iTiNERARi
LODiGiANi
L’iniziativa “Itinerari lodigiani” propone alle scuole percorsi didattici gratuiti che accompagnano i ragazzi alla
scoperta dei luoghi e dei monumenti del Lodigiano stimolando la capacità di osservazione, fornendo gli strumenti per
il riconoscimento dei diversi stili architettonici e per un’analisi delle opere d'arte, sensibilizzando al tema della
conservazione e della valorizzazione dei Beni Culturali.
L’opuscolo “Itinerari lodigiani” presenta venticinque itinerari nella città di Lodi e nel Lodigiano. Anche per l’anno 2014
è presente la sezione “…di paese in paese” ideata al fine di facilitare le scuole del territorio che sempre più con
difficoltà affrontano gli spostamenti in pullman e dedicata in particolare ai Comuni aderenti al Progetto “Lodigiano per
Expo. Terra buona e Percorsi di Fiume”. Sono stati pertanto ideati percorsi tematici e visite guidate che permettano
agli alunni delle scuole del luogo, o dei paesi limitrofi, di osservare con uno sguardo nuovo i monumenti che
quotidianamente incontrano sulla loro strada.
I comuni coinvolti sono: Abbadia Cerreto, Boffalora D’Adda, Casalpusterlengo, Caselle Landi, Caselle Lurani,
Castelnuovo Bocca d’Adda, Cavacurta, Lodi, Lodi Vecchio, Maleo, Mezzana Casati, Ospedaletto Lodigiano,
Salerano sul Lambro, Santo Stefano Lodigiano, Somaglia.
Tutti i percorsi guidati dell’iniziativa “Itinerari lodigiani” sono gratuiti. Si segnala che le eventuali spese di
trasporto delle scolaresche sono a carico della scuola.
Per tutta la durata dell’iniziativa sarà attivo il Centro Unico di Prenotazione gestito dalla Cooperartiva Mèmosis. Per
iscriversi occorre compilare il modulo di adesione sul retro dell’opuscolo e inviarlo tramite posta elettronica
all’indirizzo [email protected]. La segreteria del C.U.P. è a disposizione il lunedì, il mercoledì e il
venerdì dalle ore 9.00 alle ore 11.00, al numero 335.7754625.
Per informazioni: Provincia di Lodi
U.O. Politiche Culturali e Politiche Giovanili
Tel. 0371.442285 - 442213
[email protected]
www.museilodi.it
Con il contributo di:
Uno scrigno d’arte…dal tardo romanico al tardo gotico
Itinerario in Lodi alla scoperta dell’arte
medioevale.
Partendo dalla Chiesa di San Francesco,
significativa architettura in stile Gotico lombardo
che
conserva
all’interno
importanti
testimonianze della pittura italiana dal XIV al
XVI secolo, l’itinerario si snoderà tra la
Cattedrale, dove sarà possibile ammirare gli
antichi affreschi votivi conservati sugli
imponenti pilastri cilindrici, la trecentesca
Chiesa di San’Agnese e la Chiesa di San
Lorenzo, caratterizzate entrambe dalla tipica
facciata in cotto tripartita da due semicolonne e
decorata da un rosone centrale. Sicuramente
poco conosciuta è l’originaria chiesetta di Santa
Maria Maddalena, costruzione del XII secolo su
cui sorge la chiesa attuale.
DURATA 2 ORE
Gioielli rinascimentali
Percorso alla scoperta dei più significativi
monumenti
e
delle
testimonianze
pittoriche del Quattrocento e del
Cinquecento.
Il
Tempio
Civico
dell’Incoronata è un gioiello architettonico
del Rinascimento lombardo incastonato
nel cuore della città: a pianta ottagonale,
presenta all’interno dipinti su tavola di
Ambrogio
da
Fossano
detto
“il
Bergognone”
ed
opere delle tre
generazioni della famiglia Piazza, artisti
lodigiani attivi dalla fine del Quattrocento
alla fine del Cinquecento.
Palazzo Mozzanica e il Chiostro
dell’Ospedale Vecchio testimoniano la
raffinatezza delle decorazioni in cotto
tipiche del Rinascimento lombardo.
DURATA 2 ORE
Il Barocco e il Tardo Gotico
Itinerario guidato che tocca i siti barocchi
più rilevanti della città:
la Chiesa di Santa Maria Maddalena,
situata nella parte bassa della città, è un
bell’esempio di Barocchetto lombardo: di
grande effetto scenografico è la facciata
caratterizzata da un’alternarsi di linee
concave e convesse e da una ricca
decorazione scultorea.
La Chiesa di Santa Maria del Sole e la
Chiesa di San Filippo sono piacevoli
esempi di Tardo Barocco. Di particolare
bellezza sono il cortile seicentesco del
Palazzo Vescovile e la facciata di Palazzo
Galeano caratterizzata da mascheroni
caricaturali
DURATA 2 ORE
Il Liberty e il ferro battuto
L’itinerario si snoda attraverso le vie del centro
storico e prevede l’illustrazione dei caratteri stilistici
dello stile Liberty attraverso l’analisi delle decorazioni
esterne di alcuni interessanti palazzi e delle
pregevoli realizzazioni in ferro battuto della fine del
XIX e dell’inizio del XX secolo, con riferimenti
all’attività di Alessandro Mazzucotelli.
DURATA 2 ORE
Il Barbarossa e Laus Nova
L’itinerario in Lodi si snoda alla scoperta dei luoghi
“federiciani”.
I luoghi del potere politico: i castelli, le fortificazioni
dell’epoca, il Broletto; i luoghi del potere religioso: la
Cattedrale; i luoghi del potere mercantile: le piazze.
La visita può essere abbinata all’itinerario “Sulle tracce di
Laus Pompeia” (n. 18)
DURATA: 2 ORE
I Piazza
Itinerario alla scoperta delle opere dei Piazza da
Lodi, una famiglia di pittori che si sono succeduti
per tre generazioni dalla fine del XV alla fine del
XVI secolo. I capostipiti sono i fratelli Martino e
Alberto: il primo, aperto alla cultura dei
Leonardeschi, di Bramantino e dei pittori cremonesi
presenta opere di stile moderno, lucido, prezioso,
sempre raffinato. Il linguaggio di Alberto, nato nel
1490 circa, si connota inizialmente con un fare
aspro, arcaico che si aggiorna a contatto con la
cultura dell'Italia centrale (Perugino, Raffaello)
penetrata in Lombardia nei primi anni del
Cinquecento. La seconda generazione è formata
dai tre figli di Martino: Callisto, Scipione, Cesare.
Tra questi, il personaggio di statura e fama
maggiore é Callisto, formatosi a Brescia a diretto
contatto col Romanino e col Moretto. La terza
generazione è rappresentata da Fulvio e Muzio,
figli di Callisto e dagli allievi. Le loro opere sono
presenti presso il Tempio Civico dell’Incoronata, la
Cattedrale, la Chiesa di San Lorenzo, la Chiesa di
Sant’Agnese e la Chiesa di San Francesco.
DURATA 3 ORE
Una poetessa, una città: Lodi nelle poesie di Ada Negri
L’itinerario ripercorre i luoghi che hanno caratterizzato
la vita e le opere di Ada Negri. Ogni tappa sarà
accompagnata dalla lettura di testi della poetessa
lodigiana ispirati ai siti visitati. I testi saranno distribuiti
anticipatamente alle classi per permetterne la lettura
durante la visita.
DURATA 2 ORE
RISERVATO ALLE SCUOLE SECONDARIE DI 1
E
2 GRADO
Il Volto di Santa Lucia
Il culto di Santa Lucia è sempre stato
particolarmente sentito dalla città di Lodi e
dai suoi abitanti. Infatti, le chiese
contengono numerose immagini di questa
santa. Ma queste immagini sono tutte
uguali? O forse ciascuna di esse ha una
storia da raccontare, un segreto da
svelare? Accompagnati da una guida ed
armati
di
attenzione
e
spirito
d’osservazione… ci avventuriamo in
questa scoperta!!!
DURATA: 1 ora e 30
Le storie della Passione di Gesù
Le storie della Passione di Cristo sono da sempre fonte di ispirazione per artisti di ogni
epoca. Anche le chiese lodigiane sono ricche di immagini che raccontano questi
episodi. Bassorilievi medievali, dipinti Cinquecenteschi ed altro ancora. Grazie a
questo percorso, gli studenti sono accompagnati alla scoperta delle immagini sacre:
immagini che non solo narrano una Storia, ma nascondono anche piccoli e grandi
segreti. Quali? Lo scopriranno i ragazzi! Ma solo se saranno buoni osservatori e non si
fermeranno alle apparenze!!
DURATA: 2 ore
IDEALE PER: tutti, ma in particolare per le medie e per le superiori.
C’era una volta un drago…anzi, un lago!
Ogni città, si sa, ha i suoi racconti, i suoi miti, le
sue leggende… e Lodi non fa eccezione! Le
chiese cittadine hanno una storia da raccontare:
una storia fatta di personaggi, di eventi…alcuni
sorprendenti, alcuni miracolosi, altri persino
truculenti!! Per chi ha voglia di scoprire la città in
modo decisamente fuori dagli schemi…questo è il
percorso ideale! Accompagnati da mostriciattoli
emersi dalle paludi e da mascalzoni in viaggio per
terre esotiche, mettiamoci in cammino!
DURATA: 2 ore
IDEALE PER: le elementari!
Leggere la città
Attraverso la visione e la descrizione di edifici emblematici, si
evidenzieranno i caratteri identificativi degli stili che hanno scandito la
storia dell’architettura dal romanico alla contemporaneità.
Romanico e Gotico: Duomo
Rinascimento: Tempio Civico dell’Incoronata
Barocco: Chiesa di San Filippo
Neoclassico: Archivio Storico e Ospedale Maggiore
Liberty: facciate degli edifici in via Fissiraga e in corso Roma
Razionalismo: Istituto Tecnico A. Bassi, Acquedotto, ex
stazione di servizio (arch. G. Muzio)
Architettura contemporanea: BPI City (arch. R. Piano)
DURATA 3 ORE
SPECIALE
L’Abbazia sorta all’ombra del Cerreto
Nel lontano anno mille, le campagne lodigiane attorno all’Adda erano invase da
acquitrini, ultime e malsane paludi dell’ormai prosciugato lago Gerundo, e
ricoperte da una vegetazione spontanea e selvaggia. Era il luogo adatto per la
fondazione di un monastero. I monaci iniziarono così a prosciugare le paludi, a
chiudere le mortizze, a convogliare i fontanili e ad arginare il corso del fiume: in
due secoli di duro ed intenso lavoro trasformarono la pianura, rendendola adatta
all’insediamento. Nacque così Abbadia Cerreto. Il borgo iniziò a svilupparsi
quando, nel 1084, i monaci benedettini costruirono una splendida Abbazia
dedicata ai Santi Pietro e Paolo, che si è conservata in tutta la sua maestosità
fino ai giorni nostri. La chiesa fonde elementi culturali legati sia al romanico
lombardo sia alla tradizione cistercense. Costruita in laterizi, ha semplice facciata
a capanna preceduta da pronao a trifore e coronata da archetti pensili su fondo
bianco. La domina un’elegante torre ottagonale aperta da finestre bifore nel
piano superiore. All’interno del santuario è custodito un prezioso dipinto di
Callisto Piazza: Madonna col bambino e santi.
DURATA: 1 ORA
Per le strade di Maleo, tra storia, ville e antiche chiese
Arte e storia a Maleo s’incontrano in un crocevia dettato da una tradizione di
antichissime origini. Le prime notizie di Maleo si trovano nel X secolo. Vari
“signorotti” si susseguirono nel suo dominio: i signori di Bariano, i Capelli, i
Cotta, i Di Lugo fino a quando nel XV secolo venne dagli Sforza riconosciuto
Contea prima e Marchesato poi e affidato ai Bevilacqua ai quali subentrarono i
Trivulzio. Nel 1685 passò definitivamente ai nobili Trecchi di Cremona.
Nel paese rimangono ancora oggi alcuni edifici di notevole interesse: il Palazzo
edificato nella seconda metà del ‘500 dai Trivulzio nella zona già denominata
del Castello e l’attigua Villa dei Baroni Trecchi, di architettura tardo seicentesca.
Tra gli edifici di carattere religioso meritano una visita la chiesa dei Santi
Gervasio e Protasio, per scoprirne la facciata di linee settecentesche e i preziosi
interni, e la Chiesa di San Pietro Martire.
L’area
su
cui
è
sorta
quest’ultima era sede di un
cimitero dove nel 1630 venivano
sepolti i morti contagiati dalla
peste. Il luogo tra il castello e
l’Adda era stato scelto proprio
perché lontano dal centro
abitato e la gente indicava quel
posto col nome di “Morti da
basso” per distinguerlo dall'altro
DURATA: 2 ORE
cimitero vicino alla chiesa.
La famiglia Stanga a Castelnuovo Bocca d’Adda
In ogni angolo del paese, anche sulle facciate delle
abitazioni, è possibile imbattersi nello stemma della
famiglia Stanga che lasciò il segno della propria
presenza a partire da Palazzo Stanga, nato dalla
trasformazione settecentesca di un antico castello.
E’ ancora possibile ammirare l’ingresso scenografico
da cui emergono tre bassorilievi che ritraggono
alcuni membri della famiglia. A pochi passi dal
palazzo si incontra la Chiesa parrocchiale di Santa
Maria Nascente con annessa la Cappella Stanga,
nobile costruzione cinquecentesca di impianto
ottagonale e la Cappella del Crocifisso che conserva
interessanti opere di scuola cremonese. Non molto
lontana è la Rocchetta, antica fortificazione di
proprietà della famiglia Stanga.
DURATA 1 ORA ½
Nel borgo dei Lurani scorci di inaspettata bellezza
Tra cascine e piccoli abitati, a poca distanza da Sant’Angelo
Lodigiano, sorge Caselle Lurani. Appena entrati in paese ci
si imbatte in una bella chiesa dedicata a santa Caterina
d’Alessandria martire. La parrocchia colpisce e avvolge fin
dall’ingresso: il sapiente gioco del barocco Lombardo la fa
apparire lunga e spaziosa, ariosa, mentre la profusione di
affreschi dai colori caldi crea un luogo di placida sosta.
L’opera più interessante è il ciclo di otto
affreschi dedicato alla vita e al martirio di
Santa Caterina d’Alessandria che si trova
dietro l’altare, fatica settecentesca di
Francesco Di Leva, pittore di Bascapè. Il
nostro itinerario però non è ancora finito.
Anche un piccolo comune può serbare
ricchezze
architettoniche
insperate.
Rimane infatti da citare il vecchio
castello, o meglio quel che resta, dei
signori del paese, i Lurani.
DURATA: 1 ORA
Boffalora D’Adda, il paese dove soffia il vento
Anticamente sulla sponda sinistra del fiume Adda, acquitrini, paludi e acque
profonde formavano il lago Gerundo, che secondo leggende popolari, celava nelle
sue profondità un feroce drago. Una volta prosciugato, sulle terre emerse fiorirono
piccole comunità agricole, che diedero vita a Boffalora. Il paese solletica la curiosità
già per il suo toponimo così particolare: la sua ubicazione, infatti, tra i boschi che
un tempo bordavano le sponde del fiume, determina nella stagione estiva, una
gradevole frescura per il ricco flusso d’aria, così da supporre che l’appellativo stia a
significare “il paese dove bufà il vento”.
Il paese sorprende anche per le ricchezze storico-artistiche, sconosciute ai più,
conservate nella piccola parrocchia del paese. La Chiesa, dedicata a Santa Maria,
fu ricostruita nel 1590 sulle vestigia del santuario precedente, tuttora sono
conservati strappi di affreschi risalenti al 1471. La nuova chiesa, nel tempo, fu
abbellita da un pregevole quadro d’indiscusso valore artistico di Scipione Piazza da
Lodi, raffigurante la Madonna col Bambino e la
Natività di Giovan Paolo Lomazzo. DURATA: 1 ORA
Dalle acque del Po…l’isola dei Casati
Piccola isola apparsa nel letto del Po, Mezzana Casati ha
origini antichissime che si perdono nel passato. Fu per secoli
in balia di frequenti inondazioni e delle guerre combattute
sulle sponde del fiume. Essendo un importante feudo,
Mezzana ha risentito notevolmente dell’influenza dei grandi
Signori: nel 1095 fu sede del Concilio Ecumenico e ospitò il
Papa, alcuni cardinali e prelati e la Contessa Matilde di
Canossa. Quando in seguito si congiunse alla terraferma il
paese passò sotto la giurisdizione dei vescovi di Lodi,
aggregandosi definitivamente al territorio lodigiano nel 1797.
Qui nel XVI secolo venne edificata una Chiesa dedicata a
San Pietro Apostolo, caratterizzata da un vasto salone
con una piccola volta, due cappelle laterali e un’abside
bassa; la Chiesa è anteriore rispetto alla facciata in pietra
a vista di stile romanico. Annesso lateralmente alla
Chiesa si trova l’Oratorio di San Pietro. Al suo interno,
ubicato in cantoria prima dell’Altare Maggiore e racchiuso
in una cella muraria, si colloca l’antico organo
recentemente restaurato. Costruito nel 1647, ad oggi lo
strumento rappresenta un unicum, poiché, nonostante le
sue origini così antiche, è ancora funzionante.
DURATA: 1 ORA
Ospedaletto Lodigiano e la sua abbazia
Attraverso la visita all’Abbazia, uno degli edifici
religiosi più rappresentativi del nostro territorio,
si ripercorre la storia del paese, caratterizzata
dall’antica presenza di un ospizio che offriva
vitto e alloggio ai pellegrini. Questo Hospitale
(XII sec), da cui deriva il nome del paese, passò
sotto la giurisdizione dei Gerolomini che
trasformarono il luogo in Abbazia. Dedicata ai
santi Pietro e Paolo, fu voluta nel 1433 dal
fondatore dell'Ordine dei Gerolomini. La
chiesa consacrata in modo solenne nel 1599,
venne decorata in modo sfarzoso.
La facciata a capanna con alta balconata
sostenuta da un portico a tre archi è settecentesca. Sul fianco sinistro si innalza il
campanile cinquecentesco con slanciata cuspide. Dell'antico convento resta oggi la
parte del chiostro con tracce di affreschi e la casa dell'abate.
DURATA: 1 ORA
Il Castello Cavazzi di Somaglia
L’imponente complesso edilizio fu costruito nel XIV secolo su fondamenta e
sotterranei che potrebbero risalire all’XI secolo. La parte trecentesca, opera di
Bernabò Visconti è riconoscibile perché in mattoni a vista. La parte intonacata
sottolinea gli interventi seicenteschi voluti dai conti e baroni Cavazzi.
A scelta, saranno disponibili i seguenti percorsi:
- "IL CASTELLO DEL XIV SECOLO:
UN COMPROMESSO FRA STRUTTURA DIFENSIVA E
RESIDENZA NOBILIARE"
Percorso alla scoperta dell’architettura fortificata e dei sistemi
difensivi (scarpa, torri, merli) . La visita al castello sarà
l’occasione per
illustrare la vita di corte in un castello medioevale.
-"LE DELIZIOSE VILLE:
VITA DI CAMPAGNA DELLA NOBILTÀ FRA
SALOTTI MONDANI E STUDI ILLUMINATI"
Partendo dall’osservazione dell’edificio, il
percorso si soffermerà sui particolari
architettonici che sottolineano gli interventi di
gusto barocco che trasformarono la fortezza in
una raffinata residenza.
DURATA: 1 ORA
Le Caselle nate sul Po
Per ripercorrere la storia di questo piccolo paese sulle rive del
fiume Po, dobbiamo partire da molto lontano. Le vicende che
si sono susseguite nel tempo ed i protagonisti che hanno fatto
la storia del paese lo hanno caratterizzato sia dal punto di
vista territoriale che culturale. Il nome attuale Caselle Landi è
arrivato solo dopo molti anni dalla fondazione della comunità.
Infatti il paese si chiamò inizialmente Caselle Vecchie, poi
Caselle del Po. Al tempo dei Romani le prime capanne dette Caselle - furono edificate. In tempi successivi quei primi
insediamenti vennero più precisamente indicati con il termine
Caselle Vecchie del Po, in quanto ad esse se ne erano
aggiunte di nuove.
Di questa ricca storia passata rimangono alcune notevoli architetture: il Castello
Medievale, che il conte Pompeo Landi fece erigere nel 1533 come abitazione del
feudatario e come fortezza del feudo. Un altro castello, adiacente al precedente,
arricchisce questo piccolo borgo: è chiamato Palazzo Nuovo, o più semplicemente
Palàsi. La storia lascia le sue tracce anche nella chiesa parrocchiale di Santa Maria
Assunta, costruita intorno al 1860 sull’area di precedenti edifici religiosi, tutti distrutti
dalle piene del fiume. La chiesa ha un’ampia facciata e, al suo interno, un’unica
navata con cappelle laterali.
DURATA: 2 ORE
Tra Abbazie dimenticate e cascine
strappate all’oblio del tempo...
La storia di Santo Stefano Lodigiano è la storia di un territorio di confine fra il
Lodigiano e il Piacentino, soggetto ai mutamenti del fiume Po e alle sue piene che
trasformavano e trasformano di volta in volta questi luoghi.
Qui, intorno all’anno Mille, sorse una maestosa Abbazia: prima i Benedettini, poi i
Cistercensi, in alterne diatribe religiose, fra periodi di gloriosa potenza e di grande
decadimento, fra le rovinose piene del Po e il suo corso tranquillo, dettero impulso
religioso, economico e sociale alla popolazione locale. Nel corso del XVIII secolo
l’Abbazia venne soppressa e riconvertita in aziende agricole che punteggiano il
territorio di Santo Stefano ancora oggi, come la Cascina Santa Maria.
Il monumento più importante del paese rimane la
Chiesa di Santa Maria Assunta, luogo di culto e punto di
riferimento storico e artistico della comunità.
L'imponente costruzione settecentesca e I'attigua casa
parrocchiale danno il bellissimo colpo d'occhio a tutti
coloro che si avvicinano al centro del paese. All'interno
della chiesa si trovano alcuni reperti provenienti
dall'antica Abbazia: I'acquasantiera e il fonte
battesimale del 1500 e alcune tele raffiguranti immagini
sacre.
DURATA: 2 ORE
Serviti a Cavacurta!
Seguendo il corso dell’Adda attraverso il Lodigiano ci
si imbatte in una miriade di piccoli paesi di
campagna, sorti nel territorio occupato un tempo dal
lago Gerundo. Cavacurta è uno di questi, coinvolto
nel corso dei secoli nelle guerre e nelle devastazioni
operate dai signori locali: i Visconti, gli Sforza, i
Trivulzio e i Castiglioni. Ma il ruolo più importante fu
quello rivestito dai Serviti, tanto che le testimonianze
del loro operato si sono conservate fino ai giorni
nostri.
Proprio a questi monaci si deve la realizzazione della Chiesa di San Bartolomeo e la
ristrutturazione dell’antico convento, che da un’altura non lontana dal paese, dominano
da secoli la piana dell’Adda. Un portale con arco in ferro battuto ci accoglie nell’edificio
conventuale, oggi casa parrocchiale e sede del museo Bonum Comedere, piccola
collezione di oggetti e attrezzi agricoli che offre ai visitatori un tuffo nel passato.
Continuum del convento è la chiesa, risalente al XVII secolo, che riserva le maggiori
sorprese: altari con intarsi di marmi colorati, sculture lignee decorate con oro e pietre
preziose, dipinti settecenteschi della bottega del Malosso. Altro punto di interesse è la
cappella eretta sul luogo dove era solito ritirarsi in preghiera il beato Giovan Angelo
Porro e dove era già stato costruito un precedente sacello.
DURATA: 2 ORE
Alla scoperta di Salerano sul Lambro
La grande storia spesso sfiora i piccoli luoghi
lasciando quasi sempre tracce più o meno
visibili. Anche Salerano, piccolo paese della
pianura lodigiana, ha la sua storia da
raccontare.
Per la sua posizione sulle rive del Lambro, fu il
porto fluviale dell'antica Laus; sembra infatti
che il suo nome derivi da “sale” perché in
tempi remoti barconi provenienti dal mare,
risalendo prima la corrente del Po e quindi
quella del Lambro, si fermassero a Salerano.
Ancora oggi entrando in Paese si attraversa il
ponte recentemente restaurato che sostituì l'antico ponte di legno, punto d'attracco
delle barche. A pochi passi dal fiume si trova il Castello Vistarini della nobile famiglia
lodigiana. Nella parte più antica si possono ammirare affreschi, probabilmente
risalenti agli inizi del 1600. L'attuale tranquillità del Castello nasconde antichi segreti:
l'introvabile alabarda d'oro che la leggenda vuole custodita nelle sue stanze e la
misteriosa uccisione dell'ultimo discendente dei conti Vistarini....si dice che nel
Castello, nella notte, si aggiri il suo fantasma! Dalla storia alla contemporaneità: la
visita si conclude nel vicino studio del maestro Teodoro Cotugno per scoprire il
segreto che guida il suo pennello e la punta del suo strumento incisorio; l’artista sarà
lieto di accompagnare i visitatori nel suo atelier e mostrare la le fasi di realizzazione
delle sue acqueforti.
DURATA: 2 ORE
Il Santuario dei Cappuccini
Sorto nella seconda metà del XVI secolo, il
Santuario di Santa Maria del Salvatore di
Casalpusterlengo deve le proprie origini ad
un evento miracoloso legato ad una piccola
statua in terracotta raffigurante la Vergine
Maria e all’epoca custodita presso un’antica
Cappella dedicata a San Salvario. Sulle
vestigia della piccola cappella sorse
l’attuale Santuario caratterizzato, all’interno,
da una struttura a navata unica con quattro
cappelle per ogni lato. Dietro il presbiterio è
invece ospitato un imponente coro ligneo.
Oltre ad una articolato impianto decorativo,
il Santuario conserva ancora la miracolosa
statua in terracotta.
DURATA: 1 ORA
SETTiMANA
DELLA CULTURA
VISITE GUIDATE GRATUITE PER LE SCUOLE ALLA SEDE DELLA PROVINCIA DI LODI
SEi Di CASA…iN PROViNCiA!
In occasione della Settimana della Cultura, la Provincia di Lodi propone un percorso
guidato nei conventi di San Cristoforo e San Domenico che dopo un importante
intervento di recupero ospitano gli uffici dell’Amministrazione Provinciale.
Il Convento di San Cristoforo fu
costruito nel XVI secolo su
Progetto di Pellegrino Tibaldi. Il
convento, unito al lato destro
della
chiesa,
si sviluppa su due piani intorno al
chiostro quadrato caratterizzato
da un’infilata di eleganti colonne
in granito e da archi a tutto sesto
il cui andamento è sottolineato da
una piacevole fascia in rilievo di
colore rosso. La parte più antica è
quella opposta al lato d’ingresso,
unita all’abside della chiesa, che
si presenta completa con un
corpo centrale sopraelevato:
questo spazio è vasto e
luminosissimo, in quanto riceve
luce dalle finestre a oculo poste
nella parte alta e da una grande
finestra che domina l’ambulacro.
Tracce
di
affreschi
sono
conservate
nella
Sala
ex
Chiesetta
e
nel
Chiostro
(meridiane), nella Sala Chiostro è
visibile l’antica ghiacciaia.
SETTiMANA
DELLA CULTURA
VISITE GUIDATE GRATUITE PER LE SCUOLE ALLA SEDE DELLA PROVINCIA DI LODI
SEi Di CASA…iN PROViNCiA!
I lavori per la costruzione del Convento
di San Domenico iniziarono nel 1255,
mentre la costruzione della chiesa ebbe
luogo circa quindici anni dopo, nel 1271.
La parte più antica del convento risulta
essere quella del chiostro adiacente alla
chiesa, ultimata agli inizi del XIV secolo.
Nel corso dei secoli il convento subì
diversi ampliamenti e trasformazioni, gli
edifici
furono
occupati
per
usi
completamente diversi da quelli originari:
nel 1798 la Chiesa e il Convento di San
Domenico furono soppressi e trasformati
in Cavallerizza, magazzini, stanze per le
truppe militari e, in anni più recenti, in
abitazioni civili.
Gli edifici vennero
adattati alle loro nuove funzioni fino al
recupero realizzato dalla Provincia di
Lodi.
iTiNERARi
LODiGiANi
Alla Cooperativa Mémosis
E-mail:
[email protected]
OGGETTO: Prenotazione Itinerari Lodigiani
Con riferimento alla lettera inviataci dalla Provincia di Lodi – U.O. Politiche Culturali e Politiche Giovanili, la
classe ______ della Scuola ______________________________________________________________
di ____________________________________________ Via ____________________________________
__________________ tel. __________________ e-mail _______________________________________
docente di riferimento: _________________________________________________________________
richiede la seguente visita guidata:
 1. UNO SCRIGNO D’ARTE dal tardo romanico al tardo gotico
 2. GIOIELLI RINASCIMENTALI
 3. IL BAROCCO E IL TARDO BAROCCO
 4. IL LIBERTY E IL FERRO BATTUTO
 5. IL BARBAROSSA TRA LAUS POMPEIA E LAUS NOVA
 6. I PIAZZA
 7. UNA POETESSA, UNA CITTA’: LODI NELLE POESIE DI ADA NEGRI
 8. IL VOLTO DI SANTA LUCIA
 9. LE STORIE DELLA PASSIONE DI GESU’
 10. C’ERA UNA VOLTA UN DRAGO…ANZI, UN LAGO!
 11. LEGGERE LA CITTA’
 12. L’ABBAZIA SORTA ALL’OMBRA DEL CERRETO
 13. PER LE STRADE DI MALEO, TRA STORIA, VILLE E ANTICHE CHIESE
 14. LA FAMIGLIA STANGA A CASTELNUOVO BOCCA D’ADDA
 15. NEL BORGO DEI LURANI SCORCI DI INASPETTATA BELLEZZA
 16. BOFFALORA D’ADDA, IL PAESE DOVE SOFFIA IL VENTO
 17. DALLE ACQUE DEL PO...L’ISOLA DEI CASATI
 18. OSPEDALETTO LODIGIANO E LA SUA ABBAZIA
 19. IL CASTELLO CAVAZZI DI SOMAGLIA
 20. LE CASELLE NATE SUL PO
 21. TRA ABBAZIE DIMENTICATE E CASCINE STRAPPATE ALL’OBLIO DEL TEMPO...
 22. SERVITI A CAVACURTA!
 23. ALLA SCOPERTA DI SALERANO SUL LAMBRO
 24. IL SANTUARIO DEI CAPPUCCINI
 SEI DI CASA… IN PROVINCIA!
NEL GIORNO ______________________________ ALLE ORE __________________ PER N. ALUNNI ________
In attesa di un Vs. conferma, porgo distinti saluti.
Data ______________________
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