipiamo a diversi tavoli promossi dal DES, in particolare sull’energia,
cultura e prodotti.
Siamo interessati a trovare un incontro tra le esigenze dei consumatori e dei
produttori di beni e servizi per creare un’effettiva economia solidale nell’interesse
di tutti.
23
GASpare
Referente: Costanza Iotti
Via Torelli, 1 – Parma
0521281112 – 3476018020 (dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 20)
[email protected]
Scopi ed attività:
Valorizzazione delle piccole realtà ed aziende locali, attenzione al biologico
ed a una forma di commercio equo-solidale che promuova lo scambio, il riuso
il baratto, il sostegno dell’economia locale e del rapporto diretto con i fornitori.
Partecipa al Distretto perché …
Il gruppo, ad inizio 2009 in fase nascente, ha iniziato a partecipare ai tavoli
tematici proposti dal Distretto di economia solidale ed alle attività intergas
proposte. Gaspare è in stretto contatto con il GAS La Spiga di Parma.
Gaspare ha dato la disponibilità ad essere parte attiva della progettazione del
Distretto in particolar modo per migliorare la conoscenza reciproca con i piccoli
produttori locali a cui si vuole fare riferimento per gli acquisti.
GAS Salsomaggiore
Referente: Giordano Marzaroli
Contignaco Massari, 303 – Salsomaggiore (PR)
[email protected]
Scopi e attività:
Favorire il consumo e la diffusione di prodotti naturali ed ecocompatibili tramite
l’acquisto collettivo di prodotti e servizi.
Favorire il sostegno dei piccoli produttori e la solidarietà tra soci e produttori
con rapporti di fiducia reciproca, ponendo attenzione alla qualità dei prodotti
e dei processi di produzione.
Partecipa al Distretto perché …
Partecipa dall’inizio all’Associazione verso il DES del territorio parmense e ai
tavoli di lavoro.
Promuove i principi dell’Economia Solidale.
Partecipa ai tavoli InterGAS per il coordinamento degli ordini e la realizzazione
di progetti.
Ripone particolare attenzione alla sostenibilità ecologica e sociale.
Partecipa attiavmente ai progetti proposti dal DES.
24
GAS San Giovanni Battista
Referente: Andrea Bonvicini
Via G. Saragat, 4 – Parma
3355842935
[email protected]
Scopi ed attività:
Acquisto di beni di uso comune secondo i criteri dell’economia solidale.
Lo scopo è quello di opporsi al modello di consumo dell’economia globale,
operando scelte alternative di acquisto rispettose di alcuni principi fondamentali
di solidarietà come il rispetto dell’ambiente, il commercio equo, prodotti naturali,
il rispetto delle condizioni di lavoro, prediligere il rapporto con fornitori piccoli,
locali, con i quali instaurare un patto di fiducia. E’ considerata importante la
qualità del prodotto, la qualità del processo produttivo, la presenza di un
progetto sociale o ecologico, il prezzo trasparente adeguato per il produttore
e accessibile per il consumatore.
Altri aspetti prioritari sono la stretta relazione ed amicizia tra le famiglie
aderenti e la particolarità del gruppo di essere nato ed inserito nell’esperienza
di comunità parrocchiale e di quartiere e questo per il gruppo è occasione di
confronto-stimolo con queste realtà.
Partecipa al Distretto perché …
Privilegia il rapporto con fornitori piccoli, che prediligono la componente del
lavoro rispetto a quella dell’investimento in capitale valorizzando l’apporto
umano nella produzione; con fornitori locali per sostenere i prodotti legati al
territorio e ridurre i costi ambientali della distribuzione; con fornitori che sono
rispettosi dell’ambiente e delle condizioni e diritti dei lavoratori.
Il GAS fa parte dell’Intergas e ha rapporti con gli altri GAS di Parma e provincia
all’interno dei tavoli-prodotto DES per gli acquisti in comune. Coordina il tavolo
di acquisto comune del riso.
Il GAS San Giovanni Battista, con un suo delegato, fa parte dell’associazione
Verso il distretto di economia solidale del territorio parmense e partecipa con
propri aderenti ai tavoli di lavoro.
Il GAS promuove i propri iscritti a partecipare attivamente alle riunioni ed alle
iniziative del DES.
Si propone di adottare i principi della Carta dei principi del DES nei rapporti
sia con i suoi attuali fornitori che con quelli con i quali collaborerà in futuro.
25
GAS Sodales della Sodales onlus
Referente: Antonella Bianchi
Via Casa Bianca, 3 – Parma
Scopi ed attività:
Acquistare prodotti da aziende che seguono criteri etici.
Acquistare prodotti con imballaggi ridotti.
Acquistare prodotti da aziende locali (per un minore inquinamento dovuto al
trasporto).
Acquistare prodotti senza pesticidi.
Acquistare prodotti riutilizzabili, riciclabili, riparabili.
Partecipa al Distretto perché …
Il GAS ha rapporti con i seguenti gas del territorio: Il Grappolo, La Spiga, GAS
Terra Terra
Può contribuire allo sviluppo del DES attraverso la realizzazione di opuscoli,
online, convegni e corsi.
La nostra associazione si occupa anche della raccolta e del recupero dei cellulari
dismessi e dei dvd e cd usati.
GAS Sorbolo
Referente: Giulia D'Incognito e Sara Cantoni
Via Conforti, 17 - Sorbolo (PR) c/o Giulia D’Incognito
3336023346 (dopo le 16.00)
[email protected]
Scopi e attività:
Siamo consumatori critici che chiedono prodotti e servizi rispettosi delle persone
e dell’ambiente, con la prospettiva di valorizzare le risorse del luogo, creare
occupazione e difendere le fasce deboli della popolazione. Promuoviamo sani
comportamenti alimentari, perché crediamo che l’alimentazione giochi un ruolo
importante nel mantenersi in buona salute. Con i nostri acquisti intendiamo
valorizzare la produzione e lo scambio prevalentemente locale di beni e servizi
di qualità, ed al “giusto prezzo”, che deve essere trasparente, adeguato per il
produttore ed accessibile al consumatore.
Partecipa al Distretto perché …
Siamo ancora in fase nascente ma:
- collaboriamo al DES con il tavolo del supporto ai nuovi GAS emergenti;
- siamo disponibili a momenti di confronto con il DES perché lo riteniamo un
valido strumento e un punto di riferimento per consolidare il nostro gruppo
e quindi rafforzare i nostri intenti.
26
GAS Terra Terra
Referente: Riccardo Boeri, Paolo Nadotti, Micaela Sini Scarpato
3286771800 Riccardo
[email protected]
www.gasterraterra.frasidigioia.it/
Scopi e attività:
Siamo un gruppo di persone unite dal desiderio di fare qualcosa per cambiare
il nostro modo di essere “consumatori”, diventando più consapevoli, più critici,
stabilendo nuovi rapporti umani prima di tutto e poi economici.
Il criterio guida deve però essere sempre la solidarietà (concetto che è proprio
del movimento dei Gruppi di Acquisto Solidali).
Il nostro GAS sta cercando di darsi una forma associativa compiuta.
Vogliamo però rimanere “aperti” sia a nuovi ingressi di persone sia a nuove
idee, per migliorare sempre più.
L’attività principale è chiaramente l’acquisto di prodotti, scelti tutti insieme
tenendo come guida i principi di solidarietà, ecologia ed anche economia.
Gli acquisti periodici vertono su diverse categorie di prodotti in continuo
aumento, al fine di garantire una sempre maggiore autonomia dei nostri associati
dai canali distributivi convenzionali.
Attività ausiliarie riguardano l’informazione su iniziative sul territorio, su modi
di vivere a basso impatto ambientale, su alimentazione, ecc., sfruttando le
competenze dei vari associati.
Partecipa al Distretto perché …
I prodotti di prima necessità devono necessariamente provenire dal nostro
territorio. E’ necessario adattarsi ai prodotti disponibili, in base alle stagioni
e ai fornitori. In questo modo è possibile riscoprire alimenti utilizzati magari
da secoli ma poi abbandonati o quasi dimenticati a favore di altri importati
da chissà dove. Radicando l’alimentazione sul territorio si raggiunge un triplice
scopo: meno trasporto, con conseguente risparmio economico ed ecologico;
più salute, con prodotti più freschi e più adatti al nostro corredo genetico; si
fa anche cultura, imparando a riconoscere ed apprezzare sapori antichi.
Per quanto riguarda invece i prodotti tipici bisogna invece trovare fornitori
nelle zone di vocazione. E’ importante, però, che questi prodotti rivestano il
ruolo di “accessori”.
Effettuiamo inoltre già da tempo acquisti con altri GAS su alcuni prodotti.
Una nostra socia è delegata a far parte del comitato direttivo dell’Associazione
Verso il DES del territorio parmense e partecipa al tavolo Promozione del DES.
Partecipiamo, inoltre, al tavolo del riso.
27
GAStone
Referente: Rossella Varoli
[email protected]
www.mcuzone.org/gasparma
Scopi e attività:
Sviluppare una cultura e una pratica basata sul consumo critico e attivo,
recuperando il valore e il significato della produzione, trasformazione e consumo
di cibo.
Valorizzare la dimensione collettiva nell’acquisizione di consapevolezza e nella
costruzione delle scelte rispetto alle azioni dell’acquisto e del consumo.
Promuovere pratiche e stili di vita basati sul rispetto, sulla ricerca di equilibrio
e armonia con se stessi e con ciò che ci circonda.
Favorire l’individuazione dei bisogni reali rispetto a meccanismi di induzione
e di condizionamento.
Sostenere produzioni biologiche e produttori locali e legati al circuito del
commercio equo e solidale.
Contribuire alla riduzione della nostra impronta ecologica.
Rendere più accessibili per tutti i partecipanti prodotti bio ed ecologici.
Partecipa al distretto perché…
Aderiamo fin dalla sua costituzione all’Associazione Verso il DES del territorio
parmense, partecipando ai tavoli di lavoro e delegando una nostra socia alla
partecipazione in Consiglio.
Promuoviamo le tematiche e i principi del DES attraverso:
- la valorizzazione della conoscenza diretta e della relazione fiduciaria con i
produttori, tra i soci del GAS e con gli altri GAS;
- la partecipazione all’organizzazione e realizzazione di iniziative di
sensibilizzazione e informazione sui temi del consumo consapevole e
dell’economia solidale;
- la partecipazione ai tavoli di lavoro, alle iniziative e progetti del DES.
Vogliamo contribuire allo sviluppo del DES supportando concretamente la
nascita di nuovi GAS e contribuendo ad ampliare la tipologia dei prodotti e
servizi, oltre alla realizzazione delle attività già in corso.
28
GAS ValTaro
c/o Banca del Tempo - Società Mutuo Soccorso Imbriani
Via Corridoni, 45 – Borgo val di Taro (PR)
3475607447
[email protected]
groups.google.com/group/tarogas/
Riunione fissa il secondo Venerdì del Mese, ufficio e punto di distribuzione
aperto al bisogno
Scopi e attività:
Il GAS si propone di avere un rapporto preferenziale rispetto ai produttori locali
piccoli e grandi che svolgono sul territorio attività di agricoltura biologica o
naturale, sviluppando rapporti diretti di collaborazione e cooperazione anche
attivando progetti specifici. Un rapporto è gia stato avviato con il consorzio
locale della carne biologica, con le associazioni di categoria dei produttori
agricoli e con l’Oasi WWF dei Ghirardi scelta come luogo di informazione ed
educazione verso le tematiche specifiche di un consumo critico e consapevole.
La sensibilizzazione degli aderenti al mutuo soccorso e alla sensibilizzazione
della società in genere sui temi Ecologici, Etici e dell’Economia solidale sono
un importante scopo e obiettivo del nostro GAS.
Partecipa al Distretto perché …
Il GAS Valtaro ha aderito tramite rappresentanti al DES e condivide gli obiettivi
del Distretto. Ritiene opportuno una forma di coordinamento ed aiuto dei GAS
stessi e più in specifico di un economia solidale di Distretto.
I rapporti con il DES sono oggi in divenire.
Fra i pincipi del DES espressi nella Carta, sono temi peculiari del GAS ValTaro:
la dimensione locale, le relazioni, la questione ecologica.
Dimensione locale, come intreccio nel GAS di consumatori ma anche di piccoli
produttori agricoli della vallata, persone che fanno educazione ambientale o
ospitalità ecosostenibile.
La relazione: il GAS è ospitato e partecipa alle attività della Società Mutuo
Soccorso Imbriani, luogo storico del Mutuo soccorso e della promozione di uno
stile improntato al volontariato e alla vicendevole collaborazione e mutua
assistenza.
Ecologia: per le caratteristiche del contesto territoriale, per la collaborazione
con l’Oasi WWF dei Ghirardi, centro di educazione ambientale a livello provinciale
e nazionale.
29
4.2
Operatori economici del territorio
30
Al Tartarino - Azienda Agricola di Donatella Ravasini
Referente: Guidozzi Angelo, Donatella Ravasini
Strada Fontanorio, 113 – San Ruffino (PR)
3481309617 – 3383329908
[email protected]
Apertura: dalle 14,30 alle 18,00. Chiuso mercoledì, sabato e domenica
Produce …
L’azienda produce ortaggi senza forzature (es. multi concimazione; no utilizzo
fito ormoni, ecc.).
Partecipa al Distretto perché …
Attualmente l’azienda fornisce il Cinghio GAS.
Essendo già Agricoltori Custodi vorremmo promuovere i prodotti del nostro
territorio, iniziando da incontri formativi.
Il DES può sensibilizzare l’opinione pubblica verso quelle aziende che credono
veramente in una distribuzione ottimale delle proprie risorse.
31
Andreoli Alfredo - Azienda Agricola
Referente: Alfredo Andreoli
Via Cocapanna, 24 – Quistello (MN)
038658205 – 3494580324
Apertura: sabato e domenica vendita e visite da luglio i primi prodotti freschi
Produce …
Mele, pere, prugne e ortaggi bio. La certificazione biologica è Controllo CODEX
OP. CDX 5727.
L’azienda applica prezzi della fase intermedia della filiera (come da camera di
commercio di Bologna).
Partecipa al Distretto perché …
L’azienda ha rapporti di fornitura con i GAS La Spiga, Terra Terra, GAStone e
Fidenza.
L’impegno dell’azienda è quello di mantenere una produzione biologica attraverso
rapporti fiduciari.
Il Distretto potrebbe promuovere progetti nuovi come un “Laboratorio itinerante
di trasformazione”.
32
AN.FO.RA. - Azienda Agricola ss
Referente: Michele Fogliati, Rita Gradellini, Andrea Andrei
via Casalbarbato, 137 – Fontanellato (PR)
3497868523 – 3391776373
[email protected][email protected]
www.sapoeri.it
Apertura: Disponibili a visite programmate presso la nostra azienda lo scopo
di far conoscere i nostri protocolli operativi. Vendita del prodotto a domicilio
su prenotazione. Presenza con bancarella al mercato settimanale degli agricoltori
il sabato mattina a Parma in Via Imbriani
Produce …
L’azienda produce bovini da carne selezionati e suini tipici. L’allevamento viene
effettuato presso due unità operative ubicate nei comuni di Fontanellato e
Fontevivo. I foraggi sono coltivati in azienda ed utilizzati per l’alimentazione
dei bovini. I cereali sono in parte acquistati in zona e controllati in azienda
seguendo il protocollo operativo del sistema di certificazione ISO 9001.
Il prezzo di vendita viene stabilito generalmente ogni sei mesi in relazione ai
costi di produzione del periodo.
Partecipa al Distretto perché …
Attualmente stiamo fornendo alcuni GAS della nostra provincia. Crediamo in
un progetto produttivo rispettoso dell'uomo e dell’ambiente. La forte componente
“locale” ci permette di promuovere il concetto di “filiera corta”. Ci basiamo
inoltre su rapporti ispirati alla trasparenza ed onestà.
Crediamo in una valorizzazione del lavoro manuale che passa inevitabilmente
attraverso la determinazione di un prezzo equo del nostro prodotto.
Principalmente crediamo che la conoscenza e la divulgazione del nostro progetto
siano molto importanti. La dimensione locale è per noi punto di forza e orgoglio.
Pensiamo che l’adesione al Distretto possa far sì che più persone ed enti possano
comprendere a fondo ciò che noi facciamo e possano avere benefici in termini
di qualità e sicurezza del prodotto al giusto prezzo.
33
Argaland - Azienda Agricola
Referente: Piero Arganini
Cascina Bodriazzo località Bodriazzo – Zibello (PR)
3332558117
fax 0521942381
[email protected]
www.argaland.net
Apertura: da febbraio a novembre meglio telefonare per le visite
Produce …
Attività: Agriturismo, Fattoria Didattica.
Produzioni: piselli, fagioli, mais dolce, cereali.
Allevamento: Maiali neri e relativi salumi.
L’azienda è in parte certificata biologica (cert. SUOLO e SALUTE).
Partecipa al Distretto perché …
Partecipa dall’inizio all’Associazione Verso il DES del territorio Parmense.
Disponibilità come Fattoria Didattica a divulgare la carta dei Principi anche nel
mondo delle scuole. Iniziativa di supporto e di collegamento con altre aziende
produttrici; eventuale disponibilità a fornire direttamente o indirettamente
prodotti per GAS.
34
Associazione Val Siccomonte
Referente: Angela Frati
Via Cogolonchio, 18 – Fidenza (PR)
052463125
[email protected]
www.valsiccomonte.it
Apertura: previo contatto
Produce …
Condividendo ideali come il rispetto dell’ambiente e la cura del territorio, alcuni
agricoltori nel 2001 hanno fondato l’associazione Val Siccomonte.
L’impegno comune era, ed è tutt’ora, praticare un’agricoltura a basso impatto
ambientale, la promozione del territorio e delle aziende insediate su di esso,
condividere le esperienze per poter affrontare con iniziative comuni il difficile
momento che l’agricoltura sta attraversando.
Crediamo che la nostra presenza sul territorio abbia una doppia valenza, quella
delle produzioni agricole e quella di salvaguardare il paesaggio rurale, ricco di
storia, architettura, tradizioni.
In questi anni l’associazione si è impegnata con diverse iniziative in questo
senso, creando e gestendo percorsi naturalistici (Percorsi Natura), collaborando
con Enti e Istituti Scolastici, organizzando eventi ed incontri, promuovendo
la diversificazione delle produzioni tra le aziende associate, e favorendo con
iniziative, quali la partecipazione a fiere e manifestazioni, la vendita diretta
in azienda.
Partecipa al Distretto perché …
Dopo anni di impegno possiamo dire che la diversificazione delle attività, la
promozione dei prodotti e la vendita diretta offrono al consumatore la possibilità
di verificare come ciò che acquista viene prodotto o allevato, instaurando così
un rapporto diretto e di fiducia con il consumatore stesso.
Inoltre non sono da sottovalutare il grande risparmio di energia nei trasporti
vista la vicinanza delle nostre aziende alla città, e di rifiuti in quanto vengono
ridotti gli imballaggi.
Gli scopi e gli obbiettivi della nostra associazione coincidono con la Carta dei
Principi del DES.
35
Avalon - Società cooperativa sociale a r.l. onlus
Referente: Franzoni Michele
Via Verona, 16/c – Parma (serigrafia Mister Print)
0521233232 (sede legale) – 0521798519 (laboratorio serigrafico)
[email protected][email protected]
www.coopavalon.it
Apertura: serigrafia dal lunedì al venerdì dalle 08.30 alle 18.00
Produce …
-
Stampa e ricamo su abbigliamento promozionale, da lavoro e tempo libero.
Gadget promozionali, borse e accessori vari.
Scritte adesive per vetrine e automezzi.
Stampa su materiale plastico.
Partecipa al Distretto perché …
Socia del Consorzio Solidarietà Sociale di Parma.
Rapporti costanti con le cooperative sociali di Parma e con Forum Solidarietà.
Partecipazione ai tavoli di confronto.
La cooperativa sociale Avalon si occupa dal 1988 di progetti riabilitativi
individuali nelle aree della salute mentale e delle tossicodipendenze; alla base
di tutto c’è il rispetto di principi etici e morali quali: giustizia, inclusione
sociale, trasparenza, onestà e legalità nel rispetto dei diritti umani, civili e
sociali.
La cooperativa Avalon si impegna ogni giorno a prestare particolare attenzione
alle condizioni di lavoro delle persone inserite, impegnandosi a svolgere le
attività nel rispetto delle regole di mercato (trasparenza, equità, legalità)
ispirandosi a principi etici e morali di solidarietà e inclusione sociale.
Le caratteristiche del lavoro all’interno del laboratorio serigrafico ci permettono
di riavvicinare al mondo del lavoro persone con disagio psichico anche grave,
grazie alla varietà ed alla creatività delle mansioni che possono coinvolgere
tutte le persone. Il laboratorio serigrafico è il naturale completamento per i
nostri progetti individualizzati rivolti alla piccola domiciliarità, alla socialità
e tempo libero, alla formazione e inserimento lavorativo.
Al fine di incrementare gli inserimenti lavorativi di persone con disagio mentale,
riteniamo fondamentale la promozione commerciale, sociale e una maggiore
visibilità sul mercato.
36
Bocchi Enrico - Azienda Agricola Vivaistica
Referente: Enrico Bocchi
Località Boschi di Lupazzano, 8 – Neviano Arduini (PR)
3493251489
fax 0521845016
[email protected]
www.florautoctona.it (solo per il vivaio)
www.biologico.parma.it (per i prodotti biologici)
Apertura: previo contatto
Produce …
Prodotti: farro, ceci, favino fresco, ortaggi di stagione, patate, aromatiche,
passata di pomodoro, semenzali di specie autoctone. Certificazione biologica
CODEX dal 1998
Caratteristiche della produzione: coltivazioni in campo senza forzature irrigue,
perciò molto influenzate, per quantità e qualità, dall’andamento stagionale;
semi, quando possibile autoprodotti; trasformazione farro (perlatura) in
Garfagnana, trasformazione orticole e aromatiche (passata di pomodoro,
essicazione e confezionamento erbe), presso laboratorio azienda agricola
biologica Casa Lanzarotti di Albareto (PR). Adesione al Consorzio dell’Oasi
Biologica Nevianese dal 2001.
La determinazione del prezzo dei nostri prodotti avviene attraverso una ricerca
di equilibrio tra valore del lavoro impiegato e quel che saremmo disposti a
pagare noi.
Partecipa al Distretto perché …
L’azienda vende ai GAS La Spiga e Terra Terra; aderisce all’Associazione “Verso
il DES del territorio parmense”, partecipa ai tavoli di lavoro DES. Promuove e
vende prodotti CTM-Altromercato presso il banchetto del Consorzio dell’Oasi
Biologica Nevianese al mercato domenicale di Traversetolo.
Insieme ad altre imprese del Consorzio Oasi Bio Nevianese, l’azienda persegue
in particolare la “valorizzazione della dimensione locale e delle relazioni”, la
“giustizia e la sostenibilità sociale” attraverso:
promozione del DES e delle aziende locali, vendita prodotti del commercio equo
e solidale.
Come azienda biologica siamo quotidianamente impegnati nell’esercizio della
“sostenibilità ecologica”. Con il circolo di Legambiente Valtermina partecipiamo
inoltre ad iniziative volte a diffondere la pratica del rispetto per l’ambiente e
la riduzione degli sprechi. Uno dei nostri obiettivi è la ricerca di collaborazione
con l’amministrazione Nevianese per migliorare il servizio mensa scolastica in
senso biologico, territoriale e multietnico.
Oltre ad aiutarci a convincere le persone ad acquistare direttamente da chi
produce, il DES potrebbe favorire attività di verifica e denuncia delle anomalie
“ambientali” che limitano le nostre capacità produttive:
ad es. inquinamento, crescita abnorme di specie animali dannosa per gli
ecosistemi, avversità climatiche, scarsa attenzione degli enti preposti ai controlli
e alla gestione del territorio agroforestale.
37
Cabiria - Società cooperativa sociale a r.l. onlus
Referente: Giovanni Piancastelli
Via Minozzi, 10 – Parma
0521282278
[email protected]
www.cabiria.net
Apertura: dalle 9 alle 18 dal lunedì al venerdì, possibilità di ordini on-line
Produce …
- Siamo polo di distribuzione di prodotti di Libera Terra (vino e pasta), Ya
Basta (cafè rebelde) e Cooperativa Quetzal (cioccolata di Modica).
- Tipografia, grafica e comunicazione.
Partecipa al Distretto perché …
Abbiamo facilitato il contatto di alcuni GAS del territorio con i produttori che
abbiamo deciso di sostenere.
Il nostro impegno è quello di sostenere produttori virtuosi e quindi cercare con
la nostra mediazione di facilitare l’acquisto dei loro prodotti, senza costi
aggiuntivi a nostro favore. Siamo quindi disponibili ad aiutare nell’ordinativo
di questi prodotti e nell'inserire nella nostra “lista della spesa” altri produttori
che per qualche motivo (sia etico, sia ideologico) meritano di essere sostenuti.
Nella nostra attività di stampa promuoviamo da sempre l’utilizzo di carta
riciclata, come attenzione anche nella nostra attività prevalente di un rispetto
per l’ambiente.
Il Distretto può contribuire alla diffusione della conoscenza del nostro sito che
nella sezione “sociale”, dà la possibilità non solo di effettuare ordini on-line,
ma anche di accogliere proposte di altri produttori con le caratteristiche di cui
sopra.
38
Cà d’Alfieri - Azienda Agricola di Sgarbossa Luisa
Referente: Sgarbossa Luisa
Località Predario, 29 – Bardi (PR)
052577174 – 3478927775
fax 052577174
[email protected]
www.cadalfieri.it
Apertura: dal 1 febbraio al 6 gennaio
- sempre in azienda previo appuntamento
- presso lo spaccio aziendale in Via Cella, 86 – Bardi (PR) solo la mattina in
giornate variabili a seconda della stagione
Produce …
L’agriturismo propone pranzi e cene con prodotti aziendali.
L’azienda agricola produce ortaggi, fragole e peperoncini biologici (certificazione
Agribiocert), maiali neri di Parma allevati allo stato brado per la carne e i
salumi, conigli nostrani.
Il laboratorio di trasformazione produce sott’olio, confetture, salse piccanti e
non, passate di pomodoro.
Partecipa al Distretto perché …
Vendiamo i nostri prodotti ad alcuni GAS, partecipiamo al mercato degli
agricoltori di Parma.
Abbiamo da sempre privilegiato la commercializzazione dei nostri prodotti in
ambito locale e preferito acquistare, quando possibile, materie prime del
territorio.
Ci possiamo impegnare in particolare per sviluppare gli aspetti della sostenibilità
ecologica, sia in azienda che partecipando, portando la nostra esperienza, a
incontri su questi temi.
Il DES potrebbe favorire la possibilità di partecipare a mercati o iniziative
commerciali e di comunicazione.
Potrebbe, inoltre, promuovere lo sviluppo dei rapporti con i GAS e altre
associazioni.
39
Castelcorniglio
Referente: Buratti Zanchi
Località Castelcorniglio, 193 – Specchio (PR)
052558144
[email protected]
www.castelcorniglio.it
Apertura: previo contatto
Produce …
In una piccola valle, la Val Pessola, situata tra la Val Taro e la Val Ceno si trova
Castelcorniglio:
- azienda agricola biologica alleva animali, in particolari bovini da carne (socia
del Consorzio Carne biologica Val Taro Val Ceno);
- agriturismo con attività di ristorazione ed ospitalità;
- 400 ha. di bosco, dunque energia da preservare e utilizzare, vendita di legna;
- oltre 100 ha. tra prati e pascoli con emergenze geologiche, faunistiche e
vegetazionali meritevoli di osservazione e tutela;
- una casa-forte del 1200 che durante la resistenza ospitò un comando di
partigiani; altre strutture realizzate secondo la tipica architettura rurale del
territorio.
Tra i progetti in cantiere c’è un piano di gestione forestale (400 ha. di bosco)
approvato dalla Regione Emilia Romagna volto a tutela del patrimonio naturalistico
che può rappresentare il centro delle attività future, potenziate da una presenza
umana più consistente.
Partecipa al Distretto perché …
Fornisce carne ai GAS di Parma
Partecipa dall’inizio all’Associazione Verso il DES del territorio Parmense, è
componente del Consiglio della stessa.
Il progetto che presentiamo al DES è il ripopolamento della valle che fino a
40 anni fa dava da vivere a 15 numerose famiglie.
Attraverso questa pagina non si parla di prezzo, nemmeno di prodotto ma della
ricerca e condivisione di un’idea per un’economia che parta prima di tutto dal
desiderio di esserci, insieme a…
40
CiaoLatte - di Peveri Roberto
Referente: Peveri Roberto
Via Borghetto, 15/17 – Borghetto di Noceto (PR)
0521624035
fax 0521624400
[email protected]
www.ciaolatte.it
Apertura: Apertura dello spaccio dal martedì al sabato (8,30-12,30 e 15-19),
domenica (10-12 e 15-19), lunedì chiuso
Produce …
L’azienda produce in regime di agricoltura biologica latte che trasforma
principalmente in Parmigiano-reggiano; ricava altresì burro, ricotta fresca,
stracchino, stracchina, al toson e caciotta.
Tra le altre produzioni reperibili nello spaccio: torte e tortelli dolci ripieni.
Dal mese di marzo si riprende la produzione artigianale di gelato usando come
base latte e panna prodotti in azienda.
E’ pure in funzione l’agriturismo con possibilità di degustare i prodotti aziendali
(apertura venerdì sera, sabato sera e domenica a mezzogiorno)
Partecipa al Distretto perché …
Abbiamo in atto rapporti di fornitura dei nostri prodotti a GAS di varie provincie
italiane.
Ci troviamo in completo accordo con quanto espresso dalla Carta dei Principi
rispetto alla valorizzazione della dimensione locale e delle relazioni, sostenibilità
ecologica.
41
Consorzio Allevatori Bovini Biologici Valtaro Valceno
Referente: Wittwer Iris Theres
Viale Imbriani, 6 – Borgo Val di Taro (PR)
052596245 – 052590959
fax 0525921195
[email protected]
www.biocarnevaltaro.it
Apertura: per eventuali incontri è possibile contattare il Consorzio presso gli
uffici dell’Unione agricoltori di Borgotaro sede del Consorzio stesso.
Previo appuntamento è possibile anche visitare gli allevamenti e i laboratori
di macellazione e sezionamento in qualsiasi periodo dell’anno
Produce …
Il Consorzio produce e vende carne biologica di bovini allevati allo stato semibrado con tecniche sostenibili. L’alimentazione è costituita quasi esclusivamente
da foraggi aziendali. Solo nel periodo di “finissaggio” i bovini destinati alla
macellazione vengono alimentati anche con cereali biologici e perciò ogm-free.
La macellazione avviene di norma fra i 24 e i 30 mesi di vita dell’animale, età
che permette di mantenere un’ottima qualità delle carni e una buona remunerazione
per l’allevatore. La carne viene venduta a “pacchi” di peso medio di 10 kg.
All’interno di ogni pacco si trovano vari tagli gastronomici già sezionati e
confezionati sottovuoto. Ciò permette un veloce e pratico congelamento della
carne. La vendita al cliente è effettuata direttamente dall’azienda. La scelta
di una vendita a pacchi misti è stata perseguita per ridurre al minimo ogni
possibilità di spreco della carne. Tutte le aziende sono certificate per il metodo
biologico così come il macello e laboratorio di sezionamento. I prezzi tengono
conto delle spese sostenute dalle aziende per giungere alla produzione di carne,
della possibilità che gli allevatori possano mantenere la propria attività in un
contesto ambientale ed economico molto difficile nonché della volontà di
rendere il prodotto accessibile a tutti.
Partecipa al Distretto perché …
Il Consorzio ha da circa un anno intrapreso rapporti con alcuni Gas sia del
territorio parmense sia di altri territori. Ha aderito con alcuni referenti
all’Associazione di promozione del DES e ai suoi tavoli di confronto. Ha aderito
alla fiera Kuminda di Parma nell’autunno 2007 e a “Fà la cosa giusta” di Milano
nella primavera 2008 (fiera a cui il Consorzio è iscritto anche per l’edizione
2009).
Il Consorzio rispetta i principi del DES ed in particolare: valorizza la dimensione
locale; crea rapporti basati su trasparenza, onestà e legalità; persegue una
formulazione equa e trasparente dei prezzi; associa entità economiche di piccole
dimensioni; persegue la sostenibilità ecologica della propria attività praticando
in ogni sua azione il metodo di produzione biologico.
Il DES può favorire l’incontro fra il Consorzio e nuovi acquirenti, aiutare sempre
di più a migliorare la qualità della propria produzione, essere uno strumento
di promozione efficace verso fasce di cittadini attenti al rispetto della natura
e desiderosi di sostenere iniziative di livello locale in aree marginali.
42
Donati Camillo - Azienda Agricola
Referente: Camillo Donati
Località Arola, 32 – Pilastro (PR)
0521637204
3472229473
[email protected]
Apertura: sempre aperto, previa telefonata
Produce …
Coltivazione della vite in biodinamica.
Il sistema di impianto è a spalliera, con filari a ritocchino e un solo capo a
frutto (7-10 gemme) con una densità di 3500 per ettaro
I vitigni sono per lo più Malvasia aromatica di Candia, Sauvignon, Moscato
Giallo, Barbera e Lambrusco Maestri, ma sono presenti anche piccole quantità
di Trebbiano, Pinot bianco, Merlot e Cabernet Franc.
Produzione di vino naturale.
Partecipa al Distretto perché …
Fornisce il GAS Terra Terra.
L’azienda vinifica in rosso tutte le uve, non viene attuata alcuna forzatura
termica, nessun ausilio della chimica (solo 5 gr/ql. uva di metabisolfito di
potassio in pigiatura), nessuna chiarifica, nessuna acidificazione o disacidificazione,
nessun uso di enzimi, lieviti selezionati o altro.
La frizzantatura avviene con la rifermetazione naturale in bottiglia.
Promuove e propone incontri informativi sul tema del vino e dell’agricoltura
naturale.
43
Gli Aromi del Parco - di Scottini Gianni
Referente: Scottini Gianni
Località Oddi, 14 – Morfasso (PC)
0523918618 – 3474591959
[email protected]
Apertura: aperto tutto l’anno. Chiamare per accordarsi
Produce …
La nostra azienda agricola produce miele e prodotti dell’alveare, marmellate,
biscotti al miele, linea cosmetica a base di prodotti dell’alveare. Coltiviamo
anche ortaggi e piccoli frutti che vendiamo quando è stagione. Prossimamente
partiremo con un bed & breakfast.
Partecipa al Distretto perché …
La nostra è un’azienda di nuova costituzione; non abbiamo ancora preso contatto
con nuovi GAS. Provvediamo alla fornitura dei nostri prodotti per alcuni piccoli
GAS locali.
Ci adoperiamo per produrre in modo sostenibile, nel massimo rispetto dell’ambiente.
Non facciamo uso di prodotti chimici o di tecniche di produzione che esasperino
i processi naturali.
44
Fattoria Macinarsi - Azienda Agro-zootecnica
Referente: Antonio Cammarota
Località Macinarsi – S. Martino, 6 – Borgo Val di Taro (PR)
052599648 – 3388746651
[email protected]
Apertura: meglio nel periodo primaverile-estivo-autunnale su avviso
Produce …
La Fattoria Macinarsi come membro del Consorzio Allevatori Biologici Valtaro
e Valceno (www.biocarnevaltaro.it) si occupa di allevamento biologico allo
stato semi-brado di bovini da carne. Gli animali allevati sempre all’aperto “tra
prati e boschi delle aziende” si abbeverano con acqua sorgiva o di ruscello e
si nutrono di pascolo spontaneo. Durante l’inverno accedono a ricoveri dove
troano fieno. I vitelloni di circa 25 mesi, vengono ritirati dal pascolo e alimentati
per un periodo di 3-4 mesi, sempre con fieno bio nostrano e questa volta anche
con l’aiuto di fioccato bio. Conclusa questa fase vengono portati al macello di
Borgo Val di Taro. Le mezzene vengono fatte frollare e successivamente sezionate
e confezionate, il tutto sotto controllo A.U.S.L. Ogni animale potrà essere
facilmente rintracciato, perché seguito da un’etichetta per ogni singola
confezione, pronta per il consumo familiare. La presenza del toro permette i
naturali comportamenti etologici, lo svezzamento dei vitelli è naturale.
Questo tipo d’allevamento, promuove la cura del territorio, non invasiva,
l’abbattimento di consumi energetici, il buon funzionamento dell’ecosistema,
un presidio in zone montane depresse, sviluppando così microeconomie sostenibili
ed allevamenti naturali in decrescita, permettendo un prezzo finale al consumatore
medio basso, 11 euro al kg.
Ogni singolo consorziato alleva nella circoscritta zona della Val Taro e Val Ceno
secondo le normative CEE per l’Agricoltura Biologica. La Fattoria Macinarsi si
occupa anche di produzione di legna da ardere, apicoltura, produzione di foraggi,
allevamento di altre specie d’animali, auto-ristrutturazione in bio-architettura
degli stabili in sasso, di un piccolo frutteto tradizionale e dell’orto. Nel nostro
progetto di vita Antonio e Raffaella accolgono, tramite i servizi sociali, persone
con disturbi psichici e persone in affidamento in prova, alternativa alla
detenzione, considerando la propria casa come uno spazio anche per il prossimo.
Siamo presenti come Consorzio Valtaro al Mercato del Contadino di Parma.
Le manifestazioni svolte fin’ora sono state la partecipazione di due sagre del
fungo in Borgotaro, due presenze alla Fiera Fa' la Cosa Giusta, una presenza a
Kuminda di Parma, un evento a Castel Corniglio ed una alla sagra ad Albareto.
Partecipa al Distretto perché …
Come Consorzio abbiamo partecipato alle fasi di avvio del DES. Siamo in contatto
con una decina di GAS e molte famiglie che credono in una economia diversa.
Come Fattoria Macinarsi, crediamo e svolgiamo quotidianamente pratiche che
aderiscono totalmente ai principi del DES, in progetto abbiamo anche la
realizzazione di un eco-villaggio (chissà). L’impegno del Consorzio è quello
di favorire il cambiamento culturale ed organizzativo che permetta a tutti i
soci di aderire consapevolmente e totalmente ai principi del DES.
Il DES può facilitare il lavoro dell’azienda attraverso la comunicazione e la
promozione: portare a conoscenza del pubblico le nostre attività, la
multifunzionalità delle nostre aziende ed aiutarci ad eliminare il fardello
burocratico.
45
Fiordaliso - Società cooperativa sociale a r.l. onlus
Referente: Giuseppe Giuberti
Via Bassano del Grappa, 10/B – Parma
0521782861
[email protected]
Apertura: dal lunedì al venerdì orario continuato dalle 08,30 alle 16,30.
Ampia possibilità di far visita alla struttura, meglio se fissando prima un
appuntamento in modo che il personale interessato (diversi operatori hanno
un orario part-time) sia presente.
Il pubblico interessato può venire direttamente ad acquistare i prodotti di
maglieria e pelletteria in cooperativa.
Periodicamente partecipiamo a mercatini e feste con il banchetto espositivo
dei nostri prodotti
Produce …
Da oltre vent’anni siamo impegnati nel campo socio-educativo e della formazione
al lavoro, attivando percorsi rivolti a uomini e donne con deficit psico-fisici,
finalizzati allo sviluppo delle autonomie e del benessere personale e alla
promozione di un’efficace integrazione sociale. All’interno dell’offerta formativa,
occupano un posto di particolare importanza i laboratori di pelletteria e maglieria
dove vengono realizzati, con la supervisione di operatrici specializzate e
volontarie esperte, manufatti in pelle e in maglia di qualità che vengono poi
venduti direttamente in cooperativa oppure nell’ambito di feste e mercatini.
Per quanto riguarda il laboratorio di maglieria si realizzano prodotti su misura
quali maglie, maglioni, sciarpe, completi, mantelle con lane e cotoni di qualità;
mentre nel laboratorio di pelletteria vengono prodotti borse, portachiavi, cinture,
copri agende, portafogli, portaoggetti, bomboniere in pelle scamosciata di vari
modelli e colori per cerimonie.
Dal Dicembre 2006 siamo certificati secondo la norma UNI EN ISO 9001:2000
(la certificazione riguarda la progettazione e l’erogazione di percorsi socioeducativi e di formazione al lavoro per persone disabili).
La cooperativa garantisce ai propri lavoratori attività formative; ogni anno
infatti viene redatto il Piano Formativo Annuale del Personale; le azioni formative
individuate derivano dall’incrocio dei bisogni formativi individuali espressi e
da quelli del servizio.
Partecipa al Distretto perché …
La cooperativa aderisce al Consorzio di Solidarietà Sociale di Parma.
Già lavoriamo per sostenere l’inclusione sociale delle categorie più deboli in
situazione di disagio sociale, ma intendiamo rafforzare sempre di più questo
aspetto che tra l’altro è anche uno dei punti fondanti della nostra mission;
ovviamente i principi che ci ispirano sono principalmente etici e solidali e non
certo economici.
Anche il benessere dei lavoratori operanti in cooperativa viene costantemente
monitorato tramite la somministrazione di questionari; le indicazioni ricevute
vengono nel limite del possibile sempre accolte.
Individuiamo nella pubblicità e promozione sul territorio l’azione primaria che
il Distretto può mettere in campo per sostenere la nostra attività.
46
Garabombo - Società cooperativa sociale a r.l. onlus
Referente: Scotti Daniele e Serventi Mauro
Piazza Duomo, 2 – Fidenza (PR)
0524528223
[email protected]
www.garabombofidenza.it
Apertura: variabili (contattare!)
Produce …
-
Negozio equo-solidale.
Effettua sgomberi, traslochi e trasporti.
Gestisce la mensa Caritas.
Si occupa di servizi alla persona (taxi sociale, accompagnamento disabili,
ecc..) e inserimenti lavorativi.
Partecipa al Distretto perché …
-
Attività varie in coerenza con i principi della Carta.
Partecipazione a tavoli di progettazione e confronto.
Interesse attivo alla promozione del DES.
Fornitura di servizi in conformità alle caratteristiche della Cooperativa.
Disponibilità a fornire supporti e spazi per le attività del DES.
Il supporto del Distretto si può esprimere attraverso:
- Informazione, promozione.
- Progetti.
- Coinvolgimento di enti pubblici a sostegno del DES con la promozione di
attività, fiere, ecc sui territori di competenza.
47
Hawai - di Arduini e c. snc
Referente: Marco Bernardi 349.2981578
Strada Romitaggio, 3 – Bianconese di Fontevivo (PR)
0521618339
fax 0521618455
[email protected][email protected]
www.hawai-group.com
Apertura: da lunedì a venerdì (8.30-12.30 e 14-17.30)
Produce …
Produzione di detergenti per la casa e per la persona con materie prime ricavate
da sostanze vegetali.
Marchi Ekos, Anthyllis bio-eco. Certificazioni AIAB e LAV.
Partecipa al Distretto perché …
Forniamo i prodotti sopraelencati ad alcuni GAS di Parma e Provincia e in alcune
zone del nord e centro Italia. Abbiamo partecipato a diverse iniziative e incontri
promossi dal DES o dai GAS locali.
L’azienda è impegnata in particolare rispetto al tema della sostenibilità ecologica
(punto III della Carta dei Principi del DES).
Il DES può aiutare a diffondere la conoscenza delle differenze tra detergenza
convenzionale e quella ecologica e l'importanza del rispetto per l’ambiente.
48
Il Ciottolo - Società cooperativa sociale a r.l. onlus
Referente: Maria Chiara Fornari
Strada Del Canale, 76 - Casaltone di Sorbolo (PR)
3485404664 – 0521694050
fax 0521406979
[email protected]
www.ilciottolo.it
Apertura: martedì e venerdì (9.30-15.00), mercoledì e sabato mattina mercato
della Ghiaia (via Bettoli angolo Via Garibaldi) e martedì (17-19) a Fidenza in
Via Emanuelli
Produce …
- Vendita di prodotti alimentari biologici, certificazione ICEA: i prodotti
provengono dalla Cooperativa Retebio, di cui Il Ciottolo è socio fondatore,
che riunisce una quindicina di produttori diretti di frutta e verdura biologica
di cui molti locali (province di Reggio e Modena);
- servizi di catering: realizzazione di cene, coffee break, banchetti nozze etici
e a basso impatto ambientale. Si utilizzano materie prime biologiche e
provenienti dal commercio equo e solidale, stoviglie lavabili o in materiali
riciclabili. L’attività prevede l’inserimento di persone svantaggiate;
- servizi educativi: realizzazione di progetti di educazione alimentare, ambientale
e al consumo nelle scuole di ogni ordine e grado, di percorsi di alternanza
scuola lavoro, di corsi di cucina e giardinaggio per adulti e giovani;
- servizi ambientali: cura del verde e raccolta rifiuti, in questi settori di lavoro
si inseriscono persone svantaggiate ai sensi della legge 381 (coop. sociali);
- servizi di sviluppo software personalizzati per privati e aziende, servizi di
progettazione e amministrazione reti.
Partecipa al Distretto perché …
Abbiamo rapporti già avviati con GAS parmensi e reggiani, partecipiamo come
soci all’Associazione Cibopertutti per la realizzazione delle iniziative di Kuminda.
Siamo da dieci anni soci di Banca Etica.
Ci impegniamo a divulgare i principi del DES attraverso i nostri progetti educativi
con i giovani e nelle scuole, a continuare e facilitare il rapporto con i GAS, a
supportare la nascita di nuovi GAS nelle nostre vicinanze, a fare scelte che
promuovano un corretto e sostenibile sviluppo economico e sociale delle nostre
comunità, occupandoci in modo particolare delle persone emarginate o in
difficoltà.
Continueremo ad impegnarci per la diffusione dell’agricoltura biologica, del
Commercio Equo e Solidale e per la localizzazione degli scambi economici.
Il Distretto potrebbe promuovere i servizi e i prodotti da noi proposti e
soprattutto facilitare contatti e relazioni con gli altri soggetti coinvolti nel
circuito DES.
49
Il Laghetto - Azienda Agricola di Manuela Passera
Referente: Michele Marniga
Località. Bignoni, 12 – Vernasca (PC)
3381619127
Apertura: solo previo contatto telefonico
Produce …
L’azienda agricola produce miele biologico artigianale di propria produzione
(allevamento api).
Produzione di miele in tre qualità (acacia, castagno, millefiori), in vasetti di
vetro da 1 kg, con relativa etichettatura ed effettua consegna diretta.
L’azienda è certificata bio da ICEA.
Il prezzo è dato dalla qualità e dal peso applicando prezzi particolari per i GAS.
Partecipa al Distretto perché …
L’azienda fornisce il GAS di Fidenza.
L’azienda applica i Principi della Carta realizzando e consegnando il prodotto
con massima serietà e affidabilità.
Il DES rappresenta un’opportunità per far conoscere la nostra azienda e
incrementare il numero dei clienti.
50
La Coloretta - Azienda Agricola
Referente: Stefano Stevano e Stella Senna
Via Provinciale, 19 – Varano dé Melegari (PR)
052553736
Apertura: su appuntamento
Produce …
Produciamo farro Spelta e frumento antico Verna in chicchi e farina. Certificazioni
bio ICEA.
Per il farro utilizziamo sementi nostre da 10 anni mentre il frumento proviene
da un’azienda biodinamica di Novi Ligure: è un frumento povero in glutine,
quindi adatto ad intolleranze al glutine.
Inoltre, essendo fattoria didattica, proponiamo laboratori in cui apprendere a
mettersi in contatto con gli alberi e con la terra, fare esperienze di percezione
dei propri sensi e del proprio corpo, conoscere i cibi che aiutano a stare bene.
I laboratori hanno come tema centrale il benessere psico-fisico della persona.
Stella Senna – esperta di medicine complementari – opera inoltre come
naturopata.
Partecipa al Distretto perché …
Partecipiamo dalla sua costituzione all’Associazione Verso il DES del territorio
parmense.
Gli impegni della nostra attività vanno nella direzione indicata dai Principi
espressi dalla Carta che condividiamo integralmente.
Il DES rappresenta un’opportunità per far conoscere la nostra azienda e i temi
su cui lavoriamo, in particolare attraverso la realizzazione di eventi di promozione.
51
La Giustrela - Società agricola di Siffredi e Busolin
Referente: Elena Siffredi
Strada dell’Artigianato – Monchio delle Corti (PR)
3284260435
[email protected]
www.lagiustrela.it
Apertura: per la vendita nello spaccio aziendale e la visita all’azienda è
consigliabile telefonare
Produce …
La nostra azienda agricola è nata con l’intento di recuperare e valorizzare le
immense ma purtroppo ormai dimenticate risorse offerte dal territorio in cui
risiediamo, il Parco Regionale delle Valli del Cedra e del Parma. Allo scopo
produciamo artigianalmente confetture e gelatine, frutta sciroppata, sottoli,
liquori, succhi, tisane e funghi lavorando esclusivamente frutta ed erbe selvatiche
cresciute allo stato spontaneo all’interno del territorio del Parco Regionale delle
Valli del Cedra e del Parma (Parco dei Cento Laghi).
Per non snaturare le materie prime che utilizziamo dal territorio in cui sono
state raccolte ed in cui spontaneamente crescono svolgiamo all’interno dell’azienda
agricola l’intera filiera produttiva: dalla coltivazione dei nostri fondi e dalla
raccolta di frutti ed erbe selvatici alla trasformazione, confezionamento e
commercializzazione dei prodotti finiti.
Questo, insieme al difficile reperimento delle materie prime e alle caratteristiche
di artigianalità della lavorazione, è il motivo per cui la nostra produzione è
molto limitata.
I nostri prodotti non contengono coloranti, conservanti, aromi artificiali e sono
preparati senza l'aggiunta di addensanti (es. pectina, etc).
Per trasparenza in etichetta è presente, a tutela del consumatore, la dicitura
“Raccolto e Prodotto nel Parco delle Valli del Cedra e del Parma”.
Il nostro spaccio aziendale ha ottenuto la Certificazione ECO di qualità ambientale.
Partecipa al Distretto perché …
L’azienda ha rapporti di fornitura con i GAS, partecipa attivamente all’Associazione
verso il DES del Territorio Parmense ed ai tavoli di lavoro.
Promuove forme di filiera corta. E’ impegnata per la salvaguardia ambientale
(vuoti a rendere, riutilizzo tetrapak, salvaguardia della biodiversità), la promozione
del territorio (Parco dei 100 Laghi), la trasparenza verso il consumatore e più
in generale per la coerenza dei comportamenti con la filosofia aziendale.
Il DES può permetterci di entrare in contatto con altri produttori, in modo che
anche tra imprese si crei una rete di acquisti “solidali” necessari al nostro
processo produttivo (es. detersivi, imballaggi, zucchero..) per avere una maggior
coerenza con quanto intendiamo promuovere.
52
L’AltraMarea – srl
Referente: Anna Maria Mancini
Via D’Azeglio, 54 – Parma
0521508048
[email protected]
www.laltramarea.com
Apertura: la bottega rimane aperta tutti i giorni dalle 9 alle 12,30 e dalle
15,30 alle 19,30. E’ sempre possibile visitarla
Produce …
Vendita di prodotti alimentari (caffè, zucchero di canna, te, tisane, integratori,
pasta, legumi, zuppe, riso, cacao, cioccolate, budini, creme di cacao, olio, vini,
cereali per colazione, biscotti, miele, marmellate, liquori, spezie) e di artigianato
(quaderni, album, scatole in legno e pietra, tazze, tisaniere, borse, jeans e
felpe in cotone bio, giochi per bimbi, cosmesi naturale, cornici, album, batik,
bomboniere) provenienti dal circuito equo-solidale e dalla cooperativa LIBERA
che coltiva le terre confiscate alla mafia in Sicilia, Calabria e Puglia. Alcuni
prodotti alimentari sono certificati biologici. I prezzi vengono determinati in
modo da assicurare una giusta retribuzione al lavoratore: il ricarico della bottega
è di circa il 30% per i prodotti alimentari e di circa il 40% per i prodotti di
artigianato.
Partecipa al Distretto perché …
La bottega collabora già con alcuni gas di Parma ai quali viene riconosciuto
uno sconto del 10% sui prodotti alimentari acquistati in gruppo o dai singoli
in bottega.
Abbiamo partecipato ad alcuni degli incontri per la costituzione del DES
Il commercio equo si propone di:
creare una relazione commerciale stabile e rispettosa della cultura e del
patrimonio ambientale di ogni popolo; favorire lo sviluppo di piccoli gruppi e
cooperative di produttori; creare rapporti commerciali ed umani diretti; pagare
un prezzo giusto ai produttori fornendo loro un prefinanziamento che consenta
di avviare una nuova produzione senza indebitarsi.
Riteniamo quindi di poter condividere e realizzare tutti i punti della carta ed
in particolare quelli relativi a “giustizia e sostenibilità sociale”.
Siamo disponibili a concordare con gli aderenti al DES qualsiasi tipo di
collaborazione che sia rispettosa delle nostre finalità e dei nostri principi.
Il DES può aiutare a distribuire e far conoscere i servizi offerti dalla bottega
sia come vendita di prodotti che come disponibilità a realizzare incontri e
dibattiti per la conoscenza dei meccanismi del mercato tradizionale e delle
proposte del commercio equo-solidale.
53
Libri e Formiche - La libreria dei ragazzi
Referente: Barbara Romito
Via Cairoli, 13 – Parma
0521506668
[email protected]
www.librieformiche.it
Apertura: orari negozio 9.30-13.00 e 15.30-19.30, giovedì pomeriggio chiuso
Produce …
Libri 0-14 anni scelti con una particolare attenzione all’editoria di qualità,
spesso legata a piccole case editrici, libri in altre lingue con attenzione alle
lingue non comunitarie (arabo, cinese, filippino, russo...). Libri sulla genitorialità,
educazione, salute legati a una ricerca di strade meno battute. Giochi in legno
e stoffa su cui si sta effettuando una ricerca di prodotti etici e ecologici (linea
Kaethe Kruse).
Partecipa al Distretto perché …
Le persone che lavorano in libreria fanno parte del GAS Gasoniera e partecipano
al tavolo di lavoro del DES sulla cultura. Teniamo frequenti iniziative culturali
legate alla promozione della lettura e del rispetto dell’ambiente, delle altre
culture, ecc.
Intendiamo valorizzare le ricchezze locali, culturali, sociali, ambientali
perseguendo il continuo miglioramento della qualità e della varietà dei beni
e dei servizi, secondo le specificità del territorio, organizzando continue
iniziative con realtà locali che ci sono affini. Promuoviamo l’integrazione delle
culture presenti sul territorio avendo in vendita libri bilingue e partecipando
a iniziative come “Ottobre africano”.
Proponiamo una tessera prepagata di 90 euro con uno sconto del 10% sugli
acquisti di libri. Questo ci permette di ammortizzare il nostro magazzino e di
proporre una ampia varietà di titoli anche non commerciali. Questo è importante
per una libreria specializzata e ci permette di non esporci troppo finanziariamente.
54
Mappamondo - Società cooperativa Sociale a r.l.
Referente: Ferdinando Rastelli
B.go G.Tommasini, 25/a – Parma
Via Farini, 9/a – Parma
0521238611 (ufficio); 0521200900 bottega b.go G.Tommasini; 0521508455
bottega via Farini
fax 05211913932 (ufficio)
[email protected]
[email protected]
www.mappamondoparma.it
www.altromercato.it
Apertura: Bottega b.go G.Tommasini: 9,30-13,00 e 15,30-19,00 (giov. pom.
chiuso); Bottega Via Farini: 10-14 e 15,30-19,30 (giov. pom. chiuso)
Produce…
La Cooperativa Mappamondo è un’impresa sociale, senza scopo di lucro, impegnata
nella diffusione e promozione del Commercio Equo e Solidale.
Vendita: grazie alle due botteghe ed una attività di promozione commerciale
esterna, la Cooperativa vende prodotti alimentari, molti dei quali certificati bio
(caffè, tè, riso, zucchero di canna, cacao, spezie, e molti prodotti trasformati
con materie prime dal sud del mondo) e di artigianato (etnico, abbigliamento,
arredo, prodotti per il benessere, accessori,…) provenienti dal circuito del
commercio equo.
Finanza solidale: la Cooperativa, grazie allo strumento del prestito sociale,
consente ai suoi soci consumatori l’apertura di un libretto di risparmio
(riconoscendo un interesse). Questa attività è orientata a favorire lo sviluppo
delle organizzazioni di commercio equo e solidale attraverso, ad esempio, il
prefinanziamento e il pagamento tempestivo delle forniture ai produttori.
Partecipa al distretto perché…
La Cooperativa collabora con alcuni GAS ai quali propone, per ogni ordine, un
acquisto minimo (concordato) di prodotti. Questo consente una consegna
diretta che evita il passaggio dal magazzino della bottega, con una riduzione
dei Km e dei costi necessari a spostare i prodotti. Questa riduzione rende
sostenibile uno sconto (variabile e definito a seconda della famiglia di prodotti)
per il GAS.
I concetti di giustizia e sostenibilità sociale, così come descritti nella carta
dei principi del DES, sia per quanto riguarda i principi generali che per quanto
riguarda mercato, lavoro, relazioni internazionali, finanza e risparmio, sono
assolutamente coerenti e solidali coi principi per cui è nato e si è sviluppato
il Commercio equo e solidale. L’attività della Cooperativa concretizza tutto
questo con l’intento di avvicinare ed incontrare un pubblico sempre maggiore,
nella convinzione che rendere le persone partecipi di una economia sostenibile
sia un servizio indispensabile nella nostra società, nel nostro territorio e nella
nostra epoca.
La nascita e lo sviluppo del DES è un’occasione per intrecciare nuove relazioni
virtuose e, ad esempio, ampliare la base sociale della cooperativa, accrescendone
solidità e rappresentatività.
55
Monticello - Azienda Agricola
Referente: Angela Frati
Via Cogolonchio, 18 – Fidenza (PR)
3339515766
05246315
[email protected]
Apertura: per le visite in azienda credo sia interessante il periodo di apertura
dell’allevamento con preavviso in quanto occupandomi da sola di tutta l’azienda,
potrei non essere disponibile
Produce …
Produzione vegetale (cereali, foraggi) e allevamento avicolo (polli, faraone,
anatre, tacchini, oche). Certificazione biologica. Ente certificatore: C.C.P.B.
L’allevamento di animali di bassa corte è stagionale ed il ciclo inizia a maggio
e termina a dicembre,il periodo di vendita va da ottobre a dicembre.
L’azienda partecipa al progetto Provinciale per il recupero del Tacchino PR-PC
a rischio d’estinzione, riproducendo gli animali in azienda con cova naturale.
Gli animali si possono acquistare vivi oppure macellati in quanto l’azienda è
attrezzata per questo.
I prezzi per gli avicoli vengono definiti con precisione all’inizio di settembre
tenendo conto dei costi di produzione dell’annata.
Partecipa al Distretto perché …
La titolare dell’azienda è associata al GAS di Fidenza.
L’azienda è da tempo impegnata rispetto a diversi punti della carta dei principi
del DES, sia individualmente che con altre aziende aderenti all’Associazione Val
Siccomonte. In particolare per la valorizzazione della dimensione locale, delle
filiere corte, per la sostenibilità ecologica.
L’adesione al DES rappresenta motivo di prosecuzione degli impegni intrapresi.
56
Mulino della Vaccarezza - Società Agricola
Referente: Elena Gabbi e Roberto Mangia
Località Mulino Vaccarezza, 89 – Castellonchio di Berceto (PR)
3331755511
[email protected]
www.mulinovaccarezza.it
Apertura: sempre disponibili per una visita aziendale meglio previo appuntamento
Produce …
L’azienda alleva Capre di razza Camosciata delle Alpi e Pecore Sarde con metodo
estensivo su pascoli biologici. Produce latte, yogurt, formaggi freschi e stagionati,
naturali e alle erbe aromatiche biologiche di propria coltivazione, trasformando
il latte direttamente nel minicaseificio aziendale.
Tutta la filiera è certificata da I.C.E.A. La produzione dei latticini inizia in
Primavera e dura fino all’Autunno quando inizia la produzione di Salumi di
Suino Nero di Parma, antica razza Parmense anch’essa allevata in Azienda a
ciclo chiuso rispettando il disciplinare del Consorzio Tutela Suino Nero Parma.
L’azienda aderisce anche al Consorzio Qualità tipica Val Baganza.
Partecipa al Distretto perché …
L’azienda ha contatti con gruppo GAStone di Parma e GASlein di Merano
L’etica su cui abbiamo fondato la nostra vita e quindi la nostra Azienda agricola
concordano su tutti i punti della Carta dei Principi del DES. Siamo quindi
disponibili a continuare il nostro impegno.
Ben accette tutte le azioni di supporto e promozione in particolare quelle volte
a sensibilizzare il consumatore verso una produzione limitata e stagionale
fondata sul rispetto dei ritmi naturali e del benessere animale.
57
Osteriavecchia - Azienda Agricola di Meazzi Gianfranco
Referente: Meazzi Gianfranco
Via Verdi, 9/2 – Gazzola (PC)
3386265948
[email protected]
www.osteriavecchia.pc.it
Apertura: punto vendita al sabato, orario continuato dalle 9,00 alle 19,00
Produce …
Produzione propria di verdure, farine, vino, sott’oli, biscotti e tutti i prodotti
offerti dalle aziende che fanno parte del consorzio BIOPIACE.
Servizi: fattoria didattica, sosta gratuita 24 ore x camper in convenzione con
Greenstop, centri estivi.
Certificazioni: azienda biologica con certificazione ambientale Natural Valley.
Partecipa al Distretto perché …
Attualmente l’azienda fornisce 12 GAS, prevalentemente in province della
Lombardia; organizza e partecipa a momenti di approfondimento nelle sedi
dei GAS, ospita visite libere in qualsiasi giorno in azienda.
Condividiamo tutti i punti della carta, la nostra realtà aziendale cerca di
realizzarli tutti, molti di essi trovano già applicazione nella realtà.
Il DES può favorire la promozione delle aziende, in particolare attraverso
l'incentivazione delle visite all’azienda da parte dei consumatori.
58
Pederzani - Società Agricola s.s.
Referente: Fabio Pederzani
Frazione Pieve di Cusignano, 9 – Fidenza (PR)
052462224
3343843716
[email protected]
www.biopederzani.it
Apertura: ore 9-12 e 14,30-19, chiuso la domenica e i festivi
Produce …
Farine di grano tenero, farine di grano duro, farine di mais. Cereali in chicchi.
Attuiamo una filiera corta completa, semina con sementi prodotte da noi,
pulitura e spazzolatura, macina con mulino a pietra e vendita diretta delle
farine. L’azienda è certificata biologica per le coltivazioni, il mulino macinando
solo nostre produzioni non è certificato. Stiamo adottando il prezzo trasparente.
Partecipa al Distretto perché …
Siamo fornitori di diversi GAS della Provincia di Parma e di alcuni fuori provincia,
sono membro del direttivo dell’Associazione Verso il Des del territorio parmense
e del tavolo di lavoro sui prodotti.
Vorrei riuscire ad adottare il Prezzo Trasparente.
Il DES può aumentare il numero di contatti con i consumatori, nuovi contatti
e rapporti con altri soggetti dell’economia solidale.
59
Querzola Francesco - Azienda Agricola
Referente: Francesco e Laura
Località Casembola, 86 – Borgo Val di Taro (PR)
0525998210 – 3334633235 – 3382321440
Apertura: l’azienda è sempre aperta. Per visite è preferibile accordarsi prima
Produce …
L’azienda produce frutta (mele, pere, ciliegie, frutti di bosco, frutta selvatica),
maiali allo stato brado. Possiede un laboratorio di trasformazione della frutta
dove si ottengono marmellate, succhi, mostarde, caramelle, tortelli e biscotti.
Per la lavorazione dei salumi ci avvaliamo di strutture esterne a carattere
artigianale ma in regola con le autorizzazioni sanitarie di legge. Tutto il ciclo
produttivo è certificato per l’agricoltura biologica eccezion fatta per la lavorazione
dei salumi in quanto i costi di certificazione non sono ancora giustificabili per
le nostre produzioni. Per l’approvvigionamento delle materie prime che non
produciamo, cerchiamo dove possibile di fornirci direttamente da altre aziende
agricole biologiche.
I prezzi di vendita vengono normalmente determinati partendo dal nostro costo
di produzione aumentato di circa 25-30%. Essendo in montagna abbiamo delle
difficoltà di contenimento dei costi su alcuni processi in quanto esigono
maggiore manodopera e difficoltà logistiche. Tuttavia pensiamo di riuscire,
questo è il nostro impegno, ad offrire un buon rapporto tra la qualità e il
prezzo. Pensiamo non solo alla qualità intrinseca del prodotto ma a quella che
riguarda l’intero processo produttivo, al rapporto tra la nostra attività e l’ambiente
che ci circonda.
Partecipa al Distretto perché …
Da diversi anni abbiamo rapporti con diversi GAS della provincia di Parma.
Il contatto con tutti i GAS che serviamo (circa 10 considerando anche quelli
fuori provincia) è avvenuto con il passaparola. Allo stesso modo abbiamo
intessuto rapporti con aziende biologiche soprattutto di montagna.
Condividiamo pienamente i principi enunciati nella Carta; in particolare ci
sentiamo partecipi nel cercare stili di vita essenziali, equilibrati e sobri.
Pensiamo sia il concetto fondamentale da perseguire da cui conseguono tutti
gli altri. Per fare ciò ci vuole scambio, conoscenza tra produttore e consumatore
per cercare un rapporto di reciproca fiducia.
Il mercato contadino è un momento importante per creare una mentalità nuova
di produzione e consumo nuovo. In quello spazio si intessono relazioni di
fiducia importanti.
60
Rete per l’Autocostruzione Solare
Referente: Bruno Tommasini
Via Scarzara, 35 – Parma
3405360538
fax 0521981764
[email protected]
www.autocostruzionesolare.it
Apertura: non abbiamo una vera e propria sede da visitare. Il nostro magazzino
è a Viadana; per ritiro materiale siamo disponibili ogni venerdì mattina
Produce …
La nostra rete coordina diversi professionisti per assistere i privati cittadini
che vogliano autocostruirsi un pannello solare termico. A tal fine organizziamo
di frequente corsi pratici (il calendario è sul sito), forniamo assistenza tecnica
per la progettazione e la parte di installazione idraulica che non spetta al
privato, seguiamo le pratiche per la detrazione fiscale.
Organizziamo gruppi d’acquisto per rifornire i soci autocostruttori non solo del
materiale del pannello, ma anche del resto del materiale dell’impianto solare,
nonché caldaie a condensazione e a gassificazione di legna, impianti radianti
a pavimento e a parete da abbinare all’impianto solare. Per questa organizzazione
l’associazione della rete trattiene un 6% sul valore degli acquisti e chiede una
quota d’iscrizione di 15 euro. Il materiale che forniamo è certificato e può
accedere alla detrazione fiscale finora prevista dalla Finanziaria.
Da poco ci stiamo dedicando anche all’autocostruzione di microgeneratori eolici.
Partecipa al Distretto perché …
Le persone della rete per l’autocostruzione operanti a Parma fanno tutte parte
della GASoniera, il GAS che si ritrova nella casa cantoniera di via Mantova.
Stiamo partecipando al tavolo sull’energia all’interno del DES di Parma. Tra le
altre collaborazioni da segnalare in termini di economia solidale: abbiamo la
nostra sede legale presso la cooperativa Mag 6 di Reggio Emilia.
La nostra associazione cerca di operare per la valorizzazione della dimensione
locale e delle relazione, funzionando come una rete di nodi distribuiti sul
territorio nazionale, comunicando in maniera trasparente i prezzi di beni e
servizi e promuovendo ovviamente (scopo principale dell’associazione) tecnologie
di risparmio energetico.
Attraverso il DES vediamo la possibilità di aumentare la rete di relazioni
professionali nella zona di Parma e diffondere le capacità dei gruppi di acquisto
sugli impianti a risparmio energetico.
61
San Paolo - Società Agricola s.s.
Referente: Brianti Luca
Strada per S. Andrea, 82 – Località S. Lucia – Medesano (PR)
052559150
fax 05252258
[email protected]
www.alusem.it
Apertura: massima disponibilità pomeridiana previo appuntamento telefonico
Produce …
Prodotti: animali di bassa corte, carni di bovino razza romagnola, carni e salumi
di maiale nero di Parma. I salumi che produciamo sono completamente al
naturale, senza aggiungere nessun tipo di conservanti, coloranti e additivi,
utilizzando nelle nostre lavorazioni solo sale e pepe.
Servizi: sezionamento carni e salumi personalizzati alle singole famiglie.
Caratteristiche: i bovini vengono macellati alla giusta “maturazione” delle carni,
gli animali di bassa corte rispettano un ciclo annuale, mentre i maiali vengono
macellati dopo i 16 mesi di vita (180-200kg).
Certificazioni: terreni e suini vivi certificati biologici dal gennaio 2003 dal
CCPB.
Criteri: abbiamo considerato i tempi di crescita degli animali (più lunghi rispetto
ad un allevamento intensivo), la resa inferiore delle carni dovuta alla genetica
e i costi sostenuti in più per il mantenimento degli animali.
Partecipa al Distretto perché …
Abbiamo preso contatti con il DES attraverso la partecipazione al confronto nel
Tavolo Prodotti.
Condividiamo il progetto per favorire la crescita di un commercio sempre più
equo e solidale, promuovendo e impegnandoci al recupero e alla creazione di
filiere corte, privilegiando le entità economiche di piccole dimensioni con una
formulazione equa e trasparente dei prezzi. Le nostre idee fanno riferimento
alla sostenibilità ecologica illustrata nella Carta dei principi.
Riteniamo il DES ci possa sostenere con la divulgazione della nostra attività
e conseguentemente dei nostri prodotti.
62
Sistema Energia - srl
Referente: Giorgio Concari
Via Scarfiotti, 73 – Fidenza (PR)
3346699928
fax 05244931195
[email protected]
www.sistemaenergia.com
Apertura: incontri su appuntamento
Produce …
Sistema Energia si occupa di risparmio, efficienza energetica e utilizzo di energia
da fonti rinnovabili. I suoi soci lavorano da una decina d’anni sulle esperienze
e sui temi delle energie rinnovabili. Sistema Energia si avvale al proprio interno
delle professionalità necessarie ad affrontare in modo appropriato, completo
e sinergico il tema Energia, con competenze sia per l’area tecnica e impiantistica
che per gli aspetti edilizi e strutturali, le problematiche fiscali e gestionali, il
finanziamento degli impianti.
I servizi:
- Analisi della situazione energetica del Cliente.
- Studi di fattibilità e Progettazione di sistemi di Energia Rinnovabile.
- Installazione e collaudo di impianti fotovoltaici, geotermici, solari termici.
- Progettazione e sviluppo di Corsi e Seminari sui temi delle Energie Rinnovabili.
- Consulenza edilizia.
- Analisi economiche degli investimenti.
- Informazioni e consulenza su finanziamenti e agevolazioni.
- Consulenza fiscale e gestionale.
- Audit energetico degli edifici.
- Certificazione Energetica.
Partecipa al Distretto perché …
Sistema Energia partecipa al Tavolo Servizi del DES.
Si impegna per:
- approccio interdisciplinare atto a promuovere l’uso delle rinnovabili in un
contesto appropriato (decrescita, critica allo sviluppo, efficienza, risparmio);
- lavoro culturale e informativo (corsi, convegni, ecc. );
- approccio partecipativo;
- prezzo trasparente.
Vede nel DES un’opportunità per:
- divulgazione dei temi legati alle Energie Rinnovabili in un approccio sistemico
e culturale;
- promozione-organizzazione di corsi, seminari, eventi su questi stessi temi;
- collaborazione con altre aziende o realtà produttive del DES.
63
4.3
Operatori economici extra-territorio
64
Antos - scrl
Referente: Giulio e Silvia Mortara
Cascina Prota Bassa, 12 – Ozzano Monferrato (AL)
0142487226
[email protected]
www.antoscosmesi.it
Apertura: sempre aperto anche nei giorni festivi, possibilità di visita ai laboratori
con dimostrazione
Produce …
Cosmetici: linea viso, corpo, capelli e detergenza ecc..
Vendita diretta al consumatore, prezzi da laboratorio senza passaggi intermedi
ed ulteriore sconto del 10% dal listino.
Laboratorio certificato Socert.
Partecipa al Distretto perché …
L’azienda è fornitrice di GAS di diversi territori (Luino, Vercelli, Rivalta, Torino,
Casale, Modena) tra cui alcuni del Parmense (ordini interGAS).
L’azienda si impegna a realizzare azioni positive in coerenza con la Carta dei
Principi ed in particolare relativamente a quanto enunciato rispetto a: mercato,
relazioni internazionali, sostenibilità ecologica, valorizzazione della dimensione
locale e delle relazioni.
65
AQ system - di Paolo Bernardi
Referente: Paolo Bernardi
Via Zumaglia, 13 – Pettinengo (BI)
3495651206 – 3205730001 Alessandro, referente per i Gas
fax 0158445663
[email protected],
www.aqsystem.it
Apertura: non abbiamo locali di vendita al dettaglio, ma è possibile visitare
i nostri magazzini di distribuzione preso la coop. Arcobaleno del Gruppo Abele
di Torino, concordando giorno e orari per la visita
Produce …
AQsystem promuove tecnologie appropriate per la valorizzazione del bene
comune acqua potabile e la riduzione dei rifiuti all’origine.
Propone sistemi appropriati per la filtrazione (declorazione) dell’acqua di
rubinetto, per il risparmio idrico, per la riduzione dell’uso dei detersivi, e
sviluppa una modalità di distribuzione “a ciclo chiuso” di detersivi ecologici
e concentrati alla spina.
Le caratteristiche di produzione e commercializzazione dei prodotti ricercano
la coerenza ai principi del consumo responsabile, alla valorizzazione delle
economie locali e alla decrescita felice.
Partecipa al Distretto perché …
AQsystem è fornitore di alcuni GAS del distretto, in particolare attraverso le
botteghe di commercio equo e solidale, che normalmente predilige come
rivenditori anche per la loro capacità di diffusione dei propri valori, le cui
proposte commerciali sono ricerca di espressione concreta.
AQsystem si prefigge, anche con l’adesione alle imprese per la decrescita felice,
di sviluppare attività economica produttiva basata sulla sobrietà e la
consapevolezza delle scelte, proponendo sia sul fronte commerciale che culturale
uno stile di produzione e di consumo teso a ridurre l’impatto ambientale e
sociale.
Si impegna per l’approfondimento e la promozione, in coerenza con lo sviluppo
delle economie locali, di progetti culturali e di diffusione delle buone pratiche
come Rubinetti Solidali, TVB Ti Voglio Bere, Sfusi a scuola e Detersiviallaspina.
66
Carrubonero - Az. Bioagricola a conduz. familiare
Referente: Damiano Francesco Iocolo e figli
Via don F.sco Carlin, 7 – 71012 Rodi Garganico (FG)
0884965981
[email protected]
Apertura: l’azienda non possiede un punto vendita; periodi e orari per le visite
sono da concordare preventivamente
Produce …
Olio extravergine d’oliva coltivato, prodotto e trasformato con metodo bio.
La coltivazione avviene con lavorazioni superficiali del terreno e con la pratica
del sovescio di leguminose e concimazioni organiche di letame maturo, acquistato
preferibilmente presso fattorie della zona. Buona parte degli olivi sono
plurisecolari. Per la difesa anticrittogamica delle piante adopero poltiglia
bordolese (solfato di ferro e calce idrata) e contro la mosca delle olive adopero
olio di neem o macerato di ortica. Per la molitura e l’estrazione dell’olio mi
avvalgo di un frantoio terzo munito di autorizzazione per il biologico. Il tipo
di lavorazione della molitura è a bassa temperatura e a ciclo continuo (non
esiste olio extravergine d’oliva “spremuto a freddo”, l’espressione è stata coniata
e in uso solo per un fine pubblicitario!).
Il mio organismo di controllo è l’I.M.C. (Istituto Mediterraneo di Certificazione,
via C. Pisacane, 32 – Senigallia – AN).
Per la determinazione del prezzo dell’olio tengo conto della produzione media
annuale di olio da un ettaro di oliveto e delle spese sostenute. Dispongo di
altri produzioni destinate principalmente all’autoconsumo e per le quali, quindi,
non possiedo la certificazione, perché la spesa non varrebbe la resa.
Partecipa al Distretto perché …
Da oltre 6 o 7 anni acquistano il mio olio i gruppi GAS di Fidenza (PR) e la
“Credenza” di Pergine Valsugana (TN).
I Principi contenuti nella Carta non solo sono condivisibili ma, a mio avviso,
auspicabili, proprio perché indicano e postulano il passaggio dal perseguimento
diabolico ed esasperato dell’efficienza a tutti i costi i cui dettami sono
un’economia di profitto e acritica, a quello più umano ed etico della sufficienza
e, quindi, della condivisione.
Considerato che il comune nostro impegno e interesse è perseguire il fine della
sostenibilità ambientale, della qualità, della conoscenza del prodotto (la sua
storia) e, non ultimo, un equo prezzo, propongo di concertare un’azione simile
agli “studi di settore” operata dal fisco, per fissare i parametri di reddito dei
lavoratori autonomi.
Per ogni piccolo o medio produttore è esiziale non avere la possibilità di uno
sbocco reale per la vendita dei propri prodotti e diventa essenziale interloquire
e intessere relazioni con gruppi o singoli, aperti e disponibili ma soprattutto
sensibili a queste tematiche. Altrettanto importante sarebbe, per il produttore,
poter programmare per tempo e in anticipo le eventuali richieste di prodotti.
D’altronde, la vicenda dei distributori di latte crudo installati dagli allevatori
nel mantovano e il tentativo nascosto delle industrie distributrici di discredito
dei primi è storia di oggi e, sicuramente, vale come insegnamento e orientamento
per le scelte politiche operate dalla base.
67
Cascina Dulcamara - Società Agricola
Referente: Pacifico Aina, Luisella Magnoni
Via Don Bosco, 12 – 28068 Romentino
0321867033 – 3393317270
fax 0321457548
[email protected]
www. cascinadulcamara.blogspot.com
Apertura: al punto vendita 8,30-12,30 dal lunedì al sabato da Settembre a
Febbraio. Visite in azienda tutto l’anno previo avviso
Produce …
Riso, mele, noci, nocciole, verdure. Coltivazione cerealicola certificata biologica,
frutta in corso di conversione al biologico. Aderente al progetto ministeriale
per la produzione di riso naturale.
Forniamo cassette di verdura a domicilio.
I costi e le condizioni di lavoro sono espliciti.
Partecipa al Distretto perché …
Forniamo GAS del Piemonte, Lombardia e Emilia Romagna. Aderiamo all’associazione
Bionovara. Partecipiamo a manifestazioni locali, Milano e Genova.
68
Consorzio Siciliano Legallinefelici
Referente: Roberto Licalzi
C/da Cubba, Misterbianco (CT)
Presso Azienda Grimaldi (sede legale: Via Salvatore Paola, 66)
3338092387
fax 095451286
[email protected]
www.legallinefelici.it – www.siqillyah.it
Apertura: sempre, previo appuntamento; il sabato mattina mercatino dei
prodotti
Produce …
Agrumi, olio extravergine di oliva, mandorle, miele, marmellate, prodotti da
forno, erbe aromatiche, patè salati.
Le aziende aderenti al Consorzio praticano l'agricoltura biologica da molti anni,
alcune da 25, e sono tutte certificate (CODEX, ICEA), esclusa l’Azienda Licalzi.
Il prezzo di vendita è così ripartito: il 55% ai produttori, salvo conguagli a fine
campagna; il 13% circa per i trasporti; 17% circa per il lavoro in magazzino;
7% circa per i materiali; 8% circa per l’amministrazione e le spese generali.
Gli operai hanno un contratto di lavoro regolare.
I trasporti avvengono al 95% con mezzi sequestrati alla criminalità.
Partecipa al Distretto perché …
Riforniamo numerosi GAS in tutto il centro-nord.
Siamo in forte relazione con tutto il mondo dei GAS e con reteGAS e Parma è
una delle città dove siamo meno presenti.
Siamo invitati a partecipare a fiere ed incontri organizzati dai GAS in tutta
Italia.
Promuoviamo molto attivamente, in particolare come associazione Siqillyah,
lo sviluppo della Rete di Economia Solidale in Sicilia, anche attraverso iniziative
quali “Lo sbarco dei GAS”, occasione, per noi importantissima, di incontro fra
gas di tutto il territorio nazionale, soggetti dell'economia solidale siciliani e
cittadini interessati e impegnati, prevista per giugno 2009, all’interno della
quale sarà realizzato il Convegno dei GAS (26-28 giugno a Petralia Soprana,
provincia di Palermo).
Tutti i punti indicati sulla Carta dei Principi fanno integralmente parte delle
nostre azioni.
Il DES rappresenta un'opportunità per far conoscere la nostra realtà, i nostri
prodotti, le iniziative e i temi su cui lavoriamo.
69
Fitopreparazione Hierba Buena
Referente: Spinelli Ermano
Via S. Antonio, 19 – Veduggio con Colzano (Milano)
0362911439
[email protected]
www.hierbabuena.it
Apertura: al pubblico tutti i giorni dalle 17,00 alle 19,00. Possibilità di visita
previo accordo telefonico
Produce …
Coltivazione e trasformazione di piante officinali in estratti di erbe (certificate
bio da IMC) e cosmetici senza conservanti in barattolo di vetro con vuoto a
rendere.
Confezionamento e commercializzazione di saponi vegetali e detergenti ecologici.
Corsi pratici didattici di erboristeria, cosmesi domestica ed ecologia domestica
per scuole, privati e GAS.
Partecipa al Distretto perché …
Partecipo personalmente a Lambro GAS e alle riunioni del DES Comasco – in
particolare per i nuovi progetti di installazione di pannelli solari – e cerco di
costruire un rapporto fiduciario e non solo commerciale con i GAS che rifornisco
(circa il 50% della clientela), dialogando con loro su possibili progetti comuni
(es. vuoti a rendere) o su corsi di informazione-formazione.
Il listino prezzi viene formulato secondo le modalità della distribuzione in
erboristeria o negozi bio con scontistica di circa il 50% – quella corrente –
+ IVA.
Instauro un rapporto alla pari tra le aziende fornitrici e i vari GAS individuando
e realizzando obbiettivi comuni.
Sviluppare possibilità concrete di lavoro in questo ambito.
Costruire un rapporto tra produttore e consumatore basato sul dialogo, la
conoscenza reciproca approfondita per favorire la possibilità per le aziende
produttrici di modificare, migliorare, adattare la propria produzione alle richieste
dei consumatori consapevoli.
70
Frantoio oleario Lucchi & Guastalli - srl
Referente: Marco Lucchi
Loc. Vincinella – Santo Stefano di Magra (SP)
0187633329
fax 0187696399
Apertura: da lunedì a venerdì dalle ore 8.30 alle 17.00.
Sabato dalle 8.30 alle 12.30. Domenica apertura su appuntamento.
Possibilità di visita guidata all’eco-impianto
Produce …
Olio extra vergine di oliva 100% italiano, DOP Riviera Ligure Riviera di Levante,
DOP Monocultivar Razzola, olio extra vergine Biologico, salse liguri, specialità
sott’olio, pasta, testaroli, dolci e specialità a base di olio extra vergine di oliva,
biologici e convenzionali.
Partecipa al distretto perché…
Abbiamo rapporti con diversi GAS sul territorio nazionale e promuoviamo la
creazione di nuovi GAS nelle nostre vicinanze.
Siamo profondamente impegnati nella divulgazione della cultura del rispetto
per l’ambiente di cui è esempio il nostro impianto di lavorazione “ecologico”,
unico in Italia a non produrre acque reflue di lavorazione né sanse destinate
ai sansifici, stabilimenti altamente inquinanti. Le sanse derivate dalla spremitura
delle olive, vengono trattate con calce e destinate al compostaggio e alla
produzione di energia da fonte rinnovabile.
71
Il Giardinello - Azienda Agricola di Russo Caterina
Referente: Ivana e Gaetano, Clelia e Baldo
Viale Italia, 31 – Contrada Giardinello – Ribera (AG)
0925540462
[email protected]
Apertura: tutti i giorni dalle ore 8,00 alle ore 18,00
Produce …
L’azienda agricola Giardinello è un’azienda agricola Biologica a conduzione
familiare. Da circa 15 anni, seguiamo il metodo dell’ agricoltura biologica nella
produzione degli agrumi e dell’olio.
Tutti i nostri prodotti sono certificati da parte di ICEA (Istituto per la certificazione
etica e ambientale) Cod.ident.opertore: IT ICA D68X.
La produzione di agrumi inizia dai primi di novembre e termina nel mese di
maggio, avendo delle cultivar a maturazione scalare: Navelina, Washington
Navel, Navelate, Tompson navel. Si producono anche Mandarini della varietà
Clementine, Nules e piccole quantità di limoni e pompelmi. La produzione di
olio si articola con la coltura monovarietale di Biancolilla. Gli uliveti si trovano
in collina e l’estrazione avviene a freddo.
Partecipa al Distretto perché …
Collaboriamo da tanti anni con gruppi di acquisto di Parma, Brescia e Milano,
condividendo sempre più lo spirito di iniziativa e di collaborazione.
Condivide il progetto del Distretto ritenendo importanti:
- rapporti fondati su reciprocità, cooperazione e fiducia;
- recuperare o creare filiere “corte”;
- promuovere l’integrazione delle culture presenti sul territorio;
- ispirarsi a principi etici e di solidarietà oltre che economici;
- incentivare l’agricoltura biologica;
- rifiutare prodotti OGM, produzioni in cui si fa uso delle sperimentazioni su
animali oltre che di allevamenti intensivi e pratiche violente e coercitive.
L’azienda è disponibile a visite aziendali e al controllo da parte di tecnici di
fiducia dei GAS. Mette a disposizione dei GAS i documenti di certificazione.
È altresì disponibile a organizzare degustazioni dei propri prodotti.
72
IRIS - Società Cooperativa Agricola
Referente: Mantovani Fulvia - Rapporto di vendita con i GAS (Ditta A.S.T.R.A. BIO)
Referente: Maurizio Gritta - Rapporto culturale con i GAS (COOP. AGRICOLA IRIS)
Cascina Corteregona, 1 – Calvatone (CR)
0375977126 – 037597115 – fax 0375977013
[email protected][email protected] – www.irisbio.com
Apertura: dal lunedì al venerdì ore 9-12 e 14-18; sabato ore 9-12
Produce …
Ortaggi freschi di stagione: pomodoro per conserve, ortaggi da foglia, patate,
meloni, grano tenero e duro, farro, grano saraceno, orzo mais ecc.. Prodotto
trasformato: pasta di semola, integrale, semintegrale, uovo, speciali, farro, kamut,
biscotti, crackers, farine farro, grano tenero, semola, mais, polpe di pomodoro e
passata di pomodoro, salse di verdure. Produciamo il prodotto fresco per poi
trasformarlo, commercializziamo direttamente tutti i nostri prodotti. Tutto –
compreso il pastificio – è certificato bio, l’ente di controllo è l’ICEA. Il grano duro
per il pastificio viene prodotto anche da altri agricoltori sia soci che fornitori e
producono secondo i nostri parametri di qualità, viene riconosciuto da IRIS un
valore maggiore per il grano, avendo un rapporto diretto senza intermediari, questo
permette anche ad agricoltori di medie e piccole dimensioni di avere il riconoscimento
del giusto prezzo. Determinandolo e distribuendolo sulla filiera in maniera equa.
Partecipa al Distretto perché …
Dal 1999 abbiamo partecipato attivamente alla nascita di molti GAS, perchè nel
nostro Statuto viene espressamente citato nell’oggetto sociale “il rapporto diretto
con il consumatore” per diffondere la conoscenza dei metodi di agricoltura biologica
e di economia creata e gestita dal basso. Partecipiamo a molti incontri con i GAS
dove raccontiamo il progetto IRIS che nei trenta anni di attività ha sempre i
medesimi obiettivi, comuni ai GAS: rispetto dell’ambiente producendo dalla
campagna ai trasformati senza uso di nessuna sostanza chimica, rispetto dell’uomo
assumendo e rispettando le regole e i diritti dei lavoratori, creando quindi situazioni
di lavoro migliorative. IRIS ha sempre lavorato anche con soggetti deboli, a rischio
o diversamente abili, ora abbiamo un’operaia fissa diversamente abile, e abbiamo
un rapporto constante con Agorà coop. ONLUS che lavora con i diversamente abili
e i malati psichici ed inoltre partecipiamo ad un progetto per l’inserimento
lavorativo di detenuti. Con i soci lavoratori che partecipano attivamente allo
svolgimento del nostro oggetto sociale, discutiamo i progetti futuri, decidiamo
gli stipendi, i benefit, realizziamo forme di risparmio sociale. Il prestito sociale
è aperto a tutti gli interessati, l’assemblea dei soci riconosce una vantaggiosa
percentuale di interesse, senza costi di tenute conto. Organizziamo e partecipiamo
secondo le richieste e le possibilità a convegni con tematiche inerenti l’agricoltura
biologica e l’alimentazione, l’economia etica.
Dal 2008 in azienda agricola abbiamo fatto un impianto fotovoltaico che ci rende
autonomi al 100% e in pastificio abbiamo un contratto di fornitura di energia
verde con Enel energia.
Vediamo il DES come mezzo per poter farci conoscere meglio sul territorio
partecipando attivamente anche a scambi culturali e sociali, ospitando sia in sede
agricola che in pastificio i GAS che vogliano fare una visita, ma ospitiamo anche
giovani che vogliano fare un’esperienza di qualche giorno, per far conoscere
l’agricoltura biologica come forma di agricoltura etica e con alto valore produttivo.
73
Livecom - Società cooperativa Sociale a r.l.
Referente: Massimiliano Muggianu
Via Cappello, 79 – Noventa Padovana (PD)
0498876481
fax 0498886191
[email protected]
www.livecom.coop
Apertura: lunedì - venerdì, 9-13 e 14.30-18.30 (chiusura sabato e festivi)
Produce…
Livecom è il primo operatore telefonico non profit presente e attivo sul territorio
nazionale. Cooperativa sociale, rappresenta un’alternativa responsabile e
professionale nel campo delle telecomunicazioni dando lavoro a con problemi
di disagio familiare e sociale.
Produce servizi di telecomunicazioni per privati e aziende, quali:
- Telefonia fissa CS e CPS su rete Telecom Italia;
- Telefonia VoIP;
- ADSL e XDSL;
- Centralini telefonici;
- Hosting;
- Posta elettronica;
e altri servizi per le piccole e medie imprese.
Partecipa al distretto perché…
Collaborazioni e fornitura servizi a GAS (forniamo servizi a numerosi Gas sul
territorio nazionale e abbiamo una collaborazione con MerciDolci, il gruppo che
fa capo ad Alcatraz e Jacopo Fo) e DES (es. DesBri con il Progetto Cambia
Banda), altre realtà dell’economia solidale (es. Botteghe del commercio equo),
cooperative.
Quale cooperativa sociale di inserimento lavorativo (tipo B) tutto ciò che
attiene alla giustizia e alla sostenibilità sociale è al centro del nostro impegno
nello svolgimento del nostro lavoro quotidiano.
Il DES può costituire un valido supporto alla nostra attività attraverso:
- la distribuzione di materiale informativo sulla nostra attività sociale e sui
servizi che offriamo;
- la realizzazione di incontri con i GAS del territorio per presentare la nostra
attività.
74
Made in NO
Referente: coordinamento produttivo e commerciale: gb di Gianluca Bruzzese
G. & C. snc.
Via Novara, 62 – Galliate (NO)
0321862305
fax 0321038655
[email protected][email protected]
www.made-in-no.com
Apertura: orari di vendita, contatto e visite dal lunedì al sabato 8.30-12.30
e 14.30-19.30
Produce …
Produciamo prevalentemente abbigliamento intimo. La filiera produttiva è così
composta: coltivazione del cotone e lavorazione dello stesso a cura di Justa
Trama – Brasile www.justatrama.com.br/conteudo/home.php, dai quali compriamo
il filato per la tessitura.
La tessitura viene realizzata a Vespolate (NO) da Maglieria RICIS, il finissaggio
del tessuto a Vanzaghello (MI) da Tintoria Tima, l’ideazione, progettazione,
sviluppo del prodotto a Galliate (NO) da gb di Bruzzese G. & C. che si occupa
anche del coordinamento della produzione e della commercializzazione.
Partecipa al Distretto perché …
Serviamo i GAS a livello nazionale e partecipiamo ad iniziative, manifestazioni
e serate organizzate da GAS e Distretti di Economia Solidale.
Condividiamo integralmente la Carta dei Principi, in particolare il punto sul
lavoro (molto ben espresso nella sintesi della carta) che rappresenta un valore
centrale e un obbiettivo di miglioramento costante nella riflessione e nell’attività
quotidiana del nostro progetto.
Il DES – come le altre esperienze analoghe che si stanno sviluppando in Italia
– ci può aiutare a far conoscere i nostri prodotti e le motivazioni che ci portano
a realizzarli attraverso l'organizzazione di manifestazioni e incontri a tema.
75
Officina naturae - snc di Carlini Silvia e Urbinati Pierluca
Referente: Carlini Silvia
Via Broglio, 3 – Rimini
0541790715
fax 0541901063
[email protected]
www.officinanaturae.com
Apertura: possibile previo appuntamento, punti vendita elencati sul sito
Produce …
Detergenti per la casa ecologici (Linea Officina naturae), certificati biologici
ICEA/AIAB “Detergenza Pulita” e con materie prime da commercio equo e
solidale (Linea Aequa), cosmetici naturali con ingredienti da commercio equo
e solidale (Linea Officina naturae e Natù).
Tutti i prodotti sono facilmente, rapidamente e completamente biodegradabili.
Utilizzo esclusivo di materie prime da fonte rinnovabile, escludendo qualsiasi
derivato petrolchimico.
Le confezioni di grande formato, i prodotti concentrati e gli imballaggi realizzati
con materiale parzialmente o totalmente riciclato, limitano la quantità di rifiuti
e i volumi trasportati. Officinanaturae persegue una gestione etica e sostenibile:
produce solo ed esclusivamente prodotti ecologici e naturali, non ha altre linee
di prodotti convenzionali;
contratto di telefonia con Livecom, gestore telefonico no-profit;
imballaggi di secondo utilizzo reperiti da azienda limitrofa;
carta per l’ufficio di secondo utilizzo reperita da azienda limitrofa;
ricarica di tutte le cartucce delle stampanti e fax;
contratto di Car Sharing per piccoli spostamenti.
Partecipa al Distretto perché …
Fornitore di diversi GAS della provincia di Parma e della Coop. Soc. Garabombo
di Fidenza.
Officina naturae, essendo nata da una esperienza del GAS Rimini, condivide e
si impegna nel suo quotidiano ad applicare e rispettare i criteri del DES.
Il DES può aumentare la conoscenza del settore detergenza ecologica, con
serate divulgative dedicate al consumatore critico.
Può inoltre facilitare il rapporto con la Pubblica Amministrazione e/o aziende
private per diffondere l'informazione sull'esistenza e possibilità di una alternativa
ecologica alla detergenza convenzionale normalmente utilizzata.
76
Perlage - srl
Referente: Erika Gallon
Via Cal Del Muner, 16 – Farra di Soligo (TV)
0438900203
dax 0438900195
[email protected]
www.perlagewines.com
Apertura: dal lunedì al venerdì 8.00-18.00; sabato su appuntamento
Produce …
Perlage si trova a Soligo, nel cuore dell’area Doc del Prosecco di Conegliano
Valdobbiadene; è una delle cantine biologiche più storiche d’Italia, certificata
per la prima volta nel 1985. Dal 2005 Perlage è certificata anche Demeter per
l’agricoltura biodinamica. Produciamo Prosecco Doc, rossi e bianchi del Veneto,
autoctoni come il raboso, il verdiso e l’incrocio Manzoni. La particolare attenzione
alla naturalità dell’intero processo produttivo, viene attivata sin dalla scelta
del terreno piu' adatto al singolo vitigno, si protrae con estrema cura in ogni
pratica agronomica sui vigneti, in tutte le fasi di vinificazione e conservazione
sino all'offerta del vino al degustatore.
Partecipa al Distretto perché …
Siamo fornitori del GAS di Fidenza.
- Comunichiamo in modo trasparente (ad es. in etichetta l’effettivo produttore
del bene, i materiali di confezionamento, il loro smaltimento, ecc. – tutto
sempre presente chiaro in retro etichetta);
- rispettiamo i diritti umani, civili, sociali e sindacali di quanti partecipano
a tutto il ciclo economico; non collaboriamo con chi non rispetta questi
requisiti;
- ci impegniamo a svolgere attività di solidarietà internazionale attraverso
strumenti coerenti con i valori espressi, in particolare nelle modalità di
raccolta fondi;
- appoggiamo i Centri Educativi Occupazionali Diurni (servizi che accolgono
persone con disabilità) con un attivo e costante sostegno attraverso iniziative
come la vendemmia con il Ceod, le Vie dell’Acqua, ecc.;
- incentiviamo l’agricoltura biologica: tutti i nostri prodotti sono da agricoltura
biologica certificata e rifiutiamo prodotti OGM;
- riduciamo l’impatto ambientale del nostro stile di produzione e di consumo
(uso di tecnologie a basso consumo energetico, uso di energie rinnovabili,
uso di materiali riciclabili e biodegradabili, limitazione dell’uso di materie
inquinanti, riciclo e riuso, incentivando e privilegiando la bioedilizia);
- riduciamo ed ottimizzando il consumo di risorse (terra, acqua, energia):
utilizziamo molti macchinari che limitano l’uso di risorse e a basso impatto
ambientale;
- utilizziamo prevalentemente prodotti locali e materiali autoctoni.
Vorremo che i nostri prodotti venissero preferiti agli altri da agricoltura
convenzionale per tutti i motivi sopra descritti, perché crediamo fortemente
nell’aiuto che questo tipo di agricoltura può dare.
77
Rossarancia - Azienda Agricola
Referente: Salvo Gurrieri
Via Palermo, 255 – Grammichele (CT)
0933942895
[email protected]
www.rossarancia.wordpress.com
Apertura: previo contatto
Produce …
L’azienda Rossarancia produce nel rispetto dell’ambiente e dell’uomo e questo
ci ha portato a richiedere la conversione in biologico.
Presso l’azienda è possibile trovare i seguenti prodotti: arance navel, tarocco,
clementino monreal e nova, limoni.
L’obbiettivo a cui miriamo come produttori è quello di assicurare al consumatore,
oltre alla qualità del prodotto, sicurezza e tracciabilità di filiera. Per queste
ragioni lavoriamo con determinazione seguendo tutti i passaggi, per portare
sulla vostra tavola la sicurezza e la bontà dei prodotti, attraverso la vendita
diretta dal produttore al consumatore, un'opportunità per pochi che si trasforma
così in un’occasione per tutti.
L’azienda Agricola Rossarancia nasce con lo scopo di produrre agrumi di qualità
rispettando i cicli naturali di stagione cosi come si faceva una volta.
Partecipa al Distretto perché …
L’azienda fornisce da qualche anno GAS dell’Emilia Romagna (Parma, Bologna,
Reggio Emilia).
L’azienda cerca collaborazione nella distribuzione dei propri prodotti, poiché
trattandosi di un consorzio di imprese a conduzione familiare il carico di lavoro
ricade quasi esclusivamente sul titolare.
78
Tempobiologico - di G.B. Bellotti
Referente: Gian Battista Bellotti
Via Martiri della Libertà, 82 – Ospitaletto (BS)
030640302
3391629692
fax 030640302
[email protected]
www.bioworld.it – www.altrescarpe.it – www.tempobiologico.com
Apertura: orari “flessibili”, assenze prolungate in occasione di fiere, possibilità
di visita su appuntamento
Produce …
La mia ditta rappresenta la parte commerciale di due laboratori spagnoli e si
occupa della diffusione dei loro prodotti artigianali ecologici: le calzature
Bioworld (www.bioworld.it) e le pentole in argilla rossa e pietra refrattaria di
Ramon Garcia Casado (www.tempobiologico.com).
Le calzature Bioworld sono prodotte utilizzando pratiche artigianali manuali
e con materiali ecologici per la maggior parte naturali; la pelle è conciata con
estratti vegetali, ma per i vegani viene prodotta la linea Altrescarpe in materiale
alternativo alla pelle animale (www.altrescarpe.it).
La linea si compone di ciabatte, sandali , scarpe, scarponcini, stivali.
Le pentole di Ramon si rifanno alla tradizione dei ceramisti castigliani e si
ottengono modellando un impasto di argilla rossa e pietra refrattaria e vengono
cotte in forno ad alta temperatura. L’invetriatura che le rende lavabili e
impermeabili è una polvere di vetro che non contiene piombo o altri metalli
pesanti. La linea si compone di pentole, casseruole, pirofile e piastre.
Di entrambe le produzioni oltre il 60% viene diffuso da Tempobiologico in
Italia, il resto direttamente dai relativi artigiani in Spagna.
Del prezzo di vendita al pubblico (pvp - vedi sito) il 40 % è la parte che va
ai produttori, a questa aggiungo un ricarico per ottenere il prezzo per i
rivenditori, a cui applico un altro ricarico e ed ottengo il pvp. Sul pvp riconosco
vari livelli di sconto a seconda del tipo di acquisto (GAS - 3 livelli di sconto
legati ai quantitativi, acquisti ripetuti, acquisti on line, acquisti in promozione).
Partecipa al Distretto perché …
Forniture a GAS di Parma, partecipazione a Kuminda 2007.
Partecipazione ad iniziative culturali e ad eventi commerciali (fiere) dove sia
possibile spiegare i principi del DES (bio/equo/etico...) attraverso l’esperienza
di Tempobiologico, Bioworld e Bionatural.
La collaborazione con il Distretto si può concretizzare nell'organizzazione di
incontri in serate dedicate o giornate assieme ad altri operatori per parlare,
raccontare, toccare, provare... fare acquisti con prezzo GAS. Messa in rete con
altri fornitori per creare piattaforma presso altri DES, RetiGAS o InterGAS.
79
Valentini Michele - Azienda Agricola
Referente: Michele Valentini
Via Dos Serena, 16 – Tassullo (TN)
3355466709
fax 0463459985
[email protected]
Apertura: vendita in azienda solo su appuntamento
Produce …
Mele Renette di diversi tipi e altre vecchie varietà.
Produzione biologica con certificazione BIOS.
Partecipa al Distretto perché …
Decennale rapporto di fornitura con diversi GAS del Parmense.
Intende collaborare con il DES attraverso:
- pubblicizzazione nel proprio ambito di iniziative e progetti;
- presentazione del DES ad altri soggetti economici potenzialmente interessati.
80
81
4.4
Altri soggetti
82
Banca Popolare Etica
Circoscrizione Locale dei soci residenti nella provincia di Parma
Referente: Carlo Musiari
Strada Garibaldi, 34 – Parma
3472948705 – [email protected] – http://www.bancaetica.org/parma
Apertura: per parlare d’iniziative di promozione culturale della finanza etica
contattare gli indirizzi sopra citati, per aprire un c/c, diventare socio della banca
e per tutte le altre operazioni bancarie è possibile incontrare il nostro promotore
finanziario, da noi chiamato banchiere ambulante, nella nostra sede. All’istante
farà tutte le operazioni possibili negli altri sportelli della banca.
Per un appuntamento: [email protected] o 3332796893 (Fabrizio Prandi)
Scopi e attività:
Nel ricco territorio provinciale è attivo dal 1999 un gruppo di persone convinto
che il vero interesse da perseguire sia quello di tutti, e non il profitto fine a se
stesso. Un gruppo di persone che si occupa di promuovere una rivoluzione culturale
quanto mai necessaria: quella dell’economia solidale, di cui la finanza etica è
materia prima. Banca Etica (il Git ne è declinazione sociale sul territorio provinciale)
non abita palazzi lussuosi, ma una casa progettata da 22 associazioni nazionali
e presto cresciuta sino ad ospitare più di 28mila soci. Nasce a Padova nel 1998
dopo 5 anni di una impegnativa raccolta capillare necessaria per arrivare all’obiettivo
ambizioso di avere una banca che si muovesse secondo le regole della finanza
etica. Ora è una banca (come le altre che vedete in città, formalmente) che opera
in tutt’Italia nella raccolta, nella gestione e nell’impiego del denaro di quei cittadini
che vogliono essere motori di uno sviluppo nuovo, alternativo a quello finanziarizzato
dei primi anni del secolo. La banca orienta infatti le proprie attività secondo i
principi di uno sviluppo più equo tra nord e sud del mondo, più attento all’uomo
e al suo ambiente, più intraprendente con le nuove cittadinanze, culturalmente
dinamico e nonviolento. Concretamente si tratta di finanziare quelle realtà che
perseguono questo modello di sviluppo attraverso le nuove tecnologie energetiche,
la cooperazione sociale, quello con i paesi in via di sviluppo, l’associazionismo e
il volontariato, l’agricoltura biologica, il software libero e tutte quelle imprese
efficaci ed efficienti (perché è una banca e non fa beneficenza) che non hanno
le normali garanzie che una banca normale richiederebbe, ma hanno voglia e idee
per cambiare il mondo in cui vivono. Banca Etica è regolarmente iscritta a tutti
gli organismi di controllo previsti dalla Legge, ma rivisita il compito tradizionalmente
affidato alle banche dall’economia occidentale operando secondo trasparenza e
partecipazione, raccogliendo cioè denaro solo con rapporti nominativi, rendendo
cioè noti tutti i finanziamenti erogati dalla sua nascita, permettendo ai clienti
di scegliere la destinazione del proprio denaro tra quelle che previste (cooperazione
internazionale, ambiente, pace, cultura e società), facendosi leggere attraverso
da un Comitato Etico eletto indipendentemente dai voleri del Consiglio di
Amministrazione. La Circoscrizione non opera in nessun ambito di competenza
bancaria, ma si limita a stimolare la partecipazione dei clienti e dei soci della
Coop. Banca popolare Etica alla vita culturale dell’impresa. Ospita settimanalmente
presso la sua sede il promotore finanziario (banchiere ambulante).
Partecipa al Distretto perché …
Partecipiamo dalla sua costituzione all’Associazione Verso il DES del territorio
parmense. Gli impegni della nostra attività vanno nella direzione indicata dai
Principi espressi dalla Carta che condividiamo integralmente.
83
Di mano in mano - onlus Associazione di volontariato
Referente: Anna Biaggi (Presidente)
Strada Chiesa di Roncopascolo, 27 – Parma
0521673610 – 3357259426
[email protected]
www.dimanoinmano.org
Scopi e attività:
L’associazione è nata con tre obiettivi:
- Promuovere gli ideali che attengono alle pratiche del riuso-riutilizzo. Le
attività di questo settore sono: gestione di un capannone dove vengono
rimesse in circolazione tutte le cose che possono avere una “nuova vita”
(mobili, oggetti, elettrodomestici, indumenti …); Gestione di un negozio
del vestito usato e d’occasione.
- Accoglienza: Nella casa di accoglienza situata a Roncopascolo (PR) – offerta
in comodato d’uso dalla Diocesi di Parma – si offre accoglienza a persone
in difficoltà (posto letto, cucina). Le persone accolte sono accompagnate
attraverso un progetto di reinserimento abitativo, lavorativo e sociale.
- Animazione missionaria: attraverso la diffusione dell’ideale missionario con
incontri nelle scuole, l’organizzazione di campi di lavoro e formazione,
attraverso la collaborazione con parrocchie e gruppi della Diocesi di Parma.
Partecipa al Distretto perché …
Pensiamo che le attività, soprattutto nel settore del riuso-riutilizzo, possano
essere di aiuto alla diffusione di “nuove pratiche” e nuovi stili di vita legate
al bene comune e alla promozione di un’economia più vicina alla gente ed
attenta alle persone che “fanno fatica a vivere”. L’idea di un’economia dal volto
umano regolata da principi morali ed etici che mette al primo posto l’equità
e non l’accumulo, attenta alle problematiche umane ed ambientali ci stimola
a fare la nostra parte, come piccola realtà, che insieme agli altri può portare
contributi al bene comune.
Pensiamo di potere, insieme ad altri, contribuire alla diffusione di un’idea e
di un sogno che possiede radici di concretezza, pratiche attuabili, che propone
percorsi percorribili e che parla un linguaggio udibile alla maggioranza della
gente. Pensiamo anche alla proposta concreta legata alla gestione di un’economia
(di piccolo gruppo) fondata sulla pratica del NO PROFIT reale e riscontrabile.
Finanziamo, con gli utili delle attività, progetti di sviluppo nei paesi resi poveri
da pratiche politiche ed economiche ingiuste.
84
Kwa Dunìa - Associazione di volontariato
Referente: Chiara Marchetti
Borgo San Silvestro, 19 – Parma
0521285146 – [email protected] – www.kwadunia.it
Apertura: previo contatto
Scopi ed attività:
Nata nel 1994, l’associazione Kwa Dunìa promuove e realizza attività e servizi
educativi e culturali, quali: progetti di interventi educativi per studenti, percorsi
formativi per educatori e insegnanti, momenti culturali e formativi rivolti alla
città, produzione e pubblicazione di testi e materiale educativo.
Gestisce una casa-laboratorio – a Casaltone di Sorbolo – dove propone esperienze
educative e formative rivolte a studenti e a gruppi di giovani e adulti, corsi,
iniziative ed eventi a tema. Ha dato vita ad un gruppo di teatro dell’oppresso,
Tangram teatro, che realizza spettacoli di impegno sociale.
Gestisce un archivio didattico a disposizione di insegnanti e studenti e offre
consulenza per la costruzione di percorsi didattici interculturali.
Gli obiettivi che si propone:
- Valorizzare le differenze culturali.
- Promuovere attività che permettano di “scambiare i ruoli”, di “mettersi nei
panni di...”, per comprendere i differenti punti di vista degli altri.
- Favorire atteggiamenti di prossimità fra le persone per decostruire stereotipi
e pregiudizi.
- Promuovere un atteggiamento critico e riflessivo su quanto ci circonda.
- Creare occasioni e contesti dove sia possibile raccontarsi e ascoltarsi.
- Favorire una riflessione sul disequilibrio esistente fra il Nord e il Sud del
mondo, al fine di renderci promotori attivi di cambiamenti nei nostri stili
di vita.
- Riflettere sull’importanza delle diversità culturali come base per la conservazione
delle diversità biologiche.
- Riscoprire modi nuovi di rapportarci alla Natura, più intimi e più filiali.
Partecipa al Distretto perché …
L’Associazione realizza da anni percorsi educativi sui temi del consumo critico,
del diritto al cibo e dell’economia solidale. Partecipa, inoltre, al tavolo DES sul
supporto ai GAS. La Casa-laboratorio dell’Asinara, gestita dall’Associazione,
ospita già la sede legale dell’Associazione Verso il DES del territorio parmense.
L’associazione è impegnata, in primo luogo, rispetto ai principi espressi nella
Carta del DES che riguardano la valorizzazione della dimensione locale e delle
relazioni, in particolare per quanto riguarda: rapporti fondati su reciprocità,
cooperazione e fiducia; la valorizzazione e la tutela delle ricchezze locali –
culturali, sociali, ambientali – nell’ottica di valorizzare e rispettare le ricchezze
di ogni luogo; promuovendo l’integrazione delle culture presenti sul territorio;
perseguendo degli stili di vita e di consumo sempre più essenziali ed equilibrati,
improntati sulla sobrietà e sulla consapevolezza delle scelte, e centrati sulle
relazioni piuttosto che sul possesso; promuovendo attività culturali, creative,
artistiche e intellettuali tese allo sviluppo di una nuova etica dell'economia
non subordinata al profitto.
Kwa Dunìa mette a disposizione la propria casa-laboratorio come spazio dove
poter realizzare iniziative del DES.
85
Legambiente Onlus - Circolo di Parma
Referente: Fabio Faccini
Vicolo S. Maria, 1/a – Parma
0521238478
fax 0521230235
[email protected][email protected]
www.legambienteparma.it
Apertura: tutte le mattine 9.30-13.00 (pomeriggi da definire)
Scopi ed attività:
Alla base delle scelte di Legambiente vi è la convinzione che la società moderna
e il suo sviluppo sostenibile si debbano fondare sui principi di qualità,
partecipazione, dialogo e condivisione. Le nostre iniziative sono volte a rendere
più vivibile l’ambiente in cui viviamo e a promuovere scelte, idee, comportamenti
che riescano ad incidere concretamente e positivamente sul futuro di tutti.
Partecipa al Distretto perché …
Esiste una condivisone ideale e di principio delle finalità del DES, in particolare
per ciò che riguarda l’attenzione al territorio e la crescita del senso di comunità,
la democrazia partecipata e la costruzione di reti di fiducia, la sostenibilità
ambientale. Livelli di collaborazione sono già avviati con il Gruppo energia del
Tavolo Servizi del DES.
L’impegno di Legambiente nel DES può riguardare la promozione di nuovi GAS
(è già in previsione un Gruppo d’Acquisto promosso dall’associazione) e la
partecipazione attiva ad alcuni gruppi di lavoro, primo fra tutti quello
sull’energia.
86
Legambiente Fidenza
Referente: Pellegrini Andrea
Viale Martiri della Libertà, 34 – Fidenza (PR)
[email protected]
www.legambientefidenza.it
Scopi e attività:
Legambiente è una associazione ambientalista riconosciuta a livello nazionale,
anche grazie alle sue campagne più note (Puliamo il Mondo, Mal’Aria, Festa
dell’Albero, Spiagge Pulite,Goletta Verde, Festambiente, ecc…).
A livello locale ci occupiamo in particolare di territorio, inteso sia come sviluppo
che come occupazione del suolo (cementificazione), di inquinamento, di tutela
dell’ambiente.
Inoltre realizziamo iniziative sia nazionali che locali e incontri con la cittadinanza
su temi specifici. Collaboriamo anche con le scuole, l’ultima iniziativa di cui
siamo promotori, insieme al Comitato genitori e al Comune, è il progetto
Piedibus a Fidenza.
Partecipa al distretto perché…
Legambiente Fidenza ha da sempre collaborato e collabora con altre associazioni
e realtà sia a livello comunale che provinciale, fa parte ad esempio di Rete
Lilliput di Fidenza e dell’associazione CiboperTutti, collabora con l’associazione
Casalbarbato per Chernobyl (ogni anno facciamo un banchetto sul tema), con
il Gas di Fidenza e con il nascente DES della provincia di Parma.
Siamo tra i soci fondatori dell’Associazione verso il DES del territorio parmense.
Si riconosce pienamente nell’intera Carta dei Principi del DES essendone stata
uno dei creatori, chiaramente la parte sulla sostenibilità ecologica ci vede più
direttamente impegnati e coinvolti, con le attività che regolarmente facciamo
e promuoviamo.
87
Villaggio Ecologico di Granara
Referente: Francesca Veltre
Località Granara, frazione di Branazone – Valmozzola (PR)
3288393059
Apertura: il villaggio è aperto durante il Festival di Teatro (4-8 agosto 2009)
e in occasione di altre manifestazioni. Sono previste anche visite guidate.
Il calendario delle giornate di apertura viene pubblicato sul sito internet del
villaggio
Scopi ed attività:
Il villaggio ospita al suo interno una serie di associazioni che offrono differenti
servizi: educazione ambientale (campi estivi per bambini e ragazzi), teatro
(organizzazione di seminari e rassegne, residenze per artisti), medicina naturale
(studio medico agopunturista), energie rinnovabili (studio, progettazione e
realizzazione di sistemi integrati), granaio (spazi e gestione ospitalità per
coloro che partecipano alle iniziative promosse dal villaggio), organizzazione
campi di lavoro (in collaborazione con il Servizio Civile Internazionale e il
centro SEAD - servizio educativo adolescenti in difficoltà del Comune di Milano).
I costi relativi alle attività proposte sono generalmente caratterizzati da un'alta
accessibilità, in alcuni casi sono previste formule di scambio-lavoro o di
adeguamento degli stessi a seconda del reddito.
Partecipa al Distretto perché …
- Il Vllaggio ecologico di Granara ha aderito fino ad oggi alla rete RIVE – Rete
Italiana Villaggi Ecologici.
- Il Granara Teatro Festival è stato insignito del logo ECOFESTA, iniziativa
promossa dalla Provincia di Parma.
- L’associazione Centopassi (educazione ambientale) ha ottenuto il sostegno
da parte di Youth in Action, programma specifico di attività educative
dell’unione europea.
I principi di seguito segnalati corrispondono ai principi attualmente impiegati
nella gestione delle attività del Villaggio Ecologico di Granara:
- valorizzazione della dimensione locale e delle relazioni;
- utilizzo di strumenti di finanza etica;
- formulazione equa e trasparente dei prezzi di beni e servizi;
- promozione di una solidarietà e di una cooperazione internazionale rispettosa
della cultura, della società e dell’ambiente in cui si interviene;
- riduzione dell’uso delle risorse ad alleggerire il peso del nostro sistema
economico sugli equilibri globali;
- promozione di commercio equo solidale su alcuni prodotti non locali.
Il DES può favorire, a supporto delle nostre iniziative, la ricerca di partner locali
che aderiscono alla Carta dei principi e che siano disponibili a sostenere o a
collaborare (in forma di sponsorizzazione o di fornitura di
servizi/approvvigionamenti) con le attività del Villaggio.
Può, inoltre, contribuire alla promozione e diffusione delle attività delle
associazioni operanti all'interno del villaggio.
88
WWF Parma - Associazione di volontariato
Referente: Daniela Monteverdi
Piazzale Rondani, 3/B –Parma
0521287840
[email protected]
www.wwf.it/parma
Apertura: su appuntamento telefonico
Scopi ed attività:
Il WWF è un’organizzazione internazionale che opera attivamente per la
conservazione della natura, realizza progetti di tutela ambientale, volti a
contrastare l’inquinamento, a promuovere un uso sostenibile delle risorse
naturali e dell’energia, perché se ne riducano spreco e uso irrazionale. WWF si
impegna a dare un contributo per la conservazione dei sistemi naturali e dei
processi ecologici, a beneficio di tutta la vita, presente e futura, sulla terra.
WWF Parma – associazione autonoma che opera in accordo con WWF nazionale
– promuove la sostenibilità ambientale e l’uso corretto delle risorse naturali
(aria, acqua, suolo), con una particolare attenzione alla conservazione della
biodiversità:
- monitoraggio del territorio e segnalazione di eventuali abusi alle autorità
competenti;
- collaborazione con Enti, Amministrazioni locali ed altre Associazioni per
iniziative specifiche;
- formulazione di osservazioni, pareri e contributi conoscitivi nell’ambito delle
decisioni pianificatorie e di programma riguardanti la gestione delle risorse
naturali a livello comunale, provinciale e regionale;
- gestione dell’Oasi WWF dei Ghirardi (Borgotaro – PR);
- educazione ambientale per bambini, giovani, adulti;
- organizzazione di incontri e conferenze tematiche, anche in collaborazione
con altre associazioni ambientaliste;
- vigilanza venatoria.
Partecipa al Distretto perché …
Il WWF condivide interamente la Carta dei principi ed è attiva in particolare
sugli aspetti della sostenibilità ecologica: incentivando l'agricoltura biologica,
rifiutando prodotti OGM, non accettando produzioni in cui si fa uso della
sperimentazione su animali oltre che di allevamenti intensivi e pratiche violente
e coercitive, riducendo ed ottimizzando il consumo di risorse (terra, acqua,
energia), utilizzando prevalentemente prodotti locali, riducendo l’impatto
ambientale del proprio stile di produzione e di consumo (uso di tecnologie a
basso consumo energetico, uso di energie rinnovabili, uso di materiali riciclabili
e biodegradabili, limitazione dell’uso di materie inquinanti, riciclo e riuso,
incentivando e privilegiando la bioedilizia), utilizzando prodotti sempre più
durevoli e ad alta utilità.
Il WWF di Parma sta realizzando, in collaborazione con altre associazioni che
partecipano al DES, il documentario “Il suolo minacciato”, sul problema del
consumo di suolo agricolo nella pianura parmense
89
5.
Esperienze e progetti che suggeriscono
PANE E COMPANATICO A KM ZERO
L’Osteria del Grano Antico, Pieve Cusignano, 98 – Fidenza (PR)
Pane dell’Alta Val Parola, forno “Pane di Costa” a Costamezzana di Noceto (PR)
L’idea di valorizzare un territorio, fatto di biodiversità e di saperi, di colture
e di competenze specifiche ha portato alla nascita di due esperienze nelle
colline fidentine.
Si tratta di un’osteria a conduzione familiare che propone piatti cucinati con
ingredienti del territorio, provenienti da aziende fra loro vicine e legate da
rapporti di fiducia. I cereali e le farine, in particolare, arrivano dalla vicina
azienda Pederzani, da cui il nome: Osteria del grano antico.
Manuela Schianchi, che gestisce l’osteria, propone un menu casalingo composto
da torta fritta con farina di grano tenero fine e farro fine, primi piatti a base
di grano duro antico, pane di farro integrale, polenta con farina di granoturco
integrale, torte con farina di grano tenero rustica.
Tutta accade qua: dai campi, alla macinatura, alla preparazione e cottura, fino
alla degustazione dei piatti.
Poi c’è il forno “Pane di Costa” a Costamezzana, dove si produce il pane con
le farine di Pederzani.
Si chiama pane dell’Alta Val Parola perché in questa zona sono coltivati i
frumenti e vengono macinati, nel raggio di 1 Km vengono impastati e cotti.
Ogni passaggio è segno di un’intenzione e di un impegno precisi: si coltivano
prodotti di alta qualità, non o.g.m., senza trattamenti con concimi da sintesi
chimica. I semi vengono prodotti e scelti in azienda, le varietà di frumento
scelte per la qualità e mai per quantità di produzione, prediligendo le varietà
non soggette a funghi e ruggini. La trebbiatura viene realizzata con frumento
a non più di 12% di umidità per favorire la conservazione senza prodotti chimici.
Il seme viene pulito e spazzolato prima della macinatura a pietra. Il frumento
non viene bagnato prima della macinatura per non provocare muffe nella farina.
Una volta pronte, le farine vengono impastate dal fornaio utilizzando un lievito
madre e una lievitazione lunga, per ottenere un pane capace di rispettare in
ogni sua fase le caratteristiche proprie dei cicli naturali e umani insieme:
manualità, lentezza, bontà.
PROGETTO AGRIASILO
Azienda agricola Caimi Emanuele - Associazione Val Siccomonte
Il progetto prende spunto dalla filosofia di Steiner, dalla grande ed importante
opportunità di avere nel nucleo famigliare che gestisce l’azienda agricola
insegnanti con maturata esperienza in campo pedagogico, unitamente alla
valutazione del periodo storico che stiamo vivendo, caratterizzato da repentini
cambiamenti a livello sociale, culturale ed economico.
L’idea base è di dare vita ad una scuola materna che - pur rispettando i parametri
ministeriali - si proponga con il metro di una pedagogia che non rincorra
situazioni momentanee ma che offra un apprendimento conforme alle fasi
90
evolutive della crescita del bambino: ciò si propone di fare il metodo pedagogico
steineriano o Waldorf armonizzando il pensiero, la sfera emozionale e la volontà
del bambino tramite varie discipline didattiche, artistiche ed artigianali.
La novità che si intende praticare è quella di inserire questo tipo di attività
scolastica nell’organico della nostra azienda agricola: in questo contesto risulta
di fondamentale importanza il territorio in cui nasce e si sviluppa la scuola,
al fine che i piccoli allievi possano essere cresciuti, formati ed educati all’amore
per l’ambiente naturale e per le risorse che esso ci può fornire. Indiscutibilmente
la zona circoscritta dall’ Accordo Agro-ambientale Val Siccomonte, di grande
valenza ambientale e naturalistica considerate la presenza dei percorsi natura
e del normale utilizzo che molti cittadini ne fanno per passeggiate, la vicinanza
dell’oasi di protezione della fauna e di corridoi ecologici realizzati ed in fase
di realizzazione, ricca di specie vegetali e di ruscelli, di fossi e di laghetti, oltre
che essere bella da vedere e da vivere, offre un esempio di laboriosità per la
quantità di aziende agricole presenti e di operosa collaborazione da parte di
alcune di esse che si sono impegnate al rispetto di restrittive norme di produzione
a favore dell’ambiente. Molte delle attività sono svolte durante visite guidate
in collaborazione con alcune aziende associate all’Associazione Val Siccomonte
che si metteranno a disposizione affinché i piccoli possano vivere direttamente
in campo le formative esperienze culturali, agricole ed artigianali che caratterizzano
queste meravigliose colline fidentine. Non si tratta dunque di una scuola fattoria
o fattoria didattica di tradizionale concezione a disposizione solo per rare
occasioni a scopo didattico ma di una scuola vera e propria, con un proprio
piano di offerta formativa, vissuto quotidianamente all’interno di una azienda
agricola anziché di una più classica struttura.
Proposte di attività di vita quotidiana
Le attività di vita quotidiana rivestono un ruolo di grande importanza
nell’educazione del bambino, che con ciò sviluppa autonomia e potenzia abilità
anche mediante comportamenti usuali ed azioni consuete: mettere mano a
piccoli attrezzi innocui per loro ma che assomigliano a quelli utilizzati “dai
grandi”, portano il bambino ad affinare capacità percettive e di coordinamento,
ad anticipare e dominare gli eventi più comuni e a padroneggiare competenze
e abilità semplici ma operativamente basilari. Una delle qualità più importanti
che vive nel gioco infantile è la fantasia creativa. Questa deve venir protetta
e coltivata perché conferisce colore e profondità a tutto l’agire del bambino
ed è ancora strettamente connessa e collegata con la sensorialità; nel nostro
progetto particolare attenzione sarà posta alla qualità del giocattolo: più
essenziale è nella sua forma, più naturale è nei suoi materiali (legno, lana,
ecc.) maggiore è l’attivazione reale delle forze di fantasia e creatività nel
bambino, perciò gli vengono messi a disposizione bambole di stoffa imbottite
di lana, libri illustrati, mattoncini in legno, stoffa, lana, pentoline e piccoli
utensili da cucina, piccoli attrezzi agricoli ed artigianali, cavalletti di legno
che si possono ricoprire con stoffe per creare angoli e nascondigli, teli colorati
o veli per travestirsi e recitare, ecc...
A SCUOLA DI ... GUSTO!
Mensa della Scuola dell’infanzia Don Lodovico Tarasconi di Fornovo
Educare al gusto, al piacere della convivialità, alla ricerca e scoperta di cibi e
alimenti che rievochino le tradizioni del passato, l’autenticità dei sapori: questi
i cardini di un percorso progettuale che la Scuola Dell’Infanzia Don Tarasconi
ha ideato e sostiene da oltre tre anni, nella consapevolezza che il percorso di
crescita di un bambino trovi la sua completezza nella cultura alimentare.
91
L’Alga Spirulina (tipo di pasta a base d’alghe marine ricca di vitamine), la carne
di maiale nero proveniente dall’allevamento di una razza autoctona, la frutta
e la verdura di stagione non trattata,l’introduzione di alimenti tipici locali
(polenta, tortelli, gnocchi, chicche della nonna) sono state le piccole grandi
conquiste di un vero e proprio cambiamento, di un nuovo stile di vita raccolto
nelle pagine del menu della nostra mensa interna(menù primaverile, autunnale
e invernale), accolto con entusiasmo “appetibile” dal gran numero dei piccoli
commensali.
Un progetto che profuma di mille odori, che si tinge di mille colori, che conserva
il passato e racchiude il presente, che racconta di tanti bambini che hanno
inventato, giocato, sperimentato con e attraverso il cibo, che hanno capito
l’importanza di prendersi cura di un piccolo pezzo di terreno attorno alla propria
scuola, creando un orto, e un piccolo frutteto,vedendolo crescere e cambiare
pian piano proprio come loro.
Un cammino ricco di emozioni, carico di sorprese reso possibile anche e
soprattutto da tutta una serie di iniziative intraprese con la collaborazione
preziosa e decisamente stimolante di Enti, Aziende, Ditte della nostra regione.
Dalla scuola di cucina ALMA di Colorno, alla Bioearth (ditta che tratta alimenti
biologici), all’Azienda Agricola San Paolo di Santa Lucia di Meseno (carne suino
nero), ed ancora l’azienda Terra e Sole (frutta e verdura biologica), la Pescheria
RetroGusto (sapori e profumi del mare), per citarne alcuni.
Pagine di ricordi memorabili come quella in cui i bambini si sono divertiti a
preparare i tortelli di Carnevale con un amico pasticcere di tutto punto: Luca
Ori (ex alunno della Don Tarasconi) che tra un sorriso e una piccola vena di
commozione ha raccontato che è stata proprio la scuola a far nascere in lui la
passione per la cucina: una scuola la nostra, dove l’esperienza del Km 0 è già
un piccola realtà.
ACQUA COMUNE
La fontana “Acqua Comune”, inaugurata a Fidenza a luglio 2008, è collocata
nel Parco della Pace di via Togliatti e distribuisce gratuitamente acqua minerale
naturale e gassata ai cittadini.
«Il nome scelto per la fontana, “Acqua Comune”, è esplicativo: significa che
l’acqua è un bene di tutti ».
Per inquadrare la situazione della risorsa acqua si riportano alcuni passi del
documento scritto in occasione del forum mondiale dell’acqua tenutosi a Lisbona
nel 2004.
“…Oggi 1 miliardo e 400 milioni di persone del pianeta su 5 miliardi e 800
milioni di abitanti non hanno accesso all’acqua potabile. E questo è inaccettabile.
[...] Queste ineguaglianze devono essere rimosse. L’acqua è «res publica».
Assicurare l’accesso all’acqua per i bisogni vitali e fondamentali di ogni persona
e di ogni comunità umana è un obbligo per l’intera società.
E’ la società che deve assumere collettivamente i costi relativi alla raccolta,
produzione, deposito, distribuzione, uso, conservazione e riciclo dell’acqua, in
vista della fornitura e della garanzia di accesso all’acqua nella quantità e nella
qualità minime indispensabili. I costi (inclusi gli effetti esterni negativi che
non sono considerati nei prezzi di mercato) sono costi sociali comuni che
devono essere sostenuti dall’intera collettività. Creare le condizioni necessarie
per assicurare l’accesso all’acqua, effettivo e sostenibile, è un problema che
concerne tutti i membri della società. E’ anche un tema inter-generazionale.....”
E’ compito infatti delle generazioni attuali di usare, valorizzare, proteggere e
conservare le risorse d’acqua in modo tale che le generazioni future possano
godere della stessa libertà di azione e di scelta che per noi stessi oggi auspichiamo.
92
I cittadini devono essere al centro del processo decisionale. La gestione dell’acqua
integrata e sostenibile appartiene alla sfera della democrazia. Gli utenti possono
e devono giocare un ruolo chiave mediante scelte e modi di vita più ragionevoli,
equi e responsabili necessari per assicurare la sostenibilità ambientale, economica
e sociale. La politica dell’acqua implica un alto grado di democrazia a livello
locale, nazionale, continentale e mondiale.
La democrazia partecipativa e’ inevitabile nella realizzazione di questo scenario.
Questo e’ possibile, anche con l’ausilio delle tecnologie informatiche e comunicative,
a livello di comunità locali, città, bacini, regioni.
Questo e’ il motivo per cui crediamo che sia urgente ed essenziale (ri)valorizzare
le pratiche tradizionali locali di gestione dell’acqua. Un’importante eredità di
conoscenze, competenze e pratiche delle comunità, molto efficienti e sostenibili,
va rafforzata perché non si dilapidi e non vada persa.
In questo scenario si inserisce l’iniziativa della fontana per l’acqua potabile,
come mezzo per portare a conoscenza del grande pubblico queste tematiche,
strumento per la valorizzazione del senso pubblico dell’acqua, attraverso una
politica sostenibile, a basso impatto, locale.
Il progetto ha la finalità di valorizzare la “risorsa acqua da bere”, di incentivare
l’uso dell’acqua del rubinetto, diminuendo di conseguenza l’utilizzo delle
bottiglie di plastica e quindi della produzione dei rifiuti, aumentando la
consapevolezza dei cittadini, contrastare la convinzione che l’acqua da bere
si debba acquistare in bottiglia e che l’acqua del rubinetto invece serva per usi
secondari (lavare, innaffiare ecc), contrastare la convinzione che l’acqua è e
sarà sempre disponibile ed abbondante. Inoltre, si ripropone quello che era
comune nei centri abitati in epoca passata, la fonte alla quale i cittadini
attingevano l’acqua, riproponendo un luogo in qualche modo di incontro e di
socializzazione.
La modalità di funzionamento della fontana è la seguente: l’acqua, proveniente
dall’acquedotto comunale, passa attraverso degli appositi filtri di depurazione,
quindi viene erogata, con la possibilità di addizionarla con anidride carbonica
(CO2). Il cittadino troverà a fianco dell’erogatore una pulsantiera con la quale
potrà selezionare il tipo di acqua desiderata, avendo anche l’opzione tra
temperatura ambiente e refrigerata. Il distributore, alimentato da 6 pannelli
fotovoltaici in grado di garantire un apporto energetico significativo al sistema,
è composto da tre erogatori ed inserito in una struttura più ampia che viene
chiusa durante le ore notturne.
Al fine di promuovere negli utenti la consapevolezza dell’importanza della
risorsa acqua si è ritenuto necessario informare accuratamente gli utenti stessi
con una documentazione sul livello qualitativo della risorsa, sui possibili
accorgimenti per un utilizzo migliore, sullo stato di alcuni progetti pilota, sullo
stato della rete e le possibili modifiche, ecc..
A tale fine la struttura è dotata di un sistema per la pubblicazione dati composto
da un PC e da un monitor al plasma disposto all’interno della struttura.
I dati pubblicati si riferiscono a: composizione chimica dell’acqua con particolare
attenzione alla presenza di inquinanti, proposte per il risparmio (uso corretto
della risorsa, limitatori di flusso, filtri, ecc), informazioni su progetti possibili,
informazioni sui rischi di un uso improprio, sul risparmio economico ed
ambientale.
I dati relativi al funzionamento della fontana (aggiornati 12/03/2009 - inizio
erogazione 27/07/2008):
Totale acqua erogata: 598.744 litri (media giornaliera 2.626 litri in 228 giorni
di funzionamento)
93
Totale bottiglie da 1,5 litri: 289478 (media giornaliera: 1269) così suddivise:
Liscia: 120866 bottiglie (media giornaliera 530 bottiglie)
Gassata: 143767 bottiglie (media giornaliera 630 bottiglie)
Fredda: 24845 bottiglie (media giornaliera 108 bottiglie)
La fontana è stata realizzata con il contributo del Comune e di San Donnino
Multiservizi.
FATTORIE SOCIALI
Azienda Agricola Terra & Sole, strada Campirolo, 8 - Collecchio (PR)
0521 800065 3348628453 www.fattoriasocialeterraesole.com
Azienda che produce e vende al dettaglio ortaggi e frutta di stagione utilizzando
il metodo dell’agricoltura biologica, fin dall’inizio della sua attività, Terra &
Sole, in collaborazione con vari enti pubblici e privati, ha accolto persone che
hanno effettuato inserimenti lavorativi o borse lavoro.
Grazie alle indiscusse proprietà terapeutiche del lavorare “nella natura” e alla
esperienza dei conduttori dell’azienda, sono stati raggiunti buoni risultati alla
fine di ogni progetto.
Da giugno 2008 Terra & Sole diventa Fattoria Sociale identificandosi così non
solo come attività produttiva ma anche come azienda che fornisce attivamente
alle istituzione locali, servizi culturali, educativi, assistenziali e formativi a
vantaggio di soggetti con fragilità.
La Fattoria Sociale svolge una funzione di grande rilevanza per la collettività
urbana e rurale ed opera necessariamente in collaborazione con altre organizzazioni
pubbliche o private aventi finalità sociali, sanitarie o culturali, nonché
imprenditoriali.
Essa è l’elemento più espressivo di una agricoltura etica e responsabile che
copre in parte le nuove esigenze di multifunzionalità dell’impresa agricola.
La Fattoria Sociale in sintesi è una impresa economicamente e finanziariamente
sostenibile, condotta in forma singola o associata, che svolge la propria attività
agricola proponendo i suoi prodotti sul mercato, in modo integrato con l’offerta
di servizi culturali, educativi, assistenziali, formativi e occupazionali a vantaggio
dell’inserimento sociale e lavorativo di soggetti deboli.
Fà parte della Rete Fattorie Sociali, rete di agricoltori, operatori sociali e
culturali, ricercatori, dirigenti di cooperative e di associazioni, animatori di
sviluppo locale, il cui obiettivo è quello di espandere un’agricoltura responsabile,
in grado di rispondere ai nuovi bisogni dei cittadini.
Le organizzazioni promotrici della Rete intendono perseguire i seguenti obiettivi:
- la riproduzione dei valori di solidarietà, reciprocità e mutuo aiuto, nonché
del patrimonio storico, architettonico, culturale e creativo, che rendono
tipica la ruralità;
- nuove forme di welfare che valorizzino le specificità e le risorse delle aree
rurali;
- l’integrazione tra l’attività produttiva agricola e l’offerta di servizi culturali,
sociali, educativi, assistenziali, sanitari, formativi e occupazionali, a vantaggio
di soggetti deboli, in particolare di portatori di handicap, tossicodipendenti,
detenuti, anziani, bambini e adolescenti, nonché di aree fragili, in particolare
aree agricole urbane e periurbane, territori di collina e di montagna e centri
isolati;
- collaborazioni tra imprese agricole, soggetti del terzo settore e istituzioni
pubbliche per migliorare la qualità della vita e l’integrazione sociale dei
soggetti svantaggiati e delle aree difficili;
- legami forti con il mondo del consumo critico e coi gruppi di acquisto solidale;
94
- progetti di ricerca, sperimentazione e diffusione di innovazioni per favorire
lo sviluppo sostenibile nelle aree rurali, nonché per diffondere modelli d’uso
e di valorizzazione delle risorse produttive, ambientali e culturali delle aree
rurali, mediante le quali soggetti con bisogni e risorse diversificate trovino
risposte di qualità alle loro esigenze.
(Tratto da www.fattoriasocialeterraesole.com e www.fattoriesociali.com)
LA CORTE - DALLA TERRA ALLA TAVOLA
La sua caratteristica è quella di puntare sulla filiera corta, sulla valorizzazione
della produzione locale e sulla conoscenza diretta del prodotto da parte del
consumatore
Il promotore dell’iniziativa è il Comune di Parma, che ha stretto un accordo
con le tre associazioni: Coldiretti, Confederazione italiana agricoltori e Unione
allevatori.
Nel Mercato degli Agricoltori è possibile trovare “prodotti con un giusto rapporto
qualità-prezzo e garantiti, perché provenienti dal nostro territorio e da aziende
che fanno della qualità la loro caratteristica principale”. E’ il primo mercato in
regione di questo tipo, dopo la nuova normativa introdotta dall’ex Ministro
dell’Agricoltura Paolo De Castro, riservato alla vendita diretta dei produttori.
A Parma il Farmers’ Market si chiama “La Corte - dalla terra alla tavola” e si
svolge ogni sabato in via Imbriani, all’ombra dell’Annunciata nel cuore
dell’Oltretorrente, dalle 8,30 alle 13.
Come tutti i Farmers’ Market è riservato alla vendita diretta da parte degli
imprenditori agricoli, con o senza certificazione biologica. Nasce nell’ottica
della trasparenza, dell’equità della vendita dei prodotti agricoli e della promozione
di modelli di sviluppo sostenibile. È un’opportunità per i consumatori poiché
consente di accorciare la filiera d’acquisto.
Con i Farmers’ market si ha la garanzia di ottimizzare la tracciabilità del prodotto,
insieme alla possibilità di degustare la merce in vendita. Per i produttori si
aprono invece opportunità di vendita con la possibilità di rendere direttamente
percepibili la qualità di prodotti locali e biologici.
PROGETTO ECONOMIA SOLIDALE – SEMI DI FUTURO
Il progetto Economia Solidale – Semi di futuro nasce da una ormai consolidata
esperienza pluriennale di lavoro di rete fra associazioni, realtà e persone che,
col supporto di Forum solidarietà, sono impegnate sui temi del Consumo critico,
della Pace, dei Diritti umani, dell’Intercultura, dell’Ecologia e del Commercio
Equo e Solidale, che vedono con preoccupazione l’aumento della povertà a
livello globale e la situazione dell’attuale disequilibrio economico e sociale fra
i vari paesi del mondo4.
Il progetto nasce, quindi, dall’idea che sia necessario e urgente promuovere e
facilitare la riflessione e l’azione attorno alle tematiche che riguardano cibo,
4
Le organizzazioni del progetto Economia solidale - Semi di futuro: Associazione l’Altramarea,
Gruppo Mission, WWF – sezione di Parma, Associazione Kwa Dunia, Associazione Legambiente
Parma, Associazione Orizzonti Nuovi, Consorzio Solidarietà Sociale, Associazione Muungano,
Cooperativa sociale Il ciottolo, Cooperativa sociale Cabiria, Cooperativa sociale Mappamondo,
Cooperativa sociale Garabombo, Legambiente Fidenza, Associazione Verso il DES del territorio
parmense, Gruppo di Acquisto Solidale di Fidenza, Gruppo d’acquisto solidale Gas-Tone,
Gruppo d’acquisto solidale La spiga, Gruppo d’acquisto solidale Gasoniera, Gruppo d’acquisto
solidale di Salsomaggiore,
95
consumo critico, sovranità alimentare, salvaguardia dei sistemi economici locali
legati a specificità biologiche e culturali.
Dati della FAO ci dicono che il numero degli affamati nel mondo sta crescendo
al tasso di 4 milioni all’anno contrariamente agli impegni assunti 13 anni fa,
durante il primo Summit mondiale dell’alimentazione promosso dalla stessa
FAO, da 185 paesi: dimezzare il numero degli affamati entro il 2015. A più di
metà della strada rispetto alla scadenza, il numero di persone non solo non si
è ridotto ma anzi è salito a 945 milioni, ben 150 in più rispetto a tredici anni
fa (solo nell’anno 2007, come conseguenza della crisi alimentare, il numero di
affamati è salito di 40 milioni). Di questi, il 98% vive nei paesi del Sud del
mondo.
L’obiettivo è stato mancato, quindi, e nessun impegno concreto è stato preso
dai governi e dalla comunità internazionale.
Eppure i segnali di contraddizione sono evidenti: l’agricoltura mondiale produce
2800 calorie pro capite al giorno, a fronte delle 200 necessarie per il fabbisogno
umano; l’Italia investe ogni anno 20 miliardi di dollari in spese militari contro
i 2 miliardi per la lotta alla povertà, pari allo 0,15% del suo prodotto interno
lordo.
Tali dati suggeriscono l’urgenza di custodire come visione d’orizzonte quella
di un mondo dove tutti i popoli, tutte le comunità possano definire liberamente
le proprie politiche agro-alimentari a patto che non rechino danno ad altri,
consapevoli dell’interdipendenza che lega popoli e nazioni nello scenario
internazionale. Per questo si ritiene necessario un lavoro “critico” di informazione,
sensibilizzazione per difendere l’equità nei rapporti fra comunità lontane e
all’interno della stessa comunità locale, il diritto al cibo e il principio della
sovranità alimentare (“La sovranità alimentare è il diritto dei popoli ad alimenti
nutritivi e culturalmente adeguati, accessibili, prodotti in forma sostenibile ed
ecologica, ed anche il diritto di poter decidere il proprio sistema alimentare e
produttivo”. Dichiarazione di Nyéléni – Forum for Food Sovereignty, 27 febbraio
2007).
Tale impegno contempla il rispetto della cultura e delle conoscenze locali, la
valorizzazione dei territori e, in definitiva, un diverso rapporto tra produttori
e consumatori, tra cui la promozione di filiere commerciali corte, di distretti
di economia solidale e altre pratiche fondate su una partecipazione e un pensiero
critico rispetto al proprio stile di vita e di consumo.
Come fare conoscere tutto ciò all’interno del proprio territorio, che si caratterizza
anche per essere sede dell’EFSA, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare,
oltre che di una fiera sul cibo nota a livello nazionale? Come rendere visibili
tali contraddizioni che se, da una parte, nascondono una profonda ingiustizia,
dall’altra, sembrano rivelare l’impossibilità al cambiamento, ad ogni possibile
evoluzione positiva? Come denunciare tale situazione, sottolineandone la
mancata eticità e la possibilità di intervenire concretamente a livello politico
attraverso azioni e pratiche individuali e collettive?
L’idea del progetto nasce proprio da tali interrogativi, dalla volontà di tradurre
in azioni concrete, volte al cambiamento, la scoraggiante analisi dell’attuale
contesto, affermando con forza il diritto al cibo per ogni persona e ogni popolo
e il consumo critico come strumento per ampliare consapevolezza e senso critico
rispetto ad un sistema attuale che vede troppe ingiustizie sociali, ambientali,
economiche.
In questo senso, il progetto vuole stimolare il lavoro con gli enti locali e con
gli altri attori del territorio che condividono la stessa analisi della situazione
e la stessa visione di un’economia “umana” (rispetto e tutela delle persone e
dell’ambiente) al centro di uno sviluppo sostenibile dei territori e delle comunità.
Le associazioni, attraverso il progetto, si pongono l’obiettivo di favorire una
96
conoscenza diffusa e diversificata, a seconda dei differenti destinatari, della
tematica del diritto al cibo, declinata negli aspetti che trattano in modo specifico
sia le forme produttive e distributive che le forme di consumo.
Alla conoscenza del tema è direttamente collegato l’obiettivo di rendere visibili,
valorizzare e collettivizzare percorsi di ricerca di “buone” pratiche e azioni di
cambiamento rispetto agli stili di vita e alle scelte di consumo individuali e
comuni. Realizza, pertanto, azioni di informazione, ricerca e promozione rivolta
a cittadini, studenti, operatori.
In particolare, si ritiene che l’avvio del Distretto di Economia Solidale del
parmense possa rappresentare un’importante innovazione per il territorio, in
quanto, a partire da relazioni economiche eque e solidali fra diversi soggetti
si pongono le basi per costruire un’economia diversa da quella attuale che
tenga al centro i principi di riferimento dell’economia solidale. A partire, cioè,
da un’idea progettuale rispetto all’avvio di un DES, si sperimentano azioni che,
a loro volta, suggeriscono un progetto più ampio e complesso che dovrà a sua
volta portare ad azioni più allargate e articolate. Si scommette, cioè, sull’attivazione
di un corto-circuito e di una circolarità fra pensiero e azione che permette di
ampliare di senso e di concretezza l’uno e l’altro.
A partire dal gennaio 2008, l’Assessorato Politiche sociali e sanitarie
dell’Amministrazione Provinciale, i Gruppi di Acquisto Solidale della provincia
di Parma, le organizzazioni di volontariato, i gruppi e le associazioni del progetto
Semi di Futuro, hanno dato vita ad una collaborazione finalizzata allo studio
di fattibilità per l’avvio del Distretto di Economia Solidale nel territorio parmense.
Tale collaborazione prosegue per l’anno 2009, finalizzata all’attivazione del
percorso di costruzione del DES e che si concretizza attraverso l’avvio di tavoli
di lavoro specifici, la realizzazione di iniziative e strumenti promozionali, la
partecipazione ad un lavoro di ricerca sul tema.
PROGETTO KUMINDA
Kuminda è un progetto il cui obiettivo è affermare con forza:
- l’idea del cibo come diritto di tutti gli esseri umani;
- la necessità di promuovere la sovranità e la democrazia alimentare;
- la necessità di impostare le relazioni internazionali su una base di pari
dignità e reciprocità di interessi
- il peso politico e sociale delle nostre scelte quotidiane di consumo alimentari,
ma non solo;
- l’innovatività, la sostenibilità e l’efficacia delle pratiche di “economia
solidale”.
KUMINDA oltre a dar vita al primo “Festival del cibo equo, critico e sostenibile”,
è un percorso costruito su un insieme di eventi di carattere economico, culturale,
sociale, di spettacolo, di incontro.
Il percorso nasce nel 2003 da diverse realtà della società civile che si uniscono
nell’associazione CiboperTutti con la finalità di per affrontare il tema del cibo
a partire dal Sud del Mondo e si sviluppa raccogliendo l’adesione e la collaborazione
di organizzazioni e reti che operano su questi temi in tutto il mondo.
In questi anni ha realizzato una pluralità di iniziative, locali e di rilevanza
nazionale. Tra queste:
- nel 2005 ha sostenuto la realizzazione della Fiera Tuttaunaltracosa a Parma
- nel 2006, tra il 9 e il 16 ottobre ha dato vita ad una quindicina di iniziative
culturali (convegni, incontri per le scuole, lezioni universitarie, spettacoli
97
teatrali, seminari tecnici, momenti di incontro e convivialità) cui hanno
partecipato più di 3.000 persone (di cui circa 2.000 studenti); ha inoltre
organizzato a Parma il Meeting del Consiglio Internazionale del Social Forum
Mondiale in preparazione del Forum di Nairobi
- nel 2007 ha realizzato la prima edizione del Festival “Kuminda - festival del
cibo equo e sostenibile” in collaborazione con Terre di Mezzo (66 espositori,
21 ospiti internazionali, 70 classi scolastiche per circa 1.650 studenti, 120
volontari, 21 incontri culturali, 13 repliche di spettacoli teatrali, 5 spettacoli
musicali, oltre 25.000 partecipanti)
- nel 2008 ha sostenuto nuovamente la realizzazione della Fiera nazionale del
Commercio Equo a Parma (Tuttaunaltracosa), ha dato vita a 16 iniziative
seminariali e 12 di spettacolo, collaborando inoltre alla realizzazione di
iniziative di altre reti di organizzazioni di volontariato (FestaBio a Sorbolo,
Festequa a Parma, Festa Multiculturale a Collecchio, Festival Tutti i Sud del
Mondo a Correggio e Scandiano).
L’accesso al cibo, la sovranità alimentare, la possibilità di determinare quantità
e qualità dei prodotti alimentari, la necessità di salvaguardare l’ambiente, sono
problematiche presenti e rilevanti - in modo e con implicazioni differenti - per
il Sud come per il Nord del pianeta.
In questi ultimi anni il numero di persone che soffrono la fame non solo non
si è ridotto ma anzi è salito. Di questi, il 98% vive nei paesi del Sud del mondo.
Altri segnali di contraddizione sono evidenti: l’agricoltura mondiale produce
più di quanto necessario per il sostentamento dell’umanità.
La maggior parte della popolazione mondiale vive di agricoltura. Il 70% dei
poveri vive in zone rurali. “La spinta crescente verso l’industrializzazione e la
globalizzazione dell’agricoltura e dell’alimentazione mette in pericolo il futuro
dell’umanità e il mondo naturale. Sistemi di monocolture e tecnologie controllati
dalle multinazionali e orientate alle esportazioni incidono negativamente sulla
salute pubblica, sulla qualità alimentare e nutritiva, sulle forme tradizionali
di sussistenza.” (Manifesto sul futuro del cibo e dell’agricoltura)
A fronte di queste situazioni si sono sviluppate riflessioni, esperienze, realtà,
nuove soggettività che propongono modelli comportamentali individuali o
collettivi innovativi, basati su principi di assunzione di responsabilità, di
solidarietà, di giustizia, integrazione. Questi modelli tendono a valorizzare le
identità reciproche, i diversi punti di vista, le esperienze e le risorse che ogni
contesto può esprimere. Queste esperienze sono cresciute in modo estremamente
significativo per entità, qualità e varietà dei percorsi e delle proposte, capacità
di confronto con i diversi contesti. Esiste ormai una realtà politica, culturale,
sociale ed economica di portata e rilevanza planetaria, che sostiene forme e
modelli di impegno alternativi a quelli dominanti.
Gli obiettivi su cui lavoriamo, per contribuire ad affermare il concetto di
sovranità alimentare, sono:
- sensibilizzare e informare i cittadini, stimolando l’assunzione di stili di vita
critici e consapevoli;
- avviare o sostenere percorsi di relazione, conoscenza e collaborazione con
comunità del Sud del mondo;
- sostenere le realtà del nostro territorio che si occupano delle tematiche
collegate, rinforzandole e facilitandone la capacità di connessione;
- avviare percorsi di collaborazione sul territorio con soggetti diversi dalle
nostre reti anche in prospettiva di cambiamenti legislativi e amministrativi
o per l’avvio di “relazioni virtuose”.
www.kuminda.org
98
BUONI LOCALI DELLA SOLIDARIETÀ CHE CAMMINA (SCEC)
I Buoni locali della Solidarietà ChE Cammina, gli SCEC, sono delle “cartonote”
(giocando sul termine banco-nota e sottolineando che è sempre e solo carta)
molto semplici e si usano insieme agli Euro. Il funzionamento è intuitivo. I
Buoni SCEC vengono stampati da ArcipelagoSCEC, gestiti dalle Associazioni
locali aderenti ad Arcipelago SCEC e consegnati gratuitamente agli iscritti e
alle famiglie. I Buoni Locali SCEC danno diritto poter pagare con gli SCEC una
parte dei prezzi delle merci e dei servizi offerti dalle imprese, professionisti,
produttori, artigiani, aderenti al circuito.
Emissione
Viene fatta da ArcipelagoSCEC che è il coordinamento nazionale di tutte le
“Isole” regionali che lavorano sul territorio, in base a criteri condivisi e
trasparenti che si trovano nel Regolamento di Gestione. I Buoni SCEC danno
diritto ad una riduzione di prezzo medio del 20% (dal 10% fino al 30%, ma
tra privati nulla vieta che si possa arrivare fino al 100%) sui prezzi praticati,
ma ogni esercente e chiunque sia in grado di offrire una prestazione o un
servizio sceglie, comunicandola all’associazione ed esponendola nel proprio
esercizio, la percentuale da applicare. Distribuiti direttamente alle famiglie del
territorio, attireranno nel circuito locale anche coloro che di solito fanno la
spesa nella grande distribuzione.
Distribuzione agli iscritti
La quantità iniziale sarà di 100 Buoni locali ad iscritto, con l’obiettivo di
arrivare ad una distribuzione mensile costante nel tempo una volta che il
circuito locale sarà perfettamente completo e la circolazione degli SCEC sarà
ottimale.
Arcipelago potrà anche distribuire SCEC per comportamenti virtuosi come la
raccolta differenziata, l’assistenza a domicilio, ecc. attività che in alcuni casi
dovranno essere concertate con gli enti locali.
Tutte queste casistiche sono comunque riportate nel Regolamento di Gestione
che fa parte delle regole comuni necessarie per la circolazione degli SCEC anche
nelle altre realtà regionali.
Perché usarli
Negli ultimi anni abbiamo assistito dell’impoverimento delle economie locali
ad un’accelerazione in atto ormai da decenni. Le piccole attività industriali,
artigianali, commerciali e contadine, una volta il fulcro della vita economica
del nostro territorio, si stanno inesorabilmente spegnendo. Le cause vanno
ricercate essenzialmente in due fattori:
Il meccanismo di emissione della moneta ufficiale – ogni Euro emesso dalla
Banca Centrale o prestato dal sistema bancario crea un debito per la collettività
o per il singolo. Lo Stato è fortemente indebitato con la Banca Centrale (il
debito pubblico è circa 1600 mld di euro) e le famiglie sono sempre più
indebitate con il sistema bancario per la casa e per gli acquisti, come auto,
mobili, elettrodomestici.
La grande distribuzione, oggi quasi totalmente in mano a multinazionali estere,
drena continuamente ricchezza dal territorio e questa ricchezza non viene
reinvestita localmente; le loro politiche di vendita diventano ogni giorno più
aggressive.
L’obiettivo è quello di invertire questo processo e rivitalizzare l’economia locale,
attraverso l’adozione di un BUONO LOCALE SCEC (la Solidarietà ChE Cammina),
di pari valore all’euro, non convertibile, che si affianchi alla valuta ufficiale.
I Buoni Locali di Solidarietà nascono dall’esperienza e dallo studio di oltre
4.000 esempi di monete complementari presenti in tutto il mondo, compreso
99
il circuito WIR svizzero (più di 75.000 aziende!), REGIO tedesco (oltre 60
monete locali in rete) e il sistema Buoni che copre l’intero Giappone.
Di per sè però non sono una vera a propria moneta in quanto non hanno valore,
ma comprovano un comportamento di solidarietà tra gli iscritti al circuito
scambiandosi diminuzioni di prezzo su servizi, beni, attività artigianali o
professionali. Una sorta di metro della solidarietà all’interno della comunità
dove una piccola rinuncia circolare porta arricchimento a tutti i suoi componenti.
Un modo per attuare quello che le religioni di tutto il mondo hanno come
precetto, il più delle volte inascoltato. La messa in pratica di quel “rimetti a
noi i nostri debiti come noi rimettiamo i nostri debitori”, o altre comportamenti
analoghi che si ritrovano nella religione ebraica o musulmana.
Alla luce di tutto ciò ha preso vita questo progetto, nato grazie alla collaborazione
tra economisti, analisti finanziari indipendenti, commercialisti, imprenditori
e semplici cittadini, che hanno formato una squadra con l’intento di mettere
al servizio di tutti la loro professionalità, open source. Ognuno di noi può
contribuire al suo sviluppo, grazie alla convenienza per tutti che crea l’uso
del Buono locale.
Lo Scec non è una moneta complementare o alternativa all’Euro. Non è una
moneta. E’ uno strumento alternativo alla moneta. E’ al di fuori dello schema
della moneta. Si contrappone alla moneta perché non ne ha i caratteri né gli
effetti giuridici o economici. Non nasce con debito, non crea debito, non crea
interesse attivo-passivo. Non è prestabile né convertibile. Non ha valore legale.
Non costituisce titolo di credito perché non dà diritti al portatore. L’accipiens
si affida unicamente alla libera volontà di altri di compiere un atto etico di
cooperazione a un programma solidale attraverso atti di rinuncia a diritti. Il
possesso di Scec costituisce unicamente una prova di avvenuta collaborazione,
prova che serve solo a motivare altri a continuare e ad uscire dalla logica
motivazionale di non collaborazione e di sfiducia che crea danni reciproci e
sistemici.
L’economia ha la struttura motivazionale del dilemma del prigioniero. Se tutti
si collabora (fiducia reciproca), si ha il massimo bene per ciascuno. Se tutti
hanno sfiducia e non collaborano, si ha un risultato mediamente nullo. Lo
Scec, circolando, dà a ciascuno la misura tangibile del livello di cooperazione
- fiducia raggiunto e avvia un feedback positivo di fiducia nella cooperazione.
Lo SCEC è un amplificatore di fiducia, o medicina contro la sfiducia - quale
quella prodotta dalle note e proseguenti vicende.
(Tratto dal sito http://cms.arcipelagoscec.net/ - a cura di Marco della Luna)
CAMBIERESTI?
Cambieresti? ha tante anime, è un’idea collettiva che raggruppa molte esperienze,
sensibilità, obiettivi e visioni, che ha visto lavorare insieme l’amministrazione
comunale con associazioni locali e singoli cittadini, nell’avvio di un processo
di cambiamento degli stili di vita, che non può che essere radicale e profondo.
Si è trattato di una sperimentazione che ha coinvolto 1250 famiglie del Comune
di Venezia, interessate a rivedere i propri consumi definendo un nuovo paniere
di beni e servizi, per essere in grado di scegliere ciò che serve realmente al
proprio benessere, nel rispetto dell’ambiente e della giustizia verso i popoli
del sud del mondo.
Il progetto è stato promosso dall’Assessorato all’ambiente del Comune di Venezia
e finanziato dal Ministero per la Tutela dell’Ambiente e del Territorio nell’ambito
dei bandi di attivazione e di attuazione di Agende 21 locali del 2002. Inoltre
sono stati coinvolti numerosi altri partner, tra i quali Enti istituzionali, società
di natura economica, movimenti e associazioni che in varia forma (contributi
100
economici, servizi, consulenze tecniche, idee e progettualità) hanno contribuito
fattivamente alla realizzazione di Cambieresti?.
Il progetto aveva l’obiettivo di coinvolgere i cittadini nella sperimentazione
di nuovi stili di vita, riorientando i consumi, rafforzando i legami comunitari
e recuperando le relazioni non mercantili, mettendo in pratica scelte di acquisto
e comportamenti, individuali e collettivi, più equi, solidali e rispettosi
dell’ambiente.
Un percorso formativo e informativo, dunque, da un lato per focalizzare
l’attenzione sugli impatti globali delle scelte di ciascuno attraverso un processo
di conoscenza e di corresponsabilizzazione di tutti i soggetti; e dall’altro per
stimolare l’acquisizione di nuove buone pratiche e di diversi modi di consumare,
così come il risparmio e l’uso più efficiente dell’energia e delle risorse naturali
attraverso il ricorso a soluzioni e tecnologie innovative, legando la scelta
personale del consumatore consapevole e informato a comportamenti collettivi
alternativi e alla costruzione di scambi meno iniqui e meno nocivi, per riscoprire
il valore della sobrietà e della sufficienza.
I temi affrontati sono stati molteplici: dal risparmio energetico, alla bioedilizia;
dal risparmio idrico, all’alimentazione, alla mobilità sostenibile, e ancora ai
rifiuti, al turismo responsabile, alla finanza etica, alla medicina naturale, al
rispetto dei diritti degli animali, per finire con il consumo critico e il commercio
equo solidale. Si è insistito inoltre sui principi di sobrietà e di decrescita,
proponendo esperienze di autoproduzione.
La rete di economia solidale
Cambieresti? ha voluto sostenere parallelamente la formazione di reti locali
di economia solidale tra produttori e consumatori, fondamentali affinché la
consapevolezza della necessità di un altro consumo si traducesse poi in pratiche
reali. Sono stati quindi contattati produttori, distributori e fornitori di beni
e servizi presenti a livello locale, che avessero una qualche forma di certificazione.
Attualmente al progetto hanno aderito come partner della RES circa 20 tra
aziende biologiche, panificatori, produttori di pannelli solari, botteghe del
commercio equo e solidale, associazioni per il turismo responsabile, etc. Tutti
hanno sottoscritto i principi dell’altra economia (ecosostenibilità, cooperatività,
trasparenza, predilezione di prodotti locali, etc) e si sono impegnati ad
intraprendere qualche azione concreta (prezzi trasparenti, vendita diretta,
laboratori per le famiglie, etc).
La sperimentazione
La sperimentazione ha visto protagoniste in primis le famiglie, ognuna con
le sue aspettative, il suo bagaglio di conoscenze ed esperienze, la sua diversa
disponibilità a mettersi in gioco in prima persona. Nuclei familiari distribuiti
su tutto il territorio comunale, sono stati suddivisi in 49 gruppi locali di
vicinato. Le modalità proposte per seguire il percorso dei dieci mesi sono state
sostanzialmente due: la prima prevedeva la partecipazione assidua ai gruppi
locali mensili; la seconda consisteva invece nell’usufruire in modo libero e
autonomo degli strumenti e dei diversi momenti di informazione/formazione
messi a disposizione dal progetto.
Parallelamente ai gruppi locali mensili, sono stati avviati incontri tematici con
esperti per fornire ulteriori spunti di approfondimento e di riflessione sui vari
temi affrontati da Cambieresti?, ma anche per soddisfare quella richiesta di
informazioni pratiche e di nozioni “tecniche” necessarie per mettere in atto
azioni concrete di cambiamento.
Gli sportelli StilInfo di Mestre e Venezia , hanno costituito l’interfaccia tra il
progetto e la città. Gli Sportelli, gestiti da MAG Venezia con il supporto del
Comune, aperti 4 mezze giornate a settimana, sono stati luoghi di supporto
logistico e informativo per le famiglie aderenti a Cambieresti; ma anche
101
contenitori e motori di ricerca di informazioni, approfondimenti tematici,
opportunità di agevolazioni o incentivi, appuntamenti locali o nazionali in
merito a tutto ciò che ruotava attorno a stili di vita più solidali e sostenibili.
Gli sportelli, nati prima dell’avvio di Cambieresti?, ne sono stati poi una parte
essenziale.
Gli incentivi
Il progetto ha visto la distribuzione di incentivi e di agevolazioni caratterizzati
da una attinenza con il percorso di sperimentazione, soprattutto per fare
conoscere meglio alle famiglie partecipanti prodotti e servizi già facilmente
accessibili sul territorio. Molti incentivi sono stati forniti dai numerosi partner.
Sono stati distribuite lampadine a basso consumo, riduttori di flusso per l’acqua;
copie di varie riviste riguardanti argomenti legati alla sostenibilità ambientale
e sociale (ad esempio Altreconomia, Gaia e Aam TerraNuova), sacchi di compost
con miniguida per il compostaggio domestico, carrellini porta-rifiuti (per i
veneziani), borsa in tela per la spesa, abbonamenti per l’autobus urbano, buoni
per l’utilizzo del servizio di car-sharing, analisi della qualità dell’acqua domestica
e controlli sull’efficienza energetica dell’abitazione (questi ultimi due riservati
solo agli iscritti che hanno scelto di aderire al calcolo dell’impronta ecologica).
Infine ciascuno dei soggetti della Rete di Economia Solidale si è impegnato a
garantire servizi o agevolazioni particolari per le famiglie partecipanti, ad
esempio sconti sulle merci, corsi e laboratori, consulenze.
Il monitoraggio
Monitorare i consumi di 1200 famiglie, basandosi sulle autoletture dei contatori
o su dati autocertificati e autorilevati non poteva essere un’impresa semplice.
L’obiettivo del monitoraggio era però anche quello di restituire alle famiglie
delle informazioni quantitative e qualitative rispetto al loro specifico percorso
di cambiamento; e soprattutto quello di richiamare ripetutamente l’attenzione
dei partecipanti sull’andamento dei consumi in relazione alle loro abitudini
quotidiane. L’adempimento degli impegni relativi al monitoraggio è stato l’unico
vincolo sul quale è stato richiesto un impegno esplicito al momento dell’iscrizione.
Le forme di controllo si sono basate sull’uso di questionari e sulle autoletture
dei contatori.
LIBERA – LIBERA TERRA
Prodotti straordinari, frutto del lavoro di giovani che, riunitisi in cooperative
sociali, coltivano ettari di terra confiscati ai boss della mafia, grazie alla legge
di iniziativa popolare 109/96 nata da una grande mobilitazione promossa da
Libera, Associazioni, nomi e numeri contro le mafie. Queste terre, restituite
alla collettività, sono tornate produttive e divenute volano di un circuito
economico sano e virtuoso, anche grazie alla partecipazione degli agricoltori
biologici del territorio che condividono lo stesso progetto di riscatto. Prodotti
coltivati nel rispetto delle tipicità e delle tradizioni del territorio, applicando
i principi dell’agricoltura biologica, per portare sulla tavola delle famiglie
italiane un prodotto genuino, buono e… giusto. Per un consumo consapevole:
perché anche in questo modo è possibile sconfiggere la mafia.
Le attività condotte sui beni confiscati dalle cooperative sociali non interessano
esclusivamente i lavoratori ed i soci delle stesse. Negli anni si è affermato un
metodo di lavoro che coinvolge i soggetti sani del territorio, facendo del bene
confiscato una risorsa per lo sviluppo dell’intero circuito socio-economico.
Primo fra tutti, il coinvolgimento degli agricoltori biologici del territorio che,
tramite degli accordi di produzione, condividono lo spirito e le regole del
progetto, valorizzando la materia prima raccolta conferendola alle cooperative
102
Libera Terra. Analogamente, sono interessate diverse strutture artigianali che
effettuano la trasformazione dei prodotti che, una volta confezionati, arrivano
sulla tavola con il marchio Libera Terra. Queste attività coinvolgono molte
decine di persone, per le quali, oggi, la rivincita sulle mafie rappresenta la
possibilità concreta di poter costruire, continuando a vivere nella propria terra,
un futuro libero dalla cultura del favore e del privilegio.
Le terre confiscate alla mafia sono di proprietà dei comuni in cui ricadono e
sono assegnate, mediante contratto di comodato d’uso gratuito, alle cooperative
sociali che le coltivano e le rendono produttive. Le cooperative Libera Terra
sono di tipo b, ovvero utilizzano le proprie attività produttive per effettuare
inserimenti lavorativi di ragazze e ragazzi con vario tipo di svantaggio. Tutte
le cooperative aderiscono a “Libera, associazioni, nomi e numeri contro le
mafie”, l’associazione fondata da Don Luigi Ciotti.
I prodotti delle cooperative Libera Terra sono reperibili a Parma presso: bottega
L’AltraMarea, via D’Azeglio; Coop. Cabiria.
CONSORZIO GOEL – ALLEANZA CON LA LOCRIDE – COMUNITÀ LIBERE
Con il concorso di tutti, dai giovani della Locride all’Europa, passando attraverso
il lavoro pastorale di figure come Mons. Giancarlo Bregantini, è stato realizzato
un consorzio sociale, il GOEL, capace di accendere e alimentare la speranza di
una terra stretta in un abbraccio soffocante con la malavita e i poteri forti
(politici e imprenditoriali) con essa collusi. Una terra, tuttavia, viva e vitale
che solo chi non la conosce può giudicare “arretrata”.
Il Consorzio Sociale GOEL è nato da un gruppo di cooperative e associazioni
sociali della Locride, stimolati e coordinati dalla Pastorale Sociale e del Lavoro
della Diocesi di Locri-Gerace. I primi passi sono stati fatti anche grazie al
sostegno e l’accompagnamento del consorzio nazionale CGM (75 consorzi, 1300
cooperative sociali), del Polo CGM Calabria e, in particolare, del consorzio
Consolida di Trento (47 coop. sociali associate), che ha fatto da “tutor” del
GOEL. Fra gli artefici di questa realtà, mons. Bregantini, vescovo fino a tutto
il 2007 della Diocesi di Locri-Gerace, e il Progetto Policoro della Chiesa Italiana.
Undici cooperative, di tipo A, B, miste e di produzione lavoro, due associazioni
e una fondazione fanno parte del GOEL.
Le cooperative di tipo A sono: “Azalea” (Bovalino Marina) e “Pinocchio” (Ardore
Marino).
Entrambe si occupano di assistenza agli anziani, ai bambinie e ai minori in
genere: sportello informagiovani (Azalea), e centro per persone svantaggiate
e turismo sociale (Pinocchio).
Le cooperative di tipo B sono: “Alba Chiara” (Stilo), “Felici da matti” (Roccella
Jonica), “Jonica Serv.Eco” (Siderno), “L’Utopia” (Gioiosa Jonica), “R.E.S.”
(Locri), “Hermes” (Locri), CA.RI.NA. (Marina di Caulonia).
Si occupano di servizi di manutenzione e pulizia; gestione di hotel, ristoranti,
mense (Alba Chiara); raccolta differenziata, artigianato e inserimento lavorativo
(Felici da matti e Jonica Serv.Eco); strategie di marketing, promozione e
comunicazione (Hermes, CA.RI.NA.); formazione al lavoro, oggettistica, bottega
solidale, servizi informatici (L’Utopia).
“Co. Ra.S.” (Bivongi) è una cooperativa di tipo A e b che si occupa di artigianato,
assistenza domiciliare e inserimento lavorativo di persone con handicap.
Sono associazioni la “Don Pino Puglisi”, centro giovanile di Bovalino, dedito
al recupero e alla prevenzione delle devianze minorili, e la “Comunità di
Liberazione” di Gioiosa Jonica, i cui membri hanno fatto una scelta di vita
molto particolare: la condivisione di una casa, la comunione delle risorse
103
economiche e la progettualità comune, all’insegna della accoglienza e della
sobrietà.
La “Valle del Bonamico” (Locri) è una cooperativa agricola che si occupa di
vini, frutti di bosco (mirtilli, more, ribes e lamponi) e dell’inserimento lavorativo
di persone a rischio. Fra le cooperative del GOEL, con L’Utopia, è quella più
sviluppata dal punto di vista del numero di occupati in azienda, della produzione
e del commercio dei propri prodotti. Sono di sua produzione i vini e distillati:
“Terre d’Aspromonte”, provenienti da vitigni autoctoni rari: il greco nero di
Calabria “Argate”, il greco bianco di Calabria “Rasule” e il mantonico passito
“Cannizzi”. I vini “Terre d’Aspromonte” sono risultati vincitori nel 2004 all’Expò
dei Sapori di Milano del premio “Top Hundred. I cento migliori vini d’Italia”.
Nei duecento mila metri quadrati di serre si producono mille quintali di frutti
di bosco e trovano lavoro 200 dipendenti in una zona che è ad altissima densità
di disoccupazione.
Un’impresa bene avviata, quindi, nata all’interno di un progetto di lotta alla
disoccupazione che alimenta le file della malavita locale, e cresciuta grazie
all’aiuto e all’apporto di competenze di aziende del Nord - la Cooperativa
Sant’Orsola di Pergine Valsugana (TN) nel 1997 ha inviato i propri tecnici,
trasferendo nel Sud il know-how per la coltivazione dei piccoli frutti in serra
- che l’anno aiutata a svilupparsi. Un esempio positivo di imprenditorialità
cresciuta fuori delle logiche di mafia che paralizzano la regione.
Infine c’è il Centro Emmaus (fondazione), che si occupa di formazione, campeggi,
accoglienza, promozione dell’istituto dell’affido famigliare, di agricoltura volta
a soddisfare i bisogni del centro e di una casa famiglia “Arca della salvezza”
che accoglie fino a un massimo di 12 minori da 0 a 18 anni.
Il nome “Goel” ha radici bibliche: è il participio del verbo ebraico “ga’al” il cui
significato principale è riportare allo stato originale e alla primitiva purezza.
Diventato sostantivo sta a indicare colui o qualcosa che è capace di redimere,
liberare, restituire alla condizione ideale originaria attraverso la funzione di
liberazione e riscatto. È proprio il ruolo che intende rivestire il consorzio nei
confronti delle fasce sociali escluse ed emarginate del territorio della Calabria.
L’ISOLA CHE C’È
Fiera comasca dell’economia solidale
L’isola che c’è è un’ampia rete di economia solidale che si è formata sul territorio
comasco dalla fine del 2003, coinvolgendo realtà di vari ambiti: commercio
equo e solidale, finanza etica, consumo critico e consapevole, cooperazione
sociale, riciclo e riuso, energie rinnovabili, agricoltura biologica, artigianato,
turismo responsabile, solidarietà internazionale, tutela dell’ambiente, pace,
cultura, arte, formazione e informazione.
Finalità de L’isola che c’è è rimettere criteri di eticità, equità, solidarietà al
centro dei meccanismi economici e sociali, riformulando in modo responsabile
gli stili di produzione e di consumo affinché non siano assoggettati alle logiche
del profitto e della competitività.
Per promuovere questi principi e far conoscere le realtà che ad essi si ispirano,
nel 2004 è stata realizzata la prima fiera comasca dell’economia solidale e del
consumo consapevole.
Soci fondatori dell’associazione L’isola che c’è sono il Nodo di Como della Rete
Lilliput, le botteghe del commercio equo Garabombo e Guarda Il Mondo, i Gas
di Lurago d’Erba e di Faggeto, l’ass. Famiglie in Cammino, l’ass. La Moranera,
l’agenzia Ecoinformazioni, il Coordinamento locale Soci Banca Etica, il produttore
Bargero Cascina Moneta, la cooperativa Caleidoscopio, e varie persone singole.
Ad essi si sono aggiunti fino ad oggi l’ARCI, Greenpeace Como, le botteghe del
104
commercio equo Il Ponte e Azalai, le cooperative sociali Il Giardino del Sole
e Il Seme, i Bilanci di giustizia, il Coordinamento Comasco per la Pace. Ma oltre
le attuali adesioni formali, la rete coinvolge decine di altre realtà: il coordinamento
botteghe comasche del commercio equo solidale, la cooperativa Equomercato,
i gruppi di acquisto solidale, il CSV, varie cooperative sociali (Il Mosaico, Esedra,
ecc), vari agricoltori biologici e piccoli artigiani, realtà di solidarietà internazionale
(Aspem, Vita del Mondo, ecc), gruppi e associazioni che si occupano di tutela
dell’ambiente, di software libero, e altre.
Esposizione di prodotti, servizi, saperi e progetti delle realtà di economia
solidale e di consumo responsabile del territorio comasco: commercio equo e
solidale, finanza etica, gruppi d’acquisto solidale, cooperazione sociale, riciclo
e riuso, energie rinnovabili e bioedilizia, agricoltura locale e biologica, artigianato,
turismo responsabile, solidarietà internazionale, ambiente, pace, cultura,
informazione, volontariato. Con oltre 120 soggetti del territorio presenti.
Dibattiti, Seminari, Laboratori di autoproduzione, Degustazioni, Animazione
per bambini, Musica e concerti. Ristorazione Bio-Etnica, Equo-Bar e Birra
artigianale.
Perché si fa
Per mettere in mostra la solidarietà comasca che nasce dallo stile di produzione,
di consumo, di relazione, con un alto valore etico e solidale: l’equità e la
sostenibilità sociale, la sostenibilità ecologica, la valorizzazione del territorio,
la centralità delle relazioni, la difesa e la promozione dei beni comuni, la
partecipazione democratica.
Dove si fa
La fiera si svolge presso il Parco comunale di Villa Guardia (Como). Il parco
offre ampi spazi per l’esposizione - accompagnando la visita con una dolce
passeggiata nel verde - ed è ben attrezzato per la ristorazione, l’animazione,
i dibattiti, la musica. E’ facilmente raggiungibile, situato sulla statale Varesina
a circa 10 Km da Como, in posizione centrale rispetto alla provincia. In caso
di maltempo le attività culturali e di animazione saranno allestite presso
l’attiguo Palazzetto dello Sport.
La fiera si svolge sabato 20 e domenica 21 settembre 2008, dalle 10.00 alle
23.00. Ingresso ad offerta per una copia delle “Pagine Arcobaleno”.
Chi lo fa
La fiera viene organizzata nel segno della partecipazione: non esiste un ente
fiere, ma un’ampia rete di soggetti che vogliono offrirsi e offrire una bella e
importante occasione di promozione. Questa rete comasca di economia solidale
ha iniziato a formarsi nel 2003; dal 2004 al 2007 ha dato vita alle prime quattro
edizioni della fiera L’isola che c’è, ed ha prodotto quattro edizioni delle pagine
arcobaleno, catalogo dei soggetti coinvolti.
Da questo percorso è nata l’associazione L’Isola che c’è, quale strumento per
la promozione e lo sviluppo dell’economia solidale e del consumo consapevole
sul territorio comasco. Vi possono aderire sia singoli che realtà che condividono
la Carta dei principi condivisi di cui si è dotata la rete comasca di economia
solidale.
Obiettivo principale del percorso è la creazione di un distretto comasco di
economia solidale, con il quale - oltre a rafforzare i soggetti che vi partecipano
- si vuole allargare sempre di più l’offerta di beni e servizi “solidali”, ed
estendere il numero dei consumatori “consapevoli” ad essi interessati. La fiera
rappresenta quindi - nel percorso più ampio - un momento forte per mostrare
in concreto cosa può essere il distretto!
Per saperne di più: [email protected]
105
6.
Porte aperte: prospettive e visioni,
un invito
Se volessimo, in una sola parola, caratterizzare il percorso tracciato e gli
scenari futuri del distretto di economia solidale (DES) di Parma, potremmo
suggerire questa, l’inclusione.
Fin dalla sua nascita, a Fidenza nel 1994, il movimento dei Gruppi di Acquisto
Solidale (GAS) si è distinto con questa particolarità: coinvolgere nel percorso
dell’acquisto sempre più consumatori e produttori.
Con lo scopo di raggiungere un livello di conoscenza reciproca, tale da
costituire una base certa e condivisa, utile allo sviluppo ulteriore del patto
economico instaurato.
Oggi che, anche nel nostro territorio, i gruppi di acquisto solidale si sono
messi in rete, il carattere inclusivo è stato applicato anche internamente e
da due anni ci si confronta e si scambiano esperienze, competenze e progetti,
guardando oltre la quotidianità del proprio gruppo per allargare l’orizzonte
al territorio in cui si vive portando lì riflessioni e impegni.
L’inclusione non poteva quindi che caratterizzare fin da subito il progetto
del distretto.
In questo sentiero tutto da tracciare ci sono oggi già inseriti alcuni soggetti
portatori di interesse, che hanno già condiviso e sottoscritto i criteri e i valori
del DES.
L’impegno che ci sta dinnanzi consiste nell’includere sempre più compagni
di viaggio, che arricchiscano di nuovi nodi la rete di nuova economia che
stiamo costruendo, pur con la lentezza – tipica e saggia – del mondo GAS.
Non stiamo parlando di un raggruppamento esclusivo o di una lista elitaria.
Anzi, proprio le caratteristiche individuate da sempre come tipiche dei gruppi
di acquisto – piccoli, locali e solidali – e poi le “tre P” - prodotti di qualità,
processi etici e inclusivi, progetti virtuosi che si sviluppano insieme agli
acquisti – crediamo siano punti fermi che chiariscono il fatto che questo
movimento parte dal basso e lì deve rimanere e continuare ad operare.
Da qui la nascita dei tavoli progettuali, dove siedono consumatori critici e
produttori che insieme creano patti di consumo basati sulle “tre P”.
Il distretto di economia solidale punta diritto verso la creazione di un vero
e proprio canale economico virtuoso, mira a “fare economia”, a costruire dei
processi economici “veri” che si auto sostengono in autonomia, proprio perché
di processi economici veri e propri si tratta.
I tavoli individuano a 360 gradi le tematiche. Quindi non solo prodotti di
consumo tipici come frutta e verdura ma anche tessile e abbigliamento,
calzature ed energia, telefonia, ambiente ed informatica, salute, cultura.
Partecipare al progetto DES può voler dire tante cose e la propria partecipazione
può assumere tanti significati. Se si appartiene ad una entità economica, se
si opera nel territorio e ci si identifica con i criteri del distretto o si ha
l’intenzione di orientarsi verso di essi, l’entrare a far parte di un tavolo DES
è il primo passo per essere in un vicino futuro un altro tassello della rete.
Se si è cittadini attenti ai mutamenti della società, curiosi di verificare se
ci siano modelli economici alternativi e efficaci, se si vuole andare oltre
106
l’etichetta di un prodotto per conoscere chi lo ha fatto e come, quale impatto
ha generato la sua produzione sull’ambiente che ci circonda, partecipare ad
un tavolo DES è il primo passo per toccare con mano di che cosa stiamo
parlando e per dare il proprio personale contributo allo sviluppo di queste
tematiche.
Si tratta come consumatori di porci qualche domanda in più, per favorire
l’acquisto migliore sotto tutti i punti di vista.
E’ un prodotto di stagione? Da chi è stato fatto? Quanti chilometri ha percorso
prima di arrivare sullo scaffale? Quale impatto sull'ambiente? Ha un giusto
prezzo? I lavoratori sono stati pagati in modo equo rispettando i loro diritti?
Porta inclusione o esclusione? Ha origini fossili? Rispetta gli animali? Quale
storia racconta l’azienda che lo produce e quali valori propone?
Sembrano risposte inaccessibili al normale consumatore, ma non è così.
Basta un piccolo impegno, per entrare in possesso di un numero enorme di
informazioni che ci trasformano, da facile preda dei “persuasori occulti”, a
consumatori critici attenti e consci della propria responsabilità.
E’ un passaggio che dona anche grandi soddisfazioni. Quando mangio una
mela, conoscendo la faccia e la storia di chi l’ha prodotta, il suo sapore si
arricchisce di aromi particolari, il mio acquisto ha un valore aggiunto, so di
avere contribuito nel mio piccolo ad una economia più giusta.
Ci troviamo oggi appena oltre lo striscione del “via” e il circuito che dobbiamo
percorrere è assolutamente sconosciuto, ma non per questo meno affascinante.
Abbiamo scoperto che, con i nostri piccoli gesti quotidiani, possiamo mutare
il destino dei nostri territori e, non appena questa consapevolezza sarà
condivisa da una massa critica di consumatori, il cambiamento sarà tangibile
e la crescita del benessere collettivo costituirà la molla di un ulteriore
miglioramento.
Crediamo che la “ricetta GAS” sia più semplice di quello che appare.
E che il tutto si riduca semplicemente al tentativo di riappropriarci della
consapevolezza dei nostri gesti, anche soltanto del tipo di mela che scegliamo,
e che da questa scelta dipenda il futuro nostro e dei nostri figli.
C'è tanto da fare in ogni campo ma il collante del consumo, azione a cui tutti
indistintamente siamo sottomessi, possa essere la chiave del cambiamento.
Nessuno di noi può astenersi dal “voto” che ogni giorno esprimiamo nel
momento dell’acquisto. Con queste scelte premiamo o danniamo un tipo di
economia, nessuno può impedirci di decidere secondo la nostra coscienza.
Il distretto di economia solidale vuole divenire un circuito virtuoso di pratiche
economiche, che portano benessere a tutti gli attori del territorio ed al
territorio stesso.
Vogliamo riappropriarci di alcuni valori e pratiche desuete per il mondo
contemporaneo, valori che invece i gas considerano attuali e non emendabili.
Sono la fiducia, la responsabilità, la solidarietà, la consapevolezza, l’inclusione.
Il consumo consapevole è applicabile indistintamente a qualunque scambio
economico: qui stanno la potenzialità e la forza del progetto.
Aldo Caffagnini
Presidente Associazione Verso il DES del territorio parmense
107
Appendice
Sitografia
Distretto di economia solidale del territorio parmense: www.desparma.org
InterGAS di Parma e provincia: www.gasparma.org
Gruppi di Acquisto Solidale: www.retegas.org
Rete di Economia Solidale: www.retecosol.org
Kuminda, il diritto al cibo: www.kuminda.org
Portale del biologico della provincia di Parma: www.biologico.parma.it
Portale agricoltura e alimentazione della provincia di Parma: www.agri.parma.it
Bibliografia essenziale
Andrea Saroldi, Costruire economie solidali, EMI 2003
Andrea Saroldi, Gruppi di acquisto solidale, EMI 2001
Centro Nuovo Modello di Sviluppo, Guida al consumo critico, EMI 2008
Commissione Internazionale per il futuro dell’Alimentazione e dell’Agricoltura,
Manifesto sul futuro del cibo, Regione Toscana 2006
Commissione Internazionale per il futuro dell’Alimentazione e dell’Agricoltura,
Manifesto sul futuro dei semi, Regione Toscana 2006
Davide Biolghini, Il popolo dell’economia solidale, EMI 2007
Euclides André Mance, La rivoluzione delle reti, EMI 2003
Francesco Gesualdi, Sobrietà. Dallo spreco di pochi ai diritti per tutti, Feltrinelli 2005
Lorenzo Guadagnucci, Il nuovo mutualismo. Sobrietà, stili di vita ed esperienze
di un’altra società, Feltrinelli 2007
Jean-Louis Laville, L’Economia Solidale, 1998 Bollati Borlingheri
Lorenzo Valera, Gruppi di acquisto solidale, Terre di Mezzo 2005
Luis Razeto Migliaro, Le dieci strade dell’economia di solidarietà, EMI 2003
Luis Razeto Migliaro, Le imprese alternative. Fondamenti e forme dell’economia
solidale, EMI 2004
Marco Gallicani, Il manuale del risparmiatore etico e solidale. Un’altra finanza
per investire e risparmiare i propri soldi nel rispetto delle persone e dell’ambiente,
Terre di Mezzo – Altreconomia
Marino Perrotta, Gruppi d’acquisto. Cosa sono, come si costituiscono, come
funzionano, Edizioni Lavoro 2005
Massimo Lori e Federica Volpi, Scegliere il bene. Indagine sul consumo
responsabile, FrancoAngeli 2007
Mauro Bonaiuti (a cura di), Obiettivo Decrescita, EMI 2005
Serge Latouche, Come sopravvivere allo sviluppo. Dalla decolonizzazione
dell’immaginario economico alla costruzione di una società alternativa, Bollati
Borlingheri 2005
108
Carta dei principi del DES del territorio parmense
Il Distretto di Economia Solidale (DES) vuole essere una struttura che valorizza
la produzione e lo scambio prevalentemente locale di beni e servizi di qualità,
rispettosa dell’uomo e dell’ambiente, ed al “giusto prezzo”, che deve essere
trasparente, adeguato per il produttore ed accessibile al consumatore.
La logica del distretto è quella di creare un circuito economico, oltre che
sociale e culturale, tra le realtà locali in modo da poterle rafforzare e fornire
contemporaneamente risposte ai consumatori critici che chiedono prodotti
e servizi rispettosi delle persone e dell’ambiente.
La Carta dei principi è il risultato del confronto tra i GAS della provincia di
Parma, le realtà aderenti al progetto Semi di Futuro e l’Amministrazione
Provinciale di Parma, rappresenta l’insieme delle norme a cui il costituendo
Distretto si ispira nell’agire, le finalità e la direzione verso cui i soggetti
promotori e partecipanti tendono.
Ogni realtà e persona aderente, si impegnano per:
I) la valorizzazione della dimensione locale e delle relazioni:
· con rapporti fondati su reciprocità, cooperazione e fiducia;
· perseguendo la valorizzazione e la tutela delle ricchezze locali -culturali,
sociali, ambientali- nell’ottica di valorizzare e rispettare le ricchezze di
ogni luogo;
· perseguendo il continuo miglioramento della qualità e della varietà dei
beni e dei servizi, secondo le specificità del territorio;
· rivolgendosi prevalentemente a beni e servizi offerti dal distretto e dal
territorio;
· promuovendo l’integrazione delle culture presenti sul territorio;
· perseguendo degli stili di vita e di consumo sempre più essenziali ed
equilibrati, improntati sulla sobrietà e sulla consapevolezza delle scelte,
e centrati sulle relazioni piuttosto che sul possesso;
· incentivando l’uso di strumenti quali lo scambio, il riuso, la banca del
tempo e le monete locali;
· impegnandosi ad intrecciare relazioni e scambi con altri territori ed altri
percorsi simili, per valorizzare le specificità produttive e culturali di ogni
singolo territorio, favorire la crescita di un commercio sempre più equo e
solidale, e contribuire attivamente alla costruzione di una rete globale di
economia solidale;
· promuovendo attività culturali, creative, artistiche e intellettuali tese allo
sviluppo di una nuova etica dell’economia non subordinata al profitto;
· preservando il territorio da pratiche economiche invasive, impoverenti,
intensive;
· promuovendo e impegnandosi al recupero e/o alla creazione di filiere corte;
· promuovendo la nascita di gruppi di acquisto solidale come forma aggregativa
di riferimento nell’ambito del distretto di economia solidale;
· comunicando in modo trasparente (ad es. in etichetta l’effettivo produttore
del bene, i materiali di confezionamento, il loro smaltimento, ecc.).
II) la giustizia e la sostenibilità sociale:
Principi Generali
· con rapporti basati su trasparenza, onestà e legalità;
109
· rispettando i diritti umani, civili, sociali e sindacali di quanti partecipano
a tutto il ciclo economico;
· sostenendo l’inclusione sociale (categorie protette, migranti, pari opportunità,
ecc.);
· ispirandosi a principi etici e di solidarietà oltre che economici;
· impegnandosi a lottare contro povertà e disuguaglianza su scala locale e
globale, ed a favorire una più equa redistribuzione della ricchezza;
· evitando rapporti economici con soggetti correlati alla produzione e vendita
di armi.
Lavoro
· tendendo al continuo miglioramento della qualità dei contratti e delle
condizioni di lavoro verso forme sempre più garantite e non precarie (tutele
previdenziali e assistenziali, retribuzione, sicurezza e salute sul posto di
lavoro, tempi di lavoro, relazioni interpersonali);
· promuovendo l’equità nella distribuzione dei proventi, e il reinvestimento
in particolare per la creazione di nuovi posti di lavoro;
· perseguendo un miglioramento della qualità della vita, anche attraverso
una gestione del tempo che salvaguardi le attività culturali, sociali e
relazionali.
Mercato
· perseguendo una formulazione equa e trasparente dei prezzi di beni e
servizi;
· privilegiando le entità economiche di piccole dimensioni;
Finanza e Risparmio
· incentivando l’impiego e l’investimento di utili sulle attività del distretto,
o per altri scopi di utilità sociale;
· orientandosi verso l’utilizzo di strumenti di finanza etica (banca,
assicurazione, ecc.);
Relazioni Internazionali
Nelle attività che comportino interazioni con realtà internazionali:
· impegnandosi a svolgere attività di solidarietà internazionale attraverso
strumenti coerenti con i valori espressi, in particolare nelle modalità di
raccolta fondi;
· promuovendo una solidarietà ed una cooperazione internazionale rispettosa
della cultura, della società e dell’ambiente in cui si interviene;
· contribuendo con la riduzione dell’uso delle risorse ad alleggerire il peso
del nostro sistema economico sugli equilibri globali;
· promuovendo su alcuni prodotti non locali il commercio equo solidale.
III) la sostenibilità ecologica:
· incentivando l’agricoltura biologica;
· rifiutando prodotti OGM;
· non accettando produzioni in cui si fa uso della sperimentazione su animali
oltre che di allevamenti intensivi e pratiche violente e coercitive;
· riducendo ed ottimizzando il consumo di risorse (terra, acqua, energia);
· utilizzando prevalentemente prodotti locali;
· riducendo l’impatto ambientale del proprio stile di produzione e di consumo
(uso di tecnologie a basso consumo energetico, uso di energie rinnovabili,
uso di materiali riciclabili e biodegradabili, limitazione dell’uso di materie
inquinanti, riciclo e riuso, incentivando e privilegiando la bioedilizia);
· utilizzando prodotti sempre più durevoli e ad alta utilità.
110
Modalità di adesione e partecipazione
Il distretto di economia solidale della provincia di Parma è formato dalle
realtà del territorio che, auto-certificando di rispettare o perseguire la presente
“Carta dei Principi” e impegnandosi a contribuire al suo sviluppo, partecipano
attivamente al percorso del distretto.
L’inclusione nella rete delle relazioni del distretto, così come la valutazione
dell’idoneità, in itinere, delle singole realtà aderenti, viene garantita e
formalizzata dall’associazione “DES Parma” che assicura l’applicazione ed il
rispetto della Carta dei Principi, nonchè il processo di partecipazione dei
soggetti interessati.
La fiducia e la relazione diretta rappresentano il principio base di adesione,
in conformità con i valori espressi.
I principi espressi costituiscono un bagaglio comune da preservare, dove
rispettati, ed a cui tendere, dove solo perseguiti. L’attuazione degli stessi è
affidata alla responsabilità delle singole realtà ed all’azione comune così come
l’impegno a non snaturare i principi sottoscritti.
Ai fini della migliore inclusione possibile, nel percorso del distretto le regole
di ispirazione democratica devono essere considerate il livello minimo necessario
da rispettare, mentre devono essere perseguite e applicate norme di valore
superiore che garantiscano il massimo consenso e la massima partecipazione
dei soggetti coinvolti.
Nella consapevolezza che molti dei beni e dei servizi strettamente necessari
alla nostra economia quotidiana non sono ancora disponibili nel circuito
dell’economia solidale, e sono prodotti e commercializzati in modo non
consono ai principi espressi, è impegno del distretto individuare quelli più
affini e valutare modalità di collaborazione con le realtà produttive che li
forniscono, nell’ottica di diffondere quanto più possibile il rispetto di questi
principi nel sistema economico attuale.
111
Indice delle schede
I GAS
20
21
21
22
22
23
23
24
24
25
26
26
27
28
29
GAS Associazione La Spiga
GAS Cinghio
GAS Fidenza
GAS Fiorenzuola
GAS Il Grappolo
GAS In the city
GASoniera
GASpare
GAS Salsomaggiore
GAS San Giovanni Battista
GAS Sodales della Sodales onlus
GAS Sorbolo
GAS Terra Terra
GAStone
GAS ValTaro
OPERATORI ECONOMICI DEL TERRITORIO
31 Al Tartarino - Azienda Agricola di
Donatella Ravasini
32 Andreoli Alfredo - Azienda Agricola
33 AN.FO.RA. - Azienda Agricola ss
34 ARGALAND - Azienda Agricola
35 Associazione Val Siccomonte
36 Avalon - Società coop. soc. a r.l. onlus
37 Bocchi Enrico - Azienda Agricola Vivaistica
38 Cabiria - Società coop. soc. a r.l. onlus
39 Ca’ d’Alfieri - Az. Ag. di Sgarbossa Luisa
40 Castelcorniglio
41 CiaoLatte - di Peveri Roberto
42 Consorzio Allevatori Bovini Biologici
Valtaro Valceno
43 Donati Camillo - Azienda Agricola
44 Gli Aromi del Parco - di Scottini Gianni
45 Fattoria Macinarsi - Azienda Agrozootecnica
46 Fiordaliso - Società coop. soc. a r.l. onlus
47 Garabombo - Soc. coop. soc. a r.l. onlus
48 Hawai - di Arduini e c. snc
49 Il Ciottolo - Società coop. soc. a r.l. onlus
50 Il Laghetto - Az. Agr. di Manuela Passera
51 La Coloretta - Azienda Agricola
52 La Giustrela - Società agricola di Siffredi
e Busolin
53 L’AltraMarea - srl
54 Libri e Formiche - La libreria dei ragazzi
55 Mappamondo - Società coop. Soc. a r.l.
56 Monticello - Azienda Agricola
57 Mulino della Vaccarezza - Società Agricola
58 Osteriavecchia - Azienda Agricola di
Meazzi Gianfranco
59 Pederzani - Società Agricola s.s.
60 Querzola Francesco - Azienda Agricola
61 Rete per l’Autocostruzione Solare
62 San Paolo - Società Agricola s.s.
63 Sistema Energia - srl
112
OPERATORI ECONOMICI EXTRA-TERRITORIO
65 Antos - Scrl
66 AQ system - di Paolo Bernardi
67 Carrubonero - Azienda Bioagricola a
conduzione familiare
68 Cascina Dulcamara - Società Agricola
69 Consorzio Siciliano Legallinefelici
70 Fitopreparazione Hierba Buena
71 Frantoio oleario Lucchi & Guastalli - S.r.l.
72 Il Giardinello - Az. Agr. di Russo Caterina
73 IRIS - Società Cooperativa Agricola
74 Livecom - Società coop. Sociale a r.l.
75 Made in NO
76 Officina naturae - snc di Carlini Silvia e
Urbinati Pierluca
77 Perlage - srl
78 Rossarancia - Azienda Agricola
79 Tempobiologico - di GB. Bellotti
80 Valentini Michele - Azienda Agricola
ALTRI SOGGETTI
83 Banca Popolare Etica
Circoscrizione Locale dei soci residenti
nella provincia di Parma
84 Di mano in mano - onlus Associazione
di volontariato
85 Kwa Dunìa - Associazione di volontariato
86 Legambiente Onlus - Circolo di Parma
87 Legambiente Fidenza
88 Villaggio Ecologico di Granara
89 WWF Parma - Associazione di volontariato
Il Distretto di Economia Solidale (DES) vuole essere una rete che valorizza
la produzione e lo scambio prevalentemente locale di beni e servizi di qualità,
rispettosa dell’uomo e dell’ambiente, ed al “giusto prezzo”, che deve essere
trasparente, adeguato per il produttore ed accessibile al consumatore.
La logica del Distretto è quella di creare un circuito economico, oltre che
sociale e culturale, tra le realtà locali in modo da poterle rafforzare e
fornire contemporaneamente risposte ai consumatori critici che chiedono
prodotti e servizi rispettosi delle persone e dell’ambiente.
Lo sviluppo dei Distretti avviene con la prospettiva di valorizzare le risorse
del luogo, tutelare il valore del lavoro e creare occasione di integrazione
per le fasce deboli della popolazione.
Scarica

Economia Solidale in rete a parma e provincia