iTiNERARi LODiGiANi L’iniziativa “Itinerari lodigiani” propone alle scuole percorsi didattici gratuiti che accompagnano i ragazzi alla scoperta dei luoghi e dei monumenti del Lodigiano stimolando la capacità di osservazione, fornendo gli strumenti per il riconoscimento dei diversi stili architettonici e per un’analisi delle opere d'arte, sensibilizzando al tema della conservazione e della valorizzazione dei Beni Culturali. L’opuscolo “Itinerari lodigiani” presenta venticinque itinerari nella città di Lodi e nel Lodigiano. Anche per l’anno 2014 è presente la sezione “…di paese in paese” ideata al fine di facilitare le scuole del territorio che sempre più con difficoltà affrontano gli spostamenti in pullman e dedicata in particolare ai Comuni aderenti al Progetto “Lodigiano per Expo. Terra buona e Percorsi di Fiume”. Sono stati pertanto ideati percorsi tematici e visite guidate che permettano agli alunni delle scuole del luogo, o dei paesi limitrofi, di osservare con uno sguardo nuovo i monumenti che quotidianamente incontrano sulla loro strada. I comuni coinvolti sono: Abbadia Cerreto, Boffalora D’Adda, Casalpusterlengo, Caselle Landi, Caselle Lurani, Castelnuovo Bocca d’Adda, Cavacurta, Lodi, Lodi Vecchio, Maleo, Mezzana Casati, Ospedaletto Lodigiano, Salerano sul Lambro, Santo Stefano Lodigiano, Somaglia. Tutti i percorsi guidati dell’iniziativa “Itinerari lodigiani” sono gratuiti. Si segnala che le eventuali spese di trasporto delle scolaresche sono a carico della scuola. Per tutta la durata dell’iniziativa sarà attivo il Centro Unico di Prenotazione gestito dalla Cooperartiva Mèmosis. Per iscriversi occorre compilare il modulo di adesione sul retro dell’opuscolo e inviarlo tramite posta elettronica all’indirizzo [email protected]. La segreteria del C.U.P. è a disposizione il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle ore 9.00 alle ore 11.00, al numero 335.7754625. Per informazioni: Provincia di Lodi U.O. Politiche Culturali e Politiche Giovanili Tel. 0371.442285 - 442213 [email protected] www.museilodi.it Con il contributo di: Uno scrigno d’arte…dal tardo romanico al tardo gotico Itinerario in Lodi alla scoperta dell’arte medioevale. Partendo dalla Chiesa di San Francesco, significativa architettura in stile Gotico lombardo che conserva all’interno importanti testimonianze della pittura italiana dal XIV al XVI secolo, l’itinerario si snoderà tra la Cattedrale, dove sarà possibile ammirare gli antichi affreschi votivi conservati sugli imponenti pilastri cilindrici, la trecentesca Chiesa di San’Agnese e la Chiesa di San Lorenzo, caratterizzate entrambe dalla tipica facciata in cotto tripartita da due semicolonne e decorata da un rosone centrale. Sicuramente poco conosciuta è l’originaria chiesetta di Santa Maria Maddalena, costruzione del XII secolo su cui sorge la chiesa attuale. DURATA 2 ORE Gioielli rinascimentali Percorso alla scoperta dei più significativi monumenti e delle testimonianze pittoriche del Quattrocento e del Cinquecento. Il Tempio Civico dell’Incoronata è un gioiello architettonico del Rinascimento lombardo incastonato nel cuore della città: a pianta ottagonale, presenta all’interno dipinti su tavola di Ambrogio da Fossano detto “il Bergognone” ed opere delle tre generazioni della famiglia Piazza, artisti lodigiani attivi dalla fine del Quattrocento alla fine del Cinquecento. Palazzo Mozzanica e il Chiostro dell’Ospedale Vecchio testimoniano la raffinatezza delle decorazioni in cotto tipiche del Rinascimento lombardo. DURATA 2 ORE Il Barocco e il Tardo Gotico Itinerario guidato che tocca i siti barocchi più rilevanti della città: la Chiesa di Santa Maria Maddalena, situata nella parte bassa della città, è un bell’esempio di Barocchetto lombardo: di grande effetto scenografico è la facciata caratterizzata da un’alternarsi di linee concave e convesse e da una ricca decorazione scultorea. La Chiesa di Santa Maria del Sole e la Chiesa di San Filippo sono piacevoli esempi di Tardo Barocco. Di particolare bellezza sono il cortile seicentesco del Palazzo Vescovile e la facciata di Palazzo Galeano caratterizzata da mascheroni caricaturali DURATA 2 ORE Il Liberty e il ferro battuto L’itinerario si snoda attraverso le vie del centro storico e prevede l’illustrazione dei caratteri stilistici dello stile Liberty attraverso l’analisi delle decorazioni esterne di alcuni interessanti palazzi e delle pregevoli realizzazioni in ferro battuto della fine del XIX e dell’inizio del XX secolo, con riferimenti all’attività di Alessandro Mazzucotelli. DURATA 2 ORE Il Barbarossa e Laus Nova L’itinerario in Lodi si snoda alla scoperta dei luoghi “federiciani”. I luoghi del potere politico: i castelli, le fortificazioni dell’epoca, il Broletto; i luoghi del potere religioso: la Cattedrale; i luoghi del potere mercantile: le piazze. La visita può essere abbinata all’itinerario “Sulle tracce di Laus Pompeia” (n. 18) DURATA: 2 ORE I Piazza Itinerario alla scoperta delle opere dei Piazza da Lodi, una famiglia di pittori che si sono succeduti per tre generazioni dalla fine del XV alla fine del XVI secolo. I capostipiti sono i fratelli Martino e Alberto: il primo, aperto alla cultura dei Leonardeschi, di Bramantino e dei pittori cremonesi presenta opere di stile moderno, lucido, prezioso, sempre raffinato. Il linguaggio di Alberto, nato nel 1490 circa, si connota inizialmente con un fare aspro, arcaico che si aggiorna a contatto con la cultura dell'Italia centrale (Perugino, Raffaello) penetrata in Lombardia nei primi anni del Cinquecento. La seconda generazione è formata dai tre figli di Martino: Callisto, Scipione, Cesare. Tra questi, il personaggio di statura e fama maggiore é Callisto, formatosi a Brescia a diretto contatto col Romanino e col Moretto. La terza generazione è rappresentata da Fulvio e Muzio, figli di Callisto e dagli allievi. Le loro opere sono presenti presso il Tempio Civico dell’Incoronata, la Cattedrale, la Chiesa di San Lorenzo, la Chiesa di Sant’Agnese e la Chiesa di San Francesco. DURATA 3 ORE Una poetessa, una città: Lodi nelle poesie di Ada Negri L’itinerario ripercorre i luoghi che hanno caratterizzato la vita e le opere di Ada Negri. Ogni tappa sarà accompagnata dalla lettura di testi della poetessa lodigiana ispirati ai siti visitati. I testi saranno distribuiti anticipatamente alle classi per permetterne la lettura durante la visita. DURATA 2 ORE RISERVATO ALLE SCUOLE SECONDARIE DI 1 E 2 GRADO Il Volto di Santa Lucia Il culto di Santa Lucia è sempre stato particolarmente sentito dalla città di Lodi e dai suoi abitanti. Infatti, le chiese contengono numerose immagini di questa santa. Ma queste immagini sono tutte uguali? O forse ciascuna di esse ha una storia da raccontare, un segreto da svelare? Accompagnati da una guida ed armati di attenzione e spirito d’osservazione… ci avventuriamo in questa scoperta!!! DURATA: 1 ora e 30 Le storie della Passione di Gesù Le storie della Passione di Cristo sono da sempre fonte di ispirazione per artisti di ogni epoca. Anche le chiese lodigiane sono ricche di immagini che raccontano questi episodi. Bassorilievi medievali, dipinti Cinquecenteschi ed altro ancora. Grazie a questo percorso, gli studenti sono accompagnati alla scoperta delle immagini sacre: immagini che non solo narrano una Storia, ma nascondono anche piccoli e grandi segreti. Quali? Lo scopriranno i ragazzi! Ma solo se saranno buoni osservatori e non si fermeranno alle apparenze!! DURATA: 2 ore IDEALE PER: tutti, ma in particolare per le medie e per le superiori. C’era una volta un drago…anzi, un lago! Ogni città, si sa, ha i suoi racconti, i suoi miti, le sue leggende… e Lodi non fa eccezione! Le chiese cittadine hanno una storia da raccontare: una storia fatta di personaggi, di eventi…alcuni sorprendenti, alcuni miracolosi, altri persino truculenti!! Per chi ha voglia di scoprire la città in modo decisamente fuori dagli schemi…questo è il percorso ideale! Accompagnati da mostriciattoli emersi dalle paludi e da mascalzoni in viaggio per terre esotiche, mettiamoci in cammino! DURATA: 2 ore IDEALE PER: le elementari! Leggere la città Attraverso la visione e la descrizione di edifici emblematici, si evidenzieranno i caratteri identificativi degli stili che hanno scandito la storia dell’architettura dal romanico alla contemporaneità. Romanico e Gotico: Duomo Rinascimento: Tempio Civico dell’Incoronata Barocco: Chiesa di San Filippo Neoclassico: Archivio Storico e Ospedale Maggiore Liberty: facciate degli edifici in via Fissiraga e in corso Roma Razionalismo: Istituto Tecnico A. Bassi, Acquedotto, ex stazione di servizio (arch. G. Muzio) Architettura contemporanea: BPI City (arch. R. Piano) DURATA 3 ORE SPECIALE L’Abbazia sorta all’ombra del Cerreto Nel lontano anno mille, le campagne lodigiane attorno all’Adda erano invase da acquitrini, ultime e malsane paludi dell’ormai prosciugato lago Gerundo, e ricoperte da una vegetazione spontanea e selvaggia. Era il luogo adatto per la fondazione di un monastero. I monaci iniziarono così a prosciugare le paludi, a chiudere le mortizze, a convogliare i fontanili e ad arginare il corso del fiume: in due secoli di duro ed intenso lavoro trasformarono la pianura, rendendola adatta all’insediamento. Nacque così Abbadia Cerreto. Il borgo iniziò a svilupparsi quando, nel 1084, i monaci benedettini costruirono una splendida Abbazia dedicata ai Santi Pietro e Paolo, che si è conservata in tutta la sua maestosità fino ai giorni nostri. La chiesa fonde elementi culturali legati sia al romanico lombardo sia alla tradizione cistercense. Costruita in laterizi, ha semplice facciata a capanna preceduta da pronao a trifore e coronata da archetti pensili su fondo bianco. La domina un’elegante torre ottagonale aperta da finestre bifore nel piano superiore. All’interno del santuario è custodito un prezioso dipinto di Callisto Piazza: Madonna col bambino e santi. DURATA: 1 ORA Per le strade di Maleo, tra storia, ville e antiche chiese Arte e storia a Maleo s’incontrano in un crocevia dettato da una tradizione di antichissime origini. Le prime notizie di Maleo si trovano nel X secolo. Vari “signorotti” si susseguirono nel suo dominio: i signori di Bariano, i Capelli, i Cotta, i Di Lugo fino a quando nel XV secolo venne dagli Sforza riconosciuto Contea prima e Marchesato poi e affidato ai Bevilacqua ai quali subentrarono i Trivulzio. Nel 1685 passò definitivamente ai nobili Trecchi di Cremona. Nel paese rimangono ancora oggi alcuni edifici di notevole interesse: il Palazzo edificato nella seconda metà del ‘500 dai Trivulzio nella zona già denominata del Castello e l’attigua Villa dei Baroni Trecchi, di architettura tardo seicentesca. Tra gli edifici di carattere religioso meritano una visita la chiesa dei Santi Gervasio e Protasio, per scoprirne la facciata di linee settecentesche e i preziosi interni, e la Chiesa di San Pietro Martire. L’area su cui è sorta quest’ultima era sede di un cimitero dove nel 1630 venivano sepolti i morti contagiati dalla peste. Il luogo tra il castello e l’Adda era stato scelto proprio perché lontano dal centro abitato e la gente indicava quel posto col nome di “Morti da basso” per distinguerlo dall'altro DURATA: 2 ORE cimitero vicino alla chiesa. La famiglia Stanga a Castelnuovo Bocca d’Adda In ogni angolo del paese, anche sulle facciate delle abitazioni, è possibile imbattersi nello stemma della famiglia Stanga che lasciò il segno della propria presenza a partire da Palazzo Stanga, nato dalla trasformazione settecentesca di un antico castello. E’ ancora possibile ammirare l’ingresso scenografico da cui emergono tre bassorilievi che ritraggono alcuni membri della famiglia. A pochi passi dal palazzo si incontra la Chiesa parrocchiale di Santa Maria Nascente con annessa la Cappella Stanga, nobile costruzione cinquecentesca di impianto ottagonale e la Cappella del Crocifisso che conserva interessanti opere di scuola cremonese. Non molto lontana è la Rocchetta, antica fortificazione di proprietà della famiglia Stanga. DURATA 1 ORA ½ Nel borgo dei Lurani scorci di inaspettata bellezza Tra cascine e piccoli abitati, a poca distanza da Sant’Angelo Lodigiano, sorge Caselle Lurani. Appena entrati in paese ci si imbatte in una bella chiesa dedicata a santa Caterina d’Alessandria martire. La parrocchia colpisce e avvolge fin dall’ingresso: il sapiente gioco del barocco Lombardo la fa apparire lunga e spaziosa, ariosa, mentre la profusione di affreschi dai colori caldi crea un luogo di placida sosta. L’opera più interessante è il ciclo di otto affreschi dedicato alla vita e al martirio di Santa Caterina d’Alessandria che si trova dietro l’altare, fatica settecentesca di Francesco Di Leva, pittore di Bascapè. Il nostro itinerario però non è ancora finito. Anche un piccolo comune può serbare ricchezze architettoniche insperate. Rimane infatti da citare il vecchio castello, o meglio quel che resta, dei signori del paese, i Lurani. DURATA: 1 ORA Boffalora D’Adda, il paese dove soffia il vento Anticamente sulla sponda sinistra del fiume Adda, acquitrini, paludi e acque profonde formavano il lago Gerundo, che secondo leggende popolari, celava nelle sue profondità un feroce drago. Una volta prosciugato, sulle terre emerse fiorirono piccole comunità agricole, che diedero vita a Boffalora. Il paese solletica la curiosità già per il suo toponimo così particolare: la sua ubicazione, infatti, tra i boschi che un tempo bordavano le sponde del fiume, determina nella stagione estiva, una gradevole frescura per il ricco flusso d’aria, così da supporre che l’appellativo stia a significare “il paese dove bufà il vento”. Il paese sorprende anche per le ricchezze storico-artistiche, sconosciute ai più, conservate nella piccola parrocchia del paese. La Chiesa, dedicata a Santa Maria, fu ricostruita nel 1590 sulle vestigia del santuario precedente, tuttora sono conservati strappi di affreschi risalenti al 1471. La nuova chiesa, nel tempo, fu abbellita da un pregevole quadro d’indiscusso valore artistico di Scipione Piazza da Lodi, raffigurante la Madonna col Bambino e la Natività di Giovan Paolo Lomazzo. DURATA: 1 ORA Dalle acque del Po…l’isola dei Casati Piccola isola apparsa nel letto del Po, Mezzana Casati ha origini antichissime che si perdono nel passato. Fu per secoli in balia di frequenti inondazioni e delle guerre combattute sulle sponde del fiume. Essendo un importante feudo, Mezzana ha risentito notevolmente dell’influenza dei grandi Signori: nel 1095 fu sede del Concilio Ecumenico e ospitò il Papa, alcuni cardinali e prelati e la Contessa Matilde di Canossa. Quando in seguito si congiunse alla terraferma il paese passò sotto la giurisdizione dei vescovi di Lodi, aggregandosi definitivamente al territorio lodigiano nel 1797. Qui nel XVI secolo venne edificata una Chiesa dedicata a San Pietro Apostolo, caratterizzata da un vasto salone con una piccola volta, due cappelle laterali e un’abside bassa; la Chiesa è anteriore rispetto alla facciata in pietra a vista di stile romanico. Annesso lateralmente alla Chiesa si trova l’Oratorio di San Pietro. Al suo interno, ubicato in cantoria prima dell’Altare Maggiore e racchiuso in una cella muraria, si colloca l’antico organo recentemente restaurato. Costruito nel 1647, ad oggi lo strumento rappresenta un unicum, poiché, nonostante le sue origini così antiche, è ancora funzionante. DURATA: 1 ORA Ospedaletto Lodigiano e la sua abbazia Attraverso la visita all’Abbazia, uno degli edifici religiosi più rappresentativi del nostro territorio, si ripercorre la storia del paese, caratterizzata dall’antica presenza di un ospizio che offriva vitto e alloggio ai pellegrini. Questo Hospitale (XII sec), da cui deriva il nome del paese, passò sotto la giurisdizione dei Gerolomini che trasformarono il luogo in Abbazia. Dedicata ai santi Pietro e Paolo, fu voluta nel 1433 dal fondatore dell'Ordine dei Gerolomini. La chiesa consacrata in modo solenne nel 1599, venne decorata in modo sfarzoso. La facciata a capanna con alta balconata sostenuta da un portico a tre archi è settecentesca. Sul fianco sinistro si innalza il campanile cinquecentesco con slanciata cuspide. Dell'antico convento resta oggi la parte del chiostro con tracce di affreschi e la casa dell'abate. DURATA: 1 ORA Il Castello Cavazzi di Somaglia L’imponente complesso edilizio fu costruito nel XIV secolo su fondamenta e sotterranei che potrebbero risalire all’XI secolo. La parte trecentesca, opera di Bernabò Visconti è riconoscibile perché in mattoni a vista. La parte intonacata sottolinea gli interventi seicenteschi voluti dai conti e baroni Cavazzi. A scelta, saranno disponibili i seguenti percorsi: - "IL CASTELLO DEL XIV SECOLO: UN COMPROMESSO FRA STRUTTURA DIFENSIVA E RESIDENZA NOBILIARE" Percorso alla scoperta dell’architettura fortificata e dei sistemi difensivi (scarpa, torri, merli) . La visita al castello sarà l’occasione per illustrare la vita di corte in un castello medioevale. -"LE DELIZIOSE VILLE: VITA DI CAMPAGNA DELLA NOBILTÀ FRA SALOTTI MONDANI E STUDI ILLUMINATI" Partendo dall’osservazione dell’edificio, il percorso si soffermerà sui particolari architettonici che sottolineano gli interventi di gusto barocco che trasformarono la fortezza in una raffinata residenza. DURATA: 1 ORA Le Caselle nate sul Po Per ripercorrere la storia di questo piccolo paese sulle rive del fiume Po, dobbiamo partire da molto lontano. Le vicende che si sono susseguite nel tempo ed i protagonisti che hanno fatto la storia del paese lo hanno caratterizzato sia dal punto di vista territoriale che culturale. Il nome attuale Caselle Landi è arrivato solo dopo molti anni dalla fondazione della comunità. Infatti il paese si chiamò inizialmente Caselle Vecchie, poi Caselle del Po. Al tempo dei Romani le prime capanne dette Caselle - furono edificate. In tempi successivi quei primi insediamenti vennero più precisamente indicati con il termine Caselle Vecchie del Po, in quanto ad esse se ne erano aggiunte di nuove. Di questa ricca storia passata rimangono alcune notevoli architetture: il Castello Medievale, che il conte Pompeo Landi fece erigere nel 1533 come abitazione del feudatario e come fortezza del feudo. Un altro castello, adiacente al precedente, arricchisce questo piccolo borgo: è chiamato Palazzo Nuovo, o più semplicemente Palàsi. La storia lascia le sue tracce anche nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, costruita intorno al 1860 sull’area di precedenti edifici religiosi, tutti distrutti dalle piene del fiume. La chiesa ha un’ampia facciata e, al suo interno, un’unica navata con cappelle laterali. DURATA: 2 ORE Tra Abbazie dimenticate e cascine strappate all’oblio del tempo... La storia di Santo Stefano Lodigiano è la storia di un territorio di confine fra il Lodigiano e il Piacentino, soggetto ai mutamenti del fiume Po e alle sue piene che trasformavano e trasformano di volta in volta questi luoghi. Qui, intorno all’anno Mille, sorse una maestosa Abbazia: prima i Benedettini, poi i Cistercensi, in alterne diatribe religiose, fra periodi di gloriosa potenza e di grande decadimento, fra le rovinose piene del Po e il suo corso tranquillo, dettero impulso religioso, economico e sociale alla popolazione locale. Nel corso del XVIII secolo l’Abbazia venne soppressa e riconvertita in aziende agricole che punteggiano il territorio di Santo Stefano ancora oggi, come la Cascina Santa Maria. Il monumento più importante del paese rimane la Chiesa di Santa Maria Assunta, luogo di culto e punto di riferimento storico e artistico della comunità. L'imponente costruzione settecentesca e I'attigua casa parrocchiale danno il bellissimo colpo d'occhio a tutti coloro che si avvicinano al centro del paese. All'interno della chiesa si trovano alcuni reperti provenienti dall'antica Abbazia: I'acquasantiera e il fonte battesimale del 1500 e alcune tele raffiguranti immagini sacre. DURATA: 2 ORE Serviti a Cavacurta! Seguendo il corso dell’Adda attraverso il Lodigiano ci si imbatte in una miriade di piccoli paesi di campagna, sorti nel territorio occupato un tempo dal lago Gerundo. Cavacurta è uno di questi, coinvolto nel corso dei secoli nelle guerre e nelle devastazioni operate dai signori locali: i Visconti, gli Sforza, i Trivulzio e i Castiglioni. Ma il ruolo più importante fu quello rivestito dai Serviti, tanto che le testimonianze del loro operato si sono conservate fino ai giorni nostri. Proprio a questi monaci si deve la realizzazione della Chiesa di San Bartolomeo e la ristrutturazione dell’antico convento, che da un’altura non lontana dal paese, dominano da secoli la piana dell’Adda. Un portale con arco in ferro battuto ci accoglie nell’edificio conventuale, oggi casa parrocchiale e sede del museo Bonum Comedere, piccola collezione di oggetti e attrezzi agricoli che offre ai visitatori un tuffo nel passato. Continuum del convento è la chiesa, risalente al XVII secolo, che riserva le maggiori sorprese: altari con intarsi di marmi colorati, sculture lignee decorate con oro e pietre preziose, dipinti settecenteschi della bottega del Malosso. Altro punto di interesse è la cappella eretta sul luogo dove era solito ritirarsi in preghiera il beato Giovan Angelo Porro e dove era già stato costruito un precedente sacello. DURATA: 2 ORE Alla scoperta di Salerano sul Lambro La grande storia spesso sfiora i piccoli luoghi lasciando quasi sempre tracce più o meno visibili. Anche Salerano, piccolo paese della pianura lodigiana, ha la sua storia da raccontare. Per la sua posizione sulle rive del Lambro, fu il porto fluviale dell'antica Laus; sembra infatti che il suo nome derivi da “sale” perché in tempi remoti barconi provenienti dal mare, risalendo prima la corrente del Po e quindi quella del Lambro, si fermassero a Salerano. Ancora oggi entrando in Paese si attraversa il ponte recentemente restaurato che sostituì l'antico ponte di legno, punto d'attracco delle barche. A pochi passi dal fiume si trova il Castello Vistarini della nobile famiglia lodigiana. Nella parte più antica si possono ammirare affreschi, probabilmente risalenti agli inizi del 1600. L'attuale tranquillità del Castello nasconde antichi segreti: l'introvabile alabarda d'oro che la leggenda vuole custodita nelle sue stanze e la misteriosa uccisione dell'ultimo discendente dei conti Vistarini....si dice che nel Castello, nella notte, si aggiri il suo fantasma! Dalla storia alla contemporaneità: la visita si conclude nel vicino studio del maestro Teodoro Cotugno per scoprire il segreto che guida il suo pennello e la punta del suo strumento incisorio; l’artista sarà lieto di accompagnare i visitatori nel suo atelier e mostrare la le fasi di realizzazione delle sue acqueforti. DURATA: 2 ORE Il Santuario dei Cappuccini Sorto nella seconda metà del XVI secolo, il Santuario di Santa Maria del Salvatore di Casalpusterlengo deve le proprie origini ad un evento miracoloso legato ad una piccola statua in terracotta raffigurante la Vergine Maria e all’epoca custodita presso un’antica Cappella dedicata a San Salvario. Sulle vestigia della piccola cappella sorse l’attuale Santuario caratterizzato, all’interno, da una struttura a navata unica con quattro cappelle per ogni lato. Dietro il presbiterio è invece ospitato un imponente coro ligneo. Oltre ad una articolato impianto decorativo, il Santuario conserva ancora la miracolosa statua in terracotta. DURATA: 1 ORA SETTiMANA DELLA CULTURA VISITE GUIDATE GRATUITE PER LE SCUOLE ALLA SEDE DELLA PROVINCIA DI LODI SEi Di CASA…iN PROViNCiA! In occasione della Settimana della Cultura, la Provincia di Lodi propone un percorso guidato nei conventi di San Cristoforo e San Domenico che dopo un importante intervento di recupero ospitano gli uffici dell’Amministrazione Provinciale. Il Convento di San Cristoforo fu costruito nel XVI secolo su Progetto di Pellegrino Tibaldi. Il convento, unito al lato destro della chiesa, si sviluppa su due piani intorno al chiostro quadrato caratterizzato da un’infilata di eleganti colonne in granito e da archi a tutto sesto il cui andamento è sottolineato da una piacevole fascia in rilievo di colore rosso. La parte più antica è quella opposta al lato d’ingresso, unita all’abside della chiesa, che si presenta completa con un corpo centrale sopraelevato: questo spazio è vasto e luminosissimo, in quanto riceve luce dalle finestre a oculo poste nella parte alta e da una grande finestra che domina l’ambulacro. Tracce di affreschi sono conservate nella Sala ex Chiesetta e nel Chiostro (meridiane), nella Sala Chiostro è visibile l’antica ghiacciaia. SETTiMANA DELLA CULTURA VISITE GUIDATE GRATUITE PER LE SCUOLE ALLA SEDE DELLA PROVINCIA DI LODI SEi Di CASA…iN PROViNCiA! I lavori per la costruzione del Convento di San Domenico iniziarono nel 1255, mentre la costruzione della chiesa ebbe luogo circa quindici anni dopo, nel 1271. La parte più antica del convento risulta essere quella del chiostro adiacente alla chiesa, ultimata agli inizi del XIV secolo. Nel corso dei secoli il convento subì diversi ampliamenti e trasformazioni, gli edifici furono occupati per usi completamente diversi da quelli originari: nel 1798 la Chiesa e il Convento di San Domenico furono soppressi e trasformati in Cavallerizza, magazzini, stanze per le truppe militari e, in anni più recenti, in abitazioni civili. Gli edifici vennero adattati alle loro nuove funzioni fino al recupero realizzato dalla Provincia di Lodi. iTiNERARi LODiGiANi Alla Cooperativa Mémosis E-mail: [email protected] OGGETTO: Prenotazione Itinerari Lodigiani Con riferimento alla lettera inviataci dalla Provincia di Lodi – U.O. Politiche Culturali e Politiche Giovanili, la classe ______ della Scuola ______________________________________________________________ di ____________________________________________ Via ____________________________________ __________________ tel. __________________ e-mail _______________________________________ docente di riferimento: _________________________________________________________________ richiede la seguente visita guidata: 1. UNO SCRIGNO D’ARTE dal tardo romanico al tardo gotico 2. GIOIELLI RINASCIMENTALI 3. IL BAROCCO E IL TARDO BAROCCO 4. IL LIBERTY E IL FERRO BATTUTO 5. IL BARBAROSSA TRA LAUS POMPEIA E LAUS NOVA 6. I PIAZZA 7. UNA POETESSA, UNA CITTA’: LODI NELLE POESIE DI ADA NEGRI 8. IL VOLTO DI SANTA LUCIA 9. LE STORIE DELLA PASSIONE DI GESU’ 10. C’ERA UNA VOLTA UN DRAGO…ANZI, UN LAGO! 11. LEGGERE LA CITTA’ 12. L’ABBAZIA SORTA ALL’OMBRA DEL CERRETO 13. PER LE STRADE DI MALEO, TRA STORIA, VILLE E ANTICHE CHIESE 14. LA FAMIGLIA STANGA A CASTELNUOVO BOCCA D’ADDA 15. NEL BORGO DEI LURANI SCORCI DI INASPETTATA BELLEZZA 16. BOFFALORA D’ADDA, IL PAESE DOVE SOFFIA IL VENTO 17. DALLE ACQUE DEL PO...L’ISOLA DEI CASATI 18. OSPEDALETTO LODIGIANO E LA SUA ABBAZIA 19. IL CASTELLO CAVAZZI DI SOMAGLIA 20. LE CASELLE NATE SUL PO 21. TRA ABBAZIE DIMENTICATE E CASCINE STRAPPATE ALL’OBLIO DEL TEMPO... 22. SERVITI A CAVACURTA! 23. ALLA SCOPERTA DI SALERANO SUL LAMBRO 24. IL SANTUARIO DEI CAPPUCCINI SEI DI CASA… IN PROVINCIA! NEL GIORNO ______________________________ ALLE ORE __________________ PER N. ALUNNI ________ In attesa di un Vs. conferma, porgo distinti saluti. Data ______________________